Tutto incominciò da un sogno..

di JinxxedOutlawGirl
(/viewuser.php?uid=145330)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. I ***
Capitolo 2: *** II Cap. La serata alla discoteca. ***
Capitolo 3: *** III Cap. Il mio sogno divenuto realtà. ***
Capitolo 4: *** IV. Cap. La mattinata post sbornia al lavoro. ***
Capitolo 5: *** V Cap. L'incontro inaspettato. ***
Capitolo 6: *** VI Cap. L'inizio di una grande "amicizia". ***
Capitolo 7: *** VII Cap. L'incontro e l'intervista. ***
Capitolo 8: *** VIII Cap.- Un tuffo al cuore.. ***
Capitolo 9: *** IX Cap.- Al supermercato con la mia migliore amica. ***
Capitolo 10: *** X Cap.- La chiamata inaspettata ***
Capitolo 11: *** XI Cap.- Il pomeriggio a casa sua. ***
Capitolo 12: *** XI Cap. (II Parte) ***
Capitolo 13: *** XII Cap.- La fine dell'intervista e il ritorno a casa. ***
Capitolo 14: *** XIV Cap.- "La colazione e l'uscita con lui." ***
Capitolo 15: *** XIV Cap.- "La colazione e l'uscita con lui." (II Parte) ***
Capitolo 16: *** XV Cap.-"La passeggiata al parco e i baci inaspettati." ***
Capitolo 17: *** XVI Cap.- A casa sua,dopo una notte passata insieme.. ***
Capitolo 18: *** XVII Cap.- L'inizio della vita insieme a lui. ***
Capitolo 19: *** XVIII Cap.- La partenza e l'arrivo a casa sua. ***
Capitolo 20: *** XIX Cap.- Quando le nuvole coprono il sole. ***
Capitolo 21: *** XX Cap.-Missing moments ***
Capitolo 22: *** XXI Cap.-Il ritorno a Berlino. ***
Capitolo 23: *** XXII Cap.- Il ritorno alle solite abitudini. ***
Capitolo 24: *** XXIII Cap.- Lo strano presentimento. (I Parte) ***
Capitolo 25: *** XXIII Cap.- Lo strano presentimento. (II Parte) ***
Capitolo 26: *** XXIV Cap.- Quando si conosce quella cosa preziosa chiamata felicità... ***
Capitolo 27: *** XXVI Cap.-L'incontro con la nuova band. ***
Capitolo 28: *** XXVII Cap.- ...Two years later! ***
Capitolo 29: *** XXVIII Cap.- Two days before the wedding day. ***
Capitolo 30: *** XXIX Cap.- The wedding day (I Parte) ***
Capitolo 31: *** XXX Cap.- The wedding Party (The end of the story) ***



Capitolo 1
*** Cap. I ***


Una sera,quella sera,decisi di andare in discoteca con delle amiche,era da molto che non ci andavo,non contando il fatto che era da molto che non mi divertivo in generale,ed era arrivato il giorno in cui tutto prendeva una nuova forma,un nuovo inizio.
IO mi chiamo Jenny Marie,gli amici mi chiamano Jenny,ho appena compiuto 19 anni,e anche se non ho una laurea,lavoro come giornalista per una rivista importante di Berlino.."Das Leben von berühmten Persönlichkeiten" tradotto "la vita dei personaggi famosi"...è meno importante rispetto ai quotidiani,ma molto importante nel campo del gossip...ero stata fortunata ad avere  quel lavoro perchè al giorno d'oggi trovare lavoro è difficile,ma fortunatamente la redazione della rivista della zia Helen,la mia zia preferita,una donna ricca,audace e abbastanza simpatica...appena mi diplomai preferii ingaggiare me piuttosto che una persona estranea. Ero appena arrivata a casa dopo una giornata di lavoro dove ho dovuto ricopiare delle interviste per mandarle in stampa,alcune volte mi viene da ridere altre volte mi viene semplicemente da sorridere...eppure sono fortunata lavoro per un'inervista importante della germania,le mie interviste varcano anche i confini del territorio,ho interviste con le stars di tutta Europa : dai Lacuna Coil a Ligabue,da Jared Leto e soci alle T.A.T.U.
Anche se il mio lavoro è importante mi piace e mi fa conoscere gente importante,dovevo star attenta a non perdere di vista,il sano divertimento...Mi infilai nella doccia e mi dedicai a me stessa,mi aspettava una serata di divertimento con le mie migliori amiche.
 
Una sera,quella sera,decisi di andare in discoteca con delle amiche,era da molto che non ci andavo,non contando il fatto che era da molto che non mi divertivo in generale,ed era arrivato il giorno in cui tutto prendeva una nuova forma,un nuovo inizio.
IO mi chiamo Jenny Marie,gli amici mi chiamano Jenny,ho appena compiuto 19 anni,e anche se non ho una laurea,lavoro come giornalista per una rivista importante di Berlino.."Das Leben von berühmten Persönlichkeiten" tradotto "la vita dei personaggi famosi"...è meno importante rispetto ai quotidiani,ma molto importante nel campo del gossip...ero stata fortunata ad avere  quel lavoro perchè al giorno d'oggi trovare lavoro è difficile,ma fortunatamente la redazione della rivista della zia Helen,la mia zia preferita,una donna ricca,audace e abbastanza simpatica...appena mi diplomai preferii ingaggiare me piuttosto che una persona estranea. Ero appena arrivata a casa dopo una giornata di lavoro dove ho dovuto ricopiare delle interviste per mandarle in stampa,alcune volte mi viene da ridere altre volte mi viene semplicemente da sorridere...eppure sono fortunata lavoro per un'inervista importante della germania,le mie interviste varcano anche i confini del territorio,ho interviste con le stars di tutta Europa : dai Lacuna Coil a Ligabue,da Jared Leto e soci alle T.A.T.U.
Anche se il mio lavoro è importante mi piace e mi fa conoscere gente importante,dovevo star attenta a non perdere di vista,il sano divertimento...Mi infilai nella doccia e mi dedicai a me stessa,mi aspettava una serata di divertimento con le mie migliori amiche.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II Cap. La serata alla discoteca. ***


Era arrivata l'ora di uscire..erano le dieci passate e sentii il campanello suonare erano le mie amiche che mi avvertivano di scendere...erano venute a prendermi per andare in discoteca..il mio abbigliamento era più o meno normale,certo se ci fosse stato un maniaco mi avrebbe stuprato,dio ero indecisa se cambiarmi o meno era tardi non avrei voluto far aspettare Elly e Sele,quindi scesi com'ero già preparata,shorts calze a rete..scarpe col tacco a spillo e una magliettina con una chitarra stampata su,presi al volo cellulare fazzoletti chiave di casa e borsetta ed uscii..chiudendo la porta bena chiave..sotto c'erano due bombe ad aspettarmi,le mie amiche sono davvero belle rispetto a me e non capisco come ancora siano single..certo non c'e che fidarsi nella compagnia maschile al giorno d'oggi..vabbè mi misi in macchina con le mie amiche,era Elly a guidare,e cosi andammo subito in discoteca quella sera tutto era concesso,o meglio il divertimento assoluto era concesso. Ci recammo in una delle discoteche più famose di Berlino si chiamava "Night Club" ci andava molta gente famosa,io potevo cogliere l'occasione per raccogliere informazioni in incognito,ma per quella sera misi da parte il mio aspetto formale e scesi in pista per ballare..non c'era molto spazio la discoteca era piena,in effetti tutti ballavamo vicini,quasi stretti...come sardine in scatola...però infondo era uno spasso ci dedicammo tutte al divertimento,e perchè no anche per conoscere qualcuno...Io non uscii un attimo dalla pista ballai ogni genere di canzone..dandomi alla pazza gioia..finchè un tipi non mi si mise davanti per ballare con me in prima non ci feci caso,poi dopo un bel pezzo notai l'aspetto del ragazzo e mi fermai..mi bloccai...lui ancora ballava ed io ero ferma li a guardarlo...era identico al tipo del sogno,che feci la sera prima...media altezza,muscoloso e capelli neri...con una differenza che nel sogno gli occhi non li notai perchè portava degli occhiali da sole...quindi non potevo immaginare come potessero essere ma quando cominciò a guardarmi notai i suoi occhi,che erano color cielo,erano bellissimi...lui ballava divertito e ad un certo punto si fermò "Che fai non balli?" mi chiese sorridendo,io annuì e ripresi a ballare con lui.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III Cap. Il mio sogno divenuto realtà. ***


Ad un certo punto mi fermai,non ce la facevo più a ballare..uscii dalla folla con qualche spinta e mi andai a sedere su un divanetto...togliendomi subito le scarpe per massaggiarmi i piedi..le mie amiche erano ancora in pista a ballare e c'era anche qualcuno con loro..i soliti tipi che ci provano..quelli che rimorchiano per la solita "botta e via" mi venne però istintivamente da ridere,perchè le mie amiche Elly e Sele sono cosi furbe e malefiche che possono fare qualunque anche sotto il naso...tornai a dedicarmi ai miei piedi,quando qualcuno si avvicinò a me..era il tipo con il quale,un attimo prima ballavo..."desideri un massaggio?" lui ruppe il ghiaccio tentando di mettere in atto le tecniche del rimorchiare..e io con una risposta non molto secca rifiutai "Tranquillo ce la posso anche fare da sola" finii di massaggiarmi i piedi,chiusi per un attimo gli occhi appoggiando la testa al muro,mi sentivo osservata,quando nuovamente mi rivolse la parola "Piacere Yu" lo guardai di colpo stranita non l'avevo mai visto prima d'ora se non in sogno,gli porsi la mia mano "Che nome bizarro,comunque piacere mio Jenny Marie,ma gli amici mi chiamano soltanto Jenny" lui rise dolcemente per un attimo "Bel nome Jenny,è la prima volta che vieni in questa discoteca?" "A dire la verità no,io sono una giornalista e a volte vengo in incognito anche se era da tempo che non venivo,per stasera ho fatto un'eccezione,stasera mi sono dedicata solo al divertimento" lui sussultò alla parola giornalista,anche se non lo diede a vedere...quindi continuò a parlare "Wow bel lavoro,caspita chissa quanta gente famosa conosci allora..." continuava ancora imperterrito con la sua tecnica seduttiva..."eh si..ho conosciuto tanta gente famosa,ma mi sorprendo di come ancora non abbiamo un intervista o comunque qualcosa di artisti nazionali emergenti...forse nessun manager di questi artisti ha contattato la nostra rivista...e tu?che fai nella vita?" lo guardai interessata,ma allo stesso tempo diffidente,ricordandomi del sogno ancora in quel momento del sogno..."IO?sto praticamente studiando all'università,ho scelto la facoltà di scienze politiche..è il primo anno.." annuiva guardandomi,io mi meravigliai alla risposta non avevo mai conosciuto prima d'ora un ragazzo così interessato allo studio..."wow interessante...davvero..non avevo mai conosciuto prima d'ora un ragazzo cosi' interessato allo studio" "beh è vero ce ne sono pochi...però si studia sempre,indipendentemente se si va meno al liceo o all'università" ,io annuivo interessata alle sue,mai più che vere parole...IO che comunque non mi sto mai zitta,esordii con una domanda..che inizialmente ero incerta se dire o meno "Lo sai che ieri sera ho fatto un sogno stranissimo?Ho sognato un tipo che ti somigliava" "Oh ma dai,davvero?allora secondo me,dimmi quel che vuoi,ma era destino che noi dovessimo incontrarci" rise in un modo dolce che mai avevo visto prima...erano quasi già le due di notte..e passai un'intera nottata a parlare con lui e a bere qualche drink in sua compagnia..chi l'avrebbe mai detto che potevano esserci ragazzi all'apparenza dolci e intelligenti come lui? ***

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV. Cap. La mattinata post sbornia al lavoro. ***


Ore 08:00 così segnava la sveglia mentre continuava a tartassarmi i timpani e non avevo nessuna intenzione di staccarmi ne dal mio letto ne dalle lenzuola,ma dovevo farlo...il lavoro mi chiamava,mi alzai dunque senza alcuna voglia dal letto sborbottando qualcosa di incomprensibile,indossai le mie pantofole e andai in bagno a farmi una bella doccia tiepida,subito dopo avrei fatto qualche ritocco alle pulizie di casa e avrei preso un caffe' al volo prima di scendere e prendere la macchina per andare a lavorare.Indossai qualcosa di diverso quella mattina,presi dall'armadio un paio di jeans a "sigaretta" una magliettina bianca e delle scarpe con un pò di tacco mi cambiai velocemente e presi una valigetta con tutto l'occorrente che mi serviva per il lavoro e la solita borsettina con il cellulare,un pacco di fazzoletti le chiavi di casa,le chiavi della macchina e un portamonete nel caso mi dovesse servire,in più indossai i miei Ray-Ban quelli non mi mancavano mai come accessorio..chiusi bene la porta a chiave feci due rampe di scale ed uscii dalla porta principale del palazzo,sali presto in macchina e mi recai al lavoro...iniziò così una nuova giornata per me,lunga e intensa! ***

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** V Cap. L'incontro inaspettato. ***


Arrivai dopo dieci minuti alla redazione del giornale per il quale lavoro,passai prima dall'ufficio di mia zia per salutarla..dopo di che mi sarei messa a lavorare,avevo da correggere molte interviste prima di mandarle in stampa,in ufficio avevamo un ritmo martellante non dovevamo mai perdere un secondo del tempo prezioso che avevamo a disposizione... "Buongiorno zia" cosi esordi appena entrata nel suo ufficio "Buongiorno cara,riposato bene stanotte?" mi si rivolse con quel suo atteggiamento sempre elegante "Ossi zia..ho dormito meravigliosamente bene" feci per sedermi,mentre lei continuava a parlarmi "Oh sono molto contenta...ascoltami,oggi non devi per forza finire tutto il lavoro" sussultai,il modo in cui mi parlava armeggiando nervosamente con la penna mi faceva pensare che stava per dirmi qualcosa,di molto importante.."Ah no?" risposi con le mani gelide aspettandomi tutto da lei,perchè sarebbe anche stata capace ad organizzarmi una visita dei miei genitori che non vedo da piccola,visto che il giudice mi aveva affidata alla zia dall'età di 5 anni,e io non avevo benchè nessunissima intenzione di vederli... "No Jenny hai un altro lavoro da fare,nel tuo ufficio troverai un post-it con un indirizzo di un personaggio,al quale dovrai come sempre fare un'intervista,stamattina ha chiamato il suo manager per richiedere alla nostra redazione,se potevamo mandare qualcuno per fare un'intervista,ci vuoi andare?" tirai un sospiro di sollievo,meno male era solo un compito che avrei normalmente svolto,visto che era il mio lavoro...salutai la zia che mi augurò un buon lavoro e mi diressi nell'ufficio,posai la valigetta e la borsetta su un divanetto di pelle e mi sedetti alla sedia notando il promemoria attaccato alla lampada ..con su scritto "Heute nachmittag um 16:30 uhr..gehen in heigel strasse n° 589" tirai un sospiro e incominciai a metter mano per correggere delle interviste...inconsapevole della sorpresa che mi sarebbe aspettata!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** VI Cap. L'inizio di una grande "amicizia". ***


Guardai l'orologio ed erano già l'una..era ora della pausa pranzo misi allora tutto da parte in un cassetto,spensi il Portatile salvando i files e andai e salutare la zia che mi raccomandò di non mancare all'appuntamento di pomeriggio..la rassicurai e presi l'ascensore per prendere la macchina e recarmi a casa. Dopo circa dieci minuti una volta arrivata..incominciai a preparare qualcosa da mangiare e nel frattempo scelsi qualcosa di pulito da indossare nel pomeriggio...presi dall'armadio un jeans nero..sempre a sigaretta (odio i jeans larghi di sotto) una magliettina nera con delle scritte dorate e un paio di scarpe da tennis che si potevano abbinare ben bene...mi recai poi nuovamente in cucina,mangiai lentamente tutto quello che avevo preparato con cura...nel pomeriggio finito di pulire la cucina mi feci la doccia e mi preparai per andare a questo appuntamento di lavoro che la zia mi aveva procurato. Verso le quattro e un quarto arrivai con la mia macchina,all'indirizo che c'era scritto sul promemoria...davanti a me c'era una casa enorme,scesi salla macchina presi la valigetta dove avevo il registratore,il blocco note e una penna,chiusi la macchina e andai a suonare il campanello...dopo qualche minuto d'attesa sentii dei passi avvicinarsi alla porta e con uno scatto quest'ultima venne aperta,facendomi rimanere sbalordita per la visione,davanti mi trovai lui,il ragazzo che tempo fa sognai,e che conobbi in una discoteca per puro caso..come se fosse stata una coincidenza,ma che c'entrava lui se era un semplice studente universitario? "TU??" esclamai ancora un pò scioccata..."Ciao eh?non si usano più le buone maniere?" rideva divertito a vedermi scioccata "Beh scusami tanto non volevo,forse ho sbagliato casa" guardai velocemente il bigliettino,non era possibile l'indirizzo era quello,era giusto..."No tranquilla non hai sbagliato" la sua voce mi riportò alla realtà.."L'intervista la dovresti fare a me..il mio manager stamattina a chiamato per richierla" mi sorrise con un pò di malizia..."Allora?che facciamo,vogliamo stare tutto il pomeriggio qui?" scossa la testa per farmi tornare alla realtà avanzai lentamente per entrare nel suo appartamento,un attico con un arredamento moderno..."Ma...ma questa è casa tua?" "Oh certo,ti stupisce la cosa per caso?una cosa che non ti ho detto quando ci siamo conosciuti è che sono anche un musicista,ora lavoro solo,mentre prima avevo una band,quindi col tempo mi sono messo da parte tanti soldi e tutto quello che vedi è frutto del mio impegno,se vuoi ci sediamo e ti racconto tutto" mi sorrise e con gentilezza mi fece sedere su una poltroncina di pelle nera..lui intanto si recò a prendere qualcosa da bere in cucina,una volta tornato posa i due bicchieri e le bibite sul tavolo e si sedette nella poltroncina difronte alla mia,incominciammo così a conversare..pertendo dalle origini come membro di una band nella quale suonava! ***

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** VII Cap. L'incontro e l'intervista. ***


"Ed è cosi che alla fine andò..per alcuni screzi fra noi e per problemi discografici abbiamo dovuto rinunciare a quello che era il nostro progetto da sempre" Ero rimasta cosi catturata dalla sua voce e dal suo modo di parlare che non mi ero nemmeno accorta del tempo che era passato,prendevo pochissimi appunti,anche perchè avevo con me il mio registratore... "Beh e la possibilità di tornare insieme come band non esiste?" Lui rise appena quasi a voler dire che sarebbe un qualcosa che non esisterebbe ne in cielo ne il terra.. "Per il momento credo di no,anche perchè come ben sai,come ti ho detto prima,ognuno di noi ha preso le proprie strade con vari progetti solisti,dj sets e quant'altro" percepivo un'alone di tristezza nel suo viso e sopratutto nel suo modo di parlare.. "Io ti consiglierei di provarci un giorno di questi,già li hai risentiti..quindi quello che potresti fare è proporre..poi non si sa mai" gli sorrisi,mi sentivo di incoraggiarlo,era il suo sogno,la musica è il sogno di tutti,ed è bene che ci sia sempre qualcuno che incoraggi un musicista "beh ti ringrazio molto,ma alcuni già non vogliono ritornare alle 'origini' da una parte non do torto a nessuno dall'altra questa cosa mi dispiace parecchio,però come si dice?chi vivrà vedrà" mi sorrise quasi malinconicamente,i suoi occhi avevano perso quell'aria misteriosa,quel loro essere sensuali,come solo i suoi occhi sapevano essere... "Io spero tu possa ri-realizzare il tuo sogno,te lo auguro davvero con tutto il cuore" "Ti ringrazio davvero molto." "Ora come proseguirà il tuo lavoro?cos'hai in programma?" "Per ora dici?per ora continuerò con i miei progetti,e mi dedicherò alla composizione di nuova musica quotidianamente in modo da non deludere i miei fans,se vuoi riportare qualcosa di interessante nel giornale,puoi anche dire che molti artisti stanno cercando la mia collaborazione" "Davvero?ma è fantastico" "Si è fantastico..spero di rendere felici i miei fans,e non è da escludere anche un duetto con il caro 'vecchio' strify" "Sarebbe il massimo per noi credimi..rivedere i due bizarre insieme" "Anche tu sei una fan?" "Certo che si,lo sono quasi da sempre,c'e da precisare che vi ho scoperti un anno dopo rispetto agli altri" Continuammo a conversare piacevolmente tutto il pomeriggio finquando non venne l'ora di andarmene "Beh allora,è arrivata l'ora che me ne vado" "Ti accompagno alla porta" "E' stato bello parlare con te,credo che devo ritornare visto che non mi hai detto tutto" "Lo credo anche io" rise dolcemente "Allora alla prossima volta" Mi allontanai sorridendo,mi aveva fatto piacere ritrovare qualcuno che fin da subito è stato nei miei sogni,quasi come se fosse stata da sempre una concidenza..

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** VIII Cap.- Un tuffo al cuore.. ***


Passarono giorni e ancora non ricevetti nessuna chiamata da parte sua. Mi parve un pò strana la situazione così provai a chiamarlo io,digitai il suo numero mi presi di coraggio ed avviai la chiamata. "Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile..." "Dannazione" Poggiai il telefono con violenza sul tavolino,nervosa per com'ero ci mancava solo quello. Come mai teneva il cellulare spento? Come mai non si era fatto sentire? "Se non concludo l'intervista,posso scordarmi di pubblicarla" Sbuffai quando mi vidi la zia entrare nell'ufficio.. "Tesoro,tutto ok?" "Si zia,ricordi quella intervista che sono andata a fare giorni fa?Ecco dovevo andare il giorno dopo ma ancora non ho ricevuto chiamata da quel ragazzo" "Vedrai che chiamerà,magari sai..questi ragazzi se la tirano un pò..." "Mha,speriamo sia solo questo" La zia mi sorrise e uscì dal mio ufficio per andare a controllare il lavoro degli altri. A me non quadrava mica quella situazione e avrei dovuto scoprire di più. Nel pomeriggio dopo pranzo e dopo aver sistemato un pò la casetta dove vivono mi cambiai,presi la mia macchina e mi recai a casa sua,a casa di quel ragazzo che da sempre in qualche modo faceva parte della mia vita. Durante il tragitto,cominciò a piovere lentamente per poi andare via via ad assomigliare ad una violentissima burrasca,meno male che nella mia borsa tenevo sempre il mio ombrellino. Parcheggiai dal lato opposto della strada,scesi e chiusi la macchina,era troppo tranquillo l'ambiente e le finestre dell'appartamento erano chiuse,il che non faceva presagire a nulla di buono. Mi avvicinai alla porta e quando ebbi il dito a pochi millimetri dal catalogo,mi sentì come se un macigno che andò dritto sul mio cuore,perchè i miei occhi andarono dritti su un cartello giallo con la scritta "VENDESI". Cosa mai sarebbe potuto accadere? In cuor mio speravo a niente di brutto..

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** IX Cap.- Al supermercato con la mia migliore amica. ***


Tornai a casa,e mi accorsi che ero tremendamente triste..ora si spiegava tutto,si spiegava il telefono spento o non raggiungibile ma una domanda che mi sorgeva spontanea era una sola: cosa sarebbe successo? chiamai la mia migliore amica Elle e le chiesi se aveva voglia di venire a fare spese con me,mandai un messaggio e nel frattempo che lei mi avrebbe risposto andai a farmi una doccia e cambiarmi i vestiti che erano fradici..
Mi sentivo strana,mi sentivo un peso sullo stomaco,sentivo di aver perso un'occasione di lavoro ed avevo paura di deludere mia zia.
Finì di cambiarmi e truccarmi e presi il cellulare leggendo la risposta della mia amica
"Si vengo volentieri tesoro,tempo mezz'ora e sono pronta ma tu puoi venire quando vuoi.."
Sorrisi quasi istintivamente a leggere quel messaggio,lei era una delle poche che c'era sempre,era la spalla sulla quale potevo piangere,e la persona più dolce con la quale potevo condividere le mie vittorie,era semplicemente lei,la mia unica grande migliore amica.
Più tardi passai a prenderla,le mandai un messaggio per avvertirla e lei scese quasi subito.
"Oh ciao bambola,come stai?"
"Bene Elle tu?" le sorrisi-
"Abbastanza bene dove vorresti andare?"
"Vorrei andare al supermercato per rifornirmi di cibo.."
"Mh e il lavoro come va?"
"Abbastanza bene.."
"Abbastanza?"
"Si.."
"E' successo qualcosa vero?"
"Mh no vabbè nulla figurati.."
 
"RIguarda quel ragazzo vero?"
"Mh no tranquilla.."
"Non mi dire che te ne sei gia innamorata.."
"Ma anche no Elle come ti viene in mente?lo conosco da poco.."
"Mai sentito parlare di colpo di fulmine?"
"Si..però non è il caso mio,l'unica cosa che mi preoccupa è un'altra.."
"Mh cioè?"
"Settimane fa dovevo fare la seconda parte dell'intervista,non mi ha chiamato per darmi un appuntamento..cosi ho provato a chiamarlo io ma non mi rispondeva perchè tiene il cellulare chiuso..sono andata a casa sua e c'era il cartello VENDESI.."
"vedrai che un motivo valido ci sarà.."
"Io lo spero..non solo per lui,anche per me perchè non voglio deludere mia zia.."
 
Arrivammo al supermercato,ed entrammo velocemente prendendo un carrello,guardai la lista delle cose che dovevo prendere e a man a mano le mettevo nel carrello..
Mi aspettava una serata all'insegna del lavoro,dovevo almeno recuperare quello che avevo lasciato indietro..

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** X Cap.- La chiamata inaspettata ***


Il pomeriggio nel centro a fare shopping era passato cosi velocemente che nemmeno me ne resi conto..Subito dopo dal supermercato infatti,io ed Elle andammo a farci un giro nei negozi  di abbigliamento nel centro,giusto anche per un pò di svago,ma anche li trovai ciò che mi serviva,ma che avrei potuto volentieri aspettare per prenderla..
Tornate dal centro,passai prima a casa di Elle per portarla,ci salutammo e aspettai che aprisse il portone e che entrasse dentro,per poi recarmi come un razzo a casa mia.
Salìi con tutte le buste a fatica,su per le scale..presi la chiave dalla mia borsetta e apri la porta,il tempo di entrare e di sistemare tutto nelle varie credenze che subito,dopo appena un quarto d'ora senti il mio cellulare squillare..era sul divano,mi sedetti,lo presi e guardai sul display e con occhi e cuore incredulo sussurrai 'oh dio..' era lui,mi stava richiamando e so solo che in quella giornata ne avevo pensate di tutte e di più..
Ero solo indecisa se rispondere o meno,in quel momento erano i miei sensi padroni del mio corpo perciò non sarei stata in grado di reagire se la mia mente non lo avrebbe comandato alla mia mano..
"Pronto?"
"Heii come stai?Perdonami se non ti ho richiamata..ma ho avuto un grossissimo contrattempo.."
"Ma va figurati,io sto bene..tu piuttosto?"
"Beh non direi molto bene,mio padre è in ospedale,ho messo la casa in vendita,perchè ho saputo che lui era grave..ed ho reagito d'istinto..domani dovrei tornare se riesco..e poi sarò tutto tuo.." -rise parlandomi quasi come se mi conoscesse chissa da quanto-
"Ma se hai problemi resta pure li..non è necessario che tu torna qui...è più importante la salute.."
"No no figurati,torno anche se per poco,ma devo farlo,perciò dovrei chiederti un favore.."
"Certo..dimmi pure.."
"Domani torni a casa mia,accanto abita una donna anziana,è a lei che ho lasciato la chiave di casa mia,caso mai qualcuno avesse voluto visitare la casa in vendita..la prendi spighi alla signora che sei una mia amica,dopodichè quando entri in casa mia,togli inanzi tutto il cartello 'Vendesi' e poi apri un pò tutte le camere..bisogna che quella casa prendi un pò d'aria..io sarò li,massimo per le cinque,cinque e mezzo..credi che lo puoi fare?"
"Ma certo,come no?lo posso fare...ma tu come fai a fidarti di me?"
"Istinto maschile Jenny..so che non sei una persona cattiva..posso essere tutto lo sciupafemmine che vuoi,ma riconosco una brava da una cattiva persona"
Rimasi stupita dalle sue parole,in nemmeno mezz'ora mi aveva dato un compito da fare e mi aveva detto delle parole che mai da nessuno avevo sentito in vita mia..
"Oh..beh,allora grazie mille per la fiducia.."
"Non devi ringraziarti..davvero.."
"Comunque adesso ti lascio sono arrivato in Ospedale,ci sentiamo domani quando parto da qui va bene?E perdonami ancora per non essermi fatto sentire.."
"Vai..vai pure tranquillo.."
Riattaccai quasi incredula della chiamata inaspettata,tanto che ancora continuavo a guardare il display del cellulare..Lo immaginavo che comunque gli fosse capitato qualcosa di non tanto bello,spero solo che abbia davvero la possibilità di partire domani senza alcun tipo di problema,in un certo qual senso poi,avevo voglia di rivederlo...
Dopo le mie lunghe riflessioni decisi di andare a farmi una doccia e di riposarmi senza nemmeno cenare.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** XI Cap.- Il pomeriggio a casa sua. ***


Il Giorno dopo,andai a lavoro con il sorriso sulle labbra,il che non era da me.. Avevo finalmente ricevuto sue notizie e ora stavo decisamente meglio..Mi aveva fatto ritornare il sorriso sulle labbra,questo era sicuro.
"Buongiorno tesoro,tutto a posto?"
"Oh Buongiorno zia,si si certo,volevo parlare giusto con te"
"E di cosa?Dimmi pure cara.."
"Ti ricordi di quel ragazzo che aveva chiesto di essere intervistato e poi era sparito?"
"Si..allora hai novità?"
"Esattamente zia,mi ha richiamato ieri,dicendo che aveva avuto problemi e che oggi dovrebbe ritornare,e mi ha invitato anche ad andare a casa sua pomeriggio.."
"Meno male Jenny..almeno si finisce entro questa settimana l'intervista e la mandiamo in stampa.."
"Si certo zia,ce la dovrei fare perchè dovevo fare la seconda parte dell'intervista..scusami tanto se ci ho messo molto più del tempo previsto..."
 
"Oh tranquilla tesoro..l'importante è fare il possibile e farlo bene.."
"Si certo zia,ora se posso vado ad incominciare la mia giornata lavorativa.."
"Si certo vai pure.."
"Ah zia..volevo chiederti un favore..potrei uscire qualche ora prima per andarmi a preparare?"
"Si certo fai pure,l'importante che mi avverti quando esci.."
Salutai la zia sorridendo ed mentre raggiungevo il mio ufficio,salutavo chiunuque incontravo anche gente con la quale non avevo niente a che fare,con un'enorme sorriso e una felicità che mi pervadeva in tutto il corpo..
Entrai,poggiai cappotto e borsa all'appendi abiti e la valigietta sulla mia scrivania,mettendomi subito all'opera,perchè avevo molto da sbrigare oltre l'intervista che nel pomeriggio avrei dovuto finire.
Verso le 12:30 chiusi tutto e passai dall'ufficio della zia ma era occupata con qualche giornalista alle prime armi,quindi per fare presto,mi recai alla reception,lasciando un messaggio che io ero uscita,non vedevo l'ora di arrivare a casa,mangiare cambiarmi e recarmi a casa sua.
Mentre ero in macchina a metà strada per arrivare a casa mia,sentivo il cellulare squillare,accostai e presi la mia borsa per capire da quale delle tante tasche provenisse il suono,finalmente riuscii a prenderlo,risposi..
"Pronto?"
"Pronto Jenny?"
"SI?"
"Sono io Yu,o meglio Dirk.."
"Hey ciao,come va?"
"Abbastanza bene,mi sto recando all'aereoporto,volevo dirti che siccome sicuramente prenderò un aereo prima del previsto,arriverò prima delle 5 a casa perciò io ti aspetto a casa mia,tu puoi venire quando vuoi.."
"Oh ok..allora va benissimo così"
"Ti farò comunque sapere a che ora arrivo..ok?"
"Va bene..cosi mi regolo un pò quando posso venire.."
"Ok allora a pomeriggio.."
"Si ok..ciao"
"Ciao.."
Mantenni la calma per tutta la conversazione ma in realtà io ero davvero super eccitata di poterlo rivedere..mentre arrivai a casa salii su al mio appartamento correndo sulle scale ed aprendo la porta quasi con fretta,avevo solo voglia di finire presto,e di poter andare il prima possibile da lui..

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** XI Cap. (II Parte) ***


Ero quasi tutta perfetta,mi cambiai decentemente mi truccai con colori leggerissimi e preparai in una valigietta tutto l'occorrente che mi sarebbe potuto servire per completare il mio lavoro..
Sentivo che la giornata si sarebbe protesa in modi sempre migliori,sapevo che tutto sarebbe finalmente andato per il verso giusto..non vedevo l'ora che passasse quel tempo che separava me e lui..quei minuti che sembravano letteralmente interminabili.. Lasciai la casa in ordine e scesi in macchina,cercando di mantenere il più possibile la calma...
Quando stavo per mettere in moto la macchina mi squillò nuovamente il cellulare,speravo soltanto e vivamente che non fosse stato qualcuno del lavoro,perchè giuro che potrei diventare pazza,è già difficile sopportare alcune persona la mattina figuriamoci il pomeriggio..
"Pronto?Sono Jenny chi è che mi vuole?"
"Presente" -sentì partire una risata di sottofondo-
"Oh..sei tu?scusami pensavo che a quest'ora del pomeriggio mi chiamasse qualche collega.."
"Beh si l'avevo intuito,senti io sono già a casa..sono arrivato da poco e sto sistemando più che posso la mia roba,spero di rendere più presentabile possibile la mia casa..."
"Non ti preoccupare fai con calma,io sto appena partendo ma devo passare prima da un'altra parte..perciò..."
"Ok..e più o meno quando pensi di arrivare?"
"Fra un quarto d'ora va bene?"
"Si è perfetto..quindi a più tardi..."
"Si ciao.."
Inventai la scusa che avrei dovuto sbrigare prima un altra commissione,però pensandoci mi sarei potuta fermare in una pasticcieria per prendere qualche dolcezzo,infatti dopo un pò così feci..
Si fecero le cinque e mezzo,e come d' "accordi" mi sarei dovuta recare a casa sua..più mi avvicinavo a più sentivo il cuore in gola e che per giunta mi andava a mille..
"Eccomi qui..calma e sangue freddo Jenny,calma e sangue freddo.."
Scesi dalla macchina prendendo la mia valigietta e camminando a passi di formica mi ritrovai davanti alla porta di casa sua,sarei potuta morire se me lo fossi trovata davanti quello era poco ma sicuro..Suonai alla porta,quel campanello mi portò dallo stato di trance al cosidetto stato "normale".
Mi aprì la porta dopo pochi minuti e non riesco davvero a spiegare quello che stava succedendo,mi abbracciò così forte,ed io ricambiando feci cadere quasi la mia borsetta...
"Scusami non avrei voluto..."
"Shh non dire niente,è tutto ok...tranquillo.."
Mi sorrise dolcemente,come mai avrei potuto immaginare di vederlo,e mi invitò ad entrare dentro casa sua e mi fece accomodare nella sala grande quella dove riceveva la gente,quella sala elegante,arredata da mobili e tendaggio moderno..
"Allora?come va?"
Uscii dalla cucina portando un vassoio con qualcosa da bere e qualche stuzzichino da mangiare,io mentre era intenta quasi a rispondere gli porsi i dolcetti..lui li accettò subito aprendoli ed esponendoli sul tavolino..
"Beh a me tutto bene,a te piuttosto?"
"Beh...insomma"
"Perchè non sei rimasto li,se tuo padre sta male?"
"Perchè prima di tutto sono mancato troppo e senza dire niente a te,e poi mi fa bene stare lontano da lui,tanto per come ne hanno parlato i medici anche se dovessi stargli vicino non risolverei nulla"
Rimasi impietrita...non immaginavo fosse qualcosa di davvero grave..
"Va Beh,ma magari già aveva il tuo supporto.."
"No credimi,ci starei male,farei star male anche gli altri e non voglio.." -abbassò la testa con un bicchiere tra le mani,io mi alzai dalla poltrona sulla quale ero seduta e mi inginocchiai davanti a lui per guardare il suo viso rivolto in basso,e vidi delle lacrime che gli rigarono il viso-
"Non fare così dai.." -lo abbracciai nuovamente d'istinto-
"Non ci riesco scusami.."
"Non devi scusarti..sai che facciamo piuttosto? Possiamo finire questa intervista entro due giorni la mandano in stampa e poi la pubblicano,dopo di chè compreremo una rivista e poi partiremo insieme per andare da tuo padre..Ha bisogno di te Dirk"
Le parole a questo punto non sarebbero servite più di tanto,bastò che mi guardasse negli occhi con i suoi di occhi immensi sorridendomi ed asciugandosi le lacrime mi invitò ad incominciare la nostra conversazione,quella famosissima conversazione che avrebbe incorniciato una volta per tutte il mio lavoro...

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** XII Cap.- La fine dell'intervista e il ritorno a casa. ***


Dopo essersi ripreso,continuammo a chiaccherare,continuò a rispondermi alla serie di domande che io continuavo a fargli per completare l'intervista..
"Ecco questa è l'ultima domanda,vorresti dare qualche messaggio ai tuoi fans,o comunque a chiunque volesse intraprendere la carriera musicale?"
"Si certo..la cosa che mi sento di dire con tutto i cuore è di non fermarsi per nessunissima ragione al primo e minimo ostacolo,perchè la carriera è fatta di ostacoli,è fatta sua sia da gente che sicuramente sarà sempre accanto ad ognuno di voi per incoraggiarvi e dare sempre il massimo,ma ci sarà anche quella gente che farà di tutto per demoralizzarvi..il che non vi deve far paura,perchè voi sarete sempre i migliori,e dovete convincervi di ciò per poter andare avanti..."
Sorrisi e fermai la registrazione un attimo dopo che finì la frase..
"Ecco abbiamo finito l'intervista finalmente..ora la darò a mia zia che li dentro è il capo,poi sperando che le stia bene,la manderà in stampa e tempo pochi giorni comparirà sul giornale.."
"Oh bene,comunque scusami ancora una volta se ti ho procurato problemi anche con tua zia.."
"Ma che...ti ho detto di non preoccuparti...è tutto ok mh?"
Annuì semplicemente sorridendomi,mentre io ero intenta a raccogliere le mie cose..pronta quasi per andarmene..
"Grazie sopratutto per essere stata paziente.."
"Nel mio lavoro ci vuole Dirk,penso lo sappia anche tua sorella visto che è giornalista anche lei.."
"SI me ne ha parlato qualche volta del suo lavoro,ma sono rarissimi quelli che mantengono la calma anche in casi simili a quello che ti ho fatto passare io"
Risi,di nuovo appena..
"Ti prego non chiedermi scusa,ti giuro che non è stato un problema per me,mi ero semplicemente preoccupata.."
"Ah si?"
"Certo..sopratutto quando ho visto il cartello fuori casa con scritto che la volevi vendere,o quando tenevi il cellulare chiuso,questo perchè comunque non avevo la benchè minima idea di ciò che ti fosse capitato.."
"Ecco..ed ora lo sai.."
Gli presi la sua mano delicatamente fra le mie e gliela accarezzai sorridendogli...
"Andrà tutto bene,bisogna avere fiducia ogni tanto..."
"Cercherò di averne..."
"Ti aiuterò io se fosse ce ne fosse bisogno...intanto appena esce l'intervista voleremo immediatamente da tuo padre..."
"Grazie.."
"Ma figurati..."
Ci alzammo e mi abbracciò improvvisamente,sospirando di tanto in tanto,mi prese il giacchino che aveva posato sull'appendiabiti e mi aiutò galantemente ad indossarlo..
"Posso chiamarti se ne avessi bisogno?"
"Certo te lo stavo quasi per dire io sai?"
Sorrisi gli diedi un bacio sulla guancia e me ne andai salutandolo ed avviandomi verso la mia macchina..

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** XIV Cap.- "La colazione e l'uscita con lui." ***


Era mattina presto,e una leggera brezza solleticava la mia pelle che rabbrividiva violentemente. In quei giorni non c'era nulla che mi andasse male,il lavoro andava bene ed in più avevo risentito lui,e al suo solo  pensiero sorridevo quasi in modo automatico. Forse alla fin fine Elle aveva ragione,un pò lui mi piaceva,e sin da subito,da quando lo vidi in discoteca,notai che ci fu quel feeling per così dire 'istantaneo'.
Ero ancora a letto,ed ero combattuta se alzarmi o meno,intantò però mi vibrò il cellulare,era un suo messaggio,lo lessi con voglia e anche un pò stupita perchè non era da lui scrivermi presto.
"Buongiorno dolcezza. scusami se ti disturbo così presto,ma volevo sapere,cosi per curiosità,se hai voglia di andare magari più tardi a fare colazione insieme a me. rispondimi quando e appena puoi. baci Dirk."
Rabbrividìì. Era mai possibile che ogni volta quel ragazzo mi faceva quell'effetto?Decisi di chiamarlo,di sentirlo,di rispondergli quindi a voce.
"Hey,Buongiorno.."
"Scusami dolcezza,ti ho disturbata?"
"Ma no,ero in dormiveglia,e ho preferito risponderti con una chiamata.."
"Tu come mai sveglio a quest'ora?"
"Non avevo più sonno,perchè è un periodo che dormo anche pochissimo...Comunque Bene,allora che si fa?Vuoi andare a fare colazione con me?"
Adoravo la sua voce,così roca e sensuale,sopratutto quando si trattava di sentirlo di mattina appena sveglio.
"Certo che mi va,mi va molto volentieri" -risi-
"Ok,allora a che ora ci vediamo?"
"Mi faccio trovare sotto casa tua per le -guardai di sfuggita l'orologio e mi accorsi che erano gia le nove- facciamo fra mezz'ora ok?"
"Va benissimo. Ti aspetto qui allora.."
"Ok a dopo.."
"Ok,ciao ciao"
Ero al settimo cielo,avevo l'adrenalina a mille dentro me,non vedevo l'ora di vederlo..entrai cosi velocemente in bagno per farmi una doccia e cambiarmi che se mi fossi cronometrata,molto probabilmente avrei ottenuto un nuovo record.
 
Dopo circa venti minuti mi recai,come d'appuntamento sotto casa sua,gli mandai un messaggio per avvertirlo che ero gia giù,e scese subito..
"Hey Buongiorno" -mi stampò un bacio sulla guancia-
"Ma come siamo dolci stamattina.."
"Io lo sono sempre cara.." -si finse per un pò serio e poi rise-
"Si fidati.." -risi-
"Voglio farmi perdonare,per non essermi fatto sentito durante quei giorni,e così ti vorrei portare in un bar che hanno appena aperto che ha delle luci soffuse e che fanno uno strano effetto.."
"E dove si trova questo bar?" -cominciai a guidare lentamente svoltando in una viuzza che mi avrebbe portata direttamente al centro-
"Eccolo li.." -mi indicò un bar all'angolo,all'apparenza esteticamente bello,ed era anche invitante-
"Oh..ma quello è il bar di mio cugino ora che ci penso.."
"Dici sul serio?" -si voltò a guardarmi- 
"Si.." 
Sorrisi parcheggiando difronte al locale e subito dopo entrai,sicura di me e con il cuore che mi andava a mille per la felicità..

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** XIV Cap.- "La colazione e l'uscita con lui." (II Parte) ***


"Davvero bello questo posto,mi ricordavo che mio cugino mi diceva di volersi aprire un attività ma non credevo fosse un bar,e poi è bello anche esteticamente..e anche il personale è efficiente.."
"Ora se non sbaglio tuo cugino non c'e vero?" -mi guardò con sguardo serio ed interessato mentre sorseggiava il suo caffè-
Proprio in quel momento,sentii una voce familiare,era proprio quella di Christopher,mio cugino.
"Si eccolo,è arrivato ora" -sorrisi sorseggiando il mio cappuccino-
"Beh,sembra rispettato da tutti qui.."
"Ci credo,è il capo..." -sorrisi-
Intanto proprio l' 'oggetto' in questione di cui stavamo parlando si avvicinò al tavolo..
"Buongiorno cuginetta.."
"Hey ciao Christopher,come stai?" -mi alzai per abbracciarlo-
"Mah..diciamo bene..e tu?"
"Io alla grande,sto lavorando alla redazione della zia..è proprio carino qui però,da quant'è che hai aperto?"
"Da pochissimo,un mesetto circa.." -sorrise-
"Ah Christopher,questo è Dirk un mio amico musicista.." 
"Piacere Dirk.."
"Il piacere è tutto mio.."
"Dopo che farete?"
"Credo che andremo a fare un giro in centro.."
"Oh bene,mi raccomando..comunque se sai qualcuno che vuole fare serate,cantare suonare o cabaret,avviamo un pò il mercato ecco..."
"Beh c'e Dirk..tu vorresti fare qualche serata magari se hai qualche tuo inedito lo suoni qui.." -gli sorrisi- 
"Beh certo,si potrebbe fare.."
"Allora quando avete tempo venite e sistemiamo tutto,ora ho un pò da fare,tu magari jenny potresti fare un articolo sulla serata.."
"Si certo.."
Una volta salutato mio cugino ci avviammo fuori dal locale e si creò tra di noi uno strano silenzio..
"Senti ma.." -riuscimmo a dire insieme-
"No beh,dici prima tu.." -mi sorrise-
"No volevo portarti io adesso in un posto.."
"Cioè?" -mi guardò mentre continuavamo a camminare verso la macchina-
"In un posto dove mio padre da piccolissima mi ci portava,e ogni tanto mi reco li per avere un pò di tranquillità e di ispirazione.."
"Ok ora il posto della guida lo prendo io se non ti dispiace.." 
Mi sorrise maliziosamente e si mise alla guida in attesa di quelle che erano le mie indicazioni per arrivare al luogo da me pronuniciato.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** XV Cap.-"La passeggiata al parco e i baci inaspettati." ***


Arrivati al posto di cui un attimo prima gli avevo parlato,scendemmo e entrammo in questo parco con una balconata che affacciava su un laghetto...
"Grazie per avermi procurato una serata da tuo cugino.."
"Ma figurati,cosa vuoi che sia,aiutarti è un piacere per me,e poi sono sempre dalla parte dei musicisti,voglio che tu ti riprenda,che non ti lascia abbattere,perchè suoni da dio,e la tua musica non può morire cosi..anche se per il momento non hai un gruppo.."
"Beh,hai ragione,infatti suonerò con un mio amico se si può,visto che insieme abbiamo creato dei pezzi.."
"Ma si,l'importante è che suonate,perchè poi guadagnate anche voi qualcosa..oltre al farvi sentire.."
"Grazie davvero.."
"Dillo di nuovo e mi arrabbio eh?"
"Ok scusami.." -rise-
"Comunque ti piace questo posto?"
"Certo,è questo il posto in cui ti portava tuo padre?"
"Si..ed è anche lo stesso,dove ogni tanto vengo per starmene sola tranquilla.."
"E' un bel posto..."
"Già..."
Continuammo a camminare per svariati minuti,finchè io non mi poggiai con le braccia sulla ringhiera della balconata che affacciava su un laghetto..
"Si respira proprio una bella aria qui.." -Yu chiuse per un attimo gli occhi mentre il venticello che soffiava gli scompigliava appena i capelli-
"Esatto,ora conosci un posto dove potrai venire per ispirarti.."
"Potrei anche venire in compagnia,giusto?"
"Si certo,perchè no?"
"E allora magari ci possiamo tornare insieme un giorno di questi,che ne dici?"
"Dico che per me va benissimo.." -lo guardai sorridendo appena e sentii che il cuore mi stava praticamente implorando,un cuore che per poco non esplodeva-
"E' un bene che si siamo conosciuti sai?" -riprese a parlare mentre ricominciammo a camminare per cercare una panchina libera-
"Perchè?"
"Perchè se non ci fossi stata tu,che mi motivi cosi tanto,che mi sproni per andare avanti,molto probabilmente non avrei nemmeno cercato di fare serate,molto probabilmente non avrei nemmeno chiesto di fare un intervista,cosa che solitamente è il giornalista che chiede.."
"Certo lo so,ma credimi lo faccio perchè meriti di andare avanti..hai del talento che non va assolutamente nascosto.."
Finalmente trovammo un posto dove potevamo sederci..era una fortuna che non c'era quasi nessuno a quell'orario,anche perchè la giornata sembrava pronunciarsi piovosa..
"Sei un tesoro sai?"
"Ma è il minimo..." -gli poggiai istintivamente la mano sulla sua ma la tolsi subito sentendomi  in un imbarazzo totale-
"Perchè hai tolto la mano?" -mi guardò con sguardo interrogativo-
"Pensavo ti desse fastidio,e poi l'ho poggiata involontariamente.."
"Ma non c'era nulla di male di tenere le mani in quel modo.." -sorrise-
"Lo so,perdonami ma sono fatta male io.." -arrossi violentemente-
"Ma tu sei speciale,perchè sei particolare,perchè non sei come le altre,sai?"
"In che senso?"
"Non sei sfacciata,non sei tu a provarci,e se fosse stata qualcun altra voleva solo una cosa da me,o anche due.."
"E sarebbero?"
"I soldi e il sesso cara..."
"Oh.."
"Eh si..la maggior parte delle persone si interessa a me per quello..ora sembra che mi snobbino tutti perchè non sono famoso,ma d'altronde non potevo aspettarmi altro.."
"Ma io credo che se tu non fossi famoso,e io ti avrei incontrato un giorno,credo che me ne sarei innamorata ugualmente,cioè non conta il denaro in una persona ma il carattere.." 
Rise appena quasi come se avesse scoperto o capito qualcosa..
"Hai detto ugualmente o sbaglio?"
"SI e allora?" -mi fece arrossire nuovamente e voltai lo sguardo altrove,mentre lui mi passava una mano fra le ciocche dei capelli,quasi a voler farsi spazio per accarezzarmi poi il collo-
"No niente..figurati.." -rise e si avvicinò lentamente con le labbra sul mio collo poggiandole lentamente sopra la mia pelle facendomi sussultare-
"Stai tranquilla,non ti mangio..mh?" -poggiò un'altra mano su una gamba e continuava lentamente a baciarmi il collo-
"Mio dio,ma che fai?"
"Rilassati,non ti faccio nulla.." -continuava accarezzandomi anche la gamba e rendendo i baci sul collo sempre più pieni di voglia-
"Mh dio.." 
Mi morsi il labbro inferiore presa quasi dalla voglia,d'altronde era quello che volevo ma era troppo farglielo capire,non riuscii a trattenermi per molto ma presi il suo viso poco dopo e attaccai a baciarlo con voglia...forse lui non se l'aspettava e a quel mio gesto sorrise in modo malizioso prima di poter farmi abbandonare completamente a lui e ai suoi baci.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** XVI Cap.- A casa sua,dopo una notte passata insieme.. ***


La mattina dopo al mio risveglio mi ritrovai nel suo letto,a casa sua..Non c'era nemmeno bisogno di domandarsi cosa fosse successo perchè era evidente..era palese l'accaduto.
Però chissà perchè la cosa non mi preoccupava..anzi mi piaceva pensare di essere sua,mi piaceva pensare che avevo passato l'intera notte con lui, e mi piaceva anche constatare che lui era lì accanto a me,che mi stringeva a se con un braccio,mi piaceva per un attimo pensare che io Jenny Marie per lui non ero una delle tante che si portava a letto..
Però la regola diceva,mai cantare subito vittoria,perchè nella vita non si sa mai..
Ero felice,perchè per una volta non ho fatto fatica a dimostrare i miei sentimenti,perchè per una volta sono stata compresa dal mio sguardo,dalle mie parole..indipendentemente dal sesso o amore che sia..
Per un attimo,mi piaceva anche pensare che,non si sarebbe trattato della classica 'Botta e via' ma si trattava di un qualcosa che stava nascendo,anche se lui magari faceva fatica a dimostrarmelo..
Mi girai col viso difronte al suo e appoggiai una mano sul suo viso e una sotto il mio viso,o meglio fra la guancia e il cuscino..
Volevo ammirare il suo risveglio,volevo ammirare i suoi meravigliosi occhi da appena sveglio...
Sentivo che si muoveva nel sonno,dio che espressione dolce che ha mentre dorme..verrebbe voglia di morderlo soltanto a guardarlo..
"Hey Buongiorno..."
"Buongiorno a te.." -disse muovendo appena la mano sulla mia schiena-
"E' uno spettacolo a parer mio ammirare il tuo risveglio sai?"
Sorrise,chiudendo gli occhi forse per abituarsi alla luce mattutina..
"Dico sul serio,non avevo mai ammirato il risveglio di una persona tanto meravigliosa quanto te.."
"Ma grazie dolcezza.."
"Prego.." -risposi mentre mi mettevo comoda sdraiata sempre più vicino a lui-
"Tesoro.."
"Si?"
"Ieri sera è stato fantastico,e per la prima volta non l'ho vissuta come una situazione quasi meccanica,ma come una situzione estremamente piacevole..come se fosse stata la prima volta per me.."
Rimasi allibita dalle sue parole,nessuno mai,me le aveva dette prima,rimasi cosi meravigliata che i brividi corsero lungo la mia schiena quasi violentemente...
"Davvero lo dici?"
"Certo,che ,motivo avrei di mentirti?Sei stata capace davvero di farmi esprimere nel miglior modo possibile..hai tirato fuori me,la parte migliore,la parte dolce di me.."
Sentivo mille emozioni e sensazioni indescrivibili mentre mi parlava e mi toccava sapientemente con la sua calda mano. Mi sentivo cosi bene con lui,mi sentivo come se fossi a casa,come se lui fosse la mia vera famiglia..
"Non vorrei essere sfacciato,ma che ne dici se tu verresti a vivere qui da me?"
"Cosa?!"
"Cos'è ho detto qualcosa di sbagliato?"
Scossi la testa guardandolo,e mi ritrovavo sempre più sbalordita dai suoi atteggiamenti..
"Allora?che ne dici?" -continuò passandomi una mano fra i capelli,tirandomi sempre di più a se-
"Io..io dico..dico che per me va bene.." -risposi tentennando-
"Mi rendi felice con la tua risposta sai?"
 
Tutto d'un tratto mi prese a se e cominciò a baciarmi come solo lui sapeva fare,e in quel momento avevo capito che la vita può davvero cambiare da un momento all'altro,proprio quando meno te lo aspetti..

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** XVII Cap.- L'inizio della vita insieme a lui. ***


Era appena da due giorni che io mi ero sistemata a casa sua..ancora non mi sembrava vero,consideravo ancora tutto come un evento irreale..ma era successo,era la realtà..
Rimasi da subito allibita dalla sua proposta,ma non solo,quello che mi colpì furono anche le sue parole,parole inerenti logicamente alla notte passata insieme..era in grado non solo di mandarmi in tilt,ma anche di creare dentro di me delle emozioni idescrivibili..ero davvero per la prima volta,felice con qualcuno...
Era bello parlare con lui,anche perchè il nostro 'rapporto' se così vogliamo definirlo era basato sull'amicizia che era nata dalla notte passata in discoteca,e che comunque andava a svilupparsi da quando avevo incominciato ad intervistarlo per la nostra rivista..
Diciamo anche che mi fa impazzire il modo in cui mi tratta..mi sembra di conoscerlo da parecchio e mi sembra di stare con lui da una vita..
Quella mattina mi svegliai presto,mi era venuto in mente qualcosa di speciale che avrei potuto preparare a pranzo..
Ero così intenta a preparare e tagliuzzare le verdurine e gli aromi che non sentii nemmeno quando lui entrò in cucina,facendomi poi sussultare quando mi abbracciò da dietro...
"Buongiorno.."
"Buongiorno a te.."
"Cosa stai preparando?" -chiese appoggiandosi delicatamente col mento sulla mia spalla-
"Qualcosa che ti possa prendere dalla gola.." -risi-
"Allora non c'e proprio bisogno che cucini,se è questo il tuo intento.." -rispose dandomi un bacio leggerissimo sul collo-
"Che carino che sei.."
"Dico la verità piccola...quando voglio anche io so essere dolce e sopratutto quando 'voglio' qualcosa so in cui me la posso conquistare..."
"Dici sul serio?" -mi girai difronte a lui,guardandolo negli occhi-
"Certo che si..."
"E me la spiegheresti una cosa?"
"Certo. Anche due.."
"Come hai fatto a conquistare me?cioè solitamente sono così dura,ribelle nei confronti dei maschi..e invece tu...con modi di fare semplici,hai saputo conquistarmi.."
"Ti sei risposta da sola zucchero,io sono stato davvero naturale con te,sin da subito..certo ci ho messo un pò di fascino questo è ovvio.." -rise-
"Ma a te non manca il fascino..e devo ammettere che mi sei piaciuto da subito.." -gli passai lentamente una mano sulla guancia e mi accorsi che lui mi stava guardando  così insistentemente negli occhi che mi ritrovai per poco ipnotizzata-
"E poi hai anche delle labbra morbide..sai?" -non feci quasi in tempo a finire la frase che mi ritrovai a baciarlo dapprima lentamente poi con un pò di dolcezza e passione in più-
Sapeva bene come trasportarmi in quello che faceva,nei baci sopratutto...sapeva bene come guidarmi,sapeva BENISSIMO come farmi impazzire,sempre e comunque.
Avevo sempre avuto bisogno di una persona come lui che mi coccolasse,che mi facesse sentire speciale,che mi desse emozioni,perchè io di emozioni,non ne ho mai avute..sebbene ricevetti l'amore di mia zia sin da quando mi adottò..
Mi fece sedere sul tavolo e istintivamente gli passai le braccia intorno al collo,guardandolo con occhi felici,con gli occhi di colei che per la prima volta si stava davvero innamorando..
"Sentimi,quand'è che vorresti partire per andare da tuo padre?" -continuai a guardarlo con sguardo sereno ma allo stesso tempo dolce-
"Quando pensi di essere libera anche tu,perchè vorrei che tu venissi con me.." -mi guardò rispondendomi annuendo-
"Ma io anche se non sono libera posso prendermi anche dei giorni perciò  tu devi solo dirmi quando che io sono sempre disponibile,devo dirlo a mia zia..senno saremmo potuti partire anche ora.."
"Beh ma non vorrei farti perdere dei giorni.."
"Ma che..tranquillo,se ti dico che posso farlo lo faccio e stop chiaro?" -gli sorrisi-
"Mh e va bene..allora facciamo per sabato?"
"Per me va benissimo,e quanto vorresti rimanere?"
"Una settimana è possibile?"
"D'accordo,allora sarà per una settimana Tesoro.." -gli sorrisi nuovamente e gli diedi un bacio sul naso-
"Tu sei un angelo..."
"No,non lo sono. voglio che tu stia più possibile accanto a tuo padre...perchè ne ha sicuramente bisogno,e poi perchè non devi assolutamente abbandonarlo...mh?" 
Se gli parlavo in quel modo voleva dire che gli parlavo sicuramente,con cognizione di causa..non volevo che lui avesse potuto fare uno sbaglio di cui anche più in avanti si sarebbe potuto pentire..
Sorridendomi e guardandomi con dolcezza,si avvicinò di nuovo per riprendere a baciarmi a riprese,per riprendere a baciarmi quasi come se volessero essere dei baci rubati..
La giornata non poteva non incominciare meglio di così..

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** XVIII Cap.- La partenza e l'arrivo a casa sua. ***


Arrivato il sabato,giorno della partenza,dopo aver sbrigato delle faccende qui,e dopo aver avvertito la zia,ci recammo all'aereoporto,in viaggio verso Willingen..
"Hey bambola,ci sei?"
"Certo.." -sorrisi dandogli la mano-
"Ora andremo più velocemente possibile per arrivare presto sull'aereo..."
 
In un batter d'occhio ci trovammo sull'aereo,ci sistemammo ai nostri posti e posammo la valigia nello scompartimento adatto,dopodichè chiudemmo i cellulari,perchè mentre si è in volo non lo si può tenere acceso...
"Tesoro..."
"Hey dimmi.." -gli risposi cercando di riprender fiato dopo la corsa fatta per arrivare in aereo-
"Grazie.."
"E di cosa mh?"
"Di essere con me,e di avermi dato l'opportunità di tornare da mio padre.."
"Non devi ringraziarmi,sul serio..se c'e una cosa che io non voglio che tu faccia,sono gli stessi errori che i miei genitori commisero abbandonandomi da piccola..perciò lo faccio per te tesoro.." -gli sorrisi stringendogli poi la mano-
Una voce femminile dall'altoparlante ci avvertiva di allacciare le cinture di sicurezza che entro qualche minuto l'aereo sarebbe decollato..
Fu un viaggio tranquillo che durò poco più di un ora..arrivati li,venne a prenderci Annika sua sorella che ci stava aspettando da un bel pezzo..
 
Yu e sua sorella si salutarono,quasi senza dirsi nulla,era un periodo un pò buio per loro,io mi presentai a sua sorella e lei chiedendomi chi fossi,trovò la risposta nelle parole di suo fratello che prontamente rispose che ero la sono la sua ragazza..
"Magari io vado ad alloggiare in un albergo,se creo disturbi in casa.." -dissi rimpendo un pò il ghiaccio-
"Ma non esiste..non faremo andare una ragazza per di più carina,in un albergo.." -rispose Annika-
"E poi ti posso offrire il mio letto tesoro,io posso dormire sul divano.." -riprese Yu-
"Guarda fratellino..non fare l'innocente se vuoi puoi dormire anche con lei eh?" -disse appena ridacchiando alchè lui  girò lo sguardo verso il finestrino-
Dopo un quarto d'ora circa arrivammo a casa loro,e da subito Annika mi mostrò la camera di suo fratello...
"Comunque a me non sembri una delle tante,scusami l'espressione,ma sai com'è.." -mi guardò sorridendo con un leggero velo di tristezza-
"Mh gia...io sono una giornalista,e ho conosciuto tuo fratello per puro caso in una discoteca,e dire che io non ci andavo spesso.." -risi-
"Ah bene..finalmente una ragazza per bene,che per giunta fa il mio stesso lavoro..."
"E' vero mi ha parlato molto di te Dirk..ma scusami se sono leggermente invadente..tu sei sposata?"
"Oh tranquilla,certo sono sposata da un'anno e aspetto un bambino.."
"Wow che meraviglia.."
"Già..avrà molto da fare come zio mio fratello.." -rise e fece ridere anche me mentre cercava di aggiustarmi il letto-
"Lascia pure faccio io..non vorrei che ti sforzassi..." -le sorrisi dolcemente fissando il suo ventre-
"Grazie.." -si sedette su una sedia mentre io finivo di sistemarmi il letto con lenzuola nuove e profumate-
"Come lo chiamerai il bambino?"
"Credo come mio fratello,ma userò il suo secondo nome.."
"Bella scelta.." -sorrisi-
 
Nel frattempo arrivò Dirk,e trovandomi seduta sul letto si sedette di fianco a me..Annika lasciò la stanza dopo pochi minuti..
"Va bene,allora avremmo modo di parlare noi due in questi giorni..ora vi lascio soli.."
"Certamente Annika,grazie.."
 
Rimanemmo soli e fissai per un pò il suo sguardo perso nel vuoto..gli poggiai la mano su una gambe il che lo fece trasalire..
"Hey,tutto ok?"
Annuì..
"Hai visto tuo padre?" 
Mi abbracciò improvvisamente quasi come se fosse privo di ogni possibile parola..
"Tranquillo tesoro...passerà tutto mh?"
"Non ce la faccio...io solitamente riesco a trattenermi,ma vedere mio padre in quello stato..."
"No..non devi tenerti tutto dentro,devi sfogarti,devi sfogare ogni emozione.." -sorrisi accarezzandogli lentamente i capelli-
"Si..ok..va bene..."
"Io sono a posta qui con te,ti sarò sempre vicina..in qualsiasi momento.."
Mi sorrise e si distese sul letto e io lo guardai...
"Ti piace la mia stanza?" 
"Certo, è la tipica stanza da maschiaccio..." -risi poggiandomi sul suo petto-
"Dai..anzi è normalissima rispetto agli altri.."
"Daiii che scherzavo.." -gli diedi un bacio ricco di passione e sensule come non mai-
 
Cercai di farlo stare più tranquillo e lo convinsi a rilassarsi riposando un pò tutte e due insieme..

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** XIX Cap.- Quando le nuvole coprono il sole. ***


Erano passati quattro giorni da quando eravamo li a casa sua,e le condizioni del padre più che migliorare peggioravano giorno dopo giorno..Non c'era nessuna possibilità,all'orizzonte che il padre di Annika e Dirk potesse riprendersi,il che mi faceva male,non tanto perchè c'entravo io qualcosa,quanto perchè era strano e non ero abituata a non vedere il sorriso sulle sue labbra,quel sorriso delle volte malizioso e a volte beffardo,di un ragazzo spensierato amante della vita come lui..
Anche se stavamo insieme da poco,cercavo di dare anche io la mia parte,di stare più vicina a loro per quanto mi fosse stato possibile..
Se le cose col tempo andavano a peggiorare,e quindi a portar via dalla loro famiglia il padre,allora non si sarebbe goduto nemmeno la nascita del nipotino e il matrimonio del secondo figlio,ma era necessario concentrarsi,era necessario non dover perdere nemmeno un minuto di quel tempo che era rimasto..
 
 
Era mattino presto,e visto che tutti camminavano avanti e indietro per tutta la casa,presumevo che fossero in piedi da molto prima,io avendo dormito mi sentivo quasi in colpa,quindi decisi di andare in cucina e di preparare qualcosa di caldo,che in qualche modo potesse confortarli e donargli quel tepore che al momento mancava..
Mi avvicinai al piano cottura e presi un pentolino e varie bustine di infusi,ne preparai cinque di tazze,una per la sorella,una per la mamma,una per lui,una per me e una per la zia,che era arrivata la sera prima..
Posai le tazze su un vassoio  e mi diressi nella camera dove tutti stavano insieme,quella casa aveva l'aria di un ospedale..e vedere che la situzione non era per niente bella faceva scattare in me la voglia di mettere buon umore anche solo per un attimo.
Ah già vero! Sua madre è una persona deliziosa e mi ha accolto da subito con modi di fare gentili e mi ha considerata parte della famiglia, dal primo minuto che sono entrata nella loro casa.
Vederla farmi dei complimenti,nonostante la situazione particolare,mi ha riempito in un certo senso il cuore di gioia..mi ha fatto da subito essere a mio agio.
 
"Buongiorno.." -dissi entrando nella stanza con il vassoio del tea-
"Buongiorno.." -risposero tutti lentamente a coro-
"Come sta?" -chiesi-
"Così..." -mi rispose Annika facendo leggermente spallucce-
"Mh..io vorrei soltanto vedervi risollevare,non vorrei assolutamente vedervi in questo stato,ma so anche che tutto questo purtroppo fa parte della vita.." -dissi sospirando pesantemente,mentre ognuno si prendeva la propria tazza-
"Sei gentile a volerci vedere diversamente,a volerci vedere sorridenti..felici..ma come hai detto tu,purtroppo anche questo fa parte della vita.." -mi rispose la zia di Dirk-
"Gia.."
"Senti Hannes perchè non la porti un pò in giro?Magari andate a prendere aria.." -chiese sua madre-
"Mamma non mi chiamare con quel nome,lo sai che non mi piace.." -rispose Yu scazzato,mentre sua madre si azzittì-
"Beh non c'e bisogno,lui deve stare il più possibile accanto a suo padre.." -dissi sorridendole-
"Sei gentile,magari stando qui ti annoi.."
"Ma non ditelo nemmeno per scherzo,sono stata io a voler venire qui...lui deve assolutamente stare accanto a suo padre,non deve perdere un secondo con lui,nemmeno se fosse l'ultimo..non voglio che faccia gli stessi errori che hanno fatto i miei genitori.."
Tutti in quella stanza erano attenti a seguirmi,e infondo penso proprio avessero capito che io a Dirk tenevo molto più di qualunque altra ragazza che lo avrebbe sicuramente potuto portare su una 'cattiva' strada..improvvisamente sentii la sua mano che stringeva la mia,e vidi un sorriso appena accennato sulle sue labbra,un sorriso che amavo da morire,un sorriso dentro il quale mi ci potevo perdere..
Si avvicinò a me,mi diede un bacio sulla fronte e mi appoggiai con la testa sulla sua spalla destra..
 
Due giorni dopo...
Mi svegliai improvvisamente con delle urla disperate che provenivano dall'altra stanza,erano le urla della madre di Dirk,il che non faceva presagire a nulla di buono..
Mi alzai,mi misi l'accappatoio e corsi anch'io da loro,la scena purtroppo era quella che mi immaginavo..suo padre era venuto a mancare alle prime ore dell'alba,e la madre scoppiò in un pianto disperato,perchè la morte alla fine gli portò via,l'unico uomo con il quale aveva condiviso un'intera vita,fatta si di alti e bassi,ma anche incorniciata da tanto amore,altrimenti,non avrebbe sicuramente avuto senso il loro matrimonio,e i due figli che nacquero come frutto del loro amore...
Io mi abbassai per terra,e non sapendo che altro fare l'abbracciai,e cercai di rassicurarla,per quanto potessi riuscire, e per quanto me ne fosse stato possibile avrei in qualche modo cercato di confortarla..
Dopo un pò quando riuscì ad alzarmi,mi vidi il suo viso,difronte al mio,sprofondare nella più completa malinconia e tristezza..Sprofondò nelle mie braccia e si lasciò andare in un lunghissimo pianto..odiavo in quel momento vederlo cosi,mi faceva male..però almeno io avrei dovuto dargli forza...
Con delicatezza cercai poi i suoi occhi e poggiando la fronte contro la sua,gli sussurrai che tutto poteva andare bene,che io sarei stata li accanto a lui e per lui..
 
La giornata passo così velocemente,tanto che il giorno dopo,il giorno in cui si sarebbe celebrato la cerimonia funebre,mi alzai presto,vennero due uomini dell'agenzia funebre a prelevare la bara per portarla in chiesa,e successivamente feci trovare la casa pulita e qualcosa di caldo pronto sul tavolo a coloro che si sarebbero alzati poco dopo..
Ci aspettava una giornata decisamente e terribilmente triste..l'unica consolazione è sempre che dopo la morte c'e sempre e sicuramente una vita migliore..
 
 
Ps: scusatemi,so che fa letteralmente cagare questo capitolo,ma oggi è una giornata particolare perciò ho scritto di getto ciò che veniva dal mio cuore.. spero mi possiate perdonare :(
BloodlyJane.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** XX Cap.-Missing moments ***


Dopo un pò io e lui decidemmo di tornare a casa,lui stava poco bene ed io anche se non lo davo a vedere ero stanchissima.
Da quando eravamo in macchina non si lasciò andare a nessun discorso,tanto meno al pianto,perchè ormai di lacrime ne aveva già spese tante..odiavo vederlo triste,sopratutto per me che l'ho conosciuto da subito come un tipo sempre sorridente,e che non si poneva nessun problema a dimostrarsi sfrontato e disinvolto sopratutto con le ragazze..
Mi ricordo come se fosse ieri quella sera che lo conobbi in discoteca..non credo me la possa facilmente dimenticare.. Quando arrivammo a casa lui si recò in bagno e io in camera...
D'un tratto ricevetti una chiamata,era una delle mie migliori amiche..
"Pronto?"
"Hey tesoro,che fine hai fatto?Ti sei persa?" -rispose la mia amica-
"No piccola,sono fuori paese per qualche giorno,quando torno ti spiego ok?" -risposi appena con un filo di voce-
"Ma è successo qualcosa di grave?" -disse preoccupata-
"Si,ma non a me,non ti preoccupare..ti spiegherò davvero tutto quando ci vedremo..ok?"
"Va bene tesoro allora ci sentiamo quando puoi..."
"Si certo,ciao tesoro..." -risposi-
"Ciao bambola.."
 
Chiusi la chiamata,poggiai il cellulare sul tavolo e mi avvicinai alla porta del bagno,sentì l'acqua che scorreva,molto probabilmente si stava facendo un bagno...
"Hey tesoro tutto ok?" -chiesi ma non ricevetti nessuna risposta,d'un tratto sentì che ricominiciava a piangere,decisi perciò di entrare a costo di ricevere qualunque insulto che mi si potesse fare-
"Hey piccolo su.." 
Entrai nella vasca vestita e lo abbracciai con tutta la forza che mi rimase in corpo,mi duoleva veramente il cuore vederlo in quello stato..
Rimase abbracciato a me per una buona mezzoretta,e in quel breve tempo anche io mi ricordai a brevi tratti della mia infanzia,del momento in cui i miei genitori mi abbandonarono...
"Non mi lasci vero?" -chiesi sussurrando-
"Cosa?" -chiesi di rimando per non aver capito-
"Non mi lascierai solo vero?"  -mi ridomandò-
"Certo che no,lo dovresti sapere..altrimenti non ti avrei nemmeno seguito fin qui.." -risposi guardandolo dritto nei suoi occhi persi,sorridendogli ed accarezzandogli il viso-
"E poi lo faccio davvero col cuore,non voglio nulla in cambio,voglio soltanto vederti star bene,quello si che sarebbe un vero modo per ripagarmi.." -ripresi continuando ad accarezzargli la guancia-
"Sei un angelo,non so nemmeno se esisti davvero a questo punto.." -mi disse continuando a guardarmi con fare perso nei miei occhi-
"No no caro sono viva in carne ed ossa.." -risi e lo avvicinai con la testa alla mia e in poco tempo mi ritrovai a baciarlo lentamente con dolcezza,lui per un po si lasciò trasportare da me-
"Grazie.." -mi sussurrò-
"E di cosa tesoro mh?" -continuai a baciarlo lentamente-
"Di tutto,di essermi accanto..."
"Non devi ringraziarmi,ribadisco che lo faccio davvero perchè sento di doverlo fare e sopratutto perchè in una coppia ci si bisogna aiutare a vicenda o no?" -sorrisi e lui annuì mostrandomi un sorriso appena accennato-
"Spero di essere alla tua altezza allora..." 
Mi sorrise,sussurrandomi all'orecchio quelle pochissime parole,prima di privarmi di tutti i miei vestiti,e di aiutarmi e lasciarmi andare a lui..
 

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** XXI Cap.-Il ritorno a Berlino. ***


Passata quella faticosa e dolorosa settimana decidemmo di tornare a casa nostra a Berlino,anche perchè avevo molte cose da sbrigare,e poi la zia mi aveva più volte chiamato perchè aveva decisamente molto bisogno di me alla redazione..
Non volevo,però trascinarlo via dalla sua famiglia,volevo che potesse rimanere,quanto più possibile accanto a loro...
"Senti piccolo,vuoi stare qui e io torno a casa da sola?Si potrebbe anche fare se tu lo vuoi..." -lo guardavo mentre era così applicato a chiudere la sua valigia-
"Scherzi?Voglio andarmene,tanto stare qui mi procurerebbe altro male e poi non voglio lasciarti sola..."
"Beh,devi fare ciò che ti senti,ciò che preferisci fare..."
"Ciò che preferisco fare è stare con te..." -si svoltò appena per guardarmi-
"Sei tenero tesoro sai?"
Lui non proferì alcuna parola e si lasciò abbracciare da me,che lo stringevo così forte come se istintivamente il mio corpo lo avrebbe voluto proteggere da ogni altro tipo,perchè alla fine uno come lui non meritava di stare male...
Continuavo a riempirlo di baci,dappertutto,sulla testa,sul viso e poi sulle labbra...
Quelle labbra,così dolci e sensuale che erano capaci di darti perdere in un mondo a parte,che erano capaci di far sentirmi in paradiso...
"Voglio stare con te,e non ho assolutamente intenzione di lasciarti,per nessunissimo motivo..." -sussurrò-
"Anch'io sai?" -risposi lentamente cercando di guardarlo negli occhi-
 
Non riuscivo a non rimanere incantata davanti a quegli occhi così magnetici,erano proprio come una calamita per me...
Subito poco dopo salutammo tutti e ci fecimo accompagnare da Annika all'aereoporto..
"Grazie mille Annika..." -sorrisi abbracciandola una volta trovataci all'aereoporto-
"Grazie a te,sei stata un tesoro..nessuno avrebbe fatto questo per mio fratello..."
"E' stato davvero un piacere averlo potuto fare,anche se la circostanza purtroppo non è stata delle migliori,ma ci saranno lieti eventi per i quali potremmo incontrarci.." -le sorrisi accarezzandole il ventre e riferendomi alla futura nascita del bambino-
"Fratellino,mi raccomando tratta questa donna com'è degna di essere trattata chiaro?" -disse Annika abbracciando affettuosamente suo fratello-
"Certo lo farò senza dubbio.." -sorrise-
"E mi raccomando,così come vi farò diventare io zii,anch'io voglio diventare zia.." -rise-
"Certo,certo..." -cominciai a ridere imbarazzata e lui istintivamente quando la voce dell'altoparlante annunciò il nostro volo,mi strinse la mano-
Ci allontanammo da Annika salutandola,diretti per l'imbarco del nostro aereo. E dopo un periodo,seppur breve caratterizzato da tristezza e dolore,si sarebbe finalmente tornati alla solita vita di sempre ,almeno quella vita frenetica che ti teneva impegnato con qualsiasi cosa,in primis  sicuramente con le proprie passioni...
 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** XXII Cap.- Il ritorno alle solite abitudini. ***


Erano passati gia due mesi dall'inizo della nostra convivenza e tutto sembrava filasse liscio..era bello pensare che dopo il lavoro,e quindi automaticamente una lunga giornata di stress,c'era  qualcuno che ti aspettava..
Ultimamente Dirk,lavorava la sera come barista nel bar di mio cugino,e allo stesso tempo,qualche volta suonava nello stesso locale proponendo cover,e anche dei pezzi che aveva buttato giu lui...
Finalmente arrivai a casa,e gia salendo dalle scale sentivo un odorino,che mi faceva immaginare a cio che mi aspettava per pranzo,era proprio un amore,si dilettava anche in cucina,per farmi felice...
 
"Tesoro sono arrivata.." 
"Oh eccola la mia bimba.." -rispose venendomi incontro per darmi un bacio-
"Che profumino,cosa prepari?" -gli chiesi sorridendo-
"Allora,come primo piatto,risotto ai funghi,come secondo piatto invece pollo e patate al forno.." -mi sorrise orgoglioso-
"Non sapevo,che tu te la cavassi ai fornelli..." -ridacchiai togliendomi il giubbottino che avevo addosso,poggiandolo sulla poltrona insieme alla borsa-
"Beh,ci vuole un po di fantasia,e poi tutti possono imparare..." -rispose ancora sorridendomi però allo stesso tempo intento a quello che stava preparando-
"Hai ragione tesoro,è così per tutto..." -risposi mettendomi seduta al tavolo-
"Com'è andata oggi piccola?" -improvvisamente se ne vanne dietro di me per farmi dei massaggi sul collo e di conseguenza sulle spalle-
"Mmh direi bene,apparte lo stress che puntualmente mi assale a metà giornata..." -sbuffai appena,per poi rilassarmi subito sottomessa in qualche modo dai massaggi che sapientemente conduceva con le sue mani-
"Ora non ci pensare,chiaro?Rilassati e puoi farti anche una doccia veloce prima che sia tutto pronto,cosi ti rilassi e stai più fresca.." -continuava a massaggiarmi collo e spalle,lasciandomi andare ad mugulio di piacere-
"Lo sai che hai ragione?Credo proprio che farò cosi.." 
Mi alzai sorridendogli e baciandolo improvvisamente in un modo che nemmeno lontanamente poteva somigliare ad un bacio casto,anzi..sprigionai tutta la carica erotica e sensuale che era in me,lui poi mi sorrise e a malincuore mi lasciò andare in bagno..
Per un buon quarto d'ora mi dedicai a me stessa,mentre l'acqua scorreva su di me lasciai che si portasse via tutto lo stress e i 'problemi' che solo il lavoro,in quel periodo,mi poteva dare..
Uscii dal bagno con un paio di shorts e una canotta,e mi recai in cucina..
"Ti sei riposata piccola?" -mi chiese mentre apparecchiava il tavolo-
"Ossì tesoro,ci voleva questa doccia..."
"Ora riprenderai anche le forze dopo aver mangiato...." -con molta delicatezza mi serviva un piatto di risotto ai funghi,e aspettai che si sedesse anche lui per incominciare a mangiare-
 
Dopo diversi minuti,in cui stranamente ci fu silenzio,incominciò di nuovo a parlare...
"Piccola forse ho trovato una nuova band dove poter suonare.."
"Seriamente dici?" -sbarrai gli occhi incredula,ma allo stesso tempo felice-
"Si tesoro,devo andare ad incontrare la band domani mattina comunque il cantante è quel mio amico che suonava con me nei Cinema Bizarre,Romeo te lo ricordi?"
"Ah...si quello?" -risposi seccata cominciando ad usare la forchetta per 'giocare' col risotto nel piatto-
"Dai amore,lo so che non ti va a genio lui,però è un opportunità che non posso perdere,non mi avevi detto di non rinunciare mai alla musica?" -mi chiese dolcemente poggiando una mano sulla mia-
"Certo amore mio,ma non è quello che mi preoccupa.." -sbuffai abbassando di nuovo lo sguardo-
"E cosa allora tesoro?" 
"Non vorrei che ti portasse via,lontano da me...perchè è la stessa cosa che ha fatto quando suonavate con i Cinema Bizarre..." -sospirai pesantemente-
"Non lo farà amore,te lo prometto mh?" 
"Lo spero amore mio,lo spero..."
Dirk cercava di stringere la mia mano,facendo intrecciare le mie dita nelle sue,io alzai lo sguardo e gli sorrisi,perchè aveva bisogno di essere incoraggiato,visto che io ero stata la prima ad incoraggiarlo a continuare,speravo soltanto che questo non significasse stare lontana da lui...

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** XXIII Cap.- Lo strano presentimento. (I Parte) ***


Ore 06:30                                          25 Maggio..
 
Mi sveglio sussultando,dopo un brutto sogno,ho sognato che mi portavano via da lui..Mi metto seduta e scuoto la testa per potermi svegliare...
Maledizione! Era la mia giornata libera e già era cominciata malissimo,meno male che ero dotata di autocontrollo,altrimenti non mi sarei sprecata a dirne di tutti i colori,nel vero senso della parola..
Mi ero presa quella giornata perchè,dovevo andare a fare alcune visite mediche,sopratutto quella ginecologica,avevo un presentimento,e non vorrei che si svelasse vero,perchè prima di tutto,soprirei di aspettare un bambino e sarei la sola a saperlo,perchè Dirk,era dovuto partire per impegni con la nuova band,e secondo sarebbe significato dover stare a casa e rinunciare al lavoro..
Anche se in fondo,diventare madre,era la cosa che più sognavo sin da piccola,mi ricordo che ne parlavo con mia madre,sin dalla tenera età quando cominciavo a giocare con quei maxi bambolotti che mi regalavano ad ogni occasione,ne avevo praticamente la camera piena...
"Tesoro prima o poi,anche tu diventerai madre,quando sarai grande,e ti assicuro che proverai una gioia indescrivibile..."
Subito in mente mi balenarono i ricordi di mia madre,quando ogni volta mi prendeva sulle sue gambe e mi raccontava quanto fosse bella ed emozionante la nascita di un figlio..
Senti poi da che pulpito,visto che mi hanno abbandonata...
Sicuramente io con mio figlio,non mi sarei mai comportata così,e cercherei di donare tutto il possibile anche se non possibile,e ovviamente tutto quello che rientra nel limite...
Sorrisi..Pensavo alla reazione di Dirk se fosse vero il mio presentimento,salterebbe dalla gioia..ne sono sicura...
Prima di scendere dal letto,noto nel posto accanto al mio,che ci sono una rosa e una lettera chiusa..
Mi porto la rosa sotto il naso per sentirne il profumo..è fresca,sicuramente l'ha racconta dal giardino,prima di partire...
Poi apro la lettera,chissà cosa aveva da dirmi...Il mio tesoro..
 
"Buongiorno principessa..
Quando ti sveglierai io non ci sarò,sarò già a Colonia...per quel famoso incontro con la nuova Band..
Spero vada tutto bene,è per te che non ho mai rinunciato alla mia carriera da musicista...solo grazie a te Ti devo tanto amore mio,molto... Sicuramente però non avrei voluto lasciarti sola oggi,avrei anche preferito passare una giornata insieme a te,visto che oggi eri libera,perdonami,ma sto facendo di tutto per mettere dei soldi da parte e per assicurarti un futuro..anche se tu hai un lavoro,ma non è giusto che le spese dipendano solo da te...dobbiamo affrontare qualsiasi cosa insieme,perciò mi sto dando da fare,per non farti mancare nulla.Spero di non deluderti,perchè sei l'unica ragione al mondo per la quale riesco a reagire,l'unica.
In un futuro molto vicino,voglio anche sposarti...e non ne vedo l'ora,credimi..
Comunque piccola mia,se puoi avverti tuo cugino che molto probabilmente rientro domani al lavoro al bar,e scusati da parte mia..
In giornata poi ti chiamerò sicuramente per sapere come stai...
Non vedo l'ora passi veloce il tempo....
 Ti amo,Dirk"
 
Quanto poteva essere dolce lui...anche con due parole riesce a farmi sorridere...Non vedevo l'ora di sentirlo,non vedevo l'ora che potessero passare veloci,le ore che mi separavano dalla sua chiamata...

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** XXIII Cap.- Lo strano presentimento. (II Parte) ***


Era una mattinata rovente nonostante fossimo nel mese di maggio.Ero  uscita di casa da diverse ore per dirigermi in quello che era lo studio del ginecologo più famoso di Berlino,non avevo un granchè di forze per muovermi...
Entrai nella porta gigantescadi quel palazzo,notai l'eleganza con la quale mantenevano ordinato e pulito lo studio,e salii quelle poche scale che mi avrebbero portata al piano superiore,dove vi era lo studio del dottor. Reumann,presentai la carta alla reception per farmi registrare la visita e poi mi sedetti nella sala d'attesa,bene ero la terza,non avrei dovuto aspettare molto,ma quello che in quel momento mi 'rovinava' era l'ansia..
Notai delle riviste,vecchie su un tavolino di vimini accanto alle sedie nere della sala d'attesa,ne presi una e con stupore notai che era proprio la rivista per la quale lavoro,la rivista della zia..
Era incredibile come mia zia,lasciasse spazio anche a degli antipatici che per di più scrivevano male...in quel lasso di tempo mi capitò di leggere anche un mio articolo,e uno di Michelle,la mia migliore amica,quella che ho conosciuto proprio in redazione,quella che mi ha seguita per i primi mesi,quando la zia non poteva farlo...
Eccolo,era arrivato il mio turno...
"Signorina Vanemburg?"
"Si?"
"Prego si accomodi..." -mi riferì un uomo sulla cinquantina nonchè il famoso ginecologo-
Con passo abbastanza lesto entrai nella stanza aspettando che il medico mi desse indicazioni,era la prima volta che andavo da un ginecologo per di più sola..
Mentre il Dottor. Reumann leggeva la carta con la quale mi ero presentata la visita io mi guardavo intorno,notando che era fornito di macchine altamente tecnologiche,finquando la sua voce non mi fece trasalire... 
"Signorina?Si può coricare fra qualche secondo inziamo la visita.."
Annui semplicemente ,sedendomi e poi coricandomi sul lettino alzando la magliettina quanto giusto e abbassando di poco i jeans,proprio come mi aveva suggerito di fare il medico..
Mi ispirava abbastanza fiducia,forse perchè cercavo di autotranquillizzarmi,ma si presentava piuttosto con un'aria estremamente professionale..
"Da quant'e che non ha la mestruzione?"
"Circa due settimane.." -risposi secca mentre rabbrividivo continuamente per la macchinetta che passava sul mio ventre-
Ci fu soltanto un attimo di silenzio,allo stesso tempo che comunque il dottore continuava a passarmi quell'oggetto che trasmetteva attraverso un gel,in un piccolo monitor,quello che avevo dentro di me...
"Signorina,mi sa che lei aspetta un bambino..." -disse d'un tratto il medico schiarendosi la voce,io non ribattei di una parola,però fissavo lo schermo e quel piccolo nucleo che portavo dentro me-
"Signorina tutto bene?" -riprese il ginecologo-
"Si si..tutto bene" -sorrisi-
"Non se l'aspettava per caso?" -disse mentre si sedeva alla sua scrivania-
"No no,al contrario invece..avevo uno strano presentimento da giorni.." -risposi mentre mi ricomponevo e raggiunsi poco dopo la sedia che era difronte alla scrivania del dottore-
"Bene...ha intenzione di tenerlo il bambino?" -mi domandò mentre continuava a scrivermi-
"Certo...perchè non dovrei?" -chiesi interrogativamente-
"Sa Signorina,utlimamente la maggior parte delle donne che viene a farsi fare una visita da me,decide di non mandare avanti la gravidanza,o di far nascere il bambino e darlo in adozione..."
Rabbrividii improvvisamente,mi ritrovai come niente in quelle parole,che continuavano a farmi male,dopo 15 anni che i miei genitori mi abbandonarono..
"Che cosa triste..." -dissi-
"Gia...ma sono contento che lei abbia deciso di tenerlo.."
"Beh,è il frutto di un'amore,mi domando come si possa essere cosi crudeli..."
"Molti lo fanno,perchè magari non riescono a mantenerlo.."
"Io non farei mai davvero una cosa del genere,ne ho passate abbastanza io,figuriamoci se faccio passare le stesse cose al mio bambino..."
"Ma lei è sola?" -continuò a parlarmi mentre staccò una carta dal suo blocchetto e ne stampò altretante dal suo modernissimo pc-
"No no,vivo col mio ragazzo..ma oggi non è qui..è fuori per impegni.."
"Meno male,almeno lei ha qualcuno accanto a se..e spero sia cosi sempre.." -sorrise guardandomi negli occhi,aveva un'aria paterna-
"Si è vero..."
"Comunque le ho prescritto tutte le analisi che deve fare,e le visite che deve fare qui da me..se decide che continui io a seguirla.."
 
"Certamente dott. Reumann.." -sorrisi porgendogli la mano per salutarlo-
"MI raccomando per qualsiasi cosa lei ha il mio numero...non esiti a chiamare chiaro?"
"Chiarissimo,arrivederla..."
"Arrivederla.."
 
Uscì da quello studio con più serenità di prima ora non mi restava che andare dalla zia per avvertirla,d'altronde doveva pur saperlo,visto che mi ha fatto e sta facendo da madre da anni..
Salita in macchina,visto che non ricevetti alcuna chiamata da Dirk,decisi di chiamarlo io...
 
***
L'Iphone di Dirk continuava a squillare ma con tutta quella musica assordante non si sarebbe sentito nemmeno con una fra le suonerie più potenti..di tutta la storia,in un attimo di pausa fu proprio Romeo ad accorgersene della chiamata..
"Hei amico la tua donna ti sta chiamando"
"Cazzo..mi sono totalmente dimenticato..."
"E ora chi la sente?" -disse il chitarrista del gruppo scherzando-
Dirk prese il suo cellululare e andò nell'altra camera per rispondere...
"Pronto?"
[Certo,che mi sarebbe potuto succedere di tutto e tu nemmeno una chiamata -dissi ridendo-]
"Scusami amore,lo so che te lo avevo promesso,ma mi sono lasciato prendere dalla musica,perchè hanno deciso di prendermi subito nella band e abbiamo incominciato a provare subito..." -mi rispose con tono dispiaciuto-
[Ma tranquillo tesoro,ti pare?Piuttosto sono felice che ti abbiano preso subito...]
"Davvero?"
[Certo che si amore mio..-risposi con un tono dolce-]
"E tu?dove sei ora?"
[Sono uscita dallo studio del dottor. Reumann e ora vado da mia zia..]
"Che hai perchè sei andata dal dottore?" -chiese preoccupato-
[Amore tranquillo nulla,è che mi sentivo da giorni debole perciò la mia dottoressa mi ha prescritto vari esami e tra questi anche quello ginecologico...-sospirai sperando che capisse e che la prendesse positivamente-]
"Amore,al ginecologo?Non mi dire che..." 
Non ebbe il tempo di finire la frase,anche perchè avevo capito che voleva che la completassi io..
[Si piccolo,aspetto un bambino e questo da pochi giorni...poi mi ha fatto una serie di domande e poi mi ha raccontato delle cose abbastanza tristi di donne che vanno da lui per farsi visitare...]
"Ma..ma gli hai detto che lo tieni vero?" -chiese con un puntino di curiosità-
[Certo amore,perchè tu non vuoi?-gli chiesi-]
"Ma scherzi?certo che voglio...è una cosa stupenda,non potevi darmi notizia migliore di questa.." -disse con entusiasmo-
[Uhm,meno male..credevo che non lo volessi...]
"Ma anche si amore...è un frutto..è IL frutto del nostro amore piccola.."
Amavo sentirgli dire quelle cose...lui che non era assolutamente come gli altri..
[Amore mio quando torni?]
"Stasera sono a casa mh?"
[Va bene tesoro,non vedo l'ora di vederti...]
"Anch'io piccola..anch'io..."
[Ci sentiamo che ora devo guidare..ok tesoro?]
"Va benissimo,stai attenta amore mh?"
[Si si ciao tesoro...]
 
Dirk ancora incredulo e fissando il suo Iphone ritornava nella stanza dai suoi compagni che lo fissavano in attesa di qualche notizia..
"Allora?" -chiese Romeo-
"Beh...la mia ragazza è incinta.." -sorrise-
"Auguri amico..ce l'avete messa tutta eh?" -disse il batterista ridendo-
"Beh è da quasi un anno che la conosco,mica me la sono portata subito a letto?" -rispose quasi ammonendolo-
"Ma è davvero bella però.." -disse romeo guardando lo sfondo del cellulare di Dirk dove c'era una loro foto-
"Bella?E' una favola.." -rispose convinto-
"Beh sono contento per te..." -sorrise Romeo-
"Quando ce la farai conoscere?" -chiese il bassista-
"Al matrimonio.." -rispose secco-
"Addirittura..." -dissero tutti in coro-
"Domani o Sabato portala con te..." -disse Romeo-
"Non è facile amico,lei lavora..è una giornalista e oggi sua zia le aveva dato una giornata libera..."
"Secondo me,ora che aspetta un bambino,sua zia la metterà in maternità.." -rispose Romeo mentre lucidava il pianoforte-
"Mh non lo so..se avrà giorni liberi e se la sente la farò venire con me..." -rispose Dirk continuando poi a provare-
***
Arrivai poco dopo alla redazione e quando entrai Michelle vedendomi si meravigliò...
"Ma ciaaaao...non avevi il giorno libero?" -mi chiese-
"Ciao tesoro,si infatti sono di passaggio,devo dire una cosa alla zia,sai se per caso è libera?"
"Credo di no,però puoi aspettare se vuoi.." 
"Si certo.." -sorrisi per poi portarmi una mano sul ventre dopo aver avvertito una stretta allo stomaco-
"Tutto bene tesoro?" -mi chiese Michelle preoccupata-
"Si si certo andiamo nel mio studio..."
Una volta arrivate nello studio le raccontai tutto ,e lei facendomi gli auguri si dimostrò da subito felice,ed incredula...
"Oh mio dio Jenni ma è una cosa meravigliosa..."
"Lo so Michelle,la cosa triste è che sono andata sola dal ginecologo,perchè il mio ragazzo era fuori per lavoro..." -dissi quasi surrurrando mentre tenevo le mani sul ventre e mi giravo continuamente con la mia sedia-
"E ora lo devi dire alla zia?" -mi chiese-
"Si ma non vorrei che mi desse i giorni per maternità,non vorrei stare lontana dal lavoro.."
"Mi sa che ti tocca stare a casa,perchè anche a me due anni fa mi ha dato la maternità.."
 
Sbuffai poggiando la testa sulla sedia guardando il soffitto,mentre arrivò la zia nella mio studio..
 
"Jenni tu qui?"
"Vabbè io vi lascio...ci sentiamo ok?"
"Va bene Michelle ciao..."
Mentre la mia giovanissima amica lasciava il mio studio,io mi alzai per andare incontro alla zia per salutarla...
"Si zia sono passata perchè dovrei dirti una cosa..."
"Parla tesoro ti ascolto.."
"Ti ricordi le visite mediche che dovevo fare?"
"Certamente Piccola..allora?"
"Stamattina avevo appuntamento dal ginecologo per esempio..."
"E...?" -chiese la zia intrecciando le mani fissandomi in continuazione-
"E a quanto pare sono incinta..." -le sorrisi-
"Oddio Jenni è una cosa meravigliosa...bisogna festeggiare..."
"Eh gia..."
"Anche se lo sai che ti tocca la maternità vero?"
"Ma zia..." -sbuffai-
"Niente ma piccola...E il tuo ragazzo,lo sa?"
"SI si gliel'ho detto,ma lui non è qui,è fuori per lavoro,sai ha trovato una nuova band nella quale suonare..."
"Anche questa è una bella notizia,l'importante è che non ti lasci sola.."
 
"Nah...non credo proprio,lui vuole mettere dei soldi da parte per un nostro futuro,e mi ha anche detto che non è giusto che le spese dipendano tutte da me.."
"Direi che è una cosa giusta cara...che ne dici se oggi vieni a pranzare da me?Così festeggiamo.." -disse la zia contenta-
"Certo zia,vengo voltentieri..." -risposi annuendo felice-
"Allora è fatta,dimmi cosa vuoi mangiare a pranzo,che chiamo a casa e faccio preparare tutto dai miei cuochi personali.."
"Mangio di tutto zia,perciò non devi fare chissà cosa di particolare.."
 
"Bene bene,vedrai oggi ci divertiremo..." -mi disse sorridendo portandomi fuori-
 
Tutto sommato il mio presentimento ha portato buon umore e felicità a tutti...Non vedevo l'ora che passarero tutti quei mesi per avere finalmente un bambino tutto mio...

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** XXIV Cap.- Quando si conosce quella cosa preziosa chiamata felicità... ***


Dopo aver trascorso tutta la giornata con la zia,in tarda serata arrivai finalmente a casa mia...o meglio a casa di Dirk,che praticamente era anche la mia..
Ero stanca morta,distrutta,nonostante quella mattinata,la impiegai per me.. Ancora Dirk nemmeno era tornato a casa,molto probabilmente avrebbe fatto più tardi del previsto..
Salii nella camera da letto,avevo bisogno assolutamente di sdraiarmi e di riposarmi...
Nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che sentii un rombo di una macchina sotto casa nostra..
Mi alzai,mi affacciai alla finestra e lo vidi scendere dalla macchina..
Finalmente era arrivato...

Tornai a letto,aspettando che fosse lui a venire da me,chiusi gli occhi e mi rannicchiai su di me,quasi nella classica posizione fetale..con le mani che praticamente lasciavo sempre perennemente sul mio ventre..

Sentii aprire la porta della camera,con lentezza..quasi come se non avesse voluto svegliarmi..
"Amore,finalmente sei tornato..." -sorrisi stanca morta-
"Ohw ma ti ho svegliata io?" -entrò nella camera lasciandosi chiudere la porta dietro le spalle-
"Certo che no tesoro mio,sono tornata poco fa e mi sono messa direttamente a letto,senza nemmeno spogliarmi,sono stanca morta..." -mi guardai e poi tornai a fissare il suo viso stanco ma dolce come sempre-
"Perdonami se sono tornata tardi piccola..."

Scossi la testa sorridendogli,non volevo dargli una benchè minima preoccupazione...
"Allora cos'è questa novità?" -sorrise poggiandomi la mano sul ventre-
"Guardati,la tua mano ricopre quasi tutto il mio ventre..." -ridacchiai quasi priva di forza-
"Niente di che amore è solo che a febbraio molto probabilmente diventeremo genitori.." -sorrisi-
"E' la cosa più bella che mi avessi potuto dire sai?" -poggiò la fronte contro la mia chiudendo gli occhi per poi darmi dei baci a ripresa e a fior di labbra-
"Lo so amore,e ti devo ringraziare di una cosa..." -sospirai-
"Di cosa mh? -disse passandomi due dita sulla guancia mentre cercava di scrutare i miei occhi-
"Di non avermi abbandonato pure tu..." -sorrisi decidendomi di alzare lo sguardo,mentre due lacrime rigavano il mio candido viso-
"Scherzi?Ti avessi voluto abbandonare,sicuramente non ti avrei chiesto di stare con me e di vivere per giunta sotto lo stesso tetto,ti pare?" -mi sorrise-
"Si...è che..-incominciai a singhiozzare- stamattina il medico mi ha raccontato delle cose triste,alle quali non ho fatto altro che pensare per tutta la giornata,poi mi sono ricordata anche dei miei genitori..." -smisi di parlare mentre le lacrime si facevano più incessanti-
"Hei amore,shh.." -coricandosi accanto a me,con molta delicatezza poi mi strinse a se portando la mia testa sul suo petto-
"Mi prometti una cosa?" -chiesi fra i singhiozzi-
"Certo tutto quello che vuoi piccola mia..."
"Resteremo sempre insieme vero?"
"Ovvio piccola,ora siamo quasi una famiglia a tutti gli effetti.." -mi sussurrò dolcemente mentre continuava a coccolarmi-
"Allora? Com'e andata oggi?" -chiesi mentre continuavo a passargli una mano su e giu sul petto-
"Abbastanza bene piccola,mi hanno preso subito,anche perchè Romeo aveva già parlato di me a loro,e aveva fatto sentire qualcosa...quindi abbiamo incominciato a provare oggi stesso..."
"Fantastico,sono felice piccolo..."
"C'e un'altra cosa..."
"Sarebbe?"
"Ti hanno vista nella foto che ho come sfondo nel mio cellulare e mi hanno detto quando ti presento a loro..." -sorrise continuando ad accarezzarmi-
"E tu cos'hai risposto?" -alzai di poco lo sguardo per incrociare il suo-
"Che quando sei libera e se vorrai ti ci porto.." -disse in un attimo-
"A proposito,la zia mi ha messa in maternità.." -sbuffai-
"Perchè sbuffi amore?"
"Perchè so gia,che mi annoierò a morte.."
"Allora se vuoi potrai venire con me,che ne dici?"
"Mh..potrebbe essere una buona idea,anche se non so a cosa vado in contro.." -ridacchai alludendo ai ragazzi-
"Andrai in contro a cinque normalissimi ragazzi,che suonano con me.." -rise facendo uno strano verso-
"Per normalissimi intendi tipo metallari,o roba simile?" -chiesi-
"Certo piccola mia e poi senti potresti scrivere di loro sulla rivista con la quale lavori o no?"
"Ti sei dimenticato che sono in maternità?" -chiesi leggermente irritata-
"Ma amore,potrai mandarlo alla zia e lo farà pubblicare con il tuo nome,e intanto tu continuerai a lavorare...che ne dici?" -mi chiese guardandomi in modo speranzoso-
"Mh,ma te l'ho mai detto che sei uno genio?"
Risi con gli occhi lucidi,prendendo improvvisamente il suo viso fra le mani,e tempestandolo di baci.
Infondo ci speravo nel trovare qualcosa da fare,nonostante il periodo di pausa che la zia mi aveva concesso per la maternità..
Potevo comunque scrivere e spedire gli articoli alla zia,per posta elettronica,in modo tale che il mio nome fosse sempre presente ad ogni numero della rivista...
La gravidanza,mi stava già facendo impazzire,e mi aveva appena regalato,il dono dell'egocentrismo..
Tornai ad appoggiare poi,la mia testa sul suo petto,e continuai ad accarezzargli in silenzio il petto finquando Morfeo,non ci accolse entrambi fra le sue braccia.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** XXVI Cap.-L'incontro con la nuova band. ***


Il giorno dopo decisi di andare con lui nella casa dove la nuova band suonava,non volevo fare la persona scortese,e tantopiù non volevo che Dirk stesso potesse essere rinominato come 'quello che ha una ragazza egocentrica e che sta sulle sue' nossignore...
 
"Caspita per essere una casa di una band è una casa fintroppo stupenda,meglio della mia..." -dissi sbalordita-
 
"Visto tesoro?Veramente questa è la casa di uno dei componenti della band e perciò suoniamo qui,perchè ha una sala di musica immensa,molto più grande di quella che avevo con i Cinema Bizarre.."
 
"Capisco..."
 
Scese dalla macchina e venne lui stesso ad aprire la mia di portiera facendomi scendere..
 
Poi prese la chitarra e ci avviammo verso quella che era la porta centrale dell'immensa casa dove eravamo arrivati...
 
"Oh ciao Dirk,finalmente..." 
 
A venire ad aprirci fu un ragazzo di media altezza con capelli lunghi e occhi chiari,vestito come solitamente si vestiva un rocker o più precisamente un metallaro..
 
"Hei ciao Bro,sono arrivato adesso perchè c'era traffico e perchè Jenny doveva passare a fare delle commissioni" -si salutarono battendo i due pugni e dandosi una pacca sulla spalla-
 
Poi finalmente sembra accorgersi di me...
 
"Oh ma quale onore mademoiselle..." -disse prendendomi e accennando un bacio sulla mia mano io sorrisi quasi forzatamente,quell'uomo non mi era mai andato a genio-
 
"Buongiorno..." -risposi mentre entravamo in casa-
 
"Come stai?" -chiese guardandomi mentre Dirk camminava molto probabilmente in direzione di quella famosa Stanza Musicale-
 
"Direi abbastanza bene.." -risposi annuendo-
 
"Hai dei tratti facciali stupendi...l'ho notato dalla foto che Dirk ha sul cellulare,ma dal vivo si notano di più..."
 
"Beh grazie allora..." -risposi sorridendo ancora una volta senza voglia-
 
"Allora prima che noi incominciamo le prove,se ti serve qualunque cosa fai come se fosse casa tua,tanto non credo che al nostro batterista dia fastidio...Comunque sia il bagno è li infondo e la cucina e dall'altra parte della stanza..." -mi spiegò Romeo-
 
"Bene grazie..."
 
Entrai per ultima nella stanza delle prove e tutti si accorsero di me all'ultimo...si vede che erano molto presi dal loro lavoro..
 
C'era chi strimpellava chitarra e basso per accordare lo strumento,e c'era chi scriveva...
 
Dirk e Romeo si misero alle loro postazioni..
 
Romeo è il cantante della band,mentre il mio ragazzo funge da secondo chitarrista e da backvocal..ovvero da seconda voce...
 
"Ragazzi abbiamo un'ospite.." -interruppe Romeo-
 
"Oggi abbiamo la famosa Jenny fra noi..." -aggiunse con enfasi-
 
Ogni componente della band staccava gli occhi da quello che faceva e venivano uno per uno a salutarmi...
 
"Allora,ci ha detto Dirk che sei una giornalista.." -disse il bassista-
 
"Certamente..ma ora sono in maternità perchè ovviamente aspetto un bambino" -risposi con naturalezza-
 
"Wow ma è una cosa stupenda..." -disse Romeo-
 
"Già.." -risposi annuendo-
 
"Speriamo sia un maschietto allora..." -rispose il bassista intento ad accordare il proprio basso al meglio-
 
"Speriamo che voi non continuate a fare i cretini..." -rispose Dirk scazzato facendomi ridere improvvisamente per la sua reazione-
 
"Allora puoi scrivere di noi.." -intervenne il batterista guardandomi-
 
"Beh,se imparo a conoscervi...si perchè no?Dovrei sentirvi suonare,cantare..magari potrei scrivere una prima parte introduttiva e poi la seconda parte stavo pensando che potremmo fare un intervista se magari voi siete d'accordo..."
 
"Certamente..." -risposero tutti quasi in coro-
 
Dopo un pò cominciarono le prove della band,e devo ammettere che non erano niente male...Intanto presi un piccolo blocnotes per prendere qualche appunto,e riportarlo nell'articolo che avrei scritto sulla nuova band...

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** XXVII Cap.- ...Two years later! ***


Dopo due anni dalla nascita di Beatrice,la nostra bambina,era arrivato il momento che anch'io mi potessi sposare,eravamo in preda ai preparativi,agli ultimi piccoli particolari,prima dell'arrivo del grande giorno...
"Bambina,a chi manca l'invito?" -chiese mia zia mentre eravamo entrambe sedute al tavolo della cucina-
"Mh,un attimo che controllo la lista...mancano a trenta persone..." -sbuffai dopo aver contato le persone che mancavano all'appello-
"Tranquilla tesoro,ti aiuterò io..." -sorrise accarezzandomi il braccio-
"Non ti preoccupare zia,questi che mi mancano sono amici,perciò devo andare io.." -continuai a sbuffare mentre mi raccoglievo i capelli in uno chignon-
"Per il resto ti manca qualcosa?" -chiese dolcemente-
"No zia,è tutto apposto,ho preso diversi appuntamenti fra parrucchieri e estetista..poi il vestito mio e della bambina arriveranno domani direttamente qui da me,la sala e prenotata..il vestito di Dirk è gia arrivato poco fa.." 
"Stai tranquilla,andrà bene...filerà tutto liscio...sarà la tua giornata,anzi la vostra giornata.." -sorrise fiduciosa-
"Lo spero zia,lo spero davvero..." -sorrisi per poi rivolgere lo sguardo alla bambina che stava dormendo tranquillamente-
 
"E ora dov'è Dirk?" -chiese guardandomi con aria materna-
"Penso sia andato dai ragazzi della band a consegnare l'invito anche a loro,e poi uno di quelli,è anche il suo testimone..." -alzai gli occhi al cielo per poi sbuffare-
"E come si chiama?" -chiese sconcertata molto probabilmente dall'aspetto che immaginava potesse avere l'amico di Dirk-
"Si chiama Romeo,quel tipo non mi è mai andato a genio,però sono migliori amici e non posso privargli qualcosa,non è nella mia natura...non riuscirei.."
"Beh,l'importante è che non faccia danno a te,o meglio a voi.." -disse preoccupata accarezzandomi il viso-
"Si deve soltanto permettere e poi potrà fare le ultime preghiere e dire addio a questo mondo.." -risposi tesa appoggiando le mani sul davanzale della finestra-
"Stai tranquilla,credo che Dirk sappia quello che faccia,io mi fido di lui..." 
"Ma anch'io zia,altrimenti non avrei accettato di sposarlo e tantopiù non ci avrei fatto una figlia con lui,se non mi fossi fidata..." -sorrisi abbracciandola-
"Spero che si presentino decentemente al matrimonio almeno questi ragazzi..." -rise e risi anch'io insieme a lei-
"Per questo non c'e problema,ho risolto tutto io zia,ho mandato il sarto per prendere le misure e far fare un vestito ad ogni componente,non sia mai...sarebbero venuti vestiti da metallari...anche se non è che io abbia qualcosa in contrario ma ad una cerimonia del genere non è concesso..." 
"Sembreranno pinguini allora..." 
"Mh lo credo anch'io zia..." 
 
Scoppiai nuovamente a ridere prima che avessi potuto prendere in braccio la bambina che si era appena svegliata..

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** XXVIII Cap.- Two days before the wedding day. ***


Due giorni prima del matrimonio Helen,la zia di Jenny,aveva deciso che avrebbe dovuto chiamare i genitori di quest'ultima proprio perchè avrebbe voluto che fossero presenti al matrimonio...Inizialmente era indecisa,ma aveva pensato che anche se erano in torto marcio nei confronti di sua nipote,dovevano essere  conoscenza che la loro figlia,era diventata da un bel pezzo una donna,aveva avuto una bellissima bambina e dovevano sapere che si stava per sposare con l'uomo della sua vita...
"Pronto?" -una voce bassa e maschile aveva appena risposto a quella lunga serie di squilli-
"Sono Helen,ti disturbo George?"
"Ah Helen sei tu..." -rispose seccato-
"Wow George che euforico che sei nei confronti di tua sorella eh?" 
 
Ebbene si,George è,o era come affermava da tempo la stessa ragazza,il padre..
"Come mai mi hai chiamato?Ti serve qualcosa?" -chiese sarcasticamente-
"No George,no... A me non serve niente e lo sai bene...molto bene credo,ho soltanto chiamato te per riferirti che fra due giorni Jenny si sposa,e volevo chiedervi se vi va di venire...ovviamente senza impegno perchè lei nemmeno lo sa..."
"Ma se lei non ci ha invitato,vuol dire che non ci vuole,perchè lo fai tu?"
"Guarda che avete entrambi torto marcio nei suoi confronti,e credo che le dovreste chiedere scusa in qualche modo...sinceramente non so come reagirà quando vi vedrà però,so solo che sta per affrontare un passo importante,e dopo tutto voi l'avete messa al mondo,quindi..." -dissi tutto d'un fiato per poi sospirare-
 
"Vedremo come fare,ti farò sapere stasera posso?" -chiese quasi come se d'un tratto fosse mortificato- 
"Ok,massimo entro stasera però..." -dissi ammonendolo per poi chiudere la chiamata-
 
E anche questa per l'infatigabile Helen era fatta. Mancava solo che arrivasse quel giorno per vedere quale fosse stata la reazione della ragazza,che non vedeva da molto i propri genitori..

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** XXIX Cap.- The wedding day (I Parte) ***


Il giorno del matrimonio era arrivato,e come per tutti,sia Jenny che Dirk erano in preda all'ansia..
 
Jenny's point of view:
 
Era arrivato il giorno che tanto attendevo da tempo,il giorno in cui avrei giurato amore eterno a colui che è riuscito a rendermi la vita una favola,come se fossi io la principessa e lui il principe,che viviamo insieme in un castello,il nostro nido d'amore...
Ero sotto le mani di abili esperte nel trucco e nel parrucco,ma non riuscivo a calmare nemmeno di un pò l'ansia che non mi aveva nemmeno fatto dormire la sera prima,il che era inevitabile..
Ero quasi pronta,mi mancava da indossare il vestito e di farmi fare qualche foto dal nostro fotografo di fiducia Teo.
"Jenny.." -la zia entrò nella mia camera improvvisamente facendomi sobbalzare-
"Si zia?" -chiesi col cuore praticamente in gola-
"Volevo informarti che è tutto pronto,sia in chiesa,sia nella sala da ricevimento,poi ho chiamato a casa tua,per sapere a che punto sta Dirk,ed ha quasi finito anche lui..."
"Bene,e Beatrice?" -chiesi anche della mia bambina-
"Beatrice la sta vestendo Carlotta..i capelli li ha già fatti..." -rispose riferendosi ad un'altra sua nipote-
"Ho un ansia tremenda..." -dissi mostrando le mie mani che tremavano-
"Ma calmati tesoro,andrà bene..." -mi rispose sorridendomi ed accarezzandomi il braccio-
"Non riesco,è inevitabile zia...mi viene anche da piangere.." -dissi portandomi la mano alla bocca per poi farmi aria per non rovinare il trucco fatto-
"E' normale,vedrai che appena sarai li  passerà tutto..."
 
Continuando a sorridermi andò via,forse a vestirsi,lasciandomi sotto le quattro paia di mani esperte che stavano a definirmi il trucco o aggiungere qualche particolare alle unghie che erano state appena fatte...
Non vedevo l'ora che passassero quei minuti che scorrevano così lentamente da farmi provare un miliardo di emozioni,tutti insieme...
Non appena fui pronta,scesi di sotto con l'aiuto di mia zia,e delle due ragazze che prima erano intente ad abbellirmi,per portare lo strascico dell'abito,modo tale che non potesse impigliarsi a qualcosa per poi combinare l'inevitabile..
Attraversando il corridoio,arrivai all'uscita dove vi era una moltitudine di sguardi che stavano aspettando me,la mia uscita..
Accompagnata fuori dallo zio,il marito di Helen,poi un pò tutti mi lanciarono come di abitudine una manciata di riso,come buon augurio...
Eccomi. Ora ero seriamente pronta ad affrontare il grande passo..
Pochi minuti,e quella splendida limousine laccata di nero mi avrebbe portata in chiesa...
 
Dirk's point of view:
 
Eccoci qui,ora io mi ritrovo praticamente a fare avanti e indietro all'entrata della chiesa,ansioso più che mai..
Non pensavo che questo momento sarebbe potuto arrivare per uno come me,che ha sempre 'giocato' in amore,e che ora ha trovato la persona giusta..
Erano arrivati tutti in chiesa,i miei genitori,mia sorella col marito,i ragazzi dei Cinema Bizarre,tutto il resto degli amici e dei parenti che alla fin fine avevano accettato di partecipare insieme a noi a questa giornata di festa..
"Dirk?Che ci fai qui?" -Annika,mia sorella era tornata indietro da me lasciando suo marito seduto insieme agli altri-
"Eh?Oh Annika,sto aspettando qui,la mia sposa.." -sorrisi ansioso-
"Eh devi aspettare,perchè le spose si sa che si fanno aspettare il giorno del matrimonio..." -rise per cercare di far sciogliere quel nervosismo che da due giorni a questa parte domina il mio cuore-
"L'aspetterei a vita Annika.."
"E ne vale la pena per una come lei.." -mi sorrise e mi portò dentro la chiesa verso l'altare perchè era li che dovevo aspettarla-
 
Tutto era pronto ed in ordine mancava solo la sposa,che non avrebbe fatto un minuto  in più di ritardo...
 
Jenny's point of view:
 
Arrivata con la limousine davanti alla chiesa lo zio mi venne ad aprire con gentilezza per farmi scendere,Io gli sorrisi e presi la sua mano,poi una volta fuori lo presi a braccietto e mi condusse fin dentro,dove avrei trovato centinaia di persone che aspettavano me...
All'ingresso della chiesa notai due faccie che mi erano familiari,ma che non riuscii a distinguere,nemmeno a scovare nei meandri del mio  cervello,qualche ricordo con il quale potessi collegarli...
Poco comunque mi avrebbe importato,sicuramente era gente che voleva assistere alla cerimonia..
Sapevo soltanto che la mia famiglia era dentro e che non avevo nessun altro al di fuori di loro..
Mentre avanzavo in chiesa con un passo lentissimo accompagnata dalla musica e dalla voce di una donna anziana,probabilmente cantante lirica,che diffondeva per mezzo delle sue corde vocali,le note della famosa Ave Maria .
Mi sentivo il cuore in gola come se mi stesse per scoppiare,come se in qualche maniera voleva liberarsi,come se volesse uscire..
Mi avvicinai a lui,era sorridente e aveva una luce diversa negli occhi..
Lo zio Michael,mi lasciò nelle sue mani raccomandandosi e dicendogli che io ero e sarò la loro 'bambina'.. Dirk sorrise e annuì appena e una volta che fummo noi due da soli davanti all'altare,lentamente mi alzò il velo scoprendomi così il viso...
 
"Sei senza parole?" -chiesi in un sussurro sorridendogli-
"No,tuttaltro... Sei bellissima piccola.." -mi sorrise teneramente accarezzandomi il viso-
"Anche tu lo sei sai?Hai una strana luce negli occhi,rispetto al solito,è più dolce...." -dissi tenendolo per mano una volta date le spalle all'intera moltitudine di parenti e amici-
"Tutto merito tuo bambola..." 
 
La funzione religiosa proseguiva lentamente,ed era davvero carica di emozione,sopratutto per noi due che eravamo i protagonisti di quella giornata...
 
"Oggi siamo qui riuniti,per unire in matrimonio,quest'uomo e questa donna.." -disse il parroco cominciando la vera cerimonia...
"Non è facile promettersi amore eterno oggi giorno,però questi due giovani,ce l'hanno fatta e adesso chiedono alla comunità cristiana di essere sposati..."
"Avrete molte responsabilità più di quanto ne abbiate ora,l'uno nei confronti dell'altra, lo sapete vero?"
Annuimmo entrambi contemporaneamente,ascoltando attenti il discorso del parroco..
"Ora avete anche una splendida creatura,vostra figlia,la piccola Beatrice e spetterà proprio a voi da bravi genitori,farle capire,il rispetto delle regole e della moralità.."
Nel mentre che parlava prese un libro ed un microfono,facendo avanzare anche il bambino che portava le fedi nuziali,il nipotino di Dirk... Poi ce le consegnò e ci fece segno di  pronunciare uno alla volta le nostre promesse..Io cominciai per prima..
"Non sono sicuramente brava,ma io oggi sono qui ed intendo sposarti...lo voglio davvero col tutto il cuore,perchè tu sei stato da sempre la mia colonna portante,e ci sono dei momenti in cui senza te penso di non farcela,perciò..Io Jenny Marie..con questo anello sposo te,per il resto dei miei giorni.."
Lui sorrise e si vedeva chiaramente che era agitato quanto me..
"Nemmeno io sono bravo a fare promesse,e tu lo sai...però se c'e una cosa che prendo sul serio è quello che stiamo vivendo insieme io e te,con la piccola... Credo che sono io quello che non ce la farebbe senza te..Io Dirk con questo anello intendo sposare te,per il resto dei miei giorni.."
 
Avevo improvvisamente la gola secca ed il cuore perdeva battiti ad ogni suo sguardo...
Finalmente ed ufficialmente eravamo una cosa sola...
Anche se alla base di tutto bisogna che ci fosse sempre e comunque il rispetto e l'amore reciproco..
 
Dopo lo scambio delle promesse e degli anelli venimmo dichiarati finalmente marito e moglie..

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** XXX Cap.- The wedding Party (The end of the story) ***


Era tutto magicamente perfetto,eravamo finalmente una famiglia a tutti gli effetti,per di più con una splendida bambina di due anni,che amavamo da impazzire..
Non a caso io ogni qual volta che si parlava di lei la definivo sempre,come frutto del amore che unisce me e Dirk..
A ripensarci,ne abbiamo passate di cotte e di crude durante la gravidanza,ma lui c'e sempre stato,e questo è difficile da dimenticare...
E' una persona splendida,ho creduto sin da sempre in lui,l'ho appoggiato in ogni situzione,ed insieme a lui ho affrontato diverse situazioni difficili e non,belle e brutte..
Perchè d'altronde la vita è un insieme di tutto,e come afferma il famoso Tacito storico e letterato latino,è l'uomo fautore delle proprie azioni...ho sempre concordato con tutto ciò che affermava lui,non è un caso se agli esami di maturità ho preparato una tesina tutta incentrata su quel famoso personaggio..
 
E poi voglio essere certa di poter dare a Dirk tutto ciò che potesse cercare da sempre in una donna,anche se mi ha più volte detto che non poteva capitare di meglio nella sua vita..
Io amo profondamente quell'uomo,e forse l'ho saputo sin da subito...
Ora siamo qui,nella sala di ricevimento,stracolma di gente che ci ama,seduti ai propri tavoli,che aspettano che venga servita la cena.. 
Mentre noi due andavamo un pò in giro per la sala a chiedere se andasse tutto bene...
La bambina era nelle mani di Annika,la mia preziosa cognata,una donna ingamba che ha creduto sin da subito in noi...
E' visibilmente felice,così come lo è il suo di bambino,che ora si ritrova a giocare con una nuova cuginetta...
Continuavo a scambiare sorrisi e saluti anche con gli amici che non facevano altro che dirmi quanto io potessi essere perfetta..
Forse lo ero davvero quel giorno,perchè stranamente mi sentivo felice e sicura di me...
L'aiutante cuoco entrò in sala per annunciare che avrebbero ritardato di qualche minuto con la cena perciò avremmo potuto occupare il tempo a fare le foto con gli invitati e qualche foto anche da soli ...
"Sei una favola amore mio..." -dissi in un sussurro sorridendogli-
"E tu allora?Sei molto più che una favola.." -sorrise mentre si avvicinò a me per darmi un bacio che il fotografo avrebbe immortalato con una foto ad effetto-
Mentre continuavano ad avvicinarsi gli invitati per la foto mi accorsi di quelle due persone che vidi in chiesa,feci segno alla zia di avvicinarsi..
"Si piccola?"
"Ma chi sono quei due li?" -chiesi sussurrando al suo orecchio facendo un cenno nella direzione indicata-
"Chi?" -la zia si girò lentamente notando le due figure strane ai miei occhi-
"Allora?" -chiesi-
"Beh...ecco Jenny..."
"Zia?Chi sono?" -chiesi spazientita-
"Beh,vedi non potevo non invitarli...cioè non potevano perdersi l'evento..." -sussurrò mandandomi ancora più in confusione-
"Chi sono?" -chiesi con leggera rabbia-
"Jenny non me ne volere ma quelli sono i tuoi genitori.." 
 
Mi pietrificai all'istante,voltandomi verso quella coppia che stava un pò in disparte,che guardava tutto come se volesse essere partecipe,e ora capisco anche il perchè..
Evitai di rispondere alla zia che si ritirò quasi con la coda fra le gambe,ed io continuai spensierata e sorridente a fare le foto..
 
FInimmo di fare quella specie di servizio fotografico proprio quando ci venne annunciato che la cena sarebbe stata servita a momenti..
Mentre ritornarono tutti ai loro posti,un ragazzo particolarmente carino,biondo con gli occhi grigi,mi si avvicinò riconobbi poi che era il famoso Strify,cantante della band dove suonava Dirk..
"Hey lasciamelo dire sei una favola..." -esordì con quei suoi modi di fare esuberanti-
"Ma grazie.." -risi nervosamente imitando un inchino-
"Prego tesoro prego...Comunque sono contento che Dirk abbia messo la testa al posto.." -rise-
"Beh,in un certo senso l'ho condotto io su quella strada,modestamente.." -risi anch'io di rimando-
"Lo vedo felice,poi si vede lontanto un miglio che ama la bambina.." -rispose facendo cenno con la testa in direzione di Dirk che aveva appena preso in braccio la bambina-
"Io sto facendo il possibile,e vorrei sempre fare il meglio per lui..." -sospirai-
"Ce la farai bambola..adesso vado a sedermi..." -mi abbracciò come se ci conoscessimo da una vita-
"Spero che vi possiate godere la cena..." -risposi sorridente-
"DI sicuro.." -mi sorrise di rimando facendomi poi l'occhiolino andandosi a sedere-
 
Con la coda dell'occhio notavo che quella donna che pretendeva di essere chiamata mamma,voleva avvicinarsi a me,ed io cercavo di evitarla in tutti i modi...ma questo non avrei potuto farlo per molto...
Mentre ero di spalle senti che qualcuno mi picchiettava un unghia sopra la mia spalla destra nuda..
Mi girai notando un sorriso apparentemente dolce..
"Sei bellissima Jenny.." -sorrise con gli occhi lucidi ma io non risposi-
"Non è stato facile stare lontana da te,ma vedi sono stata costretta a farlo per assicurarti un fututo,nelle mani di una persona migliore e risponsabile.." -disse tutto d'un fiato con la voce spezzata dal pianto-
"Non voglio sapere nulla,tanto più oggi che dovrebbe essere un giorno di festa..." -risposi fredda-
"Jenny dammi l'opportunità di parlarti almeno.." -chiese con voce quasi supplichevole,ed io per quanto avessi potuto portare rancore ai miei genitori a lei non sapevo proprio resistere-
"Forse dopo il matrimonio,ma non ti assicuro nulla,perchè ho i miei impegni e il viaggio di nozze che mi aspetta insieme a mio marito..e se vuoi davvero parlarmi esigo solamente la tua presenza chiaro?"
"Va bene,va bene..Comunque volevo dirti un altra cosa.." -chiese timorosa-
"Cosa?" -inarcai un sopraciglio come se volessi scrutarla-
"Hai una bella bimba e un uomo meraviglioso accanto,si vede che ti ama.."
"Già.." -risposi scrollando le spalle dalla tensione accumulata-
 
La lasciai tornare nuovamente a sedersi nuovamente accanto alla zia,e da lontano notai il suo sorriso,quel sorriso che ricordo appena,quel sorriso che fu il solo che io vidi in quei pochi anni che rimasi con loro...
Vidi che parlava con la zia Helen,sorridendo con le lacrime agli occhi,io mi avvicinai a Dirk che stava parlando con il marito di Annika,e lo abbracciai istintivamente da dietro la schiena,sospirando...sentendomi in un certo senso più libera...
Ed ora era venuto il bello della serata,sicuramente ora non ci sarebbe stato più nulla che avrebbe ostacolato me,la mia famiglia e i miei amici,avremmo sicuramente mangiato molto e ci saremmo divertiti come matti..
Senza pensieri ne problemi..
Con il cuore colmo di gioia...
 
E con la sicurezza di avere una famiglia che era li,pronta a proteggerti...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=953095