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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Perchè ti amo? *** Capitolo 2: *** Ne avresti il coraggio? *** Capitolo 3: *** Cambiamenti e chiarimenti *** Capitolo 4: *** Non tutti i mali vengono per nuocere *** Capitolo 5: *** Domande sbagliate *** Capitolo 6: *** Le rogne non vengono mai sole *** Capitolo 7: *** Sogno o realtà? *** Capitolo 8: *** Al telefono con lui... ***
Hola! Son di nuovo qua!
Contenti? (No NdTutti)(Al rogo >.<’’) Questa è la mia seconda ff e ho
deciso di farla su Beyblade. In precedenza era un capitolo unico, ma, visto che
non ho ancora finito di copiarla (La scrivo tutta a scuola)(Vergognati! Ndtutti),
la cosa sta andando un po’ per le lunghe quindi…la farò a più capitoli, non ho
la + pallida idea di quando la finirò, dovrete essere un po’ pazienti. Ok? Per
chi mi conosce sa benissimo qual è la mia coppia preferita, invece a chi non lo
sa consiglio di leggere la mia fan. Buona lettura e lasciate un commentino,
anche piccolino…per favore ;_;
***************
Hilary era seduta alla finestra;
guardava la sera invadere il viale. Teneva la testa appoggiata alle tendine e
ascoltava distrattamente il rumore della pioggia. Era stanca. Poca gente per
strada. Passò l’inquilino della casa di fronte che rientrava. Sentì i passi
frettolosi delle persone risuonare sul marciapiede di cemento e poi l’allegro
scampanellare delle porte dei negozi. Rimase ancora un po’ seduta senza pensare
a niente, ma dovette alzarsi quando sentì la madre che la chiamava con
insistenza
- Hilary! La cena è pronta! Sbrigati a
scendere prima che si raffreddi! -
- Sì mamma…arrivo…- rispose senza tanto
entusiasmo, non aveva tanto appetito quella sera, come tutte le sere del resto,
ma tanto che importava; sua madre l’avrebbe costretta a mangiare.
Si avviò fiaccamente verso la cucina
dove i suoi parenti l’aspettavano. Si sedette davanti ai suoi genitori che
stavano già cominciando a servirsi.
- Finalmente! Quanto ci hai messo per
scendere le scale! -
- Scusami mamma ero…in bagno…- mentì
lei
- Ma…-
- Avanti tesoro, non fa niente…- la
interruppe il marito sempre pronto a calmare le acque
- Tu sei troppo buono - lo rimbeccò la
moglie
Lui sorrise bonario facendo
l’occhiolino alla figlia che gli sorrise contenta, avevano un rapporto speciale
loro due che andava più lontano di quello tra padre e figlia.
UN ORA DOPO…
- Dovresti smettere di frequentarli -
- Come? - Hilary si risvegliò dai suoi
pensieri. Stava aiutando la madre a sparecchiare la tavola e non prestava
particolare attenzione ai discorsi dei suoi genitori
- Dovresti smettere di frequentarli -
ripetè la madre
Alla ragazza scappò da ridere -Se mi
diresti chi, forse posso darti una risposta…-
- Non fare la furba, sai benissimo di
chi parlo - disse sua mamma spazientita
- E io ti assicuro che non ho la più
pallida idea di chi tu stia parlando - replicò lei con ironia
- Ma di Takao e i suoi strambi amici -
- …………- Hilary non proferì parola
La madre non prestò attenzione al
silenzio della figlia
- Sì perché quei ragazzini sono
veramente strani, correre tutto il giorno dietro ad una trottola non è molto
normale, non sei d’accordo anche tu? -
Hilary si fermò in mezzo alla cucina
con in mano i piatti sporchi. Guardò un attimo la madre che la stava fissando
aspettando una risposta. Chiuse gli occhi per un momento, gli riaprì e si
diresse con passo deciso verso il lavandino
- Io frequento chi voglio - fu infine
la sua risposta
- Certo, tesoro, certo ma io intendevo
che…-
- Non m’interessa ciò che intendevi -
sbottò la ragazza
- Tesoro…io mi preoccupo solo del tuo
bene…- la donna l’abbracciò per farsi perdonare
- Si, si certo…beh…ora sono stanca,
vado a letto…- la ragazza si divincolò dall’abbraccio e si diresse verso le
scale per rifugiarsi in camera sua
- Aspetta tesoro…- la madre la bloccò
prima che potesse fare un solo passo
- Che c’è ancora? - domandò Hilary
spazientita
- Visto che ero molto preoccupata….-
- Ma per che cosa? - la interruppe
irritata, una cosa che non sopportava era quando sua madre l’obbligava a fare
qualcosa per migliorare il suo umore, ma quello che faceva contribuiva solo
a……peggiorarlo……
- Beh…per il tuo comportamento…sei così
irascibile ultimamente…ma in ogni modo, da quando frequenti quei perdigiorno…-
- Mamma! -
- Sono quello che sono, nessuno di loro
pensa a cosa farà tra dieci anni e quindi io…-
- Rei e Mao sono fidanzati dalla fine
del loro primo torneo e non ho visto una coppia più affiatata della loro, Max è
fidanzato con Mariam da quasi un anno, il professor Kappa è continuamente
richiesto dalla BBA per sapere l’esito delle sue ricerche, Takao è il campione
mondiale di bey e…e…- la ragazza s’interruppe mordendosi un labbro
- E…? - l’esortò la madre
- Kei è il solito asociale, testardo,
freddo ragazzo che ho conosciuto…-
- Visto, avevo ragione! - trillò la
madre contenta
- Ma è un campione di Bey…-
- Oh, ma quello non conta…-
- Lasciamo stare va’ - sospirò la
ragazza - Che cosa volevi dirmi prima? -
- La tua insegnante mi ha informato che
non ti vede attenta durante le lezioni, ed è preoccupata…pensa che il tuo
rendimento scolastico possa calare…-
- Ma che cazzate va a pensare! -
ringhiò Hilary - Perché il mio rendimento dovrebbe calare? Se mi distraggo è
solo perchè mi annoio! - ma lei sapeva benissimo che non era così...il suo
pensiero era costantemente rivolto a quel ragazzo dallo sguardo freddo...
- Non ti permetto di usare questo
linguaggio scurrile! - la voce dalla madre la fece ritornare con i piedi per
terra
- Mamma per favore non cambiare
discorso! -
- Ma tesoro…-
- Va bene, va bene…hai ragione
tu…contenta? E se ora non ti dispiace me ne vado a dormire - la ragazza fece di
corsa le scale che la separavano da camera sua e appena chiuse la porta a
chiave, si buttò sul letto e chiuse gli occhi cercando di scacciare tutti i
suoi pensieri. Quanto odiava sua madre quando cercava di ficcare il naso nei
suoi affari. E ancora vestita Hilary si addormentò profondamente.
IL GIORNO DOPO APPENA FINITA LA SCUOLA…
Hilary camminava verso casa persa
completamente nei suoi pensieri quando….
- HILARYYYYYY!!!- un urlo disumano fece
voltare metà strada. La ragazza si voltò leggermente stordita e rispose al
“saluto”
- Ciao Takao…- solamente lui poteva
essere così…così…stupido… - Dimmi, ma perché cavolo devi urlare e non salutare
come tutte le persone civili? - gli domandò
- Ma io…- il ragazzo tentò di
rispondere
- Ah! Già è vero! Tu non sei civile-
ribatté lei prima di farlo finire, ma mentre pronunciava queste parole pensava
“No! Ma perchè lo tratto male? Lui in fondo non centra niente con le mie
pene...d'amore..."
- Carina come sempre?- commentò
un’altra voce
- Non ti ci mettere perfino tu, Rei -
non doveva neanche voltarsi, sapeva benissimo chi era
- Scusa - il cinesino sorrideva come
sempre (Quando non lo fa? Nd Me Qualcosa contro Rei? Nd Fan di Rei molto
minacciose è_é. Ma nooooo figurarsi come potrei mai…Nd Me^_^’’’) anzi, quel
giorno era più allegro del solito
- Rei, ti è capitato qualcosa di
bello?- domandò lei titubante
- Ma da che cosa l’hai capito?- lui
aveva un sorriso sempre più largo e la faccia da idiota
- Mah…non saprei…-
- Dai, prova a rare uno sforzo…-
- Ehm…hai forse sentito Mao?- chiese
Hilary
- Ma si! E siamo stati quasi per un’ora
al telefono- (Dovete sapere ke oltre a essere una fan della coppia Hilary/Kei
mi piacciono molto anche Rei/Mao Nd Me)
- E si può sapere da dove hai chiamato?
Le intercontinentali costano…- domandò sorpresa, sapeva benissimo che Rei non
aveva un soldo
- Semplice: da casa di Takao – rispose
lui con aria interrogativa; gli sembrava la risposta più logica al mondo
- Ah…- fu l’unica risposta della
ragazza
- COME DA CASA MIA!!!!! REI MA IO TI
UCCIDO!!!!! SECONDO TE CHI LA DEVE PAGARE LA BOLLETTA??? IL LATTAIO???- Takao
si intromise brutalmente fra i due e cominciò a rincorrere Reigirando intorno a Hilary
- Ehm…ragazzi…-
- REI FERMATI! DEVO STROZZARTI CON LE
MIE MANI!-
- Fossi matto! -
- Ragazzi…-
- FERMATI! -
- Prova a prendermi se ci riesci! -
Una miriade di nervetti si contrassero
sulla testa di Hilary (Stile Rossana, avete presente? Nd Me)
- ADESSO BASTA!!!- Hilary si mise a
urlare come una faina incazzata – LA VOLETE SMETTERE DI RINCORRERVI COME DUE
BAMBINI!!! CRIBBIO AVETE 16 ANNI A TESTA COMPORTATEVI DA ADULTI!!! TU – si
rivolse a Takao – ADESSO LA PIANTI DI COMPORTARTI COME UNO PSICOPATICO, E TU –
rivolta a Rei – CHIEDI IMMEDIATAMENTE SCUSA TAKAO E NATURALMENTE GLI RIPAGHERAI
IL COSTO DELLA CHIAMATA IN QUALCHE MODO!!!!! CAPITO!?!?! -
- Ma io…- pigolò Rei
- NIENTE ”MA” CHIARO!?! -
- Ehm…Hilary?-
chiese Takao incerto
- CHE VUOI!?! – lo aggredì lei
- Ehm…le persone…-
Hilary sì lanciò un’occhiata intorno,
c’era la maggior parte del quartiere fermo e stavano tutti ascoltando molto
attentamente la loro discussione. Avvampò fino alla radice dei capelli, prese
entrambi i ragazzi per i colletti dei loro vestiti e li trascinò via. Li portò
fino al parco dove riprese da dove aveva finito
- MA VI RENDETE CONTO DELLA FIGURA DEL
CAVOLO CHE M’AVETE FATTO FARE !?!?- urlò lei facendo volare via tutti gli
uccelli (Ma che cavolo centra? ?__? Nd Hilary. Bè serve solo per rendere l’idea
Nd Me. E i piccioni che volano via rendono l’idea? Nd Hilary. Urlavi così forte
che si sono spaventati e sono volati via, facile no? Nd Me.Vero…Nd
Hilary)
- Scusaci...- mugugnarono entrambi
Respirò molto profondamente un paio di
volte prima di rispondere – La parola ”scusaci”, non basta per far cambiare
idea a mia madre - fece lei cercando di mantenere la calma
- E che centra tua madre? – domandò Rei
- Oh bè, pensa solo che siate degli
scansafatiche che pensano solo a lanciare le loro stupidissime trottole –
rispose agitando in aria le mani, imitando alla perfezione la madre
- Allora adesso sappiamo da chi hai
preso…- disse qualcuno alle spalle dei ragazzi
Hilary si sentì gelare quando sentì
quella voce e moooolto lentamente si girò per rispondere
- Ciao Kei, ehm...che ci fai da queste
parti? -
- Mi allenavo, ma a parte questo che
cosa avevate da urlare tanto? -
- Ehm…hai per caso…sentito…tutto? -
- La domanda esatta sarebbe: ”Chi non ti
ha sentito?” – fece il ragazzo sarcastico
Distolse lo sguardo fissando il terreno
- ”Oh ma perfetto! Ho fatto un’altra figura di merda con Kei! Che qualcuno mi
spari! Mi dia fuoco! M’investa! Ho che si apra una voragine e mi faccia sparire
dalla faccia della terra! Please! Che qualcuno mi aiuti!”-
- Ehi Hilary, ci sei ancora? – le
domandò Takao vedendo che non rispondeva
- …………- ancora nessuna reazione vitale
da parte della ragazza
- Hilary? – Takao le sventolò una mano
davanti agli occhi che guardavano insistentemente il terreno – Tutto a posto? -
Alzò di scatto la testa guardando Takao
con uno sguardo di fuoco – SI, TUTTO A POSTO!!! – ripeté urlando – VA TUTTO A
MERAVIGLIA, CHIARO!?!?! –
Il povero ragazzo fece un salto
indietro dallo spavento e guardò sbigottito la ragazza che se ne andava.
- Ma che cosa ho fatto…- domandò
perplesso
Rei alzò le spalle e scosse la testa,
Kei si limitò a guardare la schienadi
Hilary che si allontanava dal parco.
Vi è piaciuto? Non vi è piaciuto? Si o
no? Fatemelo sapere please!
Ditemi se devo smettere di scriverla!
Bye bye a presto ^.^
Salve a tutti ragazzi, ecco qua il mio
secondo capitolo tutto per voi!
- Va tutto bene tesoro? – chiese la madre di
Hilary alla figlia che si era rintanata in camera da quando era entrata in casa
sbattendo la porta
- A meraviglia mamma, non ti
preoccupare – rispose con voce soffocata
- Ma tesoro…-
- Mamma…- sospirò esasperata
- Come vuoi cara, ma comunque…volevo
informarti che io e tuo padre partiamo per un viaggio di lavoro e che tu…-
Hilary spalancò di colpo la porta – E
che io? –
- E che tu, visto che ti sta tanto
simpatico, alloggerai a casa di Takao -
Ci mise un paio di secondi per capire
casa le aveva appena detto la madre – DA CHI STARò IO?!? –
- Ma come non sei contenta? Il nonno di
Takao mi ha assicurato che la tua presenza gli sarà molto utile per tenere a
bada, non solo suo nipote, ma anche i suoi tre amici che si fermano a casa sua
per lo stesso periodo che ti fermi tu -
- CHE COSA!?!?! -
- Ma non sei contenta? -
- Bè…ecco…io…- lanciò un’occhiata alla
madre che la guardava incuriosita – Sì, sono molto contenta…grazie mamma…-
- Bene! Andrai da loro fra due giorni -
- Ah, ma che bella notizia…- disse
senza alcun entusiasmo, dopodiché si richiuse in camera sua e si sedette sul
davanzale della finestra – “Già, proprio una bella notizia…ma in fondo non
accadrà niente di serio…” – si mise a guardare dalla finestra – “Almeno…spero…”
-
xxxxxxxxxx
Hilary sospirò guardando i quattro
BleydBrakers allenarsi, quel giorno aveva proprio il morale sotto i tacchi.
- Ehi Hilary tutto a posto? -
- E chi? Che cosa? – si girò verso il
suo interlocutore – Oh, si certo Kappa, non ti preoccupare…-
- Sicura? -
- Certo! – sfoggiò uno dei suoi
migliori sorrisi – Non ti preoccupare! – si alzò sempre sorridendo – Va tutto a
meraviglia…-
Si diresse verso il cortile costatando
quanto fossero interessanti le assi del pavimento, arrivata alla fine del
corridoio si sedette sugli scalini guardando sconsolata il giardino.
Era convinta di essere sola perché
disse – Ma perché capitano tutte a me…-
- Tutto a posto? – Kei spuntò da dietro
le spalle della ragazza
- Si certo, non ti preoccupare Kei…sono
solo un po’ giù di morale…-
- Tipico delle ragazze! – sbottò lui
Alla ragazza salì il sangue alla resta,
e pensare che quando gli aveva rivolto la parola si sentiva già meglio!
- Scusa non ho ben capito che cosa hai detto… -
- Ti ho appena detto che sei una
stupida – rispose senza scomporsi
- IMBECILLE! COME TI PERMETTI! MI HAI
PROPRIO ROTTO CON QUESTI TUOI ATTEGGIAMENTI DA CAFONE E MALEDUCATO CHE SEI! -
gridò in tutta risposta
- CAFONE E MALEDUCATO A CHI? RAZZA DI
OCA ACIDA! -
- GALLETTO DA QUATTRO SOLDI! -
- SCEMA PATENTATA! -
- STUPIDO RITARDATO! -
- RITARADATA SARAI TU! ZITELLACCIA! -
Hilary non ci vide più dalla rabbia e
lo schiaffeggiò con tutta la sua forza. Kei rimase sorpreso, non si aspettava
nulla del genere. All’improvviso si rese conto di aver appena aggredito la
ragazza solo perché ogni volta che la vedeva sentiva qualcosa di strano allo
stomaco, e questo gli dava enormemente fastidio. Lui non aveva mai provato
niente del genere e non sapeva come comportarsi. Aveva l'intenzione di
chiedergli scusa ma ricordo dello schiaffo fece prevalere il suo orgoglio.
- Piccola stupida…non farlo mai più, o
non rispondo di me! – disse minaccioso
- Vattene al diavolo! – ribatté e se ne
andò.
Kei era livido di rabbia, la guardò
andare via senza fermarla.
- Ehi, tutto a posto? – chiese Rei
facendo capolino dalla palestra
Kei gli passò accanto mentre si stava
ancora massaggiando la guancia – A meraviglia…-
- Sicuro? Ho pensato che fosse morto
qualcuno visto gli urli selvaggi che sì sentivano…-
- Urli selvaggi? - ripetè il blaider
russo mentre si voltava verso l’amico
Il cinese annuì - Già, proprio così –
Il ragazzo si batté una mano sulla
fronte - Perfetto…-
- Secondo me dovresti andare a
chiedergli scusa…-
- Ma neanche per sogno! -
- Kei, potresti gentilmente mettere da
parte il tuo stupidissimo orgoglio e ascoltarmi solo per un
misero istante della tua vita? -
- Son qui…-
- Grazie ne sono lusingato…ma comunque,
dovresti chiederle…-
- E che cazzo Rei! La conosco già
questa parte di menata! Potresti arrivare subito al sodo? – lo interruppe un
molto irritato Kei
- Va bene, va bene…non è colpa sua se
ti piace e quindi non dovresti prendertela con lei. Se te la vuoi prendere con
qualcuno fallo con i tuoi ormoni…-
- Grazie Rei, ora so che Takao non è
l’unico stupido qua dentro…e poi, CHI TI DICE CHE MI SIA INNAMORATO DI HILARY?
-
- Forse il fatto che tu te la stia
prendendo così tanto? Oppure visto che ogni volta che compare cambi
espressione? -
- IO NON SONO INNAMORATO DI NESSUNO!
MENCHEMENO DI HILARY! CHIARO!?! -
- Cristallino…Ma comunque…se tu
vorresti chiederle scusa visto che te ne sei inn…ehm…visto che ti dispiace
averla trattata male, ti consiglio di correrle dietro prima che ti tenga il
muso -
- Pillola di saggezza? -
- No, pura e semplice esperienza
personale -
- Mao immagino…-
- Immagini giusto. Vai adesso! -
- Grazie tante, mi vuoi dire dove la
cerco? -
- Ehm…al parco? -
- E perché proprio li? -
- Vedi, una volta, io e Mao, abbiamo
litigato e per cercare di calmarla l’aveva portata al belvedere del parco -
- Chissà come mai…-
- Quando glielo chiesto io, mi ha
risposto che ci andava quando era triste. Quello è l’unico posto che riesce a
farla sentire meglio…-
- Perché? -
- Mi ha detto che in quel posto aveva
incontrato qualcuno di speciale, però non mi ha detto chi…- (Vi ricordate
quella puntata, nel V-force, che si intitolava “Il ritorno di Kei”? Se no
correte subito a vederla e capirete di cosa sto parlano Nd me)
- Figurati se mi interessa -
- Si, certo. Come no…-
- Scusa Rei, hai detto qualcosa? -
- Io? Non ho aperto bocca -
- Ah ecco, mi sembrava…-
- Bene…beh, allora vai! Che cosa
aspetti? -
- Si si vado. Ci vediamo più tardi…-
Kei si dileguò in fretta lasciando Rei a guardare il punto in cui l’amico era
appena sparito.
- Non ti piace Hilary eh? – disse fra
se e se Rei –Già, proprio non ti piace…testone…-
xxxxxxxxxx
Hilary si appoggiò stancamente alla ringhiera del
belvedere e guardò distrattamente il paesaggio sottostante. Com’era calmo il
mare quel giorno…al contrario di lei. Sospirò sconsola. Possibile che ogni
volta che lo incontrava doveva litigarci assieme?
- “Accidenti, delle volte è più testardo di Takao…”- le
scappò un risolino –“Il che è tutto dire…”-
Si sedette sulla panchina lasciandosi accarezzare dalla
leggera brezza marina, si stava veramente bene li…
- Hilary!?! – qualcuno alle sue spalle la chiamò sorpreso
La ragazza si girò di scatto - Mariam!?! –
- È da tanto che non ci si vede! Come stai? -
Hilary si alzò e andò ad abbracciare l’amica per salutarla
– Bene grazie, e tu? –
- Non male, ma che cosa ci fai qui? -
Lo sguardo della ragazza si rattristò leggermente – Niente
di particolare…e tu invece? –
- Sono venuta a trovare Max, ma l’ho evitato per poco
visto che è andato non so dove con Takao…- disse facendo spallucce (Dov’è ke
sei andato con Takao? ^_- Nd
MeEhiiiiii!!!! Sei tu ke hai
inventato una scusa assurda per non farmi vedere la mia, dicesi mia, ragazza!!!
Quindi, niente pensieri strani!!! >.< Nd Max)
- Capisco…-
Mariam la guardò perplessa, dopodiché scosse la testa –
Avanti siediti –
- Come scusa? -
- Ti ho detto di sederti – la fece accomodare senza troppa
gentilezza
Si sedette al suo fianco – Allora, sputa il rospo –
- Ma io…- sospirò sconsolata – Va bene…tanto con te è
inutile mentire -
- Veramente sei tu che non lo sai fare -
- Se vogliamo ferire quel che resta del mio povero amor
proprio, direi proprio di si…-
- Avanti, che è successo? -
- Ho litigato con…con un ragazzo…-
- Takao? -
- Figurati se mi sento così giù per
quell’idiota – ( Cattiva…;_; Nd Takao)
- Ok…allora chi? Chi è il tuo mostro? -
- Chi è il mio mostro? Vediamo…è un
bellissimo ragazzo russo, tatuaggi sul volto, capelli grigi e occhi dello
stesso colore (Che razza di capelli hai…U.U nd Me. Zitta che è meglio!
>.< Nd Kei), con l’unica differenza che sono così freddi da sembrare
pezzi di ghiaccio, fisico da schianto e un carattere impossibile -
- Ti sei innamorata del cattivo insomma
-
- Detto in parole povere: Si -
- Wow…ma perché ho l’impressione che
questo ragazzo sia…-
- Ma aspetta non ho ancora finito! Ogni
volta che l’ho vedo mi capita sempre qualcosa di estremamente imbarazzante e mi
sento a terra perché lui non mi considera nemmeno! Ecco adesso ho finito! -
- Complimenti! Certo che qualcun altro
no, eh? -
Hilary si alzò e si appoggiò alla
ringhiera – Che cosa vuoi, l’amore è cieco – si girò verso l’amica – E
poi….aaaaaahhhhhh!!!!!! –
La poveretta per poco non ebbe un
infarto – Ma che cavolo hai da urlare!?! –
La mora non l’ascoltò nemmeno e si
rivolse a qualcuno alle sue spalle – E tu che diavolo ci fai qua!?! –
Mariam, ancora più incuriosita, si girò
trovandosi di fronte il ragazzo che corrispondeva perfettamente alla
descrizione della ragazza. Fece un sorrisetto, si voltò verso l’amica e le
sussurrò – Ma guarda chi c’è…-
Per tuta risposta la fulminò con
un’occhiataccia poi si rivolse di nuovo a Kei – Che cosa ci fai qua? –
- Io era venuto per…per…- fece un
profondo respiro – bè…ecco…io…”Come diavolo faccio a parlare con Mariam qui
davanti?” -
Mariam, forse per grazia divina (EHI!
>///< Nd Mariam), capendo al volo la situazione si alzò stiracchiandosi –
Bene…- si rivolse a Hilary – Io vado, stammi bene ok? –
- Ma Mariam…-
Si voltò verso il ragazzo – Tanto
piacere di averti rivisto Kei –
- Hn…- (Ehi, quella battuta è mia Nd
Rukawa. Ruru! Sei venuto! ;_; Nd Me. Ma se mi hai minacciato con un coltellino
svizzero fino a due minuti fa! >.< Nd Rukawa. Eheh ^///^ Nd Me.
Coltellino svizzero? -.- Nd Tutti. I fratelli maggiori servono a qualcosa ^*^)
- Ciao…- mormoro Hilary
La ragazza se ne andò in fretta
lasciando i due da soli.
- Come mai sei qua? – chiese la mora
senza preamboli
Kei fece un profondo respiro – Io ero
venuto qua per…per…scusarmi…- si sedette sulla panchina e continuò guardando un
punto indefinito del selciato – Scusami…io ho esagerato…non dovevo aggredirti
così…-
Hilary lo guardò dolcemente e si
sedette al suo fianco – E io non dovevo reagire così…ho esagerato anche
io…scusami…- gli sorrise – Entrambi abbiamo colpa…-
Il ragazzo la guardò sbigottito, non si
aspettava una reazione del genere – Come mai sei così gentile? –
- Prego? -
- Sei un po’ troppo gentile per i miei
gusti…vedi di tornare come prima…-
Hilary scoppiò a ridere – Solamente
perché sono gentile con te non c’è bisogno di stupirsi così tanto! –
- Non farti pregare! -
- E perché non dovrei? -
Kei alzò gli occhi al cielo sospirando
– Che cosa devo fare? Sentiamo! Prostrarmi ai tuoi piedi? Essere tuo schiavo?
Oppure baciarti?-
Lo guardò a bocca aperta non sapendo
cosa fare – No, no non c’è né bisogno grazie…-
- Sicura? -
-“ Ma ci sta provando? Perfetto adesso
vedi che ti combino” Si, non vorrei metterti in imbarazzo –
- In imbarazzo? -
- Non voglio obbligarti…- insinuò lei
con corna, coda e forcone -…e…non penso ne avresti il coraggio “E adesso che
farai Kei? Ho per caso ferito il tuo orgoglio? Non sai quanto mi
dispiace…peccato che non si scherza col fuoco e questo devi impararlotue spese…”- si alzò di nuovo, ma prima che
lei potesse fare qualunque cosa, Kei la prese per un braccio facendola voltare
verso di lui.
- Chi ti dice che non ne sarei in
grado? Io si…ma tu? Vorresti baciare un ragazzo che conosci a malapena? – si
mise le mani in tasca e sogghignò divertito – Io non credo…-
Hilary rimase a guardarlo incerta sul
da farsi…Kei aveva girato la frittata a suo favore.
Annuì lentamente – Invece si…-
Le sorrise malizioso e si chinò verso
di lei. Poggiò le sue labbra su quelle della ragazza, non voleva fare sul
serio, o almeno era questa la sua intenzione. Aprì gli occhi per vedere la
reazione della ragazza e notò che teneva i suoi chiusi e si era completamente
lasciata andare. Non capì cosa gli accadde, ma vederla abbandonata a lui, gli
fece perdere il controllo. Rimasero lì, in mezzo al parco, continuando a
baciarsi finche la ragazza non si allontanò da lui.
Hilary non trovò il coraggio di
guardarlo in faccia – Io devo andare…è tardi…- girò sui tacchi e se ne andò.
Kei rimase a fissare il punto in cui
era sparita, sospirò brevemente e diede un calcio ad un sasso che aveva vicino
a se – Stupido…-
Allora? Vi è piaciuto? Ringrazio tutti
quelli che hanno commentato! Me in ginocchio! ^.^ Spero che continuiate a
farlo, ci tengo molto! Ancora mille grazie! Ci vediamo al terzo bye bye! ^O^
Hilary chiuse la porta della camera che le aveva preparato nonno J
Ed ecco a voi il terzo! Vaaaaiiiiii! ^.^
Hilary chiuse la porta della camera che le aveva preparato
nonno J. Aveva appena salutato i suoi genitori e si stava apprestando a disfare
le valige.
-“Avanti, due settimane non saranno poi
così tante…bisogna solo avere calma e sangue freddo…”- si guardò attorno e
sospirando si sedette sul letto – “Ma chi voglio prendere in giro? Non riuscirò
mai a resistere con loro, anzi, con lui per così tanto tempo…”- si lasciò
cadere all’indietro –“Ma in che guaio mi sono cacciata?” –
Era dalla sera precedente che
continuava a darsi della scema per quello che aveva fatto. Appena era sparita
dalla visuale di Kei si era messa a correre fino a rimanere senza fiato. Si
faceva schifo da sola. Che diavolo le era saltato in mente di sfidare
l’orgoglio di Kei quando sapeva perfettamente che lui avrebbe “raccolto la
sfida” solo per salvarsi la faccia?
- Hilary! La cena è pronta! – la voce
di nonno J la riscosse dai suoi pensieri
- Mi cambio e arrivo! -
- Fai in fretta! -
- Si, si! -
Afferrò al volo un paio di jeans
aderenti e una maglietta bianca che risaltava la sua carnagione. Si guardò allo
specchio e annuì soddisfatta. Scese le scale e arrivò in cucina
- Eccomi qua, scusate il ritardo -
- Non ti preoccupare Hil, nessuno
morir…- Rei interruppe a metà la frase e rimase a fissarla sorpreso
- Che c’è? Ho…ho qualcosa che non va? –
domandò lei perplessa.
Volse uno sguardo agli altri commensali
che la fissavano tutti con la stessa espressione di Rei (Più o meno così: O.O
Nd Me), tranne il blaider russo che la guardava senza aprire bocca con la testa
appoggiata alla mano
- Allora? -
- Hilary…sei tu? – domandò Takao
- No, sono la matrigna cattiva.
Imbecille, certo che sono io! – esclamò spazientita – Si può sapere cosa vi
prende!?! -
- You are beautiful
Hilary, tutto qui! -
- Già! Concordo con Max, stai benissimo
così! – disse Rei
- Ehm…grazie ragazzi…- rispose mentre
si accomodava di fianco al cinese
- Ma perché non pensate alle vostre
ragazze? – chiese Kei un pelino indifferente
- Ehi Kei, non è che sei geloso? – gli
domandò l’asiatico malizioso
- Tsè…-
- Ecco, appunto… - il cinese alzò le
spalle – questo è il massimo che possiamo ottenere da lui -
- Avanti ragazzi, lasciatelo in pace –
Hilary represse a forza un sorriso – Kei, tu non mettere il muso -
Il russo la guardò allibito – Non avevo
nessuna intenzione di “mettere il muso”! –
- Ah no? -
- No! –
- Avanti ragazzi, state calmi. È
pronto! – nonno J fece il suo ingresso con la cena
- Yuuppiiiii!!!! -
- Takao sta buono, guarda che non
scappa mica – disse Max. Ci fu una risata generale dopodiché diedero inizio
alla cena.
Dopo di essa i ragazzi si divisero.
Rei, aiutava il nonno in cucina; Max, Takao e K parlavano di bey (Che strano!
Nd Me); Kei, non si trovava (Che novità! Nd Me Problemi? Nd Kei To! Ma guarda! E tu che cosa ci fai qui? Nd
Me I cazzi miei? Nd Kei Ecco, dopo questo lapidario scambio di gentilezze
possiamo tornare alla storia Nd Me) e Hilary si era allontanata dal salone per
andare in palestra (Sinceramente non mi ricordo come sia fatta la casa di
Takao, quindi mi sto inventando tutto di sana pianta Nd Me Ignorante! Nd Tak
Guarda, non accetto insulti da parte di una che ha il quoziente intellettivo di
una rana Nd Me No, le rane sono troppo intelligenti Nd Kei Allora chi? Nd Me
Una scimmia? Nd Kei Andiamo sul complicato Nd Me Un bruco? Nd Kei Seeee…forse
un bruco può andare…Nd Me La volete cortesemente smettere di discutere sul mio
Q.I ? Nd Tak Sai che forse è meglio un lombrico? Nd Me Un lombrico? Carina come
idea…Nd Kei Cattivi, non mi ascoltano. Me molto solo…;_; Nd Tak), voleva
prendere una boccata d’aria per calmarsi un po’. Era appena uscita quando il
rumore della porta che si apriva la fece voltare.
- Ah, sei solo tu…-
- Chi pensavi che fossi? -
- Magari Takao, Max o Rei – (E io ? Nd
K Ehm...domanda di riserva? ^^’’ Te ne sei dimenticata, ammettilo! Nd Tutti Si,
lo confesso, la sua esistenza è così inutile che me ne sono dimenticata…U.U Nd
Me Sigh…Nd K;_;)
- È una mia impressione o stai cercando
di evitarmi? -
- Sto cercando di evitarti – rispose
Hilary in tutta sincerità
- Bene, vuoi dirmi il perché? -
- Non ci arrivi da solo? -
- A causa di quel bacio? -
- Già…non fraintendere, per me non
voleva dire niente “Certo come no!” è solo che…ecco, mi sento in imbarazzo…-
- Capisco…- disse il ragazzo sospirando
– Ma non devi vergognarti o sentirti in colpa…non sei la prima ragazza che
bacio e non sarai l’ultima (Vergognati! Nd Me >.<) – le sorrise
(Miracolo! Nd Me O.O) – non ti preoccupare…e poi devo dire che com’esperienza
non è andata così male…peso che tu abbia un talento naturale…-
La ragazza arrossì violentemente –
Grazie…-
- O…che tu abbia avuto un ragazzo –
concluse Kei con un mezzo sorriso stampato in faccia – Giusto? -
- N.N.N.N.N.Non sono affari tuoi! -
- Avanti..confessa…-
- Bè…ecco…io…-
- Centro! -
- Si, però non dirlo a nessuno…per
favore -
Il russo si sedette sui gradini e alzò
lo sguardo su di lei – Promesso…-
Hilary gli sorrise e si ravviò una
ciocca di capelli dietro l’orecchio - Grazie…-
Kei rimase incantato a guardarla; ecco,
c’era caduto un’altra volta. Possibile che ogni volta che la guardava doveva
rimanere a fissarla come un imbecille? Si richiamò bruscamente alla realtà e si
costrinse a reprimere il desiderio di baciarla di nuovo – E di che…- mormorò -
Perché…non vuoi farlo sapere? –
- Vedi…- la ragazza si sedette al suo
fianco – I° non mi piace parlare della mia vita privata, II° è il capitolo più
penoso della mia vita…-
- Posso capire…-
- Grazie Kei – si stiracchiò – Io sono
stanca, vado a letto…-
- ‘Notte -
- Buonanotte…Ah! Dimenticavo! – si
avvicinò al ragazzo e li diede un breve bacetto sulla guancia – Grazie ancora…-
Hilary uscì dalla palestra e quando
richiuse la porta alle sue spalle, si appoggiò ad essa e si coprì gli occhi con
una mano -“ Che cretina! Che cosa mi salta in mente di baciarlo di nuovo?! Sono
una stupida!” – si avviò lentamente verso la sua camera –“Però…”- sorrise –
“…ha un buon profumo…”-
Ed eccomi qui, lo so, è corto, ma mi è venuto così. È un
po’ insulso, ma spero vada bene lo stesso, mi perdonate? ^^’’
Volevo ringraziare tutti quelli che commentano, allora:
Julia
Giursy
Kairi_chan
Hila 92
Meereky02
Onda
Lelli 91
Vi ringrazio tantissimo!!!! Però c’è
una piccola cosa che mi infastidisce, sono rivolta tutti quelli che non
commentano: Fatelo! Mi va bene anche un mi fa schifo,cercherò di farmene una
ragione, però fatelo. Non è possibile leggere 91 letture e 22 recensioni! Da un
pochino fastidio! Anche nella mia precedente ff ho letto 114 letture e 7
recensioni. Dai!
Capitolo 4 *** Non tutti i mali vengono per nuocere ***
Ma eccomi di nuovo qui dopo essermi fatta aspettare un bel po'
Ma eccomi di nuovo qui dopo essermi fatta aspettare un bel po'!!!
^.^ Sono tornata per la felicità di tutti (Sé, nei tuoi sogni Ndtutti) ( -.-''
ndme) con il quarto capitlo!!! Let's go!!!!!!! ^O^
Il mattino dopo Hilary si svegliò di buon'ora. Scese in cucina e ci trovò
solo nonno J
- Ehilà Hilary! -
- Ciao nonno -
- Dormito bene? -
- Si, grazie - si guardò attorno - Ma come? Sono l'unica sveglia?-
- Eh già...no! Aspetta...mi pare che Kei sia già sveglio. È andato ad
allenarsi...-
- Va bene, allora io vado -
- Vi chiamo quando la colazione è pronta, a proposito, cosa vuoi? -
- Caffè, grazie -
- Ci vediamo dopo -
- Ciao -
La ragazza si diresse verso il cortile e vi trovò Kei intento ad allenarsi
- Ciao, come va? - lo salutò allegramente
Il ragazzo si girò - Ehilà...Dormito bene? -
- Ancora? Si, ho dormito bene, sai che è la seconda volta che me lo chiedono? -
- Ma davvero...-
- Non te ne potrebbe fregare di meno, giusto? -
- In effetti...- Il ragazzo si chinò e raccolse il bey
- Ci sono problemi? -
- Mi sto solo allenando sul controllo -
- Ti sto disturbando? -
- No...mi stai aiutando in un certo senso -
- Eh? -
- Se rimani, mi abituo alla presenza di qualcun altro, capisci? -
- Sì, sì -
I due rimasero a guardare il bey che evitava gli ostacoli. La ragazza alzò gli
occhi su di lui e rimase a fissarlo costatando quanto fosse carino di prima
mattina appena sveglio. Molte volte l'aveva guardato dormire, sul divano (Di
certo non in camera Nd Me) quando sfinito dall'allenamento crollava esausto.
Chissà perché, ma quando si svegliava, i suoi lineamenti sembravano più
dolci...
Si sentì avvampare e si coprì il viso con le mani -" No! Non qui! Non
davanti a lui!" -
- Hilary! Potresti venire qua un attimo? - per fortuna la voce di nonno J venne
in suo aiuto
- S.Si! Arrivo! - si azò e, prima che Kei potesse guardarla in faccia, corse
nell'altra stanza
Quando fu sicura di essere tornata del suo colorito normale, tornò dal ragazzo.
Kei le dava le spalle e si tastava il collo con una mano e con l'altra
riprendeva il bey.
- Eccomi di ritorno - cercò di essere il più disinvolta possibile
- Che cosa voleva? - le chiese
- Niente d'importante, ma…ommiodio! Perdi sangue! - disse indicando il
taglio sul collo – Cos’è successo? – domandò apprensiva avvicinandosi
Quando il ragazzo se la trovò ad un palmo di naso trasecolò facendo un
salto all’indietro -Niente -Hilary si avvicinò subito – Non fare il bambino –
disse allungando una mano per toccarlo
Kei si scosto nuovamente, rifiutando quel gesto.
- Avanti! Non hai più quattro anni!
- E’ solo un graffietto! -
- Deve essere disinfettato-
- Figurati! -
- Potrebbe farti male -
- Ma tu non ti arrendi mai? - chiese cercando di non guardare il suo viso
pericolosamente vicino
– Una cosa che abbiamo in comune - sorrise - Siediti, io vado a
prendere il necessario -
- Ho detto…-
- Ti ho detto di sederti!!- abbaiò la ragazza.
Con un sonoro sbuffo Kei si sedette sotto il patio mentre Hilary si assentava
un momento per prendere il necessario
- Eccomi -
Il ragazzo sospirò
-Non mi mettere il muso…è per il tuo bene -
- Ma chi t’ha chiesto qualcosa!? -
- Hai qualche problema a riguardo?-
- E perché tu non ti puoi fare i fatti tuoi? - veramente solamente l’idea di
sentirla così vicino le faceva venire la pelle d’oca.
– Non andrò a sbandierare ai quattro venti che il grande Kei Hiwatari
s’è fatto aiutare da una “ragazza” – sospirò calcando sull’ultima parola
- Ci mancherebbe altro! -
- Come sei noioso!-
- Parla lei! -
- Almeno io non sono una cocciuta, scontrosa immusonita!-
Kei grugnì un qualcosa di indefinibile ma stette fermo.
-Perfetto!- cinguettò la ragazza avvicinandosi e prendendogli il viso fra le
mani, inclinandoglielo, per guardare meglio - Certo che delle volte sei peggio
di Borkov -
Si sedette poggiata sulle ginocchia così d'arrivare al suo collo - Chi? -
- Borkov -
Versò il disinfettante su una garza di lino - Quello che lavorava per tu nonno?
Alla Borg? - alzò gli occhi incrociando quelli di lui, ritrasse lo sguardo per
"agguantare" bene il panno e l'avvicinò al suo collo senza, però,
accostarlo. Lui la guardò interrogativamente.
- Adesso brucerà un po'...-
- Resisto bene al dolore...-
Quando la ragazza appoggiò il panno di lino sulla gola del ragazzo sul volto di
questo si dipinse una smorfia di dolore
- Per fortuna resisti bene...- scherzò lei
- Già...-
Mentre gli puliva la ferita aveva un'espressione corrucciata - Senti Kei...-
- Dimmi -
- Ti manca? Intendo...tuo nonno. In fondo è l'unica parte della tua famiglia
ancora in vita...-
Il russo fece un altro profondo respiro
- Scusa, non sono affari miei -
- Non fa niente...mio nonno...sinceramente non ne sento la mancanza...e poi ho
ancora mio padre...anche se i nostri rapporti sono ridotti a zero...-
- Ah....-
- Tu sai cos'è successo tre anni fa in Russia? - le chiese guadando il
giardino.
-..........-
Sentì il panno che si fermava e si girò a guardarla. Hilary fissava un punto
indefinito del pavimento.
- Hilary? -
La ragazza rialzò lo sguardo incrociando il suo e ricominciò a medicargli il
collo - Si....me lo hanno raccontato gli altri....-
- Capisco...-
- Senti, ma....perché hai tradito gli altri? -
- Non te lo saprei dire...ero abitato a non fidarmi degli altri....e così,
quando ho recuperato la memoria e ho scoperto il perché della mia venuta in
Giappone, ho agito come meglio credevo...-
- Eri diverso da adesso...-
- Vero...anche se alcune volte ho l'impressione di non essere cambiato...in
nulla e questo mi preoccupa...-
- In che senso? -
- Ho paure di perdere la loro fiducia...e non voglio che accada di nuovo -
- Kei...- la ragazza lo fissò incredula, chi si aspettava che uno come Kei
Hiwatari avesse simili preoccupazioni? - Questo non succederà mai -
- Eh? - si girò verso di lei
- I ragazzi non ti abbandoneranno mai, anche se quello che è successo tre anni
fa dovesse ripetersi...loro ti staranno sempre accanto, cercando i tutti i modi
di non lasciarti andare - Hilary gli rivolse un sorriso radioso - E poi anche
tu sei cambiato! -
- Come fai a dirlo? Tu mi hai conosciuto dopo i mondiali -
- Si, è vero, ma facendo un esempio....cosa mi risponderesti se ti chiedessi
"Tu ti fidi di me?" -
- E questo che centra? - sospirò
- Tu rispondi -
- Se non mi fidassi non ti starei raccontando tutto questo....-
- Quindi? -
- Si, mi fido di te...- la guardò stranito, non riusciva a capire che aveva in
mente
- Allora sei cambiato...se prima non ti fidavi di nessuno e adesso ti fidi di
una ragazza che non ha mai preso in mano un bey...- rise appena - Un bel
cambiamento c'è stato, giusto? -
Kei, stupito, sbatté le palpebre un paio di volte - Si, forse hai ragione...-
- Solo forse? -
- Sbaglio o sei più modesta del solito? -
- Che tu voglia ammetterlo o no, ho ragione...- disse alzando le spalle
- Si si certo...-
- Scemo...- gli sorrise e tolse la benda.
Kei sospirò – Sarai furba tu -
- Sei più acido di uno yogurt scaduto – replicò lei offesa
Il ragazzo sbuffò mentre lei raccoglieva l’occorrente usato per la sua
medicazione una volta finita la ”tortura” e cercò di ignorare il battito del
suo cuore accelerato per la sua vicinanza.
Hilary si alzò con un sorriso – Nemmeno un medico avrebbe potuto fare
di meglio – si autocomplimentò guardando soddisfatta il suo lavoro
- Grazie – Kei si sistemò la sciarpa in modo da nascondere la piccola
fasciatura che aveva sul collo
- Perché la nascondi? -
- Per non dare inutili spiegazioni -
- E per non ammettere che ti ho aiutato...- sospirò Hilary
- Anche...-
- Uffa, che testone...- disse scotendo la testa - Ma a parte questo...è da
prima che volevo chiederti una cosa...-
- Sarebbe? - chiese lui totalmente disinteressato
- Come hai fatto a ferirti? - domandò innocentemente la giapponese
Al ragazzo mancò un battito. E adesso che le diceva?
- Allora? -
- Ehm...ecco..."semplice, quando ti sei alzata per andare da Nonno J, ho
seguito un po' troppo insistentemente le tue gambe fasciate da quei micro
pantaloncini...." -
- Hai perso la lingua? -
- Il...il bey ha preso un sasso e ha perso stabilità...- sparò il ragazzo
evasivo
Hilary lo guardò soprappensiero e poi si mise a ridere
Kei la guardò seccato - Embè? Che hai adesso? -
- È solo che...- gli sorrise -...per certi versi non cambierai mai -
- Dovrei? -
- No - scosse la testa e alzò lo sguardo su di lui - Non farlo per nessuna
ragione...-
Kei la guardò sorpreso e poi le sorrise a sua volta.
- Hilary! Kei! Venite! È pronta la colazione! - la voce di Nonno J li fece
tornare con i piedi per terra
- Arriviamo! - risposero in coro
- Su,andiamo - Kei diresse verso la porta ma poi si girò verso la ragazza -
Spiegami un po' perché non dovrei cambiare come vogliono gli altri....-
La ragazza lo raggiunse e lo superò - A me piaci più così...-
- Eh? -
Si girò verso di lui e incrociò le braccia dietro la schiena - Non riesco a
immaginarti gentile come...che so...Rei o Max...capisci? Tu sei come sei e non
cambiare mai...sopratutto se te lo chiedono gli altri...-
- Che vuoi dire? -
- Niente, non è importante - dicendo questo riprese a camminare verso la cucina
- Io invece credo di si...- mormorò il ragazzo mentre la guardava allontanarsi.
Allora, com’è andata? Quanti superstiti ci sono? Molti? ^^’’
Speriamo! Ringrazio tutti quelli che dopo il mio appello hanno commentato!
Grazie di cuore!!!Mi scuso con il ritardo, ignobile, ma c’è un perché. Mio
fratello ha avuto la geniale idea di formattare il computer e io ho perso tutti
i miei dati riguardanti la mia ff e poi, fra scuola e altro, ero sommersa dagli
impegni! Mi scuso con tutti e vi dico solamente…ci vediamo al quinto!!!!! Bye
bye ^O^
Ma rieccomi qui dopo quasi due mesi
d’assenza! Vi sono mancata? (Per noi potevi stare dove eri…ndtt) T.T
Uffi…vabbè, il motivo è che ho avuto un blocco e la mia voglia di scrivere è
andata a farsi un giretto, e non si è vista per un bel po’… (Guarda che non
frega a nessuno! Ndtt) si, si…ho capito…vi lascio al quinto cap che, detto fra
noi, non mi convince molto…ok raga, ci vediamo dopo! ^.^
- Rei! Ehi Rei! Ci sei? – (Fa pure rima! ^ç^ ndme
Cominci già? ò.ò ndtt Va bene, va bene…calmini eh? >.< ndme)
Il cinese trasalì sentendo la voce di
Max che lo chiamava
- Si, che c’è? -
- Il prof è mezz’ora che ti chiama…non
hai sentito? – (Per quel che ce né frega…ndme Cattiva…ç.ç ndp.k)
- No, scusami…ero sovrapensiero….-
- Pensavi ancora a Mao? – (Non
uccidetemi, vi prego! ^^; ndme)
- Ma saranno fatti miei! – sbottò Rei
scocciato – Posso pensare a quello che mi pare o no? -
- Certamente…- disse Max leggermente
perplesso – In fondo è la tua ragazza, no? -
- Si ma…ok, ok lasciamo perdere…ma per
l’informazione comune, io non stavo pensando a Mao! -
- E che facevi allora? -
- Pensavo! – rispose altezzosamente Rei
- Rei, ma sei scemo o cosa? Ho capito
che stavi riflettendo, il punto è, su che cosa? – domandò spazientito – Capisco
che vuoi farti gli affari tuoi, ma sta calmino! Io…-
- A Hilary e a Kei – lo interruppe Rei
- Prego? – chiese Max
- Max, ma sei scemo o cosa? – disse
l’asiatico facendogli il verso – Ti ho appenda detto che pensavo a Hilary e a
Kei perché trovo il loro comportamento strano! -
- Dici? -
- Già…ma forse dipende dal fatto che
Hilary è innamorata di lui…- sospiròRei
- Chiiiiiii????? Non ben capito di chi
è innamorata Hilary!?!? – domandò Max, incredulo, con gli occhi a palla
- Ma come? Non te ne eri accorto? – si
informò Rei scettico
- No…per dir la verità…no…-
- Ma se è palese! -
- Mi scusi Nostradamus se non sono così
bravo a capire la gente come lei! -ribatté Max irritato – E poi non fare tanto il saputello…mi pare che una
certa ragazza abbia dovuto spiattellarti in faccia i suoi sentimenti, prima che
tu potessi rendertene conto! -
Rei arrossì di botto – Forse è meglio
che vada a vedere cosa voleva il professore…-
- Ecco bravo -
E così Rei si allontanò, in compagnia
di Max, rimuginando sui problemi dei suoi amici.
XXXXXXXXXX
Kei stava fissando Hilary ormai da mezz’ora. Una domanda lo
perseguitava dalla sera precedente, e dire che la curiosità non era mai stata
una sua dote! Se ne stava seduto sul pavimento della palestra, nel suo angolo
più buio, con la schiena appoggiata alla parete; era li, e aveva speso mezz’ora
del suo tempo a fissare la nuca della ragazza in questione.
-“ Kei…lasciatelo dire…fai veramente pena! ” – si disse fra
se e se – “ Hai affrontato tantissime difficoltà nella tua vita, e non hai il
coraggio di chiedere qualcosa ad una ragazza? Quella ragazza? ” – scosse la
testa infastidito dai propri pensieri –“ Vabbè che non sono fatti miei…oddio!
Sembro Takao! ” – si schiaffò una mano sulla fronte…adesso si dava dell’idiota
da solo!Si alzò con un movimento
fluido del corpo e si avvicinò ad Hilary con il suo solito passo felino.
Stava per aprire bocca e richiamare la sua attenzione,
quando la sopraccitata si mise a chiacchierare con il prof seduto di fianco a
lei. (Finalmente anche io sono utile! ^ç^ ndpk Si, certo. A scassare i
santissimi alla gente U.U ndme Sadica… T.T ndpk Lo so…muahahahahaha!!! **)
-“Ma porc…! Adesso
che mi invento? “ –
Hilary, accortasi della presenza del ragazzo, si girò verso
di lui – Oh ciao Kei, ti serviva qualcosa? –
E il prof, com’era solito fare, ascoltava interessato.
- “ Ma perfetto…che m’invento adesso? “Ehm…ecco…Nonno J ti stava cercando…ti voleva
chiedere qualcosa – disse cercando di dare un tono annoiato alla sua voce, e
riuscendoci bene tra latro.
- Ancora? Uffa, che palle! Sarà la decima volta che mi
chiama – ribadì scocciata mentre si alzava
- Cosa vuoi…” MA CHE COSA STO FACENDO?! CHE CAVOLO DI BUGIA
HO INVENTATO?! “
La ragazza si alzò e cambiò stanza e il prof diresse la
propria attenzione verso ignoti propositi. Appena il mollusco occhialuto distolse
lo sguardo, Kei, la raggiunse e la bloccò appena in tempo – “ Aspetta! ” –
- Dimmi…-
- Senti…- respirò profondamente – Non è vero che nonno J ti
voleva parlare…ti dovevo chiedere una cosa…-
Hilary lo guardò leggermente sbigottita e poi gli sorrise –
Fammi indovinare…ti vergognavi a chiedermi qualcosa davanti a tutti? - si mise
a ridacchiare divertita, ma s’interruppe quando si accorse dell’occhiata gelida
del bel russo – Ehm..si..scusa…Volevi una mano per la fasciatura? – gli domandò
sbirciando la sciarpa, cercando di vedere la benda – Come va? –
- Meglio…ma non sono qui per questo…-
- A no? -
- No…-
- E allora cosa volevi? – gli domandò perplessa
- Chi era il tuo fidanzato? – le chiese a bruciapelo
Hilary rimase a guardarlo basita…da lui non si aspettava
una domanda del genere. Lo fissò ancora per qualche secondo, poi sospirò
brevemente e distolse lo sguardo – Come mai t’interessa? –
- Semplice curiosità -
Rialzò lo sguardo e si mise le mani nelle tasche posteriori
della gonna di jeans – E’ un blayder…lo conosci anche tu…-
- Non mi dici il suo nome? -
- Indovina…- mormorò mentre lo superava e si dirigeva verso
la cucina e ne spariva al suo interno.
Allora, vi è piaciuto? ^o^ spero di si! Cmq, ringrazio
tutti quelli che hanno commentato…fa sempre piacere ad un autore vedere
apprezzata la propria opera! ç.ç
Ma soprattutto sono grata a Lenn per avermi spinto a
scrivere questo cap quindi…lo dedico a lei! Grazie Lennuccina!!!!!!! ç.ç
Vi informo che domani mattina parto per il mare (la mia
voglia di andarci è pari a zero, odio il caldo, odio il mare, odio il sole,
odio sudare e soprattutto starò senza computer per venti lunghissimi giorni…ho
il cavo dell’ADSL attaccato alla vena e senza internet non vivo) quindi non
stupitevi se non mi vedrete per un bel po’…
Allora vi saluto e vi auguro buone vacanze! ^o^ Ma
soprattutto…commentate!!!!!!!!!!
Kei si apoggio al tavolo di legno con le braccia incrociate – Allora
Hola belleeeeeee!!!! ^o^ Come vi va la vita? Spero todo
bien! ^.^ Vi sono mancata? Beh..spero di si! (Illusa ndtt) Ma andate a remengo
va <.< comunque, eccomi di ritorno con la mia fic; lo so non aggiorno da
tempo immemorabile e spero che tutte voi m perdoniate! -.-“
Beh…vi lascio al mio nuovo chappy! Bye bye ^_-
Kei si appoggiò al tavolo di legno con le braccia
incrociate – Allora? – chiese rivolto alla schiena di Hilary, mentre questa era
chinata davanti al frigorifero.
- Ti ho già detto che devi indovinarlo – rispose lei
emergendo dal frigo con due lattine di coca in mano – E’ un giochino divertente
– aggiunse offrendone una al ragazzo. Il russo prese la lattina guardano Hilary
con gli occhi socchiusi, stava decisamente nascondendo qualcosa.
- Ne deduco che devo andare per esclusione…-
- Sagace – disse ironica la ragazza
Il ragazzo prese un profondo respiro – Vediamo…è stato
appurato che uno di noi non è e Daichi è troppo piccolo…-
- Continua – lo esortò la ragazza bevendo un po’ della sua
bibita
- Beh…- il ragazzo fece una pausa sconcertato – Sarò
sincero…non mi viene in mente nessuno – disse bevendo a sua volta
- Ti verrò incontro…ha partecipato a quest’ultimo
campionato -
- Quello organizzato dalla BBA o da Vorkov? -
Per tutta risposta la ragazza fece spallucce
- Vediamo…non penso sia uno dei justis5 -
- E perché mai? -
- Odiavi così tanto Ming Ming da trovare ributtante
qualunque essere o cosa avesse a che fare con lei – le ricordò il ragazzo
- Vero…- ammise lei sorridendo a quel ricordo
- Quindi…uno dei partecipanti al campionato della BBA…e le
squadre erano…Gli F Sangre, la Bartez squadra, i Bahiuzu e…i Neoborg -
- Stai andando bene – disse Hilary sedendosi sul tavolo e
dondolando le gambe come una bambina
- Un aiuto? – sospirò il bel russo
- Da quando in qua non te la vuoi cavare da solo? -
- Petulante e pignola – replicò lui
- Scontroso, arrogante e asociale – rispose lei calma
beccandosi un’occhiata infastidita dal ragazzo.
Ridacchiò alla sua faccia
- Ok, ok; ti sei aggiudicata una battaglia – sospirò lui
- Sto ancora aspettando la tua illuminazione – gli ricordò
la ragazza
- Allora…- incominciò lentamente – Se partiamo dagli F
Sangre, troviamo Raul…-
- Non l’ho mai potuto sopportare -
- Da parte della Bartez: Michelle, Cloud e il tipo di
colore…-
- Ma…- incominciò Hilary
- Michelle era già fidanzato con quella ragazza…Mathilda,
no? E con gli altri due non ci hai mai parlato – concluse Kei bevendo un sorso
di coca
- Esatto – disse sorridendo lei
- Passando ai Bahiuzu…- sospirò il platinato che cominciava
a stufarsi – Troviamo Lai, Kiki e Gao – s’interruppe e bevve ancora – Ma Lai è
troppo impegnato a mantenere intatta la virtù della sorella, Kiki è un moccioso
e Gao assomiglia a Takao, visto che ha lo stomaco a posto del cervello -
- Già…- si limitò a dire Hilary
Un pesante silenzio calò fra i due rotto solamente dai
ticchettii dell’orologio appeso alla parete. La ragazza prese un profondo
respiro; ecco, il suo piccolo segreto sarebbe stato svelato…poteva mica
starsene zitta? No! Al diavolo lei e la sua linguaccia!
Guardò affranta il giardino fuori dalla finestra mentre
aspettava che Kei ricominciasse a parlare.
- Quindi rimangono i Neoborg…- disse Kei all’improvviso
- A-ah…-
- E…- incominciò il platinato mentre la ragazza sentiva il
cuore martellarle come un tamburo…
SBAM!
Entrambi si girarono di scatto verso la porta dove uno
sgorbio dai capelli rossi era fermo sulla soglia.
- Salve! Come vi va la vita!? – li salutò allegramente
quello
- Daichi! – dissero insieme shokkati
- Eh si! Proprio io! -
Hilary guardò sconsolata il bambino; come avrebbe fatto a
vivere, adesso, con quella sottospecie di mostriciattolo tra i piedi?
- Che hai ochetta? Sei giù di morale? -
Un nervo si contrasse all’altezza della tempia; e
soprattutto come avrebbe fatto ad non ucciderlo?
Così prese la prima cosa che le capitò sotto mano, la
lattina di coca per l’esattezza, e la scagliò con tutto la forza che aveva in
faccia al piccolo mostro.
- Fino ad un minuto fa, stavo benissimo, grazie – sibilò
cattiva
- AAAAAAAHHHHHHHIIIIIIIIAAAAAAAA!!!!!!! MA SEI
IMPAZZITA??????? – urlò mentre si teneva il naso e la sagoma della lattina gli
attraversava la faccia.
- Oh scusa…ti ho fatto male? – domandò fingendosi
dispiaciuta ma fallendo miseramente
- CERTO CHE MI HAI FATTO MALE! STUPIDA!!!!!!! -
- Oddio…il cuore mi si spezza per quest’allarmante notizia
– replicò in tono drammatico
- GRRRRRRR!!!!! BRUTTA…BRUTTA…ARGHHHHHH!!!!!! – il bambino
se ne andò furiosamente sbattendo la porta non sapendo cosa replicare: in
fondo, se l’era cercata.
- Eh? – la ragazza guardo Kei di fianco a se. Si era
completamente dimenticata della sua presenza! Che figura!!!! –
G-Già..grazie...- riuscì lo stesso a balbettare
Rimasero ancora in silenzio mentre Hilary aspettava il
verdetto del ragazzo.
- E così…il tuo ragazzo faceva parte dei Neoborg…- disse i
russo all’improvviso
La mora annuì non sapendo bene cosa dire.
- Beh…avete recitato bene, tu e lui, visto che io facevo
parte di quella squadra e non mi sono mai accorto di nulla -
Hilary rabbrividì appena; il tono di Kei non le piaceva,
non le piaceva per niente. Sembrava oltremodo scocciato e infastidito.
- Senti, finiamola
qui con questo stupido giochino…dimmi chi è e finiamola qui – disse duro
Sentì gli occhi riempirsi di lacrime, che ingoiò in fretta;
non doveva assolutamente piangere di fronte a lui, non doveva per nessun motivo
mostrarsi debole. Prese un profondo respiro e con la voce più calma e
controllata disse – Va bene, hai ragione tu questo gioco è durati fin troppo –
scese dal tavolo e gli si piazzò davanti – Yuri –
- Come? – domandò lui alzando un sopraciglio
- Non fare lo stupido, hai capito benissimo – disse gelida
– Io ho avuto una relazione con Yuri Ivanov, il capitano della Neoborg –
Allora? Com’è andata? ^^; A me questo capitolo è
piaciuto, ma il mio è un parere soggettivo e non conta; ma passiamo ai
ringraziamenti! ^o^Kayx_Chan01 (Adoro i tuoi commy!), Lenn (ti
giuro che non ti ho copiato, non pensare male!), Seiko (Una nuova leva! ^o^),
Lelli91 (Mitica!) , Hila 92 (La mia sister ^_-), Kagome 13 ( Mi dispi…non era
Takkino), Lin (Mucho grazie per i complimenti ^o^) e Ria (Non ho capito di chi
stavi parlando…Oo) Beh…ragazze vi adoroooo!!!!! ç.ç Non so come
ringraziarvi!!!!!
Bye bye ci vediamo
al prox e mi raccomando…commentate! ^o^
Masaaaaaaaaaalvee
^o^ Come state belli? Tutto bene? Come promesso a Lenn ho aggiornato proprio il giorno
prima di partire spero vi piaccia il mio nuovo capitolo! ^.- Ora che ci
penso...fra un po' metterò "Pubblicazione ogni sei mesi circa"...ma
perché non riesco ad aggiornare mensilmente ç.ç Uno
dei miei motti è: La giornata è fatta di 24 ore, ma a me non bastano mai!
Trovo mi calzi a pennello U.U (E l'altro qual è? Ndtt) Va...Va dove ti porta il
cuore...ma soprattutto dove ti mando io U.U (Che
classe <.< ndtt) Son
doni di natura ù.ùVabbè,
vi lascio al mio novo cap! Mi raccomando! Recensite
in tanti! Bye! ^.-
Il rombo del silenzio ferì le orecchie del bel russo peggio del peggior
frastuono che si potesse immaginare...
Che...che aveva detto Hilary? Kei rimase senza fiato come se un pugno l'avesse
colpito in pieno stomaco, e si trattenne dallo sbattere le palpebre come un
perfetto idiota e chiederle di ripetere ciò che aveva detto.
No...non poteva essere...
Le labbra del ragazzo si piegarono leggermente in sorrisino sardonico - Stai
scherzando? -
Il sopracciglio di Hilary si arcuò leggermente - Non
mi credi? - domandò senza scomporsi
- Ti consiglio di non prendermi così alla leggera....Yuri non era tipo da correre dietro...- si interruppe
improvvisamente senza parole; Yuri non era tipo
da...che cosa?
- ...a una come me? - concluse
la ragazza per lui, mentre il sopracciglio scattava verso l'alto facendole
assumere un'espressione seccata - Credevi che fossi una ragazza troppo
candida...per il famigerato RedDevil?
- disse in tono volutamente provocante Kei si ritrovò di nuovo senza parole
-...forse...- rispose dopo qualche secondo di silenzio mentre il cervello si
rifiutava di collaborare con lui. Era come inceppato...cercava ancora di capire
cosa stava accadendo...RedDevil...quel
soprannome...era stato inventato da lui; solamente loro ne erano
a conoscenza...
La verità lo colpì come uno schiaffo.
Il silenzio calò di nuovo nella cucina di casa Kinomiya,
rotto solamente dal ronzio del frigo. Kei desiderò ardentemente svegliarsi nel suo letto e
scoprire che era stato tutto un incubo...perché altro non poteva essere!
Era tutto così...irreale! Loro due che si guardavano in cagnesco mentre il
sole, che a malapena filtrava dalle tende, illuminava fiocamente la stanza
evidenziando i granelli di polvere che aleggiavano nell'aria e gli uccellini
cinguettavano tranquilli ignari di ciò che stava accadendo.
Chiuse gli occhi con un sospiro voltando leggermente la testa; purtroppo quella
era la realtà che nessuno poteva cambiare...
- Posso chiederti...una cosa? - domandò
il ragazzo riportando lo sguardo su di lei
- Dipende da che cosa...- replicò lei facendosi sospettosa
- Come...vi siete conosciuti? - mormorò fissando un punto imprecisato dietro di
lei
Questa volta toccò a Hilary rimanere basita...che
razza di domanda era quella!?! Sbatté le palpebre; che
fosse...geloso?....Naaa...- B-beh...ci siamo conosciuti per caso...a New York...-
rispose perdendo un po' della sua sicurezza e guardandolo scettica.
Il moscovita distolse lo sguardo mentre un ricordo improvviso gli riaffiorava
alla memoria...
***
Guardò annoiato le foglie dell'albero sotto cui era
riparato muoversi alla leggera brezza estiva; si coprì gli occhi con un braccio
infastidito da un raggio di sole che gli colpiva il viso...Dannata estate,
quanto odiava il caldo!
Sbuffò seccato, evidentemente il suo buon sangue russo cominciava a farsi
sentire...
- Hey -
Si scoprì un occhio guardando infastidito il ragazzo in piedi di fronte a lu. Capelli rosso sangue mossi leggermente dal vento, un ghigno
accattivante stampato in faccia e gelidi occhi viola che lo guardavano
arrogantemente. Yuri
- Hey - replicò con scarso entusiasmo Kei - Che ci fai qua? - gli
domandò mentre il rosso si sedeva accanto a lui
- Cercavo te - replicò l'altro senza nessuna intonazione
particolare mentre incrociava le braccia dietro la testa appoggiandosi al
tronco dietro di lui - Perché sei venuto proprio a Central
Park? Ho dovuto cercarti per mezza New York...- sbuffò dopo qualche momento di
silenzio
- E io come faccio a divertirmi, scusa? - Yuri gli lanciò un'occhiataccia mentre sulle labbra
del platinato si delineava un sorrisino di scherno.
- Scherzi a parte, che vuoi da me? -
- Ti volevo parlare dell'incontro di domani - Kei aprì gli occhi e si alzò a sedere puntellando le
braccia a terra - Guarda che non mi farò
scrupoli...anche se domani abbiamo davanti Tako e Daichi - disse atono
- Capisco...-
- Bene - replicò distrattamente Kei guardando una
ragazza che giocava col suo cagnolino...improvvisamente gli era venuta in mente
Hilary...sbuffò seccato, e la cosa stava accadendo un
po' troppo spesso...
Sentì un formicolio alla nuca e si voltò intercettando lo sguardo perplesso del
compagno.
- Che vuoi? - sbottò infastidito
- Niente...- rispose tranquillo mentre un ghigno malizioso gli si stampava in
faccia - Stavo solo pensando a chi potesse essere Hilary....-
I polmoni del povero ragazzo si svuotarono di colpo mentre i cuore gli finiva
nello stomaco; aprì e chise la bocca un paio di volte
senza emettere un suono, lui come....come diavolo.... Yuri distolse lo sguardo sogghignando - L'hai
chiamata nel sonno ieri sera...- disse rispondendo alla mentale domanda del
ragazzo Kei si umettò le labbra improvvisamente secche, a
disagio. Adesso che si inventava?
- Ecco...lei...-
- Non pensavo...che al grande KeiHiwatari
potesse piacere una ragazza - lo interruppe Yuri
ghignando divertito
- Hilary non mi piace! - scattò Kei
in fretta...forse troppo in fretta
- No? -
Il russo distolse, a disagio, lo sguardo dagli occhi indagatori del compagno di
squadra.
- Almeno è carina? - domando con sufficienza il rosso
- Yuri, finiscila! - ringhiò Kei
cominciando a desiderare ardentemente di andarsene in fretta da li
- Perché? La mia è una domanda lecita - replicò l'altro tranquillo e sorridendo
sornione - Volevo solamente sapere chi è - Kei grugnì qualcosa che poteva essere inteso come un
"fatti_i_fatti_tuoi" Yuri non replicò e continuò tranquillo a guardarsi
attorno tanto sapeva che nonostante le arie da grand'uomo
che si dava, Kei, su certe questioni era
piuttosto...vulnerabile...quindi, bastava aspettare...infatti
dopo qualche minuto di silenzio...
- E' l'accompagnatrice della squadra di Takao...-
grugnì il platinato
Le labbra di Yuri si stirarono in un lento sorriso...Bingo! - Chi? - domandò malizioso
- Hilary - borbottò Kei
- Ah, la morettina...e...ti piace? -
Il bel moscovita puntellò le mani a terra inclinando la testa all'indietro, e
guardò pensieroso il sole che filtrava tra le foglie -...Forse...- mormorò
pensieroso.
- Forse? - ripeté Yuri scettico
- Senti, io non lo so! Per quello che mi interessa adesso Hilary
potrebbe piacermi come non potrebbe piacermi, ho altro da pensare in questo
momento! - sbottò alzandosi e infilandosi le mani in tasca
- Dovresti finirla di comportanti in maniera così egocentrica...- commentò Yuri
- Senti da che pulpito...- replicò Kei cominciando ad
andarsene
- Altrimenti...qualcuno potrebbe portartela via...- sospirò il rosso alzandosi Kei si voltò leggermente lanciandogli un'occhiata
obliqua poi si voltò di nuovo e fece spallucce - Che mi importa
-
- Come vuoi...-
***
- Quel brutto...- ringhiò
infastidito
- Che ti prende? - Kei riportò il suo sguardo sulla ragazza - Niente,
stavo solo pensando a quanto si potessero dimostrare stronzi gli "amici" - rispose ironico
- Ma di che stai parlando? - replicò Hilary
esterrefatta
il platinato la sorpassò dirigendosi verso la porta senza degnarla di
una risposta
- HeY! Rispondimi! - si infuriò
la ragazza prendendolo per una spalla Kei scosto bruscamente il suo braccio – Lascia
perdere! -
Hilary strinse le labbra in una linea sottile – Ma
perché devi essere sempre così…così….-
- Cosa? –
sbottò il ragazzo
- Così…CRETINO! – strillò la
morettina – Tu e la tua boria! Siete insopportabili! –
Il platinato arricciò il naso alle
sue labbra ma preferì lasciar perdere il discorso e fece per andarsene, ma Hilary lo afferrò per un braccio – Non abbiamo ancora
finito di parlare! –
Kei la guardò freddamente – Sei
venuta qui veramente per parlare?
–
Gli occhi della ragazza divennero fuoco – Sentimi bene! Non me ne frega niente se
sei rimasto offeso o che altro, ma non puoi…-
Kei si girò improvvisamente
afferrandola per le braccia - Non avrebbe dovuto farlo! - disse
rocamente
- C-Che cosa? - balbettò Hilary sconvolta per la sua
improvvisa reazione.
Il russo si inumettò le
labbra distogliendo lo sguardo cercando di celare tutta quell’insicurezza
che lo lacerava all’interno quando si parlava di quella ragazza. E soprattutto dalla distraente
visione delle sue rosee labbra. – Perché sei stata con
un altro ragazzo? – disse non trovando il coraggio di guardarla in faccia.
La confusione le
si dipinse negli occhi - Ma di cosa stai parlando? -
- Perché!? -
Hilarysbattègli occhi allibita - E questo cosa starebbe a significare?
Non posso avere un ragazzo perché lo hai deciso tu? -
- Si -
- Ma chi ti credi di essere? - domandò, infuriandosi, tanto che l’aria cominciò
a farsi elettrica – Non sei mio padre!
- Tu non hai capito! -
- Cosa dovrei capire!? - strillò cercando di
scostarsi. – Che sono…troppo scialba per avere solo il
pensiero di innamorarmi di qualcuno? -
- Non intendevo questo! -
- Cosa allora?? Che diavolo vuoi
da me Kei!?!? -
- Non stavamo parlando di questo - rispose lui a denti stretti Hilary inspirò bruscamente - Finiscila - urlò lei,
cercando nuovamente di liberarsi le braccia –Chi ti credi di
essere??? Tu per me non sei nessuno! Come osi dirmi una cosa del genere!??? -
Kei sobbalzò alle sue parole e lentamente la
lasciò andare distogliendo di nuovo lo sguardo e stringendo le mani i due pugni
ferrei; respirando furiosamente Hilary fece per
andarsene ma con uno scatto felino le afferrò il gomito tirandola nuovamente
verso di lui. Prima che potesse reagire le intrappolo
le spalle in una presa ferrea.
- Lasciami - disse con voce sottile
dalla tensione puntando le mani sul suo petto cercando, inutilmente di
allontanarlo. Kei strinse le labbra e prima che Hilary potesse reagire, le sue bocca
era sulla sua; Prepotenza, possessione e disperazione si mescolarono tutti
assieme in quel bacio violento e senza tatto.
Hilary vacillò sotto la furia di quelle labbra che
si muovevano sulle sue in un modo ben lontano da quello che si vedeva nei film
romantici e strappalacrime. Per un momento, solo perun momento le sue palpebre si chiusero e
assaporò quel bacio che per troppo tempo aveva agognato. Poi, all'improvviso,
lei lo respinse.
- No, no, no! Non te lo lascerò fare! - gridò, mentre i suoi occhi cominciavano
di riempirsi di lacrime. Colto di sprovvista Kei allentò la sue presa si allentò
e la ragazza ne approfittò per allontanarsi da lui – Non ti lascerò fare a pezzi di nuovo il mio
cuore - gridò uscendo di corsa dalla cucina e sbattendo la porta dietro di se. Kei guardò la porta esterrefatto.
Di nuovo? Quando le aveva spezzato il cuore? Come
aveva fatto a realizzare l'unica cosa che si era promesso di non fare mai?
Allora? Vi è piaciuto? Spero di si! ^^’’ Non ho fatto fare una gran figura a Kei…spero
le sue fans non mi lincino! ^^’’ Però il cap mi piace abbastanza…voi che dite? ^.-
Passiamo ai sentitissimi ringraziamenti!
- Super Gaia
- Ria (Eh già…Yuri! ^^ )
- LightAngel
- Lennchan
(Ringraziate lei se mi sono mossa U.U)
- Lelli 91 (Certo che sei mitica! E non accetto discussioni! U.U W Yuri!)
- Sesshomaru (Come può piacerci? Mah…misteri
della vita U.U)
- elena 96 (Grazie del sostegno carissima ^.-)
- Hila92 (Mente diabolica? Si, lo confesso! Muahahahahaha!!!! *.*)
Vi adoro ragazzi!!!!!!!ç.ç Cosa farei senza di voi…
Un piccolo annuncio alle ragazze che recensiscono la mia fic e fanno parte del forum su Bey…mi è partito il computer
da circa due settimane (Questo che uso è il compu di un amica) e in più ho finito i soldi del cell,
quindi non ho potuto avvertire nessuno…quanta serenità! -.-** Potete farlo voi?
Informare le altre intendo. Giuro che prima o poi quella ciofeca la farò
a pezzi è la butterò nella spazzatura…provando un sadico piacere nel farlo! *.*
Però adesso…ho voglia di piangere! ç.ç
Perché? Perché devo stare 3 lunghissime settimane senza computer!!!!!!!!!??????????!!!!!!! BUHHHHHHHHHHHH!!!ç.ç
Ci si sente rega! Byebye e baci a tutti! Buone vacanze! ^.-
Cmq!
È un secolo e mezzo che non aggiorno, per mancanza di ispirazione, voglia e
problemi vari ma…ora il capitolo c’è e sono fermamente determinata nel
terminare questa fic che non dovrebbe durare ancora molto…muahahahahahaha!!!
*.*
Cap 8
Era
ormai calata la sera su casa Kinomiya e sul resto della città, portando riposo
e traquillità per tutti...o almeno, quasi tutti...
Nel
buio della sua camera, Kei, cercava di trovare un perché a quella situazione,
situazione in cui lui stesso si era cacciato per di più, quindi non poteva
accusare nessuno se non se stesso...però di certo poteva andare a ringraziare
Yuri per il suo immenso contributo...a rovinare tutto…
Fece
un sospiro di frustrazione mentre si alzava dal pavimento su cui era seduto e
si avvicinava alla finestra spalancata. Scostò con un gesto secco le tende che
si gonfiavano, mosse dal vento e si appoggiò al davanzale con le mani.
Aveva
sbagliato a reagire così con Hilary ma quella confessione gli...gli aveva fatto
perdere la testa! Odiava ammetterlo, ma era così; inutile negare l’evidenza...
Lui,
il gelido e impassibile Kei Hiwatari aveva perso il controllo di fronte ad una
ragazza...la ragazza di cui era innamorato per di più!
Scrollò
la testa con un sorriso amaro, quanto era caduto in basso...
Si
sarebbe volentieri preso a schiaffi da solo per come si era lasciato andare, e
se sarebbe servito a riparare le cose lo avrebbe fatto più che voletieri...
Si
passò stancamente una mano sugli occhi; l’aveva trattata da schifo e ora, molto
probabilmente, lo odiava a morte, senza contare che per il resto della giornata
aveva trattato tutti come pezze da piedi e Hilary non si era presentata a cena,
urlando un “NON HO FAME! SPARITE!” come spiegazione quando andarono a
chiamarla.
Aveva
il vago sospetto che fosse tutta colpa sua...
Sospirò
sconsolato, ma perché doveva reagire così con quella ragazza? Eppure lui era il
“re” dell’autocontrollo!
Se
solo Yuri non si fosse messo in mezzo lui...aggrottò le sopracciglia colto da
un improvviso pensiero, già Yuri...ora che ci pensava era colpa sua...
Strinse
le mani a pugno e si diresse verso la scrivania prendendo il cordless
prevedendo già la sfuriata di Takao per la bolletta, ma....al diavolo Takao e
le sue lagne! Aveva ben altro a cui pensare, in primis dirne quattro al suo
caro “amico” e compagno di squadra russo...
Pigiò
con forza ogni singolo numero, fregandosene del sinistro scricchiolio
proveniente dai tasti, e si portò l’apparecchio all’orecchio innervosendosi ad
ogni momento di silenzio che passava dall’altra parte della cornetta.
Dopo
quella che gli parve un’eternità, finalmente, qualcuno dall’altra parte del
mondo si degnò di rispondere.
-
Pronto? -
-
Boris – grugnì il ragazzo platinato, riconoscendolo – Fammi parlare con Yuri –
A
Mosca, Boris, rimase un momento in silenzio – Ciao Kei, anche io sono felice di
sentirti; Già, è passato tanto tempo; Si, anche iosono felice di sentirti, qui tutto bene,
grazie – replicò il russo ironico
- Fa
meno il cretino e passami Yuri –
-
Noto con piacere che le tue maniere sono rimaste le stesse di allora, che
gioia. Mi mancava la tua galanteria –
- Ho
detto: Passami-Yuri – scandì Kei sull’orlo di una crisi isterica, pronto a
prendere il primo aereo per mosca solo per prendere a picconate il deficiente
dall’altro capo della linea.
- Uh,
nervosetti oggi, eh? Sembri Borkov quando è di buon umore…-
-
Boris…- ringhiò Kei massaggiandosi una tempia
- Ok,
ok. – se non fosse stato per il fatto che teneva in mano un telefono, Boris,
avrebbe alzato le mani in segno di resa – Comunque, qui Yuri no c’è…-
-
Come non c’è?! – abbaiò il russo perdendo la pazienza – Questo è il suo
telefono! –
-
Appunto per quello ho risposto io! Qui non c’è! –
- E
allora vallo a cercare! Muoviti! -
-
Ehi! Modera un po’ i termini, ragazzino! –
Ma
prima che Kei potesse cortesemente mandarlo a farsi un giro in bagno, qualcuno
interruppe Boris dal suo sproloquiare.
- E’
Kei – sentì Boris sospirare, rispondendo all’ovvia domanda postagli dal
misterioso visitatore – Vuole parlare con te – ci fu qualche momento di
silenzio e poi, tornò a rivolgersi a Kei – Sei fortunato, è appena arrivato -
-
Passamelo – tagliò corto il platinato senza mezzi termini.
-
Ok,ok – sospirò Boris – Tieni e stai attento, è intrattabile –
-
Quando non lo è? -mormorò Yuri.
Kei
sentì la porta chiudersi e aspetto pazientemente che il suo ex compagno di
squadra si degnasse di rispondergli.
-
Ehilà Kei, qual buon…-
-
Vaffanculo, stronzo! –
-
…vento, si, oggi sei più intrattabile del solito – sospirò – A cosa devo
cotanta gentilezza? –
- Osi
pure chiedermelo???? – latrò Kei
- Beh
sai, al corso di preveggenza non andavo così bene…- sbuffò – La palla di vetro
non è mi è mai statagranché amica…-
(Ogni
riferimento ad Harry Potter è puramente casuale…XD ndautrice)
-
Finiscila di sparare cazzate e spiegami perché hai fatto una cosa del genere!!!
-
- Ma
di cosa stai parlando? – sospirò esasperato Yuri alzando gli occhi al cielo.
- Di
cosa sto parlando?? Sto parlando di Hilary!! – abbaiò il ragazzo
Dall’altra
parte della linea ci fu un momento di silenzio.
- Ah
– Yuri cercò di riprendere l’uso della parola – Hilary -
- Si,
lei –
- E
così…te l’ho ha detto…- improvvisamente Yuri fu molto felice che fra lui e Kei
ci fossero migliaia di silometri di distanza – Che inaspettata…notizia…-
-
Deduco che tu non avevi nessuna intenzione di dirmelo…-
-
Veramente nemmeno lei doveva farne parola…- bofonchiò – Se posso esser
indiscreto come…? –
- Una
scommessa – tagliò corto – E tu non vuoi sapere nient’altro –
- No,
immagino di no –
- E
allora spiegami perché brutto schifoso…-
- Ehi
ehi! -lo interruppe in fretta Yuri –
Non dare tutta la colpa a me! –
- E a
chi? A me? –
- No,
a tua sorella! – replicò ironico - Certo che è anche colpa tua! –
-
Mia? E che diavolo avrei fatto? – esclamò Kei incredulo
- Non
ti ricordi? New York? Central Park…- buttò lì a caso il russo dai capelli
rossi.
Kei
boccheggiò – Ma…ma io non parlavo sul serio! Diavolo! Avresti dovuto
chiedermelo!–
-
Avrei dovuto chiedertelo? E chi sei? Il suo tutore? Suo fratello? Senti carino,
tu hai detto chiaramente che non t’interessava, quindi mi sono fatto avanti
io…ed ora sei geloso? Beh, sono cavoli tuoi, te la sei cercata – replicò Yuri
acido.
- Non
ci posso credere…- mormorò il platinato passandosi una mano fra i capelli.
-
Senti, non le ho fatto niente di male -ci fu una piccola pausa – O almeno niente che lei non volesse –
- Per
favore non voglio sapere i dettagli – gemette Kei
Yuri
rise – Rilassati Kei; oramai non stiamo più assieme…siamo solo buoni amici…-
-
Yuri Ivanov e Hilary Tachibana…buoni…amici? Suona…-
-
Strano? –
-
Già…molto – sospirò scrollando le spalle.
- Lo
so, lo penso anche io delle volte – rise di nuovo – Ma è divertente averci a
che fare –
-
Divertente? –
Yuri
ignorò le sue ultime parolee continuò a
parlare – Ascoltami Kei; io e Hilary siamo stati assieme, è vero, ci siamo
divertiti e abbiamo passato dei bei momenti in compagnia ma…tutto qua…- sospirò
– Suona un po’ crudele ma stavamo assieme solo per passare il tempo; la trovavo
carina e lo stesso valeva per lei…non le piacevo veramente…-ridacchiò – Yuri Ivanov era il ripiego di una
ragazza…patetico non trovi? –
- Si,
molto -
-
Tranquillo, non cercare di consolarmi –
- Sta
zitto e soffri in silenzio, ce l’ho ancora con te -
-
Comunque – Yuri si schiarì la voce – Come mai all’improvviso sei così
interessato ad Hilary? –
- Che
t’importa? Fatti i fatti tuoi e basta…-
- Da
quel che mi ricordo, avevi troppe cose per la testa per pensare a lei, l’ultima
volta che ne avevamo parlato…-disse con
molta nonchalanche il rosso – Come mai tutto questo interesse all’improvviso? –
- ….-
-
Ohhh…ho capito –
-
Taci Yuri – ringhiò Kei, la vena sulla tempia che pulsava pericolosamente.
-
Finalmente il nostro Kei si è reso conto dei suoi sentimenti…- Yuri ridacchiò –
Che carino! –
- VA
ALL’INFERNO!! – inveì il platinato chiudendo la conversazione e lanciando il
telefono sul letto.
Quanto
lo odiava quanto faceva così!!
Le
sue ingiurie furono interrotte da un leggero bussare alla porta.
-
Kei? – Takao fece capolino dalla porta – Tutto bene? Ti abbiamo sentito
urlare…-
Come
tutta risposta il cuscino gli volò direttamente in faccia e la porta lo seguì
poco dopo, sbattendo con forza.
-
Ehi! Ma che ti prende!?! – esclamò il ragazzo massaggiandosi il naso – E io che
mi preoccupavo per lui…-
Ben
presto i borbottii di Takao si spensero lungo le scale e Kei se ne dimenticò in
fretta; aveva ben altro a cui pensare.
In
primis come farsi perdonare da Hilary e per secondo…uccidere Yuri ivanov!
Dehihihihohohu!
*.*
Allora,
com’è andata? Spero di no essere troppo arrugginita! XD
Ma
tagliamo corto e passiamo direttamente ai ringraziamenti!Ragazzi…i love you!
^.-