Kiss di giadacolfer (/viewuser.php?uid=189958)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pigiama party ***
Capitolo 2: *** Deposito ***
Capitolo 3: *** Camera da letto ***
Capitolo 4: *** Bollente ***
Capitolo 5: *** Natale ***
Capitolo 6: *** Pavarotti ***
Capitolo 7: *** Gioco della bottiglia ***
Capitolo 8: *** Chiarezza ***
Capitolo 9: *** Bisessuale ***
Capitolo 10: *** Litigio ***
Capitolo 11: *** Angolo di paradiso ***
Capitolo 12: *** Solo ***
Capitolo 13: *** Football ***
Capitolo 14: *** Born This Way ***
Capitolo 15: *** Billsx3 ***
Capitolo 16: *** Coristi ***
Capitolo 17: *** Matrimonio ***
Capitolo 18: *** Cucinare ***
Capitolo 19: *** Fiera ***
Capitolo 20: *** Video ***
Capitolo 21: *** Palco ***
Capitolo 22: *** Scale ***
Capitolo 23: *** Gita In Macchina ***
Capitolo 24: *** Volo ***
Capitolo 25: *** Panico ***
Capitolo 26: *** Confessioni ***
Capitolo 1 *** Pigiama party ***
Saalvee! Prima fanfic che traduco e sono in ansia! Ahahahah :) Spero che vi piaccia sul serio e ringrazio davvero tanto l'autrice americana per avermi concesso di tradurre la sua stupenda storia <3 Io stessa l'ho letta migliaia di volte ed ogni volta è come rileggerla di nuovo da capo <3 Mi auguro di cuore che piaccia anche a voi, anche perchè la trovo un'idea davvero originale e appassionante
Kurt grugnì, tentando di trascinare Blaine fuori dalla porta della festa. Blaine piagnucolò, aggrappandosi allo stipite della porta."Ma io voglio restaareeee!” protestò, piantando i talloni per terra."Finn può restare”.
“Sì, è perché Finn “si è dimenticato” di essere l’autista designato e ha bevuto qualche drink e adesso non può guidare.” Si sentì un tonfo dall’interno e Rachel che iniziava a ridacchiare."E ad ogni modo pare che abbia appena perso conoscenza ed è un peso morto quando è privo di sensi, quindi può semplicemente rimanere qui e respingere le avances di Rachel quando si sveglia.”
Kurt alla fine riuscì a staccare il ragazzo ubriaco dalla porta e iniziò a tirarlo non troppo delicatamente verso la sua auto. Blaine stava per iniziare a lamentarsi di nuovo quando vide la luna e cominciò a cercare di afferrarla. Kurt alzò gli occhi al cielo e riuscì a trascinare Blaine fino alla macchina, dove armeggiò con le chiavi. Aprendo la portiera, si voltò verso l'altro ragazzo, sorprendendolo mentre cercava di togliergli la maglietta, ancora. “No, Blaine,”disse Kurt con tono severo, staccando le sue mani dalla propria T-shirt."I miei vestiti rimangono addosso. E anche i tuoi”.
Blaine mise il broncio, ma gli permise di condurlo all’interno dell’auto e di allacciargli la cintura. Kurt inserì la sicura della portiera, prima di chiuderlo dentro e di dirigersi verso il lato del guidatore. Sentì un fracasso provenire dall’interno della casa e la voce di Quinn mentre urlava qualcosa a proposito di scimmie. Kurt scosse la testa e, non per la prima volta quella sera, si diede una pacca sulla spalla per non aver bevuto. Scivolò nel sedile del guidatore e guardò Blaine che stava stuzzicando il cruscotto con troppo interesse, considerando che quello non stava facendo niente in risposta.
Kurt aprì il finestrino del passeggero mettendo in moto il suo Navigator."Blaine,” disse con tono severo al ragazzo in preda alle risatine accanto a lui."Quel finestrino è abbassato, così tu puoi rimettere. Se senti che stai per vomitare, infila la testa fuori dal finestrino. Non mi fermerò per lascirarti l’opportunità di provare a gettarti fuori dalla mia auto. Non eviterò, inoltre, di strozzare una persona ubriaca se del vomito finisce dentro la mia macchina. Capito?” E Blaine annuì come il petulante bimbo di tre anni che sembrava essere.
Naturalmente, la prima volta che Blaine infilò la testa fuori dal finestrino, Kurt accostò immediatamente per assicurarsi che stesse bene, arricciando il naso e dando piccole pacche sulla schiena del ragazzo in preda ai conati.
Kurt spense il motore e controllò l’ora. L’una e quattordici. Ok, se suo padre lo avesse sorpreso ad arrivare a quest’ora, sarebbe stato in grossi guai. Se suo padre lo avesse sorpreso ad arrivare a quest’ora con una persona ubriaca, sarebbe stato seriamente in grossi guai. Se suo padre lo avesse sorpreso ad arrivare con una persona gay ubriaca, beh, probabilmente gli avrebbe impedito di uscire di casa fino al compimento dei suoi 25 anni. L’impresa richiedeva scaltrezza.
"Blaine - Blaine!" disse al ragazzo affianco a lui, che era rimasto a guardare con aria assente fuori dal finestrino, borbottando sottovoce qualcosa a proposito dello zucchero filato "Adesso facciamo un gioco,ok?”
E ora aveva la completa attenzione del ragazzo ubriaco."Adoro i giochi!” esclamò con tono entusiasta."È passa la patata bollente? Perchè sono bravo in quel gioco!”
Kurt sospirò e si chiese di nuovo perché amava quell’idiota. "No, non è passa la patata bollente. È -" cercò velocemente un buon titolo e si accontentò della verità."Si chiama ‘Tienti lontano dal grande e spaventoso uomo addormentato con un fucile da caccia’. Dobbiamo essere molto silenziosi, così lui non si sveglia e ti spara, ok?”
Blaine annuì ripetutamente finchè Kurt lo fermò."Ok,” disse, saltando fuori dall’auto e aprendo la portiera di Blaine per slacciargli la cintura. Incrociò le dita e sperò che funzionasse.
Grazie a qualche miracolo, Blaine riusciva ad essere più silenzioso da ubriaco piuttosto che da sobrio - forse perchè non si metteva a cantare canzoni all’improvviso. Riuscirono ad arrivare fino alla sua stanza senza incidenti e Kurt chiuse la porta dietro di loro, dopo aver controllato velocemente il corridoio per assicurarsi che la porta di suo padre e Carole fosse chiusa.
Si girò, trovando Blaine che saltava sul suo letto ridacchiando come un matto. Sorrise semplicemente e si sedette sul divano per guardarlo. Era nelle volte come quella che avrebbe voluto davvero vedere dei video di Blaine da piccolo.
Il ragazzo finalmente si stancò di essere un bambino di tre anni e si fece serio. Si stese sul letto e con un gesto invitò l'altro a raggiungerlo. Kurt con riluttanza si alzò e si sedette sul letto accanto a lui."Possiamo giocare a Verità o Penitenza?” chiese.
Kurt arricciò il naso.”No, dolcezza, ci abbiamo giocato abbastanza alla festa-"
“Mi hai chiamato dolcezza.” Blaine sembrava anche troppo compiaciuto da questo nomignolo affettuoso."Credo che anche tu lo sia. Dolce e soffice e- e bellissimo.”
Kurt sentì il fiato bloccarglisi in gola perchè per caso Blaine aveva appena detto che era bellissimo?
IL ragazzo doveva aver visto la faccia di Kurt, perché sospirò e si sedette in modo malfermo, aggrappandosi alla sua spalla in cerca di equilibrio. Ed era probabile che fosse fuori di sé a causa dell’alchool, ma c’era qualcosa nei suoi occhi che Kurt non riusciva a decifrare, qualcosa che gli diceva che il ragazzo era più conscio in quel momento che da sobrio ."Kurt, non m’ ric’rderò niente di tutto questo domani. È semplicm’nte il modo in cui sono fatto. Quindi- quindi ho bisogno di dirtelo adesso, perché so quanto il fatto che sembri che io non mi accorga che tu sia totalmente ‘nnamorato di me ti renda triste." Kurt respirò emettendo un sibilo. "Non t’ preoccupare, non me ne accorgo quando sono su- sobrio. Proprio come non mi accorgo che anche io sono innamorato di te."
E Kurt pensò che qualcuno doveva avere corretto il suo punch dopotutto, perché era impossibile che Blaine fosse lì, steso sul suo letto, a confessargli che lo amava. Era impossibile.
“Quindi mi sveglierò domani e non mi ricorderò nulla di tutto questo. E probabilmente continuerò a rimanere un idiota e non riusc-non sar- non penserò ai tuoi sentimenti. Ma ho bisogno che tu sappia che il Blaine qui dentro,” si portò una mano malferma al petto,"ti ama. Tanto. E un giorno, un fantastico giorno, si sveglierà e realizzerà che voi due sarete così felici. Ma fino ad allora, occorre che tu abbia coraggio.”
E prima che capisse cosa stava succedendo, Blaine si avvicinò a lui e Oddio, sta per baciarmi.
Le loro labbra si toccarono. E Kurt avrebbe voluto piangere, perché quello non era come si era immaginato che avrebbe voluto che fosse il suo primo bacio con Blaine, ma al contempo era così perfetto. E quando alla fine avrebbe capito come stavano le cose, avrebbero avuto un’altra occasione e Kurt si sarebbe assicurato che quella avrebbe rappresentato la vera perfezione .
Blaine si allontanò, sorrise buffamente e cadde all’indietro addormentato.
Kurt sbattè semplicemente gli occhi. Ancora una volta, non proprio come se lo era immaginato. E non come aveva previsto che la serata sarebbe terminata; stava per mettere Blaine sul divano ma lui era così adorabile steso sul suo letto che non riuscì a resistere. Riflettè per un lungo momento se raniccchiarsi semplicemente accanto a lui e al diavolo le conseguenze il mattino dopo … ma no. Con un sospiro riluttante e un ultimo sguardo al ragazzo addormentato, spense la luce e si diresse verso il divano.
La stanza era silenziosa, fatta eccezione per il rumore del respiro di Blaine, e Kurt immaginò che un giorno quello stesso suono sarebbe stato ripetuto nella loro stanza, tranne per il fatto che sarebbe stato davvero accoccolato accanto a lui. Fino ad allora, Kurt avrebbe potuto solo aspettare fin a quando l’ignaro ragazzo avrebbe capito come stavano le cose.
Forse, un giorno, gli avrebbe raccontato cos'era successo quella notte. Per il momento, avrebbe potuto semplicemente lasciare che si torturasse chiedendosi se avesse fatto qualcosa di imbarazzante oppure no.
E Kurt scivolò nel sonno con un piccolo, speranzoso sorriso sulle labbra.
Beh, spero che vi sia piaciuta e che vorrete tenermi compagnia per i prossimi 233 capitoli (e non sto sparando un numero a caso, ho davvero altre 233 one-shots in serbo per voi) :D Spero vivamente che ciò non vi inquieti <3 Klisses
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Capitolo 2 *** Deposito ***
Rieccomi
di nuovo a voi :D Innanzitutto, un migliaio di grazie a tutti quelli che
hanno
già messo le mie storie tra seguite, preferite o ricordate e
un grazie speciale
per le bellissime recensioni che avete già trovato il tempo
di lasciarmi J
Per una traduttrice alle prime armi è un onore <3.
Un
grazie ENORME alla mia adorata e
stimata futura beta Ari_92 (scommetto che molti di voi sapranno chi
è ;) le sue
fanfic sono qualcosa di spettacolare!) che ora è sommersa
dagli impegni, ma che
in futuro sarà una collega preziosa :) Grazie per aver
sopportato i miei scleri
vari
E
per ultima, ma non meno importante,vorrei
dedicare questo (come molti altri capitoli da qui a questa parte) alla
mia
chrogliettina sofipaulcolfer <3 L’unica che
è riuscita a
reggere il mio sguardo spiritato ieri sera
senza correre a gambe levate <3
E
senza ulteriori indugi (o meglio
sproloqui) vi lascio alla lettura del secondo capitolo di Kiss <3
Deposito
Quando
le ragazze ridacchianti se ne furono andate rapidamente, Blaine si
voltò verso
Kurt e non riuscì a non fissarlo per un momento. Sembrava che
il ragazzo fosse
appena uscito da un film anni Trenta. Su chiunque altro, Blaine avrebbe
pensato
che apparisse stupido. Su Kurt- beh, Blaine non riusciva a capire come non
potesse
essere sexy, soprattutto con quella voce…Forse
c’era semplicemente
qualcosa che non andava con lui quel giorno.
E
a
proposito di Kurt- “Stai bene?”
Kurt
si
fermò."Sì, perché?”
"Facevi
tutte quelle facce strane durante la canzone.”
Kurt
sembrava offeso. "Erano le mie espressioni sexy”
E
Blaine non riuscì a non inarcare un sopracciglio
perché sul serio?"Kurt, sembrava
che avessi una specie di colica.” Nel momento in cui la frase
uscì dalla sua
bocca, Blaine si fece piccolo piccolo, perché in quel momento
sembrava che Kurt
fosse pronto ad esplodere.
“Grandioso! Come
possiamo salire sul palco alle Regionali apparendo sexy ai giudici se
io ho l’
esperienza e la sensualità di un cucciolo di
pinguino?”
E
in quel momento Blaine non era davvero
sicuro di cosa pensare."Troveremo una soluzione,”
riuscì a dire
“Tipo
cosa?” Kurt alzò un sopracciglio."Non ho
sex appeal. Non attraggo le persone e
questa è la ragione per cui sono ancora solo. Posso
conviverci, Blaine, ma non
voglio salire su quel palco e mostrare al mondo intero che è
così che stanno le
cose”
Blaine
spalancò e richiuse la bocca alcune
volte."Kurt … aspetta. Dici sul serio?”
“È
probabile che tu sia felice di esibirti incurante dei tuoi sentimenti
ma io non
lo sono-"
“No, non
fare così. Pensi seriamente di non attrarre le persone? E
questo ti sta bene?”
“Beh, cos’altro
posso fare, Blaine?” sbuffò Kurt."Dovrei
stare qui e deprimermi ogni giorno
perché potrei benissimo rimanere solo per sempre? Ci ho
provato, diventa seccante
in fretta. Solo perché tu puoi ottenere chiunque tu voglia,
non significa che
siamo tutti così fortunati.” E con orrore di
Blaine, Kurt stava trattenendo le
lacrime."Dovrei andare.”
Blaine
allungò un braccio e afferrò la mano di Kurt non
appena si girò per
andarsene."Kurt. Aspetta, per favore.”
Trascinò
Kurt verso il palco e si sedette accanto a lui.
“Kurt, mi
dispiace di aver toccato un tasto dolente, ma hai frainteso tutto. Non
esiste
possibilità al mondo che tu rimanga solo per il resto della
tua vita e non
esiste modo che io possa ottenere chiunque io voglia. Infatti, non ho
ancora
ottenuto nessuno che abbia voluto. Lo sai. Ma non stiamo parlando di
me, stiamo
parlando di te e del fatto che pensi di non essere attraente.”
Blaine
osservò Kurt mentre pareva ranicchiarsi su sé
stesso. Si morse il labbro per un
momento prima di pensare oh,al diavolo e afferrare
la sua mano,
accarezzandone il dorso delicatamente.
“Kurt, io- io
non riesco neanche a trovare le parole per dirti
quanto tu ti stia
sbagliando. Sei una persona talmente incredibile e non
c’è niente di te che non
sia attraente”. Kurt mormorò qualcosa sottovoce che
aveva tutta l’aria di
essere “facce da cucciolo di pinguino,” e Blaine
sospirò."Anche mentre stavi
facendo quelle facce, c’era qualcosa che era ancora
così attraente di te, perché
si trattava di te, Kurt. Hai il senso dello stile
più impeccabile che
abbia mai visto e ogni volta che ti vedo rasenti dannatamente la
perfezione. Ma
anche quando passo a prenderti la mattina e sei mezzo vestito e i tuoi
capelli
sono un disastro, sei ancora meraviglioso."
E
in quel momento Kurt lo stava guardando come se non lo avesse mai visto
prima e
Blaine non era in grado di dire se fosse un buono o un cattivo segno, ma
continuò comunque perché si teneva quelle cose
dentro da così tanto tempo
e doveva dirglielo subito.
“E
non farmi iniziare a parlare dei tuoi capelli. Sono a dir poco - wow. Ma
soprattutto, ci sei semplicemente tu, Kurt. La tua
personalità, il tuo senso
dell’umorismo, il modo in cui hai una risposta per ogni
cosa, il modo in cui
nessuno ti vede scomposto a meno che tu non lo voglia, il modo in cui
hai dovuto
sopportare idioti come me per tutto questo tempo e il modo in cui semplicemente
non ti accorgi di quanto attraente tu sia.Perché, Kurt, non
parlo col cuore
in mano esponendomi così con chiunque e ho bisogno che tu
capisca quanto sei
meraviglioso.”
"Quindi, Blaine, con
uno sconnesso sproloquio di meravigliose parole, mi hai appena
detto
essenzialmente che ti piaccio?"
E
Blaine deglutì a vuoto perchè quello era
esattamente cosa aveva appena
fatto. Ma era troppo tardi per rimangiarsi tutto ormai, quindi
sollevò
semplicemente la testa e annuì.
Kurt
sorrise. E Blaine iniziò a picchiarsi mentalmente per non
averlo fatto prima se
significava che Kurt avrebbe sorriso in quel
modo. Era così preso
dal suo dibattito interiore che quasi non
colse la
confessione di Kurt.
"-
e pensavo che non avrei mai avuto una possibilità con te
dopo tutta la
faccenda di Jeremiah, ma Wes aveva detto che sarebbe stata solo una
questione di
tempo prima che tu capissi come stanno le cose e-"
"Aspetta, aspetta!"
Blaine alzò una mano sconcertato."Lo
sapevi?"
"Ci
speravo. Wes e David dicevano di saperlo per certo, ma David pensava che
sarebbe stato necessario che qualcuno a cui tengo stesse per
morire prima
che tu confessassi tutto. Anche Wes credeva che
probabilmente mi
avresti confortato, ma sperava che non sarebbe stato così
drastico. Quindi ... oh, David deve dei soldi a Wes ora"
"Hanno
scommesso su di me?"
Kurt
lanciò uno sguardo al viso di Blaine e decise che cambiare
argomento sarebbe
stata una buona idea."Ma ehi, ora tutto è venuto a
galla. E stiamo
insieme adesso ... vero?"
Vedendo
l'espressione esitante di Kurt, Blaine si affrettò a
rassicurarlo sul fatto
che stavano davvero insieme, prima di ricordarsi come
quell'intera
conversazione fosse cominciata.
"Per
quanto riguarda le cose sexy,"Blaine agitò le
sopracciglia e Kurt lo
colpì."Ahi! Ad ogni modo, ciò che stavo dicendo
prima di essere
interrotto così bruscamente,"Kurt gli
fece la
linguaccia."È che tutto quello di cui hai bisogno è un
pò
di ... pratica."
E
in quel momento a Blaine si seccò
la bocca perchè Kurt lo stava davvero guardando
come se gli volesse saltare
addosso e-?
Oh. Kurt
lo stava baciando. Okay.
Woah. Dov'è
che Kurt aveva impararto a baciare in
quel modo?
Kurt
si staccò e guardò Blaine come per dirgli sono
abbastanza sexy adesso?
"Chi ti ha dato il permesso di smettere di farlo?"
quasi
ringhiò Blaine, lanciandosi su Kurt che, ridendo, si
lasciò spingere più indietro,
così che si ritrovarono mezzi stesi sul palco.
Il
secondo bacio fu persino più
travolgente del primo, probabilmente perchè Blaine
riuscì a ricambiarlo quella
volta. Kurt gli stava mordendo il labbro inferiore e poi
la lingua di
lui era nella bocca di Kurt e lui stava letteralmente gemendo
e quel suono
era il miglior suono che Blaine avesse mai
sentito provenire da
lui. A nessuno dei due importava il fatto che fossero su un duro palco
di legno
mentre avrebbero potuto essere su un divano o un letto, erano
semplicemente persi l'uno nell'altro.
Stavolta
fu Blaine a interrompere il bacio e a
sdraiarsi accanto a Kurt, che aveva lo sguardo
annebbiato. Iniziò a far scorrere
le dita tra i suoi capelli e Kurt mugolò
e si girò verso di lui -
"Okay, ufficialmente
la cosa più sexy che abbia mai visto"
Blaine
emise una specie di guaito
stridulo (anche se, se glielo avessero chiesto in seguito, avrebbe negato
strenuamente) e saltò su giusto per trovare una delle ragazze
di Crawford
fissarli in modo contemplativo.
"Ho
dimenticato la borsa." disse, indicando inutilmente la borsa che teneva
in
mano."E il vostro autobus partirà tra circa un minuto, quindi
se non volete
che gli altri ragazzi entrino e vi trovino così, fareste
meglio ad uscire
adesso."
Kurt
e Blaine si alzarono goffamente in piedi, borbottando dei
ringraziamenti
mentre raccoglievano le loro cose e si affrettavano in direzione della
porta, la
ragazza sorridente che camminava dietro di loro.
È
probabile
che lei avesse esultato un pò quando la mano di Kurt
trovò quella di Blaine, ma
a chi importava? Il sex appeal recentemente scoperto di Kurt
avrebbe
potuto far loro vincere le Regionali e gli aveva certamente
fatto vincere
un fidanzato.
Perché
in fondo siamo
un po' tutte delle ragazze di Crawford, no? Anzi, io
probabilmente invece di
interromperli mi sarei tuffata a bomba fra di loro e avrei approfittato
della
situazione (*undapper thoughts mood on). Spero che il capitolo vi sia
piaciuto e che vorrete recensire, mi farebbe un infinito piacere.
Alla prossima <3
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Capitolo 3 *** Camera da letto ***
Rieccomi, pronta
per il terzo
capitolo di Kiss J
Speravo
solo di rallegrarvi la giornata nell’ultimo gleedì
di quest’anno, che segnerà la
fine di un’era L
Un’era
MERAVIGLIOSA <3 Premetto che io vedrò la puntata
stasera e vi prego, niente
spoiler se per caso aveste la buon’anima di recensire il
capitolo J
Senza ulteriori indugi, vi lascio alla lettura e ringrazio di nuovo
l’autrice
di questa magnifica storia, la mia futura beta e, ovviamente, la mia
chrogliettina
<3 Bacii
Camera
da
letto
"È
inutile, Blaine." Kurt si alzò da dove lui e Blaine erano seduti di
fronte
allo specchio e camminò avanti e indietro per la stanza."Non
riesco a
essere sexy perché ... perché non ne so un bel
niente di sesso."
Blaine
non
era sicuro di aver sentito bene all’inizio. Di certo il
McKinley aveva fatto
educazione sessuale almeno una volta? Ma- oh, ovviamente non per gli
adolescenti
gay. Il cuore di Blaine si riempì di
comprensione per il ragazzo
color rosso acceso di fronte a lui e cercò freneticamente
qualcosa da dire ma
riuscì solo a constatare l'ovvio: "Kurt, stai arrossendo."
Kurt
strizzò
gli occhi e partì
per la
tangente: "Ho provato a guardare quei filmacci ma li trovo solo
deprimenti
e non posso non pensare che sono stati bambini e che hanno delle
madri. Oddio, cosa diranno le loro madri e perchè farsi un
tatuaggio lì?"
Premette le labbra insieme come se stesse cercando di non piangere e oh
cavolo, stava piangendo-
"Beh, forse
dovremmo sederci e parlarne. Ti dirò quello che so."
Dalla
faccia
di Kurt sembrava che Blaine si fosse appena offerto di dimostrargli
ogni atto
sessuale possibile sul suo letto."Non mi interessano i dettagli
sconci." Prese un respiro tremolante e poi scosse la testa. "Io sono
romantico. Per questo mi piacciono i musical di
Broadway, perché lo
sfiorarsi delle dita lì è il massimo del
sexy." Arrosiva ancora ogni volta che pronunciava la parola 'sexy' e
Blaine lo trovava assolutamente adorabile in quel momento
e- aspetta. Ho
appena pensato che il mio migliore amico è adorabile?
"Kurt,"
disse piano, trascinandosi verso dove Kurt era crollato su una
sedia, depresso. Allungò delicatamente una mano per toccare la
sua. "Dovrai
informarti prima o poi"
"Non
oggi." Kurt lo guardò e in quel momento stava
davvero tentando di
ricacciare indietro le lacrime. "Oggi ho imparato abbastanza, grazie. È
meglio se te ne vai."
E
allora a
Blaine restava una decisione da prendere: fare cosa era facile
per Kurt o
cosa era giusto? Osservò il ragazzo seduto di fronte a lui
che sembrava piccolo
e sconfitto e realizzò alcune cose
proprio lì, in quel momento .
Alcune avrebbero avuto bisogno di essere analizzate in seguito, ma
capì di fatto
di essere piuttosto innamorato di quel ragazzo (e per qualche ragione
ciò non lo
stupì tanto quanto avrebbe creduto) e di avere bisogno di
aiutarlo.
"Kurt,"
disse Blaine dolcemente, sollevando una mano non appena il ragazzo
tentò di
interromperlo. "Ti prego, lasciami parlare. Se vorrai ancora che io me ne
vada quando avrò finito, lo farò. Ma prima
c'è qualcosa che ho bisogno di
dirti."
Attese
finchè Kurt alla fine annuì, portandosì
le ginocchia fin sotto il mento e
apparendo così vulnerabile che Blaine avrebbe solo voluto
stringerlo fra le sue
braccia e non lasciarlo mai andare. Invece, inspirò
profondamente e per la prima
volta in vita sua, iniziò a condividere le sue dolorose
esperienze con qualcuno.
"Sai
che non ho mai avuto un ragazzo. E l'unica cosa a cui sono arrivato che
più si
avvicina a quel genere di cose è baciare altre
persone giocando al gioco
della bottiglia." Blaine fece una smorfia, ricordando l'episodio di
Rachel
Berry e riuscì a strappare a Kurt un piccolo
sorriso.Incoraggiato, il ragazzo proseguì.
"Non
avevo
mai capito niente che avesse a che fare con le relazioni. Fino a qualche
mese
prima che tu arrivassi alla Dalton, ne avresti saputo
più tu di me perchè
almeno tu conoscevi il romanticismo. Io non ne sapevo
assolutamente
nulla. E poi la Dalton organizzò una giornata di Educazione
Sessuale e, dato che
è una scuola maschile, non parlarono solo di quello che
consideravano sesso normale. Parlarono
del sesso gay."
E
in quel
momento Kurt sembrava pietrificato e Blaine non riuscì a
trattenere una risata
prima di spiegarsi precipitosamente.
"Non
ridevo di te, lo giuro. È solo che- sembravi esattamente me la prima
volta che lo
menzionarono. Wes pensava sul serio che stessi per
svenire." Ridacchiò
di nuovo. "Ma rimasi ad ascoltare e alla fine ..." disse lasciando in
sospeso la frase "Beh, non mi spaventò così tanto."
"Anche
tu eri spaventato?" si lasciò sfuggire Kurt, coprendosi poi
la bocca con la
mano.
Blaine
si
protese verso di lui e gli spostò delicatamente la
mano."Lo sai che
puoi dirmi qualsiasi cosa tu voglia, ok? Sì, ero spaventato. Non
sapevo niente di
ciò che avrei dovuto fare. Cioè, conoscevo
all'incirca le meccaniche, ma com'è che
avrebbe dovuto essere piacevole? Chi faceva cosa? Tutti quei generi di
pensieri
mi scorrevano in testa come immagno a volte capiti anche a te. E non
volevo
conoscere le risposte perchè se non fosserò state
ciò che avrei voluto
sentire ... beh, non avrei esattamente potuto cambiare
ciò che ero."
E
Kurt
si era seduto a schiena dritta e stava annuendo nello stesso modo in
cui Blaine
aveva annuito quando tutto questo gli era stato spiegato per la prima
volta.Finalmente, qualcuno
lo capisce.
"Ma
ancora non ero arrivato a capire tutto. Ne sapevo un po' di
più,
ma non cosa aspettarmi. David si vanta delle sue
‘conquiste’,” Blaine arricciò
il naso e rabbrividì,"ma non avevo mai sentito
nessuna persona gay parlare
delle sue esperienze. Quindi, ho fatto alcune ricerche su internet e
poi- beh, sono
andato da Kevin.”
Kurt
inarcò un sopracciglio con uno strano sguardo negli occhi e per
caso quella era gelosia?
"Chi è
Kevin?”
“Un
ragazzo
che si è diplomato l’anno scorso. Mi ha fatto fare
un giro per la Dalton quando
ero nuovo e confuso. Vive col suo ragazzo Nick. Sono andato da lui
e,” e in quel
momento era il turno di Blaine di
arrossire,"Glihochiestocomera."
“Scusami?”
chiese Kurt.
“Gli
ho
chiesto com’era.” Blaine si stava fissando le
dita, il viso di un rosso
fiammante. Sentì l'altro ragazzp ridacchiare e poi una serie di dita
erano sotto il suo
mento sollevandogli la testa fino ad incontrare gli occhi di Kurt.
“Blaine, se
potessi, avrei fatto la stessa cosa. Beh- se conoscessi qualcuno e fossi
abbastanza coraggioso e non diventassi rosso acceso ogni volta che dico
la
parola sesso.” E naturalmente, Kurt arrossì alla
fine della frase. Anche se quello
avrebbe potuto avere a che fare con la frase seguente che si stava
preparando
ad uscire dalla sua bocca:”Quindi, cosa ti ha detto
lui?”.
E
in quel
momento erano entrambi rosso acceso e Blaine era dolorosamente
consapevole del
crampo al ginocchio che aveva per essersi inginocchiato davanti a Kurt
per così
tanto tempo. Alzandosi in piedi,si mosse in direzione del letto di Kurt
con
quest'ultimo che lo seguiva. Ci mise più tempo possibile per mettersi
comodo e sospirò
quando realizzò ancora una volta che Kurt stava evitando di
guardarlo neglio
occhi.
“Ha
detto
che è fantastico. Certo, un po’ strano
all’inizio e decidere chi è che sarà
a … uh, decidere cosa fare può essere
disorientante, ma una volta che ti inserisci
nel meccanismo complessivo, apparentemente è magnifico. In
realtà non mi hanno
detto niente di più di questo perché non appena
abbiamo iniziato a parlare di
sesso, Nick ha iniziato a lanciare a Kevin certi sguardi
e ho pensato che forse fosse ora che scappassi prima di
assistere a qualcosa in prima persona.” Sorrise, poi
tornò di nuovo serio."Anche
se abbiamo parlato di qualcosa di più che semplicemente
quello. Abbiamo parlato
anche di sentimenti e Nick ha detto che non significa niente se non ami
una
persona. Ha detto anche,” e Blaine fece una pausa per
assicurarsi che Kurt
stesse ascoltando,"che il sesso e tutto ciò che
conduce ad esso è incredibilemente
romantico.”
Blaine
era
piuttosto sicuro che Kurt avesse smesso di respirare. Alla
fine, riuscì a
ritrovare la voce per squittire un “Davvero?”
“Mmh-mh.”
Blaine sorrise."Hanno detto che quando sei con qualcuno che
ami, le parole a
volte non bastano. Ma le azioni,” si fermò per un
istante per raccogliere
internamente tutto il suo coraggio,"possono dire esattamente
ciò che le nostre
parole non riescono a dire.” E fece scivolare
delicatamente la sua mano
in quella di Kurt.
Il ragazzo
scorse la scintilla di speranza che si accese negli occhi dell'altro quando la sua
mano si chiuse con esitazione attorno a quella di Blaine.
“E
vale
anche per tutte le cose della vita, in realtà. Un sacco di
cose non possono
essere espresse a parole. Per esempio, se io volessi dire
‘Credo che tu sia un
amico eccezionale’, probabilmente farei
questo”. Blaine sollevò la sua mano
libera e la posò sulla spalla di Kurt. IL ragazzo sorrise ma in lui
guizzò un lampo di
delusione e no, quello non è quel che intendevo dire!
"Se
volessi dire ‘Mi dispiace di essere stato così
stupido ultimamente,’
beh, probabilmente farei questo.” La sua mano si
spostò verso il basso
fino al braccio di Kurt in corrispondenza del bicipite e lo strinse
delicatamente. Sentì il ragazzo inspirare rapidamente.
“E
se
volessi dire ‘Sono stato un idiota totalemente inconsapevole
e avremmo dovuto
avere questa conversazione tanto tempo fa,’ forse farei
questo”. Blaine inspirò
profondamente e spostò la sua mano fino ad accarezzare
dolcemente il viso di
Kurt. In quel momento sapeva che l'altro non stava respirando ma neanche
lui lo
stava facendo e avrebbe fatto meglio a fare qualcosa prima che entrambi
avessero un collasso, o per mancanza di ossigeno o per terrore.
“Ora
vorrei
che mi mostrassi tu qualcosa. Se volessi dire,’Mi dispiace di
averci messo così
tanto, ma finalmente ho realizzato di essere innamorato di te e spero
anche tu
provi lo stesso,’ cosa farei?” Blaine sapeva che
quello era un grosso rischio,
ma non poteva prendere quella cosa a
Kurt,doveva partire da Kurt.E in
quel
momento stava inziando a farsi prendere dal panico e forse aveva
interpretato
male i segnali dopotutto e il ragazzo lo avrebbe respinto e gli avrebbe detto
che
erano solo amici-
Ma
la mano
di Kurt si stava muovendo con esitazione fino ad accarezzare il suo viso
e c’era uno velo luccicante di lacrime trattenute nei suoi
occhi quando
sussurrò,"Probabilmente farei qualcosa del
genere.”
E
Kurt si
sporse verso di lui e premette le labbra contro le sue.
Il
cervello
di Blaine fece appena in tempo a gridare “finalmente!”
prima che tutto si fermasse e lui si perdesse nella sensazione delle
labbra di
Kurt sulle sue e le mani di Kurt fra i suoi capelli e Kurt-
Kurt
si
allontanò delicatamente e, non appena gli occhi di Blaine si
aprirono, potè
vedere subito il dubbio interno invadere il viso di Kurt e aveva
bisogno di
fermarlo, quindi lo attirò di nuovo verso di sé
per un altro di quei fantastici
baci.
Poco
dopo, Kurt e Blaine erano stesi sul letto semplicemente a guardarsi
negli occhi.
“Quindi,”
propose Blaine con esitazione,"Immagino che questo faccia di
noi una coppia?”
Kurt
sorrise
con quel suo solito adorabile sorriso e fece scorrere le dita tra i
capelli di
Blaine. E anche se era così carino, c’era qualcosa
nei suoi occhi di così
selvaggio e ribelle e-
“Kurt, tu
sei sexy.”
Kurt
sorrise."Ci avevo sperato,” disse."Voglio
dire, Mercedes mi diceva sempre così
quando eravamo nei Cheerios. Ero vicinissimo a dover anche tirar fuori
quei
video.”
E
prima che
Blaine potesse chiedere quali video?,
perché gli sarebbe davvero davvero
piaciuto
vederli, Kurt lo stava di nuovo baciando e Blaine non poteva
discutere
con una cosa del genere.
Angolino di quel povero diavolo
della traduttrice:
Si,Blaine,anche
noi
vorremmo vedere quei video T.T 4
minutes
non ci basta più, vogliamo un cofanetto con gli interi
filmati dei suoi
allenamenti coi Cheerios :Q__
Un applauso
anche a
Blaine che alla fine è arrivato alla realizzazione a cui noi
eravamo arrivate
da un pezzo: KURT E’ SEXY. PUNTO.
Sperando di
non aver
perduto quel briciolo di dignità che mi rimaneva, vi saluto e
appuntamento alla
prossima :D
Piccolo
spoiler: cosa
non dareste per vedere il secondo Kliss, prima che quella maledetta
pianola
rossa interrompesse tutto?
E se il
secondo bacio non fosse così dolce e innocente come il
primo? :D
|
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Capitolo 4 *** Bollente ***
Riecchemee
:D Ahahah :) In uno dei giorni più importanti dell'anno (il
compleanno del mio amato Chris <3), ecco a voi il quarto capitolo
di Kiss. Piccolo avvertimento per i deboli di cuore: preparatevi del
ghiaccio, un ventilatoretto, costruitevi direttamente un igloo, non
so ... sta di fatto che mentre lo scrivevo avevo delle vampate che
neanche menopausa xD. Stavolta dedico l'intero capitolo a Chris, il mio
angelo, come regalo di compleanno. Quel ragazzo(quell'uomo, ormai)
è la mia fonte di ispirazione costante, il mio eroe <3
Quindi buon ventiduesimo compleanno, signor Colfer <3 Altri due
anni e ci potremo sposare <3 *non linciatemi, altre aspiranti
mogli Colfer (o come dico io, chrogli)*
Siccome
mi sto dilungando, finirò i miei monologhi a fine pagina
altrimenti mi abbandonate qui T.T Buona lettura :D
Bollente
"Che
fai?"
Kurt
alzò la testa
quando Blaine entrò nella stanza,indicando con un gesto le
paillettes sul
tavolo di fronte a Kurt.
"Sto
decorando la
bara di Pavarotti." rispose Kurt, osservando più
attentamente Blaine. Perché
sembrava così…nervoso?
"Beh,sbrigati."
E prima che Kurt potesse dirgli quanto indelicato suonasse, Blaine
proseguì.
"Ho trovato una canzone perfetta per il nostro duetto e dovremmo
provare.”
"Spara"
disse
Kurt, sollevando un sopracciglio e implorando fra sé e
sè ti prego niente
Pink,ti prego niente -
"Candles,
di Hey
Monday."
Kurt
sbattè le palpebre.
"Sono colpito.Di solito sei così Top 40."
"Beh,"
disse
Blaine, sedendosi accanto a Kurt e evitando il contatto visivo. "Volevo
qualcosa di un po’
più…emotivo”
Il
cervello di Kurt si
bloccò per un secondo mentre tentava di ignorare
l’adorabile esitazione nella
voce di Blaine. Poi – aspetta,emotivo?Con me?
Kurt
guardò Blaine con
il suo miglior sguardo da ‘vuota il sacco’ nel
momento in cui pose la domanda
che avrebbe potuto determinare la natura del loro rapporto per sempre.
"Perché
hai scelto proprio me per questo duetto?"
E
Kurt non aveva mai
visto Blaine così nervoso prima e improvvisamente una
piccola parte del suo
cervello che di solito riusciva a zittire se ne uscì con un:’Ti sta dicendo che ti
ama,idiota.’
Mentre
Kurt era
impegnato a intimare al suo cervello di tacere,Blaine aveva iniziato a
parlare."Kurt,arriva
un momento." Esitò ancora e in quel momento Kurt avrebbe
solo voluto
gridare vai avanti! "In cui
diciamo a noi stessi,’Oh,eccolo là!Cerco uno
così da una vita’."
E
in quel momento Kurt
non riusciva neanche a respirare e osava
sperare? No,non ancora,non per finire di nuovo in pezzi -ma quella era la mano di Blaine?Sulla mano
di Kurt?
Il
cervello di Kurt si
bloccò di nuovo e per poco non mancò il resto
della confessione di Blaine.
"Vederti
cantare
'Blackbird' l’altro giorno, mi ha davvero aperto gli occhi.
Su di te."
Fa
qualcosa!
Urlò Kurt internamente ma era come congelato,intento a
fissare quel ragazzo
bellissimo di fronte a lui che finalmente stava aprendo il suo cuore in
un modo
che Kurt aveva solo sognato facesse.
"Tu-tu
mi
emozioni,Kurt."
E
allora Kurt potè
sentire la sua faccia aprirsi in un sorriso ed era
davvero possibile essere così felici e avere un momento
così bello?
"E questo duetto sarebbe
solo una scusa
per - per passare più tempo con te."
In
quel momento Kurt
sapeva di sognare,specialmente quando Blaine si
avvicinò,alzandosi leggermente
dalla sedia per afferrare il viso di Kurt e baciarlo
Paradiso.
Kurt
non riusciva
neanche a ricordare quando avesse iniziato a ricambiare quello
stupendo,stupendo bacio.Non riusciva a ricordarsi di aver sollevato la
mano per
afferrare a sua volta il viso di Blaine.Ma
all’improvviso,tutto troppo
presto,Blaine si staccò con l’espressione
più fanstastica di sempre in faccia e
Kurt sapeva che doveva essere la stessa riflessa sulla sua.Lo abbiamo appena fatto sul serio?
Wow.
Blaine
arrossì-Blaine!Che arrossiva!-e
ridacchiò,poi
sembrò ricordarsi e balbettò, "Dovremmo
provare.”
E
Kurt non sapeva
nemmeno da dove gli uscisse perché non era mai stato il tipo
da frasi
sdolcinate ma tutto ciò che sapeva era che le labbra di
Blaine erano
fantastiche e voleva di più.
"Credevo
lo stessimo facendo."
Si
fissarono a vicenda
per un altro secondo,poi all’improvviso si lanciarono
l’uno contro l’altro di
nuovo,entrambi sporgendosi verso quel bacio con un completo senso di
bisogno
come per dire dove cavolo sei stato per
tutta la mia vita?
Il
primo bacio è sempre
quello che resta nei ricordi delle persone per sempre,ma Kurt era
piuttosto
sicuro che anche il
secondo non fosse
niente male,forse persino meglio.Certo,non c’era paragone.Il
primo era meravigliosamente
dolce ed esitante,due persone che alla fine si trovavano
l’uno nell’altro.Il
secondo-beh,Kurt non aveva mai desiderato qualcuno per così
tanto quando quel
qualcuno si trovava proprio lì con lui.Quello era un bacio.
Blaine
gemette contro le
sue labbra e intrecciò le dita nei capelli di Kurt e Kurt
riusciva a malapena a
respirare perché era lui ad aver provocato
quel suono.A sua volta,avvolse le braccia attorno al collo di
Blaine e
anche se era totalmente paralizzato e non
aveva idea di cosa stesse facendo,si lasciò
semplicemente andare.
Le
loro labbra si
muovevano le une contro le altre come per scoprire ogni singola cosa
della
bocca dell’altro.Kurt si allontanò per un secondo
e Blaine
piagnucolò davvero alla
perdita
di contatto prima che Kurt spingesse Blaine all’indietro e
gli si sedesse sopra
a cavalcioni,attaccando di
nuovo le sue labbra
avidamente.E improvvisamente Blaine iniziò a mordicchiare il
suo labbro
inferiore e Kurt non riuscì a trattenere il gemito che gli
sfuggì dalle
labbra,inducendo Blaine a stringerlo più forte,spostando le
sue mani dai
capelli di Kurt fino ai suoi fianchi e avvicinandolo a sé.
Kurt
schiuse la bocca
con esitazione, deliziato quando Blaine fece lo stesso e in quel
momento potè assaporare
Blaine e in qualche modo era
esattamente come lo aveva immaginato.Blaine non poteva nemmeno essere descritto.E in quel momento la lignua di
Blaine era nella sua bocca e Kurt semplicemente si perse nelle
sensazioni che
causò.Dopo un po’,Kurt restituì il
favore e sentì Blaine sciogliersi
sotto di lui.Kurt non riuscì a
trattenere il sorriso che gli attraversò il volto
perché era lui a far sentire
Blaine così.Mordicchiò il labbro di
Blaine,poi spostò la sua bocca più in
giù,baciando la linea della mascella di
Blaine e spostandosi verso il suo collo.Sentì il respiro
affannoso di Blaine
quando attaccò la sua bocca al collo di Blaine,mordendolo
delicatamente mentre
lo baciava.
“Oddio-Kurt,dove
lo-dove
lo hai imparato?”
Kurt
non aveva
assolutamente alcuna esperienza nel baciare qualcuno,ancor meno in
ciò che
coinvolgeva le lingue,e Blaine aveva detto che neanche lui aveva mia
baciato
qualcuno(esclusa Rachel,ma Blaine riusciva a stento a ricordarselo essendo
stato sotto l’effetto dei fumi dell’alchool).Dunque o uno dei due stava mentendo,o
baciare era
semplicemente una di quelle cose che sai fare e basta.A Kurt non importava quale
fosse il caso,tutto ciò che sapeva era che quello era
qualcosa a cui avrebbe
potuto benissimo abituarsi.Baciò un’ultima volta
il collo di Blaine prima di
tornare sulla sua bocca,baciandolo di nuovo velocemente
finchè Blaine decise di
restituire i favore.E in quel momento l’unica cosa che Kurt
poteva fare era
gettare la testa all’indietro e non riusciva neanche a parlare perché era così bello.Dopo
un po’,non riuscì più a resistere e
mosse la testa fino a catturare la bocca di
Blaine di nuovo perché adesso quella era anche la sua bocca.
Alla
fine,i loro baci
divennero meno urgenti finchè Blaine con molta riluttanza si
staccò.Kurt
sospirò e appoggiò la testa sul petto di
Blaine,prima di realizzare esattamente
dove era seduto.
“Oh
cavolo,Blaine!Mi
dispiace,non avrei dovuto saltarti
addosso così,non so-“
“Kurt,giuro
che se ti
scusi per una cosa del genere,romperò con te su due
piedi.Era la cosa pià
fantastica che abbia mai sperimentato e ne
aspetto
pienamente di più in futuro.” E Blaine era così
adorabile con i capelli scompigliati e le guance arrossate,ma le sue
labbra
gonfie e la pelle segnata di rosso dicevano tutt’altro.Blaine
Anderson era sexy.E il modo in cui
stava guardando
Kurt lo fece sentire esattamente allo stesso modo.
“Quindi
stiamo insieme
adesso,vero? Perché ho sempre immaginato che mi avrebbero fatto una proposta,non assalito-“
Blaine
sorrise
compiaciuto e sollevò di nuovo una mano fino al viso di
Kurt,zittendolo con
successo.”Beh,in questo caso.Kurt Hummel,mi concederesti
l’onore di diventare
il mio ragazzo?”
Kurt alzò
semplicemente un sopracciglio e attirò
verso di sé il suo ragazzo(ragazzo!)
per un altro bacio.
Naturalmente,Blaine
decise che sarebbe stato divertente
staccarsi a quel punto e domandare innocentemente,”Quindi
staimo insieme
adesso,vero?Perchè ho sempre immaginato che mi avrebbero risposto quando lo avessi chiesto,non
assalito-“
Kurt
ringhiò sul serio a ciò che
disse e afferrò la cravatta di Blaine,attirando con uno
scatto il suo viso
verso quello di Kurt.
Non
lasciarono quella
stanza per molto tempo.
Angolo di ciò che rimane di non liquefatto della traduttrice:
Ebbene? Se alcune di voi sono ancora allo stato solido, i miei
complimenti ù.ù
Volevo semplicemente ringraziare tutti coloro che leggono la mia fanfic
o l'hanno messa fra seguite, ricordate o preferite. E anche chi la legge
semplicemente in silenzio. Spero sul serio che apprezziate il mio lavoro
perchè ci metto l'anima e mi faccio delle paturnie
assurde. Grazie di cuore anche alla mia beta Ari_92 che mi ha
passato il capitolo senza nemmeno una virgola spostata (ti adoro!) e alla
mia co-chrogliettina sofipaulcolfer, come al solito <3
Grazie anche a chi avrà volgia di
recensire, perché ogni vostra singola parola, anche negativa
che sia, mi riempie il cuore <3
Alla prossima!
giadacolfer
|
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Capitolo 5 *** Natale ***
Ehilà
:D Come ve la passate?
Io benissimo, visto e considerato che ho delle persone così
fantastiche a
seguirmi e una beta moooolto paziente ed incredibilmente brava nel
sopportare
gli scleri e i discorsi che faccio <3 Quindi un grazie enorme a
lei, a tutte/i
voi e in particolare a chi recensisce, perchè vi giuro che
non potreste rendermi
più felice :)
Ecco a voi, proprio nei giorni prima delle vacanze estive, il capitolo di
Natale! Ahahah, ma a chi non andrebbe un duetto Klaine anche quando
c'è un sole
che spacca le pietre?
Natale
Kurt
amava dormire. Perché dormire significava fare sogni
fantastici come quelli, in
cui Blaine lo seguiva per la stanza, cantando con lui Baby
It's Cold Outside.
E invece di balbettare e di sembrare un idiota, Kurt riusciva davvero a
restare
calmo e ricambiare i flirts di Blaine come non sarebbe mai riuscito
nella
realtà.
Poi
Kurt, sedendosi accanto a Blaine, sbatté l’alluce
contro il lato del divano, e
all’improvviso capì;questo non
è un sogno. Blaine lo stava davvero
seguendo per la stanza e Kurt fu vicinissimo a sclerare,
finché non si rese
conto che era il suo turno di cantare.
"Say, what's in this
drink?"
Anche
se per caso Blaine avesse notato la lieve esitazione nella voce di
Kurt, non ci
aveva prestato attenzione, recitando la sua battuta di rimando.
Fortunatamente
Kurt conosceva quella canzone a memoria (ed era possibile o meno che
avesse
sognato ad occhi aperti di cantare quel pezzo con lui un paio di
volte), quindi
riuscì a continuare automaticamente, tentando di capire se
Blaine si stesse
semplicemente calando nella parte o se stesse davvero flirtando con
lui, finchè-
"Your eyes are like starlight, wow."
E
fu quel wow che colpì Kurt e all’improvviso, in un
modo o nell’altro, senza
alcuna esperienza su cui basarsi, capì che Blaine era tanto
interessato a lui
quanto lui lo era a Blaine. E in quel momento si stavano appoggiando
allo
schienale del divano, Kurt stava cantando - "I ought to say
no, no, no
sir," – e Blaine si stava spostando più
vicino per intonare la sua
parte e Kurt sapeva di dover fare qualcosa subito. Quindi quando Blaine
si
avvicinò e appoggiò la testa contro la sua, Kurt
terminò il verso e voltò
rapidamente la testa per baciarlo sulla guancia.
Blaine
si irrigidì, mancando il verso seguente mentre la
musica echeggiava nella
stanza, fissando Kurt con un’espressione indecifrabile. Kurt
riusciva quasi a
vedere il suo cervello elaborare l’accaduto- Cosa
significa?Si sta solo
calando nella parte? Lui…potrebbe?
Kurt
gli fece l’occhiolino e si avvicinò con
nonchalance al pianoforte,cantando, "I
really can't stay - "
E
in quel momento Blaine sembrava aver realizzato la stessa cosa che Kurt
aveva
capito poco prima. Lo seguì fino allo sgabello del
pianoforte dove si era
seduto e si protese verso di lui,mentre cantavano insieme la parte-"..
it's cold outside!"
E
quando Blaine si sporse in avanti per suonare le note sul
pianoforte,girò la
testa e baciò a sua volta Kurt sulla guancia,un
pò più vicino all’angolo della bocca.
Entrambi
i
ragazzi sostennero l’occhiata di fuoco che passò
tra loro,poi le labbra di Kurt
si incurvarono in un sorriso mentre si alzava di nuovo in
piedi e
iniziava a condurre l’ormai reale inseguimento per la stanza.
"I've got to
get home -" Col cavolo,non vado da nessuna parte.
Rimarrò proprio qui.
Kurt
sentì il braccio di Blaine scivolargli attorno alla vita
quando si incrociarono
vicino al caminetto,e scherzosamente lo scrollò
via,assicurandosi di
mantenere il contatto visivo affinché Blaine capisse che si
trattava solo di
una farsa. Il bacio comunque-quello era decisamente vero.
E
Blaine provava decisamente lo stesso,a giudicare dal suo sguardo mentre
cantava, "I thrill when you touch my hand,"
permettendo alla
sua mano di sfiorare lievemente quella di Kurt.
L’espressione fervente
nei suoi occhi causò un brivido lungo la spina dorsale di
Kurt,perché quello
era Blaine,e stava cantando a lui. Kurt.Per
poco non mancò il
verso successivo,preso com’era dall’emozione e
dalla passione del momento,ma
riuscì a riprendersi in tempo.
Ora
si stavano sporgendo l’ uno verso l’altro da una
parte all’altra del divano ed
erano di nuovo così vicini che Kurt non riuscì a
resistere, baciando di nuovo
quel viso perfetto,proprio sull’estremità della
bocca di Blaine,facendolo
incespicare leggermente sul suo verso.
"I really can't stay -
" "Get over that hold out!"
E
poi Blaine indicò con un gesto il divano e Kurt
inclinò la testa;lo farò se
tu lo farai. Blaine acconsentì con un sorriso,e abbiamo
avuto sul serio
queste conversazioni con lo sguardo per tutto questo tempo e non
l’abbiamo mai
notato?
Kurt
si lasciò sprofondare sul divano vicino a
Blaine,accavallando le gambe mentre
cantavano il verso finale,ancora in perfetto tempo con la musica.
"Oh but it's cold
outside!"
La
musica si affievolì fino a cessare e gli unici rumori nella
stanza erano il
suono del fuoco scoppiettante e il respiro di due adolescenti nervosi
che si
stavano guardando negli occhi, scrutandosi a vicenda per accertarsi che
ciò che
avevano visto durante la canzone fosse ancora lì e non si
fossero sbagliati.
Che i loro sentimenti,che prima consideravano non corrisposti,fossero
davvero
riflessi nella persona seduta di fronte a loro.
Kurt
sollevò un sopracciglio e Blaine lo
imitò,ripetendo il cenno con la testa di
poco prima;lo farò se tu lo farai.
E
poi finalmente le loro labbra si incontrarono.
Kurt
aveva immaginato quel momento molte volte in passato ma quello non era
niente
di paragonabile a ciò che aveva sognato. Niente di
paragonabile al bacio con
Brittany,che sembrava avesse tentato di risucchiargli la faccia,o al
bacio con
Karofsky- Kurt ricacciò indietro quel
ricordo,perché quella non era una cosa a
cui pensare mentre stava ricevendo il migliore primo bacio della
storia. Quello
era-beh,chiamatelo cliché,ma- del tutto indescrivibile.
Assolutamente,completamente
indescrivibile.
Kurt
si staccò con riluttanza,aprendo gli occhi per poi
trovarsi di fronte un
Blaine visibilmente confuso che stava facendo la stessa cosa. I loro
sguardi si
incontrarono un’altra volta ,cercando di nuovo quella
conferma che era
facilmente decifrabile su entrambe le loro facce. Kurt
appoggiò la fronte
contro quella di Blaine,intrecciando le dita con le sue e lasciandosi
sfuggire
dalle labbra una lieve risatina. Ed era una prova di come si
conoscessero bene
il fatto che Blaine non chiedesse perché stesse ridendo,o se
aveva qualcosa fra
i denti. Sospirò,semplicemente soddisfatto,e
sollevò l’altra mano per
accarezzare il viso di Kurt.
Dopo
qualche istante,fu la volta di Blaine di allontanarsi con
riluttanza,facendo
scorrere la mano sul viso di Kurt in un modo che gli fece venire i
brividi,prima di lasciarlo andare e schiarirsi la gola.
“Beh,sei
di certo meglio tu di come sarà quella ragazza.”
Kurt
sorrise.”Spero vivamente di sì. E spero che non le
mostrerai la performance completa.”
Blaine
in risposta gli fece l’occhiolino.”Non
preoccuparti,piccolo,quella è riservata solo
a te.”
Kurt
sentì un altro brivido percorrergli la schiena e si sporse
in avanti,posando di
nuovo le labbra su quelle di Blaine,sentendo il sapore del suo ragazzo
sulle
labbra-Un momento.
"Blaine,"
disse piano Kurt ,allontanandosi quel tanto che bastava per
riuscire a
parlare,con le labbra ancora appoggiate alle sue.”Questo ci
rende una coppia?”
E
poté sentire Blaine ridere,il respiro
infrangersi lievemente contro le
sue labbra.”Beh,non bacio chiunque in quel modo,quindi spero
vivamente di sì.”
E con ciò,premette di nuovo le labbra contro quelle di
Kurt,ed entrambi i
ragazzi sorrisero nel bacio,perché avevano finalmente
trovato qualcuno che li
rendesse felice.
E
avrebbero potuto rimanere così per sempre,fino a quando non
sentirono il suono
di una porta che si apriva,poi un rantolo. Kurt si staccò e
alzò lo sguardo,
giusto in tempo per vedere il retro della testa del professor Schuester
che
stava rapidamente sparendo,mentre si lanciava letteralmente fuori dalla
stanza.
“Faresti
meglio a seguirlo,” disse Blaine,districandosi con riluttanza
dalla presa di
Kurt per lasciarlo andare.
Kurt
sospirò,sporgendosi per un altro rapido bacio prima di
alzarsi ed andare a
cercare il suo vecchio professore del Glee,lasciando Blaine a
fare una
silenziosa danza della vittoria per la stanza. Che avrebbe del tutto
negato se
a qualcuno fosse capitato di vederla. Perché Blaine Anderson
era sempre un tipo
composto.
Ed
era anche completamente ignaro del fatto che Kurt stesse facendo la
stessa cosa
nella hall d’ingresso e si stesse chiedendo come contattare
la ragazza che
avrebbe dovuto esibirsi con Blaine e convincerla a ritirarsi .Fatto che
avrebbe
del tutto negato se a qualcuno fosse capitato di saperne qualcosa.
Perché Kurt
Hummel era sempre un tipo scaltro.
Ma
entrambi i ragazzi avevano qualcosa in comune. Un sentimento in rapida
crescita
per il loro più-che-migliore-amico.E nessuno dei due ci
avrebbe rinunciato per
nulla al mondo.
Angolo
della
traduttrice:
Un
saluto
all'Iphone della mia chrogliettina sofipaulcolfer,a cui ormai
ho
consumato l'energia vitale <3
E
a lei per
non farmi pagare la sua bolletta della luce,che per ricaricarlo
sarà ormai alle
stelle xD
Alla
prossima per un pò di gioco della bottiglia!!
|
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Capitolo 6 *** Pavarotti ***
Ehilà
:D Eccomi di nuovo a
tartassarvi,mie care :) Un rapido
ringraziamento a tutte voi e ci risentiamo a fine capitolo :)
Enjoy
<3
Pavarotti
Kurt terminò la canzone e si asciugò
le lacrime dal viso in maniera drammatica
prima di andarsi a sedere accanto a Blaine. E in quel momento Blaine
doveva
provare ad ignorare il fatto che ci fosse un bellissimo ragazzo seduto
di
fianco a lui che era emotivamente distrutto e come aveva
fatto a non
accorgersi prima di quanto fosse bello? Ci volle tutta la
concentrazione di
Blaine per fare attenzione al resto della riunione dei Warblers, che
fortunatamente fu breve. Evidentemente, dopo l’esibizione
improvvisata di Kurt,
nessuno aveva abbastanza energia per discutere dei costumi e presto Wes
dichiarò l’incontro concluso.
Mentre gli altri Warblers uscivano in fila dalla sala, Kurt
si diresse verso il
registratore. Blaine si attardò rimanendo nella stanza
finché l’ultimo Warbler
non se ne fu andato, poi fece un passo verso Kurt, che si
voltò nella sua
direzione con un sorriso carico di dolore.
“Stai bene?”
E a quella domanda, la diga cedette di nuovo.
“Ti sembra che io stia bene, Blaine? No, non sto
bene, sto soffrendo. Ho perso
uno dei miei compagni più vicini oggi, qualcuno che capiva
me e la mia
passione. Qualcuno che cantava con me a qualunque ora del giorno e che
ascoltava le mie lamentele a prescindere- ”
A quel punto, Blaine tentò di intervenire
perché anche lui c’era per
Kurt-
“E ora se n’è andato! E ora
ho una morte sulla coscienza e non so cosa fare! E’
come se avessi ucciso il talento di Rachel Berry.”
“Kurt,va tutto- ”
“Non dirmi che va tutto bene, Blaine Anderson!
Pavarotti era uno dei pochi che notavano
il mio talento qua intorno, l’altro è quello che
mi mette sempre in ombra in
ogni dannata gara!”
Al diavolo, pensò Blaine.
Se Kurt vuole un po’ di approvazione e
comprensione, diamine ne otterrà un po’.
“E io- mmph!”
Blaine fece un passo avanti e unì la sua bocca a
quella di Kurt.
Il bacio fu breve e dolce, ma entrambi i ragazzi si separarono senza
fiato. In
più, Kurt aveva smesso di parlare e sembrava frastornato,
con una mano premuta
delicatamente sulla bocca. Ciò permise a Blaine di dire
qualche parola mentre
Kurt si riprendeva.
“Mi dispiace per la tua perdita, Kurt, davvero. Ma
non è la fine del mondo. Hai
il diritto si soffrire, sì, ma non pensare mai di aver perso
l’unico che ti
notava. Perché io ti ho sempre notato. E probabilmente ci ho
messo un sacco di
tempo, ma alla fine ho notato più della tua semplice
amicizia. Ho notato tutto
quello che voglio in un fidanzato e spero che tu provi lo
stesso.” Blaine si
sedette, tutto il suo spirito combattivo sparito. Se Kurt lo avesse
respinto adesso-
Ma Kurt si era seduto accanto a lui e gli aveva preso la
mano, con un dolce
sorriso che gli attraversava il viso. ”Certo che provo lo
stesso, idiota.” Ma
le parole erano dette senza alcun risentimento. ”Stavo solo
aspettando che ti
svegliassi e lo notassi. E se occorre che un uccellino muoia e che io
soffra
per catturare la tua attenzione, beh, così sia.”
A Blaine non sfuggì il piglio scherzoso del
sorriso di Kurt. "Intendi che-
?"
“Certo, sono un po’ scosso. Ma
è solo un uccellino, Blaine. Ho cose più
importanti a cui pensare.”
E prima che Blaine potesse protestare, Kurt premette di
nuovo le labbra contro
le sue e qualsiasi questione in sospeso avesse con il suo neo-fidanzato
svanì
in quel bacio.
Piccoli
scleri della
traduttrice:
Volevo
ringrazare per l’ennesima
volta tutti quelli che mi seguono o che hanno il buon cuore di
recensire :3 Vi
adoroo,Klainers <3
Un
grazie enorme alla mia beta Ari_92,che in questi
giorni ha pubblicato il primo capitolo della sua nuova stupenda ff.
Ecco
il link per chiunque fosse interessato: http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1083635
Un
baciooo a tutti e a presto!!
Prossimo
capitolo:just a little BICO!
|
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Capitolo 7 *** Gioco della bottiglia ***
Hoooola
:D Scusate l’attesa un po’ più lunga del
solito,ma ecchemeee <3. Vi lascio
subito al capitolo senza dilungarmi troppo,ma lo vorrei dedicare alla
mia
mitica prof di spagnolo che oggi io e la mia chrogliettina abbiamo
scoperto
essere una gleek e anche una fan del Rocky Horror,con una passione per
Sue
Sylvester e un amore smodato per la sua versione di Vogue. Mi amorrrrr
<3
Gioco
della bottiglia
"E’
ora del gioco della bottiglia!"
Kurt
gemette non appena una Rachel palesemente
ubriaca afferrò una bottiglia e quasi cadde a terra. Gli
altri ragazzi
esultarono e la seguirono, formando una sorta di cerchio asimmetrico.
Kurt
sospirò e si sedette di fianco a Rachel, rallegrandosi un
po’ quando Blaine collassò
vicino a lui, accasciandosi leggermente contro la sua spalla. Gli
rivolse un
sorriso sghembo, lievemente guastato dal fatto che fosse sbronzo, poi
indirizzò
la sua attenzione verso il gioco già in corso. Kurt, con
riluttanza, fece lo
stesso. Impiegò qualche istante per esaminare il resto del
cerchio di persone, cercando
di capire chi sarebbe stato davvero disposto a baciare fra i presenti.
Il
numero fu presto calcolato: solo uno. Naturalmente.
Naturalmente,
l’intera serata sarebbe
stata migliore se Blaine non si fosse subito diretto verso
l’alcohol
nell’istante in cui questo venne distribuito. Tornando
indietro con un
bicchiere colmo di qualcosa dall’odore molto forte, aveva
colto lo sguardo
interrogativo di Kurt e aveva scrollato le spalle con fare impacciato.
“I
ragazzi della Dalton non hanno molte opportunità per
divertirsi, quindi cerco
di sfruttare ogni occasione che mi si presenta." Kurt inarcò
un
sopracciglio, con una domanda sulla punta della lingua-questo
vuol dire che non riesci a reggere l’alcohol?
– ma Blaine era già stato
trascinato in una conversazione da Brittany,che voleva sapere se anche
lui
fosse un delfino. Kurt sospirò semplicemente e decise di
godersi la compagnia
di Blaine prima che si ubriacasse del tutto.
E
si ubriacò. A metà della festa, Kurt si
ritrovò seduto da solo, a osservare
quel ragazzo adorabile farsi strada tra la folla,barcollando
leggermente e
cantando Teenage Dream a pieni polmoni. Cosa che
fece sorridere Kurt. Anche
se Blaine sembrava totalmente diverso quando abbassava la guardia e si
divertiva, un sacco di cose non cambiavano affatto. Blaine
catturò il suo
sguardo e ammiccò allusivamente prima di essere trascinato
in pista da una
piroettante Quinn. Kurt sbatté le palpebre. Quello
non era previsto. Sorrise all’ormai distratto Blaine prima di
sospirare e
affondare la testa fra le mani. L’unica sera in cui lui e
Blaine evadevano
dalle restrizioni della Dalton e a Blaine importava più di
un barile d’alcohol
che di lui. Splendido.
E
ora erano costretti a giocare al gioco
da festa alcolica più cliché del mondo. Un boato
di acclamazione si sollevò
quando Brittany incollò le labbra a quelle di Sam. Kurt
evitò di lanciare
un’occhiata di solidarietà a una Santana
palesemente irritata, prima di
osservare furtivamente il ragazzo ubriaco di fianco a lui, solo per poi
sorprenderlo a fissarlo di rimando. Blaine, a dire la
verità,iniziava a
sembrare un po’ meno sbronzo,fortunatamente (Kurt non era
esaltato all’idea di
portarlo a casa sua e stava già cercando di trovare il modo
di portarlo da lui
in quello stato senza che suo padre se ne accorgesse - non avrebbe
potuto
portare a casa sua Blaine ridotto così), e gli rivolse un
altro sorriso
Blaine-esco. "Ti stai divertendo?" chiese, strascicando ancora un
po’
le parole.
“Non
quanto te, ” disse Kurt, alzando un
sopracciglio nel notare lo stato in cui era ridotto il suo amico, di
solito
perfettamente composto. Blaine ridacchiò un po’,
poi tornò serio.
"Scusa,
per tutto. Ora mi sento
meglio, ma avrò dei terribili postumi domani. Mi terresti
lontano
dall’alcohol,per favore?”
"Volentieri,
"rispose
scherzosamente Kurt, con il primo autentico sorriso della serata,
beandosi del
sorriso di rimando di Blaine.
“TOCCA
A ME!” Un urlo proveniente dalla
parte opposta per poco non rese Kurt sordo e il ragazzo
sussultò quando Rachel
si sporse in avanti per far girare la bottiglia. Stropicciandosi
l’orecchio per
cercare di riacquistare l’udito, si chiese chi sarebbe stata
la fortunata
vittima che avrebbe sperimentato la Berry-passione. Forse Finn, e poi
magari
avrebbero smesso di struggersi l’uno per l’altro e
Finn avrebbe smesso di fare
le ore piccole uccidendo mostri in quel suo videogioco-
"BLAINE!"
giunse il grido
squillante di Rachel; i ragazzi ridevano e al contempo sembravano
dispiaciuti
per il Warbler, le ragazze erano combattute tra la compassione per
Blaine e
quella per Kurt.
Kurt
si irrigidì,sapendo che la maggior
parte degli occhi nella stanza erano puntati su di lui.”Beh,
sarà…straordinario!”
cinguettò, continuando a fissare Blaine, che a sua volta
sembrava essersi
irrigidito. C’era un’espressione di panico nei suoi
occhi e Kurt venne un po’
consolato da questo -non vuole farlo
più
di quanto lo voglia Rachel -
"Blaine
Warbler, preparati a farti
sconvolgere!”
Okay,
magari voleva farlo molto meno di
Rachel. Kurt non riusciva a sopportare la vista di Blaine che si
piegava in
avanti verso una Rachel in attesa. Sentì una mano sulla
spalla ma si rifiutò di
aprire gli occhi, presumendo che Blaine avesse solo perso
l’equilibrio mentre
si accingeva a baciare una ragazza.
Non
sei qui, si
sforzò di ripetersi mentalmente Kurt, è
solo
un sogno-.
E
sì, doveva essere
un sogno, perché ora un paio di mani era sul suo viso e un
paio di labbra era
sulle sue.
All’inizio,
Kurt si convinse che Rachel si
fosse scordata quale ragazzo avrebbe dovuto baciare e
spalancò gli occhi, aspettandosi
di dover spingere via la ragazza ubriaca. Invece, vide una massa di
ricci che decisamente non era
Rachel.
Blaine. Blaine
ti sta baciando.
Prima
che Kurt
potesse cercare di capire cosa stesse succedendo, Blaine si
allontanò e si
voltò verso una delusa Rachel.
“Scusami,Rachel,ma,in
tutta coscienza,non potevo baciarti mentre provo dei sentimenti
così forti per
il mio amico-ma-si spera-non-più-solo-un-amico,qui presente.
Grazie per avermi
dato l’opportunità di condividere finalmente con
lui ciò che provo. Ora ce ne
andremo e magari pomiceremo nella sua auto prima che lui mi porti a
casa-ammesso che provi lo stesso, cosa che scopriremo fra poco.
Arrivederci a
tutti.”
Kurt
stava ancora tentando di elaborare il
discorso improvvisato di Blaine -lui
piaceva a Blaine?-prima che lui lo prendesse per mano e per
poco non lo
trascinasse fuori. Non appena Kurt e Blaine misero piede fuori dalla porta, sentirono
l’ultima frecciatina
di Santana ”Arrapante!Dateci dentro, ragazzi
bianchi!”
Uscire
nell’aria fresca della notte fu la
scossa di cui entrambi avevano bisogno; Blaine sembrò
perdere l’ultima traccia
di sbronza e Kurt finalmente assimilò tutto ciò
che era successo quella sera. Si
fermò ad alcuni passi dalla sua auto e si voltò
per guardare Blaine che lo
stava nervosamente osservando di rimando, come se il suo cuore
trapelasse dal
suo sguardo.
“Quindi quello
là dentro era il tuo modo di dirmi che ti piaccio?Ti sei
ubriacato,poi hai baciato
la persona sbagliata al gioco della bottiglia e hai annunciato a tutti
che ti
piaceva quella persona prima di dirlo alla persona stessa?”
Blaine
sembrò avvilirsi.”Mi dispiace così
tanto,Kurt,ho provato a trovare un modo per dirtelo ma non era mai il
momento
giusto e-
"Blaine,
questo è l’esatto contrario
di ciò che mi sarei aspettato da parte tua.” Kurt
fece una pausa,vedendo Blaine
abbassare la testa.”Ed è questo che lo rende
così fantastico.”
Kurt
adorava vedere la confusione
attraversare il viso di Blaine.”Quindi…non sei
arrabbiato?”
In
risposta,Kurt attirò Blaine verso di sé
e lo baciò di nuovo. Questa volta durò di
più di quella del gioco della bottiglia
e quando Blaine iniziò ad approfondire il bacio,Kurt si allontanò
arricciando il naso.
“Per
quanto sia stupendo,hai bisogno di colluttorio
prima di proseguire. Odio il sapore di alcohol, troppi ricordi
imbarazzanti. E
poi ci troveremo un posto più romantico
dell’esterno della casa di Rachel
Berry,perché voglio continuare.”
Kurt si rese conto delle ultime parole che uscirono dalla sua bocca un
attimo
dopo e scosse la testa. Qualcuno ha per
caso corretto il mio drink o qualcosa del genere?
Blaine
aprì la portiera del passeggero dell’auto di
Kurt,in cui aveva messo la sua borsa,e tirò fuori una
bottiglia di colluttorio.
Svitandone il tappo, notò lo sguardo di Kurt e sorrise.
“Immaginavo che ne
avrei avuto bisogno se avessi voluto tornare a casa senza che mi
facessero
delle domande.” Kurt camminò fino
all’altro lato dell’auto, mentre Blaine usava
il colluttorio, e inserì le chiavi per mettere in moto,
attendendo che lui salisse.
Non appena uscì dal vialetto di Rachel, il braccio di Blaine
scivolò attorno
alle sue spalle e Kurt sorrise all’idiota seduto accanto a
lui.
Forse
l’alcohol
non è così male, pensò
fra sé e sé, due secondi prima che Blaine fosse
colto dai conati e si sporgesse fuori dal finestrino per vomitare. Kurt
sospirò
e accostò, prevedendo un sacco di altre fermate durante il
tragitto verso casa.
Nonostante
tutto, in fondo, non era stata una brutta serata.
Angolo
della derelitta:
Ed
ecco,per la seconda volta,un Blaine intento a vomitare
l’anima fuori dal
finestrino dell’auto di Kurt xD Poor Navigator <3
Tanto
amore anche per questa Santana versione Klainer e per la preziosissima
e fedele
bottiglia di collutorio che assicurerà un po’ di
divertimento a quei due :)
Alla
prossima!Recensite! Bacii <3
|
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Capitolo 8 *** Chiarezza ***
Ecco
l’ottavo capitolo di Kiss :3 Scusate
l’attesa più lunga del solito, ho avuto parecchi
impegni. Quindi vi lascio al
capitolo,troverete i miei scleri a fine pagina ;)
Chiarezza
"Sì,sono
gay. Gay al 100%. Grazie per avermi chiarito le idee,Rachel. Ehi,mi
puoi tenere
il posto per un secondo?”
Kurt
rimase stordito quando Blaine si voltò per uscire,
lanciandogli uno sguardo mentre se
ne andava. Quello non
era uno sguardo da “Parliamo e capiamo
cos’è andato storto”, né uno
da “Mi
dispiace, torniamo amici”. Era uno sguardo da
“Muovi il culo e seguimi,adesso.”
Kurt
rivolse qualche parola di conforto a Rachel, che corse via alla svelta
per
scrivere la sua canzone, lasciandolo libero di seguire Blaine fin dove
si era
diretto all’esterno del locale e stava appoggiato contro la
sua auto. Raggiungendolo,
Kurt provò a decifrare lo sguardo che gli aveva lanciato
prima. C’era
dell’irritazione (dopotutto, non avevano ancora fatto pace
dopo il loro
litigio), del rimorso, ma anche qualcos’altro che Kurt non
riusciva a
interpretare. Se non ne fosse stato sicuro, avrebbe giurato che si
trattasse di
desiderio...
"Kurt."
Kurt
si riscosse dai suoi pensieri e si accorse di aver raggiunto
l’auto di Blaine.
"Um,
ciao."
Blaine
lo scrutò per qualche secondo, poi sospirò e lo
condusse verso una panchina.
"Senti,io
odio litigare con te, quindi mettiamo le cose in chiaro. Mi dispiace di
essere
rimasto così sulla difensiva, ma penso ancora quel che ho
detto. Solo perché
ero confuso, non significa che tu potessi giudicarmi. Capisco che fosse
abbastanza stupido, insomma, era Rachel
Berry dopotutto, ” Blaine sorrise e Kurt finalmente
intravide uno scorcio
del vecchio Blaine, che non aveva più visto da prima della
festa. "Ma non
importa. Era uno di quei momenti difficili per me,che so anche tu hai avuto e, invece di
litigare, avrei dato qualsiasi cosa
per avere il
tuo sostegno.”
Kurt
abbassò lo sguardo, sbattendo le palpebre per ricacciare
indietro le lacrime di
vergogna. “Blaine,mi dispiace così tanto. Non
c’è niente che io possa dire per
scusarmi e ho provato a trovare le parole giuste fin da
mezz’ora dopo la nostra
discussione, quando ho messo da parte la mia plausibile rabbia e ho
capito che
casino avevo combinato. Puoi essere chiunque tu voglia ed io avrei
dovuto
sostenerti. Immagino che l‘idea di perdere l’unica
altra persona apertamente
gay che conosco mi abbia sc-sconvolto un po’
e…” la sua voce si incrinò e una
lacrima gli solcò la guancia,ma si affrettò ad
asciugarla.
Blaine,
però, se ne accorse e avvolse Kurt fra le sue braccia,
avvicinandolo a sé.”Lo
so,e dopo essermi calmato ho capito le cose dal tuo punto di vista.
Posso
capire perché tu abbia perso la testa. Diciamo solo che
siamo entrambi dispiaciuti,abbiamo
entrambi reagito in
modo eccessivo, ma che
ora va tutto bene.”
Kurt
ricacciò indietro le lacrime e sollevò la testa
per sorridere a Blaine. “Affare
fatto.” Aspettò un attimo, poi
chiese-“Allora, com’è stato baciare
Rachel da
sobrio?”
Blaine
fece immediatamente una smorfia e Kurt iniziò a ridere.
“Kurt,era come se si
fosse lanciata su di me piangendo o qualcosa del genere. Quella ragazza
è
talmente bisognosa che lo trasmette anche attraverso i baci.”
Kurt,
però, aveva sentito una fitta quando Blaine aveva detto
‘bisognosa’ e allora aveva
riabbassato lo sguardo, mordendosi il labbro. Blaine lo
guardò e si affrettò a
rassicurarlo. “Kurt,tu non sei bisognoso.
Non lo sei, ” ripeté, mentre
un’altra lacrima solcava il viso di Kurt.“Sei
una persona meravigliosa e spiritosa, così incredibilmente
indipendente ma che
a volte ha bisogno di qualcuno con cui parlare. Tutti ne abbiamo
bisogno.”
Kurt
percepì la sincerità e il peso di quelle ultime
poche parole e si ricordò di
quando, poche settimane prima, aveva trovato Blaine steso sul suo
letto,
intento a fissare con aria apatica il soffitto. Dopo qualche ora di
silenzio in
cui Kurt era semplicemente rimasto seduto con lui, zitto, Blaine aveva
iniziato
a parlare e così lui aveva scoperto che erano passati due
anni dal giorno in
cui era stato picchiato e chiuso nello sgabuzzino del bidello per tutto
il
weekend, fatto che aveva causato il suo trasferimento alla Dalton.
Avevano pianto
entrambi e dopo quel giorno, era come se si trovassero sullo stesso
piano.
Basta con Blaine il mentore,basta con Kurt la vittima. Soltanto due
ragazzi che
avevano entrambi passato le pene dell’inferno ma che ora
avevano l’un l’altro
come amico.
Kurt
appoggiò il braccio su quello di Blaine, che sorrise di
rimando.”No,Rachel è il
tipo di persona che salta addosso a qualunque ragazzo solo per sentirsi
amata.
Tu invece - beh, sei il tipo di persona che sa ciò che vuole
e cerca di
ottenerlo. Sai perfettamente chi sei e non cambieresti per nessuno.
E…
Dio,Kurt,non hai idea di quanto vorrei essere
così.”
E
ora era il turno di Blaine di trattenere le lacrime che si stavano
concentrando
nei suoi occhi.
Kurt
lo circondò con un braccio a sua volta, tracciando delle
lievi carezze
circolari sulla sua schiena.
“Ho
sempre pensato di sapere chi fossi, ma il tempo passava e io non ero in
grado
di trovarmi un ragazzo,non riuscivo a trovare nessuno che mi vedesse
come qualcosa
di più del tizio che canta. E naturalmente ho iniziato a
dubitare di me stesso.
E poi è arrivata Rachel ed era la prima persona che voleva davvero baciarmi ed uscire con
me-“ Kurt meditò su quanto
quella affermazione fosse incredibilmente errata,ma se lo tenne per
sé, mentre
Blaine continuava a sfogarsi. “-e pensavo, beh, che forse
questo avrebbe potuto,
non so, rendermi etero o qualcosa del genere?” Blaine rise
amaramente.”Ma è
stupido perché avrei dovuto essere a mio agio con
ciò che sono. Sono gay. E
anche se sono gay e solo,questo mi rende comunque gay.”
“Non
sei solo, Blaine.”
Blaine
sorrise. “Lo so,Kurt.Non sto dicendo che non sei un ottimo
amico-”
“No,Blaine.Non sei solo.”
E
Kurt lo stava guardando con così tanta intensità
che Blaine avrebbe dovuto
essere cieco per non notarlo. Kurt
sentiva ancora la necessità di spiegarsi, perché
Blaine era stato all’oscuro di
tutto fino ad allora,dopotutto.
“Se
pensi che Rachel Berry sia l’unica persona che ti abbia mai
voluto,sei un
idiota,Blaine. Tralasciando il fatto che la prima volta che hai
incontrato
Santana,lei ha chiesto dove fosse la tua versione etero per lei,ho
visto il
modo in cui incanti le cameriere al Bel Grissino. E la barista al Lima
Bean
pende dalle tue labbra.”
“Kurt,
sono tutte donne.”
Kurt
sollevò un sopracciglio. “Ottimo spirito
d’osservazione, Sherlock.” rispose scherzando,
dando una leggera gomitata nelle costole a Blaine.
“Sì,sono tutte donne. Un’altra
cosa che non noti, però, è il modo in cui i
Warblers più piccoli che stanno
facendo i conti con la propria sessualità ti ammirano,e non
solo come mentore.
Ho sentito alcune conversazioni su quanto tu sia incantevole,
Blaine.”. Blaine
a quel punto sollevò
la testa di scatto,
guardando Kurt con aria incredula.”E non l’ho detto
solo per vedere quella
espressione sulla tua faccia,anche se era piuttosto divertente.
E’ la verità.
Ci sono state anche alcune volte in cui dei ragazzi mi hanno
nervosamente
chiesto cose come il tuo colore preferito,le tue aspirazioni nella
vita,come
prendi il caffè,il tuo libro preferito,il tuo secondo
nome,il tuo luogo
preferito,se io e te uscivamo insieme e,in una strana occasione,in che
posizione ti piace dormire.”
“E
tu cos’hai risposto?” Blaine tentò di
non arrossire per la domanda a proposito
del fatto che loro uscissero insieme.
“Blu,
comporre canzoni per una compagnia teatrale mentre lavori come avvocato
indipendente, cappuccino medio, Il buio
oltre la siepe anche se lo negherai a vita, Darren, Italia,
non ancora e
spaparanzato a pancia in giù, cosa che fa davvero male alla
tua pelle.”
“Wow…mi
conosci davvero bene.”
Kurt
sorrise e aspettò che assimilasse ciò che aveva
detto.
Non ancora?
Blaine
alzò lo sguardo esterrefatto fino ad incontrare quello
consapevole di Kurt.
“Come
ho già detto,Blaine,non sei solo. Nessuno di noi due lo
è. E spero davvero che
d’ora in poi lo saremo molto di meno.”
E
l’espressione sul suo volto era così perfetta che
Kurt avrebbe voluto baciarlo.
Beh, allora
perché non lo fai?
Allora
lo fece.
Quando
si allontanò, leggermente senza fiato, Blaine
intrecciò le dita con quelle di
Kurt e mormorò piano, ”Argento, esibirsi a
Broadway, latte macchiato scremato, Orgoglio
e Pregiudizio, Matthew, Parigi,
sì, usciamo insieme e raggomitolato in
quell’adorabile modo in cui ti piace
dormire.”
Kurt
si limitò a sorridere e premette la fronte contro quella del
suo ragazzo.
Antro della
traduttrice:
Ehiii
:D Ok,spero che vi sia piaciuto perché, personalmente,
questo l’ho amato dalla
prima volta che l’ho letto :3
Ora,i
ringraziamenti,dovuti come al solito.
-Alla
mia beta, Ari_92, che sopporta i miei scleri, i miei dubbi e le mie
cavolate. Non
so più cosa fare per ringraziarti, chiedimi un organo, uno a
scelta, e te lo
spedirò.
-Alla
mia chrogliettina, per il supporto morale e le foto di domenica (sai di
cosa
parlo ù.ù)
-A
voi, carissime/(i)? Mi chiedo sempre se c’è anche
qualche maschietto, chissà :D
Ne sarei onorata. Ad ogni modo ragazzi, ragazze, whether
you’re gay, straight, orange,
purple, dinosaur, I don’t care (see what I did,here? :D).
Ciò che importa è
ringraziarvi tutti, dal primo all’ultimo, a chiunque segue e
in particolare a chi
recensisce, perché adoro le vostre recensioni <3
Alla prossima!
Tanti Klisses
giadacolfer
|
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Capitolo 9 *** Bisessuale ***
Nuova
settimana, nuovo capitolo! :D Vi sono mancata? *si illude
bellamente*. Preferisco risparmiarvi le mie paturnie, almeno fino a
fine
capitolo.
Enjoy, if you can! :D
Bisessuale
"Ah,
non chiedere il bis, potrebbero capire bisex.”
Kurt
rimase a fissare Blaine mentre quest’ultimo si allontanava
furibondo dal
tavolo, cercando di capire cosa diamine fosse accaduto. Certo, aveva
reagito in
modo eccessivo, ma anche Blaine lo aveva fatto. Non riusciva ad
accorgersi che
Kurt non stava cercando di cambiarlo, ma stava solo cercando di fargli
capire
chi era?
Ovviamente
no.
Kurt
osservò il caffè bevuto per metà sul
tavolo, poi prese una decisione.
Chiaramente c’era qualcosa di più sulla faccenda
che Blaine non voleva lasciar
trapelare e Kurt avrebbe maledetto sé stesso piuttosto che
rimanere lì e
lasciare che il suo amico fuggisse in quel modo. Afferrando la sua
borsa, si
alzò alla svelta e seguì Blaine fuori dalla
porta. Aspettandosi di doverlo
inseguire fino alla sua auto, si fermò sui suoi passi quando
invece vide Blaine
accasciato su una panchina là fuori. Non alzò lo
sguardo quando Kurt si sedette
accanto a lui, continuando piuttosto ad osservare cupamente il
parcheggio.
Kurt
gli
concesse un momento, poi parlò. “Presumo che
abbiamo entrambi reagito in modo
eccessivo, vero?”
Blaine
non diede segno di averlo sentito.
Kurt
inarcò un sopracciglio. “Hai sul serio intenzione
di rimanere qui seduto e
ignorarmi?
Nessuna
risposta.
“Uff!”
Kurt
si passò una mano fra i capelli con rabbia."Blaine, non fare
così!Dovresti
comportarti da amico…”.
“Sì?”
Ora
Blaine si era alzato, puntando un dito inquisitore verso
Kurt.“E anche tu
avresti dovuto comportarti come tale!Ma tutto ciò che hai
fatto è stato dirmi
che dovevo cambiare ciò
che ero…”.
“Non
è
affatto ciò che ho detto!Blaine, credo solo che tu abbia
bisogno di rifletterci
seriamente.”
“Cosa
pensi che abbia fatto fino adesso? Non è che io abbia molto
su cui
basarmi,Kurt. Ho un bacio, ricevuto da ubriaco da una ragazza, che
è stato
piacevole e non ho proprio niente con cui paragonarlo. Lo
sai che non ho mai baciato un ragazzo finora, diamine, non
ho
mai baciato qualcuno che fosse sobrio,
finora. Tutto quello che so è che l’altra sera ho
baciato una ragazza e mi è
piaciuto e se non fossi così incavolato adesso,probabilmente
canterei una
canzone a riguardo. E se è stato piacevole, allora che cosa
faccio adesso? Lo
so che non sono l’unico ragazzo gay che ha affrontato questi
problemi,Kurt. Allora
perché è così grave? Se Wes o David si
svegliassero un giorno e pensassero
di poter essere gay,non ci
arrabbieremmo con loro e non diremmo loro di sbrigarsi e di
capirlo,né diremmo
loro che solo perché ad entrambi piacevano le ragazze in
passato, allora non
possono essere ugualmente attratti dai ragazzi. Li aiuteremmo ad
affrontare la
situazione e daremmo loro tempo. E questo è cosa avrei
voluto da parte tua. Voglio il tuo
sostegno, voglio
che tu mi dica che andrà tutto bene a prescindere da cosa io
decida,e
probabilmente sono gay,Kurt.Sono confuso,però,e non ho
nessuna esperienza su
cui fare affidamento e non so cosa cavolo fare!”
Ormai
Blaine stava camminando avanti e indietro per il marciapiede,
passandosi le
mani fra i capelli. Kurt rimase seduto, osservando l’amico
palesemente
arrabbiato dare sfogo ai suoi sentimenti mentre i suoi stessi pensieri
scorrevano velocemente. All’inizio avrebbe voluto alzarsi e
urlargli contro a
sua volta,dicendogli che non era l’unico a lottare coi suoi
problemi al momento,ma
si trattenne non appena ebbe osservato il ragazzo visibilmente
angosciato che
stava girando in tondo nel parcheggio. Blaine aveva bisogno di qualcosa
per
chiarirsi le idee e Kurt ne ebbe una. Niente
con cui paragonarlo, eh?
Raccolse
tutto il suo coraggio, si alzò e
camminò verso il suo amico ancora in procinto di blaterare.
Fermandosi
di fronte a Blaine, lo afferrò
per le spalle per fermare il suo vagare senza sosta.
“Kurt,
cosa
diavolo vuoi?Lasciami in pace e basta!”
“No,
”
disse semplicemente Kurt, prima di avvicinarsi per baciarlo.
Dopo
qualche istante della sensazione più meravigliosa della sua
vita, Kurt si
allontanò. Meglio non spingersi
troppo
oltre, era un esperimento, dopotutto.
“Allora,ora
hai ricevuto un bacio da sobrio da un ragazzo. Lo so che non hai ancora
ricevuto un bacio da sobrio da una ragazza, ma- uh,beh,forse
può aiutarti a
capire.” Kurt deglutì, la fiducia in sé
stesso stava sparendo rapidamente. “Non
lo so, forse- credo- forse dovrei andare-”.
Blaine
posò un dito sulle labbra di Kurt prima di rimpiazzarlo con
le sue.
Quando
si separarono, Blaine inarcò le sopracciglia.
“Okay, non credo più di essere
omosessuale.”
Kurt
sentì il suo cuore sprofondare e cadere da qualche parte nel
parcheggio.
“Ma
non
sono neanche eterosessuale,o bisessuale.”
E
ora
Kurt stava solo aspettando la solita battuta perché Blaine,
nonostante il suo
fascino e le sue maniere da gentiluomo, era davvero un buffone.
“Sono
Kurt-sessuale.”
Sì,
eccola lì.
Bunker
della traduttrice:
Lo ammetto,
farò il
mio coming-out: ebbene sì, anch’io sono
Kurt-sessuale ù.ù Out and proud!
Ahahahah ma in fondo chi di noi non lo è?
Ditemi che
avete visto
Darren ai MMVA :’D Del genere,quando l’intervistatore
ha menzionato il fatto che è
fra i People’s Sexiest Men Alive lui ha risposto : “Oh,non
so,ci sono un sacco di uomini sexy in giro*CHRISCOLFERCHRISCOLFERCHRISCOLFER*”
:D Seriously,Darren?
Millemila
ringraziamenti a Ari_92,che è una beta fantastica ma
soprattutto un’autrice
sublime!SUBLIME!
Per chiunque
non
conosce le sue storie,consiglio di correre a leggerle
immediatamente,altrimenti
rischia di essere raggiunto a casa dalla sottoscritta e picchiato a
colpi di
mazza chiodata. Con amore <3 Lo
faccio per il vostro bene <3
E
graziegraziegrazie a
tutti voi che seguite, perché siete davvero tanti e
soprattutto siete
meravigliosi :’)
Le vostre
recensioni
mi fanno sciogliere ogni volta :3
Alla
prossima,
sweeties <3
|
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Capitolo 10 *** Litigio ***
Litigio
Era
tutta colpa di David.
Se
gliel’avessero chiesto, sarebbe stato indeciso fra il negare
qualunque
coinvolgimento nella faccenda e il prendersene ogni merito. Dopotutto,
era
l’occasione che tutti stavano aspettando da quando Kurt era
comparso alla
Dalton. Ma…beh, David era un idiota. Un idiota davvero,
davvero gigantesco. E
se qualcuno avesse potuto far sì che il momento
più lieto per Kurt e Blaine
fosse al contempo uno dei peggiori, quel qualcuno sarebbe stato
decisamente
David.
"David,
cosa cavolo stai
facendo?"
David
s’irrigidì, poi si stampò un sorriso
forzato sul viso e si voltò
verso un Kurt visibilmente arrabbiato.
“Kurt!Amico
mio, che progetti hai per una così splendida
giornata?Perché
stavo pensando…”.
"David."
David
deglutì a vuoto e serrò la bocca.
“Ho
sentito delle voci per la Dalton che vorrei smentire. Davvero tanto.
Dopotutto, non si può mai credere a un pettegolezzo alla
Dalton. C’è sempre una
parte di verità, ma alle persone piace cambiare la versione
dei fatti. Quindi
pensavo, perché non risalire alla fonte? Dunque sono venuto
da te, David. Per farti
una domanda specifica, per cui apprezzerei davvero una risposta. Stai piazzando scommesse sul fatto che io e
Blaine ci metteremo insieme?”.
"No!
Kurt, no! Non farei mai qualcosa di così stupido."
Kurt
aggrottò la fronte. "Davvero?"
“Davvero.
Dopotutto, tu e Blaine state già insieme, solo che non lo
sapete.
Sto piazzando scommesse su quando finalmente lo capirete e vi
bacerete.”
“Stai
facendo cosa?”
Sia
Kurt che David si voltarono per trovarsi davanti un Blaine palesemente
sconcertato che evidentemente aveva sentito senza volere la loro
conversazione.
“Sta
piazzando scommesse su quando ci baceremo. Riesci a crederci?”
Blaine
sbuffò, ridacchiando. “David, sul serio?Non hai
niente di meglio da
fare?”
“Come
puoi riderci su, Blaine? E’ una totale violazione della
nostra
privacy!” David sospirò di sollievo quando
l’ira di Kurt si diresse
temporaneamente verso Blaine.
“Kurt,
devi ammettere che è po’
divertente…”.
“Divertente? Credi che sia
divertente? Presumo che tutto questo sia un grande scherzo per
te,l’idea
che ciò
succeda è semplicemente
ridicola,vero?”.
A
quel punto Blaine stava iniziando a perdere la
pazienza.“Kurt,credo che
il fatto che David scommetta su di noi sia divertente….Non
credo che l’idea sia
uno scherzo. Credo sia una discorso serio che io e te dobbiamo fare
prima o
poi- "
“Allora
perché non l’abbiamo già fatto,Blaine?
Cos’è che ci mette così
tanto tempo?” Kurt si avvicinò e piantò
un dito in mezzo al petto di
Blaine.”Sai dannatamente bene
cosa
provo. Qual è il problema, troppo spaventato per affrontare
i tuoi sentimenti?”
“Forse
volevo aspettare finché fossimo entrambi pronti,
Kurt”. La voce di Blaine si stava alzando per sovrastare
quella di Kurt e alcune persone stavano iniziando a guardare nella loro
direzione.
David tossicchiò nervosamente e tentò di
sgusciare via, finché Kurt non afferrò
il suo blazer e lo trascinò indietro.
“Oh
no, tu non vai da nessuna parte.
Sei tu la causa di tutto questo,puoi benissimo restare.”
“Kurt,sul serio. Ne stai facendo
un grosso problema, mentre potrebbe essere tutto molto
semplice.”
“Oh
giusto, quindi ora i miei sentimenti non possono essere
importanti?Dovrei
lasciar perdere e indossare una maschera come fai tu?”
“E’
un colpo basso, Hummel”disse Blaine a denti stretti.
“Qual
è il problema, Anderson?
Non
vuoi confessare i tuoi sentimenti dove altri ti possono sentire?Troppa paura di…”
“Va
bene, Kurt.Vuoi che confessi. Confesserò”
Ed ora era Blaine quello a parlare a un centimetro dal volto di
Kurt.“Non hai idea di
quanto tu sia
esasperante. Le altre persone sono autorizzate ad avere delle opinioni
che contano. La mia opinione conta,
Kurt!
Posso ridere di qualunque cosa io voglia, posso parlare di qualunque
cosa io
voglia e posso impiegare tutto il tempo che voglio per capire i miei
dannati
sentimenti! Ne abbiamo già parlato e lo
sai che ho bisogno di tempo per capire. E con il modo in cui
ti stai
comportando adesso, non so se potrei stare con te. Pensavo che fossi
qualcuno
che comprendeva la pressione che si
ha nel cercare di trovare sé stesso ed essere quella
persona. Pensavo che fossi
davvero comprensivo. Dici di tenere a me,ma non me la bevo
adesso!”
Kurt
aveva fatto un passo indietro alla sfuriata di Blaine, ma si riprese
rapidamente giusto per urlare a sua volta.”Sai una
cosa,fanculo!Non ho bisogno
di questo!Pensavo che anche tu fossi diverso,Blaine.Pensavo che ci
tenessi
davvero a me, per un po’ avevo sperato che provassi lo
stesso. Sono pazzo di te, Blaine. E
David ha ragione,
in pratica siamo stati una coppia, sei tu l’idiota che non
l’ha capito. Sei
tu quello che non ha fatto la prima mossa. Rimani fermamente nel ruolo
di
mentore Blaine, mentre io non ho più bisogno
di un mentore. Ciò che voglio
è un
ragazzo e voglio che sia tu. Tu,
Blaine
Darren freaking Anderson. Quindi fa qualcosa a riguardo!”
“E
perché dovrei, Kurt?” Blaine era diventato rosso e
stava stringendo i
pugni, guardandolo in cagnesco."Perché dovrei essere io
quello a fare
sempre la prima mossa, eh? Siamo entrambi
ragazzi e anche se tu sei meno virile di me, questa non è
una relazione
convenzionale. Non hai mai pensato che magari ho aspettato che tu facessi la prima mossa? Dopo tutto
quello che hai passato,volevo che le cose accadessero a tuo
tempo,Kurt!Per
essere sicuro che tu fossi pronto.
Neanch’io ho alcuna esperienza su cui basarmi, e tu sei impossibile da capire la maggior parte
delle volte, quindi volevo
che tutto partisse da te
così che
fossimo entrambi sicuri riguardo
al
punto in cui ci trovavamo e che fossimo a nostro agio con il nostro
rapporto.
Ma sei hai bisogno che io faccia l’uomo,allora
va bene!”
“Oh
no, non vorrei crearti troppo disturbo.” Le parole di Kurt
erano
cariche di sarcasmo. A quel punto una folla aveva ormai circondato i
due
ragazzi urlanti, ma nessuno dei due se ne accorse. David rimase
lì accanto con
aria imbarazzata, indeciso fra l’andare a chiamare un
insegnante prima che la
rissa iniziasse o il piazzare scommesse sull’esito.
“Beh
allora, dannazione, fa qualcosa per risolvere il problema!Perché
non riesco a passare un altro secondo a litigare
con qualcuno così testardo come te!”
“Va
bene!” urlò Kurt, afferrando il viso di Blaine!
“Consideralo risolto!”
E
lo spinse verso di sé fino a far incontrare le loro labbra.
I
mormorii nella stanza cessarono immediatamente, non appena tutti si
misero ad osservare i due ragazzi baciarsi. Dopo qualche secondo, tutta
la
rabbia scivolò via da entrambi e le braccia di Blaine si
avvolsero attorno alla
vita di Kurt, mentre le mani di quest’ultimo si intrecciarono
fra i suoi
capelli.
David
tossicchiò, poi inizio con calma a disperdere la folla.
Quando
finalmente i due piccioncini si separarono, la maggior parte dei
ragazzi se
n’era andata ma nessuno dei due lo notò
né se ne preoccupò. Si accorsero,
tuttavia, di quando David gemette con rabbia e lanciò il suo
quaderno in terra.
“Qual
è il problema, David?” chiese pigramente Blaine,
facendo scorrere le
dita tra i capelli di Kurt.
“Wes
ha appena vinto 100 dollari. Ha scommesso che voi due non sareste mai
stati in grado di ammettere i vostri sentimenti come dei comuni essere
umani e
avreste finito per urlarvi contro prima - beh,prima che accadesse
proprio
quello.”
Kurt
inarcò le sopracciglia. “Beh, è tipico
di Wes.” Emise improvvisamente
un rantolo quando le labbra di Blaine raggiunsero il profilo della sua
mascella.“Ehm
- beh, è stato un piacere parlare con te-ehm, David.Noi-noi
adesso ce ne
andremo e….”
Senza
finire la frase (cosa per cui David gli fu davvero grato), Kurt
afferrò la mano di Blaine e lo trascinò fuori
dalla stanza. David raccolse il suo
quaderno e, senza voltarsi, si rivolse alla stanza vuota.
“Cavolo, mi chiedo
come abbia fatto Kurt a scoprire che stavo piazzando
scommesse”.
Qualche
secondo dopo, un timido Wes entrò nella
stanza.”Amico,è il
compleanno della mia ragazza la prossima settimana,lo sai che mi
servono I
soldi. E poi, la tensione sessuale era così intensa che
qualunque cosa li
avrebbe fatti cedere. In questo caso,si è trattato di
te.”
E
facendogli l’occhiolino, Wes prese i suoi soldi e
trotterellò via.
David
sospirò.
Parla la demente:
Saaaalve :D
Vi è
piaciuta un po’ di angst? A me UN SACCO :D Era una goduria da
tradurre, ahahah
:3
Spero sia
piaciuto
anche a voi e che il mio lavoro sia…non so, decente? xD
Confido nella mia beta
Ari e nel fatto che lei non menta nel suo betaggio solo per non urtare
i miei
sentimenti <3 Ahahah, a proposito, spero che si stia godendo le
sue vacanze
*fa ciao con la manina e la Darren’s puppy face*
Un grazie a
chiunque
ha la buon’anima di leggere le mie traduzioni e le mie
paranoie a fine
capitolo,soprattutto. Tanto amore a chi recensisce e a chi
recensirà <3 Vi abbraccerei
uno per uno <3
|
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Capitolo 11 *** Angolo di paradiso ***
Salve
salvino,gente! Sì, sono in modalità Ned Flanders
ù.ù Scusate l’immenso ritardo,ma ieri
sera il mio computer dava di matto e non
ho potuto pubblicare prima ç__ç
Capitemi,è estate anche per me. Vi lascio a
questo capitolo, più lungo del solito e piuttosto fluffoso
<3
Ad
Anastasia,
che
è sempre dolcissima e disponibile e
mi
sopporta nelle chiacchierate notturne
su
scleri vari
Angolo
di paradiso
"Let's
run away and don't ever look back,
don't ever look back!"
Kurt
non si era mai
sentito tanto una ragazzina adolescente quanto in quel momento. Un
ragazzo
stupendo gli stava cantando una canzone d’amore e lui credeva
di poter seriamente
svenire da un momento all’altro. E non c’era dubbio
che la canzone fosse
diretta a lui. Infatti, Blaine non aveva interrotto il contatto visivo
con lui
per più di un secondo, indicandolo direttamente mentre
cantava; "You
make me feel like I'm living a teenage dream."
Forse
era il fatto che
Kurt spiccasse come un pinguino all’Equatore, come aveva
detto a Blaine poco
prima- anche se i ragazzi che si erano sfilati i blazer e stavano
indossando
soltanto i loro vistosi gilet rossi spiccavano molto di più,
osservò Kurt – ma
sapeva di avere la totale attenzione di un ragazzo che aveva appena
incontrato.
Un ragazzo dall’imprecisato
orientamento
sessuale, gli ricordò il suo cervello senza essere
di alcun aiuto. Per quel che ne sai,
è solo un’altra
situazione come quella con Finn.
Kurt
non riuscì a
trattenere il sorriso che gli attraversò il volto quando
Blaine cominciò ad
intonare la strofa seguente. Di certo il suo cuore stava battendo
velocemente e
quello era un occhiolino? Sapeva di
essere l’unico che non si stava facendo trasportare dalla
musica- e come poteva
un glee club essere così popolare?- ma non gli importava.
Per lui, il resto
della stanza aveva cessato di importare o addirittura di esistere.
Tutto ciò
che c’era erano lui e Blaine.
"Yeahhh!"
Woah.
Kurt non riuscì ad evitare di sorridere e quando
Blaine incrociò il suo sguardo, un sorriso simile al suo gli
si dipinse sul volto.
Per quanto la canzone fosse fantastica, Kurt sarebbe stato contento se
si fosse
sbrigata a terminare, così da poter parlare con il ragazzo e
conoscerlo meglio.
E
quando Blaine cantò,
"Don't ever look back, " fu come se i suoi occhi
avessero
penetrato direttamente l’anima di Kurt e avessero visto il
dolore che aveva
sofferto. Sembrava che gli dicessero ‘ehi,
anch’io ci sono passato, ma guardami adesso’. E senza sapere come, Kurt
capì che Blaine aveva affrontato
le stesse cose.
"Let you put your
hands on me in my skintight jeans, be your teenage dream tonight."
I
Warblers terminarono
con uno scrosciante applauso, ma Blaine e Kurt avevano occhi soltanto
l’uno per
l’altro. Blaine interruppe per primo il contatto visivo,
voltandosi con riluttanza
per congratularsi con il resto dei Warblers e scusarsi prima di
dirigersi verso
Kurt.
"Ti va di parlare?"
Se
anche Kurt non si
fosse sentito una ragazzina adolescente prima, di certo si sentiva
così adesso.
Lui e Blaine stavano camminando mano nella mano lungo uno dei corridoi
della
Dalton. Appena avevano messo piede fuori dell’aula canto,
d’istinto avevano
entrambi preso la mano dell’altro, prima di scambiarsi
un’occhiata leggermente
perplessa. Nessuno dei due, però, aveva abbandonato la presa
e ora stavano
camminando in confortevole silenzio.
I
pensieri di Kurt
scorrevano a un miglio all’ora. Deve
essere gay, i ragazzi etero non prendono per mano gli altri ragazzi in
questo
modo. Potrebbe essere solo amichevole, magari? Ricorda, Kurt, eri
abituato
soltanto agli ignoranti uomini di Neanderthal al McKinley, sembrano
molto più
comprensivi qui. Ma se è gay, non c’è
possibilità che non abbia già un ragazzo,lui
è così-
“Eccoci,
” disse Blaine, riscuotendo Kurt dai
suoi pensieri. Alzò
lo sguardo fino a
vedere una piccola rientranza nella parete della sala, dotata di un
soffitto a
cupola e di un tavolino che affiancava una finestra affacciata sui
cortili
della Dalton. Kurt si sedette accanto a Blaine e si prese un istante
per
osservare le distese di erba ed alberi, voltandosi di nuovo verso di
lui un
momento dopo e vedendolo sorridere per l’espressione di pura
meraviglia dipinta
sul suo volto.
"Scusa,
" disse
Kurt, arrossendo lievemente. "È solo che non ho mai visto
niente del
genere.”
"Quindi,
che scuola
frequenti?"
"McKinley,
" rispose
Kurt senza riflettere. "Cioè, la frequentavo-“
Blaine
sollevò una mano,
sogghignando.
"Risparmiatela,’novellino’.È piuttosto
ovvio che sei qui per
spiare.”
Kurt
chinò il capo.
"Non per mia scelta. I ragazzi nel mio glee club sono un po’
stufi di me e
mi hanno detto di venire qui e fare qualcosa di utile, quindi - eccomi.
Mi
dispiace.”
Kurt
sentì un paio di
dita sotto il suo mento, che lo sollevarono fino ad incontrare lo
sguardo
incredulo di Blaine.“Ti hanno detto questo?”
Kurt
annuì. "Il
nostro glee club è come una famiglia,e con questo intendo
che litighiamo di
continuo e non ci apprezziamo a vicenda tanto quanto dovremmo. Rachel
ottiene
tutti gli assoli, probabilmente l’hai già vista
prima, ” Blaine annuì.“E Finn
duetta sempre con lei. Il resto di noi rimane in piedi sullo sfondo e
ondeggia
a tempo di musica, anche se abbiamo tanto talento quanto ne hanno loro.
Mercedes
ogni tanto riesce ad ottenere qualche nota da urlare a squarciagola per
fare da
corista a Rachel, anche se i suoi assoli sarebbero fantastici. E ho
sempre
voluto vedere Puck e Santana fare un duetto che spacca, ma il professor
Schue
non sa come cambiare le meccaniche del gruppo."
"E
tu?" chiese
Blaine.
"Beh,
io sono un
controtenore -"
"Sul
serio?".
Le sopracciglia di Blaine saettarono verso l’alto. "E non ti
sfruttano
come stella di punta? La Dalton non ha un controtenore da tre anni,
moriamo
dalla voglia di averne uno. Cavolo,se tu venissi a scuola qui,ci
sarebbero
delle audizioni per i ragazzi che vorrebbero duettare con te invece che
con me."
"Non
sai neanche se
sono davvero bravo." rise Kurt.
"Beh,
e se cantassi
qualcosa per me?"
E
ora era la volta di
Kurt di inarcare le sopracciglia. “Qui?”
squittì.
“Solo
se ne hai voglia.”
Blaine gli accarezzò distrattamente il dorso della mano col
pollice e solo
allora Kurt si accorse che si erano tenuti per mano tutto il tempo.
Qualcosa,
in quel gesto, riuscì a calmarlo e quindi guardò
Blaine dritto negli occhi cominciando
a cantare.
"One song
glory, one song before I go
Glory, one song to
leave behind"
Kurt
vide Blaine
boccheggiare quando iniziò a cantare e il riconoscimento nei
suoi occhi per poco
non lo fece scoppiare a piangere. Nessuno al McKinley conosceva quella
canzone
tranne Rachel e lei non gli avrebbe mai suggerito di cantarla. Un
piccolo
sorriso comparve sul suo volto mentre proseguiva.
Find
one song, one last refrain
Glory, from the
pretty boy front man"
Kurt
fece l’occhiolino a
Blaine mentre cantava quell’ultimo verso, facendo leggermente
arrossire il
ragazzo più grande. Kurt si impresse nella mente
quell’ immagine per poterla rievocare
in seguito.
"Who wasted
opportunity
One song, he had
the world at his feet
Glory, in the eyes
of a young girl
A young girl, find
glory"
La
mano di Blaine stava
ancora stringendo forte la sua.
"Beyond the
cheap colored lights
One song, before
the sun sets
Glory, on another
empty life
Time flies, time
dies
Glory!"
Kurt
cantò con intensità
l’ultimo verso mettendoci tutto sé
stesso,chiudendo gli occhi e lasciando che
ogni preoccupazione gli scivolasse di dosso. Quando l’ultima
nota finì di
echeggiare nella stanza, li riaprì e vide che Blaine lo
stava fissando a bocca
aperta. Kurt gli concesse qualche secondo prima di sventolargli una
mano
davanti alla faccia. “Era davvero così
terribile?”
Blaine
sbatté le
palpebre. “Stai scherzando?”disse, con voce
leggermente roca.“Era la cosa più
fantastica che abbia mai sentito. Hai così
tanto talento,Kurt.”
E
ora Kurt riusciva a
sentire gli occhi riempirsi di lacrime. Sbatté furiosamente
le palpebre per
scacciarle, ma Blaine se ne accorse.
“Non
te l’ha mai detto
nessuno, vero?"
Kurt
scosse la testa e
una lacrima gli sfuggì prima che potesse evitarlo. Blaine
sollevò una mano per
asciugarla prima di stringerlo in un abbraccio. “Beh,
avrebbero dovuto, ”
mormorò Blaine.“Hai una voce splendida,
Kurt, e, per quel che ho potuto vedere, una personalità
stupenda a cui
abbinarla.”
Kurt
si allontanò. "Le
persone non sono così di supporto per quelli come me, al
McKinley."
"Sei
l’unico
dichiarato della tua scuola?” Blaine si irrigidì
subito. "Mi dispiace, non
avrei dovuto presumere che-, voglio dire -”.
Kurt
rise. "Sì,
Blaine, sono gay. E sì, sono l’unico. Alle persone
del McKinley non piace ciò
che non comprendono e di certo non comprendono me. Di solito mi vesto
un po’
più alla moda di così,anche se non dovrei
prendermi la briga,i miei vestiti si
rovinano in ogni caso -"
"Rovinano?
Come?"
L’espressione ignara di Blaine scoraggiò Kurt. Forse mi sbagliavo a pensare che anche lui avesse
affrontato cose del
genere.
"Lanci
nei
cassonetti. Granitate in faccia. Solite cose."
Blaine
fischiò. "Lanci
nei cassonetti, sì. Nella mia ultima scuola non
c’era una macchina per granite,
quindi sono riuscito ad evitare quella particolare cattiveria,
perciò la
maggior parte dei miei vestiti ne è uscita illesa.”
"Quindi
sei.."
"Sono
gay anch’io, sì.
Ma ho smesso di dover
affrontare tutta
quella merda da
qualche anno ormai. La
Dalton ha una politica di tolleranza zero verso il bullismo.”
"Davvero?"
Gli
occhi di Kurt si spalancarono. "E viene imposta?"
Blaine
annuì. "Ma
difficilmente ce n’è bisogno,gli studenti sono
meravigliosi. Nella mia prima
settimana qui, camminavo ancora sulle uova aspettandomi di essere
spinto contro
un armadietto o cose del genere. Wes -che il capo membro del nostro
Consiglio-
mi ha picchiettato sulla spalla per chiedermi qualcosa e io sono
letteralmente corso
via. Quando lui e David mi hanno trovato, mi stavo nascondendo proprio
qui.” Blaine
si prese un istante per guardare fuori dalla finestra, poi rivolse la
sua
attenzione di nuovo a Kurt."Mi hanno preso sotto la loro ala e non so
ancora dire se sia stato una bene o un male. Qualche settimana dopo gli
ho
confessato di essere gay e hanno usato quella rivelazione per cercare
di
scoprire chi di loro fosse più attraente."
"Chi
lo è?" chiese
Kurt, sorridendo.
"Wes,
di gran lunga.
Ma non gli ho ancora risposto. Se mai scoprissero che sei gay,
aspettati la
stessa domanda.” Blaine rise e a Kurt si mozzò il
fiato in gola all’udire quel
suono meraviglioso. “Ma ad ogni modo, questo posto
è fantastico. Ti direi di
trasferirti qui, ma la retta è esorbitante e so che non
è alla portata di
tutti.”
Kurt
annuì e il suo sorriso svanì. "Mi
piacerebbe. Sarebbe bello avere qualcuno attorno che mi capisce.
"Beh,
io non vado da nessuna parte, Kurt.
Ti darò il mio numero e Lima non è lontana da
qui. Ci possiamo incontrare a
metà strada per un caffè, se ti va?"
"Blaine,
mi stai
chiedendo di uscire con te?” Kurt indossò la sua
miglior espressione mezza
scherzosa, aspettandosi che Blaine ridesse e ci scherzasse su a sua
volta, anche
se non si sarebbe mai davvero davvero opposto
ad un appuntamento con Blaine-
"Forse."
Blaine
lo stava osservando intensamente e Kurt si sentì mancare il
fiato.”Non ho mai
incontrato qualcuno come te Kurt, e-beh, credi nell’amore a
prima vista? Perché
in questo momento mi sento un idiota, ma tutto quello che voglio
è passare più
tempo con te e, oh cavolo, non
posso
credere di averlo appena detto-“
"Blaine!"
disse Kurt, ridacchiando, perché un ragazzo gli aveva appena
chiesto di uscire.
“Mi piacerebbe molto uscire con te.”
Blaine
tirò un sospiro
di sollievo.
“Per
quanto riguarda
l’amore a prima vista, ” Kurt vide un lampo di
panico negli occhi di Blaine e la
stretta sulla sua mano si fece quasi impercettibilmente più
salda. " Beh,
non ne ho mai saputo niente prima d'ora. Tutto quel che so è
che quando mi hai
cantato quella canzone-non negarlo,” aggiunse quando Blaine
cercò di
interromperlo, “So che lo hai fatto. Ad ogni modo, non avevo
mai provato qualcosa
di così forte per qualcuno prima.”
"Avrei
davvero
voglia di-" Blaine si interruppe, mordendosi il labbro.
"Baciarmi?"
Blaine
annuì,
continuando a fissare Kurt negli occhi. Kurt racimolò tutto
il suo coraggio,
accarezzando la mano di Blaine col pollice.
“
Allora perché non lo
fai?"
E
ora non riusciva a
staccare gli occhi dalle labbra di Blaine che si stavano avvicinando e-
Oh.
Eccoti qua. Ti ho cercato.
Kurt
fece scorrere una mano sul viso di
Blaine prima di interrompere il bacio con riluttanza
“Nonostante sia stato
davvero fantastico, ci conosciamo a malapena. Ci serve più
tempo.”
"Mm,
" annuì
Blaine. "Beh, mentre ci conosciamo meglio, ti andrebbe di diventare il
mio
ragazzo?"
Kurt
sentì il cuore
balzargli in gola. "Volentieri, " balbettò.
Anche
Blaine sembrava un
po’ sconvolto e per un momento i due ragazzi si osservarono
semplicemente,
ritrovandosi negli occhi dell’altro.
"Andiamo,
allora, ”
disse Blaine, riprendendosi per primo e alzandosi in piedi, trascinando
con sé
Kurt.“ Voglio mostrare al mio adorabile fidanzato tutta la
Dalton, poi portarlo
a prendere un caffè. Va bene per te?"
"Molto
bene."
Kurt sorrise, pensando già al messaggio che avrebbe mandato
a Mercedes. Non ci
avrebbe mai creduto.
Angolo-angoletto-angolino
della traduttrice :
Beh,piaciuto?
:3 Fatemi sapere
Le
canzoni del capitolo sono : -Teenage Dream (Capitan
Ovvio mood on,scusate ma dovevo specificarlo)
-One Song
Glory,dal musical RENT
Ho
cambiato un po’ il formato del capitolo rispetto ai
precedenti, sinceramente l’incolonnamento a metà
non mi piaceva molto J
Spero apprezziate
ugualmente,se non di più.
E…niente
J
Vi ringrazio sempre per
l’enorme affetto e la partecipazione che mi dimostrate ogni
volta e ringrazio
chiunque segue,legge e recensisce J
Un
grazie enorme alla mia
beta,di nuovo, _Ari92,che da poco ha aperto anche una pagina autrice su
FB J
Mi raccomando, fateci un
salto e leggete le sue fanfic! Sono dei capolavori!!
|
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Capitolo 12 *** Solo ***
…Ehm…
Sa-cough cough-salve…?
Ehm… C’è nessuno? Ehi, ma cos-WAAAAA,
WAAAAAA, NO, VI PREGOO, NOO *evita le
pietre che le vengono scagliate addosso* NOO, VI PREGO,
PIETA’ DI ME, PIETAA’, IO
CI HO PROVATO AD AGGIORNARE PRIMA, CI HO PROVATOO, NON UCCI-AHI-NON
UCCIDETEMI!
EHI, TU CON LA FIONDA, SI’, TU! Gran mira-AHI! Se mi
lasciaste spiegare, magari!
Tregua? Ok? Bene, vi lascio il capitolo in cambio della mia
incolumità, vi dico
solo che l’ambientazione è nella puntata di San
Valentino della seconda
stagione, durante l’esibizione di Silly Love Songs.Tutto qua-
AHI! Maledette
fionde ò_ò
Solo
Nonostante
l’ultima performance che i Warblers avevano eseguito si fosse
rivelata un
completo fallimento per Blaine, gli era piaciuta l’idea di
esibirsi per un
pubblico più generico. Di certo le persone sembravano
lasciarsi trasportare
dalla canzone- le coppie si scambiavano effusioni, mentre i single si
stavano
semplicemente godendo la compagnia di altra gente. Dovremo
ringraziare Kurt per tutto questo, dopo, convenì
Blaine,
azzardando uno sguardo verso quest’ultimo per vedere come se
la stava passando.
Ciò che vide per poco non gli fece mancare la strofa
seguente.
Kurt
lo stava osservando
a sua volta, con uno sguardo carico di dolore. Nell’istante
in cui i loro occhi
rimasero incatenati, Blaine riuscì a notare che stava
trattenendo le lacrime
per il tempo sufficiente a terminare l’esibizione. E
all’improvviso tutta la cnversazione
che avevano avuto quel pomeriggio acquistò un senso nella
mente di Blaine.
Gli
piaci, idiota. Ora la domanda è, perché il fatto
che lui stia
male ti fa stare così male?
E
finalmente, la sensazione di calore che Blaine aveva provato ogni volta
che Kurt lo aveva guardato nelle ultime settimane sembrò
avere un senso. Quel
che aveva creduto di provare per Jeremiah non era nient'altro
che una cotta; un frutto della sua immaginazione paragonato a quel che
provava
per Kurt. Blaine l’aveva semplicemente ignorato, continuando
a considerarsi il
mentore di Kurt e costringendo i suoi sentimenti ad agire di
conseguenza. Riflettendoci
su, i segnali erano palesi. Il modo in cui il suo cuore perdeva un
battito
quando la mano di Kurt sfiorava la sua durante le prove. Il modo in cui
discuteva con chiunque altro per le stazioni radio al punto da farsi
venire la
faccia blu ma faceva tranquillamente ascoltare a Kurt qualunque cosa
volesse. E
ogni volta che Kurt stava male - come in quel momento - Blaine faceva i
salti
mortali pur di farlo sorridere di nuovo. Si era innamorato del ragazzo
a cui
avrebbe dovuto fare da mentore.
Kurt
non ha più bisogno di un mentore,
continuò a tormentarlo quella voce. Hai
confessato a Jeremiah ciò che provavi, perché non
farlo con Kurt?
Sì,
decise
Blaine quando la canzone giunse
alle strofe finali. Subito dopo aver terminato l’esibizione e
sistemato le loro
cose, avrebbe preso Kurt da parte e gli avrebbe detto tutto.
La
canzone si
concluse con uno scrosciante applauso e Blaine si voltò per
complimentarsi con
gli altri Warblers, com’ era solito fare dopo ogni
performance. Dopo aver dato
una pacca sulla spalla a Wes, si girò giusto in tempo per
vedere Kurt sparire
velocemente tra gli altri Warblers e dirigersi verso
l’uscita. Mentre superava
il tavolo delle New Directions, Mercedes fece per alzarsi in piedi e
cercare di
fermarlo, ma lui si divincolò alla svelta dalla presa della
ragazza ed uscì, lasciandosi
sbattere la porta alle spalle.
Blaine,
borbottando, informò Wes che sarebbe tornato di
lì a poco e decise di seguire
Kurt.
"Fermo
dove sei, signor Anderson."
Blaine
si
fermò sui suoi passi quando Mercedes gli si parò
davanti, sbarrandogli il
passaggio.
"Te
lo
giuro, Blaine, se hai fatto soffrire il mio Kurt non esiterò
a farti a pezzi.
Che gli è successo?”
"Non
ne
sono sicuro, Mercedes, ma credo di sapere come sistemare le cose. Mi
lasceresti
andare, per favore? Se lo faccio soffrire,sei più che
autorizzata a darmi la
caccia."
Mercedes
lo
squadrò in faccia per un secondo. “Fai davvero sul
serio con lui, vero?” Blaine
annuì e sul viso della ragazza apparve un enorme sorriso.
“Beh, che fai ancora
qui? Vai a dirlo al mio Kurt!”
Si
sedette di
nuovo di fianco a Rachel, che alzò i pollici in direzione di
Blaine. Almeno ho il loro sostegno,
pensò fra sé
Blaine mentre spalancava la porta, guardandosi attorno in cerca del
ragazzo.
Non
ebbe
bisogno di cercare lontano. Abbandonando il viale, si diresse verso
l’albero
sotto cui era seduto Kurt, con le gambe
piegate sotto al mento. Blaine si sedette affianco a lui
con esitazione,
non sapendo se volesse restare solo. Ma
anche se volesse,non lo lasceresti qui,vero? Zittendosi
mentalmente, Blaine
azzardò un’occhiata verso il ragazzo, che aveva lo
sguardo perso oltre il
parcheggio. Dovrei dire qualcosa o
lasciarlo semplicemente solo coi suoi pensieri?
"Puoi
parlare, sai?
Blaine
sobbalzò e si voltò verso Kurt che ora lo stava
guardando. E in quel momento il
fiato gli si mozzò in gola, perché Kurt aveva gli
occhi arrossati e il viso in
fiamme. Sembra così vulnerabile
dopo aver
pianto, pensò Blaine, prima di prendersi
mentalmente a schiaffi. Kurt ha pianto,
idiota.
Fa’
qualcosa!
"Stai
bene?" Blaine sapeva di suonare stupido ma non era riuscito a trovare
nient’altro da dire. Datti un
contegno,
Blaine. Dove sono le tue maniere da gentiluomo quando ti servono?
Kurt
ridacchiò
amaramente. "Sì, sto bene." Tirò su col naso e si
asciugò gli occhi.
"Mi
dici
che c’è che non va?" domandò Blaine.
Kurt
sospirò.
"Immagino di essere solo un po’ stufo del Giorno della
Consapevolezza dei
Single. E dopo tutto quel che è successo negli ultimi
giorni, beh, mi sento un
po’…”
"Solo?"
"Mm."
Kurt alzò un sopracciglio. "Oh già, immagino che
tu stia ancora pensando a
quel che è successo con Jeremiah.” Blaine fu sul
punto di dirgli che non era
affatto così che stavano le cose ma Kurt
proseguì. "È solo che è mi fa
star male vedere tutte le coppiette felici delle New Directions sedute
lì. Ho
sempre saputo che non avrei mai trovato nessuno al McKinley, ma avevo
alimentato qualche speranza per la Dalton, sai? È una scuola
interamente
maschile con una politica di tolleranza zero verso il bullismo e il
primo
ragazzo che ho incontrato lì è gay . Quindi
pensavo che forse avrei davvero
trovato qualcuno e non sarei rimasto solo. Ma, naturalmente, ecco un
altro
giorno di San Valentino da single.” Kurt sospirò
di nuovo. “Dio, devi pensare
che sono un idiota.”
"No,
Kurt, affatto.” Blaine circondò delicatamente le
spalle di Kurt con un braccio,
attirandolo a sé. “Sono io l’idiota. Ed
era ora che finalmente lo capissi.”
Kurt
si voltò
per osservare di nuovo Blaine e le loro teste si ritrovarono
più vicine. "Che
intendi dire?" chiese Kurt e Blaine fu sul punto di sciogliersi per
quanto
la sua voce era risultata tremante e per quanto le sue labbra erano vicine e- no. Scosse la testa.
Ovviamente,
Kurt fraintese il gesto. “Se non ne vuoi parlare, va
bene.”
“Oh
no, voglio
farlo. È solo che – uff, scusa. Ad ogni
modo.” Blaine si passò una mano sul
viso, ignorando le risatine di Kurt.
“Non
ti ho mai
visto così agitato, Blaine.”
Blaine
lo
guardò ironicamente. "Oh, zitto tu. Io qui sto cercando di
essere
romantico e tu ti prendi gioco di me."
"Romantico?"squittì
Kurt e il sorriso scomparve dal suo volto.
"Faccio
davvero schifo in queste cose." gemette Blaine. "Ok, mi piacerebbe
chiederti di far finta che questi ultimi minuti non ci siano mai stati,
ma
naturalmente vorrai rinfacciarmelo a vita quindi andiamo avanti e basta
."
Allontanandosi leggermente, spostò il braccio che circondava
le spalle di Kurt
e prese entrambe le mani del ragazzo.
"Kurt
Hummel, sono stato un gigantesco idiota. Ho passato tutto questo tempo
ad
inseguire quel che pensavo fosse una storia d’amore, mentre
invece l’ho sempre
avuta davanti agli occhi." Inspirò profondamente, fissando
Kurt negli
occhi, che stavano iniziando a riempirsi di lacrime, magari per il
giusto motivo
stavolta. “Sono alla Dalton da due anni e per la maggior
parte del tempo mi
sono sentito al sicuro e basta. I Warblers mi accettano ed è
fantastico. Nessun
bullo che mi tormenta ed è assolutamente fantastico. Sono
stato… tranquillo. È
stato facile. E di certo non cambierei scuola. Ma mi è
sempre mancato qualcosa."
Kurt
trattenne
il respiro e Blaine riuscì a sentire le sue dita tremare.
"E
poi
sei arrivato tu. Ed è cambiato tutto. Avevo qualcuno con cui
passare ore a
parlare di RENT e Wicked. Finalmente potevo proporre dei film Disney
per le nostre
serate cinema ed essere sicuro di avere almeno una persona che mi
avrebbe
appoggiato. E da quando Wes e David finalmente si sono arresi e hanno
ammesso
che gli piacciono i Maghi di Waverly,
posso parlare di quanto incantevole sia David Henrie con qualcuno che
non vuole
soltanto parlare di Selena Gomez."
"Ma
soprattutto,
avevo qualcuno che potessi chiamare migliore amico. Qualcuno che
capisse cosa
si prova a sobbalzare ancora quando l’anta di un armadietto
sbatte.”. Kurt
mormorò qualcosa e iniziò ad accarezzare il dorso
della mano di Blaine col
pollice. “Eri tu quello che mi ha stretto e mi ha detto che
sarebbe andato
tutto bene nel giorno del secondo anniversario del mio trasferimento
alla
Dalton, quando non volevo alzarmi dal letto. Durante la mia intera
permanenza
in quella scuola, solo una persona mi ha visto piangere e sei tu, Kurt,
e mi
hai consolato e fatto capire va bene mostrare i miei sentimenti a
volte."
"Tu
fai
lo stesso per me, Blaine. E probabilmente dovrai farlo fra
poco.” Kurt
ridacchiò, mentre una lacrima gli solcava la guancia. Blaine
sorrise e la
asciugò con delicatezza.
"Con
piacere, anche se spero che fra poco non avrai voglia piangere.
Perché ho
realizzato un paio di cose là dentro e probabilmente dovrei
rendertene
partecipe prima di esplodere.”
Kurt
inarcò un
sopracciglio. "Non vorremmo che accadesse, ” scherzo Kurt.
"Quindi,qual
è la novità?"
Blaine
aveva
scandagliato il suo cervello negli ultimi dieci minuti in cerca del
modo
perfetto per dirlo a Kurt, ma tutto quel che era riuscito a formulare
si
dissolse non appena ebbe osservato il bellissimo ragazzo di fronte a
lui.
"Kurt…
Credo di amarti."
E
tutte le
cose romantiche e le frasi fatte che avrebbe potuto dire potevano
andare al
diavolo, perché niente avrebbe potuto far illuminare di
più gli occhi di Kurt.
Tuttavia, Blaine sapeva che il ragazzo amava il romanticismo e voleva
rendere
il tutto il più perfetto possibile.
"Credo
di
aver finalmente realizzato che tutto ciò che sei
è tutto ciò che ho sempre
cercato e-”
Oh.
Okay. Saltare
il romanticismo andava benissimo se questo
era il risultato. Le labbra di Kurt erano sulle sue e le sue
mani erano nei
capelli di Blaine e, oh, wow, le labbra
di Kurt sono davvero morbide e… morbide… e-
Il cervello di Blaine abbandonò
qualsiasi pensiero coerente una volta strette le braccia attorno alla
vita di
Kurt.
Dopo
un tempo neanche
lontanamente sufficiente, Kurt si allontanò e fece scivolare
via le mani dai capelli
di Blaine, allacciandole dietro al collo del ragazzo. Il disappunto di
Blaine si
placò presto, non appena Kurt si riavvicinò,
nascondendo il viso nell’incavo
del suo collo e sospirando soddisfatto. Blaine lo strinse
più forte e gli
lasciò un bacio sulla nuca.
FLASH!
"Rachel,
ti
avevo detto di togliere il flash!"
Kurt
sollevò
la testa, mentre Blaine sbatté velocemente le palpebre,
cercando di far sparire
le macchie nere che gli appannavano la vista. Si voltarono
contemporaneamente
trovandosi davanti una Rachel imbarazzata, una Mercedes irritata e una
Santana
che ammiccava allusivamente. Il resto delle New Directions gironzolava
dietro
di loro, fingendo di dirigere la sua attenzione ad altre cose come il
cielo o
gli alberi, tranne Brittany che sembrava sinceramente interessata ai
fili d’erba
su cui era seduta.
"Uhm,
ciao ragazzi?" Mercedes diede una gomitata a Rachel, mentre Santana
afferrò la macchina fotografica, lamentandosi del fatto che
la foto non fosse
neanche venuta bene.
"Ciao
a
tutti.” Kurt aveva stampata in faccia la sua migliore
espressione da bastardo e
le ragazze indietreggiarono di un passo. Rachel iniziò a
borbottare qualcosa sul
fatto che gli Oscar sarebbero iniziati di lì a
mezz’ora e avrebbe fatto meglio
a tornare a casa, riprendendo l’apparecchio fotografico dalle
mani di Santana e
battendo una rapida ritirata. Lauren trascinò via un Puck
sorridente - Blaine
decise di non voler sapere che gli stava succedendo - e il resto del
gruppo
formulò le sue scuse e se ne andò in fila,
lasciando Mercedes e Santana (e Brittany,ancora
intenta a parlare con il prato).
"Scusami,
ragazzo bianco. Non volevamo violare la vostra privacy. Ero solo venuta
ad
assicurarmi di non dovere fare a pezzi uno stronzo, ” Blaine
trasalì, “e poi Rachel
ha detto di volere una foto e gli altri ci hanno semplicemente seguito.
Mi
auguro che non abbiamo rovinato troppo il vostro momento.”
"Lo
avete
fatto." Kurt fulminò Mercedes con lo sguardo, poi si
addolcì."Ma è
tutto okay, vi voglio bene lo stesso."
Mercedes
sorrise.
"Sono felice per voi. Tieni d’occhio il mio Kurt,
Anderson.”
E
ora rimaneva
solo Santana.“Pensavo solo che voi due dovreste sapere che
siete sexy. Intendo,
molto sexy,” Il suo sguardo si poso su Brittany che stava
canticchiando
sottovoce, avvolgendosi una ciocca di capelli attorno alle dita.
“E- ne
riparleremo, Hummel.”
"Si
può
fare." Kurt sorrise. "Ora voi due andatevene da qui e lasciate in
pace me e il mio ragazzo.”
Santana
ammiccò e fece alzare Brittany in piedi, agganciando il
mignolo al suo e
dirigendosi verso la macchina. E finalmente erano di nuovo soli e
subito Kurt
si raggomitolò di nuovo contro il petto di Blaine.
Quest’ultimo iniziò ad
accarezzargli i capelli, canticchiando piano Teenage
Dream. Kurt ridacchiò.
"Credo
che ora sia la nostra canzone. Oh, e ad ogni modo, ti amo
anch’io."
Dalla
trincea della traduttrice:
Vi
avverto che ho un casco, non
mi
ferirete con le vostre pietre ç__ç
No,
seriamente, spero davvero che non mi
detestiate troppo, ma
sul serio
ho fatto il possibilie.
Spero
che il capitolo ne sia valsa la pena.
Spero
che le mie traduzioni di cacca non rovinino i capolavori che sono queste one-shots.
Spero
che il taglio sulla fronte che la pèietra di prima mi ha
lasciato
smetta di sanguinare.
Spero
di essermi fatta perdonare.
Spero
di-AHI! Ok, ok, l a smetto
ç_ç
Del
capitolo, che dire? Ho amato le New Directions, ho amato Blaine, ho amato Kurt
<3 È uno dei miei
preferiti :3
Ora,
per chi ancora sta seguendo i miei sproloqui, sento il bisogno
impellente di lasciarvi il
link di una
delle one-shots più sconvolgenti che abbia mai letto. Personalmente, credo che sia una delle cose
più geniali che
siano mai state
scritte e la mia
beta concorda cone me.
Si
tratta della one-shot della simpaticissima Thewarblers, Blackbird
singing in the death of night. Ecco
il link
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1151379
Fatemi
sapere quali sono state le
vostre reazioni, vi prego :’D
Per
qualsiasi commento, cirtica, lamentela,
sassata, lasciatemi pure una
recensione e cercherò di
non piangere. Le leggerò con
l’elmetto,sì ù.ù
Vi
voglio bene lo stesso, sassate o
non sassate <3 AHI!
|
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Capitolo 13 *** Football ***
Ehi
:D Ehi, visto?
Sono stata puntuale :D Puntualissima :D Ebbene sì, il giorno
dopo la
pubblicazione di The Land of Stories, pubblico io
ù.ù
No,
seriamente …
a settembre andrò a Londra, spero davvero
che io e la mia chrogliettina riusciremo a trovalo in qualche libreria
T__T Beh,
buona lettura, spero che il
capitolo vi piaccia ^__^
Alla
mia chrogliettina,
che
è in campeggio ma spero riesca
a
leggere il capitolo <3
Football
"Il
McKinley vince!"
Kurt
gridò, saltellando sugli spalti e battendo le
mani estasiato. Burt stava urlando a pieni polmoni e Carole stava
piangendo
mentre suo figlio veniva sommerso dal resto della squadra in un
abbraccio di
gruppo, con le ragazze delle New Directions che correvano verso di
loro. Di
fianco a lui, anche Blaine stava esultando e alzando il pugno in aria.
Kurt
si voltò verso quest’ultimo e venne prontamente
travolto da un abbraccio. Blaine conosceva a malapena la squadra ma
l’entusiasmo era contagioso e se rendeva Kurt così
emozionato, anche lui voleva
prenderne parte. Kurt si allontanò e prima che Blaine
ragionasse su ciò che
stava facendo, lo baciò. Sentì il respiro incerto
di Kurt infrangersi contro le
sue labbra prima che il più piccolo si rilassasse sotto al
suo tocco,
rispondendo al bacio. Consapevole del luogo in cui si trovavano, Blaine
si
allontanò leggermente per guardare Kurt negli occhi e
ciò che vide lo spaventò
e lo esaltò allo stesso tempo. Poté vedere Kurt
deglutire e inclinare la testa
per avvicinarsi di nuovo e –
–
un grido si sollevò dalle tribune dietro di loro e
poi qualcosa di bagnato stava gocciolando lungo il suo viso.
Blaine
si congelò sul posto cercando di capire cosa
stava succedendo. Kurt si staccò immediatamente da lui e si
voltò per
individuare il colpevole, un giocatore di hockey seduto un paio di
tribune
dietro di loro. "Qual è il tuo problema?”
urlò, puntandogli un dito
contro. "Mi hai tormentato abbastanza, non puoi permettermi di avere un
secondo di felicità?" Blaine osservò
Burt per capire cosa stesse
accadendo, solo per poi vederlo uscire dalle tribune e dirigersi verso
il
giocatore teppista e suo padre per affrontarli. Carole stava di nuovo
piangendo
e frugando nella borsa in cerca di qualcosa – Blaine non
riusciva a
spiegarselo.
Fu
solo quando Kurt si voltò di nuovo verso di lui e
Blaine vide il ghiaccio viola colargli lungo la faccia che
realizzò l’accaduto.
Si erano beccati una granitata.
"Blaine,
mi dispiace così tanto."
Kurt
non aveva proferito parola negli ultimi dieci
minuti. Avevano velocemente abbandonato le tribune sotto gli occhi
attenti del
McKinley High e si erano diretti verso il bagno più vicino.
Sotto la violenta
luce a neon, Kurt aveva prima aiutato Blaine, lavandogli delicatamente
via la
granita dagli occhi e dai capelli, prima di rivolgere la sua attenzione
allo
stato in cui lui era ridotto. Blaine lo aiutò come
poté, ma Kurt era un esperto
in queste cose – cosa che gli spezzò il cuore.
Diamine,
quando Kurt aveva menzionato le granitate,
Blaine se le era immaginate un po’ fredde e fastidiose.
Quelle cose erano
dannatamente dolorose. Gli occhi gli bruciavano a
causa di qualunque
sostanza fosse contenuta in quella putrida bevanda, i suoi vestiti
erano in
tutta probabilità completamente rovinati (francamente, come
riusciva Kurt a
sopportare tutto questo con un guardaroba così costoso?) e
puzzavano
terribilmente. Ma il peggio era vedere Kurt vergognarsene
così, come se
fosse stato lui la causa di tutto.
"Kurt,
non è colpa tua."
"Si
che lo è!" gridò Kurt, sbattendo una mano contro
il bordo
della superficie di ceramica."Non avrei dovuto essere così
sciocco da
portarti qui. Quegli idioti la preparano per me e anche qualsiasi
ragazzo con
cui guarda caso mi trovo in quel momento se la beccherà.
Sono stato così
ingenuo da pensare che avrebbero potuto semplicemente ignorare il fatto
che io
fossi qui, ma naturalmente non– ”
"Kurt,"
lo interrupe Blaine dolcemente, poggiandogli una mano leggermente
appiccicosa
sulla spalla. "Ero a conoscenza del rischio che venire qui avrebbe
comportato, anche se tu non ci avevi pensato. E ho deciso che sarebbe
valsa la
pena di correre il rischio. Passo il tempo a nascondermi fra le mura
della
Dalton e un giorno sarà tutto finito e io sarò
vulnerabile al resto del mondo.
Non posso restarmene qui, impreparato. Cose come questa accadranno
nella vita
reale e se un giorno voglio avere un ragazzo,” entrambi
arrossirono a quella affermazione
prima che Blaine continuasse, “ho bisogno di essere pronto. E
ne è valsa la
pena. La partita è stata fantastica e amo passare del tempo
con te e la tua
famiglia. Quindi non devi essere dispiaciuto, okay?”
Kurt
annuì e si
distaccò, arricciando il naso una volta resosi conto dello
stato in cui la
maglietta di Blaine era ridotta.“È davvero
necessario che tu la lavi prima che
si macchi di più.”
"Anche
tu
dovresti," disse Blaine, indicando con un gesto gli abiti di Kurt.
Quest’ultimo
abbassò lo sguardo e per poco non ebbe un infarto.
"Ohmiodio, è di Ralph
Lauren!" urlò, togliendosi la sciarpa che gli avvolgeva il
collo e
immergendola subito in acqua fredda. “Quegli uomini di
Neanderthal me la
pagheranno! Appena esco da qui – ”
Blaine
cinse
Kurt con le braccia, finché il ragazzo smise di tremare e la
sua rabbia si
smorzò. "Non voglio che tu ti avvicini a quegli idioti.
Inoltre, tuo padre
si stava avviando nella loro direzione, credo che abbia tutto sotto
controllo." Indietreggiò di un passo per permettere a Kurt
di continuare a
lavare la sua sciarpa e si tolse la maglietta rovinata, esaminandone le
macchie.
"Questa
roba viene via sul serio?" chiese.
Kurt
alzò lo
sguardo. "A volte, ma probabilmente non … da …
quella.”
Blaine
inarcò
un sopracciglio ed era sul punto di chiedergli una spiegazione, quando
vide che
il ragazzo più piccolo aveva abbassato lo sguardo fino ad
osservare il suo
torace scoperto. Sentendosi alquanto in imbarazzo, Blaine
incrociò le braccia
al petto.
"Non
farlo!" squittì Kurt, prima di coprirsi la bocca con la mano.
Blaine
sogghignò per il modo in cui Kurt arrossì
rapidamente, prima di risparmiargli
l’imbarazzo ed iniziare a lavare la sua maglietta. Lavorarono
entrambi in
silenzio per un po’ di tempo, fino a quando Blaine si
voltò verso Kurt.
"Quindi,
Kurt, quanto spesso – "
Ma
la domanda
gli morì sulle labbra perché Kurt aveva le mani
serrate attorno al bordo del
lavandino, con le lacrime che gli solcavano il viso. Blaine
lasciò cadere la
maglietta nel lavandino con un umido plop prima di
allungare una mano e
attirare Kurt fra le sue braccia. Il ragazzo iniziò a
singhiozzare contro la
sua spalla e Blaine gli accarezzò dolcemente la schiena,
cullandolo leggermente
e lasciandosi dondolare a sua volta. Dopo qualche minuto si
udì un lieve toc
alla porta e Kurt si distaccò, asciugandosi gli occhi.
La
testa di
Burt spuntò da dietro la porta prima che scorgesse suo
figlio. Entrò
immediatamente nella stanza ed abbracciò Kurt, mormorandogli
qualcosa
nell’orecchio. Blaine rivolse la sua attenzione alla sciarpa
di Kurt per
rimuoverne le macchie (al diavolo la sua maglietta, era rovinata),
lasciando ai
due un momento da soli e tentando di ignorare il fatto che il padre di
Kurt
avesse appena sorpreso suo figlio fra le braccia di una adolescente gay
mezzo
nudo.
Dopo
qualche
minuto, Burt si schiarì la gola e Blaine constatò
che avrebbe potuto voltarsi
senza pericolo. "Dunque, ho fatto una chiacchierata
con quel
giovanotto e suo padre. Guarda caso il tuo vecchio preside si trovava
nelle
tribune dietro di noi e li ha trascinati via per una discussione come
si deve,
qualcosa riguardo lo stabilire il futuro del ragazzo al McKinley. Anche
se
prima che ci raggiungesse, ho casualmente menzionato qualcosa a
proposito del
fatto che non sarebbe uscito vivo dalle superiori, ovunque andasse, se
avesse
di nuovo creato problemi a mio figlio. Quindi – uh, non devi
preoccuparti di
lui.”Inizio modulo
Kurt
roteò gli
occhi. "Papà, non era necessario minacciarlo di violenza
fisica. Ho già
avuto a che fare cose del genere prima.” Ma
l’espressione sul suo volto fece
capire a Burt quanto in realtà apprezzasse
l’interesse.
Burt
si schiarì
di nuovo la gola. “Sì, beh. Avete bisogno del
nostro aiuto per qualcosa,
ragazzo, o -?”
"No,
abbiamo tutto sotto controllo, papà. Grazie. Che ne dici se
tu e Carole tornate
a casa? Blaine ed io rientreremo alla Dalton fra poco, abbiamo quasi
finito
qui."
Burt
annuì,
circondando di nuovo suo figlio con un braccio prima di voltarsi verso
Blaine.
Prima che quest’ultimo avesse il tempo di accartocciarsi su
sé stesso, Burt gli
aveva afferrato una spalla e aveva borbottato un rapido “Abbi
cura di mio
figlio.” Blaine annuì e mormorò
“Sempre.”
Non
appena Burt
ebbe abbandonato la stanza, Kurt rivolse a Blaine uno sguardo
indecifrabile
prima di prendere la sciarpa ed esaminarne i danni. “Beh,
questo è il meglio
che riusciremo ad ottenere qui. Posso metterla a lavare comunque,
quando
torniamo alla Dalton. Com’è la tua
maglietta?”
"Rovinata."
Kurt
sospirò."Te ne comprerò una nuova.”
Blaine
scosse
la testa. "No, non lo farai, idiota. È solo una
maglietta.” E prima che
Kurt potesse ribattere, cambiò velocemente argomento.
“Vuoi parlarne?”
"Della
tua
maglietta?" Kurt se ne uscì con una risata leggermente
nervosa. "Non molto,
eccetto per il fatto che devi smettere di comprare vestiti in misto
poliestere
a buon mercato, te l’ho detto un milione di volte –
"
"Non
della
mia maglietta.”
Kurt
sospirò.
"Non qui. Oltretutto, dobbiamo ritornare alla Dalton prima del
coprifuoco.” Dopo aver radunato le loro cose, i due ragazzi
si diressero verso
l’auto di Blaine che fortunatamente era ancora intera e non
era stata deturpata
o rigata. Il viaggio di ritorno verso la Dalton fu in gran parte
silenzioso,
con la musica di Blaine che echeggiava dolcemente in sottofondo. Kurt
guardava
fuori dal finestrino e Blaine lo lasciò solo coi suoi
pensieri, sapendo che il
ragazzo avrebbe parlato una volta pronto.
Dopo
aver
posteggiato nel parcheggio degli studenti, Kurt tirò fuori
una giacca di scorta
dal sedile posteriore e la porse a Blaine. Notando
l’espressione perplessa sul
volto dell’ amico, Kurt gli rinfacciò, "Hai
davvero voglia di spiegare a
qualche insegnante perché stiamo tornando appena prima del
coprifuoco e tu non
indossi una maglietta? O a Wes e David, per quel che importa?”
"Touché,”
rispose Blaine, infilandosi la giacca e prendendo i suoi vestiti
bagnati e
quelli di Kurt dal sedile posteriore, prima che entrambi si avviassero
verso la
Dalton.
Senza
neanche
discuterne, si diressero verso la stanza di Kurt, sapendo che Wes li
avrebbe
torturati fino ad ottenere delle risposte, per poi infuriarsi per la
spiegazione data.
Non
appena
ebbero varcato la porta, Kurt prese la sua sciarpa ed andò
in bagno,
presumibilmente per applicare dello smacchiatore istantaneo o qualcosa
del
genere. Blaine osservò la sua maglietta prima di sospirare e
gettarla nel
cestino dell’immondizia. Aprì la cerniera della
giacca di Kurt e la appese
all’attaccapanni, poi si sedette sul bordo del letto ed
aspettò.
"Credo
che
così possa andare bene." Kurt uscì dal bagno e si
bloccò poco dopo alla
vista di Blaine. "Oh. Sei di nuovo a torso nudo."
Blaine
ammiccò,
poi diede dei colpetti sul letto accanto a sé invitando Kurt
a sedersi.
"Stai
bene?"
Di
norma, Kurt
avrebbe sviato la domanda con una risposta di circostanza. Osservando
Blaine,
però, capì di dover dire la verità.
"No,
a
dire il vero. Avevo sperato che l’odio fosse finito. Che il
fatto che io me ne
fossi andato sarebbe bastato a farli smettere di cercare ferirmi
più di quanto
non abbiano già avuto occasione di fare … Ma non
posso fare niente a proposito
di quel che è successo, devo solo continuare ad andare
avanti. Coraggio e tutte
quelle cose.” Kurt fece un sorriso piccolo ma genuino.
"Parole
da
autentico guerriero,” scherzò Blaine, attirandolo
verso di sé e posandogli un
bacio sulla nuca. Un istante dopo, entrambi i ragazzi si irrigidirono. Oh,
giusto, pensò Blaine, ci siamo baciati,
là. Probabilmente dovremmo
parlarne …
Kurt
si
distaccò e si voltò per ritrovarsi faccia a
faccia con Blaine.
"Mi
ha
davvero fatto piacere che tu ci sia stato stasera."
"Non
avrei
voluto essere da nessun’altra parte."
Blaine
contemplò le labbra di Kurt per un istante prima di
decidere. Al diavolo
parlare.
Oh,
sì, le
labbra di Kurt erano deliziose. E a giudicare
dall’espressione di Kurt quando
Blaine si distaccò, anche le sue lo erano. Fatta eccezione
per il fatto che –
"Sai
ancora di granita all’uva."
Kurt
rise.
"Sì, passa dopo un paio d’ore. Ma sono certo che
non ci faremo più caso,
dopo un po’.” Ed ora era il suo turno di fare
l’occhiolino a Blaine.
Blaine
sogghignò. "Mi piace il tuo modo di ragionare, signor
Hummel."
Hey
Mr Arnstein
… here I aaaaaam:
Piaciuto?
:) La
quantità di fluff è pressocchè
insostenibile, ma non me ne lamento <3
Volevo
ringraziare infinitamente la mia beta, che è
sempre più adorabile <3 ( Giadrianna is on,
sì sì ù.ù)
E
migliaia di grazie anche a voi, ragazzuole e/o
ragazzuoli <3 Le
vostre recensioni…
bah, senza parole <3__<3
Love
and butterfly kisses,
giadacolfer
|
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Capitolo 14 *** Born This Way ***
L’altra
volta mi sono
vantata di essere stata puntuale. Sì. Ecco. Ehm. Ok. Ho una
buona ragione, però
:3 It was my biiirthdayy, yay :3
Vi
lascio al capitolo, o
miei amici immaginari <3 Spero ci siate ancora, non vi fate
sentire da una
vita, ma vi ringrazio comunque se avete la pazienza di sopportarmi e
non
inseguirmi con una spada da samurai.
Alla
me di un anno fa.
Non
entrare in un fandom.
Conserva
quel poco di
igiene mentale.
Ma
ricorda:
gay
is better ù.ù
Born
This Way
Kurt
si
precipitò giù per le scale, finendo tra le
braccia di Mercedes e ridendo estasiato.
Finalmente, era a casa.
Salutò il
resto del Glee, percependo quel leggero brivido che lo aveva percorso
ogni
volta, quel giorno, al pensiero di abbandonare i Warblers –
o, per la
precisione, di lasciare Blaine.
Kurt
scacciò quel pensiero e si guardò attorno
eccitato, osservando la sua famiglia.
“Prepariamoci
alle
Nazionali!”
"Non
ancora." Kurt inarcò le sopracciglia verso Mercedes, che
aveva il suo
sorriso compiaciuto da diva stampato in faccia. Di certo aveva
pianificato
qualcosa, avrebbe dovuto aspettarselo. “Perché
c’è un motivo se ci siamo incontrati
qui, oggi. C’è qualcuno che vorrebbe salutarti,
Kurt.” Spostò lo sguardo
leggermente oltre la sua testa e Kurt si voltò
così velocemente che avrebbe
giurato di essersi rotto il collo. Lassù, camminando verso
di lui, c’era
Blaine.
Blaine.
Alla
vista del suo ragazzo il cuore gli balzò in petto e non
riuscì a trattenere il sorriso che comparve sul suo volto
quando il giovane si
fermo a pochi passi da lui. Per chiunque altro lì presente,
Blaine era un tipo
tutto affari e formalità. Ma Kurt riusciva a vedere il
sorriso che il ragazzo
riservava appositamente a lui e nei
suoi
occhi leggeva molto di più. La felicità per il
fatto che Kurt fosse finalmente
a casa sua, ma anche quanto fosse sinceramente turbato
all’idea di perderlo. E
la rassegnazione al fatto che d’ora in poi avrebbe visto il
suo ragazzo solo
nei week-end, ma andava bene. Avrebbero fatto funzionare tutto questo e
Kurt
sapeva di avere la stessa espressione impressa sul volto mentre cercava
di
tenere a bada le sue emozioni.
"Kurt,
ci
mancherai alla Dalton. Sei stato un’aggiunta preziosa per i
Warblers e ci hai
resi una squadra migliore. Mi rattrista vederti andar via, ma sappiamo
tutti
che è quello che vuoi veramente. E io ti vedrò
ancora dopo la scuola e nei
week-end,” Kurt sorrise, essendo pienamente a conoscenza del
fatto che Blaine
lo avrebbe atteso a casa sua quel pomeriggio, "ma gli altri no,
perciò
volevano salutarti."
"E
ringraziarti, Kurt." intervenne inaspettatamente Wes,da dietro di
Blaine. Kurt
sorrise a quel ragazzo che aveva reso la sua vita così
incredibilmente strana,
ma che era una parte della Dalton quasi tanto fondamentale per lui
quanto lo
era Blaine. David era al lato opposto, nella solita formazione da
Warbler.
"I walked across the empty land,
I knew the pathway like the back of my
hand,"
Kurt
inspirò
bruscamente, perché nessun altro dei presenti aveva idea del
significato di
quella canzone. Lui e Blaine avevano passato qualche serata insieme
nella sua
stanza dopo che quest’ultimo aveva confessato i suoi
sentimenti e gli aveva
finalmente svelato il suo passato e gli eventi che lo avevano indotto a
trasferirsi alla Dalton. Kurt gli aveva permesso di piangere sulla sua
spalla,
poi lo aveva preso per mano e in silenzio lo aveva condotto alla
scalinata in
cui si erano incontrati per la prima volta. Riposizionandosi proprio
come
allora, Kurt aveva iniziato a cantare quella stessa canzone.
"I felt the earth beneath my feet,
Sat by the river and it made me complete,
Oh simple thing, where have you gone?
I'm getting old and I need something to
rely on,"
Non
appena la
band iniziò ad affiancarli (per la meraviglia di Kurt, che
non aveva mai
sentito i Warblers cantare con un accompagnamento), il ragazzo
notò il modo in
cui Blaine stava strizzando gli occhi e capì che stava
lottando per non
piangere tanto quanto lui.
"So tell me when you're gonna let
me in,
I'm getting tired and I need somewhere to
begin."
Kurt
osservò
meravigliato il modo in cui Blaine corse giù per le scale e
raggiunse il
pianoforte, la gioia che scaturiva da entrambi i loro volti,
perché quello era
qualcosa che Kurt amava veder fare a Blaine e lui lo sapeva.
"And if you have a minute, why
don't we go
Talk about it, somewhere only we
know,"
A
chiunque
altro stesse guardando, sarebbe sembrato che Kurt si stesse
semplicemente
godendo la canzone, ma il ragazzo stava sfruttando ogni briciolo di
forza che
aveva in corpo pur di non piangere a dirotto.
"This could be the end of
everything,
So why don't we go somewhere only we know?
Somewhere only we know,"
E
ora Blaine
aveva abbandonato il pianoforte e si stava dirigendo proprio verso
Kurt,
prendendogli le mani, e quest’ultimo riuscì a
vedere le lacrime affiorare nei
suoi occhi e non gli importava di tutti gli stupidi omofobi del
McKinley,
quello era il suo ragazzo e lo avrebbe mostrato al mondo intero.
Mentre
la
melodia dei Warblers iniziava a sfumare, Kurt ricevette molte pacche
sulla
spalla. E poi se n’erano andati, Finn si era posizionato
proprio davanti a lui
a braccia aperte e Kurt si era abbandonato fra di esse, sapendo che il
peggio
doveva ancora venire. Doveva ancora salutare Blaine. Strinse Mercedes
in un
rapido abbraccio prima di voltarsi per fronteggiare di nuovo il suo
ragazzo.
"Somewhere
only we know,"
Kurt
notò il
modo in cui Blaine stava tremando e avrebbe voluto semplicemente
stringerlo tra
le sue braccia e non lasciarlo andare mai più.
Inclinò la testa di lato,
cercando di respingere le lacrime che sapeva stessero per arrivare
senza che
avesse potuto fare niente a riguardo.
"Somewhere
only we know."
Ed
ora una
lacrima stava scorrendo lungo la guancia di Blaine e, prima che Kurt si
rendesse conto di quel che stava facendo, si avvicinò e la
asciugò
delicatamente, lasciando indugiare la mano sulla guancia del ragazzo
per un
momento, prima di stringerlo in un abbraccio.“Non ti
dirò mai addio,”sussurrò
prima di distaccarsi, mantenendo la presa sulle braccia di Blaine.
Le
labbra del
ragazzo stavano tremando e tutto ciò che Kurt avrebbe voluto
fare era far sparire
il suo dolore e dargli qualcosa con cui farsi ricordare.
Fissando
Blaine dritto negli occhi, Kurt sussurrò "Ti amo.”
Dopodiché si avvicino e
lo baciò dolcemente.
Non
c’era stato
niente di passionale, quello era un bacio tra due persone che sapevano
che il
loro amore sarebbe stato a un passo dall’essere impedito da
qualcuno, ma che si
amavano comunque. Si trattava di due persone che si erano trovate
l’un l’altra
per così poco tempo e ora si sentivano come se venissero
separate di nuovo. E
si trattava di due persone che stavano scoprendo per la prima volta
cosa si
provava a baciare qualcuno che amavano, ad avere un bacio che contasse.
Blaine
si
distaccò per primo, fissando Kurt negli occhi come se stesse
cercando di imprimerseli
nella memoria. “Ti amo anch’io,”
sussurrò,accarezzandogli il viso con la
mano.“Davvero,
davvero tanto.”
"Ci
vediamo oggi pomeriggio?" Che è
troppo lontano. E poi dovrai tornare a casa.
"Certo, piccolo." Blaine sorrise, prima di
avvicinarsi per baciarlo dolcemente un’altra volta. Distaccandosi,
lanciò un ultimo sguardo a Kurt prima di voltarsi.
Kurt lo guardò andare via, sentendo le lacrime scorrergli
sulle guance prima
che Mercedes lo stritolasse di nuovo in un abbraccio e i suoi pensieri
tornassero di nuovo alle New Directions.
Casa.
Pagoda della traduttrice:
*beve
un po’ d’acqua
per reidratarsi* Il mio povero cuoricino <3
Alzi
la mano
chi avrebbe voluto che la puntata finisse così? *alza manina*
*si
da della
ritardata perché anche se chi sta leggendo ha alzato la
manina lei non può
saperlo*
*si
prende a
schiaffi*
*si
ricorda di
essere nel bel mezzo di uno sproloquio*
Oh,
giusto :3
Volevo semplicemente ringraziare tutti voi <3 Mi fate venire
voglia di
cavalcare il monopattino *stile Colfer* e raggiungervi tutti per
abbracciarvi
*__* Ultimamente però siete un po’ meno attivi,
non vorrei avervi deluso ç___ç
Alla
prossima
e spero di sentire qualche vostra impressione ^__^
Se
avete
bisogno di chiedere qualche info non siate timidi e mandatemi pure un
MP.
Un
bacione a
tutti,
giadacolfer
|
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Capitolo 15 *** Billsx3 ***
Ehilà
:D Solo due giorni di ritardo, lo
considero un record personale <3 Perdonatemi, davvero, ma
è estate e si fa
quel che si può :3 Ho delle cose da dirvi ma ve le risparmio
a fine capitolo.
Una
cosa ve la anticipo: GRAZIE <3
Billsx3
"Ragazzi,
direi che siamo
pronti per le Regionali."
Il
resto dei Warblers esultò,
accalcandosi attorno a Blaine e dandogli delle pacche sulle spalle,
discutendo
entusiasti dell’imminente esibizione. David e Wes furono i
primi ad andarsene,
accennando qualcosa riguardo al fatto di dover perfezionare la scaletta
(e con
David che aveva espresso la sua opinione su quanto l’assolo
di Blaine sarebbe
stato fantastico, con dei salti mortali all’indietro sullo
sfondo, a uno sgomento
Wes). Gli altri si erano dispersi a frotte, fino a quando non erano
rimasti che
pochi di loro. Thad e Nick abbassarono lo sguardo sul pavimento, poi lo
alzarono verso Blaine e Kurt che stavano ancora parlando e batterono
rapidamente in ritirata.
"Sembrava
che ti stessi facendo
coinvolgere dalla canzone, Kurt” Blaine si
riaggiustò il blazer e sorrise al
neo-Warbler.
"Beh,
non è come nelle New
Directions, ma fare parte di un coro a cappella ha un certo fascino."
Kurt
sorrise, poi parve rendersi conto che erano rimasti gli unici.
“Naturalmente,
certe cose non cambiano mai.”
Blaine
si guardò intorno, notando i
fogli sparsi per la stanza e Nick e Thad che si stavano rapidamente
dileguando.
La porta si chiuse con un tonfo secco e lui sospirò.
“Fanno sempre così. Tranne
per il fatto che l'ultima volta si trattava di stelle filanti. Milioni
e
milioni di stelle filanti. E io, da solo.”
Kurt
inarcò un sopracciglio.
"Non riesco a immaginarmi un numero dei Warblers che richieda stelle
filanti.”
"Era
il compleanno di David. E
la sua richiesta è stata quella di farci esibire in Boom
Boom Pow."
"Stai
scherzando, vero?"
Sembrava che Kurt non riuscisse a crederci. "Voi ragazzi avete talento,
ma
di certo non avete potuto improvvisare così dal nulla, no?"
"No,
per le feste di compleanno
il festeggiato può richiedere una canzone con una settimana
di anticipo. David
ha richiesto, e cito testualmente:’Boom Boom Pow, con
chiunque tranne Blaine a
cantare la parte principale, e stelle filanti’.”
"Chi
l’ha cantata? Ma soprattutto, chi ha cantato la parte
di Fergie?"
"Thad
ha cantato la parte di Will, Nick ha fatto il rap e…
beh, Fergie non era considerata una parte principale, quindi -
”
Kurt
iniziò a ridere. "È un classico! Non avrei mai
pensato
che la tua estensione vocale riuscisse a raggiungere note tanto alte."
Blaine
sospirò. "Ti esibisci una volta nella parte di una
ragazza e nessuno te la fa passare liscia – “
"Blaine.
Guarda con chi stai parlando. Mi esibisco in molte
più parti femminili che maschili. Diamine, ho fatto Lady
Gaga ed ero meglio di
tutte le altre ragazze. Non mi importa in che genere tu canti,
è solo che non
avrei mai creduto che tu potessi raggiungere certe note. Dovrai farmela
sentire
un giorno … quando non saremo bloccati a pulire tutto questo
caos."
Blaine
constatò che i fogli non si erano alzati in piedi e
avevano camminato fuori dalla stanza come aveva sperato che facessero e
sospirò
di nuovo. “Okay, diamoci da fare.”
Dopo
qualche
minuto trascorso a raccogliere fogli in confortevole silenzio, Kurt
emise un
rantolo dall’altra parte della stanza. “Blaine
Anderson, sei nei guai!”
Blaine
abbandonò sul tavolo i fogli che teneva in mano e si
affrettò a raggiungerlo
“Oh, merda.”
Kurt
era in
piedi accanto al divano su cui era seduto all’inizio del
numero. Lo stesso
divano sul cui schienale Blaine aveva camminato e che ora recava i
segni delle
sue impronte.
"È
vintage." balbettò Blaine.
"Vado
a
prendere qualcosa per pulire. Tu resta qui e riordina i fogli e
fa’ in modo che
nessun altro entri qui e lo
veda."
Kurt
si
precipitò fuori e Blaine raccolse frettolosamente il resto
dei fogli,
sistemandoli in ordine sul tavolo. Notò vagamente che alcune
pagine erano del saggio
di storia di Wes e le mise da parte, il resto della sua mente occupata
a
domandarsi ansiosamente se la sua famiglia avrebbe potuto permettersi
di
comprare un nuovo divano vintage alla Dalton e se sarebbero stati in
grado di
portarlo dentro e prelevare quello vecchio senza che il corpo
insegnanti se ne
accorgesse-
"Okay!"
Kurt entrò slittando nella stanza, col fiatone.
"Smacchiatore per tessuti in
pelle, dovrebbe funzionare."
"Fallo
tu, credo che io lo rovinerei ulteriormente."
Kurt
roteò
gli occhi, ma stappò la bottiglia e applicò
delicatamente parte del contenuto
sul divano. Blaine chiuse gli occhi, temendo l’esito
dell’operazione.
"Puoi
guardare."
Blaine
socchiuse con esitazione una palpebra, poi sospirò e
collassò sul divano “Sei
fantastico. Grazie.”
"Lasciami
solo rimettere a posto questo.” Blaine udì il
suono dei passi di Kurt svanire
oltre la porta, tenendo gli occhi chiusi e lasciandosi trasportare dai
suoi
pensieri. Come accadeva da qualche giorno ormai, la sua mente lo
portò subito a
Kurt. Dopo la loro esibizione di Baby
It's Cold Outside, era cambiato qualcosa fra loro e doveva
ancora capire di
che si trattava. Non era una cosa brutta, soprattutto dato che
significava che
Kurt ora voleva passare più tempo con lui, cosa che Blaine
apprezzava notevolmente.
Due
sere
prima, Kurt si era presentato alla sua porta, aveva tolto il suo libro
di testo
dalla scrivania e lo aveva rimpiazzato con popcorn, La
Bella e la Bestia, Rapunzel
e La Sirenetta –
segretamente uno dei
loro preferiti. Si erano stesi sul suo letto e avevano cantato insieme
ai
personaggi, ignorando Wes e David che bussavano alla porta e volevano
entrare a
guardarli con loro. Blaine si era svegliato il mattino seguente e si
era
ritrovato stretto fra le braccia di Kurt, con il petto del ragazzo come
cuscino. Dopo aver calmato il suo cuore che aveva iniziato a battere
selvaggiamente, era sgusciato via dalla stretta di Kurt e si trovava in
bagno
quando il ragazzo si svegliò.
Perché
sei scappato?
Si chiese Blaine per quella che gli
parve la milionesima volta. Ti sei
già
svegliato in quel modo con David prima d’ora, ci avete riso
su e basta. Quindi
perché era diverso con te e Kurt?
"Un
penny per i tuoi pensieri?"
Blaine
sobbalzò, spalancando gli occhi giusto per ritrovarsi Kurt
di fronte. Si portò
una mano al petto mentre il controtenore ridacchiava. “Non farlo mai più, Kurt!”
"Scusa,"
disse lui, senza apparire affatto dispiaciuto. Si lasciò
sprofondare sul divano
accanto a Blaine, sedendosi un po’ più vicino di
come normalmente avrebbe
fatto. Il ragazzo si annotò mentalmente quello e il modo in
cui la mano di Kurt
era poggiata mollemente accanto alla sua gamba, aspettando solo di
essere presa
…
"Quindi,"
Blaine ruppe il silenzio in fretta, cercando qualcosa di cui parlare.
"Mm?"
Kurt lo guardò, poi rise. "Non sono abituato a vederti senza
parole. Che
succede?”
"È
solo
che – Non lo so." Blaine sospirò, poi si
alzò di scatto e iniziò a
camminare nervosamente per la stanza.
"Blaine?
Che c’è che non va?" Anche Kurt si alzò
in piedi rimanendo accanto al
divano, indeciso se seguire il ragazzo oppure no.
Blaine
si
fermò tanto alla svelta quanto aveva iniziato, osservando i
cortili fuori dalla
finestra.
"Non so cosa sto facendo, Kurt."
Sentì
Kurt
raggiungerlo e poi un braccio che lo circondava. Il ragazzo non disse
nulla, si
limitò a guardare fuori dalla finestra e ad aspettare che
Blaine parlasse.
"Sono
un disastro." disse alla fine. "Quando sono là coi Warblers,
appaio come
il ragazzo più posato e composto del mondo. Lo so che
è così, me lo dicono
tutti. Ma non appena i riflettori si spengono, non sono più
Blaine il Leader
dei Warblers. Sono Blaine che non riesce a parlare dei suoi sentimenti
e fa
cose come macchiare mobili vintage e poi sclera a riguardo. Sono Blaine
che
canta le canzoni della Disney mentre si allena e impiega quasi
un’ora per
sistemarsi i capelli ogni mattina ma non lo ammette con nessuno
… tranne ora.
Merda."
Kurt
rise,
mentre Blaine si accartocciò su sé stesso per
l’imbarazzo. "Altri segreti
imbarazzanti?"
"Sono
sicuro che riuscirei a farmene venire in mente un paio." Blaine
sospirò.
"Uno di questi è il fatto che blatero quando sono nervoso.
Come
adesso."
Kurt
continuo a ridacchiare, stringendo Blaine e avvicinandolo a
sé.“Ciao,
Blaine-Che-Blatera, mi chiamo Kurt. Perlopiù conosciuto come
Kurt il Sarcastico
Ragazzo Nuovo,” Blaine ridacchiò ricordando che
Wes aveva soprannominato Kurt
in quel modo durante la sua seconda settimana alla Dalton, "ma per i
miei
amici sono Kurt che parla davvero troppo
di sentimenti e ancora di più di vestiti. Sono Kurt che
chiama sua padre ogni
due sere solo per sentire la sua voce, e se pensi che un’ora
per i capelli sia
grave, beh, questo Kurt impiega più
di un’ora nei suoi rituali di idratazione ogni mattina e non
lo ammette davvero
con nessuno, tranne ora perché si fida di
Blaine-Che-Blatera. Non sei un
disastro, Blaine, sei umano.”
Ed
ora
Blaine era rimasto leggermente senza parole perché nessuno
lo aveva mai capito
quanto Kurt.“Io – io non so cosa dire,
Kurt.”
Il
ragazzo
lo condusse dolcemente verso il divano più vicino e lo fece
sedere, continuando
a circondargli le spalle con un braccio.“Ti è
concesso essere te stesso. Le
persone possono ammirare e rispettare Blaine il Leader dei Warblers, ma
tu
piaci alle persone per quel che sei, Blaine. Perché credi
che Wes e David ti
irritino fino a farti perdere la calma? Sanno che in quel modo vedono
il vero
te, e sebbene io disapprovi i loro metodi, credo che quel che fanno sia
positivo.
Hai bisogno di capire che puoi essere te stesso e alle persone piacerai
per
quello. Io ho incontrato Blaine il Warbler la prima volta, quando sono
venuto a
spiarvi, ma il Blaine che mi ha consolato dopo la vicenda di Karofsky e
mi ha
portato fuori a pranzo, quello era il vero Blaine.”
Blaine
fece
una smorfia ricordando quell’episodio. Era riuscito a
perdersi con Kurt,
continuando a guidare in cerchio finché finalmente non si
erano arresi, si
erano recati al drive-in più vicino e poi avevano mangiato
nel parcheggio.
Blaine si era scusato per tutto il pomeriggio finché Kurt
gli aveva semplicemente
intimato di tacere.
"Per
chiunque altro, non sarebbe stata una cosa importante, ma tu ti sei
comportato
come se il mondo stesse per finire o mi avessi rotto
l’asciugacapelli o
qualcosa del genere.” Blaine sollevò un
sopracciglio a quel paragone, ma rimase
zitto mentre Kurt proseguiva.
"Voglio
che tu capisca che va bene essere te stesso e alle persone piace il
vero
Blaine. A me di certo piace. Infatti –” Blaine vide
Kurt deglutire e mimare
qualcosa con le labbra che aveva tutta l’aria di essere coraggio “Diciamo che amo il
vero Blaine.”
Amo.
Amo? Lui – cosa?
Apparentemente
Blaine stava impiegando troppo tempo per capire, visto che Kurt
sospirò.
L’unica cosa che Blaine seppe, dopo, è che un paio
di mani avevano
delicatamente afferrato il suo viso e un paio di labbra erano sulle sue.
Oh.
Amo. Giusto.
Kurt
si
distaccò e Blaine aprì gli occhi. “Ehi,
aspetta, che fai? Ancora...”
Il
ragazzo
proruppe in quella sua solita risata cristallina, mentre Blaine si rese
conto
di quel che aveva detto e arrossì. “Questo
è il Blaine che mi piace vedere,”
mormorò, premendo di nuovo le labbra contro le sue prima che
Blaine se ne
potesse lamentare. Il ragazzo si limitò a scrollare le
spalle.
Se
è Blaine fuori controllo ciò che
vuole, sarà quel che otterrà.
Mordicchiò leggermente il labbro di Kurt e si beò
del gemito che provocò.
Essere umano ha i suoi vantaggi.
Giada entra slittando, col fiatone, dopo aver fatto
i mortali sullo
sfondo:
Gotta love
Rambling!Blaine <3 Ahahahah vi giuro, mi sono fatta delle risate
traducendo
:’D
E Kurt, beh … KURT!
Gotta love him, too <3
Gotta love Klaine! Gotta love everyone! Gotta love Ryan Murphy, mostly
<3
Cooomunque
*Franklin
mood on* ho una notizia da darvi : HO UN PROFILO TWITTER :D
Sì,
basilarmente l’ho
fatto per la Box Scene *cerca di non pensarci
per evitare di liquefarsi sul posto a causa di quei due
minuti di pura
perfezione*, ma ci pensavo già da tempo. Mi trovate qui col
nome giadacolfer e
… niente. Se volete contattarmi o avete
qualcosa da chiedermi mi trovate ^__^
Un grazie
enorme di
nuovo a tutti, siete adorabili e supercomprensivi :3 Non vi merito
:’)
Siccome sono
buona(?),
piccolo spoiler sul prossimo capitolo: ambientazione 2x16. Post-Misery.
Non
dico altro.
|
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Capitolo 16 *** Coristi ***
Siccome
io
vi adoro e voglio vedervi felici (se le mie traduzioni ci riescono, in
tal caso
mi stupirei O.o), ecco l’aggiornamento, in anticipo di un
giorno :D A fine
capitolo ho alcune cose da dirvi, intanto…Enjoy :D
Alla
perfezione.
Trema.
C’è
un
nuovo sceriffo in città.
E
il suo
nome è Chris Colfer.
Coristi
"Posso
essere molto sincero con te?”
Blaine
sbatté le palpebre, cercando di capire perché
Kurt sentisse addirittura il
bisogno di chiederlo. Sapeva di poter essere sempre onesto con lui, no?
Ma non
sembrava nervoso questa volta, al contrario, c’era una
determinazione nei suoi
occhi che non vedeva da molto tempo.
"Perché
lo sento veramente. Non era niente di nuovo. Senti, Blaine, i tuoi
assoli sono mozzafiato." Blaine
percepì il
fremito di emozione che gli attraversò il corpo, a quella
parola, e lo
accantonò mentalmente, per tornarci su in un secondo
momento. "E sono
anche numerosi."
"Kurt,
è il consiglio che decide chi canta gli assoli. Sbaglio o
colgo un po’ di gelosia?”
Blaine avrebbe voluto
afferrarlo per le spalle e confessargli che, se avesse potuto
scegliere,
avrebbe scavalcato l’intero maledetto consiglio e piazzato
lui sotto i
riflettori, ma che non poteva.
Infatti, stava giusto per farlo quando il ragazzo trillò di
nuovo.
"No,
cogli tanta gelosia. Vedi,
Blaine,” e
qui Kurt sospirò. "A volte i Warblers non sembrano un
gruppo. Sembrano i
coristi di Blaine."
Quest’ultimo
sbuffò divertito, non riuscendo a trattenersi.
“È il nome più orribile che
abbia mai sentito e mi rifiuterei di fare parte di un gruppo che vuole
attribuirsi un nome del genere."
Kurt
inarcò un sopracciglio. “Blaine, che succede
quando a qualcuno vengono
presentati i Warblers da queste parti? Riceve il solito
‘Questi sono i nostri
Warblers e questo è il nostro leader solista, Blaine.' Credi
che qualcuno
conosca il nome di qualunque altro
ragazzo in questo gruppo? Restiamo in piedi sullo sfondo e fingiamo di
essere
gli strumenti musicali più disparati, mentre tu canti a
pieni polmoni di fronte
a noi. E sì, è sexy,” Blaine
sbattè le palpebre. Mi ha appena
definito sexy? "E sì, ci aiuta a vincere, ma il
resto di noi non si sente esattamente importante
nello schema generale delle cose. Io no di certo. Forse non
ottenevo assoli
al McKinley, ma ottenevo qualcosa.
Un
verso di una canzone, un passo di danza, qualcosa che aiutava le
persone ad
accorgersi che non ero solo un altro blazer nella schiera di- beh,
blazer. Sono
Kurt. Sono una persona. Ho visto
l’espressione sui volti delle New Directions
l’ultima volta alle Regionali,
Rachel doveva incoraggiarmi a sorridere e il signor Schue sembrava
deluso –
all’inizio pensavo fosse meravigliato da quanto fossimo
fantastici e che ci
ritenesse una minaccia per loro – e lo siamo, ma dopo un
po’ ho capito che era
deluso dal fatto che stessi semplicemente ondeggiando a tempo di
musica, voleva
qualcosa di meglio per me. E anche io, Blaine. Gli altri Warblers
probabilmente
ci sono più abituati di me, ma non credo che dovrebbero
esserlo. Tutti meritano
un’occasione per mostrare e sfruttare le proprie
abilità.” Kurt sprofondò sul
divano, col respiro leggermente affannato dal suo discorso.
Blaine
si limitò ad osservarlo. Certo, sapeva che Kurt non si stava
inserendo tanto
facilmente quanto gli altri Warblers, e non si sarebbe mai aspettato
che lo
facesse, ma non aveva realizzato che per lui significasse
così tanto. E - e
quel discorso. Era così - eccitante.
Kurt non si entusiasmava più per le cose ultimamente e
Blaine in quel momento
aveva visto il ragazzo che aveva conosciuto il giorno in cui erano
andati al
McKinley e avevano affrontato Karofsky. Il Kurt che aveva cantato Don't Cry For Me Argentina con talmente
tanta intensità, incurante di quanto lo facesse risaltare.
Kurt risaltava. E Blaine lo amava
per questo.
Woah.
Cosa?
Ma
più Blaine ci pensava, più acquistava un senso.
Tutti gli sguardi, le
conversazioni – tasselli che erano sparsi prima di tornare al
loro posto, e
ogni pensiero che aveva mai avuto su Kurt ora si stava incastonando nel
suo
cervello per creare una grande immagine che era stato troppo cieco per
vedere,
prima di allora.
Sono
innamorato di Kurt Hummel.
Blaine
sorrise, continuando ad osservare il ragazzo. Ora
ho solo bisogno di dirglielo e- oh merda. Come lo faccio?
Tutto
quello che Blaine sapeva era che doveva dirglielo. Quel giorno. Proprio
in quel
momento. Perché sarebbe potuto impazzire se quei pensieri
fossero rimasti in
circolo nella sua testa per troppo tempo. Cercando di trovare le parole
perfette, aprì la bocca per parlare.
"Kurt-
"
"Blaine-
"
E
poi risero entrambi. “Prima tu,” disse Blaine,
sedendosi sul pavimento di fronte a Kurt e ignorando
l’espressione sorpresa
negli occhi del ragazzo, perché di solito si sarebbe seduto
su una sedia come
una persona normale. Ma a Blaine non importava, perché era felice adesso.
L’altro
ragazzo scivolò giù dal divano per unirsi a
lui sul pavimento e ora erano seduti così vicini che le loro
ginocchia si
sfioravano – Kurt a gambe incrociate come al solito, Blaine
sulle ginocchia.
"Blaine,
pensavo davvero ogni parola che ho detto
prima, ma probabilmente non avrei dovuto essere così duro
con te al riguardo.
Come hai detto tu, non è una tua scelta e io non posso
essere invidioso dei
tuoi assoli, perché la tua voce è veramente
fantastica." E Blaine sentì di
nuovo quel fremito di emozione e il suo cuore cominciò a
battere forte. È possibile che
Kurt provi lo stesso?
"Credo
di volere soltanto un po’ di quel
riflettore puntato anche su di me. Ma se i Warblers pensano davvero che
tu sia
il migliore, allora va bene. Anche io penso che tu sia il migliore."
L’altro
ragazzo sollevò un sopracciglio, perché
c’era
talmente tanto significato nascosto dietro a quella parola, e il
leggero
rossore che tingeva il viso di Kurt era la prova che stavolta Blaine
l’aveva
colto sul fatto.
"Oh,
ora lo sono?” disse lentamente, incrociando
lo sguardo di Kurt.
Il
viso del ragazzo aveva ormai raggiunto una tonalità
rosso acceso, tuttavia continuò a guardare Blaine negli
occhi mentre qualcosa
di non detto aleggiava tra loro.
"Sì,
lo sei." E in quel momento lo sguardo
nei suoi occhi sembrò raddoppiare in intensità e
Blaine dovette deglutire per
mandare giù nodo che gli si era formato in gola.
“Quindi, cosa volevi dirmi,
prima?”
Ma
il ragazzo non riusciva a distogliere lo sguardo da
quegli occhi o quel viso o quelle - labbra...“Io- uh-
”
E
prima che potesse rendersi conto di quel che stava
facendo, si stava sporgendo verso Kurt, una mano sul suo braccio e
l’altra che
andava a posarsi sul suo viso. Colse lo sguardo negli occhi del ragazzo
ed
entrambi seppero ciò che
stava per
succedere –
"Hey,
Blaine, ho – oh, merda!
Scusate, ragazzi!"
Blaine
grugnì esasperato e si allontanò a malincuore
da un Kurt allibito, voltandosi giusto per vedere Wes in piedi sulla
soglia che
si stava coprendo gli occhi e la bocca con le mani. Poteva sentire
David dal
corridoio; “Wes, che c’è che non va?
Blaine non è lì – oh, sei entrato e hai
visto di nuovo Thad con la sua ragazza?” Il ragazzo
alzò una mano in direzione
di David, continuando ad osservare i due ragazzi irritati.
“Te
lo giuro, Blaine, non ne avevo idea, volevo solo-
”
"Wesley.
Hai tre secondi. Uno- "
E
Wes era sparito, sbattendo la porta dietro di sé.
Blaine riuscì a sentirlo borbottare qualcosa, poi il suono
della risata di
David, che fortunatamente stava svanendo lungo il corridoio.
Imprecò sottovoce,
poi si voltò di nuovo verso Kurt, che aveva la stessa
espressione di qualcuno a
cui è stata rubata la sua collezione di Vogue.”Lo
capirà,” mormorò, prima che
l’espressione sul suo viso si addolcisse guardando Blaine.
"Sì,
lo farà.” Blaine sorrise e fece scorrere la
mano lungo il profilo della mascella di Kurt, osservando la rabbia
defluire dal
suo viso, mentre un brivido percorreva il suo corpo. “Ma
adesso, beh - dove
eravamo?”
Kurt
sogghignò per la frase smielata. “Proprio qui,
suppongo.” E impedendo ulteriori possibili interruzioni, si
sporse verso di lui
e lo baciò.
Hey,
stavo per farlo io!
Blaine
si zittì mentalmente, concentrandosi piuttosto sul fatto che
Kurt lo stava baciando...
Ma
per quanto il loro primo bacio fosse fantastico,
Blaine non riuscì a
trattenersi.
Allontanandosi,
osservò severamente un Kurt alquanto
deluso. “Penso che dovresti sapere che in testa mi ero
preparato un intero
discorso, in cui ammettevo i miei sentimenti e ti dicevo quanto
meraviglioso tu
fossi, e ora non lo sentirai mai.”
E
ora il ragazzo sembrava davvero deluso. “Non puoi
dirlo comunque?” propose.
Blaine
sogghignò. “Nah, questo è
più divertente.”
Baciò di nuovo Kurt, che glielo concesse con piacere.
WOAH. AKA Note della traduttrice:
Ebbene
sì, ho trovato
la frase-tormentone di questa ff. Woah. Il Woah è
l’emblema di Kiss, ricorrerà
in molti dei capitoli a venire e di solito preclude sempre qualcosa di
fondamentale. Quindi… Woah :D
Ora, cose
(un briciolo
più) serie. Il capitolo si commenta da solo, secondo me. Che
dire? I Warblers
li amo, Wes in particolare e poi, beh, Kurt versione oratore <3
J’adooore
<3 E il povero Blaine che si spreme per fare 2 + 2 e capire di
amare il
nostro Drama Queen, che peraltro ha tutte le ragioni, e alla fine ha
anche il
coraggio si staccarsi da quelle labbra e fare il demente, as usual
<3
Ho
l’ansia per il
prossimo capitolo, che è di ben otto pagine e non so come
farò con l’imminente
partenza per il Trentino , ma ci proverò
ù.ù Tanto sono regolare come Darren su
Twitter con gli aggiornamenti (shame on me). E a proposito di Twitter,
per
eventuali informazioni (o insulti, che accoglierò senza
ribattere), mi trovate qui .
Grazie mille
a tutti
voi e in particolare a FrancyCrissColfer,
hhhhbk e Soul
Sister, che mi lasciano sempre un parere e sono
l’adorabilità
fatta a persona.
E ad anastasianapp un particolare saluto :D
Stasera hai qualcosa da leggere, spero di tirarti un po’ su xD
Un bacione a
tutti e
grazie per non avermi già bruciata viva per gli sproloqui
<3
Kiss,
giadacolfer
|
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Capitolo 17 *** Matrimonio ***
Figliuoli
e figliuole, ce l’ho fatta.
Capitolo 17, puntuale come la morte.. Ed è il capitolo
più lungo che abbia
tradotto, finora :D Quindi spero tanto che vi piaccia.
Se
ve lo state chiedendo, alla luce degli
ultimi spoiler Klaine, sì, è stata una pugnalata
nello stomaco tradurlo. Ma: 1)
Sono una masochista patentata, 2) Mi anche fatta stare meglio, in un
certo
senso. Perché Klaine is endgame, e non
c’è niente che i RIB possano fare a
riguardo. Beh, questo capitolo me l’ha ricordato.
Preparate
l’insulina e procedete pure alla
lettura *-* *A
fine capitolo devo
dirvi alcune cosette*
Alla
mia beta e alle sterpazzoline,
due
tipi diversi di meravigliosi e
pucciosi esemplari.
Non
ti sto dedicando il capitolo del
matrimonio a caso, sappilo ù.ù
Matrimonio
Kurt
sorrise, contemplando l’edificio pieno di
persone. Gran parte degli invitati era seduta ai loro tavoli, a
chiacchierare
allegramente e ad osservare Rachel e Mercedes mentre cantavano a piena
voce What
Is This Feeling. Lasciare il microfono nelle mani delle New
Directions era
stata probabilmente l’idea migliore, visto e considerato che
permetteva di
risparmiare denaro per la luna di miele e al contempo consentiva al
gruppo di
allenarsi per le Regionali. Il resto delle New Directions stava
ballando con
gli altri invitati o si stava preparando per esibirsi nel proprio
numero.
Lo
sguardo di Kurt si posò sulla coppietta felice che
stava ancora ballando in mezzo alla pista, e il suo sorriso si
ampliò. Non
riusciva a ricordare l’ultima volta che aveva visto suo padre
così felice e
Carole appariva assolutamente radiosa mentre il suo neo-sposo la faceva
volteggiare dolcemente. Eccetto un paio di pause per parlare con gli
invitati e
una in cui Burt era misteriosamente sparito per qualche minuto, mentre
Kurt
ballava con Carole, la coppia era rimasta sulla pista da ballo tutta la
sera,
evento a cui il ragazzo non avrebbe mai pensato di assistere. Insegnare
a suo
padre a ballare, sebbene doloroso ed estenuante, aveva certamente dato
i suoi
frutti per i neo-sposini. Kurt applaudì assieme al resto del
pubblico quando le
due dive terminarono la loro esibizione e fecero un inchino, lasciando
libero
il palco per il prossimo gruppo. Sapeva che di lì a poco
sarebbe giunto il suo
turno e iniziò mentalmente a preparare la sua esibizione,
facendo del suo
meglio per non pensare al fatto che non aveva quel qualcuno di speciale
a cui
dedicarla. La tua famiglia e i tuoi amici
sono sufficienti, si disse con fermezza, ricordandosi la
canzone che Finn gli
aveva dedicato poco prima…
Non
appena Santana e Brittany salirono sul palco,
iniziarono a cantare Come Away With Me. Come
attirati da una calamita,
tutti cominciarono a formare delle coppie per ballare il lento. Kurt
sospirò,
col sorriso che svaniva a poco a poco nell’osservare le
coppie ondeggiare sulla
pista da ballo. Era sempre stato così, quando si trattava di
formare coppie per
le New Directions. Kurt rimaneva sempre tagliato fuori, ad osservare le
persone
scegliere i rispettivi partner e non avendo nessuno con cui condividere
quel
momento. Di solito lui e Mercedes avrebbero risolto la cosa al meglio,
formando
una coppia insieme, ma lei era distratta da uno dei cugini di Finn che
al
momento le stava circondando la vita con le braccia e la stava facendo
volteggiare lentamente sulla pista. Rachel ondeggiava fra le braccia di
Finn e,
quando si avvicinarono a lui, lei alzò lo sguardo e
catturò quello di Kurt,
facendogli l’occhiolino prima di allontanarsi col suo
ragazzo. Kurt sbatté le
palpebre, poi si convinse che la ragazza fosse semplicemente felice e
tornò a
dedicarsi ai suoi mesti pensieri.
Ma
prima che il party di autocommiserazione di Kurt
potesse proseguire, un paio di mani leggermente callose si posarono sui
suoi
occhi. Il ragazzo emise uno squittio, mentre una voce rise.
“Indovina chi è?”
Kurt
si irrigidì. No,
non può essere –
Le
mani vennero rimosse e Kurt si voltò giusto per ritrovarsi
davanti il ragazzo della Dalton."Blaine! Cosa stai -" Kurt si
irrigidì
di nuovo, non appena ebbe squadrato propriamente il suo amico.
Blaine
si era finalmente sbarazzato del blazer e
indossava uno smoking con una cravatta argentata. Certo
che è vestito così, è un matrimonio,
si disse Kurt, ma ciò
non impediva al suo amico di avere un aspetto maledettamente
fantastico. Certo, gran parte era dovuta al fatto
che – gli occhi di Kurt si posarono sui capelli di Blaine
che, invece di essere
coperti di gel, erano - ricci. Non ricci in disordine, ma – oh, wow.
"Kurt?"
Blaine allungò impacciatamente una
mano per tastarsi i capelli "Stanno male?"
Kurt
si riscosse dallo stupore. “No, no! Affatto, sono
– ” cercò una parola che non lo facesse
apparire una ragazzina stracotta, poi
si arrese. “Incredibili. Hai un aspetto fantastico,
Blaine.”
Quest’ultimo
arrossì e si grattò la base del
collo.“Grazie.
Anche tu, Kurt.” Gli occhi del ragazzo indugiarono sul
controtenore per un
altro secondo, come per assimilarne la vista, poi Blaine
incontrò di nuovo il
suo sguardo e sorrise. “Quindi, questa è tutta
opera tua.” Indicò con un gesto
il ricevimento.
“Beh,
a dire il vero le New Directions hanno aiutato
ad allestirlo, ma sì, l’ho organizzato io. Ti
piace?” prendere
Blaine
gli prese la mano e la strinse, rispondendo,
“Lo adoro. Hai fatto un lavoro meraviglioso.”
Il
cuore di Kurt sobbalzò, quando il ragazzo gli prese
la mano, e il controtenore si sforzò per impedire al rossore
di tingergli il
viso. Dall’espressione divertita su quello di Blaine, aveva
ovviamente fallito.
“Quindi, che ci fai qui?” riuscì a
balbettare.
"Mercedes
mi ha mandato un sms ieri, dicendomi
che sarei dovuto venire a dare un’occhiata al frutto del tuo
duro lavoro qui. E
volevo vedere te, naturalmente.” Il ragazzo sorrise e Kurt
sapeva che la sua
faccia avrebbe potuto competere con un pomodoro, ma non gli importava.
Blaine
era venuto per vedere lui.
"Ad
ogni modo, sarei dovuto arrivare prima, ma ho
avuto un incontro d’emergenza coi Warblers – a
quanto pare una delle nostre canzoni
violava il copyright, quindi non potevamo riarrangiarla e Wes ha dato
di matto,
prima che tirassimo fuori la scaletta di riserva e riuscissimo a
calmarlo un
po’. Sono arrivato qui e Finn mi ha detto che non potevo
entrare -"
"Lui
cosa?"
Kurt si voltò per
guardare male il suo fratellastro, l’effetto rovinato dal
fatto che Finn gli
stesse dando le spalle, ballando con Sam e Puck mentre Artie cantava Don't
Blame It On The Boogie, accompagnato dai passi di danza di
Mike. Venne
distratto per un secondo quando Mike fece un salto mortale
giù dal palco,
giusto per applaudire fragorosamente, poi tornò a dedicarsi
al problema in
questione.
Blaine
ridacchiò. “Non era colpa sua. Non ci hai mai
presentati, dopotutto, e io non avevo un invito da mostrare al tizio
all’entrata,
quindi lui ha acciuffato Finn, quando gli ho detto che conoscevo la
famiglia, e
lui ha risposto che non aveva idea di chi io fossi. Gli ho detto che
eravamo
amici e ha esitato per un attimo – credo che volesse
accertarsi che nessun
presente potesse rovinare la giornata -" Kurt ringraziò
mentalmente suo
fratello per avere sorvegliato la situazione e Blaine per il tatto che
aveva
dimostrato. “Ma poi è uscito tuo padre e mi ha
riconosciuto, quindi mi ha lasciato
entrare e – beh, eccomi qua.” Scrollò le
spalle e Kurt realizzò che si stavano
ancora tenendo per mano.
"Beh,
sono felice che tu sia riuscito ad entrare.
Sarebbe bastato mandarmi un messaggio o qualcosa del genere.”
Blaine
sollevò un sopracciglio. “L’ho
fatto.”
Kurt
frugò nella tasca con la mano libera per prendere
il cellulare, per poi sbloccarlo e vedere 1
Chiamata Persa: Blaine. 1 Nuovo Messaggio: Blaine. Aprendo il
messaggio,
lesse ad alta voce, “Fuori dal
ricevimento, grossa guardia del corpo che minaccia di sbattermi fuori.
Vieni a
salvarmi?” Kurt rivolse a Blaine uno sguardo
imbarazzato. “Scusa.”
Il
ragazzo ridacchiò. "Poco male. È stato
più divertente
sorprenderti così, in ogni caso.” Esitò
per un attimo, facendo vagare lo sguardo
per la stanza, poi lo posò di nuovo su Kurt.
“Allora, ti va di – ”
"Kurt!"
Mercedes li raggiunse di corsa.
“Scusate l’interruzione, ragazzi – ciao,
Blaine – ma Artie ha quasi finito e
tocca a te.”
Kurt
sgranò gli occhi. “Scusa, Blaine, torno fra un
minuto. Mercedes, gli terresti compagnia?” Senza attendere
risposta, lasciò
andare con riluttanza la mano del ragazzo e si diresse velocemente
verso il
microfono, mentre gli applausi della folla per Artie iniziavano a
sfumare. Si
stava facendo tardi e gli invitati avevano iniziato a sciamare, ma
c’erano
ancora parecchie persone ad ascoltare la musica.
“Ciao
a tutti!” disse Kurt, guadagnando il centro del
palco e riposizionando il microfono sull’asta, mentre Artie
si portava giù
palco con la sedia a rotelle "Spero che stiate tutti passando una
splendida serata, specialmente la coppietta felice che non ha lasciato
la pista
da ballo nemmeno un attimo questa sera – e non sto parlando
di Sam e Quinn.”
Tutti quelli che conoscevano il Glee club risero. “Ma
seriamente, a papà e a
Carole, spero che sia stata una serata magica per entrambi. Dato che
è il mio
turno di monopolizzare il microfono – e siamo riusciti a
strapparlo dalle
grinfie di Rachel ,” un altra risata dalla folla riunita,
“vorrei dedicare una
canzone alla mia nuova famiglia e a tutti i miei amici presenti qui
stasera.”
Gli occhi di Kurt saettarono verso Blaine, che era in piedi accanto a
Mercedes,
sorridente. Gli rivolse a sua volta un sorriso rapido ma sincero, poi
fece un
cenno alla band, che iniziò a suonare.
"Three
little birds, sat on my window.
And they told me I
don't need to worry.
Summer came like
cinnamon, so sweet,
Little girls
double-dutch on the concrete."
Kurt
abbassò lo sguardo su Burt e Carole, che gli
stavano sorridendo di rimando, una lacrima che scorreva lungo la
guancia di
Carole. Il ragazzo sorrise e le mandò un bacio, sapendo che
era uno dei suoi
gesti preferiti, prima di proseguire.
"Maybe
sometimes, we've got it wrong, but it's alright
The more things
seem to change, the more they stay the same
Oh,
don't you hesitate."
E
ora il suo sguardo era posato su Blaine, che lo
stava osservando a sua volta con un’espressione indecifrabile
sul viso. C’era
un lieve sorriso ad incurvargli le labbra e Kurt si sentì
come se non avesse
mai visto quel ragazzo prima, o qualcuno che gli somigliasse.
"Girl, put
your records on, tell me your favourite song
You go ahead, let
your hair down
Sapphire and faded
jeans, I hope you get your dreams,
Just go ahead, let
your hair down."
Il
resto delle New Directions era riunito, a
ondeggiare leggermente e ad osservare Kurt mentre si esibiva. Riusciva
a vedere
l’ammirazione negli occhi di Rachel e sapeva, nonostante il
loro continuo
battibeccare, che il rispetto reciproco per il talento l’uno
dell’altra era
alle stelle.
"Maybe
sometimes, we've got it wrong, but it's alright
The more things
seem to change, the more they stay the same
Oh,
don't you hesitate."
Lo
sguardo di Kurt continuò inevitabilmente a trovare
quello di Blaine durante la canzone e, mentre riversava il suo cuore
nelle
parole, fece del suo meglio per cantare con gli occhi, per mostrargli
quanto
intendesse davvero ciò che stava cantando e che fosse
rivolta a lui. Non era una canzone
d’amore, ma
sperava che il ragazzo cogliesse comunque il significato nascosto
dietro di essa.
Non avrai mai le palle per dirglielo
diversamente, si disse, cantando con intensità gli
ultimi versi della
canzone.
"Oh,
you're gonna find yourself somewhere, somehow."
Appena
ebbe cantato
l’ultima parola, l’intera sala proruppe in un
applauso. Kurt arrossì e fece un
lieve inchino, prima di iniziare a ridere. “Okay, Tina, porta
il culo quassù!”
Abbandonò velocemente il palco, ricevendo abbracci dal resto
del gruppo prima
di tornare verso Blaine e Mercedes. A sua volta la ragazza lo strinse
rapidamente in un abbraccio, sussurrandogli “Sembra
fantastico, Kurt. Buona
fortuna!” Poi si diresse di nuovo verso il resto delle
New Directions, che stava ballando
insieme alla versione di Tina di I'm Yours.
Kurt
li osservò per un secondo, prima di voltarsi di
nuovo verso Blaine. Prima che potesse capire cosa stava succedendo, il
ragazzo
lo aveva stretto in un abbraccio. “È stato
incredibile, Kurt,” mormorò
direttamente nel suo orecchio, provocandogli un brivido lungo la spina
dorsale,
prima di lasciarlo. Kurt sapeva di essere arrossito e si sedette
rapidamente
per evitare che il tremolio alle gambe diventasse evidente. Blaine si
unì a lui
e per un po’ di tempo si limitarono a chiacchierare,
osservando gli invitati
ballare attorno a loro.
"Kurt,
Blaine."
Kurt
alzò lo sguardo e vide suo padre e Carole, in
piedi di fronte a loro. Si alzò rapidamente per abbracciarli
entrambi, prima di
voltarsi di nuovo verso Blaine, che si era alzato in piedi assieme a
lui.
"Blaine,
hai già conosciuto mio padre. Questa è
sua moglie, Carole. Carole, questo è Blaine, il mio amico
della Dalton.”
"È
un piacere conoscerti, Blaine.” Carole
sorrideva radiosa, mentre stringeva la mano al ragazzo, e Kurt sapeva
che era
dovuto soprattutto al fatto di essere stata definita la moglie di Burt.
Blaine
sorrise, stringendole la mano a sua volta.
"Siamo
solo venuti qui per ringraziarti, Kurt.
Questo matrimonio è stato talmente splendido per entrambi.
Tuo padre ed io
siamo molto fieri di ciò che hai fatto.”
Kurt
si sentì mancare le parole, mentre suo padre
annuì. “Sì, Kurt, hai fatto un lavoro
coi fiocchi qui, oggi. Significa molto
per noi.”
“Prego,”
riuscì a sussurrare Kurt. La mano di Blaine
trovò di nuovo la sua e lui la strinse, sforzandosi di
trattenere le lacrime.
Carole parve accorgersene e si voltò di nuovo verso Burt,
allungando una mano
per un altro ballo, al quale lui acconsentì di buon grado.
Non
appena se ne furono andati, Blaine lo circondò con
un braccio e lo strinse a sé, lasciandogli un momento per
riguadagnare il
controllo delle sue emozioni. Kurt si distaccò un minuto
dopo, con gli occhi
lucidi.
“Grazie,”
sussurrò, notando che Quinn e Sam stavano
salendo sul palco, con la ragazza che intimava ad ognuno di formare
delle
coppie per ballare un lento.
"Kurt,
ti va di ballare?" Kurt guardò il
ragazzo, che lo stava fissando nervosamente ma che aveva allungato la
mano con
fare deciso. Sorrise.
“Mi
piacerebbe molto,” rispose, prendendogli la mano e
avviandosi verso la pista da ballo. Trovarono un posto per loro,
lontano dagli
occhi indiscreti del pubblico in generale, mentre Quinn iniziava a
cantare.
Kurt non si era ancora reso conto di che canzone si trattasse, sapeva
solo che
le sue braccia erano attorno al collo di Blaine e quelle del ragazzo
erano attorno
ai suoi fianchi e loro erano insieme. I loro sguardi erano rimasti
incatenati
tutto il tempo e Kurt era perso nei bellissimi occhi di Blaine. Il
cervello del
ragazzo iniziò ad assimilare le parole della canzone, mentre
Sam e Quinn
cantavano insieme il ritornello.
"It's your
love
It just does
somethin' to me
It sends a shock
right through me
I
can't get enough,"
Blaine
si leccò inconsciamente le labbra e Kurt non
riuscì a reprimere un brivido a quel gesto. Vide gli occhi
del ragazzo scurirsi
e deglutì, prima di sporgersi verso di lui -
"And if
you wonder
About the spell
I'm under
It's
your love"
Blaine
lo raggiunse a metà strada, sussurrando
l’ultimo verso della canzone un secondo prima che le loro
labbra si
incontrassero.
Non
ci fu nessun grido di acclamazione o commento. Sam
e Quinn erano persi l’uno negli occhi dell’altra
sul palco e tutti gli altri
stavano guardando o loro o il proprio partner, quindi Blaine e Kurt
riuscirono
ad evitare interruzioni al loro momento perfetto. E fu davvero
perfetto, pensò
quest’ultimo facendo scorrere le mani fra i capelli di Blaine
e
attorcigliandone delicatamente le ciocche fra le dita.
L’applauso
al termine della canzone interruppe il loro
momento, comunque, facendoli dividere. Kurt sospirò,
rimuovendo le mani dai
capelli dell’altro ragazzo e unendosi con riluttanza
all’applauso, con Blaine
che lo seguì poco dopo, prima di prendergli la mano e
attirarlo con sé verso un
tavolo. Kurt si sedette di fronte a lui, rifiutandosi di lasciargli la
mano,
che ora stava stringendo la sua al di sopra del tavolo.
Blaine
inspirò profondamente. “ Kurt, ti andrebbe di
–” Fece una pausa.
“Sì.”
Il
ragazzo sollevò un sopracciglio.
“Scusami?”
“Beh,
suppongo che stessi per chiedermi di diventare
il tuo ragazzo. Perché io non permetto
a
nessuno tranne al mio ragazzo di baciarmi in quel modo, quindi
è meglio se lo
rendiamo ufficiale alla svelta prima che io venga etichettato come una
specie
di donna scarlatta.”
Blaine
iniziò
a
ridere, allungando la mano libera per stringere quella di Kurt.
“Va bene,
allora, consideralo ufficiale.”
Kurt
dubitava che fosse possibile sorridere più di quanto non
stesse già
facendo, mentre lui e il suo ragazzo
finivano per chiacchierare del più e del meno. Eccolo
lì, seduto al matrimonio
di suo padre, in compagnia di tutti i suoi amici e della sua famiglia,
e ora
del suo fidanzato. Avrebbe potuto quel giorno andare meglio di
così?
"Okay,
ora lasceremo il microfono a disposizione
del pubblico!” Rachel era salita sul palco dopo un altro paio
di canzoni, dato
che aveva scelto di essere la presentatrice della
serata.“Quindi, se c’è
qualcuno che vuole dedicare una canzone alla coppietta felice o al
proprio
partner all’interno della propria coppietta felice, questa
è la vostra
occasione.”
Blaine
lasciò andare le mani di Kurt e si alzò in
piedi. “Raggiungi i tuoi amici,” disse
semplicemente, dirigendosi verso Rachel.
Il ragazzo sollevò un sopracciglio, ma si alzò
senza protestare e raggiunse le
New Directions.
"Kurt!"
Finn gli batté una mano sulla
spalla. “Non ti ho visto molto stasera, come va?”
“Gran
bel lavoro qui, amico,” Puck sollevò il pugno
chiuso
e Kurt ricambiò il gesto, colpendolo col proprio.
"Grazie
a tutti, è stata una serata meravigliosa,
vero?” Sapeva di sembrare fin troppo allegro e il resto del
gruppo se ne
accorse abbastanza rapidamente.
“Di
che si tratta, Hummel?” chiese Santana, agganciando
il mignolo a quello di Brittany. “Capisco che sia normale
essere allegri a un
matrimonio, ma è strano. Sembra quasi che tu
–”
Si
interruppe a metà frase, fissandolo. Kurt la
supplicò con gli occhi di tacere e lei lo fece,
rivolgendogli un rapido
occhiolino.
"Cosa
intend- "
"Signore
e signori, vorrei presentarvi il nostro
primo volontario della serata!” Rachel passò il
microfono a Blaine,
mentre gli invitati applaudivano
educatamente.
“Chi
è quel tizio?” chiese Artie mentre Finn sgranava
gli occhi.
“È
un amico di Kurt, a quanto pare. L’ho fatto entrare
circa un’ora fa."
E
ora tutti gli occhi erano di nuovo su Kurt, che si
limitò a zittirli, tenendo gli occhi fissi sul palco.
“Ciao
a tutti. Mi chiamo Blaine Anderson e vorrei
semplicemente iniziare congratulandomi con la coppia in questione. Burt
e
Carole Hummel, vi auguro tutto il meglio per il vostro futuro e la
vostra
famiglia, Finn e Kurt.” Quest’ultimo
notò l’enfasi con cui aveva pronunciato il
suo nome e sorrise, vagamente conscio del fatto che Mercedes gli era
sgattaiolata
accanto e gli aveva dato una gomitata nelle costole. Le rivolse un
rapido
sorriso e vide i suoi occhi spalancarsi, consapevoli di ciò
che stava
succedendo. Nel frattempo, Blaine aveva raggiunto la band e aveva preso
una
chitarra da uno di loro.
"Ad
ogni modo, questa canzone si chiama Not
Alone e vorrei dedicarla a qualcuno di molto speciale; il mio
ragazzo.”
Finn si voltò così rapidamente che per poco non
cadde, ma Kurt non lo stava
guardando, scegliendo piuttosto di tenere gli occhi su Blaine.
“Questa è per
te, Kurt.”
Il
mormorare delle New Directions venne sovrastato quando
Blaine iniziò a suonare. Kurt sgranò gli occhi. Blaine suona?
"I've been
alone, surrounded by darkness
And I've seen how
heartless the world can be,"
Kurt
aggrottò la fronte, cercando di capire di chi
fosse la canzone che stava interpretando, prima di realizzare. L’ha scritta
Blaine?
"And I've
seen you crying, you felt like it's hopeless,
I'll always do my
best, to make you see,
Cause baby, you're
not alone
Cause you're here
with me
And nothing's ever
gonna bring us down,
Cause nothing can
keep me from loving you,"
Kurt
sentì affiorare le lacrime, mentre Blaine lo fissava,
cantando con tutto il cuore. Non si era mai
sentito così speciale in vita sua.
"And you
know it's true
It don't matter
what'll come to be
Our love is all we
need to make it through,"
Mentre
Blaine cantava, Kurt sentì le lacrime iniziare
a scorrergli lungo il viso, ma non poteva importargli di meno.
C’era qualcuno lassù
che stava cantando una canzone per lui.
Si trattava di due ragazzi che desideravano semplicemente
un’occasione per
essere felici insieme e, in qualunque altro posto, li avrebbero
guardati
dall’alto in basso o odiati per ciò che erano. Ma
lì dentro, tutto quello che
Kurt sapeva era che Blaine teneva a lui e lui teneva a Blaine e le cose
stavano
così.
"I still
have trouble
I still trip and
stumble
Trying to make
sense of things sometimes
I look for reasons
But I don't need
'em
All I need is to
look in your eyes
And
I realize,"
E
quando Blaine raggiunse quella nota, la folla si
alzò in piedi per applaudire, Kurt più
fragorosamente di tutti. Era il suo
ragazzo, quello lassù.
"It
don't matter what'll come to
be
You know our love
is all we need
To
make it .. through."
L’applauso
fu scrosciante, mentre Blaine restituiva la
chitarra, asciugandosi di nascosto una lacrima dalla guancia e
ringraziando
debolmente la folla, per poi raggiungere di nuovo Kurt, che era ancora
in
lacrime. Prima che Blaine potesse dire qualcosa, il ragazzo gli aveva
preso il
volto fra le mani e lo aveva baciato, incurante di chi li stesse
guardando.
Blaine si allontanò per primo, asciugando delicatamente le
lacrime dal viso di
Kurt con i pollici. “Possiamo conoscere il tuo ragazzo,
adesso?” Rachel, come
al solito, doveva intromettersi. Kurt si limitò a sospirare
e fece un passo di
lato, permettendo alle New Directions di interrogare Blaine. Sapeva che
Rachel
era sul punto di dare di matto quando scoprì che era un
Warbler, fu solo
Mercedes che intervenne e le scoccò un’occhiata di
avvertimento a farla indietreggiare.
In
tutto quel caos, Finn sgattaiolò accanto a lui e
gli mise una mano sulla spalla. Kurt si voltò verso il suo
fratellastro,
preoccupato per quel che avrebbe detto, ma il sorriso stampato sul suo
volto
placò ogni timore. “Sono felice per te,”
disse, battendogli la mano sulla
spalla prima di allontanarsi. Kurt sorrise, ma il sorriso
svanì velocemente,
non appena vide suo padre e Carole osservarli dall’altra
parte della sala.
Carole gli sorrideva radiosa, ma era Burt quello che lo preoccupava.
Rimase in
attesa per quel che gli parve un anno, finché Burt
annuì. Kurt si aprì in un
enorme sorriso e mimò con le labbra un parliamo
dopo.
Alla
fine i membri delle New Directions si
allontanarono, visto che Rachel si ricordò che uno di loro
avrebbe dovuto
cantare e prese il microfono, iniziando a sgolarsi sulle note di All
I Know
of Love, facendo sì che il resto del gruppo
iniziasse a ballare e lasciando
Kurt e Blaine a loro stessi.
“Kurt,
c’è qualcosa che ho bisogno di dirti.”
Kurt
inarcò un sopracciglio, ma indicò con un gesto il
tavolo e si sedette di nuovo assieme a Blaine, che gli prese la mano.
“Non
voglio ancora dire che sono innamorato di te,
perché voglio sapere che quando lo dico, lo intendo
completamente. Voglio che
accada più avanti, quando festeggeremo gli anniversari,
perché voglio che
questa relazione duri. Siamo il
primo
ragazzo l’uno dell’altro e so che ci tengo davvero
troppo a te per desiderare
di ferirti. Quindi non voglio dire che sono
innamorato di te, ma voglio che tu sappia che sono piuttosto sicuro che
io stia
iniziando ad amarti.”
E
Kurt riuscì a sentire affiorare di nuovo le lacrime
e le parole mancargli completamente,“Anche io,
Blaine,” Poi ridacchiò fra sé e
sé. “Smetteresti di farmi piangere una volta per
tutte?”
"Solo
perché l’hai chiesto così gentilmente."
Blaine ammiccò, poi alzò lo sguardo, mentre Finn
e Puck salivano sul palco.
"Okay,
stiamo per concludere la serata, così
l’adorabile coppietta può tornare a casa e darci
den- ”
"Okay,
Puck!" Finn afferrò in fretta il
microfono dalle mani dell’amico. “Ciò
che quell’imbecille del mio amico stava
cercando di dire è che questa è la nostra ultima
canzone per stasera e vorremmo
che i nostri amici delle New Directions – e le loro aggiunte
– ci
raggiungessero qua sotto e si unissero a noi.” Finn rivolse a
Kurt una rapida
occhiata e li indicò con un gesto, mentre il resto del
gruppo si avviava verso
il palco. I due ragazzi si alzarono in piedi e li seguirono, unendosi a
loro,
con Kurt che sorrideva per il fatto che Finn avesse incluso Blaine.
"Quindi
speriamo che abbiate passato una
fantastica serata, e la mia ragazza vorrebbe che aggiungessi che ci
piace fare
cose di questo genere, dunque se mai vi servisse intrattenimento
gratuito,
chiamateci.” Finn apparve impacciato per un secondo, poi
rivolse un cenno alla
band perché iniziasse a suonare un’ultima volta.
"Please
wait for me, for I shall return,
My love for you
will forever burn,
Though we must
part
There's no reason
to cry
Just say so long
Because lovers
never say goodbye."
Kurt
rise per la ridicola scelta di canzone, prima di
unirsi al resto del gruppo, mentre Finn e Puck abbandonavano i loro
microfoni e
lasciavano il palco. Kurt si ritrovò con le braccia strette
attorno a Mercedes
e Blaine, quando il resto del gruppo formò una lunga fila
ondeggiante e cantò a
squarciagola l’ultima strofa.
"Just kiss
me dear, and hold me tight
For you know this
is not our last night
Though we must
part
There's no reason
to cry
Just say so long
Because lovers
never say goodbye."
Kurt
sorrise al finale perfetto per una serata
assolutamente perfetta.
Parla
la povera tizia:
Ok,
grazie alla mia beta e a questi
capitoli, l’amore per Finn Hudson sta tornando più
potente che mai :’) È
adorabile quando non è con Rachel ( non voglio offendere
eventuali Finchel, ma
quando sono insieme il 99% delle volte è dramma
-.-’’). E anche Santana è un
fottuto genio :’D
Le
canzoni del capitolo sono:
Rachel
e Mercedes: What Is This
Feeling - Wicked
Brittany
e Santana: Come Away With Me
- Norah Jones
Artie
(con Mike che balla): Don't
Blame It On The Boogie - Michael Jackson
Kurt:
Put Your Records On - Corinne
Bailey Rae
Tina:
I'm Yours - Jason Mraz
Quinn
e Sam: It's Your Love - Tim
McGraw ft. Faith Hill
Blaine:
Not Alone - Darren Criss ( se
non la conoscete, vi fagociterò vivi
ù.ù)
Rachel:
All I Know of Love - Barbara
Streisand
Finn
e Puck: Lovers Never Say Goodbye
- The Flamingos
Due
cose che per me sono importantissime e su cui avrei bisogno di
un vostro parere:
1) Le
canzoni. Vorreste che aggiungessi le
traduzioni anche di quelle o vi trovate bene anche così?
Capisco se c’è
qualcuno che non se la cava con l’inglese e ne avrebbe
bisogno, quindi non
esitate a farmelo sapere, in tal caso. Per questo capitolo è
andata così, ma
vedrei di risolvere in quelli seguenti (sì, ci sranno ancora
taaante canzoni
:D)
2) I
dialoghi. Come avrete
notato, spesso alcuni capitoli prendono spunto dalle puntate del
telefilm e
naturalmente l’autrice li riporta in inglese. Quindi io ho
due scelte: o
tradurli da lì, o seguire il doppiaggio italiano di Glee
(che è sempre
spesso orribile diverso). Nello scorso capitolo, ad
esempio, ho
preferito seguire il doppiaggio, in altre occasioni ho preferito
seguire
l’inglese, insomma, di volta in volta decido cosa fare e cosa
mi pare più
giusto. Se per caso, però, una delle due scelte vi
infastidisse, basta dirmelo.
Per me non cambia assolutamente nulla, quindi non esitate ad avvertirmi
;)
Ora
la smetto, perché mi
sto davvero dilungando xD Domani parto per il Trentino per circa una
settimana,
quindi potrei avere qualche ritardo col prossimo capitolo. Spero che me
lo
perdonerete, dato che sono stata puntualissima stavolta e il capitolo
è lungo
tre volte il normale.
Grazie
come sempre <3
Klisses,
Giad
|
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Capitolo 18 *** Cucinare ***
I’m
baaaack. I brought
my pencil! Niente sproloqui stavolta. Solo…leggete :)
Alla mia Putena,
preparati a passare
due settimane degne di nota.
Noi ritroveremo
l’esatto punto in cui Chris Colfer è stato.
E leccheremo quella
ringhiera.
It’s
LONDON, bitches <3
Cucinare
Blaine
canticchiava, vagando qua e là per la sua
stanza e preparandosi per la giornata. Dall’altra parte della
stanza, Wes gemette,
seppellendo la testa sotto le coperte.
“Blaine,
sono contento che tu sia felice. Sono
contento che tu e Kurt abbiate aperto gli occhi. Lo sono davvero.
Solo – non potresti essere felice ad un orario normale della giornata? Non alle
– che ore
sono, comunque?”
“Le
sette,” rispose Blaine euforicamente.
“Di sabato?”
Wes fece capolino da sotto le coperte, sgomento. “Wow, ti ha
ai suoi piedi. Di
solito non riprendi conoscenza prima delle dieci. Neanche io. Siamo
persone normali.”
Blaine
si limitò a fargli l’occhiolino e
iniziò a far
scorrere un pettine fra i suoi capelli ricci. Wes lo osservò
per un secondo,
poi rimase paralizzato quando, invece di recuperare il gel, Blaine
posò
semplicemente il pettine e si allontanò. “Cosa
diavolo…?”
“Oh,
a Kurt piacciono ricci.” Blaine sogghignò per
l’espressione sul viso di Wes, prima di afferrare la sua
borsa. “È meglio che
vada. Ti auguro una meravigliosa
giornata, Wes.” Rise per il borbottio proveniente dal
groviglio di coperte,
prima di varcare la porta.
Non
appena ebbe lasciato la sua stanza (sbattendo la
porta per fare un dispetto a Wes), il suo telefonò
squillò. Blaine controllò di
chi si trattasse e sorrise quando Kurt
apparve sullo schermo. “Ehi, Kurt. Ti stavo raggiungendo
proprio adesso.”
“A
dire il vero, a proposito di quello. Finn ha
annullato tutto.”
Blaine
si fermò nel corridoio. “Oh, cosa è
successo?”
Lui e Kurt avevano in programma un doppio appuntamento con Finn e
Rachel per
vedere una produzione amatoriale di RENT al centro di arti sceniche
locale –
niente di speciale, ma era comunque sembrato un modo divertente di
passare il
sabato.
“Hanno
litigato di nuovo.” Blaine riusciva a percepire
l’esasperazione nella voce di Kurt mentre lo informava
dell’ultima lite fra suo
fratello e la sua melodrammatica ragazza.
“Non
voglio nemmeno sapere qual era il motivo,
stavolta. Quindi, andiamo lo stesso o facciamo
qualcos’altro?” Blaine proseguì
il cammino verso la stanza di Kurt.
“Beh,
io ho un’idea. Ci vediamo all’entrata
principale?”
“Certo.”
Blaine cambiò rotta, imboccando una rampa di
scale.“Ci vediamo fra qualche minuto.”
“Okay.”
Kurt riattaccò e Blaine ripose il cellulare in
tasca, chiedendosi cosa avesse in mente il suo ragazzo. Quello era solo
il loro
secondo appuntamento e fino ad allora nessuno dei due era andato come
l’avevano
programmato. Il loro primo appuntamento avrebbe dovuto implicare un
film e un
po’ di shopping, ma non appena erano entrati nel centro
commerciale si erano
imbattuti in una Quinn in preda al panico che aveva implorato Kurt di
aiutarla
a trovare un vestito per il ballo. Blaine e Sam erano stati trascinati
controvoglia con loro, mentre i due entravano e uscivano con
disinvoltura da ogni
negozio del centro commerciale, prima di trovare finalmente il vestito
per
Quinn.
A
quel punto, il film era già a più di
metà dalla fine
e tutti erano esausti, quindi Kurt e Blaine erano tornarti alla Dalton
e
avevano messo su qualche film Disney. Blaine aveva sperato per un
appuntamento
degno di essere definito tale, quella volta, ma dato che Kurt lo stava
aspettando all’entrata, sperò che avesse un piano
di riserva.
Perché
Blaine aveva un piccolo secondo fine. Amava
passare semplicemente del tempo in compagnia di Kurt, ma bramava il
momento
perfetto per il loro primo bacio. Sapeva che Kurt era un inguaribile
romantico
e, dopo tutte le sue disavventure, voleva assicurarsi che si trattasse
di
qualcosa che avrebbe potuto ricordare piacevolmente. Avrebbe fatto
qualsiasi
cosa per lui. A proposito di Kurt -
E
naturalmente eccolo lì, impeccabile come al solito.
Blaine saltò gli ultimi gradini e abbracciò il
suo ragazzo, posandogli un bacio
fra i capelli. “Ehi tu,” sussurrò,
sorridendo quando Kurt rabbrividì fra le sue
braccia.
“Ciao,”
disse Kurt, allontanandosi e baciandolo sulla
guancia. “Pronto?”
“Certo.”
Blaine lo prese a braccetto e si diresse
verso la porta.
Kurt
rise e lo tirò per il braccio, facendolo voltare.
“Neanche per sogno, signor Anderson," disse, spingendolo
verso una porta
che il ragazzo non aveva mai varcato. Entrarono in un corridoio un
po’ meno
elegante del resto della Dalton e Blaine aggrottò la fronte.
“Kurt, dove stiamo
andando?”
“Vedrai.”
Il ragazzo continuò a guidarlo lungo il
corridoio e, una rampa di scale più tardi, giunsero davanti
a una porta con un
cartello SOLO STAFF AMMESSO: VIETATO L’INGRESSO AGLI
STUDENTI. Blaine si
schiarì la gola nervosamente e indicò il cartello.
"Kurt,
ho una fedina penale perfetta fino ad ora
e se qualcosa del genere ci finisce sopra, perdo la mia posizione da
Warbler.”
Kurt si limitò a ridere di nuovo e spalancò la
porta, spingendo dentro un
Blaine che opponeva resistenza.
“Ciao,
Maria!” Kurt salutò l’unica persona
presente
nella stanza, una cuoca filippina che era seduta su una sedia,
apparentemente
in loro attesa.
“Ciao
ragazzi. Allora, Kurt, ti prenderai cura della
mia cucina, vero?”
“Lo
faccio sempre, Maria.” Il ragazzo le si avvicinò e
la baciò sulla guancia, facendola arrossire. “Ora
molla gli ormeggi e lascia me
e il mio ragazzo da soli. È il tuo giorno libero,
ricordi?”
Maria
rise, afferrando la sua borsa. Superò un Blaine alquanto
stupefatto, rivolgendogli un sorriso prima di dirigersi verso la porta
e
chiudersela alle spalle. Kurt si voltò di nuovo verso il
ragazzo, giusto per
trovarlo in piedi accanto alla porta e, con un sospiro esasperato, lo
raggiunse
e lo prese per mano.
“Andiamo,
non morde”. Kurt lo condusse verso il
bancone ornato da diversi attrezzi da cucina che Blaine a malapena
riconobbe.
Le uniche volte in cui aveva messo piede in una cucina erano durante le
lezioni
di Economia Domestica nella sua ultima scuola e a casa, quando voleva
qualcosa
dal frigo. Non riusciva a capire perché diamine si trovasse
in una cucina mentre avrebbe dovuto
trovarsi ad
un appuntamento col suo ragazzo. Kurt aveva chiaramente colto
l’espressione sul
suo viso e aveva sospirato. “Noi cucineremo,
Blaine.”
“Noi
– cosa – perché?”
Kurt
rise di nuovo (sembrava che lo facesse spesso
alle spese di Blaine, constatò quest’ultimo) e
raggiunse il frigo. “Perché è divertente,” disse come se
quello
spiegasse ogni cosa. “E a me piace divertirmi. Non ti piace
divertirti,
Blaine?”
“Mi
piace divertirmi,
Kurt. Divertirsi significa – non so, andare al cinema. Andare
al ristorante.
Visitare un parco a tema, ehi, quello sarebbe divertente, facciamolo la
prossima volta!” Blaine fissò il vuoto per un
momento prima di tornare alla
discussione. “Divertirsi non significa cucinare.”
“Beh,
per me sì, Blaine. Faresti un tentativo? Per
me?”
“Oh,
no, non fare così, signorino! Niente occhi da
cucciolo.” Blaine chiuse gli occhi alla svelta, ma non
riuscì a resistere senza
sbirciare dopo qualche secondo di silenzio. Kurt era in piedi di fronte
a lui e
– quegli occhi...
“Va
bene!” sospirò il ragazzo. “Ma la
prossima volta
scriviamo una canzone.”
"Kurt,
dove sono le uova?"
"Nel
frigo, Blaine."
"Non
le vedo!"
Kurt
sospirò e raggiunse il ragazzo che stava
rovistando nel frigo. Allungò una mano e tirò
fuori la confezione di uova,
passandola ad un imbarazzato Blaine prima di tornare ad occuparsi della
sua
terrina. Ciò lasciò Blaine al problema
successivo: come rompere un uovo. Rimase
in piedi a fissare la confezione per circa un minuto finché
Kurt si voltò.
“Blaine, ho bisogno di quelle uova - oh per l’amor
del cielo!” Afferrò la
confezione dalle mani del ragazzo e la aprì, rompendo con
destrezza tre uova in
una ciotola. Blaine si limitò ad osservare mentre il suo
ragazzo le sbatteva
rapidamente prima di versarle nella sua terrina.
“Che
ne dici di andare a prendere la farina dalla
credenza, allora? Dovrebbe trovarsi in un sacco con su scritto
‘farina’, è
troppo difficile per te?” Kurt sogghignò al di
sopra della sua spalla, poi
continuò a mescolare le uova mentre Blaine grugnì
scherzosamente.
“Sei
solo fortunato perché sei carino.” Blaine si
diresse a grandi passi verso la credenza e trovò il sacco di
farina,
leggermente aperto. Osservò la polvere bianca e
improvvisamente ebbe una
perfida idea.
"Oh,
non ha niente a che fare con la fortuna,
questo bel figurino richiede un sacco di - AHH! BLAINE ANDERSON!"
Blaine
ridacchiò mentre Kurt cercava disperatamente di
togliersi la farina dai capelli e dal retro del collo.
Appoggiò il sacco sullo
sgabello e strinse il suo ragazzo in un abbraccio. "Ora sì
che è
divertente,” disse, baciando dolcemente Kurt sulla guancia.
"Mm.
Immagino di sì. Credo che dovrò accertarmene
per conto mio.” E prima che l’altro ragazzo potesse
elaborare ciò che stava
succedendo, si ritrovò una manciata di farina fra i capelli
e sulla faccia.
"Tu
piccolo -!” Blaine allontanò un ridacchiante
Kurt con una spinta e prese un’altra manciata di farina.
“Sei definitivamente
morto!” Kurt lanciò un’occhiata alla sua
mano e scappò via, con Blaine che lo
inseguiva lasciando cadere farina qua e là. Lo
bloccò in un angolo fra due panche
e sollevò minacciosamente la mano con la farina sopra la sua
testa. “Ora, se me
lo chiederai molto gentilmente, potrei risparmiarti
l’umiliazione.”
Notò uno sbaffo di farina sulla guancia di
Kurt e pensò che fosse molto probabilmente la visione
più adorabile che avesse
mai avuto del suo ragazzo.
"Forse
questo ti farà cambiare idea.” Kurt
afferrò
un uovo dal bancone e lo ruppe sopra la testa di Blaine.
Blaine
si irrigidì, percependo il tuorlo colargli
lungo la faccia e il retro del collo. Anche Kurt si
immobilizzò, impallidendo. “Blaine,
mi dispiace così tanto, ho esagerato – ”
Kurt ammutolì quando sentì l’uovo
colargli lungo la testa, impallidendo ancor di più mentre
pensava al danno che ciò
avrebbe causato ai suoi capelli.
Blaine
lo lasciò andare e fece un passo indietro,
portando in alto le mani. “Okay, ora siamo pari. Non
c’è bisogno di - KURT
HUMMEL, METTI GIÚ IL LATTE!” Se la diede a gambe,
lasciandosi dietro una scia
di tuorlo d’uovo e farina, mentre Kurt lo inseguiva con il
cartone del latte,
versandolo accidentalmente a destra e a manca. Non appena Blaine
riattraversò
la stanza correndo, scivolò su una chiazza di latte e cadde
con forza a terra
sbattendo la schiena, sentendosi mancare il fiato.
"Blaine!"
Udì un tonfo, poi Kurt gli fu
accanto, dopo aver abbandonato il cartone di latte sul pavimento.
“Ohmiodio,
Blaine, stai bene?”
Il
ragazzo annuì e si indicò il petto con un gesto,
cercando
di riprendere fiato mentre Kurt si scusava ripetutamente. Non appena
riuscì a
parlare di nuovo, Blaine cercò di interromperlo ma Kurt non
sentiva ragioni.
“Oh,
merda, e se hai sbattuto la testa? Hai sbattuto
la testa? E la schiena, potresti aver riportato un trauma, riesci a
respirare?
Ti fa male quando respiri? E senti formicolare qualche arto? Sei
–”
"Kurt!"
gridò Blaine, zittendo finalmente il
suo ragazzo. “Sto bene. Non c’è niente
che fa troppo male e va tutto bene.”
Kurt
sospirò di sollievo. “Okay. In questo caso, i
tuoi capelli hanno un aspetto terribile.”
Blaine
non gli stava prestando attenzione. I suoi
occhi erano ancora fissi sullo sbaffo di farina sulla guancia di Kurt,
proprio
accanto alla sua bocca. Cose romantiche, lo
torturò la vocina nella
sua testa, lui è qui, è
bellissimo, è tuo, fallo e
basta!
"Kurt,"
e Blaine riuscì a rendersi conto di
quanto la sua voce fosse diventata bassa e roca. “Sono steso
sul pavimento di
una cucina accanto al mio splendido ragazzo che ha uno sbaffo di farina
sulla
guancia proprio qui
–” Blaine toccò
il punto esatto col dito, osservando gli occhi di Kurt chiudersi.
“- e stiamo
perdendo tempo a parlare?”
Gli occhi
del ragazzo erano ancora chiusi e Blaine si sollevò facendo
leva sui gomiti per
baciare il punto ricoperto di farina. Lo sentì inspirare
bruscamente proprio accanto alla sua bocca
e tremare
affianco a sé e poi all’improvviso si
ritrovò di nuovo steso per terra e Kurt
era praticamente sopra di lui e
– oh
wow. Wow.
A
Blaine occorse qualche istante per recuperare la
voce dopo che Kurt si distaccò, poggiando la testa sul suo
petto. “È stato –
wow.” La sua voce si incrinò leggermente e lui
arrossì.
"Mm."
Kurt concordò, tracciando dei disegni
immaginari con le dita sul petto di Blaine e percependo i brividi che
quel
gesto provocò. “Blaine, dobbiamo finire i muffin,
poi pulire la cucina prima
che Maria torni e mi uccida e non mi lasci mai più tornare
qui, e poi – beh,
possiamo tornare nella tua
stanza per un po’. Va bene per te?”
“Se
non possiamo saltare tutta l’altra roba, allora immagino di sì –"
Kurt
rise, alzandosi in piedi e allungando una mano
per aiutare Blaine.”Andiamo, mi hai detto che quelli al
cioccolato erano i tuoi
preferiti!”
Blaine
sorrise, attirando a sé il suo ragazzo per un
rapido bacio. “Ero già tuo alla parola
cioccolato.”
MEEEEEEEH:
Bene, ora che ho la vostra attenzione, ho delle
cose da dirvi (you
don’t say?)
Il capitolo si commenta da solo per
l’amount di fluff :3 Ricorda molto
la scena Quick del cacao già pesato, ma senza CockBlock!Finn
:D
Vi devo dare tre notizie:
Non so quando il prossimo capitolo
arriverà. Non lo so davvero. Sono
molto presa con gli ultimi compiti delle vacanze but, most importantly,
dall’8
al 22 settembre sarò a Londra e di certo non
potrò tradurre/aggiornare da
là. Potrei quindi mancare per qualche settimana. Mi
mancherete e spero che non
vi dispiaccia :( È l’occasione di una vita, per me
<3
La mia bellissima e amata Ari, alias Ari_92, ha
scritto una
meravigliosa one-shot Klaine, una future fic estremamente adorabile
:’) Vi
sfido a trattenere le lacrime (di gioiosa commozione, naturalmente
ù.ù), è puro
amore e fluff <3 La trovate
qui. Mi dicono che Giadrianna è poco on,
insomma B|
Ho un profilo su Ask.fm. Sì, lo so, sta
spopolando a vista d’occhio, ma
è davvero adorabile, ne sono praticamente dipendente. Per
chi non lo sapesse,
si tratta di una sorta di Twitter(?) in cui, sia che voi abbiate un
profilo a no,
potete fare delle domande a chi ne ha uno (e naturalmente, se ne avete
uno,
potete anche riceverne). È in forma anonima se non siete
iscritti, mentre se un
profilo lo avete potete scegliere se restare anonimi oppure no. Quindi,
se
volete farmi qualche domanda, dalla più seria alla
più assurda, vi aspetto qui :)
Qui invece, come sempre, trovate il mio
Twitter.
Just….thank
you <3 Ci sentiamo se
quando torno da Londra :)
Giad
|
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Capitolo 19 *** Fiera ***
Le
mie genuflessioni per farmi perdonare per l'assenza a fine
capitolo. Scusate davvero per il ritardo, spero di compensare con
questo adorabile capitolo.
Auguri,
Zof <3
Who
can say if I've been changed for the better
because
I knew you
I
have been changed for good <3
Foto
"Kurt,
stai bene così."
Blaine
si chinò per evitare la t-shirt che gli era stata lanciata
contro. “Sul
serio, si tratta solo di scendere in cortile. Non è che
stiamo andando in un
posto particolarmente elegante.”
La
testa di Kurt spuntò da dietro l’anta del suo
armadio. “È una fiera,
Blaine. Il che significa che ho bisogno di trovare il completo
perfetto, cioè una
combinazione di ehi-sono-qui-per-divertirmi e
sono-troppo-grande-per-queste-cose-sono-solo-stato-trascinato-qui-dal-mio-ragazzo-sovraeccitabile.”
“È
una fiera, Kurt. Una fiera! È ovvio che vuoi andarci tanto
quanto me!”
Il
ragazzo, finalmente vestito, comparve da dietro l’armadio.
“Beh... sì.”
Gli rivolse il suo solito sorriso alla Kurt prima di afferrare la sua
tracolla,
ignorando completamente le pile di vestiti sparsi ovunque.
Blaine
gli offrì il braccio. “Andiamo, signore?”
“Sei
patetico,” rispose Kurt, alzando gli occhi a cielo ma
prendendogli la
mano.
Il
ragazzo si protese verso di lui per lasciargli un rapido bacio sulla
guancia. “Il mio scopo è soddisfare.”
Kurt non riuscì ad evitare che un lieve rossore gli tingesse
le guance a quel
contatto ravvicinato e Blaine sorrise per quanto era adorabile. Lui e
Kurt
uscivano ufficialmente da una settimana ormai e per il momento quello
era il
massimo a cui si erano spinti, per quanto riguardava i baci. Invece di
saltare
dritti al punto, i due ragazzi si erano seduti e avevano discusso su
quali
erano i loro sentimenti riguardo al lato fisico del loro rapporto.
Avevano
concordato sul fatto che, dato che erano entrambi inesperti, ci
sarebbero andati
piano e sarebbe toccato in gran parte a Kurt dare il via libera,
considerato il
suo passato. A parte quello, sarebbero stati solo una normale coppia di
adolescenti.
Mentre
camminavano, Blaine iniziò a canticchiare pigramente.
“Che cos’è?”
chiese Kurt. Invece di rispondere, il ragazzo iniziò a
cantare:
"Baby,
let's cruise,"
“Tesoro,
salpiamo,”
Kurt
si unì immediatamente a lui; "Away from here,"
“Lontano
da qui,”
"Don't be
confused,"
“Non
essere confuso,”
"The way is
clear."
“La via è libera.”
Entrambi
i ragazzi si rivolsero un sorriso prima di cantare insieme, in
perfetta armonia come al solito.
"And if you want it, you got it
forever,
“E
se lo vuoi, lo avrai per
sempre,
This is not a one night stand,
baby."
Questa
non è l’avventura di una notte, tesoro.”
Un
brivido percorse la schiena di Blaine mentre Kurt cantava
l’ultima
parola, stringendogli un po’ più forte la mano.
"Yeah,
so let the music take your mind
“Sì, quindi lascia che la
musica si impossessi della tua mente
Just
release and you will find,
Lasciati semplicemente andare
e lo scoprirai,
You're
gonna fly away, glad you're goin my way,
Volerai lontano, contento di seguirmi,
I
love it when we're cruisin' together -"
Adoro quando salpiamo
insieme –“
"E
questi qui sono due dei Warblers della nostra Accademia
Dalton!"
Kurt
e Blaine si irrigidirono, osservando il loro
preside e tre uomini dall’aspetto ufficioso che avevano
appena svoltato l’angolo
nella loro direzione. Il signor Matherson sorrideva radioso e gli
uomini erano
a metà fra lo stupito e il confuso.
“Questo
è Blaine Anderson, il nostro leader solista e
tenore, e Kurt Hummel, il nostro nuovo acquisto e primo controtenore
nel giro
di tre anni. Miei cari, questi sono i signori Criss, Colfer e Hamilton,
dal
consiglio di amministrazione.”
“È
un immenso piacere fare la vostra conoscenza,
signori” Come al solito, Blaine divenne Mister Cortesia,
lasciando andare la
mano di Kurt per stringere quelle dei tre uomini, con Kurt che lo
seguì subito
dopo.
“Avete
delle voci splendide, e quella canzone è una
delle mie preferite in particolare, una meravigliosa scelta.”
Disse uno degli
uomini, sorridendo ai ragazzi.
“La
ringrazio, signore,” rispose Kurt, afferrando di
nuovo la mano di Blaine.
"Beh,
sarà meglio che vi lasciamo andare alla
fiera! Non vorremmo farvi perdere il divertimento!” I due
gruppi si scambiarono
i loro saluti e Kurt e Blaine si diressero verso il corridoio che
conduceva all’entrata
principale. Non appena furono fuori dalla portata di orecchio, Kurt
inizio a
ridacchiare- “Tocca sempre a noi, vero?”
Blaine
sogghignò- “È solo che siamo fantastici
fino a
questo punto.”
La
fiera era proprio come il resto della Dalton –
enorme. Kurt osservò a occhi spalancati quelle che
sembravano milioni di
giostre e bancarelle. “Non mi ero mai reso conto che il
cortile fosse così
grande!”
"Beh,
certo che no, ti rifiuti di uscire qui per praticare
qualunque genere di sport.” Blaine gli diede una scherzosa
gomitata fra le
costole. “Da dove vuoi iniziare, giostre o
bancarelle?”
“Meglio
andare alle giostre prima, passerò ore fra le
bancarelle, lo sai.”
“Posso
convocare un sostituto per fare shopping con
te?”
Kurt
si limitò a inarcare un sopracciglio. “No, a meno
che tu non voglia che quel sostituto diventi permanente. Andiamo, ci
sono gli
autoscontri laggiù. Lo so quanto ti piace spaccare le
cose.”
Ben
presto i ragazzi ebbero completato il giro delle
giostre. Blaine aveva stracciato Kurt agli autoscontri due volte, prima
che
quest’ultimo riuscisse a convincerlo a provare
un’altra giostra. Dopo di
quella, erano saliti sulla giostra a seggiolini volanti, fatto tutti i
giochi a
premi – Kurt ora era il proprietario semi-orgoglioso di una
rana di peluche
mentre Blaine, per la sua felicità (e sgomento di Kurt),
aveva vinto un fucile
a compressione della Nerf, e ora erano diretti alla ruota panoramica.
“Non ti è
permesso farla dondolare, okay, Blaine?”
Blaine
non rispose finché la sbarra di metallo non passò
sopra le loro teste e venne bloccata davanti a loro. “Neanche
per sogno. L’unico
modo in cui la ruota panoramica è divertente è se
la scuoti.”
Kurt
si voltò per fissare il suo ragazzo, a bocca
spalancata. “Stai scherzando, vero? Guarda la sbarra su
questo coso, scuotila troppo forte e potrebbe
cedere!”
“Tesoro,
non c’è nulla di cui preoccuparsi. “ E
questo parve placarlo, nonostante
Blaine sospettasse che fosse dovuto in gran parte al fatto che quella
era la
prima volta che lo aveva chiamato con un termine affettuoso del genere
e Kurt
se lo stava ripetendo fra sé.
Almeno
fu così, finché la ruota non iniziò a
muoversi.
“Fammi
scendere da questo coso!” piagnucolò Kurt.
“Non
mi sento al sicuro e- BLAINE ANDERSON NON FARLA DONDOLARE!”
Blaine
si limitò a sorridere e avvolse un braccio
attorno al suo ragazzo, continuando a scuotere il seggiolino.
“Ma è divertente!
E comunque, lo sai che ti terrò al sicuro, Kurt.”
“Sei
tu che mi stai facendo sentire in pericolo,
smettila di fare così!”
“Non
si romperà.”
“Sta
cigolando! E – perché ci stiamo
fermando?”
“Così
possiamo fare salire altra gente.” Blaine si
concesse un momento per godersi il panorama attraverso il cortile e
vedere chi
riusciva a riconoscere da lassù.
“Non
mi piace quassù, Blaine.”
Blaine
si voltò e si ritrovò davanti il suo ragazzo, a
occhi serrati. “Kurt, per favore, apri gli occhi.
È un panorama magnifico e
giuro che non la farò più dondolare. Sei al
sicuro con me.”
Kurt
socchiuse un occhio e squittì quando si rese
conto di quanto in alto si trovavano. Prima che Blaine potesse
rassicurarlo,
Kurt si era rannicchiato contro di lui, nascondendo la testa sul suo
petto.
Blaine
ridacchiò e si lisciò i capelli. “Okay,
non sei
obbligato a guardare. Saremo scesi entro pochi minuti, poi puoi andare
a fare
shopping, va bene?”
Kurt
annuì ma rifiutò di muoversi da lì
fino a quando
la ruota non si fu fermata per farli scendere. Non appena furono scesi,
Kurt si
voltò e immobilizzò Blaine con
un’occhiata. “Non
hai il permesso di raccontare niente di tutto ciò ai
Warblers.
Altrimenti gli racconterò ciò che hai detto di
loro, di ciascuno di loro,
quando eri ubriaco alla festa di Rachel.”
“Affare
fatto.” Rispose rapidamente Blaine.
“Pranzo?”
“C’è
uno stand per cibo a basso contenuto di grassi e
che non sia fritto?”
“Um…
Andiamo a scoprirlo.”
Le
opzioni di Kurt per cibo non-fritto erano gelato e
popcorn, per suo orrore. “Andiamo, Kurt, vivi un
po’!” Blaine rise, addentando
il suo hot dog. “È solo cibo dopotutto e - QUELLO
È UNO STAND DI RED VINES?”
Prima
che Kurt potesse chiedergli quale fosse la cosa
affascinante a riguardo, il suo ragazzo stava correndo attraverso il
cortile
verso uno stand affollato. Kurt si fece strada fra la folla,
raggiungendo
finalmente il suo ragazzo che stava saltellando come un bimbo.
“Kurt, Red
Vines!”
“Cos’è
tutta questa storia con le Red Vines? A dire il
vero non ne ho mai mangiata una.”
Blaine
si irrigidì. “Okay, smetterò
ufficialmente di
parlarti.” Si voltò dando la schiena a un Kurt
stupefatto, facendosi strada fra
altri eccitati studenti della Dalton per prelevare un paio di pacchetti
di Red
Vines e poi tirare fuori il portafoglio. Dopo aver pagato le caramelle,
si
voltò per andarsene, ignorando completamente
l’altro ragazzo.
"Blaine,
mi stai seriamente ignorando per delle caramelle?"
“Non
sento parlare nessuno, ma se qualcuno per caso mi
stesse ponendo delle domande sulla miticità delle Red Vines,
gli risponderei
che le Red Vines sono le caramelle migliori che esistano e
l’unico modo che questo
qualcuno avrebbe per farsi ascoltare da me ora come ora è se
questi provasse
una Red Vine e mi dicesse quanto fantastica essa sia.” Detto
ciò, Blaine
allungò uno dei pacchetti di Red Vines vagamente in
direzione di Kurt. Quest’ultimo
sospirò e ne estrasse una dalla confezione.
“Spero
tu ti renda conto che sto infrangendo la mia
regola di ‘niente-caramelle’ per – oh
wow!”
Blaine
sogghignò, voltandosi per fronteggiare il suo esterrefatto
ragazzo. “Fantastica, eh?”
Kurt
annuì, troppo preso a masticare la caramella.
Blaine sorrise, agganciando il braccio a quello del suo ragazzo e
conducendolo
verso le bancarelle, preparandosi ad affrontare un lungo pomeriggio.
Tre
ore, quattro sciarpe, un cappello, un mazzo di
fiori (offerti a un Kurt che arrossiva imbarazzato da un Blaine in posa
drammatica), un paio di bottiglie di prodotti per capelli
(“Questo è per te,
Blaine. Ti libereremo da tutto quel gel, fosse l’ultima cosa
che facciamo.”) e altri
svariati acquisti di cui Blaine aveva perso il conto dopo, avevano
finalmente
terminato il giro delle bancarelle e Kurt stava iniziando a rallentare.
“Vuoi
sederti per un po’?” chiese Blaine, facendosi
scorrere un paio delle borse di Kurt lungo il braccio così
da poter prendere
anche l’altra mano del ragazzo. Kurt gli rivolse un sorriso
colmo di
gratitudine.
“Certo.
Ma le panchine sono laggiù in fondo.” Gemette
Kurt, osservando la zona ristorante in lontananza, dove erano sedute
parecchie
persone. La maggior parte della folla era sciamata col passare del
tempo,
lasciando i ragazzi della Dalton e le loro famiglie a godersi la
quiete. “Non
voglio camminare – questa è pioggia?”
Blaine
alzò lo sguardo, mentre le prime gocce di
pioggia iniziavano a cadere. “Pare di
sì.”
“Non
posso bagnarmi i capelli!” Kurt tentò di usare le
borse con i suoi acquisti come scudo per la sua chioma, ma
fallì non appena la
pioggia iniziò a picchiettare insistentemente sui due
ragazzi. Blaine rise,
lasciando a terra le borse e iniziando a girare su se stesso.
“Andiamo, Kurt, è divertente!”
Con
riluttanza Kurt posò le borse a terra accanto a
quelle abbandonate da Blaine e afferrò la mano del suo
ragazzo. Questi gli fece
fare una giravolta ed entrambi risero quando furono sul punto di
cadere. Blaine
afferrò Kurt per la vita per trattenerlo e quando Kurt lo
prese per le spalle,
si ritrovò faccia a faccia col suo ragazzo. La risata
morì sulle labbra di
Blaine, mentre osservava Kurt leccarsi le proprie inconsciamente, prima
di –
“Ahhh!”
squittì Kurt non appena la pioggia divenne improvvisamente
scrosciante, inzuppando all’istante i due ragazzi.
“Andiamo,”
gridò Blaine per sovrastare il rumore,
afferrando la mano di Kurt e trascinandolo attraverso il cortile,
nonostante le
sue proteste per aver abbandonato le borse. Aveva visto qualcosa che
avrebbe
voluto fare prima e che ora avrebbe funto da riparo perfetto. Spingendo
Kurt
dentro, si chiuse la porta alle spalle.
"Una
cabina per foto?” Kurt percorse con lo sguardo
lo spazio ristretto, mentre Blaine si lasciò cadere di peso
sulla piccola
panca. “Non l’ho mai fatto prima.”
“Neanch’io,
ma avrei sempre voluto farlo. Vieni a
sederti.”
“Ehm…
Blaine, non – ehm, non c’è
spazio.”
Blaine
sorrise alla vista del rossore che stava
tingendo il viso del suo ragazzo. “Sì che
c’è,” disse dandosi dei colpetti
sulla coscia e sogghignando quando il rossore si espanse con
più evidenza.
Quando si accorse che Kurt non si stava muovendo, afferrò il
suo ragazzo per la
vita e lo attirò verso il basso. Kurt squittì e a
sua volta avvolse un braccio
attorno al collo di Blaine.
“Eccoci
qua, comodi e tranquilli.” Blaine gli fece
l’occhiolino, mentre il rossore svaniva lentamente dal viso
di Kurt.
“Quindi,
come lo facciamo?" Blaine cercò di
ignorare l’involontario doppio senso mentre si sporgeva in
avanti e premeva
START sullo schermo.
“Oh,
forte, così scegliamo gli sfondi e altri effetti
e poi vengono stampate qui. Ed entrambi possiamo avere delle
copie.”
“Facciamo
assolutamente quella con l’effetto pellicola
da film!" Kurt armeggiò con le opzioni sullo schermo,
scegliendo quella
pellicola da film vecchio stile effetto seppia. Le loro facce apparvero
sullo
schermo e nessuno dei due ragazzi riuscì a trattenere il
sorriso che spuntò sui
loro volti, vedendosi insieme.
"Arrenditi,
siamo semplicemente adorabili.” Blaine
ammiccò e posò un bacio sulla nuca di Kurt,
osservando la sua versione digitale
fare lo stesso.
“Okay,
farà dei multi scatti basandosi su un timer, quindi
dobbiamo solo – ehm, cosa facciamo, Blaine?”
“Non
lo so, saremo carini?” Blaine rivolse un rapido
sguardo al timer, poi baciò la fronte di Kurt e la prima
foto venne scattata.
Kurt arrossì di nuovo e allontanò scherzosamente
il suo ragazzo con una spinta.
Click.
“Sei
davvero adorabile, lo sai?” Blaine alzò lo
sguardo verso il suo ragazzo, la differenza di altezza accentuata dal
fatto che
Kurt fosse ancora seduto sulle sue gambe. Kurt abbassò lo
sguardo, facendo
scorrere un dito lungo il profilo della mascella di Blaine. Click.
“Anche
tu.” Il ragazzo si sporse verso il basso,
stampando un bacio sul naso di Blaine, che chiuse gli occhi a quel
contatto. Click.
Ed
ora erano vicinissimi l’uno all’altro, a fissarsi
semplicemente negli occhi. Il rumore della macchina fotografica
– e il fatto
che si trovasse persino lì- venne completamente dimenticato.
“Ciao,” sussurrò
Kurt. Blaine percepì un brivido lungo la schiena quando il
respiro di Kurt si
infranse contro le sue labbra. “Ciao,”
sussurrò di rimando, godendosi il
brivido che percorse la schiena dell’altro ragazzo in
risposta.
Blaine
riusciva a scorgere la domanda nascosta dietro
lo sguardo di Kurt e sorrise, notando distrattamente la macchina
fotografica che
stava continuando a scattare occasionalmente sullo sfondo.
“Ti ho detto che
stava a te, piccolo. Decidi tu. Nessuna pressione,”
esalò. Ma ti prego, ti prego,
scegli quello che io voglio che tu scelga…
E
parve che i suoi desideri inespressi stessero per
divenire realtà, dato che Kurt si stava avvicinando e le sue
labbra erano proprio lì.
Oh, wow. La mente di Blaine non
riusciva nemmeno ad assimilare quella
sensazione fantastica, quindi si limitò a scollegarsi e
lasciò le sue labbra
fare il resto.
Dopo
qualche istante di puro paradiso, Blaine si
distaccò, premendo la fronte contro quella del suo ragazzo.
Sapeva che lo
stesso sorriso ebete che Kurt aveva stampato in faccia era sicuramente
rispecchiato sul suo viso.
"Ehm,
wow?" balbettò Kurt dopo un secondo,
continuando a sorridere.
"Già.
Wow." Ripeté Blaine, allungando una
mano per accarezzare il viso del suo ragazzo.
Avrebbero
potuto restare così tutto il giorno e lo
stavano appunto prendendo in considerazione finché una
campanella suonò nella
cabina, annunciando loro che le foto erano pronte. Kurt
ridacchiò e si spostò,
sporgendosi in avanti per prelevare le due strisce con le foto.
“A dire il vero
mi ero dimenticato di –” Si bloccò.
"Kurt?"
domandò Blaine, allungando il collo
per cercare di scorgere le foto. Il ragazzo si sporse di nuovo
all’indietro e
le allungò verso Blaine affinché riuscisse a
vederle, senza riuscire a
spiccicare parola.
Nelle
prime foto i due ragazzi facevano gli idioti ed
erano adorabili. Blaine ridacchiò. Il suo sguardo scorse
verso il basso e all’improvviso
capì cosa aveva lasciato il suo ragazzo senza parole. Le
altre foto
rappresentavano Kurt e Blaine uno di fronte all’altro, che si
fissavano
intensamente. In quella successiva si stavano baciando, mentre nelle
ultime
erano appoggiati l’uno all’altro e sorridevano.
Alzò gli occhi per fissare
Kurt, incredulo.
"Il
nostro primo bacio…” esalò.
"Ora
possiamo davvero ricordarlo per sempre.”
Kurt sbattè gli occhi rapidamente, cercando di trattenere
l’ondata di emozioni.
Blaine stava facendo lo stesso, mentre avvolgeva le braccia attorno
alla
schiena del suo ragazzo, affondando il viso nell’incavo del
collo di Kurt.
“Ti
amo, lo sai?” gli sussurrò Kurt
nell’orecchio,
provocandogli un brivido lungo la spina dorsale, sia per quel contatto
che per
le sue parole.
"Ti
amo anch’io." Blaine alzò la testa per
baciare di nuovo il suo ragazzo.
Kurt
sospirò quando si distaccarono, prima di alzarsi
in piedi con riluttanza. “Credo che abbia smesso di piovere e
dobbiamo andare a
prendere le mie borse prima che si rovinino del tutto."
Blaine
gemette scherzosamente uscendo dalla cabina,
per poi raccogliere le borse e dirigersi verso la Dalton con Kurt.
Entrambi
stringevano la propria copia delle foto, Kurt chiedendosi quanto
velocemente
sarebbe riuscito a caricarle sul computer e inviarle tramite e-mail a
Mercedes
e Blaine cercando di studiare il nascondiglio perfetto dove Wes non
sarebbe
riuscito a trovarle, prima che si ricordasse di un’altra
cosa.
"Oh,
Kurt? C’è una fiera in città il
prossimo
weekend. Credo dovremmo andare anche a quella."
Angolo
della...seh, vabbè:
*si
genuflette*
Lo so che dovrei tacere, ma ho davvero bisogno che voi
capiate quanto io
mi senta una persona orribile in questo momento.
Scusatemi
davvero per l'attesa, ma dopo il ritorno da Londra ho dovuto
riassestarmi a
scuola e fra una cosa e l'altra più di un mese
è volato e la ff è
passata in secondo piano. Giuro che da adesso in poi
aggiornerò MOLTO più di
frequente, ci dedicherò ogni momento libero, ma sappiate che
il motivo per cui
impiego così tanto tempo è perché ci
tengo a fare un buon lavoro (o
quanto meno del mio meglio), piuttosto che lasciarvi capitoli tradotti
di
fretta.
Spero
di
essermi fatta perdonare con questa piccola palla di
adorabilità che è stata
questo capitolo. Assieme a Wedding è uno dei miei preferiti,
al momento. E
soprattutto sappiamo tutti quanto abbiamo bisogno di fluff dopo la
4x04, che a
volte continuo a sperare di essermi sognata.
Fatemi
sapere cosa ne pensate ;)
Un grazie enorme alla mia beta Ari_92, che fra
l'altro ha iniziato a pubbllicare un paio di
settimane fa la sua nuova long Klaine, "Never look back", a cui
straordinariamente faccio da beta. Quindi tutti qui ,miei
prodi, perché vi assicuro che ne
vale la pena.
Un
grazie
enorme a chi ancora non crede che io sia morta nello scorso mese e che
continua
a seguirmi e un abbraccio a chiunque recensisce. Troppo
dolci, troppo.
Se
voleste
farmi qualche domanda, mi trovate sul mio Ask :)
Twitter: qui
Ask: qui
Klisses,
Giad
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Capitolo 20 *** Video ***
Video
To
my Klaine
Please
come back.
Please.
Ti
prego dimmi che sei libera per una
seduta di shopping di emergenza – Kurt
Kurt
premette il tasto
INVIA e attese, fissando lo schermo. Come previsto, la risposta giunse
vibrando
qualche attimo dopo.
Ci
vediamo là fra dieci minuti, ragazzo
bianco. Occasione speciale? ;) – M
Terapeutica.
Ci vediamo dopo – Kurt
Afferrando
la tracolla,
Kurt uscì dalla sua stanza e scese le scale. “Esco
per un po’, papà.” Udì una
risposta ovattata provenire dal salotto mentre apriva il portone di
casa e si
dirigeva verso il suo Navigator. Proprio mentre stava per uscire dal
vialetto,
il suo cellulare vibrò.
E’
meglio per Mercedes che non mi dia buca,
pensò
sbloccando lo schermo. 1 Nuovo Messaggio: Blaine. Il
cuore gli balzò in
gola aprendo il messaggio.
Quando
sarai pronto a parlarne, io sono qui. Mi dispiace se le
cose si sono spinte troppo in là a causa mia. –
Blaine
Kurt
lanciò il cellulare
sul sedile accanto a lui e si concentrò sulla guida. Non
pensare a Blaine, non
pensare al disastro, non pensare…
Kurt
sospirò. Certo che ci
stava pensando. Non aveva smesso di farlo da quando Blaine era uscito
dalla sua
stanza un’ora prima diretto a casa per il weekend. Kurt non
si era mosso dalla
sedia per un pezzo, limitandosi a tenere lo sguardo fisso nel vuoto e
pensando
a quanto si era reso ridicolo nei giorni precedenti. Non importava cosa
Blaine
avesse detto o fatto. Kurt se l’era cercata.
Certo
che non sei sexy. Non lo sarai mai...
"Okay,
Kurt. Facciamo shopping da due ore e non
ti ho mai visto comprare così tanta roba prima
d’ora. Adesso ci sediamo e
prendiamo un caffè prima che prosciughi la tua carta di
credito, e parliamo di
cos’è che ti ha turbato così tanto.
Okay?”
Fidati
di Mercedes. “Sì, signora,” rispose Kurt
mentre
lei lo spingeva dentro Starbucks, forzandolo a sedere ad un tavolo e
dirigendosi
verso la cassa per ordinare per entrambi. Non per la prima volta quel
giorno, Kurt
costrinse la sua mente ad evitare di pensare a Blaine, mentre Mercedes
si
sedette di fronte a lui.
"Vuota
il sacco."
Kurt
oppose resistenza per circa un secondo, poi si
arrese. “Mi sono reso ridicolo, ‘Cedes. Abbiamo
fatto un numero sexy e io ho
sono stato un completo disastro e poi Blaine ha tentato di darmi delle
lezioni
–”
“Lui
cosa?
Sul serio, ragazzo bianco, non dovresti essere al settimo cielo in
questo
momento? Vorrei averlo io un ragazzo che mi desse lezioni
sexy...”
“No,
Mercedes. Ha cercato di insegnarmi come essere sexy, espressioni
facciali e
altra roba. E io ho fallito miseramente, non posso credere di averci
addirittura
provato. Scommetto che probabilmente ora starà ridendo di
me.”
Kurt
alzò lo sguardo dal tavolo e si accorse
dell’espressione
sconcertata sul volto di Mercedes. “Ma Kurt... tu sei sexy.
Perché mai dovrebbe
pensare che tu non lo sia?”
“Ascolta,
tu sei la mia migliore amica. Mi fido delle
tue opinioni la maggior parte delle volte, soprattutto quando si tratta
di moda
– e quelle scarpe ti stanno d’incanto, tanto per
dirla tutta. Ma… solo, non su
questo. Ci ho provato, Mercedes! Le facce, i gesti, non sono
semplicemente in grado.”
Mercedes
scosse la testa e lo colpì lievemente sulla
spalla. “Non puoi provare,
ragazzo
bianco. Dimmi, Blaine era sexy?” Diamine,
sì. Kurt sapeva che la risposta gli era dipinta in
faccia e Mercedes
gemette esasperata. “Okay, faccia da ebete, lo
prenderò come un sì. Quindi, che
cosa faceva?”
Kurt
faticò a trovare le parole. “Lui – solo
– era –
non lo so! Lo era e
basta.”
“E
questa è la risposta, Kurt. Non ci ha provato.”
Mercedes sorrise e gli prese la mano. “Non puoi cercare di
essere sexy, lo sei
e basta. Tu lo sei, Kurt, quando non
ci provi.”
Kurt
scosse la testa e in quel momento riuscì ad
accorgersi di essere sul punto di singhiozzare. “Grazie
‘Cedes ma non riesco a
bermela. Io – è meglio che vada.”
Afferrando le sue borse, si alzò e si
precipitò fuori dal negozio mentre Mercedes tentava di
fermarlo.
Se
si fosse voltato, avrebbe visto Mercedes tirare fuori
il suo cellulare, apparentemente pronta ad uccidere.
Blaine
era steso sul suo letto a fissare il soffitto,
il suo saggio di storia che giaceva dimenticato accanto a lui mentre il
ragazzo
ripercorreva mentalmente gli ultimi giorni. Aveva scelto
l’idea del sexy perché
voleva vincere le Regionali, ma voleva anche offrire a Kurt una
possibilità per
brillare. Aveva la voce più straordinaria che Blaine avesse
mai sentito e il
moro voleva scoprire se quella voce fosse in grado di essere sexy.
Dopotutto – beh,
Kurt era bellissimo, adorabile, meraviglioso, stupendo…
Blaine scosse la testa
e tentò di concentrarsi sul problema in questione. Kurt era
in grado di cantare
praticamente qualsiasi cosa, se fosse stato capace di essere sexy
allora avrebbero
fatto
faville alle Regionali.
E
non appena avevano iniziato il loro numero, Blaine aveva sorriso
perché
la voce di Kurt era sexy. Quando si
era abbattuta su di lui la testa aveva iniziato a girargli e si era
voltato
giusto per vedere – cosa?
Blaine
sospirò e tirò il cuscino verso il soffitto.
Non riusciva a capire perché Kurt si fosse messo a fare
quelle facce
imbarazzanti, ma aveva proseguito con il numero cercando di ignorarlo.
E poi –
Blaine gemette – aveva tentato di insegnargli
come essere sexy?
"Sul
serio, Blaine?” Si sedette portando le gambe
oltre il bordo del letto. “Cosa ti ha fatto pensare di essere
un esperto? E ora
probabilmente ti sei fatto odiare da Kurt e –”
Interruppe
la sua auto-ramanzina quando il suo
telefono iniziò a squillare. Kurt?
Afferrandolo
rapidamente, sentì il cuore sprofondargli nel petto quando
lesse il nome. Mercedes.
E’ ovvio che Kurt
gliel’avrebbe raccontato…
“Pronto?”
“Ragazzo
bianco, ci vediamo al McKinley fra due ore.”
La
linea cadde. Blaine fissò il suo telefono per un
secondo prima di sospirare. Tanto vale
renderla una morte veloce, dopotutto.
Blaine
entrò nel familiare parcheggio e si rese conto
che l’auto di Mercedes era già lì.
Estraendo il suo cellulare dalla tasca per
chiamarla, notò che c’era già un
messaggio da parte sua.
Aula
canto.
Si
chiese per un attimo come facesse ad essere sicura
che lui sapesse dove andare, prima di ricordarsi che era lì
che si erano
conosciuti il giorno in cui era venuto ad aiutare Kurt. Afferrando la
sua
tracolla, smontò dalla macchina e si diresse verso la
scuola, cercando di non
pensare al fatto che fosse sabato e la maggior parte delle scuole fosse
dotata
di misure di sicurezza. Stava anche tentando di non pensare a come
Mercedes
probabilmente avrebbe organizzato una specie di elaborato sistema di
tortura
per essersi comportato male con il suo ‘ragazzo
bianco’. E poi finì per pensare
a Kurt. Naturalmente. Svoltò lungo il corridoio in direzione
dell’aula canto e
vide Mercedes ad attenderlo fuori dalla porta.
"Anderson."
Blaine
si limitò ad annuire, diffidando della propria
voce in quel momento.
“Seguimi.”
Mercedes iniziò ad allontanarsi dall’aula
canto e Blaine la seguì, incerto su ciò che stava
accadendo. Ha pagato qualche giocatore di
football per
occuparsi di me? O forse mi rinchiuderà da qualche parte. O-
"Blaine."
Si rese conto di aver quasi
sorpassato la stanza in cui Mercedes era entrata e la seguì
alla svelta,
osservando i trofei sparsi ovunque. “Questo è
l’ufficio della vostra coach di
cheerleader?”
"Già.
Ovviamente nessun membro del Glee dovrebbe
entrare qui, ma niente viene chiuso a chiave durante il weekend eccetto
le
entrate principali – e come studente di arti ricreative posso
richiedere
l’accesso – quindi possiamo entrare. E, grazie alle
abilità investigative di Kurt,"
Il cuore di Blaine fece una capriola all’udire il nome
dell’altro ragazzo e il
moro tentò di mantenere un’espressione neutra,
“abbiamo anche accesso al suo
computer.” Mercedes si voltò verso il portatile
sulla scrivania e lo girò nella
loro direzione, aprendo un file nominato ‘Gare Cheerleader
– Porcellana’
“Porcellana?
Pensavo fossero le Cheerios”
“Lo
sono.” Mercedes gli rivolse una rapida occhiata e
Blaine notò che la rabbia iniziale che aveva covato nel
corridoio aveva sfumato
in qualcosa che sembrava – ironia? “Porcellana
è il soprannome che lei dà a
Kurt.” Prima che Blaine potesse cercare di capire
perché conservasse un video
di Kurt sotto il file gare cheerleader,
Mercedes aveva cliccato sul primo video e sullo schermo era apparsa
l’immagine
di una banda in pompa magna, che stava suonando – 4 minutes? Un paio di cheerleaders stava
ballando sulla scena –
Blaine roteò gli occhi – prima che una voce che il
ragazzo riconobbe come
quella di Mercedes iniziasse a cantare. Poi le cheerleaders si
separarono
aprendo un varco e a Blaine balzò il cuore in gola.
Perché
quello era Kurt. In una divisa da cheerleader.
Ed era – sexy.
Blaine si schiarì la gola nervosamente, mentre Kurt
camminava verso la
telecamera, la sicurezza che brillava nei suoi occhi. E poi gli si
seccò la
bocca perché – wow.
Kurt era un cheerleader? E quella voce…
La
mente di Blaine era un ammasso sfocato, mentre
guardava il resto del numero, continuando a fissare lo schermo anche
dopo che
Kurt ebbe eseguito gli ultimi passi e la folla ebbe finito di esultare.
Mercedes tossicchiò leggermente per attirare la sua
attenzione e lui voltò di
scatto la testa verso di lei-
“Quello
– è stato – io-”
“Già,
è quel che pensavo anch’io, Anderson. Ammettilo,
era sexy.”
Blaine
annuì, continuando a diffidare della propria
capacità di formulare parole di senso compiuto. Mercedes
doveva averla presa
come riluttanza ad ammettere la verità e aveva sospirato.
“Devo mostrarti il
resto dei video?”
“Sì!
Cioè, no, non devi. È solo che – wow.”
Perché
Mercedes aveva aperto di nuovo la cartella e
cliccato su 'Football - Single Ladies' e Blaine non riusciva ad
elaborare un
pensiero coerente. Si limitò a guardare, perché quale ragazzo era in grado di muovere i fianchi così?
Mercedes
sogghignò e Blaine si accorse di essere
arrossito. “Allora, dirai al mio Kurt che ti
dispiace?”
“Non
credo che abbia voglia di vedermi ora come ora,
Mercedes – AHI!”
Mercedes
ritirò la mano dal retro della sua nuca. “Sei
davvero un idiota, Blaine Anderson. E poi non hai scelta. Questo
è lui."
"Mercedes?"
La voce di Kurt giunse dal fondo
del corridoio, sempre più vicina all’ufficio, e
Blaine fulminò Mercedes con lo
sguardo.
“Siamo
qui dentro, Kurt.”
“Siamo?”
Kurt oltrepassò la porta, con lo sguardo puntato
sul suo cellulare e il cuore di Blaine fece una capriola quando il
ragazzo notò
che i capelli di Kurt erano in disordine e… sexy.
“Non mi avevi detto che avresti portato qualcuno –
oh.”
E
Blaine detestò lo sguardo negli occhi leggermente
arrossati di Kurt ed il modo in cui la sua espressione mutò
quando lo vide,
anche se tentò di rimediare alla svelta. “Ciao,
Blaine. Cosa state facendo voi
due qui den –” Si immobilizzò.
Mercedes
aveva fatto un passo laterale scoprendo il
portatile che stava ancora riproducendo il video di Single Ladies e
Kurt
impallidì. Blaine fece immediatamente un passo avanti e gli
afferrò un braccio,
mentre il ragazzo sussurrava, “Perché,
Mercedes?”
“Perché
avevo
qualcosa da dimostrare. Lo so che ora mi odi, ragazzo
bianco, ma ne parleremo
dopo e spero che fra noi andrà tutto bene. Abbi cura di lui,
Anderson."
Con un’ultima occhiata eloquente verso Blaine, Mercedes si
allontanò
placidamente, canticchiando 4 minutes
fra sé e sé.
Ci
fu un movimento fulmineo e Kurt aveva chiuso il
portatile, interrompendo il resto della canzone. Fissò
Blaine per un momento,
prima che la rabbia prendesse il sopravvento. “Ok,
l’hai visto. Avanti, ridi di
me. Dimmi che non sarò mai sexy e che non avrei dovuto
provare. Dimmi che mi
sono reso ridicolo. Avanti.”
Ma
Blaine non riusciva a muoversi, a parlare, perché faceva sul serio? Kurt lo pensava
veramente? Sapeva che tutte le parole del mondo non avrebbero convinto
Kurt di
avere torto, quindi Blaine fece l’unica cosa che rientrasse
nelle sue
possibilità. Attraversò la stanza con un paio di
falcate, sollevò il mento di
Kurt e premette le labbra contro le sue.
All’inizio,
Blaine era esitante riguardo a quanta passione
impiegare, conscio delle esperienze passate di Kurt. Ma non appena Kurt
si
sciolse in quel bacio, sollevando le mani fino al viso di Blaine, il
ragazzo
fece scorrere le sue fra quei meravigliosi capelli.
Approfondì il bacio e non
riuscì a trattenere il lieve gemito che gli
sfuggì dalle labbra quando le mani di
Kurt gli accarezzarono la mandibola. Per quanto volesse rimanere
così per sempre,
Blaine sapeva che Kurt meritava una spiegazione e con riluttanza si
staccò
dalle sue labbra.
"Kurt,
sei così
sexy. Non ne hai idea, e non posso credere di non essermene
accorto prima. Ma
ora che l’ho fatto, potrei dirti un milione di modi in cui
riesci ad essere
sexy. I tuoi occhi, i tuoi capelli – specialmente quando sono
così, la tua voce, tutto di te. E riesci comunque ad
essere bellissimo e
adorabile e tutto quanto e, Kurt, sei semplicemente magnifico e mi
dispiace
così tanto per –”
I
suoi sproloqui furono interrotti dalla meravigliosa
sensazione delle labbra di Kurt sulle sue.
Quando
alla fine si separarono, Kurt appoggiò la
fronte contro quella di Blaine e lo guardò dritto negli
occhi. “Se ha detto
tutte quelle cose solo per un po’ di azione, si è
cacciato in un altro guaio,
signore.”
Ma
dall’espressione sul suo viso Blaine capì che
stava
solo scherzando e dunque il ragazzo si lasciò scappare un
sorriso provocatorio.
“Maledizione! Mi hai smascherato!”
Kurt
proruppe in quella sua stupenda e sexy risata e
attirò Blaine
a sé per un altro bacio, prima di
interromperlo rapidamente.
“Mi
dispiace Blaine, ma non posso farlo.”
Blaine
sentì il cuore sprofondargli nel petto prima
che l’altro continuasse.
“Ci
stiamo baciando nell’ufficio della mia ex coach. Non
è molto appropriato. Casa mia?”
Blaine
si limitò a fissarlo per un attimo prima di afferrargli
la mano e trascinarlo praticamente fuori dalla porta.
Angolino-angoletto-uccio della
weirdo:
Hey,
what’s up sexy? You wanna com ov- NO!
Salve :D
Non so voi,
ma queste
OS sono un toccasana <3 Rivoglio la mia Klaine, la rivoglio
più forte di
prima e la rivoglio ORA. Ho sofferto a sufficienza, anzi anche troppo
(il mio
troppo corrisponde alla durata di Don’t Speak)
Commenti
sulla OS?
Potrei anche tentare di farne, ma ho già sbavato a
sufficienza traducendo, eventuali
scleri li lascio a voi.
Sì,
vi ho fatto
aspettare un po’, ma vi prego di essere comprensivi. Non
immaginate (o meglio,
non tutti) quanto abbia da fare ultimamente ç___ç
Per chi
invece è sulla
mia stessa barca (e no, per una volta non parlo di ship),
beh…keep holding on
<3
Grazie a
tutti coloro
che seguono/ricordano/preferiscono e un mega-abbraccio a chi recensisce
perché,
guys, you have me melting :’)
Un
ringraziamento
speciale alla mia fantavigliosa beta, Ari_92 <3 You’re
the blue to my red e
la valvola di sfogo di ship quantomeno inconsuete
(waiting for my Krett).
Chi mi cerca
mi trova
su Twitter
e/o Ask
:)
Alla
prossima e spero
che queste OS servano a tirare su di morale un po’ tutti.
Perché,
lo sapete…
ETERNITY <3
Klisses,
Giad
|
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Capitolo 21 *** Palco ***
Palco
A
Babbo Natale:
Sono
stata buona quest’anno.
Quindi
bando alle ciance a ridammi la mia
Klaine.
In
alternativa, un Chris Colfer.
Un
Chris Colfer sarebbe perfetto.
"So come
on and raise your glass, for me!"
Blaine
chinò la testa e sorrise, mentre il pubblico
esordiva in un applauso. Mantenne la posizione finché il
sipario non fu calato
davanti a loro, come da tradizione, permettendo alla sua mente di
divagare nell’attesa.
Sapeva
che Misery e Raise Your Glass
erano
delle trascinatrici di folle, ma l’esibizione
decisiva
sarebbe stata senza dubbio Candles.
I
Warblers avevano discusso sul rischio di far cantare un tale numero
come duetto
fra due ragazzi, considerando la giuria, ma l’avevano portato
avanti comunque.
Era ovvio che ci fosse della chimica fra loro due e c’era la
possibilità che i
giudici giungessero alla conclusione che lui e Kurt uscivano insieme.
Quindi,
perché non lo state facendo?
Il
sorriso svanì lentamente dal volto di Blaine,
mentre il ragazzo ripensava alla settimana passata. Quando aveva
chiesto a Kurt
di duettare con lui, era stato seriamente sul punto di iniziare a
tremare, ma
era davvero determinato a pronunciare quelle parole che gli frullavano
in testa
da quando lo aveva visto esibirsi in
Blackbird.
E
poi, quando Kurt aveva posto quella fatidica domanda
– “Perché hai scelto proprio me per
questo duetto?” – Blaine aveva percepito
ogni briciola di coraggio abbandonarlo e aveva mormorato qualcosa a
proposito
delle loro voci che si incastravano perfettamente, cercando di ignorare
lo
sguardo negli occhi di Kurt quando l’aveva fatto. Era durato
solo per un
secondo, Kurt si era ricomposto in fretta, ma Blaine si era sentito
male, quasi
come se avesse preso a calci un cucciolo. Probabilmente peggio. Decisamente peggio. Perché
Kurt per lui
significava molto più di un cucciolo.
Non
appena il sipario iniziò a calare, Blaine prese
una decisione. Quando tutto questo
sarà
finito e avrai scambiato tutti i consueti abbracci con gli altri,
andrai a
cercare Kurt, lo prenderai da parte e gli dirai la verità.
Digli perché hai
scelto lui per il duetto.
Il
sipario sfiorò la superficie del palco e i Warblers
eruppero nel loro solito caos post-esibizione. Blaine sentì
due palle di
cannone colpirgli la schiena e si voltò trovandosi davanti
Wes e David, circondandoli
poi entrambi con un braccio. “Grande performance,
ragazzi,” disse, sorridendo
agli altri Warblers che lo avevano raggiunto per congratularsi con lui
e
assicurarsi di ricevere il proprio elogio. Ma per tutto il tempo,
Blaine aveva perlustrato
il gruppo in cerca di Kurt.
Quando
finalmente lo individuò, non riuscì a trattenere
un sorriso. Il ragazzo era circondato a sua volta da un gruppo di
Warblers e
Blaine non lo vedeva così felice da un bel po’ di
tempo. Permise al suo sguardo
di indugiare su di lui giusto per un secondo di troppo e Kurt
alzò lo sguardo,
puntandolo direttamente nel suo.
L’istante
che avevano condiviso era stato elettrico. Blaine
non riusciva a muoversi, non riusciva a parlare. Tutto ciò
che vedeva era Kurt
e sapeva cosa fosse inevitabilmente sul punto di succedere.
Sorpassando
Wes e David spingendoli da parte, Blaine
si diresse verso Kurt, che a sua volta lo stava raggiungendo facendosi
strada
in mezzo alla folla di Warblers sparpagliati fra loro. Incontrandosi a
metà
palco, si osservarono per un altro istante prima che Kurt sollevasse
una mano
tremante e sfiorasse il viso di Blaine.
Quel
contatto riportò entrambi alla realtà e prima che
Blaine riuscisse a trovare le parole, Kurt si era piegato verso di lui
e
l’aveva baciato.
Non
si accorsero dei Warblers attorno a loro che erano
ammutoliti. Non notarono le New Directions raggiungere il palco per
prepararsi
e fermarsi sui propri passi. Avevano occhi solo l’uno per
l’altro, e un unico
pensiero: finalmente.
Blaine
si staccò per primo, portando una mano al viso
di Kurt per riflettere il gesto dell’altro ragazzo. Kurt
stava ancora tremando,
ma l’espressione nei suoi occhi era così perfetta
che Blaine avrebbe voluto
piangere. Puntò lo sguardo in quei bellissimi occhi e
sussurrò quelle parole
che aveva tanto atteso di pronunciare.
"Tu
mi emozioni, Kurt. E questo duetto è stato
solo una scusa per passare più tempo con te."
Let’s
have a few
words:
Ehilà
:) Sì, lo so, è
molto corto, ma nonostante ciò molto INTENSO *punta il ditto*
No, davvero.
Natale si
avvicina e io non posso far altro che pensare ai miei Klaine che
cantano Baby
It’s Cold Outside flirtando spudoratamente. O Let It Snow
:’). E confido in
White Christmas quest’anno, e nel fatto che qualcuno ce li
restituisca più
forti di prima.
Un grazie a
chiunque
dedica un po’ del suo tempo a queste OS <3 E una
mega-abbraccio natalizio a
chi recensisce, perché YOU MOVE ME.
Alla
prossima!
Klisses,
Giad
|
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Capitolo 22 *** Scale ***
Alla
mia adorkable beta <3
Aka
la donna con cui tirerò su un
allevamento di pappataci
Che
sopporta i miei doppi sensi senza
battere ciglio
E
mi riempie di suoi capolavori
I love you, my red **
Scale
"Beh,
non farà coming out per ora."
Blaine
osservò il giocatore di football allontanarsi giù
per le scale,
cercando di riacquistare un respiro regolare in modo che Kurt non
notasse
quanto in realtà si fosse spaventato. Per un secondo, una
serie di ricordi
della sua vecchia scuola gli balenò davanti agli occhi e
– no, Blaine. Non ora.
Si
voltò e vide Kurt sedersi sulle scale, apparentemente col
cuore infranto,
e Blaine non riusciva a sopportare quella vista. “Che
succede?” chiese, sedendosi
accanto a lui e cercando di catturare il suo sguardo.
“Perché sei così
sconvolto?”
L’istante
dopo, si prese a calci mentalmente. Certo che
ha il diritto di essere sconvolto, si disse, quell’idiota
l’ha baciato contro la sua
volontà e poi l’ha completamente negato. Prova tu
ad affrontare una cosa del
genere senza essere sconvolto. Eppure pareva esserci davvero
molto di più
di quanto Kurt lasciasse trasparire.
Il
ragazzo alzò lo sguardo puntandolo su di lui, con le lacrime
che gli
solcavano le guance, e Blaine avrebbe semplicemente voluto stringerlo
in un
enorme abbraccio, ma esitò, incerto sul fatto che Kurt
avrebbe risposto
positivamente a quel contatto. “Perché fino a ieri
non avevo mai ricevuto un
bacio. O perlomeno – uno che contasse.”
Blaine
si morse il labbro, soppesando mentalmente le opzioni a sua
disposizione. Avrebbe potuto portarlo da qualche parte per pranzo e
avrebbero
fatto il possibile per dimenticare l’intera situazione, e
Kurt avrebbe iniziato
a sentirsi meglio. Oppure avrebbe potuto fare la cosa giusta e parlarne
seriamente con lui, nonostante ciò significasse aprirsi con
un ragazzo che
aveva appena conosciuto. Ci sarebbe riuscito?
Coraggio,
Blaine.
Quella
vocina gli riecheggiò in testa per un secondo, ma fu
sufficiente.
"Kurt,
non è ancora successo."
Kurt
si bloccò con la mano a mezz’aria prima di
riuscire ad asciugarsi gli
occhi, volgendo nuovamente lo sguardo verso il ragazzo.
“Blaine, non ho
mentito, sai? Lui può anche negarlo, ma pensavo che avresti
creduto a me.”
“Kurt,
io ti credo. So che ti ha baciato. Ciò che sto dicendo
è che non ha
contato nulla.” Blaine sospirò e si
passò una mano fra i capelli, prima di racimolare
tutto il suo coraggio e poggiarla delicatamente su quella di Kurt.
Quando il
ragazzo non si ritrasse a quel contatto, Blaine lo prese come un gesto
d’incoraggiamento
e proseguì. “Chi hai baciato, prima
d’ora?”
"Brittany."
Blaine inarcò un sopracciglio, mentre Kurt si
affrettò a spiegare. “È una ragazza nel
nostro Glee club ed è una delle
cheerleader. Stavo cercando di convincere mio padre di essere etero,
così
avrebbe passato più tempo con me, mentre Brittany voleva
ottenere un record
perfetto. Quindi ci siamo baciati dove sapevo che mio padre ci avrebbe
beccati,
cosa che ovviamente ha portato ad uno strano ed imbarazzante momento.
Inutile
dire che ora mio padre sa che sono gay al 100%. Niente che io voglia
sperimentare
di nuovo.” Kurt borbottò fra i denti qualcosa
riguardo allo sciroppo, con
un’espressione disgustata in volto.
Amo
imparare a conoscerlo.
Blaine non riuscì a trattenere un sorriso
all’immagine del ragazzo palesemente gay seduto accanto a lui
che baciava una
ragazza. “Quindi, perché quello non
conta?”
“Non
lo so. Perché è una ragazza? Perché
non ha significato niente?”
“Perché
non ha significato niente. Kurt, un bacio è un vero bacio
solo quando
entrambe le persone lo concedono di loro spontanea
volontà.” Fissò Kurt negli
occhi, sperando che capisse, nonostante il suo cuore stesse facendo le
capriole
a causa di quanto vicini erano i suoi occhi... e le sue labbra... Concentrati, Blaine!
“Karofsky
ti ha baciato.” Kurt sussultò e gli strinse la
mano, mentre
Blaine iniziò a tracciare col pollice delle circonferenze
sul dorso della sua.
“E ti farà stare male per un po’, lo so.
Ma ciò che ha fatto è stato cercare di
rubarti qualcosa con la forza. E tu non gliel’hai concessa.
Non gli hai
concesso il tuo cuore o la tua anima. Non gli hai dato il tuo
permesso.”
Kurt
sembrava speranzoso in una maniera titubante, quindi Blaine
continuò a
parlare di cose che lui stesso aveva sognato. “Un giorno,
condividerai quel
momento con qualcuno. Forse sarai tu a baciarlo, o sarà lui
a baciare te. Non
importa. In ogni caso, quando vi bacerete ed entrambi avrete scelto di
farlo,
sarà fantastico, Kurt. Quando baci qualcuno, dai una parte
di te stesso a
questa persona- una piccola, sì. Ma comunque una parte. E
quando questa persona
ti regala una parte di sé a sua volta, è questo
che lo rende così speciale. Non
si tratta del gesto, ma di ciò che c’è
dietro. Quello sarà il
bacio che conta. Anche io non vedo l’ora che quel
momento arrivi per me- ”
“Aspetta.”
Lo interruppe Kurt, con un’espressione adorabilmente
perplessa. “neanche
tu hai mai ricevuto un bacio?”
Blaine
sorrise. “Non uno che contasse. Ho giocato il mio buon numero
di
volte al gioco della bottiglia, dopotutto.”
Continuò a fissare Kurt negli occhi
e colse una sorta di movimento nel suo sguardo, come una nuvola carica
di
pioggia che scivola via lentamente. “Ma quando
accadrà – ”
Coraggio.
“Quando
accadrà, spero che succeda con qualcuno che sia meraviglioso
e
fantastico quanto te, Kurt.”
E
ora la speranza brillava talmente tanto nei suoi occhi che Blaine
riuscì
a malapena a sostenere il suo sguardo, eppure non fu in grado di
distoglierlo.
Sapeva che Kurt lo voleva tanto quanto lui, ma esitò
comunque. Questo è per entrambi.
Attraversa questo
confine e non potrai più tornare indietro. Sei in grado di
convivere con questa
consapevolezza?
Blaine
abbassò di nuovo lo sguardo sulle labbra di Kurt,
leggermente dischiuse
come in un tacito invito.
Diamine,
sì
Avvicinandosi
lentamente – per dare a Kurt tutto il tempo di tirarsi
indietro – Blaine annullò lo spazio che li
separava e unì le loro labbra.
Fu
molto rapido. Blaine era dolorosamente consapevole del fatto che
fossero
seduti nel bel mezzo di una scuola pubblica e che in qualunque istante
un
gruppo di giocatori di football avrebbe potuto spuntare da dietro
l’angolo.
Quindi si staccò dopo qualche secondo, osservando Kurt
aprire delicatamente gli
occhi, con un’espressione meravigliata.
“Allora
è questo che si dovrebbe sentire,”
esalò, e Blaine avrebbe solo
voluto baciarlo di nuovo perché era così bello
quand’era felice. Si accontentò
di circondarlo con un braccio e baciarlo sulla guancia.
Sapeva
che il loro non sarebbe stato un finale alla ‘e vissero per
sempre
felici e contenti’. Dopotutto, erano in Ohio. E doveva ancora
addirittura
chiedere a Kurt se volesse una relazione e probabilmente avrebbero
proceduto
con calma per molto, molto tempo, e frequentavano scuole diverse e
tutto e-
Blaine si interruppe, abbassando lo sguardo su quel bellissimo ragazzo
che ora
gli aveva poggiato la testa sulla spalla.
Dimentica
i brutti pensieri, Blaine, e dagli tutto ciò
che hai per renderlo felice.
“Vieni
con me,” disse, alzandosi e porgendo la mano a Kurt.
“Ti offro il
pranzo.”
Angolo della superstite:
Sì,
perché,
contrariamente a quanto possiate pensare, sono ancora viva :’D
No, davvero,
mi scuso
per l’ennesima volta, la rapidità non è
il mio forte.
Non vi
annoierò con
lamentele su scuola, vacanze e tutto, l’importante
è che finalmente sia
riuscita a pubblicare…fiù.
Spero vi sia
piaciuto
davvero perché io lo trovo dolcissimo. E, proprio come la
mia beta ha detto, è
un po’ deprimente pensare che nell’episodio Blaine
si sia limitato ad offrirsi
di portarlo a pranzo… ma lo amiamo comunque <3
Non vi
faccio promesse
con il prossimo perché, contrariamente a questo,
è piuttosto lungo e pieno di
pazzia Wevid e fluff (ma dai? :’D) Klaine.
Grazie a
tutti quanti,
siete meravigliosi. Ogni seguita/ricordata/preferita e soprattutto ogni
vostra
recensione è un colpo al cuore :’) Grazie davvero
<3
A presto!
Klisses,
Giad
Ask:
http://ask.fm/giadacolfer
Twitter: https://twitter.com/giadacolfer
|
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Capitolo 23 *** Gita In Macchina ***
PERDONATEMI
ILL DISGUIDO CON L’HTML
SONO UNA BEOTA CHE NON SE NE ERA ACCORTA
A Kurt e Blaine:
Come what may, I will love you. Since
2011.
Gita
in macchina
“Andiamo,
andiamo, andiamo!” Wes stava saltellando sulla soglia della
stanza che lui e
Blaine condividevano.
“Wes,
calmati!” Blaine perse definitivamente la pazienza.
“Posso praticamente
garantirti che Kurt non sarà pronto quando noi saremo usciti
di qui e David è
ancora di sotto a sistemare gli ultimi dettagli. Abbiamo tutto il tempo
e, per
quel che importa, non stiamo andando da nessuna parte! Non
c’è niente per cui
essere in ritardo. Stiamo facendo i bagagli per starcene seduti in
un’auto due giorni di fila.
Possiamo
semplicemente rilassarci.”
Wes
rimase folgorato dall’improvvisa crisi di nervi di Blaine,
prima di sedersi sul
letto con aria imbronciata mentre l’altro ragazzo continuava
a preparare i
bagagli. Quando David aveva proposto una gita in macchina per il
weekend, Wes
aveva iniziato a saltellare qua e là e aveva immediatamente
invitato Blaine,
che con riluttanza aveva accettato, conscio del fatto che rifiutarsi di
andare
sarebbe stato più doloroso dell’andare stesso. A
quanto pare si trattava di un
rito annuale per loro e i due ragazzi amavano coinvolgerlo nelle loro
attività,
il che ogni volta implicava loro due seduti sui
sedili
anteriori che parlavano delle ragazze più disparate e di
quanto fossero sexy,
mentre Blaine tentava di dormire in quelli posteriori.
Ma
quest’anno, mentre se ne stava lamentando con Kurt, fu
colpito da una
meravigliosa idea quando questi disse, “Perché non
inviti qualcuno che venga
con voi e ti mantenga sano di mente?”
Blaine
aveva sbattuto le palpebre un paio di volte, poi un sorriso gli era
lentamente
apparso in volto mentre fissava Kurt. Non appena l’altro
ragazzo si era reso
conto di cosa volesse implicare, aveva cercato di fare marcia indietro.
“Voglio
dire, sono certo che Thad o Nick sarebbero più che disposti
ad unirsi a voi –”
"Kurt.
Per favore?"
Blaine
era consapevole di avere degli occhi da cucciolo infallibili. Tutti
quanti
glielo dicevano. E in quanto tali, di solito si sentiva in colpa ad
usarli,
perciò venivano riservati a occasioni speciali come quella.
Aveva osservato
Kurt sciogliersi letteralmente sotto il suo sguardo
prima
di accettare – naturalmente sempre con
riluttanza.
“Blaine,
non stai nemmeno facendo i bagagli!” Wes decise di
cinguettare di nuovo,
strappandolo dai suoi pensieri. Gli rivolse un’occhiataccia
prima di lanciare
gli ultimi vestiti nella borsa e dirigersi verso il bagno.
“Aspetta,
Blaine. C’è una condizione
quest’anno.”
Blaine
si congelò sul posto. Odiava
le
condizioni di Wes.
“Partiremo
tutti quanti lasciando qui qualcosa di cui di solito sentiamo il
bisogno.
Probabilmente hai notato che non ho portato il mio
martelletto,” Blaine rivolse
al cielo una silenziosa preghiera di ringraziamento per quel piccolo
miracolo.
“David ha lasciato il suo CD di Selena
Gomez, quello con le foto dentro.” Un altro
miracolo. “Tu e Kurt partirete
senza prodotti per capelli.”
“Cosa?”
Blaine
si rigirò di scatto su sé stesso, inchiodando Wes
con uno sguardo omicida. “Non
puoi fare sul serio!”
"Oh
sì, sono serio. Puoi sopravvivere un giorno senza gel. A
dire il vero non hai
scelta, perché l’ho nascosto. Quindi
nyahh!” Wes tirò fuori la lingua e Blaine
roteò gli occhi, prima di rendersi veramente conto di
ciò che aveva detto. Si
voltò di nuovo verso il bagno, aprendo il suo solito
armadietto e scoprendolo
vuoto. Inspirò profondamente e represse la rabbia,
conservandola per la gita,
quando sarebbero rimasti bloccati insieme e Wes non avrebbe avuto altra
scelta
se non quella di subirne le conseguenze. Afferrò il suo
spazzolino da denti e
lo lanciò nel borsone, prima di entrare di nuovo nella
stanza.
"Beh,
in questo caso, sono pronto.” Wes lo studiò con
diffidenza, ma saltò su dal letto,
afferrando il borsone di Blaine.
“Prendi
la chitarra e andiamo!” Blaine sorrise al sovreccitabile
ragazzo, prima di
afferrare la custodia dello strumento e seguirlo fuori dalla stanza e
giù per
le scale principali. Non appena scorse David rabbrividì,
sapendo cosa sarebbe
accaduto di lì a poco.
"WESLEY!"
"DAVID!"
I
due ragazzi sfrecciarono l’uno verso all’altro,
incontrandosi a metà strada
nella hall in un abbraccio che pose a ciascun presente dei dubbi sulla
sessualità dei membri del Concilio. Blaine si
limitò a sogghignare, conscio del
fatto che si trattasse di una tradizione della Gita In Auto Annuale.
Poi
sorrise, perché Kurt lo stava raggiungendo, portando con
sé un borsone e
adocchiando i due ragazzi con un misto di trepidazione e scherno.
"Non
stare neanche a fare domande. Sono così lontani
dall’outing che ancora sono
convinti che gli piacciano le ragazze.”
Blaine volse lo sguardo verso Kurt con un’espressione
fintamente orripilata.
“Che
cosa terribile. Almeno avranno noi accanto per educarli, durante questo
weekend.” Kurt sogghignò prima che Blaine lo
circondasse con un braccio in una
rapida stretta.
“Allora,
ho saputo che hanno depredato anche te, vero?”
Kurt
lanciò un’occhiataccia a David. “Il
massimo che sono riuscito ad estorcergli è
che uno degli altri Warblers ha la nostra roba, uno di quelli che
è tornato a
casa per il weekend. Non gli credo, ma non volevo strangolarlo in tua
assenza.”
“Ragazzi,
andiamo!”
Blaine
rabbrividì per l’urlo che riecheggiò
nella hall e lui e Kurt raggiunsero
rapidamente Wes e David, che li stavano aspettando spazientiti sulla
soglia
d’ingresso. Poco prima di averli raggiunti, a Blaine
tornò in mente un’altra
tradizione e si sporse verso Kurt. “Tappati le
orecchie,” sussurrò, ficcando
rapidamente due dita nelle proprie. Kurt gli rivolse uno sguardo
stranito, ma
lo imitò. Appena in tempo.
“AAAAAAARRIVEDERCI
DALTON!”
Gli
altri studenti rabbrividirono e fecero delle smorfie, mentre i due
ragazzi si
precipitarono
fuori
dalla porta, con Kurt e Blaine al
seguito ad un passo estremamente più moderato.
“Come diamine hanno fatto quei
due ad entrare nel Concilio dei Warblers?” chiese Kurt,
osservando i due ragazzi
che stavano litigando su chi dovesse guidare per primo.
Blaine
scrollò le spalle. “Perché sono
abbastanza fuori di testa da incutere timore?”
"Io
spio, col mio piccolo occhietto, qualcosa che inizia con la... ehm...
S!”
“Strada.”
“Accidenti,
Kurt, sei troppo bravo in questo gioco!”
"Wes,
è da mezz’ora che giochiamo a Spia. Hai scelto
‘strada’ tre volte, ‘albero’
cinque e lo so che non hai visto
una
tartaruga, prima. Arrenditi e basta.” Kurt
sospirò, cercando di stiracchiarsi
nello spazio ristretto dell’abitacolo. Erano in viaggio da
due ore e aveva già
mal di testa a causa di Wes e David. Quest’ultimo aveva vinto
la lotta su chi
avrebbe guidato per primo e di conseguenza aveva scelto il CD (che al
momento
stava riproducendo a tutto volume i Backstreet
Boys, lo scheletro nell’armadio di David),
lasciando Wes imbronciato a
cercare di giocare con i due ragazzi disinteressati seduti dietro.
Kurt
sospirò, voltandosi verso Blaine che si era addormentato
circa un’ora prima.
Invidiava al ragazzo la capacità di dormire in
un’atmosfera tale ed evitare la
pazzia. Osservò per un attimo l’alzarsi ed
abbassarsi ritmico del petto di
Blaine, la sua bocca leggermente spalancata. Un braccio penzolava sul
sedile e
la testa era appoggiata contro il finestrino e sembrava così
sereno e –
"Io
spio, col mio piccolo occhietto, qualcosa che
inizia con la O!”
“Wesley,
ti giuro che se è orologio di nuovo
–”
“Ovvio.
E ottuso, ora che mi ci fai pensare.”
Kurt
inarcò un sopracciglio in direzione del ragazzo
che si era appena voltato per guardarlo. “Anche se vorrei
davvero non
chiedertelo, dimmelo e basta. Cosa è ovvio?”
“Che
ti piace Blaine.”
Kurt
sussultò deglutendo e tentò di trovare una scusa. Ti stavi solo assicurando che stesse dormendo
e non fosse morto… stavi guardando fuori dal suo
finestrino… stavi -
"È
tutto a posto, lo sappiamo da un po’, ormai.”
Cinguettò
David, senza distogliere lo sguardo dalla strada. “E non
abbiamo detto nulla a
lui.”
"O
a chiunque altro," Aggiunse Wes, con
un’espressione sorprendentemente seria. “E... beh,
se mai volessi dirglielo,
rimarresti probabilmente piuttosto contento del risultato. Tanto per
dire.”
Con
ciò, Wes si girò di nuovo in avanti ed
iniziò a
parlare con David di una certa attrice di nome Bonnie Gruesen e di
quanto fosse
splendida e Kurt si voltò ad osservare di nuovo il ragazzo
addormentato.
Volevano forse dire che Blaine – no. Non poteva lasciarsi
andare a false
speranze. Si trattava di Wes e David, dopotutto.
Preso
com’era dal suo dibattito interiore, Kurt per poco non si
accorse che Blaine stava
aprendo gli occhi. “Ehi, Kurt. Quanto ho dormito?”
“Oh,
ehm... circa un ora. Credo.”
Blaine
si stiracchiò leggermente e si stropicciò gli
occhi. “Mmh, okay. Ehi, tutto
bene?” Kurt era consapevole del fatto che i suoi occhi
fossero lievemente annebbiati
e scosse la testa, cercando di scrollarsi la sensazione di dosso.
“Sì,
è solo... mal di testa.”
Blaine
emise un sibilo di solidarietà. “Fanno
quell’effetto, mi dispiace.” Guardò
fuori
dal finestrino e il suo volto si illuminò.
“Ragazzi, siamo a un quarto d’ora dalla
prima fermata.”
“Evviva!” Wes batté le mani dal sedile
anteriore e Kurt rise sbuffando. “Facciamo
un gioco finché non arriviamo. Io spio –”
“No,
credo sia il mio turno.” Intervenne Kurt, deciso a divertirsi
un po’ a loro
spese. E forse a far recepire un
messaggio a Blaine. “Chi indovina
vincerà... non so, qual è un buon
premio?”
“Vincerà un favore da parte tua?”
Suggerì Blaine.
Kurt
approvò annuendo, poi sorrise perfidamente. “Okay,
io spio, col mio piccolo
occhietto, qualcosa che inizia con la A.”
"Animali!"
"No."
"Antilope!"
"No."
"Agricoltura?"
"No."
"Ashley
Tisdale?"
"Ti
piacerebbe, David."
Ancor
prima di aver raggiunto la prima fermata, Wes e David erano arrivati
ad implorare Kurt per conoscere la risposta. Blaine si era arreso dopo
dieci
minuti e ora ridacchiava alle buffonate dei suoi amici mentre Kurt si
rifiutava
per l’ennesima volta di rivelargliela.
Dopo
aver
parcheggiato la macchina, David serrò le portiere e si
voltò per fronteggiare
Kurt. “Non ti lascerò uscire da
quest’auto fino a quando non ci avrai detto la
risposta!”
Kurt
si limitò
ad osservarlo, per poi far scattare la serratura e aprire la portiera.
Uscendo
dall’abitacolo, sentì il ragazzo dire,
“Beh, cavolo, non ci avevo pensato.”
"STATE
ZITTI!”
Wes
e David si interruppero per un attimo, fissando Blaine che si trovava
sul
sedile anteriore, poi proseguirono.
“Invece
no.”
“Invece
sì.”
“Invece
no.”
Blaine
sospirò e cominciò a sbattere la testa contro il
finestrino, prima di sentire
una mano posarsi sulla sua.
“Non
dargli soddisfazione.” Kurt gli rivolse un sorriso, sebbene
tirato, poi riportò
la sua attenzione sulla strada.
"Non
so come hai fatto a convincerli a farti guidare. Ci provo ogni singola
volta
che andiamo da qualche parte, e si rifiutano. David normalmente
è troppo
protettivo verso la sua bambina per lasciare che qualcuno, a parte Wes,
la
guidi–”
“Kurt!
È Australia?”
"Wes,
non siamo neanche lontanamente vicini all’Australia. Siamo in
America. E prima che tu lo possa
chiedere, no, non è America.” Wes
sprofondò di nuovo nel sedile, deluso, mentre
Kurt rivolse nuovamente la sua attenzione a Blaine. “In
risposta alla tua
domanda, diciamo solo che di quando in quando condividere una stanza
con David
ha i suoi vantaggi. Molto di quando in quando.” Blaine
sollevò un sopracciglio
per la risposta criptica, ma scrollò le spalle e si
lasciò sprofondare nel
sedile, cercando di rilassarsi ascoltando il suono della voce di Kurt,
che
stava cantando assieme alla radio Born
This Way.
"Invece
no!”
"Invece
sì!”
"Invece
n-"
"RAGAZZI!
Almeno vi ricordate per che cosa
stavate litigando?"
David
e Wes si voltarono l’uno verso l’altro, con delle
espressioni egualmente
perplesse. “No,” disse Wes lentamente,
“ma so che David si sbagliava!”
“Invece
no!”
“Invece
sì!”
Blaine
tornò a prendere a testate il finestrino.
"Dovremmo
giocare al Gioco dell’Alfabeto!”
Blaine
gemette ad alta voce in risposta. “David, succede sempre la
stessa cosa ogni
volta. Giochiamo, Wes vince, tu rimani imbronciato per il resto del
giorno
perché sei stato tu a vedere per primo il Dairy Queen e lui
non avrebbe dovuto
contarlo per sé. Ogni volta.”
"Cos’è
il Gioco dell’Alfabeto?"
Kurt
capì che non avrebbe dovuto chiederlo quando Blaine alla sua
sinistra gemette di
nuovo frustrato, stringendo il volante in una morsa
d’acciaio, e Wes e David si
scambiarono degli sguardi scandalizzati. Passò i successivi
cinque minuti ad
ascoltare una versione sintetica delle regole, una integrale,
correzioni da parte
di David e una rissa, finché Blaine minacciò di
accostare e scaricarli in mezzo
alla strada (fatta eccezione per Kurt, ovviamente). Finalmente certi
che Kurt
sapesse come giocare, iniziarono.
"Okay,
quindi A come quella là, Blaine? Oh, e B, e C? Giusto?"
Blaine
scoppiò a ridere. “Wes, sembra che tu abbia
concorrenza.”
Con
orrore di Wes, Kurt era parecchio avanti e a dire il vero aveva
raggiunto la Q
molto prima che Wes superasse la J. Quando Kurt arrivò alla
X Wes era vicino
alle lacrime, David si era arreso e Blaine stava ridendo come un matto.
“Ooh,
Zebra Crossing! Significa che ho vinto?”
Wes
sbattè la testa contro il sedile di fronte a sé,
facendo sobbalzare Blaine in
avanti. “Sì, Kurt, hai appena battuto Wes alla sua
ragione di vanto."
Kurt
rise sarcasticamente . "Il Gioco dell’Alfabeto è
la ragione di vanto di
Wes? Non abbandonare la tua occupazione quotidiana, almeno sei bravo
col
martelletto.”
Blaine
scoppiò in una nuova risata isterica, mentre Wes prese a
borbottare sediziosamente
nel
sedile posteriore.
"Uh,
Blaine, sei sveglio?"
"Sì?"
Blaine sollevò la testa insonnolito, cercando di adattare la
vista all’oscurità
e riuscendo alla fine a distinguere Kurt, che sembrava mortificato.
“Scusa,
non mi ero accorto che ti fossi addormentato.”
“’utto
okay. Avrei dovuto svegliarmi adesso comunque. Volevi chiedermi
qualcosa?”
Blaine sapeva di avere un aspetto disastroso e sapeva che, anche se
stanco, Kurt
era ancora perfetto. Maledetti
quei due per avermi portato via il gel,
domani sarà orribile.
“A
dire il vero non ci avevo pensato prima… guideremo tutta la
notte?”
“Uh
uh.” Blaine sbadigliò e si stropicciò
gli occhi. “Wes e David si daranno il
cambio fra qualche minuto, perché Wes non
riuscirà a tenere gli occhi aperti
ancora per molto, e io dovrò sedermi davanti per assicurarmi
che lui non si
addormenti. Poi mi metterò io al volante e continueremo a
fare a turno. David
ha organizzato tutto prima che partissimo. Va bene per te rimanere
sveglio
quando guido io?”
“Certo,”
rispose Kurt, sorridendo. Il cuore di Blaine fece una capriola alla
vista di quel
sorriso che fino ad allora, durante quella gita, era stato riservato
solo a
lui. “Significa che dovrei dormire, ora?”
“Probabilmente
è una buona idea.” Blaine picchiettò
Wes sulla spalla. “Dormi un po’, okay? David
può guidare da qui.” Rivolse un rapido sorriso a
Kurt mentre l’auto accostava,
prima di saltare sul sedile anteriore che David aveva appena
abbandonato.
Mentre
Wes si rannicchiava in quello posteriore e Blaine rivolgeva la sua
attenzione
alla strada e a David, Kurt si sporse in avanti. “Buonanotte,
Blaine,”
sussurrò.
“Notte,
Kurt.” Blaine non riuscì a trattenere un sorriso,
grato che nessuno lo avesse
notato.
O
almeno così pensava. Dieci minuti erano passati quando il
ragazzo si voltò per gettare
un’occhiata ai due sul sedile posteriore. Wes era
rannicchiato con la testa
ciondolante sul petto e Blaine fece una smorfia pensando a quanto male
gli
avrebbe fatto il collo, il mattino seguente. Poi rivolse la sua
attenzione a
Kurt e dovette sforzarsi per non boccheggiare senza fiato in maniera
troppo evidente.
Kurt
era bellissimo persino nel sonno. La sua testa era appoggiata
leggermente al
finestrino, con una mano posata dolcemente contro la guancia,
l’altra
abbandonata sul sedile accanto a lui. Gli occhi erano chiusi
delicatamente e
aveva un piccolo sorriso stampato in faccia. Blaine riuscì a
malapena a
distogliere lo sguardo, ma sapeva di doverlo concentrare sulla strada.
Con
riluttanza, gli lanciò un’ultima occhiata e poi si
voltò giusto per ritrovarsi davanti
il ghigno di David.
“Sei
ottuso quanto lui.”
"Cosa
intendi dire?” Per prudenza Blaine mantenne
un’espressione neutra e lo sguardo
fisso in avanti.
“Intendo
dire che è palese che lui ti piace e non ne ha idea. Proprio
come tu non hai
idea di quanto piaci a lui.”
No,
non è vero. È solo David che sta
facendo lo stupido.
"Sono
serio, sai?”
"Beh,
sarebbe la prima volta.” Blaine cercò di evitare
che le mani gli tremassero
alle eventualità che avevano iniziato a formarglisi in testa.
“Solo...
ascolta, sono stanco. Adesso guidi tu, svegli Kurt per tenerti
cosciente e
forse potresti cogliere l’opportunità di discutere
di alcune cose importanti. Io
e Wes non interferiremo ulteriormente, a parte per il fatto che ti
dirò che
abbiamo avuto una conversazione simile con lui, mentre tu dormivi, oggi
pomeriggio.” David sbadigliò e accostò
l’auto. “Te lo lascio svegliare.”
"Kurt..."
Kurt
gemette frustrato e scansò infastidito la mano che gli stava
scuotendo delicatamente
la spalla. “V’i via. È
pr’sto.”
Udì
una risatina familiare e rimase paralizzato. Socchiudendo una palpebra,
vide
Blaine in piedi accanto a lui, affianco alla portiera aperta. Bel lavoro, Hummel. Davvero raffinato…
“Mi
dispiace, so che vorresti dormire, ma tocca a me guidare e ho bisogno
di
qualcuno che mi tenga d’occhio. Se non ti va, posso chiederlo
a Wes –”
“No,
va bene.” Kurt si stiracchiò, sentendosi
scricchiolare le spalle,
e smontò
dalla
macchina, permettendo a David di scivolare riconoscente sul sedile.
Salì
rapidamente su quello anteriore, cercando di ritornare al tepore
dell’abitacolo
mentre Blaine scivolò su quello del guidatore e si rimise in
strada. Kurt si
stropicciò gli occhi e osservò il cielo fuori dal
finestrino, notando le tenui
sfumature di rosso. “Che ora è,
comunque?”
“Le
tre. Il sole sorge fra due ore. A me tocca sempre il turno
all’alba, che è
fantastica in questi posti.” Blaine sorrise e Kurt
notò quanto fosse adorabile,
con gli occhi stanchi e i capelli ricci e – aspetta.
"Kurt?"
"Tu
– I tuoi capelli.”
Blaine
portò immediatamente una mano alla sua chioma, con un
leggero rossore sulle
guance. “Lo so, sono terribili, vero? Non posso credere che
quei due non mi
abbiano lasciato portare il gel.”
"Ovunque
David l’abbia nascosto, mi assicurerò che rimanga
lì.” Kurt sollevò con
esitazione una mano per toccare quei ricci, attorcigliandosene uno
attorno ad
un dito. “Blaine, sono fantastici.”
“Davvero?”
Kurt non riuscì a non notare l’enfasi con cui
pronunciò quella parola e all’improvviso
capì perché David aveva organizzato in quel modo
i turni di guida.
“Sì.”
Kurt sorrise a Blaine, che stava evitando il contatto visivo, rosso in
viso. Ma
aveva un sorriso accennato sulle labbra e
Kurt venne distratto da un pensiero. Forse era ora di
–
“Kurt,
dobbiamo parlare di una cosa.”
Kurt
riportò di scatto lo sguardo su Blaine, che lo stava
guardando a sua volta, e
le parole gli morirono in gola. Il suo sguardo era intenso.
“Ehm,
sì. Ma credo che forse prima dovremmo accostare,”
Kurt indicò con un gesto la
strada e Blaine ridacchiò leggermente prima di seguire il
suo consiglio,
lasciando il motore acceso così da restare al caldo. Non
appena si voltò, Kurt
notò che il suo sguardo si era leggermente affievolito e
stava lasciando spazio
alla paura. Allungò un braccio e prese la mano di Blaine,
stringendola delicatamente.
“Di che cosa volevi parlarmi?”
Blaine
inspirò profondamente. “Kurt,
c’è una cosa che devo dirti e se mi fermo ora non
lo farò mai, quindi ho bisogno che tu mi ascolti e basta,
okay?” Kurt annuì e
gli strinse di nuovo la mano. “Okay. Allora, David mi stava
parlando, prima, e
ha detto alcune cose che mi hanno fatto sperare, ma che soprattutto mi
hanno
fatto capire che meriti la verità. Qualunque cosa accada, ho
fiducia nel fatto
che la nostra amicizia sia abbastanza salda da superare ogni cosa,
quindi te lo
dirò e basta e se tu – beh, sì. Non ci
sono obblighi. Ad ogni modo,” Blaine
esitò per un attimo, poi saltò dritto al punto.
“Kurt, sei fantastico. Da
quando sei arrivato alla Dalton, ho semplicemente adorato passare del
tempo con
te. Sei stato il mio migliore amico, la mia oasi di sanità
quando questi due
diventato troppo matti. Abbiamo così tante cose in comune e
così tante non in
comune, e sento che con te posso parlare di qualsiasi cosa. E
all’inizio, non
mi ero reso conto di quanto spettacolare tu fossi.”
Kurt
sentì il cuore sciogliersi in una tiepida poltiglia informe
mentre Blaine
proseguiva il suo discorso, fissandolo dritto negli occhi.
“Sei
la persona più splendida che abbia mai
incontrato, sia dentro che fuori. Illumini la stanza ogni volta che
varchi una
porta. Ogni volta che mi sorridi, il mio cuore fa una capriola. Come
adesso,”
aggiunse quando Kurt non riuscì a trattenere il sorriso
involontario che gli
era spuntato sul viso. Blaine gli prese la mano e se la
portò tremando sul
petto, mentre Kurt inspirò bruscamente a quel contatto
improvviso. Riusciva a sentire il
battito del cuore del ragazzo
palpitare irregolarmente contro la gabbia toracica. "Lo senti?
È a causa
tua.” Blaine ritrasse la mano, ma Kurt lasciò la
propria esattamente dove il
ragazzo l’aveva appoggiata, beandosi del modo in cui i suoi
occhi si illuminarono
quando se ne rese conto.
“Mi
rendi così felice, Kurt. E non ho mai provato
niente del genere prima, quindi dovrai perdonarmi per essere stato un
ottuso
per tutto questo tempo e non essermi reso conto di quanto io abbia
perso la
testa per te.”
Kurt
sapeva che Blaine aveva smesso di parlare e ora stava
aspettando una risposta, ma il ragazzo era senza parole. Cercando di
trattenere
le lacrime, prese la mano di Blaine con quella non occupata e se la
portò al
petto.
“È
l’effetto che fai tu a me.”
Per
qualche istante rimasero seduti lì, con le mani
sui rispettivi cuori. Kurt non riusciva a pensare a nessun altro posto
in cui
avrebbe voluto essere in quel momento, mentre si limitava a fissare
Blaine
negli occhi.
Poi
Wes iniziò a russare dal sedile posteriore e il
loro momento venne infranto. Blaine rimosse la mano con riluttanza e
Kurt fece
lo stesso, rivolgendo nel frattempo un’occhiataccia al
Warbler che aveva
interrotto il loro momento perfetto. Poi una perfida idea si fece
strada nella
sua mente. “Blaine, so che dovremmo davvero parlarne ancora,
e lo faremo, ma prima
mi potresti aiutare a imbrattare le loro facce?”
Blaine
lo fissò per un minuto, prima di scoppiare a
ridere. “Naturalmente.”
Blaine
sorrise, osservando i primi raggi di sole
infiltrarsi dalla parte anteriore dell’auto e farsi strada
attraverso il
parabrezza. Era la parte del viaggio che ogni volta attendeva con
più ansia.
Wes e David rimanevano sempre privi di conoscenza sul sedile posteriore
e lui
di solito aveva la strada tutta per sé per osservare il sole
sorgere al di là delle
colline.
Solo
che questa volta, alcune cose erano cambiate. Si
trovava sul sedile del passeggero, con le due figure russanti su quello
posteriore che sfoggiavano entrambe occhiali scuri, verruche, barba e
baffi, e
c’era una mano intrecciata alla sua.
Si
voltò a guardare Kurt e il suo sorriso si ampliò.
Il
ragazzo sembrava esausto e i suoi capelli erano un completo disastro
– cosa di
cui Blaine non l’aveva ancora avvertito – ma aveva
un aspetto a dir poco
mozzafiato, nella luce mattutina. Kurt catturò il suo
sguardo con la coda
dell’occhio e un sorriso gli incurvò le labbra.
Lasciò rallentare la macchina e
si fermarono in mezzo alla strada, alternando lo sguardo fra il sole
nascente e
il bagliore con cui esso illuminava il volto dell’altro.
Blaine sapeva che
momenti come quello erano rari in mezzo agli squilibri mentali della
Dalton e
si limitò a godersi quell’attimo di quiete che
aveva la possibilità di
condividere col suo neo-ragazzo.
Oh.
Aspetta.
"Kurt?"
Blaine infranse con delicatezza il
silenzio attorno a loro, mentre Kurt si voltò verso di lui.
“Probabilmente
avrei dovuto chiedertelo circa un’ora fa, ma vorresti
diventare il mio ragazzo?”
L’altro
semplicemente sorrise e gli strinse la mano.
“Certo che lo voglio, idiota.”
Si
godettero il loro silenzio ininterrotto per un’altra
manciata di minuti, finché –
"BLAINE
ANDERSON! KURT HUMMEL! COSA AVETE
COMBINATO ALLA MIA FACCIA?”
Blaine
catturò lo sguardo di Kurt e i due scoppiarono
a ridere.
"Mi
sento disgustoso!"
Kurt
sospirò e si appoggiò allo schienale della sedia,
arricciando il naso alla sensazione disordinata e appiccicaticcia dei
suoi
capelli sulla fronte. Li scansò un paio di volte con uno
scatto della testa,
prima di arrendersi e di sbuffare.
Accanto
a lui, Blaine stava imitando i suoi stessi
gesti. “Ragazzi, siete pessimi..”
"Noi
siamo pessimi? Blaine, siamo appena stati
obbligati ad entrare in una tavola calda alle 6 del mattino con degli occhiali disegnati a pennarello sulla
faccia. Non hai nessun diritto di
lamentarti.” Wes gli rivolse un’occhiataccia
dall’altra parte del tavolo, con
ancora attorno agli occhi i segni del pennarello che aveva rapidamente
sfregato
via. David si limitò a fissare il contenuto della sua tazza
di caffè in
silenzio, dato che era stato svegliato dall’amico isterico
venti minuti prima e
ancora non aveva completamente elaborato la cosa.
Kurt
giocherellò un altro po’ con la colazione nel suo
piatto , punzecchiandola, prima di arrendersi e bere il suo
caffè. “Allora, a
che ora saremo di ritorno alla Dalton?”
“Attorno
alle cinque, probabilmente.” Blaine mandò
giù
l’ultimo sorso del suo caffè, inclinando poi il
collo per scrocchiarselo. Kurt fece
una smorfia a quel suono. “Ci fermeremo a pranzo per il
solito picnic, dove
questi due mi stresseranno per farmi suonare la chitarra,
così potremo cantare
delle canzoni, e poi torneremo alla Dalton e non li rivedremo per i
successivi due
giorni che impiegheranno a dormire.”
“Dormire?”
David alzò lo sguardo con aria assente,
cogliendo l’unica parola di cui gli importasse, e Kurt rise.
"Sì,
David, puoi tornare a dormire non appena
saremo di nuovo in macchina. Guiderò io
–” Blaine e Kurt gemettero frustrati
nello stesso istante, “finché non avremo raggiunto
la fermata per il picnic,
poi puoi guidare tu per il resto del tragitto.” Un altro
gemito da parte dei
due ragazzi, fino a quando Kurt si rese conto che in questo modo lui e
Blaine
sarebbero rimasti soli sul sedile posteriore per buona parte del
viaggio. Si
sporse verso quest’ultimo per bisbigliargli quella nuova
consapevolezza
nell’orecchio, guadagnandosi un’occhiata agitata da
parte di Wes, mentre Blaine
sorrise. “Qualunque cosa voi stiate tramando, non lo voglio
sapere. Adesso
siamo pari.” Rivolse loro un ultimo sguardo nervoso, poi si
alzò e abbandonò sulla
tavola un paio di banconote. “Andiamo.”
"Ehi,
Kurt, non abbiamo mai veramente indovinato
la tua parola.” Dopo un’altra ora di sonno, David
era resuscitato e si era ora voltato
verso Kurt sul sedile posteriore in cui lui e Blaine stavano
tranquillamente
parlando. Quest’ultimo alzò lo sguardo,
infastidito dall’interruzione, ma Kurt
si limitò a sorridere.
“Va’
avanti,
allora.”
Mentre
David passava in rassegna una serie di parole
che iniziavano con la ‘A’, Blaine lasciò
che la sua mente lo riportasse a
qualche ora prima, ad una situazione molto più piacevole in
cui lui e Kurt
erano seduti nel silenzio e confessavano i propri sentimenti
l’uno per l’altro
–
“Ce
l’ho!” Blaine interruppe David e si sporse
velocemente verso Kurt per sussurrargli la risposta
nell’orecchio. Il ragazzo
sorrise, provocando quella – ora deliziosa –
capriola del cuore di Blaine, e
annuì.
David
gemette esasperato. “Non è giusto! Qual
era?”
"Non
te lo dico." Rispose sogghignando,
mentre David lo fissò a bocca spalancata per qualche secondo
prima di
farfugliare indignato e voltarsi per lamentarsene con Wes.
"Allora,
cosa mi chiederai?” Blaine si voltò di
nuovo verso di lui e approfittò di quel momento di privacy
per prendere la mano
del suo ragazzo e stringerla delicatamente, beandosi del leggero
rossore che
gli tinse le guance
a quel gesto.
"Ci
penserò e te lo farò sapere più
tardi,” disse
Blaine. “Ormai è ora di scendere comunque
– WES! Hai sorpassato l’ incrocio DI
NUOVO!”
"You make
me feel like I'm living a teenage dream,"
Kurt
e Blaine si scambiarono un sorriso prima che
quest’ultimo proseguisse con la canzone, strimpellando la
chitarra. Fino ad
allora, Wes e David erano riusciti a convincerlo a cantare I'll
Make A Man
Out of You (mentre entrambi rivolgevano delle smorfie
allusive a Kurt, che
li aveva bellamente ignorati), Silly Love Songs (a
cui tutti avevano
preso parte come coro) e ora Teenage Dream. Kurt
non era un ottuso...
beh, non più. Sapeva che era un contorto tentativo da parte
loro di far aprir
loro
gli
occhi e far loro ammettere i propri sentimenti.
Se
la prenderanno quando lo scopriranno. Kurt
ripensò alla conversazione che aveva
avuto con Blaine riguardo al rivelare a Wes e a David che ora uscivano
insieme.
Avevano entrambi rapidamente convenuto che, sebbene le loro intenzioni
fossero
buone, nessuno dei due meritava ancora di saperlo e lo avrebbero
scoperto prima
o poi. Quindi restò lì seduto e permise al suo
ragazzo di dedicargli una
serenata, godendosi il momento.
"Let you
put your hands on me in my skintight jeans,
Be your teenage
dream tonight."
Blaine
terminò la canzone e ripose la sua chitarra
nella custodia prima che Wes e David potessero fare altre richieste.
"Rimettiamoci
in marcia, okay? Siamo a tre ore
dalla Dalton e mi piacerebbe fare una doccia il prima
possibile.”
Kurt
saltò in piedi alla svelta. “Doccia! Andiamo,
andiamo,
andiamo!” Trascinò David in piedi e gli
cacciò in mano le chiavi, ignorando le
risatine del suo ragazzo. I quattro raccolsero velocemente le loro cose
e
tornarono in macchina, Kurt e Blaine di nuovo sul sedile posteriore
mentre Wes
e David battibeccavano sulla musica. Mentre i due non stavano prestando
loro
attenzione, Blaine si sporse verso Kurt e gli posò un bacio
sulla guancia,
ritirandosi velocemente. Kurt percepì il rossore propagarsi
sul suo viso e
inclinò la testa, con un sorriso sulle labbra.
"Tutto
bene, Kurt?”
Blaine,
che stava dormicchiando contro il finestrino,
scattò in allarme a quelle parole. Si voltò verso
il suo ragazzo, che si stava
massaggiando la spalla con una smorfia dolorante.
"Sì,
tutto a posto. Ho soltanto dormito in una
brutta posizione.”
“Vuoi
un massaggio?”
Blaine
aveva visto l’espressione sofferente sul suo viso e le parole
gli erano uscite
di bocca prima che potesse rendersi conto di ciò che stava
dicendo. Il ragazzo
fece saettare gli occhi verso di lui e fu sul punto di declinare la sua
offerta
quando l’auto intercettò un dosso e la sua spalla
entrò in collisione col
finestrino, strappandogli un gemito di dolore.
"Okay.
Grazie."
Kurt
si spostò in modo da fronteggiare il finestrino e
Blaine si slacciò la cintura di sicurezza scorrendo
più vicino a lui sul sedile.
Esitò per un attimo, prima di far scivolare le mani sotto il
colletto di Kurt e
posarle sulle sue spalle.
Come
fa ad avere la pelle così morbida?
Le sue mani rimasero immobili per un
secondo, assimilando la sensazione della pelle di Kurt sotto le dita,
prima di
ricordarsi che cosa avrebbe dovuto fare e iniziare a massaggiargli le
spalle. “Va
bene così?”
“Mm.”
Kurt, di fronte a lui, sospirò, lasciando
ciondolare la testa. “Magnifico.”
Blaine
sorrise, continuando il suo massaggio, mentre
l’altro ragazzo si rilassava lasciandosi scivolare sempre
più verso di lui.
Dopo un po’, Blaine si fermò, lasciando le mani
poggiate sulle sue spalle. Kurt
sospirò beato, poi si voltò per guardarlo in
faccia.
“È
stato fantastico, grazie.”
Kurt
si bloccò. Blaine sapeva che lo stesso pensiero stava
attraversando la mente di entrambi. Le
sue labbra sono così vicine...
"Sai,
devi ancora chiedermi un favore.” Le labbra
di Kurt si mossero quasi impercettibilmente quando sussurrò
quelle parole, ma
Blaine ne colse ogni dettaglio. Gli ci volle qualche secondo per
comprendere
cosa Kurt intendesse, ma un sorriso gli incurvò le labbra
non appena ebbe
capito.
“Baciami.”
“Con
piacere.” sussurrò Kurt prima di sporgersi verso
di lui.
Gli
occhi di Blaine si chiusero dolcemente, mentre il
ragazzo si perdeva nella sensazione delle labbra di Kurt sulle sue.
Sentì le
braccia dell’altro circondargli il collo e sollevò
una mano per portarla alla
sua guancia. Kurt approfondì leggermente il bacio e il moro
ricambiò, facendo
scorrere una mano sulla vita dell’altro.
Fu
Blaine il primo a ricordarsi di dove si trovassero,
separandosi con riluttanza da Kurt quando si rese conto che
l’auto aveva smesso
di muoversi. Si concesse un ultimo sguardo al ragazzo prima di voltarsi
e
ritrovarsi davanti dei sorridenti Wes e David, verso cui
sollevò un dito
minaccioso.
"Non
potete tornare alla Dalton e sbandierare in
faccia a chiunque che è grazie a voi se ci siamo messi
insieme. Non potete
raccontare ad anima viva di questo episodio. Non potete scriverlo su
Facebook –
metti subito via quell’iPhone, David. Se lo farete, finirete
nei guai. David,
sai che ho del fango su di te e di conseguenza anche su Wes. Sapete
entrambi di
cosa sto parlando. Quindi labbra cucite, giratevi e fate i bravi
bambini per il
resto del viaggio. Quando saremo pronti, lo renderemo
pubblico.”
Blaine
si voltò meravigliato verso il suo ragazzo, che
stava fulminando con lo sguardo degli attoniti Wes e David dopo il suo
discorso.
“D’accordo,”
David parlò dopo qualche secondo di
silenzio. “ma credo che ci meritiamo una qualche forma di
ringraziamento per
avervi fatto notare l’attrazione fra voi – ECCO
COS’ERA! Attrazione!”
Kurt
applaudì. “Congratulazioni. Purtroppo, o per
fortuna, Blaine ha già incassato il suo favore, ma posso
farvene uno simile se
vi va.”
Blaine
si voltò di scatto per guardare di nuovo in
faccia il suo ragazzo, mentre David disse con voce strozzata, "No,
è a
posto così. Ora io –” Si interruppe a
metà frase e si voltò di nuovo,
riavviando l’auto.
Blaine
inarcò un sopracciglio e Kurt si sporse verso
di lui per sussurrargli, “Non preoccuparti, non lo avrei
fatto,” prima di
avvicinarsi per baciarlo rapidamente. Blaine sorrise perché potremo farlo ogni volta che ne avremo
voglia, e prese la mano del suo ragazzo, accarezzandone
delicatamente il
dorso col pollice. Il cartello d’accesso di Westerville
apparve in lontananza e
Blaine sospirò contento, pensando alla doccia che lo
attendeva alla Dalton. Che gita,
penso fra sé e sé.
"Oh,
Wes, David," Blaine catturò
l’attenzione dei due ragazzi seduti davanti. "Grazie."
Non
sono sicura di meritare ancora un angolo della
traduttrice:
Scusate.
Non c’è nient’altro che possa
aggiungere, perdonatemi davvero per l’attesa. Voi siete
meravigliosi/e e non ho
davvero scusanti per questo ritardo. *manda abbracci*
Spero,
però, che il capitolo sia valsa
l’attesa. Uno dei miei preferiti <3 E il
più lungo, finora (woo oo!). Ho un
debole per i Wevid, lo ammetto, in particolar modo in questo capitolo.
What’s
not to love? Voglio dire, sono stati i Cupido più adorabili
e mentalmente instabili
del mondo :’)
Sui Klaine lascio la parola a voi, io sono un attimino sovrastata dai
feels,
anche perché DUE ANNI, GENTE! Oggi è il
Klaineversary, due anni dal primo,
mitico, impareggiabile Kliss. Quindi quale modo migliore per celebrare
se non
offrirvene uno nuovo di zecca? :D
Mi
auguro che non mi detestiate, mando a
tutti un grazie enorme ed un abbraccio e se vi va di lasciarmi un
commento ne
sarei più che onorata (segno che non mi volete del tutto
arsa al rogo per la
mia inettitudine, sebbene lo comprenda pienamente .-.)
Klisses,
Giad
|
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Capitolo 24 *** Volo ***
Roses are red
Violets are blue
Ari, you’re my soulmate
and I love you
Volo
"Warblers!
Ascoltate!"
Il
gruppo di ragazzi esausti sparsi per la sala
d’attesa dell’aeroporto interruppe con riluttanza
il suo chiacchiericcio e si
voltò verso degli egualmente stremati Wes e David.
“Sono stati tre giorni di
performance e di soggiorno meravigliosi e congratulazioni vivissime a
tutti,
abbiamo reso la Dalton orgogliosa di noi. Il volo per Port Columbus
è di cinque
ore,” Wes fece una pausa per permettere al grugnito di
protesta collettivo di
essere udito, apparentemente tentato di unirsi a sua volta al coro, poi
proseguì. “Suppongo che tutti abbiate i vostri
biglietti e i passaporti, in
caso contrario resterete qui perché non ho intenzione di
accorrere in vostro
aiuto. Sì, Thad, i tuoi li abbiamo noi. Non
preoccuparti.” Wes rivolse
un’occhiata severa al Warbler imbarazzato che aveva la mano a
mezz’aria.
Kurt
sospirò, scuotendo delicatamente la spalla di
Blaine e invidiando al suo ragazzo la capacità di
addormentarsi ovunque. Era
così carino, raggomitolato contro la sua spalla, ma doveva
fargli attraversare
il controllo doganale prima che perdessero il volo.
“Blaine,” gli sussurrò
nell’orecchio, sorridendo quando il ragazzo socchiuse una
palpebra e alzò lo
sguardo su di lui strizzando gli occhi.
“Siamo
arrivati?”
Kurt
ridacchiò, scrollandolo dolcemente dalla sua
spalla. “No, dobbiamo attraversare il controllo di sicurezza.
Poi possiamo
salire sull’aereo e tu puoi tornare a dormire.”
"Mm.
M’kay." Blaine sbadigliò prima di
alzarsi e afferrare il suo borsone. Gli altri Warblers stavano
già
attraversando il gate della sicurezza con i loro bagagli a mano quando
Kurt e
Blaine li raggiunsero, il primo sorreggendo il secondo per il gomito per evitare
che inciampasse sui
suoi piedi.
Per
miracolo l’intero gruppo riuscì a superare il
controllo senza far scattare alcun allarme o farsi confiscare
alcunché.
Probabilmente era dovuto al fatto che Wes aveva dichiarato che avrebbe
di buon
grado cacciato fuori a calci dai Warblers chiunque avesse provocato
qualche
ritardo – voleva tornare a casa tanto quanto loro. Per quanto
esibirsi a Los
Angeles fosse stata un’esperienza fantastica, tutti erano
stanchi morti e la
Dalton li avrebbe riattesi a lezione lunedì – era
già tanto se erano riusciti
ad ottenere tre giorni di permesso per l’esibizione. Nessun
altro club
scolastico avrebbe mai ricevuto un’opportunità del
genere ma, dato che lo zio
di David era un prestigioso ex-alunno ed era anche straricco, la scuola
aveva concordato
sul fatto che lasciar esibire i Warblers al suo matrimonio sarebbe
stato un
onore per l’istituto e dunque accordato il permesso ai
ragazzi.
Kurt
trascinò Blaine verso il loro gate e lo fece
sedere. “Vado a prendere qualcosa da mangiare, vuoi
niente?”
"Mmh...
qualsiasi cosa scegli tu. Grazie, cucciolo.”
Gli occhi di Blaine erano già mezzi socchiusi, per cui il
ragazzo non colse l’espressione
causata da quell’ultima
parola sul viso di Kurt. Questi si voltò e si diresse
verso il bar cercando di trattenere un sorriso ebete. Era la prima
volta che
uno dei due si rivolgeva all’altro con un vezzeggiativo. Kurt
li aveva sempre
trovati cliché esageratamente sdolcinati e una perdita d
tempo e... oh, al
diavolo, li amava. Era ovvio.
Fermandosi
ad una paninoteca, Kurt ordinò il solito
per sé e per Blaine, sorridendo del fatto che sapeva
esattamente ciò che
l’altro prendeva abitualmente, e si diresse nuovamente verso
il gate, sorpreso
di trovare il suo ragazzo sveglio e nell’atto di sfogliare
una rivista. Blaine
sembrava ancora stanco morto e lui era consapevole di non essere in
condizioni
tanto migliori, ma non riuscì a non sorridere a lui, che era
splendido
nonostante tutto. Dopo esserglisi seduto accanto, Kurt gli
passò il panino e
addentò il suo. Mangiarono in relativo silenzio, cercando di
ignorare il resto
dei Warblers che stava generando un caos come conseguenza alla
stanchezza.
"...A
tutti i passeggeri di prima classe su
questo volo, prego dirigersi ora verso il gate
d’imbarco.”
Kurt
e Blaine afferrarono i loro bagagli e si alzarono
in piedi, fra i borbottii e le occhiatacce del resto dei Warblers. Il
viaggio
era stato organizzato a settembre e tutti i biglietti del gruppo erano
stati
pagati per gentile concessione dello zio di David. Come succedeva
spesso con un
coro, però, due nuovi membri si erano uniti al gruppo e
quando si era
avvicinato il momento di partire e sebbene non volessero lasciare
indietro
nessuno, David non se l’era sentita di chiedere a suo zio di
pagare altri due
biglietti, nonostante il fatto che per lui si trattassero di semplici
spiccioli. Quindi Blaine aveva immediatamente chiamato i suoi genitori
che
erano riusciti a comprare i biglietti per lui e per Kurt,
così che gli altri
Warblers potessero comunque partire. Quello di cui Blaine si era
scordato era
che, quando i suoi viaggiavano, lo facevano con stile. Quando si era
ritrovato
i biglietti di prima classe fra la posta, Kurt era andato in estasi
– “Spazio
per le gambe, servizio come si deve, una fila tutta per noi e niente
Wes e
David!”
Persino
nel loro stato catatonico, Kurt e Blaine
riuscirono comunque a sfoggiare dei ghigni soddisfatti mentre
salutavano con la
mano gli altri ragazzi e allungavano i loro passaporti
all’addetto all’imbarco.
Lungo il corridoio dell’aereo, la mano di Blaine
trovò automaticamente quella
di Kurt e il ragazzo sorrise, stringendola delicatamente. Da quando
Blaine era
finalmente giunto alle sue conclusioni e gli aveva chiesto di uscire, i
due
avevano lentamente iniziato ad esplorare il loro rapporto. Kurt aveva
scoperto
che tenersi per mano era uno dei suoi passatempi preferiti e Blaine era
più che
felice di assecondarlo. Era anche a
posto a suo agio col fatto che
Kurt non fosse
ancora davvero pronto a spingersi oltre un bacio sulla guancia, e Kurt
lo amava
per questo.
Non
che non volesse,
pensò Kurt fra sé e sé per la
milionesima volta mentre si facevano strada lungo
la fila di sedili verso i loro posti, voleva solo renderlo speciale.
Nessuno
dei due aveva ancora avuto un primo bacio come si deve e Kurt voleva
davvero
che fosse un momento che non avrebbero dimenticato. Si sedette accanto
al
finestrino, posizionando il suo bagaglio sotto il sedile di fronte.
Blaine lo
imitò sedendoglisi accanto, prima di appoggiarsi subito
contro la sua spalla e
alzare lo sguardo su di lui, esausto.
"Sei
così carino quando sei stanco.” Kurt fece
scorrere le dita fra i ricci di Blaine – era talmente
stremato che si era
scordato di mettersi il gel e lui di certo non gliel’avrebbe
fatto notare – e
sorrise.
Blaine
sbadigliò. “No, sei tu quello carino. Sei il
tipo di stanco ‘oh, sai, potrei schiacciare un pisolino
adesso, ma starò bene
anche senza’. Io sono il tipo ‘guardami, non riesco
a stare seduto per più di
cinque minuti senza addormentarmi addosso alla persona accanto a
me’” Kurt ridacchiò
per i lamenti causati dalla stanchezza del suo ragazzo. “E
non mi è mai
dispiaciuto così tanto per Nick che deve dividere la stanza
alla Dalton con
Thad. Pensavo che avesse ingigantito la cosa per tutti questi anni, ma
il suo
russare è tremendo.”
"Beh,
ne avevi, di altre opzioni. Il fatto che hai deciso di cambiare il
primo
compagno di stanza che ti era stato assegnato è un tuo
problema.”
“Kurt,
sai benissimo perché – ”
“Blaine,
è tutto a posto, sto scherzando.” Kurt fece
scorrere delicatamente la mano
lungo la guancia di Blaine, tracciando la linea della sua mandibola e
memorizzandone
ogni dettaglio. “Apprezzo che tu lo abbia fatto,
davvero.”
Kurt
e Blaine avevano iniziato ad uscire insieme due settimane prima della
partenza,
un paio di giorni prima che l’elenco dei compagni di stanza
venisse stabilito.
Per questo motivo
David
aveva pensato che fosse una buona
idea metterli in stanza insieme, così avrebbero potuto avere
dei ‘momenti
flirtosi, felici e sexy in santa pace e senza interruzioni da parte
nostra’.
Non appena Blaine aveva scoperto chi fosse il suo partner aveva
intimato a
David di modificare l‘abbinamento.
Kurt
ripensò a quando aveva scoperto che Blaine aveva
cambiato stanza. In un primo momento si era sentito devastato. Blaine non vuole rimanere con me? Poi
David l’aveva rintracciato e gli aveva rivelato le
motivazioni del suo ragazzo
– “Kurt, ha detto che non voleva che ci fosse alcun
tipo di pressione su di te,
o su entrambi, riguardo allo spingersi più in là
di quanto foste pronti. È uno
di quei gesti nobili fino a dare il
voltastomaco che devi aspettarti da Blaine.” Kurt sorrise
prima di tornare con
la mente al presente.
"Beh,
sapevo che la prima domanda che tuo padre
ti avrebbe fatto sarebbe stata chi fosse il tuo compagno di stanza, e
vorrei
rimanere il tuo ragazzo per un altro po’ prima che lui mi dia
la caccia con un
fucile.” Blaine mise su un lieve broncio con tanto di labbro
inferiore sporgente
e Kurt per poco non si sciolse per il coefficiente di
adorabilità di quel
gesto.
“No,
la prima cosa che mi chiederà sarà se ci siamo
divertiti. La prima cosa che Finn
chiederà sarà chi è stato il mio
compagno di stanza. Giuro che a volte sembra
un gay represso, fa tante di quelle domande.” Kurt
sogghignò, poi si
sporse verso il suo
ragazzo e lo baciò sulla fronte. “Ma apprezzo
quanto impegno ci stai mettendo
per fare le cose con calma. Davvero.”
Blaine
gli sorrise di rimando e i due chiacchierarono
finché il resto dei passeggeri non fu salito –
David rivolse loro
un’occhiataccia perfida lungo il tragitto verso la classe
economica – e l’aereo
iniziò a rullare lungo la pista. Blaine sollevò
la testa dalla spalla di Kurt
ed entrambi si voltarono verso il finestrino per osservare il sole
sorgere
accompagnato dal frastuono dei motori pronti a decollare dalla
passerella. Le
loro mani si intrecciarono mollemente non appena l’aereo
decollò da terra,
guadagnando quota e stabilizzandosi. Quando tutti gli edifici furono
spariti
dalla loro vista Kurt rivolse la sua attenzione alla TV inserita nel
sedile di
fronte a lui, mentre Blaine sfoderò la sua doppia presa per
auricolari. Durante
il loro primo volo insieme avevano scoperto che, nonostante potessero
facilmente guardare lo stesso film contemporaneamente, era
più divertente farlo
insieme – principalmente perché comportava
l’accoccolarsi l’uno contro l’altro
per vedere lo schermo. Kurt scelse Burlesque
e Blaine inserì gli auricolari nella presa, passandogli
l’altro paio e ritornando alla sua posizione iniziale contro
la sua spalla non
appena il film iniziò.
Burlesque
era
ormai
finito e Blaine era profondamente addormentato sulla spalla di Kurt.
Questi si
prese un momento per osservare il suo ragazzo meravigliosamente
perfetto prima
di afferrare delicatamente la sua borsa ed estrarre il suo iPod.
Spulciò la sua
playlist, decidendo che cosa ascoltare, prima che
l’assistente di volo
catturasse la sua attenzione per domandargli cosa i due avrebbero
gradito per
pranzo. Ritirò dell’insalata di pollo per entrambi
dal carrello, poi scosse
delicatamente Blaine per svegliarlo.
“Blaine,
tesoro, è ora di
svegliarsi.” Non appena ebbe pronunciato quella frase, Kurt
rimase paralizzato.
Tesoro? Per qualche ragione, però, era
sembrata una cosa giusta da dire
e fortunatamente Blaine non ci aveva fatto caso.
Il
ragazzo si mosse, accarezzando col naso l’incavo del
collo di Kurt e mormorando parole sconnesse. Kurt convenne che quella
era, se
possibile, la cosa più adorabile che avesse mai visto, ma
con riluttanza si
allontanò così che Blaine non avesse altra scelta
se non quella di raddrizzarsi
sul sedile.
"Okay,
sono sveglio. Ehi, cibo!”
Kurt
roteò gli occhi. “Sì, Blaine, cibo.
Cibo dell’aereo.
Il che significa nessun valore nutrizionale o sapore. In pratica
cartone. Goditi
il tuo cartone.”
Blaine
scoppiò a ridere. “Sei così
adorabilmente
sarcastico,” disse, non appena riuscì a riprendere
fiato. Kurt alzò un
sopracciglio, ma con un lieve sorriso ad incurvargli le labbra.
"Riconoscilo,
sono uno stronzetto sarcastico e
ormai sei nella mia trappola.”
"Con
molto piacere." Kurt, a
quell’affermazione, sentì un calore improvviso
invadergli le guance e cercò
alla svelta qualcos’altro da fare, sforzandosi di mangiare
quel che si ritrovava
nel piatto. Sentì Blaine ridacchiare e poi iniziare a
mangiare a sua volta.
Cinque
minuti dopo, Kurt si era arreso e aveva
allontanato il piatto da sotto il suo naso, e ora stava fissando
inorridito il
suo ragazzo. “Come fai a MANGIARE quella roba?”
“È
buona!” Blaine alzò le mani come per scusarsi,
sollevando
coltello e forchetta. “Posso mangiare la tua, se non la vuoi
tu?”
Rabbrividendo,
Kurt sospinse il suo piatto verso un impaziente
Blaine, che vi si avventò sopra in un battibaleno. Ora che
la stanchezza
iniziava a dissiparsi Blaine stava tornando in sé, ne era
una chiara
indicazione il fatto che mangiasse di
tutto. Compreso il cibo da aereo al sapore di cartone, a
quanto pareva.
Almeno
era carino.
"Thad,
non
ci scambieremo di posto.
Va’ via
e di’ al resto dei Warblers che non sono già
venuti a chiedercelo, se ne è
rimasto qualcuno, che siamo perfettamente a nostro agio qui e voi potete pure rimanere stipati
laggiù.”
Thad
mise su il broncio e strisciò via sconsolato,
mentre Blaine disegnò meticolosamente una X sul pezzetto di
carta di fronte a
sé. Kurt la osservò per un secondo, poi
disegnò un O. Blaine gemette frustrato.
“Sul serio, non so come riesci a incastrarmi ogni volta ma
non è giusto.”
Kurt
si limitò a sogghignare. “Sono un mito,
dolcezza.” Un secondo dopo si coprì la bocca con
la mano, apparentemente
scioccato. “Oh, merda, non avresti dovuto sentirlo. Voglio
dire – ”
“Kurt,
va tutto bene.” Blaine allungò una mano ed
abbassò delicatamente quella che Kurt teneva sulla bocca,
cercando poi di
trattenere un sorriso. “Penso che vada bene chiamarci in
qualunque modo
vogliamo. Dimostra che ci tieni a me e- beh, a me piace.”
Il
sorriso esitante di Kurt svanì immediatamente non
appena Blaine aggiunse, “Non trovi anche tu, tesoro?”
“Cavolo,
pensavo che non mi avessi sentito.”
Blaine
ridacchiò, continuando a tenerlo per mano. Kurt
accarezzò il dorso della sua tracciandovi pigramente una
serie di circonferenze
col pollice e alzò lo sguardo su di lui per fargli una
domanda, ma le parole
gli morirono in gola.
Perché
Blaine lo stava guardando come se fosse il
sole. I suoi occhi erano due fiamme ardenti e Kurt
rabbrividì fissando lo
sguardo nel suo.
“Ciao,”
sussurrò Blaine.
“Ciao
a te,” rispose Kurt sussurrando a sua volta,
sentendo i battiti del suo cuore accelerare alla velocità
di un razzo. Inspirò tremante, abbassando lo sguardo sulle
labbra
di Blaine che erano così invitanti...
Kurt
deglutì, facendo scorrere inconsciamente la lingua sulle
proprie.
Blaine emise una sorta di ringhio gutturale e Kurt sentì
ogni traccia di fermezza
andare in frantumi appena prima di sporgersi verso Blaine e premere
avidamente
le labbra contro le sue.
E
fu allora che si rese conto che il romanticismo non era una cosa che
andava cercata. Il momento perfetto lo era davvero quando due persone
lo
rendevano tale. Nessuno dei due aveva pensato che sarebbe accaduto a
quindici
chilometri d’altezza, su un aeroplano. Infatti, se prima
qualcuno avesse
chiesto a Kurt se avrebbe voluto che il suo primo bacio avvenisse su un
aereo,
avrebbe storto il naso. Ma ora aveva capito che non era importante. Non
era
Parigi, non era una cena a lume di candela, non era nemmeno il Bel
Grissino. Ma
erano Kurt e Blaine ed era perfetto.
“Stiamo per atterrare su Port
Columbus. Prego assicurarsi che il vostro sedile sia correttamente
posizionato,
il vostro tavolino estraibile sia ben riposto e che la vostra cintura
di
sicurezza sia allacciata e prepararsi
all’atterraggio.”
Kurt
rise quando Blaine mimò con le labbra l’annuncio
dell’altoparlante.“Hai
preso troppi aerei,” disse, giocherellando con una ciocca di
Blaine mentre
quest’ultimo si sporgeva verso di lui. Era diventata la loro
posizione abituale
durante le precedenti settimane e ancor di più nelle ultime
cinque ore. Purché
Kurt non facesse battute sulla loro differenza d’altezza,
erano entrambi
contenti così.
“Mm.
Hai dei capelli così morbidi,” mormorò
Blaine, giocherellando a sua
volta con i capelli alla base del collo di Kurt.
“Siamo
così carini, non trovi anche tu?” Blaine sorrise e
gli lasciò un
bacio sulla mandibola.
“Già.
Talmente tanto carini che il resto della prima classe pensa che siamo
pazzi. Ma segretamente ci invidiano.”
“Assolutamente.”
L’aereo iniziò a perdere quota in previsione
dell’atterraggio e Kurt sospirò, mentre Blaine si
raddrizzò con riluttanza sul
sedile, allontanando
la mano dai suoi
capelli. “Non posso credere che ora dobbiamo tornare a
scuola.”
“Lo
so, credo che ci meritiamo una vacanza. Abbiamo dovuto sopportare loro,” Blaine indicò
col pollice la
classe economica, “per tutto il weekend. Quindi restiamo su
questo aereo e
aspettiamo che riparta per qualche posto esotico, okay?”
Kurt
sorrise. “Certo. Sai, in un certo senso amo gli aerei,
adesso. Soprattutto
la prima classe.”
“Affare
fatto. Ma solo con te, cucciolo.”
Olà
Olà:
Salve
a tutti!
Queste
OS sono un toccasana per me e spero anche per
voi, ora che non abbiamo molte occasioni di vedere insieme quei due
cuccioli
çWç
Chi ha letto gli spoiler però sa che la speranza
è l’ultima a morire :D
Speriamo nella clemenza dei RIB. Ciò non toglie che Kurt e
Blaine in questo
capitolo sono adorabili, che B è un puppy narcolettico e
Kurt un campione di tris
facilmente corruttibile dai nomignoli <3
Un grazie a tutti coloro che non mi danno per morta quando non
aggiorno, a chi
segue/ricorda/preferisce e a chi recensisce, in particolare a P
e r l a e
September_39
che
hanno sorvolato sulla mia tempestività nel
rispondere, mi scuso di nuovo :’D
E,
last but not least, alla mia beta aka soulmate aka
moglie aka compagna di vita aka orso poeta aka scrittrice di capolavori
che mi
hanno causato la perdita del raziocinio.
Fra
l’altro ha da poco iniziato a pubblicare una
fanfiction di cui mi considero un po’ la madrina (?), un
crossover Klaine/Harry
Potter ambientato nel quarto libro/film, durante il Torneo
Tremaghi…e credetemi,
è seriamente meravigliosa. Quindi tutti qui
a capire quanto sono fortunata ad
avere una chicca-cacca del genere <3
Come
al solito, qui il mio Twitter
e il mio ask.
Un
bacio a tutti e Klainers…Don’t Stop
Believin’ <3
Giad
|
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Capitolo 25 *** Panico ***
11.05.2012
Best.
Day. Ever.
Best. Choice. Ever.
Best. Wife. Ever.
Panico
Kurt
osservò Santana sparire lungo il corridoio, poi si
voltò verso Blaine. “Blaine,
perché gli hai dato una spinta?”
Poi
rimase paralizzato, perché il ragazzo si era accasciato con
la schiena contro
gli armadietti e lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi vitrei. Aveva il
respiro
corto ed affannato e teneva i pugni serrati.
“Blaine!”
Kurt fu sul punto di afferrarlo per le spalle, poi si
bloccò, rendendosi conto
di ciò che stava accadendo.
È
intrappolato nei ricordi. Sta avendo un
attacco di panico.
“Blaine,
ascoltami.” Kurt si sforzò di mantenere un tono di
voce calmo e fermo, restando
in piedi a qualche passo dal ragazzo in preda al panico.
“Ascolta. Non sei là.
Sei al McKinley. Sei con Kurt. Sei al sicuro qui, Blaine, te lo
assicuro.
Nessuno ti farà del male, non glielo permetterò.
Fai un respiro profondo.”
Blaine
prese un respiro boccheggiante e Kurt capì che stava
funzionando.
“Così,
tesoro. Fanne un altro. Bravo, stai andando benissimo, Blaine. Un altro
respiro.”
Kurt
si sentiva tremare le mani mentre osservava il ragazzo sforzarsi di
riacquistare la calma. Continuò a parlargli
finché il suo respiro non tornò
regolare. I suoi occhi tornarono limpidi e si concentrarono su di lui.
In un
primo momento ci fu confusione, poi realizzazione seguita da paura e
vergogna
che per poco non spezzarono il cuore di Kurt. Allungò un
braccio con esitazione
e toccò la spalla di Blaine.
E
fu tutto quello che servì per far cedere la diga. Il ragazzo
rabbrividì da capo
a piedi, poi scivolò a terra con la schiena contro gli
armadietti e le lacrime
che gli scorrevano copiosamente sulle guance. Kurt
s’inginocchiò immediatamente
accanto a lui, circondandolo con un braccio e permettendogli di
piangere finché
ne avesse sentito il bisogno.
Alla
fine si rivelarono necessari solo un paio di minuti. Blaine
riacquistò
rapidamente il suo autocontrollo, asciugandosi gli occhi e voltandosi
verso
Kurt. “Mi dispiace così tanto, non avrei mai
voluto che assistessi a una cosa
del genere.”
“Perché
no?” Kurt riusciva a comprendere quanto fosse imbarazzante
perdere la calma di
fronte a qualcun altro, ma Blaine era il suo ragazzo. E dopotutto lui
stesso
aveva pianto innumerevoli volte di fronte al moro.
“Kurt,
io sono quello che è sempre sotto controllo. Sono il mentore
di quelli che sono
stati vittime di bullismo. Sono il ragazzo-immagine dei Warblers. Tutti
quanti
me lo ricordano quando vengono a parlarmi dei loro problemi.
‘Vorrei essere
forte quanto te, Blaine’. Sono stanco di sentirmelo dire
perché non è vero.”
Kurt provò un terribile
senso di colpa, sapendo di essere stato una delle persone ad avergli
rivolto
quelle stesse parole. Lo strinse a sé un po’ di
più, mentre il ragazzo
proseguiva. “Non ho ancora superato i miei cavolo di
problemi. Ho cercato di
affrontare un tizio grosso il doppio di me perché mi aveva
rivolto un insulto che
tu hai dovuto sentirti dire ogni singolo giorno. Ho proprio... perso il
controllo. Dopo aver passato tre anni della mia vita a sentirmelo dire,
uno
potrebbe pensare che abbia smesso di darmi fastidio, ma no. Ho ancora
addosso
le cicatrici del mio passato. Non appena succede qualcosa del genere,
mi
riporta indietro e- ” La sua voce si incrinò.
“Ssh,
va tutto bene.” Kurt
gli
accarezzò la schiena per tranquillizzarlo.
“Blaine, hai attraversato le pene
dell’inferno e nessuno si aspetta che tu ‘ci metta
una pietra sopra’ così
facilmente. Credi che io non debba affrontare gli incubi e i ricordi
come te? È
naturale che sia così. Ma il modo in cui gestiamo le cose
è diverso ed è questo
che rende noi così diversi. Tu ti tieni tutto dentro, mentre
io ne parlo. Ne
parlo con te, e ora sto iniziando a pensare di non essere stato
abbastanza
chiaro e di non averti fatto capire che anche tu puoi parlarne con
me.”
“Certo
che l’hai fatto. È solo che io sono fatto
così.” Blaine sospirò. “Kurt,
credi
davvero di riuscire a stare insieme a una persona del
genere?”
Kurt
si sentì raggelare. “Blaine Anderson, spero per te
che tu ora non stia cercando
di rompere con me, cavolo!” Blaine evitò il suo
sguardo e Kurt non ci vide più dalla
rabbia.
“Non
pensarci neanche! Mi rifiuto di lasciarti essere talmente stupido!” Balzò in
piedi e iniziò a percorrere a grandi passi il
corridoio da una parte all’altra. “Blaine, sei una
persona meravigliosa e ogni
giorno passato insieme a te è una benedizione per me.
Sì, i tuoi ricordi ti
perseguitano ancora e fai fatica a parlarne. Va bene così.
Puoi lavorarci su e
io voglio aiutarti. Voglio esserci quando piangi ed essere io ad
asciugarti le
lacrime. Un giorno voglio poter ascoltare ogni singola storia del tuo
passato,
bella o brutta che sia, e voglio che anche tu senta le mie. Ho
intenzione di
restare con te per molto, molto tempo, Blaine.”
Arrivato
a quel punto, aveva smesso di camminare e si era inginocchiato di
fronte al
ragazzo basito. “Non stiamo insieme da tanto, Blaine, e so
che non ci siamo
nemmeno baciati ancora, o fatto niente di simile, ma credo di amarti e
ho
cercato il modo giusto per dirtelo e non è questo ma hai bisogno di sentirmelo dire. Ti amo
adesso e ti amerò domani e
spero dannatamente tanto di amarti ancora fra vent’anni.
Voglio stare con te
fin quando mi sarà possibile, e anche se non possiamo
renderlo legalmente ufficiale,
finché entrambi vivremo. E forse non sarà quello
che tu vuoi in futuro e ce ne
preoccuperemo quando si presenterà il momento, ma
è questo quello
che voglio. Voglio te, Blaine, e l’intero
bagaglio che ti porti dietro perché è
quello che ti rende ciò che sei.” Fece una pausa,
fissando la figura immobile
di fronte a sé. “Beh, di’
qualcosa!”
Blaine
si alzò sulle ginocchia, afferrò il viso di Kurt
e lo baciò.
Kurt
inspirò bruscamente contro le sue labbra e Blaine si
allontanò rapidamente. “Kurt,
mi dispiace, pensavo –”
“Taci
e fallo di nuovo.”
“Beh.
Sarà meglio entrare.” Kurt si staccò
con riluttanza da Blaine, che
era stretto fra le sue braccia, sempre sul pavimento. “Forza,
signor Calmo,
Composto e Controllato.”
Facendogli
l’occhiolino, Kurt aiutò Blaine a rialzarsi e i
due si
incamminarono verso l’auditorium; Blaine stringeva la mano di
Kurt carico di
orgoglio e camminava a testa alta. Solo che questa volta non era
finzione. Con
Kurt al suo fianco, si sentiva alto quattro metri, nonostante le sue
cicatrici.
Note
dell’involtino di feelings:
Saaalve
:)
Spero
che questo capitolo vi sia
piaciuto, perché fra quelli che ho tradotto finora
è il mio preferito, sebbene
sia corto. Per dirla alla Cooper, è INTENSO u.u
Un
grazie a tutti come al solito, in
particolare a SaraGleek, September_39
e iwashere
che hanno recensito lo scorso capitolo
*w*
Se
per caso vi aspettaste un accenno
o un commento al finale di stagione… non ne avrete. Mi
rifiuto.
È
invece mio dovere di moglie
egregia augurare per l’ennesima volta oggi un buon
anniversario a mia moglie
aka mia beta aka Ari_92
aka donnah che mi sopporta dall’11 maggio scorso e che non so
come riesce
a sorvolare sulla mia awkwardness e ad amarmi. You take my breath away,hun. God
bless that MP <3
E
un saluto a sofipaulcolfer
e a Supermassiveblackhole_1
perché sì. Siete delle cavAAAlle bellissime
<3
Klisses,
Giad
|
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Capitolo 26 *** Confessioni ***
A
Chris Colfer
Quella tutina te la brucio
Confessioni
“Non
credo di essermi MAI reso tanto ridicolo in vita mia, il che la dice
lunga,
molto lunga, visto che ho cantato in alcuni parchi
a tema.” Blaine grugnì esasperato,
facendo vagare lo sguardo sulle
decorazioni che fino a qualche giorno prima aveva trovato tanto
adorabili. “Non
riesco a credere di essermi immaginato tutto.”
Blaine
era talmente preso nel suo stato di depressione che per poco
non colse
l’espressione sul viso di Kurt. “Ok posso chiederti
una cosa? Perché tu ed io
siamo sempre stati del tutto sinceri l’uno con
l’altro. Noi – usciamo
insieme... cantiamo duetti romantici... sai come bevo il
caffè... Dovevo
pensare che non significasse niente?”
Blaine
lo guardò, stupito. Possibile che
intendesse davvero -?
"Che
vuoi dire?”
Kurt
prese un respiro profondo e Blaine scorse tracce di
vulnerabilità fare capolino
dietro la facciata coraggiosa che il ragazzo ostentava. “Ho
creduto che il
ragazzo a cui volevi chiedere di uscire per San Valentino... fossi
io.”
Blaine
non riusciva a muoversi. Il suo cervello vorticava, cercando di
elaborare la
confessione che aveva atteso per così tanto tempo, ma che si
era convinto non
sarebbe mai arrivata. Le parole che frullavano in un remoto angolo
della sua
testa ogni volta che Kurt gli sorrideva o rideva, o per il modo in cui
i suoi
occhi si illuminavano quando era elettrizzato per qualcosa,
c’erano sempre
state. Ma le aveva scacciate via, ben sapendo che l’altro non
lo avrebbe mai
visto in quel modo. E ora aveva scoperto che non
era così. Kurt provava lo stesso per lui e Blaine
si sentiva il
cuore sul punto di scoppiare. Poi guardò il suo amico e si
accorse del modo in
cui il suo labbro stava tremando leggermente e i suoi occhi erano
puntati verso
il basso e si rese conto di essere rimasto in silenzio troppo a lungo e
che
Kurt pensava che lui lo stesse rifiutando.
“Vieni
con me.” Blaine gli afferrò la mano e lo
trascinò praticamente fuori dal Lima
Bean. Non appena furono usciti, lo fece girare su sé
stesso e attirò a sé il ragazzo tremante per
abbracciarlo. Le facciate di Kurt
non duravano mai molto quando le emozioni affioravano in superficie e
Blaine
sapeva che avrebbe avuto un crollo da un momento all’altro se
lui non avesse
fatto qualcosa per evitarlo.
Il
tremore di Kurt si placò e Blaine lo tenne stretto per un
altro istante prima
di allentare con riluttanza la presa e lasciarlo andare. Guardandolo
negli
occhi, capì che era giunto il momento. Se non avesse dato
qualcosa a Kurt, lui
si sarebbe arreso e Blaine non avrebbe mai più avuto
un’altra occasione. Ora o
mai più. Prendere o lasciare. Poteva riuscirci?
Blaine,
hai passato tutta la tua vita a scappare da chiunque potesse scavalcare
i muri
che ti sei costruito attorno perché avrebbe potuto ferirti.
Ora hai l’occasione
di rendere entrambi così tanto felici e vorresti sprecarla per via di quella
tua vecchia paura?
"Kurt,
sono un perfetto idiota che non coglie i segnali e lo riconosco
tranquillamente. Non ho idea di cosa sto facendo, do solo
l’impressione che sia
così. Fuori c’è un adolescente aperto e
fiero che canta, beve caffè e fa da
mentore agli altri. Dentro c’è un ragazzo che ha
troppa paura di lasciare
entrare le altre persone perché è stato ferito in
passato. Ma Kurt, tu ne vali
la pena ed è ora che lo faccia.”
Blaine
si accorse che Kurt iniziava a commuoversi e gli prese la mano con
delicatezza.
"Mi
sembra di cercare uno così da una vita, Kurt. Quando ti ho
visto su quelle
scale per la prima volta, il cuore ha smesso di battermi per un secondo
perché
pensavo che fossi un angelo. Letteralmente.” Blaine rise di
sé. “Ma quando mi
hai sfiorato il braccio e mi hai rivolto la parola, ho capito che per
qualche
strana ragione eri reale ed eri lì e mi stavi parlando. E
tutto quello che
volevo era passare più tempo con te. E poi quando ho
scoperto cosa stavi
affrontando alla tua vecchia scuola, avrei solo voluto proteggerti da
tutto
ciò. Ma quando ho capito che non ne ero in grado, ti ho dato
tutto quel che
potevo, cioè me stesso. Quando sei venuto alla
Dalton ero così felice, non solo
perché avrei potuto passare del tempo con te ma
perché mi sembrava di poterti
offrire quel supporto che mi ero ripromesso di darti. E ti ho osservato
leccarti le ferite e
trasformarti nel meraviglioso,
sarcastico, talentuoso e appassionato ragazzo che sei. E a un certo
punto lungo
il tragitto, devo essermi innamorato di te.”
"Blaine,"
sussurrò Kurt, con un’espressione carica di
speranza. Sembrava incapace di
formulare una frase e si limitò a fissarlo, sbattendo
rapidamente le palpebre
per scacciare le lacrime.
“Quella
per Jeremiah oggi è stata la cosa più stupida che
abbia mai fatto. Credevo
che se avessi rivolto la mia attenzione a qualcun altro, sarei riuscito
a
distoglierla da te. Perché mi ero convinto tanto tempo fa
che tu mi vedessi
soltanto come un amico e volevo rispettarlo. Ma anche mentre cantavo a
lui,
sapevo che la persona a cui avrei voluto farlo eri tu. E posso dire di
pentirmi
delle cose passate quanto mi pare, ma tutto quello che voglio fare ora
è
costruire un futuro. Con
te.”
Una lacrima
scivolò lungo la guancia di Kurt e Blaine sollevò
una mano per asciugarla,
continuando a guardare il ragazzo negli occhi. La paura che gli aveva
attanagliato lo stomaco fino a qualche momento prima si era dissolta.
Anche se
tutto quello non avesse portato a niente, anche se
fossero rimasti amici, Kurt avrebbe saputo che qualcuno lo amava.
“Blaine
– io – io non so cosa – proprio non
–” Kurt si arrese e si sporse in avanti,
premendo le labbra contro quelle di Blaine. Il
ragazzo fu colto alla sprovvista dal
bacio, ma rispose rapidamente, attirando Kurt verso di sé e
circondandogli la
vita con le braccia. Approfondì il bacio, sentendo Kurt
ricambiare, e poi
avvertì un paio di mani afferragli la faccia e
pensò che sarebbe potuto morire
da un momento all’altro perché quello era Kurt
e stava baciando lui.
Kurt si
staccò,
allontanando lentamente le mani dal viso di Blaine e facendole scorrere
fino a
cingergli la base del collo. “Non riuscivo a trovare le
parole adatte, quindi
spero che fosse decente.” Aveva un accenno del solito ghigno
alla Kurt agli
angoli della bocca, ma l’effetto era attenuato da quanto
sembrava
incredibilmente felice.
“Un
leggero ribaltamento
di ruoli, non trovi? Quando si tratta di emozioni, di solito sei tu
quello
eloquente e io incespico sulle parole.” Blaine
tracciò delle carezze circolari sulla
schiena di Kurt e sorrise quando lui rabbrividì.
“Mmh,
beh, per
quanto tu sia carino quando perdi l’uso della parola, diciamo
che questo Blaine
mi piace.” Kurt si sporse di nuovo per baciarlo rapidamente
ed entrambi
sorrisero l’uno sulle labbra dell’altro. Blaine si
allontanò per primo,
sorridendo felice all’altro ragazzo.
“Beh,
io amo questo Kurt.”
Angolo della
reduce:
Sono
un attimo
debilitata dalle foto della festa di compleanno di Chris…
avvisare no?
Ad ogni modo colgo l’occasione per fargli gli auguri qui,
perché di certo li
leggerà u.u E dirgli che è seriamente la mia
fonte di ispirazione continua, in
ogni momento <3
I
commenti al capitolo
li lascio a voi, trovo che questa autrice avrebbe dovuto soppiantare i
RIB tanto
tempo fa durante la seconda stagione e scrivere gli script al posto
loro.
Quante soddisfazioni!
Grazie
a chi
legge/segue/ricorda/preferisce come al solito e in particolare a September_39, SaraGleek
e firecat per
aver recensito lo scorso capitolo *w*
E
tutto il mio amore
incondizionato alla mia santa moglie/beta delle quali sopracciglia non
saprei
fare a meno. You are perfect to me, pookie pook <3
Un
bacio a tutti e a
presto,
Giad
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