A.N.G.E.L.S.

di jesuisstupide
(/viewuser.php?uid=76673)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Hay Lin POV

Cosa scegliereste se il vostro fidanzato vi chiedesse di sposarlo e di trasferirvi con lui in un altro paese, lontano da tutti, dai tuoi migliori amici?
Io ho detto di sì e le nozze sono state celebrate il 7 Agosto. Tutte e cinque le mie amiche erano accanto a me, quattro damigelle e Irma, la mia testimone.
Ma dopo quella volta ci siamo separate.
Io mi sono trasferita con Eric in un altro paese, poco dopo di me Will si è sposata con  Matt e ha iniziato a scrivere le nostre avventure, Irma è rimasta ad Heaterfield dove ha iniziato a lavorare come bagnina e si è sposata con Stephen, Taranee invece ha girato il mondo come fotografa e alla fine si è sposata con un giovane coreografo. Di tutte noi solo Cornelia non è convolata a nozze; dopo una breve storia con Peter Cook ha capito che il suo unico grande amore era Caleb , così ha deciso di non fidanzarsi mai e di dedicare tutta la sua vita al suo lavoro di stilista.
Le Guardiane non sono sopravvissute molto a lungo dopo la mia partenza; durante una missione mi hanno ferita seriamente e ho perso la vista, ero diventata inutile. La nostra amicizia invece no, è durata di più, ma una ad una le mie compagne se ne sono andate tutte.
Io invece sono ancora qui perché ho un compito da portare a termine. Questa è l'ultima missione di una Guardiana.
Trovare delle eredi.


SPAZZIETTO MIO:
allora per prima cosa so che questa storia non si fonda su di un idea tanto originale, ma proverò a renderla piacevole; secondo so che Cornelia e Caleb si sono lasciati, ma io ho sempre pensato che la storia di Cornelia con Peter è solo un ripiego inventato per non lasciarla da sola; terzo voglio avvertire che non sono molto puntuale nell'aggiornare le storie anche perchè il mio computer molto spesso salta e non riesco più ad accenderlo; quarto spero vi sia piaciuto e per favore commentate.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Ai Hua POV

Sbadiglio stanca. Mi sono svegliata troppo presto per i miei gusti, ma ho molto da studiare e mi sono fermata allo stesso punto di ieri.
Non riesco a capire; perché i poeti devono essere sempre così criptici?
La sveglia inizia a trillare e mi distrae annunciando che è giunta l'ora di andare a scuola. Mi allungo per spegnerla, ma quando la mia mano si avvicina all'apparecchio una leggera scossa elettrica mi colpisce. Di scattò ritraggo il braccio e controllo eventuali ferite, ma non ci sono né segni né bruciature. È l'ennesimo fatto bizzarro di una settimana bizzarra; giusto ieri sono entrata in un negozio di cellulari e non appena ho messo piede nella stanza tutti i telefonini si sono accesi e hanno iniziato a squillare pur non avendo batterie inserite.
Scuoto la testa per allontanare il pensiero. Non è tempo di concentrarsi sulle stranezze che mi capitano, ne parlerò più tardi con le ragazze, confidarmi con loro mi aiuta sempre.
Mi alzo dal letto e mi vesto con un completo, maglietta e pantaloni in stile cinese, rossi con bordature dorate, poi afferro un nastro color oro, ma guardandomi allo specchio decido di lasciare i capelli sciolti sulle spalle.
Corro fuori e faccio un breve tratto di strada fino ad arrivare al parco. Su una panchina sono sedute due delle mie amiche; c'era Genevieve, bellissima anche con indosso una tuta, che studiava qualcosa che, a giudicare dal continuo movimento delle sue gambe, la innervosiva e la figurina completamente coperta di Estelle.
Alzano lo sguardo e mi salutano.

Ai, grazie al cielo! Ho un disperato bisogno del tuo aiuto” mi dice Genevieve.
Se è per letteratura, mi dispiace Gen, ma non ci ho capito molto neanche io.”
Lei sbuffa contrariata e insieme iniziamo a discutere cercando una soluzione al nostro problema, sotto gli occhi di Estelle.
Ad un certo punto si sente un forte rombo e la terra inizia a tremare. Ci attacchiamo alla panchina cercando di rimanere in piedi quando, così come era iniziato, il terremoto cessa.
Sospiro di sollievo.
Ad un certo punto noto due persone avvicinarsi a noi correndo; o meglio solo una delle due sta correndo, l'altra cammina velocemente cercando di non cadere dai suoi stivali con il tacco. Sono Naira e Lily, le ultime due del guppo.

Ma cosa ti è successo?” chiedo a Naira.
La mia amica mi sorride passandosi una mano nei capelli completamente fradici.

È esploso il rubinetto del bagno.” risponde con una alzata di spalle.
Come?”
È esploso...”
Avevo capito. Io intendevo: come è esploso?”
Non lo so. Stavo litigando con mia madre al telefono quando ad un certo punto il rubinetto ha iniziato a tremare e poi... boom, è scoppiato.”
Un fatto bizzarro. Allora non accadono solo a me.
Tutte insieme cominciamo ad avviarci verso la scuola prendendo in giro Naira per la sua disavventura.
Ad un certo punto vedo la mia amica fermarsi e sorridere.

Gen.” dice mantenendo un ghigno furbo sulle labbra “Quello non è il tuo fidanzato?”
Tutte ci giriamo nella direzione indicata. Effettivamente sì, il ragazzo abbronzato con i capelli castani scompigliati e i gentili occhi da cucciolo che sta servendo ai tavoli di quel bar è l'innamorato di Genevieve, Devon.

Non è il mio fidanzato” replica la diretta interessata.
Ma povero ragazzo, sei cooosì cattiva con lui”
Già dovresti andare là a consolarlo”
O a baciarlo, magari” propongo unendomi alle pese in giro delle mie amiche.
Genevieve ha raggiunto la tonalità rosso tramonto della savana e accanto a lei riesco a notare un cespuglio prendere fuoco spontaneamente.
Sto ancora rimuginando sui bizzari fatti di questa giornata quando Gen, stufa di essere schernita, mi prende per un braccio trascinandomi verso la scuola. Ridendo rilassata del suo imbarazzo accantono il pensiero di terremoti, scariche elettriche, tubature esplose e combustione spontanea, ritornando a problemi più materiali come l'imminente compito in classe di letteratura inglese.
Stiamo per dividerci per andare alla rispettive lezioni quando sento Lily trattenermi per una manica.

Cosa vuoi?” le chiedo quando siamo sole.
Devo dirti una cosa. Stamattina stavo correndo giù dalle scale e sono inciampata. Ho chiuso gli occhi spaventata aspettandomi di sbattere la faccia sul pavimento, ma non è successo nulla. Quando ho riaperto gli occhi ho visto che stavo galleggiando, ero a pochi centimetri da terra, ma stavo comunque volando. Adesso ho notato che anche alle altre stanno capitando cose strane. Secondo te cosa significa?”
Allora non sono l'unica ad ad essermene accorta. Ora però non ho il tempo di pensarci, dobbiamo correre in classe.

Non ne ho la minima idea” rispondo “Ma non preoccuparti. Ne parleremo con le altre e troveremo una soluzione.”
Detto questo mi allontano lungo il corridoio.


SPAZZIETTO MIO:

Ecco il primo capitolo. Il punto di vista è quello della ragazza che rappresenta la A di A.N.G.E.L.S. Ogni volta che a palare sarà un nuovo personaggio scriverò la sua scheda qui sotto e quindi:
Nome: Ai Hua.
Età: 17 anni.
Data di nascita: 16 Marzo.
Segno zodiacale: Pesci.
Origine e provenienza: Cinese – Cina.
Aspetto fisico: Ha i capelli neri lunghi fino alle ginocchia, occhi neri
dalla forma allungata, pelle olivastra, alta circa 178 cm.

Segni particolari: Ha una voglia rossa sul polpaccio destro. La voglia ha probabilmente
qualche caratteristica magica perché non può essere riprodotta.

Carattere: È una persona sicura di sé, seria, un po' troppo riflessiva, spesso
ha dei comportamenti presuntuosi ed è leggermente egocentrica.

Famiglia: Suo padre, Zhou, mentre sua madre, Lei, è un'ereditiera.
Non ha né fratelli né sorelle. La sua bisnonna è Hay Lin, ex–guardiana dell'aria.

Stile: Veste sempre abiti in stile orientale, sopratutto in stile cinese.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Estelle POV.

Esco dall'aula a testa bassa stringendomi al petto i libri. mentre i miei compagni si precipitano in fretta fuori urtandomi. Non lo fanno certo per maleducazione, in una scuola per ricconi come questa l'educazione viene insegnata prima di ogni cosa, ma io sono insignificante, mi confondo facilmente con l'arredamento.
Chiudo i testi di scuola nell'armadietto ed esco; appena sono fuori l'uragano Naira mi travolge.
“Come è andata la giornata? Sei stata interrogata? Qualche punizione? A me il professore ha detto che se non imparo a frenarmi farò tantissime figuracce a corte.” la sua voce si fa seria “Come se mi importasse di quel mondo di ipocriti”.
Mi siedo sull'erba picchiettando accanto a me invitando la mia amica a sedersi; lei mi sorride, ma non si vicino a me  e allo mio sguardo dispiaciuto allarga il sorriso
“Non voglio rovinare quei bellissimi fiorellini.” spiega indicando con un cenno della testa.
Mi volto seguendo il suo sguardo e noto dei bellissimi raperonzoli che prima non avevo visto. Questi fiorellini mi fanno sempre sorridere; così piccoli, all’apparenza fragili, ma che riescono a sbocciare anche nei climi più rigidi.
Ma oggi non sono in vena di ridere. Sono arrabbiata con Genevieve e Ai; stamattina mi hanno deliberatamente ignorata mentre io cercavo di aiutarle.
Ad un certo punto qualcosa mi spinge in avanti, mentre due braccia mi cingono il collo. La spinta mi fa cadere il cappuccio e subito la luce m colpisce ferendomi gli occhi; sento il calore del Sole bruciarmi la pelle.
Qualcuno mi copre il volto, mentre nel mio campo visivo entra un volto sorridente con brillanti occhi verde fiele. La ragazza congiunge di fronte a se in segno di preghiera.
“Mi dispiace Estellina. Puoi perdonarmi?” mi chiede con un vocina da bambina “Oggi sono così felice e non ho proprio pensato al tuo problema.”
“Certo nessuno problema.” rido.
Dal portone dell’edificio esce un nutrito gruppo di ragazzi facenti ala al passo di due studentesse, due bellezze angeliche: Ai e Gen. Fisicamente diverse, ma con a stessa capacità di attirare nugoli di maschi.
Ci alziamo per raggiungere le nostre amiche, mentre queste si adoperano per allontanare gli ammiratori. Aa fine ci avviamo tutte e cinque fuori dalla scuola in direzione della casa di Ai.
Le chiacchere mi distraggono e quasi quasi mi dimentico del rancore provato stamattina. E' probabile che non mi abbiano ignorata apposta. arrivate di fronte a casa Hua, Ai si ferma e ci guarda.
“Forse è meglio se oggi andiamo a casa di Lily, la mia bisnonna è venuta a trovarmi”
“E dove sta il problema? Presentacela.”
Leggermente riluttante la giovane cinese apre la porta di casa e ci lascia entrare. Nell’ingresso elegante in stile orientale c’è un’anziana signora dall’aria allegra vestito con un sai azzurrino decorato da laccetti di varie lunghezze e colori.
“Ai, bentornata a casa. C’è qualcuno con te?”
“Sì. Nonna loro sono le mie amiche: Genevieve, Naira, Lily ed Estelle.” dice.
Curiosamente non ci ha indicate mentre ci nominava. Chissà come farà a riconoscerci?
“Siete cinque.” Mormora felice. Poi continua voce più alta “Piacere. Mi chiamo Hay Lin e sono la bisnonna della piccola Ai.”
Entriamo nel salotto mentre la signora ci prepara un pranzo intrattenendoci con alcuni racconti sulla sua gioventù. E continua a raccontare anche mentre noi mangiamo il riso con la carne che ci ha cucinato fino a che Gen, che non l’ha persa mai di vista, non la interrompe.
“Mi scusi” inizia quasi timida “Ma lei è cieca.”
L’anziana fa scorrere lo sguardo su tutte noi e noto solo ora i suoi occhi; sono vitrei, privi della luce quasi bianchi come i suoi capelli.
“Sì” risponde “Ma non sono nata con questo handicap cara Lily. Mia ha accecata un incidente.”
L’interpellata sbatte le palpebre.
“Io non ho parlato”
“Ma io ho visto la tua domanda nella tua aura.”
Aura? Cos’è?
“La forza interiore di ognun di noi, che se non viene controllata rende visibile non solo la vostra forza, ma anche i vostri pensieri. Ecco cos’è un’aura.” Sorride probabilmente perché, percependo queste auree, ha sentito il mio sgomento.
“M…m…ma come è possibile?” balbetta Naira.
A quella domanda la donna assume un’espressine seria accentuando e rughe intorno agli occhi facendo sembrare lo suo sguardo fisso molto più profondo.
“Ragazze, ho un dono per voi, ma prima devo raccontarvi una storia. Una storia antica come il mondo.”
 
SPAZIETTO MIO:
Ora il capitolo basato sul punto di vista di Estelle (la E di A.N.G.E.L.S.). Ho pensato di non seguire l'ordine del nome altrimenti tutto diventa noioso.

Nome: Estelle Badou.
Età: 16 anni.
Data di nascita: 30 Agosto.
Segno zodiacale: Vergine.
Origine e provenienza: Africana-Sud Africa.
Aspetto fisico: Ha i capelli lunghi sino alla vita bianchi, gli occhi
azzurro chiarissimi, la pelle pallidissima, alta 155 cm.
Segni particolari: Albina.
Carattere: Generalmente è una persona timida, silenziosa e schiva, facile da influenzare
e che raramente esprime la propria opinione, ma rancorosa e molto permalosa.
Famiglia: Sua madre Aziza, è proprietaria di cave diamantifere, mentre suo padre Oba
è un importante politico. Ha tre fratelli: un ragazzo di 21 anni, Jareth, e due
gemelline di 6 anni, Asha e Judith
Stile: Indossa abiti che la coprano completamente come gonne lunghe e stivali
alti. Il suo viso è sempre coperto da un cappuccio.

Grazie a:
Eredel
Emily Dickinson ho scelto Hay Lin per farle seguire le orme di sua nonna, inoltre mal sopporto Will a causa di quello che io chiamo “complesso della protagonista”. Grazie dei complimenti e spero di non deludervi.
PuffyMumuDodi sono molto felice che ci siano altre persone che condividono la mia idea sulla coppia Cornelia/Caleb. Non ho fatto molto caso ai caratteri relativi ai segni dello zodiaco, ho preferito scegliere date e segni in base all'elemento (terra, aria, acqua e fuoco). Hai indovinato! Le ragazze vengono ciascuna da un paese differente, mi sembrava un'idea carina.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


POV esterno.
 
Allungò una mano in fronte a sé tenendo il palmo rivolto verso l’alto; subito si udì il rumore di una porta che sbatte e un piccolo cofanetto in lucido legno nero con intarsi in argento galleggiò fino alla mano tesa della signora Lin, dove si appoggiò con la dolcezza di una foglia che cade.
“Tanto tempo fa” iniziò con voce profonda “Una grande carestia colpì la Terra e per salvare gli esseri umani quattro draghi disubbidirono ad un ordine divino. Furono puniti, ma una ninfa di nome Xin-Jin usò il proprio potere per liberare le loro energie, consumandosi e lasciando dietro di sé solo un amuleto di cristallo. Quel monile era il Cuore di Kandrakar.”
Mentre diceva queste parole lo scrigno si aprì da solo e di fronte alle ragazze si sollevò un gioiello bizzarro: una sfera di vetro inserita in una montatura complicata che ricordava il vorticare delle onde.
“Da quell’evento ebbe origine la Congrega, un’assemblea di saggi provenienti da ogni mondo riunita in una costruzione al centro dell’infinito, nata per proteggere tutti i mondi dal male. Ma un giorno il male prese il potere nel Metamondo, allora la Congrega decise di erigere una muraglia a protezione dell’universo. Ma la muraglia non durava in eterno ogni cento anni si indeboliva così cinque ragazze legate da una forte amicizia vengono ogni volta elette per chiudere i varchi che si aprono. Ognuna di loro possedeva un diverso potere legato ad un diverso elemento naturale: aria, acqua, terra, fuoco e infine l’energia del Cuore di Kandrakar. La generazione precedente di Guardiane ha liberato il Metamondo, rimettendo sul trono di quel mondo la legittima erede. Ma ora abbiamo bisogno delle Guardiane per sconfiggere il male in tutti gli altri mondi.”
“Aspetta!” la fermò Ai “Cinque poteri e quindi cinque ragazze prescelte, cinque amiche. Nonna! Non penserai di dare a NOI i poteri.”
“Proprio così. Appena siete entrate ho capito subito che eravate voi le prescelte.”
Detto questo la donna lasciò andare lo scrigno, che invece di cascare a suolo rimase sospeso a mezz’aria, congiunse le mani a coppa sotto il Cuore e sollevò le mani con il monile sulla testa.
Subito tutto intorno a loro si oscurò, la stanza scomparve e si ritrovarono a fluttuare nell’aria. Dal monile partirono mille raggi di luce he quasi accecarono le ragazze.
“A te spensierata Naira, la travolgente energia dell’acqua” e subito una fluida scia blu turchese uscì dalla sfera centrale del gioiello; “La forza indomabile del fuoco è per te Genevieve, abbine cura. Timida ed insicura Estelle a te dono la possente voce della terra” due stille, una rossa calda e fiammeggiante, mentre l’altra smeraldina e compatta; “Infine l’aria e la sua leggerezza saranno le tue compagne, leale Lily.” l’ultima scintilla era quasi invisibile, grigia.
Poi si voltò verso la nipote abbassando le braccia
“Nipotina mia, allunga le mani” Ai ubbidì e la donna le fece scivolare il ciondolo nelle mani “E’ ora che questo fardello passi a te, il Cuore di Kandrakar ora è tuo. Fanne buon uso. Il suo potere è immenso.”
“Cosa intendi?”
“Dovrai scoprirlo da sola tesoro mio.”
Detto questo chiuse lo scrigno e la luce tornò nella stanza, ma al posto dell’oscurità nella sala piombò il silenzio. Silenzio rotto solo da Lily che con uno sguardo allucinato ripeteva come un mantra “Non ci credo”. Nessuna di loro sapeva cos’altro dire.
“Ragazze andate a casa e pensateci” disse gentile Hay Lin “Ma, per favore, non concentratevi nel capire se io sia pazza o meno, riflettete invece su ciò che comporta: è meglio credermi, anche nel caso in cui vi abbia mentito, e avere la possibilità di salvare qualcuno oppure non credermi e rischiare delle vite.”
Dopo un lungo silenzio Genevieve si alzò in piedi di scatto.
“Io le credo signora Lin.” dichiarò risoluta. “Non so se lei sia una bugiarda, una pazza o una buontempona, ma non posso permettere che qualcuno rischi per la mia codardia.”
Dopo un lunga pausa fece scorrere lo sguardo su ciascuna i loro.
“E voi ragazze? Volete comportarvi come codarde?”
“Non osare darmi della codarda!” esclamò furiosa Ai “E non puoi neanche darmi ordini. Io non mi faccio certo comandare a bacchetta.”
“Allora non stare lì impalata e fa qualcosa!”
“Te l’ho già detto: Non. Darmi. Ordini!”
“Smettetela!” urlò Lily ripresasi dal suo shock “Lo so che litigare vi scarica la tensione, ma il vostro urlare non aiuta nessuno. Bisogna ragionarci con calma.” poi prese un profondo respiro e si voltò verso l’anziana “Lei può darci qualche prova concreta di ciò che afferma, signora Lin?”
La donna sorrise: era fatta, le aveva convinte. Prese loro mani delle ragazze e si concentrò.
“Certamente! Venite qui.”
Pochi attimi dopo, nella stanza, delle ragazze non restavano che sei piccole scintille di luce
 
SPAZIETTO MIO:
in questo capitolo ho deciso di rendere il punto di vista esterno. Penso di essere più brava a scrivere in terza persona. Ma non smetterò di scrivere dal punto di vista delle A.N.G.E.L.S.
Grazie a tutti coloro che commentano, che hanno messo la storia nelle preferite o nelle seguite, o che si limitano a leggere
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Genevieve POV.
 
Finito il viaggio cado a terra sfinita, sono completamente prosciugata di ogni energia.  Di fronte a me si apre la vista di un panorama piuttosto bizzarro. Di fronte a me si erige un’immensa fortezza composta da arcate, balaustre e altissime torri completamente decorati da arabeschi il tutto costruito in uno strano materiale di un colore indefinito tra l’azzurro e il bianco, mentre noi ci troviamo ai piedi di un enorme portone.
“E’… è… magnifico!” esclama Naira “Così immenso, così bello, così…”
“Spaziale” mormora la bisnonna di Ai “E’ spaziale vero? Come sono spaziali le vostre nuove tenute.”
Mi guardo: ho i capelli raccolti in una coda alta con delle ciocche che mi coprono l’occhio destro indosso una tenuta a pezzo unico verde con una gonna a sinistra, un paio di pantaloni aderenti viola lunghi oltre il ginocchio, un paio di stivali bassi, dei guanti senza dita lunghi oltre il gomito e una fascia dello stesso colore.
Mi volto verso le mie amiche e noto anche come sono vestite. Ai con i capelli legati in due code basse da cui sfuggono due ciocche, indossa qualcosa di simile ad un qipao verde con due spacchi laterali dai quali spuntano dei corti leggins viola, dal gomito partono due maniche svasate anch’esse viola, ai piedi portavano sandali cinesi legati alla schiava; i capelli di Naira erano legati solo alla fine, veste una maglia viola con scollo a barca e con le maniche tagliate sulle spalle, una gonna verde sfrangiata, un paio di calze a righe di due altezze diverse, delle ballerine ed un nastro verde al collo; Estelle sfoggiava capelli liberi dal cappuccio e uno strabiliante numero di punti di pelle esposti, una maglia a collo alto e senza maniche verde, una gonna viola con spacco profondissimo a destra, un paio di stivali più alti del ginocchio e un copri spalle viola; Lily invece aveva una frangia scomposta che cadeva sugli occhi con i capelli acconciati in due code basse, esibiva una veste viola con minigonna e un piccolo rombo ad altezza ombelico, una maglia verde con scollatura profonda e manche ampissime, un paio di stivali di poco più bassi del ginocchio e un nastro stretto come collana.
Ma la cosa più stupefacente sono delle ali dall’aspetto fragile che spuntano dalla schiena di ciascuno di loro.
“Ora mi credete?” chiede con un sorriso ironico l’anziana signora. E aveva ragione ad essere così divertita, a questo punto era impossibile non crederle; tutto era reale e tangibile.
“Che materiale è?” domanda Lily facendo scorrere le dita sulle volute di un muro “Non sembra pietra, ma non è neanche metallo.”
“La sai una cosa? Non lo so proprio. Con tutto il tempo che ho trascorso qui non l’ho mai chiesto a nessuno.”
“Ma come si fa ad entrare? Questo portone è immenso ed è chiuso.”
Appena dico queste parole il portone si apre. Dall’ingresso ci vengono incontro tre persone: una donna dall’aria felina con i capelli scuri tagliati corti e con indosso una tenuta da combattimento, un uomo molto bello con capelli biondi, gli occhi azzurri e uno sguardo simile a quello di un cobra e una bambino di circa 5 anni con riccioli bruni, incredibili occhi banchi e un particolare tatuaggio sulla spalla destra.
“Benvenute a Kandrakar nuove Guardiane. Io sono l’Oracolo, la guida della Congrega.” il bambino parla con una voce squillante, ma per niente infantile.
“Che carino!” urla Naira saltando verso il bambino e afferrandolo “à la” peluche.
“Signorina” dice il bambino rimanendo serio e impassibile “Potrebbe rimettermi a terra. Non gradisco questo tipo di attenzioni.”
Ridiamo tutti per questa scena comica a parte Ai, già calatasi nel ruolo della leader, che arrossisce imbarazzata e si inchina come a scusarsi.
“Scusatela.” traduco il gesto del mio “capo” e allontano Naira dal povero malcapitato “Continui pure.”
“Loro, invece, sono Orube e Lord Cedric due componenti della Congrega, sono guerrieri addestrati a Basiliade.”
“Orube, ancora ti porti dietro il serpentone?! Credevo che prima o poi lo avresti scaricato o ucciso.”
Hay Lin ride spensierata mentre Lord Cedric le ringhia dietro con uno sguardo omicida che spaventerebbe una statua di marmo.
L’Oracolo li ignora, si gira e ci invita a seguirlo all’interno della struttura. Appena varco il portone sento una vampata di forza mi travolge e non solo a me: anche le altre ragazze si stanno riprendendo e la signora Lin era tornata giovane, niente più rughe, capelli più lunghi e sani. Ma i suoi occhi continuano ad essere privi della luce.
Attraversiamo lunghi corridoi, immensi androni e saloni decorati quando, dopo aver attraversato l’ennesimo immenso portone, ci troviamo in una sala più grande delle altre con alte gradinate sui lati e al centro della quale si erige un podio circolare. Ad aspettarci intorno a quella parte rialzata ci sono quattro ragazze vestite con la tunica azzurro che, a quanto pare, qui va molto di moda.
Una di loro, dai capelli castani, si gira e sorride:
“Ciao Hay–Hey. È tanto tempo che non ci vediamo.”
 
SPAZIETTO MIO:
il punto di vista è quello di Genevieve (la G di A.N.G.E.L.S).
 

Nome: Genevieve Aoski.
Età: 17 anni.
Data di nascita: 6 Novembre.
Segno zodiacale: Scorpione.
Origine e provenienza: Franco-giapponese/Francia.
Aspetto fisico: Ha i capelli lunghi fino al polpaccio castano chiaro, occhi
azzurro-violetto allungati, pelle olivastra, alta circa 180 cm.
Segni particolari: Ha una lunga cicatrice che le percorre tutto il fianco sinistro.
Carattere: E’ sportiva, forte (fisicamente e psicologicamente), ritardataria, un’ottima stratega,
 ma tende spesso a sottovalutare i suoi avversari e ancora più
 spesso cerca di comandare tutti.
Famiglia: Suo padre, Satoshi, è l’ambasciatore Giapponese in Francia, la madre, Silvie,
è una stilista. Ha due fratelli più piccoli Melani e Daisuke
 rispettivamente di 7 e 3 anni.
Stile: Veste in modo sportivo e alcuni dei suoi abiti
 ricordano le tenute dei ninja (personaggi che adora).

 
In questo capitolo  mi son permessa anche di resuscitare Cedric perché, ad essere sincera, è uno dei mei personaggi maschili preferiti dopo Caleb e perché adoro la sua storia d’amore con Orube (non ho capito il motivo per cui mi rovinano sempre le coppie che mi piacciono).
Provate a creare le ragazze con questo: W.i.t.c.h. guardian maker
Grazie a tutti voi e grazie a PuffyMumuDodi che commenta sempre e che mi ha corretto la grammatica.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Lily POV.

 

Ho ascoltato tutto il discorso della signora Lin, ho viaggiato fino a qui, ho osservato i vestiti i miei vestiti e quelli delle mie compagne, stupendomi del loro buon gusto, ho seguito quelle persone bizzarre in questa strana struttura e ora sto guardando la bisnonna di Ai, misteriosamente ringiovanita, parlare con quattro altre ragazze che presumo essere la generazione di Guardiane precedente alla nostra.
“Chissà chi sono.” mi chiede Naira.
“Le precedenti Guardiane, suppongo.” rispondo.
“Come lo sai?”
“Sono quattro ragazze giovani che conoscono la signora Lin. Inoltre sono vestite con la tunica che tutti qui indossano. Ma comunque è una supposizione.” ma non ottengo conferma delle mie idee perché proprio in quel momento l'Oracolo si siede a gambe incrociate sul podio.
“Bene!” dice l'attenzione di tutti su di sé “È giunta l'ora che io vi spieghi quale sia la vostra prima missione. Come già saprete il compito di una Guardiana è proteggere tutti i mondi.”
“Non ho ancora capito questa storia dei mondi. Quanti ce ne sono?” chiedo curiosa.
Una delle vecchie Guardiane, con la pelle scura e i capelli corti neri, sorride gentile.
“Ai presente le stelle nel cielo? Bene. Ogni stella corrisponde ad un mondo. Quando una stella nasce, nasce un nuovo mondo e quando una stella si spegne vuole dire che un mondo è stato inghiottito dal male.” spiega. “E la missione primaria delle Guardiane è proprio proteggere i mondi dal male.”
L'Oracolo muove una mano e contorni della stanza, i muri scompaiono e tutti ci troviamo a galleggiare nel nulla. Nel centro di questo luogo nasce, come se stesse sbocciando, il cielo notturno con tutte le sue stelle.
“La vostra prima missione è appunto aiutare il mondo di Arax, la stella Sirio del vostro firmamento.” allunga il dito e tocca una stella brillante che si allarga diventando un pianeta dalle dimensioni simili a Giove, circondato da una luce calda “Fino a poco tempo fa Arax era un mondo luminoso, ma ora l'oscurità del male ha offuscato la sua intensa luce.” con un altro movimento della mano fa sparire il pianeta riportando la sala torna normale “ Ma ora è forse meglio che torniate a casa, sarete molto scosse.”
Sul suo viso spunta un sorriso che accentua i suoi tratti infantili, facendolo sembrare per la prima volta un normale bambino di 5 anni.
Frastornate da tutte quelle informazioni ci avviamo tutte e cinque verso l'uscita, ma una voce ci blocca.
“Fermatevi! Abbiamo un regalo per voi.” la guardiana dai capelli rossi porge ad Estelle una lucina azzurra con un sorriso. “Si chiama Shinny e sarà un vostro compagno fedele.”
La luce si allarga e si contorce su sé stessa fino a prendere la forma di una bizzarra creaturina: piccola, circa 30 centimetri, molto simile ad uno scoiattolo, con il pelo bianco, orecchie lunghe da coniglietto e tre macchioline azzurre in mezzo al muso, poco sopra gli occhi del colore della liquirizia, una verticale e due orizzontali (più o meno così \ | /).
“È davvero carino.” sussurra Estelle stringendo tra le braccia la creaturina che contenta fece le fusa “E ha davvero un nome delizioso.”
Usciamo dall'edificio e qui ci blocchiamo. Nessuna di noi sa come tornare a casa. In nostro aiuto uscì anche la signora Lin per accompagnarci a casa. Appena varcata la soglia della porta tornò ad essere l'allegra vecchina che avevano conosciuto.
“Per la prossima volta è importante che sappiate come arrivare a Kandrakar. Basta che desideriate arrivare a Kandrakar.”
Un lampo di luce Kandrakar scompare. Atterriamo al centro del salotto di casa di Ai e mentre la signora Lin si allontana per andare in un'altra stanza, noi ci mettiamo a discutere della novità.
“Allora? Cosa avete deciso?” chiede Genevieve.
“Non possiamo rifiutare l'aiuto a Kandrakar e alla nonna.” dichiara Ai risoluta.
Estelle annuisce concorde mentre continua ad accarezzare dolcemente Shinny.
“Anche per me va bene. Sarà divertente.” ridacchia sempre allegra Naira.
“Sono d'accordo con voi. E ora la cosa più importante è...”
“Scegliere un nome per il nostro gruppo!” esclama Naira. “Che ne dite di << Le super mitiche>> o <<Le protettrici di mondi>> o anche <<Le eroiche ragazze>> oppure...”
“Io credo” la blocca Genevieve “Che se proprio si debba scegliere un nome è necessario che questi sia semplice e facile da ricordare.”
“Tempo fa anche noi scegliemmo un nome facile. Lo avevo inventato unendo le nostre iniziali. Will la custode del cuore, Irma la guardiana dell'acqua, Taranee il fuoco, Cornelia la terra e io ka guardiana dell'aria, le W.I.T.C.H.”
“Unire le iniziali.” dico pensierosa “È una bella idea. Ai, Naira, Genevieve, Estelle e io, Lily. Viene fuori A.N.G.E.L.”
Naira scuote la testa esempre sorridendo, cosa che mi fa seriamente irritare.
“Sono spiacente mia cara Lily, ma hai dimenticato una cosa, o meglio una persona.”
“E chi?"
“Ma Shinny ovviamente. Così noi cinque più quell'amore di animaletto fa A.N.G.E.L.S.”
“Noi eravamo le <<Streghe>>, mentre voi siete gli <<Angeli>>. Angeli che custodiscono Kandrakar, in pratica gli angeli custodi della Fortezza.”
Ci salutiamo e torno a casa. Entro nel mio appartamento e mi butto sul divano lasciando la casa nella completa oscurità.
Non dubito più di Kandrakar, solo uno sciocco lo farebbe dopo aver toccato con mano la Fortezza, ma devo metabolizzare tutto ciò che mi è successo nella giornata.
Chiudo gli occhi e mi addormento.

SPAZIETTO MIO:

per prima cosa volevo scusarmi per aver aggiornato così tardi, ma il mio computer è abbastanza vecchio ed ogni tanto salta, quindi non riesco a scrivere molto spesso. Inoltre si avvicina l'inizio della scuola e devo prepararmi psicologicamente e non solo.
L'idea dei mondi che corrispondono alle stelle non è mia, ma liberamente tratta dal videogioco “Kingdom Hearts”, che personalmente adoro e spero vi sia piaciuta.
Il punto di vista è quello di Lily (la L di A.N.G.E.L.S), ma compare anche la S e ciò il piccolo Shinny.


Nome: Lily Hayes.
Età: 17 anni.
Data di nascita: 23 Gennaio.
Segno zodiacale: Acquario.
Origine e provenienza: Americana – America del Nord.
Aspetto fisico: I capelli sono rosso sangue lunghi fino a metà schiena, occhi verde
scuro, pelle rosata con un ponte di lentiggini sul naso e alta166 cm.
Segni particolari: Nessuno.
Carattere: E’ una persona leale, intelligente, laboriosa, brava a scuola, ma
vanitosa, testarda e ogni tanto saccente.
Famiglia: Sua madre, Marian, è una modella, suo padre è un cantante sotto lo pseudonimo
di Thor e suo fratello di 19 anni di nome Alexander. Ha una nonna, Jocelin, che
comparirà in seguito nella trama.
Stile: Veste molto alla moda, ama i tacchi e le borse alla follia
ed è molto attenta a come si presenta.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Naira POV.

“Kya eka dina!*” sospiro, buttandomi sul letto con le braccia spalancate. Sono tornata a casa da un bel po' di tempo, ma solo ora sono riuscita a liberarmi e trovare qualche minuto per riflettere sui fatti della giornata. Sono solo le quattro del pomeriggio, ma le ragazze e io abbiamo provato emozioni bastanti per anni e le cause sono riassumibili in un solo punto: abbiamo poteri magici!
Il solo pensiero dei poteri mi fa accartocciare le budella. Mi terrorizza l'idea di poterne abusare come finiscono per fare tutti i personaggi dei miei fumetti preferiti. Io non so cosa significhi essere una Guardiana, non so se i miei poteri finiranno per corrompermi e rendermi malvagia, io non so nulla di tutto ciò che ci sta succedendo e questa mio non sapere mi spaventa, tutta questa storia mi fa paura.
Smetto di pensare. Gli eventi di oggi mi hanno stancata; mi appoggio un braccio sugli occhi chiusi sperando di addormentarmi, ma qualcuno bussa alla porta della mia camera. Sbuffo infastidita da quando sono tornata non ho avuto un attimo libero.
“Che c'è ora?!” sbotto irritata.
Dalla porta entrò la mia dama di compagnia che, con la sua sola presenza, è in grado di farmi sentire immediatamente in colpa per come le ho risposto; Chantal, 31 anni di procace bellezza, mi aiutava sempre, ascoltandomi con pazienza quando avevo un problema, sopportava le mie urla quando ero irritata e mi sgridava quando mi comportavo da bambina viziata. Era stata la mia balia, era tuttora la mia dama di compagnia e avevo intenzione di nominarla mia consigliera se mai fossi diventata regina.
“Avete un problema principessa lo so.” sorride, per nulla scalfita dalla mia scontrosità “Parlatene con me, vi ho sempre aiutata.”
“Questa volta non è possibile.” rispondo.
“Perché?”
“È un problema troppo personale e… difficile da spiegare.”
“Provateci.”
Maledizione! Come spiego a Chantal che ho dei poteri magici i quali mi sono stati donati per proteggere i mondi di tutto l'universo, ma che non sono sicura di cosa questo dono comporti. Ho paura di arrivare ad abusare di questo dono perché non so cosa realmente significhi.
“Hai presente quello che dice zio Ben a Peter sui suoi poteri. Secondo te cosa intendeva?”
“Sai un po' di tempo fa, quando morirono i miei genitori, andai a vivere da mia nonna. Era molto anziana e un po' tocca, ma io le volevo bene”
Io la guardai storto: e questo cosa c'entrava?
“Aveva l'abitudine di raccontare a tutti la sua provenienza da un mondo sconosciuto che lei chiamava Meridian” alzo la testa di scatto “Buffo vero? Ma lei ne era così convinta. Quando descriveva questo mondo immaginario diceva sempre che un tiranno lo dominava, ma che -il Cuore ci avrebbe aiutati-. Quando diceva queste cose i suoi occhi si illuminavano speranzosi. Ed è proprio questo che credo siano le responsabilità di cui parla zio Ben. I poteri magici servono per portare la speranza e mantenerla accesa.
Sorrido. Le sue parole mi hanno aiutato molto. Chi deve tenere accesa la speranza delle persone e se tiene a mente questo suo dovere non diventerà mai malvagio ne sono sicura.
Chantal mi guarda mentre sono persa nelle mie elucubrazioni.
“Io so perché siete preoccupata.” la guardo con gli occhi sbarrati “Temete di diventare una regina malvagia, che abusa dei suoi poteri, ma non dovete assolutamente preoccuparvi: il fatto stesso che voi siate tormentata da questo pensiero vi rende un'ottima sovrana. Chi teme di essere ingiusto è colui che, più degli altri, si comporterà da giusto.” e, sempre sorridendo, si mette le mani sui capelli all'altezza delle orecchie “E per aiutarvi ho un regalo da farvi. Tenete questi orecchini; sono un portafortuna fatto forgiare appositamente da mia nonna. Lei diceva che potessero proteggere dal male.”
Mi fece scivolare sul palmo destro un paio di piccoli orecchini in argento con un pendente del tutto simile al Cuore di Kandrakar. Vedendo che non reagivo, ma rimanevo semplicemente a bocca aperta li prese per mettermeli alle orecchie.
Imbarazzata tocco i gioielli e dico:
“Mi dispiace per prima quando sei entrata. Ti ho trattata male.”
“Non preoccuparti” sorride piegando la testa a destra “Vorrà dire che quando tornerai ti sottoporrai senza lamentele ad un'intera sessione di lezioni di etichetta e prove d'abito. Ṭhika hai**?”
Annuii pensierosa, ma solo dopo alcuni istanti riesco a elaborare veramente quello che mi ha detto.
“Cosa?! Sei crudele!”
Lei scoppia a ridere, facendomi arrossire come una deficiente.

 

*Che giornata!
** Va bene?
(Grazie a Google Traduttore per le parole in hindi.)

SPAZIETTO MIO:

chiedo umilemente scusa per il ritardo nell'aggiornare, ma tra scuola, mancanza di ipirazione e terrore di scrivere cavolate ho continuato a rimandare la prubblicazione di questo capitolo. Ho cercato di creare un intermezzo, come quelli nei fumetti, in cui non ci siano combattimenti, trasformazioni e roba varia, ma qualcosa della vita quotidiana delle ragazze con famiglie, amici e ragazzi. Ci saranno altri capitoli di questo genere, perchè, come ho già detto, voglio ricalcare il più possibile il fumetto o almeno quello che ricordo del fumetto.
Il punto di vista è quello di Naira (la N di A.N.G.E.L.S), l'ultima delle ragazze. Da ora in poi i punti di vista non seguiranno un ordine preciso.


Nome: Naira Chante.
Età: 16 anni.
Data di nascita: 6 Novembre.
Segno zodiacale: Scorpione.
Origine e provenienza: Indiana – India.
Aspetto fisico: Ha capelli castano scuri lunghi fino al fondoschiena, occhi neri
e luminosi, pelle scura. Alta circa 168 cm.
Segni particolari: Nessuno.
Carattere: E’ spontanea, un pochino tonta, sempre con il sorriso sulle labbra, sorriso dietro al quale nasconde mille
preoccupazioni; infatti tende a tenersi dentrole proprie ansiesenza parlarne con
nessuno a meno che questi non glielochieda esplicitamente. Ha una vera ossessione per i fumetti.
Famiglia: I suoi genitori, il re Ravi e la regina Sheetal, regnano su una
piccola isola dell'Oceano Indiano. È figlia unica e non ha altri parenti.
Stile: Ha uno stile unico, molto personale e bizzarro. Indossa sempre calzini spaiati
e tagliuzza i suoi abiti in più punti (taglia i gomiti delle
giacche, sfrangia, le gonne...)

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


POV esterno.

Lily si dondolò stancamente sulla sua sedia guardando fuori dalla finestra con uno sguardo perso.

Il professore di matematica soppesò per pochi istanti l'idea di ignorare la ragazza; dopotutto lo psicologo della scuola aveva consigliato a tutti gli insegnanti di lasciare che la signorina Hayes si distraesse. Scosse la testa e decise di richiamarla. Non poteva certo fare discriminazione.
“Signorina Hayes.” l'interessata scattò sorpresa “Saprebbe risolvere questa equazione?”
La ragazza si alzò svogliatamente,raggiunse la lavagna e in pochi attimi finì l'esercizio assegnatale. Sapeva che il professore l'aveva chiamata solo per la sua distrazione, ma non le importava, aveva pensieri ben più importanti; che cosa erano quelle stupide materie scolastiche al confronto con l'ignota missione che le aspettava?
Quella mattina si erano messe d'accordo per incontrarsi a casa di Estelle, un po' perché era il suo turno di offrire il pranzo alle amiche, un po' perché la ragazza abitava da sola fuori città, dove il rischio di essere trovate a discutere di “poteri magici” era decisamente vicino allo zero.
La campanella dell'ultima ora suonò e Lily si trascinò fuori dall'aula, avviandosi in cortile. Tutte le altre ragazze erano già radunate attorno all'albero più vecchio del parco scolastico che Estelle aveva la strana abitudine di chiamare “Vecchio Uomo Salice”; era un salice piangente, con una panca in legno che percorreva il tronco, così grande che insieme tutte e cinque non riuscivamo ad abbracciarlo interamente. Ciascuna si era già posizionata al suo posto preferito: Genevieve in piedi, Ai, sempre composta e perfetta, seduta sulla panca, Naira sdraiata a terra ed Estelle, quella che sarebbe dovuta essere la meno atletica del gruppo, a cavalcioni di un ramo.
Genevieve e Ai stavano litigando come da copione. Si urlavano addosso senza che le altre due accennassero a voler intervenire.
“Fino a ieri eri quella pronta a fare tutto senza chiedere nulla in cambio e ora ti tiri indietro? Sei una codarda, Gen, una vera codarda.”
“Non sono una codarda! Trovo soltanto che sia stupido buttarsi a capofitto in un impresa che può essere pericolosa.” ribatté Genevieve “Non è detto che la signora Lin abbia scelto le ragazze giuste, siamo delle normalissime adolescenti”
“Parla per te. Io ho sempre saputo di essere migliore, di essere superiore alle altre, di avere un potere che mi permetteva di elevarmi dalla massa, che mi dava il diritto di veder esauditi i miei desideri.”
“Delirio di onnipotenza a parte” si introdusse Naira “Concordo con Ai. Anche io ho sempre pensato di avere qualcosa di speciale.”
Lily le sentiva chiaramente pur non essendo loro vicina e si chiese come le due ragazze potessero essere migliori amiche se passavano la maggior parte del tempo ad urlarsi dietro.
“Finalmente!” esclamò Naira vendendo la rossa amica avvicinarsi “Ce ne hai messo di tempo pigrona. Aspettavamo solo te per prendere l'autobus”
Dopo alcuni minuti l'autobus arrivò all'ultima fermata del paese, dove le ragazze furono costrette a scendere e dopo alcuni minuti di camminata arrivarono a casa di Estelle, una villetta a due piani addossata ad una chiesa diroccata, l'“Eden”, che la ragazza usava come serra*.
“Allora che si fa?” domandò Naira dopo che tutte le ragazze ebbero mangiato.
“Ci ho pensato. E credo che prima di decidere abbiamo il dovere di visitare il mondo da salvare.” disse Ai “Andiamo dall'Oracolo e rechiamoci su Arax”

---------------

Ma lasciando le ragazze rechiamoci in un altro mondo.
Seduto sull'alto trono di marmo bianco il re Deimos urlava ordini ai suoi sottoposti. Era un bell'uomo d'aspetto simile ad una statua, un volto pieno di fascino e virilità, dai tratti nobili, ma deformato da un'espressione malvagia.
Di colpo fece scattare la testa all'indietro come se stesse ascoltando qualcuno.
“Kayler” chiamò “Prepara i tuoi uomini. Presto riceveremo la visita di alcune giovani straniere.”
“Devo farle eliminare, mio signore?”
“No. Le voglio incontrare. Feritele se necessario, ma devono essere vive.”
“Come desideri, mio signore”
Il re congedò il generale e tutti i presenti. Rimasto solo l'uomo rimase seduto sul trono alcuni istanti per poi alzarsi e dirigersi verso una porticina in legno scuro alle spalle del trono, nascosta da una tenda; percorse lo stretto corridoio fino a trovarsi in un'altra stanza completamente foderata di velluto rosso,
scarsamente illuminata da poche fiaccole.
“È tutto pronto” disse.

SPAZIETTO MIO:

scusate l'imperdonabile ritardo, ma oltre agli impegni scolastici si è aggiunto l'ormai familiare panico che, come una vocina, mi ripete “Perché continui a pubblicare? Tanto tutto ciò che scrivi fa schifo e a nessuno interessa”. Non aiuta molto la mia già bassa autostima.
*l'idea della chiesa - serra viene dal videogioco “Final Fantasy VII” per la precisione è un'idea presa dalla chiesa dove Aerith coltiva i suoi fiori, ma l'"Eden" di Estelle ricopre tutta la struttura con fiori di ogni tipo.
Ringrazio hera85 per i suoi assidui commenti. Grazie davvero.
Ecco la scheda dell'Oracolo, spero vada bene e spero vi piaccia.

Nome: Immiker/Oracolo.
Età anagrafica: sconosciuta.
Età apparente: circa 5 anni
Data di nascita: 4 Dicembre.
Segno zodiacale: Ofiuco.
Origine e provenienza: Meridian.
Aspetto fisico: Ha l'aspetto di un bambino basso, con un fisico molto magro,
folti riccioli bruni e strani occhi bianchi, privi di iride.
Segni particolari: Il tatuaggio raffigurante il Cuore di Kandrakar sulla spalla destra.
Carattere: E’ una creatura seria, posata e pacifica, con un carattere che non ricorda quello
di un bambino anche se ha un piccolo segreto: ha una vera passione
per gli animaletti di peluches, ne possiede un'immensa collezione e non riesce
a dormire senza averli accanto.
Famiglia: I suoi genitori sono morti in un incidente e non si sa nulla di loro.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1076358