Io e te...

di _marty_91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° capitolo ***


“La Pozione Polisucco (Polyjuice Potion) serve a dare a una persona l'aspetto fisico di un'altra per un'ora

“La Pozione Polisucco (Polyjuice Potion) serve a dare ad una persona l'aspetto fisico di un'altra per un'ora. La preparazione è lunga ed elaborata. L'ingrediente finale è un pezzo (di solito un capello) della persona in cui chi fa la pozione vuole trasformarsi. È possibile anche trasformarsi in animali, sebbene tale trasformazione non sia controllabile. Il nome deriva dall'unione delle parole "polimorfico" (vale a dire in grado di cambiare forma) e "succo" (indicando che la pozione è un liquido)…”

Erano più o meno 19 di sera quando una ragazza si trovava in biblioteca a svolgere una complicata relazione sulla Pozione Polisucco. A causa delle innumerevoli materie che doveva seguire la Grifondoro si era ritrovata un po’ in dietro con i compiti, ma fortunatamente la relazione non era per lei troppo difficile, infatti aveva già avuto a che fare con questa al suo secondo anno per aiutare uno dei suoi migliori amici: Harry Potter.

 

Volumi di pozioni giganteschi erano sparsi ovunque su uno dei tavoli della biblioteca, e la luce della candela troppo corta per continuare ad ardere andava ad affievolirsi sempre di più.

Gli occhi della ragazza si spostarono dalla pergamena per mettersi ancora una volta sul suo orologio: le 19.30.

- Dio, com’è tardi!- rimise a posto tutti i tomi tranne uno che decise di portare nella sua sala comune per poter finire il suo compito tranquillamente, tanto aveva quasi finito, le mancava solo qualche centimetro e poi doveva ricontrollare tutto.

Fece una corsa per arrivare al dormitorio. Ormai era deserto, infatti, erano tutti a mangiare, lasciò sul suo letto il libro e corse in sala Grande.

Quattro lunghi tavoli erano apparecchiati con i colori di ciascuna delle Case, sopra le teste degli studenti migliaia di candele si muovevano lentamente in aria, e in fondo alla sala vi era la lunga tavolata degli insegnanti... tutti intenti a parlare tra loro.

Così la grifoncina si diresse verso il tavolo rosso-oro per raggiungere i suoi amici.

-Ron non ingozzarti così o la gente penserà che è da più di un mese che non mangi!!!!!!-

-Hrmone! Hafi fragiogne!-

-Ma che schifo Ronald!!!!-

-Avanti Herm, sai com’è fatto – le sorrise Harry –Dove sei stata tutto questo tempo? Ti abbiamo aspettata prima di scendere qui, ma non arrivavi mai-

-Avete fatto bene a scendere, ero in biblioteca a finire la relazione per Piton e non mi sono accorta dell’ora-

-A proposito del compito... – iniziò Ron -.. siccome io ed Harry siamo stati agli allenamenti fino a poco fa.. si bè.. non è che magari ti passasse per la testa di darci una mano?-

-Ok-

-Davvero?!- le richiese Ron

-No-

-Ma Hermione!!! Che donna crudele!-

-Ron non rompere! Ancora lo devo finire, e in ogni caso dovresti saperle le proprietà della pozione, Piton le ha elencate tutte la settimana scorsa, ma se tu fossi stato a sentire a quest’ora lo sapresti-

-Ecco appunto: SE fossi stato a sentire!-

-Ron io quel compito l’ho già fatto, se vuoi ti lascio vedere qualche cosa dal mio- cercò di confortarlo Harry con una scrollata di spalle.

-Harry non so come dirtelo: mi sono innamorato di te!!! Quando fai questi atti sei davvero l’uomo dei miei sogni!-

I tre ridacchiarono per l’ultima uscita del rossino ma la loro pace fu interrotta quando un gruppetto di Serpeverde che a quanto pare aveva già finito di cenare si avvicinò a loro sogghignando in modo malefico come solo loro sapevano fare.

-Ma che confessioni Weasley- disse con voce sprezzante Pancy Parkinson.

-Era un modo di dire Parkinson, e in ogni modo non sono fatti tuoi-

-Che ti succede Weasley? Oggi sei più antipatico del solito-

-Qualsiasi cosa io abbia fatto non ti riguarda, e siccome ora vorrei mangiare in pace potreste anche andare a farvi uccidere- concluse Ron

-Ma come ti permetti sporco straccione?! Faresti bene a stare attento a come parli se non vuoi ritrovarti in guai seri!!-

-Lascia stare Pancy, è nervoso perché lo abbiamo disturbato mentre mangiava, sai com’è: poiché a casa sua non può permettersi tutto questo cerca di mangiare il più possibile ora che può-.

Alla battuta del Re delle Serpi i suoi compagni scoppiarono a ridere facendo in modo che le orecchie di Ron prendessero fuoco, Harry si alzò in piedi sfoderando la bacchetta, e insieme a lui si alzò anche Hermione, ma prima che il suo amico potesse fare qualche cosa iniziò a parlare

-Malfoy... anche se siamo all’inizio della scuola, riesci già ad essere insopportabile, qui la tua presenza non è gradita da nessuno, quindi perché non te ne vai in giro da un’altra parte?-

-Granger, non ti permetto di parlarmi in questo modo. Tu non sei nessuno!-

-Perché?! Tu sei qualcuno? Si certo, uno sbruffone gasato che pensa solo a lui. Un normalissimo figlio di papà che non perde occasione per ricordarlo agli altri. Ma solo perché hai tutti i tuoi stupidissimi soldi non c’è bisogno che ti comporti così, perché in questa scuola c’è gente che ha tanti soldi quanti ne hai tu, e forse qualcuno anche di più-

-Mezzosangue ti conviene stare zitta. Se proprio lo vuoi sapere non sono solo i soldi a rendermi superiore a voi, ma il mio sangue, uno dei più puri che si sia mai visto. E tu non puoi parlare di me in questo modo perché rischi d’inquinarlo. Non parlare per dar fiato alla bocca, perché rischieresti di fare una brutta fine soltanto-

-Che fine vuoi che faccia furetto? Da solo non saresti capace di uccidere una mosca, hai bisogno dell’ala protettiva del papino e della presenza di quei due scimmioni-

-Mezzosangue stai rischiando!- urlò il biondo a quel punto.

-Come ti permetti di chiamarmi Mezzosangue? Io sputo sul tuo sangue puro, sulla tua famiglia e su te Draco Malfoy!!! Non puoi venire qui e insultarmi, perché ho più potere io nel mio mignolo di quanto ne abbia tu in tutto il corpo! Devi stare solo zitto perché ti rendi solo ridicolo agli occhi di tutti!-

I due ragazzi erano uno davanti all’altra a fronteggiarsi, il volto di lei segnato da uno sguardo disgustato, mentre il suo contorto in una maschera di rabbia, ma prima che potessero dire o fare altro il preside Silente intervenne per calmare le acque.

-Signor Malfoy, signorina Granger... forse è il caso che mi accompagnate nel mio ufficio. Ci sono tante cose che immagino dobbiate chiarire, e non credo che questo sia ne il luogo ne il momento adatto-.

Sia il biondino che la ragazza guardarono i rispettivi amici con aria annoiata e s’incamminarono per la scalinata che portava al piano dell’ufficio del preside. Durante la strada nessuno disse niente, Silente camminava davanti, mentre i due ragazzi accusati erano uno di fianco all’altro dietro di lui. Ogni tanto si lasciavano sfuggire occhiate taglienti o di fuoco in direzione dell’altro, giusto per fare intendere quanto si volessero bene a vicenda.

Si fermarono davanti alla porta del preside.

-Cioccorane al caramello- la porta si aprì per farli entrare.

I tre si trovarono nell’ufficio dell’anziano preside. Nessuno dei due ragazzi c’era mai stato, certo, Hermione aveva sentito da Harry la descrizione, ma non era sicuramente ciò che si era immaginata.

C’erano oggetti di ogni tipo, dai più grandi ai più piccoli. Innumerevoli librerie, da specchi incantati a spioscopi.

L’attenzione di Hermione venne subito attirata dal pensatoio. Enorme e bellissimo, all’interno del quale migliaia di filamenti argentati che vorticavano frenetici.

“Chissà che cosa contiene?!? Dopotutto Silente è un uomo abbastanza anziano, e deve averne passate parecchie” un piccolo sorriso increspò le sue labbra, e Draco la guardò male pensando che fosse tutta quella situazione a divertirla tanto.

Il preside li condusse fino la sua scrivania, si sedette dalla parte opposta mentre i due ragazzi prendevano posto di fronte a lui.

-Credo che le cose debbano cambiare tra voi- iniziò l’anziano preside facendo una lunga pausa.

-In che senso, se mi è permesso saperlo?- domandò Draco in tono strafottente.

-Nel senso che prenderò provvedimenti per far si che le cose tra Serpeverde e Grifondoro migliorino. In tutta la mia durata di preside ho sopportato i battibecchi che ci sono sempre stati, ma ora le cose stanno decisamente degenerando. Non credo che sia più il caso di fare scenate in pubblico come quella di poco fa, perciò ho raggiunto la mia decisione. Non credo vi piacerà, ma forse vi farà rimettere la testa a posto. Ho scelto voi due per riferire il messaggio alla vostra casata poiché sarete i primi a sperimentare il mio piano dopo oggi, e poi vi avrei scelto ugualmente poiché lei signor Malfoy è l’unico che può “domare” tutte le serpi, mentre lei signorina Granger fa parte del famoso trio che conduce Grifondoro da sette anni, e credo che se questo trio si convincesse di qualche cosa allora tutti i vostri compagni di casa potrebbero essere d’accordo, e siccome del trio lei è quella più razionale e l’unica in grado di convincere i suoi amici Potter e Weasley non credo che ci sia persona più indicata-.

I due si lanciarono un’occhiata allarmata. Forse per la prima volta i due stavano pensando la stessa cosa, ovvero: “Oddio…”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Bene. Ho deciso di scrivere un’altra ff perché quella vecchia non mi piaceva decisamente come era venuta, quindi ho deciso di cambiare anche i protagonisti. Non mi sono fatta sentire per un po’ perché mi stavo esercitando sul modo di scrivere, e credo che sia migliorata un po’.. che ne dite voi???????? Siate clementi.. un bacione

 

Marty

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Capitolo 2
*** 2° capitolo ***


-Dunque,- iniziò Silente unendo le punte delle dita sopra la scrivania e spingendosi leggermente in avanti –voi sei due caposc

-Dunque,- iniziò Silente unendo le punte delle dita sopra la scrivania e spingendosi leggermente in avanti –voi sei due caposcuola, e avete quindi molte responsabilità come ben sapete, infatti ogni qual volta succeda qualche disastro nella vostra Casa sarete voi a risponderne. La mia punizione consiste nell’aumentare queste vostre responsabilità.-

Il preside smise di parlare per osservare le reazioni di entrambi i ragazzi. Erano rimasti fermi sulla sedia senza dire o fare niente durante il suo discorso, e non ne erano particolarmente scioccati ora.

-Bè, credevo peggio sinceramente, ma non credo che qualche responsabilità in più ci possa distruggere- disse saggiamente la Granger.

-Immaginavo che l’avrebbe detto, infatti, voi siete due ragazzi molto svegli, e non credo che questi nuovi compiti vi possano creare dei problemi seri, ma non è tutto: c’è una cosa di cui parleremo la prossima settimana, ovvero all’inizio della vostra punizione. Non credo che ne sarete entusiasti, ma potrebbe anche farvi bene. Ok ragazzi, potete andare ora. Immagino che i vostri amici vorranno sapere tutto nel dettaglio e si sta facendo tardi, meglio non trattenervi oltre-.

I due non commentarono e si alzarono dalle morbide poltrone viola lentamente per poi dirigersi alla porta quando il preside li richiamò ancora una volta.

-Scusate, mi sono dimenticato di chiedervi una cosa: avete raccolto le adesioni per andare a Hogsmade, vero?-

-Certo, il professor Piton e la professoressa McGrannit li hanno già consegnati a Mastro Gazza- disse Malfoy che finalmente si era deciso a parlare. Il preside sorrise e li congedò con un gesto della mano.

Uscirono velocemente per poi mettersi a camminare lungo il corridoio in assoluto silenzio, fu Draco a rompere quegli attimi di pace

-Guarda cosa mi tocca fare per colpa tua!!!-

-E sta zitto sfigato di un Serpeverde! Ci siamo finiti insieme perché tu non sei capace di farti gli affaracci tuoi, quindi non rompere a me. E comunque poteva andarci molto peggio. Speriamo che non sia grave la “sorpresina” che ci vuole fare Silente-

-Io non ne sarei così sicuro, quello è pazzo, esattamente come voi Grifondoro!-

-Malfoncino spari un sacco di stronzate per uno che non dice mai un cazzo-

-Ma come ti permetti!-

-Non ricominciare, sei monotono.- a quel punto la grifoncina gli rivolse un sorrisino acido e si girò per prendere a salire le scale lasciando indietro un Malfoy incazzato e stupito allo stesso tempo.

“Ma vara te sta ragazza! Ma io dico: cosa gli è successo??? Una volta non si sarebbe mai permessa di comportarsi così.. è troppo da ragazza impulsiva e.. normale.. non da lei!! Me la paghi Granger, non mi faccio trattare così da te!” così pensando anche lui si diresse in direzione dei suoi dormitori.

 

-Bè, siete stati abbastanza fortunati, in fin dei conti tu saprai sicuramente giostrarti bene con tutto, anzi immagino che ne sarai anche felice, no?!-

-In effetti, si Ginny, anche se è una punizione non farà che mettere in luce le mie doti da perfetta studentessa!-

-Modestia a parte…! Comunque è pur sempre una punizione, quindi ci deve essere qualcosa dietro… Silente ha detto qualcosa riguardo ad una sorpresina, giusto?-

-Si, ma non ho la più pallida idea di cosa possa essere. Qualunque cosa sia non dovrebbe essere tanto drastica… almeno spero-

-Io non ne sarei così sicura, il preside sembrava divertito e infastidito della cosa contemporaneamente, credo che sia una sorta di presa in giro nei vostri confronti. Cambiando argomento: vieni con me a Hogsmade con me domani? Ho intenzione di comprare un sacco di cose dato che è la prima uscita e quindi i vestiti più belli non sono stati trafugati!-

-Certo che ti accompagno!! Io però non so se prendere qualche cosa, in fondo hai visto anche tu che in bacheca non c’è nessun ballo, e Silente è sempre puntuale. Entro Halloween ci sono sempre tutte le date-

-Guarda che in questa scuola le feste non le organizza solo Silente- un sorriso furbo e malandrino si dipinse sul viso della bella roscia.

-Intendi qualche festa clandestina?-

-E cosa se no?! Credevo che tu fossi più sveglia Herm. Non vorrai mica saltare anche quelle, vero?!-

-Non ci sono mai andata in effetti, ma questo è il mio ultimo anno, e credo che sia arrivata l’ora di divertirsi anche per me-

-Sono le parole che volevo sentirti dire! Bene, allora è deciso: domani alle due in Sala Comune-

-Certo, e vedi di essere puntuale- Ginny le fece l’occhiolino e si diresse all’uscita dei dormitori per parlare con il fratello, intento Hermione si distese sul letto fissando il soffitto del baldacchino.

“Saremo ai primi giorni, ma la situazione si sta rivelando alquanto pesante. Sono stufa, Serpeverde del cavolo! È sempre colpa loro!!! Non è giusto! Quando si deciderà Silente a smettere di farli entrare in sta scuola?”.

Un brivido la fece sussultare, si affrettò a chiudere la finestra rimasta aperta per gli eventuali messaggi dell’ultimo minuto.. ma quando si affacciò da questa la sua attenzione venne catturata da una sagoma.

C’era un ragazzo sopra il Lago Nero, “Che starà facendo sopra il Lag.. sopra il lago?? A, ecco.. è con la scopa”.

Il ragazzo iniziò ad accelerare verso il cielo, verso la Luna, quasi desideroso di prenderla.. poi si fermò, era ormai all’altezza delle alte cime della Foresta Proibita, e non era il caso di salire ancora, erano gli inizi di novembre e l’aria era gelida, specialmente la in alto. Iniziò una lenta discesa a spirale, facendo si che il mantello venisse sollevato dal vento gelido della notte. Toccò terra e silenziosamente si diresse verso il portone della scuola, ma nel farlo alzò gli occhi sull’imponente castello, gli era sembrato che due occhi curiosi di conoscenza e curiosità lo fissassero…

Hermione ritrasse la testa velocemente per non farsi scoprire e quando si riaffacciò il ragazzo era scomparso senza lasciare traccia. Chiuse la finestra e si diresse verso il suo lettuccio che l’attendeva al caldo.

Si infilò lentamente sotto le coperte e molto presto si ritrovò tra le braccia di Morfeo.

 

La mattina dopo le lezioni si svolsero tutte regolarmente, e come al solito la McGrannit c’era andata giù pesante con i compiti.

Una volta arrivati in sala Grande si poteva sentire nell’aria la felicità di ogni singolo studente, si era sparsa la voce, e la sera stessa ci sarebbe stata la prima festa clandestina dell’anno,  e Ginny non aveva nessuna intenzione di mancarci ne di lasciare la sua cara amica a leggere.

-Hermione non rompere. Tu oggi pomeriggio ti comprerai qualche vestitino come dico io e sta sera verrai alla festa. È inutile che continui a parlare, io ho deciso-

-Ma tesoro, io non ho parlato, e comunque ci voglio venire. È ora che mi faccia un altro genere di cultura!-

-Herm!! Ma stai bene? Cosa dici?!-

-eheh… dai muoviti che ho voglia di andare- mangiarono in fretta e furia e senza avere il tempo di cambiarsi si diressero insieme verso le carrozze che le avrebbero portate ad Hgsmade.

La città era gremita di gente. Persone che uscivano da un negozio per andare in un altro, signore indaffarate a cercare di recuperare i propri figli e cose del genere.

-Herm, credo che questo negozio possa fare al caso nostro- disse Ginny con un sorriso sulle labbra che andava da un orecchio all’altro

-Ok, ma calmati, sono solo dei vestiti!- la rossa la guardò scuotendo la testa, era proprio strane Hermione!

Entrarono e subito vennero ammaliate dalla moltitudine di vestiti di colori e tipi diversi, da quelli per le spose a quelli per i funerali, da quelli per feste eleganti a quelli più da.. feste illegali… e di tutte le lunghezze.

-Ei Ginny, cosa ne pensi di questa?-

 

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Capitolo 3
*** 3° capitolo ***


“21

“21.00 Signore aiutami tu!!!! Come faccio ad essere pronta per le 22??? Ginny ti uccido! Se non fosse stato per te ora sarei agli ultimi ritocchi!”

Hermione si mise a frugare nell’armadio per prendere i vestiti che aveva comprato quel pomeriggio, li sistemò sul letto e si fiondò in corridoio.

-GINNYYY!!! DOVE DIAVOLO SEIII!!!!- si sentì un tonfo dietro una porta, la quale si aprì per fare passare una Weasley in preda al panico.

-Stai calma, che hai da agitarti!!! Ma… non sei ancora pronta? Che diavolo aspetti?-

-TE!! Non ti ricordi? Mi hai detto espressamente di non fare niente senza di te!-

-A... l’ho detto? Bo, forse si… comunque muoviti ora, vestiti e poi ci penso io-.

La rossa si chiuse la porta alle spalle e iniziò a trafficare con tutta una serie di trucchi che si era portata dietro, li sistemò sulla scrivania e scelse quelli che secondo lei potevano essere i più adatti.

Ginny aveva una mini di jeans che le arrivava a metà coscia, una maglia scollata che si allacciava al collo nera e delle decolté nere. I capelli erano lasciati sciolti, ma alcune ciocche erano state rese ricce… molto astuta la ragazza!

In 10 minuti Hermione uscì dal bagno vestita di tutto punto. Non aveva voluto esagerare essendo la sua prima festa, aveva dei pantaloni bianchi a vita bassa che le stavano aderentissimi, un top con delle bretelline sottili con dei luccichini oro e le anche lei aveva delle decolté nere.

-Stai benissimo, ma ora siediti qui- un puff rosa sciocching apparve dal nulla ed Hermione ci si sedette.

-Ei Ginny, non esagerare... davvero-

-No, tranquilla ho capito-.

Ci vollero più o meno 30 minuti, ma alla fine anche la brunetta era pronta. Un trucco leggero le illuminava il viso, mentre i capelli erano stati arricciati perfettamente, per togliergli quell’aria di crespo.

-Ok, sono le.. 21.45. Abbiamo fatto in tempo, visto?!-

-Si, ma abbiamo fatto anche tutto di corsa. Come sto? Sinceramente-

-Benissimo!!!-

-Ok, andiamo!-.

Un’ultima spruzzata di profumo e le due s’incamminarono per i corridoi facendo ben attenzione a non far casino per non attirare Gazza e la sua gatta.

Arrivarono davanti alla stanza delle necessità che era la base di tutte le feste più famose mai avvenute ad Hogwarts, entrarono e vennero subito investite dalla musica, babbana poi.

Vi era una grandissima pista da ballo agli angoli della quale erano state messe casse enormi, mentre in un angolo della stanza vi era come un bar con ogni tipo di bevanda alcolica babbana e non. Il resto della sala era tappezzata da tavolini per due o quattro persone, divanetti in pelle bianchi e un sacco di luci di colori diverse: una vera discoteca insomma!!!

-L’hanno organizzata proprio bene questa festa! Però non c’è molta gente-

-Si, è bello, e comunque non disperare, sono appena le 10.. arriveranno tutti tra poco- Ginny non fece in tempo a finir di parlare che una massa di ragazzi invase la stanza. C’erano tutti, anche Harry e Ron.

Ginny si dileguò con delle sue amiche per evitare di farsi vedere dal fratello, mentre Herm corse da loro.

-Cacchio Herm sei una gran figa!!!-

-Grazie Harry, stai benissimo anche tu! E te Ron non sei da meno-

-Grazie... senti Herm non è che hai visto mia sorella, no?-

-O si, era su un divanetto con un ragazzo a fare cose poco caste.. sai.. oltre al bacio-

-COOOSA?!-

-Ron calma sto scherzando!!! È con delle sue amiche, e comunque lasciala vivere-

-Certo che la lascio vivere, non appena trovo una cintura di castità-.

Harry e Hermione si guardarono sconsolati, poi lasciarono Ron alla sua ricerca andando a ballare tranquilli.

Ballarono un sacco di canzoni diverse in mezzo a tutta quella gente, fino a quando non decisero di andare a bersi qualche cosa, in fondo una festa non la si gode pienamente finché non si sente l’alcol che circola nelle vene!

Presero due bicchierini di Vodka alla menta e brindarono a loro.

Cercarono Ron e Ginny tra la gente e li individuarono: erano seduti insieme ad altri Grifondoro più o meno a metà sala. Ginny era seduta di fianco a Dean, suo attuale fidanzato, mentre Ron stava letteralmente mangiando la faccia di Lavanda.

Era strano come le persone cambiassero e i sentimenti mutassero.

Se a Hermione qualcuno avesse detto l’anno prima che la sua famosa cotta per Ron si sarebbe spenta lei si sarebbe certamente messa a ridere, ma era vero, ora tutto quello che li legava era una splendida amicizia.

Con un’occhiata decisero di dirigersi verso gli amici per concedersi un attimo di tregua, camminarono in fila indiana tra la folla, Harry era davanti, infatti arrivò al tavolo tranquillo senza accorgersi che la sua dama era scomparsa.

Mentre stavano camminando una mano forte afferrò il polso della Granger che si fermò e si girò per sapere chi l’aveva fermata.

-Salve Granger, dove hai lasciato i tuoi libri polverosi?-

-Ciao Malfoy, è un piacere trovarti qui-

-Sai, vestita così sembri quasi… una ragazza!!! O, ma che sciocco, tu lo sei!-

-Simpatico Furetto, davvero, ma anche tu sembreresti un ragazzo se non fosse per gli attributi mancanti- e un sorriso angelico le si dipinse sul volto, mentre il ghigno di Draco si spegneva fino a diventare un segno di umiliazione. Le strinse di più il braccio e la trascinò fino ad arrivare in un angolo appartato della sala. La spinse contro il muro e le si mise di fronte, in modo che non potesse scappare da nessuna parte, Hermione dal canto suo si pentì di quello che aveva fatto, forse aveva un po’ esagerato.

-Mezzosangue mi hai stufato, non sopporto la tua faccia tosta e soprattutto le tue battutine-

-Sta calmo Malfoy, al fuoco si risponde col fuoco-

-Mi stupisco di scoprire ogni volta quante doti da Serpeverde possiedi, ma al momento di coraggio da Grifondoro ne trovo poco nei tuoi occhi- il ragazzo le si avvicinò poggiando una mano al muro proprio dietro di lei, il suo ghigno divenne terribilmente sexy… quasi cercasse di far colpo su di lei.

-Stai tranquillo, io non ho niente di voi serpi, non potrei mai essere spregevole come voi! Fate schifo!-

-Calma Granger, nessuno offende nessuno-

-Tu mi offendi ogni volta che mi rivolgi la parola, ogni tua parola è un’offesa nei confronti dei veri maghi-

-Lascia perdere cretinate del genere Mezzosangue. Ti lascerò in pace per sta sera se ritiri quello che hai detto sulla mia virilità, sai ci tengo molto, naturalmente tutte sanno che non è come dici tu, ma è una questione personale. Se tu fossi un’altra ragazza probabilmente ti farei provare, ma –

-Tranquillo furetto dei miei stivali, è un onore troppo alto per uno come te-

-Come dici scusa? Stai dicendo che saresti TU troppo in alto per ME-

-Esatto Malfoy, ci sono cose che soltanto i migliori possono avere, e tu non sei tra questi-

-Non mi sfidare Granger a giocare col fuoco si rimane scottati. E poi- disse avvicinandosi al suo orecchio –non mi sporcherei mai le mani con te- e se ne andò lasciando una ragazza con un diavolo per capello.

-Oi, sei qui! È da tanto che ti cerco, Harry era preoccupato, ha detto che eri dietro di lui e che poi sei scomparsa. Cosa fai qui da sola?-

-Niente Ginny, solo un incontro con una persona poco gradita- raccontò all’amica della discussione con Malfoy, la quale aveva un certo luccichio negli occhi.

-Ma perché fai quella faccia? È Draco-furetto-albino-Malfoy!!!-

-Si Herm, puoi dire tutto di lui: arrogante, gasato, montato, figlio di papà, mangiamorte, bullo, bastardo… e andare avanti all’infinito, ma non puoi negare che è davvero bello!-

-Nego, confermo e sottolineo!!-

-Metti da parte il tuo orgoglio dannatamente Grifondoro Hermione e girati! Pantaloni neri che mettono in mostra quel suo culo perfetto! Camicia cera mezza aperta che fa vedere quella sua pelle bianca… lattea… capelli biondissimi che non vedi l’ora di arruffare, per non parlare degli occhi!!!! È… è… un demone!!!-

-Ecco Ginny tieni- Hermione le porse un fazzolettino bianco e l’amica lo prese un po’ stranita

-Scusa, ma che ci faccio con questo?-

-Ma, niente… è che avevi un po’ di bava-

-Ma va a.. e non mi far continuare! Comunque a parte gli scherzi, andiamo a berci qualche altra cosa, che mi sto annoiando!-.

E la serata continuò tra bicchieri, balli, bicchieri, chiacchiere, bicchieri, bicchieri e ancora bicchieri.

Più o meno alle 4 la stanza delle necessità si svuotò, e i ragazzi se ne andarono tutti strisciando silenziosamente fino ai propri dormitori.

 

 

 

 

 

 

 

 

Grazzissime a tutti quelli che hanno letto la mia fic e soprattutto a quelli che hanno commentato!! Sono davvero felice, spero che anche questo possa piacervi, credo che potrebbe venire fuori una bella storia se voi continuerete a mostrare interesse.. altrimenti credo che non la finirò.. sarebbe inutile senza lettori.. ;-)

Un bacio

 

Marty

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Capitolo 4
*** 4° capitolo ***


Volete un consiglio

Volete un consiglio? Andateci piano con gli alcolici alle feste, soprattutto se non avete mai bevuto prima. Hermione Granger comprese il significato di questa frase non appena si svegliò l’indomani mattina nel letto di Harry.

-Harry… che ore sono?-

-Giorno anche a te Herm, comunque sono quasi le 10-

-Che mal di testa! Non mi ricordo quasi niente…-

-Come no?! E io che mi sono impegnato tanto!- rispose il bel moro facendo gli occhioni dolci alla sua amante

-Mmmm.. no, quello me lo ricordo-

-Ambè, allora va bene! Comunque ti conviene andare nel tuo dormitorio, almeno prima che si svegli Ron o se no si mette a rifarci la predica come l’ultima volta-

-Hai ragione, ciao Harry- la ragazza iniziò a rivestirsi, poi si dileguò oltre la porta facendo meno rumore possibile altrimenti per lei ed Harry sarebbe stata la fine, non sarebbe stata la prima volta che Weasley li avrebbe beccati insieme a letto, ma ogni volta ci rimaneva alquanto… sorpreso, soprattutto perché lui dormiva nel letto di fianco.

Salì le scale del suo dormitorio fino ad arrivare davanti alla sua stanza, dove prese un’aspirina e si ributtò nel letto.

-Hermione?Posso entrare? Sono Ginny-

-O, si certo.. - Hermione si fiondò nel bagno per ridarsi una sistemata, così che l’amica non si accorgesse di niente.

-Eccomi, arrivo-

-Ma che stai facendo la dentro?-

-Niente Ginny, mi sono svegliata da poco, e mi stavo sistemando un attimo, sono inguardabile-

Non appena mise piede nella stanza la rossa la guardò con disapprovazione.

-Sei di nuovo andata a letto con Harry, vero?- cavolo, beccata!

-…Si… ma dai, alla fine non c’è niente di male, no?-

-Ma voi state insieme? Cioè, ormai capita spesso, più di quando stavate insieme per lo meno!-

-No, non stiamo insieme, cioè.. un po’ di svago! Tu hai Dean, e io ed Harry non abbiamo nessuno, ci coccoliamo a vicenda-

-Già, ma che coccole!-

-In quest’ultimo periodo mi sento un po’ sola, avrei bisogno di un ragazzo, non so perché, ma ho bisogno di essere amata, capita, consolata, non voglio più essere sola-

-Perché l’hai lasciato allora? Eri felice con Harry-

-Si, ma è sempre stato un mio amico dal primo anno, è stato un cambiamento colossale. Un giorno un amico, quello dopo un fidanzato. Mi ha creato seri problemi perché il rapporto che avevo con lui prima è cambiato, ma era proprio quel rapporto che volevo, e non potevo permettermi che cambiasse-

-Capisco cosa vuoi dire. Cambiando discorso, Silente ti ha fatto sapere niente?-

-No, io e Malfoy dobbiamo vederlo domani pomeriggio subito dopo pranzo-

-Malfoy non è male vero?-

-Come scusa?- la riccia sbarrò gli occhi

-Si insomma, esteticamente: alto, atletico, slanciato, magro, muscoloso, biondo, gli occhi azzurri, sportivo… insomma di che altro ha bisogno?-

-Di un cervello-

-Anche questo è vero, ma non puoi negare che è molto affascinante!-

-Si bè.. non è male, ma meglio stargli alla larga-

-Sarebbe bello se smettesse di essere così presuntuoso e diventasse un po’ come Zabini. Si, anche se è un Serpeverde con Blase si può parlare, no?-

-Già, t’immagini io, te, Harry e Ron in giro con Malfoy, Zabini, Tiger e Goyle?!?-

-ahahah… sarebbe troppo impossibile!!!-

-Già.. però non sarebbe male. Va be, ora però scendiamo che ho voglia di sapere com’è andata la serata anche alle altre-

-Si, sono curiosa anche io-.

Scesero le scale fino ad arrivare nella sala comune. Era abbastanza affollata, si perché si erano svegliati tutti più o meno verso le 10 ed era tardi ormai per la colazione, ma presto per il pranzo.

E la mattina passò tra una chiacchiera e l’altra e tra pettegolezzi vari. Quando arrivarono le 12 si catapultarono tutti in sala grande per mangiare e presero subito posto.

Quando tutti si furono accomodati il professor Silente si alzò in piedi fino a catturare l’attenzione di tutti.

-Scusatemi se farò tardare un po’ il pranzo, ma volevo comunicare al signor Malfoy e alla signorina Granger che li riceverò nel mio ufficio oggi dopo pranzo per discutere della punizione. Ora vi lascio al banchetto-. Si mise seduto e sui quattro tavoli comparve così tanto cibo che a certa gente luccicarono gli occhi, Ron naturalmente era tra questi.

-Perché avrà anticipato l’incontro? Così ci rovinerà l’intero pomeriggio!-

-Non so Herm, speriamo che faccia in fretta, così riusciamo ad andare ad Hogsmade. Spero anche io, ora vado, il preside si sta già incamminando e Malfoy si è alzato. Ci vediamo dopo. Ciao Gin-.

La grifoncina raggiunse i due precedentemente nominati e silenziosamente camminò con loro fino allo studio del preside.

Si ritrovarono di nuovo il quell’ufficio così singolare e di nuovo Hermione si sentì trasportare dalla curiosità, c’erano così tanti oggetti di cui non conosceva nemmeno il nome che avrebbe voluto studiarli uno per uno!

-Spero che il pranzo sia stato di vostro gradimento-

-Certo preside, come sempre- rispose Hermione con un sorriso e facendo fare una smorfia a Malfoy che il preside accolse con un sorriso.

-Vedo che non andate molto d’accordo voi due- i due si girarono per guardarsi negli occhi e insiemi mormorarono un simpaticissimo e felicissimo –NO!-

-Bè, le cose cambiano….-

-Scusi preside se la contraddico, ma certe cose non possono cambiare-

-Questo dipende dai punti di vista, ma ora torniamo a noi: quest’anno Grifondoro e Serpeverde frequentano tutte le materie insieme, e questo ci risparmierà così meno problemi. Starete allo stesso banco, i professori sono già stati informati, le interrogazioni per voi due saranno insieme, così che vi dobbiate aiutare a vicenda poiché se uno prende un brutto voto anche l’altro lo prende e organizzerete feste, banchetti, provini, recite, audizioni quello che volete ma sempre INSIEME. Passerete i pomeriggi a studiare insieme, e quando avrete finito i compiti potete anche andare in giro insieme. Naturalmente con voi potranno esserci i vostri amici per non sentirvi in imbarazzo ad esempio quando avrete voglia di andare ad Hogsmade- e con questo il preside si dilungò in un sorriso a 53 denti con uno sguardo da innocente, evitando gli sguardi omicida di entrambi i ragazzi.

-ahahah.. sta scherzando!!!!! Per poco ci credevo professore!-

-Non stavo scherzando signor Malfoy-

-O mio dio! Non è vero… mi sveglierò e sarà tutto un brutto incubo. Granger dammi un pizzicotto… Granger?-

-Non ci voglio credere!!!-

-Come se fossi l’unica!!!-

-Bene ragazzi, io vi ho detto tutto, e se fossi in voi mi sbrigherei a cercare i vostri amici così magari riuscirete ad andare ad Hogsmade.. INSIEME naturalmente. Arrivederci-.

I due si alzarono ed uscirono nel più assoluto silenzio fino a quando non si trovarono abbastanza lontani da quel vecchio pazzo sadico.

-Perché ci fa questo, non è possibile!-

-Non mi parlare Granger, non siamo obbligati a farlo. Ma ti rendi conto? Sono costretto ad andare in giro con una.. una come te!-

-Guarda che anche io non ne sono così felice, non fare la vittima!-

-Fossi in te pagherei per andare in giro con uno come me, chissà quando ti potrebbe capitare di nuovo! La mia reputazione è rovinata, fortuna che non dobbiamo dormire anche insieme!-

-Ci mancava solo quello!!-

-Spero solo che non ci veda tanta gente, se no potrebbero anche prendermi in giro-

-Dovresti essere onorato di andare in giro con me e i miei amici-

-Certo Granger, basta solo vedere come sei vestita, non attireresti neanche una mosca, pretendi anche che un ragazzo sia felice di uscire con te?-.

Hermione non rispose. Era rimasta spiazzata dal suo commento. Però aveva ragione, sembrava la McGrannit…. Aveva bisogno di aiuto, e quel pomeriggio ad Hogsmade si sarebbe rifatta il guardaroba, aveva solo bisogno di aiuto…

-Ginny!!!!!!!!!!!!-

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Capitolo 5
*** 5° capitolo ***


Ginny Weasley si girò di scatto sentendola chiamare,

Ginny Weasley si girò di scatto sentendola chiamare,

-Herm, hai già fatto?? Be, meglio così... andiamo a cambiarci che facciamo ancora in tempo ad andare a Hogsmade!-

-Si, un momento che sistemo le cose qui... ho un sacco di cose da spiegarti-

-Salve stracciona, sono felice anche io di vederti!- fu lo sprezzante saluto di Malfoy.

-Ok Herm... fa in fretta- non lo degnò neanche di una risposta, sarebbe stato solo fiato sprecato.

-Senti Malfoy, per andare ad Hogsmade, ci vediamo qui tra 1 ora?-

-HERMIONE!!!! Ma che stai dicendo????- la rossina stava iniziando a dar di matto, poverina!!

-D’accordo Granger, vedi d’essere puntuale, odio i ritardatari-

-Lo stesso vale per te- e Malfoy si diresse verso le scale per andare ai sotterranei.

-Credo che tu mi debba delle spiegazioni, e anche tante- riprese Ginny calma,

-Certo Gin. Allora, Silente ci ha detto che…- e le spiegò la situazione sorvolando sulle smorfie dell’amica.

-Cavolo Herm, bella storia... pensa poi quando lo verranno a sapere mio fratello e Harry!-

-Già, credo che sarà un disastro quest’anno.. ma proprio l’ultimo mi dovevo rovinare?!-

-Magari anche questa punizione avrà dei lati postivi…... no, impossibile. Ma prendiamolo con filosofia!!! Che facciamo ad Hogsmade oggi? Qualche idea?-

-A dir la verità si, ho bisogno del tuo aiuto per... si, insomma.. vorrei “modernizzare” il mio guardaroba- la Weasley sbatté i grandi occhioni verdi perplessa.

-Come scusa?-

-Si, hai capito bene, ho intenzione di divertirmi quest’anno (senza tralasciare lo studio ovvio), quindi avrò bisogno di vestiti decenti per feste clandestine e pomeriggi a Hogsmade-

-Oh Hermione!- disse Ginny cn le lacrime agli occhi – Stai crescendo!-

-Ooooo... non fare la scema, dai giù!!!-

-Ma è.. fantastico!!!! Ti trasformerò Herm, te lo giuro!!! Sei una ragazza bellissima, solo che preferisci passare inosservata, ci penserò io a te!!!!-.

Un’ora dopo le ragazze stavano scendendo le scale che portavano vicino all’ingresso di Hogwarts. Ginny aveva un paio di jeans non troppo stretti per poter stare più comoda e una maglietta bianca panna dello stesso colore del giubbotto, Hermione invece portava un paio di pantaloni neri molto aderenti “scelti appositamente da Ginny per far si che tutti sia accorgessero delle forme che aveva quella ragazza”, una maglietta rosa abbastanza scollata e un giubbotto nero. Ad attenderle c’erano due Serpeverde poco convinti. Il primo aveva capelli nerissimi e lisci che gli ricadevano sugli occhi di un chiarissimo azzurro, con una forma dolce che tradiva la sua natura da serpe. Portava dei semplici jeans e la maglia non si vedeva a causa del mantello allacciato, quel gran figo era meglio conosciuto con il nome di Blaise Zabini. Al suo fianco un ragazzo dai capelli di un biondo quasi bianco stava appoggiato al muro con gli occhi chiusi, ed era un peccato pensò Hermione…si riscosse subito dai suoi pensieri proprio mentre Ginny le dava una gomitata.

Anche lui portava il mantello, e sotto un paio di pantaloni babbani, cosa che lasciò sorprese le due grifoncine che si avvicinarono senza parlare.

-Era ora, ce ne avete messo di tempo voi due!-

-Scusate, ma dalla torre ci vuole un po’ per arrivare qui- fu la risposta di Ginny.

-Dobbiamo aspettare qualche altro Grifondoro ritardatario per caso? Perché avrei da fare-

-No, tranquillo Malfoy, possiamo andare-

-Bene Granger, grazie di averci degnato della tua parola- i quattro ragazzi s’incamminarono verso le carrozze che li avrebbero portati a Hogsmade, vi salirono e aspettarono di partire in silenzio.

Il viaggio fu breve e silenzioso, nessuno ebbe voglia di parlare per via di quella situazione assurda e quando arrivarono decisero come avrebbero fatto.

-Allora, voi due avete molto da fare o solo qualche giro?-

-Dobbiamo andare a comprare delle cose Granger, ma non sono affari tuoi-

-Meglio così, perché anche io e Ginny abbiamo da fare, facciamo così ci rivediamo ai Tre Manici di Scopa tra un’ora o un’ora e mezza, ok? Poi vedremo che fare-

-Si può fare, ciao ragazze- rispose Blaise prima di allontanarsi col cugino.

I due ragazzi presero la via a sinistra, mentre le due ragazze continuarono per la via principale.

La strada era stracolma di ragazzi dal terzo anno in su, tutti con dei gran sorrisoni per poter stare un po’ di tempo lontani da scuola e dallo studio.

-Herm, che ne dici di andare a vedere in questo negozio qui?  La vetrina premette bene!-

-Ok Ginny, tanto ho intenzione di farli tutti! A costo di spendere fino all’ultimo galeone! Voglio che ogni ragazzo si ricreda su di me, perché nessuno è mai andato oltre al mio aspetto fisico e all’apparenza, non hanno tutti i torti poiché l’occhio ha la sua parte, quindi perché non accontentarli? In fondo cambierò solo modo di vestirmi, non di essere!-

-Finalmente hai capito quello che ho cercato di insegnarti praticamente dal mio primo anno anche se ero giovane e inesperta-

-Già, dai entriamo- e come già detto da Hermione visitarono quasi tutti i negozi del villaggio. Non ne tralasciarono uno, andarono dai negozi di vestiti a quelli per cosmetici, e naturalmente fecero il giro di tutti i negozi di scarpe.

Un’ora e mezza dopo erano sommerse da tutte le buste e i pacchi che si erano ritrovate.

Peggio che in un film pensò Hermione… c’era di tutto la in mezzo, chissà cos’avrebbero pensato Zabini e Malfoy!

Entrarono a fatica dentro i Tre Manici di Scopa, cercarono i loro “accompagnatori” e li trovarono in un angolo appartato del locale al quale si avvicinarono subito.

-È molto che aspettate?-

-No Hermione, tranquilla. Ma quanta roba avete preso?-

-Sai Blaise, qualcuno ha dovuto comprarsi un po’ di cose per i prossimi giorni- fece Ginny rivolgendo un sorriso all’amica. Le ragazze si sedettero lasciando le buste al lato del tavolo.

-Ciao ragazzi, vi porto qualche cosa?-

-Salve Madama Rosmerta, va bene burrobirre per tutti?- chiese Hermione

-Certo Herm!-

-Ci sto!- rispose Blaise, mentre Draco si limitò ad un “mmmm”.

-Bene, ve le porto subito- e si allontanò.

-…-

-…-

-…-

-…-

L’atmosfera era alquanto tesa, e a rompere il silenzio imbarazzante ci pensò Zabini con il suo solito carattere estroverso.

-Allora… a quando la prima festa non clandestina?-

-Come?- -Cosa?- chiesero Draco e Hermione all’unisono

-Si be, Blaise ha ragione, in fondo siete voi a dover decidere le date-

-O be… a dire il vero… non saprei… ce l’ha comunicato oggi Silente quello che dovremo fare. Tu hai qualche idea Malfoy?-

-mmmm-

-Ma che ha???- chiese Ginny a Blaise

-Be.. ecco, a proposito di Silente, prima l’abbiamo incontrato.. doveva farvi una comunicazione, ma dato che tu non c’eri l’ha detta a Draco…-

-Oddio, ancora?! Che voleva sta volta?- Blaise alzò le mani all’altezza delle spalle per evitare di rispondere, che quindi toccò a Malfoy.

-Silente ha detto.. ha detto che.. che dovremo andare alle feste… ins… insieme- il suo volto pallido prese una leggerissima sfumatura di rosso, quasi impercettibile mentre lo diceva, e…

ZAAAAAN!!!!!!!!!

Non appena finì di parlare Hermione cascò dalla sedia.

-Ma è sadico quel prof!!! caspita sembra che si diverta!!!-

-E non è finita!- iniziò Blaise ridendo alla grande –Dovrete anche fare almeno un ballo!! Ahahahah!-.

Hermione si rialzò con l’aiuto di Ginny e tutti e quattro si misero a bere le burrobirre fresche che erano appena arrivate. Nessuno parlò più, a spezzare il silenzio c’erano solo le risatine di Ginny e Blaise che iniziavano ogni volta che guardavano i loro amici.

-O, ma la fate finita?!?! Siete insopportabili!-

-Scusa Draco, è che la situazione è.. assurda!!!-

-Si va be, ora basta. Possiamo andare ora?-

-Ok- disse flebilmente Hermione. I quattro si alzarono, ognuno prese le proprie cose e mentre si stavano per dirigere all’uscita qualche busta cadde dalle mani della Granger poiché era quella con più pacchi. Sbuffò, e mentre stava per riprendersele rimase stupida nel vedere Malfoy che le raccoglieva e che si affrettava ad uscire dal locale. Anche Blaise, allora, aiutò la piccola Weasley con le sue e seguì il cugino.

Le due si guardarono e con una scrollata di spalle si accinsero a seguire i ragazzi… che strana situazione…

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Capitolo 6
*** 6° capitolo ***


urn:schemas-microsoft-com:office:word" Camminarono in silenzio fino ad arrivare davanti la Stamberga strillante, qui i due ragazzi si accesero due sigarette e si sed

Camminarono in silenzio fino ad arrivare davanti la Stamberga strillante, qui i due ragazzi si accesero due sigarette e si sedettero su una panchina lasciando i pacchi per terra.

-Allora… che si fa? Facciamo un altro giro o torniamo al castello?- chiese Blaise

-Credo che sia ora di tornare al castello, è vero che sta sera c’è un’altra festa?- rispose la rossa per entrambe.

-Si, i Corvonero si sono dati da fare. Voi ci andrete?-

-Io si, tu Herm vieni con me, vero?!-

-Ma domani ci sono le lezioni!!! Ma chissene!!!!! Si, vengo-

-Ei Granger stai bene?-

-Certo Malfoy, sto d’incanto. Tu ci andrai?-

-Credo di si. Dai dobbiamo muoverci se no le carrozze partiranno e ci toccherà aspettare quelle delle 6.15-

-Per una volta sono d’accordo con un serpeverde- Hermione sorrise a quel pensiero.

I serpeverde spensero le sigarette ormai finite a terra e si alzarono riprendendo i pacchi.

La camminata verso le carrozze fu più tranquilla, il ghiaccio si era sciolto e iniziarono a sentirsi tutti un po’ più a proprio agio, in fondo avrebbero dovuto farci l’abitudine di quelle uscite in gruppo, parlarono del più e del meno, di come fossero andate le vacanze estive… di come andava la scuola… se sarebbero rimasti per le vacanze natalizie, e scoprirono che tutti e quattro sarebbero rimasti.

-Ma quando deciderete la data dei prossimi balli? La gente è impaziente a scuola!-

-Ginny, non iniziare, se ne hai tanta voglia perché non la fai tu la lista sulle date? Dato che sai quali sarebbero i giorni migliori per far felice tutta Hogwarts!-

-Weasley se accetti smetterò di chiamarti stracciona. Sinceramente non ho voglia di pensare anche alle stupidissime feste di questa dannata scuola!!-

-Ok, accetto!!! Per domani sarà pronta, poi starà a voi farne delle copie e appenderla alle bacheche-

-Bene Granger, a quanto pare un lavoro si è risolto!-

-Già. Quale di queste carrozze prendiamo?-

-La prima, ovvio-.

I 4 “amici” salirono e si misero comodi sui sedili per quanto ci potessero riuscire essendo completamente sommersi di buste.

-La prossima volta ne prendiamo due di carrozze!-

-Eddai Draco, sei sempre a brontolare!-

-Sta zitto Blaise!- in 10 minuti arrivarono all’entrata di Hogwarts, scesero e s’incamminarono verso le scale per arrivare alla torre di Grifondoro.

-Ehm… grazie, ma non serve che ci accompagnate fino la…-

-Senti Granger, non voglio avervi sulla coscienza, con tutti questi pacchi non riuscireste a fare neanche due scalini- e non avevano tutti i torti in effetti pensò la grifoncina.

Quando arrivarono davanti al ritratto della signora Grassa le ragazze erano alquanto imbarazzate

-Non c’è bisogno che ci ringraziate, l’abbiamo fatto con piacere!-

-Parla per te Blaise!- e il biondino se ne andò lasciando le due grifondoro col suo amico.

-Lasciatelo perdere, non gli ha dato fastidio, solo che non vuole ammetterlo-

-Be, grazie lo stesso! Ora sarà meglio che andiamo, o Harry e Ron si preoccuperanno. Ci vediamo sta sera, ciao Zabini-

-A sta sera, ciao Ginny, ciao Hermione- si girò e se ne andò seguendo la strada che aveva intrapreso poco prima il suo amico. Le ragazze invece entrarono e si diressero subito ai loro dormitori per evitare le numerose domande che le sarebbero state rivolte.

Andarono ognuna nella propria stanza e si fecero una doccia rilassante. Si vestirono e truccarono leggermente, tanto per essere presentabili agli occhi degli altri e per le 6 e mezza si ritrovarono in sala Comune.

-… o, Ron non fare il bambino, sono stati gentili, ci hanno anche portato le buste, cosa che tu ed Harry non avreste mai fatto-

-Ma sono comunque due Serpeverde!-

-E allora? Hai sempre detto anche tu che Zabini non era poi così male-

-Zabini mi sembra un tipo ok Ron, non trovi?-

-Si Harry, ma Malfoy mica tanto-

-Si è comportato bene anche lui, e ora se non ti dispiace vorrei chiudere questa assurda conversazione. Devo finire i compiti per domani-

-Ma non puoi farli sta sera?-

-No Harry, sta sera io e Ginny andiamo alla festa-

-Che ne dite allora di venire con noi? Solo fino a li, ovvio, dopo vi lasceremo ai vostri ammiratori-

-Per noi va bene a che ora inizia? Alle 10, giusto?!-

-Si Ginny, ma cosa scrivi? Una lista?-

-Più o meno Harry, sono le date che andrebbero meglio per le feste che dovranno organizzare Herm e Malfoy, quelle che ha chiesto Silente-

-E perché la fai tu?-

-Per il semplice motivo, Ron, che Herm e quel damerino da strapazzo hanno altre cose a cui pensare, e poi lo faccio con piacere!-

-Bene, ora andiamo a mangiare, perché sinceramente non ne posso più-

-Cavolo Ron, ma che stomaco hai? Sei una fogna!-

-Una… cosa?-

-Lascia perdere Herm, lo sai che con lui non si può parlare in questo modo-

-Lo so Harry… lo so.. Dai andiamo!-.

S’incamminarono giù per le scale rapidamente per riuscire a prendere i posti migliori del tavolo, da dove avrebbero potuto tenere d’occhio tutta la sala.

Non erano i primi, e infatti appena varcarono la soglia vennero accolti dal solito vociferare che c’è in qualsiasi posto dove ci siano più di 50 persone, si sedettero e aspettarono che i loro piatti si riempissero.

-Bene, bene, bene… oggi gli elfi si sono proprio dati da fare!-

-Ron!!! Non parlare così di loro!-.

-Si, si.. va bene, non iniziare a farmi la paternale adesso, ti prego- riprese il rosso facendo lo sguardo da cucciolo smarrito.

-Tzè… ragazzi… creature senza cuore!-.

Consumarono la cena chiacchierando coi loro compagni di casa, che vennero subito informati della situazione Granger/Malfoy con grande disgusto da parte di Harry e Ron, che poi si divulgò in tutto il tavolo.

Mentre salivano le scale, però, qualcosa attirò l’attenzione di Hermione…

Una sagoma, di nuovo, sul lago…

-Senti Ginny, tu vai avanti con gli altri, io vi raggiungo subito, ho dimenticato una cosa-

-Ok, ma fa in fretta-

-Certo certo non ti preoccupare-.

La Grifoncina uscì senza farsi vedere dal grande portone, attraversò velocemente il parco avvinghiata al suo mantello per il freddo, non aveva niente dietro!

Poi arrivò sulla sponda del lago, e vide il ragazzo sorvolarlo tranquillo, non si era accorto di lei, e iniziò a scrutarlo per vedere se lo conosceva.

Volava bene, era veramente elegante il suo modo di cavalcare il venti della notte.

Al chiaro di luna il mantello verde sembrava brillare di luce propria… Serpeverde per forza!

E quei capelli biondi quando entravano nei raggi luminosi della luna sembravano di un bianco perla…

No, un momento: Serpeverde, che vola, capelli biondissimi, pallore assurdo, quello voleva dire solo una cosa, anzi solo una persona…

-Malfoy…!-

 

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Capitolo 7
*** 7° capitolo ***


-Malfoy…

-Malfoy…!-

-Granger…?! Che cosa ci fai qui?-

-Potrei chiedere lo stesso a te-

-Già, ma potrei anche pensare che tu mi stia seguendo, non trovi?-

-Per tua informazione sono venuta solo per vedere chi era che girava con una scopa a quest’ora e con questo freddo, ma ora lo so e quindi me ne vado lasciandoti gingillare un altro po’ da solo, mi dispiace, non volevo disturbarti- Hermione gli diede le spalle e iniziò a camminare quando Draco la fermò,

-Aspetta!- si abbassò al suolo fino a toccare terra e smontò dalla scopa titubante

-Si? Malfoy avrei fretta, non vorrei morire assiderata, e poi rischio di essere incontrata da Gazza, il coprifuoco iniziava 20 minuti fa-

-Si.. se vuoi.. no niente. Non accetteresti mai-

-Senti Malfoy, se hai qualcosa da dirmi ti prego di farlo ora-

-Ti posso accorciare la strada se vuoi-

-Come?-

-Cioè… potrei portarti direttamente alla tua stanza, così Gazza non ti vedrebbe e faresti prima-

-O bè.. io.. non me lo aspettavo… perché me lo chiedi?-

-Uffa Granger, cercavo solo di essere gentile, ma bastava dire di no-

-No ecco.. mi farebbe piacere-

-A.. ok.. vieni-

-Io ho paura di volare!-

-Granger, io sono bravo nel volo quanto te nello studio- ed era vero ammise lei a se stessa. Si avvicinò al ragazzo che era rimontato in sella alla sua amata scopa e gli si mise dietro.

-Dove.. dove mi tengo?-

-Bè.. direi.. a me- rispose lui ringraziando il cielo che fosse buio, altrimenti si sarebbe accorta della leggera sfumatura rosea sulle sue guance.

-Sei pronta?-

-Ssssi.. ok, ci sono- si staccarono da terra lentamente, per prendere equilibrio e per abituarsi all’idea di non avere più la terra sotto i piedi.

Hermione si strinse forte alla schiene della serpe, e se ne fregò altamente di quello che stava facendo, non aveva intenzione di lasciare la presa per nessun motivo.

-Ei Granger, puoi lasciarmi andare ora. Siamo arrivati, è questa la tua finestra, giusto?-

-Si grazie- con un incantesimo fece si che la finestra si aprisse, entrò e prima di richiuderla fissò a lungo il ragazzo che le stava ancora davanti in bilico su una scopa.

-Senti, non c’è bisogno che ora tu stia tutta la sera a ringraziarmi, l’ho fatto solo perché mi andava, e poi ho scoperto che non sei così male come pensavo.. non pensare male, intendo come compagnia, oggi non è stato male. Ma non ci fare l’abitudine! ‘Notte Mezzosangue-

-Tranquillo. Notte Malfoy- il ragazzo si staccò dal davanzale e iniziò a intraprendere la sua strada.

-Malfoy!!!-

-Che c’è ancora Granger?!?-

-Anche tu non sei malaccio.. come compagnia!- e si sorrisero. Nulla di più, un sorriso che non si erano mai scambiati, l’inizio di qualcosa di nuovo per entrambi… poi stava al caso, o al destino come altri preferiscono chiamarlo, decidere cosa sarebbe diventato.

Lui se ne andò e lei richiuse la finestra. Cavolo, le 20.30, fortuna che era in camera da sola!!

Andò in bagno e si fece una doccia prendendosi tutto il tempo, non aveva fretta. La festa iniziava alle 21, ma se fosse arrivata alle 21.30 non sarebbe sicuramente morto nessuno.

Uscì dal box e s’infilò l’accappatoio candido, si raccolse i capelli con un asciugamano facendo in modo che non gocciassero per terra, si avvicinò al letto e iniziò a sistemare tutte le buste che aveva comprato quel pomeriggio.

Una volta fatto iniziò a vestirsi, si mise un vestitino che dire corto sarebbe poco d’orato.

Sotto aveva un paio di calze chiare e ai piedi delle decolté altissime nere.

Si asciugò i capelli con un colpo di bacchetta facendo in modo di lasciarli morbidi e boccolosi, il ciuffo che le ricadeva davanti all’occhio sinistro invece le stava “magicamente” liscio, mentre dalla parte destra aveva applicata ai capelli una mollettina a forma di rosa nera.

Il trucco era semplicemente perfetto, infatti durante l’estate si era letta un libro di una make-up artist, un leggero strato di fondotinta e di cipria le illuminavano il viso, le sue labbra erano state rese rosse da un rossetto che aveva comprato quel pomeriggio per l’occasione, e rese più invitanti da un leggero strato di lucidalabbra. Sulle palpebre riposavano due o tre ombretti che erano stati fatti sfumare a regola d’arte tendenti dall’oro al marroncino.. semplicemente perfetta!!

Sorrise felice del risultato mettendosi in bocca una cingomma.

-Bene, sono le 21.15, ho fatto prima del previsto-.

Scese le scale con quanta rapidità i suoi tacchi le permettevano e raggiunse silenziosamente la stanza delle necessità. La porta era dotata di uno spioncino, e da fuori sembrava tutto a posto, non si sentiva un rumore… sembrava, appunto. Non appena Hermione fece il suo ingresso una musica assordante la invase, e che ingresso… proprio in quel momento, infatti, un fascio di luce di un riflettore decise di posarsi su di lei, in modo che tutti la potessero vedere, certo che non c’era proprio bisogno di un riflettore per renderla appariscente vestita così.

Tutti la fissavano allibiti, non poteva essere lei… le era successo qualche cosa!!!

Decise di raggiungere i suoi amici sui divanetti che avevano occupato, tutti i ragazzi smisero di fare quello che stavano facendo per osservarla, compreso Ron che fino pochi secondi prima stava esplorando la cavità orale di Lavanda come un ossesso, Ginny invece le sorrise e le fece l’occhialino felice della trasformazione della ragazza.

-Ragazzi dite qualcosa!! Mi sembrate dei baccalà, allora.. come sto?-

-Hermione, ti sei chiesta perché i ragazzi in sta stanza hanno iniziato a sbavare? Sei stupenda- finì Harry con un sorriso.

-Grazie!!!! Be.. Harry mi accompagni al bar?-

-Con molto piacere cara- disse porgendole il braccio facendo il finto galante.

-Scemo- sorrise Hermione.

I due amici sederono sugli alti sgabelli del bancone e presero due cocktails uguali rigorosamente a base di alcool.

L’alcool scivolava dai bicchieri, poiché ne avevano fatti più di uno ormai, alle loro bocche come se fosse acqua, si ritrovarono a ridere mezzi sbronzi per qualsiasi cosa mostrandosi uno più scemo dell’altro.

-Ei Potter, ora potrei farti fuori e tu neanche te ne accorgeresti!-

-Malfoy, che bello vederti, se sta sera non ti spaccavo la faccia avrei potuto pensare di morire davvero-

-Mezzosangue.. con quel vestito non credo che riuscirai ad arrivare ai tuoi dormitori viva da questa stanza- riprese maliziosamente il biondo sfoggiando uno dei suoi ghigni sexy che solo lui sapeva fare. Lei scese lentamente dallo sgabello facendo movimenti lenti e sensuali,

-Chi ti dice che una volta uscita di qui io voglia andare nel mio dormitorio, Malfi?- e gli arrivò di fronte, a pochi passi da lui, giocando con un ricciolo.

-Granger, a quanto vedo sei ubriaca.. stai attenta, o qualcuno potrebbe approfittarne-

-E tu lascialo fare!- rispose maliziosa prendendogli la mano e trascinandolo verso la pista e lasciando Harry in balia di una Cho alquanto ubriaca.

-Cosa stai facendo? Granger, dove mi stai portando?-

-A ballare Draco, che domande!-

-Ora mi chiami anche per nome?-

-Sciogliti un po’ biondino, tanto domani non ci ricorderemo niente- e si fermò nel mezzo della pista iniziando a ballare per poi fermarsi un’altra volta.

-Balli o no?-

-Perché vuoi ballare con me con tutti i ragazzi che ci sono qui?-

-Perché dato che con te dovrò passare il resto dell’anno e tutti i balli, voglio proprio vedere come te la cavi!-

-D’accordo Hermione un ballo!-

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