Light & Darkness

di Anansy90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Patience ***
Capitolo 2: *** She's Always A Woman ***
Capitolo 3: *** Damaged ***
Capitolo 4: *** Through Glass ***



Capitolo 1
*** Patience ***


Patience
Note: ultimamente ho scoperto una passione sviscerata per le songfics... In ogni canzone che ascolto cerco di trovare rassomiglianze con i personaggi delle serie che mi piacciono, e inevitabilmente le mie idee finiscono in nero su bianco ^^
Non vi stresso oltre con i commenti, non preoccupatevi... Passiamo direttamente alla storia!

Patience

Ricordo ancora il suo profumo... Una fragranza dolce, inebriante, che sapeva di fiori.
Ogni volta che l'avvertivo nell'aria sapevo che lei era vicina a me. Lo seguivo per poi trovarmela davanti che mi accoglieva col suo dolce sorriso...
Fa male ripensare a queste cose. Fa soffrire più di ogni altra cosa. Ma stando qui, dove tutto è cominciato, mi sorge spontaneo.
Questa villa è stata la mia tomba per quasi trent'anni, eppure non la ricordo con rancore.
Perché sono stato qui dentro con lei.
Perché qui mi sono innamorato di lei...
Fisso la bara in cui ho giacciuto. Avevo intenzione di rimanerci chiuso per sempre, ad espiare i miei peccati. Poi ho incontrato Cloud e sono ritornato alla vita.
Ci sono stati diversi momenti in cui ho pensato di farla finita per sempre, ma lui e i suoi compagni mi hanno motivato ad andare avanti. E così mi sono ritrovato con nuovi compagni, nuovi amici. Ma nonostante sia apparentemente riuscito ad andare avanti, ogni volta che ritorno a Nibelheim entro nella residenza Shinra e penso a lei. E' come se qui la ritrovassi, come una volta...
"Vincent?"
Riconosco questa voce che mi chiama...
Yuffie si avvicina a me, correndo. "Sapevo che ti avrei trovato qui! Deve piacerti molto questo vecchio maniero ammuffito, eh? Quando puoi ci vieni sempre!"
Probabilmente lei non si accorge di avermi ferito con quella battuta, perché continua a parlare imperterrita.
"Forza, su con la vita! Ti porto a fare un giro per Nibelheim!"
"No"
La giovane ninja sbuffa. "Uffa! Dai, vieni con me!"
Non le rispondo, deciso ad ignorarla.
"Vincent... Devi cercare di venire fuori da questa... beh, insomma... depressione" Ha un tono serio... per lei è molto strano.
"Dai, fallo per noi! Ti vogliamo tutti bene... Cerca di andare avanti!"
La ignoro, uscendo dalla piccola stanza sotterranea e dirigendomi verso la biblioteca.
"Ehi! Ma che modi sono? Neanche mi rispondi?!"
Yuffie sembra non voler demordere e mi segue. Cercando di nascondere un'espressione seccata le intimo di andarsene.
Lei rifiuta.
Andiamo avanti con un inutile tira e molla per quasi mezz'ora.
"Ma perché non riesci a lasciarmi stare una volta tanto?!" le chiedo alterato.
Lei cambia radicalmente. Un'espressione seria le passa sul viso mentre si volta di spalle.
"Quindi è questo che vuoi? Che ti lasci in pace? Bene, allora da oggi smetto di preoccuparmi per te ogni santo giorno!" grida correndo via.
Anche la sua voce era cambiata.
Era rotta dal pianto...

La trovo in una delle camere della residenza, seduta sul letto. Sembra addolorata, alza appena la testa per guardarmi mentre mi avvicino a lei lentamente.
Ha gli occhi lucidi e rossi... deve aver pianto molto.
"Non volevo farti piangere" le dico. Lei non risponde.
Ormai le sono così vicino che mi basterebbe sollevare la mano per toccarla. Mi inginocchio davanti a lei per poterla guardare in viso.
"Yuffie, non devi soffrire per me. Né tu né nessun altro deve star male per colpa mia. Io non sono il tipo di... persona... se così posso definirmi... che si merita di avere la preoccupazione degli altri e di star loro a cuore..." "Basta!"
Yuffie mi interrompe e mi stringe energicamente i polsi. Cerco di rimanere indifferente, anche se non credo mi riesca molto bene. Non l'ho mai vista così, non mi ha mai contrastato...
... Non mi ha mai abbracciato...
"Smettila... Io..." mormora tra i singhiozzi. "Io non ti permetto di parlare così dell'uomo che..."
Si interrompe di nuovo, e in una frazione di secondo si stacca da me, abbassa l'alto colletto del mantello e mi bacia.
Oh...
Mi ero quasi dimenticato cosa si provasse baciando una donna...
Quasi indipendentemente dalla mia volontà mi arrendo a lei, incapace di respingerla. Mi mancava questa sensazione assolutamente unica...
...Ma perché lo sta facendo? Perché una ragazza come lei vorrebe baciare uno come me?
Poco tempo dopo si distacca da me, poggiando la fronte sulla mia. Il lieve sibilo prodotto dai suoi respiri rapidi e frammentati mi sembra la musica più bella che abbia mai sentito...
...Ma che sto pensando?!
"Perché... Perché l'hai fatto?" le chiedo, conscio delle sue braccia che mi cingono il collo. Lei sorride. "Di solito si bacia una persona se si ha voglia di farlo... e se... si ama"
Sono del tutto incapace di dire qualcosa di sensato. Vorrebbe dirmi che...
"Ti amo, Vincent"
Le sue parole confermano ciò che stavo pensando. Non riesco a dirle niente, ho quasi paura di parlare.
Sono state decisamente poche le donne che mi hanno detto di amarmi. E molte di loro hanno dimostrato di non essere proprio sincere come sembravano.
Non so se fidarmi di lei o no... Potrebbe mentirmi come le altre... come Lucrecia, che diceva di non aver mai provato niente di simile per nessun altro e poi sposò Hojo...
Eppure i suoi occhi sono così sinceri...
"Non mi aspetto una risposta, e forse non avrei nemmeno dovuto dirtelo... Ma almeno una parola potresti dirla. Mi odi così tanto?"
Yuffie torna ad essere triste. "No! Non ho mai nemmeno pensato una cosa simile! E poi..." Mi interrompo un attimo per alzarle il mento con dolcezza. "...Non hai affatto sbagliato a dirmelo. E' che mi hai preso alla sprovvista..."
Mi alzo da quella scomoda posizione e mi siedo accanto a lei. Com'è comprensibile, sta aspettando una mia vera e propria risposta, anche se ha detto che non si aspettava niente... Ma cosa posso dirle? Che la amo alla follia? O che di lei non mi importa?
...No, non posso. In entrambi i casi mentirei.
Nella mia attuale situazione di confusione non posso dirle nulla di certo. Provo qualcosa per lei, qualcosa che ho scoperto esistere solo adesso, e che magari potrebbe essere proprio l'amore che vorrebbe veder ricambiato... Ma dopo le delusioni che ho subito come posso gettarmi a capofitto in un'altra relazione senza prendere precauzioni?
"Yuffie... mh!"
Non mi fa nemmeno finire di parlare. Un altro bacio, più appassionato di quello precedente, mi chiude la bocca. Si preme contro di me in un modo che, nonostante sia impacciato, è più che eloquente. Sono così sconvolto dall'intraprendenza che questa ragazza ha dimostrato all'improvviso che non riesco a opporle resistenza mentre mi spinge sdraiato sul letto e si siede a cavalcioni su di me. Il materiale vecchio e rimasto inutilizzato da decenni geme sotto il nostro peso ma lei sembra non farci caso, o più verosimilmente non vuole notarlo.
E' colpa mia... senza pensarci l'ho istigata a questo... Ma ad ogni modo è troppo tardi.
La cosa che più mi sconvolge è che, se non ci fosse quel briciolo di ragione a cui riesco ad aggrapparmi, non la respingerei affatto... E' da troppo tempo che non provo più niente di simile, so che se non si fermerà perderò presto il controllo...
"Yuffie... Basta..." le dico in tono più supplicante che altro. Solo adesso mi accorgo che il mio mantello è aperto, e che Yuffie sta pian piano insinuando le dita sotto la maglia. "No..." Il mio tono non è molto convinto, anche alle mie orecchie quel no sembra più un sì...
"Cosa c'è?" chiede la ninja, fermandosi di botto. La fisso ancora stordito, poi mi tiro lentamente a sedere sul letto mentre lei si siede davanti a me.
"Niente... è che... Insomma..." Sospiro, cercando di calmarmi. "Abbi un po' di pazienza, Yuffie..."

Just have a little patience...

"Io... non capisco" Sembra sul serio interdetta.
"Come posso farti capire..."

I'm still hurting from a love I lost
I'm feeling your frustation
Any minute all the pain will stop
Just hold me close inside your arms tonight
Don't be too hard on my emotions

"Non mi sono ancora ripreso dalla perdita di Lucrecia... Vedi, anche se lei alla fine scelse Hojo io... io non l'ho mai dimenticata"
Yuffie sembra essere ancora scettica, ma alla fine un'ombra molto simile alla frustrazione di prima le oscura il volto. "Va bene... capisco" dice cercando di conservare il suo tono allegro. "Ti prego, non prendertela. Il mio non è un rifiuto... E' che ora non me la sento di strafare. Se vuoi puoi stare con me, stasera, ma non cercare di... insomma, non fare come prima..."

'Cause I need time
My heart is numb, has no feeling
So while I'm still healing
Just try and have a little patience

"Ho bisogno di tempo. Sono ancora molto confuso su quel che provo per te, e in più c'è sempre la delusione precedente. Quindi per favore, mentre cerco di venirne fuori stammi accanto, sostienimi, ma abbi anche pazienza..." Yuffie mi guarda negli occhi, le lacrime che le scendono lungo le guance. Sorrido e protendo una mano per asciugarle.

I really wanna start over again
I know you wanna be my salvation
The one that I can always depend
I'll try to be strong, believe me
I'm trying to move on
It's complicated but understand me

"Voglio davvero ricominciare tutto daccapo con una nuova vita. E so anche che tu vorresti essere la mia salvezza, la persona per me più importante" Lei arrossisce. E' così carina... anzi, è bellissima... "Cercherò di essere forte, di ricominciare... Ti prego credimi... So che è difficile, ma comprendimi, per quel che puoi..."

'Cause these scars run so deep
It's been hard, but I have to believe in me
Just have a little patience...

"Devo riuscire a credere in me per sanare queste ferite troppo profonde... Sarà difficile, ma so che ce la posso fare. Te la senti di avere pazienza e aspettarmi?"
Yuffie sorride e mi butta le braccia al collo. La consapevolezza di averla tra le braccia è in assoluto la sensazione più bella che abbia mai provato...
"Ti aspetterei anche per secoli... Per te farei qualunque cosa..." mi sussurra baciandomi una guancia.

*Owari*

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Capitolo 2
*** She's Always A Woman ***


She's Always A Woman
She's Always A Woman

Note: Ringrazio tutti quelli che hanno commentato il primo capitolo! Due righe per ognuno:
Amantha: Grazie per i complimenti! Cercherò di scrivere questa oneshot bene quanto l'altra ^_^ Non preoccuparti per il doppio commento, non sai quante volte può capitare!
kawai79: Sono contenta che anche tu sia una fan dello Yuffietine^^ Grazie mille anche a te per i complimenti, comunque vorrei precisare una cosa: questo non sarà propriamente un secondo capitolo, dato che questa è una raccolta di oneshot. All'inizio avevo idea di creare una storia a capitoli partendo da 'Patience', ma alla fine ho cestinato l'idea... Ma se mi verrà l'ispirazione vedrò di continuarla!
Amelie Elektra: Thank you so much! Mi fai sempre così tanti complimenti che quasi non me ne ritengo all'altezza ^^''' Comunque sono contenta che le mie fanfic ti piacciano, le tue sono decisamente uno spettacolo. I complimenti sono ampiamente ricambiati! ^_^
E adesso... vai con un'altra songfic! Stavolta la canzone è 'She's Always A Woman' di Billy Joel. A proposito, mi sono accorta dopo aver pubblicato il primo capitolo che non ho messo né le informazioni sulla canzone usata né la traduzione del testo... Scusate! ^^'''' Io di solito scrivo sempre tutto, ma a questo giro proprio non me ne sono ricordata... -.- Se vi interessa (anche se credo lo abbiate già capito) la canzone è 'Patience' dei Take That!

...

She can kill with a smile
She can wound with her eyes

Lei è un enigma per me... Uno splendido, piacevolissimo enigma.
Ogni volta mi chiedo cos'abbia di tanto speciale da irretirmi così, da farmi desiderare ogni volta di sprofondare in quei suoi occhi che sanno ferirmi con uno sguardo. Faccio di tutto per vedere il suo sorriso, per farla essere felice...
E lei ogni volta mi uccide con quella sua espressione spensierata...

She can ruin your faith with her casual lies
And she only reveals what she wants you to see
She hides like a child
But she's always a woman to me

E' una ragazza cresciuta da sola, ed ha tutti i comportamenti tipici di una bambina: può disarmarti con la sua innata innocenza e le sue piccole bugie, anzi, ci riesce, anche se sei sicuro che la tua fiducia in te stesso sia incrollabile. Riesce abilmente a distorcere la realtà e a farti vedere solo quello che lei vuole che tu veda. Una delle cose che sa fare meglio è cercare di trovare mille giustificazioni per le mie azioni passate in modo da non farmene dispiacere più: e inevitabilmente mette in mostra nei suoi discorsi solo i lati di me che ritiene migliori. In ogni situazione sa sempre come tirarmi su di morale, come farmi vedere il lato positivo degli avvenimenti.
Si nasconde di continuo e si atteggia proprio come un bimbo... ma qualunque cosa faccia per me resta sempre una donna. Una bellissima, anzi, meravigliosa donna...

She can lead you to love
She can take you or leave you
She can ask for the truth
But she'll never believe you

Può farsi amare con un semplice gesto o con poche parole... Proprio come ha fatto con me. Credo di essermi innamorato di lei già la prima volta che mi ha preso la mano e ha mormorato un timido 'Ti voglio bene'... O chissà, magari lo amavo già da sempre.
O ti prende o ti lascia, non ci sono vie di mezzo per lei. O ti ama o ti odia, ed è sempre sincera nelle sue reazioni. Vuole la verità in ogni caso, anche se poi non ti crede mai... Sono mesi che mi chiede se penso ancora a Lucrecia, ed io ogni volta le rispondo che no, non è più un'ossessione per me perché ormai ho tutto per essere felice. Ogni volta ottengo la stessa risposta...
'Non sei affatto bravo a mentire, Vinnie...'
Ed anche se sono pronto a giurarle su qualunque cosa che sto dicendo la verità, lei non è mai convinta.

And she'll take what you give her, as long as it's free
She steals like a thief
But she's always a woman to me

E' cresciuta come una ladra e, in quanto tale, tutto quello che accetta deve essere assolutamente gratis. Sono pronto a scommettere che rinuncerebbe anche a baciarmi se sospettasse anche solo di lontano che fosse a pagamento... Per fortuna che non lo è, non riuscirei a resistere un'ora senza le sue labbra sulle mie.
Anche se ruba tutto, dalle Materia agli indumenti, per me non sarà mai la bambina che sembra: lei è una donna.

Oh - she takes care of herself
She can wait if she wants
She's ahead of her time

Nonostante non sembri sa prendersi cura di se stessa. A volte mette da parte il suo comportamento da eterna bambina e sembra addirittura più grande dei suoi 17 anni scarsi. Sa negarsi abilmente per poi offrirsi quando ti ha portato al delirio più totale...

Oh - and she never gives out
And she never gives in
She just changes her mind

Non si stanca mai, è una fonte inesauribile di idee. Le poche volte in cui sembra demordere da un obiettivo in realtà cambia idea e punti di vista, non lo fa per debolezza.

And she'll promise you more
Than the Garden of Eden
Then she'll carelessly cut you
And laugh while you're bleedin'

Contro i suoi nemici diventa spietata: è capace di ferirli con ferocia e ridere mentre li vede soffrire. Tira fuori dei lati del carattere che sono molto differenti da quelli che si può essere abituati a vedere, a volte. Sotto questo punto di vista sa sempre sorprendermi...

But she'll bring out the best
And the worst you can be
Blame it all on yourself
'Cause she's always a woman to me

Riesce a mettere in mostra il meglio e il peggio di te, senza distinzioni, per poi infischiarsene dei lati negativi e dire semplicemente: 'Nonostante tutto, io ti amo lo stesso'.
E se riuscirà a scoprire tutto di te da un semplice sguardo, la colpa è solo tua...
Perché tu l'hai sottovalutata considerandola una bambina... Ma lei è sempre stata una donna.

Oh - she takes care of herself...
She is frequently kind
And she's suddenly cruel
She can do as she pleases

E' sempre gentile, pensa alla felicità degli altri più che alla sua, se ne frega del suo benessere se questo comporta il malessere altrui.
Ma così come è sempre calma, ci sono momenti in cui, all'improvviso, mostra un carattere deciso e quasi spietato, ad esempio contro i nemici: sa essere molto crudele se viene soltanto sfiorato qualcosa a cui tiene.
Insomma, fa sempre come vuole...

She's nobody's fool
But she can't be convicted
She's earned her degree

A volte sembra quasi matta... Ammetto che, prima di iniziare a vederla per quella che realmente è, immaginavo che un po' lo fosse. Insomma, una ragazza della sua età che pensa solo ai furti e alle Materia non sembra molto normale, no?
Ma anche quando crea problemi non c'è modo di incolparla... Una volta che l'hai fatto ti senti un verme per una vita intera...
Dopotutto lei si è dovuta guadagnare una posizione in questo mondo senza l'aiuto di nessuno, senza un appoggio né un qualche sostegno. Ha fatto tutto da sola, e questo è degno di lode. E' comprensibile che qualche volta sia un po' strana, la sua non è stata una vita molto facile.

And the most she will do
Is throw shadows at you
But she's always a woman to me

Anche se si attegia a grande ladra e combattente, il suo cuore è quello di una giovane. E in quanto tale, non pensa mai neanche lontanamente ad una vendetta seria.
Il massimo che può fare è cercare di diffamarti, di allontanarti.
Ma nonostante i suoi atteggiamenti, lei per me...
... Lei per me è sempre una donna...

*Owari*

Traduzione della canzone:
Può uccidere con un sorriso/Può ferire coi suoi occhi/Può distruggere la tua fiducia con le sue bugie/E fa vedere soltanto quel che lei vuole che tu veda/Si nasconde come un bambino/Ma è sempre una donna per me/Può condurti all'amore/Può prenderti o lasciarti/Può chiedere la verità/Ma non ti crederà mai/E prenderà quale che le dai, finché è gratis/Ruba come un ladro/Ma è sempre una donna per me/Oh - si prende cura di se stessa/Può aspettare se vuole/E' in anticipo sul suo tempo/Oh - e non si esaurisce mai/Cambia solo idea/E ti prometterà più del Giardino dell'Eden/Poi ti ferirà senza preoccuparsene/E riderà mentre tu sanguinerai/Ma porterà fuori il meglio/E il peggio di te/Datti la colpa di tutto/Perché per me è sempre una donna/Oh - si prende cura di se stessa.../E' spesso gentile/E all'improvviso diventa crudele/Fa come le pare/E' pazza/Ma non può essere colpevolizzata/Si è guadagnata il suo posto/E il massimo che farà/Sarà gettare ombre su di te/Ma è sempre una donna per me

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Capitolo 3
*** Damaged ***


Damaged
Damaged

Note: Ed ecco la terza oneshot della mia raccolta! Non sarà una songfic come le due precedenti: cercherò di cimentarmi in una storia vera e propria, chiaramente anche questa Yuffietine! Non so come verrà, è la prima volta che mi cimento in una simile impresa. Con la canzone è più facile, basta seguire il testo e hai praticamente già la fic scritta. Invece in questo caso... OMG @.@
Basta farneticazioni varie! Ringrazio Amelie Elektra che ha recensito 'She's Always A Woman': i tuoi complimenti mi lasciano sempre senza parole ^^  E un ringraziamento anche a kazuha-chan: ricevere questi commenti fa sempre piacere! Shirahime88, a te faccio prima a rispondere a voce... ^^

...

Era bellissimo.
Ogni volta che lo osservava se ne convinceva di più.
Varie sfumature di rosso e arancio coloravano il cielo rendendolo quasi etereo, impalpabile. Persino le rare nuvole assumevano una leggera sfumatura rosata, intonandosi così a ciò che le circondava. Sembrava che ogni elemento di ciò che la circondava fosse stato fatto appositamente per l'altro.
Yuffie aveva sempre adorato guardare il tramonto da Cosmo Canyon. Tutto quel calore improvviso le faceva ritornare voglia di andare avanti nonostante la battaglia imminente che avrebbe potuto uccidere sia lei che tutti i suoi compagni. Era uno spettacolo tanto bello da riuscire a metterle pace nel cuore anche nei momenti difficili come quello.
Era bello quasi quanto lui...
La giovane ninja arrossì improvvisamente, scuotendo energicamente la testa. Non doveva pensarci... sarebbe solo stata peggio.
In fondo, cosa avrebbe potuto importargli di una ragazzina appena sedicenne, con un corpo che era tutto fuorché sviluppato e con il senso dell'umorismo come unico pregio?
Forse se il lui in questione fosse stato un ragazzo normale avrebbe potuto cercare di piacergli in qualche modo... Ma se l'oggetto della sua adorazione si chiamava Vincent Valentine le speranze erano pressoché nulle.
Aveva cercato di convincersi di questo in ogni modo possibile, ma qualunque cosa facesse il pensiero di lui tornava prepotentemente a farle visita, risvegliato da piccole cose o gesti apparentemente di alcun valore.
Come il colore predominante di quel tramonto: era il rosso del suo mantello, della sua bandana... dei suoi occhi... gli occhi in cui avrebbe desiderato specchiarsi per tutta l'eternità...
Ci stava cadendo ancora.
"Basta!" disse a se stessa, cercando di far chiaro nella sua mente. Non esistevano occhi rossi come il sangue, non conosceva un uomo chiamato Vincent Valentine, e, soprattutto, lei non amava assolutamente uno che si chiamasse in quel modo.
'Bella opera di autoconvinzione...' pensò. 'Ripetersi che non esiste quando lo vedo tutti i santi giorni...'
"Yuffie!"
Una voce la chiamò, e lei si voltò indietro. Tifa le stava sorridendo da poco lontano.
"Cid ha detto che possiamo imbarcarci" le annunciò l'amica mentre si avvicinava. "E me lo dici con questo tono così allegro?" ribatté Yuffie, il solo pensiero di salire sull'Highwind che la faceva stare male. Tifa rise. "Forza, vieni!" disse afferrandole un braccio e tirandola in piedi. La ninja si fece trascinare, sospirando rassegnata.
"Dai, tirati su! In fondo non è così male viaggiare in aeronave!" esclamò Tifa, sempre sorridente. "Dici bene tu! Per fortuna non soffri di mal d'aria! A me basta salirci sopra per avere la nausea..." "Ma no... Basta soffermarsi su qualcosa che distragga dall'idea di stare volando e passa tutto, potresti pensare... che so, al ragazzo che ti piace, per esempio... Mi sembra un ottimo argomento!"
A quelle parole Yuffie si rabbuiò. Il tono un po' querulo che ostentava in precedenza svanì del tutto mentre diceva all'amica: "No, non lo è affatto"
"Come no? Cosa c'è di meglio che pensare alla persona per te più importante?" chiese Tifa. La ninja la comprendeva: lei stava a guardare per ore Cloud sospirando di continuo e magari immaginandosi un radioso futuro assieme a lui. Ma era proprio questo il punto: se Tifa aveva una possibilità, sebbene remota, di passare la sua vita con l'uomo che amava, lei non ne aveva nessuna con Vincent. Preferiva non illudersi e occupare la mente con altre questioni.
Desiderando tenere per sé le proprie preoccupazioni su questo campo, la ragazza non rispose e si chiuse in un silenzio forzato.
"Yuffie? Cosa c'è?" le chiese l'amica, guardandola seriamente. "Niente" svicolò la ninja. Tifa si fermò di botto e le si mise di fronte per sbarrarle la strada. "Niente? Io non direi così... Forza, sputa il rospo, a me puoi dirlo"
"Ma ti dico che..." "C'entra un ragazzo, per caso?"
Yuffie non poté far altro che abbassare la testa con aria colpevole. Non aveva la forza di mentire a una delle sue migliori amiche, così annuì debolmente.
"Lo sapevo!" esultò Tifa. "Chi è il fortunato?"
"Vuoi proprio saperlo? Ne sei sicura?" chiese con fare insicuro la ninja, e quando l'amica annuì prese fiato come se stesse per gridare.
"Vincent!" esclamò a voce piuttosto alta, chiudendo gli occhi per non vedere la reazione di Tifa che, era sicura, sarebbe stata di assoluto stupore.
"Lo immaginavo!" disse invece la sua amica con tono assolutamente calmo. "Come... Si vede così tanto?" si preoccupò la giovane, arrossendo non poco. "Non preoccuparti, non fai nulla di eclatante tipo sbavargli dietro... ma ormai ci manca solo quello! Credo che anche tutti gli altri l'abbiano almeno pensato"
"Anche... lui?" chiese ancora con un filo di voce Yuffie, praticamente fumante dall'imbarazzo. Tifa le lanciò un'occhiata complice. "Davvero pensi che Vincent Valentine, il nostro Vincent Valentine, si sia preoccupato di qualcosa che non sia autopunirsi per il suo passato? No, credo proprio che non ci abbia capito niente"
La ninja sospirò di sollievo. "Mantieni il segreto!" intimò poi a Tifa, che si limitò ad annuire sorridendo.

...

"Ma porca p******! Dove c**** sono andate a finire quelle due?! Io voglio andarmene da qui!"
"Cid, non so come farei senza le tue gentilissime constatazioni che mi accompagnano giorno e notte..."
"E non rompermi i c*******, nano di m****!"
Appena fuori Cosmo Canyon si respirava un'aria di assoluta gentilezza e complicità creatasi soprattutto tra il burbero capitano dell'Highwind e un tenero gattino meccanico...
"Siamo alle solite..." si esasperò Barret, seduto da una parte a lucidare la sua protesi-mitragliatrice.
Red XIII sembrava non essere minimamente toccato dal cordiale scambio di opinioni che intercorreva tra Cid e Caith Sith, forse perché ormai c'era abituato, e se ne stava a sonnecchiare pacificamente, illuminato dalla luce del sole morente. Cloud camminava nervosamente avanti e indietro, la mano che ad intervalli regolari andava a sfiorare l'elsa della Buster Sword assicurata alla schiena. Era visibilmente un fascio di nervi e anche lui sembrava voler ignorare i due compagni.
E infine, last but not the least, Vincent Valentine aveva la sua solita aria impassibile, il volto seminascosto dall'alto colletto del mantello e lunghe ciocche di capelli che gli ricadevano sulle spalle.
D'un tratto Cid sembrò disinteressarsi al suo interlocutore per spostare la sua attenzione proprio sul taciturno componente dell'Avalanche.
"TU, VAMPIRO DI 'STO C****!" lo chiamò col suo solito linguaggio delicato. "COM'E' POSSIBILE CHE TU NON DICA MAI UNA PAROLA? MA CE L'HAI DUE P**** O NO?!"
"Non capisco cosa c'entri nominare queste parti dell'anatomia col fatto che non parlo..." ribatté Vincent col suo solito tono di ghiaccio. Le sue parole suscitarono risate o smorfie di divertimento in tutti i suoi compagni tranne che in Cid, che lo fissò come se gli avessero appena comunicato che soffriva di una qualche malattia incurabile.
"Vinnie-chan! Questa... questa è la frase più lunga che ti abbia mai sentito pronunciare da quando ti conosco!" esclamò correndogli incontro e slanciandosi per abbracciarlo. Senza nemmeno cambiare espressione Vincent si spostò di lato quanto bastava a schivare 'l'assalto' di Cid, che inevitabilmente finì sdraiato a terra.
"........... E questa è la prima frase priva di volgarità o doppi sensi che dici in una vita" concluse incrociando le braccia e ignorando volutamente il nomignolo che il biondo gli aveva affibbiato.
Il capitano dell'Highwind si alzò a sedere, la testa dolorante. "Sei cattivo, Vinnie-chan... Io volevo solo dimostrarti il mio affetto..." protestò con tono piagnucolante.
Una volta poteva passarci sopra... ma due no!
"Non chiamarmi più in quel modo o giuro che te ne pentirai..." sibilò. Cid scoppiò a ridere. "Sì, certo, certo! Come se non sapessi che stai scherzando! Dai, lo so che in fondo ti piace sentirti chiamare così, a me puoi dirlo... Magari se ci fosse stata una bella donna al mio posto l'avresti presa diversamente, eh, marpione?!" lo schernì, tirandogli al contempo molte pacche complici sulla schiena... Ma la sua espressione assolutamente giuliva svanì non appena si ritrovò l'artiglio della mano sinistra di Vincent pericolosamente vicino alla gola. "Va bene, la smetto, la smetto! Non ti inc******!"
"Ehi, banda di fannulloni! Ve la spassate senza noi, eh?"
Yuffie si annunciò con una delle sue solite battute e poi corse loro incontro. Tifa era dietro di lei, e sembrava divertirsi un mondo a guardare il buffo teatrino improvvisato da Cid e Vincent.
"Ehi, vecchietto! Quando si parte?" chiese la ninja rivolta a Cid, che si sfilò dalle labbra il sigaro per buttarlo a terra e tirarne fuori un altro nuovo.
"Se solo non aveste ritardato saremmo già andati via di qui... E comunque, vecchietto sarà lui! Ti ricordo che ha più di sessant'anni!" ribatté indicando Vincent col dito.
"Oh, ma almeno lui non li dimostra... Direi che..." Yuffie si interruppe, rendendosi improvvisamente conto di quanto fosse vicina all'uomo che ormai popolava tutti i suoi sogni. Le sarebbe bastato protendersi appena per ritrovarsi completamente premuta addosso a lui...
Era così assorta che quasi non si rese conto che si era interrotta e che tutti la stavano fissando senza capirne la ragione. Scosse velocemente la testa, convinta di essere rossissima in viso, e disse tutto d'un fiato: "... Al contrario di te, lui li porta benissimo ed è decisamente molto bello!"
Non appena si rese conto di cosa le era uscito dalla bocca per poco non scavò una fossa a terra per sotterrarsi viva.
Aveva definito Vincent decisamente molto bello davanti a tutti i suoi compagni di viaggio.
No, non poteva avere fatto una cosa simile...
Doveva essersi immaginata tutto... Non poteva averlo detto ad alta voce...
"Ehi, Vinnie-chan! Non so cos'è più rosso tra te e il tuo mantello!"
Non appena sentì le parole canzonatorie di Cid, la verità le crollò addosso come un macigno.
Alzò appena lo sguardo per vedere Vincent voltarsi di spalle, ma riuscì comunque a scorgere parte del suo volto e ad accertarsi che Cid non stesse esagerando.
"Sta' zitto!" ribatté il 'vampiro' con un tono esageratamente emotivo per lui. Cid scoppiò a ridere e tirò una sonora pacca sulla schiena sia a lui che a Yuffie.
"AHAHAHAH!!! L'avreste mai detto, gente? La mocciosa di Wutai e il sexy vampiro..." disse a voce alta con l'aria di chi comunica qualcosa di vitale importanza e calcando volutamente sul 'sexy'. I due non riuscirono a reagire, paralizzati dall'imbarazzo. "Forza ragazzi, non siate timidi! A quando le nozze?!"
Tutto faceva presagire che Cid avrebbe continuato per un bel po' quella presa in giro, ma la minaccia rappresentata dal letale artiglio di Vincent riuscì di nuovo a farlo stare zitto.
Senza dire una parola l'uomo si diresse a grandi passi verso l'aeronave, seguito prontamente da Cid.
"Ehm... Scusami, Vincent... Non era mia intenzione metterti in imbarazzo..." balbettò il biondo con un tono pentito che poteva sembrare sincero. L'altro non rispose, e non reagì nemmeno quando Cid lo prese a braccetto. "Forza amico, a me puoi confessarlo..." aggiunse sussurrando, poi avvicinò le labbra al suo orecchio. "Com'è la ragazzina di Wutai a porte chiuse...?"
Stavolta, invece degli artigli, Cid si ritrovò a fronteggiare la Cerberus!

...

"Ehm... Bene, manca nessuno?" chiese un alquanto shockato Cid, rimasto profondamente provato dal recente incontro ravvicinato con la letale arma di Vincent, che se ne stava tranquillamente appoggiato alla parete della cabina di pilotaggio dell'Highwind come se niente fosse accaduto.
"Direi di no" rispose Cloud con un tono che sarebbe stato degno di un becchino. Straordinariamente Cid sembrò dimenticarsi di fare del sarcasmo su di lui e prese in mano i comandi dell'aeronave, accendendo il motore al massimo. Il rombo continuo e incessante generato dai complicati ingranaggi invase la stanza, identico e invariabile al passare del tempo.
Tutti i membri del gruppo si dispersero in giro per il mezzo, ognuno in cerca di qualcosa che potesse distrarlo dalla tensione del viaggio e dal timore di ciò che avrebbero potuto trovare una volta a destinazione. Cid pensò di essere rimasto da solo al posto di pilotaggio e sospirò, perdendosi nella sensazione estatica che provava ogni volta che prendeva in mano il timone della sua aeronave. Quasi involontariamente iniziò a canticchiare il primo motivetto che gli venne in mente, lasciando vagare lo sguardo sul cielo rosso sangue...
"Canti veramente da schifo. E quella canzone è orrenda"
Il pilota di Rocket Town sobbalzò, rendendosi improvvisamente conto di non essere poi così solo lì dentro.
"C'era proprio bisogno di starsene acquattato nell'ombra, signor Il-mio-culetto-è-troppo-bello-perché-possa-essere-visto-da-occhi-mortali-e-così-lo-nascondo-sotto-il-mantello?" chiese. "Di solito i soprannomi sono più corti... Trovane uno migliore" ribatté Vincent, affiancandoglisi. Cid alzò lo sguardo, sospirando. "Vinnie-chan era più corto e sicuramente migliore di questo, ma visto che l'hai rifiutato perché rischiava di rovinarti la reputazione credo proprio che dovrai accontentarti..." replicò in tono querulo.
"Smettila di ironizzare" disse l'uomo, zittendo il compagno.
Per un po' rimasero uno accanto all'altro senza dire niente, fissando il panorama mostrato dalla vetrata dell'aeronave.
"Ehi, te ne ho trovato uno niente male!" annunciò Cid ad un certo punto. Prima che Vincent potesse chiedere a cosa si riferisse aggiunse: "Che te ne pare di VV? Anche se sono solo le iniziali trovo che ti doni... Potrebbe essere lo pseudonimo di uno stilista, sai?"
Vincent non rispose neanche, ma la sua figura emanava una tale aura gelida che nessuna parola avrebbe potuto esprimere. Per niente desideroso di ritrovarsi ancora in pericolo di vita, Cid si affrettò a cambiare argomento.
"Ah, che tramonto meraviglioso! Mi è sempre piaciuto volare a quest'ora del giorno! Tu che ne pensi?"
Vincent sbuffò. "Penso che andrò a farmi una passeggiatina in coperta"
Cid rise di gusto. "Eh no, non credo proprio che ti convenga! Lassù c'è Yuffie, non te lo ricordi?" "Certo che lo so" ribatté l'uomo. Il pilota lo fissò, stupito. "Credevo che Yuffie non fosse decisamente la tua compagnia preferita..." lo stuzzicò. Vincent mosse qualche passo verso l'uscita della cabina di guida dell'Highwind, ma nonostante cercasse di mantenere un passo veloce Cid fece in tempo a notare un evidente rossore sul suo volto.
"Doppia V! Sbaglio o stai arrossendo?!" Il vampiro lo ignorò, ma lui riuscì a prenderlo per un braccio e a voltarlo verso di sé.
Inutile dire che, quando lo fissò in volto, non c'era la minima traccia di imbarazzo.
"Ti conviene tenere il timone con tutte e due le mani..." lo ammonì Vincent, freddo e distaccato come sempre. "Eppure... io l'ho visto! Ne ero sicuro! Tu eri arrossito!" esclamò Cid, incredulo dal repentino cambio di umore del compagno.
Per l'ennesima volta Vincent non gli rispose.
"Di' la verità: è per via di Yuffie, eh?"
"..."
"Eddai, potresti almeno fare un cenno con la testa!"
"........."
"Dimmi solo sì o no: lei ti piace?"
".................. sì. Qualcosa in contrario?"
"................................ COSA?!"
Per poco Cid non lasciò del tutto i comandi dell'Highwind dallo shock! Cercando di rianimarsi dalla rivelazione il pilota prese a scorrere ogni bottone che vedeva sulla plancia per trovare quello del pilota automatico.
"§%&£*°^! Dov'è?!"
"Se hai finito con le scene teatrali io me ne vado..."
"Eh no, non mi scappi! Finché non mi racconti cosa ha fatto la mocciosa di Wutai per intrappolarti non ti muovi di qui fino all'arrivo e perderai l'occasione di fare il figo con lei!"
"Sta' zitto, vecchio pervertito..."
Vincent si divincolò dalla stretta al braccio e si avviò alla porta. "Ah, non volevi fare il figo? Eppure a me sembrava di sì..." lo schernì Cid, per poi ridere fragorosamente e prendere in mano il microfono, ormai rassegnato per quel che riguardava il pilota automatico.
"Signori e signore, ladies and gentlemen, siete tutti invitati alle nozze del nostro beneamato... ARGH!"
Ancora una volta la Cerberus puntò su Cid come una maledizione.
"Aggiungi un'altra parola e giuro che ti ammazzo..." sibilò Vincent, visibilmente agitato.
"Wow, allora sai mostrare emozioni! Ah, l'amour est un trésor..." Cid ripose il microfono al suo posto e Vincent spalancò la porta della cabina senza una parola.
"MWAHAHAH!!! Sei nei casini, amico!" gli urlò dietro il pilota senza smettere di sogghignare.

...

'Odio le aeronavi... Odio le aeronavi...'
Yuffie stava lottando contro la nausea stando seduta sul pavimento, la schiena appoggiata ad una parete. Aveva pensato che starsene in coperta le avrebbe fatto bene, ma a quanto pare si era sbagliata: la cosa era, se possibile, peggiorata ulteriormente.
Tifa era rimasta un po' con lei per cercare di tirarla su di morale dopo l'infelice osservazione a proposito di Vincent per cui quasi tutti i membri dell'Avalanche l'avevano presa in giro dopo la partenza, ma alla fine era scesa all'interno, probabilmente per seguire da vicino ogni azione del suo amato Cloud, e l'aveva lasciata da sola a lottare contro il mal d'aria sempre più opprimente.
"Ma perché?! Non potremmo viaggiare con un auto, prendere una nave o che so io?! Voglio il Tiny Bronco!!!!" sbraitò, sofferente.
"Devi essere proprio disperata, se rimpiangi quel rottame..."
Yuffie si voltò rapidamente, credendo di essersi sbagliata, sperando di essersi sbagliata...
... Ma quel giorno la fortuna non era decisamente dalla sua parte. Era proprio Vincent Valentine che le aveva risposto.
In circostanze normali ci avrebbe fatto sopra una battuta, ma dopo la pessima figura che aveva fatto poco prima non se la sentiva proprio di ridere. Francamente, avrebbe preferito evitare anche un qualsiasi scambio di opinioni con Vincent per un po' di tempo.
"Ehi..." lo salutò mentre lui si avvicinava. Yuffie pensò che volesse chiederle spiegazioni proprio sulla sua ormai storica uscita, e stava per parlargliene lei stessa quando lo vide appoggiarsi alla ringhiera senza neanche guardarla.
"Meteor..." mormorò Vincent, fissando un punto davanti a sé. Yuffie seguì il suo sguardo e anche lei vide la minaccia che incombeva proprio sopra la zona di Midgar, la magia in assoluto più distruttiva che in poco tempo sarebbe caduta sul Pianeta, probabilmente distruggendolo.
"Già... E' spaventoso..." rispose la ragazza, non trovando altre parole per definire quel che vedeva.
"Tutto questo... causato da quello che, probabilmente, è mio figlio..." sibilò Vincent, stringendo convulsamente l'acciaio del parapetto con la mano sana. La ninja si alzò e gli si mise accanto. "Io... non credo che Sephiroth sia veramente tuo figlio" gli disse, cercando di sollevarlo per quel che poteva. "Se fosse stato davvero tuo non avrebbe mai potuto fare una cosa così atroce, per non parlare della altre. Ha ereditato in tutto e per tutto la follia di Hojo..."
Non si rese conto che in quel modo, invece di consolarlo, lo stava facendo soffrire di più. Se ne accorse solo quando notò il suo sguardo di solito impassibile ombreggiarsi dal dolore. "Oh... S-scusami..." balbettò, più a disagio di prima.
Inaspettatamente, Vincent sembrò non curarsene. Non si arrabbiò come si era aspettata, anzi, la fissò in volto... e sorrise. Un sorriso bellissimo nella sua immensa tristezza.
"Non importa..." le disse. Dopo un primo momento di sconcerto, la ragazza tornò a fissare Meteor, e così lui.
"Sono preoccupata per mio padre" iniziò Yuffie. "Lui è sempre stato tutta la mia famiglia. Mia madre è morta prima che potessi ricordarla; in pratica, sono sempre stata solo con mio padre. Adesso che la caduta di Meteor è imminente rischio di perdere anche lui..."
"Lord Godo è un uomo con la testa sulle spalle, nonostante le apparenze... Saprà cavarsela"
Yuffie rise quasi sarcasticamente. "Bel tentativo, Vinnie. Peccato che non ci caschi"
Un lungo silenzio seguì quelle parole.
Ad un certo punto Vincent sospirò. "Siamo proprio due persone distrutte..."
"Cosa?" chiese la ragazza, senza capire.
"Pensaci bene: tu hai avuto una vita tutt'altro che facile, relegata a Wutai, senza aver mai avuto l'affetto di una madre e con un padre troppo impegnato in vari affari burocratici per supplire alla sua mancanza... Io ho perso la persona che ho amato di più per mano di un pazzo che mi ha ucciso e mi sono risvegliato dopo trent'anni con un corpo geneticamente modificato... E' abbastanza, no?"
Yuffie rise ancora. "Hai proprio ragione"
Di nuovo una lunghissima pausa.
Stavolta venne rotta da Yuffie. "Incredibile! Mi è passata la nausea! Vinnie, sei riuscito dove tutti hanno fallito!"
"Io non ho fatto niente" ribatté Vincent. "Invece sì! Mi hai fatto distrarre... Sei un mito, Vinnie!"
Senza pensare la giovane gli saltò al collo, abbracciandolo con slancio.
Fu un attimo.
Improvvisamente Yuffie si ritrovò con le labbra incollate a quelle di lui.
Fu un bacio delicato, uno sfiorarsi che durò pochi secondi ma che per entrambi significò molto più dell'atto in se stesso.
Si separarono, e in lei si fece largo la consapevolezza che era stato proprio Vincent a prendere l'iniziativa approfittando del suo abbraccio.
"Vincent... perché...?"
Non ebbe il tempo di finire la domanda che lui le chiuse di nuovo la bocca con la sua risposta. E non ebbe bisogno di ulteriori spiegazioni.
La loro storia non stava per finire... era appena incominciata.

*Owari*

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Capitolo 4
*** Through Glass ***


Through Glass
Through Glass

Note: Dunque... Tanto per cominciare puntualizzo che sono le 0:28 e che mi sono messa a scrivere per la mancanza di sonno, che sono in via di guarigione ma ancora malaticcia e ho seriamente paura per la sorte che toccherà alla mia povera testa, che sembra essere sul punto di scoppiare da un momento all'altro per il dolore (dannata sinusite!)... Sommate tutto e otterrete una persona distrutta nel profondo, non sto assolutamente esagerando! Quindi spero di non disseminare errori di battitura per tutto il testo e, soprattutto, di scrivere qualcosa che abbia un senso... ^^''''''
Ringrazio Kitten, Lady_Eowyn, Dark Magician e Amelie Elektra che hanno recensito il capitolo precedente: grazie mille a tutte voi^^
Purtroppo questa songfic è venuta particolarmente corta... ma la canzone, per quanto bella, ha un testo piuttosto misero. A questo giro mi ispirerò al testo di 'Through Glass' degli Stone Sour.

...

I'm looking at you through the glass...
Don't know how much time has passed
Oh God it feels like forever
But no one ever tells you that forever
Feels like home, sitting all alone inside your head

Quanto tempo è passato dall'ultima volta che mi hai sorriso?
Me lo chiedo sempre più spesso, da quando ho iniziato a pensare che fosse stato tutto un sogno. Eppure mi sembravi così vicino quando mi hai salvata dall'oscurità di Nero, tu mi eri vicino... Altrimenti non saresti mai riuscito a trovarmi e a portarmi via prima che soccombessi a quella tortura psicologica. Ricordo che pensai che quella barriera tra di noi fosse scomparsa, che tu avessi abbattuto il freddo vetro dell'indifferenza per aprirti finalmente a ciò che vi era all'esterno... a me.
E invece no. Sei ritornato il Vincent di prima, in tutto e per tutto. E mi hai lasciata a fissarti attraverso le barriere che mi hai eretto contro, sola all'interno della tua mente.

How do you feel? That is the question
But I forget... You don't expect an easy answer
When something like a soul becomes
Initialized and folded up like paper dolls and little notes
You can't expect a bit of hope
And while you're outside looking in
Describing what you see
Remember what you're staring at is me

Provo a chiederti qualcosa, a capire il perché del tuo isolamento. Ma non è da te dare una risposta semplice... Beh, per la verità, non è degno di te neanche semplicemente rispondere.
In fondo credo di capire come ti senti... D'altra parte tu hai vissuto tanto, e hai perso ogni particolare della voglia di vivere che avevi trent'anni fa, prima che Hojo ti uccidesse. Ormai la tua anima è come ovattata, non riceve più alcun impulso dall'esterno. E niente è più deleterio della mancanza di speranza per riuscire a tornare quello di eri un tempo.
Chissà... Magari anche adesso che mi stai guardando ti sembra di fissare il vuoto. Ma voglio chiederti almeno una cosa: almeno quando mi guardi, mi osservi a fondo come stai facendo ora, ricordati che è me che stati guardando... Me, la stessa ragazza a cui hai sorriso comprensivamente poco tempo fa, quella che hai salvato da mille pericoli...
... La stessa ragazza che ti ama.

'Cause I'm looking at you through the glass...
Don't know how much time has passed
All I know is that it feels like forever
When no one ever tells you that forever
Feels like home, sitting all alone inside your head

How much is real? So much to question
And never dare make up the mannequins
Contaminating everything
When thought came from the heart
It never did right from the start
Just listen to the noises
(No more sad voices)
Before you tell yourself
It's just a different scene
Remember it's just different from what you've seen

Quanto è accaduto veramente, di quello che ricordo? Tu mi hai mai trattata diversamente dal solito, almeno una volta? Oppure mi sono soltanto immaginata tutto, dall'inizio alla fine?
Verrebbe spontaneo pensare questo, visto lo sguardo che mi rivolgi in questo momento. Come se non esistessi, se non mi vedessi veramente.
Eppure lo so cosa stai pensando in questo momento...
In me vedi lei, Lucrecia. La vedi in ogni donna che ti passa di sotto il naso, non è così? Anche con Shelke era così, giusto?
Riesci soltanto a sentire la sua voce triste scusarsi, e tu non desideri altro che raggiungerla, consolarla con dolci parole sussurrate e amarla come facevi un tempo.
Ma perché non riesci a staccarti dal ricordo di lei?! Perché sei totalmente incapace di fronte all'eventualità di poter sentire anche qualche altro rumore, qualche altra voce oltre alla sua? Adesso le cose sono diverse da come le hai viste un tempo... Lei non c'è più.
E tu non riesci a vedere più in là del suo ricordo.

(RIT. X2)

And it's the stars, the stars, that shine for you...
And it's the stars, the stars, that lie to you...

Ma non ti rendi conto che la luce che credi di vedere in fondo al tuo tunnel personale, quella che ti porta da Lucrecia, è la via sbagliata da percorrere?! Ci sono altre strade che aspettano solo di essere percorse... Sta a te decidere se imboccarle o meno.
Ma sappi che se avrai bisogno di aiuto io sarò sempre qui... per te. Per aiutarti a trovare ciò di cui hai bisogno.
E anche per amarti, se, un giorno, ti accorgerai di me...
... E smetterai di fissarmi attraverso le tue barriere...

*Owari*

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