Because I love you di corysvoice (/viewuser.php?uid=123866)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. Piccola introduzione alla storia ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo- Because I love you
Perché
quella notte si erano scambiati un sorriso?
Da
lì diventarono complici di qualcosa troppo vietato da
poterlo continuare. Lei aveva solo quindici anni, bella ragazza, mora
con occhi profondi,
e lui ne aveva
diciassette, bell'ometto, misterioso e romantico, aveva gli occhi color
prato e capelli bruni.
Il loro amore
aveva qualcosa di proibito. Ad ogni bacio, carezza o parole, c'era un
senso di colpa che li affliggeva. Susan e Peter Smith erano legati
non solo
sentimentalmente, ma anche in qualcosaltro. Erano e ancora lo sono:
Fratello e Sorella dalla nascita. Questo li impediva di potersi amare...
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Capitolo 2 *** Capitolo 1. Piccola introduzione alla storia ***
Capitolo 1- Because I love you
Erano
le 4.00 del mattino. Loro stavano sotto quel salice, dove ci fu la loro
prima volta. Si potevano ancora udire i sospiri e le carezze di quel
giorno solo vedendo quell'albero. Peter e Susan erano distesi sul
prato. Si sentivano solo i loro cuori battere forte. Il cielo era
arancione e tutti stavano a dormire, tranquilli nelle loro case.
"Peter,
noi non dovremmo"
Disse
soffocando la voce Susan. Odiava ripeterlo, ma era la dura
verità. Da sei mesi che si frequentavano e c'erano solo
promesse e bugie tra loro. Erano obbligati a mentire alle persone che
volevano più bene solo perché erano legati
geneticamente.
"Non
dovremmo fare cosa?"
Rispose
Peter prendendole la mano con delicatezza e baciandola.
"Frequentarci.
Siamo fratello e sorella, non possiamo. Tutto ciò non deve
continuare..."
Il
ragazzo si sedette. Si sistemò la maglietta ed i capelli.
Appoggiò il busto sul tronco e le rispose con piena
sincerità:
"Susan
a me non importa se noi siamo uniti geneticamente, a me non cambia
niente perché all'amore non si puo' dire di no..." I suoi
occhi verdi brillavano guardandola. Le prese la mano e la mise sul suo
cuore "Ti prometto che questo battito non cambierà mai verso
di te e ti giuro che tra tre mesi, quando compierò diciotto
anni andremo via insieme. Tu potrai continuare il liceo in altre scuole
e se vorrai andare al college te lo pagherò con i soldi che
risparmierò trovando un lavoro e..."
Non
ebbe tempo di continuare che la ragazza lo azzittì
baciandolo.
"Peter,
credo che sia giusto per tutti e due finirla con questa storia. Io mi
diplomerò qui come te e non scapperemo da nessuna parte,
perché la genetica non mente e a me importa che noi siamo
fratello e sorella." Si alzò in piedi molto velocemente e
continuò "Mi dispiace"
Se
ne andò correndo. Il ragazzo la rincorse e la prese per un
braccio facendola girare verso di lui. Il suo volto era pieno di
lacrime. Peter le scansò un capello e la baciò
sulla fronte.
"Ti
prego Susan, dammi una seconda possibilità. Ti giuro che
saremo felici, non mi lasciare, soprattutto se provi le stesse che
sento io. Io ti amo"
La
ragazza lo abbracciò e le cadde un'altra lacrima.
"Anche
io, ma è troppo difficile guardarti ogni giorno senza
poterti baciare e aprirmi. E poi che ne possiamo sapere noi di amore se
siamo solo degli adolescenti?"
Peter
la baciò con tutta la passione che potesse esserci e le
rispose con tutto l'amore che provava:
"Credimi,
Susan, noi ne sappiamo tanto di amore. Più degli adulti. Il
nostro è un sentimento puro che qualsiasi legame non puo'
distruggere."
La
sorella gli diede una carezza sulla grangia e disse:
"Solo
che io non sopporto di mentire ai nostri genitori..."
"Anche
io"
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Because
I Love You- Capitolo Due
Susan era seduta su una sedia color pesca, accanto ad una sua amica,
Coraline, aveva dei lunghi capelli biondi con meche di tutti i colori
ed occhi color legno. Stavano facendo i compiti di algebra e
grammatica. L'unico rumore che si sentiva era il sudore che cadeva
sulle loro pagine e le matite che sbattevano sul tavolo.
D'un
tratto, tra un numero ed un altro le ragazze vennero distratte dal
rumore della porta che sbattè di colpo. Dopo vari secondi si
riuscì a vedere il volto di Peter. Era completamente sudato.
Era tornato
da un allenamento di rugby. Portava la sacca delle scarpe sulla spalla.
Prima di salire le scale vide le due ragazze e disse:
"Ciao
Coraline" ansimò un momento e con voce furba
continuò "Susan..."
La
ragazza gli fece un cenno di saluto e l'amica rispose al saluto con un
ciao molto caloroso. Peter aspettò che Coraline rimettesse
il volto sui libri, per fare cenno a Susan di salire in camera sua dopo.
Quando
salì le scale, l'amica ne approfittò per parlare
con la compagna. Chiuse il libro. Posò la mano sul mento e
disse:
"Certo
che tuo fratello è un gran figo..."
Susan
le sorrise (lo sapeva bene lei!) e cercò di non dare filo
alla discussione. Aprì il libro di biologia e
iniziò a leggere escludendosi da tutto, ma l'amica sembrava
essere insistente.
"Oddio
è proprio un figo!" La ragazza la guardò in modo
atroce, la odiava quando parlava in quel modo e soprattutto
perché allungava le vocali "Ti posso fare una confessione?"
"Eccola
lì, lo sapevo" disse a bassa voce. Alzò lo
sguardo dal libro, si legò i capelli e fece segno di andare
avanti all'amica.
"Beh,
è precisamente un anno che ho una cotta per Peter, tuo
fratello"
Susan
restò sconvolta, non le poteva di certo dire che lui era
impegnato con sua "sorella". Accennò un sorriso finto.
Coraline si inginocchiò davanti a lei e mise le mani a
mò di preghiera.
"Mi
potresti aiutare con Peter? Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti
prego, ti prego"
La
ragazza la fermò e fece cenno di sì.
Verso
le 19.30, quando Coraline tornò a casa sua, Susan
salì dal fratello-fidanzato "segreto". Entrò
dentro la camera e lo vide disteso sul letto con un libro in mano. Solo
qualche mese fa per lei era una
persona sgradevole con la quale era obbligata a passare la giornata, a
volte si chiedeva perché non era rimasto tutto uguale, ora
lo considerava il ragazzo più sexy del mondo.
"Ciao"
Disse
Susan saltellando con i piedi su e giù. Era molto
imbarazzata. Il cuore le batteva a mille.
Quando
il ragazzo si accorse di lei, chiuse il libro e si alzò in
piedi. Chiuse la porta velocemente e la baciò con tutta la
delicatezza del mondo. La sorella si scansò.
Abbassò il volto e gli disse.
"Peter,
ti devo dire una cosa..."
La
invitò a sedersi e lui fece la stessa cosa. I loro volti
erano abbastanza preoccupati. Soprattutto quello di Susan.
"Sta
diventando ancora troppo difficile sopportare questa situazione,
cioè oggi Coraline mi ha confessato che gli piaci e mi ha
chiesto di aiutarla con te! Io non le potevo di certo rispondere di no,
perché ci
sto io con te. Dovremmo finirla con questa storia, chiuderla."
Il
ragazzo le alzò il viso con delicatezza e la
guardò con occhi dolci:
"No,
noi non dovremmo e poi a me non mi importa delle altre ragazze.
Stranamente c'è sola la mia sorellina con la quale litigavo
tutti i giorni. Lo so che è strano da sentire, ma ti amo e
non pensare che sia
un'amore tra fratello e sorella come lo hanno tutti."
Susan
cadde nelle sue braccia e fece il muso da bambina lagnosa e gli disse:
"Però
lei è più bella di me, cioè
è pure una cheerleader ed è la prima della
classe, è tutto ciò che desidero essere"
Peter
l'abbracciò e l'azzittì con un bacio innocuo. Lei
rise timidamente ed arrossì.
"Tu
sei perfetta così come sei e poi sei mia sorella, non
potresti essere brutta, cioè guardami, io sono uno
schianto... La genetica non mente almeno qualcosa da me lo avresti
dovuto prendere."
La
ragazza rise e gli diede un pugno sulla spalla. Il ragazzo la
guardò con sguardo furbo e continuò:
"Secondo
te se i nostri genitori dovessero scoprire la nostra relazione, dovrei
chiedere la tua mano a papà?"
I
due risero insieme. Si guardarono per un lungo attimo, che volevano che
non potesse mai finire e Susan gli rispose:
"E
magari dovresti anche chiedergli il permesso di uscire con me e poi,
ogni giorno riportarmi a casa alle otto in punto..."
Si
baciarono. La ragazza si alzò in piedi e continuò
dicendo qualcosa di più intelligente:
"Allora,
come la mettiamo con Coraline?"
Il
ragazzo fece spallucce e sorrise.
"Niente,
aiutala, intanto tu sai che non funzionerà"
Susan
aprì la porta e gli rispose:
"Va
bene, basta che non t'innamori di lei. Io sono una tipa molto
vendicativa."
Uscì.
Peter si sdraiò nuovamente sul letto e iniziò a
leggere. Appena si stava rilassando entrò una persona. Di
scatto lui si alzo e vide un volto sulla quarantina, capelli marroni,
occhi azzurri e pelle che
andava sul bianco. Era sua madre, Margaret.
"Che
c'è mamma?"
La
signora si sedette sulla sedia accanto al computer.
"Volevo
sapere solo una cosa, ultimamente Susan sembra molto distratta, come se
avesse un fidanzato, ha iniziato a stare anche non attenta a scuola, tu
sai qualcosa?"
Peter
impallidì. Non sapeva che la sua sorellina poteva essere
così tanto innamorata di lui, da non seguire le lezioni e
pensare sempre al bel fratellone impossibile.
"No,
io non so niente. Comunque credo di no"
La
madre uscì accennando un ok. Peter si sentì
sollevato, l'aveva scampata. Ritornò a leggere tranquillo,
ma stavolta pensando anche a Susan.
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Because I Love You- Capitolo 3
Susan era seduta sulla panchina del suo giardino. Era triste. Aveva in
mano un diario. Era quello di Peter. Non sapeva nemmeno il
perchè lo avesse
aperto. Era in lacrime. Non riusciva a smettere. Lo odiava. Le aveva
fatto una cosa terribile. Mise le gambe accanto al petto. Pose la testa
nello spazio
rimanente. D'un tratto sentì una presenza sedersi accanto a
sè. Conosceva quel profumo. Era suo fratello.
"E
così te la sei portata al letto."
Disse
alzando il viso. Le sue lacrime l'avevano ricoperta. Il ragazzo la
prese per il mento. La guardava con occhi colpevoli. Si massacrava le
mani.
"Susie,
posso spiegare, ero ubriaco..."
La
cercò di baciare molto velocemente. La ragazza gli diede uno
schiaffo. Iniziò a piangere ancora di più. Peter
si toccò la guancia. Aveva una mano
rossa scolpita sulla faccia.
"Non
ti azzardare più a toccarmi. Io ti odio! Perchè
te la sei portata al letto? Tutte le cose che mi hai detto allora erano
stronzate!"
Al
ragazzo scese una lacrima. La ragazza lo guardò con ancora
più odio. Si alzò in piedi e con un dito
indicò il cancelletto della casa.
"Non
ti voglio più vedere! Togliti dalla mia vista e dalla mia
vita. Mi hai fatto sentire sporca per sette mesi e poi mi ricambi
così? Sei proprio uno"
Susan
venne bloccata da un bacio di Peter. In quel momento passarono Coraline
e Jack. Li videro. Tutte e due entrarono.
"Peter
ma che? C'è ma sei impazzito con tua sorella?"
Jack
spinse l'amico. Susan si avvicinò a Coraline e
l'abbracciò. Era in lacrime. Peter ricambiò con
un pugno.
"Io
vado a dire tutto alla polizia!" Il ragazzo si avvicinò a
Susan e continuò rivolto verso di lei. "Tu lo ami? Oppure si
è approfittato sempre di te?"
Lei
guardò il fratello per qualche attimo. Non sapeva che
rispondere. Era talmente disperata in quel momento che non aveva
parole, ma poi le venne
tutto in mente.
"Sì,
lui si è approfittato di me, io non lo amo, non lo ho mai
amato, mi ripugna in modo allucinante. Lo odio."
Coraline
abbracciò l'amica e le sussurrò "mi dispiace".
Lei continuò a piangere fra le sue braccia e Peter le
rispose:
"Susan,
ma, ma, noi due ci amiamo. Ti prego, diglielo"
Jack
fece il numero dei genitori di Susan e Peter. Coraline
guardò con disprezzo il ragazzo.
"Ma
ti prego, evita di metterla in condizioni brutte..." si girò
verso l'amica "Susie, se lui ti avesse mai minacciato o uso fruito di
te, devi subito dirmelo,
perchè è una cosa grave."
Lei
fece un cenno.
Intanto
Jack era al telefono. Era una situazione drammatica. Non si riusciva a
capire niente. Era tutto così veloce. Sembrava la fine di un
paradiso
immenso. D'un tratto si sentì una voce dal telefono. Era
Margaret. La madre di Susan e Peter.
Jack
iniziò a parlare:
"Salve
signora, sono Jack, Jack Tolminson, sono qui per dirle una cosa grave
riguardo a suo figlio Peter..."
"Che
cosa ha fatto questa volta?"
"Non
se lo potrebbe nemmeno immaginare. L'ho sorpreso baciarsi con sua
sorella."
"Cosa?
E' impossibile! Non puo' essere vero, sono fratelli!"
"Sì
signora, ci sono due testimoni. Peter ha sempre oso fruito di vostra
figlia in modi inadeguati. Ci tenevo che lei lo sapesse."
"Grazie
Jack, ma non credo che lei sia fonte affidabile, preferisco sentirlo da
Peter"
Il
ragazzo passò il telefono all'altro. Si guardarono con odio.
Era una situazione ingestibile, che nemmeno la più tragica
delle tragedie poteva sembrare
vera.
"Mamma...
Posso spiegare, cioè non posso..." ansimò un
momento "a me non importa quale legame ci sia tra me e Susan, ma io la
amo, con tutto il cuore... so ce per te sarà difficile
crederci, ma... Io sono innamorato di mia sorella."
D'un
tratto non si sentì più niente dall'altra parte.
C'era solo il vuoto. L'abisso più profondo. Peter aveva
deluso e tradito le persone che amava più al mondo...
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