Grazie a te, so amare.

di Silvia_512
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Campanella ***
Capitolo 2: *** Passano i giorni ***



Capitolo 1
*** Campanella ***


*Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin*
E quella stramaledetta campanella finalmente suona.
Pensai fra me e me con aria davvero soddisfatta, in quel preciso istante
le mie compagne di classe, o meglio solo le più importanti Suzanne,
Alexandra e Cristine buttarsi a capofitto su di me, mi abbracciarono e mi
baciarono da per tutto. No occhei non pensate a male.
Io mi ripresi dal quel caos e ricambiai i loro abbracci, con un mega iper
super sorriso sul viso, eh si era l'ultimo giorno di scuola finalmente il tanto atteso relax era arrivata.
Molti, soprattutto i grossi non riescono a capire l'importanza che ha per
noi l'estate, dopo sei mesi di scuola -che ti svegli alle 6:30 ti vesti ti sistemi prendi quel maledetto bus,
arrivi davanti quel maledetto edificio e sei li seduta su quell'odiata sedia davanti quel perfido banco
per sei lunghissime ed interminabili ore,- finalmente tre mesi dove puoi
goderti la tua adolescenza in pieno e fare quel che cazzo ti pare.
In più quest'anno per la prima volta dopo non so quanti anni, sarei
partita con la mia famiglia, e sinceramente non vedevo l'ora di questa bella vacanza al mare,
da quello che avevo capito, mi ci voleva.
Unica cosa che era rimasta in sospeso era tra una settimana alzarsi e
andare a vedere quei bei quadri di fine anno scolastico dove c'è scritto
tutto il tuo destino, è quel foglio che segna realmente le tue vacanze, 
perchè diciamocela tutta se su quel foglio ci sarà scritto Bocciato o 
Rimandato, tutti, o meglio la maggior parte di noi, avrebbero preferito 
rimanere altri tre mesi a scuola, che passarne tre segregati in casa con
le urla e le ramanzine dei tuoi cari e amati genitori.
Da quello che però sapevo del mio rendimento scolastico potevo essere
quasi certa che almeno per quest'anno quelle due paroline che portano
solo disgrazia non sarebbero entrate nella mia vita.
E dopo esserci messe d'accordo sul quando e come rivederci o meglio se
rivederci, -no dai "si fa per dire",- il giorno dei quadri, arrivai a casa il tempo di
chiudere gli occhi e quel giorno era arrivato, o almeno a me era sembrato così.
Entro in quel cancello dopo una settimana che non lo vedevo, mi avvicino a quel portone vedo i vari fogli da lontano attaccati,
vedo alcune persone, chi piangeva di gioia o di tristezza, chi sembrava esaltato, o addirittura impossessato perchè era
passato o solo perchè lo avevano fatto passare con i debiti invece di bocciarlo, e mentre vedevo queste svariate persone mi
avvicinavo sempre di più, mi fermai a parlare con due o tre persone prima di arrivare ai foglio e quando ero li davanti dovevo
solo cercare il foglio della mia classe, ma a quel punto mi sentii chiamare.
"Hooooooooope, non guardare, no", devo dirvi la verità in quel momento quella
voce mi spaventò a morte sentì crollami il mondo addosso, e mentre mi giravo per
vedere chi fosse la frase finì con "Aspettaci prima" erano quelle tre sciagurate
di Alexandra, Suzanne e Cristine, gli urlai contro "Io vi odio, sbrigatevi a venire che troviamo il foglio di classe".
Appena si avvicinarono le abbracciai e subito trovammo il foglio, scorremmo il dito sull'elenco la prima era Cristine,
inizio ad urlare all'impazzata ovviamente era passata, ma chi lo avrebbe mai detto la cocca della nostra prof di italiano,
però le volevo bene dai, poi tocco ad Alexandra scorreva con il dito e comparve una parolina malvagia "rimandata"
fece un sospiro alla fine lei era la prima a saperlo, facendole un sorriso la strinsi a me e aggiunsi
"Fagliela vedere a quella bastarda di geografia come glielo metti in quel posto il debito"
cosi scoppiamo a ridere tutte e quattro come pazze, ed ora toccava a me eravamo arrivati alla
lettera M scorrevo scorrevo ed eccomi traccio una linea con il dito per arrivare dall'altro lato
del foglio senza aver paura di sbagliare rigo e farmi false illusioni o delusioni, e finalmente
parolina magica "promossa" suzanne mi abbracciò, anche perchè ora mancava solo lei,
ma voi ditemi la secchiona della classe tutto l'anno è andata bene non ha meno di sette a
nessuna materia se possono bocciarla solo per un quattro in matematica alla fine dell'anno, era quasi inutile controllare i quadri, ma ci fu una
spiacevole sorpresa "rimandata" anche lei, io la guardai e le dissi "Suze, mi dispiace"
lei mi sorrise e strinse tutte e tre "ragazze me lo aspettavo lo sapevo che matematica me lo avrebbe dato".
Passammo tutta la giornata insieme pranzo al Mc, pomeriggio in giro per le vie della città, riempiendoci di foto
e di promesse, sera piazza al volo, una birretta in compagnia anche di altri amici di classe, e poi a casa,
a casa perchè era ora di iniziare quest'estate.
Ed è ora di iniziarvi a raccontare il motivo per cui mi sono ritrovata a scrivervi tutto ciò,
di raccontarvi un'estate che mi ha segnato per molto tempo forse per sempre, credo proprio per tutta la vita.  


 
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Raga non scrivo da molto,
spero davvero possa piacervi,
seguitela e datemi le vostre opinioni,
spero di non deludervi, giuro *-*
Silvia.

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Capitolo 2
*** Passano i giorni ***


I primi due mesi di vacanza mi sono volati così velocemente,
forse per il semplice fatto che non vedevo l’ora di partire.
Ho passato varie giornate tra ristoranti, pizzerie, pub, parenti e amici. 
Ci sono state giornate più belle e alcune proprio da cancellare,
come per esempio il giorno in cui con Alexandra avevamo deciso di uscire, allora una cosa fa? 
E’ estate, si prepara con mini maglietta, jeans corti attillati, e spera di far colpo su qualche ragazza,
una coda di cavallo, si chiama la migliore amica e si esce, ma uno mai e poi mai si sarebbe
immaginato che una volta uscite con il sole che spacca le pietre un’ora dopo attacca a piovere a dirotto? 
Bhè anche questa è l’estate alla fine.
Eppure quella giornata devo dire, ha avuto qualche nota positiva,
riparandoci dalla pioggia in un bar, abbiamo conosciuto due ragazzi,
o meglio riscoperto, due vecchi amici delle elementari, che si erano fatti due gran fighi,
vorreste sapere com’è andata a finire? 
Non credo ci sia bisogno di dirvelo, sarà stata la mancanza, il non essersi visti per tanto tempo,
la riscoperta del soggetto delle elementari al gran figo delle superiori, che alla fine tutto ciò è andato a finire al letto. 
Non ho niente da raccontarvi di quell’esperienza, solita scopata, è normale è estate,
e serve anche a questo a lasciarsi andare un po’, conoscere o riscoprire persone che non sanno niente di te,
che non hanno mai fatto parte della tua vita e mai ne entreranno a far parte,
stare con queste persone con le quali puoi fare di tutto, tanto nessuno verrà mai a saperlo,
diciamolo l’estate serve a divertirsi, e sinceramente delle volte delle sane scopate fanno divertire,
non è stato né il primo né l’ultimo in questi due mesi, è stato uno dei tanti,
e ora che partivo per la playa forse, me ne aspettavano altrettanti.
Misi la sveglia alle due di notte, sarei partita in macchina, mio padre affermava si parte a quest’ora così non c’è traffico,
e allora sotto le coperte alle 20:00 subito dopo cena per riposarmi almeno un minimo,
e quella sveglia suonò prima del previsto, di corsa mi alzai misi le ultime cose nella borsa mi vestì e partimmo. 
Dopo ore di viaggio arrivai in quel posto meraviglioso, il mare era davvero stupendo, oserei dire cristallino,
mai avevo visto una cosa del genere, rimasi sbigottita, avevo quasi le lacrime agli occhi,
la luce del solo all’alba si rifletteva sullo specchio dell’acqua e i miei occhi a quella vista s’illuminavano.
Prese le valige, andammo in reception prendemmo le chiavi, e cercammo la nostra casetta,
era una sorta di residence ognuno con la propria casa, la prima cosa che feci fu prendere
un costume infilarmelo e correre al mare che era a due passi da lì. 
Vidi, dove era il mio ombrellone, mi sdraiai, poi presi un libro che era da leggere per le vacanze,
ma a me piaceva, la lettura era sempre stata una delle mie più grandi passioni. 
La mattinata la passai quasi tutto il tempo sotto l’ombrellone a leggere, anche quando
arrivarono i miei e mio fratello Tom, ma in un momento fui distratta da un gruppo
di ragazzi e ragazze che erano andati da un animatore per farsi insegnare qualcosa sulla vela. 
Rimasi colpita da due ragazzi in particolare, ma il primo sguardo andò su un ragazzo alto moro e muscoloso,
chissà perché, diciamo che tra me e me speravo fosse la mia prossima preda per una notte di pura follia,
chi poteva essere meglio di uno sconosciuto conosciuto in vacanza? 
Li segui tutto il tempo con lo sguardo, mentre fingevo di leggere il libro e i miei mi congedarono per andare a fare spesa. 
Mentre li seguivo, mi accorsi che venivano verso di me insieme ad una ragazza e un ragazzo,
e proprio quando erano quasi davanti a me, e il mio cuore palpitava a mille
ed ero piena di ansia girarono a sinistra e si misero un ombrello dopo di me. 
Io che mi credevo così spavalda e giocatrice, in quel momento ero quasi morta,
non so perché ma mi vergognavo, è stato sempre un mio difetto, non riesco ad approcciarmi subito con le persone,
dopo due ore che ti ho conosciuto, sembra che sai chi sono da una vita, ma lì per lì non riesco ad avvicinarmi,
ma per fortuna o sfortuna si erano avvicinati a me per il semplice fatto che il loro ombrellone era, affianco al mio.
Quando riprese fiato e colore in viso, mi dedicai di nuovo alla mia lettura,
ma un ragazzo sta volta un biondino non molto alto dagli occhi color ghiaccio ipnotici,
fece una battuta ed io scoppiai a ridere, ma continuavo a tenere lo sguardo fisso sul libro
sperando che non se ne fossero accorti, anche se diciamo, non era proprio un libro comico, ed io ero diventata paonazza.
Poi mi sentì oscurata il sole, scomparve, ma non per magia per il semplice fatto che affianco a me,
si era avvicinata la ragazza che fino a poco fa era con loro,
mi allungò la mando e mi disse: "Piacere Beth e tu?"
Io timidamente risposi: "Piacere Hope", e le accennai un sorriso, anche se dentro stavo morendo.
Lei rispose al mio sorriso e gentilmente mi chiese: “Disturbo per caso?”
Ed io sorridendo "No figurati".
Allora lei mi sorrise di nuovo e disse: "Se non ti spiace ti andrebbe di unirti a noi?
Sai com’è, si è soli in vacanza noi ci siamo appena conosciuti, e più siamo meglio è, o no?"
Devo dire che quella ragazza mi era subito piaciuta allora con aria ironica
le dissi: "Bhè sempre meglio di leggere un libro, o no?"
Lei scoppiò a ridere e mi portò dagli altri, anche se dovetti solo alzarmi dallo sdraio per sedermi su un’altra.
Il ragazzo moro subito mi squadrò, e disse: “In vacanza e leggi?” 
Io ironicamente con un sorriso sul volto gli diedi una piccola pacca
sulla spalla e facendo l'offesa dissi: “Guarda che sono un’acculturata”. 
Lui sorridente, la luce che emanava quel sorriso era
inspiegabile mi disse: “Scusami, comunque piacere Zayn” 
E a quel punto si presentarono anche gli altri il biondino,
guardandomi negli occhi mi penetrò allungò la mano e disse: "Piacere Niall",
Io rimasi come incantata, infatti, non risposi ero imbambolata e
Beth dandomi una spinta sulla spalla disse: "Oi ci sei? Cos’hai?”.
Ed io "Si ci sono". 
Affermai convinta cercando di riprendermi dalla figura imbarazzante,
dissi al biondino o meglio a Niall che il piacere era solamente il mio,
poi infine si presentò anche l’altro ragazzo, un riccetto tutto pepe,
rideva in continuazione non so il perché sinceramente allungò la mano dicendo che si chiamava Harry.

 
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Siete curiosi/e almeno un pochino?
Spero che qualcuno la stia seguendo,
datemi le vostre opinioni,
spero vi piaccia.
Silvia.
 

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