Matter of jealousy

di Lady A
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Signs of affection ***
Capitolo 2: *** My Chichi ***
Capitolo 3: *** I jealous? ***
Capitolo 4: *** Fear of being jealous ***
Capitolo 5: *** We love each other for the rest of our lives ***



Capitolo 1
*** Signs of affection ***


Matter of
jealousy.

 

1.
 
 
“Capitolo 1: Sing of affection”





 

Era un afoso pomeriggio di metà luglio, il sole era ancora alto in cielo, gli usignoli rallegravano la giornata con i loro melodiosi canti. Goku era disteso beatamente tra l'erba lasciando che una leggera brezza gli accarezzasse il viso, negli ultimi periodi aveva tanto sentito la mancanza della sua casetta,  dei suoi figli e di Chichi.
Già la sua dolce Chichi, lei sì che sapeva farlo rigare dritto, sapeva farsi valere,  rispettare, forse era proprio per questo che l'amava.
All'inizio, non comprendeva bene il significato del passare la propria vita con qualcuno, ora era diverso! Era contento di averla sposata, anche se stavano poco tempo assieme, sapeva che quella era la donna della sua vita. Era tanto forte, coraggiosa, dolce, amorevole... Chichi sapeva essere tante persone in una.
Dopo la morte di sua nonno, lei era stata l'unica a dargli tanto affetto, amore, quella donna gli aveva cambiato la vita, gli è l'aveva arricchita, gli aveva regalato due magnifici figli, una famiglia... già… proprio quella che infondo Goku non aveva mai avuto. Chichi era stata la cosa più bella che gli fosse capitato nella sua vita. Purtroppo però, non glielo aveva mai detto chiaramente... forse perché non ci riusciva, a volte quella moretta lo faceva bloccare, davanti a lei sentiva quasi tutta la sua forza limitata, quella peperina era capace di stenderlo con un solo sguardo. Era incredibile, sembrava quasi che a volte annientasse tutte le sue forze. Spesso in quei pochi momenti in cui erano soli, riusciva solo a balbettare frasi scomposte. Ma forse a ciò c'era una plausibile spiegazione, era innamorato e anche molto, lui ne era ben consapevole, quella moretta gli aveva rubato il cuore.
L'amava con tutto se stesso, ma pochissime volte gli aveva detto “ti amo”, forse perché non gli bastavano cinque lettere per spiegargli tutto quello che provava, forse perché non l'amava soltanto, era pazzo di lei, in vita sua nessuno era riuscita a fargli battere così forte il cuore, nessuno era in grado di toglierli il fiato, nessuno era capace di trasmettergli delle emozione solo con uno sguardo. Chichi era unica, ed era sua, solo sua.
Può sembrare strano, ma anche il guerriero più forte della galassia aveva delle paura, oltre a quella degli aghi infatti, c'era una paura molto più profonda, che però a contrario della prima non aveva mai svelato a nessuno, forse neppure lui la conosceva del tutto.
Il suo timore più grande era quello che un giorno Chichi non sarebbe più stata sua, non sarebbe più stata lì ad aspettarlo, l'avrebbe lasciato, abbandonato al suo destino. Se ci pensava rabbrividiva, la sua vita senza quella peperina non avrebbe più avuto senso. Lei pur di sposarlo era giunta a sfidarlo in un torneo internazionale di arti marziali
Quei due erano completamente l'opposto, lui era molto impacciato, goffo, bambinone e ingenuo, lei era fiera, orgogliosa, disinvolta e matura.
Ma si sa... gli opposti si attraggono.
Gli occhi del saiyan si posarono su quel limpido cielo, era da parecchio che non lo osservava disteso tra l'erba del Monte Paoz, lì aveva un senso di pace, spensieratezza, lì era a casa. Osservò il figlio maggiore uscire, com'era cresciuto dall'ultima volta che lo aveva visto, beh del resto erano passati parecchi anni, eppure sembrava ieri che Gohan era ancora in fasce, così indifeso e piccolo.
Ad un tratto vide il piccolo di casa Son, purtroppo non lo aveva visto nascere, non c'era quando pronunciò la sua prima parola, aveva perso i momenti più belli, e voleva recuperarli. Lui amava i suoi figli, Gohan e Goten erano il frutto del suo amore e di quello di Chichi.
«Papà! », la voce del piccolo Goten attirò l'attenzione del saiyan.
«Urca, ciao piccolo!», disse Goku scompigliando i capelli del figlioletto, Goten era proprio la sua copia, e anche in certi modi di fare gli somigliava molto.
«Papà vieni ad allenarti un po’ come me? », mormorò il piccino facendo gli occhi dolci  al padre.
Goku si alzò, lo perse sulle spalle e assieme si diressero nel centro del bosco, aveva voglia di passar del tempo con lui.
 
Intanto nella casa tondeggiante, Chichi si affrettava a preparare la cena, il sole era prossimo al tramonto, sul Monte Paoz regnava una gran quiete.
Era bello riavere la famiglia finalmente riunita, quanto tempo aveva dovuto aspettare per rivivere di nuovo questi momenti. A volte, capitava che si svegliasse nel bel mezzo della notte e si assicurasse che il marito fosse finalmente lì con lei. In quel letto, che per troppo tempo era stato vuoto, che per troppo tempo aveva dovuto farci l'abitudine a dormirci da sola,  e sempre in quel letto dove ogni santissimo giorno dava sfogo alle sue lacrime. Sì, Goku l'aveva fatta soffrire molto, ma nonostante ciò se fosse ritornata indietro l'avrebbe sposato di nuovo. Non si era mai pentita di quella scelta, Goku era la sua ragione di vita, lei lo amava alla follia, forse era proprio la follia che l'aiutava ad andare avanti. Era una donna forte, ma allo stesso tempo fragile, a volte avrebbe desiderato avere una famiglia normale, senza saiyan, senza un marito che mettesse sempre a repentaglio la sua vita e quella dei figli per salvare la Terra. Quando Goku portò Gohan al Cell Game ,lì fu uno dei momenti più brutti della sua vita, dovette aspettare l'esito di quel maledetto scontro, dovette soffrire in silenzio, cercò di dimostrarsi fiduciosa, cercò di pensare in positivo, ma dentro di lei sapeva già l'esito finale.
Se ripensava al dolore straziante che provò quando vide il suo piccino ritornare a casa,  con gli abiti ridotti a brandelli e quando gli disse che Goku era morto e che aveva espresso la volontà di restare nell'aldilà, si sentiva morire. A volte non riusciva neppure a capacitarsi di come era riuscita ad andare avanti per tutto questo tempo. Aveva avuto la forza di diventare di nuova mamma, di crescere da sola il piccolo Goten.
Gohan purtroppo si era dovuto caricare di responsabilità, e spesso con il fratellino si era comportata quasi da padre.
Lei aveva sempre desiderato avere una famiglia perfetta, ma la perfezione non esiste ! Forse se invece di sposare Goku avrebbe sposato un tipico uomo normale, la sua vita avrebbe preso una piaga diversa, ma nessuno oltre quel saiyan sarebbe stato in grado di farle provare quelle emozioni. Goku, quell'ingenuo bambino con la coda e i capelli all'insù era diverso dagli altri, era un alieno, in tutto l'universo era certa che nessuno sarebbe stato come lui, Goku era unico nel suo genere. E a lei era toccata la fortuna di averlo come marito.
Quei pensieri fecero emozionare la corvina, inevitabilmente i suoi occhi divennero gonfi, le sue guance divennero rosse, nonostante gli anni di matrimonio, quando pensava al marito non poteva evitare di provare quelle sensazioni.
All'improvviso sentì i suoi figli e suo marito rincasare, con fare svelto si ricompose, cercando di mostrarsi calma e tranquilla.
«Urca, che fame! », disse il saiyan entrando allegramente in cucina mentre si strofinava freneticamente le mani, seguito dai figli.
La corvina portò a tavola le vaste portate, quei tre mangiavano per un intero esercito.
La cena fu molto tranquilla, tra una porzione e l'altra i tre uomini di casa Son sembravano divertirsi molto. Goten era pazzo di suo padre, l'ammirava molto. Gohan beh... anche lui come Chichi aveva sofferto per la sua lontananza, ed ora riavere il padre a casa lo rendeva davvero molto felice.
Appena finita la lunga cena gli uomini si ritirarono nelle loro stanze a ronfare come orsi, la corvina, invece rimase in cucina a sparecchiare.
La Luna era alta in cielo, qualche nuvola di passaggio la oscurava, le stelle erano totalmente assenti e nel silenzio notturno si potevano udire i grilli e le cicale.
Appena ebbe asciugato anche l'ultima stoviglia andò in camera da letto e trovò il marito come di consueto immerso in un profondo sonno, rimase un po’ ad osservarlo… sembrava quasi che stesse cadendo dal letto, quando ronfava aveva quell'espressione da bambino, la stessa di Goten.
Non potette trattenere un sorriso, il suo maritino era troppo bello, quei capelli a forma di palma, quello sguardo, quel suo modo di fare, quel sorriso, quell'ingenuità la facevano completamente impazzire.
L'amore rende proprio pazzi. Chichi aveva seguito sempre e solo il suo cuore, e questo l'aveva condotta qui, aveva abbandonato l'enorme reggia sul Monte Friggi Friggi, per vivere in quella piccola ma accogliente casetta, avrebbe vissuto ovunque con Goku, infatti tutto ciò che le bastava era lui!
La corvina senza far rumore si mise accanto al marito e si addormentò.
 

~

Era una pigra mattinata, il sole splendeva in cielo, Chichi si preparò per andare a fare la spesa, quella mattina decise di rinnovare un po’ il suo look, indossò un top bianco che esaltava il suo seno, una gonna lunga molto attillata rosa antico, con uno spacco vertiginoso e ai piedi delle ballerine dello stesso colore della gonna. I capelli li lasciò sciolti, ma questa volta li ondulò alle punte. Mise un rossetto rosso fragola, che esaltava la sua candida pelle. Nonostante avesse quasi quarant'anni, sembrava una ragazza poco più che ventenne.
Dopo essersi specchiata con fare compiaciuto uscì e con la sua auto si diresse presso il centro commerciale della città.
«Allora...lo zucchero l'ho preso, la cioccolata anche... ah, dimenticavo! Devo prendere le uova...» disse la corvina leggendo attentamente la lista delle spesa ,quando all'improvviso il suo carrello si andò a scontrare con quello di un altro ragazzo.
«Ops… mi scusi! Oh... ma Chichi sei tu! », disse un tipetto biondo dall'aspetto molto attraente.
Chichi rimase a fissarlo, poi ad un tratto si ricordò.
«Zac?! », disse ridendo la corvina.
I due si lanciarono un 'occhiata molto complice, lei e Zac si conoscevano dall'età di quattro anni, il padre del ragazzo era molto amico di Giuma e spesso in estate andavano in un'incantevole radura sul Monte Friggi Friggi. Da bambini era stato anche il suo fidanzatino, ma ciò avvenne prima che lei conobbe Goku, perché da allora il suo cuore fu sempre e solo occupato dal valoroso guerriero e poi Zac si trasferì con il padre in un altro stato ,dividendo per sempre le loro strade.
«Sei... splendida», disse ammiccando il ragazzo.
Le guance della corvina divennero dello stesso colore del rossetto.
«Grazie,  anche tu sei...molto carino».
I due sorridendo si diressero nel parcheggio del centro commerciale e lì seduti al tavolino di un bar ebbero l'occasione di ricordare i bei tempi.
Zac era diventato un facoltoso e stimato medico, si trovava in zona per un congresso e si sarebbe trattenuto per tutta la settimana, era un dongiovanni incallito e Chichi l'attraeva molto.
«E dimmi tu sei sposata? ».
«Sì, e ho due magnifici figli! Tu? »
«Wow complimenti, tuo marito deve essere molto fortunato! Io invece, sono single.», rispose il biondo accennando un sorriso malizioso, d'altronde il suo "hobby" era quello di sedurre graziose ragazze, poco importava se erano sposate o no, quando qualcuna le piaceva se la prendeva senza tener conto di nulla.
I due rimase per parecchio a parlare, il tempo volò, Chichi lo scrutava attentamente e costatò che era proprio un gran bel ragazzo, certo, l'espressione angelica che aveva da bambino era cambiata, si vedeva che era un tipo molto furbetto, era il contrario di Goku, il suo eterno bambinone.
All'improvviso i suoi pensieri furono interrotti quando si accorse che erano già passate le tredici.
«Zac, è stato un piacere, ora devo andare! Ci si vede!», disse la corvina salutando frettolosamente l'amico, per dirigersi con l'auto a casa.
Appena rincasata trovò la sua famiglia ad aspettarla seduti a tavola, i figli la guardavano accuratamente, non erano abituati a vedere la loro mamma così attraente, Goku, beh lui non ci fece caso, forse la fame gli oscurava addirittura la vista? O forse non badava all'aspetto della moglie, per lui Chichi era sempre carina!
Era seduto a capotavola con la solita espressione ingenua, mentre aspettava impaziente il pranzo.
«Hum, che buono!», disse il guerriero mentre sbranava come un affamato un intero pollo.
“Sono gli unici complimenti che mi sa fare!”, pensò tra sé la corvina, a volte avrebbe tanto voluto riceve un altro genere di complimento da suo marito, ma pazienza! Goku era Goku! Nonostante tutti i suoi mille difetti lo amava alla follia, Zac era molto affascinante, ma Goku era tutta un'altra cosa.
Venne pomeriggio la corvina era in soggiorno e stava stirando i vestiti di Gohan,  Goku entrò lentamente, sgattaiolando pian piano, era sporco dalla testa ai piedi di fango, difatti lui e Goten si erano divertiti a schizzarsi.
Con fare quasi impaurito cercò di non farsi sentire, per sfuggire all'ira funesta della moglie, ma fu inutile.
«Goku, si può sapere che hai fatto? Dov'è Goten? », chiese la donna facendo un’espressione molto arrabbiata e incrociando le braccia.
Il saiyan sorrise imbarazzato e cominciò a balbettare.
«Hem…oh ciao tesoro! Hem … io e Goten… allora... insomma….urca, scusami Chichina! », piagnucolò seriamente spaventato, accorgendosi del minaccioso sguardo della mogliettina, per un attimo temette il peggio.
«Uffa tra voi due non so davvero chi sia il più bambino! Va a chiamare Goten e andate immediatamente a lavarvi! », disse in tono severo che non ammetteva repliche.
«Vado subito, tesoro mio!», esultò Goku e lasciandosi trasportare dall'entusiasmo diete un forte abbraccio alla moglie sporcandola completamente.
“Urca! Ora sì che non ho più via di scampo!”, pensò al culmine del timore, rendendosi conto di aver imbrattato di fango anche lei.
Chichi rimase ad osservarlo, in breve le sue guance divennero dello stesso colore delle labbra e il suo cuore cominciò a battere in maniera accelerata, bastava davvero così poco per farle provare emozioni? Da quando Goku era tornato questa era la prima volta che le dava un abbraccio spontaneamente.
Goku rimase a guardarla sconcertato, di solito la sua Chichina come minimo avrebbe cominciato a sbraitare, a malmenarlo e a minacciarlo di fargli saltare la cena. Invece stranamente questa volta no. Anzi, sembrava quasi che le avesse fatto piacere essere abbracciata, beh ma del resto lui era il marito, poteva abbracciarla liberamente ogni volta che voleva, Chichi era la sua donna!
All'improvviso con fare spaventato entrò anche il piccolo Goten che vedendo anche la madre conciata in quel modo, rabbrividì ancora di più, lei invece, con fare quasi noncurante si rivolse stranamente in maniera dolce al figlio e al marito.
«Sapete già quello che dovete fare! Andate! », e detto ciò sotto gli occhi straniti dei due, andò in un'altra stanza.
«Wow papà come hai fatto? », chiese il piccino sgranando gli occhi.
«A fare cosa? ».
«E' la prima volta che non si è arrabbiata! Come mai è si è sporcata anche lei? ».
Goku si grattò il capo imbarazzato.
«Beh,  l'ho abbracciata! ».
«Fallo più spesso allora! », gioì Goten ridacchiando e subito dopo i due corsero in bagno a lavarsi.
Intanto la corvina si affrettò a cambiarsi d'abito, all'improvviso sentì bussare il campanello, andò ad aprire e si ritrovò di fronte l'affascinante Zac...





To be continue …

 

 
 
 
 

 
 

 

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Capitolo 2
*** My Chichi ***


Matter of
jealousy.

 

2.
 
 
“Capitolo 2: My Chichi





 

«Ciao Chichi, sai mi sono trovato su questo Monte, devo dire che è molto carino e sono venuto a trovarti», disse il biondo facendole l'occhiolino. Chichi leggermente imbarazzata lo fece accomodare in casa, l'uomo indossava un completo blu scuro, sotto aveva una camicia candida e una collana d'oro che si intonava al suo colore di capelli.
Appena entrato la salutò stringendola a se e dandole un bacio sulla guancia; nel frattempo, Goku scese dalle scale tutto pimpante con l'intendo di andare in cucina per sgraffignare qualcosa da mangiare e fu così che l'ingenuo saiyan si ritrovò davanti una scenetta non molto piacevole per un marito: un avvenente ragazzo biondo vestito come un damerino, teneva tra le braccia la sua Chichina e le stava dando un bacio sulla guancia.
Goku sgranò gli occhi e li stropicciò, per un momento credette di avere strane allucinazioni, ma poi sentendo un'altra voce maschile si rese conto che non era immaginazione.
Rimase a fissare i due a bocca aperta con la sua tipica espressione da ebete, era incredulo. Ad un tratto sembrò quasi che fosse rimasto paralizzato, scrollò la testa e si diresse perplesso dai due.
«Chichi, tesoro… lui chi è? », chiese con la sua consueta voce da cucciolo indifeso.
 La moglie accortosi della presenza del marito, diventò ancora più rubiconda.
«Ahem… Goku ti presento Zac, un mio amico. Zac ti presento Goku, mio marito…».
«Piacere di conoscerti Goku. E così sei tu il fortunato marito di Chichi!  », sghignazzò Zac porgendo la mano al Son.
 Goku si grattò il capo e rimostrando il suo sorriso ingenuo, strinse la mano al biondo.
 «He, he, he, he! Sì, sono io! ».
 Zac con fare spavaldo si mise comodo sul divano, Chichi andò in cucina a preparare del tè.
«E lei che lavoro fa?».
«Io? Ah, beh io... diciamo che salvo il mondo! », rispose Goku con la sua solita aria bonaria.
«Eh? In che senso...? ».
 «Beh… ho lottato contro Freezer, Cell, Majin Bu… sì, insomma contro quei cattivoni! ».
 «Ah, capisco. Beh... oltre a salvare il Mondo, ha hobby ? ».
 «Hum… cosa sarebbero gli hobby ?», chiese in maniere ingenua il saiyan.  il biondo lo guardò con aria di superiorità, Chichi aveva sposato un beota!
 «Sono gli interessi!».
 «Ahhh beh mi piace combattere e mangiare, Chichi cucina molto bene! ».
 «Davvero? Beh del resto si vede che Chichi è proprio una gran brava mogliettina ...ci conosciamo da quando eravamo piccolissimi… », disse in modo malizioso il biondo.
 «Urca, che coincidenza ! Anche noi ci conoscemmo da bambini, avevamo dodici anni, lei si era persa...», il discorso di Goku fu interrotto dall'arrivo della corvina che servì il tè accompagnato da dei deliziosi pasticcini al cioccolato e panna.
Il saiyan naturalmente li mangiò tutti senza tener conto dell'ospite, che intanto lo osservava indignato mentre sorseggiava in modo molto signorile la bevanda.
 «Goku, sei sempre il solito! Hai mangiato tutto?!  Lo hai notato o no che c'è anche Zac! », lo sgridò Chichi, senza tuttavia, alzare il tono della voce. il moro si grattò il capo e sorrise imbarazzato.
 «Hem... tesoro io vado ad allenarmi, ciao!», e dettò ciò si alzò dal divano e uscì di casa.
 Zac fu visibilmente contento del fatto di essere da solo con Chichi. Intuì subito che il marito era un tonto, e la moretta era un'appetitosa preda. La osservò quasi ammaliato, la ragazza indossava un kimono smanicato amaranto, con delle bordature nere, esaltava molto il suo esile corpo d’alabastro, il suo modo di camminare era molto aggraziato, attraente.
 «Chichi ti ricordi di quando andavamo alla radura sul Monte Friggi Friggi?», disse guardando negli occhi la corvina e invitandola a sedersi con lui sul divano. La ragazza gli sorrise e si sedette accanto.
 «Già... me l'ho ricordo, è passato tanto tempo… ».
 
~

 Goku intanto era fuori ad allenarsi quando fu distratto da delle risate, con fare curioso si avvicinò di più alla sua casetta e intravide dalla finestra sua moglie seduta sul divano accanto a Zac mentre conversavano molto divertiti, il saiyan li osservò per parecchio, gonfiò svariate volte le guance, provò una sorta di fastidio nel vedere sua moglie in atteggiamenti così intimi con quel ragazzo.
Scrollò varie volte la testa e alla fine riprese ad allenarsi, si allontanò fino a raggiungere il centro della fitta boscaglia, le risate dei due gli ronzavano ancora nella testa, cosa avevano da ridere? Perché la sua Chichi era seduta così vicina a Zac? Perché prima quel damerino aveva abbracciato e baciato sua moglie?




To be continue …


 


 
 
 
 
 

 

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Capitolo 3
*** I jealous? ***


Matter of
jealousy.

 

3.
 
 
“Capitolo 3: I jealousy?





 

Venne sera, il sole lasciò posto alla solerte luna e il cielo si ammantò di tantissime stelle, sul Monte Paoz si potevano osservare anche le lucciole che assieme all’argenteo chiarore lunare contribuivano a dare un luminoso spettacolo. Goku ormai esausto, rincasò ansioso di mangiare e di stare un po’ con la sua famiglia e con Chichi, ma assieme alla moglie vi ritrovò ancora Zac.
 «Oh, ciao papà! », disse Gohan scendendo frettolosamente dalle scale con dei libri sotto il braccio, seguito dal piccolo Goten. Goku li salutò con il suo solito sorriso dolce, per poi girarsi indispettito a guardare il biondo mentre conversava ancora con sua moglie.
 «Papà… quello è un amico della mamma, rimarrà a cena da noi… » disse il maggiore dei Son rivolgendosi al padre.
 «Come mai? ».
 «Beh, si è autoinvitato...».
 «Hum… capisco! ».
 «Ahem… io comunque... sto andando…».
 «Dove? ».
«Ahem... eh, eh, eh, beh devo... studiare con Videl! », disse Gohan arrossendo indecorosamente, il solo pensiero di trascorrere una serata con la sua migliore amica gli fece oscillare violentemente il giovane cuore, lui era cotto, anzi stracotto della figlia di Mr.Satan.
 Goku si grattò il capo e ridacchiò assieme al piccolo Goten.
 «Urca, allora vai pure figliolo! ».
 «Papà sai, credo che a Gohan piaccia Videl! », disse il piccino di casa Son avvicinando al padre.
 «Dici? Ah, ah, ah ». E detto ciò i due andarono in bagno a lavarsi le mani e si diressero a tavola, dove ad attenderli c'era Zac che sedeva al posto di Gohan.
 «E' pronto! » , annunciò Chichi sorridendo, mentre mise a tavola un vassoio contenente un enorme tacchino ripieno, accompagnato da delle patate, ma ciò era solo "l'antipasto" difatti Goku non si saziava mica con un semplice tacchino, Chichi preparò anche spaghetti al sugo, riso con il tartufo, gamberi, trote, carne arrostita, filetto di merluzzo, insalata, polpette di carne, prosciutto, mozzarella… di tutto e di più, insomma. La corvina di casa Son era diventata un'esperta cuoca e forse, questo era il lato che Goku apprezzava di più... almeno secondo lei! Dopo cena, Goten andò in camera sua, Chichi cominciò a sparecchiare la tavola, mentre Goku e Zac si sedettero fuori in giardino.
 «Chichi è una donna eccezionale, sa noi da piccoli siamo stati fidanzati... mi sembra ieri che ci demmo sotto una quercia secolare il nostro primo bacio! », disse il biondo con fare spavaldo rivolgendosi al saiyan. Goku che fino a quel momento era stato a giocherellare con l'erba, diventò di un colore violaceo.  Sgranò gli occhi, si grattò freneticamente il capo e si voltò nella direzione di Zac.
«CHE COSA? » fu l'unica cosa che fu in grado di dire. Fino ad allora, infatti pensava che Chichi avesse dato il primo bacio a lui, e no a quel damerino e poi non riusciva ad immaginare la sua Chichina da bambina fidanzata con quello là!
 «B-baciati ? F-fi-fii-fidanzati? », balbettò dopo poco, sconcertato. Zac sfornò un sorriso soddisfatto. 
«Già! Sa, fin da bambina è sempre stata molto bella…».
 Goku sgranò - se possibile- ancora di più gli occhi, provò una sorta di fastidio nell'udire quelle parole dette dal biondo. Gli dava fastidio che un altro uomo, che per giunta in passato era stato fidanzato e aveva pure baciato la moglie, ora gli stesse facendo anche degli apprezzamenti!
Goku sentiva Chichi sua, quella donna gli apparteneva!
Il guerriero si mise a gambe incrociate sul parto, gonfiò ripetutamente le gote mettendo il broncio, sembrava proprio un bambino.
 L'orologio di casa Son segnava  le 22:3O, Zac finalmente decise di andarsene, si allontanò verso la sua auto e salutò la sua amica nuovamente con un bacio, facendo diventare Goku ancora più viola e corrucciato.
 «Chichi è stato un piacere passare questa serata con te, a presto! », disse facendo l'occhiolino alla corvina.
 «Ciao... Zac, a presto! », mormorò Chichi agitando la mano per salutarlo.
 Goku che se ne stava accovacciato sull'erba rientrò a casa e con fare mogio andò in camera da letto, poco dopo venne raggiunto dalla moglie.
 «Chichina perché non me lo hai mai detto? Uffa! », piagnucolò con fare quasi offeso mentre si sistemava nel lettone.
 «Cosa? ».
 «Che tu e Zac eravate fidanzati e che vi siete pure baciati da piccoli! Urca, e io credevo che avessi dato a me il tuo primo bacio!».
 La moglie che intanto era girata intenda a mettersi la candida camicia da notte, si voltò di scatto.
 «Goku sei geloso? », chiese quasi speranzosa. il Son divenne tutto rosso, tanto che cominciarono a sudargli perfino le poderose mani.
 «Humpf, no!», mormorò piccato al massimo dell'imbarazzo, ma quella non era la verità, lui era geloso, eccome se lo era! Chichi era sua e basta, nessun biondino a parte lui quando si trasformava in super saiyan aveva il diritto di sbaciucchiarla. Ma forse per vergogna, oppure timore negò la gelosia.
 Chichi abbassò la sguardo e scrollò la testa amareggiata.
«Allora perché ti interessa?»,  domandò stizzita, gli avrebbe fatto piacere che Goku fosse geloso di lei, avrebbe significato che teneva davvero alla sua donna.
 «C-come perché?! Sei mia moglie, mi devi dire sempre tutto, no?! », si giustificò lui, mostrando quei occhioni dolci da cucciolo che la facevano impazzire ma anche un cipiglio seriamente incupito.
 «Beh, tu non me lo hai mai chiesto...».
 «Certo, perché quando ci siamo conosciuti eri una bambina, e prima lo eri ancora di più...».
 «Mi sembra ovvio! E con questo? ».
 «Beh... non immaginavo che così piccola avessi già sbaciucchiato un altro… tutto qui...», mentì lui, incrociando le braccia e mettendo di nuovo il broncio.
 Chichi scoppiò a ridere, era così carino!
 «Beh, se proprio vuoi saperlo, al tuo contrario sapevo già distinguere i maschi dalle femmine... ».
 Goku a quelle parole spalancò le iridi di carbone e si grattò il capo.
 «Che cosa? Non vorrai dire che… lo hai anche visto spogliato? », sussurrò quasi con filo di voce assumendo un'espressione sconvolta e impaurita, provò una sorta di fitta al cuore e un peso allo stomaco, per poi sentire solo un forte dolore alla testa.
 «STUPIDO, TROGLODITA! MA PER CHI MI HAI PRESA?!», gridò Chichi offesa, mentre colpì il consorte con un pugno.





 To be continued...




 

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Capitolo 4
*** Fear of being jealous ***


Matter of
jealousy.

 

4.
 
 
“Capitolo 4: Fear of being jealous






 
Goku ripresosi subito dalla botta ricevuta dalla moglie, sfoggiò il suo solito, smagliante sorriso prettamente ingenuo.
 «Scusami… tesoro!».
 «Goku, possibile che tu dica sempre e solo idiozie! Avevamo dieci anni e stato solo un bacetto innocuo!», rispose lei, per poi mettersi nel letto, assumendo un'aria piuttosto adirata, Goku si avvicinò a lei con fare mogio e l'abbracciò, Chichi tirò un sospiro, il suo cuore ricominciò a scalpitare in maniera tumultuosa; quando Goku l'abbracciava non riusciva ad essere arrabbiata, era in grado di fargli passare tutto. La corvina gli accarezzò dolcemente il viso, stavano per baciarsi quando entrò Goten.
«Mamma non riesco a dormire, mi racconti una storia?», bisbigliò sottovoce, mentre si avvicinò al lettone dei genitori facendo gli occhi dolci alla madre. Chichi avrebbe voluto passare una notte diversa con Goku, da quando era tornato non avevano avuto neppure un momento di intimità... ma non riuscì a resistere agli occhietti del suo piccolo cucciolo, lo prese in braccio, lo riportò nella sua cameretta, si mise accanto a lui e gli raccontò una favola. Fin da piccolissimo Goten era abituato ad addormentarsi cullato e coccolata dalla sua amorevole mamma.
 
 Goku intanto nel letto.
«Urca, che sonno! Ma la voglio aspettare, sì l'aspetto... haww... hum... hump...», il valoroso eroe si addormentò all'istante, il suo sonno fu tanto profondo che non sentì neppure rincasare Gohan.
 
 
 
 ~

Il mattino dopo, Chichi era intenda a preparare la colazione ai suoi adorati uomini.
«Buongiorno mamma...», la salutò Gohan scendendo dalle scale ancora in pigiama.
 «Buongiorno, come mai non sei ancora pronto? Sbaglio o ieri sera hai fatto tardi con Videl?!», disse la madre facendo –con un’insolita aria complice - l'occhiolino al figlio.
 «C-cosa? Ahem… beh abbiamo studiato e poi sai, la città ha bisogno di Great Saiyaman…», mormorò mentre le sue guance divennero di un colorito puramente vermiglio.
 Chichi sospirò e si voltò verso di lui, il suo bambino... il suo "piccolo" Gohan si stava innamorando, beh era una cosa normale, ormai aveva l'età, però non poteva evitare di non essere un po' gelosa di quella Videl!
“Chissà cosa avrà di tanto speciale quella ragazza!”, ponderò tra sé, poi si ricordò di quando anche lei si innamorò perdutamente di Goku, ogni volta che lo pensava arrossiva proprio come Gohan.
Ah l'amore... quanti scherzi fa quel puro sentimento! Ti fa perdere la ragione, ti cambia, ti fa maturare. Avrebbe sfidato l'intero mondo pur di stare accanto al suo principe azzurro; quante volte da bambina fantasticava sulla sua vita?
 Intanto, Goku si alzò dal letto, il suo sonno durante la notte era stato disturbato da insoliti pensieri, non riusciva a togliersi dalla testa la scena di Zac con Chichi, non riusciva a togliersi dalla mente quelle risate divertite, quei sorrisi e soprattutto non riusciva ancora ad accettare che Chichi avesse baciato un altro da piccola. Con lui la vedeva allegra, infondo quel damerino profumato era il tipo di maschio che piaceva alle donne, era colto, laureato, famoso e ricco. Chichi di sicuro non gli era indifferente, si vedeva e forse anche a lei piaceva Zac. Il guerriero sapeva di non essere stato un buon marito e un buon padre, ma non avrebbe mai permesso a nessuno di rubargli la famiglia!
Quella mattina era un po’ nervoso, infatti a colazione ruppe quattro bicchieri e due piatti.
 «Goku per una buona volta vuoi controllare la tua forza!», ringhiò la corvina mentre raccoglieva i cocci di vetro a terra.
«Hem? Ahhh, ahem… scusa amore mio... eh, eh, eh, proprio non volevo!», rispose lui imbarazzato, grattandosi teneramente il capo e agitando le mani.
 «Si può sapere che ti succede?».
 «Assolutamente nulla, tranquilla!», rispose il saiyan, esibendo ancora una volta il suo consueto sorriso ingenuo, ma al contempo così nettamente affascinante… irresistibile! 
 «E no! Sai che a me non puoi mentire! Cosa ti preoccupa, avanti ora me lo dici!», insisté la donna per poi sedersi a tavola vicino al consorte.
In effetti Chichi intuiva subito quando c'era qualcosa che lo preoccupava, sembrava quasi che riuscisse a leggergli la mente.
 «Beh…», Goku si sentiva profondamente in disagio, avrebbe voluto proferirgli la verità ma se poi si sarebbe arrabbiata? Se avesse pensato che non si fidasse di lei?
 «Allora? Sto aspettando!».
 “Urca, adesso che le dico?”, pensò lui tra sé.
Chichi notò le gote del marito tingersi di un distinto colorito roseo, intuì che era in imbarazzo, chissà cosa passava per la mente di quello snaturato?
 «Goku ti senti bene questa mattina? Si può sapere a cosa stai pensando?», domandò palesemente stizzita.
 «Allora... ahem... ho... ho dimenticato di mettermi i boxer...», mentì sghignazzando tutto ad un tratto, per poi dileguarsi in bagno, lasciando la bruna con un’espressione alquanto perplessa.
“Ma… come ha fatto a dimenticarsi di mettersi le mutande?”, si ritrovò a pensare stranita, mettendosi una mano tra i lucenti e setosi capelli d’ebano.
 «Fiuuuuu! Urca, speriamo che l'abbia bevuta! In effetti non mi ricordo davvero se le ho messe o no!», concretizzò l’adorabile saiyan visibilmente sollevato per il pericolo scampato, mentre entrò in bagno per lavarsi.
 
 
 «Per un momento mi ero illusa di aver fatto parte dei suoi pensieri...  », mormorò la corvina con aria accorata, appoggiando la testa sul coriaceo tavolo. I suoi occhi divennero celermente lucidi, si sentiva trascurata, messa da parte, a volte era convita che Goku non l'amasse, delle volte sembrava interessa a lei, altre invece, sembrava completamente infischiarsene.
Perché faceva così?  Lei chiedeva solo un po' d'amore, ma forse Goku era la persona sbagliata?
Si asciugò le lacrime che scendevano interrottamente dagli immensi e profondi occhi, si sentiva confusa; possibile che Goku non se ne accorgesse? Ogni tanto poteva darle qualche attenzione... invece di farneticare con le sue solite scempiaggini. Forse la verità era che Goku provava solo affetto per  lei, ma non l'amava, altrimenti si sarebbe comportato in modo diverso.
 «Mammina perché piangi?», chiese il piccolo Goten entrando in cucina con il suo pupazzo preferito tra le braccia.
 Chichi scrollò il capo, si asciugò le lacrime e sorrise dolcemente al suo piccino.
«Nulla amore mio, va tutto bene! Su vieni a far colazione!».
Goten la guardava con quei occhietti così innocui e miti, era un bambino così tenero, indifeso.
La corvina si alzò dalla sedia, e inginocchiandosi abbracciò dolcemente suo figlio. Lui, Gohan e Goku erano tutta la sua vita.



 
 
 
To be continue…



 
Angolo dell’autrice.
Salve a tutte! Speso di non aver reso questo capitolo troppo noioso, domani arriverà quello finale e  vi anticipo che Zac ritornerà alla carica!

 
 

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Capitolo 5
*** We love each other for the rest of our lives ***


Matter of
jealousy.

 

5.
 
 
“Capitolo 5: We love each other for the rest of our lives






 
«Chichi non immagini nemmeno quanto ti amo...», sussurrò con aria nettamente triste il guerriero mentre si lavava il viso in bagno.
Era rimasto proprio turbato nel vedere Zac assieme a sua moglie, non riusciva neppure lui a comprendere pienamente cosa gli stesse accadendo, avvertiva una sorte di terrore, rabbia, timore... aveva paura di perdere Chichi.
 Dopo essersi ben lavato, uscì dal bagno e vide Goten seduto a terra fuori la sua cameretta.
 «Ciao papà! Ti va di stare un po' con me?», gli chiese ad un tratto il piccolo.
 Goku come Chichi non poteva resistere a quei dolci occhioni; gli accarezzò amorevolmente i capelli color pece, lo prese in braccio e assieme cominciarono a correre divertiti per tutta la casa, poi andarono nel bosco come di consueto ad allenarsi. A Goku piaceva stare con Goten e il combattimento ora era diventato una sorta di gioco, era un qualcosa di ancora più importate che gli permetteva di recuperare tutte quelle assenze. 
Nonostante fosse cresciuto senza di lui, era un bambino allegro, dolce, sereno, a volte un po' monello, ma era normale per la sue età. Era cresciuto proprio bene, ed era tutto merito di Chichi, lei era una mamma eccezionale, ed anche una moglie fantastica. Molte donne, al suo posto se ne sarebbero già andate, si sarebbero già buttate tra le braccia di un altro uomo. Chichi no, lei era rimasta ad aspettarlo, proprio come da bambina. Lei era speciale. Ma ciò sarebbe durato per sempre? Già… era quella la vera paura del nostro insormontabile saiyan.
 «Urca, figliolo sei fortissimo, ma aspetta che mi trasformo!», ridacchiò divertito, mentre i suoi capelli divennero color oro e i suoi occhi di un sgargiante azzurro pastello.
 «Papà… perché la mamma prima stava piangendo?», mormorò all'improvviso il piccino con un’aria sinceramente dispiaciuta. Goku lo fisso attonito, ed ebbe una fitta al cuore.
 «D- davvero? Quando?».
 «Prima a colazione…».
 Goku sgranò gli occhi... a Chichi non poteva nascondere nulla e il suo comportamento di prima era stato indubbiamente infantile. Le doveva dire la verità, lui era geloso e l'amava con tutto se stesso, non era colpa sua se non riusciva a controllarsi nel pensare sua moglie mentre sbaciucchiava un altro!
 «Ma... ecco ti ha detto il perché?», domandò impensierito, mentre si sedette sull'erba incrociando le gambe, sicché il bambino si mise vicino a lui e scrollò la testa.
 «No, mi ha detto che va tutto bene. Ma se piange vuol dire che non è vero! Forse vuole le coccole?», affermò, scrutando seriamente il padre.
 Goku lo osservò teneramente, Goten aveva ragione! Chichi aveva bisogno di attenzioni, di sentirsi davvero amata.
 «Sai, credo proprio che tu abbia ragione!».
 «Abbracciala! Io, lo faccio spesso, però credo che lei voglia anche i tuoi abbracci, sai papà… gli sei mancato tanto!».
 Goku abbracciò dolcemente il figlio, nonostante Goten fosse piccolo aveva capito molte cose! A volte un abbraccio può sostituire le parole.
 Capita spesso nella vita di essere presi da mille pensieri, mille impegni e troppo spesso non ci soffermiamo sulle cose semplici, dandole per scontate...
 Intanto nella casa tondeggiante Chichi era seduta a terra, fuori la porta d'ingresso, le sue fulgenti iridi color notte erano lucide, una leggera brezza faceva svolazzare i suoi lunghi capelli neri, all'improvviso sentì il rumore di un auto avvicinarsi, pensò fosse suo padre Giuma, immediatamente si asciugò le lacrime, portò due ciocche dietro le orecchie e si ritrovò Zac a bordo della sua air-car rosso fiammante. La corvina, rimase un po' sorprese nel rivederlo nuovamente.
 «Ciao Chichi... tra pochi giorni parto, ti va di andare alla radura con me? Dai, ti prego!», disse il biondo scendendo elegantemente dall'auto per poi avvicinarsi alla mora.
Chichi lo fissò, non era molto convinta, infondo era una donna sposata, però era da tanto che desiderava ritornare in quel luogo e poi in fin dei conti Zac era un bravo ragazzo, un amico d'infanzia, non c'era nulla di male ad andare con lui e poi, Goku non era geloso, lo aveva detto lui stesso... purtroppo! Gli sorrise, andò in casa, si cambiò d'abito e salì in auto con il biondo. Indossò un kimono turchese, smanicato con delle rifiniture bianche lucenti e ai piedi della graziose scarpine aperte avanti, con un po' di tacco.
Aveva l'aria di una bambina, così dolce, così nettamente candida... così bella. Zac non potette non guardarla, quella donna gli piaceva!
 Dopo quasi un'ora arrivarono all'incantevole radura, era piena di svariati alberi ben curati, i prati abbondavano di fiori variopinti, c'erano scoiattoli, cervi e altri simpatici animali, al centro anche un cascata dove vi era dell'acqua cristallina che assumeva vari colori illuminata dagli aurei raggi del sole. Era un posto proprio fantastico, lei da bambina ma anche da ragazza si ritrovava spesso a venirci, per riflettere, pensare e rilassarsi.
Varia volte scappava dalla reggia proprio per ritirarsi in quella quiete, quante volte aveva pianto proprio sotto uno di quei svariati alberi, quante volte aveva aspettato proprio lì sotto Goku che la venisse a prendere a bordo della sua Nuvola Speedy?
Respirava quasi aria di casa.
«Chichi vieni con me, ti porto in un posto segreto…», le ammiccò l'affascinante Zac per poi prenderle la mano e condurla lungo una valle, dove vi era un vasto e ceruleo lago.
 Intanto Goku e Goten ritornarono a casa e vi trovarono solo Gohan seduto sul divano intendo a studiare un'enorme libro di astrofisica.
«Figliolo, hai visto la mamma?», chiese il saiyan osservando perplesso l'enorme volume del libro che il figlio maggiore aveva tra le mani.
«Ahem… no. Quando sono tornato già non c'era, sarà andata a fare la spesa!»,
«Ma non l'aveva già fatta ieri? ».
 «Ah… sì, giusto!», rispose Gohan distogliendo lo sguardo dal cartaceo.
 Goku si grattò il capo, voleva scusarsi per prima, decise quindi di andare a cercarla, nel frattempo che uscì fuori casa, vide Giuma raggiungere l'abitazione, l'omone barbuto era venuto a prendere i nipoti per trascorrere un week-end con loro. Goten e Gohan furono molto felici di rivederlo e corsero subito ad abbracciarlo. L’eroe allora, si concentrò sull'aura della moglie, portò due dite alla fronte e si teletrasportò da lei… e fu così che si trovò di nuovo una scena poco piacevole, Zac e Chichi camminavano insieme lungo la riva di un lago.
il saiyan era abbastanza distante per cui sua moglie e l'amico non si accorsero della sua presenza.
 Goku sentì il suo cuore fermarsi, il suo volto divenne completamente cereo, le sue sopracciglia si inarcarono, sentì un brivido percorrergli la schiena e un dolore in pieno petto, distorse la bocca e serrò forte i pugni, per la prima volta in vita sua, avrebbe provato soddisfazione nel colpire qualcuno!
Intanto Zac e Chichi si fermarono sulla sfonda destra, il sole di luglio rendeva la giornata molto calda e luminosa, Chichi amava l'estate fin da bambina, gli trasmetteva allegria, all'improvviso però abbassò lo sguardo, avrebbe tanto voluto essere in compagnia di suo marito.
«Qualcosa non va, Chichi?», chiese ad un tratto il biondo notando il cupo sguardo della ragazza.
«N-nulla… Zac, ora è meglio che io torni a casa…».
«Dai, resta un altro po’ con me!», insisté lui  con fare lascivo, salvo avvicinarsi a lei  e darle un improvviso bacio sulle labbra purpuree.
 Goku a quella visione non riuscì a trattenersi, in una frazione di secondi si trovò dinanzi a Zac, aveva un'espressione imbronciata e seriamente arrabbiata!
«Goku?!  », sussultò la corvina, vedendolo sbucare all'improvviso.
«Humpf, tu non dovevi permetterti di avvicinarti a mia moglie!», ringhiò l’eroe, con un tono da duro, che tuttavia lo rendeva anche molto sexy...
 «Goku, calmati dai...va tutto bene…», lo rassicurò Chichi mettendogli una mano sulla spalla. il saiyan si voltò verso di lei, la sua Chichina...
 Nel frattempo Zac seriamente spaventato se la diete a gambe!
 «Si può sapere che diamine fai?», chiese la corvina incrociando le braccia. Il marito si grattò il capo imbarazzato, mostrando quel suo consueto sguardo da cucciolo indifeso… in cerca perenne di coccole e amore.
 «Scusami... Chichina…», mormorò un po’ imbarazzato.
 La moglie si voltò e cominciò a camminare velocemente con un'aria imbronciata, Goku la raggiunse e l' afferrò per un braccio, i loro sguardi si incontrarono, i loro cuori battevano alla stessa velocità.
«Allora? Sei geloso? », chiese innervosita.
«Sì...Urca, eccome se lo sono... », confessò finalmente, abbracciandola teneramente.
 Le guance dei due divennero di un colorito scarlatto, Chichi si lasciò cullare dall'abbraccio del marito, era una così bella sensazione.
 «Chichi io ti amo... scusami... non volevo! Non sono proprio riuscito a controllarmi, io non riesco a immaginarti tra le braccia di un altro, tu sei tutto per me...», le disse, aumentando impacciatamente la stretta. Chichi gli sorrise, dai suoi occhi cominciarono a scendere lacrime, ma questa volta non erano di dolore, ma di mera gioia, felicità... Goku l'amava ed era la cosa più importante!
 «Tesoro... sono così contenta che tu sia geloso!», gli sussurrò commossa. Goku la guardò negli occhi, con quella solita aria ingenua e incredula. 
«Che cosa? Davvero?».
«Certo, perché se sei geloso significa che tieni a me! Anche io sono molto sono gelosa di te!».
Il Son si grattò il capo e cominciò a ridere.
«Urca, tesoro mio e che avresti fatto se mi avresti visto mentre sbaciucchiavo un'altra?».
«Ti avrei rimandato a far compagnia al tuo caro amico Re Kaioh!».
 «E se mi avresti visto sbaciucchiare pure con lui?», chiese in maniere ingenua.
 Chichi strabuzzò gli occhi inorridita, si portò una mano alla fronte e cominciò a ridere, Goku era sempre il solito idiota!
 «Beh se ti beccherei a sbaciucchiare pure quella specie di insetto, comincerei seriamente a preoccuparmi …».
 Il marito cominciò a ridere ancora di più, anche se infondo non aveva capito bene a cosa alludeva la moglie, ma poco importava!
«Uffa… però quello lì ti ha baciata! Scusami per questa mattina... la verità è che ero preoccupato per te... credevo che tu preferissi Zac…», ammise facendo gli occhi dolci per poi sedersi in riva al lago incrociando le gambe, Chichi si sedette vicino a lui, gli accarezzò il viso e lo baciò, fu un bacio intriso di passione e d'amore.
 «Tesoro, lo sai che io voglio sempre e solo te. Comunque... ora dobbiamo rimediare, no?», mormorò la donna ammiccando, mentre Goku la teneva stretta a se.
 «Chichi, ma se io non fossi intervenuto tu che avresti fatto?», domandò un po' preoccupato, gonfiando le gote. la corvina si distese sull'erba e prese le mani del marito.
 «Gli avrei fatto assaggiare uno dei miei famosi pugni... che tu tanto conosci!».
 «Urca!», esalò il moro sgranando le iridi scure, per poi distendersi vicino la moglie e accarezzarle dolcemente il viso, era così bella.
 «Oh! Dobbiamo tornare a casa, è ora di pranzo! Gohan e Goten saranno affamati!», convenne allarmata la moretta, accorgendosi dell’ora.
 «Ahhhh sì, sì!», rispose il saiyan nascondendo un sorrisino, per poi prendere tre le braccia la moglie ,portare due dita alla fronte e teletrasportarsi a casa. Appena giunti nella loro abitazione, Chichi rimase sorprese nel non trovare i figli.
«Tesoro, Gohan e Goten sono da papà?».
«Sì, è venuto a prenderli prima che venissi da te...», rispose il marito mostrando un sorriso ingenuo.
 «Uffa! Se l'avrei saputo sarei rimasta un altro po' al lago! Perché non me lo hai detto?! Si può sapere?».
«Perché voglio stare un po' con te, da soli!», sussurrò lui, avvicinandosi, mentre gli diede un altro bacio.
 Chichi  lo guardò stupefatta.
«Davvero? E… per fare cosa?», chiese con sospetto.
«Per mangiare, no?», ridacchiò lui, grattandosi il capo,  ed ecco che gli arrivò un bel pugno in testa.
«Ahia! Scherzavo!», borbottò per poi cingere la vite della moglie, sollevarla e portarla nella loro camera.
«E adesso?», chiese Chichi con tono  meramente sbarazzino, mentre fu distesa impacciatamente sull’alcova.
«Vedrai, eh, eh!», ridacchiò imbarazzato il moro, per cominciare a baciarle dolcemente il collo e sbottonarle lentamente il kimono turchese, lasciandola in intimo, le loro guance divennero di nuovo rubiconde e il loro respiri affaticati, Chichi tirò un sospiro di soddisfazione e spogliò anche lei il marito, alla fine dopo una lunga serie di coccole, baci e carezzeGoku la fece sua.
 Il sole rendeva la giornata afosa, sul Monte Paoz c'era una gran quiete, che però venne interrotta da ansimi e gemiti provenienti da una casetta tondeggiante.
«Chichi ti amo tantissimo...», mormorò ad un tratto il guerriero.
«Anche io Goku… lo sai…».
«Sarai sempre e solo mia?».
 «Sempre», ripose senza esitare la corvina, mentre Goku continuò nel suo intendo.
Dopo aver fatto l'amore il moro si addormentò, stringendola teneramente a sé. Chichi si sentiva immensamente felice, nonostante tutti gli inconvenienti era certa che loro due si sarebbero amati per tutto il resto della loro vita. 
 
 


 
 
 The end.
 
 
 

 

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