White Horse di Melinda Hastings (/viewuser.php?uid=125178)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 1 *** prologo. ***
2cap
~ Prologo
~ i-L'arrivo-i
Aereo diretto a
Tokyo ore 12.40
<< Siamo quasi
arrivati, non preoccuparti Jodie! >> disse una voce femminile parlando al
telefono Una ragazza verso i diciassette anni, capelli biondi e lunghi con
occhi azzurri, stava parlando con una persona che si trovava momentaneamente a
Tokyo. Lei, James Black e Shuichi Akai, si stavano trovando tutti e tre
sull'aereo, diretto nella capitale del Giappone.
<< Mi devo
preoccupare? Lo so che con te ci sono James e Shuichi, ma...! >> disse
interrompendo la frase la donna << ... torno subito, hanno suonato
alla porta! >> << D'accordo! >> rispose la diciassettenne
<< Allora che cosa dice?! E' ancora preoccupata? >> domanda
James Black << Si, pultroppo. Parlaci te, appena ritorna!
>> << Perché? Dov'è andata? >> << Ad aprire la
porta! >> rispose Shuichi aprendo gli occhi << E come lo sai?!
>> << Si, è sentito il campanello, semplice!
>> << Ah... già! >>
<< Hélen, ci sei?!
>> domanda Jodie << Si, ci sono. Ti vuole parlare James!
>> << D'accordo, passamelo! >> così James prese il
cellulare di Hélen ( questo era il nome della ragazza )
Hélen tese
il telefono a James che incominciò a parlare in inglese.
<< Tu non
devi dire a nessuno chi siamo e che lavoro facciamo! >> ordinò Shuichi
parlando in giapponese << Non sono così baka*, so che cosa fare, ti
ricordi?! >> domanda lei << si, certo che mi ricordo! >>
rispose lui
<< E allora perché non
ti fidi di me?! >> domanda seccatamente lei << Semplice, lo sai
già il motivo. L'ultima volta abbiamo fallito, no?! >> domanda
ricordandosi della scorsa missione in Francia
<< Su, su. Non
litigate, voi due! >> disse James cercando di non far litigare i
due << Grazie per il telefono, Hélen. Jodie ti saluta!
>>
La diciasettenne sorrise, prendendosi il telefono. <<
Perché non cercate di andare molto d'accordo, voi due?! >> << non
è nella nostra natura, lo sai James! >> << avete dieci anni di
differenza, ragazzi! >>
<<... e poi non era
mia intenzione di venire qui in Giappone, o è stata una tua idea?!
>>
<< Non potevi stare
ore ed ore, chiusa in camera tua! Jodie sembrava disperata! >> <<
Si, disperata! Non farmi ridere, James! >> disse lei alzandosi per andare
in bagno
<< dove vai?! >> << in bagno, non si può?!
>> << si, ma fa attenzione! >> << il pericolo è
buttarmi dall'aereo o sbaglio?! >> << non dire cose del genere,
Hélen! >>
Lei se ne andò in bagno.
Ci mise una ventina di minuti. C'erano due donne: una sui trentacinque
anni ed una sui venti. Dal bagno però venne attirata l'attenzione di una donna
sui trent'anni, capelli biondo platino, quasi grigi, lunghi ed abbastanza mossi,
indossava una maglia nera, con scollo a V, poi indossava dei jeans neri ed aveva
un paio di stivali con il tacco.
Indossava anche degli
occhiali scuri, per la vista, << chissà chi era! >> pensò
Hélen si, accorse che la donna la stava osservando e gli fece un sorriso
gelido. Ma chi era?!
<< Scusate il ritardo! >> << Finalmente,
quanto tempo ci hai messo?! >> << Calmati... >> esclama la
donna << ... Gin! >>>
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
2
NOTA
AUTRICE: No, non state sognando. Sono proprio io. Dopo settimane, finalmente
ho deciso di postare il secondo capitolo, spero vi piaccia e che continuerete a
recensire. Buona Lettura. Hélen Black.
Liceo Teitan
<< Ragazzi. Prima di incominciare la
lezione, vorrei presentarvi una vostra nuova compagna di classe!
>> Nell'aula si alzarono delle voci, che riguardavano domande come (
nuova compagna? ) ( come sarà?/carina? ), la professoressa per zittire i suoi
alunni urlo: <<
Basta, ragazzi, per favore! >> ordinò lei al gruppo della quarta sezione
del secondo anno, del liceo Teitan
tutti si zittirono di colpo - perfetto! -
pensò la professoressa << Puoi entrare! >> esclama la voce della donna,
ritornata calma dopo alcuni minuti la porta della classe si aprì ed entrò una
ragazza dai capelli biondi, mossi e lunghi fino alla schiena, con gli occhi
azzuri ed indosso la divisa della scuola. << Ragazzi, lei è Hélen
Saintemillion, è la nipote della professoressa Jodie, viene dall'America e
resterà qui per due anni! >> disse la professoressa, una donna sui
ventisette anni, capelli castani, occhi verdi ed nella norma per la sua età.
<< Lei è la nipote della professoressa Jodie?! >> domanda una
voce femminile lo sguardo di Hélen si posò su quello di Ran, che la guardò
confusa. << si, ragazza di cui non conosco il nome! >> rispose in
un giapponese con un'accento inglese, verso l'americano << ehm... Ran
Mouri! >> << Mouri? Vicino a te c'è un banco libero, giusto?!
>> domanda la professoressa Shinobu << Si, professoressa Shinobu!
>> rispose lei indicando il banco << Puoi andarti a sedere vicino
a Mouri e Suzuki, quella ragazza alla destra, quella coi capelli corti! >>
disse Sensei-Shinobu indicando la ragazza affianco alla finestra Hélen annuì
e si andò a sedere in mezzo a Mouri e Suzuki. << Bene, aprite la pagina
del vostri libro numero 451, Koichi, potresti leggere?! >> Un ragazzo
dai capelli corti, biondi ed occhi del colore del cioccolato, si alzò in piedi
ed incominciò a leggere.
Intanto alla scuola
elementare Teitan ore 09.00
<<
Bene, ora chiamerò tutti per vedere se manca qualcuno! >> annunciò la
maestra << d'accordo signorina Isaki! >> risposero in coro i
bambini della seconda elementare del Teitan << Qualcosa non va Conan? >>
<< sono stufo di stare in questa scuola! >> rispose
lui << si vede, hai voti più alti di tutta la scuola! >> disse
Ai << beh, anche te non è vero, Haibara?! >>
<< ...
Edogawa? >> << Presente! >> rispose Conan alla
maestra <<... e quindi cosa hai intenzione di fare?!
>> << Non saprei, chiederò al professor Agasa!
>> << Quindi mi tocca vederti anche a casa?! >> <<
Ai! >> bisbigliò lui incavolato << Scusa! >> rispose lei
<< ... Haibara? >> << Presente! >> fece
ancora una volta Ai << E poi dobbiamo mentire a tutti quanti, non è
vero? E' questo che ti da fastidio di più! >> Conan annuì <<
Ah, comunque la professoressa Jodie, ci ha detto che ci dobbiamo vedere oggi a
casa del professore! >> << Perché non me lo hai detto subito,
Edogawa-Kun? >> << Me ne sono appena ricordato! >> rispose
lui << Ma poco importa, no? Se c'è qualco... >> all'improvviso
Ai non concluse la frase che fossero lì? impossibile. << Ai? Tutto
bene? >> domanda il bambino affianco a lui << si, Conan, tutto
bene! >> rispose lei facendogli un sorriso forzato
Liceo Teitan ore
12:00
<< Hélen, perché non vieni con noi a pranzo, di
fuori? >> << Se non disturbo! >> disse lei in perfetto
giapponese con un'accento americano << no, nient'affatto!
>> << Chi c'è oltre a voi due? >> << Beh, io e
Sonoko di sicuro, poi ci sono Izumi, Erol, Lee, Melody, Takeshi e tutti gli
altri! >> disse Ran contando con le dita ogni persona che sarebbe
venuta << D'accordo, vengo! >> rispose lei prese la roba da
mangiare e le tre ragazze si diressero verso il cortile dove si trovavano già
tutti gli amici di Ran e Sonoko
<< Oggi che fate? >> domanda
Melody mangiando la sua pientanza piena di riso << nulla di speciale!
>> risposero quasi tutti in coro << sapete che hanno appena
aperto un locale karaoke vicino alla stazione? >> << D'avvero?
>> rispose Sonoko << Ah, si è quello in cui avevamo intenzione di
andarci con Conan ed i bambini Sonoko, ricordi? >> domanda Ran <<
Chi è Conan? >> domanda Melody << E' il ragazzino che vive a casa
con voi? >> domanda Hélen << e tu come lo sai? >> chiese
Ran curiosa << non si risponde ad una domanda con un'altra domanda e
comunque me ne ha parlato Jodie! >> << Ah, giusto! Abiti nel suo
stesso appartamento? >> Hélen annuì << Ottimo, ti veniamo a
trovare un giorno! >> << Di che cosa state parlando ragazze?
>> domanda una voce da donna quasi tutti si spaventarono vedendo Jodie
comparire dal nulla << Ehm, Jodie-sensei, ci ha spaventato!
>> << Chiedo scusa! >> << comunque parlavamo del
nuovo locale quello del karaoke, vicino alla stazione! >> << ah,
si... ne ho sentito parlare, Hélen posso parlarti un'attimo? >> domanda la
zia di Hélen la ragazza annuì, avendo finito il pranzo salutò cordialmente
tutti i ragazzi e si diresse via con la zia
to be continued:
spero che questo capitolo vi sia
piaciuto. spero che continuerete a recensiere e seguire e ringrazio fin ora
tutti quelli che hanno recensito! Al prossimo capitolo.
This Web Page Created with PageBreeze Free HTML
Editor / Web Hosting
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 2. ***
Un altro giorno era passato per Hélena.
Aveva fatto amicizia con quasi tutti i compagni di scuola del liceo Teitan.
Jodie era seduta assieme ad Akai e James che stavano parlando tranquillamente, quando suonarono alla porta, Hélena era in camera sua a studiare e quindi non poteva andare ad aprire, forse non l’ho aveva neanche sentito.
Nella stanza di Hélena
La ragazza stava guardando una fotografia, era stata fotografata due anni fa, quando lei ed Erich, stavano ancora assieme, purtroppo, il giorno dopo dello scatto della foto Hélena doveva andare a trasferirsi a Parigi assieme alla zia, per poi starci li, fino all’arrivo a Tokyo.
Con Erich, non si era più sentita e quindi non poteva dare la conferma se ancora loro erano ancora fidanzati oppure no.
La fotografia era con i due giovani ragazzi abbracciati davanti all’ingresso di un Luna Park.
Intanto nel salotto di casa Saintemillion
Sul tavolo del salotto c’erano tantissimi fogli sparsi, alcuni erano anche per terra per la mancanza di spazio.
James, Akai e Jodie stavano controllando per la prossima missione che l’FBI, doveva controllare.
<< Chi era alla porta? >> domanda Akai
<< Erano quelli dell’agenzia dei traslocatori. >> esclama Jodie sedendosi Sentirono la porta della stanza della nipote di Jodie aprirsi e si vide uscire una ragazza sui diciassette anni, con la divisa della scuola, che andò in cucina senza dire nessuna parola o salutare, i tre la guardarono e si guardarono negli occhi senza dire nulla.
Sentirono la porta della cucina chiudersi di colpo e loro sussultarono.
<< Ma che ha? >> domanda Akai a Jodie
<< E’ così da quando è ritornata da scuola. >> risponde lei
Da Hélena
La diciassettenne stava mandando una email ad una persona, che poi dopo aver schiacciato il tasto invio, sorrise.
Accese la televisione per poter cercare qualcosa di interessante, ma erano tutti programmi in giapponese e lei lo capiva abbastanza, ma non voleva cercare di tradurre mentalmente tutto quello che diceva la televisione, fortunatamente trovò un programma di musica americana, dove c’erano due attrici sorelle che cantavano, una canzone.
La porta della stanza si aprì e si vide Jodie che stava entrando
<< Hélena, poco fa sono arrivati quelli dell’agenzia dei traslocatori, nell’ingresso ci sono gli scatoloni. >>
<< Si, poi vado a sistemarli. >>
<< Tutto bene? >> domanda lei
<< Si, perché me lo chiedi? >> domanda lei appoggiandosi contro il lavabo e mettendo le braccia sotto ai seni ed avendo lo sguardo abbassato verso il pavimento.
<< Non posso sapere se mia nipote sta bene oppure no? >> domanda Jodie guardando la ragazza
TO BE CONTINUED
ANGOLO DI MILLY.
OKAY, LO SO’ QUESTO CAPITOLO NON E’ CHE PIACCIA TANTO ANCHE A ME, NON SUCCEDE NULLA ED E’ ANCHE CORTO, MA NON AGGIORNO DA TROPPO TEMPO E MI PIACEVA CONTINUARE QUESTA STORIA E NON VOLEVO LASCIARLA IN SOSPESO, SPERO CHE QUESTO CAPITOLO DI TRANSITO VI PIACCIA E NEL FRATTEMPO RINGRAZIO TUTTE QUELLE PERSONE CHE HANNO RECENSITO E MESSO LA STORIA FRA LE PREFERITE/SEGUITE/RICORDATE, SPERANDO CHE SEGUANO ANCORA.
A PRESTO.
BARBY. |
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=943486
|