Un'altra possibilità

di Lupin e Raptor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il nostro 4 anno ***
Capitolo 2: *** Un ricordo segreto ***
Capitolo 3: *** Confidenze tra amiche ***
Capitolo 4: *** Il San Mungo ***



Capitolo 1
*** Il nostro 4 anno ***


PREMETTO CHE CI SONO DEI PERSONAGGI DI “NATALE A HOGWARTS”

PREMETTO CHE CI SONO DEI PERSONAGGI DI “NATALE A HOGWARTS”!

 

1-Il nostro 4 anno

Ery e Val scesero di corsa le scale; era il loro 4 anno. “Ery, tu avevi già imparato qualcosa del Quidditch l’anno scorso, io non sono molto brava, ho provato una volta sola e non so neanche volare molto bene…”

“Stai tranquilla Val, quando hai volato l’ultima volta?”

“Beh, tre giorni prima di venire qui a scuola! Sono stata in vacanza in Italia per quattro giorni!”

“Quattro giorni da sola?” “Beh non proprio…” “Tu e Quirrell state ancora insieme?” “…- Val arrossì- Beh, sì. Tu invece l’hai più sentito il professor Lupin?”

“Non è più un professore… e comunque non mi piaceva neanche!”

“Però ho visto che ci tenevi particolarmente…!” “Ma, sai, ogni tanto lo incontro ancora, mi dice che posso contare su di lui, in caso avessi bisogno d’aiuto!”

 “Uh! Madama Bumb è già in cortile! Spero non sia alterata!” Esclamò Val con la sua Comet in mano!

“Mica è un OGM?!” Ribattè Ery che aveva una Nimbus 2000 robusta, modesta e verniciata di giallo.

La professoressa guardò le due ragazze che ridacchiavano tra gli altri allievi e cercò di sorridere .”Avete passato una buona estate?” “sì” Risposero le alunne

“Signora…-Chiese Val – Quando riprendono gli allenamenti per il Quidditch?”

“Ah, una nuova iscritta? Beh signorina Teddy, ci tengo a farle sapere che bisogna essere più che preparati per entrare nella squadra dei Grifondoro, ed essere decisi nelle azioni in campo, avere forza, riflessi pronti… Ne è all’altezza signorina?!”

“Beh io… suppongo di sì anche se, ecco, sono alle prime armi, non me la cavo poi così male…”

“Bene, staremo a vedere!”

L’insegnante per tutta l’ora sembrava assorta in pensieri lontani, era molto cambiata e questo Val lo aveva capito da un po’. Forse Ery non notava la differenza: lei era decisamente più sportiva, non aveva paura di lanciarsi sulla scopa a tutta velocità…Val era sempre stata un po’ più lenta, un po’ più distratta, quasi impacciata. E le erano giunti i primi rimproveri. All’inizio, le primissime lezioni di volo le erano sembrate un gioco: sapeva di sbagliare, dove poteva migliorare, la professoressa faceva anche qualche battuta simpatica. Ma da circa due anni, con lei (e forse non solo) aveva cambiato atteggiamento. Era fredda, non rideva mai, spesso rimproverava Val per come stava sulla scopa o perché non volava dritta : “Dove devi andare? Sulle rapide? Credi di dover fare uno slalom?!

Dov’era finita quella dolce e frizzante insegnante di volo?

La lezione era comunque terminata e le giovani avevano un’ora libera per parlare nei corridoi.

“Ery, come sono andata?”

“mmm… a parer mio non è  male, ma è lei che ti deve valutare!”

quindi l’hai notato anche tu?”

Cosa?”

Che è diventata proprio una megera!”

Che sia la menopausa?” Azzardò Ery

“Non credo… è da un po’ che è così; più di un anno!”

“Sì, non hai tutti i torti! Forse è così perché dal 3 anno si imparano cose nuove e bisogna impegnarsi di più!”

“E poi sembra che ce l’abbia con me!”

“non dire così!”

“è da quando ha saputo che ho salvato Quirrell!”

“Beh anche prima non scherzava!”

“Hai ragione, ma non è mica colpa nostra?!

“Sì, ma può essere che abbia qualche problema, bisognerebbe…”

Che vuoi fare? Aiutarla forse? Io…”

“Shhh…”

Madama Bumb stava arrivando dall’altra parte del corridoio, appena le incrociò lanciò uno sguardo glaciale a Val.

“Che c***o vuole adesso?” Sussurrò a Ery. Entrambe si voltarono e la videro dirigersi in cortile con passo rapido. Mise la testa tra le mani.

Ma dai, è un po’ matta!”

Comunque noi studenti abbiamo il diritto di partecipare almeno agli allenamenti per il Quidditch!”

“Dai, andiamo a preparare il materiale per Pozioni, così chiediamo il parere a mio fratello!”

“Come vuoi, però non dirgli che io penso ce l’abbia con me, insomma… neanche io ne sono sicura, forse… forse è solo una mia impressione!”

                                               ********************

 

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Capitolo 2
*** Un ricordo segreto ***


2-Un ricordo segreto

2-Un ricordo segreto

“Val, ho controllato gli orari, oggi Madama Bumb, ha tre ore libere a partire da ora! E credo proprio sia nel suo studio! Ci andiamo?”

“Oh certo e come?!”

Ery tirò fuori il mantello dell’invisibilità: “è di mio fratello…”

“Ora si comincia a ragionare…”

Le ragazze, coperte da quel magico indumento, salirono le scale, fino al secondo piano, dove si trovava lo studio di Madama Bumb. Aprirono la porta con un Alo Omora; la strega si alzò:”C’è nessuno?” Niente… Intanto le due amiche entrarono caute per non fare movimenti bruschi o rumorosi. “Questo castello…-continuò la professoressa- Ci vorrebbe proprio qualche piccolo restauro.”E chiuse la porta cigolante.

Madama Bumb non avrebbe mai pensato si trattasse di due studenti che entravano nel suo studio: Chiunque sarebbe stato preso dal panico di farsi beccare, e poi… Perché avrebbero dovuto farlo?

Ery e Val non erano mai state in quella stanza: era grande, luminosa, spaziosa, piuttosto fredda, non c’erano quadri appesi alle pareti, quella dove esse poggiavano la schiena era spoglia, davanti a loro, Madama Bumb era seduta a una scrivania e controllava dei documenti; vi erano altre due sedie dall’altra parte della scrivania. Dietro l’insegnante c’era un grande armadio bianco. Le due enormi vetrate offrivano una bella vista sul campo da Quidditch.

Stettero sedute a fissarla per un po’. A  metà pila dei documenti che firmava, la docente sbuffò e  si passò la mano sulla fronte con stanchezza: “Io… non ce la faccio…”

Forse insegnare a volare a dei ragazzini era troppo complicato?

L’insegnante si alzò, si appoggiò alla finestra più vicina e si mise a fissare l’erba del campo vuoto.

Aspettava qualcosa? Si risedette e riprese a firmare i documenti, quando i suoi occhi da gatta versarono una lacrima. Si gettò all’indietro sulla sedia in un pianto silenzioso. Ery e Val non avevano mai pensato alla vita privata di certi insegnanti come la Bumb: dove viveva? Aveva una famiglia? Marito? Figli?...

In quel momento qualcuno bussò alla porta… La professoressa si asciugò rapidamente gli occhi e si diede della stupida da sola, poi si avviò all’uscio dello studio: “A-avanti!” Era Piton! “Professoressa, noi, ecco ci chiedevamo se… per la partita Serpeverde- Tassorosso, se gli studenti della mia casa possono prenotare il campo domattina, alla terza ora…”Sembrava sconcertato.

“Va bene, sì, non c’è problema, ma… qualcosa non va?”

“No!... Lei? Ha gli occhi arrossati, è sicura di stare bene?”Nessuno l’aveva mai vista in quello stato, Piton era abituato alla vitalità di quella donna.

“Benissimo, sono solo un po’ stanca…”

“Le va di prendere un tè caldo con me? È da  un po’ che sta chiusa qui dentro, signorina…”

Signorina?! Quindi Madama Bumb era zitell…ehm, single!

Uscirono dallo studio. Le ragazze udirono i loro passi nel corridoio, mentre i professori si allontanavano. Allora tolsero il mantello magico.

“Credi che le piaccia Piton?”

“Non avrebbe motivo di essere così giù di morale: il nostro Severus è scapolo, e le presta anche molte attenzioni, direi… Forse non è così burbero come credevamo!”

“Val, vuoi finire in infermeria perché stai delirando o perché presto ti meno?!”

“No, quello che dico è che forse ha qualche parente che non sta bene!”

Ery stava guardando i documenti della Bumb.

Sulla scrivania c’erano anche un pacchetto mezzo vuoto di gelatine

”tutti i gusti + 1”, penne in disordine, uno specchietto, la matita nera dei trucchi, un porta-foto abbassato!

Val stava guardando lo studio in generale e provava a immaginare cosa fosse successo alla loro insegnante: “Cosa ti fa pensare che le piaccia Piton?”

“Non Piton;-Disse Ery con il porta-foto in mano- Allock!”

“Come, scusa?” Val sussultò

“Guarda!” Era la foto di Gilderoy Allock, circondata da fiori. Ery la rimise al suo posto, abbassata.

“Ora capisco perché è da un po’ che è giù di morale!” Sussurrò Val

“Tutti quei sospiri…”

“Forse aspetta una lettera, ecco perché si rintana sempre tra le sue carte…!”

“Una lettera di dimissione dal San Mungo!”

“Ma al San Mungo ci sono solo casi gravi…”

“Se non incurabili, Val!”

“Cosa possiamo fare?”

“Piton sta facendo la cosa migliore! La sta distraendo, forse lui lo sa!”Ery era tentata di chiedere qualcosa a Piton.

“No! Non facciamolo ti prego! Quello ci scotenna!”

“Non eri tu quella che diceva che Piton era meno burbero di come pensiamo…?”

“Meno burbero… ma sempre burbero è!”

“Tu che proponi di fare?”

“O ci studiamo tutti gli incantesimi di memoria che…”

“Cosa? No!  È da Pazzi, neanche le infermiere del San Mungo riescono a curare quel…”

“Andiamo là, prima possibile, avverto Quirrell così…”

“No! Ho un’idea migliore!”

“Vai, spara!”

“Cosa c’è di male ad avere un po’ di intuito femminile?”

“Non ti seguo, Ery!”

“E’ semplice, basta far  notare a Madama Bumb  che noi abbiamo capito che sta soffrendo per amore!”

“Come pensi di agire?”

“Non lo so!”

“Bene, Ery, senti qua, noi…”

Quei passi nel corridoio…Stavano tornando! Oddio, e ora? Calma: sotto il mantello!

Ok, gli insegnanti avevano appena aperto la porta, ma sembravano avere intenzione di parlare tra loro ancora per molto.

Le ragazze uscirono silenziose e andarono al primo angolo a destra del corridoio!

“senti Ery,-Sussurrò Val- fingiamo di passare di lì chiacchierando, tanto abbiamo un’ora buca, e così sentiamo quello che dicono, è un modo per farle credere che abbiamo capito le sue pene amorose!”

“Ci sto!”

Si avviarono a passo lento verso i professori, chiacchierando tranquillamente delle doppie punte.

“Buongiorno!” Dissero appena i loro sguardi incrociarono quelli dei docenti.

Gli insegnanti risposero cortesemente al saluto e ripresero a parlare tra loro.

“Guardi, signorina Bumb, che lei ha diritto a un sorriso!”

“Ha ragione, professore, ma…”

“Vuole andarlo a trovare?”

“Penso che ci soffrirei doppiamente, meglio ricordarlo com’era!”

“rispetto la sua scelta, professoressa, e se avesse bisogno di qualunque cosa, io…”

Le ragazze non sentivano più i loro discorsi.

 

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Capitolo 3
*** Confidenze tra amiche ***


3-Confidenze tra amiche

3-Confidenze tra amiche

“Eh avevi ragione, Ery,  Piton lo sa!”

“Sì, allora, ne parliamo con lui?”

“Sicuramente ci dirà di farci gli affari nostri!”

Ery… tu sai che io non sono un dottore…”

“Certo, ma… con questo cosa vuoi dirmi?”

“Mi spiace che te l’ho tenuto nascosto tutto questo tempo, temevo che non mi avresti creduta…”Val si sedette sui gradini di una scalinata che dava al 3 piano, seguita subito dall’amica.

“Di che parli?”

“Come avrei potuto salvare Quirrell? Ery… Io sono un angelo!”

“Ecco, spiegami cosa intendi per angelo!”

“Gli angeli sono creature umane in tutto e per tutto, ma hanno il potere di curare un’altra persona con un incantesimo: il bacio d’angelo!”

“Siete…divini?!

“Non proprio: Il bacio d’angelo è capace anche di annullare una possessione però non siamo dottori, non possiamo dare un bacio a chiunque e guarirlo così… Allock non è mio amico, non provo niente per lui!”

ma quindi cosa…?”

Se Piton scopre che sono un angelo, sicuramente mi farà fare un tentativo, anche se dubito che funzioni…”

“Val, se funzionasse, salveresti una  vita vuota, un mare di racconti, e soprattutto un cuore frustrato.”

“Lo so, ma è troppo complicato per un angelo della nostra età!”

“Sai… Vorrei tanto salvare il professor Allock, ma so solo la pozione antilupo!”

“Davvero?!”

“Sì, ora sono io che la fornisco regolarmente a Remus!”

“I miei complimenti; sei molto brava, io non saprei da dove iniziare!”

“Beh, ne so fare anche altre! So trasformarmi in un’altra persona, so fare un filtro per viaggiare nel tempo…”

“Lo sai, io con le pozioni non sono mai stata brava!”

Ma se trasfigurazione…”

“Quella forse è l’unica…”Val era un po’ preoccupata per le materie.

 “Tra noi allora non ci sono più segreti?!

 Val scosse per un attimo la capoccia: “Beh…Ti ho mai detto che Quirrell ha i capelli blu? Svantaggi della smaterializzazione in luoghi proibiti!... E sai il suo vero nome? Quirinus! Ok: tra noi non ci sono più segreti!”

 “Andiamo subito da Piton! Deve sapere che noi sappiamo!”

Corsero giù nei sotterranei a una velocità spaventosa, arrivate allo studio di Piton i loro polmoni sembravano scoppiare!

“Oh mamma!-Ansimò Ery- Voglio un ascensore!”

 Il cupo professore di pozioni aprì loro la porta in legno massiccio che dava nel suo studio-aula prima ancora che le giovani bussassero.

“Ci scusi tanto… puff, professore, anf, pant è che… noi, puff…Continua Val, che io…Pant, non ho più fiat…”

Abbiampant, Abbiamo sapu…saputo, puff che Madama Bumb ha un problema… e pant, c’è qualcuno che sta… anf, molto male e…!”

“Non sono affari vostri signorine, tornate dove eravate!” Piton stava per chiudere il portone

“Sono un angelo!” Gridò Val nonostante l’affanno.

La porta si spalancò

“Tu…un angelo?” Non avevano mai visto Piton meravigliarsi tanto.

“Io… sì, lo so che sembra strano, ma… se posso aiutare questa persona, lo farei volentieri.”
”Entrate!- Disse Piton ospitando le due ragazzine-Ascoltate… ehm, signorina Potter, tu vorresti aiutare la Teddy?”

“Sono io che la voglio con me… è la mia migliore amica e con lei mi sento molto più sicura… Ma le anticipo professore che è difficile curare uno sconosciuto!”

“Ascoltate, signorine, avete udito un po’ troppo, ma visto che ci potete aiutare, devo rivelarvi un paio di cosette...  Allock ha subito una grave perdita di memoria, voi  l’avete avuto come docente, sbaglio?!”

Quindi è Allock la persona da curare?”

“Sì, signorina Potter…”

“Un’altra cosa, professor Piton, si ricorda a Natale, l’anno scorso? Perché tra noi non ci diamo del tu e ci comportiamo come una grande famiglia?”

Sai, Ery… è una grande idea!”

“Per Severus Ip ip Hurra!!!!” Esultò Val

“Ehm…ma tornando a noi…-Le ragazze non avevano mai visto Piton comportarsi così- Dobbiamo dirlo a Madama Bumb, ecco, che rimanga tra noi, lei ci soffre perché… insomma ve lo devo dire: lei è innamorata  di lui!”

Val e Ery strabuzzarono gli occhi e assunsero un’espressione un po’ ebete per manifestare sorpresa, di fronte a una notizia che avevano appreso poco prima con grande effetto.

“Sono esterrefatta!”Mentì Val

“Anche io sono stereofatta!” Sparò lì Ery, sicura che il professore non notasse la parola, troppo preso dalla situazione.

Partiamo subito per il San Mungo!”

“professore!- Lo interruppe Val alzandosi dalla sedia- I medici non credono nella magia degli angeli, e lei lo sa, Severus!”

“Sì, signorina Teddy, cioè… Val! Ma inventeremo qualcosa per passare inosservati!”

“Io ho già un’idea!”

La trovata di Ery, che appariva banale, si rivelò di grande effetto: fingersi parenti del malato. Era la cosa più ovvia che ci fosse. Piton andò velocemente a chiamare madama Bumb e si ritrovarono lì nell’aula tutti insieme.

Piton tu sei… il fratello?” Chiese Val poco convinta.

“Ci serve qualcuno che…”Provò Madama Bumb.

Quirrell!-Esclamò Ery- Tanto dove hai detto che abita? A Hogsmeade? Lo passiamo a prendere e gli spieghiamo tutto durante la strada.

“Scusa, cosa deve interpretare lui?”

“il fratello minore…-Ery improvvisava tutto veramente bene- Madama Bumb, ti do del tu, sarai la sorella maggiore; Piton sarà tuo marito, noi…”

“Le loro figlie?” Suggerì Val

“Di chi? Mie e della Bumb?” Chiese Piton strabuzzando gli occhi

No guarda, di Allock e Quirrell!!!” Rise Ery

“Wow! Per questa sera ti chiamerò papà!” Esclamò Val

“Dite che lo lasceranno solo con… ecco, la propria famiglia?” Chiese la professoressa preoccupata

“Sentite,-Val tirò le conclusioni- due usciranno a controllare che non arrivino dottori mentre io, si fa per dire, lo bacio! Bleah, lo so  non è il massimo ma potrei guarirlo, e non c’è altro modo, intesa, prof.?”

“Allora,- riprese Piton- io dovrò creare un… clone del professore, senza memoria, che rimanga là dentro per ingannare i medici, per cui Gilderoy dovrà assumere in futuro un’altra identità, mi dispiace…”

“Non preoccupiamoci del futuro così presto: allora chi esce,con la scusa di prendere dei fiori per Allock? Quirrell e…?”

“Passiamo a prendere anche Lupin!”Esultò Ery.

“Affare fatto. E Remus  sarà…”

“Il migliore amico di Allock?!”

Ok, Professori, si parte subito!”

 

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Capitolo 4
*** Il San Mungo ***


3-Confidenze tra amiche

4-Il San Mungo

Ognuno volava su una scopa sola, una volta presi gli altri ex-docenti Ery e Val volavano “in coppie” .

 

C-come preferisci, Val, m-ma io n-non ti ci vedo p-proprio che m-mi chiami zio!”

“Solo per questa sera!”

o-ok, pa-pasticcino!”

Piton che era dietro di loro si stava facendo delle grasse risate. Madama Bumb, invece,  vedendo una coppia felice e sdolcinata, non poteva fare a meno che versare lacrime, fredde e salate, ricordando tutti i sogni di due anni prima.

Ery e Remus parlavano del piano per curare Gilderoy , non sfiorarono altro argomento per tutto il tragitto.

L’entrata dell’ospedale era fredda e cupa, sembrava avvertire che lì si entrava, ma non vi era uscita, la professoressa ebbe un sussulto.

“Ora basta piangere, intesi?- era Piton che la stava abbracciando e sostenendo- Va tutto bene; tuo… fratello sta per uscire dall’ospedale, pensa a questo!”

Sembrava averci preso gusto a fare la parte del marito, oppure stava donando quell’affetto che non aveva mai ricevuto.

Entrarono e chiesero subito del signor Allock all’infermiera del piano terra.

Gli altri dottori indicarono la strada, si raccomandarono di non affaticare il paziente, che era meglio entrare pochi per volta o a gruppetti, che il dottore avrebbe avvisato prima l’ammalato. Un ultimo avvertimento: non più di 5 minuti!!!

Val tremava dall’ansia, non era sicura di farcela, Gilderoy era poco più che uno sconosciuto. Guardò le persone che aveva accanto: gli occhi lucidi della Bumb, che si fingeva sua madre, la mano dell’amica (sorella!) che stingeva la sua, la sicurezza che le offriva il sorriso di Quirrell

Era pronta.

“5 minuti!” Ricordò loro il dottore.

Entrarono uno alla volta nella stanza.

Gilderoy… ti ricordi le tue nipotine?” chiese la Bumb, indicando le ragazze, e cercando di trattenere le lacrime

“Chi cosa…?” Fu la risposte dell’ex-docente.

Indossava un pigiama azzurro, era spettinato, aveva lo sguardo perso.

Non appena il medico uscì, la professoressa riprese a piangere.

Remus e Quirrell uscirono dalla camera dicendo .”Mannaggia! I fiori!” “p-poveretto, se-secondo te si-si riprende?” In effetti, passarono inosservati.

All’interno della stanza d’ospedale il momento cruciale era giunto.

Piton, tesissimo, si stropicciava il mantello. Madama Bumb era inginocchiata e piangeva sulle lenzuola.

Val si avvicinò: “Professor Allock!... Cosa hai combinato?... Non ricordi cosa è successo due anni fa?” gli accarezzò la guancia e sentì una scossa… Le loro labbra si sfiorarono e subito la Teddy cadde all’indietro.

Ci fu Ery a prenderla al volo…”Cosa facciamo ora?”

“Dove sono finito?!-Esclamò Allock- Professor Piton… cosa ci fa qui?”

Ce l’ha fatta!” Sussurrò Severus

Gilderoy ti ricordi di me?”Domandò la professoressa, asciugandosi le lacrime.

“Come potrei scordare questi occhi incantati e le sue labbra fresche di fata, signorina Bumb?” La strega abbracciò il paziente e sorrise radiosa.

Arrivarono Lupin e Quirrell che avevano fatto comparire dei fiori.

Val si stava riprendendo…

Piton prese un fiore dal mazzo dei due maghi “Era ora…” e lo trasformò in un’apparizione del tutto identica al professore malato. “Queste cose non le insegnano più a Hogwarts…!”In effetti tutti lo stavano guardando stupiti, chi altro avrebbe saputo farlo? Remus assunse  un sorrisino beffardo: “Quinto anno, trasfigurazione: l’unico che maledettamente ci riusciva. Neanche un abbozzo di naso gli altri ricavavano da un fiore simile!”

“Per quello, tre o quattro anni dopo, smisero di insegnare certi incantesimi…”Riprese Piton.

Co-come ha f-fatto?! M-mi de-deve dire c-come ha f-fatto!”

Il clone di Gilderoy era spaesato e non aveva ancora detto una parola.

“Scusate, è per evitare che scappi!” Lupin diede una forte bacchettata sulla testa del “nuovo arrivato”, che si accasciò a letto.

“Andiamo! Abbiamo pochissimo tempo!” Ricordò Ery

“Come le raggiungiamo le nostre scope?-Chiese Val -Siamo al secondo piano!”

Si-signor Allock?-Chiese Quirrell- Lei s’intende d-di incantesimi di m-memoria, vero?”

 

Scesero le scale a saltelli “Via!” “Baldoriaaa!”

 Un infermiere incrociò la compagnia: “Cosa?! Lei, lei dove sta andando?!

“Ah!- rise Gilderoy puntandogli addosso la bacchetta magica- Lei non ha visto niente, no?”

Un altro infermiere: “Ma siete matti!”

“Beh se così crede, vada di sopra!” –secondo incantesimo di memoria!-

Arrivati nell’atrio ce n’erano una dozzina tra dottoresse, infermieri, caposala…

Dove credete di andare? Il paziente rimane qui!”

E adesso?” si preoccupò la Bumb.

“Posso dire che mi hanno fatto inca***???-Allock stava perdendo le staffe- Gentili infermieri, so quanto sia assurdo chiedervi questo favore: guardate attentamente tutti questa bacchetta, osservatela bene, e ricordate quello che sto per dirvi…OBLIVIATE!”

Uscirono: nessuno osò sprecare un’occhiata sulla compagnia d’infermieri.

 

Montarono semplicemente sulle scope, Gilderoy era accompagnato dalla Bumb, che con orgoglio gli  sistemò qualche ciocca di capelli.

S-sai ho qu-quasi avuto p-paura. M-mi ricordi d-di non f-farla  m-mai a-arrabbiare!”

“Oh, Quirrell,- Disse Allock dolcemente- avresti un’abile guaritrice in quel caso!”

L’ex professore si sentì un po’ imbarazzato, quasi geloso. Val, appoggiata a lui e ancora debole, era arrossita.

“Fossi in te, mio ex-collega,- s’intromise Severus- mi volterei adesso.”

Quirrell guardò dietro di lui, su una splendida e lucidissima scopa sportiva, Madama Bumb stava abbracciando l’affascinante Allock e lo guardava rapita.

Si rivolse alla ragazza che accompagnava: “V-val se-sei u-un angelo!”

Ery si stava gustando la scena: “Remus? Non dirmi che te la sei persa!”

“No, ho sentito bene: la aggiungerò sul mio  diario delle gaffe!”

 Detto questo partirono in volo verso il castello di Hogwarts.

 

Aho! Ce riportate a casa?”

Giusto: scusa Remus. Partirono per riportare a casa gli altri ex-docenti. E magari ci sta anche un appuntamento per il week end! 

 

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