Hunger Games

di Veronica Malfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
 
Due anni…solo due anni sono passati dalla morte di Harry, sembra un’eternità.
Due anni che le nostre speranze sono state distrutte.
Due anni che Voldemort ha in mano l’intero mondo magico.
Due anni che viviamo in condizioni pietose.
Due anni che subiamo Maledizioni senza Perdono.
Due anni che dobbiamo lottare per avere un pezzo di pane e una ciotola d’acqua.
Settantaquattro anni che esistono loro.
Settantaquattro anni che uccidono uomini, donne e bambini.
Settantaquattro anni che li osserviamo senza poter fare niente.
Settantaquattro anni che fanno paura anche al più coraggioso dei Grifondoro.
Settantaquattro anni che ci sono gli Hunger Games.
Giochi della fame…chiamateli come volete, fatto sta che nessuno vuole essere estratto dalla ciotola: quel recipiente di vetro, dove ci sono le vite di tutti noi, dove si decide il nostro destino.
Perché noi?
Cosa abbiamo fatto di male?
Cosa abbiamo fatto per meritarci una fine tanto orribile?
Una fine…lenta.
Una fine…dolorosa.
“Sei pensierosa Hermione?”il mio amico di sempre, Ron, si siede affianco a me.
“No, sono preoccupata”
“Come sempre”
“Tu non lo sei?”domando.
“Sì e no. Se vengo estratto è inutile restare a piangerci sopra”ritorno a fissare la pozzanghera d’acqua di fronte alla nostra “casa” se così si può chiamare; credo però che il termine più appropriato sia baracca, o una cosa del genere.
“Ron, Hermione, cosa fate?”domanda Neville apparso dietro a noi.
“Aspettiamo il pranzo, a momenti dovrebbe suonare la sirena”rispondo; ah per pranzo intendo una scodella d’acqua sporca e un pezzo di non so bene che cosa…pane credo.
Ovviamente questo non può sfamare una persona, è per questo che io e Ginny andiamo a caccia, se ci beccano ci ucciderebbero seduta stante, ma noi ce la caviamo in queste cose.
La sirena suona tre volte e ci viene distribuito quello che per loro dovrebbe essere un pasto.
“Be’buon appetito”dico agli altri.
“Ringraziate che vi danno almeno questo da mangiare, se fosse per me, vi farei morire di fame”Lucius Malfoy appare alle nostre spalle.
“Tanto…o di fame, o per salute, o per i vostri giochi moriremo lo stesso”
“Non mi sfidare Mezzosangue”detto questo l’uomo si allontana, lasciandoci mangiare.
Poco dopo la sentiamo, il suono che temono tutti: la sirena per la Mietitura.
C’è un enorme palco davanti a noi, tutti gli abitanti dei dodici distretti in questo momento stanno pregando, sperando che il loro nome non sia estratto.
Tengo lo sguardo basso, non voglio vedere la mano di Bellatrix Lastrange estrarre i biglietti.
Non sento più niente, solo il battito del mio cuore.
Non posso essere io.
Non voglio essere io.
Non voglio morire.
Non voglio uccidere.
Non voglio partecipare agli Hunger Games.
Non voglio essere un tributo.
“I tributi scelti quest’anno, per affrontare i settantaquattresimi Hunger Games sono…”
Non io.
Non Hermione Granger.
“Ginny Weasley e…”
No, perché lei?
“Hermione Granger”
No.
Non è vero.
Non è possibile.
 

 
 
 
 
“Benvenuti miei fedeli servitori! Come sapete questi sono i settantaquattresimi Hunger Games che si svolgono, ma chi avrà l’onore di partecipare?”
Si l’onore…più guardo quest’uomo e la mia convinzione che sia matto cresce sempre di più.
Ragazzi giovanissimi muoiono per colpa di questi stupidissimi giochi! Mi chiedo chi sono i tributi dei distretti che sono stati estratti…
“Ricordate che vincere, significa fama e ricchezza…”continua Voldemort.
Sì, e perdere significa morte certa.
“Che la fortuna sia sempre a vostra disposizione…e ora, lasciamo fare al fato”
L’uomo dal viso serpentino si avvicina al contenitore di vetro dove è racchiusa la vita di tutti noi, da dove ora verranno estratti due nomi.
“Il primo tributo estratto per partecipare agli Hunger Games è…”
Non io.
Non Draco Malfoy.
“Blaise Zabini  e…”
No, perché lui?
“Draco Malfoy”
No.
Non è vero.
Non è possibile.
 

 
 
 
 
 
Io e Ginny veniamo portate al Palazzo di Giustizia, veniamo chiuse dentro due stanze differenti.
Resto in silenzio, non penso a nulla, sento solo il battito del mio cuore.
Non mi accorgo nemmeno della porta che viene aperta da un Mangiamorte,sono le braccia di Neville che mi circondano le spalle, che mi riportano alla realtà.
“Hermione!”appoggio la testa sul suo petto e sento il battito del suo cuore aumentar sempre di più.
“Ce la farai Hermione, tu sai cacciare, loro no”.
“Loro sono addestrati da anni solo per sopravvivere agli Hunger Games, io no”.
“Tu sei Hermione Granger! La persona più coraggiosa, intelligente e leale che conosco! Ce la farai!”
“Siamo 12 Neville, e solo uno torna indietro”
“E sarai tu credimi!”
“Per quale motivo dovrei tornare indietro? Per continuare a vivere in questo schifo di posto? Per subire maledizioni tutti i giorni?” dico urlando.
“Per noi…torna per me, per Ron, per i tuoi amici!” dice in tono calmo.
“Tieni” mi prende una mano e me la richiude intorno a una spilla.
“Con questa ti ricorderai di noi” mi rigiro l’oggetto tra le mani e riconosco l’animale che è raffigurato al centro: una ghiandaia imitatrice.
Sorrido leggermente e la stringo con più forza nella mano.
“Grazie Neville”gli getto le braccia al collo, ho gli occhi umidi, credo che tra poco usciranno lacrime di disperazione.
Lui ricambia l’abbraccio.
“Ricordati sempre di quanto tu sia speciale, e sappi che avrai sempre degli amici che aspettano il tuo ritorno nel distretto 12”annuisco stringendolo di più.
“Proverai a vincere allora?”
“Proverò a vincere, proverò a vincere per voi”.
Il tragitto dal Palazzo di Giustizia alla stazione è breve, ho fatto bene a non piangere, la stazione brulica di giornalisti e le loro telecamere sono puntate sulla mia faccia e quella di Ginny, ma in questi due anni ho imparato a nascondere le mie emozioni dal viso e così faccio anche adesso; colgo un’immagine fugace di me stessa sullo schermo TV appeso al muro, che sta trasmettendo in diretta il nostro arrivo, e mi sento soddisfatta nel notare che sembro quasi annoiata.
E’chiaro invece che Ginny ha pianto, e non sembra volerlo nascondere.
Prima di salire sul treno, dobbiamo fermarci qualche istante, affinché le telecamere trangugino le nostre immagini, poi ci è permesso entrare e gli sportelli si chiudono alle nostre spalle, e il mezzo comincia subito a muoversi.
All’inizio, la velocità mi toglie il fiato, e la stessa cosa avviene alla vista di Draco Malfoy e Blaise Zabini sul mio stesso treno…
 
 
……CONTINUA….

 
Ciao ragazzi,vi piace la mia storia?? Spero di sì, perchè ci tengo moltissimo, quindi fatemi sapere cosa ne pensate con un po'di recensioni ok??
Be'ora vi lascio, ci vediamo al prossimo capitolo...
Ah approposito, vi lascio il link della mia pagina Fcebook su Draco ed Hermione, dove troverete molte immagini sulla nostra coppia preferita, e potrete avere molte informazioni sulle mie storie...basta chiedere! ;) Mettete mi piace, non ve ne pentirete, ecco il link: 
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Ciaooo
Veronica Malfoy :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


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Grazie in anticipo

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Capitolo 2
 
Hermione*
 
“Che ci fanno quei due su questo treno?”mi sussurra Ginny all’orecchio.
“Non lo voglio sapere”dico io
“Ve lo dico io cosa ci fanno qui, sono stati scelti come tributi per rappresentare i purosangue”dice Bellatrix dietro di noi.
“Ho detto che non lo volevo sapere”
“No tranquilla Mezzosangue, lei ti ha solamente anticipato la sorpresa”Malfoy si avvicina a noi, sedute su delle sedie”.
“Tanto, questioni di minuti e lo avresti saputo”.
“Non voglio mai sapere l’identità delle mie vittime”rispondo io.
“Perché altrimenti ti scoraggi”chiede
“No perché, quando io uccido, do un colpo e via, quindi compio un atto di pietà, ma con te si può fare un’eccezione”
“Bene, vedo che la tensione è abbastanza alta, perciò entriamo dentro, così mentre mangiamo vi comunico delle notizie importanti”Bellatrix apre la porta dello scompartimento del ristorante, e quello che mi si presenta davanti, mi fa spalancare gli occhi: una quantità di cibo enorme, si presenta davanti a noi; dai primi piatti, ai contorni, dai dolci ai secondi piatti; non ho mai visto tanto cibo, al distretto 12 te le sogni queste cose, l’unica cosa che non ti viene in sogno è il lusso dello scompartimento, è troppo anche in sogno:un lampadario di cristallo pende dal soffitto, una moquette è ai nostri piedi; ci accomodiamo su delle poltrone davanti a un tavolo di legno lucido, le sedie sono celesti con dei motivi floreali; io siedo di fronte a Malfoy, che sta vicino a Zabini, entrambi non sono minimamente colpiti dal lusso che li circonda, ma dopo tutto loro vivono in un manor; io e Ginny siamo a bocca aperta, ci guardiamo intorno come fossimo delle bambine in un negozio di caramelle, poi il nostro sguardo si va a posare sui piatti vuoti davanti a noi:sono di cristallo, dettagliatamente rifiniti a mano, la stessa cosa vale per i bicchieri, anch’essi di cristallo, che vengono riempiti da un cameriere, con un po’d’acqua…acqua limpida, pulita, non come quella che c’è al distretto, che ha un colorito quasi marrone, quindi guardo l’acqua come fosse oro, e Malfoy se ne è accorto
“Che c’è nel distretto non vi danno neanche dell’acqua?sembra che hai visto dell’oro…”dice
“No ci danno un liquido marrone che solo loro chiamano acqua, ma quello non lo bevono neanche le bestie”risponde Ginny
“Bhè dovreste ringraziare quello che vi danno, se fosse per me vi avrei fatti morire di fame tutti quanti”
“E’quello che ci dice sempre tuo padre, quindi una volta che non ce l’ho davanti all’ora di un pasto, non ti ci mettere tu, perché nel distretto non possiamo fare incantesimi pericolosi, ma vorrei ricordarti che ora sono fuori”dico io
“E io vorrei ricordarti che in ogni caso sei una prigioniera, e che hai un bracciale che ne è la prova”stavo per ribattere ma Bellatrix mi interrompe
“E’bello ritornare alle vostre frecciatine che vi dicevate a scuola, ma ora dovrei parlarvi dei concorrenti che parteciperanno agli Hunger Games”
“Perché?non siamo solo noi?”chiede Zabini
“No ce ne sono altri, siete voi quattro, quattro ex allievi di Durmstrang, e quattro di Beauxbatons; è vero che una cosa che vi accomuna è la scuola, ma nell’arena questo dettaglio non conta, le regole sono sempre quelle o vinci o muori; siete 12 e uno solo torna indietro”dice Bellatrix
“E perché nell’altra edizione degli Hunger Games, i tributi erano di meno?”chiede Ginny
“Questa è una decisione presa dal Signor Oscuro poco tempo fa, nessuno ne era a conoscenza”
“E si conosce il motivo di questa sua scelta ora?”chiede Zabini
“Sì, il fatto è che, la gente che frequenta queste due scuole, non ha partecipato alla battaglia finale, anche se dopo la vittoria del Signor Oscuro, entrambi gli allievi delle scuole, e con essi le famiglie, si unirono al Signor Oscuro; ed è per questo che è stato deciso di far partecipare anche loro”.
“E quando sarà pubblica questa cosa?”chiede Malfoy
“Questa sera, quando saranno mandate in onda le vostre mietiture, ma anche quelle delle due scuole”
“E ora forza mangiate, il viaggio durerà meno di un giorno”dice Bellatrix, io non me lo faccio ripetere due volte, e inizio a mangiare.
A un tratto nel vagone entra un uomo biondo, panciuto, di mezza età, è ubriaco, cerca di abbracciare Bellatrix, che riesce a evitarlo a malapena che dice
“Ragazzi vi presento Haymitch Abernathy, lui è il vostro mentore, colui che vi darà dei consigli su come sopravvivere nell’arena, è uno dei precedenti vincitori degli Hunger Games”Haymitch per tutta risposta, si alza e se ne va
“Vado a recuperarlo, voi non ammazzatevi, avrete tutto il tempo per farlo nell’arena”dice Bellatrix uscendo, appena si chiude la porta Malfoy e Zabini si alzano e si mettono seduti su delle poltrone, io e Ginny invece, restiamo ancora sedute a mangiare, finché entrano gli altri otto tributi, prima quelli di Durmstrang e poi quelle di Beauxbatons, davanti a tutti c’è Viktor Krum, seguito da altri tre ragazzi, che a loro volta sono seguiti da Fleur Delacour  e tre ragazze
“Bene, mettetevi comodi che vi spiegherò il programma”dice Bellatrix
“Allora quando arriveremo a Capitol City, sarete preparati per la sfilata dai vostri stilisti, ce ne saranno tre, che progetteranno per ognuno di voi un costume sensazionale; sfilerete su dei carri, che entreranno nel centro di addestramento, dove ci starete per tre giorni.
 Il giorno che precede gli Hunger Games ci sarà l’intervista, ora per chi non lo sapesse, l’intervista è fatta per far conoscere ognuno di voi al pubblico, e secondo il vostro carattere riuscirete ad ottenere degli sponsor che v’invieranno dei doni quando sarete nell’arena secondo la vostra necessità, ora, il compito di procurarvi degli sponsor è del vostro mentore, ma in ogni caso se ci riuscite anche voi durante l’intervista, sarete visti da un altro punto di vista.”
“Ora, voi ragazzi di Durmstrang, andate nel vagone, qui affianco, vi servirete il pranzo e conoscerete il vostro mentore; e la stessa cosa per voi ragazze di Beauxbatons, solo che il vostro vagone sarà dalla parte opposta”dice Bellatrix
“E noi cosa dovremo fare?”chiede Malfoy
“Voi resterete qui, tanto quando sarà servita la cena, poco dopo arriveremo a Capitol City, quindi che so…chiacchierate”dice uscendo.
“Vabbene, Mezzosangue, Weasley, come si vive nei distretti?”ci chiede.
“Uno schifo, e lo è ancora di più per colpa di tuo padre e tuo zio, per non dimenticare anche tuo padre, Zabini…tutti e tre messi insieme sono una bella squadra…”.
“Di rompiscatole, e anche sleali”termina la frase per me Ginny
“Vabbè ma che vi faranno mai…”chiede Malfoy
“Ci riempiono di Cruciatus, ogni giorno c’è una tortura, anche per le più piccole sciocchezze”dico io.
“Io non ci credo neanche se li veda”dice Malfoy; a quel punto gli faccio vedere i segni sulle braccia, lasciati da suo padre mentre m’infliggeva una tortura.
“Per non parlare di quelli che ho sulle gambe e sulla schiena”.
“Non possono essere più di così”dice
“Sicuro?e allora la cicatrice a forma di M che tuo padre mi ha lasciato sulla spalla?”domando, lui sembra perplesso.
“Ma come non ve l’ha raccontato?non si è vantato di aver fatto una cosa del genere?strano…”.
“No, e se non ce lo ha raccontato, il motivo era che non era una ferita tanto grave”dice
“E questa allora come la chiami?”dico mentre mi scopro la spalla sinistra, mettendo in mostra la zona della spalla dietro la schiena, dove una cicatrice a forma di M sta da qualche mese, ma nonostante questo, ancora mi fa male, ancora mi sanguina, e la notte devo fare un incantesimo per cicatrizzarla, e se mi beccano, sono guai.
“Sorpresi?”chiede Ginny
“Bhè non avevamo mai visto i nostri padri all’opera, non pensavamo fossero capaci di fare una cosa del genere, fa un po’impressione”dice Zabini
“Immaginate voi vedere i vostri genitori, fare una cosa del genere”prosegue.
“A entrambe sono morti, sempre per colpa dei vostri padri”dice Ginny
“Ce l’avete proprio a morte con loro”dice Malfoy
“Sì”rispondo io
“Bhè, un po’ anche noi ce l’abbiamo con loro, perché tra i purosangue, gli Hunger Games, sono un modo per strare più vicino al Sigonr Oscuro, ed è per questo che ogni capo famiglia vorrebbe che il proprio erede facesse parte ai giochi; e la stessa cosa vale per i nostri padri, ci hanno sempre allenato per poter partecipare ai giochi”dice Malfoy
“Ma non è contro le regole?”chiede Ginny
“Sì ma il Signor Oscuro permette questa cosa, infondo tra i suoi seguaci ci sono solo Serpeverde, che ti aspetti che siano leali come voi Grifondoro?”
“Avete visto dove vi a portato il vostro modo di essere?sempre leali e coraggiosi?dietro una rete metallica, elettrica e incantata, con telecamere da ogni parte, e guardie che vi controllando 24 ore su 24”
“Tutto vero quello che dici, ma si da il caso che la rete metallica ha dei punti deboli, e noi li superiamo senza alcun problema, oltre la rete noi ci viviamo, là fuori cacciamo e quindi ci nutriamo, ed è lì che abbiamo imparato ad usare qualche arma”dico io
“Hermione ma sei impazzita?hai appena detto a due mangiamorte che noi superiamo la rete del confine”.
“Sì perché tanto se lo dicono in giro, noi diremo che hanno parlato male dei loro padri e del regno di Voldemort”dico io
“Allora abbiamo un accordo?”dico io
“E da quando tu, fai accordi con delle serpi?”chiede Zabini
“Tanto anche se non accettate, dovrete sopravvivere agli Hunger Games, e siamo 12 e solo uno torna indietro”dico porgendo la mano
“Va bene accettiamo, ciò che è stato detto dentro queste mura non dovrà uscire di qui”
“Certo”diciamo io e Ginny in coro
“A voi non piace la vostra vita, vero?”chiedo, loro abbassano la testa e poi rispondono
“No, siamo stati costretti ad avere questa vita”
“Tranquilli, non diremo niente”
“Bene”dice Malfoy
“Ci raccontate qualcos’altro sulla vita in un distretto?”chiede Zabini
“Che volete sapere?”chiede Ginny
“Che incantesimi vi fanno fare?”chiede Mlafoy
“Pochi, o meglio quelli che non servono a niente”
“E come fanno a vedere se fate degli incantesimi?”
“Con il microchip che c’è nella bacchetta, e se da essa nascono incantesimi o maledizioni che sono considerati pericolosi, viene annullata la magia, viene segnalato e ti becchi un Cruciatus”dico io
“Quindi vi puniscono solo con le maledizioni?”
“No, però una sicuro la ricevi, poi possono anche toglierti un po’di cibo e acqua per determinati giorni, a seconda della gravità della cosa”
“Ma avete già poco cibo e acqua, e ve lo tolgono pure?”chiede Zabini
“Sì, io una volta sono rimasta senza cibo e acqua per una settimana, e sono anche stata tenuta in isolamento”dico io.
“Perché?”
“Perché stavo provando ad accendere un fuoco per cuocere della carne, ma con l’umidità che c’era, ciò era impossibile, così ho usato la bacchetta, Lucius Malfoy mi ha visto e mi ha punito”.
“Quindi nel distretto usate anche altri strumenti”
“Certo, la bacchetta è usata solo in minima parte, tutto il resto è fatto con altri strumenti”.
“Tipo?”
“Arco e frecce, asce, fionde…cose del genere, ovviamente costruite al loro insaputa”.
Le nostre chiacchiere vanno avanti per tutto il pomeriggio, finche entra Bellatrix
“Ragazzi siete riusciti a non ammazzarvi l’un l’altro, molto bene, ora mangiate che è ora di cena”dice facendo entrare un cameriere che spinge un carrello carico di cibo e inizia a servirlo sui piatti davanti a noi; Bellatrix si accomoda anche lei dicendo
“Con noi mangerà anche Haymitch, dovrebbe essere qui a momenti…oh eccolo, vieni ti stavamo aspettando”.
Si mette seduto su una sedia vicino a me, non presta molta attenzione al suo piatto, ma si scola bicchieri di succo di zucca che continua ad allungare con il liquido trasparente di una bottiglia, si tratta di superalcolici; non conosco Haymitch di persona, ma l’ho visto abbastanza spesso nel distretto, si trova spesso al Forno intento a buttare manciate di denaro sul balcone alla donna che vende Whisky Incendiario.
Mi rendo conto che desto Haymitch, non c’è da stupirsi se i prigionieri non hanno mai uno straccio di possibilità, non è solo il fatto che siamo sottoalimentati e manchiamo di addestramento, alcuni dei nostri tributi erano abbastanza forti da potercela fare; ma è raro che otteniamo degli sponsor e lui ne è la causa principale, i purosangue si aspettano di trattare con qualcuno che abbia più classe di un tipo come lui.
“E così tu dovresti consigliarci”dico a Haymitch
“Ve lo do subito un consiglio, restate vivi”ribatte, poi scoppia a ridere; scambio un’occhiata con Malfoy
“Molto divertente, ma non per noi”dice dando un colpo alla sua mano, il bicchiere che si stava portando alle labbra finisce sul pavimento in mille pezzi.
Haymitch rimane un attimo pensieroso, poi sferra un pugno alla mascella di Malfoy facendolo cadere dalla sedia; quando riprende di nuovo la bottiglia, io pianto il coltello nel tavolo, tra la sua mano e il Whisky, mancando di un soffio le sue dita.
“Be’, e questo che vorrebbe dire?-chiede- Mi hanno dato dei veri combattenti quest’anno?”
Malfoy si rialza dal pavimento e prende una manciata di ghiaccio e fa per portarselo al segno rosso che ha sulla mascella.
“No- dice Haymitch fermando il suo gesto-lascia che si veda il livido, gli spettatori penseranno che hai fatto a pugni con un altro tributo prima ancora di arrivare nell’arena.
“E’contro le regole”dice Zabini
“Solo se ti beccano, quel livido dirà che hai combattuto e che non sei stato beccato…ancora meglio!”
“E tu riesci a colpire qualcosa con quel coltello, a parte il tavolo?”
L’arco e le frecce sono le mie armi, però ho passato un bel po’di tempo a tirare anche il coltello, a volte quando ferivo un animale con una freccia, era meglio che gli piantassi anche un coltello in pancia prima di avvicinarmi.
“Mettetevi lì tutti e quattro”dice Haymitch con un cenno verso il centro della stanza; ubbidiamo e lui ci gira intorno, punzecchiandoci come animali, controllando i nostri muscoli, studiando le nostre facce.
“Be’non siete un totale disastro, una volta che gli stilisti avranno messo le mani su di voi, sarete abbastanza attraenti”
“E voi due siete abbastanza in forma”dice indicando me e Ginny
Non metto in dubbio le sue parole, gli Hunger Games non sono un concorso si bellezza, ma i tributi che si presentano meglio attirano più sponsor.
“Bene farò un patto con voi, voi non ficcate il naso in quello che bevo ed io resterò abbastanza sobrio da potervi aiutare; però dovrete fare esattamente quello che vi dico”.
Non è un granché come patto, ma è un passo da gigante rispetto a poco fa, quando non avevamo proprio nessuna guida.
“Ottimo”approva Ginny
“Allora aiutaci, qual è la strategia migliore da adottare nell’arena…”chiede Zabini
“Una cosa alla volta, tra qualche minuto entreremo in stazione, e sarete consegnati ai vostri stilisti; quello che vi faranno non vi piacerà, ma qualunque cosa sia, non opponete resistenza”dice Haymitch
“Ma…”ribatte Malfoy
“Niente ma. Non opponete resistenza” replica. Prende la bottiglia di Whisky e lascia il vagone; mentre la porta scorrevole si richiude alle sue spalle, il vagone si fa buio, ci sono alcune luci all’interno, ma all’esterno è come se fosse notte; capisco che siamo nella galleria che risale fino a Capitol City attraverso le montagne, barriera naturale tra la capitale e i distretti.
Finalmente il treno comincia a rallentare e all’improvviso una luce splendente invade lo scompartimento; io e Ginny non riusciamo a evitarlo: corriamo al finestrino per vedere quello che finora abbiamo visto solo in TV, Capitol City, la città che governa i 12 distretti.
Le telecamere non hanno mentito sulla sua grandiosità, semmai non hanno colto appieno la magnificenza dei manor, le persone purosangue dagli abiti e capigliature bizzarre; tutti i colori sembrano finti:i rosa troppo carichi, i verdi troppo brillanti, i gialli così squillanti da far male agli occhi.
La gente comincia a indicarci entusiasticamente col dito, quando si accorge che un treno di tributi sta entrando in città.
Mi allontano dal finestrino, disgustata dalla loro eccitazione, sapendo che non vedono l’ora di assistere alla nostra morte.
Ginny invece saluta con la mano e sorride alla folla che guarda attonita, si ferma solo quando il treno entra in stazione, sottraendoci alla loro vista.
La fisso, pensando al fatto che sta già cercando di conquistarsi il pubblico…
I pezzi devono ancora incastrarsi, ma avverto che ha un piano…non ha accettato la propria morte…sta già lottando con tutte le sue forze per restare viva. Il che, tra l’altro, significa che la buona Ginevra Weasley, lotterà con tutte le forze per uccidermi.
 
………….CONTINUA…….


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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


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Capitolo 3
 
Hermione*
 
Riiiiip!Stringo i denti mentre Venia, una donna dai capelli color acquamarina e con tatuaggi dorati sulla fronte, strappa una striscia di tessuto dalla mia gamba portando via i peli che stanno sotto.
“Scusa”dice con la sua voce stridula
“Da quanto tempo è che non ti depili?”
“Dalla battaglia finale”dico io.
Venia mi guarda con un’aria comprensiva
“Però questa è l’ultima, sei pronta?”mi aggrappo al bordo dell’asse sulla quale sono stesa e annuisco.
L’ultima striscia di peli della mia gamba è estirpata con un doloroso strattone.
Sono nel Centro Immagine da più di tre ore e non ho incontrato ancora il mio stilista ma finche Venia e lo staff dei preparatori non avranno risolto alcuni banali problemi, io e Ginny siamo costrette a rimanere qui, mentre ci lavano e levigano il corpo con una schiuma esfoliante che ha rimosso non solo la sporcizia ma almeno tre stati di pelle, ridare una forma regolare alle nostre unghie e soprattutto eliminare ogni traccia di peli superflui; le gambe, le braccia, le ascelle e sopracciglia sono state depilate.
Abbiamo la pelle rossa, ma abbiamo mantenuto la nostra parte del patto con Haymitch e dalle nostre labbra non è uscita alcuna protesta.
“Vi state comportando benissimo”dice un tizio di nome Flavius, che scuote i riccioli a cavatappi color carota e si applica un nuovo strato di rossetto viola alle labbra.
“Se c’è una cosa che non sopportiamo, sono i piagnoni. Ungetela!”.
Venia e Octavia, una donna grassoccia dal corpo interamente tinto di una pallida sfumatura verde pisello, ci sfiorano con una lozione che all’inizio pizzica, ma poi dà sollievo alla pelle scorticata.
I tre fanno un passo indietro e contemplano le opere.
“Eccellente!”Adesso sembri un essere umano!” commenta Flavius, e tutti ridono.
Siamo costrette a curvare le labbra in un sorriso per mostrare la nostra gratitudine.
“Grazie”diciamo in coro
“ Non abbiamo molti motivi per farci belli nel Distretto 12”dico io, questo li conquista del tutto.
“Certo che non ne avete, povere care!”esclama Octavia congiungendo le mani, in pena per noi.
“Ma non preoccupatevi, quando Cinna avrà finito con voi, sarete fantastiche!”dice Venia
“Davvero”sapete, ora che ci siamo sbarazzati di tutti quei peli e di quella sporcizia, non siete per niente orrende!”aggiunge Flavius
“Ora vado a chiamare i vostri amici, e poi facciamo entrare Cinna”dice Flavius, poco dopo entrano Malfoy e Zabini in accappatoio, noi guardiamo loro e loro guardano noi, siccome anche noi ne portiamo uno, si mettono seduti e aspettiamo l’arrivo del nostro stilista.
Poco dopo la porta si apre ed entra un giovane uomo di colore, che deve essere Cinna; sono colta alla sprovvista del suo aspetto del tutto normale, la maggior parte degli stilisti sono tutti tinti, decorati e chirurgicamente modificati, da essere grotteschi.
Ma i capelli rasati di Cinna sembrano essere del loro castano naturale; indossa una semplice camicia nera e un paio di pantaloni in tinta, l’unica concessione sembra essere l’eye-liner color oro metallizzato che è stato applicato con mano leggera, per far risaltare le pagliuzze dorate dei suoi occhi verdi.
E, nonostante il mio disgusto per Capitol City e per le sue orribili mode, devo ammettere che è un bel ragazzo; inizia a presentarci stringendo la mano uno a uno.
“Piacere sono Cinna, il vostro stilista”dice con voce tranquilla, poi prosegue
“Mi dispiace per quello che vi è successo”
“La gente si congratula con noi”dice Mlafoy
“Non ne vedo il motivo”risponde, inizia a starmi simpatico.
“Sei nuovo vero?”chiede Zabini
“Sì questo è il mio primo anno nel programma”
“E così sei stato assegnato anche ai prigionieri?”chiedo io, in genere i nuovi arrivati vengono assegnati a noi, i meno desiderabili.
“Ho chiesto io di occuparmi dei prigionieri”
“Perché non venite?facciamo due chiacchiere”dice alzandosi, noi lo seguiamo, e ci accomodiamo su delle sedie rosse intorno ad un tavolo.
Cinna preme un pulsante al lato del tavolo e il piano si divide in due parti, e da sotto si solleva un vassoio con il nostro pranzo: pollo e spicchi d’arancia cotti in una salsa cremosa stesa su un letto di cereali di un bianco perlaceo, piselli e cipolline, panini a forma di fiore e un dolce color miele.
Come deve essere, mi chiedo, per vivere in un mondo in cui i pasti compaiono premendo un pulsante?Come passerei le ore che di solito dedico a setacciare i boschi, se il cibo fosse così facile da trovare?Cosa fanno tutto il giorno i purosangue, abitanti di Capitol City, a parte adornare i propri corpi e andarsene in giro aspettando che un nuovo carico di tributi arrivi  a morire per il loro divertimento?
Alzo lo sguardo e trovo gli occhi di Cinna puntati nei miei.
“Come dobbiamo sembrarti spregevoli…”dice.
Me l’ha visto scritto in faccia o in qualche modo mi ha letto nel pensiero?
“Non importa, allora ragazzi, parliamo del vostro costume per la cerimonia di apertura.
Dobbiamo rendervi indimenticabili, e ho già una mezza idea…voi non avete paura del fuoco vero?”domanda, io mi giro verso Ginny che timidamente dice
“Be’io sì”
“Bene, riuscirò a farti cambiare idea”
Qualche ora dopo, indossiamo quello che sarà il più il più letale e il più sensazionale costume delle cerimonie di apertura; indossiamo una semplice calzamaglia nera che mi dal collo alle caviglie, ho un paio di stivali di pelle lucidissimi, che mi arrivano fino al ginocchio; ma sono il mantello ondeggiante, con una torrenziale cascata di giallo e rosso, e il copricapo coordinato a dare un senso a questo costume: Cinna ha in mente di dar fuoco a tutti e quattro i mantelli, un attimo prima che il carro che si trasporterà sarà in movimento.
“Non si tratta di fiamme vere, è ovvio, ma solo di un piccolo fuoco ideato da me con un incantesimo; non correrete alcun rischio tranquilla”dice Cinna a Ginny, che è quella più agitata di tutti.
“Come ti è venuta un’idea del genere, è davvero geniale”dice Malfoy
“Mi è venuta l’ispirazione guardando i suoi occhi”dice indicando me.
“Appena li ho visti, ho pensato al fuoco, non so perché ma appena t guardo negli occhi mi vengono in mente le fiamme”
Sì…Hermione la ragazza in fiamme…”dice Malfoy scherzando
“Mmmm…è un’ottima idea…Hermione, la ragazza in fiamme…mi piace, mi piace molto, da oggi tu sarai la ragazza in fiamme”
“Bene e ora sedetevi che è ora di prepararvi”dice, chiamando il resto dello staff per terminare il lavoro.
Il mio viso è quasi privo di trucco, mi hanno spazzolato indietro i capelli e hanno fatto una treccia che pende sulla schiena.
“Siete a dir poco stupendi ragazzi”dice Cinna, mi giro verso Ginny e vedo che anche lei ha la mia stessa pettinatura, Malfoy e Zabini invece hanno solo un po’di trucco in viso.
“Ora venite che devo dirvi una cosa, non è nel mio solito fare discorsi prima di una sfilata, ma con ovi voglio fare un’eccezione; sapete, voi sarete quelli più giudicati dagli altri, perché voi due, siete i purosangue, due ragazzini, servitori di Voldemort, mentre voi siete le prigioniere costrette a partecipare agli Hunger Games, che per voi significano morte certa; ma non è così, fate capire ai purosangue che una Mezzosangue e una Traditore del proprio sangue, possono essere alla loro altezza, voglio che i spettatori vi riconoscano nell’arena; a voi come i purosangue, che collaborano con delle prigioniere, a te Ginny non devono più riconoscerti come una traditrice, ma come una purosangue a tutti gli effetti, e a te Hermione, devono riconoscerti non come una mezzosangue qualsiasi, ma come la Mezzosangue, colei che non ha paura di mostrare la sua vera natura, colei che è fiera di mostrare il sangue che gli scorre nelle vene, colei che mostra le cicatrici avuto per come è, come la ragazza dagli occhi di fuoco, o come Hermione, la ragazza in fiamme.Ok? non deludetemi ragazzi, forza questa è la vostra occasione per riscattarvi”dice.
Ci fanno scendere al pianoterra del Centro Immagine, la cerimonia di apertura sta per iniziare, ci sono anche gli altri tributi, che però non ci rivolgono uno sguardo.
“Allora, Ginny tu sarai nel carro con Blaise, tu Hermione con Draco”dice Cinna
“Perché non dovremo stare, prigionieri e purosangue?”chiede Ginny
“Sì, ma mettetevi così, creerete più scalpore, così si ricorderanno meglio di voi”.
Le coppie di tributi vengono caricate su dei carri, trainati da due unicorni, sembrano così ben addestrati che non serve neppure che qualcuno tenga le redini.
Cinna sistema a tutti e quattro i mantelli poi si allontana per ammirare meglio l’opera
“Cosa ne pensi del fuoco?”mi sussurra Malfoy.
“Io strappo via il tuo mantello se tu strappi via il mio”rispondo a denti stretti.
“Affare fatto”risponde, magari se riusciamo a toglierceli abbastanza in fretta, eviteremo le bruciature peggiori…lo so non è un bel pensiero, ma ci getteranno in ogni caso nell’arena, indipendentemente dalle nostre condizioni.
La musica di apertura ha inizio, la si sente bene, sparata a tutto volume in ogni parte di Capitol City; le porte massicce scorrono e si aprono, rivelando le strade bordate di folla.
Il giro durerà circa venti minuti e terminerà davanti all’anfiteatro cittadino, dove ci daranno il benvenuto e ci scorteranno nel centro di addestramento, che sarà la nostra casa-prigione finché non cominceranno gli Hunger Games.
I carri cominciano ad uscire, quando appare Cinna con la bacchetta in mano, non abbiamo il tempo di reagire che appicca il fuoco ai nostri mantelli;ansimo, aspettando di sentire il calore, ma avverto solo un pizzicore lieve
“Funziona”dice, poi si avvicina a me, mi mette una mano sotto il mento
“Ricordate, testa alta, sorrisi e vi ameranno”Cinna salta giù dal carro e grida qualcosa, ma la musica soffoca la sua voce. Grida ancora e gesticola
“Cosa sta dicendo?”chiedo a Malfoy, con la sua mano sinistra prende la mia mano destra e tutt’e due guardiamo verso Cinna per avere una conferma, lui annuisce e mostra il pollice alzato;mi giro verso Ginny, che sta su un carro affianco al mio, con il mantello in fiamme e con la sua mano in quella di Zabini; è un po’agitata per via del fuoco, ma non sembra per le tantissime persone presenti alla cerimonia, mi fa l’occhiolino e guardo le sue labbra, leggo il labiale che mi dice buona fortuna, io le sorrido.
Quella è l’ultima cosa che vedo, prima che facciamo il nostro ingresso in città.
Il timore iniziale della folla alla nostra comparsa si tramuta presto in acclamazioni e grida entusiaste, tutte le teste sono girate verso i nostri due carri; all’inizio sono impietrita, ma poi scorgo la nostra immagine su un grande schermo televisivo, prima inquadrano Ginny e Zabini, poi me e Mlafoy, e rimango senza parole nel vedere quanto sia straordinario il nostro aspetto:con quei mantelli ondeggianti, ci lasciamo dietro una scia di fuoco.
Ricordate, testa alta, sorrisi e vi ameranno!
Alzo il mento un po’di più e mi stampo il faccia il sorriso più affascinante che ho;io e Malfoy ancora per mano, e lui le solleva in aria, in modo che la folla possa vederle…gli abitanti di Capitol City stanno impazzendo, ci inondano di fiori, gridano i nostri nomi…
Le acclamazioni, la musica, l’ammirazione, quell’ammirazione che nessuno ha per una mezzosangue, sembra che la gente che mi acclama, si è dimenticata il tipo di sangue che scorre nelle mie vene…ma sono sicura che ora, nessuno si dimenticherà di me, del mio aspetto, del mio nome…Hermione, la ragazza in fiamme.
Solo quando entriamo nell’Anfiteatro Cittadino mi accorgo che devo aver bloccato la circolazione nella mano di Malfoy, per quanto gliela tenevo stretta; abbasso lo sguardo sulle nostre dita intrecciate mentre allento la presa, ma lui mi stringe più forte.
“No non lasciarmi andare”dice “Potrei cadere giù da questo coso”
“Va bene”accetto, e così continuo a restare aggrappata, ma non posso fare a meno di sentirmi strana per il modo in cui Cinna ci ha associati l’uno all’altra; non è molto corretto presentarci come una squadra e poi chiuderci in un’arena ad ammazzarci.
Tutti i carri occupano l’anello dell’Anfiteatro cittadino, gli unicorni trainano il carro fino al manor di Lord Voldemort, e lì ci fermiamo.
Voldemort ci dà il benvenuto da un balcone sovrastante, è tradizione inquadrare tutti i tributi durante il discorso, ma più si fa buio, più diventa difficile distogliere gli occhi da noi quattro, che brilliamo nella notte.
Finito il discorso, i carri entrano nel Centro di Addestramento, le porte si sono appena richiuse alle nostre spalle che veniamo travolti dallo staff dei preparatori, mentre mi guardo intorno, noto che molti tributi ci guardano storto, il che conferma ciò che pensavo:li abbiamo eclissati tutti.
Poi ecco Cinna che ci fa scendere dai carri e ci spegne le fiamme sul mantello di ognuno.
Mi accorgo che sono ancora incollata a Malfoy e costringo le mie dita irrigidite a sciogliersi
“Grazie per avermi tenuto stretto, stavo cominciando a sentirmi un po’malfermo là sopra”dice
“Non si vedeva, sono sicura che nessuno l’ha notato”ribatto
“Io sono sicuro che non hanno notato niente all’infuori di te, dovresti indossare fiamme più spesso, ti donano”poi mi fa un sorriso che sembra così sinceramente dolce, con giusto un tocco di timidezza, che un calore inaspettato mi percorre da capo a piedi.
Un campanello d’allarme suona nella mia testa: non essere stupida, Malfoy sta progettando il modo di ucciderti, ti lusinga per renderti una preda facile…quanto più è gentile ora, tanto sarà letale poi.
Ma siccome allo stesso gioco si può giocare anche in due, mi alzo in punta di piedi e gli do un bacio sulla guancia, proprio sul livido…
 
Al Centro di addestramento c’è una torre riservata ai tributi e ai loro staff, sarà al nostra casa fino all’inizio degli Hunger Games, ogni gruppo ha un piano , per raggiungerlo basta entrare in ascensore con le pareti di cristallo e ti permettono di vedere le persone a terra che si riducono a formiche, mentre tu sali velocissimo.
La mia stanza la divido con Ginny, è grande come la casa che abbiamo al distretto, è lussuosa come il vagone del treno, ed è corredata un numero impressionante di gadget automatici, entrambe siamo incantate dalla camera, solo Bellatrix, che ci ha accompagnato fin qui ci fa ritornare alla normalità
“Domani c’è la prima sessione di addestramento, Haymitch vi aspetta a colazione, vuole darvi dei consigli”e detto questo esce, lasciando me Ginny da sole
“E’bellisima…”dice
“No è meravigliosa”ribatto io
“Pensa Neville e Ron, in una camera del genere”
“No, non ce li vedo”e tutte e due scoppiamo in una risata
“Vabbè andiamo a dormire”dico, ci mettiamo un pigiama che si trova nell’armadio e spegniamo la luce.
Dopo circa mezz’ora ancora non sono riuscita a chiudere occhio, Ginny invece sembra dormire profondamente, così mi alzo, mi vesto ed esco dalla stanza, davanti a me trovo Malfoy, ci guardiamo e mi dice
“Sei stata sul tetto?”scuoto la testa
“Me l’ha mostrato Cinna, si può vedere tutta la città”
“Ma ci possiamo andare?”chiedo
“Certo vieni”lo seguo fino ad una rampa di scale che conduce fino al tetto, usciamo nell’aria della sera, fredda e ventosa, e io trattengo il respiro di fronte al panorama.
Capitol City scintilla come un’enorme distesa di lucciole; nel distretto 12 l’eletricità va e viene e di solito c’è solo per qualche ora del giorno… capita spesso che le sere si trascorrano con i Lumus evocati dalle bacchette. Qui invece l’elettricità non manca mai.
Io e Malfoy camminiamo fino a un parapetto lungo il bordo del tetto; seguendo il fianco dell’edificio, guardo la strada che pullula di purosangue…nel Distretto 12 a quest’ora stiamo tutti pensando al letto.
“Come mai ci lasciano salire quassù?non temono che qualche tributo possa scavalcare?”chiedo
“No, perché è protetto dalla magia, c’è una specie di campo magico che ti ributta indietro”,risponde Malfoy
“Sempre preoccupati per noi”dico sarcastica io.
“Nell’arena non sarà così tranquilla, posso assicurarti che la nostra sicurezza non è neanche presa in considerazione”.
“Chi è che gestisce l’arena?”chiedo
“Voldemort, è lui che sceglie dove si svolgeranno i giochi e cosa ci sarà”.
“E tu che cosa ne sai?”
“L’ho visto, costringe tutti i purosangue a radunarsi in una sala dove c’è uno schermo che trasmette gli Hunger Games, e quando inizia ad annoiarsi, con la bacchetta fa apparire nell’arena qualsiasi cosa”.
“Sai l’arena è artificiale, ed è per questo che puoi vedere tutto ciò che succede, è pieno di telecamere, in ogni luogo c’è una telecamera, e tutto ciò che fai, è ripreso…per colpa di quelle maledettissime telecamere sono stato costretto ad assistere alla morte atroce di molti maghi e streghe, alcuni di loro erano molto giovani, avranno avuto la nostra stessa età…mentre loro morivano, io ero seduto a guardare lo spettacolo; è la stessa cosa che farà mio padre, guarderà la mia morte.”
“Malfoy secondo me tu hai buone possibilità di farcela”.
“Non è questo il punto, il fatto è che mio padre non vedeva l’ora che io fossi chiamato come tributo, lui è disposto a mettere a rischio la vita del suo unico figlio pur di avere una posizione nella società”conclude.
Non so cosa dire, è la prima volta che vedo Malfoy così, non mi ha mai rivolto la parola, e ora viene a raccontarmi cose di questo genere…non so davvero cosa dire, l’unica cosa che mi viene in mente è di stringergli la mano, come quando stavamo sul carro; lui guarda le nostre dita intrecciate e poi guarda me…vedo qualcosa di diverso nei suoi occhi, non vedo più l’infame vigliacco che era a scuola, vedo solo Draco Malfoy, un ragazzo con le sue debolezze, che in questo momento ha bisogno di comprensione.
“Dai entriamo”dico, ci alziamo e ritorniamo davanti alle porte delle nostre camere, solo lì davanti mi rendo conto che mi dispiace dover lasciare la sua mano.
“Buonanotte”dice
“Buonanotte”rispondo io entrando in camera, chiudo la porta e mi ficco sotto le coperte sperando di sognare Draco Malfoy…
 
…………..CONTINUA………

 
 
P.S.
Scusate tantissimo il ritardo, il fatto è che sono partita e non ho avuto modo di aggiornare…
Spero che il capitolo vi piaccia…mi raccomando recensite in tanti.
Ciaooooo

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


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Capitolo 4
 
Hermione*
 
Dalle finestre comincia a entrare l’alba. Capitol City appare nebbiosa, spettrale. Mi fa male la testa e devo essermi morsa l’interno della guancia durante la notte, infatti passo la lingua sulla carne martoriata e sento il sapore del sangue.
Lentamente mi trascino dal letto alla doccia; premo a casaccio alcuni pulsanti sul pannello di controllo e finisco a saltellare da un piede all’altro, aggredita da getti alternati di acqua ghiacciata e bollente, poi vengo sommersa da schiuma al limone che strofino via con una spazzola dura.
“Hermione, perché fai tutto questo baccano?”chiede Ginny, che evidentemente si è svegliata mentre io stavo sotto la doccia.
“Scusa Ginny, ma qui è tutto così tecnologico, non riesco nemmeno a far uscire dell’acqua tiepida per lavarmi”dico mentre mi asciugo.
“Va bene io torno a dormire”dice sbadigliando
“No, tu non vai da nessuna parte, forza preparati che dobbiamo andare a colazione”
Quando sono asciutta e ben cosparsa di lozione idratante, scopro che ci hanno lasciato dei vestiti davanti all’armadio: pantaloni neri aderenti, una tunica bordeaux a maniche lunghe e un paio di scarpe.
Mi pettino i capelli in un’unica treccia dietro la schiena; dalla mattina della mietitura, questa è la prima volta che somiglio a me stessa; niente acconciatura né abiti vistosi, niente mantelli fiammeggianti. Solo io. Con lo stesso aspetto che avrei se fossi diretta nei boschi.
“Hermione, sei pronta?”chiede Ginny, vedo che anche lei hai i miei stessi vestiti, ha i capelli legati in una coda alta, e anche lei finalmente ha lo stesso aspetto che avrebbe nei boschi.
“Haymitch non ci ha dato un orario preciso”dico
“Si ma sto morendo di fame, andiamo”dice prendendomi per un braccio.
Così andiamo in sala da pranzo, sperando che ci sia da mangiare…non veniamo deluse; anche se la tavola è vuota, un buffet su un lato della sala è apparecchiato con almeno venti piatti.
Riempio un piatto di uova, salsicce, frittelle coperte di marmellata d’arancia e fette di melone, vedo che Ginny ha più o meno la stessa quantità di cibo nel mio piatto, così ci sediamo ci guardiamo un attimo e poi dice
“Forse abbiamo esagerato?”
“Forse, ma sono anni che non faccio una colazione decente”
“E allora buon appetito”dice fiondandosi sul piatto
“Buon appetito”
Mentre mi ingozzo, osservo il sole che sorge su Capitol City. Mi preparo una seconda porzione di cereali bollenti annegati nello stufato di manzo.
Vado con la mente a Ron e Neville, staranno preparando quella specie di colazione nascondendola alle guardie, mi chiedo se sono preoccupati per noi.
Malfoy, Zabini e Haymitch entrano, sono vestiti come noi,ci danno il buongiorno e si servono; poi si mettono seduti affianco a noi.
“Da quanto tempo è che siete qui?”chiede Malfoy
“Stavamo morendo di fame”dice Ginny
“Si vede”dice poi iniziano a mangiare.
“Allora, mettiamoci al lavoro, prima di tutto, volete che vi alleni separatamente?”
“Perché dovresti allenarci separatamente?”chiedo
“Nel caso in cui tu abbia qualche talemto segreto che non vuoi far conoscere agli altri”spiega
Ci scambiamo tutti un’occhiata.
“Ci puoi allenare insieme”, gli altri annuiscono.
“Benissimo, allora datemi un’idea di quel che sapete fare…Draco, Blaise, avete qualche talento particolare?”
“Bè io me la cavo nella mimetizzazione”dice Malfoy
“E nella lotta corpo a corpo”interviene Zabini
“Quando pensi che mi possa servire il corpo a corpo nell’arena?”
“Non sottovalutare la forza nell’arena”
“ Tu Blaise, cosa sai fare?”
“Me la cavo con le trappole e i lacci”dice
“Bene, voi ragazze in cosa siete portate?”
“Anche sono brava con la trappole e i lacci”dice Ginny
Tu Hermone, in cosa sei capace, l’altro giorno ho visto che sei abile con il coltello”
“Me la cavo, però so cacciare con arco e frecce”dico
“E sei brava?”chiede Haymitch
“E’bravissima”-interviene Ginny-”io e altri due ragazzi ci cibiamo di quello che riesce a catturare, da due anni, è capace di abbattere qualsiasi tipo di animale”.
Sono sorpresa di questo complimento da parte di Ginny.
“Bene, allora, Hermione non è certo che ci saranno arco e frecce nell’arena, ma durante la tua sessione privata con gli Strateghi mostra loro quello che sai fare. Fino a quel momento, sta’lontana dal tiro con l’arco; Ginny e Blaise continuate ad allenarvi con le trappole, sono molto importanti per il cibo; e Draco, Blaise ha ragione, non sottovalutare mai la forza nell’arena, nel Centro di Addestramento ci saranno dei pesi, ma non rivelare quanto riesci a sollevare davanti agli altri tributi. Il programma è lo stesso per tutti, andate a fare addestramento di gruppo. Impiegate il vostro tempo a imparare qualcosa che non sapete fare, riservate ciò che sapete fare meglio per le sessioni private, tutto chiaro?”chiede Haymitch.
Tutti noi facciamo segno di sì con la testa.
“Un’ultima cosa, in pubblico vi voglio fianco a fianco in ogni istante, starete insieme e vi dimostrerete amichevoli a vicenda; e adesso andate, alle dieci avete appuntamento con  Bellatrix all’ascensore per l’adestramento.
Poco dopo ci dirigiamo davanti all’ascensore dove incontriamo Bellatrix ; le vere sale di addestramento, sono nei sotterranei dell’edificio, con questi ascensori il viaggio dura meno di un minuto.
Le porte si aprono su una enorme palestra piene di armi diverse e di percorsi ad ostacoli; gli altri tributi sono raggruppati in un cerchio carico di tensione; non appena raggiungiamo il cerchio, il capoistruttore, una donna alta e atletica di nome Atala, si avvicina e inizia a spiegare il programma di addestramento; saremo liberi di passare da un’area all’altra come vogliamo, in base alle istruzioni del nostro mentore; in alcune postazioni si insegnano tecniche di sopravvivenza, in altre tecniche di combattimento.
Quando Atala comincia a leggere l’elenco delle varie postazioni, non riesco a evitare di far scorrere lo sguardo sugli altri tributi, è la prima volta che ci riuniscono in abiti normali; in totale siamo dodici, sei ragazzi e sei ragazze, hanno tutti quanti più o meno la mia età, solo una ragazza ha dodici anni, ma in ogni caso alcuni tributi sono chiamati Tributi Favoriti, perché sono stati allenati per partecipare ai giochi, come Malfoy e Zabini.
Nelle loro occhiate non vedo altro che disprezzo nei  miei confronti e in quelli di Ginny, hanno un’impressione di arroganza e brutalità.
Quando Atala ci lascia andare, si dirigono subito verso le armi dall’aspetto più letale e le maneggiano con disinvoltura.
“Bè da dove iniziamo?”domanda Ginny, mi accorgo che siamo ancora tutt’insieme, come da istruzioni di Haymitch
“E se facessimo qualche nodo?”domanda Malfoy
“Ma Haymitch ci ha detto che non dobbiamo far vedere le nostre abilità agli altri tributi”dice Ginny
“Bè io non sono capace a costruire le trappole”ribatte Malfoy
“Allora facciamo una cosa, io e lui andremo ad allenarci con le trappole, e voi andrete a qualche altra postazione, va bene?”dico
“Si ok, andiamo Ginny”dice Zabini
Intanto io e Malfoy attraversiamo la palestra fino a una postazione vuota, l’istruttore sembra lieto di avere degli allievi; la sensazione è che il corso di nodi non sia il più richiesto per gli Hunger Games.
Ci viene mostrata una semplice ed efficacissima trappola che lascerà un concorrente umano appeso a un ramo d’albero per una gamba; ci concentriamo su quella tecnica per un’ora, finche non la padroneggiamo entrambi.
Poi passiamo alla mimetizzazione; Malfoy sembra apprezzare molto questa postazione e si traccia spirali di fango, argilla e succo di bacche sulla pelle pallida e intreccia camuffamenti con foglie e rampicanti; l’istruttore della postazione è letteralmente entusiasta del suo lavoro.
“Mi dispiace”dice d’un tratto
“Come?”
“Mi dispiace”
“Per cosa?”
“Per mio padre, per tutto quello che ti fa nel distretto; e anche per tutto quello che ti ho fatto io a scuola”io lo guardo dritto negli occhi, mi fa senso sentirmi dire queste cose da Malfoy
“Ah, e dovrei dirti una cosa”
“Ne possiamo riparlare?”domando
“Si certo, hai ragione”
E così i tre giorni successivi trascorrono con me e Malfoy che con calma passiamo da una postazione all’altra, impariamo qualche utile tecnica dall’accendere un fuoco al lanciare coltelli, al costruirci un riparo.
Nonostante l’ordine di Haymitch di mostrarci mediocri, Malfoy eccelle nel combattimento corpo a corpo e io ho superato il test sulle piante commestibili, però giriamo al largo dal tiro con l’arco e dal sollevamento pesi, perché vogliamo lasciarli alle nostre sessioni private.
Il primo giorno gli Strateghi sono comparsi di buon’ ora, una ventina circa di uomini e donne con vesti viola scuro; siedono in tribune sopraelevate che corrono tutt’intorno alla palestra, a volte si spostano per osservarci prendendo appunti, altre volte ci ignorano e attingono all’inesauribile banchetto allestito per loro.
Colazione e cena la facciamo in privato, ma a pranzo tutti e dodici mangiamo in una sala attigua alla palestra, il cibo è posto su dei carrelli e ognuno si serve da sé.
I tributi favoriti tendono a raggrupparsi chiassosamente intorno a un unico tavolo, come per mostrare la loro superiorità, per mettere in chiaro che non si temono l’un l’altro e che tutti gli altri non meritano la loro attenzione.
Solo Malfoy e Zabini mangiano con noi, visto che Haymitch ci martella su questo punto, cerchiamo di tenere una conversazione che non riguarda i giochi, ma non è facile trovare un argomento: parlare di casa è doloroso, parlare del presente è insopportabile, così parliamo di noi in generale.
“Allora ragazze, avete un fidanzato?”domanda Zabini, io e Ginny ci scambiamo un’occhiata e poi lei dice
“Io no,non ho trovato ancora la mia anima gemella”
“E tu Hermone?”
“No, anche io non ho trovato la mia anima gemella, e non credo che la troverò mai dopo i giochi”
“E voi invece?”
“Io no, ho qualcuna che mi va dietro, ma nessuna mi interessa”
“E tu Draco?”chiede Ginny, lui non risponde subito, ma poi dice
“No, anche per me è al stessa cosa, alcune mi vanno dietro, ma nessuna mi interessa”non so perché ma quando risponde alla domanda mi sento sollevata, poi mi chiedo il perché di questa mia reazione; e se ho un debole per Malfoy?E se provo qualcosa per lui?No, non può essere, non durante i giochi.
Il secondo giorno, mentre stiamo provando a tirare una lancia, Draco mi si avvicina e mi sussurra
“Credo che qualcuno ci segua”
Tiro la mia lancia, mi giro e vedo una ragazzina, la più piccola che ci osserva, ha dodici anni, ha occhi scuri e luminosi, e una bella pelle, liscia, compatta, di carnagione scura.
“Penso si chiami Rue”aggiunge
“E cosa possiamo farci?” gli chiedo più bruscamente di quanto intendessi
“Niente, era solo per fare conversazione”replica lui.
Ora che sono consapevole della sua presenza, mi riesce difficile ignorarla; scivola di soppiatto e ci raggiunge in varie postazioni; come me è esperta di piante, si arrampica senza difficoltà ed ha una buona mira.
Quando siamo al nostro piano riservato, Haymitch ed Bellatrix ci torchiano per tutta la colazione e la cena per sapere ogni dettaglio della nostra giornata. Cosa abbiamo fatto, chi ci ha osservato, come sono gli altri tributi rispetto a noi.
Il terzo giorno di addestramento, all’ora di pranzo, cominciano a chiamarci per le nostre sessioni private con gli Strateghi; noi siamo gli ultimi, prima chiamano Blaise e poi Ginny, quando se ne va  rimaniamo soli, stiamo seduti in silenzio, finche non convocano Malfoy, lui si alza
“Ricorda quel che ha detto Haymitch: lancia i pesi”le parole mi escono dalla bocca senza volere
“Grazie. Lo farò, Tu…scocca dritto le tue frecce”annuisco.
Dopo un quarto d’ora, chiamano il mio nome, mi liscio i capelli, raddrizzo le spalle ed entro in palestra; mi accorgo subito di essere nei guai, gli Strateghi sono lì da troppo tempo, sono stati seduti a guardare altre undici dimostrazioni, i più hanno ecceduto col vino, vogliono solo tornare a casa.
Vado alla postazione di tiro con l’arco.
Oh quelle armi! Sono giorni che muoio dalla voglia di metterci le mani sopra!
Archi fatti di legno, plastica e metallo e materiali di cui non so neanche il nome; frecce con piume tagliate alla perfezione. Scelgo un arco, lo incordo e mi metto in spalla la faretra piena di frecce; cammino fino al centro della palestra e scelgo il mio primo obiettivo: il manichino usato per fare pratica col coltello.
Già mentre tendo l’arco, capisco che c’è qualcosa che non va: la corda è più tesa di quella che uso a casa, la freccia è più rigida; manco il manichino di una spanna e perdo anche quel po’di attenzione che avevo ottenuto.
Per un attimo mi sento umiliata, poi torno al bersaglio e tiro ancora , finche non prendo la mano con questa nuova arma.
Mi rimetto al centro della palestra, riprendo la posizione iniziale e infilzo il manichino proprio nel cuore, poi taglio la corda che sostiene il sacco da boxe e quello piomba al suolo aprendosi, poi spedisco una freccia a colpire una delle luci sospese all’alto soffitto della palestra, dalla lampada fuoriesce una cascata di scintille. E’un tiro eccellente!
Mi giro verso gli Strateghi, qualcuno annuisce in segno di approvazione, ma la maggior parte di loro ha lo sguardo fisso sul maiale arrosto che è appena giunto sul tavolo di buffet.
All’improvviso mi sento furiosa per il fatto che, con la mia vita in gioco, non abbiano avuto nemmeno la decenza di darmi un’occhiata; il cuore mi martella nel petto e mi sento bruciare la faccia.
Senza pensare, prendo una freccia dalla faretra e la spedisco dritto verso la tavola degli Strateghi; sento grida spaventate e vedo gente che si scansa di scatto, rischiando di cadere; la freccia infilza la mela in bocca al maiale e la inchioda alla parete, tutti mi fissano increduli.
“Grazie per la vostra considerazione”dico.
Faccio un piccolo inchino e mi avvio direttamente all’uscita senza essere stata congedata.
 
………CONTINUA……..




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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


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Capitolo 5
 
Hermione*
 
Mentre mi dirigo a grandi passi verso l’ascensore, scaglio l’arco da una parte e la faretra dall’altra, entre e colpisco con un pugno il pulsante numero dodici. Le porte scorrono e io sfreccio verso l’alto.
Faccio giusto in tempo ad arrivare al mio piano che le lacrime cominciano a scendermi lungo le guance; sento gli altri che mi chiamano dal salotto, ma attraverso di corsa l’ingresso e vado in camera mia, sprango la porta e mi butto sul letto. A quel punto comincio davvero a singhiozzare.
L’ho fatto! Per colpa del mio orgoglio ho rovinato tutto! Se avevo anche solo un’ombra di possibilità, è svanita quando ho spedito quella freccia contro gli Strateghi. Cosa mi faranno adesso? Mi arresteranno? Mi giustizieranno? Mi porteranno da Voldemort? A cosa pensavo mentre scagliavo quella freccia? A niente, è ovvio, ho tirato contro la mela per la rabbia di essere ignorata. Non stavo cercando di ucciderli…se l’avessi voluto, qualcuno sarebbe morto veramente!
Sarei dovuta restare lì e avrei dovuto scusarmi. O ridere, come se fosse uno scherzo. Allora forse avrei trovato un po’di indulgenza. E invece me ne sono andata, infuriata, nel modo più irrispettoso.
Ginny bussa alla mia porta. Gli grido di andarsene e alla fine lo fanno. Mi ci vuole almeno un’ora per piangere tutte le mie lacrime, poi mi limito a starmene raggomitolata sul letto, passando la mano sulle lenzuola liscissime, guardando il sole tramontare su quel confetto artificioso che è Capitol City.
All’inizio, mi aspetto che le guardie vengano a prendermi, ma più passa il tempo più mi tranquillizzo. Hanno pur sempre bisogno di un tributo femmina per i Distretti dei mezzosangue e dei traditori, no? Se gli Strateghi vogliono punirmi, possono anche aspettare che sarò nell’arena e poi farmi attaccare da un qualche animale selvatico affamato; scommetto che si assicureranno che io non abbia arco e frecce per difendermi.
E prima di quel momento mi daranno un punteggio così basso che nessuno sano di mente vorrà sponsorizzarmi. Ecco cosa succederà stasera: l’addestramento non è aperto al pubblico e gli Strateghi comunicheranno un punteggio per ciascun giocatore che sarà il punto di partenza per le scommesse degli spettatori, scommesse che dureranno per tutta la durata degli Hunger Games.
Il numero è compreso tra uno e dodici – uno è il punteggio negativo irreparabile, dodici, il punteggio positivo irraggiungibile – e rappresenta ciò che ci si aspetta dal triobuto. Il voto non è una garanzia di chi vincerà, ovviamente, è un’indicazione del potenziale che il tributo ha dimostrato in fase di addestramento; spesso a causa degli imprevisti dell’arena, i tributi con un punteggio alto perdono quasi subito.
Nonostante questo, i punteggi possono aiutare un tributo oppure metterlo in difficoltà in termini di sponsorizzazione.
Speravo che le mie capacità come tiratrice potessero farmi ottenere un sei, o un sette; adesso sono certa che avrò il punteggio più basso, e se nessuno mi sponsorizza, le mie probabilità di restare viva scendono fin quasi allo zero.
“Hermione, sono Draco, volevo avvisarti che è pronta la cena” dice bussando, così decido di alzarmi e aprire la porta.
“Grazie, e scusa se non mi sono fatta vedere per il resto della giornata, ma non sono dell’umore giusto”dico, Draco mi guarda e mi sorride, e senza dire niente mi abbraccia.
“Vieni qua, devi stare tranquilla ok?”dice, io mi limitò ad annuire e di godere del calore di quel abbraccio e il battito del suo cuore.
Ci stacchiamo,e lì sento incredibilmente freddo, ci guardiamo negli occhi, ma poi sentiamo la voce d Bellatirx che ci chiama per la cena. Stasera trasmetteranno i punteggi in TV.
Con Draco ci dirigiamo a tavola, c’è anche Cinna; vorrei che ci non ci fosse, perché per vari motivi, l’idea di deluderlo non mi piace. E’come se avessi buttato al vento senza riflettere tutto il lavoro eccellente che ha fatto per la cerimonia di aperture.
Evito di guardarlo in faccia mentre mangio a piccole cucchiaiate una zuppa di pesce. Il sapore salato mi ricorda quello delle mie lacrime.
Bellatrix, Haymitch e Cinna cominciano a parlare delle previsioni del tempo e io lascio che i miei occhi incrociano quelli di Ginny. Inarca le sopracciglie. Una domanda. Cosa è succeso? Mi limito a scuotere leggermente la testa. Poi, mentre viene servita la portata principale, sento Haymitch che dice:
“Bene, basta chiacchere. Diteci solo come siete andati oggi…Ginny”
“Bè io ho fatto il test delle piante velenose completandolo correttamente stavo anche per fare dei nodi ma mi hanno detto che potevo anche andare”
Ok, tu Blaise?”
“Io ho tirato con il coltello, siccome mi sono allenato, ma non mi davano molta attenzione così dopo di quello mi hanno detto che potevo anche andare” questo mi fa sentire un pochino meglio, almeno ho saputo che anche qualcun altro non è stato degnato di attenzione.
“E tu Draco?”
“Quando sono arrivato, nessuno si è degnato di guardarmi. Stavano cantando una specie di brindisi, credo. Allora ho lanciato un po’di cose pesanti finchè non mi hanno detto che potevo andare”
“E tu Hermione?”
“Ho tirato una freccia contro gli Strateghi” Tutti smettono di mangiare, tranne Draco che già era a conoscenza dell’accaduto.
“COSA?”l’orrore nelle parole di Bellatrix non promette niente di buono.
“Ho tirato una freccia contro di loro. Non proprio contro, nella loro direzione; è come ha detto Draco, io tiravo e loro m’ignoravano, ed io ho…ho perso la testa, e così ho fatto volare via la mela dalla bocca del loro stupido maiale arrosto!”dico quasi urlando.
“Che cos’è che hanno detto?”chiede cautamente Cinna.
“Niente. O meglio, non lo so. Dopo sono uscita”rispondo.
“Senza che ti congedassero?”boccheggia Bellatrix
“Mi sono congedata da sola”
“Be’ mi pare inutile starci a pensare”commenta Haymitch.
“Pensi che mi arresteranno?”
“Ne dubito. Sostituirti sarebbe un problema, a questo punto”
“E ai miei amici nel distretto? Puniranno loro?”
“Non credo. Non avrebbe senso. Dovrebbero rivelare quello che è successo nel Centro di Addestramento, ma non possono dirlo perché è segreto, quindi sarebbe fatica sprecata; è più probabile che ti rendessero la vita un inferno”dice Haymitch.
“Be’ce l’hanno già promesso comunque”ribatte Blaise.
“Verissimo”conferma Haymitch. E mi accorgo che l’impossibile è accaduto: mi hanno tirato su il morale.
Haymitch prende una briciola di maiale con le mani, il che fa rabbuiare Bellatrix, e lo inzuppa nel vino. Strappa un pezzo di carne con i denti e comincia a radicchiare
“Che faccia hanno fatto?”
Sento gli angoli della bocca che si sollevano.
“Sconvolta, terrorizzata. Anche ridicola qualcuno-in testa mi compare un’immagine “Un uomo è anche inciampato ed è caduto in una coppia di punch”.
Haymitch, Draco, Blaise, Ginny Cinna scoppiano in una sonora risata, eccetto Bellatrix, anche se persino lei sta soffocando un sorriso.
“Ma avremo un punteggio pessimo, siccome a nessuno hanno mostrato molta attenzione”dice Ginny.
“I punteggi contano solo se sono molto buoni, nessuno fa molta attenzione a quelli brutti o mediocri. Per quanto ne sanno, potresti aver nascosto le tue qualità di proposito, per ottenere un punteggio basso. C’è chi usa questa strategia.”spiega Cinna.
Dopo cena andiamo in salotto per vedere i punteggi in TV. Prima appare una foto del tributo, poi esce, in sovraimpressione, il punteggio che ha ottenuto.
Questo sarà un modo per vedere gli altri tributi; il presentatore inizia dalle concorrenti di Beauxbatons, la prima è la piccola Rue che esce con 7(chissà cosa ha mostrato ai giudici, ma visto che è così piccola deve essere stato impressionante)…Glimmer 8, è una ragazza dai capelli scuri, l’ho intravista durante l’allenamento…Lux 9…lei mi ricordo che è molto brava con i coltelli, me lo ricordo non solo perché da lontano è riuscita centrare il bersaglio appeso a un manichino, ma anche perché mi ha lanciato delle occhiate di disgusto qualche volta.
Ora tocca a i ragazzi di Durmastrang, il primo è Tresh, è un ragazzo alto, robusto con la pelle scura ma non ha uno sguardo cattivo anche se è riuscito a strappare un 8…Marvel è un ragazzo che ho intravisto è magro, esile ed esce con 6…Gale* è bravo con le lance e prende un 9…Cato è il ragazzo che mi è rimasto più impresso nella mente, è alto, biondo, muscoloso, forte, mi ricordo che spesso mi guardava durante l’allenamento con uno aria di sfida, non so di preciso cosa sia capace di fare però da quel poco che ho visto in allenamento è letale infatti esce con un 10...
Ora tocca a noi, la prima è Ginny, le sto affianco e le stringo la mano…momento di silenzio e poi…7, lascia uno sospiro di sollievo; ora è il turno di Blaise, si fa leggermente in avanti sul divano dove è seduto…momento di silenzio…8, si lascia sfuggire un sorriso; è il turno di Draco, anche lui si fa avanti sul divano, i suoi occhi sono fissi sul televisore…momento di silenzio…9, si lascia tirare indietro sorridendo; ora tocca a me, quando appare la mia faccia mi mordo il labbro, sento la mano di Draco che stringe la mia…momento di silenzio…11.
Undici!
Bellatrix si lascia sfuggire uno strillo, Ginny mi abbraccia calorosamente, lo stesso Blaise, Draco ha ancora la sua mano stretta nella mia, mi guarda e sorride dicendomi:
“Mi chiedo se prendevi in testa uno di quei Strateghi quanto ti mettevano”
“Be’vedi tu, visto che il massimo è 12”lui sorride
“Complimenti Hermione” e anche lui mi abbraccia.
“Brava Hermione, deve essergli piaciuto il tuo carattere, d’altronde hanno uno spettacolo da organizzare, hanno bisogno di giocatori di forte temperamento”dice Haymitch.
“Hermione, la ragazza in fiamme”dice Cinna e poi mi abbraccia.
“Ora ragazzi tutti in camera, su su, domani sarà un’altra grande giornata, poi dopodomani ci saranno le interviste televisive, vi dovranno preparare forza”dice Bellatrix, accetto volentieri questa proposta, con tutto lo stress di oggi sono distrutta.
Così tutti e quattro andiamo verso le proprie camere, ci auguriamo la buonanotte e ci dividiamo; sia io che Ginny ci buttiamo sul letto, ci mettiamo il pigiama e poi Ginny si va a lavare i denti, intanto io sto sdraiata sul letto guardando il soffitto.
“Hermione”mi chiama Ginny
“Dimmi”lei viene e si mette seduta sul letto.
“Posso confidarti un segreto?”
“Ovvio che mi puoi confidare un segreto”
“Be’credo di avere un debole per Blaise”
“Davvero? E da quando?”
“Da quando sono iniziati i giochi”
“Ah che bello ci avrei scommesso!”dico
“Divertente…tu invece, con Draco…è mi devi raccontare qualcosa”
“Ginny! Ti fai sempre strane idee in testa”
“Ovvio, comunque domani mi racconti tutto”
“Ok, buonanotte”
“Notte”
Dopo che spengo la luce, penso che infondo anche io ho un debole per Draco Malfoy…
 
………COTINUA……….
 
*Gale non è lo stesso personaggio del libro e del film, ho preso solo il nome, non confondetelo attenti.
 
Spazio aurtrice:
Ragazzi mi potrete mai perdonare per il ritardo che ho fatto? Be’spero di si....e spero anche che vi piaccia questo nuovo capitolo, tranquille che entro uno o due capitoli inizieranno ufficialmente gli Hunger Games.
E possa la fortuna essere sempre a vostro favore…XD

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6
 
“Qual è il programma?”chiedo, tra due giorni cominciano gli Hunger Games, e tutti e quattro dobbiamo prepararci per le interviste e gli allenamenti.
“Farete quattro ore per uno con Bellatrix per la presentazione e quattro con me per i contenuti”risponde Haymitch.
“Tu cominci con Bellatrix Hermione, e tu Draco con me”.
Andiamo nella mia stanza e mi fa mettere un abito da sera lungo fino ai piedi e un paio di scarpe con il tacco, che comunque non indosserò per la vera intervista, servono solo per istruirmi sul modo di camminare. Non ho mai messo i tacchi alti e non riesco ad abituarmi a camminare in pratica in punta di piedi. Bellatrix però li usa a tempo pieno e, se ci riesce lei, sono fermamente decisa a riuscirci anch’io. Il vestito pone un altro problema: continua ad impigliarsi nella punta delle scarpe, così lo tiro su, com’è ovvio, ma subito Bellatrix cala su di me come un falco strillando:
“Non sopra le caviglie!”
Quando alla fine imparo la tecnica della camminata, rimangono ancora da perfezionare il modo di sedersi, il portamento (a quanto pare, tendo a piegare la testa), lo sguardo, i gesti delle mani e il sorriso. Il perfezionamento del sorriso significa soprattutto che devo sorridere di più.
Bellatrix mi fa dire cento frasi banali, iniziando con un sorriso, sorridendo o terminando con un sorriso. All’ora di pranzo, ho i muscoli delle guancie contratti per lo sforzo.
“Bene, questo è il meglio che posso fare”dice Bellatrix con un sospiro. “Però ricordati, Hermione: tu vuoi piacere agli spettatori”.
“E tu non credi che sarà così?”
“Non se li guardi con aria truce. Quel modo di fare conservalo per l’arena. Devi pensare che sei tra amici”dice Bellatrix.
“Scommettono su quanto vivrò!” esclamo “Quelli non sono miei amici!”
“Be’prova a fare uno sforzo!” scatta Bellatrix, severa.
Poi si ricompone e mi sorride radiosa
“Vedi? Così. Io sorrido, anche se tu mi irriti”
“Sì, sembra molto convincente - dico.- Vado a mangiare.- Mi tolgo le scarpe scalciando e mi dirigo a grandi passi verso la sala da pranzo, sollevandomi la gonna fino alle ginocchia.
Draco e Haymitch sembrano di ottimo umore, quindi penso che la sessione sui contenuti sarà più piacevole rispetto alla mattinata. Non potrei sbagliarmi di più. Dopo pranzo, Haymitch mi porta in salotto, mi fa sedere sul divano e mi guarda male per un po’.
“Allora?” chiedo alla fine.
“Sto provando a immaginare cosa fare con te-dice.-Sarai affascinante? Distaccata? Veemente? Per adesso, brilli come una stella, Cinna ti ha fatto apparire indimenticabile. Hai ricevuto il punteggio più alto dell’addestramento. La gente è curiosa, ma nessuna sa chi sei. L’impressione che farai domani determinerà ciò che potrò ottenere per te in termini di sponsor”dice Haymitch.
Avendo guardato le interviste ai tributi per tutta la vita, so che c’è del vero in ciò che dice. Se interessassi al pubblico perché sei divertente o brutale o eccentrico, ottieni benevolenza.
“Qual è l’approccio di Draco? O non mi è permesso chiederlo?” dico.
“Piacevole. Ha una specie di autoironia innata”risponde Haymitch.
“Mentre tu, quando apri bocca, dai più l’impressione di essere un tipo ombroso e ostile”
“Non è vero!”protesto.
“Per favore. Non so da dove hai tirato fuori la ragazza allegra e spumeggiante che c’era sul carro, ma io non l’ho più rivista, né prima, né dopo”insiste Haymitch.
“Ah, certo, tu mi dai parecchi motivi per essere allegra”ribatto.
“Non è a me che devi piacere. Non sarò io a sponsorizzarti. Perciò fa finta che io sia il pubblico…deliziami”.
“Benissimo!” ringhio. Haymitch fa la parte dell’intervistatore ed io provo a rispondere alle sue domande in modo accattivante. Ma non lo so fare. Sono troppo arrabbiata con lui per quello che ha detto e non ho la minima voglia di rispondere alle domande. Riesco solo a pensare quanto sia ingiusta tutta la faccenda degli Hunger Games. Perché saltellare come un cane ammaestrato per compiacere alle persone che odio, che mi hanno reso una schiva? Una sudicia mezzosangue.
Più va avanti l’intervista e più la mia furia sembra risalire in superficie, finché mi ritrovo a sputargli letteralmente le risposte in faccia.
“Bene, basta così, dobbiamo trovare un’altra prospettiva; non solo sei ostile, ma non so niente di te. Ti ho fatto cinquanta domande e non conosco ancora la tua vita, la tua famiglia, quello che ti sta a cuore. Vogliono conoscerti Hermione”.
“Ma io non voglio che mi conoscano! Si sono già presi il mio futuro! Non possono avere anche le cose più importanti del mio passato!”
“Allora menti! Inventatati qualcosa!” esclama Hymitch.
“Non sono brava a mentire.”ribatto.
“Be’farai meglio a imparare in fretta. Hai il fascino di una lumaca morta”mi rimbecca Haymitch.
Ahi. Questa fa male. Persino Haymitch si accorge di essere stato troppo brutale, perché il suo tono si ammorbidisce.
“Ecco un’idea. Prova a fingerti umile”.
“Umile”ripeto.
“Non riesci a credere che una ragazza, per di più mezzosangue, del Distretto 12 sia andata così bene. Tutto questo è più di quanto avresti sognato. Parla degli abiti di Cinna. Di com’è carina la gente, di come la città ti stupisce. Se non vuoi parlare di te stessa, almeno adula gli spettatori. Limitati a capovolgere la situazione.”
“Le ore successive sono un’agonia. È subito chiaro che non sono capace. Teniamo la carta della spavalderia, ma non ho l’arroganza necessaria.
Non sono spiritosa, divertente sexy o misteriosa.
Alla fine della sessione, Haymitch mi dice”Ci rinuncio dolcezza. Limitati a rispondere alle domande e cerca di non far capire agli spettatori quanto li disprezzi”.
“Ora puoi anche andare, adesso è il turno di Blaise e poi di Ginny”.
Senza dire nulla mi dirigo verso la mia camera, ordino una quantità scandalosa di cibo, mangio fino a star male e poi sfogo la mia rabbia contro Haymitch, gli Hunger Games, contro ogni abitante di Capitol City, facendo volare i piatti per la stanza.
Poco dopo Draco entra nella camera, mi trova in un angolo, seduta con la testa poggiata sulle ginocchia.
“Hermione”
“Vattene”gli dico, non voglio vedere nessuno.
Invece di andarsene, entra in bagno e torna con un asciugamano bagnato e mi strofina delicatamente il viso, poi mi ripulisce le mani dal sangue di un taglio causato da un piatto rotto. Perché lo fa’ Perché glielo lascio fare?
“Scusa”gli dico abbassando lo sguardo, lui sorride e con due dita mi rialza il mento
“Tranquilla”io sorrido e ci guardiamo negli occhi. Sento che si avvicina a me, finche posso sentire il suo respiro sul mio collo.
Poi si allontana, si alza e mi porge la mano, io la afferro e insieme ripuliamo la stanza.
Quanto tutta l’immondizia è stata gettata nel tritarifiuti ci lasciamo scappare un sospiro.
“Hermione, posso tirarti su il morale in qualche modo?”mi chiede.
“Non lo so. Però Haymitch mi hai detto che sei bravo a piacere agli altri…sorprendimi”dico sorridendo.
“Ok”va verso lo stereo e mette un cd, poi parte la musica: una melodia lenta, piacevole.
“Posso avere l’onore”mi chiede porgendomi la mano e inchinandosi; io sorrido e la afferro.
Ci muoviamo sulle note della canzone. Devo ammettere che mi sta tirando su il morale.
“Sono riuscito a sorprenderti?”chiede
“Sì, grazie”
Balliamo un altro po’quando cadiamo entrambi sul letto, e scoppiamo a ridere.
“Ora credo che sia arrivato il momento di andare a dormire”.
“Già, allora buona notte”
“Buona notte” e prima di uscire, mi stampa un bacio sulla guancia, sorride e mi lascia da sola.
 
 
La mattina successiva, le lezioni di Bellatrix e Haymitch sono finite, la giornata appartiene a Cinna. E’ lui la mia ultima speranza. Magari, se riuscirà a rendermi assolutamente spettacolare, nessuno si curerà di ciò che esce dalla mia bocca.
Lo staff, lavora fino a tardo pomeriggio, trasformando la mia pelle in raso luminoso, tracciandomi disegni sulle braccia, dipingendo fiammelle sulle mie unghie perfette. Poi si dedicano ai capelli, intrecciando fili rossi in un disegno che parte dall’orecchio sinistro, fascia il capo e ricade in un’unica treccia sulla spalla destra. Mi coprono il viso con uno strato di trucco pallido e poi mi ridisegnano i lineamenti. Grandi occhi scuri, labbra di un rosso intenso, ciglia che mandano lampi di luce quando sbatto le palpebre. Infine, mi cospargono il corpo di polvere d’oro, facendolo brillare.
A quel punto entra Cinna con quello che immagino sia il mio abito, anche se non lo vedo, perché è coperto.
“Chiudi gli occhi”mi ordina.
Sento la fodera fresca mentre me lo fanno scivolare sul corpo, infilo le scarpe alla cieca, e sono lieta di sapere che sono almeno cinque centimetri più basse di quelle con cui Bellatrix mi ha fatto esercitare.
Qualche aggiustamento, un po’di agitazione. Poi il silenzio.
“Posso aprire gli occhi?”chiedo
“Sì, aprili pure”.
La creatura che mi sta di fronte nello specchio a figura intera è arrivata da un altro mondo. Un mondo in cui la pelle splende e gli occhi lampeggiano e, a quanto pare, i vestiti sono fatti di pietre preziose. Perché il mio abito è coperto da cima a fondo di gemme che riflettono la luce, rosse, gialle e bianche, con qualche tocco azzurro che accentua la punta delle fiamme.
Il minimo movimento da la sensazione che io sia avvolta da lingue di fuoco.
Non sono carina. Non sono bella. Sono sfolgorante come il sole.
Per un attimo, io e Cinna ci limitiamo a fissare la mia immagine.
“Oh Cinna, grazie”sussurro alla fine.
“Allora Hermione sei pront…ohhh ma sei bellissima!”Ginny è appena entrata nella stanza.
“Grazie Ginny, anche tu sei molto bella con questo vestito”rispondo, la mia amica è fasciata da un abito rosso, sempre per restare in tema con il fuoco, ma gli sta incredibilmente bene; ha i capelli sciolti ma lucenti e ben pettinati, anche lei sulle unghie ha disegnato le fiamme di fuoco.
“Siete bellissime entrambe…soprattutto perche gli abiti li ho disegnati io”dice Cinna ridendo.
“Modesto come sempre”dico io, e tutti e tre scoppiamo in una risata.
“Allora è tutto pronto per l’intervista?”chiede Cinna
“Io ho scoperto di saper fingere bene, quindi dovrebbe andare tutto liscio”risponde Ginny
“Io sono tremenda. Haymitch mi ha dato della lumaca morta. Abbiamo provato di tutto, ma non sono riuscita in niente. Non riesco proprio a essere una delle persone che vuole lui”rispondo.
“E perché non sei te stessa?”chiede lo stilista.
“Non va bene neanche quello. Haymitch dice che sono ombrosa e ostile”
“Be’lo sei vicino a Haymitch; io non ti vedo così, lo staff dei preparatori ti adora, hai persino convinto gli Starteghi, e i cittadini di Capitol City in pratica parlano solo di te. Nessuno può fare a meno di ammirare il tuo spirito”.
Il mio spirito. Non sono sicura di conoscerne il significato esatto, ma forse dà l’idea che sono una combattente.
“E se quando rispondi alle domande tu immaginassi di rivolgerti a un amico che hai casa?”chiede.
“Chi è il tuo miglior amico?”
“Lei”dico indicando Ginny
“Solo che non ha senso, non racconterei mai quelle cose su di me a Ginny. Lei le sa già.
“Che ne dici di me?Riusciresti a pensare a me come un amico?”chiede.
“Sì, ma…”
“Io sarò sulla tribuna centrale, insieme agli altri stilisti. Potrai guardarmi, quando ti fanno una domanda, cercami, e rispondi il più sinceramente possibile”dice.
“Anche se quello che penso è orribile?”chiedo.
“Soprattutto se quello che pensi è orribile, ci proverai?”
Annuisco. E’un piano. O almeno una pagliuzza cui aggrapparsi.
L’ora di andare arriva troppo presto. Le interviste hanno luogo su un palcoscenico costruito davanti al Centro di Addestramento. Una volta che avrò lasciato la mia stanza, in pochi minuti mi ritroverò di fronte al pubblico, alle telecamere, a tutta la città.
Incontriamo Draco e Blaise nel salottino a parlare, si girano entrambi quando ci vedono; Draco ha gli occhi puntati su di me; mi sento a disagio mentre i suoi occhi grigi mi osservano in ogni minimo dettaglio, ma alla fine mi piace, non sarà perché io amo Dr…no! Hermione togliti questa idea dalla testa!
Io, Ginny, Blaise, Draco, Haymitch e Bellatrix entriamo in ascensore, e quando questo si apre, troviamo gli altri tributi che sono schierati in modo da attirare l’attenzione.
Tutti quanti sediamo in un ampio semicerchio per l’intera durata delle interviste.
Io sarò la penultima, dopo di me ci sarà Draco. Come vorrei essere la prima e togliermi dai piedi la faccenda alla svelta! Invece dovrò stare a sentire quanto tutti gli altri siano spiritosi, divertenti, modesti, veementi o affascinanti prima che tocchi a me. In più, gli spettatori cominceranno ad annoiarsi, proprio come gli Strateghi, ma qui non posso scoccare una freccia contro il pubblico per ottenere attenzione.
Poco prima che sfiliamo sul palco, Haymitch sbuca alle nostre spalle e ringhia:
“Ricordatevi che siete una coppia felice. Comportatevi di conseguenza”.
Cosa? Pensavo che avessimo chiuso con questa storia!
Comunque non ci sono grandi occasioni per interagire, ormai, mentre ci dirigiamo in fila indiana verso le nostre sedie e prendiamo posto.
Il solo fatto di salire sul palco mi fa respirare più velocemente. Sento pulsare le tempie. E’un sollievo arrivare alla sedia, perché, tra i tacchi e le gambe molli, ho paura di inciampare. Benchè sta scendendo la sera, l’Anfiteatro cittadino è più luminoso di un giorno d’estate.
Per gli ospiti di prestigio è stata allestita una tribuna sopraelevata, in cui gli stilisti occupano i posti in prima fila. L’ampio balcone di un edificio sulla destra è stato riservato agli Strateghi. Le troupe televisive hanno reclamato la maggior parte degli altri balconi. L’Anfiteatro cittadino e i viali circostanti sono stracolmi di gente. Nelle case e nelle sale pubbliche di tutto il paese, i televisori sono accessi. Ogni abitante di ogni Distretto è sintonizzato. Non ci saranno blackout stasera.
Ceasar Flickerman, l’uomo che conduce le interviste, balza sul palco; ha un aspetto bizzarro, ma è simpatico. Ceasar racconta qualche barzelletta per scaldare il pubblico, poi si mette al lavoro.
Fleur Delacour, provocante in un abito da sera dorato semitrasparente, raggiunge il centro del palco e si mette accanto a Ceaser per la sua intervista. Si vede che il suo mentore non deve aver fatto molta fatica a trovare la giusta prospettiva per lei. Con quei capelli biondi e fluenti, quegli occhi verdi smeraldo, quel corpo alto e sensuale…è sexy dalla testa ai piedi.
Ogni intervista dura solo tre minuti. Poi scatta un segnale acustico e tocca al tributo successivo. Devo dire che Ceasar fa davvero del suo meglio per far brillare i tributi. E’amichevole, cerca di mettere quelli più nervosi, a loro agio, ride alle battute incerte e, con le sue repliche riesce a rendere memorabile una risposta banale.
Sto seduta come una signora, secondo gli insegnamenti di Bellatrix, mentre i tributi susseguono…tutti sembrano recitare una parte. Cato, il ragazzo di Durmstrang è una spietata macchina per uccidere. La ragazza di Beauxbatons dalla faccia volpina appare scaltra e sfuggente.
Ho individuato Cinna, ma neppure la sua presenza riesce a rendermi tranquilla, mi sudano i palmi delle mani, ma il vestito non è assorbente e non posso asciugarmi.
Ora è il turno di Rue, indossa un abito da sera di stoffa sottilissima completo di ali, si libra lieve avanzando verso Ceasar. Il pubblico si zittisce alla vista di questo fatato, minuscolo tributo.
Caear è molto dolce con lei, le fai complimenti per il sette in addestramento, un punteggio eccellente, per una ragazza così piccola. Quando le chiede quale sia il suo punto di forza nell’arena, lei non ha esitazioni:
“Prendermi è molto difficile, e se non mi prendono, non mi uccidono. Quindi non datemi per spacciata.”risponde.
“Non lo farei neppure in un milione di anni”dice Ceasar in tono d’incoraggiamento.
Ora tocca a Tresh, il ragazzo dalla pelle scura, alto forse due metri e massiccio come un bue. Ma ho notato che rifiutava gli inviti dei Favoriti a unirsi a loro.
Finita la sua intervista tocca a noi, la prima ad andare è Ginny, si dirige verso il centro del palco con sicurezza, ma non sento le domande…non ce la faccio.
Sento solo il battito del mio cuore che aumenta sempre di più; ora è il turno di Blaise e sento tutto tappato.
E in un tratto chiamano Hermione Granger e, come in un sogno, sento che mi alzo e avanzo verso il centro del palco. Stringo la mano di Ceasar, e lui ha la buona grazia di non asciugarsela sul vestito.
“Allora Hermione, è un bel cambiamento rispetto al Distretto 12. Cos’è che ti ha colpito di più da quando sei arrivata qui?”Mi scervello per trovare qualcosa che mi abbia reso felice qui. Sii sincera, penso. Sii sincera.
“Lo stufato di agnello”mi esce.
Caesar ride e mi sembra che qualche spettatore lo abbia imitato. La gente grida in segno di assenso e applaude. Era questo che volevo dire di Caesar. Cerca di aiutarti.
“Ma passiamo ad altro, Hermione”dice in tono confidenziale “Quando sei apparsa alla cerimonia di apertura, mi si è fermato il cuore. Che cosa hai pensato in quel costume?”
Sii onesta.
“Vuoi dire dopo che mi è passata la paura di bruciare viva?”chiedo.
Grandi risate. Risate autentiche, provenienti dal pubblico.
“Sì, dopo”dice Caesar.
“Ho pensato che Cinna era fantastico e che quello fosse il costume più spettacolare che avessi mai indossato, insomma, guardatelo!”
Fra gli ohh e gli aah di sorpresa del pubblico, vedo Cinna muovere il dito in senso circolare. So’cosa vuol dire. Fa’una piroetta per me.
Faccio un giro su me stessa una volta e la reazione è immediata.
“Oh, fallo ancora!” dice Caesar. Così sollevo le braccia e giro e giro lasciando volare la gonna, lasciando che il vestito mi avvolga nelle fiamme. Il pubblico esplode in un’ovazione. Quando smetto di piroettare, mi aggrappo al braccio di Caesar.
“Non fermarti!”esclama.
“Devo fermarmi, mi gira la testa!”
“Allora, parliamo un po’del punteggio all’addestramento. Un-di-ci. Dacci un piccolo indizio su quello che è successo.
“Mmm…posso solo dire che è stato qualcosa di nuovo”le telecamere puntano subito gli Strateghi, che ridacchiano e annuiscono.
“Ci stai facendo morire”dice Caesar come se soffrisse davvero “Dettagli dettagli”.
“Non mi è permesso parlarne, mi dispiace”.
“Allora torniamo indietro, a quando hanno chiamato il tuo nome alla Mietitura, sappiamo tutti che tu sei una …be’come dire”.
“Una…mezzosangue?”dico.
“Sì”dice in tono tremolante.
“Dillo tranquillamente non mi offendo”.
“Be’sappiamo tutti che tu sei la mezzosangue che era mica di Harry Potter, e per essere una strega non completamente pura, sei molto potente, direi una delle più potenti; cosa ti hanno detto i tuoi amici quando sei stata estratta?”chiede Caesar.
Nell’Anfiteatro si sentirebbe cadere uno spillo, in questo momento.
“Be’la mia migliore amica è Ginny, quindi non poteva venirmi a salutare, ma al suo posto è venuto Neville”
“E cosa ti ha detto?”
“Mi ha chiesto di fare di tutto per vincere”Gli spettatori sono impietriti, pendono dalle mie labbra.
“E tu cosa gli hai risposto?”suggerisce Caesar con delicatezza.
“Ho giurato che avrei vinto, che avrei vinto per lui.”
“Ed io sono sicuro che potresti farcela”dice Caesar prendendomi la mano. Scatta il segnale acustico.
“Mi dispiace ma il tempo è scaduto. In bocca al lupo Hermione, Tributo del Distretto 12”.
L’applauso continua a lungo anche dopo che mi sono seduta. Guardo Cinna per essere rassicurata. Mi fa un lieve cenno di approvazione.
Durante la prima parte dell’intervista di Draco, sono ancora stordita. Fin dall’inizio, lui ottiene l’attenzione degli spettatori. Li sento ridere, gridare.
Sto tornando in me, quando Caesar gli chiede se a casa abbia una ragazza; non so se è un caso che sono ritornata nel mondo dei vivi proprio a quella domanda ma credo che sia stata io a voler ritornare.
Draco esita, poi scuote la testa in modo convincente, mi sento quasi sollevata da quel movimento della testa.
“Un ragazzo bello come te! Ci deve essere una ragazza speciale. Coraggio come si chiama?”chiede Caesar.
Draco sospira. “Be’una ragazza c’è, ho una cotta per lei. Ma sono davvero certo che lei non sapeva nemmeno che esistessi, prima della mietitura”.
“E come mai? Sei un bellissimo ragazzo”.
“Be’diciamo che la conosco da quando andavamo a scuola insieme e lei mi ha sempre odiato”.
Dentro di me vagano un milione di domande.
Aspetta un momento…
Un brusio di solidarietà si leva dal pubblico. Un amore non corrisposto è una situazione che possono capire.
“Ha un altro compagno?”chiede Caesar.
“Non penso, ma uno dei suoi migliori amici aveva una cotta per lei”risponde Draco.
Non può essere…
“Non c’è problema, ti suggerisco io cosa puoi fare. Vincere e tornare a casa. A quel punto non potrà respingerti, ti pare?”dice Caesar in tono incoraggiante.
“Non credo che funzionerà. Vincere…non servirebbe, nel mio caso.”replica Draco.
“E perché mai?”chiede Caesar, sconcertato.
Mi rifiuto di credere che la ragazza di cui è innamorato Draco sia…
Draco diventa rosso, e balbetta:
“Perché…perché…lei è una mezzosangue, ed è venuta qui insieme a me”.
 
……….CONTINUA…..
 
 Ciao ragazzi vi piace questo nuovo capitolo? Finalmente il giorno delle interviste è arrivato, ma sarà l’ultima volta che vedremo Capitol City, perché NEL PROSSIOMO CAPITLO INIZIERANNO GLI HUMGER GAMES!!!
Spero che mi seguirete ancora visto che stiamo per entrare nel bello della storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate ok? Vorrei ricevere qualche recensione in più, sia negativa che positiva, così sono più invogliata a scrivere ok??
Ah dimenticavo questo è il link della mia pagina di Facebook se volete passare e mettere “mi piace” ve ne sarei grata:http://www.facebook.com/pages/La-magia-di-Harry-Potter/260690587372425
Allora ci vediamo al prossimo capitolo ok?
Ciaooooooo 
 
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


PER CHI HA FACEBOOK:questa è una pagina su Draco ed Hermione, potete mettere mi pace??
Grazie a chi lo farà: 
http://www.facebook.com/pages/Dramione/220688944705831

Capitolo 7
 
Per un attimo le telecamere rimangono puntate sugli occhi bassi di Draco, intanto che le sue parole vengono recepite fino in fondo, poi vedo il mio viso, la bocca semiaperta in un misto di sorpresa e protesta, ingigantito su ogni schermo, mentre mi rendo conto : Sono io! Parla di me! Stringo le labbra e fisso il pavimento, sperando che questo basterà a nascondere le emozioni che cominciano a ribollirmi dentro.
“Oh, questa si che è sfortuna”commenta Caesar, la sua voce ha un tono sinceramente addolorato. Il pubblico mormora, d’accordo con lui, e qualcuno emette persino un grido strozzato.
“Non è bello”ammette Draco.
“Be’non credo che nessuno di noi te ne farà una colpa. E’difficile non innamorarsi di quella ragazza. Lei non sapeva nulla”chiede Caesar.
Draco scuote la testa. “Non fino a questo momento.”
Lancio una rapida occhiata verso lo schermo, il tempo sufficiente per vedere che il rossore sulle mie guancie è inequivocabile.
“Non vi piacerebbe farla tornare qui e avere una risposta?”chiede Caesar agli spettatori; il pubblico grida il proprio assenso.
“Eh sì, ma purtroppo le regole sono regole, e il tempo di Hermione Granger è scaduto. Be’in bocca al lupo, Draco Malfoy, e credo i parlare a nome i tutti, quando dico che i nostri cuori sono con voi”.
Il clamore del pubblico è assordante. Malfoy ci ha letteralmente steso con la sua dichiarazione d’amore. Quando alla fine gli spettatori si placano, lui pronuncia un tranquillo “grazie”con voce soffocata, e torna al suo posto.
Da una delle tribune centrali, un uomo, che purtroppo conosco fin troppo bene, si alza e il suo viso serpentino viene inquadrato dalle telecamere, dove fino ad un attimo fa c’era una mia foto ed una di Draco.
Ad un tratto sembra che tutta la città si è ammutolita per far parlare Voldemort.
Devo sollevare la tesa per mostrare il rispetto richiesto, ma non sto neanche minimamente ascoltando quello che sta dicendo, perché nella mia testa vorticano ancora le parole di Draco…
…Una ragazza c’è, ho una cotta per lei...
… Sono davvero certo che lei non sapeva nemmeno che esistessi, prima della mietitura…
…La conosco da quando andavamo a scuola insieme e lei mi ha sempre odiato…
…Uno dei suoi migliori amici aveva una cotta per lei…
…Vincere, non servirebbe, nel mio caso…
…Lei è una mezzosangue, ed è venuta qua insieme a me…
Povera, tragica coppia, ecco quello che penserà chi ci vedrà.
Sposto gli occhi verso Ginny, anche lei sembra non dar molta importanza alle parole di Voldemort, e pare che dall’alto della tribuna se ne sia accorto.
“Sono contento che abbiamo potuto conoscere meglio i nostri tributi, il loro coraggio, la loro voglia di entrare in arena”e schiocca uno sguardo verso i ragazzi di Durmstrang “La loro sfrontatezza a non ascoltare le mie parole…”riservando uno sguardo tagliente verso di me e Ginny.
Il pubblico mormora, non capendo a chi fosse riferita quest’ultima considerazione.
“Bene non ho altro da dire, solo una cosa…possa la fortuna essere sempre a vostro favore”.
Quando Voldemort finisce di parlare, i tributi tornano in fila nel Centro di Addestramento; nel mio stesso ascensore c’è solo Ginny, però non proferisce parola vedendo che non sono dell’umore giusto. Le porte si aprono al dodicesimo piano, Malfoy è appena uscito con Blaise, quando gli colpisco il petto con i palmi delle mani. Perde l’equilibrio e crolla su un’urna piena di fiori. L’urna si inclina e si fracassa in migliaia di pezzetti. Malfoy atterra tra i frammenti e subito il sangue gli sgorga dalle mani.
“Ma sei impazzita Granger!”chiede.
“Non ne avevi nessun diritto! Nessun diritto di andare a dire quelle cose su di me”gli grido, se avessi avuto una bacchetta avrei fatto una strage.
In quel momento gli ascensori si aprono e appare tutta la combriccola, Bellatrix, Haymitch e Cinna.
“Che succede?”chiede Bellatrix con una nota isterica nella voce.
“Sei caduto?”
“No, è lei che mi ha buttato per terra!”risponde Malfoy mentre si rimette in piedi.
Haymitch si gira rabbioso verso di me:
“Gli hai dato uno spintone?”
“E’stata una tua idea vero? Farmi passare per una specie di stupida davanti a tutto il paese”replico.
“Sei una stupida, Mezzosangue”dice Haymitch, anche lui ora mi chiama così? Tanto ormai non mi fa più nessun effetto.
“Quel ragazzo ti ha dato qualcosa che non saresti mai riuscita a realizzare da sola!”
“Mi ha fatto apparire insicura!”dico.
“Ti ha fatto apparire desiderabile! Adesso ti vogliono tutti! Parlano solo di voi: Gli innamorati sventurati”esclama Haymitch.
“Ma noi non siamo innamorati sventurati!”ribatto.
Hatmitch mi afferra per le spalle e dice:
“E chi se ne frega! Sta tutto nello spettacolo, nel modo in cui ti percepiscono. Sei una seduttrice, a casa i ragazzi stanno cadendo ai tuoi piedi. Non pensi che questa dichiarazione ti farà ottenere più sponsor?”.
Gli spettatori pensano davvero che siamo innamorati…e mi dispiace ammettere che questo mi rende desiderabile…            Innamorati Sventurati, questa roba a Capitol City la divorano.
All’improvviso temo di non aver reagito in modo corretto.
Dopo cena rivediamo la replica delle interviste in salotto. Quando lo schermo diventa nero, nella stanza cade il silenzio. Domani all’alba saremo svegliati e preparati per l’arena; nessuno può dire quanto dovremo viaggiare per raggiungerla.
Saremo solamente noi quattro, quindi gli ultimi saluti vanno fatti qui.
Bellatrix prende le mani di Blaise e Draco, e con gli occhi lucidi gli augura ogni bene; poi passa a Ginny:
“Sai rossa, non sono brava con le parole, però ti auguro buona fortuna”.
“Grazie”risponde Ginny.
Poi ci ritroviamo a guardarci negli occhi.
“Be’Mezzosangue, chi l’avrebbe detto che io e Haymitch dovremo aiutare una Sangue Sporco” questa è la vera Bellatrix “Però devo dire che ti auguro buona fortuna”.
“A me?”chiedo sorpresa.
“Sì, mi dispiace ammetterlo ma sei brava…possa la fortuna essere sempre a vostra disposizione”dice tendendomi la mano; io l’afferro poco dopo ringraziandola.
Alla fine rimane solo Haymitch da salutare.
Lui ci esamina e incrocia le braccia.
“Consigli finali?”chiede Blaise.
“Quando suona il gong, segna l’inizio dei giochi, voi toglietevi di lì alla svelta, mettete tutta la distanza possibile tra voi e gli altri, e trovate una fonte d’acqua”dice.
“E dopo?”chiede Ginny.
“Restate vivi”risponde Haymitch. E’ lo stesso consiglio che ci ha dato sul treno, ma sta volta non è ubriaco e non sta ridendo. Noi facciamo un cenno di sì con la testa. Cos’altro c’ è da dire?
Quando apro la porta della camera, Ginny sta seduta sul letto con la testa poggiata sulle ginocchia, la alza solo quando sente il rumore della porta aprirsi. Ha pianto.
“Ginny”dico chiudendomi la porta alle spalle, ma rimanendo in piedi sulla soglia della camera; so qual è il motivo per cui si è ridotta così.
“Che faremo?”domanda in tono di disperazione.
“Non lo so”
Lei scoppia di nuovo a piangere, mi passo una mano tra i capelli; odio queste situazioni, quando non so cosa fare, quando non ho la situazione sotto controllo, ed Hermione Grangeer deve avere sempre la situazione sotto controllo.
“Io non voglio uccidere nessuno!”dice quasi urlando tra i singhiozzi.
Non so che fare, so solo che sento i miei occhi inumidirsi, così faccio l’unica cosa che l’istinto mi dice di fare: l’abbraccio. Restiamo così per qualche minuto, poi ci sdraiamo entrambe sul letto e fissiamo il soffitto in silenzio.
Credo che Ginny si sia addormentata, ma non ho il coraggio di guardarla, così mi limito a osservare con più attenzione il soffitto sperando di addormentarmi. Mi ci vogliono circa cinque secondi per rendermi conto che non mi addormenterò mai.
Ho un bisogno disperato di sonno, ma passa un’ora, poi due, poi tre e le mie palpebre rifiutano di farsi pesanti. Non riesco a smettere di chiedermi su quale tipo di terreno sarò catapultata. Deserto? Palude? Landa ghiacciata? Inoltre spero che ci siano alberi: con quelli posso nascondermi, mangiare e ripararmi; alla fine gli alberi ci sono quasi sempre, perché i paesaggi aridi sono noiosi, e tutto finisce troppo in fretta.
Ma come sarà il clima? Quali trappole nascoste avranno teso gli Strateghi? E poi ci sono gli altri tributi…sposto lo sguardo verso Ginny, non ce la farei mai a ucciderla, è la sorella che non ho mai avuto, la mia migliore amica; e poi c’è Draco, Blaise.
Ma negli Hunger Games non esistono amici, non esistono gli affetti, non c’è spazio per l’amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende uomo.
Mi tiro su dal letto, cammino avanti e indietro, il cuore che batte troppo forte, il respiro troppo corto. La camera sembra la cella di una prigione; se non prendo aria subito, ricomincerò a fracassare oggetti.
Attraverso l’ingresso fino alla porta che dà sul tetto a terrazza, è socchiusa. Tanto l’intero edificio è circondato da un campo di forza che impedisce ogni via di fuga.
Voglio vedere il cielo e la luna nell’ultima notte in cui non c’è nessuno a darmi la caccia.
Appena i miei piedi toccano le piastrelle della terrazza, vedo la sagoma nera di Draco contro le luci che non si spengono mai.
I miei piedi si muovono senza far rumore, sono a un metro di distanza da lui e dico:
“Dovresti dormire un po’”.
Sussulta, ma non si gira. Lo vedo scuotere leggermente la testa. “Non volevo perdermi la festa. Dopo tutto è in nostro onore”.
Gli arrivo a fianco e mi sporgo dal bordo del parapetto. I viali sono pieni di persone che ballano, con i costumi più strani.
“Nemmeno tu riesci a dormire?”chiede.
“Non riesco a spegnere il cervello”dico.
“Pensavi ai tuoi amici?”domanda.
“No, solo Ginny mi è venuta in mente” ammetto con aria un po’ colpevole.
“Riesco solo a pensare a domani”continuo.
Noto le sue mani fasciate a causa della mia spinta, e mi sento terribilmente in colpa.
“Mi dispiace davvero tanto per le tue mani”dico.
“Non importa, Hermione” detto da lui il mi nome sembra così dolce.
“Che farai nell’arena?”
“Non lo so”
“Vuoi dire che non ucciderai?”chiedo.
“Quando arriverà il momento, sono sicuro che ucciderò come tutti, solo non credo che riuscirò a torciere nemmeno un capello a Blaise, Ginny e a te”.
Mi guarda negli occhi con una certa intensità che mi fa sentire quasi in imbarazzo.
“Nemmeno io, non ce la farei mai”
Ci riguardiamo negli occhi, faccio qualche passo indietro finché non trovo il muro, lui si avvicina e mi sovrasta con la sua corporatura, più grande e muscolosa. Siamo occhi negli occhi.
Argento e Oro.
Se ci fosse stato un contatto del genere dei nostri occhi, sarebbe stato Argento contro Oro, ma stavolta no, ora siamo semplicemente noi. Draco e Hermione, non un Mangiamorte e una Mezzosangue, solo noi.
“Hermione”dice mentre mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, poi continua.
“Quelle cose che ho detto prima all’intervista…”
“Sì…”lo incalzo, voglio saperlo, voglio sapere la verità.
“Le ho dette non solo perché facevano parte del piano che avevo in mente, ma anche perché sono vere”.
L’ha detto.
Si avvicina, e mi lascia un bacio sul collo. Le sue labbra sono così calde, così morbide.
Gli cedo facilmente, tant’è che sposto la testa di lato per permettere che la scia di baci sul mio collo mi riscaldi completamente.
In questo momento ho dimenticato tutto: i giochi, l’arena, la morte, Ginny, i miei amici, i sette anni di odio che ci sono stati tra noi. Mi sono dimenticata di tutto, anche che lui è Draco Malfoy.
“Non credo che riuscirò a sopravvivere ai giochi, quindi volevo che tu lo sapessi”dice e mi da un bacio sulla guancia, poi si allontana.
“Possa la fortuna essere sempre a tua disposizione Hermione”dice rientrando dentro.
“Buona fortuna Draco”.
La mattina non vedo Draco, Ginny e Blaise. Cinna viene da me prima dell’alba, mi fa mettere un semplice vestitino abbottonato sul davanti, la preparazione conclusiva avverrà nelle catacombe sotto l’arena.
“Gli altri dove sono?”domando.
“Sono già partiti, hanno organizzato diversi viaggi per non farvi stare tutti insieme”
Siamo sopra al tetto e mi accorgo di un hovercraft che sbuca dal nulla, viene calata una scaletta. Metto i piedi e le mani sui pioli più bassi, e subito mi ritrovo come impietrita: una specie di corrente elettrica m’incolla alla scala mentre sono sollevata all’interno.
Si avvicina una donna con un camicie bianco e una bacchetta in mano, la posiziona sul mio avambraccio.
“A che serve?”domando.
“E’ il tuo localizzatore, non ti farà tanto male, è solo un tatuaggio” la donna pronuncia un incantesimo e con un leggero movimento del polso, appare un tatuaggio con una forma indescrivibile, sembra un leone…
“Io ho già un localizzatore”dico mostrandogli il bracciale che ci obbligano a portare nel distretto.
“E’una precauzione in più, nel caso il bracciale si rompa”.
Ora gli strateghi saranno sempre in grado di rintracciare i miei spostamenti nell’arena.
Viene calata di nuovo la scaletta in modo da far salire anche Cinna.
Il viaggio dura circa mezz’ora prima che i finestrini si oscurino, segno che ci stiamo avvicinando all’arena; l’hovercraft atterra e Cinna ed io siamo calati lungo un tubo sotterraneo nelle catacombe che stanno sotto l’arena. Seguiamo le istruzioni fino alla meta, un locale riservato alla mia preparazione. A Capitol City lo chiamano Camera di Lancio, nei distretti è definito Recinto del Bestiame…il posto in cui sono raccolti gli animali, prima della macellazione.
E’tutto nuovo fiammante, sarò il primo e unico tributo a usare questa Camera di Lancio perché dopo la fine del programma, le arene diventano siti storici; gli abitanti li visiteranno spesso.
Cinna mi pettina i capelli in una treccia, poi arrivano i vestiti, gli stessi per ogni tributo: un paio di semplici pantaloni fulvi, una casacca, una robusta cintura marrone e una sottile giacca nera che mi arriva alle cosce.
“Il materiale della giacca è progettato per trattenere il calore del corpo. Aspettati qualche notte fredda”dice Cinna.
Gli scarponi, indossati sopra calze molto aderenti, sono meglio di quanto avrei potuto sperare: di pelle morbida, buoni per correre.
Credo di avere tutto, quando Cinna tira fuori dalla tasca la spilla d’oro con la ghiandaia imitatrice e la attacca alla casacca.
“Ah la cosa più importante, la bacchetta”dice.
“La possiamo tenere?”domando incredula.
“Sì, ma potrete fare solo Maledizioni senza Perdono, e qualche altro incantesimo”conclude infilandomi la bacchetta nella cintura.
“Ora dobbiamo solo aspettare che ci chiamino”restiamo in silenzio, seduti su una panca.
Una sgradevole voce femminile annuncia che è ora di prepararsi al lancio.
Mi avvicino e mi posiziono sulla piastra metallica circolare.
“Ricorda quello che ha detto Haymitch: corri, trova dell’acqua”faccio segno di sì con la testa.
“E ricorda: non mi è permesso scommettere, ma se potessi, punterei i miei soldi su di te”si china e mi da un bacio sulla fronte.
“Buona fortuna, ragazza in fiamme” un cilindro di vetro cala intorno a me; vedo che mi fa segno con le dita sotto il mento. Testa alta.
Sollevo il mento e sto più dritta che posso. Il cilindro comincia a salire, resto al buio per una quindicina di secondi, poi sento la piastra di metallo che mi spinge fuori dal cilindro, all’aria aperta.
Per un attimo i miei occhi sono abbagliati dall’intensa luce del sole.
Poi sento la voce dell’annunciatore che rimbomba tutto intorno.
“Signore e signori, che i settantaquattresimi Hunger Games abbiano inizio!”
 
 
……..CONTINUA…..
 
 
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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8
 
Sessanta secondi...E’ il tempo necessario che siamo obbligati a trascorrere sui nostri cerchi metallici prima che il suono di un gong ci dia il via. Se esci dal cerchio prima che sia passato il minuto, le mine terrestri ti faranno saltare in aria.
Sessanta secondi…per osservare l’anello formato dai tributi che si trovano tutti alla stessa distanza dalla Cornucopia: un gigantesco corno dorato con la coda ricurva, dalla sua bocca, alta almeno sei metri, c’è tutto ciò che ci farà sopravvivere qui nell’arena…cibo, contenitori d’acqua, armi,farmaci, indumenti, accendini.
Intorno alla Cornucopia sono sparpagliati altri oggetti il cui valore diminuisce quanto maggiore è la loro distanza dal corno…già vedo qualche oggetto che potrebbe essermi molto utile, solo che mi è stato vietato di avvicinarmi alla Cornucopia “…è un bagno di sangue, e vogliono buttarti dentro…”
Ci troviamo su un tratto di terreno piatto e scoperto. Alla mia destra c’è un lago, alla mia sinistra e dietro di me, un rado bosco di pini. E’ lì che Haymitch vorrebbe che andassi subito.
“…Limitatevi a filarvela, mettete tutta la distanza che potete tra voi e gli altri tributi, e trovate una fonte d’acqua…”.
Sono decisa a seguire le istruzione del mio mentore, però qualcosa attira la mia attenzione: una faretra argentea piena di frecce, e c’è anche un arco, già incordato, che aspetta solo di essere teso.
Sposto lo sguardo verso il timer, dove scorrono veloci i secondi che mancano per il gong.
30 secondi.
D’altronde è la mia unica arma che io sappia usare per difendermi e cacciare, potrei provare a prenderlo.
15 secondi.
Non so cosa fare, però ho già i piedi in posizione per correre, sposto lo sguardo alla mia destra e noto Draco, a circa cinque tributi da me, sta scuotendo la testa.
10 secondi.
Il rintocco è più forte a ogni secondo che passa.
5 secondi.
Passo la mano sulla bacchetta.
4 secondi.
Un respiro profondo.
3 secondi.
Assottiglio lo sguardo.
2 secondi.
“Ricordati sempre di quanto tu sia speciale, e sappi che avrai sempre degli amici che aspettano il tuo ritorno nel distretto 12”…Neville…
1 secondo.
“Proverò a vincere, proverò a vincere per voi”.
Gli Hunger Games sono ufficialmente iniziati.
Tutti i tributi scattano in avanti chi scappa verso un posto più sicuro, chi lotta per conquistare un’arma, chi cade a terra privo di vita.
Cerco con lo sguardo l’arco ma non lo trovo, così mi avvicino correndo verso uno zaino arancione.
Un ragazzo arriva allo zaino contemporaneamente a me e lancia un Avada Kedavra che riesco a schivare, poi a un tratto tossisce, schizzandomi il viso di sangue e scivola a terra.
Fleur Delacour mi sta correndo in contro con la bacchetta in una mano e un coltello nell’altra.
L’ho vista tirare e non sbaglia mai…ed io sarò il suo prossimo bersaglio.
Mi getto lo zaino in spalla e corro a tutta velocità verso i boschi, sento il coltello piantarsi nello zaino, e riesco a udire delle maledizioni che per mia fortuna neanche mi sfiorano.
Sul limitare del bosco mi giro un attimo per guardare il campo di battaglia: molti tributi si stanno facendo a pezzi l’un l’altro davanti alla Cornucopia, cerco con lo sguardo Draco, Blaise e Ginny ma non li vedo, probabilmente anche loro si saranno rifugiati nei boschi.
Non vedo nemmeno l’arco, ovviamente se lo sono già preso, ma guardiamo il lato positivo della cosa: Delacour mi ha regalato un bel coltello, una lama lunga e affilata, seghettata vicino all’impugnatura…mi sarà molto utile.
Non so cosa contiene lo zaino, lo controllerò dopo, prima voglio mettere più distanza possibile tra me e gli altri tributi, poi devo cercare dell’acqua, ma non ho fortuna.
E’ pomeriggio inoltrato, quando comincio a sentire i cannoni, ogni colpo corrisponde a un tributo morto, mi fermo un attimo e conto i colpi.
Unodue…. due morti, ne restano in gioco dieci, mi domando chi sono, anche se tra qualche ora, quando inizierà a fare buio, proietteranno nel cielo le immagini dei morti.
Mi chiedo se Draco sia già morto, mi sforzo di ricordare se l’ho visto nel combattimento iniziale, ma l’ultima immagine che riesco a evocare è quella di quando scuoteva la testa mentre il gong suonava.
Mi lascio cadere accanto al mio zaino, esausta, credo sia arrivato il momento di vedere cosa c’è nello zaino: un sacco a pelo nero che trattiene il calore corporeo, un pacchetto di gallette, una scatola di fiammiferi, un piccolo rotolo di filo metallico e una bottiglia d’acqua di due litri, completamente vuota.
Niente acqua. Cosa gli costava riempire la bottiglia? Mi accorgo di avere la gola e la bocca secca, le labbra screpolate.
Mentre riempio di nuovo lo zaino, mi viene in mente il lago che ho visto quando stavano per iniziare i giochi; e se quella fosse l’unica fonte d’acqua dell’arena? In quel modo riuscirebbero di sicuro ad attirarci e ciò significa lotta, lotta significa morte e morte significa spettacolo per Capitol City.
Sta iniziando a calare il sole e devo trovare un nascondiglio, sto un’ora buona a cercare un posto sicuro, durante la ricerca vedo se riesco a trovare anche qualche animale da mangiare e con la bacchetta illuminata dall’incantesimo Lumus, alla fine trovo il mio rifugio: un salice non altissimo ma piazzato in mezzo ad altri salici; mi arrampico sui rami più robusti e mi sistemo in una biforcazione, riuscendo a sistemarci dentro il sacco a pelo in maniera relativamente comoda. Infilo lo zaino sul fondo del sacco e mi ci infilo dentro. Per precauzione, mi tolgo la cintura, la faccio girare intorno al ramo e a me, e la riallaccio alla vita: in questo modo, se mi giro mentre dormo, non mi schianterò al suolo.
Mi sistemo comoda tra i due rami e dirigo lo sguardo al cielo, appare il marchio: il teschio, con il serpente che esce dalla bocca che precede il riepilogo dei morti.
La prima è una ragazza di Beauxbatons, l’ho intravista di sfuggita durante gli addestramenti, e sinceramente non mi ero mai fatta un’opinione su di lei; il secondo morto è…
Mi tiro su a sedere, con lo sguardo fisso verso l’immagine proiettata nel cielo.
Non riesco a esprimermi.
Non riesco a pensare.
Non riesco a respirare, né a vedere.
Infatti il cuore inizia ad accelerare, levandomi l’aria, gli occhi si inumidiscono, levandomi la vista, finche un’unica lacrima si fa largo solitaria sulla mia guancia arrivando fino alla mia bocca.
Non voleva uccidere, non voleva macchiarsi le mani di sangue innocente, e così è stato, ha lasciato che gli altri le togliessero questa possibilità: quella di diventare un’assassina.
Ginny.
La mia Ginny è morta.
Se n’è andata. Per sempre. E insieme a lei il suo sorriso, i suoi modi di fare così dolci e semplici, i suoi occhi azzurri, puri.
Guardo negli occhi per l’ultima volta la sua immagine, il suo sorriso e i suoi occhi, che svaniscono, appena la sua immagine scompare e il cielo torna buio.
Mi appoggio di nuovo al ramo, chiudendo gli occhi e sperando di addormentarmi, sperando di vedere la mia amica almeno nei miei sogni, ma non ci riesco…perché?
Perché sono arrabbiata, ma con chi? Con gli Hunger Games.
Perché sono ferita, ma chi mi ha ferito? Gli Hunger Games.
Perché voglio una cosa, ma cosa? Vendetta.
E non c’è cosa più pericolosa di un animale ferito e sofferente.
Ad un tratto sento i rumori di alcuni passi, poi delle voci mi dicono che sono i Favoriti: i tributi più forti che si alleano per dare la caccia ai Tributi più deboli, poi verso la fine del reality si rivoltano uno contro l’altro per ammazzarsi a vicenda.
“Domani inizieremo a cercarla, e TU ragazzo innamorato vedi se hai qualche idea di dove può essersi nascosta, ora fai parte del gruppo dei Favoriti, e quindi ci aiuterai”.
“Certo che vi aiuterò, mi sono unito a voi per questo”.
Quasi cado dall’albero. E’la voce di Draco.
 
……….CONTINUA…….

Ciao ragazzi, vi piace questo nuovo capitolo? Spero di sì...fatemi sapere cosa ne pensate con qualche recensione ok??
Be'ora vado, spero continuerete a seguire la storia in tanti, ci vediamo al prossimo capitolo.
Ah approposito, vi lascio il link della mia pagina facebook su Draco ed Hermione dove potrete avere qualsiasi informazione sulle mie strorie...basta chiedere! Inoltre troverete tante belle immagini sulla nosta coppia preferita, non ve ne pentirete ;) ecco il link:
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Ciaooo
Veronica Malfoy :)

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9
 
Grazie al cielo sono stata abbastanza previdente da legarmi con la cintura. Sono scivolata da una parte della biforcazione e guardo il terreno, trattenuta dalla cintura e da una mano; deve esserci stato un fruscio quando mi sono inclinata, ma i Favoriti erano troppo presi dalla loro lite per accorgersene.
Intravedo Draco illuminato dalla sua bacchetta, ha il viso gonfio di lividi e, dal rumore che fa quando cammina, direi che zoppica un po’…ricordo quando scuoteva la testa perché non mi lanciassi nella mischia, mentre per tutto il tempo aveva progettato di buttarcisi lui! Esattamente l’opposto di quello che Haymitch ci aveva detto di fare!
Bene, potrei anche accettarlo: vedere tutte quelle provviste era allettante, lo era per tutti, ma quest’altra cosa! Mettersi insieme ai Favoriti per dare la caccia al resto di noi!
Avevo pensato che fosse diverso! Ci avevo creduto veramente! Avevo cercato di vedere un ragazzo diverso dal solito Malfoy! E invece lui cosa fa? Si unisce a quelli più forti per ucciderci…non c’è da meravigliarsi se è stato smistato a Serpeverde! Che grandissimo bastardo…
I Tributi Favoriti tacciono finchè Draco non è più a  portata d’orecchio, poi si mettono a parlare a bassa voce tra loro:
“Perché non lo uccidiamo adesso e la facciamo finita?”
“Lascia che ci venga dietro. Che male c’è? E’utile, con quel coltello”
“E poi, con lui abbiamo più possibilità di trovare lei”.
Mi ci vuole un attimo per capire che quel “lei” si riferisce a me.
“Perché, credi che si sia bevuta tutte quelle fesserie sentimentali?”
“Potrebbe, hai visto com’era rossa davanti alle telecamere?”
“Mi piacerebbe sapere come ha fatto a prendere quell’undici”
“Sono sicuro che il Ragazzo Innamorato lo sa”.
Il rumore di Draco che ritorna li zittisce.
Il branco dei Favoriti parte di corsa proprio mentre l’alba comincia a spuntare, io invece rimango ancora nella mia scomoda posizione, sento i muscoli che tremano per lo sforzo prolungato, poi m’isso di nuovo sul mio ramo; ho bisogno di scendere, di andarmene, ma resto lì per un momento, a digerire quello che ho sentito…non solo Draco sta con i Favoriti, ma li aiuta anche a cercare me! La ragazza scema che va presa seriamente per via del suo undici e perché sa usare arco e frecce! Cosa di cui lui è informato meglio di chiunque altro, mi chiedo cosa gli passa per la testa.
 
Gli uccelli tacciono di colpo, una malinconia attanaglia l’aria, segno che ci sono dissennatori in giro, tiro fuori la bacchetta d’istinto e alzo la testa, li vedo poco lontano da me; restano per un attimo immobili nell’aria, poi di colpo si abbassano fino a toccare il suolo e raccolgono qualcosa, o meglio qualcuno…riesco solo a distinguere una ciocca di capelli rossi e lunghi…
Con una delicatezza incredibile il corpo di Ginny viene avvolto e trasportato via e gli uccelli riprendono a cantare.
 
“Muoviti” sussurro a me stessa, faccio un respiro profondo e scendo; mentre ero nascosta dall’oscurità e dai rami dei salici, deve essere stato difficile per le telecamere riprendermi come si deve. Però so per certo che adesso mi stanno seguendo, già dall’istante in cui tocco terra, mi assicuro un primo piano in TV. Gli spettatori saranno stati fuori di sé, sapendo che ero sull’albero, che ascoltavo di nascosto i Favoriti, e scoprivo che Draco era insieme a loro.
Finché non avrò capito esattamente come voglio giocarmela, farò meglio a comportarmi come una che ha il controllo della situazione: non indecisa e di certo non confusa e spaventata…devo sembrare un passo avanti rispetto al gioco, perciò mi fermo un secondo per dare alle telecamere il tempo di puntarsi su di me, piego anche la testa di lato e faccio un sorriso d’intesa, ecco! Che provino a capire cosa significa!
Mi sistemo lo zaino in spalla e mi dirigo nella direzione opposta rispetto a quella dei Favoriti.
Ora è l’acqua, la mia priorità assoluta. Inizio a camminare pensando a come staranno commentando le azioni mie e di Draco, so solo una cosa: ha mandato all’aria la nostra dinamica da innamorati sventurati. O forse no?
 
Il sole si leva alto e luminoso nel cielo, è passato solo un giorno e mi sto disidratando in fretta; la giornata scorre lenta e so che se continua così andrò incontro ai guai.
Anche la fatica sta cominciando a farsi sentire, ma non è la solita stanchezza che segue una lunga camminata: devo fermarmi a riposarmi spesso, anche se so che l’unica cura di ciò che mi affligge richiede una continua ricerca. Provo una nuova tattica: mi arrampico su un albero più in alto che posso per cercare un segno della presenza di acqua, ma fin dove riesco a vedere, in ogni direzione, c’è sempre e solo bosco.
Decido di andare avanti sino al calar della notte, cammino finché non comincio a inciampare nei miei stessi piedi; sfinita, mi trascino su un albero e mi ci lego con la cintura; scende la notte e suona l’inno, nel cielo compare la foto di Gale, un ragazzo alto dai capelli scuri, mi chiedo chi l’avrà ucciso.
 
Il mattino porta sofferenza, sembra che la testa mi debba spaccare a ogni battito del cuore; cado, più che calarmi, dall’albero, dovrei agire con più prudenza, muovermi più in fretta, ma la mia mente è annebbiata e formulare un piano mi riesce difficile, l’unica cosa che posso fare è continuare a cercare, poi però un altro pensiero mi colpisce: Haymitch! Lui potrebbe mandarmi dell’acqua! Gli basterebbe premere un pulsante e farmela consegnare con un paracadute argenteo in pochi minuti. So che devo avere degli sponsor, almeno uno o due, che potrebbero permettersi mezzo litro di liquidi per me, so che costa caro, ma quelli sono pieni di soldi! Forse Haymitch non si rende conto di quanto ne abbia bisogno.
Cosa sta facendo? Malgrado la mia rabbia, l’avversione e i sospetti, nel fondo della mia testa una vocina sussurra la risposta.
Forse ti sta mandando un messaggio. Un messaggio. Che dice cosa?A quel punto capisco…c’è una sola, buona ragione per cui Haymitch potrebbe rifiutarmi l’acqua: perché sa che l’ho quasi trovata.
Stringo i denti e mi tiro su, ogni passo è una sofferenza, ma non voglio fermarmi, ora, però sono una preda facile, qualsiasi tributo, persino la piccola Rue, potrebbe catturarmi e uccidermi. La verità è che mi sento lontana da un milione di chilometri da qualunque altro essere vivente.
Ma non sono sola. No, di sicuro ho una telecamera puntata addosso, infatti, se da qualche parte non c’è un combattimento in corso, sullo schermo ci sono io.
Nel pomeriggio, sento che la mia fine è vicina: le gambe vacillano e il cuore batte troppo veloce, continuo a scordare cosa sto facendo, ho inciampato più volte e sono riuscita a rimettermi in piedi, ma alla fine, cado a terra, incapace di rialzarmi. Lascio che mi si chiudano gli occhi.
Haymitch non ha alcuna intenzione di aiutarmi.
Va tutto bene, penso. Non è poi così male, qui. L’aria è meno calda, il che vuol dire che la sera è vicina.
C’è un profumo leggero, dolce, che mi ricorda i gigli. Le mie dita accarezzano il terreno soffice, scorrendo tutto intorno. Questo è un buon posto per morire, rifletto.
Le punte delle mie dita tracciano piccole spirali sulla terra fredda e scivolosa. Adoro il fango, penso.
Quante volte ho seguito le orme della selvaggina grazie alla sua superficie morbida e leggibile…Fango. Fango. Fango! I miei occhi si spalancano e sprofondo le dita nel terreno. E’ fango! Avanzo carponi per circa cinque metri, ed entro in uno stagno. Con le mani tremanti, tiro fuori la mia bottiglia e la riempio d’acqua, aggiungo la tintura di iodio per disinfettarla. Aspettare mezz’ora è un’agonia, ma lo faccio.
Lentamente, fa ’con calma ora, mi dico. Bevo un sorso e mi costringo ad aspettare, poi un altro, nel corso di due ore bevo tutt’e due i litri d’acqua.
Riempio la bottiglia ancora una volta, prima di ritirarmi su un albero dove continuo a bere a piccoli sorsi, quando risuona l’inno, mi sento notevolmente meglio. Niente volti, stanotte, oggi non è moto nessun tributo.
 
Mi rannicchio nel sacco a pelo tenendo stretta più che posso la bottiglia dell’acqua.
Qualche ora dopo, il rumore di una fuga disordinata mi risveglia, mi guardo attorno confusa e d’istinto tiro fuori la bacchetta. Non è ancora l’alba, ma i miei occhi riescono a vederlo.
Sarebbe difficile non accorgersi del muro di fuoco che mi sta piombando addosso.
 
…….CONTINUA……

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