A whole new life

di CarlolovesChris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Sono passati otto mesi... Otto mesi da quando Kurt Hummel si è trasferito a New York per seguire i corsi della New York Academy of Dramatic Arts - meglio conosciuta come NYADA - insieme alla sua amica Rachel Berry, sua compagna del Glee Club al liceo. 
Nonostante sia incantato dalla Grande Mela, il suo cuore rimane sempre legato all'Ohio, perchè è lì che ha dovuto lasciare la cosa più importante per lui... Blaine Anderson. Purtroppo i due ragazzi si differiscono un anno e quindi mentre Kurt è già uscito dal liceo per inseguire i suoi sogni, il suo ragazzo è rimasto al liceo McKinley per frequentare l'ultimo anno.
Certo, si sentono tutti i giorni tramite messaggi, e quando hanno del tempo libero anche tramite Skype, e qualche volta Blaine parte per New York durante il weekend, ma il dolore provocato a Kurt nello stare senza Blaine tutti i giorni, di non poter camminare per quell'enorme città mano nella mano con il suo ragazzo è troppo grande.
In un lunedì di Aprile, Kurt è stato svegliato alle sette e mezza del mattino dal rumore del vento che sbatteva impetuoso sulla finestra della sua camera.
Ancora assonnato, prese il suo iPhone per vedere che ora era. Sbloccò la tastiera e rimase a guardare la foto di lui e Blaine - che si sono scattati quest'estate prima che partisse - che ha come sfondo, senza badare all'orario.
Le lacrime incominciarono a scendergli sul viso, ripensando ai momenti passati insieme, quando all'improvviso la porta della sua camera si aprì. Kurt si voltò di scatto e vide la sua compagna di stanza, Rachel, con due caffè dello starbucks in mano.
"Buongiorno!" disse, posando i caffè sulla scrivania e togliendosi il cappotto invernale di colore rosso acceso. "Anche se è primavera, sembra di essere in pieno inverno con questo vento... Fortuna che non sta piovendo, o non sarei potuta uscire a prendere questi" continuò, indicando i due caffè.
"Ma quando ti sei svegliata?" chiese Kurt, prendendo un bicchiere.
"In realtà nonho dormito tutta la notte, per via del tempo." rispose Rachel accenando una risata. "Dai, sbrigati! Che fra mezz'ora dobbiamo andare a lezione."
Kurt bevve un sorso di caffè, poi rispose "Oggi non vengo a lezione, ricordi? Oggi parto per Lima."
Rachel rimase un po' scioccata. Non ricordava niente sul fatto che il suo migliore amico parte per Lima. 'Forse l'ho scordato... Con tutti i casini che ho per organizzare il matrimonio è possibile che mi sia passato di mente' pensò un attimo prima che Kurt anticipasse la risposta alla sua domanda.
"Mercoledì Blaine ha il provino per la Julliard e venerdì quello per la NYADA, quindi oggi parto e sto a Lima fino al weekend."
"Oh vero! Me ne hai parlato quel sabato sera che siamo andati a vedere Wicked."
"Esattamente"
"Beh, allora buon viaggio... E salutami mr. Schue quando lo vedi, che non lo sento dal matrimonio con la signorina Pillsburry." disse Rachel mentre si riaffrettava a sistemarsi i capelli scompigliati dal vento.
In quel momento, il cellulare di Kurt squillò. Come ogni mattina, Blaine lo ha chiamato per il buongiorno.
"Scusami.." disse Kurt a Rachel mentre accetta la chiamata ed esce dalla stanza.
"Buongiorno! Come stai?" disse la voce di Blaine.
"Benissimo. Oggi prendo il treno e per stasera so arrivato a Lima." disse Kurt entusiasta, appoggiando la schiena contro il muro del corridoio.
"Non vo l'ora.. Mi manchi tanto" rispose Blaine con un tono di felicità nella voce.
"Anche tu mi manchi. Ora vado, o non arrivo in tempo alla stazione."
"Ok. Ti amo" 
"Ti amo tanto anch'io."
Finita la chiamata, Kurt rientrò in camera ed iniziò a prepararsi.
"Io vado, Kurt. Ci vediamo la settimana prossima allora." disse Rachel abbracciandosi l'amico.
"Ok, salutami Finn quando lo vedi.. Non ho avuto il tempo di vederlo ieri."
"Certamente. Ora finisci di prepararti, se vuoi arrivare in tempo." rispose Rachel con un occhiolino, uscendo di fretta per andare a lezione.
Kurt si chiuse in bagno uscendo solo venti minuti dopo, con una maglietta di un azzurro chiaro di Marc Jacobs coperta dalla nuova giacca di Alessandro McQueen, per finire con dei jeans firmati Dolce&Gabbana.
Scese di corsa alla fermata del bus sotto il college per dirigersi alla stazione, dove prenderà il treno diretto a Lima. Fra poche ore, potrà di nuovo camminare tra i corridoi del McKinley, il luogo dove tre anni fa tutto incominciò.
Kurt aveva lo sguardo rivolto al finestrino, non badava al paesaggio che scorreva veloce davanti i suoi occhi, la sua attenzione era rivolta alle canzoni che riproduceva il suo lettore mp3.
Finalmente il lungo viaggio terminò. Kurt si tolse gli auricolari e spense l'mp3. Sceso dal treno vide che Blaine era lì, in piedi, i capelli come al solito pieni di gel, indossava una camicia a quadretti bianca e rossa a maniche corte, con sopra un maglioncino grigio, in abbinato con il papillon.
Appena lo sguardo di Kurt incrociò quello di Blaine, i suoi occhi si illuminarono di gioia e gli corse incontro, abbracciandolo.
"Oh Blaine, quanto mi sei mancato!" disse Kurt con le lacrime agli occhi.
Rimasero abbracciati per parecchi minuti, senza parlare, fino a quando non si accorsero che tutti gli altri passeggeri se ne erano andati dalla stazione.
"Dai andiamo... Ho prenotato una cena dal Bel Grissino" disse Blaine, prendendo la mano di Kurt e accompagnandolo in macchina.
Arrivati al locale, la cameriera li fa accomodare in un tavolo per due e porse loro i menù, per poi allontanarsi fino a quando i due ragazzi non l'avessero richiamata per prendere le ordinazioni.
"Tu che prendi?" chiese Kurt con lo sguardo rivolto a leggere il menù.
"Mmm, penso che prenderò gli spaghetti, tu?"
"Io prenderò un'insalata"
Chiamarono la cameriera, che si affrettò a prendere le ordinazioni e portarle in cucina.
"Dunque... Nervoso per mercoledì?" chiese Kurt rimasto ad ammirare Blaine. Era da quasi un mese che non si vedevano, ma non cenavano insieme da molto più tempo.
"Da morire. Non ho nemmeno trovato la canzone da cantare." rispose il ragazzo mangiando un grissino.
"Beh, io ti consiglierei di scegliere un brano di qualche musical per il provino di venerdì con la NYADA e un singolo di qualche artista che ha segnato la storia della musica per il provino con la Julliard" disse Kurt senza nemmeno stare a pensarci su: evidentemente ci aveva pensato per tutto il tempo del viaggio.
Blaine ci pensò un po' su, poi disse "Non è una cattiva idea."
Quando la cameriera tornò coi piatti, loro stavano ancora cercando le canzoni adatte per i provini.
Per tutto il resto della serata, la giovane coppia non ha smesso un solo attimo di parlare su cosa succederà quando Blaine raggiungerà Kurt a New York.
A fine serata, Blaine riaccompagnò Kurt a casa, e prima di scendere dall'auto Kurt diede un bacio a Blaine come buonanotte, che ricambiò molto volentieri.
"Ci vediamo domani." disse Kurt, con lo sguardo che guardava Blaine come se gli chiedesse di non andarsene, di restare a dormire da lui.
"A domani."
Quando Kurt varcò la soglia della sua vecchia casa, trovò Burt e Carole prontinad aspettarlo, tutti sorridenti.
"Ciao papà! Ciao Carole!" disse il ragazzo correndo ad abbracciare prima il padre, e dopo sua moglie, madre di Finn, il ragazzo di Rachel.
"Come va, figliolo?" chiese il padre dando una leggera pacca sulla spalla al figlio.
"Si papà, tutto bene, grazie"
Kurt iniziò a salire la rampa di scale che porta al piano di sopra, quando si girò verso i suoi genitori per augurargli la buonanotte.
Quando varcò la porta della sua stanza gli sembrò strano vedere la sua camera così vuota. Si girò un po' intorno ricordando com'era quella stanza nove mesi fa.
Si sedette sul letto, quando il suo cellulare vibrò. Prese il telefono e lesse il messaggio inviatogli da Rachel: "Buonanotte Kurt. Divertiti a Lima ;)"
Kurt rispose: "Grazie :) notte"
Dopo aver posato il cellulare sul comodino, si tolse i vestiti e indossò il pigiama, poi si infilò nel letto, aspettando che il sonno si facesse sentire.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Tornare di nuovo tra le mura del McKinley era una sensazione indescrivibile per Kurt. Camminava per i corridoi con accanto Blaine, che in pochi minuti sarebbe dovuto andare in aula di storia.
Arrivati davanti la bacheca dei trofei si fermarono.
In mezzo a tutti quei trofei si trovava una foto del Glee Club dell'anno scorso, e accanto, la coppa più grande di tutte quelle che si trovavano in quella teca. La scritta "1st place - Show Choir Nationals 2012 Chicago" risaltava sotto il grande trofeo.
"L'anno scorso abbiamo dato il meglio di noi alle Nazionali... Quest'anno siamo riusciti a passare Provinciali e Regionali, ma non credo vinceremo anche le Nazionali. Dopotutto, la maggior parte dei ragazzi del Glee sono nuovi, e non hanno molta esperienza." disse Blaine guardando il trofeo.
"Dove sono le Nazionali quest'anno?" chiese Kurt.
"A Los Angeles" rispose Blaine con gli occhi che brillavano al solo pensiero.
La campanella suonò e Blaine entrò in classe, lasciando Kurt da solo nel corridoi.
Decise che prima di fare un salto nell'Auditorium sarebbe passato dalla signorina Pillsbury, visto che erano cinque mesi che non si sentivano.
L'ufficio della signorina Pillsbury non era cambaito per niente, sempre tutto in perfetto ordine. Kurt la trovò intenta a sistemare i suoi nuovi opuscoli nuovi di stampa quando arrivò.
"Posso entrare?" chiese gentilmente, rimanendo alla porta.
"Kurt! Certo, entra pure! Che piacere rivederti." esclamò Emma, finendo di sistemare gli opuscoli e invitando Kurt a sedersi con un gesto della mano.
"Come sta andando a New York?" chiese mentre il ragazzo si accomodava su una delle poltroncine di fronte a lui.
"Benissimo. Io, Rachel e Finn ci stiamo divertendo da morire."
"Mi fa piacere!"
Continuarono a parlare tutta la mattina di cosa stanno facendo a New York lui, Rachel e Finn, fino ad ora di pranzo.
"O santo cielo! Guarda che ora si è fatta! Abbiamo parlato un bel po'." disse la Pillsbury con lo sguardo rivolto verso il suo orologio da polso.
La porta dell'ufficio di Emma si aprì, con Will Schuester pronto per andare nella sala pranzo dei professori con sua moglie.
"Kurt?" chiese, sorpreso dal vedere il ragazzo qui, "che ci fai qui? Non dovresti essere a New York?" continuò un poco confuso.
"Si, in teoria si." disse Kurt alzandosi per andare a salutare il professor Schuester, "ma mi sono preso una settimana di pausa per sostenere Blaine durante le sue audizioni per la Julliard e per la NYADA."
"Beh, potevi almeno avvertire!" esclamò Will.
"Volevo fosse una sorpesa. Lo sapeva solo Blaine... E Rachel"
"Mi fa un enorme piacere rivederti dopo tanto tempo. Dopo pranzo devi venire con me in aula di musica per la lezione del Glee, d'accordo?" chiese Will, anche se più che una domanda suonava come un ordine.
"Non me la perderei per niente al mondo!" disse Kurt sorridendo.
"Perfetto. Ora andiamo a pranzo."
In sala pranzo incontrarono Sue Sylvester, che era distrutta dal sonno. Sua figlia non l'ha fatta dormire per tutta la notte, a causa della febbre.
"Porcellana! Che ci fai qui?" chiese Sue mentre aveva la baby-sitter al telefono che la aggiornava sulla piccola Sylvester.
"Sono qui per sostegno a Blaine nelle sue audizioni." rispose Kurt mentre si sedeva tra Sue e Will.
Per tutto il resto del pranzo, Sue ha parlato al telefono con la baby-sitter, che la informò che sua figlia stava guarendo dalla febbre.
Finito di pranzare, Will e Kurt si alzarono, salutando Emma e Sue, e se ne andarono nell'aula di musica per la lezione del Glee Club.
Will entrò nell'aula di musica seguoto da Kurt, che stava guardando i nuovi arrivati nel Glee. A parte Blaine, che vide seduto accanto una sedia vuota, quelli che l'anno scorso non si furono diplomati e che erano rimasti nel Glee sono Brittany, Tina, Artie, Rory, Joe e Sugar.
"E lui chi è?" chiese una ragazza dai capelli neri come la pece che scendevano perfettamente lisci fino al petto, che si trovava di fronte a Blaine.
"Lui è..." disse Will, che fu interrotto da Blaine.
"Il mio fidanzato" finì la frase di Will. A quel punto si alzò e, prendendo Kurt per mano, lo fece sedere vicino a lui, nel posto vuoto.
"Oh, quale onore!" disse la ragazza girandosi per stringere la mano a Kurt, "finalmente conosciamo il famoso Kurt di New York! Blaine non ha fatto altro che dedicarti canzoni tutto l'anno"
"Ma davvero?" chiese incuriosito Kurt voltandosi a guarare Blaine.
Il ragazzo si fece indifferente, "Non so di cosa stia parlando" disse, per poi sorridere nell'incrociare lo sguardo di Kurt.
"Comunque io sono Ashley, piacere" disse la ragazza.
"Piacere mio." rispose Kurt.
"Okay ragazzi... Iniziamo" disse Will, "oggi abbiamo un ospite speciale" continuò, indicando Kurt, "... E farà da giudice!"
Kurt guardò Will leggermente sconvolto, "Beh, devo dire che mi ha ricambiato la sorpresa!" disse ridendo, "Okay, chi dei cinque nuovi ragazzi vuole cantare?"
Un ragazzino, molto probabilmente del primo anno, disse "Ma perchè noi? Non possono cantare i ragazzi che facevano parte del Gle anche l'anno precedente? Sono più bravi di noi!"
"Parla per te, Nick!" rispose secca Ashley, "professore? Se non le dispiace vorrei cantare io."
"Ma certo, Ashley!"
La ragazza, come potè notare Kurt, era molto sicura di sè mentre si dirigeva al centro dell'aula.
"Oggi, dato che il tema della settimana è di cantare canzoni che esprimono noi stessi, canterò "Can't be tamed" di Miley Cyrus" disse quasi tutto d'un fiato.
Iniziò a cantare, e Kurt non potè non rimanere colpito da quell'esibizione.
Finito di cantare, rimase ad aspettare il giudizio del loro ospite.
"Beh..." iniziò Kurt, "hai talento da vendere, e hai cantato la canzone con molta energia, complimenti".
La ragazza fece un sorriso che andava da un orecchio all'altro e si mise a sedere.
"Hey, Kurt!" lo chiamò Artie, che si trovava alla destra di Kurt.
"Hey Artie! Come va?" parlavano a bassa voce, per non disturbare Nick, il ragazzino era al centro dell'aula pronto a cantare la sua canzone.
"Che ne dici se stasera usciamo tutti insieme, tu, io e gli altri del Glee in memoria dei vecchi tempi?"
"Scusa, ma per stasera pensavo di rimanere da solo con Blaine. Sarà un po' nervoso per l'audizione di domani, ma prima che me ne vado un'uscita la faremo di sicuro" lo rassicurò Kurt.
"Okay" rispose il ragazzo con un occhiolino.
Per il resto della lezione, Kurt dovette giudicare, oltre a Nick e Ashley, gli altri due ragazzi, Emily e Liam. Una volta finita, Kurt e Blaine si diiessero verso l'uscita.
"Ci ho pensato tutto il tempo..." disse Blaine, "e so cosa cantare all'audizione di domani"
Kurt si incuriosì, "Cosa canterai?"
"Una canzone di Celine Dion, 'A new day has come'"
"Ottima scelta" rispose Kurt, prendendo la mano di Blaine e dirigendosi verso il parcheggio.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Blaine era rimasto d'accordo con Kurt per passare la notte da lui. Divorò la cena in pochi bocconi e salì in camera sua per prepararsi il prima possibile.
"Divertiti con Kurt" disse la madre mentre lavava i piatti, sentendo che il ragazzo era sceso e si stava dirigendo verso la porta in un lampo.
"Grazie, mamma" risoose Blaine, poi guardò il padre. Il signor Anderson non aveva detto una parola tutta la sera. Blaine sapeva il perchè. Sapeva che suo padre non sopportava il fatto che lui era gay. "Io vado" disse infine, "ciao"
Detto questo si diresse verso la macchina, accese il motore e partì in direzione di casa Hummel.
Blaine, suonò il campanello, e rimase in attesa. Pochi minuti dopo Carole aprì la porta.
"Ciao Blaine! Come stai?" chiese, facendolo accomodare dentro, "hai già mangiato? Ti preparo qualcosa?"
"Grazie, signora, ho già mangiato. Grazie ancora" rispose educatamente il ragazzo.
"Chiamami Carole. 'Signora' mi fa sentire vecchia" disse Carole, accenando una risata, "Kurt è di sopra, comunque."
Blaine salì le scale ed entrò in camera di Kurt, che stava uscendo in quel momento dal bagno con il suo pigiama tipico dei pigiama-party con Rachel e Mercedes ai tempi del liceo.
Mentre Blaine andava in bagno per cambiarsi e mettere anche lui il pigiama, Kurt era sceso di sotto a prendere qualcosa da sgranocchiare durante la visione del film.
Rimasero svegli fino a mezzanotte, quando a un certo punto Kurt dice a Blaine che era meglio dormire, visto che domani avrebbe avuto l'audizione.
L'indomani, si svegliarono entrambi alle sette, quando i raggi del sole entrarono attraverso la finestra della stanza di Kurt.
"Avete dormito bene?" chiese Carole, mentre riempiva i piatti dei ragazzi di uova: Burt era già andato a lavoro.
"Benissimo" rispose con voce leggermente assonnata Kurt.
Rimasero in silenzio a mangiare ognuno la sua colazione, quando a un certo punto Carole chiese a Blaine, che aveva lo sguardo abbassato verso il piatto: "Nervoso per l'audizione?"
Il ragazzo alzò lo sguardo, "No, no... Beh, in realtà si, molto" ammise infine.
"Non devi preoccuparti!" intervenne Kurt, "andrai alla grande, ne sono sicuro. Io verrò una mezz'ora prima circa al McKiley, okay?"
"Okay." rispose Blaine, alzandosi per andarsi a preparare e ringranziando Carole per la colazione.
Mentre Blaine era a scuola, Kurt se ne andò al centro commerciale di Lima. Lì, incontrò una persona che non vedeva da tempo... David Karofsky.
"Kurt? Sei proprio tu?" chiese stupito Dave.
"Dave! Che piacere rivederti! Che ci fai qui?"
"Oh, niente, mi sono preso una pausa dal college per far visita ai miei, non li vedo da quasi un anno.."
I due ragazzi andorono in un bar di quel centro commerciale, dove ognuno dei due raccontò all'altro come se la passava al college.
"È dura. Carmen Tibideaux è una perfezionista, ma mi piace stare lì" disse Kurt, parlando della NYADA, "tu in che college vai?"
"Vado alla Yale School of Management", rispose Dave, "e lì ho incontrato anche colui che è attualmente il mio fidanzato."
"Davvero?" chiese Kurt, "sono davvero felice per te.
L'orologio del bar segnava le dieci e mezza.
"Meglio che vada ora, Blaine ha un provino fra un'ora e gli ho promesso di esserci" disse Kurt, alzandosi e salutando David, "mi ha fatto molto piacere rivederti, Dave."
"Anche a me, Kurt" rispose il ragazzo.
Kurt arrivò appena in tempo all'auditorium. Il giudice dell'audizione della sala era già lì.
"Blaine Anderson" disse questi, alzando lo sguardo, guardando il timido ragazzo salire sul palco.
Kurt fece un segno di incoraggiamento a Blaine, e poi si sedette.
"Sono Blaine Anderson" incomincia il ragazzo, "e canterò 'A new day has come' di Celine Dion."
Sul palcoscenico c'era anche Tina, che avrebbe fatto da corista.
La musica iniziò e Blaine incominciò a cantare.
Finita la sua esibizione, prese alcuni respiri profondi, rimanendo al centro del palco, aspettando il giudizio.
"Beh, ho solo una cosa da dire" disse il giudice, "ci hai messo veramente tanta grinta su quel palco, sono impressionato!"

"Sei stato sorprendente!" esclamò Kurt mentre assieme a Blaine si dirigeva in sala mensa.
"Allora, come è andata?" cheise Tina, mentre sedeva al tavolo con Kurt, Blaine, e il resto del Glee Club.
"E' andata bene" rispose Blaine in modo evasivo, concentrandosi nel pranzo.
"Bene?" chiese sorpreso Kurt. "E' andata alla grande! Sei stato un mito, anche l'esaminatore era senza parola"
"Non esagerare, Kurt.." disse Blaine.
"Suvvia, non fare il modesto." disse Ashley, "il tuo talento lo conosciamo"
Blaine sorrise timidamente e sperò di aver finito il discorso "audizione".
"Allora, Kurt... stasera tu e Blaine siete liberi o dobbiamo rinviare ancora la nostra uscita di gruppo?" chiese Artie.
"No, non abbiamo niente in programma"
"Perfetto! Allora ci vediamo dal Bel Grissino alle otto." esclamò entusiasta Artie.
"Prenota per nove persone" disse Brittany.
Artie la guardò sconvolto. "Pensavo che stessi andando bene in matematica, quest'anno. Siamo in otto, non in nove."
Brittany aveva lo sguardo perso nel suo piatto mentre rispondeva "Lo so, ma oggi pomeriggio arriva Santana."
Tutti furono entusiasti dalla notizia.

Erano le otto e un quarto, tutti erano davanti al Bel Grissino ad aspettare Brittany con Santana.
"A quest'ora Brittany sta raccomandando a Lord Tubbington di non fumare mentre lei non c'è" sussurrò Kurt nell'orecchio di Blaine.
"Ehm... no, non credo" si limitò a rispondere quest'ultimo.
"Come mai?" chiese Kurt.
"Perchè Lord Tubbington è morto" rispose Artie.
"Esatto" disse Blaine, "ma è stato un bene per lei. Ora si concentra di più nello studio. Infatti quest'anno non boccierà."
Brittany arrivò di corsa, con Santana dietro di lei.
"Scusate il ritardo" si affrettò a dire britt, "ma il treno ha ritardato di qualche minuto"
"Non ti preoccupare" rispose Artie.
"Kurt! Che ci fai qui?" chiese Santana nel vedere il ragazzo insieme a tutti gli altri.
"Te l'avevo detto che c'era una sorpresa" disse Brittany con un sorrisino stampato sulle labbra.
Santana salutò l'amico con un abbraccio, poi rispose "ma io pensavo di vedere Blaine senza gel."
"Oh no!" disse Blaine, terrorizzato alla sola idea di stare senza gel. "Mi è bastata l'esperienza avuta al ballo dell'anno scorso."
Tutti risero.
"A me piaci anche senza gel." disse infine Kurt.
"Possiamo entrare?" chiese Santana, "sono in viaggio da ore e sto morendo di fame."
E il Glee Club anno 2012/2012 entrò per una rimpatriata.

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