How many breaths you took.

di someeonelikeu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Let me sleep on it. ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


                                                                                         PROLOGO


-Cato allungò una mano , Clove la strinse. 
 
- Haymitch prese un sorso di vodka e successivamente si diresse verso il palazzo di giustizia. 
 
-Il Presidente Snow si guardò allo specchio , pose la rosa rossa nel taschino della giacca e spalancò la porta prima di annunciare: "possa la fortuna essere sempre in vostro favore". 
 
-Finnick finii di intrecciare la sua rete , lo faceva sempre , lo rilassava. 
Prese un respiro profondo , ammirò la sua figura allo specchio e si avviò a conoscere i tributi ai quali avrebbe dovuto fare da mentore.

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Capitolo 2
*** Let me sleep on it. ***


Clove, ancora assonnata, allungò una mano pensando di toccare il morbido e caldo piumone della sua camera da letto.
Sperava che quella mattina sua madre avesse preparato i pancakes caldi con lo sciroppo d’acero, riusciva quasi a percepirne l’odore.
Le sue dita però sfiorarono un suolo granuloso e duro. 
Aprì gli occhi e l’incubo prese nuovamente vita: non era nel suo letto caldo, era nell’arena, partecipava agli Hunger Games e non sarebbe uscita di li finchè non avrebbe ucciso tutti i tributi.
Si irrigidì per qualche secondo e poi fece mente locale; perché non era nell’accampamento? Dov’era Glimmer? Dov’era Marvel? E Cato... Dov’era Cato?
La sera precedente era successo qualcosa , ne era sicura.
Prima di alzarsi le passarono delle immagini in mente: Katniss Everdeen, la ragazza del 12. 
Urla.
Aghi Inseguitori.
Allucinazioni.
Sentì il cuore fermarsi per qualche secondo, poi scattò in piedi.
Doveva trovare Cato. “Cato! Cato!” Urlò il nome del biondo per due volte; nella sua voce c’era panico, ma anche un briciolo di speranza. Silenzio.
Clove era terrorizzata. Cato poteva essere morto, come avrebbe fatto poi? 
Sentì un fruscio provenire da dei cespugli, immediatamente estrasse un coltello dalla tasca e lo impugnò saldamente.
Si guardò intorno, pronta a difendersi da qualunque attacco di un misero tributo.
Sentì una stretta al collo e cercò di urlare, liberarsi da quella stretta e conficcare il suo coltello dritto nel cuore di quel ragazzo: per quello che vedeva, doveva per forza essere un ragazzo. Sperò che fosse il ragazzo biondo del 12, l’innamorato della “ragazza in fiamme” – così la chiamavano a Capitol City.
Sarebbe stato perfetto, la morte di Peeta avrebbe attirato Katniss e lei, senza indugio, l’avrebbe uccisa; fatti fuori loro due, Clove si sarebbe sentita già una vincitrice.
Prima di poter fare qualcosa il ragazzo lasciò la stretta, la prese per le spalle e la costrinse a guardarlo.
Avrebbe riconosciuto quegli occhi ovunque, il colore delle sue labbra e la forma del suo mento: era Cato.

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