Infanzia

di Hope_Estheim
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** Affetto ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


Il bambino di appena cinque anni saltellava davanti alla madre che stava pazientemente tagliando le verdure per fare il minestrone.
"Mamma mamma mamma mamma mamma mamma mamma....." continuava a ripetere il bimbo dagli occhi blu oceano e i capelli del colore del grano.
La donna tentava di ignorarlo il più possibile, gli aveva già detto che non poteva andare fuori a giocare a palla con lui, che si sarebbe dovuto arrangiare da solo. Ma il problema stava proprio qui... Roxas era sempre solo, il gemello, Sora, andava sempre a casa di Riku, un bambino di sei anni albino che abitava accanto a loro.
La madre abbassò lo sguardo su di lui, un tantino seccata "Perché non giochi in giardino come fai sempre?"
Il piccolo fermò i suoi saltelli forsennati mettendo su il broncio "Ma a me non piace giocare da solo!" borbottò con aria contrariata.
Guardò la donna accovacciarsi davanti a lui e dire "Tesoro mio, io sto cucinando, non posso dar retta a te.."
La fissò per cinque secondi interminabili e poi corse fuori tenendo stretta la palla sotto braccio. Ma, invece di fermarsi a giocare in giardino come aveva detto la madre, corse fuori dal cancelletto e si diresse verso un parco giochi vicino casa sua.
Arrivato nell'ampio cortile, intravide il gemello e Riku giocare sulle altalene e corse da loro, con un sorrisone stampato sulle sottili labbra. Li salutò con la manina prima di esclamare "Ciao Riku! Ciao Sora!"
I due, che all'inizio non l'avevano notato, girarono lo sguardo verso lui e ricambiarono il sorriso. O, per lo meno, lo ricambiò pienamente Sora visto che Riku era un tipo sempre taciturno e serio.
Il sorriso di Roxas si trasformò in una smorfia infastidita quando il castano si buttò addosso a lui urlando "ROXAS!" come se non si vedessero da anni.
Riuscì con molta difficoltà a staccarselo di dosso e, guardando Riku, chiese gentilmente "Giochiamo a palla?"
L'albino lo fissò per qualche istante e poi annuì "Sì"
Così cominciarono a giocare a calcio nonostante le proteste di Roxas, lui preferiva decisamente la pallavolo, ma le proteste furono subito taciute da Sora che strillava di gioia come un pazzo, coprendo del tutto la sottile voce del biondino.
Riku, per riuscire a fare goal alla porta del castano, tirò un calcio troppo forte e la palla andò a incastrarsi tra i rami di un alto albero.
Roxas sentì le lacrime salirgli agli occhi e diede uno spintone a Riku prima di correre sotto l'albero e cominciare a saltellare, tentando di raggiungere il ramo troppo alto per lui. Si lasciò sfuggire un singhiozzo disperato, senza far uscire le lacrime, osservando il suo pallone colorato che rimaneva immobile.
"Dài! Ti prego, palla, scendi giù!" le gridò mordendosi il labbro inferiore. La mamma lo avrebbe sgridato sicuramente! E Riku non aveva nemmeno chiesto scusa! Essendo il più grande, doveva almeno riprenderglielo!
Indietreggiò e prese la rincorsa, spiccò un piccolo salto e si aggrappò con tutte le sue forze al tronco dell'albero. Poi tentò di arrampicarsi, ma cadde prendendosi una brutta botta alla testa. Portò istintivamente una piccola mano alla parte colpita lasciando scendere le lacrime e osservando i propri vestiti sporchi di fango e terra.
Sentì una voce nuova provenire dalla sua destra "Ehy, hai bisogno di una mano?"
Roxas alzò lo sguardo e incrociò lo sguardo di un bambino di nove anni, con il sorriso stampato sulle labbra. Aveva i capelli rossi, sparati all'indietro come un porcospino e gli occhi sembravano due smeraldi. Lo vide porgergli la mano, senza perdere quel sorriso.
Il biondino l'afferrò titubante e si rialzò spolverandosi i pantaloni dalla terra.
"G-Grazie.." farfugliò osservandolo. Che strano tipo...
Il bambino allargò il suo sorriso e esclamò "Di niente! Io sono Axel! A-X-E-L! Got it memorized?"
Il più piccolo rimase perplesso di fronte a quella buffa presentazione e, nonostante non abbia capito una parola di quella domanda, annuì lentamente.
"Io mi chiamo Roxas.." si presentò con titubanza.
Il rosso incrociò le braccia al petto, continuando costantemente a sorridere "Piacere, Roxas! Allora, quanti anni hai?"
Il biondino gli mostrò le cinque dita e sussurrò "Cinque... E tu?"
L'altro alzò il mento e, orgoglioso, rispose "Io nove!" e poi, sistemandosi la sciarpa che gli avvolgeva il collo, fece un cenno con la testa verso il pallone "E' tuo?"
Roxas annuì e osservo Axel prendere dei sassi e cominciare a lanciarli verso il pallone "Non preoccuparti, vedrai.. Qualche tiro e riuscirò a riportartelo!"
In effetti, come il rosso aveva previsto, un sasso andò a segno e il pallone colorato cadde dritto tra le sue mani.
"Dàdàn!" fece lui porgendogli la palla "Che ti dicevo, eh?"
Il più piccolo battè le mani, contento, prima di riprendere la palla e stringerla a sé.
"Modestamente, sono il migliore!" si vantò il rosso.
"Grazie mille.." farfugliò impacciatamente Roxas osservando sottecchi Axel. Quest'ultimo continuò a vantarsi con aria soddisfatta "Quando c'è un problema, non devi fare altro che chiamarmi!" esclamò per poi indicarsi "I am Axel the best!"
Il ragazzino tornò ad osservare il pallone, stringendo le labbra "Quindi... Quindi tu sei un supereroe?"
Axel perse per un secondo il sorriso, per osservarlo perplesso, poi lo ritrovò ancor più sgargiante "Esattamente!"
Il più piccolo tornò a guardarlo con aria ammirata "Oh... E'.. E' la prima volta che incontro un supereroe.."
Il rosso accennò una risata "Allora dovresti sentirti onorato, perchè io sono il supereroe migliore di tutti!"
"Davvero?" chiese il biondino a occhi sgranati, ingenui.
L'altro annuì "Ma certamente! Adesso, però, devo andare!" gli scompigliò i capelli color del grano.
Roxas si rattristò, però non riuscendo a nascondere l'emozione, "Devi andare a salvare altre persone?" chiese con ingenuità.
Fece una smorfia divertita "Sì, esatto!". Fece per allontanarsi, ma Roxas lo tirò per la maglia e gli chiese "Domani tornerai?"
Axel battè più volte le palpebre, confuso, e poi gli fece un radioso sorriso "Certo! Tornerò anche dopodomani... Anche il giorno dopo, e quello dopo ancora"
Il biondino fece un sorriso e lo lasciò andare, salutandolo con la piccola manina "A domani!" esclamò con emozione.
Un supereroe.... Un supereroe vero!
 
Nota dell'Autrice
-Salve a tutti! Volevo ri-precisare che questa storia è dedicata a EvgeniaPsyche Rox e ai suoi fantastici flash-back nella storia Months Of Life, storia stupenda. Volevo avvisare tutti che la conversazione tra Roxas e Axel l'ho presa interamente da quei flash-back e che non l'ho inventata io.. Ci tengo molto a precisarlo, perciò niente insulti alla "Ehy! Hai copiato la storia di EvgeniaPsyche Rox"
Spero che vi piaccia... E spero che piaccia alla persona in particolare a cui l'ho dedicata^^ Al prossimo capitolo^^
Sayoonara <3

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Capitolo 2
*** Affetto ***


Toc.... Toc.... Toc....
Il rumore dei sassolini che sbattevano contro il vetro della finestra cominciò a innervosire il piccolo Roxas che, avendo un sonno molto leggero, si rigirò per l'ennesima volta nel letto. Alla fine si alzò, con fare arrabbiato, e sbirciò fuori dalla finestra, incrociando lo sguardo di un ragazzo dagli occhi verdi, sorridenti. Il piccolo spalancò gli occhi e aprì la finestra.
"Axel! Che ci fai qua?" chiese con fare assonnato. Anche se erano le undici del mattino, aveva ancora un sonno incredibile. Il rosso allargò il proprio sorriso nel vedere il visino stanco del biondino.
"Vieni con me!" gli rispose infine. Il più piccolo si fece sospettoso, solitamente le idee di Axel erano pazze o imbarazzanti, ma decise ugualmente di seguirlo.
Si vestì in fretta e furia, mettendo dei piccoli pantaloni da tuta e una magliettina con disegnato topolino. Mise delle scarpe a caso e corse verso il portone di casa.
"Roxas!"
Nel sentire quel richiamo, il biondino girò lentamente lo sguardo verso la madre che lo guardava a braccia incrociate.
"Dove pensi di andare?" chiese la donna.
Roxas la osservò e sussurrò appena, spaventato "S-Sto uscendo con il mio amico.."
"E chi è, questo tuo amico?!" sbottò lei, sempre più arrabbiata.
Il piccolo, più spaventato, tentò di non rispondere a quella domanda. Sapeva perfettamente che alla madre non stava a genio il bambino di nove anni. Tentò nuovamente di svignarsela verso il portone, ma la donna lo fermò a forza tenendolo dal polso.
"M-Mamma! L-Lasciami! Mi fai male!" gemette il bimbo, strattonando il polso per liberarsi.
"Chi è, Roxas?!" chiese di nuovo, costringendolo a guardarla negli occhi blu come quelli dei gemelli.
Tentò ancora di scappare, ma alla fine sussurrò "A-Axel.."
E sentì la mano libera della donna abbattersi sulla sua candida guancia. Rimase immobile, agghiacciato, pietrificato a fissare ad occhi sgranati la mamma.
Lei non diede spiegazioni, disse solamente "Vai nella tua camera e non azzardarti a chiedermi di uscire oggi! Sei in punizione!"
Roxas, stringendosi con una mano il polso diventato rosso per la stretta, corse nella sua stanzetta e si sporse dalla finestra, piangendo. Il rosso era ancora lì ad aspettarlo.
"Axel!" lo chiamò singhiozzando e attirò la sua attenzione "N-Non posso venire.. Mi ha fatto tanto male!"
Il più grande assunse un'aria preoccupata nel vedere il segno rosso che si stava formando sulla guancia paffuta del biondo. Rifletté a lungo sul da farsi.. Poi, vedendo che c'era una breve distanza dalla finestra di Roxas alla terra, gli disse "Salta! Ti prenderò al volo!"
Il volto del più piccolo sbiancò, facendo spiccare di più la manata sulla guancia. Scosse violentemente la testa allontanandosi dalla finestra.
"Forza, Roxas! Ti prendo io! Sono un supereroe, ricordi? Non ti fidi di un supereroe?" insistette lui e gli fece un occhiolino.
"S-Sì... ma.." sussurrò a malapena l'altro.
"Allora salta! Ce la puoi fare!"
Vide il piccolo mettersi in piedi sul cornicione, prendere un profondo respiro e saltare. Lo prese al volo per un miracolo e poi lo strinse forte a sé.
"Hai visto? Che ti dicevo?" chiese con fare canzonatorio il più grande.
Ma Roxas continuò a singhiozzare e piangere, stringendosi forte il polso.. Subito Axel lo mise in piedi e, inginocchiandosi a terra, gli prese delicatamente il braccio. Osservò a lungo il polso rosso e un po' livido e poi ci posò sopra un piccolo bacio, lo stesso fece con la guancia del piccolo.
"Va meglio?" chiese con dolcezza, senza perdere il sorriso, e l'altro annuì, asciugandosi le lacrime.
Dopo avergli allacciato le scarpe che aveva messo di fretta e furia, si rialzò e gli prese la piccola mano.
"Vieni, ti porto in un bel posto" gli disse sorridendo.
Roxas guardò con curiosità il rosso e si lasciò tirare per la mano, lo seguì tranquillizzandosi. Si guardava spesso attorno, curioso.
Ben presto notò che si stavano allontanando dal paesino, si strinse forte alla mano di Axel.
"Dove stiamo andando?" chiese impaurito. L'altro fece una mezza risata intenerita.
"Vedrai!" rispose soltanto.
Dopo dieci minuti i due si trovarono di fronte ad un enorme vivaio. Roxas sgranò gli occhi e schiuse le labbra, dopo pochi secondi mollò la mano del più grande e corse ridendo dentro l'edificio, saltellava da una pianta all'altra.
Axel incrociò le braccia al petto e stese fermo ad osservarlo sprizzare gioia da tutti i pori, fece un sorriso intenerito da quella scena. Probabilmente non l'aveva mai visto così felice in tutti quei mesi.. E lo vide ancor più contento quando gli comprò una piccola pianta di Pervinca viola.
"Grazie Axel!" esclamò Roxas con un sorrisone.. e al rosso bastava solo quello, il sorriso del piccolo gli bastava per far passare una giornata no a .
 
Nota dell'Autrice
-Salve a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, stavolta non ho preso spunto dai flash-back, ma dalla mia mente contorta xD Non sono molto soddisfatta del risultato finale, ma pazienza.. Era da un po' che speravo di portare Roxas in un vivaio xD Spero sinceramente che la mia idea vi piaccia!! Ringrazio Reno_From_Turks (angelo custode XD), EvgeniaPsyche Rox (la diretta interessata) e Reno Turks (amante di Months Of Life)... Ringrazio i lettori silenziosi, ma li prego di recensire! Dopo tutta questa faticaccia, è bello leggere delle recensioni, sapete?? ("faticaccia"?? Ma chi vuoi prendere in giro, Estheim?!)
Ooookay XD Grazie a tutti^^
Sayoonara <3

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