Pettirosso

di Dreamer_13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Decisione importante ***
Capitolo 3: *** BRUTTA CADUTA ***
Capitolo 4: *** Amore Complicato ***
Capitolo 5: *** WHO IS SLADE ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni ***
Capitolo 7: *** Pensieri e.. ***
Capitolo 8: *** Sfoghi e baci ***
Capitolo 9: *** Ah l' amour! XD ***
Capitolo 10: *** Un primo inizio ***
Capitolo 11: *** Occhi ***
Capitolo 12: *** Impossible ***
Capitolo 13: *** Il cuore brama vendetta ***
Capitolo 14: *** Cuori infranti ***
Capitolo 15: *** Il tabu inizia a sciogliersi ***
Capitolo 16: *** Un nuovo ... amico... ***
Capitolo 17: *** The End ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Era una mattin come tutte le altre quando i Titans si svegliarono. Il primo fu Bibi che si avventò sul latte di soia. Poi fu la volta di Cyborg che divorò una bistecca e un panino, ma ingoiò anche Bibi. Infatti il ragazzo bestia si era trasformato in una mosca per fare uno scherzo a Starfire, ancora mezza addormentata. Ma era finito nel panino dell' amico.
Non vi dico come riuscì a tirarlo fuori .
-cosa ti è venuto in mente!?- Urlò il ragazzo bestia mentre si ripuliva dalla bava di Cyborg.
-Scusa, non ti avevo visto-
-Tanto è una cosa di tutti i giorni essere mangiati dai propri amici..- Rispose sarcastico Beat Boy.
Intanto corvina se la rideva sotto i baffi. Stava mangiando delle frittelle preparate da Starfire, che oggi era allegra più del solito.
 Il ragazzo meraviglia era ancora in dormiveglia e non si era accorto di nulla. Fissava un ciuffo ribelle che gli penzolava davanti alla maschera. Si svegliò completamente all' udire dell' allarme. La criminalità era alta nella loro città ma sapeva per esperienza che nessuno avrebbe organizzato una rapina o cose del genere alle sei di mattina. Nessuno lo avrebbe fatto tranne...
-Slado!-
Tutti corsero ai veicoli e in breve raggiunsero l' obbiettivo.


 

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Capitolo 2
*** Decisione importante ***


-Titans addosso!-
Ad aprire le danza fu Stella con i suoi dardi infuocati.
-Tutto qui quel che sai fare?!-Disse Slado e poi la scaraventò a terra con un potentissimo calcio.Starfire era a terra incapace di alzarsi.
 -Stella!- Poi Cyborg si buttò sul tiranno che lo rese inoffensivo dopo una serie di piccoli colpi assestati.
Fu la volta di Beast Boy che attaccò con il pezzo forte di ogni animale in cui riuscì a trasformarsi nel breve tempo del suo attacco, prima che Slado lo spingesse a terra con una spallata.
Ecco allora entrare in azione Raven che riuscì a farlo cadere intontito ,ma prima di precipitare al suolo inferì forti colpi alla ragazza che cadde esausta.
Robin approfittò del fatto che Slado era a terra  a un paio di iarde di distanza da loro.
-Ragazzi, non serve andare avanti così, dobbiamo attaccare insieme!- Disse coi pugni serrati come era suo solito fare nelle situazioni di stress.
-Robin, non ce la faremo mai! Non siamo in condizioni di combattere e anche se ce la dovessimo fare ci servirebbe un diversivo.- Rispose Cyborg.
-Ha ragione, ma chi correrà il rischio, io non sono in condizioni di correre per così tanto tempo e così veloce- disse Corvina
-E neanche loro- Aggiunse guardando Starfire e Bibi.
Il ragazzo meraviglia non sapeva che fare. Per anni aveva combattuto Slado e avrebbe dato qualsiasi cosa per poterlo uccidere con le sue mani. C' era di mezzo anche il fatto che stavano combattendo sul versante di una montagna e non voleva che i suoi amici si facessero male per un suo atto di egoismo. Così decise, erano più importanti i suoi amici.
-Vado io-
 





 

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Capitolo 3
*** BRUTTA CADUTA ***


  
Slado si era risvegliato e stava per attaccare e finire una volta per tutte quella storia ora che era in vantaggio. Robin lo aggirò e gli lanciò una pietra.
-Ehi Slado è una faccenda tra me e te. Prendimi...sempre se ci riesci.- E iniziò a correre il più veloce possibile.
Slado era arrabbiatissimo e senza seguire ragione iniziò a rincorrerlo
-Che fai scappi!-
-Direi piuttosto che ti metto alla prova. Voglio solo vedere se sei ancora in grado di prendermi come i vecchi tempi, o le tue gambe non reggono più?-
Robin fece scoppiare di rabbia Slado che raddoppiò la velocità.
Il ragazzo meraviglia iniziava ad affaticarsi e come se non bastasse iniziò a diluviare.
Sentiva le gocce fredde della pioggia cadergli sugli occhi e insediarsi sotto il mantello. Non ce la faceva più, ma doveva continuare a correre. Secondo il piano si sarebbe dovuto fermare solo quando Slado fosse stato stanco e distratto. I Titans erano appostati nel boschetto vicino alla fine del versante. A Robin mancavano pochi metri e Slado gli era addosso. Poi un grido alle sue spalle, una spinta da parte di Slado che lo aveva raggiunto e poi una vorticosa caduta.
Era caduto giù dal dirupo della montagna e ora rotolava e strisciava in discesa.
rotolava..
rotolava..
rotolava..
Alla fine andò a sbattere contro il tronco di un albero. Cadde di pancia , sul polso, che si spezzò. Un dolore lancinante gli attraversò la mano. Non riusciva più a muoverla. Ma voleva sapere come era andata a finire, se il suo lavoro era servito a qualcosa.
Spinto dalla forza di volontà si diresse verso la montagna.
-Ce l' abbiamo fatta!-Fu la voce di Stella, che lo abbracciò forte.
Slado era a terra ..morto... e tutti festeggiavano, anche Corvina.
-Robin ce l' abbiamo fatta! Slado è morto. Per festeggiare frittelle ai cereali!!-
A Robin sfuggì qualche sorriso. Era felice di aver sconfitto Slado, ma non era quello il suo interesse principale , lui voleva sapere CHI ERA SLADO.
Si diresse verso il corpo del nemico e gli scostò la maschera. Non poteva crederci.
-Non può essere, tutti questi anni a combattere un uomo qualunque, non può essere!-
-Non dire uno qualunque devo ancora fare delle analisi- Fu la risposta di Cyborg
-Allora andiamo o no a festeggiare.
-Voi andate, io devo fare una cosa, ci metterò poco. Aspettatemi-
Poi si allontanò e si diresse verso il centro della città.
I Titans si avviarono festanti verso la pizzeria, tutti meno Corvina.
-Vi raggiungerò tra poco, andate.-
-Oh ma che vi prende, ve ne state andando tutti- Disse BB, ma Corvina lo fulminò con lo sguardo.
-Ok vai.. non preoccuparti-
Reaven aveva capito che qualcosa non andava in Robin. Gli aveva visto una smorfia sulla faccia quando Stella gli era saltata addosso e poi aveva sempre tenuto un braccio sotto al lungo mantello.
Lo vide entrare nell' Hospital Center. Aveva ragione, si era fatto male.
Quando Robin uscì Corvina gli fu subito addosso.
-Che ci fai qui, non sei con gli altri a festeggiare?-
-Fa vedere, non puoi nascondermi niente Robin, dovresti saperlo. Siamo legati per sempre.-
Il ragazzo uscì il braccio ingessato.
-Non deve saperlo nessuno , chiaro?!-
-Perché no, non è mica colpa tua.-
-Corvina, affronterò io l' argomento più tardi, quando ne sarà il momento.-
-D' accordo ma promettimi che riposerai e non farai pazzie come tuo solito.-
Il ragazzo sbuffò e poi si allontanò bruscamente.
                                                           
Arrivarono alla pizzeria e si unirono ai chiassosi e gioiosi festeggiamenti che durarono fino alla tarda notte.
 
                                 CONTINUA...
CIAO SPERO VI SIA PIACIUTO QUESTO CAPITOLO, AGGIORNERO IL PIU PRESTO POSSIBILE
CIAO :) XD
 
 

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Capitolo 4
*** Amore Complicato ***


Da quando i Titans erano tornati nella T tower Robin si era chiuso in camera sua e non era più uscito.
La vita era tornata quella di sempre, Corvina leggeva i suoi libri; BB e Cyborg continuavano a lottare per i videogiochi, ma Stella..
lei si era accorta del cambiamento di Robin. Ormai sappiamo tutti che lei lo ama. Sapeva che qualcosa non andava, se lo sentiva. In quei giorni l' aveva osservato per il poco tempo che era fuori dalla sua stanza: la sua voce non era più confortevole come una volta e i suoi movimenti erano limitati e cauti.
Inizialmente paragonò questo alla morte di Slado, insomma, lui lo aveva sempre odiato e ora ch era morto aveva uno scopo in meno.
Passarono i giorni e Stella non ce la faceva più. Dal momento dello scontro non si erano scambiati una sola parola.
 
-Corvina, Corvina..posso parlarti- Disse la ragazza bussando alla porta della maga.
Corvna aprì a porta e la fece entrare.
-Ascolta...c' è qualcosa di strano in Robin. Sicura che stia bene?-
Raeven era sconvolta, non si aspettava di dover trattare quell' argomento così presto.
Che stupida avrei dovuto pensarci.
Ora cosa le dico? Non posso dirle la verità
-Io non ci trovo niente di strano. Ḗsolo stanco -
-Ma sono giorni che va avanti così... e io...io..-
-Stella non c' è niente di cui preoccuparsi-
Poi la spinse fuori e le chiuse la porta in faccia.
In realtà, anche se sapeva la verità, anche lei era preoccupata. Decise che quella sera stessa sarebbe andata da lui. Le ore passarono in fretta e..
TOC TOC
-Chi è?- La voce di lui era turbata.
-Io- Non aspettò risposta ed entrò. Era lì, schiena al muro a guardare la luna dalla sua finestra. Aveva tolto il mantello e teneva il braccio sinistro, quello ingessato, avanti a sé.
-Ascolta Robin, forse è arrivato il momento che tu lo dica a tutti.-
-Hai ragione, avrei dovuto farlo giorni fa.-
-Non rammaricarti, l' importante è che domani tutto sia a posto.-
Il ragazzo si alzò, ora la luce gli illuminava il volto. Era a torso nudo, imbarazzato.
-Forse non è il miglior modo di presentarmi ma...-
Corvina provava qualcosa per lui. Un sentimento strano che ricordò di aver provato una prima volta quando incontrò BB. Ma sta volta era più forte, molto più forte.
Sia avvicinava
Poi fu un attimo..le loro labbra si toccarono e fu storia.
Era come se intorno a loro non ci fosse nulla. In quel momento l' unica cosa che importava per lei era lui e per lui lei. Lo amva. Sentiva di amarlo.
Furono bruscamente interroti da Cyborg, che aprì la porta e si precipitò dentro.
-Ho scoperto una cosa...ma che ci fate qui insieme... e perché tu hai il braccio ingessato..-
Corvina scappò nella sua stanza.
-Non c' è tempo per le spiegazioni, cosa hai scoperto- La voce di Robin era brusca, infondo l' aveva interrotto in un momento magico.
-Ho scoperto chi è Slado-
 
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e chiedo immensamente scusa alla mia amica alexrae. Ti chiedo di sopportarlo un altro pò e poi manterrò la promessa.
Vi prego recensite, vorrei sapere cosa ne pensate :)
Ciao Saphira2000 =)
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** WHO IS SLADE ***


 Tutti i Titans,compresa Corvina, erano corsi nella sala ricerche per ascoltare il tanto attso brevetto di Cyborg sull' identità di Slado. Robin ora non pensava più a Corvina. Era vero, l' amava, ma questo era l' obiettivo della sua vita, finalmente raggiunto.
Aveva rimesso maglietta e mantello e teneva il braccio nascosto, anche se Cyborg continuava a guardarlo con sguardo interrogativo.
-..Ho analizzato il DNA di Slado....-
-Ma è morto , come hai fatto?- Si intromise il mutaforma.
-Se mi fai finire. Stavo dicendo, ho analizzato l DNA di Slado..-
-Ma..-
-Che è vivo..- Detto questo suscitò lo stupore di tutti.
Il ragazzo meraviglia saltò in piedi, mostrando il braccio. Era adirato.
-E tutto questo non è servito a nulla!?-
Stella: -Robin , che hai fatto al braccio? Ma soprattutto perché non ce lo hai detto?!-
Robin: - A dopo le spiegazioni, ora ci sono questioni più importanti-
BB: - Amico, pensavo che tu ti fidassi di me, che mi dicessi tutto!
Cyborg: Basta! Fatemi finire!-
-Slado è vivo, rinchiuso in carcere sotto stretta sorveglianza. Prima di portarlo lì, ho preso un suo capello, per analizzarli il DNA. Il computer me lo dava come DNA TITANS. Ciò significa che Slado è imparentato con uno di noi.-
Mormorio di stupore.
Stella: Ma come può essere?
BB: ( che aveva la lingua nel naso) Cosa, di cosa stiamo parlando?
Cyborg: In questi giorni faremo dei test per vedere con chi di noi. Per oggi basta, ho sonno-
Prese la parola Stella.
-Aspettate!- Si rivolse a Robin. Due nette domande.-Come e perché?-
-Quando sono caduto. Volevo dirvelo ma Slado... io...-
-Ok ti capiamo e perdoniamo, ma Robin sappi che ferito o meno, noi non ti lasceremo mai, perché siamo tuoi amici. Ricordatelo.-
Poi tutti lasciarono la stanza, delusi e stanchi. Con grande sollievo il ragazzo meraviglia no doveva più nascondere il braccio.
Si diresse verso la stanza di Corvina e stava per entrare, ma qualcosa gli diceva di non farlo. Così diede le spalle alla porta e anche lui si diresse nella propria stanza.
 
Anche questo capitolo è finito. Vorrei saper cosa ne pensate Grazie SAPHIRA 2000  =) =) XD
 

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Capitolo 6
*** Rivelazioni ***


La mattina dopo i nostri eroi si svegliarono all' alba perché troppo curiosi di scoprire l' identità di voi sapete chi.
Si diressero subito nella sala ricerche, senza nemmeno fare colazione.
Al loro arrivo Cyborg si precipitò su delle macchine. Doveva analizzare il DNA di ognuno. Iniziò dalla Thamaraniana, le tagliò una ciocca di capelli e prese ad analizzarli. Ad operazione finita, depose i capelli in una bustina ed andò avanti. Fu la volta di Corvina, stessa cos fece per lei e mise la ciocca di capelli viola nella sacchetta. Fu la volta di BB, era intento a giocare con un videogioco e il mezzo robot ne approfittò per scambiare una parola con Corvina.
-Ascolta, non posso analizzare i capelli di BB perché il suo aspetto esteriore è rimasto mutato. Dovrò semplicemente farli una analisi del sangue. Tu dovresti...-
-Ho capito tutto-
La ragazza bloccò BB con la magia e Cyborg gli prese un pò di sangue.
-Ehi, non è giusto, lo sapete che ho paura degli aghi! Siete cattivi!-
-Taci BB!-
Cyborg proseguì. Fece un analisi anche del suo sangue e della ciocca di capelli di Robin.
-Ragazzi Slado è imparentato con..
I Titans erano nervosissimi, a questo punto era ovvio che non era imparentato con Cyborg.
-Anzi è il padre di..
Scartata Corvina ( Trigon) e BB i cui genitori erano morti. Rimanevano Stella che non aveva notizie dei suoi genitori da anni e Robin.
-Bé è il padre di...-
-Di..- Risposero i Titans in coro.
-.........Mi dispiace.....è il padre di Robin-
Tutti erano sconvolti, gli occhi puntati prima su Cyborg, poi sul ragazzo merviglia.
-Mio ...p..padre?!- Era più che sconvolto. per anni aveva combattuto contro di lui, anni. l' aveva odiato con ogni fibra del suo corpo. Ora scopriva che era suo padre, colui che lo aveva abbandonato a tre anni e che non si era mai fatto sentire, dandosi per morto.
La maschera lo nascondeva, ma i suoi occhi erano lucidi. l suo sguardo vuoto, un pò affettuoso e un pò irato. tanto aveva atteso notizie dei genitori. Qualunque cosa avrebbe fatto per rivederli, m ora.. ora voleva veramente riabbracciare suo padre?
Stella: Robin tutto bene? Ascolta so che è difficile ma..
BB: Amico ci sei?
Cyborg: Vuoi un pò d' acqua?
Come prevedibile Robin si alzò e si diresse verso la sua camera.
 
-Ascoltate, io non voglio vederlo così e so che neanche voi lo volete. Per favore facciamo qualcosa.- Stella stava parlando ai Titans rimasti fermi a guardare la porta da dove era uscito il leader.
-Ma cosa?!- Rispose Cyborg.
Stavolta rispose Corvina.
-Gli parleremo uno alla volta, senza scocciarlo troppo. Sapete come è fatto, è stato un duro colpo, non glielo facciamo pesare ancora di più-
-Ha ragione- Quella era una delle poche volte che BB andava d 'accordo con lei. Litigavano spesso eppure i suoi sentimenti nei confronti della maga non cambiavano. L' amava più di ogni altra cosa anche se non lo dava a vedere.
 
Dopo questo capitolo, peno che ne scriverò un altro e poi mi fermerò un pò perché vado in vacanza per 4 giorni. Scusatemi. Vi prego recensite, vorrei sapere cosa ne pensate.
Ciao
Saphira2000
 

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Capitolo 7
*** Pensieri e.. ***


Dopo poco i ragazzi si ritirarono nelle loro stanze. Ci rimasero un po' a riflettere.

BB:Forse dovrei andare prima io, è il mio migliore amico e ..e poi devo chiarire quel fatto di Corvina. INSOMMA; LEI é MIA. Ok calma BB. Robin è già abbastanza sconvolto, non ti ci mettere anche tu. Chiarirai, ma non ora.

Cyborg:E ora che faccio? io e Robin siamo sempre stati buoni amici, ma non ho la più pallida idea di come fare a confortarlo. Non sono mai stato uno sentimentale io. Tenero, romantico, socievole, bello, forte,...(continua così per un altra mezz' ora), ma mai sentimentale, non so come si confortano le persone....Potrei prepararli una torta. Sì gli preparerò una torta.

Stella: Non posso vederlo così. Io..io..io lo amo. O almeno lo amavo. So come tirarlo su , ma non sono sicura di volerlo fare. Lui ama Corvina, ne sono più che sicura..ok Stella, calma. Non è il momento di pensare all' amore ora il tuo obiettivo è tirarlo su e basta. Già...basta.

Corvina:Ci andrò io. Ho scoperto di amarlo. Insomma è bello, mi capisce e poi vorrei tanto vedere i suoi occhi anche se me li immagino azzurri come il mare, o marrone come il cioccolato fondente( alex XD) o ancora verdi come la speranza. Forse riesco anche a ribaciarlo...come sono egoista, figurati se con tutto quello che è successo lui pensa a me..

E invece il ragazzo pensava proprio a lei. Seduto sul letto con le spalle alla porta. Desiderava averla accanto ora più che mai. Stringerla forte a sé e non lasciarla più. Aveva bisogno di distrarsi da quella cruda realtà.

L' indomani mattina i Titans si presentarono tutti davanti alla porta di Robin: tirati a lucido, con i vestiti nuovi e non un capello fuori posto. Cyborg aveva ancor indosso il vestito da cucina e teneva in mano una torta fumante.

Poi dissero all' unisono:

-Vado io-  - No io- -Smettetela!

St: - Ragazzi ...chi va?-

Cy: -Io passerei, non ho niente contro Robin, ma consolare non è il mio forte

St: - Allora potrei...

Corv:-Andare..

BB:-Io, vado io-

Passò davanti a Corvina ed entrò nella stanza dell' amico lasciando tutti a bocca aperta.

-Ehi Rob, posso entrare?-

-Sei già entrato BB-

-Ci siamo svegliati bene oggi eh?! Ti va di parlare?-

-No-

-Ok, quindi me ne dovrei andare così?- Disse il muta forma sarcastico.

-Lo gradirei molto-Non stava scherzando affatto.

Beast-Boy lascò tristemente la stanza scuotendo la testa davanti ai suoi amici. Era stato un totale disastro e non ci vollero parole per farlo capire agli altri. Cominciarono a scendere le prime lacrime sul viso di Starfire. Fu interrotta prima di cadere nel pianto totale da Corvina.

-Non ha senso piangere, riproveremo più tardi con un altro di noi- Poi si allontanò e tornò nei suoi alloggi.

A Stella costava ammetterlo ma Corvina aveva ragione.

 

 

Che ne dite? Scusate il ritardo, non ho potuto aggiornre prima. Vi prego recensite vorrei sapere cosa ne pensate. Baci

Saphira2000

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Quale coppia preferite? XD

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Capitolo 8
*** Sfoghi e baci ***


Ciao! Siamo all' ottavo capitolo. Scusate se nel precedente non vi ha fatto vedere le immagini, comunque erano Robin e corvina (*.*) e Robin e stella (<3) .
 
L' indomani, a colazione , regnava il silenzio.
Sarebbe toccato a Cyborg quella mattina parlare con l' amico, ma tutti non avevano più speranza. Si sentivano che anche quel tentativo sarebbe stato vano, ma vollero provare lo stesso. Cyborg entrò nella stanza con la sua nuova torta fumante. Purtroppo uscì a mani vuote e bocca asciutta.
-No- quella semplice parola e tutto fu chiaro. Stella piangeva, BB era in pensiero per Rob e Corvina insieme e Cyborg consolava la Thamaranhiana( scusate se non si scrive così) Corvina era avvolta nel suo mantello che le nascondeva gli occhi lucidi, ma una calda lacrima non tardò a scenderle lungo la guancia. Non una parola, non c' era niente da dire. Non erano stati capaci di tirare s il morale all' amico.
Robin era nella sua stanza, assorto nei suoi pensieri. Non ce la faceva più, non poteva starsene chiuso lì dentro. Ma uscire sarebbe significato parlare con i suoi amici e  a questo punto tanto valeva restare dov' era. Però doveva distrarsi, sfogarsi, non poteva tenersi tutto dentro. Decise che avrebbe incontrato suo padre e messo le cose in chiaro. Poi la cosa di cui aveva bisogno arrivò come la luce della salvezza : l' allarme. Qualcosa stava accadendo nelle retrovie di Jump City. Il dottor luce, nulla di che, ma voleva, DOVEVA distrarsi.
Si precipitò fuori dalla stanza sotto gli sguardi sorpresi dei suoi compagni.
-Che aspettate? Andiamo!-
- Rob..io non penso sia il caso. Con quel braccio...e..- Stella parlava con un misto di pietà e dolore nella voce.
- Già amico ha ragione. Forse dovresti restare qui a controllare la situazione dai monitor-
Robin stava per saltare al collo di Cyborg e sfogarsi con lui, ma Corvina lo salvò da una figuraccia.
- Andiamo, stiamo solo perdendo tempo- Si era asciugata le lacrime e la sua voce era tornata fredda come sempre. Arrivarono alla banca di città. Il nemico era intento in una rapina. Tutti aspettavano la frase d' attacco, una battuta del leader, insomma un segno; che non arrivò. Robin saltò addosso al dottor luce armato del suo bastone. Non ebbe pietà, il cattivo si ritrovò k -o . i Titans erano a bocca aperta ( immaginate la bocca del verdolino che arriva fino a terra XD) . Robin non ci fece caso e si diresse d' impeto verso il carcere: aveva preso una decisione.
- Robin aspetta..-
- Stella no, ci vado io- Corvina seguì silenziosamente Robin e con l' aiuto della sua magia lo portò in un vicolo cieco alle spalle dell' edificio dove era diretto il ragazzo.
Il ragazzo meraviglia non sapeva che dire, aveva davanti a sé la persona che lo aveva accompagnato nei suoi pensieri in quei tristi giorni. Non poteva urlarle contro, ne pregarla di lasciarlo perché non VOLEVA. Si perse negli occhi blu della sua amica, quegli occhi profondi che nascondevano dolore, gioia, tristezza amore.
Corvina io ti amo Voleva dirglielo ma non poteva, perché non c' erano parole per descrivere il suo amore.
Robin ti ...ti amo. Anche per lei valeva la stessa cosa.
Lui si perse ne suo sguardo, piano piano si avvicinarono e si baciarono, in un bacio di amore e di conforto l' un nei confronti dell' altro. Quella era la loro dichiarazione, ora erano ufficialmente fidanzati.
INTANTO.....
BB era accanto a Stella e vedeva Corvina allontanarsi per andare incontro a Robin, quel Robin: il suo fedele amico che ora lo tradiva, anche se a sua insaputa, ma lo tradiva. Non poteva sopportare di lasciarli da soli.
si trasformò in una libellula e li seguì, mentre Stella e Cyborg si avviavano tristemente verso a T-Tower.  Purtroppo arrivò tardi e vide le labbra di lei incastrate su quelle di lui. In quel momento giurò vendetta a Robin: si sarebbe ripreso la SUA Corvina, a qualunque costo.
 
 
Ciao! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! ATTENZIONE! Avviso per i fanatici della BBxRae. Il prossimo capitolo sarà dedicato a BB. Non voglio farvi anticipazioni. XD Recensite , vorrei sapere cosa ne pensate
Baci
Saphira2000
 

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Capitolo 9
*** Ah l' amour! XD ***


Il mutaforma era tornato di corsa nella sua stanza e ci si era rinchiuso.
la mia Corvina,MIA, hai capito Robin! MIA! Non puoi prendertela come se niente fosse. Ma lui lo sapeva...no forse no. Forse se glielo dico.....
Piangeva..
Non può essere, sto facendo solo illusioni. Corvina ama Robin, non me. Togliendo di mezzo Robin procurerei solo lacrime a Corvina. E io non voglio che pianga perché io la amo. La amo più di mascherina  e di sua madre. Io darei la vita per lei, la vita. Eppure lei non si accorge di me,non si è mai accorta di me.
(Immaginatevi BB che sbraita con le braccia per aria) Perché non si accorge di me, esisto anche io cavolo!!!
Aveva il viso rigato dalle lacrime. Lui voleva bene a Robin, era il suo migliore amico e non si trovava neanche in una bella situazione. Però aveva baciato Corvina, la donna che LUI amava. Non poteva fargliela passare liscia. Decise, quando Robin sarebbe tornato dalla visita a suo padre sarebbe andato a "parlargli". 
 
Corvina era tornata poco tempo dopo BB. Non si era accorta che il ragazzo aveva assistito alla scena del bacio, quindi non pensò minimamente al muta forma.
Mi ha baciata,ci siamo baciati, di nuovo. Robin è un ragazzo fantastico. Nulla al mondo mi impedirebbe di stare insieme a lui eppure sento che qualcosa non va, ma non so cosa.
La ragazza era sul letto e ora meditava per tenere a bada i suoi poteri, scombussolati dai forti sentimenti della sua relazione con il leader.
 
Scusate se il capitolo è corto. Non sono molto brava in queste cose, Il prossimo sarà più lungo. Chiedo anticipamente scusa se non potrò aggiornare spesso in questo mese perché vado in vacanza e non so come fare a scrivere. Farò il possibile, promesso. XD
P.S. Potreste recensire, vorrei sapere quanto fa schifo questo capitolo! XD
 
 

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Capitolo 10
*** Un primo inizio ***


 La porta si aprì su un lungo corridoio grigio. Su entrambi i lati c' erano delle celle affiancate e buie piene di criminali che alla vista dell' eroe iniziavano ad imprecare e sputare verso le sue scarpe. Non poteva biasimarli, la maggior parte di loro era lì dentro per colpa sua e del teen, ma sapeva che era giusto così. Comunque in quel momento aveva cose più importanti a cui pensare.
Cosa gli dirò. Infondo è pur sempre mio padre. Padre. Bah, padre lui...non penso proprio. Ma ora ho l' occasione di dirgli tutto quello che mi tengo dentro da giorni. O sì, vedrà di che pasta è fatto suo figlio.
 La porta si aprì e il carceriere lasciò solo Robin con l' ex criminale Slado. La stanza era buia, illuminata da una semplice lampadina che irradiava la sua luce su un tavolo al centro della stanza. Oltre al tavolo e a due malmesse sedie ( allestite molto probabilmente per l' occasione), c' era una brandina accostata al muro.
La stanza era buia, buissima ed il ragazzo fece fatica ad abituarsi alla mancanza di luce, ma non si lasciò fermare da questo. Seduto ad una sedia, testa bassa c' era la sua nemesi, o almeno quella ce era stata la sua nemesi. Testa bassa e lunghi capelli neri. Il ragazzo meraviglia si sedette e qundo stava per aprire bocca e iniziare a sfogarsi contro quell' uomo fu preso alla sprovvista
-Guarda chi si vede, Robin-
 La voce fredda e vuota, non certo quella calda e paterna di n padre.
-Slado....
-Come mai qui, non ti è bastato battermi, no vuoi anche umiliarmi. Non me la aspettavo da te-
-Basta a fare il finto tonto, so tutto.............papà- Pronuncare quell' ultima paola li provocò una fatica immensa, quell' uomo non poteva essere suo padre.
-Robin...-
La voce si fece più calda con una punta di malcelato stupore.
-Niente scusse. Come hai potuto. Mi hai abbandonato quando era solo un bambino e ti sei dato per morto lasciandomi alle cure di un supereroe, sapevi che avrei sempre vissuto con il rimorso di non avervi mai potuto incontrare o ricordare. Almeno però avevo smesso di provarci tanti anni fa, dandovi entrambi per morti. Ma no, come se non bastasse tu ti sei messo a combattere contro di me- aveva alzato la voce e si era alzato battendo i pugni sul tavolo e buttando la sedia all' indietro- facendomi dannare notte e giorno per trovare il modo di sconfiggerti e scoprire la tua identità. E come se non bastasse nell' ultima battaglia mi hai anche rotto un braccio spingendomi giù dalla montagna e facendomi rischiare la vita. Tu ..tu ..tu non sei degno di esser chiamato padre.  Tu...tu..
-hai pienamente ragione, ma fammi dare la mia spiegazione-
-Certo che ho ragione, pensi che sarei venuto fin qui per nulla, pensi ...pensi che..-La sua voce era più che irata.
-Ho dei buoni motivi e se permetti te li illustro- L' uomo era stato per tutto il tempo con il viso basso mentre adesso guardava nella mascherina il figlio. I suoi occhi erano di un verde smeraldo intenso, molto intenso. Con un sistema nella maschera li faceva diventare scuri per sviare chi tentava di scoprirne l' identità.
-Ricordo quel giorno come fosse ieri..
-Quale giorno?! Spiegati meglio!-
-Quello in cui morì tua madre-
Il ragazzo ammutolì. Non aveva mai saputo niente sui genitori e si sedette per ascoltare interessato il racconto.
Era notte fonda.
Tornava da una festa da ballo insieme alla tanto adorata moglie Lesli.
Rideva.
Si era divertita tanto. Tra le braccia teneva un fagotto celeste.
-Ecco qui il piccolo Dick Graison- disse quando il bimbo si svegliò.
 La sua voce era dolce e armoniosa.
Adorava anche solo ascoltarla ed era felice al solo pensiero di averla accanto
-Ecco qua papà. Hai visto, gli piaci-
Lui sorrise.
-Però vedi di non farti piacere troppo la mamma perché lei è tutta mia, chiaro dick'-
Il papà scherzava col bimbo, poi diede un affettuoso bacio alla moglie che ricambiò con altrettanto affetto e amore, mentre il bimbo tra, le sue braccia, rideva e si mangiava i piedini.
Nel frattempo camminavano e arrivarono in un vicolo buio, alle spalle della loro casa.
Facevano spesso quella strada per accorciare, ma quella sera sarebbe stata l' ultima. Una banda di cinque uomini armati si avvicinò alla famigliola.
Lla donna piangeva dietro alle spalle del marito e il bimbo strillava spaventato.
 Un botto.
 Poi un altro.
Lesli a terra in una pozza scura.
Il piccolo che piangeva tra le braccia della mamma.
Gli aggressori erano lì e andavano incontro all' uomo.
Poi il rumore di un rampino e dopo poco i cattivi k o e Bat-man davanti a lui.
Nessun ringraziamento, l' uomo piangeva sul corpo senza vita della moglie.
 Poi agì d' istinto.
 Prese il bimbo, lo diede in braccio all' eroe pregandolo di non rivelare mai al bambino della sua esistenza e scappò via.
 
Raccontò tutto. A Robin fece bene sapere qualcosa sulla mamma, avere la certezza che, anche se per un breve tempo, lo avesse amato. Ma ancora non si spiegava molto. Il perché di quella scelta, il perché di darsi per morto e soprattutto il perché di Slado.
-Voglio sapere dell' altro.-
- Robin è tardi, va a dormire. Domani ti dirò tutto-
-Non se ne parla neanche, non me ne andrò di qui finché non saprò tutta e sottolineo tutta la verità.
Doveva aspettarselo. Dopo anni di lotta contro il figlio aveva imparato a conoscerlo e sapeva come era fatto. Se decideva una cosa la faceva ad ogni costo, anche rischiando le penne. Non si arrendeva MAI.
Così fu costretto a riprendere il suo racconto.
 
Ehiiiiiiiiiii ciao sn Saphira.xD
Volevo dirvi che ho trovato una canzone che rispecchia molto il nostro mascherina: si chiama tu non mi avrai di Zucchero. Su internet c' è anche un video con immagini di Robin nella sua continua lotta contro il male. Io adoro quella canzone( e adoro anke Robin: il MIO mascherina *____* *_* *_* *_* *Q____*), anche xk rispecchia anche me xD Provate a cerarla, ve la consiglio pienamente. Scusate i miei scleri! XD
 
 
Nel prossimo capitolo, nuove rivelazioni. Non so quando aggiornerò perché parto. So che è la quarta volta che lo dico ma la partenza viene sempre rimandata.
Speriamo bene ( senza offesa) xD Spero questo capitolo vi sia piaciuto e vi chiedo delle recensioni ( x favoooooooooooooore Occhioni dolci occhioni dolci).
Baci Saphira 2000
 
 
 

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Capitolo 11
*** Occhi ***


-Vedi Robin, quando ti diedi a Bat-man feci un grosso sbaglio e me ne resi conto solo dopo tre anni. Tu nel frattempo eri cresciuto e te la cavavi con i salti e le capriole. Nel frattempo, per vivere, avevo messo radici in un circo e lavoravo lì come acrobata. Decisi di portarti con me per rimediare al mio errore. Ti abbandonai perché non sapevo se sarei stato in grado di crescerti nella maniera che meritavi..
-Perché questa ti sembra una maniera decente vero! Lasciarmi all' oscuro del mio passato, lasciarmi nelle mani di un perfetto sconosciuto. Non sapevi neanche se mi avrebbe preso con sé-
Lacrime calde cominciavano a rigare il volto del ragazzo e la mascherina zuppa minacciava di cadere.
-Non fare così, fammi continuare.  Andai dall' eroe e ti presi con me.Tu sei sempre stato contrario a lasciare Bta-man per venire con me. Eppure ti presi con la forza pensando che fosse la cosa giusta da fare.
L' uomo si recò dall' eroe di Ghotam-City con l' intenzione di riprendersi il suo piccolo.
Entrò.
Davanti a lui Un uomo con un lungo mantello nero e una maschera.
Dietro di lui, nascosto nel suo mantello, un piccolo bimbo.
-Ascolta, Robin. Ora ti do una missione. Vai con questo mio amico e fai il bravo.
Promesso?-
-Non voglio andare, non voglio..non voglio!-
-Andiamo non fare il bambino!
Sai che ti voglio bene, non ti sto abbandonando.
Tornerai presto, vedrai-
-Parola di pipistrello?-
-Parola di pipistrello!-
Poi il bimbo si avviò verso l' uomo, guardandolo di sottecchi.
Era vestito con dei pantaloncini blu e una maglia rossa e sul volto una mascherina bianca e nera con i buchi per gli occhi.
L' uomo sorrise alla vista di quel bimbetto.
Poi rivolse un cenno di ringraziamento all' eroe e si diresse verso il suo posto di lavoro.
-Ti addestrai per un po' come acrobata, ed eri veramente bravo. Facevi spesso bis e tris negli spettacoli. Con te stavo bene, anche se non sapevi chi fossi. In te rivedevo lei. Hai i suoi stessi occhi.
Gli occhi di mia madre.
- Ma tu non avevi mai dimenticato il tuo eroe e una notte scappasti. Il giorno dopo gli spettacoli furono annullati e tutti si misero a cercarti. Nel pomeriggio mi arrivò una lettera da Bat-man, dove diceva che eri sano e salvo con lui. Capì che stavi male con me e io non volevo farti soffrire. Ma capì anche che senza di te non potevo stare. Ti tenevo d' occhio negli addestramenti e ti vedevo crescere sotto i miei occhi senza che tu ti accorgessi di me. Ero la tua ombra. Poi quando sei venuto qui a Jump-City, decisi di seguirti. Eri diventato grande, eri e sei un eroe. Non potevo continuare a pedinarti così decisi di diventare un cattivo, Slado per l' appunto. Avevo visto il tuo addestramento e conoscevo ogni tua mossa. Non lo facevo per ucciderti, ma per spronarti a fare meglio, per conoscerti, par starti vicino. Ti sei mai chiesto perché più volte ti ho salvato la vita?(L' apprendista,...)-
-Ma ci sono state anche volte in cui me l' hai fatta rischiare!(Ossessione,..)-
- Robin, non ti avrei mai ucciso credimi-
-Ma tu eri morto, Terra ti ha ucciso-
- Trigon mi salvò, mi ridiede la vita in cambio di Corvina, questo dovresti saperlo-
Ma certo. Avrei dovuto pensarlo prima.
-E se tu fossi cambiato dopo la tua "morte"?!, chi mi garantisce che tu non sia una spia?!-
-Immaginavo questa domanda e ho due risposte da darti:
1 Mi chiamo Richard Johan Graison
Io mi chiamo Richard Johan Dick Graison. No, sta mentendo.
-2 I tuoi occhi sono azzurri, blu cielo-
Il ragazzo meraviglia scattò all' indietro, cadendo di schiena contro il pavimento, gli occhi sgranati.
Non può essere, non ho mai mostrato a nessuno i miei occhi. Quindi lui è..è davvero.
-Papà!-
 
 
Ciao! XD Oggi pomeriggio parto e non vi garantisco che io riesca ad aggiornare spesso. Mi piacerebbe ricevere delle recensione per vedere cosa ne pensate XD . Ciao  grazie
Baci Saphira2000

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Capitolo 12
*** Impossible ***


  

Robin era lì, fermo. Non sapeva se saltare al collo di quell' uomo che si era dimostrato essere suo padre o odiarlo con tutto il suo cuore e cacciarlo via dalla sua vita. In effetti il ragazzo non aveva tutti i torti. ( Voi cosa avreste fatto al suo posto?)

-Ascolta, Dick, se non vuoi perdonarmi io ti capisco. Ma c' è un' altra cosa importante che devi sapere...

Poi d' improvviso il suono dell' allarme. Qualcosa stava accadendo nella zona meridionale di Jump-City.

Il mascherina si precipitò fuori, senza salutare, senza dire una parola ma soprattutto senza ascoltare la fine della frase del padre.

Fu l' ultimo ad arrivare. Aveva deciso di combattere anche col gesso. Non era stata una delle sue mosse migliori ma doveva sfogarsi e questo era l' unico modo.

Davanti ai loro occhi c' era uno spettacolo del tutto inaspettato. Davanti ai loro occhi, sì la vista non li ingannava, c' era SLADO.

-Come è possibile?-

-Ma Slado è il padre di Robin?!!-

-Robin?!-

-Non capisco, sono stato con lui fino ad ora, è impossibile che...

Il ragazzo non riuscì a finire la frase che si vide arrivare incontro una sfera rossa luminosa. Quando la ebbe a meno di un palmo dalla maschera riuscì ad intravedere sfumature bianche e arancioni che fluttuavano all' interno del globo.

Poi l' impatto. Riuscì a spostarsi, quel tanto da non farsi colpire in pieno la faccia, ma il colpo fu ugualmente duro. Il leader si andò a schiantare contro un edificio.

I Titans erano stati lenti a causa dell' inaspettata sorpresa.

-Che c' è, moscerini. Non siete capaci di tenermi testa. Eppure siete..uno..due..tre..quattro..cinque. Cinque contro uno e io ho la meglio! -

-Chiunque tu sia, è evidente che non hai ancora conosciuto il modo di combattere dei Titans! Buia!( è evidente che a parlare è stato Cyborg XD).

Ora non potevano far altro che buttare a terra quel nemico.

Stella iniziò con i suoi dardi, BB con i suoi feroci attacchi e Cyborg, che aveva preso il posto di Robin, incitava i compagni e combatteva allo stesso tempo. Corvina faceva quel che poteva, ma il suo pensiero era fisso su altro. Era preoccupata, molto preoccupata. Robin. Il suo ragazzo era steso a terra e respirava affannosamente con la gamba destra insanguinata.

Purtroppo i Titans non potevano niente contro le sfere luminose di quel nemico. Poi fu come in un sogno, tutto a rallentatore. Tutti erano impegnati nella lotta e nessuno prestava attenzione ai compagni. Tutti tranne BB che in tutto il tempo non aveva staccato gli occhi da Corvina. Lui amava Corvina. D' improvviso vide una di quelle sfere scagliarsi contro la sua amata, poi agì d' istinto: si mise tra la palla e la sua amata e venne colpito in pieno. BB era arrivato, grazie alla forza dell' impatto, di schiena contro un edificio. Svenuto.

Corvina era spaesata, era la prima volta che qualcuno rischiava la vita per lei.

-Beast Boy!|- L' urlo disperato dei suoi amici che lo chiamavano gli giungeva alle orecchie come una voce distante leghe e leghe. Lui era lì, steso a terra, intontito e dolorante. Voleva alzarsi e abbracciare Corvina, ma non poteva, il corpo non gli rispondeva.

I Titans erano sfiniti, non riuscivano a tenere testa a quel nuovo nemico. Poi, come per magia, scomparve.

Corvina non sapeva da che parte andare, se dal suo ragazzo o da colui che le aveva salvato la vita.

-Ragazzi, non so cosa, anzi chi sia quello, ma i nostri amici sono feriti e noi dobbiamo aiutarli-

Poi come a distruggere il bivio che struggeva Corvina, Cyborg prese tra le braccia il muta forma e si diresse alla T-Tower, dritto in infermeria.

Stella si era precipitata d' istinto su Robin. Era gelosa, ma il ragazzo che amava era ferito e non poteva permettere che un po' di gelosia costasse altro dolore a Robin. Lo stava già prendendo in braccio quando un raggio di luce nera avvolse il ragazzo e lo portò tra le braccia della maga.

Raeven scostò i capelli impolverati dal viso di Robin e seguì a passo spedito Cyborg, lasciandosi alle spalle Star-Fire in lacrime.

 

Mentre Cyborg cercava di fare il possibile con i ragazzi, Corvina si era ritirata nelle sue stanza a pensare.

 

E ora cosa faccio? Mi ha salvato la vita, gliene sono grata, ma Robin...lui...

Aiutoooooooooooo! Perché è così difficile? Mi sono accorta che BB mi ama, ma io. Io chi amo? Con Robin sto più che bene e lui mi ama profondamente, ne sono sicura. Però BB, c' è qualcosa di diverso nel modo in cui mi desidera. Sa che non potrà mai avermi, eppure fa di tutto per provarci. Sento qualcosa di diverso in lui, qualcosa che mi piace.

 

Anche Stella si era ritirata nella sua stanza, non facendo vedere a nessuno le lacrime.

 

Come è possibile che non si accorga di me? Cosa ho fatto di sbagli ato? Cosa?! ( singhiozzo) io lo amo, lo amo più di ogni altra cosa al mondo, ma lui non ha occhi che per quella dannata maga.

Calma Stella, calma. Corvina e tua amica e poi..(singiozzo)..io sono felice..(singhiozzo) ....se lui è felice.

 

Provava a convincersi che quel che pensava fosse vero, ma non ci riusciva. Lei non era felice, non lo era affatto.

 

 

Dopo un' ora di straziante attesa, Cyborg chiamò le ragazze per dar loro notizie degli amici.

-Ascoltate, Robin..

All' udire di quel nome Stella trasalì, più che preoccupata e a Corvina un brivido percorse la schiena.

-ha un grosso taglio sulla gamba destra. L' ho fasciato e ora dorme. BB invece..-Il tono di Cyborg si fece più cupo, si era fermato di sua spontanea volontà.

In quella pausa Stella era rimasta impassibile, preoccupata per l' amico certo, ma ora sapeva che Robin stava bene e per lei questo era più importante. A Corvina, invece, iniziò a battere forte il cuore e a sudare freddo.

-Ecco..BB...è svenuto subito dopo l' impatto....ho fatto quel che potevo...fortunatamente ha solo qualche graffio.....ma...non ha più ripreso i sensi e non sembra migliorare.

Disse quell' ultima frase tutta d' un fiato e con la testa bassa.

 

 

Gli amici restarono a vegliare i ragazzi per tutta la notte e metà del giorno successivo, turnando ogni ora. L' ultimo turno prima di mezzogiorno toccò a Corvina. Prima si sedette accanto a Robin. Respirava affannosamente. Sudava. Si muoveva. Era più che evidente che non stava facendo un buon sonno. La maga cominciò a carezzargli delicatamente il volto. Dopo poco il ragazzo smise di muoversi e da sotto la maschera socchiuse i suoi bellissimi occhi.

-C..Corvina..-

-Ssch. Va tutto bene. Devi dormire ora. Va tutto bene, io sono qui con te-

Poi il ragazzo si assopi con le mani di lei strette sulle sue e finalmente fece sogni tranquilli.

Poi la maga sfilò dolcemente le mani dalla stretta del ragazzo, passò da sotto al telone che divideva i suoi amici e si andò a sedere vicino a BB . Il ragazzo aveva ricominciato a respirare regolarmente e sotto le palpebre, ogni tanto, erano visibili i movimenti veloci delle pupille. Passò così l' ora di Corvina. Un' ora di amore, dolcezza e dubbio.

A mezzogiorno si presentò Cyborg alla porta.

-Le loro condizioni sono migliorate. Ora vieni con noi a pranzare, non hanno bisogno di essere controllati mentre dormono-

La ragazza andò verso Cyborg e lo abbracciò lasciandosi trasportare dalle sue forti braccia. Cyborg era l' unico che la sapesse consolare e sapesse esattamente cosa la affliggeva e ora aveva

veramente bigono di lui. Per lei erea come un padre.

 

Robin iniziò piano ad aprire gli occhi. Era in infermeria e Corvina non c' era. Provò a mettersi seduto ma una fitta di dolore alla gamba lo fermò.Strinse i denti e riuscì a sedersi. Era stanco di stare sdraiato in un letto, impotente al volere del fato.

Appoggiata alla rinhiera del letto c' era una stampella. A fatica la prese e riuscì a mettersi in piedi. Fece appena un passo, che fu sopraffatto da Stella che gli era saltata addosso, facendolo cadere sulla brandina. Corvina e Cyborg restarono in parte, evidentemente a disagio.

-Robiiiin!-

-Ti sei svegliato!-

-Giorno, dormiglione! Come va?-

-Bene credo. Grazie Cyborg-

-Non c' è di che amico-

-E BB?-

-Non si è ancora svegliato, ma penso che lo farà entro oggi-

-Ok, ragazzi fatemi alzare. Stella spostati mi fai male! XD-

S: -Nooo eddai-

Robin si alzò e baciò Corvina. Un bacio che ricambiò, ma non del tutto.

Stella fremeva dalla gelosia, ma si contenne.

-Cosa è successo?-

-Un altro Slado ci ha attaccato. Constatato che non era tuo padre, un nuovo cattivo è in circolazione.-

C:-E anche molto forte a quanto pare. Ha messo fuori gioco in pochissimo tempo te e BB, poi è scomparso. Si è dileguato con un ghigno soddisfatto stampato sul volto.

Robin fece per rialzarsi, ma Cyborg lo fermò immediatamente.

-Ehi, Ehi, calma. Hai un brutto taglio sulla gamba, non alzarti o la ferita si riaprirà-

-Sopporterò. Dobbiamo fare delle ricerche sul conto di questo new-Slado-

-Robin, non penso sia il caso-

-Corvina, dite sempre così. So badare a me stesso-

-Ne sono sicura, però adesso riposa, almeno fino a domani. Poi vedremo. Promesso-

Il ragazzo non era per niente sicuro, ma era Corvina che glielo chiedeva.

-Promesso- Disse in fine non pienamente convinto.

 

I Titans lasciarono la stanza e Corvina si chiuse nella sua stanza.

Aveva bisogno di schiarirsi le idde, così a notte fonda, senza farsi vedere da nessuno, si recò in infermeria. Stavolta, però, non si diresse da Robin, ma da BB.

Dormiva tranquillo. Corvina gli prese le mani verdi e iniziò a parlargli sottovoce, per non svegliare il leader.

-BB, io ti sono infinitamente grata per quello che hai fatto per me. Credo che un Grazie sincero non basti. Ti devo la vita, sai BB. Ora però vieni a riscuotere la tua ricompensa, svegliati di prego, svegliati.- Una lacrima le cadde lungo la guancia.

-BB svegliati, non mi lasciare, ti prego. Io ...io credo di.....di...-

Poi le palpebre del verdolino iniziarono piano piano ad aprirsi.

-Ragazzi, BB!-

E tutti accorsero, svegliando Robin e travolgendo nell' abbraccio BB. Tutti tranne la maga che si tenne in disparte.

Finalmente stavano tutti meglio e festeggiarono con pizza a domicilio, tra letti e fasce, chiacchiere e gemiti, lacrime e urli di gioia.

A tardissima notte Stella, Cyborg e Corvina lasciarono la stanza per andare a riposare. La maga diede un bacio sulla guancia a Robin e quando fu vicino al muta forma le sussurrò una cosaq all' orecchio:

-Anche io credo di.....-

 

Anche questo cappy è finito. Scusate il ritardo ma sono a Gallipoli e qui non c' è internet, quindi ho dovuto fare un casino per aggiornare e devo tutto ad alexrae, GRAZIE DI CUORE

Comunque spero vi piaccia. Saluti

Saphira2000

 

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Capitolo 13
*** Il cuore brama vendetta ***


Eccomi tornataa! xD scusate il ritardo ma ero in vacanza e poi per dieci giorni non sapevo cosa scrivere!! Non sono ancora del tutto sicura, ma ci proverò comunque. Bene non perdiamoci in chiacchiere! XD Spero che il capitolo vi piaccia.
 
Al mattino presto i Titans erano già tutti svegli, seduti in circolo sul divano per discutere della situazione.
Finalmente Robin aveva tolto il tanto odiato gesso e il suo braccio era come nuovo. Quella fosse era l' unica notizia positiva della giornata.
Nessuno aveva voglia di iniziare la conversazione e Robin sapeva il perché.
Avevano paura di ferirlo a causa del padre, così toccò a lui rompere il ghiaccio.
- Ascoltate, la faccenda di questo new-Slado ( da adesso si chiama così xD), non mi piace affatto. Da quel che avete detto si è volatilizzato dopo aver fatto fuori noi due.- fece un cenno in direzione di BB.
BB: - Forse ci voleva mettere fuori gioco per poter sconfiggere gli altri in numero inferiore-
Ro: - E perché avrebbe dovuto, quando poteva farci fuori tutti in un solo colpo?!-
Cor: - Rob ha ragione, non avrebbe avuto senso. Se avesse voluto farci fuori lo avrebbe fatto all' istante-
Cy: -  Forse ci stava solo mettendo alla prova-
Rob: - Ho qualche dubbio, qualcosa mi dice che non è questo-
BB: -E qualcosa mi dice che dovremmo fare colazione!-
* tutti guardano BB con sguardo omicida *
BB: -Scusate, era solo per sdrammatizzare-
Corvina lanciava brevi occhiate di sottecchi al verdolino( cit: alexrea), aveva capito, forse aveva capito.
St:- Robin,...potremmo..sempre se per te non è un problema... sapere cosa....- la ragazza era imbarazzatissima, ma moriva dalla voglia di sapere cosa si erano detti .
 E poi era una scusa per risentire quella bellissima voce.
Rob: -No, non preoccupatevi. Ḗtutto a posto,..credo. Ci siamo riappacificati, almeno in parte....Ma certo! Stella sei un genio! -
Cy: -Scusa genio, vuoi spiegare anche a noi?-
Rob: -Si si. Mio..padre.. doveva dirmi una cosa, prima che suonasse l' allarme!-
BB:- E perché non lo hai ascoltato'-
* Di nuovo sguardi omicidi rivolti al verdolino ( povero verdolino, ma avrà la sua vendetta xD)
Cor:  -.-"
Cy:  O.o
St: * scuote la testa con la mano nei capelli xD
 
Rob: -Ragazzi, devo andare da mio padre!-
Cy: -Tu non vai da nessuna parte così!-
St: -Ha ragione! Non puoi..
Rob: - La volete finire! So quel che faccio! Al massimo uno di voi mi accompagnerà!-
Tutti si proposero, ma il fato volle che alla conta uscì Corvina.
 
I due si avviarono al veicolo, dando le spalle ai tre Titans.
 
BB vide le spalle di Corvina, accanto a quelle di Robin, varcare la porta.
Non ce la faceva più, non poteva sopportare di vedere anche per una altra volta, quei due insieme.
Si precipitò verso il corridoio. Robin stava andando a prendere la moto dal garage della T tower e corvina lo aspettava nel cortile di sotto.
-Lei è MIA!-
Il pugno verde arrivò dritto sulla faccia dell' "amico", che lo schivò per un pelo.
- Beast Boy, che ti prende?-
Nel frattempo continuava a evitare gli attacchi del muta forma.
 Il leader era schiacciato contro il muro.
 Non voleva attaccare, e non poteva muoversi velocemente a causa del taglio.
- Non fingere di non essertene accorto! Non mi freghi!-
BB non sembrava voler smettere e Robin capì che prima o poi doveva essere colpito, non poteva farci nulla.
-BB, calmati!-
- Non mi dire quello che devo fare! Tu ..tu l' hai baciata, l' hai baciata davanti a me!-
-Aspetta, a te piace Corvina. Non.. non volevo!-
-Non mentire!-
-Ascolta. avevo notato che la guardavi da un pò ma non pensavo fosse una cosa seria!-
BB non la smetteva.
 Robin non voleva combattere, non con lui.
-Ok lo sapevo! E se vuoi la verità, mi ero stufato di aspettare che tu facessi qualcosa!-
Poi un calcio gli arrivò dritto alla gamba, sporcandogli il costume di sangue.
A quel punto non ci vide più e spedì a terra il muta forma con un pugno ben assestato.
-Tanto qui dentro nessuno mi prende per serio!- Rispose con un filo di voce il verdolino, piegato in due a terra.
-IO SI-
Quella voce, la voce di..Corvina.
 
Bene, la tanto attesa scazzottata è arrivata! xD
Spero vi piaccia.
Vi prego recensite, vorrei sapere cosa ne pensate perché per me è veramente importante.
Per favore non mi uccidete se vi lascio in sospence, ma ora devo proprio andare.
Alla prossima e grazie per le recensioni e le visite ricevute nei capitoli precedenti xD
Saphira2000
 

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Capitolo 14
*** Cuori infranti ***


La ragazza, non vedendo arrivare Robin, si era diretta verso il garage.
La scena che si trovò davanti agli occhi era sconvolgente:
Il ragazzo meraviglia era seduto a terra, con la schiena contro il muro e gli abiti macchiati e BB era davanti a lui, piegato a terra che mormorava qualcosa.
-Corvina!- Esclamarono all' unisono i due.
- Corvina io...- iniziò a dire BB, che si era alzato e ora era appoggiato al muro, accanto a Robin, ancora a terra.
-Sch, parlo io- lo interruppe la ragazza - so perfettamente quello che devo fare.-
Robin si alzò. - Corvina, andiamo. Non serve perdere tempo con lui.-
-No-
-No!?-
La maga si avviò verso il muta-forma.
Quando fu a pochi centimetri da lui si abbassò il cappuccio, mostrando la gemma che le decorava la fronte e i capelli violetti, lisci e morbidi.
 Lo guardò negli occhi.
Quei grandi e infantili occhi verdi.
Ecco, ora mi uccide. la mia fine. Almeno mi ucciderà la donna che amo.
 
Che fa? Non vorrà mica farlo fuori?! Infondo è mio amico, nonché nostro compagno di squadra, non può...
I dubbi del ragazzo- meraviglia si dissolsero quando vide Corvina baciare BB.
Sì, era vero, non stava sognando, lo aveva baciato.
Lei aveva baciato BB e non lui.
Non poteva continuare a stare lì senza fare niente.
Preso dalla rabbia uscì con la moto e se ne andò via.
 
BB ancora non credeva a quel che era successo.
Corvina, la sua amata Corvina lo aveva baciato.
Quando le labbra dei due si staccarono BB avrebbe voluto chiedere moltissime cose ma era come se la sua lingua fosse bloccata.
- Beast-Boy ....
- Corvina...
Reaven  si era calata il cappuccio sul volto per nascondere il rossore che le riempiva le guance.
- Beast-Boy io credo di...-
Non poteva essere vero.
 Il ragazzo aveva aspettato anni per sentire quella frase uscire dalla bocca della maga.
Poi la porta si aprì, interrompendo il magico momento dei due.
Stella e Cyborg erano entrati precipitosamente nella stanza.
- Corvina, Robin. Ḗ uscito da solo! Cosa è successo?-
- Ti spiego dopo Starfire. Ora va, presto-
Stella non se lo fece ripetere due volte e si precipitò verso la porta.
 Corvina si sorprese di se stessa.
Mi sono completamente dimenticata di lui.
Però sapeva che infondo aveva fatto la cosa giusta.
Aveva fatto quello che le diceva il cuore.
 
Stella volava ormai da dieci minuti e non aveva ancora trovato il ragazzo-meraviglia
Spero stia bene.
Poi lo vide.
 Un puntino rosso.
 Fermo sulla cima di uno dei palazzi più alti di Jump-City.
Il ragazzo era seduto vicino al bordo del grande palazzo.
- Robin, tutto bene?-
- Starfire?!-
- Sono venuta appena ho saputo che eri andato via-
- Quindi sai anche di BB-
- No, non so niente di quel che è accaduto.-
Al leader sfuggì uno sbuffo.
Già, non sa niente. E forse è meglio così.
Stella non gli toglieva gli occhi di dosso. Era il momento giusto?
- Stella..
- Sì, Robin -
- Posso sfogarmi con te?-
-Certo. Sono qui, conta su di me. -
- Beh...vedi...Corvina..
Oh, è questo.
-..io e lei..non stiamo più insieme-
- Oh, mi dispiace-
- Non ti preoccupare, è tutto ok. Sono convinto che rimarremo amici. Ma non è questo il problema..-
-E qual è allora?-
- Il problema è BB..-
Robin fu interrotto dal bip del trasmettitore. Era Cyborg.
-Ragazzi, new Slade, è tornato.
 
E anche il quattordiesimo capitol è finito!!!!
VORREI DEDICARE QUESTO CAPITOLO A ALEXRAE E A TUTTI I FAN DELLA BBXRAE.
BEH SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO.
SE RECENSIRETE VE NE SARò GRATA xD
UN ULTIMO GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO I PRECEDENTI CAPITOLI E ANCHE A COLORO CHE GLI HANNO LETTI.
ALLA PROSSIMA
SAPHIRA2000
 
 

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Capitolo 15
*** Il tabu inizia a sciogliersi ***


Eccomi qui con il quindicesimo capitolo, scusate se vi ho fatto aspettare ma sono partita per un campo scout e non potevo portarmi nè il computer, nè il cellulare. Non vi faccio aspettare oltre, ecco uno degli ultimi capitoli e spero vi piaccia. Buona lettura a tutti! :)
 
Stella prese Robin per a vita e si precipitò volando verso il luogo che Cyborg gli aveva indicato.
Atterrò a pochi metri di distanza dal resto dei Titans, già impegnati nel combattimento con la nuova minaccia.
Si accorse però che il ragazzo era ferito.
Fino a quel momento non l' aveva notato, troppo impegnata a volare e a consolarlo.
Come ho fatto a non accorgermene. così che pretendo di proteggerlo?!
- Robin, sei ferito! Non puoi combattere così -
- Lo so fin troppo bene. Portami vicino alla mia moto-
- Ma ....da solo....-
- So quello che faccio-
La ragazza fece come aveva detto il leader e prima di andarsene sentì la sua voce.
- Stella, non preoccuparti. Andrà tutto bene-
Robin guardò la ragazza allontanarsi, diretta verso i suoi amici.
Diretta verso Corvina e BB...
No, non  doveva pensarci ora il problema era un' altro.
Doveva avere spiegazioni.
Arrivò al carcere in meno di cinque minuti.
Spalancò la cella che sapeva ospitare il padre.
Richard si alzò, contento della sua visita, ma cambiò umore non appena vide l' espressione sul volto de ragazzo.
- Robin. che ci fai qui?-
- Ho bisogno di sapere cosa dovevi dirmi l' ultima vota che ci siamo visti, quando io sono andato via.
- Ah...già. Beh vedi...è una cosa un po' complicata-
- Non ho molto tempo! Vieni al dunque-
- Ok,ok. ma almeno siediti, sei ferito.
Il ragazzo trattenne la rabbia.
Gli dava un grandissimo fastidio sentire le persone ripetergli cose sul suo stato. Cose che già sapeva, fin troppo bene.
- Che c' è? Ho detto qualcosa di sbagliato?-
Il ragazzo meraviglia aveva le mani strette sul bordo del tavolo, così tanto che le nocche si erano sbiancate.
- Niente, lascia stare. Avanti, cosa dovevi dirmi.
-Quando ti lasciai a Bat-man, lui aveva un altro allievo, poco più grande di te. Non vi siete mai allenati insieme perché tu eri il più bravo, nonostante fossi il più piccolo.
Si chiamava Defant. ha sempre vissuto nella tua ombra. Dentro di lui cresceva un sentimento di vendetta, sempre più grande giorno dopo giorno.
Quando io decisi di diventare Slado, lui copiò la mia idea e divenne lo Slado che ti teneva sveglio la notte, quello delle rapine, dei combattimenti e dei tradimenti.
Però aveva dimenticato un tassello importante, me io cercavo in tutti i modo di ostacolalo, così inserì un cip nel mio costume e in me.
Questo cip agiva sotto il suo comando. A volte però riuscivo a venirne fuori ed ero io quello che ti salvava quando stavi per precipitare o quello che riusciva in un qualche modo a deviare colpi che ti sarebbero stati fatali. Era lui quello che si unì a Slado e io quello che ti aiutò a salvare Corvina.
 Perché non cambiare costume o togliere il micro cip? Per due motivi. Il primo è che il chip e macroscopico e solo con l' attrezzatura sofisticata della polizia sono riusciti a rimuovermelo e poi perché in questo modo sapevo tutti i piani di quell' essere e potevo n un qualche modo proteggere te e i tuoi amici.-
- Quindi Defant cerca me, non i Teen Titans. Devo correre da loro. Grazie...papà-
Non sapeva perché ma gli risultava ancora difficile pronunciare quella parola nei confronti di quell' uomo.
 
 
Fattooooo! Spero vi piaccia e vorrei ringraziare alexrae che mi ha dato una mano quando non avevo idee.
Vorrei sapere cosa ne pensate.
Il prossimo cappy è già in lavorazione e non dovrete aspettare molto. Promesso xD
baci
saphira2000

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Capitolo 16
*** Un nuovo ... amico... ***


Ok,ok. So che ora mi odierete perché avevo promesso che avrei aggiornato presto e ho aggiornato solo ora. Vi chiedo umilmente scusa, ma sono stata molto impegnata in questi giorni. Vi chiedo di nuovo scusa. Bene bene, mi sono decisa ad aggiornare ed ecco il nuovo cappy. Parla del passato del caro Defant. Spero vi piaccia e senza ulteriori indugi vi lascio a questa lettura. Che il sipario si apri e lo spettacolo abbia inizio! xD
 
Era una serata buia e fuori pioveva.
-Maestro, ha visto! Dopo due settimane sono finalmente riuscito a fare quel salto!-
- Bravo, si si-
Il maestro era distaccato, freddo. Qualcosa doveva essere andato storto quel giorno.
Poi un segnale luminoso a forma di pipistrello fuori dalla finestra attirò la sua attenzione e corse via nella notte.
Defant aspettava con ansia il ritorno del suo idolo,ma quando tornò aveva tra le braccia delle coperte. No, non erano delle coperte, era un bambino.
Da quel giorno per entrambi, Defant e Bat-man, la vita cambiò.
Gli anni passavano e Defant continuava i suoi allenamenti, mentre il piccolo Robin iniziava ad armeggiare il bastone.
-Ehi, piccola pulce. Ancora alle prese con quell' arnese?! QQQuando lo caprai che è roba da grandi, come me?- E mentre diceva questo armeggiava con un bastone tra le mani.
- Non è vero, il maestro dice che sono molto bravo. prrrrrrr( dovrebbe essere una pernacchia xD)
- Ok, ora basta voi due. Robin, vieni andiamo ad allenarci.
Robin era decisamente più bravo di Defant. Nonostante l' età l' aveva superato di molto negli studi delle arti marziali e delle armi e naturalmente era il preferito di Bat-man. E poi da quando Robin era lì, un uomo assisteva agli allenamenti. Un uomo, sempre quell' uomo.
Un pomeriggio, Defant era con la sua comitiva. Robin li si avvicinò, non l' aveva mai preso come un nemico. Lo considerava un amico di giochi, forse perché era troppo piccolo per accorgersi della competitività che si stava creando.
- Defant, Defant!-
- Che vuoi piccola peste?-
-Vuoi fare una gara con me? Il maestro mi ha insegnato come correre più veloce!-
- Non ho tempo da perdere con te moccioso!-
- Che c' è, Defant, hai paura di perdere contro un bimbo?- lo canzonarono gli amici.
-Certo che no. Robin- continuò poi rivolgendosi la piccolo- giocherò con te-
- Si, si! Si parte d qui, si fa il giro intorno a quell' albero e il primo che batte il cinque al tuo amico vince!-
- Ok, ma sbrighiamoci, ho altro da fare-
-Pronti..partenza..VIA!
i due correvano veloci, e Defant passò subito in vantaggio. - Che c' è, già stanco?-
- No, assolutamente.- Poi con uno scatto fulmineo il piccolo superò il ragazzo a pochi metri dal traguardo.
-Siii, ho vinto!
Non, posso crederci, ho perso contro un bimbo!
-Defant, ti sei fatto battere dalla peste!-
Il ragazzo si allontanò, dopo aver perso il suo orgoglio e si diresse verso la sua "casa".
Mi vendicherò Robin, giuro che mi vendicherò.
 
Il ragazzo osservava il SUO maestro e quella "peste", come la definiva lui, allenarsi tutti i giorni, con risultati sempre migliori dei suoi. E non bastava impegnarsi al massimo o usare le armi migliori, no. Robin era DOTATO. Dotato. Così diceva il maestro.
 
Poi un giorno...
Defant era con i suoi amici.
- Ehi, amico, come va con la peste?-
-Già, è vero. Ti ha messo Ko anche sta volta, o ti ha risparmiato?! -  Questa frase suscitò risatine all' interno della piccola comitiva.
- Ah ah ah - Disse sarcastico il ragazzo. - Dovete sapere che a piccola peste non è più un problema! Ormai qui il favorito sono io!-
- Perché? Cosa è successo?-
-Bhe, vedi ieri sera un tizio è venuto sostenendo di essere suo padre e l' ha portato via, in un circo credo. Dovevate vedere come frignava, non voleva lasciare il suo Bat-man. Gne gne gne( Dovrebbe essere l' imitazione di un pianto xD )
- Grande amico, ora sei tu il migliore!-
Defant pensava che fosse finita, che ora sarebbe stato lui il preferito, ma poche settimane dopo, il bimbetto si ripresentò a casa. Ancora più forte, ancora più agile. Non passò molto tempo che Bat-man lo nominò suo aiutante. Così dice la storia, Bat-man e Robin, non Bat-man e Defant. E quel sentimento di vendetta restò archiviato nel cuore del ragazzo, fin quando quel giorno arrivò. Robin partì, e un uomo, Quell' uomo, lo seguì. Finalmente era giunto il momento della sua vendetta. Doveva uccidere Robin e chiunque si fosse messo tra loro due.
 
=====================================================================
Il ragazzo meraviglia era in corsa sulla sua moto rossa fiammante.
Non riesco a spiegarmi una cosa. Ricordo che c' era un altro apprendista oltre a me, ma non ricordo tutti questi particolari. Ho ricordi sfocati della mia infanzia. Perché?
 
Che ne dite? mi piacerebbe moltissimo sapere cosa ne pensate. Recensite! ;)
Un grazie a tutti quelli che hanno seguito e recensito la mia storia fio a questo punto
Alla possima ( non so quando, ma credo che mi prenderò un pò di tempo, perché questa storia è agli sgoccioli :(  )
saphira2000

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Capitolo 17
*** The End ***


Quando il ragazzo meraviglia arrivò sul posto, lo spettacolo davanti ai suoi occhi non era dei migliori.
I suoi amici combattevano con tutte le loro forze, ma Defant riusciva a tener testa a tutti e quattro senza problemi.
- Lasciali in pace! Ḗuna cosa tra me e te!-
- Robin! Che stai facendo!? Va a casa!- le urla preoccupate dei suoi amici.
Ma non poteva mollare proprio ora. Doveva risolvere una volta per tutte questa faccenda.
- Defant è me che vuoi! Bene, poniamo fine a questa storia- balzò giù dalla moto e prese il bastone,  ignorando il dolore alla gamba.
-Oh, guarda chi si vede! Ciao pulce, finalmente ti sei degnato di venire di persona!-
I due giravano in tondo, uno di fronte all' altro, studiandosi a vicenda, anche se non ce n' era bisogno.
- Defant, non voglio farti del male-
-Infatti non lo farai, sarò io a farne a te!-
New Slade scagliò il primo colpo, che il leader schivò per un soffio.
- L' hai voluto tu!- Anche il secondo colpo partì, da Robin però e stavolta andò a segno,  lacerando la corazza del nemico.
-Tu! Come hai osato!- Raffiche di pugni e bastonate tentavano di raggiungere il ragazzo che agilmente, di volta in volta, le schivava. Ma una volta non è come l' altra e una bastonata lo raggiunse alla guancia
Velocemente il ragazzo si pulì dal sangue che fuoriusciva dal taglio e tornò all' attacco. Stavolta era deciso a mettere fuori gioco quel tizio una volta per tutte.
Il rumore metallico dei due bastoni che si incrociavano lo fece distogliere dai suoi pensieri. Doveva concentrarsi.
Intanto gli altri Titans stavano vedendo la scena dal retro di un palazzo nelle vicinanze, pronti a correre in aiuto al loro amico.
 
- Morirai, pulce! Ho aspettato anni per questo giorno e non sprecherò quest' occasione!-
- Bhe allora mi dispiace per te, ma dovrai aspettare ancora!-  Ecco che l' arma del ragazzo meraviglia ricolpì nello stesso punto il nemico, stavolta fu l' altro ad essere ferito.
- Uno a uno, Defant.
- Ancora per poco!- 
Detto questo New Slade si lanciò nuovamente all' attacco. Robin schivò il primo colpo, il secondo, ma non il terzo che lo stava per colpire dritto sulla testa. Chiuse gli occhi, attendendo la sua fine. Non poteva fare più niente.
Riaprì gli occhi solo dopo aver sentito un urlo disperato e il rumore di un' arma che cadeva a terra spezzata.
La magia di Corvina, no......era un dardo di Stella.
Il nemico era a terra, il leader ne approfittò e gli saltò addosso.
- Caro Defant sembra che tu abbia perso!-
La sirena della macchina della polizia giunse pochi secondi dopo.
New Slade sarebbe andato in prigione, suo padre rilasciato e lui..
-Stella! Ragazzi!-
-Robin!-
- Stella... grazie.
La ragazza gli rivolse un sorriso e lo abbracciò.
Poi Robin scambiò uno sguardo d' intesa con Corvina, e si rivolse a Beast - boy.
- Amici come prima?-
-Mh..Amici come prima!- I due si scambiarono una calorosa stretta di mano.
- Allora, chi vuole della pizza?-
-Io!- risposero in coro i Titans a Cyborg.
 
Bhe, a questo punto si direbbe tutto è bene quel che finisce davanti a una pizza e ..a della mostarda.
 
Ma volete sapere come andò veramente a finire?
Allora...vediamo un pò
Defant finì dritto in prigione, per i crimini commessi.
Il papà di Robin decise di andare in Florida e vivere la sua vita, dopo essersi riappacificato col figlio e aver salutato lui e i suoi amici con una bella festa.
Corvina e BB erano felicemente fidanzati e tra poco ci sarebbero state le nozze..ma questa è un' altra storia
Anche Robin e Stella erano fidanzati e anche loro a breve si sarebbero sposati, ma..anche questa è un' altra storia.
Cyborg era disperato date le condizioni della moto di Robin e per consolarlo i ragazzi dovettero regalargli un' auto nuova di cui lui era letteralmente innamorato.
  Teen Titans..Go!
THE END
 
Per quanto riguarda me invece,..ho finalmente concluso questa mia storia, la mia prima storiA, e devo dire che mi dispiace ( stessa cosa non vale per voi che starete festeggiando xD ) averla dovuta concludere. Mi ci ero affezionata :').
Un grazie di cuore a chi ha letto e seguito la mia storia, a chi a avuto la pazienza di aspettare quando non avevo l' ispirazione, a chi ha sempre recensito, a chi ha letto, a chi ha aperto questa pagina per sbaglio :)
Un grazie particolare a alexrae e shana_chan che mi hanno sempre aiutato.
Bhe ora non vi annoio più con i miei ringraziamenti, ci vediamo alla prossima storia che come avrete capito sarà una specie di proseguimento di questa. ( portate molto riso e preparatevi :)
Il sipario si chiude e..
Alla prossima
                        Saphira2000
 

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