Il destino di Aries di Shikamaru (/viewuser.php?uid=19171)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Verso la leggenda ***
Capitolo 2: *** Il battesimo di fuoco ***
Capitolo 3: *** Lo spiritivendolo ***
Capitolo 1 *** Verso la leggenda ***
Aries si diresse verso l'Arena.
Il figlio di Auron era molto teso e nervoso, dopo anni di
duro allenamento si avvicinava finalmente il suo primo incontro ufficiale. Molta
gente era venuta ad assistere al duello: c'era molta attesa intorno a lui, tutti
rivedevano in Aries la maestosa potenza di suo padre, uno dei più potenti
maghi che avesse mai solcato la terra di Dominia.
Era buffo che la sorte avesse scelto come suo avversario
per il battesimo di fuoco proprio il suo idolo, il mago più potente del suo
clan. Temuto e rispettato anche dallo stesso capo, Lord Mauri era un tipo
silenzioso ed oscuro, sicuramente poco socievole, ma generoso, e spesso in
battaglia non esitava a sacrificarsi per i suoi compagni più deboli. Non aveva
mai perso un duello singolo da quando aveva iniziato a combattere e sapeva
dominare alla perfezione tutti e cinque gli elementi mistici, in particolar modo
l'acqua.
Non posso negare che anche io ero molto incuriosito da
quell'incontro. Ero nei pressi dell’Arena e parlavo tranquillamente con Mauri e
Ragnarok, il capo del nostro clan, quando d'improvviso comparve Aries con il
suo gruppo di amici e si diresse quasi correndo verso l'ingresso dell'Arena.
Ragnarok a quel punto si allontanò da noi due e andò verso il gruppetto urlando:
-Aries! Vieni qui! -Eccomi maestro... mi dica. -Questo è il
tuo primo incontro, noi ci aspettiamo grandi cose da te. Sono sicuro che sarei
degno dell'eredità di tuo padre. -Maestro... io.. lei... può
esserne sicuro maestro. Aries a quel punto si diresse verso
l'Arena, mentre Ragnarok tornò verso di noi sorridendo. -Mauri! Disse
rivolto al mio compagno. -Mi raccomando, vedi non andarci troppo duro oggi,
ricordati che è il suo primo incontro. -Vedrò cosa posso fare...
rispose Mauri con tono distaccato. Non sopportava tutte quelle distinzioni. Per
lui un avversario era un avversario e basta. E si diresse anche lui verso
l'Arena.
Non appena entrò, Aries capì immediatamente che l'Arena
era tutto un altro mondo rispetto ai campi dove si allenava ad affinare le sue
abilità magiche. Centinaia di persone lo guardavano, lo scrutavano, lo
giudicavano, ed erano pronte a criticarlo o lodarlo per ogni minimo dettaglio.
Il tempo della spensieratezza era finito. Da adesso si
cominciava a fare sul serio.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Il battesimo di fuoco ***
Aries si girò e vide alle sue spalle Mauri entrare nell'Arena. Stava parlando
con Ragnarok, e sembrava quasi scocciato di dover combattere; all'ingresso
dell'Arena Ragnarok lo salutò e si diresse sugli spalti verso di me: -Shikamaru
mi disse -Che ne pensi del giovane Aries? -Secondo me ha delle ottime
potenzialità, ma non è ancora in grado di competere con un mago del calibro di
Mauri. -Probabilmente hai ragione ma... mai dire mai. Ricordati che discende dal
mitico Auron. Detto questo, si sedette vicino a me e iniziò a bere una duff,
bevanda molto diffusa quel tempo.
-Che l'incontro abbia inizio! si udì all'improvviso dal giudice di
gara. Aries si girò fulmineo verso il suo avversario, che a contrario di lui
aveva un'aria rilassata, quasi annoiata. Iniziò a concentrarsi per evocare il
mana di cui aveva bisogno. Mauri lo guardò con aria di superiorità. -Prego, a
te la prima mossa! Gli disse quasi con scherno. Aries raccolse il suo mana
ed evocò la spada di Umezawa, un potentissimo artefatto che comparve nell'Arena
e si conficcò dentro al terreno. -Di solito prima di evocare un'arma si
convoca una creatura che possa controllarla. Continuò Mauri,
sorridendo -Ora ti do una dimostrazione pratica, ti sarà utile negli
scontri futuri. Prendi nota. Detto questo, iniziò a raccogliere il mana e convocò due
Avieri Combattenti, dei maghi-uccello che era solito convocare nelle prime fasi
dell'incontro, che si librarono in volo e si posizionarono sopra i due sfidanti.
Aries indietreggiò. Si trovava sempre in difficoltà ad affrontare creature
volanti.
Gli avieri partirono all'attacco. Aries indietreggiò ancora, ma si trovò con
le spalle al muro. Si fece coraggio e raccolse le energie, convocando proprio
prima dell'offensiva nemica un muro di spine vivente per difendersi; gli avieri
a quel punto frenarono bruscamente il loro attacco e tornarono sopra il loro
mago. Mauri era quasi compiaciuto nel vedere che il il ragazzo se la cavava
discretamente. Dopotutto era quasi un suo allievo. Allora Aries, preso coraggio
grazie all'attacco sventato, decise di passare alla controffensiva, convocò un
albero strangolatore e attaccò i due avieri. Inizialmente questi riuscirono a
schivare bene gli attacchi e le liane dello strangolatore, ma una
disattenzione li portò nello stesso angolo e lo strangolatore, riunita tutta la sua
forza in quel punto, li distrusse entrambi.
Mauri sorrise. Tutto quel tempo gli aveva permesso di accumulare il mana che
gli serviva per chiudere definitivamente l'incontro. Iniziò a concentrarsi e,
raccolta l'enorme energia necessaria, convocò una creatura oscura che dimorava
in Dominia solo negli abissi più profondi. Aries ci mise un pò a capire cosa
fosse. Il Kraken Nero attaccò e distrusse fulmineamente lo strangolatore e il
muro di spine, e puntò Aries. La sua disfatta era vicina.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Lo spiritivendolo ***
Il Kraken Nero diresse allora il suo attacco contro Aries. Il giovane ragazzo
fu molto bravo ad evitarlo le prime due volte, ma purtroppo in seguito ad una
brusca caduta finì per trovarsi chiuso in un angolo. Era in trappola. Il Kraken
era ormai pronto ad assestargli il colpo decisivo.
Ad Aries tornarono in mente tutti i ricordi dei suoi 17 anni di allenamento:
le missioni di esercitazione, le sfide con gli amici, i duri giorni passati ad
allenarsi per perfezionare le concovazioni. Non poteva arrendersi così. Richiamò
a se tutto il mana che gli rimaneva dentro e con un rito oscuro anche tutto
quello delle creature morte in quel duello. Il mana dentro di lui era così
grande che si potevano quasi vedere ad occhio nudo l'energia della Terra e
dell'Ombra, i due elementi che usava principalmente per i combattimenti. Mauri rimase
sorpreso della determinazione del giovane. Ma la mossa seguente lo avrebbe
sorpreso ancora di più.
Aries fuse il mana della Terra che aveva richiamato inizialmente con il mana dell'Ombra
delle creature morte per convocare una
creatura leggendaria, evocata l'ultima volta da suo padre nel combattimento in
cui perse la vita. Lo stupore fra gli spettatori era onnipresente. Mi girai
verso Ragnarok; anche lui stava fissando Aries con aria sorpresa e compiaciuta.
Stavo per dirgli qualcosa, quando mi fece segno di tacere e di tornare
rapidamente a guardare l'incontro. Mi girai appena in tempo per vedere una delle
convocazioni più spettacolari degli ultimi anni. Tutto il pubblico rimase
ammutolito.
Lo Spiritivendolo comparve nell'Arena.
------------------------------------------------------
Un ringraziamento particolare ad Aeris, l'unica delle 50 persone che hanno
letto la ff a commentare XD
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=110988
|