Non ho avuto il coraggio di dirgli che lo amavo.

di hugmedrew
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Consiglio Time. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


-Scordatelo mamma.- Dico infuriata a mia madre.
-Paige, ormai ho già deciso. Andrai a Stratford da tuo padre per po’.-
-Mamma, ho 17 anni. Posso anche starmene a casa da sola.-
-No. La discussione è chiusa. Comincia a preparare la valigia.-
Vaffanculo. Vado in camera mia e sbatto la porta più forte che posso. Mia madre sembra far finta di niente, quanto la odio. Solo per il suo cazzo di lavoro io dovrei lasciare i miei amici e andare da mio padre che tra l’altro non vedo da anni, anzi no, da praticamente tutta la vita? C’è chissà se si ricorda di avere una figlia dopo averci abbandonato ed essersi risposato.
Apro l’armadio con un calcio, tiro fuori la mia valigia tutta impolverata da sotto il letto e ci ficco dentro un po’ di vestiti.
-Ah Paige?-Che cazzo vuole adesso? –Partirai domani mattina.-
No un momento, domani mattina?!
-Mamma e quando pensavi di dirmelo?! Neanche la scuola mi lasci finire?!-
-Da quando in qua ti interessa la scuola?-Giuro che se entro tre secondi non si volatizza scateno la terza guerra mondiale.
-E comunque tuo padre ti ha già iscritta ad una scuola a Stratford.-Peggio di così non può andare. Veramente, grazie mille mamma ti avermi rovinato la vita.
Le lancio uno sguardo pieno d’odio e capisce che è meglio tagliare la corda.
 
-Hai preso tutto?-Sarà almeno la millesima volta che me lo chiede.
-Si mamma.-Si avvicina per un abbraccio ma io mi scanso e mi fiondo sul sedile posteriore  del taxi. La saluto invece con la mano, giusto perché non ci rimanga troppo male.
 
Ovviamente mio padre non si è nemmeno degnato di venire a prendermi all’aereoporto, quindi altro taxi.
Sono in viaggio da circa un’ora, e non dovrebbe mancare molto. Quanto vorrei che questo autista non si fermasse mai, e continuasse la sua guida all’infinito. Alzo il volume dell’Ipod e chiudo gli occhi.
-Signorina, siamo arrivati.-Sento qualcosa scuotermi.
-Eh?-Devo essermi addormentata.
-Siamo arrivati.-
-Oh giusto. La ringrazio ed ecco a lei.-Gli porgo la mancia e scendo a prendere la valigia. Il taxi parte, e io mi ritrovo davanti a una casa bianca di tre piani e riesco a intravedere un enorme giardino dietro di essa. Suono il campanello e aspetto. La porta si apre e ne esce una bella donna, sulla quarantina. Lunghi capelli castani e un fisico portato bene nonostante gli anni. Sua moglie, impossibile sbagliarsi.
-E tu devi essere Paige, giusto?-Mi chiede sorridendo.
-Già.-Si avvicina a me e mi aiuta a portare la valigia in casa.
-Benvenuta, purtroppo tuo padre è ancora al lavoro, tornerà stasera.-
-Non fa niente.-
-Vieni, ti mostro la tua camera.-Saliamo delle lunghe scale e finalmente arriviamo davanti a una porta lilla, colore che odio. Mi fa cenno di entrare quindi giro il pomello della porta. La stanza è illuminata grazie alla luce del sole che filtra dalla finestra. In fondo non è male, e se non avesse anche le pareti lilla sarebbe ancora più bella. Per fortuna il letto è matrimoniale.
-Ti piace?- Mi chiede…ehm…non so come si chiami.
-Si…-
-Oh che sbadata, non mi sono ancora presentata. Io sono Susan.-Mi porge la mano.
-Piacere, il mio nome già lo sa.-Gliela stringo in segno di educazione, altrimenti  avrei potuto volentieri farne a meno.
-Dammi pure del tu.-Infondo dai, pensavo peggio. E’ una donna simpatica, non una di quelle tipo la matrigna di Cenerentola. E’ ok.
-Ti lascio riposare.- Chiude la porta e se ne va.
Vado alla finestra e mi sporgo per vedere com’è il panorama. Il giardino c’ha pure la piscina, ma non è questa la cosa che attira la mia attenzione, è una villa gigantesca davanti a me, anche quella con la piscina ( gigantesca pure quella ), e una grossa macchina nera nel vialetto…e non ho dubbi a identificarla, è una Range Rover. Chissà chi ci abita lì che è così ricco da possederne una…
 
I'm here babes.
Mi annoiavo e così ho cominciato a creare una nuova FF...ed è saltata fuori questa roba qua :'D
Spero vi piaccia, e spero recensirete, così da sapere i vostri pareri e se devo continuare o no. c':
Vaaabbè, io vi lascio.
Hope you like it :D

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


*Toc toc*
 
-Avanti…-Ma chi può essere?
Spunta una ragazzina della mia età, sembra la copia in miniatura di Susan.
-Mi ha mandata mia madre, voleva che ti conoscessi…-Dice con tono abbastanza scocciato, basta poco per capire che questa è una di quelle tutte perfettine, con la puzza sotto il naso e che si credono Miss Universo.
-Io sono Paige…-Le porgo la mano in segno di rispetto, andiamo, non voglio essere odiata già da subito.
-Che strano nome, io sono Regina.-‘Io sono Regina’, ripeto nella mia mente imitando la sua voce gracchiante e stridula. Ma che cavolo di nome sarebbe poi, Regina?
 Si vede da un miglio che non le vado a genio, mi squadra mentre si attorciglia una ciocca di capelli. Ovviamente non si degna nemmeno di stringermi la mano. Provo a farle un mezzo sorriso, molto tirato.
-Da dov’è che vieni?-Mi chiede, sempre scrutandomi.
-Da Boston…-Ma non fa caso alla mia risposta.
-Che stavi facendo?-Dice avvicinandosi alla finestra aperta.
-Niente…-La manderei volentieri fuori a calci in culo.
-Non fa per te. Lascialo perdere.-Si volta verso di me.
-Come?-Di cosa sta parlando? Lasciare perdere chi?
-Bieber.-
-E chi sarebbe scusa?-Davvero, non riesco a capirla.
-Ma come, non lo sai? Mai sentito parlare di un certo Justin Bieber?-Il nome mi sembra familiare, ma sul momento non mi viene in mente nulla.
-Ehm, no. Dovrei?-
-Oh mio dio, ma guarda tu che sorellastra che mi doveva capitare. Una che non sa neanche dell’esistenza di Justin Bieber.-Ok, mi sta facendo imbestialire.
-Mi puoi spiegare per favore chi sarebbe?-Il mio tono di voce si sta lentamente alzando.
-Scoprilo da sola.-Detto questo gira i tacchi e finalmente esce dalla mia camera. Mamma mia, quella sottospecie di Barbie emette odio da tutti i pori.
-Scusala…-
-E adesso che v…-Mi volto bloccandomi a metà frase, perché davanti a me non c’è Regina, ma un ragazzo.
-O-oddio scusami, i-io pensavo…-Dico balbettando, probabilmente le mie guance sono andate a fuoco.
Mi guarda prima con una faccia stranita, poi mi sorride dolcemente.
-Tranquilla, scusami tu, dovevo bussare.-Dice portandosi una mano dietro la nuca, in segnoo di imbarazzo.
-N-niente figurati.-Abbozzo un sorriso, davanti alla meraviglia che ho di fronte.
-Comunque mi chiamo Benjamin, Regina è mia sorella…-Ecco spiegata la somiglianza.
-Paige.-E’ la terza volta che mi presento oggi.
-Ho ascoltato per puro caso la vostra conversazione…mia sorella è fatta così, si è sempre distinta dalla massa per il suo carattere un po’ troppo…acido. Non lo fa apposta, anche se a volte esagera, poteva trattarti meglio.-
-Non fa niente, ora che sei qui, spiegamela tu la storia di quel Bider, Biler…-
-Bieber.-Mi corregge.
-Si, quello.-
Mi siedo sul letto ad ascoltarlo.
-Quindi fammi capire bene…in poche parole era un cantante di fama mondiale che per colpa di una ragazza ha mandato a monte la sua carriera?-Gli dico con gli occhi sbarrati.
-Esatto.-
-E vive proprio lì?- Dico alzandomi e indicando quella grande villa.
Annuisce.
Dopo che Benjamin si chiude la porta della mia stanza alle spalle, tiro fuori il mio amato pc dalla valigia e decido di fare una ricerca.
Al nome ‘Justin Bieber’ spuntano fuori milioni di risultati, do un’occhiata alle foto. Massì, ecco dove l’avevo già visto. Più di un anno fa mi è capitato in mano un giornalino, quello per le ragazzine e c’era la sua faccia in prima pagina.
Chissà se avrò l’occasione di conoscerlo.

saaaaaaaaaaaalve :3
mi annoiavo così ho scritto il capitolo *o*
anyway, io vi amo. 7 recensioni già al primo capitolo? shdyshdjcn *-*
spero che anche questo ve gusssssti. c:

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Quando mio padre è rientrato a casa ieri sera eravamo entrambi molto imbarazzati, ma nonostante tutto è stata una bella serata, ovviamente tralasciando tutte le odiose occhiate che mi ha lanciato Regina.
Comunque, mancano due settimane alla fine della scuola, ci sto andando proprio ora, accompagnata da Benjamin. Non ho nemmeno chiamato i miei amici, mi aspetto molti insulti. Telefonerò loro stasera.
La macchina del mio fratellastro si ferma davanti a un edificio dipinto di bianco, con un enorme portone rosso. Vedo una marea di studenti che sta entrando.
-Ti lascio adesso, buona fortuna.-Mi dice Ben sorridendo, prima di partire a tutta bomba.
Mi guardo intorno, ragazzi intenti ad ascoltare musica, a chiacchierare, a baciarsi. Prendo un bel respiro e mi decido a percorrere lo spazio che mi separa dalla porta d’ingresso, cammino molto lentamente e vengo spintonata qua e là.
Regina per fortuna non frequenta la mia stessa scuola, altrimenti sarei impazzita sul serio.
 
-Ragazzi, oggi avrete una nuova compagna, vieni Paige.-La prof. mi fa cenno di entrare in classe.
-Ciao…-Dico con poca sicurezza verso quella che per le prossime due settimane sarà la mia classe. Stranamente li trovo tutti molto accoglienti, tutti mi salutano e si presentano, gentili.
-Puoi sederti vicino a Justin, laggiù in fondo.-La prof. mi indica un banco vuoto vicino ad un ragazzo incappucciato, intento a guardare fuori dalla finestra.
Mi accomodo sulla sedia, e ‘’seguo’’ il resto della lezione.
 Osservo Justin. Non riesco a vederlo bene in viso, mi sembra un tipo molto misterioso. Provo a presentarmi e finalmente si gira. Ha dei lineamenti a me molto familiari, occhi color nocciola, labbra a forma di cuore. Non ho mai fatto caso alla bellezza degli uomini ma lui, lui è stupendo.
-Mi chiamo Justin.-Mi sorride lievemente, ma noto che c’è della malinconia nei suoi occhi.
-Piacere, Paige.-Vorrei dirgli qualcosa di più ma il suono della campanella me lo impedisce.
 
Finalmente le ore sono terminate, esco da scuola e vedo che Ben è già arrivato. Faccio per salire in macchina quando mi viene un flash. Oh merda.
-Ben scusa ho dimenticato una cosa. Corro a prenderla.-Devo trovare Justin. Adesso.
Vago correndo in giro per i corridoi ormai vuoti alla ricerca di quel misterioso ragazzo, Salgo sulle prime scale che trovo, l’ho perso ormai. Sto per scendere quando sento delle note…o meglio, degli accordi. Qualcuno sta strimpellando la chitarra, ed è anche bravo. O brava. Rincorro quella melodia, che mi porta davanti a una porta ( ho usato porta due volte hahahahah no ok. ) di uno stanzino. Non penso nemmeno a bussare, entro di getto. La melodia smette, Justin mi guarda con gli occhi spalancati, io idem. Non sa cosa dire, balbetta. Io invece ho molto da dirgli.
-So chi sei.-Mi guarda un po’ scettico.
-Si, sei tu quel famoso Justin Bieber, non è così?-
-I-io, avrei preferito che tu non me lo ricordassi.-Abbassa il capo, evidentemente è un argomento che lo fa soffrire molto.
-Canta.-
-Come?-
-Voglio che tu canti. Avanti cantami qualcosa.-
-No Paige, io non canto più ormai.-Intanto appoggia la chitarra contro il muro.
Mi accordo che è tardi, Ben si chiederà dove sono finita, meglio che vada.
-Ti farò cambiare idea Justin.-Detto questo mi chiudo la porta alle spalle, lasciandolo senza parole.

ecco qua il 3 capitolo :3
io vi amo davvero per le 9 recensioni al capitolo 2 *O*
davvero non so come ringraziarvi :'3
spero vi piaccia il capitolo c:
adioss <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Un anno dopo…
 
Come un anno fa sono ritornata qui a Stratford, già, sempre per mia madre e il suo lavoro.
Ma infondo non mi dispiace poi così tanto, l’altra estate non è stata terribile come mi sarei aspettata, io e Justin siamo diventati molto amici, mi è dispiaciuto non vederlo per tutto questo tempo, mi è mancato. Ero riuscita pure a farlo cantare di nuovo, non grandi cose purtroppo.
 
-Bentornata Paige.-Mi dice Ben, accogliendomi con un abbraccio. L’unico lato negativo è che mi dovrò sopportare quell’arpia di Regina per un’altra estate.
Anche il resto della famiglia mi saluta gentilmente, non capisco perché Regina mi odi tanto, non le ho fatto niente di male, e comunque ora non è in casa. Grazie Dio.
Non vedo l’ora di andare da Justin, mi sbrigo velocemente lasciando la valigia sul pavimento della mia stanza e corro giù per le scale fondandomi davanti casa di Justin.
Mi accorgo che è in strada, con la schiena contro il muro, a trafficare col suo cellulare, a circa 30 metri da me, lo riconoscerei ovunque. Sarà tornato da una passeggiata, porta degli occhiali da sole neri e noto il suo cambiamento nonostante sia lontano da me. Si è fatto più robusto, e ha la cresta col gel. E’ meraviglioso. Mi avvicino a lui, ma non mi ha ancora notato, visto che non è rivolto verso di me.
Mi fermo di colpo. Una ragazza che riconoscerei tra mille corre verso di lui, Justin l’afferra per i fianchi e comincia a baciarla. Regina.
Una lacrima mi riga il viso, me l’asciugo velocemente. E’ come se il mondo mi fosse crollato addosso, per fortuna non mi hanno vista, sono troppo impegnati. Faccio dietro-front e me ne torno a casa, nella mia stanza, buttandomi con la testa sotto il cuscino. E piango, silenziosamente. Perché sto piangendo poi? Io e Justin siamo solo amici, perché mi ha fatto tanto male vederlo con Regina? Forse perché la odio, si deve essere per forza così. Eppure non me lo so spiegare, davvero. Non ho mai reagito in questa maniera, insomma Justin può avere tutte le ragazze che vuole, chi sono io per impedirglielo?  Cazzo Paige, sei un’idiota, stai male per cosa? Per una troia che si è messa con un tuo amico? Si, perché è una ragazza altamente falsa, lo farà soffrire, ci posso mettere una mano sul fuoco. Mi alzo e vado in bagno a lavarmi il viso da tutte le lacrime. Mi guardo allo specchio e vedo una ragazza irriconoscibile. Occhi arrossati, delusi, frustrati, tristi e forse…gelosi. Non sopporterei che Regina rovinasse l’amicizia tra me e Justin, davvero, sarebbe troppo per me. Andrò da lui domattina, per chiarire le cose.
 
Sono davanti al campanello di Justin da non so quanto tempo, non ho il coraggio di suonare. Vorrei tornare a casa ma qualcosa mi trattiene, una forza oscura me lo impedisce. Senza accorgermene lo suono. Justin esce, vedendomi fa una faccia sbalordita. Un anno fa sarebbe corso da me, ora se ne sta li impalato. Gli sorrido ma lui non ricambia, come se per lui fossi una sconosciuta.
-Justin…-Provo ad attaccare discorso, ricaccio indietro le lacrime che stavano per uscire.
-Sei tornata.-E’ freddo, perché mi tratta così?
-Vi ho visti.-Fa una faccia come se non capisse di cosa io stia parlando. –Tu e Regina.-
-Si, è la mia ragazza.-Mi dice, alzando le spalle.
-E me lo dici così? Perché non me l’hai detto?-Stringo i pugni per trattenere le lacrime.
-E’ la mia vita, non sono obbligato a dirti tutto quello che faccio.-E’ cambiato, non lo riconosco più, non era così.
-Dov’è finita la nostra amicizia?-
Non mi risponde, abbassa lo sguardo. Ah, ma è ovvio. Preferisce quella Barbie a me. Poteva dirlo subito che non ho contato niente per lui.
-Sei cambiato Justin.-
-La gente cambia, Paige.-Le sue parole mi feriscono e offesa, mi volto e mi incammino verso una meta non precisa. Le sue parole mi rimbombano in testa, mi metto a correre per non udirle ma niente. Mi porto le mani alle orecchie, e mi accascio a terra, col viso grondante di lacrime.

scusatemi tremendamente per il ritardo, ma davvero, la mia ispirazione era pari a zero ç__ç
questo capitolo non mi convince molto ma vabbè, spero vi piaccia comunque :O
grazie per le 10 recensioni al 2° capitolo, siete fantastiche sjibxiuc *O*

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Capitolo 5
*** Consiglio Time. ***


Allooora, non vi aspettavate una roba del genere, penso :o
Questo non è il capitolo 5 :'D
Infatti l'ho chiamato 'consiglio time' perchè vorrei un consiglio da voi...


Preferite che continui in questa maniera, con un justin un po' cambiato oppure preferite che il capitolo 4 sia stato solo un sogno che ha fatto Paige??

Vi prego aiutatemi, non so che fare ç__ç

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Sento una porta sbattere e a seguire la voce di Regina. Sono distesa sul letto da non so quanto tempo, ho perso il conto ormai. Sono milioni i pensieri che vagano nella mia mente.
Perché Justin si è comportato così? Cosa l’ha spinto a fidanzarsi con una come Regina? Ma soprattutto, qual è la causa del suo cambiamento?
Basta, non devo starci male e non devo rovinarmi l’estate per lui.
Sento il mio cellulare squillare, guardo lo schermo: è Isy, la ragazza con cui ho legato di più l’anno scorso.
-Pronto Isy.-Cerco di sembrare il più felice possibile, non vorrei subirmi un interrogatorio.
-Paige! Sei arrivata finalmente eh? Passo a prenderti tra poco, non accetto scuse!-
-Ma io…-Ormai ha già attaccato, passare del tempo con lei spero mi distragga. Mi cambio velocemente i vestiti, visto che la maglia che indosso è inondata di pianto.
 
-Mica vorrai venire in discoteca così vero?-In effetti lei è vestita in modo abbastanza…provocante.
-Come, in discoteca? No dai Isy, lo sai che a me non piacciono.-Tra tutti i posti che poteva scegliere di portarmi proprio in discoteca?!
-Hai una faccia distrutta, vedrai che divertirti un po’ ti farà passare qualunque cosa tu abbia.-Mi dice sfoggiando un sorriso a 32 denti.
-Ok, ma promettimi che non berremo neanche un goccio di quei cosi.-Già mi secca andarci, se poi dobbiamo tornare a casa ubriache, quello no.
-Ma si certo, ora però è meglio se ti metti qualcos’altro.-Corro di sopra e mi infilo velocemente un vestito nero senza spalline, abbastanza attillato.
Saluto papà e Susan, promettendo loro di tornare a casa presto, di non bere e di non fare pazzie.
 
Isy parcheggia la sua auto davanti ad un locale, è pieno di auto e si sente la gente urlare perfino da fuori. Questo posto mi mette angoscia già da fuori, figuriamoci appena saremo entrate. Cerco di tirarmi indietro ma Isy è così veloce da afferrarmi per un braccio e trascinarmi dentro. E’ stracolmo di gente, praticamente tutta ubriaca.
Ci avviamo verso la pista da ballo, e cominciamo a muoverci un po’ nonostante io non ne abbia per niente voglia. Non mi accorgo di due mani che mi cingono improvvisamente i fianchi, sono di un ragazzo ovviamente a me sconosciuto. Puzza di alcol e lo spingo fortemente via, nonostante la sua disapprovazione.
Non mi va più di ballare, così mi siedo su una poltrona vicina. Almeno Isy si sta divertendo, è incollata ad un ragazzo, un po’ troppo incollata a dire il vero.
Mi guardo un po’ in giro, e noto una figura a me molto familiare, quella di un ragazzo. Cosa ho fatto per meritarmi questo?
E’ Justin, e sta chiacchierando con dei suoi amici presumo, mentre si scola una birra. Il gruppo nota che sto fissando Justin, così gli tirano una pacca sulla spalla e mi indicano, dicendogli qualcosa, alcuni fischiano, altri applaudono.
Justin si volta e mi vede, i nostri occhi si incontrano ma è questione di un attimo, si rigira subito. Gli altri ragazzi lo incitano ma lui scuote la testa, scolandosi in una volta il resto della birra.
E’ troppo, mi alzo e vado verso il bancone del bar chiedendo un cocktail abbastanza forte da farmi dimenticare tutto. Lo bevo tutto in una volta, mi fa venire i brividi, ne chiedo un altro e un altro ancora fin quando la testa non comincia a girarmi. Decido di smetterla, vado verso il bagno, arrivo fino al lavandino e mi appoggio su di esso. Non mi reggo in piedi. Accidenti a Justin, è colpa sua se domani mi ritroverò a vomitare e a stare male tutto il giorno.
A tentoni appoggio le mani su una parete, mi giro di schiena e scivolo giù, contro il muro, mettendomi la faccia tra le ginocchia.
-Paige…-Non mi serve alzare il capo per capire che è la sua voce.
-Vattene via Justin.-Dico con la voce tremolante.
-Sei ubriaca.-Alzo il volto, è appoggiato alla porta, con le braccia incrociate.
-Forse.- Gli rispondo usando un tono come per incitargli ad andarsene.
-Io…m-mi dispiace ok?- Noto che stringe i pugni.
Trovo la forza-non so dove-di alzarmi, barcollante mi appoggio al muro, la testa mi gira tremendamente.
-Ah, ti dispiace? Ti dispiace?! Io…io lo so che…-Prendo un respiro profondo, ho lo stomaco in subbuglio.- …tu non la ami, Justin, e lei non ama te.-
Lui abbassa il capo, lo sapevo. E’ una finta.
-Io…-Si avvicina a me, vorrei respingerlo ma le forze mi mancano proprio. Si avvicina tanto che i nostri nasi quasi si toccano. Sta sudando, cerca di tirar fuori le parole di bocca ma è in difficoltà. Ormai le mie guance sono avvampate, i battiti del mio cuore sono accelerati in maniera impressionante, riesco a sentire le cosiddette ‘’farfalle nello stomaco’’. Cosa mi sta succedendo?
-Perché stai con lei, Justin?-Gli sussurro.
-Sto soffrendo. Per qualcuno. E…-Si stacca tutto a un tratto, come se avesse già detto troppo, e se ne va via, sussurrando qualcosa che non riesco a capire.
Chi è che ti sta facendo soffrire, Justin?

La maggioranza ha votato il 'Justin cambiato' quiiindi ecco qui il capitolo ùù
Scusatemi, non è il massimo lo so però lo pubblicato lo stesso, non volevo farvi aspettare troppo ;)
Non so ancora quanto durerà questa FF, non molto...vedrò. Ho già in mente il finale, buahahahah no ok.
Spero che nonostante sia bruttino, vi piaccia lo stesso çç
Anyway, sono tipo l'unica sfigata che non ha ancora comprato Believe, non so cosa centrava :o
Ok, me ne vado. Adioossssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Non  mi ubriacherò mai più, giuro. Lo so, non sono stata molto coerente, ma ho davvero imparato la lezione. E per punizione mi ritrovo con un mal di testa atroce, è tutto il giorno che sono a letto. Per fortuna nessuno si è accorto della mia piccola trasgressione, altrimenti sarebbero stati guai.
Afferro il pc, nonostante le mie tempie pulsino violentemente, ed entro su Twitter. Scorgo nella timeline un tweet che attira la mia attenzione…
 
’’Come fai a non capirlo? Sto soffrendo per te… e  lei mi fa dimenticare.’’ 
Utente: justinbieber
 
Un pensiero attraversa la mia mente…non sarò mica io che…no Paige, impossibile.
Lo scaccio subito via ma altri punti interrogativi vagano in me.
La testa ricomincia a pulsare, non è stata una buona idea accendere il computer. Di malavoglia mi alzo barcollando e vado in cucina, prendendomi un aspirina.
Fuori sta diluviando, e io sono sola in casa, senza aver notizie di nessun membro della famiglia.
No, non ho paura se è quello che state pensando.
E’ solo che, la pioggia mi rende particolarmente triste e depressa.
*din don*
Suona il campanello, non so proprio chi possa essere. Spero soltanto che non sia quella Barbie in miniatura.
Trascinando i piedi come è mio solito fare mi avvio verso la porta. La apro, davanti a me c’è Justin, completamente fradicio, con i capelli bagnati che gli ricadono sulla fronte, e con una maglietta bianca attillata per la pioggia, che lascia intravedere i suoi addominali.
Merda, io sono spettinata, appena svegliata dopo l’orrenda sera scorsa e con indosso un ridicolo pigiama con dei maialini. Più ridicola di così non potrei sembrare.
Rimango come incantata dalla bellezza di questo ragazzo, il mio sguardo cade per caso sul suo petto, so di essere arrossita tremendamente.
-Paige?-Ma io non lo sento, sono ancora in trans, non si immagina nemmeno che razza di film mentali sto facendo.
-Paige?-Scrollo la testa, ritornando alla realtà.
-Oh s-si, scusami.-E’ imbarazzato, molto imbarazzato. Nessuno dei due sa cosa dire fin quando il mio cervello non mi ricorda che la pioggia lo sta completamente bagnando.
-Oddio, entra. Mica vorrai ammalarti.-
-Ehm, grazie.-Entra bagnando ovviamente il pavimento, ma non importa.
-Come mai sei qui?-Gli domando curiosa.
-Cercavo Regina…-Il nome Regina lo pronuncia quasi sussurrando, con lo sguardo rivolto verso il basso.
Cercava lei, non me, ma certo.
E io che pensavo fosse venuto per scusarsi, vaffanculo a me che mi sono solamente illusa.
Si, mi fa male vederlo con lei, credo che io non abbia mai considerato Justin solo un amico, come ho sempre ripetuto.
-Non c’è.-Gli dico fredda.
-Ah…-E’ un po’ deluso, ma è deluso dal tono che usato per rispondergli, non per l’assenza di Regina. Ormai ho imparato a capire le sue emozioni, solo leggendo in quegli occhi color nocciola che tanto amo.
Ha le mani in tasca, come suo solito. Giocherella con le scarpe, per non guardarmi negli occhi.
Noto le sue braccia, stanno tremando. E’ ancora infreddolito, e non l’ha saputo nascondere, voleva fare l’uomo.
-Justin, stai tremando.-
-No.-Alza lo sguardo, si è fregato da solo, ha le labbra viola.
-Non sei capace di mentirmi.- Lo afferro per un braccio e lo porto di sopra, prendo un asciugamano di quelli grandi dall’armadio di Ben e lo avvolgo intorno al corpo tremante di Justin.
-Grazie.-Mi dice abbozzando un sorriso.
-Vieni in camera mia, è la stanza di tutta la casa in cui fa più caldo.- Gli dico, facendogli cenno di seguirmi.
Un po’ scettico, accetta.
Lui non può vedermi perché lo precedo, ma sul viso mi spunta un sorriso, un sorriso nuovo e colmo di felicità. 

saaaaaalve.
mi scuso innanzitutto per il tremendo ritardo, ma domani ho gli orali e ho dovuto studiare molto :o
poi, lo so il capitolo è cortissimo...non uccidetemi vi prego, chiedo pietà (?)
spero vi piaccia comunque *occhioni dolci*
sciaoo.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Lo faccio accomodare sul letto.
-Se vuoi ti presto qualche vestito di Ben, avete la stessa taglia, più o meno.- Gli propongo. Ha i vestiti zuppi d’acqua, un po’ mi fa pena.
-Non vorrei disturbare…-
-Non disturbi. Aspettami qui.-Gli dico prima di uscire ed andare a frugare nell’armadio disordinato di Benjamin. Gli uomini sono tutti uguali, afferro una maglietta e dei pantaloni a caso. Dovrebbero andargli bene. Torno in camera e noto di aver lasciato il pc acceso, sul profilo Twitter di Justin.
E lui se ne è accorto.
Merda merda merda.
Ora penserà che io sia una maniaca. Si accorge che lo sto guardando, diventa rosso e distoglie lo sguardo dallo schermo il più velocemente possibile.
-Ecco, credo che ti vadano bene. Il bagno è li se vuoi cambiarti.- Gli dico, imbarazzata anch’io, indicandogli con l’indice la porta del bagno.
-Grazie.-Afferra i vestiti dalla mia mano, e non guardandomi in viso per il troppo imbarazzo si avvia verso il bagno.
Mi affretto subito a chiudere il pc, e aspetto il ritorno di Justin. Certo che ce ne mette di tempo, e poi parlano di noi ragazze.
Sento il rumore di una porta aprirsi, e poco dopo esce Justin, con i capelli spettinati e ancora bagnati che lo rendono tremendamente sexy.
Paige! Ma che razza di pensieri stai facendo?!
-T-ti stanno bene.-Gli dico, riferendomi ai vestiti.
-Ehm, grazie.-Gli sorrido.
Io non lo capisco, prima mi tratta di merda e ora si comporta…bene. E’ stata quell’arpia a cambiarlo, ha approfittato della mia assenza per rubarmelo. Cioè, non è ‘mio’ però, si insomma…avete capito.
-Puoi restare qui fino a quando la pioggia non sarà cessata.- Ti prego Dio, fai si che questo diluvio duri ancora per qualche ora, ti supplico. Voglio chiarire con Justin, è questo il motivo, immagino già i vostri pensieri perversi, ma purtroppo non accadranno.
-Grazie.-Intanto si accomoda sul letto, e io lo seguo a ruota, mettendomi affianco a lui.
-Senti Paige io…-
Vado nel panico più totale, cosa mi deve dire?! Vorrà fare pace? Vorrà lasciarmi per sempre? Vorrà lasciare Regina? Oddio, sto tremando peggio di un foglia.
-Avanti Justin, dimmi.-Lo incito.
-Ho scritto una canzone…-
A queste sue parole gli occhi mi si illuminano, diventando perfino lucidi.
-Justin! Mio dio ma è fantastico!-Urlo, abbracciandolo. Ma mi stacco subito, rendendomi conto del gesto appena compiuto. Le sue guance sono diventate leggermente rosse, io sarò un pomodoro.
-Ho seguito i tuoi consigli, e ho capito che cantare è l’unica cosa che mi rende felice, che mi aiuta a superare dei momenti in cui vorrei mollare tutto e andarmene. Grazie Paige. E’ merito tuo.-Sfoggia uno dei suoi meravigliosi sorrisi, che farebbero invidia al sole.
Ha seguito i miei consigli.
Mi ha ringraziata.
Ha detto che è merito mio.
Posso morire.
-Hai bisogno di una chitarra? Ben ce ne dovrebbe avere una da qualche parte.-Gli domando sorridente.
-Si grazie.-
Mi alzo e mi dirigo verso la stanza di Ben, guardo un po’ in giro fin quando non scorgo un oggetto di legno sopra il suo armadio. Prendo una sedia, ci salgo sopra e con fatica afferro la chitarra, tutta impolverata. Ci soffio un po’ sopra e la porto a Justin.
Mi metto comoda sul letto, a gambe incrociate, pronta ad ascoltarlo.
-Si intitola Fall.-Dice prima di cominciare a pizzicare le corde della chitarra.
 

Well let me tell you a story
About a girl and a boy
He fell in love for his best friend
When she’s around, he feels nothing but joy
But she was already broken, and it made her blind
But she could never believe that love would ever treat her right
But did you know that I love you? or were you not aware?
You’re the smile on my face
And I ain’t going nowhere
I’m here to make you happy, i’m here to see you smile
I’ve been wanting to tell you this for a long while

Who’s gonna make you fall in love
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
Don’t have to be scared at all, oh my love
But you can’t fly unless it lets ya,
You can’t fly unless it lets ya, so fall

 
Well I can tell you’re afraid of what this might do
Cause we got such an amazing friendship and that you don’t wanna lose
Well I don’t wanna lose it either
I don’t think I can stay sitting around while you’re hurting babe
Come take my hand
Well did you know you’re an angel? who forgot how to fly
Did you know that it breaks my heart everytime to see you cry
Cause I know that it pains if he’s gone everytime he move over on the shoulder you crying
And I hope by the time that i’m done with this song that I figure out

 
Who’s gonna make you fall in love
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
Don’t have to be scared at all, oh my love
But you can’t fly unless it lets ya,
You can’t fly unless it lets ya, so fall

 
I will catch you if you fall
I will catch you if you fall
I will catch you if you fall
But if you spread your wings
You can fly away with me
But you can’t fly unless it lets ya,
You can’t fly unless it lets ya so fall

 
Who’s gonna make you fall in love
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
Don’t have to be scared at all, oh my love
But you can’t fly unless it lets ya,
You can’t fly unless it lets ya,

So fall in love
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
Don’t have to be scared at all, oh my love
But you can’t fly unless it lets ya,
You can’t fly unless it lets ya, so fall

 
I will catch you if you fall
I will catch you if you fall
I will catch you if you fall

If you spread your wings
But you can’t fly unless it lets ya
Let yourself fall
You can fly away with me

 
 
Appena la sua voce si disperde nell’aria mi porto una mano alla bocca, perchè questa è la canzone più bella che io abbia mai sentito. Ha ricominciato a cantare e se penso che è merito mio…sono davvero colpita dalla bellezza della sua voce, di quanto sia cambiata e maturata.
 E poi…il testo assomiglia molto alla…nostra storia.
No, impossibile. Non farti strane idee in testa Paige.
-Justin, è…non trovo nemmeno le parole per descriverla. E’ meravigliosa.-
-Grazie, l’ho scritta…per la ragazza che amo.-
No, vi prego no. Non può averla scritta per Regina, non voglio soffrire di nuovo. Eppure in men che non si dica gli occhi mi si riempiono di lacrime, stavolta non di felicità. Le ricaccio indietro, per fortuna.
-Paige, che ti succede?-Dice accarezzandomi il viso.
-Niente Justin.-
-Stai…piangendo.-Devo trovare una scusa.
-Si, per la canzone. E’ veramente...bellissima.-Il suo volto è un po’ scettico, ma finisce per credermi.
-Senza di te non ce l’avrei mai fatta.-Dice prima di abbracciarmi, lasciandomi sorpresa e senza parole.
Ma ne io ne Justin, ci eravamo accorti che Regina ci stava ascoltando, nascosta dietro la porta.

Riiiieccomi qua *-*
Grazie per tutte le recensioni, davvero, vi voglio tanto tanto bene *O*
Spero questo capitolo vi piaccia, perchè a me sinceramente piace :'3
Coomunque, gli orali sono andati bene e sono uscita col 9 :'D *non frega a nessuno*
Ah si, devo terminare la storia entro il 15 luglio, perchè poi vado via e non potrò più pubblicare per un po' D:
Vabbè, adiossss.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


-Il brutto tempo è passato, sarà meglio che vada…-Mi dice Justin, riesco perfino a scorgere come della malinconia, nel tono della sua voce.
-Va bene…-No, non va per niente bene. Vorrei che rimanesse per l’eternità.
-Grazie…per avermi ascoltato.-Dice mentre si alza.
-Figurati, era da tempo che non parlavamo così.-Gli sorrido.
-Già.-Ricambia il sorriso, sfoggiando i suoi meravigliosi e perfetti denti bianchi.
Mi alzo, accompagnandolo giù. Percorriamo le scale in un silenzio imbarazzante.
 
-Justin, che bella sorpresa.-In cucina troviamo Regina con le braccia incrociate, posizionata li come se ci attendesse di proposito, come se sapesse della presenza di Justin nella casa.
-Regina, ero venuto a cercarti ma non c’eri. Così sono rimasto con Paige per via della pioggia.-Regina mi lancia subito uno sguardo malefico.
-Tesoro, ti accompagno io a casa. Dobbiamo parlare.-Regina prende a braccetto Justin sempre fissandomi male, e insieme escono.
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Narratore.

 
La ‘’coppia’’ si avvia verso la casa del biondo, quando ad un tratto Regina si blocca, mettendosi davanti a Justin, con le mani sui fianchi.
-Ascoltami bene Justin, ho visto come la guardi.- Dice Regina atteggiandosi con fare superiore.
-Cosa?- Justin la guarda con gli occhi sbarrati, perché quella affermazione l’ha spiazzato.
-Non fare il finto tonto con me, non sono stupida. Vi ho visti prima, tu e Paige.- Dice sottolineando le ultime tre parole.
-Oh.-Bieber abbassa il capo.
-Non tollero la gente che mi prende per i fondelli, tantomeno non tollero venir presa in giro dal mio fidanzato.-
-Io e Paige siamo solo amici, ne abbiamo già parlato.-
-Ci vedo benissimo, e ho un cervello che funziona perfettamente. Capisco quando una persona mi sta mentendo, non sono così stupida come credi.-Si avvicina pericolosamente a Justin.
-Non ti sto mentendo.-Dice lui rispondendole a tono.
-Allora dimmi che mi ami.-Non vedendo Justin spiccicare parola, Regina comincia a infuriarsi.
-Amare, è una parola grossa.-Dice Justin, allontanandosi da lei.
-Dimmi la verità Justin, vuoi stare con me si o no?- Le sue guance stanno avvampando di rabbia, in fondo in fondo ha paura di un possibile no.
-Io…si.-Justin non ha il coraggio di lasciarla, nonostante non la ami.
-Bene, se ancora una volta ti trovo appiccicato a Paige, renderò le vostre vite un inferno. Mai mettersi contro di me, mai.-Si avvicina a Justin baciandolo a stampo, prima di girare i tacchi e tornarsene a casa.
Justin si pente subito di quel ‘si’.
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Sono supina nel letto a pensare al pomeriggio passato con Justin, alla sua splendida voce, alla sua meravigliosa canzone, al suo sorriso troppo perfetto da sembrare irreale, e al suo abbraccio.
Forse ci stiamo piano piano riconciliando, anche se non ho ancora capito il motivo della sua freddezza di qualche giorno fa.
Ed ho capito una cosa, che fino ad ora non mi era mai passata per la mente…ho capito di non provare solo un sentimento di amicizia nei confronti di Justin.
Io lo amo. Lo amo talmente tanto che farei qualsiasi cosa per lui, pur di vedere un sorriso spuntargli sul viso.
L’ho capito adesso, ripensando al giorno in cui sono ritornata qui a Stratford quando l’ho visto con Regina. Quel giorno sono stata male perché ero incredibilmente gelosa di lei.
E lo sono tutt’ora.
L’ho capito perché quando lo guardo negli occhi, il mio stomaco è sottosopra e i battiti del mio cuore aumentano vertiginosamente.
Io non mi illudo, l’ho già fatto troppe volte nella mia vita.
Justin è un amore impossibile per me, e lo sarà sempre.
E’ questa la cosa che fa più male.
Avere l’amore della tua vita a due passi da te, e sapere che non sarà mai tuo.

saaalve a todos.
ok, questo capitolo fa davvero cagare, è penoso ç_ç
anyway, sono troppo felice perchè andrò a bologna, e finalmente lo vedrò *-*
chi di voi ci andrà? :'3
cazzo ho una paura matta di non trovare i biglietti çç
vabbè mi dileguo. :3

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


-Paige! La cena è pronta!-Urla Susan.
Non ho molta fame, ma scendo le scale ugualmente. Entro in cucina, sono già tutti seduti a tavola. Ben mi guarda e mi fa l’occhiolino. Almeno lui non è antipatico come sua sorella.
Regina è vestita elegante, troppo elegante. Oddio, magari c’è qualche ospite e non sono stata avvertita. Sono in tuta, scalza e con i capelli arruffati. Non ho tempo di andare a cambiarmi che suona il campanello.
-E’ arrivato!-Dice di colpo Regina, alzandosi e fondandosi ad aprire la porta.
Ma arrivato chi? Perché non vengo mai avvertita di nulla?
Mi siedo vicino a Ben e mi verso dell’acqua nel bicchiere.
Alzo lo sguardo. Regina. Con Justin. A braccetto. L’acqua mi va di traverso. Ben se ne accorge e mi da delle pacche sulla schiena.
-Tutto bene Paige?-Mi chiede sorridendo dolcemente.
-Si si.-Dico tra un colpo di tosse e l’altro. Con la coda dell’occhio riesco a scorgere lo sguardo di Justin posato su di me, le sue guance leggermente arrossate.
-E così tu sei il famoso Justin. Regina ci parla sempre di te. Accomodati.-Dicono Susan e mio padre stringendogli la mano e facendolo accomodare proprio di fronte a me.
-Grazie.-Risponde Justin educatamente.
Regina subito mi lancia una delle sue solite occhiate, prima di sussurrare qualcosa nell’orecchio del suo fidanzato, che prova a ridere, evidentemente per la battuta non riuscita di Regina.
Io chiacchiero con Ben, mentre i due piccioncini parlano con Susan e papà. Ogni tanto noto che Justin mi fissa, ma distoglie subito lo sguardo appena si accorge che lo sto guardando anch’io.
Fin’ora non ci siamo parlati, nessuno dei due ha spiccicato parola…e non mi ha nemmeno fatto un sorriso, neanche piccolo piccolo.
Si vede che tra noi non è cambiato proprio niente, ha occhi solo per la biondina.
Problema. Mi serve il sale. Vi starete chiedendo qual è il problema.
Il sale ce l’ha Justin.
Merda.
Non ho il coraggio di parlargli. Ma altrimenti come cazzo faccio a mangiare l’insalata senza sale?
‘Respira Paige, prendi un lungo respiro. In fondo si tratta solo di una piccola richiesta, due miseri secondi.’
-Mi passi il sale?-Chiedo rivolgendomi a Justin, il quale dopo un’occhiata che gli lancia Regina me lo passa, senza parlarmi, senza guardarmi. Indifferente proprio.
Ma che gli prende?
Un giorno mi tratta di merda, il giorno dopo fa il carino e mi abbraccia e l’altro giorno mi tratta come una pezza?
Si, ci sono rimasta male.
A nessuno piacerebbe essere trattato in questo modo, per di più dal ragazzo che ami.
-Non ho fame.-Di scatto mi alzo, e corro di sopra il più velocemente possibile, chiudendomi in camera sbattendo violentemente la porta. Prendo a calci ogni cosa presente sul pavimento, fregandomene. Mi lancio sul letto buttando la testa sotto il cuscino.
E ricordo.
Ricordo ogni momento meraviglioso passato con Justin lo scorso anno.
Ricordo i nostri abbracci.
Ricordo che molte persone sparlavano di lui alle sue spalle, e io ero lì. Pronta a consolarlo e a difenderlo da tutto e tutti.
Ricordo la sua paura, quella di tornare a cantare.
Ricordo il primo giorno in cui l’ho conosciuto, quando l’ho beccato in uno sgabuzzino a strimpellare la chitarra di nascosto.
Putroppo ricordo anche l’orrendo comportamento che ha avuto nei miei confronti giorni fa.
Finisce sempre così, penso sempre a lui, continuamente.
*toc toc*
-Non voglio vedere nessuno.-Dico farfugliando.
-Paige…-Riconosco subito la voce, è quella di Ben. Rimango un po’ delusa, avrei preferito che quella porta l’avesse aperta Justin.
-Che vuoi?-
Sento delle mani togliere il cuscino da sopra la mia testa.
-Sai Paige, non sei molto brava a nascondere i tuoi sentimenti.-Sussurra.
Mi metto seduta e lo guardo strabiliata.
-Ci è voluto un po’, ma poi facendo due più due ho capito tutto.-
-C-che cosa avresti capito scusa?-No impossibile, non può averlo scoperto.
-Sei cotta…di Justin.-Sento le mie guance avvampare. Che gli dico adesso?
-Ma n-no. Cosa ti viene in mente?-Dico dandogli un buffetto sulla guancia.
-Se ne accorgerebbe anche un cieco.-Non riesco a mentirgli, so che con lui mi posso confidare.
Così gli racconto tutta la storia, dal principio. Dal nostro primo incontro fino a ieri, quando è rimasto con me per il maltempo.
Ben ascolta ogni mia parola, di tanto in tanto mi da qualche consiglio.
-Questo è tutto.- Gli dico improvvisamente alla fine del mio racconto.
-Sai cosa penso?-Mi domanda, sorridendomi.
-Cosa?-
- Prima cosa: conosco mia sorella più di chiunque altro, non si è mai innamorata tranne che di un ragazzo. E non è Justin. Solo che gli assomigliava tremendamente.-A questo punto lo fermo.
-Assomigliava?-Dico sottolineando le ultime due lettere, quelle al passato.
-E’ morto. Un incidente in moto.-Mi porto una mano alla bocca.
-Oh…m-mi dispiace.- Mi dispiace, sul serio.
-Allora, erano così innamorati e felici, non vedevo Regina con un sorriso del genere da anni. Lei non ha mai amato nessun altro, promise che solo lui sarebbe stato sempre nel suo cuore.-Non avrei mai pensato che Regina avesse detto una cosa simile. –E’ anche per questo che è cambiata, non sopporta di vedere ragazze fidanzate felici…comunque. Seconda cosa, penso che non dovresti mollare con Justin, potresti avere una possibilità.- Dice strizzando l’occhio, prima di alzarsi e uscire dalla mia stanza, senza lasciarmi il tempo di chiedergli cosa intendesse con ‘potresti avere una possibilità.’


heilàààààààà.
ho continuato subito, volevo farmi perdonare per l'orrendo e corto capitolo di ieri çç
spero che questo vi piaccia *prega* c:
non so più come ringraziarvi per tutte le recensioni, siete davvero magnifiche *-*

sono @drewsboxers su twittah, se volete seguirmi ricambio subito :'3

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


-Hei Paige, ma mi stai ascoltando?-Sento improvvisamente qualcosa scuotermi, il braccio di Isy. Scrollo la testa per cacciare quei pensieri che mi stanno tormentando.
-Eh? Scusa che stavi dicendo?- Mi volto verso di lei. Evidentemente ha capito fin troppo bene la mia assenza e che c’è qualcosa che non va.
-Uffa ma che ti succede?-Si è un po’ arrabbiata..ma in fondo non posso darle torto..ha ragione.
-Si scusami..-Abbasso lo sguardo.
-Insomma Paige, sai benissimo che con me non attacca, non sai mentire. Vuoi spiegarmi una volta per tutte cosa ti frulla in quella zucca?-Ormai non posso più nasconderlo.. neanche a lei. Devo per forza dirglielo.
-Va bene. Ecco…io sono innamorata di Justin.-Mi sento libera di un peso enorme, che mi portavo dietro da troppo tempo.
-Sai che novità!-Esclama Isy con un sorriso raggiante in viso. Mi ha colta alla sprovvista.
-Non dirmi che lo sapevi già!- Dico ancora scioccata.
-E certo che lo sapevo, si vede da un miglio che sei completamente cotta di lui.-Prima Ben, poi Isy. Ci manca solo che lo sappia l’intero mondo, compreso Justin. Cosa che non deve assolutamente accadere.
-Ma come…-
-Ho un certo sesto senso in queste cose. Comunque, quando pensi di dirglielo?-Me lo dice con un’aria troppo raggiante. E’ una ragazza molto solare, non si abbatte mai per nulla.
-Scherzi? Lui non lo deve sapere.-Ribatto seria.
-Invece lo farai, eccome se lo farai.-La fulmino immediatamente con lo sguardo, che non si azzardi a parlare lei.
-Isy, non ci provare.-Mi guarda con un sorriso malizioso.
Le punto un dito contro e capisce che è meglio non farmi arrabbiare.
-Ok ok tranquilla, non farò nulla.-Dice alzando le mani, come quando stai per essere arrestata. – Sei e sarai sempre incomprensibile per me.- Dice prima di rimettersi  a sorseggiare la sua Coca.
 
Tra poco meno di un mese dovrò ripartire per Boston, e con Justin non è cambiato nulla, è sempre freddo e distaccato…ma ho notato che si comporta così solo in presenza di Regina, chissà cosa c’è sotto, non ci sto capendo più niente.
 
-Paige tesoro, ho finito la cipolla. Potresti per favore passare da Justin e vedere se ne ha un po?-Mi domanda Susan gentilmente
-Non può andarci Regina?-Chiedo cercando di svignarmela, non ho proprio voglia di vedere Justin. Passare altri momenti di merda in sua compagnia? No grazie.
-E’ fuori da un’amica.-Cazzo.
-E Ben?-E’ la mia ultima possibilità.
-Nemmeno lui è in casa, sei rimasta solo tu. Perché, c’è qualche problema?-Dice, guardandomi con aria indagatrice.
Fanculo, non ho più via di scampo.
-No no…-Non sembro essere stata molto convincente, alza le spalle e per fortuna mi lascia andare.
Mi fiondo di corsa fuori dalla porta e mi incammino molto lentamente verso casa di Justin. Devo essere preparata psicologicamente.
Arrivo dinanzi alla sua enorme villa, mi sporgo per suonare il campanello e attendo.
 
-Paige, che ci fai qui?-Dice sorpreso, di sicuro non si sarebbe mai aspettato che io venissi a casa sua…per della cipolla.
Ondeggia i capelli in un modo che ho sempre amato.
-Ecco…hai della cipolla?-Di sicuro mi starà prendendo per pazza, infatti glielo chiedo molto imbarazzata.
-Si…certo, entra.-Prima però controlla a destra e a sinistra, come se nessuno dovesse vedermi entrare in casa sua.
Mi apre il cancello e io salgo gli scalini, tenendo le mani in tasca.
Entro e improvvisamente vengo avvolta da un’ondata del suo inconfondibile profumo. Mi soffermo un attimo a respirarlo, chiudendo gli occhi.
Prendo coraggio e lo raggiungo in cucina e vedo che è piegato in due verso il frigo, lasciando in bella vista il suo ehm…fondoschiena. Ovviamente i miei occhi si posano subito li, involontariamente.
Si volta improvvisamente verso di me con la cipolla in mano. Arrossisco di brutto, e lui mi segue a ruota. Spero vivamente che non abbia notato il mio sguardo rivolto al suo didietro, sarebbe la fine per me.
-Tieni.-Afferma, porgendomi una vaschetta con dentro la cipolla.
-Grazie.-Gli sorrido dolcemente. Un anno fa mi avrebbe salutata con un bacio o con un abbraccio, ora no. E mi manca terribilmente quel lui di una volta.
Faccio per andarmene quando ad un tratto sento una mano posarsi sui miei capelli, e iniziare ad accarezzarli. Quella di Justin. Mi fermo, sento il suo respiro sul mio collo che mi fa venire i brividi, il mio cuore sta impazzendo, i battiti sono aumentati vertiginosamente. Riesco a sentire anche il ritmo del suo cuore, e non va per niente piano.
Cosa stiamo facendo? Noi non dovremmo…
Mi stacco, nonostante abbia un immensa voglia di stare con lui, e mi avvio verso l’uscita.
-Domani sera ci sarà una festa qui, devo annunciare una cosa importante. Spero ci sarai anche tu…-Mi dice, prima che io apra il cancello, in modo molto sensuale.
-I-io non lo so Justin.-Esclamo prima di tornarmene a casa.
Durante il tragitto penso.
Ci vado o non ci vado?
Di sicuro lui passerà il tempo in compagnia della sua fidanzata quindi che senso avrebbe andarci? Non voglio vederli insieme, mi fa troppo male. E’ più forte di me.
Eppure il mio cuore, mi consiglia di andarci.


look at me! yo!
scusate il ritardo ç_ç
ma ho avuto dei problemi e non ho potuto aggiornare prima D:
spero davvero che vi piaccia, ci tengo a sapere cosa ne pensate.
eh poi, penso che questa ff durerà ancora due capitoli adsjdk
vabbè, sciaaaaaaaau, un bacione!

@drewsboxers on twittaaaaah

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Suonano alla porta, ma lascio che qualcun altro vada ad aprire.
Sento delle voci borbottare ma non ci faccio troppo caso.
Sto fissando il soffitto da non so quante ore, cercando di trovare una risposta alla domanda: ‘’Ci vado o non ci vado?’’. Che poi tra l’altro dovrei decidermi in fretta, visto che la festa comincerà tra meno di un’ora.
Probabilmente le possibilità che io decida di andarci sono minime.
La porta si spalanca di colpo facendomi sussultare dal letto, spunta Isy vestita elegante, con un vestito blu notte lungo fin sopra il ginocchio e senza spalline e delle infradito ai piedi.
Oddio, lei è davvero convinta che andremo a quella festa, mi sono scordata di avvertirla che forse ci andrà da sola.
-Paige! Che cazzo ci fai ancora in pigiama?!-Urla, spaventandomi. Non l’ho mai vista gridare così, è davvero arrabbiata.
-Ehm..si insomma..mi ero dimenticata di dirti che..non andremo alla festa.- Dico velocemente, per poi nascondermi sotto il lenzuolo, nel caso dovessi venir presa a calci.
Stringe i pugni e mi guarda infuriata. Sento che sta per dirmi qualcosa ma non trova le parole.
-No Paige, non puoi scappare sempre da tutto. Ok, ti farà male vedere Justin e quell’oca insieme ma diamine, tu sei mille volte meglio di lei! Quindi ora porti il tuo bel sedere fuori da quel letto, ti preparerai per bene e poi andremo a quella festa.-Disse scandendo bene le ultime quattro parole.
Forse ha ragione, io sto scappando da Justin, invece che reagire e combattere per lui.
Ma sono terrorizzata a morte, perché ora che ci stiamo ( forse ) ravvicinando pian piano, non vorrei rovinare tutto.
Ormai ho già deciso che non gli confiderò mai tutto l’amore che provo per lui.
Di malavoglia mi alzo dal letto, che mi ha sopportata per tutto il giorno.
Apro l’armadio e tiro fuori un top e degli shorts, che abbinerò con delle converse. Non sono il tipo che indossa vestitini o gonne varie, tantomeno tacchi alti e borsettine.
Mi vesto e poi mi butto sul letto nuovamente.
Isy si siede accanto a me e comincia ad accarezzarmi la schiena, per confortarmi e darmi coraggio.
-Ci divertiremo…e poi non ti ha detto che deve annunciare una cosa?- Mi chiede sorridendo dolcemente.
-Si…-Le rispondo amaramente, sono sommersa di pensieri. Spero davvero di distrarmi, ne ho veramente bisogno.
-Su con la vita, esser tristi non porta a nulla. Pensa solo a divertirti, lascia da parte tutte le preoccupazioni e lasciati andare per una volta.-Dice prima di abbracciarmi, sono stata davvero fortunata a trovare un’amica come lei.
Spero di riuscire a seguire il suo consiglio, devo solo lasciarmi andare.
 
-Pronta?-Domanda Isy alzandosi.
-Si…credo.-Usciamo e ci incamminiamo verso casa di Justin. Si sente già dalla strada il volume della musica, molto alto. Si sentono urla di ragazzi che si stanno divertendo, e si notano delle luci provenire dal giardino della villa.
Suoniamo il campanello.
Dopo qualche secondo Justin viene ad aprirci. E’ un po’ sorpreso di vedermi, evidentemente non si aspettava che sarei venuta. Mi sorride, sfoggiando uno di quei sorrisi così perfetti che solo lui sa fare. Ricambio, e abbasso lo sguardo imbarazzata.
-Sono contento di vederti.-Poi ci fa cenno di entrare e ci accompagna al suo immenso giardino, la piscina è illuminata e c’è già gente che si sta divertendo sott’acqua. C’è un bancone, come quello dei bar, che offre da bere e ci sono ragazzi e ragazze quasi dappertutto, un anno fa Justin non aveva tutti questi amici, mi sono persa molte cose.
-Volete qualcosa da bere?-
-No grazie.-Rispondiamo in coro.
-Bene, fate come se foste a casa vostra. Tra poco radunerò tutti e vi annuncerò la notizia tanto attesa.-Dice prima di dirigersi verso un gruppo di amici.
Mi guardo ancora un po’ intorno, e per caso adocchio la sagoma di Regina, che si sta divertendo- e non poco- con dei ragazzi in piscina, che sembrano farle la corte.
Che bella fidanzata, wow.
-Paige…-Mi sussurra a d’un tratto Isy.
-Cosa c’è?-
-Lo vedo quel ragazzo laggiù, quello che sta con Justin, coi bermuda rossi.- Sposto lo sguardo verso il gruppo di Justin, e trovo il ragazzo dai bermuda rossi…è carino. E sta fissando Isy.
-Si l’ho visto, ti sta fissando.-Mi metto a fare una cosa che non dovrei, fissare Justin. Mi attrae troppo, non riuscirò mai a stare cinque minuti senza guardarlo. Muove i suoi capelli in un modo che amo, i suoi occhi si posano su di me e sul suo volto spunta un sorriso.
-Lo so! Oddio, sta venendo verso di noi.-Si aggrappa un po’ troppo forte al mio braccio, presa dall’euforia.
-Vado a sedermi.-Le dico allontanandomi, non vorrei sentirmi il terzo incomodo.
All’improvviso la voce di Justin richiama l’attenzione di tutti e ci fa cenno di seguirlo verso un’altra parte del giardino, in cui al centro è stato acceso un fuoco e intorno ci sono dei tronchi per sedersi, come nei film.
Mi siedo vicino a Isy, e noto che Regina e Justin sono vicini, lei tiene la testa appoggiata sulla spalla di lui e vedendo la scena mi si stringe il cuore. Basta, non devo guardarli, sposto subito lo sguardo nonostante abbia una voglia gigantesca di continuare a osservarlo. Nessuno fiata, siamo tutti impazienti e curiosi di ascoltare la grande notizia.
-Vi ho richiamati tutti qui, insieme a me, perché vorrei annunciarvi una novità, che spero vi renderà felici come ha reso anche me. Allora… vi ricordate di Scooter? Il mio ex-menager? Mi ha riproposto di firmare il contratto…e io ho accettato.-Si leva un boato, tutti applaudono, fischiano e si congratulano con lui.
Non so cosa dire, perché sono troppo felice per lui, sono orgogliosa di lui. Sapevo che ce l’avrebbe fatta.
Noto che il suo sguardo si sofferma su di me.
-Però vorrei ringraziare una persona.-Dice alzandosi in piedi.- Ringrazio te Paige, perché se tu non mi avessi ridato la forza di ricominciare a cantare, non ce l’avrei mai fatta.-
Rimango spiazzata dalle sue parole, davvero non avrei mai immaginato che avrebbe detto una cosa del genere davanti a tutti.
Justin si avvicina a me, e nonostante Regina cerchi di fermarlo, mi abbraccia e mi stringe forte a sé ,sotto lo sguardo infuriato e gelosodella mia sorellastra, lasciando che le mie narici si nutrano del suo buonissimo profumo. Sono sorpresa anche di questo, e sorrido , colma di gioia.
-Scusami Paige, ti prego perdonami per come mi sono comportato.- Mi sussurra nell’orecchio, facendomi rabbrividire.
-Non hai nulla di cui farti perdonare.- Mi stacco e gli sorrido con gli occhi lucidi, prima di riabbracciarlo un’altra volta.

vi prego perdonatemi per il ritardo, ma sono stata via per qualche giorno ç__ç
quindi, spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo che spero vi piaccia :33
vi avviso che il prossimo capitolo sarà l'ultimo, e lo posterò domani, perchè poi partirò di nuovo.
grazie ancora per tutte le recensioni, vi amo tanto tanto asdajdl *u*

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Paige.

 
Mi sto avviando verso l’aereoporto accompagnata da Ben, si, torno a casa. Oggi è il grande giorno.
Il mio sguardo è rivolto verso il finestrino, osservo le goccioline di pioggia che si schiantano sull’asfalto.
Una lacrima riga improvvisamente il mio viso, non mi prendo nemmeno la briga di asciugarla.
Justin non è venuto, sono venuti tutti a salutarmi e lui no, nonostante me lo avesse promesso. Mi sono illusa, per l’ennesima volta. Avrà avuto di meglio da fare, ma certo. Che stupida che sono stata, ho creduto veramente che sarebbe venuto.
Lo amo così tanto e allo stesso tempo lo odio. Ma quell’odio viene sempre battuto dal sentimento opposto, ovvero l’amore. Più provo ad odiarlo e più quello che provo per lui cresce.
Ben, vedendomi silenziosa e distaccata capisce subito qual è il motivo. Non so come faccia, è una specie di mago, sa sempre tutto.
-Magari ti farà una sorpresa all’aereoporto.-Sbotta d’un tratto Benjamin, per sdrammatizzare.
-No, non penso che succederà.-Rispondo sconfortata.
-Mai dire mai, giusto?-E’ il motto di Justin, non c’avevo mai pensato, ma tanto anche se ci spererei fino all’ultimo so già che non ci sarà nessuna sorpresa.
-Ho smesso di illudermi…-Dico, mentendo. Ogni volta che lo dico ci ricasco subito.
-Meriti di più.-Si volta per sorridermi, cercando di tirarmi su il morale.
Sbuffo e torno a guardare fuori dal finestrino, chiudendo gli occhi per godermi meglio lo scroscio della pioggia.
 
-Siamo arrivati.-Afferma Ben, parcheggiando l’auto davanti all’aereoporto.
Mi aiuta a portare dentro le valigie e poi avviamo verso il check-in. C’è un po’ di coda, quindi ci sediamo su delle mini seggioline.
Guardo nella direzione dell’entrata, sperando con ansia di vedere Justin sbucare e correre verso di me, per un ultimo saluto.
Non sposto lo sguardo dalla porta a vetri, d’un tratto mi metto a sorridere, pensando a tutte quelle volte in cui Justin mi ha raccontato della sua fobia per le porte di vetro, quando molto spesso la sua faccia ci si è schiantata contro.
Sussulto ogni volta che quella porta si apre, mi sembra sempre di vedere Justin entrare, ma sono solo miraggi. Io lo vedo dappertutto, in ogni luogo che visito, durante la notte, in un negozio mi capita sempre di scorgere la sua sagoma, rimanendoci poi male.
-Paige, è il tuo turno.-Sento la voce di Ben penetrarmi nelle orecchie, ma io non voglio alzarmi da questa sedia. Voglio solo aspettarlo, anche se so che non verrà mai.
-Paige…-Mi accorgo che se non mi muovo, le persone dopo di me arriveranno in ritardo.
Sconfortata mi alzo e mi avvio verso il check-in, tenendo lo sguardo rivolto verso il basso.
-Ehi, non mi saluti?-Oddio, me ne ero scordata con tutti quei pensieri che mi frullano in testa.
Mi volto per abbracciare Ben, qualche lacrima riga il mio viso e finisce sul pavimento.
-Abbi cura di te.-Mi dice, guardandomi e dandomi un bacio sulla fronte.
-Anche tu.-Do un’ultima occhiata alla porta a vetri e poi mi incammino. I controllori controllano che non abbia armi o robe varie con me e poi mi lasciano andare. Mi volto a salutare Ben con una mano. Lui ricambia e sorride prima di fare dietro-front e andarsene via.
Resto ancora in questa posizione, sperando fino all’ultimo. Le persone passano e mi fissano, ma non me ne importa.
La porta di vetri si apre ed entra un ragazzo, non molto alto, con i capelli dorati che si muovono di qua e di la.
E’ lui, ne sono sicura.
Mi sbraccio urlando il suo nome.
-Justin!! Justin!!-Lui alza lo sguardo ed è come se il mondo mi crollasse addosso. E’ solo un ragazzo che gli assomiglia.
Basta, ho perso le speranze. Stringo i pugni, mi volto e con passo deciso mi avvio per prendere l’aereo.
Come hai potuto Justin, come?! Le promesse si mantengono, ma come ho potuto vedere, non sei un ragazzo di parola.
Sono proprio una cretina.
Il mio viso si riempie di lacrime, me le asciugo velocemente, non voglio essere vista da nessuno.
 
-L’aereo del volo Stratford-Boston partirà tra sette minuti, ripeto l’aereo del volo Stratford-Boston partirà tra sette minuti!- Dice la solita voce metallica.
Bene, è ora.
 
Prendo i sedili in centro, e aspetto di veder salire in cielo l’aereo.
Prima le hostess parlano e straparlano per un’ora, raccontando sempre le solite cose, anche i muri scommetto che le sapranno a memoria.
Finalmente accendono i motori e l’aereo decolla dalla pista.
Piano piano il paesaggio diventa sempre più piccolo.
Appoggio stanca, la testa sullo schienale del sedile.
Dio solo sa quanto sentirò la mancanza di Justin e solo adesso mi pento di una cosa: non ho avuto il coraggio di dirgli che lo amavo.
 

Justin.

 
-Regina, adesso smettila.-Dico scrollandomi il suo braccio di dosso.
-No, ti avevo detto che non dovevi più niente a che fare con Paige e tu non hai rispettato i patti. Come ti è saltato in mente di abbracciarla alla festa? Davanti a tutti?!-E’ più o meno un’ora che stiamo litigando, e io non ne posso più. Per giunta avevo promesso a Paige…oddio.
Guardo l’orologio: le 15.35.
Oh no, cazzo cazzo cazzo. Io devo salutarla, io devo salutarla. Oddio, aveva l’aereo alle 15.25. Ma gli aerei si sa, sono sempre in ritardo, giusto?
Non mi perdonerà mai.
-Io voglio bene a Paige, non puoi ordinarmi cosa devo o non devo fare. Adesso devo andare, sono in un maledetto ritardo.-
-No, tu non ti muovere di qui, non osare.-Urla lei afferrandomi per un braccio.
Adesso basta.
-E’ finita Regina, è durata fin troppo questa storia, adesso basta.-Non sapete quanto mi senta bene dopo aver detto queste parole: è finita.
Riesco solo a vedere la sua faccia sbigottita, perché esco dalla sua stanza e mio fiondo nella mia Range Rover. Ingrano la marcia e parto il più veloce possibile verso l’aereoporto.
 
Io la amo.
L’ho sempre amata, dal primo giorno che l’ho vista, a scuola un anno fa.
L’ho amata da subito e non ho mai smesso di farlo, ho provato a dimenticarla ma non ci sono riuscito. I miei pensieri erano sempre occupati da lei, dalla sua presenza.
Mi sono sentito un verme, quando l’ho trattata male. Ma ero sotto il controllo di Regina, non volevo mettere in pericolo Paige.
Devo dirglielo, lei lo deve sapere. Magari non proverà gli stessi sentimenti ma almeno mi libererò di un peso enorme.
Ogni volta che eravamo da soli avevo una gran voglia di baciarla, volevo assaggiare come non mai le sue morbide labbra rosa, volevo fosse mia. Ma ho fallito.
Ho scritto Fall per lei, ma non sono riuscito a dirle che era lei, la ragazza che amavo.
 
Entro in aereoporto facendo attenzione alla porta di vetro e correndo come non ho mai corso mi dirigo verso il bancone delle informazioni. E’ tutto deserto, quasi non c’è anima viva.
Ti prego Dio, aiutami.
-Signora, mi scusi per favore.-Chiedo tutto trafelato.
-Si?-Dice alzando un sopracciglio.
-L’aereo per…-mi fermo per riprendere fiato.- Boston è…-
-Già partito.-Conclude la ragazza.
No, vi prego, ditemi che non è vero, non può essere.
Un grosso macigno mi cade addosso, è la sensazione che sto provando ora.
E’ solo un sogno, è solo un sogno, è solo un sogno, è solo un sogno. Cerco di convincermi di questo ma la realtà è un’altra, è questa.
Ringrazio la signora e corro verso l’uscita, accasciandomi per terra, fregandomene della pioggia che mi bagna.
Piango, urlo, e piango.
Non ho mai pianto prima.
Sbatto violentemente i pugni sul cemento, e urlo.
Perché? Perché non gliel’ho detto? Eppure ci sono state tante occasioni e…oddio.
Perché non ho avuto il coraggio di dirle che l’amavo?!

 
 

The end.
 

dio, non mi sembra vero che è finita :o
mi ci ero affezionata çç
spero davvero che il finale vi piaccia, e spero che non mi ucciderete *chiede pietà* çç
vi ringrazio tutte, dalla prima all'ultima che ha seguito, letto e recensito questi capitoli c:

ho già in mente un'altra ff che però non pubblicherò prima di settembre ç_ç non uccidetemi çç
perchè starò in vacanza per tutto il tempo, mi spiace un sacco perchè avrei voluto pubblicarla prima...spero non mi abbandonerete :')
con questo vi lascio, buona lettura e...alla prossima avventura!! :'D

p.s. grazie grazie grazie mille a tutte. <3

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