Il figlio delle 5 Nazioni

di WilliamDuck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come tutto cominciò ***
Capitolo 2: *** Kaa-san, tou-san, nee-chan, che sta succedendo? ***



Capitolo 1
*** Come tutto cominciò ***


- E così è lui il nuovo contenitore di Kyuubi.- mormorò amaramente un uomo anziano dai capelli bianchi e la pipa in bocca guardando un piccolo fagotto.
- Sì, è lui Sandaime-sama.- rispose l'Anbu argenteo al suo fianco.
- Lo Yondaime dov'è?- chiese l'uomo.
- Morto signore.- il ragazzo abbassò lo sguardo, il suo maestro era morto... ancora non riusciva a capacitarsene.
L'anziano Hokage fece cadere la pipa.- Minato?! Morto?! Com'è successo?-
- Per sigillare il Kyuubi nel corpo del bambino.- rispose l'argenteo.
- Deve aver usato il sigillo ottagonale. Il nome del bambino?- volse il suo sguardo nuovamente verso il piccolo: chissà quante sventure gli sarebbero capitate a causa di un demone che non ha scelto di portarsi dentro.
- Naruto... è il primogenito di Minato-sensei e Kushina-san.- rispose.
- Kushina... almeno lei si è salvata?- domandò speranzoso.
- Mi dispiace Hiruzen-sama, pare subito dopo il parto, il Kyuubi, sia riuscito a liberarsi per motivi ancora ignoti.- rispose triste, anche la moglie del suo sensei era morta.
- E l'unica soluzione è stata questo bambino, è stato lui il vero eroe, ha salvato il villaggio da una catastrofe certa. E' stato lui il prescelto per il fatto di essere figlio di due due più grandi ninja mai esistiti.- si avvicinò alla finestra che mostrava il suo adorato villaggio, ora danneggiato in più punti a causa di Kyuubi, ma che sarebbe tornato forte e splendente come prima, anche di più!
- Gli abitanti del villaggio avranno paura del bambino ora, non avrà una vita felice.- mormorò, era pur sempre il figlio del suo amato sensei.
- Ci ho già pensato, ma pare che ormai il suo destino sia segnato...- disse chiudendo gli occhi e cercando di riflettere. Riaprì gli occhi di scatto.- Forse una soluzione c'è!- esclamò trionfante.
- Posso sapere di che si tratta?- chiese il giovane Anbu.
- Prima voglio sapere se Jiraiya è ancora nel villaggio.- ordinò.
- Jiraiya-sama? Sì, è ancora qui al villaggio, partirà stanotte.- fece come ordinatogli.
- Molto bene. Lo voglio nel mio ufficio il prima possibile! E' urgente!- subito dopo dell'Anbu non c'era più traccia.









- COOOOOOOOOOOOOOSSSSAAAAAAAAAAAA?!- urlò un uomo dai capelli bianchi e dei segni rossi sul volto.
- Jiraiya sta calmo, è l'unica soluzione. Non voglio che questo bambino soffra per qualcosa che non ha voluto. In più è il figlio del tuo allievo, nonché tuo figlioccio.- replicò fumando la sua pipa il vecchio Hokage.
- Ma io... E va bene, se è l'unico modo, non mi opporrò ancora. Ma non posso educare un bambino da solo, non sono pratico.- si arrese.
- Infatti non sarai solo.- dalla porta entrarono una donna bionda con un seno molto prosperoso e una ragazza dai capelli neri con un maialino tra le braccia.
- Salve Hiruzen-sensei.- salutò rispettosamente la bionda.
- Tsunade? Da quanto tempo! Ti trovo ancora in gran forma.- la sua allusione fu capita da tutti e si guadagnò un destro in faccia.
Con la faccia gonfia, si rialzò.- Rimandando a dopo i convenevoli, sei tu a dover venire con me?- chiese.
- Purtroppo sì e con me ci sarà anche Shizune.- rispose ancora innervosita.
- Sarete per Naruto come dei genitori e Shizune una specie di sorella.- spiegò il Sandaime.
- Certo, quando dovrei partire con questo porco maniaco?- chiese la bionda.
- Stanotte, Jiraiya sarebbe partito comunque.- rispose.
- Non sono abituato a stare in un posto per troppo tempo. In fondo sono un eremita.- disse il bianco.
- Certo, certo come vuoi.- lo liquidò la bionda.- Sensei noi andiamo, con permesso.- e uscì dalla stanza trascinando il suo ex compagno di team per un orecchio, subito seguita da Shizune.








- Dovevi per forza tirarmi l'orecchio?- si lamentò il sannin massaggiandosi la parte lesa.
- Sì!- rispose la donna.- Ne vuoi ancora?- domandò facendo scrocchiare le dita delle mani.
L'uomo parò le mani davanti a sé come a voler proteggersi.- NO! Sto bene anche così, grazie.-
- Quindi quando avrà compiuto 12 anni dovremo dirgli tutto: Kyuubi, il villaggio, di chi è figlio...- mormorò la bionda.
- Esattamente.- rispose il bianco.
- Alle 23 in punto ti voglio davanti al cancello del villaggio, intesi?- chiese minacciosa.
- Sissignora!- rispose prontamente.










23 in punto, cancello principale del villaggio nascosto di Konohagakure.
Due donne aspettavano, una pazientemente, l'altra abbastanza alterata, l'arrivo di un terzo elemento con un piccolo fagotto.
Jiraiya arrivò trafelato con Naruto tra le braccia.- Sono in orario vero?- domandò speranzoso.
- Solo un altro minuto e saresti morto tra atroci sofferenze.- rispose ancora alterata la bionda.
Il bianco sospirò di sollievo.
- Bene, allora possiamo andare.- esordì Shizune con l'inseparabile maialino tra le braccia.
Varcarono i confini del villaggio.
Per loro sarebbe iniziata una nuova vita, ricca di sorprese.









Note dell'Autrice:
Lo so ho da finirne ancora 4 e già ne inizio un'altra?!
Non faccio altro che complicarmi la vita, ma pare mi venga naturale xD
Con questo gli aggiornamenti rallenteranno, ma adesso ci saranno le vacanze estive **
Ozio totale, mare, spiaggia, amici, ff, divertimento e molto tempo per scrivere *^*
Fatemi sapere se vale la pena continuarla e commentate in molti ^^
Un bacione a tutti coloro che passeranno di qua ^^


NaruHina4ever ^^

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Capitolo 2
*** Kaa-san, tou-san, nee-chan, che sta succedendo? ***


- DOVE DIAVOLO SI E' CACCIATO QUEL VECCHIO PORCO?- urlava una donna bionda sventolando un pugno chiuso in aria e con una vena pericolosamente pulsante sulla fronte.
- Tsunade-hime si calmi, la prego.- cercava di calmarla, invano, una ragazza dai corti capelli neri con in braccio un maialino.
- Shizune-neechan è tutto inutile e comunque kaa-san te lo dico io dov'è, a spiare le donne nelle terme del paese come suo solito.- parlò un ragazzetto biondo con dei baffetti sulle guance e un'aria alquanto scocciata, il suo nome era Naruto Senju.
Alla bionda spuntò un'altra venetta, questa volta sul collo, e cominciò a camminare a passo di marcia verso le terme femminili del villaggio dell'Erba intenta ad esplorarle tutte con il solo scopo di uccidere quel vecchio pervertito di suo, anche se non ufficialmente, marito.
La ragazza mora si voltò verso il biondo.
- Che dici? Andiamo anche noi?-
- Per quanto mi riguarda.- si sedette all'ombra di un albero con le braccia portate dietro la nuca e chiudendo gli occhi azzurro cielo.- Possono sbrigarsela da soli, magari tou-san perde, anche se non ci credo molto, l'abitudine di sbirciare.- continuò tutto tranquillo.
Il maialino saltò dalle braccia della mora per andare a posizionarsi sull'addome del ragazzo, che prese ad accarezzarlo.
- Naruto-niichan, io sono gelosa sai?- cominciò lei scherzando.- Ultimamente Tonton ti preferisce a me.-
- Forse.- rispose semplicemente quello, facendole segno di sederglisi affianco, cosa che lei fece immediatamente.
- Qual è la prossima meta?- chiese lui aprendo un occhio.
- Suna, resteremo lì per un paio di giorni e poi andremo a Konoha per li esami per diventare chunin, ma prima dovrai passare gli esami per diventare genin.- rispose la mora leggermente sotto pressione.
- Suna... non è il villaggio dove c'è quel ragazzo dai capelli rossi con cui ho parlato qualche anno fa?- con un tono di voce piatto.
- Se ti riferisci a Sabaku no Gaara, sì.- rispose lei.
Seguì un silenzio pesante che venne spezzato da Naruto.
- Non siamo mai stati a Konoha, vero?-
- No, ma è davvero un bel villaggio.- gli sorrise la ragazza.
- Se detto da te, allora deve esserlo davvero.- fece un piccolo sorrisino di ricambio.
Poco dopo arrivò una Tsunade incollerita che trascinava, letteralmente, suo marito Jiraiya per la collottola della divisa.
Entrambi portavano le divise Anbu, lei di un grigio tendente al violetto, lui di un grigio opaco.
- Oh, l'hai ripreso alla fine.- fece il biondo non curandosi delle condizioni del ninja bianco.
- Grazie per l'interessamento Naruto.- piagnucolò quello.
- Te lo meriti, potresti stare qui ad allenarmi invece che a sbavare e sanguinare dal naso come un porco sbirciando all'interno delle terme femminili.- puntualizzò atono.
Colto e affondato.
Il sannin dei rospi arrossì all'inverosimile e tentò una via di fuga.
- I-io prendo solo ispirazione per i miei libri!-
- Visto che si tratta di libri sconci, non fa molta differenza.- lo zittì di nuovo il giovane Senju.
- Menomale che non l'hai influenzato e che ha del sale in zucca al contrario di te, vecchio porco.- lasciandolo cadere a terra e facendo, inevitabilmente, scontrare il naso dell'uomo con il duro terreno erboso.
- Ahio! Tsunade!- si lamentò il vecchio.
- Per una volta ti uscirà sangue dal naso per un motivo diverso dai tuoi soliti.- lo fulminò con lo sguardo.
Il povero Jiraiya si rialzò da solo ed entrò nella casetta improvvisata grazie all'abilità del Mokuton di Naruto, cercando disperatamente del ghiaccio.
- Mi chiedo come tu riesca a sopportarlo ancora.- esordì il biondo.
- Me lo chiedo anch'io Naruto.- anche se era ben conscia della vera risposta che avrebbe dato il suo cuore.











All'alba del giorno dopo, il primo ad alzarsi fu Naruto che, come se non fosse padrone del proprio corpo, si ritrovò sulla riva del laghetto vicina alla loro improvvisata dimora.
Vide la sua immagine riflessa sullo specchio dell'acqua la quale non gli offriva un'immagine nitida del suo volto a causa dello spostamento dei vari pesciolini che l'abitavano.
“Perché mi sento questo strano senso di inquietudine appiccicato alla pelle? Va tutto bene, ho una famiglia che mi ama... Ma è proprio questo il problema! Mi sento come... di troppo quando sono con loro, eppure ho passato tutta la vita in loro compagnia! Aaah basta fare questi pensieri, oggi compio dodici anni e voglio proprio vedere che si sono inventati quest'anno. Ma lazzaroni come sono, ancora staranno dormendo.” un sorrisino si dipinse sulle sue labbra.
Si sedette togliendosi i sandali e arrotolando fino alla metà superiore della coscia il pantalone blu con strisce arancioni, immerse le gambe nell'acqua.
La sua pelle calda e abbronzata a contatto con l'acqua fredda del laghetto, venne percorsa da un brivido che lo fece tremare, ma non poté fare a meno di pensare che amava quella sensazione, lo faceva sentire vivo, consapevole che la sua pelle non fosse fredda e... bianca, bianco cadavere, come il corpo del ninja che aveva ucciso e che continuava a fargli passare le notti insonni.
Rabbrividì al solo pensiero e tolse istintivamente i piedi dall'acqua e prese i sandali tornando a passo non troppo veloce, ma nemmeno calmo, alla casetta, con una sorta di timore misto a incredulità.
Troppo distratto dai suoi stessi pensieri, inciampò in una radice e, com'era prevedibile, cadde.
Peccato che con il braccio sinistro andò a finire su una pietruzza più o meno appuntita che gli procurò un taglio non molto profondo ma abbastanza lungo.
“Possibile che debba essere sempre così sbadato?!”
Posò la mano destra sul taglio e da essa uscì una luce azzurrina con l'intento di curare la ferita, ma, con sua somma sorpresa, il taglio si rigenerò in pochi secondi da solo senza che lui potesse fare alcunché.
- Cosa diavolo è successo?!-
Aveva ancora la mano sulla zona con ancora il chakra che fuoriusciva. Tsunade e Shizune gli avevano insegnato le basi delle jutsu mediche e lui si allenava costantemente per migliorarsi ed alla fine imparò la medicina in tutte le sue sfaccettature, certo non era al livello delle sue insegnanti, ma lui contava di riuscire a superarle un giorno, così come contava di superare Jiraiya.
Sapeva che per farlo doveva sudare molto, ma la fatica non lo spaventava, era pronto a tutto pur di migliorarsi sempre di più.
Superato il momento di smarrimento, si rialzò in piedi ed arrivò alla sua meta, dove trovò una Shizune sveglia e pimpante, uno Jiraiya in posizione eretta ma che non voleva saperne di aprire gli occhi e che dondolava come un sacco di patate costantemente in procinto di cadere e fare un bel botto e una Tsunade che gli urlava di darsi una svegliata e nel frattempo tentava di cucinare la colazione.
Si avvicinò a quest'ultima serio.
- Kaa-san devo chiederti una cosa.- iniziò.
Quella smise di lanciare improperi contro il marito e fissò l'attenzione sul ragazzo.
- Poco fa sono caduto e mi sono graffiato al braccio, allora ho tentato di mettere in atto gli insegnamenti tuoi e di Shizune-neechan, ma prima che potessi fare qualcosa, la ferita si è rigenerata come per magia da sola. Cos'è successo?- a quella domanda Jiraiya spalancò gli occhi concentrandosi sul biondo e Shizune perse l'allegria guardando anch'ella Naruto.
Il momento della verità era arrivato, dovevano solo capire in che modo dirglielo.















Note all'Autrice:
Finalmente ho finito questo capitolo, che ormai mi frullava in testa da giorni, ma non lo mettevo mai per iscritto, me affetta da ShikamaVVuite xDD
Spero vi sia piaciuto e ringrazio tutti coloro che hanno commentato, messo tra i preferiti, le seguite ed eventualmente nelle ricordate.
Senza di voi non so che farei *^*
L'abilità di Naruto, il Mokuton, si scoprirà in seguito il perché sia in grado di usarla
Ringrazio anche coloro che hanno solo letto, mi fa piacere sapere che qualcuno di silenzioso legge le mie storie ^^
Baci <3

NaruHina4ever ^^

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