Big Girl

di harrehs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #Olive. Ma che razza di nome è? ***
Capitolo 2: *** #Quel Tomlinson? ***
Capitolo 3: *** #Ora capisco l'agitazione delle mie amiche! ***
Capitolo 4: *** #Bella ragazza italiana folle ***
Capitolo 5: *** #One Direction a Doncaster ***
Capitolo 6: *** #Sono assunta ***
Capitolo 7: *** #Oh, how I wish that was me ***
Capitolo 8: *** #E' da maleducati origliare ***
Capitolo 9: *** #Il vecchio Tommo è tornato ***
Capitolo 10: *** #Notte in bianco ***
Capitolo 11: *** #Pessima idea riccio! ***
Capitolo 12: *** #Io e Harry?! ***
Capitolo 13: *** #Attenta a dove metti le mani ***
Capitolo 14: *** #What else? ***
Capitolo 15: *** #Ti scappa la pipì? ***
Capitolo 16: *** #Andiamocene. ***
Capitolo 17: *** #Non le ho detto che la ami ***
Capitolo 18: *** #A volte ritornano ***
Capitolo 19: *** #C'est magnifique. ***
Capitolo 20: *** #Addio. ***



Capitolo 1
*** #Olive. Ma che razza di nome è? ***


Capitolo 1
#''Olive. Ma che razza di nome è?''
Ecco ciò che chiedo ai miei genitori praticamente ogni giorno.


Ridevo. All'impazzata. Mi sarei presa una broncopolmonite o qualcosa di simile. Ma tanto ormai? Continuavo a ridere. Quasi piangevo per le risate, e le lacrime si mescolavano alla fredda pioggia inglese. Ma chi me l'aveva fatto fare? Stavo impazzendo dalla disperazione? Complimenti Olive,hai sempre la solita fortuna del cazzo che ti segue come un rapace che non molla la sua preda. Andava tutto male, eppure io non smettevo di ridere. Io, Georgia e Ronnie. Le mie due migliori amiche, che io furbamente -bella mente del cazzo Olive!- mi ero portata dietro in questo viaggio (suicida a quanto pare).
Ehm ehm, ma partiamo dal principio.
Nome? 
-Olive- Detta ''oliva in salamoia''
Età? 
-18 nuovi di zecca- 
Paese? 
- La solare, meravigliosa e gustosa Italia! -
Passione?
- Disegno, credo, non tutto, solo abiti.-
Talento?
- Ehm, so arrotolare la lingua (?!)-
Sogno nel cassetto? 
- Ehm, per ora sta bene nel cassetto-
Questa in breve sono io. 
Che altro dovreste sapere? Be', il mio incubo partì da un sogno.

Tutto cominciò in una solare mattina d'estate....
- Olly, Olly! -
- Mamma! Lo sai che odio quando mi chiami così! -
- Avanti spegni quel computer e vieni qui! -
mi chiamavano i miei dal piano di sotto.
- Addio facebook, i miei mi stanno chiamando. Non sentire la mia mancanza, mi raccomando! - 
Ovviamente, era da me, scendendo le scale caddi e sbattei la testa. Ma tutti in casa ci avevano fatto l'abitudine. 
'' Olive è goffa'' ''Olive è disordinata'' '' E' così poco femminile!'' Blablabla! Ecco cosa dicevano tutti!
- Mamma, papà, che c'è? - 
- Domani sarà il tuo compleanno lo sai?- 

C'era bisogno che arrivassero loro a ricordarmelo!?
- Diciotto anni!! - quant'era entusiasta mia madre.
Ma perchè i miei erano sempre entusiasti di tutto?
- Già, lo so. Ricordo quanti anni ho. - 
- E si sa che il regalo dei diciotto anni è sempre il più grande e importante... -
arriva al punto padre?! 
Ed eccolo che felice e sorridente tirò fuori tre pezzi di carta.
- Wow.. belli.. complimenti. Grazie mamma, grazie papà - 
- Sono biglietti! -
e che ci faccio io con dei biglietti?!
- Non ti abbiamo insegnato l'inglese così per divertimento!! - strano.. ne ero convinta! 
Mio padre era irlandese, mia madre italiana. Erano anni che con loro ormai parlavo solo inglese. 
- Mi mandi in Irlanda papà?- Sapevo che era un suo progetto da tempo. Ma io non ne ero entusiasta.
- Ma che Irlanda?! Ti mando nel posto dove sono cresciuto! - Cazzo... dov'era cresciuto? Non era irlandese?
- Inghilterra sciocca! - dissero i miei in coro festeggiando. Festeggiai anch'io con loro: insomma, Inghilterra, Londra!? Già mi immaginavo per le strade della capitale. Sì, sì amavo i miei futuri diciotto anni! Forse i miei avevano avuto una buona idea!
- Londra papà? Dici davvero? - ero incredula.
- Ma quale Londra? Non ci ho neanche mai messo i piedi io lì! - ecco tutti i miei sogni infranti.
Che grandi che sono i miei, sanno distruggerti tutto in meno di un minuto. 
- E allora dove vado?- 
- Doncaster piccola -
- Don.. che?-

- Sì sì! Andrai a stare dalla zia Molly! - 
La zia Molly? La zia inglese? Quella vecchia?!
- La zia Molly? Ma non la vedo da anni! E lei si è offerta di tenermi? -
- Noooo! Lei non sa che vai lì... sarà.. una sorpresa ecco! -
idea di mia madre. 
Che incubo! 
- Parti domani cara! Tu, Ronnie e Georgia. Contenta? - 
Eh? 

Una volta arrivata lì, mi ci volle poco per scoprire che la cara, dolce e decrepita zia Molly, ci aveva abbandonato due anni fa, e ora, al posto della sua casa, c'era un centro commerciale.
Così chiamammo i miei. 
Ci dissero di prendere il prossimo aereo per l'Italia. 
Ma, rullo di tamburi, la furba Olive aveva dimenticato passaporti, denaro e medicinali nel bagno dell'aereo! WOOOOO Uno shot out per me!

Ed eccoci lì, sedute tutte e tre davanti l'ingresso di un supermercato di Doncaster, accampate a terra come mendicanti in cerca di denaro. Che poi, era proprio ciò che stavamo facendo. Avevamo le nostre valige e nient'altro, avevamo perso anche l'entusiasmo del viaggio. 
- Ooooh perfetto! Non potrebbe andare peggio! Hai qualcos'altro in serbo per me? - urlai al cielo. 
Si mise a piovere. Che fai sfotti?
- Stai scherzando?- urlai di nuovo. Ronnie scoppiò a ridere. I suoi folti capelli neri erano zuppi quanto i miei. 
- Non posso crederci! - sbottò Georgia alzandosi. Bionda, bassetta ed elegante, sembrava aggraziata anche tutta bagnata. Io non avevo quest'effetto neanche d'asciutta! 
Mi alzai anche io. 
- Avanti ragazze! Ormai diamoci per vinte! Siamo in una fottuta e sconosciuta città, in un paese che neanche mi è mai piaciuto, ho fame ma non oso davvero mangiare nulla di qui! - cominciai a sbraitare ridendo, come una matta, senza motivo. Ridevo spesso, avevo un gran senso dell'umorismo. Purtroppo o per fortuna. 
Continuammo a ridere.
Fino a quando due piccole gemelline bionde fecero un capitombolo davanti a noi. Corremmo ad aiutarle, non c'era nessuno con loro. Arrivò però poi, correndogli dietro, una ragazza, bionda anche lei. Diceva di chiamarsi Charlotte, e ci offrì il suo aiuto. Accettammo.
Questo fu forse uno sbaglio, ma lo sbaglio migliore della mia vita.





Tadà! Eccomi con una nuova storia! 
Spero vi piaccia.. mi sono impegnata molto a scriverla...
Vi prego recensite! Ditemi che ne pensate!
Alla prossima
Un bacio
SheWillBeLoved_

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Capitolo 2
*** #Quel Tomlinson? ***


Capitolo 2
#Quel Tomlinson?


- Si è fatta male?- chiese una delle due bambine. 
- Tu che dici Daisy? Ve lo dico sempre di non correre, ma voi non mi date mai retta!- Si lamentò Charlotte. Aveva un bel caratterio quella lì!
Tenevo la bambina ferita in braccio: la sorella si era semplicemente sbucciata un ginocchio, lei invece si era fatta un piccolo taglio sulla fronte. 
Le stavo tamponando la ferita con un asciugamano bagnato, preso dal supermercato lì vicino, quando la ragazza dal bel caratterino ci offrì il suo aiuto.
- Di dove siete?- ci chiese.
- Italia- 
- Figa! Mio fratello c'è stato, un paio di volte. Dice che si mangia bene.- 
- Eccome!-
sbottai, forse a voce un po' troppo alta. Feci sussultare la piccola Phoebe, così si chiamava la bimba, ma la rassicurai subito con qualche carezza. Amo i bambini!
- Ma dove stiamo andando?- domandò la saggia Georgia. 
- A casa mia. Non potete certo andare in giro così!-
Figo. Stavo andando a casa di una sconosciuta. Meraviglioso.
Camminammo per poco. Arrivammo quindi velocemente di fronte a una deliziosa casetta, tipicamente inglese, ma non poi così ordinaria. Almeno una decina di ragazzine arano sedute lì di fronte, e alcune di loro suonavano senza sosta il campanello di casa. Ma che posto è questo? 
- Ehm.. questa è casa tua?- chiesi quasi terrorizzata. 
- Sì- alzò lei gli occhi al cielo. - Passiamo dalla porta sul retro! Queste da qui non se ne vanno mai.-
E ci fece fare il giro per entrare nella dimora. Io, Ronnie e Georgia eravamo ancora bagnate fradice, con un paio di valigie per una, e presentarsi a qualcuno in quello stato, non era una delle cose migliori da fare. 
- Charlotte?- domandai.
- Chiamami Lottie-
-Ok, Lottie?-
- Sì-
- Non pensi che daremmo fastidio? Conciate in questo modo?-
- Ma che! Entrate avanti! Accomodatevi e fate come se foste a casa vostra! Io vado a chiamare la mamma- 

Portò con sè anche le gemelle, lasciandoci sole sulla soglia della porta. 
Entrammo: era una casa ben arredata e modesta. Si respirava un clima familiare. 
- E ora?- fu la domanda di Ronnie. 
- Ci accomodiamo e facciamo come se fossimo a casa nostra- fu la risposta di Georgia.
Io la presi alla lettera, e mi buttai a peso sul divano. Fece uno strano rumore, e fui costretta a rialzarmi. Feci però ridere le mie amiche. 
- Secondo me siamo in un bel guaio!- 
- Rilassati Ronnie! Va tutto bene! - 
- Piantala Olly! Per te va sempre tutto bene!-
Risi. Come sempre.
Si sentirono delle voci provenire dal piano di sopra. Ecco di nuovo spuntare Lottie, accompagnata da una bella donna mora. 
- Ragazze! E' un piacere conoscervi! Io sono Johannah! E grazie per l'aiuto che avete dato a Daisy e Phoebe.. avrete fame? Venite in cucina!- 

E così ci accolse. Che signora gentile! Ci accomodammo a tavola. 
- E' rimasta un po' di Shepherd's Pie.. prendete- e offrì a tutte tre una sorta di torta grondante di carne tritata. 
- Sembra buona- mentì Ronnie. Georgia la guardò schifata. 
- Ehm, cos'è?- chiesi. Faceva davvero schifo gente!
- Torta con carne d'agnello tritata, coperta di purè di patate, cotta al forno. Una delizia! - mi rispose Lottie agguantandone una fetta. Oh dolce pizza dove sei quando servi? Mi manca il mio paese!
- Deliziosa davvero.. ma non penso di avere molta fame ora.. insomma, devo ancora riprendermi dal viaggio. - mi scusai e non toccai cibo. Lo stesso fecero Ronnie e Georgia. 
- Quindi ragazze, non avete un posto dove stare?- 
- No. Dovevamo andare da mia zia ma non se ne è fatto più nulla. Vaghiamo senza meta.-
- Figo!-
fu il commento di Lottie. Ridemmo tutte. 
- E siete senza passaporti?-
- Già. Olive li ha scordati sull'aereo-
Sì ok era colpa mia! Ma perchè ricordarmelo Ronnie cara?
- Potete stare da noi!-
- Lottie non so... sai com'è qui la situazione-
Johannah non ne era poi così convinta. Andavamo a cacciarci sempre più nei guai.
- Dai mamma i soldi non ci mancano!-
- Ma non è questione di soldi piccola mia.. -
- Falle pagare l'affitto!-
Lottie ora esageri!
- Se vuole ospitarci noi potremmo darle una mano in casa. - Se ne uscì Georgia. 
- Già!- continuò Ronnie. - Con le bambine, la spazzatura, la pulizia...-
- La cucina!- dovevo dirlo!
- Dai mamma!- Lottie stava dalla nostra parte! 
Ci avrebbe fatto comodo un alloggio!
- D'accordo ragazze! Vabbene... a patto che mi aiutiate qui in casa!-
- Certo!-
rispondemmo in coro. Evvai!
- Benvenute a casa Tomlinson!- 
Ronnie urlò. 
- QUEL TOMLINSON?- 
Lottie e Johannah risero. Mi ero persa qualcosa?


*YOLOOOOOO!*
Come state? Vi sono mancata? (penso proprio di no :'D)
Comunque.. che ne pensate della storia? 
Grazie mille a chi recensisce e a chi la legge.. siete meravigliosi!! TUTTI!
Un bacio 
Alla prossima
SheWillBeLoved_

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Capitolo 3
*** #Ora capisco l'agitazione delle mie amiche! ***


Capitolo 3
#Ora capisco l'agitazione delle mie amiche!


- Benvenute a casa Tomlinson!-
Ronnie urlò.
- QUEL TOMLINSON? -
Lottie e Johannah risero. Mi ero persa qualcosa?
- Che Tomlinson?- chiesi. Ero poco informata.
- Ah sì! Il cantante!- se ne uscì Georgia improvvisamente. Cazzo ero a casa di una celebrità?! Figo! Ma che celebrità?
- Sì è lui! Non ci posso credere! Dai Olly non puoi non ricordartelo.. fa parte del mio gruppo preferito!- mi incitò Ronnie a ricordare. 
- Ah ho capito! I cinque tizi che cantano sulla spiaggia giusto?- Forse avevo capito. 
- Sì loro- mi rassicurò divertita Lottie. 
- Alt! I One Direction non sono i ''cinque tizi che cantano sulla spiaggia''! - mi rimproverò Ronnie. 
- Già! Loro sono: Niall Horan, Harry Styles, Liam Payne, Zayn Malik e Louis Tomlinson- continuò Georgia. E fortuna che non li conosceva!?
- Be' sì loro! Ecco il perchè di tutte quelle ragazzine qui fuori!- ci ragionai su. 
- Esatto! Non se ne vanno mai.- si lamentarono madre e figlia. 
- Ma quindi Louis è qui?- chiese Ronnie dopo essersi ripresa.
- No ora sono in tour in America!- rispose Georgia. Ma allora lei sapeva proprio tutto su questi One Direction!?
- Oh ma la prossima settimana torneranno! E vedrete Lou- ci informò Lottie tutta contenta.
Georgia e Ronnie urlarono. 
- Fantastico!- ero curiosa di conoscere una celebrità. 
- Ok ragazze. Dopo ciò, sistemate i bagagli e fate come se foste a casa vostra- ci disse Johannah. 

LA SETTIMANA DOPO
- Oddio non respiro!- Ronnie continuava ad andare avanti e indietro per il salone agitatissima. 
- Ronnie, seriamente. Sono partiti cinque minuti fa dall'aeroporto di Londra. Ci vorrà un po' per arrivare a Doncaster. Rilassati! Altrimenti Louis ti penserà folle!- la rassicurai.
Johannah e il resto della famiglia era andata all'aeroporto di Londra a prendere il famoso Louis, mentre noi eravamo rimaste qui a badare alla casa e al cane. 
Era ormai una settimana che convivevamo con quella famiglia, e ci eravamo già ambientate parecchio: Georgia si occupava della pulizia della casa, mentre io e Ronnie ci alternavamo tra cucina, portare a spasso il cane o accompagnare le bambine a scuola. In quella casa momentaneamente eravamo in otto: c'era Johannah, Lottie , le due gemelline Daisy e Phoebe, l'altra sorella Felicity (detta Fizzy) e noi tre. Il padre delle ragazze non c'era. Infatti aveva divorziato con Johannah tempo prima, ma non ne so tanto. Neanche il padre biologico dell'ipotetico Louis viveva lì. Anche con lui Johannah si era lasciata molto tempo fa. Ed è a casa di Troy (così si chiama) che è andata a stare per un periodo Georgia (non la mia amica, ma l'altra sorella, figlia biologica di Troy). Ecco perchè eravamo rimaste in otto. 
Io, Ronnie e Georgia (la mia amica) dividevamo la camera con Lottie, e per questo avevamo tanto socializzato con lei.
Ed eccoci lì in salone, con Ronnie agitata, che io e Lottie (era rimasta a casa con noi) prendavamo in giro l'amica per la sua emozione. Georgia era fuori con il cane, sarebbe tornata a momenti.
Una folla continuava a urlare di fuori. 
- Non le sopporto davvero più lo giuro!- affermò Georgia rientrando dalla passeggiata. Ovviamente rientò dalla porta sul retro, quella davanti era inutilizzabile. 
- E' solo una settimana che sei qui e già sei stufa di loro?- le domandò Lottie divertita. 
- Già! La signorina è più di un anno che va avanti così!- dissi io facendo il verso a Lottie imitandola. 
- Io non parlo così!- e mi tirò un cuscino in risposta ridendo. 
Qualche ora dopo successe.
Io e Lottie eravamo ancora sul divano a chiacchierare, mentre Ronnie e Georgia immaginavano il loro incontro romantico con Tomlinson. Erano emozionatissime. 
- Non pensi dovremmo preparare la cena?- chiesi. Mancava molto poco all'arrivo degli altri, e ancora non avevamo fatto nulla. 
- MA STA PER ARRIVARE LOUIS! - mi risposere tutte tre in coro. Ecco perchè solo io andai in cucina e cominciai a preparare la cena. A me non importava poi tanto di questo Louis Tomlinson.
Ad un tratto sentii urla e festeggiamenti provenienti dal salone: dovevano essere tornati. Non mi andava proprio di partecipare al tutto, così rimasi in cucina a preparare. 

- Mamma hai per caso assunto una cuoca?- sentii qualcuno arrivare in cucina e parlare. 
- Sì potrei essere considerata tale- dissi girandomi di scatto mentre leccavo un cucchiaio per assaggiare la zuppa. 
Davanti a me c'era un ragazzo con una T-shirt a righe, bretelle e pantanloni lunghi fino alle ginocchia. 
Quello doveva essere Louis Tomlinson.
Ah sì! Ora ricordo chi è Louis Tomlinson.
Louis Tomlinson era un gran figo.
Oh cazzo stavo parlando con Louis Tomlinson?!

- Interessante- disse lui. - E quanto ti pagano?-
- Ho solo l'alloggio. Non sono una vera cuoca. - gli risposi agitata. 
- Oh quindi tu fai parte delle ragazze che si sono trovate senza casa a Doncaster?- 
- Sì, sono io-
e feci un inchino. Quando ero agitata usciva fuori il mio umorismo peggiore. Eppure lui rise. 
- Io sono Louis- e mi porse la mano. 
- Olive detta Olly- dissi io stringendo la sua.
- Oh, Olive come un' oliva?- mi chiese. Oddio quant'era figo!
- Sì, come un'oliva- risposi come un ebete.
- Uh sappi che ti prenderò in giro a vita per questo fatto!- 
- Dovrei farmi prendere in giro da un tipo con le bretelle?-
chiesi scherzosa.
- Mai insultare le mie bretelle ricorda!- mi minacciò ridendo. Ci trovavamo a nostro agio. E lui era figo. Forse mi piaceva. Di già.

- Louis sei qui?- disse una ragazza entrando. Alta, bellissima e perfetta. Io sembravo una cacca davanti a lei, giuro. 
- Sì El!- disse lui.
Poi la prese per i fianchi e la portò davanti a me. 
- Lei è Eleonor. La mia ragazza- e le diede un bacio.
Avete presente quando il mondo sembra crollarvi addosso? 
Ecco quello fu uno di quei momenti. 


*ANGOLO AUTRICE*
Ecco il capitolo! 
Voi siete tutti meravigliosi: 12 recensioni?! Non sono abituata!
Grazie grazie grazie! 
Comunque.. che ne pensate? Vi piace?
Recensite dai.. fatemi essere ancora più orgogliosa di voi!
SheWillBeLoved_

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Capitolo 4
*** #Bella ragazza italiana folle ***


Capitolo 4
#Bella ragazza italiana folle


Parlammo tutta la serata. O meglio, parlarono tutta la serata.
Io stavo seduta a tavola, a fissare quella ragazza perfetta che in men che non si dica era riuscita a farmi crollare le mie aspettative: Eleonor Calder. 
Era seduta di fianco a Louis, bella, divertente, insomma perfetta! Tutto il mio contrario.
Quando la cena fu finita, fui l'unica ad andare a letto.
Una volta in camera di Lottie, presi l'I-pod di Ronnie, il computer di Gerogia e cominciai ad avere un'anteprima del mio nuovo conquilino. Passai tutta la notte davanti a numerosi video diari e ad ascoltare il suo CD. Più andavo avanti, più peggiorava la mia cotta per Louis Tomlinson. E lo conoscevo appena?! Mi addormentai con le cuffiette ancora infilate nelle orecchie. 

- Avanti Olly sveglia!! Sbrigati svegliati!- 
- Chi è??-
ero molto intontita.
- Allora facciamo così: io porto le gemelle a scuola, Georgia fa la colazione e tu fra un' oretta porti Lottie dal medico ok?- mi chiese Ronnie. 
- Cosa? Sìsì ok... fammi dormire ora- risposi io.
- No devi sbrigarti! Io sto per uscire! Ho da fare.. faccio velocemente la colazione e poi vado!- si intromise Georgia. 
- Okok sono sveglia! Vado a farmi una doccia!- dissi alzandomi.
Avevo ancora molto sonno, ma di certo una doccia mi avrebbe aiutata. Andai in bagno. Chiusi a chiave, mi infilai sotto la doccia e aprii l'acqua calda. Quant'era rilassante! Come in ogni doccia che si rispetti cominciai a cantare: solamente canzoni dei One Direction, visto che li avevo ascoltati per tutta la notte. 
-Is your heart taken? Is there somebody else on your mind? I'm so sorry, I'm so confused just tell me, am I out of time? Is your heart breakin'? How do you feel about me now? I can't believe I let you walk away when, when I should have kissed you!!! -
Cantavo a squarcia gola, davvero troppo forte.
Qualcuno bussò alla porta.
- Se continui così sarò costretto a chiederti i diritti d'autore! - Era lui. 
Cominciai a ridere come una pazza. Mi aveva notata!
Uscii velocemente dalla doccia, mi misi un asciugamano sui capelli e uno attorno al corpo. 
Aprii la porta e mi ritrovai davanti Louis Tomlinson appena sveglio, capelli scompigliati e pigiama a quadri. Ero felice del fatto che Eleonor almeno era tornata a casa sua! Appena mi vide in quello stato mi guardò divertito. Pensavo di essere un minimo sexy, ma neanche quello?! 
- I should, I should, oh, I should have kissed you, I should, I should, oh, I should have kissed you!- ripresi a cantare senza pudore. 
Lui rise. Amavo far ridere la gente. 
- Sai di essere folle ragazza?- mi chiese più divertito di prima.
Io risi a crepapelle. Non sapevo che dire. Insomma lui mi piaceva, io ero nel panico.
- Però sei follemente adorabile- mi disse guardandomi negli occhi.
Sbaglio o un poco ci stava provando? Sbaglio o io mi stavo perdendo nei suoi occhi? Ok ero cotta. 
Dovevo far sì che lui mollasse Eleonor per me. Missione impossibile. Avevo visto tutti quei video diari! Qualcosa su di lui sapevo!
- Sarà colpa di tutte le carote che mangio!- risposi stupidamente io. Ma che frase del cazzo Olive! Solo a ripensarci mi viene la pelle d'oca!
Eppure lo feci ridere di nuovo. 
- Sai, a me non piacciono poi così tanto! - ci scherzò lui. 
- Meglio che vada a vestirmi. Devo accompagnare Lottie alla visita dal medico.- dissi.
- Uh! Vengo con te che ne dici?- Sìììì ti prego sì!
- Sei sicuro che non ti voglia riposare?- gli chiesi. Anche se volevo davvero che venisse.
- No dai. Voglio conoscere la mia nuova coinquilina. Ti aspetto di sotto!- 
Stavo per uscire con Louis Tomlinson?!
Ok, stavo per morire. 

Mi preparai velocemente all'uscita. 
Quando scesi trovai Lottie e Louis tutti incappucciati.
- Chi siete? Il ku klux klan per caso?- chiesi alludendo al loro abbigliamento.
Louis rise.
- Sai com'è... qui è un po' complicato non farsi notare ora che Lou è tornato.- rispose per lui Lottie. 
- ehm ok. Andiamo!- 
E ci avviammo verso il medico della famiglia Tomlinson.
- Qui posso fare da sola. Mi venite a prendere dopo?- ci chiese Lottie una volta arrivati.
- Sei sicura di non aver bisogno di noi?- le chiesi.
- Dai andiamoci a prendere un caffè! Lottie è grande, può fare da sola.- propose Louis.
Io e Louis da soli in un bar? Panico. Agitazione. Troppe emozioni.
Salutammo Lottie e andammo al primo bar che trovammo. Parlavamo senza difficoltà, ridevamo e scherzavamo. 
Ci sedemmo e ordinammo anche qualcosa da mangiare, visto che non avevo fatto colazione. 
Il suo telefono squillò.
- Telefono poco costoso mi hanno detto!- scherzai sulla sua costosa marca del telefono. 
Sorrise e mise il cellulare sul tavolo. 
Rispose e schiacciò sul tasto vivavoce. 
- Dimmi Harold!- disse.
- Hey Lou! Come va a Doncaster?- chiese la voce dal telefono.
- Tutto bene. Sai che mi sono ritrovato tre sconosciute belle ragazze italiane in casa senza un motivo ben preciso?- gli disse Lou ridendo.
Lo guardai e risi anche io: belle ragazze?!
- Dammi qualche ora e arrivo!- ci scherzò la voce al telefono. Doveva essere Harry Styles, un altro membro del gruppo. 
- Be' non so quanto ti convenga. Una di loro è davvero fuori di testa.- disse guardandomi e sorridendomi. 
- Che intendi?- chiese Harry.
- Ti dico solo che stamattina cantava a squarciagola le nostre canzoni sotto la doccia- 
- Hey non sfottermi così con la gente che non conosco!-
rimproverai scherzosamente Louis.
- E' lì con te ora? Sono in vivavoce?- chiese Harry.
- Sì Harold!- rispondemmo insieme.
- Uh! Ciao bella ragazza italiana folle!- mi disse. 
- Ciao ragazzo dai quattro capezzoli!- 
Sapevo tutto ormai sulla band.
- Vuoi vederli?- chiese Harry maliziosamente scherzando. 
Scoppiammo tutti e tre a ridere. 
Ero felice. 


*HOOOOOOLA!* 
Eccomi di nuovo!!! 
Che ne dite di questo nuovo capitolo? Spero che vi piaccia... vorrei sapere i vostri pareri sulla storia e sui personaggi...
E grazie infinite per le recensioni che lasciate... Non ne ho mai avute così tante, grazie infinite! 
Alla prossima
SheWillBeLoved_

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Capitolo 5
*** #One Direction a Doncaster ***


Capitolo 5
#One Direction a Doncaster


Erano passate due settimane, e più il tempo passava, più io ero cotta di quel cantante con le bretelle. Potevo definirlo un amore a prima vista, dopotutto a me era piaciuto da subito. Purtroppo però, e come nella maggior parte delle situazioni, questo ''amore'' non era per nulla ricambiato. Ma di certo non mi arrendevo: non mi sarei fatta scappare Louis Tomlinson. Avevo addirittura cominciato a disegnare abiti su Louis. Amavo disegnare abiti, e ora avevo iniziato a farlo per Louis. Ma lui non ne sapeva nulla, nessuno ne sapeva nulla. Mi vergognavo troppo... mi sembravo una bambina di nove anni!
Il tempo passava e presto lui sarebbe dovuto tornare in tour; sarebbe ripartito tra una settimana. Come avrei fatto a farlo innamorare di me in una settimana? Ma soprattutto, come avrei fatto a farlo innamorare di me con Eleonor nei paraggi? Che stupida illusa che sono?! 
Solo una settimana, di certo la settimana più magica. Questo perché Louis ci aveva dato una succulenta notizia che tutti, in particolare Georgia e Ronnie, avevano accolto con entusiasmo. 
Era venerdì sera quando Louis ci diede la bella notizia.
- Ehi mamma- disse masticando un pezzo di pane. - Quanti posti liberi abbiamo nella camere?- continuò.
- Mh... ci sono Lou. Perché?- gli rispose lei.
- I ragazzi verranno a farci visita, per una settimana. Vogliamo stare un po' insieme, a riposarci. E verranno qui.- ci disse.
Georgia sussultò e Ronnie le sputò in faccia l'acqua che stava bevendo. 
Io e Lottie ridemmo a crepapelle della situazione. 
Anche Louis si unì a noi. 
- Aspetta... con i ragazzi intendi loro? Loro loro?- chiese Ronnie per avere conferma. 
Louis annuì.
- Mi sento male- dissero in coro lei e Georgia. 
One Direction a Doncaster: ci aspettava una settimana divertente.

Era la mattina dell'arrivo dei ragazzi e tutti eravamo emozionati. Fortunatamente quella mattina Eleonor aveva da fare e così all'ultimo minuto ci aveva chiamato dicendo che non sarebbe potuta venire ad accogliere i ragazzi.
Sentimmo un'auto sul vialetto e tante urla di ragazzine. 
- Sono loro- dicemmo in coro io e Lottie.
Georgia e Ronnie quasi svenivano: stavano per incontrare i loro idoli e io ero così divertita dal loro stato d'animo. Dovevate vederle?! Tremavano e sussultavano a ogni rumore.
- Ce l'abbiamo fatta, sani e salvi- disse Louis entrando dalla porta sul retro. 
A seguirlo ecco gli altri quattro ragazzi. Ma ci credete che erano praticamente perfetti? Mai visto nulla di più bello. Li avevo visti solo in tv, ma dal vivo tutta un'altra cosa. Averli così vicini, poterli toccare, poterci parlare, sembrava un sogno. Di ciò se ne erano accorte anche Georgia e Ronnie, visto che erano rimaste a bocca aperta. 
- Bene, la mia famiglia la conoscete già. Quelle tre sono le italiane sperdute- disse Lou indicandoci. Presentò prima Ronnie e Georgia, con loro Louis aveva preso meno confidenza che con me, per poi presentare me. Strinsi la mano a tutti, come se fosse una cosa naturale, e poi ci sedemmo a parlare un po'. Infatti avevano molto da raccontare, non solo a noi, ma anche fra di loro: erano due settimane che non si vedevano. 

- Allora decidiamo le sistemazioni... in che stanza dormiremo?- domandò Liam.
- Io posso dormire con le ragazze- suggerì Harry alzando la mano. Gli altri risero e noi con loro. 
- Peccato, in camera nostra c'è poco spazio- risposi io a tono. 
- Ci stringeremo un po'- continuò lui malizioso. 
- Okok decidiamo queste sistemazioni!- ci interruppe Louis. Sembrava infastidito. 
- Io, Fizz, la mamma e le gemelle dormiremo tutte in una camera. Quella della mamma è enorme, centreremo tutte- disse Lottie passando per andare in cucina. 
- Perfetto! Quindi ci rimangono un po' di camere.. siamo in otto... due per ogni stanza.- suggerì Niall. 
- Sì ottimo! Facciamo a sorteggio!- suggerì poi Harry. 
- Dai Hazza piantala! - lo riproverò divertito Zayn. 
- Io appoggio la sua idea! Un sorteggio per stabilire con chi staremo in camera!- lo appoggiai io: magari capitavo con Louis! 
- Ok... scrivete i vostri nomi su un foglio...- 
Il primo sorteggio fu: Ronnie/Liam.
Dai Olive magari ci capiti davvero con Louis!
Poi uscì: Georgia/ Zayn.
Dai dai dai!
L'altro fu: Olive/ Niall.
Ok niente Louis. Uffa!
- Ehi aspettate! Tutti con una ragazza e io con Louis!?- disse alla fine Harry.
- Larry trionfa- commentai io. 
Forse sarebbe stata una settimana davvero interessante.

Dopo un po' io, Ronnie e Georgia ci alzammo per lasciare ai ragazzi la loro privacy. Ci andammo a sedere da parte e cominciammo a commentare ciò che era appena successo. 
- Non posso crederci. Dimmi ti prego che non è un sogno- se ne uscì Georgia.
- Sì, sembra uno di quei momenti in cui tutto sembra perfetto, poi apri gli occhi e ti accorgi che non è reale. E ci rimani di merda- continuò per lei Ronnie. 
- Ragazze è tutto vero. Stiamo davvero per condividere la casa con cinque ragazzi perfetti- dissi io. 
- Mai visti ragazzi simili!- continuò Ronnie e ridacchiammo insieme come stupide galline. Non ero una gallina, non pensatelo, ma quando una ragazza è estremamente cotta di un ragazzo, spesso perde la ragione. 

Stavo sistemando le cose nella mia nuova stanza quando il mio coinquilino entrò di botto.
- Ehi Niall! Sei arrivato!- lo salutai. Ero un po' delusa che il mio compagno di stanza non fosse Louis. 
- Ehi Olly! Allora.. che letto prendi tu?- mi chiese indicando il letto a castello nella stanza. 
- Prendo quello sopra ok?-
- Perfetto! Allora comincio a sistemare tutto... mi dai una mano?-

E così cominciammo a parlare e parlare, per ore e ore. Scoprimmo di avere numerose cose in comune, ma soprattutto entrambi amavamo mangiare e il nostro paese d'origine: l'Irlanda. Anche io ero nata lì, ma poi ero tornata subito in Italia e costruito una vita lì. Ma il mio cuore apparteneva ancora all'Irlanda, anche se non avevo poi così voglia di tornarci. Viaggiare non mi piaceva. Parlammo davvero per molto, io e Niall, e mi sentii quasi di potergli confidare qualsiasi cosa. 
- Niall è tardi! Penso sia il momento di andare a dormire... vado in bagno e torno! - gli dissi a una certa ora.
- Non metterci troppo! Potrei sentire la tua mancanza! - ci scherzò lui.
- Oh ma certo mio principe! Non mi farò attendere!- continuai a scherzare io. 
Lui scoppiò a ridere. 
Niall era simpatico, ma non lo vedevo come un possibile amore. Io ero già abbastanza cotta di Louis, ora volevo lui.
Quando tornai vidi Niall che guardava i disegni dei miei abiti. Diventai tutta rossa. Che vergogna!
- Li hai fatti tu?- mi chiese continuando a guardarli.
- Sì... ma tu non dovresti guardarli!- glieli tolsi dalle mani.
- Sei brava sai! Hai talento! Quelle cose starebbero davvero bene a Louis!- mi disse.
Secondo me aveva capito tutto. 
- Buonanotte Niall!- 
Quel ragazzo era fin troppo furbo.



*Spazio a moi!*
Scusate per il ritardo... Ma solitamente durante la settimana sono un po' impegnata! 
Domani andrò anche a leggere tutte le storie che avevo promesso di leggere... 
Ma ora non ho tempo! 
Comunque, che ne pensate?
Dal prossimo capitolo vorrei mettere le foto di come immagino i personaggi... che ne dite? 
Un bacio
SheWillBeLoved_

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Capitolo 6
*** #Sono assunta ***


Capitolo 6
#Sono assunta


Il campanello di casa suonò.
- E' Eleanor! Vado io! - urlò Louis dalla cucina. 
Evvai era arrivata. Hip hip urrà. Ma che bello. 
La vidi entrare con la sua solita e perfetta eleganza.
- Salve a tutti! - ci salutò sorridente. 
- Ciao Eleanor!- la salutò Niall, che era sdraiato sul divano accanto a me. 
Io le feci solo un cenno con la mano.
- Noi usciamo eh! Ci vediamo dopo! - si congedarono Louis e la ragazza perfetta. 
In salone eravamo rimasti solo io e Niall, gli altri erano in giro per la casa. 
La porta si chiuse e Niall cominciò a ridere sonoramente. 
Io, che ero sdraiata accanto a lui, mi misi a sedere per guardarlo sbalordita. 
- Che hai? - gli chiesi. 
Nulla. Continuava a ridere. 
Gli tirai un cuscino in faccia. 
- Horan parla! - gli ordinai.
- Si vede così tanto lo sai? - mi disse ridendo.
Alzai un sopracciglio in cerca di spiegazioni, anche se avevo già capito tutto. 
- Non la tolleri proprio! Eleanor!- 
Aveva capito tutto? 
- Cioè, ok che ti piace Louis, ma lei che ti ha fatto? - e continuava a ridere. 
Oh merda! 
- Ch-che-che? A m-me... Piace chi? Lou-Louis? No-no... Pr-pro-proprio no! - balbettai, ma non ero mai stata un brava bugiarda. 
Smise di ridere e si mise seduto come me, fissandomi serio con il viso a un palmo dal mio.
- Ma a chi vuoi darla a bere? - e detto questo ricominciò a ridere. 
La sua risata però, era così contagiosa che cominciai anche io. 
- Sì è vero mi piace! Ma non posso farci nulla! Fra una settimana ve ne andrete... E io non potrò più fare nulla! - dissi ridendo anche io. 
Sembravamo due ubriachi, ma almeno eravamo noi stessi. 
- Che avete tanto da ridere voi due? - ci disse una voce. 
Ci alzammo per vedere chi era; Louis era già tornato?! 
- Come mai siete già qui?- chiese Niall. 
- Non si può uscire! Le fans sono in delirio! - rispose Louis. 
- E poi io devo andare! - continuò Eleanor. 
- Di già?- chiesi io nascondendo un sorriso. Alla mia frase Niall non riuscì a contenere una risata, ma tutti ci diedero poco peso, visto che rideva spesso. 
- Sì, ho un servizio fotografico. Mi dispiace Louis - disse rivolgendosi più al ragazzo che a noi. 
Sembrava che neanche lui ne sapesse nulla di questo servizio. 
Poi annuì e si congedarono con un appassionante bacio, durante il quale io distolsi lo sguardo. 
Quando Eleanor se ne andò, Louis si gettò a peso morto sul divano:
- Non riusciamo mai a vederci! Ha sempre da fare! - si lamentò.
Io e Niall ci guardammo complici e ci scambiammo un piccolo sorriso. Poi lui si avvicinò a Louis:
- Magari non è quella giusta per te- disse sedendosi accanto a lui cingendogli il collo con un braccio. 
Niall era dalla mia parte! 
Louis lo guardò sorpreso: i suoi amici avevano sempre tifato per Eleanor, e perché ora Niall le dava contro? 

- Ragazzi! PANICO! - disse Harry mentre entrava in salone. 
Tutti ci girammo a guardare. 
La sua entrata fu seguita da quella di Georgia, poi da Ronnie, Zayn e Liam. 
- E' un disastro! - continuò Georgia. 
- Non abbiamo più una stylist! - affermò infine Liam.
- Cosa? E perché? - chiese Niall sorpreso. 
- Si è licenziata! Dice che ha bisogno di più tempo per lei o cose simili! - disse Zayn. 
- Una follia! - riprese Harry.
- E ora? - chiesi.
- Il tour ricomincia fra poco, ne hanno bisogno - disse per loro Ronnie. 
Il tour sarebbe ricominciato fra poco e il tempo stava per scadere. Mi voltai a guardare Louis: era ancora seduto sul divano con lo sguardo assente; non stava ascoltando ciò che gli amici stavano dicendo. 
- Non abbiamo abiti! - disse Zayn mentre io continuavo a fissare Louis. 
Mentre lo guardavo non stavo più ad ascoltare ciò che gli altri dicevano, ma ero immersa nei miei pensieri. Ora per me esisteva solo lui, e lui ora stava così male per Eleanor, perché l'amava. E io per lui chi ero? Nessuno. 
Ma perché toccava a me starci così male? Non era giusto! 
- Abbiamo Olive! - se ne uscì improvvisamente Niall. Mi voltai a guardarlo. Anche Louis fece lo stesso. Sentire il mio nome l'aveva distratto dai suoi pensieri?
- Che significa? - chiesi io. 
- Infatti... Olive? - chiese Harry sbalordito. 
- Sì ragazzi. Lei disegna e fa abiti perfetti! Perfetti per noi almeno! Dai ragazzi è una persona di fiducia e ora ne abbiamo davvero bisogno! - continuò Niall.
- Niall ha ragione, ne abbiamo bisogno - ci ragionò Harry. 
- Hai qualche disegno con te?- mi chiese Zayn. 
Cosa? Io ancora non capivo nulla. Sì, di disegni con me ne avevo, ma farli vedere a loro sarebbe stato davvero umiliante. 
- Io in realtà...- cominciai io. 
- Certo che ne ha! In camera ce ne sono molti! - continuò per me Niall. 
- Vado a prenderli! Dove sono? - mi chiese Ronnie. 
- Sulla scrivania! - disse per me Niall.
Niall ma riesci a stare zitto qualche volta?! 
Lo guardai in cagnesco: che stava facendo?
Lui in risposta mi fece un occhiolino. Riuscì a tranquillizzarmi.
Ronnie tornò e porse i disegni a Zayn. 
- Eccoli!- gli disse. 
- Grazie - rispose lui guardandola negli occhi, non riuscendo a distogliere lo sguardo. Lei si voltò per tornare accanto a Georgia, ma lui continuava a guardarla. 
- Allora come sono? - gli chiese curioso Liam facendo ritornare Zayn alla realtà. 
Finalmente guardò i miei disegni e sorrise.
- Hai talento ragazza! - mi disse. 
Harry e Liam si avvicinarono a lui per guardarli. Liam alzò lo sguardo, guardando prima Louis poi me, per poi sorridere e tornare a guardare gli abiti. 
- Ragazza sei assunta! - disse per loro Harry. 
- Fa vedere! - disse Louis alzandosi. Oh no! I disegni erano costruiti sul suo corpo, su di lui! No caspita! Diventai rossa come un pomodoro. 
Mentra guardava i miei disegni sorrise. 
- Sono belli...- disse. 
- Quindi è deciso! - disse Harry. 
- Deciso cosa?- chiesi io. 
- Fai le valigie. Vieni in tour con noi!- finì per lui Niall. 
In tour con loro? Davvero? Ora morivo! Niall grazie. 
- Dite sul serio? In tour? Con voi? Ho un lavoro? - chiesi sbalordita: non potevo crederci!
- Sì, sì, sì e sì!- rispose Liam. 
- Ok ma... non posso venire senza le mie assistenti! Ronnie e Georgia, sarei persa senza di loro! - dissi io. 
Non potevo scordarmi di loro! Mai e poi mai. 
- Per me va bene! - disse Zayn rivolgendo di nuovo lo sguardo su Ronnie. 
- Per te va bene? - mi chiese Louis. 
Ad un tratto pensai alla mia vita in Italia, ai miei genitori e ai miei amici. Ma a fottersi tutto! Ero un anno avanti e la scuola l'avevo finita! Avevo diciotto anni e un lavoro l'avrei dovuto trovare comunque... Era il mio momento! 
- Certo! - dissi a tutti loro. 
Sarei stata la stylist dei One Direction.
Ma soprattutto sarei andata in tour con Louis Tomlinson, senza Eleanor Calder fra le palle. 


*It's my moment!*
Allooooora... ehm ehm
Mi scuso innanzitutto per il grandissimomegasuperstraritardo (?)
Ma sono stata un po' impegnata
Anyway
Che ne pensate?
Come vi avevo promesso nell'altro capitolo, qui dovevo mettere una foto su come immaginavo i personaggi!
E chi se non la nostra Olive?



Ecco a voi Olive! Ovvero, la meravigliosa Emma Stone, in Easy Girl (dove anche lì la protagonista si chiama Olive)
Mi sono ispirata molto è lei, è meravigliosa e bellissima! 
Non so se ve la immaginavate così, ma la foto l'ho soltanto messa per la vostra curiosità, potete continuare a immaginarvela come volete! 
Alla prossima
SheWillBeLoved_

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Capitolo 7
*** #Oh, how I wish that was me ***


Capitolo 7
#Oh, how I wish that was me
 
- But I see yoooooou with him, slow dancin', tearin' me apart, cause you don't see, whenever yooooooou kiss him I'm breaking... -
- Niall chiudi la bocca! - e infilai la testa sotto il cuscino, cercando di ignorare il meraviglioso, ma fastidioso al mattino, canto del mio coinquilino irlandese. 
- Oh, how I wish that was me...- continuò lui ignorandomi. 
Mi sporsi a guardare la sveglia e notai che erano le cinque e mezza del mattino. 
- Ma sono le cinque e mezza! Torna a dormire pazzo! - lo rimproverai e spensi la luce. 
Lui la riaccese. 
- A che ora pensi di partire scusa? Abbiamo l'aereo prenotato!- mi ricordò lui togliendomi bruscamente le coperte. 
- Aereo?  Cazzo! - 
Come sempre la cara Olive si era dimenticata di un evento importante. Oggi i ragazzi avevano il volo per l'Australia, e io stavo facendo tardi. 
- Oddio è tardi è tardi è tardi! - cominciai ad urlare da una parte all'altra scapicollandomi giù dal letto e facendo un gran capitombolo a terra. Ovviamente Niall rise. 
- Gli altri? Sono già pronti?- gli chiesi preoccupata. 
- Non so... credo... - mi rispose vago lui mentre aggiungeva qualche vestito nella valigia. 
Afferrai tutto il necessario per vestirmi e corsi verso il bagno. Per la fretta però, piombai nella camera sbagliata. Era tutto buio e rilassante. Mi venne in mente che forse non erano davvero le cinque e mezza... Niall e i suoi stupidi scherzi!
- Non la voglio la colazione del McDonald's! - sbottò Harry rimboccandosi le coperte cercando di riaddormentarsi. 
Louis si mise a sedere sul letto per capire cosa stesse succedendo. 
- Eri tu che urlavi? - mi chiese. 
- In realtà... sì... - risposi senza cercare giustificazioni. 
- Tu sei folle- mi disse dolcemente e riprese a dormire sdraiandosi nuovamente. 
- Buonanotte! - mi urlò Harry, forse per cacciarmi fuori dalla camera. 
- Scusate... - sussurrai e richiusi la porta. 
Infuriata tornai nella mia camera, e mi trovai davanti un Horan che non riusciva a trattenere quel sorrisetto di soddisfazione per la riuscita dello scherzo. 
- La cosa che più mi scoccia, è il fatto che tu ti sia anche svegliato per organizzare questa pantomima! - gli dissi rinfilandomi nel letto. 
- Guarda il lato positivo... hai ancora due ore e mezza di sonno! Buonanotte!- mi rispose divertito. 
E dopo questa sua battuta, chiusi gli occhi e crollai tra le braccia di Morfeo, dove non esistevano le mie numerose figuraccie con Louis.
 
QUALCHE ORA DOPO 
 
Il tempo era volato, e in men che non si dica, ci trovavamo tutti e nove su un pullmino che ci avrebbe portati a Londra. Dico nove perché la cara Calder quella mattina aveva deciso di accompagnarci. Mancava ancora un'ora all'arrivo, e tutti stavano ingannando il tempo in modo personale. Ronnie e Georgia si erano attaccate all'Ipod, Liam chiacchierava al telefono con Danielle e Harry giocherellava con l'Iphone. Che avrebbero fatto senza tecnologia?! 
Niall intanto sgranocchiava una pizza, Zayn faceva un sonnellino e Louis invece, con mio grande piacere, continuava a pomiciare con la sua adorabile ragazza. Io non avevo nulla da fare, tranne che scambiare qualche parola con Niall quando non masticava. 
- Hey Olive... ma tu hai Twitter? - mi chiese improvvisamente Harry. 
- Sì, perché? - gli risposi curiosa. 
- Da quanto tempo non ci vai? - continuò. 
- Troppo!- risposi cercando di ricordare l'ultima volta che vi avevo fatto accesso. 
Detto questo, Harry mi passò il suo telefono mostrandomi il mio profilo di Twitter. Sgranai gli occhi. 
- Sbaglio o questi sono trecentonovantacinquemila followers?! - esclamai. 
Harry rise. 
- Be'... Le voci girano. Ora tutti sanno che sei la nostra stylist! - si intromise Niall. 
- Cazzo... Wow... Ma c'è un problema...- ragionai continuando a guardare il mio profilo. 
- Cosa? - mi chiesero in coro Styles e Horan. 
- Harry tu non mi segui su Twitter! - lo rimproverai scherzosamente. 
- Giusto!- disse riprendendosi il telefono - Errore mio!- 
- Quindi, ora che ti conoscono tutti, è meglio che tu ti metta occhiali da sole e felpa con cappuccio... i paparazzi saranno ovunque. Soprattutto all'aereoporto, non sarà piacevole!- mi consigliò Niall. 
- Davvero? Insomma sarò... famosa?! - chiesi sbalordita. 
- Non esattamente. Sarai perseguitata, il che è diverso. - fu la secca risposta di Harry. 
Il tempo continuava a passare, e io non vedevo l'ora di iniziare questa nuova avventura. 
Arrivammo. Il caos. 
- Volete fare una foto ragazzi?- 
- Lei è la nuova stylist vero?- 
- Che fine ha fatto l'altra?-
- Ma non è troppo giovane?- 
- Frequenta qualche membro? - 
- 3 2 1 sorridete! - 
L'aereporto di Heathrow era colmo di paparazzi e fans, numerosi flash continuavano ad accecarmi. Sentii qualcuno che mi portò fuori di lì. Non mi aspettavo nulla del genere, e già non lo tolleravo. Mi aspettava una vita così? Avrei dovuto far attenzione ad ogni cosa che facevo? Ad ogni cosa che dicevo? Stavo sbagliando tutto? 
Mi stavo ancora facendo trascinare da quel qualcuno che mi aveva salvato dalla folla e ancora non avevo capito chi fosse. 
- Sorridi, qualsiasi cosa tu continua a sorridere- mi sussurrò quel qualcuno. Ma io quasi non riuscivo più a capire nulla, la testa mi girava e ci vedevo a malapena. 
Resisti ancora un po' Olive, continuavo a ripetermi. 
E in men che non si dica mi ritrovai su un aereo diretto in Australia. La vista cominciò a tornare e la testa smise di girare. Vidi numerose faccie che mi accerchiavano a fissarmi preoccupate. 
- Cos'è successo? - chiesi, sorpresa di essere già sull'aereo. 
- Sei svenuta- rispose Liam. 
- Io sono cosa?- ero sbalordita. 
- Svenuta. - ripetè Louis. 
Come era possibile?
- Qualche paparazzo se ne è accorto?- chiesi, subito agitata. 
- No, credo di no. Paul è riuscito a nasconderti bene- mi rispose Harry tranquillizzandomi. 
Paul era la loro guardia del corpo. E se dicevano che era riuscito a nascondermi bene, potevo fidarmi. 
- Quindi è stato Paul a portarmi via dalla folla?- chiesi ancora. Appena lo chiesi tutti sembrarono abbandonare la conversazione, tutti tranne Louis. 
- No, sono stato io.- mi rispose Tomlinson. 
- Ero preoccupato per te... Ricordo cosa si prova la prima volta che si viene assaliti. L'importante è che ora stai bene- continuò lui. 
Cosa?! Louis preoccupato per me? Quindi ci teneva? Ora morivo. 
- Sì sì... Va tutto bene ora. Grazie. - gli sussurrai, e ognuno tornò ai propri posti per il decollo. 
Io mi trovavo accanto a Niall e Liam. Durante il volo notai che numerose volte Niall e Ronnie scherzavano fra di loro, si trovavano bene. Perché io non riuscivo ad avere lo stesso? Mi sporsi a guardare Louis: stava chiacchierando seriamente con Harry e sembrava preoccupato. Ultimamente non era più lo stesso. Era sempre serio e non dormiva quasi mai: qualcosa non andava bene.
Aveva gli occhi lucidi, stavo male per lui. 
Ero quasi certa però di sapere quale fosse il suo problema: Eleanor. E se davvero lei lo faceva stare così male, voleva dire che lei era la cosa più importante della sua vita. Io non potevo essere nulla. 
Ad un tratto lui e Harry si alzarono diretti verso il bagno. Harry gli aveva messo un braccio attorno al collo. Louis stava piangendo. Questo mi traflisse ancora di più.

 
Ecco il nuovo capitolo! Ditemi... Che ne pensate? Vi siete affezionati a qualcuno? Sperate in qualche coppia? Ditemi tutto vi prego!
Comunque, oggi non vi metterò nessuna foto... non saprei di che personaggi metterle! 
Spero che continuerete a leggere
Alla prossima
SheWillBeLoved_

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Capitolo 8
*** #E' da maleducati origliare ***


Capitolo 8
#E' da maleducati origliare

- Come richiesto, una camera con vista sull'oceano, vasca idromassaggio, tv a schermo piatto cinquanta pollici e ovviamente un condizionatore sempre acceso a vostro piacimento. Spero che sarete soddisatti del vostro soggiorno. Qualsiasi cosa contattate la reception e manderemo subito qualcuno da voi!- 

Così fummo accolte io, Ronnie e Georgia, da un anziano s
ignore sulla sessantina che ci scortò nella nostra souite privata nell'hotel più prestigioso di Sidney. I ragazzi non avevano davvero badato a spese! 
Il signore ci lasciò stupefatte sulla soglia della porta, tornando al suo lavoro. 
Non riuscivo a crederci! Davvero, non avevo mai visto nulla di simile. La camera era enorme, e una parete era completamente fatta a vetrate che davano sull'oceano. Per non parlare dell'enorme letto matrimoniale circolare che si trovava al centro della souite!
- Ohh io dormo lì sopra!- dissi buttandomi a peso morto sul letto. 
- Alt! Noi dormiremo lì sopra! Non ci sono altri letti! - replicò Georgia. 
E aveva ragione. Ok, il letto era abbastanza grande per tutte tre, ma io volevo la mia privacy?! Amen, quella souite era sufficente!
- Qui dentro dormirei anche per terra...- commentò ancora sorpresa e meravigliata Ronnie. 
- Già... e guardate che vista! Non vedo l'ora di farmi un bagno in questo meraviglioso mare! - commentò Georgia. 
- Beate voi che potete... - dissi alla fine io. Infatti, ero qui in Australia per lavorare e non di certo per divertirmi. La sera dopo ci sarebbe stato il primo concerto del tour, e io ancora non avevo progettato tutti gli abbinamenti del vestiario per i ragazzi. 
- Se vuoi possiamo darti una mano!- si offrì Ronnie. 
- Non ce ne è bisogno. Ragazze andate a divertirvi! - le incoraggiai al divertimento. 
- Ma ci sentiamo in colpa... Siamo venute qui per aiutare te! - mi disse Georgia mentre si sedeva accanto a me. 
- Ohhh penso che mi aiuterete di più togliendovi dai piedi!- ci scherzai io, generando anche la loro risata. 
E fu così che mi lasciarono da sola in camera. Ma proprio non riuscivo a concentrarmi: la mia vena artistica sembrava essersi andata a fare una passeggiata senza avvertirmi. L'unica cosa a cui potevo pensare era il dolore di Louis. Amava Eleanor più di ogni altra cosa, e io non ero nulla. Perché doveva essere così difficile? Ma ora basta! Dovevo cominciare a lavorare. Così, presi la chiave della stanza dei ragazzi (me ne avevano data una copia) e decisi di controllare i loro armadi per decidere gli abbinamenti. Sapevo che i ragazzi sarebbero dovuti andare al mare ed ecco perché approfittai di questo momento: potevo avere tutta la camera per me e lavorare in santa pace. 
I ragazzi però non dormivano tutti nella stessa stanza. Per ora mi avevano dato solo una chiave, la 379, e lì sarei dovuta andare, pur non sapendo chi di loro ci dormiva. 
A passo lento mi diressi verso la 379. La trovai e girai lentamente la chiave, per quanta poca voglia avevo di mettermi al lavoro. 
Ma quando aprii, rimasi sulla soglia della porta quasi spaventata: le serrande erano abbassate, e le tende erano tirate. La souite era completamente buia, tanto che non si vedeva nulla. All'inizio pensai di essere capitata nella camera sbagliata. Poi iniziai a pensare a uno dei soliti scherzi di Niall. Cercai di rassicurarmi e scrutai bene la stanza, facendo lentamente qualche passo avanti. Notai che vi era la porta del bagno semichiusa che illuminava una parte circostante della souite. Quindi qualcuno era in bagno, visto che c'era la luce accesa. La situazione era inquietante ma cercai comunque di non fare il minimo rumore. 
- Senti, se dobbiamo continuare così è meglio farla finita!- disse una voce all'interno del bagno. Non potevo vedere chi ne era il mittente, ma avrei riconosciuto quella voce fra mille. 
- No El ascoltami tu! Non ci vediamo mai. Sembra che ogni ridicola cosa sia diventata più importante di me! - 
Evidentemente Louis Tomlinson stava avando una discussione telefonica con la sua cara Eleanor. 
- Non posso continuare così. Scusa. Questa cosa mi sta uccidendo, e non sono più io. - disse con aria cupa. 
Era vero. Questo non era più lo stesso Tomlinson che avevo conosciuto all'inizio. E tutto per quella lì! Le avrei voluto staccare i capelli uno per uno. 
- Io devo andare ora. Ciao. - la salutò infine. 
-Che vi siete detti?- giunse un'altra voce dal bagno. 
Harry Styles non avrebbe mai lasciato da solo il suo migliore amico in un momento simile. 
- Niente lei dice... Che sarebbe meglio prendersi una pausa. - disse infine Louis. 
Il mio cuore sobbalzò, e la scimmietta nella mia testa cominciò a ballare a ritmo di jazz. 
- Mi dispiace BooBear... Ma l'ho sempre detto che lei non era giusta per te! - affermò alla fine Harry. 
L'aveva sempre detto? Quindi neanche a lui andava a genio Eleanor? Un sorriso si dipinse involontariamente sul mio volto. 
- Forse avevi ragione. - ammise Louis. 
- Allora avanti! Alzati da qui e andiamo in spiaggia! Sfruttiamo quest'unico giorno in cui possiamo stare tranquilli! - propose infine Harry. 
Louis rise. La sua risata magnifica. 
- Hai ragione Harry! Avanti, seguimi mio prode compagno! Destinazione: spiaggia! - disse Louis assumendo una posa in stile Superman e facendo ridere l'amico. Fece sorridere anche me. Forse il vecchio Louis Tomlinson stava tornando. 
I ragazzi stavano per uscire da bagno. Mi avrebbero vista?! Cercai di appiattarmi più che potevo al muro e di fare silenzio. 
Il mio piano funzionò: entrambi entusiasti uscirono senza fare caso a me. 
Ma ora era il momento di mettersi al lavoro. Accesi la luce, allontanai i pensieri e proggettai gli abbinamenti per Louis Tomlinson e Harry Styles che alloggiavano nella 379.

Mi ci volle davvero poco a finire gli abbinamenti, e decisi che per premiarmi potevo permettermi un po' di divertimento in spiaggia. Mi infilai il costume velocemente e mi diressi verso il mare. Vidi subito i ragazzi: insieme a Ronnie e Georgia stavano giocando a una partita di calcio sulla spiaggia. 
L'unico che non stava partecipando al gioco era Liam, seduto su una sdraio a prendere il sole, davanti ai ragazzi che giocavano. Decisi di unirmi a Liam, visto che a calcio ero una frana. 
- Ehi Liam! Perché non giochi anche tu? - dissi sedendomi accanto a lui sul mio asciugamano sulla sabbia. 
- Non ne ho voglia. Tu hai finito gli abbinamenti? - mi chiese. 
- Ho fatto Louis e Harry. Non ho la chiave della vostra camera! - 
- Giusto... Ma avrai tempo. Ora goditi il meraviglioso sole australiano.-
mi disse. 
Restammo un po' in silenzio a prendere il sole, ma poi fu lui ad interromperlo. 
- Allora, come va con Louis? - mi chiese alla sprovvista. 
- Con chi? - chiesi quasi balbettante. 
- So che ti piace...- mi disse tranquillamente. 
Ecco un altro che sapeva! Cazzo. 
- Come hai fatto? - chiesi in cerca di spiegazioni. 
- Il Beliberboy non è mai stato tanto bravo a tenere la bocca chiusa- ammise. 
Io avrei ucciso Niall Horan. 
- Ma io lo uccido quello là!- feci per alzarmi ma Liam mi bloccò divertito. 
- Sta tranquilla. Non l'ha fatto apposta... Ti spiego com'è andata: continuava a dire di conoscere un segreto che nessuno sapeva. Io l'ho ricattato dicendo che se non mi avesse detto tutto gli avrei mangiato tutta la pizza che aveva ordinato ieri sera. Quindi me l'ha detto. Sai che non sa resistere al cibo!- mi spiegò Liam.
Sorrisi. Non potevo avercela con quel ragazzo. 
- E comunque... il tuo segreto è al sicuro con me. - mi disse infine. 
- Grazie Liam, sei un amico.- gli dissi sincera. 
- Per vendicarti però, potrei dirti una cosa su di lui. Se può servirti... Niall ha una cotta per Ronnie!- disse osservando Niall mentre placcava Ronnie in una presa buttandola per terra. 
- Ronnie? La mia amica Ronnie?! Non posso crederci!- cominciai a ridere. 
La mia risata contagiò anche Liam. 

- Che vi ridete voi due?! - ci chiese a un certo punto Harry, venendosi a sedere vicino a me. 
- Nulla, nulla. - dissi. 
- Per la cronaca..- mi sussurrò Styles avvicinandosi al mio orecchio - è da maleducati origliare- 
E detto questo se ne andò, lasciandomi senza parole. 
Cazzo. 

 
Ta dan! Che ve ne pare? Il capitolo è un po' corto... e non succede nulla di che.
Ma mi sembrava utile nella storia!
Comunque.. Domani parto e ciò vuol dire che non vedrete capitoli per un po'! 
Fino all'11!
Comunque... spero che vi sia piaciuto il capitolo!
Alla prossima!
Un bacio
SheWillBeLoved_

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Capitolo 9
*** #Il vecchio Tommo è tornato ***


Capitolo 9
#Il vecchio Tommo è tornato
 
- Biondo, che ne dici di togliere i tuoi piedi dalla mia faccia?- chiesi scocciata. 
- Se Zayn mi facesse il piacere di togliere le sue ginocchia dal mio stomaco! - mi rispose Niall.
- Perché non ne parli con Liam che ha le sue gambe sul mio collo? - rispose a sua volta Malik. 
- Scusa Zayn. Ma perché lo stiamo facendo? - chiese Liam cercando di muoversi in quello spazio minuscolo. 
- Grande idea Styles! - commentai sarcastica. 
- L'ho fatto per non stare sempre in mezzo a tutta quella folla! - cercò di scusarsi Harry. 
- Ah giusto! Allora è meglio dormire in una cabina tre per due e far svegliare tutti con  il mal di schiena! - continuai. 
- Scusatemi ok?! Non pensavo che dormire in pullman sarebbe stato così complicato! - sbottò alzando le braccia. 
- Ecco dov'è il problema Styles, questo non è un pullman!- lo rimproverai io. 

Ok, forse è meglio che vi spieghi la situazione...
Il tour in Australia stava andando alla grande, ed erano settimane che viaggiavamo ininterrottamente per tutto il paese. Per raggiungere l'ultima tappa, il riccio aveva avuto la brillante idea del viaggiare su un piccolo pullman, stile quello usato in ''What makes you beautiful'', solo leggermente più grande. Per qualche strana ragione, noi e i ragazzi l'avevamo considerata una buona idea, e quindi avevamo accettato. Gli altri musicisti e aiutanti nel tour invece avevano optato per viaggiare in aereo. 
Ora era notte, e cinque ragazzi e tre ragazze cercavano inutilmente di addormentarsi. 
- Mi si sono addormentate entrambe le gambe! Styles puoi spostarti?!- gli urlò Georgia. 
- Non pensate che io sia messo molto meglio di voi, ok? Ho il sedere di Louis in faccia! - si giustificò Harry. 
- Sta zitto! C'è gente che pagherebbe oro per avercelo così vicino come lo hai tu! - ci scherzò Louis, scatenando la risata dell'intero mini pullman. 
- Che esperienza ragazzi! Di certo Liam lo scriverà su Twitter! - commentò divertito Niall, riferendosi alla mania dell'amico di scrivere sul social network ogni cosa che accade.
- No ma che dici! Al massimo farà una twitcam!- continuò Zayn. 
Ridemmo tutti, compreso Liam. 
- AHAH spiritosi! Perché non te ne esci con una delle tue frasi filosofiche così tirerai su il morale a tutti? - disse sarcastico Liam a Zayn. 
- Okok, che ne dite di dormire adesso? - commentò stanca Georgia. 
- Buonanotte a tutti!- finii io. 
 
Passò un'oretta, ma io davvero non riuscivo a chiudere occhio. Continuavo a pensare, a riflettere, su tutte queste settimane trascorse, sulle nuove esperienze che stavo vivendo e su i miei sogni che pian piano si stavano realizzando. Sembrava andare tutto per il meglio. Tutto; tranne una cosa. Nonostante El e Louis si fossero presi una pausa (ovviamente all'oscuro dalla stampa) le cose fra di noi non erano cambiate, e lui non sembrava minimamente interessato a me. Liam sapeva mantenere bene il segreto, e anche Niall se la stava cavando. Nonostante si fosse accorto che avevo origliato l'intera conversazione, Harry non sembrava essersene accorto minimamente.
Poi i miei pensieri toccarono altre persone: le mie due migliori amiche. Le adoravo, entrambe. Georgia, o Jojo come io preferivo chiamarla, l'avevo conosciuta anni fa, quando la sua famiglia si trasferì dal Canada per lavoro. Quando arrivò qui in Italia, aveva pressoché sette anni e di italiano sapeva poco e niente. Ed è per questo che facemmo amicizia: io ero l'unica della classe che poteva comunicare con lei, sapendo perfettamente l'inglese. 
Poi c'era Ronnie, o Veronica, come i genitori preferivano chiamarla. E' una di quelle persone che puoi o amare o odiare, niente vie di mezzo. Conosco Ronnie solo da un paio d'anni, quando lei si iscrisse alla scuola di danza dove andavamo io e Jojo. Non ci mettemmo molto a legare, e presto diventammo inseparabili. Ognuna di noi aveva diverse passioni e diversi sogni nel cassetto, che ovviamente ci confidavamo solo l'un l'altra. Io volevo fare la stilista, Ronnie voleva ballare, mentre Jojo voleva apparire sui migliori cataloghi di moda. Nessun'altro era a conoscenza dei nostri segreti. Ci eravamo sempre dette tutto. Ecco perché ora mi sentivo infinitamente in colpa per non aver confessato a nessuna delle due la mia enorme e gigantesca cotta per Louis Tomlinson, anche se ero certa ce ci fossero arrivate da sole. Come io avevo intuito il debole che Georgia aveva per Sono-senza-scrupoli-Styles e quello che Ronnie aveva per Malik e Horan. Ma avrei dovuto dirgli la verità? Insomma sono le mie migliori amiche, loro...
 
- NO, JIMMY PROTESTED! - se ne uscì all'improvviso Louis urlando e svegliando tutti. 
L'urlo interruppe i miei pensieri e mi fece prendere un colpo. Cominciai a ridere: il vero Louis era tornato. 
- Ma ti pare il caso?! - sbottò divertito Liam. 
Louis cominciò a ridere sonoramente, e la sua risata era ovviamente seguita da quella di Harry. 
- Scusate ma non riuscivo a prendere sonno...- si scusò. 
- Io ci ero riuscito invece! - protestò Zayn. 
- Uh poverino, qualcuno ha interrotto il suo sonno di bellezza!- ci scherzò Niall, provocando la forte risata di Ronnie. 
Guardando Zayn notai che questo l'aveva un po' infastidito. 
- Ok ragazzi ora torniamo a dormire- chiuse Louis. 
- Buonanotte- dissi io, per far capire a Louis che ero sveglia. 
- Buonanotte oliva in salamoia!- mi diede la buonanotte lui. 
Questo soprannome mi riportò alla prima volta che ci eravamo parlati: caspita se ne era passato di tempo!
- Hazza smettila di palparmi il sedere! - urlò nuovamente Louis. Harry sbottò a ridere, e con lui tutti noi. Era impossibile avere una serata normale con quei ragazzi!
 
- E dai ci dispiace!- 
- Sono cose che capitano!- 
- Dovevi vedere la tua faccia!- 
- Non prendertela!- 
Georgia entrò furiosa in camera seguita da Styles e Tomlinson che si scusavano ridendo. 
- Siete un branco di imbecilli!- li sgridò. 
L'urlo servì solo ad incrementare la loro risata.
- Che succede?- chiesi io quando entrarono. 
In quel momento entrò sbellicandosi Ronnie. 
- Ma che avete tutti da ridere?- chiesi divertita. 
- Io non ho nulla da ridere! - sbottò Georgia. 
- Ma che succede?- chiesi insistente e curiosa. 
- Quei ragazzi sono dei fottuti geni!- disse ancora ridendo Ronnie. 
Harry le si avvicinò e le battè il cinque soddisfatto. 
- E dai non prendertela!- disse Styles avvicinandosi a Georgia. 
Lei lo guardò negli occhi fulminandolo.
- Imbecille- sussurò a denti stretti. 
- Grazie- le sussurrò Harry maliziosamente. 
- Ma che è successo?!- chiesi ancora più insistente. 
- Be', hai presente i messaggi di minaccia che ha ricevuto Jojo stamattina su Twitter?- mi disse Ronnie. 
- Certo! Si era preoccupata come non mai!- dissi riflettendoci. 
- Appunto...- Ronnie mi scambiò uno sguardo incitante. 
- Oh santo cielo! Non ditemi che eravate voi!?- dissi divertita e sbalordita indicando i due ragazzi. 
- Vogliamo i diritti d'autore!- disse Louis appoggiando il gomito sulla spalla di Harry, mentre l'altro incrociava le braccia. 
- Le avete fatto prendere un colpo! - commentai io. 
- Già!- aggiunse Georgia arrabbiata. 
- Ok dai, per farmi perdonare ti offro una pizza, stasera. Ci stai?- le chiese Styles. Ora avevo capito dove voleva arrivare il furbetto. 
Lei gli si avvicinò a meno di un palmo dal viso. 
- Ci vorrà molto di più per farti perdonare- gli sussurrò. 
- Uh! Allora dovrò applicarmi meglio- le sussurrò lui avvicinandosi sempre di più. 
- Ho bisogno del bagno- disse lei spostandosi e andando verso il bagno. 
Louis diede una pacca sulla spalla all'amico, e io mi avvicinai lentamente al riccio. 
- Strano modo per rimorchiare una ragazza- gli sussurrai. 
Lui sorrise soddisfatto e si avvicinò al mio orecchio. 
- Magari dovrei fare come te- mi disse. 
Io lo guardai alzando un sopracciglio in cerca di spiegazioni. 
- Forse Louis sarebbe felice di sapere cosa provi davvero per lui...- mi sussurrò ancora più soddisfatto. 
- Non lo faresti!- dissi preoccupata. 
- Louis perché non mi accompagni al bar? Dobbiamo dirci due cosette- disse ancora guardandomi. 
Io lo fulminai. 
I due uscirono e Harry mi scambiò un'ultima occhiata divertita. 
 
- Che succede?- mi chiese Ronnie una volta che i ragazzi furono usciti. 
- Ecco io... avrei dovuto dirvelo prima. Insomma io...- cominciai. 
- Che succede?- chiese Georgia uscendo dal bagno. 
- Olive stava ammettendo che le piace Louis- disse infine Ronnie. 
- Ah finalmente! Era ora!- disse Georgia buttandosi sul letto e aprendo una rivista. 
- Come facevate a saperlo? - chiesi. 
- Si vedeva! Dai, a noi non puoi nascondere nulla!- disse Ronnie. 
- Avete ragione! Mi dispiace per non avervelo detto prima...- mi scusai. 
- Ehi... non è niente! Se è per questo... neanche io vi ho detto tutto- comicniò Ronnie. 
- Insomma a me... piace Niall. - concluse infine. 
- E Zayn?- chiese Georgia. 
- Zayn cosa? - chiese curiosa Ronnie. 
- Niente.. sembrava che ti piacesse... - commentò Jojo. 
- E tu Jojo?- chiesi io. 
- Io cosa? Non è ovvio che mi piace Harry?- chiese lei divertita. 
- In effetti sì...- commentai io. 
- E perché non hai accettato il suo invito a uscire?!- chiese sbalordita Ronnie. 
- Avrei dovuto?- chiese Georgia. 
- Sì!- le rispondemmo io e Ronnie all'unisono. 
Georgia si alzò dal letto e si affacciò alla porta della camera. 
- STYLES!- urlò e poi rientrò in camera. 
Lui non si fece attendere e presto lo trovammo col fiatone affacciato alla soglia della nostra porta, sempre accompagnato da Louis.
- Sì?- chiese speranzoso. 
- Ripensandoci... verrei a mangiare quella pizza. - gli disse Georgia sorridente. 
- Ottimo. Ti passo a prendere io allora... alle 8?- chiese lui raggiante. 
- Certo. - disse infine Georgia. 
Harry uscì, ma Louis rimase sulla porta. 
- Olly- mi chiamò.
Io mi voltai subito. 
- Che ne dici se andiamo anche noi a mangiare una pizza stasera?- mi chiese. 
Il mio cuore cominciò a tamburellare fortissimo. 
- Ok..- dissi emozionata. 
- Perfetto... allora alle 8 anche noi. Pizza!- disse, ma mentre stava per andarsene un biondo fece irruzione in camera mia. 
- Pizza? Vengo anche io allora!- disse Niall buttandosi sul letto con una rivista in mano. 
- Ehm... ok...- sussurrò Louis scontento. 
- Ehi Ronnie! Vieni con noi?- le chiese Niall. 
- Sì!- rispose lei felice. 
In quel momento entrò anche Zayn, che sentì l'intera conversazione. 
- Be' se andate tutti vengo anche io! Aspettate chiamo Liam!- disse. 
Bell'appuntamento romantico. 
- Cos' è questo caos?- chiese Harry rientrando in camera. 
- Andiamo tutti a mangiare una pizza stasera! Ci sei?- gli chiese Zayn. 
- In realtà io... già ci andavo ma...- cercò di scusarsi lui. 
- Allora pizza tutti insieme!- urlò felice Liam entrando in camera. 
- Affare fatto...- commentò Harry deluso. 
Ma come mai Louis mi aveva invitata? Harry glielo aveva detto?

 
Altro che ritardo!
Questo è stato quasi un abbandono!
Mi dispiace tanto...
Ma la mia vacanza si è prolungata di un po' e non avevo internet!
Spero che mi predoniate!!
Il capitolo è molto lungo... ma devo dire che mi piace. 
Ho pronti anche i successivi, per farmi perdonare li posso postare anche subito,  basta che siate in tanti a volerli!
Che ne pensate di questo capitolo?
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Capitolo 10
*** #Notte in bianco ***


Capitolo 10
#Notte in bianco

 
Ci stavamo preparando per la serata in pizzeria, e io, Ronnie e Georgia stavamo letteralmente entrando in crisi. Tutte dovevamo essere conciate al meglio per due motivi: il primo, ovvio, tutte avevamo un ragazzo da conquistare, e il secondo, nuovo e inaspettato, i paparazzi. Ce ne sarebbero stati molti di certo e non potevamo sembrare le solite tre puttanelle che i ragazzi si portavano fuori. Anche perché ormai le fans mi conoscevano, mi contattavano su Twitter e qualcuna mi chiedeva pure l'autografo. Era un nuovo mondo per me. 
Eravamo pronte: Georgia indossava pantacollant neri e maglietta larga gialla, Ronnie indossava una maglia attillata celeste abbinata con jeans e io invece avevo optato per un paio di jeans e maglietta bianca, con la speciale aggiunta di bretelle rosse. 
- Come mai le bretelle?- mi chiese curiosa Ronnie. 
- Così. Mi piacevano- mentii io. 
- Secondo me te le sei messe solo per Lou!- mi sgamò lei. 
- Probabilmente..- ammisi.
Toc toc!
Qualcuno bussò alla porta. 
- Avanti!- dissi, notando che eravamo tutte vestite. 
Niall entrò in stanza e ci osservò tutte e tre, soffermandosi ovviamente su Ronnie. 
- Wow, sei bellissima- le disse senza pensarci. 
- Grazie...- disse lei timidamente. 
- Noi facciamo schifo vero?- chiese Georgia divertita dall'imbarazzo dei due. 
- Che? Oh... sìsì anche voi siete davvero belle.. ovvio...- balbettò Niall, ma non riusciva a togliere il suo sguardo da Ronnie. 
- Ehm... imbarazzante...- sussurrai a Georgia, che rise. 
La risata fece riprendere Niall, che subito si soffermò con lo sguardo su di me. 
- Bretelle?- mi chiese. 
- Ma perché tutti trovano strano il fatto che io indossi un paio di bretelle?!- sbottai con lo sguardo al cielo. 
- Be', sai com'è... il ragazzo che ti piace le porta sempre...- si spiegò Niall. 
- Anche io le metto sempre!- mi giustificai. 
- Ma se le hai comprate ieri!- se ne uscì Ronnie. 
- Grazie...- la fulminai, generando solo la sua risata. 
- Be', andiamo?- chiese Niall. 
- Ma gli altri?- domandai io. 
- Vi aspettano fuori!- ci disse e insieme uscimmo tutti dalla stanza. 
 
- Siamo tutti?- domandò Liam una volta che fummo tutti fuori. 
- Sì- rispose Zayn. 
- Ehi Olive!- mi salutò Louis. 
Lo risalutai. 
- Bretelle? Non è che cerchi di copiarmi lo stile? - mi domandò sorridente. 
- Ricorda che sono io che ti creo lo stile- gli risposi a tono. 
- Uh! Questa sì che faceva male!- mi disse scompigliandomi i capelli e allontanandosi vicino a Zayn. 
- Allora, come va il tuo piano di conquista?- mi chiese una voce sussurrante da dietro. 
Sobbalzai per il colpo. 
- Eh che caspita! Liam mi hai fatto prendere un colpo!- gli dissi quando mi voltai. Lui rise divertito. 
- Comunque... niente di che. Non so davvero che fare!- gli dissi. 
- Conta su di me per ogni cosa. - mi disse sincero. 
- Grazie Liam.- 
Quel ragazzo era davvero dolce. Un grande amico. Si allontanò anche lui per andare a parlare con Louis e Zayn. 
- Non mi sono mai piaciute le olive- mi disse un'altra voce da dietro, ma stavolta sapevo benissimo chi fosse. 
- Styles- lo salutai fingendo un minimo di entusiasmo. 
- Dico sul serio, hanno quel sapore che proprio non... Per non parlare dell'osso che...- continuò il suo monologo sulle olive. 
- Anche tu mi stai simpatico- commentai sarcastica. 
Ed ecco che anche lui mi scompigliò i capelli. 
- Che idea geniale Miss Salamoia... bretelle.. wow!- commentò lui riferendosi al mio indumento. 
- Strano modo per rimorchiare un ragazzo- mi sussurrò all'orecchio. 
- Ma perché non la smetti di sussurrare nelle orecchie della gente?- gli chiesi infastidita io. 
- Vuoi che dica tutto ad alta voce allora? - mi chiese divertito. Riusciva solo a farmi innervosire. 
- Forse è meglio di no...- risposi infine io. 
- Dai lo so che mi vuoi bene!- mi disse cingendomi la spalla con il braccio e stringendomi a sè. Alla fine volevo davvero bene a quel ragazzo. 
 
A forza di camminare arrivammo di fronte a una porta chiusa, in un corridoio molto isolato, e ancora non eravamo uscite dall'albergo. 
- Ma dove siamo?- chiese Ronnie. 
- Ora vedrai..- rispose incoraggiante Niall.
Liam tirò fuori tre fascie per capelli e ce le porse. 
- Mettetevela- ci disse. 
- Perché? Cosa volete farci?- chiesi spaventata. 
- Dai al massimo ti cucineremo allo spiedo piccola oliva!- ci scherzò Louis. 
Senza scelta mi misi la fascia, e devo dire che davvero non riuscivo a vedere nulla. 
Sentii la porta aprirsi e i ragazzi ci aiutarono ad entrare. Sentivamo un profumo buonissimo, che per un'italiana come me era perfettamente riconoscibile. 
- Pizza- sussurrai. 
Ci fecero poi sedere e potevo sentire che davanti a me c'era un grande tavolo in legno. 
Eravamo già in pizzeria? Ma stranamente non sentivo altri rumori o altre persone oltre noi. 
- Ok, adesso noi ci allontaniamo un attimo - disse Zayn. 
- Qualsiasi cosa succeda non toglietevi le fascie!- continuò Liam. 
- O ci offendiamo- finì Louis. 
- Agli ordini capo!- rispondemmo tutte in coro.
Passarono quasi cinque minuti, e noi continuavamo a chiederci cosa stava succedendo. Ma come promesso ancora non ci eravamo tolte le fascie. 
- Che bell'appuntamento!- dissi io sarcastica, facendo ridere le mie due amiche. 
- Ma ci siamo solo noi?- chiese Georgia. 
- Sembra di sì. Ma che razza di pizzeria è?- chiese anche Ronnie. 
Si erano evidentemente fatte la stessa domanda che mi ero fatta io. 
- Potete togliere le fascie! - ci disse qualcuno in lontananza. 
Non ce lo facemmo ridire, e in tempo record ci togliemmo quelle cose. 
Eravamo in una sorta di ristorante vuoto e poco illuminato. 
- Ma dove siamo?- chiesi. 
- E' il ristorante dell'albergo.... ma è evidentemente vuoto...- rispose Ronnie. 
- E i ragazzi dove sono?- chiesi. 
La risposta non si fece attendere: munito di tacquino da cameriere e di cappello da cuoco, Louis Tomlinson si avvicinò a noi sorridente. 
- Cosa le porto signorine? - ci chiese raggiante. 
Noi tre ci guardammo sbalordite ma sorridenti. 
- Ehm... per me una pizza margherita.- disse subito Georgia. 
- Perfetto... anche perché abbiamo solo quella.- ci disse. 
- E se a me non piacesse la margherita?- chiesi con aria di sfida. 
- Abbiamo numerosi tozzi di pane che di certo riusciranno a sfamarla!- rispose lui sempre sorridendo. 
- Ma dove sono tutti?- chiese Ronnie. 
- Uh quante domande! Gli altri chef stanno preparando le pizze- ci rispose. 
- Cucinerete voi?!- chiedemmo in coro. 
- Certo! Quindi tre pizze margherite per le tre ragazze italiane?- chiese infine. 
Accettammo e aspettammo le pizze. 
 
- Mh... non è perfetta come quella italiana ma non è male! - commentai mangiando con gusto l'ultimo pezzo della mia pizza.
- Ehi! Siamo cinque ragazzi inglesi! Cosa potevate aspettarvi?- spiegò Liam. 
- Ora spiegateci. Perché qui non c'è nessuno?- chiese Ronnie. 
- Be', non volevamo avere troppa gente fra i piedi, così abbiamo affittato il ristorante e la cucina dell'albergo per questa sera.- ci spiegò Zayn.
- E poi, volevamo farvi vedere che strabilianti cuochi siamo- finì Harry. 
Ridemmo. A quel punto tutti e cinque si avvicinarono tra loro e si diressero verso un lato buio della sala. 
- Ma che fate?- gli chiesi. 
- Ora c'è la parte migliore!- disse una voce da lontano. 
Ad un tratto le luci si accessero, mostrando un amplio palco dove si erano già sistemati i ragazzi. 
Iniziarono le note di ''One Thing'' e i ragazzi cominciarono a cantare. 
Ci fecero un concerto privato che durò un'oretta buona, e poi restammo a ballare tutta la sera. 
 
- Avanti ragazzi! Avevamo promesso che a mezzanotte avremmo lasciato la sala. Torniamo nelle stanze!- ci disse a un tratto Liam, interrompendo il divertimento. Ci salutammo tutti e andammo nelle nostre camere. Come sempre Harry dormiva con Louis e gli altri tre insieme. Noi invece eravamo tutte tre nella stessa stanza. 
- E' stato fantastico! - dissi mentre chiudevo la porta. 
- Quei ragazzi sono eccezzionali!- commentò Ronnie. 
- Sono d'accordo con te!- concordò Georgia.
Toc toc!
Qualcuno bussò inaspettatamente. 
- Chi è?- chiedemmo all'unisono. 
- Niall! Posso entrare?- chiese la voce. 
- Certo!- disse immediatamente Ronnie. 
La testa del biondo spuntò dalla porta, rivolgendosi solo a una di noi. 
- Ronnie, possiamo parlare?- le chiese. 
- Certo, entra pure!- lo incoraggiò agitata lei. 
- In privato..- disse lui mentre si faceva avanti. 
- Capito...- dissi, e dopo aver fatto l'occhiolino a Ronnie, io e Georgia uscimmo dalla stanza. 
 
Appena chiudemmo la porta ci attaccammo ad essa per origliare tutto. 
- Dannazione non si sente nulla!- disse Georgia arrabbiata. 
- Che pensi che si diranno?- mi chiese sedendosi per terra. 
- Be', penso che si dichiareranno. Lo spero.- dissi, sedendomi a terra anche io. 
- Beata lei! Almeno le sta andando bene!- commentò Jojo. 
- Anche a te va bene! A Harry piaci...- commentai, ma questo mi ricordò solo che io ero l'unica a cui stava andando male. 
- Tu dici?- mi chiese speranzosa Georgia. 
Le annuii convinta, e poi cominciammo a parlare d'altro. 
 
Passò un'ora, e noi eravamo ancora fuori dalla camera, sedute a terra e mezze addormentate. 
- Ma quanto ci mettono?- mi chiese Georgia. 
- Non lo so... Ma almeno siamo in due- commentai io. 
Ad un tratto la testa di Styles uscì dalla porta della camera accanto. 
- Georgia?- la chiamò e lei si voltò subito. 
- Possiamo parlare?- le chiese anche lui. 
- Certo!- disse lei e si diresse verso la camera del riccio.
- Come non detto...- sussurrai a me stesse, una volta rimasta sola. 
Chiusi gli occhi e cercai di dormire, ma subito una voce mi svegliò. 
- Che fai dormi? Non vorrai mica lasciarmi qui da solo!- 
Louis era seduto accanto a me, con un sorriso smagliante. 
- Anche tu sei stato cacciato fuori?- gli chiesi contenta di vederlo lì. 
- Già. Harry e Georgia dovevano parlare in privato. E so che anche Ronnie e Niall...- mi disse. 
- Esatto! Da più di un'ora ormai.- dissi riferendomi alla mia attesa. 
- Allora dovremmo trovare un modo per ingannare il tempo... chissà quanto ci toccherà aspettare!- commentò lui. 
- Be', speriamo poco no?- dissi agitata io. 
- A me non dispiace stare qui.- commentò lui. 
- Neanche a me in realtà...- ammisi io. 
Sbaglio o i nostri visi si stavano avvicinando sempre di più? Si faceva sempre più vicino. Il mio cuore cominciò a battere forte, quasi svenivo. Stava succedendo? Non ci credevo. Eravamo così vicini. Lui mi mise una mano sulla guancia. Forse stava succedendo. 
- Hai delle briciole di pizza sulla guancia- disse spostandomele e poi allontanandosi di nuovo. 
E io che ci avevo quasi creduto. 
- Grazie..- sussurrai delusa. 
Lui mi sorrise di rimando. 
- Che fate qui?- ci chiese ad un tratto una voce. 
- Aspettiamo...- disse Louis. 
Zayn si avvicinò a noi e si sedette nel mezzo. Ma cos'era questo, per caso un complotto contro di me?
- Georgia e Harry sono chiusi in quella stranza... - dissi indicando la stanza di sinistra. 
- E Ronnie e Niall in questa- finì per me Louis indicando la stanza di destra. 
- Ronnie e Niall?- chiese quasi arrabbiato Zayn. 
- Sì perché? - gli domandai. 
- Nulla... insomma... ma che fanno lì dentro? Da quanto sono lì? Perché tu non sei dentro con loro?- mi chiese agitato. 
- Non ne ho la più pallida idea. Da un'ora circa. E non ho intenzione di andare lì dentro con loro, qualsiasi cosa stiano facendo. - gli risposi io. 
- Insomma non penso che stiano facendo proprio quello. Non è da Niall! Riguardo a Harry e Georgia... Be' di certo stanno facendo quello! Ricordiamoci chi è Harry!- commentò Louis. 
- Perché Niall e Ronnie dovrebbero fare quello? Sono amici giusto?- ci chiese Zayn preoccupato. 
- Hai per caso una cotta per Ronnie?- chiesi a Zayn. 
- Be' è una bella ragazza insomma... ma non hai risposto alla mia domanda!- mi rispose lui. 
- Neanche tu hai risposto alla mia!- gli dissi provocandolo. 
- Avete creato un club del libro e non me l'avete detto? - disse Liam unendosi a noi. 
- Che bel pigiama di Toy Story!- dissi io riferendomi al suo pigiama. Tutto celeste con alcuni personaggi del cartone sopra. 
- E io che avevo pensato a voi!- disse tirando fuori una grande busta. 
- Cosa c'è lì dentro?- chiese curioso Louis. 
- Cose che fanno venire la carie!- ci disse mostrandoci tutta la cioccolata e i vari dolci che vi erano nella busta.
- E bravo papà Liam!- disse soddisfatto Louis facendolo accomodare a sedere. 
Per tutta la notte i piccioncini  non uscirono dalle camere, ma in risposta noi passammo la notte a mangiare dolci e schifezze varie.

 
Come promesso ho subito pubblicato l'altro capitolo! 
Posso anticiparvi che nel prossimo succederà un avvenimento che scombussolerà ogni cosa... 
Spero di avervi incuriosito!
Volevo anche dirvi, che per qualsiasi cosa, per sapere notizie sulla storia, per chiedermi un parere o qualsiasi cosa vi salti per la testa
potete contattarmi immediatamente!
Contattatemi  per qualsiasi cosa! Mi metto a vostra disposizione!
Sarò felice di sentirvi!
alla prossima 
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Capitolo 11
*** #Pessima idea riccio! ***


Capitolo 11
#Pessima idea riccio!


 
La mattina dopo avremmo lasciato l'Australia per andare in Nuova Zelanda. L'Australia mi piaceva, non era niente male. Per alcuni versi mi ricordava casa mia, il mare, il sole, la scarsa pioggia. L'Italia mi mancava, mi mancava la mia vita, i miei genitori. Ma non avrei mai rinunciato a ciò che stavo vivendo solo per tornare a casa. 
Quella sera ci sarebbe stata una festa, in onore del gruppo. Gli invitati erano tanti, fra cui numerose fortunate fans. Dopo il concerto ci sarebbe stata questa festa e naturamente io stavo entrando nel panico per i vestiti dei ragazzi al party. Non solo dovevo pensare al mio, ma anche al loro!
Dopo una stressante mattinata e un pomeriggio pieno di impegni, ecco che i vestiti erano belli che pronti. Ora mi toccava pensare al mio. 
- Non preoccuparti Olly- mi avevano detto le mie amiche una volta entrata in stanza. 
- Abbiamo scelto noi l'abito per te!- mi disse Ronnie. 
- In una mezz'ora sarai pronta!- concluse Georgia. 
Le migliori amiche del mondo. Corsi ad abbracciarle. 
- Grazie ragazze- le ringraziai. 
- Presto! Ho promesso a Niall che fra mezz'ora sarei uscita a salutarlo prima del concerto!- ci incoraggiò Ronnie. 
A quanto avevo capito, fra Ronnie e Niall era cominciata una sorta di relazione, o almeno ci stavano provando. Quella notte in stanza si erano baciati, una, due, tre, innumerevoli volte. 
Era invece stato diverso il destino di Harry e Georgia. Loro avevano passato letteralmente tutta la notte a parlare, a conoscersi, e non era successo nulla. Era chiaro che si piacevano, ma nessuno dei due aveva fatto il primo passo. 
Fra me e Louis invece sempre uguale: una merda. 
Passò mezz'ora e io ero bella che pronta. Avevo un bustino rosso che mi lasciava la schiena completamente scoperta e vantava delle maniche lunghe ricamate. E infine dei vertiginosi tacchi rossi. 
Ronnie invece aveva un vestito nero, senza spalline, attillato sul busto e a palloncino sotto, con un ricamo bianco alla fine. Tacchi alti neri. 
Infine Georgia aveva un bustino giallo molto attillato, con dei vertiginosi tacchi arancioni.  
- Siete bellissime- dissi guardandole. 
- Mai quanto te! Non sei mai stata così sexy!- disse Georgia sbalordita nel vedermi. 
- Andiamo a fare conquiste allora!- dissi infine. 
Insieme uscimmo sotto braccio pronte per andare al concerto e poi al party. 
 
Il concerto fu davvero spettacolare, come gli altri del resto.
Non avevamo ancora visto i ragazzi, ma eravamo certe di incontrarli alla festa. 
Quando entrammo nel locale notammo la grande quantità di gente che ballava all'impazzata sulle note di Stand up
- Come trovo Niall qui in mezzo?- chiese Ronnie quasi disperata. 
- Trova la folla di ragazzine urlanti. Sono certa che il tuo principe azzurro sarà lì in mezzo- le dissi per rassicurarla. 
- Ehi ragazze!- ci salutò Harry da lontano con un bicchiere di alcolico in mano. 
- Oppure chiedi a Styles che troverai di certo al tavolo degli alcolici- commentai sarcastica. 
- Harry!- gli saltò letteralmente in braccio Georgia quando si videro. 
- Ciao dolcezza...- la salutò lui. 
- Dove sono gli altri?- gli chiese Ronnie insistente. 
- Il tuo ragazzo è lì!- disse indicando un biondo che firmava autografi. Di colpo Ronnie scomparì e si diresse verso Niall. 
- Riguardo a te - e si rivolse a me - non ne ho la minima idea di dove si nasconde il tuo principe azzurro- concluse. 
- Magari nelle favole!- commentai io sarcastica. 
Lui rise. 
- Sei spiritosa! Un punto a tuo vantaggio- mi disse. 
- Urrà per me!- dissi rubandogli il bicchiere e bevendo tutto il liquido all'interno. 
Vidi Harry che si guardava intorno in cerca di qualcosa. 
- Penso di averlo visto! Vieni, ti ci porto- e prendendomi per mano mi trascinò al centro della pista, lasciando sola Georgia sulla soglia della porta. 
 
- Ma qui non c'è!- dissi una volta giunta a destinazione. 
- Sei bellissima stasera- mi disse lui avvicinandosi. 
Lo bloccai subito. 
- Harry sei sbronzo!- gli dissi. 
- Non ci sto provando con te! Voglio aiutarti!- si scusò facendo subito un passo indietro. 
- E come?- chiesi. Non capivo.
Cominciò Tell me a lie.
- Senti, Louis è laggiù. Da lì può vederci!- continuò. E io continuavo a non capire. 
- Certo che sei tarda!- mi rimproverò.
- A te dava fastidio vedere Lou ed El insieme?- mi chiese. 
Io annuii incerta. 
- Ecco! Se a lui piaci darà fastidio vederti con un altro!- continuò. Non sapeva spiegarsi poi così tanto bene. 
- Io continuo a non capire... Ma se vuoi davvero aiutarmi io mi fido di te.- dissi dandogli fin troppa fiducia. Lui sorrise soddisfatto. 
- Questo era quello che volevo sentire! Allora, qualsiasi cosa ti dico di fare tu falla. - mi disse. 
Ero un po' incerta ma accettai. 
- Chiudi gli occhi e stai ferma, qualsiasi cosa accada- mi ordinò. Feci come mi diceva. 
Ero ferma e non vedevo nulla, avevo quasi paura. 
Ad un tratto due mani mi afferrarono il viso e delle labbra toccarono le mie. Non capivo nulla, aprii gli occhi e allontanai le labbra, ma queste si avvicinarono al mio orecchio. 
- Sta tranquilla. Stai al gioco. - mi sussurrò Harry. 
- E' che puzzi di alcool!- protestai io. 
- Nessuna ragazza si è mai lamentata dei miei baci- continuò a sussurrare lui. 
- Be' non sono male in effetti- dissi ragionandosi.
Lui mi riprese il viso fra le mani e ricominciò a baciarmi. Ma stavolta ero cosciente e ricambiai pienamente il bacio.
Quel ragazzo sapeva cos'era la passione! I suoi baci sembravano un misto di dolcezza, beatitudione e libera passione. 
Lui si staccò. Ero quasi dispiaciuta. 
- E ora?- chiesi ancora stordita. Quel ragazzo baciava davvero bene! 
- Ora va via. Allontanati da qui! Veloce- mi ordinò cacciandomi. 
 
Non capivo ma lo feci. Mi allontanai, in un posto dove però potevo vedere bene ciò che succedeva. Louis si stava avvicinando a Harry. 
Lo spingeva, e Harry alzava le mani. Che significava?
- Che succede lì?- mi si avvicinò Zayn, ma quasi lo ignorai. 
- Perché hai baciato Harry?- mi chiese ancora. 
- Io non lo so...- dissi sinceramente. 
I due continuavano a spingersi e a parlarsi. 
- Lo hanno visto tutti?- chiesi ora preoccupata. 
- La maggior parte. Anche i paparazzi - mi disse. 
Oh merda.
- Ma che ti è saltato per la testa? - mi disse Liam raggiungedomi e chiedendo spiegazioni. 
- Non lo so! Harry diceva che mi avrebbe aiutato!- mi scolpai. 
Tutti e tre ci voltammo a guardare la scena fra i due amici. 
Ora Harry gli parlava civilmente. Ora si battevano il cinque. Ora si abbracciavano. Ora facevano un brindisi. Avrei mai saputo ciò che si erano detti?
Una ragazza bionda che non riuscii a vedere si avvicinò a Harry e gli diede una forte pizza in faccia. 
Non capivo nulla. 
- Cos'hai fatto?!- disse Niall venendo verso di me con Ronnie. 
- Non so cosa tu abbia fatto, ma Jojo ha visto tutto- mi disse infine Ronnie. 
Oh cazzo! Non avevo minimamente pensato a Georgia!
 
*Spazio autore*
Premetto che riservavo questo capitolo  per la prossima settimana. 
Ma oggi in tante avete recensito, e così l'ho voluto subito pubblicare. 
Da questo capitolo in poi le situazioni si sconvolgeranno completamente.
Vedrete che combineranno in Nuova Zelanda! 
Che ne pensate?
Riuscireste a far arrivare questa storia fra le più popolari? Servono solo tante recensioni....
E tante persone che la mettono nelle preferite! 
Comunque... 
A presto! 
SheWillBeLoved_


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Capitolo 12
*** #Io e Harry?! ***


Capitolo 12
#Io e Harry?!


 
- Hai provato a parlarle?- mi chiese insistente Ronnie. 
- Sì, fin troppe volte, ma lei mi ignora- le risposi con voce assente, sdraiata supina sul letto a fissare il soffitto. 
Ronnie continuava a fare avanti e indietro per la stanza.
- Vuoi fermarti? Mi stai facendo venire il volta stomaco!- protestai. 
- Noi siamo sempre state un trio ed ora... Ma perché l'hai fatto?- mi chiese ancora, per l'ennesima volta. 
Tutti continuavano a farmi la stessa domada: cosa ti è saltato in testa ieri sera?
- Te l'ho detto! Harry diceva che era una buona idea per farlo ingelosire. E io l'ho appoggiato.- spiegai. 
- Be' dovresti dirlo anche a Georgia!- continuò lei quasi urlando. 
- Calmati ok? Ci chiarirò!- e tornai a guardare il soffitto. 
- Ma ora passiamo ad argomenti più seri...- disse venendo entusiasta verso di me. 
- Come bacia Styles?- mi chiese raggiante. 
Quella ragazza sapeva passare da un umore a un altro!?
- Divinamente- sussurrai come se fosse una cosa strana. 
- Quindi ti è piaciuto?!- mi chiese lei saltellando da una parte all'altra. 
- Sarebbe piaciuto a chiunque!- commentai sorridendo maliziosamente. 
- Ma quindi non è che tu e Harry...?- mi chiese ora preoccupata. 
- NO! - dissi io alzandomi improvvisamente. 
- Non dirlo neanche! Io e Harry?! No! Non è il mio tipo...!- continuai sbalordita. 
Io e Harry?! Assolutamente no. 
- Scusami... dovevo esserne sicura. Ma almeno il piano ha funzionato? - mi chiese. 
- Che piano scusa?- le domandai. 
- Quello di Harry! Louis cosa ha detto?- 
Ad un tratto mi accorsi che Harry non mi aveva raccontato nulla.
- Tu non lo sai?- mi chiese ancora Ronnie. 
Io feci cenno di no con la testa. 
- Perfetto!- commentammo insieme sarcastiche.
 
In quel momento Georgia entrò con foga e ignorando entrambe cominciò a riempire la propria valigia con i suoi vestiti. 
- Che stai facendo?- le chiesi spaventata. 
Non rispose. 
- Che vuol dire tutto questo?- le chiese ora Ronnie. 
- Che cambio stanza.- rispose lei. - Anzi me ne vado proprio. E' inutile restare qui.- concluse. 
- Dai Jojo non può finire così!- le dissi io alzandomi. 
- Tu hai baciato il mio ragazzo.- mi sussurrò a denti stretti puntandomi l'indice. 
- Io non l'ho fatto volontariamente. Prima cosa: lui ha baciato me. Seconda cosa: non era il tuo ragazzo. Terza cosa: era tutto calcolato e quart...- 
- Era tutto calcolato farmi soffrire?! Grazie tante!- disse lei alzando le braccia al cielo. 
- Quarta cosa: sai che non ti farei mai del male.- terminai io. 
- Olive ha ragione, non voleva farti del male.- si intromise Ronnie. 
- Sei dalla sua parte?!- chiese sbalordita Georgia. 
- Ragazze siete amiche da un'eternità! Non può finire tutto per colpa di uno stupido bacio!- continuò Ronnie. 
- Jojo mi dispiace. Io non provo nulla per Harry e lui non prova nulla per me. Era tutto un piano inventanto per far ingelosire Louis.- le spiegai. 
- Nessuna persona sana di mente inventerebbe un piano del genere!- disse lei a denti stretti e uscì trascinando la valigia. 
Delle lacrime comincinciarono a sgorgare dagli occhi. 
Ma perché l'avevo fatto?! Ora Georgia se ne sarebbe andata per sempre. 
 
La portà si riaprì e la testa bionda a cui tanto volevo bene rientò posando la valigia. 
- Ma dopotutto tu non sei una persona sana di mente- disse correndo ad abbracciarmi. 
- Mi dispiace Jojo- dissi bagnandole la spalla con le lacrime. 
- Quanto siete dolci!- disse Ronnie unendosi a noi. 
Le tre moschettiere erano tornate.
 
La porta si aprì di botto. 
Fece il suo ingresso Niall Horan, seguito da Liam Payne, Harry Styles e Zayn Malik. 
Dov'era Louis?
- Ditemi che sono un coglione, vi prego.- disse Harry buttandosi sul letto. 
- Sei un coglione.- disse Georgia indifferentemente. 
Per un attimo i due si guardarono: Harry le chiedeva umilmente scusa, mentre lei lo fulminava. 
- Niall, falle vedere!- gli disse Zayn indicando una rivista. 
- Tieni. Vai a pagina sette!- me la lanciò Niall. 
La presi al volo e la sfogliai. 
La foto del mio bacio con Harry era stata ingrandita e affiancata da numerose frasi di pettegolezzi e gossip. Cominciai a leggere. 
 
STYLES E LA SUA STYLIST
Sembra un gioco di parole, invece è semplicemente il riassunto del nuovo amore nato dietro le quinte. 
Il membro dei One Direction Harry Styles è stato visto alla festa dopo il concerto insieme alla sua truccatrice. I due sono stati visti baciarsi e dopo lasciare insieme la festa ed entrare nello stesso albergo. La coppia sembra essere davvero innamorata, ma c'è chi dice che lei sfrutti il ragazzo solo per la sua fama. Infatti, non sono poche le minacce e gli insulti che le fans le rivolgono. Alcune vorrebbero addirittura che lei lasciasse in pace i ragazzi e tornasse nel suo paese. 
Bisogna credere alla nuova relazione? O è un semplice flirt? La ragazza sta davvero sfruttando il nostro amato riccio?
 
Ero incredula. 
- Io non sono una truccatrice!- sbottai. 
- Non è questo il punto!- disse Harry cercando di spiegare la situazione. 
- Il punto è che se le fans cominciano con questo passo credendoti solo una sfruttatrice passeggera... Non potrai continuare a lavorare con noi.- spiegò Liam.
- Noi vorremmo tenerti!- disse subito Niall. 
- Ma il manager no.- concluse Zayn. 
- E quindi? Non posso andarmene! Non per questo!- 
Non volevo crederci. Avrei dovuto perdere tutto?
- C'è un'alternativa...- sussurrò Harry e tutti si fermarono a guardarlo. 
- Inconveniente alternativa...- commentò Niall. 
- Folle alternativa...- fu il turno di Zayn. 
- E non è neanche così sicura come alternativa...- rammentò Liam. 
- Qualunque cosa- dissi immediatamente io. 
- Ecco... tu e io dovremmo... solo per la stampa... hai capito?- disse Harry balbettando. 
Speravo di non aver capito. 
- Dovremmo fare coppia fissa?- chiesi. 
Lui annuì lentamente. 
- Salverebbe il mio lavoro?- domandai incerta. 
- Le fans potrebbero affezionarsi e il manager rinuncerebbe a mandarti via. L'idea l'ha suggerita lui.- continuò Harry. 
- E a noi non pensi?- chiese a un tratto Georgia guardando il riccio. 
Harry la guardò stupefatto. 
- Ma io pensavo che tu...- balbettò gesticolando. 
- Che io ti avessi dimenticato così?- disse uscendo e sbattendo la porta. 
- Vi prego qualcuno mi dica che sono un coglione!- urlò Harry buttandosi di nuovo sul letto. 
- Sei un coglione- affermammo in coro. 
 
- Ci sto. - dissi facendo girare tutti verso di me. 
- Io direi di lasciare soli i piccioncini- suggerì Niall e tutti uscirono dalla camera. Tutti tranne Harry. 
- Se serve a salvare il mio lavoro, ci sto.- ribadii. 
- Sai che... comprenderà l'andare in giro mano nella mano... baci in pubblico... e io che dico davanti una telecamera che tu sei la ragazza dei miei sogni, vero?- chiese preoccupato. 
- Sembri quasi spaventato...- 
- Altroché- disse buttandosi a peso morto sul letto. 
Mi sedetti vicino a lui. 
- Insomma... Georgia?- chiese ora guardandomi. 
- Le piaci. E presto tornerà da te. E poi non sarà una cosa che durerà per sempre. Presto fingeremo una scenata in cui io ti mollerò e tu...- 
- Al massimo sarò io a mollarti!- mi interruppe lui ridendo. 
Gli scompigliai i capelli e ci alzammo per raggiungere gli altri. 
- Aspetta- lo fermai. 
Lui si voltò. 
- Che ti ha detto Louis ieri sera?- chiesi agitata. 
- Ah sì. Louis...- cominciò a balbettare e si sistemò i capelli - ecco lui...- 
- Non gli piaccio vero?- lo interruppi subito. 
Lui mi prese le mani. 
- Louis è cotto di te. Me l'ha detto ieri. - mi sussurrò. 
Non riuscivo a crederci. La scimmietta nel mio cervello cominciò a saltellare come una pazza. 
- Dici sul serio?!- chiesi incredula. 
Lui però non sorrideva. 
- Sì. Ma...- cominciò lui. 
Sembrava troppo bello. 
- Ma?- chiesi. 
- Ecco, stamattina è successa una cosa. Insomma Louis neanche ha letto l'articolo! Non sa nulla lui...- ecco che balbetta di nuovo!
- Non capisco...- dissi. 
- Lui è nella sua stanza con...- 
Ad un tratto qualcuno aprì la porta. 
- Oh Harry! Louis mi aveva detto che eri qui.- 
Eleanor Calder aveva appena fatto irruzione in camera mia. 
Io e Harry ci alzammo di botto. 
- Ciao El!- la salutò Harry. 
Feci solo un piccolo cenno con la testa. 
Ed ecco che il quadretto si completa: sulla soglia della porta accanto a Eleanor coparì anche Lou, che idossava solo un paio di boxer. 
- Ehi Olly!- mi salutò imbarazzato. 
Eleanor gli si aggrappò al braccio e ci mostrò un grandissimo sorriso. 
- Io e Louis siamo tornati insieme. Non è fantastico?- ci chiese guardandomi. 
Che vipera!
Guardai Louis delusa. Lui abbassò lo sguardo. Harry sorrideva. 
Ma ora gliel'avrei fatta vedere io. 
Presi la mano di Harry. 
- Anche io e Harry ci siamo appena messi insieme. Non è fantastico?- chiesi con voce da ochetta. 
Harry mi guardò sgranando gli occhi. 
Eleanor alzò le sopracciglia sbalordita. 
Louis ci fissava incredulo. 
Olive 1- Calder 0


*Spazio a me*
Ecco un nuovo e faticato capitolo!
Questo è un po' più corto rispetto a quelli che scrivo di solito, ma devo dire che mi piace!
Se vi va, passate anche all'altra FF che ho scritto: ''I love you baby''. 
Presto dovrei cominciare a scrivere un'altra FF... Chi la leggerebbe?
Ok, mi dileguo. 
XXX

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Capitolo 13
*** #Attenta a dove metti le mani ***


Capitolo 13
#Attenta a dove metti le mani

 
- No, no, no e poi no.- sbraitò Harry quando Louis e la sua El fuorno usciti dalla stanza. 
- E dai, che ti costa?- lo imploravo. 
- Non posso mentire al mio migliore amico! Non esiste.- troncò immediatamente la faccenda. 
- Vorrei ricordarti che siamo in questo pasticcio per colpa tua.- dissi puntandogli contro il dito. - Solo per un po'. Non posso dargliela vinta!- continuai. 
Lui mi guardò serio. 
- Perché Louis dovrebbe davvero credere che stiamo insieme?- chiese allargando le braccia, con aria interrogativa e retorica. 
- Perché non dovrebbe?- chiesi io imitando il suo gesto. 
- Be' forse...- ci rilettè un attimo. Poi spalancò gli occhi, come se avesse detto qualcosa che non doveva dire. - No, niente.- e tacque subito. 
- Forse cosa?- insistei. 
Lui sospirò e sorrise imbarazzato. 
- Ecco, è possibile che quando ci siamo conosciuti...- cominciò. - Io avessi un'innoqua, piccola e innocente cotta per te. Louis lo sapeva, ecco perché si è incavolato tanto per il bacio di ieri sera.- ammise guardandomi. 
- Ma non usarlo come pretesto per prendermi in giro!- mi raccomandò preoccupato puntandomi il dito contro. 
Io non riuscii a trattenere la risata. Risii con gusto, e per tanto tempo. Non seppi esatammente perché; forse mi rendeva felice il fatto di piacere a Harry Styles, oppure di aver fatto davvero ingelosire Louis Tomlinson. O forse mi rendeva felice semplicemente il fatto che ora avevo una ragione per canzonare sempre il mio finto fidanzato. 
 
- Hai finito?- mi chiese Harry offeso dopo cinque minuti, mentre stava seduto sul letto con le braccia incrociate. 
Io annuii e mi ripresi.
- Ci stai?- gli chiesi poi. Insomma, doveva solo far finta anche con Louis che noi due stavamo davvero insieme!
- Ho scelta?- mi domandò, ma sembrava conoscere già la risposta. 
- No.- dissi schietta e mi diressi verso la porta. 
- Però ripensandoci, potrebbe essere divertente.- ammise. 
Mi voltai a guardarlo: uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi e perversi gli illuminava il viso. Quel ragazzo aveva qualcosa in mente. 
 
- Non lo direte a Louis?- mi chiese Niall strabuzzando gli occhi. 
Feci un deciso cenno di no con la testa.
- Quindi, sarà come se voi due steste davvero insieme? Anche senza videocamere?- mi chiese Georgia preoccupata. 
- Solo davanti a Louis.- le risposi. 
Lei sospirò. 
- Ma sai che sarà per finta!- la rassicurai. 
- Sarà dura comunque.- ammise. 
Non riusciva a mentirmi, era ovvio che per lei sarebbe stato difficile. 
Io, Georgia, Ronnie e Niall stavamo in camera a preparare le valigie per la Nuova Zelanda. Saremmo partiti per la nuova tappa quella sera stessa. 
Fra Ronnie e Niall, quel pomeriggio, c'era qualcosa di strano e insolito. Solitamente, stavano appiccicati come un ubriaco alla sua bottiglia di Vodka, non so se mi spiego. Quel giorno invece, erano seduti nelle parti opposte della stanza e raramente si parlavano. Ma soprattutto, raramente si guardavano, cosa che facevano davvero troppo spesso. 
Ronnie era silenziosa, non diceva nulla. Niall sembrava normale, ma lo conoscevo bene ormai, e sapevo che nascondeva qualcosa. 
Ad un tratto la testa di Liam si affacciò nella stanza.
- Dobbiamo andare- disse, per poi scomparire. 
- Si va in scena- dissi afferrando il manico dell valigia e dando vita a quell'opera teatrale che sarebbe stata piena di inconvenievoli.
 
- Tu dammi la mano e sorridi, al resto ci penso io.- mi sussurrò Harry mentre entravamo nell'aereoporto. I paparazzi ci attendevano. Era il mio momento. 
Ci fecero delle foto, molte. Soprattutto a me e Harry. Non fu esattamente piacevole, ma le cose andarono per il meglio. Salimmo sull'aereo e tutti avevano creduto alla nostra pantomima. Louis e Harry non si parlarono per la metà del viaggio. Si scambiavano occhiate, qualche volta. Quelle di Louis erano sempre fulminanti. 
Poi, Harry si decise ad andare vicino a lui e parlare della sua ostilità. La loro amicizia sembrò tornare come prima. 
Venne di nuovo a sedersi vicino a me, e io ovviamente gli chiesi i dettagli della conversazione. 
- Gli ho detto che quel bacio aveva cambiato tutto e che mi piacevi. Che lui ora ha Eleanor e non può venire a fare la predica a me solo perché non ha avuto le palle di ammettere prima i suoi sentimenti. - mi spiegò Harry. Poi si avvicinò al mio orecchio. - E gli ho detto anche che tu avevi detto di amarmi follemente e che non potevi vivere senza di me- mi sussurrò e poi mi morse il lobo dell'orecchio. Dei brividi mi percorsero per tutto il corpo, e per un tratto immaginai me e il riccio avvolti dalla passione, in stati e posizioni che non mi metto a scrivere qui. E mi fece piacere. Era normale? 
Poi tornai alla realtà e realizzai ciò che davvero aveva detto a Louis. 
- Ma sei impazzito?- gli diedi una botta sul petto, che lo fece ridere. - Io non ho mai detto nulla di tutto questo! E non direi mai nulla di tutto questo! - finii. 
- E questo è solo l'inizio- disse Harry. 
Voleva farmela pagare per averlo costretto a nascondere la verità al suo migliore amico?
 
Scendemmo dall'aereo, superammo la mandria dei paparazzi e salimmo sul pullman che ci avrebbe portato a un nuovo, banale e lussuoso hotel. Nel pullman vi erano file di tre posti attaccati, che si trovavano faccia a faccia con altri tre. E così si andava avanti per tutto il pullman. In questo modo, i tre seduti vicino potevano benissimo parlare e guardare in faccia gli altri tre. Io e Harry eravamo vicini, capitati ovviamente davanti Louis e Eleanor. 
Dietro di me, sull'altra ''isola'' stavano rispettivamente seduti da sinistra Georgia, che si era incollata all'ipod cercando di nascondere la gelosia, Zayn, che, anche lui colto dalla gelosia per Ronnie, spettegolava silenziosamente con Liam, che appoggiava esausto la testa sul finistrino, aspettando che il viaggio finisse. 
Davanti a loro, ci stavano Ronnie e Niall, lei sul posto di destra che guardava fuori, e lui sul posto di sinistra, che guardava in basso. 
- E la cosa che più mi fa arrabbiare è che neanche si parlano!- sentii sussurrare Zayn a Liam. 
Quest'ultimo annuiva e neanche gli rispondeva. Riuscivo anche a sentire la musica che proveniva dall'Ipod di Georgia: usando i tasti ''avanti'' e ''indietro'' faceva ripetere ininterrottamente l'assolo di Harry in ''What makes you beautiful''. 
Poi guardai davanti a me: Louis e la sua El continuavano a sbaciucchiarsi senza pudore, tanto che a un certo punto mi chiesi se avavano ingerito qualche sostanza che gli permetteva di trattenere il fiato senza collassare. 
Poi guardai Harry, e notai che lui già mi stava guardando da tempo. Sembrava preoccupato. Gli lanciai uno sguardo interrogativo. Si avvicinò al mio orecchio. 
- Sento anche io la musica di Georgia. Questa cosa mi sta uccidendo.- ammise. 
Guardai Louis attaccato a El. Anche a me questa cosa stava uccidendo. 
Harry capì a cosa stavo pensando. 
- Sai, dovremmo fare anche noi come loro. Solo per non dare nell'occhio.- mi sussurrò ancora. 
Feci un deciso cenno di no, che non servì a nulla. 
Avvicinò le sue labbra alle mie e mi lasciò un casto bacio a stampo. Così continuò, per tante e tante volte. Poi socchiuse le labbra e mi scaraventò di nuovo in paradiso. I brividi mi percorsero di nuovo il corpo, e le sue mani insieme a loro. 
Intanto, sentivo ancora l'assolo di Harry che si ripeteva all'infinito.  
 
Arrivammo finalmente davanti il lussuoso albergo. Per questa occasione, anche Danielle era venuta a trovare Liam. Dopo tutto quel viaggio da incubo che aveva passato, se lo meritava. 
Insieme a lei andò a parlare con il signore alla reception e tornò indietro con un mazzo di chiavi. 
- Allora,- cominciò - stavolta abbiamo più camere. Tre da due e una da quattro. La domanda è, chi va in quella da quattro?- chiese incerto, con un tono che faceva intendere che lui non ci sarebbe andato. 
- Io e Zayn di certo- disse Georgia. 
- Veniamo noi con voi.- disse subito Harry, facendo sorridere Georgia. 
Zayn forse avrebbe preferito stare con Ronnie, ma senza Niall, credo. 
Salimmo nella camera e ci sistemammo. Era ora di andare a dormire, e il giorno dopo i ragazzi avrebbero avuto una giornata piena di impegni e non potevano indugiare a lungo. 
Entrammo nella nostra camera da quattro: c'erano due letti matrimoniali, ma all'inizio non sembrò un problema. 
- Allora, come ci sistemiamo?- chiese Zayn. 
- Mi pare ovvio, i due piccioncini dormono insieme.- commentò sarcastica Georgia, rivolegendosi più che altro a Harry. 
- Dai non fare così, ti prego.- le disse lui. 
Lei gli voltò le spalle. 
Lui la prese per un polso. 
- Lo sai che mi piaci tu.- le sussurrò. 
Lei si voltò di scatto, sorpresa. Intanto io e Zayn ci godevamo la scena come al cinema. 
- Lo so?- gli chiese. Aveva gli occhi lucidi. 
Lui la tirò a se, e senza dire nient'altro, le lasciò lo stesso bacio appassionato che aveva dato a me la sera prima. 
- Sai, in questo momento come regola dovresti essere gelosa.- mi sussurrò ridendo Zayn. 
I due si staccarono dal bacio e lui incrociò le sue dita fra le sue. Rimasero a fissarsi con facce da ebeti per non so quanto tempo. 
- Che ne dici di andare a dormire?- domandai non curante a Zayn. Lui annuì e si fiondò verso il bagno. Tornò e fu il mio turno. 
Ero pronta per andare a dormire, e quando tornai i due si stavano ancora sbaciucchiando. 
- Buonanotte - gli urlò Zayn per farli staccare. I due furono interrotti. 
- Dormi con me?- gli chiese dolcemente Georgia. 
- Devo dormire con Olive. Louis potrebbe sempre entrare e dare un'occhiata. Le chiavi le tiene tutte lui.- le rispose. 
Avevano ancora le facce da ebeti. 
Lei si riprese e afferrò la valigia.
- In tal caso, se voi due dormite insieme, io vado a dormire con Niall e Ronnie. Così, per non farmi mangiare dalla gelosia. Buonanotte.- affermò sorridente. Baciò di nuovo Harry e uscì. 
- Perfetto. Che buona idea che ha avuto!- disse Zayn riferendosi a Georgia e infilandosi sotto le coperte. Infatti, se lei si univa a Ronnie e Niall, loro due non sarebbero rimasti da soli. 
- Quando dirai a Ronnie che sei cotto di lei?- gli chiesi mentre anche io mi infilavo sotto le coperte. 
- Buonanotte.- disse troncando il discorso. Risi. 
- Ok, prepariamoci per la nanna.- affermò Harry, cominciandosi a togliere le scarpe. 
Poi si slacciò la camicia, rimandendo a torso nudo. Devo dire che non era un brutto spettacolo. 
Poi slacciò anche la cinta dei pantaloni. Era in mutande, senza vergogna. 
Il problema, venne quando si abbassò anche quelle. 
Mi coprii la faccia con le mani. 
- Harry che fai?!- gli chiesi sorpresa, sempre coprendomi il viso. Lui rise. 
- Lui dorme sempre così.- rispose Zayn per lui. 
Quindi era normale? Vi giuro, Harry era davvero completamente nudo, e sembrava non vergognarsene minimamente. 
- Puoi anche togliere la mani dalla faccia. Ci devi dormire con me in queste condizioni. Attenta a dove metti le mani.- disse maliziosamente. 
Io non mi scoprii il viso. 
- Almeno le mutande. Solo per stavolta. Per favore.- gli chiesi. Perché poi? Harry non era niente male. 
- D'accordo, d'accordo. Solo perché farei un torto davvero troppo grande a Louis.- ammise e si rimise la biancheria. 
Tolsi le mani. Almeno ora aveva le mutande. Si infilò con me sotto le coperte. 
- Buonanotte- disse. 
- Buonanotte.-  rispose Zayn. 
- 'Notte ragazzi.- gli augurai io. 
Solo in quel momento realizzai davvero che stavo dormendo in una stanza chiusa, da sola con Zayn Malik e Harry Styles. Quante ragazze avrebbero dato oro per stare al mio posto? 
 
La mattina dopo, come aveva previsto Harry, fu Louis a venirci a svegliare. Per qualche strana ragione, al nostro risveglio, io e Harry eravamo accoccolati. Ad essere sincera, non mi dava fastidio. Louis ci vide così, e uscì senza dire altro. Un sorriso di soddisfazione mi si dipinse in volto.


 
*Spazio a me*
New chapter! Che ve ne sembra?
A essere sincera mi sono divertita a scrivere questo capitolo,
e spero che diverta anche voi!
Comunque,
vi andrebbe di lasciare una piccola recensione?
Tanto per fami sapere che ne pensate...
Ok ora sparisco!
XXX

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Capitolo 14
*** #What else? ***


Capitolo 14
#What else?


 
- Qui dicono che ieri sera ti ho portata in un ristorante sul mare, poi abbiamo guardato iniseme il tramonto e alla fine abbiamo fatto l'amore sotto le stelle. Però, niente male...- disse Harry mentre leggeva un articolo di giornale. 
- Ma quanto sei romantico Styles!- commentai sarcastica. 
Mentre lui stava beatamente sdraiato sul letto della stanza a riposarsi, io ero seduta alla scrivania a disegnare abiti. 
- Mmh... chi sa se Georgia lo farebbe con me sotto le stelle....- continuava a pensare ad alta voce. Gli tirai un cuscino. 
- Sei disgustoso!- dissi, facendolo scoppiare a ridere. 
Una porta si spalancò, e i nostri compagni di stanza fecero irruzione: Georgia e Zayn. 
Appena Jojo entrò, si andò a buttare sul letto con Harry, accoccolandosi a lui. 
Zayn invece si sedette accanto a me, osservando i miei disegni. 
- Puoi farlo azzurro?- chiese. 
Lo guardai alzando entrambe le sopracciglia, sentendomi quasi offesa. 
- Trovo che mi stia bene l'azzurro...- disse infine.
- L'azzurro è il colore preferito di Ronnie...- si intromise Jojo. 
- Ma che caso! Quante cose avete in comune! Non è vero Zayn? - chiese sarcastico Harry. 
Zayn li ignorò. 
- Scusa se mi intrometto Zayn, magari non vuoi parlarne ma... Da quanto ti piace?- gli domandai schietta. 
- Lei non mi piace...- cominciò -Ok forse sì.- si contraddisse. 
- Ma è la ragazza di Niall e lui è uno dei miei migliori amici! - finì. 
- Sì ma le cose non stanno andando molto bene fra di loro...- commentò Harry.
- Litigano tutto il tempo. C'è qualcosa che non va...- finì per lui Jojo. 
Zayn li fissava speranzoso. 
- Che ti piace di lei?- gli chiesi curiosa. 
Zayn mi guardò, prima cercando di spiegarsi il perché gli avessi posto quella domanda, poi riflettendo davvero su quello che gli avevo chiesto. 
- Be', lei è... Non lo so... Mi manda completamente in confusione - alle sue parole Georgia e Harry si strinsero ancora più forte, come se provassero le stesse cose - Poi, c'è il suo sorriso, mi manda in paradiso. E' tosta e non mi asseconda mai. Questo mi fa insistere e... Non riesco a smettere di pensare a lei. Mai.- ammise esitando. 
- Che brutta cotta che ti sei preso...- commentai sorridendo.
- Io non dovrei pensare a lei.- rispose lui sussurrando. 
- E' normale pensare a lei.- dissi incoraggiandolo. 
- Posso chiederti una cosa?- mi domandò improvvisamente. 
Io annuii. 
- Cosa provi, quando guardi Louis e Eleanor insieme? - mi chiese. 
Non serviva neanche rifletterci: era ovvio che mi faceva male.
- Quello che provi tu quando vedi Niall con Ronnie.- gli dissi. 
Lui capì al volo. 
Qualcuno bussò alla porta. 
- Chi è?- chiese Harry. 
- Louis. Posso entrare?- chiese. 
Io e Harry ci guardammo preoccupati: lui era nel letto abbracciato con Georgia, e se Lou fosse entrato l'avrebbe visti. 
- Allora io entro...- disse e la maniglia si mosse. 
Georgia si scapicollò giù dal letto e corse nel suo, mentre io nel frattempo correvo fra le braccia di Harry.
- Entra pure...- balbettammo. 
Lui fece il suo ingresso, e i suoi occhi trovarono subito me e Harry.  Ci guardò deluso, spegnendo il sorriso che prima era acceso sul suo volto. 
- Ci aspettano per il sound check. Dobbiamo andare.- disse freddo e uscì. 
- Anche io devo scappare! Avevo l'appuntamento dall'estetista qualche minuto fa! Sto facendo tardi!- si congedò Georgia correndo via senza salutare. 
- Ok, andiamo anche noi allora! - disse Harry alzandosi piano dal letto e prendendo forza per una nuova giornata di lavoro. 
Mi alzai anche io per accompagnarli alla porta. 
- Ci vediamo stasera ragazzi!- li salutai. 
- Ciao Olive- mi salutò Zayn. 
- Ciao tesoro.- fu invece il saluto di Harry. 
Mi aveva chiamata tesoro?
Poi, inaspettatamente, prese il mio viso fra le mani e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra. 
Ebbi sempre quei soliti brividi che mi percorrevano  il corpo. 
Quando ci staccammo ci guardammo sorpresi. Anche Zayn ci fissava sbalordito. 
- Non c'è nessuno ora. Perché fingete?- ci chiese preoccupato. 
Harry continuava a fissarmi, cercando di capire perché l'aveva fatto. 
- Non lo so- sussurrò poi. 
Continuavamo a fissarci. 
- Penso che dovremmo andare.- disse Zayn riprendendosi. 
Harry annuì e uscì, senza smettere di fissarmi. 
Mi affacciai per vedere i due che svanivano nel corridoio; potevo sentire i loro bisbigli e Zayn che dava una pacca nello stomaco a Harry. 
- Si può sapere che ti salta in testa?!- gli aveva chiesto. 
E vi giuro, che volevo saperlo anche io. 
 
Nelle due settimane seguenti Harry cercava sempre di ignorare il tema ''bacio inaspettato''. Le cose sembravano essere normali, come se nulla fosse successo. Nessuno sapeva ciò che era successo, solamente Zayn, che sembrava mantenere bene il segreto. Spesso ci mandava occhiataccie, come per dirci che stavamo sbagliando. Ma cosa insinuava? A me piaceva Louis, era ovvio. Lo facevo solo per farlo ingelosire, solo perché volevo che capisse cosa stava si perdendo. Ma Harry perché lo stava facendo? Dovevamo parlare. 
Il tour in Nuova Zelanda era agli sgoccioli e finalmente avremmo avuto tre settimane di riposo prima di ritornare al lavoro, negli Stati Uniti. Sarei tornata a casa? Oppure avrei visto l'Inghilterra? Harry ebbe un'idea. 
- Ragazzi, che ne dite se quando finisce il tuor ce ne andiamo tutti alla casa dei miei dove siamo stati durante XFactor?- chiese l'ultimo giorno di tour in Nuova Zelanda. 
Eravamo tutti nella stanza di Liam e Danielle. Tutti tranne Niall e Ronnie, che sicuramente stavano facendo l'ennesima litigata. Avevano passato le ultime due settimane così. Ma si vedeva che c'era qualcosa che non andava. Tuttavia, entrambi si rifiutavano di parlarcene. 
- Io dico che è un'ottima idea!- rispose Louis. 
- Ragazzi io non potrò esserci...- ci diede la brutta notizia Eleanor. 
- Come al solito...- sussurrò Louis, solo in pochi riuscirono a sentirlo. 
- Neanche io in realtà. Lavoro... Ma ne avevo già parlato a Liam...- ci disse Danielle. 
La porta si aprì bruscamente e Niall fece irruzione. Aveva gli occhi rossi e lo sguardo spento. 
- Liam, Olive... Potete uscire un attimo?- ci chiese e poi uscì dalla stanza. 
Noi facemmo come ci aveva chiesto e uscimmo con lui. 
- Che succede?- gli chiesi una volta fuori. 
Lui camminava avanti e indietro per il corridoio. 
- E' finita.- disse schietto. 
- Tra te e Ronnie?- chiese Liam. Capitan ovvio. 
Niall non rispose. 
- Perché?- chiesi una volta per tutte.
- Non ti pare ovvio?- mi chiese Liam retorico. 
In quel momento capii perché Niall aveva chiesto a noi due di uscire: Liam era quello che lo capiva al volo, e io ero la sua migliore amica, quella che mai lo avrebbe giudicato.
- Niall parla. - gli dissi senza esitare. 
Lui si voltò a guardarmi. 
- E' successo tutto troppo velocemente. Più vado avanti e più scopro che non la conosco affatto.- ammise. 
- Dov'è lei ora?- chiese Liam. 
- In camera. - gli rispose Niall. - Va da lei.- mi disse poi rivolto a me. Lo abbracciai e corsi dalla mia migliore amica. 
 
- Ronnie?- le chiesi entrando. Era seduta sul letto, a guardare il vuoto. 
- Vuoi parlarne?- le domandai. 
- Era da settimane che litigavamo. Per motivi stupidi. E non ci parlavamo. Poi facevamo pace e succedeva di nuovo la stessa cosa. Io penso di essermi fatta prendere troppo la mano con questa storia. Insomma... Georgia ha Harry, tu hai Louis... e io chi avevo?- rivelò finalmente la ragione della rottura. 
- Qualcuno in realtà ci sarebbe...- le risposi, riferendomi ovviamente a Zayn. 
Lei mi guardò in cerca di una spiegazione. 
- Non sarò io a dirti chi!- finii.
- Scusa ma vorrei restare sola...- disse lei. 
Annuii e uscii lentamente dalla stanza.
Per il corridoio incontrai Liam.
- Allora, lei che ti ha detto?- mi chiese. 
- Le stesse cose che dice lui.- risposi. 
- Fantastico! Pensa quanto ci divertiremo a casa dei genitori di Harry!- disse sarcastico. 
Oh merda! Me ne ero quasi dimenticata! Io, Ronnie e Georgia da sole e lontano dalle videocamere e dai paparazzi, insieme a Louis, Liam, Harry, Zayn e Niall. Sarebbe stato un viaggio movimentato.


 
*Spazio a me*
Che ve ne pare?
La povera Olive non ci sta capendo più nulla! 
E fra Niall e Ronnie è finita!
Che dirvi... 
Chi sa cosa succederà nel prossimo capitolo?!
Alla prossima
XXX

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Capitolo 15
*** #Ti scappa la pipì? ***


Capitolo 15
#Ti scappa la pipì?


 
- Allora: destra camere da letto, sinistra cucina e in fondo bagno. Fate come se foste a casa vostra.- annunciò Harry, posando le valigie a terra, appena arrivati in quella casa. 
Finalmente era arrivata la pausa dal tour e tutti noi potevamo avere un po' di meritato riposo. 
- Tutto chiaro Harold. Ormai questa casa non ha segreti per noi!- disse Louis fiondandosi come un missile verso uno dei luoghi descritti da Harry. 
Zayn, Niall e Liam seguirono l'amico, andandosi a sistemare nelle camere. Era ovvio che loro già conoscessero la casa, ma noi?
Io, Georgia e Ronnie eravamo rimaste impalate lì nel bel mezzo dell'entrata, senza sapere dove andare. 
- Harry?- chiesi, con aria di rimprovero, aspettando che mi spiegasse dove dovevo andare. 
Lui si girò e mi guardò alzando gli occhi al cielo. 
- Okok, ma solo per stavolta!- disse raccomandandosi e prendendomi le valigie. 
Non aveva capito. 
- Non devi prendermi le valigie, imbecille!- dissi dandogli una pacca dietro la testa.
- Ahi!- imprecò lui. 
- Devi solo dirmi dove dobbiamo sistemarci...- dissi. 
Lui si riprese. 
- Bastava dirlo...- rispose offeso. Poi ci accompagnò nelle stanze: erano tre, due delle quali molto grandi, mentre l'ultima bastava solo per due. Infatti, quella era una stanza matrimoniale, nelle altre c'entravano cinque, sei persone. 
Arrivammo di fronte alle camere, e i ragazzi erano ancora lì; nessuno era entrato a sistemarsi. 
- Che stiamo aspettando?- chiese Ronnie. 
- In che stanza andiamo?- chiese Liam, giustamente. 
- Be'... noi single in quella da cinque. La stanza da due sembra sprizzare sesso da tutti i pori...- commentò Niall. 
A quelle parole, senza pensarci, Georgia e Harry si girarono di scatto, a guardarsi. 
Mi parevano ovvie le intenzioni dei i due. 
- Quindi Harry e Olive andranno lì!- propose Louis, distraendomi. 
- Che?- fu la contemporanea risposta mia e di Harry. Lui voleva stare con Georgia, e io... Be' io volevo stare più vicina a Lou possibile. 
Liam sbadigliò, attirando la nostra attenzione. 
Era infatti molto tardi, e saremmo subito andati tutti a dormire. 
- Buonanotte ragazzi...- disse Zayn, sbadigliando anche lui e entrando in una stanza a caso. 
- Sogni d'oro!- disse Niall, imitandolo. 
Alla fine restammo solo io e Harry. 
- Andiamo allora!- disse, prendendomi le valigie e facendo ingresso nella camera per due. 
C'era un enorme letto a due piazze al centro della stanza, qualche quadro qua e la', e un enorme cassettiera sotto la finestra. Era piccola, ma accogliente. 
Mi fermai di fronte a una foto: un bambino dagli occhi verdi sorrideva allegramente.
- Harry ma questo sei tu?- gli chiesi. 
Lui annuì svogliatamente, e sparì verso il bagno. 
Dal giorno del bacio Harry era diventato più freddo, quasi irriconoscibile, almeno nei miei confronti. Ma finalmente eravamo soli e potevamo parlare. 
Mi sedetti sul letto, e aspettai che tornasse. 
Incorociai le braccia al petto, cercando di assumere una posa autoritaria e solenne. Feci anche una strana smorfia del viso, sempre volendo avere quell'aria severa e seria. 
 
Dopo qualche minuto Harry rientrò in camera. Si soffermò a guardarmi, alzando le sopracciglia sorpreso. 
- Ti scappa la pipì?- mi chiese con la stessa espressione. 
Io subito, quasi offesa, cambiai posizione e rilassai il viso. 
- Dobbiamo parlare. - dissi schietta. 
Lui si sedette accanto a me senza farselo ripetere. 
- Ok- disse tranquillo. 
Perché ora era rilassato, se fino ad allora continuava a ignorarmi? 
- Bene...- cominciai  - Sai anche di cosa dobbiamo parlare, suppongo...- 
Di certo se ne era accorto anche lui! 
- In effetti no.- rispose sorridendo. 
Sospirai esausta. 
- Perché mi hai baciato?- chiesi all'improvviso. 
Il sorriso gli si spense, e cominciò a grattarsi la nuca, poi a spostarsi i capelli, e a guardarsi intorno. 
- Io... ecco...- titubava. 
Con la mano gli afferrai il mento, mettendo fine ai tic che aveva in quel momento. 
- Parla.- dissi. 
Lui mi prese la mano e si liberò, poi fece un respiro e cominciò. 
- Dopo tutto questo tempo... era quasi diventata un'abitudine! Insomma... sembrava reale, che stessimo insieme sul serio. E mi ero abituato, tutto qui. - mi rispose. 
Quindi era solo una questione di quotidianità? Non provava nulla?
- Perciò... Non c'è nient'altro? Insomma, non provi nulla?- chiesi agitata. 
- No!- rispose di getto lui. Così di getto che quasi mi offesi. Poi però guardò in basso, per tornare a guardare me. 
- Tu?- mi chiese lentamente. 
Era meglio essere sinceri. 
- Non posso negare che provo qualcosa quando mi baci. Ma penso si tratti solo di attrazione fisica! Insomma... Io so di amare Lou!- dissi. 
Lui mi guardò con aria maliziosa. 
- Attrazione fisica dici eh?- e poi scoppiò a ridere. 
Risi anche io, era inevitabile. 
Presi un cuscino e glielo tirai in faccia. Lui alzò le mani in segno di resa. 
- Okok! Forse allora dovrei ammettere anche io che... probabilmente...  ho provato qualcosa. Sei una bella ragazza, non posso negarlo. E fa sempre effetto baciare quelle belle, giusto? Ma io amo Georgia, lo so!- subito dopo si mise la mano sulla bocca, convinto di aver detto troppo. 
Io spalancai la bocca sorpresa. 
- Tu cosa?- gli chiesi entusiasta. 
- Ti prego non dirle che te l'ho detto!- mi supplicò. Io scoppiai a ridere, di nuovo. 
 
- Ora vorresti che fosse qui con te?- gli chiesi quando mi fui ripresa. 
Lui annuì lentamente. 
- Be' io avrei un'idea... Sai in che stanza dorme?- chiesi. 
- Dovrebbe stare qui accanto. Con Zayn, Liam e Ronnie. Louis e Niall dormono nell'altra- mi disse. 
- Perfetto! Tu aspetta qui...- dissi alzandomi. 
- Olive?- mi chiamò, afferrandomi un braccio. 
- Sì?- chiesi dolcemente. 
- Grazie, di tutto.- 
Gli diedi un bacio sulla guancia e cautamente uscii dalla camera. Non dovevo farmi vedere. Mi sentivo una sorta di agente 007. 
Bussai piano, aspettando che mi aprissero. 
Ronnie aprì, e io mi intrufolai dentro più veloce della luce. 
- Ciao anche a te...- disse incerta. 
Cercai Jojo con lo sguardo, e la trovai rannicchiata nel letto che cercava di dormire. 
- Jojo?- la chiamai. Lei saltò sul letto per lo spavento. 
- Olly?- disse mettendosi una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio. - Che ci fai qui?- mi chiese poi. 
- Harry ti sta aspettando. Vai.- le dissi incoraggiandola. Lei si alzò di scatto, mi diede un bacio sulla guancia come ringraziamento, e uscii facendo attenzione, sempre con la solita eleganza. 
- Quindi questa notte stai qui?- mi chiese Liam. 
Io annuii. 
Solo in quel momento notai che Zayn, da quando ero entrata mi stava fissando. Lo guardai, in cerca di spiegazioni. Lui disse qualcosa muovendo il labbiale, ma io non capivo. Dovette fermarsi, quando Ronnie si accorse dei suoi strani gesti. 
- Ti fa male la gola Zayn?- gli chiese. 
Lui, imbarazzato, fece un veloce cenno di no, sorridendo come un ebete. 
Poi si alzò. 
- Be'...- disse con finta aria vaga. - Penso che andrò fuori a fumarmi una sigaretta... Se qualcuno vorrà raggiungermi...- disse sottolineando le ultime parole. 
- No, nessuno di noi uscirebbe con questo freddo.- dissi. 
Lui mi guardò arricciando le labbra, quasi arrabbiato. 
Doveva dirmi qualcosa, ma non lo capivo. Poi cominciò a fare cenni con la testa, come se dovessi seguirlo. 
- Aaaaaah!- dissi, dopo aver capito. Voleva che andassi con lui in giardino! Perché poi?
- Ah cosa?- chiese Ronnie, che qualcosa sospettava. 
- Ah che sonno!- improvvisai. Zayn uscì, e fra poco l'avrei raggiunto. Sicuramente doveva dirmi qualcosa. 
 
- Io vado in bagno!- dissi cinque minuti dopo. 
Uscii, con l'idea di andare da Zayn, ma in salotto trovai qualcuno ad aspettarmi. 
Era tutto buio, e io vedevo pochissimo. 
- Olive! Stavo proprio pensando a te!- disse una voce a me familiare. Mi prese un colpo. 
La voce rise. 
- Louis! Oddio mio, che ci fai qui?- gli chiesi. 
- Potrei farti la stessa domanda!- disse lui divertito. 
- Comunque... devo dirti una cosa...- continuò. 
- Dimmi pure!- dissi, avevo cominciato a tremare. 
- Be' ecco... io....- 


 
*Spazio a me*
Scuuuusate per il ritardo!
Ma la mia ispirazione era andata a farsi fottere!
Comunque, che ne pensate?
C'è la suspence?!
Mi fate un gran favore? 
Mi farebbe molto piacere se passaste a dare un'occhiata alla mia nuova ff...
''Until you're mine.''

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1284292&i=1
Eccovi il link!
Vabbe, ora vado!
XXX

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Capitolo 16
*** #Andiamocene. ***


Capitolo 16
#Andiamocene.

 
- Be' ecco...io...- titubava. 
Parla Lou, parla! 
"Ecco io ti amo" speravo che mi dicesse. Volevo sentire solo quello. Ti prego Louis, dillo.
- Io...- ma perché non si decideva?
- E' difficile da dire...- continuava. 
- Louis parla!- dissi seria, volendo una spiegazione. 
- Io... Ho visto Harry e Georgia che si baciavano. Mi dispiace Olive. - ammise infine. 
Eh? 
Questo è quello che doveva dirmi?! 
Ma vaffanculo!
Ok, Harry e Georgia potevano essere più discreti, ma si amavano e potevano fare quello che volevano! Guardai Louis stupefatta... Lui era convinto di avermi fatto un favore, dopotutto non sospettava che fosse tutta una messa in scena per farlo ingelosire... E io ci avevo creduto troppo.
- Tutto qui? Altro?- gli chiesi. 
- Niente di più.- 
- Allora io vado eh! Ho bisogno di un po' d'aria.- dissi schietta. 
- ehi Olive!- mi chiamò mentre stavo andando. Mi voltai. - Parlerò con Harry. E' il mio migliore amico, ma stavolta non la passerà liscia!- si raccomandò. 
 
Gli sorrisi, e decisi di raggiungere Zayn, delusa. 
La mia messa in scena con Harry sarebbe ormai finita, e non aveva funzionato, visto che Louis stava ancora con Eleanor.
Mi chiusi dietro la porta, e trovai Zayn che fumava, aspettandomi. Mi vide e buttò a terra la cicca ormai finita. 
- Di che hai bisogno?- gli chiesi, andando verso di lui. 
- Di quella ragazza! E solo tu puoi aiutarmi...- 
Ovviamente si riferiva a Ronnie. La voleva, e io ero la persona su cui più poteva contare in quel momento. 
- Dimmi cosa devo fare...- gli dissi. 
- Tastare il terreno. Non ho mai avuto difficoltà per conquistare una ragazza. Con le fan è facile... Ma con lei no. Non capisco di cosa ha bisogno. Non capisco chi e cosa devo essere per lei!- 
- Te stesso Zayn? Avanti, non deve essere così difficile. Ma ti aiuterò!- dissi. 
Lui mi abbracciò, ringraziandomi di cuore. 
 
- Che succede qui?- chiese una voce accanto a noi. 
Liam ovviamente aveva capito i piani di Zayn, ed era uscito anche lui. Non riusciva a farsi scappare niente. 
- Siamo amici. Non pensare male!- ricordò Zayn. 
Liam rise.
- Lo so! Non preoccupatevi. So anche benissimo che lei è cotta di Lou... e tu di Ronnie.- ci disse. 
-Non sfugge nulla a questo ragazzo eh!- dissi divertita, era vero. 
- Che avete intenzione di fare?- ci domandò. 
- E che dovremmo fare? Io ormai abbandono. Game over. - ammisi. 
- Non dire così! Lo sai che gli piaci! E' Eleanor che è in mezzo- se ne uscì Zayn. 
- Quindi? Che faccio, la elimino con le armi da fuoco?- ci scherzai. 
- Alt! Qui nessuno userà la violenza!- disse Liam, e fece ridere tutti. 
- Sei fortunato Liam... Tu e Danielle state così bene insieme.- dissi. Si vedeva che si amavano sul serio. Mi sarebbe piaciuto avere una relazione calma e tranquilla come la loro. 
Tuttavia Liam abbassò lo sguardo, e si morse il labbro superiore. 
- Io e Danielle abbiamo rotto.- 
Zayn spalancò gli occhi. 
Io mi misi le mani sulla bocca. 
Loro due? Davvero?
Stavano insieme da due anni.
- Amico mi dispiace...- disse Zayn abbracciandolo. 
- Liam scusa non lo sapevo...- mi scusai. 
Lui  mi fece cenno di unirmi all'abbraccio, e lo accontentai. Ci abbracciammo forte dandoci la forza l'un l'altro, cercando di ignorare le nostre infinite delusioni d'amore. 
Ci staccammo e cominciammo a ridere. 
 
- Penso che sia il momento di andare a dormire...- suggerì Zayn.
- Già- lo appoggiai io.
- Io penso che andrò a dormire con Louis e Niall... e tu Olive? Che fai, vai con Zayn e Ronnie o li lasci soli?- domandò Liam, voleva aiutare Zayn. 
Guardai il moro: sperava davvero che li lasciassi soli. 
- Il divano è comodo, mi hanno detto.- dissi. 
- Grazie ragazzi...- ci disse Zayn, mettendoci le braccia intorno al collo. Insieme ci avviammo verso casa. 
Presi le mie cose e andai sul divano, mentre Liam andò in camera di Niall e Louis. 
Dormivo profondamente. 
Ma per la cronaca: il divano non era comodo. 
Sentivo qualcosa sopra di me: prima era leggera come una piuma, poi divenne più pesante di una roccia. 
Aprii di colpo gli occhi. 
Trovai la faccia di un biondo a meno di un palmo dalla mia. 
Feci per urlare, ma lui mi mise una mano sulla bocca per farmi stare zitta. 
Cercai di calmarmi, nonostante ero certa che quel biondo mi avesse tolto dieci anni di vita. 
- Niall!? Ma sei impazzito?!- sussurrai rimproverandolo. 
- Shhhh! Non farti sentire...- 
- Che succede?- gli chiesi. 
Lui si guardò attorno. Poi sorrise.
- Andiamocene.- disse tutto soddisfatto. 
- Ma tu sei fuori!- dissi alzandomi. 
- Dico sul serio, abbiamo due settimane di tempo, potremmo fare qualsiasi cosa!- 
- Niall non puoi venire qui a quest'ora della notte e chiedermi questo!- 
- Dai, che ti costa!? Ho già pagato e prenotato tutto, le valigie non le abbiamo ancora disfatte. Lo so che è folle ma... Sei la mia migliore amica. Ne ho bisogno ora. Ti prego.- 
Ci pensai su. Era vero, ne aveva bisogno: allontanarsi da tutto e da tutti, ora come non mai. 
Sospirai e accesi la luce. 
- E sentiamo, dove mi porteresti?- chiesi.
Lui entusiasta tirò fuori due biglietti aerei. 
Riuscii a leggere solo London-Dublin. 
Dublin? Dublino? Irlanda? Cazzo sì.
- Irlanda? Ma sei serio?!- chiesi. Inaspettatamente ero felice e raggiante, non vedevo l'ora.
- Certo!- 
- Quando andiamo?- 
- Stanotte.- disse. 
Cosa?
- Stanotte?! Ma... Non lo so Niall....Dobbiamo dirlo agli altri...- ci ragionai. 
- Gli altri se ne accorgeranno domani mattina! Non mi va di dirglielo. Partiamo ora. Ho qui le tue valigie..- e me le indicò. 
-Allora, ci stai?- mi chiese alla fine. 
Neanche un'ora dopo mi trovavo su un pullaman per Londra. L'aereo sarebbe partito la mattina dopo. 




Hey babes
Scusate il ritardo, ma la scuola è già parecchio pesante! 
Comunque, che ne pensate?
Mi spice dirvi che mancano pochi capitoli alla fine... 
Ma forse ci sarà un seguito, non ne sono convinta!


Ho appena creato una pagina facebook, passate?
https://www.facebook.com/BaitishIsTheWau

I
noltre ho creato un account Twitter solo per voi
https://twitter.com/SheWillBeLove15

E
 per finire... passate alla mia nuova storia?
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1284292&i=1

O
k, ora me ne vado!
XXX

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Capitolo 17
*** #Non le ho detto che la ami ***


Capitolo 17
#Non le ho detto che la ami


 
- If I was your boyfriend, I'd never let you go, I'd never let you go!- 
- Niall...- 
- I'd never let you go!- 
- Niall!- urlai. Lui smise finalmente di cantare. 
Da poco più di un'ora, su quello stupido pullman, stavo cercando di dormire. Dovevamo arrivare a Londra, e da lì saremmo andati in Irlanda. Ero emozionata, ma avevo anche sonno. 
Niall invece sembrava solo entusiasta di arrivare a destinazione. Chi glielo dava tutto questo entusiasmo, a quest'ora, a me restava un punto interrogativo. 
- Puoi smetterla di cantare per favore?- gli chiesi stanca. 
- Quanto sei noiosa a quest'ora!- protestò incrociando le braccia al petto. 
Io sospirai e chiusi di nuovo gli occhi. 
- Na...na...na...na...na...- canticchiava sussurrando ancora a ritmo di ''Boyfriend''.
- Niall!- urlai di nuovo, facendolo azzittire. 
Lui alzò gli occhi al cielo. 
- Scusami, ma non hai paura che la gente ti riconosca?- gli chiesi preoccupata. Dopotutto eravamo su un pullman pubblico e lui non indossava né occhiali da sole né cappuccio della felpa. Si guardò intorno, poi tornò a guardarmi con aria di chi la sapeva lunga. 
- Olly, sono quasi le tre, stanno dormendo tutti e la maggior parte dei presenti sono extracomunitari che probabilmente neanche sanno il mio nome.- commentò lui spiegandomi. 
- Non puoi saperlo!- ribadii io. 
Lui si guardò attorno, sorrise e si alzò. 
- Sono io! Niall Horan!- urlò a tutti. Le persone alzarono lo sguardo; non sembravano emozionate. 
- Nessuno te l'ha chiesto!- 
-Mi hai svegliato, cretino!- 
-Che maleducato!- 
-E chissene frega!- 
Furono le risposte. 
Scoppiammo entrambi a ridere.
-Nessun problema babe!- mi rassicurò poi. Io sorrisi e chiusi gli occhi, nella speranza di addromentarmi nuovamente. 
- Dov'ero? Ah sì... So give me a chance, 'cause you're all I need girl...- riprese. 
-NIALL!- urlai e tutti mi sentirono. 
- Gran maleducata, sveglierai tutti...- mi sussurrò scherzosamente il mio migliore amico. 
- Sta zitto.- lo rimproverai amorevolmente e chiusi nuovamente gli occhi. 
- And if I was your boyfriend...- riprese. 
Stavolta lo lasciai cantare, così che potesse sfogare il suo entusiasmo, sperando che prima o poi si sarebbe addormentato. 

 
7.00 a.m. England 
Eccome se si era addormentato! Per convincerlo a scendere da quel pullman, quella mattina, ci erano voluti i rinforzi. Ovvero io e le vecchiette lì presenti. 
-Che ore sono?- aveva farfugliato. 
- L'ora che ti alzi bel biondino!- gli avevo risposto con tono. 
- Dov'è la mia felpa?- chiese subito. 
- Nella mia borsa... Ma a che ti serve?- 
- Siamo a Heathrow! E' meglio non farsi riconoscere!- 
 
L'aereo per Dublino sarebbe partito alle nove, e noi non eravamo più nella pelle. 
 
 
3.00 a.m. England
Finalmente Harry e Georgia avevano avuto il loro momento. Ora, prima che il sole sorgesse, stavano ancora abbracciati sotto le coperte. Georgia teneva la testa poggiata sul petto nudo di Harry, mentre lui le accarezzava delicatamente i capelli biondi. 
- Sai?- cominciò Georgia interrompendo il silenzio - Ora che Louis ci ha visti... Potremmo dire a tutti che stiamo insieme- disse timidamente. 
- Sì, perché no? Anche se penso che Liam, Zayn, Ronnie e Niall già lo sappiano- rispose lui. 
- Io con tutti intendevo la stampa...- si corresse. 
Lui spalancò gli occhi preoccupato. 
- Jojo...- la chiamò con il suo soprannome. - Non penso sia il caso.- troncò. 
Lei si mise subito a sedere, liberandosi dalla sua presa. 
- Perché no?- chiese sbalordita. 
Si sedette anche lui, con le ginocchia vicino al petto e leggermente allargate, e i gomiti poggiati su di esse. 
- Per la stampa io sto con Olive. Non mi conviene rompere e avere subito un'altra ragazza...- 
- Giusto, hai ragione. In tal caso, aspetteremo un po' e poi lo diremo!- disse entusiasta. Harry però non sembrava convinto. 
- No Jojo, è meglio di no.- 
- Perché?- chiese indispettita. 
- Hai visto che hanno fatto a Olive? Riceve minacce ovunque. Io non voglio che con te facciano lo stesso. Jojo, ci tengo a te, davvero. E il fatto che loro possano odiarti per colpa mia... Non riuscirei mai a perdonarmelo.- ammise dolcemente. 
Lei era ancora più arrabbiata. 
- Non mi interessa ciò che dirà la gente.- disse secca. 
- Scusa ma non ti basto io?- chiese leggermente irritato. 
- Harry non centra! Non capisco, perché dobbiamo nasconderci?- insistette. 
- Penso di aver capito dove vuoi arrivare...- disse deluso, alzandosi e cominciandosi a rivestire. 
- Che hai ora?- chiese lei. 
Lui si voltò irritato, con uno sguardo che quasi fece paura a Georgia. Era davvero arrabbiato. 
- Che gioco è questo eh? E io che pensavo che tu provassi davvero qualcosa per me...- constatò allargando le braccia. 
- Io provo qualcosa per te...- disse lei, soffocando un singhiozzo. 
- Ah sì? Sei uguale alle altre... Avanti, facciamo innamorare Harry Styles, una foto con lui e sono su tutti i giornali! La strada per il successo, vero? E chissene frega se lui ha dei sentimenti! Congratulazioni signorina, mi ha spezzato il cuore, era quello che voleva scommetto? O forse aveva pensato di farlo dopo qualche sfilata di fronte le videocamere? Sei una falsa. - e detto questo, quasi urlò, uscì a passo deciso dalla stanza, lasciando la bionda in preda a una crisi di pianto. 

 
- Harry dobbiamo parlare!- urlò qualcuno da una stanza. 
Lui si passò velocemente una mano sul viso, come per asciugare qualcosa. Continuò a camminare, ignorando la voce. 
Louis gli correva dietro e arrivarono fino al giardino. 
- Harry fermati dai!- gli chiese supplichevole. L'amico si girò lentamente, prima tirando su con il naso e poi rivolgendo gli occhi al cielo, per trattenere le lacrime. 
- Tutto bene?- gli chiese Louis avvicinandosi a lui. 
- Certo.- 
- Harry dobbiamo parlare. Hai tradito Olive!- constatò, ora meno sicuro di prima. Aveva notato il disagio dell'amico, e quasi non se la sentiva più di fargli la ramanzina. 
- No Louis, non l'ho mai fatto. - si giustificò, sforzandosi di allontanare la delusione. 
- Va tutto bene?- gli chiese l'altro. 
- Pensi seriamente che potessi mettermi con la ragazza che ami? Ci hai creduto sul serio? Louis, io e Olive non siamo mai stati insieme. Io sto, stavo- si corresse - con Georgia. Olive voleva solo farti ingelosire.- rivelò, senza peli sulla lingua. 
- Cosa?- chiese incredulo l'altro. 
- Hai capito bene. Scusami se ti ho mentito. Sei il mio migliore amico, dovevo dirtelo.- si scusò. 
- Aspetta, quindi lei voleva farmi ingelosire? E perché tu hai acconsentito?- Louis ancora non capiva. 
- Perché vedevo quanto ci teneva! Louis lei ti ama.- ammise, consapevole però che l'amico lo sapesse già. 
- Tu a lei hai detto di...?- cominciò Louis facendosi ad un tratto insicuro - Le hai detto tutto quello che io ti ho detto la sera in cui vi siete baciati?- continuò.
- No, non le ho detto che la ami.- rispose l'altro sincero. - E tu lo hai detto a Eleanor?- 
Louis scosse la testa. 
- Forse è solo una stupida sbandata per una ragazza italiana. Devo aspettare che passi. Io sto con Eleanor. E così devo essere.- troncò il più anziano. 
Harry si mise deluso le mani sui fianchi, e scrutò gli occhi dell'amico, cercando la verità. 
- O forse vuoi convincerti che sia così. Ma sappiamo entrambi che non è una semplice sbandata.- gli rispose a tono, facendo aumentare i numerosi dubbi nella testa di Tomlinson. 
Seguì un lungo silenzio. 
- Quindi tu e Georgia...?- gli chiese poi malizioso Louis, andando a toccare il tasto che Harry aveva invano cercato di allontanare. 
- No Lou. E' solo una bugiarda. Non ne voglio più sapere.- rispose freddo, mentendo a se stesso, ma cercando di farsi più forte. 

 
9:30 a.m. England
- Olive? Olive?- continuava a chiamare Ronnie. 
- Ragazzi avete visto Niall?- chiese Liam dopo aver perquisito l'intera casa. 
- Ma dove sono?- esclamò Zayn, stanco di cercare. 
- Penso di saperlo...- giunse Louis dalla cucina, con in mano un biglietto.
 
Ci vediamo fra due settimane. Non sentite la nostra mancanza. 
Olive & Niall
p.s. vi porteremo qualcosa da Mullingar

 
- Mullingar?!- chiese esterrefatta Georgia. 
- Sono andati in Irlanda?- fu la domanda di Zayn. 
- Da soli...- sussurrò fra se Louis, per poi voltarsi a guardare Harry. Era arrabbiato, come biasimarlo?
- Niall non lo farebbe mai...- disse Harry rivolto all'amico, che come risposta buttò il biglietto a terra e si diresse a passo veloce verso il giardino, seguito dal suo migliore amico. 
 
Ronnie era chiusa in camera sua. Zayn fissava la porta da tempo. Si decise poi ad entrare.

 
10.00 a.m. Ireland 
-Siamo ufficialmente sul suolo irlandese. Anche se stiamo ancora volando...- constatò Niall. 
-Allora non è suolo.- rammentai io. 
Sorrise lievemente, per poi tornare a guardarmi. In pochi l'avevano riconosciuto, con felpa e occhiali da sole. Ora volavamo in prima classe, e non correvamo alcun pericolo di essere visti da fans. 
- Mi sono sempre chiesto una cosa...- disse timidamente. 
Inclinai lievemente il capo in cerca di una risposta. 
- Posso fare una cosa?- chiese. 
Annuii, pur non conoscendo le sue idee. 
Infatti, fece la cosa che meno mi aspettavo. 
Posò improvvisamente le sue labbra sulle mie, lasciandomi un bacio tutt'altro che casto.
 
*Spazio a me*
Peeeerdono! 
Scusatemi se non ho aggiornato prima!
Ma non sapevo che scrivere...
E questo è il risultato!
Che ne pensate?
Recensite dai!
XXX

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Capitolo 18
*** #A volte ritornano ***


Capitolo 18
#A volte ritornano


 
3.10 a.m. England
Aprì lentamente la porta, senza bussare. Una figura seduta sul letto a testa bassa singhiozzava silenziosamente. 
- Ronnie?- chiese Zayn preoccupato. 
Lei alzò lo sguardo intimidita, mostrando le guancie bagnate e gli occhi lucidi. Si asciugò con un fazzoletto che aveva in mano e rivolse un lieve e forzato sorriso al ragazzo che era  appena entrato in camera. 
- Ciao Zayn.- disse con voce mozzata. Il moro alla vista della ragazza in lacrime si affrettò a raggiungerla. Si inginocchiò di fronte a lei, così che potesse guardarla meglio, e con due dita le teneva il mento, così che non potesse abbassare lo sguardo. 
- Cazzo però...- disse lui. Lei lo guardò inclinando leggermente il viso, non capendo cosa intendesse il ragazzo. 
- Sei bella anche mentre piangi.- ammise poi lui, sorridendole. Lei rise dolcemente, lusingata dal complimento. 
- Che succede RonRon?- le chiese chiamandola con quello stupido nomignolo che lei tanto odiava, ma che in quel momento le fece piacere. 
- Io...- prese un respiro - Niall è fuggito con Olive, Georgia non fa altro che parlarmi dei suoi problemi e io... - un singhiozzo la interruppe. - Io mi sento sola Zayn.- 
- Ma non lo sei, Malik è qui per questo.- la consolò carezzandole dolcemente la guancia. 
- Vorrei poter parlare con qualcuno qualche volta. Parlare solo di me e basta.- aggiunse con tono deciso. A quel punto Zayn si alzò, si sedette accanto a lei e le cinse i fianchi con la sua salda stretta. 
- Parliamo allora.- la incoraggiò. 
Lei si voltò a guardarlo: da quando quel ragazzo era così dolce? Perché non ci aveva mai fatto caso?
Sorrise involontariamente. 
- C'è una cosa che ancora non ho mai detto a nessuno.- cominciò rivelandosi. Zayn la guardò, incoraggiandola a parlare. 
- Poco tempo fa Danielle mi chiese se volevo fare un provino per la sua compagnia di ballo... Penso che lo farò, quando torneremo a Londra. Spero che andrà bene, anche se ho il terrore che...- 
- E' normale che tu sia spaventata! Non ti dico come stavo io prima dell'audizione. Ma devi solo rilassarti e dare il meglio, ma soprattutto crederci. Se Danielle ti ha proposto una cosa simile, vuol dire che ne sarai capace.- le disse tranquillo, come se stesse dicendo la cosa più ovvia del mondo. 
- Grazie Zayn.- 
- Ma io non ho fatto niente.- disse cercando di capire. 
- Il tuo ''niente'' è meraviglioso.- spiegò lei, donandole un meraviglioso e sincero sorriso. 
Rimasero in silenzio per un po', fissandosi e perdendosi l'uno negli occhi dell'altra. Senza accorgersene si avvicinavano sempre di più. Zayn spostò lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra, tanto le voleva. 
- Dì qualcosa ti prego- le chiese improvvisamente, soffiandole sul viso per quanto erano vicini. 
- Perché?- domandò lei, la quale aveva cominciato a desiderare le labbra dell'altro. 
- O finirò per baciarti...- ammise il moro, mentre continuavano ad avvicinarsi. 
- A parer mio ci stai mettendo anche troppo.- lo incoraggiò lei. C'erano pochi millimetri che li separavano. Troppo pochi. 
 
- Ehi Ronnie con Liam ci stavamo chiedendo se... Wooooow!- li interruppe la voce di Louis che in quel momento spalancò la porta. Zayn si voltò verso di lui, fulminandolo con lo sguardo. Lo avrebbe fatto a pezzi, se non fosse stato il suo migliore amico. 
- Ops!- si scusò poi imbarazzato Tomlinson, nascondendo un sorrisetto e richiudendosi la porta. 
Rimasti di nuovo soli il moro si voltò per tornare a guardare Ronnie, ma quest'ultima si era già alzata e si dirigeva verso la porta. 
- E' meglio che andiamo, si staranno chiedendo dove siamo.- disse con nonchalanse uscendo dalla camera. 
Zayn era incredulo: era quasi riuscito ad ottenere quello che voleva, ma gli era sfuggito così velocemente. 
Ora solo, si buttò con forza sul letto e battè un pugno sul materasso. 
- Porca puttana Lou!- urlò, sperando poi che nessuno l'avesse sentito.

 
10.05 a.m. Ireland, Dublin
Si staccò pian piano da me, sorridendo, lasciandomi ancora più di stucco. Mi aspettavo delle spiegazioni ora! Invece, si accasciò sul sedile e chiuse gli occhi, cominciando a canticchiare una canzone di cui non conoscevo il nome. 
- Niall, cos'era?- chiesi ancora di stucco. 
- A me piace chiamarlo bacio, poi fai tu.- rispose non curante, come se avesse fatto la cosa più normale del mondo. 
Mi stava prendendo in giro?
- Appunto Horan. E che cazzo! Perché, di grazia?- domandai spazientita. 
- Volevo solo sapere se provavo qualcosa per te, nulla di più.- spiegò. La sua aria tranquilla mi stava dando sui nervi. 
- Tu mi hai baciata per sapere se c'era la scintilla?- ero furiosa. - E la risposta è?- aggiunsi, stranamente curiosa. 
- Tesoro, se ci fosse davvero stata ti avrei già tolto i pantaloni.- ammise con ovvietà e un sorriso malizioso. 
- Sei un pervertito Horan.- constatai incorciando le braccia al petto. Ma cos'era questa moda, baciamo tutti Olive mentre lei meno se l'aspetta? Prima Harry, poi Niall. 
Ora avevo qualcosa in comune con Katy Perry. 
 
 
9.45 a.m. England
- Quinfi, praficamenfe, - 
- Harry non si parla con la bocca piena.- lo rimproverò Liam. 
- Ha rafione Liam, maiafe!-  disse Louis, tra un boccone e l'altro. 
Quest'ultimo e il riccio scoppiarono a ridere rumorosamente, disturbando la colazione degli altri. 
Poi Harry deglutì e riprese il suo discorso. 
- Dicevo, se Niall ora è in Irlanda con Olive, e i paparazzi li vedranno insieme, io e Olive abbiamo rotto giusto?- 
- Sì mi pare ovvio. Ora devi solo farlo sapere al mondo.- suggerì Liam. 
- Ecco a cosa esiste Twitter!- constatò il riccio soddisfatto tirando fuori il cellulare nuovo di zecca e di ultima tecnologia. 
Georgia ancora non aveva osato guardarlo in faccia. Si era posta davvero quel dubbio: se lui non fosse stato chi era, a lei sarebbe interessato? Voleva la fama, ma chi non la voleva? Si sentiva stupida, e non aveva neanche preso in considerazione l'idea di parlarne con qualcuno. Desiderava sfogarsi con Olive, ma ora lei era sparita. 
 
 
16.30 p.m. Ireland, Mullingar
- E' stato un piacere conoscerla, dico sul serio.- strinsi la mano a quella deliziosa donna. 
- Le amiche di Niall sono le benvenute qui dentro. - mi rispose cordialmente. 
- Allora Olly, che ne dici di una gita a Mullingar?- mi domandò Niall, dopo che ebbi lasciato la mano della madre. 
- Siamo appena arrivati.- protestai stanca. 
- Lo prendo come un sì.- sorrise e mi trascinò a forza fuori da casa sua. 
 
- Questa è la mia vecchia scuola- mi disse indicandomi un vecchio edificio alla destra. L'Irlanda era meravigliosa, e così diversa da come me la immaginavo. Ok, ammetto che pensavo fosse piena di folletti che ballano alla fine dell'arcobaleno e custodivano una pentola d'oro. Tuttavia, amavo l'Irlanda. E per qualche strana ragione, mi sentivo a casa. 
- Ehi Olive, tu e Harry avete rotto?- mi chiese poi, osservando attentamente lo schermo del suo cellulare, per poi mostrarmelo. 
 
Tornare liberi non è la fine del mondo :P 
 
Grande tweet Styles.
- Dovresti scrivere qualcosa anche tu!- suggerì Niall, e così feci. 
 
Forse non era quello giusto ://
 
- Ehi Niall, per quanto tempo resteremo qui?- gli domandai dopo. 
- Un paio di settimane. Ti renderò più irlandese possibile!- 
E l'avrebbe fatto davvero, se durante quelle due settimane non fosse arrivato qualcosa, o qualcuno, a distrarlo. 
 
Stavamo semplicemente ordinando una cena al ristorante più rinomato di Mullingar, quando notai che il biondino teneva la bocca spalancate e gli occhi strabuzzanti, in una smorfia di stupore. 
- Hai visto un fantasma, Horan?- domandai preoccupata. 
- No, ma giuro di non aver visto mai niente di meglio.- ammise ancora fissando qualcosa davati a se, alla mie spalle. 
Mi voltai automaticamente, e osservai la sua distrazione. 
Una ragazza, alta, mora, fisico scolpito, bellissima. 
Aspettate. 
Ma io la conosco. 
Merda.
- Emmie?!- urlai quasi, scioccata. Lei si voltò e guardò nella nostra direzione. 
- Tu. La. Conosci?- mi chiese l'irlandese scandendo bene le parole, incredulo. 
- E' mia cugina.- ammisi, non la vedevo da anni. Però, era cresciuta bene. 

 
***
Ccccciao mondo! 
Allora, che ne pensate?
Solito ritardo, lo so. 
Comunque,
penso che Ronnie e Zayn siamo davvero spettacolari insieme *-*
Per Georgia e Harry, ce riserverà il futuro?
Posso dirvi che questa Emmie, diventerà parecchio importante in futuro
Eh poi vabbé, abbiamo gli storici Olive e Louis, ma ancora nessuna novità!
Me la lasciate una recensione?
p.s. La storia si sta avvicinando alla fine!
XXX

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Capitolo 19
*** #C'est magnifique. ***


Capitolo 19
#C'est magnifique. 





- E' mia cugina.- ammisi, non la vedevo da anni. Però, era cresciuta bene. 
- Tua cugina?- chiese lui sbalordito, boccheggiando. 
- Ti sembra strano che sia mia cugina?- gli domandai divertita. Niall sembrava sempre sicuro di sé e vederlo in questo stato era davvero un momento da segnare sul calendario. 
- Be' sì, lei è così... Wow... E tu...- cominciò. 
- Niall!- protestai offesa. 
- No, voglio dire, lei è così alta mentre tu sei perfettamente nella media...- cercò di rimediare scoppiando a ridere. Risi con lui, ma poi mi decisi a chiamare quella cugina che da tempo non vedevo. 
- Emmie!- urlai nuovamente, salutandola con la mano mentre Niall deglutiva agitato. 
Le si voltò nella nostra direzione e appena mi vide esibì un perfetto sorriso e rispose al saluto, venendo verso di noi. 
- Olive? Ma sei davvero tu?- chiese con la sua voce cristallina, mentre Niall non riusciva a smettere di fissarla. 
Mi alzai per abbracciarla; okay, viste a confronto esteticamente eravamo molto diverse. Lei alta e longilinea, io semplicemente io. 
- Quanto tempo è passato?- le chiesi meravigliata. 
- Non so, un'eternità. Cinque anni?- mi rispose sorridendo. Infatti non vedevo mia cugina da tempo. Eravamo sempre state molto legate, ma abitavamo in due paesi diversi; lei in Francia io in Italia. 
I nostri papà erano fratelli ed entrambi erano nati in Irlanda, ma poi la nonna aveva deciso di mandare a studiare suo padre in Francia e il mio in Italia. Lì avevano incontrato le donne della loro vita e avevano costruito una famiglia. 
Io e Emmie quindi ci vedevamo di rado. Nonostante questo lei era da sempre il membro della famiglia che più preferivo: gran senso dell'umorismo e sorriso sempre acceso, ci differenziavamo solamente nell'aspetto fisico. Ah, e di certo lei era meno impacciata di me. 
- Santo cielo, ma tu sei Niall Horan degli One Direction!- urlò non appena si staccò da me. Sorrisi: la sua eleganza era immadiatamente scomparsa e ora saltellava da una parte all'altra emozionata. Niall, che fino a quel momento aveva esibito la sua migliore espressione da pesce lesso, si stupì e gli si illuminarono gli occhi. Assunse un ghigno tronfio e cominciò a balbettare qualcosa, probabilmente in una lingua da me ignorata.  
Eppure quei due sembravano capirsi. Lei si sedette fra di noi e cominciarono a parlare a più non posso. 
-Quindi- domandò ad un certo punto Niall -Voi siete cugine...Paterne?- esitò, non sicuro se si potesse davvero dire in quel modo. 
-Esatto.- si affrettò a rispondere Emmie, prima che io potessi dire qualcosa. -La nonna mandò mio padre a studiare in Francia, mentre il padre di Olive andò in Italia. Lì si construirono una vita e... -
-E poi siamo nate noi.- completai fingendo entusiasmo. 
-Sei francese?- le chiese meravigliato, ignorandomi. 
-Oui.- rispose lei maliziosa. 
-C'est magnifique.- commentò lui, imitando il suo tono. Lei emise un dolce risolino, e continuarono a flirtare in quel modo per l'intera serata. 
Anzi, formulo nuovamente la frase: continuarono a flirtare in quel modo per l'intera vacanza. 
 
Emmie era venuta a stare da Niall. Tutti insieme. Evvai.
Adoravo mia cugina. E  adoravo il mio migliore amico. Ma quei due insieme mi facevano venire il diabete. 
-Giuro, la tua voce mi fa impazzire.- continuava a ripetergli, mentre accoccolati nel letto si guardavano negli occhi.
-A me fa impazzire il tuo accento. Così... Magnifique!- rispondeva lui. 
Ma sapeva dire solo quella parola?
E io invece stavo lì, accanto a loro, senza dire una parola. 
Fino a quando un giorno decisi di lasciarli soli -Dio solo sa cosa combinarono- e fuggire in un'altra stanza. 
Presi in mano il mio cellulare: 27 chiamate perse. 
Sospirai. 
Visualizzai: quindici di Ronnie, sette da Georgia, una da Zayn, una da Liam e tre da Harry. Il suo nome non c'era. 
Non gli importava. Nulla. 
Che bel viaggio, davvero.
 
-Lei mi piace sul serio.- mi sussurrò la mattina in cui dovevamo andarcene, mentre facevamo i bagagli. 
-E' fantastico, Niall- commentai indifferente; come se non lo avessi capito. 
-Dico seriamente, Olive. Grazie- disse poi sincero. 
-Di cosa?-
-Per avermela fatta conoscere. E per avermi accompagnato. Sei la miglior migliore amica che si potesse desiderare.- confessò, abbracciandomi calorosamente e baciandomi una guancia. 
-Chi lo avrebbe mai detto?- domandai dopo aver slegato l'abbraccio. Lui inclinò la testa curioso, guardandomi dubbioso. 
-Mia cugina e il mio migliore amico, niente male.- commentai alla fine. 
Dovevamo tornare a casa. Ed era ovvio, che Emmie sarebbe venuta con noi. 
 
-Potreste smetterla almeno in aereo, che ne dite?- domandai stufa, dopo i primi quinidici minuti di volo. Eravamo di nuovo in prima classe, ma questo viaggio stava passando molto diversamente dall'altro. Infatti, questa volta, non eravamo io e Niall a baciarci, ma bensì lui ed Emmie. Stavano saltando velocemente tutte le tappe, quei due. 
-Non hai proprio visto nessuno che ti interessi, qui sopra?- mi chiese Niall pungente, lasciando intendere che dovevo lasciarli in pace. 
Alzai le braccia al cielo, alzandomi e dirigendomi verso l'ala ristorante. Ebbene sì, in prima classe c'era anche quella. 
Mi sedetti a un tavolo, e tirai fuori i nuovi abbozzi per i vestiti. Passai il resto del viaggio a disegnare, ad eccezzione dell'ultimo quarto d'ora. 
Infatti, in quel momento il mio telefonò squillò, di nuovo. 
Lo tirai fuori: Harry. 
Ignoravo tutte le telefonate. Ma ormai ero quasi a casa; decisi dunque di rispondere. 
-Pronto?- domandai indifferente. 
Sentii un respiro affannoso dall'altra parte della cornetta, e per un attimo dubitai che fosse davvero Harry. 
-Olive? Ma allora sei viva?- domandò rauco, e sorpreso. 
-A quanto pare...- commentai con ovvietà. 
-Dov'è Niall?- chiese poi senza indugio. 
-Grazie mille Harry, anche per me è un piacere sentirti.- risposi, sempre in maniera piatta, continuando a colorare la giacca di Liam. 
-Scusami Olive è che... Dove siete? Quando tornate? Ma cosa vi è saltato in testa?- urlava e mi rimproverava, ma la mia espressione restava comunque serena ed annoiata. 
-Siamo in aereo ora. Tra poco saremo a Londra, non preoccuparti.- 
-Non preoccuparti? Olive, ma sai quanto avete rischiato? Sarà su tutti i giornali e... Non potete permettervi di fare quello che vi pare.-
-Scusa papà.- commentai sarcastica, riferendomi al suo senso di protezione. 
-Olly, è una cosa seria.- ribadì. 
-Ma insomma Harry, perché ti agiti tanto? Ora torneremo a casa e sarà tutto come prima.- mi affrettai a rispondergli. -Tanto non penso che nessuno abbia sentito la mia mancanza...- sussurrai poi, più a me stessa che a lui, ma a quanto pare il riccio ci fece caso. 
-Sai benissimo che non è così. Qui c'è qualcuno...- 
-Se gli mancavo sul serio avrebbe chiamato, non pensi?- chiesi con aria di sfida. 
-No, non penso. Perché lo conosco. Si sente ferito.- 
-Lui? E io cosa dovrei dire? Si scopa Eleanor ogni sera e...- 
-Tu te ne sei andata con  Niall?!-
-Ma non è successo nulla! E' il mio migliore amico.- 
-Non fare cazzate Olive.- mi intimò alla fine, per poi salutarmi, dicendomi che ci saremmo visti all'aereoporto di Londra, e da lì saremmo direttamente partiti per l'America. 
Los Angeles, per l'esattezza. 
Con un Jet privato, per l'esattezza. 
Niente male. 
 
-Preparati, non è gente normale.- preparai mia cugina, mentre scendevamo dall'aereo, in una zona protetta e difesa da fans e paparazzi. 
-Chi è normale al giorno d'oggi?- commentò lei sarcastica, che ancora non aveva lasciato la mano di Niall. Feci due grandi passi in avanti, per lasciare soli i due, e affrettai il cammino in procinto di raggiungere velocemente il jet. 
 
Appena varcai l'entrata del veicolo due ragazze mi saltarono addosso, abbracciandomi calorosamente. 
-Olive, ci hai fatto prendere un colpo!-
-Davvero, non osare mai più scappare così.- protestarono le mie migliori amiche, Ronnie e Georgia. 
-Ragazze, non sono mica andata a morire.- mi difesi divertita. 
-Be', avresti potuto chiamare... O rispondere al telefono.- insistette Ronnie, tanto che fui costretta a darle ragione, alla fine. 
 
-Pensavo ci fosse scappata anche questa, di stylist!- sentii urlare da dietro le ragazze. Prima che potessi vedere meglio, Zayn Malik mi era già saltato addosso, abbracciandomi, seguito poi da Liam Payne, che mi accolse con un -Ci sei mancata.- 
Sorrisi ad entrambi, dopottutto, anche loro erano mancati a me. 
 
Poi arrivò Harry, fino ad allora in bagno, e anche lui mi strinse tra le sue braccia. 
Non mi disse nessun 'bentornata' o 'è un piacere vederti' ma semplicemente un -Dopo dobbiamo parlare.- 
Ero stata salutata da tutti. Tutti; ad eccezione di Louis Tomlinson. 
Dov'era Louis?
 
Fece poi la sue entrata anche Niall, accolto da tutti con chiasso e abbracci. Del ragazzo con le bretelle ancora nessuna traccia. 
-Lei è Emmie, la cugina di Olive. Sarà con noi negli Stati Uniti.- annunciò, presentando mia cugina, che notai all'interno del veicolo solo allora. 
Gli occhi dei ragazzi si puntarono subito su di lei, increduli. Era bella, l'ho già detto?
-Piacere, io sono Liam.- il ragazzo, da poco single, si affrettò a porgere la sua mano. 
-Emmie- rispose lei sorridendo. Poi si presentò Zayn. 
-E' francese.-  aggiunse subito Niall, fiero della sua nuova preda. 
Harry era ancora scosso, ma quando si fece avanti sfoggiava il suo miglior sorriso. Malizioso. Niall lo fulminò, ma Harry, troppo preso da Emmie, neppure ci fece caso. Georgia sì.
-Enchanté par votre beauté, je m'appelle Harry.- si presentò, baciandole la mano da lei porsa, imitando un ottimo accento francese. La situazione era tesa: Niall non smetteva di fissare l'amico, Georgia era divorata dalla gelosia e io... Io continuavo a chiedermi dove fosse Louis. 
-Quelle impudence! Mais vous toujours comme ça?- domandò lei, lusingata, ma comunque fingendo fastidio. Harry tuttavia sembrò avere quella minima conoscenza del francese, per risponderle a tono. 
Gli altri, compresa me, ignoravano ciò che si stessero dicendo. 
-Oh, pas toujours. Je peux être très doux, quand je veux, et si la situation l'exige.- rispose lui, in modo accattivante. Stavamo vedendo Harry Styles all'azione, solo che nel momento sbagliato, e con la ragazza sbagliata. 
-Je ne suis pas si sûr- disse lei, stuzzicandolo. Okay, qualcosa stavo capendo. E sperai con tutto il mio cuore che Niall non capisse neppure una parola di francese. 
-Vous seriez surpris par ce qu'ils sont capables de faire.- e terminò la frase puntando i suoi occhi verdi in quelli di lei, marroni chiari. Si leccò poi le labbra, delicatamente e in modo malizioso, lasciando trasparire le sue evidenti intenzioni. 
Ma da quando Harry sapeva tutto questo francese?
Per Niall quel gesto fu troppo. 
Mise un braccio attorno alla vita di Emmie, e l'espressione del riccio subito si spense, lasciando spazio alla delusione e all'incredulità. 
-Il padre di Emmie è irlandese, e ci siamo conosciuti lì, grazie a Olive.- precisò Niall, tracciando un confine tra lei e Harry. 
-Ah davvero?- domandò Zayn, mettendosi in mezzo. -Olive, dicci di più!- domandò divertito, intuendo come doveva essere stato il mio viaggio da terzo incomodo. 
-Zitto, ciuffo biondo.- risposi a tono, scaturendo la sua risata. 
-Scommetto che fu amore a prima vista.- commentò Georgia, felice che la ragazza non potesse avere nulla a che fare con Harry. 
-Vous ne dites pas?- proferì Harry sarcastico. Fortuna che solo Emmie capì. Si scambiarono un'occhiata divertita. 
-Be', diciamo che io lo amavo già da tempo.- rispose lei, lasciando tutti di stucco. -Sono una vostra grande fan ragazzi, amo ognuno di voi.- si affrettò a completare la frase. 
Niall stava correndo troppo a parer mio, ma la bellezza di Emmie spesso acciecava  molti. 
Anche Emmie sembrava parecchio presa, comunque. 
-Je peux dire que tu m'aimes, alors?- fu la pronta risposta di Harry, che ormai era partito in quarta. 
-Votre musique, votre voix, votre groupe, mais je ne vous aime pas.- gli disse lei a tono. Ecco che ricominciavano con il francese. 
-Pour l'instant, madame, pour l'instant.- continuò lui. 
Okay, era troppo. Diedi una gomitata a Harry, costringendolo a smettere. 
Lui prima sembrò offeso, ma poi capì. 
-Dov'è Louis?- domandò Niall, notando l'assenza dell'amico. 
-E' già in America.- rispose Zayn. 
America?
-Con Eleanor.- aggiunse Harry, amareggiato, guardandomi. Andò poi verso due sedili appartati del jet, e mi fece cenno di seguirlo. Posai le valigie da parte, e mentre il veicolo decollava e tutti si sistemavano seduti, io andai verso Harry. Dopotutto, non aveva detto che doveva parlarmi?
-Hai esagerato prima, è la ragazza di Niall.- cominciai, ma lui sembrò non ascoltarmi. 
La sua espressione era ad un tratto seria e la malizia era scomparsa. 
-Dovevo parlarti di Louis.- annunciò. 
Capii che era importante. 

 

||
Allora gente
dovrei nascondermi...
Ma con che faccia mi presento qui?
Insomma... Questo è stato un abbandono.
Davvero.
Mi dispiace tanto.
Grazie a chi leggerà comunque, davvero

||
Comunque, passiamo alla storia:
- Olive e Niall sono tornati
-Vanno tutti a L.A.
-Louis e Eleanor sono lì insieme
-Harry ci prova con Emmie
-Emmie sta con Niall
-Scombussolerà le cose, questa Emmie xD

||
Per chi non ha capito la parte in francese, la copio qui, in italiano:


-Incantato per la vostra bellezza, mi chiamo Harry.- si presentò, baciandole la mano da lei porsa, imitando un ottimo accento francese.
-Che sfacciataggine! Ma è sempre così?- domandò lei, lusingata, ma comunque fingendo fastidio.
Harry tuttavia sembrò avere quella minima conoscenza del francese, per risponderle a tono. 
Gli altri, compresa me, ignoravano ciò che si stessero dicendo. 
-Oh, non sempre. Posso anche essere dolce, se voglio, e se la situazione lo richiede..- rispose lui, in modo accattivante.
Stavamo vedendo Harry Styles all'azione, solo che nel momento sbagliato, e con la ragazza sbagliata. 
-Non ne sono sicura.- disse lei, stuzzicandolo.
Okay, qualcosa stavo capendo.
E sperai con tutto il mio cuore che Niall non capisse neppure una parola di francese. 
-Sareste sorpresa da ciò che sono in grado di fare.- e terminò la frase puntando i suoi occhi verdi in quelli di lei, marroni chiari.
Si leccò poi le labbra, delicatamente e in modo malizioso, lasciando trasparire le sue evidenti intenzioni. 
Ma da quando Harry sapeva tutto questo francese?
 
-Ma non mi dire?- proferì Harry sarcastico.
Fortuna che solo Emmie capì. Si scambiarono un'occhiata divertita. 
-Be', diciamo che io lo amavo già da tempo.- rispose lei, lasciando tutti di stucco.
-Sono una vostra grande fan ragazzi, amo ognuno di voi.- si affrettò a completare la frase. 
Niall stava correndo troppo a parer mio, ma la bellezza di Emmie spesso acciecava  molti. 
Anche Emmie sembrava parecchio presa, comunque. 
-Posso dire che mi ami, allora?- fu la pronta risposta di Harry, che ormai era partito in quarta. 
-La tua musica, la tua voce, il tuo gruppo. Ma non te..- gli disse lei a tono.
Ecco che ricominciavano con il francese. 
-Per ora, madame, per ora.- continuò lui. 

||
Per il resto... 
Be', aggiornerò presto.
E la storia sta per finire :/
Ma presto ne pubblicherò un'altra!
E spero che leggerete...
Anyway, 
se vi va passate anche dalla mia 'I Love You Baby'?


Ora mi dileguo
XXX

harrehs

 
 

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Capitolo 20
*** #Addio. ***


Capitolo 20
#Addio.



-Dovevo parlarti di Louis.- annunciò.
Capii che era importante.
-Tu? Non poteva farlo lui?- domandai pungente.
-Lui non lo sa, Olly!- mi rimproverò, come se fosse ovvio. Respirai profondamente, lasciando le cose al loro corso.
-Dimmi.- proferii.
Prese un gran respiro.
-Lui è...- cominciò, ma non volevo sentire ragioni.
-Un imbecille.- completai. Harry alzò gli occhi al cielo esausto.
-Lui è...- ricominciò. - Ma no, non posso dirtelo io!- stavolta si interruppe da solo.
-Grazie mille Harry, bella chiacchierata.- risposi e feci per alzarmi, ma lui mi bloccò. Mi voltai fuoriosa, aspettando finalmente spiegazioni. Mi sedetti nuovamente, guardandolo torva.
-Allora...- ripartì da capo -Diciamo che Louis ora è davvero confuso. Non sa cosa fare e...-
-E per questo è a spassarsela con Eleanor a Los Angeles, certo.- dissi sarcastica.
-Vuoi farmi finire?- protestò. Acconsentii, silenziosa.
-Non sa cosa fare e sta cercando di valutare la situazione con Eleanor, per... Diciamo...- cercò il termine più adatto - ...cercare di capire chi gli piace di più.- completò. Spalancai gli occhi, offesa.
-Chi gli piace di più? Harry, non sono un oggetto che può utilizzare quando vuole, chiaro?-
-Ma lui lo sa.-
lo difese. - Mettiamola così, mettiti nei suoi panni: sei felice, hai un buon lavoro, una ragazza che ti ama e degli amici che ti sostengono. Ma ad un tratto ti piomba nella vita un'altra persona che scombussola tutto. Non saresti confusa anche tu?-
-Io non ho scombussolato proprio un bel niente.-
lo corressi. Sospirò esausto.
-Se tu la smettessi di considerarti uno straccio per pavimenti e di autocommiserarti, ti accorgeresti di cosa sta succedendo.- spiegò con il tono di chi la sa lunga. Riflettei su quella frase: era vero? Insomma, avevo passato così tanto tempo a piangere per Louis, che magari non mi ero accorta che lui faceva lo stesso per me? No, impossibile. Lui non poteva provare certe cose, non per me almeno.
-Olive.- mi richiamò, distraendomi dai miei pensieri. Incontrai i suoi occhi; quelle iridi verdi erano le più sincere che avessi mai visto prima. -Tu sei molto di più di quello che pensi di essere.- finì. Sorrisi e lo abbracciai, estremamente riconoscente.
Nonostante tutto quello che avevamo passato insieme, la falsa relazione, i litigi, gli sbagli, le sofferenze,  l'amicizia che si era creata fra me ed Harry era unica e speciale. E per me anche indispensabile.

Questione di pochi minuti, io e Harry eravamo crollati in un profondo sonno. Ma come noi due, tutti gli altri.
Prima di addormentarmi però ero stata severamente rimproverata da Liam per aver tenuto il telefono acceso durante il viaggio Irlanda-Inghilterra. Mi era completamente sfuggito di mente.
Dopo solo due ore, mentre nei miei sogni accadeva l'immaginabile, la mia amica Georgia era intenta a svegliarmi.
-Olly- sussurrava. Sobbalzai, ma prima che potessi urlare e ribatteré mi mise una mano sulla bocca, per soffocare i suoni. Mi guardai intorno: le luci erano soffuse, tutti dormivano. Compreso Harry, sdraiato sul sedile davanti al mio, si cullava fra le braccia di Morfeo con un'aria talmente innocente che neppure sembrava lui.
La mia migliore amica invece era accanto a me ora; ciò mi fece capire che le uniche sveglie eravamo proprio io e Georgia.
Mi tolse la mano dalla bocca.
-Ma che ti salta in mente?- le sussurrai furiosa.
Sospirò.
-Scusami, ma avevo bisogno di parlare con te...- si scusò dispiaciuta.
-Che succede?- era il momento di comportarsi da amica. I suoi occhi andarono da me al ragazzo riccio davanti a noi. Allora capii il problema.
-Che ha combinato stavolta?- domandai divertita, pensando a tutti i guai che da qualche mese Harry continuava a combinare.
-Lui nulla. Lui è perfetto.- disse amareggiata. Era una cosa seria allora.
-Ti piace davvero...- dissi. Lei annuì. -Ma?- chiesi.
-Ma non siamo compatibili.- rispose con ovvietà.
-Questo lo dici tu.- protestai.
-Olly... Se io e Harry eravamo fatti per stare insieme, non avremmo avuto così tanti problemi.-
-Ma non è vero! Guarda Jack e Rose, o Romeo e Giulietta o, perché no, Jack e Ennis!-
-Pessimi esempi Olly, sono tutte finite male. E anche io e Harry. Troviamo sempre qualcosa che non va fra di noi... Se dovissimo davvero stare insieme ce ne fregheremmo di certe cose.-
-Mi dispiace Georgia.-
e la abbracciai, capendo il suo dolore.
-E ora lui e quella Emmie!?- si lamentò. Risi.
-Emmie ha occhi solo per Niall, lo so.- risposi sicura.
-Penso comunque che non smetterò mai di considerarlo il ragazzo più perfetto sulla faccia della Terra.- confessò, tra le mie braccia, appoggiando il mento sulla mia spalla. Di certo si riferiva ad Harry. Posai gli occhi su di lui, e ne sono convinta ancora ora, che in quel momento lui aveva sorriso.

Davanti lo specchio, mi passavo un'ultima piastrata ai capelli. Ero pronta. Vestito okay, trucco okay, capelli okay.
Eravamo da solo tre ore arrivati a L.A. che neanche avevamo avuto il tempo di respirare. Infatti, appena arrivati ci eravamo fiondati in albergo, a prepararci per un'imminente festa a cui eravamo costretti ad andare. Di Louis ancora nessuna traccia, ma sapevo sarebbe venuto alla festa.
A essere sincera, da quando avevo messo piede sul suolo americano non avevo minimamente pensato al ragazzo con le bretelle; Los Angeles era magnifica. Il clima mi ricordava quello italiano, ma la gente era completamente diversa. La gente, e l'aria che si respirava. Magnifico.
Però casa mia mancava. Non lo avrei mai pensato, ma mi mancava sul serio.
Sentivo che qualcosa sarebbe cambiato. Ronnie ci aveva raccontato dell'audizione che Danielle le aveva proposto; eravamo tutte felicissime e sicure che lei sarebbe stata presa. Il lato negativo era che se ne sarebbe andata via da noi. Avrebbe comprato casa a Londra, lontano da noi.
Io non so cosa avrei fatto; non l'avevo detto a nessuno, ma mi erano arrivate altre proposte di lavoro. Ce ne era una particolarmente allettante: Rodarte. Casa di moda fondata dalle due sorelle Mulleavy vestiva numerosi vip ed era ormai una delle più rinomate. Ma soprattutto, si trovava a New York. Crearmi una vita lì, in America.
Non fraintendetemi, io amo il mio lavoro con i ragazzi, la paga è più che buona e non lo lascerei mai per nulla al mondo. Ma stare così vicino a Louis, al mio sogno irraggiungibile, farmi del male, mi faceva solo stare peggio. Dovevo smetterla.
Non lo avevo detto ai ragazzi, ma probabilmente sarebbe stata solo una questione giorni ormai.
-Ehi Olive, hai fatto?- l'urlo di Ronnie che mi chiedeva di uscire dal bagno mi fece riprendere.
Urlai un poco convinto; era il momento di andare a questa festa, e fingere di star bene.

Eravamo alla festa da soli dieci minuti e già avevamo incontrato decine di celebrità; seriamente, c'erano personaggi come Alex Pettyfer e Jake T. Austin a portata di mano. Questione di minuti e sarei morta.
Di Louis però ancora nessuna traccia.
Forse proprio per questo mi stavo divertendo da matti. Avevo ballato con Rita Ora e scherzato con Bridget Mendler. Ma erano tutti lì?
Stavo andando a prendere un drink quando qualcosa, o qualcuno, mi venne addosso.
-Ehi scusa, io davvero non volevo.- si scusò subito. Un ragazzo. Un gran bel ragazzo. Ma io lo avevo già visto.
-Ci conosciamo?- gli chiesi, stupidamente.
-Non penso, ma mi piacerebbe.- rispose sincero. Risi, non mi succedeva mai di avere certi incontri con dei bei ragazzi.
-Seriamente, dove ti ho già visto?- insistei.
-Nei tuoi sogni magari.- disse a tono, per poi scoppiare a ridere, accorgendosi della ridicolità della frase. Lo stesso feci io. Era divertente, e bello.
-Dai, toglimi il dubbio...- dissi fingendo di supplicarlo. Sorrise e cominciò a canticchiare il motivetto di una canzone, e lì capii.
-Diamine, sei il ragazzo di 'I knew you were trouble'!-
Annuì. Ecco, uno del genere poteva uscire solo da un video della Swift.
-Tu sei la ragazza di Harry Styles?- domandò curioso.
-Ero...- mentii, ma questo non importava.
-Sono Reeve, è un piacere conoscerti.- disse porgendomi la mano.
-Io sono Olive- risposi stringendola -Ma, per l'esatezza, sono la stylist di Harry Styles.-
-Che gioco di parole.-
commentò divertito, facendomi ridere nuovamente. E da così tanto tempo non accadeva.

Passai tutta la sera con quel Reeve. Parlammo di musica essenzialmente, e di amore. Scoprii che lui era stato con Ashley Green, ma non era finita bene.
Io al massimo ero stata con il secchione della scuola.
Fatto sta che lui mi sembrava perfetto. O almeno riusciva a farmi sentire bene.
Però c'era sempre quel qualcosa che mancava. Qualcosa che ero certa sarebbe mancata con tutti, perché loro non erano Louis Tomlinson. Mi stava rovinando la vita.
Stavamo seduti su un divano a bere un drink, io e quel Reeve, quando lui decise di eliminare le distanze. Lo baciai, non una, non due, non tre volte. Mi sentivo libera, felice.
Lì, in mezzo alla musica a palla, io stavo su un divano a baciare un attore. Mi sentivo in paradiso.
Non ci saremmo fermati a uno stupido bacio se qualcuno non ci avesse interrotto.
Sentii uno strattone che mi face alzare, e qualcuno che mi teneva il polso con forza.
Lui.
-Ma si può sapere che ti salta per la testa?- mi urlò furioso.
Mi liberai dalla sua presa. Ora basta.
-Sto vivendo la mia vita, problemi?- incalzai pungente.
-Non è così che va vissuta, non fare la bambina!-
Scherzava? Stavo per piangere, ma mi contenei.
-Fatti i cazzi tuoi Tomlinson, hai capito?- gli sussurrai furente, per evitare scenate.
-Ciò che ti riguarda sono affari miei.- ribatté.
-No...- risposi divertita. -A te riguardano solo i tuoi di affari e quelli della tua ragazza. Io per te non sono nulla.-
Si passò la lingua sul labbro superiore, non sapendo cosa dire.
-Olive, non mi pare il momento.- rispose serio.
-Ah sì? E per disturbarmi neppure cinque minuti fa lo era?- domandai retorica.
-Andiamo via?- si intromise Reeve, e gli fui così riconoscente. Annuii, mentre lui si recava verso l'uscita. Diedi le spalle a Louis, in procinto di andarmene, ma mi bloccò nuovamente, afferrandomi il polso.
-Non farai nulla del genere stanotte, non con quel tipo.- mi intimò, temendo che davvero quella sera potessi essere di un altro ragazzo.
Gelosia. Ora era il suo momento.
Sì, sarei stata con un altro ragazzo.
Avevo altri piani.
Reeve la mattina dopo sarebbe andato a New York per lavoro.
E io con lui.
Per lavoro.
Era la seconda volta che fuggivo, ma questa volta sarebbe stato per sempre.
Mi liberai dalla presa di Louis, andandomene.
Non guardandolo neppure un'ultima volta.



||
Ello pippol. (?!)
Come state?
Io bene, anche perché boh
questo capitolo me gusta.
A voi?
Spero di sì lol

Allora, manca davvero pochissimo alla fine...
Infatti, un capitolo!
Okay vediamo cosa succede:
-Harry e Georgia, sempre i soliti
-Reeve è un figo, esiste davvero.
-Olive è tormentata
-Louis è uno stronzo.

E dopo ciò
ci sentiamo presto bellezze
TWIIIIIST AAAAND SHOOOOUT.
Scusatemi, quella canzone è perfetta.

A preeeesto
XXX

harrehs

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