Amore...tra lo scritto

di Aishia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Amore...tra lo scritto ***
Capitolo 2: *** continuando a narrare... ***
Capitolo 3: *** Vita da buttare ... ***
Capitolo 4: *** non è solo un sogno ... ***
Capitolo 5: *** sentimenti retrostanti ***
Capitolo 6: *** ciao,mi presento.Sono Johnny Depp ... ***
Capitolo 7: *** A volte...i fantasmi ritornano ***
Capitolo 8: *** La droga non è l'unica cosa che fa impazzire ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni ... ***
Capitolo 10: *** due persone non possono stare divisi insieme ***



Capitolo 1
*** Amore...tra lo scritto ***


Amore tra lo scritto...

PAURA DI VIVERE...PAURA DEL MONDO LI FUORI...PAURA DI SAPERE CHE GLI ALTRI MI GUARDINO DENTRO... Ogni giorno mi affaccio dalla finestra della mia camera,l'ultimo piano della mia casa...e da li posso vedere il mondo...
quanto lo odio...ho paura di quello che si possa trovare li fuori...
ho paura di non essere accettata,di essere ferita...per cui mi rinchiudo nel mio ''io''...li mi sento protetta...al sicuro...qui sono certa che nessuno mi possa fare del male...
il mio nome è Asley... è sono la tipica studentessa diciasettene...
solo che mi alzo la mattina speranzo che tutto questo sia parte di un sogno...o meglio incubo...l'unica cosa che mi porta ad andare avanti sei tu...e l'amore che provo per te...
lo so,lo so... è pura follia...come mi ripete spesso e volentieri Kety,ossia mia sorella maggiore,che in confronto a me non si spaventa di esistere...e il mondo lo ha conosciuto fin troppo bene...
l'unica cosa che illumina le mie giornate sei tu Johnny...
E' vero,non sai neanche che esisto...ma l'importante è che so che tu ci sei,e che fai parte di me...
ho compiuto diciasettene anni da poco e mia sorella stranamente mi ha regalato un diario,cosi come dice lei << potrai scrivere tutte le cose che ti frullano nel cervello,rileggendole potrai vedere quanto tu sia strana>>
cosi da quel giorno scrivo su quel diario tutte le mie giornate...i miei sentimenti...e quello che provo per te Johnny...
ed è cosi che ti scrivo la mia prima lettera...che tu aimè non leggerai mai...e spero che anche il mondo ne rimanga fuori...limitandosi a sgorgerne solo la copertina,senza curiosarne tra le pagine...

Caro Johnny Depp...
mi sono dilungata troppo...sono ore che blatero senza averti spiegato ancora chi sono...
almeno il mio nome lo sai...Asley...
ho compiuto diciasettene anni da poco...e frequento il terzo anno della scuola superiore...
Ho una sorella maggiore Kety...il nostro rapporto è basato da continui litigi e conflitti...lei non riesce a capirmi...come la vita del resto...
mio padre fa l'architetto e a casa non c'è mai...percui rimango quasi sempre in compagnia di Kety...ma quando lei non c'è,rimango sola...che per me è la miglior cosa...
se tu fossi qui...Johnny non mi abbandoneresti vero?
Ho paura...paura di esistere...dei cambiamenti,e da un po' essi sono diventati troppi...dal giorno in cui lei...
lasciamo perdere...non è ora di parlarti di questo tasto Johnny...è ancora doloroso...e quelle immagini vivide dentro di me...chissà se si può cancellare il passato o semplicemente far finta che non sia mai avvenuto...
ma lo prometto, ti spiegherò meglio la prossima volta...per adesso è ancora presto e doloroso...
un bacio
Asley


salve :) spero che questa ff sia stata di vostro gradimento =)
un grazie a chi leggerà la storia e anche a chi recensirà :) anche con delle critiche...sono sempre costruttive :)
grazie ancora :) un bacio :) Aishia

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Capitolo 2
*** continuando a narrare... ***


continuando a narrare
CI VUOLE PIU' ENERGIA PER CERCARE DI MANTENERE IN VITA IL PASSATO,PIUTTOSTO CHE ACCETTARE LA SUA FINE E INOLTRARSI CON CORAGGIO NELL'EBBREZZA DEL NUOVO...

Ciao Johnny...
come va la vita? La mia va a rotoli...
avvolte mi chiedo se si può dimenticare il passato,o chi ne ha fatto parte...
ma dimmi amore mio,si può cancellare quello che è successo?
tu mi risponderai:

il passato non si può dimenticare,perchè è una parte fondamentale della nostra vita, grazie al passato siamo diventati il nostro futuro...

io ti do ragione mio caro,perchè il mio passato è ancora vivido in me
è ancora scolpito nel mio cuore...
avvolte non mi lascia respirare,i ricordi mi opprimono e spesso vorrei solo lasciarli andare...
è più di un anno che non riesco ad uscire di casa,non riesco più a percorrere quella strada...
lo sai amore mio che prima non guardavo il mondo da questa prospettiva?
Lo vedevo a colori,ogni occasione era un modo per sorridere,la stessa gioia che ormai è scomparso, forse per sempre.
Ogni giorno diventa più pesante,mio padre è sempre più distaccato,forse ancora non è riuscito a perdonarmi...anche se mi ripete che quello che è successo non è stata colpa mia...
invece si Johnny,io ho commesso una grande colpa
la stessa che vorrei cancellare per sempre,la stessa che da un anno non mi permette di vivere...
inoltre ieri ho avuto l'ennesima lite con Kety!
Ma in quelle non ci faccio più caso,ormai sono d'obbligo.
Inoltre domani inizierà la scuola! Si Johnny,andrò in quarta!
Sto crescendo,troppo in fretta anche...
questo mi fa rabbrividire!più divento grande,più mi accorgo che il tempo sta passando,molto in fretta.
Ma il passato rimane e fa male.
Lo so,ci sto provando a spiegarti quello che è successo un anno fa...
quello che ha distrutto la mia vita e quella della mia famiglia;
tutto inutile non ci riesco...
le ferite non si sono rimarginare,sono ancora aperte e fanno male...
ma so che da qualche parte ci sei tu con ago e filo pronto a ricucirle non è vero?
Sai Johnny...
ho un sogno nel cassetto
stare con te, per sempre...
avvolte sogno di volare con te,volare verso la libertà,verso il futuro
La libertà..
la riavrò mai un po' di pace e libertà?
Domani torna papà,per ora non è a casa,non c'è mai.
Quando lui non c'è i miei sensi di colpa mi lasciano un po' in pace,fino a quando non incrocio lo sguardo accusatore di mia sorella.
Inoltre domani ti racconterò l'ennesima litigata tra me e papà,come sempre...
ormai tutto questo è una cosa quotidiana...
non essere triste per me Johnny,se tu sei felice lo sono anch'io
tu sei il mio pilastro,senza di te morirei...davvero
ora devo andare,tocca a me questa sera preparare la cena.
Prometto di scriverti presto,devo aggiornarti
e un giorno ti giuro che ti racconterò tutto...
ma per ora...
a presto tua per sempre
Asley




eccomi =)
benvenuti a questo secondo capitolo,spero sia stato di vostro gradimendo :)
ringrazio: chi legge velocente tra le righe e va via,chi commenta e anche chi lascia qualche piccola critica ( piccola però XD )
no dai scherzo,anche le critiche sono ben accette =) ora vi saluto... ossequi =)
Aishia

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Capitolo 3
*** Vita da buttare ... ***


VITA DA BUTTARE

I RICORDI POSSONO ESSERE CICATRICI O UNGUENTO,A SECONDA DELLA LUCE SOTTO IN CUI LI GUARDI
Caro Johnny!
Scusa,è tanto che non prendo carta e penna,non ho avuto neanche tempo di buttar giù qualche rigo.Mi perdoni?
Questi sono stati giorni molto duri
come ti avevo già accennato,papà è tornato,non sono neanche mancate le nostre litigate
ora ti racconto:
papà aveva appena svarcato la soglia di casa,insieme a Kety che lo aveva raggiunto in aereoporto, le luci di casa erano spente e la cena non era in tavola.
Non ero in casa,dopo scuola avevo raggiunto la bibblioteca per stare un po' in pace,insieme ai miei libri, dimenticandomi del tutto del suo arrivo,il silenzio mi aiutava a pensare
<< Piccola peste? Oggi arriva papà,andrò all'aereoporto,al mio ritorno voglio sentire il profumo della cena.Saremo entrambi stanchi e affamati!mi raccomando è importante!>>
ecco le parole di mia sorella prima di uscire dalla porta, e scomparire con la sua auto nel vialetto.
Ma io come una sciocca non avevo badato troppo al suo avvertimento.
Avevo chiuso il cellulare,non volevo essere disturbata,ma quando l'apri:cinque chiamate perse : Kety...
Era tardi,i piccoli puntini che facevano capolino nel cielo blu erano di certo la prova,sicuramente mi sarei beccata una bella sgridata.
E cosi è stato
BEM! Il dolore delle cinque dita sulla mia faccia da parte di mia sorella era ben percepibile...e anche il sedere sul pavimento non era una senzazione piacevole e da provare.
<< ti rendi conto di che ora è? Non è possibile Asley che su di te non si possa fare nessun riferimento!sei un irresponsabile>>
era inferocita...avevo visto quello sguardo solo una volta,un anno fa,i suoi occhi erano misti di rabbia e delusione...
papà era sulla sedia,con un braccio appoggiato sulla superficie del tavolo,si vedeva che era stanco e deluso ma di certo le giustificazioni non avrebbero mai funzionato
<< scusatemi,mi sono fermata in bibblioteca e non ho guardato l'orario...>>
dissi ad occhi bassi,rimettendomi in piedi
<< questa non è una giustificazione! Non sapevamo neanche dove fossi finita!>>disse Kety alzando nuovamente la mano,forse per spiaccicare nuovamente le sue dita sulla mia faccia.
A fermarla fu papà
si era alzato dalla sua postazione mettendosi al fianco di mia sorella...fermando cosi la sua azione
<< Kety basta...una volta può bastare!>>intervenne lui facendo tacere una Kety arrabbiata...
<< senti Asley,sono stanco,ho fatto cinque ore di aereo. Non ho ne la pasienza ne la voglia di discutere questa sera,ma ciò che ti voglio dire è che questa storia non può andare avanti! Asley tu non puoi continuare cosi! Devi svegliarti!non puoi continuare a startene tra i tuoi sogni,non puoi rinchiuderti in te stessa, ti fai solo del male! Lo so lo so,quello che è successo è brutto per tutti! Ma Asley la vita continua...e startene per conto tuo non potrà di certo cambiare le cose Ciò che è successo...non è colpa tua...>>
okey ora stava divagando,di certo ogni discussione andava a finire sempre sullo stesso punto; io odiavo quando toccavano quel tasto
<< papà smettila di divagare! Di certo la morte della mamma,ora, in questo momento non c'entra ! È vero ho sbagliato,ma dovete smetterla di metterla in mezzo chiaro?!>>
avevo gli occhi pieni di lacrime,odiavo quando incominciavono col dire''non puoi continuare cosi,Asley la vita continua,non è colpa tua...bla bla bla...
<< Asley! Non ti azzardare mai più a parlare in questo modo a papà!>>
Kety mi guardava con una strana luce negli occhi...di certo non si aspettava una certa reazione da parte mia.
Papà era fermo,immobile,stava per esplodere
<< Asley va in camera tua.Restaci e non farti vedere in giro!uscirai domani a colazione!ti credevo più matura>>
certo,ora sarei un immatura
<< no papà,non ti preoccupare non mi farò vedere neanche per i pasti! Voi non mi capite!non lo avete mai fatto!!!!!!!>>
in lacrime entrai in camera sbattendo la porta...
e cosi Johnny ora sai che cosa è successo un anno fa...
ebbene si,la mia mamma se n'è andata...
mi è stata portata via,ma non voglio parlarne,
Sono stanca amore mio...vorrei solo una cosa,scomparire per sempre.
Ora basta Johnny,
sono le quattro di notte e domani la sveglia suonerà comunque...
A domani amore mio...grazie,tu si che sai ascoltare.
Un bacio
la tua amata Asley



NOTE DELL'AUTRICE:
eccomi qua! :) se state leggendo questa piccola nota evidentemente avete letto la piccola storia ... e per questo vi ringrazio :)
piaciuta??
ringrazio sempre chi legge e chi recensisce :)
fatemi sapere le vostre opinioni :) e scusate se ci sono errori pardon u.u
bando alle cance
un bacio
Aishia

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Capitolo 4
*** non è solo un sogno ... ***


Non è solo un sogno ...



La vita è come una bellissima rosa. Felice, allunghi la mano per coglierla, ma subito dopo la ritrai spaventata da un inatteso dolore, è una spina che ti ha punto le dita. Così è la vita… coglierla significa pungersi più e più volte il cuore, ma ogni volta è una lezione che ti porta a sconfiggere il dolore ed arrivare finalmente a cogliere il tuo fiore.

< carissima dott. Rebecca
mi suona molto strano indirizzare la mia lettera a te e non a Johnny,io ci provo ma non sono sicura di riuscirci.
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Allora iniziamo dal principio:
quando aprì gli occhi non mi svegliai nella mia solita stanza con le mura tempestate di tutti i poster e le foto del mio attore preferito,ma quello era un luogo molto diverso,cupo e privo di qualsiasi colore.
Stavo cominciando a ricordare quello che fosse successo poco prima.
Quel giorno mi svegliai con il piede sbagliato,ero nervosa e nostalgica.
Katy era appena uscita di casa per accompagnare mio padre in aereoporto,e poco dopo la sua auto scomparve dal vialetto.
Non era il giorno adatto per recarmi a scuola,non ero né dell'umore giusto e non né avevo per niente voglia. Volevo solo passare questo giorno senza persieri e dolori.
Esattamente un anno fa la vita mi aveva strappato la persona più importante della mia esistenza …mamma...
la casa profumava ancora di lei e la ridevo in ogni angolo di quella casa,non potevo sopportare quel fardello.
Presi il casco e le chiavi di casa e misi in moto sull motorino di mia sorella Katy.
Direzione: (?)
che cosa dicono sul dimenticare?ah Che bisogna bere!
Passai dal tabacchino comprandomi un pacco delle sigarette che si fumava mio padre, e poco dopo andai a comprare tre bottiglie di vodka e rhum.
Non ero una grande fumatrice,avevo abbandonato quella carriera ancora prima di cominciare,per una che soffre di asma la nicotina non è di certo la miglior cura.
Decisi solo allora il luogo dove sarei andata.
Presi il motore diriggendomi fuori città,lo parcheggiai accanto ad un ponte dove vi era un precipizio di qualche metro,continuando la strada a piedi.
Prosegui per un vialetto e dopo una mezz'ora circa arrivai nel luogo in cui io e mia madre venivamo quando ero piccola.
Era un posto meraviglioso,tappezzato di fiori come rose,primule e orchidee.
Era la stessa giornata,il cielo pieno di nuvole,il sole cocente e la stessa fragranza...
<< mamma!!!! perchè sei andata via!!!!! perchè...! ho bisogno di te...mamma>>
cominciai a piangere,ininterrottamente,avevo voglia di lei...
aprì la prima bottiglia di rhum,e accesi la prima sigaretta della giornata.Dopo aver finito tutte le tre bottiglie e finito tutto il pacco da venti,mi sentiì malissimo.
La testa girava e girava,riuscivo a malapena a respirare,vedevo tutto sbiadito,ma era già tardi …
provai ad alzarmi,e dopo un susseguirsi di cadute,riuscì ad arrivare al veiocolo.
Ero vicinissima al ponte, camminai veloce ed un improvviso offuscamento della vista mi fece perdere l'equilibrio,se non ci fosse stato un ramo in cui aggrapparmi sarei caduta giù.
presi il motorino e cominciai la mia corsa,avevo voglia di correre,e lo feci.
Probabilmente andavo troppo forte,lo percepivo dal vento tra i capelli e dall'enorme senso di libertà che mi pervase.
Accadde tutto troppo velocemente
l'unica cosa che ricordo è quello di una macchina che veniva in tutta velocità nella mia direzione -forse doppiamente più veloce.
Sentì solo lo slittamente dell'auto e qualcosa di pesante piombarmi a dosso … e poi? E poi il nulla.
Mi svegliai qualche giorno dopo -ieri- in ospedale con accanto la figura dormiente di quello che doveva essere mio padre.
Non potevo muovermi e la testa mi faceva un male del diavolo,mi accorsi solo dopo di essermi rotta una gamba,avere la testa completamente fasciata e graffi in tutto il mio corpo.
Qualche ora dopo dovetti assorbirmi il lungo,interminabile rimprovero di papà
<< ma ti rendi conto di cosa poteva accadere? Guidare in stato di ebrezza e dopo aver ingerito una quantità interminabile di nicotina! Sei asmatica Asley … potevi rimanerci secca! E io non sarei riuscito a sopportarlo! Non posso permettermi di perdere anche te figlia mia...>>
Quell'uomo era veramente mio padre? Colui che era tornato dal suo viaggio di lavoro per andare a trovare sua figlia in ospedale?
Ma i miei sogni di gloria non durarono a lungo.
Il dottore aveva suggerito a mio padre di farmi vedere da una brava psicologa,e la mente contorta di mia sorella katy aveva suggerito Rebecca,la migliore amica di mia madre che di professione infatti faceva quel mestiere maledetto.
Lei era come una seconda sorella per me,ma abbiamo perso tutti i contatti -grazie alla mia voglia di relazionarmi- dopo la morte di mia madre.
Katy mi aveva venduta,parlandole della mia ossessione per Johnny e del mio diario.
La Rebecca quindi era arrivata ad una conclusione << si è rinchiusa nel suo piccolo mondo, inventandosi un personaggio già esistente con cui confidarsi,ma Johnny non è Johnny,per lei è la mamma che ha preso il posto del subconscio.Asley ha ostruito il passaggio del suo cuore a tutti,aprendo le porte solo all'attore … per cui per arrivare a lei devo prima leggerle dentro! Devo leggere di Johnny>>
per cui la brava dottoressa ha voluto il diario per leggerne tra le righe , io mi ero espressamente opposta -esiste la privacy – ma mi hanno forzato bruscamente.
Successivamente mi suggerì di cambiare destinatario,quindi passai dal ''caro Johnny'' a '' cara dott. Rebecca'', raccontandole tutti i miei sogni,i miei incubi e le mie angoscie.
Ma tutto ciò era talmente difficile,scrivere a qualcuno che ti avrebbe risposto mi metteva a disaggio. Johnny non mi avrebbe mai dato una risposta …
in una seduta con Rebecca,la dottoressa mi fece ragionare
<< tu credi che un giorno all'altro incontrerai Johnny? E dimmi cos'è per te lui?>>
ecco che iniziava il terzo grado
<< non lo so... ma è un sogno,ma ho imparato molto tempo fa che i sogni rimangono tali e basta,Johnny è per me tante cose: un amico,un amante, un sogno.è più cose messe insieme!>> avevo le idee ben chiare,che furono spazzate via da una sola frase
<< secondo me Johnny è un unica cosa,prende il posto della persona che hai amato più della tua stessa vita.
Vedi Asley, la morte di tua madre è stata una grande perdita per tutti,ma non è stata colpa tua.ora facciamo un patto ci stai?>>
<< spara>>
<< tu aiutami a capire te stessa. La prossima lettera parlami di tua madre e dei tuoi sentimenti nei suoi confronti,e non scrivere mai più al '' tuo sogno''... e io ti prometto che ti farò incontrare Johnny Depp! Ho molte conoscenze io!>>


NOTE DELL'AUTRICE:
eccomi =) spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento :) fatemi sapere ... sono gradite anche le critiche:sempre costruttive ; )
ringrazio chi ha recensito fino adesso dandomi degli ottimi suggerimenti :D
un bacio ;)
Aishia

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Capitolo 5
*** sentimenti retrostanti ***


sentimenti restrostanti



La felicità della vita è fatta di frazioni infinitesimali: di piccole elemosine presto dimenticate,di un bacio,un sorriso e di uno sguardo gentile!
Di un complimento dettato da cuore...




Per troppo tempo ho ricevuto continui colpi bassi dalla vita,scoprendo già da bambina la crudente brutalità in cui agisce.Ho perso la mia fanciullezza troppo presto,dopo la morte di mia madre ho smesso di vivere e di credere in un domani.
Il mio cuore sanguina inesorabilmente da allora,senza una cura o qualcosa per risanarlo.
Ho creduto di non farcela,di non vedere più la luce,ma alla fine ce l'ho fatta,sono riuscita a depennare quel peso che opprimeva il mio essere e andare avanti...
Avete presente quando desiderate da troppo tempo un qualcosa che arde implacabilmente dentro di voi e quando si realizza,credete che sia perennemente impossibile e lo considerate solo frutto di un sogno?
In quel momento mi sentivo proprio così: incosciente della realtà stessa,intrappolata nel sogno dei miei desideri più nascosti.
Ma ormai non posso fare altro che osannare e credere in quello che stava avvenendo.
Davanti a me,a solo pochi centimetri di distanza,vi era la figura perfetta dell'uomo più speciale dell'intero globo terrestre,l'unico e il vero: Johnny Depp!
Eravamo seduti nello stesso tavolo,nell'angolo più remoto del locale. Così vicini,ma nello stesso così lontani...
Potevo distinguere perfettamente ogni centimetro del suo corpo e contemplare ogni millimetro del suo essere.
Avevo gli occhi chiusi,così da respirare a pieni polmoni il suo profumo! Aveva una fragranza deliziosa,dolce e delicata come il suo viso angelico.
Cercavo di imprimere nella mia mente,ogni attimo,ogni singolo secondo di quel momento magico e surreale. Finalmente avevo scoperto il vero significato della felicità. Ora potevo morire felice. Senza nessun rimpianto...
Era semplicemente fantastico:
indossava una camicia nera,che aderiva perfettamente sui suoi muscoli promettenti,sbottonata sul petto in modo da lasciar intravedere il suo torace liscio e perfetto e il suo collo che reclamava baci da mozzare il fiato. I miei occhi ballavano alla ricerca di ogni particolare del suo corpo perfetto:
Le maniche della sua camicia erano raccolte sino ai gomiti;riconobbi ogni tatuaggio impresso sul suo avambraccio,li conoscevo bene e conoscevo anche il loro significato. Erano il suo diario,frammenti della sua vita,segni indelebili che resteranno per sempre dentro di lui e lo seguiranno nel cammino della sua esistenza.
La sua camicia si concludeva scomposamente su dei pantaloni chiari e anch'essi aderenti,mentre il suo viso perfetto era coperto da degli occhiali da sole,in modo da non essere riconosciuto da fans in subuglio o media in preda alla notizia.
Il mio cuore era in subuglio,pulsava allegramente e in modo scomposto nelle mie vene,pulsando incessantemente ad ogni ritmo,mentre il mio fiato aumentava ogni volta che i miei occhi incrociavano i suoi,così scuri e profondi,da potercisi perdere dentro.
Ero da qualche minuto appoggiata con il gomito sulla superficie bianca del tavolo,mentre con la mano mi sorreggevo la testa,diventata troppo pesante per via delle troppe emozioni subite.I miei occhi volteggiavano alla ricerva di Rebecca e Dario,che erano scomparsi da un bel po',probabilmente per rendere questo momento solo e soltanto mio.
Il mio sguardo si spostò su Johnny,che sorseggiava legiadro una bottiglia di birra,mentre io guardavo la mia piccola bottiglia di cocacola,girandomi i pollici per l'imbarazzo.
Dopo aver dato un sorso alla bevanda,spostò lo sguardo su di me,provocandomi un turbine di emozioni che mi opprimevano lo stomaco già in subuglio.
<< Allora mia cara Asley...parlami un po' di te!>> rimasi frastornata da quella richiesta.
Come poteva ad un attore del suo calibro interessarsi della vita di una povera ragazza,con un esistenza emancipata come la mia?
<< tu.vorresti.sapere.qualcosa.su.di me?>>chiesi con un tono di voce che si inclinava paradossalmente in discesa. Di risposta inclinò la testa regalandomi un sorriso alla Jack Sparrow,uno di quelli che ti mozzano il fiato ad un solo sguardo.
<< Non c'è niente di esilarante nella mia vita...Johnny...>> sussurrai a denti stretti,reprimendo un sentimento di agoscia che mi avvolse inesorabilmente.
Sentì qualcosa di freddo sulla mano,alzai lo sguardo,notando la sua mano contornata di anelli sulla mia.
I miei occhi andarono sul suo viso: il suo sguardo era serio e misterioso e la sua mano stretta sulla mia mi suscitò brividi in tutta la schiena.
<< secondo me la tua vita è più affascinante di quanto pensi,mia cara Asley>> proferì in un sussurro,non mollando la presa sulla mia mano.
La strinsi maggiormente,con lui mi sentivo al sicuro Ogni sguardo mi regalava brividi scostanti,ma una felicità incessante. Ora potevo raccontare qualcosa di veramente affascinante nella mia vita,solo pronunciando una singola frase: ho incontrato l'uomo più bello del mondo,Johnny Depp!
Johnny alzò lo sguardo e tolse prontamente la sua mano sulla mia,ritornando alla sua birra;subito dopo sentì un tocco freddo sulla spalla.
Sussultai e mi voltai di scatto,trovando la figuara di Rebecca e Dario,davanti agli occhi,con uno sguardo da ebete e un viso prettamente malizioso << vi state divertendo?>> chiese spudoratamente Dario,guadagnandosi un occhiataccia da Rebecca
<< Asley è meglio andare in albergo. Saluta il signor Depp>> Un senso di sgomento mi percose l'anima. Probabilmente non lo avrei più rivisto. Avevo tanto da chiedergli e tanto da sapere,ma alla fine la mia vita malsana aveva preso il sopravvento,regalandomi un piccolo e breve momento di gioia per sputarmi addosso quella parte d'esistenza che era meglio non pensare.
Mi voltai melense sulla figura seria dell'attore. Mi guardava con uno sguardo profondo e serio,ma con un mezzo sorriso sulle labbra,lo stesso che avevano i due alle mie spalle. Si stavano prendendo gioco di me?
Mi piazzai davanti a Johnny,porgendogli una mano in segno di addio. Mi sentivo una stupida,dovevo saltargli a dosso piuttosto che rendergli una stupida mano.
<< è stato un piacere conoscerla signor Depp>> una lacrima mi rigò il viso. Mi sentivo una sciocca,una ragazzina intrappolata da un amore irraggiungile e malsano
<< quando ci incontreremo piccola?>> che cosa voleva dire?
<< come prego?>> chiesi con una faccia da ebete,non avendo capito a cosa volesse alludere il bell'attore.
Lui sorrise,sembrava che stesse reprimendo una risata,mentre i due dietro di me se la ridevano già da un quarto d'ora,ma che cazz...
<< quando ci incontreremo di nuovo?>> mi chiese cauto,senza scomporsi e senza perdere la pasienza
<< non lo so>> sussurrai asciugando con il dorso della mano una seconda lacrima che segnava spudoratamente il suo cammino tra i mei zigomi.
Johnny mi prese la mano,porgendomi una carta accartocciata. L'aprì con estrema delicatezza,cominciando a leggere tra le righe. I miei occhi si fecero grandi quando lessi queste parole

DOMANI SI TERRA' LA PREMIERE' DEI:PIRATI DEI CARAIBI 4
VUOI ACCOMPAGNARMI?


Il mio cuore gridò qualcosa simile a un ''si'' che la mia bocca ripetè a gran voce,mentre per l'enorme contettenza saltai letteralmente addosso a Johnny,continuando a gridare come un esaurita mentale.
<< non respiro>> proferì l'uomo,cercando con eleganza di dimenarsi dal mio tentativo di omicidio. Arrossì sino all'ultima ciocca di capelli,e abbassai lo sguardo evidentemente imbarazzata.
<< credo che quello sia un si. No?>> scoppiarono tutti in una fragorosa risata,mentre io cercavo con lo sguardo una fossa per sotterrarmici dentro.
<< che ne dici di passare con me... tre giorni?>> mi chiese con un sorriso che si allargava legiatro tra il suo viso angelico.
Il mio cuore stava per scoppiare letteralmente dalla felicità,non sapevo cosa dire o cosa fare,ero intrappolata in un sogno reale.
ti verrò a prendere alle 9 ok?>>
<< si>> sussurrai flebile e piano,con la voce tremante ma piena di gioia. << andiamo su!>> proferì Rebecca interrompendo-per fortuna-il mio enorme imbarazzo.
Uscimmo fuori dal bar e Johnny ci accompagnò sino al nostro taxi.
<< Allora a domani>> proferì baciandomi la mano,causando così una serie di piccole scosse su tutto il mio corpo.
Aprì la portiera della vettura,regalandomi un sorriso mozzafiato e bello da morire << a domani>> risposi entrando in auto. Subito dopo la macchina accese i motori e ci allontanammo da colui che rappresentava la mia vita.
Arrivati in albergo,Rebecca si impossessò del bagno,concedendosi una lunga e ripeto: lunga doccia,Dario si imballò davanti allo schermo della tv,mentre io estrassi dalla mia valigia il mio diario,iniziando a scriverne tra le pagine

caro diario
hai mai visto un angelo? Io il mio l'ho conosciuto oggi!
Me ne sono innamorata al primo sguardo... di chi parlo? Beh,l'unico e il vero Johnny Depp!!!!
Non so cosa provo veramente,ma dopo tanto tempo sento di provare qualcosa!
Dalla morte di mamma,avevo smesso di provare sentimenti,emozioni... ma Johnny ha riportato il mio cuore in vita e per questo non finirò mai di ringraziarlo! E pensa: domani lo rivedrò! =)
Non mi aspetto niente,lo so! Lui è ...semplicemente Lui! Quindi mi preparo a decollare pur rimanendo con i piedi per terra! Mi accontento! Mi accontento del regalo che la vita ha voluto farmi,oppure è stata qualcun'altra a farmi questo dono?
Devo ringraziare la vita oppure un angelo con le ali d'oro?
Ora devo andare!devo scegliere i vestiti per domani. Non vedo l'ora credimi amico mio
Prometto di scriverti!Dopotutto devo raccontarti il tutto e renderti partecipe della mia strada.. il destino si può prevedere?
La premiere mi aspetta così come io aspetto,domani con l'ansia nel cuore...
Ti lascio solo con questa piccola frase:

Il primo amore è come il sole,semplicemte indistruttibile. Può tramontare per sempre,ma rinascere comunque! Probabilmente più focoso di prima...
Dolce notte mio dolce amico.

Baci!!!
Asley


Mi abbandonai al dolce torbore delle coperte,lasciando varcare la mia mente in,un mondo surreale e paradisiaco.
Aprì gli occhi,svegliata da una piccola bava di vento,che entrava imperterrita dalla finestra spalancata. Erano le prime luci dell'alba e il sole illuminava con i suoi raggi le immense vie di Los Angeles,dando il suo buongiorno al resto del mondo!
Mi alzai melense e con la bocca ancora impastata dal sonno. In camera non c'era nessuno,vi era solo un piccolo biglietto sul letto che condividevano i due piccioncini,con scritto:siamo andati al bar! Fra qualche minuto Johnny salirà da te... bacioni!Rebecca e Dario!
Quel nome mi provocò una serie di sentimenti che non riuscivo bene a distinguere.
I miei occhi andarono a finire sulla mia piccola,e ripeto piccola camicia da notte. Era molto corto,poichè si concludeva molto sopra il ginocchio,lasciando vedere inesorabilmente le mie gambe abbronzate e fine.
Dopo qualche minuto sentì un piccolo tonfo dalla porta. Il cuore mi arrivò in gola: era lui!
<< Buongiorno piccolina,già svegli...>> proferì prima di vedermi in una condizione proprio conciona alla situazione,sbarrando la bocca e tappandosi gli occhi con una mano
<< scusa non volevo!!!>> gridò ad alta voce,girandosi dall'altro lato
io ero rimasta ferma,immobile,incapace di respirare o di omettere qualche possibile sillaba!
Presi velocemente la coperta del mio letto,ricoprendo il mio corpo esile con il pezzo di stoffa.
<< ora puoi girarti>>
l'attore si voltò e mi guardò dalla testa ai piedi con uno strano sguardo in volto. Mi sentivo particolarmente osservata e i suoi occhi a dosso mi suscitavano una strana sensazione! Il suo volto era serio e le labbra, serrate.
Si avvicinò lentamente,diminuendo le distanza che separavano i nostri corpi,ora più vicini che mai...
Indietreggiavo,avevo il cuore a mille e il fiato corto. Andai a sbattere contro la superficie fredda del muro,mentre lui si avvicinava a me,mentre il mio cuore ballava la macarena dentro di me!
Le nostre distanze diminuirono e nel giro di qualche secondo me lo ritrovai di fronte,in tutta la sua perfezione e impeccabilità.
Poggiò una mano al muro,poco sopra la mia testa,mentre i suoi occhi erano piantati,siggillati dentro i miei,come una calamita con un magnete
Posò la sua mano fredda nel mio viso,cominciandomi ad accarezzare dolcemente e amabilmente.
Più lo guardavo,più cresceva in me la voglia di baciarlo: le sue labbra avevano un aspetto molto appetitoso,erano da mordere e rosicchiare piano e lentamente. Tolse La mano dal muro e mi circondo la vita,spingendomi verso di lui.
Con l'altra mano invece mi rialzò il mento. Le nostre labbra erano ad un soffio di distanza,come i nostri occhi,uniti e incatenati,come siggillati da un lucchetto privo di chiave.
Si abbassò e con un piccolo movimento unì le nostre labbra. Erano calde e sapevano di buono,il suo respiro mi soffiava sul viso,facendomi rabbrividire.
Avevo atteso a lungo questo momento,da tanto,da troppo tempo!
Incondizionatamente portai le mani dietro al suo collo,abbracciandolo dolcemente,mentre appoggiai la testa nella cavità del suo bellissimo collo,lasciando baci ad ogni centimetro.
Mi sentivo svenire,un turbine di emozioni aveva preso il sopravvento,annientando il buon senso e la ragione che popolava la mia vita. Ma ormai essa senza di lui non aveva senso,io non esistevo se non c'era lui a popolare le mie giornate.
Cos'era questo? Attrazione,amore? Non lo so e probabilmente non importa.
Inarcai la schiena e chiusi gli occhi eccitata quando cominciò a baciarmi sotto la cavità del collo e improvvisamente sentì un dolore immenso alla testa.
Aprì gli occhi ritrovandomi sul pavimento sotto il mio letto. Cosa ci facevo li? Mi alzai,con la testa che mi pulsava. Fuori dalla finestra era tutto buio e Rebecca e Dario stavano beatamente dormendo. Ma dov'era Johnny?
L'orologio indicava le tre di notte!
Quello che era accaduto sembrava talmente reale e invece? Probabilmente era solo un sogno. Un bellissimo sogno
Mi sembrava tutto talmente vero e … sarei andata fino in fondo se solo avessi potuto!
Rattristata e sconsolata mi rimisi a letto,ripensando a quel sogno mozzafiato! Il cuore non aveva ancora ripreso i suoi battiti naturali e il fiato era molto accellerato e affannoso. Ce l'avrei fatta a guardarlo in faccia domani?
Avrei passato altri tre giorni con lui e questo aveva incantato anche la mia mente,facendomi fare sogni fin troppo reali!
Però mi sarebbe piaciuto sapere come sarebbe andato a finire...


note dell'autrice:
salve a tutti ^_^ scusate per l'enorme ritardo :/ mi perdonate?
Chi è studente può ben capire! La scuola è incominciata da un mese e già sto fondendo X-x a voi va meglio?
allora: vorrei ringraziare la bravissima Princess of Dark GRAZIE per la tua recensione e per i tuoi consigli! Sei unica^_^
spero che ti sia piaciuto!
bene siamo quasi giunti al termine! Beh spero che la storia vi sia piaciuta e che vi abbia lasciato qualcosa ^_^
ringrazio chi legge e a chi mi volesse lasciare un piccolo commentino!anche se mi dite che mi devo ritirare xD
grazie ancora :)
un bacione :* Aishia

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Capitolo 6
*** ciao,mi presento.Sono Johnny Depp ... ***


Ciao mi presento. Sono Johnny Depp




<< L’amore è una strada a senso unico:parte da te e va verso gli altri.
Se pensi di trattenere per te qualcosa o qualcuno,
anche per un attimo,l’amore ti muore tra le dita>>



<< Rebecca sbrigati! L’aereo non ci aspetta mica!>> possibile che io ero pronta dalle quattro di questa mattina e lei ancora non aveva finito di ultimare i bagagli?
La mia camera era interamente ricoperta da valigie,piccole e grandi. Io avevo solo un bagaglio a mano,e il rimanente? Vi lascio immaginare chi si è portato a presso la casa!
<< si ho finito! Devo mettere solo questi libri e possiamo andare!>> dovette fare qualche saltello e buttarsi letteralmente sopra la valigia per chiuderla. Avremmo pagato più dell’aereo stesso per quell’enorme carico.
<< ma ti vuoi sbrigare?>> giuro che se perdiamo l’aereo è meglio che impari a volare mia cara!
Si alzò da terra guardandomi strano,e così senza alcuna ragione mi abbracciò
<< tu ti fidi di me vero?>> ma che cavolo … certo che n …
<< certo che mi fido di te …>> che balla enorme! Fra poco mi si allungherà il naso peggio quello di pinocchio!
Il telefono di Rebecca cominciò a suonare,e suppongo che il mittente era il nostro accompagnatore
<< pronto Dario? Si tesoro abbiamo finito tu dove sei? Ah di già? Okay scendiamo subito!>>
Dario è il fidanzato ovvero il futuro marito di Rebecca. Si è offerto gentilmente di farci da guida in questo viaggio. E’ nato in America e ha vissuto molti anni li,e conosce dei tizi che conoscono tizi che allora volta conoscono tizi che hanno a che fare con l’unico e vero Johnny Depp!!!!
<< Asley su andiamo. Ma a proposito: hai preso il tuo diario?>> il mio diario? Per quale losco motivo lo avrei dovuto prendere?
<< perché?>>
Mi guardò sospirando e alzò gli occhi al cielo in segno di resa
<< tu prendilo! Ti aspetto giù!>>
Prese con molta fatica almeno quattro bagagli: due in mano,uno lo spingeva con i piedi –non volevo pensare alle scale – e l’ultimo lo teneva tra i denti. O carissima Rebecca spero per te che a Los Angeles ci siano dei buoni dentisti e medici!
Aprì il cassetto e lo trovai: il mio diario era li,riposto ordinatamente tra cianfrusaglie e oggettini vari. Non volevo lasciarlo qui,ma portarmelo avrebbe significato ripensare continuamente a ciò che vi era scritto in mezzo: Katy,papà e mamma …
Hai visto mamma? Finalmente sto per coronare il mio sogno! Grazie …
Il terzo rombo del clacson mi fece riprender vita. Scesi spedita e di corsa le scale. Katy e papà erano già a lavoro. Ieri mi avevano salutato con un misero ciao e buon viaggio . non approvavano di certo la decisione di Rebecca. ‘’incontrare un tizio con una montagna di soldi e tanto ego non la gioverà per niente’’! ma Johnny non era di certo pieno di ego o … almeno credo …
<< ti sbrighi?>>
Dall’aeroporto c’era un ora e mezza piena,mentre dall’Italia in America dieci ore. Forse non ci sarei arrivata nemmeno a vedere Johnny … sarei morta prima .
Chi lo aveva mai preso l’aereo? E mentre aspettavo la mia fine,riassumevo tutti i miei peccati,così da vedere se almeno ci potesse essere un angoletto in paradiso per me
Allora:litigio giornaliero con famiglia,quasi suicidio,stato di ubriachezza e ingerimento super di nicotina,spingimento al suicidio di membro della famiglia … waw l’inferno mi attende!
Le ore di aereo non passavano mai,e neanche il mio stomaco se la passava tanto bene … caro diario quando ti scriverò ,meglio sorvolare questo pezzo … non voglio che vomit … bleh
<< Asley che schifo non sui miei pantaloni!>> okay non vi lascio immaginare … sorvoliamo
<< sei leggermente verde in viso tesoro!>>
__________________________________________________________ 10 ore dopo ……….
mascella in caduta libera e spinta al suicidio tra : 10-9-8[…]3-2-1
<< è STUPENDO!!!!>> la città era semplicemente fantastica!
I grattacieli era enormi,e le strade era strapiene di vetture e persone che popolavano ogni vicolo della città.
<< Dario qual è il nome del nostro albergo?>> lui guardò le cartine di orientamento,rigirandosele più e più volte
<< a dieci minuti di qua! Andiamo!>>
La mia mascella stava facendo più voli dell’ALITALIA!
L’albergo era bellissimo e raffinatissimo a dir poco stupendo e paradisiaco.
Eravamo tutti nella stessa camera,e l’indomani sarei andata all’appuntamento con Johnny!
Anche questa notte non riuscì a chiudere occhi,e chi poteva con il ronfare de Rebecca che sembrava il botto di un fulmine?
Il gran giorno non si fece attendere a lungo. Avevo già le mani sudate e le mie gambe tremavano,e a malapena riuscivo a reggermi in piedi.
Per questo giorno avevo preso in prestito – rubato spudoratamente - un abito di Katy.Era rosso acceso e mia arrivava al ginocchio,abbinai il tutto a delle scarpe a spillo nere e una borsetta dello stesso colore. Un filo di matita e avevo concluso con i preparativi!
Ora c’era solo l’ultimo grande problema: come facevo a svegliare il cannone?
<< Rebecca su alzati!è tardi fra un ora dovremo andare e tu ci metti un eternità! Rebecca!!>>
Mugulò qualcosa di incomprensibile e si rigirò dall’altra parte,mi avrebbe sentito.
Andai nel piccolo angolo bar che si trovava nella nostra camera- una figaggine pazzesca no?
Presi dei bicchieri e cominciai a sbatterli l’uno contro l’altro,causando un po’ di rumore
<< ma la vuoi smettere? Mi sto alzando ma piantala!>>
Quando i due piccioncini furono pronti,belli e preparati … chiamammo il taxi e andammo.
Il bar era a qualche chilometro di distanza,era piccolo e semplice! Si mi piace!
<< ma come ti sei vestita?>> mi chiese la psicologa guardandomi dal basso all’altro con aria scioccata
<< ti piace? Me lo ha prestato Katy!>> bugiarda
<< bugiarda!>> ma mi legge nel pensiero?
Entrammo. Mi guardai intorno,li dentro non c’erano molte persone …lo riconobbi!
Era seduto in un angolo,intento a sorseggiare il caffè.
Era semplicemente stupendo …aveva i capelli legati,occhiali da sole scuri,indossati per non farmi riconoscere ed era bellissimo!!!
<< sei pronta Asley? AsleY?>> chi mi chiama? Chi sono? Cosa sono?
<< andiamo …>>
Ci avvicinammo a quella fonte di perfezione e da vicino era belbocassimo ( somma tra: bono,bellissimo e carinissimo)
Alla nostra vista si alzo e ci sorrise,e con un piccolo gesto della mano si tolse gli occhiali,facendomi l’onore di ammirare i suoi bellissimi occhi scuri come la pece! Aaaaah
<< buongiorno signor Depp! Io sono Rebecca,lui è Dario e lei è …>>
<< Asley?!>> proferì guardandomi e sorridendomi al tempo stesso
Ero pietrificata dalla paura! Non riuscivo a respirare e stavo quasi per svenire!
ALLORA!!! MENTE CERVELLO,ci troviamo davanti a Johnny Depp e ti intontisci così? Ora muoviti senò ti uccido!
<<è un piacere conoscerla mister Depp!>> riuscì a sussurrare porgendogli la mano!
Lui la strinse e la baciò. Sentire il tocco delle sue labbra sulla mia pelle mi mandò letteralmente in tilt. La mia mano cominciò a bruciare ardentemente
<< il mio nome è Johnny! È un piacere conoscerti Asley … mi hanno molto parlato di te!>>



NOTE DELL’AUTRICE:
salve a tutte! ^-^
Scusate per il mio enorme ritardo ^.^’’. no, non sono morta,ma sono stata alle prese con altre due ficticion
u.u. per chi è interessato a Johnny Depp – come suppongo – c’è: Love story alla Depp . invece chi ama i Pirati dei Caraibi ho appena aggiornato: La luna rossa u.u
Non dovevo concludere qui il capitolo,ma poi l’ho voluto spezzare per aumentare l’attesa xD
Finalmente l’ho ha visto!!!!>.<
Ringrazio tantissimo Princess of Dark : grazie tante per le tue recensioni:-) sempre bellissime e stupende :D
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Ringrazio Napy__x per il suo bellissimo messaggio,spero che continuerai a seguirmi e che il capitolo sia stato di tuo gradimento ^.^
Un bacione a tutti :*:*
Aishia

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Capitolo 7
*** A volte...i fantasmi ritornano ***


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A volte... i fantasmi ritornano





Spesso ci indebitiamo con il futuro per pagare i debiti con il passato.





<< Oddio e adesso che cavolo mi metto?!? con tutte queste cianfrusaglie non si capisce un bel niente!>>
<< ma sei hai messo a soquadro due intere valigie e una camera da letto!>> Rebecca mi rimproverò bonariamente,sospirando rumorosamente dopo aver visto l'ennesimo paio di pantaloni volargli davanti alla faccia.
la camera del nostro albergo era diventata un campo di battaglia,infatti nel giro di qualche ora era avvenuta la terza e la quarta guerra mondiale,scoppiate nello stesso tangente,tra: t-shirt e pantaloni di qualunque tipo,passando da pantaloncini corti e lunghi e da magliette sportive a classiche. Ma possibile che mi sia dimenticata di mettere in valigia qualcosa di elegante?
<< aiutami Rebecca! Non stare li impalataaa>>
<< prima devo capire se esiste una minima via di uscita o uno spiraglio! E magari cercare anche la mia scarpa,visto che ne ho solo una. Non la trovo più. Ma che fai? ATTENTA CON QUEL PANTALONE!!>>
quando si dice: nel luogo giusto al momento sbagliato...
La porta della suite si spalancò e il suddetto pantalone finì dritto in faccia ad una figura che ricevendo il colpo rimase letteralmente pietrificata
Il pantalone scivolò finendo a terra,scoprendo così la figura di Dario e del suo occhio rosso e un po' malconcio
<< AHI!!! >> gridò a pieni polmoni prima di portarsi una mano nell'occhio prontamente danneggiato. Rebecca sbiancò di botto per poi buttarsi a capo fitto verso il ferito di guerra.
<< Il pantalone si è lanciato da solo!>> sdrammatizzai cominciando a fischiettare,guadagnandomi un occhiata omicidia da parte dell'occhio ferito cruelmente
<< ma che diamine è successo qua dentro? Non si capisce più neanche dove sta il pavimento!>> proferì la voce della verità ad occhi sgranati
<< la nostra Asley sta cercando un vestito per la premièr!>>
Dario storse il labbro due o tre volte,per poi sbiancare una quarta. I suoi occhi traballavano a destra e manca ammirando l'enorme disordine che avevo causato con le mie piccole manine d'oro
<< ma come può fare una sola ragazza causare una tale confusione?ci credo che non trova nulla! Qua non si capisce da dove inizino le magliette e dove finiscano le mutande! Ma aspetta... questo non ti piace?>> si alzò piano,con la mano ancora appoggiata all'occhio ferito. Cominciò a saltellare cercando di evitare qualche reggiseno di troppo,per poi estrarre da un miscuglio di indumenti un vestitino nero con i pizzetti e qualche merletto da decoro.
Nella mia faccia spuntò un sorriso a trentadue denti,mentre Rebecca si voltò verso di me guardandomi con uno sguardo da ''e tu cerchi da mezz'ora...''
Presi furtiva il vestito,diriggendomi a passo saltellante verso lo spogliatoio.
Indossai il vestito che aderiva perfettamente sul mio corpo e metteva in risalto qualche forma. Abbinai il tutto a delle scarpe nere con una cinturina argentata, con sette o otto centimentri di tacco,fatte apposta per abbracciare amorevolmente il pavimento,e conclusi con una giacca lunga e nera. Per chi non lo sapesse: non sto andando ad un funerale!
<< sei bellissima>> risposero i due innamorati appena uscì dallo spogliatoio. Girai due o tre volte su me stessa,procurandomi una piccola storta alla caviglia,che provocarono delle risate soffocate a fondo sala
<< stai attenta con Johnny,senò te lo porterai a presso!>>
<< ah ah ah che sei spiritoso Dario>> linguaccia in vendita a soli 2euro e 30 centesemi! Il signore con il berretto blu offre di più?
<< ora facciamo i capelli e il trucco!>> Rebecca si alzò spingendomi letteralmente sulla sedia di fronte alla specchiera,prese spazzola e trucco per poi posizionarmisi di fronte.
Mi raccolse i capelli dietro la nuca,lasciando qualche ciocca pendolante sul viso e arricciandola con il diffusore.
Proseguì con il trucco,ponendomi sulle palpebre un po' di azzurro,in modo da mettere in risalto i miei occhi chiari e una matita nera nel contorno occhi e infine mise nelle labbra del gloss chiaro.
<< farai colpo>> sussurrò Dario con le lacrime agli occhi,sicuramente per via dell'occhio non di certo per me!
<< grazie ragazzi!>>
<< dai andiamo? Johnny ti starà aspettando!>> Rebecca non pronunciò quelle parole con enfasi,ma al solo sentirle mi procurarono una fitta al cuore.
Non potevo far almeno di pensare che presto avrei rivisto il volto perfetto di Johnny Depp e che probabilmente avrei fatto la conoscenza di molti attori e personaggi famosi. Non ci stavo più nella pelle!
Uscimmo dall'albergo cercando il garage ma con molta sopresa davanti all'edificio si trovava una macchina nera con un grosso omone in divisa davanti allo sportello della vettura
<< lei è miss Asley?>> chiese l'uomo avvicinandosi a me e guardandomi con i suoi occhioni scuri e piccoli.
Era altissimo e il suo sguardo era freddo e gelido.
Un brivido mi percorse la schiena. Chi era?
<< posso sapere il suo nome?>> chiese Rebecca prontamente,come se mi avesse appena letto nel pensiero
<< sono l'autista di mister Depp! Accompagnerò personalmente la signorina alla premièr! Ora se...miss...volete accomodarvi.>> l'uomo non mi stava per niente simpatico e non mi ispirava per niente fiducia. Indietreggiai di qualche passo,decidendo il da farsi
<< c'è bisogno che venga con te?>> mi chiese Rebecca sussurrandomi all'orecchio. Ci pensai qualche minuto per poi sorriderle di conforto
<< no tranquilla! Andate pure...>>
<< okay... fammi uno squillo quando arrivi>>
Mi avvicinai alla macchina e il grosso omone mi aprì lo sportello ed entrai in macchina.
Mise in moto e ci allontanammo dal vialetto dell'albergo. Dopo qualche minuto l'uomo si voltò ponendomi in silenzio una lettera che presi senza neanche proferir parola.
Aprì la busta e cominciai a leggere tra le righe

salve principessa...
mi spiace di non essere venuto io personalmente ma ho avuto un po' da fare...
mi troverai già alla struttura,accanto a te c'è un pacco,aprilo e indossa ciò che troverai al suo interno! Appena l'ho
visto ho pensato a te...ti farà fare la figura che meriti...
a tra poco...piccola...
Joh



mi portai la lettera al petto...sentendo uno strano profumo provenire dalla busta,l'annusai...profumava di vaniglia! Mi voltai alla ricerca della fatidica busta e la trovai nascosta nell'oscurità.
Era un un piccolo pacco,l'aprì senza pensarci due o tre volte e al suo interno trovai un piccolo pendente a forma di stella con un piccolo diamante incastonato a forma di cuore e color del mare...era bellissimo...
lo indossai...e il mio cuore cominciò a danzare ogni tipo di ballo esistente al mondo. Johnny Depp mi aveva fatto un regalo del genere... Oddio sto per morire!!!
Cominciai a girarmi i pollici per la pressione che mi stava logorando dentro,mentre viaggiavamo spediti nelle strade della città.
Arrivammo poco dopo al luogo della première,ad attenderci una miriade di persone in subuglio,che spingevano assatanati alla ricerca di qualcosa o qualcuno.
La vettura si fermò al centro della la folla e fu in quel momento che lo vidi...
Era bellissimo...
indossava un abito nero finissimo,con un rosa rossa nel taschino della sua giacca costosissima.I capelli erano sciolti e gli adobbavano il viso perfetto rendendolo un angelo caduto dal cielo per far cedere il mio cuore.
Si accorse di me dopo qualche minuto e mi sorrise,mentre si faceva spazio tra la folla per raggiungermi.
Aprì lo sportello della macchina,ponendomi la mano piena zeppa di anelli. Rimasi li... intontita un po' dalla sua straordinaria bellezza un po' per i flash che mi circondavano e fui risvegliata dall'autista che con una voce tutt'altro che calda mi informò del mio imminente arrivo.
Mi aggrappai alla mano di Johnny e scesi dalla vettura con non poche difficoltà,incastrandomi nel vestito.
Johnny sorrise della mia goffaggine,mentre io imploravo i santi di avere lui al mio fianco.
Si voltò verso di me e fummo l'una di fronte all'altra
<< ciao Joh>> gli sorrisi guardandolo dritto negli occhi << grazie per..questo...è bellissimo>> sussurrai a quell'angelo disceso dal cielo che mi sorrise compiaciuto
<< sei bellissima>> mi rispose prima di chinarsi e baciarmi in fronte...
il mio cuore scoppiò e cercai di trattenermi per non saltargli letteralmente addosso e sbaciucchiarlo letteralmente.
Mi porse la mano e insieme percorremmo il tappeto rosso e in men che non si dica ci ritrovammo all'interno dell'edificio.
Era grandissimo con un enorme schermo al centro del muro.
Ci avicinammo a un trio di persone che parlavano animamente e non ci misi molto a riconoscere la figura di: Penelope Cruz,Kavin McNally e Gore Verbiski.
<< salve ragazzi>> salutò Johnny salutando uno ad uno con un bacio
<< Ciao Joh! lei è Asley giusto? Ho sentito molto parlare di te>> mi sussurrò Penelope avvicinando e scoccandomi un bacio sulla guancia.
Arrossì di colpo e probabilmente se ne accorsero poiché scoppiarono in una rumorosa risata.
A Poco dopo mi ritrovai un enorme folla intorno e in qualche foto di qualche paparazzo entrato furtivamente in sala!Mi sentivo un pesce fuor d'acqua e sotto gli occhi di tutti.
Per fortuna le luci si spensero in tempo,ciò voleva annunciare l'inizio della proiezione:mia ancora di salvezza
Il film era semplicemente stupendo e tutto questo grazie alle grandissime doti dell'uomo che sedeva accanto a me
<< che ne pensi?>> sentì una voce familiare soffiarmi nell'orecchio e sussultai di botto,girandomi di scatto;così facendo,mi ritrovai il viso di Johnny ad un passo dal mio.
Il mio cuore cominciò a battere in modo irregolare e cambiai colore diventando di un evidente rosso porpora.
<< sei stupendo!!>> risposi senza pensarci,per poi abbassare la testa e feci l'indifferente<> datemi una bara...devo sotterrarmi!
La proiezione si concluse qualche ora dopo. Io riuscivo a malapena a reggermi in piedi a causa della troppa pressione. Sembra stano dirlo ma non vedevo l'ora di ritrovarmi tra le classiche lenzuola della mia stanza d'albergo
<< sei stanca?>> mi chiese Johnny venendomi vicino. Lo guardai dritta dritta negli occhi,cercando di fare l'indifferente
<< no! Perchè dovrei esserlo?>> gli risposi con un sorriso a trentadue denti che oscurava il mio vero stato d'animo
<< perchè ora ci sarebbe il dopo serata... te la senti?>>Il mio sorriso svanì quando le mie orecchie sentirono la parola ''dopo serata''. Amavo stare in compagnia di Johnny ma mi sentivo troppo sottopressione e davanti agli occhi di tutti.Sono più il tipo che ama camminare nell'ombra anziché alle luci di proiezioni
Lui notò il mio irrigidimento e mi sorrise << aspetta un attimo. Arrivo subito>> si allontanò unendosi al trio di poco fa che stavano ridendo allegramente,mentre io me ne stavo piccola e spaesata.Pure una statua sarebbe meno rigida di me!
Lo vidi parlare con Gore che spostò il suo sguardo su di me e sorridere divertito.Johnny gli diede una pacca sulla spalla e ritornò da me,regalandomi un sorriso a trentadue denti
<< vieni via con me>> mi sussurrò all'orecchio,facendomi sobbalzare. Sgranai gli occhi mentre mi prese delicatamente la mano,portandomi nell'uscita retrostante dell'edificio.
<< dove andiamo?>> gli chiesi improvvisamente. Non rispose,continuando a tenermi per mano e a camminare sino all'uscita.
Lì fuori non c'era altro che qualche moto e auto parcheggiate. Lo vidi andare spedito verso un motocross blu come la notte che ci circondava,mentre il mio sguardo assunse una nota di stupore misto allo sbalordimento.
Aprì il bagagliaio della moto e ne estrasse due caschi integrali,porgendomene uno
<< tieni>> lo afferrai senza dire una parola. Ma era venuto alla premièr con la moto?
<< è tuo...quello...Joh??>> si voltò verso di me,mentre cercava di allacciarsi il casco,soffocando così una risata sorda
<< No... è di Gore,e noi lo prendiamo in prestito! Questa sera non andremo al dopo serata!>> spalancai gli occhi. Ma cosa gli frullava nel cervello?
<< e dove...senò?>> gli chiesi ingoiando un nodo alla gola
<< vedrai>> mi rispose semplicemente,aiutandomi a salire in quell'oggetto infernale.
Trovai qualche difficoltà a maneggiarmi con il vestito che lasciava scoperto ciò che non andava.
<< tieniti forte...dolcezza>> mise in moto,provocando un enorme rumore che mi entrò fino alle orecchie.
Subito dopo uscimmo dal vialetto e cominciammo a percorrere le strade fuori dalla confusione e dal caos cittadino.
Il vento sventolava allegramente il mio vestito,raggelandomi nelle gambe,mentre la mia faccia era ben coperta dal casco,che privava al vento di soffiarmi. Sentivo la velocità con cui percorrevamo le strade,avevo paura,per cui mi strinsi forte forte a lui,poggiando il capo nella sua schiena calda e le mani gli cingevano la vita,mentre la mia mente faceva pensieri poco adatti e futili...con lui sarei andata anche in capo a mondo...
arrivammo poco dopo a luogo di destinazione.
Era un luogo bellissimo e paradisiaco,in una collinetta vicino al mare.
Mi tolsi il casco e una folata di vento mi rinfrescò il viso,facendo svolazzare i miei capelli,ormai completamente disfatti dalla corsa
Johnny scese dal motorino e si sgranchì le gambe.Si voltò verso di me e mi guardò con uno sguardo buffo
<< se non ti piace puoi anche dirlo non c'è bisogno di rimanere li sopra...>> disse con un mezzo sorriso a fior di labbra.
Diventai bordox e ammisi a malincuore le mie colpe
<< non è questo! È che non ci arrivo>> lui soffocò una risata,si avvicinò a me,avvolgendo le sue mani sulle mie gambe e mi prese in braccio,lasciandomi scendere.
Non ero mai stata così vicina al suo corpo e il mio cuore perse un battito
<< grazie>> risposi solo dopo aver ripreso le mie facoltà mentali
aprì il bagagliaio ed estrasse un piccolo oggetto che a causa del buio non riconobbi;poi mi prese la mano e mi guidò nel buio più profondo.
Riconobbi da non molto lontano il rumore del mare e il mio viso si illuminò quando davanti a me comparve un immensa distesa scura,immensa sino all'infinito
Mi tolsi le scarpe sprofondando i piedi nell'acqua gelida che mi provocarono piccoli brividi in tutto il corpo.
La luna era l'unico spiraglio di luce. Illuminava i nostri volti e si proiettava sulla superficie trasparente del mare,rendendo il paesaggio di una bellezza unica e surreale.
Sospirai più volte mentre l'odore salmastro del mare, mi entrava dentro,lasciandomi eccedere da un senso di libertà,mentre sentivo la presenza di Johnny dietro di me e il suo sguardo oltrepassarmi la schiena.
Mi voltai piano e melense e incrociai il suo sguardo immenso e misterioso e percorsi i lineamenti del suo viso perfetto e angelico.
Teneva nelle mani una piccola tovaglietta da picnic che poggiò disordinatamente sulla sabbia bianca
<< vieni>>mi sussurrò e senza proferir parola mi stiracchiai vicino a lui. Mi sentivo avvampare e il mio cuore batteva così forte che avevo quasi paura che lui li potesse sentire.
Si era stiracchiato,ponendo il peso del suo corpo sui gomiti,mentre una piccola bava di vento gli destava i capelli.
Era ad occhi chiusi come se volesse assaporare il momento di pace in cui eravamo avvolti
<< perchè lo hai fatto Johnny?>> gli chiesi senza un motivo preciso.
Non rispose subito. Rimase ancora qualche minuto a godersi il momento per poi rispondere sempre ad occhi chiusi
<< fatto cosa?>>
<< questo... hai lasciato la tua serata per portarmi in questo luogo spettacolare>>
sorrise e aprì lentamente gli occhi,inchiodando lo sguardo sul mio
<< hai detto bene! Questo è un luogo spettacolare. Avevo un gran bisogno di ritornarci per avere almeno un po' di pace>>
sospirai rumorosamente.Il mio cuore stava per espodere,non ce la facevo a sopportare tutto questo. Mi portai una mano al petto come per calmare quel battito incessante
<< che hai?>> mi chiese. Mi voltai verso di lui che mi guardava con uno sguardo beffardo e preoccupato al tempo stesso.
''Oh niente... tu come staresti ad averti accanto?''
<< niente...pensavo...>>
<< parlami un po' di te Asley>> spalancai gli occhi,guardandolo sbalordita. Odiavo parlare di me,odiavo immergermi nei ricordi del mio passato
<< non ho niente da raccontare... Tu piuttosto dovresti raccontarmi qualcosa di te...>>
lui si sollevò,incrociando le gambe e poggiando la faccia su un gomito sorretto da una gamba
<< credo che conosci anche il mio peso!invece di te so così poco>>
ci pensai su...beh aveva ragione! Tossì due o tre volte e pensai dove potessi incominciare a parlare
<< allora: sono Asley,ho 17 anni,di nazionalità italiana...vivo a Venezia e adoro perdutamente il cioccolato!>>
<< è già un inizio! E poi?>>
cominciavo a sentirmi a disagio e sentì come uno strappo al cuore
<< boh... no so... cosa vuoi sapere?>>
Mi voltai a guardarlo,era così bello...
i suoi occhi erano così immensi e profondi che si potevano facilmente scambiare con l'immensità di quel mare...
Johnny era così: immensamente bello e dolce e perdutamente immenso e misterioso,capace di metterti a KO anche con un piccolo gesto
<< vediamo... beh... chi sono quei due che stavano con te l'altro giorno? I tuoi genitori?>> sussultai e incominciai a rigirarmi i pollici presa dal panico più totale
<< no...la ragazza,Rebecca,era la migliore amica di mia madre,mentre il ragazzo che era con lei è il suo fidanzato...si sposeranno a breve>>
<< perchè hai usato il passato? Perchè ''era''?>> quella domanda mi centrò il cuore e molti ricordi ritornarono come immagini nella mia mente,facendo fare capolino a qualche lacrima che non pensai due volte ad eliminare.
Come poteva una frase riaffiorare così tanti ricordi?
<< beh è complicato...>> sussurrai con la voce rotta dall'emozione. Non riuscivo più a parlare e lui parve accorgersene
<< proverò a capire>> sorrise,ponendo la sua mano sulla mia
<< era perchè...perchè...>> non ce la facevo...era difficile pronunciare quelle parole,erano troppo pesanti per me e per le mie povere spalle,fa male pensare al passato...
<< Asley?! Stai bene??>> una piccola goccia di memoria scivolò senza freni dai miei occhi,non ero riuscita a frenarla in tempo che ci pensò lui con un piccolo gesto della mano
<< ''erano'' perchè...mia madre è scomparsa qualche anno fa... e ora vivo con mia sorella e mio padre che mi credono responsabili della sua morte...>>
<< come responsabile?! Scusa con credevo che tua ma...>> si incupì di botto e il suo viso si contrasse
<< Johnny no... non lo sapevi... non fartene una colpa! È per questo che odio parlarne,è per questo che non voglio pensare al passato e a quel maledetto giorno! Quei dannati ricordi che ogni giorno non mi lasciano respirare...>>
<< Asley...>>
lo guardai...ora le lacrime scendevano giù ininterrottamente. Non avevo nemmeno la forza di spazzarle via... non ne ero in grado e incominciai a piangere come una bambina...come non facevo da fin troppo tempo.
Johnny si avvicinò e mi abbracciò,facendo aderire il mio viso al suo petto e stringendomi forte forte a lui. Mi sentivo protetta,al sicuro,ma una stupida nello stesso tempo
<< mi dispiace...ma non riesco a frenarle...e...>>
<< sssssh ... non parlare...può bastare...piangi pure piccola mia...sfogati>> mi sentivo inutile ma nelle sue braccia ero protetta,ma non potevo far ammeno di piangere...continuare a piangere inesorabbilmente
Mi riaccompagnò poco dopo,quando smisi di piagnucolare e riuscì finalmente a parlare.
Arrivammo nell'albergo mezz'ora dopo. Mi dovevo scusare...dovevo chiedergli scusa almeno per aver inzuppato completamente il suo abito perfetto
Scesi dalla moto,da sola,e rimanemmo a guardarci senza dire una parola
<< scusa Johnny>> sussurrai a occhi bassi. Lui mi guardò strano e sorrise
<< semmai dovrei scusarmi io...avvolte ho la bocca troppo grande!>>
sorrisi scuotendo più volte la testa
<< no... hai fatto bene...finalmente ho rimesso a fuoco i fantasmi del mio passato! E ti prometto che ''se'' e ''quando'' sarò pronta ti racconterò>>
<< non vedo l'ora! Ora va...è tardi e domani ti verrò a prendere presto piccola!>>Arrossì di botto,avvampando improvvisamente
<< ti manderò un messaggio>> concluse infine
<< allora ciao>> lo salutai con un gesto della mano,girando i tacchi.Mi sentì trattenere per un braccio e voltandomi lo ritrovai a fissarmi serio
<< è così che mi saluti?>> lo guardai con un punto interrogativo in faccia<< almeno voglio un enorme bacio sulla guancia!!!>>
il mio viso si allargò e gli saltai letteralmente a dosso,scioccandoci un rumoroso bacio!


note dell'autrice:
salve a tutti e scusate per il ritardo u.u
allora non posso intrattenermi molto poichè sta iniziando: la fabbrica di cioccolato u,u
ringrazio: la mia carissima PRINCESS OF DARK e la mia nuova lettrice :FREUD IN LOVE ^_^
vi ringrazio e spero che il capitolo vi sia piaciuto ^_^
ringrazio inoltre chi legge e chi voglia lasciare un pensierino u,u
un bacione e a presto
Aishia

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Capitolo 8
*** La droga non è l'unica cosa che fa impazzire ***




La droga non è l'unica cosa che fa impazzire...



Quella notte non riuscì a dormire: degli incubi popolavano la mia mente e un calore opprimente e insopportabile all'altezza del petto,non mi permetteva di respirare adeguatamente. Mi sentivo letteralmente soffocare...
Caldo.Freddo.Caldo e poi di nuovo freddo! Mi giravo e rigiravo nel letto alla ricerca di una via di mezzo ma niente! Non riuscivo nemmeno ad addormentarmi. Non c'era verso!
Mi sollevai lentamente,facendo forza con le braccia,ma era questo il problema: non avevo energia e mi ritrovai nuovamente al punto di partenza.Poggiai una mano sulla fronte,era calda! Non potevo ammalarmi proprio adesso.Fra qualche ora mi sarei dovuta vedere con Johnny e mancavano solo due giorni alla mia partenza.
Voltai lo sguardo verso l'unica fonte di illuminazione in tutta la stanza. Il display dell'orologio indicavano le 3:45. fantastico!
Riprovai a sollevarmi,cercando di non ricadere all'indietro e dopo qualche minuto mi ritrovai seduta e con le gambe a penzoloni fuori dal letto.Mi alzai stando bene attenta a mantenere un certo equilibrio,aprì la valigia e presi il termometro. Ci doveva pur essere una spiegazione a quello strano mancamento no?
Ritornai al letto,aspettando comodamente seduta il risultato dell'aggeggino. Il ticchettio incessante del termomentro mi fece intendere che era pronto,percui lo presi e guardai: ''37.7''super fantastico!
Adesso potevo benissimo dire addio ai sogni ad occhi aperti che avevo avuto su Johnny. Presi il cellulare dal comò: Una persona normale e sensata gli avrebbe mandato un messaggio informandolo che aveva beccato l'influenza,che gli dispiaceva tantissimo ma non poteva proprio venire all'appuntamento. Ma io non ero una persona normale e sensata no?Sicuramente un po' di riposo mi avrebbe giovato e fatto beneficio! Perciò posai il telefono e ritornai tra le morbide coperte. Chiusi gli occhi e mi abbandonai ad un sonno profondo.

**

<< ehy dormigliona! È possibile che per svegliarti devo far ricorso sempre al rumore assordante delle pentole?!>> un piccolo mormorio mi destò dal mio sonno tranquillo e il malditesta che popolava la mia mente si stava poco a poco intensificanto,come la mia spalla che Rebecca stava momentaneamente stritolando!
<< sono sveglia ...sono sveglia!>> mormorai rigirandomi nel letto e alzandomi le coperte fin sopra il capo.Rebecca non avrebbe destato dal suo intento,la conoscevo fin troppo bene << svegliaaaaaaa>> mi sollevai di botto cercando di intravedere un possibile incendio o terremoto: non vedevo nulla,solo il viso beato della ragazza che nel giro di qualche minuto si sarebbe ritrovata con un cappio appeso al collo!
<< che ti succede? Sembra che un camion ti abbia appena investito!>> sdramatizzò Dario sorseggiando il suo the mentre mangiucchiava ciò che rimaneva del suo croissant alla crema.Rebecca lo guardò divertita e soffoccò una risata.
Una piccola vibrazione -proveniente dal comò-mi fece destare dalla tentazione di un probabile omicidio.Presi il mio cellulare e un enorme sorriso spuntò sul mio viso,mentre le farfalline deposero le loro uova nel mio stomaco,svolazzando fiere e libere.Cominciai a leggere il messaggio:

boujour ma pètit ètoile
ho tantissimi progetti per quest'oggi! Tieniti pronta ...fra mezz'ora sono da te...


<< è un attore di mia conoscenza per caso...con un nome simile a Johnny Depp?>>mi chiese allusiva Rebecca con un sorriso malizioso in viso e negli occhi una nota provocante
<< da cosa lo hai intuito?>> domandai arrossendo e facendo l'indifferente più totale << dalla tua faccia da ebete>>
Feci finta di non sentire.Mi alzai e melense mi diressi nella toielette così da sistemarmi per l'appuntamento. Mi sentivo molto meglio,forse la febbre era scesa o mi era proprio passata;fatto sta che mi sentivo rinascere!Non fu proprio lo stesso quando arrivaia allo specchio,Dario non aveva poi tutti i torti: Il mio viso era pallido,anche un cadavere sarebbe stato più roseo di me!le labbra erano gonfie e sembravano appene rifatte e infine attorno agli occhi avevo delle borse che si potevano facilmente vedere da tre o quattro chilometro di distanza. Non potevo vedere Johnny in quelle condizioni! Sarebbe scappato via a gambe levate.
Presi il trucco,spargendomi la faccia con qualche chilo di fondotinta,del gloss sulle labbra-una volta che le avevo a canotto dovevo pur approfittarne no?-e infine una matita nera come contorno occhi: inevitabile.
La mia immagine si perse nello specchio: potevo vedere il cuore che tentava di uscirmi dal petto. Avrei rivisto il volto perfetto dell'attore Wollywodiano: le sue braccia perfette e mascoline e piene zeppe di quei tatuaggi che rappresentavano la storia della sua vita... dove si poteva facilmente leggerne i ricordi! C'era tanto da raccontare...
I suoi occhi... i suoi bellissimi occhi così immensi da poterci cadere dentro! E quanto mi sarebbe piaciuto ...rabbrividì di botto e poggiai una mano sul petto cercando di calmare il palpitio incessante del mio cuore.
Mi vestì e potei dire di essere finalmente pronta!
Qualcuno bussò alla porta<< Asley...Mister Depp ti ha appena fatto uno squillo!>>
<< achiuuuuuuuuuuu>>
<< questo significa che sei pronta?>> sgignazzò Rebecca ridendo. Uscì dal bagno,presi borsa, il telefono ed uscì. << ci vediamo dopo!>>
Scesi le scale di fretta e furia,senza prestare attenzione all'altezza tra un gradino all'altro. Mettendo in repentaglio la mia povera vita...magari Johnny mi avrebbe fatto la respirazione bocca a bocca!!
Uscì dall'ingresso ritrovando l'uomo della mia vita a pochi passi da me e in tutta la sua perfezione.
Era appoggiato alla moto che ci avevano prestato ieri,con le braccia conserte e degli enormi occhiali scuri sul viso.Camminai verso di lui e appena mi vide mi salutò con un enorme sorriso a trentadue denti.
<< buongiorno>> sussurrò flebile << ciao>> risposi imbarazzata e arrossendo di botto.Non sapevo come salutarlo:cenno con la testa,stretta di mano...optai per quella!
Alzò un sopracciglio e mi guardò basito <> mi chiese avvicinandosi notevolmente.Avevo paura che sentisse il battito del mio cuore << io volevo un bacio!>>se prima il cuore stava solamente battendo più velocemente,adesso era in procinto di uscirmi dal petto.Mi ritrovai il suo viso a pochi centrimetri dal mio.Potevo sentire il suo profumo così intenso da mandare in tilt il mio cervello,mentre il suo fiato mi accarezzava dolcemente la pelle.Mi diede un piccolo bacio sulla guancia,guardandomi subito dopo come a voler vedere la mia reazione.Rise appena mi vide cambiare colore:da un rosa pallido a rosso intenso.Lo specchietto della moto mi rivelava la vera essenza del mio colore!
<< cosa facciamo oggi?>> gli chiesi a mò di cambiare discorso.Lui mi tese la mano,lo guardai scettica.
<< ti fidi di me?>>emh...
<< certo! Ma non pensare di farmi salire di nuovo su quel coso,perchè non ne ho la più minima intenzione!>>rise di gusto mostrandomi qualche dente d'oro.Ora potevo morire felice << sali va! E poi l'altra volta non ho guidato poi così male>>sorrisi e grazie al suo aiuto salì sulla moto.Mi pose il casco e lo indossò anche lui.Vidi le sue mani verso di me,avevo capito che stava cercando qualcosa.Ma cosa?Ad un certo punto mi prese le mani e le mise sui suoi fianchi.
<< tieniti forte>> mise in moto e mi attaccai a lui aderendo il mio corpo al suo.Mi sentì improvvisamente accaldata ed ebbi un attimo di sballimento che per poco non mi fece perdere l'equilibrio.Fui costretta a stringermi di più,cercando così di trovare un po' di calore.
Percorremmo un piccolo vialetto. Potevo benissimo sentire il freddo sotto i vestiti e qualche brivido mi fece trasalire.
Si fermò di botto facendomi trasalire. Prese qualcosa dal taschino che attribui al cellulare e rispose.
Era semplicemente stupendo anche quando rispondeva al telefono.I suoi lineamenti erano semplicementi perfetti! Sembrava un dio sceso sulla terra per mandare letteralmente in tilt i miei ormoni
Un freddo glaciale mi fece distogliere da Johnny e cominciai a strofinarmi le mani per il freddo. Chiuse di botto la telefonata e si voltò verso di me
<< c'è stato un piccolo cambio di programma! Dobbiamo passare un attimo in un bar qui vicino per incontrare Tim>>
io gelai << Tim...Burton?>> lui sorrise semplicemente << esattamente! È dietro l'angolo>> il mio viso si allargò in un sorriso enorme.Questo era uno splendido cambio di programma!
Ci rimettemmo alla guida e dopo un breve tragitto notai in lontananza un piccolo locale.
Ad aspettarci c'era uno strano uomo con il viso coperto da degli occhialoni scuri e indosso un giubottone nero
<< è lui?>> chiesi a Joh,si limitò ad annuire.
Probabilmente aveva adottato quel travestimento per non essere al centro dell'attenzione. Beh non ci stava affatto riuscendo!
<< mister stench>> squittì appena fummo abbastanza vicini.Johnny scese dalla moto e si salutarono con una piccola stretta di mano seguita da un abbraccio
<< quanto tempo Tim!>> proferì Johnny. Si voltò verso di me indicandomi con un piccolo cenno con la testa << lei è Asley>> Tim mi guardò e il suo voltò si fece scuro. Si avvicinò a me e cominciò ad esaminarmi dalla testa ai piedi.Mi sentì leggermente in imbarazzo.
Sul suo voltò comparve un enorme sorriso << oh si! Ciao Asley ho sentito molto parlare di te! >> okay era completamente pazzo!
<< dai ragazzi vi offro un caffè!>>
<< per lei una cioccolata Tim!>> suggerì Johnny. Prendemmo un tavolo vicino all'enorme mura vetrata,cominciando a parlare del più e del meno. Io stavo zitta zitta,mentre ascoltavo le stranezze dell'uomo che mi stava di fianco,finchè Johnny non interruppe i suoi mologhi con una domanda,la stessa che mi stavo facendo da più di mezz'ora
<< allora Tim cos'è che volevi dirmi?>> Tim posò la tazza si asciugò i lati della bocca con il tovagliolo e si mise più comodo << ho un bel lavoretto per te!>>
Johnny sorrise << cioè spara!>>
<< ho trovato tra le scartoffie che ho in soffitto delle copie di una sceneggiatura che ho scritto anni fa: ''the Hend of Dante'' potrebbe essere un lavoro con i fiocchi e lo gireremo tra Firenze e Palermo! Non mi dare subito la risposta... abbiamo tutto il tempo di pensarci e lavorarci su!>>si alzò prendendo il borsellino << io devo scappare! Ci sentiremo presto...Piacere di averti conosciuta Asley>>se ne andò senza lasciare a Johnny il tempo di assimilare la proposta e lasciandoci con l'amaro in bocca
<< ma fa sempre così?>> chiesi guardando sbigottita Joh << sempre Asley...sempre>>
Uscimmo dal locale.Il vento era aumentato e cominciai a tremare << senti freddo?>> mi chiese Joh avvicinandosi.
Non risposi << andiamo a casa mia! Prendiamo la giacca e ce ne andiamo>>
ci rimettemmo sulla moto e dopo qualche minuto ci immettemmo in una stradina che portava in una piccola collinetta.proseguimmo verso la stradina che mi aveva detto Johnny,ritrovandoci dopo una quindicina di minuti circa,al cospetto di un enorme villetta
La mia mascella toccò il fondo,andando a sbattere contro il pavimento
<< quella è tua?!?>> chiesi con un enorme nodo alla gola. Lui sorrise posteggiandosi. Con un piccolo movimento scese dalla moto aiutandomi anche me. Mi tolsi il casco,cominciando a guardiarmi intorno imbarazzata ed emozionata al tempo stesso: era una villa enorme! A due piani e con un grandissimo giardino,dove poco più il la ,soggiornava una bellissima e invitante piscina,che per restare in tema:era la fine del mondo!
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< << vieni! entriamo>>Johnny cominciò ad avanzare e lentamente seguì il suo esempio. Mi sentivo un pesce fuor d'acqua:la testa girava come una trottola impazzita e molleggiavo sulle gambe cercando di camminare. Avevo paura di finire letteralmente sulla piscina
entrammo in casa: l'interno era ancora più bello:
Era tutto definito con del legno pregiato e raffinato. La casa aveva una spiccata nota di classicità. mi sentivo una principessa!
<< Joh è bellissimo...>>si voltò verso di me e mi lanciò un sorriso.mentre io mi sentivo sprofondare nell'immensità dei suoi occhi …
in quel momento avrei potuto fare tutto con lui …
<< sei strana oggi...sei stanca?>>
si avvicinò a me e mi diede un leggero bacio sulla fronte. Mi guardò strano e in quel momento non capì più niente.
<< scotti!!>> proferì allarmato. Non so cosa successe dopo … tutto intorno si fece scuro e non sentì più nulla.

**

Aprì lentamente gli occhi,ritrovandomi in una stanza sconosciuta.
Mi guardai intorno: ero sopra qualcosa di morbido e la stanza aveva tutte le sembianza di una camera da letto! << ehi … non dovresti sforzarti!>> dalla porta fece il suo ingresso, Johnny, con una piccola bacinella nelle mani. Si sedette sul letto,guardandomi strano. Lo vidi avvicinarsi lentamente a me,era a pochi passi dal mio viso... sempre più vicino...era un sogno ,ma mi piceva! Socchiusi gli occhi e aspettai con aprensione le sue labbra sulle mie! Sentì le sue labbra in un posto diverso da dove avevo pensato : sulla fronte!
<< sei ancora calda! Questa notte ti toccherà dormire qui! Non ti lascio uscire di casa con 39 di febbre>>
lo guardai scettica e feci spallucce << ma che è successo? >>lui mi sorrise,accarezzandomi le guancie con le sue mani calde<< mi hai fatto prendere un bello spavento piccola mia ...sei svenuta!dammi il numero di miss Rebecca che l'avverto>>
<< nonono Joh! Posso tornare benissimo a casa!>> lui tese la mano e fui costretta a mollargli il cellulare << mettiti comoda! Arrivo subito!>> questa situazione non mi dispiaceva per niente! Se non fosse per la mia testa incline all'esplosione,mi sarei sentita in paradiso!Quando ritornò mi informò che Rebecca non aveva fatto storie! Mi aiutò a sistemarmi e si posizionò di fianco a me,accarezzandomi i capelli con le sue bellissime mani,mentre i suoi occhi mi oltrepassavano l'anima. Sorrisi incapace di fare altro. Non riuscivo a muovermi! Mi sentivo semplicemente un vegetale.
Socchiusi gli occhi pochi minuti dopo,stringendomi più a Johnny,aderendo il mio corpo al suo e appoggiai la testa sul suo petto,mentre lui non indugiava a coccolarmi …
stavo bene tra le sue braccia... non potevo desiderare cosa migliore. Alzai la testa in modo da poter guardare il suo volto perfetto:mi guardava e mi ritrovai inesorabbilmente intrappolata sul suo sguardo.
Non capivo esattamente cosa mi spingesse verso di lui,forse i suoi occhi, così belli e penetranti da attirarmi come una calamita con un magnete.Forse perchè era semplicemente Johnny. Mi sollevai un pochino e mi avvicinai al suo viso,mentre lui esaminava i miei movimenti senza nemmeno fiatare. Gli accarezzai il viso con i miei polpastrelli,mentre sentivo le piccole gocce di sudore a causa della febbre fin troppo alta. Forse era lei che mi guidava,ma proprio in quel momento non mi importava! desideravo lui...solamente lui...
le mie dita scivolarono sulle sue bellissime labbra,forse aveva anche un buon sapore... volevo assaggiarlo!
Mi chinai verso di lui,stando bene attenta a mantenere il campo visivo sui suoi occhi,e lentamente poggiai le mie labbra sulle sue,sentendo il suo respiro crescere notevolmente e soffiarmi sul viso …
Mi distaccai da lui e gli sorrisi.
Mi sentivo debole,troppo debole e in un attimo il mondo si fece buio. Non percepivo nulla intorno a me,ma lo avevo fatto...lo avevo baciato...
anche se l'indomani probabilmente non me lo sarei neanche ricordato! Ma si! Avevo baciato Johnny Depp...


note dell'autrice:
Ma ciao ^.^
okay non mi ammazzate per il mio enorme ritardo o.o ho una spiegazione!! emh ...no! non la trovo u.u
scusate però :( ...lo so sono colpevole! accetto qualunque condanna u.u
ringrazio tantissimo coloro che hanno messo la storia tra le seguite e Princess of Dark e Disneyana per aver commentato ^_^ siate troppo gentili ragazze!!! ^.^
mi scuso per eventuali errorini ma non ho potuto rileggere! :/
comunque vi lascio!
un bacione e a presto :*
Aishia

spazio per il 25 dicembre:
augurii a tutto il magnifico popolo di EFP!!! ^_^ vi auguro un bellissimo natale e di ricevere tanti tanti regali u.u
Ancora auguri!!!
un bacio :*

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Capitolo 8
*** Rivelazioni ... ***


Rivelazioni




Aprì gli occhi lentamente stando ben attenta a coordinare i movimenti per non incrementare quella nausea che mi aveva accompagnata per tutta la notte. Nella mia testa si era appena svolta la terza guerra mondiale tra neuroni e qualche forma batterica subentrata all’interno della mia mente. Ora? Ora c’erano solo delle palle di fieno che percorrevano,spostati dal vento, una via terrena e desolata.
Mi sentivo avvolta dalle nuvole e per sbaglio toccai qualcosa di morbido e setoso. Mi alzai lentamente cercando di capire dov’ero finita: era una stanza rettangolare e luminosa grazie a una grande finestra da cui entrava una grande fonte di luce e un delicato venticello mattutino. Le quattro pareti erano colorate con due tinte diverse: due bianche con qualche schizzo dorato mentre le altre grigio chiaro con una sfumatura brillantata. L’arredamento era tra i più moderni e la stanza era il triplo della mia cucina e la mia camera da letto ma in quel momento non mi importava granchè,l’unica cosa che mi chiedevo incessantemente era: come ero finita li? Dov’ero?
Mi sollevai lentamente,caricando il peso del mio corpo sui gomiti e spingendo dalle gambe
«Non dovresti alzarti. Rimani a letto!» scattai verso la voce che aveva omesso quelle parole,trovando una figura sull’uscio della porta. Johnny entrò nella stanza frettolosamente,seguito da quel suo sorriso e dai suoi bellissimi occhi neri come la pece. Questa volta era diverso dal solito come se la sua voce calibrasse più tensione del solito. Ma cosa ci faceva lui qui?
« stai bene? » chiese sedendosi sul letto, mentre l’osservavo spaesata e disorientata non smettendo di guardarmi intorno « ieri sera sei svenuta tra le mie braccia!ti è salita la febbre e … stavi troppo male per riportati a casa. Tranquilla Rebecca sa già tutto e vedrò di riportarti a casa dopo cena» mi sorrise,guardandomi con i suoi occhi eccezionalmente belli e magnetici,così tanto da incatenarmi al suo viso perfetto e magnifico. Sussultai quando si avvicinò a me,poggiando le braccia sul letto mentre si slanciava su di me. Che cosa stava facendo? Annusai il suo profumo tendente al muschio bianco e chiusi gli occhi mentre avvertivo il suo viso ad un passo dal mio. Finalmente stava accadendo! Da un momento all’altro mi sarei ritrovata le sue labbra incollate alle mie!
Sentì un prurito sulla fronte e qualcosa di fastidioso che mi pungeva contro. Aprì di scatto gli occhi notando solo ora che era appoggiato alla mia fronte ma …
« okay la febbre è scesa! Stanotte mi sono preoccupato dolcezza!» sospirò sollevato prima di alzarsi e aprire il cassetto adiacente al letto dove estrasse un pacchetto di sigarette e l’accendino « se continui a non dire una parola chiamerò l’ambulanza » proferì dopo aver acceso,aver aspirato e cacciato il fumo.
« si si certo come no!» tra tutte le cose che potevo dire ero andata a trovare la cosa più intelligente eh? Mi guardò strano e se non avessi trovato qualcosa di più soddisfacente sarebbe andato a chiamare il 911 anche volando « emh … mi dispiace di averti creato tutto questo disturbo Joh »
« Oddio sai parlare!! Menomale altrimenti chi l’avrebbe sentita Rebecca! »
« già » soffocai una risata mentre immaginavo Rebecca tutta preoccupata e trafelata mentre Dario cercava di rassicurarla ripetendole che era tutto a posto,ignaro del suo scompenso cardiaco « Rebecca sembra una madre apprensiva! »
Sorrise e si alzò dopo aver sentito la vibrazione del suo cellulare « Hello! Si?Oh ciao … si stavamo proprio parlando di te! Si lei sta bene,la riaccompagnerò io questa sera!tranquilla!si okay … si certo!si … si senz’altro!! si ciao! » spense la chiamata guardandomi esasperato « mi sono pentito amaramente di averle dato il mio numero sai? La tua sicurezza mi è già costata una notte in bianco e 30 chiamate di Rebecca tra cui a 5 non ho risposto per salvaguardare il mio cervello e la mia incolumità! »
Cercai con tutta la forza che avevo in corpo di soffocare quella risata che squillò distintamente nella stanza. Johnny sorrise e poggiò il telefono sul comodino tornando a fissarmi serio. Mi persi nell’immensità di quegli occhi così nudi e trasparenti,gli stessi che ti davano l’impressione di precipitare in un buco nero e profondo. Non riuscivo ancora a credere a ciò che mi era capitato in così poco tempo: avevo incontrato il mio mito,il mio eroe e non riuscivo ancora a metabolizzare che ora mi trovavo nella sua camera da letto con lui seduto al mio fianco
«quindi ho dormito qui stanotte? » inghiottì un nodo che mi si era formato alla gola al pensiero di aver dormito a pochi passi da lui e di non essermene minimamente accorta! Accidentaccio a me!
Lui sorrise e spense la sigaretta nel posacenere « esattamente! E avanzi 8 ore di sonno perché credimi russi peggio di un ghepardo! Non dormirò più vicino a te giuro! » che cosa aveva detto? Io non russo! Ero arrivata anche a registrarmi la notte e … non russavo … ma aspetta!
«in che senso: non dormirai più vicino a me? »
« beh… veramente io … » lo guardai di sbieco mentre si morse un labro e si grattò la testa con la mano come era suo solito fare quando era imbarazzato « beh avevi la febbre alta ed io ero molto preoccupato quindi ho dormito vicino a te per controllare la situazione! » oddio ditemi che non stavo sbavando al pensiero di Johnny Depp nel mio stesso letto e possibilmente anche a petto nudo …
« ah bene! » stavo per andare in iperventilazione!
« Rebecca sta preparando le valigie! Domani si ritorna bambina» domani … una miriade di emozioni mi pervasero l’anima,logorandomi il cuore. Il tempo era volato come un fulmine non lasciandomi godere questo periodo semplicemente perfetto. Domani … domani sarei ritornata alla mia vita,sarei ritornata alla mia famiglia,mio padre,mia sorella … la vita. Stavo prendendo coscienza che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno per stare con Johnny,dopodiché ci saremmo divisi salutandoci con un addio! Questo giorno sarebbe stato l’ultimo insieme. Mi sentì gli occhi pesanti e umidi e una lacrima mi rigò il viso,mentre cercavo con tutta la forza che avevo in corpo di respingere le altre.
Johnny mi portò la mano sul volto e asciugò quella lacrima esiliata. « perché piangi piccola? »
« perché dopo oggi … dopo oggi non avrò più la possibilità di stare con te » mi sentivo una stupida solo al pensiero,solo a soppesare le parole che avevo appena pronunciato. non avrò più la possibilità di stare con te
Asley!diamine guarda in faccia la realtà! Johnny è Johnny! 45 anni in più di te con una famiglia sulle spalle e una carriera che lo attente ogni giorno! Non avrebbe tempo e non vorrebbe sicuramente rimanere legato a una povera ragazza che cerca se stessa in ogni angolo della terra! Che ha perso sua madre e cerca ogni giorno di discorparsene!
Johnny mi prese dalle spalle e mi strinse in un abbraccio caloroso e mi ritrovai inesorabilmente con il capo appoggiato al suo petto,mentre le mie mani gli cingevano amorevolmente la vita.
« ho paura Joh! Non voglio ritornare a casa! Non posso sentire continuamente quel peso! Non posso e non voglio avvertire l’odio proveniente da mio padre e mia sorella! » Si distaccò da me,tenendomi ben stretta dalle spalle,continuando a guardarmi con i suoi occhi magnetici e ammalianti
« di quale colpa stai parlando? »
« mia madre è morta e ad ucciderla sono stata io! »
Non capì bene la sua espressione ma era un misto tra: stupefatta,incredulo e scombussolata. Socchiusi gli occhi colpevole e mi distanziai da lui,cercando di tranquillizzare i battiti del mio cuore. Rimase fermo e in silenzio per qualche minuto per poi sussurrare con un filo di voce:
« che intendi dire? » mi sentivo morire al pensiero di ripescare quella notte dai miei ricordi. Ma ormai che avevo tirato in ballo quel ‘’discorso’’ dove concluderlo. Cominciai a tremare mentre quelle immagini mi si ripresentavano in modo vivido dinanzi agli occhi. Era passato poco tempo ma nulla era svaporato. Neanche quel dolore … che ogni giorno si faceva più presente.
Non è passato molto tempo da allora ma tutto sembra talmente vivido da confondersi nei giorni: sembra passato solo ieri da quel giorno che rovinò per sempre la vita della nostra famiglia!
Mamma soffriva di una forma piuttosto grave di depressione. Tutto successe dopo la morte del mio fratellino. Era incinta e la gravidanza non proseguiva molto bene ma decidemmo di portare lo stesso alla vita il bambino che nacque con una grave malformazione cardiaca e morì dopo pochi mesi. Questo mia madre non riuscì a reggerlo e nemmeno per noi era piuttosto facile sopportare la situazione. Lo avevamo chiamato Hope che in irlandese significa speranza,ossia portava lo stesso nome di mio nonno. Non sai quanto era bello e dolce ma la nostra speranza si spense il giorno in cui Hope chiuse gli occhi per sempre.
Da quel giorno la nostra famiglia non fu più la stessa: mamma e papà litigavano in continuazione a meno che papà non fosse via in qualche viaggio per lavoro,in quel caso litigavano tramite cellulare per le sue continue assenze. Katy,aveva detto semplicemente che si tirava fuori da tutti e tutti,quindi passava più tempo fuori che dentro casa e infine rimanevo io che mi toccava subire tutte le liti,i pianti e le isterie che susseguivano dopo i litigi. Mamma era continuamente in lacrime e la sua sofferenza non faceva bene ne a me che a lei. Tutto il peso della famiglia,che in quel periodo era più divisa che mai gravava sulle mie spalle,sulla schiena di una povera ragazza stufa della sua vita e che altro non desiderava se non un po’ di pace.
La situazione di mia madre non migliorava affatto anzi! Andava sempre a peggiorare al punto che non poteva esser lasciata sola nemmeno un attimo!Si stava lasciando morire a poco a poco.
Un giorno,uno di quelli in cui non vedi un lato positivo in nulla,avevamo litigato di brutto e per furia decisi di andare ad una festa per riprendere un po’ il controllo di me stessa. Ricordo che finimmo per litigare anche per quello! Rammento esattamente quelle parole:
«No signorina! Tu non andrai da nessuna parte! Possibile che in questa casa non ci sia nemmeno un po’ di disciplina?»
« disciplina? Mamma! Io sto a casa ad ogni ore della giornata … ti rendi conto che non vivo più? L’unica cosa che ti chiedo sono due ore! Due ore di vita! » strepitai alzando la voce,sbattendo la sedia così da farla cadere al suolo. Vidi un lampo di luce negli occhi di mia madre e la sua rabbia si trasformò in furia! Sapevo che a parlare non era la mia dolce mamma ma la sua malattia
« esci da quella porta e non tenerti in obbligo a ritornare»
« sai che c’è? Io ci vado! Ma sappi solamente che odio papà,la mia vita e odio te! Ti odio mamma! » sbattei la porta di casa,lasciandola ferita e abbandonandola al suo destino.
Quando rincasai la trovai in bagno con un cappio al peso al collo e lei priva di vita»
mi faceva così male,mi sentivo come se stessi rivivendo quegli istanti,quella visione mi si prostrava davanti e io non riuscivo a toglierla dalla mia mente. Mi sentivo come se un pugnale mi stesse attraversando il cuore in una ferita ancora aperta.
Le lacrime continuavano a scendere imperterrite mentre sollevai il viso per vedere la sua espressione contrita e delusa. Trovai invece nei suoi occhi tanta compassione e dolore. Johnny era così: non riusciva ad avere disprezzo per nessuno ma riusciva a condividere quel dolore,lo stesso che avevi dentro di te.
« non sai quanto fa male! E ciò che mi distrugge è il pensiero di averla uccisa io! Joh lei è morta per colpa mia!!! »
« ssssh! Non è vero non è colpa tua … lei non vorrebbe che tu pensassi questo! Asley ascoltami: quello che è successo è una disgrazia ma tu non devi fartene una colpa! La depressione è una malattia mentale incurabile che trasmette al soggetto malato l’istinto al suicidio. Non è colpa tua e tua madre non vorrebbe che ti assumessi la colpa per quello che le è successo! Questa è la vita piccola mia ma ti resta solo di convivere con questo dolore ma di renderti conto che non è colpa tua! »
Mi distanziai da lui guardandolo fisso negli occhi « il dolore è troppo forte Joh! Molti dicono che il tempo cura le ferite ma si sbagliano! Il tempo non fa altro che ampliare quel dolore e … io mi sento morire,soffocare ogni giorno e trovo un appiglio solo quando tu sei vicino a me »
« allora io non ti lascerò mai! » mi prese con due dita il mento e mi tirò su in modo che lo guardassi negli occhi « ti chiamerò ogni weekend e se avrai bisogno di me non devi far altro che chiamarmi e io sarò subito da te!
Asley quando sentirai la mia mancanza guarda il cielo immerso dalle stalle e ricorda! Che se siamo sotto lo stesso cielo e perché non siamo poi così lontani … » gli sorrisi. Mi stava dicendo tutte quelle belle cose per tranquillizzarmi e farmi partire serena,ma se quelle erano le sue promesse io sarei stata felice e avrei continuato a vivere la mia vita con lui che continuava a farne parte!

Passarono solo poche,dopo aver mangiato e dopo che si assicurò di essermi quanto meno ripresa mi riaccompagnò nell’albergo in cui alloggiavo.
« Joh posso chiederti un favore? Sempre se puoi e non hai impegni! »
« spara! » sussurrò mentre guardava la strada che si mostrava a noi ad alta velocità. Io ispirai e abbassai la testa imbarazzata « domani se sei libero mi potresti accompagnare all’aeroporto …per … per salutarci? »
Sorrise e soffocò una risata mantenendo lo sguardo sempre di fronte a se « ti seguirò anche nei confini del mondo se sarebbe necessario mia dolce Asley » mi fece l’occhiolino e mi diede un piccolo buffetto sulla spalla « ehy! »

Arrivammo all’albergo dove vi era Rebecca con una piccola coperta in mano. Appena mi vide tirò un lungo respiro di sollievo e si avvicinò là dove Johnny aveva posteggiato la vettura
«sei viva! Tieni mettiti questo … non vorrei che prendessi freddo! » sembravo più che altro immersa in un chimono giapponese e Joh scoppiò a ridere
« Rebecca tu va! Io arrivo subito! »
« okay! Arrivederci Mister Depp! » Joh fece un breve cenno con la testa e la donna rientrò scomparendo dall’enorme porta d’ingresso. Mi voltai ritrovandomi lo sguardo di Joh su di me
« a che ora parti domani? »
« credo alle 5! Tu ci sarai vero? »
«come potrei non esserci? Ora vai a nanna piccola campionessa! »
« buonanotte» sussurrai dandogli un piccolo bacio sulle gote. Lui sorrise mostrando la dentatura perfetta e qualche dente d’oro « notte »

TERZA PERSONA
Dopo aver guardato la piccola ragazza dai capelli biondi scomparire dall’uscio dell’albergo,l’uomo si voltò dirigendosi lentamente nella sua auto. Mise la chiave sull’apposita fessura e …
« Mister Depp? » Johnny si voltò di botto e sgranò gli occhi ,aggrottando la fronte non aspettandosi di vedere colei che le si era parato di fronte
« Miss Rebecca! Che ci fa lei qui? » la donna abbassò la testa e quando rialzò lo sguardo lo puntò sugli occhi del bell’attore,guardandolo di sbieco
« Ho bisogno di parlarvi! Per il bene di Asley … »



eh si ...chi non muore si rivede ^^'' ... mi dispiace tantissimo per il mio ritardo ma finalmente sono qui con questo nuovo capitoletto!! xD
ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno recensito la storia,chi segretamente e silenziosamente l'ha letta o chi l'ha messa tra le seguite/ricordate/preferite *_*
vi ringrazio tantissimo e spero che questo capitolo sia di vostro gradimento :)
che cosa vorrà Rebecca da Johnny?? O.O''
finisco col dirvi che finalmente siamo giunti al termine e che il prossimo sarà il capitolo finale ^^
volevo solo dirvi che a chi ama Johhny potrebbe leggere: '' Love story alla Depp'' o '' Scusa ma ti chiamo amore'' che è una storia a quattro mani con lamia cara e bravissima amica Princess of Dark :3
chi ama invece Pirati dei caraibi vi è ''Luna rossa'' ... ma ho anche altre storie ^^
ihihih va bene sto scrivendo più della storia stessa! vi lascio un grosso bacio e abbraccio
con affetto ...
Aishia

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Capitolo 10
*** due persone non possono stare divisi insieme ***


L'amore è anche imparare a rinunciare all'altro, a saper dire addio
senza lasciare che i tuoi sentimenti ostacolino
ciò che probabilmente sarà la cosa migliore per coloro che amiamo.

due persone non possono stare divisi insieme




Aprì gli occhi lentamente,rendendomi conto di non averli chiusi per niente quella notte, affranta da tanti pensieri che mi popolavano la mente.

Sbattei più volte le palpebre così da abituarmi alle variazioni della luce che entrava impetuosa dalla finestra sopra il mio letto,così da riuscire finalmente a distinguere ciò che mi circondava.

Sentì un dolore all’altezza del ventre come se qualcuno mi avesse appena dato un pugno nello stomaco nel momento in cui costatai la vecchia valigia dimenticata sulla scrivania adiacente al computer fisso,chiaro e splendente simbolo che il gran giorno era sopraggiunto e che era arrivato il momento di ritornare alla realtà,mettere i piedi per terra e dimenticare quel sogno stupendo che possedeva il nome di Johnny

Dimenticare? Come si poteva dimenticare qualcosa di talmente bello?

Con Johnny avevo trascorso il periodo più bello della mia intera vita e da quando ne faceva parte aveva assunto altre tonalità, non il piatto di quel grigio che faceva sembrare la mia vita un film in bianco e nero.

Mi sollevai,notando i miei vestiti piegati a fondo letto,pronti per essere depositati nel mio bagaglio a mano. La stanza era semivuota,così com’era da prima del nostro arrivo. Quel vuoto non fece altro che aumentare quel senso di solitudine che mi aveva assalita,travolgendomi con impeto ed ardore.

Guardai la sveglia sul comodino accanto al letto che indicavano perfettamente le 10:20 del mattino. Fra meno di sette ore ci saremmo imbarcati,lasciando questo luogo colmo di ricordi indimenticabili per ritornare dove era preferibile lasciarli indietro. Meta? Casa.

Casa. Per la prima volta mi resi conto del vero significato di quella folle parola. Nulla era più triste e banale che non sentirsi la propria casa dentro,ma per me quel luogo era solo il posto dove vivevano mio padre e Katy,nulla di più,nulla di concreto … ma niente sarebbe stato concreto senza Johnny. Lui era la mia casa,il mio focolare dove potevo sentirmi veramente me stessa,senza la paura di non essere capita o tradita. Lui era quel fuoco che nasceva con ardore dentro me ma con la certezza che non mi sarei mai bruciata.

Mi allungai verso il cellulare,accendendolo. Mi stupì quando notai che il display era piatto e vuoto senza la presenza del solito messaggio del buongiorno da parte di Johnny.

Senti la porta aprirsi di botto e Rebecca entrare con una sfilza di vestiti e qualche pacco incartato con la carta regalo. La guardai curiosa mentre,ignara del mio sguardo indagatore,appoggiava gli oggetti sopra la valigia.

«di chi sono?»

Rebecca saltò in aria e mi guardò come se avesse visto un fantasma. Cercai con tutte le mie forze di trattenermi ma …

« ma allora siete tutti coalizzati contro di me eh? Ditelo che volete farmi venire un infarto: prima il cameriere e ora tu! » rispose buttandosi sul letto con il cuore che sembrava uscirle dal petto

«il cameriere? »

«si sai com’è? Il suo supervisore gli ha ordinato di andare nelle camere e di cambiare gli asciugamani nei bagni. E secondo te lui che ha fatto?giusto giusto io mi stavo facendo la doccia e … ti lascio immaginare» scoppiai a riderle in faccia sotto il suo sguardo imbronciato. Come potevano succedere tutte a lei?ora mi rendevo conto che la povera Rebecca aveva la sfortuna infilata sotto la manica o come in questo caso sotto l’accappatoio!

« e dov’è Dario? »
« credo che lo stia ancora inseguendo per l’albergo! » risi e il mio sguardo si posò sul vestiario che aveva risposto accanto le valigie « ma di chi sono? » Rebecca si alzò e cominciò a riporle li dentro

« regali per tua sorella e tuo padre. Mi sembrava carino comprare qualcosa anche per loro non ti pare?In fondo sono la tua famiglia e ti amano e quindi sarebbe bello ricambiare con qualche dono,anche se qualcosa di piccolo » Li accarezzai lentamente e il mio sguardo andò a fine sui due braccialetti che portavo nel braccio e che spesso dimenticavo di avere. Erano uguali e identici e rappresentavano per me tanto. Avevano un valore affettivo che andava sopra ogni limite,così preziosi da non distogliermene mai. Erano dei regali di mia madre,il giorno del mio sesto compleanno

« Tesoro questi braccialetti sono identici no? » mi sussurrò mia madre mentre mi poneva i due braccialetti,infilandoli nello stesso lato del braccio. Io la guardai curiosa mentre seguivo quei movimenti così lenti e amorevoli

« si mamma! »

« Beh ora voglio che tu li prenda entrambi e vorrei tanto che … un giorno ne donassi uno a una persona a cui tieni tantissimo!questi braccialetti sono una cosa sola e solo tu potrai decidere a chi affidare l’altra metà. Dovrà essere una persona importante e a cui vuoi un bene infinito »

« lo stesso che tu vuoi a papà? »

« anche … oppure l’amore che io provo per te …»

Sorrisi a quel suo ricordo e presi la decisione di affidare uno di quei braccialetti a una persona cara. Ora avevo capito cosa voleva dire mia madre e ora sapevo anche a chi dare quel braccialetto a forma di cuore.



« dai andiamo che il taxi è già arrivato! » proferì Dario prendendo l’ultima valigia mentre Rebecca finiva di mettersi il rossetto « un po’ mi mancherà questo posto! Dovremo ritornarci tesoro» sussurrò mentre si spalmava il rossetto rosso fuoco sulle labbra

« si lo penso anch’io ma forza! Altrimenti perderemo l’aereo e così non ci sarà bisogno nemmeno di ritornarci»

Guardavo disperatamente il cellulare,implorando di scorgere un segnale o quanto meno un segno di vita da parte di Johnny. Non si era fatto sentire per tutta la mattinata. Perché non si era fatto vivo?

«andiamo? »Rebecca mi poggiò una mano sulla spalla nell’attesa che mi dessi una smossa. Ma no! non potevo andarmene senza salutare Johnny! O quanto meno dargli un ultimo addio
«no! »
«come? » chiese sorpresa e con gli occhi che le fuoriuscirono dalle orbite. Mi sedetti sul letto accavallando le gambe e incrociando le braccia al petto con fare negligente «cascasse il mondo io non mi muovo da qui finché Johnny non viene! Aveva detto che sarebbe venuto in albergo e che ci avrebbe accompagnati all’aeroporto ma …»

«non credo che verrà! » sospirò colpevole e sgranai gli occhi un po’ stordita«ieri abbiamo parlato … scusami Asley ma ero maledettamente preoccupata per te e mi è sembrato la cosa più logica da fare. Anche se è stata la cosa più stupida che potessi fare …»

«Cosa.gli.hai.detto! » ringhiai mentre lei abbassava lo sguardo colpevole

«Gli ho cordialmente fatto capire di non farsi vedere all’aeroporto! Sarebbe stato troppo straziante per te Asley! L’ho fatto perché il tuo non è una cotta adolescenziale o un amore platonico … no! tu sei davvero innamorata di quell’uomo Asley! ma devi guardare in faccia la realtà! Potrebbe essere tuo padre,tuo zio o che ne so … ha troppi anni,troppi legami e una vita pienamente diversa dalla tua! Il suo mondo non coincide con il tuo e non coinciderà mai! Quindi è inutile che stai li a crogiolarti mentre sognante … guardi il cellulare alla ricerca di un messaggio che non arriverà mai o di una presenza che non sopraggiungerà mai! Johnny sa tutto questo e ha capito anche le mie parole. Si Asley … Johnny non verrà … »

Mi sentì precipitare verso un grosso e profondo buco nero senza la possibilità di ritornare in superficie. Non poteva … non poteva essere vero. Non potevo partire senza dire addio a … a Johnny. No! non potevo

« non ci credo …» strinsi i pugni e abbassai la testa in modo da non far scorgere le lacrime che fuoriuscivano dai miei occhi. Mi sentii morire,morire al solo pensiero di non poterlo rivedere nemmeno un ultima volta …

« mi dispiace» Non poteva bastare una scusa dopo tutto quello che aveva fatto. Alzai la testa e la guardai negli occhi in segno di sfida,decisa a buttargli tutto quello che avevo dentro
« Ecco qual è il vostro problema: mi considerate tutti una bambina infantile e che non capisce le cose da se! Io non ho più otto anni Rebecca! So capire e agire con la mia testa anche quando si tratta dell’amore. Pensi che non sappia tutto questo,che non sappia che io e Johnny pur essendo vicini siamo lontani un milione di anni luce? Ma secondo te se il sole tramonta non sorge di nuovo? Io lo so… so tutto questo ma non mi importa! Sono pronta ad accettare,ad accettare la lontananza, il pensiero di non rivederlo ma non posso accettare quello di non avergli detto nemmeno addio. Ho superato la morte di mia madre diamine! Superato? Che dico … sto affrontando la sua morte quindi sono abbastanza forte per accettare questo addio e tu … tu mia cara … non sei nessuno per negarmelo e dire a Johnny di starmi lontano! Quindi cascasse il mondo lo chiamo e gli dico di raggiungermi all’aeroporto e finchè non lo vedo scordati di me! io non parto! » presi il telefono,digitando con la mano ancora tremante il suo numero,pregando che Rebecca non fosse stata troppo convincente.

Risponde la segreteria telefonica … parlare dopo il … BIP

‘’ Ciao Johnny … si sono io! sono Asley …

Senti Rebecca mi ha detto tutto ma non mi interessa! Non mi importa di cosa pensano gli altri .. io so solo cosa penso io … e… so che sei troppo grande e che il tuo mondo è troppo diverso dal mio ma … che importa! In fondo se guardiamo le stelle vediamo il cielo allo stesso modo no?

Ti prego Johnny vieni da me perché … io non parto senza nemmeno dirti addio …

È una promessa! Nella vita ho perso troppe cose senza nemmeno la possibilità di salutarle. Ho avuto troppi rimpianti e non voglio che tu sia tra quelli! Ti prego Joh … ti prego

Chiusi la telefonata e guardai Rebecca di fronte a me. Il suo sguardo era piatto e privo di emozioni. Non avrei mai potuto perdonarla perciò che aveva appena fatto.

Salimmo nel taxi mentre con lo sguardo rivolto al cielo pregavo … pregavo che Johnny,il mio Johnny arrivasse,che non gli importasse nulla delle parole,dei pensieri ma che per una volta seguisse il cuore. Anche se probabilmente dentro non c’ero io.


Arrivammo all’aeroporto,un posto popolato da una miriade di gente in lacrime,felice che tra un bacio e una carezza animavano quel luogo. Il nostro volo sarebbe partito fra non molto,infatti già i passeggeri della compagnia si stavano già avviando,salendo sull’enorme aereo che ci avrebbe portato in Italia.

Non smettevo di guardare indietro,con la speranza nel cuore di veder spuntare Johnny,ma più passava il tempo e più quella speranza mi moriva dentro. Come poteva essersi lasciato influenzare? Come non potevano le mie suppliche averlo ammaliato nemmeno un po’?

«Forza Asley! Tirati su … dobbiamo andare» Dario cominciò a salire lungo la scala mobile e così anche Rebecca. Non ce la facevo. Non potevo andarmene così. Misi un piede sulla scaletta,consapevole che pur girandomi non avrei visto nulla che avrebbero reso i miei occhi pieni di gioia.
Non mi girai …

Non lo feci per paura di rimanere ferita e affranta. Allora era così innamorarsi? Era solo dolore? se amare qualcuno significava morire di dolore io avrei preferito non amare mai … o meglio non amare mai più

«Asley!! » sentì delle urla lontane ma non mi voltai immediatamente. Lo feci quando notai gli occhi spalancati di Rebecca. Fu allora che mi girai,fu allora che lo vidi.

«Johnny! » scesi velocemente cercando di raggiungerlo il prima possibile,con nel cuore una miriadi di emozioni e sensazioni

« ciao Joh! » sussurrai quando fummo abbastanza vicini « ciao piccola» mi rispose lui con un mezzo sorriso imbarazzato

«senti Joh ti volevo chiedere scus…»

«no! è tutta colpa mia! Ti ho sempre ritenuto una bambina da proteggere e forse mi sono affezionato troppo a te,ma conosco i miei limiti e quando Rebecca mi ha detto quelle cose mi sono sentito una cattiva persona,come se volessi solo approfittarmi di te Asley! Ma non è così e spero che tu lo abbia capito! Spero che tu non abbia frainteso cosa provo per te! » sussurrò quelle parole tutte ad un fiato,senza nemmeno inalare aria. Avevo capito perfettamente cosa intendeva: per lui ero come una sorellina. Per la prima volta mi bastò.
« spero solo che avendomi visto partirai con più serenità …» guardai le punte dei miei piedi,indecisa sul da farsi. Incerta se parlare o agire direttamente

«Joh ti devo dare questo prima di partire»

« cosa? » mi sfilai il bracciale e prendendo la sua mano l’ho affidai a lui. Da prima strabuzzò gli occhi sorpreso per poi scattare in un meraviglioso sorriso,di quelli che ti fanno innamorare,di quelli che ti rubano l’anima portandosela sempre con se

« è bellissimo ed è proprio uguale al tuo …»

« me lo diede mia madre dicendomi di donarlo a una persona speciale! Io ti dono metà del mio cuore e ora sei tu a decidere se prenderlo o buttarlo in un cassonetto ma qualunque sia la tua decisione la mia l’ho presa ed è quella di amarti … Lo so che viviamo in un mondo non proprio parallelo ma non mi importa! So i miei limiti e so anche che il mio è un amore platonico ma vero» mi accorsi solo dopo aver sparato quella successione indefinita di parole,di avergli rivelato di amarlo. Abbassai il capo completamente imbarazzata ma però con un peso più leggero nel cuore

«promettimi solo una cosa mia piccola Asley»sollevai il capo di botto,incrociando i suoi bellissimi occhi neri coma la pece,lucenti come un diamanti,meravigliosi come il paradiso stesso

«tutto ciò che vuoi»

«che un giorno sarai felice,vivrai la tua vita senza nessuna paura,che sfoggerai il tuo bellissimo sorriso al mondo intero e che i tuoi dolcissimi occhi smettano di essere languidi. Promettimi di non scordarti di me … promettimi che un giorno ti innamorerai,ti sposerai e avrai dei figli e che finalmente la felicità che meriti! Ho bisogno di sentirtelo dire perché tu Asley mi hai dato tanto. Mi hai fatto capire il vero significato di ‘’vivere’’ e non finirò mai di ringraziarti. Ora però devi salire su quell’aereo e vivere! Ricominciare a vivere. Ora sei tu che devi capire te stessa» mi sentivo una stupida,un emerita idiota. I miei occhi si fecero lucidi e feci di tutto per trattenere quella lacrima che però uscì velocemente,senza frenarsi.

« te lo prometto Joh! E ti prometto che quando tornerò a casa sarò una persona diversa,migliore,come tu mi hai reso! Ti avrò per sempre qui dentro Joh! Nel mio cuore … ma ora ti chiedo solo un ultima cosa …»

« quale? » sussurrò accarezzandomi il viso con la mano

« baciami … lo so è una follia ma per me è la cosa più vera che possa esistere. Almeno mi ricorderò di te e …» si avvicinò lentamente a me, finchè non sentì il suo odore entrarmi nelle narici,talmente bello da farmi entrare in estasi,le sue mani su di me e le sue labbra incollatw alla mia. Non capì nulla,sentivo soltanto un enorme felicità provenire dal cuore.
Si distaccò da me e gli sorrisi
Mi sentivo strana ma felice. L’unica cosa che mi opprimeva era il pensiero di vivere in un mondo in cui lui non faceva parte. Avrei continuato a vivere senza di lui,magari come mi aveva appena detto mi sarei innamorata di nuovo,ma non mi sarei mai innamorata di lui. Non avrei mai più rivisto i suoi bellissimi occhi e le sue dolcissime labbra. Avrei vissuto si … ma lui non sarebbe stato con me,non mi avrebbe vista crescere,innamorarmi,sorridere e probabilmente si sarebbe anche dimenticato di me. ma è questa la fine che fanno le persone quando si dicono addio: si dimenticano! Ma io non mi sarei mai potuta dimenticare di quell’uomo che mi aveva dato così tanto. Lo avrei tenuto sempre nel cuore,avendo sempre la paura che un giorno avrebbe potuto dimenticarmi.
Ma quantomeno rimanevano i ricordi. Quegli assurdi flashback ma che mi avrebbero permesso di ricordare ogni suo frammento … lui…

Sorrisi indietreggiando lentamente,mentre lo vedevo farsi sempre più lontano …
« addio … Joh! »

« no … non è un addio: perché due persone non possono stare divisi insieme …»


Fine …


Salve a tutti ^^
Ed eccoci qua per l’ultima volta! Sapete … non so … ma mi sento strana,come se un pezzò di me finisse con questa storia… è la mia prima storia a cui metto il punto e non vedevo l’ora ma ora? Ora mi sento un po’ triste e un po’ pazza :p
Comunque vorrei ringraziare di cuore a tutti colore che mi sono stati vicini e che hanno amato la storia almeno la metà di quanto l’ho fatto io :)
Ma questo non è un addio no! sapete che potrete trovarmi in molte altre storie … come love story alla Depp! o Scusa ma ti chiamo amore che è una storia a quattro mani che sto scrivendo insieme alla mia carissima Princess of Dark! O altrimenti in altre fanfiction! O in altre che inizierò … primo o poi! :/
Comunque non finirò mai di ringraziarvi … siete preziosi ^^
Ora vi saluto e spero solo che questa storia vi sia piaciuta :D
Ora vi lascio … e prometto che ci rivedremo presto ^^
A presto …
Aishia …

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