Un desiderio di troppo, ovvero come riconquistare un principe in 8 giorni

di _elys_DreAm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PRIMO GIORNO ***
Capitolo 2: *** SECONDO GIORNO (parte prima) ***
Capitolo 3: *** SECONDO GIORNO (parte seconda) ***
Capitolo 4: *** TERZO GIORNO ***
Capitolo 5: *** GIORNO QUARTO ***
Capitolo 6: *** QUINTO GIORNO ***
Capitolo 7: *** SESTO GIORNO ***
Capitolo 8: *** SETTIMO GIORNO ***
Capitolo 9: *** OTTAVO GIORNO ***



Capitolo 1
*** PRIMO GIORNO ***


UN DESIDERIO DI TROPPO

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNI…

di _elys_DreAm

"Dannato scimmione che non capisce niente!" arrabbiata come non mai Bulma Brief si diresse verso la stanza del figlioletto. Trunks se ne stava tranquillamente sonnecchiando, perennemente con il ditino in bocca, in un piccolo fagottino azzurro all’interno della propria culla. Non aveva più di un anno, ma oltre ai geni paterni, che fortunatamente non si erano ancora mostrati, aveva ereditato anche quelli materni che lo rendevano già un piccolo genio. Stava imparando già a camminare, sgambettando continuamente di qua e di la per poi ricadere dopo soli due metri sbottando in un fragoroso pianto che solo Bulma sapeva placare. Aveva inoltre già iniziato a strascicare qualche parola con profondo orgoglio della madre e dei nonni.

"Piccolo mio" disse decisa andando verso il figlio "mi raccomando, non diventare mai come tuo padre!"

Il bambino, che si era appena svegliato, non capendo bene il senso di quella affermazione, non poté far altro che annuire contento dicendo "Papà! Papa!"

Bulma si sciolse come un ghiacciolo al sole di fronte all’innocenza di quel piccolo pargoletto paffutello, che dell’aspetto virile e mascolino del padre non aveva proprio niente.

"O amore mio! Non penso proprio ci sia questo rischio!" continuò prendendolo amorevolmente in braccio e dirigendosi verso la cucina, dove c’era ancora Vegeta che stava finendo di pranzare dopo averla fatta un’altra volta arrabbiare in seguito alla sua cocciutaggine negli allenamenti e nei suoi soliti modi "gentili".

"Forza cucciolotto, è l’ora della pappa!" disse rivolta al figlio sorridente. Prese il biberon che aveva preparato pochi minuti prima e imboccò il figlio.

"Quel mocciosetto mangia e dorme tutto il giorno… io alla sua età già mi allenavo e combattevo! Ci credo che poi diventa un piccolo incapace come il figlio di Kakaroth!"

"Si da il caso che mio figlio non sia un’incapace!" rispose subito lei ancora adirata "è solo troppo piccolo! Sa a malapena camminare… come puoi pretendere che si alleni?"

"Ecco, vedi… è solo un piccolo incapace! Tutti i sayan alla sua età correvano già da un pezzo…"

"Bhè, lui non è un sayan" disse pronunciando in modo scocciato la parola sayan.

"Si… magari è pure figlio di quel mammalucco del tuo ex… come si chiamava… Yanchi…"

"Yamcha! Come puoi dire una cosa del genere? Non ti preoccupare, non mi sarei mai azzardata a farlo passare per tuo se non lo fosse stato… Magari fosse figlio suo!"

Un lampo, un turbinio. Una luce accecante. Poi più niente, buio…

La testa le girava, era buio, e solo una voce riuscì a riportarla alla luce.

"Tesoro, tesoro stai bene?" era stesa sul pavimento della cucina "Ti confesso che mi sono molto spaventato quando ti ho visto svenire… ma ora stai bene?"

"Io… Yamcha, ma cosa ci fai qui?" disse non appena mise a fuoco la sagoma che la stava dolcemente sorreggendo.

"Come cosa ci faccio qui? Forse hai battuto la testa cadendo…" continuò preoccupato, quando improvvisamente Trunks si mise a piangere. Trunks! Dov’era? Si ricordava benissimo che prima di svenire lo aveva tra le braccia…

"Trunks!" gridò.

"Aspetta… è in camera sua. Si deve essere svegliato. Di sicuro avrà fame… non ha ancora mangiato oggi! Ora vado a prenderlo… ma tu sei sicura di stare bene?"

"Si, sto bene…" continuò Bulma cercando di alzarsi a fatica contro l’ostinata preoccupazione di Yamcha "Yamcha, per favore! Sto bene… non ho battuto la testa da nessuna parte, e non ho nulla di rotto!"

"D’accordo, allora io vado a prendere il bambino…" disse l’uomo non ancora troppo convinto prima di dileguarsi dalla stanza verso il piano di sopra.

Allora, ricapitoliamo… stava parlando con Vegeta, aveva il piccolo Trunks in braccio e gli stava dando da mangiare… un bagliore e poi più niente.

"Eccoci qui…" disse Yamcha tornando con in braccio il bambino che aveva già allungato le braccia verso Bulma "Ah… vuoi andare dalla mamma?"

"Ciao cucciolotto… amore della mamma!" disse dolcemente accogliendolo tra le braccia. Oramai Trunks rappresentava la sua unica certezza… ma doveva immediatamente scoprire cosa diavolo era successo "dov’è Vegeta?" chiese rivolgendosi a Yamcha.

"Quel gorilla si starà sicuramente allenando nella camera gravitazionale… che razza di idiota!"

"Yamcha, non ti azzardare mai più offenderlo in quel modo!" contestò Bulma offesa cercando di difendere il marito.

"Ma Bulma! Cosa ti succede oggi?"

"Ma niente, non mi succede niente! È solo che non mi piace che tu lo offenda in quel modo"

"Scusa, amore. Lo so che tu sei sempre buona e gentile con tutti, ma quando penso che quel…"

Ma Bulma non lo stava neppure ascoltando. Si era soffermata sulle sue prime due parole.

"Come, come… come mi hai chiamato?" chiese esitante lei interrompendolo.

"Cosa? Perché come ti ho chiamato?" chiese lui incerto sul da farsi.

"Tu, tu… mi hai detto ‘amore mio’!"

"Bhè, si è così che ti chiamo di solito, no?"

Aveva bisogno di capire cosa diavolo stesse accadendo…

"Scusa me lo tieni un attimo?" disse lei lanciando letteralmente il piccolo Trunks tra le braccia dell’uomo.

"Si, certo… vieni da papà" disse accogliendolo con infinita dolcezza.

Papà? Ma cosa caspita era accaduto finché lei era svenuta?

"Papà?" ripeté una Bulma sempre più incerta.

"Si… Bulma, ma sei sicura di stare davvero bene?"

La donna si avviò di corsa fuori dalla stanza mentre Yamcha la stava ancora guardando nello stesso modo in cui si guarda una pazza isterica. Uscì dalla C.C.. Fuori tutto sembrava normale: la casa, il vicinato, il giardino… tutto sembrava uguale. Poco lontano sua madre stava innaffiando le aiole, sorridente come sempre.

"Mamma" Bulma le corse incontro.

"Oh, ciao tesoro…" la accolse lei con la sua solita voce squillante.

"Mamma, dimmi con chi è che sono sposata?"

"Cosa? Come dici? Tesoro, ti senti bene?"

"Si!" urlò lei sul punto di una crisi di nervi "rispondi solo alla mia domanda!"

"Oh tesoro, con Yamcha… ricordo come se fosse ieri il giorno delle nozze… eri così bella con l’abito bianco, bambina mia!" rispose la donna sul viale dei ricordi tornando al suo solito buonumore. Ma Bulma si era già diretta nuovamente all’interno della casa… doveva parlare con un’altra persona, molto più importante.

Si diresse verso il corridoio che portava alla Gravity Room, sotto gli occhi attoniti di Yamcha, che vedendola passare la inseguì chiamandola. Ma lei non aveva il tempo di stare li ad ascoltarlo, non aveva tempo di dare spiegazioni. Girò l’ultima curva e si ritrovò addosso alla persona che stava giusto cercando. Vegeta se ne stava li, a torso nudo con un paio di pantaloncini corti e un asciugamano sulla spalla. Il volto sudato. La guarda incerta, ma sempre con quella espressione corrucciata.

"Che diavolo fai, donna? Guarda dove vai! Piuttosto preparami il pranzo che ho fame!"

"Non potresti mostrare un po’ più di gentilezza verso che ti offre vitto e alloggio gratis?" sbottò Yamcha con ancora Trunks in braccio.

"E tu che diavolo vuoi? Non mi sembra di aver detto nulla a te! Togliti di mezzo ora, che devo passare… e quando torno pretendo di trovare il pranzo pronto in tavola!" e così dicendo se ne andò verso la sua camera.

"Ma che razza di maniere! Sei ancora dell’idea di difenderlo? Ehi, Bulma… ma mi stai ascoltando?" Yamcha la stava guardando sempre più preoccupato. Bulma se ne stava li, con gli occhi sbarrati senza dire una parola. Kami, cosa aveva combinato? Ripensa. Lei, Vegeta, Trunks… lampo, buio…lei, Vegeta, Trunks… e Yamcha? Cos’era accaduto? Cos’era successo prima del lampo? Lei e Vegeta stavano discutendo, come sempre. Stavano discutendo su Trunks. Già, lui aveva detto che poteva benissimo essere figlio di Yamcha, e lei… lei aveva sperato lo fosse! No, ma com’era potuto accadere? Era stata tutta colpa sua e del suo maledetto desiderio… ma quale desiderio? Lei lo aveva detto solo perché Vegeta l’aveva provocata. Sperò con tutta se stessa che si trattasse solo di un brutto sogno, un incubo… ma le cose non sembravano decise a cambiare. Doveva chiarire quanto stesse accadendo. Si precipitò verso la direzione in cui se n’era andato il sayan.

"Ehi, Bulma! Ma dove stai andando?" la donna si voltò e lo fermò.

"No Yamcha, smettila!" Bulma stava perdendo la pazienza, e non si rese quasi conto di gridare "Lasciami in pace, smettila di seguirmi e di guardarmi come si guarda una pazza! Smettila di trattarmi come una bambina! Smettila, hai capito? Smettila!" Yamcha restò spiazzato senza parole, Trunks si mise a piangere e Bulma se ne andò verso la stanza di Vegeta.

La stanza era semivuota. C’era solo una battle suite posata sul letto. Già quel letto… quante volte lo avevano collaudato prima che lui si trasferisse definitivamente nella stanza di lei. Quante volte era entrata in quella stanza, mentre lui era ancora in bagno, infilandosi sotto le coperte per fargli una piacevole sorpresa. Già… quante volte!

Questa volta invece si ritrovava li, come un’estranea in quella stanza, mentre Vegeta era chiaramente sotto la doccia dopo gli spossanti allenamenti. Ma quella volta non avrebbe potuto solamente infilarsi sotto le coperte aspettando che lui uscisse e gli si mettesse accanto cingendole i fianchi. Questa volta tutto era diverso, e doveva chiarire immediatamente quella situazione.

L’acqua della doccia venne improvvisamente interrotta. Subito dopo pochi istanti Vegeta apparve sulla soglia coperto solo da un asciugamano legato attorno alla vita.

"E tu che diavolo ci fai qui?" chiese lui sorpreso.

"Io…" solo in quel momento si accorse che non sapeva cosa dirgli. Si ritrovò davanti a quella visione paradisiaca che tanto gli mancava. I perfetti addominali scolpiti, non ancora del tutto asciugati, venivano percorsi da piccole goccioline d’acqua impertinenti "Io… dovrei parlarti…"

"Cosa vuoi donna?" chiese restando li immobile, scontroso come sempre. Almeno qualcosa non era cambiato.

"Tu… io…"

Scusate se il primo capitolo è sbrigativo e un po’ corto, ma è perché si tratta dell’inizio… almeno spero…

Spero di cuore vi piaccia, e spero siate così gentili da lasciare un commentino, positivo o meno che sia, sarà sempre gradito… e soprattutto se qualcuno ha qualche consiglio da suggerirmi lo faccia pure! ^_^ Penso che per un’autrice quello di ricevere delle recensioni sia la soddisfazione più grande in seguito a ore passate di fronte ad un computer per trovare qualcosa di decente da far leggere…

Quindi ringrazio da subito chi seguirà la mia storia, ma ancor più chi si renderà partecipe commentandola… ^_-

1 grosso smack a tutti

Elys

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Capitolo 2
*** SECONDO GIORNO (parte prima) ***


Grazie a tutti per le recensioni… e mi scuso nuovamente per il ritardo dell’aggiornamento, ma il mio computer si era leggermente fuso, e avendo avuto al suo interno la mia storia già quasi del tutto scritta ho voluto aspettare per vedere se si riusciva a recuperare qualcosa… risultato? Dopo giorni e giorni di attesa è stata dichiarata la morte celebrale del mio computer… stanca di aspettare, e di far aspettare, mi sono messa buona buona a riscriverla. Ed ecco che mi sono ritrovata a scrivere uno svolgimento completamente diverso dall’originale… non so com’è successo, ma semplicemente mi sono fatta trasportare da uno schermo, una tastiera e tante nuove idee. Chissà, magari se vi interessa alla fine potrei postare anche lo svolgimento alternativo… se riesco a recuperarlo…

 

Per il momento vi lascio alla storia, sperando che ad aspettare ne sia valsa la pena…

 

 

 

UN DESIDERIO DI TROPPO

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNI…

 

SECONDO GIORNO (PARTE PRIMA)

 

di _elys_DreAm

 

 

“Ehm…”

Il mattino seguente i dolci raggi del primo albore cullavano una Bulma ancora perfettamente addormentata. Solo l’imbarazzato tossicchiare di una vocina stridula la svegliò. Dinanzi a lei vi era una piccola figura non più alta di un metro. Gli ci volle qualche attimo prima di riuscire a mettere chiaramente a fuoco l’indesiderato ospite, avendo ancora gli occhi annebbiati dal sonno per nulla ristoratore e burrascoso. Una volta chiarito ciò che succedeva anche nella sua mente ancora addormentata non riuscì a trattenere un piccolo urlo tra lo spaventato e lo scettico. Una piccola vecchietta dai vivaci capelli viola e dal lungo manto nero coordinato con un alto cappello a punta stava cercando di attirare la sua attenzione.

“Ehi… Baba, ma sei tu?” chiese sorpresa Bulma non appena identificata la vecchia strega.

“E certo… per chi mi avevi preso?” chiese quest ultima al quanto offesa.

“No nulla… mi hai spaventato. Ma cosa ci fai qui?”

“Bhè, ecco…” iniziò la strega arrivando subito al dunque e grattandosi il capo imbarazzata “come dire… c’è stato un piccolo incidente…”

Nella testa di Bulma un vortice di pensieri le fece ricordare ciò che successe il giorno prima. Luce, tuono poi più niente. Bulma, Vegeta e Trunks, buio, Bulma, Vegeta, Trunks e Yamcha. Cos’era accaduto in quel istante di buio? Questo era ciò che non riusciva ancora a capire. Tutto ciò però si era dimostrato essere probabilmente collegato al suo desiderio, a quella serie di parole dette con noncuranza in un attimo di rabbia… ma come era potuto accadere? Non aveva rivolto quella richiesta ne al drago delle sette sfere ne tanto meno a qualcuno avente particolari poteri… almeno così credeva. Possibile che la sua risposta si trovava proprio dinanzi a lei?

 “Cosa? Tu! Sei stata tu!” iniziò urlando capendo subito di cosa stesse parlando “ti rendi conto di cosa hai combinato?”

“Bhè, ecco si… ma…”

“E ora? Che diamine stai aspettando? Riporta immediatamente tutto com’era prima!” si mise a gridare la ragazza dai cappelli turchini.

“E dai Bulma… calmati. In fondo non è accaduto nulla di grave… si è trattato di un semplice equivoco” rispose la vecchietta cercando di buttarla sul sarcastico.

“Un piccolo equivoco?” disse andando via via sempre più alzando la voce “un piccolo equivoco?”

“E poi non mi sembra il caso di scaldarsi tanto! Infondo non sono stata di certo io ad esprimere il desiderio…”

“Tu! Tu… tu! Piccola impicciona di una vecchia strega! Non vorrai affibbiare tutta la colpa su di me ora!... e poi come diamine hai fatto?”

“Non è importante come ho fatto, ma piuttosto cosa farò…”

“Si… giusto! Cosa farai?”

“Bhè…” continuò tornando a grattarsi il capo “è esattamente qui che sta il problema… io non posso fare niente!” e così dicendo sfociò in una stridula risata cha avrebbe avuto l’intento di sdrammatizzare, cosa di certo non recepita da Bulma.

“Come sarebbe a dire niente? Spiegati!”

“Si d’accordo, d’accordo… ma solo se ti calmi e prometti di ascoltarmi dall’inizio fino alla fine senza interrompermi e senza tentare di… ehm… venire alle mani!”

“Forza allora…” accordò Bulma sedendosi sul bordo del letto.

“Si, ok…” e così dicendo si schiarì la voce con qualche piccolo colpetto di tosse “innanzi tutto ci terrei a giustificarmi dicendo che non è esattamente tutta colpa mia… io me ne stavo tranquillamente a traghettare le anime tra un posto all’altro degli inferi… sai sono stata promossa da re Yammer a…”

“Baba!”

“D’accordo proseguo…” disse offesa “allora ti stavo appunto dicendo che stavo portando le nuove anime nel luogo a cui erano state assegnate, quando all’improvviso vengo fatta chiamare dal sommo Kaioshin in persona… insomma, ti rendi conto? Io dal sommo Kaioshin…”

“Baba!”

“Si, si… allora dal sommo Kaioshin, che poi ti dirò è proprio un bel uomo…” di stare con i piedi per terra la strega non sembrava averne la minima idea, perdendosi nuovamente a rimirare il sommo vecchietto.

“Ba…”

“Baba!” canzonò la vecchia oltraggiata imitando in modo stridulo la voce di Bulma “ho capito, ho capito… continuo! Allora, si… sono stata chiamata dal sommo Kaioshin perché aveva bisogno di una commissione. Vedi, io penso proprio di essere l’unico individuo che abbia il permesso di andare e venire dall’aldilà, modestamente…” ma rendendosi conto da se di star nuovamente divagando si sbrigò ad aggiungere “ma lasciamo perdere… allora, come stavo dicendo il sommo Kaioshin mi chiamò per chiedermi di svolgere una commissione, che consisteva nel venire a recuperare una... una cosa che avrei trovato qui”

“E cioè?”

“Ehm… non è questo l’importante!” disse Baba con finto tono adirato “come stavo dicendo sono venuta qui a recuperare ciò che il sommo Kaioshin mi aveva chiesto… e guarda caso sono arrivata proprio nel momento in cui tu e Vegeta stavate litigando… ahimè, ero molto raffreddata, e quando mi ritrovo in quelle condizioni mi è difficile controllare a pieno i miei poteri… cosicché nell’istante in cui tu hai pronunciato il desiderio, uno starnuto di troppo e la mia sfera ha fatto i capricci e… walà!”

“Cosa? E ora? Devi far tornare tutto come prima…”

“Non posso… purtroppo non sono in grado di sciogliere questo incantesimo”

“E io allora? Dovrei continuare a fingere di amare Yamcha e continuare a vivere sotto lo stesso tetto di Vegeta come se nulla fosse?”

“No… bhè, se vuoi un altro modo ci sarebbe”

“Certo che lo voglio! Cos’altro aspetti vecchia zitella?”

“Faccio finta di non aver sentito… allora, stavo dicendo che un modo ci sarebbe. Io non posso sciogliere l’incantesimo perché non l’ho effettivamente fatto io… si è trattato ovviamente di uno spiacevole equivoco, per cui l’unico modo è quello di farlo sciogliere dalla persona che lo ha pronunciato…”

“Cosa devo fare?”

“Non essendo tu una strega non puoi ricorrere alla magia, ma c’è un altro modo per poter far tornare tutto com’era prima…”

“Sono disposta a tutto per tornare a stare insieme a Vegeta…”

“Bene allora, così mi fai sentire meno in colpa! Anche perché neppure le sfere del drago avrebbero potuto fare qualcosa” disse ridacchiando la vecchietta per poi tornare immediatamente seria vedendo la faccia, per nulla divertita, di Bulma “ehm… l’unico sistema è quello di far tornare a Vegeta gli stessi sentimenti che provava per te prima dell’incantesimo”

“Io… come posso…” non sapeva cosa dire, tanto l’aveva sconvolta la notizia.

“E purtroppo il tutto deve essere svolto in otto giorni…”

“Cosa?” disse semisconvolta con un filo di voce la ragazza “ma è impossibile… ho faticato a conquistarlo in tre anni, come posso farlo in otto giorni?”

“Si tratta di un’impresa ardua, ma se non riuscirai a compierla entro il tempo previsto dovrai dire addio a ciò che fu prima per abbracciare il tuo nuovo presente… dicendo addio ai tuoi ricordi” pronunciò con voce solenne Baba.

“Tu... tu vecchia pazza che non sei altro! Tu…” Bulma presa da un improvviso lapsus di furia omicida si stava avvicinando pericolosamente al collo della strega “è tutta colpa tua… sei solo una piccola impicciona impertinente vecchia rimbambita!”

“Ehi, vacci piano!” stridulò lei cercando di scappare dalle grinfie della ragazza “Datti una calmata… non è stata tutta colpa mia! Si da il caso che non sia stata io a chiedere una nuova vita!”

“Hum!” sbottò lei offesa “se ti prendo io, io…” ma era troppo tardi perché la vecchia Baba, sentendo l’imminente pericolo, con un semplice schiocco delle dita era già sparita in una piccola nube di fumo “Brutta vecchia stregaccia!”

 

 

Hi hi… ma cosa sarà venuta a fare realmente Baba a casa Brief?

 

- CONTINUA…-

 

 

 

Allora, che ne dite? Volevo fare un capitolo per ogni giorno, ma questo mi veniva un po’ lunghetto, per cui lo diviso… in effetti ora è venuto cortino però!

Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate… basta anche un solo piccolo commentino tanto per sapere se vi è piaciuta o meno e se vale la pena continuare.

 

Nel frattempo riporto qui tutti i ringraziamenti per le vostre recensioni… davvero... sono commossa *ç*…

Vegeta83: Grazie mille! sono contenta che l'inizio ti sia piaciuto... spero vivamente che tu sia dello stesso parere anche per il seguito...

evy91: davvero ti è piaciuta come idea? ^_^ fantastico! grazie mille anche a te!

AtegeV: grazie anche a te! Mi dispiace non aver potuto aggiornare prima, ma avrai capito che mi era leggermente impossibile.

your best friend: Manu!!!!! Hai visto cosa mi fai fare?? A te scusa non la chiedo! scherzo... comunque lo so, in questo periodo sono indaffaratissima! Non ho più tempo ne di scrivere ne di altro... hi hi... niente esclusiva! Sei ancora arrabbiata? Lo sai che se non ti fossi trasferita a più di 350 km di distanza sarei sempre a casa tua! Come ho sempre fatto insomma! Mi manchi da morire (addio orgoglio!) ma per fortuna esiste una cosa che si chiama msn che mi permette di dirti ogni giorno quanto bene ti voglio... ma non montarti la testa! Bacetti pure a te!

Thaiassa: davvero? sono felice tu la pensi così... baci

GgPoulain: troppo buona! mi spiace per averti interrotta sul più bello... e sopratutto di averti fatto aspettare così tanto... spero ne sia valsa la pena… kiss

sailormoon81: grazie!!!!!!!!!!! io molto commossa...*ç* mi ha fatto molto felice sentirlo dire da una scrittrice del tuo calibro... ho letto praticamente tutte le tue fic su dragonball, e le ho trovate tutti dei piccoli capolavori!

martinetta: sono felice che l'idea ti sia piaciuta... ^_^ comunque dici che Trunks esteticamente ci assomigli molto a Vegeta? Il piccolo sayan ha gli occhi azzurri e i cappelli lillà... molti considerano il lillà un perfetto miscuglio tra azzurro e nero... ma anche Yamcha ha i cappelli neri, e comunque, essendo ancora piccolo, Trunks non ha ancora dimostrato particolari attitudini verso la sua razza... spero continuerai a seguire la mia storia... baci

3msc: he he... penso di averti già risposto con questo capitolo! Mi dispiace di averti fatto aspettare così tanto... kiss kiss

kira: un grazie di cuore anche a te...

miky_stardust: bhè... prima prima non direi... ho avuto sempre un debole per le fic fin da a quando ero piccola, e ho avuto modo di scrivere anche altre storie... diciamo che è la prima che pubblico qui su efp... e tutti questi commenti mi hanno dato un bellissimo benvenuto! grazie ragazze... siete fantastiche! baci...

akira90: penso di aver risposto anche a te con questo chappy… kiss

tolle: ^_^ davvero... sono contentissima che sia piaciuta anche a te...

 

Bacioni a tutti

 

elys

 

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Capitolo 3
*** SECONDO GIORNO (parte seconda) ***


UN DESIDERIO DI TROPPO…

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNI

GIORNO SECONDO (PARTE SECONDA)

di _elys_DreAm

Bulma si lasciò cadere stancamente sul letto. Bene, finalmente si era spiegata la causa dell’avverarsi del suo desiderio… quella maledetta strega! Possibile che non riuscisse a starsene cinque minuti per gli affari suoi senza impicciarsi in quelli altrui? E poi chissà cos’era venuta a prendere a casa sua… era stata piuttosto vaga su questo. Chissà cosa serviva al sommo Kaioshin che aveva lei. Mille domande, nessuna risposta. Si alzò dal letto. Non era quello il momento di divagare. Aveva una missione da compiere! Doveva riconquistare il suo amato principe in otto giorni… il che voleva dire che gliene rimanevano solo sette dato che uno era già passato. Dannazione! Meno di una settimana… non ce l’avrebbe mai fatta… ma lei non si sarebbe mai fatta scoraggiare in questo modo… era o non era Bulma Brief? La ragazzina che ne’ancora quattordicenne si mise alla ricerca delle sette sfere del drago, che partì verso Namecc e che… che si era sposata l’uomo che aveva tentato di ucciderla? Bene, era giunto il momento di rispolverare la sua indole e tutti i suoi ricordi. Inventarsi qualcosa non sarebbe servito a niente, non aveva bisogno di macchine o di robot… anche se forse una che lo avrebbe rifatto innamorare di lei… basta! Ma che diavolo stava pensando. Aveva solo bisogno di ricordare cosa aveva fatto per farlo innamorare. Allora… era venuto ad abitare da lei, aveva usufruito di vitto e alloggio gratuitamente, gli aveva costruito una gravity room… no… queste cose da quel che aveva visto già le aveva fatte, e poi Vegeta non si era di sicuro innamorato solo perché lei lo accontentava in tutto e per tutto… o almeno così sperava. No, lo poteva sentire. Sebbene lui non gli esternasse mai i suoi sentimenti lei poteva percepire benissimo l’amore che lui provava per lei e l’affetto che andava via via crescendo tra loro. Vecchia zitella! Aveva rovinato tutto sul più bello. Anche se litigavano spesso lei sentiva di star lentamente cambiando quel sayan, sciogliendo lentamente il suo freddo cuore di ghiaccio cinico e crudele. Ma come? Semplicemente dimostrandosi se stessa… come si dice, gli opposti si attraggono? Bhè, quello era decisamente uno dei casi più evidenti. Il loro amore era nato tra continui litigi ed era finito nello stesso modo. Era un continuo battibecco. Eppure le piaceva. Le piaceva aver trovato finalmente qualcuno che riuscisse a tenergli testa senza dargli continuamente ragione solo per farla star zitta. Fin troppo era stata trattata in quel modo dal suo ex… già, Yamcha. Chissà che fine aveva fatto. Di lui nella sua, o meglio nella loro, stanza non c’era traccia. Probabilmente aveva avuto il buon senso di lasciarla da sola in pace.

Stava dilagando nuovamente! Doveva concentrarsi sulla sua missione. Cosa avrebbe fatto? Per il momento si sarebbe limitata ad andargli a preparare la colazione. Erano già le otto e lui era solito fare colazione alle otto e mezza, in seguito ad una prima serie di allenamenti mattutini.

Passò vicino al salotto, dove trovò steso sul divano il povero Yamcha. A Bulma non poté che fare una certa tenerezza. Si pentì quasi del modo in cui il giorno prima lo aveva trattato. Infondo lui era ignaro di tutto e si era solo dimostrato semplicemente un marito affettuoso e protettivo. Raccolse la coperta che durante il sonno aveva gettato a terra, e lo coprì stampandogli un tenero bacio in fronte. Nonostante tutto lei gli voleva davvero bene.

Passò oltre e si diresse in cucina dove si apprestò a preparare un’abbondante colazione per il sayan. Uova, pancetta, frittelle, brioche, biscotti, una bella fetta di torta e caffè (ma chi se la mangia tutta sta roba!ndMe).

Puntuale come un orologio svizzero fece il suo ingresso nella stanza Vegeta, pantaloncini aderenti, torso nudo imperlato di sudore e il classico asciugamano sulla spalla.

"Bene donna… vedo che una volta tanto sei puntuale nel preparare la colazione!"

Bulma stava per rispondere per le rime, ma decise di starsene zitta… non era la cosa migliore da fare iniziare già subito a litigare. Vegeta gettò l’asciugamano su una sedia e sedette su quella accanto pronto a divorare tutto ciò che la donna gli aveva preparato in tavola.

Bulma se ne stava li, appoggiata ai mobili della cucina a guardare l’uomo che stava lentamente divorando tutto con la stessa voga di un cane famelico. Eppure tutto quella tenacia lo rendeva ancora più sexy…

"Ehi, donna… che hai da fissare?" disse lui interrompendosi un momento.

"No, nulla…" mentì votandosi dall’altra parte e fingendo di sistemare alcune cose solo per nascondere il rossore sempre più evidente sulle sue gote.

Ad un certo punto però due possenti braccia le stavano cingendo la vita da dietro. Vegeta si avvicinò portando il suo volto nell’incavo della sua spalla. Le stava notevolmente aumentato il battito cardiaco, faticava a respirare e una vampata sembrava avvolgerla. Quanti bei momenti aveva passato tre le braccia di quel sayan.

"E dai bambina… non te la prendere. Non sarai ancora arrabbiata per via di ieri sera…"

"Io… io non…"

E lui iniziò a percorrere la morbida pelle di porcellana del suo collo deponendo teneri baci. Bulma si lasciò trasportare da quella scia di piacere chiudendo gli occhi. Vegeta la voltò per averla di fronte e poi continuò verso la sua strada continuando a baciarla fino ad arrivare al suo volto. Le baciò le guance, il mento, gli angoli della bocca… la ragazza schiuse le labbra pronta ad accogliere un suo bacio… un bacio che non arrivò. Una ventata d’aria fresca l’avvolse. Non lo sentiva più. Riaprì gli occhi.

Vegeta la liberò improvvisamente da quel abbraccio mettendosi a ridere.

"Ma come? Non ti facevo schifo? Non ero solo uno stupido scimmione? E tu ti faresti baciare da uno come me?" e continuando a ridere si diresse fuori dalla stanza "e mi vieni a chiedere perché ti ho preso per un a sgualdrina da quattro soldi…"

"Stronzo!" e così dicendo gli tirò dietro un vaso che era li vicino, naturalmente schivato dal sayan senza fatica.

La missione si dimostrava più difficile di quel che pensava… e ora?

Il pianto di un bambino le fece distogliere per un momento i suoi pensieri. Trunks!

Corse verso la stanza del bambino, ma si bloccò alla porta. Yamcha gli stava dolcemente parlando per farlo smettere… cosa che sembrava funzionare. Bulma si appoggiò allo stipite della porta ad osservare intenerita quella piccola scenetta familiare che non ricordava di aver mai visto durante la sua relazione con Vegeta. Presto delle timide lacrime arrivarono ad affacciarsi sui suoi bellissimi occhi color del cielo. Poteva davvero levare tutto questo a Yamcha?

"Mama! Mama!" cercò di dire il bambino indicando alle spalle del ragazzo.

"La mamma tesoro penso stia ancora dormendo… non si sente troppo bene" chiaramente non si era accorto di averla invece dietro le spalle "in effetti sono molto preoccupato per lei… che dici? Secondo te dovrei andare a vedere come sta? È solo che ho paura di soffocarla… tua madre ha sempre voluto sentirsi libera… ?"

Bulma non poté resistere ulteriormente a quella scenetta e si diresse verso l’uscita della casa.

Sentì la fresca aria mattutina gelargli il volto umido. Estrasse da una tasca una delle capsule che teneva sempre a portata di mano e ne fece uscire una navicella. La cosa di cui aveva bisogno in quel momento era quella di parlare, raccontare tutto a qualcuno. Doveva sfogarsi e da chi se non dal suo migliore amico?

Si diresse velocemente verso i Monti Paoz. Conosceva Goku fin da piccolo, e sapeva benissimo che si trattava probabilmente dell’unica persona non avente pregiudizi verso l’orgoglioso principe dei sayan.

All’orizzonte iniziarono presto ad intravedersi le montagne stagliate in un bellissimo cielo azzurro. Scese lentamente di quota fino a fermarsi a pochi metri dalla piccola abitazione.

"Ciao Bulma…" l’accolse Chichi vedendola arrivare mentre stendeva tranquillamente i panni all’aperto.

"Ciao Chichi… c’è Goku?"

"No… si sta allenando al fiume… come al solito" disse scocciata dal fatto che il marito pensasse solo a quello.

"Capisco…"

"Ma cosa facciamo ancora qui impalate? Forza, andiamo dentro che preparo il thè…"

La due si diressero all’interno. Chchi sistemò canticchiando una teiera sul fuoco mentre Bulma se ne stava pensierosa seduta sul divano a rigirarsi le dita. Con Chichi andava d’accordo, ma non abbastanza da mettersi a parlare dei fatti suoi… specialmente se così delicati. La considerava una buona amica, ma era un tipo troppo pettegolo e oppressivo per essere considerata la sua confidente.

"Allora, che mi racconti? Come va a casa?"

"Tutto bene, grazie…"

"E il piccolo Trunks? Cresce bene?"

"Si… lui sta benone"

"E Yamcha"

"…"

"D’accordo, penso di aver capito… avete problemi tra voi due?"

A salvarla dal carattere impiccione della donna fu proprio la teiera che iniziò a soffiare furibonda facendola correre ai fornelli. Dopo pochi minuti Chichi tornò velocemente con un vassoio e versò sulle tazzine un po’ di thè caldo.

"Lo sai…" continuò lei come dimenticatasi completamente ciò di cui stavano parlando prima "io e Goku aspettiamo un bambino!"

"Tu e Goku cosa?!" disse Bulma sorpresa versando quasi tutta la tazzine sul sofà.

"Si… lo so, è stata una sorpresa anche per noi! Ma siamo così felici… ah, e ti assicuro, questo non permetterò venga trasformato in un guerriero da quel pazzo maniaco della lotta di Goku! Lui sarà la mia seconda chance… la possibilità di avere come figlio un vero studioso!" la donna stringeva i pugni con gli occhi sognanti. Non poteva rimanere li oltre ad ascoltare la donna lamentarsi di una famiglia che per la verità in confronto alla sua era la felicità fatta persona. Goku voleva allenare i suoi figli, lei avrebbe dovuto pregare Vegeta anche solo per insegnare al piccolo Trunks, una volta raggiunta un’età adeguata, a farlo. Goku le voleva bene e glielo dimostrava ogni giorno con tenere effusioni che venivano a mala pena notate da Chichi. Lei non ricordava l’ultima volta che Vegeta le aveva dimostrato un segno d’affetto, anche un semplice ti amo… forse perché non lo aveva mai fatto. Goku se n’era andato parecchie volte, ma era sempre ritornato, ora Vegeta se n’era andato per sempre.

"Ma come, te ne vai di già?" chiese sorpresa la moretta.

"Si… mi sono ricordata di aver un’importante commissione da svolgere"

"D’accordo… allora dirò a Goku che sei passata"

***

"Mamma, dov’è Yamcha?"

"Tesoro… come va ti sei ripresa?"

"Si, si…" disse scocciata con fare sbrigativo "ora rispondi alla mia domanda"

"È andato agli allenamenti tesoro… in questo periodo la sua squadra di baseball lo tiene sempre molto impegnato, povero ragazzo…"

Ma non finì la frase che Bulma si era già diretta all’interno della casa. Era mezzogiorno passato e i suoi avevano già pranzato da un pezzo. In cucina infatti trovò solo Vegeta occupato a finire i resti del suo arrosto. Com’era solito a lui non piaceva pranzare con la vispa coppietta, e impartiva precisi ordini sul fatto che il pranzo venisse servito all’ora che lui decretava.

Si fermò un momento a guardarlo divertita. Stava mordicchiando i resti di un osso. E per la seconda volta in quella giornata si ritrovò a pensare confortata di come certe cose non cambiassero mai…

"Che hai da guardare?" disse lui scocciato senza nemmeno voltarsi.

"Nulla… sono appena tornata"

"E che vuoi che m’importi? Vedi solo di smettere di fissarmi"

"Chiedo scusa mio principe" fece ironica "non era mia intenzione quella di metterla in imbarazzo!"

"Tsk! Ma quale imbarazzo… e ora smettila donna di rompere e lasciami finire di mangiare in pace!"

"Lo sai, non so se ti è chiaro, ma io ho un nome… Bulma! B-U-L-M-A… tanto difficile metterselo bene in testa? Infondo non mi sembra molto difficile!"

"Che vuoi m’importi di uno stupido nome? Tu sei una delle tante terrestri che non appena avrò fatto fuori Kakaroth moriranno"

"Bene… voglio proprio vedere! Senza di me non saresti in grado di sopravvivere nemmeno due giorni!"

"Senza di te cosa? Figuriamoci!"

"Chi è che ti offre vitto e alloggio senza chiedere nulla in cambio? Non sei neppure in grado di accendere il forno… se non ci fosse la sottoscritta che ti sfama lo sai dove saresti ora?"

"Probabilmente a casa di qualche altra buona samaritana! E poi non sei di certo tu a prepararmi da mangiare, ma la vecchia!"

"Si da il caso che mia madre non sia vecchia… comunque bene, fai come vuoi… peccato che questo week-end i miei abbiano una conferenza che li terrà lontani da qui per ben due giorni… che mi dici ora?"

"Tsk! Non ho bisogno di nessuno io… tanto meno di un’inutile terrestre come te!"

E così dicendo si alzò e se ne andò verso la Gravity Room.

***

Yamcha passò tutto il giorno fuori, il che era molto strano visto che gli allenamenti avrebbero dovuto tenerlo impegnato solo un paio d’ore. Non si fece vedere neppure la sera, quando il signore e la signore Brief stavano sistemando le valigie nella navicella, pronti alla partenza.

"Ma siete sicuri di voler partire proprio di sera?"

"Certo cara… così non troveremo molto traffico"

"D’accordo, ma state attenti"

"Si, non ti preoccupare… ah, e ricordati che vi ho lasciato qualcosa da mangiare in frigo... basta solo riscaldarlo"

"Si, ok… grazie mamma"

***

"Donna ho fame!"

Bulma se ne stava tranquillamente cenando sola soletta in cucina.

"Bene… li in frigo mia madre ti ha lasciato qualcosa… basta solo riscaldarlo"

"Bene… e allora che diamine stai aspettando?"

"Cosa? Non eri forse tu quello che diceva di non aver bisogno di nessuno tanto meno di un inutile terrestre come me?"

"Tsk!"

"Bene, quindi se vuoi mangiare li c’è il frigo, la c’è il forno!"

Il sayan per nulla volenteroso a rimanere senza cena si diresse verso il frigo ed estrasse ciò che la signore Brief gli aveva lasciato. Lo aveva visto fare un sacco di volte e non gli era mai sembrato così difficile. Lo mise nel forno e premette la combinazione di tasti che lo fece accendere. Con sguardo soddisfatto prese dal frigo una bottiglia di birra e ne bevve un goccio.

"Visto? Io non ho bisogno di nulla e nessuno!"

"Bene, mio perfetto casalingo… guarda che è pronto…"

Il sayan aprì il forno per estrarre il vassoio dove la sua cena era bella e pronta. A quanto pareva però non aveva osservato proprio tutto della scena che compieva regolarmente la signora Brief preparando la cena. Lo lasciò cadere con un tonfo massaggiandosi le mani sotto lo sguardo divertito di Bulma.

"Stupido vassoio!"

"Quel stupido vassoio, come lo chiami tu, non ha mai fatto male a nessuno… piuttosto scemo tu che lo prendi dal forno senza i guanti!" e alzandosi si diresse a raccogliere i resti della sua cena che giacevano sul pavimento "ormai è immangiabile… aspetta và, che ti preparo qualcos’altro! Non vorremmo mai che il nostro illustrissimo principe dei sayan rimanesse a bocca asciutta questa sera!"

"Fai pure la spiritosa quanto vuoi… tanto te le farò pagare tutte!"

Bulma sorridendo si mise ai fornelli e nel giro di pochi minuti un’abbondante cena fumante se ne stava di fronte ad un sayan particolarmente affamato.

"Mmmm… la mamma ci ha preparato anche la torta" disse Bulma prendendo un vassoio coperto da una salvietta "torta di mele…"

"Dammene un pezzo, donna"

"Bisogna riscaldarla mister pazienza"

"Bhè, allora che aspetti… e ora perché ridi?"

"No, nulla" rispose quel altra infornandola "mi è venuto in mente un film… american pie... mai visto?"

"Tsk!"

"Ma che te lo chiedo a fare? Manco sai come si accende la TV"

***

La cena proseguì tranquillamente… bhè per quanto possa essere tranquilla una cena in compagnia di Vegeta. Dopo di che Bulma si preoccupò di nutrire Trunks e metterlo a letto. Nel frattempo Vegeta non si era più visto e lei era troppo stanca per mettersi a cercarlo. Si sedette sul divano e accese annoiata la TV.

"Ehi donna!"

"Che vuoi, uomo!"

"Tsk! Dalla mia doccia non esce l’acqua calda!"

"E allora? Che vuoi che m’importi? Ci sono altri quindici bagni qui alla Capsule Corporetion… ti invito ad usufruirne"

"Io non voglio altri bagni…"

"Non fare il bambino capriccioso!"

"Io non faccio il bambino capriccioso, ma è l’unico bagno in cui ho acceso il riscaldamento, e non ho nessuna intenzione di aspettare che se ne riscaldi un altro! E ora non fare tante storie e vai a sistemarlo!"

"Che sono, il tuo idraulico?"

"Quale parte della frase non fare tante storie e vai a sistemarlo non ti è entrata bene in testa?"

"E a te? Quale parte della frase non sono il tuo idraulico non ti è entrata in testa?"

"Quella dove non hai intenzione di venire"

"Humpf! Andiamo và… non ho nessuna intenzione di rimanere qui a discutere con te per tutta la sera!"

Si diressero verso il bagno dove effettivamente l’acqua calda non usciva.

"Forse bisogna stringere qualche bullone…"

"E questo servirebbe a fare uscire l’acqua calda?"

"E io che ne so! Sono una scienziata, non un’idraulica… tanto nulla si perde. Aspettami qui che vado a prendere la borsa degli attrezzi"

Tornò dopo pochi minuti con la borsetta e con una chiave inglese tentò di girare qualche bullone.

"Di qua… no, forse si girava di la… o forse… ahhhh!!" un’ondata d’acqua fredda la colpì in pieno bagnandola completamente sotto gli occhi di un Vegeta che se la rideva a crepapelle vedendola cercare inutilmente di ripararsi tappando il buco con le mani "tu, brutto scimmione! Vedi di darmi una mano!"

"E che dovrei fare?" chiese a sua volta lui ridendo per nulla volenteroso a sottrarsi a quella divertente scenetta.

"Non lo so! Ma fa qualcosa!"

"Hai provato a girare il bullone dalla parte opposta di prima?"

"Oh, si… giusto" e così dicendo sottoposta ancora al getto d’acqua si scaraventò sul bullone. Alla fine rimase li alzando le braccia per guardarsi meglio. Era completamente fradicia e la vestaglia bianca che era solita indossare la sera stava diventando lentamente trasparente, facendo intravedere il pizzo delle mutandine e qualcosa di più sui suoi abbondanti seni. Alzando lo sguardo notò il sayan che aveva smesso di ridere e che la stava guardando con lo sguardo particolarmente interessato. Bulma rimase in silenzio. Era abituata a quegli apprezzamenti, anche se non dovrebbe esserlo stato e si limitò a coprirsi con le mani la parte sopra e osservare Vegeta che se ne stava li in silenzio.

"Però… sei messa bene li sotto!" disse dopo qualche minuto allontanandosi.

Dannazione a quella terrestre! Ma che mi è preso? Perché sono rimasto li impalato a guardarla? Bhè, in effetti si tratta di una cosa naturale… da quant’è che non mi concedo una donna? Quattro, cinque mesi? No, molto di più… non lo ricordo neppure. Dev’essere stato quando ero ancora al servizio di Freezer. In fondo che male ci sarebbe stato se si fosse permesso di alternare i suoi duri e quotidiani allenamenti ad un po’ di sano e piacevole divertimento? In fondo si sarebbe trattato solo di sesso… nulla di più.

Grazie a tutti quelli che hanno letto, ma ancora di più a quelli che hanno commentato… scusate per il ritardo ma ho carenza di ispirazioni! In effetti vi dirò che io stessa non sono particolarmente convinta di questo capitolo… fatemi sapere cosa ne pensate.

Grazie a:

evy91: grazie *ç*… sono contentissima ti piaccia e spero di non averti deluso con questo chappy… spero continuerai a seguirla fino alla fine e non ti preoccupare per il pc… sé ripreso alla grande! tvtb

Videl91: *ç*… grazie! Si, otto giorni sono pochi, ma ti assicuro che in questo poco tempo ne vedremo delle belle… specialmente per quanto riguarda Yamcha… basta, non posso anticipare altro! Un grosso bacione anche a te…

_Manu_: amoooorrre!!! Si, sei proprio cattiva… sob! Io che mi impegno per riuscire a postare il prima possibile e tu mi sfotti pure! Dai che scherzo… lo sai che tvttttb sempre!

BuLmInA92: grazie mille anche a te… si, Baba è sempre in mezzo, e ti assicuro che prima della fine risalterà fuori a svelare alcuni particolari che aveva tralasciato… non dico altro! tvtb

martinetta: si si… Yamcha non fa proprio per lei ma vedrai che non tarderà molto a rendersi utile… bacioni

aLiZzZe: mamma mia, non so se me li merito davvero i tuoi complimenti… davvero, sono commossa! Grazie ancora ^.^ spero continuerai a seguirla e di non averti deluso con questo nuovo chappy. Baci

monica: hi hi… non ti preoccupare per Yamcha… in questo capitolo non ha avuto un ruolo particolarmente importante… bhè, è stato a malapena nominato, ma ti assicuro che nei prossimi il suo ruolo sarà… tangibile! Bacioni

BulmaMiky: davvero? Bhè grazie mille… eccoti il nuovo chappy e scusa se ti ho fatto aspettare ^^

sailormoon81: Bhè, grazie… ti dirò che dopo averla scritta la pubblico sempre senza rileggerla, cosa che come vedi si nota… passi per gli errori grammaticali, ma quando dico che Baba cerca di buttarla sul sarcastico forse effettivamente non mi sono spiegata… diciamo che ha cercato di buttarla sul ridere cercando di abbassare la tensione che era andata a crearsi… questo era il mio intento…^.^ comunque grazie mille per le correzioni che sono sempre ben accette, e spero continuerai a seguirmi e a farmi notare i miei errori cosicché possa correggermi…^^ Baci

anonimo: ehi, grazie mille anche a te! Chissà poi perché non ti sei voluto firmare ma comunque sono davvero lusingata dai tuoi complimenti e spero di poterla continuarla il prima possibile^^ baci

elys

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Capitolo 4
*** TERZO GIORNO ***


UN DESIDERIO DI TROPPO

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNI…

TERZO GIORNO

di _elys_DreAm

 

Attenzione… in questo capitolo il rating sale…

 

L’indomani Bulma si alzò sentendo aprirsi la porta della camera.

"Scusa… non avevo intenzione di svegliarti"

"Ma che… Yamcha, sei tu?"

"Si chi altro?" disse sorridendo e porgendosi per dargli un morbido bacio prontamente evitato dalla ragazza "ero venuto a prendere della roba pulita… non intendevo svegliarti"

"No, non ti preoccupare… ma dove sei stato fino a sta mattina?"

"Ma nulla tesoro… sai io e la squadra abbiamo fatto una rimpatriata e si è tirata per le lunghe"

"Capisco… Oggi sei a casa?"

"No… un allenamento straordinario, sai com’è… in vista dell’importante partita di domenica"

"Ah, capisco"

"Ma non ti preoccupare… sarò a casa per cena. Ora mi faccio la barba"

E così dicendo si diresse verso il bagno annesso alla camera da letto lasciandola nuovamente sola, in balia dei suoi pensieri. Bip-bip. Un messaggino. Il telefonino sul comodino lasciato da Yamcha si illuminò vibrando.

"Yamcha! Il telefono…"

Magari era qualcosa di importante… prese il telefono e lesse il mittente. Lo mandava l’assistente della squadra di baseball… doveva essere senz’altro qualcosa riguardante gli allenamenti. Magari li avevano spostati. Stava per leggerlo quando il ragazzo arrivò alle sue spalle e glielo prese di mano sorridendo.

"Yamcha, è l’assistente della squadra di baseball… dev’essere qualcosa di importante"

"Si, ma non ti preoccupare" disse restando impalato senza muovere un muscolo.

"Bhè, che fai, non lo leggi?"

"Ah, si… certo" e così dicendo si mise velocemente a schiacciare un paio di tasti sul telefono alla rinfusa "nulla di importante… i ragazzi hanno deciso di organizzare una festa per questa sera…"

"Un’altra?"

"Bhè si… vogliono ringraziarmi di nuovo per averli fatti vincere"

Bulma sorrise dirigendosi in bagno. Non lo ricordava così pieno di sé.

Nel frattempo Yamcha cancellò velocemente l’sms. C’era mancato davvero poco…

***

L’acqua della doccia l’avvolse completamente lavando via ogni forma di pensiero e preoccupazione. Tutti tranne uno… Vegeta. Non riusciva togliersi dalla testa lo sguardo d’ebano che la fissava solo la sera prima. Ne era certa… il suo sguardo era valso più di mille parole, ed era stato più significativo di mille gesti, qualcosa, anche se sotto sotto, la provava per lei. Si trattava senz’altro di qualcosa latente, che era sempre esistito ma che aveva bisogno di una mano per uscire fuori.

Chiuse l’acqua della doccia ed uscì. Si avvolse i capelli con un asciugamano e scese per preparare la colazione. Puntuale come sempre Vegeta fece il suo ingresso in cucina alle otto in punto pronto a sbranare la sua colazione.

"Buon giorno, Vegeta" lo accolse lei.

"Tsk! È pronta la colazione?"

"Lo sai, essere gentile ogni tanto non ti rovinerebbe mica!"

"Stattene zitta, donna… una volta tante!"

"Figuriamoci! Io parlo quanto mi pare e mi piace… specialmente in casa mia!"

"Tesoro?"

"Yamcha?" l’aveva chiamata tesoro. Una stretta al cuore…

"Si… io esco. Non aspettarmi alzata questa sera"

"Ok" annuì lei con il capo mentre il ragazzo se ne andava.

"E così il mollusco non avrà modo di farti compagnia sta sera… bhè, di sicuro non ti perdi niente!"

Il solito pungente sarcasmo di Vegeta.

***

Il pomeriggio passò con la solita routine: non c’era cosa che potesse distrarre Vegeta dai suoi allenamenti nella Gravity Room e a Bulma non rimaneva che starsene in salotto a guardare la TV o a giocare con Trunks. Non sapeva cosa inventarsi anche solo per far uscire il sayan da quella maledetta stanza quando il telefono si mise a insistentemente a suonare.

"Pronto? Mamma sei tu…"

"Si, cara…"

"Che è successo?"

"Nulla tesoro, non ti preoccupare… ti chiamo solo per avvertirti che io e tuo padre ci tratterremo fuori casa per qualche altro giorno…"

"Bhè, si va bene… ma cos’è successo?"

"No, nulla… è solo che qui è così bello che abbiamo deciso di concederci una seconda luna di miele!"

"Ah, capisco… fate pure e divertitevi!"

"Stanne certa cara… oh, aspetta che sta arrivando il taxi… saluta Yamcha e il mio adorato tesoruccio… sta bene? Non vedo l’ora di rivederlo… chissà com’è cresciuto bene"

"Mamma, non sono passati ne’ancora due giorni dall’ultima volta che l’hai visto!"

"Si, lo so… ma è più forte di me! E ricordati anche di salutarmi Veggie…"

"Si, non ti preoccupare… sarà fatto. Ci vediamo"

"Si, cara… ciao"

***

Era così bella stesa sul letto. L’aveva desiderata per tutta la sera ma quel suo maledettissimo orgoglio gli aveva impedito di interrompere i suoi durissimi allenamenti per correre da lei. Eppure cosa ci sarebbe stato di male? Non lo sapeva, ma sentiva che l’unica cosa di cui aveva bisogno era quella di sentire la pelle umida di una donna. Non la voleva per parlare, per litigare o per qualsiasi altro motivo… la voleva per soddisfare quel desiderio che per troppo tempo non era stato colmato. Per tutto il giorno se n’era rimasto chiuso nella Gravity Room, e mentre sedeva a tavola la donna aveva già cenato e se ne era andata da quel marmocchio che non sapeva far altro che piangere. Ora si era coricata e sembrava dormire. Le fresche lenzuola di lino si sollevavano ad ogni suo respiro. Aprì la porta che prima era solo leggermente socchiusa. Si avvicinò e si fermò poco distante dal letto matrimoniale dove stava dormendo la donna. Non fece un minimo rumore, ma la sua sola presenza era bastata a farla destare…

"Ve-vegeta?"

Con gli occhi scossi cercò di portarsi a sedere sul letto. Non sapeva cosa dire e sembrava spaventata.

***

Perché aveva paura? Questo ero ciò che aspettava eppure ora non ne era più tanto convinta. No, non era questo ciò che aspettava… lei non voleva una notte di sesso, lei voleva essere amata e sentiva che quella notte non lo sarebbe di certo stata. I suoi occhi scuri non rispecchiavano l’amore che provava per lei una volta, ma erano semplicemente bui e spenti, senza sentimenti di pietà ne anima… chi era quel uomo?

***

Ora era scesa dal letto e si era rizzata in piedi com’era solita fare quando era pronta a protestare, ma questa volta il suo bellissimo viso aveva un’espressione diversa. Lo guardava con gli occhi imploranti e lucidi, che lo pregavano silenziosamente di ripensarci, di fermarsi fin che era ancora in tempo. No, non avrebbe mai potuto farlo. Chi era quella insulsa terrestre per fermargli la mano e farlo scappare? La voleva e se la sarebbe presa… ne andava del suo orgoglio.

 

 

Si avvicinò silenziosamente a lei e con non un gesto veloce e brusco la prese per le spalle spingendola contro il muro. Poteva sentire il battito del suo cuore aumentare notevolmente. Le fece cadere con un gesto della mano la vestaglia svelando la sua biancheria e prese a baciarle assiduamente il collo come la mattina prima. Ma questa volta lei non si sarebbe lasciata andare così facilmente. La spinse sul letto dove continuò a baciarla scendendo dal collo sempre più in basso, strappando il reggiseno e iniziando a torturarle i seni. Continuò sulla sua strada, liberandosi anche dell’ultimo ostacolo che rappresentavano gli slip, non fermandosi neppure di fronte alle lacrime che iniziarono a scendere copiose sulle sue guance.

"Ti prego Vegeta…"

***

"Tieni" Vegeta si alzò lanciandole addosso la vestaglia "non mi sembrava ti dispiacesse tanto ieri mattina!"

"Stronzo!" stesa immobile sul letto come lui l’aveva lasciata, sciolta in un pianto che rendeva il suo volto una maschera di rabbia e frustrazione.

 

 

Ed eccoci con il quarto capitolo… spero vivamente di non aver deluso nessuno. Ringrazio tutti quelli che hanno recensito la storia ma anche quelli che si sono limitati di leggersela buoni buoni senza lasciare traccia… anche se non capisco… un commentino potreste anche lasciarmelo…

Ringrazio:

Nihal91: grazie, sono contenta ti piaccia… mi raccomando continua a seguirmi!

evy91: davvero? *.* io mooolto commossa! Spero di non averi deluso con questo nuovo chappy… taaaanti bacioni anche a te^^ tvttb

_Manu_: ciao dolcezzuola… Yamcha? Bhè… qualcosa traspare già in questo capitolo, ma ti assicuro che i prossimi saranno incentrati proprio su di lui… te voi massa ben!

Monica: He he… si si gli piacciono ancora… bacioni!

Simply91: Ciao!! *.* grazie!! Cosa cerca il sommo Kaioshin? He he… io sono moooolto cattiva, e questo particolare te lo svelerò solo alla fine!!! Baci

luisa87: Si… ma non sono sicura Bulma sia ancora così felice… ma ti assicuro che le cose proseguiranno con una nuova svolta… comunque grazie, e spero vivamente continuerai a seguirmi^^

BuLmInA92: Ciao tesoroccia! Sono mooolto felice ti sia piaciuto anche questo chappy… a mo, mi raccomando continua a seguirmi! Baci tvttb

mycca: eccoti il nuovo chappy… scusa se ti ho fatto aspettare un po’, ma spero ne sia valsa la pena… bacioni anche a te

Baci a tutti

elys

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** GIORNO QUARTO ***


UN DESIDERIO DI TROPPO

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNI

 GIORNO QUARTO

di _elys_DreAm

 

"Tesoro… sono a casa"

"Yamcha…"

"Si! C’è ancora del caffè?"

Il ragazzo entrò in cucina dove Bulma se ne stava tranquillamente facendo colazione stampandole un bacio sulla guancia. Si versò una tazza di caffé bollente e si sedette di fronte a lei.

"Bhè, che c’è piccola?"

"Cosa? Nulla…"

"Sicura?"

"Si…"

Era molto scossa, particolare che non sfuggì al ragazzo che la scrutava con occhi investigatori.

"Si tratta di quel sayan, vero?"

"Cosa? Ma no, che dici?!"

"Cosa ti ha detto questa volta? Giuro che lo prendo a pugni! Dov’è adesso?"

"Si sta ancora allenando… ma non si tratta di lui, davvero…"

"Sicura?"

"Si"

"D’accordo… allora io vado a farmi una bella doccia" e così dicendo appoggiò la tazzina ancora mezza piena e si diresse fuori dalla stanza "e non ti preoccupare… oggi niente allenamenti! Oggi sarò tutto tuo…"

Un sorriso forzato comparve sul volto della giovane.

La notte appena passata l’aveva passata a piangere, cercando inutilmente di lavare via ogni bacio, ogni tocco e ogni ricordo dal suo corpo. Come aveva potuto farle una cosa del genere? Era realmente questo l’uomo di cui si era innamorata e che rivoleva accanto a lei? Un dubbio si insinuò nella sua testa. Yamcha l’amava, la rispettava e la capiva più di ogni altro. Da quant’è che in quella realtà stavano insieme? Due, tre anni? No, molto di più… era ancora solo un’adolescente quando lo aveva incontrato per la prima volta e da allora tra loro era iniziata una forte intesa che era andata via via crescendo in tutti quegli anni. Perché invece si erano lasciati? Ora ricordava… quello che prima era amore stava diventando una specie di routine. Erano diventati indifferenti l’uno alle parole dell’altro fino a diventare perfino insopportabili. O più semplicemente era rimasta attratta dalla figura di un uomo forte e misterioso, che non aveva paura di dire ciò che davvero pensava o che si tirava indietro non appena la situazione diventava rischiosa. Si era innamorata di un uomo che sapeva tenerle testa e che apprezzava la sua indole spericolata. Eppure ora avrebbe solo voluto essere stretta in un abbraccio dolce e confortevole, sentendosi sussurrare che tutto andava bene e che era al sicuro. Questo non lo aveva mai ottenuto dal suo orgoglioso sayan ma solo da Yamcha.

"Donna, è pronta la colazione?" nella cucina fece il suo ingresso Vegeta, comportandosi come se nulla fosse successo. Bulma gli indicò con il volto il tavolo dove se ne stavano caffé, brioche e biscotti vari.

"Vegeta… perché lo hai fatto?" perché gli aveva fatto quella domanda? Probabilmente per confermare ciò che già sapeva sperando, però, fino all’ultimo di sbagliarsi.

"Perché mi andava"

"Perché ti andava? È tutto ciò che sai dirmi?" cercò inutilmente di cacciare dentro le lacrime che ormai si erano affacciate ai suoi bellissimi occhi.

"Si… cosa ti aspettavi? Ti aspettavi forse che ti dicessi che sono venuto a letto con te perché ti amavo? Perché non sarei mai riuscito a vivere senza di te?" questa volta la guardava, la guardava con quella punta di ironia come era suo solito fare con voce calma e decisa che non lasciava trasparire alcuna emozione "Bhè, mi dispiace deluderti… avevo voglia e me la sono tolta"

"Avei voglia e te la se…" si interruppe, la sua voce era ormai spezzata "per chi mi hai preso? Per una squallida puttana da tre soldi?"

"No... io non ti ho pagato"

Quelle parole la colpirono più di ogni altra cosa e non riuscendo più a trattenere il suo pianto lasciò la stanza correndo verso la sua camera da letto.

Si sentiva l’acqua scrosciante della doccia proveniente dal bagno vicino, dove Yamcha si stava ancora concedendo un attimo di relax. Lui non l’avrebbe mai trattata in questo modo. Poteva avere tutti i difetti del mondo ma lui non l’avrebbe mai umiliata così. Il dubbio che già si era insinuato nella sua testa tornò pesantemente a farsi sentire. E se questa strana situazione si rivelasse invece l’opportunità di cambiare la sua vita, di rimediare agli errori commessi… come quello di lasciare Yamcha. L’acqua proveniente dal bagno smise di farsi sentire. Di li a pochi minuti il ragazzo sarebbe uscito e lei avrebbe potuto finalmente mettere in chiaro le cose. Dirgli che gli dispiaceva di essersi comportata da ipocrita e che lo amava.

Bip-Bip

Un messaggino. Il telefono di Yamcha sul comodino si era illuminato. Il mittente era segnato come l’assistente della squadra. Dal bagno non si sentiva ancora nessun rumore. E se si fosse trattato di qualcosa di importante? Il giorno prima non lo era stato, ma di sicuro non si sarebbe trattato di un’altra festa! Del resto se lo fosse stato non avrebbe voluto disturbare il ragazzo. Tasto sinistro: leggi. ‘Ciao amore… anche questa notte è stata meravigliosa. Non vedo l’ora di poterti rivedere… ah, quasi dimenticavo… ho parlato con il direttore per la tua promozione… complimenti mio nuovo capitano! Ci vediamo domani al solito posto, alla solita ora… così festeggiamo!’

Bulma si accasciò a terra senza fiato e con gli occhi sbarrati. Tradita! No, non c’era da fidarsi neppure di Yamcha. Come aveva potuto fargli una cosa del genere? La sua vita stava cadendo a terra come un castello di carte spazzate via dal vento una dopo l’altra. Alle sue spalle la porta del bagno si aprì facendo entrare il ragazzo.

"Ehi, amore… hai visto la mia camicia per caso?"

"No"

"Sei sicura? Dico quella bianca…"

"Ti ho detto che non l’ho vista!"

"D’accordo, ma non ti arrabbiare… dai, che lo so io come tirarti su di morale. Indovina, forse riuscirò ad ottenere una promozione!"

"Forse?"

"Si, non ne sono ancora sicuro ma nel campo girano queste voci"

"Bhè, complimenti. L’hai ottenuta, signor capitano della squadra"

"Cosa? Davvero? Ma è fantastico! Ma cos’è quel muso lungo? Non ti preoccupare ti prometto che se anche il mio nuovo lavoro mi impegnerà avrò sempre del tempo per te e per nostro figlio ovviamente"

"Humpf! Smettila di raccontare balle!" Ora la ragazza si era voltata e lo guardava dritto negli occhi con le lacrime che ormai le rigavano copiosamente il volto. Incredibile quante lacrime potesse versare una persona in un solo giorno.

"Ma cosa c’è tesoro?" Le stava andando incontro quando si fermò improvvisamente notando un piccolo particolare che gli era sfuggito prima. In mano stringeva ancora il cellulare "Un… un momento… come lo sai?"

"Come lo so? Sai, l’assistente della squadra…"

Yamcha era pietrificato.

"Feste per festeggiare la tua bravura, eh…? Sei talmente bravo da diventare addirittura il capitano della tua squadra... ma in cosa esattamente sei bravo Yamcha?" la sua voce era calma "sei bravo a giocare o a scoparti l’assistente della tua squadra?"

"Bulma, non è come sembra…"

"Smettila di fingere! Da quant’è che va avanti questa storia? No… non voglio saperlo. Non mi importa niente di te e di ciò che fai… m’importa solo che tu ora prenda le tue cose e te ne vada"

Yamcha non sapeva cosa dire. Non sarebbe servito a nulla continuare a difendersi, ma la cosa che più lo spaventava era la sua reazione. Non un urlo, non uno schiaffo… soltanto tante lacrime.

Silenziosamente si infilò la prima maglia che trovò e scese le scale dirigendosi verso l’uscita dell’abitazione, lasciano la ragazza da sola ancora accasciata ai piedi del letto.

***

Perché le aveva detto quelle cose?

Una sfera di energia lo colpì. Era stata più violenta e veloce delle altre e non l’aveva neppure vista rimbalzare sulla parete. Si rialzò immediatamente. La gravità era trecento volte quella sulla terra, ma lui sembrava muoversi senza alcuna difficoltà.

Perché c’era rimasto così male nel vederla scappare via piangendo?

Una serie di pugni nell’aria. Doveva fare di tutto per non pensare a quella maledetta terrestre. Doveva trattarsi solo di una notte e via, e invece ora non faceva alto che trapelare tra i suoi pensieri. Non riusciva a smettere di pensare come stesse soffrendo a causa sua, quanto male le avesse fatto. Quella donna era diventata peggio di una droga! Quando la provi non puoi più farne a meno. Ora voleva solo andare da lei, dirle che non pensava davvero ciò che le aveva detto, dirle quanto male gli faceva vederla soffrire e di come non riusciva a non pensarla. Ma tutto ciò già sapeva che non lo avrebbe mai fatto… e nel momento in cui si chiese il perché, conosceva già la risposta…

L’orgoglio è il vizio più brutto di una persona, che sa dirti di no anche quando è si, che ti fa soffrire anche quando vuole che tu sia felice, che ti sa dire ti odio, anche quando ti ama…

 

Ed ecco il nuovo chappy... mamma quanto è corto! Diciamo che si tratta di un capitolo di transizione… mi rifarò con il prossimo che pubblicherò entro pochi giorni.

Certo che alla povera Bulma va tutto storto, ma vedrete che il lieto fine non tarderà ad arrivare^^… spero…

Come al solito ringrazio tutti quelli che leggono, ma soprattutto quelli che recensiscono… che poi non capisco: le letture sono regolarmente più di trecento in ogni nuovo chappy… che vi costa lasciarmi un commentino? Ma’… i misteri della vita^^

Ringrazio:

BuLmInA92: ma siau Ilaria… he he… sono tanto felice che ti sia piaciuto il chappy, e spero questo non sia da meno… Yamcha si è comportato da vero stronzo, ma Bulma se ne è accorta… Vegeta? Anche se tornasse in se non è che cambierebbe tanto… stronzo era e stronzo resta… ed è proprio per questo che lo amooooo!!!! tvttttb

Martinetta: si si… ma dimmi te se me tocca chiedertelo pure de commentare! Concordo, Vegeta è sempre lo stesso… mi sa che non siamo mica normali… più gli uomini sono bastardi e più ci piacciono! tvtttb

Bambi88: Davvero? Grazie… sono contenta che ti piaccia il mio stile… spero non ti ricrederai con questo nuovo chappy^^ bacioni

Mycca: il raIting ora si è abbassato, ma tornerà a farsi sentire nel prossimo chappy… baci

Monica: ciao… si si… guai a chi lo tocca il nostro Veggie! Comunque questo è il nuovo chappy dove lui non viene molto trattato… ma nel prossimo ti assicuro le cose saranno diverse… bacioni

NIhal91: mamma mia… certo che lo odi proprio Yamcha… se ora gli dici questo nel prossimo cosa dirai? Bacioni

_Cricry_: ma ciauuu… che carina! Troppo buona… mica me li merito tutti i tuoi complimenti… ce la farà? Ma… per saperlo dovrai aspettare ancora quattro capitoli… he he^^ bacioni

ecstasyandwine: scusa se ti ho fatto aspettare… prometto che il prossimo chappy lo pubblico entro pochi giorni… (non fare promesse che non puoi mantenere! ndCoscienza – Zitta tu! ndMe) comunque grazie anche a te… bacioni

Simply91: he he… ma no, io non direi mai una cosa del genere! Nooooo! Comunque non ti preoccupare, quando l’ho scritto anche a me era venuto il dubbio che non si capisse… si, lo hanno fatto ma non volendo portarla ad un rating NC-17 ho tralasciato i particolari… bacioni

Grazie e alla prossima^^

elys

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** QUINTO GIORNO ***


UN DESIDERIO DI TROPPO

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNO

GIORNO QUINTO

 

di _elys_DreAm

 

 

I primi tenui raggi solari le illuminarono il volto ancora rigato dalle lacrime.

Si svegliò così Bulma. Era ancora presto, era appena giunta l’alba e decise di concedersi qualche altro minuto tra il tepore delle coperte.

Quante cose le erano accaduto nel giro di pochi giorni!

Si riaddormentò.

 

In cucina non c’era nessuno. La tavola era vuota, nessuno era li a preparargli la colazione. Dov’era finita quella donna? Eppure sapeva che lui era solito fare colazione a quell’ora. Si guardò intorno, controllò in salotto e nel suo laboratorio ma di Bulma non c’era traccia. Che fosse ancora arrabbiata con lui? Il giorno prima aveva intravisto Yamcha correre fuori di casa e da allora non l’aveva più vista uscire dalla camera. Si diresse proprio verso quest’ultima e silenziosamente socchiuse la porta. Se ne stava li, accovacciata tra le coperte bianche con i capelli turchini sparsi sul cuscino e gli occhi chiusi. Bellissima, ma tristissima. Non poté che sentirsi in colpa. La vide muoversi ed eccola li, fissarlo con i suoi bellissimi occhi.

"Ve-vegeta?"

Era ancora in tempo per andarsene. Doveva andarsene. Ma nulla. Il suo corpo sembrava non rispondere ai suoi comandi come ipnotizzato dal mare dei suoi occhi. Si fece quasi incosciamente avanti aprendo lentamente la porta.

"Vegeta, ti prego… non di nuovo, non ora…"

Sul suo volto tornò a riflettere una maschera di paura e frustrazione. Si tirò a sedere sul letto e si strinse tra le coperte. Una scena già vista.

"Bulma, io…" si avvicinò mettendole una mano sulla spalla che doveva servire a rassicurarla.

"Lasciami!" la ragazza scese con un balzo dal letto dirigendosi di corsa verso l’uscita della stanza, se non fosse che il saiyan la trattenne per il polso.

"Aspetta…"

"Cos’altro vuoi da me? Non ti è bastato quello che ti sei preso l’altra notte?"

"No…"

"Lo ammetti pure?"

"No… dannazione donna! Ascoltami per una buona volta!"

"Bulma, tesoro…" la voce cinguettante della signora Brief echeggiò precedendo di poco il rumore della porta principale sbattuta "siamo a casa"

"Lasciami, mi fai male…" Bulma si svincolò dalla presa del saiyan, precipitandosi sollevata verso il piano sottostante, lasciando solo un Vegeta al quanto contrariato.

"Mamma!"

"Tesoro… ma che ti è successo?" l’accolse calorosamente la madre osservando il suo aspetto scosso e le sbavature del mascara, traccia di un recente pianto "hai litigato con Yamcha?"

Bulma annuì, e subito venne accompagnata dalla signora Brief in cucina dove, di fronte ad una bella tazza di tè fumate, si sfogò, raccontando ciò che aveva scoperto sul marito, vedendo bene però di tralasciare i fatti in cui era coinvolto anche Vegeta.

"Oh tesoro, come mi dispiace… ma devi tenere conto che si tratta pur sempre del padre di tuo figlio"

"Cosa vuoi, che lo perdoni?"

"Perché non ci parli?"

"Perché non mi interessa sapere quello che ha da dirmi"

"Ne sei sicura?"

"Si…"

"E allora perché continui a tormentarti?"

Non è per lui che mi tormento, non è per Yamcha che sto male e piango. Non è per lui. Ma come faccio a dirtelo mamma, come faccio a spiegarti che scoprire il tradimento di mio marito mi ha fatto capire quanto amo Vegeta. Come faccio a dirti che l’unico motivo per cui sto male è che la persona a cui penso dal mattino alla sera, la persona per cui vivo, la persona che amo mi ha fatto più male di qualunque altro? Ma anche se te lo dicessi, tu non capiresti…

"Tesoro?"

"Perché continuo a tormentarmi? Non lo so neppure io mamma…"

 

***

Era una bella giornata quella. Il signore e la signora Brief erano indaffarati con le proprie faccende da lungo ormai rimandate, Bulma se ne stava in camera propria a meditare e Vegeta, persa quella possibilità di parlargli e la convinzione e il coraggio di tornare a farsi sentire, era uscito per andare chissà dove ad allenarsi, preferendo l’aria fresca a quella metallica della camera gravitazionale.

Toc-toc

Bussarono alla porta. Probabilmente si trattava della madre venuta a portargli un’altra tazza di tè e a dispensare consigli a destra e a manca.

"Avanti"

"Ehi…"

"Ya-Yamcha… che ci fai qui?"

"Sono passato per vedere come stava il piccolo Trunks"

"Ah…"

Si avvicinò smorzando immediatamente quel sorriso così sforzato con cui era entrato. Si portò a sedere sul letto accanto a Bulma, indaffarata a sfogliare qualche vecchio album di fotografie.

"Sai, mi dispiace sia finita proprio così…" incominciò con voce flebile.

"Non ti sembra abbastanza tardi per dispiacerti?"

"Hai ragione ad avercela con me, sai? Insomma… io ti capisco, mi sono comportato da vero stronzo…"

"Già…"

"Ma la cosa che più mi stupisce è che tu non ce l’abbia con me…"

Bulma alzò lo guardo per incrociare gli occhi del ragazzo. Dove voleva andare a parare?

"Non un urlo, uno schiaffo… solo tante lacrime. Ma quel giorno nei tuoi occhi mi sembrava di scorgere qualcosa di più di semplice amarezza. Pensa che per un attimo mi è sembrato pure che si trattasse di lacrime di liberazione e che fossi felice…"

Bulma non rispose, ma continuava a sostenere perfettamente il suo sguardo.

"È strano, non trovi? Dopo tanti anni insieme come la cosa non ti tocchi minimamente. Tutte le volte che guardavo le altre ragazze e che mettevo i miei impegni prima di te… mi hai sempre dato dell’ipocrita" il tono della sua voce si stava lentamente trasformando, apparendo ora con una nota quasi minacciosa "ma ora mi sto chiedendo… chi è davvero l’ipocrita tra noi due? Quant’è Bulma che non t’importa più niente di noi? Quant’è che i tuoi pensieri sono rivolti a tutt’altro? Pensi davvero non me ne sia accorto?"

"Di cosa stai parlando" allarmata dal cambiamento del ragazzo Bulma si alzò in piedi e indietreggiò.

"Lo sai benissimo… all’inizio pensavo si trattasse solo di una mia fissazione, ma in questi ultimi giorni ho avuto la mia conferma. Come lo guardi, come cerchi di difenderlo dalle mie mille offese… come ti dia fastidio quando cerco di baciarti o toccarti… o mi sbaglio?"

"Yamcha, io…" ma non trovò altre parole da dire.

"Non ci posso credere… allora è vero. Tu ne sei… come puoi? Come puoi amare una persona del genere? Come puoi amare quell’essere che ha cercato di ucciderti? Che non ci penserebbe due volte per tentare di farlo nuovamente… lui non ha ne cuore ne anima… lui non sa amare, lui non può amare…"

"Smettila! Zitto!" la ragazza prese improvvisamente coraggio. Lui non lo conosceva. Non nello stesso modo in cui aveva imparato a conoscerlo lei "Tu non sai nulla di lui… come puoi giudicarlo in questo modo?"

"Io so quanto basta per poter considerarlo un assassino. Oh Bulma… torna alla realtà, ti prego" il ragazzo tornò ad ammorbidire il tono della voce, alzandosi a sua volta e andandole incontro "lui ti farà solo soffrire…"

"No…"

"Si invece e lo sai anche tu, solo che non vuoi ammetterlo. Sii sincera anche solo con te stessa per una volta… se non vuoi farlo per te, fallo almeno per tuo figlio… per nostro figlio!" la prese per le spalle cercando di scuoterla "Bulma, guardami… pensi davvero che lui si abbasserebbe a stare accanto ad una terrestre con un figlio appresso? E se anche ciò dovesse davvero accadere… è davvero un assassino che vuoi accanto a te per il resto della tua vita?"

"Lasciami!"

"Io lo sto facendo soprattutto per te, cosa credi?"

"Come puoi venire a casa mia e dirmi tutto questo proprio dopo avermi tradita in quel modo? Chi sei tu per dirmi quello che è meglio per me?"

"Lo so! Lo so Bulma che ti ho trattato nel peggiore dei modi, ma ora sto cercando di rimediare, di aiutarti… non ti sto chiedendo di tornare insieme, ma solo di capire come tu ti stia sbagliando…"

"Di errori ne ho fatti tanti Yamcha, e penso tu sia stato il peggiore…"

"Come puoi dire una cosa del genere?"

"Come puoi tu impicciarti degli affari miei in questo modo!"

"Io sto pensano anche a mio figlio…"

"Smettila di parlare di Trunks come fosse tuo figlio!"

Aveva detto l’ultima frase senza pensarci, senza riflettere. Una frase che a Yamcha suonò più come una minaccia che altro. La rabbia si affacciò sui suoi occhi, rabbia mista a gelosia che, offuscandogli la mente, iniziò ad accompagnare ogni suo gesto. La prese per la vita scuotendola leggermente, e quasi senza rendersene conto iniziò a farsi strada sotto la camicetta percorrendo con le sue avide dita la sua candida schiena.

"Yamcha, mi stai facendo paura… lasciami!"

"Tu devi capire che non è lui l’uomo per te…"

La sua voce si fece d’un tratto più dolce e mielosa, mentre continuava imperterrito a percorrere il corpo della ragazza, che inutilmente cercava di svincolarsi. Piccoli lividi iniziarono a comparire sulla sua pelle.

"Ho detto lasciami… mi fai schifo!" e così dicendo gli sputò in faccia. La mano dell’uomo, ormai in preda alla rabbia cadde dritta dritta sul suo bellissimo volto di porcellana, lasciando una grossa chiazza rossastra e rovente.

"Perché non riesci a capire che lo sto facendo per il tuo bene!"

Bulma si accasciò a terra ferita nella carne e nell’orgoglio. Solo allora, vedendola ridotta in quello stato, Yamcha tornò in sè. Indietreggiò continuando a guardare la proprio mano. Come aveva potuto colpirla?

"Bulma, io…io…"

"Sparisci! Sei solo un bastardo!"

Yamcha percorse per la seconda volta in meno di due giorni quello stesso corridoio che lo portò all’uscita, ma non solo dall’abitazione. Quel giorno sarebbe uscito definitivamente anche dalla sua vita.

"Ehi, mollusco, che sei tornato a fare?"

Aveva riflettuto tutto il giorno, tra un allenamento e l’altro, ed era arrivato agognante ad una conclusione. Sentiva che continuare a tenersi tutto dentro faceva male a lei quanto lo faceva a lui. Doveva parlargli.

"Vegeta…"

"Si, quello è il mio nome… ma non hai risposto alla mia domanda…"

Yamcha girò sui tacchi e se ne andò, senza rilasciare alcuna risposta a Vegeta che, non curandosene troppo, si diresse verso la camera di Bulma.

"Bulma…" ma si fermò. E la vide. Li, a terra, con la camicetta mezza strappata e lo sguardo basso semicoperto dai capelli "cosa è successo?"

Ma la giovane non ebbe il coraggio di dire niente. Alzò lo sguardo su Vegeta per poi gettarsi tra le sue braccia e sciogliersi in un pianto disperato.

Solo un sussurro uscì dalle labbra di Vegeta. Un sussurro rabbioso che però a distanza di chilometri fece rabbrividire una persona. Una persona che ben presto avrebbe dovuto rispondere delle proprie azioni a qualcuno di ben più forte della moglie, che non si sarebbe limitato a semplici parole e offese, e allora avrebbe si dovuto preoccuparsi realmente.

"Yamcha…"

 

 

 

Ed ecco arrivato il sesto capitolo… Hehe^^ ormai manca davvero poco alla fine della storia, solo tre capitoli… chiedo nuovamente scusa per il ritardo dell’aggiornamento. Vi dirò che questo capitolo lo avevo scritto ancora un paio di giorni fa ma non mi convinceva molto… e ancora ora non lo trovo un granché… fatemi sapere cosa ne pensate!!!

Ringraziamenti:

Spoiler: Grazie per tutto… mi dispiace di non aver potuto aggiornare prima ma come già detto non mi convinceva molto questo chappy… tu che ne pensi? Baci

bambi88: grazie vivamente di tutto anche a te… sono davvero felice che la mia storia ti piaccia, e sono felicissima anche di sapere che il mio stile non è da meno… davvero, sono commossa *ç* spero continuerai a seguirmi, 1 bacione

ecstasyandwine & Monica: Ok, ok… Yamcha non è ancora del tutto uscito di scena, ma diciamo che ha dato una grossa mano a Bulma a capire ciò che davvero provava per il tenebroso principe… mi dispiace ma dovrete sopportarlo anche nel prossimo chappy, dove ci sarà la sua ultima comparsa… o meglio, scomparsa…. sapete, mi dispiace un po’ liberarmi di lui… mi piace troppo torturarlo!!!^^ kiss kiss

_Cricry_: ed eccomi qui… mi dispiace tanto di averti fatto aspettare così tanto per un capitolo… come dire… non dei migliori! E si… Yamcha non la merita proprio, specialmente dopo quello che ha fatto in questo capitolo… baci tvtttb

BuLmInA92: e si… ti devo proprio dare ragione, Yamcha è proprio un vero stronzo… e anche in questo capitolo non è da meno… che dire, mi piace troppo farlo apparire così bastardo!!! Ci sentiamo su msn tvtttb

BulmaMiky: sono strafelicissima che ti piaccia la mia storia… eccoti il seguito^^ kiss kiss

Niahl91: Wow! Che coinvolgimento… e si, Yamcha è proprio un cretino e non si smentisce neppure in questo chappy, ma vedrai che nel prossimo riceverà una bella lezioncina… Vegeta? Bhè, lui è sempre il solito, duro e orgoglioso… e personalmente lo adoro proprio per questo!!^^ bacioni

miky_stardust: non ti preoccupare se non riesci sempre a seguirla, non sentirti obbligata… leggere dovrebbe servire a sviare un po’ i pensieri dalla solita routine^^ ovviamente sono felice che la storia ti piaccia e, bhè Yamcha non è ancora del tutto fuori dalla scena e la sua ultima comparsa sarà proprio nel prossimo chappy dove ti garantisco che non ne uscirà benone… ci sentiamo su msn, bacioni

lilly81: Ciao… si, me ne rendo conto che la storia delle recensioni è una situazione comunissima. I lettori sono sempre tantissimi in tutte le fic, e probabilmente a metà di loro non è nemmeno piaciuta… ma trovo anche che un piccolo commentino ogni tanto non costi niente a chi lo fa e ruba un sorriso a chi lo riceve^^ per cui non darmi torto se ogni tanto spingo i lettori a farlo, semplicemente ci tango a sapere se quello che scrivo fa tanto schifo, se hanno qualche piccolo appunto da farmi o qualche consiglio da darmi…:P detto questo passiamo alla storia… si, nemmeno io adoro gli UA ma questo l'ho scritto proprio perché coerente alla trama di DB e spero tutto sommato ti piaccia e ti distragga un po'^^ baci

sailormoon81: Non ti preoccupare se non riesci sempre a seguirmi… c’è, non fraintendermi, a me fa sempre piacere che tu segua la mia storia, sia chiaro, ma come già detto leggere dovrebbe essere un modo per distogliere un po’ dalla solita routine, per cui non sentirti obbligata^^ si, qualche errorino mi ci scappa sempre purtroppo, un po’ per la fretta un po’ per la mancanza di voglia di rileggere ^//^… per fortuna ci sei tu che me li fai sempre notare!!! Hehe… al prossimo chappy, baci elena

martinetta: e si… proprio uno stronzo Yamcha, ma che ti posso dire… mi piace troppo farlo apparire così! Veggie ha un cuore tenero, ma sotto sotto… molto sotto! Grazie per i complimenti, mi fa sempre piacere riceverli da te! Continua a seguirmi^^ bacioni tvtttb

_Manu_: ciao amorrre… e si, Yamcha non si smentisce mai, ma vedrai che nel prossimo chappy avrà quello che si merita^^ e pure Yamcha non è da meno… bhè, è proprio per questo che ci sbaviamo dietro in questo modo! ci sentiamo su msn^^ bacioni tvtttb

 

Grazie e alla prossima

1 bacio

Elena

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Capitolo 7
*** SESTO GIORNO ***


UN DESIDERIO DI TROPPO

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNI…

GIORNO SESTO

di _elys_DreAm

 

 

"Dannazione!"

"Yamcha, cos’è successo?"

Il piccolo Pual levitava attorno all’amico semplicemente furibondo, che continuava a sferrare possenti pugni sulla parete.

Quel giorno la Kame House era pressoché deserta. Il vecchio Muten era occupato a prendere il sole e a sfogliare alcune sue riviste dall’aria discutibile sulla spiaggia, affiancato dalla vecchia tartaruga, socia di mille avventure. Avevano intravisto Yamcha dirigersi di corsa verso l’interno della casa, ma non si erano posti troppe domande, defilando l’accaduto con un semplice "Qualche ragazza gli avrà dato buca…"

Solo il piccolo animaletto blu, che conosceva l’amico più di ogni altro, sentiva che c’era qualcos’altro sotto.

"Avanti Yamcha… calmati! Ma che è successo?"

"Sono stato davvero uno stronzo! Come ho potuto…"

"Ma di che parli? Hai litigato di nuovo con Bulma?"

"Litigato? Magari ci avessi solo litigato…"

"Perché? Che è successo?"

Ma il piccolo Pual non fece a tempo finire la frase che un rumoroso tonfo, accompagnato dall’innalzamento di un grosso polverone, imperversò nella stanza. Qualcuno aveva buttato giù la porta. La polvere non si era ancora diradata quando l’indesiderato ospite aveva già afferrato per il collo il povero Yamcha.

"Ma cosa…" l’animaletto blu non riusciva a capacitarsi di ciò che stava accadendo, per nulla aiutato dalla vista ancora offuscata.

"Ve…Vegeta… non riesco a respirare…" Yamcha portò le sue mani sopra quelle del saiyan ancora strette attorno al collo, cercando inutilmente di liberarsi, provocando però maggiormente l’ira di quest’ultimo, che per tutta risposta strinse maggiormente la presa.

"Odio i codardi…."

E così dicendo lo scaraventò contro la parete opposta. Ma il suo momento di tregua durò poco, perché Vegeta, non ancora contento, lo fece rialzare sollevandolo per il colletto della maglia. Lo fece adagiare violentemente alla parete e lo colpì con diversi pugni ben mirati, facendolo sanguinare in diversi punti. Yamcha ricadde a terra sputacchiando qua e là sangue.

"Che hai, non ti diverte più picchiare la gente?" lo schernì il saiyan riprendendo a colpirlo con diversi calci allo stomaco. Il poveretto, ormai al limite della sopportazione, continuava a sgrondare sangue raggomitolandosi in posizione fetale dal dolore.

Vegeta, per nulla deciso a fermarsi, lo fece rialzare bloccandolo nuovamente alla parete.

"Sei solo un codardo…"

"È tutta colpa tua…" tentò Yamcha con la voce impastata dal sangue misto a saliva "se tu non ti fossi messo in mezzo, non sarebbe mai accaduto niente…"

"Se io non mi fossi messo in mezzo probabilmente tu staresti ancora facendo i tuoi sporchi giochi su e giù tra un letto e l’altro…"

"Vegeta!"

Ma non fece ora a finire la frase che una voce ferma e decisa da dietro gli fece tornare la lucidità.

Attorno a lui se ne stavano oltre al vecchio Muten e la fida tartaruga anche Crilin e Thansing, appena tornati dagli allenamenti, e cosa che lo infastidì maggiormente Goku. Era stato lui a chiamarlo facendolo tornare con i piedi per terra e restituendogli la ragione. Come aveva potuto reagire in questo modo solo per un’insulsa terrestre? Quante donne aveva stuprato in tutta la sua vita? E di fronte alle preghiere di quante si era fermato? Ma quella non era più solo un’insulsa terrestre. Quella donna dai capelli turchini stava ormai lentamente diventando la Sua donna. Incredibile come arrendersi e ammetterlo a se stesso prima che agli altri si fosse dimostrata la cosa più difficile da fare. Ma lui non la amava. Lui non sapeva cosa significasse amare. Eppure starle lontano, vederla piangere e soffrire… gli faceva male più di ogni altra cosa. Era questo l’amore? E forse per la prima volta nella sua vita si trovò con mille domande e zero risposte…

"Tu non ti devi azzardare mai più anche solo a guardare quella donna… o giuro su quello che tu chiami Dio che non ci sarà luogo in questa lurida terra che potrà nasconderti da me a lungo…"

Liberò dalla presa Yamcha che subito tornò ad accasciarsi a terra stringendosi lo stomaco dolorante, e senza neppure degnare di uno sguardo Goku e gli altri si diresse fuori dalla casa prendendo velocemente il volo.

Pual e gli altri corsero ad accertarsi delle effettive condizioni dell’amico, ma non Goku. Lui rimase li immobile a fissarlo giacente al suolo. Conosceva troppo bene Vegeta per capire che quella reazione esagerata poteva essere scaturita solo da pochi motivi. Lui, il cinico e freddo saiyan venuto inizialmente solo per conquistare la Terra, indifferente alle vicende terrestri si sarebbe comportato come tale, con indifferenza a tutto ciò che non lo riguardavo e non era suo. Forse lui era proprio la persona che riusciva a capirlo maggiormente, e da qualche giorno notava non poco disinteresse nei suoi occhi tutte le volte che durante le loro piccole sfide si toccava un tasto sonante di nome "Bulma".

 

***

Quanti giorni erano passati?

Solo sei… eppure sembrava essere passata un’eternità.

Ripensò velocemente a tutto quello che le era accaduto in quella lunga settimana. Violenza, sofferenza, lacrime… si trovò a ripensare a quanto gli mancava il Suo Vegeta, sempre duro e distaccato, ma pur sempre innamorato e pronto a difenderla.

Ora invece si trovava da sola nella sua camera. Non aveva la più pallida idea di dove fosse andato il saiyan, non aveva voluto dirglielo, ma aveva la strana sensazione che qualcosa in quei giorni fosse cambiato in lui. Quando l’aveva vista al suolo non aveva esitato un attimo ad informarsi di cosa fosse accaduto. Non l’aveva abbracciata, ma non si era neppure scostato quando lei lo aveva stretto, alla ricerca di qualche vana sicurezza.

 

Un cigolio. La porta alle sue spalle si aprì.

"Vegeta?"

"Bulma, posso parlarti?"

"Vegeta, che succede?"

"Zitta! Non interrompermi, altrimenti non sono sicuro di riuscire a trovare nuovamente il coraggio per parlarti…"

Nella stanza era sceso il silenzio più totale, interrotto solo dal battere che andava via via accelerando del cuore di Bulma. Vegeta le stava di fronte con il fiatone per la velocità con cui era tornato da lei.

"Ascoltami bene, maledetta donna! È da quando che sono in questa casa che non fai altro che parlare e scocciarmi. E io ti odio perché non sai far altro che farmi saltare i nervi… ma quando oggi quel babbeo del tuo ex ragazzo ti ha toccato mi ha innervosito più di quanto non sia mai stata in grado di fare tu finora… mi ha dato fastidio, perché non riesco a sopportare chi tocca le mie cose!"

Bulma aveva gli occhi lucidi. E per la prima volta dopo tutti quei giorni pianse, ma non di dolore o rabbia… semplicemente d’amore. Le lacrime di una giovane innamorata che per la prima volta dopo tanto tempo ritrova l’uomo della sua vita.

"Con questo non montarti la testa!" si sbrigò ad aggiungere "Questo non significa che io ti ami o che non possa vivere senza di te… provo qualcosa per te, anche se io stesso non so bene cosa, ma non aspettarti che te lo dimostri o faccia altre cavolate tipo quelle che fate in genere voi inutili terrestri!"

Ma a lei non importava. Lei conosceva fin troppo bene quel freddo saiyan, e sapeva benissimo quanto gli fosse costato dire tutto questo. Sapeva anche troppo bene che non lo avrebbe mai detto a qualcuno se non spinto da sentimenti davvero forti, paragonabili solo a quel folle sentimento chiamato amore. Ora toccava solo a lui capirlo…

"Vegeta?"

"Uhm?"

"Amami…"

 

 

Ok, ok… lo so… tanto per cambiare sono in astronomico ritardo.

Hehe^^ però questa volta ho una scusa buona… sono stata impegnata una settimana nella gita scolastica, e non appena tornata ho avuto dei problemini che mi hanno tenuto lontana da internet per quasi un’altra settimana…

Insomma… chiedo perdono (specialmente ad una certa persona, di cui non faccio il nome, che non ha fatto altro che chiedermi dell’aggiornamento per tutta la settimana… capito Cry?... ops…!!!)

Bhè… come sempre grazie a tutti, vi voglio un mondo di bene, in particolare a:

sailormoon81: ciao! Hehe^^ sono felice la storia ti piaccia e mi dispiace davvero tanto di averti fatto aspettare così tanto per vedere la definitiva uscita di scena di quel babb… ehm, del povero Yamcha^^… per quanto riguarda gli errori, bhè inutile… sono anche la mia di croce, anche se in modo diverso! Ma tu non ti preoccupare, mi fa davvero piacere che ci sia qualcuno sempre pronto a segnalarmeli... ho già sistemato quelli precedenti secondo le tue dritte, e aspetto anche quelle di questo chappy… questa volta lo pure riletto, ma ci metto la mano sul fuoco che tu me ne scovi lo stesso!!!^^ baci, elena

Spoiler: sono felicissima ti sia piaciuto anche il chappy precedente… purtroppo Vegeta è stato interrotto sul più bello e non ha potuto farlo fuori… ma possiamo dire che ci è andato vicino^^ mhuuuaaa (risata sadica) *mi piace troppo torturare Yamcha* baci, elena

ecstasyandwine: eccoti il nuovo chappy! Anche se un mese dopo… ma come dire, meglio tardi che mai! Sono felice che ti sia piaciuto, e spero questo non sia da meno… baci, elena

Monica: si, Yamcha ha finalmente avuto quello che si meritava, anche se continuo a pensare di esserci andata fin troppo leggera con lui… comunque eccoti il seguito… spero ti piaccia^^ baci, elena

miky_stardust: ma sau miky… sai, cercare di intoppare il caratteraccio di Vegeta secondo me spesso risulta essere la cosa più difficile da fare… si tratta di una persona così complessa e riservata che riuscire a capire cosa gli passi per la testa diventa una vera impresa^^ e sono felice di esserci, almeno in parte, riuscita… e poi Yamcha… bhè, chi non lo odia? Baci, elena

bambi88: *.* Ok, ormai è chiaro… tu sei sempre troppo buona con me^^ spero continuerai a seguirmi, baci, elena

Nihal91: Hehe^^ si, Yamcha è sempre di mezzo, ma con questo capitolo esce finalmente e definitivamente di scena… in quanto a Vegeta… bhè sai, forse hai ragione a dire che si è comportato peggio di Yamcha, ma guardando bene lui non si è fermato solo per quel suo maledettissimo orgoglio, che è del resto il particolare che ho cercato di mettere in maggior evidenza per delimitare il più possibile il suo carattere… e poi in questo modo la storia prende una piega molto più interessante, non trovi anche tu?^^ baci, elena

BulmaMiky: Ok, ormai con tutte quelle che odiano Yamcha potremmo fondare un club proprio contro quest’ultimo… ^^ comunque sono felice sapere che continui a seguire la mia storia e che ti piace pure… baci, elena

Martinetta: ma sua sorellina…sisi… sempre stronzo Yamcha, ma Veggie gliela fatta pagare... Hehe^^ quel grande pezzo di… ok, hai ragione tu, non ci pensiamo… baci tessora tvttttb

 

BuLmInA92: ed eccola… la mia tessora sempre pronta a darmi consigli e a commentare le mie storie, dicendomi, per quanto schifo possano fare che sono belle… Hehe^^ dunque Yamcha non è morto, sai, per motivi di rating non ho potuto farlo soffrire come volevo (mhuuuuaaa), ma ovviamente tu sei pienamente autorizzata a finirlo con le tue mani… hehe^^ si si, proprio calinucci Veggie e Bulma… baci romanaccia, tvttttb

_Cricry_: ed eccoti il prossimo… qualcosina già ti avevo fatto leggere, ma come vedi alla fine ho cambiato molte cosuccie qua e là, e il finale no che non lo avevi letto… comunque spero ti piaccia anche questo chappy… (*tiro sospiro di sollievo*… almeno per un po’ non mi chiederai più quando è pronto!!! Scherzu naturalmente…Hehe^^) baci tvttttb

_Manu_: lo so si che tu non ti sforzi troppo a commentare e che tu tutti i chappy te li leggi comodamente a casa in anteprima mondiale (*che esagerata!*) bhè,si quello che pensi già lo so… per cui ti mando solo un grosso bacione tvtttttttb

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Capitolo 8
*** SETTIMO GIORNO ***


UN DESIDERIO DI TROPPO

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNI…

GIORNO SETTIMO

di _elys_DreAm

ATTENZIONE!! Rating in salita...

Bella. Il suo corpo era debolmente illuminato dalla fioca luce lunare, rendendo la sua candida pelle di porcellana ancora più celestiale e irraggiungibile. Eppure lui la toccava, la sentiva. Sentiva la sua carne stretta tra le sue mani, sentiva i suoi muscoli stendersi al suo passaggio e la sua schiena rabbrividire sotto i suoi tocchi più lievi.

Incantevole respirava affannosamente sotto ogni spinta più forte, facendosi sfuggire piccoli gemiti di piacere ogni qualvolta una spinta più forte delle altre la trovava impreparata. La coccolava dolcemente, con piccole carezza sul bacino e tenui baci sul seno, quasi avente paura di farle male.

Bello. La tenue luce che penetrava dalla finestra della camera lo mostrava come un dio, mettendo in risalto il suo corpo perfettamente levigato e scultoreo. Lo poteva sentire sopra di lei gemere tenuemente ad ogni spinta più forte, e sussurrare il suo nome all’apice del piacere. Lo strinse forte a se anche quando ormai esausti caddero sul letto, spaventata dall’idea che potesse sparire improvvisamente come un miraggio o un sogno da lungo agognato.

Si accoccolò sul suo petto dai respiri ancora irregolari, sentendosi finalmente ritrovare il paradiso da lungo mancato.

"Vegeta?"

"Uhm…"

"Stai bene?"

"Si…"

"Ti amo…"

"…"

"Dimmelo, Vegeta…"

"Cosa?"

"Che mi ami"

"Dormi"

Dandogli un tenero bacio sulla fronte, l’accompagnò in quel mondo dove tutto era possibile, dove avrebbe potuto sentirsi finalmente dire anche dall’orgoglioso principe dei saiyan un semplice ‘ti amo’, un mondo dove non lo avrebbe mai più perso ma lo avrebbe avuto sempre affianco. In quel mondo dove tutto è possibile, dove basta volere e credere.

"Ti amo, Bulma"

Un sussurro. Nel dormiveglia Bulma non seppe se sentirlo realmente o se si fosse trattato solo di un’ombra dei suoi sogni, ma ciò di cui fu certa era che quando due persone si uniscono in un unico essere perfetto le parole diventano superflue, perché prima che con la voce, le cose le si dicono con l’anima. Tanto meglio se lui non avrebbe mai trovato il coraggio di dirglielo, lei lo sapeva e per quel momento gli sarebbe bastato.

Spesso non ci si rende conto di quanto importante qualcuno possa essere finché non lo si perde. E quando lo si ritrova non si può far altro che stringerlo forte a se rendendosi conto di come deserto possa sembrare un mondo pieno di persone quando UNA sola ti manca… allora impari a non dar nulla per scontato, e ad apprezzare ogni singolo momento con lui, bello o brutto che sia.

Si addormentò con il sorriso sulle labbra, incurante di ciò che accadeva attorno a lei.

Un lampo, una luce accecante, poi buio…

Mamma mia… ho appena riletto il chappy...

Incredibile quanto possa diventare sdolcinata in alcuni momenti…

*tutta colpa dell’intero vasetto di nutella che mi sono fatta fuori prima di scrivere? Mah…*

Tuttavia spero lo apprezziate comunque nonostante sia picculo picculo e dolce dolcino…

Il prossimo sarà l’ultimo, dopo di che vi libererete finalmente di me^^

Ringrazio come sempre tutti, in particolare:

 

bambi88: ciao, grazie mille di nuovo… sempre un amore nei commenti… sono felice di essere riuscita a rendere il carattere del personaggio^^ kiss kiss

miky_stardust: grazie mille anche a te… sempre gentilissima^^ si, Veggie geloso è sempre uno spettacolo!! Eccoti l’aggiornamento!! 1 bacione

_Cricry_: -_-‘… te lo dico io che la smetti di rompere!! Anche perché questa volta mi sono spicciata e non ti ho fatto aspettare nemmeno 5 giorni… insomma, un miracolo!!! Per quanto riguarda la lacrima facile, bhè… mi sa che con questo nuovo chappy allaghi casa^^ 1 bacio, tvttb

Ecstasyandwine: oddio, non perdere le speranze!! *ç* vedrai… un giorno arriverà anche l’ultimo chappy!!!... che poi è il prossimo per l’appunto… comunque sono felice che nonostante i tempi alquanto… ehm, scomodi, tu abbia continuato a seguirmi… grazie!

BuLmInA92: amolla… no, non piangere… oddio, sono io quella che ora sta piangendo! Sei troppo buona con i commenti… si si… caluzzi caluzzi Veggie e Bulma *.* ma il prossimo non è l’ultimo, managgia a te! Dì la verità… non vedi l’ora di togliermi dai piedi, eh..?! scherzu.... baciotozzoli (mamma, co’ scritto?) tvtttb

Monica: ciao cara… dunque, si concordo con te… Veggie c’è andato giù troppo leggero con Yamcha, di botte ne meritava molte di più… ma infondo perché mettere fine alle sue sofferenze così presto?... per la faccia di Veggie dovrai aspettare il prossimo chappy, che sarà anche l’ultimo, dove tutto, se non ci saranno imprevisti, cosa che da una scrittrice come me si possono benissimo aspettare, tutto tornerà alla normalità… bacioni

Emyc: grazie mille… sono felice ti piaccia^^ è sempre un piacere ricevere recensioni da commentatori così carini :p … 1 bacione

V@le: Ciao cara… sono davvero mooolto felice piaccia anche a te la ficcy^^ ecco il nuovo chappy, sperando di non aver deluso le tue aspettative^^ kiss kiss

sailormoon81: Wow… appena iniziata la storia non ero certa di riuscire a rendere perfettamente il carattere dei personaggi, specialmente quello di Veggie che è senz’altro il più complicato, per cui per sicurezza avevo prevenuto possibili lamentela con la nota OOC… se ora mi vieni a dire che sono riuscita a restare fedele al suo carattere non posso che esserne felice^^ Si, Goku è l’unico che ha capito tutto… per quanto riguarda il lieto fine… che dire, continua a sperarci, ma non escludere possibili colpi di scena :p bacioni

Nihal91: Ciao… hehe^^ si, Veggie visto che c’era avrebbe anche potuto ucciderlo, ma perché mettere fine così in fretta alle sue sofferenze? Eccoti il nuovo chappy… ma non è l’ultimo, per liberarti di me dovrai aspettarne ancora un altro^^ 1 bacio

BulmaMiky: ma ciau miky… *ahò, cos’è tutta questa confidenza?* ^^ sono felice ti sia piaciuto anche il precedente chappy, e spero naturalmente questo non sia da meno… per quanto riguarda la frase che ti sei trovata a quotare, bhè, ti dirò che anche a me è piaciuta particolarmente^^ anche perché ho trovato rendesse perfettamente Vegeta, troppo orgoglioso per ammettere di amrla, ma allo stesso tempo confuso, perché non sapeva che altro nome dare a quello che sentiva… non sei d’accordo? Kiss kiss

*Majin*: hehe^^ bene, entra anche tu nel fan club contro Yamcha, pardon, contro il polpo… comunque sono strafelice ti sia piaciuta la ficcy… continua a seguirmi^^ un bacione

eleonorinaVegetina: non sei d’accordo? Bhè, non sappiamo molto di ciò che Vegeta abbia fatto prima di giungere sulla terra, quindi ognuno può avere una propria versione dei fatti… certo, non sto dicendo che Vegeta fosse uno stupratore incallito, anzi io lo adorrro, ma ho trovato che questo fatto desse un po’ più di spinta alla storia… insomma, sarebbe un po’ monotono ripetere ciò che tutte le ficcy già dicono, ossia su come Yamcha ci abbia riprovato con Bulma e di come Vegeta l’abbia eroicamente difesa… mi sembrava scontato ripetere sempre le stesse cose, motivo in più per cui non l’ho fatto arrivare nello stesso momento in cui Yamcha stava picchiando Bulma… per non parlare del fatto che così facendo il finale, almeno dal mio punto di vista, diventa molto più dolce e carino… infine volevo solo ricordare che tra le note c’è anche OOC messa lì appositamente per ogni evenienza… detto questo spero continuerai a seguire la storia anche negli ultimi chappy^^ baci

Bulma92: grazie cara… si, anche secondo me la coppia Vegeta X Bulma è senz’altro la migliore… oltre a Vegeta X me, ovviamente… XD… eccoti l’aggiornamento^^ 1 bacione

Giuliathebest: hehe^^ non ti preoccupare… l’importante è che ti sia piaciuta… alla fine lo hai letto il sesto? :p… spero non sia da meno… comunque grazie mille^^ sei un amore… tvttb

_Manu_: ed eccola qui, la nostra poltronista… questo chappy non lo avevi ancora letto, lo postato come prima assoluta… leggi e commenta!!! Baci e tvtttttb

1 bacione a tutti

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Capitolo 9
*** OTTAVO GIORNO ***


UN DESIDERIO DI TROPPO

OVVERO COME RICONQUISTARE UN PRINCIPE IN OTTO GIORNI…

GIORNO OTTAVO

di _elys_DreAm

 

 

 

"Finalmente ti sei svegliata, donna"

"Ma cosa…?"

***

"Giuro questa è l’ultima volta che faccio delle commissioni per lei!... e poi che razza di commissioni!"

"Oh… quante storie! Forza Baba, hai almeno ciò che ti ho chiesto?"

"Certo… per chi mi ha preso?"

A distanza di chilometri e… anni, in un piccolo pianeta Baba sosteneva al quanto scocciata una conversazione con il sommo Kaioshin.

"E allora cosa stai aspettando?"

"Lei non si rende conto delle conseguenze del suo ordine!"

"Oh, sciocchezze… si è sistemato tutto, no?"

"Si… ma se così non fosse stato?"

"Bhè, non sono stato io quello che se ne è andato a scorazzare in giro per il tempo…"

"Eh no… ora non cerchi di far cadere la colpa su di me!"

"Di sicuro non sono stato io a ordinarti di andare a procuramele nel passato… avrei saputo accontentarmi"

"Non sono stato io, io, io…" lo sbeffeggiò con voce stridula la vecchietta "Perché pensa che io sia stata felice di ritrovarmi in un mondo che non era mio? Tutta colpa di quel maledetto raffreddore… quando sono malaticcia non riesco più a controllare i miei poteri!"

"Si, si… bando alle ciance! Ce le hai si o no?"

"Hum! Certo…" e gli gettò delle foto… "ma dovrebbe solo vergognarsi!"

"Sciocchezze! Mi sono solo preso quello che mi spetta… se Goku non si decideva a procurarmele era ovvio che avrei dovuto fare da me!"

"Uomini…"

***

 

Un lampo, una luce accecante, poi buio…

Aperti gli occhi Vegeta la stava osservando ancora tranquillamente seduto intento a fare colazione.

"C’è il marmocchio che continua a frignare"

Si trovava comodamente adagiata sul divano, mentre il piccolo Trunks piangeva all’interno del suo box. Si guardò attorno. Aveva un gran mal di testa e non capiva più nulla. Ripensò a ciò che era accaduto poco prima. Baba, Vegeta, Yamcha… tante immagini, l’una scollegata all’altra, ruotavano nella sua testa, in un vortice di emozioni. Possibile?

"Ma… ma dove sono?" domanda stupida quanto banale, ma la prima che le passò per la testa.

"Hum… dove credi di essere? A casa, no?"

A casa. Si, era finalmente tornata a casa. Vegeta si alzò, dirigendosi verso l’uscita della stanza. Ma non percorse pochi metri che subito due esili braccia lo circondarono da dietro, in quello che doveva essere un semplice e caldo abbraccio.

"Mi sei mancato tanto…"

Bulma aveva paura di lasciarlo andare… paura di perderlo di nuovo…

"Ma che diamine ti prende?"

Vegeta si bloccò per qualche secondo prima di staccarsi dalla sua presa e proseguire il suo cammino sparendo dalla vista di Bulma. Pochi secondi che per lei vollero dire molto.

Si voltò per cercare di placare il pianto di Trunks.

Lei era caduta sul pavimento ed era rinvenuta sul divano. Trunks era tra le sue braccia e ora era all’interno del suo boxer. Vegeta aveva fatto l’indifferente ma aveva indugiato, e solo nel momento in cui era svenuta aveva potuto far cadere quella maschera di freddezza che era solito portare, preoccupandosi per la saluta di moglie e figlio.

Dentro di lei Bulma sorrise.

"Siamo tornati a casa Trunks… siamo tornati a casa"

 

Un giorno anche Vegeta si sarebbe accorto del potere di un semplice abbraccio ad una persona cara, specialmente nei momenti difficili, stabilendo il calore e la sicurezza che solo questo stesso gesto avrebbe mai potuto infondere.

Ma probabilmente quel giorno si sarebbe anche accorto che il tempo passa molto più in fretta di quanto si possa immaginare, e che i rimpianti accumulati si dimostreranno essere più numerosi della gratificazione di un orgoglio di cui ormai si è reso schiavo… allora forse avrebbe davvero capito il significato di una semplice parola, che se anche sussurrata, si era dimostrata in grado di cambiare il destino di molti…

Perché nella vita non si deve temere di amare ma solo di morire senza averlo fatto… ma soprattutto non si deve mai dar nulla per scontato, anche il gesto più semplice come un sorriso, o appunto un abbraccio, perché solo quando lo si perde, o non si ha più l’opportunità di riceverlo o farlo, ci si rende davvero conto di quanto in realtà fosse importante…

E quel giorno il fiero principe dei saiyan avrebbe avuto molto di cui pentirsi…

Ma questa è tutta un’altra storia…

 

 

***FINE***

 

 

 

Ed eccoci giunti alla fine...

E così abbiamo scoperto cosa voleva Baba da Bulma, rendendoci conto che si è trattato tutto di un grosso errore! Infatti la vecchia Baba, proprio nel momento in cui si stava trasportando dall’aldilà fino a casa di Bulma ha starnutito, e si è trovata si a casa di Bulma, ma una Bulma alquanto ringiovanita… il resto della storia già lo sappiamo…

Ci tenevo a ringraziare tutti quelli che hanno letto e commentato la storia, e spero vivamente di non avervi annoiato troppo o di avervi proposto un finale alquanto deludente…

Mi sono davvero affezionata a questa storia e a tutti i suoi fidi lettori che l’hanno vista crescere capitolo dopo capitolo con me, dandomi spesso qualche dritta e suggerimento, cosa che ho apprezzato davvero moltissimo…

Di seguito ringrazio, in modo un po’ sbrigativo, tutte le persone che si sono prese la briga di commentare l’ultimo capitolo, e se sarete così gentili da commentare anche questo, passando tra una decina di giorni vedrò di rispondere alle vostre recensioni in modo più integro. Ringrazio anche le circa settecento persone che leggono regolarmente ogni capitolo senza però lasciare traccia, e vi faccio infine tanti auguri di buone feste una serena Pasqua…

Un grosso bacio a tutti, e alla prossima…

Vostra Elena

ATTENZIONE!!! Ragazzi… sono davvero felicissima di non aver deluso alcuna aspettativa proprio sull’ultimo capitolo… come promesso ci tengo a ringraziarvi e a rispondere ai vostri commenti uno per uno nuovamente… lasciandovi con una nuova chicca…

Come molti di voi hanno capito da quella mia frase che diceva “Ma questa è tutta un’altra storia” nell’ultimo capitolo,

non ora, che sono presa fino al collo con svariati impegni, ma tra un po’ (il che sarebbe durante le vacanze estive) tornerò nuovamente con il sequel …

Spero torniate a seguirmi in tanti ^.^

Un bacione

 

_Manu_: si cara… sono riuscita a sistemare tutto… erano ormai due settimane che andavo avanti e indietro con quel capitolo, ma alla fine, fortunatamente mi è arrivata l’illuminazione! Un bacione tvttb

Majin: Grazie mille anche a te… sono davvero felice di non averti deluso… un kissone

 

lady flower: grazie… io come ti avevo risposto tra i commenti sono di Monselice… che dista una quarantina di chilometri dal centro.. tu?

 

bambi88: grazie… sono felicissima tu mi abbia seguita dall’inizio fino alla fine… e naturalmente spero tornerai con il sequel^^ un bacione

 

Princess Kitta: Grazie infinite anche a te *.* non sai come questi commenti ti tocchino il cuore… un bacione

 

miky_stardust: Hehe^^ brava… sei stata una dei pochi che lo hanno capito… si, è in arrivo il seguito… speriamo bene! Baci

 

sailormoon81: Si… alla fine il momento di debolezza è passato^^ Un grazie di cuore anche a te che mi hai seguito dall’inizio alla fine facendomi sempre notare i miei errori… spero, sempre tempo permettendo, tu potrai prenderti due minuti per leggere anche il seguito^^ un bacio

 

monyveggy: Grazie davvero anche a te… non sai che soddisfazione i vostri complimenti… un bacione

 

BulmaMiky: Grazie mille… si, non so come, ma il discorso che ho scritto piace anche a me^^ un bacione

 

Emyc: *.* grazie milleeeeeeee… è bellissimo vedere i propri sforzi riconosciuti dai vostri bellissimi commenti^^ spero di ritrovarti nel sequel…

 

Sky_Star: Già... ma tra un po’ sarò felice di tornare con il seguito^^ spero ti piacerà anche quello…

 

 NihaL91: Grazie infinite anche a te… già, Vegeta non si ricordava di nulla… ma chissà che nel seguito non si ritroverà lui in una situazione moooolto simile… ma… chissà… un bacione

 

_DarkAngel_: Grazie mille anche a te^^ non ti preoccupare se non l’hai notata prima… l’inmportante è che ti sia piaciuta e ti abbia sviato un po’ dalla solita monotonia… un bacio

 

BuLmInA92: ciao tesora… si, è finita… ma come tu ben sei sto già pensando al seguito^^ un bacione tvttb

 

Lady Saiyan: Ciao… sono davvero felice sia piaciuta anche a te… non ti preoccupare se l’hai trovata solo ora… l’importante è che alla fine ti sia piaciuta e ti abbia sviata un momento dalla solita monotonia^^ un kissone

 

Bulma92: Si si… viva Vegeta &la Nutella 4ever!!! Ok… ufficiale… in quanto a essere pirla ti seguo a ruota!!! Un bacione anche a te^^

 

V@le: Ciao… grazie infinite anche a te… e spero ti potrà piacere anche il seguito^^ un bacione

 

_Cricry_Hehe^^ modestamente non c’è nessuno che sappia scrivere storie più deprimenti delle mie!!! Ecco ora puoi tornare a giocare alla play… -_-‘ un bacio tvttb

 

majinannetta: *ç* ma perché faccio sempre piangere tutti con le mia fic? No, va bhè… sono felice ti sia piaciuto anche il finale… un bacione tvttb

 

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