if only you knew how much i think about you.

di supraman
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1.

''Ehy, sveglia dormigliona!'' 
Gli occhi di Beth si aprirono a fatica, e ritrovarono davanti a loro i lineamenti del migliore amico. 
''Come hai fatto ad entrare?'' chiese la ragazza dai capelli lunghi e castani al ragazzo dalla chioma bionda. 
''Bando alle ciance e muoviti, che siamo in ritardo per la scuola.'' intervenne serio l'amico, preparando lo zaino in fretta e furia all'amica.
''Ma che fai? Muoviti, Beth, siamo in ritardo, alzati da quel cazzo di letto!'' disse, più arrabbiato che mai, voltato verso la scrivania, dando le spalle alla ragazza.
Lei, fissava il vuoto, ancora assonnata, poi, decise di alzarsi, con fatica, dal letto.
''Non c'è bisogno che ti alteri signorino.'' rispose lei, offesa.
''Scusami, è che mi devo incontrare con Camille all'entrata della scuola. Ora che mi si fila dopo tre anni, non voglio darle buca già al primo, per così dire, appuntamento.'' ribattè il ragazzo passandosi le dita tra i capelli.  Faceva così quando era molto ma molto nervoso, e Beth lo sapeva bene.
Aprì il suo enorme armadio e prese i primi vestiti che le capitarono tra le mani. 
''Vado in bagno a cambiarmi, torno subito, tu aspettami qui.'' disse la ragazza, guardando dritta, con quegli occhioni verdi, quelli color nocciola dell'amico, o per meglio dire, gli occhi della persona di cui era perdutamente innamorata da un anno.
Si avviò verso l'enorme sala da bagno, con quel fare goffo e la camminata di un sonnambulo, chiuse la porta alle sue spalle e si cambiò, in fretta e furia, lasciando il pigiama in terra.
''Beeeeeeeeth, ti muovi?'' gridò il ragazzo dall'altra parte della stanza.
Subito dopo aver finito la frase, si ritrovò davanti la sagoma della migliore amica.
Era bella, lui glielo aveva detto, parecchie volte, ma lei non ci credeva, ogni volta le rispondeva con la frase:''lo dici solo perchè sei il mio migliore amico.''.
''Forza, andiamo.'' l'amico strattonò con forza Beth, scesero le scale della sua enorme casa, entrarono in macchina e si avviarono verso scuola.
''Puoi guidare un pò più piano, perfavore?'' chiese l'amica. La terrorizzava andare in macchina con gente che andava troppo veloce, anche perchè, ogni volta, le venivano in mente le immagini dell'incidente..
''Scusami.'' rispose il ragazzo, e rallentò.
Lei le fece un sorriso di ringraziamento e lui ricambiò.
''Sono fortunata ad averti Justin.'' gli disse lei, così senza vergogna. Beth era una che non si vergognava di dire alle persone che le voleva bene, era spontanea ed era questo che a Justin piaceva di lei.
''Ti voglio bene Beth.'' le rispose lui con un tono di dolcezza.
''Anche io Justin, tanto.'' si avvicinò al ragazzo dalla chioma bionda e gli stampò un bacio sulla guancia.
''Ehy, ma che fai?'' disse lui, strofinandosi la mano sulla guancia.
''AHAHAHAHA, eddai madonna, ti schifi per così poco?'' ribattè lei, ridendo a crepapelle.
Cominciò a ridere anche lui, di gusto.
Sarebbero arrivati entro dieci minuti davanti all'entrata della scuola, avrebbero parcheggiato la macchina in uno dei parcheggi, e poi Beth, avrebbe dovuto affrontare la scena di Justin mentre baciava e faceva le moine con un'altra ragazza.
Solo a pensarci le veniva il ribrezzo.
Dicono che quando ami una persona, non puoi nasconderglielo.
Beh, invece Beth ci riusciva, e anche fin troppo bene.
Nascondeva a Justin il suo amore per lui da più di un anno.
Ma non avrebbe resistito ancora a lungo, lo sentiva.

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Ccciaaaaaaao a tutti.
Allora, spero che il capitolo di questa fanfiction vi piaccia, non è il massimo, ma l'altra che ho scritto non mi piaceva, e così, ho deciso di provare a scrivere una nuova effe effe.
Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando anche una piccolissimissimissima recensione.
Ne sarei felice. (:
bacini e bacetti da tutte le parti(?).
-eleonora.




 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2.



Beth scese dalla maccina, sbattendo rumorosamente la portiera, non salutò nemmeno Justin e si diresse in classe.
Si mise al proprio posto e cominciò a pensare perchè andava sempre tutto storto, perchè non riusciva a dire a Justin quello che lei provava nei suoi confronti.
Sapeva solo che ogni cosa, ogni persona, perdeva importanza quando Justin era affianco a lei. Non vedeva niente oltre alla sua chioma bionda tendente al castano, i suoi occhi color nocciola e il suo sorriso. Si domandava se per lui fosse lo stesso.
''Ehhhy, Beth!'' urlò Allison entrando in classe, rivolgendo gli occhi verso lo sguardo smarrito dell'amica, nonchè compagna di banco dai tempi delle elementari.
''Ehy.'' ricambiò Beth, con un sorriso più che sforzato.
''Qualcosa non va?'' chiese Ally mentre poggiava lo zaino e la giacca invernale sulla sedia.
''No, Ally è tutto okay, non preoccuparti.'' rispose con tono inconvincente Beth.
Comiciò a battere le dita sul banco, in preda al nervoso più totale, poi come quando in un palloncino ci si infila troppa aria dentro, esplose, esplose di emozioni.
''Senti Ally, io non ce la faccio. Non so come dirglielo, non so più che cazzo fare, sono distrutta, sono corsa in classe per non vederlo sbaciucchiarsi quella Camille che sicuramente le spezzerà il cuore e io non voglio che lui soffra.'' disse, con le lacrime che bussavano alla soglia e un tono di sarcasmo nella sua voce.
''Siete amici dall'asilo Beth, vedrai che anche lui ricambierà il sentimento. Devi solo..BUTTARTI!'' gridò Allison, non accorgendosi che tutti erano ai propri banchi, compreso Justin, seduto nella fila affianco a loro. Il professore di fisica guardò le due ragazze in malomodo.
''Signorina Harvey, vuole dirmi di cosa stavate parlando?'' disse rivolgendosi a Beth.
''Di nulla, cose tra donne, ecco.'' rispose, facendo un sorrisino da leccaculo e aggiungendo sempre il suo tono di sarcasmo.
''Bene, vi va di parlare delle vostre cose da donne-disse facendo delle virgolette con le mani-oggi in detenzione?'' rispose il professore con lo stesso tono di sarcasmo con il quale Beth aveva risposto prima.
Le due sbuffarono.


''Sicura che ricambi il mio grande amore -disse con voce goffa- nei suoi confronti?'' chiese Beth uscendo, dopo ben tre ore, dalle noiose lezioni di matematica del professor Martin, dalla detenzione.
''Devi buttarti Beth, anche se non sai come andrà a finire, devi farti coraggio e provarci, male che vada perdi la sua amicizia.''
''Eh proprio una cosa da poco.'' rispose Beth, con fare ironico tartassandosi lo smalto verde fosforescente che aveva applicato sulle unghie.
U
scite dall'uscio della scuola le due ragazze si salutarono, e Beth percorse il vialetto buio e sinistro, come lo definiva lei, tutta sola, col cellulare a portata di mano.
''BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBUH!'' sbucò dai cespugli il suo migliore amico, cercandola di spaventare, riscuotendo un grande successo.
''ODDIO JUSTIN, MA SEI IMPAZZITO? IO TI AMMAZZO-gli disse tirandoli una pacca sulla spalla-CAZZO, NON LO FARE MAI PIU'!DIO CHE COLPO!'' urlò, poggiandosi una mano sul cuore che, in quel momento, un pò per lo spavento, un pò per la presenza di lui, batteva all'impazzata.
''Com'è andata con Camille?'' chiese lei, impaurita della risposta che Justin avrebbe potuto dargli.
''Stasera ceno da te.'' le disse lui, cambiando completamente discorso.
''Come vuoi, tanto ti autoinviti sempre.'' le rispose lei, senza badare al fatto che Justin abbia volutamente deviato il discorso.  
''Vuoi rimanere anche a dormire?'' chiese Beth, con fare speranzoso. Voleva a tutti i costi che Justin si fermasse da lei, voleva guardarlo dormire, come faceva sempre. Da quasi un anno quando capitava che l'uno dormiva a casa dell'altro, lei non perdeva l'occasione di scrutare il viso dai lineamenti dolci del suo migliore amico. Ma quello che a lei piaceva di lui quando dormiva, era il fatto che justin teneva sempre le labbra mezze aperte, e russava in una maniere davvero adorabile.


''Buonanotte.''
''Buonanotte Justin.'' 
 Justin dormì sul letto con lei, come erano soliti fare da piccoli, non c'era imbarazzo tra di loro, solo un gran bene.
Beth spense la luce e si accoccolò alle braccia del migliore amico. 
Dentro quelle braccia lei si sentiva al sicuro.
Dentro quelle braccia i mostri del passato non l'avrebbero più tormentata.
Dentro quelle braccia lei, per un attimo, smetteva di pensare all'incidente.
Dentro quelle braccia lei si sentiva a casa.

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ayeeeeee.
uhuh, allora, per il primo capitolo ho ricevuto un sacco di recensioni, quindi, quello che posso dirvi è grazie.
spero la storia non vi stia annoiando, se si, fatemelo sapere, così evito di continuare anche questa.
siete curiosi di sapere di quale misterioso incidente Beth veniva costantemente tormentata?
lo scoprirete nella prossima puntata.
ho fatto anche la rima, lol.
okay, ora mi dileguo, like a ninjia.
xx.
-eleonora.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.

 

''Ryan fermo, fermo. Arriva un camion, fermo!'' Beth strillò nel sonno, si svegliò di colpo e cominciò ad ansimare.
''Beth!'' urlò sottovoce Justin all'amica. Prese tra le mani l'interruttore della luce proprio accanto al letto e, di colpo, la stanza si illuminò.
Gli occhi verdi di Beth, in quel momento, sembravano un fiume in piena.
''Io Justin, non ce la faccio più, giuro, è tutta colpa mia, se non avessi distratto Ryan in macchina, lui avrebbe visto il camion e avrebbe frenato, invece no, ci ha investiti, a tutti e due. Perchè è morto solo lui, perchè? Perchè non io? Io Justin ce l'ho sulla coscienza da un anno quel ragazzo. E lo amavo così tanto. Ma quando l'amore di qualcuno viene ricambiato, deve succedere sempre qualcosa ad allontanare l'uno dall'altra. C'è chi si allontana per modo di dire, e chi si allontana per sempre andandosene.'' Le piccole gocce salate nascevano dai suoi occhi verdi, per poi morire sulle sue labbra. 
Abbracciò il migliore amico stretto a se, e lui, con la dolcezza con cui era solito tranquillizzarla, la strinse forte al suo petto, oscillando a destra e a sinistra, lentamente, come per farla addormentare.
''Andrà tutto bene Beth, ci vorrà solo del tempo te lo prometto. Ti voglio bene.'' e le stampò un bacio sulla fronte.
Poi, si riaddormentarono, uno accanto all'altra, incollati quasi avessero fatto un bagno nell'attack e poi si fossero abbracciati.
Beth avrebbe voluto rimanere lì così, per sempre.


Il sole pallido di quella giornata di invernale svegliò i due che erano rimasti abbracciati per tutta la notte.
Lui con le mani cinte sui fianchi di lei, e Beth con le braccia cinte alla sua schiena, con il viso che sprofondava sul collo di Justin.
Aveva un buon odore.
Lei sgranò gli occhi e gli incrociò con quelli dell'amico già sveglio.
Justin le sorrise, come per darle il buongiorno, lei ricambiò.
''Non hai dormito, vero?'' chiese lei.
''No, ma non importa.'' rispose lui, passandole le dita tra i capelli. ''Mi piacciono i tuoi capelli, sai?'' confessò lui.
''Justin, devo parlarti.'' così, bom, scoppiata, come una bomba. Nel bel mezzo di una conversazione senza capo nè coda, Beth Harvey fece una delle sue solite uscite beccando sempre i momenti meno opportuni.
''Dimmi.'' rispose lui, mettendosi a sedere a gambe incrociate sul letto.
Si alzò così anche lei, impugnando con le mani le ginocchia e pordandosi le gambe fino al petto.
''E' un peso che ho da quando è morto Ryan, non so cosa sia successo Justin, giuro, so solo che è successo e basta.'' disse, tutto d'un fiato. ''Ho cominciato a vederti con occhi diversi-abbassò gli occhi, tartassandosi, come suo solito, le unghie delle mani-quando ti sto vicino sento qualcosa ribollermi dentro lo stomaco, e giuro che non c'è sensazione più bella di quella, è come se ti piantassero un fuoco d'artificio dritto dritto dentro lo stomaco e poi, quando appari tu esplode, ma non fa male, anzi è una sensazione piacevole.'' sputò tutto l'amore che provava per lui in quella frase, che sembrava durare un'eternità.
Beth si voltò di scatto guardando l'amico.
Lui sorrideva, ma Beth non riusciva a capire per quale motivo.
''Perchè ridi?'' gli chiese lei accompagnando la frase con una leggera risata.
''Perchè io, non lo so sono allibito, non so che dire, giuro. Non so se..''
''Justin, guarda che tanto avrei dovuto saperlo, voglio dire tu ti vedi con quella Camille, e poi so che non avresti mai ricambiato quello che provo io per te.'' Si alzò dal letto dirigendosi verso il bagno, quando il biondino le prese il polso, la girò versò di se.
''Fammi finire di parlare cazzo, Beth.'' disse lui, stringedole le braccia con le mani.
''Lo vedi come mi comporto io con te? Non lo capisci?''
''Capire cosa?'' chiese la ragazza frustrata aggrottando la fronte.
''IO TI AMO PORCA TROIA.-le urlò contro-Ti amo dalla prima fottuta volta in cui ci siamo legati, ma legati sul serio, intendo dire dalle superiori. Io non sono mai riuscito a dirtelo e ora che tu hai confessato tutto, non immagini come possa sentirmi, tu non puoi capirmi. Fanculo Camille, fanculo le cheerleaders, fanculo le troie. Io amo te Beth Harvey.'' la guardò dritta negli occhi, per poi diminuire secondo dopo secondo i centimetri che dividevano le labbra carnose del ragazzo dalla cresta bionda da quelle sottili e rosee di Beth. 
BUM. Una bomba scoppiò nello stomaco di entrambi quando le loro labbra si scontrarono, sembravano incastrarsi perfettamente le une alle altre, Beth poggiò i palmi delle sue mani contro il petto di Justin, mentre lui le cingeva i fianchi.
Entrambi avrebbero voluto rimanere lì così, per sempre.
Sarebbero voluti rimanere bloccati lì, nel momento, per l'eternità.
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alooohaaa. 
ccciao bellezze, allora per i primi due capitoli ho ricevuto un sacco di recensioni, quindi vi ringrazio moltissimo, anche perchè non avrei mai pensato di riuscire a portare avanti questa eff effe.
sooo, adesso che Beth e Justin si sono confessati, non credete che tutto sia finito qui, eh no belle, colpi di scena a non finire, mica vi lascio scappare così facilmente eh. lol
comunque ora mi dileguo.
vi prego di recensire perchè mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di tutto ciò(?).
ora vi lascio.
alla prossima.
xx.
-eleonora.:)

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Capitolo 4.


Justin strinse a se Beth, così forte quasi da stritolarla.
''Avevo questo peso sullo stomaco da più di un anno-disse ad un tratto il ragazzo dalla chioma bionda-e ora che ti ho detto tutto mi sento molto meglio.'' 
Risero, tutti e due.
''Siamo due idioti-intervenne lei ridendo-siamo proprio due idioti.''
''Tu dici?'' chiese lui sarcasticamente.
''Si,-disse lei guardandolo dritto negli occhi-ma ora sbrighiamoci, altrimenti facciamo tardi a scuola, muovi quel culo moscio, Bieber.'' gli rispose lei, sghignazzando sotto i denti e guardandolo in modo malizioso.
''Ai suoi ordini Beth NONHOTETTE Harvey.'' lui la guardò con sguardo provocatorio, sicuro che non avrebbe avuto nulla con cui ribattere.
''La tua stronzaggine non si smentisce mai.'' gli disse di rimando Beth con fare scherzoso, e così lo zittì.


''Come farai con Camille?''
''Mica stiamo insieme io e lei eh, era solo un'uscita per conoscerci.'' rispose il ragazzo dalla chioma bionda tenendo le mani ben impugnate al volante della sua range rover nera.
''Okay, come vuoi.'' rispose Beth, che gli sorrise, e lui ricambiò.
''Justin, dove cazzo stai andando?-chiese la ragazza con tono alterato, vedendo che il proprio ragazzo, piuttosto che imboccare la via che gli avrebbe portati a scuola, aveva tirato dritto-Non posso perdere scuola, lo sai.'' la ragazza sbuffò e si mise a braccia conserte.
''Ti porto in un posto speciale, vedrai, ti piacerà.'' e le sorrise.
Quei sorrisi erano l'unica cosa capace di far sciolere completamente il cuore freddo di Beth.

Il viaggio durò ben due ore.


''BENVENUTA A TOROOOONTO!'' urlò Justin aprendo la portiera dalla parte in cui si trovava Beth.
Lei lo guardò con occhi sognanti. Aveva sempre sognato di andare a Toronto, ma la scuola e lo studio non le lasciavano tempo nemmeno per respirare. E anche se distava solo due ore da Stratford, beh, non aveva mai avuto la possibilità di andarci.
''Oddio mi ci hai portata davvero?'' scese dalla macchina abbracciandolo.
''Si.''
Justin chiuse a chiave la macchina e prima che potesse girarsi per incamminarsi verso dovunque, Beth lo prese per mano e cominciarono a correre.
''BEEEETH, CHE CAZZO FAAAI? SEI UNA FOLLEEEEE! AHHAHHAHA.'
Corsero per vie intasate dal traffico, per poco non venivano investiti da un autobus e alla fine Beth si fermò davanti ad un parco enorme, con mille alberi e panchine sulle quali sedersi e tavoli in cui mangiare.
Una specie di paradiso, almeno per lei.
''E questo sarebbe..?'' chiese Justin con tono tra il disgustato e il perplesso, ma sforzandosi comunque di essere entusiasta.
''Il Phoenix park.'' rispose Beth, tenendolo per mano e guardando con ammirazione la bellezza di quell'immenso paradiso naturale.
''E' carino, dai.'' rispose il ragazzo, cercando di sembrare, almeno un pò, interessato quanto Beth nel poterlo visitare.
''Si, ma io non voglio andare qui.'' rispose con sorpresa Beth.
Justin fece un sospiro di sollievo.
''E dove volevi andare allora piccola peste senza tette?'' chiese lui.
''Non lo so, dove vuole lei signorino Bieber dal culo mollo.''
''Non sembriamo idioti e mongospastici a parlarci così? Voglio dire 'culo mollo' 'senza tette'..''
''Bieber, sono dimostrazioni d'affetto queste.''
''Comunque, ti va se andiamo a mangiare qualcosa dal Mc Donald's?'' chiese lui.
''Per me è okay. Anche se sono solo le dieci del mattino. HAAH.''
''Vieni, andiamo.''


Il suono della sveglia rimbombò nelle orecchie di Beth, aprì gli occhi e si ritrovò sdraiata, sul suo letto.
''Non può essere, no.'' disse tra se e se. 
Poi, si volto alla sua destra e vide il volto angelico del migliore amico, ancora nel bel mezzo di quello che Beth avrebbe previsto come un sonno lungo e profondo. Lo conosceva bene, meglio di se stessa.
''Era solo un sogno Beth. Era tutto irreale, tutto frutto della tua fantasia, finiscila di essere così stupida.'' 
Le lacrime le rigarono e il volto e, prima che qualcuno avrebbe potuto vederla o sentirla piangere, si chiuse a chiave dentro il bagno, si guardò allo specchio.
Non era abbastanza carina.
Non era abbastanza magra.
Non era abbastanza intelligente.
Non era abbastanza per lui.
Era una nullità.
Si era ripromessa di non rifarlo mai più, ma quella volta, ancora, scavò a fondo, perforando ogni centimetro di carne, ogni centimetro di polso, senza tralasciare nemmeno un centimetro di pelle.
Si sedette a terra, contro il muro aspettando che qualcuno l'avesse salvata da se stessa.
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ayeeeee.
allora, capitolo un pò traumatico e drammatico soprattutto, lo so, ma volevo dare l'effetto sorpresa.
eeeh belle gioie, quanto ancora ci vorrà prima che Bieber sappia tutto quello che Beth prova nei suoi confronti..
Comunque, come avete visto, Beth anche se è quella sempre sorridente, nasconde delle cose orribili.
Spero di non avervi annoiata e di avervi fatto scoprire una Beth che non vi stareste mai aspettati.
ah, recensite, mi raccomando, voglio sapere cosa ne pensate. dfkjghfg.
-eleonora.



 

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