Where is my world?! Angel, Found it.

di Angel Horan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Her revenge. ***
Capitolo 2: *** Goodbye Privet Drive. ***



Capitolo 1
*** Her revenge. ***


Buongiorno, le disse la madre sorridente. Voci ben conosciute alle sue orecchie riempivano la stanza.

'Cause i can love you more than this. Dicevano....Sorrise anche lei.

Sapeva che quello era un giorno importante, 16 anni= nuova vita a Londra= i suoi idoli proprio li vicino a lei.

Spostò i capelli castani ancora mossi indietro si alzò, aprì la finestra e respirò forte l'aria pungente del mattino, ultima giornata di scuola rinchiusa in questo paese che non l'aveva mai compresa.

Lei lo aveva sempre saputo Londra era il suo posto, per quanto disprezzasse il sangue inglese che scorreva nelle sue vene, perchè apparteneva a suo padre, lei lo sapeva. Dio solo sa quanto amasse l'Italia ma si era sempre sentita fuori posto, decisamente.

Angel, si era sempre sentita come una strega in mezzo ad un mondo di babbani, soffocata da una società che non la conosceva.

Odiava tutto! Tranne i suoi amici, la sua famiglia e i suoi idoli. Escludendo il padre ovviamente, le faceva schifo anche solo...pensare a lui.

Scosse la testa, era il suo giorno. Non voleva di certo iniziarlo con certi pensieri!

Era un giorno importante la sua rivincita! Sarebbe andata dal preside, avrebbe denunciato tutti i sopprusi subiti, solo perchè aveva un fisico diverso....Da cosa poi?

Il suo fisico come fosse?!

Come quello di Demi Lovato, stupenda secondo lei ma non secondo quelli della sua scuola.

Si preparò, inforcò gli occhiali e scese a fare colazione. Aspettò il suono del campanello e scese, li infondo alle scale c'era Veronica con gli occhi rossi e gonfi. Siceramente, se lo aspettava, ma decise di ignorarla sarebbe stato un casino mettersi li a parlarne.
La salutò con un piccolo abbraccio i suoi capelli liscissimi e castani le scesero sulle spalle, si separò da lei e si indirizzò sulla strada verso la scuola. Arrivata li davanti vide Federico; Gli occhiali neri sul naso, i capelli altrettanto neri leggermente rialziati, alla Zayn insomma. Federico era veramente bello, ed era sicura che sarebbe stato uno tra i più popolari della scuola se non avesse passato tutto il tempo con lei e Veronica. Abbracciò anche lui, ed entrarono insieme a scuola.

Le si parò davanti la persona che meno avrebbe voluto vedere: Marco.

Potresti evitare di intralciarmi? -disse lei scocciata voltando il viso.

Ho sentito che ti trasferirai a Londra...-disse lui ignorando il suo disappunto.

E' così. -ribattè Angel con fredezza glaciale - Problemi?

Sinceramente....io volevo riprovarci.- disse lui.

Mi prendi in giro vero? Lo sa tutta la scuola che sei stato con Lavanda! -gli urlò lei richiamando l'attenzioni di molti.

Sono un ragazzo, tu non volevi mi sono arrangiato ma a me piaci tu. -Lo sguardò freddo si posò nuovamente su di lui, era disgustata.

Tu mi fai schifo! -sussurrò passandogli di fianco e dandogli un colpo alla spalla, non intendeva proprio parlargli era solo disgustoso. Ed ecco di nuovo qualcosa che avrebbe calorosamente evitato di vedere; Lavanda Brown.

Great!

Le passò oltre senza neanche guardarla. Quella mattina andò dritta dal preside e disse tutto.

Ne uscì un ora dopo più leggera di quanto fosse mai stata.

My revenge. Sussurrò tra se e se.

Raggiunse Veronica e Federico in classe, e passò la giornata con ancora più totale disinteresse verso la matematica.

Tre ore dopo fu libera.

E otto ore dopo era su un areo. Eccolo il mio mondo, pensò scorgendo dal cielo limpido gli spazi verdi di Londra.

La sera stessa sarebbe andata al concerto, e che cosa sarebbe successo non lo sapeva, avrebbe forse solo cantato tutta la notte sotto quel palco...Sarebbe stata li con le lacrime agli occhi, ringraziando il cielo per quello che stava vivendo.
Fuori era quasi buio ma si scorgevano le luci soffuse di quella città tanto sognata.

Chiuse gli occhi, scostò i capelli e chiuse gli occhi: Buonanotte Angel.

Angel's space:
Hei grazie a te che ti sei sorbito il mio racconto fino a qua giù! Questo è il primo capitolo di una storia che mi frullava in mente da molto e che mi sono finalmente decisa a mettere per iscritto! 
Bene come avrai notato scrivo in terza persona ma comunque vicino ad un punto di vista di vicino a quello di Angel; mi sono ispirata a J.K Rowling nello stile di scrittura, certo non sarà della stessa qualità il mio racconto ma ci sto provando.
Sono una grandissima appassionata di Harry Potter e con cadenza abbastanza regolare troverete nei vari capitoli dei riferimenti riguardanti la saga di HP;
Bene, spero vi sia piaciuto questo capitolo, accetto con piacere le critiche costruttive, quindi lasciate una recensione se vi va e ditemi che ne pensate. 
Baci, Angela.

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Capitolo 2
*** Goodbye Privet Drive. ***


Ciao, ciao Privet Drive.

Alzò la testa; le luci di Londra le fecero brillare gli occhi.

Smile girl you're in London!

“Muoviti”  ringhiò uno scortese grassone da dietro.

“La simpatia Londinese!” esclamò una voce di ragazza da dietro: chi era? “Piacere Lavanda ” disse sorridente. Si voltò ancora incerta: No! -Si disse- Lei no!

“Sono Angel, lo sai bene.” disse arrogante.

“Oh, strano. Bhe....meglio mi conosci già!” disse lei non volendosi arrendere al muso montato di Angel.

“Emm...Non ne sono sicura. Sai ultimamente non abbiamo avuto un rapporto troppo buono.” disse cercando di avere un tono più amichevole, che cosa stupida!

“Ascolta io non volevo, è che io non lo sapevo! Lui lo sai com'è cioè Marco è veramente bello, e quando si è presentato la io non sapevo che stavate insieme!” confessò con lo sguardo basso.

“ Fa nulla” disse distrattamente guardandosi attorno: Dov'era la madre?! Se si perdeva l'avrebbe uccisa! “Ascolta che ci fai a Londra” ribattè con più cordialità nella voce. Questa era volta vera.

“Mio padre....ha trovato lavoro qua. Sono stata costretta.” disse lasciandosi sfuggiare una lacrima. No cavolo! Ok l' aveva perdonata ma da li a mettersi la a consolarla...

“Bhe, ci si vede! Mia madre mi uccide se non mi trova! Altro che concerto stasera se non mi faccio trovare!” continuò recuperando il cellulare.

“Wow, anche io vado ad un concerto.” disse di nuovo sorridente “Magari siamo allo stesso! Comunque ti lascio; c'è mio padre comunque tieni il mio numero avere un amica a Londra...” si interruppe intercettando lo sguardo stranito di Angel “una conoscente a Londra da poter chiamare non fa male.”

Porso il foglietto si dileguò tra le centinaia di persone.

Cos'era successo?! Aveva veramente perdonato Lavanda? Qualcosa nel suo stomaco si rivoltò. Alla fine Marco aveva rovinato qualcosa ad entrambe...

“Angel!” i suoi pensieri furono cancellati dall'urlo furente della madre “La prossima volta che ti perdi...Ah! Bhe, muoviamoci facciamo giusto in tempo ad arrivare in albergo e lasciare la roba poi...”

“Ehi, ehi ehi, tu non verrai al concerto mamma, ti prego. Ho 16 anni me la caverò lo so che non ti piacciono...Ci vediamo dopo. Io corro la!” disse dandole un bacio su una guancia e correndo con i capelli castani che le ballavano sulle spalle verso uno dei pochi taxi liberi sulla strada.
"Io sarò fuori! Sai dov'è l'albergo!" le urlò.

Ci si infilò soffiandolo ad uno studente con i capelli per aria. Lui le rivolse uno sguardo di rimprovero mantenuto finchè il taxi non lasciò la strada.

Si levò la felpa e rimase in maglietta, era rossa con una scritta bianca: 1D. Infilò la felpa grigia nella borsa levandone un altra nera con la medesima scritta: 1D; bianca.

Posò la testa e sospirò; aveva aspettato tanto quel momento e ora che era così vicino era stranamente tranquilla.

Il suo umore mutò. Eccolo stupendo, le ricordava l'arena di Verona.

Milioni di ragazze e ragazzi erano li davanti urlavano. Dopo poco la fila cominciò a scorrere.

Mezz'ora dopo era li davanti urlò alla donna della biglietteria che non sentiva nulla a causa delle grida della gente dietro.

Inglese perfetto ragazza italiana.  Si disse.

Le diede tutto ciò che serviva e la giovane svogliata le porse il biglietto; non sapeva le stava consegrando li tra le sue mani due anni di sogni.

10 minuti dopo era li prima fila, posto perfetto!

Poco dopo era tutto pieno, e cinque ragazzi svivolavano sul palco.

Le lacrime intrattenibili le rigavano il viso, tendeva le mani verso di loro. Il biondo si inchinò e gliela baciò; per dieci secondi crebbe di stare per svenire.

Cantò più forte.

Oh how I wish that was me....bum bum bum. Il cuore le rimbombava nelle orecchie.

Cavolo quanto spiangevano le altre ragazze! Cercava di farsi strada per mantenere il suo posto, provò a mantenere i piedi saldi al terreno ma cadde irrimediabilmente.

DARK.

Angel's space: Hei! Angel finalmente è arrivata a Londra ha salutato la sua Privet Drive (altro inserimento dalla Saga di Harry Potter), ma chi si ritrova li all'aeroporto? Lavanda (I Potteriani capiranno, è il nome di un altro personaggio di HP), bhe sarà un personaggio importante seguitela bene! 
Bhe, arrivata al concerto con il suo posto in prima fila se lo gode! Niall le bacia addirittura la mano! Insomma momento perfetto.
Ok spero vi sia piaciuto, so che è abbastanza nano però mi piaceva finirlo così quindi.....diciamo avrete meno scrittura mia da sorbirvi! 
Alla prossima e grazie a chi recensirà!
(Tra non molto inizierò una nuova storia ma con i personaggi di Harry Potte vi aggiornerò) 
Baci Angela.

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