Convivenza Recupero Debiti

di Fiery
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Due gruppi simili ***
Capitolo 2: *** E' guerra ***
Capitolo 3: *** Buste antipatiche ***
Capitolo 4: *** Criceti e cibo cinese ***
Capitolo 5: *** Sei proprio una bambina ***
Capitolo 6: *** Incastrate ***
Capitolo 7: *** Buon Halloween ***
Capitolo 8: *** Cinque minuti ***
Capitolo 9: *** Coppie improbabili ***
Capitolo 10: *** Last Christmas ***
Capitolo 11: *** La Mezzanotte ***
Capitolo 12: *** Io non sono una sfida ***
Capitolo 13: *** Mi manchi ***
Capitolo 14: *** La semifinale ***
Capitolo 15: *** Il primo bacio ***
Capitolo 16: *** La partenza ***
Capitolo 17: *** Miguel, incantato ***
Capitolo 18: *** Adios Jeremy ***
Capitolo 19: *** Il ritmo della Jake High ***
Capitolo 20: *** La guerra è appena iniziata ***



Capitolo 1
*** Due gruppi simili ***


Convivenza Recupero Debiti

Convivenza Recupero Debiti

 

Capitolo 1: Due gruppi simili

 

Gabriella Montez e Taylor McKassy erano le due ragazze più intelligenti della East High. Erano cresciute insieme, avevano sedici anni, i voti migliori in Chimica e portavano ogni anno il Decathlon fino alla semifinale, senza però riuscire a superarla.

Erano considerate dal loro club di scienze le “eroine” della chimica, mentre per ogni persona che non rientrava in quel gruppo, due ragazze robot, che pensavano solo allo studio.

La prima aveva i capelli e gli occhi neri, una carriera nel coro della chiesa e una mania per l’azzurro. Quasi ogni suo vestito rientrava nella categoria di quel colore.

La seconda aveva capelli e occhi sul castano scuro, una grande passione per il computer e un “sarcasmo” molto allenato, che dedicava esclusivamente ai giocatori di basket e alle ragazze che facevano il tifo per la squadra.

Migliori amiche, compagne del corso di Chimica, presto avrebbero dovuto allargare il loro giro di amicizie.

 

Troy Bolton e Chad Danforth  erano i campioni della squadra di basket della East High. Erano cresciuti insieme, avevano sedici anni, la patente, un’interessante vita sociale con le cheerlader e portavano ogni anno la proprio squadra alla semifinale, senza però riuscire a superarla.

Erano considerati degli “eroi” nel proprio sport, ma per i secchioni della scuola erano solo due ragazzi che pensavano solamente alle feste organizzate dalla propria squadra di basket ogni sabato sera.

Il primo aveva capelli castani, occhi marroni e un’interessante voglia di mettersi in gioco. Ogni sfida che gli si lanciava veniva afferrata al volo.

Il secondo aveva capelli castani sempre per aria, occhi di un marrone scuro e un pallone da basket che portava con sé in ogni luogo. Lo considerava un portafortuna.

Migliori amici, compagni di gioco, presto avrebbero dovuto allargare il loro giro di amicizie.

 

Erano, insomma, due gruppi “simili” nella loro diversità. Avevano molte caratteristiche in comune, alcune non ancora uscite allo scoperto.

Un’interessante idea del preside della East High sarebbe entrata in pratica il giorno seguente.

Tutti e quattro avevano un debito in una materia scolastica. In una normale situazione non sarebbe intervenuto, ma ogni membro dei due gruppi poteva aiutare l’altro nella materia calante.

Ovviamente, non sapeva cosa avrebbe comportato la sua iniziativa. L’allargamento del loro giro di amicizie.

 

Ma in fondo cosa c’era di male nella sua idea? Aveva solamente pensato, e messo in pratica anche senza il loro consenso, una soluzione alle loro carenze scolastiche.

Non c’era niente di male a… farli convivere da soli in una casa, no?

 

************

*Me si nasconde per non venire strozzata…*

Ehm… sorpresa! XD Sono tornata, questa volta per pubblicare una long-fic su High School Musical. Idea bizzarra la mia vero?? XD Però me l’ha data proprio Herm90 con le sue ripetizioni di Taylor per Chad *-* XD Scusate il capitolo corto, anzi minuscolo XD ma era solo l’inizio.

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito le mie precedenti shot!! Grazie a tutte!

 

X Breaking Free-Come all’asilo ringrazio:

tsukasa nishino, Vivy'93, evanescense88, diavoletta_verde, mary92, Herm90, Gin 92, Marty92, Vivy’93 (hai recensito nuovamente XD Comunque hai ragione sul carattere, ho invertito io XD), kagome14

X Ho commesso l’errore di amarti-HSM ringrazio:

Herm90, diavoletta_verde, evanescense88, tsukasa nishino, Gin 92, Marty92, mary92, Vivy’93, kagome14

X Push It To The Limit ringrazio:

carillon, Vivy’93, Marty92, evanescense88, Gin 92, Herm90, Mirandolina, kagome14

 

Oh cavolicchio, ho perso più tempo per i ringraziamenti che per il capitolo!!! XDDD Mi avete chiesto una long-fic, e allora eccola qui.

C’è l’idea, la voglia di scriverla, lo spazio per pubblicarla e infine uno spazio per le recensioni!! Me ne lasciate una??? XDD

 

Tanti kiss e ricordatevi le recensioni!!

By Titty90 ^^

 

Ps: Bel modo di iniziare il 2007!! In compagnia delle mie idee pazze XDDDDD

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Capitolo 2
*** E' guerra ***


Capitolo 2: Una casa per quattro

Capitolo 2: E’ guerra

 

Una mano sfrecciò in alto tra quelle del Club delle Scienze. Al polso c’erano due braccialetti azzurri e bianchi.

-Dica, signorina Montez.- disse la professoressa di chimica osservandola.

-Cu SO4.- disse sicura della propria risposta la ragazza guardando la lavagna.

-Molto bene. Questa era la nomenclatura del Solfato Rameico.- disse l’insegnante scrivendo con il gesso il nome appena fornitogli,- Bisogna prestare attenzione dal Solfato Rameoso, il cui nome è…- lasciò la frase in sospeso.

-Cu2 SO4- finì per lei la ragazza seduta accanto a Gabriella, scrivendo alcuni appunti sul proprio quaderno.

-Esatto, signorina McKassy.- disse orgogliosa la professoressa guardando le due ragazze.

Gabriella e Taylor si guardarono sorridendo.

-Quindi propongo di fare una finta…- la voce squillante del vice-capitano della squadra di basket risuonava nel laboratorio.

-Signor Danforth.- richiamò calma la donna cercando di avere l’attenzione del ragazzo.

Chad si girò guardandola, mentre non faceva niente per nascondere lo schema di basket per la prossima partita.

-Sa dirmi la nomenclatura del Fosfato di Sodio?- chiese.

L’attenzione di tutti fu rivolta verso il ragazzo.

-Non sa nemmeno da che parte è girato.- disse Taylor facendo ridere il Club delle Scienze.

Chad la guardò con occhi di fuoco. Nonostante questo cercò di sviare la domanda dell’insegnante.

-Mi dispiace, non ho ben capito l’argomento. L’ha spiegato da poco, in fondo.

-Lo capirebbe meglio se stesse attento.- si voltò verso la lavagna per scrivere, poi all’ultimo momento ci ripensò. Si voltò nuovamente verso il ragazzo e sorrise.

-Anche se questo argomento l’ho spiegato l’anno scorso.

Il suono della campanella ruppe le risate del Club.

Chad Danforth passò davanti a Taylor, che stava raccogliendo i propri libri nello zainetto bianco, sorridendo al pensiero della prossima lezione e a un foglietto cadutogli dalla tasca inferiore dello zaino.

 

-Siccome è Mercoledì, oggi giocheremo a Basket. Formate due file, femmine e maschi. Ci esercitiamo nei tiri liberi.- spiegò il coach Bolton, che era anche l’insegnante di Ed. Fisica.

-Passami lo zaino.- disse Taylor a Gabriella. Non appena lo ebbe tra le mani, cercò nella tasca inferiore la giustificazione per saltare la lezione. Non avrebbe mai giocato a basket. Si accigliò quando non riuscì a trovarla. Sentì un fischio, seguito da una risata. Si voltò e vide un ragazzo con un foglietto bianco in mano.

La ragazza si arrabbiò. Accidenti, Danforth le aveva rubato la giustificazione.

Senza più nessuna scusa, si diresse al centro del campo, afferrando un pallone da basket, per poi tirarlo verso il canestro. Ovviamente lo mancò e sentì subito il richiamo del professore.

-Signorina McKassy, possibile che non sappia nemmeno tirare un pallone?- chiese posizionandosi davanti alla ragazza e guardandola.

-Non sa nemmeno da che parte è girata.- disse ad alta voce Chad, vendicandosi con la stessa moneta.

-Chad, niente battute.- disse il coach, anche se stava per scoppiare a ridere, lo si intuiva dal sorriso divertito,- Vada a cambiarsi, McKassy. Ho già capito che neanche oggi riuscirà a centrare il canestro.

Taylor seguì il consiglio del coach. Mentre si dirigeva verso gli spogliatoi guardò il ragazzo con lo sguardo furioso. Lui sorrise come un angioletto e sillabò due parole.

 

La Darbus li stava aspettando in teatro, subito dopo la lezione di ginnastica. Insegnava due materie. Storia del Teatro e Canto. Quel giorno avrebbe tenuto la lezione di canto.

Ogni alunno della classe prese posto alle poltroncine dell’enorme teatro della scuola. La professoressa sfilò davanti ad esse, seguita da Sharpay e Ryan Evans, i pilastri dei musical organizzati fino a quel momento.

-Eccoci qui, in questo luogo d’arte mista a mistero.- disse la donna sospirando,-Troy Bolton!- gridò esprimendo un’aria severa. Troy si alzò, sapendo cosa lo stava aspettando. Guardò Chad e i suoi compagni di squadra che sorridevano incoraggianti e anche divertiti.

In due minuti fu sul palco con un microfono in mano.

-Signor Bolton, vediamo se oggi riuscirà ad intonare almeno una parola!- esclamò esasperata la professoressa Darbus facendo partire la musica.

 

It’s hard to believe
That I could-”

 

Il ragazzo si bloccò sapendo che non aveva intonato al meglio la canzone. O meglio, non aveva intonato nemmeno una sillaba.

-Signor Bolton, mi può dire perché non riesce a cantare?- chiese esasperata la donna guardandolo. Da quando era arrivato alla East High, il ragazzo non era mai riuscito a cantare una canzone propostagli. Ciò comportava l’insufficienza in Canto.

-Perché la lingua l’allena solo con le cheerlader.- esclamò pungente Gabriella facendo ridere tutti, tranne ovviamente la squadra e le ragazze in questione.

-Sei gelosa? Magari canteresti ancora meglio se ti dessi ripetizioni.- disse malizioso il ragazzo osservandola e sorridendo ironico.

-No, grazie. Faccio a meno dei tuoi “metodi” di riscaldamento.- disse sorridendo ironica la ragazza. I suoi compagni di corso risero nuovamente, fino a quando la Darbus non intimò quindici minuti di detenzione. A quel punto tutti rimasero in silenzio per la durata dell’ora, tra le note delle canzoni.

 

Quando il suono della campanella annunciò la fine della lezione di Canto e l’inizio di quella Letteratura, Troy non poté fare a meno di sorridere con una luce vendicativa negli occhi.

Si sedette in fondo con Chad e la sua squadra, guardando la schiena della ragazza con cui, poco prima, aveva avuto un dibattito verbale.

-Signorina Montez, cosa si intuisce leggendo “Donna de Paradiso”?- chiese il professore sedendosi sulla sua sedia e guardando la ragazza da dietro i suoi occhiali fini.

La mora rimase muta, non riuscendo a rispondere.

-Si intuisce che per Jacopone il dolore è lo strumento primario della sublimazione dell’uomo. (Quando l’ho studiato, non vi dico che espressione ho fatto… NdA)- rispose prontamente Troy, dal suo banco in fondo a sinistra.

-Complimenti, Signor Bolton. Non posso dire la stessa cosa per lei, Montez. Non è difficile intuire certe cose. Cerchi di applicarsi di più.

Gabriella cercò di replicare, ma la voce, che trovava a dir poco fastidiosa, proveniente da dietro la bloccò.

-Professore, cerchi di capirla. È troppo occupata a spiegare come si riscalda la lingua prima di cantare.- esclamò innocentemente il castano sorridendo.

-Bolton, per favore, la smetta. Mette in imbarazzo la sua compagna.

-Si sbaglia. È quello che ha detto lei poco fa, vero Signorina Montez?- chiese ironico.

-Signor Bolton, non ho intenzione di rispondere a questa domanda, in quanto non è pertinente alla lezione.- disse la ragazza imitando un qualunque professore. Si voltò verso il ragazzo e sillabò le stesse parole di Chad.

 

Quando la campanella annunciò che quelle quattro ore erano finite, tutti tirarono un sospiro di sollievo, all’idea di stare tranquilli per dieci minuti, prima che la scuola ricominciasse il suo ritmo. Troy e Chad stavano andando in palestra, le due ragazze erano dirette verso il laboratorio di Chimica.

 

Troy Bolton, Gabriella Montez, Chad Danforth e Taylor McKassy sono convocati urgentemente in presidenza.

 

L’annuncio dato dal megafono della scuola, fece trattenere il fiato ai quattro. Tutti e quattro si diressero verso la presidenza, senza capire che cosa fosse successo di così tragico a doverli convocare insieme e cercando di non impazzire al fatto che dovevano condividere qualcosa con loro, come una convocazione in presidenza.

Quando si trovarono davanti alla porta della presidenza bussarono. Nel momento in cui il preside diede il loro permesso di entrare, entrarono nell’ufficio, scorgendo il preside seduto alla propria scrivania.

Gli fu fatto cenno di sedersi e i quattro ragazzi seguirono il suo consiglio, sedendosi di fronte all’uomo.

Mani congiunte sulla scrivania e occhiali sulla punta del naso. Il preside guardò attentamente gli studenti che aveva davanti.

Avevano un’espressione preoccupata in volto, forse per il fatto che erano stati convocati insieme.

-Andrò subito al dunque.- disse con voce sicura,- Ognuno di voi è calante in una materia scolastica. Per Troy è il Canto, per Chad la Chimica, per Gabriella la Letteratura e per Taylor il Basket.

Il preside usava dire sempre e solo i nomi, mai i cognomi dei propri studenti.

I quattro si guardarono, senza capire dove il preside stesse cercando di andare a parare.

-Sapete che per superare l’anno ed essere accettati ai college che volete frequentare, dovete superare questi debiti. So per certo che voi non ve ne preoccupate, in quanto è ancora presto e non siete ancora all’ultimo anno. Non sono d’accordo. Prima colmerete le vostre lacune, prima potrete coltivare quello per cui siete portati maggiormente. Per questo io e il corpo docenti abbiamo preso una decisione.

Si fermò un attimo, giusto il tempo di aprire il cassetto e tirarne fuori quattro mazzi di chiavi. Si alzò in piedi e, facendo il giro della scrivania, consegnò un mazzo ciascuno.

-Abbiamo deciso di farvi convivere in una casa, dove ognuno di voi potrà aiutare l’altro nella materia calante. Quelle che avete in mano sono le chiavi per accedervi.

-COOSA??- chiesero gridando, increduli, i quattro. Probabilmente l’uomo doveva aver preso una malattia mentale per aver proposto tutto quello.

-Mio padre è nel corpo docenti, non può aver acconsentito a una sciocchezza del genere.- affermò sicuro Troy.

-Che tu ci creda o no, è stato uno dei primi che ha accettato. Ecco cosa farete. Abiterete in una villetta fino alla fine dell’anno scolastico. Chad aiuterà Taylor nel basket, lei ricambierà con la Chimica. Per quanto riguarda Gabriella, potrà dare una mano a Troy nel Canto, e lui l’aiuterà in Letteratura.

-No.- affermò sbalordito Troy.

-No.- disse ridendo Chad.

-No.- esclamò Gabriella guardando il proprio mazzo di chiavi.

-No.- affermò sicura Taylor alzandosi in piedi.

-Sì.- disse invece il preside,- I vostri effetti sono già stati portati alla casa. Si trova in Sunny Street al numero 8. Abiterete lì già da oggi. Potete andare.

I quattro lo guardarono come se fosse un alieno. Uscirono dall’ufficio guardandosi.

-A quanto pare non c’è via di uscita.- disse rassegnata Gabriella.

-Secondo me è uno scherzo!- disse sicura Taylor cercando di capire perché avevano deciso di mettere proprio loro quattro insieme. Per di più per un anno intero!

-Ci incontriamo alla fine della scuola.- esclamò Chad allontanandosi con il suo migliore amico,- Non è uno scherzo. Il preside non ha senso dell’umorismo.- continuò guardando la mora.

Su questo aveva ragione. Sul preside della East High si poteva dire tutto, ma non che avesse senso dell’umorismo.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Alla fine della scuola si incontrarono, come previsto, all’uscita della East High. Presero un autobus per arrivare in Sunny Street, la via dove era situata la villetta, in quanto era abbastanza lontana dalla scuola.

Quando furono davanti alla casa in questione rimasero ad osservarla. Era una villetta a due piani, con una veranda che dava sulla strada. Dietro la casa c’era un campo da basket, di dimensioni ridotte rispetto a quello della palestra ovviamente.

Quando entrarono videro le loro valige e tutti vari scatoloni con la loro roba sul tavolo del salotto. Andarono al piano superiore, dove c’erano quattro camere. Due per ogni corridoio. Le ragazze scelsero quelle del corridoio di destra, mentre i ragazzi di quello opposto.

Nel più totale silenzio misero a posto la loro roba, senza degnarsi di uno sguardo. Non riuscivano ancora a capacitarsi che avrebbero vissuto insieme. Speravano di svegliarsi e scoprire che era tutto un incubo. Ma ciò non sarebbe accaduto, era la pure realtà quella.

La sera, quando fu ora di cena, scesero tutti e quattro in cucina. Gabriella guardò nel frigorifero mentre Taylor nella credenza, alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.

-A quanto pare ci hanno dato la casa, ma niente da mangiare.- disse Taylor frugando anche dentro ai cassetti.

-Già.- concordò l’amica.

Chad si alzò in piedi, prese il telefono di casa e compose un numero.

-Come volete la pizza?- chiese quando finì di comporre il numero e posizionando l’apparecchio telefonico vicino all’orecchio.

-Per me ai peperoni.- disse l’amico, mentre usava il cellulare, probabilmente per contattare una cheerlader.

-Vegetariana.- disse semplicemente Gabriella guardando il ragazzo. Sicuramente stava sussurrando frasi sdolcinate a una cheerlader. Che disgusto! Tutto ciò era inutile, se non si era innamorati.

-Al prosciutto.- esclamò scocciata Taylor poggiando i gomiti sul bancone della cucina.

-Allora… una ai peperoni, una vegetariana e due al prosciutto. Grazie.

Quando riattaccò si sedette vicino all’amico al bancone della cucina.

-Non dirmi che mangi una “semplice” pizza al prosciutto.- chiese sarcastica Taylor guardando il ragazzo che si era appena seduto.

-A differenza di questo fortunato, non digerisco i peperoni nella pizza.- disse dando una pacca sulla schiena dell’amico.

Taylor lasciò cadere il discorso, non aveva voglia di litigare. Era ancora scioccata della realtà in cui stava e sarebbe vissuta.

-Bisogna stilare delle regole.- disse Taylor prendendo un foglio e una penna.

-Cosa?- chiese il castano dopo aver staccato gli occhi dal suo cellulare.

-Regole, Bolton. Non mi sembra così difficile da capire.- disse Gabriella ironica.

-Stando accanto a certe persone come te, devo mettere in moto il mio cervello per cercare di seguirvi.

-Questo perché non siete abituati a parlare con qualcuno che abbia un po’ di materia grigia nel cervello.- disse riferendosi alle cheerlader.

Troy la guardò per poi sillabare due parole.

-Perché non lo dici ad alta voce?- chiese Gabriella innocentemente.

Suonò il campanello. Le pizze arrivarono e ognuno prese la propria. Si diressero verso le proprie camere e prima di chiudere la porta dietro di loro esclamarono in coro le due parole che aveva sillabato.

-È GUERRA!

 

Perfetto. Si odiavano, non andavano d’accordo, non potevano fare a meno di litigare e lanciarsi battute ironiche. Erano solo agli inizi di Ottobre. Da lì a Giugno ne doveva passare di tempo. E si erano già dichiarati guerra.

 

*Ne succederanno delle belle…*, pensò Taylor sospirando. Si sedette alla propria scrivania e aprì il cartone della pizza. Ne prese un pezzo e incominciò a leggere un libro dalla copertina bianca.

 

Sì. Ne sarebbero successe proprio delle belle!

 

************

Ecco qui il secondo capitolo. ^^ E’ più lunghino rispetto al primo, ve l’avevo detto ^^

“Donna de Paradiso” è di Jacopone da Todi. Quando l’ho studiata ho pensato a Troy e Gabriella XD

Certo che li ho fatti un po’ strani questi due personaggi. C’è Troy che è malizioso, Gabriella che è un po’ stronzetta ^^’’’’ Chad e Taylor non sono ancora classificabili eheh ne avranno di “belle” discussioni!! XD Per adesso si è capito che si odiano!!! XD

Chiariti i debiti che hanno e il fatto che sarà un luuuuungo anno scolastico, passiamo dritte ai ringraziamenti =]

 

Vivy93: siamo in due!! XD vorrei esserci io al loro posto!! Dimmi che te ne pare e grazie tantissime!!

Marty92: al momento non so quanti chappy saranno, tieni conto che però ho scritto fino al quinto per adesso ^^ grazie!  Il 2007 sarà all’insegna di Taylor e Chad XD grazie e recensisci ancora!

evanescense88: grazie per la fiducia!! ^^ dimmi che te ne pare

diavoletta_verde: glazieeee nooo non eclissarti!! Commenta ancora ^^

Herm90: Addirittura una statua!!! XD grazie!! XD Comunque sì, Gabriella è sempre andata alla East High ^^ dimmi cosa ne pensi di questo chappy!! ^^

 

 

Il terzo, quarto e quinto chappy sono già scritti, devo solo trovare il tempo di aggiornare!! Sempre che riesca a venire su internet! ^^ Intanto che ne dite di lasciarmi una recensione come al solito?? ^^ Ne aspetto tante!!!

 

Tanti Kiss

By Titty90 ^^

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Capitolo 3
*** Buste antipatiche ***


Capitolo 3:

Nota iniziale: In questo capitolo è presente la canzone “Why Wait” tratta dalla colonna sonora di Cheetah Girls 2. Chi ha la canzone, potrà capire meglio un pezzo del capitolo ascoltandola come sottofondo nel momento in cui la uso! Buona lettura!! ^^

 

Capitolo 3: Buste antipatiche

 

Domenica, ore 13.00.

 

Erano passati già diversi giorni da quando avevano incominciato a convivere e i fatti non erano dei migliori.

Andavano avanti a pizza, patitine e popcorn. Il telefono di casa era occupato costantemente da Troy, che parlava con le sue fiamme. Oltre ad essere uno sfacciato, sosteneva Gabriella, era pure un Don Giovanni!

Taylor sentì il campanello suonare e andò alla porta. Riconobbe il postino che aveva visto mille volte alla domenica sulla soglia di casa sua.

In quella cittadina la posta arrivava in quel giorno festivo.

Facendo un sorriso al ragazzo, visto che aveva circa venti anni, si fece dare la posta.

-Allora abiti qui ora.- disse Eric, questo era il suo nome, guardando la villetta con i suoi occhi celesti.

-Le voci girano in fretta, scommetto che è stata quella spia di mia sorella a raccontarti tutto.- disse la ragazza firmando la ricevuta di un pacco che gli era stato recapitato.

-In effetti, sì.- disse ridendo il ragazzo.- Non mi impazzire, mi raccomando. Tua sorella mi ha anche detto che i ragazzi con cui convivi sono odiosi.

-Già. Meno male che c’è Gabriella con me, altrimenti potrei prenderli a schiaffi tutto il giorno. Non che lei sia da meno, sia chiaro.- disse dando la ricevuta al ragazzo sorridendogli.

Dopo essersi salutati, la mora chiuse la porta di casa e, dirigendosi verso il salotto, aprì alcune buste, accigliata.

 

-A RAPPORTO!!

 

Il grido disumano di Taylor fece scendere immediatamente Gabriella che, con espressione preoccupata, guardò l’amica.

-È successo qualcosa, Taylor?

La mora, per tutta risposta, le mostrò le varie buste che aveva aperto e anche una busta gialla.

-Perfetto. Ci mancava solo questo.- commentò ironica la ragazza, quando ebbe finito di leggere, sollevando lo sguardo verso il soffitto bianco dell’atrio della villetta.

-I due festaioli? Sono ancora reduci della loro solita festa del sabato sera?- chiese scocciata Taylor.

-Secondo te?- chiese in risposta l’amica come se la risposta fosse ovvia.

Le due si scambiarono un’occhiata esasperata, per poi salire le scale. Ognuna delle due si fece coraggio e aprirono in contemporanea le porte delle stanze dei due ragazzi.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Stanza di Troy Bolton

 

-Troy Bolton! Alzati immediatamente e onoraci della tua presenza!- esclamò Gabriella calcando sulla parola onoraci ed entrando nella stanza del ragazzo.

Aprì le tende rosse facendo entrare la luce del sole. Non era mai entrata nella stanza del ragazzo, e il fatto che essa fosse piena di foto sue con la squadra e che i colori predominanti fossero quelli dei Wildcats, ossia il rosso e il bianco, non la fece stupire più di tanto.

Il ragazzo mugugnò qualcosa in risposta.

-No… mamma… voglio rimanere a dormire…

La ragazza alzò un sopraciglio scettica, ma non demorse. Si avvicinò al letto del ragazzo e scostò tutte le coperte bianche e rosse.

-Non sono tua madre, stupido. Non voglio neanche pensare a come faccia a sopportarti tutte le domeniche quando torni dalle tue stupide fe- si bloccò quando vide che il ragazzo indossava solo un paio di boxer rossi.

Diventando rossa in viso, vide che il castano stava aprendo gli occhi.

Ci volle qualche secondo prima che Troy capisse cosa stava succedendo, guardò Gabriella e poi sé stesso solo con i boxer. Spalancò gli occhi e prese in fretta una maglietta bianca da sopra la poltrona. Nel frattempo Gabriella aveva assunto un colorito roseo.

-Guarda che se volevi vedermi in boxer bastava dirlo.- disse ironico il ragazzo girandosi verso la ragazza.

A differenza sua indossava una tuta nera e una canottiera a spalle larghe pesca. Per una volta non indossava qualcosa di azzurro, e vedendola in abiti informali e con le guance rosse dall’imbarazzo le fece un po’ tenerezza.

 

*Tenerezza?? Troy! Hai bevuto troppe birre ieri sera!*, pensò convinto.

 

-Cosa volevi?- chiese guardandola.

-Riunione.- disse semplicemente Gabriella. Guardandosi intorno vide il caos che sovrastava.

-Cosa? Tu mi svegli per una sciocchezza del genere? Per una stupida riunione?- chiese Troy come se la ragazza davanti a lui fosse un’aliena.

-Sì.- rispose semplicemente la mora. Si avvicinò alla porta spalancata rimanendo sulla soglia, -Mettiti qualcosa di decente e scendi.

Detto questo si chiuse la porta alle spalle.

Troy aveva il desiderio di rimettersi a letto, ma capendo che non sarebbe più riuscito a prendere sonno, incominciò a vestirsi.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Stanza di Chad Danforth

 

Taylor aprì la porta e scostò direttamente le tende bianche senza dire niente.

La luce filtrò nella stanza e la ragazza notò che le pareti erano di un bianco acceso e che i poster padroneggianti erano di gruppi musicali che non conosceva e di star del basket di cui non le importava il nome.

Le coperte e i tappeti erano, ovviamente, rossi e bianchi.

-Sveglia, Danforth. Ti aspetta una riunione.- disse semplicemente la ragazza appoggiandosi alla scrivania del ragazzo.

Non notò nessun cenno di Chad e così si avvicinò al letto.

-Danforth! Non ho voglia di perdere tempo, con te! Vedi di alzarti e anche subito!- esclamò ad alta voce la ragazza.

La sua voce alta e acuta, per via dell’ira che stava crescendo dentro di lei, svegliò il castano. Chad la guardò per qualche secondo.

-Buonanotte.- disse infine, dopo aver squadrato per bene la ragazza.

Questa parola fece arrabbiare decisamente Taylor. Con un gesto freddo e deciso scostò le lenzuola dal corpo di Chad, notando che indossava un paio di pantaloncini neri e una canotta bianca.

Il ragazzo si alzò di scatto e la guardò. Si accorse che la ragazza indossava dei jeans strappati nel fondo e una maglietta nera. Se fosse venuta vestita tutti i giorni così, forse non sarebbe stata riconosciuta come una secchiona. Ma il suo carattere lo ricordava in continuazione.

-Si può sapere cosa hai da rompere?- chiese alterato.

-Cosa ho da rompere? Te lo dirò dopo insieme al tuo amico, quando ti deciderai a scendere in salotto!

-Quante storie.- disse annoiato e sbadigliando.

-Ti aspetto di sotto.- disse la ragazza avvicinandosi alla porta.

Chad si rimise sotto le coperte, con la convinzione che la ragazza non avrebbe guardato indietro. Ma sarebbe stato troppo bello per essere vero.

Taylor notò che il ragazzo si era rimesso a dormire e guardò in giro per la stanza. Sorrise maligna vedendo lo stereo del ragazzo e mise la frequenza su una stazione radio, dopodichè alzò il volume.

Le note di Gwen Stefani rimbombarono per tutta la stanza, facendo sobbalzare Chad. Il volume della musica era tale e quale a quello della festa della sera prima.

Si mise due mani sopra alle orecchie, chiaramente infastidito e guardò Taylor con sguardo minaccioso. Si avvicinò allo stereo e lo spense.

-Si po’ sapere che accidenti che vuoi??- chiese parandosi davanti a lei.

-Voglio che tu scenda e non che ti rimetta a dormire!

-Io faccio quello che mi pare.- sibilò Chad.

-Tu non fai proprio niente, razza di cretino ossessionata dal basket.- esclamò Taylor guardandolo.

-Non rompere, secchiona.- disse lui di rimando.

-Rompo quanto ho voglia, in particolar modo se l’oggetto di tale rottura è una cosa che riguarda tutti.

Chad la fissò e incominciò a frugare tra le varie magliette lasciate sulla poltrona. Taylor sorrise vittoriosa e se ne andò senza dire una parola.

Chad sospirò pesantemente. Ce l’avrebbe fatta a sopravvivere un intero anno con quella iena??

 

§§§§§§§§§§§§

 

I quattro conviventi si ritrovarono in salotto qualche minuto dopo. Taylor prese le buste che erano state recapitate e le mostrò ai due ragazzi, che sbadigliavano assonnati.

-Poco fa sono arrivate queste buste bianche, dentro ci sono le bollette.- disse semplicemente Taylor.

I due la guardarono come se avesse appena detto di essere una skeater.

-Tu… ci hai svegliato per dirci che sono arrivate le bollette??- chiese scandendo bene le parole Chad.

-Sì. Come notate sono molto salate, in particolar modo quella del telefono.- e qui guardò Troy con uno sguardo furioso,- Inoltre c’era allegata una lettera in una busta gialla. Ve la leggo.

 

Cari Troy, Gabriella, Chad e Taylor…

 

Siamo riuniti qui, corpo docenti e i vostri genitori, e scriviamo questa lettera per informarvi di alcuni dettagli di cui è bene che voi veniate a conoscenza.

Le bollette che riceverete non sono pagate e non le pagheremo di certo noi. Per fare in modo che voi prendiate seriamente quello che sta succedendo, abbiamo deciso di farvi fare qualche lavoretto part-time. Con i soldi che guadagnerete potrete pagare le bollette e le eventuali spese, tra cui il vitto.

Non prendetela male, è un modo come un altro per farvi prendere le vostre responsabilità. Vi consigliamo di incominciare a cercare qualche lavoro.

 

Distinti Saluti

 

Il Preside, il corpo docenti, e i vostri genitori

 

-Ma come facciamo noi due?- chiese Troy scandalizzato rileggendo il contenuto della lettera, che aveva afferrato dalla mano di Taylor,- Abbiamo il basket. Non possiamo perdere tempo a lavorare.

Chad annuì, sostenendo la versione dell’amico.

-Io ho il coro della chiesa.- disse Gabriella preoccupata.

-Sono l’unica che non ha niente da fare?- chiese Taylor sbarrando gli occhi.

-Se non ti interessi di niente, non è colpa nostra.- disse annoiato Chad guardandola.

-Mi interessa poco del tuo giudizio, Danforth. Dobbiamo tutti, e quando dico tutti intendo tutti e quattro, cercarci un lavoro e conciliare i nostri impegni. All’inizio non sarà semplice…

-…ma ce la possiamo fare.- finì la frase Gabriella, sorridendo all’amica.

-Inoltre, credo sia giunto il momento di stilare quelle regole di cui vi ho parlato il primo giorno.- continuò Taylor.

I ragazzi non ebbero niente da obbiettare, anche se la cosa rodeva sapevano che aveva ragione.

La ragazza prese un quaderno blu, appoggiato sul comodino accanto a uno dei due telefoni di casa, e una penna e incominciò a stilare una lista.

Quando finì la passò agli altri tre coinquilini e, dopo le loro modifiche, strappò via il foglio dal quaderno. Si recò in cucina e prese una spilla magnetica. Infine attaccò la lista sul frigorifero.

-Ora me ne torno a dormire.- disse Chad che aveva seguito ogni mossa della ragazza.

-Ti seguo.- concordò Troy.

Insieme salirono le scale, diretti verso le proprie stanze, sbadigliando.

Le due ragazze, invece, decisero che era ora di mettere a posto la casa. Armandosi di aspirapolvere e strofinaccio, si accordarono in modo che Gabriella sistemasse il piano superiore e Taylor il piano terra.

Gabriella, appena fu al secondo piano, andò nella propria camera, decisa ad iniziare a pulire da quel punto.

Accese lo stereo e varie canzoni incominciarono a risuonare per la casa. Era un disco che aveva inciso grazie all’aiuto di sua cugina. C’erano tutte le sue canzoni preferite. Poco le importava se la musica avrebbe svegliato i ragazzi. Era ora che aiutassero anche loro a mantenere l’ordine in casa.

Incominciò a spolverare i vari ripiani con i libri e le sue cose, fino a passare al pavimento.

Andò nel corridoio e una nuova canzone cominciò a diffondersi per la casa. La ragazza incominciò a cantare, mentre dava una lucidata ai mobili presenti nel corridoio.

 

Picture it perfect

Don't hesitate to live your dreams!!

It's more than worth it

If you know what you wanna be!!

 

La voce di una ragazza che cantava, fece svegliare Troy. Si alzò dal proprio letto e aprì lentamente la porta, per non farsi sentire. In mezzo al corridoio stava Gabriella, con uno strofinaccio in mano, gli stessi vestiti di prima e le note di una canzone che intonava perfettamente. La canzone, però, non era lenta e noiosa. Si stupì nel sentirla cantare una melodia diversa dalle solite.

 

Why Wait

When now is the right time

Today

Could just pass you by

Why Wait

It’s your tourn, It’s your Life

The future is the what we make

So why wait!!

 

Gabriella fece un giro su stessa, cantando ancora. Troy rimase a guardarla, chiedendosi dove trovava tutta quella voce e quella grinta che non aveva mai visto in lei durante le lezioni di Canto.

 

You've gotta reach out

and see the world is in your hands!!

I know you know how

just gotta go for it take a chance!!

 

Why Wait

When now is the right time

Today

Could just pass you by

Why Wait

It’s your tourn, It’s your Life

The future is the what we make

So why wait!!

 

Gabriella prese una sedia e ci salì sopra, per poter spolverare anche le bacheca in alto. Nel frattempo la voce non si era ancora fermata e la canzone non era ancora finita.

 

Ohh...Aqui estas conmingo

Para vivir y cumplir tus suenos

Y luchar por lo que has querido

Encuentra tu luz......Sigue, vive

Sin miedo!!

 

La strofa in spagnolo non lasciò molto sorpreso Troy. Gabriella era di origini spagnole, quindi non era una novità che sapesse quella lingua a lui sconosciuta. Quello che lo stupì era il fatto che in quella strofa aveva messo ancora più energia.

 

Why Wait...You’re ready to do this

No way...you can ever be stopped…

 

Why Wait

When now is the right time

Today

Could just pass you by

Why Wait

It’s your tourn, It’s your Life

The future is the what we make

So Why Wait!!

 

Troy si richiuse in camera non appena la canzone finì. Gabriella era senz’altro brava a cantare, questo lo doveva ammettere, ma non gli importava più di tanto in quel momento.

Si rimise sotto le lenzuola e sorrise al ricordo delle sue guance arrossate nel momento in cui la mora l’aveva visto in boxer. Era più timida di quanto pensasse.

 

************

Oooook!! Questo capitolo è decisamente lunghino, ma solo per la canzone credo ^^ Per quanto riguarda la canzone, chi ha letto il capitolo senza non fa niente. Era solo per far capire quanta determinazione traspare!! ^^

Sto trattando molto Troy&Gabriella o.o tranquilli, Taylor&Chad *-* arriveranno prima o poi e con loro ne succederanno delle belle, almeno secondo i miei piani XD

 

Passo ai ringraziamenti:

 

carillon: ecco qui il continuo XD grazie e dimmi cosa ne pensi!

Herm90: grazie!! ^^ dimmi che te ne pare di questo chappy!! ^^

evanescense88: grazie!!!!! ^^ recensisci ancora!!

diavoletta_verde: sisi ho già scritto altri due capitoli! Bene, allora sei come me se sei maniacale nelle ficcy! XD grazie e commenta ancora!!

Marty92: Sii guerra!! XD grazie e recensisci ancora!!

Vivy93: sii troy l’ho voluto stonato XD comunque combatto anch’io per stare in casa con loro!! Unisciti! XD grazie e recensisci ancora.

 

Lasciatemi come sempre qualche bel commento!! Ho già il quarto capitolo pronto!! Devo solo trovare il modo di venire su internet e pubblicarlo, come al solito. Non so quando pubblicherò, credo settimana prossima! ^^

 

Tanti kiss

By Titty90^^

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Capitolo 4
*** Criceti e cibo cinese ***


Capitolo 5:

Capitolo 4: Criceti e cibo cinese

 

Taylor McKassy era seduta ad uno dei banconi dell’aula di Chimica. Lo sguardo concentrato sui suoi appunti, non si accorse che era entrato qualcuno in aula.

 

-Studi anche durante la pausa pranzo?- chiese sgranando gli occhi una voce a lei familiare e che trovava a dir poco… odiosa era la parola adatta.

 

Alzò lo sguardo sul ragazzo che gli era ormai davanti, dal lato opposto del bancone a cui era seduta, e si accorse della sua espressione sbalordita.

 

-Sono una secchiona, è ovvio che io studi sempre, no?- chiese come se la cose fosse ovvia.

-Anche tu dovrai pur mangiare, però.- disse il ragazzo guardandola.

-Danforth, si può sapere cosa accipicchia vuoi? Non ti è mai importato se io studiassi durante la pausa pranzo oppure no. Cosa te ne frega?- chiese arrabbiandosi.

-Mamma mia, che caratterino.- disse Chad sorridendo sarcastico,- Volevo solo informarti che oggi avremo un ospite a pranzo, tutto qui.

-Un ospite? Ma se non abbiamo neanche fatto la spesa!- esclamò Taylor ricordando che erano passati tre giorni da quando erano arrivate le bollette e nessuno si era ancora degnato di cercarsi un lavoro,- E poi non voglio cheerlader per casa!

-Wow, non pensavo che Zeke fosse una cheerlader.- disse Chad chiaramente divertito.

-Danforth…-cominciò la ragazza, cercando di non arrabbiarsi,- Fa girare sulla ruota i criceti che stanno nel tuo cervello, falli lavorare per una volta. Non abbiamo un lavoro, non abbiamo soldi e non abbiamo niente da mangiare. Questo cosa ti fa intuire?

-Mmmm… i criceti nella mia testa mi fanno intuire che probabilmente ho invitato Zeke perché potrebbe risolvere tutti e tre i problemi.- disse facendo finta di sforzarsi a pensare, quindi prendendola in giro.

-Cosa?- chiese confusa.

-Ne riparliamo a casa.- disse Chad,- Ciao McKassy, non far lavorare troppo i tuoi criceti. I miei sono sani proprio perché non studio.

 

Così dicendo se ne andò nell’aula, lasciando una Taylor alquanto arrabbiata. Lei non aveva i criceti nel cervello!

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Benvenuto nella nostra dimora.- dissero Troy e Chad aprendo la porta di casa e facevano entrare il loro compagno di squadra Zeke.

-Che, per inciso, abbiamo pulito noi!- esclamò indispettita Gabriella.

-Però ti divertivi.- disse Troy, che non le aveva ancora detto che l’aveva sentita cantare.

-Come scusa? Trovi divertente pulire una casa?- chiese la ragazza scettica guardandolo.

-Sì, tu hai trovato un modo molto divertente per farlo. A proposito, dovresti stare più attenta quando sali su una sedia. Se ci balli sopra potresti cadere.- disse divertito.

 

Chad, Taylor e Zeke si guardarono senza capire di cosa stessero parlando. Gabriella, a differenza loro, l’aveva capito bene e la sua faccia stava diventando rossa di rabbia.

 

-Mi hai spiata!- gridò offesa posizionandosi davanti al ragazzo.

-Sei tu che hai messo la musica alta e che cantava per il corridoio, non io.- disse ridacchiando il ragazzo.

-Mi hai spiata! Come hai osato fare una cosa del genere?- chiese inarcando le sopraciglia nere offesa,- Un conto è sentirmi cantare e, magari, lanciarmi qualche battuta sul momento. Un altro è spiarmi mentre cantavo, senza dire una parola, osservando di nascosto cosa facevo! Non sarai un santo, ma spiarmi è una cosa che odio e che non mi sarei mai aspettata neanche da te.

 

Corse verso il piano superiore senza degnare di uno sguardo nessuno e senza dire niente.

 

-Ottimo lavoro, Bolton.- disse Taylor andando al piano superiore, decisa a parlare con l’amica.

 

Troy guardò il punto in cui era sparita Gabriella, non pensava gli importasse così tanto una cosa del genere. Ma poi, perché si preoccupava per lei? Non gli era mai fregato del suo giudizio, perché incominciare ora?

 

-Troy…

 

La voce di Chad lo destò dai suoi pensieri.

 

-Andiamo in cucina, dovete spiegarmi cos’avete in mente.- disse semplicemente il ragazzo, posando finalmente lo sguardo su qualcosa che non fossero le scale che portavano al piano superiore della villetta.

 

Zeke annuì e seguì i due amici verso la cucina.

 

-Gabriella, aprimi.- disse calma Taylor bussando leggermente alla porta della stanza della sua migliore amica.

 

Da dentro la camera non udì alcuna voce,

 

-Per favore.- continuò la sua migliore amica sperando, in qualche modo, di convincerla ad aprire.

 

Niente. La ragazza capì che Gabriella voleva stare sola, nei suoi pensieri. Si allontanò dalla porta e si diresse verso il salotto, scendendo le scale lentamente.

Non vedendo i tre ragazzi si chiese dove fossero andati. Sentì le loro voci provenire dalla cucina e si recò verso quella stanza.

 

-Che ne dite?- chiese Zeke che, notò Taylor, stava bevendo un bicchier d’acqua.

-Credo sia una buona idea, almeno quelle due non ci urleranno più dietro.- disse Chad ridendo.

-Sul urlarvi dietro avrei qualche dubbio, ma che cos’è una buona idea?- chiese Taylor entrando finalmente in cucina.

 

I tre ragazzi la guardarono, poi Zeke sorrise.

 

-Siediti, ti spiego con calma.

 

Taylor si sedette su uno sgabello del bancone in mezzo alla cucina, seguendo il consiglio del ragazzo e ascoltando ciò che aveva da dire.

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Stupido, cretino, stupido, cretino!- queste parole uscivano dalla bocca della ragazza costantemente.

 

Era sdraiata sul proprio letto, lanciando imprecazioni contro il ragazzo che l’aveva fatta infuriare. Non le andava giù che qualcuno la spiasse e non pensava minimamente che uno come Bolton potesse farlo. Va bene che si odiavano, ma arrivare a spiare le persone, questo non lo accettava.

 

Toc toc

 

Il bussare alla porta della sua camera le impedì di pronunciare per la centesima volta quelle due parole. Gabriella pensò che fosse Taylor, tornata per chiederle se potevano parlare. Decisa a sfogarsi con la sua migliore amica, si alzò dal letto e aprì la porta della sua camera.

Quando vide che sulla soglia non c’era Taylor, lo sguardo diventò infuocato, come qualche secondo prima.

 

-Vattene.- sibilò prima di chiudere la porta.

 

Qualcosa glielo impedì. Il ragazzo che aveva bussato alla porta aveva infilato un piede nella fessura, così da non permetterle di chiudere la porta della stanza. Per un pelo riuscì ad entrarvi, e quando fu dentro la camera la osservò meglio.

Era sui colori tenui dell’azzurro, rotto solo da qualche colore chiaro come il rosa antico. Perfettamente in ordine, erano presenti varie mensole piene di libri di qualunque genere e una piccola fila di dischi vicino allo stereo.

 

-Bolton, esci immediatamente dalla mia camera!- esclamò Gabriella arrabbiata.

-No. Dobbiamo parlare.- disse il ragazzo girandosi a guardarla.

 

A differenza di lui, che era vestito di jeans e una felpa rossa, quindi molto sportivo, la ragazza indossava un paio di pantaloni a vita bassa bianchi e una maglia a maniche lunghe azzurra. I capelli raccolti in uno chignon. Sembrava che fosse andata ad un appuntamento e non a scuola.

 

-Io non voglio parlarti, razza di cretino!- esclamò ancora più irata Gabriella, sentiva lo sguardo attento del ragazzo su di sé, e questo le dava fastidio.

-Vuoi veramente vivere un intero anno scolastico in questa casa odiando uno dei tuoi coinquilini?- chiese Troy inarcando un sopraciglio ironico.

-Sì!- esclamò rabbiosamente la ragazza.

-Io no! Chiariamo subito la faccenda: ti ho spiata, è vero, ma sei stata tu quella che ha acceso la musica ad alto volume e si è messa a cantare svegliandomi.

-Non mi interessa! Mi hai spiato mentre cantavo. Potevi benissimo farti vedere!- esclamò Gabriella stringendo i pugni.

-Non ne vedevo l’utilità. Avevo sonno e non avevo niente da dirti, quindi me ne sono tornato a dormire.- disse il ragazzo prendendo un disco e sorridendo.

-Girala come vuoi, mi hai spiato. Questa è la cruda realtà! Io odio chi mi spia mentre faccio qualcosa che mi piace!

-Perché?- chiese Troy nascondendo il disco nella tasca dei jeans, senza farsi vedere.

-Il perché non sono affari tuoi.- disse Gabriella.

-Io voglio solo che facciamo pace. Non perché mi dispiace per te, sia chiaro. Voglio solo ritornare al rapporto che ci legava fino a mezz’ora fa, fatto di battutine maliziose e ironiche e di occhiatacce. Il tutto rotto dagli urli arrabbiati ma non catastrofici. Meglio di non parlarsi, no?- tutto questo lo disse d’un fiato, esprimendo i suoi pensieri.

 

Gabriella ragionò un attimo sulle parole appena pronunciato dal ragazzo di fronte a lei. Aprì la porta e indicò l’uscita a Troy.

 

-Puoi andare, Bolton.- disse guardandolo.

 

Il ragazzo uscì dalla stanza, ma quando stava per andare nella propria camera sentì la voce di Gabriella arrivare alle sue spalle.

 

-E non occuparmi il telefono per tre ore solo per parlare con quelle rimbambite delle tue cheerlader!- detto questo chiuse la porta della propria camera.

 

Il ragazzo sorrise divertito. A quanto pare l’aveva perdonato. Tirò fuori dalla tasca dei jeans il disco rubatole di nascosto.

Sulla copertina c’era la foto di Gabriella, probabilmente in vacanza vista la sua pelle più scura del solito e la canottiera. Girò la custodia del disco e fece scorrere lo sguardo tra le canzoni. Un sorriso gli nacque spontaneo.

 

Why Weat

 

Si diresse verso la propria camera, intenzionato a salvare quella canzone sul proprio disco per poi riascoltarla tutte le volte che voleva.

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Mi piace la tua idea. Per essere un giocatore di basket, sai il fatto tuo.- disse Taylor scoccando un occhiata a Zeke.

-Lo prendo come un complimento.- disse il ragazzo sorridendo.

-Bisogna solo dirlo alla tua amica, poi potremo incominciare.- disse Chad guardando la ragazza.

-Fosse facile. Tu e il tuo amico dovete solamente allenare una squadra di basket.- disse Taylor sbuffando.

-Non ti piace il lavoro che farai?- chiese Chad ridacchiando.

-Certo! Muoio dalla voglia di lavorare nel negozio di animali dello zio di Zeke.- disse la ragazza come se l’idea fosse elettrizzante.

-Prendila da questo punto di vista, i criceti si troveranno a loro agio.- disse il suo coinquilino ridendo.

 

Taylor lo guardò male.

 

-Se non vi spiace vado.- disse Zeke prendendo il proprio zaino, non sapendo che cosa c’entrassero i criceti in quel discorso.

-Ok, grazie mille amico.- disse Chad grato e accompagnandolo fino alla porta.

 

Dopo che l’ebbe salutato tornò in cucina, dove la ragazza stava parlando al telefono.

 

-Cosa vuoi dal cinese?- chiese quando lo vide entrare.

-Cinese? Mangi veramente il cinese?- chiese Chad fissandola.

 

Taylor non rispose, si limitò a parlare con il suo interlocutore e a chiedere di portare il tutto per le otto di sera. Dopodichè si diresse verso il salotto. Chad la seguì fino a quella stanza, sedendosi sul divano accanto a lei.

 

-Cosa vuoi?- chiese la ragazza capendo che si era seduto accanto a lei per chissà quale interesse.

-Credi che Troy e Montez abbiano chiarito?

-Non lo so.- disse la ragazza aprendo il libro che aveva portato con sé.

-Secondo me sì. Troy è molto persuasivo.- esclamò convinto guardando il caminetto spento per via del caldo che opprimeva ancora la città.

-Gabriella è testarda. Deve avere una buona motivazione per fare pace con qualcuno.- disse la ragazza girando pagina.

 

Il ragazzo la guardò, lo sguardo era concentrato sul libro dinanzi a lei. Si alzò, diretto verso le scale.

 

-Comunque i miei criceti stanno benissimo. Dovresti cambiare i tuoi.- la voce lo fece voltare e poi sorridere.

-Tu dici?- chiese dunque.

-È solo un consiglio, sei libero di usarlo come meglio credi.- disse Taylor senza staccare gli occhi dal proprio libro.

-Ci penserò. Potrei sempre venire al negozio in cui lavorerai, mi farai uno sconto.

-Non ci contare. Danforth.- esclamò girando un’altra pagina, -Vai a dire al tuo amico che per le otto arriva il cibo dal ristorante cinese.

-Agli ordini!- disse il ragazzo ridacchiando divertito.

 

Salì le scale, diretto verso la stanza dell’amico.

Bussò e quando ricevette un cenno d’assenso entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.

 

-McKassy ha detto che alle otto arriva il cibo dal ristorante cinese, credo che con questo intenda che alle otto dobbiamo essere giù.- disse il ragazzo avvicinandosi a Troy.

 

Il ragazzo, seduto alla propria scrivania, stava usando il computer e annuì per confermare che aveva sentito le parole dell’amico.

 

-Cosa fai?- chiese curioso Chad appoggiandosi alla scrivania e guardando lo schermo del computer.

 

Troy, per tutta risposta, gli diede il cd rubato poco prima dalla stanza di Gabriella. Chad guardò la copertina, lanciando un’occhiata al suo migliore amico. Non capiva il motivo di quel disco.

 

-Vuoi sentire la canzone che ho ascoltato di nascosto da Gabriella?- chiese collegando le cuffie dell’mp3.

 

Le porse a Chad e gli fece ascoltare la canzone.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Ore 19:30

 

Toc Toc

 

Ancora una volta il bussare alla porta della sua stanza, fece riportare alla realtà Gabriella, persa in uno dei suoi tanti libri. Si avvicinò alla porta e la aprì sorridendo.

 

-Tutto bene?- chiese Taylor entrando e vedendo l’amica sorridere.

-Sì. Io e quella sottospecie di giocatore di pallacanestro che si fa chiamare “Troy Bolton” abbiamo trovato un accordo. Siamo ritornati al rapporto che ci legava fino a stamattina.- disse Gabriella sedendosi sul proprio letto.

-L’importante è che tu sia felice.- disse Taylor guardandola sorridendo, -Comunque sono salita per dirti che ho ordinato al cinese. Fra mezz’ora dovrebbe arrivare. Che ne dici di un film?- chiese Taylor incominciando a ridere.

-Cerco subito!- disse Gabriella ridendo.

 

Taylor la lasciò alla ricerca del film, dirigendosi al piano terra. Andò in salotto e spostò il tavolino verso la biblioteca. Dopo qualche ritocco sorrise soddisfatta, sentì il campanello ed andò ad aprire prendendo da mangiare e pagando chi aveva portato tutto quel cibo.

 

-Scendete!- gridò facendo scendere di corsa i tre coinquilini.

 

Chad e Troy si catapultarono su alcune scatole, prendendole in mano e dirigendosi verso la cucina, pronti a mangiarne il contenuto. Si bloccarono vedendo che le ragazze erano andate in salotto, le seguirono e notarono che la stanza era diversa.

Il tavolino di vetro era stato spostato verso la biblioteca, il divano era di qualche metro più indietro. Sul tappeto rosso c’erano varie bibite e qualche bicchiere di carta. Intorno c’erano i cuscini del divano.

Sorridendo, Gabriella mise un film dentro al lettore dvd, e si sdraiò sul tappeto accanto a Taylor. Vedendo che i due ragazzi erano rimasti ad osservarle, Gabriella si affrettò a spiegare.

 

-Alcune sere io e Taylor ordiniamo da mangiare al cinese e ci appostiamo sul tappeto davanti a un film che abbiamo visto almeno una ventina di volte.

-Sono le nostre serate speciali.- esclamò Taylor sorridendo.

 

I due ragazzi le guardarono aggrottando le sopraciglia. Chi l’avrebbe mai detto che due secchione passassero serate divertenti? Le due “secchione” confabularono qualcosa.

 

-Potete unirvi se volete.- disse Gabriella sorridendo, alla fine della confubalazione.

 

I due le guardarono poco convinti, ma accettarono. Posarono le scatole sul tappeto, insieme alle loro, e si sedettero.

 

-Che film avete scelto?- chiese Chad aprendo una scatola di riso.

-Stasera il cinema casalingo offre “Le ragazze del Coyote Ugly”!- esclamò Gabriella prendendo il telecomando.

-Davvero??- chiese Taylor euforica prendendo uno dei tanti cuscini che aveva messo sul tappeto e appoggiandoci le braccia.

-Che roba è?- chiese Troy prendendo una scatola di ravioli al vapore.

-Non avete mai visto “Le ragazze del Coyote Ugly”?- chiese Gabriella sgranando gli occhi.

-Colpevole.- disse Chad mangiando un po’ di riso.

-Scommetto che siete tipi da “Fast E Furios”!- esclamò convinta e allo stesso tempo scandalizzata Taylor, -Qui ci vuole un corso approfondito!

-Concordo.- le fece eco Gabriella, sbalordita quanto lei e prendendo una scatola di nuvolette di granchio.

-Su cosa è incentrato il film?- chiese Troy mangiando i ravioli al vapore.

-Lo vedrete.- disse Gabriella accendo il televisore e spegnendo la luce.

 

L’inizio del film fece capire loro che si trattava soprattutto del canto. Chad sorrise e si avvicinò all’orecchio di Taylor, che mangiava del riso sdraiata sul tappeto.

 

-Peccato, speravo parlasse di criceti.- disse il ragazzo sussurrando le parole per non farsi sentire dagli altri.

 

Taylor si voltò di scatto, trovandosi a pochi centimetri dal viso del suo coinquilino. Il volto divenne rosso, non era mai stata così vicina ad un ragazzo.

Chad capì l’imbarazzo della ragazza e si scostò sedendosi a gambe incrociate. Che gli era preso? Aveva appena sussurrato nell’orecchio di una delle secchione della scuola. Forse la ragazza aveva ragione, i suoi criceti andavano cambiati.

 

************

Uhm… direi che c’è abbastanza spazio per Taylor e Chad no?? XD I criceti ci sono, ma sono quelli nella mia testa!! XDD

Passiamo ai ringraziamenti, altrimenti sto tre ore a farneticare XD

 

Marty92: Vorrei esserci anch’io in quella situazione XD grazie e dimmi che te ne pare di questo chappy ^^

Herm90: grazie anche a te!! ^^ sisi qualcosa incomincia a muoversi eheh chad e taylor credo di averli inseriti bene ^^ recensisci ancora!!!

diavoletta_verde: eheh chad in abbigliamento …uhm… arriverà ihih segretoccio che confido solo a voi ^^ Comunque io dovrei sempre studiare quando scrivo XD grazie e recensisci ancora!!

Vivy93: ok!! Allora sei il mio vice ^^ comunque avevo una mezza-ideuzza di farli esporre al pubblico ma alla fine sono stata più “normale” XD peccato!! XD siii troy in boxer non si è mai visto eheh grazie e dimmi che ne pensi!!

evanescense88: grazie al cubo XD recensisci ancora ^^

 

Grazie a tutte!!! ^^ Cercherò di aggiornare presto, voi intanto lasciatemi un bel commentinoinoinoinoino!!! *occhio da cerbiatto*

 

Ciau! Tantissimi kiss!!!!!

By Titty90 ^^

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Capitolo 5
*** Sei proprio una bambina ***


Capitolo 5: Sei proprio una bambina

Capitolo 5: Sei proprio una bambina

 

-Credo siano dei bei lavori, ma il mio qual è?.- chiese Gabriella guardando le tre persone davanti a lei.

 

Era seduta su uno degli sgabelli del bancone della cucina e di fronte a lei c’erano Chad, Troy e Taylor.

 

-Tu lavorerai in un negozio di cd.- disse Taylor sorridendo.

 

-Davvero? Fantastico!- esclamò la ragazza felice al pensiero di stare intorno alla musica per quattro ore a settimana.

 

-Direi che è meglio scrivere i nostri orari di lavoro, così sapremo chi deve andare a fare la spesa, chi deve mettere in ordine e cose di questo genere.- disse Chad cercando di spiegare la sua idea.

 

-Per una volta hai detto qualcosa di giusto.- disse Gabriella ironica.

 

Presero un foglio e scrissero gli orari di ciascuno, che erano così stilati:

 

Taylor: Lunedì, Mercoledì dalle tre alla cinque e Venerdì dalle sei alle otto.

Gabriella: Martedì e Giovedì dalle cinque alle sette.

Chad: Martedì e Venerdì dalle sei alle otto.

Troy: Lunedì e Giovedì dalle sei alle sette.

 

-Ah, praticamente sono quella che lavora di più.- disse Taylor attaccando il foglietto sul frigorifero, accanto a quello delle regole.

 

-Almeno abbiamo tutti un lavoro.- disse Gabriella guardando l’amica con un sorriso incoraggiante.

 

-Montez, sono le quattro e mezza.- esclamò ridendo Troy prendendo un bicchiere d’acqua.

 

-E allora?- chiese la ragazza confusa.

 

-È Giovedì.- si limitò a dire il ragazzo bevendo l’acqua.

 

-Non capisco dove il tuo cervello, di cui dubito l’esistenza, voglia arrivare.- disse la ragazza inarcando un sopraciglio nero.

 

-Quel foglietto dice chiaramente che Giovedì alle cinque incominci a lavorare.- disse Troy ridacchiando, seguito a ruota dal suo migliore amico.

 

La mora capì le parole del ragazzo e, per non evitare liti il suo primo giorno di lavoro, si catapultò al piano di sopra per prepararsi. Quando scese indossava dei jeans a vita bassa azzurri e un maglione a collo alto bianco. La cintura rosa animava il suo abbigliamento, i capelli raccolti in una coda alta. Dopo aver preso il giubbotto e la borsa uscì fuori di casa. Percosse velocemente la strada che l’avrebbe portato al negozio in cui avrebbe incominciato a lavorare.

Quando vi si ritrovò davanti, l’insegna “Cd For Life” le fece un effetto straordinario, così come l’ambiente all’interno. Velocemente cercò il proprietario del negozio, piccolo ma accogliente, e si fece dire che cosa doveva fare. Per quel pomeriggio doveva semplicemente stare alla cassa. Indossò il cartellino bianco e blu con scritto il suo nome e andò verso la cassa.

Le piaceva molto quel lavoro, le dava una carica straordinaria essere circondata da tanta storia della musica. Un sorriso nacque sulle sue labbra dopo aver servito il suo primo cliente. Si chiedeva quando avrebbe incominciato a lavorare veramente a contatto di tutti quei cd.

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Bolton, sono le sei meno un quarto, non devi andare ad allenare la tua squadra?- chiese Taylor raggiungendo i ragazzi dietro alla casa.

 

I due, infatti, si stavano allenando a basket. Troy sbuffò e dopo un cenno di saluto entrò in casa per andarsi a preparare. Quando udirono lo sbattere della porta d’ingresso capirono che se ne era andato.

Il ragazzo tirò la palla in direzione del canestro, centrandolo perfettamente. Quando si accorse che Taylor stava tornando in casa, probabilmente per mettersi a studiare, la richiamò indietro.

 

-Vieni un momento, McKassy.- disse il ragazzo.

 

Taylor lo guardò con le sopraciglia inarcate, ma si limitò ad avvicinarsi al ragazzo e quindi a posizionarsi nel campo da basket.

 

-Tieni.- disse semplicemente il ragazzo lanciandole la palla arancione che la ragazza prese prontamente.

 

-Cosa dovrei fare con questa palla?- chiese la castana scettica.

 

-Lanciala verso il canestro.- disse Chad legandosi i capelli.

 

-Scherzi, vero?- chiese ridendo la ragazza osservandolo.

 

-Non scherzo mai sul basket. Tira.- esclamò semplicemente.

 

Taylor, anche se riluttante al fatto di dover toccare una palla da basket, la lanciò. La palla andò contro la rete intorno per poi tornare nelle mani di Chad.

 

-Devi concentrarti.- disse il ragazzo passandogliela nuovamente.

 

-Perché vuoi che giochi a basket?- sbottò la ragazza scocciata.

 

-Il preside ha detto chiaramente che devo insegnarti a giocare a basket. Il modo migliore è incominciare dai tiri liberi.- disse il ragazzo, poi fece cenno al canestro.

 

Taylor lanciò nuovamente, anche se non aveva nessuna voglia di giocare a quello sport noioso e senza nessuno scopo. La palla, nuovamente, tornò nelle mani del castano dopo aver sbattuto contro la rete.

 

-Non è possibile, anche un bambino di tre anni saprebbe tirare una palla.- disse il ragazzo scocciato.

 

Taylor lo guardò con occhi di fuoco, ma lui non ci badò. Si posizionò alle sue spalle e mise le sue mani sopra a quelle della ragazza, con la palla in mano.

 

-Siccome tu assomigli ad una bambina di due anni, facciamo le cose con calma. Quando ti dico di lanciare, lancia, ok?- chiese il ragazzo prendendo la mira con le mani di Taylor tra le sue.

 

-Sarebbe più facile se tu non mi stessi appiccicato.- disse la ragazza annoiata.

 

-Concentrazione… Ora.- mollò la presa sulle sue mani e Taylor lanciò.

 

Il pallone mancò poco meno di un metro il canestro.

 

-Ti odio.- disse la castana guardando il ragazzo accanto a lui.

 

-Perché?- chiese accigliandosi a quella affermazione.

 

-Mi hai fatto quasi centrare il canestro. Io odio il basket!- esclamò la ragazza come se fosse ovvio.

 

-Sì, sei proprio una bambina.- commentò ridendo il ragazzo recuperando il pallone da basket.

 

-Danforth! Smettila di ridere!- esclamò Taylor prendendo uno dei tanti palloni nel cesto.

 

Gliene lanciò uno dietro, colpendolo alla testa.

 

-Ahi! Ma sei impazzita?- chiese il ragazzo massaggiandosi la testa dolorante.

 

-Non la smettevi di ridere!- si giustificò la presidentessa del Club delle Scienze assumendo un’aria offesa e combattiva allo stesso tempo.

 

-Potevi insultarmi, non lanciarmi un pallone da basket sulla testa! Fa male, cacchio!- esclamò il ragazzo sedendosi per terra con le mani sulla testa.

 

-Ma ti sei fatto così male?- chiese la ragazza preoccupandosi e avvicinandosi a lui.

 

-Tu che dici?- sbottò lui infastidito.

 

-Fa vedere.- disse la ragazza prendendo le mani del ragazzo e togliendole dalla testa.

 

Sotto quei capelli ribelli, ora legati in un codino, notò una parte rossa.

 

-Ops.- disse la ragazza assumendo un’aria colpevole, -Vieni.

 

Prese per mano il ragazzo e lo portò in casa, precisamente in cucina. Prese un po’ di ghiaccio dal frigorifero e glielo mise sulla testa delicatamente.

 

-Se mi lasci la mano riesco a tenermelo da solo.- disse il ragazzo divertito.

 

Taylor si accorse solo in quel momento che la sua mano era ancora stretta a quella del ragazzo. Imbarazzata slegò quel legame e Chad poté tenersi il ghiaccio sulla testa da solo.

 

-Non pensavo potesse fare così male.- disse la ragazza osservandolo.

 

-Questo perché non giochi a basket. Non è la prima volta che mi succede, tranquilla McKassy.- disse il ragazzo togliendosi il ghiaccio dalla nuca.

 

Il dolore era diminuito un po’ e ora era sopportabile.

 

-Comunque, adesso che lo sai stai più attenta.- disse il ragazzo mettendo il ghiaccio sul lavandino.

 

Taylor annuì debolmente.

 

-Se può farti sentire meglio puoi tenermi di nuovo la mano.- disse il ragazzo ridendo divertito.

 

-Stupido! Ti stavo solo aiutando!- esclamò la ragazza dandogli un pugno sul braccio.

 

-Ehi, bel modo di aiutarmi! Sei manesca, ma dove la trovi tutta sta forza?- chiese Chad massaggiandosi il braccio.

 

-Faccio boxe.- disse semplicemente la ragazza.

 

-Cosa?- chiese il ragazzo alzando le sopraciglia.

 

-Faccio boxe.- ripeté annoiata.

 

-Wow, anch’io lo facevo ma ho smesso quando ho incominciato a giocare a basket.- disse Chad decisamente interessato e allo contempo sorpreso che la ragazza facesse quello sport.

 

-Scusa, ora devo andare a finire di studiare. Grazie per il tentativo di insegnarmi il basket.- esclamò la ragazza dirigendosi verso l’uscita della cucina.

 

-Prego.- disse Chad guardandola andare via.

 

Boxe. Era da molto che non la faceva, forse era ora di ricominciare. Sorrise pensando a chi poteva aiutarlo. McKassy doveva restituirgli il favore, no?

 

§§§§§§§§§§§§

 

Alle sette in punto, il capitano della squadra di basket della East High salutò i suoi “alunni” e incominciò a percorrere la strada che lo avrebbe riportato alla villetta dove abitava da qualche tempo. Passò uno sguardo disinteressato alle vetrine dei negozi, senza essere attratto da qualcosa in particolare.

Si bloccò non appena vide una ragazza dai capelli neri che stava servendo alla cassa di un piccolo negozio di cd. Sorridendo, si avviò verso il negozio di dischi ed entrò. La ragazza lo vide entrare e le si spense il sorriso sulle labbra.

 

-Non è possibile. Sei ovunque.- disse annoiata.

 

-A qualcuno dovrò pur rompere.- replicò divertito l’altro.

 

-Ma perché devi rompere propria a me? Conosci un mucchio di gente, no?- chiese scocciata.

 

-Sì, però è più divertente prendere in giro persone che sanno rispondermi a tono.

 

-Questo perché non ho paura di te.- disse Gabriella togliendosi il cartellino dal maglione e riponendolo nella propria borsa bianca.

 

-Dai, andiamo a casa. Sono sicuro che Chad e McKassy avranno distrutto la casa.- esclamò prendendo il cappotto della giovane.

 

-Don Giovanni!- esclamò lei brusca prendendo il cappotto e uscendo dal negozio.

 

-Me lo posso permettere.- disse semplicemente il ragazzo seguendola fuori dal negozio.

 

-Continua a crederci.- disse la ragazza svoltando un angolo.

 

Sbuffò esasperata, ora avrebbe incominciato ad assillarla sulla sua bellezza. Ci parlava da poco tempo ma sapeva già com’era il suo carattere. Tempo cinque secondi e…

 

-Cosa? Guarda che io sono uno dei più bei ragazzi della…- incominciò lui affiancandosi alla ragazza.

 

*Eccolo che comincia!*, pensò Gabriella sbuffando scocciata.

 

***********

Ecco qui il nuovo chappy!!! ^^Taylor che fa boxe non so da dove mi è uscita XD

Passiamo ai ringraziamenti per le vostre bellissime recensioni!!!! *-*

 

diavoletta_verde: esattamente!! *-* chaddino poi lo inserisco XD grazie e recensisci ancora ^^

Herm90: sisi il concetto l’ho capito tranquilla XDDDD grazie tesora e recensisci ancora!! ^^

evanescense88: grazie per la lode!!! ^^ che te ne pare di questo chappy?? ^^

carlotta: non ho idea di quando diventerà umano, tranquilla arriverà il momento!! XD grazie e dimmi che te ne pare ^^

 

Il sesto chappy è pronto, devo solo fare qualche ritocco qua e là e trovare il tempo di aggiornare!! Intanto lasciatemi sempre tante belle recensioni da leggere!!!! ^^

 

Tanti kiss solo per voi!!!!!!!

 

By Titty90 ^^

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Capitolo 6
*** Incastrate ***


Capitolo 6:

Capitolo 6: Incastrate

 

-E quindi una mela più due arance fa tre pere.

 

Tutta la classe si voltò verso il professore di Storia, che stava dettando degli appunti sulla seconda guerra mondiale. Tutti tranne uno.

 

-Signor Bolton!- esclamò il professore richiamandolo.

 

Il ragazzo, finalmente, smise di scrivere e quando si accorse dell’ultima frase dettata sorrise colpevole.

 

-Fuori!- tuonò l’insegnante costringendo il ragazzo ad uscire dalla classe.

 

Si appoggiò, dopo essersi chiuso la porta alle spalle, al muro del corridoio, guardando il soffitto della scuola. Non era la prima volta che veniva cacciato dalla classe, ma di solito era per alcune marachelle e non per distrazione sui compiti assegnati. E se quella distrazione era il problema di sabato sera, non poteva permettersi di seguire la lezione.

 

-Ehi.- la voce di una ragazza a lui familiare lo fece voltare.

 

Gabriella era davanti a lui, con un paio di pantaloni neri e una maglia azzurra a V che ricordava a tutti il suo colore preferito. Probabilmente era appena tornata dal bagno.

 

-Ehi.- disse semplicemente lui in risposta.

 

-Come mai sei fuori dalla classe?- chiese accigliata la ragazza guardandolo.

 

-Non stavo attento.- rispose il castano guardandola a sua volta.

 

-Dovresti imparare ad esserlo. Se vai avanti così, non andrai da nessuna parte.- commentò Gabriella.

 

-Non ho bisogno dei tuoi consigli.- disse lui brusco staccandosi dal muro e cominciando a camminare per il corridoio principale della scuola.

 

Gabriella scosse la testa esasperata, per poi aprire la porta e continuare a seguire la lezione di storia. Non aveva intenzione di andare a finire come Bolton.

Quando la lezione fu terminata si soffermò con lo sguardo fuori dalla finestra. Il cielo minacciava pioggia.

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Non può lasciarmi qui da sola.- disse Taylor sgranando gli occhi.

 

-Mi dispiace, ma devi badare al negozio in mia assenza. So che è il tuo primo giorno di lavoro, ma devo andare al canile a prendere alcuni cani in fin di vita. Ci metterò minimo due ore con questa pioggia.- commentò il proprietario del negozio di animali in cui lavorava la ragazza indossando un buffo cappello verde.

 

Salutò l’uomo, per poi maledire Zeke che le aveva trovato quel lavoro. Era il suo primo giorno e già doveva occuparsi da solo dell’intero negozio. Ciò che le sollevò il morale fu che fuori c’era un temporale coi fiocchi, tempo normale per la fine di ottobre, e che nessuna persona con un minimo di cervello avrebbe avuto il coraggio di avventurarsi fuori di casa. E dire che il giorno dopo sarebbe stato Halloween.

 

-Servizio a domicilio.- disse una voce entrando nel negozio e facendo suonare il campanello della porta.

 

Il ragazzo appoggiò l’ombrello in un angolo e si tolse il cappotto, tenendo nelle mani una scatola grossa di pizza.

 

-Danforth, che ci fai qui?- chiese la castana inarcando un sopraciglio.

 

-L’allenamento della mia squadra è stato sospeso per via della pioggia, quindi oggi non lavoro. Ho pensato di venirti a fare visita, giusto per non annoiarmi.- disse appoggiando il cartone di pizza sul bancone della cassa del negozio.

 

-Molto gentile.- replicò Taylor sorridendo sarcastica.

 

Chad non vi badò, si avvicinò a dei cuccioli di Labrador e ne prese uno in braccio, incominciando a coccolarlo.

 

-A quanto pare hai trovato qualcuno della tua stessa razza.- disse la ragazza guardandolo.

 

-Spiritosa! Dai, accarezzalo.- esclamò il ragazzo posizionandosi accanto a lei.

 

-No, grazie.- disse la ragazza spostandosi un pelo.

 

-Non dirmi che hai paura di un cucciolo!- esclamò Chad ridendo.

 

-Ok, non te lo dico.- fu il commento di Taylor guardandolo con occhi di fuoco dopo la sua risata.

 

Chad le prese una mano con la forza e gliela mise sulla testa del cucciolo che teneva in braccio. Tenendola fra la sua mano destra, la condusse sulla testolina pelosa e delicata del cagnolino. In un primo momento la mano della ragazza era rigida ma poi, notò il ragazzo, assunse un tocco delicato.

 

-Visto? Non era così difficile.- commentò il castano sorridendo.

 

-Già.- fu la risposta di lei mentre continuava ad accarezzare il cucciolo di Labrador.

 

Taylor, però, si accorse della mano di Chad sopra alla sua e sgranò gli occhi.

 

-Potresti togliere la tua mano?- chiese osservandolo.

 

-No.- rispose ridendo.

 

-Danforth, togli la tua mano dalla mia.

 

-Non dirmi che ti imbarazzi per così poco. In fondo hai fatto la stessa cosa tu ieri.- commentò lui.

 

-Io non sono imbarazzata.- esclamò lei.

 

-Ah sì?- chiese lui avvicinandosi di più a lei, -Quindi non diventerai rossa se ti accarezzo i capelli.

 

Così dicendo Chad mise sul bancone il cucciolo, sempre tenendo con la propria mano quella di Taylor, e con la mano libera incominciò ad accarezzarle i capelli, attorcigliando di tanto in tanto alcune ciocche intorno al dito.

Taylor diventò rossa per chissà quale motivo.

 

-Visto?- chiese divertito il ragazzo togliendo la propria mano dai suoi capelli, -Sei imbarazzata a stare a contatto con me.

 

-Danforth?

 

-Sì?

 

-Io non sono imbarazzata. Non potrei mai esserlo venendo a contatto con un stupido e cretino idolatrato del basket come te!- esclamò arrabbiata togliendo la mano dalla sua stretta.

 

-Sembrava il contrario. Ti lascio la pizza, ciao!- così dicendo si rimise il proprio giubbotto e prese l’ombrello.

 

Quando uscì dal negozio vide che la ragazza stava accarezzando il cucciolo che aveva lasciato poco prima sul bancone. Sorridendo trionfante compose un numero sul proprio cellulare.

 

-Pronto?- chiese un ragazzo dall’altra parte dell’apparecchio.

 

-Mi sono lavorato la McKassy, ora tocca a te con la sua amica, Troy.- disse Chad.

 

-Grande Chad! Adesso me la lavoro, hai avuto una grande idea!- esclamò lui al settimo cielo.

 

-Modestamente. Torno fra un po’, giusto il tempo che ti serve.

 

-Ok, a dopo!

 

Salutandosi chiusero l’apparecchio telefonico contemporaneamente. Troy posò il proprio cellulare sul comodino accanto al suo letto e si apprestò ad uscire dalla propria stanza. Arrivato in corridoio gli bastarono pochi passi per trovarsi davanti alla porta di Gabriella Montez.

Bussò un paio di volte e quando ebbe una risposta aprì la porta entrando nella stanza.

 

-Ciao. Ti devo chiedere una cosa.- disse guardandola.

 

-Dimmi pure.- rispose lei annoiata continuando a fare i compiti di Letteratura.

 

-Che fai?- chiese avvicinandosi alla scrivania.

 

-Letteratura, odio questa materia.- commentò lei sperando che l’argomento venisse chiuso.

 

-Questo perché non sai rispondere alle domande. La quattro è sbagliata.- disse lui prendendo una matita e sottolineando alcune frasi del componimento che stavano studiando in quei giorni.

 

Dopo aver finito di sottolineare, sotto lo sguardo indagatore della ragazza, le indicò alcune parti parlando.

 

-Meravigliosamente di Giacomo da Lentini è un componimento che tratta l’amore. Non puoi scrivere le risposte se non sai perfettamente che cosa vuole esprimere attraverso i suoi versi.

 

-So perfettamente che cosa vuole esprimere, ho preso appunti durante la lezione.- commentò lei incominciando ad arrabbiarsi.

 

-Non puoi capire tutto dagli appunti. Il professore ci ha detto che l’amore è nascosto, ma prima di tutto devi capire cosa si prova a vivere un amore al buio. Da Lentini ci vuole far capire che l’amore, molte volte, non è ricambiato. Puoi amare qualcuno ma devi farlo di nascosto, anche se la bellezza della persona amata ti distrugge dentro e ti occupa la mente costantemente. Non hai amato nessuno di nascosto?

 

-Io…- Gabriella non sapeva che dire.

 

Le parole del ragazzo gli erano sembrate così naturali, non sembrava lo stesso ragazzo di qualche minuto prima, strafottente e con la mente occupata da un pallone. Sembrava, quasi… normale.

 

-No, non ho mai amato nessuno di nascosto.- rispose dopo qualche minuto.

 

-Tutti hanno amato qualcuno di nascosto. Perfino io.- disse lui guardandola.

 

I loro occhi si incrociarono e non riuscirono a cambiare direzione dello sguardo. Troy si avvicinò lentamente al viso della ragazza, guardandola fisso negli occhi. A Gabriella mancò un battito quando Troy le scostò con la mano un ciocca di capelli neri dietro all’orecchio, sfuggita alla molletta azzurra posizionata sulla nuca. Per un attimo aveva pensato che… No, che idea assurda aveva avuto.

 

-Hai capito?- chiese osservandola.

 

-Credo di sì.

 

-Bene, torniamo al motivo per cui sono venuto.- disse spostando lo sguardo da quello della ragazza.

 

-Giusto, che cosa vuoi?- chiese alzandosi dalla sedia e ritirando il libro di letteratura.

 

-Devo restituirti una cosa.- disse lui tirando fuori un disco dalla tasca dei pantaloni e mostrandoglielo.

 

-Hai rubato un mio disco?- chiese scandalizzata la ragazza strappandoglielo dalle mani.

 

-Volevo solo una canzone che non avevo.- disse lui giustificandosi.

 

-A te non possono piacere queste canzoni!- commentò lei guardandolo furiosa.

 

-Errato. Why Wait è una bella canzone!- esclamò lui ridendo.

 

-Oh mamma.- disse lei capendo all’improvviso, -E’ la canzone che mi hai sentito cantare.

 

-Esattamente. Sapevo che se te l’avessi chiesto mi avresti cacciato fuori a calci dalla tua stanza, così ho preferito fare da solo.

 

-Stupido!- esclamò lei riponendo il disco nella mensola sopra alla scrivania.

 

Troy sorrise e si avviò fuori dalla stanza. Sospirando si chiuse la porta alle spalle. Incrociare lo sguardo di Gabriella e metterle una ciocca di capelli dietro all’orecchio non era nei piani. Non sapeva cosa gli era preso, quando aveva incontrato lo sguardo della mora era rimasto incatenato e non era riuscito a sviare il proprio sguardo. Non riuscì a trovare una spiegazione a quel comportamento ma sorrise pensando al proprio piano.

 

*Perfetto!*, pensò.

 

Poche ore dopo tutti e quattro erano in salotto, intenti a fare ciò che gli interessava. Taylor e Gabriella stavano leggendo un libro ciascuna, mentre Chad e Troy stavano scrivendo su un foglio le tattiche di gioco della prossima partita.

 

-Ragazze, vi dobbiamo dire una cosa.- disse Troy guardando le due.

 

-Domani è Sabato, nonché Halloween.- continuò per lui Chad.

 

-E allora?- chiese Gabriella allontanando lo sguardo dal proprio libro.

 

-Voi sapete che ogni Sabato sera i componenti della squadra di basket danno una festa. Domani sera tocca a noi due.- disse Chad come se fosse la cosa più normale del mondo.

 

-Scordatevelo.- si limitarono a dire in coro le due ragazze.

 

-McKassy, vuoi far sapere a tutti che cosa ti fa diventare rossa?- chiese Chad guardandola con un sopraciglio inarcato.

 

-E tu, Montez, vuoi far sentire a tutti una certa cosa di nostra conoscenza?- chiese Troy alludendo alla canzone.

 

Le due fecero per aprire bocca, ora capivano gli atteggiamenti dei due ragazzi in quelle ore. Cavolo, le avevano incastrate!

 

-Va bene.- dissero in coro le due sospirando.

 

I due ragazzi si batterono un cinque. Il piano ideato era stato perfetto!

 

************

Eccomi!!! Miiiii ormoni alle stelle raga!! Chi ci sperava nel bacio alzi la mano!! XD Ecco qui i ringraziamenti per i vostri bellissimi commenti.

 

diavoletta_verde: continua a far lavorare il NU visto che sforni queste stupende recensioni!! *-* comunque le scene che hai in mente arriveranno tranquilla XD grazie che ne pensi di questo chappy??

carlotta: glazieeeeee recensisci ancora ^^ eheh l’ansia è una brutta cosa XD

Vivy93: eheh anche a me piacerebbe XD comunque la recensione c’era, però era al primo capitolo quindi non l’ho notata!!! Sorry!! ^^ grazie che te ne pare??

evanescense88: grazie per le numerose lodi!!! ^///^ recensisci ancora ^^

Herm90: giusto!! Lo deve capire Troy u.u grazie mille e recensisci ancora!!! ^^

 

Lasciatemi sempre un bel commentuccio!! Il prossimo capitolo è pronto, vi dico solo che sarà una bellissima festa di Halloween!!!!! XDDD Come sono cattiva!! XD troverete una notizia sconvolgente riguardo a Taylor eheh vi lascio in suspence!! ^^

 

Tantissimi kiss per tutti voi!!!!  (commentooooo lasciatemene uno!! *-*)

 

By Titty90 ^^

 

 

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Capitolo 7
*** Buon Halloween ***


Capitolo 7:

Capitolo 7: Buon Halloween

 

Taylor e Gabriella quel sabato erano state incastrate. Esattamente, incastrate. Quei due ragazzi dal cervello bacato aveva avuto un piano geniale, di cui stavano incominciando a raccogliere i frutti.

Dopo averle costrette a fare la spesa, le avevano obbligate a preparare da mangiare mentre loro sistemavano la casa in stile spettrale.

 

Halloween.

 

Antica festa delle streghe, quella sera Gabriella e Taylor sapevano che l’avrebbero passato con due troll di montagna. Se si fossero travestiti così, nessuno avrebbe fatto caso alla differenza. Ma il problema non si poneva, dato che avevano deciso di fare una festa normale, senza mettere alcuna maschera. Inoltre tutte le cheerlader e tutta la squadra di basket, sia riserve che titolari, avrebbero partecipato alla festa. In tutto erano state invitate circa venticinque persone, senza contare loro quattro, ma le due ragazze speravano di poter stare rinchiuse in camera tutta la sera.

 

-Noi abbiamo finito, a che punto siete con i dolci?- domandò Chad entrando in cucina, seguito a ruota da Troy.

 

Per tutta risposta le due secchione lanciarono un’occhiataccia che li avrebbe potuti fulminare e continuarono a preparare da mangiare. Era inconcepibile che le due menti più grandi della East High fossero state incastrate dal tipico esempio di homo basketorum! Però non potevano permettersi di far scoprire a tutti ciò che i due ragazzi sapevano. Dopo aver finito il dolce si tolsero i guanti da cuoco e guardarono i due.

 

-Perfetto, potete andarvi a cambiare.- disse Troy ignorando i loro sguardi infuocati.

 

-Dobbiamo anche partecipare alla festa?- chiese Taylor sentendo l’ira farsi strada in lei.

 

-Certo.- rispose il castano come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

 

-Taylor andiamo a prepararci. Non vedo l’ora che questa serata finisca.- disse Gabriella notando l’ira dell’amica.

 

Le prese una mano e la condusse al piano superiore, lasciandola davanti alla porta della sua stanza.

 

Poche ore dopo la casa era un turbinio di luci e colori spettrali. I ragazzi avevano fatto del loro meglio e tutti erano lì a festeggiare. Gabriella stava seduta sul divano, coperto da un tappetino con disegnate delle ragnatele, e indossava un semplice paio di jeans blu a vita bassa e un maglione marroncino a collo alto. I capelli neri erano lasciati ricadere dolcemente con dei ricci sulle sue spalle, inoltre indossava un paio di scarpe nere col tacco piccolo (avete presente quelle che mette sempre nel film? Ecco quelle ^^ NdA). In mano teneva un piattino di plastica con delle patatine, unica consolazione della serata disastrosa che stava passando.

 

-Ti diverti?- chiese Troy occupando il posto sul divano alla sua destra.

 

-Moltissimo.- rispose con fare annoiato.

 

-Non ti costringo a divertirti, sul serio, però sono le dieci. A mezzanotte Halloween entrerà nel vivo, sarebbe il caso che provassi ad aprirti.- disse lui bevendo una bottiglia di birra.

 

-Muoio dalla voglia di socializzare con delle oche strapazzate e con dei troll di montagna.- rispose lei sorridendo indicando la gente intorno a loro che si scatenava sulla pista ballando sulle note di pezzi da discoteca.

 

-Grazie, questo vuol dire che sono un troll anch’io?- chiese il ragazzo prendendo delle patatine dal piatto della ragazza.

 

-In particolar modo te.- disse lei per poi guardarlo minacciosa, -Non fregarmi le patatine!

 

Il ragazzo la guardò, il suo viso imbronciato e minaccioso era buffo. Scoppiò a ridere.

 

-Non c’è niente da ridere, sono l’unica consolazione che ho per sopravvivere a questa mostruosa serata.

 

-È Halloween. La festa deve essere mostruosa.- commentò lui alzandosi e facendole un cenno con la mano in segno di saluto.

 

Gabriella lo guardò andare a ballare con una cheerlader che indossava una minigonna nera e una canottiera decisamente corta e scollata per il tempo autunnale.

 

-Montez, hai visto la tua amica? Non è ancora scesa.- domandò Chad apparendo da dietro il divano.

 

-Non scenderà manco morta, credimi.- disse lei guardando il ragazzo.

 

Vedendo che si allontanava si alzò dal divano e lo fermò per una manica.

 

-Danforth, se hai un po’ di sale in quella zucca che ti ritrovi al posto della testa, non andare a chiamarla. Te lo chiedo come un favore, non farle festeggiare Halloween.- disse Gabriella.

 

Chad si allontanò dalla ragazza e, senza farsi vedere da lei, passò tra le varie persone fino a raggiungere le scale. Salì velocemente i gradini per poi trovarsi davanti alla porta della camera di Taylor.

Bussò un paio di volte ma non sentì giungere alcuna risposta. Bussò ancora una volta e la porta si aprì, rimanendo però socchiusa. Il ragazzo entrò nella stanza e vide la ragazza che stava cercando.

Taylor era davanti allo specchio e indossava un paio di jeans a vita bassa, strappati in alcuni punti, e un maglioncino nero che lasciava intravedere le spalle. I suoi capelli castani erano raccolti dietro una fascia, anch’essa nera, e ai piedi indossava un paio di adidas bianche e nere. Si voltò verso il ragazzo e lo guardò incrociando le braccia al petto.

 

-Non scendi?- chiese il ragazzo deglutendo per il modo non usuale in cui era vestita.

 

-Per forza?- domandò Taylor guardandolo.

 

-Ti divertirai, credimi.

 

-Non mi piace questa festa.- disse lei sedendosi sul letto.

 

-Perché?- chiese inarcando le sopraciglia il ragazzo.

 

-Non mi piace, tutto qui.- disse lei incupendosi.

 

-Da stasera la amerai.- le prese una mano con la forza e la spinse fuori dalla camera, contro le sue opposizioni.

 

Le fece scendere le scale e quando furono al pian terreno Chad la portò verso un tavolo pieno di bibite. Le prese una bottiglia di birra e gliela passò. Taylor sembrò incerta sul da farsi, ma poi rimase immobile qualche secondo pensando. Pensando all’anno prima. Prese la bottiglia dalle mani del ragazzo e ne bevve un sorso.

 

Gabriella guardò in direzione dell’amica e lo sguardo si incupì. Sapeva che non era pronta ad affrontare quella serata, riusciva solo a vedere lei che chiacchierava con Chad. Sospirò, sperando che quella serata non finisse male. Non per la festa, ma per lei.

 

Verso Mezzanotte la musica si spense e con essa la luce.

 

-Blackout, un classico.- commentò Gabriella dirigendosi fuori di casa dove si trovava il contatore.

 

-Aspetta, ti accompagno.- si offrì Troy prendendo una giacca e un paio di torce.

 

Uscirono di casa, sentendo gli schiamazzi ancora più divertiti della gente presente, e dirigendosi verso il retro della villetta dove si trovava il contatore generale.

La luna offriva una vaga visuale dell’ambiente circostante, ma per fortuna il capitano della squadra aveva portato con sé le torce. Arrivati davanti al contatore Gabriella aprì il pannello e notò diversi cavi staccati e un bigliettino. Lo prese tra le mani scuotendo la testa e lo passò al ragazzo per permettergli di leggerne il contenuto, mentre cercava di capire quale posto occupavano tutti quei cavi.

 

-Tutti al buio, nelle notte delle streghe. Tutti al buio, nella notte dei fantasmi. Tutti al buio, mentre la mezzanotte arriva.- lesse Troy riconoscendo la calligrafia, -E’ stato Mark.

 

Guardò la ragazza trafficare con alcuni cavi. La spinse leggermente fuori dalla portata del contatore e il ragazzo cominciò ad attaccare alcuni cavetti sotto il suo sguardo indagatore. Quando ebbe finito attivò il bottone.

La casa ritornò illuminata e la musica ricominciò a diffondersi. Troy chiuse il pannello del contatore, attento a sigillarlo a chiave per non permettere altri scherzi di quel genere.

 

Ad un certo punto le campane della chiesa suonarono. Mezzanotte.

 

-Buon Halloween.- disse lui guardando la ragazza accanto a sé.

 

Notò che rabbrividiva dal freddo, ovviamente. La temperatura durante la notte autunnale era molto bassa così si tolse la giacca nera afferrata dall’attaccapanni e gliela mise sulle spalle.

 

-Ma così prenderai freddo.- disse la ragazza guardandolo e accennando alla sua semplice maglietta rossa.

 

-Fa niente.- disse Troy incominciando a camminare verso l’ingresso della casa.

 

-Bolton!- lo richiamò.

 

Il ragazzo in questione si girò.

 

-Buon Halloween.- disse la ragazza superandolo.

 

Troy sorrise. Un Halloween interessante.

 

Quando rientrarono in casa notarono che tutti erano tornati a ballare e a scatenarsi come pochi minuti prima. Notarono anche che, però, Taylor non c’era. Andarono da Chad e lo presero in disparte.

 

-Dov’è Taylor?- chiese accigliata la mora.

 

-Era qui fino a qualche minuto fa.- disse il ragazzo scuotendo la testa.

 

-Qualcuno può far uscire quella secchiona dal bagno?- domandò acida la stessa cheerlader che aveva ballato con Troy.

 

-Sta zitta, oca che non sei altro!- esclamò Gabriella correndo verso il bagno.

 

-Cosa??- chiese scandalizzata la ragazza.

 

I due ragazzi non badarono ai piagnistei della cheerlader, seguirono semplicemente Gabriella.

 

-Danforth!- esclamò furiosa uscendo dal bagno Gabriella.

 

-Che c’è?- chiese Chad accigliato.

 

-L’hai fatta bere?- domandò scandalizzata la ragazza.

 

-Non dirmi che ha vomitato.- disse Troy scrutando la ragazza.

 

-Esatto! Danforth, ti ho detto che non sarebbe scesa neanche morta, perché hai insistito?- chiese tirando un pugno sul petto atletico del ragazzo.

 

-Pensavo scherzassi.- si giustificò il ragazzo, a cui il pugno non aveva fatto niente, -Ci penso io.

 

-Tu non pensi proprio a niente!- esclamò Gabriella rabbiosamente.

 

-Montez, risolvo io! Troy, portala a bere una camomilla così si calma.- disse entrando cautamente in bagno.

 

-Razza di deficiente!- esclamò la ragazza.

 

-Vieni, ti serve veramente una camomilla.- disse Troy dirigendosi verso la cucina, seguito da una ancora più irata Gabriella.

 

Dentro al bagno, intanto, Chad guardava preoccupata la ragazza davanti a lui. Era seduta accanto alla vasca, con un fazzoletto sulla bocca. Inoltre piangeva, facendo in modo che il mascara tracciasse due righe nere ai lati degli occhi. Il ragazzo si inginocchio davanti a lei, in modo da poterla guardare negli occhi.

 

-Tutto bene?- chiese osservandola preoccupato.

 

-Certo… la birra era buonissima!- esclamò lei sentendo di nuovo la nausea, -Che bello!- esclamò poi contenta.

 

-Sei proprio ubriaca.- constatò lui guardandola.

 

-Non sono ubriaca.- disse lei scuotendo la testa, -Solo… brilla!- e rise.

 

Chad la prese in braccio, lei non opponeva resistenza dato che l’alcool stava facendo effetto. Evitando di farsi vedere dalla gente in casa, per non incominciare coi pettegolezzi caratteristici della East High, la portò fino al piano superiore, entrando nella sua stanza. Ciò che notò fu un computer sulla scrivania e le pareti di un arancione antico. Alle pareti era appesa una tavola chimica e alcuni attestati di frequentazione a vari corsi d’informatica. La appoggiò sul suo letto e si sedette su un angolo del materasso guardandola mentre sembrava incosciente.

Taylor aprì gli occhi vedendo il ragazzo davanti a lei.

 

-Perché hai bevuto così tanto?- domandò Chad asciugandole con le dita i tratti del mascara sbavato.

 

-Per dimenticare.- rispose lei sorridendo.

 

-Cosa volevi dimenticare?- chiese lui curioso.

 

-Mio fratello.- disse lei guardandolo.

 

Il sorriso dovuto all’alcool nel suo corpo sparì, lasciando posto alle lacrime. Chad non capì, sapeva che Taylor aveva una sorellina più piccola, non un fratello.

 

-È morto la notte di Halloween.- spiegò Taylor mentre le lacrime solcavano le sue guance.

 

-Ora riposa.- disse Chad prendendo una coperta dal suo armadio e mettendogliela sopra, -Se hai bisogno chiamami.- non voleva intromettersi nella vita privata della ragazza, era meglio che riposava.

 

Ora capì il motivo per cui piangeva e per cui non si sapeva niente del fratello della ragazza. Era morto.

 

-Ok.- rispose lei accoccolandosi tra il caldo delle coperte.

 

Chad aprì la porta, pronto a tornare alla festa, quando la voce di Taylor lo richiamò.

 

-È in momenti come questi che provo imbarazzo. Sembri un ragazzo come tanti e non dettato dalle regole del basket.- dopodichè si addormentò.

 

Chad sorrise e chiuse la porta alle sue spalle, tornando alla festa.

 

In cucina, intanto, stavano Troy e Gabriella. La cucina era l’unico luogo in cui nessuno si era avventurato, per fortuna. Gabriella era seduta a uno degli sgabelli del bancone, mentre Troy trafficava con un pentolino di acqua.

Quando l’acqua fu riscaldata, mise un bustina di tè nella tazza e la porse alla ragazza.

 

-Niente camomilla, il tè dovrebbe bastare.- sorrise Troy.

 

-Non basterebbe tutto il tè del mondo per farmi perdonare Chad.- disse la ragazza soffiando sulla bevanda e bevendone qualche sorso.

 

-Sei molto combattiva.- constatò lui sedendosi accanto a lei.

 

-Nella vita bisogna essere combattivi.- si giustificò Gabriella guardandolo.

 

-Sono perfettamente d’accordo.- disse il ragazzo ricambiando lo sguardo.

 

-Noi due che andiamo d’accordo su qualcosa? Ma stiamo impazzendo?- domandò lei ridendo.

 

-Anche se siamo diversi, questo non vuol dire che non possiamo avere idee comuni.

 

-Se lo dici te…- si limitò a dire la ragazza continuando a bere il proprio tè.

 

-Troy!- la voce di Chad risuonò alle sue spalle.

 

-Come sta Taylor?- chiese accigliata la mora.

 

-Sta dormendo, ma credo che sarebbe meglio mandare tutti a casa.- disse ricevendo l’approvazione dei due.

 

Gabriella rimase in cucina, sapeva che la sua parola non avrebbe sortito alcun effetto sulla gente presente in casa. Chad e Troy, invece, riuscirono a mandare via tutti in meno di dieci minuti.

Decisero che avrebbero messo a posto la casa la mattina dopo, troppo stanchi per sistemare in quel momento. Chad entrò nella sua stanza dando la buonanotte ai due.

Quando Gabriella stava per entrare nella propria stanza, Troy la raggiunse e la guardò sorridendo.

 

-Volevo augurarti ancora una volta buon Halloween e assicurarti che quella canzone rimarrà nel mio computer.

 

-Grazie.- disse la ragazza sorridendo, -Buonanotte, Bolton.

 

-Buonanotte…- quando la porta della stanza della ragazza fu chiusa Troy sorrise, -…Gabriella- sussurrò sorridendo e rientrando nella propria camera.

 

************

Eccoci qui!! Cavolo, è lunghissimo questo chappy, pensate che non avevo idea di come mettere giù l’idea XD Visto?? Ho aggiornato alla velocità della luce!! ^^ Colpo di scena per Taylor eheh XD

Passo alle vostre magnifiche recensioni!!!!

 

evanescense88: grazie grazie e ancora grazie!!!!! Che te ne pare di questo chappy?? ^^

Herm90: O.O cinquantenni?? O.O aiuto!! Tutto a posto con gli infarti?? Mi sa che te ne verrà un altro ora XD grazie mille e fammi sapere!! ^^ (aggiornato subitissimo!!)

Vivy93: siiii XD quei due sono terribili in sta ficcy!! Ma la tua?? Non la continui più?? Grazie mille e recensisci ancora ^^

diavoletta_verde: sii XD hai indovinato più o meno!! XD La pressione? Mi basta Herm90 con gli infarti, cerca di non prendertene uno dopo questo chappy XD grazie anche a te e fammi sapere che ne pensi di questo chappy ^^

carlotta: eccomiiii XD aggiornato alla velocità della luce!!!!! ^^ grazie tantissimo!! Recensisci ancora!! ^^

 

L’ottavo chappy è pronto!! ^^ Dovrei pubblicare o domani o sabato o domenica!! ^^ Quando riesco a venire su internet! ^^

Intanto lasciatemi qualche bel commentuccio, che non guasta mai credetemi!!!! ^^

 

Tantissimissimi kiss!!!!!!!

 

By Titty90 ^^

 

Ps: Aggiornamento alla velocità della luce, mi merito più di un commento!! XD

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Capitolo 8
*** Cinque minuti ***


Capitolo 8: Cinque minuti

Capitolo 8: Cinque minuti

 

Taylor, quella mattina, si svegliò con un grosso mal di testa, dovuto alle birre bevute. Alzandosi a sedere a fatica guardò la sveglia accanto al comodino che segnava le due meno un quarto. Svogliatamente si alzò dal letto e si accorse di essere ancora vestita come la sera prima. Si ricordava soltanto di aver afferrato una birra e di averla cominciata a bere, da quel momento buio totale.

Scese calma le scale, il mal di testa le faceva perdere l’equilibrio facilmente, e gironzolò per la casa, non facendo caso al macello che sovrastava. Era deserta, strano era Domenica.

Si diresse verso la cucina e aprì il frigorifero da cui estrasse un cartone di latte. Guardando fuori dalla porta-inestra poteva vedere la pioggia che si infrangeva sul prato e sull’asfalto. Quando appoggiò il latte sul bancone della cucina si accorse di un biglietto e ne lesse il contenuto.

 

Ben svegliata!

Io, Troy e Montez siamo andati a fare la spesa in un supermercato aperto alla domenica, visto che abbiamo dato fondo alle provviste.

Saremo di ritorno verso le due, sperando che tu sia già sveglia!

Ps: Lascia stare il latte!! Dopo una sbronza come la tua, nonché la prima, devi bere solo tanta acqua! Non mangiare, la nausea torna molto facilmente, credimi sono l’esperto delle sbronze!!

 

A più tardi

Chad

 

Sbuffando, ripose il latte in frigorifero e prese una bottiglietta d’acqua, incominciando a berne in gran quantità. Si diresse nuovamente verso la sua stanza e si sdraiò sul proprio letto, troppo stanca per camminare.

Il rumore improvviso delle chiavi che venivano inserite nella toppa la fece destare dalla stanchezza. Sentì dei passi frettolosi dalle scale, fino a quando non si fermarono.

La porta si aprì leggermente, lasciando intravedere un Chad alquanto preoccupato. La sua faccia divenne rilassata quando vide la ragazza sveglia.

 

-Buongiorno.- disse avvicinandosi al letto.

 

-Gabriella e Bolton?- domandò sedendosi sul letto.

 

-Stanno scaricando la spesa dalla macchina. Come stai?- chiese il ragazzo.

 

-Ho mal di testa. Inoltre non ricordo niente.- disse lei bevendo altra acqua.

 

-Cosa ti ricordi?- chiese Chad annuendo comprensivo.

 

-Mi ricordo soltanto di aver bevuto una birra, da lì buio totale.

 

-Ti racconto. Ti sei ubriacata dopo tre birre circa. Gabriella ti ha trovato in bagno che vomitavi, io ti ho portato in camera tua e ti ho chiesto il motivo del tuo gesto.- raccontò Chad sorridendole come se fosse capitato anche a lui.

 

-Oh mamma.- commentò Taylor ricordando all’improvviso, -Quindi… tu sai di…

 

-So che avevi un fratello. Se non vuoi parlarne, tranquilla.- disse Chad.

 

-In effetti non è una cosa che mi piace raccontare in giro.- disse Taylor con la sguardo perso nel vuoto, -Lo sapeva solo Gabriella.

 

-Perché nessuno sa niente?- domandò Chad accigliato.

 

-Si chiamava Brian, aveva la nostra età. Nessuno sapeva della sua esistenza perché era in coma.- disse la ragazza.

 

-Coma?- chiese Chad sgranando gli occhi.

 

-Esatto. Era entrato in coma quando avevo solo dodici anni. L’anno scorso, quando entrambi ne avevamo quindici, ero andata a vedere un film horror a casa di Gabriella. Era Halloween.- iniziò a raccontare la ragazza.

 

-Non sei obbligata a raccontarmi tutto.- la interruppe il ragazzo sedendosi meglio sul letto.

 

-Ormai sai troppe cose, è meglio che tu sappia cos’è successo.- esclamò Taylor osservandolo.

 

Chad annuì e le lasciò proseguire il discorso.

 

-Mi ricordo ancora il suono insistente del mio cellulare, Gabriella che rideva vedendomi indaffarata a cercare l’oggetto in questione, seguita dalla mia risata. Ricordo ancora le lacrime che hanno solcato il mio viso, Gabriella che mi guardava preoccupata e che parlava al cellulare con mia madre in lacrime per capire cos’era successo, il suo abbraccio spontaneo e le lacrime che ha versato con me quando aveva afferrato la notizia, il mio desiderio di non andare all’ospedale, Gabriella che rimase abbracciata a me tutta la notte, senza addormentarsi.

 

Le lacrime ricominciarono a solcarle le guance.

 

-Brian era morto.- disse infine mordendosi il labbro inferiore nel tentativo di soffocare il dolore.

 

-Mi dispiace.- disse Chad che non riusciva a trovare le parole adatte.

 

-Non abbiamo mai detto niente a nessuno perché non volevamo che Brian diventasse il nucleo dell’attenzione di tutti. Lo raccontai solo a Gabriella e alla sua famiglia, sapendo che avrebbero tenuto nascosto il tutto.

 

-Mi dispiace.- ripeté Chad prendendole una mano.

 

-Non preoccuparti.- disse Taylor sorridendo, -Puoi lasciarmi la mano, non sei obbligato a tenermela per la tua compassione verso una ragazza che si è ubriacata e che hai visto vomitare.

 

-Non lo faccio per compassione.- disse lui offeso, -Lo faccio perché lo voglio fare.

 

*Ma cosa vuoi fare?? Chad, riprendenti, cosa cavolo ti prende? Solo perché McKassy ti ha raccontato questa storia non vuol dire che tu devi consolarla!! Al diavolo! La voglio consolare, fine della questione!*, questi i pensieri del ragazzo.

 

Strinse maggiormente la mano della ragazza e sorrise. Era la cosa giusta starle accanto, non perché era venuto a conoscenza di quel segreto. Voleva starle accanto solo per frenare le lacrime della ragazza. Per cinque minuti, la loro rivalità poteva andare benissimo a quel paese.

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Credi che Taylor sia sveglia?- chiese Gabriella mettendo a posto il pane nel mobiletto sopra al lavello.

 

-Non lo so, Chad non è ancora sceso. Mi chiedo ancora come ha fatto una secchiona a vomitare.- disse Troy leggermente divertito.

 

-Secondo te come vomitano le persone?- domandò la ragazza voltandosi di scatto e lanciandogli un’occhiataccia.

 

-Di solito le secchione non si ubriacano e, di conseguenza, non vomitano.- rispose il castano semplicemente.

 

-Sei proprio un cretino.- constatò lei prendendo l’acqua e mettendola nel frigo.

 

-Ehi! Si può sapere che ho fatto?- chiese Troy chiudendo il frigorifero.

 

-Stai offendendo la mia migliore amica senza nemmeno sapere il motivo per cui si è ubriacata e di conseguenza ha vomitato!

 

-Dimmi il motivo, non sono mica stupido.

 

-Scommettiamo?- chiese Gabriella con il tono della voce ironico.

 

-Non sono stupido, le cose le capisco. Perché si è ubriacata?

 

-Non lo saprai mai.- rispose la ragazza uscendo dalla cucina.

 

-Quanto è odiosa!- esclamò il ragazzo a bassa voce maledicendo il momento in cui aveva creduto che fra di loro potesse nascere un’amicizia.

 

Un wildcats e una secchiona? Mai!

 

Percorse le scale che portavano al piano superiore, con l’intenzione di cominciare a studiare Storia per il giorno dopo. Doveva tenersi buono il sei. Ciò che lo frenò fu la musica proveniente dalla stanza di fronte alla sua, dall’altra parte del corridoio. Si avvicinò alla porta in questione e tese l’orecchio.

 

“A la nanita nana nanita ella nanita ella

Mi niña tiene sueno bendito sea, bendito sea”

 

Sembrava una canzone spagnola. La voce lo costrinse ad aprire leggermente la porta e guardare dentro. Gabriella stava davanti alla finestra, lo stereo accesso e lo sguardo puntato verso la pioggia che cadeva incessante da quella mattina.

 

“Fuentecita que corre clara y sonora

Ruiseñor que en la selva cantando llora

Calla mientras la cuna se balansea

A la nanita nana, nanita ella”

 

Non era una canzone, sembrava, quasi, una ninna nanna, di quelle che ti cantano le proprie madri per farti addormentare. Si avvicinò alla ragazza e le mise una mano sulla spalla.

 

-Continua.- disse Troy vedendo Gabriella aprire bocca per parlare.

 

“A la nanita nana nanita ella nanita ella

Mi niña tiene sueno bendito sea, bendito sea”

 

Troy sorrise sincero, esortandola con il proprio sguardo a cantare. Anche se rivali, le piaceva sentire la voce della ragazza accompagnata da una melodia.

 

“Fuentecita que corre clara y sonora

Ruiseñor que en la selva cantando llora

Calla mientras la cuna se balansea

A la nanita nana, nanita ella”

 

La musica cessò, lasciando posto solo al rumore delle gocce che si infrangevano sul vetro. La sua mano era ancora sulla spalla della ragazza, lei lo scrutava con quegli occhi nocciola.

 

-È una ninna nanna in spagnolo?- chiese Troy interrompendo il silenzio nella stanza.

 

-Sì, me la cantava mia madre quando ero piccola.- disse Gabriella inarcando un sopraciglio, -Non si bussa più?

 

-Sono stato attratto dalla melodia.- si giustificò il ragazzo togliendo la mano dalla spalla destra della ragazza, -Scusa, non avrei dovuto costringerti a raccontarmi qualcosa di McKassy.

 

-Lo credo anch’io.- disse Gabriella spegnendo lo stereo.

 

-Non ne dubitavo.- sussurrò senza farsi sentire il ragazzo, -Allora, da quanto canti?

 

-Perché lo vuoi sapere?- domandò la mora guardandolo con le braccia incrociate al petto.

 

-Semplice curiosità.- rispose prendendo un pupazzetto a forma di elefante e sorridendo divertito.

 

-Canto da quando avevo circa dieci anni e, siccome intuisco la prossima domanda, quel peluche me l’ha regalato Taylor per il mio quindicesimo compleanno.- disse prendendo l’elefante di peluche dalle mani di Troy.

 

-A dire il vero volevo dirti che ce l’ho anch’io un pupazzo così.- disse lui indicando l’oggetto in questione.

 

-Non mi interessa, Bolton.- disse lei riappoggiando il pupazzo sulla mensola.

 

Il silenzio nacque spontaneo dopo quell’affermazione. Non le interessava una cosa del genere, era ovvio, erano rivali. Ma allora perché Troy aveva deciso di entrare nella stanza della ragazza? Perché le aveva detto del peluche, perché si era scusato?

A queste domande non riusciva a dare risposta e il fatto che Gabriella non lo guardasse nemmeno in faccia, senza saperne il motivo, non faceva altro che aiutarlo a scervellarsi nella creazione di nuovi quesiti.

In un secondo la situazione cambiò. Gabriella si era voltata di scatto verso di lui, gli occhi sgranati, come se avesse appena scoperto qualcosa.

 

-La nostra rivalità potrebbe andare a quel paese per cinque minuti?- domandò la ragazza prendendo velocemente una cartelletta azzurra da uno dei cassetti della scrivania.

 

-Perché?- domandò il ragazzo.

 

-Mi sono dimenticata di fare una cosa, mi servirebbe un passaggio in macchina.- rispose lei uscendo dalla stanza, seguita dal capitano dei Wildcats.

 

-Cosa ti sei dimenticata di fare?- chiese il ragazzo arrivando all’ingresso e afferrando il cappotto che la ragazza gli aveva lanciato.

 

-Mi sono dimenticata di andare alla Jake High.- rispose lei indossando il cappotto bianco e liberando i capelli dalla stretta della coda alta.

 

-Jake High? Che roba è?

 

-Mi puoi dare un passaggio, sì o no?- tagliò corto lei guardandolo.

 

-Andiamo.- disse il ragazzo aprendole la porta.

 

-Ogni giorno diventi sempre più Don Giovanni.- disse lei osservandolo.

 

-Cinque minuti, Montez.- rispose lui guardandola.

 

Gabriella annuì e uscirono di casa.

 

************

Ecco il nuovo chappy, tutto per voi!!! La canzone che canta Gabriella è A La Nanita Nena di Cheetah Girls 2 ^^

 

Passiamo alle vostre recensioni che, tra l’altro, sono sempre stupende. Siccome mi piace quando Herm90 fa l’ambaradan fra parentesi (parlo proprio di te Herm!! XD Ma anche di Vivy93! XD) allora mi adeguo XD con delle modifiche però!! XD Sono o non sono pazza?? XD Ok, basta ecco i ringraziamenti…

 

Prima di tutte arriva la nostra carissima Herm90 (Eh, sì. Ci voleva un riferimento al film ^^ Sii hai notato?? Mette sempre le stesse scarpe!!! XD La boxe la metto nel prossimo capitolo sisi u.u Brava, brava u.u Aggiorna!! Grazie e dimmi che te ne pare!! ^^)

 

Subito dopo diavoletta_verde (sisi velocissimo!!! ^^ Nooo latino nooo menomale che io faccio ragioneria, in compenso ho tanta economia e matematica ._. Ho sentito le urla di gioia fino a qui, tranquilla XD Grazie mille!! Cosa te ne pare di questo chappy??)

 

Aaaa *-* Una nuova ragazza tra le nostre recensioni!!! valepigia (Grazie!! Sono contentissima che sia la prima che hai letto e che ti è piaciuta!! *-* Fa niente se sono minorenni, non ho cattive intenzioni tranquilla!! XD Ecco qui l’aggiornamento!! Cosa ne pensi di questo chappy? ^^)

 

Ecco anche carlotta (grazie grazie grazie grazie!! Nooo non impazzire XD Solo un pochino, ma come si fa a non impazzire con due gnocchi come quelli?? XD Sisi devi averla già sentita da qualche parte!! XD Recensisci ancora ^^)

 

Inoltre c’è Vivy93 (il fratello di Tay cosa?? Cosa combina?? O.O grazie mille e recensisci ancora!!! Siii che pucciosi XD)

 

Anche evanescense88 (Grazie alla millesima come al solito!!!! Cosa ne pensi di questo chappy??)

 

Infine, ma non per questo meno importante, Marty92 (anche questo non è esattamente “felice” eheh XD Grazie mille fammi sapere che cosa ne pensi di questo chappy!! ^^)

 

Grazie a tutti!!!! ^^ Continuate a recensire e a farmi sapere che ve ne pare della ficcy!! ^^

 

Ho detto tutto prima, quindi vi mando solo tanti kissotti!!!! ^^ Certo che i ringraziamenti fra un po’ superano il capitolo ^^’’’

 

By Titty90 ^^

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Capitolo 9
*** Coppie improbabili ***


Capitolo 9:

Capitolo 9: Coppie improbabili

 

-Si può sapere cos’è la Jake High?- chiese Troy tenendo le mani sul volante e guardando la strada.

 

-È una scuola.- rispose semplicemente Gabriella stringendo nelle mani la cartelletta azzurra afferrata poco prima.

 

-Questo l’avevo capito!- esclamò secco il ragazzo, -Volevo sapere che scuola è.

 

-Fermati, siamo arrivati.- troncò il discorso la ragazza facendolo fermare davanti ad un edificio bianco.

 

I due cancelli erano aperti, permettendo a tutti di poter entrare alla Jake High. Era un edificio simile a quello della East High, che frequentavano ogni giorno. Di fronte ad esso si ergeva la statua di una ragazza che puntava il dito al cielo. Troy la trovò bizzarra. Gabriella attraversò uno dei due cancelli, seguita dal ragazzo, e si apprestò a superare anche il portone della scuola.

Dentro, la scuola, era ancora più bella. C’era una bacheca principale a cui erano attaccati molti volantini e notizie di vario genere. Le scale si univano ad arco portando tutte a due al piano superiore, le aule erano numerose.

 

-Benvenuto alla Jake High, la scuola di canto più famosa di Alberenque.- disse la mora aprendo le braccia per indicare l’ampiezza dell’edificio.

 

-Scuola di canto?- domandò Troy accigliato.

 

-Esatto. La frequento da quando è iniziata la East High. Vengo qui tutti i pomeriggi per due ore.- rispose la ragazza osservando la bacheca.

 

-Ecco dove sparivi sempre.- commentò il ragazzo ricordando che Gabriella, tutti i giorni, andava da qualche parte.

 

-Seguimi.- disse la mora dirigendosi verso un aula in fondo a destra.

 

Varcando la soglia dell’aula, il capitano dei Wildcats poté constatare che la stanza ospitava uno studio di registrazione. Seguì Gabriella verso il vetro dall’altra parte della stanza e la vide trafficare con l’impianto acustico.

 

-Gabriella, ti sei ricordata.- disse una voce femminile proveniente dall’entrata dello studio.

 

-Signora Darbus?- chiese il ragazzo sgranando gli occhi.

 

-Signor Bolton, cosa ci fa lei qui?- domandò la donna sospettosa e con la sua voce soave.

 

-Mi ha accompagnato, le ho portato le canzoni.- rispose per lui Gabriella non appena la professoressa di canto della East High ebbe superato il vetro e, quindi, averli raggiunti.

 

-Bravissima, Gabriella.- disse l’insegnante prendendo la cartelletta azzurra.

 

Troy stava per chiedere come mai l’insegnante chiamava la ragazza per nome e non per cognome come faceva tutte le mattine a scuola, ma venne interrotto da un’altra voce femminile.

 

-Gabriella, finalmente sei arrivata. E vedo che ti sei portata Bolton!- esclamò una ragazza dai capelli biondi raccolti in due codini, i jeans sdruciti e un maglione bianco a collo alto, e abbracciando la mora.

 

-Evans?- chiese sbalordito il ragazzo.

 

Sapeva che le due si parlavano, per via della stessa passione per il canto, ma non che fossero amiche.

 

-In persona.- trillò questa sorridendo.

 

-Bene ragazze. Riscaldate la voce.- disse l’insegnante sistemandosi il lungo mantello blu notte che le avvolgeva le spalle.

 

-Subito.- rispose Sharpay oltrepassando il vetro e mettendosi un paio di cuffie.

 

-Non ci vorrà molto, tranquillo.- disse Gabriella togliendosi il cappotto e rimanendo con una maglione nero e una minigonna di jeans, ai piedi le solite scarpe nere col tacchetto.

 

Si avvicinò alla bionda e si mise le cuffie. Le due, dopo qualche minuto di vocali intonate, fecero segno alla professoressa Darbus. Troy, che intanto si era levato il cappotto ed era rimasto con la felpa bianca e i jeans, si sedette a una delle sedie girevoli presenti davanti all’impianto di registrazione e guardò le due ragazze.

 

-Quale facciamo?- chiese Gabriella all’amica.

 

-Che ne dici della versione nuova di Last Christmas? In fondo dovremo cantarla l’ultimo giorno di scuola.- propose la bionda.

 

-Sono d’accordo, meglio che proviamo prima.- disse la mora segnando, alla Darbus, un quattro con la mano destra.

 

L’insegnante capì e mise la traccia numero quattro.

 

“Last Christmas, I gave you my heart

But the very next day, you gave it away

This year, to save me from tears

I'll give it to someone special”

 

La voce di Sharpay risuonò nella stanza, la sua voce era da sempre magnifica.

 

“Last Christmas, I gave you my heart

But the very next day, you gave it away

This year, to save me from tears

I'll give it to someone special”

 

Gabriella cantò nuovamente quella strofa. La canzone più famosa della colonna sonora natalizia era stata ricreata con una melodia remixata nei punti giusti e le voci delle due ragazze, poté constatare Troy ascoltando la canzone, erano meravigliose messe insieme. Creavano una sintonia perfetta.

 

Quando la canzone terminò le due ragazze si batterono un cinque e risero.

 

-Assolutamente perfetto.- dichiarò la professoressa spingendo un bottone rosso e parlando in un piccolo microfono.

 

Dopo una decina minuti passati a parlare della canzone, da cui Troy si astenne dall’esprimere giudizi, si salutarono. Gabriella e Troy oltrepassarono il cancello della scuola nel più completo silenzio. Solo quando entrarono in macchina, questo venne interrotto dalla voce del ragazzo.

 

-Adesso vuoi spiegarmi perché quelle due erano lì?

 

-Sharpay ed io siamo amiche e frequentiamo la Jake High nella stessa classe, mentre la signora Darbus è la nostra insegnante di canto.- rispose Gabriella prontamente guardando fuori dal finestrino.

 

-Grazie per la spiegazione.- disse lui girando il voltante e entrando nella strada principale.

 

-Sorpreso che sia amica di Sharpay?- domandò lei guardandolo.

 

-Un po’. Pensavo che tu e la tua amica la odiaste.

 

-Io non la odio, è una mia cara amica. Taylor, invece, non la sopporta. Dice che è troppo vanitosa, ma in realtà qualche volta parlano.- disse ridendo la mora.

 

Troy rise a sua volta. McKassy non era certo un tipo socievole.

Arrivarono davanti alla villetta e, dopo aver parcheggiato, scesero dalla macchina ed aprirono la porta con le proprie chiavi.

 

-Taylor?- domandò ad alta voce Gabriella.

 

Non ci fu nessuna risposta. Troy fece lo stesso con Chad, ma anche questa volta non arrivò nessuna risposta. Il ragazzo appoggiò le chiavi della macchina vicino al telefono e si accorse della luce lampeggiante della segreteria.

 

-Sono Taylor. Sono andata a casa di mia madre, aveva bisogno d’aiuto con il computer. Danforth è con me, ha insistito per venire. Chi lo capisce è bravo! Ci chiedevamo dove foste spariti tu e Bolton. Quando arrivi chiamami, un bacio!

 

-Danforth è andato a casa di Taylor?- chiese la migliore amica della ragazza sgranando gli occhi.

 

Estrasse il proprio cellulare dal cappotto bianco, appeso poco prima, e compose il numero dell’amica.

 

-Pronto?

 

-Taylor, sono Gabriella. Cosa diavolo ci fa quel troll del basket a casa tua?- domandò Gabriella ricordando che era stato il ragazzo a farle festeggiare Halloween.

 

-Non lo so, è voluto venire.- rispose Taylor, -Ma dove eravate finiti tu e l’altro troll?

 

-Eravamo alla Jake High. Ho provato con Sharpay.- disse Gabriella guardando il ragazzo davanti a lei.

 

-Ah, ok. Noi saremo di ritorno fra un paio d’ore. Mia madre ha combinato un casino col computer di mio padre. Non sanno fare niente senza di me.- commentò ridendo la ragazza.

 

-Ok, allora ci vediamo più tardi.- la salutò la ragazza.

 

-A dopo.- Taylor riattaccò il cellulare e lo posò sopra alla scrivania del padre.

 

Era seduta su una sedia nera girevole, accanto a lei era seduto Chad. In un angolo c’era la sorellina Eveline (ti ho rubato la sorellina antipatica Herm90!! XD NdA) che disegnava.

La ragazza mosse il mouse e la freccia bianca si fermò su Avvia Programma Controllo. Cliccò due volte e si aprì una pagina con alcune righe.

 

-Ma cosa ha combinato?- domandò a sé stessa esasperata.

 

-Cosa sono quelle righe rosse?- chiese Chad confuso.

 

-Questo è un programma che ho scaricato da Internet. Le righe blu indicano i file che sono intatti, quelle rosse quelli errati.- spiegò la ragazza avviando la procedura di pulizia.

 

-Ma non ci sono righe blu.- constatò il ragazzo.

 

-Esatto.- disse Taylor sbuffando, -Fra un’ora avrà finito di mettere a posto. Intanto è meglio che installo gli aggiornamenti.

 

Detto questo inserì un disco e fece partire l’aggiornamento del sistema operativo.

 

-Sei molto brava col computer. Ho visto i vari attestati nella tua stanza.

 

-Diciamo che il computer è il mio hobby preferito.- dichiarò convinta la castana.

 

-Pensavo che il tuo hobby preferito fosse lanciare battute sarcastiche ai Wildcats.- disse Chad chiaramente divertito.

 

-Mi astengo dal rispondere.- esclamò Taylor spegnendo lo schermo, -Ecco qui, ci metterà un bel po’ a mettere tutto a posto.

 

-Intanto che facciamo?

 

-Puoi disegnare con me.- propose la sorellina di Taylor guardandolo supplicante.

 

-A dire il vero non sono bravo a disegnare.- commentò lui.

 

-Io avrei un’idea migliore.- disse Taylor alzandosi, -Eveline, tienigli compagnia.

 

-Siiii!!- esclamò euforica la bambina alzandosi dal proprio posto e saltando in braccio al ragazzo.

 

Taylor rise, sotto lo sguardo indagatore di Chad, ed uscì dalla stanza, diretta verso la sua camera. Quando vi entrò si accorse che era tutto al proprio posto, come quando viveva ancora lì. Sospirò e si avvicinò all’armadio, dove aveva lasciato un paio di vestiti in caso di emergenza. Frugò un po’ e trovò quello che cercava.

 

Quando ritornò nello studio del padre, vide Eveline ancora in braccio a Chad che gli mostrava i suoi disegni. Rise leggermente, cosa che le guadagnò gli sguardi del ragazzo. Taylor, infatti, indossava una tuta nera e una maglietta a maniche corte verde. I capelli castani erano stati raccolti in una crocchia, tenuta da una matita.

Dopo averlo liberato dalla sorellina, lo condusse in un corridoio della casa, fino ad arrivare in una palestra. Esatto, una palestra.

 

-Hai una palestra?- chiese sbalordito Chad guardandosi intorno.

 

-L’ha fatta mettere mio padre, lui era un Wildcats.- spiegò la ragazza con orrore pensando al fatto che era nata da un Wildcats.

 

-Stai scherzando.- commentò il ragazzo serio togliendosi la giacca di jeans e posandola su una sedia.

 

-Niente affatto. Mio padre era un Wildcats, mia madre la secchiona della scuola. Si odiavano a vicenda, ma adesso guarda la famiglia che hanno messo su.- disse Taylor prendendo da un piccolo armadietto dei guanti da boxe.

 

Ne lanciò un paio al ragazzo, che li prese prontamente al volo.

 

-Tu hai provato ad insegnarmi il basket, è ora che ti restituisco il favore.- disse la ragazza incominciando a dare alcuni pugni leggeri ad un sacco rosso appeso al soffitto.

 

-Peccato che io devo imparare la chimica.- osservò Chad tenendole il sacco.

 

-Per quello ci sarà tempo.- rispose la ragazza assestando un calcio.

 

-Wow.- commentò il castano vedendo i colpi della ragazza farsi sempre più decisi, -Comunque è strano che esista una coppia Wildcats-Secchiona.

 

-Strano è dire poco. Sono diversi in tutto e si amano, non li ho mai capiti.- disse la ragazza pensando alle frecciattine ironiche che i suoi genitori si lanciavano sempre.

 

-Credo che la loro è la prima e ultima coppia di questo genere.- proseguì la ragazza dopo qualche minuto passato in silenzio.

 

Dopo altri dieci minuti, lasciò allenare il ragazzo. Chad tirò diversi pugni decisi che, si stupì Taylor, andavano sempre a segno.

Allenandosi, il tempo passò subito. Si diressero verso lo studio del padre della ragazza e si accorsero del fatto che era deserto. Eveline doveva essere in cucina a preparare biscotti con la madre.

Taylor controllò il computer e sorrise nel vedere che era tutto sistemato. Si andò a cambiare in fretta, lasciando il ragazzo nello studio, e quando vi ritornò era di nuovo vestita con i suoi abiti normali.

 

-Non sono d’accordo.- disse Chad.

 

Erano usciti dalla casa della ragazza qualche minuto prima e stavano percorrendo il viale che li avrebbe portati alla fermata dell’autobus.

 

-Su cosa?- domandò confusa la castana.

 

-La coppia Wildcats-Secchiona. Non credo che i tuoi genitori saranno gli ultimi ad averla provata, nella vita non si può mai sapere.- spiegò superandola e sorridendole.

 

Taylor arrossì subito, ma cercò di non darlo a vedere. Perché il sorriso del ragazzo le colorava le guance?

 

************

Eccomi!! XD Come promesso ho inserito la boxe, inoltre sto già “sondando” il terreno su cui nascerà la storia eheh Passiamo ai *rullo di tamburi* RINGRAZIAMENTI!! XD

 

valepigia (sisi la voce di Gabriella ha colpito ancora!! XD Che bello!! Allora ti piace Cheetah Girls 2!! *-* A me tantissimo, dopo High School Musical ovviamente u.u Grazie e fammi sapere cosa pensi di questo chappy!! ^^)

 

Marty92 (come è andato il compito di latino?? ^^ Comunque Troy è bene lasciarlo su Don Giovanni Road XD Chad *-* Eh sisi deve consolarla per forza u.u grazie mille e recensisci ancora! ^^)

 

Vivy93 (Ecco svelato il mistero che incombe sulla Jake High XD Volevi piangere? Io HO pianto XD Lo so lo so, l’ho scritto io il chappy però mi ha emozionato comunque o.o Allora… Grazie!! XD Vado a vedere se hai aggiornato XD Cosa ne pensi di questo chappy?? ^^)

 

diavoletta_verde (è un colpo di scena per tutti sta storia del fratello di Taylor XD Mamma mia Chad è stupendo *-* Sii boxe arrivata u.u Che bello!!! Adori i sisi come me!!! *-* La rivolta dei sisi *-* Grazie mille e fammi sapere che te ne pare!! Ci conto, sisi XD)

 

Herm90 (quindici?? O.O Che bello!! La frase ti è rimasta nel cuore!! *-* Nooo, non morire, altrimenti come faccio a sapere se Jamie muore nella tua ficcy >< Io la proposta del pacco bomba te l’ho fatta u.u Jake High!! Yeahh!! XD Protagonista di altri chappy!! XD Boxe inserita sisi ^^ Comunque ho ricattato mia sorella. Doveva andare lei su internet stasera!! XD Le ho promesso di farle i compiti di matematica per una settimana == ma tu guarda cosa mi tocca fare per aggiornare!! XD Oh mamma o.o il tuo ringraziamento è chilometrico!! Passo agli altri XD Grazie e recensisci ancora!! ^^ Ps: Aggiornato anch’io oltre Vivy93 sisi XD)

 

evanescense88 (impossibile?? Nulla è impossibile per me u.u grazie mille e recensisci ancora!! ^^)

 

Credo aggiornerò Sabato o Domenica, non lo so!! Intanto lasciatemi qualche bel commentuccio come al solito!! ^^

 

Tantissimi kiss!!!!!!

By Titty90^^

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Capitolo 10
*** Last Christmas ***


Capitolo 10:

Nota iniziale: La canzone “Last Christmas” dei Wham! XD, vi consiglio di ascoltare la versione di Ashley Tisdale, cioè la nostra Sharpay!! ^^ Si distingue così… parte rosa: Sharpay, parte azzurra Gabriella, parte arancione: Insieme XD Scusate il casino, ma devo farlo per forza!! ^^ Buona Lettura!!

 

Capitolo 10: Last Christmas

 

Il mese di Novembre passò in fretta, tra le litigate di Gabriella e Troy, le lamentele di Taylor sul fatto che le regole non venivano rispettate e le battute sarcastiche di Chad. Era stato segnato anche dai loro lavori, dalle ripetizioni di Letteratura da parte di Troy e le lezioni di basket da parte di Chad. Le due ragazze non avevano ancora avuto l’occasione di spiegare loro le materie in cui erano calanti, per ora non era un problema, in quanto non c’era nessun test di Chimica e nessuna prova di canto in programma.

 

In poco tempo arrivò il ventitre dicembre, il freddo era aumentato pian piano, portando la gente ad indossare cappotti ancora più pesanti e strati di maglioni. La neve non aveva ancora fatto la sua entrata in quell’inverno.

I cancelli della East High erano stati chiusi, per permettere agli studenti di passare le proprie vacanze in modo sereno e tranquillo. I suoi cancelli vennero chiusi contemporaneamente a quelli della Jake High e di qualunque altra scuola presente ad Alberenque.

Le luci e gli addobbi natalizi delle case e degli appartamenti regalavano alla città un’aria fantastica e festosa. Solo una casa mancava all’appello, la stessa casa in cui provenivano rumori di scatoloni spostati e di palline di natale frantumate a terra, seguite immediatamente da delle grida…

 

-Bolton! Stai più attento, è la quarta pallina che rompi oggi!

 

-Montez, calmati! Il natale dovrebbe portare serenità, non urla.- rispose il ragazzo in questione inginocchiandosi per raccogliere i pezzi minuscoli dell’addobbo rosso frantumatosi a terra.

 

-Siamo gli unici a non aver ancora addobbato la casa, scusa tanto se urlo!- esclamò secca la ragazza inginocchiandosi di fronte a lui per raccogliere anch’ella i pezzi.

 

Troy la guardò raccogliere i pezzi dell’addobbo e aprì bocca per parlare, -Potresti farti…

 

-Ahia!- esclamò la mora.

 

-…male.- finì la frase sbuffando.

 

Le prese la mano e vide nel suo palmo una macchia di sangue farsi man mano più grossa. Tolse piano il pezzo rosso della pallina che era rimasto incastrato, accompagnato dalle proteste di Gabriella, e prese un fazzoletto dalla tasca dei jeans.

Glielo mise sul palmo della mano destra spingendo bene e, intanto, la fece alzare fino a condurla nel bagno del piano terra. Lentamente le tolse il fazzoletto, ormai intriso di sangue, e fece passare l’acqua fredda sulla mano.

 

-Ahi! Brucia!- commentò la ragazza cercando di togliere la mano dal getto freddo del lavello.

 

-La prossima volta non ti avvicini a roba tagliente, è pericoloso.- fu la risposta del ragazzo dopo aver chiuso l’acqua.

 

Gabriella si sedette sul bordo-vasca, con la mano in bella mostra e Troy, dopo aver preso del disinfettante e una garza dall’armadietto bianco dei medicinali, si inginocchiò davanti a lei.

Le prese nuovamente la mano e cominciò a disinfettare la ferita, ovviamente le proteste della ragazza ripresero vita.

 

-Non sai essere più delicato?- chiese la ragazza chiudendo gli occhi e mordendosi il labbro inferiore.

 

-Quante storie che fai, non stai mica morendo.- commentò Troy annoiato.

 

-Fa male!- esclamò la ragazza aprendo gli occhi e guardandolo.

 

-Vuoi l’anestesia?- domandò il ragazzo di fronte a lei.

 

-Sarebbe una buona idea!- esclamò ella guardandolo scocciata.

 

-Ok.- fu la semplice risposta del ragazzo.

 

Si avvicinò lentamente alla ragazza e le posò un bacio sulla fronte.

 

-Ora sta calma.- disse continuando a disinfettare la ferita.

 

Nel più totale silenzio le bendò il palmo con la garza e quando alzò lo sguardo si accorse che la coinquilina aveva gli occhi fissi nei suoi e le guance leggermente arrossate.

 

-Che c’è?- chiese il ragazzo accigliato.

 

-Ni-niente.- rispose la ragazza alzandosi dal bordo della vasca ed uscendo dal bagno.

 

-Non me la dai a bere.- disse il ragazzo raggiungendola in salotto, dove la ragazza aveva ricominciato ad addobbare l’albero di natale.

 

-Non c’è niente, tranquillo.

 

-Montez, che cosa c’è?- domandò di nuovo il ragazzo prendendole un polso e girandola di fronte a lui.

 

-Non azzardarti a fare il Don Giovanni con me.- disse la ragazza abbassando lo sguardo e arrossendo, -Quel bacio sulla fronte mi ha solo dato la conferma che ti diverti a vedere le ragazze imbarazzate.

 

-Quel bacio sulla fronte te l’ho dato per farti stare tranquilla.- disse Troy costringendola a guardarlo.

 

-Se questo è l’unico modo che conosci di fare stare tranquilla una ragazza, accomodati.- commentò ironica la mora.

 

-C’è un altro modo, ma renderebbe una persona solo più nervosa.- disse sorridendo divertito.

 

-Sono già nervosa, niente potrebbe scalfirmi.- commentò la ragazza.

 

-Vuoi vedere?

 

-Fai come vuoi, ma fallo in fretta.- commentò la ragazza al pensiero che dovevano ancora finire l’albero.

 

Troy non rispose, si limitò a lasciarle il polso e a cingerle il corpo con le braccia. In un secondo la strinse a sé, rifugiando il suo volto tra i capelli boccolosi neri della ragazza. Gabriella trattenne il respiro, la stava abbracciando.

Qualche minuto dopo Troy si staccò dalla ragazza e la guardò. Le guance erano ancora più scarlatte, gli occhi fissi nel vuoto e la postura rigida.

 

-Io ti ho avvertito che saresti stata solo più nervosa.- si giustificò il ragazzo guardandola.

 

Dlin Dlon

 

Gabriella si riprese dallo stato di trance nel quale era rimasta e si voltò verso l’ingresso.

 

-Devono essere Sharpay e Ryan.- disse la ragazza guardandolo.

 

Si diresse verso l’uscita del salotto ma si fermò, -Per favore, quello che è successo deve rimanere tra noi.

 

-Ok.- acconsentì il ragazzo mentre guardava la ragazza dirigersi alla porta.

 

Nonostante la sua risposta affermativa, non poté fare a meno di chiedersi come mai non voleva far sapere a nessuno una cosa del genere. Non avevano fatto niente di male, si erano solo abbracciati. Cioè, lui l’aveva abbracciata e ripensò all’espressione rigida della mora. Perché si imbarazzava per così poco?

Il moto dei suoi pensieri venne interrotto dall’entrata in salotto di Sharpay e Ryan Evans, le stelle dei musical organizzati dalla East High.

 

-Ciao Bolton!- esclamò la bionda togliendosi il cappotto nero, rimanendo quindi con dei jeans bianchi e una maglia pesante rossa con il collo a V.

 

-Ciao.- salutò anche il fratello togliendosi anche lui il giubbotto, rimanendo con dei pantaloni blu, una camicia bianca ma senza fare a meno del cappello blu.

 

Troy li salutò a sua volta e abbassò lo sguardo verso l’albero. A terra c’era ancora l’addobbo rosso ridotto in mille pezzi. Si inginocchiò e cominciò a pulire quel disastro, per poi buttare il tutto in un sacco messo apposta lì accanto.

 

-Io e Sharpay dobbiamo parlare di alcune canzoni per lo spettacolo di Natale che si terrà domani.- disse Gabriella.

 

-È un peccato averlo dovuto spostare, sarebbe stato perfetto farlo l’ultimo giorno di scuola.- sbuffò la bionda.

 

-Già.- concordò la mora, -Comunque cantare la sera della vigilia non è così male. Dai andiamo su e intanto ne approfittiamo per decorare il secondo piano.

 

-Se vuoi ti posso dare una mano io con gli addobbi qui in salotto.- si offrì Ryan al Wildcats.

 

-Certo.- rispose Troy mostrandogli uno scatolone.

 

Gabriella e Sharpay si diressero fuori dal salotto, ma, come poco prima, la mora si fermò e guardò il castano. Troy ricambiò lo sguardo e sorrise.

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Contenta? Ancora un’ora e potrai andartene a casa a goderti le vacanze natalizie.- disse un uomo dai capelli neri mettendosi un cappotto grigio.

 

-Le dirò, Signor Baylor, un po’ mi dispiace dover terminare il lavoro durante le vacanze.- disse Taylor dando da mangiare al pappagallo che stava davanti all’entrata del negozio di animali.

 

-Sono felice di questo. Chiudi tu, io devo andare a comprare i regali ai miei figli.- disse il proprietario.

 

Con un –Buone Feste!, pronunciato da entrambi, l’uomo uscì dal negozio, lasciando la ragazza da sola.

Dopo aver finito di dare da mangiare a tutti gli animali, quindi dopo una buona mezz’ora, si mise dietro il bancone dove l’aspettava un libro che aveva iniziato qualche tempo prima.

 

L’aprire, però, della porta la interruppe dalla lettura.

 

-Danforth!- esclamò la ragazza vedendo entrare il Wildcats.

 

-Ciao, tra quanto stacchi?- chiese il ragazzo sfregandosi le mani per il freddo.

 

-Tra mezz’ora.- rispose la ragazza.

 

-Che ne dici se poi andiamo a prenderci una pizza? A casa ci sono Sharpay e Ryan. Troy mi ha appena detto che si fermano a cena, una pizza sarebbe l’ideale.- propose il ragazzo avvicinandosi al bancone.

 

-Sì, è una buona idea.- commentò la ragazza guardandolo.

 

Un gattino nero saltò sul bancone, cogliendo di sorpresa Chad.

 

-Ti spaventi per così poco?- chiese la ragazza ridendo.

 

-È nero!- si giustificò il ragazzo.

 

-Sei superstizioso?- domandò la ragazza prendendo il gatto e incominciando ad accarezzarlo.

 

-No.- rispose il ragazzo, poi vide che il gatto stava incominciando a fare le fusa alla ragazza, -Ehi, vacci piano, gattino.

 

-Sta solo facendo le fusa.

 

-Appunto, mi da fastidio.- disse il ragazzo senza pensarci.

 

Il silenzio scese nel negozio, Taylor arrossì impercettibilmente.

Mezz’ora dopo, Taylor chiuse il negozio e, seguita da Chad, andò in una pizzeria ad ordinare le pizze. Quando tornarono a casa, si stupirono di quanto era bella.

Addobbi natalizi di vario genere occupavano tutta la villetta. Lo scorrimano delle scale, i lampadari, la porta, il corridoio. Tutto era stato trasformato dall’atmosfera natalizia.

La pizza venne dedicata a Ryan, che si scoprì essere l’ideatore di tutta quella creatività. Per Chad e Troy era strano mangiare con gli Evans, ma non ci fecero più caso dopo l’ennesima battuta di Ryan.

 

Il giorno dopo fu molto frenetico. La vigilia di natale era stata scalfita dai gorgheggi continui di Gabriella. Era così agitata, che niente l’avrebbe potuta calmare. Taylor aveva cercato di rassicurarla in tutti modi, cosa che aveva cercato di fare con l’appoggio di Sharpay. Ma non ebbe molto effetto.

Quella sera il teatro di Alberenque era pieno: adulti, bambini e adolescenti sedevano ai posti offerti in sala. Troy, Chad e Taylor decisero di prendere posto in prima fila, così da poter vedere meglio lo spettacolo.

Le luci si spensero, accompagnate dall’arrivo del presentatore, uno studente della Jake High.

 

-Grazie a tutti per aver deciso di passare la sera della vigilia in compagnia del nostro spettacolo, organizzato dalla Jake High.- a queste parole seguirono degli applausi, -Incominciamo a scaldare la serata. Clare e Janet cantano “Party’s Club”

 

La serata continuò così, tra le canzoni degli studenti della Jake High, molte riadattate. Verso Mezzanotte il presentatore fece di nuovo il suo ingresso sul palco.

 

-Per festeggiare il Natale, abbiamo scelto le due migliori studentesse della nostra scuola. Hanno riadattato la nota canzone “Last Christmas”. Facciamo un applauso a Gabriella Montez e Sharpay Evans.

 

Le due ragazze salirono sul palco, accompagnate dagli applausi elettrici della gente al pensiero che fra pochi minuti sarebbe stato Natale.

La bellezza delle due avrebbe ammaliato tutti. Avevano deciso, infatti, di indossare un abbigliamento simile.

Sharpay indossava una minigonna scozzese nera e bianca, una camicetta bianca e un paio di scarpe col tacco bianche, i capelli biondi lasciati ricadere con dei boccoli fino a sotto le spalle. Gabriella, dal canto suo, indossava una minigonna scozzese nera e azzurra, una camicia di un celeste chiaro, delle scarpe col tacco nere e i capelli neri ricadevano anch’essi a boccoli.

Quando la vide, Troy sorrise spontaneo. Sembrava più rilassata.

 

La canzone partì.

 

“Last Christmas, I gave you my heart

But the very next day, you gave it away

This year, to save me from tears

I'll give it to someone special”

 

La voce di Sharpay non aveva eguali.

 

“Last Christmas, I gave you my heart

But the very next day, you gave it away

This year, to save me from tears

I'll give it to someone special”

 

La voce di Gabriella risuonò nella stanza decisa. La musica cambiò.

 

“Once bitten and twice shy

I keep my distance but tears still catch my eye

Tell me, baby, do you recognize me?

It's been a year; it doesn't surprise me”

 

Gabriella fece una rivolta su stessa ed indicò la bionda, per indicare il suo turno di cantare.

 

“Happy Christmas--I wrapped it up and sent it

With a note saying, "I love you"; I meant it

Now I know what a fool I've been

But if you kissed me now, I know you'd fool me again”

 

Sharpay era energica, sorrideva a tutti e mostrava quanto le piaceva cantare.

 

“Last Christmas, I gave you my heart

But the very next day, you gave it away

This year, to save me from tears

I'll give it to someone special”

 

Le voci delle due ragazze, fuse insieme, facevano tutto un altro effetto. Erano, semplicemente, perfette.

 

“Last Christmas, I gave you my heart

But the very next day, you gave it away

This year, to save me from tears

I'll give it to someone special”

 

Il turno passò a Sharpay, che appoggiò una mano sulla spalla dell’amica mora, sorridendole.

 

“A crowded room, friends with tired eyes

I'm hiding from you and your soul of ice

My God, I thought you were someone to rely on

Me, I guess I was a shoulder to cry on”

 

Gabriella sorrideva, pronta ad esprimere la sua passione per il canto. Girò lo sguardo verso il pubblico e vide in prima fila Troy, Chad e Taylor. Guardò Troy negli occhi.

 

“A face on a lover with a fire in his heart

A man under cover, but you tore me apart

Ooh, now I've found a real love

You'll never fool me again”

 

Lo sguardo dei due si slegò. Gabriella e Sharpay cantavano rivolte verso tutto il pubblico, mentre il campanile della chiesa suonava la Mezzanotte.

 

“Last Christmas, I gave you my heart

But the very next day, you gave it away

This year, to save me from tears

I'll give it to someone special”

“Last Christmas, I gave you my heart

But the very next day, you gave it away

This year, to save me from tears

I'll give it to someone special”

 

“I'll give it to someone special”

 

-Buon Natale!- esclamarano nel microfono Gabriella e Sharpay.

 

Si abbracciarono, accompagnate dagli auguri che tutti si stavano scambiando, dai loro applausi. Taylor raggiunse le ragazze sul palco e le abbracciò forte facendole gli auguri.

Le tre ragazze incominciarono a ridere, consce della serata bellissima che avevano passato.

Un’ora dopo arrivarono a casa. Troy e Chad stavano già per andare a dormire, ma le due ragazze li fermarono, conducendoli in salotto dove l’albero di Natale illuminava tutta la stanza. Sul tappeto c’erano dei pacchi.

 

-Buon Natale!- esclamarono in coro le due ragazze.

 

I due Wildcats si catapultarono nelle loro stanze, sotto lo sguardo accigliato delle due, e ritornarono con alcuni pacchetti.

 

-Pensavate che ce n’eravamo dimenticati?- chiese Chad posandoli sul tappeto.

 

Si sedettero sul tappeto ed incominciarono ad aprire i regali, tutti bizzarri a causa del fatto che non conoscevano ancora i gusti reciproci, tranne tra Chad e Troy e tra Taylor e Gabriella.

Quando fu ora di andare a dormire, Troy si diresse verso le scale, mentre i tre rimanevano in salotto. Gabriella si alzò dal divano su cui era sprofondata e augurò la buona notte ai due, raggiungendo il castano.

 

-Ehi, Buon Natale.- disse, si avvicinò e gli baciò una guancia.

 

Corse via sorridendo, diretta verso la propria camera. Troy rimase interdetto, col sorriso sulle labbra si diresse verso la propria camera.

 

Intanto, in salotto, Taylor e Chad stavano per andare a dormire anche loro.

 

-Allora,notte.- salutò Taylor.

 

-Aspetta, il mio regalo di natale per te non era solo quel pallone di basket.- esclamò il ragazzo divertito.

 

-Tra l’altro molto utile.- concordò la ragazza con fare da esperta.

 

Chad rise, si diresse verso il televisore, nascondendocisi dietro. Quando uscì aveva in mano una scatola con alcuni buchi. Taylor la prese, decisamente incuriosita, e la aprì. Un cucciolo di Labrador fece capolino tra le sue braccia.

 

-È una femmina. Testarda, orgogliosa e intelligente come te.- esclamò il ragazzo accarezzando la testa della cagnolina.

 

-Io, non so che dire. Non dovevi, in fondo mi odi.- disse la ragazza accarezzando anche lei la cucciola.

 

-Io non ti odio, anzi.

 

-Anzi?- domandò la ragazza arrossendo.

 

-Bhe, ecco… Sei in gamba, in fondo. Molto in fondo.- disse pensandoci bene.

 

-Grazie!- rispose Taylor sarcastica.

 

-Sai cosa intendo.

 

-Non preoccuparti. Grazie mille, notte.- salutò la ragazza evitando lo sguardo del ragazzo per chissà quale motivo.

 

-Buonanotte…- sussurrò Chad all’oscurità del salotto, rotta dalla luce dell’albero natalizio.

 

Natale sarebbe passato molto in fretta, ma Capodanno… insomma, Capodanno è Capodanno… gli serviva Troy.

 

************

Mamma mia, per questo capitolo mi merito almeno tre recensioni da ognuno!! XD Altrimenti me le merito chilometriche!!! XD E’ lunghissimo come chappy, ci ho messo due ore per scriverlo!! Però non ho voluto tagliarlo in due capitoli, è bello così!! ^^ Passiamo ai ringraziamenti…

 

valepigia (credo che qui si stia iniziando a capire già cosa sta succedendo. Sharpay è una grande quando canta! XD Comunque Troy&Gabriella si stanno dando una mossa, eheh grazie mille e recensisci ancora, ci conto!! ^^)

 

evanescense88 (grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee cosa te ne pare di questo chappy?? ^^)

 

Herm90 (*me si sgranchisce le dita per rispondere* Jake High rulez!!! u.u Siii, il mio scopo è questo. Fare in modo che la sorellina rompiballe esista in High School Musical 2, perché questo vuol dire che Chad andrà a casa di Taylor!! Eheh XD Sisi, le tradizioni vanno mantenute secondo me, tu che dici?? XD Sisi le tue minacce sono servite!! XD Grazie e dimmi cosa pensi di questo chappy!! (Tra l’altro molto lungo u.u) ^^)

 

Vivy93 (O.O Diamoci da fare per rispondere…Appunto, la Darbus SEMBRA amichevole XD!! Nuu, come mai è fuori dalla tua portata la boxe?? Mmmm Troy e Gabriella, eheh, la loro storia è un po’ tortuosa in realtà XD Guarda che hanno combinato in questo chappy!!!! Si, ho pianto == cavoletti XD Il fatto è che mi commuovo per certe storie, in particolar modo se penso che le ho scritte io!! XD Poi mi sono ispirata ad una storia accaduta veramente ad una mia amica, quindi alla fine corrisponde un po’ alla realtà… Io posto quando ho tempo!!! I genitori DEVONO dare il buon esempio XD Grazie mille e recensisci ancora!! ^^)

 

diavoletta_verde (Chad? Io lo amo alla follia u.u Eheh sisi si sonda eccome! Siiii la rivolta dei sisi!!! >< Grazie mille e recensisci ancora, mi raccomando!! ^^)

 

carlotta (fa niente, l’importante è che hai recensito questo ^^ Terribile sì, e farà strada nella ficcy sta storia, in un altro capitolo sisi Tranquilla!! Troy è solo ed esclusivamente di Gabriella… o forse no?? Mmmm io lo so di certo!! XD Grazie e commenta ancora!! ^^)

 

Marty92 (Meno male!! ^^ Nooo, dai magari è andato bene!!! >< Grazie mille e recensisci ancora!! ^^)

 

Giselle (Wuaaaa!! Una nuova arrivata tra le mie recensioni *-* Come sono felice!! Grazie, anche qui ho descritto bene i vestiti di Sharpay e Gabriella ^^ e ho fatto mettere i tacchi a Gabriella sotto tuo consiglio!! Grazie mille e dimmi che cosa ne pensi di questo chappy!! ^^)

 

Buffy86 (Che bello!! Un nuovo arrivo!! ^^ comunque, sisi la trama è completamente stravolta!! Se la tua coppia preferita è Troy/Gabriella allora ti piacerà questo chappy!! Grazie mille e recensisci ancora!! ^^)

 

Grazie a tutti, continuate a lasciare molti commentini, mi fate questo favore??? ^^

Il prossimo capitolo avrà come oggetto Capodanno eheh XD

 

Tantissimi kiss

By Titty90^^

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Capitolo 11
*** La Mezzanotte ***


Capitolo 11:

Nota iniziale: Vi consiglio di prendervi la vodka, perché questo chappy è un po’ lunghino e ha una “specie” di colpo di scena perché una certa persona si da una mossa, ma non vi dico niente, quindi la vodka potrebbe servirvi per calmarvi!! Buona lettura!! XD

 

Capitolo 11: La Mezzanotte

 

-Che nome le diamo?- chiese Taylor accarezzando la cucciola che aveva tra le mani.

 

-Che ne dici di Clare?- domandò in risposta la sua migliore amica Gabriella.

 

-Clare? Io la chiamerei Wildcats!- esclamò convinto Troy bevendo un po’ di latte, essendo mattina.

 

-Tu sei pazzo!- esclamò scioccata la mora cantante.

 

-Tranquilla, per lui è un complimento.- disse Chad ridendo e ricevendo una pacca sulla testa dal suo migliore amico.

 

-Che ne dite di Decathlon? Sarà il nostro portafortuna.- propose Taylor sorridendo.

 

-No.- dissero in coro i due ragazzi.

 

-La cagnolina è mia, non vedo come dovrebbe essere di vostro interesse il suo nome.- disse Taylor spostandosi dalla cucina e dirigendosi verso il salotto.

 

-Te l’ho regalato io!- esclamò Chad in risposta.

 

-Poi mi devi spiegare il motivo di questo regalo.- disse Troy sorridendo.

 

-Eh, sapessi!- esclamò il castano malizioso.

 

Taylor gli diede un pugno sul braccio, cosa che lo zittì.

 

-Guarda che ho capito perché me lo hai regalato! Solo per fare una festa di Capodanno.- disse la ragazza sedendosi su una poltrona.

 

-Non è vero! E poi, non è una vera festa. Ci siamo solo noi quattro.- disse Chad sdraiandosi sul divano.

 

-A proposito… Non so come dirvelo, insomma… io non ci sono stasera.- confessò Gabriella colpevole.

 

-Perché? Gabriella, vuoi proprio lasciarmi festeggiare il Capodanno con questi due?- chiese Taylor sgranando gli occhi.

 

-Mi dispiace, sono stata invitata alla festa organizzata dalla Jake High. Devo portare un accompagnatore, maschio.- precisò la ragazza sbuffando.

 

-Posso venire io.- propose guardandola Troy.

 

-Ci sarà la Darbus…- provò a convincerlo la mora.

 

-Ti accompagno, almeno non passerò una serata noiosa.- disse Troy guardandola.

 

Gabriella, dopo qualche secondo, annuì e acconsentì ad averlo come accompagnatore. Troy si voltò verso l’amico e sorrise facendogli l’occhiolino, stando attento a non farsi vedere dalle ragazze.

Chad sapeva bene che Gabriella era stata invitata a passare il Capodanno alla Jake High, aveva sentito Sharpay invitarla quando era finito lo spettacolo di Natale. Avrebbe dovuto prendere il turno di Troy, per una settimana, non appena sarebbe ricominciato il turno lavorativo di basket, ma alla fine era riuscito a convincerlo.

Chad aveva pensato di passare la serata di Capodanno da solo con Taylor. Voleva chiarire cos’era successo in negozio, quando le aveva detto che non la odiava, anzi…

Non la odiava affatto, solo che non le voleva neanche bene. Strano, però, non riusciva a dare una spiegazione al fatto che ogni volta che c’era lei nei paraggi, faceva battute sui rapporti di coppia e complimenti di vario genere. Era da un po’ che gli capitava, e gli dava fastidio non saperne il motivo.

 

-Danforth, si può sapere che accipicchia stai fissando?- chiese Taylor.

 

-Troy?- domandò il ragazzo mettendosi a sedere.

 

-È andato a prepararsi, a quanto pare stasera passeremo il Capodanno insieme.

 

-Tanto dispiaciuta?- chiese il ragazzo accigliato.

 

-Passare la serata di Capodanno in compagnia di una Wildcats di cui debito l’esistenza di materia grigia nella propria testa non è il massimo.- commentò lei sbuffando.

 

-Preferiresti passarlo da sola?

 

-L’anno scorso ho fatto così.- rispose Taylor incupendosi.

 

Il ragazzo si accigliò, la castana se ne accorse e uscì dal salotto, senza spiegare nulla. Chad era attonito, perché quella ragazza doveva essere così enigmatica?

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Eccoci.- disse Gabriella ammirando la sua scuola di canto da dietro il finestrino.

 

Troy parcheggiò davanti ai cancelli dell’edificio, illuminato da mille luci e con adolescenti come loro che entravano in massa. Quando scese si sistemò meglio la giacca di jeans. Era l’ultimo dell’anno ma era voluto andare sul semplice: un paio di jeans e una camicia bianca.

Guardò dall’altra parte della macchina e vide scendere dalla vettura Gabriella, con i tacchi alti bianchi che creavano un rumore leggero sull’asfalto del marciapiede. Lei aveva optato per un look più elegante ma al contempo sbarazzino: una vestito a spalline piccole bianco, con la gonna fino a sopra il ginocchio, i tacchi bianchi e un copri spalle color argento.

Il ragazzo la guardò un momento, guardandola attentamente, fino a quando non si sentì chiamare.

 

-Bolton!

 

-Entriamo.- disse semplicemente superandola ed entrando nel cortile della scuola.

 

La mora lo seguì, fino a quando non arrivarono davanti al portone. Dalla scuola si sentivano il chiacchiericcio dei ragazzi e delle ragazze presenti e la musica incessante. Gabriella spinse il portone e sorrise nel vedere come era stata addobbata l’edificio.

Le luci erano soffuse, la gente che ballava numerosa ed era stato allestito un palco vicino alle scale ad arco. Sorrise al ragazzo, ma il suo sorriso si spense quando vide che la osservava.

 

-Che c’è?- chiese la ragazza salutando, intanto, dei ragazzi del suo corso.

 

-Vuoi ballare?- chiese dopo qualche secondo il castano non appena partì una canzone lenta.

 

-Ballare?- domandò Gabriella guardandolo come se avesse appena detto di voler andare nello spazio.

 

Troy, in risposta, le prese la mano e la portò sulla pista. Le cinse il corpo con le braccia e incominciò a ballare, mentre la ragazza gli cingeva il collo con le mani.

La mora diventò rossa e il ragazzo se ne accorse.

 

-Ehi, ehi, ehi. Qualcuno sta arrossendo.

 

-Ti avevo detto di finirla con questi tuoi modi da Don Giovanni.- disse la ragazza minacciosa.

 

Troy rise a quella affermazione. Passarono il resto della serata così, ballando e parlando tra di loro. Verso la mezzanotte, un nuovo ballo li vide partecipi.

 

-Io, con te, non ho mai fatto il Don Giovanni, Gabriella.- disse il ragazzo dopo qualche secondo passato in silenzio.

 

Gabriella lo guardò dritto negli occhi. L’aveva chiamata per nome, non era mai accaduto prima di allora. Questo pensiero venne interrotto solo quando si accorse che il ragazzo si stava avvicinando a poco a poco a lei. Istintivamente la mora cominciò ad abbassare le palpebre, come stava facendo il ragazzo, conscia di quello che stava accadendo.

Eppure loro erano nemici, loro non si erano mai parlati se non per lanciarsi frecciattine, loro non si chiamavano per nome, loro si odiavano. E allora, perché lei desiderava così tanto quello che stava per accadere?

Sentì ormai il respiro del ragazzo sulle sue labbra, ma qualcuno interruppe l’atmosfera.

 

-Gabriella, vieni a ballare.- disse un ragazzo dai capelli neri e con occhi verdi portando via la ragazza dalla stretta del castano.

 

-Stava già ballando con me.- disse minaccioso Troy prendendo per un polso Gabriella e riabbracciandola.

 

-Non credo di conoscerti. Sono Jeremy.- disse il ragazzo, -Vieni, Gabriella.

 

La ragazza conosceva molto bene quel ragazzo. Era un suo compagno di corso e ci aveva sempre provato spudoratamente con lei. Ogni volta che si incontravano cercava in tutti i modi di rimanere solo con lei. La ragazza lo odiava, si credeva un re quando, invece, era solo un figlio di papà con il cervello di uno scimpanzè.

 

-E io sono Troy. Troy Bolton. Il ragazzo di Gabriella.- disse il ragazzo lasciando di stucco la mora.

 

-Da quando lo saresti?- domandò il moro non credendo alle sue parole.

 

-Da ora.- disse il ragazzo.

 

Si voltò verso Gabriella e annullò la distanza tra le loro labbra.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Taylor batté rumorosamente più volte il pugno destro sulla porta, su cui si ergeva un cartello.

 

“Il Regno Di Chad”

 

-Il regno dell’imbecille, doveva scrivere.- sussurrò a stessa.

 

Chad aprì la porta, ritrovandosi davanti una alquanto irata Taylor.

 

-Che c’è?- domandò guardandola.

 

-Abbassa quella musica!- esclamò furiosa la castana, -La tua stupida musica si sente fino in Italia! (riferimento alla ficcy di Vivy93!! XD NdA)

 

-Io non abbasso la musica.- rispose il ragazzo rientrando nella stanza e lasciando la porta aperta.

 

Taylor lo seguì dentro e si diresse verso lo stereo, spegnendolo definitivamente.

 

-Ehi! Sono libero di fare quello che voglio!- esclamò il ragazzo lanciandole un’occhiataccia.

 

-Tu credi?- chiese incrociando le braccia al petto.

 

-Sì.- rispose Chad ironico.

 

Bau Bau Bau Bau

 

La cucciola di Labrador corse nella stanza, diretta verso il ragazzo. Chad la prese in braccio e cominciò ad accarezzarla, adorava i cani.

 

-Hai trovato un nome?- domandò alla ragazza.

 

-No. Da una parte ci siamo io e Gabriella che vogliamo chiamarla Decathlon, dall’altra tu e Bolton che avete pensato al nome Wildcats.

 

-Facciamo un compromesso, un incrocio insomma.- disse il ragazzo poggiando la cucciola per terra, -Che ne pensi di Decats?

 

-Decats?- chiese Taylor confusa, -E’ l’incrocio di due nomi più assurdo che abbia mai sentito.

 

-Però, almeno, accontentiamo tutti e quattro, no?

 

-E Decats sia.- acconsentì la castana uscendo dalla stanza.

 

-Cosa facciamo stasera?- chiese il ragazzo raggiungendola.

 

-Leggerò un libro.- rispose Taylor incominciando a scendere le scale che portavano al salotto.

 

-Leggere? È capodanno!- esclamò dilatando le pupille Chad.

 

-Tu cosa avresti in mente, anima della festa?- lo schernì la ragazza.

 

-Una pizza, un film e quattro chiacchiere.- rispose il ragazzo prontamente.

 

-Quattro chiacchiere?- scandì bene le parole lei inarcando un sopraciglio.

 

-Non ci conosciamo ancora. Dobbiamo passare ancora diversi mesi insieme e questo comporterà un leggero rapporto amichevole.- spiegò Chad entrando nel salotto.

 

-Leggero?- chiese la ragazza ironica.

 

Chad non rispose. Si avvicinò al telefono e compose il numero della pizzeria a cui di solito ordinavano le pizze.

 

-Come vuoi la pizza?- chiese il ragazzo guardandola.

 

-Patatine.- disse la ragazza arrendendosi.

 

-Vorremmo ordinare una pizza alle patatine, una ai wurstel, una al salame piccante e una margherita. Inoltre volevamo gli Special Hot.- disse il ragazzo alla cornetta.

 

Quando riattaccò guardò l’espressione stralunata della coinquilina.

 

-Sorvolando sul fatto che hai ordinato da mangiare per un esercito, cosa sono gli Special Hot?- domandò guardandolo accigliata.

 

Il ragazzo andò all’ingresso, ritornandoci con un cappotto nero. Quando tornò nel salotto lanciò alla ragazza il suo giubbotto bianco.

 

-Intanto andiamo a prendere il film.- disse sorridendo.

 

Si diressero prima in pizzeria e poi in videoteca. Mentre erano a pochi metri da casa Taylor interruppe il silenzio.

 

-Dici che si stanno divertendo?- chiese stringendo tra le mani un dvd preso, poco prima, in videoteca.

 

-Chi?- chiese Chad confuso, stando attento a non far cadere le pizze.

 

-Gabriella e Bolton.- disse come se la cose fosse ovvia la ragazza.

 

Ormai erano davanti alla soglia della loro villetta. Tirò fuori le chiavi e le girò nella toppa, entrando poi in casa, seguita da Chad.

 

-Non lo so.- rispose il ragazzo dirigendosi verso il salotto e appoggiando le pizze sul tavolino.

 

Taylor si tolse il cappotto, come fece il ragazzo, e lo appoggiò sul divano. Subito dopo prese il dvd e lo mise nel lettore. I titoli iniziali di “Raise Your Voice” incominciarono a scorrere. (“Nata per vincere” in italiano… NdA)

 

-L’ho visto sei volte questo film.- disse il ragazzo sedendosi sul tappeto e aprendo un cartone, rivelando la pizza alle patatine.

 

Taylor ne prese un pezzo, -Io otto.- disse la ragazza mangiando la pizza e guardando lo schermo, -Come mai l’hai visto così tante volte?- chiese Taylor voltando il viso verso quello del castano.

 

-Scherzi? Hilary Duff è bellissima!- esclamò lui ridendo, -Tu?

 

-Immagina.- disse Taylor guardando lo schermo.

 

Rimasero in silenzio, mangiando la pizza, guardando il film, fino a quando l’auto di Paul, il fratello di Terry, la protagonista del film, andò a scontrarsi contro un camion.

Il Wildcats capì perché aveva insistito per prendere quel film, perché lo scorso capodanno l’aveva passato da sola.

 

-Scusa.- disse Chad guardando la ragazza.

 

La castana sorrise tristemente.

 

-È il mio film preferito, tranquillo.- lo rassicurò lei sospirando.

 

-Per questo hai passato il capodanno da sola, l’anno scorso?- domandò Chad.

 

-Sì.- rispose semplicemente la ragazza continuando a guardare lo schermo del televisore.

 

Il film proseguì. Tra le canzoni, i baci e lo spettacolo finale. Quando i titoli di coda incominciarono a scorrere, le pizze non erano ancora finite.

 

-Che si fa ora?- domandò Taylor guardando l’orologio e constatando che erano le undici e mezza.

 

-Si aspetta la Mezzanotte.- disse Chad alzandosi.

 

-In che modo?- chiese la ragazza sbuffando.

 

-Così.- disse semplicemente il ragazzo posizionandosi dietro di lei e sedendosi con le gambe distese.

 

Le cinse le spalle con le braccia, accogliendo la schiena della ragazza sul suo petto e stringendola forte.

 

-Perché tu non debba passare il nuovo anno da sola.- disse Chad stringendola a sé, mentre Taylor diventava rossa.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Gabriella si staccò da quel bacio, anche se di malavoglia, e guardò il ragazzo davanti a lei. La mora aveva gli occhi sgranati e respirava affannosamente. Guardò intorno a lei e tirò un sospiro di sollievo quando constatò che nessuno si era accorto di quel bacio.

 

-Convinto?- chiese Troy a Jeremy.

 

Jeremy se ne andò lanciandogli un’occhiataccia, comprendendo di aver perso. Il castano guardò la ragazza davanti a lui e sorrise.

 

-Non parlare.- disse vedendo che Gabriella stava per aprire bocca, -Vieni con me.

 

La condusse fuori dall’edificio e ammirò la notte stellata che veniva offerta loro. Gabriella rabbrividì per il freddo, dovuto al fatto che il copri spalle l’aveva lasciato dentro. Il ragazzo se ne accorse e si tolse la sua giacca di jeans, mettendogliela sulle spalle.

 

-Perché?- chiese la ragazza dopo qualche minuto.

 

-Ti avevo detto di non parlare, mi sembra.- commentò ironico Troy.

 

-Perché?- ripeté la ragazza.

 

-Perché mi piaci. Sembra strano, sembra assurdo, ma mi piaci.- disse Troy sfiorandole una guancia con il dorso della propria mano destra.

 

-Non si può.- disse Gabriella accigliata da quella rivelazione.

 

-Nella vita si può tutto.- commentò il ragazzo sorridendole dolcemente.

 

-Come faccio a piacerti? Litighiamo sempre.- disse la ragazza.

 

-Siamo così diversi, ma così simili.- rispose il ragazzo scostandole una ciocca di capelli neri dal viso.

 

E fu in quel momento che tutti e quattro si accorsero che cosa dovevano aspettarsi dal nuovo anno.

 

Troy si avvicinò nuovamente a Gabriella, tanto da unire per la seconda volta le loro labbra.

 

Chad e Taylor rimasero abbracciati sul tappeto.

 

La Mezzanotte suonò i suoi rintocchi.

 

************

Uhm… chi è amante della Troy/Gabriella, devo dire che mi amerà!! XD Uhm… però non vi assicuro niente bhuahuah che cattiva!! XD

 

Ringraziamenti: Mamma mia quanti siete raga!!! *-* Che bello, sono felicissima!!!! *-*

 

evanescense88 (grazieeeeeeeeeeeeee!!! *-* Recensisci ancora!!!)

 

Marty92 (Anche questo è piuttosto lungo come chappy ^^ Sii quella frase è piaciuta un po’ a tutte!! XD Grazie mille, che te ne pare di questo chappy? ^^)

 

diavoletta_verde (Un’altra a cui piace la storia delle fusa ^^ bene, bene Aggiornato, non tanto presto ma aggiornato! XD Grazie, che cosa ne pensi??)

 

Giselle (Dici sul serio? Scrivo così bene?? WOW!! *-* Messi anche qui i tacchi XD Troy/Gabriella inseriti XD Grazie e commenta ancora ^^)

 

valepigia (eh, sarà per un’altra volta il bacio sotto il vischio… qui se la sono cavati lo stesso, no? XD Aggiorno solo ora perché non ho più l’adsl uffi == Grazie mille e recensisci ancora ^^)

 

3 Recensioni di Vivy93 XD (Nooo, Decats XD Be’, Sharpay e Ryan sono un po’ diversi dal film XD Lo so. Lo so. Uno come Troy bisogna cercarlo per tantissimo tempo, qui non ce ne sono == Ecco un’altra innamorata delle fusa XD Addirittura Eccezionale *-* Grazie!!! Grazie anche per le tre recensioni!! XD Recensisci ancora ^^)

 

Smartgirl (Grazie mille!! *-* Sei nuova tra le recensitici ^^ Fammi sapere che te ne pare di questo chappy! ^^)

 

2 Recensioni di Herm90 ^^ (Tu dici?? Mmmm… sai volevo mettere Chad con Sharpay… no ok, non uccidermi, abbassa la pistola XD Un’altra pazza per le fusa ^^ Sisi, saranno troppe, ma mi dispiaceva dividere il chappy, quindi l’ho lasciato così!! ^^ Ecco qui cosa aveva in mente Chad per Capodanno XD Furbo il ragazzo!! La vodka è servita? ^^ Grazie mille e recensisci ancora!! ^^)

 

ale_theangel (Troy e Gabry 4ever!! Sei nuova anche tu tra le mie recensioni!! *-* Grazie e dimmi che te ne pare ^^)

 

Buffy86 (Siiii, un’altra fan di Chad e Taylor!! *-* Bhuahuah, io e Herm90 abbiamo convertito anche Vivy93!! XD Grazie mille e commenta ancora!! ^^)

 

carlotta (No, Sharpay non si mette in mezzo tranquilla ^^ Non potrei farla mettere insieme a Troy per nulla al mondo XD Grazie, che te ne pare di questo chappy?? ^^)

 

silvia (Accontentata!! ^^ Un’altra nuova recensioneeee aaaaaa che bello!!!!!! *-* Grazie mille e recensisci nuovamente!! ^^)

 

Ragazze, durano più i ringraziamenti che il chappy!! Grazie a tutti per il sostegno!!!!! *-* Ricordate sempre una cosa: commentinoooooo?? XD Ogni giorno aumentate, ora siete 12!! Grazie mille!! ^^ Ci vediamo al prossimo chappy!

 

Tanti kiss

By Titty90 ^^

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Capitolo 12
*** Io non sono una sfida ***


Capitolo 12: Io non sono una sfida

Capitolo 12: Io non sono una sfida

 

-Taylor…

 

Il sussurro di qualcuno fece separare la presidentessa del Club delle Scienze dal sonno che aveva preso il suo corpo. Mugugnò qualcosa in risposta e si riaddormentò.

 

-Taylor…

 

Quel sussurro le arrivò più chiaro alle orecchie. Sentì qualcuno scuoterle le spalle, qualcuno chiamarla di nuovo fino a quando non aprì gli occhi. Sbatté le palpebre alcune volte, cercando di focalizzare chi c’era seduto sul suo letto, e riconobbe dei capelli neri e degli occhi dolci.

 

-Gabriella… Che c’è?- domandò la castana alzandosi a sedere e sbadigliando.

 

-Ho baciato Bolton.- disse la ragazza alzandosi dal letto e camminando per la stanza della sua migliore amica.

 

-Cosa?- chiese di rimando Taylor confusa, stropicciandosi gli occhi.

 

-Ho-baciato-Troy-Bolton.- sillabò bene le parole la mora.

 

Taylor sbadigliò, ma si bloccò non appena il suo cervello si mise finalmente in funzione, -Cosa??

 

-L’ho baciato… o meglio, lui ha baciato me! Stavamo ballando… Jeremy è arrivato… Siamo andati fuori… Mi ha detto che gli piaccio… Io ho ricambiato il bacio… Aiuto! Non ci capisco più niente!- esclamò Gabriella sedendosi sulla sedia della scrivania e mettendosi le mani in testa nel tentativo di soffocare tutti i pensieri confusi che l’affollavano.

 

-Gabriella, calmati! Da quello che ho capito tu e Bolton vi siete baciati, Jeremy vi ha visto, tu hai ricambiato e adesso siete in una situazione di stallo.

 

-Meno male che sei un genio, Taylor, altrimenti avrei dovuto spiegarti tutto.- commentò la mora sorridendo debolmente.

 

-Ma a te piace?- azzardò l’amica.

 

-Non lo so. Lui dice che vuole mettersi con me e che gli piaccio. Io non so cosa fare…- rispose la ragazza accigliata.

 

-Segui il tuo cuore.- disse Taylor alzandosi dal letto e inginocchiandosi davanti all’amica.

 

-Taylor, da quando sei romantica?- chiese scherzosa l’altra.

 

-L’anno nuovo mi sta portando tante sorprese.- constatò la ragazza guardando una scatoletta sulla scrivania.

 

Sorrise ripensando al contenuto di essa. Dentro c’erano gli Special Hot.

 

Flashback

 

-Cosa sono gli Special Hot?- domandò la ragazza mentre guardavano il film.

 

-Sono delle pizzette normali, con la differenza che sopra ci sono pezzi di peperoncino. Devi assolutamente provarli.- rispose Chad porgendogliene una.

 

-Io odio il piccante.- commentò la castana rifiutando la pizzetta.

 

-Non fare la bambina come al tuo solito.- disse il ragazzo divertito.

 

-Io non faccio la bambina.- disse Taylor prendendo una pizzetta e mettendola in bocca.

 

Il suo viso divenne a poco a poco paonazzo, fino a che non le servì mezza bottiglietta d’acqua per diminuire il bruciore del peperoncino.

 

-Sei così buffa, dovresti essere sempre così. Sei molto più carina quando sei te stessa.- disse il ragazzo guardandola bere.

 

Stranamente il rossore sulle guance di Taylor non diminuiva, ma aumentava.

 

Fine Flashback

 

-E le porterà anche a te.- continuò guardando dritto negli occhi della mora, -Ora dormici su, domani saprai la risposta ai tuoi problemi.

 

Gabriella seguì il consiglio. Salutando e ringraziando la sua migliore amica, si diresse verso la sua stanza.

 

*E’ tutto così strano…*, pensò mentre si metteva il pigiama e si coricava a letto.

 

Strano. Quella era la parola esatta. Era strano essere a conoscenza dei sentimenti che provava il Wildcats nei suoi confronti. Era strano aver baciato il ragazzo e aver provato una sensazione che non aveva mai provato. Era strano che desiderava anche lei stare con Troy Bolton, il capitano della squadra di basket.

Quella notte non riuscì a dormire fino a quando non trovò una soluzione a quel gigantesco problema che era sorto con l’inizio dell’anno. A parer suo, era la soluzione migliore.

Quando, la mattina, si svegliò ripensò ancora una volta alla sua soluzione. La trovava ancora più giusta.

Velocemente si vestì con un paio di jeans e una felpa larga e scese in cucina, pronta ad affrontare il ragazzo.

 

-Bolton, possiamo parlare?- chiese rimanendo sulla soglia della cucina e guardando il ragazzo che, seduto a bere del latte, chiacchierava con Chad.

 

-Certo, andiamo nel campetto.- rispose lui precedendola fuori di casa.

 

Lentamente, fin troppo lentamente per Gabriella, raggiunsero il campetto di basket e si sedettero a una panchina che era stata messa al bordo del campo.

 

-Allora, di cosa volevi parlarmi?- domandò il ragazzo guardandola dolcemente.

 

-Di quello che è successo questa notte.- rispose la ragazza alzandosi in fretta per non rimanere accanto a lui.

 

-Ok.- disse il ragazzo confuso, -Anche se non capisco perché ci sia bisogno di parlarne.

 

-Mi hai baciato.

 

-Lo so.- rispose il ragazzo ancora leggermente confuso.

 

-Hai detto che vuoi essere il mio ragazzo.

 

-Lo so.

 

-Hai detto che ti piaccio.- finì la lista la mora.

 

-Lo so.

 

-Smettila di dire “Lo so”!- esclamò Gabriella infastidita, -Non posso essere la tua ragazza, Troy.- disse chiamandolo, finalmente, per nome.

 

-Perché?- domandò il ragazzo guardandola.

 

-Perché tu sei Troy Bolton e io Gabriella Montez.- rispose la ragazza evitando il suo sguardo.

 

-Continuo a non capire.

 

-Non c’è niente da capire. Credi che io ti piaccia, ma non è così. La scuola si dividerebbe in due se noi ci mettessimo insieme e io soffrirò troppo quando tu mi lascerai per metterti con una cheerlader.- spiegò la mora guardandosi i piedi.

 

-Sono uno che accetta le sfide e questa è una sfida, la sfida più interessante che mi sia mai capitata.- disse il ragazzo alzandosi per mettersi davanti alla ragazza e cingerle il corpo con le braccia.

 

-Io non sono una sfida.- disse Gabriella slegando quel legame e correndo in casa.

 

-Gabriella!- la chiamò il ragazzo, ma fu inutile.

 

Si sedette sulla panchina e si prese la testa tra le mani. La coinquilina aveva ragione, erano troppo diversi.

Troppo diversi, troppo distanti come mente, troppo stupidi per capire che cosa stava accadendo.

 

Gabriella, intanto, era corsa in casa ed era passata dalla cucina, scontrandosi con Taylor e Chad, impegnati a fare colazione.

La ragazza guardò la sua migliore amica e corse fino alla sua stanza, dove si sdraiò sul letto piangendo lacrime. Lacrime versate per la consapevolezza che quella era stata la scelta più difficile e forse più dolorosa che aveva fatto.

 

-Non vai dalla tua amica? Sembrava sconvolta.- constatò Chad prendendo una brioche dalla dispensa.

 

-Ci andrò dopo. In questo momento ha solo bisogno di stare da sola a pensare.- disse Taylor intuendo la soluzione che aveva trovato la sua migliore amica.

 

-Ma cos’è successo?- chiese Chad alla ragazza mentre Troy entrava in cucina.

 

Quest’ultimo guardò Taylor, per capire nel suo sguardo che lei sapeva. Sapeva del bacio, sapeva quello che era successo. Chad, ignaro di quello che stava accadendo, lo guardò accigliato.

 

-Chiedi al tuo amicone.- disse la ragazza sedendosi al bancone.

 

-Niente di importante, abbiamo litigato come al solito.- disse il Wildcats uscendo dalla cucina per evitare ulteriori spiegazioni.

 

-Ah.- fu il commento confuso del castano, che aveva intuito che c’era qualcosa sotto.

 

Taylor si alzò dallo sgabello del bancone e posò la propria tazza nel lavello, per poi lavarla. Si asciugò le mani e si diresse verso il piano di superiore, sotto lo sguardo di Chad che aveva intuito dove stava andando dall’amica.

 

-Gabriella, sono Taylor.- disse la ragazza bussando alla porta della camera della mora.

 

Gabriella aprì la porta e abbracciò d’impulso l’amica. Taylor si chiuse la porta alle spalle e cullò la ragazza nell’abbraccio, per placare le sue lacrime.

Il suo compito, però, venne interrotto dalla voce insistente del coinquilino che proveniva da dietro la porta della camera di Gabriella. La migliore amica di quest’ultima aprì la porta di scatto e si ritrovò davanti Chad.

 

-Si può sapere che accidenti vuoi?- domandò irata.

 

-C’è il tuo ragazzo.- sillabò lui lanciandole un’occhiataccia.

 

-Io non ho il ragazzo.- rispose la castana confusa.

 

-E allora come lo chiami il postino giovane di Alberenque che in questo momento è seduto nel nostro salotto e che chiede di te?- domandò ironico tutto d’un fiato il ragazzo.

 

-Eric?- chiese Gabriella, che conosceva il ragazzo, apparendo sulla soglia e mostrando gli occhi lucidi e rossi per il pianto.

 

-Non ti sembra eccessivo piangere per una litigata con Troy?- chiese Chad ancora all’oscuro di ciò che era successo la sera prima.

 

-Vado a vedere cosa vuole Eric.- disse Taylor troncando il discorso.

 

Si diresse velocemente in salotto, riconoscendo la sagoma del ventenne. Oltre a essere il suo postino, era anche un suo amico. Si erano conosciuti tramite la sua famiglia.

 

-Ciao, che ci fai qui?- chiese salutandolo con un cenno della mano.

 

-Mi chiedevo se potevi aiutarmi a scegliere il regalo per Lane.- rispose il ragazzo alzandosi dal divano su cui si era accomodato.

 

-Scusa, Eric. Questo non è il momento più adatto.- rifiutò la castana.

 

-E’ successo qualcosa? Uno dei tuoi nuovi coinquilini ti ha fatto qualcosa?- chiese il ragazzo accigliato.

 

-Non siamo mica dei maniaci.- rispose per la ragazza Chad entrando nel soggiorno.

 

-Tu sei…

 

-Chad Danforth.- si presentò il ragazzo stringendo la mano di Eric.

 

-Eric Nedler.- strinse la mano anche lui.

 

-Non mi avevi detto che avevi il ragazzo.- disse Chad alla ragazza accanto a lui.

 

-Quante volte devo dirti che non ho il ragazzo?- domandò lei infastidita.

 

-E comunque sono fidanzato da due anni e mezzo con sua cugina Lane.- disse Eric al Wildcat, -Wildcat?

 

-Come fai a sapere che sono un Wildcat?- domandò accigliato il castano e sollevato in qualche modo dalla notizia del suo fidanzamento con la cugina di Taylor.

 

-Hai tutti i segni del Wildcat, lo ero anch’io alla East High.

 

-Aspetta un attimo. Nedler… Nedler! C’era un certo Sam Nedler che ha portato nel 2002 la squadra alla vittoria.- disse ancora Chad sorridendo interessato.

 

-Sammery Eric Nedler a rapporto.- disse il ragazzo accennando un inchino.

 

 -Non ci posso credere! Sei una leggenda nella nostra squadra! Devo presentarti Troy, è il capitano!- esclamò Chad euforico.

 

-Troy Bolton? Suo padre è il coach Bolton? E’ stato il mio coach!- esclamò Eric sorpreso.

 

-Vieni, Troy è al piano superiore.- disse il ragazzo incominciando ad avviarsi verso la scalinata insieme alla sua leggenda.

 

-Ehi, ma voi non vi odiavate?- domandò Taylor inarcando le sopraciglia.

 

-Cambio idea facilmente, dovresti saperlo.- disse Chad sorridendo maliziosamente alla ragazza che divenne rossa.

 

************

Eccomi qui con il nuovo chappy!! ^^ Sono tornata ai canoni di lunghezza che ho di solito ^^’’’’

Ragazze, ho fatto una pazzia… ho comprato l’album delle figurine di High School Musical!!! Per festeggiare ho iniziato una nuova ficcy che occuperà al massimo due o tre capitoli eheh ^^

 

Ringraziamenti:

 

evanescense88 (manca ancora un po’ alla fine, ma posso assicurarti che rimarrai soddisfatta, almeno credo ^^’’’’’ grazie mille e recensisci ancora!!!)

 

diavoletta_verde (Sono fatta così, non resisto senza sviluppi *-* Bene, non odiarmi se Gabriella e Troy hanno avuto sto momento ^^’’’’ Grazie mille e recensisci ancora! ^^)

 

Marty92 (Eh certo, Troy è magnifico. Gabriella è stupida, gli ha detto di no… Help me, non strozzarmi == Sii a me piace un casino quel film ^^ Grazie, che te ne pare di questo chappy??)

 

Herm90 ( *-* Vorrei passarlo anch’io un Capodanno con Chad, nei miei sogni per ora XD Chissà perché sospettavo che ti sarebbe piaciuto tutto di Chaylor!! Ecco qui gli Special Hot, io li ho veramente assaggiati, sono buonissimi!! XD Grazie mille e commenta ancora! ^^ Ps: Non farmi mai più venire degli accidenti per la tua ficcy!! XD)

 

Smartgirl (Grazieeeeeeeeee!! Dimmi cosa ne pensi di questo chappy =^^=)

 

carlotta (Aggiornato, non presto, ma aggiornato! ^^ Anche tu, non odiarmi per Troy e Gabry… Grazie mille e dimmi che te ne pare di questo chappy! ^^)

 

Buffy86 (Infatti sarebbe stato troppo facile!! Bhuahuah!! Non odiarmi… Grazie mille e recensisci ancora! ^^)

 

valepigia (Il bacio sotto il vischio, mi hai fatto venire un’ideuzza per una shot… Grazie!! Commenta ancora!! ^^)

 

Vivy93 (Jeremy lasciamolo nel suo brodo no?? XD Mah, non so se si arrabbierebbe Erika… ^^ Non odiarmi, lo dico anche a te!! XD Grazie mille e recensisci ancora! Ps: Aggiorna la tua!! ><)

 

Ehm… Io vado a nascondermi dalle fan di Troy e Gabriella, prima che mi uccidano… Al prossimo chappy!! E lo sapete vero?? Commentinooooo ^^

 

Tanti kiss

By Titty90 ^^

 

Ps: Sono reperibile in America insieme al cast di Hsm, see, magari!! XD

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Capitolo 13
*** Mi manchi ***


Capitolo 13: Mi manchi

Capitolo 13: Mi manchi

 

-Ragazzi, state andando malissimo nelle vostre materie calanti.- esclamò il preside della East High guardando severamente Troy e Chad, che non seppero cosa rispondere in loro difesa.

 

-Anche voi, ragazze, state peggiorando.- fece notare il preside a Gabriella e Taylor.

 

-Ci scusi.- disse Taylor colpevole.

 

-Non vi scuso. Avete ancora metà anno davanti a voi, datevi da fare!- tuonò l’uomo per poi invitarli a lasciare l’ufficio.

 

I quattro seguirono il consiglio, pronti ad eclissarsi dalla furia del loro preside. Essere convocati nel suo ufficio non era qualcosa di cui vantarsi, in particolar modo se era per essere sgridati.

In effetti ciò che aveva detto era la verità. Erano peggiorati nelle materie in cui avevano un possibile debito. Si erano preoccupati solamente delle feste che c’erano state e dei loro problemi personali, in particolar modo Troy che non aveva più smesso di pensare a ciò che era successo l’ultimo dell’anno. Non che Gabriella fosse da meno, erano passate due settimane e lei pensava ancora a quando gli aveva detto di No.

Chad e Taylor sembravano quasi indifferenti in quanto tutti e due aveva un tacito accordo. Non parlare degli abbracci e dei rispettivi rossori. Negavano. Negavano tutti e quattro ciò che sentivano.

 

Quel pomeriggio si ritrovarono tutti e quattro in salotto.

 

-Avete visto come era arrabbiato il preside?- chiese Troy terrorizzato.

 

-Davvero? Pensavo fosse solo curioso di sapere come andiamo.- disse Chad sarcastico e ricevendo un pugno sul braccio da parte di Taylor.

 

-Volete finirla? È una cosa seria!- esclamò Gabriella alzandosi di scatto dalla poltrona.

 

-Gabriella ha ragione. Oggi incominceremo le rispettive ripetizioni.- annunciò Taylor accomodandosi ad una sedia del tavolo di mogano che stava nella parte inferiore del soggiorno.

 

-Devo proprio imparare la chimica?- chiese Chad sedendosi accanto a lei.

 

-Sì.- rispose la ragazza incominciando a sfogliare il suo libro di chimica.

 

-In questo caso io darò una mano a Bolton nel Canto. Andremo alla Jake High, c’è un’acustica migliore.- disse Gabriella.

 

-Ok.- acconsentì Troy, felice al pensiero di poterle finalmente parlare da solo.

 

I due si misero il cappotto e si diressero verso la scuola di canto in macchina. Gabriella sperava che il ragazzo non dicesse nulla durante il tragitto, ma ciò non accadde.

 

-Allora… come va?- domandò infatti guardando la strada.

 

-Che domanda è?- chiese di rimando la ragazza osservandolo scettica.

 

-Gabriella, sono due settimane che mi eviti! Non abbiamo più parlato e ora mi chiami di nuovo per cognome! È ovvio che ti faccio una domanda del genere!- rispose Troy arrabbiandosi e girando il volante a destra.

 

-Io non ti evito.- fu la risposta di Gabriella accompagnata da una risata fasulla nel tentativo di sdrammatizzare il discorso.

 

-Se tu non mi eviti, io allora sono il cocco della Darbus.- rispose il ragazzo guardandola un attimo.

 

Il silenzio che seguì quella affermazione fu tagliato dopo pochi secondi sempre dal ragazzo, -Gabriella, mi manchi. Mi manca sentirti cantare di nascosto, mi mancano le battute ironiche che mi lanciavi di solito. Mi manca litigare con te, ti rendi conto? Io sto impazzendo!- esclamò infatti fermandosi davanti alla Jake High.

 

Gabriella lo guardò accigliata. Anche a lei mancava litigare con lui, sgridarlo, i suoi modi da Don Giovanni, tutte le volte che la veniva a prendere a lavoro. Era pazzesco, le mancavano tutte quelle piccole cose che solitamente aveva sempre odiato nel ragazzo che aveva di fianco. Era vero, lo evitava. Lo evitava cercando di soffocare quel dolore che nasceva alla bocca dello stomaco ogni volta che lo vedeva ridere o scherzare con una qualunque ragazza.

Dopo pochi attimi di riflessione sentì la portiera aprirsi. Non si era neanche accorta che Troy era sceso e, facendo il giro dell’automobile, le aveva aperto la portiera.

La ragazza scese dalla macchina ed evitò il suo sguardo azzurro. (Nel primo chappy ho scritto che Troy aveva gli occhi marroni, ma in realtà li ha azzurri. È stato un errore di confusione, sorry!! NdA)

Velocemente entrò nella scuola, diretta verso lo stesso studio di registrazione che aveva mostrato prima di Natale al ragazzo. Quando entrò nella stanza si tolse il cappotto e lo stesso fece il capitano della squadra.

 

-Proviamo la canzone che ti ha assegnato la signora Darbus.- disse Gabriella mettendo un disco.

 

Il pomeriggio proseguì fra i consigli imbarazzati della ragazza e la calma apparente di Troy. Apparente perché dentro, in realtà, era tutto tranne che calmo.

 

Se per loro due il pomeriggio si stava rivelando molto strano e imbarazzante, per Taylor e Chad si stava rivelando molto noioso.

 

-Allora, come si calcola il Volume di una soluzione?- chiese per l’ennesima volta la castana.

 

-Ehm…

 

-Danforth! È due ore che ti spiego come si calcola il Volume! E’ una cosa che si impara anche alla medie, non puoi essere così in ritardo.

 

-Viaggio in ritardo dai tempi dell’asilo. (Dovevo metterla assolutamente! u.u NdA)- le fece notare il ragazzo con un sorrissetto sarcastico.

 

-Cerca di impegnarti!- esclamò la ragazza prendendo degli appunti dal proprio quaderno.

 

-Come faccio ad impegnarmi al pensiero che, in questo momento, dovevo essere con Eric a giocare a basket?

 

-Cancella dalla tua mente bacata per almeno cinque secondi la pallacanestro. Ne va del tuo futuro, non te ne rendi conto?- chiese Taylor accigliata dal comportamento così menefreghista del ragazzo.

 

-La pallacanestro è tutto per me. La prossima settimana abbiamo la semifinale, contavo nei consigli di Eric.- disse il ragazzo appoggiando un gomito sul tavolo e guardandola fisso negli occhi, -Non ti succede la stessa cosa con la chimica?

 

-No.- confessò Taylor per chissà quale motivo, -Nel mio futuro la chimica ha un ruolo marginale.

 

-Ma non volevi fare una scoperta scientifica?- chiese il castano ricordandosi ciò che veniva scritto tutti gli anni sotto la foto della ragazza nell’annuario scolastico.

 

-Certo, è una mia ambizione, ma in realtà voglio fare… Voglio fare il medico.- confessò la ragazza tutto d’un fiato.

 

-Medico? Al massimo potresti fare l’infermiera.- disse il ragazzo ridendo e ricevendo un’occhiataccia da parte della ragazza.

 

-Torniamo alla chimica.

 

-Ehi, stavo scherzando.- commentò Chad prendendole la mano che stava afferrando gli appunti della materia che stavano studiando, -Non direi mai niente che ti faccia soffrire, Taylor.

 

La ragazza, sentendo il suo nome pronunciato dal ragazzo, alzò lo sguardo ed incrociò il suo. Stava per parlare, quando Decats le arrivò sulle ginocchia, costringendola a mollare la mano del Wildcat. Pessimo errore perché, prima che la cagnolina saltasse sopra alle ginocchia della padrona, aveva urtato la sedia su cui era seduto Chad, costringendola a rivoltarsi e, quindi, far cadere di schiena il ragazzo.

 

-Decats!- esclamò infatti quest’ultimo sentendo un dolore improvviso alla schiena.

 

-Oh mamma, Chad stai bene?- chiese la ragazza posando Decats per terra ed aiutandolo a sedersi sul tappeto.

 

-Ora che mi hai chiamato per nome sì.- disse il ragazzo sorridendole.

 

La ragazza divenne rossa e Chad se ne accorse. La sua mano si mosse lentamente, fino a scostarle un ciuffo di capelli dietro l’orecchio. Quando Taylor abbassò la testa imbarazzata da quel contatto, Chad le prese il viso con una mano e glielo sollevò. Si avvicinò piano al viso della ragazza. Decats abbaiò.

 

-A questo punto direi che è meglio se ricominciamo a studiare.- disse Taylor alzandosi di scatto al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere. Sentiva una vaga sensazione di insicurezza, e questo non era un bene.

 

-Taylor, aspetta, parliamo un attimo.- cercò di convincerla il ragazzo alzandosi dolorante.

 

-Attento.- disse la ragazza sorreggendolo mentre si alzava.

 

-Possiamo parlare?- chiese il castano guardandola speranzoso.

 

-Di cosa dovremmo parlare?- domandò in risposta Taylor sorreggendolo ancora.

 

-Di quello… che è… sì, insomma… di quello che stava per accedere… Ci stavamo per baciare…- rispose il ragazzo incerto.

 

-Tu hai qualcosa da dire?

 

-No, ma in certe… occasioni, bisogna trovare qualcosa da dire.

 

-Sai perché Gabriella e Troy hanno litigato?- chiese Taylor inarcando un sopraciglio.

 

-No, so solo che non si parlano più. A giudicare dal modo in cui gioca Troy, devo intuire che è qualcosa che è meglio risolvere in fretta.

 

-Intuisci bene. Gabriella è distratta, fra una settimana c’è la semifinale del Decathlon e senza la sua concentrazione in laboratorio non la passeremo mai.

 

-Ma tu sai perché hanno litigato? Mi sembrava che lo sapessi.- commentò il ragazzo.

 

-Si sono baciati.- rispose Taylor incerta.

 

-Stai scherzando, quei due si odiano!- affermò sicuro Chad.

 

-Ti sembra che scherzi su una cosa del genere?- domandò lei irata.

 

-Scusa, mi sembra strano, tutto qui. Credi che dovremmo fare qualcosa?

 

-No, meglio di no. È una cosa che devono risolvere loro.

 

-Per questo ti sei alzata di scatto?- domandò il ragazzo abbassando lo sguardo.

 

-Non voglio che litighiamo, inoltre l’armonia della casa verrebbe rotta.- mentì Taylor non sapendo il motivo di quell’istinto bugiardo che si era impossessato di lei.

 

-Armonia?- chiese ridendo, -Non c’è mai stata armonia qui dentro!

 

-Di quale armonia state parlando?- chiese una voce a loro familiare proveniente dall’entrata del salotto.

 

-Gabriella!- esclamò Taylor scostandosi dal ragazzo e facendolo cadere nuovamente a terra, in quanto si era aggrappato alla ragazza per stare in piedi.

 

-Chad, che stai combinando?- chiese Troy, posizionato dietro alla mora, incrociando le braccia e sorridendo ironico.

 

-Niente.- rispose Chad, per la prima volta nella sua vita imbarazzato, cercando di alzarsi anche se a fatica.

 

-Farò finta di crederci. Vado a farmi una doccia, a dopo.- disse Troy dirigendosi verso la sua stanza.

 

-Noi finiamo di studiare.- esclamò Taylor rossa in viso.

 

Gabriella annuì guardando l’amica. Le avrebbe parlato dopo. Si diresse verso la sua stanza e quando vi fu davanti sentì un rumore dietro di lei.

Si voltò e vide Troy con solo i jeans che aveva portato quel pomeriggio, quindi a petto nudo, probabilmente si stava dirigendo verso il bagno.

 

-Ehm… vado a farmi la doccia.- disse il ragazzo infatti.

 

Gabriella lo vide aprire la porta del bagno e qualcosa accadde dentro di lei. Perché doveva fingere? Perché doveva dimenticare i baci che si era scambiata con il ragazzo a Capodanno? Non voleva fingere. La soluzione che aveva messo in pratica, si rese conto, non andava bene.

Corse verso il ragazzo, il quale stava per chiudere la porta del bagno. Gabriella entrò in bagno e si chiuse la porta alle spalle, appoggiandovi alla schiena, e guardò il ragazzo davanti a lei.

Troy la guardò inarcando le sopraciglia, accigliato per il comportamento strano della ragazza. Inoltre aveva solo i jeans, la situazione era un po’ imbarazzante.

 

-Gabriella, cosa…- cercò di dire il castano, ma venne interrotto.

 

Venne interrotto da uno scatto improvviso della mora, che ora lo stava baciando. Un bacio diverso da quelli dati a Capodanno. Un bacio timido e passionale al contempo.

 

-Mi manchi.- sussurrò Gabriella tenendo le mani intorno al collo del ragazzo.

 

Troy in un primo attimo sembrò incerto, poi sorrise dolcemente, -Anche tu.- rispose infatti stringendola a sé.

 

-Scusa se ti ho evitato per tutto questo tempo, non volevo farti soffrire. Cercavo, in qualche modo, di dimenticare ciò che era successo.- spiegò la ragazza abbracciandolo.

 

-Non preoccuparti.- disse il ragazzo, -Ora dovrei fare la doccia. A meno che tu non voglia farla con me, devi uscire dal bagno.- continuò ridendo.

 

-Ops, scusa! Mi ero dimenticata che eri… sì, vabbè…- balbettò la ragazza imbarazzata, guardando il petto allenato di Troy, probabilmente per via dei numerosi allenamenti di basket.

 

-Gabriella, calmati!- esclamò il ragazzo stringendola a sé e ridendo, -Se vuoi dopo parliamo un po’.

 

-Ok.- acconsentì la ragazza scostandosi dal suo corpo e aprendo la porta.

 

Una mano, però, la chiuse e lei fu costretta a voltarsi.

 

-Dimenticavi qualcosa.- disse il ragazzo avvicinandosi pericolosamente a lei.

 

Gabriella si alzò in punta di piedi e l’abbraccio, per poi baciarlo una seconda volta. Le mani di Troy si mossero delicate sulla sua schiena, fino a finire sotto la camicetta della ragazza.

 

-Troy!- esclamò la ragazza staccandosi e ridendo.

 

-Scusa!- rispose il ragazzo ridendo a sua volta.

 

Si separarono e Gabriella uscì dal bagno, per poi toccarsi le guance, calde per l’emozione. Quella non era una semplice cotta.

 

************

Direi che Troy e Gabriella si danno da fare… Voi che ne dite? XD Ragazze, non ho mai scritto un capitolo così!! XD Chad e Taylor, invece… mmmm… vado troppo lenta? XD come sono cattiva!! XD

Comunque da questo capitolo in poi nascono finalmente gli sviluppi decisivi, a voi trarre le conclusioni!! ^^

 

Ringraziamenti:

 

evanescense88 (Grazie!!!!!!!! Recensisci ancora ^^)

 

diavoletta_verde (Ora dovrebbero essere stabili quei due XD Avrà un ruolo il postino, tranquilla! Grazie mille e recensisci ancora! ^^)

 

valepigia (Aspettare fa sempre bene, in particolar modo con un chappy come questo pieno di riflessioni!! XD Shot pubblicata!!! ^^ Grazie mille, cosa pensi di questo chappy?? =^^=)

 

Herm90 (2 recensioni: A Chad lo faccio soffrire, mi dispiace per lui, ma niente bacio bhuahuah non uccidermi!! ^^’’’ Mancano Paperino e Paperina! Poi abbiamo finito con la banda Disney XD Sisi Straparla pure!!!! La boxe… boh XD no scherzo, credo che la metterò in un altro chappy ^^ Grazie mille e commenta ancora!!!! ^^)

 

ale_theangel (Sisi DEVE cambiare idea facilmente!! XD Grazie mille e recensisci ancora!!)

 

kikk@93 (Aaaa che bello!!!!!! >< Una nuova recensitrice!! *-* Grazie mille, qui Gabriella si è accorta di quanto è stupida!! XD Recensisci ancora ^^)

 

Buffy86 (E ci credo, infatti si sono già rimessi insieme XD Decats è tornata ed ha combinato un disastro come noti! Sisi XD Grazie mille, cosa ne pensi di questo capitolo? ^^)

 

Vivy93 (*me scappa dalla furia di Vivy* Credo che i neuroni di Gabriella siano sani in questo chappy no? XD L’altra shot l’ho già pubblicata!! ^^ Tranquilla, il postino e la cugina sono stabili!! Ne passano troppe questi quattro XD Grazie mille e recensisci ancora ^^)

 

robertina (aaaaaa che bello!! *-* Anche tu sei nuova *-* Grazie mille e recensisci ancora!! ^^)

 

Ragazze siete fantastiche!!! ^^ Continuate a recensire, mi fa piacere sapere cosa vi è piaciuto oppure no della mia ficcy!! Grazie mille, al prossimo chappy!!

Vi informo che ho già scritto i prossimi quattro chappy, quindi la ficcy si prospetterà più lunga del previsto, in quanto, dopo il sedicesimo capitolo, ce ne saranno altri secondo i miei progetti ^^

 

Dimenticavo… Volevo ringraziare chi ha recensito “Cosa hai ricevuto a San Valentino?”!! ^^ Quindi: diavoletta_verde, Herm90, pinkstone, evanescense88, ale_theangel, Marty92, Annaira, Buffy86, crashdown, Vivy93, giugy_chan

Non ho il tempo di fare ringraziamenti singoli, ma sappiate che ho letto le vostre recensioni e mi avete fatto felice, in quanto mi avete detto che vi è piaciuta ^^ Grazie mille.

 

Tanti kiss

By Titty90 ^^

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Capitolo 14
*** La semifinale ***


Capitolo 14:

Capitolo 14: La semifinale

 

-Hai notato anche tu quello che ho notato io?- domandò Chad appoggiandosi al proprio armadietto, posizionato accanto a quello di Taylor.

 

-Se intendi Gabriella che risolve esattamente tutte le formule chimiche, anche le più complesse, e Troy che non sbaglia mai un canestro, allora sì, l’ho notato.- rispose la ragazza prendendo un libro dal proprio armadietto.

 

-Fino ad una settimana fa erano strani, non ne combinavano una giusta e si odiavano, invece ora… Guardali!- esclamò infine Chad alzando le sopraciglia ed indicando i due amici, che ridevano rispettivamente con i propri gruppi.

 

-Lo so, è strano.- concordò la castana sistemandosi la gonna rosa antico fino al ginocchio che si era messa quella mattina.

 

-Questo pomeriggio io, Troy e gli altri Wildcats abbiamo il ritiro.- disse il ragazzo facendo cadere il discorso, -Domani c’è la semifinale.

 

-Domani c’è anche il Decathlon.- affermò la ragazza ansiosa.

 

-Paura di non farcela?

 

-Non abbiamo mai passato la semifinale.- rispose la castana tristemente.

 

-Neanche noi abbiamo mai passato la semifinale.- la consolò Chad riferendosi alla partita di basket.

 

-Sono terrorizzata.- confessò Taylor chiudendo l’armadietto ed appoggiandovi la propria schiena.

 

-Siamo in due.

 

I due si guardarono un attimo e poi scoppiarono a ridere. Tutti li guardarono preoccupati, probabilmente per il fatto che un Wildcat e una secchiona stessero ridendo insieme.

 

-Mi ci voleva una risata, è da troppo tempo che sono tesa.- disse Taylor chiudendo gli occhi nel tentativo di rilassarsi.

 

Chad sorrise inconsapevolmente e la guardò. Era… era bella. Taylor McKessie era bella. Non l’aveva mai considerata, eppure era da circa un mese che, ogni volta che la guardava, si era fermato a pensare al fatto che la ragazza fosse bella. Era bella fisicamente, era bella mentalmente, era bella addirittura quando si arrabbiava con lui!

 

-Che hai da sorridere?- chiese Troy arrivando davanti al suo migliore amico.

 

-Troy! Un giorno di questi mi farai venire un infarto!- disse Chad sobbalzando, non essendosi accorto dell’arrivo del compagno di squadra.

 

-Stavi sorridendo?- chiese Taylor inarcando un sopraciglio.

 

-Chi stava sorridendo?- domandò a sua volta Gabriella, parandosi davanti all’amica.

 

-Ma uno non può più sorridere?- domandò infastidito Chad allontanandosi dai tre.

 

-Ho detto qualcosa che non andava?- chiese Gabriella guardando i due rimasti.

 

-No, tranquilla.- rispose Taylor dirigendosi verso il laboratorio di chimica.

 

-Dici che si sono accorti di qualcosa?- chiese Troy guardando la ragazza accigliato.

 

-Non lo so.- confessò lei guardando il punto in cui era sparita l’amica.

 

-Che si fa stasera?- domandò ancora il ragazzo appoggiando una mano su un armadietto, dove la ragazza aveva poggiato la propria schiena.

 

-Sta cercando di sedurmi, signor Bolton?- domandò Gabriella arricciandosi una ciocca di capelli.

 

-Può darsi.- rispose il ragazzo sorridendole.

 

-Mi dispiace deluderti, ma stasera hai il ritiro con la squadra.- disse la ragazza vittoriosa.

 

-Me ne ero dimenticato!- esclamò annoiato Troy togliendo la mano dall’armadietto.

 

-Sarà per un’altra volta, anche se mi sono stufata di vederci di nascosto.

 

-Perché?- chiese il ragazzo.

 

-Perché non mi piace mentire a Taylor. Non mi piace mentire in generale.

 

-Quando sarà il momento glielo diremo. Ora come ora, nessuno accetterebbe la nostra relazione.- disse il ragazzo guardandola.

 

-Già.- rispose la ragazza tristemente.

 

Quella sera Taylor e Gabriella avevano invitato i membri del Club delle Scienze per studiare le ultime mosse chimiche. Chad e Troy, invece, si stavano preparando per il ritiro.

 

-Noi andiamo, ci vediamo domani mattina.- disse Chad salutando le ragazze, le quali erano in compagnia del Club.

 

-Non studiate troppo!- esclamò Troy rivolto a tutti.

 

-Ci vediamo domani.- salutò Taylor, per poi tornare ai propri appunti sulla nomenclatura degli ossidi.

 

Gabriella guardò il capitano sorridendogli dolcemente, il quale ricambiò per poi salutarla con un cenno della mano.

 

La mattina dopo Taylor e Gabriella erano nel laboratorio di Chimica. Stavano aspettando che la squadra avversaria arrivasse, pronta ad affrontarla. Il Club delle Scienze della East High si sentiva pronto.

 

-Ciao ragazze.- dissero i due Wildcats entrando nell’aula, colma di professori di chimica di tutti gli istituti scolastici possibili.

 

-Com’è andato il ritiro?- chiese Taylor ai due.

 

-Bene.- rispose Chad, -Ti devo parlare.- disse poi alla ragazza, senza farsi sentire.

 

-Vado un attimo in bagno.- disse Taylor dirigendosi fuori dall’aula.

 

-Io vado dal resto della squadra. In bocca al lupo.- esclamò Chad uscendo anche lui dal laboratorio.

 

Gabriella e Troy si guardarono qualche secondo, fino a quando la voce di qualcuno non interruppe quel silenzioso scambiarsi di sguardi.

 

-Sono la madre di Gabriella, tu sei…- disse la donna porgendo la mano al ragazzo.

 

-Ehm… Sono Troy Bolton.- rispose il capitano afferrando la mano della donna.

 

-Un Wildcat.- disse la donna guardando la tuta bianca e rossa del castano.

 

-Già.- affermò il ragazzo.

 

-Un coinquilino di mia figlia.- continuò la donna.

 

-Già.- ripeté il ragazzo imbarazzato.

 

-Non sentirti in imbarazzo, era una semplice constatazione.- disse la donna sorridendogli.

 

-Scusate, ora devo andare. Ci vediamo dopo, Gabriella. In bocca al lupo.- rispose il ragazzo guardandola incoraggiante.

 

-Crepi.- rispose la ragazza ricambiando gli auguri.

 

Fuori dall’aula, precisamente in biblioteca, la quale era deserta ovviamente, Taylor e Chad stavano parlando.

 

-Di cosa dovevi parlarmi?- chiese la ragazza.

 

-Volevo solo farti gli auguri.- disse il ragazzo legandosi i capelli ricci e disordinati, -E dirti che il terrore non è diminuito.

 

-Anche io sono ancora terrorizzata, pur sentendomi pronta.- concordò la castana.

 

-Andrà bene, vedrai.- disse il ragazzo mettendole a posto il cerchietto blu notte.

 

-Speriamo.- rispose la ragazza arrossendo leggermente.

 

-Taylor, smettila di arrossire!- esclamò il ragazzo ridendo.

 

-Smettila tu!- esclamò a sua volta la ragazza.

 

-Ma io non faccio niente di male, sei tu quella che arrossisce in continuazione.- esclamò lui sorridendo sarcastico.

 

-Non fai niente, eh?- Taylor l’osservò ironica, -Vado, tra poco si inizia.

 

-Ehi, aspetta.- la fermò il Wildcat prendendo qualcosa dalla tasca della felpa bianca e rossa, -E’ un portafortuna.

 

Taylor prese tra le mani ciò che le stava offrendo: una matita rossa con un elastico bianco attorcigliato in cima, dove stava una piccola gomma rosa.

 

-Siamo sicuri che è un portafortuna?- chiese la ragazza dubitando della sanità mentale del ragazzo.

 

-Certo, con questa matita sono riuscito a prendere la ma prima B in Chimica.- rispose il ragazzo prendendo dallo zaino che aveva su una spalla un foglio bianco, segnato con qualche riga rossa, -E’ uno dei primi cinque compiti di recupero che mi ha fatto fare la professoressa.

 

-Ma se non sapevi niente!- esclamò la ragazza orgogliosa del proprio operato sulle ripetizioni.

 

-Ho studiato tutta settimana, questo per farti contenta. Questa matita mi ha portato fortuna, usala mentre scrivi le formule sui fogli del Decathlon, anche se sei così brava che tu fai un baffo alla fortuna.- affermò il ragazzo sorridendole.

 

-Lo pensi veramente?- chiese la ragazza tenendo nella propria mano la matita.

 

Chad annuì vigorosamente, mettendosi le mani in tasca, e guardò la ragazza davanti a lui. Taylor, appunto, fece uno scatto improvviso verso di lui e l’abbracciò. Dopo qualche secondo anche Chad ricambiò l’abbraccio. Restarono qualche minuto abbracciati, fino a quando non furono costretti ad allontanarsi per recarsi alle rispettive sfide.

 

-Metticela tutta!- disse il ragazzo uscendo dalla biblioteca.

 

Taylor lo guardò andare via e sorrise stringendo nella propria mano la matita. Quell’oggetto aveva portato fortuna a Chad, avrebbe portato fortuna anche a lei, in particolar modo perché gliela aveva regalata lui.

Uscì anche lei dal laboratorio e si diresse verso il laboratorio, dove trovò il Club, gli insegnanti, i genitori e la squadra avversaria.

 

Ore 10:00

 

In quel preciso attimo la campanella d’inizio della semifinale del Decathlon suonò nel laboratorio di Chimica.

 

In quel preciso attimo il fischio d’inizio della semifinale della partita di pallacanestro si fece sentire in tutta la palestra.

 

Qualche ora dopo il Club delle Scienze della East High guardò allibito il preside.

 

Qualche ora dopo i Wildcats guardarono l’arbitro come se fosse un alieno.

 

************

E qui… SUSPENCE!! XD Chissà se ce l’hanno fatta… XDDD Questo capitolo è venuto un po’ corto, pensate che all’inizio era minuscolo quanto il primo capitolo della ficcy ^^

 

Ringraziamenti:

 

valepigia (Sisi lo credo anch’io u.u Ecco il nuovo chappy, grazie mille e recensisci ancora ^^)

 

ale_theangel (Certo!! Ecco qui il chappy nuovo ^^ Grazie e fammi sapere!!)

 

diavoletta_verde (Ehm… O.o hai dimenticato Perché? XD Chissà… XD Grazie tantissimissimo!! Che te ne pare di questo chappy? ^^)

 

Buffy86 (W Decats!!!! *-* Grazie anche a te e recensisci ancora!! ^^)

 

Vivy93 (*-* A baciarlo io a petto nudo, lui e Chaddino sono dei bonazzi ehm… ^//^ W Decats!! XD Ti dico solamente, per quanto riguarda le varie ripetizioni, che dovranno fare una pausa perché dal prossimo chappy c’è un colpo di scena eheh Ecco brava, vado a vedere se hai aggiornato… grazie mille e commenta ancora ^^)

 

Herm90 (Tranquilla, lo sto consolando io, faccio io il sacrificio u.u nooo non arrabbiarti O.O sorry se non li ho fatti baciare, non strozzarmi O.O Uffi, chissà se nel secondo film faranno vedere Chaddino a petto nudo O.O magari *-* Grazie mille e recensisci ancora =^^=Ps: Aggiorna presto la tua nuova ficcy *-*)

 

evanescense88 (Grazie come al solito alla millesima!! Sei sempre gentile ^^ Recensisci ancora!!)

 

kikk@93 (Ho aggiornato appena mi è stato possibile ^^ Grazie mille, continua a recensire!! ^^

 

Grazie mille a tutte!!!! ^^ Ci vediamo al prossimo chappy, intanto sapete bene cosa dovete fare: recensire!! ^^

 

Tantissimissimi kiss

By Titty90 ^^

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Capitolo 15
*** Il primo bacio ***


Capitolo 15:

Capitolo 15: Il primo bacio

 

-Diamo inizio ai festeggiamenti!- gridò Troy stappando una bottiglia di champagne, il cui tappo volò verso il lampadario, mancandolo fortunatamente.

 

-Ben detto, amico!- gridò a sua volta Chad prendendo dei bicchieri.

 

-Ma dove avete trovato lo champagne?- chiese alzando il tono di voce Gabriella per sovrastare la musica ad alto volume che i due ragazzi avevano messo.

 

-L’avranno fregata a qualcuno! Noi, in realtà, non potremmo bere!- esclamò Taylor prendendo un bicchiere che le veniva offerto.

 

-Avanti! Non fate le musone, stasera bisogna festeggiare!- gridò ancora Troy versando lo champagne nei bicchieri.

 

-Un brindisi.- annunciò il suo migliore amico alzando il bicchiere, -Alla finale di basket che disputeremo fra un mese!

 

-Alla finale del Decathlon che faremo fra un mese!- esclamò a sua volta Gabriella alzando il bicchiere.

 

-Ai Wildcats, i miei migliori amici!- gridò a sua volta Troy alzando al cielo il bicchiere.

 

-Al Club delle Scienze!- esclamò Taylor sorridendo ed alzando, anche lei, il bicchiere.

 

-A noi!- gridarono in coro per poi bere lo champagne dai loro bicchieri.

 

-Non ci posso credere.- affermò Gabriella come se quello che stava succedendo fosse un sogno.

 

-Dovevate vedere la nostra espressione quando ci hanno detto che avevamo vinto la semifinale.- disse Taylor abbassando un po’ la musica.

 

-Sembravamo dei pesci lessi.- confermò la mora ridendo.

 

-Mai quanto noi.- disse Chad riempiendosi il bicchiere con dell’altro champagne.

 

-Non potevamo crederci che Zeke avesse segnato il punto della vittoria, sembrava tutto così irreale.- disse Troy sedendosi sul divano felice.

 

-Nello spogliatoio gli abbiamo cantato il motto dei Wildcats per tutto il tempo!- esclamò ridendo il riccioluto.

 

-Siete pazzi.- commentò Gabriella sedendosi sulla poltrona.

 

-Grazie.- risposero in coro i due ragazzi, scatenando le risate delle due.

 

-Secondo voi passeremo la finale?- chiese Taylor guardandoli.

 

-Basta che porti con te il portafortuna.- le fece l’occhiolino Chad.

 

-Quale portafortuna?- si incuriosì l’amico.

 

-Un segreto tra me e lei.

 

-Adesso ce lo dite!- esclamò Gabriella minacciosa.

 

-Non rilascio interviste.- disse Taylor ridendo.

 

I festeggiamenti durarono tutta la notte, poiché il giorno dopo era Sabato. Quando Gabriella annunciò che sarebbe andata a dormire a Troy venne un’idea.

 

-Gabriella, secondo me è il momento.- disse il ragazzo prendendola per una mano prima che lei salisse le scale.

 

-Il… il momento?- chiese con voce piccola e diventando rossa.

 

-Non quel momento!- esclamò Troy divertito, -Da quando sei così maliziosa?

 

-Troy!- esclamò inviperita lei dandogli un colpetto sulla spalla.

 

-Scusa, tesoro.- disse il ragazzo baciandole una guancia.

 

Gabriella arrossì ancora di più, se possibile. Quando la chiamava in quel modo veniva invasa da una strana sensazione di gioia.

 

-Comunque, per momento intendo quello di dire a Chad e Taylor che stiamo insieme.

 

-Secondo te dovremmo dirglielo ora?- chiese la ragazza inarcando le sopraciglia.

 

-Sì.- rispose semplicemente il ragazzo stringendole la mano.

 

-Secondo me invece no, glielo volevo dire da sola a Taylor.- spiegò la mora.

 

-Come vuoi tu.- disse il ragazzo avvicinandosi a lei e baciandola dolcemente, -Mi piaci in versione maliziosa.

 

-La smetti?- domandò Gabriella ridendo.

 

-Ma è la verità!- si giustificò lui salendo le scale.

 

-Smettila.- disse ancora la ragazza seguendolo, fino a quando non si trovarono nel corridoio dove stavano le loro stanze.

 

-Buonanotte, tesoro.- disse il ragazzo stringendola a sé e baciandola.

 

-Buonanotte.- ricambiò la ragazza sorridendo.

 

Si staccò ed entrò nella propria camera, buttandosi stancamente sul letto e sorridendo senza un motivo apparente. Guardò l’orologio sul comodino. Erano circa le due di notte, avevano festeggiato abbastanza.

 

In salotto, intanto, Taylor e Chad stavano mettendo a posto un po’ del caos che sovrastava dopo i festeggiamenti.

 

-Tieni.- disse dopo un po’ la ragazza tirando fuori la famosa matita.

 

-Tienila, te la regalo.- disse il ragazzo sorridendo.

 

-Sicuro? È un tuo portafortuna.- disse la castana accigliata.

 

-Tranquilla.

 

-In questo caso, la terrò io, grazie. Adesso è meglio che vada a letto, sono stanchissima.- commentò prima di dirigersi fuori dal salotto, determinata a non rimanere troppo da sola con il ragazzo.

 

-Taylor…- la richiamò il ragazzo.

 

La ragazza in questione si voltò e vide, a pochi centimetri dal suo viso, il Wildcat.

 

-Che… che c’è?- chiese imbarazzata.

 

-Volevo solo farti i complimenti.- disse il ragazzo avvicinandosi al suo viso.

 

A Taylor mancò un battito. Di nuovo. Si stava ripetendo la scena della settimana prima e che aveva cercato in tutti i modi di dimenticare, anche se con difficoltà.

 

-La scorsa settimana tu hai detto che ti eri alzata di scatto per non rovinare l’armonia che regnava in casa.- incominciò il ragazzo posando le proprie mani sulla vita della castana, -Non hai detto che non volevi baciarmi.

 

-Chad…- sussurrò la ragazza cercando di fermare quel fiume di parole.

 

-Non hai detto che non ti piaccio. Probabilmente, se Decats non avesse abbaiato, noi due ci saremmo baciati.- continuò lui senza badare alle interruzioni della ragazza.

 

-Chad, per favore…

 

-Cosa?- chiese confuso.

 

-Non farmi questo, non baciarmi…- disse la ragazza sentendo gli occhi lucidi.

 

-Scusa, ma devo farlo…- disse il ragazzo avvicinandosi maggiormente e annullando la distanza fra loro due.

 

Taylor sentì le labbra del ragazzo sulle sue, ma non riusciva a muoversi, non ricambiava il bacio. Stava con le mani sulle braccia del Wildcat. Chad, ovviamente, se ne accorse e si staccò.

 

-Che c’è?- chiese preoccupato.

 

-Era il mio primo bacio.- confessò la ragazza incominciando a piangere.

 

-E sei triste?- chiese il castano sorridendole dolcemente ed asciugandole alcune lacrime che le solcavano le guance.

 

-No, ma volevo che fosse diverso. Il mio primo bacio volevo che fosse dato bene, con la consapevolezza di quello che provo… Tu, invece… mi hai baciato e io non so cosa provo…- spiegò la ragazza stringendo le mani intorno alle braccia del Wildcat.

 

-Mi dispiace… non sapevo che era così importante…- disse Chad sfiorandole il viso con una mano.

 

-Non preoccuparti, ti chiedo solo un po’ di tempo.- disse la ragazza staccandosi.

 

-Tutto il tempo che vuoi.- acconsentì a malincuore.

 

Taylor sorrise debolmente e corse fuori dal salotto, diretta verso la propria stanza. Ci ripensò dopo qualche secondo e bussò vigorosamente alla stanza accanto.

 

-Taylor, che succede?- chiese Gabriella aprendo la porta e notando le lacrime della ragazza.

 

-Chad mi ha baciato.- rispose in fretta la ragazza entrando nella stanza dell’amica.

 

Gabriella chiuse la porta, -Che bello!- commentò sarcastica, -Un attimo prima si fa festa, l’attimo dopo si inscena una tragedia.

 

-Gabriella!- la rimproverò l’amica guardandola con gli occhi pieni di lacrime.

 

-Taylor, calmati. Ti ricordi cosa mi hai detto il primo dell’anno, quando Troy mi aveva baciata?

 

L’amica scosse la testa, in quel momento non ricordava niente.

 

-Mi hai detto di seguire il mio cuore.- disse la ragazza sorridendole, -E avevi ragione.

 

Rimasero in silenzio qualche minuto, fino a quando Gabriella capì che quello era il momento giusto, -Devo dirti una cosa.

 

-Cosa?- chiese la castana curiosa.

 

-Io e Troy stiamo insieme.- confessò tutto d’un fiato.

 

-Cosa?!- sgranò gli occhi l’amica.

 

-Stiamo insieme da una settimana, da quando abbiamo ripreso a ridere e scherzare normalmente.- disse Gabriella sedendosi sul letto.

 

-Perché non me l’hai detto? Sei la mia migliore amica.- disse la ragazza sedendosi accanto a lei, mentre le lacrime si asciugavano sulle sue guance.

 

-Perché io e Troy pensavamo che non era ancora arrivato il momento di dirvelo.- rispose l’amica sorridendo debolmente.

 

-Hai seguito il tuo cuore.

 

-Esatto, ed è quello che dovresti fare tu.- disse la mora stringendo le mani dell’amica tra le sue.

 

Drin Drin

 

Lo squillo insistente di un cellulare le riscosse da quell’attimo tra amiche.

 

-Pronto?- rispose Gabriella.

 

Taylor vide la ragazza accennare un sorriso entusiasta che si trasformò, quasi subito, in amareggiato. Dalla voce dell’amica uscivano solo risposte a monosillabi: sì, ok, mm…

Quando la conversazione fu finita Gabriella guardò l’amica seduta accanto a lei.

 

-Fai le valige, fra otto ore si parte.- disse facendo sgranare gli occhi dalla sorpresa a Taylor.

 

************

Certo che vi lascio sempre in sospeso… XD Bhuahuah *risata malefica* Che cosa sarà successo?? O.o Che domande, io lo so… ma non ve lo dico… ok basta, altrimenti mi strozzate XD

 

Ringraziamenti:

 

valepigia (Adoro gli sviluppi ^^ Che ne dici di questi sviluppi?? XD Grazie mille e recensisci ancora ^^)

 

Buffy86 (Scintilla avvenuta!! ^^ Grazie mille e dimmi che te ne pare ^^)

 

robertina (Pure la presentazione hai fatto XD Grazie mille e recensisci ancora =^^=)

 

evanescense88 (e io ti ringrazio perché mi segui chappy dopo chappy!! ^^ Grazie ancora quindi e commenta ancora!!)

 

kikk@93 (aggiornato!! ^^ Grazie mille e fammi sapere ^^)

 

Vivy93 (Tranquilla l’hai scritto bene u.u credo u.u Nooo per favore, non contattarli >< XD O.O Chaddino de mamma, dammi informazioni!! Ti do il mio account Msn se vuoi, fattelo passare da Herm90 O.O Devo sapere un kiss grazie mille e aggiorna e recensisci ancora XD)

 

Herm90 (com’è andata la gita? XD Grazie mille anche come al solito per tutti i complimenti che mi fai ^//^ Grazie, tvb anch’io e recensisci ancora! ^^)

 

Ok, finiti i ringraziamenti per questo chappy XD Ci sono 2 persone che sanno cosa devono fare, vero ragazze??? *-* Aggiornate, voi sapete che sto parlando di voi!! ^^

 

Un grandissimo kiss a tutti

By Titty90 ^^

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Capitolo 16
*** La partenza ***


Capitolo 16:

Capitolo 16: La partenza

 

-No! Tu non parti insieme a Jeremy!- esclamò Troy ad alta voce guardando la sua ragazza come se avesse appena detto di volere trasferirsi su Marte.

 

-Troy, non succederà nulla, stai tranquillo.- cercò di tranquillizzarlo Gabriella, seduta sul letto del ragazzo.

 

-Come faccio a stare tranquillo?- chiese scandalizzato, -Se ripenso a quello che è successo a Capodanno… Mamma mia, mi prudono le mani!

 

-Finiscila, devi fidarti di me.- disse la ragazza.

 

-Io mi fido di te.- affermò il ragazzo sedendosi accanto a lei sul letto dalle coperte rosse e bianche, -E’ di quello stupido opportunista che non mi fido!

 

-Troy, calmati. Respira!- rise la mora.

 

-Gabriella, tu non parti.- ordinò il castano.

 

-Troy, io parto.- disse la ragazza sorridendo dolcemente, -E’ la mia opportunità. Mia, di Sharpay e della mia classe alla Jake High. Se io non parto per la Spagna insieme a loro, non darò la possibilità a nessuno di provare a vincere la borsa di studio per continuare i nostri studi di canto.

 

-Ma non poteva essere estratta qualche altra classe?- domandò il ragazzo furioso.

 

-Troy!- lo rimproverò la sua fidanzata, -E’ un mio sogno, io partirò e con me verrà Taylor, poiché cura la musica delle nostre canzoni e gli aspetti informatici sul computer. Più tranquillo di così!

 

Si alzò dal letto e si diresse verso la porta della camera, -Possibile che tu non capisca che ci tengo?- chiese uscendo e sbattendosi la porta alle spalle.

Troy rimase seduto qualche secondo poi decise di raggiungerla. La trovò che stava per entrare nella propria camera.

 

-Hai ragione, scusa.- disse il ragazzo notando che era arrabbiata con lui per quello scatto, -E’ un tuo sogno, non ti devo ostacolare. Promettimi, però, che se quel cretino di Jeremy si avvicina più del dovuto, tu mi chiamerai!

 

-Promesso.- disse Gabriella sorridendo ed entrando nella sua stanza, seguita a ruota dal capitano.

 

-Fai le valige?

 

-Già. Sono le quattro di notte, fra sei ore precise si parte.- rispose Gabriella aprendo la valigia azzurra con le sue iniziali incise.

 

-Sarai felice di tornare in Spagna, dove sei nata.- commentò il ragazzo sedendosi sul letto, dove stava la valigia.

 

-Molto.- concordò la cantante aprendo l’armadio e tirando fuori alcuni vestiti, -Vorrei che venissi anche tu, per mostrarti tutte le bellezze di Barcellona.

 

-Gabriella, a che punto sei con le valige?- chiese Taylor entrando nella stanza.

 

-All’inizio, tanto faccio in fretta.- rispose l’amica mettendo in valigia alcune magliette.

 

-Avete detto a Chad che partite?- si incuriosì Troy.

 

-Gliene ho parlato io.- disse Gabriella incontrando lo sguardo dell’amica e sorridendole rassicurante.

 

-Vi lascio soli.- disse Taylor facendo per uscire dalla stanza e sorridendo maliziosa.

 

-No, aspetta. Perché quel sorriso?- si informò il ragazzo guardandola accigliato.

 

-Tranquillo, il vostro segreto è al sicuro.- disse la ragazza uscendo dalla stanza e facendo un sorriso complice all’amica.

 

-Le hai detto che stiamo insieme?- chiese Troy guardando la sua ragazza, intenta a cercare qualcosa in un cassetto.

 

-Sì, è nato il… momento.- rispose semplicemente lei trovando finalmente l’mp3.

 

-Manca Chad.- disse il ragazzo.

 

-E l’intero universo.- commentò la ragazza ridendo.

 

-Da quando sei così “spiritosa”?

 

-Da quando sto insieme a te.

 

-Vorresti dire che non sono spiritoso, eh? Ti faccio vedere io ora!- esclamò il ragazzo alzandosi e caricandosela sulle spalle.

 

-Troy, mettimi giù! Lasciami!- esclamò la ragazza battendo i pugni sulla schiena del Wildcat.

 

-Ai suoi ordini, signorina!- esclamò il ragazzo buttandola sul letto.

 

-Troy, possibile che-

 

-Shh.- la zittì lui posandole un dito sulle labbra.

 

Lentamente si avvicinò al suo viso e la baciò timidamente. Si distese sopra di lei, approfondendo il bacio, ma qualcosa interruppe il bacio.

 

-Per favore, risparmiatemi questa vista!

 

Troy si voltò di scatto verso la porta sgranando gli occhi. Gabriella diventò rossa come un pomodoro scostandosi da sopra di lei il ragazzo.

 

-Chad!- esclamò Troy sorpreso alzandosi dal letto.

 

-Proprio io, avete dimenticato di dirmi qualcosa?- chiese ironico.

 

-Gabriella, hai tu il mio lucidalabbra?- chiese Taylor entrando nuovamente nella stanza e notando che c’era qualcosa che non andava.

 

Troy era in piedi, con gli occhi sgranati. Gabriella era distesa sul letto, con le guance rosse dall’imbarazzo. Chad stava con le braccia incrociate sulla soglia con un sorriso divertito.

 

-L’ha scoperto.- disse Gabriella all’amica.

 

-Prima o poi l’avrebbe scoperto.- la consolò la castana.

 

-Tu lo sapevi?- chiese il riccioluto rivolto verso la ragazza accanto a lui.

 

Taylor sorrise colpevole, -L’ho saputo due ore fa soltanto.- lo rassicurò lei.

 

Chad non rispose, si limitò a guardare la scena che gli si presentava davanti per poi scoppiare a ridere.

 

-Tranquilli! In fondo non è successo nulla!- esclamò divertito.

 

-Ti abbiamo tenuto all’oscuro della nostra relazione.- disse Gabriella sedendosi compostamente sul letto e notando che la valigia era finita nell’angolo del materasso.

 

-Guardate che lo sapevo già.- disse il ragazzo ridendo alla vista delle loro facce sbalordite.

 

-In che senso?- chiese Taylor sorridendo divertita.

 

-Li ho visti che si baciavano in teatro, dovreste stare più attenti. A volte i posti più isolati, sono quelli più popolati.

 

-Perché non ce l’hai detto?- chiese Troy rammentando quell’episodio avvenuto tre giorni prima.

 

-Volevo vedere quanto resistevate.- rise il ragazzo.

 

-Sei sempre il solito.- disse Troy sedendosi sulla sedia della scrivania stancamente.

 

-Io direi di lasciarli salutare in pace, tu che dici?- chiese l’amico rivolto alla castana.

 

-Per una volta hai avuto una buona idea.- rispose la ragazza.

 

Uscirono dalla camera di Gabriella, lasciandoli da soli. Troy e Gabriella si guardarono un attimo e risero.

 

Fuori dalla stanza, nel frattempo, Taylor si stava dirigendo verso la propria camera.

 

-Taylor!- la chiamò il ragazzo facendola voltare, -Quando tornerai saprai darmi una risposta?

 

La ragazza lo guardò rassicurante, -Tranquillo, tra una settimana ti dirò che cosa provo.

 

-Ok.- acconsentì il ragazzo girando su sé stesso e dirigendosi verso la propria stanza.

 

Taylor lo guardò entrare nella sua stanza e sorrise. Quella borsa di studio data alla classe di Gabriella alla Jake High capitava a fagiolo.

 

Ore 9:45

 

-Ci siete tutti?- chiese la signora Darbus, avvolta in uno scialle arancione e con in testa un buffo cappello di paglia.

 

-Sì.- rispose per tutti Gabriella sorridendo entusiasta.

 

-Possiamo andare.- confermò Sharpay prendendo la sua borsa.

 

Tutta la classe e la professoressa incominciarono a salire sull’aereo. Tutti tranne due secchione di nostra conoscenza.

 

-Chiamateci quando arrivate.- sorrise Chad.

 

-Contaci.- rispose Taylor salutando i due con un cenno della mano frettoloso, per non mostrare cosa le passava per la mente, -Io salgo, sbrigati.- disse all’amica avviandosi verso l’aereo.

 

-Gabriella.- prese l’attenzione della ragazza Chad, -Per favore, fammi sapere… sì, ehm… come sta Taylor, ok?

 

-Tranquillo.- lo rassicurò lei.

 

-Grazie.- Chad gliene fu grato. Guardò un secondo Troy e capì, dai suoi pugni stretti, che voleva salutare da solo la mora, -Vi lascio soli, fa buon viaggio.

 

Il ragazzo se ne andò, seguito dal saluto di Gabriella che si voltò, quasi subito, verso il capitano dei Wildcat.

 

-Mi raccomando, sta attenta.- disse il ragazzo avvicinandosi e abbracciandola dolcemente.

 

-A cosa dovrei stare attenta?- chiese la ragazza curiosa.

 

-Ad un certo ragazzo che mi verrebbe voglia di prendere a pugni e che ti sta guardando mentre sale le scalette dell’aereo.

 

La cantante si girò e vide Jeremy fissarla sorridendo in modo strano.

 

-Ci vediamo tra una settimana.- disse Gabriella cercando di non pensare a quel sorriso. –Ah, dimenticavo.- disse tirando fuori dalla borsa un disco.

 

Troy l’afferrò e sorrise. Quello stesso disco che le aveva fregato qualche mese prima.

 

Baciò la ragazza e la guardò sorridente, -Ricordati che… ti voglio bene.- disse il ragazzo stringendole una mano e baciandola una seconda volta.

 

-Anch’io.- rispose la ragazza sorridendo felice. Non le aveva mai detto esplicitamente cosa provava.

 

Si staccò dall’abbraccio e raggiunse gli altri sull’aereo.

 

-Tutto bene?- chiese Sharpay guardandola comprensiva.

 

-Certo, perché?- chiese Gabriella sedendosi nel posto a fianco a Taylor.

 

Le tre ragazze avevano deciso, infatti di scegliere la fila in mezzo dove stavano i posti a tre.

 

-Bhe, non vedrai il tuo ragazzo per una settimana.- rispose la bionda sfogliando una rivista di moda.

 

-Vi ha visto a Capodanno.- disse Taylor prima che l’amica aprisse bocca per chiedere spiegazioni, -Me l’ha appena detto.

 

-Ci ha visto qualcun altro?

 

-No, solo io e Jeremy.- la rassicurò la bionda, -State bene insieme, tu e Bolton.- continuò sorridendole.

 

-Tu credi? Non vorrei che fosse solo un sogno!- esclamò la mora sorridendo felice.

 

-A quando gli inviti del matrimonio?- chiesero le due amiche in coro.

 

Dopo qualche secondo tutte e tre scoppiarono a ridere.

L’aereo decollò e Taylor si ritrovò a pensare che Gabriella era fortunata. Aveva finalmente trovato la serenità che cercava da molto tempo. Lei, invece, aveva trovato solo confusione. Quella settimana a Barcellona le avrebbe portato solo benefici. Capire cosa si prova per un ragazzo, non è certo da tutti i giorni. In special modo se il ragazzo che occupa i tuoi pensieri è Chad Danforth.

 

************

Non dico niente, potete intuire benissimo da soli!! XD

Ragazzi, aiuto!! Potete dirmi quanto è il fuso orario dall’America alla Spagna?? XD Mi serve!! ><

La ficcy dovrebbe finire con il ventesimo chappy, credo eh XD

 

Ringraziamenti:

 

evanescense88 (grazie mille tanti kiss e recensisci ancora ^^)

 

valepigia (ecco qui il continuo!! Ebbene sì, se ne vanno a Barcellona!! Tanti kiss e dimmi che te ne pare *-*)

 

Vivy93 (Stavo pensando di fargli fare un monumento a quei due, proprio come hai pensato tu!! XD brava, chiedile l’account così poi mi dici di Chad eheh grazie mille e recensisci ancora!! ^^)

 

kikk@93 (boh, chi lo sa. XD io… XD Grazie mille e commenta ancora!! =^^=)

 

Herm90 (Solo mezz’ora per riprendersi? Facciamo passi da gigante XD Aggiornato, ecco scoperto dove vanno!! A Barcellona!! Chissà che succederà eheh io lo so, la ficcy l’ho scritta tutta ^^ Grazie mille tvtttb recensisci ancora!! *-*)

 

Buffy86 (Seno non potevo mettere in pratica le mie idee XDDD Scoperto dove vanno!! Grazieeeeee commenta ancora =^^=)

 

Grazie a tutti, ci vediamo al prossimo chappy!!! Intanto lasciatemi qualche recensione ancora!! ^^

 

Tantissimi kiss

By Titty90 ^^

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Capitolo 17
*** Miguel, incantato ***


Capitolo 17:

Nota iniziale: Nel capitolo è presente la canzone “Strut”, anche se non tutta, poiché quando ho scritto questo chappy stavo guardando in cassetta Cheetah Girls 2. Troverete una miriade di colori nelle parti cantate:

violetto: Taylor, Gabriella e Sharpay

blu: Miguel

arancione: Taylor

verde acqua: Gabriella

verde: Sharpay

XD Buona lettura…

 

Capitolo 17: Miguel, incantato

 

Barcellona era magnifica. Gabriella l’aveva sempre accomunata a quel preciso termine: magnifica. I suoi colori, la sua vita, la sua gente. Gabriella ricordava tutto di Barcellona, benché mancasse da quel paese da quando aveva otto anni. Si spostò dal letto, su cui stava la sua valigia aperta, e andò verso la finestra, che dava sulla piazza principale. Ricordava anche quella piazza, di quando ci giocava, quando faceva passeggiate con sua madre, quando era solo una bambina.

Sorrise ai suoi ricordi, ormai lontani.

 

-Ancora lì sei?- chiese una voce alla porta.

 

-Scusa, Taylor.- rispose la mora avvicinandosi al letto e disfando la valigia.

 

In quella stanza d’albergo c’erano tre letti, due armadi e una cassettiera. Gabriella, Taylor e Sharpay avevano deciso da subito di occupare quella stanza a tre.

 

-Ragazze, la Darbus vuole tutti nella hall.- disse una ragazza dai capelli rossi e con gli occhi di un oro acceso entrando nella stanza.

 

Le tre lasciarono stare le valigie e seguirono la compagna di corso. Nella hall, molto illuminata, stava tutta la classe e la Darbus.

 

-Ora che ci siete tutti vi informerò degli orari di questa settimana.- iniziò l’insegnante indossando ancora il cappello di paglia, -Le lezioni inizieranno ogni mattina alle otto in punto e finiranno per l’ora di pranzo, ossia all’una di pomeriggio. Nel pomeriggio sarete liberi, quindi potrete andare in giro per Barcellona e fare quello che volete, avete carta libera.

 

Dopo questa affermazione ci furono varie esclamazioni felici e vari cinque battuti.

 

-Verso le sei avrete le prove in piazza, dove verrà allestito un palco per il concorso della borsa di studio. La sera ceneremo tutti insieme al ristorante dell’hotel, verso le nove, e alla sera avrete tempo di assaporare Barcellona di notte fino alle undici. Credo che siano regole molto elastiche.- finì la professoressa togliendosi il cappello.

 

I ragazzi sorrisero entusiasti.

 

-Sono le cinque, questo vuol dire che avete un’ora di tempo prima di andare in piazza, dove stanno allestendo il palco.- disse la Darbus guardando il proprio orologio.

 

Tutti non se lo fecero ripetere due volte. Velocemente andarono nelle proprie stanze, le ragazze per afferrare le proprie borse e i ragazzi per prendere i cellulari lasciati negli zaini, ed uscirono dall’hotel, dividendosi nella città.

 

-Dove ci porti di bello?- chiese Sharpay guardando entusiasta l’amica spagnola.

 

-In giro.- rispose la ragazza incominciando a camminare, seguita dalla bionda e da Taylor.

 

-Barcellona è stupenda!- esclamò quest’ultima ammirando la città.

 

-Che dici? Facciamo sentire loro un assaggio della nostra musica?- domandò Sharpay legandosi in vita la giacca di jeans, mostrando così il vestito bianco dalla gonna corta e dalle rifiniture arancione.

 

-Sharpay, non credo sia il caso…- iniziò la mora ma venne interrotta da una musica.

 

Si voltò e vide un ragazzo spagnolo, dai capelli ricci e di un biondo cenere, con la chitarra che stava suonando. (Ho preso spunto da Cheetah Girls 2, mi sono fissata con questo film XD NdA) Sorridendo il ragazzo si avvicinò alle tre, che sorrisero di rimando.

 

-Per favore!- la supplicò Sharpay.

 

-Solo se canta anche Taylor.- barattò Gabriella.

 

Per tutta risposta la diretta interessata cominciò a cantare.

 

“You can breath in the music

this city makes

move by the rhythm the gypsies play

deep inside comes alive”

 

Aveva una magnifica voce ma non aveva mai frequentato la Jake High. Le piaceva cantare, ma preferiva occuparsi solo della parte tecnica delle canzoni. Barcellona, però, era magnifica. Aveva ragione Gabriella, era carica di energia, quella stessa energia che le dava la forza di cantare senza preavviso.

 

“Welcome to Spain. All of Barcelona will be your stage!”

 

Il ragazzo pronunciò quella frase ed incominciò a camminare, seguito dalle tre.

 

“You got to strut like you mean it

free your mind

its not enough just to dream it

come on , come on, give up”

 

Le tre conoscevano quella canzone, era di un gruppo americano chiamato Cheetah Girls (E qui il riferimento diretto XD NdA).

 

“Hug'n the pavement

kicken through streets

to wonder like Picasso in the Barcelona heat”

 

“Passion is the fashion

and life is poetry

welcome to the other worlds where every heart can beat

ooooooooooohhhhhhhhhh”

 

Sharpay girò su stessa mentre cantava e sorrise imbarazzata al ragazzo che, invece, la guidò con la sua chitarra.

 

“You got to strut like you mean it

free your mind

its not enough just to dream it

come on , come on, give up”

 

Le tre incominciarono a correre per la città, continuando a cantare, seguite dal chitarrista spagnolo.

 

“Es mio sueno. Scopra mia Barcellona…”

 

Anche il chitarrista incominciò a cantare, mostrando una bellissima voce. Quando la canzone finì erano ormai in piazza, al punto di partenza. Intorno a loro un sacco di gente che le aveva seguite e che ora stavano applaudendo.

 

-Siete americane?- chiese il ragazzo parlando in un americano perfetto.

 

-Sì, ma anche tu parli americano.- gli fece notare la bionda cantante sorpresa.

 

-Mio padre era di Los Angeles, ho vissuto lì per circa quattro anni.- rispose il ragazzo sorridendo, -Prima dell’estate mi trasferisco ad Alberenque, sapete dov’è?

 

-Veniamo da lì!- esclamò Gabriella sorridendo sorpresa quanto le amiche.

 

-Siamo nate e viviamo ad Alberenque.- sostenne la frase dell’amica Taylor.

 

-E’ fantastico, quindi ci rivedremo!- esclamò entusiasta il riccioluto.

 

-Già.- commentò Sharpay sorridendo al ragazzo.

 

-Che stupido, non mi sono neanche presentato.- disse il riccioluto porgendo la mano alla bionda, -Miguel, incantato.

 

-Sharpay.- si presentò la ragazza arrossendo e stringendo la mano del ragazzo.

 

Le due amiche la guardarono con un sopraciglio inarcato e poi si presentarono al ragazzo stringendogli la mano e dicendogli il loro nome.

 

-Ora devo andare, ci vediamo.- salutò il ragazzo sorridendo alle tre ed allontanandosi.

 

-Carino.- disse Gabriella tirando una gomitata a Taylor che capì.

 

-Simpatico, anche.- aggiunse infatti la castana.

 

-Già.- sospirò la bionda guardando il ragazzo allontanarsi.

 

Inarcò, però, un sopraciglio voltandosi verso le due che stavano per scoppiare a ridere. Pensando a come aveva risposto diventò rossa come un pomodoro. Le due non si trattennero più e diedero luogo a una risata pazza.

 

-La volete finire?- domandò la ragazza con un filo di voce.

 

-Dovevi vedere la tua espressione!- esclamò Gabriella cercando di calmarsi.

 

Taylor annuì, d’accordo con la sua migliore amica.

 

-Si trasferirà ad Alberenque.- disse la bionda sorridendo debolmente ma felice per chissà quale motivo.

 

-Ti piace.- disse Taylor prendendola a braccetto.

 

-Non è vero!- negò la bionda.

 

-A noi non puoi mentire.- le ricordò la mora prendendola a braccetto dall’altra parte.

 

-Non mi piace, finita la questione!- chiuse il discorso la ragazza incominciando a camminare con le due verso un’altra parte di Barcellona.

 

-Ok, ok.- dissero le due in coro ma sorridendo ironiche.

 

Taylor ripensò a come si sentiva quando vedeva Chad. Aveva la stessa faccia imbarazzata di Sharpay, lo stesso rossore che si impossessava delle sue guance.

Mentre Gabriella mostrava a lei e la bionda il teatro di Barcellona, ripensò a quando Chad le aveva regalato Decats, a quando l’aveva baciata. Tante piccole cose che facevano la differenza.

Un punto a favore della relazione Wildcat-Secchiona, a quanto pare.

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Secondo te come stanno?- chiese Troy facendo avanti e indietro per il salotto.

 

-Bene.- rispose Chad impegnato a giocare con un videogame, -Non preoccuparti.

 

-Come faccio a non preoccuparmi?- chiese scandalizzato il castano, -Non hanno ancora chiamato!

 

-Amico, calmati!- rise Chad, -Stanno bene, si sono solo dimenticate di chiamarci.

 

In quel momento il telefono di casa squillò e Troy si catapultò all’apparecchio.

 

-Gabriella?- chiese speranzoso.

 

-No, sua madre.- rispose la voce dall’altra parte del telefono.

 

-Ehm… Buongiorno Signora Montez.- salutò cortesemente il giovane guardando Chad, che sorrise divertito dalla figuraccia fatta dell’amico, -Posso esserle utile?

 

-Posso essere io utile a te, Troy. Gabriella ha appena chiamato, dice che stanno bene e che l’albergo è favoloso. Mi ha detto di avvertirti e che ti chiamerà non appena le prove glielo permetteranno.

 

-Grazie dell’informazione, signora.- disse Troy deluso dal fatto che la sua ragazza avesse chiamato la madre e non lui.

 

-Troy, so cosa c’è tra te e mia famiglia.- disse la donna che, non poteva sapere il ragazzo, stava cucinando.

 

-Cosa?- chiese con un filo di voce sbiancando.

 

-Me l’ha detto prima di partire. Voglio essere sincera con te…

 

Il ragazzo aspettò la continuazione della donna con ansia.

 

-Mi sembri un bravo ragazzo, da quando sta con te Gabriella è molto felice. Ti chiedo solo di non farla soffrire.

 

-Non potrei mai, signora.- confessò Troy sollevato.

 

-Ok, allora ci sentiamo. Ciao.

 

-Sera.- salutò il ragazzo.

 

Riattaccò il telefono e guardò l’amico sorridendo felice, -Mi ha dato il permesso di stare con Gabriella.

 

-Evviva!- esclamò il ragazzo continuando a giocare al videogame.

 

-Con Taylor come va?- chiese Troy sedendosi sulla poltrona sollevato.

 

-Non va.- rispose l’amico smettendo di giocare.

 

-Non ti ha detto niente dopo il bacio?- domandò Troy a conoscenza dei fatti.

 

-Ha detto solo che quando tornerà da Barcellona saprà darmi una risposta.

 

-Ma a te piace veramente? Insomma, è Taylor McKessie.- gli fece notare il capitano.

 

-E allora? Anche tu stai con Gabriella Montez.

 

-A differenza tua io amo Gabriella.- lo rimproverò.

 

-Cosa?- chiese Chad sbalordito.

 

-La amo.- ridisse Troy sorridendo felice.

 

Rimasero qualche secondo in silenzio.

 

-Cosa si prova quando si è innamorati?- domandò Chad.

 

-Devi scoprirlo da solo.- rispose l’amico sorridendogli.

 

************

Troy innamorato *-* Ammettetelo, più romantica di me non c’è nessuno!! Rendo tutto romanticoso, vero Vivy??? ^^ Certo che ogni volta combino trecentomila casini con sti colori, mia sorella pensava fosse pazza perché mandavo avanti e indietro la cassetta un sacco di volte per scrivere la canzone XD

 

Passiamo alle vostre magnifiche recensioni:

 

Herm90 (Ebbene sì, l’ho già scritta tutta. Finirà col ventesimo chappy sisi Tranquilla, ne sto già scrivendo un’altra di long-ficcy quindi tornerò presto ^^ Grazie mille e dimmi che te ne pare! Tvb =^^=)

 

valepigia (Tranquilla, per Jeremy ho una sorpresina eheh grazie mille e recensisci ancora ^^)

 

aletheangel (sisi adesso ancora tre capitoli!! XD Grazie per aver commentato, fallo ancora *-*)

 

evanescense88 (e io puntualmente rispondo alle tue recensioni con un GRAZIE ^^ Fammi sapere ^^)

 

Vivy93 (ci sono troppi no nella tua recensione, mi sono spaventata O.o scherzo o.o aggiornaaaa grazie mille e recensisci ancora *-*)

 

kikk@93 (questo vuol dire che pubblicherai qualche storia? *-* wow *-* Grazie mille e fammi sapere ^^)

 

Buffy86 (Secondo me nella realtà non esistono, e se esistono sono ben nascosti XD Ehm… mi sono dimenticata di Decats XD Sorry, la inserisco nel prossimo chappy se vuoi grazie mille e recensisci ancora!! ^^)

 

Grazie mille a tutti e sapete cosa fare??!! ^^ RECENSIRE!! ^^

 

Tantissimi kiss

By Titty90 ^^

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Capitolo 18
*** Adios Jeremy ***


Capitolo 18:

Capitolo 18: Adios Jeremy

 

Eh, no! Adesso basta, non lo sopportava più!

Gabriella si alzò dal tavolo dell’hotel, dove era stato servito il pranzo, di scatto e guardando il ragazzo di fronte a lei.

 

-Smettila di rompere, Jeremy!- esclamò infatti furiosa.

 

Non sopportava più quel viziato che pretendeva che diventasse la sua ragazza. Non lo sopportava, era sempre dietro di lei, la seguiva in ogni luogo e non c’era neanche un posto in cui la sua presenza potesse essere evitata. Velocemente si diresse verso la propria stanza, chiudendosi la porta alle spalle, e sospirando scocciata. Si scostò dalla porta e si avvicinò alla grande finestra della stanza, da cui filtravano i raggi del sole.

Era a Barcellona da quattro giorni. La lontananza dall’America si sentiva, e anche molto. Cercava di vivere quel sogno che si avvera, quell’allegria che le era mancata della Spagna, della sua terra natale, ma non ci riusciva.

Vide Miguel in piazza, con Sharpay seduta accanto a lui. Passavano molto tempo insieme i due e finalmente Sharpay aveva confessato a lei e Taylor che Miguel le piaceva un sacco.

Riconobbe immediatamente la melodia suonata dal ragazzo.

 

“A la nanita nana nanita ella nanita ella

Mi niña tiene sueno bendito sea, bendito sea”

 

Prese un po’ di fiato e continuò a cantare, mentre alcune lacrime le scorrevano sulle guance senza un apparente motivo.

 

“Fuentecita que corre clara y sonora

Ruiseñor que en la selva cantando llora

Calla mientras la cuna se balansea

A la nanita nana, nanita ella”

 

La voce strozzata, non riusciva più a cantare da qualche tempo. Sentì una mano sulla propria spalla, immediatamente si voltò, sorridendo tra le lacrime. Un sorriso che si spense non appena realizzò che chi aveva dietro di lei non era la persona a cui stava pensando.

 

-Ciao Taylor.- salutò la mora asciugandosi le lacrime.

 

-Perché piangi?- chiese accigliata l’amica.

 

-Pensavo…- sussurrò Gabriella guardando ancora una volta Miguel e Sharpay, cosa che fece anche la castana.

 

-A Troy?

 

Gabriella non rispose, si intuiva tutto dai suoi occhi.

 

-Quando l’hai sentito l’ultima volta?

 

-Ieri sera.- rispose l’amica cercando di frenare le lacrime di nostalgia, -Ti è mai successo di odiare quello che avevi sempre sognato?- chiese voltandosi.

 

-In che senso?- domandò confusa la castana.

 

-Nel senso che sogni una cosa per tanto tempo e poi qualcosa, o qualcuno, ti fa odiare questo tuo sogno.- spiegò la mora.

 

-No.- rispose dopo qualche secondo. Chad non le faceva quell’effetto, le mancava terribilmente questo era certo, ma non era nella situazione di realizzare un suo sogno quindi non poteva rispondere a quella domanda, -A te?

 

-In questo momento odio Barcellona. La odio perché mi sta separando da una delle cose più belle che mi siano capitate, la sto odiando perché mi ha fatto fare questo viaggio con quell’imbecille di Jeremy, la odio perché trasmette positività, quella positività che io non riesco a cogliere in questo momento.- spiegò Gabriella asciugandosi una lacrima scappata al suo ordine di rimanere negli occhi.

 

-E’ così importante per te Troy?- chiese Taylor.

 

-Sì.- rispose la mora semplicemente.

 

Taylor sorrise, vedendo negli occhi nocciola dell’amica la sincerità e l’amore. L’amore verso un ragazzo. Gabriella era già stata con un ragazzo tempo prima, la rendeva allegra, la rendeva felice, la rendeva amata. Era lei che non riusciva a sentire quell’amore, forse perché non l’aveva mai amato. Con Troy, aveva notato la castana, la situazione era diversa. Quando vedeva Gabriella accanto a lui sapeva che in quel momento era invasa da una strana gioia, poteva riconoscere il sorriso che le increspava le labbra, gli occhi che esprimevano solo voglia di vivere. Tante piccole cose che non era mai riuscita a provare con il suo precedente ragazzo. Si vedeva che amava Troy, si vedeva chiaramente.

Lei, invece, si notava che amava Chad? Almeno lo ammetteva a stessa. Chad le piaceva molto, forse più di quanto immaginava. Aveva cercato di non sentirlo per tutti quei giorni, nel tentativo di capire se era veramente innamorata di lui. La risposta ormai la sapeva ed era ovvia.

 

Si diresse a grandi passi verso l’atrio dell’hotel, dove riconobbe la figura della professoressa che li aveva accompagnati.

 

-Signora Darbus?- la chiamò la ragazza.

 

-Cosa c’è, McKessie?- chiese la donna.

 

-Devo chiederle un favore.

 

§§§§§§§§§§§§

 

-Allora, che si fa stasera?- chiese una cheerlader dai capelli ricci e neri a Chad, non appena l’ebbe raggiunto in campo.

 

-Che vuoi fare?- chiese il ragazzo palleggiando con il pallone da basket.

 

-Pensavo che potremmo stare insieme stasera, io e te… da soli.- precisò la ragazza segnando un cerchio sul petto del ragazzo.

 

-Scusa, ma non credo sia una buona idea.- rispose il ragazzo scostando la mano della riccia.

 

-Non fare l’orgoglioso, lo so che ti piaccio.- cercò di dissuaderlo la ragazza.

 

-Melanie, mi piace un’altra, mi dispiace.- spiegò lui dirigendosi verso il resto della squadra.

 

Melanie se ne andò furiosa, avrebbe ripiegato su Mark. Non era al pari di Chad, ma fa niente. Chissà chi era la ragazza a cui era interessato?

 

-Cosa voleva Melanie?- chiese Troy apparendo dietro a Chad.

 

-Voleva passare una serata “da soli”.- rispose il ragazzo lanciando la palla verso il canestro, che venne centrato in pieno.

 

-E tu che hai risposto?- chiese l’amico recuperando il pallone e passandoglielo.

 

-Che non era una buona idea.

 

-Taylor?- domandò ancora Troy.

 

Chad si limitò ad annuire. Mandò di nuovo la palla verso il canestro. Era da quattro giorni, esattamente da quando la ragazza era partita, che non la sentiva. Gabriella gli aveva riferito che la castana stava bene e che si stava divertendo molto a Barcellona. Ma a Chad non bastava sapere che lei stava bene. Voleva sentirla, sentire la sua voce. Non gli era mai importato nulla di nessuno, si era sempre tirato fuori presto dalle relazioni… e allora cos’è che lo frenava?

Mentre Troy gli passava un'altra volta il pallone vide qualcosa che lo fece accigliare.

 

-Che hai fatto alla mano?

 

-Ho tirato un pugno al muro.- rispose imbarazzato il castano.

 

-Perché?- domandò l’amico preoccupato.

 

-Pensavo a Gabriella.

 

-Danforth!- mentre stava per rispondere, il coach chiamò Chad.

 

Si girò e vide il padre di Troy davanti a lui, con il telefono della scuola in mano.

 

-E’ una ragazza! Ti ho detto mille volte che le ragazze non devono chiamarti durante gli allenamenti!- lo rimproverò il coach Bolton passandogli il telefono duramente.

 

-Scusi, faccio in un secondo.- si scusò il giocatore prendendo il telefono ed allontanandosi dal campo, -Pronto?

 

-Chad, sono Taylor.- disse la voce di una ragazza dall’altro capo del telefono.

 

-Taylor…- rispose imbarazzato il ragazzo, finalmente la poteva sentire, -Come va?

 

-Bene, Barcellona è stupenda.

 

-Sono contento. Lo sai che Decats sente la tua mancanza? L’ho beccata mentre dormiva sul tuo letto.

 

La ragazza dall’altro capo della cornetta rise.

 

-Come mai questa chiamata a quest’ora?- chiese Chad frenando le risate.

 

-Si tratta di Gabriella.- disse Taylor tornando seria.

 

-E’ successo qualcosa?- si accigliò il ragazzo.

 

-In un certo senso. Non riesce a cantare, prima l’ho sorpresa anche mentre piangeva.- rispose la castana.

 

-Come mai?- chiese il ragazzo anche se poteva intuirne la causa.

 

-Troy.

 

-Lo sospettavo. Dimmi come posso esserti utile.

 

-Ho parlato con la Darbus. Neanche a lei piace vedere Gabriella così, rischiano di non vincere la borsa di studio lei e la sua classe.

 

-Ma noi cosa possiamo farci? Non possiamo mica mandare Troy a Barcellona.- commentò ironicamente Chad.

 

Il suo sorriso ironico si spense quando non sentì alcuna risposta.

 

-Stai scherzando?- chiese dopo qualche secondo di silenzio il Wildcat.

 

-No.- rispose la ragazza, -Ma ho bisogno del tuo aiuto.

 

-Taylor, è una pazzia! La Darbus non sopporta Troy!- esclamò il ragazzo scioccato.

 

-Guarda che è pienamente d’accordo lei. Mi vuoi aiutare sì o no?

 

-Spara!- esclamò dopo qualche minuto di silenzio.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Due giorni dopo la famosa telefonata tra Taylor e Chad, Gabriella si svegliò con un gran mal di testa, dovuto al fatto che per consolarsi si era mangiata quintali di gelato la sera prima. Annoiata si alzò dal letto, notando che nella stanza non c’era nessuno, e si diresse verso il bagno, dove la doccia l’attendeva.

Quando ebbe finito la doccia aprì l’armadio e scelse un paio di jeans a vita bassa sdruciti e una maglietta che lasciava intravedere le spalle rossa. Si raccolse i capelli neri in una coda alta e si mise le tennis.

Guardò l’orologio un secondo aprendo gli occhi di scatto. Le dieci e un quarto. Come mai Taylor e Sharpay non l’avevano svegliata? Le prove iniziavano alle otto, inoltre lo spettacolo sarebbe stato quella sera!

Velocemente corse giù nell’atrio per poi dirigersi verso la stanza circolare dell’hotel, ossia il teatro, dove venivano fatte le prove al mattino. Quando però, entrando nel teatro non vide nessuno, fu sbalordita. Che le prove fossero state spostate e nessuno le avesse detto niente? Strano, di solito era la prima a sapere certe cose.

Guardò un secondo il palco, dove l’impianto stereo era illuminato, probabilmente era stato lasciato acceso per sbaglio. Salì sul palco e tirò fuori il disco.

Cercò la custodia e quando la trovò sgranò gli occhi. Sulla copertina c’era una sua foto, scattata al mare qualche anno prima, e quando girò il disco riconobbe i titoli delle sue canzoni preferite. Che ci faceva lì quel disco? L’aveva lasciato prima di partire a…

Un pensiero le balenò nella mente, confermato dal fatto che qualcuno le cinse il corpo con le braccia da dietro.

 

-Ciao, tesoro.- disse una voce maschile.

 

Gabriella si voltò quanto bastava e sorrise apertamente per poi voltarsi completamente ed abbracciare il ragazzo davanti a lei.

 

-Troy!- esclamò felice cercando di frenare le lacrime.

 

Si guardarono due secondi ed immediatamente si baciarono, un bacio lungo che sostituiva tutti quelli che non si erano scambiati in quei sei giorni.

 

-Non puoi farmi questo, Gabriella.- disse il ragazzo facendola accigliare, -Ti rendi conto che non ti ho baciato per sei giorni?! Io, Troy Bolton, non ho resistito alla lontananza e mi sono addirittura fatto male alla mano cercando di non pensare a te.- continuò mostrando il pugno fasciato.

 

-Che stupido che sei!- esclamò la ragazza ridendo.

 

-Cosa c’è di stupido nell’amarti?- domandò Troy sorridendole.

 

-Ripetilo.- disse la ragazza rimanendo abbracciata a lui e sorridendo sorpresa.

 

-Ti amo.- ripeté il ragazzo.

 

Gabriella annullò nuovamente la distanza fra di loro, sorridendo contro le sue labbra.

Amare. Quel verbo era un vero dilemma. Come si poteva riconoscere l’amore? Come si poteva distinguere quel sentimento tanto confuso da una semplice cotta?

 

-Anch’io ti amo.- disse Gabriella staccandosi e guardandolo negli occhi.

 

Lei era riuscita a distinguere quel sentimento. L’aveva detto, gli aveva confidato a cosa pensava da quando era partita.

 

-Ancora tu?- chiese Jeremy interrompendo quel momento romanticoso.

 

-Qualche problema?- chiese Troy lasciando la ragazza.

 

-Sì, sei tu.- rispose il ragazzo avvicinandosi pericolosamente al palco.

 

-Mi hai proprio scocciato Jeremy!- esclamò una voce femminile facendolo fermare.

 

Quando si voltò riconobbe Taylor con un pugno alzato. Un pugno che finì dritto sul suo viso, costringendolo a lasciare la sala per l’imbarazzo.

 

-Bel lavoro!- si congratulò Chad, posizionato accanto alla ragazza, -La boxe ti è servita.

 

-Grazie.- rispose la castana sorridendo.

 

-Grazie Taylor.- disse Gabriella alla sua migliore amica sorridendole e permettendo al suo ragazzo di fasciarle le spalle con un braccio, -Ora posso cantare.

 

************

*-* Ditelo che un po’ vi siete commossi, quanto adoro queste scenette di ricongiunzione sentimentale *-* Jeremy direi che ha avuto quello che si merita sisi *-*

 

Ringraziamenti *-*

 

Herm90 (Ha fatto quest’effetto un po’ a tutti XD come sono cattiva XD Grazie mille!!! ^^ Recensisci ancora ^^ Lo sai che ti voglio bene ^^)

 

evanescense88 (Non posso stare qui a scrivere trecento volte Grazie ma sai che ti ringrazio lo stesso ^^ Commenta ancora ^^)

 

kikka93 (Quando scrivi dimmelo ^^ Ci sono ancora poche persone disposte a scrivere su HSM, abbiamo bisogno di alleati *-* Grazie mille e recensisci ancora =^^=)

 

Vivy93 (Ehi!! Ce l’hai fatta ad aggiornare ^^ Non ti sta simpatica Sharpay in versione buona? XD Eh, sì… L’amour è complicato… poverini… XD Grazie anche a te, che te ne pare di questo chappy? *-*)

 

Buffy86 (Ebbene sì, sono una romanticona nata u.u Non ci posso fare niente, adoro vederli così i personaggi di HSM XD Sto lavorando al monumento di Decats e Zeke, poi ti invio la foto XD Grazie mille e recensisci ancora ^^)

 

london04 (Grazie mille!!!! ^^ Mi fa molto piacere, continua a recensire!! *-* Ti piace London? ^^)

 

Grazie a tutti!!

Ho due annunci:

Primo: Lasciate commentini XD Ormai sapete che mi fa piacere ^^

Secondo: DUE persone di mia conoscenza devono sbrigarsi a scrivere e ad aggiornare perché seno vivo nell’ansia u.u Besos tesori miei

 

Tantissimi kiss

By Titty90 ^^

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Capitolo 19
*** Il ritmo della Jake High ***


Capitolo 19:

Nota iniziale: Ormai ci avrete fatto l’abitudine. Anche in questo caso c’è una canzone di Cheetah Girls XD Scusate, vi rompo sempre. La canzone è “Amigas Cheetas”, solo che è cantata anche da personaggi maschi e non solo da femmine. Buona lettura ^^

 

Capitolo 19: Il ritmo della Jake High

 

-Tu sei pazza!- stava dicendo Gabriella alla sua migliore amica abbracciandola.

 

-Mi ero stancata di vederti così triste!- replicava Taylor e staccandosi dal suo abbraccio stritolatore, -Però stasera ce la devi mettere tutta.

 

-Farò del mio meglio.- promise la mora sorridendo.

 

-Comunque devi ringraziare anche Chad. Senza di lui Troy non avrebbe mai avuto il permesso da suo padre di venire qui.

 

-L’ho già ringraziato, sta tranquilla!- esclamò Gabriella sorridendo ancora.

 

-Non vi siete ancora preparate?- chiese Sharpay entrando nella stanza e aprendo l’armadio, -Lo spettacolo è tra un’ora.

 

-Noi ci mettiamo poco, sei tu che ci metti tre ore ad abbinare i vestiti.- la rimproverò ironicamente Taylor.

 

La bionda rispose con una linguaccia, seguita da una delle sue solite risate cristalline e spontanee.

Incominciarono a prepararsi, mentre Gabriella ripensava quello che era successo quella mattina.

Taylor, la sua migliore amica, con l’aiuto di Chad era riuscita a portare il suo ragazzo a Barcellona. Avevano passato la maggior parte del pomeriggio insieme e gli aveva mostrato le bellezze della città. Gli aveva anche presentato Miguel e si erano trovati subito simpatici l’un l’altro. Verso le sei si erano dovuti separare, per via delle prove di Gabriella, e ora si stavano preparando, le tre ragazze, alla serata più attesa della loro vita.

 

Quando le nove di sera furono scoccate si potevano distinguere, in piazza, gli spettatori che prendevano posto e la giuria, composta da nove persone, le più importanti in Spagna.

Gabriella si stritolò le mani, nel tentativo di calmarsi, ma fu inutile. Stava dietro le quinte del palco, aspettando con ansia il momento suo e della sua classe.

 

-Gabry, andrà bene.- la rassicurò la castana collegandosi col proprio computer alla rete informatica del palco.

 

-Già, sta tranquilla.- disse una sua compagna di corso sistemandosi gli orecchini a cerchio.

 

-Venite qui.- li riunì la Signora Darbus, -Sono molto orgogliosa di voi, mi capita di rado di dire ciò, ma è la verità. Siamo a Barcellona, siamo nella città che potrebbe aiutarvi a mantenere gli studi di canto. Mi aspetto molto da voi, questo lo sapete già, mettetecela tutta.

 

I ragazzi sorrisero e aspettarono con ansia il loro momento.

Passarono, prima di loro, alcune classi di musica pop e alcune di musica cubana.

 

-Adesso ho l’onore di presentare una classe della Jake High, provenienti da Albuquerque.

 

-E’ il vostro momento, io vado a posizionarmi davanti al palco.- disse Taylor prendendo il proprio pc portatile e dirigendosi davanti al palco.

 

La sua gonna fino al ginocchio nera e la camicia bianca le donavano un aspetto formale e scolastico. I capelli raccolti in due trecce, i tacchi piccoli bianchi che le calzavano i piedi ricordavano il fatto che non era a scuola.

Si mise nella postazione apposita e collegò il proprio computer all’impianto stereo, mentre la Jake High si preparava a salire sul palco.

La musica incominciò a diffondersi, le luci gialle illuminarono il volto sorridente di Sharpay che, vestita con un paio di jeans chiari e una maglia scollata bianca a tre quarti e con i capelli raccolti in una crocchia, lasciando alcuni ciuffi biondi ad incorniciarle il viso, saliva sul palco. Il rumore dei tacchi si sentiva e lei, sotto gli sguardi di tutti, incominciò a cantare.

 

“No matter where we come from we can be ourselves and still be one!”

 

Tutta la classe della Jake High salì sul palco, ognuno con lo stile che più si addiceva a loro. Incominciarono a muoversi sul palco e a cantare.

 

Amigas Cheetahs

Friends for life

The rhythm and each other

That’s what keeps us tight

Amigas Cheetahs

Livin’ the dream

Nothin’ is ever gonna come between amigas

 

Una ragazza dai capelli castani raccolti in una coda si distingue dagli altri, la stessa ragazza che tranquillizzava Gabriella dietro le quinte.

 

“What could be any better than

Knowin’ someone will be there when

You gotta pour heart out

Tell your secrets to”

 

Un ragazzo l’abbracciò da dietro e cantò.

 

“Someone who lets you be yourself

There when you need help

They’ve got your back win or lose”

 

“Amigas Cheetahs

Friends for life

The rhythm and each other

That’s what keeps us tight

Amigas Cheetahs

Livin’ the dream

Nothin’ is ever gonna come between amigas”

 

Gabriella fece finalmente la sua comparsa, con i capelli lisci e tenuti da due forcine nei lati. I jeans blu e la maglia azzurra a tre quarti e che aveva uno scollo che le permetteva di mostrare le proprie spalle. I tacchi azzurri.

 

“Kickin’ it with ‘em just for fun

Or when you need the 411

Someone who gives a shout out

When you lose your faith”

 

Sharpay le mise una mano sulla spalla.

 

“Just when you think nobody can

Ever understand

They’re right here to show you the way”

 

Si guardarono e sorrisero, cantando insieme.

 

“Show you the way!!

Aah, aah, aah, aah, aah, aah, ooooooooooohhhh

Yeahhh friends for life!”

 

Troy e Chad, seduti in prima fila, batterono le mani a tempo della musica.

 

“Amigas Cheetahs

Friends for life

The rhythm and each other

That’s what keeps us tight

Amigas Cheetahs

Livin’ the dream

Nothin’ is ever gonna come between amigas”

 

Gabriella guardò il pubblico e canto in spagnolo.

 

“Ya que stamos juntas

Estamos en un mundo

Donde somos uno por la musica”

 

Un ragazzo dai capelli neri venne illuminato da una luce rossa e continuò la canzone.

 

“If we just believe it

You know we can be it

Nothin’ can stand in our way

Stand in our way”

 

Il ritmo divenne più grintoso, le mani battute a tempo dalla gente si facevano più incessanti. Sul palco il turbinio di luci create da Taylor fece la sua comparsa, un gruppo di ballerini salì sul palco e Miguel abbracciò da dietro Sharpay facendole fare un giro sé stessa.

I due cantarono insieme, da soli.

 

“Amigas Cheetahs

Friends for life

The rhythm and each other

That’s what keeps us tight

Amigas Cheetahs

Livin’ the dream

Nothin’ is ever gonna come between amigas”

 

Tutti si unirono in coro, affiancandosi l’un l’altro.

 

“Amigas Cheetahs

Friends for life

The rhythm and each other

That’s what keeps us tight

Amigas Cheetahs

Livin’ the dream

Nothin’ is ever gonna come between amigas”

 

La musica sembrava non avere fine, diminuì a poco a poco, lasciando il posto al rumore degli applausi entusiasti.

Scesero dal palco, abbracciandosi e congratulandosi tra di loro, mentre sul palco il posto venivano lasciato alle classi rimanenti.

Dopo altre tre classi il presentatore salì sul palco con un foglietto in mano.

 

-La scuola vincitrice è…- l’attesa era la parte più dolorosa, -…Sanford Life, di New York!

 

La classe in questione urlò di gioia, mentre la Jake High applaudiva felice per loro e tristi per la loro scuola.

 

-Ora passiamo al premio della Critica, giudicato dai giornalisti e dai critici più importanti di Spagna.- continuò il presentatore, mentre una ragazza con un premio in mano si affiancava a lui.

 

Dopo qualche attimo di silenzio l’uomo annunciò il vincitore, -La scuola che si aggiudica questo premio è…- aprì il foglietto e sorrise indicando Gabriella, Sharpay e la loro classe, -…Jake High, di Albuquerque!

 

Si abbracciarono felici da quel premio, non avevano vinto la borsa di studio, ma l’importante era che si erano fatti sentire e avessero dimostrato di saper coltivare la loro passione.

Salirono sul palco a ritirare il proprio premio. Gabriella sorrise a Troy raggiungendolo.

Taylor si avvicinò a Chad.

 

-Grazie per l’aiuto riguardante Troy.- disse rivolta al ragazzo.

 

-Di niente.- rispose il castano sorridendole, -Trovata la risposta?

 

-Credo di sì.- incominciò la castana, -Ho pensato molto questa settima ed una domanda era sempre lì, che cercava risposta. Perché?

 

-Come perché?- chiese Chad accigliato.

 

-Perché?- ripeté Taylor, il ragazzo sapeva dove voleva andare a parare.

 

-Perché sei intelligente, sei furba e sei una bambina.- concluse il riccioluto ridendo, -Perché?

 

-Perché sei bello, simpatico e non hai cercato risposte la settimana scorsa.- rispose la ragazza.

 

Si avvicinò piano, lasciando che le sue mani si allacciassero dietro al collo del Wildcats, per poi unire le sue labbra con le sue. Un tocco lieve, purtroppo, visto che qualcuno li interruppe.

 

-Wow.- commentarono infatti Gabriella e Troy guardandoli.

 

-Farvi gli affari vostri mai, eh?- chiese Chad scocciato dall’interruzione.

 

-Sembra che stasera non siate gli unici ad esservi messi insieme.- commentò Troy indicando una coppia seduta sul palco.

 

Guardarono quel punto e videro Sharpay e Miguel condividere un bacio.

 

-Cosa diremo quando torneremo a scuola?- chiese Taylor, mentre Chad le passava un braccio sulle spalle.

 

-Sul fatto che abbiamo formato delle coppie strane?- chiese l’amica, mentre Troy le teneva la mano.

 

-Tranquilla, Taylor. I tuoi genitori, d’altronde, sono la prova vivente che possono nascere coppie diverse.- disse Chad.

 

La ragazza sorrise, -Ti avverto, mia sorella non ti lascerà in pace, ha una cotta per te!

 

************

Siamo arrivati al penultimo capitolo. Il prossimo è l’ultimo, è un peccato. ç.ç Mi ci sono affezionata a questa ficcy e alle vostre recensioni!! Dai, passiamo ai…

 

…Ringraziamenti:

 

valepigia (Tranquilla, sei perdonata, purché tu recensisca ancora ^^ Sii, così Sharpay se ne sta in disparte e non rompe XD Aggiornato ^^ Grazie mille!!)

 

evanescense88 (Addirittura, ti ringrazio moltissimo!!!!!!!!!!!!! *-* Recensisci ancora *-*)

 

_PinkGirl_ (Mi è venuta spontaneamente quella risposta maliziosa XD Grazie mille, recensisci ancora mi fa molto piacere!! =^^=)

 

Herm90 (Per una come me che adora Max Pezzali è un complimento credimi u.u E Chad e Taylor si sono sistemati direi sisi grazie mille e commenta ancora tvb sisi ^^)

 

SILVIA (Grazie anche a te, ribadisco: commenta ancora XD Magari, a me piacerebbe molto un futuro da scrittrice, quello che mi fai è un complimenti coi fiocchi *-*)

 

Buffy86 (Spiacente, Decats è rimasta a casa XD Grazie mille e fammi sapere, sono felice che esista qualcuno romanticoso come me ^^)

 

diavoletta_verde (Mi sono mancate molto le tue recensioni!! ^^ Continua a recensire appena puoi, mi fa molto piacere credimi ^^ Grazieeeee)

 

Vivy93 (Adori tutto insomma XD Grazie, eh sì. Devi farci l’abitudine, perché io sono sempre molto sorprendente ^^ Stavi per piangere? Mamma mia, questo vuol dire che sono capace di esprimere emozioni con la mia scrittura *-* Grazie mille e fammi sapere!! ^^)

 

Kikka93 (Grazie mille anche a te, spero che quei sigh siano di lacrime di felicità XD Fammi sapere!! ^^)

 

london04 (Nooooooo, non si nota affatto XD Come dice lei: W Me!! Ma in questo caso me lo dico per ringraziarti della recensione e W Te se recensirai ancora ^^ W London!!!! ^^)

 

Grazie ragazze!! ^^ L’ultimo chappy dovrei postarlo o sabato sera o domenica pomeriggio, non sono sicura!! Fatemi sapere con le vostre recensioni che ve ne pare del chappy!!

 

Un megakiss a ciascuno di voi

By Titty90 ^^

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Capitolo 20
*** La guerra è appena iniziata ***


Capitolo 10:

Nota iniziale: Siamo arrivati all’ultimo chappy ç.ç La canzone presente è “We’re all in this together” (non tutta poiché non facevo in tempo).

Questo capitolo è dedicato a tutti coloro che mi hanno chiesto una long-fiction, a tutti coloro che hanno recensito dall’inizio alla fine, a chi si è aggiunto tra le mie recensioni, a chi mi ha consigliato, a chi ha detto che questa ficcy gli è piaciuta capitolo dopo capitolo. Grazie a tutti!! ^^ Vi voglio bene. Vi lascio all’ultimo chappy, ci vediamo in fondo ^^

 

Capitolo 20: La guerra è appena iniziata

 

-Nessun debito!- esclamò Troy felice abbracciando Gabriella.

 

-Sapevo che ce l’avresti fatta! Cantare non è così difficile.- disse la ragazza staccandosi.

 

-Solo se ho una buona insegnante.- sorrise contro le sue labbra baciandola, -A proposito, credo che tu debba ringraziarmi. Sono riuscito a farti passare in Letteratura.

 

-Mio eroe!- esclamò Gabriella facendo finta di svenire e ridendo.

 

-Indovinate chi è riuscita a centrare per la prima volta nella sua vita un canestro?- chiese Taylor ironica.

 

-Senza di me non ce l’avresti mai fatta, questo è certo. Sei una bambina, in fondo.- disse Chad ricevendo un pugno dalla diretta interessata, -Ahia, dimentico sempre che fai boxe.

 

-Farai bene a ricordartelo e a ricordarti tutte le formule chimiche quest’estate. Solo perché sei riuscito a passare questo non vuol dire che devi trascurare la materia per il basket.- lo rimproverò Taylor mentre Chad le passava il braccio sulle spalle come era solito fare da quando stavano insieme.

 

-Ora che ci penso, come andrà a finire?- chiese Gabriella ai tre.

 

Tutti e quattro ci pensarono.

Al ritorno da Barcellona Miguel era partito con loro e Sharpay, rivelando quello che ormai sapevano già tutti. Che stavano insieme. Erano una bella coppia, questo era certo, e non avevano riscontrato pregiudizi nei loro confronti. Nessuno avrebbe osato mettersi contro Sharpay Evans!

Erano riusciti, le due secchione e i due Wildcat, a nascondere la loro relazione per un mese intero, ma quando una cheerlader beccò Taylor e Chad baciarsi lo rivelò a tutta la scuola.

Da lì tutti i gruppi si erano sfaldati.

I punk uscivano con i membri del Drama Club, i Wildcat avevano mollato le cheerlader per stare con le secchione, i rockettari uscivano con gli skeater. Un casino insomma. Un casino che avevano creato loro. Un casino che però erano felici di aver creato, anche se non apposta.

Le finali che dovevano essere disputate erano state rimandate a Settembre, con l’intento di aiutare la preparazione durante l’estate. I debiti erano stati tutti superati, in quanto tornati in America avevano cominciato a studiare e ad occuparsi finalmente delle proprie materie calanti.

Erano a Giugno ormai, la scuola era finita e tutti e quattro erano stati promossi. Questo voleva dire che non avrebbero più convissuto insieme. Non avrebbero più vissuto sotto lo stesso tetto, non ci sarebbero più state le serate a base di film e cinese e i loro lavori potevano anche essere lasciati.

 

-Sapete che vi dico?- richiamò l’attenzione Chad, -Dovremmo ringraziare il preside.

 

-Prima che ne dite di festeggiare?- chiese Sharpay apparendo dietro a loro mentre teneva la mano a Miguel.

 

-Non abbiamo una canzone.- disse Gabriella all’amica.

 

-Improvvisiamo.- disse Taylor sciogliendo l’abbraccio e dirigendosi verso il laboratorio d’informatica, seguita dagli altri.

 

Si collegò all’altoparlante della scuola e fece risuonare una musica cominciando a cantare.

 

“Together, together, together everyone
Together, together, come on lets have some fun
Together, were there for each other every time
Together together come on lets do this right”

 

Il motivo della canzone risuonò in tutta la scuola, la musica venne sentita da tutti.

Troy si tolse la felpa e guardò Gabriella negli occhi, sorridendo.

 

“Here and now its time for celebration
I finally figured it out (yeah yeah)
That all our dreams have no limitations
That's what its all about”

 

La voce del ragazzo era stupenda. Prima era stonato, ora era bravissimo! Le ripetizioni della sua ragazza era servite molto.

Gabriella sorrise di rimando e cantò anche lei.

 

“Everyone is special in their own way
We make each other strong (each other strong)
Were not the same
Were different in a good way
Together's where we belong”

 

Miguel e Sharpay cantarono insieme dirigendosi fuori dalla scuola con il resto del gruppo, mentre molti studenti si univano ballando.

 

“We're all in this together
Once we know
That we are
We're all stars
And we see that
We're all in this together
And it shows
When we stand
Hand in hand
Make our dreams come true”

 

Ryan balzò fuori dal nulla e cominciò cantare.

 

“We're all here
and speaking out with one voice
we're going to rock the house (rock the house)
the party's on now everybody make some noise
come on scream and shout”

 

Sharpay guardò Troy e Chad indicando loro il cortile dell’istituto, dove i Wildcat e le cheerlader si stavano posizionando.

 

“We've arrived because we stuck together
Champions one and all”

 

I due si diressero dai compagni di squadra e si unirono a loro nel motto dei Wildcats.

 

“Wild cats sing along
Yeah, you really got it goin' on
Wild cats in the house
Everybody say it now
Wild cats everywhere
Wave your hands up in the air
That's the way we do it
Lets get to it
Time to show the world”

 

La musica finì e tutti si abbracciarono augurandosi buone vacanze.

Chad prese in disparte Taylor e la portò nel cortile laterale della scuola, fermandosi in un punto in cui nessuno li avrebbe visti.

 

-Da quando canti?- chiese Chad stringendo le proprie mani con quelle della ragazza.

 

-Da un po’.- rispose semplicemente lei.

 

-Lo sai che mi piaci da impazzire?- chiese il castano avvicinandosi pericolosamente a lei.

 

-Sì.- rispose lei diventando rossa.

 

-Taylor, arrossisci ancora?- chiese lui con un sorriso furbetto, al quale lei rispose con un alzata di spalle.

 

Chad le strinse la vita con le sue braccia e annullò la distanza tra di loro, trasportandola in un bacio. Taylor sentì il suo rossore diminuire, come le capitava ogni volta che stava a contatto col suo ragazzo. Le infondevano sicurezza i suoi baci, i suoi abbracci e le sue carezze.

 

Il Wildcats si staccò e sospirò guardandola, -Signorina, ma cosa mi hai fatto?

 

-Ti ho fatto un incantesimo.- sorrise la castana, -Ti ho fatto innamorare.

 

Danforth e McKessie sono convocati in presidenza urgentemente.

 

I due si guardarono accigliati. Si diressero verso la presidenza e bussarono alla porta, entrando poi imbarazzati.

 

-Accomodatevi pure.- disse il preside guardandoli entrare nell’ufficio.

 

I due presero posto sulle stesse poltrone su cui si erano seduti all’inizio dell’anno quando gli era stato detto che avrebbero condiviso insieme tutto e notarono che Troy e Gabriella erano presenti nell’ufficio. I quattro si scambiarono un’occhiata perplessa.

Sulla scrivania riconobbero i loro mazzi di chiavi. Avevano già portato la loro roba nelle rispettive case.

 

-Voglio complimentarmi con voi. Ce l’avete messa tutta e vogliamo darvi la possibilità di continuare così.

 

I quattro non capirono come mai il preside si era alzato, aveva preso le chiavi e gliele aveva restituite.

 

-Riteniamo giusto che a Settembre voi ricominciate a vivere insieme, per fare in modo che non caliate nuovamente nelle materie che avete superato.

 

-Sta scherzando?- chiese Troy con un sorriso che andava da una parte all’altra del suo volto.

 

-Niente affatto.- disse il preside inarcando le sopraciglia alla vista dei loro sorrisi entusiasti, -Ma voi non vi odiavate?- chiese non essendo a conoscenza delle loro relazioni. Era l’unico nella scuola a non sapere nulla.

 

-Così tanto che non vediamo l’ora di vivere di nuovo insieme.- disse Chad sorridendo al preside.

 

I quattro uscirono dall’ufficio e si abbracciarono a turno.

 

-Vi ricordate cosa ci siamo urlati dietro il primo giorno che abbiamo vissuto insieme?- chiese Troy rimanendo abbracciato alla sua ragazza.

 

-E’ guerra?- chiese Chad ridendo.

 

-Esatto. Sapete questo cosa significa?- chiese Gabriella guardandoli.

 

-Cosa?- chiese Chad staccandosi da un bacio di Taylor.

 

-Che la guerra è appena iniziata.- disse Taylor facendo scoppiare a ridere tutti.

 

************

Basta, finito XD Tranquille, sto già scrivendo una nuova long-fiction, quindi non vi lascerò senza le mie ficcy per molto tempo (Nooo, risparmiaci!! NdTutti) (Spiacente, dovrete sopportarmi ancora NdA) (NOOOOOOO ç.ç NdTutti)

 

Ringraziamenti:

 

evanescense88 (Grazie mille!!!!! Recensisci anche questo!! ^^)

 

diavoletta_verde (Sisi, ho capito che hai amato il chappy e ti ringrazio!! Dimmi se ti piace come ho fatto finire la ficcy ^^ Grazie per avermi seguito!!)

 

valepigia (Non disperare!! Ne ho già iniziata un’altra, pubblicherò il primo chappy appena posso!!! Grazie mille e fammi sapere ^^)

 

_PinkGirl_ (Ti dirò la verità: questa è la prima long-ficcy che finisco come si deve ^^ Be’, era troppo scontato se vincevano no? XD Grazie, che te ne pare dell’ultimo chappy??)

 

Barbycam (Ebbene sì, è finita!! Grazie mille, che te ne pare del chappy finale? =^^=)

 

Herm90 (Sisi, alla soglia del penultimo chappy si sono messi insieme!!! XDDDD Grazie mille tesoro, tu sai già come inizia la prossima ficcy shhhhh >< non dirlo in giro recensisci ancora ^^)

 

Buffy86 (Sono felice che mi seguirai ancora!! Intanto ti ringrazio per tutte le favolose recensioni che mi hai lasciato, lo so che è l’ultimo… ma recensisci ancora? *-*)

 

silvia (Grazie mille!! Aiuto, il libro ci vorrà un po’ perché in realtà ne sto scrivendo realmente uno ^^ Fammi sapere!!! ^^)

 

Vivy93 (Certo che continuerò a postare, infatti la prossima long-ficcy vedrai che idea folle ho avuto XD Grazie mille e fammi sapere se ti piace questo chappy!!!)

 

Basta, ragazze sono commossa ç.ç

Grazie a tutte per avermi seguito, a chi ha letto, a chi ha recensito!!! Vi voglio bene!!

 

Piccolo anticipo: Prossima ficcy si intitola “La sicurezza che non ho” ^^

 

Tantissimi kiss

By Titty90 ^^

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