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Gabriella
Montez e Taylor McKassy erano le due ragazze più intelligenti della East High. Erano cresciute insieme, avevano sedici
anni, i voti migliori in Chimica e portavano ogni anno il Decathlon fino alla
semifinale, senza però riuscire a superarla.
Erano
considerate dal loro club di scienze le “eroine” della chimica, mentre per ogni
persona che non rientrava in quel gruppo, due ragazze robot, che pensavano solo
allo studio.
La prima
aveva i capelli e gli occhi neri, una carriera nel coro della chiesa e una
mania per l’azzurro. Quasi ogni suo vestito rientrava nella categoria di quel
colore.
La seconda
aveva capelli e occhi sul castano scuro, una grande
passione per il computer e un “sarcasmo” molto allenato, che dedicava
esclusivamente ai giocatori di basket e alle ragazze che facevano il tifo per
la squadra.
Migliori
amiche, compagne del corso di Chimica, presto avrebbero dovuto allargare il
loro giro di amicizie.
Troy
Bolton e Chad Danfortherano i campioni della squadra di basket della East High. Erano
cresciuti insieme, avevano sedici anni, la patente, un’interessante vita
sociale con le cheerlader e portavano ogni anno la proprio
squadra alla semifinale, senza però riuscire a superarla.
Erano
considerati degli “eroi” nel proprio sport, ma per i secchioni
della scuola erano solo due ragazzi che pensavano solamente alle feste
organizzate dalla propria squadra di basket ogni sabato sera.
Il primo
aveva capelli castani, occhi marroni e un’interessante
voglia di mettersi in gioco. Ogni sfida che gli si lanciava veniva
afferrata al volo.
Il secondo
aveva capelli castani sempre per aria, occhi di un marrone scuro e un pallone
da basket che portava con sé in ogni luogo. Lo considerava un portafortuna.
Migliori
amici, compagni di gioco, presto avrebbero dovuto allargare il loro giro di amicizie.
Erano,
insomma, due gruppi “simili” nella loro diversità. Avevano molte
caratteristiche in comune, alcune non ancora uscite allo scoperto.
Un’interessante
idea del preside della East High sarebbe entrata in
pratica il giorno seguente.
Tutti e
quattro avevano un debito in una materia scolastica. In una normale situazione
non sarebbe intervenuto, ma ogni membro dei due gruppi poteva
aiutare l’altro nella materia calante.
Ovviamente,
non sapeva cosa avrebbe comportato la sua iniziativa. L’allargamento del loro
giro di amicizie.
Ma in fondo cosa c’era di male nella sua idea? Aveva solamente
pensato, e messo in pratica anche senza il loro consenso, una soluzione alle loro
carenze scolastiche.
Non c’era
niente di male a… farli convivere da soli in una casa, no?
************
*Me si
nasconde per non venire strozzata…*
Ehm…
sorpresa! XD Sono tornata, questa volta per pubblicare una long-fic su High School Musical. Idea bizzarra la mia
vero?? XD Però me l’ha data proprio Herm90 con le sue ripetizioni di
Taylor per Chad *-* XD Scusate il capitolo corto, anzi minuscolo XD ma era solo
l’inizio.
Ringrazio
tutti coloro che hanno recensito le mie precedenti
shot!! Grazie a tutte!
X
Breaking Free-Come all’asilo ringrazio:
tsukasa nishino, Vivy'93, evanescense88,
diavoletta_verde, mary92, Herm90, Gin 92, Marty92, Vivy’93 (hai recensito
nuovamente XD Comunque hai ragione sul carattere, ho invertito io XD), kagome14
Una mano
sfrecciò in alto tra quelle del Club delle Scienze. Al polso c’erano due braccialetti
azzurri e bianchi.
-Dica, signorina Montez.- disse la professoressa di chimica osservandola.
-Cu SO4.- disse sicura della propria
risposta la ragazza guardando la lavagna.
-Molto
bene. Questa era la nomenclatura del Solfato Rameico.- disse l’insegnante scrivendo
con il gesso il nome appena fornitogli,- Bisogna
prestare attenzione dal Solfato Rameoso, il cui nome è…- lasciò la frase in
sospeso.
-Cu2 SO4- finì per lei la ragazza seduta accanto
a Gabriella, scrivendo alcuni appunti sul proprio quaderno.
-Esatto, signorina McKassy.- disse orgogliosa la professoressa guardando le
due ragazze.
Gabriella
e Taylor si guardarono sorridendo.
-Quindi
propongo di fare una finta…- la voce squillante del vice-capitano della squadra
di basket risuonava nel laboratorio.
-Signor
Danforth.- richiamò calma la donna cercando di avere l’attenzione del ragazzo.
Chad si
girò guardandola, mentre non faceva niente per nascondere lo schema di basket
per la prossima partita.
-Sa dirmi
la nomenclatura del Fosfato di Sodio?- chiese.
L’attenzione
di tutti fu rivolta verso il ragazzo.
-Non sa
nemmeno da che parte è girato.- disse Taylor facendo
ridere il Club delle Scienze.
Chad la
guardò con occhi di fuoco. Nonostante questo cercò di
sviare la domanda dell’insegnante.
-Mi dispiace, non ho ben capito l’argomento. L’ha spiegato da
poco, in fondo.
-Lo
capirebbe meglio se stesse attento.- si voltò verso la
lavagna per scrivere, poi all’ultimo momento ci ripensò. Si voltò nuovamente
verso il ragazzo e sorrise.
-Anche se questo argomento l’ho spiegato l’anno scorso.
Il suono
della campanella ruppe le risate del Club.
Chad
Danforth passò davanti a Taylor, che stava raccogliendo i propri libri nello
zainetto bianco, sorridendo al pensiero della prossima lezione e a un foglietto cadutogli dalla tasca inferiore dello zaino.
-Siccome
è Mercoledì, oggi giocheremo a Basket. Formate due file,
femmine e maschi. Ci esercitiamo nei tiri liberi.-
spiegò il coach Bolton, che era anche l’insegnante di Ed. Fisica.
-Passami lo zaino.- disse Taylor a Gabriella. Non appena lo ebbe tra le mani, cercò
nella tasca inferiore la giustificazione per saltare la lezione. Non avrebbe
mai giocato a basket. Si accigliò quando non riuscì a
trovarla. Sentì un fischio, seguito da una risata. Si voltò e vide un ragazzo
con un foglietto bianco in mano.
La ragazza
si arrabbiò. Accidenti, Danforth le aveva rubato la
giustificazione.
Senza più
nessuna scusa, si diresse al centro del campo, afferrando un pallone da basket,
per poi tirarlo verso il canestro. Ovviamente lo mancò e sentì subito il
richiamo del professore.
-Signorina
McKassy, possibile che non sappia nemmeno tirare un pallone?- chiese posizionandosi davanti alla ragazza e guardandola.
-Non sa
nemmeno da che parte è girata.- disse ad alta voce
Chad, vendicandosi con la stessa moneta.
-Chad,
niente battute.- disse il coach, anche se stava per scoppiare a ridere, lo si intuiva dal sorriso divertito,- Vada a cambiarsi,
McKassy. Ho già capito che neanche oggi riuscirà a centrare il canestro.
Taylor
seguì il consiglio del coach. Mentre si dirigeva verso
gli spogliatoi guardò il ragazzo con lo sguardo furioso. Lui sorrise come un
angioletto e sillabò due parole.
La Darbus li stava aspettando in teatro,
subito dopo la lezione di ginnastica. Insegnava due materie. Storia del Teatro
e Canto. Quel giorno avrebbe tenuto la lezione di canto.
Ogni
alunno della classe prese posto alle poltroncine
dell’enorme teatro della scuola. La professoressa sfilò davanti ad esse, seguita da Sharpay e Ryan Evans, i pilastri dei
musical organizzati fino a quel momento.
-Eccoci
qui, in questo luogo d’arte mista a mistero.- disse la donna sospirando,-Troy Bolton!- gridò esprimendo un’aria severa. Troy si
alzò, sapendo cosa lo stava aspettando. Guardò Chad e i suoi compagni di squadra
che sorridevano incoraggianti e anche divertiti.
In due
minuti fu sul palco con un microfono in mano.
-Signor
Bolton, vediamo se oggi riuscirà ad intonare almeno una parola!- esclamò esasperata la professoressa Darbus facendo partire
la musica.
“It’s hard
to believe
That I could-”
Il ragazzo
si bloccò sapendo che non aveva intonato al meglio la canzone. O meglio, non aveva intonato nemmeno una sillaba.
-Signor Bolton,
mi può dire perché non riesce a cantare?- chiese esasperata
la donna guardandolo. Da quando era arrivato alla East
High, il ragazzo non era mai riuscito a cantare una canzone propostagli. Ciò
comportava l’insufficienza in Canto.
-Perché
la lingua l’allena solo con le cheerlader.- esclamò pungente Gabriella facendo
ridere tutti, tranne ovviamente la squadra e le ragazze in questione.
-Sei
gelosa? Magari canteresti ancora meglio se ti dessi ripetizioni.- disse malizioso il ragazzo osservandola e sorridendo ironico.
-No,
grazie. Faccio a meno dei tuoi “metodi” di riscaldamento.-
disse sorridendo ironica la ragazza. I suoi compagni di corso risero
nuovamente, fino a quandola Darbus non intimò quindici
minuti di detenzione. A quel punto tutti rimasero in silenzio per la durata
dell’ora, tra le note delle canzoni.
Quando
il suono della campanella annunciò la fine della lezione di Canto e l’inizio di
quella Letteratura, Troy non poté fare a meno di sorridere con una luce
vendicativa negli occhi.
Si sedette
in fondo con Chad e la sua squadra, guardando la schiena della ragazza con cui,
poco prima, aveva avuto un dibattito verbale.
-Signorina
Montez, cosa si intuisce leggendo “Donna de
Paradiso”?- chiese il professore sedendosi sulla sua sedia e guardando la ragazza
da dietro i suoi occhiali fini.
La mora
rimase muta, non riuscendo a rispondere.
-Si
intuisce che per Jacopone il dolore è lo strumento primario della sublimazione
dell’uomo. (Quando l’ho studiato, non vi dico che espressione
ho fatto… NdA)- rispose prontamente Troy, dal suo banco in fondo a
sinistra.
-Complimenti,
Signor Bolton. Non posso dire la stessa cosa per lei, Montez. Non è difficile
intuire certe cose. Cerchi di applicarsi di più.
Gabriella
cercò di replicare, ma la voce, che trovava a dir poco fastidiosa, proveniente
da dietro la bloccò.
-Professore,
cerchi di capirla. È troppo occupata a spiegare come si riscalda la lingua
prima di cantare.- esclamò innocentemente il castano
sorridendo.
-Bolton,
per favore, la smetta. Mette in imbarazzo la sua compagna.
-Si
sbaglia. È quello che ha detto lei poco fa, vero Signorina Montez?- chiese ironico.
-Signor Bolton, non ho intenzione di
rispondere a questa domanda, in quanto non è
pertinente alla lezione.- disse la ragazza imitando un qualunque professore. Si
voltò verso il ragazzo e sillabò le stesse parole di Chad.
Quando la
campanella annunciò che quelle quattro ore erano finite, tutti tirarono un
sospiro di sollievo, all’idea di stare tranquilli per dieci minuti, prima che
la scuola ricominciasse il suo ritmo. Troy e Chad
stavano andando in palestra, le due ragazze erano dirette verso il laboratorio
di Chimica.
Troy Bolton, Gabriella Montez, Chad
Danforth e Taylor McKassy sono convocati urgentemente in presidenza.
L’annuncio
dato dal megafono della scuola, fece trattenere il fiato ai quattro. Tutti e
quattro si diressero verso la presidenza, senza capire che cosa fosse successo di così tragico a doverli convocare insieme e
cercando di non impazzire al fatto che dovevano condividere qualcosa con loro,
come una convocazione in presidenza.
Quando si
trovarono davanti alla porta della presidenza
bussarono. Nel momento in cui il preside diede il loro
permesso di entrare, entrarono nell’ufficio, scorgendo il preside seduto alla
propria scrivania.
Gli fu fatto
cenno di sedersi e i quattro ragazzi seguirono il suo consiglio, sedendosi di
fronte all’uomo.
Mani
congiunte sulla scrivania e occhiali sulla punta del naso. Il preside guardò
attentamente gli studenti che aveva davanti.
Avevano
un’espressione preoccupata in volto, forse per il fatto che erano stati
convocati insieme.
-Andrò
subito al dunque.- disse con voce sicura,- Ognuno di
voi è calante in una materia scolastica. Per Troy è il Canto, per Chad la Chimica, per Gabriella la Letteratura e per
Taylor il Basket.
Il preside
usava dire sempre e solo i nomi, mai i cognomi dei propri studenti.
I quattro
si guardarono, senza capire dove il preside stesse
cercando di andare a parare.
-Sapete
che per superare l’anno ed essere accettati ai college
che volete frequentare, dovete superare questi debiti. So per certo che voi non
ve ne preoccupate, in quanto è ancora presto e non siete ancora all’ultimo
anno. Non sono d’accordo. Prima colmerete le vostre lacune, prima potrete coltivare
quello per cui siete portati maggiormente. Per questo
io e il corpo docenti abbiamo preso una decisione.
Si fermò
un attimo, giusto il tempo di aprire il cassetto e tirarne fuori quattro mazzi
di chiavi. Si alzò in piedi e, facendo il giro della scrivania, consegnò un
mazzo ciascuno.
-Abbiamo
deciso di farvi convivere in una casa, dove ognuno di voi potrà aiutare l’altro
nella materia calante. Quelle che avete in mano sono le chiavi per accedervi.
-COOSA??- chiesero gridando, increduli, i quattro. Probabilmente
l’uomo doveva aver preso una malattia mentale per aver
proposto tutto quello.
-Mio padre
è nel corpo docenti, non può aver acconsentito a una
sciocchezza del genere.- affermò sicuro Troy.
-Che tu ci creda o no, è stato uno dei primi che ha accettato. Ecco cosa
farete. Abiterete in una villetta fino alla fine dell’anno scolastico.
Chad aiuterà Taylor nel basket, lei ricambierà con la Chimica. Per quanto riguarda
Gabriella, potrà dare una mano a Troy nel Canto, e lui l’aiuterà in
Letteratura.
-No.-
affermò sbalordito Troy.
-No.-
disse ridendo Chad.
-No.- esclamò
Gabriella guardando il proprio mazzo di chiavi.
-No.-
affermò sicura Taylor alzandosi in piedi.
-Sì.-
disse invece il preside,- I vostri effetti sono già
stati portati alla casa. Si trova in Sunny Street al
numero 8. Abiterete lì già da oggi. Potete andare.
I quattro
lo guardarono come se fosse un alieno. Uscirono dall’ufficio guardandosi.
-A quanto pare non c’è via di uscita.- disse rassegnata Gabriella.
-Secondo me è uno scherzo!- disse sicura Taylor cercando di capire
perché avevano deciso di mettere proprio loro quattro insieme. Per di più per
un anno intero!
-Ci
incontriamo alla fine della scuola.- esclamò Chad allontanandosi con il suo
migliore amico,- Non è uno scherzo. Il preside non ha senso dell’umorismo.- continuò guardando la mora.
Su questo
aveva ragione. Sul preside della East High si poteva
dire tutto, ma non che avesse senso dell’umorismo.
§§§§§§§§§§§§
Alla fine
della scuola si incontrarono, come previsto,
all’uscita della East High. Presero un autobus per arrivare in Sunny Street, la via dove era situata la villetta, in quanto era
abbastanza lontana dalla scuola.
Quando
furono davanti alla casa in questione rimasero ad
osservarla. Era una villetta a due piani, con una veranda che dava sulla
strada. Dietro la casa c’era un campo da basket, di dimensioni ridotte rispetto
a quello della palestra ovviamente.
Quando
entrarono videro le loro valige e tutti vari scatoloni con la loro roba sul
tavolo del salotto. Andarono al piano superiore, dove c’erano quattro camere. Due
per ogni corridoio. Le ragazze scelsero quelle del corridoio di destra, mentre
i ragazzi di quello opposto.
Nel più
totale silenzio misero a posto la loro roba, senza
degnarsi di uno sguardo. Non riuscivano ancora a capacitarsi che avrebbero
vissuto insieme. Speravano di svegliarsi e scoprire che era tutto un incubo. Ma ciò non sarebbe accaduto, era la pure realtà quella.
La sera,
quando fu ora di cena, scesero tutti e quattro in cucina. Gabriella guardò nel
frigorifero mentre Taylor nella credenza, alla ricerca di qualcosa da mettere
sotto i denti.
-A quanto pare ci hanno dato la casa, ma niente da mangiare.- disse Taylor frugando
anche dentro ai cassetti.
-Già.-
concordò l’amica.
Chad si
alzò in piedi, prese il telefono di casa e compose un numero.
-Come
volete la pizza?- chiese quando finì di comporre il
numero e posizionando l’apparecchio telefonico vicino all’orecchio.
-Per me ai
peperoni.- disse l’amico, mentre usava il cellulare, probabilmente per
contattare una cheerlader.
-Vegetariana.-
disse semplicemente Gabriella guardando il ragazzo. Sicuramente stava
sussurrando frasi sdolcinate a una cheerlader. Che disgusto! Tutto ciò era inutile, se non si era
innamorati.
-Al
prosciutto.- esclamò scocciata Taylor poggiando i gomiti sul bancone della
cucina.
-Allora… una
ai peperoni, una vegetariana e due al prosciutto. Grazie.
Quando
riattaccò si sedette vicino all’amico al bancone della cucina.
-Non dirmi che mangi una “semplice” pizza al prosciutto.- chiese
sarcastica Taylor guardando il ragazzo che si era appena seduto.
-A
differenza di questo fortunato, non digerisco i peperoni
nella pizza.- disse dando una pacca sulla schiena dell’amico.
Taylor lasciò cadere il discorso, non aveva voglia di litigare. Era
ancora scioccata della realtà in cui stava e sarebbe vissuta.
-Bisogna stilare delle regole.- disse Taylor prendendo un foglio e una
penna.
-Cosa?-
chiese il castano dopo aver staccato gli occhi dal suo cellulare.
-Regole,
Bolton. Non mi sembra così difficile da capire.- disse
Gabriella ironica.
-Stando accanto
a certe persone come te, devo mettere in moto il mio cervello per cercare di
seguirvi.
-Questo
perché non siete abituati a parlare con qualcuno che
abbia un po’ di materia grigia nel cervello.- disse riferendosi alle
cheerlader.
Troy la
guardò per poi sillabare due parole.
-Perché
non lo dici ad alta voce?- chiese Gabriella innocentemente.
Suonò il
campanello. Le pizze arrivarono e ognuno prese la propria. Si diressero verso
le proprie camere e prima di chiudere la porta dietro di loro esclamarono in
coro le due parole che aveva sillabato.
-È GUERRA!
Perfetto.
Si odiavano, non andavano d’accordo, non potevano fare a meno di litigare e
lanciarsi battute ironiche. Erano solo agli inizi di Ottobre.
Da lì a Giugno ne doveva passare di tempo. E si erano
già dichiarati guerra.
*Ne succederanno
delle belle…*, pensò Taylor sospirando. Si sedette alla
propria scrivania e aprì il cartone della pizza. Ne prese un pezzo e incominciò
a leggere un libro dalla copertina bianca.
Sì. Ne
sarebbero successe proprio delle belle!
************
Ecco qui
il secondo capitolo. ^^ E’ più lunghino rispetto al primo, ve l’avevo detto ^^
“Donna de
Paradiso” è di Jacopone da Todi. Quando l’ho studiata
ho pensato a Troy e Gabriella XD
Certo che li ho fatti un po’ strani questi due personaggi. C’è Troy che è malizioso,
Gabriella che è un po’ stronzetta ^^’’’’ Chad e Taylor non sono ancora
classificabili eheh ne avranno di “belle”
discussioni!! XD Per adesso si è capito che si odiano!!!
XD
Chiariti i
debiti che hanno e il fatto che sarà un luuuuungo anno scolastico, passiamo
dritte ai ringraziamenti =]
Vivy93: siamo in due!!
XD vorrei esserci io al loro posto!!Dimmi che te ne pare e grazie tantissime!!
Marty92: al momento non so quanti chappy
saranno, tieni conto che però ho scritto fino al quinto per adesso ^^
grazie!Il 2007 sarà all’insegna di
Taylor e Chad XD grazie e recensisci ancora!
evanescense88: grazie per la fiducia!! ^^ dimmi
che te ne pare
diavoletta_verde: glazieeee nooo non eclissarti!! Commenta ancora ^^
Herm90: Addirittura una statua!!! XD grazie!! XD Comunque sì,
Gabriella è sempre andata alla East High ^^ dimmi cosa ne pensi di questo
chappy!! ^^
Il terzo,
quarto e quinto chappy sono già scritti, devo solo
trovare il tempo di aggiornare!! Sempre che riesca a venire su internet! ^^
Intanto che ne dite di lasciarmi una recensione come al
solito?? ^^ Ne aspetto tante!!!
Nota iniziale: In
questo capitolo è presente la canzone “Why Wait” tratta dalla colonna sonora di
Cheetah Girls 2. Chi ha la canzone, potrà capire meglio un pezzo del capitolo
ascoltandola come sottofondo nel momento in cui la uso! Buona lettura!! ^^
Capitolo 3: Buste antipatiche
Domenica,
ore 13.00.
Erano
passati già diversi giorni da quando avevano
incominciato a convivere e i fatti non erano dei migliori.
Andavano
avanti a pizza, patitine e popcorn. Il telefono di casa era occupato
costantemente da Troy, che parlava con le sue fiamme. Oltre ad essere uno
sfacciato, sosteneva Gabriella, era pure un Don Giovanni!
Taylor
sentì il campanello suonare e andò alla porta. Riconobbe il postino che aveva visto
mille volte alla domenica sulla soglia di casa sua.
In quella
cittadina la posta arrivava in quel giorno festivo.
Facendo un
sorriso al ragazzo, visto che aveva circa venti anni, si fece dare la posta.
-Allora
abiti qui ora.- disse Eric, questo era il suo nome,
guardando la villetta con i suoi occhi celesti.
-Le voci
girano in fretta, scommetto che è stata quella spia di mia sorella a
raccontarti tutto.- disse la ragazza firmando la
ricevuta di un pacco che gli era stato recapitato.
-In
effetti, sì.- disse ridendo il ragazzo.- Non mi impazzire,
mi raccomando. Tua sorella mi ha anche detto che i
ragazzi con cui convivi sono odiosi.
-Già. Meno
male che c’è Gabriella con me, altrimenti potrei prenderli a
schiaffi tutto il giorno. Non che lei sia da
meno, sia chiaro.- disse dando la ricevuta al ragazzo sorridendogli.
Dopo
essersi salutati, la mora chiuse la porta di casa e,
dirigendosi verso il salotto, aprì alcune buste, accigliata.
-A
RAPPORTO!!
Il grido
disumano di Taylor fece scendere immediatamente Gabriella che, con espressione
preoccupata, guardò l’amica.
-È
successo qualcosa, Taylor?
La mora,
per tutta risposta, le mostrò le varie buste che aveva aperto e anche una busta
gialla.
-Perfetto.
Ci mancava solo questo.- commentò ironica la ragazza, quando ebbe finito di
leggere, sollevando lo sguardo verso il soffitto bianco dell’atrio della
villetta.
-I due
festaioli? Sono ancora reduci della loro solita festa del sabato sera?- chiese
scocciata Taylor.
-Secondo
te?- chiese in risposta l’amica come se la risposta
fosse ovvia.
Le due si
scambiarono un’occhiata esasperata, per poi salire le scale. Ognuna delle due
si fece coraggio e aprirono in contemporanea le porte
delle stanze dei due ragazzi.
§§§§§§§§§§§§
Stanza di Troy Bolton
-Troy
Bolton! Alzati immediatamente e onoraci
della tua presenza!- esclamò Gabriella calcando sulla parola onoraci ed entrando nella stanza
del ragazzo.
Aprì le
tende rosse facendo entrare la luce del sole. Non era mai entrata nella stanza
del ragazzo, e il fatto che essa fosse piena di foto sue con la squadra e che i
colori predominanti fossero quelli dei Wildcats, ossia il rosso e il bianco,
non la fece stupire più di tanto.
Il ragazzo
mugugnò qualcosa in risposta.
-No…
mamma… voglio rimanere a dormire…
La ragazza
alzò un sopraciglio scettica, ma non demorse. Si
avvicinò al letto del ragazzo e scostò tutte le coperte bianche e rosse.
-Non sono
tua madre, stupido. Non voglio neanche pensare a come faccia
a sopportarti tutte le domeniche quando torni dalle tue stupide fe- si bloccò
quando vide che il ragazzo indossava solo un paio di boxer rossi.
Diventando
rossa in viso, vide che il castano stava aprendo gli occhi.
Ci volle qualche secondo prima che Troy capisse cosa stava succedendo,
guardò Gabriella e poi sé stesso solo con i boxer. Spalancò gli occhi e prese
in fretta una maglietta bianca da sopra la poltrona. Nel frattempo Gabriella
aveva assunto un colorito roseo.
-Guarda
che se volevi vedermi in boxer bastava dirlo.- disse
ironico il ragazzo girandosi verso la ragazza.
A
differenza sua indossava una tuta nera e una canottiera a spalle larghe pesca. Per una volta non indossava qualcosa di azzurro, e vedendola in abiti informali e con le guance
rosse dall’imbarazzo le fece un po’ tenerezza.
*Tenerezza?? Troy! Hai bevuto troppe birre ieri sera!*,
pensò
convinto.
-Cosa volevi?- chiese guardandola.
-Riunione.-
disse semplicemente Gabriella. Guardandosi intorno vide il caos che sovrastava.
-Cosa? Tu
mi svegli per una sciocchezza del genere? Per una stupida riunione?- chiese
Troy come se la ragazza davanti a lui fosse un’aliena.
-Sì.-
rispose semplicemente la mora. Si avvicinò alla porta spalancata rimanendo
sulla soglia, -Mettiti qualcosa di decente e scendi.
Detto
questo si chiuse la porta alle spalle.
Troy aveva
il desiderio di rimettersi a letto, ma capendo che non sarebbe più riuscito a
prendere sonno, incominciò a vestirsi.
§§§§§§§§§§§§
Stanza di Chad Danforth
Taylor
aprì la porta e scostò direttamente le tende bianche senza dire niente.
La luce
filtrò nella stanza e la ragazza notò che le pareti erano di un bianco acceso e
che i poster padroneggianti erano di gruppi musicali che non conosceva e di
star del basket di cui non le importava il nome.
Le coperte
e i tappeti erano, ovviamente, rossi e bianchi.
-Sveglia,
Danforth. Ti aspetta una riunione.- disse
semplicemente la ragazza appoggiandosi alla scrivania del ragazzo.
Non notò
nessun cenno di Chad e così si avvicinò al letto.
-Danforth!
Non ho voglia di perdere tempo, con te! Vedi di alzarti e anche subito!- esclamò ad alta voce la ragazza.
La sua
voce alta e acuta, per via dell’ira che stava crescendo dentro di lei, svegliò
il castano. Chad la guardò per qualche secondo.
-Buonanotte.-
disse infine, dopo aver squadrato per bene la ragazza.
Questa
parola fece arrabbiare decisamente Taylor. Con un
gesto freddo e deciso scostò le lenzuola dal corpo di Chad, notando che
indossava un paio di pantaloncini neri e una canotta bianca.
Il ragazzo
si alzò di scatto e la guardò. Si accorse che la ragazza indossava dei jeans strappati nel fondo e una maglietta nera. Se fosse
venuta vestita tutti i giorni così, forse non sarebbe stata riconosciuta come
una secchiona. Ma il suo
carattere lo ricordava in continuazione.
-Si può
sapere cosa hai da rompere?- chiese alterato.
-Cosa ho da rompere? Te lo dirò dopo insieme al tuo amico, quando
ti deciderai a scendere in salotto!
-Quante
storie.- disse annoiato e sbadigliando.
-Ti aspetto di sotto.- disse la ragazza avvicinandosi alla porta.
Chad si
rimise sotto le coperte, con la convinzione che la ragazza non avrebbe guardato
indietro. Ma sarebbe stato troppo bello per essere vero.
Taylor
notò che il ragazzo si era rimesso a dormire e guardò in giro per la stanza.
Sorrise maligna vedendo lo stereo del ragazzo e mise la frequenza su una
stazione radio, dopodichè alzò il volume.
Le note di
Gwen Stefani rimbombarono per tutta la stanza, facendo sobbalzare Chad. Il
volume della musica era tale e quale a quello della festa della sera prima.
Si mise
due mani sopra alle orecchie, chiaramente infastidito e guardò Taylor con
sguardo minaccioso. Si avvicinò allo stereo e lo spense.
-Si po’
sapere che accidenti che vuoi??- chiese parandosi
davanti a lei.
-Voglio
che tu scenda e non che ti rimetta a dormire!
-Io faccio
quello che mi pare.- sibilò Chad.
-Tu non fai proprio niente, razza di cretino ossessionata dal basket.- esclamò
Taylor guardandolo.
-Non
rompere, secchiona.- disse lui di rimando.
-Rompo
quanto ho voglia, in particolar modo se l’oggetto di tale rottura è una cosa
che riguarda tutti.
Chad la
fissò e incominciò a frugare tra le varie magliette lasciate sulla poltrona.
Taylor sorrise vittoriosa e se ne andò senza dire una
parola.
Chad
sospirò pesantemente. Ce l’avrebbe fatta a
sopravvivere un intero anno con quella iena??
§§§§§§§§§§§§
I quattro
conviventi si ritrovarono in salotto qualche minuto dopo. Taylor prese le buste
che erano state recapitate e le mostrò ai due ragazzi, che sbadigliavano
assonnati.
-Poco fa sono arrivate queste buste bianche, dentro ci sono le
bollette.- disse semplicemente Taylor.
I due la
guardarono come se avesse appena detto di essere una skeater.
-Tu… ci
hai svegliato per dirci che sono arrivate le
bollette??- chiese scandendo bene le parole Chad.
-Sì. Come
notate sono molto salate, in particolar modo quella del telefono.- e qui guardò
Troy con uno sguardo furioso,- Inoltre c’era allegata
una lettera in una busta gialla. Ve la leggo.
Cari Troy, Gabriella, Chad e
Taylor…
Siamo riuniti qui, corpo docenti e i vostri genitori, e scriviamo questa
lettera per informarvi di alcuni dettagli di cui è bene che voi veniate a
conoscenza.
Le bollette che riceverete non sono
pagate e non le pagheremo di certo noi. Per fare in modo che voi prendiate seriamente quello che sta succedendo, abbiamo
deciso di farvi fare qualche lavoretto part-time. Con i soldi che guadagnerete
potrete pagare le bollette e le eventuali spese, tra cui il vitto.
Non prendetela
male, è un modo come un altro per farvi prendere le vostre
responsabilità. Vi consigliamo di incominciare a cercare qualche lavoro.
Distinti Saluti
Il Preside, il corpo
docenti, e i vostri genitori
-Ma come
facciamo noi due?- chiese Troy scandalizzato rileggendo il contenuto della
lettera, che aveva afferrato dalla mano di Taylor,-
Abbiamo il basket. Non possiamo perdere tempo a lavorare.
Chad
annuì, sostenendo la versione dell’amico.
-Io ho il coro della chiesa.- disse Gabriella preoccupata.
-Sono
l’unica che non ha niente da fare?- chiese Taylor sbarrando gli occhi.
-Se non ti interessi di niente, non è colpa nostra.- disse annoiato
Chad guardandola.
-Mi
interessa poco del tuo giudizio, Danforth. Dobbiamo tutti, e quando dico tutti intendo tutti e quattro, cercarci un lavoro e conciliare i
nostri impegni. All’inizio non sarà semplice…
-…ma ce la possiamo fare.- finì la frase Gabriella, sorridendo
all’amica.
-Inoltre,
credo sia giunto il momento di stilare quelle regole di cui vi ho parlato il
primo giorno.- continuò Taylor.
I ragazzi
non ebbero niente da obbiettare, anche se la cosa rodeva
sapevano che aveva ragione.
La ragazza
prese un quaderno blu, appoggiato sul comodino accanto a
uno dei due telefoni di casa, e una penna e incominciò a stilare una lista.
Quando
finì la passò agli altri tre coinquilini e, dopo le loro modifiche, strappò via
il foglio dal quaderno. Si recò in cucina e prese una spilla magnetica. Infine
attaccò la lista sul frigorifero.
-Ora me ne
torno a dormire.- disse Chad che aveva seguito ogni
mossa della ragazza.
-Ti
seguo.- concordò Troy.
Insieme salirono le scale, diretti verso le proprie stanze,
sbadigliando.
Le due
ragazze, invece, decisero che era ora di mettere a posto la casa. Armandosi di aspirapolvere e strofinaccio, si accordarono in modo che
Gabriella sistemasse il piano superiore e Taylor il piano terra.
Gabriella,
appena fu al secondo piano, andò nella propria camera,
decisa ad iniziare a pulire da quel punto.
Accese lo
stereo e varie canzoni incominciarono a risuonare per la casa. Era un disco che
aveva inciso grazie all’aiuto di sua cugina. C’erano tutte le sue canzoni
preferite. Poco le importava se la musica avrebbe svegliato i ragazzi. Era ora
che aiutassero anche loro a mantenere l’ordine in casa.
Incominciò
a spolverare i vari ripiani con i libri e le sue cose, fino a passare al
pavimento.
Andò nel
corridoio e una nuova canzone cominciò a diffondersi per la casa. La ragazza
incominciò a cantare, mentre dava una lucidata ai mobili presenti nel
corridoio.
Picture it perfect
Don't hesitate to live your dreams!!
It's more than worth it
If you know
what you wanna be!!
La voce di
una ragazza che cantava, fece svegliare Troy. Si alzò dal proprio letto e aprì
lentamente la porta, per non farsi sentire. In mezzo al corridoio stava
Gabriella, con uno strofinaccio in mano, gli stessi vestiti di prima e le note
di una canzone che intonava perfettamente. La canzone, però, non era lenta e
noiosa. Si stupì nel sentirla cantare una melodia diversa dalle solite.
Why Wait
When now is the right time
Today
Could just
pass you by
Why Wait
It’s your tourn, It’s your Life
The future is the
what we make
So why wait!!
Gabriella
fece un giro su stessa, cantando ancora. Troy rimase a guardarla, chiedendosi
dove trovava tutta quella voce e quella grinta che non
aveva mai visto in lei durante le lezioni di Canto.
You've gotta reach out
and see the world is in your hands!!
I know you
know how
just gotta go for it take a chance!!
Why Wait
When now is
the right time
Today
Could just
pass you by
Why Wait
It’s your
tourn, It’s your Life
The future
is the what we make
So why wait!!
Gabriella
prese una sedia e ci salì sopra, per poter spolverare anche le
bacheca in alto. Nel frattempo la voce non si era ancora fermata e la
canzone non era ancora finita.
Ohh...Aqui estas conmingo
Para vivir y cumplir tus suenos
Y luchar por lo
que has querido
Encuentra tu luz......Sigue,
vive
Sin miedo!!
La strofa
in spagnolo non lasciò molto sorpreso Troy. Gabriella era di origini
spagnole, quindi non era una novità che sapesse quella lingua a lui sconosciuta.
Quello che lo stupì era il fatto che in quella strofa
aveva messo ancora più energia.
Why Wait...You’re
ready to do this
No way...you can ever be stopped…
Why Wait
When now is
the right time
Today
Could just
pass you by
Why Wait
It’s your
tourn, It’s your Life
The future
is the what we make
So Why Wait!!
Troy si richiuse in camera non appena la canzone finì. Gabriella era senz’altro
brava a cantare, questo lo doveva ammettere, ma non gli importava più di
tanto in quel momento.
Si rimise
sotto le lenzuola e sorrise al ricordo delle sue guance arrossate nel momento
in cui la mora l’aveva visto in boxer. Era più timida
di quanto pensasse.
************
Oooook!!
Questo capitolo è decisamente lunghino, ma solo per la
canzone credo ^^ Per quanto riguarda la canzone, chi ha letto il capitolo senza
non fa niente. Era solo per far capire quanta determinazione traspare!!
^^
Sto
trattando molto Troy&Gabriella o.o tranquilli, Taylor&Chad *-*
arriveranno prima o poi e con loro ne succederanno
delle belle, almeno secondo i miei piani XD
Passo ai
ringraziamenti:
carillon: ecco qui il continuo XD grazie e dimmi cosa ne pensi!
Herm90: grazie!!
^^ dimmi che te ne pare di questo chappy!! ^^
evanescense88: grazie!!!!! ^^ recensisci ancora!!
diavoletta_verde: sisi ho già scritto altri due capitoli! Bene, allora sei
come me se sei maniacale nelle ficcy! XD grazie e commenta ancora!!
Marty92: Sii guerra!!
XD grazie e recensisci ancora!!
Vivy93: sii troy l’ho voluto
stonato XD comunque combatto anch’io per stare in casa con loro!!
Unisciti! XD grazie e recensisci ancora.
Lasciatemi
come sempre qualche bel commento!! Ho già il quarto
capitolo pronto!! Devo solo trovare il modo di venire
su internet e pubblicarlo, come al solito. Non so quando pubblicherò, credo settimana prossima! ^^
Taylor
McKassy era seduta ad uno dei banconi dell’aula di
Chimica. Lo sguardo concentrato sui suoi appunti, non si accorse che era
entrato qualcuno in aula.
-Studi
anche durante la pausa pranzo?- chiese sgranando gli
occhi una voce a lei familiare e che trovava a dir poco… odiosa era la parola adatta.
Alzò lo
sguardo sul ragazzo che gli era ormai davanti, dal lato opposto del bancone a
cui era seduta, e si accorse della sua espressione sbalordita.
-Sono una secchiona, è ovvio
che io studi sempre, no?- chiese come se la cose fosse ovvia.
-Anche
tu dovrai pur mangiare, però.- disse il ragazzo guardandola.
-Danforth,
si può sapere cosa accipicchia vuoi? Non ti è mai
importato se io studiassi durante la pausa pranzo oppure no. Cosa te ne frega?-
chiese arrabbiandosi.
-Mamma
mia, che caratterino.- disse Chad sorridendo sarcastico,-
Volevo solo informarti che oggi avremo un ospite a pranzo, tutto qui.
-Un
ospite? Ma se non abbiamo neanche fatto la spesa!- esclamò Taylor ricordando
che erano passati tre giorni da quando erano arrivate
le bollette e nessuno si era ancora degnato di cercarsi un lavoro,- E poi non
voglio cheerlader per casa!
-Wow, non
pensavo che Zeke fosse una cheerlader.- disse Chad chiaramente divertito.
-Danforth…-cominciò
la ragazza, cercando di non arrabbiarsi,- Fa girare
sulla ruota i criceti che stanno nel tuo cervello, falli lavorare per una
volta. Non abbiamo un lavoro, non abbiamo soldi e non abbiamo niente da
mangiare. Questo cosa ti fa intuire?
-Mmmm… i criceti
nella mia testa mi fanno intuire che probabilmente
ho invitato Zeke perché potrebbe risolvere tutti e tre i problemi.- disse
facendo finta di sforzarsi a pensare, quindi
prendendola in giro.
-Cosa?-
chiese confusa.
-Ne
riparliamo a casa.- disse Chad,- Ciao McKassy, non far
lavorare troppo i tuoi criceti. I miei sono sani proprio perché non studio.
Così
dicendo se ne andò nell’aula, lasciando una Taylor
alquanto arrabbiata. Lei non aveva i criceti nel cervello!
§§§§§§§§§§§§
-Benvenuto
nella nostra dimora.- dissero Troy e Chad aprendo la porta di casa e facevano
entrare il loro compagno di squadra Zeke.
-Che, per
inciso, abbiamo pulito noi!- esclamò indispettita
Gabriella.
-Però ti
divertivi.- disse Troy, che non le aveva ancora detto
che l’aveva sentita cantare.
-Come
scusa? Trovi divertente pulire una casa?- chiese la
ragazza scettica guardandolo.
-Sì, tu
hai trovato un modo molto divertente per farlo. A proposito, dovresti stare più
attenta quando sali su una sedia. Se
ci balli sopra potresti cadere.- disse divertito.
Chad,
Taylor e Zeke si guardarono senza capire di cosa stessero
parlando. Gabriella, a differenza loro, l’aveva capito bene e la sua faccia
stava diventando rossa di rabbia.
-Mi hai
spiata!- gridò offesa posizionandosi davanti al ragazzo.
-Sei tu
che hai messo la musica alta e che cantava per il
corridoio, non io.- disse ridacchiando il ragazzo.
-Mi hai
spiata! Come hai osato fare una cosa del genere?- chiese inarcando le
sopraciglia nere offesa,- Un conto è sentirmi cantare
e, magari, lanciarmi qualche battuta sul momento. Un altro è spiarmi
mentre cantavo, senza dire una parola, osservando di nascosto cosa
facevo! Non sarai un santo, ma spiarmi è una cosa che
odio e che non mi sarei mai aspettata neanche da te.
Corse verso il piano superiore senza degnare di uno sguardo nessuno e
senza dire niente.
-Ottimo
lavoro, Bolton.- disse Taylor andando al piano superiore,
decisa a parlare con l’amica.
Troy
guardò il punto in cui era sparita Gabriella, non pensava gli importasse così tanto una cosa del genere. Ma
poi, perché si preoccupava per lei? Non gli era mai fregato del suo giudizio,
perché incominciare ora?
-Troy…
La voce di
Chad lo destò dai suoi pensieri.
-Andiamo
in cucina, dovete spiegarmi cos’avete in mente.- disse semplicemente il
ragazzo, posando finalmente lo sguardo su qualcosa che non fossero
le scale che portavano al piano superiore della villetta.
Zeke annuì
e seguì i due amici verso la cucina.
-Gabriella,
aprimi.- disse calma Taylor bussando leggermente alla
porta della stanza della sua migliore amica.
Da dentro
la camera non udì alcuna voce,
-Per
favore.- continuò la sua migliore amica sperando, in qualche modo, di
convincerla ad aprire.
Niente. La
ragazza capì che Gabriella voleva stare sola, nei suoi pensieri. Si allontanò
dalla porta e si diresse verso il salotto, scendendo le scale lentamente.
Non
vedendo i tre ragazzi si chiese dove fossero andati. Sentì le loro voci
provenire dalla cucina e si recò verso quella stanza.
-Che
ne dite?- chiese Zeke che, notò Taylor, stava bevendo un bicchier d’acqua.
-Credo sia
una buona idea, almeno quelle due non ci urleranno più
dietro.- disse Chad ridendo.
-Sul
urlarvi dietro avrei qualche dubbio, ma che cos’è una buona idea?-
chiese Taylor entrando finalmente in cucina.
I tre
ragazzi la guardarono, poi Zeke sorrise.
-Siediti, ti spiego con calma.
Taylor si
sedette su uno sgabello del bancone in mezzo alla cucina, seguendo il consiglio
del ragazzo e ascoltando ciò che aveva da dire.
§§§§§§§§§§§§
-Stupido,
cretino, stupido, cretino!- queste parole uscivano
dalla bocca della ragazza costantemente.
Era
sdraiata sul proprio letto, lanciando imprecazioni contro il ragazzo che
l’aveva fatta infuriare. Non le andava giù che qualcuno la spiasse
e non pensava minimamente che uno come Bolton potesse farlo. Va bene che si
odiavano, ma arrivare a spiare le persone, questo non lo accettava.
Toc toc
Il bussare
alla porta della sua camera le impedì di pronunciare per la centesima volta
quelle due parole. Gabriella pensò che fosse Taylor, tornata per chiederle se
potevano parlare. Decisa a sfogarsi con la sua migliore amica, si alzò dal
letto e aprì la porta della sua camera.
Quando
vide che sulla soglia non c’era Taylor, lo sguardo diventò infuocato, come qualche secondo prima.
-Vattene.- sibilò prima di chiudere la porta.
Qualcosa
glielo impedì. Il ragazzo che aveva bussato alla porta aveva infilato un piede
nella fessura, così da non permetterle di chiudere la porta della stanza. Per
un pelo riuscì ad entrarvi, e quando fu dentro la camera la osservò meglio.
Era sui
colori tenui dell’azzurro, rotto solo da qualche colore chiaro come il rosa
antico. Perfettamente in ordine, erano presenti varie mensole piene di libri di
qualunque genere e una piccola fila di dischi vicino
allo stereo.
-Bolton, esci immediatamente dalla mia camera!- esclamò Gabriella
arrabbiata.
-No. Dobbiamo parlare.- disse il ragazzo girandosi a guardarla.
A differenza di lui, che era vestito di jeans e una felpa rossa,
quindi molto sportivo, la ragazza indossava un paio di pantaloni a vita bassa
bianchi e una maglia a maniche lunghe azzurra. I capelli raccolti in uno chignon. Sembrava che fosse andata ad un appuntamento e
non a scuola.
-Io non
voglio parlarti, razza di cretino!- esclamò ancora più irata Gabriella, sentiva lo sguardo attento del ragazzo su di sé, e questo le
dava fastidio.
-Vuoi veramente vivere un intero anno scolastico in questa casa
odiando uno dei tuoi coinquilini?- chiese Troy inarcando un sopraciglio ironico.
-Sì!-
esclamò rabbiosamente la ragazza.
-Io no!
Chiariamo subito la faccenda: ti ho spiata, è vero, ma sei stata tu quella che
ha acceso la musica ad alto volume e si è messa a cantare svegliandomi.
-Non mi interessa! Mi hai spiato mentre
cantavo. Potevi benissimo farti vedere!- esclamò Gabriella
stringendo i pugni.
-Non ne
vedevo l’utilità. Avevo sonno e non avevo niente da dirti, quindi me ne sono
tornato a dormire.- disse il ragazzo prendendo un disco e sorridendo.
-Girala
come vuoi, mi hai spiato. Questa è la cruda realtà! Io odio chi mi spia mentre faccio qualcosa che mi piace!
-Perché?-
chiese Troy nascondendo il disco nella tasca dei
jeans, senza farsi vedere.
-Il perché
non sono affari tuoi.- disse Gabriella.
-Io voglio
solo che facciamo pace. Non perché mi dispiace per te, sia
chiaro. Voglio solo ritornare al rapporto che ci legava fino a mezz’ora
fa, fatto di battutine maliziose e ironiche e di occhiatacce.
Il tutto rotto dagli urli arrabbiati ma non catastrofici. Meglio di non
parlarsi, no?- tutto questo lo disse d’un fiato,
esprimendo i suoi pensieri.
Gabriella
ragionò un attimo sulle parole appena pronunciato dal ragazzo di fronte a lei.
Aprì la porta e indicò l’uscita a Troy.
-Puoi andare, Bolton.- disse guardandolo.
Il ragazzo
uscì dalla stanza, ma quando stava per andare nella propria camera sentì la
voce di Gabriella arrivare alle sue spalle.
-E non
occuparmi il telefono per tre ore solo per parlare con quelle rimbambite delle
tue cheerlader!- detto questo chiuse la porta della propria camera.
Il ragazzo
sorrise divertito. A quanto pare l’aveva perdonato.
Tirò fuori dalla tasca dei jeans il disco rubatole di
nascosto.
Sulla
copertina c’era la foto di Gabriella, probabilmente in vacanza vista la sua
pelle più scura del solito e la canottiera. Girò la custodia del disco e fece scorrere
lo sguardo tra le canzoni. Un sorriso gli nacque spontaneo.
Why Weat
Si diresse
verso la propria camera, intenzionato a salvare quella canzone sul proprio
disco per poi riascoltarla tutte le volte che voleva.
§§§§§§§§§§§§
-Mi piace
la tua idea. Per essere un giocatore di basket, sai il fatto tuo.- disse Taylor
scoccando un occhiata a Zeke.
-Lo prendo come un complimento.- disse il ragazzo sorridendo.
-Bisogna solo dirlo alla tua amica, poi potremo incominciare.- disse Chad
guardando la ragazza.
-Fosse
facile. Tu e il tuo amico dovete solamente allenare una squadra di basket.- disse Taylor sbuffando.
-Non ti
piace il lavoro che farai?- chiese Chad ridacchiando.
-Certo!
Muoio dalla voglia di lavorare nel negozio di animali
dello zio di Zeke.- disse la ragazza come se l’idea fosse elettrizzante.
-Prendila da questo punto di vista, i criceti si troveranno a loro agio.- disse il suo
coinquilino ridendo.
Taylor lo
guardò male.
-Se non vi
spiace vado.- disse Zeke prendendo il proprio zaino, non sapendo che cosa c’entrassero i criceti in quel discorso.
-Ok,
grazie mille amico.- disse Chad grato e accompagnandolo fino alla porta.
Dopo che
l’ebbe salutato tornò in cucina, dove la ragazza stava parlando al telefono.
-Cosa vuoi dal cinese?- chiese quando lo vide entrare.
-Cinese?
Mangi veramente il cinese?- chiese Chad fissandola.
Taylor non
rispose, si limitò a parlare con il suo interlocutore
e a chiedere di portare il tutto per le otto di sera. Dopodichè si diresse
verso il salotto. Chad la seguì fino a quella stanza, sedendosi sul divano
accanto a lei.
-Cosa vuoi?- chiese la ragazza capendo che si era seduto accanto a
lei per chissà quale interesse.
-Credi che
Troy e Montez abbiano chiarito?
-Non lo
so.- disse la ragazza aprendo il libro che aveva portato
con sé.
-Secondo
me sì. Troy è molto persuasivo.- esclamò convinto
guardando il caminetto spento per via del caldo che opprimeva ancora la città.
-Gabriella
è testarda. Deve avere una buona motivazione per fare pace
con qualcuno.- disse la ragazza girando pagina.
Il ragazzo
la guardò, lo sguardo era concentrato sul libro
dinanzi a lei. Si alzò, diretto verso le scale.
-Comunque i miei criceti stanno benissimo. Dovresti
cambiare i tuoi.- la voce lo fece voltare e poi sorridere.
-Tu dici?-
chiese dunque.
-È solo un
consiglio, sei libero di usarlo come meglio credi.- disse Taylor senza staccare
gli occhi dal proprio libro.
-Ci
penserò. Potrei sempre venire al negozio in cui lavorerai, mi farai uno sconto.
-Non ci
contare. Danforth.- esclamò girando un’altra pagina, -Vai
a dire al tuo amico che per le otto arriva il cibo dal ristorante cinese.
-Agli
ordini!- disse il ragazzo ridacchiando divertito.
Salì le
scale, diretto verso la stanza dell’amico.
Bussò e
quando ricevette un cenno d’assenso entrò nella stanza, chiudendosi la porta
alle spalle.
-McKassy ha
detto che alle otto arriva il cibo dal ristorante
cinese, credo che con questo intenda che alle otto dobbiamo essere giù.- disse
il ragazzo avvicinandosi a Troy.
Il
ragazzo, seduto alla propria scrivania, stava usando il computer e annuì per
confermare che aveva sentito le parole dell’amico.
-Cosa fai?- chiese curioso Chad appoggiandosi alla scrivania e
guardando lo schermo del computer.
Troy, per
tutta risposta, gli diede il cd rubato poco prima dalla stanza di Gabriella.
Chad guardò la copertina, lanciando un’occhiata al suo migliore amico. Non
capiva il motivo di quel disco.
-Vuoi
sentire la canzone che ho ascoltato di nascosto da
Gabriella?- chiese collegando le cuffie dell’mp3.
Le porse a
Chad e gli fece ascoltare la canzone.
§§§§§§§§§§§§
Ore 19:30
Toc Toc
Ancora una
volta il bussare alla porta della sua stanza, fece riportare alla realtà
Gabriella, persa in uno dei suoi tanti libri. Si avvicinò alla porta e la aprì
sorridendo.
-Tutto
bene?- chiese Taylor entrando e vedendo l’amica sorridere.
-Sì. Io e
quella sottospecie di giocatore di pallacanestro che si fa chiamare “Troy
Bolton” abbiamo trovato un accordo. Siamo ritornati al rapporto che ci legava
fino a stamattina.- disse Gabriella sedendosi sul
proprio letto.
-L’importante
è che tu sia felice.- disse Taylor guardandola sorridendo, -Comunque sono
salita per dirti che ho ordinato al cinese. Fra
mezz’ora dovrebbe arrivare. Che ne dici di un film?-
chiese Taylor incominciando a ridere.
-Cerco subito!- disse Gabriella ridendo.
Taylor la
lasciò alla ricerca del film, dirigendosi al piano terra. Andò in salotto e
spostò il tavolino verso la biblioteca. Dopo qualche ritocco sorrise
soddisfatta, sentì il campanello ed andò ad aprire prendendo da mangiare e
pagando chi aveva portato tutto quel cibo.
-Scendete!- gridò facendo scendere di corsa i tre coinquilini.
Chad e
Troy si catapultarono su alcune scatole, prendendole in mano e dirigendosi
verso la cucina, pronti a mangiarne il contenuto. Si bloccarono vedendo che le
ragazze erano andate in salotto, le seguirono e notarono che la stanza era
diversa.
Il
tavolino di vetro era stato spostato verso la biblioteca, il
divano era di qualche metro più indietro. Sul tappeto rosso c’erano
varie bibite e qualche bicchiere di carta. Intorno c’erano i cuscini del
divano.
Sorridendo,
Gabriella mise un film dentro al lettore dvd, e si
sdraiò sul tappeto accanto a Taylor. Vedendo che i due ragazzi erano rimasti ad
osservarle, Gabriella si affrettò a spiegare.
-Alcune
sere io e Taylor ordiniamo da mangiare al cinese e ci
appostiamo sul tappeto davanti a un film che abbiamo visto almeno una ventina
di volte.
-Sono le nostre serate speciali.- esclamò Taylor sorridendo.
I due
ragazzi le guardarono aggrottando le sopraciglia. Chi l’avrebbe mai detto che due secchione passassero serate divertenti? Le due
“secchione” confabularono qualcosa.
-Potete
unirvi se volete.- disse Gabriella sorridendo, alla fine della confubalazione.
I due le
guardarono poco convinti, ma accettarono. Posarono le scatole sul tappeto,
insieme alle loro, e si sedettero.
-Che film avete scelto?- chiese Chad aprendo una scatola di riso.
-Stasera
il cinema casalingo offre “Le ragazze del Coyote Ugly”!-
esclamò Gabriella prendendo il telecomando.
-Davvero??- chiese Taylor euforica prendendo uno dei tanti cuscini
che aveva messo sul tappeto e appoggiandoci le braccia.
-Che
roba è?- chiese Troy prendendo una scatola di ravioli al vapore.
-Non avete
mai visto “Le ragazze del Coyote Ugly”?- chiese Gabriella sgranando gli occhi.
-Colpevole.-
disse Chad mangiando un po’ di riso.
-Scommetto
che siete tipi da “Fast E Furios”!- esclamò convinta e
allo stesso tempo scandalizzata Taylor, -Qui ci vuole un corso approfondito!
-Concordo.- le fece eco Gabriella, sbalordita quanto lei e prendendo una
scatola di nuvolette di granchio.
-Su cosa è
incentrato il film?- chiese Troy mangiando i ravioli al vapore.
-Lo vedrete.- disse Gabriella accendo il televisore e spegnendo
la luce.
L’inizio
del film fece capire loro che si trattava soprattutto
del canto. Chad sorrise e si avvicinò all’orecchio di Taylor, che mangiava del
riso sdraiata sul tappeto.
-Peccato,
speravo parlasse di criceti.- disse il ragazzo sussurrando le parole per non
farsi sentire dagli altri.
Taylor si
voltò di scatto, trovandosi a pochi centimetri dal viso del suo coinquilino. Il
volto divenne rosso, non era mai stata così vicina ad
un ragazzo.
Chad capì
l’imbarazzo della ragazza e si scostò sedendosi a gambe incrociate. Che gli era preso? Aveva appena sussurrato nell’orecchio di
una delle secchione della scuola. Forse la ragazza aveva ragione, i suoi criceti andavano cambiati.
************
Uhm… direi che c’è abbastanza spazio per Taylor e Chad no?? XD I
criceti ci sono, ma sono quelli nella mia testa!! XDD
Passiamo
ai ringraziamenti, altrimenti sto tre ore a farneticare XD
Marty92: Vorrei esserci anch’io in quella
situazione XD grazie e dimmi che te ne pare di questo
chappy ^^
Herm90: grazie anche a te!! ^^ sisi qualcosa incomincia a muoversi eheh chad e taylor
credo di averli inseriti bene ^^ recensisci ancora!!!
diavoletta_verde: eheh chad in abbigliamento …uhm… arriverà ihih
segretoccio che confido solo a voi ^^ Comunque io dovrei sempre studiare quando
scrivo XD grazie e recensisci ancora!!
Vivy93: ok!!
Allora sei il mio vice ^^ comunque avevo una
mezza-ideuzza di farli esporre al pubblico ma alla fine sono stata più
“normale” XD peccato!! XD siii troy in boxer non si è mai visto eheh grazie e dimmi che ne pensi!!
evanescense88: grazie al cubo XD recensisci ancora ^^
Grazie a
tutte!!! ^^ Cercherò di aggiornare presto, voi intanto
lasciatemi un bel commentinoinoinoinoino!!! *occhio da cerbiatto*
-Credo
siano dei bei lavori, ma il mio qual è?.- chiese
Gabriella guardando le tre persone davanti a lei.
Era seduta su uno degli sgabelli del bancone della cucina e di fronte
a lei c’erano
Chad, Troy e Taylor.
-Tu lavorerai in un negozio di cd.- disse Taylor sorridendo.
-Davvero?
Fantastico!- esclamò la ragazza felice al pensiero di stare intorno alla musica
per quattro ore a settimana.
-Direi
che è meglio scrivere i nostri orari di lavoro, così sapremo chi deve andare a
fare la spesa, chi deve mettere in ordine e cose di questo genere.- disse Chad
cercando di spiegare la sua idea.
-Per una
volta hai detto qualcosa di giusto.- disse Gabriella
ironica.
Presero un
foglio e scrissero gli orari di ciascuno, che erano così stilati:
Taylor: Lunedì, Mercoledì dalle tre
alla cinque e Venerdì dalle sei alle otto.
Gabriella: Martedì e Giovedì dalle cinque
alle sette.
Chad: Martedì e Venerdì dalle sei
alle otto.
Troy: Lunedì e Giovedì dalle sei
alle sette.
-Ah, praticamente sono quella che lavora di più.- disse Taylor
attaccando il foglietto sul frigorifero, accanto a quello delle regole.
-Almeno
abbiamo tutti un lavoro.- disse Gabriella guardando
l’amica con un sorriso incoraggiante.
-Montez,
sono le quattro e mezza.- esclamò ridendo Troy
prendendo un bicchiere d’acqua.
-E
allora?- chiese la ragazza confusa.
-È
Giovedì.- si limitò a dire il ragazzo bevendo l’acqua.
-Non
capisco dove il tuo cervello, di cui dubito l’esistenza, voglia arrivare.- disse la ragazza inarcando un sopraciglio nero.
-Quel
foglietto dice chiaramente che Giovedì alle cinque incominci
a lavorare.- disse Troy ridacchiando, seguito a ruota dal suo migliore amico.
La mora
capì le parole del ragazzo e, per non evitare liti il suo primo giorno di lavoro,
si catapultò al piano di sopra per prepararsi. Quando scese indossava dei jeans a vita bassa azzurri e un maglione a collo alto
bianco. La cintura rosa animava il suo abbigliamento, i capelli raccolti in una
coda alta. Dopo aver preso il giubbotto e la borsa uscì fuori di casa. Percosse velocemente la strada che l’avrebbe
portato al negozio in cui avrebbe incominciato a lavorare.
Quando
vi si ritrovò davanti, l’insegna “Cd For Life” le fece un effetto
straordinario, così come l’ambiente all’interno. Velocemente cercò il
proprietario del negozio, piccolo ma accogliente, e si fece dire
che cosa doveva fare. Per quel pomeriggio doveva semplicemente stare alla
cassa. Indossò il cartellino bianco e blu con scritto il suo nome e andò verso
la cassa.
Le piaceva molto quel lavoro, le dava una carica straordinaria
essere circondata da tanta storia della musica. Un sorriso nacque sulle sue
labbra dopo aver servito il suo primo cliente. Si chiedeva quando avrebbe incominciato a lavorare veramente a
contatto di tutti quei cd.
§§§§§§§§§§§§
-Bolton,
sono le sei meno un quarto, non devi andare ad
allenare la tua squadra?- chiese Taylor raggiungendo i ragazzi dietro alla
casa.
I due,
infatti, si stavano allenando a basket. Troy sbuffò e dopo un cenno di saluto
entrò in casa per andarsi a preparare. Quando udirono lo sbattere della porta
d’ingresso capirono che se ne era andato.
Il ragazzo
tirò la palla in direzione del canestro, centrandolo perfettamente. Quando si accorse che Taylor stava tornando in casa,
probabilmente per mettersi a studiare, la richiamò indietro.
-Vieni un momento, McKassy.- disse il ragazzo.
Taylor lo
guardò con le sopraciglia inarcate, ma si limitò ad avvicinarsi al ragazzo e
quindi a posizionarsi nel campo da basket.
-Tieni.- disse semplicemente il ragazzo lanciandole la palla
arancione che la ragazza prese prontamente.
-Cosa dovrei fare con questa palla?- chiese la castana scettica.
-Lanciala verso il canestro.- disse Chad legandosi i capelli.
-Scherzi, vero?- chiese ridendo la ragazza osservandolo.
-Non
scherzo mai sul basket. Tira.- esclamò semplicemente.
Taylor,
anche se riluttante al fatto di dover toccare una palla da basket, la lanciò.
La palla andò contro la rete intorno per poi tornare nelle mani di Chad.
-Devi concentrarti.- disse il ragazzo passandogliela nuovamente.
-Perché vuoi che giochi a basket?- sbottò la ragazza scocciata.
-Il
preside ha detto chiaramente che devo insegnarti a giocare a basket. Il modo
migliore è incominciare dai tiri liberi.- disse il
ragazzo, poi fece cenno al canestro.
Taylor
lanciò nuovamente, anche se non aveva nessuna voglia di giocare a quello sport
noioso e senza nessuno scopo. La palla, nuovamente, tornò nelle mani del
castano dopo aver sbattuto contro la rete.
-Non è
possibile, anche un bambino di tre anni saprebbe
tirare una palla.- disse il ragazzo scocciato.
Taylor lo
guardò con occhi di fuoco, ma lui non ci badò. Si posizionò
alle sue spalle e mise le sue mani sopra a quelle della ragazza, con la palla
in mano.
-Siccome
tu assomigli ad una bambina di due anni, facciamo le cose con calma. Quando ti dico di lanciare, lancia, ok?- chiese il ragazzo prendendo
la mira con le mani di Taylor tra le sue.
-Sarebbe
più facile se tu non mi stessi appiccicato.- disse la
ragazza annoiata.
-Concentrazione…
Ora.- mollò la presa sulle sue mani e Taylor lanciò.
Il pallone
mancò poco meno di un metro il canestro.
-Ti odio.- disse la castana guardando il ragazzo accanto a lui.
-Perché?-
chiese accigliandosi a quella affermazione.
-Mi hai
fatto quasi centrare il canestro. Io odio il basket!- esclamò
la ragazza come se fosse ovvio.
-Sì, sei
proprio una bambina.- commentò ridendo il ragazzo recuperando il pallone da
basket.
-Danforth!
Smettila di ridere!- esclamò Taylor prendendo uno dei
tanti palloni nel cesto.
Gliene
lanciò uno dietro, colpendolo alla testa.
-Ahi! Ma sei impazzita?- chiese il ragazzo massaggiandosi la testa
dolorante.
-Non la smettevi di ridere!- si giustificò la presidentessa del Club
delle Scienze assumendo un’aria offesa e combattiva allo stesso tempo.
-Potevi
insultarmi, non lanciarmi un pallone da basket sulla testa! Fa
male, cacchio!- esclamò il ragazzo sedendosi per terra con le mani sulla
testa.
-Ma ti
sei fatto così male?- chiese la ragazza preoccupandosi e avvicinandosi a lui.
-Tu che dici?- sbottò lui infastidito.
-Fa vedere.- disse la ragazza prendendo le mani del ragazzo e togliendole
dalla testa.
Sotto quei
capelli ribelli, ora legati in un codino, notò una parte rossa.
-Ops.- disse la ragazza assumendo un’aria colpevole, -Vieni.
Prese per
mano il ragazzo e lo portò in casa, precisamente in
cucina. Prese un po’ di ghiaccio dal frigorifero e glielo mise sulla testa
delicatamente.
-Se mi lasci la mano riesco a tenermelo da solo.- disse il ragazzo
divertito.
Taylor si
accorse solo in quel momento che la sua mano era ancora stretta a quella del
ragazzo. Imbarazzata slegò quel legame e Chad poté tenersi il ghiaccio sulla
testa da solo.
-Non
pensavo potesse fare così male.- disse la ragazza osservandolo.
-Questo perché non giochi a basket. Non è la prima volta che mi
succede, tranquilla McKassy.- disse il ragazzo
togliendosi il ghiaccio dalla nuca.
Il dolore
era diminuito un po’ e ora era sopportabile.
-Comunque,
adesso che lo sai stai più attenta.- disse il ragazzo
mettendo il ghiaccio sul lavandino.
Taylor
annuì debolmente.
-Se può
farti sentire meglio puoi tenermi di nuovo la mano.-
disse il ragazzo ridendo divertito.
-Stupido!
Ti stavo solo aiutando!- esclamò la ragazza dandogli
un pugno sul braccio.
-Ehi, bel
modo di aiutarmi! Sei manesca, ma dove la trovi tutta sta forza?- chiese Chad
massaggiandosi il braccio.
-Faccio boxe.- disse semplicemente la ragazza.
-Cosa?-
chiese il ragazzo alzando le sopraciglia.
-Faccio boxe.- ripeté annoiata.
-Wow,
anch’io lo facevo ma ho smesso quando ho incominciato
a giocare a basket.- disse Chad decisamente interessato e allo contempo
sorpreso che la ragazza facesse quello sport.
-Scusa,
ora devo andare a finire di studiare. Grazie per il tentativo di insegnarmi il
basket.- esclamò la ragazza dirigendosi verso l’uscita della cucina.
-Prego.-
disse Chad guardandola andare via.
Boxe. Era
da molto che non la faceva, forse era ora di ricominciare. Sorrise
pensando a chi poteva aiutarlo. McKassy doveva restituirgli il favore,
no?
§§§§§§§§§§§§
Alle sette
in punto, il capitano della squadra di basket della East
High salutò i suoi “alunni” e incominciò a percorrere la strada che lo avrebbe
riportato alla villetta dove abitava da qualche tempo. Passò uno sguardo
disinteressato alle vetrine dei negozi, senza essere attratto da qualcosa in
particolare.
Si bloccò
non appena vide una ragazza dai capelli neri che stava servendo alla cassa di
un piccolo negozio di cd. Sorridendo, si avviò verso il negozio di dischi ed
entrò. La ragazza lo vide entrare e le si spense il
sorriso sulle labbra.
-Non è
possibile. Sei ovunque.- disse annoiata.
-A
qualcuno dovrò pur rompere.- replicò divertito
l’altro.
-Ma
perché devi rompere propria a me? Conosci un mucchio di
gente, no?- chiese scocciata.
-Sì, però
è più divertente prendere in giro persone che sanno rispondermi a tono.
-Questo
perché non ho paura di te.- disse Gabriella
togliendosi il cartellino dal maglione e riponendolo nella propria borsa
bianca.
-Dai, andiamo a casa. Sono sicuro che Chad e McKassy avranno
distrutto la casa.- esclamò prendendo il cappotto della giovane.
-Don
Giovanni!- esclamò lei brusca prendendo il cappotto e uscendo dal negozio.
-Me lo
posso permettere.- disse semplicemente il ragazzo seguendola fuori
dal negozio.
-Continua a crederci.- disse la ragazza svoltando un angolo.
Sbuffò esasperata, ora avrebbe incominciato ad assillarla sulla sua bellezza. Ci
parlava da poco tempo ma sapeva già com’era il suo
carattere. Tempo cinque secondi e…
-Cosa?
Guarda che io sono uno dei più bei ragazzi della…- incominciò
lui affiancandosi alla ragazza.
*Eccolo che comincia!*, pensò Gabriella sbuffando
scocciata.
***********
Ecco qui
il nuovo chappy!!! ^^Taylor che fa boxe non so da dove
mi è uscita XD
Passiamo
ai ringraziamenti per le vostre bellissime recensioni!!!!
*-*
diavoletta_verde: esattamente!! *-* chaddino poi lo inserisco XD grazie e recensisci
ancora ^^
Herm90: sisi il concetto l’ho capito
tranquilla XDDDD grazie tesora e recensisci ancora!!
^^
evanescense88: grazie per la lode!!! ^^ che te ne pare di questo chappy?? ^^
carlotta: non ho idea di quando diventerà umano, tranquilla arriverà il
momento!! XD grazie e dimmi che te ne pare ^^
Il sesto
chappy è pronto, devo solo fare qualche ritocco qua e là e trovare il tempo di
aggiornare!! Intanto lasciatemi sempre tante belle
recensioni da leggere!!!! ^^
Tutta la
classe si voltò verso il professore di Storia, che stava dettando degli appunti
sulla seconda guerra mondiale. Tutti tranne uno.
-Signor
Bolton!- esclamò il professore richiamandolo.
Il
ragazzo, finalmente, smise di scrivere e quando si accorse dell’ultima frase
dettata sorrise colpevole.
-Fuori!-
tuonò l’insegnante costringendo il ragazzo ad uscire dalla classe.
Si
appoggiò, dopo essersi chiuso la porta alle spalle, al muro del corridoio,
guardando il soffitto della scuola. Non era la prima volta che veniva cacciato dalla classe, ma di solito era per alcune
marachelle e non per distrazione sui compiti assegnati. E
se quella distrazione era il problema di sabato sera, non poteva permettersi di
seguire la lezione.
-Ehi.- la
voce di una ragazza a lui familiare lo fece voltare.
Gabriella
era davanti a lui, con un paio di pantaloni neri e una maglia azzurra a V che
ricordava a tutti il suo colore preferito.
Probabilmente era appena tornata dal bagno.
-Ehi.-
disse semplicemente lui in risposta.
-Come mai
sei fuori dalla classe?- chiese accigliata la ragazza
guardandolo.
-Non stavo attento.- rispose il castano guardandola a sua volta.
-Dovresti
imparare ad esserlo. Se vai avanti così, non andrai da
nessuna parte.- commentò Gabriella.
-Non ho bisogno dei tuoi consigli.- disse lui brusco staccandosi
dal muro e cominciando a camminare per il corridoio principale della scuola.
Gabriella
scosse la testa esasperata, per poi aprire la porta e continuare a seguire la
lezione di storia. Non aveva intenzione di andare a finire come Bolton.
Quando la
lezione fu terminata si soffermò con lo sguardo fuori dalla
finestra. Il cielo minacciava pioggia.
§§§§§§§§§§§§
-Non può lasciarmi qui da sola.- disse Taylor sgranando gli
occhi.
-Mi
dispiace, ma devi badare al negozio in mia assenza. So che è il tuo primo
giorno di lavoro, ma devo andare al canile a prendere alcuni cani in fin di
vita. Ci metterò minimo due ore con questa pioggia.-
commentò il proprietario del negozio di animali in cui lavorava la ragazza
indossando un buffo cappello verde.
Salutò
l’uomo, per poi maledire Zeke che le aveva trovato
quel lavoro. Era il suo primo giorno e già doveva occuparsi da solo dell’intero
negozio. Ciò che le sollevò il morale fu che fuori c’era un temporale coi fiocchi, tempo normale per la fine di ottobre, e che
nessuna persona con un minimo di cervello avrebbe avuto il coraggio di
avventurarsi fuori di casa. E dire che il giorno dopo
sarebbe stato Halloween.
-Servizio
a domicilio.- disse una voce entrando nel negozio e facendo suonare il
campanello della porta.
Il ragazzo
appoggiò l’ombrello in un angolo e si tolse il cappotto, tenendo nelle mani una
scatola grossa di pizza.
-Danforth,
che ci fai qui?- chiese la castana inarcando un
sopraciglio.
-L’allenamento
della mia squadra è stato sospeso per via della pioggia,
quindi oggi non lavoro. Ho pensato di venirti a fare
visita, giusto per non annoiarmi.- disse appoggiando il cartone di pizza
sul bancone della cassa del negozio.
-Molto
gentile.- replicò Taylor sorridendo sarcastica.
Chad non
vi badò, si avvicinò a dei cuccioli di Labrador e ne prese uno in braccio,
incominciando a coccolarlo.
-A quanto pare hai trovato qualcuno della tua stessa razza.- disse la ragazza
guardandolo.
-Spiritosa!
Dai, accarezzalo.- esclamò il ragazzo posizionandosi
accanto a lei.
-No,
grazie.- disse la ragazza spostandosi un pelo.
-Non dirmi che hai paura di un cucciolo!- esclamò Chad ridendo.
-Ok, non
te lo dico.- fu il commento di Taylor guardandolo con
occhi di fuoco dopo la sua risata.
Chad le
prese una mano con la forza e gliela mise sulla testa del cucciolo che teneva
in braccio. Tenendola fra la sua mano destra, la condusse sulla testolina
pelosa e delicata del cagnolino. In un primo momento la mano della ragazza era rigida ma poi, notò il ragazzo, assunse un tocco delicato.
-Visto?
Non era così difficile.- commentò il castano
sorridendo.
-Già.- fu
la risposta di lei mentre continuava ad accarezzare il
cucciolo di Labrador.
Taylor,
però, si accorse della mano di Chad sopra alla sua e sgranò gli occhi.
-Potresti
togliere la tua mano?- chiese osservandolo.
-No.-
rispose ridendo.
-Danforth,
togli la tua mano dalla mia.
-Non dirmi che ti imbarazzi per così poco. In fondo hai fatto la stessa cosa tu ieri.- commentò lui.
-Io non sono imbarazzata.- esclamò lei.
-Ah sì?-
chiese lui avvicinandosi di più a lei, -Quindi non diventerai rossa se ti
accarezzo i capelli.
Così
dicendo Chad mise sul bancone il cucciolo, sempre tenendo con
la propria mano quella di Taylor, e con la mano libera incominciò ad
accarezzarle i capelli, attorcigliando di tanto in tanto alcune ciocche intorno
al dito.
Taylor
diventò rossa per chissà quale motivo.
-Visto?-
chiese divertito il ragazzo togliendo la propria mano dai suoi capelli, -Sei
imbarazzata a stare a contatto con me.
-Danforth?
-Sì?
-Io non
sono imbarazzata. Non potrei mai esserlo venendo a contatto con un stupido e cretino idolatrato del basket come te!- esclamò
arrabbiata togliendo la mano dalla sua stretta.
-Sembrava
il contrario. Ti lascio la pizza, ciao!- così dicendo si rimise
il proprio giubbotto e prese l’ombrello.
Quando
uscì dal negozio vide che la ragazza stava accarezzando il cucciolo che aveva
lasciato poco prima sul bancone. Sorridendo trionfante compose un numero sul
proprio cellulare.
-Pronto?-
chiese un ragazzo dall’altra parte dell’apparecchio.
-Mi sono lavorato la
McKassy, ora tocca a te con la sua amica, Troy.- disse
Chad.
-Grande
Chad! Adesso me la lavoro, hai avuto una grande idea!-
esclamò lui al settimo cielo.
-Modestamente.
Torno fra un po’, giusto il tempo che ti serve.
-Ok, a
dopo!
Salutandosi
chiusero l’apparecchio telefonico contemporaneamente. Troy posò il proprio
cellulare sul comodino accanto al suo letto e si apprestò ad uscire dalla
propria stanza. Arrivato in corridoio gli bastarono pochi passi per trovarsi
davanti alla porta di Gabriella Montez.
Bussò un
paio di volte e quando ebbe una risposta aprì la porta entrando nella stanza.
-Ciao. Ti devo chiedere una cosa.- disse guardandola.
-Dimmi
pure.- rispose lei annoiata continuando a fare i
compiti di Letteratura.
-Che
fai?- chiese avvicinandosi alla scrivania.
-Letteratura,
odio questa materia.- commentò lei sperando che l’argomento venisse
chiuso.
-Questo perché non sai rispondere alle domande. La quattro è sbagliata.- disse
lui prendendo una matita e sottolineando alcune frasi
del componimento che stavano studiando in quei giorni.
Dopo aver
finito di sottolineare, sotto lo sguardo indagatore
della ragazza, le indicò alcune parti parlando.
-Meravigliosamente di Giacomo da Lentini
è un componimento che tratta l’amore. Non puoi scrivere le risposte se non sai
perfettamente che cosa vuole esprimere attraverso i suoi versi.
-So perfettamente
che cosa vuole esprimere, ho preso appunti durante la lezione.- commentò lei incominciando ad arrabbiarsi.
-Non puoi
capire tutto dagli appunti. Il professore ci ha detto
che l’amore è nascosto, ma prima di tutto devi capire cosa si prova a vivere un
amore al buio. Da Lentini ci vuole far capire che l’amore, molte volte, non è
ricambiato. Puoi amare qualcuno ma devi farlo di
nascosto, anche se la bellezza della persona amata ti distrugge dentro e ti
occupa la mente costantemente. Non hai amato nessuno di nascosto?
-Io…-
Gabriella non sapeva che dire.
Le parole
del ragazzo gli erano sembrate così naturali, non sembrava lo stesso ragazzo di qualche minuto prima, strafottente e con la mente
occupata da un pallone. Sembrava, quasi… normale.
-No, non ho mai amato nessuno di nascosto.- rispose dopo qualche
minuto.
-Tutti
hanno amato qualcuno di nascosto. Perfino io.- disse lui guardandola.
I loro
occhi si incrociarono e non riuscirono a cambiare
direzione dello sguardo. Troy si avvicinò lentamente al viso della ragazza,
guardandola fisso negli occhi. A Gabriella mancò un battito
quando Troy le scostò con la mano un ciocca di capelli neri dietro
all’orecchio, sfuggita alla molletta azzurra posizionata sulla nuca. Per un
attimo aveva pensato che… No, che idea assurda aveva avuto.
-Hai
capito?- chiese osservandola.
-Credo di
sì.
-Bene,
torniamo al motivo per cui sono venuto.- disse
spostando lo sguardo da quello della ragazza.
-Giusto,
che cosa vuoi?- chiese alzandosi dalla sedia e ritirando il libro di
letteratura.
-Devo restituirti una cosa.- disse lui tirando fuori un disco dalla
tasca dei pantaloni e mostrandoglielo.
-Hai
rubato un mio disco?- chiese scandalizzata la ragazza
strappandoglielo dalle mani.
-Volevo
solo una canzone che non avevo.- disse lui giustificandosi.
-A te non possono piacere queste canzoni!- commentò lei guardandolo
furiosa.
-Errato. Why Waitè una bella
canzone!- esclamò lui ridendo.
-Oh
mamma.- disse lei capendo all’improvviso, -E’ la canzone che mi hai sentito cantare.
-Esattamente.
Sapevo che se te l’avessi chiesto mi avresti cacciato
fuori a calci dalla tua stanza, così ho preferito fare da solo.
-Stupido!-
esclamò lei riponendo il disco nella mensola sopra alla scrivania.
Troy
sorrise e si avviò fuori dalla stanza. Sospirando si
chiuse la porta alle spalle. Incrociare lo sguardo di Gabriella e metterle una
ciocca di capelli dietro all’orecchio non era nei piani. Non sapeva cosa gli
era preso, quando aveva incontrato lo sguardo della mora era rimasto incatenato
e non era riuscito a sviare il proprio sguardo. Non riuscì a trovare una
spiegazione a quel comportamento ma sorrise pensando al proprio piano.
*Perfetto!*, pensò.
Poche ore
dopo tutti e quattro erano in salotto, intenti a fare
ciò che gli interessava. Taylor e Gabriella stavano
leggendo un libro ciascuna, mentre Chad e Troy stavano scrivendo su un foglio
le tattiche di gioco della prossima partita.
-Ragazze,
vi dobbiamo dire una cosa.- disse Troy guardando le
due.
-Domani è
Sabato, nonché Halloween.- continuò per lui Chad.
-E
allora?- chiese Gabriella allontanando lo sguardo dal proprio libro.
-Voi
sapete che ogni Sabato sera i componenti della squadra
di basket danno una festa. Domani sera tocca a noi due.- disse Chad come se
fosse la cosa più normale del mondo.
-Scordatevelo.- si limitarono a dire in coro le due ragazze.
-McKassy,
vuoi far sapere a tutti che cosa ti fa diventare
rossa?- chiese Chad guardandola con un sopraciglio inarcato.
-E tu,
Montez, vuoi far sentire a tutti una certa cosa di
nostra conoscenza?- chiese Troy alludendo alla canzone.
Le due fecero per aprire bocca, ora capivano gli atteggiamenti dei
due ragazzi in quelle ore. Cavolo, le avevano incastrate!
-Va bene.- dissero in coro le due sospirando.
I due ragazzi
si batterono un cinque. Il piano ideato era stato perfetto!
************
Eccomi!!! Miiiii ormoni alle stelle raga!! Chi ci sperava nel
bacio alzi la mano!! XD Ecco qui i ringraziamenti per
i vostri bellissimi commenti.
diavoletta_verde: continua a far lavorare il NU visto che sforni queste stupende
recensioni!! *-* comunque le scene che hai in mente
arriveranno tranquilla XD grazie che ne pensi di questo chappy??
carlotta:
glazieeeeee recensisci ancora ^^ eheh l’ansia è una brutta cosa XD
Vivy93:
eheh anche a me piacerebbe XD comunque la recensione
c’era, però era al primo capitolo quindi non l’ho notata!!! Sorry!! ^^ grazie
che te ne pare??
evanescense88: grazie per le numerose lodi!!! ^///^ recensisci ancora ^^
Herm90:
giusto!! Lo deve capire Troy u.u grazie mille e recensisci
ancora!!! ^^
Lasciatemi
sempre un bel commentuccio!! Il prossimo capitolo è
pronto, vi dico solo che sarà una bellissima
festa di Halloween!!!!! XDDD Come sono cattiva!! XD troverete una notizia sconvolgente riguardo a Taylor
eheh vi lascio in suspence!! ^^
Tantissimi kiss per
tutti voi!!!!(commentooooo lasciatemene uno!! *-*)
Taylor e
Gabriella quel sabato erano state incastrate.
Esattamente, incastrate. Quei due ragazzi dal cervello bacato aveva avuto un piano geniale, di cui stavano incominciando a
raccogliere i frutti.
Dopo
averle costrette a fare la spesa, le avevano obbligate a preparare da mangiare mentre loro sistemavano la casa in stile spettrale.
Halloween.
Antica
festa delle streghe, quella sera Gabriella e Taylor sapevano che l’avrebbero
passato con due troll di montagna. Se si fossero travestiti così, nessuno
avrebbe fatto caso alla differenza. Ma
il problema non si poneva, dato che avevano deciso di fare una festa normale,
senza mettere alcuna maschera. Inoltre tutte le cheerlader e tutta la squadra
di basket, sia riserve che titolari, avrebbero
partecipato alla festa. In tutto erano state invitate circa venticinque persone,
senza contare loro quattro, ma le due ragazze speravano di poter stare
rinchiuse in camera tutta la sera.
-Noi
abbiamo finito, a che punto siete con i dolci?- domandò
Chad entrando in cucina, seguito a ruota da Troy.
Per tutta
risposta le due secchione
lanciarono un’occhiataccia che li avrebbe potuti fulminare e continuarono a
preparare da mangiare. Era inconcepibile che le due menti più grandi della East High fossero state incastrate dal tipico esempio
di homo basketorum! Però non potevano permettersi di far scoprire a tutti ciò
che i due ragazzi sapevano. Dopo aver finito il dolce si tolsero i guanti da
cuoco e guardarono i due.
-Perfetto,
potete andarvi a cambiare.- disse Troy ignorando i
loro sguardi infuocati.
-Dobbiamo
anche partecipare alla festa?- chiese Taylor sentendo l’ira farsi
strada in lei.
-Certo.-
rispose il castano come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Taylor
andiamo a prepararci. Non vedo l’ora che questa serata finisca.-
disse Gabriella notando l’ira dell’amica.
Le prese
una mano e la condusse al piano superiore, lasciandola davanti alla porta della
sua stanza.
Poche ore
dopo la casa era un turbinio di luci e colori spettrali. I ragazzi avevano
fatto del loro meglio e tutti erano lì a festeggiare. Gabriella stava seduta
sul divano, coperto da un tappetino con disegnate delle ragnatele, e indossava
un semplice paio di jeans blu a vita bassa e un maglione marroncino a collo
alto. I capelli neri erano lasciati ricadere dolcemente con dei ricci sulle sue
spalle, inoltre indossava un paio di scarpe nere col tacco piccolo (avete presente quelle che mette sempre nel
film? Ecco quelle ^^ NdA). In mano teneva un
piattino di plastica con delle patatine, unica consolazione della serata
disastrosa che stava passando.
-Ti
diverti?- chiese Troy occupando il posto sul divano alla sua destra.
-Moltissimo.-
rispose con fare annoiato.
-Non ti
costringo a divertirti, sul serio, però sono le dieci. A mezzanotte Halloween
entrerà nel vivo, sarebbe il caso che provassi ad
aprirti.- disse lui bevendo una bottiglia di birra.
-Muoio
dalla voglia di socializzare con delle oche strapazzate e con
dei troll di montagna.- rispose lei sorridendo indicando la gente intorno
a loro che si scatenava sulla pista ballando sulle note di pezzi da discoteca.
-Grazie,
questo vuol dire che sono un troll anch’io?- chiese il
ragazzo prendendo delle patatine dal piatto della ragazza.
-In
particolar modo te.- disse lei per poi guardarlo minacciosa, -Non fregarmi le
patatine!
Il ragazzo
la guardò, il suo viso imbronciato e minaccioso era buffo. Scoppiò a ridere.
-Non c’è
niente da ridere, sono l’unica consolazione che ho per sopravvivere a questa
mostruosa serata.
-È
Halloween. La festa deve essere mostruosa.- commentò
lui alzandosi e facendole un cenno con la mano in segno di saluto.
Gabriella
lo guardò andare a ballare con una cheerlader che indossava una minigonna nera
e una canottiera decisamente corta e scollata per il
tempo autunnale.
-Montez,
hai visto la tua amica? Non è ancora scesa.- domandò
Chad apparendo da dietro il divano.
-Non scenderà manco morta, credimi.- disse lei guardando il
ragazzo.
Vedendo
che si allontanava si alzò dal divano e lo fermò per una manica.
-Danforth, se hai un po’ di sale in quella zucca che ti ritrovi al
posto della testa, non andare a chiamarla. Te lo chiedo come un favore, non
farle festeggiare Halloween.- disse Gabriella.
Chad si allontanò dalla ragazza e, senza farsi vedere da lei, passò tra
le varie persone fino a raggiungere le scale. Salì velocemente i gradini per
poi trovarsi davanti alla porta della camera di Taylor.
Bussò un
paio di volte ma non sentì giungere alcuna risposta.
Bussò ancora una volta e la porta si aprì, rimanendo però socchiusa. Il ragazzo
entrò nella stanza e vide la ragazza che stava cercando.
Taylor era
davanti allo specchio e indossava un paio di jeans a vita bassa, strappati in
alcuni punti, e un maglioncino nero che lasciava intravedere le spalle. I suoi
capelli castani erano raccolti dietro una fascia, anch’essa nera, e ai piedi
indossava un paio di adidas bianche e nere. Si voltò
verso il ragazzo e lo guardò incrociando le braccia al petto.
-Non
scendi?- chiese il ragazzo deglutendo per il modo non
usuale in cui era vestita.
-Per
forza?- domandò Taylor guardandolo.
-Ti divertirai, credimi.
-Non mi piace questa festa.- disse lei sedendosi sul letto.
-Perché?-
chiese inarcando le sopraciglia il ragazzo.
-Non mi piace, tutto qui.- disse lei incupendosi.
-Da stasera
la amerai.- le prese una mano con la forza e la spinse fuori
dalla camera, contro le sue opposizioni.
Le fece
scendere le scale e quando furono al pian terreno Chad la portò verso un tavolo
pieno di bibite. Le prese una bottiglia di birra e gliela passò. Taylor sembrò
incerta sul da farsi, ma poi rimase immobile qualche secondo pensando. Pensando
all’anno prima. Prese la bottiglia dalle mani del
ragazzo e ne bevve un sorso.
Gabriella
guardò in direzione dell’amica e lo sguardo si incupì.
Sapeva che non era pronta ad affrontare quella serata, riusciva solo a vedere
lei che chiacchierava con Chad. Sospirò, sperando che quella serata non finisse
male. Non per la festa, ma per lei.
Verso
Mezzanotte la musica si spense e con essa la luce.
-Blackout,
un classico.- commentò Gabriella dirigendosi fuori di casa dove si trovava il
contatore.
-Aspetta, ti accompagno.- si offrì Troy prendendo una giacca e un paio di torce.
Uscirono di casa, sentendo gli schiamazzi ancora più divertiti della
gente presente, e dirigendosi verso il retro della villetta dove si trovava il
contatore generale.
La luna
offriva una vaga visuale dell’ambiente circostante, ma per fortuna il capitano
della squadra aveva portato con sé le torce. Arrivati davanti al contatore
Gabriella aprì il pannello e notò diversi cavi staccati e un bigliettino. Lo
prese tra le mani scuotendo la testa e lo passò al ragazzo per permettergli di
leggerne il contenuto, mentre cercava di capire quale posto occupavano tutti
quei cavi.
-Tutti al buio, nelle notte
delle streghe. Tutti al buio, nella notte dei fantasmi. Tutti al buio, mentre
la mezzanotte arriva.- lesse Troy riconoscendo la calligrafia, -E’ stato
Mark.
Guardò la
ragazza trafficare con alcuni cavi. La spinse leggermente fuori
dalla portata del contatore e il ragazzo cominciò ad attaccare alcuni
cavetti sotto il suo sguardo indagatore. Quando ebbe
finito attivò il bottone.
La casa
ritornò illuminata e la musica ricominciò a diffondersi. Troy chiuse il
pannello del contatore, attento a sigillarlo a chiave per non permettere altri
scherzi di quel genere.
Ad un
certo punto le campane della chiesa suonarono. Mezzanotte.
-Buon
Halloween.- disse lui guardando la ragazza accanto a sé.
Notò che
rabbrividiva dal freddo, ovviamente. La temperatura durante la notte autunnale
era molto bassa così si tolse la giacca nera afferrata dall’attaccapanni e
gliela mise sulle spalle.
-Ma
così prenderai freddo.- disse la ragazza guardandolo e accennando alla sua
semplice maglietta rossa.
-Fa niente.- disse Troy incominciando a camminare verso l’ingresso della
casa.
-Bolton!-
lo richiamò.
Il ragazzo
in questione si girò.
-Buon
Halloween.- disse la ragazza superandolo.
Troy
sorrise. Un Halloween interessante.
Quando
rientrarono in casa notarono che tutti erano tornati a ballare e a scatenarsi
come pochi minuti prima. Notarono anche che, però,
Taylor non c’era. Andarono da Chad e lo presero in disparte.
-Dov’è
Taylor?- chiese accigliata la mora.
-Era qui fino a qualche minuto fa.- disse il ragazzo scuotendo la testa.
-Qualcuno
può far uscire quella secchiona dal bagno?- domandò
acida la stessa cheerlader che aveva ballato con Troy.
-Sta
zitta, oca che non sei altro!- esclamò Gabriella
correndo verso il bagno.
-Cosa??- chiese scandalizzata la ragazza.
I due ragazzi
non badarono ai piagnistei della cheerlader, seguirono
semplicemente Gabriella.
-Danforth!-
esclamò furiosa uscendo dal bagno Gabriella.
-Che
c’è?- chiese Chad accigliato.
-L’hai fatta bere?- domandò scandalizzata la ragazza.
-Non dirmi che ha vomitato.- disse Troy scrutando la ragazza.
-Esatto!
Danforth, ti ho detto che non sarebbe scesa neanche
morta, perché hai insistito?- chiese tirando un pugno sul petto atletico del
ragazzo.
-Pensavo
scherzassi.- si giustificò il ragazzo, a cui il pugno non aveva fatto niente,
-Ci penso io.
-Tu non pensi proprio a niente!- esclamò Gabriella rabbiosamente.
-Montez,
risolvo io! Troy, portala a bere una camomilla così si calma.-
disse entrando cautamente in bagno.
-Razza di
deficiente!- esclamò la ragazza.
-Vieni, ti serve veramente una camomilla.- disse Troy dirigendosi verso la cucina,
seguito da una ancora più irata Gabriella.
Dentro al bagno, intanto, Chad guardava preoccupata la ragazza
davanti a lui. Era seduta accanto alla vasca, con un fazzoletto sulla bocca. Inoltre piangeva, facendo in modo che il mascara tracciasse
due righe nere ai lati degli occhi. Il ragazzo si inginocchio
davanti a lei, in modo da poterla guardare negli occhi.
-Tutto
bene?- chiese osservandola preoccupato.
-Certo… la
birra era buonissima!- esclamò lei sentendo di nuovo la
nausea, -Che bello!- esclamò poi contenta.
-Sei proprio ubriaca.- constatò lui guardandola.
-Non sono
ubriaca.- disse lei scuotendo la testa, -Solo… brilla!- e rise.
Chad la
prese in braccio, lei non opponeva resistenza dato che l’alcool stava facendo
effetto. Evitando di farsi vedere dalla gente in casa, per non incominciare coi pettegolezzi caratteristici della East High, la portò
fino al piano superiore, entrando nella sua stanza. Ciò che notò fu un computer
sulla scrivania e le pareti di un arancione antico. Alle pareti era appesa una
tavola chimica e alcuni attestati di frequentazione a vari corsi d’informatica.
La appoggiò sul suo letto e si sedette su un angolo del materasso guardandola mentre sembrava incosciente.
Taylor
aprì gli occhi vedendo il ragazzo davanti a lei.
-Perché hai bevuto così tanto?- domandò Chad asciugandole con le
dita i tratti del mascara sbavato.
-Per
dimenticare.- rispose lei sorridendo.
-Cosa volevi dimenticare?- chiese lui curioso.
-Mio
fratello.- disse lei guardandolo.
Il sorriso
dovuto all’alcool nel suo corpo sparì, lasciando posto alle lacrime. Chad non
capì, sapeva che Taylor aveva una sorellina più piccola, non un fratello.
-È morto
la notte di Halloween.- spiegò Taylor mentre le
lacrime solcavano le sue guance.
-Ora
riposa.- disse Chad prendendo una coperta dal suo armadio e mettendogliela
sopra, -Se hai bisogno chiamami.- non voleva
intromettersi nella vita privata della ragazza, era meglio che riposava.
Ora capì il
motivo per cui piangeva e per cui non si sapeva niente
del fratello della ragazza. Era morto.
-Ok.-
rispose lei accoccolandosi tra il caldo delle coperte.
Chad aprì
la porta, pronto a tornare alla festa, quando la voce di Taylor lo richiamò.
-È in momenti
come questi che provo imbarazzo. Sembri un ragazzo
come tanti e non dettato dalle regole del basket.- dopodichè si addormentò.
Chad sorrise e chiuse la porta alle sue spalle, tornando alla festa.
In cucina,
intanto, stavano Troy e Gabriella. La cucina era l’unico luogo in cui nessuno
si era avventurato, per fortuna. Gabriella era seduta a
uno degli sgabelli del bancone, mentre Troy trafficava con un pentolino di
acqua.
Quando
l’acqua fu riscaldata, mise un bustina di tè nella tazza e la porse alla ragazza.
-Niente
camomilla, il tè dovrebbe bastare.- sorrise Troy.
-Non basterebbe tutto il tè del mondo per farmi perdonare Chad.- disse
la ragazza soffiando sulla bevanda e bevendone qualche sorso.
-Sei molto combattiva.- constatò lui sedendosi accanto a lei.
-Nella
vita bisogna essere combattivi.- si giustificò
Gabriella guardandolo.
-Sono perfettamente d’accordo.- disse il ragazzo ricambiando lo sguardo.
-Noi due
che andiamo d’accordo su qualcosa? Ma stiamo
impazzendo?- domandò lei ridendo.
-Anche se
siamo diversi, questo non vuol dire che non possiamo
avere idee comuni.
-Se lo
dici te…- si limitò a dire la ragazza continuando a
bere il proprio tè.
-Troy!- la
voce di Chad risuonò alle sue spalle.
-Come sta
Taylor?- chiese accigliata la mora.
-Sta
dormendo, ma credo che sarebbe meglio mandare tutti a casa.- disse
ricevendo l’approvazione dei due.
Gabriella
rimase in cucina, sapeva che la sua parola non avrebbe
sortito alcun effetto sulla gente presente in casa. Chad e Troy, invece,
riuscirono a mandare via tutti in meno di dieci minuti.
Decisero
che avrebbero messo a posto la casa la mattina dopo, troppo stanchi per sistemare in quel momento. Chad entrò nella sua stanza
dando la buonanotte ai due.
Quando
Gabriella stava per entrare nella propria stanza, Troy la raggiunse e la guardò
sorridendo.
-Volevo
augurarti ancora una volta buon Halloween e assicurarti che quella canzone rimarrà nel mio computer.
-Grazie.-
disse la ragazza sorridendo, -Buonanotte, Bolton.
-Buonanotte…-
quando la porta della stanza della ragazza fu chiusa Troy sorrise, -…Gabriella-
sussurrò sorridendo e rientrando nella propria camera.
************
Eccoci qui!! Cavolo, è lunghissimo questo chappy, pensate che non avevo idea di come mettere giù l’idea XD Visto?? Ho
aggiornato alla velocità della luce!! ^^ Colpo di
scena per Taylor eheh XD
Passo alle
vostre magnifiche recensioni!!!!
evanescense88: grazie grazie e ancora grazie!!!!! Che te ne pare di questo chappy?? ^^
Herm90:
O.O cinquantenni?? O.O aiuto!!
Tutto a posto con gli infarti?? Mi sa che te ne verrà
un altro ora XD grazie mille e fammi sapere!! ^^
(aggiornato subitissimo!!)
Vivy93:
siiii XD quei due sono terribili in sta ficcy!! Ma la
tua?? Non la continui più??
Grazie mille e recensisci ancora ^^
diavoletta_verde: sii XD hai indovinato più o meno!! XD La pressione? Mi basta Herm90
con gli infarti, cerca di non prendertene uno dopo questo chappy XD grazie
anche a te e fammi sapere che ne pensi di questo chappy ^^
carlotta:
eccomiiii XD aggiornato alla velocità della luce!!!!! ^^ grazie tantissimo!! Recensisci ancora!! ^^
L’ottavo
chappy è pronto!! ^^ Dovrei pubblicare o domani o
sabato o domenica!! ^^ Quando riesco a venire su
internet! ^^
Intanto
lasciatemi qualche bel commentuccio, che non guasta mai credetemi!!!! ^^
Tantissimissimi kiss!!!!!!!
By Titty90 ^^
Ps: Aggiornamento
alla velocità della luce, mi merito più di un commento!!
XD
Taylor,
quella mattina, si svegliò con un grosso mal di testa, dovuto alle birre
bevute. Alzandosi a sedere a fatica guardò la sveglia accanto al comodino che
segnava le due meno un quarto. Svogliatamente si alzò dal letto e si accorse di essere ancora vestita come la sera prima. Si ricordava
soltanto di aver afferrato una birra e di averla
cominciata a bere, da quel momento buio totale.
Scese
calma le scale, il mal di testa le faceva perdere
l’equilibrio facilmente, e gironzolò per la casa, non facendo caso al macello
che sovrastava. Era deserta, strano era Domenica.
Si diresse
verso la cucina e aprì il frigorifero da cui estrasse un cartone di latte.
Guardando fuori dalla porta-inestra poteva vedere la
pioggia che si infrangeva sul prato e sull’asfalto. Quando appoggiò il latte
sul bancone della cucina si accorse di un biglietto e
ne lesse il contenuto.
Ben svegliata!
Io, Troy e Montez siamo andati a
fare la spesa in un supermercato aperto alla domenica,
visto che abbiamo dato fondo alle provviste.
Saremo di ritorno verso le due,
sperando che tu sia già sveglia!
Ps: Lascia stare il latte!! Dopo una sbronza come la tua, nonché
la prima, devi bere solo tanta acqua! Non mangiare, la nausea torna molto
facilmente, credimi sono l’esperto delle sbronze!!
A più tardi
Chad
Sbuffando,
ripose il latte in frigorifero e prese una bottiglietta d’acqua, incominciando
a berne in gran quantità. Si diresse nuovamente verso la sua stanza e si sdraiò
sul proprio letto, troppo stanca per camminare.
Il rumore
improvviso delle chiavi che venivano inserite nella
toppa la fece destare dalla stanchezza. Sentì dei passi frettolosi dalle scale,
fino a quando non si fermarono.
La porta
si aprì leggermente, lasciando intravedere un Chad alquanto preoccupato. La sua
faccia divenne rilassata quando vide la ragazza
sveglia.
-Buongiorno.-
disse avvicinandosi al letto.
-Gabriella
e Bolton?- domandò sedendosi sul letto.
-Stanno
scaricando la spesa dalla macchina. Come stai?- chiese
il ragazzo.
-Ho mal
di testa. Inoltre non ricordo niente.- disse lei
bevendo altra acqua.
-Cosa ti
ricordi?- chiese Chad annuendo comprensivo.
-Mi
ricordo soltanto di aver bevuto una birra, da lì buio totale.
-Ti
racconto. Ti sei ubriacata dopo tre birre circa. Gabriella ti ha trovato in
bagno che vomitavi, io ti ho portato in camera tua e ti ho chiesto il motivo
del tuo gesto.- raccontò Chad sorridendole come se
fosse capitato anche a lui.
-Oh
mamma.- commentò Taylor ricordando all’improvviso, -Quindi…
tu sai di…
-So che avevi
un fratello. Se non vuoi parlarne, tranquilla.- disse
Chad.
-In effetti non è una cosa che mi piace raccontare in giro.- disse Taylor con la
sguardo perso nel vuoto, -Lo sapeva solo Gabriella.
-Perché
nessuno sa niente?- domandò Chad accigliato.
-Si chiamava Brian, aveva la nostra età. Nessuno sapeva della
sua esistenza perché era in coma.- disse la ragazza.
-Coma?-
chiese Chad sgranando gli occhi.
-Esatto.
Era entrato in coma quando avevo solo dodici anni.
L’anno scorso, quando entrambi ne avevamo quindici,
ero andata a vedere un film horror a casa di Gabriella. Era
Halloween.- iniziò a raccontare la ragazza.
-Non sei
obbligata a raccontarmi tutto.- la interruppe il ragazzo sedendosi meglio sul
letto.
-Ormai sai
troppe cose, è meglio che tu sappia cos’è successo.-
esclamò Taylor osservandolo.
Chad annuì
e le lasciò proseguire il discorso.
-Mi
ricordo ancora il suono insistente del mio cellulare, Gabriella che rideva
vedendomi indaffarata a cercare l’oggetto in questione, seguita dalla mia
risata. Ricordo ancora le lacrime che hanno solcato il
mio viso, Gabriella che mi guardava preoccupata e che parlava al cellulare con
mia madre in lacrime per capire cos’era successo, il suo abbraccio spontaneo e
le lacrime che ha versato con me quando aveva afferrato la notizia, il mio
desiderio di non andare all’ospedale, Gabriella che rimase abbracciata a me
tutta la notte, senza addormentarsi.
Le lacrime
ricominciarono a solcarle le guance.
-Brian era morto.- disse infine mordendosi il labbro inferiore nel
tentativo di soffocare il dolore.
-Mi
dispiace.- disse Chad che non riusciva a trovare le
parole adatte.
-Non
abbiamo mai detto niente a nessuno perché non volevamo che Brian diventasse il
nucleo dell’attenzione di tutti. Lo raccontai solo a Gabriella e alla sua
famiglia, sapendo che avrebbero tenuto nascosto il tutto.
-Mi dispiace.- ripeté Chad prendendole una mano.
-Non
preoccuparti.- disse Taylor sorridendo, -Puoi lasciarmi la mano, non sei
obbligato a tenermela per la tua compassione verso una ragazza che si è ubriacata e che hai visto vomitare.
-Non lo
faccio per compassione.- disse lui offeso, -Lo faccio perché lo voglio fare.
*Ma cosa vuoi fare?? Chad, riprendenti, cosa cavolo ti prende? Solo perché
McKassy ti ha raccontato questa storia non vuol dire
che tu devi consolarla!! Al diavolo! La voglio consolare, fine della
questione!*,
questi i pensieri del ragazzo.
Strinse
maggiormente la mano della ragazza e sorrise. Era la cosa giusta starle
accanto, non perché era venuto a conoscenza di quel
segreto. Voleva starle accanto solo per frenare le
lacrime della ragazza. Per cinque minuti, la loro rivalità poteva andare
benissimo a quel paese.
§§§§§§§§§§§§
-Credi che
Taylor sia sveglia?- chiese Gabriella mettendo a posto il pane nel mobiletto
sopra al lavello.
-Non lo so, Chad non è ancora sceso. Mi chiedo ancora come ha fatto
una secchiona a vomitare.- disse Troy leggermente
divertito.
-Secondo
te come vomitano le persone?- domandò la ragazza
voltandosi di scatto e lanciandogli un’occhiataccia.
-Di solito
le secchione non si ubriacano e, di conseguenza, non
vomitano.- rispose il castano semplicemente.
-Sei
proprio un cretino.- constatò lei prendendo l’acqua e mettendola nel frigo.
-Ehi! Si
può sapere che ho fatto?- chiese Troy chiudendo il frigorifero.
-Stai
offendendo la mia migliore amica senza nemmeno sapere il motivo per cui si è ubriacata e di
conseguenza ha vomitato!
-Dimmi
il motivo, non sono mica stupido.
-Scommettiamo?-
chiese Gabriella con il tono della voce ironico.
-Non sono stupido, le cose le capisco. Perché
si è ubriacata?
-Non lo saprai mai.- rispose la ragazza uscendo dalla cucina.
-Quanto è odiosa!- esclamò il ragazzo a bassa voce maledicendo il momento in cui aveva
creduto che fra di loro potesse nascere un’amicizia.
Un wildcats
e una secchiona? Mai!
Percorse le scale che portavano al piano superiore, con l’intenzione
di cominciare a studiare Storia per il giorno dopo. Doveva tenersi buono il sei. Ciò
che lo frenò fu la musica proveniente dalla stanza di fronte alla sua, dall’altra
parte del corridoio. Si avvicinò alla porta in questione e tese l’orecchio.
“A la nanita
nana nanita ella nanita ella
Mi niña tiene
sueno bendito sea, bendito sea”
Sembrava
una canzone spagnola. La voce lo costrinse ad aprire leggermente la porta e guardare
dentro. Gabriella stava davanti alla finestra, lo stereo accesso e lo sguardo
puntato verso la pioggia che cadeva incessante da quella mattina.
“Fuentecita
que corre clara y sonora
Ruiseñor que
en la selva cantando llora
Calla mientras
la cuna se balansea
A la nanita nana, nanita ella”
Non era
una canzone, sembrava, quasi, una ninna nanna, di quelle che ti cantano le proprie madri per farti addormentare. Si avvicinò
alla ragazza e le mise una mano sulla spalla.
-Continua.-
disse Troy vedendo Gabriella aprire bocca per parlare.
“A la nanita
nana nanita ella nanita ella
Mi niña tiene
sueno bendito sea, bendito sea”
Troy sorrise sincero, esortandola con il proprio sguardo a cantare. Anche se rivali, le piaceva sentire la voce della ragazza
accompagnata da una melodia.
“Fuentecita
que corre clara y sonora
Ruiseñor que
en la selva cantando llora
Calla mientras
la cuna se balansea
A la nanita
nana, nanita ella”
La musica
cessò, lasciando posto solo al rumore delle gocce che si infrangevano
sul vetro. La sua mano era ancora sulla spalla della ragazza,
lei lo scrutava con quegli occhi nocciola.
-È una ninna nanna in spagnolo?- chiese Troy interrompendo il silenzio
nella stanza.
-Sì, me la
cantava mia madre quando ero piccola.- disse Gabriella
inarcando un sopraciglio, -Non si bussa più?
-Sono stato attratto dalla melodia.- si giustificò il ragazzo togliendo la mano dalla
spalla destra della ragazza, -Scusa, non avrei dovuto costringerti a
raccontarmi qualcosa di McKassy.
-Lo credo
anch’io.- disse Gabriella spegnendo lo stereo.
-Non ne
dubitavo.- sussurrò senza farsi sentire il ragazzo, -Allora, da
quanto canti?
-Perché lo
vuoi sapere?- domandò la mora guardandolo con le
braccia incrociate al petto.
-Semplice
curiosità.- rispose prendendo un pupazzetto a forma di elefante
e sorridendo divertito.
-Canto da
quando avevo circa dieci anni e, siccome intuisco la prossima domanda, quel peluche me l’ha regalato Taylor per il mio quindicesimo
compleanno.- disse prendendo l’elefante di peluche dalle mani di Troy.
-A dire il
vero volevo dirti che ce l’ho anch’io un pupazzo
così.- disse lui indicando l’oggetto in questione.
-Non mi interessa, Bolton.- disse lei riappoggiando il pupazzo
sulla mensola.
Il
silenzio nacque spontaneo dopo quell’affermazione. Non le interessava una cosa
del genere, era ovvio, erano rivali. Ma allora perché
Troy aveva deciso di entrare nella stanza della ragazza? Perché le aveva detto del peluche, perché si era scusato?
A queste
domande non riusciva a dare risposta e il fatto che Gabriella non lo guardasse
nemmeno in faccia, senza saperne il motivo, non faceva altro che aiutarlo a
scervellarsi nella creazione di nuovi quesiti.
In un
secondo la situazione cambiò. Gabriella si era voltata di scatto verso di lui,
gli occhi sgranati, come se avesse appena scoperto qualcosa.
-La nostra
rivalità potrebbe andare a quel paese per cinque minuti?-
domandò la ragazza prendendo velocemente una cartelletta azzurra da uno
dei cassetti della scrivania.
-Perché?-
domandò il ragazzo.
-Mi sono dimenticata di fare una cosa, mi servirebbe un
passaggio in macchina.- rispose lei uscendo dalla stanza, seguita dal capitano
dei Wildcats.
-Cosa ti sei dimenticata di fare?- chiese il ragazzo arrivando
all’ingresso e afferrando il cappotto che la ragazza gli aveva lanciato.
-Mi sono dimenticata di andare alla Jake High.- rispose lei
indossando il cappotto bianco e liberando i capelli dalla stretta della coda
alta.
-Jake High? Che roba è?
-Mi puoi
dare un passaggio, sì o no?- tagliò corto lei
guardandolo.
-Andiamo.- disse il ragazzo aprendole la porta.
-Ogni
giorno diventi sempre più Don Giovanni.- disse lei
osservandolo.
-Cinque
minuti, Montez.- rispose lui guardandola.
Gabriella
annuì e uscirono di casa.
************
Ecco il
nuovo chappy, tutto per voi!!! La canzone che canta
Gabriella è A La Nanita Nena di Cheetah Girls 2 ^^
Passiamo
alle vostre recensioni che, tra l’altro, sono sempre stupende. Siccome mi piace quando Herm90 fa l’ambaradan fra parentesi (parlo
proprio di te Herm!! XD Ma anche di Vivy93! XD) allora mi adeguo XD con delle
modifiche però!! XD Sono o non sono pazza?? XD Ok, basta ecco i ringraziamenti…
Prima di
tutte arriva la nostra carissima Herm90 (Eh, sì. Ci voleva un riferimento al
film ^^ Sii hai notato?? Mette sempre le stesse scarpe!!! XD La boxe la metto nel prossimo capitolo sisi u.u
Brava, brava u.u Aggiorna!! Grazie e dimmi che te ne
pare!! ^^)
Subito
dopo diavoletta_verde
(sisi velocissimo!!! ^^ Nooo latino nooo menomale che
io faccio ragioneria, in compenso ho tanta economia e matematica ._. Ho sentito
le urla di gioia fino a qui, tranquilla XD Grazie mille!! Cosa te ne pare di
questo chappy??)
Aaaa *-*
Una nuova ragazza tra le nostre recensioni!!!valepigia
(Grazie!! Sono contentissima che sia la prima che hai letto e che ti è piaciuta!! *-* Fa niente se sono minorenni, non ho cattive intenzioni tranquilla!! XD Ecco qui l’aggiornamento!!Cosa ne pensi di questo chappy?
^^)
Ecco anche
carlotta
(grazie grazie grazie grazie!! Nooo non impazzire XD
Solo un pochino, ma come si fa a non impazzire con due gnocchi come quelli?? XD Sisi devi averla già sentita da qualche parte!! XD Recensisci ancora ^^)
Inoltre
c’è Vivy93
(il fratello di Tay cosa?? Cosa combina?? O.O grazie mille e recensisci ancora!!!
Siii che pucciosi XD)
Anche evanescense88 (Grazie
alla millesima come al solito!!!! Cosa ne pensi di
questo chappy??)
Infine, ma
non per questo meno importante, Marty92 (anche questo non è esattamente
“felice” eheh XD Grazie mille fammi sapere che cosa ne pensi di questo chappy!! ^^)
Grazie a
tutti!!!! ^^ Continuate a recensire e a farmi sapere
che ve ne pare della ficcy!! ^^
Ho detto
tutto prima, quindi vi mando solo tanti kissotti!!!!
^^ Certo che i ringraziamenti fra un po’ superano il capitolo ^^’’’’
-Si può sapere cos’èla Jake
High?- chiese Troy tenendo le mani sul volante e guardando la
strada.
-È una
scuola.- rispose semplicemente Gabriella stringendo nelle mani la cartelletta
azzurra afferrata poco prima.
-Questo l’avevo capito!- esclamò secco il ragazzo, -Volevo sapere che
scuola è.
-Fermati, siamo arrivati.- troncò il discorso la ragazza facendolo
fermare davanti ad un edificio bianco.
I due
cancelli erano aperti, permettendo a tutti di poter entrare alla Jake High. Era un edificio simile a quello della
East High, che frequentavano ogni giorno. Di fronte ad esso si ergeva la statua di una ragazza che puntava il dito
al cielo. Troy la trovò bizzarra. Gabriella attraversò uno dei due cancelli,
seguita dal ragazzo, e si apprestò a superare anche il portone della scuola.
Dentro, la
scuola, era ancora più bella. C’era una bacheca principale a cui erano
attaccati molti volantini e notizie di vario genere. Le scale si univano ad arco portando tutte a due al piano superiore, le aule
erano numerose.
-Benvenuto
alla Jake High, la scuola di canto più famosa di Alberenque.- disse la mora aprendo le braccia per indicare
l’ampiezza dell’edificio.
-Scuola
di canto?- domandò Troy accigliato.
-Esatto.
La frequento da quando è iniziata la
East High. Vengo qui
tutti i pomeriggi per due ore.- rispose la ragazza osservando la bacheca.
-Ecco
dove sparivi sempre.- commentò il ragazzo ricordando che Gabriella, tutti i
giorni, andava da qualche parte.
-Seguimi.-
disse la mora dirigendosi verso un aula in fondo a
destra.
Varcando
la soglia dell’aula, il capitano dei Wildcats poté constatare che la stanza
ospitava uno studio di registrazione. Seguì Gabriella verso il vetro dall’altra
parte della stanza e la vide trafficare con l’impianto acustico.
-Gabriella,
ti sei ricordata.- disse una voce femminile
proveniente dall’entrata dello studio.
-Signora
Darbus?- chiese il ragazzo sgranando gli occhi.
-Signor
Bolton, cosa ci fa lei qui?- domandò la donna
sospettosa e con la sua voce soave.
-Mi ha
accompagnato, le ho portato le canzoni.- rispose per lui Gabriella non appena
la professoressa di canto della East High ebbe
superato il vetro e, quindi, averli raggiunti.
-Bravissima,
Gabriella.- disse l’insegnante prendendo la cartelletta azzurra.
Troy stava
per chiedere come mai l’insegnante chiamava la ragazza per nome e non per
cognome come faceva tutte le mattine a scuola, ma venne
interrotto da un’altra voce femminile.
-Gabriella,
finalmente sei arrivata. E vedo che ti sei portata Bolton!- esclamò una ragazza
dai capelli biondi raccolti in due codini, i jeans
sdruciti e un maglione bianco a collo alto, e abbracciando la mora.
-Evans?-
chiese sbalordito il ragazzo.
Sapeva che
le due si parlavano, per via della stessa passione per il canto, ma non che
fossero amiche.
-In
persona.- trillò questa sorridendo.
-Bene
ragazze. Riscaldate la voce.- disse l’insegnante
sistemandosi il lungo mantello blu notte che le avvolgeva le spalle.
-Subito.-
rispose Sharpay oltrepassando il vetro e mettendosi un paio di cuffie.
-Non ci
vorrà molto, tranquillo.- disse Gabriella togliendosi il cappotto e rimanendo
con una maglione nero e una minigonna di jeans, ai
piedi le solite scarpe nere col tacchetto.
Si
avvicinò alla bionda e si mise le cuffie. Le due, dopo qualche minuto di vocali
intonate, fecero segno alla professoressa Darbus. Troy, che intanto si era
levato il cappotto ed era rimasto con la felpa bianca e i
jeans, si sedette a una delle sedie girevoli presenti davanti all’impianto di
registrazione e guardò le due ragazze.
-Quale facciamo?- chiese Gabriella all’amica.
-Che
ne dici della versione nuova di Last Christmas? In fondo dovremo
cantarla l’ultimo giorno di scuola.- propose la bionda.
-Sono
d’accordo, meglio che proviamo prima.- disse la mora
segnando, alla Darbus, un quattro con la mano destra.
L’insegnante
capì e mise la traccia numero quattro.
“Last
Christmas, I gave you my heart
But the
very next day, you gave it away
This year,
to save me from tears
I'll give
it to someone special”
La voce di
Sharpay risuonò nella stanza, la sua voce era da
sempre magnifica.
“Last
Christmas, I gave you my heart
But the
very next day, you gave it away
This year,
to save me from tears
I'll give
it to someone special”
Gabriella
cantò nuovamente quella strofa. La canzone più famosa della colonna sonora
natalizia era stata ricreata con una melodia remixata nei punti giusti e le
voci delle due ragazze, poté constatare Troy ascoltando la canzone, erano
meravigliose messe insieme. Creavano una sintonia perfetta.
Quando la
canzone terminò le due ragazze si batterono un cinque
e risero.
-Assolutamente
perfetto.- dichiarò la professoressa spingendo un bottone rosso e parlando in
un piccolo microfono.
Dopo una
decina minuti passati a parlare della canzone, da cui Troy si astenne dall’esprimere
giudizi, si salutarono. Gabriella e Troy oltrepassarono il cancello della
scuola nel più completo silenzio. Solo quando entrarono in macchina, questo venne interrotto dalla voce del ragazzo.
-Adesso
vuoi spiegarmi perché quelle due erano lì?
-Sharpay
ed io siamo amiche e frequentiamo la
Jake High nella stessa classe, mentre la
signora Darbus è la nostra insegnante di canto.- rispose Gabriella prontamente
guardando fuori dal finestrino.
-Grazie
per la spiegazione.- disse lui girando il voltante e
entrando nella strada principale.
-Sorpreso
che sia amica di Sharpay?- domandò lei guardandolo.
-Un po’.
Pensavo che tu e la tua amica la odiaste.
-Io non la
odio, è una mia cara amica. Taylor, invece, non la
sopporta. Dice che è troppo vanitosa, ma in realtà
qualche volta parlano.- disse ridendo la mora.
Troy rise
a sua volta. McKassy non era certo un tipo socievole.
Arrivarono
davanti alla villetta e, dopo aver parcheggiato, scesero dalla macchina ed
aprirono la porta con le proprie chiavi.
-Taylor?-
domandò ad alta voce Gabriella.
Non ci fu
nessuna risposta. Troy fece lo stesso con Chad, ma anche questa volta non
arrivò nessuna risposta. Il ragazzo appoggiò le chiavi della macchina vicino al
telefono e si accorse della luce lampeggiante della segreteria.
-Sono Taylor. Sono andata a
casa di mia madre, aveva bisogno d’aiuto con il computer. Danforth è con me, ha insistito per venire. Chi lo capisce è bravo!
Ci chiedevamo dove foste spariti tu e Bolton. Quando
arrivi chiamami, un bacio!
-Danforth è andato a casa di Taylor?- chiese la migliore amica della
ragazza sgranando gli occhi.
Estrasse
il proprio cellulare dal cappotto bianco, appeso poco prima, e compose il
numero dell’amica.
-Pronto?
-Taylor,
sono Gabriella. Cosa diavolo ci fa quel troll del
basket a casa tua?- domandò Gabriella ricordando che era stato il ragazzo a
farle festeggiare Halloween.
-Non lo
so, è voluto venire.- rispose Taylor, -Ma dove eravate
finiti tu e l’altro troll?
-Eravamo
alla Jake High. Ho provato con
Sharpay.- disse Gabriella guardando il ragazzo davanti a lei.
-Ah, ok.
Noi saremo di ritorno fra un paio d’ore. Mia madre ha combinato un casino col
computer di mio padre. Non sanno fare niente senza di me.-
commentò ridendo la ragazza.
-Ok,
allora ci vediamo più tardi.- la salutò la ragazza.
-A dopo.-
Taylor riattaccò il cellulare e lo posò sopra alla scrivania del padre.
Era seduta su una sedia nera girevole, accanto a lei era seduto Chad. In un angolo c’era la
sorellina Eveline (ti ho rubato la
sorellina antipatica Herm90!! XD NdA) che
disegnava.
La ragazza
mosse il mouse e la freccia bianca si fermò su Avvia
Programma Controllo. Cliccò due volte e si aprì una pagina con alcune righe.
-Ma cosa ha combinato?- domandò a sé stessa esasperata.
-Cosa sono quelle righe rosse?- chiese Chad confuso.
-Questo è
un programma che ho scaricato da Internet. Le righe blu indicano i file che sono intatti, quelle rosse quelli errati.- spiegò
la ragazza avviando la procedura di pulizia.
-Ma
non ci sono righe blu.- constatò il ragazzo.
-Esatto.- disse Taylor sbuffando, -Fra un’ora avrà finito di mettere a
posto. Intanto è meglio che installo gli aggiornamenti.
Detto
questo inserì un disco e fece partire l’aggiornamento del sistema operativo.
-Sei molto brava col computer. Ho visto i vari attestati nella tua stanza.
-Diciamo
che il computer è il mio hobby preferito.- dichiarò convinta la castana.
-Pensavo
che il tuo hobby preferito fosse lanciare battute sarcastiche ai Wildcats.-
disse Chad chiaramente divertito.
-Mi astengo dal rispondere.- esclamò Taylor spegnendo lo
schermo, -Ecco qui, ci metterà un bel po’ a mettere tutto a posto.
-Intanto
che facciamo?
-Puoi disegnare con me.- propose la sorellina di Taylor guardandolo supplicante.
-A dire il
vero non sono bravo a disegnare.- commentò lui.
-Io avrei un’idea migliore.- disse Taylor alzandosi, -Eveline,
tienigli compagnia.
-Siiii!!- esclamò euforica la bambina alzandosi dal proprio posto
e saltando in braccio al ragazzo.
Taylor
rise, sotto lo sguardo indagatore di Chad, ed uscì dalla stanza, diretta verso
la sua camera. Quando vi entrò si accorse che era
tutto al proprio posto, come quando viveva ancora lì. Sospirò e si avvicinò
all’armadio, dove aveva lasciato un paio di vestiti in caso di
emergenza. Frugò un po’ e trovò quello che cercava.
Quando
ritornò nello studio del padre, vide Eveline ancora in braccio a Chad che gli
mostrava i suoi disegni. Rise leggermente, cosa che le guadagnò gli sguardi del
ragazzo. Taylor, infatti, indossava una tuta nera e una maglietta a maniche
corte verde. I capelli castani erano stati raccolti in una crocchia, tenuta da
una matita.
Dopo
averlo liberato dalla sorellina, lo condusse in un corridoio della casa, fino
ad arrivare in una palestra. Esatto, una palestra.
-Hai una
palestra?- chiese sbalordito Chad guardandosi intorno.
-L’ha
fatta mettere mio padre, lui era un Wildcats.- spiegò la ragazza con orrore
pensando al fatto che era nata da un Wildcats.
-Stai scherzando.- commentò il ragazzo serio togliendosi la giacca di jeans e
posandola su una sedia.
-Niente
affatto. Mio padre era un Wildcats, mia madre la secchiona
della scuola. Si odiavano a vicenda, ma adesso guarda
la famiglia che hanno messo su.- disse Taylor prendendo da un piccolo
armadietto dei guanti da boxe.
Ne lanciò
un paio al ragazzo, che li prese prontamente al volo.
-Tu hai
provato ad insegnarmi il basket, è ora che ti restituisco il favore.- disse la ragazza incominciando a dare alcuni pugni leggeri
ad un sacco rosso appeso al soffitto.
-Peccato
che io devo imparare la chimica.- osservò Chad
tenendole il sacco.
-Per quello ci sarà tempo.- rispose la ragazza assestando un
calcio.
-Wow.-
commentò il castano vedendo i colpi della ragazza farsi sempre più decisi,
-Comunque è strano che esista una coppia
Wildcats-Secchiona.
-Strano è
dire poco. Sono diversi in tutto e si amano, non li ho mai capiti.- disse la
ragazza pensando alle frecciattine ironiche che i suoi genitori si lanciavano
sempre.
-Credo che
la loro è la prima e ultima coppia di questo genere.-
proseguì la ragazza dopo qualche minuto passato in silenzio.
Dopo altri
dieci minuti, lasciò allenare il ragazzo. Chad tirò diversi pugni decisi che,
si stupì Taylor, andavano sempre a segno.
Allenandosi,
il tempo passò subito. Si diressero verso lo studio del padre della ragazza e
si accorsero del fatto che era deserto. Eveline doveva essere in cucina a
preparare biscotti con la madre.
Taylor
controllò il computer e sorrise nel vedere che era tutto sistemato. Si andò a
cambiare in fretta, lasciando il ragazzo nello studio, e quando vi ritornò era di nuovo vestita con i suoi abiti normali.
-Non sono d’accordo.- disse Chad.
Erano
usciti dalla casa della ragazza qualche minuto prima e
stavano percorrendo il viale che li avrebbe portati alla fermata dell’autobus.
-Su cosa?-
domandò confusa la castana.
-La coppia
Wildcats-Secchiona. Non credo che i tuoi genitori saranno gli ultimi ad averla
provata, nella vita non si può mai sapere.- spiegò
superandola e sorridendole.
Taylor
arrossì subito, ma cercò di non darlo a vedere. Perché
il sorriso del ragazzo le colorava le guance?
************
Eccomi!!
XD Come promesso ho inserito la boxe, inoltre sto già “sondando” il terreno su
cui nascerà la storia eheh Passiamo ai *rullo di tamburi* RINGRAZIAMENTI!! XD
valepigia (sisi la voce di Gabriella ha
colpito ancora!! XD Che bello!! Allora ti piace
Cheetah Girls 2!! *-* A me tantissimo, dopo High
School Musical ovviamente u.u Grazie e fammi sapere cosa pensi di questo chappy!! ^^)
Marty92 (come è
andato il compito di latino?? ^^ Comunque Troy è bene
lasciarlo su Don Giovanni Road XD Chad *-* Eh sisi deve consolarla per forza
u.u grazie mille e recensisci ancora! ^^)
Vivy93 (Ecco svelato il mistero che
incombe sulla Jake High XD Volevi piangere? Io HO pianto
XD Lo so lo so, l’ho scritto io il chappy però mi ha
emozionato comunque o.o Allora… Grazie!! XD Vado a vedere se hai aggiornato XD
Cosa ne pensi di questo chappy?? ^^)
diavoletta_verde (è un colpo di scena per tutti sta
storia del fratello di Taylor XD Mamma mia Chad è stupendo *-* Sii boxe
arrivata u.u Che bello!!! Adori i sisi come me!!! *-* La rivolta dei sisi *-*
Grazie mille e fammi sapere che te ne pare!! Ci conto, sisi XD)
Herm90 (quindici??
O.O Che bello!! La frase ti è rimasta nel cuore!! *-* Nooo, non morire, altrimenti come faccio a sapere se
Jamie muore nella tua ficcy >< Io la proposta del pacco bomba te l’ho
fatta u.u Jake High!! Yeahh!! XD Protagonista di altri chappy!! XD Boxe inserita sisi ^^ Comunque ho ricattato mia sorella. Doveva andare lei su
internet stasera!! XD Le ho promesso di farle i compiti di matematica per una settimana == ma tu
guarda cosa mi tocca fare per aggiornare!! XD Oh mamma o.o il tuo
ringraziamento è chilometrico!! Passo agli altri XD
Grazie e recensisci ancora!! ^^ Ps: Aggiornato anch’io
oltre Vivy93 sisi XD)
evanescense88(impossibile?? Nulla è impossibile per me u.u grazie mille e
recensisci ancora!! ^^)
Credo aggiornerò Sabato o Domenica, non lo so!! Intanto lasciatemi
qualche bel commentuccio come al solito!! ^^
Nota iniziale: La
canzone “Last Christmas” dei Wham! XD, vi consiglio di
ascoltare la versione di Ashley Tisdale, cioè la
nostra Sharpay!! ^^ Si distingue così… parte rosa: Sharpay, parte azzurra
Gabriella, parte arancione: Insieme XD Scusate il casino, ma devo farlo per
forza!! ^^ Buona Lettura!!
Capitolo 10: Last Christmas
Il mese di
Novembre passò in fretta, tra le litigate di Gabriella e Troy, le lamentele di
Taylor sul fatto che le regole non venivano rispettate
e le battute sarcastiche di Chad. Era stato segnato anche dai loro lavori,
dalle ripetizioni di Letteratura da parte di Troy e le lezioni di basket da
parte di Chad. Le due ragazze non avevano ancora avuto l’occasione di spiegare
loro le materie in cui erano calanti, per ora non era un problema, in quanto
non c’era nessun test di Chimica e nessuna prova di
canto in programma.
In poco
tempo arrivò il ventitre dicembre, il freddo era
aumentato pian piano, portando la gente ad indossare cappotti ancora più
pesanti e strati di maglioni. La neve non aveva ancora fatto la sua entrata in
quell’inverno.
I cancelli
della East High erano stati chiusi, per permettere
agli studenti di passare le proprie vacanze in modo sereno e tranquillo. I suoi
cancelli vennero chiusi contemporaneamente a quelli
della Jake High e di qualunque altra scuola presente ad Alberenque.
Le luci e
gli addobbi natalizi delle case e degli appartamenti regalavano alla città
un’aria fantastica e festosa. Solo una casa mancava all’appello, la stessa casa
in cui provenivano rumori di scatoloni spostati e di
palline di natale frantumate a terra, seguite immediatamente da delle grida…
-Bolton!
Stai più attento, è la quarta pallina che rompi oggi!
-Montez,
calmati! Il natale dovrebbe portare serenità, non urla.-
rispose il ragazzo in questione inginocchiandosi per raccogliere i pezzi
minuscoli dell’addobbo rosso frantumatosi a terra.
-Siamo gli
unici a non aver ancora addobbato la casa, scusa tanto se urlo!- esclamò secca
la ragazza inginocchiandosi di fronte a lui per raccogliere anch’ella i pezzi.
Troy la
guardò raccogliere i pezzi dell’addobbo e aprì bocca per parlare, -Potresti farti…
-Ahia!-
esclamò la mora.
-…male.-
finì la frase sbuffando.
Le prese
la mano e vide nel suo palmo una macchia di sangue farsi man
mano più grossa. Tolse piano il pezzo rosso della pallina che era
rimasto incastrato, accompagnato dalle proteste di Gabriella, e prese un
fazzoletto dalla tasca dei jeans.
Glielo
mise sul palmo della mano destra spingendo bene e, intanto, la fece alzare fino
a condurla nel bagno del piano terra. Lentamente le tolse il fazzoletto, ormai
intriso di sangue, e fece passare l’acqua fredda sulla mano.
-Ahi! Brucia!- commentò la ragazza cercando di togliere la mano
dal getto freddo del lavello.
-La
prossima volta non ti avvicini a roba tagliente, è
pericoloso.- fu la risposta del ragazzo dopo aver chiuso l’acqua.
Gabriella
si sedette sul bordo-vasca, con la mano in bella mostra e Troy, dopo aver preso
del disinfettante e una garza dall’armadietto bianco dei medicinali, si inginocchiò davanti a lei.
Le prese
nuovamente la mano e cominciò a disinfettare la ferita, ovviamente le proteste
della ragazza ripresero vita.
-Non sai essere più delicato?- chiese la ragazza chiudendo gli
occhi e mordendosi il labbro inferiore.
-Quante
storie che fai, non stai mica morendo.- commentò Troy
annoiato.
-Fa male!- esclamò la ragazza aprendo gli occhi e guardandolo.
-Vuoi l’anestesia?- domandò il ragazzo di fronte a lei.
-Sarebbe
una buona idea!- esclamò ella guardandolo scocciata.
-Ok.- fu
la semplice risposta del ragazzo.
Si
avvicinò lentamente alla ragazza e le posò un bacio sulla fronte.
-Ora sta calma.- disse continuando a disinfettare la ferita.
Nel più
totale silenzio le bendò il palmo con la garza e quando alzò lo sguardo si
accorse che la coinquilina aveva gli occhi fissi nei suoi e le guance
leggermente arrossate.
-Che c’è?- chiese il ragazzo accigliato.
-Ni-niente.-
rispose la ragazza alzandosi dal bordo della vasca ed uscendo dal bagno.
-Non me la
dai a bere.- disse il ragazzo raggiungendola in
salotto, dove la ragazza aveva ricominciato ad addobbare l’albero di natale.
-Non c’è
niente, tranquillo.
-Montez,
che cosa c’è?- domandò di nuovo il ragazzo prendendole un polso e girandola di
fronte a lui.
-Non azzardarti
a fare il Don Giovanni con me.- disse la ragazza abbassando lo sguardo e
arrossendo, -Quel bacio sulla fronte mi ha solo dato la conferma che ti diverti
a vedere le ragazze imbarazzate.
-Quel
bacio sulla fronte te l’ho dato per farti stare tranquilla.-
disse Troy costringendola a guardarlo.
-Se
questo è l’unico modo che conosci di fare stare tranquilla una ragazza,
accomodati.- commentò ironica la mora.
-C’è un
altro modo, ma renderebbe una persona solo più
nervosa.- disse sorridendo divertito.
-Sono già nervosa, niente potrebbe scalfirmi.- commentò la ragazza.
-Vuoi
vedere?
-Fai come
vuoi, ma fallo in fretta.- commentò la ragazza al pensiero che dovevano ancora finire l’albero.
Troy non rispose, si limitò a lasciarle il polso e a cingerle il
corpo con le braccia. In un secondo la strinse a sé, rifugiando
il suo volto tra i capelli boccolosi neri della ragazza. Gabriella trattenne il respiro, la stava abbracciando.
Qualche
minuto dopo Troy si staccò dalla ragazza e la guardò. Le guance erano ancora
più scarlatte, gli occhi fissi nel vuoto e la postura rigida.
-Io ti ho
avvertito che saresti stata solo più nervosa.- si
giustificò il ragazzo guardandola.
Dlin Dlon
Gabriella
si riprese dallo stato di trance nel quale era rimasta
e si voltò verso l’ingresso.
-Devono
essere Sharpay e Ryan.- disse la ragazza guardandolo.
Si diresse
verso l’uscita del salotto ma si fermò, -Per favore,
quello che è successo deve rimanere tra noi.
-Ok.- acconsentì il ragazzo mentre guardava la ragazza dirigersi
alla porta.
Nonostante
la sua risposta affermativa, non poté fare a meno di chiedersi come mai non
voleva far sapere a nessuno una cosa del genere. Non avevano
fatto niente di male, si erano solo abbracciati. Cioè,
lui l’aveva abbracciata e ripensò all’espressione rigida della mora. Perché si imbarazzava per così poco?
Il moto
dei suoi pensieri venne interrotto dall’entrata in
salotto di Sharpay e Ryan Evans, le stelle dei musical organizzati dalla East
High.
-Ciao
Bolton!- esclamò la bionda togliendosi il cappotto nero, rimanendo quindi con dei jeans bianchi e una maglia pesante rossa con il collo a
V.
-Ciao.-
salutò anche il fratello togliendosi anche lui il giubbotto, rimanendo con dei
pantaloni blu, una camicia bianca ma senza fare a meno del cappello blu.
Troy li
salutò a sua volta e abbassò lo sguardo verso l’albero. A terra c’era ancora
l’addobbo rosso ridotto in mille pezzi. Si inginocchiò
e cominciò a pulire quel disastro, per poi buttare il tutto in un sacco messo
apposta lì accanto.
-Io e
Sharpay dobbiamo parlare di alcune canzoni per lo
spettacolo di Natale che si terrà domani.- disse Gabriella.
-È un
peccato averlo dovuto spostare, sarebbe stato perfetto farlo
l’ultimo giorno di scuola.- sbuffò la bionda.
-Già.-
concordò la mora, -Comunque cantare la sera della vigilia non è così male. Dai andiamo su e intanto ne approfittiamo
per decorare il secondo piano.
-Se
vuoi ti posso dare una mano io con gli addobbi qui in salotto.- si offrì Ryan
al Wildcats.
-Certo.-
rispose Troy mostrandogli uno scatolone.
Gabriella
e Sharpay si diressero fuori dal salotto, ma, come
poco prima, la mora si fermò e guardò il castano. Troy ricambiò lo sguardo e
sorrise.
§§§§§§§§§§§§
-Contenta?
Ancora un’ora e potrai andartene a casa a goderti le vacanze natalizie.- disse un uomo dai capelli neri mettendosi un cappotto
grigio.
-Le dirò,
Signor Baylor, un po’ mi dispiace dover terminare il lavoro durante le
vacanze.- disse Taylor dando da mangiare al pappagallo che stava davanti
all’entrata del negozio di animali.
-Sono felice di questo. Chiudi tu, io devo andare a
comprare i regali ai miei figli.- disse il proprietario.
Con un –Buone Feste!, pronunciato da entrambi, l’uomo uscì dal
negozio, lasciando la ragazza da sola.
Dopo aver
finito di dare da mangiare a tutti gli animali, quindi dopo una buona mezz’ora,
si mise dietro il bancone dove l’aspettava un libro che aveva iniziato qualche tempo prima.
L’aprire,
però, della porta la interruppe dalla lettura.
-Danforth!-
esclamò la ragazza vedendo entrare il Wildcats.
-Ciao, tra
quanto stacchi?- chiese il ragazzo sfregandosi le mani
per il freddo.
-Tra
mezz’ora.- rispose la ragazza.
-Che
ne dici se poi andiamo a prenderci una pizza? A casa ci sono Sharpay e Ryan.
Troy mi ha appena detto che si fermano a cena, una
pizza sarebbe l’ideale.- propose il ragazzo avvicinandosi al bancone.
-Sì, è una
buona idea.- commentò la ragazza guardandolo.
Un gattino
nero saltò sul bancone, cogliendo di sorpresa Chad.
-Ti spaventi per così poco?- chiese la ragazza ridendo.
-È nero!- si
giustificò il ragazzo.
-Sei superstizioso?- domandò la ragazza prendendo il gatto e incominciando ad
accarezzarlo.
-No.-
rispose il ragazzo, poi vide che il gatto stava incominciando a fare le fusa
alla ragazza, -Ehi, vacci piano, gattino.
-Sta solo facendo
le fusa.
-Appunto,
mi da fastidio.- disse il ragazzo senza pensarci.
Il
silenzio scese nel negozio, Taylor arrossì
impercettibilmente.
Mezz’ora
dopo, Taylor chiuse il negozio e, seguita da Chad, andò
in una pizzeria ad ordinare le pizze. Quando tornarono
a casa, si stupirono di quanto era bella.
Addobbi
natalizi di vario genere occupavano tutta la villetta. Lo scorrimano delle
scale, i lampadari, la porta, il corridoio. Tutto era stato trasformato
dall’atmosfera natalizia.
La pizza venne dedicata a Ryan, che si scoprì essere l’ideatore di
tutta quella creatività. Per Chad e Troy era strano mangiare con gli Evans, ma
non ci fecero più caso dopo l’ennesima battuta di Ryan.
Il giorno
dopo fu molto frenetico. La vigilia di natale era stata scalfita dai gorgheggi
continui di Gabriella. Era così agitata, che niente l’avrebbe potuta calmare.
Taylor aveva cercato di rassicurarla in tutti modi, cosa che aveva cercato di
fare con l’appoggio di Sharpay. Ma non ebbe molto
effetto.
Quella
sera il teatro di Alberenque era pieno: adulti,
bambini e adolescenti sedevano ai posti offerti in sala. Troy, Chad e Taylor
decisero di prendere posto in prima fila, così da
poter vedere meglio lo spettacolo.
Le luci si
spensero, accompagnate dall’arrivo del presentatore,
uno studente della Jake High.
-Grazie a
tutti per aver deciso di passare la sera della vigilia in compagnia del nostro
spettacolo, organizzato dalla Jake High.- a queste
parole seguirono degli applausi, -Incominciamo a scaldare la serata. Clare e
Janet cantano “Party’s Club”
La serata
continuò così, tra le canzoni degli studenti della Jake High, molte riadattate. Verso Mezzanotte il presentatore fece di nuovo
il suo ingresso sul palco.
-Per
festeggiare il Natale, abbiamo scelto le due migliori studentesse della nostra
scuola. Hanno riadattato la nota canzone “Last Christmas”. Facciamo un applauso
a Gabriella Montez e Sharpay Evans.
Le due
ragazze salirono sul palco, accompagnate dagli applausi elettrici della gente
al pensiero che fra pochi minuti sarebbe stato Natale.
La
bellezza delle due avrebbe ammaliato tutti. Avevano deciso, infatti, di
indossare un abbigliamento simile.
Sharpay
indossava una minigonna scozzese nera e bianca, una camicetta bianca e un paio di scarpe col tacco bianche, i capelli
biondi lasciati ricadere con dei boccoli fino a sotto le spalle. Gabriella, dal
canto suo, indossava una minigonna scozzese nera e azzurra, una camicia di un
celeste chiaro, delle scarpe col tacco nere e i capelli neri
ricadevano anch’essi a boccoli.
Quando la
vide, Troy sorrise spontaneo. Sembrava più rilassata.
La canzone
partì.
“Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, you gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special”
La voce di
Sharpay non aveva eguali.
“Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, you gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special”
La voce di
Gabriella risuonò nella stanza decisa. La musica cambiò.
“Once bitten and twice shy
I keep my distance but tears still catch my eye
Tell me, baby, do you recognize me?
It's been a year; it doesn't surprise me”
Gabriella
fece una rivolta su sé stessa ed indicò la bionda, per
indicare il suo turno di cantare.
“Happy Christmas--I wrapped it up and sent it
With a note saying, "I love you"; I meant it
Now I know what a fool I've been
But if you kissed me now, I know you'd fool me again”
Sharpay
era energica, sorrideva a tutti e mostrava quanto le piaceva cantare.
“Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, you gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special”
Le voci
delle due ragazze, fuse insieme, facevano tutto un altro effetto. Erano,
semplicemente, perfette.
“Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, you gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special”
Il turno
passò a Sharpay, che appoggiò una mano sulla spalla dell’amica mora,
sorridendole.
“A crowded room, friends with tired eyes
I'm hiding from you and your soul of ice
My God, I thought you were someone to rely on
Me, I guess I was a shoulder to cry on”
Gabriella
sorrideva, pronta ad esprimere la sua passione per il canto. Girò lo sguardo
verso il pubblico e vide in prima fila Troy, Chad e Taylor. Guardò Troy negli
occhi.
“A face on a lover with a fire in his heart
A man under cover, but you tore me apart
Ooh, now I've found a real love
You'll never fool me again”
Lo sguardo
dei due si slegò. Gabriella e Sharpay cantavano rivolte verso
tutto il pubblico, mentre il campanile della chiesa suonava la Mezzanotte.
“Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, you gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special”
“Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, you gave it away
This year, to save me from tears
I'll give it to someone special”
“I'll give it to someone special”
-Buon
Natale!- esclamarano nel microfono Gabriella e Sharpay.
Si
abbracciarono, accompagnate dagli auguri che tutti si
stavano scambiando, dai loro applausi. Taylor raggiunse le ragazze sul palco e
le abbracciò forte facendole gli auguri.
Le tre
ragazze incominciarono a ridere, consce della serata bellissima che avevano
passato.
Un’ora
dopo arrivarono a casa. Troy e Chad stavano già per andare a dormire, ma le due
ragazze li fermarono, conducendoli in salotto dove l’albero di Natale
illuminava tutta la stanza. Sul tappeto c’erano dei pacchi.
-Buon
Natale!- esclamarono in coro le due ragazze.
I due
Wildcats si catapultarono nelle loro stanze, sotto lo sguardo accigliato delle
due, e ritornarono con alcuni pacchetti.
-Pensavate
che ce n’eravamo dimenticati?- chiese Chad posandoli
sul tappeto.
Si
sedettero sul tappeto ed incominciarono ad aprire i regali, tutti bizzarri a causa del fatto che non conoscevano ancora i gusti
reciproci, tranne tra Chad e Troy e tra Taylor e Gabriella.
Quando
fu ora di andare a dormire, Troy si diresse verso le scale, mentre i tre
rimanevano in salotto. Gabriella si alzò dal divano su cui era sprofondata e
augurò la buona notte ai due, raggiungendo il castano.
-Ehi, Buon
Natale.- disse, si avvicinò e gli baciò una guancia.
Corse via
sorridendo, diretta verso la propria camera. Troy rimase
interdetto, col sorriso sulle labbra si diresse verso la propria camera.
Intanto,
in salotto, Taylor e Chad stavano per andare a dormire anche loro.
-Allora, ‘notte.- salutò Taylor.
-Aspetta, il mio regalo di natale per te non era solo quel pallone di basket.-
esclamò il ragazzo divertito.
-Tra
l’altro molto utile.- concordò la ragazza con fare da esperta.
Chad rise, si diresse verso il televisore, nascondendocisi
dietro. Quando uscì aveva in mano una scatola con
alcuni buchi. Taylor la prese, decisamente
incuriosita, e la aprì. Un cucciolo di Labrador fece capolino tra le sue
braccia.
-È una
femmina. Testarda, orgogliosa e intelligente come te.- esclamò il ragazzo
accarezzando la testa della cagnolina.
-Io, non
so che dire. Non dovevi, in fondo mi odi.- disse la
ragazza accarezzando anche lei la cucciola.
-Io non ti
odio, anzi.
-Anzi?-
domandò la ragazza arrossendo.
-Bhe,
ecco… Sei in gamba, in fondo. Molto in fondo.- disse pensandoci bene.
-Grazie!-
rispose Taylor sarcastica.
-Sai cosa
intendo.
-Non
preoccuparti. Grazie mille, notte.- salutò la ragazza evitando lo sguardo del
ragazzo per chissà quale motivo.
-Buonanotte…-
sussurrò Chad all’oscurità del salotto, rotta dalla luce dell’albero natalizio.
Natale
sarebbe passato molto in fretta, ma Capodanno… insomma,
Capodanno è Capodanno… gli serviva Troy.
************
Mamma mia,
per questo capitolo mi merito almeno tre recensioni da ognuno!!
XD Altrimenti me le merito chilometriche!!! XD E’
lunghissimo come chappy, ci ho messo due ore per scriverlo!! Però non ho voluto
tagliarlo in due capitoli, è bello così!! ^^ Passiamo
ai ringraziamenti…
valepigia(credo che qui si stia iniziando a capire già cosa sta succedendo.
Sharpay è una grande quando canta! XD Comunque Troy&Gabriella si stanno dando una mossa, eheh
grazie mille e recensisci ancora, ci conto!! ^^)
evanescense88(grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee cosa te ne
pare di questo chappy?? ^^)
Herm90 (*me si sgranchisce le dita per
rispondere* Jake High rulez!!! u.u Siii, il mio scopo
è questo. Fare in modo che la sorellina rompiballe esista in High School
Musical 2, perché questo vuol dire che Chad andrà a
casa di Taylor!! Eheh XD Sisi, le tradizioni vanno mantenute
secondo me, tu che dici?? XD Sisi le tue minacce sono servite!! XD Grazie e dimmi cosa pensi di questo chappy!!(Tra l’altro molto lungo u.u)
^^)
Vivy93 (O.O Diamoci da fare per
rispondere…Appunto, la Darbus SEMBRA
amichevole XD!! Nuu, come mai è fuori
dalla tua portata la boxe?? Mmmm Troy e Gabriella, eheh, la loro storia
è un po’ tortuosa in realtà XD Guarda che hanno combinato
in questo chappy!!!! Si, ho pianto == cavoletti XD Il fatto è che mi commuovo
per certe storie, in particolar modo se penso che le ho scritte io!! XD Poi mi sono ispirata ad una storia accaduta veramente
ad una mia amica, quindi alla fine corrisponde un po’ alla realtà… Io posto quando ho tempo!!! I genitori DEVONO dare il buon
esempio XD Grazie mille e recensisci ancora!! ^^)
diavoletta_verde (Chad? Io lo amo alla follia u.u Eheh sisi si sonda eccome! Siiii la rivolta
dei sisi!!! >< Grazie mille e recensisci ancora,
mi raccomando!! ^^)
carlotta(fa niente, l’importante è che hai recensito questo ^^ Terribile sì, e
farà strada nella ficcy sta storia, in un altro capitolo sisi Tranquilla!! Troy
è solo ed esclusivamente di Gabriella… o forse no??
Mmmm io lo so di certo!! XD Grazie e commenta ancora!! ^^)
Marty92 (Meno male!!
^^ Nooo, dai magari è andato bene!!! >< Grazie
mille e recensisci ancora!! ^^)
Giselle (Wuaaaa!!
Una nuova arrivata tra le mie recensioni *-* Come sono felice!!
Grazie, anche qui ho descritto bene i vestiti di Sharpay e Gabriella ^^ e ho
fatto mettere i tacchi a Gabriella sotto tuo consiglio!!
Grazie mille e dimmi che cosa ne pensi di questo
chappy!! ^^)
Buffy86 (Che bello!!
Un nuovo arrivo!! ^^ comunque,
sisi la trama è completamente stravolta!! Se la tua coppia preferita è
Troy/Gabriella allora ti piacerà questo chappy!!
Grazie mille e recensisci ancora!! ^^)
Grazie a
tutti, continuate a lasciare molti commentini, mi fate questo favore??? ^^
Il
prossimo capitolo avrà come oggetto Capodanno eheh XD
Nota iniziale: Vi
consiglio di prendervi la vodka, perché questo chappy è un po’ lunghino e ha
una “specie” di colpo di scena perché una certa persona si
da una mossa, ma non vi dico niente, quindi la vodka potrebbe servirvi per
calmarvi!! Buona lettura!! XD
Capitolo 11: La Mezzanotte
-Che
nome le diamo?- chiese Taylor accarezzando la cucciola che aveva tra le mani.
-Che ne dici di Clare?- domandò in risposta la sua migliore amica
Gabriella.
-Clare? Io
la chiamerei Wildcats!- esclamò convinto Troy bevendo
un po’ di latte, essendo mattina.
-Tu sei pazzo!- esclamò scioccata la mora cantante.
-Tranquilla,
per lui è un complimento.- disse Chad ridendo e
ricevendo una pacca sulla testa dal suo migliore amico.
-Che
ne dite di Decathlon? Sarà il nostro portafortuna.- propose
Taylor sorridendo.
-No.-
dissero in coro i due ragazzi.
-La
cagnolina è mia, non vedo come dovrebbe essere di vostro interesse il suo
nome.- disse Taylor spostandosi dalla cucina e
dirigendosi verso il salotto.
-Te l’ho
regalato io!- esclamò Chad in risposta.
-Poi mi devi spiegare il motivo di questo regalo.- disse Troy
sorridendo.
-Eh, sapessi!- esclamò il castano malizioso.
Taylor gli
diede un pugno sul braccio, cosa che lo zittì.
-Guarda
che ho capito perché me lo hai regalato! Solo per fare
una festa di Capodanno.- disse la ragazza sedendosi su una poltrona.
-Non è
vero! E poi, non è una vera festa. Ci siamo solo noi quattro.- disse Chad sdraiandosi sul divano.
-A
proposito… Non so come dirvelo, insomma… io non ci sono stasera.- confessò Gabriella colpevole.
-Perché?
Gabriella, vuoi proprio lasciarmi festeggiare il Capodanno con questi due?-
chiese Taylor sgranando gli occhi.
-Mi dispiace, sono stata invitata alla festa organizzata dalla
Jake High. Devo portare un accompagnatore, maschio.- precisò
la ragazza sbuffando.
-Posso venire io.- propose guardandola Troy.
-Ci sarà la Darbus…-
provò a convincerlo la mora.
-Ti accompagno, almeno non passerò una serata noiosa.- disse
Troy guardandola.
Gabriella,
dopo qualche secondo, annuì e acconsentì ad averlo come accompagnatore. Troy si
voltò verso l’amico e sorrise facendogli l’occhiolino, stando attento a non
farsi vedere dalle ragazze.
Chad
sapeva bene che Gabriella era stata invitata a passare il Capodanno alla Jake
High, aveva sentito Sharpay invitarla quando era
finito lo spettacolo di Natale. Avrebbe dovuto prendere il turno di Troy, per
una settimana, non appena sarebbe ricominciato il turno lavorativo di basket,
ma alla fine era riuscito a convincerlo.
Chad aveva
pensato di passare la serata di Capodanno da solo con Taylor. Voleva chiarire
cos’era successo in negozio, quando le aveva detto che
non la odiava, anzi…
Non la odiava affatto, solo che non le voleva neanche bene. Strano, però, non
riusciva a dare una spiegazione al fatto che ogni volta che c’era lei nei
paraggi, faceva battute sui rapporti di coppia e complimenti di vario genere.
Era da un po’ che gli capitava, e gli dava fastidio non saperne il motivo.
-Danforth,
si può sapere che accipicchia stai fissando?- chiese Taylor.
-Troy?-
domandò il ragazzo mettendosi a sedere.
-È andato
a prepararsi, a quanto pare stasera passeremo il Capodanno insieme.
-Tanto dispiaciuta?-
chiese il ragazzo accigliato.
-Passare
la serata di Capodanno in compagnia di una Wildcats di cui debito l’esistenza
di materia grigia nella propria testa non è il
massimo.- commentò lei sbuffando.
-Preferiresti
passarlo da sola?
-L’anno
scorso ho fatto così.- rispose Taylor incupendosi.
Il ragazzo
si accigliò, la castana se ne accorse e uscì dal
salotto, senza spiegare nulla. Chad era attonito, perché quella ragazza doveva
essere così enigmatica?
§§§§§§§§§§§§
-Eccoci.-
disse Gabriella ammirando la sua scuola di canto da dietro il finestrino.
Troy
parcheggiò davanti ai cancelli dell’edificio, illuminato da mille luci e con
adolescenti come loro che entravano in massa. Quando scese si
sistemò meglio la giacca di jeans. Era l’ultimo dell’anno
ma era voluto andare sul semplice: un paio di jeans e una camicia
bianca.
Guardò
dall’altra parte della macchina e vide scendere dalla vettura Gabriella, con i
tacchi alti bianchi che creavano un rumore leggero sull’asfalto del
marciapiede. Lei aveva optato per un look più elegante
ma al contempo sbarazzino: una vestito a spalline piccole bianco, con la gonna
fino a sopra il ginocchio, i tacchi bianchi e un copri spalle color argento.
Il ragazzo
la guardò un momento, guardandola attentamente, fino a quando
non si sentì chiamare.
-Bolton!
-Entriamo.- disse semplicemente superandola ed entrando nel cortile della
scuola.
La mora lo
seguì, fino a quando non arrivarono davanti al
portone. Dalla scuola si sentivano il chiacchiericcio dei ragazzi e delle
ragazze presenti e la musica incessante. Gabriella spinse il portone e sorrise
nel vedere come era stata addobbata l’edificio.
Le luci
erano soffuse, la gente che ballava numerosa ed era stato allestito un palco
vicino alle scale ad arco. Sorrise al ragazzo, ma il suo sorriso si spense quando vide che la osservava.
-Che c’è?- chiese la ragazza salutando, intanto, dei ragazzi del
suo corso.
-Vuoi
ballare?- chiese dopo qualche secondo il castano non appena partì una canzone
lenta.
-Ballare?-
domandò Gabriella guardandolo come se avesse appena detto di voler andare nello
spazio.
Troy, in risposta, le prese la mano e la portò sulla pista. Le
cinse il corpo con le braccia e incominciò a ballare, mentre la ragazza gli
cingeva il collo con le mani.
La mora
diventò rossa e il ragazzo se ne accorse.
-Ehi, ehi, ehi. Qualcuno sta arrossendo.
-Ti avevo detto di finirla con questi tuoi modi da Don Giovanni.- disse
la ragazza minacciosa.
Troy rise
a quella affermazione. Passarono il resto della serata
così, ballando e parlando tra di loro. Verso la
mezzanotte, un nuovo ballo li vide partecipi.
-Io, con
te, non ho mai fatto il Don Giovanni, Gabriella.- disse
il ragazzo dopo qualche secondo passato in silenzio.
Gabriella
lo guardò dritto negli occhi. L’aveva chiamata per nome, non
era mai accaduto prima di allora. Questo pensiero venne
interrotto solo quando si accorse che il ragazzo si stava avvicinando a poco a
poco a lei. Istintivamente la mora cominciò ad abbassare le palpebre, come
stava facendo il ragazzo, conscia di quello che stava accadendo.
Eppure
loro erano nemici, loro non si erano mai parlati se non per lanciarsi frecciattine,
loro non si chiamavano per nome, loro si odiavano. E allora, perché lei
desiderava così tanto quello che stava per accadere?
Sentì
ormai il respiro del ragazzo sulle sue labbra, ma qualcuno interruppe
l’atmosfera.
-Gabriella,
vieni a ballare.- disse un ragazzo dai capelli neri e
con occhi verdi portando via la ragazza dalla stretta del castano.
-Stava già ballando con me.- disse minaccioso Troy prendendo per un
polso Gabriella e riabbracciandola.
-Non credo
di conoscerti. Sono Jeremy.- disse il ragazzo, -Vieni,
Gabriella.
La ragazza
conosceva molto bene quel ragazzo. Era un suo compagno di corso e ci aveva
sempre provato spudoratamente con lei. Ogni volta che si incontravano
cercava in tutti i modi di rimanere solo con lei. La ragazza lo odiava, si
credeva un re quando, invece, era solo un figlio di
papà con il cervello di uno scimpanzè.
-E io
sono Troy. Troy Bolton. Il ragazzo di Gabriella.- disse il ragazzo
lasciando di stucco la mora.
-Da quando
lo saresti?- domandò il moro non credendo alle sue
parole.
-Da ora.-
disse il ragazzo.
Si voltò
verso Gabriella e annullò la distanza tra le loro labbra.
§§§§§§§§§§§§
Taylor
batté rumorosamente più volte il pugno destro sulla porta, su cui si ergeva un
cartello.
“Il Regno Di Chad”
-Il regno dell’imbecille,
doveva scrivere.- sussurrò a sé stessa.
Chad aprì
la porta, ritrovandosi davanti una alquanto irata Taylor.
-Che c’è?- domandò guardandola.
-Abbassa quella musica!- esclamò furiosa la castana, -La tua stupida musica si sente
fino in Italia! (riferimento alla ficcy di Vivy93!! XD NdA)
-Io non
abbasso la musica.- rispose il ragazzo rientrando nella stanza e lasciando la
porta aperta.
Taylor lo
seguì dentro e si diresse verso lo stereo, spegnendolo definitivamente.
-Ehi! Sono
libero di fare quello che voglio!- esclamò il ragazzo
lanciandole un’occhiataccia.
-Tu
credi?- chiese incrociando le braccia al petto.
-Sì.- rispose
Chad ironico.
Bau Bau
Bau Bau
La
cucciola di Labrador corse nella stanza, diretta verso il ragazzo. Chad la
prese in braccio e cominciò ad accarezzarla, adorava i cani.
-Hai trovato un nome?- domandò alla ragazza.
-No. Da
una parte ci siamo io e Gabriella che vogliamo
chiamarla Decathlon, dall’altra tu e Bolton che avete pensato al nome Wildcats.
-Facciamo
un compromesso, un incrocio insomma.- disse il ragazzo poggiando la cucciola
per terra, -Che ne pensi di Decats?
-Decats?-
chiese Taylor confusa, -E’ l’incrocio di due nomi più assurdo che abbia mai sentito.
-Però,
almeno, accontentiamo tutti e quattro, no?
-E Decats
sia.- acconsentì la castana uscendo dalla stanza.
-Cosa facciamo stasera?- chiese il ragazzo raggiungendola.
-Leggerò
un libro.- rispose Taylor incominciando a scendere le
scale che portavano al salotto.
-Leggere? È capodanno!- esclamò dilatando le pupille Chad.
-Tu cosa avresti in mente, anima della festa?- lo schernì la ragazza.
-Una
pizza, un film e quattro chiacchiere.- rispose il ragazzo prontamente.
-Quattro
chiacchiere?- scandì bene le parole lei inarcando un sopraciglio.
-Non ci
conosciamo ancora. Dobbiamo passare ancora diversi mesi insieme e questo
comporterà un leggero rapporto
amichevole.- spiegò Chad entrando nel salotto.
-Leggero?-
chiese la ragazza ironica.
Chad non
rispose. Si avvicinò al telefono e compose il numero della pizzeria a cui di
solito ordinavano le pizze.
-Come vuoi la pizza?- chiese il ragazzo guardandola.
-Patatine.-
disse la ragazza arrendendosi.
-Vorremmo
ordinare una pizza alle patatine, una ai wurstel, una al salame piccante e una
margherita. Inoltre volevamo gli Special Hot.- disse il ragazzo alla cornetta.
Quando
riattaccò guardò l’espressione stralunata della coinquilina.
-Sorvolando
sul fatto che hai ordinato da mangiare per un
esercito, cosa sono gli Special Hot?- domandò guardandolo accigliata.
Il ragazzo
andò all’ingresso, ritornandoci con un cappotto nero. Quando
tornò nel salotto lanciò alla ragazza il suo giubbotto bianco.
-Intanto andiamo a prendere il film.- disse sorridendo.
Si
diressero prima in pizzeria e poi in videoteca. Mentre erano a pochi metri da casa Taylor interruppe il silenzio.
-Dici
che si stanno divertendo?- chiese stringendo tra le mani un dvd preso, poco
prima, in videoteca.
-Chi?-
chiese Chad confuso, stando attento a non far cadere le pizze.
-Gabriella
e Bolton.- disse come se la cose fosse ovvia la
ragazza.
Ormai
erano davanti alla soglia della loro villetta. Tirò fuori le chiavi e le girò
nella toppa, entrando poi in casa, seguita da Chad.
-Non lo so.- rispose il ragazzo dirigendosi verso il salotto e
appoggiando le pizze sul tavolino.
Taylor si
tolse il cappotto, come fece il ragazzo, e lo appoggiò sul divano. Subito dopo
prese il dvd e lo mise nel lettore. I titoli iniziali di “Raise Your Voice” incominciarono a scorrere. (“Nata per vincere” in italiano… NdA)
-L’ho visto sei volte questo film.- disse il ragazzo sedendosi
sul tappeto e aprendo un cartone, rivelando la pizza alle patatine.
Taylor ne
prese un pezzo, -Io otto.- disse la ragazza mangiando la pizza e guardando lo
schermo, -Come mai l’hai visto così tante volte?- chiese Taylor voltando il
viso verso quello del castano.
-Scherzi?
Hilary Duff è bellissima!- esclamò lui ridendo, -Tu?
-Immagina.- disse Taylor guardando lo schermo.
Rimasero
in silenzio, mangiando la pizza, guardando il film, fino a
quando l’auto di Paul, il fratello di Terry, la protagonista del film,
andò a scontrarsi contro un camion.
Il
Wildcats capì perché aveva insistito per prendere quel film, perché lo scorso
capodanno l’aveva passato da sola.
-Scusa.-
disse Chad guardando la ragazza.
La castana sorrise tristemente.
-È il mio
film preferito, tranquillo.- lo rassicurò lei sospirando.
-Per
questo hai passato il capodanno da sola, l’anno scorso?-
domandò Chad.
-Sì.-
rispose semplicemente la ragazza continuando a guardare lo schermo del
televisore.
Il film
proseguì. Tra le canzoni, i baci e lo spettacolo finale. Quando i titoli di
coda incominciarono a scorrere, le pizze non erano
ancora finite.
-Che si fa ora?- domandò Taylor guardando l’orologio e constatando
che erano le undici e mezza.
-Si aspetta la Mezzanotte.- disse Chad alzandosi.
-In che
modo?- chiese la ragazza sbuffando.
-Così.-
disse semplicemente il ragazzo posizionandosi dietro
di lei e sedendosi con le gambe distese.
Le cinse
le spalle con le braccia, accogliendo la schiena della ragazza sul suo petto e
stringendola forte.
-Perché tu
non debba passare il nuovo anno da sola.- disse Chad
stringendola a sé, mentre Taylor diventava rossa.
§§§§§§§§§§§§
Gabriella
si staccò da quel bacio, anche se di malavoglia, e guardò il ragazzo davanti a
lei. La mora aveva gli occhi sgranati e respirava affannosamente. Guardò
intorno a lei e tirò un sospiro di sollievo quando
constatò che nessuno si era accorto di quel bacio.
-Convinto?-
chiese Troy a Jeremy.
Jeremy se ne andò lanciandogli un’occhiataccia, comprendendo di aver
perso. Il castano guardò la ragazza davanti a lui e sorrise.
-Non
parlare.- disse vedendo che Gabriella stava per aprire bocca, -Vieni con me.
La
condusse fuori dall’edificio e ammirò la notte
stellata che veniva offerta loro. Gabriella rabbrividì per il freddo, dovuto al
fatto che il copri spalle l’aveva lasciato dentro. Il
ragazzo se ne accorse e si tolse la sua giacca di
jeans, mettendogliela sulle spalle.
-Perché?-
chiese la ragazza dopo qualche minuto.
-Ti avevo detto di non parlare, mi sembra.- commentò ironico
Troy.
-Perché?-
ripeté la ragazza.
-Perché mi piaci. Sembra strano, sembra assurdo, ma mi
piaci.- disse Troy sfiorandole una guancia con il dorso della propria mano
destra.
-Non si può.- disse Gabriella accigliata da quella rivelazione.
-Nella
vita si può tutto.- commentò il ragazzo sorridendole
dolcemente.
-Come
faccio a piacerti? Litighiamo sempre.- disse la
ragazza.
-Siamo
così diversi, ma così simili.- rispose il ragazzo
scostandole una ciocca di capelli neri dal viso.
E fu
in quel momento che tutti e quattro si accorsero che cosa dovevano aspettarsi
dal nuovo anno.
Troy si
avvicinò nuovamente a Gabriella, tanto da unire per la seconda volta le loro
labbra.
Chad e
Taylor rimasero abbracciati sul tappeto.
La
Mezzanotte suonò i suoi rintocchi.
************
Uhm… chi è
amante della Troy/Gabriella, devo dire che mi amerà!!
XD Uhm… però non vi assicuro niente bhuahuah che cattiva!!
XD
Ringraziamenti:
Mamma mia quanti siete raga!!! *-* Che bello, sono
felicissima!!!! *-*
Marty92 (Anche questo è piuttosto lungo
come chappy ^^ Sii quella frase è piaciuta un po’ a
tutte!! XD Grazie mille, che te ne pare di questo chappy? ^^)
diavoletta_verde (Un’altra a cui piace la storia
delle fusa ^^ bene, bene Aggiornato, non tanto presto ma aggiornato! XD Grazie,
che cosa ne pensi??)
Giselle (Dici sul serio? Scrivo così bene?? WOW!! *-* Messi anche qui i tacchi XD Troy/Gabriella
inseriti XD Grazie e commenta ancora ^^)
valepigia(eh, sarà per un’altra volta il bacio sotto il vischio… qui se la sono
cavati lo stesso, no? XD Aggiorno solo ora perché non ho più l’adsl uffi ==
Grazie mille e recensisci ancora ^^)
3 Recensioni di
Vivy93 XD (Nooo,
Decats XD Be’, Sharpay e Ryan sono un po’ diversi dal
film XD Lo so. Lo so. Uno come Troy bisogna cercarlo per tantissimo tempo, qui
non ce ne sono == Ecco un’altra innamorata delle fusa XD Addirittura
Eccezionale *-* Grazie!!! Grazie anche per le tre recensioni!!
XD Recensisci ancora ^^)
Smartgirl (Grazie mille!!
*-* Sei nuova tra le recensitici ^^ Fammi sapere che
te ne pare di questo chappy! ^^)
2 Recensioni di
Herm90 ^^ (Tu dici?? Mmmm… sai volevo mettere Chad
con Sharpay… no ok, non uccidermi, abbassa la pistola XD Un’altra pazza per le
fusa ^^ Sisi, saranno troppe, ma mi dispiaceva dividere il chappy, quindi l’ho
lasciato così!! ^^ Ecco qui cosa aveva in mente Chad per Capodanno XD Furbo il
ragazzo!! La vodka è servita? ^^ Grazie mille e
recensisci ancora!! ^^)
ale_theangel (Troy e Gabry 4ever!! Sei nuova
anche tu tra le mie recensioni!! *-* Grazie e dimmi che te ne pare ^^)
Buffy86 (Siiii, un’altra fan di Chad e
Taylor!! *-* Bhuahuah, io e Herm90 abbiamo
convertito anche Vivy93!! XD Grazie mille e commenta ancora!!
^^)
carlotta (No, Sharpay non si mette in mezzo
tranquilla ^^ Non potrei farla mettere insieme a Troy per nulla al mondo XD
Grazie, che te ne pare di questo chappy?? ^^)
silvia (Accontentata!! ^^ Un’altra nuova
recensioneeee aaaaaa che bello!!!!!! *-* Grazie mille
e recensisci nuovamente!! ^^)
Ragazze,
durano più i ringraziamenti che il chappy!! Grazie a
tutti per il sostegno!!!!! *-* Ricordate sempre una
cosa: commentinoooooo?? XD Ogni giorno aumentate, ora
siete 12!! Grazie mille!! ^^
Ci vediamo al prossimo chappy!
Il
sussurro di qualcuno fece separare la presidentessa del Club delle Scienze dal
sonno che aveva preso il suo corpo. Mugugnò qualcosa in
risposta e si riaddormentò.
-Taylor…
Quel
sussurro le arrivò più chiaro alle orecchie. Sentì qualcuno scuoterle le
spalle, qualcuno chiamarla di nuovo fino a quando non
aprì gli occhi. Sbatté le palpebre alcune volte, cercando di focalizzare chi
c’era seduto sul suo letto, e riconobbe dei capelli neri e degli occhi dolci.
-Gabriella…
Che c’è?- domandò la castana alzandosi a sedere e
sbadigliando.
-Ho baciato Bolton.- disse la ragazza alzandosi dal letto e camminando per la stanza
della sua migliore amica.
-Cosa?-
chiese di rimando Taylor confusa, stropicciandosi gli occhi.
-Ho-baciato-Troy-Bolton.- sillabò bene le parole la mora.
Taylor
sbadigliò, ma si bloccò non appena il suo cervello si mise finalmente in
funzione, -Cosa??
-L’ho
baciato… o meglio, lui ha baciato me! Stavamo
ballando… Jeremy è arrivato… Siamo andati fuori… Mi ha detto
che gli piaccio… Io ho ricambiato il bacio… Aiuto! Non ci capisco più niente!- esclamò Gabriella sedendosi sulla sedia della scrivania e
mettendosi le mani in testa nel tentativo di soffocare tutti i pensieri confusi
che l’affollavano.
-Gabriella,
calmati! Da quello che ho capito tu e Bolton vi siete
baciati, Jeremy vi ha visto, tu hai ricambiato e adesso siete in una situazione
di stallo.
-Meno male
che sei un genio, Taylor, altrimenti avrei dovuto spiegarti tutto.- commentò la mora sorridendo debolmente.
-Ma a
te piace?- azzardò l’amica.
-Non lo
so. Lui dice che vuole mettersi con me e che gli
piaccio. Io non so cosa fare…- rispose la ragazza accigliata.
-Segui il tuo cuore.- disse Taylor alzandosi dal letto e inginocchiandosi davanti
all’amica.
-Taylor,
da quando sei romantica?- chiese scherzosa l’altra.
-L’anno
nuovo mi sta portando tante sorprese.- constatò la
ragazza guardando una scatoletta sulla scrivania.
Sorrise
ripensando al contenuto di essa. Dentro c’erano gli Special Hot.
Flashback
-Cosa sono
gli Special Hot?- domandò la ragazza mentre guardavano il film.
-Sono delle pizzette normali, con
la differenza che sopra ci sono pezzi di peperoncino. Devi
assolutamente provarli.- rispose Chad porgendogliene una.
-Io odio il piccante.-
commentò la castana rifiutando la pizzetta.
-Non fare la bambina come al tuo
solito.- disse il ragazzo divertito.
-Io non faccio la
bambina.- disse Taylor prendendo una pizzetta e mettendola in bocca.
Il suo viso divenne a poco a poco
paonazzo, fino a che non le servì mezza bottiglietta d’acqua per diminuire il
bruciore del peperoncino.
-Sei così buffa, dovresti essere sempre così. Sei molto più carina
quando sei te stessa.- disse il ragazzo guardandola bere.
Stranamente il rossore sulle guance
di Taylor non diminuiva, ma aumentava.
Fine Flashback
-E le
porterà anche a te.- continuò guardando dritto negli occhi della mora, -Ora
dormici su, domani saprai la risposta ai tuoi problemi.
Gabriella
seguì il consiglio. Salutando e ringraziando la sua migliore amica, si diresse
verso la sua stanza.
*E’ tutto così strano…*, pensò mentre
si metteva il pigiama e si coricava a letto.
Strano.
Quella era la parola esatta. Era strano essere a conoscenza dei sentimenti che provava il Wildcats nei suoi confronti. Era strano aver
baciato il ragazzo e aver provato una sensazione che non aveva mai provato. Era
strano che desiderava anche lei stare con Troy Bolton,
il capitano della squadra di basket.
Quella
notte non riuscì a dormire fino a quando non trovò una
soluzione a quel gigantesco problema che era sorto con l’inizio dell’anno. A
parer suo, era la soluzione migliore.
Quando,
la mattina, si svegliò ripensò ancora una volta alla sua soluzione. La trovava
ancora più giusta.
Velocemente
si vestì con un paio di jeans e una felpa larga e scese in cucina, pronta ad
affrontare il ragazzo.
-Bolton,
possiamo parlare?- chiese rimanendo sulla soglia della cucina e guardando il
ragazzo che, seduto a bere del latte, chiacchierava con Chad.
-Certo, andiamo nel campetto.- rispose lui precedendola fuori di
casa.
Lentamente,
fin troppo lentamente per Gabriella, raggiunsero il campetto di basket e si
sedettero a una panchina che era stata messa al bordo
del campo.
-Allora,
di cosa volevi parlarmi?- domandò il ragazzo guardandola dolcemente.
-Di quello
che è successo questa notte.- rispose la ragazza
alzandosi in fretta per non rimanere accanto a lui.
-Ok.-
disse il ragazzo confuso, -Anche se non capisco perché ci sia bisogno di
parlarne.
-Mi hai
baciato.
-Lo so.- rispose il ragazzo ancora leggermente confuso.
-Hai detto che vuoi essere il mio ragazzo.
-Lo so.
-Hai detto che ti piaccio.- finì la lista la mora.
-Lo so.
-Smettila di dire “Lo so”!- esclamò Gabriella infastidita, -Non posso
essere la tua ragazza, Troy.- disse chiamandolo, finalmente, per nome.
-Perché?-
domandò il ragazzo guardandola.
-Perché
tu sei Troy Bolton e io Gabriella Montez.- rispose la ragazza evitando il suo
sguardo.
-Continuo
a non capire.
-Non c’è
niente da capire. Credi che io ti piaccia, ma non è così. La scuola si
dividerebbe in due se noi ci mettessimo insieme e io
soffrirò troppo quando tu mi lascerai per metterti con una cheerlader.- spiegò
la mora guardandosi i piedi.
-Sono uno
che accetta le sfide e questa è una sfida, la sfida più interessante che mi sia
mai capitata.- disse il ragazzo alzandosi per mettersi davanti alla ragazza e
cingerle il corpo con le braccia.
-Io non sono una sfida.- disse Gabriella slegando quel legame e
correndo in casa.
-Gabriella!-
la chiamò il ragazzo, ma fu inutile.
Si sedette
sulla panchina e si prese la testa tra le mani. La coinquilina aveva ragione, erano troppo diversi.
Troppo
diversi, troppo distanti come mente, troppo stupidi per capire che cosa stava
accadendo.
Gabriella,
intanto, era corsa in casa ed era passata dalla cucina, scontrandosi con Taylor
e Chad, impegnati a fare colazione.
La ragazza
guardò la sua migliore amica e corse fino alla sua stanza, dove si sdraiò sul
letto piangendo lacrime. Lacrime versate per la consapevolezza che quella era
stata la scelta più difficile e forse più dolorosa che aveva fatto.
-Non vai
dalla tua amica? Sembrava sconvolta.- constatò Chad
prendendo una brioche dalla dispensa.
-Ci andrò
dopo. In questo momento ha solo bisogno di stare da sola a pensare.- disse Taylor intuendo la soluzione che aveva trovato la sua
migliore amica.
-Ma cos’è successo?- chiese Chad alla ragazza mentre Troy entrava in
cucina.
Quest’ultimo
guardò Taylor, per capire nel suo sguardo che lei sapeva. Sapeva del bacio, sapeva quello che era successo. Chad, ignaro di quello che
stava accadendo, lo guardò accigliato.
-Chiedi al tuo amicone.- disse la ragazza sedendosi al bancone.
-Niente di importante, abbiamo litigato come al solito.- disse il
Wildcats uscendo dalla cucina per evitare ulteriori spiegazioni.
-Ah.- fu
il commento confuso del castano, che aveva intuito che c’era qualcosa sotto.
Taylor si
alzò dallo sgabello del bancone e posò la propria tazza nel lavello, per poi
lavarla. Si asciugò le mani e si diresse verso il piano di superiore, sotto lo
sguardo di Chad che aveva intuito dove stava andando dall’amica.
-Gabriella,
sono Taylor.- disse la ragazza bussando alla porta
della camera della mora.
Gabriella
aprì la porta e abbracciò d’impulso l’amica. Taylor si chiuse la porta alle
spalle e cullò la ragazza nell’abbraccio, per placare le sue lacrime.
Il suo
compito, però, venne interrotto dalla voce insistente
del coinquilino che proveniva da dietro la porta della camera di Gabriella. La
migliore amica di quest’ultima aprì la porta di scatto e si ritrovò davanti
Chad.
-Si può
sapere che accidenti vuoi?- domandò irata.
-C’è il
tuo ragazzo.- sillabò lui lanciandole un’occhiataccia.
-Io non ho il ragazzo.- rispose la castana confusa.
-E allora
come lo chiami il postino giovane di Alberenque che in
questo momento è seduto nel nostro salotto e che chiede di te?- domandò ironico
tutto d’un fiato il ragazzo.
-Eric?-
chiese Gabriella, che conosceva il ragazzo, apparendo sulla soglia e mostrando
gli occhi lucidi e rossi per il pianto.
-Non ti
sembra eccessivo piangere per una litigata con Troy?- chiese Chad ancora
all’oscuro di ciò che era successo la sera prima.
-Vado a
vedere cosa vuole Eric.- disse Taylor troncando il
discorso.
Si diresse
velocemente in salotto, riconoscendo la sagoma del ventenne. Oltre a essere il suo postino, era anche un suo amico. Si erano
conosciuti tramite la sua famiglia.
-Ciao, che
ci fai qui?- chiese salutandolo con un cenno della mano.
-Mi chiedevo
se potevi aiutarmi a scegliere il regalo per Lane.-
rispose il ragazzo alzandosi dal divano su cui si era accomodato.
-Scusa,
Eric. Questo non è il momento più adatto.- rifiutò la
castana.
-E’
successo qualcosa? Uno dei tuoi nuovi coinquilini ti ha fatto
qualcosa?- chiese il ragazzo accigliato.
-Non siamo
mica dei maniaci.- rispose per la ragazza Chad entrando nel soggiorno.
-Tu sei…
-Chad
Danforth.- si presentò il ragazzo stringendo la mano di Eric.
-Eric
Nedler.- strinse la mano anche lui.
-Non mi
avevi detto che avevi il ragazzo.- disse Chad alla
ragazza accanto a lui.
-Quante
volte devo dirti che non ho il ragazzo?- domandò lei
infastidita.
-E comunque sono fidanzato da due anni e mezzo con sua cugina
Lane.- disse Eric al Wildcat, -Wildcat?
-Come fai
a sapere che sono un Wildcat?- domandò accigliato il
castano e sollevato in qualche modo dalla notizia del suo fidanzamento con la
cugina di Taylor.
-Hai tutti
i segni del Wildcat, lo ero anch’io alla East High.
-Aspetta
un attimo. Nedler… Nedler! C’era un certo Sam Nedler che ha portato nel 2002 la
squadra alla vittoria.- disse ancora Chad sorridendo interessato.
-Sammery
Eric Nedler a rapporto.- disse il ragazzo accennando un inchino.
-Non ci posso credere! Sei una leggenda nella
nostra squadra! Devo presentarti Troy, è il capitano!-
esclamò Chad euforico.
-Troy
Bolton? Suo padre è il coach Bolton? E’ stato il mio coach!-
esclamò Eric sorpreso.
-Vieni, Troy è al piano superiore.- disse il ragazzo incominciando ad avviarsi verso
la scalinata insieme alla sua leggenda.
-Ehi, ma
voi non vi odiavate?- domandò Taylor inarcando le sopraciglia.
-Cambio
idea facilmente, dovresti saperlo.- disse Chad
sorridendo maliziosamente alla ragazza che divenne rossa.
************
Eccomi qui
con il nuovo chappy!! ^^ Sono tornata ai canoni di
lunghezza che ho di solito ^^’’’’’
Ragazze,
ho fatto una pazzia… ho comprato l’album delle figurine di High School Musical!!! Per festeggiare ho iniziato una nuova ficcy che occuperà
al massimo due o tre capitoli eheh ^^
Ringraziamenti:
evanescense88 (manca ancora un po’ alla fine, ma
posso assicurarti che rimarrai soddisfatta, almeno credo ^^’’’’’ grazie mille e
recensisci ancora!!!)
diavoletta_verde(Sono fatta così, non resisto senza sviluppi *-* Bene, non odiarmi se
Gabriella e Troy hanno avuto sto momento ^^’’’’ Grazie mille e recensisci
ancora! ^^)
Marty92 (Eh certo, Troy è magnifico.
Gabriella è stupida, gli ha detto di no… Help me, non strozzarmi == Sii a me
piace un casino quel film ^^ Grazie, che te ne pare di questo chappy??)
Herm90 ( *-* Vorrei passarlo anch’io un
Capodanno con Chad, nei miei sogni per ora XD Chissà perché sospettavo che ti
sarebbe piaciuto tutto di Chaylor!! Ecco qui gli
Special Hot, io li ho veramente assaggiati, sono buonissimi!!
XD Grazie mille e commenta ancora! ^^ Ps: Non farmi mai più venire degli
accidenti per la tua ficcy!! XD)
Smartgirl (Grazieeeeeeeeee!!
Dimmi cosa ne pensi di questo chappy =^^=)
carlotta (Aggiornato, non presto, ma
aggiornato! ^^ Anche tu, non odiarmi per Troy e Gabry… Grazie mille e dimmi che te ne pare di questo chappy! ^^)
Buffy86 (Infatti
sarebbe stato troppo facile!! Bhuahuah!! Non odiarmi… Grazie mille e recensisci
ancora! ^^)
valepigia (Il bacio sotto il vischio, mi hai
fatto venire un’ideuzza per una shot… Grazie!! Commenta ancora!! ^^)
Vivy93 (Jeremy lasciamolo nel suo brodo
no?? XD Mah, non so se si arrabbierebbe Erika… ^^ Non
odiarmi, lo dico anche a te!! XD Grazie mille e
recensisci ancora! Ps: Aggiorna la tua!! ><)
Ehm… Io
vado a nascondermi dalle fan di Troy e Gabriella, prima che mi uccidano… Al
prossimo chappy!! E lo sapete vero??
Commentinooooo ^^
Tanti kiss
By Titty90 ^^
Ps: Sono reperibile
in America insieme al cast di Hsm, see, magari!! XD
-Ragazzi,
state andando malissimo nelle vostre materie calanti.- esclamò il preside della East High guardando severamente Troy e Chad, che non
seppero cosa rispondere in loro difesa.
-Anche
voi, ragazze, state peggiorando.- fece notare il preside a Gabriella e Taylor.
-Ci scusi.- disse Taylor colpevole.
-Non vi
scuso. Avete ancora metà anno davanti a voi, datevi da
fare!- tuonò l’uomo per poi invitarli a lasciare l’ufficio.
I quattro
seguirono il consiglio, pronti ad eclissarsi dalla furia del loro preside.
Essere convocati nel suo ufficio non era qualcosa di cui vantarsi, in
particolar modo se era per essere sgridati.
In effetti
ciò che aveva detto era la verità. Erano peggiorati nelle materie in cui
avevano un possibile debito. Si erano preoccupati solamente delle feste che
c’erano state e dei loro problemi personali, in particolar modo Troy che non
aveva più smesso di pensare a ciò che era successo l’ultimo dell’anno. Non che
Gabriella fosse da meno, erano passate due settimane e
lei pensava ancora a quando gli aveva detto di No.
Chad e
Taylor sembravano quasi indifferenti in quanto tutti e due
aveva un tacito accordo. Non parlare degli abbracci e dei rispettivi rossori. Negavano.
Negavano tutti e quattro ciò che sentivano.
Quel
pomeriggio si ritrovarono tutti e quattro in salotto.
-Avete
visto come era arrabbiato il preside?- chiese Troy
terrorizzato.
-Davvero?
Pensavo fosse solo curioso di sapere come andiamo.- disse Chad sarcastico e
ricevendo un pugno sul braccio da parte di Taylor.
-Volete
finirla? È una cosa seria!- esclamò Gabriella
alzandosi di scatto dalla poltrona.
-Gabriella
ha ragione. Oggi incominceremo le rispettive ripetizioni.- annunciò
Taylor accomodandosi ad una sedia del tavolo di mogano che stava nella parte
inferiore del soggiorno.
-Devo
proprio imparare la chimica?- chiese Chad sedendosi accanto a lei.
-Sì.-
rispose la ragazza incominciando a sfogliare il suo libro di chimica.
-In questo
caso io darò una mano a Bolton nel Canto. Andremo alla Jake
High, c’è un’acustica migliore.- disse Gabriella.
-Ok.-
acconsentì Troy, felice al pensiero di poterle finalmente parlare da solo.
I due si
misero il cappotto e si diressero verso la scuola di canto in macchina.
Gabriella sperava che il ragazzo non dicesse nulla durante il tragitto, ma ciò
non accadde.
-Allora…
come va?- domandò infatti guardando la strada.
-Che
domanda è?- chiese di rimando la ragazza osservandolo scettica.
-Gabriella,
sono due settimane che mi eviti! Non abbiamo più
parlato e ora mi chiami di nuovo per cognome! È ovvio
che ti faccio una domanda del genere!- rispose Troy
arrabbiandosi e girando il volante a destra.
-Io non ti
evito.- fu la risposta di Gabriella accompagnata da
una risata fasulla nel tentativo di sdrammatizzare il discorso.
-Se tu non
mi eviti, io allora sono il cocco della Darbus.-
rispose il ragazzo guardandola un attimo.
Il
silenzio che seguì quella affermazione fu tagliato
dopo pochi secondi sempre dal ragazzo, -Gabriella, mi manchi. Mi manca sentirti
cantare di nascosto, mi mancano le battute ironiche
che mi lanciavi di solito. Mi manca litigare con te, ti rendi
conto? Io sto impazzendo!- esclamò infatti fermandosi
davanti alla Jake High.
Gabriella
lo guardò accigliata. Anche a lei mancava litigare con
lui, sgridarlo, i suoi modi da Don Giovanni, tutte le volte che la veniva a
prendere a lavoro. Era pazzesco, le mancavano tutte quelle piccole cose che
solitamente aveva sempre odiato nel ragazzo che aveva di fianco. Era vero, lo evitava. Lo evitava cercando di soffocare quel
dolore che nasceva alla bocca dello stomaco ogni volta che lo vedeva ridere o
scherzare con una qualunque ragazza.
Dopo pochi
attimi di riflessione sentì la portiera aprirsi. Non si era neanche accorta che
Troy era sceso e, facendo il giro dell’automobile, le aveva aperto
la portiera.
La ragazza
scese dalla macchina ed evitò il suo sguardo azzurro. (Nel primo chappy ho scritto che Troy aveva gli occhi marroni, ma in realtà
li ha azzurri. È stato un errore di confusione, sorry!!
NdA)
Velocemente
entrò nella scuola, diretta verso lo stesso studio di registrazione che aveva
mostrato prima di Natale al ragazzo. Quando entrò
nella stanza si tolse il cappotto e lo stesso fece il capitano della squadra.
-Proviamo
la canzone che ti ha assegnato la signora Darbus.- disse
Gabriella mettendo un disco.
Il
pomeriggio proseguì fra i consigli imbarazzati della ragazza e la calma
apparente di Troy. Apparente perché dentro, in realtà, era tutto tranne che
calmo.
Se per
loro due il pomeriggio si stava rivelando molto strano e imbarazzante, per
Taylor e Chad si stava rivelando molto noioso.
-Allora,
come si calcola il Volume di una soluzione?- chiese per l’ennesima volta la
castana.
-Ehm…
-Danforth!
È due ore che ti spiego come si calcola il Volume! E’
una cosa che si impara anche alla medie, non puoi
essere così in ritardo.
-Viaggio
in ritardo dai tempi dell’asilo. (Dovevo metterla
assolutamente! u.u NdA)- le fece notare il ragazzo
con un sorrissetto sarcastico.
-Cerca di
impegnarti!- esclamò la ragazza prendendo degli appunti dal proprio quaderno.
-Come
faccio ad impegnarmi al pensiero che, in questo momento, dovevo essere con Eric
a giocare a basket?
-Cancella
dalla tua mente bacata per almeno cinque secondi la pallacanestro. Ne va del tuo futuro, non te ne rendi conto?- chiese Taylor
accigliata dal comportamento così menefreghista del ragazzo.
-La pallacanestro è tutto per me. La prossima settimana abbiamo
la semifinale, contavo nei consigli di Eric.- disse il ragazzo appoggiando un
gomito sul tavolo e guardandola fisso negli occhi, -Non ti succede la stessa
cosa con la chimica?
-No.-
confessò Taylor per chissà quale motivo, -Nel mio futuro la chimica ha un ruolo marginale.
-Ma non
volevi fare una scoperta scientifica?- chiese il castano ricordandosi ciò che veniva scritto tutti gli anni sotto la foto della ragazza
nell’annuario scolastico.
-Certo, è
una mia ambizione, ma in realtà voglio fare… Voglio
fare il medico.- confessò la ragazza tutto d’un fiato.
-Medico?
Al massimo potresti fare l’infermiera.- disse il
ragazzo ridendo e ricevendo un’occhiataccia da parte della ragazza.
-Torniamo
alla chimica.
-Ehi,
stavo scherzando.- commentò Chad prendendole la mano che stava afferrando gli
appunti della materia che stavano studiando, -Non direi
mai niente che ti faccia soffrire, Taylor.
La
ragazza, sentendo il suo nome pronunciato dal ragazzo, alzò lo sguardo ed
incrociò il suo. Stava per parlare, quando Decats le arrivò sulle ginocchia,
costringendola a mollare la mano del Wildcat. Pessimo errore perché, prima che
la cagnolina saltasse sopra alle ginocchia della padrona, aveva urtato la sedia
su cui era seduto Chad, costringendola a rivoltarsi e, quindi, far cadere di
schiena il ragazzo.
-Decats!-
esclamò infatti quest’ultimo sentendo un dolore
improvviso alla schiena.
-Oh mamma,
Chad stai bene?- chiese la ragazza posando Decats per
terra ed aiutandolo a sedersi sul tappeto.
-Ora che
mi hai chiamato per nome sì.- disse il ragazzo sorridendole.
La ragazza
divenne rossa e Chad se ne accorse. La sua mano si
mosse lentamente, fino a scostarle un ciuffo di capelli dietro l’orecchio. Quando Taylor abbassò la testa imbarazzata da quel contatto,
Chad le prese il viso con una mano e glielo sollevò. Si avvicinò piano al viso
della ragazza. Decats abbaiò.
-A questo
punto direi che è meglio se ricominciamo a studiare.-
disse Taylor alzandosi di scatto al pensiero di quello che sarebbe potuto
succedere. Sentiva una vaga sensazione di insicurezza,
e questo non era un bene.
-Taylor,
aspetta, parliamo un attimo.- cercò di convincerla il
ragazzo alzandosi dolorante.
-Attento.-
disse la ragazza sorreggendolo mentre si alzava.
-Possiamo parlare?- chiese il castano guardandola speranzoso.
-Di cosa dovremmo parlare?- domandò in risposta Taylor sorreggendolo
ancora.
-Di
quello… che è… sì, insomma… di quello che stava per
accedere… Ci stavamo per baciare…- rispose il ragazzo incerto.
-Tu hai
qualcosa da dire?
-No, ma in
certe… occasioni, bisogna trovare qualcosa da dire.
-Sai
perché Gabriella e Troy hanno litigato?- chiese Taylor
inarcando un sopraciglio.
-No, so
solo che non si parlano più. A giudicare dal modo in cui gioca Troy, devo
intuire che è qualcosa che è meglio risolvere in fretta.
-Intuisci
bene. Gabriella è distratta, fra una settimana c’è la semifinale del Decathlon
e senza la sua concentrazione in laboratorio non la passeremo mai.
-Ma tu
sai perché hanno litigato? Mi sembrava che lo sapessi.- commentò il ragazzo.
-Si sono baciati.- rispose Taylor incerta.
-Stai scherzando, quei due si odiano!- affermò sicuro Chad.
-Ti sembra
che scherzi su una cosa del genere?- domandò lei
irata.
-Scusa, mi
sembra strano, tutto qui. Credi che dovremmo fare qualcosa?
-No,
meglio di no. È una cosa che devono risolvere loro.
-Per
questo ti sei alzata di scatto?- domandò il ragazzo
abbassando lo sguardo.
-Non
voglio che litighiamo, inoltre l’armonia della casa verrebbe
rotta.- mentì Taylor non sapendo il motivo di quell’istinto bugiardo che si era
impossessato di lei.
-Armonia?-
chiese ridendo, -Non c’è mai stata armonia qui dentro!
-Di quale
armonia state parlando?- chiese una voce a loro familiare proveniente
dall’entrata del salotto.
-Gabriella!-
esclamò Taylor scostandosi dal ragazzo e facendolo cadere nuovamente a terra,
in quanto si era aggrappato alla ragazza per stare in piedi.
-Chad, che
stai combinando?- chiese Troy, posizionato dietro alla
mora, incrociando le braccia e sorridendo ironico.
-Niente.-
rispose Chad, per la prima volta nella sua vita imbarazzato,
cercando di alzarsi anche se a fatica.
-Farò
finta di crederci. Vado a farmi una doccia, a dopo.- disse
Troy dirigendosi verso la sua stanza.
-Noi finiamo di studiare.- esclamò Taylor rossa in viso.
Gabriella
annuì guardando l’amica. Le avrebbe parlato dopo. Si
diresse verso la sua stanza e quando vi fu davanti sentì un rumore dietro di
lei.
Si voltò e
vide Troy con solo i jeans che aveva portato quel
pomeriggio, quindi a petto nudo, probabilmente si stava dirigendo verso il
bagno.
-Ehm… vado
a farmi la doccia.- disse il ragazzo infatti.
Gabriella
lo vide aprire la porta del bagno e qualcosa accadde dentro di lei. Perché doveva fingere? Perché
doveva dimenticare i baci che si era scambiata con il ragazzo a Capodanno? Non
voleva fingere. La soluzione che aveva messo in pratica, si rese conto, non
andava bene.
Corse verso il ragazzo, il quale stava per chiudere la porta del bagno. Gabriella entrò in bagno e si
chiuse la porta alle spalle, appoggiandovi alla schiena, e guardò il ragazzo
davanti a lei.
Troy la
guardò inarcando le sopraciglia, accigliato per il comportamento strano della
ragazza. Inoltre aveva solo i jeans, la situazione era
un po’ imbarazzante.
-Gabriella,
cosa…- cercò di dire il castano, ma venne interrotto.
Venne
interrotto da uno scatto improvviso della mora, che ora lo stava baciando. Un
bacio diverso da quelli dati a Capodanno. Un bacio timido e passionale al
contempo.
-Mi manchi.- sussurrò Gabriella tenendo le mani intorno al collo
del ragazzo.
Troy in un
primo attimo sembrò incerto, poi sorrise dolcemente, -Anche tu.- rispose infatti stringendola a sé.
-Scusa se
ti ho evitato per tutto questo tempo, non volevo farti
soffrire. Cercavo, in qualche modo, di dimenticare ciò che era successo.-
spiegò la ragazza abbracciandolo.
-Non
preoccuparti.- disse il ragazzo, -Ora dovrei fare la
doccia. A meno che tu non voglia farla con me, devi
uscire dal bagno.- continuò ridendo.
-Ops,
scusa! Mi ero dimenticata che eri… sì, vabbè…- balbettò
la ragazza imbarazzata, guardando il petto allenato di Troy, probabilmente per
via dei numerosi allenamenti di basket.
-Gabriella,
calmati!- esclamò il ragazzo stringendola a sé e ridendo, -Se vuoi dopo parliamo un po’.
-Ok.- acconsentì la ragazza scostandosi dal suo corpo e aprendo la
porta.
Una mano,
però, la chiuse e lei fu costretta a voltarsi.
-Dimenticavi qualcosa.- disse il ragazzo avvicinandosi pericolosamente a lei.
Gabriella
si alzò in punta di piedi e l’abbraccio, per poi baciarlo una seconda volta. Le
mani di Troy si mossero delicate sulla sua schiena, fino a finire sotto la
camicetta della ragazza.
-Troy!-
esclamò la ragazza staccandosi e ridendo.
-Scusa!-
rispose il ragazzo ridendo a sua volta.
Si separarono
e Gabriella uscì dal bagno, per poi toccarsi le guance, calde per l’emozione. Quella
non era una semplice cotta.
************
Direi
che Troy e Gabriella si danno da fare… Voi che ne dite? XD Ragazze, non ho mai
scritto un capitolo così!! XD Chad e Taylor, invece…
mmmm… vado troppo lenta? XD come sono cattiva!! XD
Comunque
da questo capitolo in poi nascono finalmente
gli sviluppi decisivi, a voi trarre le conclusioni!! ^^
Ringraziamenti:
evanescense88 (Grazie!!!!!!!! Recensisci ancora
^^)
diavoletta_verde (Ora dovrebbero essere stabili
quei due XD Avrà un ruolo il postino, tranquilla! Grazie mille e recensisci
ancora! ^^)
valepigia(Aspettare fa sempre bene, in particolar modo con un chappy come
questo pieno di riflessioni!! XD Shot pubblicata!!! ^^
Grazie mille, cosa pensi di questo chappy?? =^^=)
Herm90 (2 recensioni: A Chad lo faccio
soffrire, mi dispiace per lui, ma niente bacio bhuahuah non uccidermi!! ^^’’’ Mancano Paperino e Paperina! Poi abbiamo finito con
la banda Disney XD Sisi Straparla pure!!!! La boxe…
boh XD no scherzo, credo che la metterò in un altro
chappy ^^ Grazie mille e commenta ancora!!!! ^^)
ale_theangel (Sisi DEVE cambiare idea
facilmente!! XD Grazie mille e recensisci ancora!!)
kikk@93 (Aaaa che bello!!!!!! >< Una
nuova recensitrice!! *-* Grazie mille, qui Gabriella si è accorta di quanto è
stupida!! XD Recensisci ancora ^^)
Buffy86 (E ci credo, infatti
si sono già rimessi insieme XD Decats è tornata ed ha combinato un disastro
come noti! Sisi XD Grazie mille, cosa ne pensi di questo capitolo? ^^)
Vivy93 (*me
scappa dalla furia di Vivy* Credo che i neuroni di Gabriella siano sani in
questo chappy no? XD L’altra shot l’ho già pubblicata!!
^^ Tranquilla, il postino e la cugina sono stabili!!
Ne passano troppe questi quattro XD Grazie mille e
recensisci ancora ^^)
robertina(aaaaaa che bello!! *-* Anche tu sei nuova *-* Grazie mille e
recensisci ancora!! ^^)
Ragazze siete fantastiche!!! ^^ Continuate a recensire, mi fa
piacere sapere cosa vi è piaciuto oppure no della mia ficcy!! Grazie mille, al
prossimo chappy!!
Vi informo
che ho già scritto i prossimi quattro chappy, quindi la ficcy si prospetterà
più lunga del previsto, in quanto, dopo il sedicesimo capitolo, ce ne saranno
altri secondo i miei progetti ^^
Dimenticavo…
Volevo ringraziare chi ha recensito “Cosa hai ricevuto
a San Valentino?”!! ^^ Quindi: diavoletta_verde, Herm90, pinkstone, evanescense88,
ale_theangel, Marty92, Annaira, Buffy86, crashdown, Vivy93, giugy_chan
Non ho il
tempo di fare ringraziamenti singoli, ma sappiate che ho letto le vostre
recensioni e mi avete fatto felice, in quanto mi avete detto
che vi è piaciuta ^^ Grazie mille.
-Hai
notato anche tu quello che ho notato io?- domandò Chad
appoggiandosi al proprio armadietto, posizionato accanto a quello di Taylor.
-Se
intendi Gabriella che risolve esattamente tutte le formule chimiche, anche le
più complesse, e Troy che non sbaglia mai un canestro, allora sì, l’ho notato.- rispose la ragazza prendendo un libro dal
proprio armadietto.
-Fino ad
una settimana fa erano strani, non ne combinavano una giusta e si odiavano,
invece ora… Guardali!- esclamò infine Chad alzando le
sopraciglia ed indicando i due amici, che ridevano rispettivamente con i propri
gruppi.
-Lo so, è
strano.- concordò la castana sistemandosi la gonna
rosa antico fino al ginocchio che si era messa quella mattina.
-Questo
pomeriggio io, Troy e gli altri Wildcats abbiamo il ritiro.- disse il ragazzo facendo cadere il discorso, -Domani c’è la semifinale.
-Domani
c’è anche il Decathlon.- affermò la ragazza ansiosa.
-Paura di
non farcela?
-Non abbiamo mai passato la semifinale.- rispose la castana
tristemente.
-Neanche
noi abbiamo mai passato la semifinale.- la consolò
Chad riferendosi alla partita di basket.
-Sono terrorizzata.- confessò Taylor chiudendo l’armadietto ed appoggiandovi la
propria schiena.
-Siamo in
due.
I due si
guardarono un attimo e poi scoppiarono a ridere. Tutti li guardarono
preoccupati, probabilmente per il fatto che un Wildcat e una secchiona
stessero ridendo insieme.
-Mi ci
voleva una risata, è da troppo tempo che sono tesa.-
disse Taylor chiudendo gli occhi nel tentativo di rilassarsi.
Chad
sorrise inconsapevolmente e la guardò. Era… era bella.
Taylor McKessie era bella. Non l’aveva mai considerata, eppure era da circa un
mese che, ogni volta che la guardava, si era fermato a pensare al fatto che la
ragazza fosse bella. Era bella fisicamente, era bella mentalmente, era bella addirittura quando si arrabbiava con lui!
-Che
hai da sorridere?- chiese Troy arrivando davanti al suo migliore amico.
-Troy! Un
giorno di questi mi farai venire un infarto!- disse
Chad sobbalzando, non essendosi accorto dell’arrivo del compagno di squadra.
-Stavi
sorridendo?- chiese Taylor inarcando un sopraciglio.
-Chi stava sorridendo?- domandò a sua volta Gabriella, parandosi
davanti all’amica.
-Ma
uno non può più sorridere?- domandò infastidito Chad allontanandosi dai tre.
-Ho detto
qualcosa che non andava?- chiese Gabriella guardando i due rimasti.
-No,
tranquilla.- rispose Taylor dirigendosi verso il laboratorio di chimica.
-Dici
che si sono accorti di qualcosa?- chiese Troy guardando la ragazza accigliato.
-Non lo
so.- confessò lei guardando il punto in cui era
sparita l’amica.
-Che si fa stasera?- domandò ancora il ragazzo appoggiando una mano
su un armadietto, dove la ragazza aveva poggiato la propria schiena.
-Sta cercando di sedurmi, signor Bolton?- domandò Gabriella arricciandosi una ciocca
di capelli.
-Può darsi.- rispose il ragazzo sorridendole.
-Mi
dispiace deluderti, ma stasera hai il ritiro con la squadra.- disse la ragazza vittoriosa.
-Me ne ero dimenticato!- esclamò annoiato Troy togliendo la mano
dall’armadietto.
-Sarà per
un’altra volta, anche se mi sono stufata di vederci di nascosto.
-Perché?-
chiese il ragazzo.
-Perché non mi piace mentire a Taylor. Non mi piace mentire in generale.
-Quando
sarà il momento glielo diremo. Ora come ora, nessuno accetterebbe la nostra
relazione.- disse il ragazzo guardandola.
-Già.-
rispose la ragazza tristemente.
Quella
sera Taylor e Gabriella avevano invitato i membri del
Club delle Scienze per studiare le ultime mosse chimiche. Chad e Troy, invece, si stavano preparando per il ritiro.
-Noi andiamo, ci vediamo domani mattina.- disse Chad salutando le
ragazze, le quali erano in compagnia del Club.
-Non studiate troppo!- esclamò Troy rivolto a tutti.
-Ci vediamo domani.- salutò Taylor, per poi tornare ai propri
appunti sulla nomenclatura degli ossidi.
Gabriella
guardò il capitano sorridendogli dolcemente, il quale ricambiò per poi
salutarla con un cenno della mano.
La mattina
dopo Taylor e Gabriella erano nel laboratorio di
Chimica. Stavano aspettando che la squadra avversaria arrivasse, pronta ad
affrontarla. Il Club delle Scienze della East High si
sentiva pronto.
-Ciao
ragazze.- dissero i due Wildcats entrando nell’aula, colma di professori di
chimica di tutti gli istituti scolastici possibili.
-Com’è
andato il ritiro?- chiese Taylor ai due.
-Bene.-
rispose Chad, -Ti devo parlare.- disse poi alla ragazza, senza farsi sentire.
-Vado un
attimo in bagno.- disse Taylor dirigendosi fuori dall’aula.
-Io vado
dal resto della squadra. In bocca al lupo.- esclamò Chad uscendo anche lui dal
laboratorio.
Gabriella
e Troy si guardarono qualche secondo, fino a quando la
voce di qualcuno non interruppe quel silenzioso scambiarsi di sguardi.
-Sono la madre di Gabriella, tu sei…- disse la donna porgendo la mano
al ragazzo.
-Ehm… Sono Troy Bolton.- rispose il capitano afferrando la mano
della donna.
-Un
Wildcat.- disse la donna guardando la tuta bianca e rossa del castano.
-Già.-
affermò il ragazzo.
-Un
coinquilino di mia figlia.- continuò la donna.
-Già.-
ripeté il ragazzo imbarazzato.
-Non
sentirti in imbarazzo, era una semplice constatazione.- disse
la donna sorridendogli.
-Scusate, ora devo andare. Ci vediamo dopo, Gabriella. In bocca al lupo.-
rispose il ragazzo guardandola incoraggiante.
-Crepi.- rispose la ragazza ricambiando gli auguri.
Fuori dall’aula, precisamente in biblioteca, la quale era deserta ovviamente,
Taylor e Chad stavano parlando.
-Di cosa
dovevi parlarmi?- chiese la ragazza.
-Volevo
solo farti gli auguri.- disse il ragazzo legandosi i
capelli ricci e disordinati, -E dirti che il terrore non è diminuito.
-Anche
io sono ancora terrorizzata, pur sentendomi pronta.- concordò la castana.
-Andrà bene, vedrai.- disse il ragazzo mettendole a posto il cerchietto blu
notte.
-Speriamo.- rispose la ragazza arrossendo leggermente.
-Taylor, smettila di arrossire!- esclamò il ragazzo ridendo.
-Smettila tu!- esclamò a sua volta la ragazza.
-Ma io
non faccio niente di male, sei tu quella che arrossisce in continuazione.-
esclamò lui sorridendo sarcastico.
-Non fai
niente, eh?- Taylor l’osservò ironica, -Vado, tra poco si inizia.
-Ehi, aspetta.- la fermò il Wildcat prendendo qualcosa dalla tasca
della felpa bianca e rossa, -E’ un portafortuna.
Taylor
prese tra le mani ciò che le stava offrendo: una matita rossa con un elastico
bianco attorcigliato in cima, dove stava una piccola gomma rosa.
-Siamo
sicuri che è un portafortuna?- chiese la ragazza
dubitando della sanità mentale del ragazzo.
-Certo,
con questa matita sono riuscito a prendere la ma prima
B in Chimica.- rispose il ragazzo prendendo dallo zaino che aveva su una spalla
un foglio bianco, segnato con qualche riga rossa, -E’ uno dei primi cinque
compiti di recupero che mi ha fatto fare la professoressa.
-Ma se non
sapevi niente!- esclamò la ragazza orgogliosa del proprio operato
sulle ripetizioni.
-Ho
studiato tutta settimana, questo per farti contenta. Questa matita mi ha
portato fortuna, usala mentre scrivi le formule sui
fogli del Decathlon, anche se sei così brava che tu fai un baffo alla fortuna.-
affermò il ragazzo sorridendole.
-Lo pensi veramente?- chiese la ragazza tenendo nella propria
mano la matita.
Chad annuì
vigorosamente, mettendosi le mani in tasca, e guardò la ragazza davanti a lui.
Taylor, appunto, fece uno scatto improvviso verso di lui e l’abbracciò. Dopo
qualche secondo anche Chad ricambiò l’abbraccio. Restarono qualche
minuto abbracciati, fino a quando non furono costretti ad allontanarsi
per recarsi alle rispettive sfide.
-Metticela tutta!- disse il ragazzo uscendo dalla biblioteca.
Taylor lo
guardò andare via e sorrise stringendo nella propria mano la matita.
Quell’oggetto aveva portato fortuna a Chad, avrebbe portato fortuna anche a
lei, in particolar modo perché gliela aveva regalata
lui.
Uscì anche
lei dal laboratorio e si diresse verso il laboratorio,
dove trovò il Club, gli insegnanti, i genitori e la squadra avversaria.
Ore 10:00
In quel
preciso attimo la campanella d’inizio della semifinale del Decathlon suonò nel
laboratorio di Chimica.
In quel
preciso attimo il fischio d’inizio della semifinale della partita di pallacanestro si fece sentire in tutta la palestra.
Qualche
ora dopo il Club delle Scienze della East High guardò
allibito il preside.
Qualche
ora dopo i Wildcats guardarono l’arbitro come se fosse un alieno.
************
E qui…
SUSPENCE!! XD Chissà se ce l’hanno
fatta… XDDD Questo capitolo è venuto un po’ corto, pensate che all’inizio era
minuscolo quanto il primo capitolo della ficcy ^^
Ringraziamenti:
valepigia (Sisi lo credo anch’io u.u Ecco il
nuovo chappy, grazie mille e recensisci ancora ^^)
ale_theangel (Certo!! Ecco qui il chappy nuovo
^^ Grazie e fammi sapere!!)
diavoletta_verde (Ehm… O.o hai dimenticato Perché?
XD Chissà… XD Grazie tantissimissimo!!Che te ne pare di questo chappy? ^^)
Buffy86 (W Decats!!!!
*-* Grazie anche a te e recensisci ancora!! ^^)
Vivy93 (*-* A baciarlo io a petto nudo,
lui e Chaddino sono dei bonazzi ehm… ^//^ W Decats!!
XD Ti dico solamente, per quanto riguarda le varie ripetizioni, che dovranno
fare una pausa perché dal prossimo
chappy c’è un colpo di scena eheh Ecco brava, vado a vedere se hai aggiornato… grazie
mille e commenta ancora ^^)
Herm90 (Tranquilla, lo sto consolando io,
faccio io il sacrificio u.u nooo non arrabbiarti O.O sorry se non li ho fatti
baciare, non strozzarmi O.O Uffi, chissà se nel secondo film faranno vedere
Chaddino a petto nudo O.O magari *-* Grazie mille e recensisci ancora =^^=Ps:
Aggiorna presto la tua nuova ficcy *-*)
evanescense88 (Grazie come al solito alla
millesima!! Sei sempre gentile ^^ Recensisci ancora!!)
kikk@93 (Ho aggiornato appena mi è stato
possibile ^^ Grazie mille, continua a recensire!! ^^
Grazie
mille a tutte!!!! ^^ Ci vediamo al prossimo chappy,
intanto sapete bene cosa dovete fare: recensire!! ^^
-Diamo
inizio ai festeggiamenti!- gridò Troy stappando una bottiglia di champagne, il
cui tappo volò verso il lampadario, mancandolo
fortunatamente.
-Ben
detto, amico!- gridò a sua volta Chad prendendo dei bicchieri.
-Ma dove
avete trovato lo champagne?- chiese alzando il tono di
voce Gabriella per sovrastare la musica ad alto volume che i due ragazzi
avevano messo.
-L’avranno
fregata a qualcuno! Noi, in realtà, non potremmo bere!- esclamò Taylor
prendendo un bicchiere che le veniva offerto.
-Avanti!
Non fate le musone, stasera bisogna festeggiare!- gridò ancora Troy versando lo champagne nei bicchieri.
-Un
brindisi.- annunciò il suo migliore amico alzando il bicchiere, -Alla finale di
basket che disputeremo fra un mese!
-Alla
finale del Decathlon che faremo fra un mese!- esclamò
a sua volta Gabriella alzando il bicchiere.
-Ai
Wildcats, i miei migliori amici!- gridò a sua volta Troy alzando al cielo il
bicchiere.
-Al Club
delle Scienze!- esclamò Taylor sorridendo ed alzando, anche lei, il bicchiere.
-A noi!-
gridarono in coro per poi bere lo champagne dai loro
bicchieri.
-Non ci
posso credere.- affermò Gabriella come se quello che
stava succedendo fosse un sogno.
-Dovevate
vedere la nostra espressione quando ci hanno detto che
avevamo vinto la semifinale.- disse Taylor abbassando un po’ la musica.
-Sembravamo dei pesci lessi.- confermò la mora ridendo.
-Mai
quanto noi.- disse Chad riempiendosi il bicchiere con dell’altro champagne.
-Non
potevamo crederci che Zeke avesse segnato il punto della vittoria, sembrava
tutto così irreale.- disse Troy sedendosi sul divano felice.
-Nello
spogliatoio gli abbiamo cantato il motto dei Wildcats per
tutto il tempo!- esclamò ridendo il riccioluto.
-Siete pazzi.- commentò Gabriella sedendosi sulla poltrona.
-Grazie.-
risposero in coro i due ragazzi, scatenando le risate delle due.
-Secondo
voi passeremo la finale?- chiese Taylor guardandoli.
-Basta che
porti con te il portafortuna.- le fece l’occhiolino
Chad.
-Quale
portafortuna?- si incuriosì l’amico.
-Un
segreto tra me e lei.
-Adesso ce
lo dite!- esclamò Gabriella minacciosa.
-Non rilascio interviste.- disse Taylor ridendo.
I
festeggiamenti durarono tutta la notte, poiché il giorno dopo era Sabato. Quando Gabriella annunciò che sarebbe andata a dormire a
Troy venne un’idea.
-Gabriella,
secondo me è il momento.- disse il ragazzo prendendola
per una mano prima che lei salisse le scale.
-Il… il
momento?- chiese con voce piccola e diventando rossa.
-Non quel
momento!- esclamò Troy divertito, -Da quando sei così
maliziosa?
-Troy!-
esclamò inviperita lei dandogli un colpetto sulla spalla.
-Scusa,
tesoro.- disse il ragazzo baciandole una guancia.
Gabriella
arrossì ancora di più, se possibile. Quando la chiamava in quel modo veniva invasa da una strana sensazione di gioia.
-Comunque,
per momento intendo quello di dire a Chad e Taylor che stiamo
insieme.
-Secondo te dovremmo dirglielo ora?- chiese la ragazza inarcando le
sopraciglia.
-Sì.-
rispose semplicemente il ragazzo stringendole la mano.
-Secondo
me invece no, glielo volevo dire da sola a Taylor.- spiegò la mora.
-Come vuoi
tu.- disse il ragazzo avvicinandosi a lei e baciandola
dolcemente, -Mi piaci in versione maliziosa.
-La smetti?- domandò Gabriella ridendo.
-Ma è
la verità!- si giustificò lui salendo le scale.
-Smettila.-
disse ancora la ragazza seguendolo, fino a quando non
si trovarono nel corridoio dove stavano le loro stanze.
-Buonanotte,
tesoro.- disse il ragazzo stringendola a sé e baciandola.
-Buonanotte.-
ricambiò la ragazza sorridendo.
Si staccò
ed entrò nella propria camera, buttandosi stancamente sul letto e sorridendo
senza un motivo apparente. Guardò l’orologio sul comodino. Erano
circa le due di notte, avevano festeggiato abbastanza.
In
salotto, intanto, Taylor e Chad stavano mettendo a posto un po’ del caos che
sovrastava dopo i festeggiamenti.
-Tieni.- disse dopo un po’ la ragazza tirando fuori la famosa matita.
-Tienila, te la regalo.- disse il ragazzo sorridendo.
-Sicuro? È un tuo portafortuna.- disse la castana accigliata.
-Tranquilla.
-In questo
caso, la terrò io, grazie. Adesso è meglio che vada a letto, sono
stanchissima.- commentò prima di dirigersi fuori dal
salotto, determinata a non rimanere troppo da sola con il ragazzo.
-Taylor…-
la richiamò il ragazzo.
La ragazza
in questione si voltò e vide, a pochi centimetri dal suo viso, il Wildcat.
-Che… che
c’è?- chiese imbarazzata.
-Volevo solo farti i complimenti.- disse il ragazzo avvicinandosi al suo
viso.
A Taylor
mancò un battito. Di nuovo. Si stava ripetendo la scena della settimana prima e
che aveva cercato in tutti i modi di dimenticare, anche se con difficoltà.
-La scorsa
settimana tu hai detto che ti eri alzata di scatto per
non rovinare l’armonia che regnava in casa.- incominciò il ragazzo posando le
proprie mani sulla vita della castana, -Non hai detto che non volevi baciarmi.
-Chad…-
sussurrò la ragazza cercando di fermare quel fiume di parole.
-Non hai detto che non ti piaccio. Probabilmente, se Decats non
avesse abbaiato, noi due ci saremmo baciati.- continuò
lui senza badare alle interruzioni della ragazza.
-Chad, per
favore…
-Cosa?-
chiese confuso.
-Non farmi
questo, non baciarmi…- disse la ragazza sentendo gli occhi lucidi.
-Scusa, ma
devo farlo…- disse il ragazzo avvicinandosi
maggiormente e annullando la distanza fra loro due.
Taylor
sentì le labbra del ragazzo sulle sue, ma non riusciva a muoversi, non
ricambiava il bacio. Stava con le mani sulle braccia del Wildcat. Chad,
ovviamente, se ne accorse e si staccò.
-Che c’è?-
chiese preoccupato.
-Era il
mio primo bacio.- confessò la ragazza incominciando a piangere.
-E sei
triste?- chiese il castano sorridendole dolcemente ed asciugandole alcune
lacrime che le solcavano le guance.
-No, ma
volevo che fosse diverso. Il mio primo bacio volevo
che fosse dato bene, con la consapevolezza di quello che provo… Tu, invece… mi
hai baciato e io non so cosa provo…- spiegò la ragazza stringendo le mani
intorno alle braccia del Wildcat.
-Mi
dispiace… non sapevo che era così importante…- disse
Chad sfiorandole il viso con una mano.
-Non
preoccuparti, ti chiedo solo un po’ di tempo.- disse
la ragazza staccandosi.
-Tutto il
tempo che vuoi.- acconsentì a malincuore.
Taylor
sorrise debolmente e corse fuori dal salotto, diretta
verso la propria stanza. Ci ripensò dopo qualche secondo e bussò vigorosamente
alla stanza accanto.
-Taylor,
che succede?- chiese Gabriella aprendo la porta e notando le lacrime della
ragazza.
-Chad mi ha baciato.- rispose in fretta la ragazza entrando nella
stanza dell’amica.
Gabriella chiuse la porta, -Che bello!- commentò sarcastica, -Un attimo prima si fa
festa, l’attimo dopo si inscena una tragedia.
-Gabriella!-
la rimproverò l’amica guardandola con gli occhi pieni di lacrime.
-Taylor,
calmati. Ti ricordi cosa mi hai detto il primo dell’anno, quando Troy mi aveva baciata?
L’amica scosse la testa, in quel momento non ricordava niente.
-Mi hai
detto di seguire il mio cuore.- disse la ragazza
sorridendole, -E avevi ragione.
Rimasero
in silenzio qualche minuto, fino a quando Gabriella
capì che quello era il momento giusto, -Devo dirti una cosa.
-Cosa?-
chiese la castana curiosa.
-Io e Troy
stiamo insieme.- confessò tutto d’un fiato.
-Cosa?!- sgranò gli occhi l’amica.
-Stiamo
insieme da una settimana, da quando abbiamo ripreso a
ridere e scherzare normalmente.- disse Gabriella sedendosi sul letto.
-Perché
non me l’hai detto? Sei la mia migliore amica.- disse
la ragazza sedendosi accanto a lei, mentre le lacrime si asciugavano sulle sue
guance.
-Perché io
e Troy pensavamo che non era ancora arrivato il
momento di dirvelo.- rispose l’amica sorridendo debolmente.
-Hai
seguito il tuo cuore.
-Esatto,
ed è quello che dovresti fare tu.- disse la mora
stringendo le mani dell’amica tra le sue.
Drin Drin
Lo squillo insistente di un cellulare le riscosse da quell’attimo tra
amiche.
-Pronto?-
rispose Gabriella.
Taylor
vide la ragazza accennare un sorriso entusiasta che si trasformò, quasi subito,
in amareggiato. Dalla voce dell’amica uscivano solo risposte a monosillabi: sì,
ok, mm…
Quando
la conversazione fu finita Gabriella guardò l’amica seduta accanto a lei.
-Fai le valige, fra otto ore si parte.- disse facendo sgranare gli occhi
dalla sorpresa a Taylor.
************
Certo che
vi lascio sempre in sospeso… XD Bhuahuah *risata malefica* Che cosa sarà
successo?? O.o Che domande, io lo so…
ma non ve lo dico… ok basta, altrimenti mi strozzate XD
Ringraziamenti:
valepigia (Adoro gli sviluppi ^^ Che ne dici
di questi sviluppi?? XD Grazie mille e recensisci ancora ^^)
Buffy86 (Scintilla avvenuta!! ^^ Grazie mille e dimmi che te
ne pare ^^)
robertina(Pure la presentazione hai fatto XD Grazie mille e recensisci ancora
=^^=)
evanescense88(e io ti ringrazio perché mi segui chappy dopo chappy!! ^^ Grazie
ancora quindi e commenta ancora!!)
kikk@93 (aggiornato!! ^^ Grazie mille e
fammi sapere ^^)
Vivy93 (Tranquilla l’hai scritto bene u.u
credo u.u Nooo per favore, non contattarli >< XD O.O Chaddino de mamma, dammi informazioni!! Ti do il mio account Msn se vuoi,
fattelo passare da Herm90 O.O Devo sapere un kiss grazie mille e aggiorna e
recensisci ancora XD)
Herm90 (com’è andata la gita? XD Grazie
mille anche come al solito per tutti i complimenti che
mi fai ^//^ Grazie, tvb anch’io e recensisci ancora! ^^)
Ok, finiti
i ringraziamenti per questo chappy XD Ci sono 2 persone che sanno cosa devono
fare, vero ragazze??? *-* Aggiornate, voi sapete che
sto parlando di voi!! ^^
-No! Tu
non parti insieme a Jeremy!- esclamò Troy ad alta voce
guardando la sua ragazza come se avesse appena detto di volere trasferirsi su
Marte.
-Troy, non
succederà nulla, stai tranquillo.- cercò di
tranquillizzarlo Gabriella, seduta sul letto del ragazzo.
-Come
faccio a stare tranquillo?- chiese scandalizzato, -Se
ripenso a quello che è successo a Capodanno… Mamma mia, mi prudono le mani!
-Finiscila, devi fidarti di me.- disse la ragazza.
-Io mi
fido di te.- affermò il ragazzo sedendosi accanto a lei sul letto dalle coperte
rosse e bianche, -E’ di quello stupido opportunista che non mi fido!
-Troy,
calmati. Respira!- rise la mora.
-Gabriella,
tu non parti.- ordinò il castano.
-Troy, io parto.- disse la ragazza sorridendo dolcemente, -E’ la mia
opportunità. Mia, di Sharpay e della mia classe alla
Jake High. Se io non parto per la
Spagna insieme a loro, non darò la
possibilità a nessuno di provare a vincere la borsa di studio per continuare i
nostri studi di canto.
-Ma
non poteva essere estratta qualche altra classe?- domandò il ragazzo furioso.
-Troy!- lo
rimproverò la sua fidanzata, -E’ un mio sogno, io partirò
e con me verrà Taylor, poiché cura la musica delle nostre canzoni e gli aspetti
informatici sul computer. Più tranquillo di così!
Si alzò
dal letto e si diresse verso la porta della camera, -Possibile che tu non capisca che ci tengo?- chiese uscendo e sbattendosi la porta
alle spalle.
Troy
rimase seduto qualche secondo poi decise di raggiungerla. La trovò
che stava per entrare nella propria camera.
-Hai
ragione, scusa.- disse il ragazzo notando che era
arrabbiata con lui per quello scatto, -E’ un tuo sogno, non ti devo ostacolare.
Promettimi, però, che se quel cretino di Jeremy si avvicina più del dovuto, tu
mi chiamerai!
-Promesso.-
disse Gabriella sorridendo ed entrando nella sua stanza, seguita a ruota dal
capitano.
-Fai le
valige?
-Già. Sono le quattro di notte, fra sei ore precise si parte.-
rispose Gabriella aprendo la valigia azzurra con le sue iniziali incise.
-Sarai
felice di tornare in Spagna, dove sei nata.- commentò il ragazzo sedendosi sul
letto, dove stava la valigia.
-Molto.-
concordò la cantante aprendo l’armadio e tirando fuori alcuni vestiti, -Vorrei che venissi anche tu, per mostrarti tutte le
bellezze di Barcellona.
-Gabriella, a che punto sei con le valige?- chiese Taylor entrando
nella stanza.
-All’inizio,
tanto faccio in fretta.- rispose l’amica mettendo in
valigia alcune magliette.
-Avete
detto a Chad che partite?- si incuriosì Troy.
-Gliene ho parlato io.- disse Gabriella incontrando lo sguardo
dell’amica e sorridendole rassicurante.
-Vi lascio soli.- disse Taylor facendo per uscire dalla stanza e
sorridendo maliziosa.
-No,
aspetta. Perché quel sorriso?- si informò il ragazzo
guardandola accigliato.
-Tranquillo,
il vostro segreto è al sicuro.- disse la ragazza
uscendo dalla stanza e facendo un sorriso complice all’amica.
-Le hai detto che stiamo insieme?- chiese Troy guardando la sua
ragazza, intenta a cercare qualcosa in un cassetto.
-Sì, è
nato il… momento.- rispose semplicemente lei trovando finalmente l’mp3.
-Manca
Chad.- disse il ragazzo.
-E
l’intero universo.- commentò la ragazza ridendo.
-Da quando
sei così “spiritosa”?
-Da quando
sto insieme a te.
-Vorresti dire che non sono spiritoso, eh? Ti faccio
vedere io ora!- esclamò il ragazzo alzandosi e caricandosela sulle
spalle.
-Troy,
mettimi giù! Lasciami!- esclamò la ragazza battendo i
pugni sulla schiena del Wildcat.
-Ai suoi
ordini, signorina!- esclamò il ragazzo buttandola sul letto.
-Troy,
possibile che-
-Shh.- la
zittì lui posandole un dito sulle labbra.
Lentamente si avvicinò al suo viso e la baciò timidamente. Si distese sopra di lei,
approfondendo il bacio, ma qualcosa interruppe il bacio.
-Per
favore, risparmiatemi questa vista!
Troy si
voltò di scatto verso la porta sgranando gli occhi. Gabriella diventò rossa
come un pomodoro scostandosi da sopra di lei il ragazzo.
-Chad!-
esclamò Troy sorpreso alzandosi dal letto.
-Proprio
io, avete dimenticato di dirmi qualcosa?- chiese ironico.
-Gabriella,
hai tu il mio lucidalabbra?- chiese Taylor entrando nuovamente
nella stanza e notando che c’era qualcosa che non andava.
Troy era
in piedi, con gli occhi sgranati. Gabriella era distesa sul letto, con le
guance rosse dall’imbarazzo. Chad stava con le braccia incrociate sulla soglia
con un sorriso divertito.
-L’ha scoperto.- disse Gabriella all’amica.
-Prima o
poi l’avrebbe scoperto.- la consolò la castana.
-Tu lo sapevi?- chiese il riccioluto rivolto verso la ragazza
accanto a lui.
Taylor sorrise colpevole, -L’ho saputo due ore fa soltanto.- lo rassicurò lei.
Chad non
rispose, si limitò a guardare la scena che gli si presentava davanti per poi
scoppiare a ridere.
-Tranquilli!
In fondo non è successo nulla!- esclamò divertito.
-Ti
abbiamo tenuto all’oscuro della nostra relazione.- disse
Gabriella sedendosi compostamente sul letto e notando che la valigia era finita
nell’angolo del materasso.
-Guardate
che lo sapevo già.- disse il ragazzo ridendo alla vista delle loro facce
sbalordite.
-In che
senso?- chiese Taylor sorridendo divertita.
-Li ho
visti che si baciavano in teatro, dovreste stare più
attenti. A volte i posti più isolati, sono quelli più popolati.
-Perché
non ce l’hai detto?- chiese Troy rammentando quell’episodio
avvenuto tre giorni prima.
-Volevo
vedere quanto resistevate.- rise il ragazzo.
-Sei sempre il solito.- disse Troy sedendosi sulla sedia della scrivania
stancamente.
-Io direi
di lasciarli salutare in pace, tu che dici?- chiese
l’amico rivolto alla castana.
-Per una
volta hai avuto una buona idea.- rispose la ragazza.
Uscirono
dalla camera di Gabriella, lasciandoli da soli. Troy e Gabriella si guardarono un attimo e risero.
Fuori dalla stanza, nel frattempo, Taylor si stava dirigendo verso la propria
camera.
-Taylor!-
la chiamò il ragazzo facendola voltare, -Quando tornerai saprai
darmi una risposta?
La ragazza
lo guardò rassicurante, -Tranquillo, tra una settimana ti dirò
che cosa provo.
-Ok.- acconsentì il ragazzo girando su sé stesso e dirigendosi
verso la propria stanza.
Taylor lo
guardò entrare nella sua stanza e sorrise. Quella borsa di studio data alla
classe di Gabriella alla Jake High capitava a fagiolo.
Ore 9:45
-Ci siete
tutti?- chiese la signora Darbus, avvolta in uno scialle arancione e con in testa un buffo cappello di paglia.
-Sì.-
rispose per tutti Gabriella sorridendo entusiasta.
-Possiamo andare.- confermò Sharpay prendendo la sua borsa.
Tutta la
classe e la professoressa incominciarono a salire sull’aereo. Tutti tranne due secchione di nostra conoscenza.
-Chiamateci
quando arrivate.- sorrise Chad.
-Contaci.- rispose Taylor salutando i due con un cenno della mano
frettoloso, per non mostrare cosa le passava per la mente, -Io salgo,
sbrigati.- disse
all’amica avviandosi verso l’aereo.
-Gabriella.-
prese l’attenzione della ragazza Chad, -Per favore, fammi
sapere… sì, ehm… come sta Taylor, ok?
-Tranquillo.-
lo rassicurò lei.
-Grazie.-
Chad gliene fu grato. Guardò un secondo Troy e capì, dai suoi pugni stretti, che
voleva salutare da solo la mora, -Vi lascio soli, fa
buon viaggio.
Il ragazzo
se ne andò, seguito dal saluto di Gabriella che si
voltò, quasi subito, verso il capitano dei Wildcat.
-Mi raccomando, sta attenta.- disse il ragazzo avvicinandosi e
abbracciandola dolcemente.
-A cosa dovrei stare attenta?- chiese la ragazza curiosa.
-Ad un
certo ragazzo che mi verrebbe voglia di prendere a pugni e che ti sta guardando mentre sale le scalette dell’aereo.
La
cantante si girò e vide Jeremy fissarla sorridendo in modo strano.
-Ci
vediamo tra una settimana.- disse Gabriella cercando di non pensare a quel
sorriso. –Ah, dimenticavo.- disse tirando fuori dalla
borsa un disco.
Troy
l’afferrò e sorrise. Quello stesso disco che le aveva fregatoqualche mese prima.
Baciò la
ragazza e la guardò sorridente, -Ricordati che… ti voglio
bene.- disse il ragazzo stringendole una mano e baciandola una seconda volta.
-Anch’io.-
rispose la ragazza sorridendo felice. Non le aveva mai
detto esplicitamente cosa provava.
Si staccò
dall’abbraccio e raggiunse gli altri sull’aereo.
-Certo,
perché?- chiese Gabriella sedendosi nel posto a fianco a Taylor.
Le tre
ragazze avevano deciso, infatti di scegliere la fila
in mezzo dove stavano i posti a tre.
-Bhe, non vedrai il tuo ragazzo per una settimana.- rispose la bionda
sfogliando una rivista di moda.
-Vi ha
visto a Capodanno.- disse Taylor prima che l’amica aprisse
bocca per chiedere spiegazioni, -Me l’ha appena detto.
-Ci ha visto
qualcun altro?
-No, solo
io e Jeremy.- la rassicurò la bionda, -State bene insieme, tu e Bolton.- continuò
sorridendole.
-Tu credi?
Non vorrei che fosse solo un sogno!- esclamò la mora
sorridendo felice.
-A quando
gli inviti del matrimonio?- chiesero le due amiche in coro.
Dopo
qualche secondo tutte e tre scoppiarono a ridere.
L’aereo
decollò e Taylor si ritrovò a pensare che Gabriella era
fortunata. Aveva finalmente trovato la serenità che cercava da molto tempo.
Lei, invece, aveva trovato solo confusione. Quella settimana a Barcellona le
avrebbe portato solo benefici. Capire cosa si prova
per un ragazzo, non è certo da tutti i giorni. In special
modo se il ragazzo che occupa i tuoi pensieri è Chad Danforth.
************
Non dico
niente, potete intuire benissimo da soli!! XD
Ragazzi,
aiuto!! Potete dirmi quanto è il fuso orario
dall’America alla Spagna?? XD Mi serve!! ><
La ficcy
dovrebbe finire con il ventesimo chappy, credo eh XD
Ringraziamenti:
evanescense88 (grazie mille tanti kiss e
recensisci ancora ^^)
valepigia (ecco qui il continuo!! Ebbene sì,
se ne vanno a Barcellona!! Tanti kiss e dimmi che te ne pare *-*)
Vivy93 (Stavo pensando di fargli fare un
monumento a quei due, proprio come hai pensato tu!! XD
brava, chiedile l’account così poi mi dici di Chad eheh grazie mille e
recensisci ancora!! ^^)
kikk@93 (boh, chi lo sa. XD io… XD Grazie
mille e commenta ancora!! =^^=)
Herm90 (Solo mezz’ora per riprendersi?
Facciamo passi da gigante XD Aggiornato, ecco scoperto dove vanno!! A Barcellona!! Chissà che
succederà eheh io lo so, la ficcy l’ho scritta tutta ^^ Grazie mille tvtttb
recensisci ancora!! *-*)
Buffy86 (Seno non potevo mettere in
pratica le mie idee XDDD Scoperto dove vanno!!
Grazieeeeee commenta ancora =^^=)
Grazie a
tutti, ci vediamo al prossimo chappy!!! Intanto
lasciatemi qualche recensione ancora!! ^^
Nota iniziale: Nel capitolo è presente la canzone
“Strut”, anche se non tutta, poiché quando ho scritto questo chappy stavo
guardando in cassetta Cheetah Girls 2. Troverete una miriade di colori nelle
parti cantate:
violetto: Taylor, Gabriella e Sharpay
blu:
Miguel
arancione: Taylor
verde acqua: Gabriella
verde: Sharpay
XD Buona lettura…
Capitolo 17: Miguel, incantato
Barcellona
era magnifica. Gabriella l’aveva sempre accomunata a
quel preciso termine: magnifica. I suoi colori, la sua
vita, la sua gente. Gabriella ricordava tutto di Barcellona, benché mancasse da
quel paese da quando aveva otto anni. Si spostò dal
letto, su cui stava la sua valigia aperta, e andò verso la finestra, che dava
sulla piazza principale. Ricordava anche quella piazza, di quando ci giocava,
quando faceva passeggiate con sua madre, quando era solo una bambina.
Sorrise ai
suoi ricordi, ormai lontani.
-Ancora lì
sei?- chiese una voce alla porta.
-Scusa,
Taylor.- rispose la mora avvicinandosi al letto e disfando
la valigia.
In quella
stanza d’albergo c’erano tre letti, due armadi e una cassettiera. Gabriella,
Taylor e Sharpay avevano deciso da subito di occupare quella stanza a tre.
-Ragazze, la Darbus vuole tutti nella hall.- disse una ragazza dai capelli rossi e con gli
occhi di un oro acceso entrando nella stanza.
Le tre
lasciarono stare le valigie e seguirono la compagna di corso. Nella hall, molto illuminata, stava tutta la classe e la Darbus.
-Ora che
ci siete tutti vi informerò degli orari di questa
settimana.- iniziò l’insegnante indossando ancora il cappello di paglia, -Le
lezioni inizieranno ogni mattina alle otto in punto e finiranno per l’ora di
pranzo, ossia all’una di pomeriggio. Nel pomeriggio sarete liberi, quindi
potrete andare in giro per Barcellona e fare quello che volete, avete carta libera.
Dopo questa affermazione ci furono varie esclamazioni felici e
vari cinque battuti.
-Verso le
sei avrete le prove in piazza, dove verrà allestito un
palco per il concorso della borsa di studio. La sera ceneremo tutti insieme al ristorante dell’hotel, verso le nove, e
alla sera avrete tempo di assaporare Barcellona di notte fino alle undici.
Credo che siano regole molto elastiche.- finì la
professoressa togliendosi il cappello.
I ragazzi
sorrisero entusiasti.
-Sono le
cinque, questo vuol dire che avete un’ora di tempo
prima di andare in piazza, dove stanno allestendo il palco.- disse la Darbus guardando il proprio
orologio.
Tutti non
se lo fecero ripetere due volte. Velocemente andarono nelle proprie stanze, le
ragazze per afferrare le proprie borse e i ragazzi per prendere i cellulari
lasciati negli zaini, ed uscirono dall’hotel, dividendosi nella città.
-Dove ci
porti di bello?- chiese Sharpay guardando entusiasta l’amica spagnola.
-In giro.-
rispose la ragazza incominciando a camminare, seguita
dalla bionda e da Taylor.
-Barcellona
è stupenda!- esclamò quest’ultima ammirando la città.
-Che
dici? Facciamo sentire loro un assaggio della nostra musica?-
domandò Sharpay legandosi in vita la giacca di jeans, mostrando così il
vestito bianco dalla gonna corta e dalle rifiniture arancione.
-Sharpay,
non credo sia il caso…- iniziò la mora ma venne
interrotta da una musica.
Si voltò e
vide un ragazzo spagnolo, dai capelli ricci e di un biondo cenere, con la
chitarra che stava suonando. (Ho preso spunto da
Cheetah Girls 2, mi
sono fissata con questo film XD NdA) Sorridendo il ragazzo si avvicinò alle
tre, che sorrisero di rimando.
-Per
favore!- la supplicò Sharpay.
-Solo se
canta anche Taylor.- barattò Gabriella.
Per tutta
risposta la diretta interessata cominciò a cantare.
“You can breath in the music
this city makes
move by the rhythm the gypsies play
deep inside comes alive”
Aveva una
magnifica voce ma non aveva mai frequentato la
Jake High. Le piaceva cantare, ma preferiva
occuparsi solo della parte tecnica delle canzoni. Barcellona, però, era
magnifica. Aveva ragione Gabriella, era carica di energia,
quella stessa energia che le dava la forza di cantare senza preavviso.
“Welcome
to Spain.
All of Barcelona
will be your stage!”
Il ragazzo
pronunciò quella frase ed incominciò a camminare, seguito dalle tre.
“You
got to strut like you mean it
free your mind
its not enough just to dream it
come on , come on, give up”
Le tre conoscevano quella canzone, era di un gruppo americano
chiamato Cheetah Girls (E qui il
riferimento diretto XD NdA).
“Hug'n the pavement
kicken through streets
to wonder like Picasso in the Barcelona
heat”
“Passion is the fashion
and life is poetry
welcome to the other worlds where every heart can beat
ooooooooooohhhhhhhhhh”
Sharpay
girò su sé stessa mentre cantava e sorrise imbarazzata
al ragazzo che, invece, la guidò con la sua chitarra.
“You
got to strut like you mean it
free your mind
its not enough just to dream it
come on , come on, give up”
Le tre incominciarono a correre per la città, continuando a cantare,
seguite dal chitarrista spagnolo.
“Es mio sueno. Scopra
mia Barcellona…”
Anche
il chitarrista incominciò a cantare, mostrando una bellissima voce. Quando la canzone finì erano ormai in piazza, al punto di
partenza. Intorno a loro un sacco di gente che le aveva seguite e che ora
stavano applaudendo.
-Siete americane?- chiese il ragazzo parlando in un americano perfetto.
-Sì, ma
anche tu parli americano.- gli fece notare la bionda
cantante sorpresa.
-Mio padre
era di Los Angeles, ho vissuto lì per circa quattro
anni.- rispose il ragazzo sorridendo, -Prima dell’estate mi trasferisco ad
Alberenque, sapete dov’è?
-Veniamo da lì!- esclamò Gabriella sorridendo sorpresa quanto le amiche.
-Siamo
nate e viviamo ad Alberenque.- sostenne la frase
dell’amica Taylor.
-E’
fantastico, quindi ci rivedremo!- esclamò entusiasta
il riccioluto.
-Già.-
commentò Sharpay sorridendo al ragazzo.
-Che
stupido, non mi sono neanche presentato.- disse il riccioluto porgendo la mano
alla bionda, -Miguel, incantato.
-Sharpay.-
si presentò la ragazza arrossendo e stringendo la mano del ragazzo.
Le due
amiche la guardarono con un sopraciglio inarcato e poi si presentarono al
ragazzo stringendogli la mano e dicendogli il loro nome.
-Ora devo andare, ci vediamo.- salutò il ragazzo sorridendo alle
tre ed allontanandosi.
-Carino.-
disse Gabriella tirando una gomitata a Taylor che capì.
-Simpatico,
anche.- aggiunse infatti la castana.
-Già.-
sospirò la bionda guardando il ragazzo allontanarsi.
Inarcò,
però, un sopraciglio voltandosi verso le due che stavano per scoppiare a
ridere. Pensando a come aveva risposto diventò rossa come un pomodoro. Le due
non si trattennero più e diedero luogo a una risata pazza.
-La volete finire?- domandò la ragazza con un filo di voce.
-Dovevi vedere la tua espressione!- esclamò Gabriella cercando di calmarsi.
Taylor
annuì, d’accordo con la sua migliore amica.
-Si
trasferirà ad Alberenque.- disse la bionda sorridendo debolmente
ma felice per chissà quale motivo.
-Ti piace.- disse Taylor prendendola a braccetto.
-Non è vero!- negò la bionda.
-A noi non
puoi mentire.- le ricordò la mora prendendola a
braccetto dall’altra parte.
-Non mi piace, finita la questione!- chiuse il discorso la ragazza
incominciando a camminare con le due verso un’altra parte di Barcellona.
-Ok, ok.-
dissero le due in coro ma sorridendo ironiche.
Taylor
ripensò a come si sentiva quando vedeva Chad. Aveva la
stessa faccia imbarazzata di Sharpay, lo stesso rossore che si
impossessava delle sue guance.
Mentre
Gabriella mostrava a lei e la bionda il teatro di Barcellona, ripensò a quando Chad le aveva regalato Decats, a quando l’aveva
baciata. Tante piccole cose che facevano la differenza.
Un punto a
favore della relazione Wildcat-Secchiona, a quanto pare.
§§§§§§§§§§§§
-Secondo
te come stanno?- chiese Troy facendo avanti e indietro per il salotto.
-Bene.-
rispose Chad impegnato a giocare con un videogame, -Non preoccuparti.
-Come
faccio a non preoccuparmi?- chiese scandalizzato il
castano, -Non hanno ancora chiamato!
-Amico,
calmati!- rise Chad, -Stanno bene, si sono solo dimenticate di chiamarci.
In quel
momento il telefono di casa squillò e Troy si catapultò all’apparecchio.
-Gabriella?-
chiese speranzoso.
-No, sua
madre.- rispose la voce dall’altra parte del telefono.
-Ehm…
Buongiorno Signora Montez.- salutò cortesemente il giovane
guardando Chad, che sorrise divertito dalla figuraccia fatta dell’amico, -Posso
esserle utile?
-Posso
essere io utile a te, Troy. Gabriella ha appena chiamato, dice
che stanno bene e che l’albergo è favoloso. Mi ha detto di avvertirti e che ti
chiamerà non appena le prove glielo permetteranno.
-Grazie
dell’informazione, signora.- disse Troy deluso dal fatto che la sua ragazza
avesse chiamato la madre e non lui.
-Troy, so
cosa c’è tra te e mia famiglia.- disse la donna che, non poteva sapere il
ragazzo, stava cucinando.
-Cosa?-
chiese con un filo di voce sbiancando.
-Me l’ha
detto prima di partire. Voglio essere sincera con te…
Il ragazzo
aspettò la continuazione della donna con ansia.
-Mi sembri
un bravo ragazzo, da quando sta con te Gabriella è
molto felice. Ti chiedo solo di non farla soffrire.
-Non potrei mai, signora.- confessò Troy sollevato.
-Ok, allora
ci sentiamo. Ciao.
-Sera.-
salutò il ragazzo.
Riattaccò
il telefono e guardò l’amico sorridendo felice, -Mi ha dato
il permesso di stare con Gabriella.
-Evviva!-
esclamò il ragazzo continuando a giocare al videogame.
-Con
Taylor come va?- chiese Troy sedendosi sulla poltrona
sollevato.
-Non va.- rispose l’amico smettendo di giocare.
-Non ti ha detto niente dopo il bacio?- domandò Troy a conoscenza
dei fatti.
-Ha detto
solo che quando tornerà da Barcellona saprà darmi una risposta.
-Ma a
te piace veramente? Insomma, è Taylor McKessie.- gli fece
notare il capitano.
-E
allora? Anche tu stai con Gabriella Montez.
-A
differenza tua io amo Gabriella.- lo rimproverò.
-Cosa?-
chiese Chad sbalordito.
-La amo.- ridisse Troy sorridendo felice.
Rimasero qualche secondo in silenzio.
-Cosa si prova quando si è innamorati?- domandò Chad.
-Devi scoprirlo da solo.- rispose l’amico sorridendogli.
************
Troy
innamorato *-* Ammettetelo, più romantica di me non c’è nessuno!! Rendo tutto romanticoso,
vero Vivy??? ^^ Certo che ogni volta combino
trecentomila casini con sti colori, mia sorella pensava fosse pazza perché
mandavo avanti e indietro la cassetta un sacco di volte per scrivere la canzone
XD
Passiamo
alle vostre magnifiche recensioni:
Herm90 (Ebbene sì, l’ho già scritta
tutta. Finirà col ventesimo chappy sisi Tranquilla, ne sto già scrivendo
un’altra di long-ficcy quindi tornerò presto ^^ Grazie mille e dimmi che te ne pare! Tvb =^^=)
valepigia (Tranquilla, per Jeremy ho una
sorpresina eheh grazie mille e recensisci ancora ^^)
aletheangel (sisi adesso ancora tre capitoli!!
XD Grazie per aver commentato, fallo ancora *-*)
evanescense88 (e io puntualmente rispondo alle
tue recensioni con un GRAZIE ^^ Fammi sapere ^^)
Vivy93 (ci sono troppi no nella tua
recensione, mi sono spaventata O.o scherzo o.o aggiornaaaa grazie mille e
recensisci ancora *-*)
kikk@93 (questo vuol dire che pubblicherai
qualche storia? *-* wow *-* Grazie mille e fammi sapere ^^)
Buffy86 (Secondo me nella realtà non
esistono, e se esistono sono ben nascosti XD Ehm… mi sono dimenticata di Decats
XD Sorry, la inserisco nel prossimo chappy se vuoi grazie mille e recensisci
ancora!! ^^)
Grazie
mille a tutti e sapete cosa fare??!! ^^ RECENSIRE!! ^^
Gabriella
si alzò dal tavolo dell’hotel, dove era stato servito il pranzo, di scatto e
guardando il ragazzo di fronte a lei.
-Smettila
di rompere, Jeremy!- esclamò infatti furiosa.
Non
sopportava più quel viziato che pretendeva che diventasse la sua ragazza. Non
lo sopportava, era sempre dietro di lei, la seguiva in ogni luogo e non c’era
neanche un posto in cui la sua presenza potesse essere
evitata. Velocemente si diresse verso la propria stanza, chiudendosi la porta
alle spalle, e sospirando scocciata. Si scostò dalla porta e si avvicinò alla grande finestra della stanza, da cui filtravano i raggi del
sole.
Era a
Barcellona da quattro giorni. La lontananza dall’America si sentiva, e anche
molto. Cercava di vivere quel sogno che si avvera,
quell’allegria che le era mancata della Spagna, della sua terra natale, ma non
ci riusciva.
Vide
Miguel in piazza, con Sharpay seduta accanto a lui. Passavano molto tempo
insieme i due e finalmente Sharpay aveva confessato a lei e Taylor che Miguel
le piaceva un sacco.
Riconobbe
immediatamente la melodia suonata dal ragazzo.
“A la nanita
nana nanita ella nanita ella
Mi niña tiene
sueno bendito sea, bendito sea”
Prese un
po’ di fiato e continuò a cantare, mentre alcune lacrime le scorrevano sulle
guance senza un apparente motivo.
“Fuentecita
que corre clara y sonora
Ruiseñor que
en la selva cantando llora
Calla mientras
la cuna se balansea
A la nanita
nana, nanita ella”
La voce
strozzata, non riusciva più a cantare da qualche tempo. Sentì
una mano sulla propria spalla, immediatamente si voltò, sorridendo tra
le lacrime. Un sorriso che si spense non appena realizzò
che chi aveva dietro di lei non era la persona a cui stava pensando.
-Ciao
Taylor.- salutò la mora asciugandosi le lacrime.
-Perché
piangi?- chiese accigliata l’amica.
-Pensavo…-
sussurrò Gabriella guardando ancora una volta Miguel e Sharpay, cosa che fece
anche la castana.
-A Troy?
Gabriella
non rispose, si intuiva tutto dai suoi occhi.
-Quando
l’hai sentito l’ultima volta?
-Ieri
sera.- rispose l’amica cercando di frenare le lacrime di nostalgia, -Ti è mai
successo di odiare quello che avevi sempre sognato?- chiese voltandosi.
-In che
senso?- domandò confusa la castana.
-Nel senso
che sogni una cosa per tanto tempo e poi qualcosa, o
qualcuno, ti fa odiare questo tuo sogno.- spiegò la mora.
-No.-
rispose dopo qualche secondo. Chad non le faceva quell’effetto, le mancava
terribilmente questo era certo, ma non era nella situazione di realizzare un
suo sogno quindi non poteva rispondere a quella domanda, -A te?
-In questo
momento odio Barcellona. La odio perché mi sta separando da una delle cose più
belle che mi siano capitate, la sto odiando perché mi ha fatto fare questo viaggio con quell’imbecille di Jeremy, la odio
perché trasmette positività, quella positività che io non riesco a cogliere in
questo momento.- spiegò Gabriella asciugandosi una lacrima scappata al suo
ordine di rimanere negli occhi.
-E’ così
importante per te Troy?- chiese Taylor.
-Sì.-
rispose la mora semplicemente.
Taylor sorrise, vedendo negli occhi nocciola dell’amica la sincerità e
l’amore.
L’amore verso un ragazzo. Gabriella era già stata con un ragazzo tempo prima,
la rendeva allegra, la rendeva felice, la rendeva
amata. Era lei che non riusciva a sentire quell’amore, forse perché non l’aveva
mai amato. Con Troy, aveva notato la castana, la situazione era diversa. Quando
vedeva Gabriella accanto a lui sapeva che in quel
momento era invasa da una strana gioia, poteva riconoscere il sorriso che le
increspava le labbra, gli occhi che esprimevano solo voglia di vivere. Tante
piccole cose che non era mai riuscita a provare con il
suo precedente ragazzo. Si vedeva che amava Troy, si vedeva
chiaramente.
Lei,
invece, si notava che amava Chad? Almeno lo ammetteva a sé
stessa. Chad le piaceva molto, forse più di quanto immaginava. Aveva cercato di
non sentirlo per tutti quei giorni, nel tentativo di capire se era veramente
innamorata di lui. La risposta ormai la sapeva ed era ovvia.
Si diresse
a grandi passi verso l’atrio dell’hotel, dove riconobbe la figura della
professoressa che li aveva accompagnati.
-Signora
Darbus?- la chiamò la ragazza.
-Cosa c’è, McKessie?- chiese la donna.
-Devo
chiederle un favore.
§§§§§§§§§§§§
-Allora,
che si fa stasera?- chiese una cheerlader dai capelli
ricci e neri a Chad, non appena l’ebbe raggiunto in campo.
-Che vuoi fare?- chiese il ragazzo palleggiando con il pallone da
basket.
-Pensavo
che potremmo stare insieme stasera, io e te… da soli.-
precisò la ragazza segnando un cerchio sul petto del ragazzo.
-Scusa, ma
non credo sia una buona idea.- rispose il ragazzo
scostando la mano della riccia.
-Non fare
l’orgoglioso, lo so che ti piaccio.- cercò di
dissuaderlo la ragazza.
-Melanie,
mi piace un’altra, mi dispiace.- spiegò lui
dirigendosi verso il resto della squadra.
Melanie se
ne andò furiosa, avrebbe ripiegato su Mark. Non era al
pari di Chad, ma fa niente. Chissà chi era la ragazza
a cui era interessato?
-Cosa
voleva Melanie?- chiese Troy apparendo dietro a Chad.
-Voleva
passare una serata “da soli”.- rispose il ragazzo lanciando la palla verso il
canestro, che venne centrato in pieno.
-E tu che hai risposto?- chiese l’amico recuperando il pallone e
passandoglielo.
-Che non era
una buona idea.
-Taylor?-
domandò ancora Troy.
Chad si
limitò ad annuire. Mandò di nuovo la palla verso il canestro. Era da quattro giorni,
esattamente da quando la ragazza era partita, che non
la sentiva. Gabriella gli aveva riferito che la castana stava bene e che si stava divertendo molto a Barcellona. Ma
a Chad non bastava sapere che lei stava bene. Voleva sentirla, sentire la sua voce. Non gli era mai importato nulla di
nessuno, si era sempre tirato fuori presto dalle relazioni… e allora cos’è che lo frenava?
Mentre
Troy gli passava un'altra volta il pallone vide
qualcosa che lo fece accigliare.
-Che
hai fatto alla mano?
-Ho tirato un pugno al muro.- rispose imbarazzato il castano.
-Perché?-
domandò l’amico preoccupato.
-Pensavo a
Gabriella.
-Danforth!-
mentre stava per rispondere, il coach chiamò Chad.
Si girò e
vide il padre di Troy davanti a lui, con il telefono della scuola in mano.
-E’ una
ragazza! Ti ho detto mille volte che le ragazze non devono chiamarti durante
gli allenamenti!- lo rimproverò il coach Bolton
passandogli il telefono duramente.
-Scusi, faccio in un secondo.- si scusò il giocatore prendendo il telefono ed
allontanandosi dal campo, -Pronto?
-Chad, sono Taylor.- disse la voce di una ragazza dall’altro capo
del telefono.
-Taylor…-
rispose imbarazzato il ragazzo, finalmente la poteva sentire, -Come va?
-Bene,
Barcellona è stupenda.
-Sono contento. Lo sai che Decats sente la tua mancanza? L’ho beccata
mentre dormiva sul tuo letto.
La ragazza
dall’altro capo della cornetta rise.
-Come mai
questa chiamata a quest’ora?- chiese Chad frenando le
risate.
-Si tratta di Gabriella.- disse Taylor tornando seria.
-E’
successo qualcosa?- si accigliò il ragazzo.
-In un
certo senso. Non riesce a cantare, prima l’ho sorpresa anche mentre piangeva.- rispose la castana.
-Come
mai?- chiese il ragazzo anche se poteva intuirne la
causa.
-Troy.
-Lo
sospettavo. Dimmi come posso esserti utile.
-Ho
parlato con la Darbus. Neanche
a lei piace vedere Gabriella così, rischiano di non
vincere la borsa di studio lei e la sua classe.
-Ma
noi cosa possiamo farci? Non possiamo mica mandare Troy a
Barcellona.- commentò ironicamente Chad.
Il suo
sorriso ironico si spense quando non sentì alcuna
risposta.
-Stai
scherzando?- chiese dopo qualche secondo di silenzio il Wildcat.
-No.-
rispose la ragazza, -Ma ho bisogno del tuo aiuto.
-Taylor, è
una pazzia! La Darbus
non sopporta Troy!- esclamò il ragazzo scioccato.
-Guarda
che è pienamente d’accordo lei. Mi vuoi aiutare sì o no?
-Spara!- esclamò dopo qualche minuto di silenzio.
§§§§§§§§§§§§
Due giorni
dopo la famosa telefonata tra Taylor
e Chad, Gabriella si svegliò con un gran mal di testa,
dovuto al fatto che per consolarsi si era mangiata quintali di gelato la sera
prima. Annoiata si alzò dal letto, notando che nella stanza non c’era nessuno,
e si diresse verso il bagno, dove la doccia l’attendeva.
Quando
ebbe finito la doccia aprì l’armadio e scelse un paio di jeans a vita bassa
sdruciti e una maglietta che lasciava intravedere le spalle
rossa. Si raccolse i capelli neri in una coda alta e si mise le tennis.
Guardò
l’orologio un secondo aprendo gli occhi di scatto. Le dieci e un quarto. Come mai Taylor e Sharpay non
l’avevano svegliata? Le prove iniziavano alle otto, inoltre
lo spettacolo sarebbe stato quella sera!
Velocemente
corse giù nell’atrio per poi dirigersi verso la stanza circolare dell’hotel,
ossia il teatro, dove venivano fatte le prove al
mattino. Quando però, entrando nel teatro non vide
nessuno, fu sbalordita. Che le prove fossero state
spostate e nessuno le avesse detto niente? Strano, di solito era la prima a
sapere certe cose.
Guardò un
secondo il palco, dove l’impianto stereo era illuminato, probabilmente era stato lasciato acceso per sbaglio. Salì sul palco e tirò
fuori il disco.
Cercò la
custodia e quando la trovò sgranò gli occhi. Sulla copertina c’era una sua
foto, scattata al mare qualche anno prima, e quando
girò il disco riconobbe i titoli delle sue canzoni preferite. Che ci faceva lì quel disco? L’aveva lasciato prima di partire
a…
Un
pensiero le balenò nella mente, confermato dal fatto che qualcuno le cinse il
corpo con le braccia da dietro.
-Ciao,
tesoro.- disse una voce maschile.
Gabriella
si voltò quanto bastava e sorrise apertamente per poi voltarsi completamente ed
abbracciare il ragazzo davanti a lei.
-Troy!-
esclamò felice cercando di frenare le lacrime.
Si
guardarono due secondi ed immediatamente si baciarono, un bacio lungo che
sostituiva tutti quelli che non si erano scambiati in quei sei giorni.
-Non puoi
farmi questo, Gabriella.- disse il ragazzo facendola accigliare, -Ti rendi conto che non ti ho baciato per sei giorni?! Io, Troy
Bolton, non ho resistito alla lontananza e mi sono addirittura fatto male alla
mano cercando di non pensare a te.- continuò mostrando
il pugno fasciato.
-Che
stupido che sei!- esclamò la ragazza ridendo.
-Cosa c’è di stupido nell’amarti?- domandò Troy sorridendole.
-Ripetilo.- disse la ragazza rimanendo abbracciata a lui e sorridendo
sorpresa.
-Ti amo.- ripeté il ragazzo.
Gabriella
annullò nuovamente la distanza fra di loro, sorridendo
contro le sue labbra.
Amare.
Quel verbo era un vero dilemma. Come si poteva riconoscere l’amore? Come si
poteva distinguere quel sentimento tanto confuso da una semplice cotta?
-Anch’io
ti amo.- disse Gabriella staccandosi e guardandolo
negli occhi.
Lei era
riuscita a distinguere quel sentimento. L’aveva detto, gli aveva confidato a
cosa pensava da quando era partita.
-Ancora
tu?- chiese Jeremy interrompendo quel momento romanticoso.
-Qualche problema?-
chiese Troy lasciando la ragazza.
-Sì, sei tu.- rispose il ragazzo avvicinandosi pericolosamente al
palco.
-Mi hai proprio scocciato Jeremy!- esclamò una voce femminile facendolo
fermare.
Quando
si voltò riconobbe Taylor con un pugno alzato. Un pugno che finì dritto sul suo
viso, costringendolo a lasciare la sala per l’imbarazzo.
-Bel
lavoro!- si congratulò Chad, posizionato accanto alla
ragazza, -La boxe ti è servita.
-Grazie.-
rispose la castana sorridendo.
-Grazie
Taylor.- disse Gabriella alla sua migliore amica sorridendole e permettendo al
suo ragazzo di fasciarle le spalle con un braccio, -Ora posso
cantare.
************
*-* Ditelo che un po’ vi siete commossi, quanto adoro queste
scenette di ricongiunzione sentimentale *-* Jeremy direi che ha avuto quello
che si merita sisi *-*
Ringraziamenti
*-*
Herm90 (Ha fatto quest’effetto un po’ a
tutti XD come sono cattiva XD Grazie mille!!! ^^
Recensisci ancora ^^ Lo sai che ti voglio bene ^^)
evanescense88 (Non posso stare qui a scrivere
trecento volte Grazie ma sai che ti ringrazio lo stesso ^^ Commenta ancora ^^)
kikka93 (Quando scrivi dimmelo ^^ Ci sono
ancora poche persone disposte a scrivere su HSM, abbiamo bisogno di alleati *-*
Grazie mille e recensisci ancora =^^=)
Vivy93 (Ehi!!Ce l’hai fatta ad aggiornare ^^ Non ti sta simpatica Sharpay
in versione buona? XD Eh, sì… L’amour è complicato…
poverini… XD Grazie anche a te, che te ne pare di questo chappy? *-*)
Buffy86 (Ebbene sì, sono una romanticona
nata u.u Non ci posso fare niente, adoro vederli così i personaggi di HSM XD
Sto lavorando al monumento di Decats e Zeke, poi ti invio
la foto XD Grazie mille e recensisci ancora ^^)
london04
(Grazie mille!!!! ^^ Mi fa molto piacere, continua a recensire!! *-* Ti piace London? ^^)
Grazie a tutti!!
Ho due
annunci:
Primo:
Lasciate commentini XD Ormai sapete che mi fa piacere ^^
Secondo:
DUE persone di mia conoscenza devono sbrigarsi a scrivere e ad aggiornare
perché seno vivo nell’ansia u.u Besos tesori miei
Nota iniziale: Ormai ci avrete fatto l’abitudine.
Anche in questo caso c’è una canzone di Cheetah Girls XD Scusate, vi rompo
sempre. La canzone è “Amigas Cheetas”, solo che è cantata anche da personaggi
maschi e non solo da femmine. Buona lettura ^^
Capitolo 19: Il ritmo della Jake
High
-Tu sei
pazza!- stava dicendo Gabriella alla sua migliore amica abbracciandola.
-Mi ero
stancata di vederti così triste!- replicava Taylor e staccandosi dal suo
abbraccio stritolatore, -Però stasera ce la devi mettere tutta.
-Farò del
mio meglio.- promise la mora sorridendo.
-Comunque
devi ringraziare anche Chad. Senza di lui Troy non avrebbe mai avuto il
permesso da suo padre di venire qui.
-L’ho già
ringraziato, sta tranquilla!- esclamò Gabriella sorridendo ancora.
-Non vi
siete ancora preparate?- chiese Sharpay entrando nella stanza e aprendo
l’armadio, -Lo spettacolo è tra un’ora.
-Noi ci
mettiamo poco, sei tu che ci metti tre ore ad abbinare i vestiti.- la
rimproverò ironicamente Taylor.
La bionda
rispose con una linguaccia, seguita da una delle sue solite risate cristalline
e spontanee.
Incominciarono
a prepararsi, mentre Gabriella ripensava quello che era successo quella
mattina.
Taylor, la
sua migliore amica, con l’aiuto di Chad era riuscita a portare il suo ragazzo a
Barcellona. Avevano passato la maggior parte del pomeriggio insieme e gli aveva
mostrato le bellezze della città. Gli aveva anche presentato Miguel e si erano
trovati subito simpatici l’un l’altro. Verso le sei si erano dovuti separare,
per via delle prove di Gabriella, e ora si stavano preparando, le tre ragazze,
alla serata più attesa della loro vita.
Quando le
nove di sera furono scoccate si potevano distinguere, in piazza, gli spettatori
che prendevano posto e la giuria, composta da nove persone, le più importanti
in Spagna.
Gabriella
si stritolò le mani, nel tentativo di calmarsi, ma fu inutile. Stava dietro le
quinte del palco, aspettando con ansia il momento suo e della sua classe.
-Gabry,
andrà bene.- la rassicurò la castana collegandosi col proprio computer alla
rete informatica del palco.
-Già, sta
tranquilla.- disse una sua compagna di corso sistemandosi gli orecchini a
cerchio.
-Venite
qui.- li riunì la Signora Darbus,
-Sono molto orgogliosa di voi, mi capita di rado di dire ciò, ma è la verità.
Siamo a Barcellona, siamo nella città che potrebbe aiutarvi a mantenere gli
studi di canto. Mi aspetto molto da voi, questo lo sapete già, mettetecela tutta.
I ragazzi
sorrisero e aspettarono con ansia il loro momento.
Passarono,
prima di loro, alcune classi di musica pop e alcune di musica cubana.
-Adesso ho
l’onore di presentare una classe della Jake High, provenienti da Albuquerque.
-E’ il
vostro momento, io vado a posizionarmi davanti al palco.- disse Taylor
prendendo il proprio pc portatile e dirigendosi davanti al palco.
La sua
gonna fino al ginocchio nera e la camicia bianca le donavano un aspetto formale
e scolastico. I capelli raccolti in due trecce, i tacchi piccoli bianchi che le
calzavano i piedi ricordavano il fatto che non era a scuola.
Si mise
nella postazione apposita e collegò il proprio computer all’impianto stereo,
mentre la Jake High
si preparava a salire sul palco.
La musica
incominciò a diffondersi, le luci gialle illuminarono il volto sorridente di
Sharpay che, vestita con un paio di jeans chiari e una maglia scollata bianca a
tre quarti e con i capelli raccolti in una crocchia, lasciando alcuni ciuffi
biondi ad incorniciarle il viso, saliva sul palco. Il rumore dei tacchi si
sentiva e lei, sotto gli sguardi di tutti, incominciò a cantare.
“No matter
where we come from we can be ourselves and still be one!”
Tutta la
classe della Jake High salì sul palco, ognuno con lo stile che più si addiceva
a loro. Incominciarono a muoversi sul palco e a cantare.
“Amigas Cheetahs
Friends for
life
The rhythm
and each other
That’s what
keeps us tight
Amigas Cheetahs
Livin’ the
dream
Nothin’ is
ever gonna come between amigas”
Una
ragazza dai capelli castani raccolti in una coda si distingue dagli altri, la
stessa ragazza che tranquillizzava Gabriella dietro le quinte.
“What could
be any better than
Knowin’
someone will be there when
You gotta
pour heart out
Tell your
secrets to”
Un ragazzo
l’abbracciò da dietro e cantò.
“Someone
who lets you be yourself
There when
you need help
They’ve got
your back win or lose”
“Amigas
Cheetahs
Friends for
life
The rhythm
and each other
That’s what
keeps us tight
Amigas
Cheetahs
Livin’ the
dream
Nothin’ is
ever gonna come between amigas”
Gabriella
fece finalmente la sua comparsa, con i capelli lisci e tenuti da due forcine
nei lati. I jeans blu e la maglia azzurra a tre quarti e che aveva uno scollo
che le permetteva di mostrare le proprie spalle. I tacchi azzurri.
“Kickin’ it
with ‘em just for fun
Or when you
need the 411
Someone who
gives a shout out
When you
lose your faith”
Sharpay le
mise una mano sulla spalla.
“Just when
you think nobody can
Ever
understand
They’re
right here to show you the way”
Si
guardarono e sorrisero, cantando insieme.
“Show you
the way!!
Aah, aah,
aah, aah, aah, aah, ooooooooooohhhh
Yeahhh
friends for life!”
Troy e
Chad, seduti in prima fila, batterono le mani a tempo della musica.
“Amigas
Cheetahs
Friends for
life
The rhythm
and each other
That’s what
keeps us tight
Amigas
Cheetahs
Livin’ the
dream
Nothin’ is
ever gonna come between amigas”
Gabriella
guardò il pubblico e canto in spagnolo.
“Ya que stamos
juntas
Estamos en un
mundo
Donde somos
uno por la musica”
Un ragazzo
dai capelli neri venne illuminato da una luce rossa e continuò la canzone.
“If we just
believe it
You know we
can be it
Nothin’ can
stand in our way
Stand in our
way”
Il ritmo
divenne più grintoso, le mani battute a tempo dalla gente si facevano più
incessanti. Sul palco il turbinio di luci create da Taylor fece la sua
comparsa, un gruppo di ballerini salì sul palco e Miguel abbracciò da dietro
Sharpay facendole fare un giro sé stessa.
I due
cantarono insieme, da soli.
“Amigas
Cheetahs
Friends for
life
The rhythm
and each other
That’s what
keeps us tight
Amigas
Cheetahs
Livin’ the
dream
Nothin’ is
ever gonna come between amigas”
Tutti si
unirono in coro, affiancandosi l’un l’altro.
“Amigas
Cheetahs
Friends for
life
The rhythm
and each other
That’s what
keeps us tight
Amigas
Cheetahs
Livin’ the
dream
Nothin’ is
ever gonna come between amigas”
La musica
sembrava non avere fine, diminuì a poco a poco, lasciando il posto al rumore
degli applausi entusiasti.
Scesero
dal palco, abbracciandosi e congratulandosi tra di loro, mentre sul palco il
posto venivano lasciato alle classi rimanenti.
Dopo altre
tre classi il presentatore salì sul palco con un foglietto in mano.
-La scuola
vincitrice è…- l’attesa era la parte più dolorosa, -…Sanford Life, di New York!
La classe
in questione urlò di gioia, mentre la Jake High applaudiva felice per loro e
tristi per la loro scuola.
-Ora
passiamo al premio della Critica, giudicato dai giornalisti e dai critici più
importanti di Spagna.- continuò il presentatore, mentre una ragazza con un
premio in mano si affiancava a lui.
Dopo
qualche attimo di silenzio l’uomo annunciò il vincitore, -La scuola che si
aggiudica questo premio è…- aprì il foglietto e sorrise indicando Gabriella,
Sharpay e la loro classe, -…Jake High, di Albuquerque!
Si
abbracciarono felici da quel premio, non avevano vinto la borsa di studio, ma
l’importante era che si erano fatti sentire e avessero dimostrato di saper
coltivare la loro passione.
Salirono
sul palco a ritirare il proprio premio. Gabriella sorrise a Troy
raggiungendolo.
Taylor si
avvicinò a Chad.
-Grazie
per l’aiuto riguardante Troy.- disse rivolta al ragazzo.
-Di
niente.- rispose il castano sorridendole, -Trovata la risposta?
-Credo di
sì.- incominciò la castana, -Ho pensato molto questa settima ed una domanda era
sempre lì, che cercava risposta. Perché?
-Come
perché?- chiese Chad accigliato.
-Perché?-
ripeté Taylor, il ragazzo sapeva dove voleva andare a parare.
-Perché
sei intelligente, sei furba e sei una bambina.- concluse il riccioluto ridendo,
-Perché?
-Perché
sei bello, simpatico e non hai cercato risposte la settimana scorsa.- rispose
la ragazza.
Si
avvicinò piano, lasciando che le sue mani si allacciassero dietro al collo del
Wildcats, per poi unire le sue labbra con le sue. Un tocco lieve, purtroppo,
visto che qualcuno li interruppe.
-Wow.- commentarono
infatti Gabriella e Troy guardandoli.
-Farvi gli
affari vostri mai, eh?- chiese Chad scocciato dall’interruzione.
-Sembra
che stasera non siate gli unici ad esservi messi insieme.- commentò Troy
indicando una coppia seduta sul palco.
Guardarono
quel punto e videro Sharpay e Miguel condividere un bacio.
-Cosa
diremo quando torneremo a scuola?- chiese Taylor, mentre Chad le passava un
braccio sulle spalle.
-Sul fatto
che abbiamo formato delle coppie strane?-
chiese l’amica, mentre Troy le teneva la mano.
-Tranquilla,
Taylor. I tuoi genitori, d’altronde, sono la prova vivente che possono nascere
coppie diverse.- disse Chad.
La ragazza
sorrise, -Ti avverto, mia sorella non ti lascerà in pace, ha una cotta per te!
************
Siamo
arrivati al penultimo capitolo. Il prossimo è l’ultimo, è un peccato. ç.ç Mi ci
sono affezionata a questa ficcy e alle vostre recensioni!! Dai, passiamo ai…
…Ringraziamenti:
valepigia (Tranquilla, sei perdonata, purché
tu recensisca ancora ^^ Sii, così Sharpay se ne sta in disparte e non rompe XD Aggiornato
^^ Grazie mille!!)
evanescense88 (Addirittura, ti ringrazio
moltissimo!!!!!!!!!!!!! *-* Recensisci ancora *-*)
_PinkGirl_ (Mi è venuta spontaneamente quella
risposta maliziosa XD Grazie mille,
recensisci ancora mi fa molto piacere!! =^^=)
Herm90 (Per una come me che adora Max
Pezzali è un complimento credimi u.u E Chad e Taylor si sono sistemati direi
sisi grazie mille e commenta ancora tvb sisi ^^)
SILVIA (Grazie anche a te, ribadisco:
commenta ancora XD Magari, a me piacerebbe molto un futuro da scrittrice,
quello che mi fai è un complimenti coi fiocchi *-*)
Buffy86 (Spiacente, Decats è rimasta a
casa XD Grazie mille e fammi sapere, sono felice che esista qualcuno
romanticoso come me ^^)
diavoletta_verde (Mi sono mancate molto le tue
recensioni!! ^^ Continua a recensire appena puoi, mi fa molto piacere credimi
^^ Grazieeeee)
Vivy93 (Adori tutto insomma XD Grazie, eh
sì. Devi farci l’abitudine, perché io sono sempre molto sorprendente ^^ Stavi
per piangere? Mamma mia, questo vuol dire che sono capace di esprimere emozioni
con la mia scrittura *-* Grazie mille e fammi sapere!! ^^)
Kikka93 (Grazie mille anche a te, spero
che quei sigh siano di lacrime di felicità XD Fammi sapere!! ^^)
london04 (Nooooooo, non si nota affatto XD
Come dice lei: W Me!! Ma in questo caso me lo dico per ringraziarti della
recensione e W Te se recensirai ancora ^^ W London!!!! ^^)
Grazie
ragazze!! ^^ L’ultimo chappy dovrei postarlo o sabato sera o domenica
pomeriggio, non sono sicura!! Fatemi sapere con le vostre recensioni che ve ne
pare del chappy!!
Nota iniziale: Siamo arrivati all’ultimo chappy
ç.ç La canzone presente è “We’re all in this together” (non tutta
poiché non facevo in tempo).
Questo capitolo è dedicato a tutti coloro che mi hanno chiesto una long-fiction, a tutti coloro
che hanno recensito dall’inizio alla fine, a chi si è aggiunto tra le mie
recensioni, a chi mi ha consigliato, a chi ha detto che questa ficcy gli è
piaciuta capitolo dopo capitolo. Grazie a tutti!! ^^
Vi voglio bene. Vi lascio all’ultimo chappy, ci vediamo in fondo ^^
-Sapevo
che ce l’avresti fatta! Cantare non è
così difficile.- disse la ragazza staccandosi.
-Solo se
ho una buona insegnante.- sorrise contro le sue labbra
baciandola, -A proposito, credo che tu debba ringraziarmi. Sono riuscito a
farti passare in Letteratura.
-Mio
eroe!- esclamò Gabriella facendo finta di svenire e ridendo.
-Indovinate
chi è riuscita a centrare per la prima volta nella sua vita un canestro?-
chiese Taylor ironica.
-Senza di
me non ce l’avresti mai fatta, questo è certo. Sei una
bambina, in fondo.- disse Chad ricevendo un pugno
dalla diretta interessata, -Ahia, dimentico sempre che fai boxe.
-Farai
bene a ricordartelo e a ricordarti tutte le formule
chimiche quest’estate. Solo perché sei riuscito a passare
questo non vuol dire che devi trascurare la materia per il basket.- lo
rimproverò Taylor mentre Chad le passava il braccio sulle spalle come era
solito fare da quando stavano insieme.
-Ora che
ci penso, come andrà a finire?- chiese Gabriella ai tre.
Tutti e
quattro ci pensarono.
Al ritorno
da Barcellona Miguel era partito con loro e Sharpay, rivelando quello che ormai
sapevano già tutti. Che stavano insieme. Erano una
bella coppia, questo era certo, e non avevano riscontrato pregiudizi nei loro
confronti. Nessuno avrebbe osato mettersi contro Sharpay Evans!
Erano
riusciti, le due secchione e i due Wildcat, a
nascondere la loro relazione per un mese intero, ma quando una cheerlader beccò
Taylor e Chad baciarsi lo rivelò a tutta la scuola.
Da lì tutti
i gruppi si erano sfaldati.
I punk
uscivano con i membri del Drama Club, i Wildcat avevano mollato le cheerlader
per stare con le secchione, i rockettari uscivano con
gli skeater. Un casino insomma. Un casino che avevano creato
loro. Un casino che però erano felici di aver creato, anche se non
apposta.
Le finali
che dovevano essere disputate erano state rimandate a Settembre, con l’intento
di aiutare la preparazione durante l’estate. I debiti erano stati tutti
superati, in quanto tornati in America avevano cominciato a studiare e ad
occuparsi finalmente delle proprie materie calanti.
Erano a
Giugno ormai, la scuola era finita e tutti e quattro erano stati promossi. Questo
voleva dire che non avrebbero più convissuto insieme.
Non avrebbero più vissuto sotto lo stesso tetto, non ci sarebbero più state le
serate a base di film e cinese e i loro lavori potevano
anche essere lasciati.
-Sapete
che vi dico?- richiamò l’attenzione Chad, -Dovremmo
ringraziare il preside.
-Prima che
ne dite di festeggiare?- chiese Sharpay apparendo dietro a loro mentre teneva
la mano a Miguel.
-Non abbiamo una canzone.- disse Gabriella all’amica.
-Improvvisiamo.- disse Taylor sciogliendo l’abbraccio e dirigendosi verso il
laboratorio d’informatica, seguita dagli altri.
Si collegò
all’altoparlante della scuola e fece risuonare una musica cominciando a
cantare.
“Together,
together, together everyone
Together, together, come on lets have some fun
Together, were there for each other every time
Together together come on lets do this right”
Il motivo
della canzone risuonò in tutta la scuola, la musica venne
sentita da tutti.
Troy si
tolse la felpa e guardò Gabriella negli occhi, sorridendo.
“Here and
now its time for celebration
I finally figured it out (yeah yeah) That all our dreams have no limitations
That's what its all about”
La voce
del ragazzo era stupenda. Prima era stonato, ora era
bravissimo! Le ripetizioni della sua ragazza era
servite molto.
Gabriella
sorrise di rimando e cantò anche lei.
“Everyone
is special in their own way We make each other strong (each other strong)
Were not the same
Were different in a good way
Together's where we belong”
Miguel e
Sharpay cantarono insieme dirigendosi fuori dalla
scuola con il resto del gruppo, mentre molti studenti si univano ballando.
“We're all
in this together
Once we know
That we are
We're all stars
And we see that
We're all in this together
And it shows
When we stand
Hand in hand
Make our dreams come true”
Ryan balzò
fuori dal nulla e cominciò cantare.
“We're all
here
and speaking out with one voice
we're going to rock the house (rock the house)
the party's on now everybody make some noise
come on scream and shout”
Sharpay
guardò Troy e Chad indicando loro il cortile dell’istituto, dove i Wildcat e le
cheerlader si stavano posizionando.
“We've
arrived because we stuck together
Champions one and all”
I due si
diressero dai compagni di squadra e si unirono a loro nel motto dei Wildcats.
“Wild cats
sing along
Yeah, you really got it goin' on
Wild cats in the house
Everybody say it now
Wild cats everywhere
Wave your hands up in the air
That's the way we do it
Lets get to it
Time to show the world”
La musica
finì e tutti si abbracciarono augurandosi buone vacanze.
Chad prese
in disparte Taylor e la portò nel cortile laterale della scuola, fermandosi in
un punto in cui nessuno li avrebbe visti.
-Da quando
canti?- chiese Chad stringendo le proprie mani con quelle della ragazza.
-Da un
po’.- rispose semplicemente lei.
-Lo sai
che mi piaci da impazzire?- chiese il castano
avvicinandosi pericolosamente a lei.
-Sì.-
rispose lei diventando rossa.
-Taylor,
arrossisci ancora?- chiese lui con un sorriso furbetto, al quale lei rispose
con un alzata di spalle.
Chad le
strinse la vita con le sue braccia e annullò la distanza tra
di loro, trasportandola in un bacio. Taylor sentì il suo rossore
diminuire, come le capitava ogni volta che stava a
contatto col suo ragazzo. Le infondevano sicurezza i suoi baci, i suoi abbracci e le sue carezze.
Il
Wildcats si staccò e sospirò guardandola, -Signorina, ma cosa mi hai fatto?
-Ti ho fatto un incantesimo.- sorrise la castana, -Ti ho fatto
innamorare.
Danforth e McKessie sono convocati
in presidenza urgentemente.
I due si
guardarono accigliati. Si diressero verso la presidenza e bussarono alla porta,
entrando poi imbarazzati.
-Accomodatevi
pure.- disse il preside guardandoli entrare nell’ufficio.
I due presero posto sulle stesse poltrone su cui si erano seduti
all’inizio dell’anno quando gli era stato detto che avrebbero condiviso insieme
tutto e notarono che Troy e Gabriella erano presenti nell’ufficio. I quattro si
scambiarono un’occhiata perplessa.
Sulla
scrivania riconobbero i loro mazzi di chiavi. Avevano già portato la loro roba
nelle rispettive case.
-Voglio
complimentarmi con voi. Ce l’avete messa tutta e
vogliamo darvi la possibilità di continuare così.
I quattro
non capirono come mai il preside si era alzato, aveva preso le chiavi e gliele aveva
restituite.
-Riteniamo
giusto che a Settembre voi ricominciate a vivere insieme, per fare in modo che
non caliate nuovamente nelle materie che avete superato.
-Sta
scherzando?- chiese Troy con un sorriso che andava da una parte all’altra del
suo volto.
-Niente
affatto.- disse il preside inarcando le sopraciglia alla vista dei loro sorrisi
entusiasti, -Ma voi non vi odiavate?- chiese non essendo a conoscenza delle
loro relazioni. Era l’unico nella scuola a non sapere nulla.
-Così
tanto che non vediamo l’ora di vivere di nuovo
insieme.- disse Chad sorridendo al preside.
I quattro
uscirono dall’ufficio e si abbracciarono a turno.
-Vi
ricordate cosa ci siamo urlati dietro il primo giorno che abbiamo vissuto
insieme?- chiese Troy rimanendo abbracciato alla sua ragazza.
-E’
guerra?- chiese Chad ridendo.
-Esatto. Sapete
questo cosa significa?- chiese Gabriella guardandoli.
-Cosa?-
chiese Chad staccandosi da un bacio di Taylor.
-Che la
guerra è appena iniziata.- disse Taylor facendo scoppiare a ridere tutti.
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Basta,
finito XD Tranquille, sto già scrivendo una nuova
long-fiction, quindi non vi lascerò senza le mie ficcy per molto tempo (Nooo,
risparmiaci!! NdTutti) (Spiacente, dovrete sopportarmi ancora NdA) (NOOOOOOO
ç.ç NdTutti)
Ringraziamenti:
evanescense88 (Grazie mille!!!!! Recensisci
anche questo!! ^^)
diavoletta_verde (Sisi, ho capito che hai amato il
chappy e ti ringrazio!! Dimmi se ti piace come ho fatto finire la ficcy ^^
Grazie per avermi seguito!!)
valepigia(Non disperare!! Ne ho già iniziata un’altra, pubblicherò il primo
chappy appena posso!!! Grazie mille e fammi sapere ^^)
_PinkGirl_ (Ti dirò
la verità: questa è la prima long-ficcy che finisco come si deve ^^ Be’, era
troppo scontato se vincevano no? XD Grazie, che te ne pare dell’ultimo chappy??)
Barbycam (Ebbene sì, è finita!! Grazie mille, che te ne pare del chappy finale? =^^=)
Herm90 (Sisi, alla soglia del penultimo
chappy si sono messi insieme!!! XDDDD Grazie mille
tesoro, tu sai già come inizia la prossima ficcy shhhhh >< non dirlo in
giro recensisci ancora ^^)
Buffy86 (Sono felice che mi seguirai ancora!! Intanto ti ringrazio per tutte le favolose recensioni che
mi hai lasciato, lo so che è l’ultimo… ma recensisci
ancora? *-*)
silvia (Grazie mille!! Aiuto, il libro ci
vorrà un po’ perché in realtà ne sto scrivendo realmente uno ^^ Fammi sapere!!! ^^)
Vivy93 (Certo che continuerò a postare, infatti la prossima long-ficcy vedrai che idea folle ho
avuto XD Grazie mille e fammi sapere se ti piace questo chappy!!!)
Basta,
ragazze sono commossa ç.ç
Grazie a
tutte per avermi seguito, a chi ha letto, a chi ha recensito!!!
Vi voglio bene!!
Piccolo
anticipo: Prossima ficcy si intitola “La sicurezza che
non ho” ^^