I CAN'T BE YOUR SUPERMAN, BUT FOR YOU I'LL BE SUPERHUMAN ♪

di jesuisgenevieve_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ashley si alzò come ogni mattina, andò in bagno e solo dopo essersi lavata e vestita si accorse che quel giorno sarebbe stato il suo primo giorno di scuola, così iniziando ad imprecare si svestì e indossò la "nuova divisa", orrenda, come tutte le altre che aveva dovuto indossare nelle vecchie scuole, sembrava quella del mondo di patty, ormai c'era abituata, a cambiare scuola s'intende, sua madre era morta da quattro anni, ed erano quattro anni che si trasferiva da una città all'altra per il lavoro del padre, ma quest'anno sarebbe stato diverso, non se ne sarebbe più andata, era finalmente riuscita a tornare a Londra, la sua città, nonostante si fosse allontanata dal padre per vivere da sola in una specie di college era contenta di essere tornata a Londra, e poi aveva diciotto anni, non poteva mica restare per sempre con suo padre.
Uscì dalla sua camera e si recò subito in segreteria per sapere chi fosse la sua compagna, era nuova nella scuola e non conosceva nessuno, quindi aveva deciso di arrivare un giorno prima per ambientarsi, ma non era servito a niente, dato che era stata tutta la giornata da sola.
Arrivò in segreteria e trovò una segretaria in sovrappeso vecchia e piena di porri che la agredì subito.
-Signorina, lei non può stare qui, mi dispiace- molto gentile pensò Ashley, ma non se lo fece ripetere due volte, girò i tacchi, o meglio le sue amate converse e si diresse a lezione, alla prima ora aveva chimica, così si affrettò ad arrivare in orario, odiava chimica, perciò doveva farsi buona la professoressa, e per farsela buona di certo non poteva arrivare in ritardo.
Una volta entrata in classe il tempo passò lentamente, ma finalmente la giornata finì e Ashley potè recarsi alla mensa.
Prese il suo pranzo e iniziò a guardarsi in torno, la sala era molto grande e piena di gente, come nelle altre scuole riconobbe subito il gruppo degli snob, il gruppo delle chirleaders, quello dei fighi, quello degli sfigati e quello delle persone normali, lei non sapeva dove andare, perchè sapeva che nessuno dei gruppi l'avrebbe accettata in quanto "nuova", così decise di andare a mangiare in bagno, non era un tipo molto socievole, perciò si avviò verso l'uscita, proprio in quel momento però si sentì chiamare, così si girò e vide quattroi ragazze che sembravano molto simpatiche.
- Ciao, abbiamo visto che sei nuova, ti va di sederti con noi??- Ashley in quel momento si sentì felice, era la prima volta in quattro anni che qualcuno la invitava a sedersi e che non era lei a cercare di farsi accettare da qualcuno.
-Certamente!!- fu tutto quello che riuscì a dire, si sedette e iniziò a parlare con le ragazze, le trovò molto simpatiche, in particolare una, Scharlotte, al contrario delle altre non parlva molto, e da quel che aveva capito era nuova, proprio come lei, nonostante le conoscesse da cinque minuti sapeva che sarebbe diventata ben presto una loro amica, e così come Ashley anche le ragazze erano coinvinte di ciò.
Il pranzo finì, e le ragazze si diedero subito appuntamento per il pomeriggio, dopo le lezioni allo sturbuks vicino alla scuola.
La campanella ancora una volta suonò e Ashley si avviò verso l'aula di canto, Ashley non aveva mica scelto una scuola normale, era alla School Art Accademy, di giorno una scuola normale, ma di pomeriggio via la divisa, e via all'arte.
Così andò in bagno, si tolse la divisa e indossò i suoi amati jeans e la sua amata maglia di abercrombie, la sua maglia portafortuna, una volta vestita si avviò verso l'aula ed entrò, trovò un professore abbastanza strano che subito iniziò a fare l'appello, Ashley sentì una quantità di cognomi infinita, e finalmente sentì il suo.
-Mattew??-  Ashley sperava che il professore non si accorgesse che fosse nuova, ma neanche finì di pensare che il professore continuò
-vedo che abbiamo un volto nuovo.. Signorina Mattew?? è presente??-
-s-ssi, eccomi- Ashley si sentì in imbarazzo, ma era niente rispetto a come si sentì quando il professore continuò..
-Ah eccola, non la vedevo, signorina, lei è troppo bassa per stare dietro, si faccia vedere su, si alzi, non sii timida, quì alla school art non vogliamo persone timide.- dopo quelle parole Ashley si alzò e andò verso il professore, le gambe le tremevano, ma di certo non voleva passare per quella timida, arrivata alla cattredà una sessantina di occhi la scrutavano, ma cercò di non pensarci, così guardo il professore e rispose -professore, non sono timida è che non cerano posti liberi, così mi sono messa all'ultimo banco- Balla, in quel momento Ashley non seppe come ce la fece, ma si sentì diversa, aveva mentito, lei era timidissima, ma si era ripromessa che quest'anno sarebbe stato tutto diverso-oh, signorina, non si preoccupi, Styles, vada dietro al posto della signorina Mattew, lei signorina, si sieda vicino a Tomlinson-
-Ma professore?' non è- un ragazzo dai capelli ricci parlò, ma fu subito bloccato dal professore
-Styles, niente ma-.
Ashley fece come le disse il professore e si sedette di fianco al ragazzo dagli occhi color oceano.





SPAZIO CAROTE (?)
ciaooooo genteee!!!!! ok, questo è solo il prologo, vi giuro che 
non sarà tutto così noioso, iniziate a leggerla, recensite, mettete nelle ricordate, e poi quando
aggiorno potete dirrmi tutto, ma questa ancora non è un vero capitolo, recensite comunque, ok non 
sono molto ispirata in questo momento quindi CIAOOOOOOOOOO
Ah, seguitemi su twitter, sono @Fede_Styles

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Le ore passavano, e Ashley non aveva il coraggio di guardare in faccia il ragazzo seduto di fianco a lei, l'unica cosa che sapeva di lui era che si chiamava Tomlinson di cognome e più non voleva sapere, gli stava antipatico, pensava che si sentisse superiore a tutti, nonostante non lo conoscesse.
La lezione passò in fretta e Ashley finalmente uscì e andò al parco dalle sua nuove amiche.
-Ashley, come è andato il primo giorno??- chiese subito Charlie,  la ragazza ci pensò un attimo su, ma poi rispose subito -Bene, tuttosommato... sapete dirmi qualcosa riguardo un certo Tomlinson??-
- Certo!- squittì subito Madison, la ragazza dagli occhi smeraldo e i capelli biondi - Sai louis è il ragazzo più popolare della scuola, ed è fidanzato con la ragazza più popolare della scuora :Amber Stweart, è bellissima, ma ha il cervello grande quanto una noce, comunque Louis con i suoi migliori amici  fa parte di un gruppo che si è formato quest'anno, o meglio l'ha formato il professor Simon, il prof di canto, ah, e io amo Harry, quel ragazzone dai ricci perfetti e gli occhi smeraldo- continuò Madison con gli occhi a cuoricini, a quella scena Ashley non potè fare a meno di sorridere.
La giornata passò in fretta, e Ashley dovette tornare in dormitorio, entrò in stanza e fu sorpresa di trovare Madison, Charlie, Rebecca e Spancer, le ragazze che aveva conosciuto a mensa e che erano diventate subito loro amiche.
-Ma voi che ci fate quì ?- chiese subito Ashley sorridente
-ci sembra obbio ragazza, siamo le tue compagne di stanza- squittì subito spancer, la più timida del gruppo, ma con qui Ashley aveva già iniziato a legare. Ashley subito contenta le abbracciò tutte, e poi iniziò a parlare, le raccontò la sua storia, che la madre era morta, che non vedeva mai il padre perchè lavorava all'estero, che odiava le verdure, amava i panda e che non aveva mai avuto delle amiche, a un certo punto si accorse che stava parlando da ore e che non sapeva niente sulle ragazze, così chiese subito - Bene, io vi ho raccontato tutta la mia vita, manca solo che vi racconti la marca che usavo di pannolini, comunque, raccontatemi qualcosa di voi!!- a quella domanda subito Rebecca si esaltò e iniziò a riassumere la loro storia.
-Allora, vediamo un po' se ho capito bene.. tu, spancer e madison vi conoscete dalle medie e siete subito andate d'accordo, mentre tu Charlie sei quì da una settimana e come me non conosci nessuno??- Ashley riassunse in breve la storia delle ragazze e subito Madison prese la parola -Si è così hai riassunto le nostre vite in due parole, mi fa un po' impressione, però è così-
-Ashley scusala molto, ma quando arriva una certa ora e poi quando beve coca cola impazzisce- Spancer si accorse che la sua amicha stava sparando cazzate e la fermò
-Ragazze, conoscete un certo Liam??- a quella domanda Rebecca sussultò, ma poi capì che non stava parlando di niall, ma di liam -si, è il migliore amico di niall perchè ?? - Charlie diventò tutta rossa, non sapeva come rispondere, non poteva mica dire che l'aveva quasi buttato a terra mentre ascoltava cher all'ipod e che se n'era subito innamorata, così si limitò a rispondere con un'alzata di spalle seguita da un niente, le ragazze sospettarono qualcosa però non ci fecero caso, continuarono a parlare di tutti e tutto fino a che non si addormentarono.
Passarono circa due ore da quando Ashley si era addormentata, ma una folata di vento spalancò la finestra e si alzò subito, stette circa mezz'ora sdraiata sul letto cercando di addormentarsi, ma non ci riuscì, così decise di uscire a fare una passeggiata al parco, si infilò i suoi amati Ugg sopra il pigiama e uscì dalla camera, iniziò a camminare per il parco, fino a quando, immersa nei suoio pensieri si scontrò con un ragazzo, il quale non reagì molto bene -Ma che cazz?? stai più attenta quando cammini- Ashley lo guardò in cagnesco, quando si accorse che il ragazzo a cui era andata addosso era Louis, così decise di non fare scenate e di sottomettersi a lui -si scusami hai ragione, è che non conosco nessuno in questa scuola e avevo bisogno di schiarirmi le idee- Ashley alzò gli occhi e incontro' gli occhi del ragazzo, in quel momento un brivido attraversò la schiena di entrambi, ma nessuno dei due ci fece caso. -No non fa niente, non preoccuparti, sei Ashley giusto??- ashley a quella domanda sussultò e rispose con un cenno della testa, non poteva essere vero che Louis Tolminson, il ragazzo più popolare della scuola si ricordasse di lei, in quel momento si accorse che indossava un pigiama con gli unicorni, così decise di tornare al dormitoio prima che louis se ne accorgesse -Forse è meglio che vada- fu la prima scusa che le venne in mente, ma si maledì perchè non era una vera scusa, Louis le fece un cenno con la testa e lei si voltò e fece per andarsene, quando il ragazzo la fermò -bel pigiama, comunque buonanotte- ashley ringraziò il padre eterno che era notte e che louis non potè vedere il colore delle sue guance -Grazie e notte louis- Ashley successivamente si maledì mentalmente per aver risposto alla provocazione di louis. Si girò, dopo essere quasi morta a causa del sorriso di louis e si allontanò tornando al dormitorio, solo dopo si accorse di averlo chiamato Louis, e che in teoria non doveva sapere il suo nome, ciònonostante si mise a letto e si addormento pensando al sorriso che poco prima le aveva fatto perdere un battito di cuore e a qei occhi in cui era riuscita a specchiarsi.






SPAZIO  UNICORNI (?)
Ciaoooooo, ecco il nuovo capitolo, ditemi che ne pensate, mi raccomando, voglio almeno una recensione...
@xhugmepayne_ dimmi che ne pensi ;)

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ashley si svegliò e la prima cosa che fece fu misurarsi la febbre, ormai era una settimana che aveva la febbre, quindi una settimana che non andava a lezione e che non vedeva Louis, che ormai era diventato il suo pensiero fisso, non vedeva l'ora di vederlo, dopo l'incontro dell'altra notte non pensava ad altro... (forse l'ho già detto).
Si tolse il termometro e vide che segnava 36.05, una volta letto che non aveva la febbre si alzò e fece una specie di balletto,  solo quando le ragazze scoppiarono in una fragorosa risata, si accorse  che non era da sola e che aveva appena fatto una figura di merda, ciò nonostante indossò la sua divisa e andò a lezione, le ore passarono in fretta fino a quando non giunse la quinta ora, economia, ashley adorava quella materia, così entrò nell'aula e si mise nell'ultimo banco, vicino alla finestra, il professore entrò in classe ed iniziò la lezione, dopo circa un quarto d'ora si sentì un tonfo e la porta si aprì.
-Salve professore mi scusio per il ritardo, ma un gatto si è mangiato le mie carote- quando la classe scoppiò a ridere louis si accorse della scusa poco credibile.
-Luke, ancora in ritardo, la prossima volta ti manderò in punizione...- -Louis professore, louis- il professore non rispose e louis si sedette nell'ultimo banco liberio, caso del destino affianco ad ashley.
Sul volto di quest'ultima comparse un sorriso che nascose subito, la lezione era noiosa, così ashley iniziò a giocare con il suo blackbarry quando louis iniziò a parlare. - Hey ashley, come mai questa settimana non ti  ho visto a lezione??- ashley fu sorpresa di sentire quelle parole uscire dalla bocca di louis, ma poi si rese conto che stava pensando troppo e si affrettò a rispondere. - Hem, si, ho avuto la febbre e le mie amiche mi hanno costretto a stare a casa...- - Tomlinson, vedo che dopo due anni non ha ancora capito che in classe si sta in silenzio, e lei signorina Mattew, il primo giorno già è causa di distrazione, fuori, immediatamente tutti e due!!- Ashley si maledì mentalmente, se avesse combinato guai sarebbe dovuta tornare in fretta e furia dal padre, ciò nonostane uscì dall'aula e insieme a louis si diresse verso il giardino della scuola.
 
 
Charlie quella mattina arrivòin ritardo a scuola e si dovette sorbire la ramanzina dal professore di canto, dopo aver ascoltato un rimprovero di un quarto d'ora si andò a sedere al primo banco, l'ultimo rimasto libero, avanti a quello di liam, da cui arrivavano benissimo i cioppini della professoressa. -Signorina Jackson, dato che lei non rispetta le regole, venga quì a far sentire a tutti di cosa è capace, su- Charlie che si era distratta capì che la professoressa parlava con lei solo quando una cinquantina di occhi la fissavano, compresi quelli di Liam, il ragazzo per cui aveva una cotta- I-i-io??- domandò in un sussuro -Si lei, è lei la signorina Jackson o ce ne sono altre in quest'aula??- charlie si sentì sprofondare avrebbe dovuto cantare davanti a tutti. -Si, professoressa, ma si rilassi che oggi non è giornata- ok, non sapeva come le era uscito, ma non si pentì - cosa ha detto- la professoressa diede un'occhiata al registro e continuò la frase -signorina.. Charlotte??- ops l'aveva sentita... -no niente professoressa. Charlie prese il suo ipod e iniziò a cantare love me for me di cher Lloyd, la sua cantante preferita.
I'm Done, I Give Up
I Don't Wanna Pretend No More
That's It, So What
I've Lost A Friend Before
Gonna Say It Like It Is
No More Wondering What If
That Ain't The Way You Oughta Live
Cos I Don't Want You To Love Me
If You Don't Wanna Love Me For Me
Tutta la classe rimase a bocca aperta e ascoltò in silenzio la canzone. Liam spalancò la bocca e fu invaso da dei brividi, la musica finì e dopo un lungo applauso e i complimenti della professoressa Charlie rossa in volto tornò a posto. Liam in quel momento capì che quella ragazza aveva qualcosa di speciale e che non se la sarebbe fatta scappare molto facilmente.





ciaooooo ragazze, scusatemi tantissimo, ma ho preso un quattro in latino e mia madre mi ha messo in punizione per un mese... 
mi sono sentita persa senza il computer, avevo il cellulare, ma non era la stessa cosa...  però avete visto?? Ho aggiornato, allora vorrei ringraziarvi tutte per le sei recensioni, c'è la mia faccia era tipo ksafgweusogivjjikffeiobjwo4iòr <---- così', non so se ho reso l'idea, comunque scusatemi per questo capitolo di medda, ma è di passaggio, non succede un emerito.. BIP (?) si, lo so non sono divertente...  ma mi diverte tenere le persone sulle spine, vabbè che a nessuno frega della mia storia, comunque non so che dire, fatemi sapere che ne pensate... baci Fede_Styles <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Ashley e Louis uscirono nel cortile della scuola, e Ashley timida com'era non aveva intenzione di parlare, così Louis decise di rompere il ghiaccio.
-Allora signorina Mattew, mi racconti la sua vita, come mai ha deciso di cambiare scuola proprio l'ultimo anno?? Scusa la domanda, ma è un po' strano...- Ashley fu colta alla sprovvista, non sapeva se raccontare la verita a Louis, ma si sentiva dentro che di lui poteva fidarsi, così - allora prepara un fazzoletto perchè la mia vita sembra una di quelle telenovelas argentine, ma andiamo al dunque, vediamo un po', mia madre è morta quattro anni fa..- ashley non riuscì a finire la frase che Louis la interruppè -Mi dispiace, non devi per forza raccontarmelo..- Louis si sentì mortificato, e Ashley se ne accorse - Oh, non non preoccuparti, lei mi ha vouto bene e io gliene voglio quindi... vabbè comunque- ashley cacciò indietro le lacrime che le stavano venendo e continuò - in questi anni non mi sono mai fermata in una città, ho girovagato per l'america insieme a mio padre fino a quando non sono riuscita a trovare i soldi per tornare nella mia città, Londra s'intende, tu invece che mi racconti?? chi è Louis Tomlinson, il vero Louis Tomlinson- Colpito e affondato così si sentì Louis dopo la domanda di Ashley, quella ragazza lo attirava, e poi era perfetta per lui, aveva anche i capelli carota, era riuscita a capirlo in due minuti. - Che dire, quì a scuola mi venerano come un dio, si, lo so che sono irresistibile, e sexy, ma sono un ragazzo come un altro che ama le carote, tutto qua, la mia vita è semplice, e mi piace così- Ashley non sapeva che dire così.. -Oddio, anche io amo le carote, da piccola pensavo che se mangiavo le carote i miei capelli perdessero un po' di arancione, sai tutti i bambini mi prendevano in giro perchè avevo i capelli color zucca, e dato che non ero molto magra mi chiamavano zuccotta, odiavo i miei compagni di classe- Ashley si pentì subito per essersi aperta così tanto con quel ragazzo, ma era come se lo conoscesse da sempre - Awww, ma i tuoi capelli sono stupendi, allora io ti chiamerò carotina, e molto più bello di zuccotta- Ashley e Louis si guardarono e scoppiarono a ridere -ma ce la farò mai a non essere chiamata con dei nomi da ortaggi? Bha...- .
 
Ashley e Louis furono interrotti dalla campanella e rientrarono a scuola, Louis andò dai suoi amici e Ashley raggiunse con un sorriso stampato sulla facci Spencer, Bec, Madison e dopo un po' arrivò anche Charlie, le ragazze fecero la fila e dopo aver messo nei loro piatti una strana sostanza che doveva essere polpettone si sedettero all'unico tavolo libero, proprio a fianco al tavolo dei vip.
- Oddi ragazze uccidetemi, c'è siamo sedute a fianco al tavolo di Harry, Bec, che sta facendo?? oddio, mi sta guardando, come sto??- tutte le ragazze scoppiarono a ridere dopo l'affermazione di madison, attirando l'attenzione di tutta la mensa, quando Charlie si accorse che al tavolo dei vip c'era Liam subito volle scavarsi una fossa e sprofondare, ma fece finta di niente. Ashley si accorse che tutta la mensa guardava il tavolo dietro di lei (era seduta di spalle), così si girò e vide Louis baciarsi con una ragazza, doveva essere senz'altro Amber, la sua ragazza, aveva l'impressione di averla vista da qualche parte, ma proprio non si ricordava dove, o meglio non voleva ricordare... Ashley si rigirò e un senso di tristezza la invase, stava iniziando a provare un certo interesse per quel ragazzo, ma era fidanzato, si rese conto di non conoscere nessuno, così chiese a Bec chi fossero e Bec gli spiegò tutto.. -allora vediamo un po' quindi Louis vabbè lo conosco, HArry è quello con i capelli ricci, ah, si mi ricordo di lui, gli ho fregato il posto a chimica, poi c'è Liam, il più normale e che se la tira di meno, il liam per cui Charlie ha una cotta, poi c'è Niall, il biondino, che ama la pizza ed è irlandese e poi c'è Zayn mascella sexy, che ha un debole per spancer,- Ashley si sentì meglio dopo aver capito tutti chi erano - io non ho una cotta per Liam- intervenne Charlie. -E Zayn non mi viene dietro- continuò spancer - si, come no, e io odio HArry Styles- concluse Madison.
Il pranzo andò liscio e Ashley si diresse verso il dormitorio, per togliersi la divisa e andare a canto.
Entrò in camera si lavò i denti, si vestì e si truccò un po', avrebbe condiviso il banco con Louis, doveva farsi bella, stava per uscire dalla camera quando non vide un bigliettino a terra vicino alla porta..
" Ciao Ashley, lascia stare Louis, o questa foto sarà appesa per tutta la scuola" Un brivido percorse la schiena di Ashley, non aveva la minima idea di chi potesse essere e soprattuto come poteva avere quella foto, di lei grassa con i brufoli, due trecce e l'apparecchio ai denti, ormai quell'Ashley era scomparsa quattro anni fa, dopo la morte della madre si ripromesse di cambiare e che il suo aspetto fisico doveva rispecchiare la persona che realmente era. Ashley si coinvinse che chi unque fosse stato a mandarle quel biglietto non meritava la sua attenzione, così fece finta di niente e si recò all'aula di canto.





WWEeeee bellezze, scusate tanto ma devo scappare a canto, poi risponderò a tutte le recensioni... byebye
HO POSTATO UN CAPITOLO LUNGO, GRAZIE PER AVER RECENSITO, SPERO CONTINUIATE A FARLO

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Ashley arrivò in fretta all'aula di canto, ancora turbata per il bigliettino sotto la porta, così decise di evitare Louis, cosa molto difficile dato che erano seduti insieme, entrò in classe e si sentì sollevata, non appena vide che il posto di fianco a lei era vuoto, allo stesso tempo però si sentì triste, aveva bisogno di quel ragazzo, ma non lo avrebbe mai ammesso, decise di sedersi, dato che tutta la classe, compreso il professore, il quale voleva iniziare la lezione la fissava.
Dopo cinque minuti durante i quali il professore aveva segnato le assense Louis entrò facendo sobbalzare tutti, in quel momento il volto di ashley si aprì in un grande sorriso, che louis notò ed ashley arrossì immediatamente -ma posso fare una vita del genere?- borbottò ashley fra se e se - cosa hai detto- Louis si sedette di fianco a lei -niente, stavo pensando- ashley ringraziò il padre eterno per non aver fatto intendere le sue parole a Louis -da quando le ragazze pensano?'- fu la risposta di Louis, Ashley non riusciva proprio a capire quel ragazzo, un attimo prima non ti rivolge la parola, poi sembrate diventare amici e se ne esce con una frase del genere, fortunatamente Louis rendeva il fatto di ignorarlo sempre più semplice, così Ashley non rispose, ok, non riusciva a stare seduta vicino a Louis e non potergli rivolgere la parola,
decise di andare in bagno.
Entrò in bagno, ma a un certo punto si sentì scattare la serratura della porta, ashley sentì dei passi allontanarsi, cercò di uscire, ma la porta era chiusa a chiave, non sapeva cosa fare, il cellulare era rimasto in classe con il resto delle sue cose, cominciò a gridare aiuto, dopo un quarto d'ora Ashley aveva smesso di gridare, erano tutti a lezione, sarebbe stato inutile, ma ad un certo punto sentì dei passi e ricominciò ad urlare con tutte le forze -Ashley, sei tu??- era la voce di Louis,  si sentì sollevata -si, Louis, sono io, ti prego aiutami, qualcuno mi ha chiuso in bagno- Louis vide le luci del bagno spente -ma la porta è aperta..- ma quanto poteva essere stupido quel ragazzo?? -Louis, mi ha chiuso nel gabinetto capisci?? mi ha chiuso da fuori- -ok, attaccati al muro, non vorrei farti male, mamma mia, ma siete sempre così acide voi?? cosa ho fatto di male?? e?? hai mangiato carne a colazione, sai porta acidità- -Louis,non so con chi hai litigato o perchè pensi questo, primo, secondo sono vegetariano e terzo, ti prego aprimi non ce la faccio più- la voce di Ashley era rotta dal pianto, così Louis colpì la porta e si trovò davanti un ashley in lacrime, in quel momento si sentì come se qualcuno gli stesse trafiggendo il cuore, proprio non riusciva a capire cosa gli succedesse ogni volta che le parlava o la sfiorava, era come se forze ultraterrene si impossessassero del suo corpo, subito si affrettò ad abbracciarla -hey, è tutto finito, non voglio vederti piangere- Ashley in quel momento dopo tanto tempo si sentì protetta e subito smise di piangere, insieme si alvarono da terra e trovarono sullo specchio del bagno una scritta fatta conun rossetto rosso " cosa di lascialo stare non ti è chiaro?' non ci devi neanche parlare, baci il tuo incubo più grande..." ok Ashley si rese conto di dover dare alcune spiegazioni a Louis che in quel momento sembrava non capire molto.
 
 
Madison aveva il pomeriggio libero, così decise di uscire a farsi una passeggiata, lo faceva tutti i giovedì, perchè Harry quel giorno era libero, così si vestì carina, si sistemo i capelli e iniziò a dirigersi verso lo sturbucks.
Passeggiò per un bel po'n di tempo, fino a quando Tobin Carlorth gli si avvicinò, era il capitano della squadra di football e le andava dietro da due anni, ma Madison per lui provava solo un senso di ribrezzo - Hey piccola dove vai?' sai oggi sei proprio carina- ok, Madison stava per entrare nel panico, quel tizio era già ubriaco alle sei di pomeriggio - Tobin, non è giornta, e non ti avvicinare a me capito- Tobin prese Madison per il polso e la spinse, fino a quando non la fece sedere su una panchiana, -Tobin lasciami, non voglio avere niente a che fare con uno come te!! chiaro il concetto??- La scena attirò l'attenzione di Harry che alzò la testa dal libro e si accorse di ciò che stava succedendo, non sapeva che fare, sapeva che Tobin lo avrebbe ridotto male se solo si fosse avvicinato, così decise di non intervenire... -Aiuto, vi prego, qualcuno mi aiuti, Tobin, ti prego, lasciami stare, lasciami andare-le urla di Madison fecero subito cambiare idea ad Harry che subito si avvicinò ai due. -Zitta, devi stare solo zitta, capito, ora andiamo nella mia macchina e poi sarà tutto finito- Harry sapeva di cosa era capace Tobin, così decise di prendere coraggio -Cosa succede qui Carlorth?- ok, era spacciato -niente che ti riguardi Styles- Tobin teneva la mano sulla bocca di Madison per farla stare zitta, ma Madison non riusciva a respirare ed era svenuta -Tobin, ma sei scemo, vattene immediatamente porco, non vedi che non respira ?- Harry fu preso dalla rabbia e tirò un pugno a Toby il quale si fece da parte, aveva bevuto troppo, dopodiche prese Madison e la portò in uno sturbacks lì vicino, la fece sdraiare sul divanetto e si sedette di fianco a lei aspettando che si svegliasse, dopo neanche cinque minuti Madison aprì gli occhi e si trovò il viso di Harry a pochi centimetri di distanza - Oddio, Toby mi ha ucciso e sono in paradiso, ma io non posso essere morta, ho solo diciott'anni- la risata di Harry la fece ricredere e si accorse che aveva appena fatto una figura di merda colossale. 
-Hey piccola, come va??- c'è l'aveva appena chiamata piccola, il cuore di Madison fece un triplo salto mortale e subito le sue guancie si colorarono di un rosso acceso -B-b-bene, g-grazie- Harry notò che era imbarazzata, e subito sulla sua faccia si aprì un sorriso, Madison proprio non riusciva a reggere quel sorriso, così decise di alzarsi e scappare via, corse fino ad arrivare nel suo dormitorio e buttarsi nel letto in lacrime per la figura appena fatta, lei non era una ragazza timida, questo lo sapevano tutti, eppure quando era con lui tutto cambiava.
Harry rimase molto sorpreso dal gesto della ragazza, proprio non lo capiva, forse pensava che lei si fosse spaventata che lui potesse essere come Toby, così decise di non lasciar perdere, in più lui era Harry Styles, un discendente, il suo compito era quello di proteggiere gli esseri umani, eppure con quella ragazza era tutto diverso, sentiva il bisogno di proteggierla, eppure fino a quel momento non se n'era accorto.





SPAZIO AUTRICE.... <----- si come no...

Allora, belle ragazzuole.... che dire, questa fanfiction stava diventando troppo noiosa, così ho deciso di complicare le cose, e bene si, il nostro Styles è un deo dell'olimpo, ok, non so come mi è venuto, e poi la storia di ashley?? abbastanza inquietante, ringrazio moooooltoooo le 5 persone che hanno messo la mia storia nelle seguite e le 3 che l'hanno messa nelle preferite, anche se sinceramente sono rimasta male quando ho visto che non avevo ricevuto neanche una recensinoe... :(, spero di rifarmi con questo capitolo, vi prego, recensite anche se vi fa schifo!!! anche solo undici paroleeee PLEASE!!!  comunque ora scappo :))))) xx -Fede<3
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Ok, so che non aggiorno da tanto e vi chiedo umilmente scusa, dovevo aggiornare, ma  non ho potuto, scusatemi tanto...
Ho comprato il Dvd, è una cosa fantastica.
Per farmi perdonare questo capitolo è bello lungo, ok, so che devo aggiornare presto perchè se no si perde il filo così vi faccio un bel riassunto.
Nei capitoli precedenti.
Ashley si trasferisce a Londra in seguito alla morte della madre, quì trova quattro bellissime amiche, ma si fa anche un nemico, o meglio una nemica che la minaccia, lei dovrà stare lontana da Louis se no tutta la scuola verrà a conoscenza della vecchia ashley, brutta grassa brufolosa, quattr'occhi, e sorriso d'argento.
Ashley nonostante gli avvertimenti non sta lontana da Louis e viene chiusa in bagno, Louis la scopre e vuole delle spiegazioni.
Charlie, una delle amiche di Ashley la più timida scopre di essere innamorata di Liam dopo essergli andata addosso. Liam score di essere innamorato di Charlie dopo che la sente cantare, ma non ha il coraggio di dichiararsi.
Madison innamorata del mitico Styles viene quasi stuprata, ma quest'ultimo la salva grazie ai suoi poteri da superdio, si è un discendente.
Spancer viene corteggiata da malik e Rebecca ama niall, ma lui non se la caca di striscio.
Che dire... buona lettura. Grazie alle due persone che hanno recensito, spero aumenteranno. 
Fede_Styles
p.s non ho riletto, scusatemi.





-Sbaglio o mi devi delle spiegazioni?- Ashley non sapeva che dire a Louis, doveva fidarsi o no? meglio di no, aveva visto a cosa potesse arrivare la persona che le aveva fatto tutto quello -No Louis, non è niente, avranno sbagliato persona, di sicuro, mamma mia che spavento- Louis non ci crebbe molto, ma in fondo si conoscevano da solo una settimana, non si potevano neanche definire amici, eppure non riusciva a starle lontana, avevano appena litigato, lui l'aveva trattata malissimo, ma nonostante questo era uscito dalla classe ricevendo una sgridata dalla professoressa seguita anche da una nota -ah vabbè, fa niente, l'importante è che ora tu stia bene.. bè, ormai siamo fuori dalla classe, ti va di fare un giro?- Ashley era contentissima della proposta di Louis, ma non poteva mica accettare, chissà cosa le sarebbe successo, doveva stare lontana da Louis, era l'unico modo, doveva far si che anche lui le stesse lontano, doveva farsi odiare, ci sarebbe stata male ma non importava -Emh.. mi dispiace ma non perdo il mio tempo con una persona come te.. grazie per avermi liberato dal bagno e.. bhe che dire... a mai più- girò i tacchi e se ne andò, una volta arrivata in camera si chiuse a chiave e iniziò a singhiozzare, perchè doveva essere tutto così difficile, ormai erano passati quattro anni da quando a scuola la sfottevano per il suo colore di capelli ma soprattutto per il suo fisico e l'apparecchio ai denti, ormai era irriconoscibile, eppure c'era qualcuno in quella scuola che l'aveva riconosciuta, che si ricordava di lei.. ma non riusciva proprio a capire chi poteva essere, si mise sotto le coperte e iniziò a dormire.
Louis non capì l'atteggiamento della rossa, quella ragazza era stranissima, un momento prima era simpatica e mostrava un certo interesse nei suoi confronti e un momento dopo faceva l'acida, Louis ripensò alle sue parole, proprio non riusciva a capire cosa volesse dire, era stata abbastanza esplicita, non lo voleva più vedere eppure non c'era un motivo logico, le aveva anche salvato la vita.
Si guardò in torno e vide che la campanella era ancora suonata e lui era rimasto lì a pensare per tutto quel tempo a un certo punto qualcuno gli coprì gli occhi -chi sono amore?- avrebbe riconosciuto quella voce stridula ovunque, Amber, non la sopportava, era così finta, ma dal tronde era la più bella della scuola e lui era il capitano di football, erano destinati a stare insieme - e chi può essere se non il mio amore?- -Awww si sono io, sono il tuo amore, sai, mi è venuta una certa voglia.. perchè non andiamo in camera mia?- Louis aveva bisogno di staccare, così accettò e andò in camera di Amber per un pomeriggio di sesso.
 
Spencer ormai era esausta a furia di scappare da Zayn, non riusciva a capire perchè quel ragazzo la perseguitasse, era pieno di puttanelle che sarebbero morte per lui, eppure Zayn si era fissato con Spancer, da quando la sera della festa di Harry l'aveva baciata, mentre lei era ubriaca non riusciva a starle lontano, proprio non ce la faceva, era più forte di lui, non aveva mai provato niente del genere, Spencer era diversa, era genuina, solo che aveva sempre un vaffanculo stampato in faccia, ed era proprio questo che lo attirava.
Spencer uscì dalla scuola per andare a casa a salutare i suoi e ovviamente Zayn non si fece scappare l'occasione di seguirla col motorino.
Dopo cinque minuti il cielo di Londra si colorò di nero e iniziò a piovere, ogni minuto che passava l'acqua scendeva sempre più forte e Zayn decise di fermarsi per aiutare Spencer.
-Hey dolcezza, vuoi un passaggio?- Spancer riconobbe subito quella voce fastidiosa che ormai non le dava tregua -Sei in motorino Malik, mi bagnerei comunque- -Si, è vero, ma arriveresti prima, no ci pensi?- in fondo Zayn non aveva tutti i torti -ok, ma non ti montare la testa e non andare troppo veloce che la strada è bagnata e non voglio morire a diciotto anni per colpa di un coglione qualunque che se la fa con mezza scuola,- Spencer non sapeva il perchè di quella frase, ma le era uscita spontanea, quindi...- che c'è, sei gelosa?? - Quanto non lo sopportava.. -Ti sembro gelosa? ora sta zitto e guarda la strada.- Zayn capì che era meglio non rispondere alla prima domanda, si accorse che spencer si stava reggendo alle sue gambe e gli venne da ridere, sembrava quasi che quella ragazza avesse paura di lui, tutta la situazione era ridicola -Che cazzo ti ridi adesso??- -Da quando ti importa di quello che faccio?? Comunque non mordo puoi anche aggrapparti a me, anzi devi.- Spencer non se lo fece ripetere due volte pensando a come era morto suo fratello, così si aggrappò a Zayn, sulle labbra del ragazzo spuntò un sorriso. Il tragitto durò poco, parcheggiarono davanti casa e scesero dalla moto.
Spencer aprì la porta di casa e trovò un biglietto dai genitori "scusaci tesoro ma siamo dovuti ripartire. Un bacio Mamma e Papà".
Una lacrima rigò il viso della ragazza, Zayn sembrò accorgersene e sapendo il carattere della ragazza decise di non chiedere nulla. La ragazzza si chiuse la porta alle spalle ed entrò in casa, Zayn rassegnato e abbastanza adirato dal comportamento della ragazza se ne stava per andare, quando ad un certo punto la porta di casa si riaprì mostrando Spancer con dei leggins ed un maglione di lana addosso.
- Sei tutto bagnato, dai entra, ti prendo una felpa asciutta e ti faccio un caffè, ho bisogno di parlare con qualcuno, però non ti ci abituare- Zayn fu sorpreso dal comportamento della ragazza, così entrò in casa e la lasciò parlare.
 
 
Charlie dopo la solita lezione di canto stava tornando nel suo dormitorio. Liam era da una settimana che osservava Charlie, non c'era niente di quella ragazza che non andasse bene, era perfetta in tutto quello che faceva, non c'era niente di sbagliato in lei e nei suoi atteggiamenti, ogni tanto aveva anche notato che nelle lezioni in comune lo fissava, ma ovviamente aveva pensato che non fissasse lui.
Charlie stava entrando nel dormitorio quandò si sentì chiamare, si girò e fu sorpresa di vedere Liam -Hei Liam, come va??- ma che domanda era, perchè doveva sempre rovinare tutto -Bene grazie tu?- -abbastanza bene, ti serve qualcosa??- il ragazzo fu preso alla sprovvista, non sapeva neanche perchè l'aveva chiamata - No, no niente... c'è, ti va di fare un giro con me?- Le guance della ragazza si colorarono di un rosso acceso -Emh.. si- Sul volto di liam invece si stampò un luminoso sorriso, e per poco Charlie non svenne.
erano passati cinque minuti e nessuno dei due aveva ancora aperto bocca -Allora, che facciamo?- la prima a parlare fu Charlie che non ce la faceva più di stare in silenzio -Grazie al cielo hai parlato, non ce la fecevo più... ti va di andare a prendere uno yogurt?? io lo adoro, il mio gusto preferito è il caramello, il tuo qual'è, scusami, ma quando sono nervoso parlo a vanvera... - Charlie pensò che quel ragazzo era adorabile - Ti rendo nervoso? e come mai? Hai un sacco di ragazze che ti ronzano in torno...- Beccato e affondato, così si sentì Liam, bene, era giunto il momento di dichiararsi.. su Liam, prendi un bel respiro... - Si, mi imbarazzi, perchè non lo so neanche io, so solo che è dalla prima volta che mi sei venuta addosso che non riesco a pensare ad altro se non a te.. ok so che è presto, non ci conosciamo neanche, però è così, e dopo averti sentito cantare... c'è nion lo so spiegare, so solo che non mi era successo mai, con nessuna ragazza, e che ora inizierò a parlare a vanvera, hai presente all'asilo quando vedi una bambina e non riesci a fare a meno di pensare a lei?? ecco, mi è successo così, ti prego, di qualcosa perchè ora svengo... - Charlie era tutta rossa, di certo non si aspettava che il ragazzo provasse tutto questo per lei, ma non aveva la minima idea su cosa dire.. così si fece coraggio e si avvicibnò alle labbra del ragazzo stampandogli un bacio, che però il ragazzo approfondì.
Passarono tutto il pomeriggio a parlare e a conoscersi meglio, fino a quando il ragazzo non riaccompagnò Charlie al dormitorio.
Una volta salutato il ragazzo Charlie entrò in camera e notò che Ashley stava dormendo, dopo poco arrivarono anche Spencer, Madison e Rebecca, le quattro ragazze attente a non svegliare Ashley si raccontarono i vari pomeriggi. Spencer raccontò del suo pomeriggiò di Zayn e si accorse che quel ragazzo non era tanto male, come sembrava, ma di certo non lo avrebbe mai ammesso, Mafison raccontò di Tobin, che aveva cercato di stuprarla, ma che Harry l'aveva soccorsa e che lei aveva bruciato la sua opportunità scappando via, Charlie raccontò del suo pomerggio di Liam e di quanto quel ragazzo fosse perfetto e Bec invece triste perchè tutte avevano uno spasimante raccontò di quanto Nialla Horan, l'irlandese per cui aveva una cotta la ignorasse.
Ormai si era fatto tardi, stavano tutte andando a letto quando Spencer notò un bigliettino con attaccata una foto sul comodino di Ashley " Ciao Ashley, lascia stare Louis, o questa foto sarà appesa per tutta la scuola".
Un brivido comparve sulla schiena della ragazza.
Decise di non farlo vedere alle altre, Ashley ci sarebbe rimasta troppo male,ma di certo non sarebbe stata con le mani in mano, doveva fare qualcosa, il giorno precedente lo avrebbe fatto vedere a Louis, dal tronde era lui il motivo di quel bigliettino.

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Capitolo 7
*** Capitolo sei. ***


 
Spencer si svegliò in piena notte, anche se non aveva realmente dormito, non ce l'aveva fatta, aveva ripensato tutta la notte al bigliettino che aveva trovato sul comodino di Ashley, in più la notte l'aveva fatta ripensare a Jackson, suo fratello, guardò l'ora e vide che erano le due di notte, decise di uscire a prendere una boccata d'aria.
Quando arrivò al parco si sedette e iniziò a pensare al pomeriggio passato in compagnia di Zayn, in fondo non era stato un brutto pomeriggio, anzi si era divertita, certo, non sopportava le battutine che Zayn adottava per far colpo su di lei, però era simpatico, poteva anche nascere un'amicizia, ma niente di più, sapeva com'era Zayn, era il solito puttaniere, mezza scuola gli andava dietro e lui non era mai stato seriamente con una ragazza.
Spencer però in quel momento aveva bisogno di qualcuno con cui parlare di suo fratello, non ce la faceva più, stranamente la prima persona che le venne in mente fu Zayn, ma di certo non poteva andarlo a svegliarlo, così decise di rimanere lì. Dopo poco tempo si addormentò.
Zayn non era riuscito a dormire tutta la notte, non aveva fatto altro che pensare a Spencer, di quanto le fosse perfetta, prese la felpa che lei gli aveva prestato il pomeriggio precedente e decise di rportargliela, erano le sei di mattina, poteva anche svegliarla ormai, sarebbe stata un po' acida, ma poi si sarebbe fatto perdonare offrendole una colazione, forse sarebbe anche riuscito ad ottenere un appuntamento chi lo sa??
Uscì dal dormitorio maschile e vide una figura dimenarsi su una panchina che gridava cose incomprensibili, si avvicinò per vedere chi fosse quella pazza che alle sei di mattina gridava con un pigiama ridicolo verde acqua su una panchina e notò Spencer con le lacrime agli occhi -Jackson, ti prego, Jackson, non puoi morire, ti prego- Zayn decise che era ora di svegliarla, si sedette di fianco a lei e le fece poggiare la  testa sulle sue ginocchia -Hey, tranquilla, non è successo niente, ora è tutto finito, era solo un inqubo, Jackson sta bene, non sta morendo- Spencer aprì gli occhi e vide Zayn, senza neanche pensarci si aggrappò al suo collo e iniziò a piangere, con la voce rotta dal pianto riuscì solo a dire- J--jackson.. è..è. morto due anni f-f-a... e.edd è dda d-due anni che sogno tutte le notti il suo incidente, è stata colpa mia, l'ho ucciso io, se non gli avessi chiesto di andarmi a comprare il gelato quella notte lui non sarebbe morto- la ragazza non lo aveva mai detto a nessuno, nemmeno i suoi sapevano il perchè Jackson quella notte era uscito di casa, ma Spencer lo sapeva bene, era stata l'ultima persona a vederla viva, l'ultima a parte colui che lo aveva investito. Zayn non riusciva a parlare, era come pietrificato, non aveva mai visto quella ragazza piangere, non poteva incolparsi di qualcosa che non aveva fatto -Hei, ascoltami, non è colpa tua, nessuno avrebbe potuto prevederlo, non è colpa di nessuno, dai ora non ci pensare più d'accordo??- Zayn continuò ad accarezzarla e a baciarle i capelli.-Zayn, mi devi portare immediatamente da Louis, mi hai capito??- la ragazza si asciugò le lacrime e trascinò Zayn nel dormitorio dei maschi, entrò nella camera di Louis e prima di lasciare Zayn fuori gli disse -Mi sono aperta con te in un momento di debolezza, non ci fare l'abitudine, dai ora vai da qualche puttanella, io devo parlare con Tomlinson-.
Il ragazzo decise di assecondarla -si, penso che andrò dalla Mayer, grazie del consiglio, ci vediamo a mensa- -Dalla Mayer!?, ma è una decelebrata, senti, fain quello che cazzo vuoi Malik, non mi servi più- Zayn girò i tacchi o meglio le blazer e se ne andò pensando "è cotta, è inutile..."
 
Madison intanto si svegliò e si mise la sua solita tuta per la sua corsa mattutina, era nato tutto una mattina quando vide Harry per la prima volta, da quel giorno la corsa diventò un’abitudine, stranamente però dopo la figura che aveva fatto con Harry l’altro giorno non voleva di certo incontrarlo uscì dalla stanza e iniziò a correre.
Harry quella mattina, come al solito era uscito per andare a correre, poco più avanti di lui notò la solita figura femminile che incontrava ogni mattina, dopo poco si accorse che si trattava di Madison allungò il passo ed iniziò a correre più velocemente, quando Madison si girò e si accorse che era Harry che la stava seguendo iniziò a correre più velocemente, ma ovviamente non poteva competere con un superdio, Harry la raggiunse subito e la blocco –Hey, non mordo mica- Madison si girò di scatto –Emh.. scusami per ieri, è che dovevo ancora metabolizzare quello che è successo, è per questo che sono scappata via.. ehm, poi volevo dirti, volevo ringraziarti..- Madison diventò rossa, proprio non riusciva a capire perché lei che era così estroversa proprio con il ragazzo che gli piaceva da anni doveva essere così timida, pronunciò quelle parole in modo silenzioso, ma Harry capì benissimo –Non preoccuparti, hei, non ti facevo così timida, a mensa sei sempre così.. estroversa, sì, estroversa, ti salutano tutti, esci con tutti..- Madison capì che era il momento di tirare fuori le palle –Si, esatto, non sono timida, ma sai com’è mi stavano per stuprere e tu sei arrivato, mi hai visto svenire.. comunque scusami ma tu che ne sai di come sono io a mensa??- ricominciò a correre, sul viso di Harry che osservò il fondo schiena di Madison comparve un sorriso bastardo –diciamo che non passi inosservata- -Styles, fammi il piacere, non mi compatire, come se non lo so che hai iniziato ad accorgerti di me dall’altro pomeriggio, e comunque non raccontare la cosa in giro- -Non sono il tipo che fa cose del genere.. e comunque tu che ne sai di quello che faccio io??- Madison si morse l’interno guancia –Sai Styles, tutte le mie conoscenze di sesso femminile parlano di quanto tu ci sappia fare, e diciamo la verità, io non sono come le tue conquiste, non ho ciglia finte, unghie finte e neanche un po’ di silicone, ora scusami, ma devo andare ciao- detto questo alzò il passo “già, a te non serve il silicone” Harry pensò fra se e se, si stava forse iniziando a prendere una cotta per quella ragazza?? Naaa, lui era Harry Styles, e poi questo sarebbe stato fuori regolamento, non poteva rischiare di perdere i suoi poteri per una semplice ragazza, anche se era forse la prima ragazza che riusciva a stargli dietro.
 
 
 
Spencer entrò in camera e trovò Louis dormire, cazzo che poteva fare, non lo conosceva, l'avrebbe mandata a fanculo,magari l'avrebbe anche denunciata per molestie, era pur sempre entrata in camera di un ragazzo mentre dormiva, ma doveva farlo per il bene di Ashley, prese il vaso di fiori e lo svuotò sulla faccia di Louis - Zayn, giuro che io ti uccido, che cazzo vuoi ?'- bene, è vero che quel ragazzo era stupido, ma non assomigliava per niente a Zayn, non poteva scambiarla per lui. -Non sono Malik, e non puoi picchiarmi, sono una ragazza- Louis non aveva idea di chi potesse essere, sapeva solo che lo aveva svegliato alle... guardò l'orologio 6.15 di mattina senza nessun motivo -Chi cazzo sei, esci subito dalla mi stanza o lancio un urlo e faccio svegliare tutti, e poi sono cazzi- Ok era arrivato il momento -Louis si tratta di Ashley, è molto importante, ho paura sia nei guai- Appena Spencer pronunciò quel nome Louis si alzò dal letto pensando a ciò che era successo la mattina precedente, prese le sue pantofole a forma di renna e uscì dalla stanza seguito da Spencer -lo credo anche io, cosa le è successo, dov'è??- -no, non le è successo niente, però ti prego, stalle lontano, guarda cosa ho trovato- Spencer mostrò il biglietto al ragazzo.... -io so di chi è questa scrittura, seguimi.-
SCUSATEMI TANTO, A CAUSA DI ESAMI NON HO POTUTO AGGIORNARE, QUINDI ECCO UN CAPITOLO BELLO LUNGO, AGGIORNERO' PRESTO, SCUSATEMI, MA ORA MI SCAPPA LA PIPI'.

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