Stronger Than Ever.

di Harihanna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .I ***
Capitolo 2: *** II. ***
Capitolo 3: *** III. ***



Capitolo 1
*** .I ***



 



SPAZIO AUTRICE:

Questa Fiction è nuova e non ve l' ho mai anticipata ma mi ispirava una trama Fantasy e Avventurosa oltre a quelle classiche romantiche ecc. spero vi possa piacere questo primo capitolo è un pò corto ma solo il primo sarà così, come avrete visto il nel Banner la protagonista è interpretata da Jennifer Lawrence :)
Baci:

-Ally



Freccia” urlai scagliandola contro il bersaglio cioè l' albero, “Amneris più concentrazione” disse il mio allenatore, annuì e riprendendo arco e freccia la scagliai contro l' albero che fece centro, sorrisi “Brava sono sicuro che con te riusciremo a battere i Narzin, sono davvero fiero” annuì, tra poco più di due giorni si sarebbe tenuta la battaglia contro i nostri acerrimi nemici i Narzin, popolo che ci ha dichiarato vendetta dopo che il nostro rè, Amusus, ha ucciso in battaglia il loro rè. “Continua a esercitarti, io vado a vedere gli altri come stanno andando” disse per poi sparire, “Freccia” urlai scagliandola e facendo centro, un euforico “si” uscì dalle mie labbra. “La fortuna del principiante” sentì alle mie spalle, mi girai notando Isaia “Che ci fai qui non dovresti essere a esercitarti?” chiesi, “Preferisco vedere quanto fai schifo ad arco e frecce” disse lo sbruffone, “Molto Spiritoso puoi pure andartene” dissi facendogli segno con la mano, mi afferrò il polso facendomi gettare arco e frecce a terra “Tu non mi comandi chiaro? Non sei nessuno per comandare me” mi sputò in faccia, mi strattonai “Lurido bastardo” dissi, “Ritira ciò che hai detto” disse lui “Mai” esclamai. Gli altri si avvicinarono a noi incitando il nome di Isaia, quanto lo odiavo insieme alla maggior parte degli altri del gruppo, erano tutti sbruffoni che non facevano altro che spettegolare, soprattutto su di me, io qui non avevo una buona reputazione anzi faceva schifo, per gli altri ero quasi uno scarafaggio, forse perchè sono figlia della serva del popolo, ma io li snobbavo. 
Hei Hei Che sta succedendo qui?” disse l' allenatore dividendoci, “Niente” Risposi per poi prendere arco e frecce e andarmene, sentì dei commenti poco carini su di me ma non li ascoltai, Amneris non starà mai ai loro giochetti.

 

Alt” sentì, tutti i 20 soldati tra cui io ci fermammo “Li sento sono arrivati” disse il capogruppo, “Le tue cose?” Disse beffardo Elia un idiota senza cervello, sbuffai mentre gli altri ridevano “Zitti non siamo qui per gioco, oggi voi potrete perdere anche la vita quindi ascoltatemi” disse, mi avvicinai a lui cercando di sentire, “Allora Ilias, marzus, Isaia e Amneris starete davanti, il resto dietro come nello schema” disse, Isaia mi guardò quasi fulminandomi, gli feci un sorriso di sfida e mi posizionai come aveva detto il capogruppo, tra esattamente 5 minuti sarebbe incominciata la grande battaglia, senza sapere se sarei morta oppure se sarei restata viva, ma di una cosa ero certa finchè non ne avrei ucciso almeno uno di quei schifosi in quel bosco non ci sarei mai uscita nemmeno se fossi restata viva.


             

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Capitolo 2
*** II. ***




 

SPAZIO AUTRICE:

Questo è uno dei capitoli di passaggio, non vi incazzate se non vi piace neanche a me piace ma diventerà più figo più avanti :') ora vi lascio alla storia :)
Baci:

-Ally



La cruenta battaglia stava ormai per terminare e io ero lì senza forze a combattere, dei nostri più della metà erano morti, quindi i nostri avversarsi ci stavano decisamente sconfiggendo, notai Isaia allo stremo delle forze, quasi quanto me, mi guardò, io ricambiai lo sguardo, notai che i suoi occhi non erano più rivolti verso di me ma a qualcun' altro, mi voltai e notai che uno di loro stava per tirarmi una coltellata nello stomaco, ma qualcuno gli tirò una freccia dritta nel cuore, lo fece cadere a terra, morto. Mi voltai verso chi aveva scagliato quella freccia, Isaia, gli sorrisi, lui ricambiò, ma proprio quando forse c'era quel briciolo di speranza di diventare buoni amici, un assalitore da dietro lo uccise con un coltello, sbarrai gli occhi “Isaia” urlai, mi avvicinai a lui inginocchiandomi, togliendo il coltello conficcato alla schiena, una pozza di sangue si stava formando attorno a lui, una lacrime mi rigò il viso “Isaia...” sibilai, ma ormai non c'era più niente da fare, gli chiusi le palpebre ancora aperte e un urlo uscì dritto dalla mia gola, “Bastardi lo avete ucciso” dissi avvampandomi su uno di loro cercando di ammazzarlo, ma erano troppo forti per me, improvvisamente sentì un dolore atroce alla gamba qualcuno doveva avermi scagliato una freccia contro di questa, mi accasciai a terra mentre le lacrime per il dolore e il dispiacere continuavano a uscire, a quanto pare loro non volevano dare il colpo di grazia e se ne andarono, io ero l' unica rimasta viva tra tutti i miei compagni, l' unica che era stata salvata e che ora era caduta in un sonno profondo.

 

Ero in fase di dormiveglia, sentivo che mi stavano trasportando da qualche parte ma non capivo dove, erano sempre loro, gli Amusus, dovevo vendicarmi per tutto il male che aveva fatto a me e la mia gente.

 

Fermati” dissi tirando le corde del cavallo, scesi giù da questo, notai qualcuno accasciato a terra sembrava svenuto, mi avvicinai, era una ragazza, era sporca di terra, la guardai, la gamba gli stava sanguinando! La presi in braccio e la feci salire con me sul cavallo, facendo attenzione a non farla cadere, dovevo portarla casa o la ferita avrebbe potuto avere ripercussioni molto forti.

 

C'erano troppi alberi, decisamente troppi, sentivo delle urla, urla di dolore, mi guardai attorno, versi di corvi arrivarono dritti alle mie orecchie, “Dove sono?” chiesi sapendo che nessuno avrebbe potuto rispondermi, sentì odore di fumo, stava succedendo qualcosa e non era una bella cosa. Le Urla incominciavano a farsi sentire sempre di più, finchè gli alberi sparirono e davanti a me si fece vedere una scena a dir poco orribile, c'era la lava a pochi metri da me e in alto una grande rupe e una donna sopra legata, dietro di lei c'erano persone famigliari che cercavano di buttarla giù, senza nemmeno saperlo trovai un binocolo, lo impugnai, quella donna era... mia madre! E la gente dietro di lei gli Amusus, sbarrai gli occhi “Mamma” urlai a squarciagola disperata, lei mi vide “Amneris scappa, vattene da qui” urlò, incominciai a piangere “Mamma ti salvo io” urlai, lei scosse la testa e urlando in modo quasi dispiaciuto disse “è troppo tardi ormai”, la spinsero giù nella lava tra gli incitamenti del popolo nemico che urlava felice, urlai un straziante no prima di accasciarmi a terra, il dolore mi stava divorando finchè...

Calma Calma” sentivo, non riuscivo a capire da dove provenissero queste voci, improvvisamente chiusi gli occhi e li riaprì ero in uno strano luogo, non era il posto dove ero io prima, mi alzai con la schiena, “Dove sono?” chiesi quasi urlando, “A Londra” disse un ragazzo biondo con uno strano abbigliamento, mi guardai attorno, dov'ero finita, questo non è il luogo in cui ho sempre vissuto io era... diverso! Mi guardai attorno spaventata “Credo tu abbia un po' di febbre” prese uno strano strumento e cercò di mettermelo in bocca, ma mi alzai di scatto “Chi sei tu? Dove sono? Cos'è successo?” urlai, il biondo si alzò e decise a parlare “Io sono Niall, sei in casa mia ed è successo che ti ho trovata per terra sanguinante nel bosco, ma per fortuna ti ho trovata. A proposito ti fa ancora male la gamba?” guardai in basso notando la gamba fasciata per poi tornare a guardare Niall, scossi la testa “Certo che sei proprio strana” disse quello “normale”, continuai a guardarlo senza dire niente “Che c'è mi trovi bello?” disse ridendo, inarcai un sopracciglio e mi avvicinai a lui.

 

Si avvicinò a me di troppo decisamente, le sue labbra quasi stavano sfiorando le mie, mi annusò il collo, sbarrai gli occhi “Ma che stai facendo?” dissi allontanandomi, quella tipa era decisamente strana, “Che strano odore che hai, è come dire inebriante” disse lei, quella ragazza doveva per forza avere la febbre, presi il termometro e glielo infilai subito in bocca “Tu hai la febbre lo so” dissi, lei continuava a guardarmi, mi faceva uno strano effetto quando mi guardava, da un certo senso era diciamo particolare, ma rimaneva il fatto che era strana.

 

Il cellulare vibrava sul comodino, proprio nel momento in cui ero deciso ad addormentarmi, sospirai e prendendolo vidi un nuovo messaggio, lo aprì “Ciao amore, indovina oggi facciamo 8 mesi non sei contento? Ti amo tua Nicki” mi buttai sul letto insieme al cellulare, Nicki era la mia fidanzata da 8 mesi, la ragazza che tutti vorrebbero, io ci ho impiegato un po' per farla innamorare di me ma ci sono riuscito, ho sempre avuto una cotta per lei che ora si era trasformato in amore.

 

Non c'era verso di addormentarmi, scostai le coperte e alzandomi, aprì la porta. Per me era un mondo nuovo, non so precisamente cosa mi era successo, ma questo non era il luogo in cui abitavo io, qui tutto era come diverso per me. Di fronte a me vidi una porta e sopra scritto “Niall” doveva essere camera sua, la aprì leggermente vedendo cosa stesse facendo, aveva gli occhi chiusi ed era messo di traverso, non ero sicura sul fatto che stesse dormendo, la aprì leggermente e cercando di non fare rumore, mi sdraiai vicino a lui incominciando ad osservare il soffitto “Ti sei mai innamorata?” chiese, aspettai qualche secondo prima di rispondere “No non so nemmeno cosa significa essere innamorati” risposi, “Ah no? Bhe essere innamorati significa guardare quella ragazza come se fosse l' unica sulla faccia di questa terra, significa non stancarsi mai delle sue chiamate dei suoi messaggi dei suoi abbracci dei suoi baci... ma soprattutto significa che saresti disposto a tutto pur di renderla felice” i suoi occhi quasi brillavano al buio, a quanto pare lui riusciva a sentire un sentimento così forte che invece io non avrei mai saputo provare, “Quindi tu sei innamorato” dissi, notai che i suoi occhi color mare mi guardarono, mi sorrise “Si follemente” disse per poi tornare a guardare il soffitto sopra di se.



             

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Capitolo 3
*** III. ***









Mi Svegliai appena sentii diversi rumori provenienti da fuori, mi alzai strofinando gli occhi e mi affacciai alla finestra notando Amneris scagliare diverse frecce con l' arco contro un albero in cui era segnato il centro, cioè il bersaglio.
-Già sveglia?- Amneris alzó la testa e notandomi accennó un sorriso.
-Dalle mie parti è abitudine alzarsi presto- scossi la testa mostrandole una leggera risata per poi sparire da lì e scendere le scale, uscii da casa e andai dietro in giardino trovando Amneris continuare a colpire il bersaglio.
-Sai anche gli alberi sono esseri viventi- mi guardó, quegli occhi mi mettevano sempre in soggezione soprattutto quell' azzurro che mi rendevano non so, debole.
-Dai fammi provare- Amneris si scansó e mi consegno Arco e Frecce, impugnai l' arco e prendendo una freccia cercai di mirare bene contro l' albero ma andó a finire vicino a un Cespuglio, fece una smorfia di disapprovazione
-Si fa così- Amneris si mise dietro di me e poggiando la sua mano sulla mia, mi aiutó a impugnare quell' arnese, mi girai a guardarla notando la vicinanza tra noi, deglutii.
-Lancia- disse, feci come disse e andó a colpire esattamente il bersaglio, sgranai gli occhi, sorrise e riprendendo l' arco tornó in casa, restai a guardarla allontanarsi fino a scomparire.

 

Per circa metà del pomeriggio continuai ad allenarmi con frecce ed arco, finchè
-Amneris...- scagliai una freccia verso la direzione di quella voce colpendo la mela che stava mangiucchiando, sgranó gli occhi e io mi avvicinai a lui.
-potevi cavarmi un occhio sai?-
-puó darsi- sorrisi prendendo la sua mela e lanciandola da qualche parte in mezzo al prato.
-volevi dirmi qualcosa?- 
-Si che esco con la mia ragazza quindi non aspettarmi a cena- continuai a guardarlo mentre si allontanava.
Entrai in casa, salendo le scale quando improvvisamente un senso di vuoto mi perforó il petto, era una strana sensazione ma doveva essere successo qualcosa, la mia collana cadde sul pavimento, la guardai per terra, non luccicava niente era spenta, la raccolsi da terra e entrai in camera, sentivo di svenire da un momento all' altro e in pochi secondo caddi a terra nel buio più totale.
Aprii gli occhi, non era la mia stanza quella, era il mio mondo, mi guardai attorno alzandomi, era tutto come lo avevo lasciato o almeno credevo, feci pochi passi quando una canzone che avrei riconosciuto tra mille si fece spazio nella mia testa, 

I remember tears streaming down your face
When i said, I'll never let you go...

Perchè quella canzone perchè?

Just Close your eyes 
The sun is going down..

Non volevo e non dovevo versare lacrime, mia mamma stava bene e questa canzone credo voleva dimostrare questo.
Una Flashback si fece spazio nella mia testa:

-Mamma non riesco a dormire-
-Amore non posso leggerti favole sono ancora al lavoro- mi accarezzó i capelli mentre i suoi occhi azzurri si facevano spazio tra i miei
-Canti qualcosa perfavore?- sorrise e cantó quella canzone la mia ninnananna che cantava quasi tutte le notti per farmi addormentare, cosa significava questo.
-Amneris!- mi voltai svelta al suono della voce, era il rè, il nostro rè.
-Mio rè mi dica che sta succedendo perchè non riesco a capire- 
-Mia cara ora tu sei al sicuro nessuno ti troverà sulla terra nemmeno il nemico che ha sterminato quasi tutti i nostri uomini, ma tu sei salva e questo importa- ero confusa io pensavo di essere stata portata da loro non dalla mia patria.
-Che sta succedendo!- 
-Amneris...- da un momento all' altro sarei impazzito
-Cosa- dissi piatta.
-Io so che tu non riesci a capire niente ma da noi sta succedendo di tutto ed è per questo che non puoi tornare sei l' unica rimasta che è forte e se la caverà-
-In cosa me la caveró non riesco a capire me lo dica la prego- sospiró
-Tua madre...- un groppo in gola mi si formó.
-L' hanno trovata e volevano sapere dove fossi altrimenti l' avrebbero uccisa ma lei a costo della sua vita non lo avrebbe detto e fu così che si fece uccidere per te- no non poteva essere doveva essere un sogno di sicuro, non era possibile...
-Ora mi sveglieró e sono sicura che tutto quello che sto sentendo ora è solo una gran cavolata- si era così...
-No Amneris ti abbiamo fatta svenire noi per dirti questo devi sapere la verità, tu sei l' unica che puó salvarci non arrenderti perchè quando ti troveranno sono sicuro che sarai pronta- pronta per cosa? Perchè tutti questi segreti!
-Mia m-mamma non p-puó es-sere m-morta- 
-mi dispiace- una lacrima rigó il mio volto ma l' asciugai subito, dovevo mostrarmi forte non debole.
-tieni questo ti porterà fortuna-
Mi aprì il palmo della mano infilandoci una Spilla, quella spilla
-Me l' ha data tua madre prima di andarsene ti sarà di grande aiuto- sorrise, sentii il suono di diverse campane
-Ora devo andare questa sarà l' ultima volta che ci Vedremo. A presto Amneris- sgranai gli occhi e cominciai a rincorrerlo mentre lui si allontanava quasi volando
-No aspetti ho bisogno di sapere no!- ormai era sparito e in poco meno di una frazione di secondo una luce bianca mi colpì e mi fece svegliare improvvisamente in camera, ero sudata e non poco.
-Era un sogno si...- strinsi i pugni notando che avevo qualcosa tra le mani, guardai e trovai la spilla, non era un sogno allora era tutto vero, mia mamma era morta e io non avevo fatto nulla per salvarla, mi ritrovai a piangere ininterrottamente, non mi rimaneva altro che una spilla e la sua canzone.

 

-Allora ti chiamo dopo è?- annuii e poggiai le mie labbra su quelle di Nichi.
-Ti Amo- dissi, lei annuì.
-Lo So- sorrise e rientró in macchina per poi partire e svoltare dietro l' angolo.
Sospirai e prendendo le chiavi dalla tasca aprii la porta, era tutto buio, Amneris doveva essere già andata a dormire ma per sicurezza decisi di andare a controllare. Salii le scale e appena mi trovai davanti la porta della sua stanza aprì leggermente la porta notando che in realtà era accovacciata per terra forse addormentata con un foglio in mano, mi avvicinai leggermente notando la luce accesa sulla scrivania, so che non mi riguardava ma aveva pianto e si vedeva e forse quel foglio era la causa di tutto ció, mi abbassai lievemente e con cautela glielo rifilai dalle mani, feci piano e guardai quel foglio. Non c'era scritta nessuna lettera o roba simile, a quanto pare sembrava il testo di una canzone intitolata Safe & Sound, perlustrai il foglio e notai che infondo aveva scritto qualcosa.
"Per non dimenticare una delle parti più fondamentali di mia madre, questa canzone rimarrà per sempre nel mio cuore" a quanto pare la madre doveva essergli morta o roba simile, lessi rapidamente il testo notando che era fantastico e sembrava essere dedicata a una persona e quella persona era proprio lei.
Uscii da camera di Amneris per andare nella mia, feci velocemente una copia del foglio per poi tornare in camera. 



Socchiusi leggermene gli occhi, notando di non essere nel mio letto ma per terra, mi guardai attorno notando solo allora il foglio con la canzone, la piegai e la rifilai in un piccolo quaderno in cui conservavo maggiorparte dei miei segreti.
Scesi giu e trovai Niall mangiare come un affamato tutto quello che c'era nel piatto e devo dire che non era affatto poco.
-Credo che un lepricauno sia più educato di te- esclamai sedendomi su una sedia.
-Un lepriche?- chiese alzando la testa dal piatto mostrando il naso sporco, feci una smorfia disgustata
-Lascia stare, allora com' è andata con la tua ragazza?- chiesi reggendo la testa con un braccio
-Bene- disse mentre masticava
-Avete già in mente quando sposarvi?- Niall scoppió in una frenetica tosse, mi alzai aiutandolo a ingoiare per poi tornare a sedermi
-Abbiamo 17 anni non 30- 
-E allora? Dalle mie parti dopo che hai avuto una relazione con qualcuno dopo vari mesi devi sposarlo è una questione di regole dicono che se non lo sposi entro il tempo dovuto vivrai sfortuna a vita- Niall deglutì per poi alzarsi
-Forse è meglio se vado a prepararmi per andare a scuola-
-Figo posso venire con te?- chiesi schietta seguendolo
-Sei iscritta?-
-No- risposi 
-Allora credo proprio che dovrai rimanere qui- inarcai un sopracciglio
-Io verró a scuola con te!- affermai
-No- esclamó convinto, fece per andare ma si trovó una freccia sul muro vicino a lui, guardó questa terrorizzato
-Allora?- chiesi
-Ok ma non farló mai più- disse riprendendo la freccia conficcata sul muro e andandosene di sopra. 
 


I'm Back :3 E dopo una lunga attesa eccomi qui con un nuovo capitolo nuovo nuovo :D dopo essermi rivista per l' ennesima volta Hunger Games ho pensato: "Perchè non continuare la storia che avevo diciamo lasciato in sospeso?" e quindi l' ho continuata, come avrete capito c'è qualcosina ispirato al quel meraviglioso film che per chi non lo avesse ancora visto consiglio vivamente di vedere :D Vabbè ora vi lascio.

With Love:

-Ally



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