Debito di vita

di vagabondspirit
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Parte I ***
Capitolo 3: *** Parte II ***
Capitolo 4: *** Parte III ***
Capitolo 5: *** Parte IV ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Ho sempre cercato di dare un senso alla mia esistenza. Mi sono sempre sentita in debito con la vita, con questa mia vita prima non voluta dai miei genitori, ma capitata, e poi considerata sbagliata dai più per il mio orientamento sessuale.

Ho sempre lottato per trovare un posto, il mio posto.

Ho sempre avuto il timore che non avrei mai pagato il mio debito...

Ho sofferto per ostinazione perchè vedevo sempre e solo la solitudine come unica compagna. Per quanto accettassi il mio essere, non volevo a nessun costo legarmi a nessuna, tenevo alla larga l'amore con tutte le mie forze. Mi ripetevo in continuazione che avevo lo stesso sangue di mio padre che scorreva nelle mie vene, ero dunque egoista ed egocentrica come lui. Questo mio carattere avrebbe ferito la persona che mi stava accanto e questo non potevo permettere che accadesse, non me lo sarei mai perdonata.

Per tutto questo sono entrata nella Croce Rossa e mi sono dedicata anima e corpo a questa associazione.



Un inaspettato niete
che era racchiuso
nel soffio
di un addio...

Un inaspettato niente
che non fa male...

Un inaspettato niente
che segna una partenza
che non è altro
che un ritorno.

 
 

E tutto questo percorso mi ha portata a te, a voi.

Quel giorno...

Mi ricordo quella chiamata di soccorso che ci è arrivata... Siamo partiti un po' in apprensione, preoccupati perchè eri stata tu a chiamare aiuto.

Non mi scorderò mai i tuoi occhioni spaventati... Ti ho presa in braccio e ti ho detto che avremo aiutato noi la tua mamma, che eri stata molto brava a telefonare. Ti sei stretta a me e non mi hai più lasciata andare.

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Capitolo 2
*** Parte I ***


Spero che ci sarà qualcuno che leggerà questa storia. Era molto tempo che non pubblicavo qualcosa. Ho voluto fare un piccolo esperimento mettendo la bozza del racconto come introduzione quindi ci sarà una certa differenza con quello che avete letto.

Se vi va lasciate una recensione ...magari potrà essere di stimolo per rimettermi a scrivere.

 

 

 

 

 

Debito di vita

 

 

Ho sempre cercato di dare un senso alla mia esistenza.

 

Non era finita,

il cuore

avrebbe dovuto cedere

ancora tante volte

prima di arrendersi

definitivamente

...non era ancora

finita

 

Mi sono sempre sentita in debito con la vita.

La mia vita...

Prima non voluta dai miei genitori, ma capitata, e poi considerata sbagliata dai più per il mio orientamento sessuale.

Ho sempre lottato per trovare il mio posto.

Ma c'era sempre quel timore che non avrei mai pagato il mio debito...

Ho sofferto per ostinazione.

Vedevo sempre e solo la solitudine come unica compagna.

Per quanto accettassi il mio essere, non volevo a nessun costo legarmi a nessuna, tenevo alla larga l'amore con tutte le mie forze.

Avevo paura...

 

Un inaspettato niete

che era racchiuso

nel soffio

di un addio...

Un inaspettato niente

che non fa male...

Un inaspettato niente

che segna una partenza

che non è altro

che un ritorno.

 

Non riuscivo a vivere.

Niente aveva senso...

Mi innamorai della persona sbagliata.

Lottai contro il mio orgoglio per non annegare nel rancore.

Penai per anni anche se sembrava avessi ritrovato ...anzi, trovato il vero amore.

Amai con il tormento della paura.

Commisi tanti errori paralizzata dal terrore di soffrire nuovamente.

Amai intensamente ...nascondendo però il sentimento.

Alla fine persi l'amore.

Qell'amore che sarebbe stato la scossa dolorosa della mia vita, il cambiamento che era necessario per liberarmi.

 

Sola con me stessa

...e vedo

quel foglio bianco

scivolare giù,

in fondo al mare

...c'è scritto

"non ho fatto

nulla di male,

ho solo accettato

chi sono

e ho tentato

di vivere

la mia vita

con onestà"

...vedo

l'inchiostro sbiadire

"ho ascoltato

il cuore,

sentito la mente,

seguito l'istinto

e affrontato

il dolore"

...vedo

il foglio bianco

portato via

dalla corrente

"ora mi dispiace

ma il coraggio

è finito,

la paura

ha vinto,

il sorriso

si è spento"

resto sola

con me stessa

e questo mare muto.

 

Nel momento in cui persi la donna che amavo tutto il dolore fu visibile a mia madre.

Quel dolore che le rivelò di aver messo al mondo il suo errore.

Mostrai il mio dolore a mia madre.

La supplicai di abbracciarmi per salvarmi da tutta quella sofferenza che mi soffocava ...ma potè solo pronunciare parole di pietra.

Persi anche mia madre.

 

Parliamo domani,

quando il tempo

si sarà preso cura

delle mie ferite.

Parliamo domani,

quando avrò fatto

tanta strada

che mi porterà

lontana da te.

Parliamo domani

...e non importa

se ci sentiremo

come due estranei,

è la regola

del gioco dell'indifferenza.

 

Rimasi sola e con il peso del mio debito di vita.

Da quel giorno vissi giorno per giorno.

Un passo dopo l'altro per allontanarmi dal dolore di mia madre.

Con fatica riuscii a realizzare piccoli progetti per dimostrare che non ero altro che una persona con i suoi limiti e le sue paure.

Ricominciai a nutrire la passione per la geologia e l'ambiente.

Mi buttai a capofitto nell'impegno della Croce Rossa.

Impegnavo tutte le ore per non pensare.

Ma...

Il mio debito di vita non mi lasciava mai.

Mi impegnavo a non mostrare il male che cresceva dentro di me.

Non aveva senso la mia esistenza.

Avevo perso famiglia e amore...

Ero tormentata e mi allontanai.

Andai via dalla mia città e dai miei affetti.

 

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Capitolo 3
*** Parte II ***


Fu difficile affrontare da sola i giorni che si susseguivano.

Mi sentivo persa e mi mancava l'affetto di mia madre.

E poi c'era ancora lei, nei miei pensieri.

L'amore che provavo per lei, a distanza di anni, nonostante lo avessi obbligato al silenzio continuava a bruciare dentro di me.

Non riuscivo più a capire dove finiva il rimpianto e dove iniziava il rancore per quella disperazione che non mi abbandonava più.

 

Non resta altro

da fare

che scrivere

con l'inchiostro

del silenzio

tutte le pagine bianche

che racconteranno

di domani...

 

Avevo percorso mille strade per ritrovarmi.

Ma niente mi dava pace.

Mi sentivo troppo sola e quel senso di debito verso la vita che cominciava a schiacciarmi.

Tutti i fallimenti che collezionavo mi portavano sempre in posti nuovi, per ricominciare.

Tutto questo percorso mi ha portata a te, a voi.

Quel giorno...

Mi ricordo quella chiamata di soccorso che ci è arrivata.

Siamo partiti un po' in apprensione, preoccupati perchè eri stata tu a chiamare aiuto.

Non mi scorderò mai i tuoi occhioni spaventati. Ti ho presa in braccio e ti ho detto che avremo aiutato noi la tua mamma, che eri stata molto brava a telefonare. Ti sei stretta a me e non mi hai più lasciata andare.

 

Ti racconterò

quanta strada ho fatto

per arrivare da te.

Ti racconterò

che la notte

fa paura anche a noi grandi

perchè,

quando ero sola,

di notte,

venivano a farmi visita

gli incubi.

Ma ti insegnerò

che da quando

ci siete voi

la notte

è parole di fiaba

e sogni sussurrati.

Ti racconterò

di quel giorno,

quel sorriso

quando ti ho visto

nel mio domani.

Ti racconterò

che avevo paura

di non essere all'altezza,

di non poterti dare

amore

e serenità.

Ma ti insegnerò

che essere amati

dà tanta forza.

 

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Capitolo 4
*** Parte III ***


Passavamo tanto tempo insieme dopo quel giorno.

Io, tu e la tua mamma.

Mi sentivo bene con voi.

Quando ero in vostra compagnia dimenticavo tutto quello che mi tormentava.

Mi sentivo a casa.

Eri una bimba meravigliosa e si vedeva che la tua mamma ti amava più di qualsiasi altra cosa al mondo.

La tua mamma che aveva un velo di tristezza negli occhi... La paura di lasciarti sola troppo presto.

Era malata e la sua unica speranza era un trapianto.

Mi stavo affezionando a voi...

Non mi ero mai sentita così bene e questo mi spaventava.

Io facevo parte della vostra vita e voi della mia.

Era successo tutto per caso, come una magia.

Ti volevo tanto bene ...e piano piano avevo capito di essermi innamorata della tua mamma.

 

Si può amare

anche così...

lasciando

all'infinita

notte stellata

malinconia

e lacrime

Si può amare

anche così...

in silenzio,

affidando

questo dolce segreto

all'alba

di questo domani

senza te.

 

Ma non le dissi mai nulla dei miei sentimenti.

Era il mio segrato ...o così credevo.

Lei lo aveva capito.

Una sera mi abbracciò forte e mi sussurò "che stupida che sei a non dirmelo".

Stavo bene.

Avevo deciso di non complicare le cose e andava bene così.

Nonostante la malettia della tua mamma e i miei sentimenti per lei ...eravamo felici.

E' stato il periodo più bello della mia vita.

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Capitolo 5
*** Parte IV ***


La moto correva sulla strada bagnata.

Un brivido mi correva lungo la schiena e non sapevo perchè... Era paura. Ma paura di cosa?

 

Non posso

vedere i tuoi occhi

che sorridono ancora

Corrono le nuvole

Non posso

venire da te

e rifugiarmi

nella tua tranquillità

Corrono le nuvole

Non posso

raccontarti le paure

che mi hanno tolto

il domani

Corrono le nuvole e...

Avrei voluto

incontrarti

prima di quel giorno

e mostrarti

chi ero

Corrono le nuvole e...

Avrei voluto

vedervi insieme

e sorridere con voi.

 

Ora lo so. Era la paura della morte.

E' stato un attimo e la moto è scivolata su quella curva.

Un attimo ...e ho visto il tuo sorriso e il suo. Vi ho viste felici insieme, finalmente.

In un attimo tutto finiva e tutto ricominciava.

La mia vita...

Finalmente pagavo il mio debito e donavo qualcosa di importante.

Il destino ha voluto che su quella strada passasse l'auto di un mio collega e che quindi venisse subito chiamata un'ambulanza.

Il tempo era fondamentale ...ma non per me.

Era fondamentale che il mio cuore non si fermasse.

Doveva continuare a battere per voi.

 

Si attraversa una vita

con un sorriso

 

Finalmente la mia vita aveva un senso.

Non era un caso che io mi fossi trasferita lì e non era un caso che avessi conosciuto voi.

Io ero il donatore per la tua mamma e voi eravate i due angeli che mi avrebbero salvato dalla paura di vivere.

Assurdo?

No...

Questa è solo la storia di una vita vissuta.

Una vita vissuta davvero.

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