Always and Forever

di winner_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Novità ***
Capitolo 2: *** I Nuovi Arrivati ***
Capitolo 3: *** Nuovi incontri e Particolari Sorprese ***
Capitolo 4: *** Strane Notizie ***
Capitolo 5: *** Importanti Rivelazioni ***
Capitolo 6: *** Pigiama Party (Parte I) ***
Capitolo 7: *** 6)Pigiama Party (parte II) ***
Capitolo 8: *** 7)Visite Indesiderate ***
Capitolo 9: *** 8)Arriva la Strega ***
Capitolo 10: *** 9) Accenno al Passato e Baci Appassionati. ***
Capitolo 11: *** 10) Chiarimenti e Cacciatori di Lupi ***
Capitolo 12: *** 11) Bugie e Litigi ***
Capitolo 13: *** 12) Prigionia e sentimenti ***
Capitolo 14: *** 13) Solitudine ***
Capitolo 15: *** 14) L’importanza della famiglia ***
Capitolo 16: *** 15) Fuga e Nuovi Guai ***
Capitolo 17: *** 16) Complicazioni- parte I ***
Capitolo 18: *** 16) Complicazioni- parte II ***
Capitolo 19: *** AVVISO (NULLA DI TRAGICO) ***
Capitolo 20: *** 17) Dopo la tempesta viene sempre il sereno... Forse ***
Capitolo 21: *** AVVISO- FINE ***



Capitolo 1
*** Novità ***


Always and Forever
1.    Novità
Pov Caroline
Mi stavo preparando per andare a scuola, non ci potevo credere, il mio ultimo anno. Ero felice e spaventata allo stesso tempo. Felice perché finalmente la scuola sarebbe finita, ma forse era questa la cosa che mi spaventava di più perché finire la scuola significava anche crescere e poi significava anche andare al college e prendere strade diverse da quelle dei miei amici. Ma adesso non dovevo pensarci, dovevo prepararmi. Mi vestii, mi truccai e mi armai del mio solito sorriso. Alle 7:35 ero per strada ad aspettare che Elena mi venisse a prendere con Bonnie e Matt. Quando arrivò non ebbi neanche il tempo di allacciarmi la cintura che mi disse: “Sai che quest’anno ci saranno dei nuovi studenti?”
“COSAA??” urlai abbastanza sconvolta. A Mystic Falls non succedeva mai niente di particolare e dei nuovi studenti erano uno scoop abbastanza originale.
“Care mi stupisco di te, come fai a non saperlo?” disse Elena abbastanza sorpresa di essere lei la –Wikipedia- della situazione per una volta.
“In effetti Elena anche io e Matt non ne sapevamo niente” disse Bonnie anche lei abbastanza stupita.
“Dicci tutto” la esortò Matt con un sorriso carico di curiosità sulle labbra.
“Allora a me l’ha detto Rick” tutti noi capimmo come mai Elena era così informata su ciò e la guardammo con una faccia che diceva: *certo che tu lo sai e noi no, adesso è tutto molto più chiaro*. Lei, accorgendosene, cominciò a ridere e presto cominciammo a ridere tutti insieme.
“Comunque stavo dicendo… Sono quattro ragazzi e una ragazza e frequentano il nostro stesso anno di studi” disse Elena risolutiva.
“Speriamo siano carini” dicemmo contemporaneamente io e Bonnie.
“Ragazze siete un caso perso” disse Matt ridendo rassegnato.
“Su ragazzi ho l’impressione che quest’anno sarà fantastico!” esclamai sorridente.
“Care lo dici ogni anno” disse Bonnie sorridendo anche lei.
“Ma quest’anno lo sarà in maniera particolare” annunciai con fare ovvio.
Dopo aver parcheggiato e preso i nostri zaini, ci preparammo a questo fantastico nuovo e ultimo anno.
 
Salve a tutti.. Sono nuova nel sito e questa è la mia prima fan fiction. E’ principalmente una Klaroline con molto, moltissimo Delena e un po’ di altri pairing che noterete continuando a leggere questa storiella che è uscita dalla mia mente persa. Ovviamente siete pregati *si inginocchia e vi implora* di lasciare una piccola recensione sia che la storia vi piaccia, sia che non vi piaccia. Aggiornerò ogni due giorni se tutto va bene :D Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Lisa Jane Smith e questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro u.u.  Un bacio a tutti !!!
Winner_

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Capitolo 2
*** I Nuovi Arrivati ***


Always and Forever
Dedico questo capitolo alle ragazze che hanno recensito lo scorso cappy e a quelle persone che hanno messo questa ff tra le preferite/seguite/ricordate.
 
2. I Nuovi Arrivati
 
Pov Niklaus
*Finalmente siamo arrivati in questa Mystic Falls, vediamo com’è* pensai affacciandomi dal finestrino della mia macchina.
“Nik non fare lo stupido e continua a guidare” disse Bekah mentre si faceva il trucco.
“Io ho un’idea migliore” dissi a bassa voce e inizia a sgommare e a fare curve con la macchina facendole spargere la sua matita e successivamente il suo rossetto su tutto il viso. Appena mi fermai davanti casa di Damon e Stefan mia sorella mi guardò e disse: “Nonostante tu abbia 18 anni ti comporti come se ne avessi 10” io la guardai e cercai di trattenere le risate “ Ma almeno sono riuscita a truccarmi. Come sto?” mi chiese sorridente. “Sei un incanto” dissi e quando si girò e scese dalla macchina per salutare Damon e Stefan scoppiai in una fragorosa risata.
Damon, appena vide mia sorella, trattenne una risata e guardandola disse “ Rebekah oggi andiamo a scuola, in una nuova scuola ti rendi conto di questo?”mentre Stefan si infilava nel sedile posteriore e insieme a me si univa alla risata.
“Certo che oggi siete strani” disse Bekah guardando me e Stefan che non facevamo nulla per trattenerci.
“Pensala come vuoi zuccherino, ma non sono io che mi sono preparato come se dovessi andare al circolo dei clown” disse Damon e detto questo si infilò anche lui in macchina cominciando a ridere con me e Stefan e lasciando Bekah senza parole fuori dalla macchina.
“Aspetta che la veda Kol e non avrà scampo per tutto l’anno” bisbigliò  Stefan ridendo.
“Nik sei un GENIO amico” mi disse Damon e gli battei il cinque.
“Damon Salvatore sei un…” le parole le morirono in bocca quando dallo specchietto della macchina vide come era conciata.
“NIKLAUS MICHAELSON” urlò Rebekah fuori di sé.
“Amico ti consiglio di scappare” disse Damon
“Nemmeno in Antartide starei al sicuro se si tratta di Rebekah” dissi diventando immediatamente serio e tenendo gli occhi fissi su mia sorella che stava venendo verso di me.
“Ti sei divertito stupido di un fratello? Se non fosse che siamo gemelli e abbiamo lo stesso DNA ti ucciderei qui all’istante” disse con un tono che mi ghiacciò il sangue nelle vene.
“E poi chi la sente la mamma: Perché hai ucciso Nik. Oh il mio Nik” disse imitando la voce piena di dolore di nostra madre e cominciando a ridacchiare subito dopo.
“Comunque ora uno di voi due lì dietro mi apre la porta che vado a truccarmi… di nuovo” disse l’ultima parola fulminandomi con lo sguardo.
Stefan scese dalla macchina ed andò ad aprire a Rebekah mentre io mettevo in marcia e andavo a prendere l’altro amico.
“Chissà come starà Kol, l’ultima volta che l’ho visto mi è sembrato molto giù per il fatto che anche i suoi si volessero trasferire per lavoro qui” disse Damon per intavolare un discorso, anche se il suo tono di voce tradiva un po’ di preoccupazione.
“Dam è Kol, è mio cugino di primo grado e lo conosco da una vita, starà alla grande e pronto a scherzare come al solito, e poi i miei genitori, i tuoi e quelli di Kol fanno lo stesso lavoro, cosa pensava? Che trasferissero solo i nostri?” risposi al mio amico in maniera tranquilla e ironica anche se dentro di me sapevo il vero motivo per cui ci eravamo trasferiti.
“Non fare lo scemo Nik, lo sai che il lavoro dei nostri genitori non c’entra niente col motivo del trasferimento” disse Damon che sperava di affrontare l’argomento.
“Siamo arrivati” annunciai nel tentativo di cambiare discorso “ E sono le 7:30, mica male.” Non c’era ironia nella mia voce.
“Ciao amici come va?” disse Kol sorridente entrando nella vettura.
Guardai Damon con uno sguardo che diceva *visto che avevo ragione?* e ritornai a casa dei Salvatore per prendere i due.
“Dove sono Stefan e Rebekah?” chiese Kol non vedendo la sua vittima preferita.
“A casa mia. Ora ritorniamo a prenderli e andiamo a scuola” disse Damon sorridendo all’amico.
“Nik come va la vita?” chiese Kol sorridendomi.
“Alla grande cugino, ma non trovo ironia o messaggi subliminali nella tua domanda” dissi sorridendogli.
“Vai tranquillo Nik, non c’era nessun *leggi tra le righe* in quel che ho detto” poi si girò verso Damon e gli chiese“Perché tutti pensano che ci sia ironia o messaggi subliminali in ogni frase che dico?”. Damon gli lanciò un’occhiata che diceva *sei sicuro che vuoi saperlo?* e Kol gli sorrise ammiccandogli e facendoci scoppiare nella seconda risata della giornata.
Arrivammo davanti casa e prendemmo Rebekah e Stefan che si posizionarono nei sedili posteriori.
“Vedi bellezza, ti ho riservato solo il meglio”disse Kol indicando a Rebekah il posto al centro, tra lui e Stefan.
“Taci Kol, che stamattina ci ha già pensato Niklaus a farmi passare il buon umore” disse Rebekah guardandomi molto, molto male.
“Nik quello che hai fatto non è giusto” disse Kol facendo si che tutti noi ci girassimo e lo guardassimo stupiti, infatti anche io stesso per guardarlo accostai la macchina.
 Rebekah non ebbe il tempo di dire “Grazie Kol” che mio cugino mi guardò e disse “E’ mio il compito di farle passare il buon umore. Perché mi fai questo? Non mi vuoi più bene?” disse imitando quei tipi da telenovelas e facendoci scoppiare in grosse risate e anche Rebekah si concesse una risatina.
Dopo un po’, guardando l’orario, dissi “ Le 7:50…Direi che è proprio il caso di andare a scuola” e rimisi in moto la macchina.
“Nik ti facevo più un ragazzo del tipo *io faccio fuoco tutti i giorni*” disse Damon guardando Kol.
“Ahahahah bella questa Dam” disse Kol battendo il cinque all’amico.
“Sono circondato da idioti” dissi e Rebekah e Damon udendomi esclamarono insieme:
“Tu sei il primo!”
“Ehi. Non rubarmi la battuta amico!”
Dopo di che parcheggiai, presi il mio zaino e insieme ai miei amici mi diressi verso la segreteria.
 
Angolino di quella pazza di Winner_
Salve a tutti ;) Ecco i nuovi arrivati… Non sono meravigliosi ?? *___*  Questo capitolo mi sembra più lungo del precedente, ma con l’editor di efp non mi stupirei se diventasse più corto del primo D: Come sempre siete pregati *si inginocchia nuovamente* di lasciare una piccola recensione perché:
Storia + Recensione= :D <---- happy face xD   Ciaooo e alla prossima !!!                                                                     
 
 
 

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Capitolo 3
*** Nuovi incontri e Particolari Sorprese ***


Always and Forever
3) Nuovi incontri e Particolari sorprese
Questo capitolo è dedicato a  AmoTVD98  <3
Pov Caroline
Quando entrammo a scuola ci venne incontro Jeremy con la sua fidanzata Anna.
“Ciao Jer, ciao Annie” sorrisi a quella coppia che ogni giorno mi piaceva sempre di più.
“Ciao Bella Bionda” mi salutò Anna baciandomi la guancia e la stessa cosa fece con Elena, Bonnie e Matt.
“Che hai Jeremy?” chiese Elena un po’ preoccupata al fratello. Era da quando erano morti i suoi genitori che Elena si comportava in maniera molto protettiva e alle volte assillante nei confronti di Jeremy, che, capendo lo stato d’animo della sorella, non diceva niente e la lasciava fare.
“Una certa ragazza stamattina ha preso la macchina ed è partita, lasciando il suo bello, buono, dolce..”
“Hai dimenticato modesto Jer” aggiunse Anna sorridendogli.
“E modesto, grazie amore, fratello davanti casa. Non ho avuto neanche il tempo di salutare la zia e prendere il pranzo che tu eri già andata via.”
Tutti noi scoppiammo a ridere tranne Elena che si scusava con Jer che faceva il finto-offeso, ma dopo che Anna gli diede uno scappellotto sulla nuca il caro ragazzo abbracciò la sorella e tutto si concluse nei migliori dei modi.
“Guardate chi c’è” disse Elena rabbuiandosi all’improvviso.
“Il magico gruppo di Mystic Falls… Evviva, evviva. Mi farete mai fare parte di questo fantastico gruppo? Lo vorrei davvero taaanto” disse con finto sarcasmo Katherine Pierce venendo verso di noi.
“Vediamo… No, perché sei stronza, cattiva e senza un briciolo di bontà, oltre che serpe, volgare e antipatica come pochi” dissi tutto d’un fiato a quella serpe.
“Ah Forbes vedo che hai imparato delle nuove parole. Allora leggere le riviste di moda non è così inutile come pensavo” gracchiò la cornacchia.
“No Pierce e se cominciassi a leggerle anche tu sarebbe un bene per tutti noi” feci un finto sorriso alla ragazza davanti a me.
“Ah bellezza, il sarcasmo non è mai stato il tuo forte” detto questo se ne andò.
“Io la detestoo!!” esclamai con un tono di voce abbastanza elevato.
“Care comunque sei stata fantastica” disse Matt e tutti gli altri annuirono.
“Care solo tu puoi salvarci da quella vipera” esclamò Elena.
“E cosa volete che faccia? Che la sfidi a una gara di ballo da cheerleader?” chiesi guardando i miei amci. Tutte le persone lì presenti mi guardarono con una faccia che diceva *certo che si ragazza*.
“No, no, no, ma anche… NO!!” Esclamai guardandoli tutti, uno per uno.
Successivamente fu un seguito di “Care ti prego solo tu puoi farcela” e “Care la migliore difesa è l’attacco” e “Ti ho già detto che oggi sei più bella del solito”.
“Okay, okay se proprio è necessario lo farò, ma adesso è il caso che andiamo in classe, altrimenti chi lo sente Rick” replicai “Ciao Jer, ciao Anna a dopo” e detto questo mi fermai davanti al mio armadietto per prendere i libri di storia e successivamente andai insieme a Elena, Matt, Bonnie e Tyler che era appena arrivato, verso l’aula 15, dove Alaric ci aspettava. Prima di entrare Tyler mi fermò un attimo e ci mettemmo in disparte nel corridoio.
“Care è dall’inizio dell’estate che devo dirti una cosa e adesso non fermarmi”
“Dimmi tutto Ty” gli sorrisi incoraggiante.
“Care tu…m..i… cioè tu mi piaci” disse dopo aver balbettato un po’.
“Oh… io..” ero senza parole, non mi sarei mai immaginata che Tyler potesse chiedermi proprio questo e poi avevo sempre visto Tyler come un grande amico anche se dovevo dire che un’estate di allenamenti gli aveva fatto proprio bene.
“Ty che ne dici se proviamo ad uscire insieme e vediamo cosa succede?” chiesi esitante, ma col sorriso sulle labbra.
“Oh Care, tu.. che bello” disse Ty abbracciandomi. Ricambia la stretta nonostante mi fossi già pentita di quello che avevo detto.
Pov Niklaus
Dopo che la segretaria  ci diede i moduli, i libri e gli orari, ci dirigemmo verso l’aula 15 dove ci sarebbe stato il professore di Storia ad accoglierci.
“Evviva, storia è la mia materia preferita” disse Rebekah sorridendo e osservando la nuova scuola che dovevo dire la verità era meglio di quanto pensassi.
Certo non la si poteva paragonare a un college di New York,  ma neanche dire che facesse schifo. Era un ambiente abbastanza… accogliente, non avrei saputo dirlo meglio. Arrivammo davanti all’aula 15 ed eravamo tutti un po’ annoiati, avevamo cambiato scuola così tante volte.
“Allora ragazzi ho delle novità… 5 novità ad essere preciso” disse il professore scatenando qualche bisbiglio di curiosità e qualche risa. “Accogliamo 5 ragazzi che seguiranno il vostro stesso corso di studio, adesso li chiamerò in ordine alfabetico, entreranno e si presenteranno: Michealson Niklaus, Michaelson Kol, Michealson Rebekah, Salvatore Damon, Salvatore Stefan.”
Appena entrammo le ragazze della classe iniziarono a ridacchiare e a mormorare *quanto sono carini* e *il biondino è mio* oppure *e noi dovremmo fare lezione con quei quattro fighi in classe??* e i ragazzi cominciarono a guardare e ad ammiccare  verso Rebekah. Li avrei strangolati tutti con le mie mani più tardi.
“Silenzio per favore… il meno timido di voi che vuole presentarsi?” chiese il professore Alaric.
Ovviamente io mi feci avanti per primo e dissi “Piacere a tutti io sono Niklaus Michealson, ma chiamatemi Nik, lei è mia sorella Rebekah” calcai molto le parole mia sorella affinché arrivasse il concetto che il primo che le si avvicinava si sarebbe preso un pugno in faccia dal sottoscritto “e lui è mio cugino Kol. Veniamo da una scuola di New York, ma a causa del lavoro dei nostri genitori ci siamo trasferiti qui.” conclusi e fu  Damon a prendere la parola successivamente “Mi chiamo Damon Salvatore e lui è mio fratello Stefan Salvatore e anche noi insieme ai Michealson andavamo a scuola a New York, ma in seguito al trasferimento dei nostri genitori ci siamo trasferiti qui, spero diventeremo amici.” Concluse con uno dei suoi sorrisi che lui chiamava seducenti, io da ragazzo dei telefilm americani  “Ah dimenticavo io ho 19 anni poiché l’anno scorso non sono riuscito a passare, ma penso che non importi”concluse il Salvatore. Io e Kol ci lanciammo uno sguardo che diceva *sempre il solito Damon* e guardammo il professore di storia.
“Allora io sono il professore di storia Alaric Saltzman e spero vi troverete bene in questa scuola. Bene adesso potete sedervi” disse Saltzman con un sorriso.
Pov Elena
Damon Salvatore. Non avevo più ascoltato niente dopo quel nome, che detto da lui appariva più seducente di quanto già lo fosse.
“Ah dimenticavo io ho 19 anni poiché l’anno scorso non sono riuscito a passare, ma penso che non importi”concluse Damon.
Ah peccato, è il solito ragazzo che sa di essere figo e vuole fare colpo su tutte. Non dovevo assolutamente innamorarmi di uno così. Venni distratta dai miei pensieri dalla vibrazione del cellulare. Era un messaggio di Caroline:  <Ehi ‘Lena, io e Ty siamo rimasti fuori per parlare e rientriamo alla seconda ora. Dopo mi parli dei nuovi arrivati;)>
Le risposi: <Care non sai cosa ti sei persa, i ragazzi  sono uno più bello dell’altro e uno di loro è stato messo vicino al tuo banco>
La risposta della mia amica non tardò ad arrivare, solo che non c’era nessun riferimento al nuovo ragazzo seduto vicino a lei nel messaggio: < ’Lena dopo dobbiamo parlare>
Prima che Rick mi vedesse le risposi con un <okay> e mi misi il cellulare in tasca.
“Ragazzi cosa è successo a Caroline e Tyler?” chiese Alaric dopo aver fatto l’appello.
“Care ha avuto un problema ed entra alla seconda ora” dissi.
“E Tyler è andato a una visita medica, ma anche lui rientra alla seconda ora” disse Matt e mi guardò complice. Evidentemente anche Tyler gli aveva scritto.
“Io, se devo essere sincera, li ho visti tutti e due nel corridoio stamattina e mi sembrava che l’unico problema della Forbes fosse se avesse messo le scarpe abbinate al vestito e Tyler mi sembrava che stesse anche troppo bene!” esclamò la Pierce lanciandomi uno sguardo di sfida.
“Ora basta!” sbottai alzandomi. “Lo sai qual è il tuo problema? Tu sin dall’asilo sei sempre stata invidiosa di Caroline solo perché lei non ha mai avuto bisogno dei soldi per comprarsi le amicizie e inoltre come cheerleader è 20000 volte meglio di te e tu questo lo sai bene, oltre al fatto che è molto più bella di te, ma non volevo inferire” dissi “Anzi no, l’ho già fatto” conclusi sedendomi.
“Tu, Miss Nessuno, come ti permetti di parlarmi così?” urlo Katherine alzandosi.
Mi alzai a mia volta “Mi permetto, mi permetto e se qua c’è una Miss Nessuno quella non sono di certo io”.
La classe era rimasta in silenzio, persino Rick era rimasto così stupito da questo mio comportamento che non faceva niente per fermare il litigio fra me e la Pierce. In effetti io non ero il tipo di ragazza che si difendeva da sola, di solito c’erano sempre Care, Bon, Matt, Ty o Jer a difendermi, ma questa volta mi sarei difesa da sola, oh si !! Gli avrei fatto vedere chi fosse Elena Gilbert.
All’improvviso uno dei ragazzi nuovi, mi sembra Kol, iniziò a dire “Rissa, rissa”, ma venne fermato subito dall’altra ragazza nuova Rebekah, che gli diede uno scappellotto sulla nuca.
“Elena, Katherine sono costretto a mandarvi dal preside” disse Rick e ci fece strada fino alla porta.
“Sapete arrivarci anche da sole” proferì chiudendo la porta, ma non prima che vedessi Damon guardarmi ammirato.
Pov Niklaus
All’improvviso mio cugino Kol cominciò a dire: “Rissa, rissa”.
Mi girai e guardai Rebekah come per dille *fallo ti prego* e Rebekah non se lo fece ripetere due volte, si girò e diede uno scappellotto sulla nuca a nostro cugino che capì di dover stare zitto. Cercai con lo sguardo Damon, ma vidi che era occupato a guardare Elena Gilbert che veniva scortata fuori dal professore.
*Mmm questa Caroline è così voluta bene da far si che la sua amica la difenda anche a costo di finire in presidenza* pensai *la voglio conoscere*.
 
 
Angolino di quella pazza di Winner_
Salve a tutte carissime !! Il capitolo è stato di vostro gradimento? Spero di si perché ci ho messo una vita a scriverlo xD Fatemi sapere cosa ne pensate. Nel prossimo capitolo vi posterò due foto dell’attrice che interpreterà Kat e mi direte quale preferite. Ciaooo a tutti :D

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Capitolo 4
*** Strane Notizie ***


Always and Forever
4) Strane Notizie
Pov Caroline
Dopo che mi staccai dall’abbraccio di Tyler, lui mi guardò negli occhi dicendomi:
“Che ne dici se andiamo al grill e facciamo colazione?”
“Tyler sono le 8:20, bisognerebbe entrare in classe” risposi. In realtà non mi andava di rimanere sola con lui, avrei finito per fare un’altra stupidaggine e pentirmene.
“Dai Care, tanto abbiamo Rick e poi possiamo scrivere un messaggio a Elena e Matt e gli diciamo di inventarsi una balla” disse Tyler con naturalezza.
“Ma Ty, ci sono i nuovi studenti” cercai di dissuaderlo io.
“Care abbiamo tutto l’anno per conoscerli” rispose prontamente lui.
“Sai Ty, okay, andiamo al grill” acconsentì sorridendogli, in effetti mi faceva un po’ pena liquidarlo dopo avergli detto che volevo frequentarlo ed ero stanca di inventarmi scuse su scuse per evitarlo. Scrissi ad Elena per avvertirla e Tyler fece lo stesso con Matt e dopo di che andammo al Grill.

Appena arrivati al Mystic Grill ci sedemmo e ordinammo un caffè e io una fetta di torta con panna e fragole. C’era la tv accesa sul canale Virginia News, il tg regionale e una notizia in particolare mi spaventò:
Uccisi cinque escursionisti a nord nel bosco di Charlottesville. Si sospetta si tratti di una bestia, forse un lupo o un orso. La guardia forestale ha cominciato le ricerche e si dice che la bestia si stia dirigendo a sud, verso Mystic Falls.
“Tyler hai sentito?” chiesi impaurita al ragazzo seduto di fronte a me che stava sorseggiando il suo caffè e anche lui fissava il televisore. Ero così presa dalla notizia che non mi ero accorta che le ordinazioni erano arrivate, ma ero rimasta così sconvolta dalla notizia che non riuscì a bere e a mangiare il caffè e la torta.
“Purtroppo si Care e la cosa non mi piace per niente, mi sa che ci toccherà annullare l’escursione di sabato” rispose dispiaciuto Ty “Quelle persone erano lì per divertirsi e per colpa di quella bestia…” non terminò la frase quanto era arrabbiato.
“Tyler dispiace anche a me, ma calmati ti prego” poggiai la mia mano sulla sua nel tentativo di calmarlo, cosa che funzionò.
“Menomale che ho te Care” disse lui e prese la mia mano tra le sue. Gli sorrisi e dopo aver chiesto il conto e pagato uscimmo dal Mystic Grill per andare a scuola.
 
Pov Niklaus
Appena la lezione finì il professore ci diede da studiare, ci salutò e uscì velocemente fuori diretto alla prossima lezione mentre noi aspettavamo il prossimo professore. In verità io aspettavo anche la ragazza seduta nel banco accanto al mio, ero ansioso di conoscerla. Vidi Damon uscire dalla classe. Chissà dove va? pensai.
“Nik tu non ti immagini nemmeno cosa ho sentito” Kol improvvisamente serio si mise di fronte a me e mi diede un auricolare della sua radio. Me lo misi nell’orecchio e ascoltai quello che dicevano:
“Oggi con noi il signor Smith, capo della guardia forestale del bosco di Charlottesville. Quindi, signor Smith, cosa può dirci di ciò che è accaduto nel bosco di Charlottesville?” chiese la giornalista al signor Smith.
“Io e i miei colleghi stiamo cercando di vedere se c’erano altri escursionisti o qualche traccia della bestia che può aver fatto una simile strage. Siamo arrivati alla conclusione che potrebbe essere un grosso lupo o un orso affamato. Quel che sappiamo è che vedendo alcune impronte sul terreno, abbiamo notato che la bestia sta andando verso sud, verso Mystic Falls. Se posso dare un consiglio agli abitanti di quella cittadina è di non andare nel bosco e di uscire il meno possibile, soprattutto la sera.” Concluse il signor Smith.
“La ringrazio per il lavoro che state facendo e ci sentiamo oggi pomeriggio per maggiori aggiornamenti. Arrivederci signor Smith” disse la giornalista col suo tono professionale che tradiva un po’ di preoccupazione.
“Arrivederci a lei” rispose il signor Smith.
Mi tolsi l’auricolare.
“Ho sentito abbastanza, e quello che ho sentito non mi è piaciuto per niente” risposi a Kol e uscii dalla classe. Entrai in bagno e dalla rabbia diedi un pugno a uno specchio che si ruppe. Nonostante dalla mia mano uscisse molto sangue presi il cellulare e digitai un numero:
“Pronto Nik. Ho sentito tutto e sto venendo a prendervi, ho avvertito anche April, che sta venendo a prendere Stefan e Damon e Ally che sta venendo a prendere Kol.” Disse mia madre tutto d’un fiato.
“Perfetto mamma. Io avverto gli altri. Grazie di tutto ciao.” Risposi rassicurato.
“Ciao tesoro a dopo.” Dopo aver chiuso la chiamata presi un po’ di carta igienica e tamponai la ferita. Poi uscii dal bagno per avvertire gli altri.
 
 
 
Pov Damon
Ero rimasto veramente impressionato da quella ragazza. Aveva carattere e a me piacevano le ragazze che avevano carattere. La vidi davanti alla presidenza e decisi di stuzzicarla un po’.
“Ciao Bellezza.” Dissi semplicemente sorridendole.
Aveva la testa china e appena sentii la mia voce alzò il viso e quando i suoi occhi incrociarono i miei rimasi parecchio sorpreso. Aveva gli occhi più belli che avessi mai visto, color cioccolato e con la forma da cerbiatta, la pelle olivastra e il viso con i lineamenti più dolci e femminili allo stesso tempo che avessi mai visto.
“Ciao Damon.” Rispose lei sorridendomi.
“Una brava ragazza come te in un posto come questo, dove finiremo?” dissi sarcastico.
“Ahahahah dovrei ridere?” stava al gioco la ragazza.
“Veramente tesoro l’hai già fatto!” Avevo sempre la risposta pronta purtroppo per lei.
“Ma se non mi conosci nemmeno!” esclamò guardandomi e sollevando un sopracciglio.
“Credimi da come ti guardavano tutti in classe oggi, persino il professore, è difficile credere che tu sia una ragazza che si batte in quel modo per le proprie idee.” Risposi e poi precisai “E non mi fraintendere, sei stata grande!” le sorrisi.
“Grazie Damon” rispose dopo avermi fissato per qualche secondo.
“Figurati” le risposi. Stavo per aggiungere qualcos’altro quando Stefan mi chiamò:
“Damon” urlò avvicinandosi “E’ venuta nostra madre dobbiamo andare a casa” disse appena mi fu accanto “Ah ciao Elena” aggiunse guardando Elena.
“Ciao” disse semplicemente Elena.
“Okay allora vado in classe a prendere la roba e andiamo” poi mi rivolsi di nuova ad Elena.
“Bellezza io vado, comunque è stato un piacere, ciao” le sorrisi ammiccandole e mi incamminai con Stef verso la nostra classe.
 
Pov Caroline
Ritornai con Tyler a scuola per la seconda ora e appena entrai in classe c’era il professor Jonhson, quello di scienze. Non sopportavo quel professore e lui non sopportava me. Appena entrai non perse l’occasione per umiliarmi:
“Signorina Forbes, signor Lockwood, quale buon vento? Avete capito che la scuola esiste?” una delle solite battute da prof che non fa ridere neanche uno studente “Comunque ora andate a sedervi e ricordatevi di portare la giustificazione domani.”
Mi sedetti, ma non vidi Elena e i nuovi studenti, mi girai verso Bonnie che mi lanciò un bigliettino con scritto che Elena era in presidenza e i nuovi arrivati erano andati a casa.
Oggi era stata la giornata abbastanza strana: Una bestia vicino a Mystic Falls, Elena in presidenza, i nuovi arrivati che andavano via il primo giorno di scuola alla prima ora, mi ero perso molte cose mancando solo alla prima ora ed ero intenzionata a scoprire cosa fosse successo.
 
Angoletto di quella pazza di Winner_
Ciaoo a tutte carissime ;) Mi scuso per il ritardo e per il capitolo un po’ cortino, ma il prossimo sarà moolto più lungo ve lo prometto !!!! Ringrazio tutte le meravigliose ragazze che recensiscono questa storia, a chi ha messo la storia nelle preferite/ricordate/seguite. Un bacio e al prossimo capitolo !!! Ciaooo a tuttiii :)

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Capitolo 5
*** Importanti Rivelazioni ***


Always and Forever
 
5) Importanti Rivelazioni
 
Piccolissima premessa: Elijah, Klaus e Rebekah sono fratelli,  invece Kol e Finn sono fratelli tra di loro, ma gli ultimi due sono cugini di primo grado con i primi tre.
 
Pov Niklaus
Appena entrai in casa e vidi Elijah lo attaccai. Entrambi cademmo sul tavolo, rompendolo e suscitando le grida di terrore di nostra madre e Rebekah.
“MALEDETTO COME HAI POTUTO?” urlai mentre lo rialzavo per il collo e lo lanciavo verso la libreria, rompendo pure questa.
“Vi prego basta” supplicò nostra sorella Rebekah, ma ero troppo accecato dalla rabbia per darle retta.
Elijah si rialzò e senza battere ciglio disse:
“Niklaus perché non ti calmi e ascolti quello che ho da dire” poi aggiunse “Se continui così distruggerai la nostra casa”.
“Cosa sei venuto a fare qui?” chiesi un po’ più calmo sedendomi.
“Già Elijah perché sei qui?” calcò Rebekah guardando il fratello, da un lato felice e dall’altro preoccupata per la sua visita.
“La strage di ieri sera non è stata opera mia” disse “Io mi ero chiuso nella cantina della mia casa a  Lynchburg e appena ho saputo della notizia ho venduto la casa e sono venuto subito qui”.
“Successivamente ho incontrato Finn” disse con disprezzo “E’ stato lui a combinare quella strage nel bosco di Charlottesville.” concluse abbassando il capo.
“Ma come ha potuto?” domandai confuso.
“Si potrebbe dire che a Finn piace perdere il controllo durante la sua trasformazione”
Mi alzai. “Scusa fratello”.
“Anche se la tua accoglienza non è stata delle migliori per questa volta ci passo sopra” sorrise dandomi una pacca sulla schiena.
“Ragazzi dobbiamo andare a casa di Kol!” esclamò Rebekah preoccupata “Se scopre che è stato Finn a fare quella strage lo ammazza” e detto questo si diresse di corsa verso la porta.
“Ragazzi vi prego siate prudenti” disse nostra madre “E appena tornate riordinate tutto”.
Io e Elijah le facemmo le nostre scuse e uscimmo anche noi.
 
Pov Kol
Mia madre era uscita un attimo a fare la spesa ed ero seduto sul divano di casa in completa solitudine.
“Ciao fratello”.
Mi girai di scatto e vidi mio fratello Finn sulla porta.
“Fratellone quanto tempo. Sempre quell’aria funebre eh?” domandai guardandolo.
“Smettila di fare lo stupido Kol, devo parlarti” e si sedette sul divano.
“Ti ascolto” risposi e lo guardai.
“Hai presente la strage avvenuta ieri sera durante la luna piena nel bosco di Charlettesville?”
Senza dargli il tempo di continuare mi alzai e con una mano sul suo collo lo attaccai al muro.
“NON DIRMI CHE SEI STATO TU?” Urlai contro di lui.
“Io… Kol almeno tu..” balbettava spaventato e anche rassegnato non riuscendo a guardarmi negl’occhi.
“IO COSA? DOVREI CAPIRTI? DOVREI ACCETTARLO?” calcai con particolare disprezzo l’ultima parola.
“Kol…n..on…r.e..spi…ro” balbettava guardandomi. La rabbia era così tanta che non riuscivo a fermarmi e continuavo a stringere il collo di Finn.
All’improvviso mi sentii scaraventare dall’altra parte del soggiorno. Appena mi rialzai vidi davanti a me Nik.
“Nik non ti intromettere!” esclamai in preda alla collera e cercai di ritornare a strozzare mio fratello, ma nella stanza c’erano solo Rebekah e Elijah. Di Finn nessuna traccia.
“CODARDO!” urlai al vento.
“Mi dispiace Kol, ma non volevamo permetterti di fare una cosa di cui poi ti saresti pentito” disse Rebekah venendo verso di me e abbracciandomi. Ricambia la stretta anche se ero ancora molto agitato. Quando si staccò Nik mi disse:
“Lo stesso vale per me. Scusa per lo spintone” e mi diede una pacca sulla spalla.
“Ciao Kol, mi dispiace per la questione di tuo fratello, sarei dovuto venire subito da te e avvertirti” disse Elijah salutandomi.
“Invece di distruggere la sala da pranzo insieme a Nik” aggiunse Bekah lanciando un’occhiataccia a entrambi i fratelli.
“Ciao Elijah” sorrisi al mio cugino maggiore. L’ accoglienza non era delle migliori, ma avevo altro a cui pensare.
“Adesso cosa si fa con Finn?” chiesi pensando a quello sciagurato di mio fratello.
“Siamo licantropi no? Quindi appena ci sarà la prossima luna piena Elijah, io e Damon usciremo a cercarlo” disse risoluto Nik.
“Perché voi tre e io e Stefan no? Se non sbaglio anche noi ci trasformiamo in lupi con la luna piena” dissi guardandolo male.
“Perché noi tre abbiamo più autocontrollo di te e Stefan. Kol ti ricordo quella volta in cui ti sei trasformato e stavi per uccidere Rebekah!” esclamò leggermente arrabbiato Nik fissandomi.
Guardai Rebekah che mi sorrise. Ancora non ero riuscito a perdonarmi quel gesto, anche se più volte Bekah mi aveva rassicurato dicendomi che lei non ci pensava più.
“Rebekah io..”
“Kol smettila di scusarti!! Sto bene adesso, non vedo quale sia il problema? Quindi Nik finiscila di ricordarglielo ogni volta” asserì Rebekah mentre si dirigeva verso la porta.
“Io vado a fare un giro per questa cittadina, ancora non ho avuto modo di fare shopping. Ciao a tutti!” proferì uscendo.
“Sempre la solita!” esclamò Elijah. “Ora mi piacerebbe andare a trovare i Salvatore, è da molto tempo che non li vedo e poi vorrei chiarire anche con loro la faccenda di Finn.” Detto questo anche Elijah uscii da casa mia.
“Tu non vieni?” mi domandò Nik sorridendomi.
“Meglio di no, devo spiegare a mamma cosa è successo e… il muro” dissi indicandogli la parte di muro dove avevo spinto Finn. Nel muro c’erano delle crepe, come se ci fosse stato un terremoto, ma era stata la mia forza soprannaturale a provocarle.
“Mi dispiace per quello che ho detto,ma..” cerco di dire Nik, ma lo fermai “Si si lo so, era l’unico modo per convincermi a starmene a cuccia in cantina mentre voi vi fate un bel giretto nei boschi alla ricerca del mio amato fratellone” dissi con ironia.
“Ahahah sapevo l’ avresti capito!” rispose stando al gioco  Nik “Allora vado, salutami la zia. Ciao”
Ma prima di uscire si girò: “Mi raccomando, non fare stupidaggini.” E uscii lasciandomi solo in quella stanza dove fino a qualche minuto prima avevo tentato di strozzare mio fratello.
 
Pov Caroline
Dopo scuola avevo aspettato insieme a Bonnie Elena e dopo l’avevamo convinta a uscire con noi.
“Sono morta, mia zia Jenna mi ucciderà” disse Elena con tono da condannata a morte.
“ ’Lena mi dispiace così tanto che per colpa mia tu sia finita in presidenza il primo giorno” dissi veramente dispiaciuta guardando la mia migliore amica.
“Care non è per colpa tua. Se devo essere sincera non vedevo l’ora di dirgliene quattro a quell’arpia” rispose Elena ammiccandomi.
“E poi facendo così ha fatto colpo su quello nuovo, non è così Elena?” chiese innocentemente Bonnie guardandomi e ritornando a fissare lo sguardo su Elena qualche secondo dopo.
Anch’io guardai la mia amica, notando che era diventata tutta rossa.     
“Mmmm c’è qualcosa che non so?” domandai ironicamente.
“Diciamo che dopo l’inconveniente che io e la Pierce abbiamo combinato durante l’ora di Rick, mentre ero seduta e aspettavo di entrare in presidenza, lui è venuto lì e ha fatto un po’ il cascamorto dicendomi "Ciao Bellezza" e "Sei stata grande". Cose così insomma” spiego tutto d’un fiato Elena diventando più rossa di prima.
“E’ carino?” chiesi alla mia amica.
“Ti avevo già detto che erano tutti uno più bello dell’altro” rispose Elena.
“Infatti Care e tu sei seduta vicino al banco di uno di loro, Nik mi sembra. E’ uno schianto quel ragazzo! Capelli biondi, occhi azzurri, corpo perfetto e un accento fantastico.” Disse Bonnie sospirando subito dopo.
“Ragazze a proposito di questo..” mi decisi a dire alle mie amiche il guaio in cui mi ero cacciata.
“Mi sa che da adesso in poi dovrò avere occhi per un solo ragazzo, il mio ragazzo.. Tyler”
Bonnie sputò il caffè addosso a Elena, che era rimasta troppo scioccata dalle mie parole per accorgersi di altro.
“Quindi mi stai dicendo se non ho capito male, e spero sia così Caroline Forbes, che tu hai accettato di fidanzarti con Tyler Lockwood?” chiese Elena abbastanza sconvolta.
“Si Elena hai capito benissimo. Io e Tyler stiamo insieme.” Risposi un po’ spaventata dallo sguardo di Elena.
“Sai di non essere innamorata di lui? Che facendo così lo illudi e basta no?” chiese guardandomi intensamente. Di solito Elena mi guardava così quando voleva capire se dicevo la verità o no.
“Non lo sto illudendo ‘Lena. Tyler è un ragazzo carino e poi è così dolce con me. Forse col tempo…” risposi alla mia amica.
“Se dici così non ho nient’altro da dirti a parte che, come tu ben sai, non approvo questa tua scelta, ma forse hai ragione tu, col tempo potresti innamorarti di lui.” Concluse Elena “Aspetta un attimo, Bonnie Bennet hai sputato il tuo caffè sulla mia camicia!!” esclamò guardando male la nostra amica.
“Con tutti i problemi che ci sono al mondo, tu ti preoccupi di un po’ caffè sulla tua camicia?” le chiese Bonnie guardandomi in cerca di appoggio.
“Ha ragione Bonnie, Elena” risposi facendo l’occhiolino a Bon.
“Sai Care, io non volevo inferire, ma questa è la maglietta che tu mi hai regalato l’anno scorso per il mio compleanno. Non so se ricordi..” disse Elena guardandomi truce.
“Bonnie come hai potuto?” la mia risposta scatenò le risate delle mie amiche a cui mi unii subito dopo.
Pov Rebekah
Entrai al Mystic Grill con l’intenzione di mangiare qualcosa, magari una fetta di torta.
Guardandomi intorno notai che a un tavolo erano sedute Elena Gilbert e due sue amiche. Quella bionda doveva essere Caroline. Incuriosita mi avvicinai al gruppo.
“Ciao Elena” la salutai sorridendole.
“Ciao.. scusa, ma non mi ricordo il tuo nome, perdonami, ma sono una smemorata cronica” rispose Elena rivolgendomi un sorriso di scuse.
“E’ proprio così” disse la bionda ridendo e facendomi sorridere a mia volta. Era una ragazza molto solare, già mi stava simpatica.
“Io sono Rebekah Mikaelson” sorrisi a Elena e al gruppo.
“Ciao Rebekah io sono Bonnie” disse la bruna facendomi un cenno di saluto con la mano.
“E io sono..” non le feci concludere la frase poiché volevo vedere se le mie intuizioni non erano errate “Tu sei Caroline Forbes giusto?” chiesi.
“Oooh non ho bisogno di presentazioni allora” sorrise di nuovo Caroline.
“Oggi in classe si è parlato tanto di te, almeno alla prima ora perché dopo sono dovuta uscire.. motivi familiari” specificai guardandole.
“Rebekah, preferisci essere chiamata Reb o Bekah?” mi chiese Caroline.
“Sei sempre la solita Care” disse Bonnie guardando l’amica.
“Si sono molto espansiva, soprattutto con le persone che mi stanno simpatiche a prima vista” ammiccò alla sua amica.
“Mi piace di più Bekah” sorrisi alla bionda che mi aveva rivolto la domanda.
“Perfetto lo preferisco anch’io. Bekah vuoi sederti con noi?” mi chiese.
“Con molto piacere, se non disturbo”
“Tranquilla Bekah non disturbi” disse Care facendomi posto accanto a lei e suscitando le risate di Elena e Bonnie a cui poi mi unii.
Pov Damon
Ero in cucina a prendermi un bicchiere d’acqua quando sentii bussare. Andai ad aprire trovandomi davanti Nik e Elijah.
“Ciao Nik. Ehi Elijah che sorpresa vederti” sorrisi ai due e gli feci spazio per farli entrare.
“Ciao Nik. Elijan da quanto tempo” disse Stef entrando in soggiorno.
“Ciao ragazzi è un piacere vedervi, anche se questa non è una visita di cortesia” disse Elijah pacato guardandoci.
“Che intendi dire?” chiesi leggermente spaventato.
“Che abbiamo un problema ragazzi” rispose Elijah.
 
Angoletto di quella pazza di Winner_
Carissime spero che il capitolo vi sia piaciuto, l’ho fatto molto più lungo dei precedenti per questo l’ho postato oggi anziché ieri. Allora scopriamo che i ragazzi Mikaelson e i Salvatore non sono umani, ma sono licantropi e il colpevole della strage nel bosco di Charlettesville è il caro Finn. Poi assistiamo al nascere dell’amicizia tra Rebekah e il Golden trio. E il capitolo si conclude con un Elijan che va a chiedere l’aiuto dei Salvatore. Spero questo capitolo vi sia piaciuto !! E’ dedicato alle meraviglie che recensiscono la mia storiella e a chi l’ha messa nelle seguite/ricordate/preferite.   Ciaooo a tuttiiii !!!

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Capitolo 6
*** Pigiama Party (Parte I) ***


Always and Forever
6) Pigiama Party (Parte I)
 
Questo capitolo è dedicato a Klaroline99 <3 Sono perdonata?? ^.^
 
Pov Caroline
Era l’inizio del mio secondo giorno di scuola. Ammetto che il primo non era stato come me l’aspettavo.. Decisamente no. Mettermi con Tyler non rientrava nella lista degli obbiettivi di questo nuovo anno di scuola, ma ero una persona molto ottimista.
“Sarà meglio del primo” mi imposi prima di entrare in bagno.
Mi stavo preparando quando mia madre mi chiamò “Caroline”
“Si mamma?”
“C’è una tua amica alla porta”
“Arrivo” dissi. Strano che non avesse detto Bonnie o Elena, infatti quando scesi mi trovai davanti Rebekah.
“Ciao Bekah” le sorrisi. Rebekah mi stava davvero simpatica e dato che abitavamo abbastanza vicine ieri mi aveva accompagnato a casa e avevamo avuto modo di parlare e di conoscerci meglio e una cosa era certa: Avevamo moltissime cose in comune.
“Ciao Caroline” mi sorrise anche lei.
“Quante volte ti ho detto che puoi chiamarmi Care?” le domandai indispettita.
“Contando questa arriviamo a 20 volte” affermò.
“Che ci fai qui? Pensavo andassi in macchina con i tuoi amici” le chiesi curiosa.
“Oggi Nik, Stefan, Damon e Kol entrano alla seconda ora” disse “quindi pensavo di venire a scuola con una delle mie prime amiche” mi sorrise e poi aggiunse “se non ti dispiace”.
“Figurati Bekah, oggi Elena si deve fare perdonare da Jeremy quindi da un passaggio a lui, Anna ed altri suoi amici. Matt ha lo scooter e Bonnie si è prenotata prima di me, e a Tyler l’ accompagna sua madre e dato che non gli sto particolarmente simpatica ho pensato di andare a scuola in macchina da sola, ma adesso che ci sei tu mi sento più tranquilla” dissi tutto d’un fiato. Era incredibile come riuscissi a relazionarmi con Bekah, anche ieri le avevo raccontato tutto, anche i miei segreti più intimi. Il fatto è che mi sembrava di conoscerla da sempre.
“Care mi hai fatto venire il mal di testa, certo che quando inizi a parlare non ti ferma più nessuno”.
Le feci un sorriso di scuse.
“Comunque hai paura per la storia dell’animale feroce che ha ucciso quegli escursionisti nel bosco di Charlottesville?” mi chiese preoccupata Bekah.
“Si Bekah non riesco ad andare in giro sola senza la paura che quella cosa sbuchi da un albero e mi uccida all’istante”risi “Lo so che è buffo, ma è così! Poi hanno detto che quella cosa si sta avvicinando a Mystic Falls e questo non mi rassicura per niente”.
“Mi dispiace Care” si scusò Bekah,come se in qualche modo fosse responsabile. Poi aggiunse per cambiare discorso “Che ne dici di fare un pigiama party?”
“Che bella idea” le sorrisi , poi mi venne in mente una cosa: “Hai lo spirito festaiolo delle cheerleader. Dovresti entrare in squadra!”
“Davvero? Cioè secondo te io potrei entrare nelle cheerleader?” mi chiese titubante
“Certo Beks! Ti prego. L’avevo proposto a Bonnie ed Elena, ma la prima ha rifiutato e la seconda mi deve rispondere oggi, ma se siamo in tre è sempre meglio no?” la supplicai.
“Chi fa i provini di ammissione?”
“Io e…. La Pierce” dissi l’ultima parola facendo il gesto di chi sta per vomitare.
“Allora si dai! Diciamo che anche se l’ho vista in azione per un ora posso dire che quella ragazza non mi piace per niente, ma..?”
“Lei è sempre contraria a tutto ciò che dico, ma essendo io il capitano ho più voce in capitolo di lei” ammiccai.
“Ahahah Capitano Caroline in azione.” Scherzò Bekah.
“Come sei divertente!” affermai sarcastica.
“Per quanto mi faccia piacere stare qui a scherzare con te direi che è il caso di andare a scuola” dissi incamminandomi verso la macchina “Ciao Mamma”
“Arrivederci signora Forbes”
“Ciao tesoro e ciao anche a te Rebekah, è stato un vero piacere conoscerti” disse mia madre dalla cucina.
Appena entrai in macchina, ingranai la marcia e partii verso la scuola.
“Comunque ritorniamo al pigiama party. Come idea mi piace molto. A casa di chi lo facciamo?” domandai a Rebekah che stava trafficando con le stazioni radio.
“A casa mia ovviamente, e lo facciamo stasera” sorrise trovando un canale che faceva della musica davvero bella.
“In effetti sono curiosa di vedere la tua casa” confessai.
“Fidati è bellissima” sorrise lei.
“Miss modestia dobbiamo avvertire anche Elena e Bonnie.”
“Si, l’unico difetto è che in casa oltre a noi ci saranno Nik, Elijah, Kol, Damon e Stefan per la partita di football” fece una smorfia.
“Seguono il football?” chiesi.
“Si e ancora non capisco cosa ci trovino di così esaltante in quello sport” confessò Rebekah “Una volta c’era la prima puntata di CSI Miami, che aspettavo da due settimane, e quei cinque sono entrati in casa, si sono buttati sul divano e come se io non ci fossi hanno preso il telecomando e messo la partita. A nulla sono servite le mie proteste” ammise fingendo di piangere.
“Certo che sono proprio senza cuore” stetti al gioco.
“Già. Comunque per il pigiama party ci sono problemi?”
“Cara per me non ci sono problemi, ma devo chiedere a Tyler, sai com’è, non so se gli farà piacere che dorma in una casa con cinque ragazzi” dissi dubbiosa posteggiando la macchina.
“Dai Care. Questa sera mia madre è via, quindi niente limiti di orari, è sabato e poi loro finiscono di guardare la partita e dormono tutti e cinque nella stanza di Nik.” Cercò di persuadermi Rebekah.
“Aspetta, ho visto Tyler, vieni andiamo a chiederglielo insieme” dissi scendendo dalla macchina e prendendo per un braccio Rebekah, portandola dentro l’edificio, dove avevo visto Tyler.
“Ehi Tyler” lo salutai sorridente
“Ciao Care” rispose baciandomi a fior di labbra. Rimasi un po’ impreparata a quel gesto, e Rebekah pensò di intervenire.
“Ciao Tyler, io sono Rebekah Michealson, una tua nuova compagna” gli sorrise Rebekah.
“Ciao Rebekah e benvenuta. Spero ti troverai bene” ricambiò  Tyler sorridente.
“Grazie mille” affermò Rebekah e poi mi lanciò un’ occhiata che diceva: io il mio lavoro l’ho fatto, ora tocca a te.
“Tyler Rebekah mi ha invitata a casa sua per il suo pigiama party e dato che in casa ci sono i suoi fratelli, suo cugino e i Salvatore, volevo chiederti il permesso, poiché tu sei il mio fidanzato”
“Care non sono un uomo dell’800. Ammetto che sono un po’ geloso del fatto che passerai la serata in mezzo a 5 ragazzi nostri coetanei, ma ..”
“Scusa se ti interrompo Tyler, ma mio fratello Elijah ha 23 anni. Su per giù è un nostro coetaneo, ma  dal suo modo si fare sembra un 40enne bello e buono” disse Bekah facendo ridere me e Tyler.
“Allora mi correggo, in mezzo a 4 ragazzi nostri coetanei liceali, ma mi fido di te tesoro” disse sorridendomi dolcemente e accarezzandomi la guancia.
“Ti ringrazio di questa dimostrazione di fiducia nei miei confronti” sorrisi raggiante a Tyler. Mi sentivo a disagio a chiamarlo tesoro o amore o fidanzato. Perché?
“Adesso dovremmo andare in classe” dissi per spezzare il flusso dei miei pensieri e insieme a Ty e Bekah mi diressi verso la mia aula.
 
 
 
Pov Niklaus
“Si è nascosto bene il mio fratellino” affermò sarcasticamente Kol. Stavamo setacciando tutto il bosco di Mystic Falls alla ricerca di Finn e anche con la super velocità c’erano rimasti molti luoghi da controllare.
“Tranquillo Kol, lo ritroveremo e appena accadrà sarai il primo ad avere l’onore di dargli un pugno in faccia” disse Damon “Ma il secondo voglio essere io” aggiunse facendoci sorridere.
“Sentite invio un messaggio a Bekah e le dico che oggi non andiamo a scuola. Dobbiamo trovarlo e abbiamo ancora molti posti dove cercare” aggiunsi e scrissi a Bekah:
“Oggi non riusciamo a venire a scuola, le ricerche si sono rivelate più lunghe del previsto”
Poco dopo ricevetti la risposta:
“Mi raccomando, fate attenzione, ma adesso io cosa mi invento?”
“Cosa ti ha risposto?” chiese Stefan appoggiato a un tronco d’albero.
“Che ti ama e vuole che fai attenzione agli scoiattoli, loro ci guardano e complottano” rispose Damon, facendoci ridere tutti, tranne Stefan che rosso in viso affermò: “Non mi piace Rebekah Damon!”
“Io non ho detto niente fratello, sei tu che sei sceso nei particolari” continuò Damon mettendo sempre più in imbarazzo Stefan.
“Quindi hai una cotta per la mia cuginetta eh?” inferì Kol alzando le sopracciglia.
“NO!” urlò Stefan guardandolo.
“Stef io approvo” dissi convinto guardandolo e sorridendogli.
“Cosi non dovrai uccidere e buttare via i corpi dei nostri compagni di scuola vero Nik?” chiese Dam.
“Mi hai scoperto!” ammisi portandomi una mano sul petto e fingendomi dispiaciuto.
 “Comunque cosa dico di inventarsi a Rebekah?” chiesi guardando tutti.
“Dille di mettere in moto i neuroni e trovare una soluzione da sola”
“Sempre dolce Dam” ammise Stefan fulminando il fratello.
“Non è ancora la tua fidanzata e già la difendi come se fosse tale?”  chiese Kol “Bravo ragazzo” concluse lanciandosi uno sguardo divertito con Damon e guardando il più piccolo dei Salvatore.
“Ragazzi avete trovato qualcosa?” Elijah era spuntato da un albero mettendo tutti in allerta.
“Elijah la prossima volta urla 10 km prima che stai arrivando” disse Kol tornando a sedersi per terra.
“Comunque no, ma ho inviato un messaggio a Rebekah dove l’avvisavo del nostro giorno libero!”
“Nik, non fare lo spiritoso. Non dovevate saltare il secondo giorno di scuola, dopo che ve ne siete andati il primo. Cosa penserà la gente? Inizieranno a farsi dei sospetti prima ancora che voi facciate qualcosa di tremendamente sciocco come trasformarvi in lupi davanti alla scuola durante una notte di luna piena, dopo aver invitato tutti per una festa.”
“Relax cugino. Da domani saremo dei bravi studenti” disse Kol per spezzare la tensione che il discorso di Elijah aveva causato, ma lui continuò:
“Io mi rilasserò solo quando voi capirete la gravità della situazione. Siete degli incoscienti. Non pensate quante vite mettete a rischio comportandovi con questa superficialità? Finn potrebbe essersi già nascosto per bene e pronto a uscire per la prossima luna piena, che sarà tra 24 giorni ragazzi.” Disse sprezzante.
“Ora basta fratello.” Proferii alzandomi. “Le tue accuse sono inutili, anche senza quelle troveremo o non troveremo Finn”.
“Poi ti ripeto, quando ci sarà la prossima luna piena usciremo a cercarlo, è più facile trovarlo se è sotto forma di lupo” conclusi alzandomi dal sasso su cui ero seduto per fronteggiarlo, sapevo che non era finita lì.
“E ci pensi alle vite che spezzerà mentre noi ci mettiamo a cercarlo? No, dimenticavo tu non pensi, tu agisci e basta senza preoccuparti delle conseguenze..”
Non lo feci concludere e in un attimo con uno spintone lo lancia contro un albero, che si spezzo insieme a quello dietro.
“Nik ora calmati!” Disse Damon, mentre insieme a Kol e Stefan cercava di fermarmi.
“Tu e la tua impulsività Niklaus!”* disse mio fratello, col suo tono impassibile.
“Io vado a casa. Divertitevi a fare questa escursione alla ricerca di un uomo che non vuole farsi trovare”. Detto questo me ne andai alla velocità della luce e in un attimo ero a casa.
 
Pov Rebekah
Erano appena finite le lezioni. Stavo andando verso la macchina di Caroline quando sentii il mio cellulare suonare.
Controllai il display ed era una chiamata di Nik. Col cuore a mille risposi:
“Nik tutto bene?” cercai di essere normale per non farmi scoprire da Caroline che stava mettendo in moto.
“Si sorellina, l’unico difetto sai qual è? Nostro fratello.”
“Che avete combinato? Avete rotto qualcos’altro?”. Care mi lanciò un’occhiata curiosa e io scrollai le spalle sorridendole.
“Diciamo che non eravamo a casa quando abbiamo discusso, se così si può dire, e almeno che tu non sia un’ambientalista non credo che quello che abbiamo combinato nella foresta ti turberà particolarmente” cercò di essere sarcastico, ma lo sentivo un po’ triste, distante.
“Sto arrivando a casa, mi lascia una mia amica!” dissi per rassicurarlo.
“E’ carina? Non è che potresti presentarmela?” chiese Nik ridacchiando dall’altra parte del telefono.
“Sei davvero un caso disperato. Comunque stasera facciamo un pigiama party e volevo invitare tre mie amiche, per voi ci sono problemi?”
“Bekah ovvio che no! Così me le presenti, sarò molto contento di conoscerle.” Ammise sarcastico.
“Scemo.” Conclusi chiudendo la chiamata.
“Allora?” mi chiese Care curiosa.
“Siete ufficialmente invitate a casa mia. Ah Care mi sono dimenticata di comprare patatine e altre cose per il nostro pigiama party, non è che puoi lasciarmi un isolato prima così vado al supermercato?”
“Certo. Ora chiamo Elena e Bonnie. Saranno contente di venire.”
“Ecco puoi fermarti qui. Comunque ovvio che saranno contente, venite da me” sorrisi ammiccandole.
“Ecco perché sei entrata nelle cheerleader Beks!” rise Caroline mentre accostava la macchina.
“Allora a stasera” dissi scendendo dall’auto.
“A stasera Bekah” mi salutò con la mano.
Chiusi la portiera e le sorrisi mentre la vedevo allontanarsi.
*****
“Le ragazze saranno qui a momenti e guarda come avete ridotto la casa” mi lamentai incenerendoli tutti con lo sguardo.
Dovevo dire che avevo passato un pomeriggio in armonia oggi, Nik e Elijah avevano chiarito, avevo vinto contro Stefan a scacchi (nonostante lui fosse invincibile), ed ero riuscita a preparare tutto in tempo, ma loro avevano già riempito di briciole  il divano e mangiato due pacchi di patatine.
Driiiin
Corsi ad aprire.
 
Pov Caroline
“Ciao Care” mi sorrise Rebekah facendomi cenno di entrare.
“Ciao Bekah” sorrisi abbastanza imbarazzata alla mia amica.
“Bonnie e Elena?” mi chiese, ma non feci in tempo a rispondere che due ragazze mi piombarono alle spalle, facendomi venire un colpo.
“Eccole” dissi col fiato corto guardandole male e mettendomi una mano sul cuore.
“Dai non fare così” disse Bonnie sorridente.
“Ahahahahah ragazze dovevate vedere la faccia di Care, ahahahah. Menomale che le ho fatto una foto, ora ve la invio” aggiunse Rebekah ridendo.
“Posso entrare o dovete ancora complottare contro di me e il mio povero cuore?” chiesi acida.
“Entrate su” sorrise Bekah facendoci cenno di entrare. Appena entrate sentimmo delle lamentele provenienti dal soggiorno.
“Forza, ma sanno giocare a football?”
“Ignoranti”
“FORZAAAAA DEVI PASSARE, PASSAREEE”
“Scusate, ma c’è la partita.” Disse Bekah “Tu Care ancora non li hai conosciuti, allora te li presento.”
“Okay” sorrisi e andai verso il salone insieme a Bekah, seguita da Bonnie e Elena.
“Ragazzi posso rubarvi un minuto?”
“Uuu abbiamo visite!” disse Kol “Ciao Bellezze io sono Kol e voi siete Pazze di Me no?” chiese.
“Montato” sussurrò Bonnie.
Ma i miei occhi erano puntati su un ragazzo biondo in particolare.
“Tu sei la famosa Caroline Forbes. Mia compagna di banco è un piacere conoscerti” disse il biondo baciandomi la mano da perfetto gentleman.
“Si… ciao, e tu sei?” chiesi dopo averlo guardato intensamente negli occhi, azzurri come il cielo.
“Io sono Nik, piacere.” Sorrise. Entrambi non ci muovevamo. Eravamo vicini e lui mi teneva ancora la mano che aveva baciato.
“Nik se hai smesso di provarci con la Barbie vorrei presentarmi” disse un ragazzo dai capelli corvini. Sicuramente era lui Damon.
“Barbie a chi?” chiesi avvicinandomi a lui e guardandolo male.
“A te piccola. Io sono…”
“Damon Salvatore” conclusi prima che lui terminasse la frase.
“Sei già innamorata di me?” chiese sarcastico e poi aggiunse “Barbie per quanto tu sia affascinante preferisco le more” disse lanciando uno sguardo a Elena. “Ciao Elena”
“Ciao Damon” rispose Elena distogliendo lo sguardo imbarazzata.
“Io sono Stefan, ciao” disse il ragazzo con i capelli castano chiaro.
“Ciao piacere” gli sorrisi.
“E io sono Elijah,il fratello di Rebekah e  diciamo che stasera avrò il compito di tenervi lontani questi cari ragazzi” sorrise il moro seduto accanto a Kol.
“Grazie Elijah se non ci fossi tu” disse Rebekah sorridendo e baciando sulla guancia il fratello.
“Noi andiamo in camera mia. A domani” disse Rebekah.
“Ciao” dicemmo noi tre in coro ai ragazzi e prima di andarmene Nik mi sorrise e io ricambiai.
 
Pov Niklaus
La partita era finita ormai ed eravamo tutti in camera mia. Stavo pensando a Caroline. Quella ragazza era molto carina e mi era anche sembrata molto determinata. Era molto dolce e poi il suo sorriso era molto contagioso e bello. Si, mi aveva colpito.
“Ragazzi cosa vi va di fare?” chiese Elijah guardandoci tutti.
“Spiare le ragazze, mi sembra ovvio” affermò Kol dirigendosi verso la porta.
Prima che Elijah potesse parlare io, Damon e Stefan sbarrammo la strada a Kol.
“Amico fermo!” disse Damon guardando serio l’amico.
“Se vai tu veniamo anche noi” aggiunse subito dopo aprendo la porta, ma in un batter d’occhio ci trovammo Elijah davanti.
“No, ho promesso a Rebekah che vi avrei tenuti lontani dalle ragazze.” Affermò serio, facendoci rientrare.
“Ma io ho bisogno di vedere Elena, devo stuzzicarla un altro po’” disse Damon mettendo su il broncio.
“E io devo legare con la mia vicina di banco, dobbiamo condividere un anno insieme.” Dissi guardando implorante Elijah.
Kol si inginocchio davanti a Elijah e con le mani congiunte disse con tono molto teatrale:
“Ti prego fammi andare a conoscere Bonnie, una ragazza che mi risponde a tono merita di essere presa in considerazione”.
Cominciammo a ridere. Kol riusciva sempre a strapparci una risata.
Improvvisamente il cellulare di Elijah cominciò a squillare.
“Pronto mamma dimmi”
“Ah davvero? Okay sto arrivando!” concluse chiudendo la chiamata.
“Cosa voleva la mamma?” chiesi guardando mio fratello e sedendomi sul letto.
“Niente. Mamma è a cena con zia a casa Salvatore e mi ha chiesto se potevo andare per portare un dolce e per salutare i genitori di Damon e Stefan che vogliono vedermi” spiegò Elijah.
“Ora io mi affido al vostro buon senso, pure perché se vi avvicinate Rebekah mi riterrà direttamente responsabile e mi ucciderà con le sue mani, ditemi …”
“Okay, non ci avvicineremo neanche col pensiero alla stanza delle ragazze, contento?” chiese Kol.
“No, deve dirmelo qualcuno di cui ci si può fidare… Stefan”                            
“Va bene non ci avvicineremo alla finestra delle ragazze okay?”
“Molto meglio. Ciao ci vediamo” concluse Elijah uscendo.
“E adesso può cominciare il divertimento” disse Damon.
“Quelle ragazze non sanno cosa le aspetta” annunciò con tono maligno Kol.
“Si, diamogli la giusta accoglienza” conclusi uscendo con tutti e con in mente un bello scherzo per le ignare ragazze al secondo piano.
 
Angoletto di quella pazza di Winner_
Salve a tutte :) Scusate il ritardo!! Capitolo molto, molto lungo. Inizialmente volevo parlare solo del pigiama party, ma poi ho pensato che dovevo aggiungere qualche particolare per cui ecco questo poema qua. Spero di non avervi annoiati… La seconda parte prevede lo scherzo dei nostri          wolf-boys preferiti a danno delle nostre ragazze. Spero il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio tutte le meraviglie che recensiscono e leggono questa storiella. Ho trovato due attrici perfette per Katherine Pierce, ditemi quale preferite:
1)      http://www.google.it/imgres?q=katherine+petrova+fanfiction&start=190&um=1&hl=it&sa=N&rlz=1G1ASUT_ITIT490&biw=1366&bih=667&tbm=isch&tbnid=OJ6gvE9JjNxatM:&imgrefurl=http://www.wattpad.com/3109981-the-line-continued-with-me-vampire-diaries&docid=a1Z8TMGaruJ5YM&imgurl=http://www.teenvogue.com/connect/blogs/snapshot/stella%252520hudgens%252520vanessa%252520sister.jpg&w=640&h=960&ei=n7_0T4KZA8_vsgb6nsjEBQ&zoom=1&iact=hc&vpx=912&vpy=276&dur=550&hovh=275&hovw=183&tx=84&ty=126&sig=104915587465609354747&page=9&tbnh=150&tbnw=93&ndsp=25&ved=1t:429,r:5,s:190,i:21
2)      http://www.google.it/imgres?q=crystal+reed&um=1&hl=it&rlz=1G1ASUT_ITIT490&biw=1366&bih=667&tbm=isch&tbnid=qFt80NNVbNNqDM:&imgrefurl=http://collider.com/tyler-posey-crystal-reed-interview-teen-wolf/55267/&docid=1xVGF-OdGYlqFM&imgurl=http://www.collider.com/wp-content/uploads/crystal_reed_image_02-400x600.jpg&w=400&h=600&ei=c8D0T9DyGM3MtAaC6LHzBQ&zoom=1&iact=hc&vpx=774&vpy=112&dur=74&hovh=275&hovw=183&tx=88&ty=99&sig=104915587465609354747&page=1&tbnh=141&tbnw=94&start=0&ndsp=25&ved=1t:429,r:4,s:0,i:81
Un bacio a tutte e a prestooooooo ;)
*E’ la frase che Micheal dice a Klaus nella puntata 3x09.

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Capitolo 7
*** 6)Pigiama Party (parte II) ***


Always and Forever
6) Pigiama Party (parte II)
*Dedico questo capitolo a nacy che mi ha concesso i diritti per MysticBook presente nella sua storia (Summer with the Originals).
Pov Caroline
“Allora ragazze cosa ne pensate dei miei fratelli, di mio cugino e dei Salvatore?” ci chiese Rebekah con un sorriso inquietante sulle labbra.
“Care vuoi cominciare tu? Magari partiamo da Nik..” aggiunse in maniera molto innocente Bekah.
“Simpatico..si…simpatico” balbettai prendendo un bicchiere d’acqua.
“Simpatico eh?” calcò Elena guardandomi sarcastica dopo essersi lanciata uno sguardo complice con Rebekah.
“Tranquilla Gilbert. Dopo sono subito da te” ammiccò Rebekah “E per non parlare della signorina Bennet” concluse.
“Io??” Domandò Bonnie con tono stupito.
“Si si lei” rispose indifferente Bekah per dopo concentrarsi su di me “Allora?”
“Rebekah io sto con Tyler” risposi prontamente per non dire cose di cui mi sarei pentita.
“Ma tu non lo ami” dissero in coro le tre: Rebekah con un tono ovvio, Elena con un tono da giudice, e Bonnie come se spiegasse a una bambina di 6 anni cosa sono i numeri e le lettere.
“Chi ve l’ha detto?” chiesi anche se sapevo la risposta.
“Tu Caroline Forbes” disse Elena memore della chiacchierata al Mystic Grill dove le avevo detto di non amare Tyler.
“Volete che vi dica che l’ho trovato carino? Ebbene si, è molto carino.. per non dire bellissimo, ma… adesso basta! Mi hai incastrata Elena” dissi con tono accusatorio guardandola.
“Care è da bambina che usavo il trucco del farti arrabbiare per farti dire la verità” e poi aggiunse
“ come puoi pretendere che non lo usassi”.
“Buono a sapersi” disse Bekah e non sapevo se si riferisse a quello che aveva detto Elena o al fatto che avessi confessato che mi piacesse suo fratello. Piacere? No a me non piace.
“A cosa ti riferisci?” chiesi infatti per essere più sicura.
“Ad entrambe” rispose sorridente lei.
“Ah bene.. io devo andare in bagno, ti dispiace dirmi dov’è?” chiesi a Bekah.
“Caroline, Caroline, Caroline.. se vuoi vedere mio fratello puoi essere sincera e dirmelo. Comunque il bagno è al primo piano vicino alla stanza dei ragazzi. Mi dispiace farti avventurare in territorio nemico” sorrise “Noi ti aspettiamo qua e non metterci troppo”.
“Simpaticona tornerò prima del previsto” le risposi acida uscendo.
Pov Rebekah
“Bekah perché non le hai detto che hai il bagno in camera?” chiese Elena alzandosi per fermare Caroline.
“Ferma.. così è più divertente” conclusi sedendomi più comodamente nel letto “Obbligo o verità?”
Pov Caroline
Scesi silenziosamente al primo piano attenta a non fare rumore.
“Caroline”
Mi girai di scatto spaventata e mi trovai davanti Nik.
“Sei tu, mi hai fatto venire un colpo.” Dissi riprendendo fiato.
“Per così poco. Comunque qual buon vento ti porta qui?”
“Io non lo chiamerei buon vento, ma richiamo della natura” gli sorrisi.
“E perché non sei andata nel bagno di Rebekah?” mi chiese incuriosito.
“Il bagno di Rebekah? Tu.. lei.. io la uccido!” esclamai.
“Ma ormai sono arrivata qua. Non ti dispiace..”
“No no vai.” Rispose tranquillo lui sorridendomi
Rimasi abbagliata da quel sorriso. Gli erano spuntate le fossette. Che carino!
“Io..vado” dissi entrando in bagno e chiudendomi la porta alle spalle.
Pov Niklaus
“Il bagno di Rebekah? Tu.. lei.. io la uccido!” esclamò arrabbiata. Mi faceva ridere, era così carina e indifesa e soprattutto incapace di fare del male, lo si vedeva dal suo viso.
“Ma ormai sono arrivata qua. Non ti dispiace..”
“No no vai.” Le risposi tranquillo sorridendole.
Rimasi in minuto a fissarla negli occhi, così azzurri e candidi finché non fu lei a spezzare il momento: “Io..vado” disse entrando in bagno e chiudendosi la porta alle spalle.
“Ragazzi ho una notizia” dissi entrando in camera dove i ragazzi stavano preparando tutto. Ma c’era un altro argomento in corso:
“Tu Stefan hai promesso di non avvicinarti, no noi. Quindi tu stai qui” disse Damon “almeno che non vuoi disobbedire” concluse.
“Allora adesso voi ragazzi molto furbi vi sedete e mi ascoltate: Io ho promesso che non ci saremmo avvicinati alla finestra delle ragazze, no alla porta, alla camera o alle ragazze stesse.”
“Vedi Santo-non tanto- Stefan” disse Kol.
“Stef sono orgoglioso di te fratello” disse Damon facendo il gesto di chi sta per piangere.
“Ragazzi detesto interrompere questo momento così speciale, ma c’è Caroline nel bagno qui accanto” dissi guardandoli con uno sguardo di intesa.
“Okay, abbiamo la nostra prigioniera di guerra” disse Damon “e le altre?”
“In camera penso!” poi aggiunsi” Comunque sbrighiamoci o altrimenti se ne va”
Pov Caroline
Ero uscita dal bagno, in realtà volevo solo scappare da Rebekah e le altre, ma poi mi era venuta un idea: avrei usato MysticBook* per distrarle.
“Ciao Barbie”
“Damon Salvatore! Non chiamarmi Barbie”gli dissi
“Okay. Ora tu resti qui e decidi: collabori o dobbiamo rapirti?”
“Cosa?”
“Immaginavo avresti scelto la seconda” disse e sorprendendomi con la sua velocità mi prese e mi portò in una stanza.
“Presa” disse entrando nella stanza dove c’erano anche Stefan, Kol, Nik.
“Dov’è Elijah?” chiesi allarmata.
“Elijah è uscito. Tornerà tardi. Tranquilla ci divertiremo Caroline. Anzi diciamo che ti è toccata la parte migliore. Tu farai l’esca!” disse Kol sorridendomi.
“Ma stai scherzando? Okay è divertente, ma ora vado. Ciao ragazzi” dissi e feci per aprire la porta, ma non si apri.
“Okay chi ha chiuso la porta?” chiesi girandomi e incenerendoli tutti con lo sguardo.
“Mi dispiace Barbie. Noi ora andiamo. Tu fai compagnia a Nik, sarete compagni di banco. Iniziate a conoscervi!” sorrise Damon e insieme a Stefan e Kol uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
“Tu lo sapevi?” chiesi girandomi verso Nik.
“Si, ovvio. Tranquilla, sarà divertente. Qual è il tuo colore preferito?”
“Seriosly?” chiesi guardandolo divertita.
"Saremo compagni di banco no? Se ci fanno un test sui gusti della persona accanto?" chiese innocentemente sedendosi sul letto "Se vuoi puoi sederti qui, io e te avremo una parte molto irrilevante in tutto ciò" concluse ammiccandomi.
Okay Caroline respira, ti ha chiesto di sederti accanto a lui, sul suo letto... Che male c'è?pensai sedendomi sul letto accanto a lui.
"Il mio colore preferito... diciamo che amo l'azzurro,ma anche l'arancione e il rosa mi piacciono molto. Tu?"
"Azzurro, ma anche il rosso non è male" mi sorrise "abbiamo un colore in comune".
"Già... Ma cosa volete combinare?"
"Inzupparle un po', uno scherzo innocente, già visto, ma sempre efficace" concluse distendendosi.
"E io?"
"Tu resti qui con me.. se ti vuoi inzuppare vai pure"
"No per carità"
All'improvviso sentimmo un botto e ci precipitammo al piano terra.
Pov Niklaus
Insieme a Caroline scendemmo al piano terra e vidi tutti i ragazzi che guardavano verso l'ingresso.
Feci per raggiungerli, ma dallo sguardo che Damon mi lanciò capii che chiunque fosse era meglio non sapesse della presenza delle ragazze.
Mi girai e vidi Caroline guardarmi interrogativa e leggermente spaventata.
La presi per mano e le dissi "Shh, resta qui"
"Finn! Finalmente ti sei deciso a venire fuori!" esclamo furioso Kol guardando il fratello.
 
 
Angoletto di quella pazza di Winner_
Ciaooo a tutti :) Capitolo molto corto e un po' superfluo, ma vi assicuro che il prossimo sarà molto più lungo e pieno di particolari. Allora assistiamo a un momento Klaroline dove i due cercano di conoscersi meglio e un momento Klaroline dove lui le prende la mano per rassicurarla. Il prossimo capitolo sarà più dal punto di vista di Nik e degli altri wolf-boys e iniziamo ad entrare nella parte più seria, ma non troppo, della storia. Ringrazio tutte le meraviglie che recensiscono e a quelle che hanno messo la storia tra le pref/ric/seguite. Posterò il prossimo capitolo tra 3-4 giorni. Ciao e a prestoo.

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Capitolo 8
*** 7)Visite Indesiderate ***


Always and Forever
7) Visite indesiderate
Pov Caroline
Non capivo cosa stesse succedendo. Vedevo i ragazzi in soggiorno che erano sorpresi, avrei osato dire spaventati e guardavano verso la porta di ingresso.
Mi girai e guardai Nik preoccupata, ma anche curiosa di sapere cosa stesse succedendo.
Mi prese la mano e mi disse: "Shh, resta qui".
Appena mi aveva preso la mano il mio cuore aveva cominciato a battere più forte del dovuto e sperai non se ne accorgesse.
Fortunatamente non si  accorse -o finse di non accorgersi- di niente e tornò a fissare i suoi amici.
"Finn! Finalmente ti sei deciso a venire fuori!" esclamò Kol abbastanza arrabbiato verso qualcuno davanti a lui.
“Ciao Kol, ragazzi” rispose questo Finn entrando in salone e così potei vederlo. Aveva dei capelli neri leggermente lunghi e un viso abbastanza, non so, cattivo. Non mi sembrava una persona raccomandabile. Aveva un fisico lungo e snello, indossava una maglietta nera a maniche corte e dei jeans blu. Gli avrei dato 25 anni.
“Dov’è Niklaus?” chiese Finn guardandosi intorno.
Strinsi la mano a Nik. Non so perché lo feci, forse non volevo che andasse lì. Mi stavo preoccupando per lui? La risposta mi arrivò chiara e lampante: Si.
“Ehy tranquilla. Adesso tu senza farti sentire ritorni in camera dalle ragazze e restate chiuse lì anche tutta la notte se è necessario. E se sentite rumori o qualsiasi cosa non scendete.” Disse risoluto Nik “Ti prego promettimelo.” Concluse guardandomi supplicante negli occhi.
“Ma cosa sta succedendo? Chi è quel tipo e perché ha chiesto di te?” gli chiesi leggermente sconvolta.
“Lunedì a scuola ti racconterò tutto, ma adesso ti prego vai!” mi disse sciogliendo le nostre mani.
“Fai attenzione!” esclamai guardandolo seria.
Mi attirò a se e mi diede un bacio sulla fronte. Poi mi disse: “Te lo prometto Sweetheart”.
Sweetheart. Mi aveva chiamato Sweetheart? PERCHE’ ERO CONTENTA DI CIO’? Sicuramente aveva chiamato così un sacco di ragazze prima di me. Smettila di essere gelosa Caroline mi dissi.
Abbastanza disorientata andai su cercando di non fare rumore ed entrai nella camera di Rebekah.
“Caroline ho sentito dei rumori, cosa sta succedendo?” mi chiese Bekah abbastanza preoccupata venendomi incontro.
“Ehi calmati Bekah.” Le sussurrai abbracciandola “Di là c’è un ragazzo che non mi è piaciuto per niente, si chiama Finn. Lo conosci?” le chiesi cercando di farla sedere, ma appena avevo pronunciato quel nome si era irrigidita di scatto.
“Ragazze devo portarvi via di qui. IMMEDIATAMENTE” Urlò l’ultima parola presa dal panico.
“Si può sapere cosa sta succedendo Rebekah?” le chiese Elena avvicinandosi anche lei.
“Chi è questo Finn e perché ti spaventa tanto?” le chiese preoccupata Bonnie sedendosi sul letto accanto a me.
“Voi… io… mi dispiace, ma non pensavo che si sarebbe presentato stasera” farneticava Rebekah prendendo le nostre cose e mettendole dentro gli zaini.
Mi alzai stanca di quella situazione e le misi le mani sulle spalle costringendola a guardarmi. E in quel momento vidi scivolarle dal volto delle lacrime.
“Bekah..” dissi spaventata e sorpresa da questo suo atteggiamento. Non l’avevo mai vista piangere e mi era sembrata sin dal primo momento che l’avevo vista una ragazza molto forte, ma in quel momento mi resi conto di quanto fosse fragile in realtà.
L’abbracciai forte.
“Ho paura!” disse sulla mia spalla tra le lacrime.
“Di cosa Bekah? Se ce lo dici ti possiamo aiutare e..” cercai di rassicurarla, ma si scansò dal mio abbraccio e dopo avermi ringraziata ci guardo a tutte e tre.
“Voi tre siete le mie prime e uniche amiche” poi aggiunse asciugandosi le lacrime “Vi racconterò tutto, ma adesso dobbiamo…” non riuscì a finire la frase che Damon entrò nella nostra stanza.
“Rebekah c’è Finn. Dovete andarvene mentre noi cerchiamo di distrarlo” disse e poi aggiunse “Hai pianto?”
“No Damon è una tua impressione” esclamò sarcastica guardandolo.
E Damon compì un gesto che ci lasciò tutte sorprese. Si avvicinò a Rebekah e l’abbracciò.
“Bekah devi stare tranquilla. Lo sai che Finn non ti torcerebbe neanche un capello. O almeno non ne avrebbe il tempo!”
“Non è per me che mi preoccupo, ma per voi stupidi incoscienti” calcò dando un colpetto nella spalla a Damon e allontanandolo.
“Adesso dovete andarvene” disse Damon ritornando serio, poi aggiunse “vi buttate dalla finestra?”
“Damon siamo al secondo piano. Ci spiaccicheremo al suolo.” Affermò Elena guardandolo male.
“Scendiamo al primo piano e andiamo in camera di Nik. Da lì vi calerete più facilmente.” Poi aggiunse “Svelte” e uscì.
“Sta scherzando vero?” chiese Bonnie guardando Rebekah.
“Mi fa strano dirlo, ma no, non scherza” rispose Rebekah uscendo dalla camera.
Guardai le ragazze facendogli cenno di seguire Rebekah e loro ricambiarono con un cenno affermativo seguendomi.
Scendemmo al primo piano cercando di non fare il minimo rumore.
“Finalmente” sussurrò Damon per non farsi sentire al piano terra da dove provenivano dei rumori.
“Adesso andatevene” poi guardò Elena e disse “Fai attenzione”
E detto questo le accarezzò la guancia e uscì dalla stanza.
Elena era diventata rossa come un pomodoro e aveva uno sguardo vacuo, persa nei suo pensieri.
“Direi che basta fare una piccola corda,  calarci e possiamo farcela.” Ci incoraggiò Rebekah.
“Chi va per prima?” chiese Bonnie guardando sotto e tremando.
Bonnie aveva sempre sofferto le vertigini e l’unica con cui si avvicinava a una finestra dai piani alti ero io.  Una volta quando avevamo 10 anni io, Bonnie, Elena, Matt, Tyler, la Pierce e gli altri compagni eravamo andati come gita di fine anno all’acquapark e quando eravamo saliti sulle montagne russe avevo visto Bonnie diventare verde e le avevo chiesto cosa avesse. Lei mi aveva guardato e mi aveva chiesto supplicante e con le lacrime agli occhi: “Ti prego fammi scendere”. Di certo non potevo fermare la giostra dicendo al conducente di farci scendere quindi le strinsi la mano e le sorrisi dicendole: “Ci sono io con te.” Allora lei mi aveva sorriso e poi aveva chiuso gli occhi preparandosi a quel giro infernale.
A giudicare dal suo sguardo anche lei aveva rievocato quel ricordo.
“Care tu..”
“Certo che scendo con te Bon. Non devi neanche chiederlo. Tu Bekah portati Elena in Damonland” dissi ammiccando a Rebekah e guardando furba Elena che sorrideva da sola come un ebete.
“Ci penso io a lei, ma dobbiamo sbrigarci.” Rispose Bekah cercando di risvegliare Elena dalla trans in cui era caduta.
“Andiamo Bon!” esclamai dandole la mano e prendendo una corda che Damon aveva lasciato lì.
“Io non so se ci riesco..” sussurrò Bonnie a testa bassa.
“Si che ci riesci e ora abbracciami” le sorrisi aprendo le braccia.
Mi abbracciò e intanto Rebekah ci legava la corda intorno.
“Ora voi provate a scendere e intanto io tengo la corda per calarvi okay?” ci chiese Rebekah guardando Bonnie. Evidentemente anche lei aveva capito che Bonnie soffriva di vertigini.
“Okay” risposi “Bonnie?”
“Ci sono. Voglio che finisca presto” rispose guardando davanti a se.
Misi un piede e poi l’altro sopra il cornicione della finestra e insieme iniziammo a scendere con Rebekah che teneva la corda. Bonnie teneva gli occhi chiusi mentre io cercavo di non farci diventare delle frittate di ragazze spiaccicate al suolo. Appena i miei piedi toccarono terra sorrisi e guardai Bonnie che aveva aperto gli occhi di scatto.
“Siamo vive!” esclamò Bonnie sorridendo, ma sempre a bassa voce.
“Si Bon. Siamo vive” Sussurrai alzando il pugno in aria.
Guardai verso l’alto e vidi Rebekah sorridere anche lei. Le feci cenno di calarsi e presa Elena e legata la corda a una estremità stabile scesero anche loro.
“Ora dove andiamo?” domandò Rebekah leggermente preoccupata guardandosi in torno.
“A casa mia. Mia madre non c’è  e sicuramente anche domani non sarà a casa” dissi risoluta guardandola.
“Mi dispiace Bambolina, ma credo che non andrete da nessuna parte!” disse una voce dietro di me.
“Sage!” esclamò spaventata Rebekah.
 
Angoletto di quella pazza di Winner_
Ciaoo a tutte bellissime/i  :) MI SCUSO PER IL RITARDO !!!
Prima di tutto vorrei fare un grandissimo ringraziamento: 55 recensioni in 7 capitoli ??? Ma io vi amoo <3 Mi invogliate a continuare e sono contenta che questa mia prima storiella abbia già ottenuto 55 recensioni **
Secondo: Allora vi avevo promesso un capitolo dal punto di vista dei wolf-boys solo che ho cominciato a scrivere di getto e poi volevo farvi vedere le reazioni delle ragazze che come avete visto non sono rimaste con le mani in mano.
Terzo: Vi è piaciuto il colpo di scena finale ?? Che posso dirvi.. è da un po’ che pensavo di introdurre Sage nella storia e l’occasione perfetta mi si è presentata in questo capitolo !!
Se siete arrivate/i fino a qui siete fantastici e meritate tanta stima xD Un bacio a tutti e grazie di seguire la mia storiella u.u  Ciaoo e a prestoo :D

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Capitolo 9
*** 8)Arriva la Strega ***


Always and Forever
 
8) Arriva la Strega
 
 
Pov Niklaus
Guardai Caroline salire le scale e appena sentii la porta della camera di Rebekah chiudersi andai verso il salone.
“Finn. Mi cercavi?” gli chiesi indifferente e con un velo di sarcasmo fronteggiandolo.
“Ciao Niklaus. Si dovevo parlarvi e ora che ci siete tutti posso dirvi che non sono venuto solo” disse tranquillamente sedendosi sul divano e osservandoci in attesa di una risposta.
“Non fare gli indovinelli che stasera non è serata. Dicci chi è, perché dovrebbe importarci e poi vattene!”  le parole di Kol non erano accompagnate dal sarcasmo, segno che si stava alterando davvero.
“Come siamo nervosi fratellino! Che c’è? Devi correre dalla fidanzatina?” chiese Finn andando verso la cucina e prendendosi una birra come se fosse stata casa sua. Come se fosse stato un ospite gradito.
In tanto Damon senza farsi vedere era riuscito a prendere una corda e dopo averci guardato era corso in camera dalle ragazze. Una cosa era certa: Finn si sarebbe trattenuto per un po’ ed era meglio per loro uscire da questa casa.
“Finn parla chiaro!” continuò Kol andando verso la cucina.
“Diciamo che al momento ho una cosa più importante da dirvi: Oggi è Sabato 3 Settembre* e la prossima luna piena sarà tra 23 giorni, ovvero nella notte tra il 25 e il 26 Settembre*” concluse sedendosi sul divano con la birra in mano.
“Grazie per averci avvertiti. Ti faremo sapere. Ora vattene” Kol era deciso a fare uscire Finn da quella casa.
“Sei venuto qui solo per dirci quale sarà il giorno della prossima luna piena e quindi della nostra trasformazione?” chiese Stefan con curiosità avanzando. “Scusa, ma non credo sia così”
“Oh ciao Stefan. Ci sei anche tu..” Finn cercava di essere sarcastico, ma anche con tutto l’impegno del mondo non ci sarebbe mai riuscito.
“Perché sei qui?” ormai ero stufo dei suoi tentativi di sviare il discorso.
“Come vi avevo già detto non sono solo, ma con una persona e questa persona non vede l’ora di rivedervi!” esclamò alzandosi dal divano.
In quel momento la porta si aprì con un sonoro SBAM.
“Sage!” esclamai  arrabbiato.
“Nik, quanto tempo!” disse Sage avanzando verso di noi “diventi sempre più bello” cercò di accarezzarmi la guancia, ma le scansai la mano. Provavo disgusto per quella donna.
“Perfetto hai portato anche la strega.” Esclamò Damon che intanto era ritornato. Poi rivolgendosi a Sage aggiunse: “ Cosa vuoi farci? Ucciderci tutti con qualche incantesimo?” Finse di essere terrorizzato.
“Ahahah Damon tu e il tuo sarcasmo. Quanto mi siete mancati.”
“Tu non sei mancata a noi però!” disse con acidità Kol guardando la strega con disprezzo.
“Kol caro è così che si tratta la tua cognatina?” e detto questo si avvicinò a Finn e lo baciò con trasporto.
“Siete disgustosi” conclude Kol distogliendo lo sguardo come tutti noi del resto.
“Comunque fuori ho incontrato Rebekah, era con tre ragazze molto carine devo dire”
“Dove sono?” Chiesi avvicinandomi minaccioso a lei.
“Nik non hai detto la parolina magica” disse mettendo una mano sul mio petto.
Le misi una mano sul collo mentre Damon e Kol tenevano Finn e Stefan usciva fuori a cercare le ragazze e chiamare Elijah.
“Ah vero, hai ragione dimenticavo le paroline magiche. Dove sono? Dimmelo o ti spezzo il collo” dissi rabbioso fulminandola con lo sguardo.
Purtroppo mi dimenticai che cosa fosse colei che avevo davanti  e in un secondo mi ritrovai a terra mentre mi tenevo la testa tra le mani e un dolore lancinante si ripeteva all’infinito all’interno di essa.
“Smettila Sage!” disse Damon avanzando.
“Deve scusarsi!” esclamò furibonda Sage. Odiava quando le persone non facevano quello che lei voleva.
“Preferisco morire” dissi ormai quasi privo di forze.
“Ti accontenterò” disse Sage aumentando l’aneurisma nella mia testa.
“Fermati Sage. Ti prego” era la voce di Rebekah.
“Cosa gli stai facendo?” quella voce l’avrei riconosciuta tra mille anche in punto di morte: Caroline. Era spaventata? Per me?
L’aneurisma cessò, ma ero troppo stanco per rialzarmi.
“Nik! Oh mio dio” disse Caroline correndo verso di me insieme a Rebekah.
 
 
 
Pov Caroline
Nik continuava a rimanere a terra. Ero spaventata e molto. Non poteva essere morto. No!
“Nik! Oh mio dio” urlai correndo verso di lui insieme a Rebekah.
Aveva gli occhi chiusi, ma respirava ancora e non sembrava essere svenuto.
“Nik ti prego guardami” dissi prendendogli il viso tra le mani e appoggiandolo alle mie gambe.
“Che teneri” esclamò con finta dolcezza Sage.
Nik aprì gli occhi e mi guardo, mi sorrise e mi accarezzò la guancia.
“Sto bene adesso.” Disse con voce roca e stanca.
Mi alzai e l’aiutai a fare altrettanto.
“Iniziamo a conoscere queste due ragazze” disse Sage indicando Elena e Bonnie.
“No” dissero in coro Damon e Kol parandosi davanti alle mie amiche.
“Che c’è? Ho detto che volevo conoscerle..” disse con tono innocente e scocciato Sage.
“Finn prenditi la tua ragazza e andatevene” disse Kol guardando il fratello pieno di rabbia.
“Fratellino noi adesso ce ne andiamo, ma rimarremo nei paraggi e..” Finn non fece in tempo a concludere che Elijah accompagnato da Stefan entrò nella casa.
Stefan si avvicinò a Rebekah e le sorrise.
“Sul fatto di andartene siamo tutti d’accordo. Direi che sei stato molto inopportuno con questa tua visita Finn” disse calmo, anche se leggermente irritato Elijah avvicinandosi al cugino.
“Elijah!” esclamò Finn improvvisamente serio.
“Elijah da quanto tempo!” cercò di alleggerire l’atmosfera Sage, ottenendo scarsi risultati.
“Sage. Puoi prendere il tuo fidanzato ed andare via? Possiamo vederci qualche altra volta senza ospiti” asserì Elijah guardando la strega.
Sage si avvicinò verso me e Nik ed involontariamente presi la mano a Nik che la strinse.
“Nik è la tua ragazza? E’ molto bella. Cara avremo modo di conoscerci spero” disse Sage facendo spuntare un sorrisetto sadico che mi fece venire i brividi.
“Lei è la mia ragazza. Avvicinati a lei e io ti faccio a pezzi!” urlò furioso Nik parandosi del tutto davanti a me.
“Non scaldarti Klaus” disse Sage e poi girandosi verso tutti gli altri aggiunse “E’ stato un piacere vedervi e conoscere queste nuove ragazze. A presto” e detto questo Finn e Sage uscirono dalla casa sparendo nel buio della notte.
 
 
 
Angolino di quella pazza di Winner_
Ciaooo a tutte bellissimi/e :) State passando delle buone vacanze? Io si ^^
Cosa nasconde Finn? Perché è ritornato con Sage? Cosa può volere da una strega e perché tutti già conoscono Sage? Perché Sage ha chiamato il nostro Nik, Klaus? Tutto questo e molto altro nel prossimo chappy. Spero di aver reso bene Sage. C’ è anche una prima apparizione del nostro Klaus e delle sue minacce xD Fatemi sapere cosa ne pensate. Vorrei ringraziare tutte le ragazze che recensiscono questa storiella, ma già lo sapete che vi amo.. e ai lettori silenziosi dico: recensite, anche se dovete dire che la storia fa schifo, non vi mangio mica u.u xD
Ringrazio tutti quelli che mettono la storia tra le seguite/pref/ricordate *__*
Questo capitolo è un po’ corto, ma è fatto apposta !!! Il prossimo sarà più lungo :) Ciao a tutte. A presto <3
*Tengo conto dei giorni del mese di Settembre del 2011.
**Per quanto riguarda il “conto alla rovescia” per la luna piena se avete dubbi guardate il cap 6 parte 1 (Pigiama Party) dal Pov Niklaus oppure chiedete e risponderò volentieri !!
Ah dimenticavo.. questo è il mio contatto Facebook:   http://www.facebook.com/win.efp
Metterò lì tanti aggiornamenti sulla mia storia e su nuove storie che scriverò.

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Capitolo 10
*** 9) Accenno al Passato e Baci Appassionati. ***


Always and Forever

9) Accenno al passato e baci appassionati.

Capitolo dedicato alle mie sis *__*: Amber94, katherine delena, AmoTVD98, Klaroline99, Missribellius e dulcis in fundo Morgana_94.
 

Pov Caroline

Quando aprii gli occhi vidi che erano le 10.30. Decisi di alzarmi. Ieri sera dopo quello che era successo le ragazze erano venute a dormire da me e i ragazzi erano rimasti a casa in caso di un’altra visita di Finn. La mamma di Rebekah, Esther mi sembra, mi aveva ringraziato molto per aver proposto alle ragazze di venire da me. Eppure nonostante le ragazze fossero con me, non ero riuscita a dormire molto bene, sarà stata la preoccupazione per tutto quello che era successo, ma il fatto era che avevo fatto molti incubi e quando mi svegliavo iniziavo a pensare al quel “Lei è la mia ragazza” che detto da lui mi era sembrato così bello, così giusto. E anche i miei incubi lo vedevano protagonista. Non riuscivo a rimuovere dalla mia testa la scena di lui accasciato a terra che non si rialzava, e nei miei incubi avevo vissuto la stessa scena più volte. Ero rimasta turbata da ieri sera, ma tanto Rebekah mi avrebbe dato le giuste spiegazioni e quindi sarei stata più tranquilla. Continuavo a pensare a lui. Avevo deciso che non avrei più fatto il suo nome, il secondo passo era non pensarlo più, ma non ci riuscivo proprio. Avrei dovuto chiedergli perché aveva detto quelle parole, ma sicuramente le aveva dette per proteggermi quindi se sapevo già la risposta non aveva senso disturbarlo per una cosa che avrebbe messo in imbarazzo entrambi.
Sentii suonare e andai verso la porta di casa, sperando dentro di me che fosse Nik. Okay Caroline siamo ritornate indietro pensai ed aprii la porta.

“Tyler!” esclamai sorpresa strabuzzando gli occhi. Non mi sarei aspettata lui.
Ma in fondo è normale Caroline.E’ il tuo ragazzo disse la mia coscienza E ora abbraccialo.
Stavo per abbracciarlo, ma lui mi precedette dandomi un bacio a fior di labbra.
“Ciao Care, menomale che ti ho trovata” disse sorridente “Sono felice di vederti” e detto questo mi abbracciò.

“Anche io!” mentii. Perché? Io dovevo essere felice di vederlo.

“Posso entrare?” mi chiese porgendomi un mazzo di rose rosse.
“Oooh come sei dolce!” gli sorrisi dandogli un bacio sulla guancia. “Certo entra” chiusi la porta.
“Ci sono le ragazza di sopra” dissi a Tyler che guardava verso le scale.
“Allora ho fatto bene a portare molti cornetti” sorrise dandomi una busta che aveva nascosto dietro la schiena.
“Tu mi vizi troppo” gli feci la linguaccia prendendo i cornetti ed entrando in cucina.
“Tu ti meriti di essere viziata Care” mi diede un altro bacio, questa volta più intenso.
Rimasi sbigottita da questo suo gesto e lui lo notò, infatti si staccò, ma non riuscì a dirmi niente perché in quel momento entrò in cucina Rebekah.
Quando ci vide sgranò gli occhi e farfugliò imbarazzata “Ho interrotto qualcosa? Scusate io non pensavo.. me ne vado”
Io e Tyler ci guardammo e mentre io scoppiai a ridere Tyler si limitò a sorridere a Rebekah ed a rassicurarla con un “Tranquilla non hai interrotto niente”.
“Caroline Forbes se continui a ridere potrei ucciderti qui all’istante” disse Rebekah minacciosa fulminandomi con lo sguardo.
“Qualcuno si è alzato dalla parte sbagliata del letto..” sussurrai aprendo il frigorifero e prendendo il latte.
“Qualcuno dalla parte giusta..” sussurro di rimando Rebekah facendomi sorridere.
“A proposito, ma non dovevate fare il pigiama party a casa di Rebekah?” chiese Tyler sedendosi insieme a Rebekah sul tavolo.
“In teoria si, ma poi è successo un imprevisto e siamo  venute a casa mia” risposi mettendo i cornetti e il latte a tavola.
“Si abbiamo ricevuto visite e non mi è sembrato opportuno fare il pigiama party da me quindi siamo venute qui.” Disse Rebekah con naturalezza sorridendo a Tyler.
La ringraziai con lo sguardo per essere stata il più sincera possibile con Tyler.
“Buongiorno” disse Bonnie entrando in cucina anche lei.
“Ciao Bonnie. Siediti la colazione è pronta” le porsi una tazza di latte invitandola a sedersi.
“Ciao Ty” disse Bonnie a Tyler.
“Ciao Bon. Ho preso anche il tuo cornetto preferito, quello al cioccolato bianco”.
“Caroline sposati questo ragazzo” affermò Bonnie prendendo tutta contenta il suo cornetto.
“Ahahahahah Bonnie, mangia il tuo cornetto su! Così ti svegli” disse Rebekah a Bonnie e la ringraziai con lo sguardo per la seconda volta. Mi aveva salvato da una situazione davvero imbarazzante.
Guardai Tyler, ma sorrideva tranquillamente quindi significava che non si era accorto del tentativo di Rebekah.
“Buongiorno ragazzi” urlo Elena sorridendo e sedendosi
“Eccone un’altra che si è alzata dalla parte giusta del letto” sussurrò Rebekah a Tyler.
“Mmm cornetto alla crema che buono” esclamò Elena addentando il suo cornetto.
“Io mi mangio il mio bel cornetto alla nutella” sorrisi a Tyler e presi il mio cornetto.
“Ma il mio preferito non c’è” disse Rebekah tristemente.
“Mi dispiace, ma non conoscendoti ne ho preso un altro alla nutella” disse Ty prendendo il suo cornetto vuoto e bagnandolo nel latte.
“Tranquillo Tyler, ma in futuro se ci farai un’altra bella sorpresa sappi che mi piace il cornetto alla marmellata, qualsiasi marmellata” detto questo Bekah gli sorrise e prese il suo cornetto alla nutella.
Sentii il mio cellulare squillare e corsi in camera mia a rispondere.
“Ehi Mamma” esclamai felice. Volevo molto bene a mia madre, tantissimo bene… Ma lei? Sapevo che mi voleva bene, ma quel sentimento era forte come il mio? Non avevamo il classico rapporto madre-figlia di Una madre per amica*, ma nemmeno passavamo la giornata a urlarci contro come certe mie coetanee con le loro mamme.
“Ciao Care” disse mia madre dall’altro capo del telefono. Sembrava.. stanca.
“E’ successo qualcosa?” le chiesi preoccupata.
“Si, è sparito un ragazzo” disse mia madre triste.
“Davvero? E quando? Posso aiutarti?” chiesi sempre più preoccupata.
“No Caroline tranquilla. Mi dispiace solo che anche stasera non ci sarò per cena”
Ecco. Eppure avrei dovuto immaginarlo, e allora perché c’ero rimasta così male?
“Si mamma lo immaginavo. Tranquilla ci penso io a tutto. Ora devo andare ciao.”
“Ciao Caroline.” Chiusi la chiamata. Mi ricomposi e tornai in cucina.
“Chi era?” chiese Tyler leggermente … geloso?
“Mia madre. anche oggi cenerò da sola.” Dissi leggermente triste.
“Care io vorrei rimanere, ma mia madre ha organizzato una cena con delle persone importanti ed io..” cerco di scusarsi Tyler, ma Elena lo interruppe.
“Care verrà a cena da me. Tranquillo” disse risoluta Elena sorridendomi.
“Elena io ti ringrazio, ma non vorrei disturbare.” Non volevo essere di peso alle mie amiche.
“Smettila Care. Ci sarà anche Rick. Così potremmo farci dire delle domande nel compito di storia della prossima settimana”.
“Ragazze sarebbe fantastico!” esclamò Bonnie.
“Tiferemo per voi” disse Tyler col sorriso.
“A proposito di tifare… ragazze oggi pomeriggio abbiamo le prove” disse Rebekah.
Come avevo potuto dimenticarlo? Pensai solo per un momento se non ci fossi andata: La Pierce avrebbe schiavizzato tutte le ragazze facendogli fare 50 flessioni o 20 balletti mentre si smaltava le sue unghie da arpia.
Rimasi traumatizzata da tale pensiero.
“Vero me l’ero dimenticato” dissi battendomi una mano sulla fronte.
“Anch’io.. quindi sarà meglio che vado a casa, pranzo, mi preparo e poi ci vediamo nella palestra della scuola per provare.” Le capacità organizzative di Elena mi lasciavano sempre a bocca aperta.
“Mi sa che anche io farò così” ammise Rebekah.
“Io verrò a vedervi” disse Bonnie “E guferò la Pierce” concluse facendoci scoppiare a ridere.
“Anche io ho le prove con i ragazzi per il football quindi che ne dici se ci andiamo insieme?” mi chiese Tyler molto sorridente.
“Grazie Ty” dissi felice dandogli un bacio sulla guancia.
“Ti verrò a prendere ogni giorno se questa è la tua reazione” esclamò felice Tyler facendoci ridere.
Improvvisamente suonò il campanello.
Andai ad aprire sperando nuovamente che fosse Nik (smettila continuava a dire la mia coscienza)
Aprii e mi ritrovai davanti Kol. Inizialmente ne rimasi delusa dato che mi aspettavo un altro Michealson, ma scacciai via subito la delusione e la sostituii con un sorriso.
“Ciao Kol”
“Ehi Biondina come stai?” mi chiese sempre con la sua solita ironia.
Intanto dalla cucina provenne un “Oh no” di Bonnie seguito da delle risate.
“Bene grazie. Stavamo facendo colazione. Vuoi unirti a noi?” gli chiesi facendolo entrare.
“Veramente l’ho già fatta, ma grazie Barbie. Sono venuto a prendere la mia dolce cuginetta” disse alzando la voce alle ultime due parole.
Dalla cucina questa volta provenne un ringhio.
Entrammo in cucina e Kol si sedette accanto a Bonnie.
“Ciao Bellezza. Ti vedo un po’ giù.” Disse Kol fissando la nostra amica
“Perché ci sei tu!” esclamò Bonnie allontanando leggermente la sedia.
“Tyler lui è Kol, il cugino di Rebekah” dissi a Tyler e poi girandomi verso Kol dissi “E lui è Tyler, il mio ragazzo” dissi abbassando la testa. Mi sentivo a disagio e non sapevo perché.
Vidi Kol farsi serio per un momento e osservare Tyler per poi sorridergli e dire “Si, sembri a posto” e dandogli il pugno che Tyler ricambiò con un sorriso.
“Anche tu amico!”
“Rebekah preparati che torniamo a casa.  Dopo devo andare a vedere la partita” disse Kol guardando la cugina e facendole cenno di alzarsi. Rebekah si alzò ed andò su a prepararsi.
“Quale partita?” chiese Tyler curioso. Perché quando si iniziava a parlare di sport gli uomini iniziavano a collegare il cervello?
“Non è quale partita, ma la partita!” disse ovvio Kol guardando Tyler che dopo un secondo sgranò gli occhi e disse “Me l’ero completamente scordato. Io e Matt ne parliamo da una settimana”.
“Anche io e Nik, mio cugino” specificò davanti allo sguardo curioso di Tyler. Quando sentii il suo nome ebbi un tuffo al cuore, ma cercai di non darlo a vedere.
“Kol sono pronta. Possiamo andare” disse Rebakah davanti alla tavola guardandoci tutti e sorridendoci.
“Ciao Bekah. Ci vediamo dopo.” dicemmo in coro io e le ragazze.
“Non salutate anche me bellezze?” ci chiese Kol facendo la faccia da cucciolo.
“Sparisci” disse Bonnie fulminandolo con lo sguardo.
“Dileguati” marcò il concetto Elena.
“Fuori di qui” cercai di non scoppiare a ridere mentre lo portavo fuori.
“Ma come fai a sopportarle?” chiese Kol a Tyler.
“Con gli anni ci fai l’abitudine” rispose Tyler scrollando le spalle.
“E’ stato un piacere” aggiunse poi sorridendo a Kol “Spero di conoscere anche gli altri”.
“Puoi scommetterci.” Disse Kol e mandandoci un bacio scappò via.
“Perché devi sempre fare l’idiota?” sentii dire a Rebekah prima di chiudere la porta.
 
Pov Elijah
Ero uscito prima che cominciasse la partita. Avevo detto a Nik che avevo un impegno lavorativo. Dovevo vedere Finn e Sage. Presi il cellulare e digitai il numero di Finn.
“Elijah” rispose al terzo squillo.
“Noi tre dobbiamo parlare” andai direttamente al punto.
“O vuoi strapparmi il cuore dal petto? Puoi essere sincero Elijah, tanto non ti dirò mai dove mi trovo” disse Finn leggermente scocciato.
“Eppure ieri sera eri più coraggioso mentre tu e la tua amichetta minacciavate la mia famiglia” Ero molto arrabbiato con Finn.
“E’ anche la mia famiglia” disse ovvio Finn.
“No, non più” replicai urlando. Finn era l’unico che riusciva a farmi perdere le staffe.
Sentii dei sussurri e poi la voce di Sage.
“Ciao Elijah. Dove vuoi che ci vediamo?” chiese Sage.
“Incontriamoci in quel bar fuori Mystic Fall tra 10 minuti.”
“A dopo Elijah” e detto questo Sage chiuse la chiamata.
 
Pov Caroline
Io e Tyler eravamo arrivati alla palestra e io avevo già indossato la mia uniforme da cheerleader più una fascia con la C di capitano** sul braccio.
Scendemmo dalla macchina e ci incamminammo mano nella mano.
“La mia ragazza il capitano delle cheerleader.” Disse Tyler sorridendomi e baciandomi la mano. Ciò mi ricordò la scena di un certo incontro con un certo biondo.
Basta Carolineee urlò ancora la mia coscienza.
“Oggi avete i provini per far entrare nuovi ragazzi nella squadra no?” chiesi sorridendo.
“Si. E voi quanti balletti dovete provare per la partita?” mi chiese Tyler.
“Almeno una ventina e siamo ancora a zero” mi portai una mano alla fronte.
Appena arrivati al campo mi venne incontro La Pierce.
 
Pov Niklaus
Appena arrivati parcheggiammo la macchina.
“Sbrigati Nik che Caroline mi uccide altrimenti” sbraitò Rebekah uscendo di corsa dalla macchina.
“Sicuramente non hanno ancora cominciato cugina e poi che credi? Anche io ho i provini per entrare nella squadra di football con gli altri”. Disse Kol
“Rilassati  Bekah” disse Damon. “Mi metti ansia isterica” concluse.
“COME OSI DARMI DELL’ISTERICA DAMON SALVATORE??” urlò la suddetta isterica fulminandolo con lo sguardo.
“E me lo chiedi pure?” chiese Damon ridendo insieme a Kol e Stefan.
“Ah ecco la Barbie” disse Kol “E sembra che sia troppo occupata a litigarsi con quella ragazza per cominciare”.
Bekah corse verso Caroline e anche noi accelerammo il passo per vedere cosa succedesse.
“Oh cara, che buon consiglio. Ma dato che non sei tu il capitano, ma io si fa come dico io e come le ragazze ritengono più consono chiaro o devo rispiegartelo con le figure?” disse Caroline con finto sarcasmo guardando La Pierce.
“Che succede qui?” chiese Rebekah
“Forbes tu  non sei adatta a comandare, sei troppo buona e zuccherosa e ti fai mettere i piedi in testa anche dalle nuove arrivate..” concluse lanciando un’occhiataccia a Rebekah.
“Meglio 100 Rebekah in squadra che una come te!” rispose Caroline fulminandola con lo sguardo.
Ero ammirato. La ragazza si sapeva difendere e sapeva difendere anche gli altri.
Intanto il ragazzo accanto a Caroline, doveva essere Tyler, il suo ragazzo, o almeno così mi avevano detto Rebekah e Kol, appena ci vide salutò Kol.
“Ehi Kol” disse venendo verso di noi che eravamo un po’ indietro.
“Ciao Tyler. Ma cosa succede? Lite tra gatte? Mi piace” esclamò Kol facendo sorridere Tyler.
“Ciao io sono Tyler e sono il fidanzato di Caroline.” Già per questo volevo andarmene a vomitare.
“Ciao io sono Damon” disse Damon dandogli il pugno.
“Io Stefan” disse Stefan stringendogli la mano.
“Ciao io sono Nik, il fratello di Rebekah” usai il suo stesso “gioco di parole” se così si poteva definire. Non si accorse  della mia frecciatina a quanto pare e mi diede una pacca sulla spalla.
“E’ un piacere conoscervi ragazzi. Dovete partecipare ai provini? Venite dai.” Ci sorrise e ci fece strada. Non sembrava un ragazzo antipatico, ma il fatto che fosse il ragazzo di Caroline  non me lo faceva piacere in ogni caso.
Intanto la lite tra le ragazze continuava ed erano arrivate Bonnie, Elena ed altre ragazze della squadra.
“Basta. Sono stanca di discutere con te. Andiamo ragazze” concluse Caroline prendendo per un braccio Rebekah.
“Vi andate a rifare la tinta, Finte Bionde?” chiese quella ragazza assumendo una faccia cattiva e di scherno.
La scena che ci si presentò dopo era abbastanza divertente, ma anche molto pericolosa.
Caroline e Rebekah si girarono,  si misero una mano sul fianco e dissero contemporaneamente: “Che hai detto?”
Con Rebekah non si dovevano mai fare alcune cose almeno che non avessi tendenze suicide e una di queste cose era darle della Finta Bionda.
“Dio mio si mette male” dissi io.
“Puoi dirlo forte. Care odia quando la prendono in giro sui capelli.” Disse Tyler preoccupato anche lui.
“Ho detto Finte Bionde ed io ora vado a provare” disse La Pierce.
Caroline la guardò infuriata “I MIEI CAPELLI SONO BIONDI NATURALI” urlò saltandole sopra la schiena e cominciando a tirarle i capelli.
“LO STESSO VALE PER I MIEI” e detto questo anche Rebekah si attaccò a una gamba della ragazza impedendole di muoversi.
“MA VOI SIETE PAZZE” Urlò La Pierce mentre tentava di liberarsi.
“NO! SIAMO BIONDE” urlò in risposta Rebekah.
“AHAHAHAHAHAH” Iniziò a ridere Kol piegandosi in due mentre Damon anche se rideva trovava la forza di fare il video.
Io  ero paralizzato dallo stupore. Non mi immaginavo che una ragazza come Caroline potesse essere brava nelle risse.
 
Elena, Bonnie e tutte le altre tentavano di dividerle. Anche io e Tyler entrammo lì in mezzo e mentre io presi Rebekah e me la caricai in spalla, Tyler ebbe delle difficoltà a staccare Caroline dalla schiena della Pierce.
Presi Rebekah e la diedi a Stefan. Dopo tornai indietro e dissi a Tyler “Ci penso io!”
Data la mia forza soprannaturale riuscì a staccare Caroline dalla schiena della Pierce e caricandomi in spalla anche lei la portai via da lì dicendo a Tyler “La porto un attimo lontano, la faccio calmare e te la riporto” gli sorrisi ricevendo un “Grazie amico, non ti preoccupare per i provini te li faccio fare domani”.
Detto questo presi Caroline e la portai negli spogliatoi.
 
 
Pov Sage
Arrivammo al locale segnalatomi da Elijah e prendendo la mano di Finn entrai.
Il locale era abbastanza sporco, ma ottimo per parlare senza essere ascoltati.
Vidi Elijah seduto su un tavolo che beveva un drink.
“Ciao Elijah” disse Finn
“Buon pomeriggio Elijah” lo salutai.
“Finn. Sage. Sedetevi” disse facendoci cenno di sederci.
 

Pov Niklaus

La portai negli spogliatoi e appena la mollai su una panchina cominciai a ridere.
“Io non ci trovo niente da ridere Niklaus” disse leggermente infastidita guardandomi.
“E’ la prima volta che mi chiami col mio nome intero. Dovrei preoccuparmi?” chiesi sempre col sorriso sulle labbra.
Lei mi lanciò un’occhiataccia e fece per uscire, ma io la fermai prendendola per un polso.
“Ehi Care, scusa. Io non volevo offenderti o farti arrabbiare ancora di più. Mi dispiace” ero diventato serio. Non volevo che se ne andasse.
“Accetto le tue scuse. Ora lasciami” disse scrollandosi la mia mano e incamminandosi verso l’uscita.
“Aspetta. Ho capito. Tu non sei arrabbiata con me per quello che ho detto. Tu sei arrabbiata con me per qualcos’altro. Cosa ti ho fatto?”
Caroline, che si era allontanata di una decina di passi si girò. Mi guardò furiosa e a passo di marcia ritornò verso di me dicendo:
“Cosa mi hai fatto? Come puoi chiedermelo Nik? Ma se non ci arrivi te lo dirò!” non l’avevo mai vista così… furiosa?
“Primo: Come ti sei permesso a dire che sono la tua ragazza?
Secondo: Tu non puoi toccarmi!
Terzo: smettila di provarci con me. Sono fidanzata chiaro?”
“Hai finito?” le chiesi serio e leggermente arrabbiato guardandola.
“No.” E detto questo mi diede uno schiaffo “Quarto: Non interrompere le mie risse e Cinque: Non ti infilare nei miei sogni” detto questo si mosse per andarsene, ma le presi il polso, la girai verso di me e la baciai.
Era un bacio rabbioso. Caroline mise le mani tra i miei capelli, tirandomeli e io la sollevai per i fianchi e la misi sopra un tavolo facendo incrociare le sue gambe alla mia vita.
Le nostre lingue si toccarono rabbiose, come il bacio del resto.Ma quel momento, per quanto pieno di rabbia, era assolutamente perfetto.
Venimmo interrotti da una voce.
“Caroline, Nik ci siete?” Era Tyler.
La presi per i fianchi e la rimisi a terra. Lei mi guardo confusa. Le accarezzai la guancia.
“Io vado” e detto questo appena lei si girò sparii a velocità soprannaturale.
 
Pov Sage
“Elijah noi non ce ne andiamo. Puoi usare tutte le belle parole del mondo” dissi subito sedendomi.
“Vedremo” sorrise Elijah guardandoci sicuro di sé.
“Di cosa vuoi parlare?” gli chiese Finn.
“Del nostro passato, mi sembra ovvio” rispose con un sorriso sadico Elijah.
 
Angoletto di quella pazza di Winner_
Salvee a tutti miei adorati, amati lettori <3
10 recensioni per lo scorso capitolo?? *__* Io vi amo !!
Come potete vedere questo è un bel capitolone pieno di cose importanti: 1) Il rapimento di un ragazzo 2) Bacio Klaroline 3) Rissa tra le due Bionde e La Pierce che per quanto può essere sembrata stupida, sarà importante (?) 4) La chiacchierata tra Elijah, Finn e Sage 5) Il rapporto tra Caroline e sua madre.
Il prossimo capitolo parlerà molto del passato dei nostri wolf-boys u.u
Vi ricordo il mio account  facebook dove pubblico tanti spoiler e chiarimenti: http://www.facebook.com/win.efp
Ringrazio tutti voi, soprattutto le mie sorelline *.*
Ciaoo a tutti e a prestoo ;*
*E’ una serie tv.
**Si usa per il calcio, ma non so se la usano anche le cheerleader. Io l'ho messa comunque xD

 

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Capitolo 11
*** 10) Chiarimenti e Cacciatori di Lupi ***


Always and Forever

10) Chiarimenti e Cacciatori di Lupi

 
 
Pov Caroline
Non ci potevo credere. Niklaus Michealson mi aveva baciato. Niklaus Michealson, 18 anni, mio compagno di banco e fratello di una delle mie migliori amiche, e oltretutto un gran bel ragaz..! Caroline smettila!!
Aveva baciato me, Caroline Forbes, 18 anni, capitano delle cheerleader e fidanzata del vice-capitano della squadra di football Tyler Lockwood.
Non riuscivo a smettere di pensarci. La cosa che mi dava più fastidio era che avessi ricambiato il bacio. Subito dopo il bacio lui era scomparso, *boof* sparito!
A Tyler avevo raccontato che Nik mi aveva accompagnato negli spogliatoi e poi io gli avevo chiesto di lasciarmi sola. Mi sentivo un mostro nei confronti di Tyler, ma non riuscivo a
pentirmi di quel bacio. L'avevo trovato assolutamente ed indiscutibilmente perfetto.
Mai con nessuno avevo vissuto le emozioni che mi aveva suscitato Nik. Già quando l'avevo visto la prima volta avevo provato una sensazione di imbarazzo misto ad attrazione.
Mi ero innamorata di lui? Una cosa era certa: Nik non mi era indifferente visto che con lui provavo emozioni che Tyler non riusciva neanche lontanamente a donarmi.
Fui riscossa dai miei pensieri quando una mano si poggiò sulla mia spalla. Mi girai e mi ritrovai Elena. Ero seduta sugli spalti in un punto abbastanza alto e nascosto eppure mi aveva trovata.
"Care avevi detto che ti allontanavi 5 minuti ed è da ben 15 minuti che sei scomparsa" ammise e poi aggiunse per sdrammatizzare "La Pierce ci sta uccidendo"
Mi concessi un piccolo sorriso con le labbra.
"Care ma che ti succede?" mi chiese la mia amica preoccupata. Di solito quando c'era da scherzare sul La Pierce io ero sempre al primo posto.
Il mio sorriso si trasformò in una smorfia di tristezza ed iniziai a piangere.
"No Care perché?" mi chiese Elena sedendosi e facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla.
"Elena.. io ho fa..tto una.. c..osa terri..bile.." farfugliai tra le lacrime.
"Care se ti riferisci ad aver assalito La Piece non devi sentirti in colpa. Se l'è cercata" disse risoluta e leggermente preoccupata Elena mentre mi accarezzava i capelli.
Poggia la testa sulle sue gambe.
"No..n..non è questo!" balbettai dopo qualche minuto rialzando la testa per poterla guardare negl'occhi.
"Il fatto è che per quanto questa cosa sia sbagliata non riesco a pentirmene capisci?" finalmente riuscii ad esporle il mio problema guardandola negl'occhi senza balbettare.
"Che cosa hai fatto di così terribile Care? Tu sei una brava persona e non riusciresti a fare del male neanche ad una mosca" rispose la mia amica sicura di se.
"A una mosca no, ma a Tyler si!" esclamai facendo fuoriuscire altre lacrime dal mio viso.
"Cosa Care?" mi coprii il viso con le mani. Mi sentivo un verme.
Poi mi levai le mani dal viso asciugandomi tutte le lacrime. Mi guardai intorno per accertarmi che non ci fossero orecchie indiscrete e presi la mano della mia amica.
"Elena giura che per quanto tu sia indignata per quello che ti dirò non te ne andrai. Perché non potrei sopportarlo" le chiesi supplicante.
"Caroline Forbes tu sei una delle mie migliori amiche. Per quantescelte sbagliate o cose brutte tu faccia io non ti volterò mai le spalle intesi?"
"Grazie 'Lena" dopo averla guardata grata negl'occhi dissi "Io e Nik ci siamo baciati" mi sentivo meglio.. e peggio. Meglio per averlo detto a qualcuno.. peggio perché averlo detto mi faceva capire quanto fosse reale la situazione.
La mia amica aveva gli occhi spalancati e mi guardava con stupore, ma non c'era rimprovero o indignazione nei suoi occhi.. solo sorpresa.
"Care tu.. cioè.. wow" fu quello che riuscì a dire dopo un minuto di silenzio.
"Wow? Elena non c'è niente di wow in tutto questo" dissi più per convincere me stessa di ciò. Infatti se pensavo a quel bacio wow ci stava.. eccome.
Ma cosa andavo a pensare? BASTA Caroline.
"Care già dalla prima volta che vi siete visti avevo intuito insieme alle altre che a te Nik era piaciuto..tanto" ammise.
"A me Niklaus non piace!" esclamai a bassa voce. Davanti allo sguardo scettico e leggermente divertito della mia amica mi arresi un po' "Okay lo ammetto, forse un pochino.."
"Care.." mi ammonì Elena "Mi piace e tanto!! Sei contenta ora?" le chiesi leggermente infastidita.
"Caroline tu lo sai che io adoro la verità quindi il fatto che tu l'abbia ammesso a me ed a te stessa è un grande passo avanti"
"E i secondo passo qual' è?" le chiesi.
"Cosa provi per Tyler?" mi chiese a brucia pelo Elena.
"Io.. Elena non lo so" dissi guardandola.
"Di solito quando una persona sta con qualcuno è perché lo ama" disse quella romantica della mia amica guardandomi.
"Mi sembra di averti sempre detto chiaro e limpido di non amare Tyler" dissi "Ma ciò non toglie che gli voglio molto bene e che è quello giusto per me" dissi sicura... non molto sicura in realtà.
"Chi te lo dice? Anche se non conosco Nik da molto tempo ho visto come ti tratta e posso assicurarti che quando ti guarda non ti guarda come un ragazzo guarda l'amica di sua sorella, ma non è uno sguardo neanche malizioso.. E' dolce" disse Elena
"A me sembra un bravo ragazzo." concluse.
"Un bravo ragazzo che nasconde qualcosa. Così come la sua famiglia." dissi soprapensiero.
"Cosa intendi?" mi chiese Elena
"Niente Elena, anzi ne parliamo stasera a casa tua." detto questo presi Elena ed andammo dalle ragazze.
 
 
Pov Sage
"Volevi fare una bella rimpatriata tra amici per parlare del passato Elijah? In questo posto?" chiesi abbastanza sarcastica. Dove voleva arrivare? Intanto ordinai al cameriere due drink per me e Finn.
"Be non è una rimpatriata tra amici dato che noi non siamo amici, ma comunque si. Volevo parlare del nostro passato Sage" rispose Elijah mettendosi più comodo nella sua sedia.
Sembrava proprio a suo agio, come se sapesse che in ogni modo ne sarebbe uscito vincitore.
"Bene. Ti ascoltiamo" Finn finalmente si era deciso a parlare.
"Ti ricordi Finn in quali circostanze hai conosciuto Sage no?" chiese Elijah a Finn guardandomi.
Finn vacillò un po' "Dove vuoi arrivare?" gli chiese leggermente arrabbiato.
"Qui le domande le faccio io! Come vi siete conosciuti tu e Sage?"
"Elijah.." cercai di dire, ma venni interrotta da lui "Oh Sage tranquilla. Ho appena iniziato" mi disse con una nota leggermente sadica nella voce ritornando a concentrarsi su Finn.
"Si. Sage voleva il mio aiuto per proteggersi da degli individui" disse "Ma questo che c'entra?" chiese Finn senza capire.
"Sage ti ha mai detto chi erano questi individui da cui si voleva proteggere?" chiese Elijah ignorando la domanda fatta da Finn.
"Si" mentì Finn, ma la sua curiosità lo tradì.
"Davvero? E allora potresti rinfrescarmi la memoria?" chiese in maniera fintamente innocente e curiosa Elijah.
"Elijah adesso basta!" esclamai  arrabbiata guardandolo. Finn era l'unica persona che mi restava e non volevo perdere anche lui. Ero sicura che se avesse saputo la verità non mi avrebbe guardato più in faccia.
"Ah scusa se ti stiamo trascurando Sage, ma non temere. Presto arriverà anche il tuo turno" mi sorrise in maniera fintamente dispiaciuta Elijah.
"Evidentemente non lo sai. Altrimenti non le staresti ancora accanto." concluse lanciandomi uno sguardo di disgusto.
"Non ti ha detto che lei e i suoi amichetti hanno ucciso un'intera tribù di licantropi e che questi erano amici della nostra famiglia?" chiese Elijah e poi continuò
"E non ti ha fatto presente che io ho ucciso i suoi amichetti stregoni per vendicarli e che tu sei la vendetta della vendetta? Mmm detto così suona abbastanza insolito" disse esibendosi in una finta risata di scherno.
Finn si girò verso di me con uno sguardo che chiedeva: "Sta bluffdando?"
Avevo mentito tante volte nella mia vita, fatto il doppio gioco anche di più e portato scompiglio in molte famiglie. Soprattutto avevo sfruttato un’infinità di persone, ma con Finn era diverso.
Con lui mi trovavo bene. Con lui avevo trovato il mio posto. Lui era CASA. E non volevo abbandonare la mia casa, anche se questo significava mentirgli ancora.
"Tra quei licantropi che hanno ucciso senza pietà c'era anche Joey* Finn." disse Elijah incurante del mio diverbio interiore, ma stavolta veramente dispiaciuto guardando il cugino.
Finn spalancò gli occhi a quel nome, sicuramente doveva essere un suo amore passato.
"Sta mentendo!" Esclamai alzandomi "Lo fa per dividerci Finn non lo capisci?" dissi lanciando un'occhiata di avvertimento a Elijah.
"Si non può essere altrimenti!" concordò Finn alzandosi anche lui. Ero contenta e sollevata dal fatto che mi avesse creduta.
"Vado a pagare il conto" concluse dirigendosi verso il bancone, ma io capii che in realtà si era allontanato per un altro motivo.
"Sage, Sage, Sage.. Puoi ritardare il momento della verità, ma no impedire che arrivi" mi schernì nuovamente Elijah.
"Ti dico solo di stare molto attento Elijah. Ho in serbo delle sorprese per te e la tua famiglia" dissi rispondendo.
"Avvicinati a loro e dovrai vedertela con me. Finn è solo un burattino nelle tue mani e appena avrà capito chi sei ti lascerà e tu rimarrai di nuovo sola Sage" Elijah disse quelle parole con un tono veritiero disarmante.
"E pensare che un tempo ero innamorato di te... Chissà cosa ci trovavo in te?" si chiese più a se stesso che a me.
"So essere una donna molto passionale quando voglio" dissi sorridendogli.
"Sei molto più brava a fare la strega stronza e cattiva tesoro e infatti si è visto nel momento in cui hai messo mio cugino contro di noi. La sua famiglia" disse Elijah arrabbiato, ma anche un po' dispiaciuto.
"Gli hai appena detto che lui non fa più parte della famiglia." dissi sprezzante.
"Forse un giorno quando si renderà conto di che persona cattiva ha accanto e tornerà a bussare alla nostra porta e non è detto che noi lo lasceremo fuori." disse alzandosi.
"Ora vado. Finn sta arrivando e la tua compagnia mi infastidisce alquanto!" detto questo passò davanti a Finn facendogli un cenno di saluto con la testa ed uscì dal locale.
Mi avvicinai a Finn:
"Elijah vuole giocare col passato? Bene, sono pronta, ma prima il dovere e poi il piacere"
Lui sempre serio mi prese la mano e ci incamminammo fuori dal locale.
 
 
Pov Rebekah
Ritornai a casa dopo le prove. Erano state pesanti e la rissa potevo proprio evitarmela, ma quando si offendevano i miei capelli andavo in escandescenza.
Damon e Kol stringevano in mano una videocamera ed ogni tanto alzavano gli occhi da essa
per lanciarmi qualche sguardo derisorio, Stefan mi aveva guardato con un misto di stupore ed.. ammirazione? Forse. L'avevamo lasciato a casa sua perché era indietro con i compiti. "Secchione di un fratello" lo apostrofò Damon salutandolo.
 Nik da quando eravamo tornati a casa aveva un sorriso da ebete stampato in faccia ed Elijah non si era ancora fatto vivo.
"Si può sapere che avete da ridere voi due?" chiesi sull'orlo dell'esasperazione a Damon e Kol che lavoravano con la videocamera.
"Noi?" chiese fintamente sorpreso Damon per poi scrollare le spalle e dire: "Niente".
"Cosa c'è di così esilarante in quella videocamera?" cercai di allungarmi per sbirciare, ma Kol velocemente la tirò via.
"Niente che ti riguardi cuginetta." classico sorriso da idiota che sta per combinare qualcosa.
"Kol dammi quella videocamera!" dissi autoritaria allungando la mano.
Kol e Damon si lanciarono uno sguardo d'intesa. Damon prese il computer, Kol strinse la videocamera e a velocità soprannaturale salirono in camera di Nik  e si chiusero la porta a chiave.
"TANTO NON FINISCE QUI!" Urlai certa che i due mi avessero sentita.
"Si può sapere che hai da urlare tanto sis?" mi chiese Nik sedendosi sul divano sempre con quel sorriso da ebete in faccia.
"Quei due stanno organizzando qualcosa e dovesse cascare il mondo scoprirò che cosa!"
"Relax Bekah. E' da oggi che sei tesa  come la corda di un violino." Okay si era rincoglionito.
"Si può sapere perché hai quel sorriso da ebete stampato in faccia?" finalmente gli chiesi.
"Perché sono felice Bekah. E' stata una bella, anzi bellissima giornata!" disse sempre sorridente.
"E chi o che cosa ha reso questa giornata bellissima?" gli chiesi curiosa e leggermente infastidita. Odiavo quando gli altri mi ignoravano o ignoravano i miei problemi, e in quel caso Damon, Kol e una videocamera erano un problema.
Il suo sorriso sembrò vacillare aumentando la mia curiosità, ma poi il mio cellulare squillò.
Lessi sullo schermo il nome di Bonnie e risposi:
"Ehi Bon!" risposi allegra.
"Ciao Bekah, scusa se ti disturbo, ma volevo chiederti una cosa" mi disse un po' titubante la mia amica.
"Nessun disturbo, ti ascolto." le dissi incoraggiante facendo cenno a mio fratello di andarsene. Vedendo che non aveva intenzione di muoversi dal divano mi alzai e mi diressi verso la mia camera.
Notando che stranamente continuava a seguirmi dissi: "Un secondo Bonnie!". Sorpassai la soglia della mia porta facendogli un finto sorriso di scuse e chiudendogli la porta in faccia.
"Ora ti ascolto!" le dissi sorridendole.
"Hai notato Caroline dopo la rissa? Era molto giù di corda e poi si è allontanata per quasi tutte le prove con Elena a seguito!"
"Anche io ho notato Care abbastanza triste, ma triste come se si sentisse in colpa verso qualcuno ecco" dissi mentre ragionavo sul da farsi.
"Stasera sarà a casa di Elena a cenare no?" chiesi a Bonnie
"Si. Elena l'ha invitata a cena da lei!" rispose Bonnie non capendo dove volevo arrivare.
"Se andassimo a prenderle dopo cena per parlare un po' si arrabbierebbero?" chiesi un po' imbarazzata. Elena mi aveva detto che i suoi genitori erano morti quando aveva 16** anni in un incidente e ora viveva con sua zia.
"Jenna adora tutte le amiche di Elena. Adorerà anche te, anzi conoscendola non vedrà l'ora di conoscerti!" disse allegra Bonnie,
"Allora è deciso Bon. Ti vengo a prendere più tardi a casa tua. Ciao!"
Sentii la porta di casa chiudersi, segno che qualcuno era rientrato. Andai all'ingresso e vidi mia madre che metteva giù le buste della spesa.
"Mamma ferma che ti do una mano!" dissi col sorriso sulle labbra prendendo le buste.
"Grazie Bekah!" mi sorrise mia madre.
"Ho sentito di una rissa tra ragazze avvenuta al campo. Tu ne sai niente?" mi chiese in maniera molto fintamente innocente mia madre.
Perfetto sapeva tutto. Era inutile stare al gioco, tanto valeva arrivare al sodo.
"Non sono stata io la prima ad attaccare. Quella serpe velenosa ha osato offende i miei capelli!" dissi per difendermi.
"Ma mamma tu come fai a saperlo?" chiesi un secondo dopo.
"Potrei aver corrotto Kol affinché me lo dicesse.."
"KOL!" Esclamai fuori di me e Nik spuntò -sempre col suo sorriso da ebete- fuori dal nulla e disse "Lui e Damon sono andati a casa Salvatore"
"Rebekah non è questo il punto, il punto è che hai assalito una ragazza. Per quanto meschina e cattiva sia nei tuoi riguardi non puoi definirti migliore con quel gesto.."
"Ma mamma.."
"Niente ma signorina. Tu ti scuserai con quella ragazza." il tono di mia madre non ammetteva repliche.
"Mai, piuttosto esco con Nik e gli altri durante la luna piena!" Non mi sarei mai scusata con Kathrine-ArpiaStronzaOcaVipera-Pierce
Nik ridacchio dal tavolo mentre si versava un bicchiere d'acqua e anche la mamma si concesse un risolino, ma poi tornò seria.
"Rebekah io non dico che devi scusarti per come le hai risposto, ma per il gesto." disse e poi aggiunse "Altrimenti sarò costretta a metterti in punizione".
"E ora che hai una vita sociale credo che tu non voglia una punizione vero sis?" mi chiese mio fratello sempre sorridente. Volevo un paletto d'argento per conficcarglielo nel petto. Direi che dopo quel gesto avrebbe smesso di ridere.
"Okay mamma, mi scuserò con Katherine Pierce." dissi con la voce di una condannata al patibolo, ma avrei preferito di gran lunga il patibolo.
"Questa è la mia bambina" disse mia mamma abbracciandomi.
"Ragazzi dov'è Elijah?" chiese dopo un po' preoccupata.
"Mi ha detto che aveva un impegno ed è uscito prima che iniziasse la partita" rispose Nik sfogliando una rivista sul football.
Sentimmo la porta di casa aprirsi ed Elijah, un po' arrabbiato, fece il suo ingresso in cucina.
"Ciao a tutti." disse sedendosi su una sedia del tavolo.
"Dalla tua faccia deduco che il tuo impegno, qualunque esso fosse, non sia andato molto bene" disse Nik.
"Taci Niklaus!" disse mellifluo Elijah.
"Basta ragazzi ora andate di là che devo cucinare!" ordinò nostra madre.
Io andai in camera mia e cercai di non pensare a me, Katherine Pierce e la parola scuse nella stessa frase.
 
 
Pov Caroline
"Ciao Jenna" dissi allegra entrando in cucina e salutando la zia di Elena. Jenna mi piaceva e mi metteva sempre di buon umore.
"Ehi Care come stai? Comunque qui ci penso io quindi sciò" io ed Elena scoppiammo a ridere e ci dirigemmo verso il salone dove Jeremy ed Anna erano seduti sul divano abbracciati che guardavano la TV.
"Che guardate di bello?" chiesi sedendomi insieme ad Elena accanto a loro non prima di aver dato un bacio sulla guancia ad Anna. Adoravo quella ragazza.
"Bella Bionda, Bella Mora" disse Anna con un tono un po' da rapper.
"Sei un caso perso" disse Jeremy "Ahi" aggiunse dopo lo scappellotto che Anna gli diede.
"Si dice questo alla tua dolce fidanzatina?" chiese con una vocina tanto graziosa quanto pericolosa.
"Non sia mai mia regina." proferì Jeremy con un tono sottomesso massaggiandosi la parte dove gli era arrivato lo scappellotto.
In tutto ciò io ed Elena ridevamo come due matte. Andare a casa di Elena era veramente bello. La casa era armoniosa e l'atmosfera che c'era lì ti faceva passare subito il malumore.
Suonarono alla porta.
"Vado io!" esclamò zia Jenna dalla cucina. Alle volte mi ritrovavo a chiamarla zia anch'io, soprattutto da piccola, ma a lei non dava nessun fastidio, anzi alle volte quando la chiamavo Zia Jenna sorrideva, come se avessi detto Wonder Woman.
"Rick che bello. Aspettavamo solo te" disse Jenna dando un bacio a fior di labbra al nostro professore di storia.
"Ciao Jenna" salutò Alaric richiudendosi la porta alle spalle. Sembrava stanco,come mia madre stamattina.
"Rick vatti a sedere in salotto con i ragazzi. Io finisco di preparare le ultime cose" disse Jenna dirigendosi a velocità quasi sopraumana in cucina.
"Ciao Ragazzi." disse Rick buttandosi sulla poltrona.
"Brutta giornata?" chiese Jeremy.
"Pessima, poi come se non  fosse stato troppo mandare la signorina Gilbert in presidenza ho sentito che oggi c'è stata una rissa che coinvolgeva anche un'altra ragazza presente in questa stanza e non sto parlando di Anna"
"Parlerò solo in presenza di un avvocato!" dissi imitando il modo di quei colpevoli in nelle serie tv poliziesche.
"Caroline almeno posso sapere come la situazione è degenerata fino a una rissa?" chiese Alaric come se stesse chiedendo a un figlio perché ha fatto qualche monelleria. Rick era molto importante per me. Sostituiva la figura assente di mio padre. Così come per Elena.
"Il motivo ti potrà sembrare stupido, ma non lo è" presi il respiro "Mi ha dato della Finta Bionda" dissi ancora un po' arrabbiata al ricordo.
"Ahi. Ricordo quella volta che da bambino ti dissi che secondo me ti facevi la tinta. Tu in risposta mi hai buttato il gelato a terra, pestato un  piede e sei andata via." disse abbastanza derisorio, ma anche un po' preoccupato Jeremy.
"Ora si spiega perché non hai mai avuto fidanzate bionde***" commentò Anna sarcastica.
Iniziammo a ridere e Rick si concesse un sorriso prima di ritornare a parlare.
"Care per quanto tu ci possa essere rimasta male o arrabbiata da quelle parole ciò non ti da il diritto di arrivare alle mani con una persona!"
"Lo so Rick e un po' mi dispiace, ma non si piange sul latte versato no?" chiesi esitante.
"Oh si invece Caroline. Tu domani in classe ti scuserai con Kathrine." proferì Alaric.
In quel momento il mondo mi cadde addosso. Scusarmi con Kathrine Pierce? Piuttosto un incontro formale con la Morte.
Congiunsi le mani e lo guardai implorante.
"Ti prego Rick non farmelo fare! Ti porterò le cose da un'aula all'altra per una settimana."
"Per quanto mi alletta l'offerta mi dispiace, ma rinuncio." e detto questo Rick si alzò e si diresse in cucina.
"Non è giusto!" sbuffai.
"Dai Care. Gli chiedi scusa e fine." mi disse Jeremy. Sia io che Anna che Elena gli lanciammo un occhiata nera.
"Forse è meglio che vada di là anch'io.. C'è zia Jenna che mi chiama" e detto questo anche lui in maniera rapida scappò verso la cucina.
"Uffa come va il mondo? Una persona come te che deve chiedere scusa a una vipera come quella" disse Anna con disapprovazione.
"Poi davanti a tutti.. Perché devo darle questa vittoria?" dissi rossa di vergogna per l'imminente figuraccia.
In quel momento il campanello suonò.
Elena corse ad aprire.
"Rebekah, Bonnie, Matt che piacere" disse "Entrate pure"
"Ciao Elena spero di non essere di disturbo!" disse Rebekah.
"Ehi Bekah" dissi sorridente.
"Care" si avvicinò per salutarmi e poi vide Anna.
"Lei è Anna. La fidanzata del fratello di Elena, nonché mia grande amica." dissi sorridendo.
"Ciao Rebekah, posso chiamarti NewBlonde?" disse Anna facendoci ridere.
"Certo!" le sorrise Rebekah sedendosi accanto a me.
"Ma guarda chi c'è?" disse Jenna entrando e guardando Bonnie e Matt contrariata.
"Voi due signorini non vi fate vedere da molto tempo!" esclamò con disappunto.
"Abbiamo portato qualcuno per farci perdonare." disse Matt leggermente intimorito.
"Salve Jenna" disse Rebekah alzandosi per salvare Matt e Bonnie intimoriti da Jenna.
"Aspetta. Tu devi essere Rebekah. La nuova arrivata, Elena mi ha parlato benissimo di te e poi loro ti adorano. Quindi benvenuta in famiglia" disse Jenna abbracciando Rebekah.
"Voi due per stavolta siete perdonati, ma in futuro fatevi vedere più spesso" disse Jenna guardando Bonnie e Matt che annuirono spaventati.
"E adesso tutti a tavola!" esclamò Jenna con un sorriso "Mi sa che dovrò aggiungere dei posti"
"La ringrazio, ma io.." Rebekah non riuscì a concludere la frase che Jenna la guardò e gli lanciò uno sguardo tra l'indignato e lo spaventato.
"Mi hai dato del lei?" chiese abbastanza sconcertata Jenna "Mi vedi così vecchia?"
Tutti scoppiammo a ridere e anche Bekah si concesse una risata
"Non ti darò mai più del lei. E' non sei per niente vecchia" sorrise Bekah.
"Meglio così!"
In quel momento Rick entrò nel salone.
"Ciao Rick" dissero Bonnie e Matt seguiti da un "Salve professor Saltzman" abbastanza stupito di Rebekah.
"Lo stesso vale per lui!" disse Jenna baciando sulle labbra il suo fidanzato.
"Devi sapere Bekah che mia zia e Rick hanno una storia!" disse sorridendo Elena all'espressione abbastanza stupita che ancora non aveva abbandonato il volto di Rebekah.
"E io fuori da scuola per te sono Rick" disse Alaric sorridendo a Rebekah.
"Okay.. Rick, scusi.. cioè scusa, ma devo farci l'abitudine"
"La cena è pronta tutti a tavola uffa" Jenna si incamminò a passo di marcia in cucina seguita da tutti noi.
Mangiammo tutti insieme finché il cellulare di Alaric suonò.
"Pronto?" chiese lui
"Si, capisco. Arrivo!" chiuse la chiamata.
"Scusate, ma devo andare!"
"Ma come? Non hai mangiato neanche il dolce" disse dispiaciuta Jenna
"C'è anche il dolce?" chiese Matt con il tono di uno che sta per subire una tortura. In effetti Jenna ci aveva fatto mangiare di tutto ed eravamo pieni.
"Si tesoro, ma conservamene una fetta" disse Rick baciando frettolosamente Jenna e uscendo.
 
Pov Alaric
Uscii da casa di Jenna e chiamai di nuovo Liz.
"Cosa mi sai dire di questo ragazzo Liz?"
"Sono sicura che c'entrino i lupi nel suo rapimento!" esclamò abbastanza sicura.
"Sono subito da te!" chiusi la chiamata e mi tastai nella tasca del giubbotto il mio paletto d'argento.
A quanto pare i lupi erano ritornati e io avevo una cittadina da salvare.
 
 
Pov Caroline
Posteggiai la macchina nel parcheggio della scuola. Il tuo terzo giorno Caroline e fino ad ora quest’anno non è stato così fantastico.
Sorrisi amaramente ai miei pensieri. Mi incamminai verso l'ingresso, ma prima di varcare l'entrata della scuola ciò che vidi mi lasciò abbastanza interdetta.
Nik di spalle stava parlando con Kathrine Pierce. Sentii una strana sensazione invadermi il corpo....Gelosia? No, certo che no. Io non sono gelosa.
Mi avvicinai e mi nascosi dietro un pilastro per vedere meglio. Ovviamente non sentii nulla, ma alla fine vidi Kathrine abbracciare Nik che ricambiò.
Okay era ufficiale: Anche il terzo giorno di scuola non era stato fantastico. Anzi forse era stato il peggiore. Cercai di dileguarmi subito, ma ovviamente fallii.
"Caroline!" esclamò Nik venendomi incontro.
"Ciao Nik come va?" cercai di essere sorridente.
"Bene grazie " mi sorrise. Dannazione ragazzo devi smetterla altrimenti ti bacio io stavolta. Ma cosa stavo dicendo? "Tu?"
"Andrebbe magnificamente se prima di entrare non mi ritrovassi scene degne di un film horror davanti agl'occhi" inizialmente mi guardò stranito, ma poi vidi la consapevolezza farsi spazio nei suoi occhi e mi pentii di aver risposto in quella maniera.
"Se ti riferisci a me e Kath stavamo conversando. E' simpatica!" disse innocentemente.
"Kath? Simpatica? Dopo queste parole famose corro in bagno a vomitare" dissi e feci per allontanarmi, ma gli sentii dire "Non sarà che tu Caroline, una ragazza fidanzata, sia gelosa di me?"
"Ma per favore. Volevo solo avvertirti di non stringere patti col diavolo, ma forse tu e La Pierce non siete così diversi.." conclusi guardandolo con sdegno negli occhi.
"Allora perché sei ancora qui?" mi chiese abbastanza arrabbiato e..ferito?
"Non ne ho idea infatti me ne vado." dissi entrando nell'edificio e lasciandomi alle spalle Niklaus e tutto quello che gli riguardava.
 
***
 
Continuò a fissarmi per tutto il giorno. Era abbastanza snervante. Quando anche l'ultima lezione finì corsi fuori dalla classe diretta in palestra. Lì sfogai la mia rabbia facendo almeno 15 balletti insieme alle ragazze.
Appena finirono gli allenamenti mi vennero incontro Bekah e Elena.
"Care.. wow ci.. hai fatto..sudare" disse Elena ansimando per la stanchezza.
"Concordo. Comunque ieri ero venuta da te per far parlare questa cheerleader sadica!" affermò Rebekah "Ma sono stata molto bene e poi è venuta la madre di Care.."
"Non parlarmi di mia madre.. Ieri mi ha rimproverato a morte per la storia della Pierce.. Sempre lei." sbottai riferendomi anche a oggi.
"Oggi Rick non c'era e tra il prof. Jonhson che non può interrompere la sua lezione per questioni così infantili e gli altri con le loro verifiche non ci siamo riuscite, ma domani abbiamo Rick alla prima ora!"  sbuffò Rebekah.
"Povere voi.. Non vorrei essere nei vostri panni" disse Elena che in tanto si era ripresa.
"Bekah se devi parlarmi ci vediamo al Grill alle 8?" chiesi sorridente. Non volevo trascurare le mie amiche e poi avevo bisogno di compagnia.
"Ora devo andare. A dopo ciao!" dissi correndo non appena vidi Nik avvicinarsi a noi.
 
***
 
Ero in macchina e stavo ascoltando la radio. Infilai la mano in tasca per prendere il cellulare, ma non lo trovai. Fermai la macchina e controllai nello zaino.
Non era neanche lì. Mi accorsi di essermi dimenticata la giacchetta negli spogliatoi e cavolo.. il mio cellulare era lì dentro.
Ritornai indietro e posteggiai la macchina nel parcheggio vuoto della scuola.
Scesi e entrai nel campo diretta verso gli spogliatoi per prendere il cellulare e la giacchetta. Appena presi il mio telefono e la giacchetta, uscii dagli spogliatoi, ma sentii dei passi.
Si facevano sempre più vicini.
"C'è nessuno?" chiesi al nulla.
I passi continuavano a farsi ancora più vicini.
"Chi sei?" chiesi leggermente spaventata.
Improvvisamente mi senti afferrare a una vita e una mano coprì la mia bocca e mi ritrovai "abbracciata" a Nik dietro degli armadietti.
"Shhh. Va tutto bene, va tutto bene, sono io. Va tutto bene. Sei salva!****"
Quelle parole sussurrate al mio orecchio mi provocarono dei brividi lungo tutto il corpo, ma non erano brividi di paura.
Sbirciai da dietro e lo vidi guardare verso il corridoio.
"Devo portarti via di qui!" esclamò a bassa voce, ma non so perché mi girai e mi strinsi a lui: "Non lasciarmi sola. Ho paura!"
E se fosse stata di nuovo Sage? Se gli avesse fatto di nuovo del male?
"Ehi Care non ti lascio sola tranquilla." sussurrò con dolcezza accarezzandomi i capelli.
Rimanemmo qualche minuto così. Lui in ascolto e io stretta a lui col viso sul suo petto e le braccia intrecciate dietro il suo collo.
"Chiunque era se n'è andato." disse rassicurandomi "Su andiamocene!"
A malincuore sciolsi la presa dal suo collo e lui levò il braccio dalla mia vita.
"Ti do un passaggio?" gli chiesi appena fuori.
"Si sweetheart, ma guido io!" mi sorrise seducente. Ero rimasta così imbambolata a fissarlo che non mi ero accorta che mi aveva preso le chiavi.
"Ehi" dissi più sorpresa che arrabbiata.
"Non offenderti Caroline, ma credo di essere un guidatore migliore di te!" affermò sicuro salendo in macchina.
Mi arresi e salì sul sedile del passeggero. Dopo pochi minuti mi decisi a parlare.
"Volevo chiederti scusa per stamattina, ma ero nervosa e.." tentai di cominciare, ma mi interruppe.
"Tranquilla, l'avevo intuito. E io volevo chiederti scusa per averti baciato."
"Figurati!" L'avevo detto ad alta voce? Tu ti sei completamente rincretinita Caroline Forbes.
Non si accorse -o finse di non accorgersi- del mio errore.
"Io non penso che tu sia simile alla Pierce" gli dissi afferrando la sua mano sul cambio.
Si voltò e gli sorrisi sincera. Mi strinse la mano ritornando a guardare la strada.
"Grazie Caroline".
 
 

Angolo di quella pazza di Winner_

Ciaoooooo ^^ Chiedo umilmente perdono per il ritardo, ma spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo lungo!!
Allora facciamo un piccolo riassunto: Caroline ha un confronto su Elena su quanto è successo tra lei e Nik e la sua amica l'aiuterà a fare luce su molte cose, poi un Pov Sage che
spiega molte cose, poi un bel pov Rebekah per vedere la situazione a casa e il nostro Nik, la cena a casa Gilbert (che io ho adorato scrivere), un po' di Jeranna che non guasta mai,
e un piccolissimo Pov Alaric che ci fa capire il secondo mestiere del nostro prof. di storia e il tutto si conclude con un lungo Pov Caroline accompagnato da scene Klaroline.
Questo capitolo è stato il più faticoso che abbia scritto e spero che vi piaccia!!! 14 Recensioni per il capitolo 9???? Vi amo <3
Spero che anche questo capitolo ne riceva altrettante *___*
Detto questo metto le note poi la sorpresa e un avviso (si stasera sono in vena di tormentarvi muahahahah):
*Joey è un amore passato di Finn. Era anche lei un lupo mannaro ed è stata uccisa da Sage.
**So che i genitori di Elena sono morti quando lei aveva 17 anni, ma nella mia ff ho anticipato la loro morte di un anno.
***Qui Anna vuole solo ironizzare, ma se ci pensate Jeremy non ha mai avuto una fidanzata bionda nella serie.. Correggetemi se sbaglio xD
****La famosa frase della 3x21 che in questa situazione non poteva mancare *___*

 

E la sorpresa è: PUBBLICITA'

Ho deciso di pubblicizzare alcune ff delle mie lettrici che mi sono state accanto da tanto, ma non temete, col tempo pubblicizzerò tutte:
 

SWEET CAROLINE: Una one-shot Klaroline molto dolce ** Autrice: AmoTVD98

 BITTERSWEET DOWNFALL: Una storia Klaroline intensa e scritta meravigliosamente  <3 Autrice: Ivy C Rae

 QUANDO GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO: Una meravigliosa Delena AU con un po' di Klaroline andando più avanti!! Autrice: Morgana_94

 IN MY PAST I'LL FIND MY FUTURE: Una Damon/Nuovo Personaggio e Klaroline fantastica. Autrice: Morgana_94
 
HEAVEN'S IN YOUR EYES: Una Klaroline commovente e profonda. Autrice: Fannie Fiffi

 A DREAM COME TRUE: Una Joseph Morgan/Nuovo Personaggio e una Daniel Gillies/Nuovo Personaggio bellissima. Autrici: Amber_94 e Klaroline99 ( Klaroline_sister profilo condiviso)

 ETERNITY: Una Delena originale, davvero **. Autrice: kathrine delena.

E ora il tanto atteso (?) AVVISO:

La storia viene sospesa da stasera fino alla prima settimana di settembre, ma non temete :)
Metterò tanti spoiler e tornerò con delle idee fantastiche, spero xD
 
Finalmente ha finito direte voi.. Ma anche no :P
Volevo ringraziare ancora tutti e soprattutto le mie sis a cui dedico il capitolo **
Ora ho finito !! Ciaoooo tesori **

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Capitolo 12
*** 11) Bugie e Litigi ***


Always and Forever

11)Bugie e Litigi*

 
Pov Ragazzo Scomparso**
Mi risvegliai nella foresta. Ero per terra e sentivo l'erba pungermi il petto. Mi alzai di scatto e cercai il cellulare nella tasca. Non lo trovai. 
Mi portai il braccio davanti agli occhi per vedere l'orologio e rendermi conto almeno del giorno e dell'ora.
"Cerchi questo?" chiese una donna venendomi incontro. Era alta e aveva i capelli rossi che le arrivavano fino alle spalle.
Era vestita con un paio di jeans neri e una canottiera rossa abbastanza scollata.
"Chi sei?" indietreggiai spaventato. C'era qualcosa in quella donna che mi terrorizzava. Un non so che di... cattivo?
"Ciao Jake" la donna si avvicinò e si abbassò al mio livello tentando di rassicurarmi "Io sono Sage."
"Come fai a conoscermi Sage?" calcai il suo nome. Non capivo come una donna che non avessi mai visto in tutta la mia vita adesso mi volesse aiutare.. come?
"So cosa sei Jake" in quel momento la consapevolezza di ciò mi colpì come un secchio d'acqua gelata.
 
 
 
Pov Caroline 
Ieri sera avevo chiamato Rebekah dicendole che non potevo andare al grill. Stranamente non mi aveva detto niente.
Mi preparai mentalmente a quello che dovevo fare:
"Oggi è il giorno della distruzione interiore, non che mentale, di Caroline Forbes!" esclamai guardando lo specchio.
Lasciai i miei capelli in lunghi boccoli e misi un paio di jeans con una canottiera azzurra e delle ballerine dello
stesso colore. Sentii suonare alla porta. Corsi ad aprire e mi ritrovai davanti Rebekah, Bonnie ed Elena.
Degluttii per lo sguardo che mi lanciò la bionda "Noi dobbiamo parlare!" detto questo mi prese per un braccio e mi condusse fuori di casa.
 
****
 
"Cosa volete?" chiesi appena entrata in macchina o, per meglio dire, fui obbligata ad entrare in macchina. Mi sentivo come in quei film dove la povera ragazza viene rapita
e torturata da dei pazzi omicidi pervertiti, ma in questo caso erano le mie amiche... chissà perché la cosa non mi rassicurava per niente.
"Ragazze forse.." tentò Elena, ma venne subito preceduta da una Rebekah abbastanza scocciata.
"Elena non mi piace girare intorno alle cose e in tutto questo la scuola non è lontana quindi sarò breve.. Caroline Forbes che cavolo ti succede?"
Bonnie, seduta nel sedile posteriore accanto a me, mi guardava abbastanza preoccupata.
"Che cosa?" Guardai Elena, ma lei mi lanciò un' occhiata rassicurante prima di tornare a guardare la strada.
"Ragazze non mi sta succedendo nulla!" In quel momento mi morsi la lingua. Erano le mie amiche..
Lo sguardo di Bonnie si fece tranquillo, ma sospettava ancora qualcosa.
Lo sguardo che mi colpì di più fu quello di Rebekah. Mi lanciò uno sguardo ferito per poi ricomporsi subito e sussurrare un "Okay allora va bene" e continuare a guardare la strada.
 
****
 
Appena arrivata a scuola Rebekah ci lasciò subito dicendo che doveva cercare suo fratello. L'espressione ferita continuava ad aleggiare sul suo volto.
"Perché Rebekah si comporta così?" chiesi alle ragazze.
"Stai scherzando vero? E' SOLO ferita perché tu prima ci definisci le tue migliori amiche e poi quando ti succede qualcosa siamo delle persone da ignorare o liquidare. Non è giusto Care... capisco se è una cosa di cui proprio non ti senti di parlarne, ma anche negare l'evidenza.. Ci consideri delle idiote?" detto questo anche Bonnie se ne andò.
"Ha ragione." disse Elena sincera guardandomi. Se l'altra volta l'avevo vista solo sorpresa, questa volta vidi un po' di condanna nei suoi occhi.
"Elena smettete di dirmi cosa devo o non devo fare e con chi devo o non devo parlare!" esclamai abbastanza arrabbiata guardando il mio armadietto.
"Okay... Vado in classe" anche Elena se ne andò verso l'aula di chimica.
Dopo i primi giorni in cui si stava in una sola aula adesso le aule cambiavano giornalmente.
La cosa positiva/negativa era che non avrei più avuito Nik come vicino di banco.
Triste per il modo in cui avevo trattato le mie amiche mi diressi in aula.
 
Pov Niklaus
Ero seduto sul banco in fondo all'aula accanto a Kol che a sua volta era seduto accanto a Damon.
Vidi entrare mia sorella seguita da Bonnie ed Elena che si sedettero al secondo tavolo.
L'aula di chimica era formata da due file di banchi: una vicino alla porta e un'altra vicino alle finestre.
"Stef, qui secchione di un fratello" urlò Damon a Stefan che con un cenno di scuse alle ragazze corse verso di noi.
"Damon puoi smetterla di etichettarmi come un secchione?" domandò uno Stefan abbastanza imbarazzato.
"Fratello volevo solo evitare di farti sfruttare dalle ragazze." disse risoluto Damon.
"E voi volete la mia compagnia per...?"
"Primo. Sei nostro amico" risposi io.
"Secondo. Vogliamo sfruttarti" concluse Kol.
Ci dammo il cinque.
"Simpatici!..." Dopo non ascoltai più niente. Vidi entrare Caroline in classe.
Guardò il tavolo dove si trovavano le ragazze tra il dispiaciuto e forse il leggermente arrabbiato per poi andarsi a sedere nel banco con Tyler e Matt che si trovavano nel tavolo davanti, ma nella fila della finestra.
"Come mai Caroline non si mette nel tavolo insieme alle Force Four?"chiese Kol scioccato.
"Non ne ho la più pallida idea" risposi altrettanto sorpreso.
"Avranno litigato?" chiese Damon anche lui sconvolto da ciò.
"Da quando in qua vi interessano le ragazze e i loro problemi?" chiese Stefan leggermente malizioso.
Sia io che Damon che Kol ci limitammo a fissarlo con uno sguardo che diceva tutto.
"Smettetela! Io sono felicemente libero!" era a disagio.
"Ahahah divertente!" esclamò Kol.
"Damon tuo fratello sta facendo progressi nel campo umoristico" ammisi fissando sorridente il ragazzo.
"Sono sorpreso e orgoglioso quanto voi!" esclamò Damon prendendo il solito fazzolettino e portandoselo agli occhi facendo finta di piangere.
"Bravo Stef! Bravo" disse con voce fintamente commossa.
Notai che avevamo attirato l'attenzione di tutta la classe. I nostri compagni ci guardavano ridendo.
Anche Caroline. Quando incontrai i suoi occhi mi sorrise salutandomi con la mano.
Le feci un cenno verso le ragazze e mi mimò che dopo ne avremmo parlato.
Sorprendente.. adesso mi parlava.
E forse non ci saremmo uccisi.
Notai che la Pierce si era seduta accanto a Matt e risi quando la vidi girarsi verso di lei.
"Vattene" le disse.
"Oggi non ti dovevi scusare? Non stai andando nella giusta direzione.."
"Io scusarmi con te?" rise facendo una pausa "Mai!" esclamò con tono solenne.
"Vedremo se il prof Saltzman la penserà così." concluse Katherine sedendosi.
"Buongiorno ragazzi! Scusate il ritardo" disse il prof Petterson entrando in classe.
"Oggi affronteremo una reazione abbastanza semplice. Prendete le provette e versate..."****
Facemmo come ci disse.
Katherine e Caroline avevano cominciato a discutere.
"Pierce, Forbes ogni volta è la stessa storia! Smettetela." le rimproverò il prof di Chimica.
"Non la smetteranno mai quelle due" affermò Kol.
"No mai. Grazie a Dio" Damon estrasse qualcosa e lo mise nell'astuccio puntato su Caroline.
"Cosa combinate?" chiesi.
"Niente per ora" mi rispose Kol
Lasciai cadere il discorso. Meno cose si sapevano su Damon e Kol meglio era.
 
Pov Caroline 
Misi gli ingredienti nella provetta senza curarmi delle dosi e così anche la Pierce.
Matt e Tyler stavano leggendo una rivista di sport lasciando il lavoro a noi due.
Guardai un attimo il libro e poi la provetta.
"Pierce"
"Che vuoi Forbes?"
"Deve diventare così?" indicai la nostra provetta.
"No.. sul libro dice che deve diventare blu.."
Ci lanciammo un' occhiata stranita.
"C'è scritto che se diventa verde con del fumo intorno sta per esplodere.."
"Che hai detto?" guardai la provetta dello stesso colore e con il fumo intorno e poi riguardai la Pierce.
"A terra" urlammo contemporaneamente buttandoci sotto il tavolo.
Tutti seguirono il nostro esempio e la provetta esplose qualche istante dopo.
"Tutti fuori" urlò il professore di chimica e tutti uscimmo dalla classe.
 
****
 
Mi ero allontanata un attimo lasciando alla Pierce il piacere di spiegare cosa fosse successo.
Che mi diffamasse pure.. non ero dell'umore per risponderle.
"Ehi" disse una voce che ormai conoscevo benissimo.
"Nik" iniziai a lacrimare quando mi venne incontro e d'istinto l'abbracciai.
Forse era per il fatto che avevo litigato con le mie amiche e mi sentivo sola o forse perché volevo risentire il suo calore sulla mia pelle, ma abbracciarlo fu un gesto molto spontaneo e meraviglioso.
Ricambiò subito il mio abbraccio cingendomi la vita.
"Cosa ti è successo?" mi chiese dolcemente.
"Mi odiano tutti" sbuffai sul suo petto.
"E' impossibile odiarti Care!" esclamo a bassa voce, ma sicuro di se.
"Non è vero.. Io mi odio e adesso anche le mie amiche" 
"Perché ti dovrebbero odiare? Ma soprattutto perché odi te stessa?" chiese incuriosito.
Mi staccai da lui e lo guardai leggermente arrabbiata "Me lo chiedi anche?" mi guardò perplesso non capendo dove volessi andare a parare.
 
Pov Niklaus
Okay era ufficiale: Non sarei mai riuscito a capire quella ragazza.
"Mi odio perché so solo ferire la gente, costruisco tanti castelli di sabbia, cerco di fare felice tutti, ma non ci riesco, mia madre non vede in me la figlia che vorrebbe, ho un caratteraccio, mio padre non si fa sentire da due anni e nonostante tutto non l'ho mai chiamato di mia iniziativa, dico sempre le cose sbagliate nel momento sbagliato e faccio solo errori! Ecco perché mi odio" concluse arrabbiata tra le lacrime.
"Care.." dissi avvicinandomi.
"Non dire frasi del tipo 'io ti capisco' o 'risolveremo tutto questo insieme' perché non è così. Perché sei tu uno dei motivi per cui mi odio!" disse allontanandosi.
In quel momento la rabbia prevalse.
"Come puoi dire questo? Ti capisco eccome.. Mio padre ci ha rinnegati perché non ha mai voluto accettare quello che siamo!" eclamai furioso.
Forse mi ero lasciato scappare troppo. Maledizione.
"Quello che siete?" chiese sorpresa, ma ancora arrabbiata.
"Lascia stare!" dissi allontanandomi.
"E' solo questo quello che sai fare Nik.. scappare! Scappi sempre." mi urlò dietro arrabbiata.
Menomale che eravamo in un'ala vecchia della scuola non più usata e frequentata.
"E no" ritornai in dietro. "Non puoi dirmi questo! Non tu." continuai.
"Ah e perché no? E' la verità"
"Proprio tu parli di verità.. Ma se sei la prima a mentire.. menti anche a te stessa." Okay le avrei detto tutto quello che pensavo, tutto.
"Non..." cercò di difendersi lei, ma la interuppi.
"No Caroline basta! Sono stanco di te, delle tue bugie, di essere chiamato 'errore'. Sono stanco di dover essere la tua ruota di scorta. Sono stanco del fatto che un giorno mi sorridi e il giorno dopo mi urli contro tutto quello che ti passa nella mente, stanco dei tuoi attacchi di gelosia infondati. Sono stanco Caroline. STANCO!"
continuai incurante dei suoi occhi lucidi "Quindi prima di darmi del codardo o del bugiardo fatti un esame di coscienza!" decisi che per il momento poteva bastare e mi girai andandomene di nuovo.
"Solo tu sei stanco? Credi che io non lo sia? Credi che non soffra?" mi chiese con un tono alto, ma più controllato.
"Evidentemente no come soffro io!" urlai furioso.
"Come mai soffri? Per quale motivo dovresti soffrire tu?" mi chiese beffeggiandomi.
"Perché mi sono innamorato di te!" dissi ancora arrabbiato avvicinandomi.
"Si hai capito bene. L'errore si è innamorato di te e ora come la mettiamo?" le chiesi facendomi sempre più vicino.
"Smettila! Tu non sei innamorato di me." disse sicura di se guardandomi.
"Ah no? Vuoi che te lo dimostri? Che cosa vuoi che faccia? Che vada a spaccare la faccia a Tyler?" le chiesi a un palmo di distanza dal suo viso.
"No. Basta concludiamola qui!" disse andandosene.
"Ora sei tu che stai scappando Caroline!" esclamai.
"Non scappo. Faccio quello che è giusto. Ritorno dal mio ragazzo!"
"Caroline ma hai capito o no quello che ti ho detto: Io ti amo cazzo!"
"Forse è proprio questo il problema"**** esclamò tra le lacrime guardandomi.
In quel momento mi sentii svuotato. Non avevo mai dato il mio cuore veramente a nessuna e ora che decidevo di darlo a Caroline, lei lo prendeva e lo bruciava davanti a me senza che io potessi fare nulla. Ero furioso.
Senti la mia faccia cambiare. I miei denti allungarsi e gli occhi diventare gialli*****. Mi girai di scatto.
"Nik.." sentì Caroline avvicinarsi.
"NON TI AVVICINARE" Ruggii.
"Nik ti prego io..." mi implorò con voce rotta.
Cercai di calmarmi invano. Allora in quel momento feci la cosa che mi sembrava più giusta. Me ne andai.
Corsi dall'altra parte sentendola urlare dietro il mio nome.
 
 
Pov Damon
Appena uscii da scuola mi venne incontro Kol.
"Hai visto Nik?" mi chiese.
"No." Ma dove si era cacciato?
"Elena Gilbert ti sta fissando, ma io non ti ho detto niente" detto questo Kol si incamminò verso la macchina aspettando Nik.
Dopo la lezione di chimica avevamo avuto la giornata libera per il grave shock subito. Si certo come se non ci fossimo divertiti.
Mi girai e incontrai gli occhi da cerbiatta della Gilbert. Le feci 'ciaociao' con la mano e lei si girò subito.
Quella ragazza mi intrigava ogni giorno di più. Satvo per incamminarmi nella sua direzione quando sentii qualcuno dire:
"Ciao Damon!"
Non ci potevo credere. Mi girai di scatto.
"Rose!" esclamai felice abbracciandola.
 
 
Angolo di quella pazza di Winner_
Salve a tuttiii ^_^
Che mi dite di questo capitolo? Vi piace, fa cagare, non vi ha dato nessuna emozione? Ditemi! Aspetto con ansia i vostri pareri.
Facciamo un piccolo riassunto: Un Pov del nostro povero ragazzo scomparso che scopriamo essere stato rapito da Sage che sa che cosa è.. Cosa sarà mai questo ragazzo? Successivamente un bel Pov Caroline: Care litiga con le sue amiche e con Nik, e poi un Pov Niklaus per vedere meglio il litigio e pure perché era da molto che non ne mettevo uno. E infine un Pov Damon che mostra una new entry: La nostra Rose. Ho sempre adorato Rose come personaggio e premetto che tra lei è Damon c'è un rapporto molto speciale ;)
Ora basta con il riassunto e andiamo alle note:
*Scusate questo titolo che personalmente non mi piace, ma non avevo idee.. Se mi dovesse venire in mente un titolo migliore vi farò sapere (sono anche aperta a suggerimenti!)
** Se non vi ricordate vi consiglio di andarvi a rileggere il capitolo 9.. Più specificamente il momento in cui Caroline e sua mamma parlano al telefono.
*** Non ho ancora cominciato a fare chimica in laboratorio e in maniera seria (abbiamo fatto le cose basi) quindi ho preferito non scrivere gli ingredienti ed il resto è puramente inventato xD
**** L'orribile frase con cui Elena risponde al Ti Amo di Damon nella 3x14.. L'avrei uccisa ç.ç
***** So che i licantropi si trasformano solo con la luna piena (anche se entrando più nello specifico sono i lupi mannari che si trasformano con la luna piena), ma ho voluto mettere la trasformazione solo del viso quando provano emozioni molto intense perché.... mi piace xD
 
Pubblicità:
 
SWEET CAROLINE: Una one-shot Klaroline molto dolce ** Autrice: AmoTVD98
 
BITTERSWEET DOWNFALL: Una storia Klaroline intensa e scritta meravigliosamente  <3 Autrice: Ivy C Rae 
 
QUANDO GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO: Una meravigliosa Delena AU con un po' di Klaroline andando più avanti :D Autrice: Morgana_94
 
IN MY PAST I'LL FIND MY FUTURE: Una Damon/Nuovo Personaggio e con un pizzico di Klaroline fantastica. Autrice: Morgana_94
 
HEAVEN'S IN YOUR EYES: Una Klaroline commovente e piena di colpi di scena. Autrice: Fannie Fiffi
 
A DREAM COME TRUE: Una Joseph Morgan/Nuovo Personaggio e una Daniel Gillies/Nuovo Personaggio bellissima. Autrici: Amber_94 e Klaroline99 ( Klaroline_sister profilo condiviso)
 
ETERNITY: Una Delena originale, davvero **. Autrice: kathrine delena.
 
ALL I NEED: Una Delena meravigliosa e scritta benissimo. Autrice: Esperanza97
 
SUMMER WITH THE ORIGINALS: Una Klaroline, Delena e altri pairing divertentissima ahahahahah xD Autrice: SunshineSmile 
 
LOVE AFTER YEARS: Una Klaroline originale e davvero meravigliosa *_* Autrice: Annabeth Smith
 
TODAY MY LIFE BEGINS: Una Klaroline e Delena che affronta un tema che colpisce. Autrice: Esperanza97
 
тσgєтнєя ωє αяє sтяσиgєя : Una Klaroline molto dolce e romantica. Autrice: MissSalvatore
 
 
 
RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO <3
19 RECENSIONI?? SERIOUSLY?? VI AMO *-*
Questo capitolo è dedicato a voi ;)
 
Infine un altro piccolo avviso: La scuola sta per cominciare e dato che so per certo che mi riempiranno subito di compiti vi dico che aggiornerò una volta ogni settimana o una volta ogni due settimane dipende dal carico di compiti e verifiche D:
Non ho intenzione di abbandonare questa storia.. ci tengo troppo ^^
Un baciooo e a prestooo ;*
winner_

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Capitolo 13
*** 12) Prigionia e sentimenti ***


Always and Forever

12) Prigionia e sentimenti

Pov Jake*

"Si può sapere cosa volete?" urlai dalla cella in cui mi trovavo.
Era uno scantinato molto buio. C'era solo una finestrella in alto dalla quale filtrava un misero raggio di sole, segno che era l'alba.
Di certo non era il luogo perfetto per una persona claustrofobica.
"Buongiorno Jake...Ti ho portato la colazione!" disse Sage entrando nella stanza ed aprendo la mia cella.
"Come faccio a mangiare se sono legato come un salame?" chiesi con leggera ironia.
Nonostante una piccola parte di me, molto grande in realtà, mi dicesse di stare all'erta avevo capito che Sage non voleva farmi del male.. Almeno non al momento.
"Sai anche essere sarcastico? Pensavo fossi buono solo ad urlare e lamentarti."
La ignorai girandomi dalla parte opposta, verso la finestrella.
"Non si potrebbe avere un po' più di luce?.. Se continuiamo così diventerò cieco."
"Come volevasi dimostrare..." commentò Sage e improvvisamente la finestra divento più grande.
Non tanto, ma abbastanza affinché entrasse luce in maniera sufficiente.
"Come hai fatto?" chiesi non molto sconvolto. Mi aspettavo una cosa del genere da quella donna.
"Cosi va bene o la vuoi più grande?" Ignorò la mia domanda, ma io non volevo cedere.
"Sai che non risponde a una domanda con un'altra domanda?"
"L'hai appena fatto!" mi aveva fregato.
"Ti basti sapere che per il momento non ti sarà fatto alcun male." continuò.
"E' proprio questo 'per il momento' che mi preoccupa..." dissi più a me stesso che a lei.
"Non devi essere preoccupato Jake. Puoi essere arrabbiato, insicuro, curioso, ma non preoccupato! Sei più al sicuro con noi che con chiunque altro."
Mi slegò e mi diede il vassoio che aveva portato.
"A quest'ora probabilmente dovrei prepararmi per andare a scuola..."
"Considerala una vacanza!"
Mangiai tutto mentre lei guardava assorta fuori dalla finestra.
 "Finito!" esclamai non appena conclusi di bere il mio bicchiere di spremuta di arance.

Si girò e mi rivolse uno sguardo sorridente quasi, come dire, materno?
Si avvicinò, prese un fazzolettino e mi disse "Sei sporco qui" pulendomi sul lato della bocca e mi sorrise sincera. La guardai abbastanza scioccato.
Poi ritornò subito alla sua maschera "professionale" e mi legò di nuovo.
Si chiuse la porta alle spalle un po' più forte del normale lasciandomi di nuovo solo ad aspettare chissà che cosa.

Pov Caroline

Dopo che Nik se ne era andato non ero riuscita a fare di meglio che appoggiarmi alla parete e cominciare a piangere a dirotto cercando di soffocare i singhiozzi. Si perché avevo fatto una cazzata! Mi ero innamorata di lui, ma me ne ero resa conto nel momento in cui avevo finito di dire quella stupida frase**.
Sapere che anche lui provava le stesse cose per me avrebbe dovuto rendermi la ragazza più felice del mondo e per certi versi era così, ma dopo quello che era successo la mia felicità era andata in mille pezzi. Sì perché non potevo credere che un ragazzo bellissimo, fantastico e soprattutto gentile ed intelligente come lui potesse essere innamorato di una ragazza come me, della barbie della scuola. In tutto questo Rebekah, Elena e Bonnie mi odiavano.
Non so per quanto tempo rimasi lì a piangere, ma a un certo punto sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla.
Alzai appena la testa, ero troppo fragile in quel momento.
Ma appena vidii chi era alzai la testa del tutto, ritrovandomi faccia a faccia con Anna. Non mi guardava nè curiosa, nè scioccata, nè compassionevole. Mi guardava comprensiva. D'istinto l'abbracciai e ricominciai a piangere sulla sua spalla. Lei mi accarezzava i capelli e basta. Dopo un po' si alzò e mi aiutò a fare altrettanto. Andammo nel parcheggio della scuola ormai vuoto.
"Te la senti di ritornare a casa da sola?" mi chiese Anna esitante.
Scossi la testa. Ancora non potevo credere che in un giorno avessi perso così tante persone che amavo.
"Ti accompagno" si offrì e le diedi le chiavi dell’auto.
Arrivammo a casa mia in un batter d'occhio.
"Ci vediamo domani" mi sorrise, facendo per andarsene.
"Vuoi restare?" le chiesi sperando con tutto il cuore in una risposta affermativa. Non volevo restare da sola, avrei finito per ripensare a quello che era successo oggi e a piangere tutto il giorno.
"In realtà aspettavo che me lo chiedessi, ma non volevo essere invadente!"
Risi. Anna era una ragazza così naturale, spontanea che non si poteva fare a meni di volerle bene.
Entrammo in casa e appena varcai la soglia della cucina vidi il solito bigliettino attaccato al frigorifero: "Tesoro, mi dispiace, ma anche stasera lavoro fino a tardi. Ti voglio bene. Mamma".
"Perfetto. Resti a cena?"chiesi ad Anna che intanto si era seduta sul divano.
"Stasera dovrei cenare da Jeremy. Vieni anche tu? Per Elena sarebbe una bella sorpresa"
"Non credo!" mi scese qualche lacrima.
"Care..."Si alzò dal divano e mi abbracciò.
"Don't Cry. Be Happy"*** sorrisi per lo storpiamento del modo di dire.
"Posso farti una domanda?" le chiesi con tono indagatorio sedendomi sul divano con lei.
 "Ok lo ammetto, non riesco più a vivere con questo peso! Alle elementari sono stata io a tagliare i capelli a Kelly"
"Ma.... cosa?! Come hai potuto?! Veneravo quella bambola" dissi sorpresa e facendo finta di rimanerci male, ma in realtà mi stavo divertendo un mondo. Anna mi faceva sempre stare bene, l'adoravo anche per questo.
"Primo: Odiavo le bambole e secondo: Quel giorno Vickie Donovanh aveva dato un bacetto sulla guancia a Jeremy ed ero arrabbiata. Ho visto la tua bambola e.."
"Non voglio sapere altro!" La interruppi fintamente indignata.
"Pensavo che i capelli le ricrescessero!"
In quel momento entrambe scoppiammo a ridere.
"Anna Seriously? Ahahahahah" riuscii a dire tra le risate.
"Ti giuro!" disse lei ridendo come me.
"Sono perdonata...?" chiese poi esitante, ma con un sorrisone enorme.
"Si, si può fare. A patto che mi compri un'altra bambola!" conclusi stringendole la mano.
"Certo che si Barbie Girl!"
"Anche tu con questo soprannome.."
"Ehi! Io sono stata la prima a chiamarti Barbie e non permetterò a Damon Salvatore di rubarmi il primato!" si portò una mano al petto indignata.
"Ok il primato è tuo!" poi ritornai seria "Comunque volevo chiederti come hai fatto a trovarmi e come mai non hai fatto domande?" le chiesi curiosa della sua risposta.
"Beh ho visto Nik venire verso l'aula e dato che non eri ancora uscita gli ho chiesto dove fossi."
Quando Anna aveva pronunciato il suo nome il mio cuore aveva iniziato a battere all'impazzata, ma anche la mia tristezza era aumentata.
"E lui?"
"E lui mi ha detto che... non lo sapeva, ma dato che veniva da quella direzione ho ripercorso i suoi passi e ti ho trovato." disse insicura
"Anna ti conosco da una vita e capisco quando menti. Che ti ha detto?" Una parte di me non voleva saperlo, ma la mia curiosità prevalse.
Anna sospirò e poi rispose: "Mi ha detto -Caroline chi?- e allora io gli ho risposto -Caroline Forbes chi altro?- e lui ha detto queste parole -Caroline Forbes? Lei non esiste più per me!- e se ne è andato. Io.... Care"
Il mio cuore era andato in mille pezzi. Il mio Nik... Io per lui non esistevo più. Piansi per la quarta volta in quella giornata con Anna che mi stringeva a sè e mi diceva che tutto sarebbe andato bene. Chissà perché ma non ci credevo più.

Pov Damon

Il silenzio all'interno della macchina era abbastanza surreale: Rebekah, seduta davanti accanto a Nik, guardava fuori con aria assorta e ogni tanto ammoniva Nik che accelerava troppo. Kol seduto accanto a Stefan, non aveva proferito parola da quando eravamo entrati in macchina, forse a causa della discussione che aveva avuto con Nik.
FLASH-BACK
Vidi Nik arrivare e lo salutai, ma lui squadrò Rose e poi si diresse verso la macchina per aprirla.
"Ma dove eri finito?" gli chiese curioso Kol.
"Primo:  Non sono affari che ti riguardano e Secondo: Se ti sei stancato di aspettare perché non ti compri una macchina in modo che la mia non sia sempre piena di gente?" Detto questo entrò in macchina.
"Ma che ho detto?!" chiese stranito Kol.
"La domanda è: cosa gli è successo?"
Entrambi scrollammo le spalle e appena arrivarono Rebekah e Stefan entrammo in macchina.
FINE FLASH-BACK
Ora non si parlavano a quanto sembrava. Intanto io, Stefan e Rose non vedevamo l'ora di scendere da quella macchina e tornare a casa. Oggi per i Mikaelson non era stata una buona giornata.
"Nik, amico potresti fermarti? Io sarei arrivato" dissi notando che il mio amico non si era accurato di fermarsi.
"Vuoi smetterla di andare così forte? Vuoi farci ammazzare?"
"Se non ti sta bene puoi anche andare a piedi" disse Nik scocciato fermandosi e continuando a guardare davanti a sè.
Mi girai verso Rose e Stefan e feci loro cenno di scendere.
"Grazie a tutti e alla prossima!" disse Rose non ricevendo risposta.
"Rose oggi non otterrai niente. Sono uno più incazzato dell'altro" e detto questo la trascinai verso casa.

Pov Elena

Appena arrivai a casa salutai frettolosamente mia zia, salii le scale ed entrai in camera mia.
Buttai lo zaino, presi il mio diario ed iniziai a scrivere:
Caro Diario, oggi è stato una giornata orribile. Non so se ho litigato o meno con la mia migliore amica, ma l'unica cosa che so è che lei non può trattare così le persone. Caroline è la persona più buona del mondo, ed è così buona che non vuole condividere i suoi problemi con noi perché non vuole farci stare male, ma non sa che condividere i problemi con le amiche sta alla base dell'amicizia. Ha sempre indossato una maschera allegra e felice nonostante tutto quello che le capitava, e molti le danno della superficiale per questo, ma non capiscono che E’ un meccanismo di autodifesa che Care mette in atto per non andare in pezzi. Infatti ho deciso che dopo che avrò finito di scriverti la chiamerò e parlerò con lei.
Ecco un altro problema: Damon Salvatore.
Io non so cosa mi stia succedendo, ma ogni volta che lo vedo mi sento contorcere lo stomaco e quando penso ai suoi occhi color ghiaccio mi sciolgo. Credo che mi stia innamorando di lui. No, non può essere. Lui è un arrogante donnaiolo di prima categoria. Oggi al parcheggio mi ha salutato e mi sono girata imbarazzata, perché forse aveva notato che lo stavo fissando e quando mi sono rigirata l'ho trovato avvinghiato a una rossa da quattro soldi... Cosa faccio?! Ho deciso, da adesso in poi lo ignorerò!!

Posai il mio diario dentro il cassetto del comodino. Presi il telefono e cercai nella rubrica Care.
Quando stavo per premere il tasto verde sentii suonare.
Io e mio fratello ci catapultammo dalle nostre stanze: lui perché pensava fosse Anna e io perché credevo che fosse Care. Scendemmo le scale spintonandoci, ma con uno slancio finale vinsi io.
"Ciao Anna" dissi gentile, ma un pochino delusa.
"Ciao Elena" mi sorrise Anna. "Ho una sorpresa per te!" esclamò.
Caroline spuntò al suo fianco.
"Ciao Elena" disse Caroline imbarazzata.
"Prima che tu dica qualsiasi cosa abbiamo portato i muffin!" disse Anna porgendomeli "Li ha fatti Care, io l'ho aiutata se così si può dire"
"Ciao amore mio" disse Jeremy prendendo la sua fidanzata e i muffin e trascinandoli dentro.
"Io.." Cercò di dire Caroline, ma l'abbracciai.
"Stavo per chiamarti!" le sorrisi.
"Elena scusa per oggi, ma ho avuto una giornata difficile.
"Sai che ti dico: Avrai il mio importantissimo perdono se io avrò delle spiegazioni"
"Mi sembra un buon compromesso" mi disse.
La feci accomodare.
"Zia Jenna rimane anche Care per cena" dopo di che la presi per mano e la portai su, non prima che Anna le facesse l'occhiolino e lei le sorridesse di rimando.

 

Angolo di quella pazza -che era scomparsa- di Winner_

Ciaoooo a tutti miei adorati lettori <3
Lo so che è passato tantissimo tempo, ma tra scuola e amici ho avuto un sacco di impegni, ma ora eccomi qui più carica che mai xD
Questo è un capitolo di transizione il prossimo sarà più attivo!!


Note:
*Jake è il ragazzo scomparso che appare nel capitolo 9.
** La stupida frase di cui Caroline parla è quella che Elena dice a Damon nella 3x14 (forse è proprio questo il problema)
*** Il detto è: Don’t worry, be happy mi sembra… Sono pronta a correzioni ^_^


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SWEET CAROLINE: Una one-shot Klaroline molto dolce ** Autrice: AmoTVD98
 
BITTERSWEET DOWNFALL: Una storia Klaroline intensa e scritta meravigliosamente  <3 Autrice: Ivy C Rae 
 
QUANDO GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO: Una meravigliosa Delena AU con un po' di Klaroline andando più avanti :D Autrice: Morgana_94
 
IN MY PAST I'LL FIND MY FUTURE: Una Damon/Nuovo Personaggio e con un pizzico di Klaroline fantastica. Autrice: Morgana_94 (revisionata)
 
HEAVEN'S IN YOUR EYES: Una Klaroline commovente e piena di colpi di scena. Autrice: Fannie Fiffi
 
A DREAM COME TRUE: Una Joseph Morgan/Nuovo Personaggio e una Daniel Gillies/Nuovo Personaggio bellissima. Autrici: Amber_94 e Klaroline99 ( Klaroline_sister profilo condiviso)
 
ETERNITY: Una Delena originale, davvero **. Autrice: kathrine delena.
 
ALL I NEED: Una Delena meravigliosa e scritta benissimo. Autrice: Esperanza97
 
SUMMER WITH THE ORIGINALS: Una Klaroline, Delena e altri pairing divertentissima ahahahahah xD Autrice: SunshineSmile 
 
LOVE AFTER YEARS: Una Klaroline originale e davvero meravigliosa *_* Autrice: Annabeth Smith
 
TODAY MY LIFE BEGINS: Una Klaroline e Delena che affronta un tema che colpisce. Autrice: Esperanza97
 
тσgєтнєя ωє αяє sтяσиgєя : Una Klaroline molto dolce e romantica. Autrice: MissSalvatore
 

Ringrazio la mia beta e sistah Ivy C Rae (ti adoroo) e tutte le altre sis che mi hanno supportata :)
Questo capitolo è dedicato a Esperanza97 che segue e recensisce sempre le mie storie .. Ti adoro love <3 

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Capitolo 14
*** 13) Solitudine ***


Always and Forever

13) Solitudine

N.B: Cercasi beta per la storia. Se siete interessate contattatemi qui o su facebook:)

Pov Damon
"Tu non sai quanto sono contenta di averti qui Rose" disse entusiasta mia madre posando l'ennesimo piatto che le aveva passato Rose sulla credenza.
"Il piacere è mio Alyson*!"
"Mamma!" esclamai stufo e successivamente continuai dicendo "Se non ti dispiace.. rapisco Rose!" la presi per mano sottraendola alle grinfie di mia madre.
Mentre raggiungevamo la porta sentimmo mia madre urlare: "Riportamela intera e dii a tuo fratello che se ci fa una chiamata non morirà!"
"Dove andiamo?" mi chiese lei felice del fatto che passassimo del tempo insieme da soli come ai vecchi tempi.
"Oggi ti porto al Mystic Grill, anche perché è l'unico posto giovanile in questa città!"
Ridemmo dirigendoci per mano verso il grill.
 
Pov Bonnie
Ero distesa sul divano a guardare un film davvero pessimo quando sentii bussare alla porta.
Andai ad aprire e mi ritrovai davanti Matt.
"Ehi" lo salutai sorridente.
"Ciao Bon! Che fai di bello?" mi chiese anch'egli felice e .. imbarazzato?
"Nulla.. guardavo un film se così lo si può definire!" 
Rise per poi chiedermi: "Disturbo?"
"No entra" gli feci cenno di entrare.
"Ma non hai il turno al grill stasera?" gli chiesi subito dopo ricordandomi di ciò.
"Si, infatti volevo portarti con me.. Se per te non è un problema" si portò una mano dietro la testa.
"Ah.. Okay un uscita non guasterebbe" spensi la tv e presi il giubotto e la borsa.
"Nonna esco, ma tranquilla non faccio tardi" dissi chiudendomi la porta alle spalle e salendo sul pick up di Matt.
 
Pov Elena
2 ore prima
Sentire arrivare al mio cervello tutte quelle informazioni mi fece girare la testa per un momento infatti mi sedetti un attimo sul bordo del letto mentre Care era distesa e stringeva il mio orsacchiotto. 
"E adesso non mi vuole vedere più.. Per lui non esisto!" esclamò abbastanza arrabbiata.
La tristezza che aveva provato oggi pomeriggio si era evoluta in rabbia repressa.
"Care rilassati..." cercai di ammonirla, ma non potei nulla di fronte al suo sfogo, ormai era un fiume in piena tanto valeva aspettare che si calmasse e il migliore modo per far avvenire ciò nel minor tempo possibile (si sperava) era ascoltarla e lasciarla sfogare in pace.
"E in tutto questo Bonnie mi odia, Rebekah è ferita dal mio comportamento e posso dedurre che mi odi, La Pierce mi ha inviato un messaggio mezz'ora fa dove mi chiede di spostare le prove perché deve andare dall'estetista e in più mi ha ricordato le scuse che le devo, che se le metta.."
"Caroline!" l'ammonii di nuovo con più decisione questa volta e stranamente mi diede ascolto.
"Scusa, ma è stata una giornataccia e in tutto questo sono venuta a romperti le scatole e tu stai ascoltando i miei sfoghi nonostante io ti abbia trattato male e mi.."
"Se dici 'mi dispiace' un'altra volta mi butto dalla finestra" la minacciai alzandomi e andando verso la finestra.
"Non sia mai... Non vorrai rovinare il giardino del signor Frederick**.. Chi lo sente poi?" disse ridendo e portandosi una mano alla testa.
La mia finestra dava sul giardino del signor Frederick.
Il signor Frederick Young era il nostro vicino da quando i mei genitori si erano sposati e avevano comprato questa casa. 
Era un vecchietto vedovo e scorbutico di 60 anni che viveva solo per il suo giardino.
Mi ricordo che da piccola avevo raccolto qualche margherita dal suo giardino e mi erano costate una sgridata tremenda da parte sua tanto che aveva rischiato l'infarto e dovemmo portarlo subito in ospedale.
Era anche solo: Il suo unico figlio se ne era andato subito dopo i vent'anni e non si era più fatto sentire.
Si sapeva che aveva avuto una figlia che aveva la nostra età, forse un anno più piccola e si chiamava April.
Anche se era scorbutico teneva a me e ai miei amici e ci considerava tutti dei nipoti che dovevano stare lontani dal suo giardino.
"Già non è il caso!" dissi ridendo anch'io e allontanandomi dalla finestra.
"Ragazze a tavolaaa!" urlò zia Jenna dalla cucina.
"Arriviamo!" rispondemmo in coro scendendo.
 
Dopo Cena
"Cosa facciamo?" chiese un'annoiata Anna che aveva battuto per la ventesima volta il giovane Gilbert a "Zombie contro Umani".
"Voglio la rivincita!" esclamò Jeremy per poi imprecare "Stupido Gioco!"
"Jer possiamo andare avanti tutta la notte, ma continuerò a mangiare più cervelli di te" rispose Anna facendogli una linguaccia.
"Che ne dite di andare al grill?" chiesi e poi continuai notando le faccie poco sorprese dei presenti "Matt è di turno per cui drink gratis!"
"Siii" esultò Caroline "però prima devo fare un chimata" detto questo si alzo dal divano e andò nell'altra stanza mentre io prendevo Anna e andavo a prepararmi con lei.
 
Pov Caroline 
Nella vita arrivano quei momenti in cui bisogna smettere di rimandare, prendere il coraggio a due mani e affrontare il problema. Mi ripetevo questo mentre pigiavo il tasto verde del mio cellulare.
"Ehi Care!" mi rispose sottovoce Tyler.
"Ciao Tyler. Perché parli piano?" gli chiesi curiosa.
"Mia madre ha organizzato una cena con il consiglio e non potevo mancare" mi sentii un po' delusa dal fatto che non mi aveva invitato o solo accennato di questa cena.
Nonostante ciò feci finta di nulla e dissi "Scusa non volevo disturbarti. Ti chiamo dopo!" stavo per riagganciare, ma gli sentii dire "No tesoro ti prego dimmi cosa c'è che non va"
"Tyler io.. E' complicato!"dissi in difficoltà.. Insomma era Tyler, ci ero cresciuta e mi dispiaceva, ma dovevo farlo.
"Tyler io.." ritentai, ma forse Tyler interpretò male la frase perché mi disse "Ti amo!"
"Ma io no" mi venne d'istinto rispondere e subito me ne pentii poiché il silenzio che succedette la mìa risposta fu agghiacciante.
"Cioè io non so cosa provo" specificai per spezzare quel maledetto silenzio.
"Che cosa stai cercando di dirmi Caroline?"mi chiese abbastanza...arrabbiato, ferito,triste?
"Che ho bisogno di un periodo di pausa o pausa di riflessione chiamalo come ti pare.. Mi dispiace"
"Aspetta io.."
Riagganciai senza dare il tempo di rispondere, altrimenti sarei ritornata indietro e non volevo. Ora mi aspettava una bella bevuta, l'ideale per riflettere no?
Rimasi qualche minuto col telefono in mano a riflettere su quello che avevo fatto. Forse ero stata troppo dura? Sicuramente,ma io voleve bene a Tyler e stare insieme a lui significava mentirgli e io non volevo farlo. Rimisi il telefono nella tasca dei jeans e salii in camera di Elena e dopo esserci preparate, insieme a Jeremy, salutammo zia Jenna e andammo al grill.
 
Pov Kol
"Che ci facciamo qui?" chiesi a Stefan che beveva tranquillamente il suo bicchiere di whisky.
"Aspettiamo" rispose altrettanto tranquillamente. Perchè questo ragazzo doveva essere sempre vago? Neanche fosse Saw l'enimigsta.
Ma appena vidi entrare Elijah, Rebekah e Niklaus tutto mi fu più chiaro.
"Ok io vado!" dissi alzandomi.
"Dove vuoi andare? Su stai qui" disse sicuro di se Stefan facendo un cenno della mano a quei tre.
"Io..." mi bloccai appena vidi entrare Bonnie Bennet nel locale.
"Resterò qui" dissi resedendomi e riservando un sorriso ai miei cugini che venivano verso di noi.
"Ciao Kol" dissero cordiali Elijah e Rebekah sedendosi.
"Ehi Stef! Come va?" gli chiese Rebekah che sembrava essere un po' più tranquilla di oggi pomeriggio.
"Ciao Stefan" disse Elijah e poi si rivolse a Nik.
"Niklaus hai qualcosa da dire?"
"Ciao Stefan, ciao Kol. Come va? Tutto bene? Ora posso bere?!" gli chiese esasperato Nik dopo averci salutato.
"Io non ho sentito delle scuse!" tossii volgendo il mio sguardo un po' in giro alla ricerca di Bonnie che trovai al bancone mentre parlava con il ragazzo platinato, e riconcentrandolo su di lui dopo pochi istanti.
"Kol non abbiamo più cinque anni..."
"A maggior ragione dovresti capire quando sbagli... e non parlo solo di me." dissi interrompendolo.
"Vorresti farmelo capire tu?" eccolo che arrivava con il suo: io sono il licantropo più forte del mondo e ho bisogno di sfogarmi, quindi vuoi farmi da sacco da box?.
Stavo per rispondergli di andare fuori a "chiarire" tutto, ma Rebekah mi precedette:
"Nik se vuoi sfogarti scegli una ragazza facile, portatela a casa e facci del sano sesso, ma non prendertela con la tua famiglia...intesi?!"
Detto questo si alzò e andò da Bonnie.
Anche Nik si alzò, incamminandosi verso il retro del locale. In quel momento arrivò Damon.
"Forse è il caso di parlargli" disse risoluto incamminandosi verso la direzione che aveva preso Nik e appena aprì la porta lo seguì nel retro del locale.
 
Pov Nik
Che se ne vadano tutti al diavolo. Io non ho bisogno di loro... Io non ho bisogno di nessuno.
"Nik fermati!" possibile che non volessero lasciarmi in pace?
Mi voltai verso Damon che aveva parlato.
"Ciao Damon! Mancavi solo tu, sai? Che c'è? Vuoi darmi anche tu qualche consiglio? O sgridarmi per come mi sono comportato con Rose?"
"Voglio solo delle spiegazioni... Cosa ti prende? Stamattina eri come ttti i giorni, e dopo la scuola sei tornato come una furia, tratando male tutti. Sai, tecnicamente una persona non si incazza senza motivo, quindi cosa è successo Nik?"
 
Pov Caroline
Entrammo nel Grill pieno di gente, forse perchè la gente stava più sicura negli spazi chiusi per la storia del "mostro" o forse perchè era l'unico posto giovanile in tutta la cittadina.
Intravvidi Bonnie e Rebekah al bancone con Matt molto indaffarato.
"Dai Car, il massimo che possano farti è rovinarti le scarpe" disse Anna facendo ridere Elena.
"Vado a casa, mi cambio le scarpe e torno..." venni bloccata da entrambe che si posizionarono davanti all'uscita con le braccia conserte.
"Vai!" esclamò Elena " Io posso venire, ma fai tutto tu"
"Va bene, grazie grazie grazie" dissi a Elena, che mi sorrise.
"Anna!" sentimmo chiamare la nostra amica.
"Ragazze devo andare. Aimee*** mi sta chiamando. Care se soppravvivi...scrivimi, in caso contrario puoi lasciarmi la tua macchina?" mi fece l'occhiolino e scappò di corsa senza ricevere la risposta. Elena mi trascinò verso il bancone. 
"Ciao ragazze" disse appena arrivammo.
La salutarono sorridenti.
"Ciao" dissi sbucando da dietro Elena. Le vidi irriggidirsi, ma mi salutarono comunque. 
"Ciao Caroline" disse Bonnie.
"Caroline" disse Rebekah.
Questo mi diede la forza di agire, rivolevo le mie amiche. 
"Ragazze ora voglio dirvi perchè non mi sono confidata con voi."
"Forse è il caso di uscire no?" disse Elena " Andiamo al pick-up di Matt, quante volte abbiamo risolto i nostri problemi li? E così per Bekah sarà la prima volta!"
Mandammo Bonnie a chiedere le chiavi a Matt e in un attimo eramo tutte all'interno del pick-up del nostro amico.
"Se non ho voluto condividere i miei pensieri o problemi con voi, non l'ho fatto per mancanza di fiducia nei vostri confronti, ma non volevo darvi a pensare anche ai miei problemi, perchè penso che abbiate anche i vostri e..."
"Caroline Fobes è impossibile essere arrabbiati con te!" sbottò Bonnie, abbracciandomi calorosamente.
"Anche io non ce l'ho con te, ma in futuro non farti scrupoli a condividerli, come io non mi farò problemi a condividere i miei!" detto questo anche Rebekah mi abbracciò.
"Sono molto contenta" dissi felice di essermi riappacificata con loro. 
"Ma ora Caroline..." disse Elena lasciando la frase in sospeso "raccontaci tutto" concluse Rebekah.
Dopo un sospiro iniziai a raccontare tutto quello che avevo e quello che provavo, e alla fine mi sentii più leggera.
"Ti...ti...piace..." disse Bonnie abbastanza scioccata.
"Mio fratello!" concluse Rebekah abbastanza sconvolta, alzando notevolmente la voce.
"Shhh Rebekah! Vuoi farlo sapere a tutta Mistic Falls?" le chiesi ironica, ma guardandola in maniera infastidita.
"Quello che non capisco è perchè l'hai rifiutato?" mi chiese Elena che a differenza di Bonnie e Rebekah era già preparata al discorso.
"Perchè stavo con Tyler!" risposi anche se mi dispiaceva per Ty... Gli volevo tanto bene.
"E allora corri a parlarci!" disse Rebekah aprendo lo spartello della macchina.
"No Bekah, io e Tyler non ci siamo proprio lasciati. La nostra è..”
“Una pausa di riflessione e hai riflettuto. Ti piace Nik. Ora scendi da questa macchina e vai a parlarci"rispose prontamente Rebekah invitandomi a scendere dalla macchina.
"Lui non vuole parlarmi.. Per lui non esisto più" dissi triste per ciò.
Che mi succedeva? Non ero mai stata il tipo di persona che si tirava indietro di fronte a un confronto, ma perché con Nik mi tremavano le mani al solo pensiero di vederlo?
D'istinto chiusi gli occhi per cercare di calmarmi e per fare il punto della situazione.
"Caroline Forbes fingere di dormire non ti salverà dal tuo confronto imminente" disse Bonnie.
"Concordo con Bon!" disse Elena e senza rendermi conto di come mi ritrovai fuori dalla macchina.
"Nik è nel retro del locale e te lo ripeto per la ventesima volta vai a parlarci... Ti ascolterà!" cercò di incoraggiarmi Rebekah, ma dovevo fare una cosa prima.
"Okay avete vinto, ma prima ho bisogno di una birra!" le implorai.
Si scambiarono degli sguardi d'intesa prima di dire: "E birra sia!"
 
Pov Niklaus
Era la quattordicesima o la quindicesima birra che mi stavo bevendo? E il bourbon l'avevo preso prima o dopo? Fatto sta che ero ufficialmente ubriaco.
Ero entrato solo per comprare tutto ciò e bermelo fuori dopo che Damon e Kol si erano momentaneamente arresi e avevano capito il mio bisogno urgente di solitudine e alcool.
Avevo visto Caroline al bancone, ma avevo fatto finta di niente ed ero uscito prima che mi vedesse.
Seduto per terra bevevo la mia quattordicesima/quindicesima birra pensando che in un modo o nell'altro mi ritrovavo sempre solo nel momento del bisogno, anche se il fattore 'statemi lontano' non racimolava compagnia, ma ero comunque fottutamente solo.
Inizialmente non mi ero ritrovato a constatare la mia solitudine dato che non riuscivo a fare a meno di pensare, ma già alla decima birra i miei pensieri erano scomparsi lasciandomi solo in preda ai miei istinti. Finito di bere scaraventai la bottiglia contro il muro. Perché ero diventato così? Io non ero così, io potevo essere migliore, io 'dovevo' essere migliore perché altrimenti avrei dato ragione a lui, all'uomo che mi aveva rinnegato perché ero un mostro.
"Nik" mi girai lentamente e mi ritrovai davanti Caroline.
Iniziai a ridere. Perché il mio subconscio era così crudele da farmela apparire anche quando non c'era e non avrei dovuto pensare a lei?
"Okay ho alzato troppo il gomito e dovrei andarmene.. Ciao Caroline!"
"Nik aspetta devo parlarti" disse allontanandosi dalla porta del locale che dava sul retro per venire verso di me.
"No  Caroline. Vuoi farmi un favore? Sparisci e lasciami solo." dissi più duramente e cercai di andarmene anche se il mio istinto non voleva permettermelo.
"Nik le hai bevute tutte tu?" chiese sorpresa e preoccupata al tempo stesso.
Mi girai di nuovo per notare il suo sguardo abbastanza scioccato verso tutte le birre che giacevano per terra.
"Si tutte io. Ah e aggiungi una bottiglia di Bourbon.. Puoi contarle?" le chiesi curioso di sapere quante fossero.
"Nik sono quindici" mi riprese solo preoccupata questa volta.
Risi e le indicai il muro di fronte dove a terra giaceva la bottiglia che avevo lanciato.
"E fanno sedici... Basta ti porto a casa" asserì solenne venendomi incontro.
Forse perché non volevo lottare ulteriolmente contro me stesso, forse per il suo profumo così buono e confortante o perché ero stanco della solitudine le permisi di mettermi un braccio intorno alla vita mentre io lo mettevo intorno alle sue spalle e mi facevo scortare verso la mia macchina.
 
Angolino di quella ritardataria- che non merita il vostro perdono- di winner_
Ciaooo a tutti:) *si nasconde dietro il divano*
Prima di tutto mi scuso per il ritardo, ma il rientro a scuola è stato traumatico e non ho avuto molto tempo per occuparmi della storia neanche nei week-end (uscite e feste varie..) :(
Certo voi direte "E le vacanze natalizie?" e sono sincera: Ho cercato di rilassarmi e prendermi il tempo per riflettere sulla storia dato che negl'ultimi capitoli non sono andata come speravo... E ora eccomi qui col capitolo 13 che spero sia stato di vostro gradimento.. Il capitolo 14 lo sto già scrivendo, ma non faccio promesse che non posso mantenere sulla data della pubblicazione, ma tranquilli.. NON ABBANDONERO' MAI QUESTA STORIA!
In questo capitolo non succede nulla di particolare, se no nell'ultima parte del capitolo.. Lascio i pareri a voi!
Ora passiamo a qualche spoiler sul prossimo capitolo.. stasera mi sento buona:)
Il prossimo capitolo sarà incentrato su dei flash-back e su qualche incontro e posso dirvi che si scoprirà di più su Rose.
Jake (il ragazzo scomparso per chi lo dimenticasse) ritornerà nel capitolo 15 e sarà un po' più dinamico dei capitoli precedenti..
Note: 
(*): Non sapendo il nome della madre di Damon ho messo Alyson, ma se qualcuno di voi fosse riuscito a trovarlo potrebbe farmelo sapere? Grazie:)
(**): Frederick è un personaggio inventato da me e sarò il nonno di April.
(***): Aimee per chi non se la ricordasse è la ragazza che Katherine ha ucciso nella seconda stagione durante la festa in maschera a casa Lockwood e in più andava sempre dietro Matt facendo incavolare seriamente la nostra Barbie da poco vampiro.
Beh detto questo passo a fare un po' della mia sana pubblicità a le storie fantastiche delle meraviglie che mi seguono e scusate se non recensisco spesso: PASSO DA TUTTE PROMESSO:*
 
TODAY MY LIFE BEGINS: Una Delena e Klaroline bellissima che fa riflettere <3 Autrice: Esperanza97
 
BITTERSWEET DOWNFALL: Una Klaroline intensa e scritta meravigliosamente  <3 Autrice: Ivy C Rae 
 
QUANDO GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO: Una meravigliosa Delena AU con un po' di Klaroline andando più avanti :D Autrice: Morgana_94
 
IN MY PAST I'LL FIND MY FUTURE: Una Damon/Nuovo Personaggio e qualche accenno di Klaroline. Autrice: Morgana_94
 
HEAVEN'S IN YOUR EYES: Una Klaroline commovente. Autrice: Fannie Fiffi
 
A DREAM COME TRUE: Una Joseph Morgan/Nuovo Personaggio e una Daniel Gillies/Nuovo Personaggio bellissima. Autrici: Amber_94 e Klaroline99 ( Klaroline_sister profilo condiviso)
 
THERE MAY BE SOMETHING THERE THAT WASN'T THERE BEFORE: Una Joseph Morgan/Candice Accola molto dolce *__* autrice: CinderNella
 
THE HUNTRESS: Una Klaroline particolare dove Caroline è una cacciatrice :) autrice: chiara05
 
PROMESSI SPOSI: Una Klaroline dove Klaus e Caroline sono appunto.. promessi sposi:)
 
EMBERS: Una Konnie con qualche accenno di Klaroline carinissima.. autrice: annejane
 
Se ho dimenticato qualche storia chiedo scusa, ma vado di fretta xD
Ciaooo carissimi a presto:))

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Capitolo 15
*** 14) L’importanza della famiglia ***


Always and Forever

14) L’importanza della famiglia

N.B: Capitolo dedicato a tutte le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo e soprattutto alla mia MizunoNanaChan che mi sprona sempre a scrivere (il tuo “SCRIVII” è stato fondamentale) <3

 Flash-Back
“Nik” urlò una ragazzina bionda di  tredici anni in lacrime correndo verso un ragazzo della sua stessa età e anche egli biondo.
“Rebekah che è successo?” chiese Klaus abbracciando la sorellina con fare protettivo quando ella lo raggiunse.
“Pa..pà” singhiozzò Rebekah.
“Cosa ha fatto Bekah?” chiese Nik preoccupato allontanando leggermente la sorella e poggiando le mani sulle sue spalle.
“E’ entrato ed ha distrutto quasi tutto quello che c’era nel soggiorno e poi è andato dalla mamma e ha iniziato a urlare e io…” Rebekah cominciò di nuovo a singhiozzare.
Senza esitazioni Niklaus cominciò a marciare verso casa. A differenza di qualsiasi altro ragazzino di tredici anni che sarebbe scappato il più lontano possibile da suo padre ubriaco lui aveva deciso di affrontarlo una volta per tutte.
Entrando nella villa vide la madre in lacrime nel soggiorno.
“Nik tesoro vai via per favore” disse Esther andando incontro al figlio, ma un urlo fece sbarrare gli occhi sia a Nik che a sua madre.
“NIKLAUS” urlò Mikeal scendendo le scale.
“Mikael ti prego non fargli del male.. E’ solo un ragazzo” lo supplicò Esther mentre altre lacrime iniziavano a rigarle il volto.
“TUO figlio mi ha stancato Esther. Deve crescere, imparare a capire come gira il mondo” disse Mikael avvicinandosi furibondo verso Klaus.
“E vorresti insegnarglielo tu?” chiese audacemente Elijah scendendo le scale e guardando il padre con disprezzo. Nonostante i suoi diciotto anni era un ragazzo molto maturo e faceva un po’ da padre di famiglia dato che Mikael non era quello che si difenisce un “buon padre”.
“ELIJAH torna in camera tua se non vuoi che cominci da te” Mikael si voltò in maniera sufficiente verso Elijah per poi ritornare a concentrarsi su Nik.
Elijah scese velocemente le scale e si parò tra il padre e Niklaus.
“Che diavolo fai?” chiese Mikael pronto ad esplodere al figlio.
“Che fai Elijah? Posso affrontarlo da solo” disse Klaus anche lui scioccato dal gesto del fratello mettendosi accanto a lui.
“Mi hai stancato padre. Se picchi lui, picchi anche me. Siamo fratelli e resteremo insieme Always and Forever” disse Elijah rimanendo davanti al fratello e guardando impassibile il padre. In quel momento Elijah non sembrava un ragazzo di diciotto anni. Dimostrava un coraggio invidiabile d’altronde avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggere i suoi fratelli, la sua famiglia.
“Si resteremo insieme Always and Forever” disse Esther e insieme a Rebekah che era rientrata poco prima dell’ingresso di Elijah e si era subito messa accanto a lei si misero a loro volta accanto ai due.
“SPOSTATEVI” urlò Mikael fuori di se quando all’improvviso si sentirono le sirene della polizia.
“Che cosa significa?” chiese egli ancora furibondo avendole udite.
“Che è finita Mikael. Non voglio più che ti avvicini alla nostra famiglia” disse con decisione Esther e appena i poliziotti entrarono e presero Mikael egli disse “Non finisce qui” prima di abbandonare la stanza seguito da altri poliziotti.
Era finita.
Finalmente.
 
Giovedì 8 settembre 2011

Pov Caroline
"In teoria dovremmo andare a scuola!" esclamai mentre Nik mi supplicava di abbassare il tono della voce.
Prese un bicchiere d'acqua e due compresse di aspirina e dopo aver aspettato che le compresse si sciogliessero in acqua bevve il tutto in un sorso.
"Caroline ormai sono le nove.. Se vuoi vai io rimango a casa!" disse con indifferenza dirigendosi verso camera sua. Non potevo non rimanere ferita da un simile atteggiamento, ma cosa potevo pretendere? Per di più oggi aveva il post-sbornia.
"Va bene. Dimmi dov'è tua madre che le dico di controllarti." non volevo lasciarlo da solo. Penso che nessuno voglia essere lasciato solo in un momento del genere no?
"Non ho più cinque anni e credimi se ti dico che posso sopravvivere a ciò.. Comunque mia madre è al lavoro, Bekah probabilmente è già a scuola e Elijah sarà in giro a cercare un lavoro." spiegò sdraiandosi sul letto.
"Resto qui!" esclamai d'istinto, senza ragionare.
"Cosa?" anche lui era abbastanza sorpreso.
"Hai sentito bene Niklaus" confermai sedendomi sulla sedia della sua scrivania.
"Perché?"
"Lo so che non sono la persona con cui vorresti passare del tempo oggi, ma lo faccio per principio.. Fino a prova contraria sei ancora mio amico" dissi scoraggiata guardando verso il basso.
"Ah... Grazie" disse cortese e poggiando la testa sul cuscino.
In quel momento ero indecisa se strillargli contro o mettermi a piangere quando gli sentii dire "Care?"
Mi girai di scatto trovandolo con le braccia aperte "Vieni qui"
Mi catapultai fra le sue braccia contenta di aver ritrovato un amico.. o quello che era.
"Siamo di nuovo amici o qualsiasi cosa siamo?" gli chiesi sdraiata con la testa sul suo petto.
"Si, ma ora fai silenzio.. Ho sonno" disse ridacchiando leggermente e stringendo il suo braccio intorno alla mia vita.
Poco dopo sentii il suo respiro farsi regolare e senza rendermene conto mi addormentai anch’io.
 
Pov Elijah
Il telefono squillo all'improvviso. Appena vidi l'ID un moto di rabbia prese il sopravvento.
"Finn" Esclamai con tono un po’ troppo alto vedendo diverse persone girarsi a guardarmi.
"Elijah quanto tempo? Come stai?" mi chiese stranamente gentile.
"Che cosa vuoi?" cercai di contenermi dato che ero per strada e non mi andava di dare spettacolo.
"Collaborazione..."
"Spiegati pazzo" Quell’uomo riusciva a tirare fuori il peggio di me. Finn era il più grande della famiglia, ma in tutti i miei ventitre anni non ero mai riuscito a capirlo davvero e forse era questo quello che mi faceva arrabbiare.. O forse il fatto che avesse tradito la nostra famiglia?
"Voi aiutate me e io aiuto voi... Non è difficile!" Si permetteva anche di fare lo spiritoso?
"Mai" proferii solenne.
"Bene tra un po' abbasserete la cresta!" disse minaccioso.
"Ascoltami Finn: se tu ti azzardi a..."
"Ehi tu!"
Riagganciai la chiamata appena mi sentii chiamare o per meglio dire urlare dietro.
Mi girai per notare una ragazza a terra... per causa mia.
Subito mi chinai e raccolsi i suoi pacchetti.
"Ciao.. mi dispiace si è fatta male?"
"Secondo te?" mi chiese abbastanza acida. Eppure non potevo fare almeno di constatare quanto fosse bella. Aveva dei capelli castani tenuti ondulati e degl'occhi anch’essi marroni che avevano la forma di una cerbiatta.
"Scusi la domanda... Vuole che la porti da un dottore? Comunque piacere io sono Elijah e lei è..." Non mi fece concludere la frase.
"Raccogli quel pacchetto la... l'ho appena comprato!" sbuffò infastidita.
"Certo ‘raccogli quel pacchetto la’!"
"Tu fai cadere me e tutti i miei acquisti, fai delle domande stupide e ti permetti anche di prendermi in giro? Complimenti Elijah bel modo di rimorchiare" affermò tra l’arrabbiato e il sarcastico mentre l’aiutavo a rialzarsi.
"Aspetti si è fatta un'idea sbagliata..." vidi un documento aperto caduto a terra e lo raccolsi non potendo fare almeno di scorgere il nome.
"E smettila di darmi del ‘lei’ ma dove vivi?" esclamò ancora più acida di prima.
"Va bene.. Questo deve essere tuo Katherina Pierce" dissi restituendoglielo.
"Togliti quel sorriso ebete dalla faccia e comunque il mio nome è Katherine" disse trafiggendomi con lo sguardo... Davvero fantastica.
"Almeno adesso so il tuo nome.. Quindi potrei fargli corrispondere un numero nella mia rubrica.."
"Considerati fortunato se non ti sto richiedendo indietro i soldi per questa" disse estraendo fuori dalla busta una maglietta di buon gusto.
"Mi sembra il minimo.." decisi di ridarglieli comunque da vero gentiluomo e pure perché la sua risposta era un invito implicito a darglieli. Tirai fuori dalla tasca 50 dollari "Possono bastare?" le chiesi.
"Credo di si..Beh addio!" disse incamminandosi nella direzione opposta alla mia.
"Non mi dai neanche un bacio di addio Katherine?" gli chiesi ironicamente aspettando la risposta che non tardò ad arrivare.
"Scordatelo!" Ridendo mi incamminai verso la scuola dei miei fratelli.
 
Pov Bonnie
Stavo camminando tranquillamente quando mi sentii una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse seguendo. Mi girai di scatto, ma non trovai nessuno. Continuai a camminare quando improvvisamente qualcuno disse: "Vai da qualche parte honey?" girandomi immediatamente mi trovai il viso di Kol Mikaelson a pochi centimetri dal mio.
Subito mi allontanai guardandolo truce: "Mikaelson vuoi farmi morire di crepacuore per caso?!"
"Non vorrei mai darling!" rispose sfacciatamente tentando di accorciare le distanze che io continuavo a mantenere.
"Non chiamarmi ne honey e ne darling io per te sono Bonnie, anzi limitiamoci al cognome. Bennet!"
Rise continuando a venirmi incontro: "Vuole qualcos'altro signorina Bennet?"
Stavo per rispondergli, ma mi ritrovai con le spalle al muro e con lui che si era avvicinato ancora di più ci ritrovavamo di nuovo a pochi centimetri di distanza.
"Perché non mi lasci in pace Mikaelson?! Non hai qualche ragazza facile da cui andare?" borbottai appoggiandomi quanto più possibile al muro.
"Forse, ma sai mi sono sempre piaciute le ragazze forti e tu, mia cara, sei tra queste!" la tranquillità con cui diceva queste parole era disarmante. Involontariamente il mio viso assunse una sfumatura rosata e sperai che non se ne fosse accorto.
"Non dirmi che sono riuscito ad imbarazzare Bonnie Bennet con un semplice complimento da quattro soldi" evidentemente le mie preghiere non erano state ascoltate.
"Ti sbagli di grosso Mikaelson e mi dispiace, ma non cederò a queste moine da quattro soldi come le hai appena definite" sperai capisse e se ne andasse, ma invece si fece più vicino.
"Love purtroppo per te il tuo destino è già segnato.. Ti innamorerai di me e mi supplicherai di dirti cose molto più sfacciate.." quel ragazzo era davvero uno sbruffone. Stavo per stampargli le cinque dita della mia mano sulla sua bella faccia da presuntuoso quando decisi di contrattaccare con qualcosa di più efficace.
"Kol Mikaelson, cascasse il mondo, avvenisse un invasione aliena o l'estinzione del genere umano, per nessun motivo al mondo mi innamorerei di te!" lo guardai negl'occhi decisa e pronta a confermare le mie parole con un giuramento di sangue se fosse stato necessario.
"La prendo come una sfida e sai una cosa darling? Io amo le sfide" detto questo si allontanò da me e si incamminò verso la palestra.
Rimasi appoggiata a quella parete che mi faceva da supporto in quel momento. ‘Non mi innamorerò mai di te Kol Mikaelson!’ promisi a me stessa.
 
Pov Elena
Inviai l'ennesimo messaggio a Caroline chiedendole se aveva intenzione di venire a scuola o no.. Non potevo coprirla tutto il giorno con gli insegnanti e con Tyler.
Fortunatamente Tyler non aveva collegato l'assenza di Nik a quella di Care quindi per il momento eravamo salvi, anche se dovevo ammettere che oggi era proprio di pessimo umore. Come biasimarlo, Caroline l'aveva praticamente lasciato.
 
***
"Ho deciso, dopo la scuola vado a trovarla a casa" ovviamente fortuna voleva che per chimica mi mettessero in gruppo con Tyler, Damon e Kol.
"Tyler secondo me dovresti lasciare che le acque si calmino.. Magari ha avuto i suoi buoni motivi.." Ebbene si.. Mi ero dovuta sorbire durante l'ora di storia il riepilogo di come Caroline aveva chiesto una pausa di riflessione a Tyler dal punto di vista di quest'ultimo. L’unica nota positiva di questa giornata era l’assenza della Pierce.
"E io voglio proprio saperli questi motivi.." disse prendendo il libro per vedere se avevamo preso tutti gli ingredienti mentre Kol e Damon si occupavano di creare l'altra fialetta che poi si sarebbe dovuta integrare a questa.
"Tyler sono certa che se aspetti verrà a dirteli lei.. Lo sai com'è Care no?" gli chiesi ironicamente.
"Tu dici?" mi chiese quasi arrendevole e dentro di me era scoppiata una festa sapendo che questo forse metteva fine al mio dialogo con Tyler Lockwood sul perché Caroline Forbes gli avesse chiesto una pausa.
"Si" gli sorrisi e lui ricambiò. Poi guardò il libro di nuovo.
"Mancano tre ingredienti. Vado a prenderli" disse incamminandosi.
"Ti aspetto qui!" dove potevo andare?
"Siamo soli a quanto pare" ma non poteva evitarmi?
Mi girai verso Damon che mi sorrideva.
"Dov'è Kol?" chiesi allarmata. Non volevo rimanere sola con lui.
"In bagno e dato che anche Bonnie c'è andata mi sa che non tornerà per un po'."
"Togliti quel sorriso dalla faccia Tyler sarà qui a momenti." e infatti eccolo arrivare. Sentii lo sbuffo di Damon.
"Il professore mi ha detto che gli ingredienti sono nell'altra aula di chimica, quella per tenere quei tipi di ingredienti lì, che è dall'altra parte della scuola.. Ma non poteva scegliere un'altra soluzione sapendo che gli ingredienti non erano qui?" disse abbastanza scocciato "Vado a prenderli e torno" detto questo se ne andò.
Perfetto ora ero fregata.
"Dicevi?" mi stuzzicò Damon.
"Lasciami in pace!" esclamai con la testa poggiata sul bancone.
"Perché sei cosi scorbutica? Ascoltare i dolori del povero Tyler ti ha irritata ancora di più?" mi chiese leggermente divertito.
"Non hai già la tua amica con i capelli rossi da tormentare?" gli chiesi acida alzando la testa e fissandolo. E adesso cosa rispondi?
"Ah Rose.. Lei.." cercò di spiegare, ma lo interruppi "Non siamo fidanzati o robe del genere quindi non c'è motivo che mi spieghi"
"Allora non c'è motivo che tu faccia la gelosa" rispose in maniera tagliente.
"Aspetta..tu credi che io sia gelosa di te? Seriously?!" gli chiesi alzandomi e guardandolo truce.
"Si" rispose schietto alzandosi a sua volta.
"Damon Salvatore sei ufficialmente un.."
"Per nessun motivo al mondo lei signorina Gilbert voleva dire una parola scortese nei confronti del signor Salvatore vero?" chiese il professore col suo solito tempismo.
"Già Elena cosa volevi dirmi?" mi chiese Damon con un sorriso che urlava vittoria.
Okay ora lo ammazzo pensai.
"Lei signor Salvatore non faccia il furbo. La signorina Gilbert è una ragazza molto composta e paziente quindi lei deve aver usato tutta la sua stupidaggine per spingerla a questo livello no?" chiese divertito il professore e tutta la classe, me inclusa, scoppiò in una fragorosa risata.
"E non mi guardi così signor Salvatore.. Io posso dirlo perché io sono il professore e ho il potere qui dentro è chiaro?" Okay il prof Jones era diventato il mio prof preferito.
"Si professore" rispose atono Damon, ma dal suo tono trapelava una leggera traccia di irritazione. O forse l'avevo notato solo io?
Sentii una risata provenire verso Damon e girandomi trovai Kol.
"Il prof ha capito tutto!" disse ricevendo uno scappellotto da Damon.
"Parlando di stupidi.. Signor Mikaelson non mi sembra che il bagno si trovi dall'altra parte della scuola. Perché ci ha messo tanto se posso saperlo?" chiese di nuovo il prof. Pure Kol.. Okay mi sarei andata a comprare una t-shirt con "Team Prof Jones" stampato sopra era ufficiale.
"Posso avvalermi della facoltà di non rispondere?" gli chiese Kol apparentemente serio guardandolo.
"Certamente.. Vediamo se il preside Smith la approverà che dice?" rispose a tono il professore.
"Ricevuto il messaggio!" disse Kol rigirandosi.
"Bene" sorrise il prof ritornando al giro dei tavoli.
Dire che il professore non si fosse divertito però sarebbe stato come dire che io fossi bionda.
Mi concessi un'ultima risata guardando i due ricoperti di vergogna che mi lanciavano occhiate di fuoco, ma non ebbero il tempo di proferire parola che arrivò Tyler con gli ingredienti.
 
***
"Ehi ragazze" dissi uscendo nel cortile della scuola e vedendo Bekah e Bonnie.
"Elena!" sorrisero venendomi incontro.
"Qualcuna di voi sa di Caroline?" chiesi non avendola sentita per tutta la giornata.
"Ehm si" disse in maniera maliziosa Rebekah.
"Allora Bekah?" le chiese Bonnie.
"Stamattina mi sono imbattuta in una scena dolcissima e abbastanza equivoca.." iniziò a dilagare Rebekah, ma sia io che Bonnie urlammo "Parla!!"
"Okay... Ho aperto la porta della camera di Nik per dirgli di muoversi e l'ho trovato..."
"E l'hai trovato...?" continuammo noi sempre più sulle spine
"Abbracciato con Caroline nel suo letto.. Che teneri che erano" esclamò sognante.
"E io mi sono permesso di immortalare il momento dei due piccioncini" disse Kol sbucando dal nulla con una videocamera in mano e sparendo il secondo dopo le occhiate di fuoco che gli lanciava Bonnie.
"Si diciamo che sia io, che Elijah, che Kol siamo rimasti un po' a fissarli indecisi se svegliarli o no.. Poi ce ne siamo andati e li abbiamo lasciati lì" continuò Rebekah.
"E quindi Car…" stavo per dire, ma mi bloccai appena sentì Tyler alle spalle "Ciao" disse.
"Ciao Tyler" dicemmo tutte e tre in coro abbastanza... seccate, sconvolte per il fatto che ci mancasse poco per scoprire la verità?
"Stavate parlando di Caroline?" chiese curioso mettendosi accanto a me davanti a Bonnie e Rebekah.
"Noi... Si!" disse Bonnie e le lanciai uno sguardo di fuoco.
"Il fatto è.." tentai di trovare una scusa abbastanza convincente, ma Rebekah mi salvò in tempo "Che Caroline non si è sentita bene con lo stomaco!" disse.
"Esatto!" convenni io con lei.
"Ha passato tutta la notte a vomitare e stamattina distrutta non è riuscita a venire" calcò la dose Bonnie.
"E voi come fate a saperlo se non ha risposto a nessuna di voi?" chiese sospettoso Tyler.
"Lei..." disse Rebekah.
"Mi ha appena scritto" dissi "E il fatto è che ha passato la mattina a letto povera!"
"Capisco allora forse dovrei andarla a trovare.."
"NO!" Urlammo tutte e tre. Sicuramente Caroline era ancora a casa di Nik e se Tyler ci andava eravamo nei guai.
"Perché?" chiese Tyler stupito dalla nostra reazione.
"Perché se tu avessi passato tutta la notte sveglio a vomitare ora cosa vorresti fare?" gli chiese Bekah.
"Dormire no?" suggerii a Tyler.
"Lasciala riposare e magari stasera la chiami" concluse Bonnie.
"Avete proprio ragione ragazze. Ora vado ad allenamento. A proposito Bekah.. Perché oggi Nik non è venuto?" ecco il fatidico momento.. Ora cosa gli raccontavamo?
"Vuoi smetterla di fare l'interrogatorio alle ragazze Lookwood?" gli chiese Damon spuntando dal nulla e dandogli una pacca sulla spalla.
"Ehi Damon!" esclamò Tyler.
"Comunque Nik è dovuto andare a fare una visita e quindi non è riuscito a venire oggi" disse Stefan salutando anche lui amichevolmente Tyler.
"Ah spero non sia nulla di grave" disse Tyler.
"No, quel ragazzo è più duro delle rocce!" disse Damon ridacchiando con Stef.
"Ok andiamo?"
"Certo Tyler. Ciao ragazze. Ciao Elena" girai lo sguardo altrove.
"Arrivo subito!" disse Stefan "Kol mi ha fatto vedere le foto e il video.. Quei due..." disse Stefan facendoci ridere e poi prima di andarsene "Ah e per la cronaca.. Siete delle pessime bugiarde!" se ne andò ridendo dopo che tutte e tre gli avevamo fatto la linguaccia.
 
Pov Caroline
Aprii gli occhi nuovamente. Mi trovavo ancora nella camera da letto di Nik e lui era girato verso di me.
Senza fare rumore mi alzai, ma improvvisamente mi sentii afferrare e catapultare di nuovo nel letto.
"Tu che ci fai qui?" mi chiese con un sorriso che metteva in mostra le fossette.
"Vedo che ti sei ripreso" sorrisi di rimando.
"Te ne stavi andando?"
"No, stavo cercando di capire che ore siano, ma non trovo la sveglia" dissi guardando verso il comodino.
"Sono nelle 12:00 e a scuola stanno facendo la penultima ora se vuoi andare?"
"Simpatico" gli feci un sorriso di scherno.
"Caroline?" disse con la voce roca facendomi venire i brividi.
"Si?" lo guardai seria.
"Voglio baciarti!" esclamò avvicinandosi.
"Mi stai chiedendo il permesso?" non c'è niente di meno sexy di un uomo che ti chiede il permesso di baciarti.
"No, sto esprimendo una mia volontà" detto questo mi baciò.
Non fu come il bacio che ci eravamo dati qualche tempo fa negli spogliatoi. Era più dolce, ma non per questo meno intenso e durò troppo poco.
"Ora se vuoi puoi darmi una sberla" disse staccandosi e alzandosi dal letto.
"Non voglio darti uno schiaffo Niklaus" sospirai continuando a rimanere distesa e a guardare il soffitto.
"Mi stai chiamando col mio nome intero.. Devo preoccuparmi?" chiese ironico prendendo una t-shirt e mettendosela addosso.
"Nik io..." ma non mi lasciò iniziare "Lo so che stai con Tyler e che ami Tyler e non volevo metterti nei guai o farti venire i sensi di colpa, ma non ho potuto farne almeno scusami"
Io amavo Tyler? Non sapeva quanto fosse lontano dalla realtà.
"Okay io vado" dissi prendendo le mie cose.
PARLA E DIGLI LA VERITA' urlò la mia coscienza, ma la ignorai.
"Ciao" mi sorrise anche se potevo vedere che fosse ferito.
"Ciao Nik" gli sorrisi prima di uscire da quella stanza e andarmene. Quando varcai la soglia di quella casa qualche lacrima cadde dai miei occhi, ma l'asciugai con la mano dirigendomi verso la macchina.
 
Pov Esterno
Il signor Frederick quella mattina si era alzato alle 6, aveva fatto colazione, innaffiato il giardino e salutato Elena e Jeremy Gilbert che si accingevano ad andare a scuola e ora si stava mettendo a cucinare il pranzo.
Non ebbe il tempo di prendere qualche ingrediente dal frigo che il campanello suonò. Stranito da chi potesse essere a quell'ora andò ad aprire. Davanti a lui trovò la persona che non si sarebbe mai aspettata.
"Ciao papà" esclamò il signor Young insieme a una ragazzina che doveva avere l'età di Jeremy.
"Ciao" disse il signor Frederick impassibile o almeno all’apparenza.
"La ragazza è?" chiese subito dopo curioso di saperlo.
"Mia figlia April" lo sguardo scioccato del signor Frederik tornò a posarsi sulla ragazza.
"Ciao nonno" disse April Young sorridendo un po' imbarazzata.
 
Angolo di - quella maledetta e super in ritardo che non dovrebbe neanche scrivere qui- di winner_
Ciaooo meraviglie, luci dei miei occhi <3 *cerca di arruffianarsi i lettori, senza successo*
Non ci sono giustificazioni per il mio ritardo di oltre tre mesi, almeno per me si però sono sempre quelle (scuola, studio, uscite) quindi aggiungeteci uno scambio culturale in Svezia ed ecco la giustificazione della vostra Win ;) Comunque mi scuso enormemente per la mia mancanza di costanza e serietà con questa storia, ma in tutto questo ho avuto una mancanza di ispirazione quindi non riuscivo più a scrivere nulla :(
Spero che non abbiate dimenticato la storia e che con questo capitolo sia riuscita a farmi perdonare almeno un po’… Comunque vi assicuro che per il capitolo 15 dovrete aspettare solo la fine della scuola (8 giugno) e verso il 9/10 dello stesso mese pubblicherò il capitolo assicurato. Per farmi perdonare faccio la pubblicità e metto qualche spoiler sul prossimo capitolo.
Prima però vi spiego un attimo il titolo: dato che in questo capitolo viene affrontato molto il tema della famiglia mi sembrava giusto mettere un titolo che riguardasse questo tema. Se avete obiezioni sono sempre qui ;)
PUBBLICITA’ (Ragazze siete in tantissime quindi ogni tanto ne metto alcune e poi altre perché se dovessi mettere tutte le storie delle lettrici che mi seguono che adoro faremmo notte e mi scuso se sono indietro a recensire, mi farò viva al più presto):
·         TODAY MY LIFE BEGINS: Una Delena e Klaroline bellissima che tratta argomenti delicati con fantastica maestria <3 Autrice: Esperanza97
·         THERE MAY BE SOMETHING THERE THAT WASN'T THERE BEFORE: Una Joseph Morgan/Candice Accola molto dolce adesso completa *__* autrice: CinderNella
·         EMBERS: Una Konnie con qualche accenno di Klaroline carinissima.. autrice: annejane
·         Over The Deception Of Life: Una Elijah/Nuovo personaggio davvero avvincente ogni capitolo è un colpo al cuore (piccolo Klaroline anche qui) autrice: elyforgotten
·         Perhaps, one day.: Klaroline veramente meravigliosa, scritta divinamente autrice: ELLEcrz
·         Innamorarsi è sopravvalutato: Una Delena che verte intorno a una storia familiare piena di misteri e a un Elena che ha sofferto tanto, ma che è pronta a ricominciare.. forse. Autrice: missimissisipi (sono stata brava nella presentazione?? xD)
Okay questo è il primo gruppo di storie delle mie amate lettrici. Vi assicuro che sono meravigliose passate da ognuna di loro non ve ne pentirete <3
Ora come promesso PICCOLO SPOILER: Il capitolo 15 si occuperà di più di altri personaggi, per esempio di Finn e Sage e del nostro povero Jake che non dimentichiamoci e sempre nelle loro grinfie :(
Bene vi metterei tutti qui e vi ringrazierei per come si deve, ma devo veramente scappare stasera sono in pizzeria con le mie amiche, ma come promesso ho postato lo stesso (Ho fatto la rima yeee).
Okay vado grazie mille di tutto e mi scuso per eventuali errori, ma non ho riletto molto il capitolo prima di postarlo :D
Baciiiiiiiiii ed a prestissimoooo :*

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Capitolo 16
*** 15) Fuga e Nuovi Guai ***


Always and Forever

15) Fuga e Nuovi Guai

 

 Pov Jake
Nonostante tutto quello che facessi in quella cella fosse stare fermo e mangiare ero costantemente stanco, indolenzito e affamato. Forse per il fatto che se non erano gli incubi e le mie posizioni scomode a risvegliarmi erano le urla di due uomini che ogni sera e ogni pomeriggio mi giungevano alle orecchie. I miei rapitori continuavano ad urlare finché una donna -Sage ipotizzai- non fermava il litigio e allora uno dei due se ne andava sbattendo la porta.
Sage era stranamente ‘gentile’ con me. Per essere una rapitrice intendo. Veniva ogni giorno ad accertarsi che io stessi bene e che mangiassi e poi se ne andava. Ogni tanto mi sorrideva con fare quasi materno, ma poi ‘indossava’ di nuovo la maschera da rapitrice e se ne andava sbattendo la porta.
Nonostante tutto continuavo a non capire cosa volessero da me e ogni volta che lo chiedevo a Sage lei mi zittiva dicendo che era meglio non saperlo al momento e che me ne avrebbero parlato più avanti. Avevo deciso che sarei scappato, al diavolo il motivo del rapimento. Sage mi aveva allentato le corde ed essendo io un licantropo non mi riusciva difficile forzarle e uscire da quella cella. Dovevo solo trovare il momento giusto. E proprio oggi la fortuna per una volta decise di giocare a mio favore.
"Sage dobbiamo andare è urgente. Lui ha espressamente detto ciò" disse Finn tra l'arrabbiato e lo spaventato aprendo la porta che portava alla mia cella.
"E lasciamo Jake da solo?" constatò Sage.
"Solo per un paio di ore come vuoi che scappi?" Ma mi aveva preso per un idiota?
"Va bene" Detto questo sentii dei passi verso la mia cella e Sage aprì la porta.
"Buongiorno Jake. Ecco la tua colazione" disse, ma aveva un sorriso stanco e quasi inesistente.
"Tutto bene?" le chiesi notando occhiaie sotto gli occhi. Non so perché, ma non riuscivo a provare rabbia nei confronti di Sage, forse per il fatto che non me ne aveva mai dato motivo. Cioè oltre al fatto che mi avesse rapito e non mi dicesse per quale motivo era l'unica a preoccuparsi delle mie condizioni e dei miei pasti e per questo gli e ne ero grato. Purtroppo non avevo mai conosciuto mia madre, mio padre era morto in un incidente, ma di mia madre non sapevo nulla. Vivevo con mio nonno materno che non mi aveva mai detto nulla di lei quindi pensavo che fosse ancora viva. Crebbi senza una figura femminile al mio fianco quindi forse il mio legame con Sage derivava dal fatto che la vedessi come una figura materna? Okay ero un idiota.
"Si sono un po' stanca" detto questo si avvicinò e accarezzandomi i capelli sussurrò "Mi raccomando" successivamente si diresse verso la porta della cella e la chiuse.

Pov Damon
"Rose non ci provare! Lascialo" dissi cercando di strapparle dalle mani un mio album che mia madre le aveva opportunamente consegnato e che conteneva le foto del ‘mio primo bagnetto’ -titolo dell'album che tra l'altro detestavo tremendamente-.
"Damon ci conosciamo sin dalle scuole medie. Fammi vedere ne ho il diritto" ribatte a sua volta prendendo l'album e chiudendosi a chiave in camera mia.
"Rose-Rose non costringermi a sfondare la porta perché sai che potrei farlo" Rose sapeva che fossi un licantropo e mi aveva anche dato man forte durante qualcuna delle mie trasformazioni standomi sempre vicino. Non sapevo cosa provassi per lei, ma qualunque cosa fosse era un qualcosa di molto intenso e forte.
"Damon Salvatore sei così tenero" cinguettò in risposta dall'altra parte della porta "Oh guardati"
"Te la sei cercata!" Stavo per calciare la porta quando sentii mia madre da dietro "Damon Salvatore cosa stavi per fare?"
"Io... Niente" dissi impotente davanti a colei che mi terrorizzava più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma che al tempo stesso amavo incondizionatamente.
"Pensavo stessi per sfondare la porta della tua stanza" disse lei guardandomi in modo circospetto.
"Io?! Madre come potrei?!" questa volta mi sentii arrivare una sberla dietro la nuca.
"E questo perché?" chiesi più a me stesso che a lei.
"Perché sei un idiota" disse mia madre e sentii Rose ridere da dietro la porta.
"Allora vi siete alleate contro di me?" finsi di essere disperato e terrorizzato da ciò.
"Damon Salvatore sei proprio uno scemo" esclamò Rose aprendo la porta e riconsegnandomi l'album.
"Ora paghi pegno" detto questo la presi sulle spalle e iniziai a girare in tondo.
"Mettimi giù!" urlò Rose.
"Ruota di più? Con molto piacere madame" ridacchiai accelerando.
"Damon fermati" decisi di fermarmi dopo l’ennesima supplica.
"Okay, ma solo perché devo andare ad allenamento e non voglio che mi vomiti la colazione addosso" le feci la linguaccia.
"Stupido!" ricambiò la linguaccia.
"Dopo gli allenamenti vai direttamente a scuola no?" davanti a un mio cenno affermativo continuò "Allora ti aspetto davanti all'uscita della tua scuola che ne dici?" Oh cavolo. Il punto era che una parte di me corse a pensare ad Elena e a che cosa avrebbe pensato vedendomi con Rose. Non so perché feci quel pensiero, ma forse perché quegl'occhi da cerbiatta e quel sorriso disarmante insieme a quella bella chioma erano protagoniste abbastanza spesso dei miei sogni e dei miei pensieri. Però ieri mi aveva fatto davvero arrabbiare e come dice quel detto? Si raccoglie quello che si semina no? Quindi Elena si sarebbe dovuta rimboccare le maniche e prepararsi al raccolto.
"Certo ti aspetto" dissi baciandole la guancia.
"Se i piccioncini hanno finito Damon muovi il tuo sedere che siamo in ritardo" detto questo Stefan abbracciò Rose e insieme ci dirigemmo verso l'uscita della nostra abitazione salendo in macchina con gli altri.

Pov Jake
Ce l'avevo fatta. Appena Sage era uscita avevo aspettato dieci minuti per accertarmi che fossero andati via e successivamente con un po' di fatica ero riuscito a spezzare le corde. Poi avevo forzato la serratura che dovevo dire non era chiusa in maniera ermetica. Era un dimostrazione di fiducia di Sage nei miei riguardi oppure il fatto che mi reputassero così stupido da non riuscire a scappare? In ogni caso salii le scale fino a ritrovarmi davanti a un'altra porta e l'aprii. La casa non era male dovevo dire, soprattutto se paragonata alla mia. Ora come trovavo la porta di ingresso? Subito dopo essermi fatto la domanda mi diedi mentalmente del cretino. Davanti a me che ero appena entrato nel soggiorno c'era una grande porta, doveva essere quella.
Avanzai lentamente primo perché non camminavo da tanto e poi perché non volevo che ci forse qualche allarme o cose del genere che suonassero al mio passaggio.
Aprii la porta e sentii l'aria fresca venirmi addosso. Finalmente rivedevo il sole.
Istintivamente avanzai fuori chiudendomi la porta alle spalle attirato dalla libertà.
L'unica cosa è che non sapevo dove mi trovavo, intorno a me c'erano solo alberi.
Ma non volevo rimanere in quella casa un minuto di più quindi usai tutto il mio senso dell'orientamento e iniziai a correre finché quella casa non sparì dalla mia vista.

Pov Niklaus
Non sapevo più come fare. Con Caroline era una situazione veramente senza via d'uscita. Ogni volta che mi sembrava stessimo facendo un passo verso la giusta direzione lei si tirava indietro e io dovevo ritornare indietro a mia volta in modo che ci ritrovavamo sempre al punto di partenza. Sapevo che stava con Tyler e la cosa mi mandava in bestia. Cosa avrebbe ottenuto con Tyler? Essere la moglie del sindaco di una cittadina dimenticata da Dio? Non era questo il futuro che meritava una ragazza come Caroline, piena di luce, di vita e dotata di una perspicace intelligenza. Ma pensandoci forse era meglio che stesse con Tyler. E invece cosa avrei potuto darle io? Una vita di incertezze e di certo se le avessi detto la verità su che cosa ero sarebbe scappata di corsa da me senza voltarsi. Arrivai insieme agli altri al campo dove Matt, Tyler e il resto dei compagni di squadra ci aspettavano. Eravamo riusciti tutti ad entrare in squadra, non che avessi dubbi al riguardo.
Dall'altra parte del campo, verso gli spalti vidi le cheerleaders, ma tra di loro non c'era traccia di Caroline.
"Ragazzi sapreste dirmi dov'è Caroline?" chiese Katherine venendoci incontro.
Chissà perché, ma mi sembrava che in realtà la cosa non gli importasse affatto.
"Caroline non viene oggi. Doveva andare da sua mamma, non ti aveva avvertita?" le chiese Tyler.
"No Ty, ma grazie" dopo aver sorriso a Tyler si girò verso di me.
"Nik dopo potrei parlarti?" mi chiese speranzosa.
"O..Okay! E' qualcosa d'importante?" le chiesi. Sinceramente non capivo cosa volesse dirmi.
"Si, molto. Grazie dolcezza a dopo" detto questo e dopo avermi sfiorato la spalla con la sua mano se ne andò.
"Quindi tu e La Pierce eh?" commentò Tyler.
"No.. proprio no" replicai ancora spaesato dall'atteggiamento di quella ragazza.
"Ehi non giudico. Cioè guardala!" In quel momento mi sentii il sangue ribollire di rabbia. Lui aveva una ragazza come Caroline al suo fianco e si permetteva di fare commenti seguiti da espressioni maliziose su altre ragazze? Stavo per rispondergli per le rime quando Matt intervenne cambiando discorso "Ragazzi, ma se chiedessi a Bonnie di uscire?"
"Matty come sei tenero. Adesso organizzeremo pigiama party e ci faremo le treccine vero?" chiese Damon facendoci ridere persino Matt che era abbastanza imbarazzato. L'unico che non rise, ma finse di farlo sorridendo solo con le labbra era Kol.
"Matt invitala. Secondo me le farà molto piacere" disse Tyler dandogli una pacca sulle spalle "Cioè sei il capitano della squadra di football della scuola come non potrebbe?"
Sia io che Stefan ci limitammo a dargli una pacca di incoraggiamento mentre Kol non disse proprio nulla.
"Tu Kol cosa ne pensi?" gli chiese Matt volendo il suo parere.
"Che sarebbe grandioso. Ora andiamo ad allenarci Matty" e dopo aver rubato la palla a Matt si diresse in campo seguito da lui e Tyler. Sia io che Stefan che Damon ci limitammo a scambiarci uno sguardo d'intesa prima di seguire gli altri e iniziare l'allenamento.

Pov Sage
"Finn è da più di un'ora che aspettiamo. Non verrà lo sai" dissi dopo aver guardato l'orologio.
"Solo perché ieri si è arrabbiato più del solito non vuol dire che non verrà" rispose continuando a guardare davanti a se.
"Ragionaci un attimo. Perché lo stiamo facendo? Potrebbe ripercuotersi anche contro di noi ciò lo sai vero?" gli chiesi spaventata e per la prima volta in vita mia lo ero davvero. Lui mi aveva sempre fatto paura.
"Non dovevi chiamare quello stregone amico tuo?" mi chiese cambiando discorso.
"Non è mio amico e non posso chiamarlo finché non abbiamo certezze e finché non pensa di guadagnarci qualcosa. E' troppo potente Finn. E insieme a lui non so se potremmo sopportare la situazione per molto prima che ci si rivolti contro" Perché non riusciva a capirlo?
"Smettila di essere pessimista Sage!" sbottò Finn guardandomi arrabbiato.
"Finn, Sage" sentimmo una voce che diede i brividi ad entrambi.
"Eccoti" disse Finn mentre io gli stringevo la mano.
"Scusate il ritardo. Sedetevi su non dovevamo parlare?"
Facemmo come ci disse e guardai Finn continuando a pensare che avessimo fatto un tremendo errore.

Pov Jake
Non so come, ma dopo un po' arrivai in un posto dove ero solito fare escursioni con mio nonno da piccolo. Felice per aver raggiunto un punto a me noto cercai di orientarmi dato che era da molto che camminavo alla cieca. Ah si perché non ci avevo pensato prima? Da qui riuscivo ad arrivare alla centrale di polizia in una decina di minuti. Presi un altro respiro e ripresi a correre. Non so perché correvo ormai, forse perché mi sentivo ancora in pericolo o forse perché dopo tanti giorni di reclusione avevo voglia di riassaporare la libertà.
Ero stanco, molto stanco, ma questo non mi impediva di continuare a correre e quando iniziai a vedere le luci della stazione di polizia stremato feci un ultimo sforzo e accelerai.
Mi fermai e presi fiato, ce l'avevo fatta. Vidi Caroline Forbes uscire dalla centrale.
Alzò lo sguardo e subito mi vide.
"Jake!" urlò correndomi incontro.
"Caroline" mormorai senza forze cadendo a terra e pensando che almeno adesso ero al sicuro.
 

Angolo di quella pazza-questa volta puntuale- di winner_

Ciaooo a tutti bellissimi <3
Che dire? Per cominciare vi ringrazio tanto per le bellissime recensioni dello scorso capitolo che come sempre sono un colpo al mio cuore (in senso positivo ovvio) *-*
Su questo capitolo non so cosa dire.. Sinceramente tranne il Pov Jake il resto non mi convince molto, anche il titolo, ma dovevo pur continuare la storyline dei nostri protagonisti no? E poi dovevo anche introdurre i "nuovi" cattivi (perché saranno due oltre a Finn e Sage che più che altro sono i classici provocatori del disastro) della storia.
Riguardo sempre al capitolo è un po' cortino, ma non temete mi farò perdonare col prossimo che posterò intorno al 16/17 di giugno :D
Ora sono una ragazza puntuale io ;)
Passiamo alla mia cosiddetta Pubblicità che più che altro è una Citazione delle storie che mi piacciono e sono delle mie lettrici, ma tanto l'avete capito :)
Ovviamente come dicevo nello scorso, scrivete tutte non posso scrivere tutte le storie delle mie lettrici che mi fanno andare fuori di testa (sempre in senso positivo) quindi vi ho divisi in gruppi che girerete continuamente in questo angolino fino alla fine della mia storiella :)
Nello scorso c'era il gruppo 1, ora tocca al gruppo 2 (fin ora ci sono solo questi gruppi xD):
·         White Darkness-Bianca Oscurità: Storia incentrata su un mondo parallelo dove gli Originals sono cattivissimi e si procederà verso la loro "redenzione". Leggetela davvero *-* Autrice: elyforgotten
·         Cause you'll always be my only destiny: Una Damon/Nuovo personaggio travolgente e scritta magnificamente ora completa. Autrice: Iansom
·         Did you know that you breath: Sequel di "Cause you'll always be my only destiny" :) Autrice: Iansom
·         Sweet Caroline: Una one-short tenerissima su Caroline e Klaus. Autrice: AmoTVD98
·         All I need: Una bellissima storia su Damon e Elena. Autrice: Esperanza97
·         Bring it on- Come sarebbe dovuta andare tra l'ibrido e la lupa: Una one-short sui pensieri di Klaus durante il suo momento con Hayley nella 4x16 che io penso siano stati reali anche nel telefilm (Klaroline). Autrice: Elyxa85
·         KISS ME: Una Candice Accola/Joseph Morgan stupenda, dolce e travolgente. Autrice: vitamina
·         You need comfort: Una one-short Klaroline della quale mi sono innamorata che rivisita la scena finale della 4x17 dal punto di vista di Caroline. Autrice: ELLEcrz
Okay dopo questa meravigliosa lista di storie che vi consiglio di leggere tutte vi saluto e ci risentiamo al prossimo capitolo <3
Mi scuso sempre per eventuali errori, ma la voglia di postare è troppa hahahah xD
Se avete facebook mi raccomando aggiungetemi ;) Adesso ho anche twitter però se volete trovate i link nella mia pagina account qui su efp <3
Bacii e a presto:*
La vostra winner_ :)

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Capitolo 17
*** 16) Complicazioni- parte I ***


Always and Forever

 

16) Complicazioni- parte I

 
N.B: La storia oggi compie un annooooooo evviva. Okay dopo questo sclero dedico il capitolo a tutte le ragazze che recensiscono la mia storia voi mi fate andare avanti vi adoro. Buona lettura e ancora tanti auguri alla storia.
 
Pov Caroline

"Jake" urlai di nuovo più forte quando lo vidi cadere a terra.
Subito mi inginocchiai accanto a lui e mi abbassai al torace per controllare il cuore. Batteva. Era vivo.
Feci un sospiro di sollievo e mi accorsi che Jake era senza maglietta. Era settembre, ma non c'era tutto questo caldo quindi gli toccai la fronte accorgendomi che scottava.
Intanto alcuni poliziotti si erano radunati accanto a me pregandomi di allontanarmi da lui.
Mi alzai, ma sarei rimasta comunque vicino a lui. Volevo molto bene a Jake, lo vedevo come un fratellino minore.
"Caroline" mia mamma mi venne incontro.
"Mamma hanno..cioè ho trovato Jake!" dissi andando incontro a mia mamma e abbracciandola felice.
Intanto l'ambulanza era giunta sul posto e stavano mettendo Jake su una barella.
"Devo chiamare suo nonno subito!" disse mia madre prendendo il telefono mentre io mi avvicinavo all'ambulanza.
"Care dove vai?" mi chiese spaesata.
"Vado con Jake. Sono stata la prima persona che l'ha visto, voglio che appena si svegli si senta al sicuro" detto questo senza ascoltare la sua risposta fermai l'uomo che stava per chiudere le porte dell'ambulanza e salii anch'io.
 
Pov Niklaus
Uscii fuori dagli allenamenti diretto a scuola, quando qualcuno mi richiamò.
"Nik" Katherine. Con uno sbuffo mi girai.
"Katherine" misi su un finto sorriso.
"Ricordi dovevo dirti una cosa importante" disse sorridendomi in maniera.. civettuola?
"Certo" le feci cenno di sederci su una panchina e lei acconsentì incamminandosi prima di me.
Prima di incamminarmi anch'io potei sentire col mio udito da licantropo Tyler Lockwood alla fine del parcheggio commentare con quei gorilla dei suoi amici "Guardate Nik e Kat. Fa tanto il furbo quello.."
"Insomma non si può negare che tutte le ragazze della scuola siano attratte da lui" commentò uno dei suoi
amici, ma la cosa che mi fece venir voglia di andare verso di lui e prenderlo a pugni fu la sua risposta.
"E poi dicono che le ragazze della nostra età siano più intelligenti. Bastano due occhi blu, dei capelli biondi e un accento britannico per farle cadere ai propri piedi" risero come degli idioti.
Intanto mi ero seduto alla panchina insieme a Katherine, ma continuavo a sentire i loro discorsi anche se non avrei voluto.
"Tu e Caroline? Cioè quella ragazza è proprio sexy" disse un altro gorilla.
"Quella ragazza è pazza di me. Penso che non passerà molto prima di.." a questo punto immaginai avesse fatto uno sguardo allusivo ai suoi amici. Mi chiesi quanto potesse essere falso e meschino Tyler Lockwood? Davanti alle ragazze, a noi e al suo migliore amico Matt  faceva la parte del ragazzo con i piedi per terra ed innamorato e poi bastavano quattro gorilla che lo veneravano per far uscire fuori la sua vera natura.
Li sentii ridere e salire sulle loro macchine segno che la conversazione era finita.
"Allora Nik?" mi chiese Katherine sventolandomi una mano davanti agli occhi.
"Scusa, ma ero distratto, dicevi?" le chiesi tornando a concentrarmi su di lei.
"Volevo chiederti se ti andava di venire al grill con me domani sera" la guardai aggrottando le sopracciglia.
"Ti ricordi quando ti raccontai di quel fatto?" mi chiese e ricordandomi di quella storia annuii esortandola ad andare avanti.
"Ecco. Mi sono davvero trovata bene con te e forse ho capito che se voglio superare i problemi dovrei cominciare a parlarne con qualcuno di cui mi fidi.." sinceramente non capivo perché quel qualcuno dovevo essere io? C'erano gli psicologi e i migliori amici per quello.
"Katherine sinceramente io.." non riuscii a finire la frase che venni interrotto da lei.
"Io mi fido di te Nik. Non è un appuntamento. Solo un'uscita tra due amici per parlare tutto qui" onestamente non mi andava di uscire con lei, ma se si fidava di me e voleva solo parlare dei suoi problemi non vedevo perché dovevo dirle di no. Pensai a Caroline, ma lei stava con quel gorilla di Tyler quindi..
"Okay allora ci vediamo domani sera al grill. Per che ora?" le chiesi alzandomi da quella panchina. Si era fatto davvero tardi e beccarmi una sgridata dalla professoressa di letteratura non era proprio il mio sogno nel cassetto.
"Per le otto e mezza che ne dici?" annuii d’accordo e detto questo si incamminò verso le sue amiche.
Quando stavo per raggiungere la macchina mi accorsi che non c'era.
Mi frugai le tasche, ma niente chiavi.
"Kol" imprecai dopo aver visto il suo messaggio che diceva "Non vogliamo fare tardi cugino."
L'unico modo per andarsene era chiedere un passaggio a Katherine, poiché la scuola si trovava a cinque minuti di macchina e a quindici a piedi.
Stavo per incamminarmi verso lei e le ragazze quando sentii il mio cellulare squillare.
"Pronto" risposi arrabbiato senza guardare l'utente.
"Nik?" mi chiese la voce di Caroline dall'altra parte del telefono.
"Caroline?" risposi stupito. Sinceramente era l'ultima persona da cui mi sarei aspettato una chiamata.
"Nik sai se Rebekah e le altre sono già a scuola?" mi chiese e la sentivo leggermente agitata, in ansia per qualcosa.
"Cosa è successo?" le chiesi e avrei voluto incamminarmi nella sua direzione, ma non sapevo dove fosse.
"Hanno ritrovato Jake e adesso sono in ospedale che aspetto che si risvegli" Avevano ritrovato Jake? Anche se non lo conoscevo tirai un sospiro di sollievo.
"Hai bisogno di compagnia?" sapevo quanto fosse orgogliosa non l'avrebbe ammesso mai.
"Io..si!" incredibile, ma vero l'aveva ammesso.
"Sto arrivando!" chiusi il telefono dirigendomi verso l'ospedale.
 
Pov Damon
"Perché Nik non arriva? Saranno passati tipo venti minuti da quando ce ne siamo andati"
"Magari sta ancora parlando con la Pierce" disse allusivo Kol, ma in quel momento Katherine e due sue amiche entrarono in classe.
"Non credo" risposi a Kol mentre la professoressa Miller rimproverava Katherine definendola una persona con "scarsa serietà" e facendo scappare un sorrisetto a tutti per l'allusione che questa frase poteva creare, soprattutto se si parlava di Katherine.
"Forse.." stava per dire Stefan, ma venimmo interrotti dalla prof.
"Kol Mikaelson, Stefan e Damon Salvatore volete renderci partecipi della vostra discussione?" chiese.
"Si. Stavamo discutendo su quanto questa lezione fosse interessante e su quanto lei professoressa sia brava a spiegare e a far amare questa materia." Tutti i nostri compagni iniziarono a ridacchiare.
"La smetta di fare lo spiritoso signor Mikaelson. Al prossimo richiamo tutti e tre in presidenza intesi?"
"Si professoressa!" dicemmo io, Stefan e Kol in coro abbastanza scocciati.
"Che vipera!" sussurrò Kol così piano affinché solo io e Stefan potessimo sentirlo.
"Puoi dirlo forte" rispondemmo insieme io e Stefan con lo stesso tono.
 
Pov Caroline
Ero in ospedale da più di un'ora e il nonno di Jake era già arrivato e mi aveva ringraziato, ma gli dissi che sarei rimasta comunque per dare supporto a Jake.
Suo nonno era un signore che doveva avere all'incirca una sessantina d’anni. Era cordiale e sorridente. Mi aveva offerto anche un caffè.
Perché avevo chiamato Nik? In realtà avevo preso il telefono e digitato subito il suo numero senza fare caso a Rebekah o alle altre. Okay avevo ammesso di avere dei sentimenti per lui, ma possibile che questi sentimenti fossero tanto intensi da farmelo sognare la notte o da farmi immaginare noi due come coppia?
Venni distratta da quei pensieri quando mi senti chiamare: "Caroline" sapevo che era lui anche senza il bisogno di girarmi per il semplice fatto che delle farfalle avevano preso a svolazzare nel mio stomaco e perché come diceva il mio nome lui non lo diceva nessun'altro. Merito di quel suo meraviglioso e maledetto accento.
"Nik" mi girai sollevata. Volevo maledettamente abbracciarlo, ma lo fece lui senza il bisogno di  chiedergli nulla.
"Caroline..Oh scusate non volevo interrompervi" disse il nonno di Jake.
A malincuore mi staccai da Nik rimanendogli comunque vicina.
"Tu devi essere il fidanzato di Caroline vero?" chiese Thomas guardandoci sorridente.
"Noi veramente.." stavamo per replicare quando Thomas ci disse "Siete davvero una bella coppia. Ora scusatemi, ma l'infermiera mi sta chiamando. Se ha delle novità sulle condizioni di Jake ti farò sapere Caroline." disse incamminandosi verso l'infermiera.
Mi girai verso Nik che aveva un sorriso divertito sulla faccia.
"Perché sorridi?" gli chiesi iniziando a sorridere anch'io.
"Perché ci scambiano per fidanzati troppo spesso. Forse è un segno del destino no?" sbuffai dandogli una sberla scherzosa sulla testa.
"Domani sera potremmo andare tutti insieme al grill no? Con Jake appena si sarà svegliato" proposi
sorridendogli.
"Ehm.. Non potremmo fare un'altra sera?" chiese lui esitante e leggermente all'erta guardandomi.
"Perché?"
"Perché domani sera avrei un impegno.." disse portandosi una mano dietro la testa.
 
Pov Niklaus
"Con chi? Oltre a Damon e gli altri con chi dovresti uscire?" mi chiese lei non rendendosi forse conto di quello che aveva appena detto.
"Mi stai dando dell'asociale?" le chiesi abbastanza confuso e leggermente offeso.
"No, no certo che no. Dico solo che.." cercò di giustificarsi lei, ma la interruppi.
"Comunque esco con Katherine quindi se riusciamo ad uscire un altro giorno sarebbe fantastico" bomba
sganciata.
Si alzò dalla sedia fissandomi furiosa. "Penso di non aver sentito bene, anzi sicuramente non ho sentito bene. Tu esci con Katherine? Stiamo parlando della stessa Katherine giusto?"
"Se ti riferisci a Katherine Pierce la riposta è si." risposi impassibile.
"Tu sei completamente idiota?" mi chiese fuori di se.
"Ma come ti permetti?" le chiesi ora veramente arrabbiato.
"Tu dici di amarmi, mi baci per ben due volte, mi fai mettere in dubbio tutto e poi mi dici che esci con Katherine Pierce?!" Vidi delle persone girarsi verso di noi, evidentemente stavamo attirando l'attenzione di tutta la corsia, ma ormai Caroline era un treno in piena.
"Veramente se mi lasci spiegare.." cercai di giustificarmi, ma ovviamente non me lo permise.
"Non puoi giustificarti, non puoi dire niente che ti giustifichi. Dio mio Katherine Pierce Nik? Sei caduto così in basso?" basta ora ero furioso.
"Vuoi lasciarmi parlare??!" le urlai prendendola per le spalle.
In quel momento ebbi la certezza di aver attirato l'attenzione di tutto l'ospedale quando mi sentii tutti i loro
sguardi addosso e alcuni commenti sulla scenetta che stavamo dando.
"Questo non è il posto migliore per discutere andiamo da qualche altra parte" le dissi dopo essermi guardato in giro e aver confermato quello che pensavo.
"Si. Vieni" disse in maniera glaciale facendomi strada.
 
Pov Elena
Stavamo andando verso l'aula di storia quando Bonnie ci fermò dicendoci: "Ragazze Matt mi ha chiesto di uscire".
"Cosa??" le chiesi io.
"Quando??" chiese Rebekah anche lei sorpresa tanto quanto me.
"Domani sera" rispose Bonnie.
"E tu?" le domandai io. Ancora non riuscivo a crederci. Cioè era palese che Matt fosse interessato a Bonnie, ma tutte noi immaginavamo che non si sarebbe fatto avanti tanto presto, invece.
"Io ho accettato. Magari.. Devo andare avanti. Dopo Jamie non ho più avuto un fidanzato e poi Matt è davvero una bella persona quindi perché non dargli una possibilità?" sembrava che cercasse più di convincere se stessa che noi.
"Hai ragione Bon. Lui è sempre stato carino con te quindi magari potrebbe nascere qualcosa. Qualcosa di bello" disse Rebekah sorridendole.
"Ragazze, ma Caroline?" chiesi dopo averle scritto l'ennesimo messaggio.
"Non ho sue notizie da ieri sera" rispose Bonnie.
"Dopo la scuola passiamo a casa sua è la soluzione migliore" asserì Rebekah "E ora in classe che devo scusarmi con quell'arpia della Pierce"
 
Pov Esterno
Il signor Frederick dopo che suo figlio se ne era andato, aveva fatto entrare April con le sue valigie.
"Se vuoi sopra c'è una camera. Anzi aspetta vado a sistemartela a quanto pare rimarrai qui per un bel po'" detto questo si incamminò per le scale con April dietro.
"Lascia ti aiuto io!" disse prendendole una valigia e salendo le scale.
"E' ridotta meglio di quello che pensavo. Questa era la camera di tuo padre. Ora diventerà la tua, ce ne occuperemo in settimana. Ti lascio da sola così hai il tempo di adattarti." stava per uscire quando "Ah April questa è la scuola dove andrai. E' la 'Mystic Falls High School' ci vanno anche dei ragazzi che sono nostri vicini e i loro amici se vuoi te li presento appena tornano da scuola" stava cercando di essere il più gentile possibile per metterla a proprio agio, ma in realtà era lui quello che doveva mettersi a proprio agio.
Lei annui in risposta e Frederick stava per uscire dalla stanza, questa volta veramente, quando le sentì dire "Mi dispiace!" si girò e la guardò con tenerezza dicendo "Tu non hai colpe!" detto questo uscì dalla stanza di April che iniziò a piangere chiedendosi perché suo padre l'avesse lasciata qui.
 
 
 
 
Angolo di winner_
Ciaoooo a tutti meraviglie *-*
Chiedo scusa per il ritardo, anche se breve, ma ho dovuto aiutare un po' mio fratello con gli esami di terza media e poi ero un po' giù perché non mi convinceva il capitolo da me precedentemente postato quindi l'ispirazione era andata un po' a quel paesino.
Ora però si entra nella parte seria della storia. Questo capitolo vi sembrerà un capitolo di passaggio e inutile, ma non è così perché per il prossimo capitolo dovete fare affidamento a questo. Il titolo non mi convince spero vi piaccia, ma sono sempre disponibile a consigli.
Nel prossimo capitolo ci saranno i veri e propri botti pure perché la storia si avvicina sempre di più al momento centrale e di conseguenza alla fine.
 
Consigli di winner_
Queste sono le storie che la vostra win vi consiglia scritte dalle meraviglie che mi seguono (Gruppo 1):
•             TODAY MY LIFE BEGINS: Una Delena e Klaroline bellissima che tratta argomenti delicati con fantastica maestria <3 Autrice: Esperanza97
•             THERE MAY BE SOMETHING THERE THAT WASN'T THERE BEFORE: Una Joseph Morgan/Candice Accola molto dolce adesso completa *__* autrice: CinderNella
•             EMBERS: Una Konnie con qualche accenno di Klaroline carinissima.. autrice: annejane
•             Over The Deception Of Life: Una Elijah/Nuovo personaggio davvero avvincente ogni capitolo è un colpo al cuore (piccolo Klaroline anche qui) autrice: elyforgotten
•             Perhaps, one day.: Klaroline veramente meravigliosa, scritta divinamente autrice: ELLEcrz
•             Innamorarsi è sopravvalutato: Una Delena che verte intorno a una storia familiare piena di misteri e a un Elena che ha sofferto tanto, ma che è pronta a ricominciare.. forse. Autrice: missimissisipi (sono stata brava nella presentazione?? xD)
 
Piccolo spoiler prossimo capitolo: Avremo la continuazione della discussione tra Caroline e Nik, i vari "appuntamenti", il risveglio di Jake e la reazione di Finn e Sage alla sua fuga e la presentazione del primo cattivo (questo mettetelo in forse).
 
Che dire ringrazio le meraviglie che hanno recensito lo scorso capitolo sono seria voi mi permettete di andare avanti grazie <3
205 recensioni.... Un anno fa decisi, dopo vari ripensamenti, di pubblicare questa storia credendo che non sarebbe mai piaciuta e ora mi ritrovo al sedicesimo capitolo con 205 recensioni??? E' una cosa meravigliosa grazie davvero :')
Mi scuso per eventuali errori :)
Che dire? Pubblicherò il prossimo capitolo abbastanza presto :3
Bacii a tutti la vostra winner_ <3

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Capitolo 18
*** 16) Complicazioni- parte II ***


Always and Forever

16) Complicazioni- parte II

 
Pov Caroline
Entrai in una stanza vuota con dei materassi senza lenzuoli quindi dedussi che io e Nik potevamo discutere senza possibili interruzioni.
Nik alle mie spalle chiuse la porta. Senza dargli il tempo di dire nulla mi rigirai.
"Se vuoi dire qualcosa per giustificarti mi dispiace, ma non puoi per il semplice fatto che non c'è nulla che potrebbe giustificarti" lo fissai con le braccia incrociate pronta per quella discussione.
"Non voglio dire nulla per giustificarmi perché non ho niente da difendere Caroline e non mi sembra che ti debba spiegazioni" mi rispose impassibile anche se lo vedevo abbastanza nervoso.
"No guarda sai che c'è? E' inutile continuare a parlare con qualcuno che non capisce. Io ci ho provato in tutti i modi, ma tu.."
"Io cosa? Sono stufo dei tuoi sbalzi d'umore Caroline. Non vuoi stare con me, ma se esco con una ragazza inizi a farmi le scenate di gelosia.." lo interruppi "Io non sono gelosa!", ma lui mi ignorò andando avanti "Ho deciso. Dato che sono sinceramente stufo delle tue scenate ti darò un ultimatum: se provi qualcosa per me dimmelo e ti prometto che troveremo un modo, lo diremo a Tyler e non uscirò con Katherine" aveva assunto un tono dolce dicendo ciò "ma se non provi niente per me non dire nulla e ti prometto che ti lascerò in pace e non ci proverò più con te, ma nulla mi vieterà di uscire con chi voglio." stavo per replicare, volevo dirgli che si ero gelosa che mi dava fastidio il solo vederlo avvicinarsi a Katherine che avrei voluto baciarlo fino a farmi mancare il respiro, ma non dissi nulla.
Aprii la bocca due volte senza emettere suono.
"Ho capito. Ci vediamo a scuola Caroline" quelle parole bastarono a farmi capire quanto fosse ferito e quando uscì sbattendosi la porta alle spalle delle lacrime iniziarono a bagnarmi il volto.
"Ti amo" sussurrai al vuoto ammettendo a me stessa ciò.
 
Pov Jake
Aprii gli occhi. Inizialmente dovetti sbattere le palpebre più volte per adattarmi alla luce della stanza, ma presto ci riuscii.
Vidii mio nonno seduto su una sedia accanto al mio letto sorridermi e d'istinto ricambiai.
"Nonno.." farfuglia confuso. Avevo la gola secca e non sapevo come mai mi trovavo in quella stanza, con mio nonno. Poi tutto mi ritornò in mente: Sage, la porta lasciata allentata, la fuga, l'arrivo davanti alla stazione di polizia, Caroline che mi veniva incontro mentre cadevo a terra privo di sensi e tutto riacquistò un senso.
"Jake sei al sicuro adesso. Ti hanno ritrovato, anzi Caroline ti ha ritrovato davanti alla stazione di polizia. Hanno chiamato un'ambulanza e mi hanno avvertito che eri qui. Mi sono precipitato. Io.. Jake.. ero così in ansia.." non avevo mai visto mio nonno così stanco e spaventato, sul punto di piangere.
"Nonno mi dispiace di averti fatto preoccupare, ma adesso sono qui per favore" gli chiesi supplichevole prendendo la sua mano. Mio nonno notando il mio tono di voce mi passò un bicchiere d'acqua che bevvi tutto d'un fiato.
"Sei come un figlio per me Jake non farmi mai più una cosa del genere" esordì alzandosi.
"Tra poco è orario di pranzo. Vado a cercare l'infermiera e le dirò che ti sei svegliato.." In quel momento la porta si aprì ed entro Caroline Forbes.
Ma che ci faceva lei qui? Poi mi vennero alla mente le parole di mio nonno e tutto si fece chiaro: Caroline mi aveva ritrovato. Se non fosse stato per lei chissà dove sarei.
"Caroline" dissi contento. Quando Caroline andava in quarta e io in terza come Jer e Anna ero completamente innamorato di lei. Le andavo dietro come un cagnolino, ma poi col tempo capii che con lei non avrei avuto speranze dato che mi vedeva più come un fratello più piccolo quindi mi ero rassegnato. No che vederla non mi facesse nessun effetto. Era pur sempre una bellissima ragazza, ma provavo solo un incredibile affetto fraterno nei suoi riguardi.
"Jake. Ti sei svegliato!" esclamò felice anche se potevo vedere che il suo sorriso non coinvolgeva gli occhi abbastanza arrossati.
"Ragazzi io vado a cercare l'infermiera e il dottore." disse mio nonno uscendo dalla camera e chiudendosi la porta alle spalle lasciandoci soli.
"Come ti senti?" mi chiese lei avvicinandosi e sedendosi sulla sedia dov'era seduto pochi minuti prima mio nonno.
"Io?! Alla grande. Ora vorrei solo andarmene di qui." le risposi strappandole in piccolo sorriso.
"Non sai quanto sono felice di riaverti qui Jake. Sei mancato a tutti anche a Jer e Anna. Dopo la scuola verranno subito a trovarti." Finalmente avrei rivisto Jeremy e Anna. Se non fosse stato per loro sarei ancora il ragazzo solitario senza un amico. Loro avevano provato a conoscermi e poi mi avevano inserito nel loro gruppo dove avevo conosciuto persone meravigliose come Caroline, Elena, Bonnie e Matt. Insomma dovevo molto a quei due.
"Non vedo l'ora di vederli. Chissà che nuovi giochi di parole avrà inventato Anna." Entrambi ridacchiammo di nuovo.
"Che cosa c'è che non va?" le chiesi notando di nuovo il suo sguardo farsi triste.
"Io....Niente" disse dopo un po' di esitazione.
"Care conosco quello sguardo e poi i tuoi occhi sono arrossati segno che hai pianto!" le risposi prontamente. Era raro vedere Caroline in quelle condizioni quindi qualcosa doveva averla ferita profondamente.
"Io sono solo una stupida autolesionista brava a ferire le persone." mi rispose guardando verso la finestra.
"Caroline." la richiamai dolcemente.
"Jake io non faccio mai la cosa giusta. Cerco di non ferire nessuno e alla fine ferisco tutti. Mi sono fidanzata con Tyler perché non volevo che la nostra amicizia finisse e speravo col tempo di provare qualcosa per lui, ma poi è arrivato Nik e io.." bloccai un attimo il suo sfogo non riuscendo a collegare i pezzi: "Ti sei messa con Tyler? E chi è Nik?"
Mi raccontò tutto. Mi raccontò del fidanzamento con Tyler, dell'incontro con Nik, della connessione che subito aveva sentito con lui, del bacio tra lei e Nik, della pausa di riflessione con Tyler, del secondo bacio che lei e Nik si erano scambiati e della sua reazione a ciò. Ogni tanto qualche lacrima scendeva e io le stringevo la mano per confortarla.
"E oggi mentre tu eri ancora incosciente io l'ho chiamato per cercare conforto, ma poi ho rovinato tutto..." si porto le mani al viso e iniziò a singhiozzare.
Non so come e con quale forza riuscì a mettermi seduto nel letto, fatto sta che ci riuscii.
Le presi le mani e le levai dal suo viso.
"Cosa ti ha sconvolto così tanto Care?" le chiesi triste. Odiavo vederla così.
"Lui mi ama Jake e io l'ho perso capisci?!" mi chiese mentre altre lacrime le bagnavano il viso.
"Vieni qui!" sussurrai facendole posto nel letto. Lei si distese e poggiò la testa sul mio petto.
"Ahi" esclamai sentendo una fitta nel punto in cui si era poggiata.
"Scusa, scusa" ripeté lei poggiandosi sulla mia spalla. Le avvolsi un braccio intorno alle spalle e lei iniziò di nuovo a piangere. Le lasciai qualche minuto per sfogarsi quando poi le chiesi: "E tu lo ami?"
"Io..Si! Credo di non aver amato nessuno come amo lui" disse sicura di se’.
"Allora asciugati le lacrime, lascia definitivamente quello stupido di Tyler e vai da lui!" esordii.
"Ma lui non ne vuole più sapere di me." rispose Caroline.
"Questo è quello che pensi. Caroline se lui ti ama, e sono sicuro di ciò, non può dimenticarti nel giro di un giorno e neanche di un mese. Vai da lui!" ripetei sorridendole cercando di convincerla.
La vidi annuire. "E tu?" mi chiese mettendosi a sedere.
"Io starò benone te l'ho già detto. Vai!"
"Grazie Jake ti voglio bene" mi disse e dopo avermi dato un bacio sulla guancia scese dal letto.
"Anche io!" le risposi sorridendo. Mi diede un ultimo sorriso prima di uscire dalla porta.
Ero felice. Caroline avrebbe lasciato quel gorilla di Tyler e si sarebbe messa con qualcuno che l'amava davvero speravo.
 
 
Pov Bonnie
Matt era passato a prendermi alle otto come avevamo stabilito.
Entrammo al Grill ed era strano non vederlo dietro al bancone, ma accanto a me, come un normalissimo cliente.
Iniziai a ridacchiare e lui mi guardò confuso.
"Non è niente. Stavo pensando che è strano vederti come un cliente." rise anche lui e disse "Almeno godo di un piccolo sconto dipendente."
"Buono a sapersi Donovan" gli dissi sedendomi al tavolo che avevamo preso. Non sapevo perché ma oggi il Grill era abbastanza pieno.
"Seratona al Grill stasera?"
"Non ne ho la minima idea." mi rispose ridacchiando.
"Ma tu non lavori qui?" gli chiesi ironicamente.
"No stasera." mi rispose ritornando a fissarmi.
Per questo io e Matt eravamo amici. Con lui parlare e scherzare era facile come bere un bicchier d'acqua. Ma insieme come coppia? Avevo i miei dubbi.
"Matt io.." cercai di essere subito diretta, ma mi interruppe.
"Bon nessuna fretta. Non voglio che questa diventi un'uscita strana tra due amici che provano a diventare qualcosa di più senza riuscirci. Tu mi piaci e voglio andarci piano."
"Wow. Okay..Ehm libro preferito?" gli chiesi dandomi poi dell'idiota. Io e Matt eravamo amici e come tale conoscevamo ogni cosa l'uno dell'altro.
"Scusami." dissi mettendomi una mano a coprire gli occhi. Questa serata sarebbe stata un fiasco.
"Cosa c'è Bonnie?" mi chiese Matt preoccupato.
"E' strano.. Uscire insieme non come amici." Mi sarei tagliata la lingua.
"Bonnie se non volevi uscire con me potevi dirlo.." disse Matt offeso.
"No, è che.. Posso andare un attimo in bagno? Ordina tu per me."
Matt annui e tornò al menù.
Che cavolo perché non sto mai zitta? Possibile che dovessi sempre essere così maledettamente sincera?? Con questi problemi stavo percorrendo il corridoio che portava al bagno. Non c'era nessuno. Strano di solito trovavi amanti intenti a sbaciucchiarsi.
Improvvisamente mi sentii sbattere al muro. Aprii gli occhi spaventata per trovarmi davanti quell'imbecille di Kol.
"Tu..Idiota.. Mi hai spaventata" annaspai tentando di liberarmi dalla sua stretta. Impossibile era troppo forte per me.
"Tu e Matt? Semplicemente ridicolo!" Ma come si permetteva? Cioè una piccola parte di me stava annuendo d'accordo con lui, ma.. Aspetta un attimo.. Cosa? Io non sarei mai stata d'accordo Kol Mikaelson.
"Non sono affari tuoi lasciami andare.." dissi più fredda del ghiaccio.
"Altrimenti?" mi domandò divertito. Divertito? Adesso ci penso io.
"Altrimenti mi metto a urlare!" esclamai inviperita trafiggendolo con lo sguardo. Lasciami andare!
"Mi chiedo come farai?" mi chiese con un sorrisetto furbo.
"Che cos.." non ebbi il tempo di finire la frase che Kol catturò le sue labbra con le mie.
Era strano, ma non una cosa strana tipo uscire con Matt, ma un qualcosa di strano che mi stava piacendo.
Il bacio era davvero dolce e non mi sarei di certo aspettata tutta questa dolcezza da una persona come Kol.
Finii troppo presto lasciandomi senza parole.
"Ci si vede in giro Bon-Bon" disse incamminandosi dalla parte opposta al bagno.
Ancora confusa dal bacio ritornai in sala dove Matt mi stava aspettando.
"Ho ordinato tra un po' arriveranno gli hamburger" poi notando la faccia sconvolta che dovevo avere mi chiese "Che cosa hai?"
"Matt.. Io... Mi dispiace, ma non me la sento." e prima che potesse dirmi qualcosa mi avviai verso l'uscita notando prima di uscire dal Grill Niklaus e Katherine seduti insieme a un tavolo.
 
 
Pov Sage
Eravamo rientrati ed eravamo spaventati e stanchi, ma soprattutto spaventati.
"Finn io vado a vedere come sta Jake" dissi girandomi verso la porta che trovai stranamente aperta.
"Finn avevi lasciato la porta della cantina aperta?" gli chiesi pregando con tutta me stessa affinché la sua risposta fosse affermativa.
"No" lo sentii venire di corsa.
"Oh mio dio!" urlai correndo verso la porta e facendomi le scale di corsa con Finn che mi urlava dietro "Sage cosa succede?"
Arrivata al pianerottolo mi accorsi che la porta era aperta e di Jake nessuna traccia.
"Siamo fottuti ecco cosa succede" dissi sconvolta guardando la cella dove fino a stamattina si trovava Jake.
"Quel piccolo.." interruppi Finn girandomi verso di lui "Qui non c'entra niente il ragazzo. Noi siamo stati degli irresponsabili"
"E ora cosa si fa?" mi chiese spaventato Finn.
"Diremo a lui che il ragazzo è scappato!" dissi coraggiosa, almeno all'apparenza.
"Se gli diciamo ciò ci ucciderà" disse Finn tremando.
"Se gli spieghiamo la situazione sono certa che Mikael Mikaelson(*) capirà." almeno lo speravo.
 
 
Pov Niklaus
Stavo aspettando Katherine al tavolo che avevamo preso al Grill da dieci minuti circa.
Kol si era offerto di venire con me, ma appena arrivati si era diretto verso il bancone e di lui nessuna traccia.
Ero stanco e arrabbiato, ma soprattutto stanco. Volevo andare a casa e cancellare qualsiasi disegno avessi mai fatto su Caroli... Basta. Mi ero proibito anche solo di pensare a lei.
Vidi Katherine entrare al Grill con un espressione funerea e gli occhi rossi, come se avesse pianto.
"Ciao" disse cercando di essere sorridente sedendosi al tavolo.
"Ciao" risposi stupito guardandola. Avevo visto Katherine Pierce arrabbiata, divertita, civettuola e subdola, ma questa Katherine davanti a me sembrava diversa.
"Cosa è successo?" le chiesi non capendo cosa fosse.
"Che come al solito a mio padre non importa nulla di me e non posso contare su mia madre perché lei..(**)" si bloccò guardandomi con gli occhi spalancati.
"Che ne dici se ne parliamo con calma?" le chiesi un po' sorpreso da questo suo atteggiamento.
"Io.. Scusa, ma stasera non mi sento molto bene. Possiamo fare un'altra sera?" mi chiese alzandosi e riprendendo la sua roba.
Non me la presi in effetti stasera neanche io ero dell'umore.
"No va bene. Ti accompagno a casa!" mi offrii.
"No, no va bene posso andare da sola." mi rispose Katherine.
In quel momento vidi Elijah e Damon entrare e dirigersi verso di noi dopo essersi guardati intorno.
"Ei Nik, Katherine" disse Damon scioccato nel dire il secondo nome.
Vidi mio fratello guardare Katherine stupito e poi guardare me confuso.
"Niklaus, Katerina che piacere rivederti" Katherine si girò e dedussi che lanciasse un' occhiataccia a mio fratello prima di rigirarsi verso di me. "Ciao Nik e scusa ancora!"
"Aspetta che ti accompagno!" mi sentii afferrare per un braccio.
"Mi dispiace amico, ma noi due abbiamo da fare adesso. L'accompagnerà Elijah con la sua macchina!" disse Damon guardando Elijah.
"Certamente. Katerina vogliamo andare?" chiese Elijah porgendole il braccio. Chissà dove si erano già visti?
"Va bene, ma solo perché ho freddo" rispose lei ignorando il suo braccio e dirigendosi spedita verso l'uscita.
"Divertiti!" gli sussurrò Damon mentre io sorridevo leggermente  guardando lo sguardo divertito di mio fratello prima che si girasse e seguisse la mora verso l'uscita del locale.
 
(*) Ecco l voi il primo cattivone colui che Finn e Sage avevano incontrato al bar e di cui Sage era praticamente terrorizzata.. Nel prossimo capitolo approfondirò di più i Pov Finn e Sage.
 
Angolo di winner_
Ciaoooo bellissimi e ben ritrovati :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Vi aspettavate la fine delle complicazioni? Eh no belli come potete notare il capitolo si chiama “Complicazioni- parte 2”. Nel prossimo capitolo forse alcune cose si risolveranno e altre peggioreranno chi lo sa? Volevo scusarmi per il ritardo, ma il capitolo era pronto da un po’. Sono io che non essendo quasi mai a casa non riesco a trovare tempo per postarlo :(
Anyway ho una notizia bruttina da darvi:  Da giovedì per sei giorni sarò via e non potrò neanche toccare il computer, ma prometto che appena torno mi metto su e scriverò o continuerò il 17 ormai lo sapete che ci tengo ;) Se non vi fidate e volete tenermi d’occhio potete aggiungermi su facebook u.u
Purtroppo non riesco a mettere le vostre fanfiction perché sono da un altro computer spero non mi vogliate male mi farò perdonare col prossimo :3
Grazie a tutti delle splendide rece
nsioni che mi lasciate <3
Baci la vostra winner_

 

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Capitolo 19
*** AVVISO (NULLA DI TRAGICO) ***


Ciaooo a tutti :)
Prima di tutto tranquilli sono viva e il prossimo capitolo arriverà entro la prima settimana di settembre :D
Questo è un avviso più che altro una correzzione che mi sento in dovere di fare.

Parliamo del tempo della storia.. Una carissima ragazza leggendo questa storia mi ha fatto notare che è abbastanza inverosimile che Klaus e Caroline si innamorino in tre giorni e io ho pensato: "Tre giorni???! Veramente è passato un mese!" Poi sono andata a guardare e nel capitolo dove Caroline vede Katherine e Nik parlare invece di farle dire:" Eccoci alla terza settimana di scuola!" le ho fatto dire:" Eccoci al terzo giorno di scuola!" o qualcosa del genere e convincendomi di ciò che avevo scritto avrò sbagliato parecchi tempi di narrazione... Quindi vi chiedo scusa e vi annuncio che il cap 17 riprenderà col giusto tempo perché revisionerò adesso il tempo della storia (per la revisione della storia stessa dovrete aspettare la fine della storia.. che arriverà a breve) :)

Vi invito in settimana a tenere d'occhio la storia sia per vedere il tempo e tutto in modo che la storia, sia ovviamente, più credibile (se ancora ci penso non so se ridere o piangere) sia per l'aggiornamento del cappy 17 u.u
Questo avviso verrà cancellato appena pubblicherò il capitolo 17 ci tenevo a farvelo sapere grazie a tutti per le recensioni risponderò quanto prima <3
Con tanto amore la vostra winner_ *-*

P.s: Ho fatto fare dalla fantastica ELLEcrz il banner di Always and Forever che vedrete tutti nel capitolo 17 e spero che vi piacerà come piace a me (piace è riduttivo, lo amo *-*) <3

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Capitolo 20
*** 17) Dopo la tempesta viene sempre il sereno... Forse ***


Always and Forever

17) Dopo la tempesta viene sempre il sereno.. Forse


Image and video hosting by TinyPic N.B: Dedico questo capitolo alle persone che hanno creduto in me e mi hanno spronato e soprattutto a ELLEcrz per il meraviglioso banner.. Ti adoro sweety <3
 
Pov Damon
Presi Nik per un braccio.
"Dobbiamo parlare!" lo trascinai fuori verso l'uscita sul retro del locale.
"Ei vacci piano amico. Ti ascolto" disse dopo che avevo superato l'uscita del grill.
Lasciai andare il suo braccio."Io e Elijah dopo che te ne sei andato abbiamo parlato e facendo due più due siamo arrivati a una conclusione.."
Nik mi esortò con lo sguardo ad andare avanti. "Secondo te per quale motivo è stato rapito Jake? E da chi?"
"Sinceramente amico non è la più pallida idea. Adesso l'hanno ritrovato però no?" perché doveva fare l'idiota?
"Senti Nik non me ne può fregare nulla se oggi hai litigato con Caroline o qualsiasi altra cosa, ma adesso ho bisogno che tu mi ascolti!" lo sapevo che la delicatezza non era proprio il mio forte, ma dovevo riuscire a dirgli quello che io e Elijah avevamo scoperto.
Dopo qualche istante gli sentii dire "Ti ascolto per davvero stavolta!"
"Grazie al cielo! Quello che voglio dirti è che pensiamo che dietro al rapimento di Jake ci sia lo zampino di Finn e Sage."
"E come avreste fatto ad arrivare a questa conclusione?" mi chiese abbastanza scettico Nik.
"Elijah e quei due si sono incontrati una o due volte mi sembra. Elijah dice di aver visto ogni volta Finn sulla difensiva. E inoltre mi ha raccontato di aver intravisto l'orologio di Jake nelle mani di Sage"
"Intravisto.. Non è vedere!" mi rispose Nik che aveva ancora molti dubbi su quello che gli stavo dicendo.
"Che te ne frega Nik. Punto primo: Siamo licantropi. Penso che abbiamo una vista un po' più decente degli essere umani e poi Elijah è più grande e allenato di noi e punto secondo: Sage e Finn sono venuti qui per combinare qualcosa e se hanno catturato Jake ci sarà un motivo!"
"Bene Damon punto primo: mio fratello sarà più forte di te, ma non di me" decisi di ignorare la sua provocazione "e punto secondo: illuminami, quale sarebbe questo motivo"
"Che lui è come noi Nik!" urlai con voce ovvia lasciandolo per la prima volta in quella sera senza parole.
 
Pov Rebekah
Caroline aveva il cellulare irraggiungibile, Bonnie aveva l'appuntamento con Matt e non volevo di disturbarla e Elena purtroppo era bloccata a casa per una "cena di famiglia". In tutto questo Nik e Elijah erano fuori e anche la mamma. Avrei potuto guardare un film. Mi diressi verso i miei cd e stavo decidendo quale film guardare, quando sentii bussare alla porta.
Non aspettando nessuno andai alla porta circospetta. E se era Finn o peggio Sage? Da sola cosa avrei potuto fare?
Guardai dallo spioncino e vidi il volto sorridente di Stefan. Sorrisi anche io d’istinto e aprii senza pensarci.
"Stefan!" esclamai contenta e sollevata.
"Rebekah. Ti ho disturbata?" mi chiese abbastanza in imbarazzo.
"No Stef volevo guardare un film." lo feci accomodare.
"Oh che coincidenza. Ero venuto per chiederti se potevamo andare al cinema.." lo guardai leggermente stranita e si corresse "Sai.. Damon non risponde, Nik, Elijah e Kol neanche. Volevo passare del tempo in compagnia" finii con una scrollata di spalle.
"Okay.. Che film vorresti guardare?" gli chiesi mentre ritornavo verso i CD.
"Un horror!" esclamò entusiasta, ma il mio sguardo lo fece ricredere "magari decidi tu."
Sinceramente avrei preferito guardare una commedia romantica, ma era novembre e non volevo costringere Stefan a guardare qualcosa di troppo sdolcinato: era dolce, carino, bello, simpatico, affettuoso.. ma era pur sempre un uomo.
Poi vidi un film che aveva portato Kol e che magari potesse divertire entrambi.
"Che ne dici di Kick Ass(*)?" gli chiesi cercando di leggere almeno di che cosa trattasse il film.
"Ah Kol me l'aveva nominato. Tante botte e qualche cavolata? Ci sto!" sorrise e dopo aver messo il film mi sedetti sul divano accanto a Stefan con i pop corn e una bella coperta.
La tensione era tanta: Stefan mi era sempre piaciuto, ma andando avanti era diventato un membro della famiglia e non mi andava di rovinare tutto per un'infatuazione, un capriccio.. Forse.
Ogni giorno Stefan mi piaceva sempre di più e qualche sera sognavo anche di una nostra ipotetica relazione. Mi sentivo tanto una adolescente pateticamente innamorata. Cercai con scarso risultato di concentrarmi sul film ignorando l'elettricità che c'era in quel momento e sperando che lui non si accorgesse del mio imbarazzo.
 
Pov Caroline
Nik non rispondeva. Come dargli torto, l'avevo trattato in maniera a dir poco pessima.
Ma dovevo trovarlo. Dovevo parlargli. Dovevo dirgli quello che provavo e lui doveva starmi a sentire non importa se avessi dovuto seguirlo per tutta la notte e urlargli dietro che lo amavo. Lo amavo. Questo sentimento si era fatto spazio in me come un uragano già dalle prime settimane di scuola e me ne rendevo conto ora, a novembre. ‘Meglio tardi che mai’ disse una volta qualcuno.
Il cellulare squillò. Era un messaggio di Jake. Mi chiedevo come ancora non fosse crollato. Cioè era stato rapito e questo sembrava non averlo scalfito. Alcune persone ci stanno un po' prima di realizzare quello che gli succede e conoscendo Jake lui era una persona così.
<< La polizia mi sta interrogando. Vieni per favore devo parlarti.. Almeno che tu non sia con Nik >>
Nik era introvabile e molto arrabbiato quella sera oltre che impegnato e il mio amico che mi aveva aiutato a fare chiarezza dentro di me poteva avere delle crisi.. Quindi decisi di andare da lui.
Ritornai in ospedale che erano le nove e l'orario delle visite era passato da un pezzo.
Stavo cercando in tutti i modi di convincere l'infermiera a farmi entrare dicendo che ero la figlia dello sceriffo, inventandomi di essere la cugina di Jake, ma niente a Mystic Falls mi conoscevano tutti. Stavo per rinunciare quando arrivò Thomas, il nonno di Jake.
"Caroline?" domandò appena mi vide. Era visibilmente stanco, ma aveva sempre quel sorriso da persona per bene sulla faccia.
"Si signor Thomas sono io. Per favore può aiutarmi a entrare? Devo vedere Jake." gli chiesi con tono supplichevole.
"Tu tieni molto a mio nipote. Come se fossi la sorella maggiore che non ha mai avuto, entra." mi disse. L’infermiera stava cominciando a protestare, ma lui la interruppe con un secco "Lei è di famiglia."
Arrivammo davanti alla stanza di Jake. Entrai e lo vidi rannicchiato in posizione fetale sul letto. Mi girai sconvolta verso Thomas.
"Quando te ne sei andata ha preso atto di quello che gli era successo ed ha iniziato a piangere, e quando la polizia se ne è andata si è messo così senza parlare e dire niente. Non ha neanche mangiato." mi rispose guardando preoccupato il nipote e la sua cena intatta.
"Lei vada a riposare. Me ne occupo io!" Thomas mi sorrise e chiuse la porta mentre io avanzavo verso Jake che da quando ero arrivata non si era mosso.
"Jake" lo chiamai dolcemente, ma vedendo che non rispondeva alzai un pochino la voce "Jake"
"Caroline tu non capisci. Loro mi volevano per usarmi. Io gli servivo per un determinato scopo" rispose alzandosi di scatto e guardandomi sconvolto.
"Chi Jake? Calmati e raccontami tutto non come se stessi parlando con la polizia, ma a un amica. Dopo ti sentirai meglio."
Fece tre respiri profondi e iniziò, anche se a fatica.
"La donna che mi ha rapito.. lei.. non era normale. Penso che.. Non prendermi per pazzo.. praticasse della magia?" non capivo se lo domandava a me o a sé stesso.
"Come si chiamava?" gli chiesi mentre dei flash- back di una serata a casa di Rebekah mi tornarono in mente.
"Sage!" esclamò sicuro.
Non potevo crederci. Sage era la donna che aveva ridotto Nik in ginocchio, almeno che fosse la stessa donna. Ma quante Sage che praticavano magia c'erano in giro? Ancora non potevo crederci.. Streghe? Allora esistevano davvero o forse no. Mi sentivo regredita alla fase di dieci anni quando credevo che le streghe esistessero. Accantonai la parte scettica e razionale di me, anche se a fatica,  e cercai di capirci qualcosa.
"Era alta, capelli corti e rossi?" gli chiesi per accertarmi dei miei sospetti.
"Si.. la conosci?" mi chiese stranito.
Gli raccontai di quella sera a casa di Rebekah. Era visibilmente sconvolto e non riusciva a capire come mai Sage fosse lì.
"Insieme a lei c'era un certo Finn.." continuai ad analizzare insieme a Jake la situazione.
"Si c'era anche lui con lei nel luogo dove mi tenevano in ostaggio. Non praticava la magia, ma sono sicuro che neanche lui sia umano!" se non praticava la magia e non era umano cosa poteva essere? Non ci stavo capendo più niente tutto quello in cui credevo era stato spazzato via.
"Perché ti hanno rapito Jake? A cosa gli servivi?" cercai di fare il punto della situazione.
"Gli servivo per aiutarli a distruggere qualcuno. A quanto pare neanche io sono umano.." fece una pausa scuotendo la testa come se neanche lui ci credesse.
"Come? E che cosa saresti?" gli chiesi sconvolta tanto quanto lui.
Dopo una risata nervosa disse "A quanto pare sono un licantropo."
 
 
 
 
ANGOLO DI QUELLA MATTA -CHE DOVREBBE SPARIRE DALLA CIRCOLAZIONE- DI WIN
Ehi guys. How are you?
Prima di tutto mi scuso per l'imperdonabile e increscioso ritardo, ma ho avuto un blocco molto forte e aggiungendoci tanti, troppi impegni non sono riuscita a scrivere. Non penso neanche che il capitolo mi sia venuto bene, o almeno no come avrei voluto.
La storia come avevo detto non si svolge nell'arco di tre giorni, ma tre mesi e quindi appena avrò tempo revisionerò tutto.
Anyway la storia sta giungendo al termine. Altri quattro o cinque capitoli più l'epilogo e i ringraziamenti e byebye.
Anche se per poco... Ho in mente un'altra Klaroline.. Hahahahah :D
Tranquilli nel prossimo capitolo Klaus e Caroline si incontreranno e chiariranno molte cose.
Mi scuso ancora e ringrazio tutte le meravigliose persone che mi sono state accanto sia su efp che su facebook. Ancora baci tranquilli presto passerò a leggere e recensire tutte le vostre storie :D
A presto, questa volta davvero, winner_
Note:
(*) Kick Ass: E' un film del 2010 diretto da Matthew Vaughn (fonte: wikipedia).
 

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Capitolo 21
*** AVVISO- FINE ***


Ciaoo a tutte le meraviglie che mi hanno seguito, che mi hanno motivato e reso le mie giornate migliori con le loro recensioni.
Sono qui per dire una cosa.. Una cosa per la quale potrete arrabbiarvi, prendermi a calci virtualmente parlando, ma preferisco prima scrivervela a voi piuttosto che farlo senza avervi almeno avvisato.
Sarò schietta: La storia verrà eliminata a breve. Mi dispiace davvero, ma non riesco a sentirla più mia. Questo potrebbe essere giustificato dal fatto che ho iniziato questa storia nel 2011 ancora quindicenne e ora a diciasette anni ho cambiato genere e modo di vedere le cose e di scriverle. Oltre a questo non ho ispirazione e non ho intenzione di scrivere capitoli e darvi un finale fittizio, forzato. Continuo ad essere tremendamente dispiaciuta per voi, che mi avete seguito fino alla fine e per me, che eliminerò una storia a cui ho dedicato tempo e fatica.
Magari un giorno dopo che l'avrò revisionata e magari un po' cambiata, se ce la farò, la riposterò e vi darò il finale che tutte voi avreste meritato.
Sono ancora dispiaciuta.. Mi dispiace scusate, ma non riesco a dire altro :'(

Comunque tornerò con oneshot e magari un'altra long Klaroline.. Ne ho tante che mi girano per la testa xD
Grazie per avermi seguita e vi dico subito che non succederà mai più che una mia storia venga eliminata.. MAI PIU'.
Vostra sempre.. Win <3

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