I'm vaccinated against love!

di Meliss
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I got drunk again! ***
Capitolo 2: *** "BUONGIORNO TESOROO!" ***
Capitolo 3: *** Harry Edward Styles ***
Capitolo 4: *** "Vi presento Matt!" ***
Capitolo 5: *** Monday. ***
Capitolo 6: *** Maybe, I should accept the reality ***
Capitolo 7: *** It's just a BOY! ***
Capitolo 8: *** STOP! Let your feelings free ***
Capitolo 9: *** I'm falling apart... ***
Capitolo 10: *** I'm vaccinated against love! ***
Capitolo 11: *** "Milk and honey" ***
Capitolo 12: *** I'm not in love only with alcohol! ***
Capitolo 13: *** What has happened? ***
Capitolo 14: *** He came into my life ***
Capitolo 15: *** One month later... ***
Capitolo 16: *** Trouble in paradise. ***
Capitolo 17: *** Masochistic, shit! ***
Capitolo 18: *** Enough to suffer ***
Capitolo 19: *** My lover! ♥ ***



Capitolo 1
*** I got drunk again! ***


Note dell’autore: Saaaalve, sono Chiara e questa è la mia prima ff, non mi dilungo in chiacchere, spero vi piaccia, recensite, accetto critiche e consigli con molto piacere!

Ps: Nella ff uso il mio vero nome, so che stona con tutti gli altri, ma a me piace così, bacii!

 


“Beeep, beeep, beeep”

Il mio fottuto cellulare che suona per la centesima volta.

Apro gli occhi, ma dove sono?

Mi scoppia la testa, e penso che…

Troppo tardi, ho vomitato!

Che schifo, mi faccio veramente schifo, tutte le domeniche è la stessa storia, il sabato sera esco e finisco sempre con il bere finche non scordo persino il mio nome…

Cerco di alzarmi dal letto, mi guardo intorno, questa è la mia stanza.

C’è anche Vanessa che dorme nel letto vicino al mio, Vanessa, Vanessa è la mia compagnia di stanza non che la mia migliore amica, se non ci fosse lei non so come farei, di sicuro mi ha riaccompagnato lei in stanza, lo fa sempre, ci pensa lei a me!

Mi dirigo verso il bagno nel buio della stanza, mi guardo allo specchio, i capelli in disordine, il trucco colato, i brillantini sparsi da per tutto sul mio viso e gli stessi vestiti della sera prima, tutto nella norma.

Prendo il mio asciugamano e comincio a pulire il mio vomito, l’odore di alcol mi inonda le narici, se non avessi un dopo sbornia di quelli forti, penso che mi ubriacherei con quell’odore.

Mi ristendo sul letto cercando di ricordare la sera prima:

niente, niente, niente..

Cosa ho fatto?

Un momento, il mio cellulare, prima stava suonando!

Lo sblocco, cinque nuovi messaggi e una chiamata persa.

La chiamata è di Vanessa, di sicuro ieri sera mi avrà persa e mi stava cercando, i primi tre messaggi sono di Liam il mio migliore amico, l’ho conosciuto alle medie, io ero una ragazzina timida, portavo gli occhiali, l’apparecchio per i denti e avevo una frangetta di riccioli a dir poco oscena, lui è stato uno dei primi ragazzi che mi ha parlato e mi ha fatto uscire fuori per quella che ero, mi ha aiutato a crescere e io ho fatto lo stesso con lui, adesso siamo inseparabili!

Grazie a lui adesso non sono più quella ragazzina timida, ho tolto gli occhiali, l’apparecchio e ho aggiustato i miei capelli, adesso sono una di quelle ragazze che piace ai ragazzi, ma non sono una tipa facile, per nulla, è quello che dice sempre anche Liam.

Anche lui aveva bevuto, si capisce dai messaggi, il mio compagno di bevute, beve lui, bevo io! Gli altri due messaggi sono numeri sconosciuti, mai visti prima, chi può essere? 

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Capitolo 2
*** "BUONGIORNO TESOROO!" ***


Mi giro e mi rigiro nel letto cercando di ricordare qualcosa della sera prima, piano, piano nella mia testa si fanno spazio dei ricordi…

Ricordo di essere scesa dalla macchina con Liam e Vanessa, di essere entrata in un locale con un insegna rosa e luminosa, uno dei tanti locali di Londra.

Appena entrati ci siamo messi ad un tavolo a chiacchierare con dei compagni di scuola e poi mi ricordo che io e Liam abbiamo cominciato una delle nostre solite scommesse stupide, che iniziano sempre con:”Unn’hai”.

Ricordo benissimo una sua frase

“L’alcol non lo reggi, io invece…”

L’inizio della fine! Nessuna persona su questa terra si deve permettere di dirmi che non reggo l’alcol, io lo reggo persino troppo per i miei gusti!

Abbiamo corso fino al bancone per poi chiedere al barista uno shottino, il primo di molti!

Da questo momento la mia memoria è appannata dal troppo alcol e dal mal di testa che non ne vuole sapere di andarsene.

Le dieci e mezza, sveglio Vanessa.

Mi avvicino lentamente al suo orecchio per poi urlare con tutta la voce che ho in gola:”BUONGIORNO TESOROO!

La mia solita dolcezza!

Lei si alza come uno zombie e si rinchiude in bagno, l’aspetto per circa un quarto d’ora poi decido di farmi perdonare portandogli la colazione, esco dalla nostra stanza, scendo le scale e entro in caffetteria per poi uscirne con un cappuccino e un cornetto alla crema, la colazione ideale di Vanessa.

Apro la porta di camera con molta dolcezza per poi ritrovarmi sul pavimento con il naso schiacciato e Vanessa che ride sulla porta.

“Buongiorno anche a te amore!”

Ecco cosa dice, mi alzo in piedi e gli porgo la sua colazione.

“Okkey, questa me la meritavo, ma adesso sei te che ti mangi un cornetto ammaccato, ah e se vuoi il cappuccino poi berlo dal tappeto”

Scoppiamo entrambe in una sonora risata e poi decido di chiamare Liam.

I dormitori della nostra scuola non sono separati, ma non ho voglia di farmi una rampa di scale, sono una ragazza pigra.

“Buongiorno Payne e mattina, il sole splende e gli uccellini cantano”

“Bu..Buongiorno Chiara”

“E meglio se dopo passi da me che dobbiamo parlare di quello che è successo ieri sera…”

Faccio una pausa e a quanto pare anche lui, per poi rispondermi che era meglio che io andassi da lui che non si sentiva molto bene.

Mi vesto, mi trucco e poi esco con le chiavi di camera, con Vanessa non si può mai sapere,  è una ragazza imprevedibile e tutto ciò è meraviglioso, odio la routine,  amo il nuovo e la sorpresa in tutto quello che faccio e in tutto quello che mi circonda!

Salgo le scale e busso alla porta di Liam, mi viene ad aprire Harry, il suo compagno di stanza, in pigiama e con i riccioli tutti spettinati.

“Ehy bellezza, sei qui per me?”

“No Styles, cerco Liam, è qui giusto?”

“Certo che è qui, ma non… va bè, lascia perdere! Entra.”

Con una smorfia confusa entro in camera loro, le finestre sono chiuse, la stanza puzza di alcol e c’è un caldo pazzesco.

Liam è nel suo letto che gioca al suo I-Phone, mi avvicino, mi inginocchio e gli stampo un bacio sulla guancia.

“Com’è Payne?”

Si gira verso di me, comincia a ridere e poi mi dice:

“Ehilà briachella, come va il dopo sbornia?”

Rimango un minuto buono a fissare quel suo stupendo sorriso e quei suoi occhioni dolci, mi riprendo e cominciamo a stuzzicarci su tutto quello, che ci ricordiamo, che è accaduto la sera prima.

 

        So che non è un gran che, ma oggi non ho ispirazione, 

comuque recensite e ditemi se vi piace la storia, così la continuo!

Baci, Chiara! ;)

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Capitolo 3
*** Harry Edward Styles ***


Mi alzo, apro le finestre che inondano la stanza di luce, è una bellissima giornata di fine aprile.

Apro l’armadio di Liam e comincio a rovistare tra la sua moltitudine di camicie, adoro le sue camicie!

Ne scelgo una a quadretti rossi e blu e prendo un paio di jeans appoggiati sulla sedia della sua scrivania e glieli butto sul letto dicendogli di cominciare ad alzare quel culo e fare qualcosa.

Harry esce dal bagno e Liam ci si chiude dentro, lasciando me e Harry nella stanza, soli… Bad idea!

Harry Edward Styles è il ragazzo più presuntuoso e pieno di se che io conosca, non che sia brutto, anzi lo trovo veramente carino, ma essendo figo e popolare riesce a farsi qualunque ragazza di Londra. Dopo che entrato al Liceo s’è fatto l’intera squadra di cheerleader in soli due mesi, dai ragazzi della scuola è acclamato come un dio!

Cosa centra con me?

A scuola sono etichettata come “scopabile” ragione per cui Harry non si lascia scappare nemmeno un occasione per provarci con me, come mai lo rifiuto dandogli dei sonori pali?

Beh, so che sarebbe solo per aggiungermi alla sua lista di trofei e che non gli piaccio davvero, anche se non mi sono fatta mai di questi problemi, con lui non riesco a non farmeli!

Sono una ragazza che non è mai stata innamorata e che spera di non esserlo mai, io e i miei ragazzi abbiamo sempre avuto delle “tragiche storie” , nel senso che mi ci divertivo per qualche giorno e poi li abbandonavo, la maggior parte delle volte con un sms, alcuni mi cercavano insistentemente per parlare, altri mi supplicavano di tornare con loro altri ancora mi catalogavano come stronza, cosa assai capibile, e non mi degnavano nemmeno del loro sguardo, giocando a freccette con la mia foto nelle loro stanze, okkey, ho esagerato un pochino.

A scuola ero considerata una ragazza maliziosa, di quelle che hanno fatto le cose più impensabili, non so per quale oscuro motivo dato che ero ancora vergine e non avevo intenzione di regalarla al primo che passava. I ragazzi si divertivano ad inventare storie sulle mie folli notti di sesso sfrenato e tutto ciò non mi dispiaceva e li lasciavo fare.

Harry è seduto nel suo letto davanti a me, con indosso solo i pantaloni del pigiama, si gira, mi guarda e mi sorride.

“Le solite mosse da Styles eh!”

Interrompo il silenzio…

“E dai, so che non puoi resistermi, nessuno può!!”

I suoi occhi verdi erano inondati dalla luce che proveniva dalle finestre, cazzo se erano belli!

Ecco Liam che esce dal bagno.

“Ti senti bene Payne?”

“Mai stato meglio!”

Uno sguardo di intesa per poi, con lui che mi precede usciamo dalla stanza lasciando Harry a bocca asciutta.

 

Insommaaaa...

Recensite, recensite, recensite! ;)

Saluti, Chiara! 

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Capitolo 4
*** "Vi presento Matt!" ***


Io e Liam usciamo dal campus e ci rifugiamo in un bar.

Gli racconto dei numeri sconosciuti e lui li cerca sul suo telefono, uno è di Richard, un ragazzo “normale” che mi viene dietro dalla prima media e io non gli ho mai dato una possibilità, il suo messaggio dice:

“Briachellaaaa, quanto hai bevuto? ;)”

Il solito scemo!

Il secondo è di un certo Thomas, un ragazzo che, dice Liam, gioca nella squadra di baseball del campus, ma io non so chi sia e questo mi spaventa, Comincio a giocherellare con le mie dita, Liam mi prende il telefono di mano e legge il messaggio di Thomas ad alta voce:

“Bella serata, ci risentiamo Fulgenti!”

“Non lo conosci vero?” dice Liam.

“Come fai a dire questo?” Replico io.

“Ti stai torturando le mani, lo fai solo quando sei nervosa, che tradotto vorrebbe dire che non hai idea di chi sia ‘sto Thomas!” Così dicendo mi zittisce.

Quel ragazzo mi conosce troppo bene!

Cerca di tirarmi su dicendo che è possibile che non sia successo nulla, che Thomas stia solo facendo lo sbruffone, ma io non ci casco, è successo qualcosa, ma cosa?

Torniamo al campus, entriamo nella mia stanza e io accendo il computer mentre Liam si stende sul mio letto.

Entro su Facebook e cerco Thomas, è fra i miei amici, guardo la sua bacheca, niente, vado a vedere le sue foto, mica male il ragazzo!

“Chiara ha fatto centro un’altra volta” Urlo, Liam si alza, mi guarda, sorride e si lascia cadere di nuovo sul mio letto.

Entra Vanessa, ma non è sola, c’è un ragazzo con lei, ma ne io ne Liam lo conosciamo; e questo è assai strano dato che conosciamo praticamente tutti.

Il ragazzo, alto, magro, castano e con gli occhi azzurri, il classico tipo da Vanessa, si presenta con un sorriso a trentadue denti, Matt è il suo nome.

Prendo Vanessa per un braccio e la trascino in bagno, gli chiedo incuriosita chi sia Matt e come mai è entrata in stanza per mano con lui, lei mi risponde che l’ha conosciuto ieri sera e che adesso stanno insieme e conclude dicendo di ringraziarlo dato che l’ha aiutata a riaccompagnarmi a casa e che durante la strada ho blaterato un sacco di cazzate in preda all’alcol.

Torniamo in stanza, mi presento a Matt e lo ringrazio, una situazione assai imbarazzante!

Poi esordisco chiedendo a Vanessa e a Matt, che la sera prima erano sobri, cosa avessi fatto e se loro mi avevano vista.

Vanessa dice che sono stati tutta la sera fuori dal locale e che non mi hanno vista fino a che non mi hanno trovata con Liam sdraiata su di un tavolo che ballavo, una risata scoppia nella stanza.

Verso le 8 Liam e Matt tornano nelle rispettive stanze, domani c’è scuola!

Che dite? Vi piace la storia? 

Il bello deve ancora arrivare!

-Chiara.

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Capitolo 5
*** Monday. ***


“I turn the music up, I got my records on

I shut the world outside until the lights come on

maybe the streets alight, maybe the trees are gone

I feel my heart start beating to my favourite song…”

La sveglia che suona.

Sono le sette di mattina di un altro emozionante giorno di scuola!

Mi vesto distrattamente pensando a cosa mi aspetterà durante questa mattinata, non riesco a ricordare nemmeno una materia. Vanessa è già pronta per uscire, ha un meraviglioso sorriso stampato in faccia, è felice, Matt, un ragazzo, strano a dirsi, ma forse la rende felice anche se si conoscono da così poco.

Io penso che non ci sia bisogno di conoscerla una persona per innamorarsi di essa, le emozioni che uno sconosciuto ti da anche solo con uno sguardo dicono molto di più di una chiacchierata tra vecchi amici.

Tre colpi alla porta mi distraggono mentre sto cercando di darmi l’eyeliner che non ne vuole sapere di uscire, è arrivato Liam. Povero ragazzo, deve sempre aspettarmi, non sono mai pronta in tempo; per entrare all’inferno devo essere almeno passabile!

Prendo velocemente la borsa e esco dal dormitorio con ancora il lucida labbra in mano e Liam che mi stringe l’altra.

Il suono della campanella accompagna la nostra entrata in quell’orrendo edificio malandato, siamo già in ritardo!

Entriamo in classe, appena messo un piede dentro sento Mr. Mc Crew che con la sua voce roca urla il mio cognome, quel vecchiaccio dagli occhi neri e inespressivi mi odia!

Comincia la ramanzina, come mai in ritardo già di lunedì mattina, come crede di passare l’anno con questo comportamento ecc… Le solite chiacchiere.

“Adesso si sieda, laggiù accanto al signor. Styles!”

Mai parole più sbagliate furono pronunciate.

Mi incammino verso la mia condanna, come si incammina un prigioniero alla gogna, nel frattempo mi arrivano alle orecchie le risatine e i commenti dei miei compagni.

Butto la borsa al muro e mi siedo, Harry, che non aveva tolto il suo sguardo dal giardino che si intravedeva dalla finestra accanto a lui per tutto il tempo, si gira e mi sorride, mi fa impazzire!

Non so cosa aspettarmi, forse potrei trovarmici bene, forse non lo conosco abbastanza…

“I posti che vi ho assegnato stamani dovranno essere mantenuti fino alla fine del corso di chimica”

Mi correggo, da adesso mai parole più sbagliate furono pronunciate!

Incomincia la lezione, stranamente Harry non mi ha ancora rivolto la parola, io di sicuro non lo farò.

Il suono della campanella che preannuncia l’inizio della seconda ora ci salva da delle domande sui composti e le miscele, corro fuori dalla classe e mi dirigo al mio armadietto.

Sto camminando quando mi sento prendere per la giacca poi sento il muro freddo che si schiaccia contro la mia schiena e vedo Harry di fronte a me, vicino, troppo vicino!

“Cosa vuoi Styles? Non voglio fare tardi anche alla prossima lezione!”

Sono sempre abbastanza fredda con lui, non so il perché, questo ragazzo mi fa pensare, mi fa avere dubbi su tutto.

“Abbiamo le stesse lezioni, non farai tardi” riesco a sentire il suo fiato caldo sulle mie labbra.

“Allora? Cosa vuoi?” sbotto io.

“Oh, la gattina tira fuori le unghie, volevo solamente dirti di metterti meno profumo, stamani mi hai inondato con quel profumo”

Quel sorrisetto, quel sorrisetto malizioso, mi fa incavolare!

“Tanto ti piace poco!” faccio spallucce, occhiolino, che non mi riesce poi così bene, e mi allontano verso il laboratorio di scienze.

Prima di entrare mi volto verso Harry che mi sorride e ricambia il mio occhiolino.

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Capitolo 6
*** Maybe, I should accept the reality ***


Adoro ascoltare la musica e per qualche minuto perdermi nei miei pensieri, nella mia testa la mia vita ha un po’ più di pepe. Non riesco a non pensare ad Harry, a quei suoi stupendi e profondi occhi verdi con quelle onde di azzurro chiaro, mi ci potrei perdere in quegli occhi, il suo è uno dei pochi sguardi che riesco a sostenere, la timidezza è sempre stata un problema per me! E quella sua bocca così meravigliosa e quel sorriso, per quel sorriso scoppierebbero guerre…

Ma cosa sto dicendo? Ehilà, terra chiama Chiara, ragazza riprenditi!

Qualcuno mi tocca la spalla, mi giro, è Liam. Mi chiede dove sia Vanessa, ma un momento, Vanessa? Oh Dio, io è da stamattina che non vedo Vanessa, gli rispondo che penso sia con Matt, quei due non si scollano un attimo!

Mi chiede se voglio passare la serata in camera sua per non stare sola, riesce ad essere così premuroso. Prendo la felpa e chiudo la porta a chiave, anche se è aprile nel dormitorio fa sempre freddo!

La porta si apre, dentro c’è già Harry che sta incollato davanti al pc, appena entro gli lancio uno sguardo e mentre lui si accorge che siamo entrati in camera e alza la sua testa di riccioli castani dal pc io e Liam ci siamo già seduti sul letto.

Ci mettiamo a guardare un film, “Dead silence”, un film veramente stupendo, io sono cresciuta guardando film dell’orrore, non mi spaventa qualche fantasma; e questo è l’unico che guarderei mille volte e continuerebbe a mettermi ansia.

Non mi sento molto a mio agio, sono appoggiata al muro e sulla mia spalla ho Harry, non so cosa fare…

Liam è troppo preso dal film per rendersi conto che io e Harry ci troviamo, ancora una volta, pericolosamente vicini, non riesco ad oppormi alla sua mano calda che mi cinge un fianco, sono persa nei suoi occhi e lui nei miei. Era qualcosa di stupendo, eravamo in perfetta sintonia, fino a quando liam si è girato dicendo che aveva paura e che era meglio spengere il computer.

“Oh, ma cosa state facendo?” sbotta Liam.

“Ni.. Niente Payne!” imbarazzata mi riprendo io, le guance mi andavano a fuoco, dovevo essere uno spettacolo!

Harry si lascia cadere sul letto, sbuffando, prendo le chiavi di camera, do la buonanotte, lascio un bacio sulla guancia a Liam e corro giù per le scale.

“Non ci posso credere, ci stavo per cascare! Guardia alta Fulgenti!” penso.

Arrivata davanti la porta di camera mia dalla fretta mi cadono le chiavi per terra, ma a raccoglierle non sono io, è Harry! Mi prende per i fianchi e mi mette spalle al muro.

“Sty…” Sto cercando di dirgli qualcosa, ma mi manca il fiato e lui mette le sue dita sulle mie labbra.

“Com’è che a Liam dai la buonanotte e a me no?” riecco il suo sorrisetto. Per fortuna è qui per questo e non sembra voglia menzionare niente di ciò che, forse, stava per accadere poco fa.

“Liam è Liam cocco” che uscita a dir poco stupida.

“Posso aspettare tutta la notte se ti serve” il sorrisetto non accenna ad andarsene.

Alzo gli occhi al cielo e gli tocco lievemente la guancia con le labbra. Lui si si avvicina al mio viso poggiando le mani sul muro dietro di me, con un dolce movimento mette le chiavi, che aveva raccolto prima, nella tasca posteriore dei miei jeans e poi si gira e si incammina verso le scale.

Entro in camera, con le mani che ancora tremano per le troppe emozioni, Vanessa non c’è ancora, mi sa che per stasera Chiara dorme sola. Mi butto sul letto ancora vestita e mi addormento con mille pensieri in testa.

Il martedì procede normalmente, Harry non sembra toccato da ciò che è successo…

Mercoledì mattina, sono seduta sulla panchina del parchetto del campus quando vedo arrivare Liam con Thomas, mi alzo in piedi e gli vado in contro, sono decisa a chiarire con Thomas. Lo saluto e poi lo prendo per una mano e lo porto sulla panchina. Gli spiego che sabato sera avevo bevuto e lui mi interrompe spiegandomi che l’aveva notato e che anche se ci siamo baciati va bene che non ci sia nulla tra noi, sorrido, mi sento sollevata che la pensiamo allo stesso modo questa è la frase con cui concludo alzandomi e dirigendomi verso il campetto dove oggi si allena la squadra di calcetto, dove gioca Harry…

Seguo gli allenamenti fino a quando scoppia una rissa in campo dove coinvolto c’è anche Harry, è scoppiata a causa di un fallo non dato, anche se sono allenamenti i ragazzi ci tengono. Vedo un ragazzo robusto tirare un pugno ad Harry che cade a terra e prima che si possa ribellare è già in infermeria.

Quando arrivo in infermeria ho il fiatone e i riccioli in disordine, corro da Harry che mi guarda con i suoi occhi verdi spalancati, l’infermiera se ne va lasciando me con un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante e Harry con un brutto taglio su di una guancia. Comincio a tamponare il taglio delicatamente mentre Harry sbuffa qualche parola su quel tizio di terza e su quello che avrebbe potuto fargli.

“Calmati eroe, per adesso l’unica cosa che puoi fare e stare fermo e farti disinfettare” esordisco io.

Prendo un cerotto e glielo metto sul taglio, lui mi prende la mano e rimaniamo per un tempo indeterminato a guardarci negli occhi, sembriamo in cerca di qualcosa in quegli occhi.

Ci fa tornare alla realtà il ritorno dell’infermiera con un foglio da portare all’allenatore di calcetto.

Usciamo dall’infermeria e io prendo la strada che porta ai dormitori mentre Harry si incammina verso il campetto.

“E così sei corsa da me eh? Mi fa piacere che ti preoccupi per me!” urla lui.

Mi giro lanciandogli un sorriso dolce e uscendomene con un “Non farci l’abitudine” per poi perderlo di vista.

 

Ehilàà, la storia va avanti eh! ;)

Recensite, recensite, recensite.

Bacii, Chiara!


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Capitolo 7
*** It's just a BOY! ***


“Chiara, sveglia!”

“CHIARAAAAA, E’ TARDI, DEVI ALZARTI DAL QUEL MALEDETTO LETTOO!” l’urlo mi fa spalancare gli occhi, il dolce viso di Liam sopra di me, mi sta fissando e non sembra per niente calmo, è completamente rosso e ha gli occhi spalancati…

Mi stropiccio gli occhi e mi alzo.

“Ma cosa urli Liam? E’ ancora presto, sono le…” Mi giro verso l’orologio.

“OH CAZZO, DAMMI DEI VESTITI NON STARE FERMO A GUARDARMI CON QUELLA FACCIA DA SCEMO!” sbraito io. La mattina sono sempre abbastanza mansueta, ma ho solo dieci minuti per truccarmi, vestirmi ed attraversare il campus, non ce la posso fare.

Mi metto le prime cose che trovo senza nemmeno guardarle, mi lavo freneticamente i denti mentre mi metto il mascara e l’eyeliner, prendo Liam che per tutto il tempo era rimasto imbambolato, forse nel costatare che se volevo potevo essere veloce ed esco correndo dalla stanza. A metà strada mi accorgo di essermi scordata la borsa, mi blocco, mi guardo le mani in cerca di essa, sperando che si sia impigliata tra le mie dita mentre uscivo, è inutile! Alzo la mia testa di riccioli che avevo cercato di fermare in una coda alta, inutile anche quello, svolazzavano davanti ai miei occhi facendomi irritare ancora di più. Fulmino Liam che stava ridacchiando tra se e se, la sua espressione cambia, adesso sul suo viso è apparso un mezzo sorriso, si avvicina a me e mi mette la borsa in spalla per poi prendermi per un braccio e correre verso la porta del liceo. Entro in classe a testa bassa e mi dirigo verso il mio banco silenziosamente, quel vecchiaccio del professore di matematica non si è nemmeno accorto della mia entrata, ormai è sordo e si addormenta spesso sulla cattedra lasciando noi alunni liberi di fare ciò che vogliamo che, se frequenti la Dawson High School, significa: darsi al caos più completo, tirare fuori da borse e zaini i tipi di fumo più impensabili e bottiglie di Jack Daniels da un litro e mettere la musica con le casse del pc di classe per coprire il sottofondo del russare del vecchio.

Mi siedo e tiro fuori dalla mia borsa uno specchietto che porto sempre con me, odio essere in disordine! Cerco vanamente di aggiustarmi il trucco e poi mi lascio cadere con la testa sul banco.

I miei pensieri si concentrano ancora una volta su Harry, quel ragazzo non se ne vuole proprio andare dalla mia testa. Adesso io e Harry ci siamo avvicinati molto anche se siamo sempre stati amici, il provarci continuamente con me mi ha sempre un po’ fermato dal lasciarmi andare con lui. Harry fa parte dei “cinque” di Liam. I “cinque” si sono conosciuti l’ultimo anno delle elementari mentre stavano giocando a calcetto, si sono scontrati e da quel momento passano la maggior parte del tempo insieme, la storia, ormai, la so a memoria, Liam me la racconta sempre! La parte restante dei “cinque” si chiama: Louis William Tomlinson, che non vedo quasi mai, non frequenta i miei corsi ed oltre ad essere più grande di me di qualche anno, ma solo di aspetto perché di testa è peggio di un bambino, è impegnato e quei due che, stanno meravigliosamente insieme, non si dividono un attimo! Zayn Jawaad Malik e Niall James Horan, gli ultimi due non frequentano i miei corsi, ma per me ci sono sempre quando ne ho bisogno. Questa settimana Niall è partito per l’Irlanda, il suo paese d’origine, per passare un po’ di tempo con la sua famiglia, dovrebbe tornare intorno a sabato mattina, ma Liam non vuole dirmelo, vuole che sia una sorpresa. Le mie giornate di solito le passo con loro e Vanessa, ma in questo momento mi sento abbandonata da tutti, l’unico è Liam che si preoccupa ancora per me. Per tutta la settimana non ho visto Zayn e non si è neanche preso la briga di farsi sentire e Vanessa è sempre insieme a Matt, non ho motivo per pensarlo, ma quel ragazzo non mi convince e le mie intuizioni si rivelano sempre fondate.

Tornando a Harry, c’è qualcosa che mi spinge a cercarlo, a scherzare con lui, ma il mio orgoglio mi blocca. Non voglio cascare nella sua rete, so che sarei un altro trofeo e non ci tengo proprio, ho sempre cercato di usare i ragazzi e non di essere usata da loro, almeno dal mio passato ho imparato questo.  Però quando sono con lui sembra che tutto il resto del mondo non esista più e mi sento migliore…

Forse sto cominciando a provare qualcosa verso quel riccio dagli occhi verdi e non voglio!

Non mi farò usare e poi buttare come si fa con i preservativi da quel donnaiolo!

A bloccare quel flusso di pensieri che aveva preso il controllo della mia mente è il suono della campanella.

Entro nel laboratorio di scienze e mi siedo in un angolo aspettando che un mio compagno mi chieda se il posto accanto a me è libero e lo occupi con la sua presenza, a chiedermelo è proprio il ragazzo che fino a poco fa aveva preso possesso dei miei pensieri.

“E’ libero?” Seguo il muoversi delle sue labbra senza che ai miei orecchi arrivi suono.

“Sì, Styles, è libero” gli dico quasi senza voce.

Si siede, riesce sempre a non perdere il sorriso e ad essere sempre così fresco, in confronto a me che sto con i ginocchi tra le braccia, la schiena al muro e una faccia che ricorda gli impiegati che si svegliano alle quattro di mattina per andare a lavorare.

Inizia la lezione, i minuti passano lentamente mentre il professore si dilunga sulla spiegazione delle fasi lunari, di tutto punto Harry si gira verso di me con la mano sotto il mento come se stesse pensando a qualcosa e mi dice:

“Mi potresti togliere una curiosità?”

“Dimmi tutto! Basta che non sia sulle fasi lunari, mi stavo quasi addormentando, non seguivo!” dico mentre sento che le guance si fanno rosee.

“Non ti preoccupare, nemmeno io! Come mai mi chiami sempre per cognome?” dice mostrandomi quel meraviglioso sorriso.

“Non lo so, ahah!” scoppiamo in una risatina che ci fa riprendere dal professore.

“A te piacerebbe essere chiamata Fulgenti? Insomma, preferisco Harry e poi fra due fidanzati è brutto no?” conclude la frase con un occhiolino. Aspetta, ho capito bene? Fidanzati? Sta scherzando, ma se ci fosse un sentimento dentro questo infantile modo di formare una frase?

“Fidanzati? E da quando? Senti HARRY, torna alla realtà!” sottolineo Harry per fargli intuire che ho capito. Lui non dice altro, sorride di nuovo, fa spallucce e rivolge il suo sguardo al professore.


Questo capitolo è un po' più lungo degli altri, ma lo avevo in mente da stamani e l'ho tirato giù tutto di colpo!

E' il momento che succeda qualcosa! ;)

- Chiara.


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Capitolo 8
*** STOP! Let your feelings free ***


E’ un normalissimo sabato mattina di inizio maggio, alzandomi prendo il cellulare, c’è un messaggio…

“Qualunque cosa tu faccia stasera è annullata!” E’ Liam, cosa può avere in mente quel ragazzo proprio non lo so.

Apro le finestre e sveglio vanessa con un bacio sulla fronte, anche se si è praticamente dimenticata della mia esistenza è pur sempre la mia migliore amica. Si alza è mi stampa un dolcissimo bacio sulla guancia per poi correre in bagno.

Io e Liam stiamo camminando lungo il viale fiorito che porta all’entrata principale del liceo quando mi torna in mente il messaggio di poco prima.

“Ma mi dici cosa ti è venuto in mente stavolta? Stasera cosa facciamo?” gli chiedo tutta agitata.

“Vedrai, devi solo sapere che per le 8 devi essere pronta , ah e vestiti elegante mi raccomando!” mi dice mentre entra nell’aula magna, adoro letteralmente quel ragazzo. Le sue parole hanno svegliato la mia curiosità, il sabato non lo passo mai in camera ne al campus, ma non so mai cosa fare, per fortuna siamo a maggio e questo vuol dire: PARTYYYY! Da maggio in poi a tutti i miei compagni di scuola viene una sfrenata “voglia di feste” quindi tutte le sere c’è una festa a cui partecipare.

Passo tutta la mattina con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, non ho voglia di deprimermi oggi! Il mio sorriso scatena la curiosità di Harry che durante l’intervallo mi ferma all’uscita dei bagni

“Come mai così felice stamani?” Mi urla dal fondo del corridoio mentre si avvicina.

“Non posso essere felice senza motivo?” adesso sono io che sfoggio un sorriso malizioso.

“Certo, era solo curiosità la mia dolcezza! Mi piace vedere quel sorriso mi dice nel momento che ci ritroviamo faccia a faccia, dalla distanza a cui ci troviamo riesco a sentire il suo profumo, vorrei non sentire altri profumi, lo riconoscerei tra mille! Riesco a notare il rossore sulle sue guance, rimaniamo a fissarci, sorridendo, non abbiamo bisogno di parole, fino a quando un suo compagno di squadra passando gli da una pacca sulla spalla canticchiandogli “Harry è innamorato” e lui scuotendo la testa e ridendo prende sotto spalla il compagno e mi saluta con un gesto del capo che io ricambio.

Esco dal bagno con indosso solo l’intimo e i capelli ancora tutti bagnati dalla doccia appena fatta che gocciano sul pavimento e invece di Vanessa ad aspettarmi in camera trovo Zayn. Gli salto letteralmente a dosso divorandolo con un abbraccio, riesco a sentire le sue mani che mi toccano la schiena poi mi sussurra all’orecchio “Scusa!” e mi tocca lievemente una guancia con le labbra. Mi stacco da lui e per un momento. Rimaniamo sul letto, seduti, guardandoci negli occhi, è solo una settimana che non lo vedo, ma cavolo se mi è mancato! Zayn è una di quelle persone chiuse, ma se riesce ad aprirsi con te è un ragazzo dolcissimo. Mi sono mancati i suoi bellissimi occhi color nocciola stellati d’oro!

“Mi dispiace di non…” non gli lascio finire la frase, mi avvicino mettendogli le braccia intorno al collo.

“Lascia perdere, sei perdonato!” gli sussurro all’orecchio. Ci mettiamo a ridere. Lui si lamenta di come l’abbia bagnato con i miei capelli che stanno già prendendo la classica forma a “molla” e squadrandomi dalla testa ai piedi mi consiglia di venire vestita così alla festa per poi portarsi la mano alla bocca lasciandomi intuire che non doveva dirlo, scuoto la testa senza perdere il mio sorriso. Sento aprirsi la porta alle mie spalle, entra Harry con la mia agenda tra le mani, arrossisce violentemente alla vista mia e di Zayn, accenna un “Non volevo” con le labbra e si chiude la porta alle spalle lasciando la mia agenda sul pavimento. Mi giro verso Zayn che mi fa cenno di seguirlo per spiegargli la situazione, ma non sono vestita, non posso! Gli dico che troverò al più presto il tempo per spiegargli tutto.

E’ successo così in fretta… Una fitta al cuore, ecco cosa era, quando quel riccio dagli smeraldi al posto degli occhi è entrato in camera mia trovando me e Zayn in quelle condizioni e poi se n’è andato con un espressione di dolore negli occhi, è stato come se qualcuno mi avesse preso il cuore tra le mani e l’avesse stretto e stretto ancora…

Non riesco a pronunciare nemmeno un suono, sento le parole morirmi in gola e le gambe tremare. Tengo lo sguardo fisso sulla porta, come se mi aspettassi che da un momento all’altro Harry la riaprisse, ma non accadrà, ho fatto del male a quel ragazzo e devo assolutamente spiegargli che ha capito male, che non è come sembra, non è mai come sembra!

Come se mi avesse letto nel pensiero, nel cuore, Zayn mi dice di aver capito tutto e che non devo lasciare andare un ragazzo come Harry, gli rispondo con la poca voce che mi è rimasta e lo sguardo basso dicendogli che conosco benissimo Harry e che non è come la pensa lui. Giocherello con le mie dita e poi mi porto una mano all’orecchio per giocherellare anche con il mio secondo orecchino mentre scuoto violentemente un piede, Zayn mi prende le mani tra le sue e mi alza il viso con un delicato gesto della mano

“Smettila! Sei un cocktail di nervosismo. Smettila di nascondere ciò che provi per Harry, è il momento di accettare i tuoi sentimenti e smetterla di reprimerli come se fossero qualcosa di orrendo!” quel tono fermo che ha nella voce, forse ha ragione, ha decisamente ragione! Gli stringo le mani, mi sorride, quel sorriso è tutto ciò di cui avevo bisogno, tutto ciò che mi serviva per farmi tornare le forze.

Si chiude la porta alle spalle, lanciandomi un bacio mentre mimo con la bocca un “grazie”

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Capitolo 9
*** I'm falling apart... ***


Chiamo insistentemente Harry al cellulare senza ricevere risposta, l’unica cosa che vorrei in questo momento è sentire la sua voce. E’ tardi ed io devo prepararmi per la festa, anche se dopo aver visto il viso di Harry, quegli occhi meravigliosi oscurati dal dolore dato da un’incomprensione, non ne ho proprio la voglia.  Apro l’armadio in cerca di qualcosa adatto all’evento, anche se ne so poco e nulla, trovo una scatola in fondo al guardaroba con un biglietto sopra “Per un occasione speciale –Vanessa.” È il regalo che Vanessa mi fece per il compleanno, non riesco nemmeno a ricordare cosa sia. Metto la scatola impolverata sul letto e incuriosita la apro per scoprirne il contenuto, all’apparenza sembra un vestito. Lo spiego, è un vestito nero che da sotto al seno ai fianchi ha una fascia di pizzo dello stesso colore, è veramente stupendo. Direi che l’occasione lo richiede, non so se Harry sia alla festa, non so nemmeno dove sia questa festa, ma spero veramente con tutto il cuore che ci sia, ho bisogno di spiegargli tutto, sono pronta, ho accettato i miei sentimenti e non ho più intenzione di nasconderli!

Metto il vestito e lo abbino con dei tacchi 10 neri lucidi con il laccetto alla caviglia, un girocollo di perle, orecchini di perle anch’essi e una pochette nera lucida. Mi trucco, un velo di rossetto rosso sulle mie labbra che ancora tremano e sono pronta per uscire. Non ce la faccio ad espettare Liam in camera, prendo le chiavi e corro su per le scale, mi ritrovo davanti la porta di camera sua, non ho nemmeno le forze per bussare, sono terrorizzata dall’idea che Harry mi venga ad aprire, non saprei cosa dirgli e finirei per restare in silenzio… Liam mi precede, esce dalla stanza insieme a Zayn e Niall e appena riesco a riconoscere il biondo lo stringo tra le mie braccia, lo stringo come se non lo vedessi da una vita, riesco a sentire un “Mi stai soffocando” così mi stacco da lui, “Non ho detto che dovevi smetterla” conclude sorridendomi, i suoi occhioni azzurri mi squadrano e sembra riescano a sorridere anche loro. Usciamo dal Campus e prendiamo la macchina di Liam, che si mette alla guida con accanto Niall ed io e Zayn ci sediamo dietro. Appena partiti chiedo a Liam dove fossimo diretti e quanto ci sarebbe voluto, mi risponde che non ci avremmo messo molto e che la festa era in un parco. Durante il tragitto i miei occhi stavano fissando il panorama fuori dal finestrino pensando a cosa poter dire ad Harry, ma il mio cervello non riusciva ad elaborare niente e il nervosismo si stava rimpossessando di me. Guardo insistentemente il cellulare sperando di ricevere un messaggio o una chiamata da Harry, ma è tutto inutile, sperare è inutile! Zayn si accorge di come sto e mi stringe una mano, mi piace come riesce a tranquillizzarmi così facilmente. Mi avvicina a sé e mi stringe tra le sue braccia, io lo guardo con i miei occhi verdi pieni di tristezza, anche se vorrei non darlo a vedere, non ho mai pianto per un ragazzo e non ho intenzione di farlo, ma sento che i miei occhi si riempiono di lacrime calde, fino al punto che, lasciandomi andare nel suo abbraccio, ne ho lasciata scappare una che mi riga il viso e arrivata ad un lato della bocca, Zayn che mi era rimasto a guardare in silenzio, la raccoglie con la punta dell’indice per poi stringermi ancora di più. Con la testa poggiata dentro l’incavo del suo collo riesco a sentire persino i battiti del suo cuore, quel ragazzo così dolce e comprensivo, riesce a capirmi e anche se non mi ero mai mostrata così fragile, sa cosa fare per farmi calmare. Alzo lo sguardo e vedo il viso rattristato di Liam nello specchietto, era rimasto a guardare tutta la scena? Aveva capito? Per ora stava solamente in silenzio.

Niall mi apre la portiera ed io esco dalla macchina, sono a pezzi, ma non lo do a vedere e mostro un mezzo sorriso all’irlandese. Liam mi prende un fianco e rallenta così da lasciare andare avanti gli altri, si ferma e mi guarda negli occhi, io rivolgo il mio sguardo verso la macchina, non voglio lasciargli vedere come sto, è il mio migliore amico ed è un ragazzo sensibile, so che passerebbe tutta la sera a pensare a me invece di divertirsi ed io non voglio rovinare la serata ad altre persone. Mi mette entrambe le mani sui fianchi e mi avvicina a se, così facendo riesce a farmi rivolgere lo sguardo verso di sé, occhi negli occhi mi chiede di spiegargli cosa sia successo e abbassando lo sguardo mi dice che non mi aveva mai visto così. Delicatamente con la mano gli alzo il mento e gli spiego tutto, le parole escono dalla mia bocca senza che io riesca a fermarle, senza punti ne virgole. Alla fine sospiro senza abbandonare lo sguardo di Liam che per tutto il tempo era rimasto a fissarmi negli occhi, stringendomi, vedevo quegli occhi marroni provare quello che anche i miei avevano provato e questo mi abbatteva ancora di più. “Cavolo lo sapevo! E’ la prima volta che ti vedo innamorata piccoletta, corri e vai a prendere ciò che ti meriti cazzo” riesce a pronunciare queste parole sfoggiando un dolcissimo sorriso e poi mi prende sotto braccio per accompagnarmi alla festa. Non mi ero ancora guardata in torno, siamo in una grande strada affollata, io e Liam ci stiamo dirigendo verso un alto cancello di ferro arrugginito dove ci stanno aspettando, schiena poggiata ad un muretto di mattoni rossi, Zayn e Niall. Il cancello è aperto così entriamo dentro un enorme parco, riesco ad intravedere le luci, anche se il sole non è ancora tramontato e riesco a percepire le prime note di “Hit the lights”. Percorriamo un sentiero di sassolini che mi fa sembrare goffa sui tacchi, Niall si avvicina a me e mi prende a braccetto per non farmi cadere, lo ringrazio ridendo. Alla fine del sentiero di ghiaia ci aspetta una distesa d’erba che sulla sinistra ha un boschetto di betulle e sulla destra una struttura costruita per la festa, è veramente bello!  Zayn rimane a bocca aperta che, ridendo, Liam gli chiude con un gesto della mano, scoppia una risata tra noi. Liam è riuscito a farmi tornare il sorriso, adesso sono felice, anche se non del tutto, devo ancora fare una cosa!

Entriamo in quella specie di capannone, è allestito abbastanza bene, ma è pur sempre un capannone. All’interno oltre ad esserci la console del DJ con delle mega casse sparse per tutto il tendone, c’è un banco pieno di bicchieri riempiti con dei cocktail dei colori più assurdi, sono attirata da quei colori, ma non posso bere, almeno per adesso. Non mi soffermo ad osservare cosa ci sia dentro quella struttura, il mio sguardo si perde tra la folla, ma dentro non c’è quasi nessuno, così decido di uscire, con i ragazzi al seguito. Fuori è già buio ed io riesco a malapena a distinguere le sagome delle persone, c’è tutta la scuola e moltissime altre persone che non conosco. Mi guardo intorno, sono agitata e sempre più preoccupata quando dopo aver vagato con lo sguardo lungo tutta la distesa verde non riesco a trovare Harry, cado sulle mie ginocchia, come se la forza, che avevo riacquistato poco prima con le parole del mio migliore amico, mi avesse di già abbandonata e abbasso lo sguardo come chi si arrende. Ma io non mi arrendo, non mi arrendo mai! Se Harry è qui, io lo troverò e lo costringerò a starmi ad ascoltare! I ragazzi si inginocchiano davanti a me e cominciano a darmi incoraggiamenti, non so cosa farei senza di loro, chi altro si sarebbe inginocchiato per me davanti a tutti? “Ci stanno guardando” sussurro indicando le persone che si erano radunate intorno a noi con un gesto del capo, “E allora?” rispondono i ragazzi in coro. Quel calore che riescono a trasmettermi, “Non ti abbiamo mai vista così”, continuano a ripetermi “Alzati Chiara, tu non sei così, tu sei forte, tu sei tu!” queste parole pronunciate da Liam erano tutto quello che la mia mente e il mio cuore, ormai confusi e stanchi, stavano aspettando, mi alzo su i miei tacchi dieci e raccogliendoli tutti in un enorme e caldo abbraccio li ringrazio, stampando un bacio sulle guance di ognuno, “E’ il momento di tornare in me!!” gli urlo in tono leggermente arrabbiato mentre mi allontano per cercare il MIO ragazzo!

 

Ringrazio tutte le persone che hanno seguito la storia fino a qui, grazie per aver sopportato capitoli noiosi prima di arrivare al pezzo "forte" della storia!

Bacii, Chiara!

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Capitolo 10
*** I'm vaccinated against love! ***


Giro e rigiro in mezzo al parco, ma invano, di Harry non c’è nemmeno la traccia. Mi giro per tornare dai ragazzi quando mi arriva all’orecchio una voce famigliare, è la sua voce, la sua inconfondibile voce. Mi volto di colpo e riesco a vederlo, è insieme ad un gruppo di ragazzi, sta ridendo, forse non gli importa, non gli importa come ho scoperto importa a me, non gli importa come vorrei gli importasse… mi avvicino lentamente, ad un certo punto vedo la sua testa piena di riccioli voltarsi leggermente verso di me, sta sorridendo, mi fermo di colpo, è come se mi mancasse il fiato, rimane a guardarmi, ma il suo viso si sta rattristando e l’unica responsabile di tutto sono io. Comincio a correre sui quei maledetti tacchi. La mia corsa si arresta a qualche passo da lui, una persona si è messa tra noi, non riesco nemmeno a vederla, i miei occhi sono puntati sul quel ragazzo che non ha mai tolto lo sguardo da me. Capendo di non avere neanche un pizzico della mia attenzione, la persona mi prende per un braccio e comincia a scuotermi, mi giro verso di lei, è una ragazza, l’ho già vista, frequenta il mio stesso corso di matematica, una volta, mi sembra, mi chiese la risposta di un esercizio, si chiama… si chiama Lindsay! “Vanessa ha bisogno di te…” Okkey, è riuscita ad avere la mia attenzione, cosa può volere Vanessa? Come mai non è venuta lei da me? Con un mio gesto del capo la ragazza capisce e mi prende per mano per accompagnarmi da Vanessa, Harry, che aveva seguito tutta la scena, mi guarda andarsene e con uno sbuffo rientra nella conversazione dei suoi amici, la sua espressione mi uccide, cosa avrà pensato? Ora riesco solo pensare a Vanessa.

Lindsay mi conduce dietro al capannone, seduta per terra con le mani sul viso c’è Vanessa, sta piangendo… “Cos’è successo Vanessa?” le dico, gli passo una mano tra i capelli e gli asciugo una lacrima che le aveva appena attraversato una guancia. “Ma…Ma…Matt…” mi dice singhiozzando, prende la parola Lindsay, mi spiega che Vanessa stava cercando Matt perché dovevano passare la serata insieme, come una coppia e l’ha trovato che stava baciando un’altra ragazza, Lindsay ha visto tutta la scena ed ha seguito Vanessa fin dietro la struttura, è venuta a chiamarmi perché Vanessa tra le lacrime aveva balbettato il mio nome, “Ti conosco perché frequentiamo lo stesso corso di matematica e quando ti ho trovata ti ho fermato.” Conclude la ragazza. La ringrazio e mi inginocchio davanti a Vanessa che non riusciva a smettere di piangere, non sono brava in queste situazioni, non so come comportarmi… Cerco di tirare su di morale Vanessa, per fortuna Lindsay, che sembra molto più capace di me in queste cose, si inginocchia accanto a me e comincia a parlare a Vanessa, riesce a trovare le parole giuste per farla smettere di piangere ed io che sono la sua migliore amica non ci sono riuscita. Mi avvicino a Vanessa e l’abbraccio, l’abbraccio più forte che posso, gli faccio capire che deve lasciar perdere un ragazzo come Matt, deve andare avanti, “So che non sarà facile, ma provaci!” gli sussurro ad un orecchio, mi guarda, i suoi occhi sono lucidi e vuoti, Matt si è preso anche la felicità che negli ultimi giorni Vanessa mi mostrava. La faccio alzare, è il momento di divertirsi, io e Lindsay la prendiamo a braccetto e la portiamo in mezzo alla pista da ballo, cominciamo a ballare, anche se Vanessa non sembra molto coinvolta dalla musica, prova a sorridermi, ricambio sorridendole come non le ho mai sorriso. La musica cambia, adesso sta iniziando “Hangover” la nostra canzone, quando la mettono, non importa dove, io e Vanessa cominciamo a scatenarci, anche se siamo in pullman, è un nostro “rituale”. Le prendo le mani e comincio a farla saltare a destra e a sinistra, sta ridendo, adesso è veramente la mia amica. Le prendo da parte e le dico, avvicinandomi all’orecchio, che devo fare una cosa importante e gli strizzo un occhio, lei mi dice di andare ed io concludo dicendole che non ci avrei messo molto stampandogli un enorme bacio sulla fronte che lei ricambia con uno sulla guancia. Mi allontano mentre la vedo ballare insieme a Lindsay, quella ragazza è davvero forte, stava piangendo con il mascara che gli colava sulle guance fino a pochi minuti fa e adesso era lì a divertirsi come se non fosse successo nulla, come se non fosse cambiato nulla!

Fuori oramai è notte inoltrata, non so nemmeno che ore sono e sinceramente non me ne importa un gran che. Torno nel luogo dove poco prima avevo lasciato Harry, è sempre lì, a parlare con i suoi amici, ma adesso la sua espressione è cupa e non sorride più come prima. Corro di nuovo verso di lui, stavolta non mi ha notata, mi avvicino e delicatamente gli tocco una spalla, lui si gira e abbassa lo sguardo verso il mio viso, rimane imbambolato, gli dico che ho bisogno di parlargli, ma come se non mi avesse sentito si rigira a parlare con i suoi amici, ignorandomi. Allora gli prendo una mano e lo giro verso di me, stringendogliela. Lui si libera dalla mia stretta e mima con le labbra un “Vattene”. I ragazzi intorno ci stanno guardando, sembrano allibiti. Abbastanza arrabbiata gli prendo un braccio e lo volto verso di me “PORCA PUTTANA, HAROLD EDWARD STYLES, DEVI ASCOLTARMI, HAI CAPITO MALE,HO BISOGNO DI SPIEGARTI TUTTO!” Gli urlo con gli occhi che cominciano a farsi lucidi e le guance che mi prendono fuoco. “Cosa devi spiegarmi? A me sembra che non ci sia niente da spiegare, siamo amici, è normale che tu voglia farti una vita. Tu HAI BISOGNO di spiegarmi, io non ho bisogno di sentire nulla che provenga dalle tue labbra.” Così dicendo si libera ancora una volta dalla mia presa, che era diventata debole, le mie mani cominciano a tremare. I suoi occhi non erano più quei meravigliosi occhi verdi e pieni di qualcosa di cui mi ero INNAMORATA, erano vuoti e privi di luce. Rimango a fissarlo mentre nei miei occhi si accumulano lacrime salate e poi mi allontano correndo e barcollando sui tacchi. Sento i suoi amici che lo rimproverano, ma non mi aspetto di sentirlo arrivare verso di me, come fanno nei film, questo non è un fottuto film! Arrivo al boschetto di betulle e mi accascio a terra. Possibile che ci sia rimasto così male solo vedendo quella scena? Ci ha sempre provato con me, ma ho sempre pensato che non gliene fregasse un cazzo di me, ero solo un'altra bambola da usare e se fosse veramente interessato a me? Così interessato da non voler neanche sentire la mia voce dopo una delusione data da me? Non è possibile! Proprio adesso che ho capito di esserne innamorata, o almeno è quello che penso, non mi sono mai sentita così, lui mi ignora, di sicuro sta già cercando un’altra ragazza con cui passare la notte. Mi tolgo i tacchi, una lacrima mi cade sul palmo di una mano, sto piangendo? Io non ho bisogno di piangere per quello stupido ragazzo, non devo piangere per quello stupido ragazzo! Alzo lo sguardo al cielo, è una bellissima notte stellata, una di quelle notti d’inizio estate che ti fanno sentire bene, ma cosa mi è successo? Sono diventata una di quelle ragazze che tanto criticavo? Io sono vaccinata contro l’amore, mi continuo a ripetere dentro la mia testa. Vengo distratta da una testa di riccioli che oscura la vista di quel meraviglioso cielo, è veramente chi penso che sia? 

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Capitolo 11
*** "Milk and honey" ***


E’ Harry, è veramente lui? Forse mi sto solo immaginando tutto…  mi asciugo gli occhi, non mi importa se ormai il mascara è andato a farsi fottere, non mi importa di essere scalza e non mi importa di essere spettinata o addirittura impresentabile, l’unica cosa di cui mi importa è che lui sia qui, è tornato per me. Mi alzo, c’è veramente differenza tra le nostre altezze adesso che sono senza tacchi. Rimango in silenzio fissando quegli occhi che occupano molto spesso i miei pensieri. “Insomma? Volevi parlarmi di qualcosa?” mi dice quasi seccato. Prendo un profondo respiro e comincio a far uscire dalla mia bocca tutto quello che per tutta la sera era rimasto incatenato nella mia testa, forse mi ero anche preparata un discorso, ma adesso, davanti a lui, non mi ricordo più nulla e i miei pensieri escono senza freni. “Adesso ascoltami, non mi importa se sembrerò stupida, non mi importa se le cose che ti dirò non saranno corrisposte ne se ti faranno pensare o ti lasceranno semplicemente indifferente, ma per favore ascoltami, me lo devi!” inizio io, Harry mi guarda, ma non proferisce parola, continuo “Non so cosa hai provato quando hai visto me e Zayn in camera mia oggi, ma mi sembra di capire che non stai molto bene… è tutta la sera che ti cerco per spiegarti che io e Zayn siamo solo amici, tra noi non c’è niente! Oggi quando ci hai trovati, ero appena uscita dalla doccia e l’avevo trovato in camera mia, era da una settimana che non lo vedevo e non si faceva sentire, l’ho abbracciato e lui mi ha chiesto scusa, BASTA! Ti ripeto che tra noi non c’è niente!” dopo l’ultima frase Harry abbassa la testa e senza neanche pensarci gli prendo il viso tra le mani, così facendo lo costringo a guardarmi negli occhi “Senti Harry, non voglio farti del male, non voglio farti soffrire, voglio solo che tu sia felice, almeno anch’io posso esserlo…” il tono della mia voce è cambiato, adesso è dolce e i miei occhi cominciano a farsi di nuovo lucidi “Ho sempre pensato che tu fossi un bel ragazzo, ma negli ultimi tempi ci siamo avvicinati e penso… “ mi manca la voce, le parole mi muoiono in gola “Penso… di essermi innamorata di te!” lo guardo, ma non gli lascio il tempo di replicare “Mi sento così stupida nel dirtelo così, ma non mi sono mai sentita in questo modo verso un ragazzo, non mi sono mai innamorata e non so nemmeno se lo sono adesso, so solo che non  voglio più stare senza di te! Ho bisogno di sentire il tuo profumo sui miei vestiti quando torno in stanza, ho bisogno dei tuoi meravigliosi occhi verdi che mi guardano, ho bisogno di sentire la tua voce, la tua compagnia, insomma, HO BISOGNO DI TE! Harry apre la bocca, ma ancora una volta lo fermo “Non ho ancora finito… ho solamente paura che tu mi usi, come hai fatto con tutte, ho paura di essere solo un altro dei tuoi trofei, sono terrorizzata dal fatto che, forse, tu adesso mi bacerai e poi andrai dai tuoi amici per vantarti, oppure aspetterai di portarmi a letto e la mattina io mi sveglierò sola. Sarai solo felice del fatto che dopo tanti sforzi sei riuscito ad avermi. Ma sentivo il bisogno di dirti queste cose, perché anche se non sarò ricambiata, se sarò solamente usata, volevo solo fartelo sapere. Ehi ragazzo, c’è un’altra stupida ragazzina dagli occhi verdi e i capelli sempre in disordine che si è innamorata di te…rimango in silenzio e lascio andare il suo viso che fino a questo momento avevo tenuto tra le mani, mi volto per andarmene, per scappare, per nascondermi sotto terra. Mentre mi volto sento la sua mano che prende la mia e mi gira di nuovo verso di sè, il ragazzo che fino ad ora aveva avuto un espressione triste, una faccia delusa mentre adesso sta sorridendo “Adesso è il mio turno” dice “Beh, da dove posso iniziare? Sei un insensibile! Per tutto questo tempo hai pensato che io ci provassi con te solo per aggiungerti alla mia “lista”? Non ci avrei perso tutto questo tempo! Secondo te come mai sono scappato dalla tua stanza e stasera ti ho trattata così? Chiara…” resta un attimo in silenzio e mi prende per i fianchi Io sono innamorato di te, della tua personalità, del tuo carattere forte, dei tuoi bellissimi occhi verdi e insomma sono innamorato di te!” adesso mi stava sorridendo, passa una sua mano tra i miei capelli per scostarmeli dal viso “La prima volta che ti ho visto ho solo pensato che tu fossi una bella ragazza, una di quelle da una “botta e via”, ma conoscendoti ho capito che non ce l’avrei fatta a lasciarti andare. Tu sei l’unica che riesca a farmi pensare, l’unica che, quando di notte non riesco a dormire, occupa i miei pensieri, l’unica che per gelosia mi ha fatto rompere la porta di camera, a proposito, non dirlo a Liam” una risatina scoppia tra me e lui “Il tuo sorriso mi illumina la giornata e so che non vorrei mai vederti senza di esso. Per favore, credimi quando ti dico che non sei solamente un’altra! Da una ragazza ho sempre voluto che mi desse un motivo per restare e tu me l’hai dato, sei la prima che riesce a farmi provare tutto questo, credimi!” avvicina le sue labbra alle mie “No, aspetta…” la sua espressione si fa triste “Non hai capito, ho il trucco colato, sono scalza e in disordine!” mi sorride e dice “Come sei stupida piccoletta!”. Posa le sue labbra sulle mie, come sono morbide, hanno un dolce sapore di latte e miele, le sento muovere su le mie, mi stringe di più, adesso i nostri corpi sono a contatto, sento le sue mani calde abbassarsi sul mio sedere, il bacio si fa sempre più intenso, le nostre lingue si inseguono e giocano nelle nostre bocche, il suo profumo mi inonda le narici e cavolo se mi piace! Porto le mie braccia intorno al suo collo e in mezzo a quel bacio così passionale lascio cadere la mia pochette a terra. Dopo diversi minuti ci stacchiamo “Latte e miele” accenno sorridendo con gli occhi al cielo, “Ciliegia” sussurra lui guardandomi, ci guardiamo e lasciamo scappare una risatina, mi abbraccia, vorrei non smettesse mai, dentro quell’abbraccio c’è tutto quello che stavo cercando, mi sento sicura, salva, mi sento, finalmente, bene! Mi rinfilo i tacchi, mi aggiusto i capelli e il trucco colato e mi alzo per andarmene. Per un attimo ha balenato nella mia mente il pensiero che per lui fosse solo un bacio e quindi che era inutile tornare alla festa insieme, dopo qualche passo mi sento stringere una mano e al mio fianco appare Harry, sorride e poi porta il suo sguardo avanti.

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Capitolo 12
*** I'm not in love only with alcohol! ***


Stiamo camminando, ci stiamo dirigendo dove poco prima Harry stava con i suoi amici, cosa ha intenzione di fare? La prima cosa che mi passa per la testa  è che lui mi voglia sfoggiare come un premio ai suoi amici, sono proprio in cattiva fede. Lo considero solo un bugiardo? No, voglio credere a quello che mi ha detto poco fa, voglio credere in lui, ho bisogno di credere in qualcosa! Ci siamo, siamo a pochi passi dai suoi amici che ridono e scherzano, mi fermo e lascio la sua mano fissando quel gruppo. Harry si volta verso di me e mi guarda, sembra sorpreso, io invece ho stampata in viso una delusione. Si avvicina, mi prende di nuovo la mano e mi trascina in mezzo a quei ragazzi. “Lei è Chiara.” Mi presenta sorridendo e non mollando la mia mano, so che me ne andrei se la lasciasse e penso l’abbia capito anche lui. I suoi amici cominciano a scherzare, sorridere e fare l’occhiolino ad Harry e a me, un ragazzo si avvicina a noi, è il ragazzo che qualche giorno fa, quando Harry mi fermò in corridoio, passò canticchiando “Harry è innamorato!”. Da una pacca sulla spalla di Harry “Te l’avevo detto! Comunque bel colpo, è davvero carina.” Dice portando il suo sguardo da Harry a me, arrossisco. Si avvicina a me, non lo conosco ne lui conosce me, mette una mano sulla mia spalla e dice quasi sussurrando “E’ un bravo ragazzo, non lasciartelo scappare!” poi si gira verso gli altri urlando “E’ COTTOOOOO!”. Una risata copre tutti gli altri suoni, non è stato così male! E’ il momento di cercare Vanessa per vedere come sta, anche se ho avuto da “fare” Vanessa è rimasta nella mia testa per tutta la sera. Sto per entrare nel capannone, quando vedo Liam, Zayn e Niall vicino ad una fontana che parlano tra loro. Lascio la mano di Harry e corro dal mio migliore amico per divorarlo con un abbraccio, gli salto a dosso, aggrappandomi con le gambe alla sua vita, non mi importa se sono in vestito, gli riempio una guancia di teneri baci e poi mi stacco per fare lo stesso con gli altri due. Concludo con un grazie che urlo mentre me ne sto andando con Harry che aveva ripreso la mia mano tra la sua. Entriamo dentro la struttura, mi guardo intorno, ma di Vanessa non c’è n’è traccia. Guardo da tutte le parti, dove può essere? La trovo, insieme a Lindsay, sdraiata su di una panchina che cerca di prendere fiato, corro verso di lei con ancora Harry per mano, “Noto che vi siete divertite, ma adesso tocca a me!” gli dico sorridendo, Vanessa mi sussurra ad un orecchio “Ma quella cosa che dovevi fare?”, forse non ha ancora notato Harry, sembra che abbia bevuto. Alzo le mani, mia e di Harry intrecciate per poi con una risata trascinare quelle due prive di forze al tavolo dei cocktail. I miei occhi sorridono alla vista di una tavolata di bicchieri da cocktail di mille colori con un ombrellino dentro. “Adesso berrò, me lo merito!” dico ad Harry strizzando un occhio e con un bicchiere che contiene un liquido rosa fluo in mano, scuote la testa e prende anch’esso un bicchiere. Dopo diversi bicchieri e qualche ballo, la stanza comincia a girare e le persone si sdoppiano, mi sdraio su Harry che si era accasciato a terra, sta guardando il soffitto “Ehilà, vuoi ancora bere?” gli urlo con una risata, senza spostare la sua attenzione da un bottone che ha sulla maglia mi risponde con una risata. Esco barcollando per mano a Lindsay e Vanessa, finiamo insieme a Liam e gli altri ragazzi seduti sulla fontana dove li avevo lasciati poco prima. Presento Lindsay a tutti, non l’avevo ancora notato, ma Lindsay è veramente una bella ragazza, ha gli occhi blu come il mare e i capelli castani lisci che gli ricadono dolcemente sulle spalle. Nel momento in cui stringe la mano a Liam vedo brillargli una luce negli occhi e per tutto il tempo che rimaniamo con loro non riesce a togliere il suo sguardo da lui. Non finisco più di fare discorsi senza senso, ma anche se me ne accorgo e i miei amici me lo fanno notare, non smetto, dando la colpa all’alcol. Torno a cercare Harry, è tutta la sera che cerco persone, per fortuna non si è spostato di un centimetro. Mi stendo completamente su di lui, comincio a baciarlo teneramente a stampo, ancora e ancora, alzo lo sguardo da lui soltanto per un attimo per notare che Vanessa e Lindsay si sono addormentate su di una panchina, una con la testa appoggiata alla spalla dell’altra. Poso la mia testa nell’incavo del suo collo, lui mi bacia la fronte, vengo cullata dai battiti del suo cuore e dal suo profumo che ancora una volta mi inebria, così mi addormento. 

 

Ehii, ditemi se la storia vi piace o se dovrei cambiare qualcosa nel suo corso, recensite!

Questo capitolo è più corto, ma mi rifaccio con il prossimo. Chiara :)

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Capitolo 13
*** What has happened? ***


Apro gli occhi, ho un fortissimo mal di testa, vedo i colori dei cocktail di ieri sera da tutte le parti. Sono nella macchina di Liam sdraiata su… Zayn? Oh cavolo, cosa ci faccio nella macchina di Liam, ma soprattutto su di Zayn? Ieri sera mi ero addormentata con Harry… le tempie mi pulsano, in questo momento non riesco a ricordare niente, nella mia testa ci sono solo mille colori. Ho i palmi delle mani a contatto con i muscoli di Zayn e la testa poggiata su il suo petto, è senza maglietta, sposto il mio sguardo verso il basso per vedere se è anche senza pantaloni, o peggio senza boxer, ma li in basso è tutto apposto. Si sveglia, apre gli occhi e appena mi vede sussulta, facendomi mettere a sedere sul sedile posteriore insieme a lui. Ci guardiamo con gli occhi fuori dalle orbite, anche se lui sembra più tranquillo di me, gli chiedo cosa sia successo dato che io non ricordo nulla, almeno per il momento, ho paura, paura di sentire quello che non voglio sentirmi dire. Lui mi squadra, spingendomi a guardarmi a dosso per vedere cosa ci sia di così strano, sono solamente in intimo, sussulto. Starnutisco e Zayn comincia a spiegare “ieri sera eri ubriaca e io e gli altri ti abbiamo trovata dentro la fontana che dormivi, così Liam ti ha presa in braccio e ti ha portata alla macchina, siccome non si trovava Vanessa e avevamo bevuto tutti, Niall ha proposto di rimanere a dormire in macchina e di partire domani quando saremmo stati tutti più lucidi. Liam ti ha steso nel sedile posteriore e ha detto a me di dormire con te, mentre lui e Niall avrebbero dormito nei sedili anteriori. Per non farti ammalare ti ho tolto il vestito che era completamente bagnato e mi sono tolto a mia volta la camicia e la maglietta per asciugarti il corpo e i capelli, ma a quanto pare ti sei presa comunque un raffreddore, chissà da quanto eri dentro quella fontana!” conclude ridendo. “Tutto qui?” sbotto io, “Le altre cose sono tutte un po’ confuse, ma non abbiamo fatto nulla, sei mia amica e dopo quello che hai passato per Harry, non mi sembrava il caso!” mi risponde il ragazzo. Lo abbraccio e lui raccoglie la sua camicia e me la mette sulle spalle. Noto che nei sedili anteriori, Liam e Niall stanno dormendo abbracciati e Niall sta russando, scoppio in una risata che Zayn segue, ma poi ci zittiamo per non svegliarli. Cerco in tutta la macchina la mia pochette, ma senza risultati, non riesco a trovarla, ma un minuto… so dov’è! Mi metto il vestito della sera prima ancora umido e chiedo a Zayn di vestirsi e di accompagnarmi. Scendiamo dalla macchina cercando di non fare il più piccolo rumore e cominciamo a correre verso il boschetto di betulle sperando che la mia pochette ci sia ancora. Perdo l’equilibrio parecchie volte sulla ghiaia, ma piano piano riesco ad arrivare nel prato. Cammino con la testa bassa in cerca della borsa e chiedo a Zayn di aiutarmi, la trovo dove la sera prima era avvenuto l’incontro con le labbra di Harry, adesso qualcosa mi ricordo, dove è finito Harry? La raccolgo e mi aggiusto il trucco, ho gli occhi come un panda, il nero del mascara e dell’eyeliner è sparso da per tutto e ormai il rossetto si è perso nell’acqua della fontana. Ci incamminiamo verso la macchina. Allora è vero, Harry mi ha solamente usata, mi ha baciata, mi ha fatto credere alle sue parole, mi ha detto tutto solo per addolcirmi e lasciarmi andare? Va bene, cioè non va affatto bene, ma mi ero preparata psicologicamente ad una cosa del genere, l’ho voluto, mi è piaciuto e quindi è inutile piangere sul latte versato e per adesso non ce la faccio a pensare a niente, il mal di testa è più forte di prima. Zayn, non so come, mi capisce con uno sguardo e mi prende sotto la sua spalla, mi guarda e mi sorride per poi baciarmi sulla fronte. Arriviamo alla macchina, è chiusa e dentro non c’è più nessuno, io e il moro ci sediamo accanto alla macchina, io mi massaggio le tempie e lui chiude gli occhi. Lo riporto alla realtà dicendogli che dobbiamo ancora cercare Vanessa. La cerchiamo per tutto il parco, “Ma dove si è cacciata quella ragazza?” urla al cielo Zayn, illuminazione! Prendo Zayn per un braccio e lo trascino dentro al capannone, Vanessa è ancora dove l’avevo lasciata la sera prima, addormentata sulla spalla di Lindsay. Sveglio dolcemente le ragazze. Si stirano e sbadigliano per dei minuti buoni poi chiamo Liam al cellulare per sapere dove si sia cacciato. Dopo qualche squillo sento la voce mattutina di Liam “Ma dove sei finito?” gli urlo, “Non urlare Chiara, è mattina anche per noi! Siamo a fare colazione in un bar davanti al parco, Niall stava morendo di fame” sussurra lui. Chiudo la chiamata con un “Capisco” soffocato da una risata. Spiego tutto agli altri e insieme decidiamo di raggiungerli, anche se non credo mangeremo, maledetto alcol! All’uscita del parco incontriamo dei ragazzi che, guardando un telefono, stanno ridendo. Quando passo di lì uno prende la parola dicendomi “Bella serata eh!” stranita gli do una conferma con un gesto del capo poi mi avvicino incuriosita. Stanno guardando un video, c’è una ragazza, sicuramente ubriaca, che balla nella fontana sulle note di “starships”. Mi avvicino ancora di più per vedere chi sia, oh Dio, ma sono io! Strappo il telefono di mano al ragazzo e mi metto a guardare il video, ecco perché mi hanno trovata nella fontana. Gli rendo il telefono con una risata, è bello ridere di sé stessi a volte e non è la prima volta che do spettacolo da ubriaca. Abbiamo appena superato il cancello arrugginito quando Vanessa e Lindsay mi prendono per le braccia e mi trascinano qualche passo indietro “Non ci devi dire qualcosa?” dice ridendo Vanessa, intanto Zayn si avvicina. “E va bene…” dico con un sospiro per poi iniziare a raccontare ai miei amici incuriositi ciò che era successo la sera prima, almeno fino a quando i colori dei cocktail si erano impossessati della mia mente. Concludo abbassando lo sguardo, tutti mi guardano sorpresi poi cambiano espressione e intuisco che hanno capito, per fortuna, non ce l’avrei fatta a spiegare niente. La testa non smette di pulsarmi così chiedo a le ragazze se anche a loro fa male, Lindsay mi risponde ridendo “Noi non abbiamo bevuto molto, come avremmo fatto? Passavi te e finivi anche i nostri cocktail!”, rido. Passiamo davanti a dei bagni, noto qualcosa, o qualcuno steso per terra. Mi avvicino e già da qualche metro riesco a vedere benissimo i riccioli di Harry, corro da lui, sta dormendo, non sembra molto in forma. Lo sveglio scuotendogli dolcemente una spalla e passandogli una mano tra i riccioli, apre gli occhi, il verde di quegli occhi mi colpisce, come sempre. Mima con le labbra il mio nome e io gli sussurro di alzarsi, è mattina ed è ancora al parco. Non pensavo fosse rimasto a dormire qui, come ci sarà finito vicino i bagni? Ha i riccioli in disordine, la camicia fuori dai pantaloni, la cintura slacciata e la cerniera dei jeans aperta, avvicinandomi al suo viso noto con una risatina che il mio rossetto non si era sciolto nella fontana, ma era appiccicato alle sue labbra. Mi sto alzando per tornare dai miei amici, che mi stavano aspettando poco più in là, quando Harry senza nemmeno alzarsi, mi prende le braccia e mi trascina a sé, le nostre labbra si toccano ed io spalanco gli occhi dalla sorpresa per poi chiuderli quando, piano, piano il bacio si fa più intenso. Porto la mia mano sul suo viso mentre lui mi abbraccia, le sue mani si muovono sulla mia schiena ancora umida. Ci stacchiamo dopo qualche minuto, ci guardiamo, sorride ed io ricambio il suo sorriso, forse non andrà come pensavo! “Buongiorno anche a te!” gli sussurro ridendo. Lo aiuto ad alzarsi e gli chiedo di spiegarmi come sia finito in quelle condizioni, Harry mi guarda stranito poi si guarda il corpo, sbotta alla vista delle sue condizioni, pensavo sapesse di essere così. Si chiude i pantaloni e si aggiusta la camicia nel mentre mi spiega “ieri sera, mi sono svegliato da solo nel capannone, pensavo di essermi addormentato con te, ma tu non c’eri, quindi sono andato al bagno, sai dopo tutti quei cocktail la natura chiama!” dice ridendo per poi continuare “Sono uscito dal bagno barcollando, devo aver picchiato la testa e sono caduto qui, ma ora lasciami dormire!” mi sorride lanciandomi un bacio. Lo prendo per un braccio e lo trascino dai Zayn e le ragazze che ci accolgono con un occhiolino e qualche risatina.

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Capitolo 14
*** He came into my life ***


Entrati al Bar, ci si para davanti la vista di Niall che, ovviamente stava mangiando, e di Liam sommerso dai piattini sporchi di crema e cioccolata, dove, penso, prima stavano le centinaia di paste ingurgitate dall’irlandese. Ci sediamo al loro tavolo, vedo Liam che da dietro la pila di piatti mi sorride dolcemente portando il suo sguardo verso Harry, che si è accasciato sulla sedia. Alla vista di Niall che mangia a più non posso mi sta venendo il vomito, non riuscirei nemmeno a trattenere una caramella nello stomaco.

E’ il momento di ripartire per tornare al campus, gli altri salgono in macchina mentre io rimango fuori per salutare Harry. Lo abbraccio, vorrei non mollarlo mai e lo bacio delicatamente su di una guancia, lui ricambia con un dolcissimo bacio a stampo così apro la portiera lasciando lentamente la sua mano. Lo guardo dal finestrino mentre imbocchiamo l’autostrada per tornare a “casa”, lo vedo guardarmi e poi salire anch’esso in macchina. Appena arrivata salgo in camera, seguita da Vanessa e Lindsay. Corro sotto la doccia, da lì sento parlottare Vanessa e Lindsay di Liam, quel ragazzo ha colpito veramente Lindsay, devo fare qualcosa! Esco dal bagno seguita da una nube di vapore, attacco il phon e comincio ad asciugarmi i capelli mentre Vanessa accende l’acqua per la doccia. Rimango in silenzio nella camera vuota insieme a Lindsay, che d’un tratto comincia a sparare domande su domande su di Liam, rispondo volentieri, anche se la conosco da poco, voglio già bene a Lindsay e sarei felicissima se in futuro fra lei e Liam nascesse qualcosa. Il pomeriggio passa velocemente, lo passiamo quasi tutto a dormire. Sì fa sera ed io scendo nell’atrio, il nostro dormitorio ha un atrio pieno di poltroncine e divani di pelle rossa, una televisione a schermo piatto, un tavolo da biliardo e altre cose per passare il tempo. Non c’è quasi nessuno, a parte qualche ragazzino asociale che sta leggendo un libro sulle poltroncine, la maggior parte delle persone è a cena oppure nella propria stanza, così torno in camera e prendo il cellulare. Harry non mi ha ancora cercato, quasi sicuramente sta dormendo. Chiamo Zayn e gli propongo di passare la serata in camera nostra e senza nemmeno attaccarmi è già a bussare alla porta di camera. Vado ad aprire, vedo un sorriso a trentadue denti, è il sorriso di Zayn che entra seguito da Niall e Liam, chiedo ai ragazzi dove sia Harry, Niall mi risponde dicendo che sta ancora dormendo in camera sua, lo sapevo! Prendo le chiavi dalla tasca posteriore dei Jeans di Liam e senza dare spiegazioni mi chiudo rumorosamente la porta alle spalle per poi salire correndo le scale. Giro la chiave nella serratura ed entro silenziosamente dentro la camera di Liam ed Harry, è buio, ma riesco a riconoscere la sagoma di Harry nel letto con le coperte fin sopra i ricci. Apro le persiane, ma è sera e di luce c’è n’è poca, così accendo la luce e scopro il riccio che mi saluta con una specie di grugnito. Rido sedendomi sul letto “Liaaaam, ancora dieci minuti!” sussurra Harry poi apre gli occhi e vedendo che non sono Liam, salta giù dal letto e corre in bagno, seguito da una mia risata. Esce dal bagno dopo qualche minuto e rimane a guardarmi con una mano tra i capelli e un sorrisetto, quant’è bello! Mi si avvicina e prendendomi il viso tra le mani mi bacia dolcemente, ci stacchiamo e prendendogli una mano lo porto in camera mia. Mi ferma sulla porta, “Vieni con me!” mi dice stringendomi una mano e insieme usciamo dal campus. Giriamo fino a notte fonda per le vie di Londra, con le mani intrecciate e abbracciati come se avessimo freddo, mi piace come riesce a farmi ridere, al contrario di quello che mi sono sempre aspettata da Harry, sa come farmi sentire a mio agio. Verso le tre decidiamo di rientrare. Apro lentamente la porta di camera mia, trovandoci dentro solamente Vanessa che dorme profondamente, alla rovescia, nel suo letto. Harry mi da la buonanotte sulla porta, le nostre labbra si toccano, le nostre lingue si rincorrono nelle nostre bocche, sento le sue labbra muoversi sulle mie poi lo saluto mordendogli il labbro inferiore, mi sorride. Mi spoglio e mi metto a letto, non riesco a dormire, non riesco a non pensare a quello che è successo in poche ore, fino a ieri consideravo Harry un donnaiolo e non gli avrei mai dato il permesso di entrare nella mia vita, mentre, adesso, non vedevo l’ora di riassaporare quel sapore di latte e miele. Mi sentivo veramente bene quando ero con lui, sapeva farmi divertire e riusciva a farmi ridere ed io adoro ridere, ma è passato solamente un giorno, aspettiamo a cantare vittoria!

“Beeep, beeep, bee…”

Senza perdere tempo salto giù dal letto e velocemente mi trucco e mi vesto, sono già pronta, mentre Vanessa è ancora a letto, gli salto a dosso e mi nascondo sotto le coperte quando lei incazzata di prima mattina si dirige in bagno, sbattendo i piedi e imprecando contro di me. Si sbatte la porta alle spalle “Ricordati che ti amo!” gli urlo dal mio letto, come risposta ricevo solamente il rumore dell’acqua che scorre. Aspetto impazientemente Liam seduta sul mio letto e sbattendo i piedi tra loro, il mio cellulare suona, è un messaggio ed è di Harry. “Buongiorno Chiarina”, arrossisco e sprofondo tra le mie spalle “E’ Harry vero?” la voce di Vanessa mi spaventa, “Da quant’è che sei lì sulla porta?” gli dico ridendo, “Da quanto basta per vedere tutta la scena, sei un ammmmmore!” mi dice avvicinandosi e strizzandomi le guance, è una cosa che odio! E’ da quando sono bambina che tutti mi strizzano le guance, dato che le ho molto “cicciose” e Vanessa sa bene che è una cosa che non sopporto. Sento tre colpi alla porta, “Entra” urlo, Liam apre la porta, ma non è solo, dietro di lui vedo spuntare una testa di riccioli. Salto giù dal letto e corro in contro a Harry, gli salto a dosso, reggendomi con le gambe alla sua vita, ci baciamo, ci divide l’urlo di Liam che dice che se non ci sbrighiamo faremo ritardo. Facciamo tutto il campus a corsa per arrivare in classe al suono della campanella, appena in tempo!

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Capitolo 15
*** One month later... ***


E’ quasi un mese che la “storia” tra me e Harry va avanti, certo abbiamo avuto qualche incomprensione, ma io non sono per il “per sempre felice e contenti”, io sono per l’incasinati, che a volte si odiano, ma che non riescono a stare l’uno senza l’altra, che sono dopo tutto, innamorati.

E’ una calda, anzi caldissima mattina di giugno, le lezioni sono finite, ma qui alla Dawson High School ci si vive anche d’estate, anche se con più libertà. Sono nella mia stanza sdraiata sul letto in pantaloncini e canottiera e continuo comunque a morire di caldo. Vanessa e Lindsay sono sdraiate per terra con il ventilatore al massimo davanti alla faccia, a me non arriva nemmeno un alito di aria fresca. Dalla porta accostata entra Harry con la lingua di fuori come un cane, “Caldo Styles?” lo punzecchia Lindsay, mi metto seduta, sto raccogliendo i miei riccioli biondi in una crocchia alta sulla testa, anche se mi preferisco di molto con i capelli sciolti che mi ricadono sulle spalle, in casi disperati, tipo questo, trovo la forza di volontà di portarli legati. Come al solito, Harry, entrando si sofferma a guardare la mia bacheca. La mia bacheca è una bacheca di sughero che ho attaccato vicino alla porta, ci attacco qualsiasi cosa, sono una di quelle persone che non ama gettare via gli oggetti, quindi tengo persino gli scontrini, per me sono tutti ricordi. Tutte le volte che entra nella mia stanza il riccio si ferma a guardarla per una buona manciata di minuti. Da poco hanno avuto l’onore di essere attaccate alla bacheca le foto che abbiamo fatto insieme, mi piacciono, non siamo in posa, ma le nostre sono pose naturali ed è una cosa che adoro. C’è anche attaccato un ritratto fatto a matita che gli feci l’ultimo giorno di scuola, quando era tutto bagnato dai gavettoni. Finito il suo “rituale” si dirige verso di me per poi variare traiettoria all’ultimo secondo dirigendosi verso il ventilatore. Ridendo lo guardo accasciarsi a terra togliendo il ventilatore alle ragazze che imprecando si stendono sul letto di Vanessa. Dalla porta entrano Zayn, Niall e Liam, ci alziamo tutti di colpo quando si sbattono la porta alle spalle. Scoppiamo in una risata collettiva, io cado dal letto picchiando la testa dalle risate. Liam ha indosso gli occhialini da piscina e la cuffia, Zayn è in costume da bagno con le ciabatte e Niall ha una ciambella fatta a papera in vita e uno zaino da dove spuntano dei panini. “Che fate ancora seduti? Oggi si va in piscina!” che bella parola, piscina! Prendiamo il necessario e saliamo nella macchina di Liam, partendo Liam apre tutti i finestrini e accende la radio al massimo. Corriamo dentro la piscina comunale, è piena di gente in cerca di refrigerio da questo caldissimo sole. Ci mettiamo di fretta i costumi e corriamo a prendere una sdraio per uno, le persone ci guardano stranite, ma non abbiamo tempo di pensare a loro, non voglio sciogliermi! Zayn rimane sotto l’ombrellone a leggere un giornale mentre noi ci avviciniamo al bordo della piscina, il primo a buttarsi e Niall, a me viene un idea. Harry è tranquillo sul bordo della piscina, da dietro io e Liam ci avviciniamo silenziosamente e saltandogli a dosso lo buttiamo in acqua. Usciamo dalla piscina, Harry è ancora dentro a sputare l’acqua che gli abbiamo fatto ingoiare buttandolo in acqua. Prendo la mia cuffia e la riempio d’acqua alle docce, mi avvicino a passi felpati da dietro a Zayn, davanti a lui c’è Vanessa che scoppia in una risata, Lindsay la zittisce mettendogli una mano sulle labbra. Arrivata sopra la testa di Zayn gli verso l’acqua gelida su tutto il corpo, abbassandogli il ciuffo. Zayn, tranquillamente si alza, si gira verso di me con lo sguardo basso e alza la testa con un sorriso maligno, ha gli occhi coperti dal ciuffo bagnato, ma riesco a vederli brillare. Mi guarda per poi cominciare a rincorrermi per tutta la piscina, quando riesce a catturarmi, mi prende sulle spalle come un sacco e facendomi il solletico, mi butta in piscina. Scoppiano tutti in una risata, la mia tra le bollicine. Esco dall’acqua sciogliendomi i capelli che comincio a scuotere come un cane a cui è stata appena fatta una doccia e mi sdraio su di un lettino mettendomi gli occhiali da sole. Alzando lo sguardo vedo Harry uscire dall’acqua, si sta dirigendo verso il suo lettino che è accanto al mio, ha veramente un bel fisico. Ha le gocce d’acqua che gli scendono lungo i pettorali per arrivare alla tartaruga, i riccioli bagnati che gli ricadono sugli occhi e le sue meravigliose labbra che gocciano acqua che scivola sul suo mento.  Abbasso gli occhiali sul naso e mi mordo il labbro inferiore, Harry mi nota e sorride, scuotendo i suoi riccioli castani, con quel sorriso suoi occhi verdi brillano al sole di giugno. Chiudo gli occhi sotto gli occhiali da sole, sento il corpo freddo di Harry stendermisi sopra “Oh Dio, Harry togliti, sei freddooo!” gli urlo quasi senza voce, si alza e si siede vicino a me, mi giro sulla schiena e lui si abbassa per baciarmi.

Mi sto truccando allo specchio del mio armadio mentre Lindsay, che ormai si è sistemata in camera mia e di Vanessa, sta facendo una doccia e Vanessa sta buttando sul letto una miriade di vestiti che a dosso non le piacciono. “Noi siamo pronti e voi?” urlo alle ragazze ripetendo ad alta voce il messaggio di Niall, una valanga di parole mi entra nelle orecchie, le ragazze si stanno lamentando di non essere pronte e nemmeno io lo sono. Chiamo l’irlandese “Ci serve ancora un po’” gli dico ridendo mentre cerco di sfilarmi i pantaloncini “Faremo di sicuro tardi al compleanno!” si arrende Niall dicendolo ai suoi compagni di stanza. Apro l’armadio in cerca di qualcosa da mettere, ma lo schiamazzare di Vanessa e Lindsay non mi lascia pensare. Voglio mettere qualcosa che faccia perdere la testa a Harry, stasera è il nostro primo anniversario, com’è strano dirlo, non sono mai stata per più di un paio di settimane con un ragazzo, stavolta, forse, sono innamorata! Niente mi sembra adatto all’occasione, così urlo il nome di Vanessa che in pochi secondi è davanti all’armadio con il piega ciglia in mano, “Lascia fare a me” mi ordina spingendomi sul letto. 

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Capitolo 16
*** Trouble in paradise. ***


Dopo diverse prove inutili e qualche parolaccia urlata da Lindsay alla piastra, siamo pronte. Non so come Vanessa è riuscita a trovare il vestito perfetto per l’occasione, una gonna a palloncino rossa, una canottiera abbastanza scollata bianca con i laccini di pizzo, tacchi rossi e capelli sciolti, sexy, ma non troppo. Vanessa indossa un tubino a balze fucsia in contrasto con i suoi capelli neri e Lindsay un vestito celeste che si intona con i suoi occhioni blu. Raccolgo tutte le borse per fare prima e correndo su per le scale le lancio alle ragazze. La porta è già aperta, è rimasta rotta dopo che Harry gli diede un calcio. Entriamo come bambine in colpa, facendo dei movimenti rotatori con la punta di un piede sul pavimento di legno, Liam senza neanche salutarci mi prende per un braccio e corre al parcheggio, lo stesso fanno Zayn e Niall con le ragazze. Il posto non è molto lontano, ma il viaggio in macchina sembra eterno schiacciata tra Vanessa e Zayn. Siamo stati invitati al compleanno di Thomas, dopo l’ultima volta che gli ho parlato nel giardino della scuola, l’ho risentito solo per messaggio, quando mi ha invitato alla sua festa, la farà a casa sua, musica e alcol a fiumi! Liam ci lascia davanti al cancello che si apre sul giardino di Thomas, mentre lui cerca parcheggio. Già da fuori la casa di Thomas lascia a bocca aperta, ha un giardino enorme, una piscina e una villa piena di finestre. Il giardino è pieno di gente che si trascina ubriaca con i classici bicchieri americani da birra e di ragazzi che fanno il bagno con la musica a palla che arriva dalla porta del salotto aperta su di essa. Mi giro verso di Zayn e con uno sguardo gli faccio capire che voglio un suo parere su come sono vestita, si avvicina con una mano sotto il mento, squadrandomi e delicatamente mi toglie la forcina con cui avevo fermato la frangia, non la porto molto spesso, ma dopo averla tolta il moro mi sorride e così con un gesto delle spalle mi giro e mi dirigo verso la porta di ingresso. Ci viene ad aprire la porta il padrone di casa, che dall’aspetto non sembra in buone condizioni e ha a braccetto due ragazze “più tette che cervello”. Lo salutiamo ridendo, gli lasciamo i regali su di un tavolo e poi ci dividiamo. Fisso il telefono, aspettando un messaggio di Harry, seduta in disparte accanto al tavolo dei drink, è il nostro anniversario e lui non è ancora qui. Mi sento chiamare, così alzo la testa, ma non vedo nessuno, la riabbasso, nel mentre, vedo una foto mia e di Harry sul pavimento a pochi passi da me, cosa ci fa lì? Mi alzo e la raccolgo, ne vedo un’altra poco più lontana e raccolgo anche quella, sembra un percorso, ma chi ce le ha messe? E quando? Il percorso conduce dietro la casa, raccolgo l’ultima e alzando lo sguardo vedo, sotto un albero, un ragazzo che mi sta guardando e mi sorride, ha qualcosa in mano. Mi avvicino e, anche se lo immaginavo, è Harry che appena mi vede avanza lentamente verso di me, ha indosso una maglia bianca leggermente scollata, una giacca blu e uno dei suoi classici papillon a quadretti. La maglia gli contorna i muscoli e la scollatura fa intravedere il giusto, il cuore comincia a battermi velocemente quando lo guardo più attentamente. Quando mi prende i fianchi e avvicina la sua bocca alla mia, sembra che il cuore voglia uscirmi dal petto e il respiro si fa affannoso. Le nostre lingue si toccano e cominciano a muoversi nelle nostre bocche, le sue mani mi stringono i fianchi e le mie si perdono tra i suoi riccioli. Mi prende i mi sbatte delicatamente contro l’albero e comincia a baciarmi teneramente una guancia per poi passare a mordermi il lobo dell’orecchio mentre io continuo a giocare con i suoi capelli. Passa al collo continuando a baciarlo e a mordicchiarlo, lasciando una lieve scia umida, riesco a sentire i suoi respiri, chiudo gli occhi, le mani cominciano a tremarmi, come mai sono così agitata? Mi bacia la fronte. “Chiudi gli occhi piccola” mi sussurra dolcemente, da dietro mi mette qualcosa al collo, sento il metallo freddo, mi alzo i riccioli, “Adesso apri, buon anniversario Chiara!” mi dice, mi guardo il collo, adesso a cingerlo c’è una collana d’argento con scritto Harry in corsivo, senza nemmeno pensarci gli salto a dosso, aggrappandomi con i piedi ai suoi fianchi e comincio a baciarlo su tutto il viso, ride. Adesso che ci penso io non ho nulla per lui… Lo guardo negli occhi e gli dico che io non ho nulla da dargli di così prezioso e lui mi sorride mostrandomi le sue dolcissime fossette dicendo che è uguale, “L’importante è che sei qui, con me e che ci resterai!” mi sussurra stringendomi. Mi sfilo il mio braccialetto di “smarties” e prendendogli una mano glielo metto delicatamente “Meglio di nulla. Significa molto per me!” gli dico ed è vero, è da anni che lo porto ormai è una parte di me ed Harry lo sa, così mi sorride arrossendo violentemente, è così dolce! Rientriamo nel salotto, ormai non c’è nemmeno un ragazzo che si regga in piedi, sono tutti ubriachi, è veramente una scena divertente! Alcuni compagni di squadra di Harry me lo portano via tra le urla ed io comincio, come al solito, a bere un drink dietro l’altro, è gratis! Finisco con l’essere stesa per terra su di un cuscino da divano insieme a degli sconosciuti a giocare a “obbligo, verità o bevi!”, ovviamente non faccio altro che tirare giù alcol che mi brucia in gola. Alla fine della serata conosco ogni più oscuro e imbarazzante segreto dei miei compagni di scuola. Cerco barcollando Harry, è tutta la sera che non lo vedo, ma fino ad ora non ci avevo pensato. Arrivo quasi saltellando dietro la villa e riesco a riconoscere Harry sdraiato su di un divanetto, sembra addormentato, di sicuro avrà bevuto. Mi avvicino, ma mi blocco di colpo quando vedo che una ragazza, che non ho mai visto, si avvicina a lui e strusciandocisi sopra lo bacia… 

 

Ragazzi grazie per aver letto fin qui, ma recensite se no non so se la storia vi piace! 

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Capitolo 17
*** Masochistic, shit! ***


Riesco a sentire i cocci del mio cuore che mi tagliano il petto, gli occhi cominciano a farsi umidi e le ginocchia mi cedono, quando la ragazza si accorge che io, la sua ragazza, avevo visto tutta la scena, scappa, bel coraggio. E’ la prima volta che definisco la nostra relazione, è la prima volta che ammetto a me stessa di essere, o meglio di essere stata la ragazza di Harry Styles. Harry apre gli occhi e vedendomi in quelle condizioni salta giù dal divanetto e viene verso di me. Scappo, sì, scappo come ha fatto quella puttana, ma io ho un motivo, non riesco nemmeno a guardare Harry. Come ha potuto farmi questo? Io mi sono fidata, che stupida! Corro fin davanti alla piscina poi mi fermo, le gambe mi abbandonano, così cado sulle ginocchia con il viso tra le mani, ma non piangerò! Sento una mano toccarmi una spalla e la voce roca di Harry dirmi “Chiara, ti prego, lasciami spiegare…” mi alzo, ho gli occhi rossi e lo sguardo basso, tolgo con forza la mano del riccio dalla mia spalla “Senti Harry, non c’è niente da spiegare! Mi sono fidata di te, mi sono lasciata andare anche se il mio cervello mi diceva che non era per niente una buona idea, per una volta ho ascoltato il mio fottuto cuore oscurato dall’amore che provo per te ed è già una volta di troppo! Adesso lasciami stare!” mi volto, ma Harry non si arrende e mi volta di colpo “Non è come pensi, stavo dormendo e quella ragazza mi è saltata a dosso e mi ha baciato, hai visto la scena, devi credermi!” gli prendo una mano e violentemente lo tiro a me, quasi annullando la distanza che ci separava “No Harry, è qui che sbagli, io c’ero, ma non devo crederti, sai quello che provo per te e non starò qui a ripetertelo, ma non voglio essere una di quelle ragazzine cornute che fanno finta che tutto vada bene, che si possa cancellare un fatto solo perdonando il proprio ragazzo che si giustifica con delle stupidissime scuse del tipo: ero ubriaco o dormivo se preferisci! So benissimo quello che ho visto, ma non posso…” il tono della mia voce è spezzato dal pianto, mi rivolto e cerco di andarmene, ma ancora una volta Harry mi prende per un braccio “Chiara aspetta…” “Harry ti prego, lasciami stare….” Gli sussurro con le lacrime agli occhi, Harry rimane a bocca aperta e molla il mio braccio, sa benissimo che non ho mai pianto per un ragazzo…  scappo via e voltandomi lo vedo pietrificato che cade sulle ginocchia. Non so come, ma Zayn aveva visto tutta la scena da bordo piscina, mi corre incontro e si ferma davanti a me stringendomi tra le sue braccia, ma io oppongo resistenza cercando di staccarmi da lui, gli occhi mi bruciano mentre urlo con voce sempre più bassa il nome del ragazzo che mi sta trattenendo abbracciandomi. Alla fine cedo e mi inginocchio, Zayn fa lo stesso, prende il mio viso tra le sue mani, così grandi e mi guarda dolcemente negli occhi, mi calmo, riesce sempre a calmarmi, ma le lacrime non si fermano e ho il fiatone. Sento quelle maledette lacrime scivolare lungo le mie guance e morire sulle mie labbra, lacrime salate, allora il dolore, la delusione e tutto quel mix di emozioni che sto provando ha questo sapore. Zayn si alza, ma non riesco a capire perché, alzo lo sguardo e vedo Harry con la testa bassa che come un cane bastonato viene verso di noi. “Harry vattene! L’hai fatta soffrire, sai quello che prova per te!” urla Zayn , io sono ancora inginocchiata, ma rivolta verso i ragazzi riesco a vedere tutto, la scena è illuminata solo da una fioca luce che proviene dal salotto. “Smettila Zayn! Anch’io provo le stesse cose, lo sai…” la voce di Harry non è più limpida e sicura bensì flebile e spezzata dal pianto, sta piangendo per me, forse dovrei solamente alzarmi e perdonarlo, so benissimo che non ha ricambiato il bacio, come mai continuo a farmi del male? Perché faccio del male al ragazzo che amo? Masochista di merda! “Non vuole più vederti, non vuole nemmeno sentire la tua voce, vattene, non farle ancora del male. Guarda come l’hai ridotta, sta piangendo e…” Harry interrompe Zayn “Smettila Zayn” urla con tono arrabbiato il riccio “So quello che ho fatto, non ho baciato quella ragazza, ma capisco se lei si comporta così anche se così facendo fa male anche a me…” il tono di Harry adesso è di nuovo flebile e triste. Mi capisce, mi capisce veramente? Oh Dio, cosa sto facendo? L’unica cosa che veramente dovrei fare è sparire, andarmene per sempre, almeno risolverei molti problemi! Sono arrabbiata con me stessa, mi odio perché anche se potrei fare qualcosa, sto in ginocchio con le mani in mano. “Sei uno stronzo!” sbotta Zayn, è veramente incazzato con Harry, sono amici, ma Zayn tiene a me come un fratello e perde la testa quando mi vede in certe condizioni. Con la coda dell’occhio riesco a notare la mano di Zayn chiusa a pugno che sta per finire sul bel viso di Harry. D’istinto, senza nemmeno pensarci mi alzo e mi frappongo tra i due ragazzi. Zayn mi vede, ma è ormai troppo tardi…

 

Che dire, sono molto, ma molto masochista ahah ;)

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Capitolo 18
*** Enough to suffer ***


Niente, non abbiamo risolto niente, perché io non volevo risolverlo! Sono tre giorni che me ne sto chiusa in camera, ignorando il mondo, ignorando Vanessa e Lindsay che cercano in tutti i modi di farmi tornare il sorriso, di farmi uscire, ignorando i messaggi e le chiamate di Liam, Zayn, Niall e persino di Harry. Sto facendo soffrire tutte le persone che mi stanno intorno, me ne sto sdraiata tutto il giorno sul letto, lasciando scappare ogni tanto una lacrima, mangiando biscotti con le cuffie nelle orecchie, non ho nemmeno chiesto ad Harry come stia, non mi sono preoccupata del ragazzo che per me ha preso un pungo…adesso BASTA! Mi faccio forza e mettendomi una tuta, una canottiera, un paio di infradito, con i capelli tutti scompigliati e fermati in qualche modo in una coda, poco truccata e con gli occhiali da lettura, scendo nell’atrio per prendere un giornale. Sto risalendo le scale per tornare a chiudermi in camera quando su per le scale il mio sguardo si incontra con i bellissimi occhi verdi di Harry, proprio adesso che sono impresentabile, non voglio farmi vedere distrutta… Harry non mi ferma, ma mi segue con lo sguardo, uno sguardo molto triste, mi richiudo la porta alle spalle sbattendola. Sono seduta sul letto con in mano un biscotto e nell’altra il giornale, sento la porta aprirsi e vedo entrare Liam, Zayn, Niall e le ragazze che mi prendono di peso e mi fermano ad una sedia tenendomi mani e piedi e mettendomi un biscotto in bocca, una specie di rapimento! Vanessa mi aggiusta i capelli, Lindsay mi trucca infilandomi, ogni tanto, la matita in un occhio e i ragazzi scelgono, ovviamente insieme a Vanessa, i vestiti e mi costringono ad indossarli. Dopo mezz’ora sono vestita, pettinata e truccata, Liam mi prende sulle spalle e mi porta in macchina, durante il viaggio faccio milioni di domande “Stasera andiamo a divertirci!” è l’unica risposta che riesco a ottenere. I ragazzi mi accompagnano in una casa, ad una festa, non ne posso più di feste! Li chiamo uno a uno, mi avvicino a loro e abbracciandoli e baciandogli gli chiedo scusa, scusa per quello che in questi giorni gli ho fatto provare e sorridendomi si vanno a divertire, che amici, loro sì che lo sono, ho sempre avuto difficoltà a capire chi fossero veramente i miei amici, quelli veri, ma di sicuro Vanessa, Lindsay, Liam, Zayn e Niall sono fra quelli, insomma chi altro dopo essere stato ignorato per tre giorni mi avrebbe perdonato così facilmente? Loro pensano sempre a me, anche quando io non lo faccio… mi metto a parlare con delle compagne di scuola, in lontananza vedo Harry, anche lui sta parlando con un gruppo di ragazzi. Le ragazze se ne vanno mentre io rimango immobile a fissare quel ragazzo che fino a pochi giorni prima era mio. Anche i ragazzi se ne vanno e lui si avvicina a me, vorrei andarmene, vorrei scappare via, ma non ce la faccio, i miei piedi sono incollati al pavimento del giardino e lei mie gambe stanno tremando. Mi riprendo e mi dirigo verso la porta che si apre sulla cucina della casa, ma dopo pochi passi, mi sento prendere un braccio ed Harry mi trascina verso di sé, annullando la distanza che c’era tra noi. “Sei bellissima stasera…” “Harry per favore…” gli sussurro con lo sguardo basso e me ne vado.

Torniamo al campus, i ragazzi stanno barcollando su per le scale mentre Vanessa e Lindsay sono rimaste a dormire in macchina, hanno bevuto troppo anche per svegliarsi. Salgo le scale, il dormitorio è così silenzioso a quest’ora. Sto per chiudermi la porta alle spalle quando mi sento chiamare, mi volto, Harry sta salendo le scale che poco prima anch’io avevo salito e si ferma davanti a me. “Aspetta…” mi sussurra, non l’avevo notato, ma Harry su una guancia ha un cerotto, gli passo delicatamente due dita sulla garza, lui mi prende le dita e capisco che sotto quel cerotto c’è il taglio fatto da Zayn con la mano qualche sera prima. Sempre con la mia mano stretta tra le sue Harry mi dice “So che forse non servirà a niente, ma non riesco a capire come mai non vuoi perdonarmi, come mai anche se sai che non ho fatto niente, continui ad evitarmi…” ha ragione, come mai sto facendo questo? E’ colpa mia se io e lui stiamo così, non è sua come mi sono imposta che sia. “Senti Harry, forse in fondo lo sai già, ma hai ragione, so benissimo che tu non hai ricambiato il bacio di quella ragazza e so benissimo che sei dispiaciuto, che ci soffri, come ci soffro io, ma sei il primo ragazzo che ho, il primo di cui mi sono innamorata, il primo con cui mi sono aperta e mi sono sentita tradita, mi sono sentita il cuore morirmi nel petto…” dico quasi senza voce. “Ma Chiara…” mi sussurra il ragazzo non mollando la mia mano, “So che potrei semplicemente perdonarti, perdonarti per qualcosa che mi sono imposta tu abbia fatto, ma non ce la faccio, non riesco nemmeno a guardarti negli occhi, non riesco a guardare negli occhi il ragazzo che…” faccio una breve pausa e nel dormitorio ricomincia a regnare il silenzio, si sente solo qualche grillo che canta nel giardino “amo” Harry che fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo basso, al suono di quelle parole alza di colpo la testa spalancando quei meravigliosi occhi verdi che si fanno notare anche al buio “Emm…” alla vista di quegli occhi così luminosi, così vivi, mi sono dimenticata tutte le parole imparate fin dalla nascita. Harry mi scuote una mano e liberandola dalla sua presa la porto sul suo viso, accarezzandolo “Non so come riesci a starmi dietro, a continuare a cercarmi, continuare a non fare niente pur sapendo queste cose, pur sapendo che la colpa di tutto è mia, ti ammiro proprio Harry…” gli dico con gli occhi che ancora una volta si stanno riempiendo di lacrime e cerco di chiudere la porta, vedo Harry che velocemente ci mette un piede così la porta si riapre. “Hai ragione, è il momento che io faccia qualcosa!” mi sussurra Harry in tono deciso, tutto quello che ci eravamo detti, l’avevamo detto a pochissimi centimetri uno dall’altra, adesso eravamo ancora più vicini, così vicini che riuscivo a sentire il suo fiato caldo scendermi lungo le labbra. Con una mano mi prende un fianco mentre con l’altra mi sta scostando i capelli dal viso, sono completamente pietrificata, sono immersa nei suoi occhi, in quel verde che mi culla, sono pietrificata dai brividi che solo lui riesce a farmi scorrere lungo tutto il corpo, lo sto guardando, sto guardando ogni minimo particolare di quella meraviglia che è il suo viso, chiudo gli occhi e sento le sue labbra che si poggiano sulle mie, entra in camera chiudendo la porta con un piede, senza perdere il contatto arriviamo al mio letto, mi ci poggia sopra e si stende su di me, cercando di non farmi pesare la sua presenza.

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Capitolo 19
*** My lover! ♥ ***


Non riusciamo a staccarci l’uno dall’altra, non riesco a smettere di mordere quelle labbra che in questi giorni mi sono mancate, Harry mi è mancato. Comincia a baciarmi il collo e le guance, lasciando una lieve scia umida, mi tira su di sé, ribaltando la situazione, adesso sono io stesa su di lui, porta le sue mani sul mio sedere che la gonna aveva scoperto e comincia a muoverle sulla mia schiena entrando sotto la maglia. Si alza a sedere sempre con me abbracciata a dosso “Sei sicura?” senza nemmeno rispondergli, ridendo gli tolgo la maglia scoprendo quei muscoli stupendi e quella pelle bianca. Continuiamo a baciarci ed Harry mi toglie la maglia e la gonna, nella passione del momento non mi accorgo di essere nuda sotto le coperte con Harry, continuiamo a baciarci, lui sopra di me e poi io sopra di lui, passiamo tutta la notte ad accarezzarci senza dire una parola, solamente guardandoci negli occhi.

Mi risveglio sopra Harry, il contatto con la sua pelle nuda e calda mi scatena ancora una volta dei brividi lungo la spina dorsale. Il verde dei suoi occhi che si aprono dopo i miei mi colpisce, vedendo che sono sveglia mi sorride, mi siedo sul letto con lo sguardo fisso sul pavimento. Mi metto il reggiseno e gli slip che, nella confusione della sera prima, erano sul pavimento e indosso la maglia di Harry, la prima che trovo poi esco dalla stanza lanciando un ultima occhiata a quel meraviglioso ragazzo, nudo, che aveva richiuso gli occhi nel mio letto. Cammino avanti e indietro nel corridoio, silenzioso come la sera prima, ma illuminato dalla luce del mattino. Sono di nuovo felice, adesso sono in pace con me stessa, ho risolto il disastro che avevo creato e che mi stava distruggendo, ormai è ovvio che non possa stare senza Harry, penso di amarlo, anzi so di amarlo, signori e signore io amo Harry Styles! Sento aprire la porta del dormitorio e Vanessa e Lindsay entrano. Appena mi vedono urlano un “buongiorno” stonato che io ricambio, guardandomi più attentamente si accorgono che ho indosso solamente l’intimo e la maglia di Harry, ma non so se riescono a riconoscerla, la sera prima avevano bevuto. Spalancano occhi e bocca, io arrossisco violentemente poi le vedo salire le scale a velocità supersonica ed aprire la porta di camera mia, trovandoci dentro Harry, nudo, nel mio letto. Si voltano verso di me e mi saltano a dosso divorandomi con un abbraccio, soffocandomi con una valanga di risate e di domande. La confusione sveglia Harry che si affaccia alla porta di camera con gli occhi ancora addormentati, Vanessa e Lindsay corrono fuori dal dormitorio lasciando me con un espressione confusa. Mi volto verso Harry che era uscito dalla stanza, dopo essersi accorto che io porto la sua maglietta sorride, mostrandomi le sue dolci fossette e lasciandomi scorrere, ancora una volta, un brivido lungo la schiena, ricambio il sorriso e prendendo la rincorsa gli salto a dosso aggrappandomi con le gambe alla sua vita e divorandolo di tenerissimi baci, ancora su di lui, gli prendo il viso tra le mie mani, lo guardo restando in silenzio e poi gli urlo un dolcissimo “Ti amo!”, scendo e guardandolo dal basso all’alto gli urlo di nuovo “Ti amo Harry Edward Styles!” e rimango in silenzio, ascoltando l’eco delle mie parole. “Ti amo anch’io Chiara!” mi urla, con la voce roca di chi si è appena svegliato, comincio a saltellare dalla gioia, come una bambina il giorno di Natale per poi rientrare in camera. Ci stiamo vestendo, sento prendermi la vita da dietro, mi giro e davanti a me trovo quel bellissimo viso che avevo guardato per tutta la notte, Harry mi bacia con passione, accarezzandomi la schiena, ci stacchiamo e saliamo le scale per andare dai ragazzi. Apriamo silenziosamente la porta, troviamo Liam e Zayn stesi uno sopra l’altro, per terra e in boxer e Niall sdraiato con la testa ciondoloni sul letto, scoppiamo in una sonora risata. Harry va ad aprire le finestre urlando “Bellezze è mattina, svegliaaaa!” ricevendo come risposta un grugnito di Niall, mi avvicino a Liam stampandogli un bacio su una guancia, il biondo apre un occhio per poi, subito dopo, richiuderlo. Faccio partire la sveglia del mio cellulare, due squilli e sono tutti in piedi con gli occhi fuori dalle orbite. Io ed Harry ci mettiamo seduti sul letto libero, ci abbracciamo e con le mie gambe sulle sue cominciamo a baciarci, ascoltando i lamenti dei ragazzi appena svegli. Per un minuto buono regna il silenzio nella stanza, così io e il riccio ci stacchiamo e ci mettiamo a ridere alla vista di tre ragazzi, in piedi, in boxer e con la bocca fin sotto le ginocchia che ci stanno guardando con un’aria sorpresa. “Beeeeh, secondo voi hanno fatto pace?” chiede Niall agli altri, cercando, inutilmente, di non farsi sentire da noi. “Ma no?!” sbotta ridendo Zayn, scoppiamo tutti a ridere, strano a dirsi, ma adoro la mia vita!

 

Beh, che dire? Spero che la ff vi sia piaciuta, io la finisco qui, ma ne inizierò un'altra, ringrazio tutte le persone che l'hanno seguita e recensita, recensite ancora ;) Bacii, Chiara

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