Yellow

di corysvoice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 l'incontro ***
Capitolo 3: *** Every Teardrop Is Waterfall ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. Green Eyes ***
Capitolo 5: *** We are young ***
Capitolo 6: *** I love you ***
Capitolo 7: *** Life ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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                                                          Yellow


Venerdì 8 Giugno 2001

Grida. Tante, erano troppe. Felicità. Grossi sorrisi. Acqua, bottiglie e gavettoni. Io invece, ero dietro una maschera, non ero contenta che la scuola fosse finita, non l'avrei più potuto vedere. Lui era l'unico motivo per il quale la mattina mi svegliavo ed andavo verso quell'inferno.

Volevo piangere, il mio cuore batte troppo forte, dentro di me c'è un gigantesco disagio. Due anni sono volati così velocemente, non ho mai avuto il coraggio di parlargli.

In mente avevo solo lui: Vincent e di sottofondo c'era la canzone "Yellow". I Coldplay erano stati la colonna sonora dei miei sentimenti verso di lui.

Mi veniva da piangere, avrei voluto gridare, ma non potevo, avevo un blocco insopportabile.

C'erano mille persone che mi gridavano qualcosa e mi facevano segni, ma io non le ascoltavo. In mente avevo solo il suo sorriso, i suoi occhi verdi.

Nessuno poteva capirmi in quel momento. Neppure la mia migliore amica, che pensava solo che il suo amore verso Jacob fosse importante, lei non mi aveva mai ascoltato nei miei dolori, ma comunque le volevo bene.

Non poteva capire neppure quel gavettone che mi era appena esploso sul busto. 




Spazio autrice.

Spero che questo prologo vi sia piaciuto. Tutto ciò non indroduce al dopo e alla storia, ma fa caprire i sentimenti di Elise verso Vincent ed il suo dolore perchè lui non ci sarà più. Dal prossimo capitolo inizierà la storia completa. Spero di ricevere qualche recensioni con critiche, consigli ecc...

Un bacio QuinnBelleMargaret.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 l'incontro ***


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     Capitolo 1- Yellow


Camminavo luogo il parco. Avevo un passo svelto. Si potevano sentire i miei tacchi fare un fastidioso rumore anche in Cina. Non avevo tempo per fermarmi. Non avevo più aria da quando avevo fatto i miei primi due film.

"Jackson, sono lì fra due minuti. Aspettatemi."

"Ti dobbiamo aspettare per forza Elise, sei tu la protagonista."

"Dammi solo dieci minuti. Ho avuto una mattina un po' movimentata..."

"Va bene. Ma se non sarai qui entro dieci, massimo venti minuti diamo la parte a qualcun altro."

"Ok. Ciao"

Attaccai. Era troppo difficile mantenere uno stile di vita così movimentato. Continuai a camminare. Misi il cellulare dentro la borsa e mi sistemai gli occhiali da sole. Avevo un passo da "Diva". Mi piaceva sentirmi così. La gente quando mi vedeva era felice e mi chiedeva autografi, era tutto ciò che desideravo.

Allungai il passo fino a inciampare sopra un ragazzo. Aveva il cappuccio, come se non si volesse far riconoscere, sulle orecchie c'erano posate delle cuffie. Quando mi vide restò sconvolto. Mi cedette la mano e mi alzai. Arrossi molto delicatamente e sorrisi.

"Scusa, non volevo è solo che..."

Dissi al ragazzo prima che mi fermasse. Aveva un aria familiare, soprattutto quegli occhi verdi. Era alto e magrolino.

"Ma ci conosciamo?"

Sorrisi. Non avevo la minima idea di chi fosse, forse lui mi avrà visto in un film. Mi toccai il capo molto timidamente e risposi:

"Non so, forse mi avrai visto in uno dei miei film"

Il ragazzo fece spallucce. Mise le mani nelle tasche della felpa, sembrava non essere ancora convinto. Mi guardò per un instante e disse:

"Se lo dici te..." Se ne andò lentamente e continuò con una riflessione "secondo me l'ho vista da qualche altra parte"

Mi sedetti su una panchina. Aprii la mano. Mi accorsi che avevo preso a quel ragazzo una collanina. La posai sulla panca e me ne andai in fretta. Quello lì mi ricordava qualcuno, ma non sapevo chi. Avrei voluto vederlo in viso, magari avrei scoperto chi era. Entrai negli studios e lasciai perdere quello che mi era appena successo.


Spazio Autrice

Salve a tutti. Grazie a tutte le persone che mi hanno messo tra i seguiti e preferiti. Questo capitolo come vedete è un introduzione al seguito. Spero vi sia piaciuta un bacio QuinnBelleMargaret.



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Capitolo 3
*** Every Teardrop Is Waterfall ***


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      Yellow-Capitolo 2

                                                         

I turn the music up, I got my records on

I shut the world outside until the lights come on

Maybe the streets alight, maybe the trees are gone

I feel my heart start beating to my favourite song

Every Teardrop is a waterfall- Coldplay




Ore 23.30


C'erano mille luci. La musica mi dava alla testa. Odiavo tutti quei rumori. Gli LMFAO mi stavano distruggendo con quelle canzoni date dal Dj. Avevo un drink in mano, non sapevo che fosse, era qualcosa di strano. Avevo un aspetto orribile e divertito allo stesso tempo.

Indossavo un vestitino corto, con brillantini rossi che erano in tinta con le mie meche. Ero in quella discoteca con il mio migliore amico, Nicolas, l'avevo convinto a venire per farlo un po' divertire e distrarre dopo la rottura con la sua ex.

Lui era seduto all'angolo, da solo. Era in lacrime e cercava di chiamare la sua amata Haley. Io non cercai di fermarlo, perché essendo ubriaca fradicia avrei fatto di peggio.

Mi avvicinai al suo tavolo. Presi la borsetta e gli sussurrai all'orecchio in modo sexy.

"Vado un attimo al bagno..." Lo baciai sulla guancia e lui, schifato si tolse il segno di rossetto rosso.

Girovagai per qualche minuto. La testa mi girava, mi veniva da vomitare. Camminavo dispersa nella discoteca, sembravo una bambina ingenua. Non sapevo più che fare, fino a quando vidi un ragazzo incappucciato, era quello della caduta. Mi avvicinai a lui con molta calma e gli chiesi:

"Sai dov'è quel maledetto bagno?"

Fece cenno di sì e indicò verso sinistra. Io continuai per di lì e lo trovai. Entrai dentro, era vuoto, fortunatamente, non volevo farmi vedere da nessuno, andai verso lo specchio a forma di cerchio. Poggiai le mani sul lavandino bianco e guardai il mio riflesso, sapevo di delusione, ero una persona orrenda, avevo tutto ciò che volevo e dovevo per forza ubriacarmi? Non volevo una brutta reputazione.

Misi una mano sui capelli di color marrone scuro, erano così appiccicosi. In quel bagno c'era un tremendo odore di vomito, era sporchissimo, c'erano assorbenti, chiazze di rigurgito e preservativi ovunque.

Mi avvicinai a quel maledettissimo cesso e mi inginocchiai ad esso. Misi le mani pallide sul pavimento. Sentii una forte botta allo stomaco che si dilungò fino alla gola e dalla mia bocca uscii un liquido verde. Avevo appena vomitato, mi facevo schifo da sola. Non riuscivo più a fermarmi.

Puzzavo di vergogna. La testa m'iniziò a girare ancora di più. Poggiai la testa sul pavimento a quadratini bianco e neri e persi la coscienza.

____________________________________________________________________________________________________________________


Mi risvegliai. Ero stesa su un divano di colore bordò. Mi girava la testa, non sapevo cosa fosse successo. Addosso avevo la biancheria intima ed una camicia azzurra. C'era qualcosa di strano, non riconoscevo quella casa e mi ricordavo solo di  essere svenuta. Mi sedetti meglio e vidi un ragazzo arrivare verso di me.

Era alto e magrolino, di carnagione chiara, i suoi capelli marroni, gli occhi verdi lucenti, aveva un po' di baffetti, i lineamenti erano molto ben dettagliati e forti.

Non sapevo chi fosse ma mi ricordava qualcuno, una persona che ho anche forse amato in passato.

Mi porse una tazza di tè. Sorrisi e bevvi un sorso. Il Ragazzo si sedette accanto a me ed io gli chiesi:

"Ma sei stato tu a mettermi la camicia?"

Sorrise. Aveva i denti bianchi, era bellissimo (tranne per il naso). Io lo guardai con sguardo ebete.

"Sì"

Feci una faccia arrabbiata e gli diedi un pugno sulla spalla. Lui rise e cercò di bloccarmi.

"Tu, tu sei un pervertito, io chiamo la polizia!"

Rise nuovamente. Cosa potevo avere di strano io?!

"Ma non abbiamo fatto niente e poi tu eri ubriaca, io ti ho solo tolto il vestitino per metterlo a lavare, puzzavi di vomito."

Mi fermai, infondo era stato gentile, mi aveva tolto da quella vergogna. Mi arrotolai le maniche e continuai

"E Nicolas? Dov'è?"

Fece una faccia strana. Forse non sapeva di chi stavo parlando, allora lasciai perdere. Allungai la mia mano. Strinsi la sua. In mente mi venne un piccolo ricordo: "Un ragazzo, una scuola e me che lo ammiravo da lontano." Mi vennero i brividi.

"Piacere, io sono Elise Black"

Mi strinse la mano ancora di più e continuò.

"Io sono Vincent Hale."

Mi prese un colpo al cuore. Lui era il ragazzo di cui ero innamorata alle medie. Il cuore mi batteva a mille. Le pupille si dilatarono. Sorrisi e gli dissi:

"Posso fare una cosa?"

Vincent mi fece cenno di sì. Di scatto, era un impulso, qualcosa che volevo fare da dieci anni. Gli presi con delicatezza il viso e lo baciai con tutta la passione che avevo nel corpo. Mi vennero in mente tutti i ricordi del passato, tutte le mie sofferenze, la mia felicità nel vederlo. Mi ricordai come mi  batteva forte il cuore al solo suo pensiero.

Il ragazzo mi ricambiò quella lunga effusione. Sentivo che le nostre bocche si erano congiunte, le nostre lingue giocavano ad incontrarsi l'una con l'altra. C'eravamo solo noi ed il mio imbarazzo.

Quando mi distaccai a lui, vidi il suo volto color peperone e soddisfatto. Mi alzai di corsa per andare via. Vincent mi fermò di scatto.

"Sai, non so se tu possa andare via con solo una camicia addosso. Anche se mi hai baciato devo restituirti i tuoi vestiti puliti."

Mi sedetti sul divano e sbuffai.

"Sono una stupida. Sono veramente una stupida, perché non mi sono saputa trattenere?!"

Mi sorrise e si sedette accanto a me. Mi accarezzò la testa e mi rispose:

"Tu non sei stupida, sei perfetta e ti devo anche ringraziare, perché ora mi ricordo dove ti avevo incontrato" Il mio cuore si  bloccò "Alle medie, stavi nella mia stessa scuola. Venivi divisa nella mia classe, ecco perché hai un volto conosciuto."

Poggiai la testa sulla sua spalla e gli chiesi.

"Posso dormire qui stasera? Non voglio tornare da sola a casa. Non voglio più rivedere il mio mondo"

Fece cenno di si e mi mise una coperta addosso. Mi addormentai. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. Green Eyes ***


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Yellow- Capitolo 3



Mi svegliai, un altra volta. Ero leggermente poggiata sulla spalla di Vincent. Stava leggendo un libro, era estremamente sexy. Mi sarebbe venuto di baciarlo, ma dovevo pensare che ero già impegnata con un altro. 

Finsi di essere ancora addormentata per poter sentire il suo profumo sulla mia pelle. Dopo quel bacio mi era tornato in mente. Non lo pensavo da otto fottutissimi anni, dopo che aveva lasciato le medie,per altri due anni sono stata innamorata di lui.

"Sei sveglia?"

Mi chiese con la sua voce incantante. Feci cenno di sì. chiuse il libro e lo posò sul tavolino. Alzai la testa e mi sistemai sul divano. Vincent si avvicinò al contenitore di alcolici e aprì uno cofanetto. Era pieno di bottiglie: "Dalla Vodka alla Birra". Il mio sguardo era dritto verso al suo fondo schiena, era così bello, ma non dovevo fissarlo così intensamente, era da pervertiti!. Sì girò verso di me e si accorse che i miei occhi erano fissi sul suo sedere, fece una risatina. Collaborai a rendermi più imbarazzante ricambiando il sorrisetto. Diventati rossa. Mi grattai la testa per una durata infinita e gli chiesi:

"Per quanto ho dormito"

Si poggiò sul comodino, era maledettamente sexy e rispose:

"Ti dico solo che ora sono le dieci del mattino" Prese due bicchierini in vetro, verso della Vodka in ognuno e mi chiese con aria invitante "Vuoi favorire? Un po' di Vodka per tirarti su serve. Guarda che faccia che hai!"

Lo guardai con odio. Feci un sorriso finto. Mi alzai e andai al suo orecchio cercando di essere maledettamente sexy.

"Ti sembro una che ha l'aria di voler ancora un po' di alcool?"

Bevve tutto d'un sorso la Vodka e mi rispose sistemandomi la camicia.

"Beh almeno se avessi bevuto un po' mi avresti potuto spiegare quel bacio..."

Mi allontanai da lui. Era così spacciato da fare faccia tosta e rimarginare il ricordo di quel bacio.

"Era solo per togliermi lo sfizio. Lo volevo fare da dieci anni!"

Sorrise. Sembrava soddisfatto e così pieno di sè. Mi guardò per qualche istante. Mi prese la mano. I suoi occhi erano così belli e verdi, però le sue pupille erano talmente dilatate.

"Quindi mi hai appena confermato che mi amavi..."

Feci uno sguardo furbo, mi strinsi a lui di più. (Non sapevo il perché, ma lui mi attraeva, ma io ero impegnata non potevo!)

"Amare? Diciamo che eri un bel ragazzo, io non ho mai sofferto per te, non pensavo ventiquattro ore su ventiquattro a te..."

Sorrise. Aveva dei denti talmente bianchi un visto così bello che pure il sole si sarebbe sciolto per quanto era superiore. Mi guardò per qualche istante.

I nostri occhi stavano facendo a guerra. Le nostre bocche erano vicinissime, avvicino la sua a me e mi baciò. Fu' veloce, ma bellissimo, era un sogno che si realizzava.

"Era solo per togliermi lo sfizio..."

Disse lui con voce furba. Gli lanciai un pugno sulla spalla. Mi prese di dietro e mi ritrovai sulle sue spalle, sembrava che stesse portando un sacco di patate. Mi trasportò fino alla sua camera. Mi buttò con delicatezza sul letto e mi disse:

"Ecco il suo trasporto verso il cambio. Ci rivediamo tra altri dieci anni, chissà, la prossima volta che mi vedrai faremo l'amore...Sai com'è solo per toglierti lo sfizio."

Mi diede i vestiti. Lo guardai e lo corressi:

"Non l'amore, ma sesso... Ci siamo intesti?"

Sorrise e se ne andò. Mi sedetti. Non mi sarei mai aspettata di ricontrarlo e che lui avesse questa reazione. Mi alzai dal letto con le coperte rosse e mi vestii. Mi sistemai il trucco. Quando uscii dalla camera Vincent mi cedette un cappotto lungo, me lo mise e mi disse all'orecchio "Non posso farti uscire così. Sei pur sempre Elise Black"

Sorrisi. Lo baciai sulla guancia ed uscii. Entrai in ascensore. Il mio volto era completamente felice, non c'erano macchie di tristezza. Presi il cellulare dalla mia borsetta e mandai un messaggio a Michelle Carly Jackson:

"Cosa ti ricorda la lettera V? Beh a me sono riaffiorati ricordi bellissimi."

Mi guardai allo specchio. Ero così felice che non potevo essere arrabbiata con me stessa per aver tradito il mio ragazzo. Non sapevo il perché ma per Carlo non provavo queste cose, il cuore non mi batteva così forte.

Rincontrare Vincent è stata la cosa più bella che mi sia successa in dieci anni.


Spazio autrice

Buona sera a tutti. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, la storia sta iniziando a prendere una piega. Nei prossimi capitoli tutto diventerà più complicato. Chissà se Elise scoprirà presto i segreti nascosti di Vincent?

L'ascensore si fermò. Uscii da quell'edificio e mi recai verso casa mia.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1104498&i=1 Questa è la storia di una mia amica, ci terrei che voi la leggeste. Grazie QuinnBelleMargaret

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Capitolo 5
*** We are young ***


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     Yellow-Capitolo 4


Una settimana, quatto giorni,tre ore, venti minuti e cento secondi dall'incontro con Vicent. Non l'ho più visto dal bacio. C'eravamo detti addio in qualche modo, infondo io avevo una vita ed anche lui.

Ero a casa di Michelle e del suo ragazzo, Matthew che era amico di Jackon, il mio fidanzato. I due stavano giocando a calcio nel giardino ed io stavo distesa sul divano.

D'un tratto il mio cellulare emise un bip bip. Lo presi di scatto. Era un numero sconosciuto. Rabbrividì. Poteva essere chiunque. Lessi tra me e me.

"Ehi Elise... sono Vincent, volevo solo dirti che hai dimenticato a casa mia qualcosa. Se ti va passa. Intanto sai dove abito."

Risi. I miei occhi s'illuminarono. Michelle mi guardò per un'istante e sbuffò. Si alzò e mi prese il cellulare. Le ringhiai contro come un cane. Vidi che stava leggendo.

"Mi avevi promesso che non l'avresti più cerato e sentito dopo quel messaggio. Mi deludi!"

La guardai come un cane indifeso. Andai vicino a lei e m'inginocchiai. I suoi occhi erano pieni di delusione, le sue braccia erano incrociate, la sua espressione era molto brutta, non mi piaceva quella situazione.

"Ma io non l'ho più visto e nemmeno contattato. Quella cosa l'avrò dimenticata quando mi ha trovata svenuta! Ti giuro Michelle che io non sto tradendo Jackson. Ti giuro che non andrò a riprendere quel che ho dimenticato, neanche se fosse qualcosa d'importante!."

Mi porse il cellulare. Lo ripresi. Mi aiutò ad alzarmi con ferocia. Si legò i capelli rossi e controllò se Matthew e Jackson fossero abbastanza lontani. Mi prese per un braccio e mi portò in cucina.

"No, anzi vai a prendere ciò che ti sei dimenticata. Verremo con te."

La guardai con aria incerta. Aveva quello sguardo da sfida, non ci credeva che io non avevo intenzione di vederlo più, certo, lui mi attrae, ma non lo amo, io sono innamorata di Jackson.

"Verremo?"

Fece cenno di sì.

"Verremo con te, Charlotte, Camille ed io, siamo le tue migliori amiche e voglio vedere se non provi più niente per lui!"

La presi per mano. Andai da Jackson. Lo baciai con tutto l'amore che possedevo dentro il corpo e uscii dal cancelletto assieme a Michelle. Presi il cellulare e chiamai Camille e Charlotte.

"Contenta ora? Stanno arrivando e ti farò vedere che a me non piace più!"

Sorrise e fece quella faccia saccente insopportabile. Dopo dieci minuti arrivarono Charlotte e Camille. Erano un po' stranite dalla mia chiamata. Le feci entrare in macchina e stetti zitta per tutto il percorso. C'era solo il silenzio che ci circondava. Arrivammo davanti ad un palazzo.

"Posso sapere che stiamo facendo?"

Chiese Charlotte con la sua voce ingenua.

"Oh niente, sto cercando di dimostrare a Michelle che non mento."

Charlotte e Camille mi guardarono stranite e stettero zitte. Citofonai. Vincent mi aprì senza chiedere niente. Salimmo fino al quinto piano. Guardai le mie amiche. Mi fermai alla porta, non volevo suonare. Guardai Michelle e dissi:

"Posso entrare da sola? Non ci metterò tanto..."

Michelle si aggiustò la giacca. Charlotte e Camille si guardarono ancora incerte, non capivano cosa stesse succedendo.

"Eh no mia cara, non mi voglio perdere questa scena! Voglio vedere se menti."

La fulminai con lo sguardo. Lei rise. Suonai. Mi aprì con un sorriso scolpito sul volto.

"Ciao E..." Abbassò lo sguardo e vide le altre tre ragazze che mi facevano compagnia, sembrava sorpreso "lise...Come stai? Vieni che ti do il giacchetto."

Lo guardai stranita, io non avevo nessun giacchetto quel giorno. Entrai assieme alle mie amiche. Loro si sedettero molto tranquillamente. Vincent mi fece cenno di entrare nella sua stanza. Michelle si stava alzando per entrare. Io le feci cenno di non venire. La odiavo quando faceva così.

Chiusi la porta della camera da letto. Mi sedetti sul letto. Vincent mi guardò per un istante.

"Ma io non ho dimenticato niente qui... Perché mi hai chiamato" ansimai un momento. Lui rise. Era così bello, almeno per me. "Aspetta come fai ad avere il mio numero?" Si avvicinò a me di scatto. Mi sentivo in imbarazzo. Mi prese la mano "Sei per caso uno stalker?"

Il suo sguardo era così attraente. Aveva sempre le pupille così dilatate. Si avvicinò a me ancora di più. Io cercai di distaccarmi. Mi baciò di scatto.Sentivo il suo corpo avvicinarsi a me. La sua bocca sapeva di alcool.

"Ecco quello che ti eri dimenticata"

Mi staccai a lui. Portai dietro al mio volto una ciocca di capelli marroni. Lui mi guardò come un cane bastonato. Mi alzai da letto.

"Senti io ora sono fidanzata. Io amo Jackson" cercai di alzare la voce per farmi sentire da Michelle, che sicuramente stava origliando. "Mi dispiace deluderti, ma non provo più niente per te, se mi avessi baciata otto anni fa, magari avrei accettato, ma la vita va avanti."

Vincent si avvicinò a me. Prese una busta e me la porse. Sembrava triste dal mio rifiuto. Si avvicinò al mio orecchio e mi disse sottovoce:

"Lo so, io non potrei mai renderti felice..."

Mi sentii in colpa per averlo rifiutato. Sembrava molto triste. Mi aprii la porta e mi lasciò passare. Le mie amiche si alzarono. Michelle era già alla porta.

Quando stavo per uscire gli disse:

"Grazie per il giacchetto." ansimai un secondo. Lo baciai sulla guancia. Diventammo rossi. Aprii la porta e gli dissi "addio". Andai via e non l'avrei mai più rivisto. Michelle sarà contenta di tutto ciò.

"Mmm... Non ci hai messo un po' troppo?"

La guardai con odio, mi aveva veramente stufato. La presi per un braccio. Camille e Charlotte erano già pronte a dividerci.

"LO VUOI CAPIRE CHE NON LO AMO? L'HO LASCIATO PER SEMPRE! NON LO VEDRO' MAI PIU'! PERCHE' LO ODI COSI' TANTO?!"

Mi scese una lacrima. Non la sopportavo più. Perché doveva fare la saccente? Era insopportabile, le volevo bene come se lo vuole ad una sorella, ma quando si comportava così esplodevo.

"Non mi è mai piaciuto lui, mi è sempre puzzato di bruciato e poi non voglio che Jackson soffra, è anche mio amico! Sono stata io a farvi fidanzare e so quanto ha subito per averti!"

Si sedette sulle scale. Mi misi accanto a lei e poggiai la testa sulla sua spalla. Abbracciai il suo braccio.

"Jackson non soffrirà mai più, so che è il tuo migliore amico, e non ti preoccupare, io lo amo." la baciai sulla guancia "ti voglio bene."

Charlotte e Camille sembrarono sollevate. Ansimai un secondo e continuai "Però ammettilo, un po' è migliorato d'aspetto..."

Rise.

"Beh, sì, è migliorato, ma è pur sempre brutto!"

Mi alzai. Abbracciai Michelle, Camille e Charlotte. Loro ricambiarono.

"Vi voglio bene."

Ridemmo insieme. D'un tratto passò una macchina. Aveva la musica a mille e c'era We are young. Mi guardai assieme alle mie amiche ed iniziai:

"Tonight we are young..."

Ci prendemmo per mano e continuammo insieme a cantare a squarcia gola

"So let's set the world on fire,We can burn brighter than the sun!! [...]"

Sembravamo delle pazze in piena notte. Aprii la macchina e mi recai verso casa assieme alle mie amiche.

Gli amici sono la medicina più potente contro tutto,

Ti accettano per come sei,

Non ti giudicano,

Soffrono con te,

Ridono con te,

Fanno i pazzi con te.

Gli amici sono qualcosa di speciale. Un sentimento più forte dell'amore.

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Capitolo 6
*** I love you ***


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YELLOW                                                       

 Capitolo 4-I love you!


"-10 giorni Elise, ci siamo quasi!

by NYADA"

questo messaggio mi dava forza ogni giorno, con un conto alla rovescia all'uscita del mio terzo film, dove Michelle aveva fatto la colonna sonora con la sua fantastica voce, anche se all'inizio era insicura, lei lo è sempre stata.

Avevo addosso il mio pigiama con i gufetti di color rosa e le ciabatte identiche. I miei capelli erano rilegati con una treccia alla francese. Ero pronta per dormire. Mi buttai sul letto matrimoniale. Mi misi le coperte e mi addormentai.

D'un tratto sentii qualcuno urlare il mio nome dalla finestra. Inizialmente non ci feci caso, ma continuava. Mi tolsi le coperte, misi le ciabatte ed andai alla finestra. C'era un ragazzo lì sotto, non riuscivo a capire chi era. Egli alzò la testa verso di me. Era Vincent ed era completamente ubriaco.

"Elise! Io ti amo, ti prego, dammi una possibilità" diceva barcollante e con una bottiglia di birra in mano "Non riesco a vivere senza di te. Ti giuro che mi ammazzo."

Presi una vestaia bianca. Scesi di corsa le scale. Aprii il portone della mia casa ed uscii. Andai verso di lui. Misi il suo braccio sulla mia spalla.

"Ti prego, dimmi che mi ricambi"

Sorrisi. Non avevo mai sopportato essere al centro dell'attenzione e lui lo stava facendo. Mi stava mettendo in imbarazzo. Abbassai gli occhi. Aprii il portone e gli risposi:

"Vincent, io ti ho amato, il mio cuore batteva a mille per te un tempo, ma tu non ne hai approfittato. Se veramente mi ami così tanto, lasciami vivere la mia vita."

Salii fino alla mia stanza. Lo poggiai sul letto. Lui restò lì a guardarmi. Poggiai la vestaia sul divano e preparai una camomilla.

"Elise" Mi girai verso Vincent, sembrava deluso di se stesso. Aveva gli occhi lucidi. Mi venne qualcosa al cuore, come un senso di colpa. "mi dispiace di aver bevuto e di dire cose insensate, alle quali tu non crederai, ma" si alzò lentamente e barcollando e mi baciò sulla testa e mi prese per mano "il fatto che ti ho detto io ti amo è vero, è quello che provo. Credici"

Feci una risatina timida. C'era una vocina nella testa che mi diceva: "Anche io Vincent", ma il cervello lavorava bene. Alzai lo sguardo verso di lui e rimasi incantata. Aveva dei fantastici occhi.

"Sai, te ed io non potremo mai stare insieme. Io sto con Jackson e..." gli diedi la tazza di tè e lo fece sedere sul letto. "lo amo, devo ammettere che tra di noi c'è qualcosa di strano ma..." mi inginocchiai verso di lui "non è amore, mi dispiace."

Si alzò infuriato. e ruppe dei vetri. Io mi scansai velocemente. Avevo paura, il cuore mi batteva a mille ed il viso era diventato bianco.

"Lo sapevo! Non sono abbastanza degno di te! Non ho abbastanza soldi ed una villa come quel figlio di papà di Jackson"

Lo guardai inquietata. Le lacrime salate gli scendevano lente sul viso e cadevano sul suo collo. Mi sentii ferita, nessuno poteva offendere i miei cari. Corsi verso di lui piena di rabbia. Piangevo, ero distrutta.

"Tu non sai quanto ho sofferto per te, a vole mi chiudevo in camera mia a piangere per colpa tua, tu non mi hai mai notata, perché dovrei farlo adesso io con te. Il mio cuore non batte per te. Non è che quando apri la bocca e dici una cosa si avverrà. Prova a crescere!"

Mi prese per il polso. Mi stringeva forte. Si sentivano soltanto i nostri respiri. Mi faceva paura adesso.

"Allora lo stai facendo per ripicca?"

Mi liberai da quella presa. Il polso era rosso. Mi voltai velocemente e ritornai verso di lui con furia. Lo guardai per un attimo e gli diedi uno schiaffo.

Sospirai ed indicai la porta:

"VAI VIA DA CASA MIA E NON TI PRESENTARE MAI PIU'!"

Vincent uscì dalla mia casa e lo vidi andare disperato. Non mi sentivo per niente in colpa. Avevo solo paura di lui.

presi il cellulare e chiamai a Michelle. Mi rispose. Ero in lacrime.

"Lo so Elise, è 1.00 e mancano nove giorni" disse con tono assonnato e scocciato.

"No, non ti ho chiamato per quello" risposi in lacrime. Sentii dall'altra parte la mia amica preoccupata.

"L'hai rivisto?"

"E' venuto sotto casa mia ubriaco e mi urlava che mi ama. Io gli ho detto che non lo ricambio e..." giravo per la stanza e sentivo la mia amica che era abbastanza disattenta, avevo sempre paura che lei non mi ascoltasse.

"E..." disse Michelle

"E mi ha afferrato per il polso e detto che lo stavo facendo per ripicca. Sembrava infuriato, te lo giuro... Mi metteva paura"

"E tu cosa hai fatto?"

"Gli ho dato uno schiaffo e cacciato da casa mia."

"Lo dovresti denunciare alla polizia."

"Michelle, mi sembra un po' esagerato..."

"Non mi dire che lo ami ancora?"

"Ora devo andare. Un bacio NYADA, ci sentiamo domani, ho bisogno di dormire."

Mi buttai sul letto e cercai di addormentarmi. 

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Capitolo 7
*** Life ***


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                              Yellow

Capitolo 6- Life


"Jackson! Non è stata colpa mia, io glielo ho spiegato, ti prego ascoltami!"

Lo pregai, gli presi la mano. Sembrava molto infastidito, i suoi occhi spargevano delusione dappertutto. Il mio cuore era spezzato.

"Almeno potevi dirmelo, avevi detto che dovevamo essere sinceri tra di noi. Io ormai non mi fido, ho visto il video dove quello dice che ti ama."

Mi scese una lacrima. Mi buttai a terra cercandolo di pregare. Lui mi accarezzò il viso.

"Ma io ho cercato di spiegarglielo, io non lo amo! Io ho solo te in mente, ti giuro che non ho mai avuto intenzione di tradirti!"

Si alzò in piedi. Prese la giacca, andò verso la porta e mi disse con tristezza:

"Mi dispiace"

Uscii dalla porta. Il mio cuore era a pezzi, neanche una super colla l'avrebbe potuto riparare. Ormai non l'avrei più potuto rivedere. Di fronte ai riflettori


dovevo essere felice, ma dentro avevo un vuoto nell'anima.

Presi il cellulare e mandai un messaggio a Nicolas e Michelle, loro c'erano sempre quando ne avevo bisogno. Erano i miei angeli custodi.

Arrivarono a casa mia in dieci minuti. Appena li vidi li abbracciai. Ero in lacrime. Li feci sedere nel salotto, mi sedetti sullo sgabello davanti al pianoforte.

Mi guardavano in attesa di qualcosa. I loro occhi erano attenti su di me.

"Mi ha lasciato"

Toccai un tasto del pianoforte con tristezza. Loro mi guardarono ancora più attentamente. Micelle venne accanto a me e mi accarezzò la spalla.

"Mi dispiace..."

Nicolas prese un fazzoletto e me lo porse e si sedette su una sedia accanto a me. Michelle sistemò i capelli. Io guardavo solo quel pianoforte, era il


mio sogno da bambina, poter un giorno suonare come Novecento.

"Per colpa di Vincent" misi la mano sul piano. fece un suono ancora più triste. "Due giorni fa è venuto sotto casa mia gridando che mi ama e Jackson


l'ha scoperto."

Michelle s'inginocchio di fronte a me. Nicolas mi guardava abbastanza deluso.

"Elise, però devi pensare che nell'oceano ci sono tanti bei pesci..."

Mi disse Nicolas alzandosi e spinse un tasto acuto. Ricambiai con uno buio.

"Ma perché lui mi deve sempre rovinare la vita? Quando cerco di dimenticarlo spunta nuovamente fuori!"

Michelle mi abbracciò. Odiavo gli abbracci e le diedi una pacca sulla spalla. Mi sistemai il vestito viola e la mia amica mi disse:

"Forse non riesci a toglierlo dalla tua vita perché lo ami ancora, Elise, ti ho visto quel giorno quando gli hai detto che non lo amavi e lo hai lasciato" si


mise indietro una ciocca rossa "sembrava che tu stessi recitando una parte, non eri te, mi dispiace di averti obbligata a farlo. Questa volta quella che


deve essere più sicura non sono io, devi andare da lui e dirgli tutto."

Mi alzai in piedi. Presi la giacca, stavo per uscire dalla porta, ma la chiusi. Ci ripensai. Mi girai verso i miei amici. Poggiai la giacca, posai gli occhiali da


sole e andai vicino a Nicolas e Michelle.

"No, non posso."

Mi guardarono in modo strano. Io li abbracciai a tutte e due e continuai "Non voglio andare da lui, devo dimenticarmelo, soprattutto dopo la sua


sfuriata, lui non è il tipo adatto a me."

Michelle mi fece sedere sulla poltrona. I miei amici si misero davanti a me.

"Elise, lui ti piace?"

Mi chiesero. Li guardai per un istante. Non sapevo che rispondere. Accavallai le gambe. Mi sistemai e poggiai la mano sul ginocchio.

"Sì, cioè mi piaceva." mi alzai in piedi e continuai "mi sono appena lasciata con Jackson! Voi mi state facendo il lavaggio del cervello devo essere triste."

Michelle andò accanto a me. Nicolas prese la sua roba e si recò davanti la porta.

"Va bene, fai come vuoi tu"

Il mio migliore amico aprì la porta e mi disse medesime parole:

"Elise, quando non lo avrai più capirai quanto lo amavi"

Michelle fece cenno a Nicolas di uscire.

"Come alle medie, che pensavi che fosse il ragazzo perfetto, Elise, tu sei l'unica che ha visto il dentro in lui e non il fuori, anche se ha capito tardi che tu sei importante per Vincent dagli una possibilità..." si mise gli occhiali da sole "lo so che detto da me è strano visto che non è che mi stia tanto simpatico e poi, diciamocelo non è neppure tanto bello, ma l'importante è la tua felicità."

Se ne andò. I miei amici mi lasciarono da sola tra i miei pensieri. Mi ero appena lascita da poco con Jackson, perchè devo pensare a Vincent nuovamente? Cercherò di dimenticarlo.

Mi misi al piano ed iniziai a suonare. Era l'unica cosa che poteva far sentire libera. I miei tasti emettevano la canzone Yellow e tutto ciò mi confondeva. Le mie mani non riuscivano a fermarsi.  


Spazio autrice...

Salve a tutti e buona Domenica. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e soprattutto spero di ricevere presto le vostre recensioni, non vi costa nulla no? Grazie MaddyQuinnLydiaColdplay.

Ed ecco  qui  Michelle:

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Nicolas: http://www.google.it/imgres?q=peeta+mellark&num=10&hl=it&gbv=2&biw=1366&bih=624&tbm=isch&tbnid=Frb875BltevO1M:&imgrefurl=http://thehungergames.wikia.com/wiki/File:Peeta_Mellark_5.jpg&docid=1fk5JcJB0Jv_BM&imgurl=http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20111124230421/thehungergames/images/archive/6/62/20120205190305!Peeta_Mellark_5.jpg&w=396&h=594&ei=rwvnT-OHB-_Y4QT16LynAQ&zoom=1&iact=hc&vpx=233&vpy=115&dur=897&hovh=275&hovw=183&tx=123&ty=139&sig=104567583492462634389&sqi=2&page=1&tbnh=146&tbnw=102&start=0&ndsp=23&ved=1t:429,r:1,s:0,i:72

Charlotte:http://www.google.it/imgres?q=ariana+grande&hl=it&gbv=2&biw=1366&bih=624&tbm=isch&tbnid=t7Y3oZIyQUZSYM:&imgrefurl=http://hypebeast.com/forums/off-topic/140056%3Ftopic_page%3D4&docid=fM8e7vxTucImsM&imgurl=http://i54.tinypic.com/1zz5h69.png&w=955&h=1280&ei=HAznT6emLLOM4gS_55yIAQ&zoom=1&iact=rc&dur=435&sig=104567583492462634389&page=3&tbnh=137&tbnw=99&start=61&ndsp=35&ved=1t:429,r:7,s:61,i:283&tx=71&ty=65

Camille: http://www.google.it/imgres?q=santana+lopez&num=10&hl=it&gbv=2&biw=1366&bih=624&tbm=isch&tbnid=pWyXLK2AhkQYhM:&imgrefurl=http://www.fanpop.com/spots/santana-lopez/images/20583265/title/santana-lopez&docid=gNBVv03drjo3iM&imgurl=http://images4.fanpop.com/image/photos/20500000/Santana-Lopez-santana-lopez-20583265-500-281.gif&w=500&h=281&ei=ywznT5bCDdHP4QS0mtSVAQ&zoom=1&iact=rc&dur=222&sig=104567583492462634389&sqi=2&page=1&tbnh=133&tbnw=169&start=0&ndsp=23&ved=1t:429,r:6,s:0,i:87&tx=87&ty=40

Jackson: http://www.google.it/imgres?q=liam+hemsworth&num=10&hl=it&gbv=2&biw=1366&bih=624&tbm=isch&tbnid=meFzcJIrqrjTAM:&imgrefurl=http://01picture.com/liam-hemsworth&docid=MGA5bdLxnVVHqM&imgurl=http://01picture.com/wp-content/uploads/liam-hemsworth_8889_1.jpg&w=1222&h=1171&ei=-wznT8bMKIfV4QSj6KnMAQ&zoom=1&iact=rc&dur=400&sig=104567583492462634389&sqi=2&page=1&tbnh=149&tbnw=160&start=0&ndsp=26&ved=1t:429,r:18,s:0,i:125&tx=71&ty=63

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