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di dark_winchester
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** The power of the emotions ***
Capitolo 3: *** Enemies never die ***
Capitolo 4: *** Revelations ***
Capitolo 5: *** Secrets ***
Capitolo 6: *** It's hard to make a choice ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Era passato un anno da quando aveva distrutto il ponte.
Non aveva mai smesso di pensare a Loki, il suo amato fratello, caduto nel vuoto.
Non aveva mai smesso di pensare a lei, quella piccola mortale che aveva saputo scaldargli il cuore.
Ogni giorno andava da Heimdall e gli chiedeva se la vedeva, se riusciva a sentirla e lui rispondeva che continuava a cercarlo.
Ma l’amore a distanza non dura per sempre e Thor lo sperimentò presto sulla sua pelle.
La sognò, bella e felice che gli correva incontro, ma al suo tentativo di baciarla, lei  si scostò “ È passato tanto tempo Thor ed io non provo più ciò che provavo all’inizio. Ti  ho amato fin da subito e sapevo che tra noi sarebbe nato qualcosa.. Mi sono persa più volte nei tuoi occhi ma..” non finì la frase “Capisco..” l’amaro in bocca si fece strada e il Dio del tuono provò una strana morsa al petto “Allora questo è un addio?” chiese guardandola negli occhi “Si..” disse lei in tono freddo e leggermente fece scivolare le mani fuori da quelle del biondo.
Prima di andare via, si girò di nuovo verso di lui e con un sorriso tranquillo gli disse addio “Addio Jane” rispose lui che la vide allontanarsi.
Si svegliò in un bagno di sudore freddo e fu lì che capì che qualcosa non andava.
Si diresse da Heimdall e si fermò proprio di fianco a lui “ Perché?” gli chiese il biondo amareggiato e con un peso sul cuore “Perché sapevo che il tuo cuore si sarebbe spezzato” una lacrima scese lungo in viso di Thor “Almeno dimmi, è felice?” a quel punto il guardiano pose una mano sulla spalla di Thor che chiuse gli occhi e vide insieme a lui.
Lei era lì, felice e sorridente che baciava un altro e pregava il Dio di perdonarla poiché l’amore non si può fermare.
Thor aprì gli occhi e non riuscì a sostenersi.
Fu un attimo che sua madre lo prese con tutte le sue forze e lasciò che il figlio si sfogasse sulle sue vesti da notte.
 
 
 
 
Passarono 2 anni e il Dio riuscì finalmente a tornare sulla Terra.
Qualche anno prima, durante la battaglia con il distruttore, aveva dato la sua parola di alleato allo SHIELD e la mantenne.
Loki era sopravvissuto e aveva minacciato la Terra una seconda volta cercando di piegarla al suo volere.
Insieme a Tony Stark, l’agente Romanoff alias Vedova Nera, Captain America, Bruce Banner e Occhio di Falco si era riunito alla base per combattere una seconda volta suo fratello.
Loki, battuto una seconda volta, si ritrovò a dover far ritorno su Asgard insieme al fratello.
Fu rinchiuso e nessuno potè vederlo.
Dopo due mesi Thor decise di far ritorno sulla Terra, poiché dopo la battaglia non era riuscito a rimanere in contatto con lo SHIELD e quindi a sapere quando poteva servire il suo aiuto.
Appena arrivato, trovò Coulson ad aspettarlo “ Era parecchio che non ci si vedeva Coulson” disse il Dio all’uomo “ Sono felice di vederla anche io signore. Se vuole seguirci in volo, il signor Fury l’aspetta” finì l’agente.
Coulson doveva molto a Thor, poiché l’aveva salvato dalla morte e gli aveva dato un’altra possibilità.
Thor seguì i tre Suv neri in volo ed una voce familiare gli si affianco “Ma guarda chi si vede, il Dio dai capelli biondi!” Tony Stark amava prendere in giro i suoi lunghi capelli “ Ciao anche anche a te Stark” e dopo un sorriso proseguirono il volo insieme.
Aperte le porte della sala generale Thor trovò tutti gli eroi che aveva affiancato nella battaglia contro suo fratello.
Ma vi era anche un volto nuovo.
I capelli della ragazza erano raccolti in una coda, ma la luce poteva far intravedere i riflessi rossi; aveva gli occhi scuri e grandi che colpirono il Dio come una tempesta.
Fury accolse Thor e Stark “Bene, ora che siete arrivati anche voi, posso presentarvi la nostro ultimo acquisto” indicò la ragazza che sorrise “Vi presento Jessica Wayne” disse l’uomo che le si avvicinò.
Thor guardò la ragazza e penso a cosa potesse avere di speciale poi, come se lei avesse sentito i suoi pensieri, lo guardò e i suoi occhi si schiarirono diventando di un nocciola chiaro per poi tornare scuri.
 

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Capitolo 2
*** The power of the emotions ***


Il Dio scrutò quegli occhi e sentì dentro di sé una strana sensazione di calore e allo stesso tempo di gelo “ Piacere di conoscervi” disse la ragazza che continuava a guardare il biondo “ Fury cos’ha la ragazza di speciale?” chiese incuriosito Stark.
Jessica sorrise e si avvicinò a Thor “ Permetti?” gli posò delicatamente la mano sul braccio facendo venire i brividi all’uomo.
Con uno sguardo leggermente malizioso, poi, si allontanò da tutti e rigirandosi verso di loro sorrise “ Thor, te lo restituisco, promesso” il Dio era confuso, ma capì quando la ragazza alzò il braccio e richiamò a se Mjolnir “ Ma come..?” rimase stupefatto.
La ragazza poi alzò Mjolnir al cielo ed allora un tuono rispose al suo richiamo rimbombando in tutta la sala.
Stark fece un passo indietro e si avvicinò al Dio “Hey amico, quella ti ha fregato il lavoro..” disse in tono sarcastico “Come hai fatto?” chiese Thor con sguardo di paura mista a rabbia “La signorina Wayne ha questo potere.. acquisisce tutti i poteri solo toccando la persona o essere in questione” rispose Fury, fiero di averla nella sua squadra.
Jessica appoggiò infine Mjolnir sulla sua mano sinistra e, tenendolo per il manico, lo riporto al Dio “ Grazie” disse sorridendo.
“Beh benvenuta a bordo Wayne” disse Captain America che con sguardo fermo porse la mano alla ragazza “ Felice di farne parte Capitano” rispose lei che strinse la mano del Capitano acquisendo per un attimo anche la sua forza e velocità.
Fury, infine, decise di lasciare che tutti si sistemassero nelle proprie camere “ Ci rivedremo all’ora di cena” concluse l’uomo che si avvio a passo sostenuto verso l’uscita.
Il Dio era rimasto perplesso.
Come poteva un mortale poter comandare il suo martello?
Come poteva evocare la potenza dei suoi tuoni?
Non si era accorto di non essere rimasto solo “ Mi dispiace di averti reso pensieroso” disse la voce della ragazza che era rimasta nella stanza con lui.
Thor sobbalzò “A-ah no, stai tranquilla… è che..” il biondo non sapeva se fare quella domanda, ma Jessica sorrise e gli rispose “ È una storia davvero lunga, magari te la racconterò un giorno. Tu sappi solo questo, io non sarò mai tua nemica, poiché la Forza scorre nelle mie vene ed io la userò solo a scopo di bene” il Dio a sentire quelle parole fu come sopraffatto da una sensazione di tranquillità “ Non dubiterò della tua parola, ma per avere la mia fiducia, dovrai guadagnartela” disse Thor “ E sia” disse Jessica lasciando la stanza ed il Dio con un’espressione indescrivibile.
Thor decise di andare nella sua stanza dove, spogliatosi, si concesse una lunga doccia per riflettere.
Mentre l’acqua scorreva calda sulla sua schiena pensò a tutte le strane sensazioni che aveva provato negli istanti prima.
Era sempre strano per lui, non si abituava mai alle sensazioni umane.
Su Asgard era sempre stato tutto così prevedibile che lo stupore, oramai, non esisteva più.
Ripensò allo sguardo della ragazza, così penetrante da poter leggere ogni singola parte di lui, anche quelle dimenticate.
Tirò un pugno sul muro rompendo una mattonella ed infine, scivolò all’interno della doccia e lasciò che l’acqua bagnasse il suo viso.
Chiuse gli occhi.
La sua mente si perse tra i suoi ricordi, facendo riemergere quello di Jane.
Così fragile e pura.
L’unica donna che avesse mai amato oltre a sua madre; si accorse di stare piangendo solo quando una lacrima finì nella sua bocca e lasciò il sapore salato della sua tristezza.
Uscì dalla doccia alcuni minuti dopo e, indossati una semplice maglia e un paio di jeans, si sdraio sul letto addormentandosi.
Si svegliò al bussare della porta “ Signor Thor, la cena è pronta” disse Coulson che stava avvisando tutti gli eroi.
Il Dio si alzò contro voglia e si avviò verso la sala comune.
Chiuse la sua porta e si incamminò per il corridoio; un paio di porte più in giù si poteva intravedere uno spiffero di luce che veniva dall’interno.
Il Dio si fermò davanti alla porta aperta e la vide, avvolta all’interno di un’asciugamani blu con i capelli bagnati che le cadevano lunghi sulle spalle.
Poté soffermarsi su di una gocciolina che le scese per tutta la gamba fino ad arrivare al tallone lasciandolo  con la bocca asciutta, poi si accorse del suo riflesso sullo specchio e, sgranati gli occhi, si allontanò in lunghe falcate.
Era davvero confuso e stupito.
Non aveva mai fatto una cosa del genere, non ci aveva mai davvero pensato.
Si fermò -Ma che diavolo ti prende? Sei un Dio, comportati come tale! – pensò fra sé e sé.
Suo padre gli aveva sempre insegnato a non desiderare troppo una donna, poiché sarebbe diventato suo schiavo e succube della sua bellezza.
Sarebbe stata la fine per ogni Dio.
Prima di ricominciare a camminare, una voce lo chiamò “ Hey! Pensavo di essere l’ultima” disse la ragazza che lo raggiunse “ Si, ecco..” era stato davvero colto in mezzo ai suoi pensieri.
Jessica lo guardò e sorrise “ Io sto morendo di fame, che ne dici se raggiungiamo gli altri in sala?” disse cercando di smorzare l’imbarazzo che si era creato “ Si” disse il Dio facendo un sospiro e sorridendo “Si”.
Thor aprì la porta e si trovò davanti Occhio di Falco che sussultò “ Hey Piccioncini! Stavamo per venirvi a cercare!” disse Tony che fece spazio ai due e, sedutosi, cominciarono a cenare.



Cosa mai succederà? Continuate a seguire la storia =D

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Capitolo 3
*** Enemies never die ***


Nel mezzo  di una gara di barzellette tra Stark e Fury, Thor pensava alla donna che gli sedeva davanti.
Rivide la goccia che era partita da sotto l’asciugamano ripercorrere lentamente la gamba della ragazza – Thor sei diventato schiavo di una mortale..- pensò – Di una mortale che non è come tutti gli altri – ed in quel momento gli ritornò in mente lo sguardo della ragazza, di quando i suoi occhi avevano cambiato colore.
Rabbrividì.
“Thor, pensieroso stasera?” chiese Vedova Nera “ Si, ma più che altro sono stanco, avrei bisogno di riposare un po’” l’agente sorrise per poi rivolgere lo sguardo ad Occhio di Falco.
La cena si dilungò per almeno un paio d’ore, poiché Fury aveva fatto cucinare per un esercito con antipasti, primi e secondi di ogni genere e dolci.
“Allora Thor” cominciò Fury per coinvolgere il Dio che era stato in silenzio per quasi tutta la serata “Come vanno le cose su Asgard?” il Dio sorrise “Va tutto bene, si è ripresa dall’ultima battaglia splendidamente” rispose “ E…Loki?” chiese Banner che sapeva di aver toccato un tasto dolente “ So solo che è vivo” il viso del biondo si scurì “ Da quando l’ho riportato su  Asgard è stato rinchiuso ed a nessuno è permesso vederlo” finì
In quel momento Jessica posò il bicchiere che fino a poco tempo prima teneva in mano.  Romanoff si accorse che qualcosa preoccupava la ragazza “ Hey stai bene?” chiese vedendola cupa.
Thor, sentendo la frase, si girò verso la ragazza e vide i suoi occhi  schiarirsi ancora una volta, ma quella volta diventarono quasi gialli.
Accortasi che tutti la stavano osservando, si alzò “Si sto bene” sorrise la ragazza “Scusatemi” e si avviò verso il corridoio.
Tutti rimasero in silenzio per un po’ “Ci nasconde qualcosa” disse Bruce Banner che sentiva dentro di sé un essere smuoversi “Datele il tempo di abituarsi” disse l’agente Romanoff che l’aveva presa in simpatia.
Passarono alcuni minuti e Thor guardò la porta  “Ragazzi, forse non si sentiva bene” disse il Dio interrompendo il discorso di Occhio di Falco sulle punte di freccia avvelenate “Stai tranquillo principessa, magari sentiva il bisogno di stare sola” disse Tony.
Improvvisamente il muro che dava alle altre stanze fu distrutto da Jessica in mille pezzi che sbatté la schiena violentemente sul muro di fronte.
Tutti si alzarono all’istante ed il Dio si precipitò dalla ragazza “ Jessica stai bene?!” chiese vendendo la ragazza ferita “ S-si” rispose lei prima di sputare del sangue “Abbiamo compagnia..” disse infine la ragazza.
Il Dio l’aiutò a rialzarsi, ma non appena la lasciò, lei cadde di nuovo.
La prese al volo “Ragazzi non posso accompagnarvi in questa battaglia,  lei ha bisogno di aiuto” disse poi il biondo al resto della squadra.
Ma prima che qualcuno potesse rispondere gli ospiti che avevano attaccato la loro compagna, entrarono; in quel momento Thor sentì il dovere di proteggere quell’umana, ma quando si girò verso di lei, vide solo fuoco nei suoi occhi.
“Uscite dalla stanz-za” disse la ragazza al Dio “Uscite tutti ora!” urlò poi per far si che tutti la sentissero.
Gli eroi si voltarono tutti in direzione dell’urlo e videro che Thor si stava allontanando da Jessica la quale, piano piano, stava cominciando a trasformarsi in una vera e propria torcia di fuoco “ Tutti fuori!!” urlò Fury e tutti lo seguirono a grandi falcate.
Solo Thor rimase alla porta “ Battetevi con me” sentì dire alla ragazza prima di essere tirato da qualcuno alle sue spalle.
Il Dio cominciò a correre per allontanarsi il più possibile quando un urlò lo fece fermare e poi una grossa esplosione lo fece sbattere contro un muro.
L’onda d’urto fu feroce e violenta ed il Dio per poco non perse i sensi.
La cenere ricadeva leggera sul suo viso e faceva fatica a respirare a causa del fumo, ma si alzò dalle macerie.
Si guardò indietro e vide che i suoi compagni stavano tutti bene; si avviò verso la sala dove qualche minuto prima erano tutti riuniti.
Barcollava a causa della forte caduta, ma riuscì ad arrivare al buco dove poco prima vi era la porta.
Vide i due giganti stesi per terra senza vita, ma non vedeva lei.
Il cuore cominciò a battergli forte nel petto e la sensazione che anche lei potesse essere morta gli si insinuò nella mente “Jessica.. Jess-” tossì violentemente a causa dell’intenso fumo.
Un cumolo di macerie, poi, si smosse ed emerse la mano della ragazza.
Vedendola, Thor, fu assalito da una forte scarica di adrenalina e, attraverso le macerie, arrivò a quella mano.
Con tutta la forza che aveva, poi, prese la mano e tirò fuori la ragazza dalle macerie “ Tranquilla, è tutto finito” disse infine.
In quel momento arrivarono i compagni dei due e Fury si avvicinò a Thor.
Jessica era visibilmente ferita ed aveva bisogno di cure; cerco di dire ai suoi compagni con chi avessero a che fare, ma il troppo fumo le impediva di parlare “ Non parlare, così ti affatichi… Fury ha bisogno di cure e al più presto!” disse il Dio all’uomo che gli stava affianco.
Captain America entrò nella stanza “Ma che diavolo era?” chiese e fu allora che Jessica prese la mano di Thor.
Il biondo sentì una sensazione di calore misto a paura “ Non ti affaticare.. ti prego..” gli era costata tanto quella frase.
Non aveva mai pregato nessuno, nemmeno suo padre o sua madre, ma in quel momento ne sentì il bisogno, poiché lei sarebbe potuta morire.
Jessica sorrise e poi perse i sensi.
“NO!” urlò il Dio che sentì le lacrime raggiungere i suoi occhi “ Ha solo perso i sensi” disse poi Fury ed allora il Dio si rilassò.
Poi notò che la ragazza gli aveva dato qualcosa “ Hydra.. cosa diavolo è?” lesse ad alta voce la scritta sul pezzo di stoffa e Captain America rabbrividì.



Ecco un altro capitolo di questa storia! Lascio a voi l'immaginazione di come potrebbe svilupparsi, ma non vi farò attendere molto per un altro capitolo!! Enjoy it and... recensite!! -VS-

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Capitolo 4
*** Revelations ***


“Non..non può..” il Capitano Steve Rogers fu assalito dalla paura e dalla disperazione; Thor guardò la ragazza e poté notare il piccolo neo che aveva sul naso.
Sorrise.
Presa in braccio Jessica, poi, fu condotto da Fury nella sala medica che, trovandosi dall’altra parte della base, rimase intatta.
Stesa sul lettino la compagna, Fury allontanò il Dio “Ora lasciala ai dottori. Loro riusciranno a curarla..” Thor, però, non poté allontanarsi più di tanto dalla stanza.
Non ne aveva il coraggio; non poteva lasciarla sola.
Tirò un pugno al muro e poi scivolò lungo lo stesso fino al pavimento dove, con le mani che  portavano indietro i capelli, realizzò di volere vendetta.
Il suo sguardo da preoccupato, diventò cattivo e avido.
Si alzò e si diresse verso il gruppo che si stava facendo visitare da un’ equipe medica “Tu..” disse il Dio del Tuono con fermezza “Ho visto la tua reazione prima… sai qualcosa sull’Hydra?” era arrabbiato, ma cerco di trattenersi dall’urlare in faccia al Capitano.
“Si…” disse solo Captain America “Puoi spiegarci?” chiese Stark che si tamponava un taglio sulla fronte.
“Tutto inizio nella mia epoca.. Hitler voleva invaderci e aveva fondato questa organizzazione chiamata Hydra.
Il capo di questa organizzazione era un folle che desiderava solo impadronirsi di tutto.”
Mentre stava raccontando, il capitano si sedette e si passò le mani sul viso “Io..” poi continuò “ Lottai con lui sopra un aereo e cadde… pensavo che fosse morto, ma a quanto pare non è così” concluse “E quindi ora cosa? Vuole vendetta e si accanisce contro di noi mandandoci dei maledetti bestioni?” disse Banner che iniziava a perdere la calma “Ora basta! È inutile urlarci contro quando una nostra collega è stata attaccata ed è quasi morta.. dobbiamo trovare una soluzione tutti insieme” disse poi l’agente Romanoff che riuscì a far placare l’ira di tutti.
Thor si passò una mano sul viso e sentì la stanchezza cadergli addosso come un enorme macigno.
Tutti, poi furono spostati in altre camere ed andarono a ristorarsi.
Il Dio, però, rimase con la sua collega che ancora non si era ripresa; gli si sedette affianco, ma non riuscì a stare sveglio.
Sognò di ritrovarsi su Asgard, il suo amato mondo, e di essere ricevuto da Odino, suo padre “ Thor, figlio mio” disse il padre degli dei facendo cenno al figlio di avvicinarsi “Padre..” l’asgardiano obbedì “ C’è qualcosa che ti turba figlio, lo posso vedere dal tuo sguardo” continuò Odino “Si..” rispose il Dio “Sono tornato sulla Terra perché sentivo il bisogno di aiutare gli umani con il mio potente Mjolnir e la forza del mio essere Dio, ma..” il biondo s’interruppe “Continua Thor” disse fermo Odino “ Mi sento impotente davanti a quest’umana..” concluse Thor.
Il Dio si aspettava una forte sfuriata dal padre poiché si era lasciato rammollire dai sentimenti umani, ma invece scese dal trono e raggiunse il figlio ancora inginocchiato e a testa bassa “ Figlio mio…” cominciò Odino posando una mano sulla spalla di  Thor “ Non l’ho mai raccontato a nessuno, ma voglio dirlo a te..”
“Da ragazzo ero come te, spavaldo e guerriero sempre pronto a rendere onore al mio regno, ma presto fui fermato” Thor alzò lo sguardo sugli occhi del padre “Dei nemici forse?” disse poi il Dio.
Odino sorrise e fece cenno di no con il capo “Tua madre” concluse.
Thor non capiva cosa potesse centrare la sua adorata madre con tutto ciò “ Perché sei stato fermato da madre adorata?” chiese ingenuo il biondo “Perché m’innamorai di lei” rispose il padre in modo dolce “Mi ricordo quando la vidi per la prima volta, bella come ancora oggi. Riuscì a farmi perdere il controllo di me stesso; la sognavo la notte e la sognavo di giorno”
Il Padre degli dei perse il suo sguardo nei ricordi e con sé porto il figlio “Mi resi conto che mi era impossibile riuscire a prendere sonno senza il suo pensiero, mi aveva fatto un incantesimo” finì poi Odino.
Thor si identificò nelle parole del padre “ Questa umana ha qualcosa di diverso” disse il Dio “In che senso?” chiese Odino “Padre, lei ha comandato i miei tuoni, ha richiamato a se Mjolnir solo con un tocco sulla mia pelle” concluse Thor.
Odino rimase perplesso nel sentire le parole del figlio “ Questo è impossibile” disse poi “Devi scoprire di più su questa umana, ma non avvicinarti troppo a lei, potrebbe essere una nemica” ordinò “Si padre” Thor accettò la proposta con malavoglia poiché in cuor suo sapeva che lei non era malvagia.
Detto ciò, il Dio s’inchinò davanti al padre e si avviò da Heimdall.
Thor si svegliò, sudato e con un peso sul cuore; il sogno fatto era stato una rivelazione per lui, ma anche una disgrazia, poiché non sapeva se dare ascolto alle parole del padre.
Il Dio, poi, fu scosso dai suoi pensieri quando la compagna si svegliò “Hey” disse con un tono di sollievo “Hey..” rispose di rimando lei che si guardava intorno “Sei in sala medica” continuò il Dio.
D’un tratto, la ragazza si alzò di scatto “Gli altri! Dobbiamo..” ma Thor la interruppe “ Stanno tutti bene, tranquilla” Il Dio vide la ragazza rilassarsi e, poi chiamò gli altri.
“Ben svegliata” disse l’agente Romanoff che si sedette sul letto della ragazza “Devi raccontarci cosa diavolo è successo” disse poi Fury che, insieme agli altri, si mise ad ascoltare ciò che aveva da raccontare Wayne.
 



Ecco un altro capitolo della storia! Cosa darà una svolta alla storia? Seguite e lo scoprirete!! =) -VS-

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Capitolo 5
*** Secrets ***


“Mentre cenavamo ho sentito una strana sensazione, avevo i brividi e nella mia mente si erano insinuati strani pensieri” iniziò la ragazza “Vi vedevo tutti così sereni occupati a parlare e scherzare che ho preferito non dire nulla. Mi sono alzata e sono andata a perlustrare la zona di persona” Thor guardava la ragazza in modo intenso “ Ho controllato tutte le stanze, ma non ho trovato nulla che potesse spiegare la mia sensazione, così ho pensato di tornare da voi, ma ad un tratto” tutti presero ad ascoltarla con attenzione “Sono passata dalle stanze ed ho trovato alcune camere aperte, compresa la mia. A quel punto, quindi, sono entrata ed ho trovato tutto intatto” Fury poté notare lo sguardo perplesso di Occhio di Falco “Ho pensato a come potesse essere possibile che le camere fossero aperte, anche perché ricordavo bene di aver chiuso la mia a chiave e a quel punto lo sentì” Captain America si sentiva molto a disagio “Un alito freddo e gelato mi soffiava sul collo e in quel momento l’unica cosa a cui ho pensato è stata quella di vedere l’aspetto del mio avversario, ma non appena mi sono mossa, sono stata scaraventata sul muro… a dir la verità non so quanti muri ho rotto prima di arrivare nella sala dove eravate tutti” concluse la ragazza “Si direbbe che questi esseri sono riusciti a passare il perimetro” disse Fury abbastanza sconvolto.
Mai nessuno era stato capace di irrompere nella sua base senza far scattare qualche allarme.
Jessica alzò lo sguardo fino ad allora tenuto basso sul Dio del Tuono che aveva lo sguardo perso nei suoi pensieri.
Cercò di capire cosa stava facendo ammattire il biondo che si accorse di essere osservato “ Sei..” cominciò ripensando a ciò che era successo “ Tu sei esplosa, come una bomba… come è possibile?” chiese il Dio.
Jessica guardò il resto della squadra che sembrò interessarsi parecchio alla domanda “Avete visto tutti cosa è successo quando ho toccato il braccio di Thor..” disse “Si, hai acquisito i suoi poteri” rispose Romanoff “ Esatto.. Credo sia successa la stessa cosa con il gigante che mi ha scaraventata per aria” Banner, che era stato in disparte fino ad allora parlò “  Ok, acquisisci il suo potere, ma ti sei trasformata in una maledetta torcia e sulla tua pelle non c’è nemmeno una bruciatura..” il suo tono era duro.
Tutti lo guardarono, soprattutto Thor che avrebbe voluto farlo tacere “Hai ragione, ma vedi il mio corpo si adatta al potere acquisito e quindi non mi sono bruciata poiché i giganti non accadeva” rispose la ragazza.
“Sentite, lo so che non vi fidate di me, e lo capisco. Voi avete già combattuto insieme e sapete che siete tutti dalla stessa parte, ma io non sono qui per rubarvi i poteri.. il mio compito è quello di proteggere l’umanità, il vostro stesso compito.” ribatté con forza a tutti.
A quel punto Fury decise di lasciare che la discussione non andasse oltre, poiché sarebbero venuti a galla dettagli troppo segreti.
Thor non smise per un attimo di guardare quella ragazza.
Per un attimo vide in lei suo fratello Loki, sempre combattivo; il suo cuore batteva forte ed il pensiero di suo fratello portò una sensazione di tristezza nel suo animo.
Decise di andare nella sua stanza, come tutti.
Chiusa la porta, si aprì la mente del Dio.
Ripensò al sogno che aveva fatto e alla ragazza: possibile che stesse nascondendo qualcosa?
Poteva acquisire i poteri altrui e adattare il suo corpo alle situazioni.
Scosse la testa, ma anziché cacciare il pensiero, altri vennero fuori.
Pensò a ciò che aveva detto la ragazza.

“non appena mi sono mossa, sono stata scaraventata sul muro… a dir la verità non so quanti muri ho rotto prima di arrivare nella sala dove eravate tutti”
 
Quanti muri poteva aver rotto?
Dal corridoio alla sala vi erano molti corridoi quindi almeno 3 o 4 muri e un umano normale avrebbe sicuramente avuto delle ossa rotte o comunque non sarebbe riuscito a rimanere vivo.
Fu allora che nella mente del Dio s’insinuò l’idea che la ragazza non fosse umana.
Non poteva credere hai suoi pensieri, quindi decise di andare a chiedere spiegazioni e sarebbe stato convincente.
Arrivò vicino alla porta della sala medica, ma si fermò sentendo la voce di Fury provenire dalla stanza “ Devi stare più attenta Jessica.” Disse duro alla ragazza “ Lo so, non devono scoprire nulla, me lo hai ripetuto milioni di volte.. ma cosa posso fare?” chiese lei “ Non lo so” rispose Fury.
Thor ascoltava attentamente “Fury non posso continuare a nascondermi, prima o poi mi scopriranno.. soprattutto Thor, è molto potente e non ci metterà molto a capire chi sono” disse “ Credo che suo padre stia cercando di avvisarlo tramite i sogni e pensieri. Quando saprà chi sono vorrà sapere di più ed io romperò il patto dei miei antenati con Odino ” disse infine.
Fury sospirò mentre dall’altra parte del muro, Thor vi si appoggiò fino a scivolare per terra
Odino.
Il Dio sgranò gli occhi e tornò di corsa nella sua stanza.
Di quale sigillo stava parlando? E cosa centrava suo padre?


La storia inizia ad intrigarsi e il nostro Thor inizia a fare domande.. cosa succederà??
Un nuovo capitolo della storia tutto per voi =)
-VS-

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Capitolo 6
*** It's hard to make a choice ***


Questo capitolo è un pò corto, ma spero vi piaccia lo stesso!!
Buona lettura -VS-


Iniziò a camminare avanti ed indietro nervosamente mentre decideva se tornare su Asgard per chieder spiegazioni ho rimanere sulla Terra e scoprire tutto da solo.
Sentì bussare alla porta “A-arrivo” disse ed l’aprì “ Thor” disse Stark che aspetta sul corridoio insieme a tutti gli altri “Dobbiamo parlare” il Dio, allora, li fece accomodare nella sua stanza e richiuse la porta.
Gli eroi si sparsero un po’ sul letto e un po’ vicino ai muri “Dobbiamo parlare di Lei” continuò Bruce Banner.
Thor poté notare come Vedova Nera sorrise nervosamente a sentire quel “lei”.
“Nasconde qualcosa” disse poi “lo so” il Dio si rese conto di aver parlato senza volerlo “P-però non possiamo forzarla a dirci ciò che riguarda il suo passato, non credete? È qui per proteggere gli umani, come tutti noi” purtroppo però non riuscì a convincere tutti i Vendicatori con quelle parole “ Thor, tutti sappiamo dei nostri passati” disse Captain America “Io vengo dal passato, Banner era uno scienziato che è stato colpito dalle radiazioni gamma e si è trasformato, Stark è un genio riccone che si è costruito la sua storia da eroe, Romanoff e Clint sono agenti dello SHIELD e tu sei un Dio..” concluse.
Stark che sorrideva alle parole dette dal Capitano, tornò serio e poi chiese “Cosa sappiamo di Lei?”.
Tutti abbassarono la testa.
Quella domanda era stata come un macigno nel cuore di Thor: cosa sapeva di lei?
“Sappiamo qual è il suo potere e che è legata abbastanza strettamente a Fury” disse Vedova Nera, ma capì che in fondo la ragazza non aveva motivo di nascondere il suo passato “Ragazzi, stiamo parlando di qualcosa di davvero grosso qui” concluse la ragazza.
Il Dio del Tuono non riusciva a dire ai compagni ciò che aveva sentito poco prima.
Non poteva.. non voleva.
“Comunque sia non sappiamo niente e se devo combattere fianco a fianco con questa ragazza, voglio sapere con chi ho a che fare.. Non vorrei ritrovarmi colpito alle spalle. Mi è già successo e vi assicuro che non è affatto piacevole” concluse Tony che decise di dileguarsi.
I compagni lo seguirono e lasciarono nella stanza un’aria di disagio che colpi il biondo come uno schiaffo.
Doveva tornare da suo padre o rimanere dov’era?
Non capiva.
Ad un tratto, di nuovo, qualcuno bussò alla porta ed il Dio andò ad aprire; dall’altra parte vi era Jessica, la quale sapeva che non sarebbe riuscita a mantenere il suo segreto ancora per molto “Hey” disse, poi, il Dio e la fece entrare “ So che è difficile poterti fidare di me Thor” si sedette sulla punta del letto “ Ho sentito la discussione che hai avuto prima con Fury” disse il Dio guardando la ragazza.
Sembrava tanto fragile in quel momento “Bene. Almeno sai qualcosa” disse lei “Ma non ti dirò il resto, non posso e, soprattutto, tu non dovrai chiedere niente” Jessica si alzò dal letto e si avvicinò al Dio “Sei una brava persona Thor, ma ti chiedo di non lasciare che la curiosità scavi dentro di te” Thor la guardava dritto negli occhi, quelli che tanto amava.
Ricordò bene le parole del padre, ma non riuscì ad obbidirgli, non in quel momento.
Si sentì forte e debole allo stesso tempo ed il suo cuore batteva all’impazzata.
Provava una forte emozione ad averla così vicina, ma riuscì a mandare giù il tutto e, posatagli una mano sulla spalla disse “Proverò, ma continuerò a cercare la tua connessione con mio padre” dopo di ché si avviò verso la porta e l’aprì lasciando che la ragazza uscisse.
Prima che scomparisse dietro la sua porta, si girò ancora una volta “Buonanotte Thor” disse e poi richiuse la sua porta.
Il Dio sorrise chiudendo la sua porta e la luce della stanza.
Doveva riposare, ne aveva bisogno. 

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