For you to me di corysvoice (/viewuser.php?uid=123866)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Letter ***
Capitolo 3: *** Hello ***
Capitolo 4: *** Good Bye ***
Capitolo 5: *** Paparazzi ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
For you from me.
Prologo
Cara Elise,
Lo
so che è da tanto che non ti scrivo, ma non è ho
avuto la possibilità, ora sono diventato famoso e pieno di
ragazze che mi vorrebbero come sposo, ma io ti penso ancora, ti amo
ancora. Mi dispiace per come ti ho lasciato, nemmeno senza un addio, me
ne sono pentito, ho realizzato il mio sogno lasciando i miei cari
dietro. Sono stato un egoista, spero che tu accetterai queste scuse,
perché il mio cuore batte ancora per te. Potremmo riprovarci?
Un bacio Liam
Ciao
Liam,
io
le tue scuse le accetto, come ho sempre fatto nei due anni che siamo
stati insieme, prima che tu te ne andassi, solo che non voglio
riprovarci, non ne ho intenzione, tu mi hai lasciato senza un addio,
senza una spiegazione, da un giorno all'altro mi sono ritrovata senza
di te ed ho capito cosa vuol dire sentirsi soli. Anche io penso a te
ogni giorno, non perché tu mi piaccia ancora, ma spunti
sempre in televisione con la tua magnifica voce, spero vivamente che tu
possa vivere felice nella tua fama, infondo l'amore a che serve se si
ha la ricchezza? Tutti dovrebbero seguire la tua figura...
Elise
P.s. sai i sogni si possono realizzare anche con l'amore, anzi quello
aiuta.
Spazio autrice.
Salve
a tutti, questa è la mai seconda storia sugli One Direction,
ho pensato ad uno scambio di lettere tra Liam ed una sua fidanzata del
passato, che ne pensate? Se volete posso anche togliere le lettere e
farli incontrare nella vita reale...
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Capitolo 2 *** Letter ***
For you from me- Capitolo 1. Letter
Il
vento mi scomigliava i capelli. C'era un freschetto che si posava sulla
mia pelle. Il sole era presente, ma era come se fosse assente. La gente
che girava per la città, i taxi e la metropolitana e poi
c'ero io, ero lì, sembravo dispersa, infondo ci avevo
vissuto un anno lì. In mano avevo una lettera. L'apri e la
lessi per l'ennesima volta.
"Cara
Elise,
So
che ormai non ho più speranze, data la tua risposta alla precedente, ti prego di scusarmi. Ti giuro che
se potessi io verrei in Ohio da te, ti raggiungerei e starei con te, ma
ora sono un membro degli One Direction, non posso sfigurare. Comunque
non è vero che i soldi sono più importanti
dell'amore, perchè a quest'ora non starei a scriverti, sto
rischiando la mia fama. Se qualcun'altro le leggesse queste lettere
sarei facilmente minacciabile. Sappi comunque che tu sei ancora dentro
il mio cuore, spero che un giorno capirai e mi scuserai e amerai.
Con
amore Liam"
La
riposi nella borsa e salii sul bus. Presi il biglietto e mi sedetti
lontana da tutti. Mi era mancato quel posto, mi mancava la pioggia ed
il freschetto, mi sentivo a casa lì e poi dovevo risolvere
una faccenda in sospeso. Tre fermate ed arrivai. Stavo davanti al mio
futuro lavoro. Avrei dovuto fare un provino. Entrai nell'edificio,
presi il numeretto, ero la quarta. Mi appoggiai al muro e restai
lì. Tremavo, le mie mani sembravano che avessero il
Parkinson. Mi sistemai i capelli ed il trucco, ero perfetta. Dopo venti
minuti uscì dalla porta una ragazza, indossava degli
occhiali rossi che le si poggiavano sulla punta del naso, aveva un
vestito tutto blu, i capelli legati ed una voce acida ed imperativa:
"Ora
tocca ad Elise Martin, si faccia avanti"
Mi
cotrollai un'ultima volta ed entrai in quella stanzetta, era piccola e
buia, c'erano solo una sedia, una cattedra ed un uomo di statura bassa
e grassotello. Mi sembrava di tornare a scuola. Egli mi accolse e mi
fece sedere.
"Ci
racconti qualcosa su di lei, signorina Martin"
Mi
sistemai il vestito ed iniziai con aria da perfettina:
"Beh,
che c'è da dire, io sono Elise Martin, suono il piano da sei
anni, ho fatto basket per tre anni, so cantare abbastanza bene, ho
fatto teatro per sei anni, comprese le recite scolastiche, so suonare
la chitarra, sono una tipa molto attenta e mi impegno nelle cose che
faccio."
Il
signore sembrava essere disattento e distaccato.
"Bene,
mi reciti qualche cosa"
Lo
feci. Quando finii l'interrogatorio, mi alzai e l'uomo mi strinse la
mano calorosamente.
"Bene,
lei sarà la co-protagonista nel film con gli One Direction,
complimenti"
Mi
sentii soddisfatta. Uscii dall'edificio. Ora avrei sistemato le
questioni in sospeso con Liam, mi ero scocciata delle sue lettere
insistenti. Non è che perchè è famoso
io gli cadrò subito ai suoi piedi.
Così
Londra mi aveva dato il benvenuto.
Ripresi
l'autobus ed arrivai di fronte ad una casetta piccolina, era una
bellissima villetta, era la mia nuova abitazione. Presi le chiavi dalla
borsa ed aprii. Poggiai il giacchetto, presi le mie due valigie e le
aprii. In una avevo i miei vestiti e nell'altra i miei ricordi, le foto
e gli oggetti. Sfogliando le foto trovai un album. Erano immagini di
Liam e me quando stavamo insieme, eravamo così felici,
niente avrebbe mai potuto dividerci, solo il suo bisogno assoluto di
fama. Presi una sola di queste ed il resto lo buttai nel cassonetto.
Dovevo smetterla di pensare a lui, ora eravamo in due mondi diversi,
anche se ci stavam per incontrare. Iniziai a sistemare i miei vestiti e
mi buttai sul letto stanca.
Avevo
fatto una cavolata. Mi ero appena al arresa dallo stargli lontana
facendo quel provino.
Spazio autrice.
Sì
lo so il capitolo è un po' corto, ma spero vi piaccia lo
stesso. Un bacio MaddyQuinnLydiaColdplay.
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Capitolo 3 *** Hello ***
For
you from me- Capitolo 2. Hello
Ero dentro il mio camerino. Era tutto così bello, c'erano
fiori, abiti per qualsiasi occasione, un bel divano sul quale
rilassarsi, la stanza profumava di rose rosse,era tutto ciò
che avevo sognato da tempo, un paradiso vivente.
Oggi,
però avrei dovuto incontrare Liam. Avevo paura alla sola
idea di vederlo con i miei occhi.
Aprii
la porta ed iniziai a girovagare per i corridoi. Sentii un passo, mi
buttai alla parete, poi ce ne fu un'altro, quella cosa si faceva
vicina, il mio cuore batteva a mille, non doveva essere per forza Lui,
iniziai a vedere l'ombra, mi sembrava di stare in un film horror ed
ecco che lo vidi da lontano, indossava un accappatoio nero e corto,
sembrava omosessuale per come sculettava, ai piedi aveva delle ciabatte
che emettevano un rumore fastidioso.
Mi
misi il cappuccio per non farmi vedere da lui ed iniziai a camminare.
D'un tratto sentii che si avvicinava a me ed urlava:
"Ehi
tu!"
Andai
più veloce ed iniziai a correre, sentii le sue
ciabatte andavare a tempo con i miei passi. Mi stava inseguendo, il
sudore mi cadeva sulla pelle, il mio respiro si faceva sentire ancora
di più, sembravo una gazzella che scappava dal leone ed ad
un tratto inciampai, la testa mi cadde a terra con cattiveria e Liam si
precipito su di me. Riuscivo a sentire il suo profumo sulla mia pelle.
Tenevo gli occhi chiusi pregando che non mi riconoscesse.
Si
alzò e mi prose la mano. Io non ricambiai.
"So
alzarmi anche da sola"
dissi
con tono distaccato. Lui sorrise, almeno in quello era restato uguale,
perché per il resto non lo riconoscevo, era cambiato troppo.
"Siamo
acide..."
Mi
alzai e cercai di non mostrare il mio volto. Liam si legò
meglio l'accappatoio e continuò a parlare.
"Comunque
volevo solo dirti che dobbiamo andare al trucco."
"Ah
ok, grazie"
Alzai
la testa. Il volto di Liam si fece molto strano, i suoi occhi
diventarono giganteschi, aveva la bocca aperta da ebete. Aveva capito
chi ero. Cercai di scappare ma lui mi prese per il polso e mi fece
girare. Mi abbassò il cappuccio e mi disse:
"Tu?!
Io non capisco!"
Alzai
le sopracciglia, il mio cuore batteva forte, strinsi i pugni, dovevo
essere forte e rispondere a modo senza scappare e rinunciare a tutto.
"Sì,
sono io" gli strinsi la mano e continuai "mi chiamo Santana Shannon e
tu? Dovresti essere Liam Payne"
Mi
guardò, non ci credeva, perché mi ero messa in
questo casino? Potevo restarmene in Ohio?!.
"Elise
Martin, so che sei tu, ti riconoscerei anche a distanza di cento
anni..."
Ok,
non potevo salvarmi, non avevo via di scampo. Non sapevo che fare ed
allora lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia, diventammo
tutte e due rossi in viso.
"Poverino,
io non mi chiamo Elise, ti ripeto sono Santana, mi dispiace..." alzai
le spalle "forse sarò un suo sosia" gli feci l'occhiolino e
mi girai per recarmi in sala trucco.
Liam
mi venne dietro e mi urlò.
"E'
inutile che continui a scappare, intanto ci incontreremo ogni giorno
fino a quando non saranno finite le riprese."
Mi
girai di scatto, aveva ragione, non potevo nascondermi da nessuna
parte, ormai avevo la parte. Mi raggiunse, mi prese la mano e la
posò sul suo cuore. Batteva forte, sembrava un uragano, non
sapevo che dire e sorrisi soltanto.
"Elise,
mi dispiace per non averti detto addio, ma avresti sofferto di
più, sappi soltanto che sto male per come ti ho lasciata"
Tolsi
la mano dal suo cuore, perché stavo provando ancora quelle
sensazioni? Mi sarebbe venuto da baciarlo. Abbassai lo sguardo e mi
cadde una lacrima.
"Io
ti odio"
Mi
venne spontaneo dirlo, mi aveva abbandonata come un cane. Mi
accarezzò il volto.
"No,
non dire così, tu non mi odi"
Mi
avvicinai a Liam. Misi la mano sulla sua spalla e con occhi sinceri
risposi:
"Ma
io devo, ti dovrei odiare per come mi hai lasciata!"
Si
avvicinò ancora di più a me, riuscivo a sentire
il suo respiro, le nostre bocche erano distanti un centimetro e mi
baciò. Sentii i fuochi d'artificio, era qualcosa
d'inspiegabile, ma non volevo tornare ad essere debole. Mi staccai
dalle sue labbra e dissi:
"Questo
era il nostro bacio d'addio."
E
me ne andai.
Spazio autrice....
Allora
prima di tutto buon pomeriggio, rigrazio tutti quelli che hanno messo
la mia storia tra le seguite e preferite. Grazie anche per le 5
recensioni!!
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Capitolo 4 *** Good Bye ***
For
you from me- Capitolo 3. Good Bye
Sguardi,
mille risatine e sbagli, le prove erano state belle, ma vedere Liam
così vicino a me è stato difficile, mi faceva
ricordare tutti i bei momenti passati insieme.
Ero
in camerino, il profumo di rose era sparito. Il mio tavolino era sparso
di trucco e cipria. I miei vestiti erano posati in ordine sulla sedia.
Mi misi i jeans e la maglietta bianca con il segno della pace. Mi
guardai allo specchio, il mio viso era sudato. Andai verso il bagno,
aprii il lavandino, uscii un po' d'acqua, era così bella e
pura, misi le mie mani sotto di essa e si riempirono di liquido che mi
buttai sul volto, era gelida, mi vennero i brividi. Presi un
asciugamano che assorbì tutto il bagnato. Tornai davanti
allo specchio, ora mi mancava solo un po' di trucco, presi il lucida
labbra rosso e lo misi. Ora ero perfetta.
Uscii
dal camerino con la giacca di pelle, il capello e la sciarpa, volevo
andare via in fretta, ma ecco che sentii delle persone che parlavano
rumorosamente. Continuai a camminare per non fare brutte figure e fu
inutile, il riccioletto, Harry venne accanto a me e mi chiese a
mò di bambino piccolo.
"Ti
va di cenare con noi?" era completamente sudato, ripugnante, vedevo
germi da qualsiasi parte, mi degnai solo ad offrirgli un fazzoletto
bagnato e continuai ad andare verso la benedetta porta, ma
ecco che Niall, il biondino con la faccia da cucciolo, mi disse:
"Dai
Elise, andiamo da Nandos, vieni con noi..." fece gli occhi dolci
"guarda che non mordiamo, non siamo come Liam"
Lo
guardai e risi timidamente, lui si stava coprendo dalla vergogna,
durante le prove avevamo discusso per tutto il tempo, appena iniziavo a
parlare con qualcun altro che non era lui interveniva inventandosele di
belle e brutte.
Misi
dietro all'orecchio una ciocca di capelli e feci cenno di
sì. Infondo per una cena non sarei morta. Louis, il ragazzo
alto che indossava sempre una maglia a righe urlò:
"Forza,
andiamo tutti da Nandos!"
Risi.
Erano così pieni di energia, Zayn mi sembrava quello
più misterioso, stava per conto suo e quando doveva parlare
lo faceva, ma non oltre.
Arrivammo
da Nandos, era un luogo strano, si mangiavano solo Hamburgher ed altre
sporcherie, io non ero abituata a tutto ciò, io mangiavo
solo cibo sano grazie alla dura educazione di mia madre. Mi sedetti
accanto ad Harry ed al muro, di fronte a me avevo Niall. Il tavolo era
sporco di olio e quel posto puzzava di fritto, feci una faccia
schifata.
Presi
il fazzoletto e lo posai sulle gambe. Arrivò la cameriera
con un taccuino in mano e chiese:
"Buonasera,
ogni giorno qui,eh? Che prendete?"
Niall
alzò la testa e disse con tono felice ed affamato.
"Il
solito per noi cinque..." si girò verso di me "e per te?"
Alzai
la testa dal menù, c'erano solo schifezze.
"Avete
qualcosa di sano e genuino, non so un minestone di verdure o un
insalata?"
I
ragazzi risero e Liam scelse per me:
"Anche
per lei lo stesso che prendiamo sempre." la cameriera se ne
andò.
Mi
girai verso di lui, misi i gomiti sul tavolo e gli dissi con aria di
sfida.
"Sai,
so anche ordinare del cibo da sola, non ho bisogno di un badante e
soprattutto se quello sei tu!"
Si
sentirono degli oooh dai quattro ragazzi, Liam posò la felpa
sulla sedia e ricambiò lo sguardo da sfida.
"Poverina,
crede di poter fare tutto da sola ed è solo una bambina
indifesa..."
Tutto
ciò mi fece scattare la rabbia, mi sembrò che mi
stesse rinfacciando il fatto che mi aveva lasciata in malo modo. Mi
alzai, andai accanto a lui, strinsi i pugni e gli diedi uno schiaffo,
tutti si girarono verso il nostro tavolo, scattavano foto e
bisbigliavano fra loro.
"Non
ti azzardare più a dirlo, perché è
anche colpa tua, ti devo ricordare come mi hai trattato?!" presi la
borsa, il mio capello "ti odio!" e me ne andai.
Era
completamente buio, c'erano solo macchine, semafori che si accendevano
ed io che piangevo. Iniziai a correre verso casa e mi scontrai con una
ragazza. Aveva il cappuccio, le occhiaia, i capelli neri e lo sguardo
triste. La guardai meglio, per qualche minuto e capii chi era, Allison,
la mia migliore amica fino al liceo, dopo ci eravamo perse di vista.
"Allison!"
le dissi mentre se ne stava andando. Lei si girò di scatto.
"Che
cosa vuoi Elise?!"
Andai
verso la mia amica e cercai di abbracciarla, lei adorava gli abbracci,
ma si tirò indietro. La guardai in modo strano. Lei si
accese una sigaretta.
"Ma
come ti sei ridotta?"
Mi
guardò per qualche istante, fumò la sigaretta e
mi rispose.
"Non
sono affari nè affari tuoi e ne di Eugenia, dovete smetterla
di chiedervi cosa mi è successo"
Mi
prese un colpo quando disse Euge, lei era l'altra mia migliore amica,
non pensavo che potesse succedere tutto ciò, noi tre ognuna
lontana dall'altra.
"Ma...
ma, Alli, io non ho più visto Euge."
"Basta!
Io ho da fare, ho una vita migliore ora e le persone che frequento mi
accettano per come sono!"
Allison
se ne andò ed io continuai la mia strada verso casa, oggi
non me ne capitava una giusta.
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Capitolo 5 *** Paparazzi ***
grazie della foto ad Asja Belardinelli
For you from me- Capitolo
4. Paparazzi!
Stavo
sotto le coperte. Sul mio letto c'erano mille giornalini aperti sulle
stesse pagine, c'erano immagini di me che correvo via dal ristorante
dopo aver dato lo schiaffo a Liam, credevano che fossi
chissà chi.
Mi
scese una lacrima. Tossi, volevo farmi venire la febbre, non volevo
rivederlo, era troppa sofferenza, credevo che sarei riuscita a
sistemare le cose, ma mi illudevo. Cercai di addormentarmi,
chiusi gli occhi e mi sistemai. Sentivo mille voci nella mia testa,
già mi immaginavo le polemiche. Ero sola. Nessuno avrebbe
potuto aiutarmi.
Il
telefono squillò. Lo presi, era Harry. Non sapevo che fare.
Guardai attentamente lo schermo, speravo che la suoneria smettesse di
suonare, ma era insistente. Risposi.
"Har"
tossi "ry, dimmi"
"Ehm
sono Liam" rispose. Lo sentivo respirare profondamente. Aveva la voce
roca. Mi vennero i brividi.
"Che
cosa vuoi?! Grazie a te sono finita sul giornale, oggi non vengo, ho la
febbre altissima, a quaranta" Lo sentivo vicino grazie ai suoi respiri.
"Elise,
ci saresti finita lo stesso sui giornali, reputazione buona o no, senza
di te non possiamo continuare" Sorrisi, mi piaceva sentirmi
desiderata...
"Io
verrei, ma c'è qualcuno che non desidero vedere di nome Liam
Payne!" Sentii delle persone ridere.
"Elise,
sei in viva voce"
"Beh,
che non ti sopporto lo saprà tutto il mondo ormai, ora mi
preparo e vengo. Però prima mi devi promettere una cosa"
Si
sentirono degli ooooh dall'altra parte.
"Dimmi
tutto Ellie."
"Primo
che non mi chiamerai mai più Ellie, mica sono la tua
fidanzata o tua amica e, per secondo che dopo questo film non ci
vedremo ma più, ok?"
Senti
il suo respiro sparire. I ragazzi ridevano. Il mio cuore batteva a
mille, forse ero troppo cattiva con lui.
"Vieni
presto."
Mi
rispose solo così. Mi alzai dal letto e mi misi il primo
vestito che mi capitava. Mi pettinai velocemente e mi truccai. Il mio
volto era triste, ma apparentemente felice. Presi un taxi ed arrivai
davanti agli studios. Entrai. Niall ed Zayn mi vennero ad accogliere.
Mi presero per le braccia e mi dissero:
"Finalmente
sei arrivata, senti, Jason ha detto che devi andare in quella camera"
Sembravano
elettrizzati. Avevano la voce a mille. Mi fecero entrare in quella
stanza, aveva le pareti nere e rosse, c'erano le immagini di Marilyn
Monroe, c'era uno specchio con tutte le luci, uno sgabello, delle
poltrone, era un posto molto soft. Niall mi fece sedere e Zayn mi
guardava ridendo fra sè e sè.
"Resta
qui, noi arriviamo subito con il trucco ed i vestiti" disse Niall con
sguardo furbo. Tutto ciò mi puzzava di bruciato, non
è che mi convincesse tanto questo. Andarono via e chiusero
la porta.
Restai
lì seduta per cinque minuti fino a quando non sentii la
musica, la riconoscevo, era qualcosa di familiare. Rimasi un po' a
pensarci ed ecco che riconobbi la canzone era Yellow dei Coldplay, la
mia canzone preferita.
Sentii
la sua voce. Era così profonda, mi fece venire i brividi.
D'un tratto uscii un ragazzo ben vestito e ammaliante, era Liam. In
mano teneva un mazzo di fiori, erano tutti viola come il mio colore
preferito. Mi venne da sorridere e saltargli addosso, ma restii
lì, immobile con le mani incrociate. Si sedette accanto a me
e cantò la canzone fino alla fine, guardandomi negli occhi.
Quando finii mi cedette i fiori. Li presi, sentii il loro profumo e li
posai sul tavolino delicatamente. Mi prese le mani, le sue tremavano ed
erano sudate, i suoi occhi dritti verso il mio volto. Lo guardai per
qualche secondo, era bellissimo, soprattutto quel neo sulla guancia
sinistra che dava un non so che di speciale al suo viso.
"Elise,
sarà l'ennesima volta in questa settimana che ti chiedo
scusa, non volevo lasciarti da un giorno al altro senza dirti niente.
Mi manchi."
Tolsi
le mani dalle sue. mi misi una mano fra i capelli e restai a guardarlo.
Le sue labbra erano così rosee e belle, così
tanto che mi sarebbe venuto di baciarle.
"Secondo
me non ti sono mancata tanto, che mi dici della tua ultima fidanzata,
Danielle?"
Si
bagnò le labbra con la lingua e si avvicinò a me.
Aveva lo sguardo sincero.
"Elise,
io l'ho lasciata, io penso solo a te e se non ci credi," mi prese la
mano e la mise sul suo cuore "senti"
Batteva.
Sembrava un uragano. Ritirai la mano velocemente e andai verso la
porta. Cercai di aprire, ma era chiusa a chiave, da fuori sentivo le
loro risatine.
Liam
era alzato e rideva sotto i baffi, io lo presi per la maglietta e dissi:
"Diamo
a questi quattro ragazzini ormonati quello che vogliono."
Lo
baciai con tutta la passione che avevo nel mio cuore, lui
ricambiò. Si buttò sul divano e feci lo stesso.
Gli tolsi velocemente la maglietta, aveva ancora quei bellissimi
addominali, gli misi le mani fra i capelli e glieli spettinai. Liam
ricambiò e mi tolse il vestito. Continuammo a baciarci. Era
qualcosa di troppo passionale e forte. Gli misi le braccia sul collo e
venì tutto a suo seguito... Mi ero lasciata andare per
quattro stupidi o forse provavo ancora qualcosa?
Restammo
lì sul divano per un ora (a darci tutto ciò che
non avevamo potuto dare in quei anni che eravamo stati lontani).
Ci
rivestimmo ed io bussai alla porta assieme a Liam. I ragazzi ci
aprirono erano tutti con il sorriso sulla bocca. Io mi coprii il volto
e cercai di andare nel mio camerino, sentivo i Harry e Louis che gli
chiedevano cosa avessimo fatto, c'erano mille risatine, mi sentivo una
puttana in quel momento.
Corsi
verso il camerino, ma mi scontrai con una persona "di nuovo".
Era
vestita da cameriera, era la stessa uniforme che avevano da Nandos,
sicuramente Niall aveva ordinato qualcosa, alzai il volto da terra, era
una ragazza molto magra, con i capelli biondo cenere e gli occhi
marroni. La riconobbi, era Eugenia!.
Gli
occhi mi diventarono pieni di gioia, l'abbracciai e lei
ricambiò.
"Ellie!!!"
mi disse entusiasta.
Mi
misi dietro una ciocca di capelli e le presi una busta piena di cibo. Lei sorrideva.
"Sei
qui per Niall?" le chiesi anche se già sapevo la sua
risposta. Mi fece cenno di si con la testa.
"Sì,
visto che oggi le prove non ci sono ne ho approfittato per pranzare assieme ai ragazzi..." mi venne all'orecchio "sai Niallino è il mio migliore amico."
Sorrisi
e le diedi un pugno sulla spalla che la trascino via. Tentò
di rimettersi in piedi.
"Dai
che ti accompagno."
Ataeversammo
il lungo corridoio e prima di arrivare al salotto dove stavano i cinque pervertiti mi chiese:
"Ma
tu e Liam, cioè state ancora insieme? I giornali dicono così"
Feci
cenno di no ed arrivai dai ragazzi. Non volevo parlarne, Euge mi seguii. Quando Niall la vidde l'abbracciò e le prese il
cibo, io posai la busta sul tavolino.
"Ciao"
disse Euge ai ragazzi, poi si girò verso Zayn,
arrossì e continuò "Zayn"
Il
ragazzo le fece cenno di saluto ed io risi tra me e me, era cotta di
quel ragazzo. Lasciai la mia amica sedersi con i suoi amici ed io girai
i tacchi. D'un tratto la voce di Harry mi bloccò.
"Ti
trattieni anche tu?"
Mi
girai verso di lui, forse mi stava prendendo in giro, questo mi avrebbe
fatto sentire ancora più umiliata.
"NO.
Non è ho voglia, visto che oggi non si sono le prove
andrò in posto dove non potrò vedervi."
Risposi
acidamente e me ne andai.
Spazio autrice.
Questo
capitolo è un po' più lughetto degli altri, ma
avevo così tante cose da scrivere, comunque grazie per le 10
recensioni e per le persone che mi hanno messo tra le preferite e
seguite. Un bacio MaddyQuinnLydiaColdplay Xo Xo xo
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