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di Scarlet_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sam ha incontrato una ragazza ***
Capitolo 2: *** «Io ti amo.» ***



Capitolo 1
*** Sam ha incontrato una ragazza ***


 
  Well, I'd 'a jumped from my tree
And I'd a danced like the king of the eyesores
And the rest of our lives would 'a fared well.     

Sam ha incontrato una ragazza. Dean sorride mentre lo pensa, ma è un sorriso amaro. Sì perché Sam non ha solo incontrato una ragazza. 
Ci ha parlato. Ha fatto delle battute a cui le ha riso. Le ha dato il suo numero di telefono e ha tenuto il numero che lei gli ha scritto sulla 
salvietta del bar. Lo ha tenuto in un cassetto, perché ora hanno dei cassetti. 
Hanno un appartamento, perché quando Sam lo ha pregato di smetterla con i motel, smetterla con i mostri, smetterla con la loro vita da 
cacciatori, Dean non è... fisicamente riuscito a dirgli di no.
Gliene aveva già fatte passare troppe. Dean si sentiva morto dentro da quando era tornato dall'inferno, ma anche Sam aveva sofferto. 
Aveva urlato ad ogni incrocio, ad ogni demone di riportare indietro suo fratello. Finché la gola non gli aveva iniziato a bruciare, e anche allora 
Sam non aveva smesso. E Dean non aveva potuto rifiutarsi, quando con gli occhi lucidi, cercando disperatamente di trattenere le lacrime Sam 
lo aveva pregato di smetterla di mettersi in pericolo. Per lui. E per lui Dean aveva detto di sì.
Ed ora Sam ha incontrato una ragazza.
Una ragazza normale, con delle conoscenze normali, un lavoro normale ed una vita normale. Sapere che Sam era al sicuro, fra le calde mura di
una vita normale rende Dean felice più che mai e questo gli è bastato per un po'.
Ma ora che Sam ha incontrato questa ragazza Dean ha cominciato a chiedersi se non avrebbe dovuto pensare anche alla sua di felicità, prima 
di cambiare completamente la propria vita per la gioia del fratello.
Perché vederlo uscire ogni sera, pettinarsi, radersi e vestirsi per quella ragazza non lo rende felice. Riesce a farlo soffrire anzi, a ferirlo in posti 
che Dean neanche sapeva di avere ancora, posti che pensava gli fossero stati strappati laggiù all'inferno.
«Allora, questa sarà la grande sera?» chiede Dean al fratello, senza che l'amarezza riesca a contaminare la sua voce. Ora Dean sembra proprio
 com'era prima di finire all'inferno per salvare Sam, il solito sbruffone che non riesce a celare i propri sentimenti. Ma questa non è la verità, 
perché se Sam potesse sentire il dolore nel cuore del fratello... ma non lo sente. 
E quindi gli risponde, dandogli la peggior risposta che potesse dare.
«In realtà no. Abbaiamo deciso di fare le cose con calma, senza fretta.» dice Sam sistemandosi la giacca allo specchio. 
Non che sia necessario, pensa Dean. E' già perfetto così com'è. 
«Non che siano affari tuoi.» aggiunge poi senza cattiveria.
Come se non sapesse nemmeno che questa semplice frase ha la capacità di far soffrire il fratello, cosa che in effetti non sa.
«Naturalmente.» dice quindi Dean senza uscire dal personaggio «Quindi è una cosa seria.»
continua mentre si apre una birra sperando che almeno quella possa tirarlo su di morale o almeno fargli dimenticare perché ora si sente 
così a terra. La sua è un'affermazione, ma sta pregando con tutto il suo cuore che la risposta sia no.
«Sì. Sì lo è.» gli risponde Sam senza neanche pensarci.
Dean annuisce concentrandosi sull'alcol, senza riuscire a proferire parola.
«Non aspettarmi alzato.» dice Sam qualche momento dopo, prendendo le sue chiavi e uscendo  dalla porta.
«Divertiti.»
Almeno tu.

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Capitolo 2
*** «Io ti amo.» ***


«Io ti amo.»
Tre giorni dopo pare che Sam e Sarah abbiano deciso che il momento è arrivato. Dopo quella sera Sam sarà libero di fare il melenso e di dire 
frasi come “Valeva la pena di aspettare.” E Dean... Dean non può accettarlo. Non può, semplicemente. 
Quindi sì, lo dice. Io ti amo.
Dean non sa come altro dirlo ma ora che le parole sono fuori dalla sua mente sembrano troppo stupide per essere veramente sue. 
Sam aggrotta le sopracciglia. Non capisce.
«Anche io...?» risponde, cercando di capire se sia la cosa giusta. Ovvio che lo ama anche lui, è suo fratello. 
«No Sammy. Io... sento di amarti. Non in un modo da fratello.» insiste Dean, provando a rendere quelle parole proprie. 
«Non capisco.» dice allora Sam, le sopracciglia ancora aggrottate. 
Dean sospira, ma prima che abbia l'occasione di spiegare i suoi sentimenti Sam lo interrompe.
«Ma non mi piace come sta andando questa conversazione quindi penso che andrò a prendere una boccata d'aria.» dice chiaramente teso. 
Rabbia? E' rabbia quella che Dean crede di stargli vedendo negli occhi? Quella sì che se l'aspettava. 
Ciò che non si aspettava era che Sam volesse andarsene. Non era da lui...
«Ho detto che ti amo.» ripete Dean, questa volta con la voce ferma e decisa. Perché Sam dovrà ascoltarlo, questo dovrà ascoltarlo.
Ma invece di dargli una risposta il fratello fa segno di diniego col viso e si gira, dandogli le spalle. 
«No?» Dean inarca le sopracciglia. Si sente esposto, e non gli piace. Sente di starsi arrabbiando, ma la sua rabbia è solo un diversivo. 
Serve solo a coprire il suo imbarazzo e lui lo sa. Anche Sam lo sa, perché si conoscono troppo bene a vicenda. 
«Ho detto che ti amo. Sai cosa significa?» Dean fa una piccola pausa, cercando il coraggio per sputare fuori quelle parole.
«Significa che vorrei baciarti. Significa che vorrei stenderti su quel letto e farlo, proprio lì.» Dean alza il tono, mentre in contemporanea 
si alza anche la sua ansia. 
«E' ridicolo.» Sam lo interrompe ancora, con voce più alta, prima che possa aggiungere altro.
«Lo so. E'... » Dean sa cos'è. E' incesto ed è sbagliato. 
«No. Non è contro natura, non è disumano. E' ridicolo.» 
Questa volta è Dean a non capire, ma non gli chiede di cosa sta parlando. Ha paura della risposta. Sa di essere coraggioso quando ci sono in 
gioco delle vite, ma in queste cose è un codardo. Lo è sempre stato. 
«Tu...» Sam sembra star cercando di controllare la rabbia, o forse è solo in cerca delle parole giuste. 
Si gira di scatto verso il fratello guardandolo dritto negli occhi.
«Tu mi ami.»
«Sam...»
«Perché ora?» Sam gli getta contro quelle parole, che per Dean continuano a non avere senso.
«Come perché ora?»
«Perché non un mese fa? Perché non sei mesi fa? Perché non quando sei tornato dall'inferno?» ora Sam sta urlando, e senza neanche pensarci 
cammina a grandi passi verso Dean e gli si avvicina. E gli da un pugno.
«Immagino fossi troppo preso dal tuo dolore per capire cosa mi stava succedendo!» 
Sam sa che l'inferno non è una scusa che Dean userebbe, non è affatto una scusa. Probabilmente è la verità. 
Ma non gli importa in quel momento, è troppo arrabbiato. Perché ha passato giorni a gridare devastato dal dolore per la morte del fratello, 
e notti a trattenere le lacrime devastato dalla paura di poterlo perdere di nuovo una volta che lui era tornato. 
Devastato dalla paura di quella stessa paura. 
Perché aveva capito, finalmente, che quello non era il terrore di perdere un membro della famiglia. 
Non era il terrore di perdere un fratello. Era il terrore di perdere la propria anima gemella. 
«Sammy...» Dean non fa nemmeno caso al sangue che gli sta uscendo dal naso. Non è preoccupato per sé, quasi non ha sentito l'impatto del 
pugno sul suo viso. E' preoccupato per Sam, che sembra assolutamente fuori di sé. Vorrebbe solo farlo smettere, poterlo consolare 
come faceva quando erano piccoli e non dire mai più qualcosa che possa fargli dispiacere. 
«Piangevo Dean.» 
«Cosa?»
«Quando ti ho chiesto di smetterla con la nostra vita da cacciatori io piangevo. Quando ho mai pianto nella mia vita adulta? Se non per Jessica?
 Se non per Madison? Se non per amore? Ho perso loro due e allora avevo appena perso te. E non potevo permettere che accadesse ancora.»
Se non stava dicendo che che pensava stesse dicendo Dean avrebbe rotto qualcosa. 
Ma se non si sbagliava... Sam aveva appena detto che anche lui lo amava?
Dean si avvicina a Sam. Il pugno che gli ha dato è riuscito a mettere distanza fra loro due, ma le parole che che ha appena detto hanno 
avuto l'effetto opposto. In ogni senso.
«Io ti amo.» ripete guardandolo dritto negli occhi, per una volta senza paura.
Sam esita. Deglutisce, nervoso, perché non l'ha mai ammesso ad alta voce.
Dean sa cosa sta passando per la testa del fratello e non si arrabbia, non rimane deluso. 
Lo guarda, come se gli stesse insegnando ancora come andare in bici.
Lo so che è difficile Sammy. Ce la farai, io credo in te. E se vuoi posso aspettare.
Ma Sam non vuole più aspettare, lo ha fatto per troppo tempo.
«Dean. Anche io.» Ed era fatta. E nulla sembrava più essere difficile o complicato. 
«Ti amo Dean.» un piccolo sorriso si fa spazio sulle sue labbra, mentre dice quelle potenti parole che sembrano essere in grado di cambiare
tutto. Dean annuisce. Lo sa. Ora lo sa.
Ed è lui, è Dean da andare da Sam. Perché è quello il suo compito e solo ora che può farlo ancora si sente completo. Proteggerlo e guidarlo. 
Nella caccia come nella vita. 
E Dean afferra la maglietta di Sam attirandolo a sé, senza delicatezza, perché non c'è tempo per essere delicati.
Vuole tutto, ora, e sa che per Sam è lo stesso. 
E lo bacia, con trasporto ed un'intensità mai provati prima. 
Sam sente quasi il rumore dei fuochi d'artificio quando le sue labbra toccano quelle di Dean, felice come quella volta in cui li avevano accesi 
da bambini. E continua a sentire i fuochi d'artificio, e continua a sentirsi felice come il fratello, mentre si baciano ancora e ancora e ancora.

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