Analysis

di rekichan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Love and Hate[Sasuke] ***
Capitolo 2: *** His Back[Sasuke] ***
Capitolo 3: *** Broken[Sasuke] ***
Capitolo 4: *** Images[Sasuke] ***
Capitolo 5: *** In His Arms[Sasuke] ***
Capitolo 6: *** His Born (Itachi) ***
Capitolo 7: *** His Brother (Itachi) ***
Capitolo 8: *** He loved them (Itachi) ***
Capitolo 9: *** Order ***
Capitolo 10: *** Important moments (itachi) ***
Capitolo 11: *** Ice's eyes (Shisui) ***
Capitolo 12: *** Meeting (Shisui) ***
Capitolo 13: *** They called him Shusushin no Shisui (Shisui) ***
Capitolo 14: *** Spider (shisui) ***
Capitolo 15: *** Steel (Shisui) ***



Capitolo 1
*** Love and Hate[Sasuke] ***


Sasuke adorava suo fratello.

Lo spiava ogni volta che si allenava.

Seguendolo a piccoli passi, si aspettava in un cespuglio e lo osservava.

Sapeva che Itachi era consapevole della sua presenza, ma gli piaceva illudersi che non fosse così.

Sasuke la notte si coricava e sognava di essere bravo come Itachi.

Sasuke odiava suo fratello.

Lo spiava ogni volta che si allenava.

Seguendolo a piccoli passi, si aspettava in un cespuglio e lo osservava.

Sapeva che Itachi era consapevole della sua presenza; questo lo rendeva arrabbiato e invidioso.

Sasuke la notte si coricava e sognava di voler bene a Itachi.

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Capitolo 2
*** His Back[Sasuke] ***


Itachi era molto più alto di Sasuke.

Itachi ispirava rispetto ad una sola occhiata.

Itachi aveva uno sguardo indecifrabile.

Itachi aveva una schiena dritta e spalle larghe.

A Sasuke piaceva essere portato dal fratello e aggrapparsi alle sue spalle.

Itachi accontentava Sasuke.

Ma nonostante i loro corpi fossero a contatto, Sasuke poteva toccare solo la sua schiena.

Sasuke provava a raggiungerlo, ma la schiena che lo portava in braccio si dissolveva nel buio.

Itachi era molto più alto di Sasuke.

Itachi aveva uno sguardo indecifrabile

Itachi aveva schiena dritta e spalle larghe.

E quella schiena si allontanava sempre di più.

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Capitolo 3
*** Broken[Sasuke] ***


Aveva un brutto presentimento.

Correva, e intorno a lui era sangue.

Qualcosa si stava rompendo.

Ma non capiva cosa.

Correva, e il putrido odore dei cadaveri giungeva alle narici.

Correva, e qualcosa si stava rompendo.

Ma non capiva cosa.

La casa era buia.

Puzzava di sangue.

La voce della madre e il suo ultimo rantolo soffocato.

Qualcosa si stava rompendo.

Ma non capiva cosa.

Suo fratello lo fissava.

Il sangue dei morti tingeva i suoi occhi.

Qualcosa si stava rompendo.

Ma non capiva cosa.

Adesso sentiva lo scricchiolio di qualcosa che si stava rompendo.

Capiva cosa.

Era la sua vita.

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Capitolo 4
*** Images[Sasuke] ***


Le acque del lago riflettevano un’immagine.

Il volto di un bambino di sette anni.

Disfatto e sconfitto.

Piccole onde increspavano la superficie.

Le acque del lago riflettevano un’immagine.

Un ragazzo dagli occhi rossi.

Beffardo e derisorio.

Due immagini si riflettevano sulle acque del lago.

Il bambino osservava la superficie scura e profonda.

L’ombra del fratello, dietro di lui.

Tre immagini si riflettevano sulle acque del lago.

Quattro immagini.

Cento immagini.

Un’immagine.

Il bambino si tuffò nel lago.

Se l’avesse raggiunta, avrebbe capito.

Non ci riuscì.

Suo fratello restava un mistero.

E la rabbia diede al primo fiato sapore di vendetta.

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Capitolo 5
*** In His Arms[Sasuke] ***


Nota: questo capitolo è shounen ai.

Era tra le sue braccia.

E quelle braccia lo tenevano prigioniero.

Era tra le sue braccia.

E voleva scappare.

Era tra le sue braccia.

E soffocava in esse.

Provava repulsione per il suo infantile rifugiarsi in quell’abbraccio mentitore.

Era tra le sue braccia.

Stretto a colui che voleva morto.

Era tra le sue braccia.

E si sentiva prigioniero in una gabbia di sangue.

Era tra le sue braccia.

E annaspava per tirarsene fuori, senza realmente volerlo.

Era tra le sue braccia.

E si sentiva uno sciocco, ma non avrebbe mai voluto staccarsene.

Era tra le sue braccia.

Se ne andò.

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Capitolo 6
*** His Born (Itachi) ***


Iniziano i cinque drabble dal punto di vista di Itachi, poi i cinque di Shisui (a partire dall'11 in poi). In uno c'è una lemon velata, vi sfido a capire dove.

.......

Quando a sua madre vennero le doglie, era notte fonda.

Quando suo padre lo svegliò per mandarlo dai suoi zii, stava dormendo.

Il giorno in cui suo fratello nacque, lui dormì da suo cugino e la mattina mangiarono un dolcetto.

Quando suo fratello nacque, Shisui gli diede metà del suo dolce, perché il suo era caduto a terra ed era triste.

Quando suo fratello nacque, i suoi zii lo accompagnarono a salutare il nascituro.

Itachi accettò a malapena di guardarlo.

Quel giorno, Itachi si arrabbiò con i genitori, e pianse.

Decise di non farlo più.

Shisui gli regalò un dolcetto.

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Capitolo 7
*** His Brother (Itachi) ***


Itachi aveva un fratello.

O meglio.

Itachi aveva un bambino che lo considerava un dio.

Itachi non lo voleva.

Lui voleva essere lasciato in pace e allenarsi con suo cugino Shisui.

Poi scoprì che gli piaceva essere adorato.

Itachi andava a prendere suo fratello a scuola.

Camminava veloce.

E si divertiva a vedere come Sasuke si arrabattasse per stare al suo passo.

Un giorno decise che suo fratello non avrebbe dovuto avere altro pensiero all’infuori di lui.

Sarebbe diventato il centro della sua vita.

Itachi uccise tutti e risparmiò suo fratello.

Sarebbe stato un bravo fratello maggiore.

Ne era sicuro.

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Capitolo 8
*** He loved them (Itachi) ***


Se a Itachi chiedevano: “A chi vuoi più bene?”, non rispondeva.

Lui voleva bene a Shisui e a Sasuke, ma non lo diceva: sarebbe stato da femminuccia.

Itachi voleva bene a Shisui, perché non lo considerava un genio come tutti.

Lo metteva costantemente alla prova, aiutandolo a migliorarsi.

Itachi voleva bene a Sasuke, perché lo considerava un genio più di tutti gli altri.

Lo seguiva di continuo e cercava di imitarlo.

Quando volle dimostrare a Shisui la sua forza, lo uccise.

Quando capì che Sasuke doveva diventare forte, lo lasciò solo.

Itachi voleva bene a Shisui e Sasuke.

Molto bene.

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Capitolo 9
*** Order ***


C’era una strana logica in tutto il suo metodico agire.

Un lavoro pulito, perfetto.

Come una composizione floreale, eseguita con eleganza da una maestra d’ikebana.

Itachi aveva mantenuto l’ordine, nella propria creazione.

Aveva fatto un lavoro pulito, perfetto.

E lo aveva voluto mostrare a tutti.

Per primo lo aveva mostrato a Shisui.

Era sicuro che lo avesse apprezzato.

Per ultimi, aveva deciso di rendere partecipi i genitori della sua creazione.

Anche a loro era piaciuta.

Adesso aspettava il ritorno di Sasuke, voleva sapere cosa ne pensasse.

Appoggiato alla katana, aspettava.

Itachi era sempre stato un tipo molto ordinato.

Anche adesso.

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Capitolo 10
*** Important moments (itachi) ***


Itachi aveva un album di ricordi in un cassetto della sua testa.

In quest’album, raccoglieva tutti i momenti importanti della sua vita.

I più belli, riguardavano Shisui.

Shisui era stato il primo a giocare con lui.

Shisui gli aveva regalato un dolcetto.

Shisui gli aveva insegnato a lanciare kunai e shuriken.

Ogni notte, prima di dormire, apriva quel cassetto e rivedeva quei momenti.

I più belli, riguardavano Shisui.

Shisui era stato il primo a baciarlo.

Shisui era stato il primo a morire.

Itachi aveva un cassetto pieno di ricordi nella sua testa.

Ogni notte, prima di dormire, sigillava quel cassetto.

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Capitolo 11
*** Ice's eyes (Shisui) ***


Ogni volta che si guardava allo specchio, Shisui chiudeva gli occhi.

Naturalmente non vedeva nulla, ma era sempre meglio della propria immagine.

Shisui si coricava e pregava di svegliarsi con altri occhi.

Shisui aveva gli occhi color del ghiaccio, e odiava quel colore.

Il clan lo chiamava bastardo, per via di quegli occhi dal colore estraneo agli Uchiha.

Erano simbolo d’infedeltà, segno di un amore clandestino.

E tutti pensavano che anche lui sarebbe stato un traditore.

Shisui decise che avrebbe sempre dimostrato la sua fedeltà al clan.

Shisui aveva gli occhi color ghiaccio, colore del tradimento.

Ma non del suo.

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Capitolo 12
*** Meeting (Shisui) ***


Shisui riusciva a mettere in difficoltà chiunque.

Col suo modo di fare orgoglioso e scanzonato, non si capiva mai cosa pensasse.

Nascondeva i suoi pensieri dietro il freddo dei suoi occhi.

Shisui aveva sette anni e gli occhi sempre più freddi e il sorriso sempre più falso.

Shisui incontrò un bambino per strada.

Dagli occhi freddi e nessun sorriso.

Suo cugino.

Quel bambino era solo.

Come lui.

«Perché sei triste?»

«Perché fingi di sorridere?»

Shisui nascondeva i suoi pensieri dietro il freddo dei suoi occhi e un sorriso falso.

Shisui incontrò un bambino solo come lui.

Proseguirono tenendosi per mano.

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Capitolo 13
*** They called him Shusushin no Shisui (Shisui) ***


Lo chiamavano Shurushin no Shisui.

E pochi sapevano il motivo di quel soprannome.

Gli altri erano tutti morti.

Lo chiamavano Shurushin no Shisui.

E molti si chiedevano il perché.

Lo chiamavano Shurushin no Shisui per la sua abilità nelle illusioni.

Perfino agli altri Uchiha non riuscivano a capire come facesse.

Lo chiamavano Shurushin no Shirui,

e aveva gli occhi azzurri e un bel sorriso scanzonato, allegro.

Lui lo chiamava Shurushin no Shisui,

perché che capiva che quel sorriso era come un miraggio.

Un giorno, lui lo chiamò Shisui-chan.

E il miraggio ebbe fine.

Lo chiamavano Shurushin no Shisui.

Tranne lui.

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Capitolo 14
*** Spider (shisui) ***


Decise di prenderlo.

Tessendo una tela vischiosa e letale, preparò la sua trappola.

Silenzioso ragno, costruì la sua rete e vi intrappolò la propria preda.

E la prese.

Creando la sua illusione, il ragno afferrò la libellula, ben disposta a lasciarsi sedurre da quella bestia ammaliatrice.

E fu completo il pasto del corpo sottile.

Sotto le zampe, le ali frementi; irose e violente nel loro trepidante dibattersi.

Preda e predatore uniti in una cosa sola, adesso riposavano assieme; il ragno avvertiva sempre la presenza della libellula in sé.

Qualche tempo dopo, il ragno morì d'indigestione.

La libellula lo aveva ucciso.

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Capitolo 15
*** Steel (Shisui) ***


Acciaio.

Un ninja sa che questo metallo può salvargli la vita.

La maggior parte delle armi usate in combattimento, sono in acciaio.

Affilate e letali, sono in grado, se usate da abili mani, di uccidere in un solo colpo.

E le mani che stringevano la spada, erano quelle di un nobile avversario.

L’acciaio fendeva l’aria e incontrava altro acciaio.

Uno freddo e controllato, l’altro gelido e deciso.

L’acciaio rifletteva la preghiera racchiusa nelle sue iridi.

Disperata.

Non sapeva dire di no ai suoi occhi.

Abbassò la spada.

Le armi dei ninja sono in acciaio.

Il cuore è sempre di carne.

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