La serva e il padrone

di Mari_Malfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perchè mi guardi in quel modo? ***
Capitolo 2: *** Perchè hai paura? ***
Capitolo 3: *** Scoprire se stessi ***
Capitolo 4: *** Un piccolo aiuto da un grande amico ***
Capitolo 5: *** Quel magnifico.. ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni ***
Capitolo 7: *** Alla partita.. ***
Capitolo 8: *** Un sogno? ***



Capitolo 1
*** Perchè mi guardi in quel modo? ***


“Perché mi guardi in quel modo?”

Mio figlio, che oramai a compiuto i 18 anni di età, si sta per sposare..
Sono talmente felice per lui.
È davvero un bravo ragazzo.
Si prende cura di me, mi accoglie nella sua casa.
Mi aiuta quando ho bisogno, quando mi sento triste, quando ho voglia di ridere..
Lo vedo raggiungere il mio letto.
Sono ormai molto malato. Soffro di cancro. Ah! Quelle dannatissime sigarette!
Certo, anche se quasi 15 anni fa ho sconfitto il mago più potente al mondo non vuol dire che sia indistruttibile.
Manuel mi guarda. Mi vede assorto nei miei pensieri. “Babbo? Stai bene?”
Con gli occhi stanchi lo guardai anch’io.
“Certo, figliolo. Sai, non ricevo un trattamento così speciale dai tempi in cui ero studente ad Hogwrts!” Glì confidai ridendo.
Ma lui, invece aveva lo sguardo di una persona che voleva scoprire qualcosa.
“Babbo,, non parli mai di Hogworts.. Perchè? Hai passato degli anni brutti lì?” Brutti? Non, non direi proprio. Ma è passato molto tempo ormai.
Gli intimai di andare in salotto, raggiungere la scrivania e portarmi una specie di scrigno in legno.
Lui non esitò. Quando tornò nella mia camera mi portò ciò che rappresentava i miei ricordi, la mia vita.
Me lo porse e lo aprii. Era almeno dieci anni che non lo facevo.
I ricordi mi divoravano vivo.
“Guarda questa foto”
Lui la osservò..
“Cosa vedi?”
“Tre adolescenti di 16 o 17 anni, che ridendo stanno discutendo..Ma chi è il ragazzo accanto a te?”
Mi chiese osservando il giovane sulla foto.
Io sospirai.Mi mancavano molto i suoi preziosi consigli e anche le sue battutine acide.
“Draco Malfoy. Il mio migliore amico.
Tu me lo ricordi tanto sai? La stessa tenacia e testardaggine.”
Mi sorrise, grato dei complimenti che gli avevo rivolto .A Chi non sarebbe piaciuto essere paragonato al miglior serpeverde del mondo?
“E ora dov’è?”
“Suo padre era un mangiamorte ma lui no. Voleva dedicarsi a qualcosa di utile agli altri nella vita. Ma Lucius lo ha strappato dai suoi desideri.. Naturalmente, Draco Malfoy era una persona che non subiva gli ordini. Ma come ribellarsi al proprio padre? Gli obbedii..Ma il suo desiderio fu compiuto ampiamente..”
Mio figlio mi guardò alzando un sopracciglio. “Mi fece scoprire la vera amicizia.”
Annuì. Poi riposò gli occhi sulla foto.
“E la ragazza?”
Il mio cuore parve scoppiare. La ragazza.. Mi chiedeva chi era quella magnifica ragazza?
“ Hermione Granger, lei.. “
“Ma babbo, - mi domandò confuso - non è la migliore studentessa che sia mai esistita ad Hogworts?”
“Si, è proprio lei!”
Riguardò la foto. Avrebbe visto solo una ragazzina di 15 anni che rideva mentre ci prendevamo in giro come al nostro solito, insieme ai suoi migliori amici nella sala grande. Nulla di più. Solo io aveva avuto l’onore di potere vedere qualcos’altro in Hermione.
Ecco, la solita nostalgia.
Manuel interruppe il flusso dei miei pensieri.
Mi fissò con così tanta attenzione che mi fece quasi paura.
“Babbo, ma non dirmi che lei è..”
Deglutì a fatica.
“Che lei è la ragazza di cui avevi preso una cotta e che hai fatto soffrire tanto”.
Oh! Come era chiaro che lui non poteva conoscere ciò che loro due avevano passato insieme.
Gli sorrisi.
“No.”
“Era un’amica?”
“Nemmeno”
MI rivolse uno sguardo perplesso.
“E chi è?”
Sospirai e una lacrima mi scese dagli occhi verdi per tutti quegli amari ricordi che mi risalivano alla mente.
“Il mio amore del passato, la ragazza con cui ho riso.. Per cui ho pianto.. La ragazza che ho amato intensamente.. Alla follia.. La ragazza che mi amò sopra ad ogni cosa..”
Ora si era fatto più vicino a me.
“La ami ancora?”
“Oh..Certo!.é la persona più adorabile che io abbia mai incontrato, sai?”
Mi sentivo stranamente sollevato.
Finalmente qualcuno di cui mi fidavo era a conoscenza del mio segreto più bello e più malinconico.
“Ma non l’hai sposata, come mai?”
Ora si che sentivo terribilmente la sua mancanza.
“Purtroppo siamo stati insieme solo durante l’ ultimo anno ad Hogworts.. è morta l’anno successivo.”
La tristezza di quel giorno di 15 anni fa mi invase nuovamente. Per la seconda volta. Sentii l’abbraccio di Manuel consolarmi.
“Ti manca vero?”
“Certo.. Non ho mai amato nemmeno tua madre come ho amato lei. Si, solo un anno. Ma l’anno più intenso e felice della mia vita.”
“L’hai vista al momento tragico?”
Mi chiese con dolore.
“No Manuel, non l’ho vista. Si era dovuta recare da sua madre che stava morendo poi invece..”
Sembrava che esitava a pormi una domanda ma alla fine, esitare non portava bene a nessuno.
“Come l’hai conusciuta?”
AH! Questa si che era una bella domanda..
Di certo non nel modo più comune anzi, in un modo quasi ridicolo.
Così ridicolo che pensandoci scoppiai a ridere.
Manuel non mi capiva. Non mi comprendeva.
“Come è nato il vostro amore?”
Ora lui voleva conoscere fino in fondo la donna che era riuscita a far piangere ogni notte e a far sorridere ogni mattino al suo pensiero il suo caro padre.
“Sei sicuro di volerla sentire questa storia?”
Lui non aveva il minimo dubbio.
Annuì con fermezza..
“La vidi per l’ultima volta più di 15 anni fa. Per l’ezattezza me ne innamorai a 17 anni,15 anni fa, ma la vidi per la prima volta a 11 anni, 22 anni fa. Ma il suo profumo, il suo viso, la sua voce, il suo sorriso ce l’ho proprio qui” Mi indicai la fronte.
Non avevo la forza per raccontargliela ora, però.
La malattia mi stancava più del previsto.
“Ascolta figliolo, questa mia storia te la racconterò domani sera, va bene? Il cancro e la vecchiaia mi stanno sciupando.”
“Babbo! Ma come puoi parlare di vecchiaia? Hai solo 32 anni, Merlino!” Mi disse in modo sarcastico.
Lui, capii. E, seppure a malincuore mi lasciò solo nella mia stanza enorme.
Così enorme che sembrava fatta apposta per noi due.
Ma con una sola differenza.
Quel ‘noi due’ era solo nei miei sogni.
Ma il sapere che lei mi ha amato fino alla fine della sua vita mi rincuora ogni volta..
Mi misi sotto le coperte.
Provai ad addormentarmi, ma niente.
La mia mente non voleva riposare.
Si era decisa a ritornare ai giorni in cui fraquentavo ancora Hogworts..
Ai giorni in cui Draco e io parlavamo, ai giorni in qui ero indicato dalle ragazzine del primo anno, ai giorni passati con lei. Ai giorni che sarebbero vissuti per sempre perché io mi possa ricordare cosa vuole dire amicizia e amore.
Io Harry James Potter, ero inserito (da quell' ubriacone del cappello parlante) nella casata dei Serpeverde. Non avevo veri e propri amici, ma potevo dire di aver familiarizzato parecchio con Draco Malfoy.
Niente popò di meno che "Il più figo e arrogante della scuola di magia”"come si divertivano a chiamarlo le mie compagne serpi.
Non mi consideravo una serpe, anzi.
Il cappello avreva preso una decisione del genere il primo anno per via del mio burrascoso passato, per via di TU-SAI-CHI e per via della cicatrice.
Ah!! Quella maledettissima e fottutissima cicatrice. A volte mi faceva un male insopportabile, altre volte dimenticavo persino di averla.
Quell' odioso segno rappresentava e provava, nel modo più concreto possibile, di quanto io sono colpevole della morte dei miei genitori.
Essa è a forma di saetta.
In fondo questo ero io.
Un fulmine a ciel sereno caduto per sbaglio sulla terra che provoca molti danni.
Però, anche se ero colpevole della morte delle uniche persone che mi avrebbero amato e protetto, non mi consideravo una serpe.
Non ero assolutamente capace di prendere in giro e offendere gli altri senza provare, in seguito un' orribile rimorso.

Ah!! Dovevo tresferirmi in Grifondoro io!!
Bhè,ora che ci penso le ragazze griffanti non sono poi tanto male..
Non lo sono affatto.
Ce ne erano un paio di carine.
Bionde da favola, castane da svenire, rosse da scottarsi.
In fondo lo sanno tutti come dice quel bellissimo ma verissimo film:
"Dalle ragazze calme e caute bisogna guardarsi. Potrebbero scaldarsi e diventare molto più di banali panterone”.
Chi lo sa se quel film aveva ragione. Booooo!

Dopo la solita e noiosa mattinata del primo giorno di scuola,nella quale il preside dava l' ennesimo benvenuto agli ennesimi primini, ci rinfrescava la memoria delle solite regole della "Prestigiosissima e rispettatissima" scuola di magia di Hogworts e infine diede il buon appetito a tutta la scuola. Finalmente era ora di mangiare!!
La solita minestrina in brodo con il solito succo di zucca! Ah, che fantasia 'sta cuoca..
Appena misi in bocca la prima cucchiaiata Draco mi si avvicinò:
"Ehi Harry, stai riscuotendo un discreto successo con le primine".
Mi girai. Tutte le primine mi stavano guardando. Una sghignazza, un'altra scappa, un'altra mi indica, mi fa i sorrisetti..
Ah!! Tutte attratte dal famoso bambino sopravissuto.. Draco mi disse ancora qualche parola con un lieve sorrisino da ebete in faccia:
" E non solo le primine".
Non penso di aver e capito la sua affermazione.
Così mi volto anch'io verso di lui e alzo un sopracciglio:
"E chi altri, di grazia?"
La risposta che temevo di più?
'Un ragazzo'.
A quel punto sarebbe stato davvero troppo!!
Che le primine gli andassero dietro poteva reggerlo ma persino un gay no!! Mai!!
Draco però smontò ogni mio sospetto.
Mi prese il viso fra le dita e me lo fece scivolare bruscamente verso la tavolata dei griffondoro.
Ma cosa diavolo gli era preso a quell' idiota??
Incuriosito cercai di capire chi era quella famosa griffona..
No.
Impossibile. Hermione Granger mi stava osservando, anzi fissando con quei suoi occhioni che mai avrei creduti così pieni di dolcezza. Io la fissai a mia volta. Lei, probabilmente molto timida, scattò a girarsi dall' altra parte appena dopo cinque secondi dall' incrocio dei nostri occhi.
Wow.. Che strana (ma piacevole) emozione avevo provato..
Non mi ero mai sentito così stordito da una semplice mezzo-sangue che mi fissava, anzi.
Solitamente mi divertivo a prenderle in giro.
Ma questa volta no. Non sapevo nemmeno io il perché, ma era diverso.
Inconsciamente le mie labbra formarono un lievissimo sorriso rivolto alla ragazza.
Un sorriso di benessere. Era questo il sentimento che mi infondevano i suoi grandi e scuri occhi.
Draco mi guardò con un sorrisino divertito poiché non gli era sfuggito il mio atteggiamento sdolcinato dopo aver notato che la Granger mi osservava in quel modo candido.
" NO!!"
Draco si mise a ridere.
Perchè? Cosa diamine rideva ora?? Oh Merlino! Non lo avrebbe mai capito. Mai.
Io irritato ripresi il mio cucchiaio e me lo infilai in bocca ingoiandone il contenuto.
"Cosa no??"
"Non mi dire che ti attrae quella sporca mezzo-sangue. Voglio dire è carina ma è..".
Quello che più mi diede fastidio di quella frase fu il tono che usò per pronunciarla.
Quasi divertito, disprezzevole e molto, troppo ironico. Posai nuovamente il mio cucchiaio sul piatto.
"Ma cosa cacchio ti passa per quella testa biforcuta, è Malfoy?"
Come diamine poteva anche solo pensare che mi piacesse la mezzo-sangue?
Quell'insopportabile sapientona?
Draco rise ancora.
"Su Harry non ti agitare! In più non avresti mezza speranza con lei! è la fidanzata di Mr. Lenticchia, no?"
Infatti, lo era da più di un anno.
Ora, strano ma vero, avrei voluto sapere cosa provava la so-tutto-io per Ronald.
Sapere come studiava, cosa leggeva, cosa odiava, cosa amava. Se questa non è la curiosità!
E, a giudicare da quello sguardo che diceva quanto lei si fosse sentita attratta da me in quel momento, ero pronto a scommettere che anche quella ragazza mi voleva conoscere.
Ma in fondo era meglio se le cose stavano così, lei stava con Weasley e io con Pensy.

Pensy.
Mi ci ero messo con lei durante il mio terzo anno.
Stavo bene insieme a lei.
Ma non la amavo veramente.
O meglio, le volevo molto bene ma come un amica.
Mi ci ero messo perchè lei per me ha sofferto davvero troppo.
Ma a volte avevo come l'impressione che avesse timore di me.
Paura, forse era la parola più appropriata.
Come se temesse che la picchiassi.
Ma io non avrei potuto mai farlo.
Non avrei il coraggio di uccidere nemmeno una mosca, (Apparte un moscone di nome VOLDEMORT! ) è vero a volte avevo un caratteraccio che nessuno riusciva a dominare e forse era proprio quest’ultimo che lei temeva.

Si, era decisamente meglio se le cose rimanevano tali e quali a ora.
Io con la civetta di Serpeverde e lei con il suo Rosso di Griffondoro.
Il preside intanto, stava bofonchiando qualcosa su una prova “La serva e il padrone”
Mah, cosa volesse dire non lo sapevo. Però aveva promesso che ce ne avrebbe parlato a cena.
Il pranzo continuò normalmente, chiacchierai con i miei compagni, ma l' immagine di due occhi color del cioccolato che mi osservavano dolcemente non mi abbandonava mai.

Comunque mi rifiutai categoricamente di credere a ciò che mi aveva detto poco prima Malfoy.
Ma di una cosa ero assolutamente d'accordo con lui.
La mezzo sangue era davvero carina.
Già. Ed era proprio quell’immagine che mi apparve anche ora nel mio letto.
Ma la mente non si fermò.
Andava avanti.
Inesorabilmente.
Per sempre.

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Capitolo 2
*** Perchè hai paura? ***


Vi ringrazio per le recensioni!!! VOlevo solo informare che la stora l'h già completata da qualche mese, e mi è venuta la folle idea di postarla anche qui^_^ E ora eccovi il secondo capitolo!!
>br> "Perché hai paura? "
Finalmente era arrivato.
Il momento della cena.
ero curiosissimo.
Cosa aveva da dirci Silente di così importante da fare aspettarci fino al momento della cena?
Bhè, aveva parlato di qualcosa come una serva e un padrone.
Ma non si era sciupato a dirci in cosa consiste questa.. Prova? Esame? Valutazione?
Comunque da lì a qualche minuto ce l'avrebbe detto.

Mi guardai intorno..
Le solite ragazzine Tassorosso che mi sbavano dietro come dei cani assetati, i soliti ragazzi che discutono su chi è "La ragazza Griffondoro più bella di tutte".
Sorrisi.
Questo avrei potuto tranquillamente dirglielo io. Draco entrò nella sala. Wow! Wow! Wow! Se fossi una ragazza penso che me lo farei.
Come potevano alcune ragazze considerarlo" Brutto"? Ehi! Non ero e non sono gay sia chiaro.
Dico solo che un biondino, occhi-cielo, corpo perfetto e sempre alla moda aveva il suo, ehm.. discreto fascino.
£ Chissà se Draco anche dopo 15 anni sarà ancora come un tempo: Incredibilmente bello e incredibilmente.. Amico.
£ Vabbò..
Il preside interrompe i miei numerosi pensieri.
Si alzò e la sala taque immediatamente.
Ci salutò con un caloroso sorriso e parlò:
“Buona sera ragazzi e ragazze. Ho avuto l’incarico,in quanto preside di informarvi di una questione che vi segnerà nell’ ambito scolastico.
Una prova. Una prova per scoprire voi stessi.
Quest’ultima consiste nell’ unire durante le lezioni, durante il pranzo, durante la cena, durante la notte e naturalmente durante lo svolgimento dei compiti,due ragazzi di sesso opposto e di casa opposta.
Ossia:Griffondoro con Serpeverde e Tassorosso con Corvonero.”

Io non capivo esattamente cosa vuol dire tutto questo.
Come mai voleva che noi scoprissimo noi stessi?
Anche tutti gli altri miei compagni erano molto confusi.
Nessuno ci capiva più niente.
Volsi uno sguardo alla tavolata dei Griffondoro.
Tutti schifati.
Ok,ok. Nemmeno io ero al settimo cielo di questa “Prova”.
Soprattutto perché mi dovevo unire con una sciocca Griffo.
Dopo numerosissime parlatine, chiarimenti fra compagni, il preside richiamò l’attenzione su di sé sbattendo le mani una nell’altra.
“Ragazzi, non dovete trarre conclusioni, almeno finché non ho terminato di spiegare la prova.
Allora, dove ero rimasto?
Ah! Già.
Questa è una prova abbastanza semplice.
Almeno così può apparire.
Vedete, la particolarità sta nel fatto che fra i due “Collaboratori”,il ragazzo sarà, il padrone della ragazza.
Insomma: La serva e il padrone quindi..”

Il preside non riuscì a terminare la frase che la sala si riempì di fischi.
Di maschi, naturalmente!
Avevano un sorrisino compiaciuto sul viso.
£ che avrei preso volentieri a schiaffi £
Invece le ragazze erano l’ esatto opposto.
Alcune non ci volevano credere. Altre si rifiutavano di dover essere comandate a bacchetta.
E una mi stava fissando.. di nuovo.
Perché?
E se fossi stato associato a lei?
O bhè, di sicuro non sarebbe una cosa così terribile.
Anzi (:P)
Ma le possibilità erano nulle.
Insomma ce ne erano così tante alla sua tavolata.
Almeno una trentina.
A malincuore e con tanta voglia di conoscerla mi girai verso il preside che, nel frattempo aveva ripreso a parlare ignorando gli schiamazzi degli alunni.
“Quindi, dicevo, la ragazza dovrà come ‘sottomettersi’ al ragazzo. Ma sia ben chiaro.”
Disse rivolto ai ragazzi con sguardo severo.
“Se solo provate a sfiorare una delle ragazze, vi farò spedire ad Azkaban, sono stato abbastanza chiaro?”
I ragazzi annuirono timidamente perché impauriti dalla minaccia.
Silente con un sorriso divertito disse che per selezionare le varie coppie avrebbe sfruttato il Cappello Magico.
Ma non ci spiegò con quale criterio esso avrebbe deciso.
Gazza (con la sua inseparabile e spennacchiata gatta(!)si diresse nello sgabuzzino e tornò nella Sala Grande con il Cappello.)
Silente iniziò ad appoggiare l’oggetto magico nel capo degli alunni, che più o meno, erano abbastanza contenti della scelta che fece.
“Harry Potter
Il preside mi chiamò. Appoggiò il Cappello sulla mia testa che dopo un buon minuto esclamò a gran voce. “Hermione Granger”
Finalmente aveva pronunciato il nome della mia sfortunata compag..
Cosa? La Granger?
La guardai con gli occhi spalancati.
Sicuramente provava le mie stesse emozioni.
Paura, curiosità e bhè.. un poco di malizia.
“Forza signorina Granger.
Anche se lei è la ‘Studentessa più brillante del secolo anzi, di tutti i secoli’ e il signor Potter ‘Il famoso bambino sopravissuto’, dovete attenervi alle regole, fare il giuramento di assoluta lealtà nei confronti del vostro compagno.”
La vidi un po’ esitante.
Ma si decise e venne davanti a me.
Io le tesi la mano,perché questo voleva il giuramento,lei però non accennava a muovere il braccio. Mi guardava la mano come se avesse il timore che stringendola si potesse scottare.
Il preside,un po’ scocciato alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
Afferrò con, forza ferrea,la sua mano,che sembrava davvero soffice. Fatta apposta per essere accarezzata. Appena le nostre mani si unirono io avverti una leggera scossa.
Cos’era?
Perché la sua mano sudava?
Era agitata come lo ero io?
Certo che lo era, lo si poteva leggere nei suoi stupendi occhi.
Ci guardammo.
Un attimo davvero sublime.
Molto più intenso di quello del pranzo.
I suoi occhi mi parlvano di paura.
Sapevo che non poteva avere paura di me, non ci conoscevamo neppure!
Di chi allora poteva avere..
Weasley.
Chissà perché tanta paura in quello sguardo.
Mi voltai e osservai Ronald.
Aveva lo sguardo completamente rivolto a lei.
Quasi con cattiveria la stava guardando.
Ma perché?
Accidenti, perché? Perchè tanto odio verso una ragazza che a me infondeva solo tenerezza?
Non riuscivo a rispondere al mio quesito.
Sembravano una coppia felice.
Certo, non che lei gli rivolgessi sguardi d’amore o sorrisi raggianti, ma..
“Giuri tu Harry Potter, in qualità di padrone della qui presente Hermione Granger di essere rispettoso della sua personalità e della sua dignità per un ‘anno intero?”
Quindi la prova durava un anno. Di sicuro si sarebbe divertito parecchio con quella strana creatura al proprio fianco.
“Lo giuro”
Poi rivolto alla ragazza:
“Giuri tu Hermione Granger, in qualità di serva, di assecondare i desideri e gli ’ordini’ del qui presente Harry Potter,in qualità di padrone?”
Lei non rispose subito. Ma si limitò a tenere lo sguardo basso.
“Si”
“Signorina, deve rispondere a tono”
A quel punto lei mi guardò.
“Lo giuro”
Sentii il suo ragazzo che con uno sbuffo si allontanò dalla sala.
Anche lei lo aveva visto.
Sembrava un poco preoccupata.
Ma perché?
Le nostre mani si sciolsero e ritornammo ai nostri rispettivi tavoli.
Draco, accanto a me, si avvicinò e mi diede una leggera pacca nella spalla.
“E bravo il nostro Harry! Sarai contento ora! Potrai scoparti la mezzo-sangue!”
Ridendo si voltò e attaccò a parlare con Blaize. Non potei ribattere.
In fondo ero d’accordo con lui. Sulla prima affermazione.
Non sulla seconda.
Non ero uno di quei ragazzi che pensano solo a tre cose:
-Sesso
-Scopata
-Trombata
No, io non ero affatto così.
Mi interessava conoscere caratterialmente una ragazza.
Ora come ora volevo conoscere la Granger.
E la vita (o la scuola ) mi stava offrendo una grande possibilità.
Mi voltai e la cercai.
Era in piedi, davanti al suo rosso.
Lo stava accarezzando dolcemente.
Ma non con amore.
Non saprei.
Quasi con una paura nascosta. La stessa paura che riscontrai nel suo sguardo qualche attimo fa.
Quando vidi Lenticchia che si chinò a baciarla, provai una fitta al cuore.
Quasi dolorosa.
Stavo forse diventando geloso? No, impossibile. Lo escludo.
Non mi poteva assolutamente piacere una sporca Mezzo-sangue.
Mai.
Girandomi dall’altra parte continuai la mia cena. Riuscii a distrarmi.
Ma se pensavo che il giorno dopo, per un’ intero anno,avrei dovuto passare la mia giornata.. la mia notte con lei, mi salivano i brividi fino alla schiena.


-Fine secondo capitolo-

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Capitolo 3
*** Scoprire se stessi ***


“Scoprire se stessi”

Ma perchè non riuscivo a stare calmo?
Perchè avevo come l'impressione che il sangue si sia fermato?
Bhè, era davvero assurdo tutto ciò.
Mi trovavo nella sala grande.
Era l'ora di colazione.
Che strano..Non c'erano più le solite tavolone delle 4 case, ma dei minuti tavolini fatti apposta per due persone.
Quello avrebbe reso tutto più difficile!
Scoprire se stessi..Queste erano state le parole del mago buono più potente al mondo.
Ma cosa significavano?
Mi sedetti al tavolo più vicino alla finestra.
Non c'era quasi nessuno.
Solo Weasley.
Già, proprio lui.
Avrei dato chissa chè pur di sapere perchè aveva quell'aria imbronciata.
Poi la vidi.
Bella come non mai. Anzi di più.. Stupenda.
Era alta, con i capelli lisci e lunghi, gli occhi da ammirare, la bocca da assaporare..
Portava la semplicissima divisa della scuola (gonnellina giallo-rossa e la camicetta bianca, molto attillata.)
A occhio e croce porterava una seconda di seno.
Ma i suoi fianchi modellati perfettamente, come si conviene ad una ragazza giovane, attiravano tutta la mia attenzione. Il suo strano modo di camminare era particolarmente sexy..
La vidi arrivare verso di me.
Non era molto serena.
Lo potevo capire dal suo sguardo.
Mi si sedette di fronte.
Mettendosi le mani sui fianchi mi guardo dritto dritto negli occhi..
"Ascoltami bene..Harry Potter, non m'importa un fico secco se tu sei il mocciosetto più famoso, io ho il ragazzo, e se solo proverai a toccarmi ti spaccherà la faccia!"
La guardai.
Cosa? Quel scialbo passerotto pensava davvero quello che aveva detto?
Wow! Che coraggio!
Mi feci una risata di cuore.
Lei, più irritata che mai mi guardò con sguardo, se possibile, ancora più severo.
"Cosa diamine avrai da ridere tanto, é?"
Riuscii a stento a smettere di ridere.
Ridevo perchè quella era la ragazza sempre perfetta, in ordine, che non commetteva mai un' errore, che non perdeva mai le staffe e naturalmente l' eterna fidanzata di Weasley.
"Scusa tanto sai, ma non pensavo che la caposcuola possa trovare tutto questo così.. Ma cosa pensi che ti voglia stuprare?"
Ah! Le ragazze! Chi le capisce é la persona che a scoperto il fascino e il mistero dell'esistenza. £ Già, lo penso tuttora! £
E di certo non sarebbe toccato a me.
No, io non capivo assolutamente quella mezzo-sangue. Lei, infatti, si rilassò e inizio a sorseggiare il latte.
Cosa? Nemmeno mi degnava di una risposta? Ma chi credeva di essere?
"Sia chiaro Harry, che non ho voglia di passare un anno d'incubo.. Ti va di fare un patto?"
"Sentiamo"

Lei posò la tazza e mi sorrise.
"Innanzitutto io sono Hermione. Non voglio che tu mi chiami mezzo-sangue come fai sempre ok?" Bhé, questo potevo farlo. In fondo nemmeno io avrei voluto passare tutto il tempo a litigare. Soprattutto non con lei.
"Ok..Poi?"
"Siccome il regolamento mi obbliga a fare la 'serva', io dovrò obbedire a tutto ciò che mi chiedi.."

Già, quella era la cosa più positiva di tutta la faccenda, pensai maliziosamente.
"Ma prometti che non tenterai di calpestare la mia dignità? Sai, non vorrei sembrarti melodrammatica ma, alcune mie amiche sono state trattate come degli animali dai loro 'padroni', questa poi è la cosa più assurda di tutta l'intera faccenda. "
Ora capiva il perchè di quell'avvertimento che gli aveva fatto prima.
Aveva paura di essere trattata come una delle sue amiche.
No, io non tratterei mai una ragazza come un'animale. Soprattutto se la ragazza aveva il nome di Hermione Granger.
"Loro sono degli animali"
Quella mia affermazione parve rasserenarla.
Continuammo a mangiare quell’orribile brodo di zucca.
£ Mi ricordo il sapore anche dopo 15 anni! Era davvero orribile! £

Passarono due mesi dal giorno dell’inizio della prova. Ma a me sembrava un giorno. £ E mi sembra tutt’ora. £ Io studiavo e le ripetevo ciò che avevo appena memorizzato, mangiavamo insieme e parlavamo di tutto.
Eravamo diventati amici, nel vero senso della parola. Certo, le davo alcuni ‘ordini’ come studiare per un massimo di 2 ore al giorno o tornare in camera alle 9:30 della sera.
Già, in camera.
Nonostante la mia attrazione per lei non fosse mai sfiorita non la toccai nemmeno con un dito. Ne provai a baciarla.
Non volevo finire ad Azkaban!
Lei si sentiva a suo agio.Lo sapevo, lo sentivo.
Con me riusciva a parlare di tutto.
Certo, abbiamo avuto le nostri liti.. Ma niente di irreparabile.
Intanto, nel mio cuore, un sentimento per lei cresceva. Ma non osavo dargli un nome.

Cinque mesi, cinque fantastici mesi.
In questi ultimi lasciai Pansy.
Lei mi aveva tradito.
Ma io stranamente non provavo alcun dolore nell’averlo constatato.
Pensy Pakirson era ed è solo una fra le tante.
Invece Hermione no.
Lei aveva conquistato un minuscolo angolo del mio cuore con la sua spontaneità di fresca e felice adolescente qual’era.
In questo angolino c’era solo lei.. Solamente la mia griffona.
Il suo atteggiamento nei miei riguardi era cambiato molto.
Era gentile, pignola e avolte anche un po’.. gelosa.
Ad esempio quella volta che le premine mi urlarono dietro apprezzamenti abbastanza volgari (“Che bel c**o che hai!” “Dai vieni con me che ti faccio sognare!” ecc..), Hermione di tutta iniziativa si diresse verso le sciocche ragazzine e gliele cantò grosse! Non osarono più disturbarmi.

Ero felice che il cappello 5 mesi prima avesse preso quella decisione.
Anche perché, grazie a lei, i mie voti da un “Accettabile” scarso, passarono ad un”eccellente” abbondante.
La vedevo serena, ma a volte mi preoccupava. C’erano sere che tornava con le lacrime agli occhi, o con grossi lividi sulle braccia..
Quella stessa sera non ce la feci più a tenermi tutto dentro.. Gli chiesi spiegazioni..

“Hermione, cosa succede?”
Era appena entrata in camera mia, pardon.. nostra. Aveva le lacrime agli occhi.. Non ne potevo più di vederla così distrutta.
Mi faceva stare male..
Le presi la mano e la unì nella mia.
I suoi occhi si incrociarono con i miei..
Emozioni contrastanti.
Lei, con un notevole sforzo disse solo una parola:
“Ronald” Io preoccupato ma soprattutto stupido, mi chiesi cosa potesse centrare il suo ragazzo..Aspetta,non dirmi che lui..
“Mi..mi..”
Hermione non riusciva a terminare la frase..
Capii che quello che non riusciva a dirmi era un segreto..Un segreto orribile.
Ero troppo curioso.
Se quello schifoso ragazzo aveva anche solo osato farle le corna giuro che io..
“Cosa Hermione? Cosa ti ha fatto?”
Io le strinsi maggiormente le mani.. Come per darle conforto.
Ma lei non accennava a volermene parlare.
“Acolta Hermione se me ne parlerai sono sicuro che dopo ti sentirai meglio.. Lo vedo che soffri”
Il mio tono di voce era vellutato e preoccupato..
La mia piccola Griffo se ne accorse e mossa da un’istinto di tenerezza si decise..
Mi guardò con aria dispiaciuta.
Sicuramente pensava che io avessi sofferto per quella ragazza.
“Ronald pensa che io abbia con te una relazione amorosa.. È terribilmente geloso. Oggi abbiamo litigato.. Io non ne potevo più.. sapevo che mi tradiva con Pensy Pekir..oh!”
Invece non era così.
La incitai a continuare:
”Non preoccuparti per me.. Non l’ho mai amata”
Le dissi con un sorrisetto che molte ragazze definivano “Un colpo basso” o “Un vantaggio sleale”
Forse nera una mia impressione. Ma parve di scorgere una luce di sollievo nei suoi occhini..
“Ok..Come ti stavo dicendo sapevo che mi tradiva con la tua moros..ex da tempo.”
Non capivo.
Se era successo tutto ciò perché non lo aveva lasciato?
“Ma Hermione perché non lo hai mollato subito?” Lei abbasso istintivamente lo sguardo..
“Mi picchierebbe” Per un’attimo fu come se tutti i momenti in cui lei era felice con Weasley ricomparivero davanti a me..
Dunque tutti quei sorrisi che lei gli rivolgeva, quegli abbracci, quei baci.. quelle carezze erano dettate non dal cuore, ma dalla paura?
Accidenti! Come ho potuto essere così cieco!
E io che pensavo che cadesse dalle scale..
Macchè! Quel farabutto del suo ‘moroso’ la picchiava.
Mi sarei vendicato..Oh se mi sarei vendicato!
Lei intuì i miei pensieri e con un tono di voce spaventato mi afferrò le spalle e mi fissò negli occhi verdissimi.
“No Harry! So quello che stai pensando! Gonfiare di botte Ronald non servirebbe a niente anche perché dopo lui gonfierebbe me di bo..”
Non terminò la frase e si allontanò da me. Andò a sedersi nel letto da una piazza e mezzo.
Le andai incontro e la afferrai.
La feci stendere sotto di me nel letto con un impeto di rabbia..
“Oh no! No Hermione!” La ragazza cercava invano di strapparsi da quella posizione..
Infine, giunta alla conclusione, che io ero dannatamente più forte di lei, rinunciò.
E mi guardò.
“Mi dispiace Hermione ma se tu pensi che io ti permetterò di stare ancora con quella sottospecie di ragazzo devi proprio essere pazza..”
A questo punto la mezzo-sangue mi sfidò.
“Scusa sai, ma questa è la mia vita! Sono affari miei con chi sto! A te non te ne deve importare niente!” “Davvero?”
Era una domanda che forse avrei fatto meglio a tenerla per me, ma la forza dei miei sentimenti vinse.
Le leggevo negli occhi che non era quello che voleva.
Le leggevo negli occhi che avrebbe voluto essere abbracciata e protetta da me.
“No” Finalmente eravamo stati sinceri l’una con l’altra.
Osservai la sua carnosa e soffice bocca.
Le sue labbra rosee sembravano attirarmi come una calamita..
Mi avvicinai..
Di sicuro mi darà uno schiaffò..
Invece afferrò la mia nuca e mi portò più vicino a lei..
E quando il baciò arrivò fu magnifico..
Sensuale ma allo stesso tempo molto dolce..
Oh cielo! Mi sa che mi sto affezzionando aquesta strana,ma unica nel suo genere, creaturina che stavo baciando.
E fu come se lo facessi per la prima volta.
Le emozioni, il tremore, il battito del cuore, mi ricordavano il primo bacio che diedi a 13 anni.
Io ne avevo qualche in più. Quattro per l’ezattezza.
Inaspettatamente lei si staccò dalla mia bocca e mi guardò con ferocia,ancora storditadalla forza dei sentimenti che, ero sicuro,anche lei provava per me:
“No! Tu avevi promesso che non mi avresti mai toccata,mai!”
Infatti era così.
Ma non avevo mai avuta molta forza di volontà. £ Bè, se è per questo anche ora non si fa viva £
“Si hai ragione, ma vedi, tu hai risposto così meravigliosamente al mio bacio che..”
La vidi girare suii tacchi e allontanarsi.
Non era più arrabbiata solo triste e stanca di essere presa in giro.
Ma io non la prendevo in giro, affatto.
Un giorno glielo avrei dimostrato. Ma non ora. Era ancora troppo presto.Era ancora troppo spaventata. Girai attorno al letto e la bloccai afferrandola per il braccio.
I nostri visi erano vicini.
“Hermione..scusa. Non succederà più te lo prometto.”
Si calmò e mi abbracciò stancamente.
“Ascolta non devi più vederlo altrimenti..”
Si allontanò da me.
“Harry? Non ti devi preoccupare io lo devo vedere..o succederà il finimondo.” Ero arrabbiato.
Perché si faceva trattare come un burattino?
Lei si meritava molto di più. Me per esempio.
“No! Assolutamente no!”
“Invece si! Assolutamente sì!” Urlò di rimando lei.
Stava per chiudere la porta e uscire ,ma io la bloccai una seconda volta.
“Non ho mai fatto il ‘padrone ‘ Hermione. Ma se tu mi costringerai a farlo non esiterò, chiaro?” Era impassibile.
Non provava né odio né dolore.
Era come un pupazzo senz’anima e senza cuore.
Siccome non rispondeva, gli pronunciai alcune parole che non sapevo se avrebbero messo fine al nostro rapporto o no.
“Ti ordino di stare alla larga da quel Weasley e di stare solo e sempre con me.”
Finalmente i suoi occhi mi trasmettevano un sentimento..
Gratidudine.
Era forse grata del fatto che la costringevo a stare alla lontana da Ronald?
Si, lo era.
E molto anche. D’altronde lo ero anch’io.
La abbracciai dolcemente.
“E se mi picchiasse?” Non era più spaventata..Ma solo preoccupata.
Hermy stava affondando il suo viso nel mio maglione.
“Non lo farà finchè ci sarò io a proteggerti.”
Feci in modo di guardarla negli occhi.
Le sue labbra mi attraevano irrimediabilmente.
Ancora.
Stavo per baciarla di nuovo.
Ma lei si divincolò e dandomi un leggero bacio sulla guancia si ritirò da Ginevra Weasley. £ Ossia, mia moglie. £
Era giusto.
Ora sapevo che.. l’amavo.
Oh, si!
L’amavo tanto.
Se solo quello porco avrebbe provato a sfiorarla non sarei stato capace di controllare le mie azioni.
Ci sarebbe voluto tempo.
Tempo che avrei usato per farle capire che io non sono come il suo ex.
Ma che l’amo, che la voglio, che ho BISOGNO di lei.
Ero assolutamente conscio del fatto che conquistarla sarebbe stata la sfida più ardua.
Ma anche quella più importante e memorabile della mia vita.
Si, ora ero diciso.
Finalmente avevo scoperto me stesso. Che il preside avesse voluto farmi conoscere la felicità dopo tanta sofferenza?
Mi sarei fatto amare da un’adorabile ragazza di nome Hermione Granger.

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Capitolo 4
*** Un piccolo aiuto da un grande amico ***


Era da poco finito il quinto mese.
Hermione mi obbedì, non incontrò più Weasley.
Mi piaceva essere il suo padrone.
Sopattutto perchè lei era tenuta, anzi obbligata, a obbedirmi in tutto e per tutto.
Ma non dimenticai mai le parole minacciose di Silente:
"Se qualcuno tocca queste ragazze finisce ad Azkaban" No! Non le avevo dimenticate affatto.
Vidi il mio amore più rilassata e serena.
Non aveva più lividi sulle braccia, per fortuna.

Ma se solo quel verme avrebbe osato sfiorarla anche solo con una margherita, gliela avrei fatta pagare.
Intanto, anche il mio rapporto con Draco si era fatto più intenso, eravamo due persone che si potevano definire “Migliori amici”.
Naturalmente, lui sapeva che mi ero innamorato di Hermione.
Ma sapevo anche che non capiva come fossi riuscito a “Prendermi una sbandata” (come diceva lui), per la mezzo-sangue. Draco però, non mi aveva mai giudicato. Si era limitato a darmi consigli.
In fondo, a suo modo, mi voleva un sacco di bene. Era felice se lo ero io. Ed io ero felice se lo era lui! Ma certo che lui lo era! Si, e molto.
Sta con una serpeverde da più di 2 anni:Crudelia, che a differenza del nome era una ragazza dolce.
O meglio, diventava come un biscotto se era con Draco. E lui preciso.
Oh! Erano così carini insieme!! Si vedeva lontano un miglio che si amavano veramente.
Baci, coccole, gelosia, sorrisi, tenerezze.
Sarebbe mai capitata a me tanta felicità?

L’amore è il sentimento più sincero che io abbia mai sperimentato..
Non sapevo nemmeno io come mi fossi scoperto innamorato di Hermione.. Era semplicemente successo.
Sarei morto per difendere questo mio diritto.
Si, ora lo sapevo. Non avrei più potuto vivere senza un’adorabile So-Tutto-Io che viveva continuamente nei miei pensieri e sogni. £ E che ci vive ancora adesso. £

Il settimo mese fu strano e pieno di dubbi per me. Perché?
Ogni volta che mi concentravo su Hermione per più di 5 secondi riscontravo, l’ormai familiare, contrazione allo stomaco.
Pensavo di poter reggere 12 mesi in camera con lei senza saltarle addosso. Invece era stato arduo non farlo.
Lei mi faceva arrabbiare, alle volte, come nessuna, eppure mi attraeva come solo lei era stata capace di fare.
Quando la notte mi alzavo per andare in bagno o per bere dovevo girare attorno al nostro letto.
La vedevo così serena mentre dormiva.
Mosso da un’istinto di tenerezza mi successe più volte di allungare la mano e accarezzarle lievemente la guancia.
Quella guancia tutta rosa, liscissima come un pesca e che sembrava mi dicesse “ Non sono io che devi accarezzare..Va più giù”
Io lo feci sempre. La mia mano scendeva sempre verso le sue labbra..
Così morbide e carnose, così rosee e vellutate..
Ogni volta che le osservavo mi sembrava di sentirle sulle mie.
Le stesse labbra che mi imploravano in silenzio “Baciami”.
Oh, io lo avrei voluto tanto fare, almeno un milione di volte.
Cosicchè Hermione ne facesse l’abitudine e non potesse più vivere senza i miei baci.
Ma sapevo fin troppo bene che mi illudevo. Era stata chiara riguardo ai baci. Chiarissima.
Mi aveva rinfacciato che le avevo promesso di non toccarla mai.
Ma io so e sapevo che anche la mia Griffona mi desiderava quanto io desideravo lei.
Non avrei mai potuto credere che quegli sguardi di odio che mandava alle ragazzine che mi baciavano la guancia o a quelle che ci provavano non avessero alcun significato. Lei era gelosa.

Quello era stato un giorno particolarmente pesante per me.
Esami di ‘Cura delle crature magiche’, ‘Erbologia’ e ‘Difesa contro le arti oscure’.
Avevo studiato per una notte senza mai chiudere occhio, naturalmente andai bene. Presi In tutti gli esami “Eccellente”.
Era sera, le 21:30.
Ero stanco e nervoso. Tutte le mie energie erano volate via con l’ultimo esame, il più complicato.
Basta! Non volevo più soffermarmi a pensare a quel stramaledetto esame accidenti!
Mi buttai di peso sulla poltrona, chiusi gli occhi ma non dormii, stavo solo facendo riposare la mente.
Entrò Hermione.
“Harry stai male?”
Corse verso di me preoccupatissima.
Mi posò la mano, freschissima e vellutata, sulla fronte. “Non hai la febbre”
Sospirò sollevata. Non l’avevo nemmeno guardata, i miei occhi erano ostinatamente chiusi. “Mi stai ascoltando?”
Sempre nella mia posizione con voce stanca le risposi:
”No”
Mi venne più vicino.
“Sei stanco vero?”
“Sono distrutto, non dormo da 24 ore”
Lei inizio a parlare di quello che le era capitato durante la lezione di Piton.
Ma visto che io non davo segni di vita, mi ripetè la domanda:
“Dormi?”
“No”
“Bè, sei molto silenzioso, non hai niente da dire sul fatto che Piton mi abbia dato un ‘Non classificabile’ ?”
“No”
“A cosa pensi?”
“Accidenti, Hermione, penso alla voglia pazza che ho di baciarti.”

Mi girai verso di lei. Aveva lo sguardo impaurito.
“M-ma tu avevi promesso di non farlo m-mai più. Ricordi?”
Io mi alzai e le andai di fronte.
La mia bocca e la sua erano distanti di meno 1 cm. Sorrisi.
“Certo che ricordo. Ma non ho mai voluto molta forza di volontà. Oggi sono stanchissimo e la mia mente non luccica come al solito.“
Le presi il viso fra le mani e con il pollice le accarezzavo la guancia, quella guancia.
Quel contatto la fece tremare. Perché tremava? Gli facevo così tanta paura? Oppure..
Mi chinai verso la sua bocca ma lei fece un gemito. Non voleva che la baciassi? Impossibile.
La guardai in quegli occhi da cerbiatta e con tono romantico e vellutato le chiesi:
“Ti prego Hermione lasciamelo fare di nuovo”
Lei abbasso lo sguardo.
“Non posso” Deluso le chiesi (senza lasciarla).
“Perché?”
“Ho paura”
Questa risposta non me la sarei mai aspettata. Non da Hermione che faceva di tutto e di più per apparire indistruttibile. Era il suo modo di difendersi.
“Di me?”
Tornò a fissare i suoi occhi marroni dentro ai miei verdi. Sorrideva dolcemente.
“No, non di te. Come potrei?”
“Di cosa allora?”
Non capivo ma ero testardo. Non mi sarei arreso. Non con laragazzo che amavo.
“Dei ragazzi”
No, questo era incomprensibile per me.
Perché dei ragazzi? Cosa vuol dire?
Che precedentemente gli avessero fatto del male?
Tatnte domande e nessuna risposta.
“Tutti i ragazzi ai quali ho voluto bene mi hanno usata e Ronald mi..”
Un singhiozzo seguito poi, da un fiume in piena la invasero.
La strinsi a me. Non meritava di soffrire così tanto. Ma cosa gli aveva fatto Weasley?
Lei terminò la frase che mi spezzo il cuore.
“Mi ha violentata”.
Oh, ti prego fa che questo sia solo un orribile sogno dal quale io mi debba svegliare presto.
‘Mi ha violentata’
La strinsi più forte. Sentivo tutta la maglia bagnata. Le sue lacrime mi facevanio male.
Ora però compresi tutto.
Ecco perché Hermione non lo aveva mai lasciato. Paura.
Ecco perchè lui era il ragazzo di quella creatura dolcissima.
Solo perché se lei lo avesse lasciato lui la avrebbe vio..violentata!
Ah! Quello schifosissimo badstardo. Giuro che adesso gliela avrei fatta pagare cara. A volte non capivo il sesso maschile. Ma se vuoi farti una bella s*****a paga una prostituta no? Non bisognava alzare un dito sulle le ragazze. Non su di lei.
Mi staccai lievemente dall’ alunna che in quel caso avrebbe potuto prendere il posto di ‘Mirtilla Malcontenta’.
La guardai con uno sguardo di compassione mischiato all’ amore.
“Non preoccuparti tesoro, ci penserò io.”
Mi diressi minaccioso verso la porta. Ma lei mi fermò.
“No! No Harry! Lascia stare ti prego! Se lo farai mi ucciderà! Me lo ha promesso.”
Si girò e si sedette sul bordo del letto. Era sfinita, esausta, triste, stanca, umiliata, impaurita e la lista potrebbe andare avanti all’infinito.
Cosa? Cosa aveva osato prometterle quel farabutto? “Hermione non avere paura. Ci sono io a proteggerti. Non temere.”
Stavo pervarcare l’uscio, quando mi scontrai con qualcuno.
Draco.
Che Draco avesse ascoltato tutto?
“Draco? Scusa lasciami passare ho una faccenda in sospeso”
Lui, però mi afferrò lespalle e mi disse con voce ferma: “No, Harry. Io ho una faccenda in sospeso non tu” Lo osservai con stupore.
“Cosa centri tu?”
“Come cosa centro?”
Mi lasciò le spalle.
“Esatto cosa centri tu? Io lo devo fare per Hermione ma tu non centri perché non la conosci!” “Harry, tu sei il mio migliore amico e se anche non me ne frega un cavolo della mezzo-sangue, lo faccio per te. Perché chiunque ti fa soffrire lo ammazzo, chiaro?”
Non mi aspettavo che Draco mi volesse così tanto bene.
Si sapevo che eravamo migliori amici, ma arrivare a dire che ammazzerebbe pur di vedermi felice era stato un vero gesto di amicizia. Non sapevo come dovevo reagire e siccome volevo dimostrargli la mia gratitudine. Lo abbracciai.
Dapprima lui era rigido come un pezzo di legno, ma poi ricambiò l’abbraccio.
Quando si staccò da me mi sorrise divertito.
“Ma che queste cose non succedano più eh? Non vorrei che ci prendano per finocchi” Risa anch’io. Che tipo quel Draco! £
E sono assolutamente certo che è ancora un bel tipino! £ “Ti prometto Harry che la tua Hermione, finchè vivrò sarà sempre al tuo fianco.” “Grazie Draco. Ricordati che una promessa è una promessa!” Ero rilassato. Finalmente avevo trovato l’amore e l’amicizia.
L’amore!
Hermione. Draco parve leggermi nel pensiero.
Si diresse verso la sala grande e mi intimò di non seguirlo Prima che scomparisse però, gli urlai:
“Che intenzioni hai con lui?” Mi guardò con un sorrisetto cattivo.
“Azkaban”
E così dicendo si avviò nel luogo dove c’era il Grffondoro.

“Fine quarto capitolo”

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Capitolo 5
*** Quel magnifico.. ***


Vorrei ringrazie mille e mille vole le persone che mi hanno lasciato un commentino^_^ Grazie davvero! Siete adorabili!
************************************************************
Draco bussò alla porta del preside.
Aveva pensato di darle a quel Lenticchia, ma capì che il preside sarebbe stato più efficiente di 5 culturisti che lo menavano.
"Prego, la porta è aperta. Ah! Signor Malfoy! Qual buon vento?"
"Buongiorno signore. Emm.. Posso sedermi?"
Chiese a disagio il mio.. oh si, migliore amico.
"Ma certamente..Bene. Mi dica tutto."
Draco inizio a raccontare tutto al preside. Quando pronunciò la parola 'Stupro', Silente si accigliò non poco. Molto a dirla tutta.
Sbattè rumorosamente le mani sulla scrivania, di legno pregiatissimo.
"Ma è inaudito! Quel ragazzo sarà oggi stesso ad Azkaban!"
Draco, contento gli tese la mano e uscì dalla presidenza.
Lo vidi arrivare in Sala Grande.
"Allora?- ero angosciato per la sorte di Hermione -Cosa ti ha detto?"
"Weasley sarà spedito ad Azkaban oggi stesso." "Grazie grazie grazie.."
"Ho ricevuto il messaggio Potter!" Mi disse con la sua solita voce ironizzante.
"Grazie comunque Malfoy!" Risi anch’io..

Otto mesi.
Avrei detto tutto ad Hermione. Non potevo più tenermi dentro tutto questo. Il mio cuore scoppiava appena mi sorrideva, i miei occhi erano catturati completamente dai suoi. Avevo una voglia pazza di prenderla fra le braccia. Volevo sentirla supplicare di baciarla, di accarezzarla ancora.. Per sempre..

Erano le 22:00 di sera.
Lei entrò in camera tutta agitata e mi venne incontro. "Harry, Harry! Ronald è ad Azkaban!"
Io le sorrisi e la abbracciai notando i suoi occhi felici e finalmente rassicurati.
Ah, quel profumo che solo lei emanava, quella timidezza, quel coraggio, quell'audacia, quell' essere semplicemente.. lei.
Perchè anche se fosse un angelo non la avrei mai cambiata, perchè era bella, bella come la volevo. Perchè era Hermione. Niente di più e niente di meno. "Si Hermione lo so. Draco. Ha fatto tutto lui".
I suoi occhi ora erano stupiti. A dir poco.
"Cosa? Malfoy? Perchè?"
Io riflettei un momento.Ma la ragione la conoscevo fin troppo bene..
"é il mio migliore amico"
"Capisco"
Mi avvicino il viso alla sua bocca e mi diede un bacio sulla guancia.

Si era fatto molto tardi.
24:05
Dovevo dirglielo. ORA!
Ero di un agitato incredibile.
£ Se ripenso a quella sera mi sembra ancora di sentire il mio cuore che martella.. O forse lo sento realmente. £
Hermione, si era messa una vestaglia leggera di seta verde chiarissimo, i capelli raccolti da una treccia e struccata. Questa era l'Hermione che preferivo in assoluto. Semplice, candida, naturale ma d'effetto. E Che effetto!
Il solo pensiero che avremmo dormito nello stesso gigante letto anche quella notte mi turbava più del solito.
Io ero già sotto le coperte. Lei vi si era appena infilata. "Notte Harry. Notte dolce."
Bè, mi auguravo che lo sarebbe stata.
Sbadigliò enormemente. Ma da quanto non riposava? Taaaaaaaaanto tempo evidentemente!
Allungo la mano per spegnere la luce. Buio , buio totale.
Non vedevo più il suo, ormai familiare, profilo.
ACCIDENTACCIO!! Devo dirglielo ora!
Subito! Immediatamente! In quell' istante o.. o me ne pentirò per il resto della vita. Se mi respigerà almeno saprò di aver tentato, pensò Harry disarmato.
“Harry”
Mi voltai e la guardai. Era sveglia? No, dormiva come un ghiro. Ma perchè mi ha chaimato? Stava forse sognandomi? No, non oso pensarlo. Meglio non farlo. Ma nessuno mi può impedire di sognarlo.
Decisi di rimandare la nostra conversazione alla mattina seguente.
MI voltai dall'altra parte per dormire, ma una voce che quasi con supplica mi aveva chiamato nella notte rieccheggiava nella mia mente.

Sentii una mano sprofondare bruscamente nel mio stomaco e mi svegliai di colpo.
“AH!”
“Oh, Harry scusami! Non l’ho fatto apposta!”
Hermione si era appena svegliata..o meglio si era appena risvegliata grazie al mio urlo.
“Non preoccuparti Hermione! Me ne sono accadute di peggio!”
Io e lei scoppiammo a ridere dopo esserci guardati negli occhi per qualche secondo.
“AH! Sei troppo buffo Harry! Vieni qui che ti metto a posto i capelli!”
La sua mano si avvicinò alla mia fronte, con un tocco rapido ma deciso, Hemione mi sfiorò la ciocca ribelle e me la rimese al posto.
La sua dolce mano stava per scivolare giù ma io la presi e baciai il palmo di questa.
Con occhi teneri che tradivano i miei sentimenti gli dissi:
”Tu invece sei sempre bellissima”
Forse quello era il momento giusto per baciarla.
Ma se mi avesse respinto ancora?
Se mi avesse rinfacciato le promesse? Se..
Oh! Quanti se..

Avvicinai la sua testa alla mia.
Le nostre fronti erano una appoggiate all’altra. La sua bocca, le sue labbra erano davvero stupende a quell’ora di mattina.
Con un dito, inconsciamente, le toccai.
Sfiorai le sue labbra con una voglia di baciarla fuori dal comune.
Stavo tracciando il contorno di quei splendidi boccioli di rosa.
Osservai i suoi occhi.
Non li aveo mai visti così.. così..
Non sapevo definire il suo sguardo, forse così.. sereno. In meno di un secondo successe tutto.
Le mani di Hermione mi strinsero forte il viso. Le sue labbra si strinsero ripetutamente alle mie..
Il mio corpo era disteso sotto a quello della mia Griffondoro.
La sua lingua mi succhiò via le ultime energie non appena la sentii cercare freneticamente la mia. Hermione mi voleva come io volevo lei! Ma questo era semplicemente fantasmagorico!
Le sue mani mi accarezzavano i capelli dolcemente ma allo stesso tempo sensualmente.
Il suo seno era spiaccicato contro il mio largo petto. Oh! Merlino quanto l’amavo! Ora sarebbe stata mia per l’eternità!
Purtroppo però, come in ogni favola i sogni sono destinati a finire.. Però ero sicuro che noi saremmo stati l’eccezione che conferma la regola.
Contro ogni mia previsione si staccò.
Alzò il capo e si perse nei miei occhi che, molto probabilmente, luccicavano dalla gioia.
Pensavo che mi avrebbe abbracciato, che mi dicesse che mi amava alla follia, che voleva stare insieme a me per sempre, ma non fu così..
Si rimise in piedi molto frettolosamente e cercando di riprendere il controllo di se stessa cerco di sembrare una presona che non era. Fredda.
Vacillò sino alla porta. Si fermò e mi fissò. Per qualche secondo l’orologio non girò più.
Ma?
Cos’è?
Perché mi sembra che qualcosa era cambiato nel suo volto?
Una lacrima?
È forse una lacrima quella che vedevo nei suoi occhi? “Hermione ascoltami.. No! Non andare via! Aspetta Hermione!”
Troppo tardi. Era sparita in camera della sua amica Ginny. Volatilizzata.
Ma anche se le sue parole mi avevano ferito ‘è una pazzia’.
Ma io sapevo che tutto quello che era successo non era una pazzia.
E lo sapeva anche lei.
Certo che lo sapeva. Ma in qualche modo non lo accettava.
Bè, poco importa.
Avevo puntato su di lei per tutti quei mesi.
Non l’avrei lasciata scappare via.
NO! E come avrei potuto? Lei era tutto ciò che avevo! La mia vita.
“Fine quinto capitolo”

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Capitolo 6
*** Rivelazioni ***


Grazie nuovamente per le recensioni!
********************************************************* Era riuscita a evitarmi per tutto il giorno seguente dal nostro.. incontro.
Appena accennavo a avvicinarmi a lei, compariva 'casualmente' la Weasley.
Entravo in classe e non mi degnava di uno sguardo. E poi durante l'ora del pranzo si rifugiava nel bagno dove c'era Mirtilla Malcontenta.

Passarono quasi 5 giorni così.
Non mi disse nemmeno una parola.
Quando tornava in camera si assicurava che io fossi bene addormentato. (tornava alle 2 quella matta!)

Bè, o per forza o per piacere le avrei parlato, quella situazione era insostenibile.
Ok, forse avevo sbagliato a darle quel bacio e..
Ma un'attimo! é stata lei a baciarmi!
"Ah le donne".
"Che bel guaio è?"
Alzai il capo. Draco era venuto a sedersi vicino a me.
Il suo tono, tanto per cambiare, era divertito.
Ma non era il momento giusto per scherzare quello. Assolutamente no.
"Vorrei tanto che cadesse dall'albero, che maturasse e la potrei finalmente cogliere".
"Stai bene Harry?"
Io volutamente ignorai la sua domanda e continuai a esporre i miei pensieri ad alta voce.
"Ah, si. Hermione è proprio come una dolce e socculente pesca"
Draco a questo punto si piegò in due dalle risate. "Stai bene Harry?"
"Si, no, non lo so."
"Ecco cosa mi è sempre piaciuto di te. Le tue risposte decise."
Ora non rideva più. Tutta la sua attenzione era rivolta a me.
"Vuoi dirmi, amico mio, cosa diamine è successo con la Granger?"
Oh bè, cosa avevo da nascondere?
Del resto i migliori amici serviranno a qualcosa, no?
Gli dissi tutto. Dal bacio a come lei mi evitava.
"Harry. Tu sai dov'è Hermione ora, vero?"
"Nel bagno delle femmine. Mirtilla Mal Contenta."
Gli risposi annoiato non capendo dove volesse andare a parare.
Si alzò e mi strattonò, sotto gli sguardi incuriositi di tutti gli altri, verso il bagno dove c'era la mia ragione di vita.
Io però mi sentivo terribilmente impaurito. Da cosa? Non saprei.
Forse di aggravare la situazione che era già abbastanza grave.
“Draco!- gli dissi io spazientito- La vuoi piantare di spintonarmi una buona volta!”
Lui però non badò alle mie suppliche.
Io mi tenevo con forza alle ante della porta del bagno. Lui mi spingeva con forza.

. Ma alla fine, come sempre, vinse lui.
Con un incantesimo mi fece volare e finì per sbattere contro una porta.
Chiuse la porta principale e tornò da dove era venuto. Maledetto Draco! Lo avrei ammazzato dopo.
Mi guardai attorno. Ero lì. Tanto valeva approfittare della situazione.
Iniziai a percorrere tutti i 15 bagni.
Ma non vidi nemmeno un piede quando mi abbassavo per vedre all’interno di questi.
“Hermione esci perfavore”
Hermione però non mi obbedì.
2o sono il tuo padrone, esci maledizione!” Sbottai. Ma niente. Non c’era anima viva.
Qualcuno mi urlò nell’orecchio con la sua vocina stridula.
“HARYYYYY! La mia offerta è sempre valida per te!”
“Mi-Mirtilla!.. Quale offerta?” Gli domandai stupito.
“Se muori puoi venire da me.. Sono certa che ci divertiremo insieme”
Oh, bè certo. Se chiami divertimento baciare una che che è aria!
“Gra-Grazie Mirtilla” Le risposi io a disagio.
Ero venuto però per un motivo molto più serio e importante di morire!
“Mirtilla, sai dov’è Hermione?”
La fantasmina si avvicinò a me strisciandosi contro il mio petto.
“Si, lo vuoi proprio sapere??”
“Si, ti prego”
“5 passi a destra, 8 avanti e 7 a sinistra caro Harry” Mi disse divertita.
AH! Anche se morte e sotto forma di fantasma non le avrei mai capite! Le donne!
Vabbò, non avevo altra scelta
.. Allora 5 poi..8.. e infine 7.. Ora mi trovavo di fronte al bagno dove, speravo, c’era Hermione.
Bussai.
“Hermione?”
“Cosa vuoi?”
“Parlarti”
“Vattene”
“No, non voglio andarmene.”
“Va via lo stesso”
Triste mi girai e ad ampi passi raggiunsi la porta principale.
Ma cosa stavo facendo?
Tornai dove ero stato poco prima.
E bussai più forte all’ anta.
“NO! Sono venuto qui perché voglio parlarti Hermione! E ti parlerò che tu lo voglia o no!”
Ero arrabbiato. Faceva la ragazzina viziata.
“Non voglio”
“Non mi interessa.”
“Non mi lasci altra scelta ’Padrone’ ”
In un lampo sentii un fruscio.
Girai il capo e la vidi materializzarsi e correre fuori dal bagno.
Le corsi dietro. Accidenti se era veloce!
La persi. Dove diamine era andata a cacciarsi?
“In biblioteca Harry”
“Grazie Draco”
Come cavolo faceva a trovarsi sempre nel luogo giusto al momento giusto?
La biblioteca era vuota.
La cercai fra gli scaffali.
Arrivai nel reparto ‘ Pozioni puzzolenti e potentissimi ’ La vidi ma lei era nell’altro lato. Stava guardando all’esterno della corsia. Sicuramente cercava di individuarmi.
Non sarebbe fuggita adesso!
Mi avvicinai a lei in punta di piedi.
E con uno scatto veloce ma aggrazziato le tappai la bocca e la intrappolai bloccandola al muro.
“Lasssciami” Mormorò furente lei sotto la mia mano pregiata sulla sua bocca.
“No”
Le risposi sempre più divertito.
“Cosa vuoi?”
“Parlarti, te lo già detto”
“Lasciami e parliamo se proprio devo”
“Devi”
La lasciai.
“Stamattina mi hai baciato o sbaglio?”
Lei si sedette e io la imitai, accomodandomi su una sedia affianco a Hermione.
“No. Ma è stato uno grosso e madornale errore”.
Mi alzai e la intrappolai nella sedia. Non poteva di certo pensare quelle cose. Ne sarei morto.
“Sbaglio?”
“SI! Non avrei mei dovuto! Mi sono lasciata trasportare dai sentimenti accidenti!” Disse più che altro con se stessa che con me.
“NO! E tu lo sai meglio di me. Quel bacio è stato fantastico. Non negare. So che ti è piaciuto” Mi guardò con aria di sfida.
“Davvero come fai a saperlo?”
Mi avvicinai maggiormente al suo viso. Mi sentivo realmente un ‘padrone’.
“Vogliamo vedere chi ha ragione?”
I suoi occhi mi colpirono. Rabbia.
“No grazie, ne ho avuto abbastanza dei tuoi baci.” Mi disse in tono sprezzante.
Ah! Si era tradita da sola pronunciando quella frase. “Io no, non ne vuoi un altro?”
Ora si che era davvero arrabbiata. Si alzò di scatto e fummo uno davanti all’altro.
“No”
“Cambiamo argomento. Ci sarai al torneo di Quiddich tra 15 giorni?”
L’aria era meno tesa.
“Mi tocca”
“Farai il tifo per me?”
“Mi tocca” Rispose alla mia domanda con aria scocciata quasi.
“ Mi tocca” Gli feci il verso io.
Si irritò. Mi mollò uno schiaffone.
Non ci potevo credere, ancora sentivo la guancia bruciare. Una sberla?
La guardai fisso negli occhi. Le afferrai con forza i polsi. “Lasciami” Sibilò a denti strtti.
“Così mi puoi rifilare un’ altro schiaffo? No, grazie.” La vidi arrendevole. Come se accettasse quella situazione.
Le liberai i polsi.
“Ascolta Harry, è irrivelante che tu mi dica certe cose. Quel bacio è stato più importante per me che per te credimi.”
Si stava aprendo. Ora avremmo potuto avrere una conversazione civile.
“No Hermione..”
“In più, non mi serve un’ altro dei tuoi baci. Altrimenti perdo la ragione. Sei più crudele di quanto pensassi, Potte.r”
Non capivo. Crudele?
“Crudele Hermione?”
“Si dannatamente crudele. So fin dall’inizio che tu provi una semplice attrazzione fisica per me, invece io..- la vidi esitare – Comunque ti chido un favore: lasciami in pace Harry. Non voglio soffrire per te chiaro?”
“Soffrire?”
“Andiamo Harry lo sapeva tutta la scuola! Solo io la ‘stupida Griffondoro’ non me ne ero accorta di quanto sei viscido!”
Ora stava veramente esagerando. Che male le avevo fatto?
“Oh questo è il colmo!- sorrise senza felicità – Lo sanno tutti che tu ti fai Cruder! “
Cosa? Cosa? La Cruder? Quella ragazzina? Ma era impazzita in un sol colpo?
“Hermione non so chi a messo in giro queste voci ma..”
“Lei stessa” Il suo era uno sgurdo di ghiaccio. Da rabbrividire.
“Ma non è vero!” Le riferì sempre meno diposto alle discussioni civili.
“Certo, come è vero che Voldemort e Silente sono grandi amici!”
Il suo tono era ciò che mi infastidiva di più. Si stava prendendo gioco di me. Ma intuì anche un nota di tristezza. NO! Non avrei permesso che una cavolata di quel calibro avrebbe messo a tacere per sempre il nostro rapporto.Alla Cruder ci avrei pensato in seguito.
“Hermione io non la amo! Io non la amo!”
“Certo. Non ami nemmeno me se è per questo. Ma non ti impediva nessuno di fare sesso con lei e di provarci con me. Mascalzone!”
Il mio cuore si spezzò in mille pezzi. Aveva una reputazione molto bassa di me.
Ma non era vero. Io non avrei mai tradito Hermione per una così. Mai.
“Ma non stiamo nemmeno insieme io e te.”
Abbassò lo sguardo.
“Lo so.”
“Però vorrei..”
Ecco gliel’ ho detto. Come reagirà?
“Non dire cagate, non è giorno!”

Crecò di divincolarsi da me. Ma io le bloccai la ritirata afferrandola per le spalle.
“Io ti amo Hermione.”
Mi fissò per 1, 2, 3 secondi.
“Sono davvero esterrefatta. Puoi dirmi di voler venire a letto con me, di volermi baciare, di voler fare il figo con i tuoi amichetti sul fatto che ‘Ti sei fatto la secchiona del secolo’.
Ma non venirmi a dire che mi ami perché non ci crederò mai. Me lo avranno ripetuto un’infinità di volte anche Ronald e Krum. Ma a patto che restasse un segreto. Nessun voleva perdere la faccia. In fondo ero sono e sarò una mezzosangue! Loro si vantavano solo di ‘Farsi la piccola Griffona!”
Mi aveva aperto la sua anima. Una lacrima le solcò la guancia.Quanto dolore povera piccola. Mi avvicinai e la asciugai. Che sguardo, che occhi. Da capogiro.
“Ma io non sono come loro.Come posso fartelo capire?”
“Non lo so.”
La sua voce ora era profondamente triste.
Con uno scatto si divincolò. E corse via.
Come farò a dimostrarle che l’amo veramente?
Mi sarei inventato qualcosa. La volevo.
Era mia.
Sarebbe diventata mia.
Forse al torneo di Quiddich..


“Fine sesto capitolo”

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Capitolo 7
*** Alla partita.. ***


ANcora mille grazie a chi ha avuto il buon cuore di recensire^^ ********************************************************
Finalmente arrivò.. Il torneo.
In queste ultime settimane mi ero impegnato più del solito con gli allenamenti.
Volevo vincere accidenti! Lo dovevo a Hermione. Già, Hermione.
Ogni sera ripensavo alle sue parole, e mi facevano sempre più male.
Ma mi ero ripromesso che quella ragazza sarebbe stata mia.
Vabbò, ora dovevo solo pensare il torneo.

"Buon dì Hogworts! Oggi grande partita! Griffondoro contro Serpeverde. Chi vincerà?" gridava lo speaker. "Forza fanciulli e fanciulle! Scommettete!"Gridavano quegli idioti dei gemelli Weasley che desideravano vedermi cadere dalla scopa e rompermi l’osso del collo.

Mi trovavo nello spogliatoio. Io e i miei compagni ci stavamo preparando.
"Allora Harry? Come è andata?"
"Bè, diciamo che non mi ha nè respinto nè accettato."
Risposi con un sorrisetto fra le labbra.
Di sicuro Draco ora mi avrebbe preso per i fondelli a vita. Invece non lo fece, mi diede un'altra delle sue pacche e tornò nella doccia.

Chi vincerà? Non lo avrei mei saputo dire.
Noi eravamo molto forti. Ma lo erano anche gli altri, dovevo ammetterlo.
Però ora che Weasley non c'era più, era tutto più semplice.
Lo speker ci chiamò. Tutti eravamo in posizione. Ci scambiammo un segno di lealtà e rispetto.
“3, 2, 1.. Inizia la partita!"
In un attimo le squadre erano a cavallo della propria scopa.
Io sulla mia fighissima Ninbus 2000!
Voltai lo sguardo verso i tifosi.
No! Le ragazzine e qualche ragazzo (che orrore) avevano la maglia con stampata sopra la mia faccia! La mia! Ah, certe cose non sarebbero mai cambiate!Bè, avevo cose più importanti da fare.
La cercai. Per mia sfortun, purtroppo c'erano tante ragazze con i capelli come i suoi e gli occhi simili. Non potevo credere che Hermione non fosse venuta. Non volevo crederci.
Ok, se fosse venuta avrebbe logicamente fatto il tifo per la sua casa. Ma questo mi dava un fastridio immenso. Ero geloso marcio, ecco la verità.
Geloso che lei potesse rivolgere la sua voce a quei sottospecie di 'Maschi' che, per la maggiormarte, ci provavano di brutto.
E poi?
Se avessero vinto loro? Lei cosa avrebbe fatto? Ma la risposta era più che logica.. Uno di quegli sfigati le avrebbe chiesto di andare a bere una cola per brindare al trionfo e poi si sa.. Da cosa nasce cosa. "Harry!"
Era una voce molto familiare. La padrona di quella voce si trovava proprio al centro della tribuna.
Mi aveva chiamato! Allora c'era! Ah, Grazie al cielo! Mi darà la forza per vincere!
"Attento!"
Un bolide mi colpì quasi. Ma la mia ' Leggendaria' agilità mi aiutò non poco a scansare quel colpo che, ero sicuro, mi avrebbe rotto tutti i miei magnifici 32 denti. (!)
Iniziai a rincorrere il Boccino.
Era velocissimo! Ma non c’era stato un anno che frequentassi Hogworts che non riuscissi a farlo mio. Perchè quest' anno avrei dovuto cambiare?
Con la mia scopa andai più veloce che mai. Tesi la mano e dopo qualche fatica riuscì ad afferrarlo.
Caddi per terra ma per mia fortuna, ero integro.
Ah, l' ‘Arrestum momentum’ di Silente. Si, quella magia mi aveva già salvato la vita in altre occasioni. L’avrei ringraziato dopo.
Rivolsi al preside un cenno di gratitudine e lui me ne rivolse uno a sua volta.
“Harry Potter ha preso il boccino per sette anni consecutivi ragazzi!! Forza! Facciamo volare bil nostro campione!!” Sbraitò un ragazzo dellla mia stessa casa.
Non mi ricordo nemmeno come mi ritrovai a saltellare fra le numerose braccia che mi spingevano sempre più in alto.
"Harry! Harry! Harry!"
Wow! Tutte queste persone mi stavano facendo sentire come un re..
Ma dov'era la mia regina?
Non la vidi. Probabilmente era scappata di corsa appena avevo toccato terra.
I miei compagni mi fecero riappoggiare sul suolo. “Un autografo!!”
Tristemente e con la morte nel cuore mi recai da tutte quelle persone che, nelle prime file mi imploravano di firmarlgli un autografo.
Buffo! Tanta gloria e celebrità, ma anche tanta tristezza e solitudine.
La mia penna aveva quasi esaurito l'inchiostro. Ed erano passati appena 10 minuti alla fine della partita! Una ragazza mi scroccò un bacio leggero sulle labbra e poi se ne andò fiera per aver baciato il 'mitico' Harry Potter.
Di solito facevo attenzione che certi episodi non succedessero.
"Almeno qualcuno vuole baciarti!"
"Ah, Draco. Non rompermi anche tu. Sono già in depressione."
"Per la mezzosangue, immagino."
Io gli mandai un'occhiataccia omicidia.
"Non sarei io a dovertelo dire, però.. é meglio che non ti arrendi. Sulla mezz.. emm.. Hermione intendo" Disse infine correggiendosi.
"Ma cosa ne vuoi sapere tu! Lei non mi vuole nemmeno vedere! Figurati parlarmi!"
Il mio tono non aveva più niente di sarcastico. Solo di doloroso.
Draco si chinò e raccolse la mia ninbus 2000. Me la tirò sulla pancia e io la afferrai al volo.
"Forza, datti una mossa o se ne andrà".
Mi indicò con il dito una ragazza che si trovava dietro alle tribune dei tifosi e che, sicuramente, stava recandosi all'interno sel castello.
"Forza!" Mi urlò con sempre meno pazienza.
Non me lo feci ripetere 2 volte. Buttai la penna in mezzo alle mie ‘Ammiratrici' che strillarono come delle oche giulive.
Mi alzai in volo.
Inutile dire che tutta l'enorme folla mi venne dietro. Impiccioni!
Hermione appena mi vide sopra la sua testa ebbe un sossulto.
Ero a quasi 100 metri sopra la sua testa. Dovevo urlare per potermi far sentire. Guardai giù. Le vertigini. Non ero mai stato così in alto, non senza tenere fermamente le mani sulla scopa.
"Hermione ti devo parlare"
Si guardò in giro imbarazzata notando la gente che era notevolmente incuriosita.
"Allora scendi."
"No! Voglio che sentano tutti!"
Ora si, che la gente era davvero tutt' orecchi. Invece lei aveva il viso abbastanza preoccupoato.
Con impazienza mi urlò:
"Senti, non ho voglia di scherzare."
"Nemmeno io."
Notando la mia testardaggine si arrese e a braccia conserte annuì.
"Daccordo. Allora? Cosa devi dirmi davanti a tutta questa gente?"
Mi indicò piu di 600 persone. Si. C'erano proprio tutti. Professori compresi.
Ma non mi importava! Dovevo cercare di salvare il nostro amore.
"Io ti amo Hermione."
La ragazza in questione spalancò gli occhi dalla sorpresa.
Invece, come succede sempre, la gente iniziò a mormorare.
"Senti Harry io.."
No! Questa volta volevo dirle ciò che pensavo. Le avrei aperto il mio cuore.
"No, senti tu. Mi hai detto che Weasley e Krum non hanno mai avuto il coraggio di dirti che ti amavano in pubblico, che era un segreto vergognoso per loro. Ma io sono qui per dimostrarti che sono pronto a dirlo di fronte a tutta la scuola. Anzi l’ho già detto! E Lo sai perché? Per farti comprendere che questi mesi e soprattutto questa ‘Prova’ è stata la cosa migliore della mia vita.. Dopo di te, naturalmente.”
Dissi poi guardando tutta la folla che sospirava.
La vidi fissarmi, aveva gli occhi spalancati e le labbra semi-aperte.. In seguito mi indicò alzando il braccio. "Ascoltami bene Harry Potter, se tutto questo lo stai facendo per portarmi a letto, ti avviso che perdi il tuo tempo. E ora lasciami in pace, ci sono ragazze che giocherebbero carte false pur di darti un bacio. Loro sono a tua piena disposizione. Io no!"
Era arrabbiatissima. Il suo volto era rosso e i suoi occhi una fessura. In un lampo prese a camminare. Ma non fece in tempo a fare il terzo passo, che io feci..
£ Se ci ripenso mi vengono i brividi £
Desideroso di dimostrarle che no, non ero come lei pensava, che ero diverso e perdutamente innamorato di lei, mi misi impiedi sulla mia scopa. Era molto molto più difficile di quanto pensassi tenere l' equilibrio.
"Potter! Scenda subito!" mi urlò la Mc.Grannit.
Ma io, per la prima volta non le obbedì.
Hermione mi guardò.
Nelle sue pupille dilatate c'era una gran paura. Era terrorizzata che io scivolassi.
Guardai in basso.
Oh bè, se cado come minimo mi spacco una gamba! Corse verso di me e quasi con le lacrime agli occhi disse:
"Harry ti prego non fare lo sciocco! Scendi! Ti ammazzerai così!"
La osservai. Com'era bella. Una bellazza semplice ma che mi avvolgeva il cuore.
“No. Voglio dimostrarti che ti amo più della mia vita." Il mio piede scivolò. Ma per fortuna l'equilibrio non mi abbandonò.
Fra i gridi dei professori, il sorriso di Draco, la lieve ma fiera rabbia di Silente, Hermione mi ordinò (o scongiurò) di scendere.
Io però le risposi che non ne avevo nessuna intenzione.
"Ti prego Harry! Non mi tenere in pena!" "Mi ami?"
Abbassò lo sguardo non riuscendo a fronteggiare il mio. Ma rialzandolo quasi subito si morse un labbro. "Certo ti voglio molto bene."
Il suo non era un tono di voce realmente sincero. Si capiva benissimo.
Mi pregò nuovamente di scendere ma la risposta fu sempre la stessa.
A quel punto Hermione un pò per disperazione, un pò per paura, afferrò la prima scopa che trovò e cavalcandola mi venne accanto.
Ma lei non sapeva volare!
"Afferra la mia mano."
"Ti prego!!"
Mi gridò, siccome io non accennavo a muovermi. Girai molto lentamente il capo verso di lei. "Mi ami?"
"Harry io.."
Non mi interessavano spiegazioni. Volevo risposte. "Mi ami?"
Le riposi la domanda con il cuore che scoppiava.
I suoi occhi erano un misto di rassegnazione e amore. Mi sorrise debolmente.
"Si, con tutto il cuore."
Le presi la mano. Ora si che ero davvero felice! La ragazza che amavo mi amava!! Era un sogno che diventava realtà! Oh, Hermioncina mia..
Ma lei non era mai andata molto daccordo con le scope.
Infatti, con mia estrema paura, la sua mano scivolò dalla mia e lei precipitò urlando.
"AHHHHHHHHH!"
Non persi un secondo. Mi gettai in picchiata e appena fui sotto di lei allargai le braccia e mi cadde sopra.
Fortunatamente riuscii a restare sulla scopa.
Appena la rimisi per terra la sentii tremare.
Le scostai una ciocca di capelli e mi tuffai nei suoi occhi.. Mi ci persi dentro..
"Stai bene tesoro?"
Dapprima la sua espressione era di terrore, poi si trasformò in qualcosa simile all' esasperazione, infine alla felicità.
La sentii stringersi forte a me. Mi abbracciò totalmente. "Oh Harry, se ci sei tu andrà tutto bene.."
“Mi ami davvero?”
Non potevo credere di essere tanto felice.
“Certo! Hai qualche dubbio?”
“No, è solo che..”
“Sei un vero imbroglione sai?
– iniziò con un tono finto di imbronciatura - Bè, se non mi vuoi mi cercherò qualcun altro.. – Baciò su una guancia Paciok - Neville per esempio.. Vero caro?”
Chiese poi rivolgendosi con occhi adulanti al ragazzo.
Io la strappai dalle braccia del Griffone che per poco la baciava e la intrappolai sotto le mie braccia.
“Non ci provare tesoro, ora che sei qui non mi scapperai..”
E detto questo mi chinai e la baciai..
“Comunque Harry se lo vuoi proprio sapere – continuò liberandosi dal mio bacio – Si ti amo, più di tutto, del sole, dell’aria , del vento.. E dei miei fantastici voti!” Concluse poi ironicamente.
Che belle parole. Erano quelle che ci rappresentavano nel migliore dei modi.
Ma anch'io ne avevo riservate qualcuna per lei.
La staccai poco da me e mi rituffai nei suoi occhi-cioccolata..
"Ogni bellezza che vedo nel mondo - iniziai con tenerezza - non è che un pallido riflesso di te, amore mio.. Solo un pallido riflesso.."
Capii..
Potuta sostituirsi a lei.. Mai.. Nemmeno fra un milione di anni..
Mi prese il viso fra le mani e mi baciò..
Dolcemente, con passione, con desiderio..
Fu uno di quei momenti che non si scordano nella vita.. Uno di quei momenti che una persona si porta dentro per sempre..
Come il primo giorno di scuola che ti senti troppo piccolo e gli altri così grandi,
Come il giorno della Comunione che sai di ricevere il corpo di Nostro Signore per la prima volta..
Uno di quei momenti che nel dolore, nella tristezza ti porta ad andare avanti.. A vivere..
"Ti amo Harry James Potter.."
"Ti amo Hermione Jane Granger.. Per sempre.."
"Si per sempre.. Nel bene e nel male.."
Un ragazzo della folla ironizzò e disse:
"Nella ricchezza e nella povertà!"
Tutti quanti scoppiammo a ridere. Anche una persona, la più importante per me, la seconda dopo Hermione, rideva di cuore, come non faceva mai.
Mi recai, tenendo per vita Hermione, da Draco. Lui mi guardò.
"Hai visto Harry? Non è così difficile essere felici vero?" Io ricambia il sorriso. "Avevi ragione, Grazie. Ti devo tutto. La mia felicità compresa."
Hermione ci riservò uno sguardo stupito. Risi. "Oh amore.. Ricordami di spiegarti un giorno come sono stato spinto nel bagno di Mirtilla, Come mi sono fatto tirare la scopa nella pancia, come.."
"Come siete diventati migliori amici."
Finì Silente, felice.
Mi si avvicinò.
"Harry, mi raccomando ricordati che nella vita 2 sole cose sono importanti: L'amicizia - indicò Draco - e l'amore - Indicò Hermione -"
"Si signore, non me lo dimenticherò."
Finalmente ero felice. Assolutamente felice.

“Babbo! Babbo! Sveglia!”

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Capitolo 8
*** Un sogno? ***


Grazie mnille per aver commentato la mia fan fic. Siete adorabili! E ho anche seguito i vostri consigli^^Spero che lo facciate anche con questo apitolo.
Che dire? Nulla. Solo grazie mille per avere seguito la fn fic^^ A presto^^ Baci -Marica-
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Mi stiracchiai gli occhi..
"Che c'è figliolo?"
"Ieri sera mi avevi promesso di raccontare la storia di.."
"Certo. Lo so.. Ma prima vai a prendere una coperta e una sedia."
Manuel lo fece immediatamente.
Quando tornò era impaziente.
"Dai sono tutt'orecchi! Racconta!"
Non navevo scelta. Anche se mi faceva male tornare indietro nel passato, glielo avevo promesso.
Inizia il mio racconto. Mio figlio era davvero estasiato. Leggevo nei suoi occhi che ero diventato il suo piccolo idolo..
Arrivai alla fine (quando mi misi in piedi nella scopa). Scoppiò a ridere.
"Tu sei tutto matto!"
"Già lo so!"
Dopo uno o due minuti di silenzio, Manuel lo ruppe. "Babbo.. Pensi che io e Giada avremo un amore forte come il vostro'"
Mi stava chiedendo un aiuto.
"Certo. Vi amate molto."
Si alzò.
"Darei tutto pur di vederti felice di nuovo.. Mamma lo sa? Di Hermione intendo.."
"Si, c'era anche lei alla partita di Quiddich ma ha insistito a sposarmi. Sperava che io un giorno o l'altro la amassi. Ma non è cosi. Non sarà mai così."
"Lo so, tu hai amato una sola donna nella tua vita."
Annuì con il capo.
Nei suoi occhi si formò come una luce "Cosa stai pensando con quella testa matta?" Risi. "Oh, forse so come.."
Non finì nemmeno la frase che era scappato in sala. Cosa avrà in mente?
Ma, 'La pazienza è una gran virtù'.
Lo diceva sempre il nostro caro, vecchio, saggio preside.

Passarono due giorni.
Sentii un discreto bussare alla mia porta.
Mi alzai e aprii.
"Dimmi Manuel.."
Rimasi a bocca aperta. Non poteva essere, stavo sognando.
Lentamente mi diedi dei pizzicotti.
No!Era davvero lì! Non stavo sognando!
"Harry hai intenzione di tenermi ancora per molto sulla porta?"
Ah! Quel suo sorrisetto!.
"Draco!"
"Malfoy. Ti ricordi ancora di me?"
"Non ci posso credere, cosa ci fai qui?"
"Tuo figlio."
Lo feci entrare. E si accomodò nella sedia.
"15 anni Harry. 15 anni che non ti vedevo."
"Si. Sono stati molto lunghi. Mi sei mancato amico mio"!"
Sorrise. Uno di quei sorrisi che mi facevano stare bene. "Dov'è la tua bella?"
Come non sapeva?
"Draco.. è morta"
"Ma cosa dici? Se l'ho vista a appena una settimana fa!"
No. Impossibile lei era morta. Me lo aveva scritto la madre di Hermione stessa.
Porsi la lettera a Draco che inizio a leggerla ad alta voce.
'Caro Harry,
mi dispiace molto doverti dare questa notizia che ti spezzerà il cuore. Comincierò dall'inizio.
Hermione era venuta a casa mia perchè stavo molto male.
Ma quando è arrivata era lei a non stare bene. Era tutta sudata e con la febbre altissima.
La misi a letto. Il dottore disse che doveva stare a riposo almeno qualche mese.
Non era malata se è per questo, ma lo stress, la disperazioone e l'angoscia di averti lasciato l'ha fatta ammalare gravemente.
Le sue condizioni sono peggiorate nel giro di una settimana e la mia bambina non c'e l' ha fatta.
Mi dispiace l'hai amata molto, lo so. Ma anche lei ti ha amato. Ti prego sposa Ginny Weasley.
Non voglio che la mancanza della mia bambina ti distrugga. Sposala e allora onorerai la memoria di Hemrione.
Con affetto, Sig.ra Granger'
Draco ripose la lettera nel cassetto dal quale l'avevo presa.
"A mio parere Harry è stata sua madre a tendevi un'imboscata"
"Come? Com'è possibile?"
"Vedi, la signora Granger è sempre stata una donna maledettamente possessiva, perciò ha fatto di tutto per indurti a credere che fosse morta. Credeva che tu le portassi via Hermione. Così si è inventata tutto questo." Non riuscivo a credere alle sue parole. Stava mentendo. Non c'era altra spiegazione.
"Ma se è vero, perchè non mi hai mai cercato?"
"Semplice. C'ero anch'io quel giorno. Sua madre disse alla figlia che se avesse anche solo provato a vederti attraverso una palla di vetro magica, ti avrebbe scaraventato addosso la maledizione Cruciatos. Hermione le obbedii, anche se prima litigarono e per quasi un mese non si rivolgevano parola. Ma col tempo Hermione dovette arrendersi al suo volere visto che sua madre le faceva minacce sempre più opprimenti e spaventose.. E la migliore studentessa di Hogworts sa benissimo che Jane in grado di lanciarti una maledizione di quel calibro. Io provai più volte a dirle di cercarti. Ma lei no, non mi ascoltò nemmeno.
Aveva troppa paura che tu morissi. Non se lo sarebbe mai perdonato. E così sono passati 15 anni."
Ma un momento.. "Draco.. Ma la madre di Hermione non è una strega , è nata babbana..!" "Lascia perdere, è una storia lunga.. Si tratta di magia oscura.." "COme?" CHiese Harry ancora sbigottito. Mi sembrava di vivere in un'incubo. E io che l'avevo creduta morta per tutto questo tempo!
Afferrai le spalle di Draco.
"Draco, si è sposata?"
"Risposata Harry? E come avrebbe potuto? Apparte sua madre, lei non faceva che pensare a te. La vuoi sapere una cosa?" Mi chiese in tono gentile.
"Si"
"Non l'ho più vista sorridere da quando ti ha lasciato. Ma lo ha fatto per il tuo bene Harry! Non devi odiarla!" "Odiarla? E come potrei?" Gli risposi con un sorriso che tornava ad essere finalmente sereno.
Sai dov'è?"
"Si, mettiti un paio di calzoni però!" "
Scoppiammo a ridere. Rivedere Hermione? La mia Hermione? Questo era il giorno più bello della mia vita.
"Bene sono pronto andiamo."
Appena uscito dalla mia camera, però mi imbattei su mia moglie. Ginny.
La vidi con le lacrime agli occhi. Aveva sentito tutto. "Ginny io.."
Si spostò per farmi passare. "Forza Harry vai. Hermione ti aspetta."
La abbracciai calorosamente.
“Grazie. Non dimenticherò quello che hai fatto per me." "Nemmeno io."
E detto questo uscii.
Erano quasi 10 minuti che Eravamo in macchina. "Draco.."
"Mmm?"
"Sei sposato?" Mi guardò come se quella fosse la cosa più scontata al mondo.
"Certo!"
"Con chi?"
"Davvero non lo indovini?"
"NO! Non dirmi che è Pansy!" Sorrisi io.
"Si, è proprio lei!"
"Accidenti! Il vostro sì che è un'amore che dura!"
"Anche il vostro, anche il vostro."
Tornai a guardare fuori dal finestrino sperando con tutto il cuore che Draco avesse ragione.

Mancavano 15 minuti e saremmo arrivati. Ma c'era una domanda che mi assillava da 20 minuti a questa parte.. "Dimmi amico, come hai fatto a scappare dalle grinfie di tuo padre?"
Il ragazzo si rabbuiò.
"L'ho ucciso."
Poi sorrise.
"Anzi. A dirla tutta l'ha ucciso Pansy"
NO! Questo era il colmo! Draco che ammetteva di essere stato salvato da una donna?? Ah si, il tempo era davvero passato!
"E come?" Chiesi dopo aver riaquistato la mia solita calma.
"Bè vedi, mio padre mi aveva dichiarato guerra siccome io non volevo seguire le sue orme e così ci ritrovammo uno di fronte all' altro. Proprio mentre stava per lanciarmi per aria, Pansy sbucò fuori dal nulla e gli morse una gamba. Sai che risate che mi sono fatto! E poi mio padre urlava come una gallina!
Quandò Pansy smise di morsarlo cercò nuovamente di uccidermi. Ma la mia adorata è sempre stata una ragazza con ottimi riflessi. Infatti, diede un calcio in quel posto a mio padre. E subito dopo lo uccise con una magia. Ah! La mia Pansy! Quanto la amo!"
Era la prima volta che vedevo Draco con occhi sognanti. Pansyoltre ad aver sconfitto un mangiamorte aveva persino ottenuto Draco. Cosa voleva di più dalla vita? ( Un lucano?)
"Eccoci. Hermione lavora in questo bar. Forza vai e falle vedere chi sei!"
Scesi dalla macchina.
'Vitaminas'. Il nome del bar è piuttosto singolare direi. Spinsi la porta ed entrai.
C'era moltissima gente e 3 cameriere.
La vidi, un tuffo al cuore. Indossava un grembiulino verde- acqua. I capelli scolti.
Si girò, aveva un vassoio con due bicchieri d'acqua in mano.
Mi vide.
Ci fissamo per dei secondi. Oh! Quanto mi era mancata!
Le scivolò di mano il vassoio che cadde e bagnò un cliente sulla sua ‘bellissima’ camicietta da finocchio di lino. Era abbastanza indisposto.
Si alzò e più furente che mai prese la mia Hermione per un braccio e le urlò in faccia.
"Piccola sciocca!Guarda cos'hai fatto!T faccio licenziare,sai?"
Notai che l'uomo (o animale) aveva alzato la mano verso il suo viso. Cosa voleva fare?
Corsi da loro e afferrai al volo la granda mano dell'uomo che era già a metà strada.
"Tieni giù le mani dalla signora, amico."
Il mio sguardo era omicida. Nessuno poteva toccarla. Qualcuno ci aveva già pensato hai tempi di Hogworts. E quel qualcuno era ad Azkaban.
L'uomo tornò al posto senza battere ciglio.
Hermione aveva gli occhi ostinatamente fissi sui miei. Non aveva ancora proferito parola. Dopo 15 anni!
"Hermione, non mi dici niente?"
Tutto il bar sera in un silenzio devastante. Proprio come anni fa alla partita di quiddich. Stessa situazione (quasi), stessa ragazza e staeso ragazzo. Lei era se possibile, ancora più bella. Il suo corpo si era notevolmente trasformato.
“Harry.. Harry.. Harry..”
Finalmente era uscita dallo stato di trans in qui era caduta.
"Si questo è il mio nome!" Risposi io spiritosamente. Hermione pianse. Pianse per l'amore non vissuto. Per ciò che sua madre le aveva costretto di fare. Per loro. La abbracciai. Quel profumo. Il profumo dei suoi capelli, della sua pelle erano sempre gli stessi. Sempre unici. Lei si abbracciò a me.
"Oh Harry! Non sai quanto mi sei mancato!"
"Lo so"
"Mi dispiace non averti cercato, ma mia madre.. Mia madre! Devi andartene! Se ti troverà qua ti icciderà.. vattene harry.. vatenne via!"
Era visibilmente preoccupata. Ma allo stesso tempo i suoi occhi brillavano di felicità. La guardai negli occhi. Gli stessi occhi. Quelli della ragazzina di Hogworts.
"Tesoro, non devi raccontarmi nulla. So già tutto, me l'ha spiegato Draco. E no non me ne andrò."
Si staccò da me. Con voce triste mi chiese. "E tua moglie? Lo sa che sei qui? "
Sorrisi.
"Ginny? Si, ma sapeva anche che il suo era un amore a vicolo cieco."
Le asciugai una lacrima.
"Ti amo Hermione per sempre.."
"Anch'io.. Per sempre.."
Mi sentivo in vena di tenerezza.. Del resto avevo di fronte a me la più perfetta incarnazione di tenerezza. "Ogni bellezza che vedo e desidero nel mondo non è che.."
"Un pallido riflesso di te amore mio.. nient'altro che un pallido riflesso.." Concluse lei più raggiante che mai. Le accarezzai i capelli. Lentamente mi avvicinai alle sue labbra.
Ci baciammo con una passione più adatta ad adolescenti che a persone adulte.
Ma il dolore in quegli anni di solitudine era stato troppo.
"Ti farò conoscere Manuel. Mio figlio."
Mi sorrise.
"Si."
"Hermione guardami ti prego."
Incrociai il suo sguiardo.
“La faresti una cosa per me?”
“Tutto quello che vuoi..”
"Mi vuoi sposare?Chiederò il divorzio"
Non rispose. Lacrime,di nuovo. Ma questa volta era felice. Davvero.
"Se sapessi quanto ti amo piangeresti di gioia!"
La guardai. Non dissi nulla ma tutte le persone urlavano in coro.
"Bacio! Bacio! Bacio!"
E come deludere tanta gente?
"Ti amo" Le dissi con serietà.
"Sposiamoci.."
"Al più presto!"
Ma un vecchio si avvicinò a me. Chi era? Aveva una lunga barba. No. Non sarà..?
“Bravo Harry. Vedo che non ti sei dimenticato le mie parole di 15 anni fa."
"Pro-professor Silente?"
"In carne e ossa!"
Mi sorrise felice. Prese una baccatta e una luce verdognola invase la mia pancia. Sentii un piccolo formicolioo provenire da dentro me.Poi un freddo raggelante.. Mi sentivo come nauseato. Ma questo passò. Mi voltai verso Silente incuriosito, ma non spaventato. Mi fidavo, qualunque cosa mi avesse fatto non era maligna..
“Ecco, ora non hai più il cancro. Calma Harry, lasciami finire.. Ho impiegato tanto per fabbricare questo incantesimo. È farina del mio sacco. L' ho inventata perchè DRaco mi aveva pregato di aiutarti . Ma stai sicuro che funziona. Presta attenzione però. Ogni minima sigaretta sarebbe il triplo pericolosa.”” Hermione si portò le mani sulla bocca ma io la rassicurai. Il preside mi aveva salvato la vita. Non doveva temere.
Ci guardò e infine, come solo il grande mago Albus Silente sapeva fare, pronunciò una frase che rimarrà per sempre nei nostri cuori.
“Harry Hermione, posso chiedervi di diventare il Preside e la Vice-preside della scuola?”
“Cosa?” Hermione aveva posto la domanda in tono sorpreso.
“Si! Accidenti si!” Dissi finalmente appagato. "Ricorate miei cari ragazzi:
I temporali ricordano come è bella l’estate, le fotografie com’è bello crescere e le persone come voi com’è bello vivere..”
Un applauso invese il bar e finalmente felici, io e la mia fidanzata ci scambiammo uno sguardo di felicità completa.
“Dimmi promesso sposo, hai già in mente qualche tortura per quei ragazzi?”
“Certamente promessa sposa..”
“E sarebbe?”
“Avevo in mente una prova..”
“E questa preva ha il nome di ‘La serva e il padrone’?” “Esatto.. Magari porterà fortuna a qualche altro ragazzo che si ritroverà ad essere il padone di una splendida ragazza e se ne innamorerà disperatamente..”
“Ma che strano, – Comiciò con un tono di finta sorpresa –mi sembra di averla già sentita questa storia..”
“E finche vivrà Hogworts, questa storia la conosceranno tutti gli alunni di tutti gli anni e di tutte le case, in questo modo vivrà per sempre..”

“Fine ottavo capitolo”

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