Un sentimento ostacolato di ele superstar (/viewuser.php?uid=206067)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gelosia nascosta ***
Capitolo 2: *** Messaggi interessanti ***
Capitolo 3: *** Dalla rabbia all'ira ***
Capitolo 4: *** Incontro notturno ***
Capitolo 5: *** L'aggressione ***
Capitolo 6: *** Nella pizzeria ***
Capitolo 7: *** Una giornata insieme ***
Capitolo 8: *** La vendetta è un piatto che si serve freddo ***
Capitolo 9: *** Una sfida che può rivelare molte cose ***
Capitolo 10: *** amore ricambiato ***
Capitolo 1 *** Gelosia nascosta ***
CAPITOLO 1-
Finalmente quel maledetto reality era finito: tutti erano ritornati alle proprie case e tutti stavano bene, compreso quell’idiota di Ezekiel.
Persino la storia fra Duncan e la perfettina si è rimessa a posto mentre la darchettona si è nuovamente fidanzata con Trent, certo, dopo aver messo le cose in chiaro con Courtney ovviamente!
Per quanto riguarda la coppia TxL ,o Tyler x Lindsay, finalmente la babbea si è ricordata CHI ERA TYLER, cosa che mi sorprende molto. Davvero, quella ragazza ha dei problemi!
La coppietta disgustosamente rivoltante Bridgette x Geoff, anche in qualunque parte del mondo si trovino, di sicuro stanno limonando e continueranno a farlo per sempre -.- ci scommetterei la mia anima!
Per quanto riguarda me, non ho ancora trovato un compagno e meno male! Solo che dopo la fine di quello stupido reality, Alejandro era guarito perfettamente salvo delle cicatrici sulla schiena e sul viso e quindi, visto che i suoi non volevano averlo in casa loro e che il reality era stata una buona scusa per i genitori di non vederlo per molto tempo, Chris ha deciso che avrebbe alloggiato in una casa degli ex concorrenti e chissà quale sfortunata casa avrebbe avuto “l’onore” di essere scelta da quel sadico conduttore…? Ovvio, la mia! Mi sono maledetta da sola quando ho saputo l’orribile notizia e ho mandato al diavolo Chris per telefono, solo che “l’angioletto” mi ha risposto che se non l’avessi fatto stare da me, non mi avrebbe mai rimborsata.
Ma non mi sono lasciata convincere. Chiunque conosca bene Chris, sa che mai e poi mai avrebbe rimborsato un concorrente.
In aggiunta mi ha detto che se ci sarebbe stata un’altra stagione, mi avrebbe rasato di nuovo i miei bellissimi capelli!
Grrrr! A questo punto dovetti accettare anche contro la mia volontà.
Non solo mi ci voleva un avvertimento da parte di Chris, ma ora, anche avere l’orribile Alejandro nella mia casa! L’unico posto dove avrei ancora potuto starmene da sola. Che rabbia!
Tutte le giornate ora sono maledettamente insopportabili da quando lui si è strasferito da me:
-Non ci posso credere! L’hai portata nel tuo stesso letto!-
-Tranquilla Mi amor, non avremo figli se è questo che ti interessava-
Mi provoca. Lo sta facendo di nuovo! La sua vendetta per averlo "accidentalmente" buttato giù da uno stupido vulcano, dopotutto lui avrebbe fatto la stessa cosa. Ne sono certa!
-Uh, Alejandruccio? Questa qui è tua moglie?-
Quella stupida ficcanaso si intromette nella nostra conversazione ma decido di rispondere io.
-Per TUA informazione, “questa qui” ha un nome che è decisamente migliore del tuo ed ora fuori. Mi hai sentito ragazzina? FUORI DA CASA MIA FUORIIII!-
Ho il sangue negli occhi e le invio uno sguardo così gelido, da sembrare di voler farla diventare un ghiacciolo per poi lasciarla sciogliere al sole. Anche se ovviamente non sarebbe tanto male!
Lei si affretta a recuperare tutti i suoi vestiti ormai stropicciati dopo una notte di “fuoco” e scappa impaurita coperta dal lenzuolo che si è legata come se fosse un vestito. Oh sì, scappa che è meglio!
-Ci si vede in giro, Tesoro. Ah e… sei stata fantastica questa notte- lui le fa l’occhiolino e lei sembra sciogliersi dalle sue parole. Ora sono letteralmente IN-FU-RIA-TA!!!!!!!
-Vattene VIA!!!! Fuori e non tornare mai più altrimenti sai cosa ti aspetta!!!-
La butto fuori dalla camera da letto di Alejandro e chiudo la porta, sento i passi di lei che corrono molto veloci giù per le scale per sentire infine il soddisfacente rumore della porta di casa che sbatte. Ora Alejandro se la vedrà con me!
-Come hai potuto! Sei un rognosissimo *bip*-
-E perché mai, preciosa? Solo perché ho passato una nottata da urlo con una ragazza molto sexy, al posto di farlo con te?-
Lui ride soddisfatto mentre recupera i suoi vestiti sparsi in giro.
-Non provare nemmeno a ripeterlo Al! Quello che si sbaglia sei proprio tu!-
-Non. Mi. Chiamare. Al!-
Sembra impazzito, una furia inarrestabile. Oramai da quando ho scoperto che odia essere chiamato Al, uso a mio vantaggio questo nomignolo.
-e poi…- continua lui – io credo proprio che tu sia dispiaciuta di non averti portato a letto con me. Ma se vuoi, possiamo rimediare-
-Stai lontano da me, o saprai cosa provoca!-
Ride scuotendo la testa in segno di aver ragione lui
-Certo certo, ma prima o poi, ti renderai conto di essere follemente innamorata di me. Comunque, prima o poi sarai mia. Ti basterà pazientare, dopotutto domare un cavallo selvaggio come te è molto più difficile che domare un leone-
-Io non sarò mai tua, te lo puoi togliere dalla testa! E non ti amo!-
Tento di andarmene, le mie orecchie hanno sentito fin troppo ma lui mi prende per un braccio.
-Ti desidero-
-Vai al diavolo-
Mi libero dalla sua presa con uno scossone e me ne vado sentendo Alejandro ridere soddisfatto.
Non è ancora finita. E di sicuro non hai vinto tu. Questo è solo l’inizio! E' la mia battaglia e la vincerò io, che ti piaccia oppure no!
Passò un giorno da quel litigio. Spero solamente che questa mattina non lo veda con un’altra ragazza nel letto altrimenti lo caccio!
Per prima cosa, decido di controllare Facebook. Chissà che cos’hanno fatto i miei ex compagni di sventura, non che me ne importi più di tanto ovviamente!
Accendo il computer e digito su google. Entro finalmente su Facebook vedendo nuove notifiche. Controllo e vedo solamente i soliti insulti e avvertimenti di LeShawna, Gwen, Eva e Beth sul mio profilo. Ma la cosa che voglio assolutamente controllare è che cos’ha fatto quello spagnolo da strapazzo. Sulle opzioni di ricerca digito il suo nome e lui appare. Mi blocco per qualche secondo, non so perché. Ma mi blocco.
Finalmente riesco a cliccare sul suo profilo, guardo sulla sua bacheca e vedo un suo commento postato alle 11.00 di ieri sera. Lo leggo e vedo scritto:
“Un’altra notte da urlo passata con l’ennesima ragazza. Resta comunque da vedere se riuscirò a far cedere ai miei piedi la ragazza che voglio veramente… è una battaglia persa direste voi, cari amici miei, ma sappiate che Alejandro Burromuerto non si è mai arreso e non lo farà ora!”
Sento la rabbia impossessarsi di me chiedendomi, o meglio… ordinandomi di scoprire chi è questa ragazza. Non è per piacere personale ovviamente! E’ per poterle dire che deve stare lontana da Alej- dalla mia casa! Decido di guardare i commenti.
Uno è di Carlos Burromuerto, sì, deduco che sia suo fratello. Quello che diceva essere un calciatore professionista. “L’uragano Alejandro non si fermerà mai, nemmeno contro un Alejandro al femminile.”
Così questa ragazza gli somiglia… mmh.. è già qualcosa.
Poi vedo un commento invece di Josè, l’altro suo fratello. Quello che ha inventato il soprannome di Al. Lo devo stimare quel ragazzo!
“Non ci riuscirai mai, sei troppo debole Al. Quella ragazza non ti merita, dovrebbe stare con me”
Anche troppo modesto per i miei gusti.
Decido di chiudere e di non vedere gli altri commenti. Direi che questi due mi siano bastati! Ora vedrà cosa significa mettersi contro Heather! Vedrà!
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Capitolo 2 *** Messaggi interessanti ***
x EFP 2
CAPITOLO 2:
Per oggi Courtney ha
programmato una passeggiata al parco ed ha invitato me e Bridgette. Ma le si è
fuso il cervello per caso!? Ma cosa le passa in quella sua stupida testolina
per invitarmi!?
Io, la sua peggior nemica
dopo Gwen, io, la più cattiva e spietata del reality, io, che non ho un cuore?
Mi chiedo il perché… sono
davvero curiosa. Ma in fondo il messaggio che mi ha inviato sul mio cellulare è
molto chiaro:
“Ciao Heather, sono Courtney.
Senti, ti va di venire ad una passeggiata nel parco insieme a me e a Bridgette?
Se vuoi puoi anche non rispondere, puoi semplicemente venire oggi alle 15.00.
Mettiti dei vestiti decenti, farà un caldo da morire! E se non verrai
contatterò i miei avvocati!!!
Courtney”
Di sicuro era ovvio che
l’avesse mandato Courtney, ma mi chiedo perché mi abbia invitata.
Glielo chiederò. Ah! Ma brava
la perfettina! Mi invia il messaggio un’ora prima delle 15.00.
Molto gentile! Sospiro.
-Sarà meglio affrettarsi e
prepararsi prima di subirmi i suoi avvocati!-
-Gli avvocati di chi? Stai
parlando di Courtney?-
Ma chi…? Alejandro! Stupido
idiota, se ne sta lì sulla scala a fissarmi con aria interrogatoria e anche un
po’ sospettosa.
-Che hai da fissare? Non sono
affaracci tuoi, chiaro?-
-Scontrosa come sempre, eh
Heather?- Non voglio rispondere. Brutto stupido. Sopporterà il mio silenzio
ora!
-Il tuo silenzio mi fa
ribrezzo! Ma d’altronde…lo preferisco -
Si avvicina a me, io
indietreggio velocemente ma purtroppo vengo bloccata dalla parete dietro di me.
Stupido muro! Gli architetti potevano progettare i muri anche un po’ più
distanti, no?
Ah, non ha senso incolpare
gli architetti adesso!
-Ed ora…- Mi si avvicina
ancora di più. Temo mi voglia baciare. Ma quando le nostre labbra sono distanti
solo pochi centimetri, si ferma di colpo.
-Ma guarda, il “grande”
Alejandro che non ha coraggio di baciarmi. Forse, per paura di un calcio
sotto?-
Alejandro mi guarda
divertito. Ed io rimango quasi incantata da quei suoi stupendi occhi verdi
smeraldo che mi piacciono tanto… mi viene quasi la voglia di buttarmi nelle sue
braccia e… NO! SONO FORSE IMPAZZITA!? Ma che succede alla Heather potente e
forte che conosco!?
Assorta nei miei pensieri,
non mi accorgo che mi si avvicina all’orecchio e mi sussurra:
-Dovresti stare più attenta
quando un ragazzo ti si avvicina, devi mantenere alta la guardia prima che
chiunque ti possa sottrarre il cellulare-
-C-cosa?-
Il mio cellulare! Controllo
in tasca ma è sparito! Subito dopo vedo Alejandro allontanarsi velocemente e
girarmi le spalle guardando qualcosa nella sua mano.
Il mio cellulare non si
tocca!!!!
-Così, Courtney ti ha
invitata ad una passeggiata con Bridgette, eh? Interessante…-
Non mi importa ciò che ha
detto, fatto sta che non l’ho neppure ascoltato.
Ora voglio solo saltargli
addosso. Ma non nel modo in cui pensano tutti! E’ per riprendermi il cellulare.
E così faccio. Mi avvicino
silenziosamente e un attimo prima di girarsi salto sopra alla sua schiena e
cerco di riprendermi il telefonino.
-AAAAH! Molla immediatamente
quel cellulare!-
-Lo vuoi? Vai a prenderlo
allora!-
Lui lo lancia indietro. Così
si spaccherà!
-NO!-
Mi butto all’indietro e cado
sul divano. Lui mi raggiunge e si mette sopra di me
-Spostati!-
-Per essere una stratega, hai
la pelle comunque molto soffice e vellutata-
Mi accarezza le gambe. Temo
di impazzire se qualcuno non interviene, ma nessuno vive in questa casa tranne
me e… Alejandro! No, devo dimenarmi! Chiamare aiuto, urlare, buttarlo giù dal
divano, qualunque cosa per togliermelo di dosso! Ma invece seguo i suoi
movimenti involontariamente.
Il mio corpo non riesce a fermarsi
di strusciarsi contro al suo e di provare un calore piacevole.
Anche la mia bocca tenta di
dimenarsi al mio volere, tentando di baciare la bocca di Alejandro.
Persino le mie braccia fanno
ciò che vogliono. Stringono il corpo muscoloso di Alejandro cercando di
toglierli la maglietta.
Quando sento il campanello e
l’incantesimo finisce.
Riesco finalmente a buttarlo
giù dal divano e a dimenarmi. Mi fiondo alla porta ed apro.
-Ehi!..... Uh… ho interrotto
qualcosa?-
Lei nota che ho i vestiti
stropicciati, la cintura mezza slacciata e i capelli spettinati.
Tento di tenere la porta non
troppo aperta in modo da non farle notare Alejandro steso per terra e il divano
in disordine. Chissà cosa potrebbe pensare!
-Cavolo! Sembra che ti sia
appena alzata dal letto! Che ti è successo?-
-Nulla. Piuttosto…- Cerco di
cambiare discorso. – Non dovevo venire direttamente io al parco?-
-Sì, ma ho preferito venirti
a prendere. Sai, per evitare di contattare gli avvocati-
I suoi occhi diventano due
fessure dicendo l’ultima parola. Wow, direi che è SUPER arrabbiata.
-Ora preparati- continua lei.
–E’ tardi-
-Lo sapevo, grazie!- Le
chiudo la porta in faccia e mi giro. Non vedo più Alejandro, ma è meglio così.
Maledetto corpo! Mi hai tradita! E anche maledetta bocca! E maledette braccia! Bah…
Ora è meglio vestirmi con dei pantaloni più leggeri di questi.
(POV COURTNEY)
Mmh, che strano comportamento
che aveva Heather. Ed era tutta in disordine! Lei odia essere disordinata.
-Allora? Perché Heather non è
qui?- Mi chiede Bridgette
-Non è ancora pronta la vipera.
Secondo me era occupata con Alejandro – Rido di gusto.
Ora mi è tutto chiaro. Sapevo
che Alejandro si era trasferito da Heather perché Chris aveva mandato a tutti
un e-mail. Se solo lo dovessero scoprire quei due… rido di nuovo. Mi diverto
troppo fantasticando su di loro.
-Cosa? Alejandro? Che
c’entra?-
-Proprio non ci arrivi eh? E’
probabile che Alejandro e Heather… beh, hai capito no?-
-Ma dai!? Wow, deve
raccontarci i particolari!-
-Oh! E’ arrivata finalmente-
(POV HEATHER)
Mi avvicino camminando mentre
quelle due oche mi guardano sospettose.
-Sono arrivata. Ed ora esigo
delle spiegazioni-
-Beh, anche noi Heather
vogliamo delle spiegazioni- Loro due mi guardano con un sorrisetto insolente e
inarcando un sopracciglio. Oh no, non ditemi che hanno fantasticato su me e
Alejandro!
Oh, ma per favore!
- Io non vi devo nessuna
spiegazione!-
-Allora che ci facevi con…-
Prima che Courtney potesse
finire la sua domanda, mi arriva un messaggio.
-Oh no, Alejandro-
-Alejandro!? Ohooo! Vogliamo
leggerlo, su avanti!- Mi dice Bridgette. Non
sapevo che potesse essere così insistente!
-Ma l’ho detto ad alta
voce??-
-Oh sì, e anche con estrema
felicità!- Mi dice Courtney
-Io non ho sorriso-
-No, ma i tuoi occhi dicevano
tutto- Mi fa notare Bridgette.
Intanto che quelle due mi
parlavano, io leggevo mentalmente il messaggio che mi aveva mandato Alejandro.
Chissà quale altra idiozia mi aveva inviato.
“Chica, sei stata fantastica.
Ci mancava davvero poco che tu potessi lasciarti abbandonare alla passione. E’
un vero peccato. Sei splendida Mi amor e ho apprezzato il fatto che tu non ti
sia opposta e anzi, hai ricambiato. Non vedo l’ora di accarezzare di nuovo le
tue gambe.
Alejandro”
Bleah! Rivoltante! In tutta
risposta gli mando un messaggio con scritto…
“Invece di fare il
disgustoso, dimmi chi è la ragazza che hai descritto sulla tua bacheca di
Facebook. E subito!
Heather”
Purtroppo ho capito di chi
stia parlando, ma cerco di non crederci. E’ un idiota se prova solamente a
pensare di appartenergli e di ottenermi come si vincono i trofei! Ora vediamo
cosa risponderà quello stolto. Intanto Courtney e Bridgette si sono accorte che
stavo rispondendo e come due cani affamati che hanno appena visto una bistecca
succosa, mi implorano di farle vedere il messaggio. COL CAVOLO!
---------------.----------------.-------------.--------------.-----------.-------------.---------------.-
Aem.. ciao Hehehe
Ebbene sì,
questa è la mia
primissima storia che posto qui. Ci ho messo davvero molto impegno a
scriverla. Ho preso in considerazione i
vostri suggerimenti e li ho messi a posto nella storia. Spero che ora
vada
bene. Ad esempio ho fatto in modo che dopo un pò Heather capisse
che Alejandro stava parlando di lei e ho reso il testo un pò
più grande. Grazie mille dei suggerimenti!
Se qualcosa non va, non
esitate a riferirmelo. Certo, non in modo offensivo grazie J
Baci!
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Capitolo 3 *** Dalla rabbia all'ira ***
x EFP
CAPITOLO 3:
Intanto che cerco di tenere a
bada queste due rompiscatole, mi sorge un dubbio. Ormai è passato un quarto
d’ora da quando ho risposto ad Alejandro. Spero che non stia facendo baldoria
nella sua camera da letto. Di nuovo.
Non che mi interessi!
-Dai, Heather! Siamo le tue
amiche-
-Cosa cosa cosa? E chi vi
dice che voi siate le mie amiche?-
Pronuncio queste ultime due
parole con ancora più rabbia di quanta non ne avessi già da prima. Io, avere
delle amiche? Stiamo scherzando vero!?
-Voi non siete mie amiche!-
-Ma da ora lo saremo,
Heather. E ti aiuteremo con il tuo bell’uomo-
Dice Bridgette. Mpf, e te
pareva! E’ ancora innamorata di lui. Mi chiedo cosa potrebbe fare Geoff se lo
venisse a sapere… lo terrò a mente per una mia futura vendetta. Dopotutto,
nella vita non si sa mai!
Prima di poter rispondere
l’ennesimo insulto da parte mia, vibra il mio cellulare. Finalmente mi ha
risposto quella carogna!
-Ora ce lo devi far leggere,
subito!-
Courtney come sempre mi fa la
predica. L’unica cosa che vorrei fare in questo momento è vedere il suo bel
faccino spiaccicato contro una vetrina!
Purtroppo non ho altra scelta
per farle tacere una volta per tutte. Così faccio vedere il messaggio di
Alejandro a tutte e due.
-Ecco, rompiscatole! E spero
che dopo aver letto ad alta voce il messaggio, la smetterete di importunarmi e
sparirete dalla mia vita!-
Comincio a leggere.
“Non sapevo fossi così
ingenua per essere una stratega, Mi amor…”
-Aaah che dolce!- Bridgette
mi interrompe. Le mando un’occhiataccia gelida in tutta risposta per farla
stare zitta e lei si zittisce immediatamente.
“… Ma te lo farò sapere
comunque, se ti interessa così tanto. La ragazza che ho citato su Facebook, è
l’unica e indiscussa graziosissima dama dal nome ‘Heather’.
E se magari dopo aver letto
questo messaggio vieni a farmi visita nella mia stanza, saprò benissimo come
darti il benvenuto.
Alejandro”
Lo sapevo. Non stavo
sbagliando! Bah, che stupido idiota di un guastafeste! Figurarsi poi se “ti
vengo a fare visita” nella tua stanza. Non sono così ingenua!
-Ohohooo! Qualcuno ha un
appuntamento nella trappola di un cacciatore eh? Hehehe- Molto probabilmente sono arrossita.
Courtney mi fa così
arrabbiare! Molto di più di quanto mi faccia incavolare la stupidità e
testardaggine di Lindsay!
-Ripetilo e sei morta!-
-Ma dai Heather, lui ti
vuole! E’ ovvio dai messaggi che ti invia, dal suo comportamento e dai suoi
modi di fare con te! Non respingerlo.-
-Ah, Bridgette Bridgette
Bridgette, proprio non capisci eh? Lui non mi vuole, VUOLE SOLO VIOLENTARMI PER
POI BUTTARMI NELL’IMMONDIZIA INSIEME ALLE ALTRE RAGAZZE DEL SUO PASSATO E
RENDERMI RIDICOLA DAVANTI A TUTTI PER ESSERE CADUTA AI SUOI PIEDI!!!!!!!-
Mi sono di nuovo incavolata.
Ci vuole così poco per farmi infuriare! Soprattutto con intorno delle
seccatrici come loro due!
Decido di andarmene e di non
aggiungere altro, altrimenti potrei DAVVERO andare giù col pesante questa
volta. Le sento urlare di fermarmi e che mi sto sbagliando sul fatto che voglia
solo portarmi a letto e, dopo che sarà tutto finito, scartarmi come è
probabilmente successo a tutte le sue altre ex ragazze della sua vita.
-Heather fermati! Cerca di
riflettere, è l’unico ragazzo che ti somigli e che ti ama davvero! Come puoi
pensare che stia tentando di averti come qualsiasi altra ragazza!? Questo lo
afferma il tuo orgoglio, ma il tuo cuore? Che cosa dice il tuo cuore?-
Abbasso lo sguardo, forse
Courtney ha ragione… forse… Ma no! Che vado a pensare! Ho ragione io, non una
perfettina fidanzata con un delinquente!
Alzo lo sguardo, loro sono
alle mie spalle. Io giro appena la testa e affermo con espressione gelida e
seria:
-Io non ho un cuore-
Come risposta di entrambe,
segue un silenzio che durò per qualche minuto, anche se secondo me, sono
sembrate delle ore… Decido di rompere il silenzio con i miei passi che si
allontanano velocemente fino ad arrivare a casa mia. Fuori dalla porta vedo
Alejandro. Salgo gli scalini di casa per raggiungerlo e magari per dargli uno
schiaffone in segno del mio “apprezzamento” del messaggio che mi ha mandato!
Ma al terzo ed ultimo scalino
vedo anche una ragazza accanto a lui. Come ho fatto a non accorgermi della sua
presenza!? E la scena che ne va a seguire è un bacio…
Lo sapevo che voleva solo
prendermi in giro! Quel messaggio che mi ha mandato era solo una scusa per
tenermi a bada intanto che faceva il cascamorto in dolce compagnia!
Ora basta. Sono stufa di
essere presa in giro da quello stupido traditore!
-Ma bravi!- Urlo io infuriata
La ragazza si spaventa e si
mette dietro ad Alejandro. Certo che le sue fidanzate che si fa, sono tutte
fifone! Evidentemente non sa tenere a bada quelle più prepotenti!
-Heather! Ma che sorpresa!...
che… ci fai qui così presto?-
Spaventato Alejandro, eh? BEH,
FAI BENE! FAI PROPRIO BENE!
-Non sono affari tuoi e
piuttosto, volevo congratularmi con te per aver superato il tuo numero massimo
di ragazze che ti sei fatto per poi gettarle via come immondizia! Davvero molto
bravo! E tu, ingenua ragazzina, anche tu sei stata molto brava a portartelo a
letto! Se ci fosse qui tua madre, probabilmente ne sarebbe immensamente
orgogliosa!-
-io… devo andarmene.- Dice la
ragazzina insolente
Dopo che se n’è andata,
Alejandro inizia a parlarmi
-Heather! Ma che ti è
preso!?-
-Sono stufa, Alejandro. Sono
stufa di tutte le ragazze che ti porti a letto, per poi mostrarsi delle pappe
molli, sono stufa dei tuoi atteggiamenti da casanova, sono stufa delle tue
relazioni, MA SOPRATTUTTO SONO STUFA DI TE!-
Questa volta me ne vado per sempre!
Non cercarmi Alejandro, la pagherai se solo proverai a cercarmi. Và, continua a
divertirti con le tue befane. Ma non cercarmi più!
Lui scende dalle scale, io
invece comincio a correre verso… non so dove, ma di sicuro qualunque posto è
migliore della casa che condivido con Alejandro!
Comincio a fuggire, ma lui
riesce a starmi dietro inseguendomi. Decido di infilarmi in un vicoletto
leggermente assolato, ma è stata una pessima idea! Questo vicolo, è un vicolo
cieco. Mi giro. Vedo Alejandro appoggiato al muretto con aria di sfida.
-Lasciami in pace!-
Ma lui mi si avvicina lo
stesso. Con cautela e con sguardo serio, ma anche arrabbiato.
Mi prende per la vita e mi fa
indietreggiare fino a che la mia testa e il mio corpo non incontrano il muro.
-No! Piantala! Non ti darò
quello che vuoi! Te lo puoi anche scordare, io non sarò né un tuo trofeo da
appendere insieme agli altri, né una pedina che puoi manipolare a tuo vantaggio
per poter vincere il gioco, né tantomeno la tua donna!-
Lui mi stringe ancora più forte,
facendomi quasi soffocare
-Ah! Mi fai male!-
-Questo, è il dolore che ti
tormenterà per tutta la vita. Questo, è il mio gesto per dirti che sei diversa
dalle altre. Questo, è il mio modo per dimostrarti che mi appartieni-
Riesco a liberarmi dalle sue
braccia e dai suoi occhi così penetranti e affranti.
Ma rispondo:
-Io non ti appartengo e non
ti apparterrò mai signor Burromuerto. Tu non sei altro che un illuso che fa
tanto il “bellissimo” facendosi tutte le ragazze del pianeta ma attento, c’è
una ragazza sola che non potrai mai avere e quella sono io…-
Lui mi interrompe
bruscamente.
-E’ proprio per questo che ti
desidero più di tutte le altre-
Cerca di riprendermi stretta
fra le sue braccia ma gli sfuggo ancora una volta
-Ah no! Questo è solo un tuo
modo per farmela pagare da quando ti ho buttato giù da quello stupido vulcano!-
-E’ vero, sì, è vero. E’
tutto vero! E’ per semplice e pura vendetta che ti sto facendo tutto questo.
Ma, se potesse essere per uno scopo più alto e più bello?-
-No, tu non avrai mai me e
nemmeno il mio cuore! Ormai lui non ha mai battuto più per nessuno da un pezzo.
E tu non sei un degno avversario per una come me. Se lo fossi non avresti
rinunciato al tuo bel gruzzolo di soldini verdi fruscianti per baciarmi. Ti sei
lasciato intimidire da una stratega. Eppure l’avevi detto tu stesso: mai
abbassare la guardia. Ma tu l’hai abbassata invece ed ora ecco il risultato.
Sei un illuso!-
Il suo sguardo da sexy… no!
Da casanova volevo dire… passa ad un’espressione di odio puro e alzando il
braccio mi da un potente schiaffo facendomi cadere a terra e coprendomi la
guancia colpita e ormai rossa con la mano.
-Alejandro…-
-Sei solo una bambina
orgogliosa… se tu aprissi gli occhi, ti accorgeresti di quanto tu sia
incredibilmente stupida. Ed è per questo che rimarrai sola. Sola, Heather.
SOLA!-
Io scappo veloce come una
furia, l’ultima cosa che vedo è il suo corpo e la sua rabbia sfogata su di me
mentre l’ultima cosa che penso, è quell’ultima parola che mi rimbomba per la
testa. Sola…
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Capitolo 4 *** Incontro notturno ***
x EFP 4
CAPITOLO 4:
Ormai è notte fonda e piove a
dirotto. Avrei preferito sicuramente scappare per poi rifugiarmi fuori casa, ma
non ho proprio voglia di bagnarmi adesso.
I tuoni illuminano
continuamente la stanza ed io sono stesa sul letto esausta.
Ovviamente io e Alejandro non
abbiamo ancora chiarito la questione nel vicoletto e dopo esserci ancora un po’
insultati per bene, entrambi siamo andati nelle nostre camere infuriati come
pochi.
Sto pensando di andarmene da
casa mia.
Insomma, prima mi fa capire
che gli interesso e poi cosa fa? Eh!? MI DA UN VIOLENTO SCHIAFFONE! BRUTTO
IMBECILLE!
Magari, per fargli avere
ancora di più il rimorso di quello che mi ha fatto, gli scriverò una lettera
d’addio e gli dimostrerò tutto il mio odio e disprezzo nei suoi confronti.
Mi metto seduta sulla sedia
della mia scrivania e comincio a pensare a cosa potrei scrivergli per farlo
sentire in colpa, ma allo stesso tempo, farlo anche arrabbiare…
Passarono diversi minuti e
nonostante mi spremessi con tutte le mie forze le meningi, dalla mia stupida ed
ingenua testolina non esce niente di speciale.
Il mio sguardo si ferma su
una foto lì vicino sulla scrivania. Ah sì, me la ricordo bene. Era della mia
vecchia scuola. Un ragazzo che ho sempre sfruttato di nome Derek ci ha provato
con me, fino a che un giorno decise di dimostrarmi i sentimenti che provava e
supplicandomi di diventare il suo ragazzo addirittura mettendosi in ginocchio
davanti a tutti. Una stupida ed irritante pettegola della classe di fronte
aveva scattato questa foto per vendetta a causa delle mie idee diaboliche
pensate e architettate esclusivamente per lei!
Ma certo! Ora so cosa
scrivere. Mi è stata davvero utile questa orribile foto, ma non so perché l’ho
tenuta… fatto sta che giuro di stracciarla e buttarla nel cestino!
……………. Finalmente ho finito
di scrivere questa dannata lettera.
-Non resta altro da fare che
metterla sul suo cuscino per poi preparare le valigie e fuggire una volta per
tutte. Spero che poi vivrò in una casa solo ed esclusivamente mia! E che nessun
maniaco da strapazzo venga ad abitarci!-
Con in mano la lettera e la
mia valigia, esco dalla porta facendo attenzione a non farla scricchiolare
troppo, la camera di Alejandro dopotutto è solo a pochi passi di fronte alla
mia!
Mi avvicino piano alla sua camera
e afferro il pomello della porta con cautela intanto che il rumore dei tuoni si
fa ascoltare e l’improvviso bagliore dei lampi illumina il corridoio. Sembra
quasi un film dell’orrore: una bellissima stratega sta per entrare nella stanza
più letale dell’orribile mostro. Appoggio la valigia fuori dalla stanza.
Entro e chiudo la porta
lentamente, intanto mi avvicino facendo attenzione soprattutto a non far
scricchiolare il pavimento ad ogni passo che faccio. Lo vedo disteso senza
maglietta sul suo letto che dorme beatamente.
-Mi duole lasciarti. Mpf,
ovviamente sto scherzando!..... Sei comunque molto sexy quando dormi…-
!!!!!!! Mi tappo la bocca. Ma
che caspita ho detto!? Ah, sono impazzita completamente. Andiamo, dai questa
maledetta lettera e finiamola!
Senza pensarci due volte,
avvicino il braccio al cuscino per appoggiarci la lettera… sento però che
Alejandro si sta muovendo e così mi allontano velocemente.
-No cavolo! Non ti azzardare
a svegliarti sai!- Sussurro prepotentemente.
Mi prende per un braccio.
Troppo tardi.
-Ma guarda chi c’è qui…la mia
stratega preferita…-
Dice riferendosi a me. Si
alza in fretta dal letto fermandomi e ci guardiamo, ma dopo alcuni secondi giro
la testa tentando di guardare da un’altra parte.
Lui afferra il mio mento con
il pollice e l’indice e mi invoglia a guardare quei suoi occhi verdi smeraldo
ancora per una volta, ma non cedo al suo volere.
-Hai un mento così
straordinariamente delicato… è dolce e perfetto-
Allontano immediatamente la
sua mano dal mio mento. Non mi incanta con questi suoi trucchetti da Don
Giovanni!
-Riponi le tue sudice mani là
dove devono stare, Alejandro!-
-Ma che prepotenza per una
ragazza che ha detto che ero sexy anche quando dormivo!-
-Cosa!? Io non l’ho mai detto
in tutta la mia vita!-Mento. Ma dopotutto che cavolo dovevo dirgli!? Non certo:
“Sì, quello che ho detto è vero. Sei maledettamente sexy quando dormi!”
-Disse quella che arrossisce
sempre per un complimento…-
-Ma che dici!? E lasciami
diamine!-
-No, non ti permetterò di
scappare- Dice indicando la valigia caduta a terra e ben visibile vicino alla
porta.
-E a te che importa? E’ solo
una strategia-
Lui ridacchia sfoggiando un
mezzo sorrisetto, con lo sguardo diabolico e scuotendo la testa a destra e a
sinistra.
Inizia a stringermi all’improvviso
e mi ritrovo appiccicata al suo petto “rammollito”.
-Vieni qui- Mi chiama con
voce suadente e maliziosa intanto che mi abbassa le spalline della canotta
lasciando le mie spalle scoperte.
Si mette dietro di me e mi
bacia il collo stringendomi con le sue braccia in modo da non farmi scappare.
Tento parecchie volte di liberarmi dalla sua presa ma è tutto inutile, mi tiene
troppo forte.
-Lasciami…!-
-sì, Heather, ti lascerò la
libertà di abbandonarti alla lussuria-
La sua voce è un rimbombo
continuo dentro al mio pensiero. Una vocina approfitta della confusione nella
mia testa e mi sussurra di fare come dice, mentre la mia testa in sé non sa che
fare.
-Ah no!- dico allontanandolo
finalmente –prima, mi mandi dei messaggi molto “calienti”, come diresti tu.
Poi, uno schiaffo… e nella notte, cerchi di sedurmi!? Mi dispiace ma non ci
sto!- Concludo trionfante.
Lui non mi risponde, al
contrario, sta zitto. Lascia che sia il suo corpo a parlare e così facendo
accarezza dolcemente le curve del mio corpo.
Tento comunque di scappare,
ma Alejandro mi attira verso di sé con l’inganno.
Si mette davanti a me e mi fa
indietreggiare facendomi fermare a due millimetri dall’asta del letto a
baldacchino.
-Dormi, mi amor…-
-CHI TI DICE CHE IO VOGLIA…- Alejandro
in quel momento schiocca le dita facendomi addormentare all’improvviso. Ma chi sono io!? Owen!?
..............
Sento qualcosa di molto
freddo e bagnato che mi fanno fastidiosamente aprire gli occhi e spaesata non
riesco a capire dove mi trovo. Alla fine realizzo di essere ancora nella sua camera,
la faccia bagnata con alcune gocce che cadono sul pavimento e… LE MIE BRACCIA E
GAMBE LEGATE ALLE DUE ESTREMITA DELL’ASTA DEL LETTO!?
ALEJANDROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!
-BRUTTO IDIOTA CHE COSA HAI FATTO!? Dove sei… DOVE SEIIII!!!!!-
Ho la furia negli occhi e
tento di tirare calci in aria ma non ci riesco. Se le gambe me le avesse
lasciate libere probabilmente, dopo avergli dato un calcio là dove non batte il
sole, SI SAREBBE TROVATO DELLE TRACCIE DI SANGUE NELLE URINE!
-Ci siamo svegliati
finalmente! Eh? La secchiata d’acqua allora è servita a qualcosa…-
-Che cosa mi hai fatto!?-
-Ancora nulla, ma ho
intenzione di prendermi con la forza qualcosa che le tue labbra sanno che mi
appartiene- Mi sorride diabolicamente
-…. Un bacio…- Continua lui
sussurrando
Imbecille! Non avrai MAI un bacio
da me! ...Mmh… ma forse questo è il solo ed unico modo per togliermelo dalle
scatole. So che mi schiaffeggerò da sola dopo averlo permesso… ma non c’è altro
modo per scappare
E allora metto in atto un’altra
delle mie terribili vendette. Vedrai, non ti piacerà!
-Dovrete tentare, signor
Burromuerto-
Dico fingendo una nota di
malizia nella mia voce.
Lui sorride e finalmente mi
bacia. No! Ma che finalmente?? Intendevo dire purtroppo. Sì, purtroppo!
Resta incollato a me per un bel po’ senza nemmeno aver intenzione di riprendere
fiato, io intanto assecondo il suo desiderio e, approfittando della sua
distrazione, tento di slegare il nodo con le dita della mano. Non è così tanto
difficile. Ci sono quasi. Manca poco prima di slegare l’ultimo pezzo di corda e
lui non smette di godersi il bacio. Bleah! Sì! Le mani sono libere! Sapevo che
la mia geniale mente non mi avrebbe abbandonata. Ora che ho fatto, mi prendo la
libertà di mordergli il labbro prepotentemente.
-Aaah! Tú eres el diablo!- (Spero sia giusto! Nda) Lui indietreggia
portandosi le dita al labbro morso.
Mi slego velocemente anche le
gambe e scappo nella mia stanza chiudendola a chiave.
Ora ho il fiatone e scivolo
dall’alto verso il basso della porta finendo seduta sul pavimento.
-E’.. soltanto… strategia-
Dico toccandomi le labbra con la mano.
(POV ALEJANDRO)
-Diablo! Ahhh…- Mi tocco
ancora il labbro ferito. Me la pagherai!
Il mio occhio cade sulla
lettera caduta per terra. Deve essere di Heather.
Strappo velocemente la carta
spinto da una rabbia irrefrenabile.
La leggo.
“Caro Alejandro, ho voluto
scriverti una lettera per poterti dire che sei l’essere più odioso e rivoltante
che io abbia mai conosciuto! Ma non è questa la vera ragione per cui ti ho
scritto. La vera ragione infatti è che ho deciso di andarmene via da questa
casa. Ora mi auguro che tu sia finalmente felice senza di me e con le tue
ochette che starnazzano in giro nude per la casa. Te l’ho detto. Il mio cuore
non ha mai battuto per nessuno e mai per nessuno batterà.
Dimenticami.
Heather.”
-Oh, Mi amor, dopo la notte
che abbiamo passato, non potrò mai dimenticarmi delle tue labbra. Mai-
Weeeiii! :D So di stare
facendo questi capitoli forse un po’ troppo lunghi e se vi dispiace questa
cosa, posso sempre renderli più corti in modo da non annoiarvi troppo! ^_^” Sta
a voi la scelta.
Spero vi sia comunque
piaciuto questo capitolo.
A presto!
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Capitolo 5 *** L'aggressione ***
x EFP 5
CAPITOLO 5:
Sono rimasta seduta sul
pavimento per qualche ora. La mia testa è di nuovo affollata terribilmente da
pensieri che riguardano quello che ho fatto ad Alejandro.
Invadono ogni altro mio
pensiero eliminandolo del tutto e queste vocine sono quasi sempre presenti ogni
volta che mi ribello a lui.
Una mi dice che sono stata
una scema a mordergli il labbro e che non è ciò che volevo realmente.
Ma per favore! Se c’è una
cosa che non è vera, è proprio questa!
Un’altra mi dice che ho fatto
bene: una piccola ma saporita vendetta per lo schiaffone che mi ha dato.
Questa vocina sì che ragiona!
Sono completamente d’accordo con lei!
L’ultima invece, sembra non
essere né dalla parte della prima, né dalla parte della seconda. Sembra essere
neutra. Infatti mi sussurra: “Da una parte hai assecondato il volere del tuo
orgoglio, ma dall’altra tu VOLEVI disperatamente quel bacio. Volevi averlo ed
ora lui ha riempito il vuoto. Era questo che ti mancava: il tuo cuore infatti,
prima pieno di ragnatele e oscurità, ha ripreso a battere veloce come una
volta.
Ed è questo ciò che conta.”
A quest’ultima non so che
cosa dire.
Sono d’accordo sul fatto che
l’ho morso per assecondare il volere del mio orgoglio, ma non ammetterò mai che
il bacio mi è piaciuto disperatamente! Proprio perché non è affatto vero!
Il mio cuore non ha nemmeno
battuto e MAI batterà, questo è quanto.
TUM TUM. TUM TUM.
-Non è possibile! No no, sarà
solo un attimo di… di… non so di cosa! Ma non batte certo per lui! Questo mai!-
Ah… ma da quanto tempo sarò
sveglia?
Controllo l’ora e sono… LE
SETTE DI MATTINA!? Perfetto! Ci mancava solo questa… quell’idiota non mi ha fatto
dormire! Facciamo così: mi addormento per qualche oretta e poi finalmente
scapperò di casa.
Mmh, indosso ancora il mio
pigiama estivo per fortuna. Prima di tutto chiudo a chiave la porta. Mi alzo,
raggiungo il letto e senza dar sfogo ad uno solo dei miei altri pensieri, mi
abbandono al sonno e mi addormento.
………………………………..
Mmh… Che ore sono adesso?
Le nove di mattina… Bene. Ho
dormito esattamente due ore, ora è il momento di fuggire.
Scendo avendo ancora un
leggero senso di stanchezza, ma d’altronde non mi sorprende. Quel testardo di
uno spagnolo mi ha “trattenuta” tutta la notte tra le sue braccia!
Uh? Ma dov’è la mia valigia?
Oh no! Me ne sono completamente dimenticata! E’ vicino alla porta di Alejandro.
Non mi sono ricordata di prenderla.
Argh, spero solo di non dover
rivivere due volte quel fantastic… bruttissimo momento con lui!
Esco dalla mia stanza e
cammino verso la porta socchiusa di Alejandro.
Mi abbasso per prendere la
valigia ma poi rialzandomi il mio sguardo non riesce a non guardare dentro la
sua camera. Vedo la metà di lui visto che per l’altra metà si vede solo la
porta. Sta dormendo di nuovo e questa volta con un sorriso soddisfatto. Sembra
quasi… un angelo quando dorme… e non il diavolo com’è solito essere durante il
giorno.
Scuoto leggermente il capo
per tornare alla realtà. No. Non devo farmi stupide illusioni. Lui NON è un
angelo, ma un diavolo. E basta.
Ma lui si sveglia di nuovo.
-Heather!-
Io mi spavento, prendendo con
me la valigia e scappo fuori da casa mia, ma girandomi vedo che Alejandro mi
insegue.
Corro per un po’ di metri volgendo
quasi sempre lo sguardo dietro di me quando finalmente riesco a seminarlo.
Finisco in mezzo alla folla riunita nella città e nella confusione qualcuno mi
versa addosso il drink che aveva in mano.
-State più attento! Che
gente…!- Dico.
-Mi scusi signorin… Heather?-
Dice quell’uomo. Ma come fa a conoscermi? Magari mi ha vista in televisione… Lo
guardo. No… Mi viene come un attacco di cuore in quel momento. Non è possibile!
Non lui! Chiunque, persino Alejandro, ma MAI lui.
-Ora… devo andare- dico in
tutta fretta cercando di scappare in tempo ma purtroppo quello che volevo io,
per lui non andava bene.
Mi prese stretta per un
braccio e mi tappò la bocca con la sua mano schifosa.
Tra le mie urla e grida
soffocate, mi trascinò lontano da tutta quella folla.
-Lasciami! Noi due non stiamo
più insieme e io non ti ho mai amato!- Dico liberandomi dalla sua presa.
Temevo che quell’idiota mi
avrebbe portata via... Con lui ho passato i peggiori momenti della mia vita.
-LASCIAMI, LASCIAMI! AIUTO!-
-Sta zitta!- lui soffoca i
miei urli baciandomi. Alejandro, dove sei?
Perché non ci sei adesso qui
con me?
Perché quando non ti voglio
ci sei sempre, mentre nel momento del bisogno non ci sei mai?
Ho BISOGNO di te… Ma solo ora
ovviamente!
E’ lui! Lo vedo! Sta
gironzolando per vedere dove sono in mezzo alla strada. Meno male…
-ALEJANDRO AIUTO! SONO QUI!-
Urlo e attiro la sua attenzione.
-HEATHER! LASCIALA SUBITO SE
NON VUOI SFIDARE L’URAGANO ALEJANDRO!- Urla all’uomo.
Lui corre verso di me con
l’ira negli occhi ed io sorrido sollevata. Ovviamente non perché sia arrivato,
ma perché così gli potrà dare una bella lezioncina in mio onore! Purtroppo i
miei attimi di felicità durano ben poco. O per colpa del fato, o per colpa di
qualcuno.
Preso dalla rabbia, l’uomo
che mi ha aggredita mi da uno schiaffo in faccia facendomi cadere a terra dal
dolore.
-E’ il tuo uomo eh? Mi hai
tradito brutta oca!- Io sono spaventata come non lo sono mai stata nella mia
vita e non riesco né a farlo ragionare, né a muovere un solo muscolo. Tutto
questo è successo perché mi sono fidanzata con lui! Ma che avevo per la testa
quando ho detto di sì?
Lui in quello stesso preciso
momento alza il braccio e con lo sguardo omicida, sta per farmi del male.
-NOOOOOOOOOOO!- Alejandro si
butta sopra di lui facendolo cadere a terra.
Lui… mi ha salvata! Nessun
uomo l’ha mai fatto per me…
Cominciano a picchiarsi a
morte: Alejandro si mette sopra di lui sferrando potenti pugni a quel viscido. Devo
fare qualcosa ma non posso competere con quell’uomo crudele! Mmh… se è per
questo nemmeno ricordo come si chiama…
Da quella dura lotta quello
uscito peggio è stato Alejandro. Dalla faccia si potevano notare bene dei graffi
sanguinanti e dei lividi talmente rossi da confondersi quasi con la sua
maglietta. Ma nonostante questo, sta per dargli il colpo di grazia.
Non ce la farà mai!
-Alejandro no!- Intervengo
appena in tempo.
Lui sembra fermarsi e dando
un ultimo potente spintone all’uomo, si alza barcollando un po’ e mi raggiunge
lentamente... ad ogni singolo passo che faceva, Alejandro perdeva l’equilibrio
e cadeva.
Io lo aiuto tenendolo per un
braccio in modo da non farlo cadere.
Giro accidentalmente lo
sguardo per vedere l’altro uomo ma vedo che si rialza faticosamente e gli tira
un ultimo, decisivo pugno.
Io mi metto in mezzo appena
in tempo e prendo il pugno al posto di Alejandro cadendo a terra sanguinante e
svenuta.
-HEATHER!.... CI VEDIAMO
ALL’INFERNO, IDIOTA!- Alejandro gli tira un pugno molto più forte degli altri
facendo cadere a terra l’uomo. E’ svenuto.
(POV ALEJANDRO)
Dopo avergli tirato l’ultimo
pugno, cado a terra distrutto. Sto perdendo molto sangue da ogni parte della
faccia: dalla fronte fino al mento ma di questo non mi importa. Mi importa di
Heather adesso.
-Ah… è… finita finalmente…
H-Heather stai bene?-
Fatico molto a parlare visto
che anche la mandibola è stata messa in mezzo alla lotta. La mia Heather non mi
risponde. Sta perdendo molto sangue dalla guancia a causa del pugno di quel
grandissimo figlio di... Non importa. E’ svenuta ormai.
-AIUTO! C’E’ QUALCUNO?
AIUTATECI!- Tento di richiamare l’attenzione di qualcuno ma purtroppo sono
fuggiti tutti vedendo la scena.
Brutti codardi!!
Mi faccio coraggio e tento di
alzarmi anche se fatico molto. Raggiungo il corpo del mio raggio di sole… è
solo un modo di dire, chiaro!?
Comunque, io la raggiungo e
la prendo in braccio. Vedo il suo collo che casca all’indietro e le braccia
deboli… Cammino per un po’ prima di arrivare finalmente a casa. Appena
l’appoggio sul letto, lei prende un grosso respiro e si sveglia.
-Che è successo!? Ah!- Mi
chiede portandosi direttamente la mano verso la guancia. Le fa male ancora.
-Lascia che ti guarisca- Le
dico prendendo uno straccio bagnato e tamponando la sua guancia.
-Ah! Fai piano!- Mi grida
appena lo straccio viene in contatto con la sua pelle.
-Chi era quello che ti ha
aggredita, Heather?-
-Ecco…- Sembra non volermi
rispondere e si alza girandomi le spalle. Lo so che è stato uno shock per lei
ma deve dirmi chi è!
-Heather… ti prego! Devo
sapere. Non fare l’orgogliosa anche in questi momenti-
E’ così testarda in fondo, ma
anche dannatamente bella in ogni circostanza… questo lo devo ammettere.
-Va bene allora. All’età di
quattordici anni, io e lui ci incontrammo fuori da una pizzeria.
Ci innamorammo profondamente
e per alcune settimane dopo quel giorno, eravamo già fidanzati ed eravamo
soprattutto molto felici insieme. In quegli anni io non ero mai stata così
orgogliosa come lo sono tutt’ora e infatti è stato lui la causa del mio
cambiamento.
Un giorno una mia ex amica
mi venne a riferire che lui, visto che ogni notte andava fuori senza dirmi
dove, si faceva quattro donne alle mie spalle e mi disse anche che quella
stessa notte sarebbe toccato a me.
Io scappai immediatamente
prima che potesse ritornare a casa… ma invece ritornò più presto del previsto,
completamente ubriaco.
Lui non mi permise mai di
scappare da quel giorno fino a quelli seguenti e mi proibì di uscire di casa.
Se mi avrebbe visto uscire, anche solo divertirmi o parlare con un uomo, mi
avrebbe picchiata.
Io però tentai parecchie
volte di scappare ma lui ogni volta mi scoprì.
Da quel momento mi picchiò
tutte le notti e tutte le notti piangevo disperata… era un inferno… fino a
quando non decisi di non aprire più il mio cuore a nessun uomo sulla faccia
della terra e di diventare spietata proprio come lui aveva fatto con me.
Riuscii a scappare solo
quando, un giorno, stufa di lui non gli diedi un calcio nelle parti basse. E da
lì… cambiò la mia vita- Concluse.
-Heather, io so di averti
dato questa impressione di me…- Mi alzo e le accarezzo il viso – ma sappi che
era il mio orgoglio che parlava. Non io… Non io…-
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Capitolo 6 *** Nella pizzeria ***
x EFP 6
CAPITOLO 6:
Non avevo mai visto Alejandro
in questo stato. Si era ridotto così per salvarmi e per rimediare allo sbaglio
che ho fatto molti anni or sono.
E sinceramente, anche io non
mi ero mai vista così da quel momento.
Erano anni ormai che non mi
mostravo così debole e non orgogliosa com’è successo oggi.
Ma non posso nemmeno
sciogliere ciò che ho fatto in quegli anni. Essere orgogliosa e non permettere
mai ad un uomo di mettersi con me, se non per strategia… ma non devono MAI
entrare in gioco i sentimenti.
Mi dispiace ma devo mostrarmi
forte anche adesso perché c’è un piccolo ma importante dettaglio che non gli ho
ancora detto: ho fatto una promessa e la promessa era che non mi sarei mai più
invaghita di un uomo e non posso scioglierla adesso.
Lui mi sta ancora
accarezzando il viso con tocco davvero delicato, ma mi faccio forza e ritorno la Heather di sempre.
-E mollami le mani di dosso!
E’ finito il momento della tenerezza, mio caro- Schiaffeggio la mano di
Alejandro e mi allontano.
-Mi era mancata la vecchia
Heather, anche se per mezz’ora…- Ammette lui.
-Beh, goditi questi bei
momenti perché da questo momento in poi non sarò più una stupida sentimentale
che racconta il proprio passato ad uno spagnolo palestrato da strapazzo! Chiuso
il discorso- Senza poter permettere ad Alejandro di spiccicare una parola,
corro in cucina.
Se gli dicessi la verità sul
fatto della promessa, probabilmente mi prenderebbe per scema.
Vedo che lui mi raggiunge con
stampato in faccia uno stupidissimo e odiato sorrisetto.
-E va bene, Heather. Ti avevo
proposto, anche se non direttamente, di poter cambiare per te e soprattutto per
ciò che hai passato ma vedo che sei rimasta ancora la solita Heather orgogliosa
e prepotente…- Lui si avvicina per dire l’ultima parola mentre io indietreggio
con la schiena attaccata alla lavastoviglie. -… che amo-
Chiudo gli occhi per qualche
secondo e rivolgo lo sguardo verso il basso.
-Ma io non ti amo…- Lui ride
e si prende gioco di me con lo sguardo, si avvicina e mi sussurra chiaramente:
-Mia piccola Heather, io so benissimo che non è così- Dopo aver detto quella
frase, lui si allontana a una distanza meno “affiatata” e imbarazzante. Ad una
distanza fra amici insomma! E ovviamente noi non lo siamo!
-Ma visto che preferisci che
noi due rimaniamo gli stessi egoisti di sempre- Continua lui –Resterò il solito
odioso Alejandro che ami- Detto questo se ne va.
L’unico mio pensiero per
adesso è che sono molto stanca ma devo mangiare.
Non faccio nemmeno molto caso
a quello che ha detto Alejandro.
-Andrò in pizzeria, non ho la
benché minima voglia di mettermi a cucinare!-
Prendo la giacca appesa al
manichino ed esco sbattendo la porta come mi è solito fare.
Mi accorgo che c’è un
atmosfera diversa ma non capisco che cosa sia. Magari è la gente che non
diffonde un chiacchiericcio troppo fastidioso come nelle altre giornate oppure…
ehi, ma qui in giro non c’è quasi nessuno.
Che strano. Per adesso però
non mi importa molto.
Arrivo finalmente alla
pizzeria più buona della città e mi metto seduta ad un tavolo libero mentre
aspetto che un dannato cameriere si accorga di me.
Comincio a leggere il menu di
oggi. Leggo nella pagina “le nostre pizze” e c’è una vasta scelta e sembrano
persino molto invitanti anche se non le ho nemmeno viste o mangiate. Wow, c’è
da leccarsi i baffi!
Abbasso la lista, sono pronta
a ordinare.
-Ciao, Chica- Mi giro di
scatto, Alejandro!?
-Che ci fai qui?- Gli chiedo
senza molto disprezzo nei suoi confronti, dopotutto mi ha salvata dal mio ex.
-Sembri contenta di vedermi-
Mi dice in tutta risposta.
-No, ci sono due motivi per
cui io non ti rispondo così fredda: uno. Perché
siamo in un ambiente pubblico e non voglio fare una brutta figura. Due.
Perché riconosco quello che hai fatto per me in città, ma non ti ci abituare!-
-Interessante, se continuo
così magari riesco a ottenere la tua fiducia ma, ovviamente, non c’è fretta- Mi
risponde lui.
-VAI AL DIAVOLO!- Urlo.
Un’atmosfera imbarazzante si cela in tutta la pizzeria mentre il cameriere
rompe il silenzio della gente richiamando la mia attenzione.
-Volete ordinare, signori?-
Sto per rispondere quando
Alejandro mi interrompe. Maleducato!
-Parlo io adesso. Sì, io
ordino una pizza alle quattro stagioni e una birra media mentre lei prende una
speck e zola con una coca cola-
-Bene. Mi potreste passare i
menu, per favore?-
-Certo.-
Il camerieri prende in mano i
menu e si allontana con le nostre ordinazioni.
-Non era quello che volevo
io!- Dico rompendo il silenzio.
-Lo so ma non potevo
permettere che urlassi un’altra volta, mia cara- Mi risponde lui. Uff… è
diventato lo stesso odioso Alejandro di sempre!
-Allora…- Continua lui –che
ne dici se dopo aver finito di mangiare, ci facessimo un giretto?-
-Un… giretto?- Domando io.
-Sì! Un giretto! Sai, quando
due persone vanno in giro per la città magari anche divertendosi un po’…-
Idiota, so cos’è un giretto! Non sono stupida!
-Mi prendi in giro, Al?- Dico
io piuttosto adirata.
-Non chiamarmi Al!- Sbraita
lui.
-Signori, ecco le vostre
pizze. Volete un caffè?-
-Sì-
-No-
Diciamo insieme due risposte
diverse mentre il cameriere si annota l’ordinazione di Alejandro mentre si
allontana dal nostro tavolo.
Secondo me adesso sta
pensando: “sono strani quei clienti”.
-Vedo che ci intendiamo
perfettamente- Dice Alejandro prima di scoppiare a ridere.
-Non mi seccare-
-Non hai ancora risposto alla
domanda- Mi fa ricordare lui.
-Oh sì, il giretto-
-Allora, dopo ci andiamo?-
Insiste lui.
-E che cosa ci guadagno io?-
Dico mostrando un sorrisetto piuttosto cattivo.
-Facciamo così: se vieni
fuori insieme a me io farò il bravo appena saremo tornati a casa mentre se non
accetti non ti permetterò nemmeno di andare in bagno senza di me!- Conclude
finalmente Alejandro.
-Beh, già lo fai!-
-Ma in bagno ti faccio andare
da sola, no?- Dice mentre comincia di nuovo a ridere.
-Non per molto secondo me!-
Sbuffo. –E va bene, Alejandro. Andremo… insieme al… giretto- Dico con disgusto.
-Vittoria! Sapevo che ti
avrebbe fatto piacere- Mi dice malizioso.
-Toglitelo dalla testa!
Piuttosto, dobbiamo ancora mangiare!- Dico mentre taglio e mangio la pizza
velocemente. Ho una fame da lupi!
-Wow, la bella Heather ha
molta fame a quanto vedo! Sembri un maiale- Si mette a ridere come un idiota e
io mi accorgo che… effettivamente ha ragione. Ho dei pezzi di pomodoro sulla
faccia che cascano sul piatto e sembro che mangio come un vagabondo! Subito mi
correggo e mi pulisco la faccia con il tovagliolo.
-Molto spiritoso Alejandro!-
Dico con tono acido.
-Sì e poi sarei io quello
spiritoso- Si mette di nuovo a ridere. –Parla quella con dei pezzi di pomodoro
in faccia-
-Mi scusi, il suo caffè-
Alejandro appena vede il cameriere smette immediatamente di ridere. Anche se
qualche risata gli scappa lo stesso.
-Sì, grazie. Eccole 20 euro e
si tenga il resto. Siamo di fretta- Dice mentre finisce di bere per poi alzarsi
e prendendomi per mano.
-Buona giornata allora-
Usciamo dalla pizzeria sempre
per mano per poi staccarla da quella di Alejandro.
-Mi era sembrato che ti facesse
piacere tenermi per mano-
-Sbagliato ancora una volta…
era per…-
-Sì, sì lo so. Era per non
fare una brutta impressione- Dice completando la mia frase.
-Non mi interrompere, Al!-
-Ti ho detto di non chiamarmi
Al!- Urla lui.
-Non ti pare che ci sia
un’altra atmosfera in giro?- Dico cambiando discorso.
-Ora che mi ci fai pensare,
no- Dice lui prendendomi in giro.
-Sii serio diamine! La gente
oggi non è in giro per le strade ed è molto strano secondo me. Non è mai
successo-
-Beh se ti interessa tanto
entra e chiedi se sanno qualcosa- Dice Alejandro.
-Hai ragione-
-Ancora?- Dice lui.
-PIANTALA!- Dico entrando
ancora nella pizzeria e dirigendomi al bancone per chiedere se sanno qualcosa
di quello che sta succedendo.
-Heather? Non chiederai mica
vero? Io scherzavo!- Urla Alejandro da fuori ma faccio finta di niente.
-Mi scusi, sa perché in giro
c’è un clima diverso…? In fatto di rumore intendo!-
-Sì, oggi è arrivato un circo
in città e sembra aver attirato l’attenzione di tutti! E’ proprio dietro
l’angolo. Basta girare a destr…- Io la interrompo.
-Sì non mi interessa, grazie
comunque. Buona giornata- Dico girandole le spalle e dirigendomi verso
l’uscita.
-Buona… aem… giornata allora-
Dice la ragazza del bancone.
Esco dalla porta e vedo
Alejandro appoggiato al muro e senza guardarmi mi domanda:
-Allora? Hai scoperto
qualcosa della tua stupida teoria?-
-Spiritoso. Sì, ho trovato la
risposta che cercavo comunque- Rispondo con aria di superiorità.
-Cosa!?- Si gira verso di me
e mi guarda –vuoi dire che c’è una ragione vera e propria!?-
-Certo che c’è! Di che ti
stupisci?- Dico io soddisfatta
-C’è un circo comunque e a
quanto pare deve aver attirato l’attenzione della maggior parte della città-
Dico senza aspettare la risposta di Alejandro.
-Magari possiamo dare
un’occhiata- Dice lui.
-… Non mi interessa uno
stupido circo! Piuttosto, affrettiamoci per fare un “giretto” e cerca di stare
zitto!-
-Certamente, Chica. Ma sappi
che non c’è guerra senza combattere!-
Ciao a tutti!
Eccovi il sesto capitolo J
Vi piace? Nel prossimo farò
la giornata che passeranno loro due.
Oh, lo so che faccio anche
dei titoli schifosi però non ho molte idee L
Spero comunque che vi
piaccia.
Alla prossima!
Ele.
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Capitolo 7 *** Una giornata insieme ***
x EFP 7
CAPITOLO 7:
Adesso Alejandro mi sta
letteralmente trascinando a vedere quello stupido circo dove fanno esibizioni
davvero rivoltanti per me.
No, non sono proprio in vena
oggi.
-Dai Heather! Corri o faremo
tardi!- Mi urla Alejandro piuttosto distante da me.
-Ma vacci da solo, non ho
tempo da perdere io!-
Ovviamente quel casanova non
mi lascerebbe mai da sola senza di
lui.
E questo è un particolare
piuttosto irritante della sua personalità!
Nonostante io non voglia
andarci, lui mi prende per un braccio e mi porta verso il tendone di quel
dannato circo.
Non ci posso credere! Oggi è
proprio il mio giorno fortunato, ovviamente se non consideriamo anche il “giretto”
che dovrò fare assieme ad Alejandro.
Il circo per nostra sorpresa,
è chiuso.
-Dannazione, siamo arrivati
tardi! Se tu non ti fossi fermata a- Io lo interrompo bruscamente e intervengo.
-Colpa mia dici? COLPA MIA!?
Sei tu che mi hai intrattenuta più del dovuto alla pizzeria. Se non mi avessi
seguita, magari ora saresti al tuo bel circo a goderti lo spettacolo anche
senza di me!-
Alejandro però non si
scompone. Rimane calmo e lucido. Anche troppo.
Poi, ricomincia a parlare.
-Mia cara, non avrei comunque
potuto andarci perché non avrei saputo del circo appena arrivato in città- Dice
lui.
-Argh, andiamo prima che tu
mi faccia venire una crisi isterica!-
-Ai suoi ordini, mi amor-
-Non chiamarmi così!- Dico
seccata.
Noi due torniamo indietro
visto che il circo era stato chiuso appena siamo arrivati.
La gente che era uscita da lì
si stava dirigendo ad un altro posto invece di ritornare al clima noioso e
rumoroso di sempre.
Spero che non ci sia un altro
circo! Uno è già troppo.
Io volevo evitare di seguirli
ma Alejandro, preso dalla curiosità, non fece altro che tirarmi come un
cagnolino al guinzaglio per vedere quale altra attrazione era arrivata.
C’era solo un muretto a
separarci da quel qualcosa. Oltrepassato, vedemmo finalmente che c’era… UN LUNA
PARK!?
Non è possibile…
-Ma questo è un incubo- Dico
annoiata.
-Oh, vedrai che ti divertirai
in mia compagnia-
-Evviva, non vedo proprio l’ora-
Dico sarcasticamente.
E per nostra sfortuna, il
Luna Park era stato aperto da poco e c’era già parecchia gente pronta a “sbizzarrirsi”,
ma non certamente la sottoscritta.
Non con Alejandro.
Ma visto che appena conclusa
questa terribile giornata, lui mi avrebbe lasciata in pace, dovevo resistere
ancora un po’.
Come prima attrazione,
scegliemmo il salone degli specchi.
Appena pagato il giostraio,
ovvero il proprietario dell’attrazione, entrammo separati sperando di trovare
poi l’uscita e intanto, ci insultavamo a distanza.
-Sei un bambinetto! Scegliere
il salone degli specchi è davvero troppo!- Urlo per prima mentre cercavo di non
sbattere contro la mia stessa immagine.
-Ah sì? Beh, tu che cosa
avresti scelto allora? La giostra dei bambini piccoli col cavalluccio per
caso?- Il suo tono e le sue parole mi facevano davvero irritare!
Ora che potevo vederlo
davanti a me, gli diedi in tutta risposta un pugno in faccia ma finii per
colpire lo specchio e farmi male alla mano. Era solamente uno dei suoi tanti
stupidi riflessi che, mi illudevo, probabilmente erano lì per farmi ricordare
che era sempre a destra, a sinistra, dietro o davanti a me.
Sento una leggera ma stupida
risata da parte di Alejandro.
-Ti sei fatta la bua?-
-Vai al diavolo Alejandro,
ovunque tu sia!- Si riuscivano a capire solamente le parole di quel casanova là
dentro, per il resto vedevo la mia immagine proiettata sugli specchi davanti a
me. Non vedevo nemmeno più l’immagine di Alejandro… e non sentivo più neanche
la sua voce.
-Brutto idiota, sei uscito
lasciandomi qua da sola! Ma troverò l’uscita, sappilo!-
-Non serve…- Sento qualcosa
che mi cinge la vita dietro di me. – Sei già arrivata-
Mi giro di scatto.
-Come hai potuto lasciarmi là
da sola!?-
-Piano, Heather! Non ti ho
risposto per una volta ma volevo vedere se riuscivi a trovare l’uscita dal tuo
egoismo- Dice ridendo.
-L’egoismo non è un
labirinto di specchi in cui ci puoi andare a sbattere!-
Che idiota che è. E poi, come
si permette di dire che sono egoista!? Io sono quel che sono, punto.
-Beh, dipende dai punti di
vista- Risponde lui effettivamente sereno.
-Dove vorresti arrivare?- Gli
chiedo mandandogli uno sguardo agghiacciante.
Ma lui si mette a ridere. –Andiamo
che è meglio- Dice porgendomi la mano ma io la respingo e scendo per conto mio
seguita da Alejandro.
-So anche scendere da sola,
grazie!-
Da lì il pomeriggio l’abbiamo
passato su giostre e attrazioni diverse. Sulle montagne russe…
-Coraggio, tesoro.
Abbracciami altrimenti potresti cadere-
-Non ci penso nemmeno per
tutto l’oro del mondo!-
-Ma per un milione di
dollari?-
-La smetti di torturarmi su
quella storia del vulcano!?-
Zip zip.
-Solo se mi abbraccerai- Su
di lui si era creato un sorriso malizioso e convinto. Cos’ha architettato
questa volta?
La giostra parte e tutto
procede bene. Poi, davanti a noi appare la prima lunga discesa. Mi accorgo che
la cintura si è rotta e poi guardo Alejandro con lo sguardo omicida prima di
vederlo fischiettare con aria innocente.
-ALEJANDRO!-
-Attenta che si parte, tesoro
oh e… tieniti ben aggrappata alla sbarra… sempre se ci riesci- Ride prima di
tenersi molto forte. Poi, la discesa si avvicina.
-AAAAH!- Mi tengo con tutte
le mie forze alla sbarra lì vicino anche se sono senza cintura di sicurezza a
causa di quell’idiota di Alejandro.
La discesa era arrivata ma
sembrava non finire mai. Le mie mani sudavano da morire e stavano per staccarsi
e quindi sperando che questo mi avrebbe salvata, mi aggrappai al collo di
Alejandro senza strozzarlo e notando un senso di soddisfazione nei suoi occhi.
Ora è ufficiale: a casa mi schiaffeggerò senza ritegno!
Appena scesi dalle montagne
russe…
-Piaciuta la corsetta tra le
mie braccia?- Lo schiaffeggio.
-Stai zitto o ne ricevi
altri, molto simili a questo!-
Poi passammo alla bocca della
verità:
-Mmh, vediamo a che livello
di cattiveria sei arrivata- Dice ridendo.
-Piantala, mi stai seccando,
asino!-
-Ho capito, devo iniziare
prima io- Così facendo, infila la mano nella bocca di quell’inutile e stupida
statua e vede uscire un fogliettino con tutti i risultati.
-Di sicuro sono tutti
risultati fasulli- Dico sicura.
-Tu aspetta i risultati e poi
potrai dire la tua-
Lui legge il fogliettino poi
mi dice a voce i risultati
-Salute: 9 Amore: 9
Vita: 7 Fortuna: 8 e sesso beh, ovviamente 10!-
-Sei disgustoso! Ha solo
provato a indovinare quella pietra da strapazzo!-
-Tu dici? Allora proviamo a
vedere cosa dice della tua- Dice per poi infilare a forza la mia mano nella
bocca gelata di quell’attrazione assolutamente inutile.
-Ehi! Chi ti ha dato il mio
permesso!?-
-Mmh… è molto
interessante. Salute: 10 Amore: 6
Vita: 9 Fortuna: 9 e sesso: 1-
Lui sembra volermi dire un
paio di cose con lo sguardo portando la metà delle sue labbra all’insù.
-Che hai da guardare!? Sulla
fortuna poi direi proprio che non ci siamo. Io ho sfortuna non fortuna!
Soprattutto adesso…-
-Secondo me hai proprio una
fortuna a invidiare, perché sei qui con me ovviamente.
Per quanto riguarda l’ultimo
risultato… da uno possiamo farlo diventare ad un dieci se vuoi…- Gli do un
altro ceffone ma questa volta molto ma molto più forte.
-Provaci e sei morto! Ora
lasciami in pace!-
-A… A… A… ricordati del patto
Heather- Mi ricorda lui.
-Argh! Al diavolo quel patto
del cavolo!- Dico mentre aspetto che Alejandro si riprenda dallo schiaffo.
-Hai finito?- Dico
impaziente.
-Se intendi che ho finito di
riprendermi dallo schiaffone che ho ricevuto è un sì ma se intendi che ho finito
di corteggiarti… allora è un no- Finisce lui.
-Bene! Non ci poteva essere
notizia migliore di questa evidentemente! Muoviti, che cosa ci manca ancora da
fare?- Dico cercando di far finire questa maledettissima giornata.
-Per ora propongo una pausa…
se non ti dispiace- Dice lui.
Io vado diretta al chiosco lì
vicino senza degnarlo di uno sguardo o di una risposta e ordino subito un
drink.
-Prendo anch’io un drink
allora- Interviene Alejandro appoggiato al bancone di fianco a me mentre mi
guarda.
-Mi scusi ma ci è rimasto
solo un drink da poterle dare- Dice il proprietario del chiosco.
-Allora io non- Prima di
rispondere Alejandro mi interrompe.
-Va bene. Lo divideremo…
insieme- Dice guardandomi sorridendo prima di continuare –Almeno due cannucce
ce le avete?-
-Certamente signori, ecco le
vostre cannucce- Dice il proprietario.
Alejandro prende posto ad un
tavolo lì vicino con il drink in mano e con la mano che tocca più volte la
sedia vuota, mi invoglia a sedersi a bere con lui.
NO! MAI
E POI MAI! Ho sopportato il salone degli
specchi, la bocca della verità, le montagne russe e il resto ma MAI mi
permetterò di sedermi e di bere insieme a lui come una perfetta coppia!
Solo a penarci mi viene il
voltastomaco!
-Andiamo, Heather il drink
sarà l’ultima cosa della giornata- Dice Alejandro.
-No, Alejandro. Ho sopportato
tutto ciò che abbiamo fatto sulle giostre ma questo è veramente troppo-
-Andiamo, solo questo e poi
ti lascerò stare. Coraggio, che ti costa?-
Mi costa molto, tu non ti
preoccupare!
-Ah… E va bene, bambinetto
viziato! Ma la pagherai, promesso- Dico sedendomi di fronte a lui e afferrando
quella stupida cannuccia con la bocca.
Lui fa lo stesso ma
avvicinandosi a me ancora di più mentre io ignoro il suo sguardo “invitante”.
Con la mano mi prende il viso
e lo avvicina al suo togliendo la cannuccia dalla mia bocca e… No! Ma che
faccio!? Sono forse impazzita? No, non mi indurrai in un altro tuo incantesimo
Alejandro.
Così appena finito di bere il
drink mi alzo di scatto e vado al bancone a pagare e me ne vado anche se sono
seguita da Alejandro.
Io cerco comunque di evitarlo
e di affrettare il passo fino a trovarmi involontariamente a correre.
Ma per fortuna la mia casa è
lì di fronte. Corro ancora un po’ ed entro in casa chiudendomi a chiave nella
mia camera.
Sento la porta di casa
sbattere violentemente e ascolto i passi di Alejandro dirigersi verso la mia
stanza… per poi stupirmi per il fatto che si fermano e poi tornano indietro
verso la sua camera per poi chiudere la porta.
Mi butto sul letto con il
fiato stravolto e… il cuore che batte a mille.
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Capitolo 8 *** La vendetta è un piatto che si serve freddo ***
x EFP 8
CAPITOLO 8:
Questa volta a parlare per
primo e per la maggior parte della durata della storia sarà Alejandro.
Beh, l’avvertenza era
solamente questa ;)
E’ appena
conclusa una bellissima ma poco duratura giornata in compagnia della ragazza
più cattiva che si potesse mai immaginare!
Forse ho
esagerato con la faccenda del drink, ma ho esagerato a tal punto da farla
scappare e chiudere nella sua stessa camera?
Bah, non mi
interessa adesso. So solo che ora sono disteso sul mio letto a baldacchino
adirato perché magari lei avrebbe potuto anche solo rispondere a tutti i miei
corteggiamenti!
Ma il motivo
della mia rabbia è un altro anche se preferisco non continuare a ricordarlo.
Come ha potuto, o
meglio, come si è permessa di lasciarmi lì da solo senza degnarmi di uno
sguardo!? Magari questo è uno scarso motivo per cui essere arrabbiato però lo
sono lo stesso.
Argh, avevo
promesso a me stesso di non ricordarmelo! Mi duole la guancia… e solo per colpa
di quella grandissima…!
Ok, Heather. Da
questo momento basta corteggiamenti. Ti colpirò dove fa più male e ti farò
provare quel sentimento che fa morire dentro: la gelosia.
E tutto questo
invece, si chiama vendetta, che
risponde a tutte le cattiverie che mi hai fatto.
E saprò
esattamente come fare. Per prima cosa apro leggermente la porta della mia
camera da letto così potrà avere anche la visuale di quello che starò per fare!
Prendo in mano il
mio cellulare e digito il numero di telefono di una ragazza qualsiasi, non mi
importa chi, tanto chiunque potrà
andare bene.
Anche filtrare
con una racchia potrebbe far scoppiare di gelosia Heather.
E questo è
esattamente ciò che mi serve.
-Pronto?- Dice
l’altra ragazza.
-Hola chica, sono
Alejandro. Vieni adesso a casa mia. Mi è arrivata improvvisamente voglia di
prenderti fra le mie braccia- Dico con poca convinzione.
-Hahaha, ok
arrivo subito Alejandruccio- Dice riattaccando. Bleah, forse ho scoperto un
altro soprannome che odio oltre ad “Al”.
Din don.
Ah però! E’ già
arrivata? Chissà chi caspita ho chiamato. Beh, è il momento di scoprirlo.
Mi fiondo ad
aprire la porta prima che lo faccia Heather, intanto intravedo la porta della
sua stanza che si apre di poco e lei che spia la “bella” situazione.
-Carmen! Vieni,
entra- Dico invogliandola ad entrare mentre le bacio la mano intanto che guardo
Heather soddisfatto dalla sua espressione di gelosia, ma soprattutto, dal suo
sguardo agghiacciante.
Carmen è una
donna molto bella, lo devo ammettere. Con i lineamenti perfetti, un corpo
assolutamente da invidiare, un viso che farebbe invaghire chiunque, gli occhi
azzurri che brillano alla luce del sole, i capelli lisci e setosi di un colore
biondo, ma c’è una cosa che purtroppo ha come tutte le altre ragazze del mio
passato: cade direttamente ai miei piedi solo udendo la mia voce.
-Pulcino, tua
moglie non è in casa vero?- P-Pulcino!? Moglie!? Ma quando mai io…
Flashback-
-Pulcino, la
ragazza che è sempre a casa tua non c’è ora vero?- Dice la ragazza leggermente
sbronza come me dopo una nostra solita notte tra le coperte della mia stanza.
-Quella è mia
moglie, tesoro. No, non c’è adesso-
Fine flashback-
Mi do uno
schiaffo mentalmente da quanto sono stato stupido quella notte, ma nonostante
questo, vedo Heather rossa come un pomodoro sulla soglia della porta che mi
fissa con un po’ di imbarazzo. Forse perché Carmen ha detto che era mia moglie.
-No lei non c’è.
Ma… che ne dici di andare nella nostra camera
da letto?- Dico con un finto sorriso malizioso e sottolineando quel “nostra” in
modo da far ingelosire ancora di più la cara Heather.
E direi che ci
sto riuscendo alla grande.
-Oh, tu hai
sempre saputo come fare per corteggiarmi- Dice lei con un sorrisetto malizioso
degno di una professionista. Ma non provo così tanta convinzione nel volerla
corteggiare, non è la stessa cosa se la donna è Heather.
E’ totalmente
diverso e di un sapore molto più invitante con Heather.
Non che io mi sia
innamorato ovviamente!
A distogliermi
dai miei pensieri questa volta è una frase quasi sussurrata di Heather.
Mi stupisce
questa cosa, lo devo ammettere.
-Culona
portaerei!- Wow, da lei mi sarei aspettato di tutto! Ma non certamente questo.
Prima di farla
sedere sul letto, mando a Heather un bacio da lontano per poi farle
l’occhiolino accorgendomi di uno sguardo gelido in tutta risposta e lasciando
la porta un po’ aperta.
Mi siedo sul
letto e comincio a corteggiarla.
-Sei la ragazza
più sexy dell’universo. Mi hai letteralmente stregato col tuo fascino- Dico
cominciando a giocare con i suoi capelli biondi arricciandoli uno ad uno sul
dito indice.
-E tu sei il più
dannatamente sexy di tutti i super fusti mai incontrati!-
Modestamente non
posso fare a meno di sorriderle per la sua… sincerità.
-Ma tu ami tua
moglie alla follia, altrimenti perché l’avresti sposata?- Dice lei continuando.
Intanto noto che
Heather sta origliando osservando con una certa gelosia la scena e un certo
rossore cala sulle sue gote delicate, ma ovviamente cercando di nascondere
entrambe le sensazioni, ovvero la gelosia e l’imbarazzo.
Le si legge negli
occhi che vorrebbe disperatamente essere al posto di Carmen.
Essere
corteggiata come faccio con lei, renderla mia in una sola notte, guardarla con
lo stesso interesse che faccio finta di provare per le altre ragazze.
-Alejandro?-
Carmen mi fa ritornare alla realtà anche con un leggero schiocco delle dita
davanti alla mia faccia.
-Perdonami, stavo
pensando a quanto tu fossi incantevole- Dico mentendole e baciandole nuovamente la mano.
-Oh dai smettila,
Alejandro. Così mi farai arrossire- Dice circondata da una risatina.
Noto la rabbia
sul viso di Heather, ora la sto facendo diventare gelosa al massimo. Ora vedi
cosa si prova, vero? La senti quella sensazione così forte da voler tentare di
ucciderti dall’interno, eh?
Ma ora ci vuole
un tocco finale per inquadrare bene la situazione. Un bacio.
-Mi permetti di
darti… un bacio?- Le chiedo da perfetto gentiluomo, ma soprattutto per far
capire cosa sta succedendo alla stessa ragazza che origlia fuori dalla mia
stanza.
Lei non risponde
e chiude gli occhi, segno evidente che era un sì.
Mi avvicino
lentamente e sto per baciarla davanti agli occhi della mi chica, facendola
bruciare di rabbia incontrollata.
Ma quando ormai a
distanziarci sono pochi millimetri, noto che Heather entra velocemente e tira
per i capelli Carmen, facendola urlare.
-AAAAAH!
ALEJANDRO AIUTAMI!!!!-
-Ora sai cosa si
prova, oca da quattro soldi? Eh? Eh!?- Dice Heather con degna sfacciataggine.
Su di me si cela
un sorrisetto compiaciuto. Ho raggiunto il mio scopo.
-AAAAAH!- Carmen
si libera dalla presa di Heather e girandosi verso di me vede che sono
piuttosto tranquillo.
-Ora basta.
Alejandro, tra noi due è finita! Cancella il mio numero e non cercarmi più!-
Dice Carmen piuttosto arrabbiata e offesa, prima di prendere le sue cose e
andarsene sbattendo la porta di casa.
La osservo
scappare dalla finestra in lacrime, ma non provo nessun rimorso.
-Bene. Ora che se
n’è andata…- Prendo dolcemente le candide braccia di Heather e la faccio sedere
su di me –dimmi che scoppiavi dalla gelosia- Dico con un pizzico di malizia.
-Lasciami! Non
puoi fare come ti pare e piace in questa casa, appartiene a me! Perciò l’ho
fatta andare via!- Dice tentando di alzarsi ma io la tiro nuovamente sulle mie
ginocchia in modo da farla sedere di nuovo.
Comincio a
tirarla contro il mio petto e le parlo nell’orecchio.
-Sappiamo
entrambi che non è così, mi amor-
Sento che un
brivido le percorre il corpo.
-Ah sì?- Dice
liberandosi dalla mia presa e spingendomi facendomi cadere sdraiato a terra.
–Ma tu non ti sei nemmeno accorto che sei l’essere più rivoltante dell’intero
universo e sei talmente stupido che non sai nemmeno la vera ragione di ciò che
ho fatto a quella sottospecie di donnaccia appena uscita da un intervento
chirurgico!- Dice lei urlandomi contro.
Io non la ascolto
gran che e in risposta a qualsiasi cosa abbia detto, la faccio cadere sopra di
me.
-Ora siamo faccia
a faccia e sarà più facile per me ascoltarti per bene. Ma anche toccarti-
-Toglimi le mani
di dosso!-
-Ma se io non sto
ancora facendo niente! La tua
immaginazione ti gioca brutti scherzi, eh?- Dico ridendo e gestendo il corpo al
posto suo. Le prendo entrambe le braccia e le posiziono sopra al mio petto per
poi percorrere il perimetro della sua schiena con le dita.
La cosa che mi
sorprende è che non si sia mossa da quella posizione.
E poi…
involontariamente ci avviciniamo senza distogliere lo sguardo dagli occhi
dell’altro.
Ormai pochi
millimetri si distanziano dalle nostre faccie.
Ma Heather fa il
primo movimento e…
Ehiii! *le
lanciano i pomodori* ahi! Ehi! No fermi!
*sputa salsa di pomodoro*
-LA
TUA STORIA FA PENA!-
Nuuuu vi prego
D: Risparmiatemi!
-Allora continua!
Tanto fa già pena di suo!-
Hehehe, ma devo
continuare nel prossimo capitolo, non capite?
*le lanciano
pomodori*
Aaaaah D:
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Capitolo 9 *** Una sfida che può rivelare molte cose ***
x EFP
CAPITOLO 9:
-Toglimi le mani
di dosso!-
-Ma se io non sto
ancora facendo niente! La tua
immaginazione ti gioca brutti scherzi, eh?- Dico ridendo e gestendo il corpo al
posto suo. Le prendo entrambe le braccia e le posiziono sopra al mio petto per
poi percorrere il perimetro della sua schiena con le dita.
La cosa che mi
sorprende è che non si sia mossa da quella posizione.
E poi…
involontariamente ci avviciniamo senza distogliere lo sguardo dagli occhi
dell’altro.
Ormai pochi millimetri
si distanziano dalle nostre facce.
Ma Heather fa il
primo movimento e…
SCIAFF!
Un altro bello
schiaffone sulla guancia.
-Che tu non ti
permetta mai più di tentare di
baciarmi!- Dice lei alzandosi frettolosamente.
-Oh, non
preoccuparti. Quando vorrò baciarti ancora, te ne accorgerai- Dico alzandomi
anch’io e sfoggiando uno dei miei migliori sorrisetti maliziosi.
-Sei un illuso!-
Prima che io potessi spiccicare una singola parola, qualcuno bussa alla porta
di casa piuttosto impaziente.
-Chi è!?- Urla
Heather adirata.
-Se mi apri
magari lo scoprirai tu stessa!- Risponde questo qualcuno.
Anche se a parer
mio, ha una voce vagamente familiare.
Heather senza
rispondere e con passo pesante, va ad aprire a questo rompiscatole di…
CHRIS!?
-Che diavolo ci
fai qui!?- Urla Heather contro quel sadico conduttore.
-Ma che domande,
sono qui per portarti alla festa! Quella che hai accettato qualche giorno fa!-
Dice lui. Oh oh… mi sa che sono nei guai… anzi, nei pasticci!
-Di quale razza
di festa stai parlando? Io non ho mai accettato di- Heather si interrompe
bruscamente e da un’espressione da non capiente, assume la forma di
un’espressione aggressiva. Credo che abbia scoperto cosa ho fatto… Bene,
Alejandro, preparati a sprofondare nell’abisso più profondo della sua bellezz-
rabbia!
Della sua rabbia!
-Alejandro…
Alejandruccio mio…?- Heather pronuncia il mio nome non con dolcezza, bensì con
tono da “ora ti ammazzo”
-Sì, mi amor?- Dico nervoso.
-CHE DIAVOLO HAI
FATTO!? COME TI SEI PERMESSO!?-
-E’ anche casa
mia, o sbaglio?- Mi difendo io.
-Sbagli eccome!
Questa è casa mia, non tua! Solo mia e tu mi sei solo di intralcio!-
La detesto quando
fa così.
-Super
vendicatrice e innamorato pazzo? Avete finito di scambiarvi sguardi amorosi?
Dobbiamo andare, l’autista non si paga da solo perciò vi consiglio di portarvi
dietro una mancetta- Dice Chris interrompendo quegli attimi così imbarazzanti
di sguardi… aem… non amorosi! No, non lo erano proprio. Erano sguardi di odio
puro, altro che!
-Non sono
innamorato di questa qui!-
-Beh, di sicuro
io sono una super vendicatrice invece!- Dice lei.
Senza dire altro,
saliamo sulla macchina dell’autista e ci dirigiamo chissà dove per questa festa
da strapazzo. Ma ho accettato di andarci insieme alla mia chica anche per un
motivo ben specifico…
Per tutto il
viaggio nessuno ha parlato o solo fiatato. Nemmeno quando respiravamo si
sentiva nulla. Abbiamo passato tutto il tempo a guardare fuori dal finestrino.
Io a sinistra e lei a destra. Non ci siamo mai incrociati con lo sguardo,
nemmeno una volta. Comincio a pensare che se la sia presa...
Appena arrivati,
nessuno osava scendere dalla macchina.
Fu l’autista a
interrompere quel silenzio, ormai diventato inquietante.
-Potete anche
scendere, vi dirò quanto dovrete pagare quando vi riporterò a casa vostra. Buon
divertimento-
Io esco
immediatamente dall’auto e vado verso la porta di Heather.
Come un
galantuomo, gliela apro invitandola ad uscire e porgendole una mano per
aiutarla.
-Prego, signorina-
Dico io scherzando.
-So scendere
anche da sola e non facendomi aiutare da un finto galantuomo!- Dice acidamente
scendendo dall’auto senza degnarmi di uno sguardo e dirigendosi, quasi
correndo, verso la festa di Chris.
Spalanca
violentemente la porta e tutti gli invitati, ovvero tutti gli ex concorrenti,
la fissano zittendosi all’istante.
Ma l’atmosfera
peggiora appena raggiungo Heather su per le scale.
Tutti cambiano
espressione diventando maliziosi. Bah, idioti.
-Che avete da
guardare?- Sbotta Heather.
-Ma guarda chi
c’è, Heather! Come va la vostra storia d’amore?- Da dietro la “folla” sbuca
Duncan facendosi spazio tra i concorrenti.
-Vai all’inferno-
Dico io.
-Ehi amico,
calmati. Dopotutto se non volete baciarvi in pubblico, bastava dirlo- Dice per
poi scoppiare in una fragorosa risata da pezzente ubriaco.
Io?
Baciare
quella? L’ho già fatto ma decisamente non sono ansioso di
rifarlo!... Nel senso che io non voglio che lei mi dia un calcio nei
gioielli!
-Aehm aehm.
Squadra di sfortunati, un po’ di attenzione!- Urla Chris da sopra un
tavolo. Bah, quello è proprio fuori di testa.
-Allora, per
rendere le cose un po’ più “piccanti” in questo mortorio, ho deciso di fare una
mini-sfida in memoria dei vecchi tempi! Che ne dite?-
Da tutti i
presenti si udirono urla di ogni genere: Da Duncan che gridava…
-Ma ci hai preso
per i fondelli, amico?-
A Lindsay che
diceva una delle solite frasi intelligenti:
-LUCIDALABBRA
GRATIS!? OH, GRAZIE CHRIS!-
Patetico… Ma devo
ammetterlo, un po’, MA SOLO UN PO’, mi incuriosiva tutto questo. Quale sfida ha
in mente? E perché poi? Ah, certo, per far aumentare gli ascolti… ma… non siamo
più in un reality. Chi potrebbe ascoltarci?
(*tossisce* NdA)
-Piantatela
branco di scocciatori, non ho certo chiesto il vostro permesso!-
Grida Chris.
-Sì che l’hai
fatto!- Dice convinta Gwen.
-No invece!- Si
difende Chris.
-Sì, babbeo!- Si
intromette Courtney.
-Ma quando mai?-
-Quando ci hai
chiesto: “Che ne dite?”- Risponde Gwen.
-Era sott’inteso
che io NON chiedessi il vostro permesso! E ora mettetevi tutti in un angolo! Adesso!-
Urla Chris spazientito.
Sopportare tutti
noi per lui non deve essere così facile, ma di sicuro è più difficile per noi tutti
sopportare un solo sadico conduttore!
Tutti si misero
in un angolo, alcune volte bisbigliando a qualcuno accanto: “Che fregatura”, “ma
si può!?”, “quando si mangia? Tu lo sai?”
Io invece seguivo
con lo sguardo le gambe perfette, sexy, da model- No! Insomma, fissavo Heather.
Dovevo tenerla sotto controllo.
-Allora, la sfida
di oggi consiste nel dire LA
VERITA’!
Voi tutti, a turno, vi dovrete sedere su questa
sedia apparentemente innocua a coppie. E le coppie le sceglierò
io. La coppia che dirà il maggior numero di risposte vere, li
farà vincere. Ci sono
domande?-
Courtney alza la
mano di tutta fretta.
-Sì, io. Che cosa
intendi con “sedia apparentemente innocua?”-
-Bene, vedo che non ci
sono domande- Risponde Chris facendo quasi venire una crisi isterica a
Courtney.
-La prima coppia
è… Duncan e Courtney! Mi raccomando, cercate di dire la verità… anzi… non
fatelo- Conclude Chris con una sua solita sadica risata, anche se questa volta
mi fa sorgere un dubbio…
La domanda che
Chris fece a Courtney appena quest'ultima si sedette su quella sedia fu del tipo: “Odi
ancora Gwen dopo la storia che ha avuto con Duncan?”
Non feci in tempo
a sentire la risposta, anche se mi pare che abbia detto di no e poi abbia preso
una violenta scossa…ahia. Stavo guardando Heather… ovviamente perché dovevo
tenerla sott’occhio, non per altro! E lei guardava me… certe volte lanciandomi
stilettate seguite da una mia risposta che fu un sorriso ammaliante.
Cercai più e più
volte di attirare la sua attenzione verso di me ma lei non ne voleva sapere di
guardarmi ancora una volta… con quei suoi occhi meravigliosi e di un grigio da
far perdere la cognizione del tempo e dello spazio… AH! SVEGLIA!
Ad un certo
punto, sposto lo sguardo altrove mentre lei, credendo ovviamente che non la
stessi guardando, punta lo sguardo su di me ed io me ne accorgo ritornando con
lo sguardo fisso verso Heather.
Ad un certo punto la vidi
mischiarsi tra i concorrenti camminando fra di essi, l’avevo persa di vista…
Sento un qualcosa
che si poggia sul mio braccio e poi la voce che mi fece riconoscere la persona
in questione anche senza guardarla.
-Questa è
strategia, Burromuerto? Perché se non è così ti rispedisco fino al vulcano delle Hawaii con
un altro calcio nei gioielli!-
Ma com’era dolce... no, dolce non è la parola giusta, soprattutto per una come Heather. Ecco ci sono:
impertinente! Non c’è cosa, oltre ad essere chiamato con il mio diminutivo, che
mi dia più rabbia di ricordare quel tragico “incidente”, che poi, “incidente”
non era proprio.
-Ma certamente,
Chica. Nient’altro che questo- Risposi cercando di mantenermi calmo e lucido.
Detto questo lei
si allontanò con un sorriso soddisfatto stampato sul volto, come se avesse
appena vinto una battaglia, e bisbigliando sotto voce con Sierra. Che diavolo
le avrà detto? Ah sì, forse Sierra le aveva detto che io facevo il romantico
con lei perché ero innamorato mentre lei smentiva tutto e le diceva che lo
facevo per strategia. Ci ho azzeccato, vero?
-Heather e
Alejandro! Tocca a voi!-
-Uuuh! la coppia
più sexy e allo stesso tempo più crudele del reality ci dirà cosa provano l'uno verso l'altro! Poi lo
scriverò nel mio blog personale! Tutti i fan della Aleheather si strapperanno i
capelli dalla gioia!- Urla Sierra, Heather le invia uno sguardo gelido e lei
risponde con un sonoro e imbarazzato: “ops”
Da lì, toccò finalmente a noi.
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Ciao, ragazzi. Aem, tanto per
cominciare vi vorrei chiedere scusa per il fatto che io non abbia
più continuato... e perciò vi ho regalato il tanto atteso
super capitolo della nostra coppia, la AxH!
TUTTI: Perchè hai continuato!?!?!? Noooo!
Ehi! Se non volete leggerla allora non leggetela!.... oh cacchio... ma che ho detto??
Ok, spero proprio che vi sia piaciuta!
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Capitolo 10 *** amore ricambiato ***
CAPITOLO 10-
Heather salì e si sedette, un po’ barcollando. Aveva evidentemente bevuto. Ma non me ne ero nemmeno accorto, nonostante il fatto che l’avevo fissata molte volte. Io cercavo di rimanere calmo all’esterno, ma dentro di me ero abbastanza nervoso, considerato il fatto che Chris poteva chiederle qualsiasi cosa e lei avrebbe dovuto rispondergli fedelmente, se non voleva prendere qualche scossa.
E poi, si sa, Chris aspetta solo questo. Maldito.
Le avrebbe fatto senz’altro domande imbarazzanti su noi due. Piccante!
-Allora- Disse lui tenendo in mano uno stupido foglio di carta con su scritto le domande da porre a lei.
– visto che il pubblico ha chiesto insistentemente di proporre domande per voi due, ho deciso… di accettare.- Un sorrisetto malefico si stava già creando sul suo viso.
Uno sbuffo da parte di Heather e i miei occhi puntati nuovamente su di lei.
-La prima domanda è: Hai mai desiderato baciare Alejandro?-
Lei divenne immediatamente rossa come un pomodoro, gli occhi sbarrati e la bocca spalancata. Io che ghignavo malignamente.
-Per favore, ci mancherebbe solo che io amassi quel damerino- Rispose fiera, prima di ricevere una forte scossa. Avevo sbarrato gli occhi ed un –oooh- uscì dalla bocca di tutti i presenti.
-Heather, non ti ho chiesto di dirmi se lo amavi o no. Ma grazie a questa tua imbarazzante risposta, sappiamo finalmente cosa provi realmente per Alejandro e gli ascolti saranno aumentati sicuramente!-
Lei era ancora scossa dalla sua risposta. Cavolo, aveva fatto davvero una bella figura!
E così, so finalmente cosa prova realmente per me. Esultai dentro di me con un sorrisetto che mi si era formato in faccia e le braccia conserte.
-Mia cara- Le avevo detto sensualmente avvicinandomi a lei maliziosamente, ma prima di lasciarmi dire anche solo un’altra parola, mi aveva zittito mettendomi un dito davanti alle labbra, che poi presi tra le mie mani e lo baciai.
Lei non si mosse, era pietrificata e completamente rossa.
Chris decise di farla scendere, oramai con quella frase aveva risposto praticamente a TUTTE le domande sul foglietto!
Duncan, finita quella tortura, decise di agire da perfetto delinquente e così immerse quella faccia da schiaffi di Chris dentro ad un punch lì vicino e rise di gusto.
Dopo essermi gustato quella scena, decisi di portare la mia chica dentro ad uno sgabuzzino per rimanere soli. Accesi la luce.
-Che stai facendo!?- Mi aveva urlato.
-Sssh, mi amor, oramai sappiamo entrambi che mi ami, quindi… perché non lasciarsi andare?- Le avevo detto cingendole i fianchi con un braccio e con l’altra accarezzandole la schiena.
Non sapeva cosa dire, oramai non poteva più far finta di non amarmi.
Lei rispose solo con una frase poco decisa.
-Non chiamarmi mi amor-
Risi e così feci io il primo passo.
E la baciai. Fu un bacio spinto da una passione tale da non poterci più fermare. Lei mi stava incollata, la sua gamba che mi cingeva la vita, le sue mani che vagavano libere tra i miei capelli, scompigliandoli del tutto e baciandomi con più furia di me.
La presi in braccio e decisi di portarla in una stanza da letto, non mi importava di chi fosse. Poteva essere di Chris, ma non ce ne saremmo andati di sicuro. Oramai per noi staccarci era impossibile. Ci misi un po’ per trovarla, precisamente mezz’ora. Non vedevo nemmeno dove stessi andando. I miei occhi volevano rimanere chiusi per gustarmi a fondo quel bacio. E qualche volta ci fermavamo, la mettevo giù e ci baciavamo attaccati al muro e quant’altro. Trovai la stanza.
La sdraiai su quel soffice letto matrimoniale al centro della stanza e la sovrastai.
Ci ribaciammo. Lei mi stava togliendo con poca delicatezza la maglia strappandomela letteralmente. Sentii i bottoni volare via da quest’ultima e cadere a terra, ma non ci feci molto caso.
Mi strinse e decise di scambiare i ruoli, sovrastandomi. Provai a baciarla nuovamente, ma lei si allontanò con la testa, senza staccare comunque il suo corpo dal mio petto.
Sorrise provocatoria, assottigliando di poco i suoi occhi.
Comparì sul mio volto un sorrisetto malizioso.
In una frazione di secondo le tolsi la maglia e quella notte ci sovrastò la passione più sfrenata, sotto le lenzuola.
……..
La mattina dopo mi svegliai per prima, infastidita dalla luce del sole.
Sdraiata in parte su un corpo maschile. Mi accorsi dopo alcuni minuti di ciò che era successo, ricordavo ogni cosa.
Quel bicchierino di troppo che avevo bevuto mi aveva indotta a dichiarare i miei sentimenti per lui davanti a tutti e a lasciarmi completamente andare.
Ero sdraiata su Alejandro, ero stata sua. Ma che ho combinato!? Ma oramai non potevo più tornare indietro e rimediare. Mi misi seduta sul letto, avevo un gran mal di testa. Stranamente la televisione di fronte si accese da sola, apparse Chris, che, con quel suo solito sorrisetto, parlò. Non riuscii a seguire del tutto le sue parole. Ero ancora molto assonnata. Poi, ad un certo punto, apparsero delle immagini.
Immagini di me e Alejandro!
Con gli occhi sbarrati avevo visto la scena dello sgabuzzino, dove ci stavamo baciando furiosamente, la scena dove mi aveva presa in braccio cercando una stanza per noi due, la scena dove io gli avevo sussurrato una frase all’orecchio per poi ritrovarci a baciarci nuovamente incollati ad un muro e poi… sul pavimento… oh dio, no!! Poi apparvero altre scene di altre coppiette del reality.
-AMMAZZO CHRIS!!- Avevo urlato. Aveva filmato TUTTO. Aveva messo telecamere D’APPERTUTTO. Tranne qui, evidentemente.
Il mio orgoglio era andato a quel paese…
Mi girai, vidi Alejandro che mi guardava malizioso. Come poteva accettare il fatto che ora quelle scene erano andate per la tv nazionale!?
-Oh, andiamo, mi amor, prima o poi doveva succedere, no? E poi, che importa se gli altri ci hanno visti? L’importante è vivere la nostra storia. Insieme-
Roteai gli occhi.
Lui mi baciò di nuovo. Ci abbandonammo facilmente di nuovo all’amore.
Era vero, però. Perché per lui adesso provavo solo amore.
E mi piaceva.
FINE------
Ehiiii, finalmente ho finito questa storia!!! Sinceramente spero che vi sia piaciuta e che io non abbia fatto errori. Ho scritto in modo piuttosto fluido e mi sono divertita.
Il blocco dello scrittore, dopo tutti questi anni, è sparito e ne sono contenta!
Spero di non averli resi troppo OOC, ma credo di no, anche perché mi sono “basata” più o meno sulla finale di A tutto reality: all stars, quindi non credo proprio di averli resi così tanto OOC… Vero? L
Bene, ora potete anche uccidermi per non averla continuata dopo tanto tempo… hahahah
No, scherzavo, non ammazzatemiiiiii!
*scappa*
Alla prossima storiaaaaaaa!
Ele. |
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