Una nuova leggenda per l'isola di Liocott

di Soul of the Crow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione della fic ***
Capitolo 2: *** Le Eredi della leggenda: le Neutre ***
Capitolo 3: *** Nuovi incontri sull'isola di Liocott ***
Capitolo 4: *** Primi compiti: allenamenti e ricerche ***
Capitolo 5: *** Primo allenamento ***
Capitolo 6: *** Prime ricerche, una giornata lunga e un ultimo compito ***
Capitolo 7: *** Una nuova scoperta per le Dark Angels ***
Capitolo 8: *** L'Ode alla Luna e... la nascita di un'amicizia? ***
Capitolo 9: *** Due nuove Odi e... un nuovo problema. ***
Capitolo 10: *** Una cura e l'ultima Ode ***
Capitolo 11: *** Inizia il torneo ***
Capitolo 12: *** I primi avversari: i Red Matador ***
Capitolo 13: *** Tra pedinamenti, nuovi incontri e scoperte ***
Capitolo 14: *** Una dura partita: Dark Angels vs Regno ***
Capitolo 15: *** Grazie dell'aiuto Dark Angels ***
Capitolo 16: *** Le Chiavi della Leggenda e l'ultima partita del girone B ***
Capitolo 17: *** Battaglia feroce sul campo: Dark Angels vs Piccoli Giganti ***
Capitolo 18: *** L'inizio del caos ***
Capitolo 19: *** L'identità delle Dark Angels svelata ***
Capitolo 20: *** Battaglia nel cielo: Umani e Neutre vs Angeli ***
Capitolo 21: *** Battaglia nel profondo della Terra: Umani e Neutre vs Diavoli ***
Capitolo 22: *** Ritorno alla normalità, o... forse no. ***
Capitolo 23: *** Il team Dark Star e le Gemelle Neutre: Marina Light e Nori Dark ***
Capitolo 24: *** Battaglia allo Stadio Colosseo: Dark Angels vs Orfeo ***
Capitolo 25: *** La vendetta di Zoolan ***
Capitolo 26: *** Inazuma Japan vs Team Zoolan: addio per sempre Zoolan ***
Capitolo 27: *** Il corvo dagli occhi zaffiri nella mente di David Evans ***
Capitolo 28: *** L'ultima parte del piano: la Piuma Aurea e lo Specchio della Mente ***
Capitolo 29: *** La semifinale e... la scoperta del piano!? ***
Capitolo 30: *** Lacrime e perdono ***
Capitolo 31: *** La magia delle Odi: nuove tecniche per le Dark Angels ***
Capitolo 32: *** Problemi prima della finale ***
Capitolo 33: *** L'ultima partita: Dark Angels vs Inazuma Japan (parte 1) ***
Capitolo 34: *** L'ultima partita: Dark Angels vs Inazuma Japan (parte 2) ***
Capitolo 35: *** Epilogo: cosa accadrà alla festa di fine torneo ***



Capitolo 1
*** Introduzione della fic ***


Ciao a tutti! Emy è tornata con un’altra long fic! Ma stavolta avrò bisogno dei vostri OC.
 
Voi siete i componenti di una squadra che parteciperà al FFI, ma nascondete un segreto: secondo la Leggenda di Liocott, quell’isola è stata contesa a lungo tra angeli e diavoli; una parte della leggenda è stata dimenticata da tutti, secondo la quale durante quella lunga guerra, alcuni angeli e diavoli si erano alleati per impedire che quegli scontri portassero l’isola alla rovina: questi riuscirono nel loro intento, ma per essersi rivoltati contro le proprie schiere vennero relegati per sempre sulla Terra. Furono ritenuti da tutti degli umani comuni, ma avevano ancora i poteri angelici e demoniaci: loro erano i Neutri.
 
Dove ero rimasta? Ah sì, dicevo questi neutri formeranno una squadra dopo aver saputo che il Re Demone si sarebbe risvegliato durante il torneo,  dalla loro base sull’isola di Liocott per impedire che gli angeli e i diavoli svolgano il rituale per la rinascita del Re Demone.
 
Ma cosa accadrebbe se qualcuno scoprisse la loro vera identità? E se qualcosa non andasse come avevano previsto?
 
 
Per formare la squadra dei Neutri, mi servono almeno 10 o 11 OC di cui, se volete partecipare, mi dovrete elencare le seguenti caratteristiche:
 
Nome e cognome:
 
Età:
 
Aspetto e carattere:
 
Ragazzo(mettetelo se eventualmente decidessi di inserire delle scene romantiche, ma dovrete mettere qualcuno di una delle squadre che hanno raggiunto l’isola di Liocott e che fanno parte del girone A):
 
Ruolo nella squadra:
 
Numero di maglia:
 
Tecniche speciali (potete usare quelle già esistenti oppure inventarle voi, ma per queste ultime mettete anche una breve descrizione):
 
Schiera di provenienza (qui dovete indicare se siete discendenti di una famiglia che, prima di entrare a far parte dei Neutri, apparteneva alle schiere angeliche o a quelle demoniache):
 
Bracciale (serve ai neutri per sapere quando il Re Demone avrebbe mandato i suoi servi per cercare le prescelte; deve essere blu per chi proveniva da una famiglia di ex-angeli, viola per chi discendeva dagli ex-diavoli):
 
Altro (se volete aggiungere hobby o cose del genere):
 
 
Vi presento la mia OC:
 
Nome e cognome: Diana Raven
 
Età: 14 anni
 
Aspetto e carattere: è alta e magra, di carnagione leggermente abbronzata, capelli color castano chiaro e occhi color zaffiro. Porta una maschera a forma di corvo sul viso che le lascia visibili solo gli occhi e la parte del volto che comprende il naso e la bocca a causa di un evento accaduto alla sua famiglia durante la guerra tra angeli e demoni sull’isola di Liocott; a causa di questa maschera però molti la evitano e ciò l’ha resa schiva e fredda, ma chi la conosce meglio sa che è una persona gentile e disponibile ad aiutare gli amici in difficoltà.
 
Ragazzo: Kazemaru Ichirouta
 
Ruolo nella squadra: centrocampista
 
Numero di maglia: 9
 
Tecniche speciali:
- Volo del Corvo: tecnica simile al Colpo Supremo di Afuro Terumi, tranne per il fatto che le ali invece che bianche sono nere e la palla viene mandata in porta con una rovesciata e non con un tiro normale.
- Dribbling alato: a Diana spuntano le stesse ali usate nel Volo del Corvo, ma questa volta sono bianche. Queste avvolgono lei e la palla e con un avvitamento dribbla l’avversario; una volta superato l’avversario ed essere tornata a terra, le ali si dissolvono e lei ha ancora la palla.
- Scudo di piume: Diana chiude gli occhi e congiunge le mani mentre si circonda di un’aura azzurra; quando riapre gli occhi, concentra nelle mani l’aura che la circondava e appena separa le mani, compaiono delle piume azzurre che, disponendosi in cerchio davanti al tiro, creano uno scudo blu che blocca o indebolisce il tiro.
 
Schiera di provenienza: proviene da una famiglia di ex-angeli, la quale ha avuto parecchi contatti con le famiglie di ex-diavoli, e a causa di questo fu la prima ad essere mandata sulla Terra. Il capo di quella famiglia dovette portare una maschera a forma di corvo, la quale è stata tramandata tra le generazioni fino ad arrivare a Diana.
 
Bracciale: blu
 
Altro: oltre a giocare a calcio, le piace anche sciare e nuotare, ma ci sono delle volte in cui preferisce mettersi a suonare la sua ocarina.
 
 
Spero che deciderete di partecipare a questa long, ma vi avverto se, riguardo alla schiera di appartenenza, ci saranno più di 6 ex-angeli o ex-
demoni sarò costretta a cambiare qualcuno.
 
Detto questo ho finito, baci e abbracci
Emy
 

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Capitolo 2
*** Le Eredi della leggenda: le Neutre ***


12 ragazze conducevano normalmente la loro vita, pur sapendo che un giorno, questa  avrebbe preso una svolta improvvisa. Loro erano:
 
- Diana Raven: una ragazza di 14 anni, alta e magra, dalla carnagione leggermente abbronzata, capelli lunghi e lisci color castano chiaro e occhi che sembrano due zaffiri.
A causa di un evento accaduto nel suo passato, è costretta a portare sul viso una maschera nera a forma di corvo che le lascia visibili solo gli occhi e la parte del volto che comprende il naso e la bocca; quella maschera l’ha resa una persona schiva e fredda, perché da quando iniziò a portarla tutti cominciarono ad evitarla, ma chi la conosce meglio sa che è una persona gentile e sempre disponibile ad aiutare i propri amici.
Oltre al calcio, è brava anche nel nuoto e a sciare, ma a volte preferisce stare da sola a suonare la sua ocarina, cosa che stava facendo anche in quel momento.
 
-Raksha Puri: una quattordicenne dalla pelle color caramello, occhi grigi con sfumature verdi e capelli neri e lisci, lunghi fino alla vita, ma raccolti in due codini.
È difficile conquistare la sua fiducia, ma è molto protettiva verso le persone a cui vuole bene.
In quel momento stava suonando la chitarra classica.
 
- Luna Green: una dodicenne bassa e magra, dai capelli ricci color grano tagliati a caschetto, occhi verde acqua e carnagione bianca. Vivace e solare, anche se a volte ingenua, adora la natura e nonostante vada d’accordo con tutti, sa essere fredda e rabbiosa con chi si mette contro i suoi amici.
In quel momento stava tirando di scherma.
 
- Alexia Black: un’altra quattordicenne, alta e di corporatura media, capelli corti fino alle spalle, neri e spettinati, carnagione normale e occhi grigi con sfumature color acquamarina e una voglia a forma di fulmine sulla guancia destra.
Sembra fredda e indifferente, ma in realtà tiene molto ai suoi amici. Preferendo stare da sola piuttosto che in compagnia, si trovava in montagna a sciare.
 
- Ilary White: una quindicenne abbastanza alta, non troppo magra e dalla carnagione chiara; inoltre ha lunghi capelli castani e occhi color nocciola. Ha un carattere allegro e simpatico, ma quando vuole sa essere fredda e dura. Stava facendo un giro nel centro-città, non lontano da casa sua.
 
- Sayaka Yoshino: una sedicenne dal fisico da atleta, lunghi capelli neri, occhi azzurri e carnagione lievemente abbronzata. Pur avendo un carattere timido e insicuro, quando è in campo mostra una grande voglia di fare.
Stava facendo qualche tiro in porta in un campo da calcio, vicino a casa sua.
 
- Shinobu “Shin” Aizawa: una ragazza di 14 anni, dalla carnagione normale, capelli corti neri che le arrivano poco sopra le spalle con la frangia e una ciocca azzurra a sinistra, occhi neri con qualche striatura blu appena visibile e di corporatura e statura media.
È fredda e calcolatrice, pensa a tutte le possibilità e le conseguenze di ogni sua azione; può sembrare cattiva a causa del suo carattere, ma in realtà tiene molto ai suoi amici.
In quel momento stava suonando una melodia malinconica al pianoforte.
 
- Yami Kimura: una sedicenne non troppo alta e non molto magra, carnagione normale, capelli corti e neri con due ciuffi ai lati del volto e occhi color viola scuro.
Solitaria e fredda, capita di rado che si affezioni a qualcuno, ma quando accade fa ciò che può per aiutare quella persona; attenzione però: se qualcuno la infastidisce, perde il controllo facilmente e può diventare violenta.
Detestando il caldo e il contatto fisico, in quell’istante si trovava a casa sua ad ascoltare musica.
 
- Sasha Bianchi: un’undicenne dai lunghi capelli biondi che si arricciano all’altezza delle spalle, occhi azzurro cielo e pelle molto pallida, porta una corona di fiori in testa e un ciondolo con una croce, sulla quale vi è scritto con degli zaffiri la frase “non mi dimenticare”.
È una ragazza gentile e detesta combattere, ma è costretta a farlo per proteggere chi ama.
In quel momento stava suonando il pianoforte, un suo hobby.
 
- Aka Matsuri: una dodicenne dai capelli di un colore tra il castano e il nero raccolti in una coda di cavallo bassa, occhi di color verde-giallo, e carnagione normale sulla quale erano ben evidenti le lentiggini.
È allegra, solare, e adora fare scherzi; quando si arrabbia però i suoi occhi diventano rossi e i capelli si alzano come se attraversati da una scossa. Inoltre è una yaoista spietata.
In quel momento si stava esercitando con la sua katana.
 
- Haruko Miji: ha 12 anni, è bassa e di corporatura media. Ha occhi rosso sangue che creano un forte contrasto con la pelle bianchissima; ha capelli di un colore arancione piuttosto disordinati e, a causa di questi particolari, sembra più una bambina di un’adolescente.
Odia molte cose ed è piuttosto sgarbata, e nonostante goda del dolore altrui, sottosotto è una persona buona.
In quel momento si stava esercitando a suonare l’arpa, nonostante fosse già molto brava.
 
- Emily “Amy” Black: è una sedicenne di statura media e magra, capelli neri con riflessi argentei e occhi di un colore indefinito poiché cambia di colore a seconda delle emozioni che prova.
È sadica e crudele. Viene chiamata “l’incarnazione del diavolo” perché è falsa, spericolata, doppiogiochista, spietata, e non conosce i buoni sentimenti; inoltre, quando le occorre sa comportarsi come una manipolatrice, è anche opportunista, ma molto intuitiva.
In quel momento stava facendo un giro per i quartieri malfamati della sua città, pur sapendo di incontrare qualche malvivente.
 
 
All’improvviso i bracciali che portava ognuna di loro( blu per le prime sei, e viola per le altre sei) si illuminarono: ciascuna delle ragazze abbandonò l’attività che stava svolgendo in quel momento e ognuna si diresse a casa sua.
Ad attendere ognuna di loro, vi era la propria famiglia (o quello che ne restava) e ogni ragazza venne informata su un luogo in cui recarsi: una base segreta alla base del monte situato a nord dell’isola di Liocott. Una persona voleva incontrarle laggiù e parlare con loro.
Le ragazze annuirono e, grazie ai loro bracciali, si teletrasportarono sull’isola.
 
 
Angolo di Emy
Benvenute nel primo capitolo di questa long, anche se non è chissà cosa anche perché serve solo a presentare le ragazze che comporranno la squadra delle Neutre.
Ecco un avviso per le ragazze che mi hanno inviato le loro OC: mentre scrivevo questo capitolo, ho notato che mancavano alcune cose riguardo all’aspetto fisico oppure agli hobby, qui ho cercato di rimediare come meglio potevo. Se poi qualcosa non vi va bene, dite pure e la cambierò.
E riguardo al ragazzo, probabilmente ve l’ho fatto mettere per niente… perdonatemi! *Emy s’inchina in segno di chiedere perdono*
Nel prossimo capitolo vedremo come queste ragazze formeranno una squadra e chi devono incontrare.
E ps: se qualcuna di voi ha dei suggerimenti per il nome della squadra di queste ragazze, sarei felice se me li dicesse, anche perché su quetso punto non mi è venuto in mente niente.
Grazie a chi deciderà di recensire questa long.
Baci e abbracci
La vostra Emy
 

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Capitolo 3
*** Nuovi incontri sull'isola di Liocott ***


Arrivate sull’isola, grazie ai bracciali, le ragazze si ritrovarono ai piedi del monte a nord dell’isola e, per fortuna, in una zona isolata.
Dopo qualche minuto dal loro arrivo, impiegato per le presentazioni, i loro bracciali iniziarono a illuminarsi ad intervalli di tempo regolari; ci fu una breve scossa sismica e poco dopo, davanti a loro comparve una villa dalle pareti bianche e dal tetto e dalle ante delle finestre nere… che fosse quello il posto dove qualcuno vuole incontrarle? Per scoprirlo, non restava che entrare.
Ma prima che Diana potesse aprire la porta venne spinta via da Amy, che entrò nella villa senza farsi troppi problemi, dicendo:
- Allora? Vi sbrigate o no? - l’ultima frase che sentirono da lei prima che entrasse.
- Che maniere. - disse Diana dopo essersi rialzata con l’aiuto di Luna, anche se francamente non ce ne era bisogno.
Dopo Amy e Diana, entrarono anche le altre e quando tutte e 12 si trovarono dentro quella villa che si era materializzata dal nulla, la porta si chiuse da sola, producendo un gran boato. Yami si avvicinò per vedere se poteva riaprirla, ma niente: andò avanti così per qualche minuto, finchè non decise di usare una tecnica speciale per aprirla, ma ci pensarono Shin e Alexia a fermarla, dicendole:
- è inutile, non riuscirai ad aprirla. - disse la prima
- ora che siamo qui, tanto vale restarci; poi potrebbe essere questo il luogo d’incontro con quella persona. - concluse la seconda.
E ormai tutte ne erano certe, insomma si trovavano nell’atrio di una villa abbandonata, in cui erano rimaste rinchiuse e che per giunta si era materializzata dal nulla; inoltre prima di partire, le loro famiglie avevano dato ad ognuna l’esatta ubicazione del luogo d’incontro e questa corrispondeva con la posizione di quella villa.
Ilary allora disse:
- Sembra che questa sia l’unica stanza della villa, e conduce solo alla sala da pranzo e a quella che sembrava un’aula di musica. Potrebbero esserci dei passaggi segreti: non ci resta che trovarli. - e dopo quella frase, le ragazze si divisero per trovare un passaggio segreto che, permettesse loro di arrivare dalla persona che dovevano incontrare, o comunque di lasciare quell’atrio:
- Diana e Raksha usarono i loro poteri per volare e controllare il soffitto.
- Shin, Yami e Haruko si misero a cercare nei mobili della stanza.
- Sasha, Ilary e Luna controllavano se le pareti nascondevano qualche passaggio.
- Sayaka, Aka e Alexia si misero a controllare nella sala da pranzo, ma la prima e la terza dovevano impedire alla seconda di usare la sua katana per rompere le sedie e il tavolo.
- Amy invece preferì starsene per i conti propri e controllare l’aula di musica.
Passarono ore ed ore a cercare, ma non trovarono niente e fuori si stava facendo notte… non che fosse importante, tanto erano bloccate lì.
Ad un certo punto le ragazze che avevano il compito di controllare se c’era qualche passaggio nel muro, chiamarono le altre, perché avevano trovato un’iscrizione che diceva:
L’angelica aureola e le infernali corna proteggono il passaggio.”
Che significava? Rimasero a pensarci per un po’, finchè a Diana non venne come un’illuminazione:
- Mentre stavo volando, ho trovato sul lampadario due incisioni in rilievo: un’aureola con due ali angeliche e due corna con un paio d’ali demoniache, ma quando ho provato a toccarle mi sono ustionata la mano, ma il mio bracciale si è illuminato. - disse, per poi mostrarci la mano destra completamente ustionata.
Amy, che da quando erano entrate nella villa non aveva più aperto bocca, sembrò capire:
- Magari servono i nostri bracciali per trovare un passaggio. Raksha, devi riuscire a sollevarmi fino al lampadario e tu, Diana, devi volare fino al lampadario, ma non toccarlo fino a quando non sarò arrivata anch’io lì. - disse lei, mentre le altre rimasero allibite; forse perché Amy ha dato l’impressione di non essere particolarmente interessata al fatto di ritrovarsi rinchiusa in quella villa.
Quando Amy si accorse che Diana aveva già raggiunto il lampadario, disse a Raksha:
- Allora Raksha, ti vuoi sbrigare! - più che una domanda era un ordine, e ciò irritò l’altra:
- E va bene, ho capito! Ma vedi di darti una calmata: non ho intenzione di mettermi a litigare! - e dopo quella frase, usò una delle sue tecniche per sollevare in aria Amy e , quando anche lei giunse in prossimità del lampadario, i loro bracciali si illuminarono così come i simboli incisi sul lampadario: l’aureola con le ali da angelo di blu, mentre le corna e le ali demoniache di viola, dai quali si sprigionò una luce che fece risplendere i bracciali di tutte e 12 le ragazze, per poi riflettersi su una delle pareti e rivelare delle scale dai gradini neri e dal corrimano bianco, che portava al secondo piano della villa, costituito solo da un corridoio con numerose stanza a destra e a sinistra, ma erano tutte chiuse a chiave.
Un altro vicolo cieco… o forse non proprio: il pavimento si aprì e le ragazze precipitarono nel vuoto fino a quando Haruko non usò i suoi poteri per rallentare la loro caduta, permettendo alle 12 di atterrare sul pavimento… ma non erano sole in quella stanza:
- Sapevo che sareste arrivate… Neutre. - disse una misteriosa voce femminile, ma la cosa estranea era che sembrava provenire da tutta la stanza. Ma la persona a cui apparteneva la voce, chiunque fosse, non aveva finito:
- è inutile che cercate di capire da dove proviene la mia voce: io sono ovunque, ma visto che ormai siete qui e qui sull’isola hanno bisogno di voi, vi concederò di vedermi, del resto siete le prime che hanno avuto questo onore, oltre ai vostri antenati. - concluse lei, e poco dopo, davanti alle ragazze si materializzò una figura femminile avvolta in un lungo abito bianco con una lunga fascia nera che le cingeva la vita e delle scarpe da ballerina dello stesso colore della fascia: aveva lunghi capelli che le arrivavano fino alla vita, i quali erano biondi, ma scuri nella parte che era dalla schiena fino alla vita; era di carnagione normale, né troppo pallida, né troppo abbronzata; ma la parte più strana erano gli occhi: quello destro era azzurro, mentre quello sinistro era viola scuro… chi era quella donna?
Neanche il tempo per domandarle chi fosse, che la donna si presentò:
- Piacere di conoscervi, il mio nome è Camelia Nocturn: sono la Divinità Neutra Originale. -
- CHE COSA??? CHI SARESTI??? - dissero le ragazze all’unisono, ma Camelia riprese a parlare:
- Avete capito bene. Sono la Divinità Neutra Originale; probabilmente le vostre famiglie ve ne hanno già parlato, ma io sono colei che è nata sulla Terra durante gli scontri tra le schiere angeliche e quelle demoniache e che i vostri antenati hanno seguito per fermare la guerra e rinchiudere il Re Demone per impedire che continuasse a compiere stragi. Mi dispiace solo che le vostre famiglie siano state condannate all’esilio per avermi seguita… - ma Diana la interruppe:
- Le nostre famiglie molto probabilmente sapevano a ciò che sarebbero andate incontro, ma perché ci hanno detto che volevi vederci? -
- Perché il Re Demone stà per risvegliarsi e manderà gli angeli e i diavoli a portargli delle vittime umane; se dovesse accadere, non solo quegli umani perderebbero la vita, ma il Re Demone si risveglierebbe e scatenerebbe un’altra catastrofe. Voi, a quanto ho potuto vedere siete molto abili a giocare a calcio, ebbene vi infiltrerete come squadra nel FFI che si disputerà su quest’isola, anche perché è l’unico modo per non andare nell’occhio e, allo stesso tempo, svolgere le nostre ricerche: dovete informarvi di più sulla Leggenda di quest’isola e trovare le Chiavi della Leggenda, cioè dei bracciali, uno azzurro con due ali angeliche e uno viola con due ali da diavolo, sono oggetti che scelgono le prossime vittime del Re Demone: voi dovrete trovarli prima che i prescelti li prendano o sarà la fine per tutti, anche per noi.
Domani vi informerò sulla composizione della squadra e sul programma di allenamento: le altre squadre arriveranno tra due settimane e dobbiamo iniziare le ricerche. Quelle scale vi riporteranno al secondo piano, userete le stanze che ci sono per tutto il tempo che resterete qui, e se volete tornare qui ad informarmi, usate i vostri bracciali per teletrasportarvi qui. Per il resto della serata siete libere. Ci vediamo in questa stessa stanza domani mattina alle 8, quindi… cercate di essere puntuali. - e dopo quell’interminabile discorso, Camelia svanì.
Le ragazze tornarono al secondo piano e, siccome avrebbero dovuto rimanere sull’isola per un bel po’, ognuna si teletrasportò a casa propria per fare i bagagli con tutto ciò che sarebbe servito per il tempo in cui sarebbero rimaste lì.
Domani sarebbe iniziata una dura giornata di lavoro per le ragazze.
 
 
Angolo di Emy
Finalmente sono riuscita a scrivere il secondo capitolo! Qui forse avrete capito un po’ di più la situazione in cui si trovano le ragazze e qual è il loro compito. La persona che dovevano incontrare è Camelia Nocturn, una mia OC, che appena le ragazze arrivano non esita a riempirle di lavoro per il giorno dopo.
Nel prossimo capitolo, vedremo la formazione della squadra e il piano delle ricerche che dovranno fare.
Come se la caveranno secondo voi?
Grazie a chi recensisce e segue.
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Baci e abbracci
Emy
 
 

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Capitolo 4
*** Primi compiti: allenamenti e ricerche ***


Il giorno dopo, le ragazze si recarono tutte dalla Nocturn per sapere quali sarebbero stati i compiti che avrebbe affidato loro. Appena furono tutte nella stanza sotterranea, Camelia parlò:
- Come vi avevo anticipato ieri oltre ad allenarvi, dovrete anche raccogliere informazioni sulle Chiavi della Leggenda, quindi vi ho divise in due gruppi: uno si allenerà e l’altro andrà in città e raccoglierà quante più informazioni possibili su chi possieda quelle Chiavi… - ma Diana la interruppe:
- Camelia, perdoni la mia insolenza, ma lei è la Divinità Neutra Originale. Non dovrebbe aver già visto le Chiavi della Leggenda? - ma quella domanda sembrò non stupire molto la Nocturn.
- Sì, le ho viste, ma stando a ciò che è narrato nei testi antichi, i quali si trovano ora nella biblioteca di questa villa, le Chiavi cambiano sempre forma: non è possibile per nessuno sapere in anticipo quale forma assumeranno. -
- Per farla breve, non abbiamo una pista sulla quale basarci. Ma dopo che avremo trovato le Chiavi che cosa dovremo farci? - chiese Amy.
- Per trovare una pista bisognerebbe consultare i libri della biblioteca; riguardo alla tua domanda invece quando avrete trovato le Chiavi dovrete portarmele perché possa distruggerle: in questo modo gli Angeli e i Diavoli non potranno tornare sulla Terra ogni 1000 anni e tentare di risvegliare il Re Demone. Ora vi è tutto chiaro? -
Le ragazze annuirono, ma poco dopo la Nocturn riprese a parlare:
- Come vi ho detto all’inizio, formerete due gruppi, e fra due giorni, annuncerò la formazione della squadra… - nuovamente qualcuno la interruppe, ma stavolta era Sasha: - Come può farlo se non ci ha mai visto quali sono le nostre abilità? - le chiese, e la risposta non tardò ad arrivare:
- Da quando la Guerra è finita, migliaia di anni fa, ho sempre tenuto d’occhio le vostre famiglie e di conseguenza anche voi: posso dire di essermi fatta un’idea sulle vostre abilità. Ci sono altre domande? -
Nessuna risposta, così riprese a parlare:
- Come stavo dicendo, vi dividerete in due gruppi. Il primo sarà formato da:
Diana Raven, Raksha Puri, Luna Green, Haruko Miji, Shin Aizawa e Aka Matsuri; mentre il secondo da: Alexia Black, Sayaka Yoshino, Ilary White, Amy Black, Sasha Bianchi e Yami Kimura; il primo gruppo che ho nominato andrà ad allenarsi… - un’altra interruzione, ma da parte di Luna:
- E dove dovremmo allenarci? Le uniche stanze di questa villa sono: questa, le nostre camere da letto, l’atrio, la sala da pranzo e l’aula di musica. Non possiamo allenarci in nessuno di questi posti. - chiese impaziente, ma forse non avrebbe dovuto farlo perché ricevette un’occhiata da Amy del tipo “non dovevi fare quella domanda, stava per dircelo.” e subito l’altra abbassò lo sguardo; ma la Nocturn sembrò non farci caso e continuò da dove era stata interrotta:
- Nei sotterranei di questa villa, c’è un campo da calcio nel quale potrete allenarvi. Per accedervi, dovrete andare nell’aula di musica e nella sala da pranzo, trovare in una il simbolo delle ali angeliche e nell’altra quello di un paio di ali demoniache. Ora andate. - e dopo quella frase, il primo gruppo uscì.
Dopo che se ne fossero andate tutte, la Nocturn si rivolse al secondo gruppo:
- In quanto a voi, dovrete svolgere delle ricerche sulle Chiavi della Leggenda, per farlo potete andare in biblioteca, la quale si trova al secondo piano, e per raggiungerla dovrete trovare una chiave nascosta nel muro del corridoio del secondo piano, la chiave è d’argento e ha da un lato un’ala di angelo e dall’altro lato un’ala di diavolo, e dopo averla trovata, dovrete usarla per aprire una porta situata nell’atrio, sotto il tappeto, ma la serratura per inserirla è piccolissima e non so se la troverete. Potete andare. - dopo quella frase, anche il secondo gruppo uscì dalla stanza e si ritrovarono al secondo piano mettendosi a cercare la chiave, ma Yami disse alle altre:
- Sentite: è meglio che tre di noi vadano in biblioteca, e le altre in città: dobbiamo trovare più informazioni possibili. Io, Ilary e Sasha restiamo qui, mentre voi andate in città. - concluse la ragazza.
Le altre, dopo averci pensato qualche minuto, annuirono; così Amy, Sayaka e Alexia si diressero fuori dalla villa per iniziare le ricerche.
 
Nel primo gruppo intanto…
Le ragazze avevano deciso di dividersi per trovare più in fretta i simboli: il gruppo che doveva andare nella sala da pranzo era formato da Diana, Luna e Haruko; mentre le altre stavano cercando nell’aula di musica.
Nel primo sotto-gruppo, per così dire, mentre cercavano tra le sedie e nei mobili che si trovavano lì, Luna disse a Diana:
- Mi dispiace per prima, ho fatto fare una figuraccia anche a voi con quella domanda. - disse la Green con un tono dispiaciuto. Era sicura che la ragazza dalla maschera corvina le avrebbe fatto una strigliata; invece la Raven le sorrise, dicendole:
- Stai tranquilla. Un errore capita a tutti, non devi dispiacerti. - ma Haruko, che stava controllando nella cucina che si trovava nella sala da pranzo, la interruppe:
- Scusate, non ho potuto fare a meno di ascoltare la vostra conversazione. Luna, cone ha detto Diana un errore può capitare a chiunque e poi la domanda che hai fatto sarebbe potuta venire anche alle altre considerando che la Nocturn ci aveva rigirato sopra troppo tempo. Non ti preoccupare. - concluse la Miji.
- Grazie ragazze. -fu l’unica cosa che Luna riuscì a dire, ma era il significato di quella frase che era importante; Diana e Haruko sorrisero, per poi riprendere la ricerca di uno dei simboli.
Luna adesso sapeva che avrebbe potuto contare su di loro e sulle altre ragazze, anche perché erano tutte unite da un destino comune.
 
 
Angolo di Emy
Nello scorso capitolo vi sarete chiesti quali sarebbero stati i compiti che Camelia avrebbe affidato alle ragazze… ebbene qui avete avuto la risposta.
Nel prossimo capitolo, vedremo come si svolgeranno gli allenamenti del primo gruppo e le ricerche del secondo.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 5
*** Primo allenamento ***


Il primo gruppo era riuscito a trovare entrambi i simboli necessari per accedere al campo da calcio sotterraneo: quello delle ali angeliche si trovava nella cucina dietro ad una delle piastrelle che ricoprivano il muro; quello delle ali demoniache invece era anch’esso inciso sul muro, ma si trovava dietro ad un pianoforte e fu difficile trovarlo perché Raksha e Shin dovevano impedire ad Aka di usare la sua katana per rompere il pianoforte o gli altri strumenti musicali presenti in quella stanza, oltre che evitare di subire scherzi da parte della Matsuri; sta di fatto che dopo averli trovati avevano sentito un boato e, una volta tornate nell’atrio notarono che dietro le scale si era aperto un varco nel muro: era quello il passaggio per il campo sotterraneo. Non appena tutte e sei varcarono quella soglia, il passaggio si chiuse dietro di loro; dopo si trovarono davanti una lunga scala a chiocciola che sembrava essere scavata nella roccia, e le ragazze cominciarono a percorrerla… ma ci volle un’ora perché arrivassero alla fine della scalinata, ma nessuna di loro sembrava stanca perché per allenarsi e perfezionare le loro abilità prima di giungere all’isola di Liocott avevano sopportato allenamenti ben peggiori di una scalinata lunga chissà quanto.
Ma alla fine della scalinata si accorsero di un paio di cose: avevano addosso non i loro vestiti, ma delle divise da calcio: maglietta a maniche lunghe bianca, e viola scuro nella parte che andava dalla base del collo fino a metà schiena, tranne le maniche che erano bianche; i pantaloncini erano anche quelli viola scuro, e le scarpe nere.
Dopo qualche secondo, la Nocturn comparve davanti a loro, ma non con quel lungo abito bianco, ma con una maglietta a mezze maniche bianca, una giacca nera, dei pantaloni neri e delle scarpe da ballerina bianche col tacco basso; i suoi capelli erano diventati più corti, infatti le arrivavano poco più in basso rispetto all’altezza delle spalle e al collo portava un cordoncino nero al quale era legato un anello d’oro che aveva da un lato una piccola ala di angelo e dall’altro un’ala di diavolo; l’unica cosa che non era cambiata dalla sua forma di Divinità Neutra erano gli occhi: quello destro era sempre azzurro, e l’altro era sempre viola scuro.
La donna iniziò a parlare:
- Come vi ho anticipato il primo giorno in cui siete venute qui, tra un paio di settimane inizierà il torneo vero e proprio, per cui è importante che vi alleniate… - come sempre qualcuno la interruppe, ma stavolta erano Shin e Raksha:
- Ma alla fase finale del torneo che si terrà su quest’isola parteciperanno solo le squadre che hanno vinto i gironi del continente di appartenenza e noi non abbiamo mai partecipato a nessuno di quelli. Come faremo? - chiese la prima.
- A quello ho già pensato. Userò i miei poteri per fare in modo che voi partecipiate. - ma dopo quella frase, la seconda le chiese:
- E come la mettiamo con i nostri dati? Quelli di tutte le squadre partecipanti vengono registrati e archiviate. Non possiamo rischiare che si sappia troppo su di noi. -
- Ho pensato anche a questo: ovviamente non inseriremo tutti i vostri dati, giusto quel poco che serve per fare in modo che possiate partecipare. -
- In parole povere, ha pensato a tutto prima che arrivassimo su quest’isola. - disse Haruko; e la risposta non si fece attendere:
- Per la verità sì. Ma adesso basta con le chiacchiere! Iniziamo l’allenamento! Forse lo avrete già capito, ma quelle che indossate sono le divise che indosserete anche in partita: hanno le maniche lunghe per il fatto che non dovete far vedere i bracciali.
Ora che ci penso, una volta le Chiavi della Leggenda hanno assunto la forma di bracciali simili ai vostri… ma tornando a noi, mi sono fatta un’idea delle vostre capacità individuali, ma vorrei vedere che sapete fare come squadra; ma ho notato che nessuna di voi gioca nel ruolo di portiere, quindi useremo una barriera magica quasi invalicabile. Quindi dovrete dare il meglio di voi per riuscire a superarla.
- Raksha, Shin, Diana… preparatevi. -
E le tre si posizionarono nella zona del rigore per effettuare il tiro.
La prima era Raksha: lei tirò in porta e la palla acquisì una velocità incredibile man mano che si avvicinava alla porta e a tutte parve che un ghepardo accompagnasse la palla in porta, ma poco prima che arrivasse alla porta si attivò una barriera che, anche se con qualche problema, respinse il tiro. La ragazza sbattè un piede a terra e disse:
- Quella barriera è più forte del previsto. Non ho mai fallito col Tiro del Ghepardo… Shin, tocca a te. - detto questo, la Puri ritornò vicino alle sue compagne, mentre la Aizawa si diresse al centrocampo pronta a tirare:
- Salto dell’Angelo! - gridò lei, dopo aver calciato in aria la palla per poi saltare e colpirla di nuovo mandandola in direzione della porta, e il pallone acquisì una velocità notevole durante la discesa, scivolando velocemente su una cascata. Ma… come per il Tiro del Ghepardo non servì a niente: la barriera era troppo forte.
Shin si limitò a tornare accanto a Raksha, ma con un’espressione tutt’altro che soddisfatta, anzi quasi affranta.
Era il turno di Diana, alla quale apparvero delle ali nere e la palla si circondò di un’energia oscura, mentre le ali di Diana divennero più grandi. La palla si alzò in aria e la Raven la tirò in porta con una scivolata, mentre la palla veniva accompagnata da un corvo. Anche se con un po’ di difficoltà in più, la barriera fermò anche quel tiro. L’unica cosa che Diana disse fu: - A quanto pare per sfondare quella barriera, o rendiamo più forti le nostre tecniche o ne creiamo di nuove. - e così lei e le altre continuarono a tirare cercando di sfondare quello scudo; senza accorgersi che Camelia si trovava nell’altra metà campo insieme ad Aka, Luna e Haruko:
- Aka, ho creato dei giocatori-ombra, tu dovrai cercare di mantenere il possesso palla, ma attenzione: quei giocatori sono molto veloci. - disse la Nocturn, ma la Matsuri sembrò non farsi troppi problemi e iniziò col suo allenamento; la donna poi si rivolse alla Green e alla Miji:
- Su di voi invece verranno lanciati dei raggi di luce, e voi dovrete cercare di proteggere la porta, usate pure le tecniche speciali se necessario, basta che non lasciate passare i colpi. - le ragazze annuirono, per poi iniziare anche loro l’allenamento: i raggi all’inizio erano deboli e riuscivano a respingerli anche senza usare le tecniche speciali, ma col tempo si fece più difficile finchè quei colpi non passarono.
La Nocturn, intanto aveva lasciato le ragazze sole ad allenarsi e, dalla sua stanza sotterranea, osservava le ragazze avendo creato un portale per guardare le ragazze, e disse fra sé:
- Se continuano così, non so se riusciranno ad affrontare i servi del Re Demone. Quelle ragazze non sanno che nei Regni degli Angeli e dei Diavoli i loro poteri vengono annullati quasi del tutto. Devono impegnarsi molto di più. Ed è meglio che si preparino, perché ogni giorno sarà così. -
 
 
Angolo di Emy
Per il primo gruppo è iniziato l’allenamento, ma non sarà una passeggiata per nessuno dei due gruppi, quindi è meglio che si preparino.
Inoltre vi consiglio di prestare particolare attenzione alle ultime frasi che Camelia ha detto, quando era tornata nella sua stanza sotterranea.
A questo punto c’è da sperare che, prima o poi, gli allenamenti diano i loro frutti.
Nel prossimo capitolo vedremo invece le ricerche del secondo gruppo.
Grazie a chi recensisce e segue.
Bacioni
Emy
 

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Capitolo 6
*** Prime ricerche, una giornata lunga e un ultimo compito ***


Ad un gruppo è toccato allenarsi, mentre all’altro sono toccate le ricerche. Qualcuno ovviamente non era contento come Amy Black.
- Non ci credo! Mentre le altre sono ad allenarsi, noi stiamo qui a perdere tempo con queste inutili ricerche! - gridò lei ai quattro venti, ma anche a Sayaka e Alexia che erano dovute uscire con lei.
- Amy, è inutile che ti arrabbi: non serve a nessuno, tantomeno a te. E poi il nostro lavoro è importante quanto lo sono gli allenamenti. - le disse Alexia, irritata dal comportamento della compagna; poi fu il turno di Sayaka:
- Amy credimi: anch’io preferirei essere ad allenarmi adesso, ma noi oggi abbiamo ricevuto il compito di cercare informazioni su quelle Chiavi. E poi prima o poi faremo cambio: vedrai, domani forse saremo noi ad allenarci. -
- Uff… e va bene… ma ho comunque l’impressione che gli abitanti di quest’isola sappiano meno di quanto ne sappiamo noi su quegli oggetti. - rispose la Neutra ex- diavolo.
 
E infatti… poche ore dopo…
- LO SAPEVO! LO SAPEVO! È STATO TUTTO INUTILE! - urlò Amy.
- Amy smettila di urlare, ci stai rompendo i timpani. - le disse Alexia, irritata come non mai dal comportamento infantile che la sua compagna stava dimostrando.
- Amy ti devi calmare. Anche se alla fine avevi ragione: insomma, gli abitanti dell’Isola sapevano poco o niente sulle Chiavi della Leggenda… Tanto vale tornare alla villa: non otterremo niente così. - disse la Yoshino, avviandosi con le altre verso la foresta che circondava il monte a nord dell’isola.
 
Intanto… nella biblioteca di Villa Nocturn…
Yami, Ilary e Sasha erano riuscite a trovare la chiave per aprire la porta che conduceva alla biblioteca, ma il problema era stato trovare il buco della serratura perché era piccolissimo; anche adesso che si trovavano nella biblioteca, erano ancora a cercare: quel posto era enorme, ovunque vi erano scaffali bianchi alti chissà quanto con mensole nere su cui si trovavano decine e decine di libri e, nonostante i libri che si trovavano lì fossero divisi in sezioni, fu comunque difficile trovare ciò che serviva loro.
Ilary era seduta su una scrivania a leggere alcuni testi che aveva trovato poco prima; Yami stava controllando alcuni dei Testi Antichi che era riuscita a trovare, ma sembravano indecifrabili; Sasha invece si trovava su una scala intenta a recuperare altri libri e testi che sarebbero potuti servire loro.
- è un lavoro difficile. - disse Sasha mentre stava scendendo dalla scala, dopo aver preso un altro paio di libri.
- Per favore, non me ne parlare: è da ore che siamo qui e non abbiamo trovato niente che ci potesse servire. Inizio a rimpiangere il fatto che l’altro gruppo si stia allenando, mentre noi stiamo qui a perdere tempo. - disse la Kimura.
- Non possiamo farci niente. E poi non credo che Sayaka, Alexia ed Amy abbiano avuto più fortuna di noi; quasi sicuramente gli abitanti di quest’isola sanno molto meno di noi riguardo a queste Chiavi della Leggenda. - disse la White, per poi tornare la sua lettura; quando sentirono un boato al piano inferiore così le tre scesero al piano terra, abbandonando il loro lavoro.
Trovarono le ragazze del primo gruppo a terra, insieme a Sayaka, Alexia e Amy.
- Che vi è successo? - chiese preoccupata Yami.
- è stata una tortura. È peggio di quello che qualunque squadra deve subire ogni giorno. Adesso però dobbiamo andare dalla Nocturn: ci aspetta. - disse la Raven, mentre insieme alle ragazze del secondo gruppo, aiutava le altre ad alzarsi; e insieme alle altre, si teletrasportò nella stanza sotterranea di Camelia.
- Fatemi indovinare: gli allenamenti per ora non sono riusciti a farvi ottenere niente, e le ricerche non sono andate a buon fine. Ho indovinato? - chiese la donna.
Le ragazze si limitarono ad annuire, alcune perché troppo stanche a causa dell’allenamento, mentre le altre perché arrabbiate del fatto di aver dovuto fare il giro di mezza isola per niente.
- Forse qualcuna di voi lo avrà già capito, ma domani i gruppi si scambieranno i compiti: il secondo andrà ad allenarsi, mentre il primo si dovrà occupare delle ricerche. E preparatevi, perché ogni giorno, fino a quando non comincerà il torneo, dovrete svolgere queste attività. - disse Camelia, ma quando le ragazze stavano per andarsene le fermò:
- Oh, un’ultima cosa: datemi i vostri bracciali. - le ragazze ubbidirono, ancora stanche e irritate per controbattere. Dalle mani della Nocturn, si sprigionò una luce grigio-perla che fece risplendere i bracciali delle ragazze, e appena quella luce sparì e dopo averli riconsegnati alle ragazze, disse:
- Ho notato che qualcuno ha seguito le ragazze del secondo gruppo mentre stavano tornando la città, e prima che veniste qui a Liocott, ho notato che nel tempo libero suonavate uno strumento: quindi potete usare i vostri bracciali per far apparire degli strumenti musicali, e suonare uno degli spartiti che si trovano nell’aula di musica, in questo modo la villa sarà invisibile agli occhi di tutti e cambierà il luogo in cui si trova, ma rimarremo comunque alla base del monte. - concluse la donna per poi sparire.
- Voglio vedere se funziona. - disse Raksha e appena toccò il suo bracciale, questo si trasformò in una chitarra classica.
- Ragazze, stasera ci penso io a far quest’incantesimo. Voi potete riposarvi. - disse la Raven. Le altre annuirono, ma poi:
- Non so voi ragazze, ma a me stà venendo una certa fame. L’unica cosa che abbiamo ottenuto oggi con l’allenamento è una fame fuori dal normale. Andiamo a cenare. Tanto ormai è sera. - disse Aka.
In effetti si era fatta sera, così le ragazze si diressero in cucina. Stabilirono dei turni anche per la cucina:
- Diana e Yami.
- Luna e Haruko.
- Ilary e Aka.
- Sayaka e Sasha.
- Raksha e Shin.
- Alexia e Amy.
Le prime erano Diana e Yami, ma siccome nessuna di loro doveva mangiare pesante, o sarebbe stato peggio che subire ancora l’allenamento della Nocturn, ma quello lo avrebbero dovuto subire ogni giorno quindi ci avrebbero dovuto subire l’abitudine, e non avevano molti ingredienti a disposizione nella cucina, prepararono solo della pasta e dell’insalata mista, ma Aka aveva ragione sulla fame: aveva mangiato più di tutte le altre.
Perfetto il giorno dopo avrebbero dovuto anche fare la spesa.
Alla fine della cena, le ragazze stettero alzate un altro po’ e poi andarono a dormire… tutte tranne Diana, che doveva mettersi a suonare quello spartito: così la ragazza dalla maschera corvina si recò in sala musica e prese uno degli spartiti, l’Ode alle Stelle: così trasformò il suo bracciale in un’ocarina di ebano con un nastro azzurro legato ad essa, e iniziò a suonare. Era una musica dolcissima, ma finì quasi subito perché sentì la musica di un flauto che si univa a quella della sua ocarina; subito la ragazza si voltò, e trovò Luna dietro di lei:
- Cosa ci fai qui Luna? - chiese la Raven.
- Sono venuta ad aiutarti. Scommetto che sei stanca. - le rispose la Green.
- Allora va bene. - disse Diana, anche perché era convinta che non sarebbe riuscita a far cambiare idea all’altra.
Così le due iniziarono a suonare, mentre la notte ormai regnava sovrana sull’isola di Liocott.
 
Mentre nell’aria risuonavano le note della melodia del flauto e dell’ocarina, la Nocturn si trovava nella biblioteca e leggeva uno dei testi antichi:
- Ancora non riesco a capire come i poteri delle ragazze si abbassino così tanto quanto si dirigono nei territori degli Angeli e dei Diavoli… forse perché loro in fondo sono più umane che angeli e demoni. Sta di fatti che devono diventare più forti e quando sarà il momento dovranno affrontarli, ma se dicessi loro cos’altro succederebbe distruggendo le Chiavi della Leggenda, scommetto che se ne andrebbero da Liocott, e qui al momento c’è bisogno di loro. -
 
 
Angolo di Emy
Credo che vi siate fatti un’idea su ciò che le ragazze dovranno subire ogni giorno, sia per quanto riguarda le ricerche sia per gli allenamenti.
Inoltre a causa di una cosa accaduta quello stesso pomeriggio, devono nascondere la villa grazie a degli spartiti e ai loro bracciali trasformati in strumenti musicali.
Ma i problemi per le ragazze sono appena iniziati, ma prima o poi gli allenamenti daranno i risultati voluti.
Grazie a chi recensisce e segue.
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Baci e abbracci
Emy
 

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Capitolo 7
*** Una nuova scoperta per le Dark Angels ***


Era passata ormai una settimana sull’isola di Liocott e le ragazze ormai consideravano quell’isola come casa loro, anche se si trovavano lontane dalle rispettive famiglie.
Mentre un gruppo si allenava e un altro si occupava delle ricerche, praticamente mentre la loro routine quotidiana procedeva, una certa Divinità Neutra Originale le stava osservando dalla sua stanza sotterranea:
- Migliorano di giorno in giorno, forse avevo sottovalutato queste ragazze, purtroppo però sulle Chiavi della Leggenda non sappiamo ancora molto… meglio che le chiami: devo annunciare loro i ruoli durante le partite del torneo. - e dopo quella frase, Camelia inviò un messaggio telepatico alle ragazze per avvertirle di raggiungerla; infatti, non molto dopo, le ragazze si presentarono dalla Nocturn:
- Vi ho chiamate per annunciarvi i ruoli durante il torneo: attaccanti: Amy Black, Alexia Black, Raksha Puri e Yami Kimura; centrocampisti: Shin Aizawa, Sasha Bianchi e Diana Raven; difensori: Luna Green, Aka Matsuri e Sayaka Yoshino; portiere: Ilary White; riserva: Haruko Miji.
Per quanto riguarda il ruolo di capitano, l’ho assegnato a Diana.
Da questo momento voi siete le Dark Angels.
Ilary, so che sei un difensore, ma viste le tue capacità sei più adatta come portiere; e  tu Haruko, ti ho messa come riserva, ma non preoccuparti: avrai anche tu la possibilità di giocare nel torneo.
So bene che per il FFI servono delle squadre composte da 16 giocatori, ma voi siete le uniche discendenti delle famiglie Neutre sopravvissute dopo la Guerra tra Angeli e Diavoli, e da quanto ho potuto vedere siete abbastanza abili per cavarvela durante il torneo; ma ricordate che lo scopo per cui siete qui è anche quello di recuperare le Chiavi della Leggenda. Per adesso continuate con i compiti che vi ho assegnato. - disse Camelia, ma poco prima di svanire, aggiunse:
- Ricordate: conto su di voi. -
Mentre il secondo gruppo stava tornando ad allenarsi, Alexia disse alla Yoshino:
- L’hai sentita la Nocturn? È la cosa più carina che ci abbia mai detto da quando siamo arrivate su quest’isola. -
- Sì, infatti. E poi dopo quello che ci ha fatto subire, ci meritiamo dei complimenti. - rispose l’altra.
 
Mentre a Raksha, Aka e Shin toccava andare a fare un giro in città, Diana, Luna e Haruko erano rinchiuse in biblioteca:
- Trovato niente voi? - chiese Luna mentre stava recuperando dei libri da una delle mensole più alte.
- No, ancora niente. Ufff… qui non c’è scritto niente. - disse Haruko, per poi aggiungere:
- Io mi chiedo ancora perché dobbiamo cercare se qui non c’è niente. -
- Haruko, smettila di lamentarti, non fa bene né a te né alle ricerche… oh… RAGAZZE VENITE! HO TROVATO QUALCOSA! - disse la Raven.
- Cosa hai trovato? - la Green e la Miji all’unisono.
- Non riguarda propriamente le Chiavi della Leggenda, ma potrebbe esserci d’aiuto. Luna, tu chiama le ragazze del secondo gruppo. - le disse Diana, anche se il tono che aveva usato faceva sembrare quella richiesta un ordine.
- Va bene, corro! - disse Luna, per poi precipitarsi fuori dalla biblioteca.
- Haruko, tu invece… ma che hai? - chiese Diana.
- Niente di particolare. - le rispose l’altra, ma la Raven aveva capito da subito che la sua amica aveva qualche problema.
- Non ci casco, Haruko. Qual è il problema? - le chiese nuovamente la ragazza dalla maschera corvina, sperando di ottenere la vera risposta.
- è per il fatto che, nonostante il mio impegno, Camelia mi ha messa come riserva. - le rispose l’altra.
- Ah… me lo sarei dovuta immaginare… ma ti dico solo una cosa: le riserve sono importanti quanto i titolari, e poi in qualche partita la Nocturn ti farà giocare sicuramente come titolare: ho visto di cosa sei capace, te lo meriti. - le disse la Raven.
- Grazie Diana. - le disse Haruko sorridendo.
- Di niente, è stato un piacere. Tornando a noi, potresti chiamare le altre ragazze del primo gruppo, mentre io cerco dell’altro materiale? -
- Va bene. Le chiamo subito. - detto questo, prese il cellulare e chiamò Shin per avvertire lei e le altre.
 
Una mezz’ora più tardi…
- Diana, perché ci hai fatto chiamare? - le chiese Raksha.
La Raven si avvicinò e mostrò loro una pagina dei testi antichi:
- Guardate qui: gli spartiti che dobbiamo suonare ogni notte per nascondere la villa da sguardi indiscreti, sono in realtà degli incantesimi per ottenere nuovi poteri e sono riferiti a noi Neutre. Potrebbero essere degli appunti per imparare nuove tecniche speciali; a quanto ho potuto capire ne esistono 6 di quegli spartiti. - spiegò loro la Raven, ma Aka la interruppe:
- Quello che dici potrebbe essere anche vero, ma se fosse così, noi possediamo solo 2 dei 6 spartiti: Ode alle Stelle e Ode al Cielo. Quali sarebbero gli altri? -
- è questo il punto: dobbiamo trovarli in questi giorni perché poi durante il torneo saremo troppo occupate per farlo; e secondo ciò che è scritto qui, si trovano in 4 punti precisi di quest’isola; in risposta alla tua domanda Aka, gli altri spartiti, sempre se ciò che è scritto qui non mente, si chiamano: Ode al Sole, Ode alla Luna, Ode al Mare e Ode alla Terra. - le rispose Diana.
- Ma per quanto riguarda la Nocturn? Pensi che dovremo dirglielo? - le chiese Shin, ma quando guardò la Raven negli occhi, si rese conto di sapere quale fosse la risposta.
- è meglio che non lo sappia: insomma, lei vuole che ci concentriamo unicamente sulla ricerca delle Chiavi della Leggenda e a nient’altro. Per queste ricerche dovremo essere indipendenti da lei. - le rispose.
Le altre si limitarono ad annuire, e questa ricerca, a differenza di quella delle Chiavi, avrebbe potuto comportare dei risultati produttivi per loro, se fossero andate a buon fine.
 
Le 12 Neutre non sapevano però che la Nocturn aveva usato i suoi poteri creando un portale dimensionale per ascoltare la conversazione delle ragazze nella biblioteca:
- E così hanno scoperto uno dei segreti degli Antichi: le Odi agli elementi dell’isola di Liocott; non mi aspettavo che le trovassero così presto… ma del resto non credevo che avrei dovuto aspettare molto.
Hanno intenzione di trovare quegli spartiti, io non glielo impedirò, ma non so se riusciranno a decifrare le iscrizioni nascoste dalle note. Ma su una cosa, Diana ha ragione: quegli spartiti potrebbero portarle a conoscere poteri immensi. -
 
 
Angolo di Emy
Finalmente si scoprono i ruoli e il nome della squadra, e per le ragazze che mi hanno mandato le OC scusate se potrei non avervi accontentate per i ruoli, ma ho cercato di creare una formazione equa in base alle caratteristiche di ognuna di loro.
Le nostre ragazze intanto scoprono che gli spartiti che suonano ogni sera per nascondere la villa, fanno parte di spartiti che permetteranno di accedere ad un potere enorme.
Secondo voi riusciranno ad ottenerli?
E poi mi serve un consiglio da parte vostra sul genere da mettere per questa fan fiction: no, perché viste le origini delle ragazze e i loro poteri; o sportivo per il fatto che le attendono delle partite nel FFI.
NON So CHE FARE! MI SERVE UN CONSIGLIO! PER FAVORE, AIUTATEMI!
Ok, credo di aver finito.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 8
*** L'Ode alla Luna e... la nascita di un'amicizia? ***


Le ragazze si impegnavano sempre di più, sia negli allenamenti che nelle ricerche, ma in queste ultime più che altro per trovare le Odi dell’isola.
Intanto nella biblioteca, le ragazze si erano radunate tutte per riuscire a decifrare i testi antichi e trovare quegli spartiti, anche se:
- Non so voi, ma io non ci capisco niente. Siete sicure che tra queste righe ci sia scritto dove trovare gli spartiti che ci mancano? - chiese Amy.
- Stiamo cercando di decifrarle proprio per questo. - le rispose Hilary.
- RAGAZZE VENITE PRESTO! - Shin chiamò le altre.
- Cosa c’è? Hai trovato qualcosa? - le chiese Yami.
- Sì, ho scoperto che i testi antichi riferiti agli spartiti che stiamo cercando sono scritti in segni indecifrabili sì, ma dovrebbe esserci un libro in questa biblioteca che ci permetterebbe di interpretare correttamente questi segni. - ma prima che potesse continuare, Raksha la interruppe:
- Come questo? - chiese la Puri, mostrando alle altre un libro intitolato “Lingue e segni antichi”.
- Sì, ma… dove l’hai trovato? - le domandò la Aizawa.
- Stavo usando i miei poteri per volare tra gli scaffali alla ricerca di altri testi antichi o comunque di qualcosa che avrebbe potuto esserci utile, quando ho trovato questo libro, ma poi tu ci hai chiamate per avvertirci della tua scoperta. - le rispose Raksha.
- Bene, qui ci sono 6 pagine: dividiamoci a coppie: ogni coppia avrà una pagina dei testi antichi da decifrare. -
Le coppie si formarono:
- Diana e Shin.
- Raksha e Yami.
- Luna e Haruko.
- Ilary e Aka.
- Sayaka e Sasha.
- Alexia e Amy.
Ci volle un’ora perché tutte finissero, del resto erano testi lunghi e, pur avendo un libro che le aiutasse, erano testi difficili da interpretare.
La prima a parlare fu Diana:
- Riassumendo abbiamo trovato 6 pagine, ognuna riferita ad uno degli spartiti, ma quello che io e Shin abbiamo dovuto tradurre e anche quello di Raksha e Yami sono riferiti ai due spartiti che sono già in nostro possesso, cioè l’Ode alle Stelle e l’Ode al Cielo. Quello di Luna e Haruko diceva:
“ L’Ode alla Luna dovrai trovare, ma il cammino non sarà facile: avvicinati al mare quando la Luna si troverà  nel punto più alto e le stelle si illumineranno, il sentiero d’argento ti indicherà la via.”; quello di Ilary e Aka:
“ L’Ode al Sole potrai trovare solo fino a quando il sentiero dorato sarà presente, quando il Sole diventerà rosso e al cielo accadrà lo stesso, il cammino ti sarà rivelato.”; il testo di Sayaka e Sasha invece:
“ L’ode al Mare stà per comparire, ma solo quando il sole tramonterà e la Luna sorgerà nel cielo; appena questi due astri si troveranno sullo stesso orizzonte, lo spartito comparirà.”; e l’ultimo, quello di Alexia e Amy, diceva:
“ L’Ode alla Terra non sarà facile da trovare, poiché gli altri spartiti costituiscono dei cancelli per accedere al suo potere. Quando sia il Sole che la Luna saranno, anche poco, visibili nel cielo e la prima stella sarà comparsa, il cammino sarà chiaro.”
A quanto pare dovremo cercarli uno alla volta, sarebbe più prudente in questo modo la Nocturn non scoprirà niente. Ma per non destare sospetti tra gli abitanti dell’isola, è meglio muoversi in piccoli gruppi; per primo cercheremo l’Ode alla Luna: andremo io, Luna e Haruko; per l’Ode al Mare ci penseranno Ilary, Yami e Sasha; l’Ode al Sole lo cercheranno Aka, Raksha e Shin; mentre l’ultimo, l’Ode alla Terra, se ne dovranno occupare Amy, Sayaka e Alexia. Tutto chiaro? - chiese infine la Raven, dopo quel lungo discorso.
- Il primo gruppo si muoverà stanotte, quindi Luna, Haruko, preparatevi. Le altre resteranno qui. - ma Amy la interruppe:
- Diana, ti ricordo che di sera dobbiamo alzare la barriera per rendere invisibile la villa e una volta alzata non si può né entrare né uscire. Come intendi fare per questo, ragazza mia? -
- è per questo che ho bisogno del tuo aiuto Amy: per impedire che la barriera si alzi, bisogna suonare quella melodia al contrario. - le rispose Diana.
- Ah, tu guarda cosa si sono inventati gli antichi! Ma io per sicurezza mi procuro dei tappi per le orecchie: sarò anche brava a suonare , ma quelle note al contrario… non voglio sapere cosa uscirà. Comunque ci stò. -
- Bene allora! Luna, Haruko, andiamo! Tu, Amy, devi andare nell’aula di musica e suonare lo spartito dell’Ode alle Stelle. - ma la Raven venne interrotta nuovamente:
- Fammi indovinare: nella pagina riferita all’Ode alla Luna c’era scritto che la via ci sarebbe stata rivelata solo quando le stelle si sarebbero illuminate. Per questo vuoi che io suoni quella, ho indovinato? - le domandò l’attaccante.
- Sì, infatti, ma ricorda quando stiamo per tornare devi iniziare a suonare la melodia al contrario: dovrebbe indebolire la barriera quello che basta per consentire a noi di tornare nella villa. Ora dobbiamo andare. Mi raccomando Amy, conto su di te. - e detto questo, la centrocampista dalla maschera corvina s’incamminò fuori dalla biblioteca.
 
Nella sala di musica…
Amy aveva preso lo spartito dell’Ode alle Stelle per prepararsi a suonare con la sua chitarra classica, ma i suoi pensieri erano ancora rivolti a ciò che le aveva detto Diana, poco prima:
- Ha detto che si fida di me. Da quando ho perso la mia famiglia non ho più avuto motivo di fidarmi degli altri, ma la purezza di quegli occhi diceva la verità.
Diana, grazie per quelle parole.- e dopo quel pensiero iniziò a suonare la sua chitarra, mentre la Luna splendeva nel cielo.
 
Intanto… su una delle rive sabbiose dell’isola…
- Ce la abbiamo fatta! Abbiamo fatto in tempo! - gridò Luna alle sue due compagne, mentre si dirigevano alla spiaggia.
- Saremo anche arrivate, ma ancora non capisco; quel testo diceva che appena la Luna si sarebbe trovata nel punto più alto e le stelle si sarebbero illuminate, sarebbe comparso un sentiero d’argento. E IO QUI NON VEDO NIENTE! - gridò Haruko.
- Haruko, calmati. Sapevamo che sarebbe potuto essere un problema…Aspettate… la sentite questa musica? - disse Diana, e in effetti si sentiva una musica: era l’Ode alle Stelle suonato con la chitarra classica.
- Amy… - pensò la Raven, e poco dopo le stelle iniziarono a splendere, mentre sull’isola era già mezzanotte.
- Ragazze… guardate! - Luna gridò alle altre due per richiamare l’attenzione delle sue compagne, e in effetti sull’acqua il bagliore della Luna aveva creato un sentiero d’argento, e poco dopo alla fine di quel sentiero, comparve qualcosa che brillava.
L’Ode alla Luna!
- Ma ora come facciamo a prenderlo? Il sentiero d’argento sono dei riflessi sull’acqua, se proviamo ad attraversarlo finiremo in acqua. - disse la Miji.
- Aspetta. Voglio provare una cosa. - disse Green.
Luna creò una sfera di energia e dalla sua gamba destra si concentrò il vento freddo che soffiava sull’isola, il quale avvolse la sfera, la quale assunse una colorazione azzurra-argentata, che poi la Green calciò in direzione del sentiero d’argento, il quale si congelò.
La Raven e Haruko la guardarono stupita, ma la stessa Luna era nelle loro stesse condizioni. La prima a riprendersi fu Haruko:
- Dobbiamo sbrigarci a prendere quello spartito, o sarà troppo tardi! - così si diresse verso lo spartito, ma a metà percorso, dall’acqua comparvero delle ombre, tipo i giocatori-ombra che Camelia creava durante i loro allenamenti.
- E questi da dove spuntano!? - Haruko cercava di schivarli, ma erano velocissimi:
- E va bene… passiamo alle maniere forti! - dalle mani di Haruko comparve un’ombra che generò un portale di colore viola scuro sotto i piedi della ragazza, teletrasportando lei vicino allo spartito, ma comparvero dei portali uguali a quello sotto quelle ombre, che però vennero avvolti da quelle che sembravano aure oscure, rimanendo paralizzati.
- Sono stata davvero io? - disse sorpresa la Miji, mentre prendeva lo spartito e si dirigeva dalle sue compagne.
- Presto ragazze dobbiamo sbrigarci! - gridò Diana prendendo per la mano Haruko, la quale teneva stretto lo spartito, e Luna, mentre dai suoi piedi comparvero delle ali di corvo nere, simili a quelle che usava per il Volo del Corvo, ma più piccole, e appena mosse un passo in avanti, si ritrovarono a sfrecciare ad alta velocità e in pochissimo tempo si ritrovarono alla villa, dove la barriera non era ancora stata eretta.
- Ce la abbiamo fatta ragazze! Ma che cos’erano quei poteri? - chiese Luna alle altre due ragazze.
- Saranno dei nuovi poteri. Non so come siano saltati fuori, però. - disse la Miji, per poi continuare il discorso:
- Ma visto che abbiamo delle nuove tecniche speciali tanto vale dar loro un nome. La tua Luna potresti chiamarla Ghiaccio D’Argento visti gli effetti che ha, la tua Diana Piedi Alati, ti hanno dato una velocità incredibile, mentre la mia si potrebbe chiamare Paralisi oscura visto quello che è successo a quei giocatori-ombra. Ma cambiando discorso, dove lo mettiamo questo spartito? - chiese alle altre, mostrando loro lo spartito.
- Lascia stare Haruko. Ci penso io. Voi andate a riposare, ma fate piano: le altre staranno già dormendo. - disse Diana, prendendo lo spartito dell’Ode alla Luna e dirigendosi nella sala di musica, mentre Luna e Haruko andavano al secondo piano, per poi raggiungere le loro camere da letto.
Intanto la Raven era arrivata nell’aula di musica, dove Amy stava ancora suonando la sua chitarra.
- Amy, volevo ringraziarti. - disse la ragazza dalla maschera corvina rivolgendosi all’altra ragazza presente nella stanza, per poi riporre lo spartito dell’Ode alla Luna insieme agli altri.
- Di niente, però sono stanchissima. Vado a dormire. - le rispose la Neutra ex-diavolo.
- Aspetta: vorrei chiederti una cosa Amy. Come mai, nella tua mente, mi hai ringraziata per averti detto che mi fidavo di te? - le chiese la Raven come se fosse la domanda più ovvia del mondo, ma la Black le rivolse uno sguardo stupito.
- E tu come fai a sapere cosa stavo pensando? -
- è uno dei miei poteri. E ho sentito anche qualcosa riguardo alla tua famiglia. -
- … Sapevo che prima o poi qualcuno lo sarebbe venuto a sapere. Vieni, ti voglio  raccontare una cosa. -
Diana si sedette su una sedia vicino a quella dell’attaccante, poi l’altra iniziò a parlare:
- Se sei in grado di leggermi nel pensiero come sostieni, avrai sentito che da quando la mia famiglia è scomparsa non riesco più a fidarmi degli altri.
Il fatto è che la mia famiglia fu una delle prime a ribellarsi al Re Demone, così venimmo esiliati. Poi i miei genitori morirono per salvare me e mio fratello, poi lui morì in circostanze misteriose da quando io avevo 13 anni. Scoprì che ad ucciderlo fu uno dei migliori amici della mia famiglia quando ancora erano dei diavoli. Da allora non riesco più a fidarmi degli altri. - rispose la Black.
- Ti ho fatto parlare di qualcosa di doloroso. Mi dispiace. - le disse Diana, ma non sapeva che Amy non aveva finito di parlare:
- Tu invece perché porti la maschera? -
- La mia famiglia era dotata di grandi conoscenze, superiori a quelle dei sovrani degli Angeli e dei Diavoli, così quando si ribellarono la mia famiglia venne esiliata al capo-famiglia venne imposta una maschera di corvo così che potesse limitarne i poteri. Ma non è servito a molto: quella maschera ha solo dato inizio all’incubo per la mia famiglia, perché tutti iniziarono a credere che era proprio la maschera a darci delle conoscenze illimitate, così iniziarono ad uccidere i membri della famiglia per impossessarsene. Eravamo rimaste solo io e mia madre. Insomma questa maschera, anche se indirettamente è stata la causa dello sterminio della mia famiglia.
Ma ti posso dire una cosa Amy: di me e delle ragazze ti puoi fidare, ma se te lo dico io potrebbe servire a poco, sei tu che devi convincerti. Adesso però è meglio che andiamo a dormire. - disse la Raven per poi incamminarsi fuori dalla sala di musica.
- … Diana aspetta! - la richiamò la Black: - Grazie… - la Raven sorrise per poi dirigersi insieme all’altra al secondo piano.
L’inizio di un’amicizia? Chi potrà mai dirlo?
 
 
Angolo di Emy
Le ragazze trovano il primo spartito e imparano nuove tecniche speciali. Un risultato dell’allenamento?
Inoltre scopriamo qualcosa di più su due OC: Diana e Amy. Ma andando avanti scopriremo anche quelle delle altre OC.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy

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Capitolo 9
*** Due nuove Odi e... un nuovo problema. ***


Il giorno dopo le ragazze decisero di predisporre i gruppi per cercare l’Ode al Sole e l’Ode al Mare, ma Diana decise di spostare Sayaka nel gruppo di Yami e Sasha e mettere al suo posto Ilary, ritenendo che i suoi poteri fossero più adatti per trovare l’Ode al Mare.
- Aka, Raksha, Shin, ormai è arrivato il tramonto e, se quello che c’è scritto su questi testi riguardo all’Ode al Sole non mente, lo spartito dovrebbe comparire tra poco. Andate. - disse con un tono che sembrava più quello per un ordine.
Le altre annuirono, e si precipitarono fuori dalla villa su una spiaggia che si trovava ad ovest dell’isola, quindi dall’altra parte di quella in cui era stato trovato lo spartito dell’Ode alla Luna.
Il cielo e il sole avevano assunto una colorazione rossa:
- è il momento ragazze. Tra poco dovrebbe apparire. - disse Shin.
E infatti non dovettero attendere molto: sul mare comparve il riflesso dorato del Sole e… poco lontano dalla spiaggia, si trovava qualcosa: lo spartito dell’Ode al Sole!
- Ragazze io provo a raggiungerlo! Vortice angelico! - sotto i piedi di Raksha si creò un vortice di piume che le permise di sollevarsi in aria e cercare di volare fino allo spartito, ma… le stesse ombre che cercarono di impedire alle ragazze di recuperare l’Ode alla Luna attaccarono Raksha.
- NO! RAKSHA, STAI ATTENTA! - gridò Aka, a quel punto creò una sfera di energia e appena questa toccò terra, evocò 7 katane dietro di lei. Calciò la palla in aria e saltò poi colpì con una rovesciata la sfera mentre le spade si scagliavano contro alcuni delle ombre distruggendole.
- Eh? E questa da dove è saltata fuori? - si chiese la Matsuri, mentre Raksha stava ancora cercando di contrastare gli attacchi dei giocatori-ombra.
- Devo fare qualcosa! Devo difendere Raksha. Non so per quanto riuscirà a resistere contro tutti quegli attacchi! - disse la Aizawa.
La gamba di Shin si circondò di un vento oscuro, e appena lei sbattè il piede a terra, si generò un tifone che travolse le ombre; poi la ragazza si diresse verso Raksha che seppur debolmente si reggeva ancora in piedi.
- Stai bene, ragazza mia? -
- Sì, grazie, Shin, ma non potevi sbrigarti prima: non riesco a usare altre tecniche mentre volo, ma tu non dirlo a nessuno, per favore. -
- Stai tranquilla tesoro, il tuo segreto è al sicuro, ma come mai non puoi? Non mi sembra che sia un problema normale. -
- Uff… è successo quando sono nata: quando la mia famiglia si alleò con gli altri Neutri, uno dei miei antenati venne colpito da uno strano attacco, che non gli provocò danni particolari, ma gli trasmise una strana malattia: non poteva usare altri poteri durante il volo o che consistevano nell’uso dell’elemento del vento, e ciò purtroppo gli costò la vita. Ma quella malattia a quanto pare è ereditaria perché la possiedo anch’io visto il mio problema. - spiegò Raksha.
- E perché lo vieni a dire proprio a me? - le domandò la Aizawa.
- Perché tu ormai se ne è accorta e poi perché avevo bisogno di confidarmi con qualcuno: è da quando siamo arrivate sull’isola che mi tengo questo peso sulla coscienza. - le rispose la Puri, ma continuò:
- E tu? Prima di quel tifone oscuro che hai scagliato contro quelle ombre per salvarmi, non mi risulta che tu avessi delle tecniche riguardanti l’ex schiera di appartenenza. Come mai? - stavolta era Raksha a porle una domanda.
- Mi aspettavo che qualcuno prima o poi lo avrebbe scoperto. La mia famiglia apparteneva alle schiere demoniache prima dell’esilio, ma prima ha sempre avuto forti contatti con la civiltà angelica per il fatto che fu una delle prime ad allearsi con i Neutri per fare in modo che la guerra si concludesse senza causare danni disastrosi; la mia famiglia per quel gesto venne bandita per sempre dalle schiere diaboliche e non avrebbe più potuto usare delle tecniche che riguardavano le schiere dei Diavoli, anzi sarebbe stata condannata a usare solo quelle dei Neutri e degli Angeli. Ma a quanto pare qualcosa è andato storto visto che sono riuscita ad usare il Tifone Oscuro. - le rispose Shin.
- Ehi ragazze! State bene? - chiese Aka alle sue due compagne.
Le altre due annuirono, ma Raksha le chiese:
- Senti Aka, non vorrei farti tornare in mente dei ricordi dolorosi, ma perché la tua famiglia è diventata Neutra? -
- Accadde perché la mia famiglia, voleva porre fine alla guerra sì, ma anche perché non era apprezzata dalle altre stirpi di diavoli perché facevano scherzi pesanti, di gran lunga peggiori di quelli che faccio io a voi. In pratica quelli che voi subite da me si potrebbero definire innocui a differenza di quelli che facevano i miei antenati.
Ma cambiando discorso… avete visto che forza!? Quel tiro lo chiamerò il tiro delle 7  Katane! - disse Aka, continuando a saltellare di qua e di là per la spiaggia e ad esultare.
- Aka, non so se l’hai notato, ma ci sono ancora delle Ombre da sconfiggere e il Sole stà per tramontare! - le gridò la Aizawa cercando di riprenderla, ma inutilmente.
- Lascia stare Shin. Ci penso io. - le disse Raksha.
Dalle sue mani comparve un’aura verde, che generò a sua volta dalla sabbia delle lunghe liane che avvolsero le Ombre per poi farle dissolvere; le stesse liane poi, costruirono un ponte che permise alla Puri di recuperare lo spartito.
- Da dove salta fuori quella tecnica? Va beh, potrebbe essermi utile: penso che potrei chiamarla Radici Assassine! - disse Raksha, una volta tornata sulla spiaggia; poi si rivolse alle sue amiche:
- Ragazze… dobbiamo andare. Missione compiuta! -
E le tre si incamminarono verso Villa Nocturn.
 
Intanto… nella foresta al centro dell’isola…
Sasha, Sayaka e Yami stavano cercando lo spartito dell’Ode al Mare.
- Sicura che lo spartito si trovi qui Yami? - le chiese Sasha.
- Non lo so Sasha. Non lo so. Quel testo ha detto solo che quando la Luna e il Sole si sarebbero comparsi entrambi in cielo, lo spartito sarebbe comparso. - le rispose la Kimura.
Ma ad un certo punto, la Luna cominciò a sorgere nel cielo e il Sole era quasi tramontato, e ad un certo punto:
- Ragazze… non sentite anche voi un rumore strano? Sembra quello di un’onda anomala. - disse Sayaka.
E in effetti aveva ragione: un’onda gigantesca si stava per abbattere sulle ragazze, ma era strana, era fatta di energia spirituale; sta di fatto che quando si abbattè sulle ragazze loro erano ancora vive, si trovavano nella stessa posizione in cui si trovavano poco prima che quell’onda le travolgesse, e davanti a loro era comparso lo spartito dell’Ode al Mare.
Ma come era successo per le altre due volte, comparvero le Ombre:
- Zona Oscura! - gridò Yami, e ai suoi piedi comparvero delle ali da diavolo, lei si mise a correre circondando alcuni di quei giocatori-ombra, quando ne ebbe circondati alcuni le ali che aveva ai piedi brillarono e una cupola fatta di energia oscura imprigionò le Ombre; appena la cupola svanì, anche le Ombre che “conteneva” erano sparite.
- Wow! Non male questa tecnica! - disse la Kimura.
- Adesso è il mio turno! Falci zaffire! - disse Sasha e sulle sue braccia si accumulò dell’aura di colore blu ciano che assunse la forma di due falci, con le quali Sasha colpì le altre Ombre distruggendole.
- E ora prendiamo lo spartito. - disse Yami.
Ma dietro la Kimura era comparsa un Ombra a forma di un serpente, sembra una via di mezzo tra un boa e un cobra, che cercò di avvolgere la ragazza per poi morderla, ma qualcuno si intromise con l’operato del serpente:
- Attenta Yami! Ciclone insuperabile! - dalle mani di Sayaka si concentrò il vento e quando la Yoshino congiunse le mani, diede origine ad un ciclone che spazzò via il serpente.
- Grazie Sayaka. - le rispose la Kimura; ma poco dopo aver preso lo spartito dell’Ode al Mare, Sayaka urlò di dolore: il serpente-ombra che aveva cercato di mordere Yami, riuscì a mordere la Yoshino.
- No Sayaka! Yami, dobbiamo portarla alla Villa! - Yami annuì, lei e Sasha sollevarono Sayaka e la portarono a Villa Nocturn.
I problemi erano ricominciati: dovevano trovare l’ultima Ode e trovare una cura per Sayaka.
 
 
Angolo di Emy
Le ragazze hanno trovato altre due Odi, e si sono scoperte le storie di altre tre Neutre: Raksha, Shin e Aka. Vi chiederete perché non ho voluto raccontare quelle di Sasha, Sayaka e Yami, vero? Perché le scopriremo nel prossimo capitolo.
Le ragazze secondo voi continueranno la ricerca delle Odi o sospenderanno la ricerca per trovare una cura per la loro amica?
Grazie a chi recensisce e segue.
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 10
*** Una cura e l'ultima Ode ***


Sayaka era stata portata d’urgenza a Villa Nocturn e, mentre le altre ragazze si trovavano tutte con lei, Diana si era rintanata in biblioteca per trovare una cura al morso di serpente: per fortuna, a differenza di ciò che riguardava le Chiavi della Leggenda, la biblioteca era fornita di ogni libro riguardante cure e antidoti per veleni di ogni genere.
Dopo un’oretta, tornò nella camera di Sayaka dove le altre la stavano aspettando:
- Allora hai trovato una cura? - le chiese Yami preoccupata; Diana invece le rivolse un’occhiata stupita, del resto sapeva che la Kimura e la Yoshino non erano mai state in buoni rapporti fino a quel momento, poi iniziò a parlare:
- Sono riuscita a trovare una cura per il serpente che l’ha morsa: nonostante i boa non siano serpenti velenosi, quello che l’ha morsa non era un serpente comune, visto che per metà era anche un cobra, e quando ha attaccato la nostra amica, le ha iniettato un veleno e se non ci sbrighiamo, la nostra amica non avrà più molto da vivere.
Serve un’erba speciale per guarirla. - e mostrò alle ragazze una pianta erbacea con un fiore bianco con qualche venatura celeste; poi riprese a parlare:
- Yami, Sasha, Haruko, Luna, voi andate a cercare questa pianta, ma dovete procurarvi anche un’erba ricostituente: è una pianta erbacea come quella che vi ho mostrato prima, solo che il fiore è rosso bordeaux con dei piccoli puntini gialli. Andate: la vita della nostra amica dipende da voi. - le chiamate in causa si precipitarono fuori dalla villa e all’interno della foresta per cercar quella pianta.
- Ilary, Amy e Alexia, per quanto le condizioni di Sayaka siano gravi, dovete andare a recuperare l’Ode alla Terra. Si trova al centro dell’isola. Noi altre rimarremo a vegliare su Sayaka, e faremo il possibile per aiutarla finchè le altre non ci porteranno le erbe che ci servono. Andate. -
E anche le altre uscirono.
 
Nella foresta… dopo un paio d’ore…
- Senti Yami, come mai ad un certo punto sei così preoccupata per Sayaka? Che mi risulti non siete mai state in buoni rapporti. - le chiese Sasha, come se fosse la domanda più facile da porre.
- Non hai tutti i torti, Sasha: come mai all’improvviso tutta questa preoccupazione? - le chiese Luna.
- Niente di particolare, semplicemente a causa di un serpente ombra, ho perso mia madre durante la guerra e allora, non ho potuto fare niente per salvarla. Non voglio perdere qualcun altro a cui tengo. Accadde quando la mia famiglia decise di rivoltarsi al Re Demone. E poi Sayaka mi ha salvata da quel rettile. Quindi… - rispose Yami, ma aggiunse:
- Spero che voi altre non abbiate una brutta storia dietro di voi. -
Passarono alcuni minuti di silenzio, poi Luna si decise a rispondere:
- Per me non è stata così: a causa di quella guerra, ho perso mio padre e mia sorella. Da allora ho vissuto con mia madre e con mia nonna certo, ma il ricordo della fine che mio padre e mia sorella hanno fatto… mi rimarrà impresso nella mente per sempre. -
- Anch’io non ho un bel passato alle spalle: la mia famiglia, prima di affiancare i Neutri nel loro progetto per fermare la Guerra, era una delle più potenti, ma in seguito i miei genitori e mio fratello vennero uccisi da demoni invidiosi, rimanemmo solo io e i miei nonni, che venimmo esiliati sulla Terra. Da allora ho iniziato ad accumulare tanto rancore nei confronti dei Diavoli, che non sapevo se era rimasto ancora qualcosa della mia parte buona. - disse Haruko, ma venne interrotta dalla Kimura:
- Ma mi sembra che una certa Neutra ex-angelo dalla maschera corvina sia riuscita a farla riemergere. - le disse la Miji.
- Sì infatti… Sasha, non vorrei suscitare in te dei ricordi dolorosi, ma a te è successo qualcosa di particolare nel tuo passato? - chiese alla Bianchi.
- Mi aspettavo che qualcuno se ne sarebbe reso conto… i miei genitori morirono durante la guerra, così io, ancora neonata, e mio fratello venimmo catturati dai Diavoli; lui riuscì a scappare portandomi con sé, ma quando riuscì a portarmi sulla Terra anche lui passò a miglior vita. Io ero già stata considerata Neutra per questo non sono morta appena giunta sulla Terra, ma lui, tecnicamente era ancora un diavolo, e… beh, fece una brutta fine; l’unico ricordo che mi rimane di lui è questa croce che porto al collo. Dopo la mia disavventura, venni presa in adozione, e nonostante continui a sognare mio fratello, voglio molto bene al mio fratello adottivo e sono felice che mi abbia aiutata. - Sasha concluse quel lungo discorso.
- Ti ho fatto parlare di qualcosa di doloroso… mi dispiace. - si scusò Haruko.
- Non è niente e poi adesso l’importante è trovare quelle erbe. - le rispose la Bianchi.
- Ehi ragazze guardate! - gridò Luna richiamando l’attenzione delle altre.
Perché? Davanti a loro c’erano alcune piante dell’erba guaritrice.
- Adesso non ci resta che trovare l’erba ricostituente. - disse Yami.
Intanto Haruko si era allontanata un attimo dal gruppo, e vide un’erba strana: pianta erbacea con un fiore rosso bordeaux e piccoli puntini gialli: era l’erba che serviva loro.
- Ragazze, l’ho trovata! Possiamo portarle alle altre, così potremo guarire Sayaka! - gridò la Miji alle altre.
Alla fine le ragazze avevano trovato ciò che serviva loro e presero anche qualche altra erba in più, almeno se fosse capitato di nuovo di essere morse non sarebbero dovute tornare nella foresta.
 
Intanto… al centro dell’isola…
- Ancora non capisco perché ci ha fatte venire qui! Non stà succedendo niente! - gridò Amy, scocciata del fatto che la Raven le aveva fatte andare lì per niente.
- Amy calmati! Non è certo arrabbiandoti che otterrai qualcosa! - la riprese Alexia.
- Alexia ha ragione, e poi lo stress fa male sia al fisico che alla mente, ragazza mia; e poi mi stai rompendo i timpani con le tue urla. - le disse Ilary.
Mentre le ragazze continuavano a discutere, la prima stella era comparsa in cielo, e il Sole e la Luna si trovavano ai fronti opposti. Ad un certo punto, qualcosa interruppe la conversazione tra le ragazze: dalla stella che era appena comparsa, venne proiettato un raggio che colpì il terreno, questo cominciò a tremare, poi si ruppe mostrando… lo spartito dell’Ode alla Terra.
- è stato facile. - disse Amy prima di dirigersi a prendere la pagina di spartito. Ma comparve un Ombra alle sue spalle.
- Amy attenta! - le gridò Ilary, quando venne circondata da un’aura color arancione chiaro, lei sbattè un pugno contro il terreno dal quale spuntò una mano di pietra che stritolò il giocatore ombra fino a farlo sparire.
- Non male quella tecnica. La Mano Litica… potresti chiamarla così. - le disse Alexia, ma non si accorse che la White era scandalizzata.
Intanto dalle mani di Alexia comparve un arco con delle frecce, e che vennero scagliate intorno alle Ombre che erano comparse, imprigionandole per poi bruciarle.
- Da quando lo so fare? Mah, in ogni caso, le Frecce di Fuoco potrebbero rivelarsi utili. - disse fra sé Alexia.
Intanto Amy stava ancora lottando contro quelle Ombre:
- Ora basta! Mi avete stancata! Death Dribbling! - Amy si circondò di un’aura oscura, e iniziò a correre verso le Ombre, ma appena queste entrarono a contatto con quell’aura si dissolsero.
- E ora pensiamo allo spartito! - disse Amy, dopo aver preso l’Ode alla Terra, ma poi aggiunse:
- Ehi, Alexia, come è che sai usare le tecniche del fuoco? Che mi risulti il fuoco è più da Diavolo che da Angelo. -
- è per una cosa che mi è successa durante la guerra. Mio padre stava per essere divorato dalle fiamme… riuscì a salvarsi per miracolo, ma a quanto pare acquisì il potere di controllare il fuoco. Ciò lo fece impazzire e morì, ma a quanto pare è riuscito a trasmettermi quei poteri… per fortuna, io riesco a controllarmi.
Ma, aspetta un secondo: dov’è Ilary? - le chiese.
La risposta non tardò ad arrivare: Ilary era ancora rannicchiata su sé stessa e aveva un’espressione scandalizzata.
- Ilary, che ti succede? - chiese Alexia preoccupata.
- La Mano Litica… mi ha fatto tornare in mente un vecchio ricordo: durante la guerra, i miei genitori vennero catturati e imprigionati nella roccia, e le statue in cui erano stati trasformati vennero distrutte. - spiegò la White.
- Ecco perché hai reagito in quel modo. Adesso però è meglio tornare alla villa. - disse Amy incamminandosi insieme alle altre.
 
Alla villa, in quel momento, il secondo gruppo era già tornato e Diana si era già messa a creare una cura con le erbe trovate dalle altre: certo, ci era voluto un po’, ma alla fine era riuscita a trovare un antidoto e a somministrarlo a Sayaka.
- Yami, rimani qui a vegliare su di lei per favore. La cura dovrebbe fare effetto tra un po’. - le disse la Raven per poi uscire dalla stanza in cui riposava Sayaka.
La Kimura, appena l’altra fu uscita, disse:
- Sayaka, Sayaka, non capisco perché mi hai salvata? - le chiese pensando che potesse sentirla.
- Perché non potevo permettere che ti accadesse qualcosa di male. - le rispose la Yoshino: si era già svegliata! Certo che quell’antidoto era davvero efficace.
- Come non potevi permetterlo? - le chiese Yami, ancora scioccata per il fatto che Sayaka si fosse svegliata così presto.
- Durante la guerra, ho perso mia sorella e non volevo perdere qualcun altro a cui tenevo. - le rispose l’altra.
- Grazie Sayaka. - le disse la Kimura con qualche lacrima agli occhi, abbracciando la ragazza distesa nel letto.
Insomma le cose, alla fine, non erano andate così male: tutti gli spartiti erano stati recuperati e Sayaka era salva.
Ma per quanto riguarda le Odi, non avrebbero fatto in tempo a decifrarle: il torneo stava per iniziare.
 
 
Angolo di Emy
Prima che me ne dimentichi, volevo dire che l'Ode alle Stelle, l'Ode al Sole e l'Ode al Mare le ho prese dal film "Il professor Layton e l'Eterna Diva", mentre le altre Odi sono di mia invenzione. Dunque, abbiamo scoperto anche le storie delle altre Neutre, le Odi sono state ritrovate tutte e Sayaka non è morta: le cose sono andate bene in fondo.
E per chi già aspettava questo momento, vi annuncio che nel prossimo capitolo compariranno le altre squadre del FFI.
Grazie a chi recensisce e segue.
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Baci
Emy

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Capitolo 11
*** Inizia il torneo ***


Ormai mancavano 2 giorni all’inizio del torneo, era scesa la sera e, mentre la Luna splendeva in cielo.
Diana dopo essere uscita dalla biblioteca per cercare di tradurre le Odi, uscì andando a specchiarsi nelle acque del lago vicino al quale era stata spostata la villa la sera prima, e si mise a suonare l’Ode al Mare.
Ma non era da sola:
- Certo che tu non ti riposi proprio mai, capitano. Dovresti farlo, troppo lavoro non fa bene né al fisico, né alla mente. - la Raven si voltò, e vide che la figura dietro di lei non era altri che Amy Black.
- Io lavorerò troppo, ma a volte mi sembra che tu non ti dai molto da fare; quindi… non sei la più adatta a fare commenti al riguardo… AHHH!!! - disse la ragazza dalla maschera corvina, per poi lanciare un grido di dolore quando sentì una fitta lancinante alla testa.
- Diana, che ti succede? - la Black corse fino alla riva del lago e vide che l’altra si teneva la testa fra le mani, aveva gli occhi spalancati, era sudata e ansimava.
- G- guarda il l- lago. - fu l’unica frase che la Raven riuscì a dire, perché la Black volse lo sguardo al lago, le cui acque si erano in qualche modo increspate.
- A- Amy, p- passami la m- mia o- ocarina. - disse Diana.
- Ma ti sei vista? Nelle tue condizioni pensi ancora a suonare? - la rimproverò Amy.
- V- voglio provare a f- fare una c- cosa. - c’era qualcosa nei suoi occhi che impedì all’attaccante di rifiutare e, dopo che Amy le riconsegnò l’ocarina, la Raven si rimise a suonare l’Ode al Mare.
Subito le acque del lago si calmarono, ma divennero di un colore tra l’azzurro e il verde, e le stelle si illuminarono e proiettarono un fascio di luce sulle quelle acque. Le due si dovettero coprire gli occhi con le braccia per non rimanere abbagliate.
Quando la luce si affievolì, videro qualcosa le scioccò: era comparso il simbolo di quello che sembrava uno scudo azzurro su cui vi era inciso un fulmine giallo e una “J” rossa.
- Che significa? - chiese la Black, sperando che l’altra avesse una risposta.
Ma a rispondere ci pensò qualcun altro:
- è un segno, ragazze mie. - disse una voce femminile alle loro spalle, e quando le due si girarono, videro Camelia Nocturn.
- Un segno? Di cosa? - chiese nuovamente la Black.
- Come e quando abbiate recuperato le 6 Odi dell’Isola non mi importa, ma quello è un segno: è il simbolo di una squadra che potrebbe essere in grado di aiutarci quando gli Angeli e i Diavoli verranno a cercare delle vittime. -
- Vittime? Per quale scopo? - stavolta a porre la domanda fu Diana.
- Gli Angeli cercheranno una ragazza da dare in sposa al Re Demone in modo da diminuire la sua sete di distruzione, mentre i Diavoli cercheranno qualcuno da offrire in sacrificio al Re Demone in modo da amplificarne i poteri. In entrambi i casi si rischia il sacrificio di una vita umana. Ecco perché vi ho radunate qui: per impedire che vengano sacrificati degli umani. - spiegò la Nocturn, per poi svanire.
- Se è vero, dovremo essere preparate. Domani mattina avvertiremo le altre: ora come ora, dobbiamo ritrovare le Chiavi della Leggenda il prima possibile. Però adesso è meglio andare a dormire, sono stanchissima. - disse la Raven, per poi tornare nella villa, assieme alla sua compagna.
 
Il mattino dopo, Diana e Amy dovettero spiegare ciò che era accaduto la sera prima alle altre, per poi ricominciare con gli allenamenti e le ricerche.
Mentre il primo gruppo doveva allenarsi, il secondo gruppo si era rintanato in biblioteca, sicuro del fatto che in città non avrebbero trovato niente.
- Forse ho trovato qualcosa. - disse la Aizawa, attirando l’attenzione delle sue compagne, che si diressero da lei, abbandonando la ricerca:
- Sono riuscita a tradurre un altro dei testi antichi e parlava proprio delle Chiavi della Leggenda: a quanto pare erano oggetti che sceglievano le vittime da offrire in sacrificio al Re Demone e assumono forme diverse a intervalli di tempo regolari. - ma Sasha le chiese:
- E quali sarebbero queste forme? -
- Qui non è scritto. Dice solo che alcune volte hanno sempre assunto forme diverse: alcune volte di spade, altre di strumenti musicali, altre di bracciali… insomma non possiamo saperlo. Dovremo scoprirlo. Di questo è meglio informare le altre. -
Poi le ragazze ripresero le ricerche.
 
La sera dopo, durante la cerimonia di apertura del FFI…
Si scoprì che al torneo partecipavano: Inghilterra, Stati Uniti, Italia, Argentina, Brasile, Francia, Cotarl, Spagna e Giappone… e ovviamente anche le ragazze; alla fine fu il loro turno:
- E per ultima, ma non per importanza, avremo una squadra rappresentativa dell’Isola di Liocott: la squadra delle Dark Angels. L’alfiere (sarebbe il porta-bandiera) è la centrocampista e capitano Diana Raven. - disse il presentatore.
Infatti le ragazze entrarono nello stadio una dietro l’altra, mentre Diana teneva la bandiera col loro simbolo: uno scudo viola con una croce bianca e due spade incrociate, e da un lato aveva un’ala d’angelo e dall’altra un’ala di diavolo.
Dopo che le ragazze si trovarono vicino alle altre squadre, lo sguardo di Diana si volse verso una delle squadre con un simbolo in particolare: quello stesso simbolo che era apparso nello specchio d’acqua davanti a Villa Nocturn; era la squadra dell’Inazuma Japan, che fossero loro la squadra prescelta?
 
Intanto… in quello stesso stadio…
Sasha, stava guardando la squadra italiana, più che altro il capitano Paolo Bianchi.
-Paolo, anche tu sei qui. Avrei potuto aspettarmelo; in fondo sei sempre stato molto bravo. Ma se scoprirai che sono qui, continuerai a chiedermi dove sono stata tutto questo tempo? Meglio per la tua squadra il torneo finisca in fretta, se dovessi scoprire la verità sul mio contoci saranno gravi conseguenze.
Mi dispiace fratello mio. - pensò la Bianchi, tenendo lo sguardo rivolto verso il fratello adottivo.
 
Quando la cerimonia era finita e tutte le squadre erano tornate ai loro alloggi, Camelia Nocturn era uscita dalla villa e si stava specchiando nelle acque del lago.
- E così è già accaduto. Non pensavo così in fretta: tra non molto Angeli e Diavoli dovranno scegliere le vittime da offrire in sacrificio, ma alle Dark Angels dovranno affiancarsi i ragazzi dell’Inazuma Japan. Le Chiavi della Leggenda sono state create usando ciò che restava di due spade appartenenti una alla divinità angelica e l’altra al Re Demone. Domani è il caso di dirlo alle ragazze: potrebbe aiutarle, ma non lo sapevo fino ad ora, finchè ieri sera non era ricomparsa quella luce sul lago che mi ha fatto recuperare una parte della mia memoria, o almeno di quel che mi resta di essa. Dark Angels… e anche voi Inazuma Japan… il destino di quest’isola, anzi del mondo intero, sarà presto nelle vostre mani. - disse la Nocturn al lago, ma rivolgendosi alle due squadre.
 
 
Angolo di Emy
Finalmente inizia il torneo, ma i pensieri delle Neutre sono rivolti altrove:
- Le Dark Angels, in particolare Diana e Amy, continuano a pensare a ciò che era comparso nelle acque del lago poche sere prima dell’inizio del FFI.
- Sasha continua a pensare al fatto che il fratello adottivo Paolo Bianchi potrebbe scoprire il suo segreto, ma credo che la nostra ragazza vorrà comunque bene al fratello qualunque cosa accada.
- Camelia continua a rivolgere i suoi pensieri alle due squadre, conscia del fatto che saranno loro a dover salvare l’isola dal Re Demone se questo dovesse risvegliarsi.
Insomma ognuna era immersa nei propri pensieri.
Nel prossimo capitolo ci sarà la prima partita delle ragazze.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 12
*** I primi avversari: i Red Matador ***


 Le Dark Angels erano state radunate nella stanza sotterranea:
- Bene ragazze, le 10 squadre partecipanti al FFI sono state divise in 2 gironi, il girone A e quello B: le Dark Angels sono state inserite nel girone B, e vi fanno parte anche Spagna, Francia, Brasile e Cotarl. La prima squadra che affronteremo saranno i Red Matador della Spagna. Stando alle informazioni che ho raccolto su di loro, questa squadra basa le sue manovre offensive grazie al difensore e capitano Victor Garcia; per voi potrebbe rivelarsi un problema per il fatto che è la prima volta che giocate come squadra all’interno di un torneo. A questo punto, è tutte le vostre mani. Domani è il giorno della prima partita del girone B, fatevi valere ragazze. - disse Camelia Nocturn alle Dark Angels.
- Sìììì!!!! - dissero loro in coro, per poi tornare ad allenarsi.
 
Il giorno dopo…
- Benvenuti alla prima partita del girone B del FFI! Oggi si sfideranno le rappresentative della Spagna, i Red Matador, e dell’isola di Liocott, le Dark Angels. Come se la caveranno la squadra spagnola contro una squadra che non ha mai partecipato ad un torneo fino ad ora e per di più, composta da sole 12 giocatrici contro 16? - annunciò il cronista sportivo.
- Ma lo sentite quello? “ Come se la caverà una squadra che non ha mai giocato in un torneo fino ad ora e per di più composta da sole 12 giocatrici? ” Lo detesto quel cronista! Gli faremo vedere quello di cui siamo capaci! - disse Amy, visibilmente irritata per le parole pronunciate poco prima dal presentatore.
- Amy, calmati: questo tuo comportamento è controproducente sia per te che per la squadra. E poi se arrabbiarti col cronista non ti servirà a niente. Devi concentrarti sulla partita. - la riprese il capitano Diana Raven, per poi continuare a parlare:
- Dobbiamo andare ragazze. - e si diressero in campo, e dopo la stretta di mano tra i due capitani, le squadre si posizionarono in campo: le Dark Angels come punte avevano Amy (maglia n°11) e Alexia (maglia n°13); Yami (maglia n°10) e Raksha (maglia n°21), anche loro attaccanti, si trovavano però sulle fasce; Diana (maglia n°9), Shin (maglia n°14) e Sasha (maglia n°8), centrocampiste, si trovavano una dietro l’altra; i difensori, Luna (maglia n°17) si trovava dietro Sasha, mentre Aka (maglia n°7) si trovava sull’ala sinistra e Sayaka (maglia n°18)su quella destra; ed infine vi era il portiere Ilary (maglia n°20), era la prima volta che giocava in quel ruolo, ma se la sarebbe cavata; e infine Haruko (maglia n°83) che era una riserva; ma gli spagnoli decisero di iniziare ad attaccar briga:
- Ragazzine vi consiglio di ritirarvi finchè siete in tempo: lo dico per voi. - disse l’attaccante n°11, Xavi Peroqui, aveva i capelli grigi lunghi e la pelle abbronzata, come quasi tutti i suoi compagni di squadra del resto.
- Infatti: fareste meglio ad andarvene. Vi sotterreremo di gol che alla fine del primo tempo ci pregherete di smettere! - aggiunse l’attaccante n°10 Samuel Mayo, un tizio dai capelli neri con 2 ciuffi color foglia di tè e pelle scura.
- Se c’è qualcuno che fa bene a ritirarsi sei voi! Anzi vi posso dire che non passeranno 10 minuti che voi ci implorerete di darvi tregua! - gli rispose Amy.
- Amy, gli artigli li devi tirare fuori durante la partita; non vale la pena sprecare tempo con loro. - le disse Yami.
Nemmeno il tempo che l’attaccante n°10 delle Dark Angels potesse controbattere che l’arbitro aveva già fischiato: calcio d’inizio per la rappresentativa di Liocott.
Amy avanzava a gran velocità dribblando tutti gli avversari, era troppo veloce per gli spagnoli:
- Le ragazzine vi faranno vedere di cosa sono capaci! - disse ai Red Matador che aveva sorpassato, con tono derisorio e un ghigno sulle labbra; senza accorgersi che il capitano e difensore n°5, Victor Garcia, si era messo tra lei e la porta:
- Non credere che ti lascerò passare così facilmente! - le gridò correndo incontro all’attaccante.
- Tsk, io invece ho l’impressione che ci riuscirò! Tua, Raksha! - Amy passò la palla alla Puri.
- Vediamo cosa farete contro questa! Blocco selvaggio! - disse lei, e i difensori cominciarono a vedere degli animali feroci davanti a loro, rimanendo paralizzati dalla paura, così lei potè superarli facilmente. E ora era il momento di tirare, o quantomeno Raksha diede l’impressione al portiere spagnolo Fermin Sanchez di farlo, ma in realtà era un passaggio per Amy; infatti fu lei a tirare, e il portiere non ebbe il tempo di far niente perché si era già buttato dalla parte opposta del tiro a causa della finta della Puri: 1- 0 per le Dark Angels.
Mentre lei e Raksha stavano ritornando nella loro metà campo, Amy disse una cosa ai due attaccanti che le avevano schernite prima della partita:
- Questo tiro era solo un avvertimento… non avete visto ancora niente. - usò un tono che fece rabbrividire i 2 attaccanti.
Stavolta il calcio d’inizio toccò agli spagnoli, ma prima che le ragazze potessero fare qualcosa il difensore Garcia si trovava in attacco:
- Adesso vedrete di cosa siamo capaci! Finta del torero! - Garcia fermò la palla e tirò fuori un mantello rosso che fece ondeggiare in avanti e indietro, e Shin che era scattata in avanti per prendere la palla, rimane distratta dal drappo rosso e cercò di prenderlo; per fortuna a fermarla ci pensò Alexia:
- No, Shin fermati! Non devi farlo! E va bene… Frecce di Fuoco! - dalle sue mani comparve lo stesso arco usato contro i giocatori ombra quando dovevano recuperare l’Ode alla Terra, ma al posto di colpire Garcia, incendiò il drappo rosso; così Shin riacquistò la lucidità e rubò la palla a Victor.
Ma la passò subito ad Alexia, che a sua volta la mandò a Yami, ormai vicinissima alla porta:
- E ora… Meteora oscura! - dopo quella frase, comparve un’aura violetta che avvolse sia il pallone che la Kimura; quell’aura si concentra poi nel pallone che viene lanciato in aria, dopo di che Yami salta e con una rovesciata manda la palla in porta, il portiere cercò di fermarla senza l’uso di tecniche, ma non ci riuscì: 2- 0 per le Dark Angels.
Il gioco riprese, ma per gli spagnoli le cose non migliorarono: cercavano di pressare le ragazze, ma venivano sempre fermati senza che le loro avversarie compiessero grandi sforzi.
Intanto l’arbitro aveva fischiato 2 volte: il secondo tempo era finito.
Mentre le ragazze si riposavano, si sentivano gli spagnoli dire:
- Come hanno fatto quelle novelline a segnarci due volte? E poi guardatele: non ce n’è una, dico una, col fiatone! E nel primo tempo non siamo mai riusciti a segnare, o anche solo di avvicinarci alla porta. -
- Aspettate: ho un piano che potrebbe funzionare, ma mi devo trovare in attacco. - disse Garcia, per poi aggiungere:
- Dovete marcare strette le altre ragazze in modo che io possa tirare. -
E fu quello che fecero all’inizio del secondo tempo: in un attimo il capitano dei Red Matador si ritrovò davanti ad Ilary.
- E ora ragazzina… Colpo della Fionda! - due degli spagnoli schiacciarono la palla con un piede, mentre Garcia si precipitò in scivolata calciando il pallone.
- Tsk, niente di che: Difesa infallibile! - davanti alla White si creò un muro di fuoco che bloccò il tiro senza problemi.
- Se è tutto qui quello che sapete fare. - disse ai tre che avevano tirato, per poi lanciare la palla a Diana:
- Piedi Alati! - disse lei, e le comparvero delle piccole ali di corvo ai piedi che le permisero di raggiungere in fretta la porta.
- Volo del Corvo! - la Raven non perde tempo: dalla sua schiena compaiono due ali nere mentre il pallone si carica di un’aura oscura. Il pallone viene calciato in aria, mentre le ali di Diana diventano più grandi e, appena raggiunge il pallone, lo manda in porta con una rovesciata. Il pallone lasciava dietro di sé una scia azzurrina, mentre veniva accompagnato da un corvo in porta e da delle piume nere.
I difensori provarono a bloccarlo cercando di fare da scudo coi loro corpi, ma non servì a niente, come gli sforzi del portiere del resto: 3- 0 per le Dark Angels.
Il resto del secondo tempo fu a senso unico, sembrava che ci fossero solo le ragazze in campo: la partita finì con il punteggio di 5- 0 per la rappresentativa di Liocott, gli ultimi 2 goal li segnarono Diana, col Volo del Corvo, e Yami con la Meteora Oscura; ma fu quello che successe a fine partita a stupire le ragazze, soprattutto Amy: il capitano dei Red Matador si avvicinò a Diana e le disse:
- Complimenti, ci avete battuti. È stato un risultato notevole considerando che è il vostro debutto in un torneo ufficiale, ma non crediate che ci arrenderemo: oggi abbiamo perso, è vero, ma il torneo continua… spero di rivedervi in finale, ma saremo noi a vincere. - e dopo quella frase, porse la mano alla Raven.
La ragazza la guardò per un attimo e disse:
- Sono io che mi devo complimentare: nonostante il risultato alla fine del primo tempo non vi siete abbattuti, e avete continuato a perseverare, e anche se non siete riusciti a segnare, avete mostrato una grinta e una determinazione incredibile; ma non illudetevi: se mai in finale dovessimo rincontrarci, vi batteremo come abbiamo fatto oggi. - detto questo, la centrocampista sorrise e gli strinse la mano.
 
Quella stessa sera…
Le ragazze avevano deciso di fare una grigliata all’aperto per festeggiare la vittoria contro gli spagnoli, ma rischiarono di doverla concludere in fretta perché l’appetito di Aka era incontrollabile. Perché? La Nocturn, senza dire niente alle ragazze aveva spostato la villa, e le Dark Angels dovettero fare il giro di metà foresta prima di ritrovarla: alla fine la avevano trovata vicino al mare. Ma la fatica aveva fatto venire alla Matsuri una fame mostruosa, e poi anche le altre cominciavano ad averla.
Sta di fatto che quella stessa sera, Diana spostò di nuovo la villa vicino a quel lago e si mise a suonare l’Ode al Cielo, sperando di ottenere altre informazioni su ciò che era accaduto qualche sera prima riguardo ad una squadra che avrebbe dovuto aiutarle contro il Re Demone.
 
 
Angolo di Emy
Evvai! Le Dark Angels sono le migliori!
Ma avete capito ciò che ha stupito le ragazze alla fine della partita contro gli spagnoli? La sportività dimostrata dal capitano Garcia, considerato che all’inizio della partita i suoi compagni continuavano a schernire le ragazze.
Ma ci sono ancora molte cose che le ragazze non sanno: sia riguardo alle Odi dell’Isola, sia riguardo alla loro allenatrice.
Grazie a chi recensisce e segue.
Ci si vede nel prossimo capitolo.
Bacioni
Emy

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Capitolo 13
*** Tra pedinamenti, nuovi incontri e scoperte ***


 - Ragazze, venite presto! - Sayaka chiamò le altre ragazze, che in quel momento si trovavano tutte in biblioteca, tranne la Raven che si trovava di fuori in riva al lago, a suonare la sua ocarina:
- Ho trovato un’altra cosa riferita alle Odi e alle Chiavi della Leggenda. A quanto pare, la Divinità Angelica, la Divinità Neutra, cioè Camelia, e i nostri antenati Neutri riuscirono a sigillare il Re Demone nelle profondità, ma questo, se non viene compiuto il rituale, cerca di risvegliarsi ogni 1000 anni, e purtroppo i 1000 anni scadranno tra poco; per quanto riguarda le Odi sono un metodo per acquisire nuovi poteri, e ognuna di queste è riferita a due di noi… l’unico problema è che se non riusciamo a decifrarle serviranno a ben poco. - spiegò la Yoshino.
- Tsk, avremo dovuto cercarle quando siamo venute qui. Ora che il torneo è in corso non abbiamo più molto tempo. - commentò Amy.
- AHHHHHH!!!!!! - si sentì un urlo proveniente da fuori: Diana.
Le ragazze, prima chiuse in biblioteca, si precipitarono fuori dove la centrocampista era accasciata a terra e si teneva la testa fra le mani.
- Diana che ti succede? - le chiese Luna preoccupata, aiutandola ad alzarsi.
- P- prima è s- successo con l’Ode al Mare e con l’Ode al Cielo, a- adesso con l’Ode alle Stelle… s- sono sempre più c- convinta che le Odi e le Chiavi della Leggenda siano collegate: guardate nel lago. - disse lei affannata, indicando lo specchio d’acqua.
Le altre Neutre rimasero a bocca aperta di fronte a ciò che videro: nel lago era comparsa una scritta lasciata dalla polvere di stelle che diceva “ La squadra il cui simbolo avete intravisto nel lago sere fa, vi aiuterà contro il Re Demone, ma la dovrete proteggere poiché saranno due persone molto vicine a loro a trovare le Chiavi della Leggenda.”
Poi la scritta sparì; la prima a riprendersi fu la Puri:
- Se il simbolo che tu e Amy avete visto sere fa era quello dell’Inazuma Japan, vuol dire che saranno loro a trovare le Chiavi. -
- La scritta diceva che due persone molto vicine a loro le avrebbero trovate, ma non è detto che sia riferito proprio ai membri della loro squadra. - la corresse Shin.
- A quanto pare ci toccherà tenerli d’occhio: domani ci divideremo in gruppi e li pedineremo… AHHH!!! - disse la Raven , per poi lanciare un altro grido di dolore.
Luna e Ilary riuscirono ad afferrarla prima che cadesse di nuovo al suolo e a sorreggerla, mentre Amy le disse:
- Tu non vai da nessuna parte signorina. Ti devi riposare. Stavolta ci penseremo noi altre: Luna, tu domani rimarrai insieme a Diana a prenderti cura di lei, noi altre pedineremo i giapponesi per vedere se troveranno le Chiavi, e se riusciranno ad averle, noi ce ne impossesseremo: un piano semplice in fondo. - ma Alexia la interruppe:
- Certo, certo, è vero che dobbiamo trovare le Chiavi, ma dobbiamo anche allenarci; il torneo è in corso adesso, non abbiamo più tutto questo tempo libero. -
- Lo so Alexia. Ed è per questo che io, te, Aka, Shin e Sayaka andremo a pedinare quelli dell’Inazuma Japan, mentre Ilary, Raksha, Yami, Haruko e Sasha rimarranno qui a Villa Nocturn per allenarsi. Ora va bene? - le chiese Amy, dopo aver spiegato alle ragazze il loro piano.
Alexia annuì, per poi tornare nella villa insieme alle altre.
 
Il mattino dopo…
Le ragazze che dovevano spiare i giapponesi si diressero ai loro alloggi, ma sulla spiaggia ad allenarsi c’era già qualcuno: un ragazzo di statura media, capelli castano scuro con una fascia arancione sulla testa e due occhi dello stesso colore dei capelli: se le informazioni che la Raven aveva raccolto su di loro, saputo del loro arrivo al torneo, non erano sbagliate quello doveva essere il capitano e portiere titolare della squadra: Mark Evans.
A quanto avevano potuto vedere, lui e la sua squadra non erano chissà cosa in fatto di abilità, eppure avevano battuto la squadra inglese, cosa strana visto che la loro era una squadra completamente nuova.
Si allontanarono dalla spiaggia in silenzio o almeno cercarono di farlo, perché Aka inciampò per sbaglio facendo cadere anche le altre… e Mark quando sentì un rumore dietro di lui, si voltò correndo dalle ragazze.
- Ehi state bene? - chiese, porgendo la mano a Amy per aiutarla ad alzarsi, ma ovviamente lei la rifiutò, riuscendo comunque ad alzarsi, ma gli rispose:
- Sì, stiamo bene. Tu sei il capitano della squadra giapponese vero? - più che una risposta gli sembrò una domanda fatta senza peli sulla lingua.
- Sì, piacere: mi chiamo Mark Evans! E voi chi siete? - disse prendendo la mano di Amy e stringendola.
- Siamo giocatrici della rappresentativa di Liocott. - disse l’attaccante delle Dark Angels per evitare di entrare nei dettagli.
- Oh, certo: abbiamo visto la vostra partita contro gli spagnoli. Siete state molto brave! - gli disse lui con molta semplicità, ma sempre con quello strano sorriso a 32 denti sul volto.
- Grazie. Anche voi ve la siete cavata bene, considerato che siete una squadra che non ha mai partecipato al FFI e avete battuto gli inglesi, una delle squadre veterane in questo torneo. Scusa, ma adesso dobbiamo andare. Ci si vede in giro! - disse lei allontanandosi insieme alle altre, mentre il capitano dei giapponesi le salutava.
Appena furono abbastanza lontane dal portiere giapponese, Alexia diede un pugno sulla testa ad Aka e Amy, sotto lo sguardo divertito e le risatine delle loro compagne.
- Ahio! Perché l’hai fatto? - si lamentò Aka massaggiandosi la testa.
- Appunto Alexia che ti è preso? - i lamenti di Amy si aggiunsero a quelli della Matsuri.
- Perché tu Aka ci hai fatto scoprire, mentre tu Amy ci hai presentato a quello! Per fortuna sei rimasta sul generico, altrimenti sarebbero stati guai seri per noi! E per fortuna quello lì mi è sembrato abbastanza sciocco da non pensare di farci domande più approfondite sul nostro conto! Ora andiamocene! Dobbiamo tornare a Villa Nocturn! - ordinò Alexia, mentre Aka e Amy si massaggiavano ancora le teste doloranti, e Sayaka e Shin se la ridevano.
 
Intanto alla villa…
Era passata un’intera giornata e Luna, nonostante dovesse andare anche lei ad allenarsi, era rimasta a prendersi cura della Raven: Diana si era ripresa dopo un bel po’ nonostante Luna le avesse preparato un efficace infuso fatto con l’erba ricostituente avanzata da quella volta che dovevano curare il morso del serpente-ombra. Il capitano delle Dark Angels si risvegliò mentre la Green era tornata nella sua stanza per vedere come stava e quando ormai il gruppetto che doveva spiare l’Inazuma Japan era tornato. Quando riaprì gli occhi, Diana disse:
- L- Luna? Dove sono? - le chiese la Raven ancora stanca.
- Nella tua stanza. Sei rimasta qui per tutta la giornata. A quanto pare l’attacco che ti è preso ieri sera era un po’ più grave dei precedenti. - le rispose la Green.
- Luna mi faresti un favore? Potresti radunare qui le altre? Devo parlarvi di una cosa importante. - Luna annuì e chiamò le altre che in pochi minuti si trovarono tutte nella camera da letto della Raven.
- Vi ho fatte chiamare per informarvi di un paio di cose. Grazie ai miei poteri, ho scoperto che il vostro pedinamento si è rivelato un fallimento completo, ma… pochi giorni prima che iniziasse il torneo sono riuscita ad informarmi sulle squadre che avrebbero raggiunto l’isola, quindi ho trovato informazioni anche sull’Inazuma Japan; nonostante questo, continueremo sia con gli allenamenti e le ricerche. Dobbiamo darci da fare ragazze. Il futuro di quest’isola, anzi del mondo dipende da noi. -
 
 
Angolo di Emy
Scusate se non proseguo con le partite del torneo, ma doveva esserci un capitolo intermediario: qui le Dark Angels stavano per farsi scoprire, per fortuna l’hanno scampata.
Ma la nostra Diana si era informata prima sulle squadre che avrebbero partecipato al torneo vero e proprio che si sarebbe svolto a Liocott! Complimenti Raven. Adesso le ragazze potranno concentrarsi sugli allenamenti e le ricerche e nel prossimo capitolo le vedremo affrontarsi contro i brasiliani del Regno.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
 

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Capitolo 14
*** Una dura partita: Dark Angels vs Regno ***


 Era il giorno della partita tra Dark Angels e il Regno: le informazioni che le ragazze erano riuscite a raccogliere erano che la squadra era molto forte in attacco e la loro tattica micidiale, l’Onda Amazzonica, consisteva nel movimento sincronizzato di 6 giocatori, dietro di loro compariva un’onda gigantesca che sbaragliava la difesa avversaria. Tutti i giocatori sono molto abili, e nella partita precedente avevano battuto la Francia per 3 - 0.
Le ragazze si erano allenate ogni giorno per potenziare la difesa, ma il giorno della partita la Nocturn cambiò alcuni particolari della formazione della squadra, intanto il cronista cominciò a parlare:
- Benvenuti alla terza partita del girone B! Questa volta avremo le Dark Angels, che hanno battuto la Spagna, una delle squadre date per favorite in questo girone, e i brasiliani del Regno. Auguriamo alle squadre di dare il meglio e che questa partita divenga una delle ricordate del FFI. Ma sembra che l’allenatrice della rappresentativa di Liocott abbia cambiato alcuni particolari della formazione: Luna Green è stata messa in attacco al posto di Alexia Black, la quale è in panchina, e Haruko Miji è stata messa in difesa al posto di Green. Che avrà in mente l’allenatrice delle Dark Angels? -
- Chi può saperlo, ma una tattica come questa potrebbe rivelarsi un rischio considerando l’andamento della partita tra Brasile e Francia, che si è conclusa con una vittoria schiacciante del Regno. - disse il co- presentatore.
Il cronista riprese a parlare:
- Le squadre si sono preparate: ecco il calcio d’inizio! - la palla è in possesso del Brasile, che subito non perde tempo e usa subito l’Onda Amazzonica, travolgendo le Dark Angels: ora il capitano e attaccante n° 10 Mac Robingo, un ragazzo alto, dalla carnagione scura e capelli che si dividevano sulla testa in quelle che sembravano trecce scompigliate (scusate se non ho capito come cavolo si può definire l’acconciatura di Robingo, ho fatto del mio meglio. Nd Emy) si trovava solo davanti ad Ilary.
- Colpo di samba! - il capitano degli spagnoli alzò il pallone con uno strano movimento ricordando la samba, per poi colpirlo con una rovesciata a mezz’aria scaraventandola in direzione della porta.
- Mano di Pietra! - disse lei, e davanti a lei si materializzò una mano di pietra che cercò di bloccare il tiro, ma fu inutile: nonostante i suoi sforzi, il tiro andò in porta.
0 - 1 per il Regno.
La reazione di Ilary? Sbattere un pugno per terra, senza scordarsi di dire a Robingo:
- Questa volta ce l’hai fatta, ma non illuderti la prossima volta non passerai. - e lo guardò con aria di sfida.
Il calcio d’inizio stavolta era per le Dark Angels, ma prima che ricominciasse la partita Diana era riuscita a dire a Luna, Amy e Yami che cosa fare: se non avessero collaborato non sarebbe stato facile, e sarebbe stato rischioso in caso di fallimento perché avrebbe potuto offrire agli attaccanti del Regno la possibilità di usare di nuovo l’Onda Amazzonica. Ma c’è un detto che fa “Chi non risica non rosica”, quindi tanto valeva rischiare.
Al fischio dell’arbitro, Yami usò la Zona Oscura, imprigionando i giocatori del Regno dentro delle cupole di energia oscura, poi passò la palla a Amy che superò abilmente il centrocampo, per poi passare a sua volta il pallone a Luna che era scattata in direzione della porta e fece per tirare col Ghiaccio d’Argento, ma in realtà il vento freddo che avvolse la sua gamba andò a colpire il terreno, che si congelò, ma Luna non sembrò avere problemi col ghiaccio, poiché riusciva a muoversi sul ghiaccio come se stesse giocando ancora sull’erba, e ora…
- Verdebufera! - disse lei, mentre delle foglie avvolsero la sua gamba e girando a spirale accumulano potenza, e quando la Green tirò le foglie avvolsero il pallone che si diresse verso la porta; ma il portiere Falcao De Silva, un ragazzo dalla pelle scura come tutti i suoi compagni e le treccine rasta decise di mettersi in mezzo:
- Parata Capoeira! - lui compì una ruota e cercando di bloccare il pallone con le gambe, ma fu tutto inutile: De Silva venne spazzato via dal tiro di Luna; 1 - 1 per le due squadre.
Per quello che restava del primo tempo, le Dark Angels riuscirono a compiere la stessa azione 2 volte, ma con un’unica differenza: la prima volta, Luna usò di nuovo il Ghiaccio d’Argento, e la seconda volta fu Diana a tirare col Volo del Corvo. 3 - 1 per le Dark Angels.
Mentre le squadre si stavano riposando prima del secondo tempo, la Raven sentì che l’allenatore del Brasile stava rimproverando i suoi giocatori, anzi no…li stava minacciando. Che significava? Non fece in tempo ad elaborare una conclusione che dovettero tornare in campo.
Il secondo tempo fu più duro del precedente: i Brasiliani cercarono in tutti i modi di impedire alle ragazze di tirare, o anche solo di riuscire a oltrepassare il centrocampo, quando decisero di usare di nuovo l’Onda Amazzonica, ma Haruko riuscì a bloccarli con la sua tecnica Profondo Nero: tutto divenne buio, in questo modo gli avversari rimasero soli; davanti a loro comparve la Miji sottoforma di ombra che rubò loro la palla con una scivolata. Ma il capitano Robingo si riprese quasi subito, e in un attimo di disattenzione di Haruko, riconquistò il pallone per usare di nuovo il Colpo di Samba, ma stavolta…
- Barriera di Roccia! - gridò Ilary e nelle sue mani si concentrò un’aura arancione, poi la White sbattè il pugno per terra e davanti a lei si materializzarono delle mani di pietra che bloccarono il tiro, e la palla si fermò nelle mani di Ilary.
Ecco il fischio dell’arbitro! La partita era finita: le Dark Angels avevano vinto per 3 - 1!
- Grande Ilary! - gridarono Aka e Haruko abbracciandola.
Ma prima che le squadre tornarono ognuna alle loro sedi, Diana usò i suoi poteri per materializzarsi in un corvo e seguire di nascosto i giocatori del Brasile. Perché? Prima del secondo tempo le era sorto un dubbio riguardo a ciò che aveva sentito dire dall’allenatore della squadra brasiliana, così volando arrivò all’alloggio dei giocatori brasiliani, si nascose dietro dei cespugli lì vicino per assumere di nuovo la forma umana e vide che degli uomini vestiti di nero e occhiali scuri stava minacciando i giocatori brasiliani dicendo:
- Vi siete fatti battere! Vi avevamo detto che in caso di sconfitta o se non aveste rispettato gli ordini impartiti voi e le vostre famiglie la avreste pagata cara! Sparite! Vi avvertiamo: un’altra sconfitta e per voi finirà male. - disse uno degli uomini in nero per poi sbattere la porta dietro di sé.
- Dunque… è questo il vostro segreto. - disse la Raven uscendo dal suo nascondiglio, rivolgendosi ai brasiliani.
Ma la ragazza non sapeva che si era cacciata in un guaio e che lei e le sue compagne avrebbero dovuto faticare per uscirne…
 
 
Angolo di Emy
La partita contro il Regno è stata più impegnativa per le ragazze, si sono fatte segnare, ma sono riuscite ugualmente a vincere e a procedere con la loro marcia trionfale nel torneo.
Voi avete capito in che guaio si è cacciata Diana seguendo i giocatori del Brasile?
Ci tengo a precisare che, avendo modificato la trama originale di IE,      ho dovuto modificare anche lo svolgimento di alcuni fatti, come nel caso dei brasiliani.
Se non lo sapete, lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy
 

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Capitolo 15
*** Grazie dell'aiuto Dark Angels ***


 - Cosa ci fai tu qui? Sei venuta a rigirare il coltello nella piaga, Raven? - chiese Mac Robingo con un tono accusatorio.
- Non mi crederai così meschina, spero! E comunque che storia è questa? Ho sentito che vi minacciavano. - chiese Diana.
- Niente di particolare… ora vattene! - le ordinò il capitano del Regno.
- Sarà la prima volta che gioco in un torneo di calcio, ma non sono una stupida! Ho sentito che vi stavano minacciando! - disse loro la Raven con un tono che non ammetteva repliche.
Robingo non rispose, rimase solo a fissare la ragazza con sguardo truce, ma dovette rinunciare dopo qualche minuto, vedendo che il capitano delle Dark Angels non sembrava intenzionata a muoversi; dopo un sospiro, le disse:
- E va bene! Seguimi. - per poi prenderla per mano e condurla in un parco non lontano dagli alloggi dei giocatori brasiliani. Si sedettero su una panchina e, dopo un po’, il brasiliano iniziò a parlare:
- Come avrai certamente notato, quegli uomini ci stavano minacciando: è il fatto che abbiamo sbagliato durante la partita; noi giocatori del Regno eravamo poveri, ma Zoolan Rice, il nostro allenatore, ci ha dato una possibilità per diventare una grande squadra; ma se sbagliamo anche il più piccolo particolare che lui ci predefinisce prima delle partite, ci avvisa che potrebbe fare qualcosa di brutto a noi o alle nostre famiglie. - spiegò lui, ma la Raven lo interruppe:
- Quindi anche per quei pochi errori che avete fatto durante la partita contro la Francia, avete ricevuto minacce e intimidazioni. - la voce della ragazza dalla maschera corvina era comprensiva come il suo sguardo.
- Sì, infatti. Ma in ogni caso non possiamo fare niente: quell’uomo ci tiene in pugno. - disse lui alzandosi; ma la Raven lo fermò:
- Forse una maniera c’è: ma devo sapere qual è il “ quartier generale” di Zoolan, o potrò fare ben poco. -
- Perché ci vuoi aiutare? Non ci conosci nemmeno. -
- Non voglio che a voi o alle vostre famiglie accada qualcosa di brutto. So che significa rischiare di doverla perdere. Mi dirai ciò che voglio sapere? - gli chiese di nuovo.
Robingo rimase un attimo a pensarci, poi le rispose:
- Va bene. T         i chiedo solo di fare in modo che altri non sappiano nulla di questa storia, finiremmo nei guai se si venisse a sapere. -
- Ti ho detto di stare tranquillo. Ci penso io e credo di avere un piano per aiutare sia voi che le vostre famiglie. Mi serve solo un po’ di tempo e alla vostra prossima partita, sarete liberi da quello. - gli rispose lei, per poi incamminarsi verso Villa Nocturn:
- Devo andare. Ci si vede. - ma stavolta fu il brasiliano a fermarla:
- Diana… grazie. - gli disse lui; lei sorrise e se ne andò.
 
Tornata a Villa Nocturn…
- Ragazze vi devo parlare. Mi chiedevo se… - stava cominciando a parlare, ma Amy la interruppe:
- Se ti aiutiamo così che i giocatori brasiliani e le loro famiglie siano liberi da Zoolan Rice, ho indovinato? -
- Come facevi a saperlo? Per caso mi hai seguita? -
- Non solo io: quando abbiamo visto che non c’eri, ti abbiamo seguita e ti abbiamo vista parlare col capitano del Regno. -
- Sì, infatti: dobbiamo infiltrarci nella residenza di Zoolan e prendere i suoi dati riguardo ai giocatori del Regno e che tiene in pugno le loro famiglie. Per il resto dovremo informare il comitato organizzativo del torneo di ciò che stà facendo grazie a quei dati. Ma per questo lavoro: mi serve una squadra speciale, quindi Luna, Shin e Aka verranno con me. Stasera si va al quartiere di Zoolan. -
 
Quella notte, alla residenza di Zoolan…
- WOW! Altro che casa! È enorme! - esclamò la Matsuri; e in effetti aveva ragione quel posto era enorme: era più grande persino di Villa Nocturn, le pareti erano di color marrone chiaro e il tetto dei colori della maglia del Brasile: giallo e verde. Ora però vi erano 3 problemi:
- Entrare.
- Trovare la sala computer.
- Prendere i dati che servivano loro.
Primo passo: scassinare la serratura del cancello, e per farlo a Diana bastò una forcina per capelli: quel vecchio trucco funziona sempre per scassinare una serratura. Poi entrare nella residenza, ma la serratura era elettronica e serviva un codice per entrare:
- Dubito che qui il trucco della forcina per capelli funzioni. - constatò la Raven.
- Lascia stare capitano. Qui ci penso io. - disse Aka, che tirò fuori la sua katana e ruppe la serratura elettronica, permettendo alle ragazze di entrare.
- Ottimo metodo! Ora però dobbiamo trovare la sala computer. - dichiarò Diana seguita dalle altre. E purtroppo trovarla fu un problema: quel posto era un vero e proprio labirinto e più di una volta rischiarono di essere scoperte dalle guardie, in particolare una volta in cui stavano per arrivare alla sala computer, ma non vennero scoperte grazie a Luna che aveva scoperto una nuova tecnica speciale: l’Invisibilità Verde, che consisteva in un vento che trasportava foglie luminescenti che avvolse Luna e le ragazze rendendole invisibili e permettendo loro di dirigersi nella sala computer. Ora non restava che prelevare i loro dati dal computer, per fortuna la Aizawa era un genio del computer, e riuscì a prelevare i dati che servivano loro in poco tempo. Uscirono dalla residenza di Zoolan teletrasportandosi fuori con i loro bracciali.
Tornate a Villa Nocturn, Diana si accorse che doveva fare ancora una cosetta così si teletrasportò col suo bracciale in una zona disabitata della parte brasiliana di Liocott, e decise di andare a cercare una persona che, a quanto aveva potuto vedere dai dati trovati alla residenza di Zoolan, era stata allontanata perché non interferisse con i suoi piani. E sempre secondo quei dati, era riuscita anche a sapere il luogo preciso in cui si trovava:
- Grazie Shin. Grazie a te e alla tua abilità col computer, abbiamo le informazioni che volevamo. - pensò la Raven, mentre aveva raggiunto il posto in cui si trovava quella persona: era una casa in rovina in un quartiere abbandonato, il posto adatto dove nascondere una persona, ma Diana entrò comunque e trovò ciò che sperava di trovare: un uomo sulla quarantina, calvo, baffi neri, carnagione scura e occhi neri, con indosso una camicia arancione e dei pantaloni neri, continuava a dimenarsi ed era legato mani e piedi e imbavagliato. Subito la Raven corse a slegarlo:
- Stà bene? - gli chiese.
- Ora meglio, grazie. Ma chi è lei signorina e… - continuando così avrebbe riempito la povera centrocampista di domande, così la Raven lo zittì:
- Ora non ha importanza. Lei è Leon Sams, l’allenatore del Brasile, ho indovinato? - gli chiese lei.
- Sì, o quantomeno avrei dovuto esserlo perché Zoolan Rice mi ha preso il posto. - le rispose lui.
- Bene, entro la prossima partita della squadra brasiliana, lei avrà di nuovo il suo posto di allenatore, e Zoolan verrà bandito da questo torneo. Se deciderà di aiutarmi, la squadra brasiliana sarà libera. -
- Se è per liberare quei ragazzi e le loro famiglie, per me va bene. - rispose l’uomo.
- Allora domani inizieremo. Lei rimanga qui per stasera. Verrò a chiamarla quando inizierà.
 
Il giorno dopo…
- La partita tra Brasile e Spagna stà per iniziare. Le squadre sono entrate in campo. - disse il cronista; ma…
- FERMI! - gridò una persona. E dalle tribune comparvero 2 agenti della polizia, Leon Sams e un esponente del comitato organizzativo del torneo, e fu quest’ultimo a parlare:
- Una soffiata anonima ci ha informato che il qui presente signor Zoolan Rice ha fatto rinchiudere il signor Leon Sams col solo scopo di usare sui giocatori brasiliani un programma chiamato RH, cioè un programma di potenziamento artificiale delle abilità atletiche di un individuo. E grazie ad una chiavetta USB ci sono anche arrivati dei dati in cui risultava che aveva fatto rapire l’allenatore della squadra brasiliana e minacciato i giocatori di fare del male alle loro famiglie se non avessero rispettato gli ordini. Quindi, signor Zoolan Rice, dovrò arrestarla. - e incaricò le guardie che si erano presentate con lui di occuparsi del caso dell’ormai ex allenatore del Brasile.
Intanto l’allenatore Sams ritornò al posto che gli spettava, mentre Diana aveva assistito a tutta la situazione:
- Ora siete liberi, giocatori brasiliani. - pensò la ragazza dalla maschera corvina con un sorriso sul volto.
 
Alla fine della partita…
Il Brasile aveva vinto 3 - 1 contro la Spagna; ma Robingo poco prima dell’inizio della partita aveva notato che Diana aveva assistito a tutta la partita e riuscì a raggiungerla poco prima che uscisse dallo stadio.
- Grazie Diana. Non mi aspettavo che ci avresti aiutati in questo modo. -
- Sono una persona di parola, ma devi ringraziare anche le altre Dark Angels: ognuna di loro ha contribuito per aiutare voi brasiliani. Ora che siete ancora nel torneo poi, chissà potremo anche avere l’occasione di affrontarvi di nuovo alle finali. - poi la Raven guardò il suo orologio:
- Oh, ma è tardissimo. Farò tardi agli allenamenti! Devo andare, ci vediamo! - gli disse la Raven mentre si allontanava.
 
Intanto…
- Così sono loro ad essersi introdotte nella mia residenza e a prendere i miei dati. Bene: preparatevi Dark Angels, la vendetta di Zoolan Rice arriverà presto… -
 
 
Angolo di Emy
Uff… è stato uno dei capitoli più lunghi e difficili da scrivere, quasi sicuramente avrò fatto degli errori di ortografia o nei verbi, quindi se li trovate per favore avvertitemi. Spero comunque che vi piacerà: come avrete notato, anche se Diana ha mantenuto la promessa che ha fatto a Mac, Zoolan ha intenzione di vendicarsi: che cos’altro avrà in mente secondo voi?
Lo scopriremo nei prossimi capitoli.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy
 

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Capitolo 16
*** Le Chiavi della Leggenda e l'ultima partita del girone B ***


 Le cose procedevano nel migliore dei modi per le ragazze: avevano avuto la partita contro i Rose Griffon della Francia, ma le Dark Angels avevano vinto per 7 - 0: decisamente i francesi erano la squadra peggiore di tutto il Girone B, e la settimana dopo avrebbero avuto l’ultima partita contro il Cotarl, ma a quanto pare tutte quelle partite vinte e il fatto che Zoolan Rice fosse sparito, era stata un’iniezione di fiducia per le Neutre.
Quando una sera…
- AHHHHH!!!!! - impossibile sbagliarsi su chi aveva lanciato quell’urlo: Diana, che come al solito, era uscita a suonare le Odi come accadeva ormai ogni sera.
Ma quella sera, accadde qualcosa che avrebbe cambiato i loro piani: le altre ragazze, accorse per accertarsi che alla loro compagna non fosse accaduto niente di grave, perché dopo aver suonato tutte e 6 le Odi ci avrebbe potuto rimettere la salute, e la Raven si trovarono tutte radunate intorno al lago, dove era comparsa un’iscrizione sul fondo: “Se le Chiavi della Leggenda volete trovare tutte e 6 le Odi dovrete insieme suonare” .
Le Neutre ci provarono subito: Raksha e Amy suonarono la prima l’Ode al Cielo e la seconda l’Ode alla Luna ognuna con la loro chitarra classica, Luna usò il suo flauto per suonare l’Ode alle Stelle, Haruko suonò l’Ode al Mare con la sua arpa, Shin suonò l’Ode alla Terra col suo pianoforte, e Diana, nonostante la stanchezza e le proteste delle sue compagne, usò la sua ocarina per suonare l’Ode al Sole; il risultato fu una musica meravigliosa: la Luna cominciò a splendere così come le stelle, mentre le acque del mare in lontananza si calmarono e il vento iniziò a soffiare, insomma gli elementi della natura si trovavano in completa armonia fra loro; ma… ad un certo punto le acque del lago acquisirono un colore verde-azzurro, e sullo specchio d’acqua si comparvero due figure: un bracciale bianco con due ali da angelo azzurre, e un altro bracciale, ma viola scuro e con le ali da diavolo.
Che fossero quelle le…
- Sì ragazze. Quelle sono le Chiavi della Leggenda con l’aspetto che assumeranno in quest’occasione. - disse la Nocturn comparsa dietro di loro nella forma spettro.
- Siamo sicure che le Chiavi non siano i nostri bracciali? Del resto sono identici. - chiese Sasha alla Divinità Neutra, ma a rispondere ci pensò Diana:
- No, Sasha, non sono le Chiavi della Leggenda per 2 motivi: primo perché non sono uguali perché le nostre sono blu e viola chiaro e non hanno le decorazioni delle ali da angelo e da diavolo; secondo perché da quel poco che abbiamo trovato sulle Chiavi della Leggenda, queste si illuminano quando trovano le vittime prescelte. Quindi noi possiamo star tranquille. Se non altro, ora che sappiamo che aspetto hanno sarà più facile trovarle. -
- Sì, ma dovete sbrigarvi, le vittime sono sempre state scelte quando l’allineamento dei pianeti si completava. I testi antichi dicevano:
Quando le vittime verranno scelte tra gli umani, i pianeti si allineeranno, il cielo e le stelle si oscureranno così come il Sole e la Luna, il mare diventerà agitato e la terra scatenerà la sua furia; nonostante questo, nessuno sarà risparmiato dopo che i capi delle schiere angeliche e demoniache faranno la loro comparsa.
Così è accaduto, e così accadrà. - spiegò Camelia.
- Camelia Nocturn, è giunta l’ora che lei ci racconti la vera Leggenda dell’Isola di Liocott. Le nostre famiglie, o almeno quello che ne è rimasto, ci hanno detto solo che qualcuno ha modificato la Leggenda quando venne tramandata per scritto in modo che nessuno venisse a sapere dei Neutri; come sono andate le cose? - chiese la Raven a nome di tutte le Dark Angels.
Dopo qualche minuto di silenzio, la Nocturn si decise a parlare:
- … Va bene… tanto prima o poi lo avreste scoperto da sole: tanto tempo fa, quando gli umani comparvero su quest’isola, gli Angeli, sovrani della Terra di Celestia, e i Diavoli, sovrani del Regno di Notturnia, iniziarono a combattere usando un metodo a cui gli uomini ricorrevano per stabilire chi fosse il più forte. In seguito, decisero di sfidarsi sul campo da calcio. Ma alcune famiglie, sia angeliche che demoniache, ritenendo che la guerra si sarebbe rivelata inutile e avrebbe portato a conseguenze terribili, si allearono e riuscirono a sconfiggere il Re Demone e a confinarlo nelle viscere della Terra e a sconfiggere anche la Divinità Angelica, ma quest’ultima usò i suoi poteri per confinare chi la aveva sconfitta sulla Terra: è così che nacquero i Neutri; ma come vi ho anticipato poco fa, qualcuno modificò gli avvenimenti tramandati per scritto facendo risultare che fu Celestia a vincere… Stà di fatto che finora, non sono mai riuscita a scoprire chi sia stato a modificarla. - la Nocturn fece una pausa, per poi riprendere a parlare:
- Adesso stà a voi impedire che il Re Demone si risvegli. Posso solo augurarvi buona fortuna. - disse alla fine, per poi scomparire come era suo solito.
 
Il giorno dopo…
- Tra 3 giorni avremo la partita contro il Cotarl: la squadra si chiama “I Piccoli Giganti”, questa squadra è molto più forte di tutte quelle che avete affrontato fino ad ora, è molto potente sia in attacco che in difesa: la loro tattica micidiale consiste nell’azione di 8 giocatori che ruotano attorno al possessore della palla, portandolo nell’area di rigore avversaria per poi rubargli la palla; l’asso della squadra è il capitano e portiere, è molto forte sia in attacco che in difesa, almeno da quel che abbiamo potuto vedere.
Anche loro finora sono rimasti imbattuti e questa partita, dobbiamo riuscire a vincere per riuscire a qualificarci per la parte finale del torneo, poiché vi accederanno solo le prime due squadre di ogni girone: per il girone B, la Francia ha ottenuto 4 sconfitte quindi è praticamente impossibile che riesca a passare, la Spagna ha ottenuto 3 sconfitte e una vittoria e per finire il Brasile ha ottenuto 2 vittorie e una sconfitta poiché anche loro dovranno affrontare il Cotarl e se noi perdessimo, i brasiliani ci raggiungerebbero e potrebbero classificarsi al posto nostro per la fase finale del torneo. Anche se sappiamo che siamo state radunate qui sull’isola per un altro motivo, ora che siamo arrivate a questo punto del torneo tanto vale proseguire e vincere. Diamoci da fare e andiamo ad allenarci. Saremo noi a vincere! - disse Diana, e dopo quel discorso interminabile seguì un coro di “ Sì ”, e le ragazze tornarono tutte al campo di calcio sotterraneo ad allenarsi; anche perché data l’importanza della partita la Nocturn le aveva autorizzate a sospendere le ricerche delle Chiavi della Leggenda, così le Dark Angels rimasero rinchiuse ad allenarsi per quei pochi giorni che le separavano dalla loro ultima partita nel Girone B.
 
Il giorno della partita…
- Benvenuti alla penultima partita del Girone B del FFI. Oggi vedremo affrontarsi la rappresentativa dell’isola di Liocott, le Dark Angels, e la rappresentativa del Cotarl, i Piccoli Giganti. Entrambe le squadre sono rimaste imbattute dall’inizio del torneo. Vedremo se riusciranno a offrirci una partita emozionante anche oggi come hanno fatto finora. - disse il cronista mentre le squadre si erano già posizionate in campo, ma Amy disse a Yami, che si trovava vicino a lei:
- Sarà solo una mia impressione, ma alcuni di questi ragazzi somigliano ad alcuni giocatori dell’Inazuma Japan. - e in effetti, la ragazza non aveva tutti i torti: c’era il capitano dei Piccoli Giganti che somigliava tanto a Mark Evans, tranne per il fatto che era più alto, aveva i capelli blu e gli occhi neri, si chiamava Hector Helio se le informazioni trovate su di lui non mentivano; poi c’era il difensore Windy Faster che somigliava a Nathan Swift, tranne per il fatto che ha la pelle più scura, i capelli sono di una specie di blu con qualche punta di bianco e un ciuffo che gli copriva l’occhio sinistro, gli occhi erano blu e aveva una bandana verde in testa; vi era anche Walter Mountain che somigliava al difensore dell’Inazuma Jack Wallside, la stazza più o meno era la stessa, ma aveva la pelle più scura e i capelli anziché verdi erano castani e aveva un’acconciatura strana; dopo ancora vi era Gareth Flare, somigliava al bomber di fuoco Axel Blaze per l’acconciatura, ma aveva la pelle più scura come per il resto dei suoi compagni e gli occhi color lavanda; poi vi era Drago Hill che somigliava a Kevin Dragonfly tranne per i capelli, che in questo caso consistevano in trecce rasta azzurre, e per la carnagione; dopo ancora vi era Cain Saito, molto somigliante al portiere di riserva dei giapponesi, Darren LaChance, tranne per i capelli che erano color verde foresta, per gli occhi che erano rossi e per la pelle più scura; e infine vi era Ryuu Skell, somigliante all’attaccante/difensore del ghiaccio Shawn Froste tranne per i capelli che erano di una specie di biondo chiarissimo, gli occhi che erano neri, la carnagione molto più scura e una bandana rossa in testa.
La partita era iniziata col calcio d’inizio per le Dark Angels.
- Levatevi di mezzo! Death Dribbling! - disse Amy, e poco dopo si trovò circondata da un’aura oscura che le permise di superare con agilità e risucchiando l’energia degli avversari, ritrovandosi sola davanti al portiere.
- Tsk, mi aspettavo che sarebbe stato più difficile. E ora… Luna Insanguinata! - dietro la ragazza comparve una luna piena gigantesca, mentre Amy calcia la palla con forza dandole l’effetto che chiunque guardi il tiro si immobilizzi e percepisca un grande dolore: cosa che accadde anche al portiere dei Piccoli Giganti, che a quanto pare aveva percepito un dolore fortissimo perché si inginocchiò tenendosi con un braccio la spalla, e la palla entrò in porta: 1 - 0 per le Dark Angels.
Ma la partita non era ancora finita…
 
 
Angolo di Emy
Innanzitutto mi scuso per non aver descritto la partita tra Dark Angels e Rose Griffon, ma dando un’occhiata alle puntate dell’anime, ho notato che non sarei riuscita a descrivere bene la partita visto che non avevano tecniche speciali o non erano una squadra molto forte… Scusatemi. *Emy s’inchina in segno di scusa*
Ma finalmente le ragazze scoprono qualcosa sulle Chiavi della Leggenda: riescono a scoprire qual è il loro aspetto: alla fine suonare le Odi è servito a qualcosa.
Altro avvertimento: i giocatori dei Piccoli Giganti ovviamente non sono solo quelli che ho descritto, ma visto che le ragazze avevano raccolto informazioni solo sui giocatori dell’Inazuma Japan, non potevano sapere a chi somigliavano gli altri che non ho descritto.
Nel prossimo capitolo vedremo come continuerà la partita tra le due rappresentative.
Grazie a chi continua a recensire questo orrore.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 17
*** Battaglia feroce sul campo: Dark Angels vs Piccoli Giganti ***


 La partita era ripresa col calcio dei Piccoli Giganti intenzionati a recuperare dopo il gol di Amy.
Ma per loro si è rivelata una dura impresa: le loro avversarie erano molto forti, riuscirono infatti a segnare un’altra volta con il tiro Morte Oscura di Yami: alla ragazza comparvero due ali da angelo nero e venne circondata da un’aura oscura, poi la Kimura si alza in volo col pallone e lo colpisce mandandolo in porta, e riuscì a segnare nonostante la Mano di Luce Rossa di Hector: 2 - 0 per le Dark Angels.
Al terzo tiro delle Dark Angels, col Volo del Corvo di Diana, questo venne parato con la Mano di Luce X, in cui Helio incrociò le mani davanti alla faccia, per poi scattare in avanti fino quasi all’area di rigore, mentre le sue mani risplendevano di energia rossa.  Poi il portiere dei Piccoli Giganti portò la mano sinistra a reggere il braccio destro, mentre la mano destra si ingrandì e divenne rossa, riuscendo a bloccare il tiro, poi accadde qualcosa, come se dopo quella parata la squadra avessa acquistato una fiducia che prima non aveva: riuscirono infatti a segnare due volte alle Dark Angels nonostante la Barriera di Roccia di Ilary.
- Ma come hanno fatto? - disse la White sbattendo un pugno a terra innumerevoli volte, mentre Luna le porse una mano per aiutarla ad alzarsi.
- Sono riusciti a passare. Ma non ce la faranno di nuovo. Puoi contarci. - disse Aka.
Ma non andò come previsto: Hector si spostò in attacco e riuscì a segnare con il suo Calcio Rovesciato X: quella tecnica consisteva nell’accovacciarsi sulla palla e saltare, portandosela indietro. Il portiere, in seguito, compì diverse giravolte su sé stesso, per poi fermarsi a gambe incrociate; infine sbatté le gambe sulla palla, che schizza verso la porta con un raggio rosso a forma di X; risultò impossibile parare quel tiro: 2 - 3 per i Piccoli Giganti.
Fine del primo tempo.
 
Mentre si stavano riposando…
- Così non va bene. Siamo in svantaggio e non possiamo permetterci una sconfitta. - disse Diana.
- Ragazze… - cominciò a dire Sasha. Le ragazze la guardarono perplesse, erano rare le volte in cui la Bianchi decideva di prendere parola: - Ho una tecnica che potrebbe permetterci di segnare. Ma devo riuscire a raggiungere la porta. -
- Va bene. Haruko, entra al posto di Luna, prenderai il posto di Sasha; mentre tu Sasha andrai al posto di Raksha in attacco. Dobbiamo recuperare. - disse la Nocturn, che come per ogni partita aveva assunto la forma umana.
 
All’inizio del secondo tempo…
Le ragazze si posizionarono come ordinato dall’allenatrice. Ma…
- Quella tecnica potrebbe nuocermi, ma dobbiamo segnare e arrivare alle finali, così potremo proseguire con la nostra missione. - pensò la Bianchi.
Dopo quasi metà del secondo tempo, le Dark Angels cercarono di permettere a Sasha di passare, ma solo quando gli avversari cercarono di tirare di nuovo ebbero l’occasione che cercavano: Hector era tornato in attacco per usare nuovamente il suo Calcio Rovesciato X, ma ci pensò Haruko a fermarlo:
- Melodia finale! - disse la Miji, e dalle sue mani comparve un’arpa: lei si mise a suonarla, e quella musica, stonata per i suoi avversari, li rallentò fino a paralizzarli e a farli piegare in due da dolore; così Haruko si riprese la palla:
- Tua Sasha! - il passaggio era calcolato al millimetro, e Sasha si ritrovò sola davanti al portiere che chissà come era riuscito a ritornare nei pressi della porta:
- Sei stato veloce! Ma non ti servirà! Falce oscura! - disse la Bianchi, e dietro di lei comparve un angelo della morte, il quale, dopo che la ragazza aveva calciato in aria il pallone, la fece saltare sulla sua falce, e mentre era in aria, Sasha calciò il pallone che si caricò di un’aura viola; il tiro finì in porta nonostante la Mano di Luce X, ma la Bianchi si accasciò a terra.
La Nocturn capì che quel tiro le aveva causato un contraccolpo troppo forte e non avrebbe potuto continuare, così fece uscire Sasha che raggiunse la panchina aiutata da Sayaka, Luna rientrò in difesa e Raksha tornò in attacco.
Poco dopo la ripresa della partita, il goal effettuato dalla Bianchi aveva come fatto da iniezione di fiducia per le ragazze che si proiettarono tutte in attacco intenzionate a ribaltare il punteggio.
Fu Diana a tirare, ma con sorpresa di tutti non usò il Volo del Corvo: fece comparire le ali del Corvo che avvolsero Diana e con un avvitamento lei si ritrovò in aria. Dalle sue mani si generarono poi due cicloni che poi si riversarono nel pallone mentre le piume lasciate dalle sue ali, andavano a posarsi sugli avversari; la Raven tirò il pallone che lasciava dietro di sé delle piume nere e una scia azzurra, ma quelle piume che si erano posate sugli avversari non erano quel che sembravano: erano pesantissime e impedì a loro e al portiere di muoversi: 4 - 3 per le Dark Angels.
Ma il capitano dei Piccoli Giganti non era intenzionato a darsi per vinto: si proiettò di nuovo in attacco, e pur di ribaltare di nuovo il punteggio, usò ancora la il suo colpo speciale. Ma le ragazze non avevano intenzione di lasciarlo segnare:
- Wind Wall! - disse Sayaka e un muro fatto di vento si creò per proteggere la porta e, anche se con molta difficoltà, data la potenza del tiro, riuscì a respingerlo.
Il triplice fischio dell’arbitro: la partita era finita.
Le Dark Angels sarebbero proseguite nel torneo.
- Hector aspetta. - Diana fermò il capitano dei Piccoli Giganti, e gli disse: - Avete perso è vero, ma devo ammettere che nessuno prima di voi ci ha messo alle strette in questo torneo. Potreste diventare un’ottima squadra a mio parere. Spero di giocare di nuovo contro di voi, ma se dovesse accadere la prossima volta non ve la caverete così facilmente. - detto questo, gli porse la mano; lui, dopo un attimo di esitazione rispose:
- Anche voi avete giocato bene. Ci avete fatto tirare fuori le nostre capacità. Ma non illudetevi: se mai ci dovessimo rivedere in finale, vi batteremo. - e dopo quell’ultima frase, sorrise e strinse la mano di Diana.
Ma le Neutre non sapevano che i guai per loro stavano per iniziare…
 
 
Angolo di Emy
Lo so questo capitolo è un po’corto, ma è stata una fatica scriverlo, quindi… spero che lo apprezzerete.
Le ragazze hanno vinto è vero, ma non avranno tempo per pensare alle amicizie: come dice l’ultima frase del capitolo, i guai per loro stavano per iniziare. E vi do un piccolo indizio: non riguarda Zoolan Rice, quindi immaginatevi a cosa mi riferisco.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 18
*** L'inizio del caos ***


 - Ora che le partite di voi Dark Angels sono finite, fino a nuovo avviso vi dedicherete alla ricerca delle Chiavi della Leggenda. Quindi vi dividerete in gruppi, e cercherete sull’isola da cima a fondo finché non le troverete. È tutto. Potete andare. - disse la Nocturn in forma spettro, per poi dileguarsi come era suo solito.
Le ragazze, per cercare quelle Chiavi, che erano anche lo scopo per cui erano state radunate sull’isola, si divisero in coppie: Diana e Sayaka, Amy e Aka, Luna e Sasha, Ilary e Yami, Alexia e Shin, Raksha e Haruko.
Ma dopo aver trascorso l’intera mattinata in ricerche che alla fine non portarono a nessun risultato, a Diana venne in mente un’idea per non rendere del tutto inutile la mattinata:
- Senti Sayaka, che ne dici se andiamo allo stadio della partita tra Cotarl e Brasile? Del resto, dopo aver trovato le Chiavi, dovremo anche proseguire il nostro cammino nel torneo: quindi tanto vale andare a vedere la partita e vedere chi vincerà, almeno sapremo con chi avremo a che fare. - disse la Raven alla sua amica.
- Sì, perché no. Andiamo tra poco dovrebbe iniziare. Sbrighiamoci! - e le due si misero a correre verso lo stadio in cui sarebbe dovuta avvenire la partita.
Le due si precipitarono allo stadio, e stava appunto per cominciare quando qualcuno posò una mano sulla spalla della Yoshino e lei riuscì, anche se per poco, a trattenere un grido, ma quando le due ragazze si voltarono, trovarono il capitano dei Red Matador, Victor Garcia e il capitano dei Rose Griffon, Pierre Godin. D’istinto alla Raven, anche se probabilmente sapeva già la risposta, chiese:
- Voi due che ci fate qui? -
A rispondere fu Garcia:
- Per vedere la partita, mi pare ovvio, e credo che anche voi due siete qui per lo stesso motivo. -
- Noi siamo venute perché ci servirà per sapere contro chi potrebbe capitarci di misurarci di nuovo. Ecco perché l’ho chiesto anche a voi due. - a rispondere alla ragazza dalla maschera corvina, stavolta, ci pensò Godin:
- Anche se la nostra avventura nel torneo è ormai finita, gli altri membri delle nostre squadre se ne sono andati dall’isola, ma noi avevamo deciso di rimanere qui a sostenere chi vincerà in questo girone fino in fondo. E quindi anche voi. Ora però è meglio andare a sederci: la partita stà per iniziare. - concluse il capitano dei Rose Griffon, per poi dirigersi insieme alle due ragazze e al capitano della rappresentativa spagnola, in uno dei posti davanti sulle tribune.
 
Dopo la partita…
- Alla fine è stato il Cotarl a vincere. - disse la Yoshino, ma Diana propose ai tre che erano con lei:
- Che ne dite di andare a fare una visitina all’Inazuma Japan? Voglio proprio vedere di che pasta sono fatti. Venite anche voi? Così potremo mostrargli la potenza delle squadre del Girone B. -
- In fondo perché no. E poi voglio farmi un’idea sul loro stile di gioco prima della partita. - disse, per poi sussurrare rivolgendosi solo alla Raven:
- E anche perché sono stufa di tornare a cercare le Chiavi se poi non riusciamo a trovarle. -
Anche ai due ragazzi che erano con loro andava bene l’idea; ma decisero di chiamare anche Robingo ed Hector, e anche il resto delle Dark Angels; ma per trovare le ragazze non ci impiegarono molto poiché appena le videro uscire dallo stadio le raggiunsero: eh sì, anche loro avevano deciso di andare a vedere la partita dopo un’intera mattinata buttata al vento a causa delle ricerche. Per trovare i capitani del Regno e dei Piccoli Giganti ci volle un po’ più di tempo, perché dovettero aspettare che uscissero dallo stadio; ma alla fine anche i capitani del Regno e dei Piccoli Giganti accettarono, e le Dark Angels al completo e i capitani delle altre squadre del Girone B si diressero agli alloggi dei giocatori giapponesi, e li trovarono l’Inazuma Japan al completo assieme al capitano dell’Orfeo, Paolo Bianchi, il capitano dei Cavalieri della Regina, Edgar Partinus, il capitano dell’Impero, Thiago Torres e il capitano dell’Unicorn, Mark Kruger e un attaccante della stessa squadra, Dylan Keith. Ad assisterli c’erano anche le manager della squadra assieme ad altre due ragazze: Victoria Vanguard e Suzette Heartland; eh sì, la storia della battaglia contro la Alius è giunta fino alle Neutre, quindi sapevano chi erano quelle due ragazze. Ma qualcosa attirò l’attenzione delle Neutre: la Heartland aveva un braccialetto bianco con due ali da angelo azzurre, mentre una delle manager della squadra giapponese ne aveva uno identico tranne per il fatto che era viola scuro e aveva due ali demoniache d’argento: oh no, quelle erano le Chiavi della Leggenda, ma questo voleva dire… CHE QUELLE POVERE RAGAZZE ERANO LE VITTIME PREDESTINATE AD ESSERE SACRIFICATE DAGLI ANGELI E DAI DIAVOLI! Ma a richiamare l’attenzione delle ragazze ci pensarono Robingo e Hector:
- Ehi ragazze vi sbrigate o no! - le chiamò il capitano della squadra brasiliana, mentre il capitano dei Piccoli Giganti disse:
- Guardate che se non vi date una mossa andiamo senza di voi, oppure avete troppa paura ad affrontare l’Inazuma!? - una provocazione a cui la risposta delle Dark Angels, o perlomeno di Amy Black, non tardò ad arrivare:
- COSA!? ATTENTO A COME PARLI ROCOCO! NOI NON ABBIAMO PAURA DI NIENTE! - purtroppo l’urlo dell’attaccante attirò anche l’attenzione dei giocatori del Girone A, che a quanto pare stavano pensando che ci facevano i giocatori del Girone B in quel posto e si stavano chiedendo se Amy fosse pazza o no. E purtroppo, toccò alla povera Diana spiegare il perché della loro presenza lì e dell’urlo della compagna; per fortuna i giapponesi e gli altri calciatori che erano con loro, accettarono di sfidare i giocatori del Girone B.
Tuttavia, pochi minuti dopo che le squadre potessero iniziare a giocare, un lampo attraversò il cielo e le Chiavi della Leggenda cominciarono a brillare, così come i bracciali delle Neutre; intanto la Nocturn era comparsa dal nulla, ma poco dopo che i ragazzi presenti si chiesero che ci facesse lì, la Divinità Neutra portò le mani alla testa, spalancò gli occhi e iniziò a sudare, tutti le si avvicinarono, ma lei disse solo:
- Loro… stanno per arrivare… i capi degli Angeli e dei Diavoli. - e infatti poco dopo, comparve sopra una delle porte del campo, un ragazzo dai capelli castano chiaro legati in una lunga treccia, carnagione chiara e occhi celesti, era vestito in modo strano, ma quando si intravide un numero in prossimità della schiena; l’unica cosa che non passava inosservata, a parte quella strana divisa, erano due piccoli ali d’angelo color verde acqua; era di certo il capo degli Angeli ed era venuto a prendere Suzette! Le Neutre dovevano fare qualcosa, ma subito il misterioso individuo calciò la palla e tutti vennero travolti, tranne le Neutre che rimasero in piedi; Diana intanto si mise davanti all’azzurra per difenderla; il misterioso angelo notò il braccialetto di Diana e disse:
- Non è possibile, quindi… voi siete… - si voltò un attimo verso le Dark Angels, e vide che anche loro avevano un bracciale simile, chi blu e chi viola chiaro.
- COME FATE AD ESSERE ANCORA QUI NEUTRE!? NON ERAVATE SPARITE DALLA FACCIA DEL MONDO!? - gridò ad un certo punto quel ragazzo.
- Neutre? Perché le hai chiamate così!? - chiese Mark a quel ragazzo, ma lui non si degnò di rispondergli.
Che cosa sarebbe accaduto da quel momento?
 
 
Angolo di Emy
Finalmente si entra nel vivo della storia!
Avete capito chi è l’angelo che è apparso alla fine del capitolo? E che cosa accadrà ora che l’identità delle ragazze è stata svelata?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 19
*** L'identità delle Dark Angels svelata ***


 - Neutre? Perché vi chiamate così? - chiese Mark alla Raven.
- Ve lo spiegheremo un’altra volta. Ora dobbiamo salvare le vostre amiche!  - gli rispose, per poi rivolgersi al ragazzo-angelo:
- E tu angioletto, faresti meglio a lasciar andare la ragazza! - lo avvertì lei.
- Mai! È la predestinata a salvare l’isola! - rispose, per poi spostare la sua attenzione su qualcosa, o meglio, qualcun altro: un ragazzo dalla carnagione scura, occhi color verde acido, e capelli ribelli di un colore tra il rosso e il castano; indossava una divisa da calcio inusuale era nera con delle ali da diavolo dello stesso colore; il nuovo arrivato ricevette una pallonata dall’angelo, e i due iniziarono una discussione, nella quale però i giocatori riuscirono a sentire i nomi team Night Star, team Day Star, e poi Notturnia e Celestia.
Poi i due, nello stesso modo in cui erano arrivati, sparirono… ma avevano commesso un errore: non avevano preso le persone giuste, infatti la Heartland e la Hills erano ancora lì…
- Non capisco… se non hanno preso le due ragazzine… chi hanno catturato quei due? - chiese la Kimura.
- A occhio e croce, direi che… - cominciò a dire Diana, ma poi: - Oh no! Hanno rapito Ilary e Sasha! - concluse per lei Aka.
- Com’è possibile? - si chiese Raksha.
- è a causa di uno dei loro poteri: quelle due possono trasformarsi in altre persone; l’unico problema è che, se Suzette e Celia si sono salvate, ora sono le nostre due amiche ad essere in pericolo. - le rispose Shin.
- Dobbiamo andare a salvarle. - disse Diana, ma qualcuno le prese il braccio fermandola: era un ragazzo dai capelli turchesi legati in una coda e occhi color nocciola, Nathan Swift, ma la reazione della Raven non tardò ad arrivare: la ragazza arrossì impercettibilmente, per poi ritrarre il braccio dalla presa del difensore giapponese; qualcun altro, un certo Caleb Stonewall, decise di prendere parola:
- Voi ci dovete ancora spiegare perché quei due prima vi hanno chiamato Neutre! - disse con un tono che sembrò accusatorio.
Ma il ragazzo dai capelli turchesi di prima, lo interruppe e chiese a Diana, di spiegare loro tutto, ma usando un tono più calmo, non quello avventato e accusatorio di Stonewall; e la ragazza ovviamente accettò:
- Innanzitutto gli eventi accaduti nella Leggenda dell’Isola di Liocott non sono una favoletta come avrete sempre creduto; si sono verificati davvero, ma la Leggenda è stata modificata: nella versione modificata, furono gli Angeli di Celestia a vincere, ma nella versione originale, fu qualcun altro a vincere: degli Angeli e dei Diavoli che cercarono di porre fine alla Guerra; nonostante riuscirono nel loro intento, per aver tradito le rispettive schiere, quegli Angeli e quei Diavoli vennero esiliati sulla Terra: tutti li credevano degli umani come tutti gli altri, ma questi avevano ancora i poteri angelici e demoniaci: loro erano i Neutri. - spiegò la Raven, ma Evans pensò bene di interromperla:
- Quindi voi Dark Angels sareste le Neutre della Leggenda!? -
- Siamo Neutre, ma non quelle della Leggenda: siamo le loro eredi. Siamo state radunate su quest’isola per trovare le Chiavi della Leggenda e impedire la rinascita del Re Demone, ma a quanto pare le vostre amiche hanno trovato ciò che cercavamo prima di noi. - poi si rivolse alle due ragazze che possedevano le Chiavi della Leggenda:
- Ora se non vi dispiace, potreste darci quelle Chiavi? -
- Guarda che lo faremmo,  ma non riusciamo più a togliercele. - disse l’azzurra.
- A toglierveli ci penso io. - disse Amy, preparandosi a colpire il bracciale della manager con la sua Luna Insanguinata.
- No, aspetta Amy. - cercò di richiamarla la Yoshino, ma inutilmente: l’altra aveva già staccato il bracciale della Hills e lo aveva consegnato alla Nocturn.
- E va bene. - la Raven si preparò a lanciare il colpo che ha permesso alle Dark Angels di segnare contro i Piccoli Giganti e si prese il bracciale di Suzette, ma prima di darlo alla Nocturn le chiese:
- Nocturn. Lei ci nasconde qualcos’altro vero? -
- Uff… purtroppo sì, non vi ho detto tutta la verità. Se dovreste riuscire a sconfiggere gli Angeli e i Demoni, c’è il rischio che voi Neutre spariate per sempre. - concluse Camelia.
- E perché non ce l’ha mai detto prima? - le chiese Alexia.
- Perché pensavo che, se fin dall’inizio vi avessi detto la verità, non sareste mai arrivate fino a questo punto. Quindi ho preferito tacere, ma a quanto pare è stato l’errore più grave che ho commesso. E dimmi che cosa farete ora? - chiese alle ragazze.
La Raven esitò per un attimo e poi diede il bracciale alla Nocturn:
- Io andrò avanti: se questa sarà la nostra ultima partita, preferisco vedere le nostre amiche libere. Io vado, se non sbaglio la sede degli Angeli e dei Diavoli si trova sul monte a nord dell’isola. - disse Diana, ma Aka la fermò:
- Diana, non credi che questi ragazzi dovrebbero aiutarci: del resto, dobbiamo andare a salvare sia Ilary che Sasha, ma ci manca qualche membro, e dato che sono state quelle incoscienti delle loro amiche a trovare le Chiavi come minimo dovrebbero aiutarci. -
- In effetti, non è una cattiva idea: Evans, Swift, Frost, Kruger, Robingo e Garcia verranno con me, dobbiamo liberare Ilary; Sharp, Bianchi, Samford, Stonewall, Helio e Torres, andranno con Amy a salvare Sasha; per quanto riguarda gli altri, rimarrete qui. Andiamo. - decise la Raven, così i chiamati in causa e le Neutre vennero teletrasportati alla base del monte, dove trovarono anche due vecchietti, uno con gli occhiali dorati, mentre l’altro con degli occhiali viola scuro, e dissero loro che, se volevano salvare le loro amiche, dovevano andare ai Giardini di Celestia, dimora del team Day Star, e alla Porta di Notturnia, dimora del team Night Star. La squadra capitanata dalla Raven, si diresse a Celestia, mentre quella capitanata da Amy andò a Notturnia.
Che cosa sarebbe accaduto?
 
 
Angolo di Emy
Eh sì, i colpi di scena non mancano: Ilary e Sasha sono state rapite al posto di Suzette e Celia perché si erano trasformate in loro due col tentativo di salvarle, l’unico problema è che adesso sono loro ad essere in pericolo; due squadre si precipitano a salvarle, ma avete capito? Questa per le Neutre, potrebbe essere l’ultima partita.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy

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Capitolo 20
*** Battaglia nel cielo: Umani e Neutre vs Angeli ***


 - Forza, sbrighiamoci. Non dovrebbe mancare molto. - disse Diana alla squadra che aveva composto per salvare Ilary, ma ormai era evidente: erano tutti stanchi, la salita era stata faticosa, e si trovavano ad un’altezza vertiginosa, più che altro, perché l’aria si stava rarefacendo e respirare stava diventando un problema.
Ma finalmente…
- Così è questo il Giardino di Celestia. - disse Fubuki, quando si trovarono tutti davanti ad, appunto un immenso giardino e al centro quello che sembrava un tempio greco: quella era la dimora del team Day Star e il luogo in cui era tenuta prigioniera Ilary.
- A quanto pare sì: forza andiamo. - disse Raksha, mentre tutti la seguirono verso quella costruzione al centro del Giardino; ovviamente ad attenderci c’era qualcuno: lo stesso Angelo che aveva rapito Ilary, insieme ad altri due: uno dagli occhi viola, carnagione chiara e capelli biondo chiaro scompigliati, mentre l’altro aveva una bandana bianca in testa, capelli verdi scuro, occhi verde chiaro e pelle abbronzata.
- Che cosa ci fate qui? Gli Umani non sono ammessi qui, e le Neutre tantomeno. - disse l’angelo dagli occhi celesti.
- Sael, guarda. - lo chiamò l’angelo biondo.
- Cosa c’è Winel? - gli chiese, per poi guardare in direzione della White ancora trasformata in Suzette, e con indosso un abito da sposa, era tenuta ferma da due angeli: due ragazze, una dai capelli biondi scuri, legati in quelli che sembravano due codini ricci, occhi azzurri e carnagione abbronzata; l’altra con gli occhi di un colore indefinito, carnagione chiara, capelli mossi di un verde chiarissimo. Ilary intanto riprese la sua forma normale.
- Cosa significa? Chi sei tu? - sbottò il capitano degli Angeli.
- AH AH!! Hai visto angioletto, hai preso la persona sbagliata! - lo canzonò la White.
- Non importa, useremo te come sacrificio. - rispose lui.
- Quale sacrificio? - chiese Mark, ma al posto dell’angelo, rispose Diana:
- Le squadre degli Angeli e dei Diavoli ritornano ogni 1000 anni su quest’isola, prendono tra gli umani la prescelta per darla in sposa al sovrano di Notturnia, per diminuire la sua sete di distruzione, ma comporterebbe al sacrificio di una vita umana. -
- Avete avuto coraggio per arrivare fin qui, quindi sarò generoso con voi: vi permetterò di sfidarci e se vincerete voi, la vostra amica sarà libera. - e dopo quella frase teletrasportò i presenti in un campo da calcio, situato dietro quella specie di tempio greco; ma non era finita: era comparsa anche il resto della squadra degli Angeli.
Intanto uno dei vecchietti incontrati alla base del monte, quello con gli occhiali dorati, comparve prendendo il ruolo di arbitro; mentre Ilary era stata incatenata con delle catene che bloccavano i suoi poteri: le Neutre ex-angeli e gli umani si disposero in questo modo:
- Attaccanti: Raksha Puri, Mac Robingo, Alexia Black e Mark Kruger.
- Centrocampisti: Diana Raven, Luna Green, Nathan Swift.
- Difensori: Sayaka Yoshino, Victor Garcia e Shawn Froste.
- Portiere: Mark Evans.
La partita era iniziata, ma si trovavano contro gli Angeli e non sarebbe stata una passeggiata: non per niente gli Angeli erano già riusciti ad andare nella metà campo avversaria.
- Come è possibile sono stati velocissimi. Ma adesso ci penso io a fermarli: Frecce di Fuoco! - disse Alexia e comparve il suo arco con cui scagliò frecce infuocate contro gli Angeli riprendendosi la palla.
- Questo non ve la aspettavate eh? Tua Raksha! -
- Tiro del Ghepardo! - quel colpo scattò verso la porta avversaria difesa da Gabriel, il portiere del team Day Star, ma non era ancora finita, perché poco dopo vicino al pallone comparve Luna che tirò col suo Ghiaccio d’Argento, aumentando la potenza del tiro che in quel momento congelò il campo da gioco. Tuttavia, il portiere degli Angeli tentò ugualmente di fermarla:
- Zona Suprema! - disse lui, dando un pugno al terreno e sopra di lui apparve un cerchio, che mandò una luce che avrebbe dovuto rallentare il pallone fino a bloccarlo, ma contro le Neutre non si scherza: infatti la palla entrò in porta.
Purtroppo la risposta degli Angeli non tardò a farsi sentire: la seconda volta furono talmente veloci che il loro capitano si trovava già di fronte ad Evans, pronto a tirare;
dietro Sael comparvero delle nubi da cui fuoriuscivano dei raggi di sole, poi l’angelo calciò la palla verso l’alto. Questa poi iniziò a splendere di una luce dorata e come un tuono si abbatté contro il portiere della nazionale giapponese lasciando dietro di sé una scia di piume dorate. Nonostante i tentativi di Sayaka e di Diana di indebolire il tiro, la prima col suo Wind Wall e la seconda col suo Scudo di Piume, Mark usò il suo Scudo d’Energia, ma non riuscì ugualmente a parare il tiro: pareggio.
Il resto del primo tempo fu molto duro, nessuno riusciva a passare nella metà campo avversaria o a tirare, fatto stà che il primo tempo, in quella partita misurato da una clessidra enorme contenente della polvere bianca.
- In fondo stiamo andando bene. Stiamo giocando contro una squadra di Angeli… uh? Aspettate, sento qualcosa. - infatti la Raven aveva sentito cosa aveva detto il capitano del team Day Star; poi si rivolse al resto della sua squadra:
- A quanto pare vogliono passare alle maniere forti. E va bene, noi non saremo da meno. Forza la partita stà per ricominciare. -
Così le due squadre tornarono in campo, ma gli Angeli si stavano comportando come Diana sospettava: li stavano pressando in ogni punto del campo, ma finalmente:
- Muro di Liane! - disse Luna, e come diceva il nome della tecnica, delle liane sbucarono del terreno e avvolsero la ragazza angelo dai capelli biondi, che prima della partita teneva imprigionata Ilary, permettendo alla Green di riprendersi la palla.
Ma subito dopo si ritrovò marcata stretta:
- Mark sbrigati devi segnare! - la Green passò la palla al capitano dell’Unicorn, che subito si diresse verso la porta, ma subito un altro angelo, dai capelli blu, occhi blu scuro e carnagione pallida cercò di bloccarlo:
- Volo di Icaro! - lanciato da Robingo, a Mark comparvero delle ali che abbagliarono l’avversario dribblandolo.
- Robingo vai! Segna, così poniamo fine a questa partita! - Kruger passò la palla al capitano del Regno che tirò col Colpo di Samba.
Gabriel, il portiere del team Day Star, usò di nuovo la Zona Suprema, ma anche se con meno problemi rispetto al tiro combinato di Raksha e Luna, non riuscì a parare il tiro del brasiliano.
Triplice fischio dell’arbitro: 2 - 1 per gli umani e le Neutre, e l’arbitro liberò Ilary dalle catene che corse subito dai suoi amici, e abbracciò subito le sue amiche:
- Grazie ragazze. - poi appena si staccò andò ad abbracciare anche Robingo e Mark Kruger, che non persero l’occasione per arrossire, anche se sul primo era poco evidente.
Ma l’attenzione di tutti era rivolta a Sael che continuava a chiedersi come fossero stati sconfitti nonostante la loro superiorità, e a rispondere ci pensò la Raven:
- Ancora non l’hai capito? Il calcio è perlopiù uno scontro tra cuore e cuore e non una sfida per dimostrare la propria superiorità come hai sempre creduto fino ad ora. -
- Tu… come puoi proprio tu darmi questa risposta? -
- Le famiglie di noi Neutre vennero esiliate a causa di un errore, e per poco non iniziò una strage sia per gli Angeli e i Diavoli che per gli umani; non voglio che anche voi facciate lo stesso errore che hanno commesso i vostri antenati. Spero che tu… anzi che voi Angeli lo abbiate capito. -
Sael osservò per un attimo gli umani e le Neutre, e poi… sorrise porgendo la mano a Diana:
- Grazie a voi umani e anche a voi Neutre, senza di voi a quanto pare non lo avremo mai capito. -
Diana, dopo un attimo di esitazione, strinse la mano all’angelo.
- Ne sono felice. Spero che continuerete a tenerlo a mente finché la lotta tra Angeli e Diavoli continuerà. Ora però è meglio che noi andiamo. Addio. -
- Addio… - disse l’angelo.
Ma umani, Neutre e Angeli non sapevano che quell’addio era più un arrivederci…
 
Lontano dai Giardini di Celestia…
- Chissà come sarà andata a Amy e agli altri… - disse Ilary.
- Non preoccuparti, vedrai che riusciranno a salvare Sasha. - la rassicurò Raksha.
 
 
Angolo di Emy
Mi scuso in anticipo per aver descritto in modo orribile la partita.
I ragazzi e le ragazze sono riusciti a salvare Ilary, ma nel prossimo capitolo, come avrete capito, vedremo se la seconda squadra formata da Neutre e umani riuscirà a liberare Sasha.
Grazie a chi recensisce e segue.
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 21
*** Battaglia nel profondo della Terra: Umani e Neutre vs Diavoli ***


 Mentre la prima squadra stava tornando alla base del monte, la seconda, capitanata da Amy, era arrivata alla Porta di Notturnia: una landa rocciosa desolata avvolta nella nebbia, ma si sentiva un urlo in lontananza: era Sasha ancora trasformata in Celia, aveva indosso uno strano vestito color rosso bordeaux ed era incatenata con delle catene blocca-poteri. I suoi amici stavano per correre a liberarla, quando dietro la Neutra incatenata comparvero due individui: uno era il Diavolo che l’ha rapita credendola la prescelta, mentre l’altra era una ragazza-diavolo dai capelli verdi e occhi lilla. Il ragazzo parlò:
- Cosa ci fate qui? Umani e Neutri non sono benvenuti qui! - stava cominciando a parlare quando la ragazza dai capelli verdi che era con lui lo richiamò:
- Destra guarda! - il demone dagli occhi verdi guardò Sasha che, in quel momento, era tornata alle sue vere sembianze.
- COSA!? TU SEI UNA DI QUELLE NEUTRE! CHE CI FAI QUI!?... Va bene, non importa useremo te come vittima sacrificale. - continuò a parlare il demone.
- Tu non farai proprio niente! Devi liberarla! - gli gridò Paolo.
Shin gli mise una mano sulla spalla, dicendogli:
- Anche noi vogliamo liberare tua sorella, ma arrabbiandoti non otterrai proprio niente! -
- E non solo: dimostreremo loro che mettersi contro umani e Neutre è stato un grave errore per loro. - aggiunse Amy.
- Tsk. - Destra ricominciò a parlare:
- Tanto non riuscireste mai a batterci, ma facciamo così: se riuscirete a sconfiggerci, vi ridaremo la vostra amica. Tanto… non accadrà mai. -
Poco dopo la nebbia si dissolse, mostrando che quella landa era in realtà un campo da calcio, e si notava anche una specie di portone dalla parte opposta a quella in cui si trovavano gli umani e le Neutre, e quando si aprì, rivelò gli altri membri del team Night Star.
Comparve il vecchietto dagli occhiali viola che avevano visto alla base del monte, prendendo il posto di arbitro.
I ragazzi e le ragazze si posizionarono in questo modo:
- Attaccanti: Amy Black, Yami Kimura, Paolo Bianchi.
- Centrocampisti: Jude Sharp, David Samford, Caleb Stonewall, Shin Aizawa.
- Difensori: Aka Matsuri, Haruko Miji, Thiago Torres.
- Portiere: Hector Helio.
E la Miji non perse tempo:
- Paralisi Oscura! - nelle mani di Haruko si concentrò un’aura oscura che creò un portale viola sotto di lei, teletrasportandola vicina alla porta paralizzando tutti gli avversari, tranne il portiere purtroppo, ma dietro di lei comparve Paolo che le rubò la palla, causandole un dolore alla gamba:
- Ma che ti è preso? - gli gridò la Miji, ma ormai Aldena si era già preparato a tirare: mentre stava per calciare la palla, questa venne circondata da cerchi concentrici con delle scritte in alfabeto runico. Successivamente Bianchi calciò la palla che venne avvolta da una spada dorata che si diresse verso la porta.
- Spada micidiale! - disse lui; ma il portiere non aveva intenzione di lasciarla passare:
- Colpo finale! - disse il portiere dei Diavoli, e con un gesto della mano cercò di bloccare il pallone fino a farlo esplodere, ma non riuscì a bloccare il tiro di Paolo che finì in porta: 1 - 0 per gli umani e le Neutre.
Ma c’era una certa Neutra ex-diavolo, difensore con la maglia n°83 delle Dark Angels, arrabbiata per essere stata quasi ferita da uno dei suoi stessi compagni; infatti Haruko prese il capitano della Orfeo per il colletto della sua maglietta:
- MA CHE TI è PRESO FIDIO? SIAMO DALLA STESSA PARTE OPPURE NO? - gli gridò la Miji.
- Volevo tirare e salvare mia sorella mi pare ovvio! - le gridò lui di rimando. Per fortuna ci pensarono Shin e Jude a fermare qualcosa che, da una semplice discussione sarebbe potuto diventare un litigio, ma Haruko non aveva ancora finito:
- Anche noi vogliamo salvare Sasha, ma non in questo modo! Lasciami Shin! - e la Miji tornò in difesa:
- Senti Paolo, Haruko ha ragione, anche noi vogliamo salvare tua sorella! - gli disse Shin.
- è ovvio che tu la difendi Aizawa. Lei è tua amica! - sbottò il capitano della Orfeo.
- Adesso calmati. - gli disse Sharp, per poi continuare:
- Le ragazze hanno ragione: dobbiamo liberare Sasha, ma non avrebbe senso farlo giocando in questo modo. Per quanto sono d’accordo sul fatto che dobbiamo vincere, dobbiamo farlo giocando lealmente; se giochi in questo modo, non sei migliore di quei Diavoli. - e dopo quella frase, lui e Shin tornarono nella loro metà campo.
La partita era ripresa, ma i Demoni si volevano prendere la loro vendetta: usarono la loro tattica micidiale chiamata Tuono Oscuro e mentre Desta avanzava, gli avversari rimasero bloccati, come se il tempo si fosse fermato, e il capitano dei Diavoli tirò in porta perché Hector era ancora bloccato dall’effetto della tattica micidiale: 1 - 1.
Così non andava bene perché usarono quella tattica ancora una volta e come la volta prima segnarono. 1 - 2 per i Diavoli.
Fine del primo tempo, scandito dallo scorrere di una polvere viola all’interno di un’enorme clessidra.
- Ragazzi… - la Miji iniziò a parlare:
- Se riuscissi ad usare il Salto Temporale dovrei riuscire a fermarli in modo da passare la palla a voi, ma a causa del fatto che avevo usato subito la Paralisi Oscura, ero troppo stanca per farlo. Riusciremo a ribaltare il risultato. Vedrete. -
Inizio del secondo tempo.
I Diavoli usarono di nuovo il Tuono Oscuro, ma c’era una sorpresina ad aspettarli: il Salto Temporale di Haruko, che riuscì ad intercettare Destra per passare ad Aka poco lontano da lei.
Ma subito degli altri membri del team Night Star le vennero addosso per fermarla; altra sorpresina per loro:
- Occhi di Fuoco! - disse lei dopo aver calciato la palla, alla quale comparvero due occhi rossi, e questo permise alla palla di giungere ai piedi di Shin schivando gli avversari, ma subito altri Diavoli cercarono di impedire il passaggio alla Aizawa; ultima sorpresina per loro:
- Serpente d’Acqua. - disse Shin e appunto un serpente d’acqua si liberò dalle sue mani e stritolò gli avversari, per permettere alla Aizawa di passare la palla a Yami, la quale stava per tirare in porta, ma era una finta: diede solo l’impressione di farlo, ma il portiere si era già buttato da un lato e non poté fermare il tiro della Kimura: 2 - 2.
Il resto del secondo tempo fu quasi impossibile per gli umani e le Neutre tirare, perché i Demoni cercarono di impedirglielo con ogni mezzo, anche ricorrendo a scorrettezze. Ma alla fine Amy riuscì a passare e tirò: dalle sue mani comparvero sfere d’energia che si concentrarono nel pallone dandogli una potenza inimmaginabile quando la Black tirò:
- Bijuu Dama! - disse lei, ma Paolo raggiunse il pallone e lo colpì con la sua Spada Micidiale, e il tiro lasciò dietro di sé una scia dorata, per via del colpo di Bianchi, e oscura a causa del tiro di Amy.
La palla, nonostante tutti gli sforzi del portiere avversario, entrò. 3 - 2.
Triplice fischio dell’arbitro, umani e Neutre avevano vinto e Sasha, appena venne liberata, corse tra le braccia del fratello adottivo.
- Grazie, mi avete salvata. - disse lei tra le lacrime.
Poi il gruppo si diresse fuori dal Regno di Notturnia per raggiungere i loro amici.
 
Intanto… nella stanza sotterranea di Villa Nocturn…
Camelia, attraverso dei portali, aveva visto come erano andate le partite. Nonostante l’esito, un dubbio la attanagliava:
- Com’è possibile? Anche se è meglio per tutti che non sia accaduto, le ragazze sarebbero sparite una volta sconfitte le due schiere… ma questo vuol dire… - disse lei tra sé e sé avvicinandosi ad uno specchio che si trovava lì vicino, ma non ci vide il suo riflesso, ma due ragazze: una bionda dagli occhi azzurri, carnagione normale e capelli biondo chiaro, l’altra invece aveva anch’essa una carnagione normale, ma aveva i capelli neri e gli occhi viola.
Dopo essersi allontanata dallo specchio, disse:
- A quanto pare stà per arrivare il momento che sia io a… -
 
 
Angolo di Emy
Eh sì, Sasha e Ilary sono salve, ma i problemi come avrete capito non sono finiti: vi chiederete perché il team formato da Angeli e Diavoli non era comparso vero? Beh, accadrà, ma nel prossimo capitolo.
E avete capito chi erano le due ragazze comparse nello specchio al posto dell’immagine di Camelia?
Questo lo si scoprirà tra 2 o 3 capitoli.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 22
*** Ritorno alla normalità, o... forse no. ***


 Erano passati un paio di giorni dalla partita contro gli Angeli e i Diavoli, e le cose stavano tornando alla normalità, o almeno così si credeva…
Dopo quelle partite erano successe un paio di cose:
- Primo: a causa del fatto che qualcuno durante le partite aveva subito infortuni più o meno gravi, le ragazze si videro costrette a portare i loro compagni a Villa Nocturn per curarli, per fortuna nessuno dei ragazzi aveva trovato i passaggi segreti o le ragazze ci avrebbero rimesso la pelle se la loro allenatrice lo avesse saputo… ma  riguardo a questo punto non avevano più nulla da perdere, visto che ormai gli umani sapevano della loro vera identità.
- Secondo: i ragazzi e le ragazze si frequentavano al di fuori delle partite, si può dire che qualcuno di loro fosse diventato, per qualcuna delle ragazze una specie di “più che amico”.
Ma il torneo era ancora in corso e per tutti ripresero gli allenamenti; ma con la scusa che le ragazze erano diventate molto più forti, la Nocturn decise di rendere loro gli allenamenti molto più difficili potenziando gli ostacoli, ma in realtà…
 
Due giorni dopo la partita contro Angeli e Diavoli… nella stanza sotterranea…
Camelia era seduta su quello che doveva essere un trono di pietra, ma era sudata, ansimante, ogni giorno di più diventava sempre più debole e la coglievano dei dolori lancinanti e improvvisi alla testa, tanto da non riuscire a mantenere la forma spettro per lunghi periodi di tempo: stava , anzi stavano ritornando alla forma umana, ma sapeva che doveva trattenersi.
- Stà già accadendo: del resto lo sapevo, anzi sapevamo, che prima o poi sarebbe accaduto, ma mai così presto e la cosa strana è che quando gli Angeli e i Diavoli sono stati sconfitti, le Neutre, cioè le ragazze non sono sparite come sarebbe dovuto accadere… vuol dire che la minaccia del Re Demone non è ancora stata sventata e poi c’è ancora qualcosa che ho nascosto alle ragazze: loro non sanno che io, o meglio,che noi, non siamo ciò che sembriamo di essere. - pensò.
E con quel pensiero, la Nocturn si diresse a fatica verso lo specchio che si trovava vicino ad una fiamma sia bianca che viola scuro, quasi nero e vide che questa si stava affievolendo: non le rimaneva, o meglio a loro, non rimaneva più molto tempo. Camelia guardò lo specchio e vide ancora due ragazze al posto del suo riflesso, e pensò:
-Se non fosse stato per quel fatidico giorno, adesso non sarei, o meglio, non saremmo qui. Ma il mio , anzi il nostro tempo stà per scadere e quando accadrà dovrò, anzi dovremo farci trovare pronte. - ma il filo dei pensieri della Divinità Neutra venne interrotto dall’arrivo delle ragazze che avevano ricevuto un biglietto con i simboli dei team Day Star e Night Star, il quale diceva:
Non è ancora finita Neutre, non avete ancora conosciuto la nostra vera forza. Vi aspettiamo alla Porta di Notturnia. Il team Dark  Star vi lancia una sfida; inutile dire che, in caso di una vostra sconfitta, il Re Demone rinascerà su quest’isola .
- Dovete andare; sebbene non abbiamo la garanzia che dicano la verità, dovete impedire che il Re Demone rinasca. - ordinò Camelia.
Le ragazze si limitarono ad annuire e uscirono per dirigersi a Notturnia; mentre la Nocturn sapeva che il suo, anzi il loro tempo stava per giungere…
 
Intanto al monte a nord di Liocott…
Le ragazze non erano sole… erano stati invitati anche l’Inazuma al completo e tutti i ragazzi che avevano dato il loro contributo nelle partite contro gli Angeli e i Diavoli: ciò non prometteva nulla di buono, tuttavia ragazzi e ragazze decisero di andare insieme a Notturnia dove ad attenderli c’era una squadra formata sia da membri del team Day Star che dal team Night Star: era sicuramente il team Dark Star. Il capitano Desta fu il primo a parlare:
- Vedo che avete ricevuto i nostri inviti. Inutile spiegarvi il motivo per cui siete qui: noi vi sfidiamo, ma stavolta non saremo così clementi: abbiamo ricevuto poteri più forti. Ora non potrete più batterci. - concluse il ragazzo-diavolo; poi fu il turno di Diana di parlare:
- Non capisco! Cioè immagino che voi del Night Star vogliate, come dire, “vendicarvi della vostra sconfitta, ma i ragazzi del team Day Star mi pare che avessero capito la lezione. Perché ci sono anche loro? - ma a rispondere furono i vecchietti che avevano arbitrato le partite contro gli Angeli e i Diavoli:
- Vedete, c’è stato un tempo in cui la battaglia tra Celestia e Notturnia era scesa fino in questi luoghi, e qui si creò una pietra che permise al team Night Star di controllare il team Day Star, quindi è meglio che vi prepariate umani e Neutre: ciò a cui state per assistere è una battaglia senza precedenti. -
Per gli umani e le Neutre giocavano Amy Black, Raksha Puri e Axel Blaze in attacco, a centrocampo Diana Raven, Sasha Bianchi e Paolo Bianchi, in difesa Shawn Froste, Sayaka Yoshino, Haruko Miji e Thiago Torres, e in porta Mark Evans.
Ma a quanto pare gli umani e le Neutre, così come gli Angeli e i Diavoli, quella sfida veniva osservata da una certa Divinità Neutra, che ormai aveva deciso quale sarebbe stato il suo destino e che si diresse a Notturnia per distruggere la pietra che controllava gli Angeli, almeno loro che erano riusciti ad aprire gli occhi, oltre che gli umani, che avevano aiutato lei e le Neutre nelle partite contro le squadre angeliche e demoniache, e le stesse Neutre, che aveva guidato fino a quel momento che per lei sarebbe stato l’ultimo trascorso come Divinità, a loro doveva salvare la vita prima che un’altra strage, come quella di migliaia e migliaia di anni fa, avrebbe avuto origine.
 
 
Angolo di Emy
Mi scuso in anticipo per il fatto che questo capitolo è piuttosto corto, ma servirà ad anticipare ciò che stà per accadere: sia la partita degli umani e delle Neutre contro gli Angeli e i Demoni, sia una cosuccia che riguarda Camelia Nocturn: se avete già capito quale è il problema della nostra Divinità Neutra dalla parte del capitolo che ho dedicato a lei, dovrebbe aver capito in che situazione si trova l’allenatrice delle Dark Angels. Vi do un altro indizio: i “loro” e i “noi” in grassetto corsivo non sono riferiti alle ragazze.
Ma lo scopriremo nei prossimi capitoli.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 23
*** Il team Dark Star e le Gemelle Neutre: Marina Light e Nori Dark ***


La partita era iniziata col calcio d’inizio degli umani e delle Neutre, Gouenji stava avanzando verso la porta avversaria, ma una ginocchiata in pieno stomaco da parte del Angelo biondo Winel, gli impedì di passare oltre, così l’Angelo si riprese la palla e avanzò verso Amy:
- Pallone Alato! - disse lui, e schiacciò la palla a cui comparvero delle ali e un’aureola, la Black non riuscì a prenderlo e il pallone tornò normale appena Winel lo schiacciò.
- Catene Infernali. - disse Sasha, e lei corse contro l’angelo biondo che venne bloccato da delle catene spuntate dal terreno, e perse la palla conquistata dalla Bianchi che poi la passò al fratello.
- Vai Fidio! - ma i problemi erano appena iniziati, perché davanti ad Aldena comparve uno dei Diavoli, Satan: era di corporatura grossa e robusta, aveva la carnagione pallidissima, due occhiali e i capelli viola a forma di corna da diavolo.
- Luce Discendente! - il Diavolo sbattè il piede per terra e dal cielo comparve una luce nera che colpì Fidio facendogli perdere la palla.
- Desta, Sein, segnate! - Satan passò la palla a Desta che, dopo un cross a mezz’aria, la passò a Sein che mandò in direzione della porta la palla con una rovesciata, mentre il pallone lasciava dietro di sé una scia nera e dorata: quello era il Raggio Ombra.
E purtroppo lo Scudo di Energia di Evans, e i tentativi dei difensori di indebolire il tiro non servirono a niente: 1 - 0 per il team Dark Star.
La partita ricominciò con un altro calcio d’inizio per gli umani e le Neutre, ma stavolta passarono la palla ad Haruko, che usò la sua Paralisi Oscura per neutralizzare i giocatori, anche se stavolta erano più potenti e avrebbe dovuto metterci tutta sé stessa: riuscì a bloccarli per poi passare la palla a Diana che corse verso la porta, e visto che gli avversari erano ancora paralizzati usò la sua tecnica dei Piedi Alati con la quale in poco tempo si ritrovò, davanti alla porta avversaria per tirare.
La Raven usò la stessa tecnica che aveva usato per segnare il punto della vittoria contro il Cotarl per tirare: - Preparatevi! Questa è la Tempesta di Piume! - ma la palla non era diretta alla porta, bensì al terreno per poi prendere una deviazione verso la porta e chi comparve vicino alla palla? Fidio che usò la Vera Spada Micidiale, l’evoluzione della sua tecnica di tiro più potente per dare più potenza al tiro di Diana.
Il pallone schizzò verso la porta avversaria difesa dal portiere del team Night Star, che usò la sua tecnica Colpo Finale per cercare di fermare il tiro, ma non ci riuscì:
1 - 1: pareggio e fine del primo tempo.
 
Intanto… al centro di Notturnia…
Camelia si era diretta, con quelle poche energie che le rimanevano, nel cuore di Notturnia dove vi trovò una pietra nera dai riflessi blu-viola.
- Questa deve essere la pietra che controlla gli Angeli. Bene, vediamo cosa faranno se la distruggessi. - e dopo quel pensiero, un fascio di luce di un colore indefinito partì dalle mani della Nocturn e causò delle crepe nella Pietra, così la Divinità Neutra continuò ad insistere fino a che la Pietra non venne distrutta.
- Ora i ragazzi e le ragazze dovrebbero avere le cose facilitate. - pensò; per poi dirigersi verso il campo da calcio che si trovava vicino alla Porta di Notturnia.
 
Il secondo tempo intanto era iniziato, ma per nessuna delle due squadre era facile riuscire a passare, fino a che Sein e Desta riuscirono a tirare di nuovo col Raggio Ombra, ma stavolta:
- Devo fermarla: Scudo di piume! - Diana chiuse gli occhi, mentre nelle sue mani si concentrava un’aura azzurra. Quando riaprì gli occhi, davanti a lei comparvero delle piume azzurre che andarono a disporsi a cerchio davanti a lei per bloccare il tiro.
- Non ce la faccio, ma devo fermarla… - pensò la Raven per poi dire:
- Vero Scudo di Piume! - oltre alle piume bianche che si erano disposte a cerchio davanti al tiro per bloccarlo, comparve anche una barriera azzurra che respinse il tiro e lo mandò in porta, ma arrivò così in fretta che il portiere avversario non ebbe nemmeno il tempo di fermarlo: 2 - 1 per gli umani e le Neutre; triplice fischio dell’arbitro. La partita era finita, e mentre i Diavoli erano tornati nell profondità del loro regno, gli Angeli erano rimasti:
- Grazie per averci aiutati e scusate per quello che è accaduto, dopo che vi avevamo detto di aver capito la lezione. Ma grazie a voi finalmente abbiamo capito: il calcio è stato scelto dai nostri antenati come rimedio per il nostro cuore. - disse Sein.
- Sono felice che tu l’abbia capito, ma spero che stavolta lo terrete a mente; spero di giocare ancora a calcio con voi! - gli rispose Endou.
- Certo… uh? Ragazze che vi succede? - chiese l’angelo dagli occhi celesti, dopo aver visto che le Neutre erano circondate alcune da luce blu-azzurra, mentre altre da una luce viola chiaro.
Le ragazze guardarono un attimo gli Angeli e i loro amici umani, chi con sguardo triste e chi con qualche lacrima; poi la Raven parlò:
- A quanto pare il nostro tempo è finito. -
- In che senso? - chiese Endou preoccupato.
- Che il nostro tempo è scaduto, quando il Re Demone sarebbe stato sconfitto, noi… saremmo sparite. Sapevamo che sarebbe successo dal giorno in cui Sein e Desta sono ricomparsi. - continuò Diana.
- E perché non ce lo avete detto prima? - chiese Fidio.
- Era un argomento troppo delicato… era già tanto il fatto che eravate riuscire a scoprire la nostra vera identità. Se vi avessimo detto anche questo… - la ragazza dalla maschera corvina non terminò la frase che delle lacrime le solcarono il viso, mentre stavano iniziando a sparire.
- A quanto pare questo è un addio… grazie di tutto. - gli umani e gli Angeli sentirono solo quella frase, perché pochi minuti dopo le ragazze erano tutte sparite.
Ma pochi minuti dopo accadde qualcosa: una luce invase il campo da gioco, e le ragazze ricomparvero.
- Ma come!? Non avevate detto che sareste dovute sparire? - chiese Endou.
- Infatti… non capisco che sia successo! - disse la Raven mentre le ragazze continuavano a guardarsi intorno.
- è merito mio… - disse la Nocturn che comparve davanti agli altri.
- Quella che deve sparire sono io: vi ho tenuto nascoste troppe cose da quando siete arrivate a Liocott; è l’unica cosa che sono riuscita a fare. - disse Camelia quando chiuse gli occhi e venne inondata di luce; poi quella luce si divise in due: una di colore blu azzurra e l’altra viola chiaro; poi queste luci finirono sul terreno e comparvero, al posto di Camelia, due donne più o meno uguali sulla ventina, tutte e due alte e dalla carnagione normale, tranne per qualche differenza: una era bionda e dagli occhi azzurri, con indosso una camicetta senza maniche blu azzurra, dei pantaloni neri e scarpe da ballerina bianche; l’altra aveva i capelli neri e occhi color viola chiaro, e indossava una camicetta senza maniche viola, una gonna lunga bianca  e scarpe da ballerina nere.
- Secondo voi chi sono? - chiese la Raven alle altre.
- Lo vieni a chiedere a noi! Di solito sei tu quella che ha sempre delle risposte! - le disse Amy, per poi riprendere a parlare:
- Comunque non ne ho idea… -
Poco dopo le due ventenni si alzarono e i loro occhi si aprirono completamente. Ovviamente la prima domanda che venne spontanea fu:
- Voi chi siete? - chiesero Luna e Aka all’unisono.
La prima a rispondere fu la bionda:
- Per rispondervi è meglio andare in un posto più appartato. - e teletrasportò tutti, le Neutre, gli Angeli e gli umani all’interno di Villa Nocturn.
- Cominciamo dall’inizio: vi chiederete chi siamo noi e come mai siamo apparse dopo cha Camelia Nocturn è scomparsa: ebbene dobbiamo risalire all’inizio della Leggenda di Liocott, la quale narra che , a sconfiggere il Re Demone, furono i Neutri guidati dalla Divinità Neutra Originale, ma la verità è un’altra: è iniziato tutto quando io e mia sorella eravamo nate. - disse guardando l’altra ventenne accanto a lei, per poi riprendere a parlare:
- Venimmo esiliate in una, come dire, “ Terra di Mezzo” tra Celestia e Notturnia, perché eravamo io un angelo e lei un diavolo e fino ad allora non erano mai nati due gemelli o gemelle che erano una un Angelo e l’altra un Diavolo. Sta di fatto che scoprimmo che tra Celestia e Notturnia era scoppiata una guerra, e decidemmo di fermarla.
Con quel poco che sapevamo dei nostri mondi d’origine, scoprimmo che ci era stato lasciato anche uno scrigno d’oro bianco con delle decorazioni nere, e delle pietre di zaffiro e di ametista incastonate; inoltre sul coperchio vi era raffigurata l’immagine di una persona che aveva sia un’ala angelica e un’aureola, che un’ala demoniaca e una delle corna tipiche dei diavoli. Ma quando decidemmo di aprirlo, scoprimmo che le nostre vite avrebbero preso una piega improvvisa… - poi ci pensò la mora a continuare:
- Quando aprimmo lo scrigno, ciò che vi era contenuto ci trasformò in luce, mia sorella azzurra, mentre per io in una di colore viola. Poi quello stesso potere contenuto nello scrigno ci unì, e diventammo la Divinità Neutra Originale, conosciuta da voi come Camelia Nocturn. E poi il resto della storia, riguardo alla Leggenda e ai Neutri s’intenda, lo sapete già. - finì di spiegare, ma subito Amy chiese alle due ventenni:
- Ma io ho ancora una domanda: chi siete voi due? -
La prima a parlare fu la bionda, poi la mora:
- Io mi chiamo Marina Light. Ex Angelo.-
- Io invece sono Nori Dark. Ex Diavolo. -
- Ma ora che siete come dire, “tornate voi stesse”, che avete in mente di fare? - chiese Sayaka.
A rispondere ci pensò Nori:
- Bè, visto che nel periodo in cui eravamo ancora unite in Camelia Nocturn, era in corso un torneo, pensavamo di allenare voi Dark Angels. -
Ma Marina la interruppe:
- Ma non crediate che ci andremo piano. Ora che siamo in due, dovrete faticare il doppio. Cambiando discorso, voi del team Day Star che avete in mente di fare? - chiese rivolgendosi agli Angeli.
A rispondere fu Sein:
- Noi torneremo a Celestia. Tra 1000 anni dovremo tornare su quest’isola e trasmettere ciò che ci avete insegnato ai nostri avversari di Notturnia. Grazie di tutto. Non lo dimenticheremo. - poi l’Angelo dagli occhi celesti sorrise, poi dalle mani delle due Gemelle Neutre si sprigionò una luce, dalle mani della Light di colore azzurro, mentre dalle mani della Dark una di colore viola, ed entrambe teletrasportarono gli Angeli ai Giardini di Celestia; ma teletrasportarono anche gli umani fuori dalla villa nei loro alloggi; così nella villa rimasero solo le ragazze e le due Gemelle Neutre. -
- Per oggi andate a riposarvi. Ne avete passate tante. - disse Marina.
Ma prima che le ragazze potessero dirigersi alle loro camere da letto, Nori le richiamò:
- Vi aspettiamo domani mattina al campo da calcio sotterraneo. Vedete di non tardare. -
 
Quella stessa sera, vicino al lago fuori da villa Nocturn…
- Sei ancora qui fuori Nori? - chiese Marina.
- Sì sorellina. Ancora non ci credo che siamo tornate normali dopo tutti quegli anni passati sottoforma di Camelia Nocturn. - rispose Nori con un sorriso.
- Sì infatti. Nemmeno io riesco a crederci. Spero che le cose vadano sempre meglio. -
- è ciò che auguro sia a noi che alle ragazze. Se lo meritano anche loro in fondo. -
 
 
Angolo di Emy
I colpi di scena non mancano mai.
Qui si scopre il motivo delle due ragazze che Camelia vedeva nello specchio al posto del suo riflesso: erano le due Gemelle Neutre che, a causa di un potere sconosciuto, erano state unite.
Spero che Nori e Marina non vi abbiano dato una brutta impressione.
Ma la storia non è ancora finita: vedremo anche come finirà il torneo.
Spero comunque di non aver fatto troppi errori di grammatica mentre scrivevo, anche perché ho riletto questo capitolo solo un paio di volte e potrebbe essermi sfuggito qualcosa.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 24
*** Battaglia allo Stadio Colosseo: Dark Angels vs Orfeo ***


 I giorni che seguirono furono un tormento per le ragazze, non per il fatto che Angeli e Diavoli erano tornati a disturbare o perché erano state affidate loro nuove ricerche, ma perché ora dovevano dedicarsi solo ed esclusivamente agli allenamenti, e visto che ora avevano ben 2 allenatrici, il tormento era doppio: uscivano distrutte già dagli allenamenti della Nocturn, ma ora che c’erano la Light e la Dark dovevano faticare il doppio perché gli ostacoli erano stati potenziati, ma almeno erano riuscite a perfezionare le loro tecniche e a renderle più efficaci. E dopo qualche giorno dalla partita contro il team Dark Star…
- Domani sarà il giorno della semifinale e affronteremo la rappresentativa italiana: la Orfeo. - disse Marina, per poi continuare:
- La loro tattica micidiale si chiama Barricata Invalicabile. A quanto pare consiste in 7 giocatori che circondano il possessore della palla; 6 giocatori impediscono a chi possiede la palla di passarla ai suoi compagni, mentre il settimo ruba la palla. -
Poi Nori disse:
- Per domani, Haruko entrerà al posto di Sayaka in difesa. Contiamo su di te per rompere la Barricata Impenetrabile. - ma la Miji la interruppe:
- Ma io sono un difensore non un attaccante. - disse lei, ma ci pensò Amy a convincerla:
- Haruko, non ti vuoi prendere la tua, come dire, “piccola vendetta”, contro Paolo per averti quasi azzoppata durante la partita contro il team Night Star? -
- Aspetta… Bianchi è uno degli attaccanti. - disse la Miji, per poi congedarsi con un ghigno ben evidente sul volto.
- è tutto ragazze. Per oggi pensate a riposarvi. - concluse la Dark. E le ragazze se ne andarono dalla stanza sotterranea.
 
Quella stessa notte… fuori da Villa Nocturn (ormai era naturale continuare a chiamarla così)…
Qualcuno si trovava fuori, in riva al lago, a suonare l’Ode alla Luna… aveva capelli biondi, una corona di fiori sulla testa, occhi azzurro cielo e pelle pallida: esatto, Sasha Bianchi; ma non era da sola perché dopo un po’ dietro di lei, comparve la Raven.
- Cosa ci fai qui? - chiese la ragazza dalla maschera corvina.
- Le altre sono tranquille per la partita di domani, ma io non lo sono affatto, dovrò affrontare mio fratello. Ma se proprio devo mi batterò fino alla fine. - le rispose la Bianchi.
Diana si avvicinò e le accarezzò i capelli.
- Bene, Sasha. Domani contiamo anche su di te; ma non credo che al pensiero di doverti affrontare, Paolo si senta tanto meglio rispetto a come ti senti tu adesso. Ora però è meglio tornare dentro, stà iniziando a fare freddo. - disse Diana, prendendo la mano di Sasha,per tornare insieme a lei alla villa.
 
Intanto… agli alloggi dei giocatori italiani…
Il capitano dell’Orfeo si trovava in camera sua, affacciato alla finestra.
- Sorellina, domani dovremo affrontarci: è già stato tanto sapere che eri finita in una delle squadre partecipanti al torneo, figuriamoci adesso che dovremo sfidarci sul campo da calcio. Ma sia chiaro: darò il meglio di me domani, di questo puoi starne certa. - pensò.
 
Il giorno dopo…
- Benvenuti alla prima semifinale del FFI: oggi, nello Stadio Colosseo, si sfideranno la rappresentativa dell’isola di Liocott, le Dark Angels, rimaste imbattute dall’inizio del torneo, e la rappresentativa dell’Italia, la Orfeo, classificatasi prima nel girone A con due vittorie e due pareggi. Vedremo se queste squadre saranno in grado di dar il meglio di loro anche in questa partita.
Intanto le squadre si erano posizionate in campo, ma il capitano dell’Italia non era più Paoloo, ma un altro ragazzo, che secondo le informazioni raccolte dalla Raven, si chiamava Hidetoshi Nakata, considerato una vera e propria Leggenda del calcio.
- Tsk, quel Nakata contro di noi non reggerà più di due minuti. - si vantò Amy.
- Amy, non cominciare a vantarti. Concentrati sulla partita. - la riprese Alexia.
Il calcio d’inizio era per la Orfeo, e l’attaccante Raffaele Generani si comincia a dirigersi verso la metà campo avversaria insieme a Paolo.
Ma con una scivolata Yami riesce a rubare loro la palla e comincia a correre verso la porta avversaria:
- Zona Oscura! - disse lei, e le cupole di aura oscura imprigionarono i giocatori italiani, e dopo pochi minuti la Kimura si trovava già davanti al portiere, e fece per usare il suo tiro chiamato Morte Oscura, ma quando colpì il pallone, lo mandò ad Alexia che si trovava sotto di lei, poiché Yami per colpire il pallone si era alzata in volo grazie alle ali da angelo nero; appena Alexia arriva vicino al pallone, lo calcia in aria e lo manda in direzione della porta, mentre questo venne avvolto dalle fiamme per il tiro di Alexia, e da un’aura oscura per il tiro precedente della Kimura.
Il portiere avversario Gigi Blasi, praticamente era un colosso, incrociò le braccia dopo che i suoi pugni si illuminarono, ed evocò un anfiteatro con il quale cercò di bloccare il tiro, ma non ci riuscì: 1 - 0 per le Dark Angels.
- Nessuno può fermare le Fiamme Oscure. - disse Alexia al portiere prima di tornare nella sua metà campo; ma a quanto pare gli italiani decisero di riprendersi dopo quel goal, perché il numero dieci si trovava già nella metà campo delle Dark Angels, ma indovinate chi ci pensò a fermarlo? Esatto: Sasha.
- Catene Infernali! - disse lei e delle catene bloccarono Paolo, mentre Sasha si diresse da sola nella metà campo avversaria, ma a bloccare lei ci pensarono 6 giocatori della Orfeo:
- Barricata Impenetrabile! - e uno di loro cercò di prendere il pallone alla Bianchi, ma…
- Tua Diana! - Sasha lanciò la palla in alto e a recuperarla ci pensò la Raven, che si diresse verso la porta, ma Nakata la raggiunse per cercare di fermarla:
- Non credere che ti lascerò passare! -
- E tu non credere che basti questo a fermarci! - Diana accelerò il passo, ma per assicurarsi che il capitano dell’Italia non potesse raggiungerla:
- Dribbling Alato! - disse lei e due ali bianche le comparvero sulla schiena avvolgendo sia lei che il pallone, e con un avvitamento la Raven dribblò gli avversari arrivando vicino alla porta. Quando la ragazza toccò terra, le ali sparirono e lei fece per tirare, ma il portiere si era già buttato dal lato opposto, e non poté parare il tiro di Diana: 2 - 0 per le Dark Angels.
Fine del primo tempo.
- Ce la stanno mettendo tutta, ma non basta contro di noi. - disse Amy, lanciando uno sguardo ai ragazzi della Orfeo.
- Non cantare vittoria troppo presto Amy! È successo anche con le altre squadre che abbiamo affrontato: decidono di sfoderare gli artigli solo nel secondo tempo. - le fece ricordare Raksha.
E infatti nel secondo tempo, neanche il tempo che se ne rendessero conto, Fidio si trovava già a metà campo e tirò con la sua Spada Micidiale Potenza 2.
- Lo fermo io! Taglio del Demone! - disse Aka, e dalla sua gamba partì un fascio di luce viola che colpì il terreno, creando un’onda d’urto viola che rallentò il pallone, ma purtroppo non lo fermò.
- Barriera di Roccia Evoluta! - disse Ilary, ma per poco non riuscì a fermare il pallone: 2 - 1 e un’evoluzione ottenuta per niente.
Gli Italiani segnarono anche una seconda volta col Calcio Impavido di Nakata.
Ma al terzo tentativo…
- Calcio Impavido! - il numero sette alzò la palla, e mentre questa si circondava di un’aura blu-celeste, la colpì con una rovesciata mandandola in porta, sprigionando una grande potenza.
- Devo fermarla, altrimenti la nostra avventura nel torneo… sarà la volta che finirà davvero… Vera Barriera Litica! - la palla si fermò tra le mani della White, ma quella che non ci credeva era proprio lei, poi passò la palla ad Haruko, che usò la sua Paralisi Oscura per fermare i giocatori italiani, ma quando passò vicino a Paolo gli disse:
- Questo è per avermi quasi azzoppata durante la partita contro il team Night Star! -
Giunta vicino alla porta, la Miji fece comparire l’arpa usata nella Melodia Finale, ma le note sprigionate dall’arpa si concentrarono nel pallone e quando Haruko calciò la palla, questa lasciò dietro di sé una scia nera con delle note fucsia che la seguivano.
Il portiere avversario cercò di bloccarla facendo evolvere la sua tecnica in Guardiano del Colosseo Evoluzione, ma non riuscì comunque a bloccare il tiro della Miji.
- Questa era la Melodia Oscura. - gli disse lei.
Triplice fischio. La partita era finita.
Ma mentre Nakata e Diana si stavano stringendo la mano, Fidio si avvicinò a Sasha e ad Haruko:
- Haruko, scusami ancora per quello che ti ho fatto durante la partita contro i Diavoli. -
- E ti ci voleva così tanto a dirlo!? Ora però devo andare. Credo che Shin mi stia chiamando. - mentì la Miji: voleva lasciare i due fratelli Bianchi da soli.
- Alla fine ci avete battuti, sorellina. -
- Sì infatti, ma ti dirò la verità: ero piena di incertezze qualche giorno fa per il fatto che avrei dovuto sfidarti, ma le ragazze mi hanno aiutato a capire che non avevo motivo di averne: sul campo, bisogna dare il meglio di sé, e poi quel che sarà, sarà. In ogni caso, complimenti, sei stato molto bravo, pur sapendo della forza delle Dark Angels. Spero che un giorno potremo giocare di nuovo insieme. - gli disse Sasha porgendogli la mano.
Ma il ragazzo, invece di stringergliela, attirò a sé Sasha in un abbraccio e la Bianchi, poco dopo, ricambiò la stretta.
Si dovettero separare dopo qualche minuto, perché gli allenatori li richiamarono.
Per le ragazze il torneo continuava, ma…
 
Chissà dove, quella stessa notte…
- Dark Angels… credevate di esservi sbarazzate di me e di aver aiutato i brasiliani. Ma vi sbagliate di grosso: non avete ancora fatto i conti con la mia squadra, il team Zoolan. MUAH AH AH AH AH!!!! -
 
 
Angolo di Emy
È stata dura per le ragazze, ma hanno sconfitto anche la Orfeo.
Secondo voi, chi ha detto l’ultima frase di questo capitolo (anche se in realtà è piuttosto evidente) ?
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy

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Capitolo 25
*** La vendetta di Zoolan ***


 Qualche giorno dopo la partita contro la Orfeo…
- RAGAZZE SVEGLIATEVI! PRESTO! - la voce della Raven risuonò in tutta la villa, che in quel momento era stata spostata e si trovava vicino ad una zona abitata.
Nonostante la ragazza venisse chiamata “il Corvo che tutto sa” si sa che il corvo è per di più un uccello notturno, ma Diana era sempre stata una grande mattiniera.
- Cosa c’è Diana? - chiese Luna con la voce assonnata.
- Guardate laggiù. - disse la ragazza dalla maschera corvina, e le altre Dark Angels, come se fossero state svegliate da una secchiata d’acqua, si ripresero e videro che la zona abitata davanti a loro era preda di un incendio.
- Forza preparatevi! Dobbiamo andare a salvare chi abita lì! - ordinò Diana.
Le altre annuirono e dopo essersi preparate, si diressero nella zona in preda alle fiamme.
- Alexia, Amy, voi due dovete andare ad avvisare qualcuno perché chiami dei soccorsi! - disse loro la Raven, mentre era intenta a fermare le fiamme col suo Scudo di Piume.
- No, noi vogliamo restare qui ad aiutarvi! - ribatté Amy.
- Amy, andate a chiamare Sasha e Haruko: stamattina erano uscite presto per andare a trovare Paolo all’ospedale perché si era procurato degli infortuni alle gambe durante la partita contro di noi. - disse Raksha, che stava portando sulle spalle una bambina salvata dalle fiamme.
- Ma… - stava per dire Amy, ma Yami la interruppe:
- Per una volta, metti da parte l’orgoglio e fa quello che ti si dice. Vuoi o no che queste persone si salvino o no? -
Alexia richiamò l’altra:
- Forza Amy, andiamo: torneremo più tardi per aiutarle. - le disse.
- … Va bene. Andiamo. -
Così le altre si diressero al’ospedale presente nella zona giapponese dell’isola, ma perché l’unico dell’isola era lì? Ma stà di fatto che ci volle una mezz’oretta perché le due arrivassero all’ingresso dell’ospedale dove trovarono le loro amiche, ma insieme all’Inazuma Japan e due ragazzi che non avevano mai visto: uno sembrava Shawn Froste, solo che aveva i capelli di un colore rosa chiarissimo; l’altro invece aveva i capelli color erba legati in una coda, carnagione abbronzata e occhi neri, inoltre non c’erano né Austin Hobbes né Archer Hawkins… che fossero i loro sostituti? Sta di fatto che appena vide quello che doveva essere il fratello di Shawn, perché la somiglianza era troppo evidente, Alexia arrossì.
- Alexia che ti prende? Sei arrossita di colpo! - le chiese Amy.
- Stò bene, stò bene. Non è niente! - le rispose l’altra.
- Però, che Shawn fosse carino lo sapevo, ma anche suo fratello non è male. - pensò Alexia.
Ma in mezzo ai suoi pensieri erano arrivate dalle loro compagne:
- Ragazze che ci fate qui? - chiese la Bianchi.
- C’è stato un incendio vicino alla nostra sede, le altre stanno già provvedendo a salvare le persone che abitavano da quelle parti e a spegnere le fiamme, ma non resisteranno per sempre. Dovete venire anche voi! - disse Amy senza peli sulla lingua.
- COSA!? DOBBIAMO SBRIGARCI! - disse la Miji e le ragazze si teletrasportarono vicino al luogo dell’incendio, ma non si accorsero che avevano teletrasportato con loro anche l’Inazuma Japan.
Ora le fiamme divampavano ovunque, era come se le ragazze non avessero fatto niente. Subito Amy, Alexia, Sasha e Haruko si precipitarono ad aiutare le loro compagne.
- Era ora che arrivaste! - disse Ilary mentre stava usando la sua tecnica Difesa Infallibile per assorbire le fiamme che stavano bruciando un’abitazione, per poi precipitarsi al suo interno per salvare una donna.
- Ilary, non fare commenti: l’importante è che siano tornate. - la riprese Sayaka, mentre stava usando i suoi poteri del controllo del vento per fermare le fiamme, mentre Luna stava usando il suo Ghiaccio d’Argento per congelare il fuoco, e il suo ghiaccio era molto più potente del calore dell’incendio prodotto da quelle fiamme.
- Le fiamme non si possono estendere se non c’è nulla da bruciare. Falci Zaffire! - disse Sasha abbattendo gli alberi intorno alla zona dell’incendio pensando che fosse un modo per evitare che le fiamme si espandessero ulteriormente e sembrò funzionare perché l’incendio rimase in una zona isolata. Haruko e Amy intanto stavano aiutando dei bambini da una casa che stava per essere distrutta.
Alla fine fu il turno di Alexia che usò i suoi poteri per assorbire le fiamme.
Ci vollero delle ore, ma alla fine, nonostante la zona in cui era scoppiato l’incendio era completamente bruciata, tutte le persone che vi abitavano prima di quell’evento erano salve.
- Uff… ce la abbiamo fatta ragazze! - disse Diana, la quale aveva i vestiti bruciati in vari punti, e il suo viso era pieno di ustioni e graffi, ma le sue compagne non erano messe tanto meglio; fatto sta che sia per la fatica compiuta, sia per il caldo sprigionato dalle fiamme, in seguito assorbite da Alexia, le ragazze svenirono davanti ai ragazzi dell’Inazuma Japan.
 
Al risveglio le ragazze si ritrovarono a Villa Nocturn, ma non erano da sole, non lontano da loro c’erano i giocatori del Giappone:
- Come abbiamo fatto ad arrivare qui? - chiese Amy.
- Siete svenute e vi abbiamo dovuto portare qui praticamente in braccio. - le informò Caleb.
- Ma sentite chi parla! Voglio vedere che cosa avresti fatto tu in quell’occasione! - gli gridò contro Aka, infuriata dal tono che Stonewall aveva usato.
Lei durante l’incendio aveva dovuto aiutare Sasha ad abbattere gli alberi per evitare che l’incendio si espandesse, anche Shin non sembrava contenta del tono usato dal numero otto dell’Inazuma, lei aveva dovuto spegnere le fiamme col suo Serpente d’Acqua; praticamente per quel punk da quattro soldi, loro, le Dark Angels avevano fatto solo la figura delle donzelle che svengono.
Ma la Matsuri non fece in tempo ad aggiungere altro, che sentì un dolore acutissimo alla testa, e si rese conto di essere fasciata.
Le ragazze fecero appena in tempo ad alzarsi che un masso ruppe una delle finestre, e aveva attaccato un biglietto con una corda.
Diana, appena alzatasi e con le braccia piene di garze a causa delle numerose ustioni, prese il biglietto e lo lesse:
“Dark Angels, dopo ciò che è successo, quando mi avete fatto arrestare, non ho fatto altro che meditare una vendetta contro di voi. Ed è giusto che lo sappiate: sono stato io ad ordinare di far divampare l’incendio in quella zona pensando che la vostra sede fosse lì, ma ho commesso un errore. Ma ora vi sfido: il team Zoolan vi lancia una sfida, vi aspetto allo stadio dove si è svolta la partita tra il Cotarl e il Brasile.
Vi aspetterò con impazienza.
Zoolan Rice”
Ma non era finita: a quel masso era attaccata anche una bomboletta con una sistema a tempo, e quando il conteggio di quel meccanismo a tempo arrivò a 00 : 00, e la bomboletta si aprì spruzzando sulle ragazze un gas viola, che la prima reazione fu quella di farle tossire.
- *tossisce* Quello deve essere gas velenoso! Di questo passo non riusciremo a partecipare alla partita contro Zoolan. - disse la Raven continuando a tossire.
- Voi non farete proprio niente! Rimarrete qui a riposare! Andremo noi ad affrontare quell’uomo!  - disse Evans.
- Mark… non possiamo lasciartelo fare: se Zoolan ci ha sfidate è perché noi lo abbiamo condannato alla galera, impedendogli di usare il programma RH sui giocatori brasiliani. L’ha fatto per riaprire un vecchio conto. - disse Amy, riprendendo a tossire.
- Non se ne parla! Voi rimanete qui! - ribatté il capitano dei giapponesi.
- Lascia stare Amy. A quanto pare non riusciremo a convincerli del contrario. Va bene, andate. - rispose loro Diana, per poi continuare:
- Contiamo su di voi. -
I ragazzi dell’Inazuma Japan sparirono dietro le porte della villa, con la promessa che avrebbero battuto Zoolan.
 
 
Angolo di Emy
Zoolan alla fine ha ri-sfidato le ragazze, ma si è assicurato che fossero stanche causando l’incendio perché le ragazze andarono a salvare quelle persone, e le ha avvelenate col contenuto della bomboletta di gas velenoso. Quell’uomo è disposto a tutto.
Nel prossimo capitolo vedremo la Inazuma contro il team Zoolan.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy

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Capitolo 26
*** Inazuma Japan vs Team Zoolan: addio per sempre Zoolan ***


 La Inazuma Japan si era recata allo stadio in cui settimane prima si era svolta la partita tra Cotarl e Brasile, ma non era sola: c’erano anche delle persone con delle sciarpe rosse. Chi erano? Una domanda a cui la risposta non tardò ad arrivare, perché comparve un uomo vestito di tutto punto dietro a quegli sconosciuti:
- E voi chi siete? Se non sbaglio avevo rivolto l’invito alle Dark Angels e non a voi. - disse quell’uomo.
- A causa di una bomboletta di gas soporifero che hai fatto avere loro non sono potute venire! Ma lei chi è? Perché serba tutto questo rancore nei loro confronti? - chiese Mark.
- Quante domande ragazzino! E comunque io mi chiamo Zoolan Rice, ex allenatore del Regno! -
- Mi ricordo di lui. È stato arrestato dalla polizia perché qualcuno ha fornito delle prove alla polizia secondo le quali avesse sequestrato il vero allenatore della squadra brasiliana al solo scopo di usare i giocatori di quella squadra come cavie per un programma di potenziamento artificiale, e per assicurarsi che obbedissero ai suoi ordini, minacciò di far del male alle loro famiglie se si fossero ribellati. - spiegò Jude, poi si rivolse a Zoolan:
- Ma come fa lei ad essere certo che sono state proprio le Dark Angels a denunciarla alla polizia? - chiese il regista dell’Inazuma.
- Perché, dopo essere stato denunciato, sono venuto a sapere tramite dei filmati raccolti dalle telecamere di sicurezza nella mia residenza, che alcune di loro si sono introdotte al suo interno e hanno rubato i miei dati dal computer. Ecco perché mi voglio vendicare: loro hanno rovinato il mio piano! Tuttavia, anche se non ho potuto usare i brasiliani, questi ragazzi che avete davanti sono il frutto del programma RH! Avevo in mente di far affrontare loro le Dark Angels dopo che quelle ficcanaso avessero inalato il veleno, ma a quest’ora saranno già morte! E sono io l’unico ad avere l’antidoto a quel veleno! - dopo aver concluso quel discorso, mostrò ai giocatori giapponesi una fiala contenente un liquido incolore, ma trattandosi di Zoolan, non era possibile sapere se quello fosse l’antidoto o se fosse un altro tipo di veleno, sta di fatto che dovevano salvare le ragazze, quindi:
- Noi ti sfidiamo, ma che sia chiaro: se ti batteremo dovrai darci quella fiala! -  disse Evans.
- Va bene… tanto non vincerete mai contro il team Zoolan.
L’Inazuma si era posizionata in questo modo:
- Attaccanti: Axel Blaze, Hayden Froste e Xavier Foster.
- Centrocampisti: Nathan Swift, Jude Sharp, Jordan Greenway.
- Difensori: Harley Kane, Scott Banian, Thor Stoutberg e Shawn Froste.
- Portiere: Mark Evans.
La partita era iniziata col calcio d’inizio dell’Inazuma.
Blaze stava avanzando, ma venne fermato da Coyote, un ragazzo di probabile origine indiana visto il puntino rosso sulla fronte, che gli rubò subito la palla e volle tirare dal centrocampo:
- Calcio Fiammeggiante! - disse lui e calciò la palla in aria, poi la prese tra i piedi facendola roteare e questa volò dritta verso la porta diventando di un colore dorato, e nonostante i tentativi dei difensori di fermarla non servì a niente, poiché quel colpo era troppo potente: 1 - 0 per il team Zollan.
 
Intanto a Villa Nocturn…
- Ma quando troveremo una cura? Io non ce la faccio più ad aspettare! - si lamentò Aka.
- Non ricominciare! Se proprio vuoi trovare una cura, perché non raggiungi Diana e Shin in biblioteca e le aiuti a trovarne una!? - la riprese Alexia.
Le ragazze non erano messe molto bene… Si erano già manifestati i sintomi dell’avvelenamento cioè nausea, asfissia e qualcuna di loro aveva anche qualche linea di febbre.
Ma dopo un’ora passata a cercare, la Raven e la Aizawa tornarono nella stanza sotterranea, dove erano radunate tutte le altre, con una bomboletta piena di un liquido bianco, azzurro e rosso.
- Che cosa c’è lì dentro? - chiese Sayaka, ancora in preda ad un mal di testa che non le dava tregua.
- La cura per il veleno a base di Erba Guaritrice. Qualche spruzzata dovrebbe bastare; ma c’è un problema. - disse Diana, che aveva assunto un colorito pallido.
- E quale sarebbe questo problema? - le domandò Amy, la quale continuava a respirare irregolarmente.
Ma al posto della Raven, rispose Shin:
- Il problema è che, visti il tipo e la quantità di veleno che abbiamo inalato, abbiamo scoperto che dovremo potenziare l’antidoto concentrandovi i nostri poteri, ma se lo facciamo rimarremo senza la maggior parte di essi per un’intera giornata. D’altra parte, se non facciamo niente, le nostre condizioni potrebbero aggravarsi e non si sa cosa ci potrebbe capitare. - concluse la ragazza.
- Non so voi… - disse Luna, anche lei diventata più pallida di quanto lo fosse già normalmente, alzandosi e barcollando:
- Una giornata senza poteri possiamo anche sopravvivere, ma se le nostre condizioni si aggravano non oso immaginare a cosa potrebbe succederci. -
- Sono d’accordo. Allora? Iniziamo? - chiese Yami in preda all’impazienza.
Così le ragazze concentrarono quello che rimaneva dei loro poteri nell’antidoto, dopodiché la Matsuri, stanca di aspettare, spruzzò la cura per tutta la stanza: certo, aveva un odore terribile, ma c’è un detto: “Le medicine migliori sono quelle amare.”, e quel qualcuno aveva proprio ragione perché le ragazze si ripresero in pochi minuti.
- Aveva un odore terribile, ma ha funzionato! Diana, Shin, complimenti! - esclamò Haruko.
- Ora però rimarremo senza poteri per il resto della giornata. - le fece notare la Matsuri.
- Forse non è del tutto esatto; vedo se riesco a creare un portale per guardare come procede la partita. - disse la Raven.
Così la ragazza, anche se con molte difficoltà a causa degli effetti dell’antidoto, creò un portale dal quale riuscirono ad intravedere la partita.
- Oh, no! Guardate! Per loro le cose non si mettono bene! - disse Luna.
E in effetti era vero: per i ragazzi le cose si stavano mettendo male.
 
Sul campo…
Il primo tempo era finito col risultato di 1 - 0 per il team Garshield; la Inazuma era riuscita a tirare una sola volta con l’Avvitamento Esplosivo di Axel Blaze, ma è stato parato da Fox, il portiere del team Zoolan, un ragazzo dall’aspetto apparentemente femminile.
- Così non va bene. Per tutto il primo tempo non siamo riusciti a tirare e se non riusciamo a batterli, le ragazze potrebbero finire male. - disse Hayden.
- Dobbiamo riuscire a mantenere il possesso palla, se ce la prendono, avranno sempre un’occasione per tirare. - affermò Jude.
- Che scoperta! - gli disse Stonewall.
- Stai zitto Caleb! Non sei tu che stai giocando! - lo riprese Tsunami.
- Ragazzi, smettetela di litigare! - disse loro Swift, nell’invano tentativo di calmare i ragazzi, prima che quella discussione si trasformasse in una lite.
- Nathan ha ragione: così non risolveremo niente! - affermò Jordan.
La partita era ripresa, ma era come se l’Inazuma fosse animata da uno spirito di rivincita: sia per non voler essere sconfitti che per il fatto che le ragazze avevano bisogno di loro.
Così Blaze e Shawn Froste, trovandosi costretto ad andare in attacco perché tutti gli altri suoi compagni erano stati marcati stretti:
- Fuoco Incrociato Evoluzione! - dissero i due, quando colpirono il pallone che schizzò verso la porta avversaria, lasciando dietro di sé delle scie di fuoco e ghiaccio, e nonostante il centrocampista Crow, un ragazzo dai capelli viola con una sciarpa rossa che gli copre l’occhio destro, usò la sua tecnica chiamata Taglio del Demone, riuscì solo a indebolire il tiro.
- Ragno Gigante! - disse Fox, incrociando le braccia per poi distenderle e dietro di lui apparvero 8 zampe di ragno che cercarono di bloccare il pallone, ma quel tiro si trattava della versione evoluta del Fuoco Incrociato, e seppur indebolito dalla tecnica di Crow, il portiere non riuscì a fermarlo: 1 - 1.
Alla ripresa della partita, Swift rubò a Coyote il pallone usando il Turbine Supremo, poi l’Inazuma usò la sua tattica micidiale: la Via del Cielo, in cui i ragazzi saltarono a mezz’aria, passandosi il pallone, riuscendo ad arrivare nuovamente davanti alla porta avversaria; ma stavolta a tirare ci pensarono Nathan e Shawn col Grande Vortice e Fox non ebbe nemmeno il tempo di capire che stesse succedendo che si fece segnare di nuovo: 2 - 1 per l’Inazuma.
Cercarono di fare la stessa cosa un’altra volta, ma vennero fermati dai due attaccanti Coyote e Scorpion, un ragazzo di bassa statura coi capelli color foglia di tè.
Coyote tirò nuovamente col Colpo di Pistola, ma ciò che accadde dopo sorprese tutti:
dietro a Mark comparve un’aura demoniaca più grande di quella della Mano del Colosso e il portiere dell’Inazuma parò il tiro con le mani in orizzontale.
- Questa era la Mano Suprema. - disse Evans; la partita era finita.
- Abbiamo vinto. Ora mantenga la promessa. - gli fece notare Hayden.
Zoolan tirò fuori la fiala, ma verso il contenuto per terra.
- Che stà facendo? - gli urlò contro Dragonfly.
- Ho promesso che vi avrei dato la fiala, non il suo contenuto. - gli disse Zoolan.
- Non è più necessario un antidoto. - disse una voce misteriosa.
Tutti si voltarono nella direzione dalla quale proveniva la voce, e videro un portale color azzurro cielo, dal quale uscirono le Dark Angels.
- Ragazze! Ma allora state bene! - esclamò Mark, ancora sorpreso di vedere le ragazze sane e salve.
- Sì Endou, ci è voluto un po’ di tempo, ma abbiamo creato un antidoto contro gli effetti del veleno. - disse Diana sorridendogli, poi si rivolse a Zoolan Rice:
- In quanto a lei, è meglio assicurarsi che non faccia del male ad altri. Haruko… - disse rivolgendosi infine alla sua compagna.
- Va bene… Paralisi Oscura! - e Zoolan, così come i componenti del team Garshield rimasero immobilizzati.
- Diana, ho chiamato la polizia: manderanno degli agenti a prelevare Zoolan e portarlo in prigione, e una squadra speciale per prelevare i membri del suo team per farli curare dagli effetti del programma RH se mai sarà possibile. - la informò Amy, dopo aver chiuso la chiamata al cellulare che stava facendo.
- Va bene. Inazuma Japan, anche se alla fine non è servito a molto, grazie per aver cercato di affrontare quell’uomo per aiutarci. - disse Diana, mentre le sue compagne stavano tornando a Villa Nocturn attraverso il portale creato poco prima dalla Raven.
Poi anche quest’ultima stava per entrare nel portale, quando:
- Ah, dimenticavo: ragazzi, state attenti alla squadra africana. - li avvertì per poi sparire nel portale.
- Alla fine quello tornerà in prigione. Spero solo che non architetti altre vendette nei nostri confronti. - disse Sayaka.
- Io non ci conterei. - affermò Yami.
Ma la Raven, cambiando totalmente discorso, disse alle altre:
- Ragazze, è meglio che voi andiate a riposare. Io ho ancora una cosa da fare. - disse Diana, per poi trasformarsi in un corvo e dirigersi in volo alla zona dei Piccoli Giganti.
- C’è un motivo se vengo chiamata il Corvo che Tutto Sa: non so perché all’improvviso mi preoccupo di questo, ma sono certa che prima o poi Evans lo verrà a sapere da solo. Ma è meglio che anticipi le cose: Mark Evans, un giorno o l’altro scoprirai che tuo nonno non è morto come hai sempre creduto, ma è molto più vicino di quello che hai pensato.
Pertanto è il caso che io mi assicuri che voi due riusciate a rincontrarvi. - pensò la Raven mentre volava verso la sede dei Piccoli Giganti.
 
 
Angolo di Emy
Zoolan finalmente tornerà in prigione e stavolta si spera che ci rimanga! Secondo voi che cosa avrà in mente Diana riguardo ai Piccoli Giganti?
E un piccolo avvertimento: i nomi di alcune tecniche non erano ancora stati tradotti in italiano così ho provato a tradurli io, ma non vi garantisco niente.
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Grazie a chi recensisce e segue.
Bacioni
Emy

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Capitolo 27
*** Il corvo dagli occhi zaffiri nella mente di David Evans ***


 Di notte a Villa Nocturn…
La villa era stata spostata di nuovo vicino al lago dopo l’incendio, e in riva a quello stesso lago si trovava Sayaka che stava suonando l’Ode al Mare.
Ma c’era qualcun altro oltre a lei…
- Yami che ci fai qui? - chiese la Yoshino.
- Ti stavo cercando: ti volevo chiedere se possiamo andare a cercare Diana. Tutte le volte che quella ragazza si mette in testa di aiutare qualcuno, per noi finisce sempre male. - rispose la Kimura.
- In parole povere sei preoccupata. - affermò l’altra.
- Infatti… allora vieni o no? -
- Sì, perché no. - poi Sayaka prese la mano di Yami e, grazie ai poteri della Yoshino, cominciarono a volare.
- Come sai dove andare? - le chiese l’attaccante.
- L’ho sentita che parlava di andare alla sede dei Piccoli Giganti. Sarà sicuramente andata là. - le rispose il difensore.
E in pochi minuti arrivarono alla zona dei Piccoli Giganti, dove però vi trovarono anche un corvo dagli occhi color zaffiro: Diana; senza farsi notare, le due arrivarono dietro il corvo e lo presero:
- Diana sappiamo che sei tu! Cosa hai in mente di fare stavolta!? - le gridò la Kimura, mentre teneva il corvo dagli occhi blu per le ali.
- Lasciatemi andare! E poi che ci fate qui? - chiese la Raven ancora in forma corvo.
- Siamo qui per impedirti di fare una pazzia! Ragiona: quando hai voluto aiutare i ragazzi del Regno, siamo finite nei guai con quel Zoolan, che spero non esca mai più dalla galera; quando hai voluto aiutare quelli dell’Inazuma, Ilary e Sasha sono state rapite! Quindi non fare tante storie: ritorna al tuo aspetto umano e vieni via con noi! - la sgridò Yami.
- Aspetta. - la fermò Sayaka, per poi rivolgersi al loro capitano:
- Diana, perché sei qui? Almeno questo puoi dircelo. -
Diana tornò umana, e spiegò alle altre perché era lì.
- Quindi l’allenatore dei Piccoli Giganti è in realtà il nonno del capitano dell’Inazuma? Come facevi a saperlo? - chiese la Yoshino in preda alla curiosità.
- C’è un motivo se mi chiamano il Corvo che Tutto Sa. La maschera che indosso, mi permette anche di vedere nel futuro, ma da quando è comparso il team Zoolan, le cose si sono complicate; sono qui per fare in modo che quell’uomo si convinca a rivelare la sua vera identità a Mark. Quel ragazzo merita di sapere la verità, e poi lui è fortunato ad avere ancora la possibilità di rivederlo; semplicemente non voglio vedere ancora quei due separati, insomma lui è fortunato ad avere ancora una famiglia a cui ricongiungersi; io invece nemmeno quella. - spiegò la Raven; ma alla Kimura sorse un dubbio:
- Ma Diana, tu non avevi detto di avere ancora tua madre? - le chiese.
- Mi hanno informato solo recentemente che è morta di malattia; non è stato possibile salvarla. - rispose Diana.
Yami e Sayaka la abbracciarono:
- Su Diana, non intristirti. E poi con tutto quello che abbiamo passato finora noi ragazze, in un certo senso siamo noi la tua famiglia, non credi? - le domandò la Yoshino.
- Grazie ragazze. - stavolta fu Diana ad abbracciarle, ma si staccò poco dopo:
- Io però non tornerò a Villa Nocturn prima di fare una cosa. Avevo in mente di dire un paio di cosette al nonno di Mark, ma non posso parlargli perché quella spiona di Nelly Raimon si insospettirebbe e potrebbe decidere di dire tutto ai Piccoli Giganti oppure all’Inazuma, e non ci tengo a farli sospettare della nostra buona fede; siamo da poco tempo diventati amici e qualche volta ci frequentiamo persino. Per farla breve, non ci tengo a rovinare la nostra amicizia… - stava spiegando la Raven, ma Sayaka la interruppe chiedendole:
- E quindi cosa hai in mente di fare per mettere in atto il tuo piano? -
- In biblioteca ho scoperto che un Angelo e un Diavolo, unendo i loro poteri possono aprire un portale per entrare per un certo periodo di tempo nella mente delle persone. Avevo preparato un liquido che mi permettesse di farlo, ma visto che qui ci sono un ex-angelo e un ex-diavolo potrò evitare di usare la pozione. - spiegò Diana.
- E cosa ti fa credere che accetteremo di farlo? - le chiese la Kimura.
- Peccato credevo che ti credessi abbastanza forte da farlo. O forse hai semplicemente paura che qualcosa vada storto Yami. - la provocò la Raven.
- Mi chiedo come fai a convincerci sempre… Dai Sayaka aiutami. - disse Yami alla Yoshino, e le due aprirono un portale di colore azzurro e viola.
- Fai del tuo meglio Diana. - le augurò la Yoshino.
- Sayaka, io faccio sempre del mio meglio, ma grazie comunque. - disse la ragazza dalla maschera corvina poco prima di sparire nel portale.
 
Nella mente di David Evans…
La Raven si trovò nel mondo dei sogni dell’allenatore dei Piccoli Giganti e quando arrivò vicino a quella che sembrava la sua immagine, la ragazza diede inizio al suo piano:
- Ora inizia il divertimento. - pensò Diana.
Si avvicinò all’immagine di David Evans ma prima cammuffò la voce e si trasformò in energia si colore blu per non farsi riconoscere, e iniziò a parlare:
- David Evans… - iniziò a parlare, ma l’uomo vide solo un fascio di luce blu che poco prima gli aveva parlato.
- Chi sei tu!? O meglio… cosa sei!? - gli chiese lui in preda al panico.
- Chi sono ora non importa. Sei tu quello che deve chiedersi se ciò che stà facendo è giusto. - gli rispose lei.
- Non so a che ti riferisci. -
- Lo sai bene invece. Tu non sei chi fai credere di essere, a parte i Piccoli Giganti e la manager della vostra squadra, tu ti nascondi dietro uno pseudonimo. -
- L’ho fatto solo per proteggere la mia famiglia e per continuare a lottare contro Zoolan. Del resto, è a causa sua se me ne sono dovuto andare lasciando la mia famiglia. -
- Bè, ti informo che Zoolan è stato già rispedito in prigione e stavolta ci resterà! Quindi non ha senso continuare a fingere! Se continua così, farà del male a sé stesso che a suo nipote. Ora devo andare e rifletta su ciò che le ho detto… - disse Diana, per poi uscire dal portale per la mente dell’allenatore dei Piccoli Giganti; e andarsene insieme alle sue compagne.
- Missione compiuta ragazze. Ora vedremo se rifletterà su ciò che deve fare. - disse il capitano delle Dark Angels alle sue amiche.
- E se non lo facesse? - le chiese Sayaka preoccupata.
- Tranquilla Sayaka. Accadrà presto. - la rassicurò la Raven.
- Voglio proprio vedere come andranno a finire le cose. - disse Yami con una punta di malizia nella voce.
 
Intanto… alla sede dei Piccoli Giganti…
- Cosa è stato? A chi apparteneva quella voce? Che cosa devo fare… - erano queste le domande che David Evans continuava a porsi quella notte dopo l’inattesa visita della persona che, a sua insaputa, era la Raven.
Che cosa doveva fare?
 
 
Angolo di Emy
Ecco che cosa ha fatto Diana alla sede dei Piccoli Giganti, e ha pensato proprio a tutto. Nel prossimo capitolo, vedremo chi dovrà affrontare le ragazze nella finale e se accadrà qualcosa tra Mark e suo nonno.
Secondo voi che accadrà?
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy

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Capitolo 28
*** L'ultima parte del piano: la Piuma Aurea e lo Specchio della Mente ***


Il giorno dopo, nel tardo pomeriggio…
- Diana. - la chiamò la Green.
Diana e Luna stavano suonando insieme l’Ode al Cielo in riva al lago, ma il difensore aveva ancora un dubbio:
- Ieri pomeriggio, dopo gli allenamenti, ti ho sentito che parlavi con Sayaka e Yami di una cosa che avete fatto riguardo all’allenatore del Cotarl. Che avete fatto? -
- Ora che ci hai scoperto, non saremo più riuscite a tenerlo nascosto a lungo: ieri sera siamo andate alla sede dei Piccoli Giganti. Ok, per la verità ci sono andata da sola, Yami e Sayaka mi hanno inseguita per impedirmi di fare pazzie, ma non è questo l’importante: è il fatto che sono entrata nella mente di Endou Daisuke… - stava spiegando la Raven, ma Luna la interruppe:
- Aspetta un attimo: hai detto “Endou”? Ma allora l’allenatore del Cotarl è… - Diana allora riprese a spiegare:
- Esatto Luna. È un parente di Endou Mamoru, più precisamente si tratta di suo nonno. -
- Ma tu come facevi a sapere che quei due fossero parenti? -
- La maschera che indosso mi permette di vedere nel futuro. Sapevo che prima o poi, quei due si sarebbero rincontrati, ma la venuta del team Zoolan ha reso le cose più difficili, così ho dovuto intervenire perché Endou Daisuke si decidesse a parlare con Endou e rivelargli chi era davvero. Ora però manca solo una cosa perché il piano sia completo e ho bisogno del tuo aiuto. - disse alla fine la Raven, dando a Luna una piuma di corvo fatta di zaffiro che risplendeva di un’aura azzurra.
- Una piuma? E che cosa ci dovrei fare? - chiese la Green.
- Dovrai andare nella zona dei Piccoli Giganti, possibilmente senza farti vedere. Entrare nella loro sede, e colpire Endou Daisuke con la piuma. Dato che è fatta di zaffiro, è tagliente e appena colpirà l’allenatore dei Piccoli Giganti, l’aura che ricopre quella piuma, si riverserà all’interno del corpo di Daisuke e allora comincerà il divertimento. Ora però vai a chiamare Haruko: avrai bisogno anche di lei. -
 
Nella zona dei Piccoli Giganti…
- Luna, mi spieghi perché è toccata proprio a noi fare questa cosa? - le chiese la Miji.
- Per favore Haruko, parla piano! Siamo invisibili non inudibili! - la rimproverò la Green.
In effetti erano invisibili a causa della tecnica speciale Invisibilità Verde, la stessa che ha permesso alle ragazze di infiltrarsi nella residenza di Zoolan, ma allora funzionava solo per pochi minuti, mentre adesso poteva funzionare quanto la Green voleva.
- Mi spieghi perché siamo venute qui? Cosa vuole che facciamo Diana? - chiese la Miji alla sua amica.
- Vuole che ci infiltriamo nella sede dei Piccoli Giganti e pungiamo Endou Daisuke con questa piuma. Scusa se non te l’ho detto prima, ma mi era passato di mente. - le spiegò Luna.
- E a cosa serve di preciso la piuma? - le domandò Haruko.
- Non lo so di preciso, mi ha detto solo che vuole fare in modo che Daisuke dica la verità a Endou Mamoru riguardo alla sua vera identità, cioè che gli dica che è suo nonno. Mi ha detto solo che quando l’allenatore si pungerà con questa, l’aura che ricopre questa piuma si riverserà nel suo corpo e poi ha detto che “comincerà il vero divertimento”; anche se non capisco che cosa intendesse, se riguarda un modo per fare in modo che i due si possano rincontrare, io sono d’accordo: se Endou ha ancora la possibilità di rivedere suo nonno è giusto che accada. - spiegò la Green.
- E io che c’entro in tutta questa storia? - le chiese di nuovo Haruko.
- Adesso è ora di cena, quindi tutti saranno radunati alla sede dei Piccoli Giganti, tutti compreso l’allenatore: giunte là, dovrai suonare la Melodia Finale in modo da addormentarli e paralizzarli. A quel punto io provvederò a pungere Daisuke con questa piuma. - le rispose Luna.
Intanto le due erano entrate nella sede dei Piccoli Giganti, passando da una finestra facendo in modo che sembrasse una folata di vento ed entrando nella sala dove i membri dei Piccoli Giganti stavano cenando.
Poi Haruko fece trasformò il suo bracciale in un’arpa, cominciando a suonarla: il risultato fu quello sperato, i ragazzi si addormentarono così come Natsumi Raimon che si trovava con loro:
- Tsk, questa era la mia melodia più debole e loro si addormentano dopo pochi minuti? Ringrazino il fatto che non la uso in partita: non sarebbe leale, visto che l’effetto dura per tutto il tempo che voglio. - osservò la Miji.
- Ora però passiamo alla vera missione: io cerco Daisuke, tu continua a suonare. - le disse la Green.
- Stà tranquilla. Ora procedi: Diana, e il ritrovo tra Endou e suo nonno dipendono da noi. - la rassicurò Haruko, per poi vedere sparire la compagna dalla sala.
Dovette cercare un bel po’, ma alla fine lo trovò fuori dalla sede, vicino al campo da calcio.
- E  ora… - Luna lanciò la piuma che colpì il collo di Daisuke, e l’aura azzurra che prima avvolgeva la piuma si riversò nel corpo del nonno di Endou e la piuma di corvo s’incenerì.
La Green a quel punto tornò dalla Miji, rese invisibili entrambe e disse all’altra di smettere di suonare: la loro missione era andata a buon fine; e le due si teletrasportarono a Villa Nocturn, dove, in riva al lago ad aspettarle, c’era Diana.
- Ce la avete fatta allora. - disse loro con un tono che sembrava più quello di una domanda.
- Avevi qualche dubbio? - le rispose Haruko.
- E per ringraziarvi di ciò che avete fatto, stasera la cena la preparo io! - annunciò loro Diana.
- Evviva! Ce lo siamo meritate! - disse la Miji.
- Aspetta Diana! Di preciso a che serviva la piuma? - le domandò la Green.
- Guardate qui. - disse mostrando loro uno specchio rotondo d’argento con 4 zaffiri incastonati e tra una pietra e l’altra, l’argento dello specchio era cesellato:
- Questo specchio è un altro dono dei miei antenati. Permette di vedere chi possiede l’aura dello zaffiro, come quella della piuma con la quale avete fatto in modo che Endou Daisuke venisse punto: quella piuma gli ha iniettato l’aura dello zaffiro e quindi potremo controllare i suoi movimenti con questo specchio, ma c’è un particolare: quell’aura mi permetterà di entrare nella sua mente senza utilizzare i portali magici e anche di parlargli. - spiegò la Raven.
- WOW! - dissero le altre due all’unisono.
- Infatti e questa notte comincerà il piano. Però è meglio andare: le altre ci staranno aspettando e poi la cena la devo preparare io. - disse Diana cominciando a correre verso la villa seguita dalle altre due.
 
Quella stessa notte…
- Bene, bene, bene… adesso vedremo se tutto procederà secondo i piani. - pensò Diana.
E lo specchio si illuminò di una luce blu zaffiro, mostrando l’immagine dell’allenatore dei Piccoli Giganti.
 
Alla sede dei Piccoli Giganti…
- Endou Daisuke… - disse Diana sottoforma di una voce nella testa di Daisuke.
- Chi sei? Cosa vuoi? Ma… SEI ANCORA TU! Che cosa vuoi da me? - le urlò contro l’uomo.
- Io? Lo sai bene cosa voglio! Di a tuo nipote della tua vera identità! -
- Non lo farò fin quando non sarà il momento! -
- E per quanto tempo hai intenzione di aspettare? Ti ho già detto la volta scorsa che Zoolan è stato catturato, e il FFI stà per finire! Per farla breve non hai più molto tempo per dirlo! - lo rimproverò la Raven.
- Allenatore che succede? - dalla porta della stanza dell’allenatore comparvero Rococo e Natsumi Raimon.
- Ma perché si sono intromessi? - pensò Diana.
- Ricordati solo una cosa Daisuke, o lo farai o Endou continuerà a vivere nella certezza della tua morte, non sapendo che sei vivo! Ti consiglio vivamente di pensarci! Ora scusa… ma devo andare! - e con quell’ultima frase, la Raven si congedò dalla mente dell’allenatore dei Piccoli Giganti.
 
A Villa Nocturn…
Nella sua camera da letto, Diana stava ancora guardando l’immagine di Daisuke.
- Ma perché quei due si sono intromessi!?Non importa, continuerò così fino a quando quell’uomo non capirà che dovrà dire tutto a Endou: quel ragazzo merita di rivedere suo nonno. Finchè è ancora vivo, deve rincontrarlo. - pensò la Raven stringendo tra le sue mani lo specchio.
 
 
Angolo di Emy
Il piano di Diana continua, ma stavolta è stata interrotta da Rococo e da quella… di Natsumi(o come preferisco chiamarla io, la piattola alla EndoKaze)
Spero di non aver fatto sembrare Diana troppo diabolica con questo piano. Certo che i suoi antenati le hanno lasciato degli oggetti davvero strani, cioè la maschera che permette di vedere il futuro e lo specchio che permette di entrare nella mente delle altre persone! Ma se non altro si sono rivelati utili.
Scusate se vi faccio aspettare per sapere chi dovranno affrontare le ragazze nella finale, ma volevo ampliare il piano di Diana. Scusatemi ancora.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy

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Capitolo 29
*** La semifinale e... la scoperta del piano!? ***


Era ormai da giorni che la Raven continuava a, per così dire, “tormentare” Endou Daisuke nei sogni, ma visto che la cosa nei primi tempi sembrò non funzionare, dovette adottare delle, come si potrebbero chiamare… ah sì, delle cosiddette “misure drastiche”:
  1. Tormentare l’allenatore dei Piccoli Giganti anche durante il giorno e gli allenamenti della squadra africana. Tanto finchè Diana non avesse cambiato idea, l’aura zaffira sarebbe rimasta nel corpo di Daisuke.
  2. Grazie alla collaborazione delle ragazze, che in qualche modo volevano aiutare Endou Mamoru per aver cercato di salvarle con la storia del team Zoolan, la Raven riuscì a far apparire il fascio di luce blu in cui lei si era tramutata la prima volta che era entrata nella mente di quell’uomo: all’inizio, lui credeva fossero solo allucinazioni,ma dopo un po’ si dovette ricredersi, era reale!
Quell’ultima idea era farina del sacco di Amy, la ragazza sembrava averci preso gusto più delle altre a far andare di matto il nonno di Endou, ma dovevano evitare di andare oltre certi limiti, perché se lo avessero fatto completamente uscire di testa, l’intero piano, che per giunta procedeva da una settimana, rischiava di andare a rotoli: certo durante la notte era più difficile perché le urla dell’allenatore facevano svegliare anche i ragazzi, ma i risultati erano quelli sperati.
Un giorno, Diana radunò le ragazze:
- Bene, oggi pomeriggio si disputerà la semifinale tra Cotarl e Giappone: inutile dire che dobbiamo andare a vedere chi vincerà per prepararci di conseguenza, ma dobbiamo partire subito perché c’è una persona, con cui ho chiesto un colloquio la settimana scorsa per parlargli della faccenda di Endou Daisuke. Andiamo. - e non ci fu tempo per le altre di ribattere che si ritrovarono davanti allo stadio della finale, e vicino all’entrata c’era qualcuno che, oltre dalla Raven, venne riconosciuto solo da Raksha perché la ragazza lo aveva visto parecchie volte ad investigare sul caso di Zoolan Rice e, molto prima, di Kageyama Reiji, entrambi legati al progetto RH; inoltre faceva parte di coloro che avevano portato Zoolan Rice al commissariato.
- Fammi indovinare Diana: è il detective Gregory Smith che dobbiamo incontrare. - affermò la Puri, sapeva che la risposta era quella.
- Sì infatti. - le rispose l’altra.
- Ben arrivate Dark Angels. Ho saputo che mi volevate vedere. - le chiamò il detective.
- Proprio così. E spero che sappia darci le informazioni che ci servono. - gli disse la Raven.
 
Dopo il colloquio…
- Avete avuto le informazioni che volevate e poi credo che non manchi molto perchè si decida a dir la verità a suo nipote. - disse il detective alle ragazze.
- Si spera detective, si spera. È inutile dirle che questo colloquio è meglio tenerlo segreto. - fu l’ultima frase di Diana, prima che le ragazze cominciarono ad allontanarsi.
- Appunto: mi è parso che vogliate aiutarli, ma non potrete farlo in nessun modo. - cercò di richiamarle l’investigatore, senza riuscirci.
- Abbiamo fatto molto per loro invece. - disse Shin senza farsi sentire da Smith.
- Se non altro ce la stiamo facendo. Io comincio ad essere un po’ stanca di tutto questo avanti e indietro da Villa Nocturn alla zona dei Piccoli Giganti. - si lamentò Sasha.
- Infatti, spero solo che oggi quel nonnetto si decida a parlare, o avremo solo sprecato tempo e poteri. - disse Ilary, rafforzando ciò che aveva detto la Bianchi.
- State tranquille: se quel detective non ci ha mentito al riguardo, vuol dire che il nostro piano ha funzionato. Ora però andiamo: la partita dovrebbe cominciare tra poco. - informò le altre Diana, e si diressero tutte nello stadio, ma…
- Voi ragazze intanto andate a sedervi: io vi raggiungo tra un attimo. - disse ancora la Raven, per poi trasformarsi in corvo e dirigersi nella direzione degli spogliatoi.
Giunta lì, vide che da quello dei Piccoli Giganti, stava uscendo Endou Daisuke e che da quello dell’Inazuma stava uscendo Endou Mamoru. I due si sono avvicinati e l’allenatore della squadra africana sussurra qualcosa all’orecchio di Endou, ma era riferito a dopo la partita; il tutto sotto lo sguardo attento del corvo dagli occhi zaffiri.
- Che abbia deciso di dirglielo? Speriamo, meglio che raggiunga le altre. - e Diana volò in direzione delle tribune dove ad attenderla c’erano le sue compagne
- Mmm… c’è di nuovo quel corvo. - disse Rococo appena uscito dagli spogliatoi quando la Raven stava volando dalle sue amiche, in direzione delle tribune.
La partita era cominciata…
 
L’Inazuma si era posizionata come contro la partita col team Zoolan, e il Cotarl aveva messo Rococo in attacco, mentre in porta Cain Saito, così il primo avrebbe potuto usare l’X - Blast senza dover tornare sempre sulla porta per difenderla.
- A quanto pare stavolta sono intenzionati a vincere! Forza Inazuma Japan! Dovete mettercela tutta. - pensò Diana.
Il primo tempo era servito solo a consentire ai Piccoli Giganti a segnare due gol, da parte di Rococo e della sua X - Blast: nonostante la Mano Suprema, Endou non era riuscito a pararlo; al secondo tiro ci sarebbe stata qualche possibilità dato che era riuscito ad evolverla in Mano Suprema Livello 2, ma non c’è stato verso: il tiro è entrato ugualmente.
L’Inazuma aveva tentato continuamente di attaccare, ma la loro Via del Cielo era stata rotta dal difensore Windy Faster, che era riuscito ad intercettare il passaggio di Someoka Ryuugo: quel ragazzino era davvero veloce!
Il secondo tempo invece la Inazuma sembrava più propositiva: erano riusciti a segnare contro Cain Saito grazie ad una nuova tecnica di Hiroto Kiyama: il Trampolino Celeste; e ora Rococo era costretto a tornare in porta, perché Saito si era infortunato nel tentativo di pararlo con la Mano di Luce X: 2 - 1 per i Piccoli Giganti.
- A quanto pare i ragazzi dell’Inazuma sono migliorati parecchio da quella volta contro il team Zoolan. - osservò Amy seduta sulle tribune vicino a Diana.
- Devo ammetterlo: è incredibile! Ma chiunque di loro passerà il turno, lo batteremo in finale.
La partita intanto era ripresa, ma Rococo venne messo di nuovo in porta e Saito in panchina: ora Rococo non potrà usare ancora la X - Blast.
Il centrocampista Gito intanto era riuscito a tirare col Doppio Impatto, in cui toccò la palla prima col piede sinistro e poi con quelli destro, mentre il pallone risplendeva di energia azzurra, e lo calciò con tutti e due i piedi; ma venne fermato dalla Lastra di Ghiaccio di Shirou Fubuki. Che tempismo! Poi rilanciò la palla a Kazemaru Ichirouta che si fece strada nella metà campo avversaria grazie al suo Turbine Supremo, mentre Shirou gli stava dietro.
- Grande Vortice! - Kazemaru venne circondato dal vento, mentre Shirou fece girare la palla su sé stessa avvolgendola in una bufera di neve. La palla venne calciata con ambedue i piedi di Kazemaru con la forza e la velocità di un uragano, mentre il ghiaccio che avvolgeva il pallone si ruppe.
Rococo per pararla usò la Mano di Luce Rossa, ma il tiro entrò dato che il portiere dei Piccoli Giganti non aveva nemmeno preparato la tecnica: 2 - 2.
- Ma che stà facendo Endou? - esclamò Luna: in effetti Endou Mamoru si era lanciato all’attacco, e stava per tirare:
- Respinta Inazuma Livello 3! - sopra Endou si materializzò una mano chiusa a pugno che colpì il pallone con forza.
- E quella tecnica quando la avrà imparata? - chiese Aka.
- A giudicare che l’ha già evoluta al Livello 3, deve averla da un pezzo, ma non ha mai avuto l’occasione di usarla. - le rispose Shin.
- A quanto pare, non siamo le uniche a non aver mostrato tutte le nostre carte. L’hai capito il ragazzino. - disse Raksha.
- Zitte! Guardate! - le richiamò la Raven.
Quella tecnica era riuscita ad entrare in porta: 3 - 2 per l’    Inazuma Japan.
Ci fu un altro tentativo di attaccare da parte dei giapponesi, ma venne sventato dall’attaccante Goshu Flare che, dopo aver rubato la palla ad Atsuya Fubuki, la passò a Rococo che era scattato in avanti e, quando fu abbastanza vicino alla porta avversaria, usò ancora la X - Blast, ma stavolta:
- Mano Suprema Livello 3! - disse Endou e parò la palla.
Triplice fischio dell’arbitro. La partita era finita.
 
Dopo la partita…
- Ehi! Endou! - lo chiamò la Raven.
- Ciao ragazze. Avete visto la partita? - domandò lui.
- Sì la abbiamo vista. A quanto pare ci incontreremo in finale. - le rispose lei; ma quando vide che Endou Daisuke si avvicinava, disse:
- Ma è tardissimo! Dobbiamo tornare alla nostra sede! - disse la ragazza al portiere dell’Inazuma Japan, ma qualcuno la fermò, prendendole la spalla:
- Rococo! Lasciami! -
- Non se ne parla! O tu adesso mi dici cos’hai fatto all’allenatore o… -
- O cosa? Sentiamo! -
- Rococo lasciala andare. - gli ordinò l’allenatore dei Piccoli Giganti.
- Ma allenatore! Lei è la voce che sente tutte le notti, quella che la faceva uscire di testa! - affermò lui.
- Mettendo che fosse così, che prove avresti per sostenerlo? -
- Qualche giorno fa ho visto una cosa piuttosto strana: un corvo dagli occhi zaffiri, e oggi prima della partita l’ho visto ancora. L’ho seguito e indovinate chi era in realtà: Diana che si era trasformata coi suoi poteri. Ma non ho ancora capito perché ci spiasse. - disse Rococo, ma a quel punto intervenne Natsumi:
- Molto probabilmente voleva affrontare l’Inazuma, e facendo impazzire l’allenatore, pensava avrebbe aiutato i giapponesi. - affermò la ragazza.
- No! Non è vero! Non sono così meschina! - le urlò contro Diana.
- Diana, forse è il momento di dirglielo. - disse Shin.
- Va bene. - disse la ragazza dalla maschera corvina dopo un attimo di esitazione.
- Rococo ha ragione su una cosa: sono stata io a far “uscire di testa” l’allenatore, ma non per il motivo che credete voi… - cominciò a parlare la ragazza.
 
 
Angolo di Emy
Ecco! Lo sapevo! Ho rovinato la fic con questo capitolo! La partita l’ho descritta in maniera orribile e oltretutto, il piano di Diana stà per andare a rotoli!
Linciatemi! Me lo merito dopo questo capitolo.
Tanto questa long finirà tra non molto quindi vi chiedo solo di sopportarmi ancora un po’.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy

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Capitolo 30
*** Lacrime e perdono ***


 - è meglio che tu dica tutto a Mark. - disse Diana rivolgendosi all’allenatore dei Piccoli Giganti.
- Dopo tutto ciò che hai fatto, confermo ciò che ho detto: non dirò niente al ragazzo. - le rispose l’uomo.
- Un momento: mi volete spiegare di cosa state parlando? - si intromise il portiere dell’Inazuma.
- Non l’hai ancora capito vero? Non sai di cosa parlo. Allora tocca a me svelarti la verità.
Mark… l’allenatore dei Piccoli Giganti, in realtà è David Evans, tuo nonno. - disse la ragazza.
- COSA!? NO! NON è POSSIBILE! NON PUò ESSERE VERO! - fu l’unica risposta di Mark.
- Questa ragazza dice la verità. - disse una voce misteriosa.
- Detective Smith. - disse il capitano dell’Inazuma Japan.
- Scusami Mark… mi dispiace! - Diana corse via con le lacrime agli occhi.
- Diana aspetta! Nelly è tutta colpa tua! - la accusò Amy.
- Mia? Non vedo proprio come può essere colpa mia! - disse lei.
- Scherzi vero? - le disse Luna.
- Ma ascoltati! Ti chiedi anche perché! L’hai accusata senza motivo! Voleva solo che Mark e suo nonno si rincontrassero. - le urlò contro Amy, poi l’attaccante delle Dark Angels si rivolse alle sue compagne:
- Forza ragazze. Andiamocene. - ma qualcuno le fermò:
- Aspettate. Amy, vorrei parlare con Diana. - le disse il capitano dell’Inazuma.
- Mmm… va bene, anche se con l’umore con cui si ritrova adesso, non so se avrà voglia di parlare. - e dopo quella frase, la ragazza creò un portale dove entrò il capitano dell’Inazuma seguito dalle altre Dark Angels, ma Amy si fermò un attimo per dire una cosa alla manager dai capelli ramati:
- Fossi in te rifletterei prima di parlare: se questo è il tuo modo di trattare una persona, rimarrai sempre sola. - le disse per poi sparire nel portale.
 
A Villa Nocturn…
- Siamo arrivate. - annunciò Raksha in testa al gruppo per avvisare le altre.
- Ma come? Avete spostato di nuovo la villa? - domandò loro Mark.
- La spostiamo ogni notte. - lo informò Ilary.
- Ma dove è Diana? - chiese di nuovo il capitano dell’Inazuma guardandosi intorno.
- Eccola! È laggiù! - disse Sasha, scorgendo la Raven, seduta davanti al lago con le lacrime che solcavano il viso, ma teneva gli occhi chiusi e stava suonando l’Ode al Sole.
- è meglio che vai tu a parlarle. Ti chiedo solo di non giudicarla troppo in fretta. - gli chiese Yami.
- Appunto, ascolta prima le sue ragioni: non fare come Nelly. - aggiunse Shin.
- Va bene. - rispose lui, dirigendosi verso Diana.
- Speriamo vada tutto bene. - disse Sayaka.
- A chi lo dici, non mi piace vederla così. - aggiunse Alexia.
- Forse è perché non la abbiamo mai vista in quello stato. - suppose Aka.
- è senz’altro per questo: lei è sempre stata disposta ad aiutare chi era in difficoltà, ma adesso è lei che ne necessita. Spero solo che Mark sappia aiutarla. - disse Haruko, preoccupata per la sua amica.
Le ragazze si nascosero dietro alcuni alberi che si trovavano vicino al lago: era meglio che non si intromettessero. Così rimasero nascoste a vedere che cosa avrebbe fatto il giocatore giapponese.
 
Vicino alla sponda del lago…
Diana continuava a suonare l’Ode al Sole, sapeva bene che non avrebbe potuto rifugiarsi nella musica per sempre, ma in quel momento ne aveva bisogno più degli altri, poi quando sentì dei passi dietro di lei si fermò:
- Cosa ci fai qui? Sei venuto anche tu a insultarmi per quello che ho fatto? - disse cercando di nascondere più che poteva la voce rotta dalle lacrime, ma sembrava impossibile.
- Voglio prima sapere perché l’hai fatto. E poi come facevi a saperlo e perché non me lo hai mai detto prima. - gli disse lui.
- C’è un motivo se molti mi chiamano il Corvo che Tutto Sa: se ben ricordi io sono una Neutra, la maschera che indosso mi permette di vedere il futuro quindi sapevo che tu e tuo nonno vi sareste rincontrati, ma la comparsa del team Zoolan ha reso le cose più difficili e ho dovuto intervenire direttamente nel corso degli eventi. Quanto al perché l’ho fatto, non volevo permettere che tu vivessi con la certezza che tuo nonno era morto quando invece avevi la possibilità di rivederlo, insomma non volevo che tu continuassi a vivere in una bugia.
E poi l’ho fatto anche perché volevo trovare un modo per ringraziarti del fatto che tu e i ragazzi dell’Inazuma avete aiutato noi Dark Angels contro gli Angeli e i Diavoli; senza contare quello che è successo contro il team Zoolan.
Quanto alla tua terza domanda, non te l’ho detto prima perché molto probabilmente prima non mi avresti creduto.
Ma ho sbagliato: non mi dovevo intromettere nella tua famiglia. Se puoi, perdonami. Ma dubito che lo farai. - dopo quel lungo discorso, Evans la abbracciò: la Raven però rimase tesa, si aspettava che Mark se ne sarebbe andato o che la avrebbe giudicata male come aveva fatto la manager dei Piccoli Giganti.
- Che significa? - chiese Diana sempre più confusa.
- In fondo ti devo ringraziare perché lo hai fatto. Ma non dovevi rischiare tutti questi problemi a causa mia. - le rispose lui.
- Non lo ha fatto da sola: è stata anche colpa nostra in fondo. Abbiamo deciso di aiutarla pur sapendo che avremo potuto avere dei problemi. - disse Raksha intromettendosi nel discorso.
- Se lo avete fatto è anche perché siete amiche, e non le avreste permesso di correre dei rischi. - disse loro il ragazzo.
- Esatto. - gli rispose semplicemente Luna.
- Grazie Mark e grazie anche a voi amiche mie. - disse Diana, dopo essersi alzata e dai suoi occhi le lacrime non accennavano a scendere.
- In fondo noi siamo anche una famiglia affrontiamo le difficoltà insieme. Quindi non dire più che sei sola. - le disse la Green, per poi abbracciarla; e a quell’abbraccio si unirono anche le altre Dark Angels.
- Grazie ancora amiche mie. - disse la Raven.
Mark intanto era rimasto ad osservare la scena.
- Sono una bella squadra in fondo. Anche se hanno avuto dei problemi, hanno sempre aiutato molte persone: prima i ragazzi del Regno, poi quelle persone dall’incendi, e adesso anche me… grazie ragazze, ma soprattutto a te: grazie Diana. - pensò lui.
In fondo le cose sono finite bene. Ora rimaneva solo una cosa in sospeso: la finale del FFI: Dark Angels vs Inazuma Japan.
 
 
Angolo di Emy
Nonostante l’intromissione di quella… di Nelly, e Diana che se ne andava via in lacrime (ma perché te ne sei andata Diana? Dovevi affrontarla! Nd Emy), il capitano delle Neutre è stato perdonato.
Le cose si sono risolte: rimane solo la finale, ma non nel prossimo capitolo! Nel prossimo vedremo un allenamento speciale delle ragazze.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy

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Capitolo 31
*** La magia delle Odi: nuove tecniche per le Dark Angels ***


 - Ragazze. Venite, ho scoperto una cosa. - disse Diana usando i suoi poteri mentali per chiamare le ragazze e dire loro di venire in biblioteca.
- Certo che tu non ti riposi mai. - osservò Amy.
- Ho scoperto che questo specchio è utile anche ad un’altra cosa: Luna potresti passarmi l’Ode al Cielo per favore? - le chiese la Raven e subito la Green le portò lo spartito.
Diana posizionò lo stesso specchio che le aveva permesso di entrare nella mente di David Evans sullo spartito, e questo si illuminò e i pentagrammi su cui era scritta quella melodia scomparvero dalle pagine e avvolsero Diana e Yami.
- A quanto pare era questo il modo per ottenere nuovi poteri dalle Odi! E ora procediamo anche con le altre! - e usò lo stesso procedimento sulle altre Odi:
l’Ode al Sole funzionò su Ilary e Sasha; l’Ode alla Terra su Raksha e Aka; l’Ode alle Stelle su Luna e Haruko; l’Ode al Mare su Sayaka e Shin; l’Ode alla Luna su Alexia e Amy.
- Mi sento strana. - disse Luna.
- è per il fatto che avete acquisito nuovi poteri. - era la voce di Marina Light, e infatti le Gemelle Neutre comparvero dal nulla: a quanto pare quella di apparire e sparire dal nulla era diventata un’abitudine.
- Avete trovato il modo di tradurre le Odi e ottenere nuovi poteri oppure di perfezionare tecniche che già possedete. - proseguì la Light, ma la sorella la interruppe:
- E pensare che per millenni si è sempre cercato un modo per tradurle. - disse Nori, per poi continuare: - Ancora non ci credo che la chiave di tutto era lo specchio della famiglia di Diana. Ora però dovete anche imparare a padroneggiare le nuove tecniche. Quindi ad allenarsi! - ordinò la Dark per poi sparire di nuovo insieme alla sorella, mentre le ragazze corse al campo da calcio sotterraneo.
 
Qualche ora dopo…
Alcune ragazze avevano ottenuto nuove tecniche, altre invece avevano potenziato molto quelle che avevano già; la finale intanto si avvicinava, ma… qualcuno aveva qualche motivo in più per farlo:
- Segnerò vedrai! - disse la Raven.
- Portala Diana! Tanto non ce la farai a superarmi! - la avvertì Ilary.
- Tempesta di Piume! Livello 4! -
- Cancello Terrestre! - la White si circondò di un’aura dorata, e dietro di lei comparve un muro bianco con un cancello dorato al centro. Le porte del cancello si aprirono e la palla entrò al suo interno. Poi la palla si materializzò tra le mani di Ilary.
- Senti Diana, che ti succede? Va bene che la finale è in arrivo e dovremo affrontare l’Inazuma Japan, ma, prima che uscissimo dalla biblioteca, hai chiesto alle allenatrici di potenziare ancora di più gli ostacoli e i giocatori-ombra. Che vuoi fare? Sai che avremo bisogno di te per la finale. - la ammonì la White.
- Lo so Ilary, ma ho scoperto qualche giorno fa che la maschera che porto è stata usata contro i miei antenati per limitarne i poteri. Devo riuscire a romperla! - le disse la Raven.
- Ora capisco, ma vedi di non strafare o potresti rimetterci. Forza, continuiamo o no! - le chiese il portiere.
- Va bene. - le rispose Diana, preparandosi per tirare.
 
- Non mi fermerai Shin! - gridò Amy.
- Io credo invece che lo farò! Cattedrale Purpurea! - disse la Aizawa e dietro di lei comparve appunto una cattedrale color viola scuro che emanò una luce che abbagliò Amy, e permettendo a Shin di rubarle la palla.
- Sei migliorata. - le disse Amy.
- Tra poco c’è la finale e dobbiamo impegnarci ancora di più. - le rispose la Aizawa.
 
- Falce Oscura! Livello 3! - il tiro della Bianchi andò in direzione della porta, ma…
- Taglio del Demone! Livello 3! - Aka riuscì a fermare il tiro, anche se con un po’ di fatica.
- Complimenti Sasha! Ora riesci ad usare il tuo tiro senza subire un contraccolpo. - si congratulò la Matsuri.
- Grazie Aka, ma anche tu sei migliorata! - disse a sua volta Sasha.
- Vedrai che alla finale nessuno sarà in grado di batterci! - disse Aka.
 
- Vento di Zefiro! - disse Sayaka, e alzò la palla per poi calciarla e facendola attraversare da una corrente d’aria in direzione della porta, ma Luna raggiunse subito il pallone:
- Bufera d’argento! - la gamba di Luna venne avvolta da un vento gelido, il vento avvolse la palla che venne calciata in direzione della porta congelando anche i giocatori-ombra, ma non c’erano solo loro ad impedire che il tiro passò:
- Haruko, fermiamola! - le disse Yami.
- Va bene, Melodia Finale Livello 4! - disse Haruko.
- Zona Finale! - disse la Kimura, e il tiro venne rinchiuso in una cupola oscura, mentre la Melodia Finale cercò di rallentarlo; ma il tiro passò ugualmente.
- Brave ragazze. - si complimentò Yami con Sayaka e Luna.
- Devo ammetterlo! Queste nuove tecniche sono fantastiche! Ma ora: Danza del Vento! - disse la Yoshino che, con un turbine di vento, prese il pallone alla Kimura, e generò dei vortici che spazzarono via lei, la Green e Haruko.
- Inseguiamola! - disse la Miji cominciando a rincorrere Sayaka, seguita a ruota dalle altre.
 
- Lancia Infuocata! - Alexia calciò il pallone in direzione della porta mentre i giocatori-ombra venivano bruciati e il fuoco che avvolgeva la palla assunse la forma di una lancia.
- Vortice Angelico Livello 4! - gridò Raksha e il pallone venne avvolto dal vento finchè l’aura infuocata non sparì e il pallone venne riportato ai piedi della Puri.
- Complimenti Raksha. Sei migliorata! - si congratulò Alexia con la sua compagna.
- Grazie, ma anche tu sei da meno. Sei molto più forte! Alla finale non ci batteranno! - affermò l’altra.
- Puoi scommetterci! - disse l’altra, come per rafforzare le parole della Puri.
 
 
Intanto nella stanza sotterranea…
- Le ragazze hanno interiorizzato in fretta i miglioramenti ottenuti grazie alle Odi. Sono stupita. - disse Nori, mentre osservava l’allenamento insieme alla sorella grazie ad un portale.
- Anch’io sono rimasta colpita, nonostante tutti i problemi che hanno avuto durante il torneo dentro e fuori dalle partite hanno avuto la forza di andare avanti. Spero che nella finale diano il meglio di loro. - disse Marina.
Per le ragazze la finale si avvicinava, ma non erano le uniche che si sono preparate nel modo migliore.
 
 
Angolo di Emy
Come avevo già detto, la finale ci sarà tra un po’. Qui inoltre si scopre un’altra cosa riguardo alle Odi, ovvero hanno permesso alle ragazze di ottenere nuovi poteri o potenziare quelli che avevano già.
Nel prossimo capitolo, ci sposteremo ad osservare l’Inazuma e cosa decideranno di fare contro le Dark Angels.
Grazie  a chi recensisce e segue.
Baci
Emy

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Capitolo 32
*** Problemi prima della finale ***


 La Inazuma aveva scelto semplicemente di potenziare le tecniche che possedevano, solo qualcuno ne stava sperimentando di nuove:
 
Devo riuscire a perfezionare la Parata Suprema. Sicuramente le ragazze si staranno allenando per diventare più forti, ed è ciò che devo fare anch’io:
- Hayden tira! -
- Va bene! Tormenta Glaciale Livello 3!
- Parata Suprema! -
Niente da fare: il tiro entrò col risultato di congelare anche la porta.
- Dai capitano impegnati di più altrimenti non mi diverto! - lo canzonò il rosa dei Froste.
- Lo so. Lo so. Stò solo pensando a come parare i tiri delle Dark Angels: loro saranno diventate molto più forti e domani è la finale. Non dobbiamo permetterci errori. - gli rispose Mark.
- E va bene! Ma quanta tensione. Tormenta Glaciale Livello 3! - un altro tiro partì in direzione della porta.
- Parata Suprema Livello 2! - e il tiro, anche se con molta fatica, venne parato.
- Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta! EVVIVAAA!!! - Evans cominciò a saltellare per la felicità, ma Hayden continuava a chiedersi:
- In fondo ha solo parato un tiro. Non vedo il motivo per cui debba essere così felice. Ma che gli prende ogni volta? -
- Atsuya, fa sempre così quando riesce a migliorare. Piuttosto, ti vedo distratto ultimamente. Non starai pensando ad una delle ragazze? - disse Nathan.
Il rosa arrossì impercettibilmente e pensò:
-In effetti… non riesco a togliermi di testa Alexia Black. Alt, un momento… -
- Come mai me lo chiedi? Non è che sei tu a pensarci? - gli chiese Atsuya.
- Se lui stà pensando ad una delle Dark Angels, io non riesco a non pensare a Diana. Ma che mi prende? Proprio durante gli allenamenti della finale mi deve tornare in mente quella ragazza!? Solo perché ha fatto molto per Mark e lei e le sue compagne ci hanno aiutati contro gli Angeli e i Diavoli, non devo farmi influenzare! -
 
- Quei due non sembrano messi molto bene. Sono diventati più rossi dei capelli di Xavier. - osservò Shawn, mentre guardava il fratello e Swfit che stavano aiutando il portiere ad allenarsi.
- Se è per questo nemmeno tu e Darren siete messi molto bene. Non è il momento di pensarci. Forza, dobbiamo riprovare il Fuoco Incrociato. - lo informò Axel.
- Fuoco Incrociato Evoluzione! - il tiro si diresse a gran velocità verso la porta lasciando dietro di sé scie di fuoco e ghiaccio.
- Mano di Forza Livello 2! - si inginocchiò e dalla sua schiena uscì un demone viola che cercò di parare il pallone con due mani disposte verticalmente, ma il tiro, sebbene ad un certo punto si stesse indebolendo passò.
- Ma che vi prende ad entrambi? Oggi non siete concentrati come dovreste essere. - li rimproverò l’attaccante di fuoco.
 
- Oggi tutti non sono concentrati come al solito. - commentò Foster.
- Xavier, pensaci. Tra pochi giorni c’è la finale. - gli disse Greenway.
- Appunto per questo: dovrebbero impegnarsi di più! Sono tutti distratti da qualcosa. Ma non ho ancora capito da cosa. -
- Io per la verità so a cosa gli altri stanno pensando, ma è meglio che non lo dica a Xavier anche perché inizierebbe a bombardarmi di domande: strano che non abbia capito che qualcuno di noi continua a pensare alle Dark Angels: io ad una in particolare, l’ho vista solo una volta però: sarà stato quello che chiamerebbero un “colpo di fulmine”, anche se non ci ho mai creduto molto. - ecco cosa il verde continuava a ripetersi da qualche ora.
 
- Pronti ragazzi? Proviamolo un’altra volta! - disse Jude richiamando Samford e Stonewall.
- Va bene. - disse l’argenteo.
- Forza! Pinguino Imperatore n°3! Livello 2! - i tre saltarono, mentre Sharp evocò dei pinguini di colore viola che cominciarono a ruotare intorno alla palla assieme ai tre giocatori che diedero energia alla palla, mandandola in porta.
Ma il tiro, chissà perché, dava l’impressione di essere diventato più debole.
- Ma che è successo? - si chiese David.
La risposta solo gli altri due la sapevano. Jude e Caleb non riuscivano a togliersi di testa due delle Dark Angels, ma non dovevano pensarci in quel momento: la finale si stava avvicinando e non c’era spazio per chi si distraeva.
 
A quanto pare l’allenatore Trevis si accorse che molti non erano concentrati durante gli allenamenti. Così:
- Basta così. - disse.
- Ma Mister abbiamo iniziato solo da poche ore! - ribatté Mark.
- Lo so bene, ma nello stato in cui vi trovate non riuscireste ad allenarvi nemmeno per una partita normale. Riprenderemo domani e spero che, per allora abbiate rimesso la testa a posto. - detto questo se ne andò.
E i ragazzi tornarono alla loro sede.
- Ma che ci prende? Come mai non riusciamo ad allenarci come si deve. - continuava a chiedersi Evans.
 
Intanto a Villa Nocturn…
- Come mai sei qui Diana? Non dovresti essere ad allenarti con noi altre? Wow, strano che ti dica io queste cose. - disse Amy che aveva raggiunto la Raven in riva al lago.
- Infatti. - semplicemente Diana.
- Che cosa? - le chiese nuovamente Amy.
- Infatti: di solito sono io a dirti queste cose. Ma tornando alla tua domanda: guarda tu stessa. - disse la Raven mostrando il suo specchio all’amica.
Ma Amy si sorprese quando vide che lo specchio mostrava i ragazzi dell’Inazuma Japan:
- Ma Diana credevo che solo chi possedeva l’aura zaffira poteva essere visto dallo specchio. - le disse l’attaccante ricordandosi del piano di Diana per far parlare il nonno di Mark.
- Infatti. Ma loro hanno passato parecchio tempo con noi, quindi… - disse Diana, ma appena capì che cosa intendeva l’amica, Amy continuò il suo discorso:
- Senza volerlo gli abbiamo “attaccato” la nostra aura. -
- Esatto, ma non si concentrano durante gli allenamenti. Così sarà troppo facile per noi vincere. - disse il capitano delle Dark Angels.
- Vedrai durante la partita glielo faremo capire. - disse Amy.
- Credimi. Non vedo l’ora che accada. - disse la Raven.
 
 
Angolo di Emy
I ragazzi non riescono a togliersi dalla testa le Dark Angels e per loro sarà un problema se non si danno una svegliata.
Vedremo come se la caveranno durante l’ultima partita.
Grazie a chi recensisce e segue.
Bacioni
Emy

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Capitolo 33
*** L'ultima partita: Dark Angels vs Inazuma Japan (parte 1) ***


 Il giorno della partita era arrivato…
Le ragazze si stavano dirigendo allo stadio, quando una mano, appartenente a chissà chi andò a posarsi sulla spalla di Sayaka; lei non urlò, sussultò soltanto, ma bastò a far voltare le altre in direzione della loro amica e indovinate chi trovarono: Victor Garcia dei Red Matador, Mac Robingo del Regno, Pierre Godin dei Rose Griffon ed Hector Helio dei Piccoli Giganti.
- Victor, devi smetterla di arrivarmi dietro le spalle. È già la seconda volta che accade! Mi farai venire un infarto! - disse la Yoshino, prima con un tono ancora sorpreso per lo spavento, ma che divenne pieno di irritazione in seguito.
- Che cosa ci fate voi qui? - chiese Diana.
- E ce lo chiedete anche. Siamo venuti per darvi il nostro appoggio. Dopotutto ve lo avevamo detto prima delle sfide contro gli Angeli e i Diavoli che saremo rimasti per sostenervi. - s’intromise Robingo.
- Grazie ragazzi! - li ringraziò la Raven con un sorriso sulle labbra.
- Allora buona fortuna ragazze! Vogliamo vedere il meglio di voi in questa partita. - disse semplicemente Godin.
I quattro si avviarono verso lo stadio, ma Helio si trattenne un attimo di più per dire una cosa a Diana:
- Diana, per quello che è successo alla semifinale tra Giappone e Cotarl… mi volevo scusare per la “scenata” che ho fatto. Mi dispiace, io e Nelly ti abbiamo giudicato troppo in fretta. - gli disse il portiere dei Piccoli Giganti.
- Come fai a sapere di quello che… - prima che la Raven terminasse la frase, Hector le disse:
- Me lo hanno detto le ragazze. - Diana rivolse uno sguardo alle sue compagne, per poi posarlo di nuovo sul portiere.
- Grazie, ma aspetto le scuse anche da Nelly, quindi avvertila da parte mia per favore. - le disse lei, per poi aggiungere:
- è meglio che andiamo: noi abbiamo una partita da vincere. -
- Questo lo so. Buona fortuna ragazze. - disse Rococo, prima di aver schioccato un bacio sulla guancia a Diana, e raggiungere gli altri giocatori del Girone B.
- Uh, uh. Il nostro capitano ha un altro spasimante. Chissà che cosa penserà il difensore n°2 dell’Inazuma Japan. Come si chiama? Ah sì, Natha Swift. Ho indovinato? - disse Aka.
- Aka, che pettegola che sei. - la riprese Luna.
- Andiamo, come ho detto prima, abbiamo una finale da vincere. - disse la Raven, ricomponendosi.
Così le ragazze ricominciarono a camminare verso lo stadio della finale.
 
All’inizio della partita…
- Benvenuti alla finale tra la rappresentativa di Liocott, le Dark Angels, rimaste imbattute dall’inizio del torneo, e la rappresentativa del Giappone, l’Inazuma Japan. Speriamo che le squadre sappiano dare il meglio come hanno sempre dimostrato fino ad ora. - disse il cronista.
 
Dalle Dark Angels…
- Li vedo distratti. Che cosa avranno? - si chiese Sayaka, ma la Raven la sentì ugualmente e le rispose:
- Sono distratti e confusi, ma anche se lo sono non dobbiamo abbassare la guardia. -
- Infatti: noi giocheremo come abbiamo sempre fatto. Vinceremo in ogni caso. - affermò Amy.
- Forza. Dobbiamo andare. - disse il capitano delle Dark Angels alle sue compagne.
Le squadre si posizionarono e la partita iniziò col calcio d’inizio della rappresentativa di Liocott.
- Passiamo subito ai fatti! Death Dribbling! - Amy venne avvolta da un’aura oscura che le permise di sfrecciare tra gli avversari e ritrovarsi davanti alla porta.
- Ti fermeremo! - disse Stoutberg.
- Non ti permetteremo di passare! - aggiunse Banian.
- Io ho dei dubbi in proposito! Haruko ora! - gridò l’attaccante.
- Ci sono! Melodia Finale! - nelle mani della Miji comparve un’arpa e lei si mise a suonarla rallentando gli avversari che si piegarono in due poiché quella musica è dannosa per chiunque non sia uno dei suoi compagni: infatti i due difensori si inginocchiarono.
- Che vi dicevo? E ora a noi due Mark! Yami, Shin, venite! - le chiamò l’attaccante.
- Arriviamo! - dissero all’unisono le altre.
Amy alza la palla, mentre la Kimura e la Aizawa saltano.; la palla inizia a splendere di una luce rosso sangue, Amy la calcia con una rovesciata, mentre Yami e Shin la colpiscono al volo, facendola diventare una mazza chiodata oscura contornata da un’aura maligna che volò verso la porta difesa da Evans.
- Mano… - neanche il tempo di preparare la sua tecnica che la palla entrò in rete.
- Cos’era quella una nuova tecnica? - si domandava il portiere giapponese.
- Quello era il nostro Colpo Micidiale. Noi siamo migliorate nel periodo tra la vostra partita contro il Cotarl, ma per quanto riguarda voi non mi pare che la cosa sia reciproca. Che vi stà succedendo? - disse l’attaccante delle Dark Angels, per poi tornare nella sua metà campo insieme alle compagne.
La partita era ricominciata e Axel Blaze si stava dirigendo nella metà campo avversaria, non sapendo che Diana aveva detto alle sue compagne di non fermarlo usando i suoi poteri mentali, quando:
- Muro di Liane! - disse la Green e recuperò la palla, ma Jude Sharp le stava venendo addosso per recuperarla.
- Tua Sayaka! - Luna passò la palla alla Yoshino, ma a lei vennero incontro Hayden Froste, Jordan Greenwat, ma anche per loro c’era una sorpresina:
- Danza del Vento! - disse Sayaka, e grazie ad un rapidissimo movimento rotatorio, dribblò i tre, ma racchiudendo anche la forza del vento, generò dei vortici che spazzarono via i suoi avversari.
- Tua Sasha. - la palla venne passata alla Bianchi.
- Bene. Falci Zaffire! - le mani di Sasha si circondarono di un’aura blu che prese la forma di una falce per ogni mano e la Bianchi usò quelle falci per creare delle lame di energia che colpirono gli avversari.
- Scatta Raksha! - Sasha passò a sua volta la palla alla Puri, e quest’ultima scartò gli avversari con una velocità incredibile.
- Tua Diana! Mandala in porta! - la palla andò alla Raven che si ritrovò solo davanti a Mark.
- Il pezzo forte l’ho tenuto in serbo per voi! - disse Diana e dietro di lei comparvero due ali nere e dalle mani si generarono due cicloni. Le ali avvolsero Diana che si ritrovò in aria dopo aver calciato la palla, la forza del vento dei due vortici venne racchiusa nella palla mentre Diana con una rovesciata la mandò in direzione della porta, mentre il pallone lasciava dietro di sé una scia di piume nere le quali andarono a posarsi sui giocatori giapponesi rendendoli incapaci di muoversi.
- Preparati! Questa è la Tempesta di Piume! Livello 5! -
- Parata Suprema Livello 3! - disse Endou, e dietro di lui si materializzò un’aura demoniaca che cercò di parare il pallone con le mani disposte orizzontalmente, ma niente da fare: il tiro entrò ugualmente; 2 - 0 per le Dark Angels.
- Endou, ma guarda come vi siete ridotti: non riuscite a concentrarvi e le nostre tecniche bastano a sopraffarvi. Non vi riconosco più: se avete dei problemi li risolverete fuori dal campo di gioco, ma durante la partita bisogna solo pensare a giocare e a vincere. - disse Diana, ma il portiere dell’Inazuma presto attenzione al discorso della Raven, ma venne distratto all’ultimo momento da un particolare: la maschera del corvo che portava la ragazza.
- Diana… la tua maschera… - disse lui, poi il capitano delle Dark Angels toccò la sua maschera dove erano ben evidenti delle spaccature.
E poco dopo la maschera si ruppe, sbriciolandosi e rivelando il bel viso di Diana: il volto di una persona saggia, ma ispirava anche una certa dolcezza.
- Ora tu e gli altri scoprirete la mia vera potenza. - disse loro la Raven.
Il resto del secondo tempo, non fu diverso dal primo: le ragazze dominavano il campo da gioco.
 
Durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo…
- Così è questo il tuo aspetto senza la maschera, ma come mai non te la sei tolta prima? - chiese Amy.
- Sì, il mio vero aspetto è questo, ma non ho potuto togliermela prima. Dovevo superare una debolezza che ha caratterizzato da sempre la guerra tra Angeli e Diavoli: mettere da parte la possibilità di vittoria, per aiutare un compagno e fargli capire i suoi errori. I Neutri lo avevano capito, ma questa maschera era stata creata sia da Angeli che da Demoni quando la Guerra tra i miei antenati e gli Angeli era ancora in corso, altrimenti non avrebbe avuto effetto. Ma ora che questa debolezza è superata, sono libera e lo sono anche i miei poteri. Spero solo che i ragazzi dell’Inazuma abbiano capito il significato delle mie parole. Vincere così non ha senso. - concluse Diana.
 
Dall’Inazuma Japan…
- Ragazzi, Diana ha ragione: i nostri problemi li dobbiamo risolvere fuori dal campo da calcio! Qui dobbiamo pensare solo a vincere! Forza! Andiamo e vinciamo questa finale! - disse Endou e ottenne come risposta un coro di “sì”.
 
Il secondo tempo era iniziato, e la Inazuma si rivelò subito molto propositiva, riuscì a penetrare nella metà campo delle Dark Angels.
- Ora cominciamo a divertirci. - pensò la Raven, mentre correva verso Hayden Froste per rubargli la palla.
La vera partita era appena iniziata.
 
 
Angolo di Emy
Il primo tempo è stato disastroso per i ragazzi: si sono fatti segnare due volte!
E la maschera di Diana si è rotta.
Ma nel prossimo capitolo vedremo come finiranno le cose, ma sono indecisa sul finale:
- Far vincere le ragazze.
- Far vincere l’Inazuma.
Su questo accetto suggerimenti, perché proprio non so come andare avanti.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci e abbracci
Emy
 

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Capitolo 34
*** L'ultima partita: Dark Angels vs Inazuma Japan (parte 2) ***


 - Shawn, Xavier, mandatela dentro! - Blaze passò la palla all’argenteo, poi lui e il rosso si circondarono di un’aura, e, quando il pallone si alzò, lo seguirono andando a formare una molecola di DNA con le aure che andò a ricoprire ed energizzare il pallone. Infine i due lo calciarono verso la porta difesa da Ilary.
- Cancello Terrestre Livello 2! - dietro la White si materializzò un’aura dorata e poi un cancello dorato: il pallone sarebbe dovuto entrare, e poi tornare nelle mani della White, ma passò: 2 - 1 per le Dark Angels.
- Mi sono fatta segnare: non accadrà una seconda volta. Quella era l’Aurora. - disse fra sé Ilary.
- Ora ragazze. - disse Diana e le altre marcarono i giocatori dell’Inazuma, non intenzionate a lasciarli passare, mentre la Raven si dirigeva verso la porta avversaria.
- Ora che non ho più quella maschera non mi fermerai Mark! Tempesta di Piume Livello Finale! - disse Diana, mentre il pallone si dirigeva verso la porta, e come per la prima volta passò nonostante Evans fosse riuscito ad evolvere la sua tecnica nella Mano Suprema Livello 4: 3 - 1 per le Dark Angels.
- Ragazzi, usiamo la tattica Oltre il Cielo! - disse Hayden e i ragazzi si fecero strada nella metà campo avversaria, nonostante gli svariati tentativi delle ragazze di rubare loro la palla, ma a mezz’aria sembrava più difficile.
Infine i giapponesi passarono di nuovo, e stavolta toccò a Jude, David e Caleb tirare:
- Pinguino Imperatore n°3 Livello 3! - e la palla si diresse verso la porta.
- Cancello Terrestre Livello 3! - e per la seconda volta, Ilary fallì: 3 - 2 per le Dark Angels.
- Ma come fanno ad avere tutta questa potenza? - si domandava la White continuando a guardare le sue mani, o meglio i guanti che erano quasi bruciati a causa della potenza del tiro.
Quello che la White non sapeva era che Jude, voleva tirare di nuovo, ma non col Pinguino Imperatore, con una nuova tecnica:
- Xavier, Shawn, venite! Usiamo il Grande Fuoco! - li chiamò il regista dell’Inazuma e subito i due lo raggiunsero.
Sharp e Froste saltarono, mentre Foster tira la palla che si ferma a mezz’aria accumulando energia cosmica. Subito dopo, Shawn eseguì un cross per Jude, che con una tallonata, rimandò la palla verso il basso. La palla si fermò ed esplose di energia, dopodiché i tre la colpirono contemporaneamente, liberando un’energia gigantesca, che accompagnò la palla in porta.
- Cancello Terrestre! Livello 4! Ma come? Nooooo!!!!! - disse Ilary evocando il cancello dorato, ma il colpo era troppo forte che distrusse il cancello prima che potesse aprirsi: 3 - 3.
Triplice fischio dell’arbitro.
 
- Visto che le squadre sono pari, saremo costretti a giocare i supplementari. Ma ricorreremo alle regole speciali del torneo: la prima squadra che farà un goal a vincere, la partita si fermerà lì. - annunciò il cronista; non ebbe tempo di dire altro anche perché i supplementari cominciarono poco dopo: quei tempi supplementari furono molto combattuti, come non lo era stata nessun’altra partita del torneo, finché:
- Usiamo ancora Oltre il Cielo. - disse Axel, ma stavolta:
- Eh no, non vi permetteremo di passare! Wind Wall! - disse Sayaka, e creò un muro di vento, ma quei vortici, al posto di fermare il tiro, spazzarono via Blaze e il rosa dei Froste, mentre la palla andò ai piedi di Luna.
- Invisibilità Verde! - disse lei e, con un vortice di vento, scomparve nonostante la palla rimase visibile.
- Tua Diana! - disse la Green, mentre Haruko bloccò i giocatori dell’Inazuma con la sua Paralisi Oscura.
- Tempesta di Piume! Livello Finale! - disse la Raven.
- Mano Suprema! Livello 5! - e la tecnica, anche se con molta fatica, e col risultato di bruciare i guanti di Mark, fermò il tiro.
- Ma come… - Diana era rimasta paralizzata per quello che era appena successo, mentre la Miji, non riuscendo più a fermare gli altri giocatori, annullò l’effetto della sua tecnica.
Intanto, Xavier si trovava solo davanti a Ilary: il rosso compì un salto altissimo fino a raggiungere lo spazio. Successivamente, con una piroetta, calciò il pallone, rilasciando una pioggia di stelle verso la porta avversaria:
- Trampolino Celeste! Livello 5! - disse Foster.
- Cancello Terrestre! Livello 5!  nonostante la tecnica della White, il tiro riuscì a passare.
Fischio dell’arbitro.
La partita era finita: l’Inazuma aveva vinto.
- Non è possibile… abbiamo perso… - Diana era rimasta a guardare prima la porta difesa da Ilary, e poi il tabellone col punteggio, pensando che non poteva essere vero: purtroppo lo era, avevano perso.
- Diana… - la chiamò Amy, dietro di lei c’erano le sue compagne.
- Mi dispiace ragazze, se non fosse stato per il mio errore, avremo vinto. - si scusò Diana.
- Diana, non devi dispiacerti. Abbiamo perso, è vero, ma se è successo è colpa di tutte: e poi guarda come siamo messe adesso, al nostro arrivo su Liocott, non ci sopportavamo nemmeno un po’, per chi più per chi meno, c’era sempre un motivo per una discussione che sarebbe potuta finire con un litigio; adesso invece siamo più unite sia come squadra che come amiche. - aggiunse Sayaka.
Intanto Aka, seduta in panchina, le raggiunse, dicendo:
- In fondo anche questa si può considerare una vittoria, no? -
Diana guardò le sue compagne, poi l’Inazuma e poi di nuovo le sue compagne.
- Forse avete ragione voi. Grazie amiche mie. - le ragazze si abbracciarono, mentre l’Inazuma si godeva gli applausi del pubblico.
Il torneo, così come la finale, era finito…
 
 
Angolo di Emy
La finale è finita, ma purtroppo le ragazze hanno perso: l’Inazuma ha vinto, ma ripensate all’inizio della long, le Dark Angels non si sopportavano nemmeno, ma da quando ognuna ha raccontato la propria storia ad un’altra e con tutte le avventure che hanno passato, si sono rese conto che la loro “vittoria” era quella di essere diventate più unite, sia come squadra che come amiche.
Anche questa si può considerare un buon risultato no?
Ma la storia non è ancora finita, il prossimo capitolo sarà l’epilogo, spero che lo leggerete ugualmente.
Grazie a chi recensisce e segue.
Bacioni
Emy

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Capitolo 35
*** Epilogo: cosa accadrà alla festa di fine torneo ***


 Era mattina: Diana stava suonando l’Ode al Cielo con la sua ocarina. L’ultima volta che lo avrebbe fatto in riva al lago, l’ultima volta a Villa Nocturn, l’ultima volta sull’Isola di Liocott: esatto, quello era l’ultimo giorno su quell’isola, per tutte le squadre.
Stava continuando a suonare, mentre il sole si stava alzando per vedere per l’ultima volta i ragazzi e le ragazze che si sono affrontati durante il torneo; era tutto tranquillo fino a quando una mano si posò sulla spalla della ragazza, e lei smise subito di suonare:
- Perché hai smesso di suonare? - chiese un ragazzo dai capelli turchesi e dagli occhi color nocciola.
- E tu perché sei venuto qui? - domandò la ragazza.
- Perché Mark mi ha chiesto di farvi avere questo. - detto questo, le porse una busta bianca col simbolo dell’Inazuma Japan: - E anche perché volevo rivederti. - aggiunse schioccandole un bacio sulla guancia.
- Che cosa c’è scritto? - gli chiese la Raven, con un lieve rossore sulle guancie.
- Meglio che tu la apra quando ci saranno anche le altre. - rispose lui.
Il difensore-centrocampista fece per andarsene, senza dare tempo all’altra di salutarlo.
 
Nella villa… le ragazze stavano facendo colazione quando…
- Ehi Diana, che cos’hai lì? - le chiese Aka, guardando la busta che il loro capitano aveva tra le mani.
- Non lo so. Stamattina è venuto qui Swift e me l’ha consegnata. Ha detto che era meglio aprirla quando c’eravate anche voi. - spiegò lei.
- E tu ovviamente hai ascoltato il tuo turchese, eh? - chiese Amy con una punta di malizia nella voce.
- AMY! Ma ti sembrano domande da fare!? - la riprese Diana più rossa che mai.
- Capitano, è inutile che parli così. Ormai tutte hanno capito che quello ti piace. Non lo vuoi ammettere. - le disse Sayaka.
- Hanno ragione: non finirai da nessuna parte se continui a negarlo. - aggiunse Haruko.
- Sarà anche così, ma se non erro Diana non è l’unica ad essersi presa una cotta. Non è vero? - disse Amy.
Alcune delle ragazze arrossirono, ma non era quello il momento di pensarci: dovevano leggere il contenuto della lettera.
- Basta! Diana, leggi il messaggio nella busta. - disse Alexia.
Ragazze, visto che il torneo è finito, abbiamo deciso di fare una festa nella parte giapponese dell’isola.
Ci saranno anche le altre squadre che hanno partecipato al FFI.
 Spero che decidiate di venire.
 A stasera.”
- Potremo anche andare. Tanto non abbiamo di meglio da fare. - disse Amy.
- Sempre gentile tu… eh? - la riprese Sasha.
- Comunque hai ragione Amy. Dopotutto hanno invitato anche le altre squadre. - disse Yami.
 
Quella sera le ragazze si diressero agli alloggi dei giocatori giapponesi, dove trovarono anche le altre squadre.
All’inizio, a causa di un certo portiere giapponese di conoscenza di tutti i presenti, la festa iniziò subito con una partita di calcio tra i migliori delle squadre del girone A e del girone B. ( Che cos’altro ci si poteva aspettare da quel calcio dipendente? )
Alla fine la partita finì con un pareggio: 3 - 3.
Dopo la partita però era stato preparato anche del cibo, e ognuna delle altre squadre aveva portato una specialità del proprio paese, ma c’era chi, come qualcuna delle ragazze, che si era portata dietro uno strumento musicale.
 
- Ti sei messa a suonare anche stavolta, eh? - chiese una voce alle spalle della Raven.
- E tu come hai fatto a trovarmi? - gli domandò lei.
- Me lo hanno detto le altre. - rispose semplicemente lui.
- Avevo detto loro di non dirlo a nessuno. - gli rispose lei a sua volta.
I due si trovavano sulla spiaggia, poco lontano dalla sede dell’Inazuma Japan.
- Me lo hanno detto e mi hanno detto anche un’altra cosa. -
- E quale sarebbe questa altra cosa? -
Lui si sedette vicino a lei e le schioccò un bacio sulla guancia.
- Che io ti piaccio. -
- Posso dire la stessa cosa. - stavolta fu Diana a baciarlo, ma appena si staccarono, il turchese la abbracciò.
- Se questo è un sogno, non svegliatemi. - pensò lei.
 
Poco lontano da dove si trovavano Diana e Nathan…
Sayaka li stava guardando quando qualcuno la chiamò:
- Ti piaceva vero? - chiese una voce alle sue spalle.
La Yoshino si voltò, incrociando lo sguardo con quello del ragazzo che la aveva tanto ammaliata: Jordan Greenway.
- Devo ammetterlo: all’inizio un po’ mi piaceva, ma dopo un po’ mi accorsi che anche per lei era lo stesso. Solo poche settimane fa, mi sono resa conto che la mia era stata un’infatuazione nulla di più. E poi adesso ho qualcun altro per la testa. - ammise Sayaka avvicinandosi al verde.
- E chi sarebbe? - chiese lui.
- Proprio non lo immagini. - fu l’unica frase che disse per poggiare le sue labbra su quelle del verde. Si staccò subito dopo, e dopo aver regalato un sorriso al centrocampista, i due tornarono alla sede dell’Inazuma.
 
 
Intanto… fuori dalla sede…
- Sei brava a suonare. - disse una voce proveniente a destra di Raksha.
La ragazza, intenta a suonare la sua chitarra classica, smise subito e si ritrovò davanti un volto pallido dagli occhi e capelli d’argento: Shawn Froste, il quale si sedette sulla panchina vicino alla Puri.
- Grazie, ma sei l’unico che lo sa. Non l’ho mai detto nemmeno alle altre ragazze. - disse Raksha sorridendo, per poi posare la sua chitarra per terra e avvicinarsi ancora di più all’albino, dicendo:
- Ma c’è qualcosa o meglio, qualcuno, che mi piace molto e che mi farebbe sentire più felice di quando suono la chitarra. -
- E chi sarebbe? - chiese lui, con un rossore evidente sulle gote pallide.
Forse sapeva già la risposta.
Infatti, la ragazza si avvicinò e gli schioccò un bacio sulla guancia, facendo arrossire ancora di più l’altro. Ora Raksha avrebbe suonato una nuova melodia: quella della sua storia d’amore con Fubuki.
 
 
Intanto Hayden stava cercando il fratello per chiedergli una cosa, ma quando vide che non era più alla festa, uscì per cercarlo. Appena uscito però…
Vide Shawn che stava guardando con un evidente sorriso la Neutra, mentre lei stava suonando la chitarra; stava per andare da loro, ma qualcuno lo prese per un braccio tirandolo indietro. Il rosa dei Froste vide che la persona che lo aveva preso per il braccio era la ragazza a cui pensava da settimane: Alexia Black.
Il ragazzo sentiva le guancie andargli a fuoco, ma anche la ragazza davanti a lui non era indifferente:
- Non volevi di certo andare a interromperli? - gli disse lei.
- Quindi tu lo sapevi… - fu l’unica cosa che riuscì a dire il ragazzo.
- Sì, da un pezzo… strano che tu non te ne sia accorto… scommetto che non ti accorgeresti nemmeno se piaci a qualcuno. - rispose lei pensando che l’altro ci arrivava.
- Perché piaccio a qualcuno? -
- Uff… - fu l’unica cosa che disse lei, per poi tornare dalle compagne. Poco dopo che se ne fosse andata, il rosa venne colpito da una luce divina:
- Alt! Forse ero io quello di cui parlava… - quando si accorse che la ragazza non era più lì, cercò di chiamarla:
- Ehi Alexia, aspetta! -
 
Non molto lontano, Yami stava guardando da lontano Raksha e Shawn con una putna di gelosia negli occhi.
- Come mai sei qui fuori? - le chiese Axel, spuntato da chissà dove dietro di lei.
La Kimura indicò l’amica e l’argenteo con un cenno del capo.
- Ah, ora capisco. Il mio amico ti piaceva vero? - le domandò lui.
- Sì, lo devo ammettere. Mi sono accorta da tempo però che lei lo ama davvero. La mia è stata una cosiddetta “cotta passeggera” o come caspita si potrebbe chiamare. Ma non ho intenzione di rovinare la loro felicità: prima o poi troverò qualcun altro. Ora però torniamo alla festa. - disse la ragazza a Blaze, per poi prenderlo per mano e trascinarlo dentro la sede.
 
 
Intanto Ilary e Luna stavano uscendo dalla sede dei giocatori giapponesi, erano stanchissime: insomma erano tutti ancora a ballare ed era tarda notte, considerando che per allenarsi, le Gemelle Neutre le facevano alzare all’alba…
Le due si separarono, ma Jude Sharp, uscito per una sosta e anche perché aveva visto che la Green era uscita, la seguì. La trovò vicino alla spiaggia, seduta sull’erba.
- Come mai sei qui? - le chiese lui.
- Sono solo un po’ stanca. - rispose lei, per poi continuare: - E poi volevo stare un po’ tranquilla: insomma, andiamo avanti così da questo pomeriggio! -
Il ragazzo la prese alla sprovvista baciandola sulla guancia e la Green arrossì di brutto.
- Perché l’hai fatto!? - gli chiese lei imbarazzata. Non si aspettava di certo che la baciasse: Diana le aveva sempre detto che gli occhi erano gli specchi dell’anima, ed effettivamente aveva ragione, ma quelli del regista dell’Inazuma era sempre coperti da quegli occhiali da aviatore e di lui non era mai riuscita a capire nulla.
- Secondo te? - gli disse lui baciandola di nuovo.
Luna era sicura che quel ragazzo non sarebbe mai riuscita a capirlo, ma forse… era meglio così, o almeno questo era quello che pensava la Green.
Nessuno dei due sapeva che Sasha la stava guardando:
- è felice: meglio per lei. - pensò la Bianchi, mentre una lacrima scivolava lenta sul suo volto.
Non si accorse che dietro di lei erano comparsi suo fratello assieme ad Amy.
- Vi siete divertiti alla festa? - chiese Sasha.
- Sì, e avremo giusto un annuncio da farti. - disse la sua compagna di squadra.
- E quale sarebbe? - domandò loro la Bianchi con una punta di curiosità nella voce.
- Semplice: ci siamo fidanzati. - le rispose la sua amica con un sorriso, per la prima volta, senza malizia sul volto.
- Sono contenta per voi. - disse Sasha: era felice sì per il fidanzamento della sua amica col fratello, ma era altrettanto triste per ciò che aveva visto prima.
- Non mi sembri molto contenta. - le disse l’altra.
- Sì, per voi sono felice, ma sono triste per un’altra cosa. - le rispose la Bianchi.
- Ragazze torniamo alla festa. Oggi è un giorno speciale e non voglio vedere né mia sorella né la mia ragazza tristi per qualcosa. - disse il capitano della Orfeo, e le due si fecero scappare una risata.
- Ha ragione: oggi non dovrei essere triste. Sono sicura che prima o poi troverò qualcun altro. Intanto Luna e Jude: vi auguro tanta felicità. Lo stesso vale per te fratellone: ma abbi molta pazienza con Amy. -
E i tre si avviarono verso la sede.
 
 
Intanto che lei e Luna erano uscite, Ilary si diresse verso la spiaggia.
Guardare la Luna e le stelle la rilassava: purtroppo un certo capitano della squadra americana non glielo avrebbe permesso.
- Perché sei andata via dalla festa? - le chiese Kruger.
- Ero un po’ stanca; tutto qui. Tu piuttosto, come mai sei venuto qui? -
- Ho visto che non eri più alla festa, e ti stavo cercando per dirti una cosa. - rispose l’americano.
- E cosa dovresti dirmi? - gli chiese lei morendo di curiosità.
- Questo. - le disse lui dandole un bacio leggero.
- Se è uno scherzo, per favore dimmelo. -
- E perché? Non mi credi? -
- Ehm… no. Non molto. -
- Se vuoi ti posso dare un’altra prova. - disse lui baciandola di nuovo.
- Ehi, guarda là. - gli sussurrò Ilary.
Lei e l’americano guardarono in quella direzione e videro Diana e Nathan abbracciati.
- Che ne dici di seguire il loro esempio? - le domandò Mark.
Lei annuì, per poi abbracciare di slancio l’altro:
- Se è un sogno, per favore, non pensate di svegliarmi. - pensò la White.
 
 
Intanto alla sede…
Darren stava seduto su una sedia, non aveva proprio voglia di ballare; si chiedeva ancora come mai Mark aveva avuto quest’idea: era la prima volta che non era d’accordo su qualcosa che il capitano dell’Inazuma faceva.
O quantomeno, cercava di stare tranquillo, fino a quando qualcuno non prese una sedia e si sedette vicino a lui.
- Come mai non vai a ballare come gli altri? È dall’inizio della testa che rimani qui. - gli fece notare Haruko, facendo scivolare la sua mano su quella dell’altro.
- Semplicemente non mi va. - le rispose semplicemente il portiere, ma doveva stare calmo: il solo fatto che le loro mani fossero a contatto lo stava mandando in iperventilazione; perché? Aveva scoperto da un paio di settimane di essersi preso una cotta per la Miji.
- E dai! - gli disse, continuando a stringere la mano del portiere.
- Non se ne parla Haruko. -
- E va bene. - disse lei; il portiere pensò che si fosse arresa, ma la ragazza lo tirò per un braccio e gli diede un bacio sulla guancia.
- P- perché l’hai fatto!? - disse lui preso alla sprovvista.
- Perche tu mi piaci. Per te non è la stessa cosa? Guarda che ho notato che arrossisci ogni volta che mi guardi, ti è successo anche prima quando ti ho preso la mano… - il tono della Miji, benché dolce, non ammetteva repliche, ma la Neutra non gli diede il tempo di parlare che lo portò nella sede a ballare.
Quel ragazzo sarebbe riuscita a farla andare di matto, ma credo che ad Haruko non dispiacesse.
 
 
- Guardateli. Non sono teneri? - chiese Shin, che stava chiacchierando con Robingo ed Hector da qualche minuto.
- Shin, sai dove è finita la tua amica? Quella che poco fa era qui con noi e di cui non mi ricordo il nome. - disse Robingo.
- Aka. E comunque no, non l’ho vista. È sparita. - rispose la Aizawa.
- Aspettate. Credo di averla vista. - disse Helio ai due che erano con lui: infatti la Matsuri si trovava nascosta sotto un tavolo.
- Aka, perché cavolo ti trovi lì sotto? - le chiese l’amica, spostando la tovaglia per vedere il volto dell’altra.
- Mi nascondo. Che domanda è questa!? - le rispose Aka.
- Ok, adesso vedi di darmi una risposta più sensata. - la riprese Shin.
- Ma è la verità: mi nascondo da Caleb. Sarà che mi piace quel ragazzo, ma se prova a comportarsi da maniaco con me… no, perché io stavo ballando, ma poi mi sono fermata un attimo. Allora lui mi è arrivato da dietro, io provai a difendermi usando la mia katana, quella che mi porto sempre appresso, ma non c’era: me la aveva presa lui per evitare che la usassi contro di lui. E ora mi stà cercando: quindi per favore… nascondetemi! - disse la Matsuri rifugiandosi dietro ai tre.
 
 
Dopo un po’ però tutti se ne dovettero andare, era l’alba ormai e i voli per i loro paesi non passavano ad ogni ora. Almeno tutte le squadre avevano passato l’ultimo giorno a Liocott insieme senza divisioni di squadre: il torneo era servito anche per unire questi paesi. Per la prima volta, erano davvero tutti uniti.
 
 
Angolo di Emy
Questa long purtroppo è finita, ma come si sa una fine rappresenta un nuovo inizio, quindi state tranquilli: non sarà l’ultima mia fic che leggerete.
Spero solo di non aver rovinato questa long scrivendo un finale come questo.
Innanzitutto, per avermi dato le vostre OC per questa storia, voglio ringraziare:
- Magic Flower.
- Light Blue.
- Bloody Comet (Gio)
- Karen Adnimel
- Ice Angel
- Lillina4ever
- Yami-chan
- Manga elevato 2 (Alessia)
- Debby-chan
- W_ Akatsuki
- Happy Sisters (Chia)
Grazie anche a chi ha recensito o anche solo chi ha deciso di leggere questa long.
Spero che questa long vi sia piaciuta.
Baci e abbracci
Emy
 

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