il buio della notte

di ziall
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** 1)Crazy or Crazy of him? ***
Capitolo 3: *** 2) la voglio ***



Capitolo 1
*** prologo ***



Prologo
Era un classico pomeriggio freddo e piovoso a Watton-at-Stone, e Charlotte era di ritorno verso casa. Camminava con la testa bassa, gli auricolari e un'ombrellino giallo, che stonava nella monotonia di quella strada.
Charlotte era il tipo di ragazza molto riservata, che se ne sta sempre in disparte, e che nonostante la sua bellezza, che non passava certamente inosservata, non si faceva avvicinare da nessuno a eccezione della sua migliore amica: Beth.
Ma lei non era una ragazza qualunque, riusciva ad ammutolire chiunque semplicemente guardandolo, i suoi occhi azzurri come l'oceano, incorniciati in quel visino d'angelo dalla pelle ambrata riuscivano a paralizzare chiunque; per questo motivo camminava spesso a testa bassa così che la frangia di quei lunghi capelli corvini le coprisse lo sguardo.
Il sole cominciava a calare e la pioggia si faceva sempre più fredda e scrosciante, le macchine sfrecciavano sull'acqua piovana accumulatasi sulla strada, così creando enormi pozze sul marciapiede.
Charlotte affrettò il passo, non voleva ritrovarsi faccia a faccia con la sua paura più grande: il buio.
All'improvviso però si ritrovò spiaccicata in una pozza, «Scusami non l'ho fatto apposta io stavo correndo e non ti avevo vista! Scusami scusami tanto!» il ragazzo le porse la mano per rialzarsi e lei l'afferrò un po' incerta, e si fece tirare su.
 Si ritrovarono uno di fronte all'altra e lui spostò un po' la testa verso destra, e si tirò giù il cappuccio della felpa mostrando una chioma rossa che faceva invidia al fuoco più ardente.
Fece per parlare ma dalla bocca non scaturì alcun rumore, sgranò semplicemente i suoi occhi azzurri.
Charlotte lo fissava un po' intimidita attraverso la frangetta, prese un respirone e disse allungando la mano «Ciao io sono Charlotte! Piacere!» lui scosse la testa per riprendersi dallo stupore e disse «Piacere mio, io sono Rupert!»e strinse la mano di Charlotte.
Lei stupita alzò so sguardo mostrando completamente il volto al ragazzo, e fece per andarsene, ma lui le afferrò il braccio e le disse «Non andare via guarda che mica ti mangio!» lei rise e lo guardò con un sorriso angelico, lui propose di andare a prendere una cioccolata calda per farsi perdonare dell'incidente e lei accettò.
I due entrarono nel bar che era dall'altra parte della strada, si misero a sedere in un tavolino e cominciarono a raccontare un po' di loro stessi sorseggiando la cioccolata, per la prima volta in vita sua Charlotte si sentì a suo agio con qualcuno che non fosse stata Beth.
Erano passate delle ore ed era buio ormai e  Charlotte doveva tornare immediatamente a casa, ma non ebbe il coraggio di uscire dal locale e si bloccò sulla soglia «ehi c'è qualcosa che non va?» domandò Rupert, lei fissando il ragazzo illuminato dalla fievole luce della lune rispose «io ho paura del buio. *fece una pausa* Puoi accompagnarmi a casa?» lui sorrise comprensivo e le porse la mano, lei però si attaccò al braccio.
I due si avviarono verso casa di lei, fecero la strada in silenzio, l'unica cosa  che si sentiva erano i denti di Charlotte che battevano freneticamente, quando rupert se ne accorse le accarezzò i capelli, e si fermò per metterle la sua felpa sulle spalle, restando così con una maglia di cotone a mezze maniche. Lei però non ci fece caso e si strinse nell'enorme felpa, e ripresero a camminare.
Arrivati sotto il portico di casa di Charlotte lei gli ridiede la felpa e disse «sono stata veramente bene con te. Grazie di tutto!» lui l'abbraccio e nell'orecchio le sussurrò teneramente un "grazie". Rupert la guardò e si allontanò sparendo così nel buio.


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È la mia prima ff
non è proprio il mio stile 
recensiteeeeeee
bacioni
#ziall

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Capitolo 2
*** 1)Crazy or Crazy of him? ***


1) Crazy or Crazy of Him?
«Beth non puoi capire! Lui è stato così dolce con me, e per la prima volta mi sono sentita... ok!» bisbigliò Charlotte all'amica, che rispose poco convinta «Io non lo so. Non mi convince questa storia, anzi non mi convince affatto. Nessuno è così gentile con te senza motivo! Questa storia non mi piace, non dare peso a quel ragazzo, poi non sai nemmeno se lo rivedrai mai!» Charlotte scocciata dalle parole dell'amica soffiò rumorosamente interrompendo la lezione di biologia «Signorina Charlotte, ha qualcosa da ridire?» disse il professore con tono sgradevolmente educato «No, mi scusi mr. Brown.» si scusò la ragazza rimettendosi a sedere e lasciando cadere la testa sulle braccia che erano incrociate sul banco.
La campanella di fine giornata però la fece sobbalzare la ragazza che nel mentre si era addormentata. 
«Ehi Char andiamo? È ora di andare a casa!» le ragazze uscirono dalla classe correndo, ma appena fuori quasi gli venne voglia di rientrare. 
Stava diluviando e nessuna delle due aveva l'ombrello con se. 
Le due però con coraggio affrontarono la pioggia tirandosi su i cappucci delle felpe.
fecero un pezzo di strada insieme finché non arrivarono all'incrocio davanti ai campi dove le due si divisero: Beth andò il centro-città mentre Char andò verso periferia dove c'era casa sua. Camminò fino al punto preciso dove la sera precedente fu urtata da Rupert, si guardò intorno e non c'era nessuno. Si mise a sedere con le gambe incrociate nella pozza dove cadde il giorno prima, chiuse gli occhi fece un respiro profondo e sorrise. 
Quando riaprì gli occhi vide Rupert che le porgeva la mano per rialzarsi, lei scosse la testa chiudendo gli occhi quando nuovamente li riaprì davanti a lei non c'era nessuno, però lei cominciava ad avere freddo ed era completamente fradicia. 
Per questo motivo decise di entrare nel bar lì accanto «Ciao Eleonor!» disse La ragazza rivolgendosi alla donna dietro il bancone, che mentre passava un panno nelle tazzine da caffè rispose: «ehi Charlotte che hai combinato, sei tutta bagnata!»
«Non farci caso Eleonor» disse Char mentre si sedeva sullo sgabello davanti al bancone
«Allora tesoro mio? Raccontami un po' chi era quel bel ragazzo con cui sei venuta ieri.»
«Era un ragazzo che mi ha urtato mentre correva per non prendersi la pioggia! È un ragazzo gentilissimo e questo impaurisce Beth!»
Voltò un'attimo la testa che era ancora appoggiata sulla mano, e vide un ragazzo dai capelli rossi correre fuori dal locale. 
Charlotte con uno scatto repentino si alzò e corse fuori ma non c'era nessuno.
Si affacciò all'entrata e salutando Eleonor se ne andò, e corse a casa.
appena arrivata corse in camera sua, si buttò a pancia in giù sul letto.
prese il telefono e chiamò Beth:
"pronto?"
"ehi Beth, sono io: Char!"
"ehi Char, che c'è?"
"Non ce la faccio più sono ossessionata penso sempre a lui!"
"Lui chi?"
"come lui chi? Rupert! Credo di avere anche le allucinazioni!"
"EH! Ma prendi in giro?! Come le allucinazioni?"
"L'ho visto due volte ma lui non c'era realmente! Sto diventando pazza? Ho paura!" 
"Ehi Char! non piangere, non ce n'è motivo sei solo preoccupata, sta tranquilla. Va a mangiare e poi dormici su! Ok?"
"Non ho fame! Ci dormirò su! ciao Beth!"
Riagganciata la chiamata Char si spogliò e andò in bagno si sciacquò il viso poi aprì il mobiletto per prendere lo spazzolino da denti. quando chiuse il mobiletto vide Rupert dietro di lei attraverso lo specchio. 
«no! tu non ci sei realmente!»
«Si che ci sono!»
Charlotte si girò e lui era realmente lì «come sei entrato?» disse lei fissandolo, lui le si avvicinò, con una mano le alzò il volto e i tue si trovarono naso a naso, «Tu pensa solamente che io sono qui!» lui chiuse gli occhi e le diede un bacio sulla fronte spostandole dolcemente la frangia.
Lei si avvicinò a lui e lo baciò sbattendolo contro la parete.
quando lei si staccò dalle sue labbra arrossì tremendamente e corse a buttarsi sul letto, Rupert la seguì, si sedette sul letto e le poggiò una mano sulla schiena nuda e tremendamente fredda.
«copriti o ti ammalerai!» le bisbigliò lui avvicinandosi all'orecchio, ma lei si girò e lo guardò con i suoi occhi taglienti e disse «eri tu oggi quel ragazzo che correva davanti al locale?» il ragazzo annuì e Char aggiunse «ed eri anche davanti a me quando ero seduta sul marciapiede?» lui ridacchiando annuì nuovamente, e rispose « Beh scusa se sono sparito subito.»
«Ma come diamine fai ad essere così veloce e come hai fatto ad entrare in casa?»
«È un segreto!» poi le chiuse gli occhi e quando lei li riaprì lui era sparito. lei si mise una mano sul petto e sentì il suo ciondolo lo aprì e notò che mancava una delle due foto e al suo posto vi era un bigliettino con scritto un numero di telefono e il nome del rosso.
Char si buttò sul letto guardando il soffitto, con mille domande in testa.

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yo! i'm here!
rieccomi qui questo è il capitolino che ovviamente nessuno cacherà :(
vabbè spero vi gusti 
recensite
bacioni
#ziall

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Capitolo 3
*** 2) la voglio ***


2) la voglio
Uscì rapidamente lanciandosi fuori dalla finestra in un battito di ciglia. 
«Che diamine fai?» Rupert sobbalzò alla vista della sorella 
«Stupida cogliona, mi vuoi morto?! Perché che ho fatto di male?»
«Tranquillo, lo sai benissimo che un licantropo non può morire, o perlomeno non di paura! Come puoi comportarti così poco logicamente, non puoi rischiare di farti scoprire così, non per lei. Cos'ha di così speciale?» ribatté Michelle un po' indispettita, lui dolcemente scosse lentamente la testa e disse «Non me lo chiedere non so perché è speciale so solamente che lo è, l'altro giorno quando ci siamo scontrati per me lei non esisteva, ma quando ho incontrato i suoi occhi così limpidi e agghiaccianti al contempo.. non so perché ma sento di conoscerla, di volerla, ho bisogno di averla! E si, per lei vale la pena di essere scoperti, lo sai che per me non è normale essere così egoista, non vorrei farvi rischiare la vita, ma lei.. mi trasmette qualcosa, pur di averla io *fece una pausa e incupì il volto che divenne terrorizzante*, io ti ucciderei con le mie mani» la ragazza lo guardo quasi terrorizzata, scosse la testa come a voler dimenticare quelle parole, lo prese per mano e lo costrinse a camminare seppur controvoglia. entrati in casa si affacciarono in salotto a salutare i genitori e salirono in camera di Rupert, chiusero la porta e si sedettero sul letto «Raccontami un po' come è andata tutta la faccenda.» disse Michelle sorridendo al fratello «Stavo correndo per tornare a casa evitando di bagnarmi e "boom" batto contro una ragazza, per educazione la aiuto a rialzarsi, chiedo scusa stavo per andarmene ma ho visto i suoi occhi e ho capito. »
la sorella lo guardo con uno sguardo interrogativo e Rupert procedette con lo spiegare
«Insomma non ho pienamente capito cosa io abbia capito, ma sono sicuro che la voglio con me sempre, la desidero sentimentalmente e fisicamente. Prima quando mi ha baciato ed eravamo attaccati al muro volevo che al muro ci fosse lei, per farla mia ma non ne ho avuto il coraggio.. i sentimenti mi hanno pervaso e non ce l'ho fatta, mi sono sentito il lupo cattivo e vedevo lei come il tenero agnellino indifeso.» Michelle sgranò gli occhi, per poi guardarlo comprensivo «Sai per me fu lo stesso con Lucas, lo volevo lo bramavo ma avevo terrore e l'ho lasciato andare e poi sai com'è andata a finire» disse con voce strozzata e una lacrima le solcò il viso inumidendole inevitabilmente le labbra tremanti. Rupert l'abbracciò e la fece sdraiare, lei mise la testa nell'incavo del collo di lui singhiozzando, quando i singhiozzi tacquero i due si addormentarono nell'oscurità della notte più profonda.
L'alba non tardò ad arrivare e i due furono svegliati dalla calda luce dell'alba «Buongiorno coglioncello del cazzo.» disse Michelle ridacchiando come una bambina e Rupert assecondò la sorella in quella risata calda e familiare.
I ragazzi passarono la mattinata seduti a gambe incrociate sul letto a parlare dei tempi andati, e delle tenerezze di quando erano piccoli, saltando persino il pranzo. 
Quando si resero conto dell'orario filarono via ognuno per i fatti propri, Rupert si spogliò lasciandosi solo i boxer, e andò in bagno dove si liberò anche di quest'ultimi. 
Entrò in doccia facendo scivolare l'acqua calda sulla sua pelle candida cominciò a massaggiare i suoi capelli rossi senza alcun tipo di sapone semplicemente per rilassarsi.
Quando uscì dalla doccia, si avvolse un'asciugamano intorno alla vita e si avvicinò allo specchio.
Iniziò mettendosi un po di profumo e concluse con lo spettinarsi la chioma rossa. Si vestì: un jeans, una t-shirt blu, una felpa verde e le blazer verdi.
Uscì di casa correndo un po' eccitato.
Arrivo davanti all'istituto superiore dove uno sciame di ragazzi lo avvolse, finché non la vide «Char!» la ragazza sentendo urlare il proprio nome alzò lo sguardo e vedendolo lo salutò con la mano, indicandolo a Beth che sghignazzò compiaciuta.
«Ehi che ci fai qui?» domandò la ragazza con un sorriso abbagliante
«Ero venuto per te, ma se non mi vuoi me ne vado!»
«Ma che diamine stai dicendo! Mi fa piacere che tu abbia tanta premura nei miei confronti!»
«Allora che ne dici di andare, sai ti vorrei dire un po' di cose!» disse il ragazzo con tono serio
«Certo! Dove andiamo?»
«A casa mia!»





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pow! colpo di scena!
rieccomi qui con il nuovo capitolo
e con un sexy rupert XD
recensite bacionionionissimi
#ziall

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