Upper East Side.

di obsessjon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gossip Girl,è tornata. ***
Capitolo 2: *** Primo giorno di scuola. ***
Capitolo 3: *** 'Bacio sulle labbra' ***
Capitolo 4: *** Dimentica il passato. ***
Capitolo 5: *** La settimana della moda. ***
Capitolo 6: *** Un nuovo professore. ***
Capitolo 7: *** Concerto a Brooklyn. ***
Capitolo 8: *** Brunch a casa Bass. ***
Capitolo 9: *** Una notte da leoni. ***
Capitolo 10: *** Le mie più sentite scuse. ***



Capitolo 1
*** Gossip Girl,è tornata. ***


Image and video hosting by TinyPic Buongiorno Upper East Side,vi sono mancata? In questo arco di tempo che non ci siamo sentiti,sono successe molte cose ai nostri protagonisti ‘maniaci delle feste’. Soprattutto in un discorso in cui non avremmo mai pensato di affrontare con gente del loro ‘altezzale’.
Il discorso,se non l’avete capito,è la famiglia.
Si mio gentile pubblico,i nostri ‘re’ e ‘regine’ hanno messo su famiglia!
Si,esatto. La nostra Queen B,come ben saprete,dopo gli scandali successi con l’affascinante Nate Archibald e il seduttore Chuck Bass,ha pensato bene di mettere su famiglia con uno dei due ‘principi delle feste’,proclamandolo re. Come avrete già capito,il prescelto è ovviamente quest’ultimo. Notando gli avvenimenti,che,precedono la nostra Regina.
La piccola Jenny Humphrey? Ovviamente con il suo più grande amore di sempre,Nate Archibald,so che sembra assurdo UES,ma in fin dei conti,chi siamo noi per decidere del futuro della nostra ex piccola J e del nostro ‘principe azzurro’ N?
Comunque,credete che la grande notizia sia finita così di punto in bianco? Non mi conoscete bene allora.
Vanessa Abrams,ebbene,lei non è mai stata protagonista di scandali enormi,e non ha mai partecipato (o quasi) a delle feste importanti come i nostri protagonisti della penisola di Manhattan. Ma volevo parlare anche di lei,si dice in giro,come sapete io mi fido delle mie fonti con le prove concrete,che abbia messo su famiglia con il figlio di un grande imprenditore d’arte,anche noto come James Rutherford,è molto noto per le sue gallerie di quadri e sculture,ma anche stimato per il suo talento nel arredare stanze o feste di gran ordine. Eh si UES,attenti qua,faremo come il cartone Disney di cenerentola? Una bella vagabonda in cerca di film e documentari ha trovato il principe azzurro? Attenta nuova arrivata al podio,dovrai fare molta attenzione ora,per tenerti la reputazione lucida come una statua.
 
Credete forse,che mi sarei dimenticata di lei? Della nostra vera,Regina delle feste? Assolutamente no cari amici,lei si è data alla pazza gioia,si è divertita e tutto quello che c’era da fare,lo ha fatto la nostra S. Ma alla fine,è stata inchiodata anche lei all’altare con l’abito bianco,e ovviamente con il suo adorato ‘solitario’ Dan Humphrey! Fate un applauso gente,S e D sono contenti della loro scelta,dopo tutto,sono umani anche loro.
 
Per ora,il mio lavoro qui è finito.
Baci Gossip Girl.

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Capitolo 2
*** Primo giorno di scuola. ***


Ringrazio tutte le persone che hanno letto,recensito,e che seguono questa storia,
spero di non deludere nessuno e che questa storia vi piaccia :)
Kiss Kiss :)

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Primo giorno di scuola.





Buongiorno Upper East Side,qui è Gossip Girl,l’unica fonte di notizia sulle vite scandalose dell’elitè di Manhattan.
 
Driiin,è il primo giorno di scuola Manhattan e c’è gente che non bada a spese per questo giorno,specialmente se la scuola dove devono accompagnare i figli,è la Costance di Manhattan,ma soprattutto se la famiglia in questione,è quella di C e B.
 
-Signorina Bass,si sveglì. È il suo primo giorno di scuola!- disse Madeleine mentre apriva le grandi tende viola con pizzo ricamato in fondo,per far entrare il sole.
-Inventati una scusa,sto male,non ho voglia di andarci- disse Eleaonor scocciata,con ancora il copri occhi di pura seta e cotone,per non far passare il ben che minimo raggio di luce.
-Ma signorina,i suoi genitori hanno espresso a gran voce di tenerci a questo giorno,soprattutto perché l’accompagneranno loro stessi.- disse la cameriera preoccupata,ma sottolineando con una leggera eccitazione l’ultima frase pronunciata.
-Farò questo sforzo,- disse mentre si metteva seduta sul grande letto a due piazze,con un piumone che richiamava il colore delle tende,-solo per loro.- chiuse fredda e seccata la frase,alzandosi dal letto,mentre si dirigeva in bagno con la sua mini-camicia da notte in seta rosa confetto.
 
-Dov’è Eleanor?- chiese Blair portandosi dietro all’orecchio una ciocca di capelli,e subito dopo sorseggiò  una tazza di puro ginseng che portava nella mano sinistra e nell’altra una rivista di moda,che pareva proprio svogliata nel leggerla.
-La signorina si è appena svegliata.- disse la cameriera,avvicinandosi al tavolo addobbato per la colazione.
-Molto bene- disse Chuck avanzando verso il tavolo,-non vedo l’ora di vedere com’è diventata la nostra vecchia scuola,Blair.- disse con il suo solito tono di voce,calmo e con pizzico di felicità in viso.
-Sarà la prima volta dopo un anno,che Eleanor,farà la sua entrata in quella scuola,anche se è già al terzo anno,- disse Blair,mentre si alzava dalla sua sedia e si avvicinava con sicurezza verso il marito,-incontrerà persone spregevoli,che sentendo il suo cognome la prenderanno di mira,ma- ma venne interrotta furtivamente dal marito che si trovava di fronte,-è una Bass,ricordatelo. Se la saprà cavare. E poi,ci sarà Danielle con lei.- disse mentre si dirigeva alla zona bar della casa.
E Blair,con un sorriso stampato in fronte e le mani una presa all’altra sospirò,-Si,dopo tutto è figlia di Serena,quelle due mi ricordano un casino me ed S.- finì la frase guardando il marito e sfoggiando il suo sorriso migliore.
-Vedi? Allora di che ti preoccupi ‘Queen B’?- chiese l’uomo dai capelli mori,con un pizzico di sarcasmo sull’ultima parte della frase.
-Quei tempi sono finiti,non sono più quella di una volta.- disse con un tono leggermente offeso e malinconico.
Chuck si limitò in una risata leggera quasi silenziosa,e come sua risposta disse,-Dopo tutto è la tua erede,devi esserne fiera.- concluse il discorso con un’altra risatina.
Mentre dalla scale del piano di sopra scendeva una figura leggera e graziosa,con i capelli biondi all’altezza delle spalle o poco più,con un leggero filo di trucco sul viso e del mascara sulle ciglia nere e sottili,con una camicia bianca con le maniche lunghe chiuse fino all’altezza del reggiseno,ma non da farlo scoprire o vedere,chiuse con gli appositi bottoni al fondo delle maniche per fare un tocco di largo e comodo nelle braccia. Con una cravatta nera legata quasi all’altezza del seno.
Una gonnellina che ricordava il modello scozzese con delle pieghe,ma tutta completamente nera.
Con sotto delle calze collant con delle fantasie che ricordavano una pianta di rose,come un rampicante sulla gamba,con ai piedi dei tronchetti di Chanel neri,col tacco color oro,decisamente a punta.
-Ecco l’amore della mia vita!- urlò Chuck,aprendo le braccia verso sua figlia dalla zona bar.
-Buongiorno papà.- disse sorridendo al padre,e poi voltandosi verso la madre,-Buongiorno mamma- accennando di nuovo quel sorriso.
-Cosa vuole mangiare signorina Eleanor?- chiese la cameriera avvicinandosi alla ragazza.
-Nulla Madeleine,non ho tanta voglia di mangiare.- disse la ragazza,con una sottile fascia di calma nella sua voce.
-Ma devi mangiare El- disse Blair preoccupata per la figlia.
-Mangerò qualcosa dopo,con Danielle,non preoccuparti mamma.- rispose la ragazza.
-Cosa aspettiamo? Avviamoci verso la Limousine.- disse Chuck dopo aver baciato sulla fronte la figlia.
Saliti sulla Limousine,partirono per arrivare a scuola.
Appena arrivati ai due compagni,a vedere la loro vecchia scuola, venne un morso nello stomaco,quasi come se provassero nostalgia.
-Divertitevi tu e Danielle oggi,mi raccomando.- disse Blair,incitando la figlia a passare al meglio questo primo giorno di scuola.
-E fai tante conquiste mi raccomando- disse Chuck,accennando a un sorriso malizioso.
-Ti sembra questo l’incoraggiamento giusto da dare a tua figlia? Di andare a letto con tutta la scuola?- ringhiò Blair,quasi seccata e scioccata.
-No,solo con la parte che conta.- disse facendo l’occhiolino a sua figlia,mentre la moglie mora gli stava urlando dietro.
Eleanor continuava a ridere,per i suoi due pazzi genitori davanti.
Quando decise di scendere.
-State tranquilli,-disse per far calare il silenzio nella macchina,-dopo tutto sono Eleanor Bass.- disse con un sorriso,mentre portava le sue deliziose scarpe di Chanel fuori dall’auto,e chiudeva delicatamente la porta.
 
Attenta Upper East Side,la regina è tornata.
 
Mentre guardava la scuola molto attentamente,notò che la maggior parte delle persone la guardavano,e con aria molto sorpresa. Quando sentì una presenza famigliare alla sue spalle che sprezzo il silenzio cominciando col dire,- Tronchetti di Chanel e capelli biondi,ti riconoscerei tra tutta Manhattan E.-
La bionda si girò,vide una ragazza vicinissima alla sua figura,capelli lunghi,ma non troppo,un castano chiaro,il tutto in una folta chioma mossa.
Con un vestitino preso nella bottega di uno stilista francese  tra la 14th e la 27th,colorato di bianco panna e nero pastello,quasi lucido,con sotto calze color carne,per non far vedere le gambe nude e infine portava dei tacchetti non troppo alti,senza platò davanti,di vernice nera,con disegnato il pizzo di bianco.
-Danielle quanto mi sei mancata.- disse la ragazza dai capelli biondi saltando addosso a quest’ultima,infondo D e E erano amiche dalla culla signori.
-Anche a me,sono successe tante di quelle cose qua,ma dimmi,dove sei stata in queste ultime due settimane? Dobbiamo riprendere a divertirci E.- disse la ragazza eccitata dalla vista della sua migliore amica,che non vedeva da un arco di tempo,e voleva raccontargli le novità successe.
-Prima,andiamo a prenderci un caffè,perché sto morendo di sete,e mentre prendo il caffè ti racconto- disse Eleanor con tanto entusiasmo nel vedere l’amica sorridere.
-E dopo la tua storia,ti racconto io! - disse Danielle,facendo un piccolo salto dall’entusiasmo.
Si avviarono al bar attaccato alla scuola e Eleanor ordinò un caffè americano da portar via.
Dopo essere uscite dal bar,si misero sui gradini della scuola e la ragazza bionda,nella mano destra il caffè e con l’altra stese bene la gonna prima di raccontare la vicenda all’amica.
-Allora,mia madre è dovuta andare in Svizzera e in Italia per annunciare il nuovo arrivo della collezione autunno-inverno,mio padre l’ha seguita in Europa per far espandere le industrie Bass anche all’estero,come i finanziatori gli avevano consigliato.- prese un respiro per poi continuare il discorso della sua ultima estate e delle sue ‘settimane romane’- in queste due ultime settimane di vacanza in Italia,ho conosciuto un ragazzo..- l’amica non potè continuare che lo sguardo dell’amica si trasformò in una specie di urlo di eccitazione,diventando tutta rossa al pensiero,-E non sei più vergine?- disse l’amica senza alzare troppo la voce.
-No,lo sono ancora- disse l’amica fiera,di quest’ultima parte,-e poi,è stata una cotta passeggera,per la prima volta non mi porterei a letto uno scemo senza cervello,voglioso di accaparrare ragazze americane,soprattutto con soldi,che provengono da Manhattan,tutto per cosa? Per raccontarlo agli amici? No D,non ci sto.- disse la ragazza sorridendo,e subito dopo sorseggiando il caffè.
-Ma con Rick l’avresti fatto..- l’amica non continuò,vedendo che il sorso dell’amica,sentendo quel nome,le era andato per traverso.
-Rick,è il passato ormai.- disse la ragazza guardando un punto fisso davanti a sé.
-Si,ma..anche lui è uno scemo senza cervello,voglioso di accaparrare ragazze..- Danielle non fece in tempo a finire che venne interrotta da El,che con la mano libera alzata,in segno di arresa,rispose,-Va bene D,come vuoi tu. Attiro sempre i ragazzi che vogliono solo scopare. Specialmente tuo cugino.- mentre guardava un punto fisso,sorseggiando,sta volta in piena calma,il caffè.

Dopo aver finito da bere e accavallato le gambe,facendo notare alla poca gente,che c’era fuori dalla scuola,i suoi tacchi color oro, adun certo punto,alzando lo sguardo verso il cancello davanti alle scale,vide un soggetto che,piuttosto che vederla,avrebbe preferito buttarsi dal grattacielo Chrysler.

Notò subito,una figura femminile schietta,quasi meschina,uscire da una Limo,vestita con un vestito a dir poco appariscente,color rosa acceso,e dei tacchi di Burbery alti,direi quasi altissimi di vernice,in tono con il vestito. Usciva velocemente dalla macchina quando posò gli occhi,sulle due ragazze,guardandole in modo altezzoso e allo stesso tempo,amichevole,come se volesse fare il doppio gioco. Dopo di che,si mise gli occhiali da sole,e si avviò verso il cancello.

-Non dirmi che quella è Emily.- disse El,mentre si alzavano dai gradini per guardarla con tono scioccato,ma allo stesso tempo divertito.

La ragazza dai capelli neri a forma di boccolo,iniziò la sua camminata sulla scale,quando all’improvviso,sentendosi osservata dalle due ragazze,si girò,e fingendosi sorpresa e entusiasta,si tolse gli occhiali e urlò,-Eleanor Bass! Sei proprio tu!- la ragazza con un sorriso modesto non si tirò indietro,- Vedo che mi riconosci ancora Emily-

La ragazza si avvicinò alle due amiche per darle un caloroso abbraccio e poi si rivolse di nuovo ad El,-Allora,Queen E,come è andata quest’estate? Nuove conquiste?- mentre lo diceva,un ragazzo dai capelli castano dorati,stirati tanto da coprire la fronte,carnagione chiara,ma non decisamente bianca. Occhi tendente all’azzurro ghiaccio,che con quegli stessi occhi riusciva ad incantare chiunque,persino lei stessa. Vestito con un giubbotto scozzese con la fantasia di colori,blu scuro,quasi invisibile,sfondo verde molto spento,e un rosso acceso,con sotto dei pantaloni di Prada,sulla tinta Jeans,e delle scarpe di D&G,forse regalate dalla madre.

-Buongiorno bellezza!- disse il ragazzo stampandole un bacio passionale,davanti alle ragazze.

Eleanor,si girò di scatto per evitare di guardare la vomitevole scena,che le si era presentata di fronte.

-Buongiorno Danielle- disse, dopo la scena passionale,quasi scocciato dalla sua presenza.

La cugina,si limitò a farle un sorriso e uno sbuffo quasi infastidito,dal comportamento che aveva nei suoi confronti,e non spiaccicò parola.

-Ah,Buongiorno anche a te..- disse con un tono quasi sensuale ma schietto,-Bass- nel pronunciare il nome della ragazza,aveva messo tutta la sensualità in suo possesso,almeno era quello che aveva fatto notare.

La ragazza si girò con la stessa smorfia che aveva fatto prima l’amica al suo fianco,ma stavolta rispondendo,-Buongiorno anche a te,Archibald.-

Bene bene,primo giorno,e già brutti incontri? E,mi stai partendo male già dall’inizio?
 
-E, io vado in classe,devo parlare con un mio compagno,ma ti prendo il posto se vuoi!- disse l’amica all’atrio,dirigendosi velocemente verso le aule,nel piano superiore.
-Va bene D! Accanto a te però!- finì quell’affermazione con una sonora risata. E si diresse verso l’aula lentamente.
Quando una voce,calda e tagliente si vece sentire da dietro.
-Mi è sempre piaciuto,quando ridevi così-
-Ti ho visto già quindici secondi fa e già non ti sopporto più Rick- disse la ragazza,senza neanche girarsi,o semplicemente girare lo sguardo.
-Sei sempre stata-la afferrò per il braccio sinistro per farla girare e portandosela vicino il suo viso,per far si che la guardasse negli occhi,-..diciamo così,così,fredda e specialmente,ti facevi sempre desiderare.- finì la frase divertito.
-E tu sei sempre stato un maniaco del sesso,incapace di tenersi le mutande addosso,o semplicemente di tenere la bottiglia della Vodka piena per almeno 12 ore.-
-Quella era Tequila ragazza- gli si accese un sorriso di compassione,-Comunque,possiamo rimediare,a quella sera,non credi?- disse avvicinandosi sempre di più al viso della ragazza.
-Sei disgustoso Rick- disse cercando di liberarsi.
-E tu sei così sexy Bass- disse sfiorandole il labbro inferiore,-Ora vado in classe..ah già,siamo in classe insieme.-
-Ti odio- disse la ragazza voltandosi,E. dopo tutto hai amato così tanto quel ragazzo,cerchiamo di non ricascarci.
-Lo so,è questo quello che mi piace di te- sembrava che si divertisse,a darle fastidio.
-Facciamo una cosa- disse girandosi verso il ragazzo,prima di entrare nell’aula,-tu stai con Emily,quindi cerca di lasciarmi in pace una buona volta,uhm?- disse con un sorrisino finto.
-Amo i patti,soprattutto- prese i fianchi della ragazza da dietro,e portò la bocca all’orecchio,-nel modo in cui si stringono-
-Lasciami,dobbiamo entrare.- disse la ragazza girandosi,evitando il contatto con le labbra.
-Questa volta hai vinto tu Bass.- alzò le mani,in segno di arresa.
E subito dopo vide l’amica esultare dall’altro lato dell’aula.
-E! E! Ti devo parlare!- aveva un tono quasi elettrizzato,forse non vedeva l’ora di una notizia del genere.
-Dimmi D,cosa è successo?- domandò la ragazza avvicinandosi ai loro posti a sedere.
-Venerdì c’è la festa al ‘Bacio sulle labbra’- continuò la ragazza dopo aver visto la reazione dell’amica,contenta ma non quanto lei,-ci verrà tutta la scuola E! E’ la nostra occasione per divertirci..di nuovo!-
-Tutta la scuola eh?- disse a denti stretti,mentre si girava verso l’entrata della classe,vedendo R,appoggiato sulla porta,ad alzare le braccia al in fuori,all’altezza delle spalle,con un sorrisino a dir poco compiaciuto.
-Si El,si!- disse la ragazza sorridendole ancora di più.
E mentre era ancora girata con la testa verso il ragazzo rispose con tono preoccupato e seccato.
-E’ proprio questo che mi preoccupa-
 
 
 
Ehi,Ehi,Queen E,questo invito a sta festa non puoi proprio rifiutarlo.
Dopo tutto,tu e D,siete le regine delle feste,come potreste mancare?
Mi raccomando,tacchi,Limousine,e tanta tanta vodka,come piace a te.
E soprattutto,non vestirti da contessa col cappuccio rosso,ricorda che il lupo è sempre in agguato.

Kiss Kiss Gossip Girl.

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Capitolo 3
*** 'Bacio sulle labbra' ***


Buongiorno fan dell'Upper East Side :)
questo capitolo a parer mio,fà un po' schifio,ma spero che almeno a voi piaccia :)
Ringrazio come sempre,tutte le persone che hanno recensito,letto,seguito
e sono ONORATA che questa storia sia la preferita di qualcuno :)
sono davvero felice
 K iss  Ki ss Elle :) 



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'Bacio sulle labbra'




Buongiorno Upper East Side,qui è Gossip Girl,l’unica fonte di notizia sulle vite scandalose dell’elitè di Manhattan.
 
 
Avvistate: la nostra bella regina delle feste E,e la sua inseparabile compagna D. Alla Boutique di St.Martin,tra la 15th e 17th. Cosa ti succede regina? Ti manca l’ abito per la festa?
 
 
-Sono in una completa crisi di nervi lo sai?- disse la ragazza dai lunghi capelli mori,mentre usciva dal camerino sfoggiando un bellissimo Valentino di seta blu,legato dietro per far vedere la schiena nuda e chiara. Arrivava a malapena alle ginocchia,con delle strane pieghe sulla gonna,e il corpetto di sopra,che copriva il seno era di seta pura.
 
Cosa ti preoccupa D? Hai anche tu,qualcosa che ci nascondi?
 
-si può sapere,perché sei così tanto agitata?- chiese l’amica seduta su una sedia,posizionata direttamente davanti al camerino dell’amica,formato da una tenda che sembrava il tessuto di un tappeto indiano,sul colore tendente al verde spento. Con il sostenitore e tutto il resto in color oro. Vestita in modo alquanto sublime, aveva scelto un vestito che sua madre e sua nonna avevano pensato per lei,una maglia lunga color beige,con delle decorazioni ai lati,con tanto di fiori. Capelli lasciati lisci,come sempre li usava. Il trucco,come sempre leggero,con un pizzico di eyeliner,tanto sottile da non vedersi neanche. Calze nere,ma abbastanza sottili da non farle né sudare o far sentire il caldo alle gambe. Dei tacchetti non altissimi,diciamo un 8 o 9 cm,senza platò davanti,nere di vernice.
 
Ovviamente Chanel Queen E?
 
La ragazza al sentire la curiosa domanda dell’amica,arrossì leggermente in viso,e si rimise nel camerino,dietro la tenda.
-Non sai prendermi in giro lo sai?- disse El,mentre alzava il sopracciglio destro,anche se sapeva che l’amica non l’avrebbe manco calcolata.
-E’ una storia lunga,e di poco conto quindi..- rispose la ragazza mentre si stava togliendo il vestito appena mostrato,con un altro che stava per sfoggiare davanti agli occhi verdi dell’amica. Uscì dal camerino sicura di sé,per non far notare alla sua amica bionda,che dentro quel ‘poco conto’ si celava molto di più.
-Come sto?- chiese l’amica,facendo vedere alla ragazza seduta,un vestito di Hermès,completamente bianco,con alcune strisce nere sotto l’arcata del seno,stretto in vita,ma leggero in fondo. Si mise in posa,da vera modella,e sfoggiò un sorriso da far rimanere tutti estasiati,compresa l’amica.
-Sei bellissima D-  disse mentre si alzava e ammirava la ragazza mora riccia,davanti a sé.
-Davvero?- chiese la ragazza,quasi scioccata.
-Si,e chiunque sia il ragazzo,riuscirai a incantarlo D- disse la ragazza,prendendola dalle spalle,da dietro,mentre la guardava allo specchio e le sorrideva.
 
D,quando imparerai che a E non sfugge nulla?
 
Danielle volle rispondere,ma le mancò il fiato d’un tratto. Rimase a bocca aperta davanti allo specchio,mentre guardava la ragazza sorridere di felicità.
-Non sapevo di essere così prevedibile..- disse,mentre abbassava insieme sia lo sguardo che la testa,diventando rossa in viso.
La ragazza si avvicinò alla sua borsa appoggiata sulla sedia,dove fin ora era rimasta seduta.
Notò un e-mail,arrivata nell’arco di tempo in cui era rimasta in piedi a guardare l’amica.
E si stupì del fatto che l’e-mail proveniva proprio da Gossip Girl.
 
“Avvistato: Jason Rutherford scendere da un treno,nella ferrovia di Manhattan,non aveva detto di essere partito per un lungo viaggio? Forse avrà cambiato idea? E per cosa avrà cambiato idea? O forse meglio dire,chi le avrà fatto cambiare idea?”
 
L’amica sgranò gli occhi,guardando il suo telefono illuminato come un faro.
Danielle si avvicinò all’amica chiedendole con un tono scherzoso e divertito,-Dai mi hai scoperta sono così prevedibile,ma ora cos’è quella faccia? Sembra che tu abbia visto il fantasma dell’opera?-
-Tu non sai niente dell’arrivo di Jason in città vero?- chiese l’amica,diventando improvvisamente seria in volto,guardando l’amica con uno sguardo severo e di rimprovero.
-..no E,cosa ti salta in mente?- rispose,abbassando lo sguardo,e con un tono decisamente pieno di colpa e di paura.
-Danielle,quando ti accorgerai che oltre ad essere prevedibile,sei anche una persona che non sa mentire?- disse Eleanor,sull’orlo di urlare contro la sua migliore amica.
-Avevo paura della tua reazione Eleanor..- disse la ragazza,iniziando di nuovo a guardare in faccia l’amica che si ritrovava di fronte.
-D ti rendi conto che lui e R sono migliori amici per una sola ragione?- disse la ragazza alzando leggermente le braccia al cielo,-non hai già sofferto abbastanza?-
-Te lo giuro,che non era mia intenzione fare colpo su di lui,stasera te lo garantisco!- Danielle,mentre pronunciava quella frase,aveva un senso di rimorso. Sapeva che stava trovando solo scuse.
-Non prendermi in giro Danielle! Lo sappiamo tutte e due che stai mentendo. Quindi fammi un favore,- disse,ritrovando tutta la calma persa in quegli ultimi momenti,-prendi questo vestito,vai a casa,preparati per stasera. E poi ci vedremo là al ballo. Io intanto andrò a prendermi un bel caffè,e cercherò di calmarmi per conto mio..- appena finì la frase si diresse verso l’uscita del negozio,dove si trovò in una delle strade più affollate di Manhattan,quando tirò un sospiro lungo e profondo,si avvicinò alla soglia della strada e urlò forte e chiaro,-Taxi!-
 
Intanto nell’Upper East Side,c’era un’altra coppia di migliori amici,che non vedevano l’ora di incontrarsi.
Attenzione,mio gentile pubblico,J e R sono di nuovo insieme. Dovremmo cominciare a tremare?
 
Il conducente della macchina,scese per aprire la porta al passeggero,con un successivo inchino accennato appena quest’ultimo scese dalla macchina. Portava i capelli leggermente all’in su,ma non con il gel,semplicemente al naturale. Di un colore scuro,tendente al nero. Occhi verdi smeraldo,labbra leggermente sottili dalla norma di un color roseo. Era vestito in giacca e cravatta,quest’ultima su un colore più simile al grigio opaco,che a un nero acceso. Pantaloni sul nero abbinati alla giacca di D&G che portava.
-Buongiorno Upper East Side - affermò Jason,sceso dalla macchina nera,ordinando subito dopo al personaggio che si trovava di fronte,di portare i bagagli ai rispettivi fattorini del palazzo.
Quando una voce amica e famigliare dicendole,-Bentornato- si rivolse da dietro la sua persona,facendolo girare con un sorriso compiaciuto,facendogli uscire dalla bocca solo una frase,-Buongiorno anche a te,Richard-
Quest’ultimo vestito con un maglione,anche se di lana,abbastanza leggero. Di un colore tendente al rosso molto scuro. Con sotto dei Jeans,molto probabilmente,confezionati dalla madre.
-E’ da tanto che non ci vediamo Rick,sali che mi devi raccontare tutto- disse il ragazzo con un sorriso abbagliante.
-Certo Jason- rispose R,ricambiando il sorriso.
Si diressero all’entrata principale del palazzo,per arrivare all’apposito appartamento.
L’entrata era tutta colorata di un dorato acceso,forse in qualche angoletto,c’era qualche schizzo di rosso e d’argento,per staccare un po’,il pavimento ricoperto totalmente da un tappeto rosso. Alla loro destra,la reception dell’edificio,dove l’uomo cortesemente salutò i due ragazzi,-Buongiorno signorino Rutherford,e buongiorno anche a lei,signorino Archibald- sfoggiando,come sempre un sorriso,mentre alla loro sinistra c’era un salotto,con vari divani,quasi tutti diversi,per far attendere le persone che non vivevano là.
I due ragazzi seguiti dai fattorini con le valigie di Jason,si diressero verso l’ascensore anch’esso dorato con il tappeto per terra rosso.
Aperto l’ascensore si ritrovarono subito in casa,il salotto con il camino artificiale e sopra la tivù al plasma da 57 pollici nero. Vicino al divano fatto di pelle,color panna,un tavolino di vetro,con sopra dei posa cenere,e un vaso antico. Sotto di esso un tappetino leggermente più grande del tavolino che gli stava sopra.
Nessun muro,tra il salotto e lo spazio bar. Si vedevano solo delle scale che portavano al piano si sopra,dove si trovava lo studio della madre e del padre,e le rispettive camere da letto,più quelle degli ospiti.
Le mura che confinavano l’appartamento dall’altra parte dell’ascensore erano fatte tutte a finestra,enormi. Con ovviamente ai lati,delle tende che con un telecomando si chiudevano a sipario.
Jason entrato in casa,ordinò ai fattorini,-Salite pure in camera mia,e lasciate tutto la,poi potete andare- quest’ultimi seguirono gli ordini e si diressero verso le scale che portavano alle camere con le apposite valige.
Rick,si diresse al piano bar,avente come sfondo alle bottiglie uno specchio,poi si trovavano gli scaffali,dove c’erano gli alcolici e vini pregiati,tra cui francesi e italiani.
Un bancone fatto ad arco,di marmo marrone,con di fronte delle sedie alte,come quelle dei bar.,fatte di legno.
-Allora- iniziò J,cominciando a mettersi nel bicchiere del martini bianco,-cosa mi sono perso dell’Upper East Side?- finì la frase,facendo un sorso del drink.
-Solite cazzate. Si lasciano,si rimettono insieme,si rilasciano. E’ sempre la stessa antifona!- disse il ragazzo svogliato della vita ‘monotona’.
-Le mie fonti mi hanno detto che stai con Emily- disse il ragazzo,accennando ad una risata.
-Sai come sono fatto,tra un po’ non mi ricorderò manco la sua faccia!- disse il ragazzo,prendendo un bicchiere e versandosi anche a lui il liquido della bottiglia.
-Si,per l’appunto ho riso Rick- finì la frase con una risata abbastanza sonora,e poi continuò dicendo,-dobbiamo divertirci,ho saputo che stasera c’è il ballo ‘Il bacio sulle labbra’- non continuò,vedendo l’amico alzare lo sguardo dal bicchiere facendo un sorrisino malizioso.
-Ragazze del primo anno,innocenti,ingenue..ma soprattutto- il ragazzo dai capelli neri non fece in tempo a continuare la frase che R la continuò al posto suo,-Vergini-
-Allora non hai perso il tuo charme.- dirigendosi dall’altra parte del piano bar,dove si trovava l’amico.
-A proposito..- iniziò R,-con Danielle?-
L’amico si irrigidì leggermente,assumendo un certo pallore in viso,-Stai scherzando? Storia vecchia ormai..e tu con Eleanor?-
R si girò verso il bicchiere e rispose,-stessa storia-
-L’unica ragazza che non ti sei portato in suite dopo due ore,dovremmo darle veramente un premio!- accennò una risata J.
L’amico si girò di scatto,con uno sguardo offeso,adirato,e anche un po’ malinconico,anche se non lo dava a vedere,- Me la porterò a letto,fosse l’ultima cosa che faccio. Ho una reputazione da difendere!-
-Di quello che se le passa tutte?- chiese J,con un pizzico di umorismo.
-Ha parlato quello che si è portato a letto la massaggiatrice delle terme a Seattle!- disse l’amico dandole un colpo sulla spalla,mentre rideva spudoratamente.
-Ero ubriaco,e anche lei. E poi è successo solo una volta,ed era quella carina!- rispose l’amico contraccambiando la risata.
Dopo aver finito il drink,J si rivolse verso l’amico e gli porse la mano,-Ti do tempo fino a natale per portarti a letto Bass,e mandarla a Gossip girl-
-A quale scopo?- chiese l’amico incuriosito.
-Io mi porto a letto Humphery e tu Bass. Lo facciamo sapere a tutta Manhattan,e facciamo scoppiare uno scandalo! Così loro fanno scandalo,e noi ci prendiamo il merito- disse l’amico divertito.
-E’ una bastardata!- disse R sorridendo in viso.
-Lo so!- rispose l’amico complimentandosi da solo.
-Ci sto!- disse,mentre stringeva l’accordo con il suo complice.
Interruppero il discorso,quando sentirono l’ascensore aprirsi e farsi avanti una figura femminile,alta,anche se aveva i tacchi,con i capelli ricci e neri,vestita con un cappotto, color grigio,leggero chiuso con i quattro bottoni,quest’ultimi neri,con calze nere e decolté senza platò nere con un rettangolo d’oro,e portava una pochette di Prada.
Jalzandosi di scatto,appena vide quella figura,urlò leggermente,-Mamma!-
E Vanessa rispose,-Jason,finalmente sei tornato!- con una grande felicità in viso corse dal figlio,e si strinsero in un abbraccio.

Ahi,ahi,il ritorno di J,sarà la felicità o la disgrazia per le nostre due regine?
Attente ragazze,non sempre quello che appare bello,è anche buono.
 
 
 
Ore 10p.m.
Avvistata: Queen E.,che esce dal suo condominio,vestita elegante,che sale sulla limousine degli Humphey,è già ora della festa? Com’è volato il tempo amici miei.
 
 
 
-Finalmente c’e l’hai fatta ad arrivare!- disse E,con un tono di rimprovero guardando l’amica con un senso di rimprovero.
-Perdono. Sono arrivata tardi a casa,e mi sono rilassata anche io prima di prepararmi- disse l’amica,facendo l’offesa, nell’ultima frase pronunciata.
La limousine partì,per dirigersi alla festa.
-Allora,ti sei riuscita a calmare E?- chiese l’amica,porgendogli la mano sulla sua,con un tono di voce,preoccupato e amichevole.
-Fortunatamente per te si,-Danielle fece un sospiro di sollievo,finche l’amica non finì la frase,-sfortunatamente per lui,no-
Danielle guardò l’amica con un senso di preoccupazione,e anche,in un certo senso,curiosità,forse già sapeva che aveva qualcosa per la testa.
-Facciamoci una promessa D,- disse Eleanor,mentre si girava verso l’amica con il busto,-tu dovrai ignorare Jason,per tutto il resto della serata- concluse la frase,porgendole la mano.
Quando,all’improvviso Danielle,tirò in dietro la mano,e continuò,-E tu dovrai ignorare Rick-
-L’ho sempre fatto,non vedo perché proprio stasera,dovrei fare il contrario- disse l’amica,con un tono di sicurezza,sfoggiando un sorriso.
-Bene,allora ci sto.- Danielle,strinse la mano all’amica che le stava di fronte.
E tutte e due finirono l’argomento con una sonora risata,senza sapere cosa le fosse successo alla festa.
 
Intanto in un’altra Limousine,c’era qualcun altro che organizzava la serata,e più che una serata qualunque,J e R lo definiscono divertirsi,io amici cari,lo definisco un vero e proprio complotto.
 
 
-Sarà una serata fantastica- disse Rick,calmo e con un sorriso malizioso.
-Lo penso anche io- rispose l’amico vicino a lui.
-Riguardo al complotto,-continuò J,-bisogna essere cauti e andare con la mano leggera-
-Non c’è bisogno che me lo ricordi Jason,ti ho insegnato io tutto quello che sai- rispose Rick con un tono di frustrazione.
-Lo so- rispose Jason.
-siamo arrivati,andiamo ad aprire questa festa- disse Rick,aprendo la porta della Limo,uscendo con passo sicuro seguito dall’amico.
Vestito con un completo color marrone,con dei bottoni rossi,abbinati ai pantaloni,scarpe nere,non troppo appariscenti,Rda nell’occhio in altri modi.
J,invece era vestito con una camicia a quadri,blu,con sfondo bianco. Chiusa con dei bottoni azzurri,più in basso del normale. Jeans e scarpe blu scuro.
Camminavano sicuri per arrivare all’entrata,quando un’altra Limousine si accostò,e tutta la gente che aspettava fuori per entrare si girò verso quest’ultima arrivata.
Il conducente aprì la porta,uscì per prima Danielle,con addosso il vestito che aveva comprato quella stessa mattina alla Boutique di St. Martin. Capelli ricci,raccolti in uno cignon,fatto quasi distrattamente,ma bello da morire. Trucco leggero,meglio non esagerare,mica siamo a carnevale signori.
Con una pochette di Valentino,color verde smeraldo,intonata alle scarpe.
E subito dopo uscì Eleanor,capelli biondi sciolti,trucco identico a D,vestito nero con due fasce,che partivano dalla vita fino a rivolgersi verso l’alto,che le coprivano i seni,corto fino alle ginocchia,gambe nude,senza calze,ed infine delle Chanel non troppo alte,di un color panna,abbinato alla borsa che portava in spalla. Lunga,con una catenina in color oro.
La due ragazze,uscite dalla macchina sorrisero al conducente,quando videro i due ragazzi davanti all’entrata,che come tutte le altre persone,le guardavano, il sorriso di D si trasformò di ghiaccio,e quello diE,leggermente schifato.
Si guardarono per 3 secondi,e subito dopo essersi prese per mano,camminarono verso l’entrata,sfoggiando un sorriso abbagliante.
Facendo rimare di stucco,le persone intorno a loro.
 
 
Alzate i bicchieri Upper East Side,la festa è incominciata.
 
 
Il locale era enorme,fatto da due piani,sembrava tutto l’arredo,fosse nero,comprese le scale,i divanetti,i tavoli e anche il piano bar.
Tutte le luci colorate che giravano per far luce negli angoli più bui, D e E entrarono dirigendosi subito al bar,dove Eleanor con un ordine sonoro e deciso ordinò,-Una vodka liscia per favore- e subito dopo si mise la mano sulla fronte.
-Sai cosa succede quando bevi troppa vodka vero?- chiese D,mettendole la mano sul braccio.
- Lo so,ma un bicchiere mi serve assolutamente- rispose E,tranquilla.
Dopo qualche minuto sentirono una voce abbastanza calma e famigliare,-Le due regine tutte sole? Non va affatto bene- accennò un po’ ad urlare,visto che la musica era molto alta.
-Se proprio dobbiamo avere due Playboy come cavalieri per il ballo,mi dispiace io passo- rispose E,girandosi verso il bicchiere servito davanti a lei.
-Sai che ti succede quando bevi troppo vero?- sul viso di R e J,erano spuntati dei sorrisini maliziosi.
-Ora basta- prese il bicchiere e si alzò,-Voglio divertirmi a sta festa,e con le vostre due facce davanti agli occhi,mi viene solo da ridere per lo schifo che mi fate-
-Che tipo di divertimento E?- si avvicinò al viso della bionda,prendendole il mento con un mano.
-Sei uno schifoso- rispose Eleanor,alzando i tacchi mentre se ne andava.
-e tu? Non vai con lei?- J si rivolse a Danielle,con un tono di umorismo nella voce.
-Tra un po’ la raggiungo,devo prendere anche io da bere- disse la ragazza,senza neanche guardare in faccia il ragazzo che le aveva rivolto parola.
Jason alzò la mano verso il barista e urlò-Cameriere,offro io per la ragazza- Danielle ribattè al cameriere,-No,grazie- sorrise al cameriere e rivolse al ragazzo un occhiataccia,-Non voglio ne favori,ne niente da te- il cameriere le servì il bicchiere e anche Danielle se ne andò raggiungendo Eleanor.
Lasciando il ragazzo,con un sorrisino in faccia,e di certo quel sorriso non era un segno di resa mia cara Queen D.
 
Eleanor,raggiunto un divanetto si sedette con il suo bicchiere in mano,quando Rick,si sedette accanto a lei.
Incrociò le gambe,girandosi dall’altra parte,mentre sorseggiava il drink.
-Vuoi farti desiderare ancora per molto?- R,si avvicinò sempre di più.
-Non mi faccio desiderare. Non ti voglio proprio Rick- rispose la ragazza seccata,senza rivolgersi verso di lui.
-Dalla a bere a qualcun altro- ribatte deciso.
-Senti,- si girò verso il ragazzo,e iniziava ad alterarsi,- tu vai da Emily,io mi rifaccio una vita in pace,e BAM. Siamo tutti felici.-
-Ho lasciato Emily,diciamo mezz’ora fa- disse il ragazzo,con un tono serio.
-Dovrebbe impressionarmi questo?- chiese la ragazza con un tono di sfida.
-In un certo senso si- rispose il ragazzo divertito.
-Se volevi stare con me,non avresti rovinato tutto- disse la ragazza buttando giù un altro sorso.
-Non sono io quello che ha rovinato tutto!- urlò,alzandosi di scatto.
-Ah,si,certo!-disse alzandosi anche lei,adirata più che mai,dalle parole del ragazzo,- Sono io quello che quella precisa notte,visto che la mia ragazza non voleva scopare con me,mi sono ubriacato,e ho portato nella mia suite,due cameriere e due ballerine,tra cui 2 orientali. Si hai ragione ho rovinato tutto io!- e dopo la frase,se ne andò di nuovo.
Il ragazzo si lasciò andare sul divanetto,stravaccato,ordinando un Gin.
-Infondo te lo meriti,Richard- disse una voce femminile,alle sue spalle abbastanza famigliare.
Non si girò neanche per guardarla,aveva capito perfettamente di chi era quella voce.
-Alex,- disse strofinandosi la faccia con la mano sinistra,-come sei entrata?-
-Ho i miei metodi..- si sedette vicino al ragazzo,-dovresti dirglielo che la pensi ancora,-il ragazzo la guardò di storto,-anche se fai lo stronzo con le altre-
-Non ho chiesto il parere di una ragazzina di 15 anni,e se permetti,non penso a lei,è solo per una scommessa- disse il ragazzo,prendendo il bicchiere,che un cameriere gli aveva posato sul tavolo di fronte.
-Certo,ti conosco da quando avevi 2 anni...- non le fece finire la frase,che Rick,si alzò di scatto e disse,-Io vado,divertiti sorellina-  concluse la frase con un leggero sorriso rivolto alla ragazza.
 
Eleanor corse in bagno,a sfogare tutta la sua rabbia.
Si guardò allo specchio,vide una ragazza che aveva visto in passato,piangere per un ragazzo,che non la meritava. E non voleva assolutamente rivederla.
Si appoggiò al lavandino con i gomiti,mentre si copriva la faccia con le mani.
Danielle,la trovò subito dopo,-E,cosa è successo?- si avvicinò l’amica preoccupata.
-Niente D,tranquilla- disse mentre si asciugava le lacrime,-dobbiamo divertirci no?-
-Certo- prese Eleanor per la mano,e la portò al piano superiore,dove le presentò dei nuovi ragazzi.
-Piacere Logan- il primo,biondo con gli occhi azzurri,vestito normalissimo,si alzò per presentarsi.
E infine il secondo,alto,moro con gli occhi decisamente chiari si alzò,e si presentò anche lui,-Piacere,Brian- sfoggiando alla ragazza bionda un sorriso.
Parlarono tutta la sera del più e del meno,mentre buttavano giù dei bei bicchieri di martini.
della scuola dove andavano,e scoprirono che questi ragazzi,abitavano nell’Upper West Side,e andavano in una scuola,non lontana dalla loro.
Eleanor,pur ridendo e scherzando,non riusciva a mandar giù le parole di Rick,non poteva credere che dopo tutto il male che le avesse fatto avesse anche il coraggio di negare,e di far cadere tutta la colpa su di lei.
Danielle,invece scherzava e rideva,per non pensare a Jason,al suo ritorno,e la sua presenza qui alla festa.
 
A fine serata,i due ragazzi,che erano stati con loro tutta la serata,le accompagnarono alla Limo,salutandole con due baci sulla guancia,dicendole solo,-E’ stato un piacere stare con voi stasera- e infine le due ragazze salirono in macchina, non accorgendosi che un ragazzo,dai capelli biondo cenere,aveva visto tutta la scena,e come un re che aveva perso la sua terra,voleva riprendersela.
 
Attento R,dopo un po’ che cerchi di dimenticare una persona,anche quest’ultima cerca di dimenticarti in un modo o nell’altro. So che sei pronto con l’armata dietro di te,per riprenderti la tua regina,ma siamo sicuri che la tua regina voglia essere salvata?
Kiss Kiss Gossip Girl.

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Capitolo 4
*** Dimentica il passato. ***



Buongiorno bellezze dell'Upper East Side,
finalmente sono riuscita a finire il capitolo,spero come sempre di non deludere nessuno :)
ringrazio sempre,le persone che sostengono questa storia,
chi ha recensito,letto,seguito,ricordato e messo tra i preferiti :)
spero di sapere se vi è piaciuto questo capitolo,
mi lasciate qualche recensione? :)
buona lettura.
 K iss  Ki ss Elle :) 

 

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Dimentica il passato.




Buongiorno Upper East Side,qui è Gossip Girl,l’unica fonte di notizia sulle vite scandalose dell’elitè di Manhattan.
 
 
Sveglia stelle di Manhattan,vi abbiamo lasciato alla festa,ma oggi è il secondo giorno di scuola. Non vorrete far imbestialire i professori vero?
Mi raccomando,coprite le occhiaie,soprattutto chi ha fatto le ore piccole ieri.
 
 
Si svegliò con un sonno tremendo,non si era ancora alzata dal letto. E continuava a fissare il soffitto color giallo schiarito,con ai lati delle decorazioni.
Si stirò le braccia,per poi iniziare a guardare la finestra coperta dalla tenda color panna,si iniziò a toccare i capelli lunghi e ricci,iniziando pian piano a svegliarsi.
-La colazione è pronta Danielle,svegliati!- disse la voce della madre,mentre entrava in camera della figlia.
-Arrivo mamma- rispose la ragazza alzandosi leggermente dal cuscino,mentre si sosteneva sui gomiti.
-Molto bene,-disse Serena,sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori,- c’è anche tuo padre sotto,non farlo aspettare- detto ciò,si allontanò dalla camera e si diresse al piano di sotto.
-Alziamoci Danielle- di ripete da sola,tra se e se.
 
-Ho chiamato tua figlia- avvertì l’uomo seduto al tavolo della colazione,addobbata con una gran quantità di roba.
L’attico era molto identico a quello dove abitavano insieme con Lily,di diverso c’era solo l’arredamento. In stile contemporaneo,e un po’ meno moderno,come quello della casa Van der vuzzen.
Dan alzò il capo dal libro che stava leggendo tranquillamente,mentre beveva il succo di arancia. Notò la donna,scendere con un vestito bianco,con dei pizzetti sotto il seno,corto fino alle ginocchia,e dei tacchetti alti 8-9 cm color panna,con il contorno della scarpa in nero.
-Sono felice,è da 2 giorni che non la vedo- rispose Dan rispondendo al sorriso della moglie.
Quest’ultimo vestito in giacca e cravatta,per la casa editrice,si intende.
Divisa classica,giacca e cravatta,con tanto di pantaloni neri,in più la camicia bianca sotto.
-Allora,- iniziò Serena,quando si sedette vicino al marito,-come sta andando? Cioè,parlo del nuovo libro,non me ne parli da settimane.-
Quest’ultima non ebbe risposta,ma bensì un’altra domanda,ma questa volta rivolta nei suoi riguardi,-è le industrie di tua madre? Il lavoro con Blair? Neanche tu ormai,non mi tieni più informato.- disse il ragazzo,mentre si metteva sulla sedia ben eretto.
-Io posso dirti tutto,della mia situazione,intendo.- rispose Serena.
-Bene,allora stasera si va a cena,è da tanto che non ceniamo,da soli non credi?- disse Dan,stampandole un bacio.
Quando dal soffitto,sentirono urlare due voci alquanto famigliari.
-Sempre che vi baciate siete?- disse Josh.
-Lasciali stare,sono così belli- disse Danielle,dando una manata al fratello.
Quest’ultimo con i capelli corti,e mori. Occhi marroni,quasi tendenti al nero,carnagione molto chiara,quasi come quella di Serena. Vestito con un maglione a righe color nere e azzurre,con dei pantaloni e scarpe neri.
Dan e Serena,si fecero una sonora risata ascoltando i figli.
Quando quest’ultimi scendevano verso il tavolo,per consumare la colazione in famiglia.
Prima di sedersi Danielle diede al padre un abbraccio forte forte,dicendogli,-anche se sono solo 3 giorni,mi sono mancate le tue battutine sarcastiche- lui ricambio con una risata,che fece anche il resto della famiglia iniziando a mangiare in tavola.
 
 
-Danielle? Ma si può sapere dove diavolo sei?- disse Eleanor,al telefono.
-sto arrivando,mancano due isolati!- rispose D,dall’altro capo del telefono.
-Va bene,ti aspetto- disse,riattaccando subito dopo.
Intanto mentre era seduta sulle sue scale,sentì una presenza che la fece irrigidire,o meglio dire,ammutolire.
Emily si presentò al suo fianco,sapeva che doveva dirgli una cosa. Una cosa che riguardava Rick.
-Eleanor- iniziò la ragazza.
-Dimmi Emily- si girò E.
-Lo sai che non è bello rubare i ragazzi altrui?- disse con un accennò di cattiveria.
-Io non ho rubato il ragazzo a nessuno,quindi,ora scusami. Ma è arrivata Danielle- finì la frase alzandosi dalle scale,quando la ragazza la prese dal braccia e le disse in modo chiaro,ma sotto voce,-Attenta Queen,che questa me la paghi.- la ragazza si scansò dalla presa della ragazza,vestita con una maglia color nero,con delle pailettes argentate.
-Vedremo.- rispose Eleanor,con un accenno di sfida. Mentre si avvicinava sempre di più a D.
Danielle,scese dal taxi,con una camicia color viola scuro,e una gonna con tulle sotto nera,delle calze trasparenti e dei tronchetti color viola.
-Meno male che sei arrivata- iniziò l’amica,dirigendosi verso di lei,con un aria scocciata.
-Cosa mi sono persa?- disse con aria divertita.
-Emily,non ha preso bene la rottura con R,e ha dato la colpa a me. Come se io ci uscissi insieme,ti rendi conto?- disse,mentre stava ridendo nervosamente.
Danielle rispose solo con una risata.
Quando all’improvviso due vecchie ombre dal passato,venivano a riscuotere qualcosa da loro.
-Ehi,chi si rivede!- disse J,appoggiato davanti a D.
-Essi Jason,però ora scusami. Noi dobbiamo andare- cercò di evacuare Danielle.
Rick,non spiaccicò parola,e questo fatto suscitò curiosità nell’animo di Eleanor.
-Scusa D,aspettami all’entrata- disse la ragazza.
-Dove hai intenzione di andare?- chiese l’amica,mettendo due mani sui propri fianchi,avendo quindi capito,le intenzioni dell’amica.
-Non vuoi sentirtelo dire,quindi non te lo dirò- disse E,tranquillizzandola,-Non farò sciocchezze,te l’ho prometto.-
-Va bene- si arrese l’amica,-ma ti aspetto qui!-
Eleanor,rispose con un sorriso,dirigendosi da R.
Trovata alle sue spalle,sentì quasi paura e angoscia,ma bussò lo stesso alla spalla del ragazzo.
-Cosa vuoi?- chiese R,scocciato,con una sigaretta in bocca.
-Da quanto,quando mi vedi non fai le tue battutine?- chiese la ragazza,incrociando le braccia.
-Cos’è ti manco per caso?-
-No,sono solo sollevata dal fatto,che hai capito che ti devi levare di torno-
Il ragazzo,buttato fuori il fumo rispose,-Ho parlato con il tuo amico dell’altra sera- la ragazza si irrigidì e disse,-cosa gli hai detto?-
-Nulla di particolare,solo che deve starti alla larga.- disse,tirando la sigaretta subito dopo.
-Quando la smetterai Rick?-
Il ragazzo si limitò a sorridere,e Eleanor si voltò per raggiungere Danielle.
-Cosa ti ha detto?- chiese D.
-Nulla,solo che- iniziarono a scenderle delle lacrime in viso,-deve smetterla di complicarmi la vita-
Danielle la prese e le asciugò le lacrime,-Sh,sh. Basta piangere. Ora mi dici tutto in classe,su andiamo-
Eleanor annuì. E si diressero in classe.
 
 
Finita la scuola,le de ragazze si diressero fuori,quando Eleanor vide un ragazzo moro,vestito con una camicia bianca e del pantaloni neri salutarla.
-Ma quello non è Brian?- chiese D a Eleanor.
 
 
Essi,R,non tutte le favole vanno come ci aspettiamo,non credi anche tu?
 
Eleanor e Danielle si avvinarono sempre di più al ragazzo,notando che aveva gli occhi azzurri.
-Ciao ragazze- disse Brian.
Ee D,risposero in coro con un sonoro ‘Ciao’.
-Ho pensato di fare un salto,a trovarti- si rivolse ad Eleanor,-così possiamo farci una passeggiata,e prenderci un caffè-
-Certo- rispose la ragazza,all’invito. Con un sorriso smagliante.
Danielle li salutò e si diresse verso il cugino,che con aspra amarezza,aveva assistito a tutta la scena.
-Se vuoi qualcosa,prenditela. Ma senza romperla.- gli disse Danielle.
-Da quando sei un’esperta in amore,cara cugina?- chiese R,sarcasticamente.
-Da quando vedo nei tuoi occhi il desiderio,che la mia migliore amica,sia di proprietà esclusiva di Richard Archibald.- finì la frase lasciandolo da solo. A riflettere,se quella frase era una menzogna,o se iniziava a valere qualcosa.
 
Avvistati: Queen E,con un ragazzo sconosciuto,a passeggio al Central Park. E R dov’è? Lo avrai lasciato ai suoi liquori o alle sue massaggiatrici orientali?
 
-Sono contenta,che nonostante quello che ti abbia detto Rick,sei venuto per incontrarmi- disse Eleanor,sedendosi su una panchina.
-Si,volevo delle spiegazioni piuttosto- chiese il ragazzo sedendosi affianco a lei.
-Cosa è successo tra voi? Insomma,perché ci tiene così tanto a far pace con te?- chiese con tono incuriosito.
-Non vuole far pace con me. Vuole solo portarmi a letto,visto che sono l’unica ragazza dell’UES,che non si è portato a letto.- disse la ragazza,con un tono di nervosismo nella voce.
-Comunque è successo qualcosa,e,visto che ha minacciato di farmi passare dei guai seri,se mi fossi fatto vedere in pubblico con te,merito almeno una spiegazione no?- chiese il ragazzo.
-Sono cose personali,e poi ti ho conosciuto una sera,come posso fidarmi di te? Così senza neanche conoscerci?- chiese E,quasi sconvolta.
-Perché sono un ragazzo di cui ti puoi fidare,e se lo andrò a dire a qualcuno. Potrai minacciarmi come fa il tuo amico Rick- disse il ragazzo con un tono di umorismo,nella voce e nel volto.
La ragazza accennò ad una risata,ma rispose affermando,-Si vede dalla faccia che sei un ragazzo affidabile,però mi dispiace..sono cose,strettamente personali,e solo al pensiero mi viene lo schifo. Scusa ancora..- con un tono di dispiacere.
-Non fa niente,se sono cose veramente personali,e non me ne vuoi parlare,vuol dire che è una cosa davvero grave..- disse il ragazzo guardandola in viso.
Eleanor si limitò a rispondere con un accenno della testa,quando il ragazzo aggiunse una cosa alla frase che aveva detto prima,-..ti deve aver fatto male,questa situazione-
Eleanor si girò verso il ragazzo guardandolo accennando un’altra volta il capo,stavolta,con gli occhi lucidi.
Brian si alzò lentamente,-Scusa,scusa per tutto. Sono venuto qui per chiederti spiegazioni,per l’accaduto con Richard,ma vedo che le spiegazioni non verranno mai a capo. E va bene così,perché te la devi sentire tu,di dire le cose..- si alzò anche la ragazza guardandolo in viso,-..e poi? Chi si fiderebbe ciecamente di un ragazzo conosciuto una sera in una festa?- finirono tutti e due,con una sonora risata.
-Non hai tutti i torti,Brian!- continuò a ridere la ragazza mettendosi una mano davanti alla bocca.
-Vabbè,io vado,ti lascio andare a casa ora- disse il ragazzo salutandola.
-Mi ha fatto piacere parlare con te oggi- disse E,sfoggiandole un sorriso.
-Spero ci rivedremo ancora- continuò il ragazzo,anche lui sorridendole.
-Magari,stavolta,vengo io a prenderti a scuola- disse la ragazza accennando a una risata.
-Magari- disse il ragazzo mentre se ne stava andando,e mentre camminava salutava con il braccio la ragazza,che si trovava dietro di sé,ad una certa distanza.
Eleanor sorrise,quando sentì il telefono squillare nei suoi jeans,prese il telefono,e notò il messaggio di Danielle,appena arrivato.
‘Stasera vengo da te,devi raccontarmi tutto. D
Eleanor,letto il messaggio,non pote che scapparle una leggera risata contenuta,quando si incamminò verso la fine del parco,dove si trovava la strada e chiamare come sempre,un taxi.
 
 
Scesa dal taxi,notò che il sole stava pian piano calando,e si avviò verso l’entrava del palazzo.
-Buongiorno signorina Bass- salutò l’usciere,accompagnandola verso l’ascensore.
L’entrata del palazzo tutta in bianco,con quadri e statue sparse qua e là. Il pavimento ricoperto tutto dalla moquette bordeaux,con il banco della reception tutto fatto in marmo con qualche riga di grigio scuro,su di esso.
Arrivata all’ascensore,salì fino all’attico dove abitava.
Uscita dall’ascensore,notò che Maddeleine stava spazzando via la polvere con lo spolverino,sul divano fatto a sdraio,con due manici ai lati,completamente bianco.
Il confine dell’appartamento,fatto in vetro,dove si poteva vedere una NY tutta diversa,secondo lei.
Alla sua destra le scale che portavano al piano di sopra,dove si trovavano le camere da letto,e quelle degli ospiti.
Tutto l’appartamento di un color Beige calcato. Dopo il salotto nella Hall,c’era la cucina coperta dal muro,che precedeva la zona bar,e un piccolo tavolo dove di solito consumavano la colazione.
-Signorina Bass,posso fare qualcosa per lei?- Maddeleine si avvicinò a passo furtivo,con il suo spolverino in mano,e la divisa da cameriera nera.
-Non mi sento molto bene- disse appoggiandosi la mano destra sulla fronte,-gradirei,se mi facessi un thè caldo con una fetta di limone,- mentre iniziava a salire le scale,-ovviamente appena hai finito tutto,non ho fretta- sorridendole.
-Certo signorina- rispose la cameriera facendole un sorriso e continuando le sue faccende.
Percorse tutte le scale,arrivò ad un corridoio,la sua camera era verso il mezzo.
Entrò,accendendo la luce,mettendola più bassa possibile.
Guardò lentamente,uno a uno,i suoi quadri di Audrey Hepburn. Lei amava quella donna. Dopo tutto si chiama come lei,Eleanor Audrey Bass..
Quando fini di ammirare i suoi quadri sparsi per i muri della sua stanza,si sdraio,buttandosi completamente a capofitto sul grande letto a due piazze,con il piumone viola,di seta che si ritrovava sotto di lei.
Iniziò a guardare sopra di lei,un punto vuoto,quando una frase nella testa cominciò a rimombare, ‘Hai rovinato tutto’,’Sei solo un passatempo,non sei niente’ al ricordo di quella voce,ma specialmente di quelle parole,si alzò di scatto,mettendosi seduta dicendo ad alta voce,-Basta!- sospirò più di una volta,mettendosi le mani sulla faccia,-Non ho rovinato nulla io- sdraiandosi di nuovo e cominciando a rivedere davanti ai suoi occhi la scena di quella notte.
E, come si dice? Ah si,il passato non se ne va mai.
 
Quando sentì aprire la porta,sentendo chiaramente la voce della sua migliore amica entrare senza ritegno.
-Allora? Com’è andata?- chiese Danielle,buttandosi sul letto,vicino all’amica.
-Niente,nulla di speciale- disse E,alzandosi leggermente dal letto.
-Non ci credo- rispose D,abbracciandola,mettendosi a ridere tutte e due.
Quando una voce paterna si avvicinò alla stanza,-E’ una mia impressione,o qui c’è Humphrey?- Danielle si mise a ridere senza farsi sentire,e anche El la segui.
-E’ una tua impressione!-rispose Danielle a gran voce.
-Ah allora,non starà a cena con noi,quindi prepareremo per tre- disse Chuck sbucando dalla porta della camera.
-Cosa mangiate?- chiese D,curiosa.
-Resta,e lo scoprirai- rispose Chuck.
-Mi hai convinta!- rispose sfoggiando un sorriso.
-Molto bene- disse mentre si avvicinò anche lui a letto della figlia per poi sedersi.
-Come sta la mia principessa?- chiese il padre alla figlia.
-Non ti sarai fatto contagiare da lei spero- disse mentre indicava l’amica al suo fianco,mentre quest’ultima rideva.
-No ho solo saputo da una fonte,vecchia come tuo padre,che oggi sei stata al Central Park con un ragazzo.- le due amiche si guardarono,sconvolte,per l’informazione esatta del padre.
-Come fai a saperlo tu?- chiesero in coro le due ragazze.
-Un mago non rivela mai i suoi trucchi- rispose avvicinandosi per dare un bacio sulla fronte alla figlia,per poi continuare,-è quasi pronto,scendiamo-
De E,corsero al piano di sotto,per sedersi a tavola. Mentre sopra,Chuck era rimasto in camera della figlia,e camminava avanti e indietro,quasi,come se volesse che le raccontasse qualcosa.
Quando una donna dai lunghi capelli mori e ricci,con un vestito rosso,con le righe nere sotto il seno fece la sua comparsa nella stanza.
-Quando le dirai,che leggi ancora Gossip Girl?- chiese la donna,incrociando le braccia la petto.
-Quando lo scoprirà,glielo dirò- accennò a un sorriso,dirigendosi verso Blair,dandole un bacio.
-Scendiamo,ci staranno aspettando- disse finito il bacio.
 
 
-Dopo devi raccontarmi tutto eh- disse D,con aria di minaccia in viso.
-Va bene,ma ora stai zitta eh- rispose E,supplicando e ridendo con l’amica.
Quando sentì due mani fresche sui suoi occhi,sentendo una voce maschile,tanto mancata,dirle-Indovina chi sono?- El,tolse le mani dagli occhi e si girò con un sorriso stampato in viso,non poteva credere alla felicità che stava provando.
Vide un ragazzo di media altezza,un po’ più alto di lei,vestito con una maglia a righe blu e bianca,della polo. Con dei jeans e delle scarpe scure che si intonavano con la maglia.
-Jake sei tornato!- disse abbracciando forte,e quest’ultimo ricambiando l’abbraccio dell’amica.
 
 
Ehi,ma sarà che sta arrivando l’autunno,ma stanno tornando molte ‘foglie’ dagli alberi dove essi vivevano.
Chissà,forse il piccolo J,migliore amico della nostra E,riuscirà a farle dimenticare il suo passato?
Forse D e J saranno le tue nuove fate madrine?
Speriamo E,anche perché stare male per il passato non ti darà la felicità di Cenerentola.
 
Kiss Kiss Gossip Girl.

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Capitolo 5
*** La settimana della moda. ***


Salve a tutte quante di nuovo! :)
comincio col dire,che questo capitolo mi piace,e spero che condividiate anche voi quest'opinione,
ringrazio come sempre le persone che recensiscono,seguono,ricordano,mettono nei preferiti e leggono :)
Che altro dire? LOL.
Aspetto vostre notizie
Kiss Kiss Elle :)

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La settimana della moda.



 


Buongiorno Upper East Side,qui è Gossip Girl,l’unica fonte di notizia sulle vite scandalose dell’elitè di Manhattan.
 
 
Chi di voi gentili ragazze vorrebbe assistere alla grande sfilata che si terrà la settimana della moda? Ovviamente ci sono ragazze che si prenderebbero per i capelli per assisterla.
Ma nell’Upper East Side,c’è una nostra vecchia conoscenza che si sta già strappando i capelli,ma non di certo per la felicità.
 
 
-Come non avete ancora finito gli abiti da sera?- sbraitò la donna bionda con i capelli ricci,come li portava da ragazzina.
Davanti alla sua scrivania,piena di riviste sparse qua e la,con una macchina da cucire tutta in bianco alla sua destra e un computer ricoperto di stoffe e merletti dall’altra.
-Ci dispiace Jenny,ma..- disse la voce tremolante dietro il capo del telefono.
-‘Ma’ nulla! Voglio quei vestiti e subito- gridò,staccando il telefono al povero mal capitato dall’altro capo del telefono.
Si mise le mani sulla fronte,gettandosi all’indietro,sulla sua poltrona di pelle,di colore nero.
-Non c’è la posso fare- bisbigliò tra se e se.
Poi una voce maschile,riempi il silenzio glaciale e l’aura negativa che si trovava in quella stanza,con dolcezza e calma,-Jenny,tu lavori troppo..- Nate,arrivando davanti a lei.
-Mmh..- mugoli con la faccia immersa nelle sue stesse mani.
-E’ già il terzo anno,che organizzi questa sfilata,per la settimana della moda,in più devi lavorare alla nuova collezione e devi pensare anche alle industrie all’estero! Devi riposarti- si sedette sulla sedia di fronte alla scrivania dove si trovava la donna bionda.
-Sai che non posso Nate-
-Perché non puoi? Spiegamelo,lavori duro tutto l’anno e non ti riposi mai,in più tuo figlio viene a trovarci una volta ogni 3 secoli!- iniziò ad alzare la voce,verso la moglie la davanti.
Alzò la testa dalle mani,e guardò l’uomo dritto negli occhi,-Va bene,mi hai convinto.- disse alzandosi dalla sedia,dirigendosi verso di lui e facendolo alzare dalla sedia per poi prenderlo sotto braccio,con una domanda che gli venne spontanea,-In cosa ti ho convinto scusa?- Jenny camminando a passo veloce,verso l’ascensore che portava sotto all’uscita,disse-Andiamo a trovare tuo figlio!-
-Che cosa?- chiese Nate,alzando la voce,con stupore.
-Non sei stato il padre ideale per tuo figlio,quindi,andiamo a trovarlo alla suite!- disse Jenny a Nate dirigendosi verso l’uscita del palazzo.
Nate liberò il braccio dalla presa sfuggente della moglie,che era così convinta di quello che stava facendo che non ebbe il tempo di ascoltare l’opinione del suo uomo.
-Non ti ho mai detto,andiamo a trovare tuo figlio.- iniziò a guardarla storto.
-Nate,è tuo figlio! Dovrai parlarci prima o poi,dici che ci viene a trovare ogni 3 secoli? Non pensi,che forse ti voglia evitare come stai facendo tu con lui? Quindi,fai l’uomo. E fai tu il primo passo.- trascinò il marito nel taxi,arrivato subito dopo.
-..oddio.- sospirò il biondo appoggiando la testa sul poggiatesta del taxi.
 
Attenzione piccola J,stai per riaccendere una piccola fiamma,che potrebbe scatenare un incendio.
 
 
-Allora il vestito di D&G o di Versace?- chiese Eleanor iniziando a provarsi i vestiti davanti allo specchio della propria camera.
-Sarai bellissima comunque!- disse Chuck seduto sulla poltrona vicino all’armadio.
Esorrise all’affermazione del padre,sapendo che per il padre,anche se le fosse venuta l’acne in tutto il corpo,sarebbe rimasta bellissima per lui.
-Signorina Bass,è arrivato il signorino Jenson- annunciò Maddeleine a Eleanor.
-Jake,fallo entrare!- sbraitò in un urlo di felicità la ragazza sentendo la notizia.
Entrò il ragazzo vestito con una semplice camicia nera e i pantaloni dello stesso colore,salutando,-Ciao El- abbracciò la ragazza che ricambiò con una stretta molto forte.
-Ciao Jake- salutò Chuck.
-Ciao Chuck- ricambiato il saluto,sciogliendo l’abbraccio.
-Allora,come mai siamo così in ansia?- chiese il ragazzo riferendosi a Chuck.
-Stasera c’è la sfilata della settimana della moda,e la signorina qui presente,è in prima fila- affermò il padre,con un accenno di orgoglio.
-Assi?- Jake sorrise al padre,e subito dopo all’amica davanti.-E scommetto,che non sai cosa metterti El- continuò il ragazzo.
-Indovinato!- sbuffò,dopo essersi seduta sul letto.
-Mh,perché non ti metti il mio preferito?- domandò il ragazzo aprendo l’armadio a muro,tirando fuori un vestito rosso,lungo fino a sopra le ginocchia,con del pizzo nero al fondo. Senza spalline con il bordo sopra il seno,anch’esso di pizzo,con la zip al lato,colorata di rosso.
-Perché no?- sbalzò sorridente dal letto.
-Ti starà benissimo,-Chuck si alzò dalla poltrona,-ho un imprenditore di un’azienda che aspetta solo un mio Gin per essere convinto,ci vediamo stasera alla sfilata.- si avvicinò alla figlia e dopo averle dato un bacio sulla fronte,e dopo aver salutato Jake si diresse verso la porta della camera e se ne andò,lasciando Jake e El da soli.
-Allora,stasera c’è la sfilata- disse Jake,mentre E andava dietro il paravento di Audrey,a mettersi il vestito.
-Si-
-Di Jenny Archibald.- continuò il ragazzo.
-..si-
-Non è che ti stai facendo bella per Archibald ‘io sono figo e il mondo cade ai miei piedi’?- chiese il ragazzo avvicinandosi al paravento.
La ragazza,uscì con vestito addosso,e rispose irritata,-No,lui sarà troppo occupato a farsi le modelle dietro le quinte,che stare a guardare me.- disse abbassando lo sguardo,quasi rattristandosi.
Jake le prese il mento e le alzò il viso,facendo si che la guardasse negli occhi,-Non sa quello che perso- E,abbracciò il migliore amico,continuando dicendo,-Dai,mi cambio e andiamo al nostro bar- il ragazzo facendo un giro su se stesso,urlò,-Non vedevo l’ora-
La ragazza sorrise tornando dietro il paravento.
 
Essi E,pare proprio che il piccolo J ti terrà sotto controllo per un po’ eh?
 
 
-Non li faccia salire,è un ordine.- ringhiò R,al telefono.
-ma signorino..-
-Niente ‘ma’,non voglio vederli. Digli che li incontrerò alla sfilata di stasera- ringhiò un’altra volta,mentre guardava una ragazza bionda in mutande e perizoma uscire dalla sua stanza,strofinandosi gli occhi.
-signorino,i suoi genitori insistono!-
-Non mi interessa se insistono,vieni pagato da me,non da loro- e mettendo una mano sopra la cornetta per non far sentire quello che diceva urlò,-e tu vestiti e vattene!- la ragazza si alzò dal divano dove si era appena seduta,e irritata si diresse verso la camera,per vestirsi.
-signorino sua madre..-
-Mia madre cosa James?-
-Richard Garret Archibald fai salire tua madre,in quella maledettissima Suite,altrimenti ti ritroverai in seri guai!- sbraitò Jenny dall’altro capo del telefono.
-Mamma..io..- d’un tratto si senti impotente,quasi immobilizzato.
Voleva davvero bene a sua madre.
-Fai uscire quella bionda di facili costumi dalla Suite,e facci salire!-
-Infatti,la sto mandando via mamma..- rispose calmo e schietto.
-Bene. Ora saliamo-
Staccò la cornetta,così forte che il telefono non si era rotto,per miracolo.
La ragazza che si trovava in salotto quindici secondi fa,ora si trovava davanti alla porta,vestita e ricomposta,-Mi richiami?- chiese con gentilezza.
-Forse in un’altra vita- rispose il ragazzo,in vestaglia,ridendo.
La ragazza,offesa ancora una volta,dal quel ragazzo meschino,uscì sbattendo la porta,facendo borbottare R,-attenta,io qui li pago i danni.-
Dopo di che,si tolse la veste,rimanendo in intimo,guardò di storto i vestiti,prendendo il jeans della sera prima,che si era tolto così velocemente,si diresse verso il piano bar,che si trovava di fronte al salotto,e si versò un po’ di Jack Daniels.
Diceva che lo aiutava a svegliarsi.
Sentì suonare alla porta della suite,un sorrisino beffardo sorse sul suo viso,andando a petto nudo alla porta.
-Salve mamma- salutò la madre,con una voce calda e suadente.
Dopo cinque secondi,Jenny gli diede uno schiaffo così forte,che il ragazzo non poté fare a meno che toccarsi la guancia dal dolore.
-Primo. Questa Suite,te la pago per diventare responsabile,non per portarci le tue puttane. Secondo. Quando tua madre e tuo padre,suonano alla porta,maggiorenne o no,scopata o non scopata,sbronzo o sobrio,vestito o nudo,morto o vivo,tu ci devi far salire!-
-Mh,è finita la conta?- disse con un pizzico di sarcasmo il ragazzo,ancora con la mano sulla guancia.
-Non prendermi in giro Richard.- ringhiò la madre.
-Uh,come siamo fredde oggi,non è che tuo marito non ti soddisfa abbastanza?- detta,questa frase Nate si scaraventò sul figlio,fermandolo al muro,-E’ mai possibile,che tutte le volte che faccio uno sforzo per fare pace con te,tu mi devi trattare in questo modo Rick?- urlò il padre contro il figlio,che spinta o non spinta,il suo sorrisino beffardo,non se lo tolse dalla faccia.-Smettila di fare quel sorrisino di sfida!- continuò Nate.
-E perché dovresti far pace con me,sentiamo!- reagì Rick,spingendo il padre,per farsi spazio.
Jenny spaventata dalla situazione,dopo aver chiuso la porta della suite,cercò di calmare le acque dicendo un semplice ‘smettetela’ ad entrambi,che ovviamente non bastò.
-Voglio far pace con te,perché sei mio figlio! Vuoi capirlo una buona volta?-
-No,-iniziò con una risata amara,-No,tu vuoi far pace con me,solo per toglierti un peso dal cuore,perché sai che quel giorno potevi startene a casa con mamma al posto che far succedere casini a me!- ringhiò ancora più forte R.
-Devi perdonare tuo padre Rick!- supplicò la madre.
Rick,non si degnò di rispondere alla madre,si girò verso il salotto,dove aveva posato il bicchiere pieno.
-Ora,se volete scusarmi. Devo prepararmi per una sfilata,che si terrà stasera. E qui qualcuno dovrebbe già essere la,non trovi mamma?- disse R,sedendosi sul divano,facendo un sorso dal bicchiere.
Jenny si arrese,-Va bene Richard,ci vediamo dietro le quinte.- detto ciò,si diresse fuori,lasciando il figlio da solo.
 
Che cosa ti avevo detto piccola J? Una rosa nera,non potrà mai essere un lillà.
 
 
-Sbrigati D siamo in ritardo!- sbraitò Eleanor alla sua migliore amica,mentre il piccolo J rideva sotto i baffi dietro l’amica.
-Si si arrivo- disse mentre saltellava per entrare nella Limo dove si trovavano i due amici.
Entrata in macchina,prese un sospiro di solievo,-Meno male,pensavo di non farcela-
-Dai andiamo- disse Jake mentre ordinava al conducente di partire.
-Non sei emozionata?- chiese E incitando l’amica.
-Un po’,infatti ho messo il vestitino di Chanel per l’occasione!- disse Danielle tutta eccitata per la serata.
-Magnifico!- rispose Eleanor.
-Che bello rivedervi felici ragazze!- disse Jake,sorridendo alle amiche.
-Si!- sbraitarono le amiche insieme,-dopo tutto,avremmo la stampa addosso!- si vantò D.
-Ma soprattutto assisteremo alla sfilata di JA. Di Jenny,una cara amica di mia madre!- disse E,-poi io amo Jenny Archibald!-
Il piccolo J guardò l’amica con aria di sospetto. No,non le interessava il figlio.
-Siamo arrivati ragazzi- annunciò Danielle agli amici.
Il conducente si diresse verso la portiera,per aprire ai ragazzi.
Appena usciti si trovarono di fronte a un capannone enorme,pieno di paparazzi e di gente importante,dell’alta società.
Danielle vestita con un abitino bianco di Chanel con dei tacchetti neri,coi capelli sciolti e riccioli.
Eleanor,con il vestito rosso che aveva scelto con il migliore amico,il pomeriggio stesso. E delle Louboutin nere. E capelli sciolti e lisci.
Jake,vestito in giacca e cravatta,con quest’ultima di un blu scuro,con uno sfondo verde,ma non da notarsi tanto.
Si avviarono verso l’entrata,dove trovarono tanti giornalisti e paparazzi a fargli le foto,a non finire.
Entrati nel capannone,videro tutto avvolto in una luce azzurra,con delle sedie tutte intorno alla passerella.
I loro nomi,si trovavano proprio in prima fila. Dove quest’ultimi si diressero subito dopo,aver ammirato l’arredamento.
-Mi accompagni a salutare mia zia?- chiese D a Eleanor.
-Certamente!- rispose entusiasta.
-Io vi aspetto qua ragazze- avvertì Jake.
-Non faremo notte,tranquillo- lo avvertì Danielle.
Trovate dietro le quinte della sfilata,notarono le modelle,quasi pronte per andare in passerella,una Jenny Archibald presa troppo dal suo lavoro,e un R troppo preso da una canna per rendersi conto di quello che gli stava attorno.
Le due ragazze,si diressero verso Jenny,-Ciao zia!- richiamò l’attenzione della zia.
-Amore della zia,meno male che ci sei!- si tranquillizzò la donna abbracciando la ragazza.
Finito l’abbraccio,guardò Eleanor con aria quasi storta,ma la salutò con lo stesso entusiasmo.
-Quella che ha in mano tuo cugino non è marijuana vero?- chiese Jenny alla nipote,iniziando ad alterarsi.
-No zia,è una sigaretta,vieni che ti aiuto con le modelle.- prese la zia,e fece segno a E,di togliere quella roba dalla mano del cugino,prima che alla madre,fosse venuto una crisi di panico.
Eleanor capì alla veloce,e raggiunse il ragazzo.
-Dammelo Rick.- disse allungando la mano verso la canna che si trovava nella sua mano.
-Ei,non vorrai farlo qui davanti a tutti,baby- si avvicinò sempre di più alla ragazza.
-Non parlavo di quello,e lo sai.-
-No,- allontanò la ragazza con una forte spinta,-non so più quello che so.- si avvicinò alla sedia che si trovava fuori dal capannone. Non c’era nessuno. Evidentemente nessuno sapeva di quell’uscita.
Si mise le mani sulla faccia,e iniziò a delirare qualcosa di incomprensibile.
-Rick sei fatto,non capisci nulla di quello che stai facendo né dicendo quindi..- venne interrotto dal ragazzo li presente,che si alzò di scatto,prendendola dalle spalle e stringendola a se.
-Ho bisogno di qualcuno..- disse Rick abbracciando più forte la ragazza.
Eleanor,ricambiò il suo abbraccio,provando pena e delusione,per quel povero ragazzo che non sapeva ancora,cos’avesse.
Ad un tratto,sentì una persona uscire,si allontanò velocemente dal ragazzo,-Cosa stai facendo tu con lei?- Jake era furioso,vedendo la scena.
Si avvicinò al ragazzo spingendolo via dalla ragazza,-Cos’è hai paura che me la porti a letto prima di te?- Jake,stava per sferrare un pugno a quest’ultimo,quando si mise in mezzo la ragazza,difendendosi,-E’ strafatto,quella non è la prima canna che si fa. Capiscilo. Non sa cosa sta dicendo Jake!-
-Capiscilo?-ripete il ragazzo deluso.
La ragazza non rispose,il ragazzo spezzò il silenzio dicendo,-Ti aspetto di là. Cerca di non fare cose di cui potresti pentirtene.- di rassicurò l’amico.
-Non ne ho mai fatte.-
Il ragazzo sorrise,e si diresse dentro.
Esi girò verso R,guardandolo.
-Perché mi hai difeso?- chiese Rick.
-Perché mi fai pena.-
-Se devi trattarmi così,tanto vale che mi facevi picchiare da Jake!- si rivolse a lei,prendendole il braccio per fermarla.
-Vieni dentro,e butta quella roba.-
Il ragazzo prese alla lettera,e buttò la canna. E segui la ragazza dentro.
-Ora siediti,ti porto qualcosa da bere.- rassicurò Rick,con una mano sulla spalla.
-No,-le afferrò la mano,-non lasciarmi solo anche te.-
La ragazza si sentì un varco nel cuore,come se le spezzasse il cuore vedendo il ragazzo che aveva amato,comportarsi così.
-Vado solo a prenderti qualcosa,ci metto niente.- disse,facendogli un sorriso.
-Va bene.-
Lasciò il ragazzo sulla sedia,mentre si dirigeva al bancone che si trovava dietro le quinte.
Ordinò un acqua ghiacciata,e la portò al ragazzo.
-Acqua?- chiese il ragazzo stupito,e con un sorriso come per dirle ‘mi stai prendendo in giro’
-Si,hai capito bene. Acqua. Nelle condizioni che sei non ti prendevo mica un chupito.- rispose la ragazza con un pizzico di sarcasmo.
Il ragazzo bevve lo stesso. Creando un silenzio glaciale tra i due.
-Io raggiungo Danielle.- spaccò il ghiaccio E.
-Ti aspetto qua.- rispose il ragazzo.
Eleanor raggiunse Danielle,che notò,molto indaffarata.
-Non metterti quello! Oh no,come faccio? Non c’è abbastanza tempo! Gli invitati sono tutti a sedere,oddio!- cominciava una crisi di nervi che Eleanor doveva assolutamente evitare.
-Ehi,ehi. Cosa sta succedendo?- chiese Eleanor,tutta incuriosita.
-Ho detto alla zia di riposarsi un po’,e ora dirigo io. Non c’è la posso fare E!- si arrese l’amica,appoggiandosi alla spalla di Eleanor.
-Si che c’è la fai!- iniziò,-Tu sei Danielle Jane Humphrey!- Danielle si asciugò le lacrime,-Si che c’è la farai! Ora,qual è un compito che puoi assegnarmi?- chiese l’amica.
-Mh,vediamo. Vai a vedere se la modella del modello di punta,si sta già preparando.- ordinò D.
-Ma la sfilata non è ancora iniziata D!- replicò Eleanor.
-Non discutere!- ordinò un’altra volta l’amica.
-Va bene,va bene.- alzò le mani al cielo in segno di resa,voltandosi e dirigendosi verso il camerino della modella.
-C’è nessuno qui? Mi ha mandato Humphrey..- si interruppe,vedendo la modella distesa a terra,bianca come un cadavere.
-Che ti è successo?- chiese abbassandosi.
-Una ragazza,spacciandosi per una dipendente,mi ha dato il bicchiere che avevo chiesto d’acqua,e dentro ci ha messo qualcosa che...- tossì fortemente,il viso era veramente pallido,gli occhi quasi socchiusi.
-Chiamo Danielle.- disse,subito dopo averla messa seduta sulla sedia.
Uscita dal camerino,incontrò Rick,-Ehi che succede che vai di fretta?- sembrava ritornato normale.
-La modella di punta,non sta bene. È svenuta.- disse affrettando il passo.
-Cosa?- sbraitò quest’ultimo.
-Si,aiutami a cercare Danielle!-
Il ragazzo non fece repliche e segui la ragazza.
Videro Danielle e Jenny insieme che parlavano della sfilata,era già iniziata.
-D!- urlò Eleanor.
-Eleanor guarda! Non sta andando benissimo?- detto ciò spalancò gli occhi vedendo il cugino dietro di lei,ma non ci fece tanto penso,-Ma,la modella di punta?-
-E’ proprio questo il problema D!- l’amica sbiancò,sentendo quella frase.
-Non si sente bene,mamma.- Jenny si spaventò ulteriormente.
-Cosa facciamo ora?- domandò Danielle,mettendosi le mani nei capelli.
-La modella come sta?- chiese Jenny al figlio.
-Le ho chiamato l’ambulanza.- intervenne Eleanor.
-Bene! Ora tutta la stampa lo verrà a scoprire,e io sarò rovinata!- si disperò Jenny.
-Cosa doveva fare? Lasciarla sofferente nel camerino mamma?- sbraitò il figlio contro di lei.
-No,ma almeno poteva evitare!- urlò ancora di più.
-Basta!- intervenne Danielle,-Ora ci serve una nuova modella,per la sfilata!-
Tutti,sentendo l’ultima frase di Danielle,si girarono verso Eleanor,guardandola con aria disperata.
-Dovrei andarci io?- chiese Eleanor,con gli occhi sgranati.
-Sei perfetta E!- urlò Danielle all’amica,-vai subito a cambiarti!-
-Non credo che Jenny..- venne interrotta da una voce maschile calde e sensibile,-E’ d’accordo,Danielle,annuncia,io la accompagno ai camerini.- si incamminarono verso quest’ultimi. Con gli sguardi attenti della madre e di Danielle.
Entrati in camerino,Rick le mostrò l’abito di punta,un vestito nero fatto a palloncino strano,con una finitura d’argento sopra il seno,senza spalline.
-Ora se permetti..- disse Eleanor,facendo dei segni a Rick si uscire.
-Ah si si,scusa..- quest’ultimo uscì e a lei scappò una risata,che fermò velocemente con una mano,come se volesse dirle,’no Eleanor,di nuovo no!’.
Guardò il vestito ancora una volta,si girò di scatto verso lo specchio illuminato da delle lampadine,tutte messe intorno ad esso,e sbuffò.
Si cambiò in fretta,lasciandosi il trucco leggero con cui era venuta alla festa.
Uscita dal camerino,incontrò gli occhi di R,che si spalancarono all’improvviso,inclusa la bocca.
-Chiudi sta bocca,potrebbero entrarci le mosche!- gli chiuse la bocca con la mano.
Il ragazzo rispose solo con una risata,per poi accompagnarla vicino alla passerella.
Danielle notò la migliore amica,venire verso la passerella,e le andò incontro per dirle,-Sei perfetta davvero,ora cerca di non cadere dai tacchi!- si raccomandò Danielle.
-Perfetto,ho una perfetta crisi di panico.- evidenziò Eleanor,alla frase della sua amica.
Quando all’improvviso Jenny si avvicinò,e le strinse le mani,-Sei la mia ultima speranza,ti scongiuro!- era quasi in ginocchio,nel chiederglielo.
Eleanor annui velocemente,per poi salire sul palco.
Camminò su quella passerella di un color verde smeraldo,si sforzò a non guardare per terra,ma rivolgere lo sguardo in avanti,dove non solo le luci dei riflettori l’abbagliavano,in mezzo a quelle luci c’erano anche i flash dei giornalisti.
Posa. Giro. Ancora posa. Flash. Sorriso. Di nuovo posa. Flash. Sorriso.
Fatta la sua scena,notò il viso, di suo padre Chuck e sua madre Blair,sconvolti ma allo stesso tempo contenti per la loro figlia.
E infine girandosi,verso la sua destra,notò Jake alzato in piedi ad applaudirla senza contegno e urlarle un certo ‘sei bellissima’ che non riuscì a capire bene,tra la musica e gli scatti delle macchine fotografiche.
 
Vi consiglio di tenere gli occhi ben aperti Upper East Side,oltre ad essere la nostra regina E,sta per entrare anche nel campo della moda. E non credi che troppi flash ti monteranno la testa?
 
 
-Non applaudirle troppo,ti stai mettendo in ridicolo- disse una ragazza con dei capelli ricci indomabili,immersi in un color rosso fuoco,non di certo tinto. Il viso pieno di lentiggini,età sui 15 anni,ma ne dimostrava di più. Occhi color cioccolato,e delle sopracciglia molto folte,ma curate.
Con un vestito nero,tenuto in vita con una cintura color oro. Con delle paperine di Versace,in tinta con il vestito.
-Perché stavo bene,senza che sentissi la tua presenza?- domandò Jake,continuando ad applaudire.
-Io piuttosto,sono curiosa di vederti qua. Non ti sono mai piaciute le sfilate.- Alex cercò di parlare ad alta voce per farsi sentire dal ragazzo.
-Più che altro,ci ho portato Eleanor e Danielle,- disse,iniziando a girarsi verso la ragazza,-Non di certo per vederti.- puntualizzò la questione.
-Mh,tanto lo so che non mi hai dimenticata.- si vantò la ragazza,facendo muovere il dossier che teneva in mano.
-Dopo quell’accaduto? Mh,non credo proprio.- rispose,con un sorrisino.
La ragazza seccata,si girò dall’altra parte,per raggiungere le quinte della sfilata.
 
-C’è l’hai fatta!- sbraitò Danielle vedendo l’amica scendere dalla passerella.
Eleanor si affrettò a scendere,ed abbracciare la sua migliore amica,con felicità e senso di timore,che aveva provato,prima di salire.
-Si,non ci posso ancora credere!- rispose Eleanor.
Tutte le modelle si avvicinarono a loro,e si congratularono tutte a gran voce,mentre un ragazzo,con una sigaretta in mano,si avvicinava lento e furtivo verso la massa di ragazze che si era fermata attorno a E e D. Formando un varco,scese un secondo di silenzio tra le due amiche,finchè Rick spezzò il tutto dicendo,-Eri bellissima lassù.- tirò un tiro di sigaretta,mentre le ragazze sorridevano e festeggiavano a gran voce.
Jenny arrivò con un bicchiere di Champagne e con una voce,e una faccia,bella brilla,annunciò,-Se io avessi una figlia così,sarei la persona più felice del mondo!- il figlio,arrivando da dietro,la afferrò prima che cadesse all’indietro dicendole,-Mamma,se non reggi l’alcool non bere,quante volte te lo devo dire?- concluse,donando un sorriso alle due ragazze,che uscirono dalla passerella,dopo che Eleanor si fosse cambiata,per raggiungere i rispettivi genitori.
-Eleanor eri fantastica davvero!- urlò Serena,verso la ragazza.
-Davvero,eri bellissima amore mio!- Blair strinse la mano alla figlia,con gli occhi quasi lucidi.
-Complimenti!- urlarono Josh e Dan insieme.
-Non potevo aspettarmi di meglio,da mia figlia- si vantò Chuck,sorridendole.
-Grazie,ero davvero terrorizzata all’idea di salire su quella passerella!- disse Eleanor,sentendo tutti quei complimenti.
-Senza troppe storie,-iniziò Dan mettendosi in mezzo alle due ragazze,prendendole a braccetto,-ora si va a festeggiare,tutti insieme,la modella e la dirigente delle quinte!- continuò dirigendosi,con tutti gli altri verso l’uscita,seguiti da paparazzi pronti a immortalare,la nuova icona della linea JA di questa stagione.
Eleanor,sentendo suonare il telefono nella borsa,lo prese. Aprendo il messaggio appena arrivato.
‘Grazie per questa serata,mi hai davvero aiutato.
Spero ti divertirai stasera,a festeggiare l’evento.
-R.’
 
E,forse tutte le ragazze nell’Upper East Side,diventeranno principesse,prima o poi..
 
 
‘E tu spero che non farai più uso di quella roba,
divertiti anche tu per me.
-E.’
Richard sorrise alla lettura del messaggio in risposta che la ragazza le aveva inviato.
-Sarai contento di aver visto la tua bella Rapunzel su quella passerella!- spuntò Alex alle sue spalle rovinando,il suo momento di tranquillità.
-Prima di tutto,non è Rapunzel. Secondo,cos’è sei gelosa di tuo fratello? Da quando in qua?- scorse il ragazzo verso la sorella abbracciandola.
-E da quando in qua tu scherzi e mi abbracci,caro fratello?- chiese la ragazza,frustrata e infastidita,scansandosi dall’abbraccio del fratello.
-Come siamo permalose stasera.- disse il ragazzo,con il suo sarcasmo di sempre,tornando come si suon dire,normale.
-E tu sei sempre un ficcanaso,come sempre.- disse,iniziando ad alzare la voce.
-Ho capito,ti lascio da sola.- disse Rick,alzando le mani all’aria in segno di arresa. Accompagnato sempre dalla sua vanità.
Lasciata Alex da sola,iniziò a sbraitare nel camerino dove si trovavano prima i due fratelli,sbattendo il dossier verso lo specchio,rompendolo.
-L’ha sempre vinta lei! Prima,mio fratello. Dopo,il mio ragazzo. E adesso,anche mia madre.-
Iniziava a diventare rossa in viso,dalla vergogna e dalla rabbia.
Si avvicinò al cestino,tirando fuori la scatola dei medicinali,messi nella bevanda della povera modella mal capitata. Lo buttò,lasciando cadere tutte le pastiglie sparse nel cestino e alcune,maldestramente cadute per terra.
 
..o forse no.
 
 
-Non finisce qui.- sussurrò la ragazza dai lunghi capelli rossi.
 
 
Ei,regina. A quanto pare non tutti vedono di buon occhio la tua scesa anche nel campo della moda. Stai attenta E,una ragazza innamorata è capace di tutto.
Forse,non tutti hanno bisogno di diventare principesse,forse han bisogno solo di essere notate dalle persone più care.
Ei,A. ti consiglio di cercarti degli alleati,perché l’armata della regina,è molto più grande di quanto tu creda. Ora bevici su,ti aiuterà.
Kiss Kiss Gossip Girl.

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Capitolo 6
*** Un nuovo professore. ***


Buongiorno anime dell'Upper East Side,
rieccomi col nuovo capitolo :)
spero come sempre di non deludere nessuno,e ringrazio come sempre le persone che
sostengono questa storia :)
leggete il capitolo,ci vediamo di sotto  LOL .
 K iss  Ki ss Elle :). 


 



 


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Un nuovo professore.




Buongiorno Upper East Side,qui è Gossip Girl,l’unica fonte di notizia sulle vite scandalose dell’elitè di Manhattan.
 
 
Buon risveglio Upper East Side,come si suon dire? Il buon risveglio di vede dal mattino,e forse per il nostro J non è così,per oggi.
 
 
Nuova icona dell’JA’ vide quel giornale che il cameriere aveva lasciato,come tutte le mattine sul tavolino,vicino al divano di pura pelle.
Prese il giornale quasi svogliato,per vedere il volto di Eleanor Bass,in prima pagina,
con il vestito della madre di Richard.
-Jenny Archibald,ha una nuova stella come modella. Sarà la nuova stella della prossima collezione di nuovo?- lesse ad alta voce,sapendo che sua madre era sopra a prepararsi e suo padre già al lavoro.
Sbatte il giornale dov’era,un po’ per la frustrazione e un po’ per la vergogna.
Sentì dei passi,provenire dalle scale alla sua destra,Vanessa scendeva in giacca e gonna,color neri con delle strisce di dorato,ai confini della giacca. Con una camicia bianca sottostante.
-Buongiorno Jason.- sorrise la madre.
-Buongiorno mamma.- rispose il figlio,sorseggiando l’acqua che si trovava dentro il bicchiere.
-Come mai sei ancora in pigiama?- chiese la madre,incuriosita.
-Alla prima ora non ho lezione,quindi pensavo di fare colazione in un bar- rispose il ragazzo.
-Ah bene,- si avvicino,per poi chinarsi verso il figlio,per lasciargli un bacio sulla guancia,-Ci vediamo oggi.-
-Va bene mamma.- rispose il ragazzo,regalandole un sorriso.
Uscita dall’ascensore,il ragazzo,tolse quel sorriso bello e luminoso,per trasformarlo,in un viso amaro e arrabbiato.
Continuando a leggere sul divano,la prima pagina del giornale,sentì suonare al telefono,si avvicinò e rispose,-Pronto?-
-Signorino Rutherford,c’è una persona che vuole vederla.- rispose la donna della reception.
-Chi sarebbe?- chiese seccato.
-Una persona molto impaziente.-
-Se non può resistere al mio fascino,lasciala entrare.- rispose con un sorriso amaro.
-Va bene.-
Riattaccò velocemente,per poi tirare fuori dal pacchetto,una sigaretta,per poi accendersela.
Sentì l’ascensore aprirsi,e lui voltarsi di scatto per poi sgranare gli occhi alla vista di una persona che non si sarebbe mai aspettato di vedere,o almeno in quelle circostanze,e soprattutto a quell’ora.
-Alex? Che ci fai tu qui?- chiese J,buttando fuori il fumo aspirato.
Si mise a sedere sul divano di pelle,accavallando le gambe. Per poi far spuntare un sorrisino malizioso al ragazzo,-Hai letto i giornali?- chiese.
-Si - rispose secco.
-Sono venuta a parlarti di questo- rispose secca,anche lei.
Il ragazzo si avvicinò al divano per sedersi vicino alla ragazza,-Ti ascolto- disse mentre appoggiava la schiena sul divano.
-Sono stanca. Stanca di vederla sempre al centro dell’attenzione. Stanca di vederla sempre vincere. Stanca e ancora stanca.- sbraitò leggermente la rossa.
-E questo cos’ha a che fare con me?- chiese il ragazzo.
-Tu puoi aiutarmi a distruggerle il suo bel trono da regina.- disse avvicinandosi sempre di più al ragazzo.
-Ci stiamo già pensando io e Rick a questo,le ragazzine come te non dovrebbero giocare con le barbie o per esempio,andare a scuola?- rispose seccato alla ragazza,per poi farsi un nuovo tiro di sigaretta.
-Rick prova ancora qualcosa per lei.- disse la ragazza,con un tono leggermente frustrato.
Il ragazzo si girò di scatto,con la faccia a dir poco sconvolta,nel sapere che l’amico,ci era cascato un’altra volta.
-Come fai a saperlo?- chiese J.
-E’ mio fratello.-
-E questo cosa vorrebbe dire?- chiese il ragazzo,innervosito.
-Nulla. Sta di fatto,che voglio farla diventare da Reale a damigella di corte.- disse la ragazza,avvicinandosi sempre di più al ragazzo.
-E io cosa ci guadagno?- chiese il ragazzo guardandola.
Dopo qualche secondo,le labbra di Alex si ritrovarono un tutt’uno con quelle di Jason. Creando un vortice intorno a loro.
Finito il bacio,J si allontanò dalla ragazza,-Sei la sorella del mio migliore amico.-
-E allora?- si avvicinò ancora a J per avvicinarsi ancora una volta alle sue labbra,travolgendoli di nuovo in un bacio,molto passionale.
-Va bene- rispose il ragazzo mordendosi le labbra,mentre la ragazza accarezzandole le guancie,si allontanava lentamente da lui,per poi andarsene nell’ascensore.
 
Attenta Queen,un servitore può essere innocuo. Ma se stringe patti con un reale,è qui che iniziano i guai.
 
 
-‘Nuova icona dell’JA’ la tua faccia,in prima pagina E!- disse D,orgogliosa della sua migliore amica.,mentre tornavano dal loro bar,per entrare a scuola.
-Spero che ora non inizi l’incubo- sospirò Eleanor sorseggiando,subito dopo,il suo caffè.
-Non sei contenta di questo fatto? Avrai la tua faccia su tutti i giornali,e avrai il futuro assicurato,soprattutto nel campo della moda!- disse Danielle ad alta voce,per far rendere conto all’amica,di quanto fosse eccitata.
-Basta Gossip girl a complicarmi la vita,e a mettere la mia faccia e i miei affari su un sito web,ci mancano solo i giornali e la stampa. Di questo passo,la mia vita privata non esisterà più,pur non essendo un celebrità di Hollywood.- rispose Eleanor,con un pizzico di nervosismo,ma pur sempre,con voce calma e tranquilla.
-..qui hai ragione. Ma già degli stilisti stanno parlando con mia zia,di te e del tuo abito.- replicò Danielle,fermandosi davanti al portone della scuola.
-L’unica che si merita la gloria è tua zia,io ho sostituito solo una modella intossicata da delle pasticche.- commentò infine Eleanor,incamminandosi verso l’entrata seguita dall’amica.
Mentre saliva le scale,Eleanor vide Rick appoggiato ad esse,con in mano una sigaretta. Che la guardava in modo intenso.
La ragazza si fermò a guardarlo,e Danielle accorgendosi di questo fatto si mise davanti all’amica,-Cosa stai facendo?- disse con tono sarcastico e nervoso.
-Nulla- disse evitando il discorso.
Danielle la guardò in un modo strano,come per dirle,’non prendermi in giro’.
-Perché mi guardi cosìD?- chiese Eleanor.
-Ti conosco,e ho visto come vi guardavate alla sfilata,e non credere che Jake non mi abbia detto che cosa ha visto.- disse Danielle,con tono di rimprovero.
-Era strafatto. E io l’ho aiutato come mi avevi detto tu,ho fatto solo un piacere a te- rispose Eleanor con tono calmo.
-Farò uno sforzo. E ti crederò- rispose la ragazza,prendendo la ragazza sotto braccio,ed entrarono nella scuola.
Entrate nei corridoi,camminarono fino ai loro rispettivi armadietti,per prendere i libri deposti dentro.
-Matematica- sospirò Danielle,appoggiando la testa sull’armadietto appena chiuso.
-Io ho letteratura- ribatte Eleanor sorridendo all’amica.
-Perché a te va sempre bene?- chiese l’amica quasi stravolta.
-Stai zitta,che solo quest’ora non siamo insieme.- rispose E.
Danielle sospirò rialzandosi dall’armadietto,con un libro alquanto enorme in braccio.
Attraversarono mezzo corridoio finche non arrivarono all’angolo dove,andando sempre dritto avrebbero trovato le rispettive aule,ma una grande spinta fece cadere Eleanor e il suo libro,esclamando qualcosa,in segno di dolore.
-Non puoi stare più attenta tu?- chiese irritata Danielle,alla ragazza alquanto maldestra,mentre quest’ultima cercava di riportare la sua migliore amica a una posizione eretta.
-Scusa,scusa. Mi dispiace io non..volevo.- rispose balbettando quella povera ragazza;bionda con i capelli ricci,vestita con una divisa,ma molto più elegante nel suo genere,mentre stava raccogliendo i suoi libri caduti per terra,in quel increscioso incidente di percorso.
Eleanor si rimise in piedi,e mentre raccoglieva il suo libro dal quel pavimento freddo e liscio,prese due libri della ragazza di fronte,per porgerglieli,con un sorriso alquanto dispiaciuto.
-Scusa tu,dovevo stare attenta- rispose Eleanor porgendo l’ultimo libro raccolto.
La ragazza si rimise in piedi,alzando gli occhi color celeste,coperti da un paio di occhiali,tipo Harry Potter,ma molto più graziosi. Viso alquanto chiaro,molto minuta per la sua età.
-No figurati,io non..cioè volevo dire.- balbettò ancora una volta la ragazza.
-Non ci piacciono le ragazze che balbettano in modo incomprensibile,perciò Adios.- rispose Danielle,facendole un saluto con la mano,spingendo Eleanor verso la sua aula.
-Ci vediamo dopo E.- salutò D,dirigendosi verso l’aula di fronte.
 
Avvistata,Queen E fare una caduta epica nei corridoi nella scuola. D tienila d’occhio,potrebbe fare un salto così anche dal trono.
 
Eleanor sorrise,e salutò con la mano libera dal libro di lettere.
Si diresse verso un banco qualsiasi,tutte le ragazze di quel corso la guardavano strana,forse perché sei su tutti i giornali E?
Seduta al rispettivo banco,osservata al di fuori dell’aula la gente che passava. Ad un tratto vide Jason abbracciare Rick e girandosi verso di lei,J fece un sorriso di sfida. E a Eleanor vennero dei brividi su per tutta la schiena,si chiese il perché in un primo momento. Ma poi pensò,che già la loro faccia inquietava terrore,quindi ci rise su.
Dopo qualche secondo,vide la ragazza con cui aveva scontrato poco fa,la incitò a venire vicino a lei,e quest’ultima,con molta timidezza,accettò.
-Scusa per D,ma lei non è molto socievole.- si scusò Eleanor con la ragazza vicino a lei.
-Figurati.- la ragazza non le rivolse lo sguardo ancora una volta.
-Io sono Eleanor Bass,piacere.- allungò la mano,per farsela stringere.
La ragazza bionda,fece un giro di scatto verso quest’ultima e con gli occhi spalancati,disse,-quella Eleanor Bass?-
-A meno che,qualcuno non si chiami come me,da qualche altra parte del mondo. Si sono io,perché?- finì la frase con un sorriso.
-Oh mio dio,piacere io sono Hailey Smith.- disse la ragazza con molto entusiasmo nella voce.
Eleanor sorrise alla ragazza,chinando la testa,-Perché tanto entusiasmo?- chiese la ragazza.
-Sei su tutte le copertine di NY,e io ti ho come vicina di banco,insomma.- Eleanor sospirò a quella frase,mettendosi la mano sinistra sulla fronte.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- chiese Hailey.
-No,affatto,- iniziò Eleanor con un tono freddo e irritato,-tanto,siete tutti fatti così no?-
-Non riesco a capire.- si sentì mortificata la ragazza.
-No,giusto. Perché voi non potete capire. Già un sito Web mi tortura dicendomene di tutti i colori,in più ci si metteranno anche i giornali. Ma per voi,questo è figo no?- alzò leggermente la voce,quest’ultima sentendosi molto irritata.
-Scusa io non volevo mica intendere questo.- replicò la ragazza.
-Scusa,devo ripassare letteratura.- la interruppe la ragazza.
Dopo qualche secondo,dalla porta dell’aula,varcò la soglia un ragazzo alto e biondo,con dei lineamenti perfetti,e fisico atletico.
Occhi,da quanto si poteva vedere,azzurri. Labbra sottili e rosee,vestito con una camicia a righe azzurro chiaro e bianco,con dei jeans. E delle scarpe nere di pelle.
Con sotto braccio,dalla parte destra,il registro. E dall’altra la valigetta.
Si rivolse alla classe annunciando,-Salve ragazzi,sono Tyler Johnson,il vostro nuovo insegnante di letteratura.- si sedette e iniziò l’appello,con tutte le ragazze,incantate a guardarlo,e i ragazzi che iniziavano a dire dicerie su di esso.
 
 
-Complimenti Bass,ottima risposta.- si congratulò il professore,riferendosi alla risposta della ragazza dinanzi a lui.
-Grazie professor Johnson.- rispose la ragazza,con un leggero sorriso.
Subito dopo,suonò la campanella,e il resto della classe,si rivolse al di fuori di essa. Per raggiungere gli armadietti,e recarsi in un’altra aula.
-Ho fatto fatica a mantenere le palpebre aperte.- sbraitò Danielle all’amica,appena uscita dall’aula di matematica.
-Calmati D,ora abbiamo ora buca.- rassicurò Eleanor alla migliore amica,dandole una pacca sulla spalla,incitandola a ritornare tra loro.
-Pensa che ci è voluto Rick a tenermi sveglia.- borbottò ancora,scocciata la riccia.
Al sentir pronunciare quel nome,a Eleanor venne un leggero brivido,che nascose all’amica,facendole un sogghigno,e subito dopo risponderle,-immagino come ti avrà fatto rimanere sveglia.-
-Già-
Finito il discorso,decisero di andarsi a ricomporre,dirigendosi al bar della scuola.
-Cosa vuoi D?- rivolse all’amica,quasi svenente.
-Un caffè,bello forte.- rispose Danielle,di spalle,mentre si dirigeva al tavolo per sedersi.
Eleanor dopo aver ordinato e aspettato,prese i due caffè. E quando si girò verso il tavolo,per portare i caffè,andò addosso di nuovo a un’altra persona,salvando ovviamente i caffè.
 
E riesci a tenere gli occhi ben aperti per una volta,e non farmi fare brutte figure?
 
-Ma stai più attenta la prossim..- la ragazza,si fermò di colpo,notando che non era una delle sue compagne. Ma il nuovo professore di letteratura,con sopra la camicia,tutto il cappuccino fumante versato.
La ragazza si alzò di scatto,mortificata e dispiaciuta dell’accaduto,-Oh mio dio,mi dispiace. Dovevo stare più attenta-
-Dalla tua risposta,non è la tua prima caduta del giorno Bass- fece un sorriso il professore bagnato di cappuccino.
-Ha proprio ragione,ma lasci che la asciughi o almeno,che le offrì il cappuccino.- chiese Eleanor mortificata,ancora una volta.
-Figurati,solo,la prossima volta che mi incontri,assicurati che non abbia nulla di bollente in mano Bass.- disse il professore,regalandole di nuovo un sorriso abbagliante.
Diciamo che era il professore,che tutte le ragazze vorrebbero avere.
-E lei uno a me- chiese,con umorismo,-non mi chiami Bass,amo le mie origini e il mio cognome,ma odio quando me lo ripetono sempre- finì il discorso con una risata,seguita anche dall’uomo di fronte.
-Eleanor!- urlò un’amica alquanto seccata.
-Muoviti,sto per andare in coma.- ringhiò,subito dopo essersi messa con la faccia tra le braccia,appoggiate al tavolo.
-Arrivo Danielle- rispose.
-Ti lascio alla tua amica,sembra che abbia veramente,bisogno di aiuto.- disse il professore,con un leggero sogghigno.
-Si,ha ragione,- sospirò la ragazza,-ci vediamo a lezione.- si allontanò la ragazza.
-Non vedo l’ora.- sospirò a bassa voce Tyler.
Arrivata al tavolo,appoggiò i due caffè su di esso. Uno dalla parte di Danielle e uno dalla sua.
-Perché ci hai messo tanto?- chiese Danielle seccata.
-Ho un nuovo professore di Lettere,- iniziò Eleanor,-e gli ho appena buttato addosso il cappuccino,rifacendo un’altra caduta.- sospirò alla fine.
Danielle trattenne la risata,e sorse il caffè.
-E’ un bel tipo,il prof.- sogghignò Danielle all’amica.
-No D,con un docente,no.- sospirò Eleanor,scoppiando tutte e due in una fragorosa risata,immaginando la scena,del professore e dell’alunna.
Intanto,un’anima gelida e oscura aveva intravisto tutto.
Con tanto di foto,di Eleanor insieme al nuovo professore. E nell’ombra,-Ti renderò la vita un inferno.- sospirò Emily.
Inoltrando il messaggio.
 
Mittente: Gossip girl.
Soggetto: Eleanor Bass.
Foto: nel momento in cui si sorridevano a vicenda.
 
Attenta regina,a quanto pare non è solo la piccola A a volerti tra la servitù.
 
 
-Ora cosa abbiamo?- chiese Eleanor,mettendosi la mano sinistra sulla fronte.
-Abbiamo storia.- borbottò Danielle.
-Perfetto.- sospirò la ragazza,inoltrandosi insieme all’amica nei corridoi.
Corridoi pieni di gente. Sguardi sbalorditi. Sguardi sconcertati. Sguardi schifati.
Giurò pure di aver sentito da qualche parte del corridoio un certo ‘ma non si vergogna?’
Danielle,sempre più sbalordita e infastidita dal comportamento di quei ragazzi,tanto da chiedere a Eleanor,-Cosa è successo?-
-Non è la più pallida idea- ringhiò a bassa voce Eleanor.
Qualche secondo dopo,sentì squillare il telefono.
Lo prese dalla tasca dei jeans e,vedendo sullo schermo scritto Gossip girl,le si fermò il cuore per 3 secondi contati.
Aprì il messaggio,e vide la foto di lei e il professori sorridenti al bar.
 
‘A quanto pare alla nostra bella regina,non interessano solo i bei principini. Ma anche i principi più grandi.’
 
-oh mio dio- disse Danielle a bassa voce.
-Non ci posso credere- sospirò Eleanor,mettendosi le mani fra i capelli.
A passo veloce e furtivo,si avvicinarono due ragazzi,che in quel momento E non avrebbe mai aver voluto vedere.
-Anche coi professori fai la sgualdrina?- chiese Jason,deridendo della ragazza.
-Ora non si può più scherzare con un professore,appena arrivato che si presume che io ci stia provando?- alzò le mani al cielo Eleanor.
-Le prove ci sono,e Gossip girl. Non se ne inventa certe cose,non credi regina?- derise un’altra volta J.
Eleanor dopo aver dato un occhiata adirata e subito dopo un occhiata di sconfitta a J,rivolse il suo sguardo su Rick. Che la guardò con amarezza e disprezzo.
Non diede importanza al suo parere. E se ne andò con la riccia.
 
 
-Signor preside deve fare qualcosa!- ringhiò Danielle.
-Humphrey che posso fare?- chiese la preside,sconcertata.
-Eleanor Bass non ha colpe,e solo perché uno stupido sito,dice che ha una relazione con un professore. Questo non le garantisce nulla.- sbraitò D.
-E cosa vuole che faccia signorina?- chiese un’altra volta.
Interruppe la conversazione,la porta che si aprì e il professore,entrando da quella porta rispose,-Dirò a tutti che è un falso.-
-Ma signor Johnson..- venne interrotta da quest’ultimo.
-Ho messo io nei guai un’alunna,e io la tirerò fuori.- disse a tono deciso il professore.
Eleanor si alzò di scatto dalla sedia,dov’era stata seduta fin’ora e disse,-Grazie professore.-
Il professore,si limitò a sorridere,e in seguito a chiudersi la porta dietro di sé.
Le ragazze si allontanarono dalla presidenza per tornare all’uscita.
All’uscita sedute sulle scale,Eleanor fece un sospiro di solievo,-Ora passerà per tutte le classi,e affermerà il giusto-
-Vedrai,che andrà tutto bene- rassicurò Danielle.
Eleanor sorrise alla riccia,subito dopo,si abbracciarono forte.
Subito dopo sentirono,dei passi venire verso di loro.
-Ciao Eleanor- salutò Hailey,facendole un sorriso.
-Ciao Hailey- salutò anche lei,con un leggero sorriso.
-Ancora tu? Vuoi farla cadere un’altra volta?- interruppe Danielle.
-Zitta D,-intervenne Eleanor,-non hai letto Gossip girl? Sono ancora l’idolo della situazione?- chiese Eleanor con un pizzico di umorismo.
-Ho visto la foto,e non mi sembrava tanto da,innamorati- affermò la ragazza alzando le braccia al cielo.
-Davvero?- chiese Danielle,incredula.
-Ah si?- continuò la bionda.
-Si,io credo in quello che dicono le persone. Non Gossip girl.- affermò scherzando la ragazza.
-Mi inizi a piacere,io sono Danielle- allungò il braccio la mora,verso la nuova ragazza.
-Hailey- rispose con un sorriso.
-Una cosa Hailey,-iniziò il discorso Eleanor,-non hai lezione ora?- chiese la bionda,incuriosita.
-No e poi,dovevo farmi perdonare per oggi.- sospirò Hailey.
-E come?- chiese Eleanor sorridendo dolcemente.
-Suono in una band questo sabato,mi piacerebbe se tu e Danielle verreste.- finì l’invito con un leggero sorriso di imploro.
-Dove lo fai?- chiese Danielle.
-A Brooklyn- rispose Hailey.
-Davvero?- chiesero tutte e due le amiche in coro.
-Si abito li,con mio fratello.- affermò la ragazza.
-Molto bene.- rispose Eleanor.
-Verrete?- chiese eccitata Hailey.
Eleanor si limitò a farle l’occhiolino e un sorriso come conferma,e subito dopo l’eccitazione della ragazza si trasformò in qualcosa di caldo e amichevole che travolse E e D in una profonda risata comune.
 
 
-E pensa davvero,che noi crediamo alle parole di uno stupido professore al posto,che ai fatti?- chiese retorico J.
-Io gli credo.- affermò Rick.
-Cosa?- spalancò gli occhi Jason,al sentire l’affermazione dell’amico,-Tu vuoi credergli,per non sapere la verità. Perché sei ancora innamorato perso!- sbraitò contro il ragazzo.
-No,non è vero- urlò ancora più forte R,diventando rosso in viso.
-Allora dimostralo,dimostrami che non hai dato il cuore a quella biondina che se la spassa con un professore. mentre tu,stai a guardarla.- lo provocò Jason.
-Si,te l’ho dimostrerò J.- ribattè Richard.
-Così mi piaci.- rispose,dando una pacca all’amico,dopo essersi acceso una sigaretta,raggiunse la Limo che lo aspettava fuori dalla scuola.
-Ci vediamo Richard.- salutò Jason entrando in macchina.
E Richard andò nella sua dalla parte opposta.
 
-Il piano è andato come previsto.- disse Jason,fiondandosi sulle labbra di Alex.
-Perfetto,-sospirò la bionda,a pochi centimetri dalle labbra del ragazzo,-hai convinto Rick?-
-Rick è un osso duro. E quando vuole,sa essere più bastardo di me.- affermò il ragazzo,facendo un tiro di sigaretta.
-Ah si?- chiese la ragazza,accarezzando le guancie del ragazzo,e riprendendo il bacio.
-Si,ora andiamo,tuo fratello ti starà aspettando- disse a bassa voce il ragazzo.
-Va bene- rispose Alex,mettendosi una ciocca dei suoi capelli rossi,dietro all’orecchio.
 
Mh,a quanto sembra,questa volta non è di Archibald che ci dobbiamo preoccupare,cari amici dell’Upper East Side. Ma piuttosto,di 3 ombre gelide,che tramano nell’ombra per impossessarsi del trono della nostra regina.
Attento mio caro principe oscuro,gli amici buoni ti portano sulla strada giusta. Ma devi anche riconoscerli da quelli cattivi.
Kiss Kiss Gossip Girl.











Rieccomi qua a riparlarvi :)
dico,che questo capitolo,l'ho fatto un po' alla veloce,visto che avevo idee per la testa LOL.
a quanto pare Eleanor e Danielle hanno trovato una nuova amica,ma in compenso,hanno guadagnato anche 3 rivali.
Come potete notare, Rick sembra un angioletto,ma signori miei,non per molto. :)
Vi lascio all'immaginazione,e spero come sempre,di continuare in fretta.

xoxo Elle.

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Capitolo 7
*** Concerto a Brooklyn. ***


 











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Concerto a Brooklyn.



Buongiorno Upper East Side,qui è Gossip Girl,l’unica fonte di notizia sulle vite scandalose dell’elitè di Manhattan.
 
 
 
Chi è che non vorrebbe assistere a un bel concerto? Come dico sempre io,la musica dal vivo è migliore di quella ascoltata dai CD o,dal mio caso,dietro un computer.
Ma a quanto pare c’è qualcuno che non è d’accordo con me,al riguardo.
 
 
-Tu non andrai da nessuna parte,tanto meno a Brooklyn!- sbraitò Blair nel salotto della casa,avvicinandosi pian piano al divano,tenendo stretto per le mani,dei disegni e dei moduli,che in quel momento,vorrebbe strappare e buttare per terra dalla rabbia.
-Mi spieghi il motivo mamma?- chiese Eleanor avvicinandosi alla madre,ormai seduta sul divano di pelle color panna.
-Perché non manderò mia figlia,in pasto a dei sudicioni rammolliti che cercano solo,esclusivamente,belle ragazze ricche!- ringhiò Blair verso la figlia,aggiustandosi subito dopo i lunghi capelli mori e ricci.
-Ma mamma..- supplicò la figlia,guardando subito dopo il padre,con gli occhi da cucciolo,mentre quest’ultimo beveva un bicchiere di scotch.
-Niente mamma,tu a Brooklyn non ci andrai,e ora vai,devo ancora finire di sistemare queste cose- finì Blair,avviandosi verso la cucina,insieme al suo ‘mazzo’ di fogli.
Eleanor guardò disperatamente il padre,implorandolo con lo sguardo che l’aiutasse.
-Ha ragione,Brooklyn di notte,-fece un sorso del suo drink prima di continuare,-soprattutto dove la tua nuova amica,farà il concerto-
-Papà,andrò con Danielle e Jake. Soprattutto ci andremo con la Limousine,e ci riporterà anche a casa!- cercò di convincere il padre,a parlare con sua madre di quella sera.
-E’ solo preoccupata. L’ultima volta,che io sono andato in una zona malfamata del genere,sono finito in un mare di guai- Chuck,cercava di far capire quanto fosse preoccupato lui,quanto sua madre.
-Lo so Papà ma io ci tengo ad andare,e poi,avremmo il coprifuoco- disse facendo un sorriso sull’ultima parola detta.
Chuck fece un sospiro,e subito dopo sorrise,-Parlerò di questo discorso a tua madre- Eleanor a quell’affermazione abbracciò di scatto il padre e gli diede un bacio sulla guancia sinistra,evitando di fargli rovesciare lo scotch nel bicchiere.
Eleanor si avviò verso le scale,per raggiungere la propria stanza,mentre Chuck si avviava verso la cucina dove la sua donna,si stava mettendo le mani nei capelli.
-Non c’è la farò mai a finire tutte queste cose in tempo- urlò Blair imprecando sulla povera domestica,che puliva la cucina.
A Chuck sorse una leggera risata,Blair si girò quasi adirata e disperata verso il marito,-Se sei venuto a convincermi,che tua figlia stasera andrà a quel concerto,hai sbagliato momento e persona mio caro Bass- sbraitò contro il marito,mentre era girata di schiena,guardando quell’ammasso di fogli colorati e disegnati,che secondo lei avevano un solo senso,essere cuciti.
-Non puoi più usare quel cognome contro di me,per farmi andare su di giri- Chuck appoggiò delicatamente il bicchiere sull’isola di marmo in mezzo alla cucina,si avvicino lentamente verso di Blair e le prese i fianchi da dietro,per stringerla a sé.
-Comunque sia,non farò andare tua figlia in quel posto dimenticato da Dio- rispose Blair,con voce molto decisa, interruppe la sua crisi di nervosismo quando,sentì le labbra di Chuck appoggiarsi sul collo,e baciandolo piano piano,molto delicatamente.
-Chuck,-lo interruppe girandosi verso di lui,-Non riuscirai a barattare una notte di sesso sfrenato con una notte a sorvegliare tua figlia!-
-Mettiamola così,-Chuck iniziò il discorso,-io gli faccio accompagnare con la mia Limousine,loro si divertono,tua figlia non è adirata con te perché pensa che tu non ti fidi di lei,- Blair interruppe il moro con una voce molto offesa,-Io mi fido di lei!- Chuck la guardò,alzando un sopracciglio,e per tutta risposta Blair,rassegnata,fece al moro un segno con la mano,per continuare.
-Lei,continua ad avere uno splendido rapporto con il suo Papà,e..- interruppe il discorso,per avvicinare il suo viso al collo di Blair,e questa volta baciandolo con più foga e desiderio,-..io e te,ci prendiamo una pausa da tutto questo trambusto- finì Chuck guardando la donna,diventata rossa in volto.
-L’ultima volta che ho lasciato tua figlia libera di sera,era con Archibald- disse Blair al marito,con aria preoccupata e angosciata.
Chuck sentendo quel cognome,gli ribollì il sangue dal nervoso e dal disprezzo,guardando la moglie con sguardo adirato e lugubre rispose,-Quel ragazzino non deve più preoccuparci,stasera andrà con Danielle e Jake-
Blair si rassegnò e diede un bacio di conforto al moro,quando quest’ultimo la fermò dicendole,-Stasera Champagne e ‘Vacanze romane’?- Blair non si girò verso di lui ma fece un sorriso,e rispose,-Va bene alle otto?- Chuck rispose immediatamente alla donna,appoggiandosi all’isola di marmo,rispondendo sotto voce in modo che non lo sentisse,-Non vedo l’ora amore mio-
 
 
Avvistata: D alla ricerca di qualcosa tra le 27th avenue,sommersa da borse contenenti vestiti,cos’è D ti hanno rubato l’armadio?
 
 
-Ho bisogno di aiuto!- sbraitò Danielle al telefono,mentre faceva fatica a reggersi in piedi,per quante borse aveva.
-Sto arrivando,ci vediamo al solito bar D- rispose Eleanor dall’altro capo del telefono,con una voce un po’ affannata,magari stava camminando molto veloce.
-Sono già qua,sbrigati- incitò l’amica,prima di attaccare bruscamente il cellulare,e infilarlo nella propria borsa.
Si appoggiò a un muro basso,posò le buste e aspetto li Eleanor.
-Non pensavo,ci fosse una nuova sfilata in città- la ragazza,sentì una voce calma e calda,molto famigliare,che al solo pensiero o ascolto,la fece sentire viva,ma allo stesso tempo fredda come un cadavere,talmente odiava la presenza di quella voce,e del suo proprietario.
-Infatti,non sono affari tuoi- rispose Danielle a Jason con uno tono e una voce abbastanza irritati dalla sua presenza.
-Come siamo fredde oggi signorina Humphrey- Jason,le prese il volto con una mano,per poterla vedere negli occhi,-Signorino Rutherford,fare la fredda con lei è un piacere!- scansò quella mano calda dal suo viso.
Il ragazzo,si fece una breve risata,quasi come se la volesse prendere in giro,-Come sei divertente,mi ricordo quando eri tra le mie lenzuola- Danielle lo fermò,arrossendo tutto d’un tratto,guardandolo con gli occhi sgranati e disse,con voce fredda e spaventata,-Quello è passato,e tu devi lasciarmi in pace- si notava bene,che aveva gli occhi lucidi.
-Ehi,ehi non piangere,questa volta non c’è la tua amica Bass a salvarti- pronunciò quella frase,con un vuoto dentro,e un sorriso meschino.
-Tu non vali manco la metà di quello che vale lei!- sbraitò la ragazza contro J,facendolo indietreggiare di un passo.
-Peccato che manco tu,valga quello che vale lei..- le fece notare il ragazzo,mentre si riformava su quel viso,il sorrisino. Danielle non rispose per qualche secondo,finche J non si decise a continuare il discorso,- Non sei stanca di vivere all’ombra di quella ragazza? Su Gossip girl,parla sempre ed esclusivamente di lei,e alla sfilata? Rick mi ha detto tutto. Danielle Humphrey,se continuerai a stare con lei,sarai sempre la numero due!- quel discorso,fece nascere un dubbio nel cuore di Danielle,ma poi scosse la testa e trovò il coraggio di rispondere a quel ragazzo,-Rick non sa nulla del rapporto mio e di Eleanor,e tu,insieme a lui,dovete stare lontani da noi,capito bene?- urlò decisa la ragazza,puntandole un dito contro,in segno di minaccia.
Jsi allontanò con le mani in tasca e quando fu di schiena sussurrò piano piano,-Sarai tu a non volerti più staccare da me,Humphrey.-
Eleanor arrivò con il fiatone,guardata dalla sua migliore amica con le braccia conserte.
-Che c’è?- chiese Eleanor all’amica.
Danielle continuava a guardarla male e adirata.
-Dai D,dimmi cosa c’è!- implorò la ragazza con le mani l’una attaccata all’altra.
Danielle scoppiò in una grandiosa risata,facendo rimanere l’amica malissimo,che ovviamente,subito dopo,si aggiunse anche lei alla risata.
-Entriamo,che dobbiamo organizzarci per stasera- disse Danielle,ancora ridendo.
Eleanor fece cenno con il capo,mentre aveva la mano destra che le copriva la bocca,quando stava ancora ridendo.
 
-C’è l’ho fatta,ora ci manca solo Richard.- sussurrò Jason al telefono.
-Molto bene,sai già dove andranno stasera,e come convincerlo?- chiese Alex dall’altra parte.
-Fidati,ho tutto sotto controllo- rispose il ragazzo,facendo un sorriso maligno,dopo aver staccato il telefono.
 
 
A quanto pare il nostro J non si smentisce mai,spero che non farai troppi casini.
Come si dice,il lupo perde il pelo,ma non il vizio.
 
 
-Chi devi vestire con tutta quella roba? Tutti quelli che parteciperanno al concerto?- chiese Eleanor con un pizzico di sarcasmo all’amica,sfoggiando un leggero sorriso e dandogli una leggera pacca sul braccio.
-Hailey non ci ha detto di che genere è il concerto,quindi non so che mettere.- appuntò Danielle all’amica,mentre si sedette sulla sedia del bar,appoggiando le buste a terra,mentre appoggiava i gomiti e le braccia sul tavolino.
-Parliamo di cose più serie,- iniziò Eleanor,facendo scomparire quel sorrisino innocente dal suo viso,per far spuntare uno sguardo severo e irritato,-Jason-
Quel nome fece sobbalzare il cuore di Danielle,l’aveva scoperta?
La riccia,non fece notare in viso di essere sorpresa o quanto meno,spaventata. Così fece una smorfia quasi,seria e rispose,-E cosa centra lui ora si può sapere?-
-Dovresti stare attenta,sei a Manhattan,e qua anche i cani hanno un cellulare.- disse Eleanor smentendo la serietà dell’amica.
-Cosa?- chiese per un primo momento,poi quando vide lo sguardo dannatamente serio di Eleanor si rese conto e disse,quasi arrendendosi,-Gossip girl- strinse i denti.
-Che cosa ti ha detto? Giuro che se si permette ancora a parlarti io..- non finì la frase,visto che Danielle la precedette,-Non c’è né bisogno E,ha già capito che deve stare lontano,da me e dai miei amici.- esclamò irritata Danielle verso l’amica,altrettanto irritata,-E ora se vuoi scusarmi,ho voglia di bere un caffè e andarmi a preparare per stasera- continuò Danielle,guardando l’amica con aria afflitta e preoccupata.
-Va bene D,come vuoi tu- disse E con voce calma e rassicurante,accarezzandole il braccio.
-Al diavolo Jason,al diavolo tutto- sbraitò quasi a bassa voce,Danielle con gli occhi lucidi.
-D,non devi buttarti giù così,- disse Eleanor avvicinandosi con la seria,-stasera ci divertiremo. E Gossip girl,non potrà fare un soffiata,perché non lo sa nessuno di questo concerto!- esclamò Eleanor,mentre Danielle si asciugava le lacrime dal viso.
-Quindi,stai tranquilla- finì il discorso la bionda,alzandosi.
-Io resto ancora un po’ qua,mi viene a prendere mia mamma per portarmi a casa- disse Danielle ancora seduta,ad aspettare il caffè.
-Va bene,io comincio ad andare,anche perché neanche io so cosa mettermi stasera,-annunciò Eleanor alzando leggermente le braccia al cielo,-mi affiderò al buon gusto del vecchio Charles Bartholomew Bass!- continuò con una forte risata,seguita dall’amica,che fece un segno di approvazione con il pollice alzato.
La ragazza bionda si avvia,sorridendo beatamente verso l’entrata del bar,uscita dal bar raggiunge l’apice della strada,dove chiama un taxi a gran voce. Salita su,si avvia verso casa Bass.
Intanto un ombra oscura,torna a vedere la luce,con all’orecchio un cellulare e un sorrisino compiaciuto di vittoria,-Prepara gli stivali e il rossetto nero,stasera si va a Brooklyn- esclamò Alex,trascinando la sua chimo rossa,da un lato,mentre si avviava verso la sua Limousine.
 
Ehi A,dovremmo trovarti un nuovo nome anche a te non credi? Che né dici di,007?
Eleanor oltrepassato la soglia dell’appartamento notò lo strano profumo che riecheggiava nell’attico.
Aprì le narici meglio e assaporò ben bene il buon odore. Finche non lo parve famigliare.
Chuck passò a occhi chiusi per il salotto,mentre si allacciava la cravatta e canticchiava ‘Yellow Submarrines’ in salotto e intanto ballava leggermente con la sua aria,goffa ma elegante.
Charles Bartholomew Bass!- sbraitò Eleanor con un tono di autorità e rispetto,-tu che canticchi nel salone i Beatles,mostrando i tuoi goffi passi di danza,- non continuò,visto che il padre la precedette con un aria quasi impaurita e piena di colpevolezza,-E’ una cosa che faccio tutte le volte,quando tu non ci sei,e oggi sei arrivata in anticipo quindi..- Eleanor interruppe il padre ormai seduto sul divano,quasi impotente. Difficile da credere.
-E come me lo spieghi Hugo Boss,signorino?- puntò il dito contro il moro.
Chuck e Eleanor si guardarono per un istante in silenzio,-Hai scambiato una notte d’amore con mia madre,per farmi andare al concerto?- sbraitò la bionda con la voce autoritaria,-sei sempre il solito Papà!- scoppiarono entrambi in una grossa risata,abbracciandosi l’una con l’altro. Chuck non si era mai divertito con nessuno,meno che con sua figlia. Lei aveva lo stesso carattere,e lo stesso sarcasmo,perciò,si trovavano d’accordo innumerevoli volte. E in conclusione,avevano un rapporto padre e figlia,invidiabile.
-Allora,-iniziò Chuck tornando in sé,dalla lunga risata,-Sono già le 8,non dovresti andare a prepararti?- lo sguardo del padre era diventato più serio di prima.
-Ho bisogno di un consiglio- disse Eleanor,facendo la finta timida,con un sorrisino sotto i baffi.
-Ah,è per questo che vieni da tuo padre eh?- chiese Chuck alzandosi dal divano e porgendo la mano alla figlia,per farla alzare.
-Su andiamo,stasera sarò io la tua fata madrina!- accompagnò la bionda fino alla sua camera,e iniziò a scartare un po’ di vestiti.
-Da quando sei un esperto di ‘concerti’?- chiese la bionda,al padre girato di schiena.
-Bisogna essere pronti all’evenienza,- si girò scaraventando un vestito addosso alla ragazza,-e poi,con una moglie stilista,devi essere costretto- spiegò Chuck continuando a cercare il vestito adatto.
Dopo una manciata di minuti lo trovò esclamando con una voce calda e suadente,-Eureca-.
Tirò fuori un vestito Beige,corto fino alle ginocchia,con delle pietruzze nere attaccate sotto il seno. Se lo appoggiò a se,e fece una faccia molto ‘sexy’ per far ridere la figlia.
-Con una pochette di Chanel e delle Louboutin nere sarai una favola!- applaude a sé stesso,guardando la figlia che rideva ancora.
Dopo gli scherzi,Chuck si sedette sulla solita poltroncina appoggiava al muro,vicino allo specchio,e la bionda si avviò dietro al paravento per incominciare a vestirti e a prepararsi.
-Signorina Bass,è arrivato il signorino Jenson!- urlò dal piano di sotto Maddeleine.
-Dille di aspettare,- rispose il padre urlando altrettanto,-è quasi pronta- sussurrò a bassa voce,mentre ammirava la figlia con il vestito addosso. Ogni volta che la guardava gli ricordava,ogni volta sua madre. Quando l’amava.
-Sei bellissima- disse con gli occhi lucidi.
-Che fai piangi Cavaliere oscuro?- chiese la figlia abbracciandolo.
-Oh mio dio,non mi dire che hai letto tutte quelle cose su Gossip girl?- chiese il padre,ironico,mentre si metteva la mano sinistra sugli occhi.
-Quello che c’era di importante da sapere- rispose Eleanor dandole un bacio sulla guancia,-Buona fortuna per stasera,salutami mamma!- disse prima di fiondarsi sotto le scale,per vedere il suo migliore amico,che l’aspettava di sotto,al confine della scala quasi a chiocciola.
Vide l’amico,vestito in modo Casual,maglietta nera con qualche fantasia sulla schiena,che si intravedeva anche sui fianchi,e dei jeans,con le scarpe nere,quasi blu scure.
-Non andiamo a una festa dell’Upper East Side Bass- esclamò Jake abbracciandola,e subito dopo dandole un bacio sulla guancia.
-E tu,non andiamo a giocare a Tennis- rispose a spada tratta,con un sorriso amichevole la ragazza.
-Andiamo,Danielle è sotto in Limo- prese l’amica per mano e si diressero verso l’ascensore. Dove scesero verso l’atrio e salirono in macchina.
 
 
 
-Non sono ancora arrivate!- esclamò Hailey,impaurita e elettrizzata allo stesso tempo,dietro le quinte del palco scenico.
-Stai tranquilla,manca ancora tanta gente- la confortò un membro del proprio gruppo,mentre l’avvolgeva sotto il braccio.
-Si,hai ragione! E poi,sono solo le 10- fece un sorrisino nervoso,guardando da dietro le quinte,la grande folla che si era formata in quel enorme capannone di Brooklyn.
La ragazza bionda,faceva avanti e indietro senza sosta,non si fermava un attimo. Beveva sorsi d’acqua a non finire,fino al punto di allontanarsi e uscire,per accendersi una sigaretta.
Prese l’accendino e,con il fuoco rovente che usciva da quel affarino,aspirò il primo tiro,sentendo già i nervi distendersi,e vedendo il fumo più grigio e più netto,nell’aria. Sorrise,nervosa. Prese la sigaretta e si portò le mani alla tempia,per calmarsi un attimo.
-Ti ho detto che fa male alla voce quella roba!- disse una voce,a sua volta famigliare alla ragazza,proveniente dall’uscita dove era passata,qualche secondo fa lei.
-E io ti ho detto di non rompere,torna a controllare fuori- sbraitò la ragazza,non rivolgendogli lo sguardo.
Quando ebbe finito la sigaretta,entrò nelle quinte,dove spostò una di esse,vide una ragazza bionda e una mora e riccia,insieme a un ragazzo. Fece un sorriso e quasi urlò dalla felicità.
-Sono arrivati- disse a bassa voce.
 
 
-Quanta gente!- esclamò Jake avvicinandosi alle quinte di sotto,vicino al palco.
-Dovrebbe essere contenta Hailey- disse Eleanor con un sorriso,notando tutta quella gente che avanzava verso i posti a sedere.
-Si ma..dov’è?- chiese Danielle,sporgendosi un po’ da tutte le parti,cercando di intravedere l’amica.
-Non lo so,ma lasciala stare,sarà già eccitata per quanta gente c’è qua dentro- nel viso di Eleanor si era formato un sorriso enorme,dalla felicità di essere li.
-Ragazze!- sbraitò una voce a loro famigliare,proveniente da dietro di loro.
I tre ragazzi si voltarono in contemporanea,per vedere la ragazza bionda,con un corpetto nero e una gonnellina rosso e nera,scozzese con delle scarpe alquanto strane,ma carine.
-Hailey!- esclamò Eleanor mentre si avviava ad abbracciare l’amica,-Credevo che non veniste!- si rivolse anche a Danielle che abbracciò a sua volta.
-Avremmo mai potuto perderci un concerto a Brooklyn,insieme a gente puzzolente e sudata,con piercing in posti anche sconosciuti,che non sto a dire dove ora?- Danielle,sorrise sarcasticamente,ma sapeva perfettamente che quelle cose che aveva detto,non erano di certo,complimenti.
-Danielle?- rimproverò Jake alla mora.
-Che c’è?- chiese Danielle sorridendo,agli amici.
-Il tuo sarcasmo,non lo capiscono tante persone sai?- chiese il piccolo J,sorridendo alla ragazza nuova,con cui non si era ancora presentato.
-Approposito,-continuò il ragazzo,-io sono Jake-
La ragazza allungò la mano,per stringergliela,rispondendo con un rossore in volto e sorridendole,-Hailey-.
 
 
Benvenuta nel gruppo H.
 
 
 
-Scordatelo Alex,io stasera non esco con te,-rispose il fratello dall’altro capo del telefono,mentre mordeva il labbro a una ragazza mora e molto riccia al suo fianco.
-E’ importante Rick.- finse la ragazza dall’altra parte del telefono.
-Ti sei rotta un unghia o qualcosa?- continuò il ragazzo,mentre la ragazza accollata a lui,si era spostata sul suo collo,baciandolo con passione e foga.
-No,apri la Suite,sono qua fuori- esclamò la ragazza,staccando il telefono.
Rick sentendo quell’esclamazione,allontanò la ragazza e disse,-Scusa,ma ho di meglio da fare stasera- liquidò la ragazza,mandandola in camera a rivestirsi.
Andò alla porta,con la camicia tutta aperta,con la cravatta quasi tutta slacciata e con il collo e la faccia piena di rossetto rosso. Aprì la porta,con svogliataggine e noia,vedendo al suo malgrado sua sorella,che si fece un risata vedendolo in quello stato,ma alla sua sinistra notò anche,a sua sorpresa,Jason.
-Che ci fate voi qui?- domandò il ragazzo cercando di abbottonarsi la camicia.
-Dobbiamo parlare- si fece strada Alex,entrando nell’appartamento. Notando la ragazza vestita avviandosi alla porta,-Ti abbiamo disturbato?- chiese la sorella,scoppiando in un risata subito dopo.
-Non sono affari tuoi- ringhiò il ragazzo a quest’ultima. Mentre la ragazza semi vestita,uscì dall’appartamento,seguita dagli occhi di entrambi i ragazzi.
-Volete ascoltarmi,o volete continuare a guardare quella prostituta?- chiese Alex,sedendosi sulla poltrona.
-Cosa c’è di così tanto importante,da venirmi a interrompere nella mia Suite?- chiese il ragazzo,guardando entrambi i ragazzi.
-E spero che sia qualcosa di importante!- ringhiò il ragazzo avvicinandosi al piano bar,mentre prendeva un bicchiere per versarsi un po’ di Rum.
-A Brooklyn c’è un concerto- iniziò Alex rivolgendosi al fratello.
-Sai che non sono mai stato un ragazzo che amava esultare sotto un palco e bere del vino in scatola scadente in tribuna.- disse Rick,con un pizzico di sarcasmo,mentre sorseggiava il drink.
-Ma non è un concerto qualunque.- continuò Alex,avvicinandosi sempre di più.
Rick la guardò curioso,e con uno sguardo non capente il discorso.
-Ci sono Danielle e Eleanor- finì Jason appoggiandosi al piano bar.
Sentendo l’ultimo nome pronunciato a Rick si gelò il sangue,rivolgendo lo sguardo nel vuoto,verso la finestra,rivolta su Manhattan piena di luci e macchine passanti.
Si avvicinò alla grande vetrata,insieme al bicchiere portandoselo vicino alle labbra,-e mi dovrebbe interessare?- chiese il ragazzo,buttando il drink tutto giù di un fiato.
-Volevo solo andarle a fare una visitina..- disse Alex,facendo pensieri poco buoni al riguardo.
-Non ci credo neanche se me lo filmi e ci prendi un Oscar- esclamò il ragazzo,quando Jason si avvicinò all’orecchio dell’amico e gli sussurrò,-potremo rovinargli la serata alle ‘regine’-
-Perché dovrei? Ormai è ai miei piedi,la Queen di Manhattan. Ci manca solo che sorga quella porta del mio appartamento e la cosa è fatta.- rispose all’orecchio di Jason.
Dopo la sfilata,non voleva farle del male. Aveva solo paura di riprovare quella sensazione,che l’aveva così tanto fatto soffrire.
-Non ne sarei così sicuro- disse Jason,con una voce squillante e piena di sfida.
Rick guardò l’amico curioso e con un sopracciglio alzato,-Andiamo,cosa ti costa?- chiese J,un ultima volta all’amico li presente.
-Solo per dimostrare che ti sbagli- si avviò R,in bagno per aggiustarsi il vestiario,sporcato di rossetto rosso.
-L’ha bevuta?- sussurrò Alex avvicinandosi a Jason.
Jason rispose con un occhiolino,e con un leggero bacio sulle labbra.
 
Oh,oh. Piccola regina,stai attenta a quello che fai. Non sono tutti amici,soprattutto qui,nell’Upper East Side.
 
 
Il concerto iniziò e la folla strillò come poche volte,i ragazzi,avessero sentito in vita loro.
Si scatenavano e urlavano all’impazzata. Vedendo l’amica cantare su quel palco e vederla sorridere,per tutto il tempo.
Finita la performance della sua band,iniziò un’altra band per far riposare loro.
Hailey,scesa dal palco con una mossa alquanto acrobatica,sorrise agli amici e andò ad abbracciarli.
-Com’è andata? Vi è piaciuta?- chiese la bionda,leggermente sudata,con una bottiglietta in mano e un sorriso smagliante.
-Sei stata bravissima!- sbraitò Jake,diventando leggermente rosso in volto poco dopo.
De E si sorrisero a vicenda,notando l’amico arrossire di nuovo.
-Fratellone,vieni qui,ti devo far conoscere i miei amici!- urlò Hailey,a un ragazzo di spalle con la camicia azzurra e pantaloni blu.
Il ragazzo si girò,facendo sbarrare gli occhi alle due ragazze li presenti,e facendo esclamare a Eleanor un nome,molto famigliare,-Brian?-
-Eleanor? Che ci fai tu qui?- chiese il ragazzo avvicinandosi,spostando qualche volta,la folla che passava di qua e di la.
-Brian tu conosci Eleanor Bass?- chiese Hailey al fratello.
-Si- sorrise alla ragazza,mentre quest’ultima ricambiava,volgendo lo sguardo per terra.
Danielle guardò Jake e Hailey,dicendo di scatto,-Noi andiamo dietro le quinte,Hailey non mi avevi promesso che mi avresti fatto vedere dietro?- capendo il gioco Hailey,le sorrise e rispose,-Ah si,si. Certo! Venite!- si allontanarono velocemente dai due ragazzi,lasciandoli soli sotto il palco.
-Ci hanno lasciati da soli di proposito?- chiese Eleanor con voce sarcastica.
-A quanto pare- rispose il ragazzo,grattandosi la tempia,dalla vergogna.
-Non credevo vivessi a Brooklyn- continuò Eleanor rompendo il momento di imbarazzo creato in quel momento.
-Ebbene si,- rispose con un sorriso il ragazzo,-mi sei mancata- continuò il ragazzo facendosi sempre più vicino.
-Anche a me,-disse sorridendo il ragazzo,mentre quest’ultimo si avvicinava sempre di più,le sue braccia avvolsero i suoi fianchi,arrivando alla parte alta della schiena,fino a quando le labbra del ragazzo,sottili e chiare incontrarono le labbra rosee e calde di Eleanor.
 
Un rumore di vetro rotto,si sentì all’entrata del tendone.Un ragazzo,dai capelli biondo cenere e dagli occhi azzurro ghiaccio,aveva visto una scena che non avrebbe mai voluto vedere,non in quel momento. Con gli occhi lucidi,si girò di scatto,allargandosi la cravatta sul collo,disse,-Andiamo,ho visto abbastanza- disse freddo come il ghiaccio.
-Non vuoi sentire la prossima canzone?- chiese Alex,in modo da irritarlo.
-No,ho una regina da rovinare- sorrise freddo alla sorella e all’amico che si guardarono con un sorriso maligno e schietto,in segno di vittoria.
 
 
Avvistato: il nostro R,aver visto una scena al dir poco spiacevole. L’ho sentito solo io un crack provenire dal tuo petto? Spero che sia il tuo stomaco pieno di alcool,perché se si tratta di un altro organo,siamo messi male.
 
 
Eleanor allontanò il ragazzo con le mani che erano appoggiate sul suo petto.
-Scusa,ma io mi sto innamorando di un altro ragazzo- disse la ragazza dispiaciuta.
Seguita da un sorriso da parte di quest’ultimo che rispose dicendo,-Non importa,magari possiamo rimanere amici- si allontanò ulteriormente.
-Decisamente,amici- sorrise la ragazza a quest’ultimo,mentre tornavano dietro le quinte per finire il concerto.
Fidarsi è bene,non fidarsi è meglio. Questa è una lezione che dovrebbero imparare un po’ tutti,qui nell’Upper East Side.
Attenzione,qui la fiducia ti potrà costare cara mia cara regina,se non starai attenta.
Goditi ancora la musica a palla nelle casse,il vino scadente bevuto in tribuna. Ma fuori ci sarà un plotone di esecuzione firmato, Alexandra Grace Archibald.
Kiss Kiss Gossip Girl.


















D'ora in poi vi parlero qui,miei cari amici :)
non trovate che qui,le coincidenze fanno un po' venire il nervoso?  HAHA
trovo che,se Eleanor avesse fermato prima Brian a quest'ora loro due avrebbero fatto,come si suon dire,PEACE.
INVECE NO. ci sono sempre quei due infidi di Alex e Jason,a rovinare tutto *piange*
non preoccupatevi,ci sarà da divertirsi anche con loro,state tranquilli u.u
spero di non avervi deluso :)

xoxo
Elle :)

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Capitolo 8
*** Brunch a casa Bass. ***





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Brunch a casa Bass.

 
 
Buongiorno Upper East Side,qui è Gossip Girl,l’unica fonte di notizia sulle vite scandalose dell’elitè di Manhattan.
 
 
 
 
Che bel giorno qui nell’Upper East Side,la vostra Gossip girl per iniziare questa bella giornata sta bevendo un bel cappuccino a Madison Avenue,non sperate di trovarmi. Sarebbe un impresa troppo ardua.
Ma qualcuno,non molto lontano da me,sta iniziando la lunga mattinata con un Cognac del 71 con tanto di sigaretta in mano.
 
 
 
Si svegliò con aria un po’ stanca,come del resto,le succedeva la maggior parte delle mattine,da una settimana a questa parte.
Guardò per qualche secondo il soffitto,aspirando un tiro dalla sigaretta che si era acceso qualche secondo fa. La camera era buia,le finestre erano coperte da delle tende color blu scuro,per far scomparire ogni singolo raggio di luce.
Si alzò lentamente dal letto,mettendosi seduto sul letto.
Non sapeva cosa gli stava succedendo,o capitando. Sapeva solo che doveva alzarsi e iniziare quella lunga giornata,con sua malavoglia.
Notò anche nel buio,che sul comodino accanto al letto era rimasta la bottiglia della sera prima,con un picchiere vuoto vicino.
Sul suo viso,sorse un sorrisino divertito e compiaciuto,mentre,con la mano libera dalla sigaretta,prendeva il bicchiere e versava il vino dentro.
Si alzò,vestito solo con l’intimo addosso,si avviò verso la porta,che aprì velocemente facendo un sorso del drink versato nel bicchiere.
Vedendo la luce,avvolgergli gli occhi,fece uno scatto con la mano destra per coprirseli,ma subito dopo essersi abituato,tornò a camminare verso il divano,sedendosi sopra.
Sentì il silenzio della Suite assalirlo per qualche secondo,facendolo sentire solo,la prima volta nella sua vita.
Dopo qualche secondo,si mise la vestaglia,color bordeaux e si avvicinò alla vetrata che dava sulla città,continuando a fumare la sigaretta che aveva tra le mani.
Quando sentì vibrare il telefono alle sua spalle,svogliatamente si girò,si avviò lentamente al comodino dove era riposto il telefono,e notò il destinatario. Alex.
Sbuffò alla vista del destinatario della chiamata,aspettò qualche secondo e finalmente,si decise a risponderle.
-Pronto?- chiese con la voce ancora impastata dalla noia,dal sonno e dal vino.
-Non dirmi che ti sei svegliato adesso.- esclamò la ragazza rossa,dall’altra parte del telefono.
-Tu non hai niente di meglio da fare che disturbare la gente di prima mattina? Si mi sono appena svegliato.- rispose abbastanza irritato il fratello.
-Come siamo freddi,sei andato in bianco stasera?- chiese la ragazza,con una voce alquanto divertita.
-Non sono affari tuoi. E tornando al discorso,perché mi hai chiamato?- rispose il ragazzo,dopo aver fatto l’ultimo tiro di sigaretta e averla spenta nel posacenere.
-Non posso chiamare mio fratello senza che io le debba dire qualcosa per un mio scopo?- chiese Alex,con una voce ‘offesa’.
Rick prima di rispondere fece una leggera risata per poi rispondere un secco,-No-.
-Va bene,oggi c’è un Brunch a cui i nostri genitori prenderanno parte,e visto che hanno invitato solo me,io vorrei che il mio bellissimo e caro fratellino mi faccia compagnia.- rispose Alex,alla domanda del fratello.
-Fammi capire,io dovrei imbucarmi a un pranzo dell’alta società,solo perché tu hai paura che ti annoi in mezzo a quel branco di adulti? Sai che ti dico,annoiati. Non farò la stessa fine.- rispose secco il ragazzo,sul punto di staccare il telefono in faccia alla sorella,quando quest’ultima lo bloccò dicendo,-Ah dimenticavo,il Brunch è a casa dei Bass.-
Sentendo quel cognome al ragazzo,gli si bloccò il sangue. E rimase attento su un punto fermo,in mezzo al muro.
-Richard Garret Archibald sei svenuto sentendo il cognome della tua amata?- Alex,provocando il fratello dall’altra parte.
-Cos’è che non capisci del concetto di,me la voglio solo scopare e dopo per me può anche morire?- chiese il ragazzo,irritato più che mai.
-Bene,ti vengo a prendere tra un ora,e Richard,mettiti lo smoking,non voglio fare brutta figura.- staccò il telefono in faccia al fratello,senza neanche sentire la risposta,con un sorriso compiaciuto e schietto,quasi in segno di vittoria.
Richard staccato il telefono,si girò verso la vetrata e si tolse la veste.
-La festa abbia inizio.- sussurrò sorridendo al panorama,e subito dopo si andò a preparare.
 
Attento R,quello che semini raccogli.
E se semini vento,raccogli solo tempesta.
 
 
-Maddeleine,li vanno le peonie e la le rose,mi raccomando!- ordinò Blair alla cameriera,con molta severità,ma infondo si sa,era solo nervosa.
-Si signora Bass- rispose la cameriera,facendo quello che le era stato ordinato di fare.
Si guardò attorno il suo attico,com’era allestito.
Vicino al salotto era stato portato dal Catering un tavolo lungo e addobbato,con un sacco di cose da mangiare sopra. Dal caviale al manzo. Alle torte ai macaron. E da bere dai vini allo champagne.
Sul suo viso sprizzò una smorfia di gioia e eccitazione,che fumò leggermente disturbata subito dopo.
-E’ perfetta- accennò Chuck,facendo la girare,con un sorriso spaesato.
-Si,non trovi anche tu?- chiese avvicinandosi al marito,per darle un bacio.
-Ho organizzato questo Brunch in onore della mia nuova collezione!- disse Blair con tutta la felicità che si ritrovava in corpo.
-Allora,bisogna festeggiare!- disse,prendendo due calici e lo Champagne ancora chiuso.
-Maddeleine,vieni anche tu- esclamò il moro,incitando la cameriera a venire.
Dopo tutto era la figlia di Dorota.
Mise lo champagne dentro i rispettivi bicchieri,e li distribuii alle due donne che si ritrovava di fronte.
-Un brindisi prima del Brunch,-disse divertito,alzando il rispettivo bicchiere,-alla carriera di mia moglie!- e infine buttarono giù tutto il contenuto del bicchiere.
La cameriera,ringraziando Chuck e Blair,tornò al lavoro con il Catering,mentre Blair doveva parlare di una cosa molto delicata con Chuck.
-Chuck,-iniziò Blair diventando alquanto seria,-devo parlarti.-
-Di qualcosa di bello spero,perché oggi sento che sarà una bella giornata.- disse Chuck abbracciando la moglie per darle subito dopo un bacio passionale.
-Chuck,sono seria.- disse Blair,interrompendo il bacio,-Ho invitato Jenny e Nate al Brunch.- disse schietta al marito,siccome non amava girare intorno al discorso.
Chuck si allontanò dalla mora,con aria irritata e un po’ sconvolta,-Cosa?- domandò il marito.
-Non è mia rivale in campo economico,e poi,è una donna dell’alta società e loro non ci hanno fatto nulla di male- si spiegò Blair sedendosi sul divano.
-Si ma,porteranno anche i figli!- esclamò Chuck adirato.
-Mi hanno detto che sarà presente solo Alex,me lo hanno assicurato.- disse Blair,con voce sicura e tranquilla verso il marito.
-Lo spero- disse Chuck sedendosi vicino la moglie,-A proposito,la mia principessa dov’è?-Chuck chiedendo della figlia.
-Ha voluto fare colazione fuori oggi,ha detto che tornava prima dell’inizio del Brunch,per vestirsi- rispose Blair alla domanda di Chuck.
-Ormai è una settimana che va a fare colazione a Manhattan,ha sempre fatto colazione con noi!- esclamò Chuck,con voce molto preoccupata.
-Non lo so Chuck,-disse Blair alzando la testa,con gli occhi lucidi,-Sono molto preoccupata.- continuò appoggiando la testa contro la spalla del marito,con in viso un espressione molto triste.
-Anche io- rispose Chuck con un tono di voce soffocato.
 
 
 
Camminava con un Hermès a passo di marcia tra la 28th e la 15th,con faccia stranita e stanca. Con ai piedi delle Louboutin color blu,come il vestito che indossava.
Dopo qualche minuti,il dolore ai piedi,si faceva sentire.
Perciò vide un bar alla sua destra,e con passo deciso ci entrò.
Si sedette a un tavolo e ordinò un cornetto e un caffè.
Le squillò il telefono,le era arrivato un messaggio.
 
‘Avvistata,la nostra regina tutta sola soletta a fare un giro a Manhattan. Cos’è E,ti senti sola? E quel ragazzo così carino di Brooklyn dove lo hai lasciato?’
 
-Fanculo.- esclamò sotto voce,per non farsi sentire dalla gente.
Arrivata l’ordinazione,sorseggiò il suo caffè,con molta calma,visto che era bollente.
Ad un tratto,si sentì isolata dal mondo. Mentre,distrattamente,le era venuto in mente quella sera alla sfilata,quando Rick l’aveva stretta a sé,con tanta foga.
Ripensava ai loro due corpi che erano così vicini,e sentiva,quasi come quella sera,il suo respiro tra i capelli,che dolcemente arrivava alla sua pelle,formando un brivido di piacere in tutto il suo corpo.
Tornò velocemente alla realtà scuotendo il capo,leggermente,da una parte all’altra,diventando leggermente rossa in viso.
-Basta Bass,basta pensarci,-iniziò a parlare da sola,-non fare lo stesso errore.- finì la frase,bevendo un sorso di caffè,e mordendo un pezzo del cornetto all’albicocca.
Finito di mangiare,guardò distrattamente l’orologio sul telefono,e quando si rese conto che mancavano solo venti minuti al Brunch,si alzò di colpo dal tavolo del bar,pagò velocemente il conto e si fiondò per strada.
-Taxi?- chiamò,sul ciglio della strada.
-Sei in ritardo Bass?- chiese una voce alle sua spalle.
-Lasciamo in pace Jason.- rispose Eleanor prestando attenzione ai Taxi.
-Io vado a casa tua adesso,vuoi un passaggio?- detto ciò,la ragazza si girò verso Jason,che era vicino alla portiera della sua Limousine,vestito in smoking color blu scuro,un po’ insolito.
-Hai vinto.- disse irritata,avvicinandosi alla macchina per poi salirci sopra e avviarsi a casa sua,con quell’essere che non avrebbe mai voluto vedere né fuori,né tanto meno a casa sua.
 
 
Attenta al lupo cattivo E,può prendere le sembianze della nonna.
 
 
-Cosa ci facevi tutta sola soletta in mezzo alla strada?- chiese Jason,con aria divertita alla ragazza.
-Volevo stare un po’ da sola.- rispose fredda e scocciata Eleanor.
-Mh,non è che riguarda un certo Richard?- chiese il ragazzo,come se volesse prenderla in giro.
-Rick è storia passata,finita,sepolta!- rispose,tenendo a precisare l’ultima parte della frase detta.
-Ah,quindi è stato sostituito da Brooklyn?- chiese schietto J.
-Brooklyn ha un nome,ma tanto a te non interessa saperlo,quindi fammi passare,questo fastidioso viaggio,insieme a una persona spregevole che pensa solo al suo benessere e non a quello degli altri.- finita la frase,guardò il ragazzo negli occhi,facendo abbassare lo sguardo a quest’ultimo. Come se gli avesse aperto una vecchia ferita,ormai cicatrizzata e nascosta.
-Dico bene?- chiese,irritata la ragazza,vedendo bene che Jason aveva perso il suo sorrisetto di prima.
-Stai zitta!- sbraitò J,non guardando la ragazza negli occhi,e continuando a fissare un punto fisso nella vettura nera,dove si trovavano.
-Devo stare zitta per cosa? Per quello che hai fatto a Danielle? O scusa,piccolo Jason,ci sei stato veramente male quella sera eh?- iniziò la ragazza,notando il fatto,che J la stava di nuovo guardando negli occhi,-Tu hai sofferto? E lei? E io? Dopo quello che è successo,l’ultima cosa che dovevate fare era spassarvela in quel maledetto Club a bere Vodka scaduto e ballare la lapdance con due spogliarelliste J!- alzò il tono di voce,ma il ragazzo notò che in quella frase c’era qualcosa di strano,qualcosa di passato.
-Mi hai chiamato J?- spalancò gli occhi,come sbalordito dall’ultima cosa che aveva sentito pronunciare dalla ragazza di fronte a lui.
Eleanor rimase inpassiva,iniziando a guardare fuori dal finestrino della Limousine.
-Mi chiamavi così,quando eravamo tanto amici..- la sua voce divenne soffocata e piena di malinconia.
-Quei giorni sono finiti. Soprattutto perché io preferisco una migliore amica che non mi lascerà mai,al posto di te- disse quelle parole amare,solo per dispiacere e la vergogna ripensando a quella sera,che aveva cambiato le vita a tutti loro.
Il ragazzo si arrese,alla ultima risposta della bionda,quindi si avvicinò al finestrino e si accese la sigaretta,per tutto il viaggio non si spiaccicarono parola.
 
Arrivati a casa Bass,entrarono tutti e due nell’entrata,dove gli accompagnarono all’ascensore per entrare nell’appartamento.
Entrati,notarono Chuck,Blair,Maddeleine e il Catering indaffarati,visto che mancavano pochi minuti,Eleanor sorrise alla vista della madre sul punto di una crisi di nervi e il padre,appena la vide,accorse ad accogliere la figlia con un abbraccio e un bacio sulla guancia.
-Principessa,vatti a preparare!- esclamò Chuck,sfoggiando un sorriso perfetto.
-Va bene Papà- disse,recandosi alle scale per raggiungere la sua stanza.
Intanto Jason e Chuck rimasero li all’entrata ad aspettare la ragazza che scendesse.
-E così,tu sei il figlio di James- iniziò il discorso Chuck sedendosi su una sedia.
-Esatto signor Bass- rispose il ragazzo,con un leggero sorriso.
-Chuck,ti prego- alzò una mano,in segno di preghiera,seguito subito dopo da una leggera risata di entrambi.
-Allora,sei in buoni rapporti con Archibald?- chiese il moro a J.
-Siamo migliori amici.- disse con una voce ferma e fredda,senza guardare Chuck in viso.
Chuck non rispose,e se ne andò subito dopo la seguente risposta data dal ragazzo.
Jason pensò che fosse per un suo tono di voce sbagliato o troppo scontroso. Ma non sapeva che il vero motivo dell’ira di Chuck,era il giovane Archibald.
 
Una decina di minuti dopo,Eleanor scese dalle scale con un vestito lungo bianco,fatto a fasce divise,per tutti e due i seni. Con al centro delle paillettes argentate. I capelli raccolti,quasi in uno cignon alla dea greca,con delle pinzette sui capelli color argento.
Con dei tacchetti piccoli,che non si intravedevano sotto il vestito bianco.
 
Il padre e Jason rimasero a bocca aperta,suscitando una risatina da parte della ragazza,che subì un complimento solo dal padre,-Sei bellissima!-
 
 
Amo le feste dell’Upper East Side,quindi gente,preparatevi il vestito da sera e le pochette. Qui,inizia la festa.
 
 
-Blair!- urlò Serena alla migliore amica,parlare con gli invitati insieme al marito.
-S!- ricambiò Blair,dirigendosi verso l’entrata,dove la migliore amica si trovava.
-Che bello,non vedevo l’ora di vederti,sei sempre così impegnata!- esclamò Serena,andando ad abbracciare Blair.
-Hai proprio ragione!- rispose Blair,un po’ demoralizzata,ma felice alla vista della bionda.
-Allora,come sta il mio scrittore preferito?- si intromise Chuck con un sorriso.
-Se stai parlando di me allora,sto benissimo grazie!- rispose Dan abbracciando leggermente il moro.
-Allora,vuoi un po’ di champagne?- chiese Chuck a quest’ultimo.
-Perché no? Dopo tutto,è il secondo Brunch che vengo organizzato dai Bass,-iniziò Dan,-con l’eccezione che questa volta sono gradito!- finì il discorso con la risata di entrambi,mentre si avviavano verso il tavolo.
Intanto dalla porta dell’ascensore color avorio,continuavano ad entrare ospiti,gente dell’alta società,proprietari d’alberghi,collezionisti d’arte,perfino scrittori e gente che faceva parte del campo della moda. Ma tutto questo alla nostra piccola Bass non divertiva granchè.
Seduta su uno sgabello alto della cucina,appoggiata con i gomiti sull’isola di marmo,tracciava il contorno del bicchiere pieno di champagne con l’indice della mano destra,svogliata e piena di pensieri.
-Signorina Bass..-si avvicinò dolcemente Maddeleine alla ragazza.
Eleanor sobbalzò leggermente,per poi girarsi e dire con un leggero sorriso,-Cosa c’è Maddeleine?-
-Non va con i suoi genitori? Non si sta divertendo?-iniziò a porre delle domande alla ragazza,-Forse gli addobbi non sono di suo gradimento?- finì con voce molto dispiaciuta e triste.
-No Maddeine,per carità. È tutto perfetto! Solo che..- non finì la frase,per tornare a guardare spaesata il bicchiere di champagne.
-Riguarda quel ragazzo signorina?- chiese Maddeleine.
-Non lo so nemmeno io,Maddeleine..- rispose con voce soffocata,prima di bere un po’ dal bicchiere.
-Capisco..-tornò a guardare il pavimento,segno di tristezza,per poi riattaccare il discorso con gioia e speranza,-E’ arrivata la signorina Humphrey!-
Eleanor si girò velocemente,per guardare la riccia arrivare verso di lei.
Portava un vestito nero,molto semplice. Capelli sciolti,molto più ricci del solito. Un leggero filo di trucco,e dei tacchetti neri.
Si sedette anche lei su uno sgabello vicino all’amica.
-Cos’è quel muso lungo?- chiese Danielle.
-E’ da una settimana che ci penso!- sbraitò Eleanor,suscitando la curiosità di Maddeleine.
-A chi?- chiese inconsciamente D,ma quando capì realmente di chi stavano parlando si alzò di scatto,presa dall’ira,e sbraitò inconsciamente,-Archibald?-
Eleanor sentendo l’amica,urlare quel nome,si scaraventò su di lei,per chiuderle la bocca con una mano. Spiegandole subito,-Mio padre se sente quel nome,caccia me e te!- Danielle fece cenno con la testa,in segno che aveva capito il concetto.
Danielle si girò verso la festa nell’altra stanza,all’improvviso notando una coppia molto famigliare,bussò al braccio di Eleanor.
-Sono arrivati i miei zii-
A Eleanor prese una stretta al cuore,sentiva di morire da un momento all’altro.
-C’è solo Alex per ora..-continuò rassicurando l’amica.
Eleanor fece un sospiro di solievo,-Vieni con me a salutarli?- chiese distrattamente a E.
-Va bene-
Si avviarono verso la stanza affollata dall’altra parte,notando che sia Serena e Da,e i suoi genitori erano andati ad accogliere Jenny e Nate.
Con molto stupore di Eleanor.
-Complimenti Blair!- esclamò Nate,guardandosi intorno il paesaggio.
-Grazie Nate- disse Blair,donando un sorriso alla coppia.
Jenny notò che Eleanor e Danielle si avviavano verso di loro,e Alex continuava a sfoggiare un sorriso finto alle due amiche.
-E’ arrivata la mia ispirazione!- esclamarono in coro Chuck e Dan,rivolti alle figlie,facendo scoppiare tutti in una risata,comprese le due ragazze.
-Ho fatto come mi hai chiesto Blair- disse indicando Alex,e per risposta Blair donò solo un sorriso a entrambe pieno di comprensione.
Chuck alzando il bicchiere al cielo,e abbracciato con la figlia disse,-Propongo un brindisi,- quel sorriso così tanto dolce e spensierato del moro,divenne una smorfia d’ira suscitata da una vista che non avrebbe voluto vedere,non in quel momento,non li,non in casa sua.
Serena,Dan,Jenny,Nate,Blair,Eleanor e Danielle girandosi verso l’ascensore d’entrata,rimasero a bocca aperta, non credendo veramente di vedere quella scena.
L’unica che sorrideva malignamente sotto i baffi,era Alex. Che fingendosi sconvolta,dall’arrivo del fratello.
Richard Archibald,in tutto il suo splendore,sull’ascensore,vestito semplicemente con lo smoking nero,una camicia bianca sotto,e la cravatta quasi slacciata. Si spostò il ciuffo dei capelli,mettendosi il braccio dietro la testa,come un modello si mette in posa per una foto, sfoggiando un sorriso malizioso,verso le coppie che lo stavano guardando. Tra queste sua madre,con lo sguardo adirato e mortificato,insieme a quello del marito Nate,mentre il ragazzo si avvicinava a quest’ultimi con camminata piena di stile,mania di protagonismo e convinzione.
 
 
Propongo un brindisi Upper East Side! Al nostro R che rovinerà anche questa festa della nostra regina.
E attento Chuck,guarda per terra,hai appena perso la faccia.
 
-Cosa diavolo ci fai qui?- sbraitò Jenny,con una voce e un viso pieno di vergogna.
-Mamma,non sei felice di vedermi?- chiese il ragazzo,con il suo sorriso beffardo e pieno di sfida.
-No Rick,non sei il benvenuto qui!- continuò Nate,indicando la porta al figlio.
-Dai Papà,picchiami qui davanti a tutti. Vediamo se hai il coraggio- sfidava il padre,sia con la bocca che con gli occhi.
Chuck si intromise,puntando il dito contro il ragazzo,-Tu,non devi neanche sapere dove abito io!- iniziando ad alzare la voce.
-Infatti,qui abita un’altra persona che mi interessa- disse,voltandosi verso Eleanor,facendole un sorrisino. Suscitando l’ira incolmabile del padre.
Chuck non stava più rispondendo di sé,stava per far scoppiare uno scandalo di cui si sarebbe pentito. Stava per mettere le mani addosso a quel ragazzo.
Fortunatamente Eleanor fermò suo padre in tempo,mettendosi davanti al ragazzo,parandolo.
Suscitando lo stupore di tutti. Tranne di lui.
-E’ ubriaco,glielo si legge in faccia Papà- sbraitò Eleanor contro il padre.
-Non è vero,è perché lo difendi ancora?- chiese Chuck alla figlia,con quasi gli occhi lucidi.
-Ci parlo io- strascinò il ragazzo verso la cucina,dove fino a qualche manciata di minuto,si trovava la ragazza.
Danielle guardò con uno sguardo adirato il cugino,che mentre Eleanor lo trascinava per il braccio destro,guardava il resto della famiglia,con un sorrisino maligno e compiaciuto.
Arrivati in cucina,incrociarono lo sguardo di Maddeleine,che per poco,vedendo il ragazzo,non le caddero i piatti per lo spavento.
-Maddeleine,lasciaci soli- disse Eleanor con molta calma e convinzione,-Ah,e portami un bicchiere di martini- aggiunse mettendosi una mano sulla fronte,dopo aver fatto sedere il ragazzo sullo stesso sgabello,dove lei era seduta prima.
-Cosa non comprendi,- iniziò Eleanor con voce nervosa,ma mantenendo la massima calma,-della frase,non sei stato invitato,qui non ti vuole nessuno?-
-Come sei acida Bass- disse guardandola sempre con un sorriso malizioso.
-Non sono acida,ti dico le cose come stanno. Mio padre ti odia,Danielle non ti sopporta,tua madre e tuo padre non sanno più cosa fare con te!- esclamò la ragazza,ricambiando il sorrisino con un viso rosso per la rabbia che stava fuori uscendo dal suo piccolo corpo.
-Ma qualcuno,aspettava solo che sorpassassi quella porta,-disse Rick con una voce quasi innocente e calda,-vero Eleanor?-
-Signorina ecco il suo bicchiere- disse la dolce cameriera vestita completamente di nero,con un grembiulino bianco,interrompendo quella conversazione,che a Eleanor cominciava a non piacere più tanto.
-Grazie Maddeleine,-prese il bicchiere con gentilezza ed eleganza,-se permetti,vado cinque minuti in bagno- disse sfuggendo alla vista delle due figure,cercando di fuggire soprattutto dallo sguardo e dalla domanda del ragazzo.
 
 
Intanto nella stanza affianco,affollata di gente,Danielle si prestava a bere champagne con un commissario d’arte francese,appena atterrato sul suolo di Manhattan il giorno prima,con un interprete affianco,anche se a Danielle non serviva affatto un interprete.
-Il signor François è molto contento signorina Humphrey!- esclamò l’interprete facendole un sorriso,con un leggero accento inglese,ma la r alla francese.
-Ne sono felice- ricambiò il sorriso D.
Subito dopo aver pronunciato quella frase,Jason apparve da dietro di lei,porgendo un saluto al commissario e al suo interprete,chiedendo poi a tutti e due,-Posso rubarvela solo per qualche minuto?- l’interprete sorrise e rispose,-Ma certo,signorino Jason-
Danielle si girò con gli occhi sgranati verso il ragazzo che le stava proprio di fronte in quel momento,guardandolo con aria superficiale e schietta.
-Parigi è sempre stata la tua passione eh?- ruppe il silenzio tra i due il ragazzo.
-Invece la tua passione è andare al Moulin Rouge- disse schietta e fredda nei suoi confronti.
-E’ pur sempre a Parigi no?- disse il ragazzo,con un la voce sarcastica ma un leggero accenno di desiderio.
-Sai qual è un’altra mia passione?- chiese sarcasticamente la ragazza.
-Il Burlesque?- rispose J,accennando una risata.
-Evitarti.- disse,sorridendo per qualche secondo,per poi tornare a guardarlo in modo freddo,prima che si girasse e se ne andò.
Il ragazzo la fermò con la mano,sentendo un brivido che partendo dalla mano,arrivava lungo il braccio,fino a percorrerle tutta la schiena. Facendo pensare ancora una volta ai momenti trascorsi con D.
Lo stesso provò la riccia,diventando rossa in volto,pensando al loro primo bacio,alle loro litigate sotto la pioggia del Central Park,il natale passato sotto la neve,andando a pattinare la mattina,ricordandosi anche della caduta che si era fatto lui,sporcandosi l’intero giubbotto di ghiaccio. Il loro ignorarsi nei corridoi della scuola,quando uno dei due era adirato con l’altro,ma poi lui la sera stessa veniva sotto casa sua,portandole i suoi fiori preferiti,le orchidee. Quando J,l’accompagnava per i negozi di Madison Avenue rendendosi ridicolo tra la folla,con in mano,quante borse non si può. Da Chanel a Louis Vuitton.
Pensarono a quanto fosse stupido,nascondere a loro stessi,ma ancora peggio al loro stesso cuore,di aver voluto sotterrare i loro sentimenti,come se fossero finiti,o peggio. Come se non gli avessero mai provati.
Intanto Alex,li guardò con sguardo assente,e a dir la verità,un po’ geloso.
Danielle si girò verso il ragazzo,che si avvicinava sempre di più,lentamente,verso di lei.
-Devo andare a vedere dov’è Eleanor!- disse veloce e sfuggente,scappando dalle braccia del ragazzo,che fece rimanere di stucco,e,realmente,un po’ male.
La guardò demoralizzato mentre la riccia,si dirigeva verso la cucina,dove aveva visto Eleanor e Rick entrarvi prima.
Alex si avvicinò furtivamente verso il ragazzo ancora girato di schiena,con una faccia a dir poco,malinconica.
-Vedi di non dimenticare.- passò furtiva alla sinistra del ragazzo,dirigendosi verso il tavolo in bandito,accaparrandosi l’ultimo bicchiere pieno di champagne rimasto sul vassoio d’argento.
Attento J,quando perdi la fiducia. Perdi anche l’amore.
 
 
Eleanor si diresse in bagno,con ancora il bicchiere di champagne,proveniente dalla Provence,ancora in tatto.
Aprì la porta del bagno,sbattendola,quasi come se si sentisse al sicuro tra quelle mura.
Si guardò allo specchio,notando gli occhi truccati con un leggero filo di eye-liner e un filo di rimmel,diventargli lucidi. Le guancie prima rosee,si erano colorite di un rosso fuoco incredibile,quasi prendessero fuoco.
Appoggiò la mano sul bordo del lavandino,sentendo un leggero malore alla pancia,ma non era per niente nausea.
Prese il bicchiere di champagne e bevve un sorso alla veloce,sentendo di colpo,aprirsi la porta.
-Non sei mai scappata da una conversazione- E,si girò di scatto,rialzandosi dal lavandino,per guardare Rick che l’aveva seguita fino in bagno,chiudendosi la porta dietro di sé.
-Lasciami in pace- guardò il ragazzo,guardare anche lei. Senza sorriso,ne occhi maliziosi.
Solo uno sguardo serio da parte di lui.
-Cos’hai?- chiese il ragazzo,quasi incuriosito,dal tono di voce.
-Non lo capiresti- esclamò la ragazzo,voltandosi di spalle,appoggiando le candide labbra sul bordo del bicchiere,facendo qualche sorso.
-Voglia di restare solo,da mattina a sera.- iniziò il ragazzo,avvicinandosi sempre di più alla schiena di Eleanor.
-Uscire da solo,non volendo vedere nessuno.- il male al petto,ricominciava a farsi sentire.
-E,forse,anche un male al torace,non sapendo neanche di cosa si tratti.- esclamò spostando i capelli biondi della ragazza,tutta verso la spalla destra,appoggiando le labbra sul collo,cominciando a baciarglielo dolcemente,lasciando la ragazza immobile e inerme.
Le sua mano sinistra,le prese la pancia dolcemente,spingendola sempre di più,verso di sé.
-Lo provo anche io,-disse mordendole leggermente la parte del collo,in avanti,-El-.
La ragazza sentì qualcosa nel petto che scoppiò all’improvviso,quasi come una bomba a tempo,che aspettava solo quel momento per esplodere.
Eleanor si girò di scatto guardandolo sconvolta,e rossa,ma non dalla rabbia.
Rick la guardò sempre con quello sguardo serio,e pieno di attenzione verso di lei.
Si avvicinò sempre di più verso il suo viso,quest’ultimo,diventando rosso a ogni centimetro che avanzava.
I due nasi si incrociarono leggermente.
 
Eleanor fermati,non sai quel che accadrà,disse nella sua mente.
 
Ma non fece in tempo a fermarsi,o meglio. Non volle fermarlo.
Le sue delicate e morbide labbra rosee combaciavano perfettamente con le labbra leggere e più scure del ragazzo. Lei aprì leggermente la bocca,per far si che la lingua del ragazzo potesse accedere nella sua bocca. Ovviamente non dovette aspettare molto.
Rinfilò leggermente la sua lingua nella sua bocca,formando una danza leggera e armoniosa insieme a quella di Eleanor. Non era un bacio volgare e voglioso di passione.
Solo un semplice bacio,che forse,tutti e due,aspettavano da troppo tempo.
La mano sinistra di Rick si trovò appoggiata sul fianco destro del vestito della bionda,non glielo stringeva,glielo accarezzava dolcemente. E l’altra,passò da massaggiare il collo,alla guancia della ragazza,ormai diventata rosso fuoco.
Le mani di Eleanor si erano soffermate sul petto,aggrappandosi alla camicia,abbottonata solo al terzo bottone,stringendola forte.
Il bacio si interruppe lentamente,mentre Rick guardava gli occhi color verde smeraldo della ragazza,e lei,guardava intensamente gli occhi color ghiaccio del ragazzo.
Eleanor si morse il labbro dalla vergogna,mentre Rick si allontanava leggermente da lei.
-Non ti mancava?- chiese il ragazzo,facendole un sorriso.
-Forse.- rispose la ragazza,rossa come prima.
Il ragazzo si avvicinò di nuovo,appoggiandole sempre la mano destra sulla guancia per regalarle un altro bacio,ma questa volta,più corto.
Quel momento di magia,venne interrotto,da Danielle,che aprendo la porta lentamente,si rivolse a Eleanor,-Eleanor finalmente,ma dov’eri..- si interruppe alla vista,di Rick con la mano sul viso della bionda,scatenando in lei un senso di rabbia e frustrazione.
Danielle si diresse verso il corridoio che si trovava fuori dal bagno.
-Danielle,aspetta!- urlò Eleanor,scansandosi dal ragazzo. Guardandolo un po’ male.
 
Cosa c’è E? Lo champagne era troppo freddo,oppure nell’aria c’è,aria di bufera.
 
Rincorse la migliore amica,ritrovandola nella sala,ancora affollata di gente. Arrivata al suo fianco,la girò con la mano.
-Danielle,posso spiegarti!- disse Eleanor,dispiaciuta.
-Che cosa Eleanor?- iniziò D,-che tu sei stata la prima a dire,D non ci devi ricascare,è solo uno stronzo’ ecc. e poi? Ti trovo attaccata a Rick nel bagno di casa tua?- esclamò Danielle iniziando ad avere gli occhi leggermente lucidi.
-Mentre io,cerco di evitare Jason,e cercare anche solo minimamente,di nascondere i sentimenti che provo,anzi. Che ho sempre provato per quello stronzo che dici te!- sbraitò Danielle,questa volta,sul suo viso,scese una lacrima.
-Danielle,questo non me l’hai mai detto!- rispose Eleanor,ascugandole la lacrima.
-Avevo paura,di cosa avresti potuto dirmi..- rispose la ragazza,abbassando lo sguardo.
Eleanor abbraccio forte Danielle. Dicendole,-Con me non devi avere segreti,ricordatelo- accarezzandole la schiena,e baciandole la fronte. Sorridendole subito dopo.
-Va bene- rispose Danielle sorridendole.
Avviandosi entrambe al tavolo,dove presero due bicchieri pieni di champagne per dire dopo,in coro,-Cin cin!- e per mandare giù tutto di un fiato,provocando una sonora risata,in seguito.
 
 
Intanto Rick scendendo dall’ascensore,arrivato all’entrata,chiese all’usciere la su Limousine,mentre aspettava un uomo moro,e ben vestito,con un bicchiere di scotch in mano,si avviava alle sue spalle.
-Spero ti sia divertito in casa mia- esclamò Chuck,facendo girare leggermente il ragazzo.
-Si figuri,quando vuole.- rispose il ragazzo.
-Tu,mi ricordi qualcuno che conosco.- esclamò Chuck indicandolo.
-Assi? Quindi,come mi definisce?- chiese Rick,in tono di sfida,sporgendosi verso il moro.
-Un ragazzo a cui manca la forza di volontà,un ragazzo a cui manca l’amore dei propri genitori,o peggio di una persona che ama. E allora si sfoga,andando a bere Gin con gli amici la sera,magari in un club di spogliarelliste,oppure preferisce la massaggiatrici orientali,andando a letto,con una diversa per sera.- concluse Chuck,finendo il bicchiere.
-Peccato che la prossima,sarà sua figlia.- si avvicinò lentamente per guardarlo negli occhi,con aria di sfida,ancora più calcata.
Chuck si avvicinò di scatto suo orecchio,stringendole il braccio e sussurrandole all’orecchio,-Stai lontano da mia figlia- appena lasciò la presa,Rick si tenette il braccio,e guardo Chuck salutarlo dicendole,-Buon continuo di giornata!- dirigendosi verso l’ascensore che lo portava nel proprio appartamento.
 
Attento R,mettersi contro Chuck Bass non ti aiuterà a conquistare E con i tuoi sporchi piani..
 
Entrato nella Limo,Rick si tolse la camicia per guardare il punto in cui Chuck l’avesse strattonato,era rosso fiammante,l’intero braccio. E bruciava,alquanto.
-George!- esclamò Rick,-portami a casa!- ordinò al conducente.
 
o si?
 
Sussurrando subito dopo,-Questa me la paghi,Bass- .
 
 
 
Oh,oh. Upper East Side,qui c’è un accampamento,che aspetta solo di essere scaraventato contro un altro.
Attenta E,i tuoi sentimenti potranno essere molto profondi,ma verranno ricambiati? O saranno solo per uno scopo più losco?
E anche te D,le farfalle nello stomaco non sono un tuo genere,e manco la malinconia.
Regine,riuscirete a scegliere il re adatto? O sceglierete il giullare di corte?
 
Kiss Kiss Gossip Girl.






Eeeeeeeeeeeeeeeeccomi qui bellezze dell'  U  pper  E ast Side!  
scusate il ritardo,ma questo capitolo è veramente lungo,e ci sono stati anche dei problemi.

Coooomunque,tornando alla storia.
spero che vi piaccia,e che non deluda nessuno,come sempre :3
Ringrazio sempre chi sostiene questa storia. :)

Ps: il bacio è la mia parte preferita. HAHA

xoxo Elle :)




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Capitolo 9
*** Una notte da leoni. ***


Image and video hosting by TinyPic Una notte da leoni.

 
 
Buongiorno Upper East Side,qui è Gossip Girl,l’unica fonte di notizia sulle vite scandalose dell’elitè di Manhattan.
 
 
 
Mh,vi siete mai chiesti,come sarebbe vivere una notte magica e piena di vita? Beh,a questa domanda l’Upper East Side risponde,ma certamente.
 
 
 
-Non è possibile,non ci posso credere!- esclamava con un tono affannato e fiacco,mentre correva per raggiungere il piazzale della scuola.
Con il suo capellino di lana,color rosa antico,che teneva stretta per paura di perdere mentre percorreva velocemente il corridoio della Costance.
Con una gonna alquanto corta,che aveva per divisa,e una camicia,a cui teneva stretto un bottone quasi sbottonato strattonando a se,i libri di scienze e psicologia,che aveva scordato a casa.
-Scusi il ritardo!- esclamò a gran voce mentre spalancava la porta dell’aula. Mentre per lo sfinimento,si portava da una parte,la sua lunga e folta chioma di ricci bionda,che con il vento e l’affanno,la facevano sembrare un batuffolo.
-Signorina Smith,che non succeda mai più,- si rivolse a lei il professore di scienze,mentre con il libro aperto in braccio,come se stesse tenendo un fagotto,aveva interrotto la lezione,-e si metta apposto quei capelli,sia un po’ elegante per una volta.- finì la frase rigirandosi verso la lavagna,in cui era disegnata una cellula,e continuò la lezione.
Hailey si diresse verso il banco,e si buttò a capofitto sulla sedia che era vicina ad esso.
Appoggiò i due libri che aveva tenuto stretti a sé per tutto il viaggio,e si riposò appoggiando la nuca sul banco,sorretta dalla mani,subito dopo essersi tolta il capellino.
Fece un lungo sospiro,per poi vedere Danielle,che furtivamente le passava un bigliettino di carta.
‘Come mai così in ritardo? D e E
Hailey fece una mezza risata guardando le amiche sogghignare nell’altro banco.
Prese la prima matita che le capitò sotto mano,e scrisse la risposta,per poi passarla velocemente a Danielle.
‘Dopo,con un bel cappuccino fumante al bar’
Danielle e Eleanor sorrisero all’amica,per poi tornare a seguire l’inutile e tremenda lezione di scienze.
 
 
Finita la lezione,le tre ragazze si diressero con impazienza al bar,dove ordinarono al tavolo.
-Allora,come mai questo ritardo?- chiese Eleanor,con un tono e una faccia alquanto seri.
-Beh,ieri sera con i ragazzi della band abbiamo finito tardi e Mark,-riprese subito dopo aver ringraziato il cameriere che le aveva servito il cappuccino,continuo imperterrita,-il bassista,ha proposto a tutti di andare in un bar a bere, ovviamente c’era -fece un sorso di quella bevanda bollente,- comunque,diciamo che ho alzato un po’ il gomito,e sono tornata a casa sempre con quelli!- disse scoppiando in una piccola risata contenuta,sapendo che non era una cosa bella di cui vantarsene.
Danielle e Eleanor si guardarono divertite,-Beh,per fortuna. Credevo fosse successo qualcosa di molto peggio!- rispose Eleanor.
-Del tipo?- domandò Hailey,curiosa.
-Problemi di famiglia,quasi investita da una macchina,sai quel tipo di cose..- venne interrotta immediatamente da Danielle,che con un tono di voce quasi assordante disse,-sempre la solita drammatica!- facendo così ridere le ragazze vicino a sé.
In seguito sentirono una presenza fredda e meschina avvicinarsi a loro,capelli rossi e ribelli,e i suoi occhi ispiravano cattiveria.
Si appoggiò al tavolo con entrambe le mani,sporgendo il bacino all’infuori e sporgendolo sul lato destro. Con le maniche della camicia bianca,tutte ripiegate su,e i bottoni sbottonati fino all’altezza del seno.
-Bene bene,buongiorno Danielle!- sorrise Alex,fingendo gentilezza e amore.
-Buongiorno Alex- sorrise la ragazza,donandole un sorriso.
-Buongiorno anche a voi!- si rivolse alle altre ragazze con un altrettanto sorriso splendente.
Ricambiarono tutte e due il saluto offerto dalla rossa,li davanti a loro.
-Eleanor,- si rivolse a lei,quasi come se,se lo stesse per dimenticare,-stasera c’è una festa al Vogue,verresti?- chiese con un sorriso alquanto amorevole,che celava un sorriso altrettanto diabolico e schietto.
-Non saprei,- venne interrotta da Hailey che rispose in fretta,-No,ha già degli impegni-.
-Impegni?- chiese Alex,quasi offesa e irritata.
-Impegni?- chiesero in coro Eleanor e Danielle.
-Si,usciamo stasera,tutte insieme.- rispose schietta,ma con un sorriso gracile e curvo.
-Mh,vabbè. Se volete passare per un drink,offro io.- detta questa frase,si allontanò velocemente dal bar,per tornare nel corridoio.
-Come mai questa uscita inaspettata?- chiese Eleanor,curiosa di cosa avesse avuto l’amica in quel momento con la rossa.
-Non mi piace quella ragazzina,è troppo sicura di sé. E poi tutte le volte che è presente lei,succede sempre qualcosa di brutto o inaspettato.- disse con aria stranamente seria e preoccupata.
-Ma dico sei matta?- chiese Eleanor iniziando a ridere,-Alex? Non farebbe mai del male a una mosca!-
-Eleanor,-iniziò Danielle,con voce più seria di quella di Hailey,-Non mi fido manco io.- Eleanor guardò le ragazze sorpresa,e riprendendo il discorso disse,-Non capisco,è una ragazzina di 15 anni,cosa può farci di male?- finì il discorso con un sorriso.
 
-Il piano è fallito,ma non tutto è perduto- esclamò Alex,percorrendo il corridoio desolato.
-Cos’hai intenzione di fare?-  chiese Jason dall’altro capo del telefono.
-Cercherò di essere più convincente.- disse con un tono malizioso.
-Non ti arrendi mai eh?- chiese J.
-No,deve pagarla. E cara.- chiuse il telefono,mentre percorreva sempre più velocemente il corridoio per recarsi nella propria classe.
 
Ragazzina di 15 anni? Male una mosca? Povera E,a quanto pare non sa riconoscere un suo nemico da un suo amico. Anche se quest’ultimo indossa una maschera d’oro e un ulivo intorno alla fronte.
 
 
-Le lezioni del professor Smith mi distruggono.- esclamò Jason,con una voce impastata dalla noia,mentre si stiracchiava leggermente la schiena.
-Ma se hai dormito tutto il tempo- disse con voce ferma e calma,Rick con voce alquanto irritata.
-Mh,cos’è quel muso lungo?- chiese J mentre stringeva l’amico,intorno al collo con il suo braccio sinistro.
-Lasciami in pace- scansò l’amico con nonchalance mentre si recava all’armadietto,a lui vicino con passo lento ma deciso.
Jason si avvicinò velocemente a Rick e si appoggiò all’armadietto vicino,notando che l’amico era molto attento ai libri della lezione successiva,e questo lo fece pensare molto accuratamente.
-Mh,so io cosa ti ci vuole!- urlò l’amico a 56 denti.
Rick si girò con un volto serio e in penetrante,facendo continuare l’amico col suo silenzio.
-Caffè americano bello fumante,una sigaretta e..- si avvicinò per parlarle sottovoce all’orecchio,-..e la tua bella regina,su un piatto d’argento,o forse dovrei dire,letto d’argento.- finì il discorso con un sorriso ancora più malizioso,pensando alla scena che aveva appena descritto.
Rick frustrato da quella frase,si girò furtivo dall’altra parte,e iniziò ad incamminarsi verso l’aula,dove si doveva svolgere la lezione successiva.
-Ei Rick,cos’hai?- chiese Jason mentre con un passo da gigante,arrivò all’amico davanti che fece girare verso di sé afferrandogli la spalla destra.
-C’è che,se stasera il piano di Alex va in frantumi io non so cos’altro inventarmi!- ringhiò verso l’amico,facendo girare la metà dei ragazzi e del personale che si trovavano intorno a loro.
Jcon la faccia di un ladro che era appena stato scoperto,chiese,-Hai sentito la chiamata di Alex?-abbassò lo sguardo dopo quella domanda.
-Jason..- continuò Rick ancora nervoso,venne interrotto immediatamente da Jason.
-Rick,ascoltami,Alex sa essere molto convincente,credimi.- assicurò l’amico.
-E tu come fai a saperlo?- chiese R,guardando l’amico con curiosità.
-Lo so perché lo so,ora andiamo in classe che quella di storia ci uccide!- scansò il discorso,mentre spingeva l’amico dalla schiena per evitare la sua faccia pallida e impaurita,nel caso avesse scoperto qualcosa tra lui e sua sorella.
Entrati in classe si sedettero ai banchi e dopo che la professoressa entrò dalla porta e si sedette alla cattedra,chiamò.
-Archibald?- con tono divertito e dispettoso.
-Presente.- non alzò manco lo sguardo per guardarla.
Si alzò di scatto e con voce piena di sicurezza ringhiò, -Interrogato.-
Richard alzò la testa tranquillo,e dopo essersi alzato con molta calma dal suo banco,prese il libro di storia e mentre si incamminava verso la lavagna,sussurrò,-Puttana-
 
 
Mh,Napoleone,Maria Antonietta,la guerra civile americana.
Non so te caro R,ma a me la storia è sempre piaciuta. Non prenderai spunto dal passato,per i tuoi piani malefici vero? Sai cosa si dice,studia il passato per non commettere gli stessi errori in futuro.
 
 
-Va bene ragazze,potete andare.- esclamò la professoressa di psicologia,con un leggero cenno della mano.
-Che stanchezza..-disse Hayley mentre si alzava insieme a Eleaonor,dai propri banchi.
-A me piace invece- rispose El,con voce convinta e col viso sorridente.
-Tu vai benissimo in questa materia!- ringhiò divertita la bionda.
-Che centra?- Eleaonor e Hayley scoppiarono a ridere,dopo quella domanda retorica di El. Mentre una regina riccia,mora e frustrata si avvicinava velocemente e furtiva dinanzi a loro.
-Le cose son due,o vado a ingozzarmi di Maron Glacè fino a scoppiare da San George o sforo la carta fino a far andare in rovina la famiglia Humphrey!- ringhiò mettendosi una mano tra la folta chioma,e nell’altra teneva un libro quasi stracciato,forse dal nervoso.
-Cosa ti ha fatto sta volta?- chiese Eleanor con la massima calma,sapeva perché l’amica era così nervosa.
-Quella donna deve andare all’inferno!- ringhiò per tutta risposta Danielle,sul filo di una crisi di nervi,diventando quasi beige in viso.
-Calma Danielle ti prego.- implorò Hayley,intromettendosi nel discorso tra le due,cercando di far abbassare la voce all’amica.
Fece un ghigno di nervoso e poi cercò di calmarsi massaggiandosi la fronte con la mano destra,con affianco Hayley che le massaggiava la schiena,andando su e giù con la mano.
Eleanor fece un sostiro,quasi divertito che venne interrotto da una presenza piena di grazia e finezza,ma forse non desiderata.
-Oh le mie regine preferite!- ghignò Emily entrando in scena insieme a delle ragazze,un po’ troppo tirate.
-Le uniche Emily- ribatte Danielle in modo nervoso e impertinente.
-Si,ma non sono venuta per te D,- scansò il discorso con la riccia in un lampo per rivolgersi a Eleanor,-volevo parlare di stasera.-
-Ah vieni anche tu?- chiese Eleanor,con voce calma,ma sotto sotto,delusa.
-Probabilmente.- rispose con modo impertinente e desiderabile.
-Lei stasera non ci va!- ribatte Hayley,mettendosi in mezzo tra El e Emily.
La ragazza alzò il sopracciglio sinistro,dicendo-Da quando Brooklyn ha voce in capitolo?-
-Da quando Brooklyn è nostra amica Emily!- rispose con voce calma e delicata Eleanor,-e ora se permetti,noi c’è ne andiamo.- prese la mano di Hayley e seguite da Danielle,si diressero verso l’atrio per uscire da quell’edificio.
Hayley si fermò e sorrise alle amiche,che si guardarono in modo confuso,-Grazie El-
-Figurati- rispose con un sorriso dolce e delicato,si girò d’istinto per dirigersi dove finivano le scale,quando il suo viso si scontrò con una camicia nera e una cravatta che le sembrava famigliare,sentì la mano del ragazzo tenerla dalla schiena per evitare che si bilanciasse all’indietro,e subito dopo incrociò quegli occhi azzurro ghiaccio,che le ricordò quel sabato pomeriggio a casa sua.
-Ciao Bass- salutò Richard.
 
 
Ehi,ehi,E queste coincidenze non ci piacciono affatto vero?
 
 
 
-Ciao Richard.- rispose arrossendo in viso,pensando,per il fatto che erano in pubblico.
-Allora,ti vedrò stasera?- chiese allentando la presa dalla schiena della ragazza,piano piano.
Eleanor riusciva a sentire i brividi lungo tutta la schiena.
-No,forse ho altro da fare- rispose,non con certezza.
-Mh,peccato. Resterai con mia cugina a vedere ‘A qualcuno piace caldo’ tutta la notte?- ghignò,prendendo in giro Danielle.
-Non insultare Monroe,o la prossima volta al posto del Gin ti ritroverai liquido esplosivo.- rispose fredda e schietta,mentre allontanava l’amica dal ragazzo,con lo sguardo agghiacciante.
-Siamo nervose?- chiese R,innervosendo ancora di più la ragazza.
-Andiamocene E,-esitò prima di urlare,-subito!-
Se ne andò,seguita dalle amiche,mentre una delle due si fece scappare uno sguardo dietro sé,per dare un altro piccolo sguardo a quegli occhi color ghiaccio.
-Danielle,calmati!- cercò di calmarla Hayley.
-Danielle,ora andiamo a prenderci un caffè e ti calmi,- fermò le due amiche,per avvicinarsi sul ciglio della strada,per poi urlare,-Taxi!-
 
 
 
Ore 9.00 p.m.
 
Chi ha mai detto che nell’alcool non si sciolgono i problemi? Forse dovreste parlare con il nostro caro R,lui si che di problemi non né ha.
 
 
Quel pensiero cupo che gli pervadeva la mente,gliela distruggeva pian piano. A ogni sorso di whisky che mandava giù sentiva la testa più leggera,più libera.
Vestito da sera,ammirava l’Upper East Side dal suo grande appartamento.
Le luci che pian piano prendevano vita nella notte buia e leggermente fredda,di quell’autunno così tormentato.
 
La città che non dorme mai,come te R.
 
Jason lo rifece emergere dai suoi pensieri profondi e cupi,-Rick,dobbiamo andare.-
Richard si girò lentamente verso l’amico,per comprendere meglio le parole appena dette.
-Non c’è un altro modo?- chiese R,con il bicchiere attaccato alle labbra rosee.
Jason spalancò gli occhi all’improvviso,come se non capisse di cosa stesse parlando l’amico di fronte a lui,-Hai ideato tu questo piano! Non puoi tirarti indietro- ringhiò lentamente J,-L’hai detto tu,la regina la deve pagare,o ti stai di nuovo innamorando?- con occhi profondi.
R si alzò appoggiando il bicchiere,ormai vuoto sul piano bar.
-Come potrebbe un leone innamorarsi dell’agnello?- chiese R,all’amico sorridendogli trionfante,per poi dirigersi entrambi all’uscita.
 
Mh,R siamo sicuri che l’agnello sia la nostra cara regina E?
 
 
 
-No le mie Louboutin non si toccano,piuttosto la morte!- ringhiò Danielle,a tutto spiano.
-D,non fare la capricciosa,dopo tutto è un gioco!- esclamò ridendo Hayley.
-Tu non sai cosa vogliono dire queste scarpe per me H!- ribatte Danielle,sul punto di ridere.
-Va bene D,allora 3 bicchieri di champagne d’un fiato!- disse Eleanor,indicando lo champagne,alla destra della stanza.
-Questa cosa inizia a piacermi!- ringhiò Danielle,con un sorriso enorme.
 
Pigiama Party eh?
 
-Okay,ora è il turno di..- Hayley,non fece in tempo a finire la frase che i cellulari squillarono in contemporanea.
 
Avvistato,il nostro bel ragazzo dei quartieri alti R a una festa tutto solo. Che ti succede R? hai perso il tuo smalto?
 
-Tsè,sai quanto me ne può fregare che quel deficiente se ne sta da solo?- rispose Danielle,alla lettura immediata del messaggio di gossip girl.
Eleanor rimase li,un po’ a stento riusciva a crederci, voleva contenere la sua felicità o forse speranza?
-Eleanor?- la chiamò Hayley,strappandola dai suoi pensieri,-ti senti bene?- chiese infine.
-Forse ho solo bisogno di un po’ d’aria.- ribatte con un sorriso E.
-Vai amore,noi ti aspettiamo qui- le rispose Danielle,confortandola.
Eleanor annui,scese dalle scale,e uscì sul balcone del retro,che dava la facciata verso Brooklyn.
Sospirò pesantemente,se mi stessi illudendo? O se ci stessi ancora sperando? O peggio,se mi stessi di nuovo innamorando?
Pensò a bassa voce,per paura che qualcuno la sentisse.
Dopo qualche secondo di silenzio,le squillò il telefono. Era Alex.
-Alex,ciao vi state div..- Eleanor venne interrotta bruscamente dalla ragazza dall’altro capo del telefono.
-Eleanor,Eleanor,non sai.- sbraitò Alex,con sottofondo la musica a palla.
-Alex,calmati che cosa è successo?- chiese Eleanor,con voce alquanto preoccupata.
-Rick non si sente bene!- ribatte la ragazza.
Eleanor senti il cuore stringersi il petto,come un morso atroce.
-Devi venire subito!- ringhiò Alex.
-Va bene arrivo,ma tu stai calma okay?- ribatte velocemente E,per poi scaraventarsi immediatamente fuori dall’appartamento,lasciando Danielle e Hayley.
Nell’ascensore dorato,sentiva il cuore scoppiarle,il sangue quasi fermarsi,corse fino alla strada per chiamare un taxi in tutta fretta,e dirigersi verso la festa.
 
 
-Ci è cascata.- ribatte Alex,a Rick.
-Bene,ora bisogna solo aspettare.- rispose R.
 
 
 
Oh,oh,regina stiamo tornando nella tana del lupo per caso?
 
 
 
Eleanor si scaraventò fuori dal veicolo,quasi pallida in volto.
Entrò nell’edificio. Musica altissima,bevande buttate per terra,puzza di Gin scadente che pendeva da tutte le persone che le stavano attorno. Dove sei finita?
Aveva paura di aver sbagliato posto,quando ad un tratto intravide il volto di Richard,si fece spazio tra la folla,cercando di non spingere e di non ricevere spintoni dagli altri.
-Rick,meno male,stai meglio?- ringhiò dolcemente,al ragazzo per farsi sentire attraverso la musica.
Rspalancò gli occhi,vedendo la ragazza affannata dalla corsa.
Forse ci teneva veramente a lui?
-Eleanor,ma che ci fai qui?- chiese Rick oltrepassando la musica.
-Alex mi ha chiamato e ha detto che stavi male!- ribatte Eleanor,guardandolo negli occhi.
Richard le prese la mano di scatto,cogliendola di sorpresa. Si fece spazio tra la gente,come se nulla fosse. Aprì una porta di servizio,che conduceva alle scale antincendio,fuori dall’edificio.
-Qui potremo parlare,senza che nessuno dei due perda la voce.- disse R,con voce calda.
-Rick se questo è uno scherzo non è divertente.- disse Eleanor.
Ma prima che potesse riprendere il discorso,le labbra del ragazzo erano sulle sue. Le sue mani sulla schiena della ragazza. Le mani di lei immerse nei suoi capelli. La lingua del ragazzo desiderosa della sua.
Quando quell’attimo finì si ritrovarono fronte contro fronte,-Stavo male senza di te.- disse,per poi ricominciare a baciare la ragazza,con più passione.
 
Se non te lo darà Hollywood,te lo darò io caro R.
Premio oscar, per la migliore interpretazione come attore protagonista!
 
 
Mentre Richard e Eleanor si baciavano,c’era qualcun altro che li osservata,del lunghi capelli ricci rossi e occhi di fuoco,che bruciavano di vittoria.
-Il piano sta andando come previsto.- disse Alex,a Jason che si trovava nascosto dietro una parete.
-Bene- rispose J.
 
-Vuoi andare a bere qualcosa?- chiese Rick alla ragazza.
Eleanor annui con la testa,il ragazzo la prese per mano e la condusse dentro,verso un divanetto privato su cui si sedettero subito dopo.
-Quindi hai detto ad Alex di chiamarmi,solo perché ti mancavo?- chiese Eleanor,con un mezzo sorriso.
-E’ così divertente?- chiese Rick,serio in volto.
-No,è romantico.- ribatte Eleanor,per poi accarezzargli le labbra con le sue.
-Posso portarvi qualcosa?- chiese un cameriere,rovinando l’atmosfera creatasi.
-Una bottiglia di champagne.- rispose Rick.
Eleanor spalancò gli occhi dallo stupore,mentre il cameriere si era già avviato al bancone.
-In due?- chiese Eleanor,stupita.
-Si,so che ami lo champagne.- rispose R,con un sorriso alquanto malizioso.
-Giusto.- sorrise la ragazza.
Dopo qualche minuto,il cameriere porse ai ragazzi,la bottiglia e se ne andò velocemente.
-Eleanor,puoi vedere,se vedi Alex da qualche parte?- chiese Richard.
-certo.- rispose Eleanor alzandosi dal divanetto,e sporgendosi per guardare.
Richard aprì la bottiglia,e mentre Eleanor controllava dov’era Alex,tirò fuori dalla tasca delle pastiglie che mise dentro il bicchiere della ragazza. E infine dopo aver versato il liquido nel bicchiere,lo porse alla ragazza,con aria serena e tranquilla.
-Alla salute.- disse facendo tintinnare i bicchieri.
-Alla salute.- rispose Eleanor,ricambiando.
Bevette il contenuto in un sorso,per poi iniziarsi a sentire strana,pensante. Ma chiese al ragazzo un altro bicchiere. E poi un altro ancora. E poi ancora. Ancora. Finche la bottiglia fu finita,e la ragazza ubriaca fradicia.
-Sai,mi ha fatto piacere vederti stasera!- disse Eleanor,per poi singhiozzare.
-Perfetto.- rispose Rick,facendo un segnale ad Alex.
Rportò fuori dall’edificio la ragazza,prendendola in braccio.
-Sai,-singhiozzò,-non mi sono mai ubriacata fin ora.- disse alzando la voce.
-Ssh.- disse Rick.
-Ssh,niente! Sei il ragazzo che ho sempre amato,e se stasera succederà qualcosa,non me ne pentirò!- singhiozzò di nuovo.
Il ragazzo,la guardò con aria impassibile,ma dentro era un fuoco,in preda alla benzina.
-Ssh,ora ti porto a casa mia.- disse R,mentre la faceva sdraiare sul sedile della limousine.
-Stasera non va in bianco,come sempre signor Archibald?- chiese scherzoso,il comandante dell’auto.
-No George,io non ho bisogno di farle ubriacare le ragazze,perché vengano a letto con me.- ribatte frustrato il ragazzo dagli occhi azzurri,mentre guardava quasi ammaliato il viso della ragazza sdraiata sulle sue ginocchia,e ne accarezzava i capelli biondi.
-Portaci a casa.- disse infine.
 
 
-Il piano è concluso.- disse mentre guardava la foto scattata ai due ragazzi.-ora,basta mandarla a Gossip girl,e sarà fatta!- disse vittoriosa Alex.
-Ora possiamo andare.- disse J,dirigendosi alla Limousine.
Si sedettero uno vicino all’altro,per qualche secondo in silenzio,quando Jason spaccò il silenzio,-Ora cosa vuoi fare?- con voce sensuale e calda.
Alex non rispose,si sedette a cavalcioni,di scatto. Prendendo di sorpresa il ragazzo,avvinghiandosi sulle sue labbra,la lingua di Alex,vogliosa e possessiva. Jason con un gesto veloce,alzò il vestito corto e blu,della rossa. Accarezzandole le cosce stringendo,arrivando vicino alle mutandine. Gliele sfilò per poi strappargliele del tutto. Alex sentendo l’erezione del ragazzo premere contro il proprio ventre,fece scivolare la mano destra,verso il ventre del ragazzo. Sbottonandogli i pantaloni neri e subito dopo i boxer per far emergere l’erezione. E premendo il bacino contro quello del ragazzo gli andò dentro. Muovendosi in lei,con un ritmo lento e calmo.
La testa del ragazzo si gettò all’indietro,mentre con le mani sui fianchi di Alex,premeva sempre più forte,spinta dopo spinta. La schiena della rossa,si incurvò per il piacere,gettando anche lei la testa all’indietro.
Un leggero ‘si’ uscì dalle labbra del ragazzo,mentre la ragazza aprendo leggermente le labbra venne. Per poi sentire l’erezione ancora di più premere dentro di lei,per poi venire anche Jason.
 
 
 
-Eleanor? Eleanor?- dopo mezz’ora che urlavano il suo nome,stavano perdendo le speranze.
-Danielle,cosa facciamo?- chiese Hayley,preoccupatissima,con gli occhi lucidi.
-Non lo so Hayley. Dove sarà andata?- chiese D,con voce quasi soffocata.
-Si sarà persa? L’avranno rapita,o peggio?- sbraitò Hayley,con le mani tra i capelli,quasi sulla soglia di una crisi di nervi.
-Non pensare a ste cose! Non le sarà successo niente!- ribatte D,cercando di far ragionare l’amica.
Quando ad un tratto di nuovo,il cellulare squillò in contemporanea,e le amiche vedendo l’immagine non furono contente.
 
 
Avvistati,R che porta in braccio chi? Ma guarda un po’,E cos’hai fatto? Hai perso l’equilibrio vedendo il principe oscuro? E dove la starà portando il nostro R?
 
Danielle guardò Hayley con occhi pieni di rabbia.
-Questo è troppo.- ringhiò la ragazza.
 
 
Ahi,ahi,Queen E,non sappiamo più distinguere gli amici dai nemici? Il nostro principe oscuro sarà in grado di mettere l’odio e il rancore da parte,per avere la sua bella principessa tra le sue braccia? Mh,non so,più che la Bella addormentata,mi sa di più della Bella e la Bestia. Speriamo che riuscirai a spezzare l’incantesimo cara regina,che stranamente la fiala porta il nome di Alexandra Grace Archibald.
Sapete di amarmi.
 
Kiss Kiss Gossip girl.
















GENTEEEEEEEEEEEEE DELL'UPPER EAST SIDE. *occhi da cucciolo*

allora,mi scuso non 1000 ma 1000000 di volte per il mio increscioso ritardo :(
sono imperdonabile,davvero.

tornando alla storia,spero che vi sia piaciuta,e che il complotto di Rick vi abbia un po' intrigato u.u
si la scopata tra J e A l'ho fatta alla cazzo,mi scuso di nuovo :( ma spero che vi sia piaciuta uguale..

per il resto nulla,spero siate contente che sono viva,e che vi sia piaciuto il capitols,che ho fatto con tanto amore :3


colgo l'occasione per dirvi che,

ho iniziato una nuova storia,
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1359219&i=1


e per chi volesse seguirmi su twitter questo è l'account,  https://twitter.com/Eibionda

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Capitolo 10
*** Le mie più sentite scuse. ***


Sono tornata!

Ciao a tutti i miei lettori,
che malgrado il mio increscioso ritardo, riguardante impegni lavorativi, scolastici e famigliari hanno continuato a leggermi e a recensire le mie storie.
Ci sono stati grandi interferenze  che mi hanno impedito di scrivere le mie più amate storie, che ora non sto ad elencarvi,
posso solo promettere a voi e a me stessa che riprenderò immediatamente a scrivere il continuo delle mie amate storie, e forse iniziandone anche delle altre che ho gia in mente :)

Spero che possiate perdonare questo ritardo imperdonabile.

spero di non deludervi nella contuazione dei miei capitoli :)

un abbraccio forte.

obsessjon.

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