The Hetalia's Game

di Lenusquare
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Tributi ***
Capitolo 2: *** Alfred dal Distretto 11. ***



Capitolo 1
*** I Tributi ***


Mi guardo allo specchio,I capelli biondi e arruffati mi coprono gli occhi,prendo un pettine dalla tasca della camicia bianca e inizio a pettinarmi con lentezza,poi pongo il mio pensiero a Francis,che, anche lui,abita qui al Distretto 12,e mi ha sempre voluto bene,e se dovesse uscire il suo nome,anche se non gli ho mai dimostrato molto affetto,ne soffrirei,e lo immagino in uno dei suoi vestiti sfarzosi viola che svolazzano mentre cammina e sorrido.Dopo aver finito -almeno 5 minuti dopo- guardo i miei occhi riflessi,verde chiaro,e le folta sopracciglie di cui mi sono sempre vergognate
o.Le tocco con le mani,pensando a quanto sono stato preso in giro per quelle 'cose'.Guardo l'orologio.E' l'una.Decido che è l'ora di andare alla piazza,alla Mietitura,ovvero la scelta per i tributi degli Hunger Games.
Appena arrivo alla piazza,la trovo piena di gente.In fondo siamo nel 12° Distretto,quello più povero,quindi non c'è da stupirsi che ci sia così tanta gente.Facendo a gomitate tra la folla riesco a trovare uno spazio dove si può stare abbastanza comodo.Poi mi giro  e trovo Francis che guarda le sue scarpe nere,lo sguardo preoccupato e ansioso,quasi senza vita.Gli prendo la spalla e lo scuoto,si gira perplesso,poi vedendo il mio volto la sua faccia si illumina e la sua bocca si stira in un sorriso.
-ARTHUR!- Urla, e poi mi abbraccia stringendomi abbastanza forte da potermi soffocare,e quando si stacca provo solievo nel respirare.
-Hai paura?- Chiedo,senza neanche salutarlo,sapendo già la risposta.
-Certo- Dice.Proprio come mi aspettavo.
Poi,sorridendo,pone un'altra volta il suo sguardo alle scarpe,con lo stesso sguardo senza vita.
Guardo sul grande parlo e vedo salire Elizabeta Héderváry,Che per l'occasione ha i capelli più in movimento che mai,sembrano muoversi.
-Benvenuti.Benvenuti- Dice la sua voce acuta,e fa un cenno di saluto con la mano.Veste un lungo vestito verde -che arriva circa fino alle caviglie- e porta un elegante fiore rosa incastrato fra una ciocca di capelli alla sinistra del suo viso.Guarda con un sorriso inquietante la folla e poi,sempre ad essa,si rivolge con tono gentile:

-Felici Hunger Games! E possa la buona sorte essere sempre a vostro favore- Dopo aver detto questo,un brivido di nervosa eccitazione mi sale per la schiena ed entro in agitazione.
Mi guardo in giro e sembra essere così per tutti.Francis è ancora fisso sulle sue scarpe.
La domanda mi esce spontanea,a quel punto. -Il tuo nome,quante volte c'è?-
-Troppe- Risponde,lo sguardo ancora fermo.
-Prima le signore- La voce acuta di Elizabeta risuona nella piazza. Poi attraversa il palco per arrivare alla boccia di vetro che contiene i nomi delle femmine e immerge la mano con fare elegante,e ne riesce con una strisciolina di carta.Le donne nella piazza trattengono il fiato,mentre gli uomini parlano nervosamente,quasi alla pari del nervoso silenzio femminile.Elizabeta torna al centro del palco con la strisciolina,la apre e legge a voce chiara il nome della donna scelta:

-Natalia Arlovskaya-
Le ragazze si spostano,guardandosi l'un l'altra,e una ragazza rimane sola,mentre tutte le altre tirano un sospiro di solievo attorno a lei.La ragazza esce dalla folla e passa in uno spazio senza persone ed arriva alla scalinata del palco,salendo.Elizabeta le porge la mano e le dice di salire con calma.
-Complimenti!- Dice.Ma la ragazza sembra piuttosto perplessa,e contiua a guardarsi intorno nervosamente,ma nei suoi occhi si leggono fiamme,come se avesse voglia di fare qualcosa,'Probabilmente avremo un vincitore nel distretto 12,quest'anno' penso. 
-Ora,- Continua Elizabeta. -Tocca ai maschi-
Procede con lo stesso movimento di prima.Prende la striscia,la apre e sta per leggere il nome,ma poi si ferma.
-Non so pronunciare il cognome- dice divertita.Un uomo esce da fuori il palco e l'aiuta a capire.
In quei pochi istanti mi giro verso Francis.
-Non toccherà a te,non ti preoccupare.Probabilmente sarà il signor Karcherstein o Sckeirnet,dei tipi con cognomi così.Non si può sbagliare la prnuncia di...-
-Bonnefoy-  Dice Elizabeta. 
Francis alza lo sguardo,gli occhi aperti increduli,io mi giro.La vedo ripetere il nome
-Signor Francis Bonnefoy,per favore,salga-
Aveva finito la mia frase dicendo il nome di France,-così lo chiamano tutti,qui- come se avessi scritto io su quella strisciolina.Francis si dirige nello stesso spazio dove prima era passata Natalia e si dirige verso il palco.
Esco dalla folla e urlò con tutta la voce che riesco a far uscire dalla gola,e l'aria che ho nei polmoni sembra finire in quel grido.
-MI OFFRO VOLONTARIO- Dico,e tutti si girano verso di me guardandomi stupiti,perplessi,divertiti e impauriti.Anche Elizabeta sembra come paralizzata.
-cosa..?- Dice
-Mi offro volantario come tributo- Dico,questa volta non troppo forte,perché non ne ho la voce.
-Wow.Abbiamo un volontario.Prego,sali-
Francis mi guarda,mi prende le mani e scruta i miei occhi,mentre i suoi sono pieni di lacrime.
-Grazie- Dice.
Non rispondo,libero le mani dalla sua stretta e mi dirigo verso il palco,salgo la scalinata e guardo Elizabeta.
-Dicci il tuo nome- sussurra
Il mio sguardo passa a Natalia,lei ricambia,con lo stesso inferno negli occhi,e mi giro verso la folla.
-Arthur- dico -Arthur Kirkland- Ripeto scandendo per bene le lettere,come se stessi parlando con dei bambini.
-Facciamo tutti un bell'applauso al nostro nuovo tributo!- Dice Elizabeta.
Ma nessuno applaude.Me l'aspetto.Io sono sempre stato diverso per loro,sono sempre stato 'quello con le ciglia folte',quello strano,quindi non mi aspetto,come ho già detto,un applauso.
Ma invece succede qualcosa di straordario,qualcosa che significa che dopo che mi sono proposto come tributo ora loro provano rispetto per me.Prima uno,poi l'altro,tutti portano le tre dita in mezzo della mano alla bocca e poi le alzano al cielo,nella mia direzione.E' un gsto antico del nostro distretto.Significa grazie,significa ammirazione,significa dire addio a una persona a cui vuoi bene.

FINE.

Spero vi sia piaciuto il primo capitolo ahahah :D
Grazie a Kehira,Camilla,Davide e Elisa per il sostegno :3 

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Capitolo 2
*** Alfred dal Distretto 11. ***


Sono appena stato portato in una piccola stanza,che,rispetto ai luoghi che fequento,è decisamente lussuosa.C'è un bel tappeto e un divano e delle sedie foderate di velluto,poi i pacificatori (le guardie di Capitol City) fanno entrare Francis.
-Sei pazzo- Dice stringendo con una mano la maglietta e con l'altra la mia spalla. 
-Lo so.- Rispondo.
-Grazie.- Dice.Ovviamente ora vorrei abbracciarlo.Ma allo stesso tempo provo qualcosa come invidia per lui.Perché lui può rimanere lì,nel Distretto, tranquillo.Anche se in fondo mi sono candidato io stesso come volontario,quindi probabilmente non dovrei farmi di questi stupidi problemi.Eppure continuo a chiedermi con il cuore che batte a mille se lui avrebbe fatto lo stesso.
-Prego.-Dico,riasumendo i miei pensieri in una parola.
-Mi odi?- Dice. Ora non so cosa rispondere ma sicuramente è un no,non lo odio.Lo invidio e basta.Io voglio bene a Francis,lui ne vuole a me.
Ma non faccio in tempo a rispondere che un pacificatore entra nela stanza dicendo -Tempo-.
Francis mi guarda tristemente e io rimango con il rimorso di non aver potuto fargli capire che io non provo odio per lui.
istintivamente penso al fatto che anche Natalia sta parlando con qualcuno che le vuole bene in questo momento in un'altra stanza e cerco di immaginare chi è.Non riesco a pensare a nessuno.
Rincontro Natalia sul treno per Capitol City poco tempo dopo.Il treno è addirittura migliore della stanza lussuosa.Ognuno dei tributi ha un suo appartamento che comprende un letto,uno spogliatoio e un bagno con acqua corrente(noi l'acqua non l'abbiamo a casa).Ci sono anche molti cassetti pieni di vestiti e Elizabeta dice che posso usarli.Decido poi di provare a fare una doccia.Non ne ho mai fatta una,è come rimanere sotto la pioggia calda.O fredda.Non so basta scegiere la giusta temperatura.
Uscendo prendo i vestiti usati già e li porto in camera mia.Dalla tasca cade una spilla con una Ghiandaia Imitatrice,un uccello che può ripetere tutto,parole,canzoni o melodie.E' la spilla regalatami da mio fratello Alfred prima di scappare dalla nostra famiglia per andare al Distretto 11.Prima che i nostri genitori morissero.
Poi apro uno dei tanti cassetti che comprende camice di ogni gradazione di verde,dal più scuro al più chiaro e ne scelgo una proprio al centro.Aprendone un altro trovo le stesse graduazioni su dei pantaloni.Ne prendo uno dello stesso colore della camicia.Per curiosità apreo altri cassetti e vedo che per ogni indumento equivale un suo colore e ognuna delle sue gradazioni e ne rimango a bocca aperta.
Poi vado a cena e trovo una bella stanza con pareti di legno e un tavolo ben addobbato con dei piatti fragili anche solo a vederli.
Mi siedo e trovo il cibo più prestigioso che abbia mai visto in vita mia. Minestra  di carote,insalata verde costolette d'agnello e purè di patate,frutta e formaggio e un torta al cioccolato.
Io mangio tutto quello che posso,dato che il banchetto sarà la cosa migliore da qui alla fine degli Hunger Games,anche se Elizabeta continua a dire a me e Natalia di mangiare tanto da poter lasciare spazio al resto.
-Dov'è Ludwig?- Esordisce Elizabeta.
Ludwig Beilschmidt è il nostro mentore,ovvero colui che ci darà consigli su come affrontare i 'Giochi'.Anche lui era del Distretto 12 ed è riuscito a vincere.Cosa molto difficile per il nostro Distretto.
-L'ultima volta che l'ho visto diceva di voler fare un sonnellino.Ho provato a chiamarlo alla sua stanza ma non rispondeva- dice Natalia
-Bhe è stata una giornata abbastanza stancante- risponde Elizabeta anche se penso che sia felice del fatto che Ludwig non sia a cenare con noi.
-Comunque.Almeno voi avete le buone maniere,non come gli altri del Distretto 12 che mangiano come porchi- diche Elizbeta. La guardo con disgusto.Prendo il resto dei viveri che rimangono nel piatto e li mangio con le mani.Alla fine mi pulisco sulla tovaglia.Lei stringe le labbra in una smorfia di disgusto.E' ovvio che quelli del nostro distretto venendo qui mangino come bestie.Noi non mangiamo quasi mai.Non possiamo permettercelo.
Alla fine della cena io,Natalia e Elizabeta entriamo in una stanza con la TV per rivedere i commenti della Mietitura di tutti i Distretti.
C'è un ragazzo con capelli argentei e molto alto che porta una sciarpa rosa del distretto 5...Un'altro ragazzo con una divisa blu e un ciuffo verso la sinistra..no,ora c'è un volontario uguale a lui,forse il suo gemello,ha anche lui un ciuffo negli arruffati capelli castani,ma ha destra,porta anche lui una divisa sul marroncino chiaro,Distretto 7...Poi c'è un alto ragazzo con i capelli color del sole che porta degli occhiali quadrati...un ciuffetto che sembra deciso a rimanere alto verso il cielo,ha gli occhi azzurri del mare...Proprio come mia madre...Nessuno si offre volontario...
-ALFRED!- Urlò e indico lo schermo.
-Cosa?- Dice Elizabeta guardandomi perplessa,Natalia mi guarda senza dire nulla,lo stesso sguardo.
-LUI! E' ALFRED! E' MIO FRATELLO ALFRED!-
-Impossibile,sarebbe stato nel tuo distretto...O no?-
-NO! E' SCAPPATO DI CASA A 11 ANNI! E' STATO REGISTRATO AGLI HUNGER GAMES A 12 ANNI COME ABITANTE DEL DISTRETTO 11!-
Nessuna delle due ragazze parla.Non mi credono,ma quello che dico è fattibile,oltre a essere la realtà,ed è anche vero che si può partecipare ai 'Giochi Affamati'  solo dai 12 anni.
Decido di risedermi in silenzio facendo finta di nulla anche se loro continuano a guardarmi.Sento i loro sguardi.Mi tocco il collo come per sentirmi meno indifeso.
Ora stanno mostrando il nostro Distretto. Natalia viene scelta e nessuno si propone,i suoi occhi sono in fiamme come sempre.Francis viene scelto,cammina nello spazio vuoto fra la gente,io esco dalla folla,mi offro volantario,salgo sul palco e tutti fanno il gesto delle tre dita centrali.
Dopo aver parlato dei tributi (evitando largamente il fatto che Alfred è tra di loro) Elizabeta cambia discorso.
-Il vosto mentore ha molto da imparare,è sempre ubriaco.-
-Lo è ogni anno- Dice Natalia.
-Ogni giorno- Dico io.
Io e Natalia sogghignamo mentre Elizabeeta non sembra molto divertita.
In quel momento Ludwig entra nella stanza aprendo la porta fortemente.
-Mi sono perso la cena?- Farfuglia,è ovviamente ubriaco.Poi vomita per terra,sul costoso tappeto,e ci cade sopra.
Io e Natalia continuiamo a ridere,e io mi stupisco delle sue risate,non pensavo che una persona come lei sapesse ridere così forte. 
-Bravi,bravi! Continuate pure a ridere- Dice Elizabetta,aggirando la pozza e uscendo dalla stanza.

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