Non sono Harry di Hannanas (/viewuser.php?uid=193746)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Sogni d'oro ***
Capitolo 2: *** 2- Qualcosa dal carrello? ***
Capitolo 3: *** 3- L' ho sempre sognato...Ma questo č un incubo. ***
Capitolo 4: *** 4- The Digestivo ***
Capitolo 5: *** Da questo momento il torneo tre maghi č iniziato ***
Capitolo 6: *** 5- Canzoni e facce note ***
Capitolo 7: *** 6- Furetti e Conflitti ***
Capitolo 1 *** 1- Sogni d'oro ***
Ok ok ok XD
è un viaggio mentale folle , ma spero di riuscire a
continuare la storia perchè mi sono divertita troppo!
Lasciate commenti ! Sono tutti super accettati ^^ un abbraccio
Era tanto che Chris non si concedeva il “lusso” di
prendersi qualche giorno per stare con la famiglia. Questa era la prima
estate che , con il gruppo del Glee , non doveva andare in
tournèe per i 50 stati e quindi aveva deciso di
prendersi un paio di giorni di relax prima di partire per una bella
vacanza con i suoi amici e colleghi...Come se non si vedessero
già abbastanza spesso!
I primi due giorni a casa Colfer passarono con lui che raccontava a sua
sorella tutto ciò che si era persa della sua vita negli ulti
mesi, tentando di farle notare che era lui il maggiore e che sapeva
cavarsela benissimo anche senza avere lei , tipo dobermann da guardia,
accanto per tutto il tempo ; i pranzi e le cene infinite della madre
che non vedeva l' ora di coccolarsi il suo “ometto”
con pressanti ed asfissianti premure eccessive...E con gli sguardi di
sofferenza sostenuti con suo padre che, in silenzio , gli faceva capire
di sapere ciò che provava con piccoli cenni del capo o
alzate di spalle < ...Vedrai che quelle due poi si calmano nel
giro di un altro paio di giorni, comunque sono contento tu sia di nuovo
a casa Christopher > gli disse prima di accogliere il figlio in
un abbraccio rapido < Grazie papà > sorrise e
si concesse quel momento di tregua lontano dalle due donne di famiglia.
Dopo aver sentito per telefono Rebel Wilson (preoccupata per il suo
viaggio in aereo, che amore che era quella ragazza!) e Darren , che gli
chiedeva il permesso (e la password) per usare il suo account di Vimeo
per scaricare qualche film e aver parlato del più e del meno
con entrambi ,una cosa detta dal suo amico gli fece scattare un
campanellino in testa :
< Si si, fai pure, tanto è la pass più
banale d' America!>
< 1 2 3 4 ? >
Chris rise < Si >
< Ma diamine ! Allora ci potevo arrivare da solo ! Ho chiamato
per niente ahahahahaha, comunque come stai? Il rientro com'è
stato ?>
la voce del moro era molto più profonda al telefono, un po'
distorta ma a Chris non dispiaceva.
Grugnì prima di rispondere < Tutto ok...Solo sono
tutti troppo preoccupati per me... > liquidò il
concetto rapidamente con leggero fastidio
<Ok ok, ho afferrato il concetto...Ti ha fatto una testa
così vero?>
<Chi?> chiese lui sorpreso , non aveva afferrato il senso
discorso
<Tua sorella...>
Si spostò dalla scrivania della sua vecchia stanza a quello
che era il suo letto e si distese, chiuse gli occhi e
cominciò a massaggiarsi la fronte con i polpastrelli della
mano sinistra
<Ah!...SI, decisamente...E' giovane , per carità , ma
ogni tanto mi chiedo cosa mi trattenesse da piccolo dal farle del male!
E' peggio di mia madre...> La stanchezza e l' ironia del suo
tono di fondevano con disinvoltura insieme. Darren dall' altra parte
della conversazione rise di gusto
<Non farmi prendere le parti di qualcuno, sai che io sono della
fazione “ fratelli minori rompiscatole”>
< A volte lo dimentico è vero> Chris sorrise e
inspirò profondamente con il naso. Aprì gli occhi.
<Oh! Ora ti sento sorridere!> Dare era uno dei pochi che
capiva quando Chris sorrideva al telefono...Era forse il suo migliore
amico in assoluto , gli faceva piacere notare quanto quella persona
fosse perfetta per rappresentare quel ruolo nella sua vita.
< Che farai questa sera?>
Chris si morse il labbro inferiore dubbioso
<Non avevo grandi idee confesso...Leggerò qualcosina
e forse guarderò uno special sulla rivoluzione francese su
history channel, ho visto la pubblicità questa
mattina...>
<Io credo uscirò per andare al cinema...Hei! Sai cosa
mi è venuto in mente prima di chiamarti?>
il tono di lui passò da quello pacato tipico delle
conversazioni basate su cazzate e aria fritta a uno di reticenza tinta
di un pizzico di entusiasmo.
<Dimmi> gli diede corda Chris richiudendo gli
occhi...Erano solo le nove di sera ma era già stanco tritato
< "Draco Dormiens Nunquam Titillandus"> Recitò
l' altro attraverso il cellulare con voce solenne e carica di
soddisfazione
<...Non svegliare il drago che dorme?> Ripetè
Chris in inglese . Rise <Come ti è venuto in mente il
motto di Hogwarts ?>
< Così > rispose l' altro con
sincerità < Ti associo spesso ai
libri...Così mi è venuto in mente prima di
chiamarti...> Non era un segreto che entrambi fossero dei
grandissimi fan di Harry Potter e che spesso si trovassero per gioco in
competizione per cercare di dimostrare all' altro chi “ ne
sapesse di più” sulla serie di libri e sui
film...Insomma da più di un anno l' argomento Potter
sfociava in una competizione , e in piccole e grandi dimostrazioni
musicali da parte di Darren che rispolverava le colonne sonore del suo
musical , il che faceva puntualmente sbottare Chris in un “
bella forza amico...A te piace vincere facile”.
E li era suonato il campanellino nel cervello del soprano, che non
nascose un ghignetto. Dopo una manciata di minuti si salutarono e lui
si rialzò dal suo letto. Attraversò la stanza con
un paio di passi e si diresse verso la libreria;
< Una spolveratina di memoria non è considerato
barare alla fine > Parlò da solo con aria soddisfatta
mentre , dal ripiano centrale del mobile estrasse una confezione di
cartone di extralusso , di quelle che i nerd si preoccupano di
aquistare quando la loro serie preferita giunge al termine e viene
venduta in un cofanetto rivestito . Era bello
pesante quello in particolare, perchè la Rowling aveva
partorito sette librini non esattamente leggeri da prendere
singolarmente...Immaginate da trasportare tutti insieme in una mezza
scatola aperta su un lato. Fortunatamente il letto si trovava sempre
allo stesso posto, non troppo distante dalla scaffalatura in quella
stanza così piccola. Goffamente si lanciò sul
letto e prese in grembo il contenitore. Quanti ricordi : la prima volta
che prese tra le mani il primo libro...Le notti passate a leggere...Le
giornate scolastiche passate a giocare con i compagni ad Harry Potter (
ma chissà come mai lui finiva sempre per fare Luna o Ginny
)... Le notti passate con i sacco a pelo fuori dalla libreria...Le
lacrime di gioia quando, sul grande schermo, vide Harry agguantare per
la prima volta il booccino d' oro...La giornata del suo undicesimo
compleanno passata a pattugliare la cassetta della posta e ad osservare
il cielo in cerca di uccelli di grosse dimensioni...Quei libri erano
stati con lui anche quando tutto il resto sembrava avergli voltato le
spalle...C'era davvero affezionato, anche se quella raccolta era
recente aveva sostituito i libri originali con quelli che aveva
comprato uno a uno, separatamente, man mano che uscivano, da piccolo.
< Chi leggo per primo ? >
Commentò mentre scrutava le coste dei vari capitoli della
saga...Il primo ed il secondo li aveva letti talmente tante volte da
saperli a memoria...Gli ultimi tre li ricordava ancora molto bene...Nel
quarto moriva quel figone di Cedric e non aveva voglia di ri-elaborare
il lutto...La scelta cadde quindi sul prigioniero di Azkaban . Era
parecchio in effetti che non lo leggeva, era il libro che , tra tutti
gli altri, forse aveva riletto meno volte...Beh, c'era sempre tempo per
sopperire alle proprie mancanze pensò il ragazzo. Spense la
luce centrale della stanza e accese quella del comodino. Si
raggomitolò sotto le coperte con ancora la confezione sulle
gambe e si immerse nella lettura. Lesse fino ad addormentarsi...Era
praticamente arrivato alla fine...Ma era troppo stanco per leggere
quelle ultime poche righe. Il libro gli cadde sulla faccia...Era
stanco...Tanto stanco.
<Harry? Harry? Harry ! Svegliati!>
Chris aprì gli occhi ...Quanto aveva dormito?
Seduta davanti a lui c'era la ragazza con i capelli castani meno curati
che lui avesse mai visto e lo stava scrutando con aria arcigna con il
collo teso nella sua direzione
< Hai ascoltato una sola parola di quello che stavo
dicendo?> Chiese quella con aria di chi sa già che la
risposta che riceverà sarà negativa.
Chris però non le ripose. Si limitò ad osservare
ciò che lo circondava : ok, era in un vagone ferroviario,
accanto a lui un ragazzo un po' trasandato con i capelli color carota
mostrava uno sguardo un po' preoccupato che teneva vigile sulla ragazza
seduta poco lontano, fuori dal finestrino un pittoresco paesaggio all'
inglese e ,addosso a tutti e tre, una divisa un po' troppo familiare.
Si . Non c' erano dubbi si trovava sull' Espresso per Hogwarts.
Degluttì rumorosamente ed in seguito si sentì
inghiottire dal sedile.
< Her....Her....Her...Hermione Granger? > chiese. La voce
già acuta di lui uscì stridula e strozzata da
quella gola seccata per il terrore
<Ma che gli prende?> Quella si rivolse al rosso
<Harry? Stai bene?...Oddio...Quanto sei pallido...> Chris
si girò in tempo per sentir parlare il ragazzo ,con tono
preoccupato, in sua direzione ;
<Harry!?!?> esclamò Colfer con terrore
alzandosi in piedi di scatto. Proruppe in una risatina acidula e carica
di tensione < Mi ...Mi dispiace ma, io non mi chiamo
così...> cominciò lui cercando di rimanere
razionale. Ok, se era un sogno era fottutamente divino essere stati
catapultati dal proprio subconscio nei panni del protagonista della
serie che aveva conquistato la sua infanzia...Tuttavia era tutto un po'
troppo vivido per i suoi gusti. Pensò di darsi un pizzicotto
, ma quello che non poteva essere altri che Ron lo
punzecchiò con la sua bacchetta (ancora avvolta nel nestro
adesivo) in un fianco, anticipando le sue mosse. Ok : non si stava
svegliando e si ,aveva sentito chiaramente la bacchetta
“piantarsi” nella sua pelle.
<Dissennatori?> chiese Ron senza nascondere un certo
dimore. Christopher alternava lo sguardo,tra i due grifondoro, molto
disorientato. Hermione dalla tasca estrasse un rimasuglio di gomma da
cancellare e lo tirò addosso a Ron , che protestò
<Ma chè...Sarebbe svenuto...>
Osservò lei tornado a fissare negli occhi Chris, senza
nascondere anche lei una certa apprensione.
< Cosa sta succedendo? > Fu l' unica cosa razionale che
gli venisse da chiedere
<...Hemm...Andiamo ad Hogwarts ?> rispose il ragazzo con
aria di chi si sta rivolgendo ad un matto prima di tornare ad osservare
Hermione con un alzatina di spalle .
<Oddio...> Commetò Chris con un gemito
straziato prima di farsi ricadere nella poltroncina del treno
<Sto sognando...Non ci credo...Non può essere che un
sogno> pigolò guardando fuori dal
finestrino quella , così poco rassicurante , campagna
inglese...Così diversa dal panorama abituale che osservava
dando un occhiata fuori dalla sua finestra.
<Senti, non so che ti succede...Ma , hei ! Sono sicura che in
sieme supereremo anche questa , ok?> Cercò di
rinquorarlo la ragazza dolcemente. In fondo era stato un anno davvero
impegnativo, non che i precedenti non lo fossero stati, non che non
avessero già rischiato la vita ripetutamente...Ma dopo la
Coppa del Mondo, gli incubi...E si, anche tutti i pensieri che lo
dovevano tormentare da prima dell' estate , dovevano averlo
portato ad una crisi d' isterismo.Solo una cosa sapeva, non lo aveva
mai visto così strano, ed è tutto dire!
Christopher respirò a fondo l' aria umida dello
scompartimento < Ok, sentite. Siete maghi giusto?> Solo
allora riportò lo sguardo sui due che , in tutta risposta si
fissarono per poi tornare su Chris < E quindi siete di
mentalità aperta ...Giusto?> Ron inarco il
sopracciglio destro < Oddio...Mi preoccupi sempre di
più, non costringermi a tirarti uno schiantesimo
Potter!> rispose in fretta < Ron taci!> lo
ammonì Hermione poi tornò a guardare il soprano
con occhi incoraggianti ed un accenno di sorriso.
<Io non sono chi pensate che sia.> E si lanciò
in un monologo chiaro ed efficace che i due sembrarono ascoltare
<Io mi chiamo Christopher Paul Colfer, ma tutti mi chiamano
Chris. Io sono americano. Sono un attore di 22 anni, scrivo storie ,
canto e non sono (e non sarò mai) un mago. Nel
posto da cui vengo io questo è un racconto, una favola ,
scritta in sette libri ok? Voi siete personaggi di fantasia e io sto
sicuramente sognando. Non so se questa sia una altra dimensione o solo
un sogno che mi sta terrorizzando per la sua nitidezza...Ma sono sicuro
che non sia la realtà , o almeno la MIA
realtà...Chiaro?> ansimava...Le parole erano uscite
con un timbro ancora più acuto del solito ed una
velocità disarmante...Effettivamente, non era stato chiaro
come aveva sperato di essere, anche se le premesse erano buone
“ STUPIDO COLFER!” si insultò
mentalmente.
Ron aveva gli occhi fuori dalle orbite mentre Hermione si era
schiacciata con la schiena contro la comoda seduta in pelle del treno.
Seguì un lungo silenzio.
<Dimmi che ti stai drogando...> riuscì a dire
il rosso. Chris si voltò con occhi imploranti verso quello
che doveva in teoria essere il suo migliore amico < Io..>
non si accorse della bacchetta che ora mirava alla sua testa
< Specialis Rivelio > il rumore del legno di vite che si
agitava debolmente sferzò l' aria. Chris fece in tempo solo
a girarsi verso la ragazza. Una piccola scintilla dorata e blu
schizzò fuori dalla bacchettà di Hermione e lo
colpì in mezzo agli occhi, dissolvendosi in maniera deltutto
indolore , non successe nulla. < Che hai cercato di fare?
> chiese allarmatissimo il soprano, rialzandosi dal sedile per
mettersi in posizione sopraelevata rispetto alla ragazzina, com' era
possibile che non sapesse un incantesimo ? Li sapeva a memoria <
...E' un dissolvi incantesimo...Ora , Harry , come ti senti?>
lei parlava lentamente, come se stesse cercando di farsi capire con
qualcuno che non parlasse molto bene inglese < Male,
perchè non sono Harry Potter! Io mi chiamo Chr-> il
ragazzo sbottò sull' orlo della collera ma quella non gli
fece terminare la frase, e lo investì rapidamente con un
secondo incantesimo. Ok , aveva sopravvalutato la ragazzina
più superdotata del libro, era un perfetto imbecille
< Legilimens! > fu costretto a sedersi e a chiudere gli
occhi. Ripensò a tutto , momenti felici ed infelici della
sua vita gli scorrevano davanti senza che riuscisse a fermarli o
impedire a lei di leggerli così avidamente, si
quell'incantesimo lo conosceva...E ne conosceva almeno una dozzina
di decenti per poterlo respingere: la casetta sull' albero ,
i bulli , sua sorella che piangeva , una torta di compleanno , lui che
leggeva , lui che fissava fuori dalla finestra , lui che piangeva , lui
che recitava al musical della scuola , lui che veniva usato
da bersaglio umano dai bulletti all' uscita , lui che leggeva , il suo
primo ragazzo , lui che diceva tutto ai suoi , lui che recitava , le
sue spade say , lui che cantava , lui che studiava , lui che scriveva ,
lui che leggevaa , i ragazzi del Glee , la trupe di “struck
by lightning” e , in fine , lui in camera sua con Harry
Potter sulle gambe … L' incantesimo terminò e lui
si afflosciò come svuotato, era durato pochi secondi ma
quella quattordicenne aveva appena assimilato interamente ventidue anni
della sua vita.Ora avrebbe poturo scrivere la migliore biografia al
mondo su di lui, il pensiero lo indusse a sorridere. Era ancora
più pallido di prima e la sua fronte era imperlata di
sudore, la testa gli stava eplodendo, martellava a più non
posso < Ron...> Hermione non sembrava stare tanto
diversamente, le sue parole arrivarono fioce <...Questo non
è Harry> concluse < Cosa!?>
esclamò lui palleggiando gli occhi da me alla ragazza
< E dov'è Harry? E lui chi diamine
è?!> esplose alzandosi in piedi, rovesciando una
discreta quantità di pacchetti di merendine che ,
probabilmente, teneva in gremvo <...Non lo so , ma questo (di
sicuro) non è il nostro Harry> ora quattro occhi
erano puntati su di lui e Chris cercò di riaprire bocca
< ...Ve l' ho già detto chi sono; chiamatemi
Chris> si ricompose rapidamente e tornò seduto
< Siediti Ron...> gli chiese gentilmente < Come
sai il mio nome ?!> esclamò quello spaventato.
Hermione e Christopher abbassarono a metà le palpebre, vero
, gli sarebbe voluto un altro libro abbondante per ottenere
più “ punti “ in “
cervello”. La sua attenzione tornò su Hermione
< Ok , ora se diventata ufficialmente il contenitore della mia
biografia...Quindi mi rivolgo a te> Ron era troppo stranito per
commentare e non si accorse di una velata allusione alla sua ridotta
elasticità mentale < come riporto tutto come prima?
> il tono era tornato calmo , sembrava aver guadagnato coraggio
, ma in realtà era muta rassegnazione nei confronti di
quella situazione assurda e assolutamente impossibile < In
teoria ...Dovresti svegliarti , no?> commentò lei,
anche se riuscì a suonare come un discorso interiore
ripetuto ad alta voce < Anche se non sarebbe mai così
semplice...> Chris sorpirò pesantemente < E'
un guaio>...Ron , che con i suoi tempi aveva elaborato le varie
informazioni fornite da quel viaggiatore dimensionale che ( ai suoi
occhi ) rimaneva il suo Harry di sempre, si illuminò e
chiese ingenuamente < Perchè scusate?>
Hermione scosse la testa e chiuse gli occhi...E pensare che se lo
sarebbe sposato! < Perchè io conosco il futoro
Ron...E ho alterato il vostro presente, e quindi cambierò
intenzionalmente o per il solo fatto di essere qui, tutta la
storia...> il silenzio che s' andò a creare
diventò pesante. Tutti in fondo al cuoricino desiderano
avere qualche certezza sul futuro, ma entrambi i grifondoro pensarono
fosse saggio non sfidare ulteriormente il continuum-spazio-temporale e
non esposero i loro dubbi e le loro curiosità
così simili.
< Senti...Hemm>
<Chris>
<Chris, giusto> concluse Hermione < Dovresti
andare da Silente, diritto nel suo ufficio , e raccontargli
tutto...Temo sia l' unica cosa che possiamo fare > L' idea era
geniale e tuttavia così semplice. Un sorriso speranzoso gli
fece incurvare dolcemente le labbra delicate verso l' alto . Era
davvero il personaggio più brillante del libro.
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Capitolo 2 *** 2- Qualcosa dal carrello? ***
{Eccolo qua il
secondo capitolo ^^ spero vi piaccia , un abbraccio !}
Una voce riportò alla realtà (del libro) i tre
che , da interminabili minuti , si stavano scrutando in silenzio con
imbarazzo e curiosità crescenti.
< Qualcosa dal carrello? Qualcosa dal carrello ?> La
gentile signora con il carrello dei dolciumi si sporse con il busto
anche in direzione della loro carrozza < Qualcosa dal carrello
cari?> sussultarono. Ron aveva già la bocca piena e ,
con ancora l' aria un po' shoccata, si limitò a dissentire
con il capo, Hermione la liquidò con un sorriso ed un
educato < No, grazie > e Chris sembrò
interdetto. Non mancava moltissimo all' arrivo, tuttavia non poteva
resistere alla tentazione < Un pacchetto di gelatine tutti i
gusti più uno e una cioccorana > chiese con un po' di
incertezza mentre si alzava. < Sono sette galeoni >
rispose la dolcissima e canuta nonnina. Chris arrossì , non
aveva assolutamente pensato al problema
“denaro”...Ma come da manuale Harry era abbastanza
ricco da potersi permettere di girare sempre con dei liquidi in tasca
così , superato un lungo istante di imbarazzo , da buon
lettore ricordò il particolare ed infilò le mani
nelle tasche. I ragazzi , intanto lo fissarono straniti...L' aspetto di
Chris, ai loro occhi era identico a quello di Harry, e si comportava
anche come Harry ( almeno riguardo all' abitudine del prendere SEMPRE
qualcosa sul treno per fare merenda )...Era tutto così
strano per loro.
Christopher colmò la distanza tra lui e la porta e , dopo un
attenta elsplorazione delle tasche trovò abbastanza denaro
da permettersi pure di dare la mancia alla signora, sorrise, in effetti
era da tutta l' infanzia che desiderava assaggiare quei due dolci in
particolare; ebbe il tempo di incrociare gli occhi cortesi della
signora prima di vederla portare la sua attenzione al di là
del ragazzo, esattamente dietro di lui < Una bacchetta di
liquirizia e una brioche di zucca ...> chiese una ragazza alle
sue spalle, non se ne curò e fece per rientrare in carrozza
<...Ciao Harry> si affretto a concludere la voce prima
che lui sparisse all' interno dello scompartimento ; repentinamente si
girò per controllare chi avesse cercato di parlare con
“quello che sarebbe dovuto essere” ma tutto
ciò che vide fu la schiena della sua interlocutrice
allontanarsi assieme a tre amiche, che confabulavano fittamente con
lei...Non la vide in faccia ma una senzazione , per niente buona, lo
invase : lunghi capelli scuri e uniforme corvonero...Anonima nel suo
genere; si girò verso Hermione < Hai visto chi
era?> chiese con tono tranquillo <...Cho...>
rispose lei < Cho Chang> ripetè puntualizzando
il cognome di lei con zelo < Ah !> Commentò
con sorpresa il soprano , la voce si tinse di una punta di entusiasmo;
non era certo la sua preferita ma faceva comunque un certo
effetto sapere che i personaggi del libro lo salutavano < ho
presente...> aggiunse in seguito con tono un po' più
grave.
Harry , nella versione da lui impersonata , non avrebbe sicuramente
cercato di flirtare con la Chang...Occacchio! Quello forse poteva
essere un problemino non da poco per lo sviluppo della storia.
E Ginny?! .
Il pensiero lo invase mentre ancora rimaneva in piedi sulla porta,
corrugò la fronte. < Tutto bene ?> chiese
sempre Hermione con tono serio, Chris annuì e
commentò, mentre tornava al suo posto <devo solo
vedere Silente al più preso...> si limitò
a rispondere con educazione ed ermetismo. Il resto del viaggio lo
passò a scrutare Ron, poteva immaginare come si sentisse :
derubato del suo migliore amico il cui aspetto ora apparteneva ad un
perfetto sconosciuto che , tuttavia , era a conoscenza di tutto il loro
presente , passato e futuro; Hermione conservava più
freddezza mentale, dava meno a vedere ciò che provava, anche
se Chris era sempre stato molto intuitivo,capì che
condivideva lo stato d' animo del rosso <...Vi prometto che
rimetterò tutto a posto > ruppe il silenzio. L' idea
di essere la causa principale dello stravolgimento di quella storia
così importante per lui e motivo di tristezza per quei due
personaggi (ragazzini e molto più piccoli di lui)
lo faceva sentire responsabile e determinato ad “ aggiustare
tutto”. I due sorrisero debolmente < L' importante
è riavere Harry > parlò insospettabilmente
Ron < con tutto quello che sta succedendo ora...Capisci
vero?> il tono era preoccupato e anche il viso comunicava
apprensione < Si...> osservò Chris. Giusto ,
lui era un fan...Ma non era assolutamente simile a Harry, il libro
aveva bisogno del suo protagonista.
Se fosse mai dovuto passare sotto il cappello parlante ,
riflettè Chris , quello lo avrebbe spedito senza esitazione
a Corvonero , era la Casa a cui era destinato , da sempre !
Improvvisamente avvertì una piccola fitta alla
fronte <Ah!> asclamò con stupore e,
istintivamente, la mano sinistra andò con le dita a sfiorare
la pelle nel punto preciso in cui l' aveva sentita , era come una
puntura di spillo ma bruciava al tempo stesso come fosse stato
sfiorato/scottato da un oggetto molto caldo . Le dita incontrarono un'
irregolarità nuova sulla sua pelle, un cicatrice...LA
cicatrice. Chris sgranò gli occhi e cominciò ad
avvertire le farfalle nello stomaco < Ti fa male? >
chiese senza nascondere un certo stupore Hermione. Se non era Harry
come poteva sentirlo? <...Si...Io...L' ho sentita
bruciare...> rispose Chris misurando bene ogni parola. Doveva
vedere Silente, se ne convinceva sempre di più ad ogni
secondo che passava in quel corpo che , evidentemente , non era
più il suo e non ci assomigliava nemmeno di striscio.
< Non è un buon segno...> Osservò
lei <...Vuol dire che...> sia Christopher che Ron la
stavano osservando con grande attenzione e aspettativa < Anche
se sei un'altra persona tu, al momento sei nel corpo fisico di
Harry> il tono era allarmato < Come se stessi
recitando...> osservò Ron che, nonostante non fosse
molto brillante , aveva colto il dettaglio della vita di Chris che
riguardava la sua sfera lavorativa < Se non fosse una situazione
così tragica potrei citare un mio amico...> i
compagni di Harry lo guardarono con fare interrogativo < Totally
awesome ! > commentò lui con un sorrisetto amaro ,
non se ne accorse ma Ron corrugò la fronte . Darren avrebbe
riso . Hermione riprese la parola
< Finchè sei nel corpo di Harry , Chris , io
suggerirei di rendere partecipe solo Silente di questo
segreto...> le sue parole ritornarono ragionevolmente
pratiche, aveva riacquistato calma e ponderatezza ed avevano
riportato il filo conduttore del del discorso alla realtà
dei fatti . Ron non potè fare altro che annuire
energicamente e Chris lo seguì a ruota. Sarebbe stato
veramente un problema , come avrebbero reagito tutti i personaggi a
quanto stava succedendo? Gli amici ed i nemici di Harry ? L' intero
piano parallelo sarebbe crollato su se stesso vedendosi mancare la
colonna portante di tutta la storia...E sicuramente Chris non si
sarebbe mai voluto trovare nel centro del cataclisma < E dovremo
fare in modo da trovare la soluzione più rapida
possibile...> aggiunse con assoluta certezza : non voleva
rimanere intrappolato nella storia per altri tre anni di vita di
Harry...Anche perchè sarebbero stati tre anni di indicibili
sofferenze e missioni molto simili alle dodici fatiche di Ercole.
Finita la frase il ragazzo si concesse un sospiro appesantito da
pensieri e preoccupazioni < Anche se possediamo un discreto
vantaggio visto che...Conosco la storia davvero bene >
parlò più per se stesso che per Ron ed Hermione e
, si , visto che Dare non era presente poteva affermarlo senza essere
contraddetto da nessuno < sono praticamente il più
grande appassionato vivente dei libri di Harry Potter> . Ron
sbuffò stizzito < Senti , tu , è parecchio
irritante che ti rivolga a noi così sai ?> Chris
alzò gli occhi sulla figura del rosso sbalordito , Hermione
lo ammonì ancora < Ron!> ma evidentemente ,
quel rospo , il ragazzo lo teneva dentro da quando Christopher aveva
cominciato a parlare;
<Oooh! Hermione! Parla di noi come se non fossimo reali!>
sbottò alzando la voce. Hermione acquistò un
espressione mortificata < Sarò chiaro , Chris>
calcò il nome del soprano con acidità < tu
non mi piaci e non hai la mia fiducia , spero che Silente riesca a
rispedirti da dove sei venuto perchè io rivoglio il mio
migliore amico> gli puntò contro l' indice in quella
che era una plateale minaccia <...E non mi piace vedere la sua
bocca muoversi ma sentire parlare qualcun'altro attraverso di
lui> . Chris si rese conto di essere stato, ancora una volta, un
compreto coglione: non farebbe piacere a nessuno che , uno
stronzo-cosmonauta-viaggiatoredimensionale-nerd , risucchiato da un
libro piombi a cambiare la tua quotidianità asserendo di
sapere tutto di tutto su di te e sulla tua vita (che ha letto
in un libro) venendo a conoscenza qualsiasi informazione
esistente ,nei tre periodi temporali conosciuti, ti riguardasse
rubandoti qualsiasi convinzione , anche quella di essere reale...Aveva
creato le condizioni per far vivere l' idea di Matrix a Ron e a
Hermione e , a differenza di Morfeus , non aveva proposto nessuna
magica pillola rossa per far dimenticare tutto ai due dopo una bella
dormita , li aveva spinti di peso nella tana del coniglio bianco
perchè era spaventato.
Ron teneva ancora il dito sospeso e il silenzio era ancora pesante in
carrozza <...Sette libri> precisò
Christopher <...E non era mio desiderio fare tutto questo, non
ho usato tatto? Mi dispiace ,davvero. Non volevo finire qua, non so
come accidenti ho fatto...Ma la verità è che ho
avuto paura, e inrealtà
ne ho ancora...> ammise sincero < Ultime
notizie : non ci serve UN ALTRO che ha paura >
continuò Ron <...Harry non ha mai avuto paura
> .
Chris sapeva che si sbagliava ma dare contro a Ron non sarebbe servito
in quel momento < Beh io non sono Harry , l' abbiamo appurato
questo no?> sbottò , cominciava ad essere seccato,
litigare con uno dei suoi quattordicenni preferiti non era di certo
ciò che avrebbe desiderato per quella mattina < Ero
sconvolto ok? Ieri ero andato a dormire e oggi mi sono svegliato con
Hermione che mi chiamava “Harry”...Non credo che tu
avresti reagito diversamente se fossi stato svegliato da mia madre che
insisteva a chiamarti con un nome diverso dal tuo > Ron
sembrò calmarsi, la ramanzina stile “ Molly
Weasley “ aveva colto nel segno.
Gli uomini non si chiedono quasi mai scusa , ma il segno con il capo
che si scambiarono fu sufficiente per segnare “ pace
“ e chiusura della litigata. Hermione si era limitata ad
osservare i due...Non c'era molto da aggiungere alle parole di entrambi.
Chris portò gli occhi sui suoi dolci. Prese in mano la
scatola della cioccorana e cominciò ad esaminarla, gli occhi
dei ragazzi erano ancora fissi su di lui < Come si apre?>
sbottò ancora irritato , dopo essersi arreso alla
diabolica confezione . Ron tirò le labbra in un flebile
sorriso e si sporse verso di lui < Li c'è la
linguetta...> indicò con lo stesso indice che poco
prima gli stava puntando addosso. Chris tirò , ma con un po'
troppa energia. La rana incantata saltò finendogli dritta in
faccia < Ag! Che schifo ! > alzò le mani come
per coprisi il volto , mollando la piccola scatola , ma quella cosa
ormai c' era già finita sopra. Era riuscito a conservare :
riservo , immagine , nervi d' acciaio , contegno , dignità e
un briciolo di autorià e rispetto da parte dei ragazzi...Ma
, insomma , aveva una rana sul viso < Che devo fare!?>
chiese in preda ad una momentanea agitazione. Hermione, dopo tutta
quella tensione, alla visione cominciò a ridere.
Portò le mani a coprirsi la bocca ma con scarsi risultati.
Il comportamento di Chris mandò in agitazione anche Ron che
concitatò urlacchiò < Beh,
mangiala!> ...Beh erano il ritratto di una coppia di checce
isteriche, ok Chris era gay sul serio , ma non si considerava una
checca : solo perchè era omosessuale e aveva una voce
così acuta non significava che adorasse gli accessori da
donna e i cani di piccola taglia! Ok aveva un barbone nano
come cane ma questo non dimostrava niente!
Porto la mano destra ad agguantare la rana e se la mise in bocca con un
sonoro -ciomp- la rana smise di muoversi. Era davvero buona. Entrambi i
ragazzi si rilassarono sui rispettivi sedili mentre , Hermione, ancora
si stava rotolando dalle risate ondeggiando sul proprio sedile, non
passò molto tempo che anche gli altri due si mettessero a
ridere. Non avevano iniziato con il piede giusto ma le cose
si stavano evolvendo e , forse , prima di tornare a casa ( e Chris si
augurava di arrivarci sano e salvo il prima possibile ) , sarebbe
riuscito a stringere amicizia con i due e il pensiero non poteva che
farlo sorridere.
Le risa terminarono e Ron ed Hermione portarono gli occhi a scrutare il
paesaggio oltre il finestrino. Chris aprì il sacchetto di
“gelatine tutti i gusti più uno” con
facilità , questa volta lo snack non avrebbe cercato di
scappare o terrorizzarlo e l' idea di assaggiarne una vera
gelatina magica lo elettrizzava , allontanandolo ancora per pochi
secondi , da tutti quei pensieri di cui si doveva fare carico e
prendere responsabilità. Le dita sottili e pallide
vennerò tuffate nell' involucro e riemersero con una
gelatina di colore invitante : un bel verde speranza...E di speranza ne
aveva davvero bisogno. La mise in bocca in tempo per sentire Ron
esclamare < E quello cosa diavolo sarebbe!?> chiuse la
bocca attorno al dolcuime e portò lo sguardo oltre il vetro
opaco . Davanti ai suoi occhi si stagliava il grande Lago Nero e ,
sopraelevato rispetto a quello , il castello di Hogwarts .
Era davvaro li.
Dopo essersi ricordato come si faceva a respirare il ragazzo si
concentrò ad analizzare meglio il panorama e , con orrore ,
notò una gigantesca imbarcazione che procedeva, nelle acque
tranquille del lago , diretta nella loro stessa direzione. Non avava
mai visto una nave a tre alberi di quelle dimensioni : costituita di un
legno molto scuro e dall' aria spettrale ed antica (sensazione
amplificata dalla mole impressionante dell' imbarcazione) , le vele
rosso rubinino e la bandiera issata portava uno stemma con un aquila a
due teste. Una grossa quantità d' acqua, vorticosamente,
procedeva assieme a lei , spumeggiando , quasi come se la stesse
trasportando. Sembrava un mulinello, o un gorgo , <
Vomito...> sembrò annunciare Christopher <
Come scusa ?> Ron ed Hermione si strovarono a chiedere all'
unisono voltandosi verso di lui con fare interrogativo <...La
gelatina...Era al gusto di vomito> concluse greve . Se quella
era la nave che immaginava lui e se Silente avesse deluso le sue
aspettative , allora per lui sarebbero stati guai seri...Che
comprendevano un grosso calice, un tassorosso morto ed un incontro
piuttosto infelice in un cimitero buio. Nonostante il saporaccio
degluttì rumorosamente.I ragazzi erano tornati , con lo
sguardo , fissi oltre il finiestrino e non notarono l' espressione
funerea che l' attore aveva appena assuno.
“Svegliati...” implorò se stesso
mentalmente “ svegliati Christopher “.
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Capitolo 3 *** 3- L' ho sempre sognato...Ma questo č un incubo. ***
{Ok, il capitolo
è stato scritto un po' in fretta perchè non
vedevo l' ora di postarlo ^^'...Ma non sono deltutto sicura di
ciò che ho scritto, probabilmente domani sera
farò un approfondita revisione :) }
Scese dal treno titubante...Stare in mezzo a tutti quei “
ragazzini “ senza avere la sua normale
identità lo metteva a disagio, e tutto questo era
reso palese dalla sua espressione smarrita e dall' aria un po'
guardinga che aveva assunto. Ron gli diede un buffetto sulla spalla
destra ed Hermione con semplicità gli disse < Saliamo
in carrozza prima che qualcuno ci intercetti...Non penso tu voglia
salutare nessuno> Chris spalancò gli occhi ,dopo che
la ragazza osservò con garbo, e scrutando ancora la massa di
studenti , annuì vigorosamente < Decisamente
non ne ho intenzione> concluse in tono teatrale. La
carrozza era come se l' era sempre immaginata: quattro posi , bianca
con il tettuccio, quattro ruote e briglie in tinta...Ma non poteva
vedere i due testral che la trainavano.
Avrebbe desiderato poterne vedere uno, anche se il curriculum minimo
necessario richiedeva aver visto morire qualcuno ( cosa che comunque
non stuzzicava la sua fantasia). I ragazzi salirono e si accomodarono
in carrozza mentre lui, con nonchalance , tergiversò
fingendo di osservare stupito il veicolo. Alzò la mano
destra e la diresse verso dove sarebbe dovuto essere il corpo dell'
animale. Trattenne il respiro con grande aspettativa finchè,
le sue dita, non sfiorarono qualcosa di caldo : al tatto
sentì una superficie di pelo molto rado e corto alternato da
chiazze di pelle tiepida molto dura simil equina; era invisibile
però...Era li. Non trattenne lo stupore e l' emozione
arrossendo e schiudendo la bocca in un espressione di pura meraviglia
< Cavolo...> sussurrò tra se e se con gioia.
< Che fai , Potter? Hai deciso di tirare tu la carrozza?>
Una voce bassa e canzonatorià lo colpì alle
spalle. Si voltò istintivamente per portare gli occhi
azzurri sulla figura di un ragazzino biondo , accompagnato da due
scimmioni dall' aspetto poco brillante. Chi poteva mai essere?
<Malfoy...> gli rotolò fuori dalla bocca
automaticamente mentre inarcava le sorpracciglia e abbassava le
palpebre per metà, non aveva nemmeno avuto bisogno di
controllare i colori delle loro uniformi. Quanto odiava quel piccolo
vgliacco...Aveva avuto una vita per pensare a delle risposte sferzanti
degne per quell'ometto arrogante e privo di attributi quindi, superato
il tono di disgusto della precedente frase, un piccolo sorriso comparve
sul suo volto . Rivincita infantile? Chiamatela come volete, ma era
grazie a Harry Potter che aveva trovato un modo per ribattere contro i
bulli ed acquisire il coraggio necessario per farlo...Glielo doveva.
< No ,aspettavo te ed i tuoi per montarvi morso e briglie
addosso , ad essere sincero, così potevate tirarla voi
tre>
rispose con il suo usuale tono ironico ed un po' pungente,
alzò lievemente la testa sporgendo il mento all'
infuori...Un po' come dire “ beccati questa” o
“ dieci punti a Grifondoro!”. Tiger e Goyle
rimasero attoniti a spalleggiare il sorpreso Serpeverde , mentre Ron ed
Hermione si scabmiarono uno sguardo stupefatto e carico di ansia
< Wo-wo-wo, avete sentito ragazzi? Qualcuno sta per mettersi nei
guai...>
< E che vuoi fare eh?> senza accorgersene Chris fece un
passo avanti , verso i tre bulletti < Correre dal tuo
papà a dirgli tutto?> Il tono risultò
lievemente più aggressivo. Draco rimase spiazzato
< Papà papà, Harry mi ha detto che dovevo
tirare la sua carrozza buu-huu...Ma fammi il piacere>
la sua voce acuta entrò in falsetto e simulò il
pianto di un bambino ( se ci fossero stati cani nelle vicinanze
avrebbero sicuramente dato in escandescenza) , per poi ritornare
normale di punto in bianco. Non degnò i tre di altre
attenzioni e si affrettò a risalire in carrozza, lasciando
tutti troppo straniti anche solo per trovare il tempo di mettere mano
alle bacchette. Quando anche lui fu a bordo le ruote cominciarono a
muoversi , segno che i testral avevano cominciato a procedere lungo la
salita che portava al grande ingresso della scuola.
Ron lo fissava a bocca semi aperta ed Hermione con le sopracciglia
inarcate, Harry non avrebbe mai beccato in quel modo Draco...Avrebbe
semplicemente cercato di riempirlo di cazzotti, oppure sarebbe stata
costretta ad uno dei suoi tanti “ lascia perdere Harry, non
ne vale la pena “ , ma quel ragazzo era riuscito a
tappare la bocca a quel serpente senza apparente sforzo, lo
ammirò
< Miseriaccia...> commentò Ron. Chris sorrise
compiaciuto tenendo gli occhi curiosi sulla strada <
Non è stato niente Ron> commentò sincero
< Ho solo avuto anni ed anni di pratica...E prove allo
specchio> . In effetti , quando era più
giovane, davanti allo spacchio del bagno brandiva lo
spazzolino ed immaginava di sfidare personaggi fastidiosi come Malfoy
Jr. , oppure i bulletti che lo perseguitavano In seguito aveva imparato
a passare dalla recitazione alla realtà , temprandosi in una
volontà d' acciaio ed in un forte amore per se stesso.
Scesero dalla carrozza trasportati da un ingiustificata
spensieratezza e percorsero il corridoio sospeso e coperto che portava
all' ingresso della scuola tanto sognata da Chris. Studenti di anni
diversi si stavano sporgendo e spingendo per poter guadagnare un posto
per vedere oltre gli archi fatti a bifora che sostenevano la tettoia,
con il naso puntato verso il cielo. Ron ed Hermione non fecero
eccezione, l' unico che seguì la massa senza stupore ma
animato unicamente da curiosità fu proprio lui , Chris ;
sapeva bene che , nel cielo limpido, stava avanzando la carrozza
trainata dai cavalli alati della Accademia di magia di Beaubaton.
Sorrise d' istinto per poi portare gli occhi sull' ignaro
Ron...Sospirò prima di riportare gli occhi luminosi ad
osservare quei cavalli , che mai avrebbe pensato di vedere sul serio
nella sua vita...Prima di tornare a casa sarebbe riuscito a tutti i
costi ad andare nelle scuderie del castello e ad accarezzarne uno...E
magari pure dargli da mangiare senza che nessuno lo vedesse. Il
pensierò allargò il suo sorriso...Che si spense
non appena si furono sistemati al tavolo dei Grifondoro. La commissione
dei professori lungo il tavolo posto più in alto rispetto a
quello degli studenti, con , davanti allo stesso, il “
pulpito “ di silente. I suoi occhi azzurri erano rimasti
incollati alla sua figura da quando era entrato nella sala, nonostante
la presenza di praticamente tutti i suoi personaggi preferiti
, non poteva fare a meno di avere occhi solo per lui. Mentre la
professoressa Mcgranitt procedeva nello smistamento delle case ( pochi
Grifondoro , pochi Serpeverde, una marea di Tassorosso e ancora meno
Corvonero ) i loro occhi si erano incrociati varie volte e , l' uomo
dalla folta barba e gli occhiali a mezzaluna , aveva elargito sorrisi e
strizzatine d' occhio, colmando Chris di una grande gioa mista ad asia.
Accidenti! Il suo idolo gay dell' infanzia era convinto di salutare il
suo pupillo guardandolo, era una sensazione indescrivibile. Anche l'
idea di essere a pochi passi da Minerva Mcgranitt lo esaltava nel
profondo del suo cuoricino. Mentre attendeva che finisse lo
smistamento, tra una speranzosa occhiata a Silente ed un altra ,
passò in rassegna i volti dei presenti al tavolo che, senza
sforzo , venivano associati ai nomi dei personaggi che ,
così bene ,ricordava:
Fred , George e Ginny ( da cui distolse lo sguardo appena si
accorse che lo stava fissando con insistenza ) Colyn Canon , Dean
Thomas , Angelina Johnson e...Neville. Non riuscì a
trattenere un grossissimo sorriso in sua direzione e quello
arrossì un po' e lo salutò con la mano destra
alzata < Ciao Harry...> sussurrò quasi.
Com'era timido ancora quel ragazzino! Non sapeva che sarebbe stato un
eroe. Formulato quel pensiero spalancò gli occhi, che
portò repentinamente nell' angolo più estremo del
tavolo dei professori...Eroe.
Eccolo la: cattedra di pozioni, un pessimo carattere, dei capelli
ingiustificabili ed un naso davvero molto importante. Piton.
Era uno dei pochi bambini che , dal primo libro , era convito che lui
fosse solo “ una gran carogna “...Ok , ok ,
leggendo il sesto libro era rimasto shoccato e aveva pensato di aver
difeso a spada tratta per tanti anni il personaggio sbagliato...Ma poi.
Gli occhi gli si inumidirono. Era li . Era vivo e stava bene...E lo
stava pure guardando male!
Piton stava fessurizzando lo sguardo su Potter che sembrava avere un
principio allergico al polline : guance arrossate e occhi lucidi,
nonostante fosse vicino al tavolo dei Serpeverde vantava il famoso
“ occhio lungo-anti copiatura “ dote che aveva
sempre benedetto. Un sorrisetto sghembo incurvò il suo volto
pallido, almeno il moccioso sarebbe rimasto nella torre dei Grifondoro
a lungo per smaltire i sintomi fastidiosi dell' allergia.
Gli stava sorridendo! Ora , essere li , aveva un senso.
La “ magia” svani quando , dal tavolo, il preside
si alzò e arrivò al suo podio in legno.
Il silenzio più religioso cadde nella sala grande quando
quest'ultimo aprì bocca :
< Ora che ci siamo tutti sistemati ,vorrei fare un annuncio:
quast'anno , il castello, non sarà solo la vostra casa,
ma anche quella di alcuni ospiti molto speciali.
Vedete, Hogwartz è stata scelta per ospitare un evento
leggendario. Il torneo tre maghi.
Ora...Per quelli di voi che non lo sanno...>
Eggià, tutti erano entisiasti , tranne il povero
Christopher. Torneo-tre-maghi...Parole che non avrebbe mai voluto
sentire accostate in quel frangente...Doveva parlare a silente prima
che il nome “Potter” uscisse dallo stramaledetto
calice.
<Hai sentito Harry!?> Commentarono in coro i gemelli
Weasley < Il Torneo tre Maghi!>
Chris stiracchiò un sorriso <
Già....Wooh....Fantastico...> Indugiò, ma
nell' euforia generale e nel vociare del tavolo il suo commento si
perse tra gli altri.
< ...Ma ne riparleremo più tardi!> Riprese il
preside dopo una breve spiegazione delle modalità del torneo
<per ora diamo insieme il benvenuto alle incantevoli signorine
dell' accademia di magia Beaubaton e alla loro preside Madame
Maxime>
Ed eccole la, capeggiate dalla più elegante di tutte , Fleur
Delacour, le studentesse avanzarono leggiadre nelle loro divise color
cielo.Seguite da sguardi adoranti, applausi e fischi d'apprezzamento da
parte di tutto il pubblico maschile. I gemelli si alzarono
letteralmente in piedi, estasiati , per battere le mani in maniera
più plateale possibile mentre , Chris Hermione e Ginny si
trovarono a roteare gli occhi al cielo contemporaneamente e a scuotere
debolmente il capo. Ron rimase sconvolto dal comportamento di
Christopher, Harry ( se fosse stato in lui...O meglio in sé
stesso) si sarebbe sciolto come il burro. Rimase un po' stizzito e
incrociò le braccia al petto. Chris attendeva un ALTRA
entrata trionfale...E non aveva certamente a chè fare con le
uniformi svolazzanti di tutte quelle ragazze che sembravano uscite dal
“Lago dei Cigni”...Lui voleva vedere Viktor Krum.
Ok , non era certamente un modello di Hugo Boss ...Ma studiava magia
oscura, era alto , era il campione di Durmstrang , era un
campione di Quidditch ,amava le persone studiose e...
Silente baciò elegantemente la mano alla gigantessa per poi
riprendere a parlare per interrompere tutto quel trambusto.
< E ora , i nostri amici del nord , accogliete i superbi figli
di Durmstrang e il loro preside : Igor Karkaroff >
Chris si sistemò meglio a sedere, pronto a godersi
lo spettacolo fornito dalla commissione bulgara.
Che non deluse le sue aspettative. Ragazzie e ragazze
rimasero incantati da qugli studenti che trasmettevano solo forza e
perfezione atletica mentre avanzavano capeggiati proprio dal loro
campione. Chris battè le mani ammirato insieme al resto
della scuola. Poi , la consapevolezza che sarebbe stato estratto dal
calice contro la sua volontà lo investì come un
treno in corsa.
Merda!...Che fare ora? Doveva trovare una scusa; una scusa per
conferire con Silente subito...Prima che quel mangiamorte impostore
arrivasse , prima che quel biglietto maledetto uscisse per errore dal
calice.
Il banchetto apparve magicamente sui tavoli delle varie case appena
Silente tornò al suo posto. Gli studenti esteri sedevano
ospiti ai tavoli di Serpeverde e Corvonero mentre , i presidi ,
sedevano alla destra ed alla sinistra di Silente.
Davanti a Chris c' erano tutte le leccornie magiche che aveva sempre
desiderato assaggiare...Ma aveva uno stomaco molto serrato con cui fare
i conti. Diamine! Quel cibo era apparso dal nulla e lui non riusciva a
mangiarlo. Con non poca invidia posò lo sguardo su Ron che ,
come tutti gli anni, si stava abbuffando in maniera animalesca.
Sospirò...Era a Hogwarts ma non poteva godersi la
“gita” o parlare con i suoi personaggi preferiti
che , per chissà quale miracolo , stavano tutt'intorno a lui
e lo cerdevano Harry Potter...Un sogno diventato incubo...Nel senso
più letterale immaginabile. Aveva poco tempo e aveva bisogno
di un piano... Si voltò verso le uniche persone di cui si
fidava e parò sottovoce.
< Ron...Hermione...Avvicinatevi...Devo chiedervi una
cosa> Lo sguardo preoccupato di Christopher allarmò i
“nuovi” amici che , subito , si inclinarono nella
sua direzione.
< Qualcuno, hemm...Nella storia...Ha mai interrotto il banchetto
?> Quelli sgranarno gli occhi <Assolutamente no!>
asclamò alzando leggermente la voce Hermione, seguita dallo
sguardo di Ron che si limitava a masticare ma annuiva profondamente
<...Bene...> commentò amaramente lui
strascicando le lettere < E , qualcuno, ha mai...Hemm...Parlato
con il preside durante il banchetto?>
Hermione e Ron si guardarono < Cioè , fammi
capire> eclamò il rosso dopo aver deglutito un grosso
boccone di coscia di pollo arrosto < tu , adesso, vorresti
alzarti, andare da Silente e raccontargli tutto?> Chris
palleggiò lo sguardo tra i due < E' un idea
così cattiva?> domandò ingenuamente preso
da disperazione <...Beh...> Hermione provò a
parlare. Christopher sbuffò, non sarebbe rimasto fermo su
quella panca a farsi condannare a morte dalla storia di un libro di cui
sapeva già il finale senza tentare di evitare di rischiare
la sua ( curatissima ) pelle. Si alzò e
attraversò la navata formata dai tavoli delle casate a testa
alta e passo sicuro, ostentando grande tranquillità. Il
tavolo dei Grifondoro si zittì , avendo osservato tutto il
tragitto della loro “ celebrità” che lo
portava dritto verso il tavolo dei professori , mentre , le altre
casate , sembravano troppo impegnate per prestare attenzione a
ciò che faceva Chris.
Si sentì gli occhi di Piton addosso mentre avanzava...Si
più che passo sicuro era passo a carro armato, aveva un
certo timore reverenziale ma, alla fine , quello era solo un
libro...Non era così male se cercava di stravolgere qualche
minuscolo conformismo per accellerarne i tempi ...No?
Il pensiero di stare alterando il continuu-spazio tempo
cominciò ad ondeggiare sulla sua testa come un
pericolosissimo pendolo . “ vai , sorridi e chiedi...Un
attacco rapido e ad effetto”. Camminava in modo da sviare
ogni possibile dubbio, dritto dritto verso il preside che,
quando ormai il ragazzo aveva imboccato i pochi gradini che portavano
al tavolo, voltò il viso verso di lui . Sembrava stupito ,
arricciò un sopracciglio e lo attese finchè ,
Chris , non fu davanti a lui.
Doveva farlo per salvarsi la vita...Doveva parlare...
< Sigor preside...> La voce che uscì dalla sua
bocca risultò tremula. Il tavolo dei professori si
zittì.
<Dimmi Harry> Il tono di Silente risultò un
po' contrariato, ok quello era lo studente che più amava e
avrebbe mai amato ...Ma che diamine di comportamento era quello. Lo
sguardo si fece severo.
<So che non dovrei essere qua...Al momento> silente
annuì in maniera per nulla incoraggiate...Fare arrabbiare ,
tra gli altri , proprio Silente? Non stava andando affatto bene.
<Ma ho urgente bisogno di parlarle...Davvero urgente>
cercò di mantenersi tranquillo ma il suo sguardo tradiva un'
immensa paura e una velata disperazione...E quell' uomo era Albus
Percival Wulfric Brian FUCKING Silente e , tra le sue
qualità ( oltre all' occhio lungo ) c'era anche quella di
capire al volo cosa frullasse nella testa delle persone, con un master
in rilevamento bugie...E gli fu chiaro che Harry aveva davvero qualcosa
di strano. Il suo viso mutò in un espressione allarmata. Si
alzò , chiedendo scusa ai due illustrissimi ospiti e, prima
di scostarsi dal tavolo posò una mano sulla spalla di Chris
e gli sussurrò < Seguimi> prima di andare a
circunnavigare il tavolo.
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Capitolo 4 *** 4- The Digestivo ***
Qualsiasi
cosa avesse da rivelargli quel ragazzino doveva per forza essere
qualcosa di talmente grave ed impellente da rimandare l' entrata del
calice di fuoco. L' espressione di pietra di Albus era concentrata a
scandagliare i corridoi , ora deserti, della scuola ( che era
interamente riversata nella sala grande). Il preside sospirò
pesantemente.
Chris
stava camminando accanto ad Albus Silente. Ce l' aveva fatta! Stava
facendo qualcosa per risolvere la situazione...Ci stava riuscendo.
Aveva lo sguardo basso , come se avesse un po' di timore reverenziale
nei confronti di uno dei personaggi del libro da lui più
amati , si
sentiva come se stesse passeggiando sulle nuvole in un certo senso. I
suoi occhi erano fissi sulle scarpe con la punta all' insù e
sulla
tunica opalescente e piena di decori dell' uomo e quello , con la
coda dell' occhio, si accorse dello sguardo del comportamento del
ragazzo.
Nonostante
Christopher conoscesse a menadito la mappa di Hogwarts non
capì dove
stavano andando, erano un paio di minuti abbondanti che passeggiavano
per i grandi corridoi in pietra e ancora non capiva in che aula
avrebbero parlato.
Silente
si fermò esattamente davanti ad un muro.
Chris
rimase interdetto per una manciata di secondi e , in quel momento ,
si sentì abbastanza coraggioso da cercare lo sguardo del
preside...Che sembrava meno decifrabile di prima, probabilmente il
muro che avevano davanti sarebbe stato più eloquente...Muro
in cui
apparve una porta improvvisamente.
Superato
un istante buono di pura sorpresa Chris si trovò a
sussurrare <
La stanza delle Necessita!>
Silente
l' aveva già preceduto andando ad aprire la piccola porta di
legno
che , rivelava , una stanza di medie dimensioni con un accenno di
arredamento.< Prego Harry...Entra> Lo invitò
il preside
facendogli un cenno con il capo ed un accenno di sorriso. Christopher
inspirò profondamente ed entrò a passo sicuro.
Non aveva paura del
libro , lo conosceva troppo bene. Aveva solo paura di rimanerci
immerso per sempre , rischiare la morte e alterarne gli
eventi...Proprio come era stato costretto a fare in quel preciso
istante. Silente chiuse la porta dietro di loro che, sulla parete
esterna alla stanza, sparì …. Lasciandoli soli ,
protetti e
irrintracciabili.
Nella
stanza era allestito un piccolo salotto da thè : Caminetto
acceso,
soffitto bianco intonacato , grandi finestre ovali da cui entrava
luce creata da un effetto magico ,smorzata da ampie tende color
broccato e oro, davanti al camino una grande poltrona ed una un po'
più piccola poste sopra ad un tappeto apparentemente antico
ed , in
mezzo , un tavolinetto tondo su cui stava poggiata una teiera fumante
, un cestino pieno di bustine di vari colori e dimensioni , un
colino, un piccolo bricco per il latte ed uno per il the....E
logicamente due tazzine , poste una davanti all' altra , e separate
da un piatto pieno di dolcetti bianchi coperti da una spolverata di
zucchero a velo*.
<...Siediti
Harry> concluse Silente che , già accomodatosi sulla
poltrona più
grande, osservava Christopher guardarsi attorno , abbagliato da tutti
i dettagli presenti nell' ambiente. La magia lo stupiva e shoccava
contemporaneamente in maniera piacevole e incontrollata , stimolando
tutta la sua curiosità.
La
stanza delle necessità aveva quindi creato un angolo
accogliente
,dove fossero più facili le chiacchiere , con accuratezza e
(
pradossale ) sensibilità...Ah, la magia!
Riavutosi,
il ragazzo dagli occhi celesti, si andò ad accomodare con
qualche
imbarazzo sulla poltrona davanti a quella del preside.
<...Prendi
quello che ti piace di più , ho pensato che dopo il
banchetto ci
volesse un bel digestivo prima di parlare di problemi > l' uomo
sembrava aver ritrovato il tanto decantato sorriso-paterno e i modi
affettuosi descritti da sempre, Chris annuì ed
andò a frugare nel
cestino con le dita sottili. Prese una busta di carta con su scritto
“ menta “ in bella grafia ordinata ( doveva essere
quella della
professoressa Sprite ) e si apprestò ad aprirla...Avrebbe
dovuto
mettere il contenuto in infusione da dentro il colino
immaginò...Non
ci era molto abituato , per lui i thè si faceva con le
bustine di
plastica : qualche istante a galleggiare nella tazza e ,
hoplà !
<
Ah, anche a me piace la menta > annuì Silente come se
la
situazione potesse permettere di fare VERAMENTE salotto. Chris
passò
colino e bustina al preside che , a sua volta, versò il
resto del
contenuto nel colino e lo appoggiò dentro la tazzina
precedentemente
riempita di acqua bollente .
Il
ragazzo non aggiunse zucchero e portò quindi la tazza alle
labbra,
ma fu costretto a risputarvi il contenuto dentro perchè ,
Silente ,
lo spiazzò :
<
Dov'è Harry?> pronunciò ; il tono era
fermo. Non risultava
aggressivo ma neanche gentile , solo fermo e autoritario.
<
Sa che non sono Harry?> chiese sbigottito dopo aver superato il
principio di ustione e aver schizzato in parte l' uniforme .I suoi
occhi erano ora riflessi in quelli di Silente.
<Harry
non mi ha mai chiamato “ signor preside” , non
perderebbe mai l'
occasione di ingozzarsi con il signor Weasley e non si sarebbe mai
permesso di interrompere il mio pranzo ...Nonostante io lo consideri
per me importante come un figlio e gli riservi lo stesso affetto e
posto nel mio cuore > distolse lo sguardo da Chris mentre
parlava,
portando gli occhi chiari sulle fiamme che scoppiettavano nel camino.
Christopher
degluttì e appoggiò la tazza sul piattino,
passò le mani
nervosamente sulle ginocchia e cominciò a parlare.
Sipiegò
, come precedentemente aveva fatto sul treno a Ron e Hermione , chi
era e come fosse arrivato li ( o meglio come NON sapesse della
maniera in cui era arrivato li ) e osservò Silente
sorseggiare il
contenuto della sua tazza e tenere gli occhi chiari ora così
distanti dai suoi , sul caminetto e sulle fiamme che ci danzavano
dentro , riflesse ora con distacco sulle lenti dei suoi occhiali a
mezzaluna. Descrisse chi era, dove viveva , cosa faceva...Aggiungendo
anche qualche dettaglio , non imbarazzante , di quelli che Hermione
era riuscita a sapere dopo avergli scandagliato il cervello . L'
atmosfera lo aiutava molto a parlare quindi si sentì
rilassato e
spinto a raccontare anche...Più del dovuto.
<
Quindi tu conosci il futuro eh?> domandò eloquente il
mago all'
attore
<In
un certo senso...> si espresse Chris; < Humm...Ma adesso
hai
alterato le cose portandomi qua > osservò sempre ad
alta voce l'
uomo, facendo sbiancare Chris. < Si-signore > ammise con
dispiacere il ragazzo...Voleva solo tornare a casa .
<Sai
che scoppierà una guerra vero?> il tono di Silente
era tornato
marmoreo ma , i suoi occhi , erano tornati a cercare quelli di
Christopher < E che Harry è fondamentale vero? Non
devo certo
spiegarti il perchè immagino> Chris non
riuscì ad aprire la
bocca per formulare alcunchè.
Il
preside si accontentò del suo silenzio, chiuse gli occhi un
istante
e li riaprì sul ragazzo dopo aver respirato profondamente
< Ecco
cosa faremo> sentenziò solenne < Tu non dirai
ad altri ciò
che hai detto a me e ai compagni di Harry > la bocca di Chris si
schiuse per formulare un timido “si” che rimase
afono perchè
Silente ricominciò a parlare < per tutti tu sarai
Harry , il suo
aspetto già lo possiedi, non dovrebbe essere difficile
ma...Con
me...Farai in modo di far finire tutto questo . Io mi
impegnerò a
portarti a casa il prima possibile e tu seguirai il corso della
storia senza alterarne gli eventi...Chiaramente nei limiti delle tue
capacità ragazzo>.
Stava
per svenire, se lo sentiva , sarebbe svenuto li e si sarebbe
svegliato nell' infermeria della scuola. Non poteva essere
così...Non
avrebbe vissuto la parte di Harry Potter!
<Io...Io
non sono un eroe> sussurrò atterrito mentre ancora i
suoi occhi
erano persi in quelli del preside. Il cuore di Silente si stava
contorcendo , non solo aveva visto crescere un ragazzo destinato a
morire , facendo ogni cosa fosse in suo potere per regalargli momenti
felici prima della sua prematura ed inevitabile morte, ma ora stava
guardando negli occhi un altro ragazzo...Che sapeva tutto e che
sarebbe stato probabilmente costretto a fare la stessa fine di Harry,
senza alcuna colpa. Non avrebbe retto il peso, se lo sentiva.
<
Non sei da solo> gli venne dal cuore ; il ragazzo
sembrò
riprendersi riacquistando una certa vitalità nello sguardo
che si
inumidì appena , e forse anche il suo gli fece eco <
io sarò
sempre qua , fino alla fine di questa battaglia> sorrise...Ci
vedeva così tanto di Harry nonostante non si assomigliassero
<
non devi essere come lui...Devi solo aiutarci a riportarlo
indietro>.
Era
felice? Era triste? Sicuramente era confuso. Una piccola lacrima gli
rigò la guancia. Era sicuramente commosso. Così
poche ore , così
tante sorprese e shock...Forse aveva davvero avuto bisogno di quel
momento.
Silente
si alzò lentamente dalla poltrona e Chris rimase seduto ad
osservarlo ora muovere un paio di passi per la stanza <
Professore?> richiamò la sua attenzione quando l'
uomo si
avvicinò al camino < Si ?> fece semplicemente
eco di risposta
l' altro <...Sarò costretto a partecipare al
Torneo> annunciò
lentamente.
Silente
aggrottò la fronte poi la pelle si distese
nuovamente...Certo, Tom
non si sarebbe lasciato sfuggire l' occasione di uccidere il
ragazzo...E il Torneo Tre Maghi sarebbe stata un ottima
occasione...Il limite d' età minima che avrebbe annunciato
non
sarebbe stato un problema per lui, avrebbe trovato un modo per
arrivare a lui e per far uscire il nome di Harry dalla coppa <
Ti
aiuteremo...> rispose cercando di risultare rassicurante
<
Voldemort non arriverà né a te né a
Harry...Hai la mia parola >
e su questo ci poteva scommettere la barba. Aveva già ucciso
troppe
persone, sarebbe dovuto passare sul suo cadavere per riuscire ad
arrivare a colpire Harry o Chris; ma sentiva che sarebbe successo
nella maniera più letterale immaginabile prima o poi ; ma
era
comunque Albus
Percival Wulfric Brian Silente
! E la pellaccia l' avrebbe venduta a carissimo prezzo. Un
sorrisetto gli distese le rughe < Sarebbe poco saggio chiederti
come ci arriverà il nome nel Calice ?> era
più una riflessione
ad alta voce più che una vera domanda...E non si
aspettò certamente
una risposta così immediata.
<Malocchio...>
Oh
cavolo! Oh cavolo lo aveva detto! Dannati quizzoni di natale sui
libri della saga! Ormai era abituato a rispondere ad istinto! Che
aveva combinato!? Gli aveva appena fatto un monologo di più
di venti
minuti sulla storia di non alterare il presente storico del libro!
Era ufficialmente una testa di cazzo.
<Malocchio?>
ripetè Silente. Ma certo , il ragazzo doveva sapere della
sostituzione ( per l' ennesimo anno ) di professore per la cattedra
di difesa contro le arti oscure .
Una
grossa testa di cazzo < Si...Il biglietto...Lo
metterà Barthy
Crouch Jr nel calice...Ha bevuto la pozione polisucco...Non
è
Moody...Lui è… In un baule > stava
respirando? Aveva appena
rivelato ciò che non doveva rivelare...Però
cavolo! Se poteva
evitare di finire contro un drago , nel Lago Nero e ,in fine, in un
cimitero il suo subconscio era riuscito a fargli sputare il rospo
più
o meno per cercare di salvarsi la vita. Silente era spiazzato : occhi
spalancati e bocca semi aperta. Aveva appena fatto venire un ictus al
preside di Hogwarts < Il figlio di Barthy è vivo? E
ora è
qua...E ha messo Alastor in un baule? > fece un rapido riassunto
il preside.
<
A farla breve...Si> concluse il soprano avvampando brutalmente.
Silente
rimase di sale. Ci vollero parecchi istanti prima che tornasse verso
la sedia < Mi siederò e mangerò un
dolcetto> sentenziò
mentre ancora teneva gli occhi sgranati.
I
dolcetti che prese furono ben 4 in realtà e, nel tempo che
passò
tra una lenta masticata ed un altra, Chris rimase in totale
silenzio...Ormai erano spariti dalla sala grande da quasi quaranta
minuti.
Silente
sospirò prima di degluttire l' ultimo dolce e
parlò al ragazzo <
Il piano non cambia Christopher . Tu comportati come ti ho detto e
andrà tutto bene...Io penserò al resto >
concluse sicuro. Non
sorrideva.
Possibile
che avesse già un piano? D'accordo , era il professor
Silente ...Ma
andiamo!
Aveva
un piano, era rischioso, ma quale dei suoi piani non lo era. Non era
un momento felice ma , in quel momento , era sicuro di poter
risolvere la questione. Tom non avrebbe vinto , non quella volta!
<
Ora sarebbe il momento di tornare alla sala grande...E introdurre il
Calice...Almeno sapremo con certezza chi sarà il campione di
Hogwarts, vero signor Colfer?> il tono di Silente diede spazio
ad
una piccola risata amara, che entrambi , consumarono in fretta prima
di alzarsi e lasciare la Stanza delle Necessità ,
appesantiti nello
spirito.
*sono
lokum, dolcetti turchi...Ci sono andata matta per quei dolcetti
ultimamente ^^ http://www.peperosso.info/media/blogs/new/lokum.jpg
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Capitolo 5 *** Da questo momento il torneo tre maghi č iniziato ***
Il
peso pressante delle parole confidate si aggravava ad ogni passo
mentre , Chris e Silente , avanzavano nuovamente verso la sala
grande. Il silenzio era talmente denso tra le due figure da potersi
tagliare con il coltello: entrambi camminavano con la testa alta e le
spalle basse, un po' rassegnati chi alla preoccupazione chi alla
paura . Quest' ultimo , Chris , tentava di mantenere almeno una
tranquillità di facciata convincente mentre , il preside ,
era
tornato ad avere la stessa imperscrutabilità di un gargoyle.
Le
porte spalancate li accolsero assieme ad una miriade di paia di occhi
curiosi ed un improvviso scemare del brusio interno alla sala. Albus
si limitò a procedere dritto mentre il soprano
deviò il percorso
verso il tavolo dei Grifondoro.
Sedersi
con 300 chili (immaginari) aggiunti sullo stomaco fu arduo, per uno
che era sempre stato così scrupolosamente attento a rimanere
nel
proprio peso forma. Lentamente si posizionò tra Ron ed
Hermione che
lo fissarono con insistenza per una manciata di istanti prima di
subissarlo di domande...La prima che riuscì a conquistare la
sua
attenzione fu chiaramente Hermione :
<Allora?
Che ha detto ? Sei pallido...> non era apprensiva, anzi
risultò
incalzante e in tensione.
Chris
riuscì a rispondere lentamente per merito di qualche
miracolo...O
forse grazie allo sguardo di Ron che sosteneva quello della ragazza
con energia:
<...Niente...>
l' attore fissava il piatto vuoto davanti a se. Hermione
provò a
riaprire bocca ma fu interrotta da Chris stesso che , mentre lei
stava prendendo rumorosamente un respiro con l' intenzione di
controbattere , si inserì nuovamente < ...Vi
racconterò in sala
comune poi...Questa notte...Da soli.> la frase venne spezzata in
tre parti distinte, soffiate a bassa voce verso i due , che furono
costretti ad avvicinare i volti a quelli dell' americano .
Usò un
tono sicuro e calmo ( il più calmo possibile insomma)
< qui non è
il caso.> concluse. Palleggiava lo sguardo tra i due Grifondoro
.
La sensazione di “ sentirsi un alieno” era
notevolmente aumentata
da dopo che era tornato al tavolo ...Nessuno aveva mai alterato la
tradizione o , tantomeno , disturbato il preside in quella maniera.
Ora si sentiva veramente osservato.
Gazza
, aiutato da quattro robusti uomini del Ministero, fece il suoi
ingresso trasportando il grande contenitore intarsiato in oro e legno
che era la custodia del Calice di Fuoco.
Gli
occhi di tutti , che prima erano più o meno concentrati tra
il
tavolo dei Grifondoro, i nuovi arrivati , ed il tavolo dei professori
, si spostarono lentamente verso le quattro figure seguite a ruota da
una trotterellante Mrs Purr...In tutta la sua somma spelacchiatezza.
Il
preside aveva appena raggiunto il suo “pulpito” e ,
ostentando un
perfetto sorriso di facciata , si accingeva a fare il discorso che si
era preparato ( in parte ) ma che gli sarebbe stato rovinato da tutti
quei mali pensieri: si lo ammetteva, a volte adorava prepararsi i
discorsi e si malediva quando, in occasioni in cui era
particolarmente inspirato , non riusciva a segnarsi le battute ad
effetto che gli venivano spontanee per poterle un giorno riciclare.
<Studenti
, la vostra attenzione per favore >
Voce
impostata e solenne, altero e tronfio in tutta la sua figura, ecco
come appariva il preside di Hogwarts <vorrei dire poche parole :
eterna gloria , ecco ciò che attende lo studente che
vincerà il
torneo tre maghi , ma per ottenere tutto questo , lo studente
dovrà
superare 3 prove , 3 prove estremamente pericolose in vero >
sperava almeno che nessuno , a parte Chris , avrebbe rischiato di
perdere la pellaccia, se già prima non era del tutto
tranquillo all'
idea di ospitare il torneo , ora non lo era proprio per niente.
I
gemelli , al tavolo dei Grifondoro, si scambiarono un occhiata d'
intesa mentre, Ron, Ginny , Neville e tutti gli altri rimanevano
appesi alle parole di Albus con la più totale
attenzione...Solo
Hermione sembrava distratta da pensieri molesti...Voleva solo sapere
cosa stava succedendo...Quanto avrebbe desiderato che Harry fosse li
con loro ; istintivamente posò lo sguardo su Chris che, per
un
istante si voltò verso di lei , in tempo per cogliere un
occhiata
malinconica da parte della ragazza castana che si affrettò a
riportare l' attenzione altrove, come tutti gli altri.
<per
questo motivo , il ministero ha decretato una nuova regola. Per
spiegarcela è quì presente il capo del
Dipartimento di
"Applicazione delle Leggi magiche" , Bartemius Crouch .>
Gli
studenti avrebbero linciato Barty , lo sapeva , ma lui aveva una
reputazione da mantenere! Quella del preside più tosto e
figo di
tutti i tempi. E poi detestava essere portavoce di brutte notizie.
Bartemius
Crouch...Lo conosceva da così tanto tempo, ma le parole di
Chris gli
rimbombavano in testa ora, e non poteva fare a meno di remuginarci
sopra mentre l' uomo ossuto e dai capelli unticci avanzava tremolando
accanto a lui per prendere parola...Barty :
'Cos'è
successo amico mio? Chi è morto ad Azkaban se quel mostro di
tuo
figlio è a piede libero...Voldemort lo farà
entrare ad Hogwarts e
tu , con il ministero , dovresti solo proteggere i miei ragazzi ed
impedire che scopra di Harry...'
Il
volto del preside tornò siliceo. Come si erano impegnati
tutti per
trasgredire a quella legge del ministero...Il pensiero gli
strappò
un piccolo sorriso amaro.
SHA-ZAM!...
Un tuono.
Il
soffitto incantato plasmò dense nuvole scure e tutti (
incluso il
soprano) trasalirono.
Rombo
di tuoni, lampi e pioggia inconsistente cominciarono a deformale la
consueta volta stellata. Piccoli gridolini si alzarono dagli studenti
e dal tavolo dei professori ( tutta colpa di Vitious e della Cuman,
naturalmente) e gli occhi di tutti i presenti , ormai puntati verso
l' alto, poterono cogliere l' inquietante modifica-meteo della volta
a botte in pietra della sala.
Silente
alzò un sopracciglio...Sapeva molto bene che quella era una
reazione
di avvertimento. Un po' come molti altri dispositivi di difesa del
castello, quello tuttavia funzionava solo come campanello d' allarme
, una specie di sirena" anti-intruso ".
Ruotò
il capo d' istinto, così Albus fu il primo a notare una
bacchetta
che , puntata verso il temporale , si preparava a lanciare un
incantesimo.
Non
si mosse di un millimetro, al contrario distese i muscoli del viso e
rimase a guardare ,quello che sembrava in tutto e per tutto Alastor
Moody , avanzare e placare l' incantesimo. Doveva essere entrato da
uno dei trabocchetti che dall' esterno accedono alla sala...Un
trucchetto dozzinale.
Un
lampo rosso di magia, partì dalla bacchetta e raggiunse le
nuvole
che , quasi immediatamente, si diradarono , facendo tornare il cielo
sereno e pieno di stelle lucenti.
<Per
la miseria , è Malocchio Moody!> Esplose Ron con
sorpresa e
ammirazione dopo un paio di istanti mentre il basso uomo si muoveva
di qualche passo all' interno della Sala Grande. Non era un segreto
che sia lui che il vero Harry desiderassero diventare auror da
grandi. Il rosso palleggando lo sguardo tra
“Alastor” e Chris ,
continuò a parlare sorridendo dando così aria ai
suoi pensieri :
<Che
ci fa qui?> era piacevolmente sorpreso. Chris ed Hermione
sospirarono voltandosi all' unisono verso il ragazzo , fu lei a
parlare < Ragiona , sarà il nuovo insegnante di DCAO,
no?>
Chris
aprì gli occhi,l' utlima parte del discorso non l' aveva
proprio
afferrata <Come?> chiese d' istinto; non c'era niente,
NIENTE ,
che non conoscesse di quel libro
<
Difesa Contro le Arti Oscure > ripetè lei , dopo
essersi voltata
verso l' americano, calcando ogni lettera contemplata nella sigla
<
Non so chi sia messo peggio tra te e Ron, davvero , cominci a
preoccuparmi...> Boffonchiò con un mezzo sorriso ,
ricambiato da
Chris subito dopo la battuta e non apprezzato dal povero Ron che ,
incrociando le braccia al petto, si perse in più di un
brontolio
sommesso.
Dean
Thomas spezzò il momento proprio quando Hermione e Chris
stavano per
scoppiare a ridere
<Dicono
che di questi tempi sia più svitato di un
tappo...>esternò e l'
attore non potè fare a meno di soffiare un < Ma non
mi dire...>
appena udibile nel frastuono generale creato dai presenti che si
ricomponevano.
Silente
si sforzò di sembrare naturale, senza troppa fatica in vero
<
Aaaaaaaaah! Alastor !> Proruppe in tono caldo e affettuoso
<
Caro vecchio amico , grazie di essere venuto> si scambiarono un
rapido abbraccio , lui e l' uomo praticamente senza naso , per poi
separarsi:
<...Questo
stupido soffitto> boffonchiò il finto Moody.
Era
come Chris lo aveva immaginato...Molto più brutto che nei
film
dedicati alla saga:
La
gamba di legno intarsiata che finiva in una modellata zampa di leone,
il viso graffiato e “portato via” da un incantesimo
esplosivo e
il grandissimo occhio blu elettrico che ora, era puntato esattamente
su di lui. Degluttì appena .
Moody
si avviò barcollando verso il posto libero al tavolo dei
professori
e , con un gesto che probabilmente solo in pochi colsero , estrasse
dalla tasca interna della giacca una fiaschetta da rhum e si
versò
buona parte del contenuto in bocca , seguì uno strozzato
singhiozzo
e poi silenzio. Il “ professore”
incrociò le braccia al petto e
con l' occhio buono cominciò a seguire il discorso di Barty,
mentre
quello magico cominciò a roteare come al solito in tutte le
direzioni.
L'
omino ossuto e dagli occhietti piccoli aspettò il silenzio
prima di
parlare...Si aspettava già una cattiva reazione da quel suo
pubblico
di ragazzini curiosi quindi inspirò profondamente e chiuse
gli
occhi. Parlò come se recitasse una noiosissima nenia che era
stato
costretto a ripetere un centinaio di volte ma, in realtà ,
stava
solo cercando di rallentare gli schiamazzi visto che , la sala ,
aveva appena riacquistato la calma.
<Dopo
lunga riflessione il ministero ha concluso che , per ragioni di
sicurezza , a nessun studente al di sotto dei diciassette anni ,
quindi frequentante l' ultimo anno , dev'essere concesso di proporsi
per
la selezione per il torneo tre maghi, questa è una mozione
definitiva.>
...Già a
metà di quella piccolissima frase si erano cominciati a
levare i
primi ululati di disapprovazione e i fischi. La McGranitt, Piton
,Vitious e la Sprite , i professori a capo delle quattro case,
cominciarono a scandagliare i loro rispettivi tavoli con sguardi
gelidi, pronti a scattare...Ma furono battuti dal preside.
Silente
sospirò < Perdonali Barty...> Ormai era l'
abitudine scusarsi
e, trovata la faccia più severa che aveva tra quelle in suo
repertorio soverchiò il silenzio con un ruggito potente
<SILENZIO!>.
Fu
come se avesse gettato un incantesimo sugli studenti che , stupefatti
e un po' terrorizzati chiusero all' unisono le bocche come tanti
pesci. Chiuse gli occhi . Era già stanco, voleva solo salire
nel suo
ufficio, dare da mangiare a Fanny e poi andare a coricarsi...Era solo
il primo giorno di scuola e già era stato caricato di tutti
quei
pensieri, in fondo voleva solo andare a dormire. Forse cominciava ad
essere troppo vecchio.
Alzò
la bacchetta verso la custodia in legno e oro del calice che ,
appoggiata alla gradinata, sbucava appena oltre il leggio in pietra .
Quella si aprì dissolvendosi , come fosse fatta di sabbia
dorata ,
senza lasciare residui sul pavimento della Sala Grande.
<Il
calice di fuoco> la sua voce scivolò solenne fuori
dalle sue
labbra, udibile per tutti.
<chiunque
desideri proporsi per il torneo
deve
solo scrivere il suo nome su un pezzo di pergamena
e
gettarlo tra le fiamme prima di giovedì sera a quest'ora
non
fatelo con tanta leggerezza
chi
verrà scelto non potrà tornare indietro >
Il preside trattenne
enfaticamente un respiro portando gli occhi su quel giovane che in
tutto appariva Harry, e gli donò uno sguardo denso di
preoccupazione
<
da questo momento il torneo tre maghi è iniziato>
Chris
chiuse gli occhi.
Eccomi
quà ^^ , avevo detto che avrei postato presto , riconosco
che questo è un capitolo di passaggio ( lo avevo
già menzionato ) ma quello che editerò tra breve
"cambierà musica"...Un po' in tutti i sensi ;)...
|
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Capitolo 6 *** 5- Canzoni e facce note ***
Come
già scritto chiedo perdono per il ritardo ^^ oggi posto
questo capitolo e entro domani metterò anche l' altro (
è finito in realtà ma non mi convince , questa
notte farò una revisione e un po' di taglia e cuci...Vediamo
che esce ) grazie per chi mi legge e apprezza tanto da commentare *^* .
Spero sia più leggibile dei precedenti . Buona lettura
Dopo una penosa performance sulle scale ( già , proprio
quelle a cui piace cambiare ) Chris si trovava , finalmente , davanti
al ritratto della Signora Grassa che , da decenni, custodiva l' accesso
alla torre dei Grifondoro. Ogni sua energia era impiegata a
visualizzare l' immagine mentale del suo letto , a casa sua , in
America e ,sia Ron che Hermione, non sembravano avere idee
molto diverse dalle sue per la testa.
<Parola d' ordine?> chiese con garbo la donna paffuta
ritratta in abiti antichi, stile venere romana.
Chris guardò Ron che, in quel momento , stava fissando
Hermione. Lei non si sprecò nemmeno a voltarsi per guardare
in faccia quei due, il primo non poteva certo saperla e il secondo era
da cinque anni che se la dimenticava , la stupida parola d' ordine.
<Guazzabuglio...> recitò con indignazione in
un sonoro sbuffo: come si poteva essere così impediti ?
Certo, Chris non aveva colpa, ma Ron...Lui non aveva scusanti!
< Ecco qual'era! L' avevo scordato!> Esclamò
Ron come se avesse ricordato un difficilissimo incantesimo in latino
< Ma non mi dire...> gli fece il verso ironica Hermione
mentre entrava dando la schiena ai due ragazzi ( che quindi non
poterono cogliere il sorriso divertito che ora sfoggiava letteralmente
alle spalle del rosso ); Ron sbuffò sommessamente e poi ,
tutti e tre , si trovarono a ridere flebilmente, troppo stanchi: chi
per ridere sul serio e chi per prendersela sul serio.
L' interno della torre era accogliente : muri in pietra con grandi
arazzi rosso/dorati che pendevano da tutte le parti , divani e poltrone
in pelle situati davanti ad un grande camino in marmo scuro decorato e
varie insegne e trofei sparsi un po' dappertutto. Separata da quella
che il soprano identificò come l' area relax, c'erano
diversi scrittoi per quella che doveva essere l' area studio della
torre. L' illuminazione era calda , data dalle fiammelle delle candele,
dal fuoco del camino , dalle finestre e dalla luce magica che ( visto
che ormai era sera ) aiutava a rendere migliore la vista. I
“primini” , ancora incantati dal prefetto che li
aveva accompagnati , stavano poco più a vanti rispetto a
loro, abbagliati da tutto quello che per loro era così
nuovo...Nonostante tutto Chris non aveva l' energia giusta per potersi
godere anche lui quel momento e si rivolse ai suoi compagni:
<...Proporrei di vederci quaggiù, questa notte,
quando tutti gli altri Grifondoro si saranno messi a dormire...Ora non
ho proprio le forze per raccontarvi che ci siamo detti, ed è
stata una giornata impegnativa per tutti e tre...>
Nonostante sia Hermione che Ron, che Chris stesso (in
realtà) reputassero quella una decisione stupida ,
concordarono stancamente con un debole cenno del capo e si avviarono su
per la scala a chiocciola... Avevano troppe poche energie per
affrontare un vero discorso, e fare un pisolino prima di tutto sembrava
più necessario che intelligente. Arrivati al primo
pianerottolo si separarono con un flebile borbottio da parte di
Hermione , che continuò su per la scala a chiocciola diretta
al dormitorio delle ragazze .
I ragazzi entrarono , molti Grifondoro del loro anno si stavano
sistemando su alcuni letti a baldacchino ( a una piazza e mezza )
vicino alle finestre che davano la vista su Lago Nero , e
istintivamente gli occhi azzurri di Chris si andarono a posare sui vari
bauli accanto alle testiere di ogni letto. Cominciò
mentalmente a passare in rassegna le iniziali, più per
stanchezza che per curiosità, come si fa con le targhette di
metallo sotto le cornici dei quadri nei musei quando non ci si ricorda
il titolo:
“N.L. ... Neville … D.C. … Dennis
Creevey … C.C. … COME!?!?”
sgranò gli occhi quando si sorprese a riconoscere quella
sigla... Si avvicinò al letto cui era stato poggiato accanto
il baule. Non sentiva più la presenza di Ron accanto a se e
, da come avanzava incerto , sembrava fosse attirato da una magia
spettrale. Il celo azzurro che era intrappolato nei suoi occhi
sembrò essere momentaneamente scosso da un tifone . Schiuse
le labbra mentre si chinava ad osservare meglio i dettagli di quell'
oggetto . Era un baule talmente comune che avrebbe potuto contenere sia
vestiti che fuochi d' artificio , fatto di pelle scura e con una
rinforzatura interna che lo teneva rigido e solido , due cinghie di
cuoio più scuro che lo stringevano trattenute ciascuna da
una fibbia di rame...E quel cartellino maledetto , stile
aeroporto , attaccato sul davanti con quell' unica sigla. Le
sue mani lo stavano già aprendo prima di sentire
la voce di Colin squittire ansioso dietro di lui:
<Che fai Harry?> il tono talmente innocente da tradire un
età minore rispetto a quello di tutti i presenti tra quei
letti . Chris si voltò di scatto , come destatosi da un
sogno , e con una rapida occhiata lo riconobbe, il ragazzino salvato
dal basilisco grazie alla sua noiosissima abitudine di scattare foto
come una macchinetta … E poi aveva una Canon al collo...
Era stato un completo idiota. Serrò gli occhi e si diede un
sonoro schiaffo mentale, come diavolo poteva pensare che quel baule
fosse suo? “Andiamo Colfer ! Va bene che succedono cose
strane qua , ma non è il caso di diventare completamente
pazzi se vuoi superare almeno il capitolo 20 con tutti gli arti
attaccati al corpo “. Deglutì poi , recitando (
che in fondo era il suo mestiere ) dissimulò il disagio di
chi si trova con le mani nella farina con un sagace sorriso :
<Niente Colin, mi sembrava di aver visto qualcosa...Ma invece
non era niente, credo di dover fare un altro controllo dall' oculista,
questi occhiali non bastano più> l' indice destro
puntò ad indicarsi teatralmente il naso. Colin sorrise e si
lanciò , di pancia , tra i morbidi cuscini del SUO letto.
Chris si allontanò...Un po' scosso ma deciso a non darlo a
vedere a nessuno. Gli occhi vagarono ancora sui letti finchè
, due bauli uno sull' altro , non lo attirarono particolarmente :
scassati , pieni di figurine di cioccorane incollate sopra , con tracce
di unto e di bruciature e addirittura qualche toppa... E le iniziali
che sopra erano ricamate lo fecero sorridere di cuore :
R.B.W. quello in alto H.J.P. quello in basso; quei due bauli
che sembravano essere stati risputati dalla piovra gigante potevano
essere solo i loro. Sospirò e affiancò Ron che ,
in quel momento , li stava separando ( spostando il suo per liberare
quello sottostante ) per cominciare a frugarci dentro alla ricerca di
qualcosa.
Trovò libri e vestiti ammassati in maniera molto
più che disordinata e , dopo aver reinventato gli spazi e
dato un senso a quel groviglio informe di oggetti ed indumenti , si
decise ad infilarsi il pigiama meno brutto dei tre proposti dal baule
di Harry , e a infilarsi sotto le coperte. Il sonno arrivò
come una mattonata dietro la nuca.
Camminava a piedi nudi su un
prato con l' erba tagliata all' inglese...
...Nell' aria si
spargeva un tenue odore di viole e margherite...
...Darren
,accanto a lui , lo affiancava stringendogli la mano destra...
...Si sorridevano...
...Il cielo era azzurro
e si potevano sentire gli uccelli cantare...
...Incantevole ,
incantevole davvero... Come mai aveva così voglia di
sporgersi e baciarlo?
I ricci di lui mossi dal
vento ed il sole ad illuminare i suoi occhi color miele stavano
influenzando i suoi desideri? O forse era quel puro sorriso che vedeva
increspare le labbra di Darren e che era sicuro di stare riflettendo
con le proprie labbra?
Un solo bacio...L'
avevano fatto tante volte sul set...E in fondo non era quello che la
gente sperava da loro?
Schiuse le labbra e si
sporse verso il suo visto, l' altro lo imitò ...Ma appena
furono abbastanza vicini un lampo di luce verde attraversò
gli occhi del moro, facendoli luccicare in maniera sinistra ed oscura.
Darren cadde a terra con
gli occhi sbarrati , ora di un verde acceso.
Un urlo , un urlo
terribile attraversò la mente di Chris
HARRYYYYYYYYYYYY........
Chris si svegliò di soprassalto , sudato , e con una
lancinante fitta alla fronte. Ecco come si sentiva Harry Potter ; non
lo invidiava. Gli ci vollero parecchi secondi per rendersi conto che
Ronald era sopra di lui , a cavalcioni , che lo riempiva di schiaffi :
< R-Ron! > Sbottò alterato prima di allungare
entrambe le mani verso il petto del ragazzo con i capelli rossi e
dargli una forte spinta . Ron , colto di totale sorpresa , perse l'
equilibrio e , ricadendo sul materasso a pochi centimetri dai piedi di
Chris , atterrò poco elegantemente sulle chiappe.
< Tutto ok? > chiese quello prima che Chris lo potesse
prendere in contropiede come al solito , non sembrava affatto turbato o
risentito. Non era sconvolto , con tutte le volte che era successo con
il vero Harry aveva perso il conto dei suoi atterraggi sul pavimento ,
questa volta in realtà gli era andata bene.
Chris ansimava ancora, ma si sforzò di annuire < Ho
solo avuto un incubo > disse portandosi l' indice e il medio
della mano destra a coprire la porzione di fronte che bruciava. Ron
annuì...Proprio come Harry , pensò , quel ragazzo
se aveva un problema faceva di tutto per chiudersi in se stesso...Forse
non era capitato li proprio per caso, si disse.
< Scendiamo, Hermione ci avrà di sicuro
anticipati...> Boffonchiò il rosso al castano prima
di rotolare , in silenzio , giù dal letto del nuovo amico.
Chris si limitò a seguirlo a ruota.
Scesero le scale in silenzio e trovarono, seduta su un divanetto
cremisi davanti ad un camino spento , la ragazza dai capelli ribelli :
indosso una
camicia da notte color lavanda coperta da una gigantesca felpa da uomo
color vinaccia senza cerniera, acciambellato sulle sue gambe il
rossissimo
Grattastinchi.
Mentre lo accarezzava lentamente ricordava un po' un boss della
malavita uscito da uno dei primi film di 007 .
< Siete in ritardo...> soffiò tradendo
stanchezza e sonnolenza; Ron increspò le labbra e
donò all' americano uno sguardo d' intesa che poteva solo
voler dire “ te lo avevo detto! “
Si sedettero accanto a lei sul divano e , in pochi istanti, i due
cominciarono a pendere dalle labbra di Chris.
<Silente ha un piano...> riassunse l' americano dopo aver
precedentemente semplificato e raccontato la visita alla Stanza delle
Necessità con il preside < ma non me ne ha ancora
messo al corrente...E' scontato che io vi ricordi che tutto questo deve
rimanere tra noi , vero?> il suo tono era tranquillo, ma si era
appena ricordato di aver cominciato a parlare di fatti di vitale
importanza con due quattordicenni...Che , di tutta risposta lo
guardarono con glaciale sufficienza < Chris, sai per caso chi
è il mio migliore amico?> lo imbeccò Ron
ironico con il tono di chi sta per chiederti se hai abbastanza neuroni
in zucca per fare la sinapsi . Si era scontato, ma la sicurezza non
è mai troppa, giusto?
<Temo che sarà troppo pericoloso per voi e che
includerà solo me , nel piano> riprese praticamente
ignorando il grifondoro < anticiperemo probabilmente i tempi del
libro...E rischieremmo di rovinare tutta la storia includendo
altri...> “personaggi”. Voleva proprio dire
quella parola .
Le parole di Chris gli stavano spezzando il cuore , Ron non
poteva crederci ...Quel ragazzo passava dall' essergli simpatico allo
stargli decisamente sulle palle con una rapidità
impressionante.
Hermione deglutì rumorosamente, cacciando il magone in fondo
alla gola, da dove cercava prepotentemente di risalire.
<...Altre persone> si affrettò a concludere
mentre osservava i loro occhi acquosi
<...Mi capite vero?> il tono calmo come quello di un
padre che cerca di far capire a suo figlio che non può
chiedere a Babbo Natale un razzo per partire per Marte. Lo avrebbero
odiato? Era prevedibile , ma sperava davvero che avrebbero capito.
< Si , ma io e Ron non staremo certo qui con le mani in mano ad
aspettare che il mondo si sgretoli sotto i nostri piedi ! E se fallisci
?> non metteva certo in dubbio le qualità di Silente.
Ma quel “bamboccio” ( eh si , alla fine era proprio
un bamboccio ) non era neanche un mago! E ora era nel corpo di
Harry(freakin)Potter ; non di un mago qualunque. Poteva sparile quello
che lui chiamava “ il loro piano di esistenza “
anche in quel preciso istante. No , Oh , no ! Hermione Jean Granger non
sarebbe rimasta li a fare niente, si sarebbe rimboccata le maniche e
avrebbe messo in riga quel babbano-nerd-invasore di mondi.
Gonfiò il petto acerbo di forme e puntò il mento
, minacciosamente , verso il soffitto.
“ e se fallisci ? “ Ostentava una sicurezza che
nella voce era totalmente assente.
Paradossalmente era la prima volta che quel pensiero attraversava come
un fulmine a ciel sereno la materia grigia di Chris.
Era stato sicuro , nonostante tutto , che sarebbe riuscito nell'
impresa , o USCITO dall' impresa con Silente, Ron e Hermione dalla sua
parte per aiutarlo ...Ma forse non sarebbe bastato. Sbiancò.
<Non lo so...>
La Sala Grande era piena di ragazzi intenti a ruminare le loro
rispettive colazioni davanti ai rispettivi piatti , seduti nei
rispettivi tavoli della loro rispettiva casa. Il soffitto era molto
più calmo rispetto alla sera precedente ma alcune nuvole
nere e “ dense di pioggia “ aleggiavano pigramente
sulle teste degli studenti semi addormentati. Mentre Chris , Ron e
Hermione studiavano i nuovi orari scolastici addentando qualche fetta
di pane imburrato ( i ragazzini ) e un po' di cereali in una tazza di
latte scremato ( l' attore ) , a qualche sedia di distanza da loro ,
Fred, George e Lee Jordan (il famosissimo commentatore delle partite di
quidditch nonché cavia umana e migliore amico dei gemelli )
discutevano i metodi magici per invecchiarsi e riuscire a essere
ammessi di straforo al Torneo Tremaghi...
Chris faceva qualsiasi cosa per cercare di concentrarsi sulla pergamena
tenuta tra le mani di Hermione e sui suoi cavolo di fiocchi di mais
mentre Ron , con un po' troppo entusiasmo , dava corda ai tre ragazzi
del sesto anno , urlando a squarciagola e cercando di vanificare ogni
suo sforzo.
<Dei geni ! I miei fratelli sono due indiscussi geni ! Ma come
ci siete riusciti?> Chris sospirò cupamente <
Shhhht ! > lo ammonirono in coro i tre studenti più
grandi. I gemelli proseguirono
parlando in sincrono come uno stereo rotto < Zitto Ron ! Ci
farai beccare !>. Lee rise di gusto ,mentre Ron assumeva un
espressione mortificata < Comunque voglio essere il primo a
provarla ...> proferì il commentatore con un filo d'
incertezza: dopo i primi test di pasticche vomitose e torrone
sanguinolento era diventato molto più cauto nel seguire le
prodezze magico-chimiche dei due. < Sisi, dobbiamo limare
qualche difettuccio e poi, la pozione invecchiante sarà :
pronta , consubile e soprattutto > cominciò a
rassicurarlo Fred che venne subito dopo raggiunto George che
terminando la frase insieme a lui < innocua !>
con aria orgogliosa. George aggiunse < Vedrai ,amico, questa
volta Madama Chips non la vedrai nemmeno di striscio
>. Lee sospirò poco convinto <
Speriamo...> boffonchiò, gli atri
Grifondoro seduti attorno risero...Meno Hermione e Chris.
Lei non stava minimamente ascoltando i ragazzi , stava pensando ai suoi
corsi...Forse doveva aiutare Chris:
<Oggi non è male... siamo fuori tutta la
mattina>
disse Hermione destando Chris dai suoi pensieri,
nonostante appena svegli i tre si fossero parlati dopo la
semi-discussione della notte precedente tra lui ed Hermione c'era
ancora una sorta di tensione e freddezza latente. Si percepiva dal tono
che l' una rivolgeva all' altro e da come gli occhi azzurri di lui si
posassero a scandagliare con una vena di scetticismo minima le
espressioni di lei. <Erbologia con quelli di
Tassorosso e Cura delle Creature Magiche... accidenti, siamo ancora con
i Serpeverde> sbuffò piano; lei ODIAVA tenere le
lezioni di CCM con quelli di Serpeverde; Draco e i suoi non perdevano
mai occasione per essere più odiosi del solito, un po' come
l' ora di ginnastica per i ragazzi sfigati nelle scuola babbane .
Scrollò le spalle con fastidio e continuò:
<Poi due ore di Divinazione oggi pomeriggio per te e Ron>
Ron si intromise solo in quel momento nella conversazione , sentendosi
interpellato in una frase che combinava il suo nome a quello della
materia della Cooman
<Che?> chiese prima di andare a scorrere con lo sguardo
la pergamena con
l' orario < Oh ! No! > gemette infine. Odiava
Divinazione; soprattutto perchè quella talpa della Cooman
non faceva altro che predire la morte sua e di Harry con una frequenza
a dir poco irritante.
<Avreste dovuto mollarla come ho fatto io> disse Hermione
impaziente, imburrandosi un' altra fetta di pane tostato
<Così fareste qualcosa di sensato come
Aritmanzia> concluse con orgoglio.
Ron espose platealmente la lingua fuori dalle labbra, arricciando il
naso in un espressione di puro disgusto, poi rilassò il viso
e si rivolse direttamente alla ragazza:
<Vedo che hai deciso di mangiare,alla fine> il tono del
rosso era insinuante e vagamente di scherno.
Chris cominciò a palleggiare lo sguardo tra i due <
Perchè? > chiese spontaneamente sentendosi escluso
dalla conversazione. Hermione sbuffò sonoramente prima di
portare la fetta alle labbra e addentarla con aria ostinata.
Ron trattenendo una risatina di scherno si voltò a favore di
Chris e gli spiegò
<Vedi, da dopo la Coppa del Mondo , la signorina ha deciso di
intraprendere una lotta per i diritti degli elfi domestici...Ma visto
che a nessuno di noi fregava un fico secco , per attirare l' attenzione
aveva indetto uno sciopero della fame , visto che qui a scuola gli elfi
domestici cucinano...>
Il C.R.E.P.A. ! Come aveva potuto dimenticarselo ! Un largo sorriso si
formò sulle dolci labbra di Chris. <Ho deciso che ci
sono modi migliori per prendere posizione sui diritti degli elfi
> concluse Hermione altezzosa prima che Ron potesse
“calunniare” il suo movimento attivista
ulteriormente.
<Sì... e poi avevi fame> disse Ron con un
ghigno, ricevendo di rimando un occhiataccia ardente dalla ragazza.
Chris ridacchiò di gusto e poi si affrettò a
parlare per Hermione che , in quel momento , stava masticando in preda
al rimorso < Sappi che sono solidale al
C.R.E.P.A. al 100% da sempre, sai?>
lei deglutì prima di soffiare in sua direzione <
Veramente?> . Il sorriso dell' americano si aprì del
doppio < Ma certo ! Sono un vero sostenitore ! Penso che vengano
sfruttati ingiustamente e
che vengano indottrinati dalla cultura magica a sottostare in una
condizione di semi schiavitù indecente per le loro
capacità intellettuali e la loro esagerata
sensibilità. Non dovrebbero credersi al di sotto di un mago
> concluse con sincerità parlando tranquillo.
Hermione ora era certa, dopo quello che aveva appena detto con tutta
quella spontaneità, sarebbe stata disposta a perdonare a
quel ragazzo qualsiasi cosa. I suoi occhi ora erano brillanti e quasi
commossi < G-grazie > commentò ammirata. Ron
sbuffò < Harry , quanto mi manchi...> appena
udibile. I tre si lasciarono andare ad una risatina amara.
Sopra di loro si udì un improvviso fruscio, e un centinaio
di gufi planarono dalle finestre aperte, carichi della posta del
mattino. Il sole illuminava le piume dei volatili facendo tremare le
ombre della sala . Chris inspirò profondamente l' aria
scozzese nei polmoni , e poi commentò
< Perchè non mi fate fare un bel giro
turistico?> il tono allegro e fresco. In fondo ,
perchè non sfruttare il momento? I ragazzi alzarono
nuovamente la testa dalla pergamena , che erano tornati a consultare ,
per tornare sull' attore con aria sorpresa.
Quella mattina avrebbero avuto solo quattro ore di lezione quindi ne
avevano ben due a disposizione per vagare per i corridoi della scuola.
Chris era estasiato , era tutto come lo aveva immaginato . I bagni , le
aule, i cortili , il ponte sospeso . Fantastico.
< Quindi tu , in pratica , che sai fare? > Chiese Ron
biascicando con la bocca piena di caramelle verso Chris.
< Scrivere è la cosa che mi piace di
più... Anche se adoro cantare e recitare > i ragazzi
passeggiavano con le mani in tasca verso lo spiazzo erboso appena fuori
la struttura del castello , che permetteva di osservare da una certa
distanza , la Foresta proibita e la capanna di Hagrid , da cui si
alzava una sottile striscia di fumo grigio in prossimità del
comignolo.
< Tipo ? > Continuò Hermione < Tipo
cosa? > Chris si voltò a guardarla , rispondendole
sorridendo
< Cosa scrivi? Cosa canti ? Dove hai recitato? > Lei
continuò...Lui
sapeva tutto di loro e loro non sapevano nulla di lui, un po' di
curiosità era sana e legittima.
< Beh, scrivo storie...> generalizzò sentendo
un involontario calore affluire alle sue guance < Canto cover e
recito per la tv e il cinema...Anche se ho lavorato un pochino anche in
teatro > . Ron gli si fece più vicino < Ma
sei...Un attore famoso?> sarebbe stato bello essere amico di
qualcuno che non è noto per le sue sfortune ma per le sue
qualità; Harry avrebbe preferito non essere noto...Anzi ,
tutti l' avrebbero preferito per lui. < Abbastanza...>
commentò sentendosi decisamente arrossire l' americano
< Sono di quella categoria di attori che non ha ancora un oscar
ma viene fermato ovunque da chiunque per avere una foto> il suo
pensiero volò al suo Golden Globe. < Un po'
come un animale ad un safari insomma > concluse dopo un istante
di silenzio facendo ridere Ron e Hermione.
Mentre ritornavano verso il cortile ed il portone d' accesso al
corridoio principale della scuola i due Grifondoro fecero di tutto per
convincere Chris a cantare. La sua voce sarebbe uscita dal
corpo di Harry o il timbro sarebbe stato totalmente diverso e sarebbe
risultato sgradevole ? Nah ! Non se ne parlava < Dai ti prego,
solo un secondo > Piagnucolò Ron < Una
frase...Mezza?> aggiunse Hermione < No ragazzi, non credo
sia il caso...> cercò di farli desistere con il
milionesimo tentativo. < Eddai !> Ron sbottò
come un bambino. Ormai erano arrivati nel portico coperto a quattro
lati che , al centro , ospitava una fontana circondata da tre alti
alberi. Studenti di ogni anno , casa , paese , stavano sfrecciando per
raggiungere il luogo delle lezioni e nessuno degnava attenzione a quei
tre , bloccati a metà corridoio , che semplicemente
rallentavano il flusso del traffico umano. < Va bene!> si
arrese Chris sbottando innervosito. I due ragazzini sorrisero curiosi .
Chris si avvicinò ai loro visi con il proprio abbassando il
tono di voce < Piano però eh?> I due annuirono.
Rialzò la testa e sospirò . Chiuse gli occhi e
cominciò a cantare; la prima che gli venne in mente.
<Yeah I'll... Tell you something
I think you'll understand >
La voce era la sua. Per un attimo aveva temuto il contrario.
“ I Whant To Hold Your Hand “ dei Beatles , non
conosceva tante canzoni a cappella ma quella l' aveva imparata con i
ragazzi del Glee...
<When I'll say that something
I wanna hold your hand....>
E pensò anche a Lui.
Darren...Cretino !D' istinto spinse di più
sul diaframma facendo uscire, inconsapevolmente, quelle note con un
volume maggiore fuori dalla sua bocca.
<I wanna hold your hand
I wanna hold your hand >
Riaprì gli occhi. Notò che , oltre a Ron e
Hermione ( che lo stavano osservando tutti eccitati ) si erano fermati
, tra la folla , altri due ragazzi...Non vi badò.
<Oh please, say to me
You'll let me be your man >
Palleggiò gli occhi tra Ron e Hermione che
cominciarono a ridacchiare allegri. Altri tre ragazzi si erano fermati
ad ascoltarlo. La sua attenzione rimaneva per i due Grifondoro...Era
sicuro che avrebbe fatto una figura di merda alzando gli occhi...In
fondo, Potter non cantava.
<And please, say to me
You'll let me hold your hand
I'll let me hold your hand
I wanna hold your hand >
Concluse la prima strofa con un gorgeggio, dando ad intendere che non
avrebbe eseguito la seconda , e si inchinò con
metà busto verso i due
<Contenti?> aggiunse con già una risata
divertita pronta a fior di labbra prima di ricevere tre timidi applausi.
A quel punto alzò lo sguardo su quel pubblico improvvisato
che si stava già disgregando , tornado ad affollare il
corridoio, e oltre ai due ragazzini di quarto anno
un altra figura si era attardata per rimanere a battergli per un po' le
mani.
Chris era solo riuscito a riportarsi in posizione eretta da quando il
ragazzo se ne era andato, la bocca era ancora semi schiusa e un
espressione da completo imbecille era
stampata sul viso .
Era sicuramente un miraggio : non altissimo , scuri e corti capelli
ricci , sorriso magnetico , stupide sopracciglia triangolari e occhi
castano dorati. Non aveva fatto in tempo a riprendersi dallo shock che
quello era sparito nella folla con i libri sotto braccio.
<Darren!> Aveva urlato appena il suo cervello era
riuscito a ripristinare la connessione con la sua bocca; poi si era
raddrizzato e era rimasto a fissare il punto in cui era
sparito.
< Chris!?> sottovoce Hermione cercava di attirare la sua
attenzione < Chi era quello?> Chiese Ron mentre Chris era
bloccato come fosse stato scolpito nel sale. I due ragazzini gli
frullavano in torno con una certa preoccupazione... < Cedric
Diggory...> sbuffò in malo modo Hermione in direzione
di Ron per poi tornare sul soprano < Chris!? Ma che hai?>
chiese allarmata mentre cercava di catturare i suoi occhi azzurri con i
propri. Improvvisamente li vide riflessi nei suoi < Chi hai
detto che era scusami? > chiese Chris con aria seria facendola
trasalire.
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Capitolo 7 *** 6- Furetti e Conflitti ***
Lo
so gente, lo so: non è un capitolo è un papiro
infinito. C'è che ho la tonsillite e devo
impiegare intere giornate in qualche modo, sono tipo 10 pagine di testo
( forse non aggiorno per un altra settimana, sarà meglio XD
). Spero vi piaccia, io mi sono divertita parecchio con il " primo
giorno di lezioni" quindi...Eccolo quà !Tutto per voi!!! (
se alcune cose non tornano e entrano in conflitto con i pg i commenti
con le critiche costruttive sono più che accetti ! Vorrei
scrivere sempre meglio ;) )
Ok, che nel libro fosse descritto con un semplice “
bellissimo” non spiegava affatto come Cedric
Diggory (nella proiezione della fantasia di Chris), potesse essere
così simile a Darren .
Tutta colpa dei fans del Klaine e del Crisscolfer ! Ecco !
Non riusciva a scollare gli occhi dal corridoio.
Chris doveva razionalizzare : in effetti Darren gli aveva spesso detto
che si sentiva un Tassorosso... E in fondo non c'era da stupirsi se in
quel momento il suo viso era stato preso in prestito dal più
carismatico della casa . Il più carismatico di tutti i tempi
in effetti.
Potevano addirittura assomigliarsi per alcuni aspetti del loro
carattere, anche se per altri erano agli antipodi:
Cedric non era iperattivo , ipernerd , ipercinetico e iperlogorroico.
Non saltellava come il coniglietto pasquale e non si dava lo smalto per
le unghie, non cantava , non ballava , non diceva / scriveva idiozie e
non era un “ adorabile hobbit “. Insomma non era
Darren.
In più Cedric aveva occupato parecchie sue fantasie da
adolescente in piena crisi ormonale. Non avrebbe associato le due
figure, nella maniera più assoluta.
Concluse che non avrebbe mai più pensato in quel modo al
personaggio del povero Diggory e che non sarebbe mai più
riuscito a guardare lo Starkid nello stesso modo; almeno : non senza
ridere .
Un brivido gelido gli attraversò la schiena come una
coltellata. Ron e Hermione lo stavano ancora fissando < Sembra
che tu abbia visto un molliccio...> constatò il rosso
scandagliandolo con uno sguardo scettico mentre la Grifondoro smetteva
di strattonare la manica del mantello dell' americano <
Praticamente...> soffiò a Ron ,Chris, con
tono assente.
<Perdiamo Erbologia se non ci muoviamo>
osservò con pacata sicurezza Hermione che mai, nemmeno se il
corridoio fosse stato INVASO dai mollicci, avrebbe perso una lezione ;
aprendo la strada ai maschi verso la serra, situata a tre minuti a
piedi da dove erano loro, senza smettere di stringere la manica della
divisa dell' attore.
Quelle due ore passarono davvero molto lentamente per Chris che , visto
la sua poca familiarità con il regno vegetale ,
rischiò di farsi rosicchiare le mani da almeno cinque
sottospecie differenti del Cavolo Carnivoro , riuscendo persino a
ricevere consigli da Neville su come evitare di rimetterci tutte le
dita .
Nonostante la sua sbadataggine cosmica e autodistruttiva , il ragazzo,
poteva vantare il più assoluto e magico pollice verde della
scuola di Hogwarts . Dopo quello della Sprite, ovviamente.
Le due ore seguenti di Cura delle Creature Magiche furono , per
pietà di Hagrid verso gli studenti , teoriche .
Anche se due ore a parlare dei Quintaped non possono certo dirsi
esaltanti.
Inutile precisare poi che , entrambe le lezioni, si svolsero tutte
rallentate dalla mano di Hermione che , con una frequenza quasi
irritante , si alzava sopra le teste di tutti gli studenti per
intervenire con delle brillanti risposte. La Sprite si limitava a
roteare gli occhi al cielo e a cedere , ogni tanto , la parola anche a
Neville ( visto che solo quei due Grifondoro sembravano avere sempre la
risposta pronta ) mentre Hagrid sfoggiava un estasiato sorriso e faceva
sempre cenno a Hermione di continuare. Chris sorrise d' istinto quando
, mentre ritornavano blandamente al castello ,cominciò a
pensare che quella avrebbe potuto tenere entrambe le lezioni da sola
con il pugno di ferro ,mantenendo silenzio tra gli studenti.
Ma la cosa che in quel momento catturava ogni sua attenzione era
proprio il guardiacaccia, Hagrid , che li stava seguendo
accompagnandoli per un pezzo di strada.
Hagrid è l' amico che tutti i bambini insicuri
desidererebbero avere al fianco e lui , da piccolo , non aveva fatto
certamente eccezione. Hagrid lo aveva chiamato più volte ad
intervenire nella lezione , trattandolo come un amico affezionato...E
mai avrebbe detto al mezzo gigante che non era veramente il
figlio di Lily e James.
Lui stesso era talmente affezionato alla figura di Hagrid da non
essersi sentito fuori posto per neanche per un secondo ,
anche quando quello lo aveva costretto a raggiungerlo davanti agli
altri studenti per mostrare qualche cosa con un sorriso insistente e l'
aria di un cucciolo a cui
NON PUOI dire “no”. Chris ripensò agli
occhi di Cedric , gli occhi di Darren ; quando faceva quell'
espressione assudamende dolce di Blaine sul set. La stessa espressione
di Hagrid “ non dirmi di no”...Solo che Hagrid era
un armadio a due ante di due metri e mezzo, con delle mani grandi come
badili.
I suoi abiti sapevano di terra e cuoio...E anche di frattaglie visto
che reggeva un Quintaped stecchito per mostrarlo agli studenti delle
due case rivali. Era così rassicurante la sua vicinanza. In
effetti Chris trattenne questo pensiero “ profumi
di figura paterna “...Sarebbe stato un commento talmente gay
che gli rievocò la scena della puntata della rivoluzione
delle crocchette di patate, al Glee :
“ Incredibile! Ho aperto la bocca e ne è uscita
una borsetta!”si diede uno schiaffo mentale scrollando la
testa ammonendosi con un commento interiore “ Ti
prego...”
La teoria non era esaltante ma non riusciva a risultare noiosa
comunque. Gli piaceva quella materia.
Gli piaceva l' insegnante...E gli piaceva vedere le espressioni
disgustate degli studenti più piccoli di lui davanti alla
ributtante creaturina morta che ora gli era stata affibbiata e che ,
lui stesso ,teneva tra le mani con un po' di riluttanza.
Nonostante avesse ricevuto quel compito aberrante non riusciva a non
sorridere.
Fin ora era andato tutto più che liscio. Nonostante il tipo
di lezioni appena trascorse aveva ancora tutti gli arti al posto giusto
e si sentiva carico ed eccitato, un grosso sorriso si allargava sulla
sua faccia raggiante e ,accanto a lui , Ron e Hermione parevano dello
stesso umore.
Tornare a scuola... Era una bella sensazione. Insomma, lui recitava la
parte del liceale da più di tre anni ma vivere nuovamente l'
esperienza da un punto di vista fantasy era fantastico. In
più l' aria ancora sonnolenta del tipico“ primo
giorno di scuola “ dava spazio ad un ambiente privo di
tensioni, il che aiutava il povero cervello di Chris.
Si sedettero sul bordo della fontana nel giardino del portico coperto
che , con inerzia noiosa, spruzzava bassi e alti zampilli all' interno
della vasca in pietra. Silenzio. Ti accorgi di poter dire di
frequentare persone importanti quando con queste puoi condividere il
silenzio. Tutti e tre sorridevano.
Ma quella particolare magia svani , infranta dall' irritantissima voce
di Malfoy :
< Hei Potter , come ha reagito la tua ragazza?> si
stagliò davanti a Ron , seguito a ruota dai soliti Tiger e
Goyle . Ron assottigliò lo sguardo e Hermione si
affiancò accanto a lui alzandosi in piedi e muovendo un
passo in sua direzione. Le venne d' istinto , quel rachitico buffone
dal ciuffo unto doveva smetterla di prendersela con loro. Ron si
sentì improvvisamente rassicurato dalla figura di Hermione
che entrò al lato destro del suo campo visivo. Non lo diede
a vedere. Chris incurvò l' angolo della bocca verso il basso
< cosa stai blaterando? Non ho la ragazza > il tono di
ovvietà era naturale per lui, un affermazione tanto stupida
e sbagliata non poteva essere mossa contro la sua persona. Ironico , il
sopracciglio destro , si alzò...Oh , non avrebbe fatto una
battuta così penosamente scontata pensò ,
palleggiando lo sguardo dal biondo al rosso... Poi si
ricordò , appena un secondo dopo aver parlato , di essere
Harry Potter , e non un gay famoso. Fece istintivamente spallucce come
per dirsi “ e va-beh , ormai ho parlato “ e
comunque non si sentiva affatto stupito o preso alla sprovvista , eh si
, quell' anno il Serpeverde avrebbe dovuto chiedere aiuto ad un
battutista quotato , magari amico del suo paparino, perchè
Colfer ha sempre una battuta nascosta tra i leoncini che tiene nelle
fossette del suo sorriso. Leone contro serpe...Serpe sbranata.
Draco per lui era solo un noiosissimo intruso venuto li per
disturbare “il silenzio”.
< Abbiamo visto la tua serenata per Weasley > sporse il
suo viso verso quello di Ron, chinando il busto in avanti, le cui
guance cominciarono ad arrossarsi < Non pensavo che aveste il
fegato di dichiararvi , anche se ormai lo avevamo capito tutti , visto
come vi tenete per mano per i corridoi> Avrebbe rincarato con un
“ mi dispiace solo per te , mezzo sangue , Potter preferisce
un altro genere , probabilmente rimarrai zitella ma almeno non
infetterai la prossima generazione con il tuo sporco sangue“
aveva preparato quella risposta nelle due ore di lezione ,mentre
cercava di ignorare quello zotico del guardiacaccia, aveva la bocca
aperta , stava già per parlare...
< Geloso caro? Bastava dirmelo che provavi qualcosa
per me Draco, non sarei stato così indifferente alle tue
attenzioni ! Ti saresti risparmiato questa scenata
imbarazzante per il tuo livello sociale perchè , devo
ammetterlo , sei davvero un ottimo partito > Potter lo aveva
gelato.
Chris sbattè le palpebre glacialmente, lasciando che tutto
il freddo dei suoi occhi raggiunse l' anima del ragazzino
quattordicenne in piedi , a bocca spalancata , davanti a lui che aveva
solo bisogno di una sonora scarica di ceffoni per rimettersi in riga e
imparare il rispetto...Beh, aveva sempre desiderato insegnare qualcosa
ai posteri. Rimase impassibile.
Draco non sentiva il contatto della mascella inferiore, doveva essere
rimasto a bocca aperta come un pesce...Si , lo deduceva da quel
ghignetto schifoso che stava sbucando sulle labbra del Grifondoro.
Non sapeva che rispondere < Comunque canti come una ragazzina
> sbottò velenoso (avrebbe ripiegato su qualsiasi
cosa per non uscirne del tutto sconfitto). Voleva solo sparire nella
sala comune e pensare a come farla pagare a quei tre.
Ancora una volta Ron e Hermione erano rimasti a guardare Chris battere
Draco a tono in una gara di frecciatine da regine del ghetto
afroamericane < Altri 10 punti a Grifondoro >
sospirò Chris con aria stanca prima di staccare gli occhi
dalle tre figure vestite di nero che si allontanavano con una certa
velocità attraverso il portone che conduceva nel corridoio
principale di Hogwarts.
< Chris...Miseriaccia, menomale che sono tuo amico>
sospirò Ron cercando di nascondere ( in maniera pessima ) il
terrore nella sua voce. Chris rise di gusto mentre Hermione rimaneva a
bocca chiusa. Ammirata, era sinceramente ammirata.
Il pasto fu consumato in maniera frettolosa, chissà come
erano riusciti ad accumulare un ora di ritardo sulla pausa pranzo e
furono costretti a “ mangiare con l' imbuto”. Si
alzarono assieme agli altri Grifondoro di quarto , che erano stati
trattenuti da Hagrid per preparare un misterioso recinto , e si
diressero verso il corridoio, uscendo dal portone della Sala Comune.
<Che farai tu adesso?> chiese curioso Chris mentre si
affiancava ad un (per niente entusiasta) Ron Weasley
< Ho Artimanziza...Poi credo andrò in biblioteca
> concluse lei con tono leggero. Si sarebbe messa avanti con lo
studio .
<Cosa?> disse Ron incredulo, destandosi con sua stessa
sorpresa dal suo malumore pre-Cooman . <Hermione, è
il primo giorno! Non abbiamo ancora nemmeno i compiti da fare!>
non poteva essere così secchiona e essere la sua migliore
amica, continuava a stupirsene. Ronald non avrebbe MAI capito. La
ragazza sospirò pesantemente e alzò le spalle
< Lascia stare...> soffiò arrendevole.
< Credo che ci resterò tutto il pomeriggio, ma voi ve
la caverete benissimo da soli no? In fondo dovrete preoccuparvi di
tutte quelle brutte e nefande cose che vi capiteranno in settimana ,
giusto?> l' ironia sull' hobby preferito della professoressa di
Divinazione ( cioè predire la morte dei suoi due migliori
amici ) era stata ficcata nella frase con un tono talmente fastidioso
che persino Chris si trovò a storcere il naso.
Quando suonò la campana che segnalava l'inizio delle lezioni
del pomeriggio si stavano già dirigendo alla Torre Nord: in
cima a una stretta scala a chiocciola, una scaletta a pioli d'argento
portava fino a una botola rotonda nel soffitto e alla stanza in cui
viveva la professoressa Cooman.
La prima cosa che colpì l' attore ( in maniera MOLTO fisica
) fu il violento e penetrante profumo dolciastro degli incensi che
erano accesi un po' dappertutto , misti a brucia profumi e alle ciotole
di mirra in polvere...Se ci fosse stato anche un tavolo con una ciotola
di potpourri sopra avrebbe reso l' aria velenosa ( visto che
già era irrespirabile ). Si portò automaticamente
le mani al viso e strizzò gli occhi...Una fitta nebbiolina
grigio-violastra era salita fino al soffitto che ora , in parte ,
occultava blandamente.
Tre grandi finestre ( che con somma disperazione di Chris erano chiuse
) avevano le tende tirate; e tutt'intorno , disposte in maniera
circolare, riempivano la stanza sedute e tavolini...Sopra di
loro : due tazze una teiera e una piccola palla di cristallo
su supporto nero, standard e uguale per tutte le postazioni.
Chris e Ron superarono la folla di poltrone e pouf di chintz
già occupati che riempivano la stanza e sedettero insieme a
un tavolino rotondo.
<Buondì> disse la voce velata della
professoressa Cooman proprio alle spalle di Chris, facendolo trasalire.
Si voltò di scatto , trovandosi a pochi centimetri dal viso
da roditore della donna :
era molto esile, con enormi occhiali che rendevano i suoi
occhi smisurati nel viso affilato, la professoressa Cooman sbirciava l'
attore da dietro quelle grosse lenti con l'espressione tragica che
riservava solo a Harry.
<Tu sei preoccupato, mio caro> disse a Chris in tono
lugubre. <Il mio Occhio Interiore vede oltre il tuo viso
spavaldo, vede l'anima inquieta che c'è dentro di te. E sono
spiacente di dover dire che le tue preoccupazioni non sono infondate.
Vedo che ti aspettano tempi difficili, ahimè... molto
difficili... temo che la cosa di cui hai paura invero
accadrà... e forse più presto di quel che
credi...>
Chiuse teatralmente gli occhi e sospirò, andando poi ad
accogliere due corvo nero poco più lontane da loro. Se Ron
non avesse avuto la faccia nascosta dentro il libro di Divinazione
,o meglio , il libro di barzellette a cui aveva cambiato la
copertina con quella del testo di studi , avrebbe notato la singolare
espressione di Chris.
Impallidito ed intento a fissare il vuoto , dando l' impressione di
stare guardando tutto e niente contemporaneamente.
“sono
spiacente di dover dire che le tue preoccupazioni non sono infondate.
Vedo che ti aspettano tempi difficili, ahimè... molto
difficili... temo che la cosa di cui hai paura invero
accadrà... e forse più presto di quel che
credi..”
Stava rimbombando all' interno della sua scatola cranica come un eco
fastidioso e
parecchio inquietante...
< Dimmi che scherza o potrei svenire...> si era
trovato a boffonchiare il soprano mentre le sue sopracciglia si
alzavano pericolosamente verso l' alto. < Non ha mai avuto
ragione una volta...> lo rassicurò in tono bonario
Ron <Lo sai te qual'è il colmo per un mangiamorte
?> Chris sospirò tranquillizzato e si concesse di
rilassarsi un po' di più sul suo morbido pouf
< Avere l' alito pesante!> proferì con
entusiasmo Ron.
< Potter? > La Cooman richiamò , alzando un
po' di più la voce , l' attenzione di Ron e , soprattutto ,
di Christopher .
Chris si guardò intorno; tutta la classe lo stava fissando.
Si raddrizzò; si stava solo rilassando e Ron stava cercando
di distrarlo , ma proprio in quel momento doveva parlare a lui? Che
figura...
<Stavo dicendo, mio caro, che è evidente che sei nato
sotto l'influenza funesta di Saturno> disse la professoressa
Cooman, una debole nota di risentimento nella voce per il fatto che
chiaramente Harry non pendeva dalle sue labbra. Sospirò e
riprese a parlare, la divinazione in fondo era un “ arte per
pochi eletti”...E a quei due sarebbe servita una scala
telescopica, soprattutto a Weasley .
<Saturno era di sicuro in una posizione di potere nei cieli al
momento della tua nascita... i tuoi capelli scuri... la tua piccola
statura... due tragiche perdite così presto... Credo di
poter affermare a ragione, mio caro, che sei nato a metà
inverno...> avanzò di un paio di passi verso il
tavolo di quei due Grifondoro senza speranze tentando di ritrovare il
sorriso. Stava facendo conversazione. In più era certa di
ciò che diceva, al 300%
<No> disse Chris. <Sono nato a metà
maggio>.
Ron trasformò rapidamente la risata in un accesso di tosse.
Lasciato che quelle ore interminabili giungessero finalmente al termine
si trascinarono giù per le scale della torre, diretti alla
Sala Grande. Chris adorava le stelle. Lo intrigava parecchio
divinazione ...Era la Cooman il vero problema. Sospirò
< Diamine , ma come fante a non farvi venire la voglia di
schiantarla e farla rotolare giù per le scale > Ron
sogghignò stanco mentre strascicava i piedi sugli
scalini.< Io lo fare solo per avere la soddisfazione di poterle
chiedere , a posteriori , se il suo occhio interiore l' aveva avvertita
o se “sentiva” che sarebbe accaduto > Ron lo
guardò con la coda dell' occhio < Sei di una
cattiveria inesauribile...> Osservò con un
intonazione divertita nel timbro di voce...Chris sembrava avere i nervi
a fior di pelle: occhi spalancati come un gufo e arrossati , i capelli
arruffati e gli occhiali storti sul naso...In effetti vedeva la normale
espressione di Harry dopo una lezione come quella...Pure il viso era
suo. Sospirò amaramente e tornò a fissare la
scala .Raggiunsero lentamente l'Ingresso, che era affollato di ragazzi
in attesa della cena. Si erano appena accomodati al loro tavolo quando
alle loro spalle risuonò una voce forte. E , purtroppo non
era quella di Hermione ( che al momento stava confabulando con alcune
sue amiche di Corvonero )
<Weasley! Ehi, Weasley!> Evidentemente Draco non era
soddisfatto. Non aveva avuto la sua piena razione giornaliera di
“pacche sui denti”: Chris guardò Ron
esasperato < Amico , lasciatelo dire> sospirò
verso il rosso < questo ha una mortale cotta per te...Il mio gay
radar non sbaglia mai > soffiò in sua direzione con
ironia. Ron si era voltato con il busto a fronteggiare Malfoy che
avanzava trionfante con la Gazzetta sistemata sotto l' ascella
sinistra. Chris lo costrinse a ridere. Nonostante Hermione gli desse
più sicurezza , anche la vicinanza con Chris lo rassicurava.
Hermione si voltò < Ancora?> sbuffò
verso una ragazza bionda dai grandi e pallati occhioni quando
notò : Malfoy, Tiger e Goyle , che attraversavano con aria
trionfante la sala.
Erano lì, e tutti e tre parevano proprio gongolare per
qualcosa... Che avessero trovato la degna rivincita?
Eccolo li , il momento della rivincita:
<Cosa c'è?> disse Ron asciutto mentre
assottigliava lo sguardo ed incrociava le braccia al petto.
<Tuo padre è sul giornale sai Weasley?> disse
il biondo mentre liberava da sotto il braccio la sua copia
della Gazzetta del Profeta di quella mattina. Parlava a voce
molto alta, così che lo sentissero tutti i presenti.
Lesse con tono frivolo:
< “ALTRI ERRORI AL MINISTERO DELLA MAGIA
Pare che i guai del Ministero della Magia non siano ancora finiti,
scrive Rita Skeeter, inviato speciale. Recentemente sotto accusa per lo
scarso controllo alla Coppa del Mondo di Quidditch, e ancora incapace
di giustificare la sparizione di una delle sue streghe, il Ministero
è sprofondato di nuovo nell'imbarazzo ieri a opera di Arnold
Weasley, dell'Ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti dei
Babbani.”>
Malfoy alzò gli occhi dalla pagina con aria vittoriosa. Ron
stava rosicando come un ratto. Hermione notò un allarmante
rossore arrivare fino alle orecchie del ragazzo lentigginoso. Si
affrettò a muoversi in sua direzione, o quello sarebbe
saltato al collo del Serpeverde e lo avrebbe smontato...Facendosi
così espellere!
Malfoy raddrizzò la pagina con un gesto pomposo e
lesse:
< “Arnold Weasley” non sono stati
neanche capaci di ricordarsi come si chiama, come fosse una perfetta
nullità , non trovi? “ che due anni fa fu accusato
di possesso di un'auto volante, ieri è stato coinvolto in
una zuffa con parecchi protettori della legge babbani detti
-poliziotti- a causa di alcuni bidoni della spazzatura altamente
aggressivi. Pare che il signor Weasley sia intervenuto in aiuto di
Malocchio Moody, l'anziano ex Auror che è andato in pensione
dal Ministero quando non è stato più in grado di
distinguere fra una stretta di mano e un tentato omicidio. Com'era
prevedibile, il signor Weasley, all'arrivo presso la casa strettamente
sorvegliata del signor Moody, ha scoperto che quest'ultimo aveva ancora
una volta dato un falso allarme. Il signor Weasley è stato
costretto a modificare parecchie memorie prima di riuscire a sfuggire
ai poliziotti, ma si è rifiutato di rispondere alle domande
della Gazzetta del Profeta sul perché abbia coinvolto il
Ministero in una scena tanto indegna e potenzialmente
imbarazzante.” >
Ron tremava di rabbia. Gli occhi di tutti erano puntati su di lui.
Un cazzotto, voleva dargli solo un cazzotto, in fondo sarebbe stata una
piccola soddisfazione. Non sopportava di essere trattato a pesci in
faccia da uno come lui. Si alzò dalla panca, seguito a ruota
da Chris che stese un braccio in sua direzione. Non parlò;
lo fece così repentinamente e con così tanta
decisione da non ammettere repliche. Ron non avanzò, si
limitò a gonfiare il petto come un piccione, sperando di
incutere paura. Tiger e Goyle , ben più grossi e minacciosi
di lui , lo imitarono ...Rendendo vano quel tentativo di protezione
dall' umiliazione appena subita e che , Chris ,temeva fosse solo
cominciata. Hermione affiancò nuovamente Ron,alla sua
destra...Ron era troppo preso per trarre sollievo dalla sua vicinanza.
Voleva solo smontare quel grandissimo figlio di...
<Vai al diavolo, Malfoy> sbottò Hermione
<Andiamo, Ron...>
aggiunse prima di stringere il braccio al rosso.
Eh si, Draco poteva proprio pensarlo “ dieci punti a
Serpeverde sfigati !” le facce di Weasley e della
mezzo sangue erano impagabili ...Potter rimaneva immobile , questa
volta non ce l' aveva la battutina pronta eh? Era sicuro che il suo
arsenale si sarebbe prosciugato in fretta. Erano anni che teneva in
pugno quei tre inferiori...
< Hai finito? > si espresse finalmente Chris . Draco fece
finta di ignorarlo e riaffondò il viso nella pagina <
No , guarda Potter, c'è anche una foto della topaia dei
Weasley...Ma dimmi, tu che ci sei stato...Sua madre è
davvero così grassa o è colpa del fotografo
perchè , diamine , dovrebbe farsi curare !> ...Altri
dieci punti a Serpeverde.
Hermione fu costretta a puntare i piedi sul pavimento con tutta la sua
forza per trattenere il felino scatto in avanti di Ron. Cosa lo stava
bloccando? Ron si vedeva già con il pugno affondato nella
faccia di Draco.
< Io penserei alla mia , di madre , se fossi in te Draco>
Cominciò Christopher dopo essersi sporto verso la pagina
della Gazzetta tra le mani del biondo con finto interesse <
quando giri con lei come un cagnolino per negozi ha sempre la stessa
espressione , poveretta. Sembra che sia costretta a sentire
costantemente odore di merda , sai?...Quella faccia ce l' ha sempre o
solo quando le stai attaccato alle sottane? > Alzò
gli occhi azzurri accompagnati da un ghignetto prima di allontanarsi
dalla Gazzetta. Ron era ancora paonazzo e strattonava ancora Hermione
come un cane di grossa taglia molto ostinato.
Il volto pallido di Malfoy arrossì appena. <Non osare
insultare mia madre, Potter> sibilò con una voce
inquietante e carica di veleno <Tieni la tua boccaccia chiusa,
allora> lo freddò in contropiede Chris, voltandosi.
Fu in quel momento che , per la seconda volta da quando si era
svegliato in quella paradossale situazione , sentì il rumore
del legno sferzare l' aria. Gli stava tirando addosso un incantesimo.
La sua guancia destra bruciava e sentì un caldo rigolo di
sangue colare sulla sua pelle pallida. Un lampo di luce argentata gli
era passato accanto , sfiorandolo , per poi proseguire oltre
la sua figura e dissolversi.
Aveva provato a colpirlo con un incantesimo silenzioso la piccola
vipera, appena gli aveva voltato le spalle. Sleale...Doveva
aspettarselo da Draco. D' istinto portò la mano sinistra a
coprirsi il volto , colpito di striscio, probabilmente voleva
centrargli la testa ma aveva sbagliato mira. Gli occhi di Chris si
infiammarono. Avrebbe preso a calci in culo quel ragazzino...Se solo
non avesse avuto la di lui bacchetta puntata addosso. Chris
aprì la bocca ma venne interrotto da un urlo potente.
<Oh ! Non ti azzardare a rifarlo ragazzino !>
Il professor Moody avanzava zoppicando attraverso la sala con passo
cadenzato. Aveva estratto la bacchetta e la puntava su un furetto di un
bianco immacolato, che ora tremava sul pavimento di pietra, esattamente
nel punto in cui prima c'era Malfoy. I presenti non avevano nemmeno
fatto in tempo ad accorgersi della trasfigurazione di Draco che, dal
canto suo , stava cercando di strepitare con tutte le forze “
Oh ! Oh no ! Aiuto ! Sono stato trasformato in un'orrenda bestia ! Che
qualcuno fermi quel pazzo !” ma tutto quello che
uscì dalle sue piccole mascelle da mustelide fu un insieme
di guaiti/squittii lamentosi , seguiti da un basso borbottio e una
soffiata felina d' indignazione.
Nella Sala calò un silenzio terrorizzato. Chris ricordava la
scena , era stata leggermente modificata nel film tratto dalla saga e
resa...Meno violenta, ma sapeva che presto il professore sarebbe stato
ripreso e fermato. Nessuno mosse un muscolo tranne Moody ,e lo stesso
Malfoy ( che continuava a rotolarsi e zompettare...Come un furetto
appunto ), che si voltò per guardare
“Harry” - o meglio, il suo occhio normale lo
guardava; l'altro era rivolto verso l'interno della testa.
<Ti ha preso?> ringhiò Moody con tono
irritato. La sua voce era bassa e rauca.
Chris rabbrividì. In effetti era da quando era
comparso gridando che non gli levava gli occhi di dosso. Era un lupo
con addosso la pelle di pecora . Era solo un mangiamorte...Rimase
spiazzato per un paio di istanti poi balbettò:
< N-no...Ho solo un graffio> aveva ancora la mano
accostata al viso, ma non era assolutamente una cosa grave, non sentiva
neanche più il sangue uscire, doveva aver già
fatto una piccola crosta.
Moody annuì , prima di mostrare un cortese sorriso sghembo
al “ ragazzo sopravvissuto “. Poi si
accigliò improvvisamente e tuonò <
Lascialo !> facendo gelare i presenti e soprattutto il soprano
con cui stava parlando meno di due secondi prima.
Chris era sicuro : Crouch doveva essere bipolare.
Hermione e Ron , oltre ad essere visibilmente spaventati , rimanevano
sempre più esterrefatti.
Moody parve accorgersi del malinteso e sbuffò , ogni volta
la stessa storia, non capivano mai a chi si rivolgeva...Come faceva il
vero Malocchio?
<Non tu, lui!> ringhiò, puntando il pollice
sinistro prima contro Chris e poi sopra la sua spalla per indicare
Tiger, che si era appena immobilizzato sul punto di prendere in braccio
il furetto bianco. L'occhio di Moody vedeva anche dall'altra
parte della testa. Già .
Moody prese a zoppicare verso Tiger, Goyle e il furetto, che emise uno
squittio spaventato e si divincolò dalle braccia dell' altro
Serpeverde , prendendo a correre disperato in direzione del grande
portone che conduceva all' Ingresso.
Moody ghignò e scosse debolmente il capo < Io non
credo proprio!> ruggì per rendersi udibile in tutta
la sala. Puntò la bacchetta di nuovo verso il furetto, che
volò in aria a tre metri di altezza e cadde con un tonfo al
suolo per poi rimbalzare di nuovo in alto.
< Non – mi – piace – chi
– attacca – quando – l' avversario
– gli - volta – le - spalle –
Hai – capito ?> scandì dando un ritmo
deciso agli sballottamenti della “povera”
creaturina. Intanto avanzava verso di lui.
Tiger e Goyle erano sbiancati e tremavano. Hermione si teneva il viso
tra le mani mentre, quella di Chris , era scivolata lungo il fianco
sinistro...E se le sue braccia non fossero state saldamente attaccate
alle sue spalle sarebbero certamente cadute sul pavimento di pietra.
Ron invece era letteralmente estasiato. < Miseriaccia...>
riuscì solo a sospirare come in preda ad una visione
angelica.
<È una cosa sporca, vile e infima...>
Continuò. Draco squittì di dolore...Chris non se
la ricordava proprio. Il furetto volò per aria, le zampe e
la coda che si agitavano invano.
<Non - farlo - mai - più> continuava a
pronunciare le parole con ira , con ritmo sostenuto , man mano che il
furetto colpiva il pavimento di pietra e rimbalzava di nuovo.
<Professor Moody!> echeggiò una voce
stupefatta. Tutti si voltarono ma Chris si limitò a
sospirare...Ecco la cavalleria. Era vero che Draco aveva bisogno di un
bel po' di calci nel sedere, ma farlo cadere per un centinaio di volte
da tre metri d' altezza contro il pavimento granitico della sala
grande, umiliato davanti a tutti , era eccessivo. Il bullo bullizzato
da un mangiamorte...Draco stava vivendo un esperienza unica . Se non
fosse arrivata la professoressa McGranitt forse sarebbe stata anche
fatale.
La professoressa McGranitt correva attraverso la Sala Grande con le
braccia cariche di libri. Finchè non si fermò
davanti al piccolo animale che continuava a volteggiare in alto e a
franare in caduta libera contro il pavimento. Lo seguì con
l' attenzione di un gatto : testa su , testa giù. Poi si
soffermò su Moody con aria ansiosa.
<Salute, professoressa McGranitt> disse Moody
tranquillamente, spedendo il furetto ancora più su.
Sembrava uno intento a leggere il giornale...Non uno intento a
fracassare il cranio di un furetto.
<Che cosa... che cosa sta facendo?> chiese la
professoressa McGranitt, oltre alla preoccupazione c'era una velata ira
nelle sue parole. Non guardava più Draco anche se
sembrò combattere l' istinto predatorio da Animagus. Si
incurvò leggermente con la schiena protesa in avanti. Fosse
stata in forma animale avrebbe avuto il pelo ritto sulla schiena, le
orecchie all' indietro e la coda gonfia.
<Insegno> rispose Moody con lo stesso tono di prima.
Anche lui non badava più a Draco. L' occhio buono su Minerva
e l' occhio magico su Chris.
<Insegna... Moody, quello è uno studente?!>
strillò la professoressa McGranitt mentre i libri le
cadevano a terra. Era una signora, non poteva riempirlo di
botte...Guardò i presenti. Un brivido gelido le corse
giù per la schiena “ In nome di Merlino,
fa che non sia Malfoy “ pensò prima di inspirare
concitatamente.
<Già> rispose Moody.
“ Minerva , respira “
La professoressa McGranitt estrasse la bacchetta; un attimo dopo, con
un forte schiocco, ricomparve Draco Malfoy, accasciato a terra, i lisci
capelli biondi che coprivano la faccia rossa come un peperone. Malfoy
strisciò rapidamente sul sedere, spingendosi con le gambe
sul pavimento, allontanandosi come una furia da entrambi i professori.
Pallido , tremava.
<Moody!> ruggì lei < non usiamo mai,
MAI , la Trasfigurazione per punire!> disse debolmente
dopo essersi avvicinata al collega fino a raggiungere una vicinanza
intimidatoria <Il professor Silente deve averglielo detto
> concluse secca e severa. Non poteva fare una lavata di capo ad
un eroe come lui, né “sgridarlo” come un
poppante davanti ai suoi studenti...Ma non si toccavano i ragazzini!
Non davanti a lei.
<È possibile che me l'abbia accennato,
sì> disse Moody grattandosi il mento, tutt'altro che
preoccupato, <ma ho pensato che un bello spavento coi
fiocchi...> si difese con nonchalance .
<Noi diamo dei castighi, Alastor . O parliamo con il direttore
della Casa del colpevole!>
Moody sospirò con aria fintamente costernata < Va
bene , va bene > sbuffò seccato prima di girarsi
verso Draco che cominciò a lamentarsi debolmente <
No...Non si avvicini...Stia lontano > borbottii così
bassi , piagnucolanti e penosi da sembrare un unico guaito sommesso. Il
professore cominciò ad avvicinarsi al ragazzo. Non calcolo
minimamente il suo patetico comportamento da femminuccia e riprese a
parlare <Allora farò così> concluse
allargando le braccia ( nella mano destra strngeva ancora la bacchetta
). Fissò Draco con enorme disgusto “ ecco
perchè tuo padre si vergogna di te “
pensò mentre avanzava.
Malfoy, i cui pallidi occhi lacrimavano ancora dal dolore e
dall'umiliazione, scoccò uno sguardo malevolo di sotto in su
verso Moody e borbottò qualcosa in cui si distinsero solo le
parole
'mio padre'.
< Come dici pidocchio?> Moody assottigliò lo
sguardo < Tuo padre lo verrà a sapere?> il
tono era fintamente incuriosito...Poi diventò di palese
scherno < Tremo al pensiero ! > disse Moody piano,
zoppicando in avanti di qualche passo, il secco clunk della gamba di
legno che echeggiava nell' eco del silenzio . < E' Piton il capo
della tua casa, giusto?> grugnì poi con ben poco
interesse.
<Sì> rispose Malfoy pieno di rancore.
<Ma davvero? Che piacere...> ringhiò Moody.
<Avevo proprio voglia di fare una bella chiacchierata col
vecchio Piton... vieni, tu...> E preso Malfoy per il braccio, lo
tirò in piedi senza tanti complimenti e lo condusse fuori
dalla Sala nel più totale e glaciale silenzio che ora
avvolgeva i presenti con gli occhi sgranati.
La professoressa McGranitt rimase a fissarli preoccupata per qualche
istante, poi agitò la bacchetta verso i libri sparsi a
terra, che si alzarono galleggiando per aria e tornarono fra le sue
braccia.
Quando ormai tutti gli studenti erano seduti ai tavoli con il cibo nei
piatti, l' atmosfera si riprese tornando chiassosa e dispersiva. L'
incidente del furetto era già stato superato e erano tutti
passati a parlare di altro...Tranne il solito gruppetto di
“sfigatelli” di Grifondoro.
Chris era seduto tra Ron e Hermione e fissava una persissima Ginny
completamente concentrata a fargli una radiografia con gli occhi. Si
era seduta palesemente davanti a lui e , l' attore , non poteva fare
altro che cercare di non incontrare il suo sguardo pieno d' amore che
gli faceva pizzicare la gola per il dispiacere.
<Poteva fargli male sul serio però, a Malfoy>
disse Hermione interrompendo le battutine velenose che Ron e ( quasi
inaspettatamente ) Neville si stavano scambiando sull' argomento.
<È stato un bene, veramente, che la professoressa
McGranitt l'abbia fatto smettere...> concluse con tono serio.
Chris la osservava con gli occhi di chi era completamente d'accordo con
quello che stai dicendo. Draco non era al tavolo a cenare, Hermione lo
immaginò in infermeria che scriveva una strillettera per il
padre chiedendogli di far licenziare Moody in qualche modo...Il che non
si discostava poi molto dalla realtà.
< Cavolo Hermione!> esclamò Ron veemente
puntando occhi infiammati verso di lei <Stai sciupando il
momento più bello della mia vita!>
enfatizzò il rosso spalancando le braccia in un gesto
plateale.
Hermione sbuffò d'impazienza e riprese a mangiare. In quel
momento Fred Weasley infilò la sua testa rossiccia tra la
sua e Quella di Chris per inserirsi a sorpresa nella conversazione
<Moody!> disse semplicemente sorridendo estasiato
<Ma quanto è forte, eh?>. Posò una
mano sulla spalla della ragazza e una su quella del
ragazzo.<È più che forte> disse
George , infilandosi tra la testa di Chris e quella di Ron, con lo
stesso metodo e la stessa intenzione del fratello.
<Superforte> disse il migliore amico dei gemelli, Lee
Jordan, scivolando dietro a Fred e George donandogli una bonaria
sculacciata a palmo aperto per poi portare le mani in tasca. Tutti e
sette i ragazzi del gruppo ridacchiarono. <L'abbiamo avuto oggi
pomeriggio> disse Lee a “Harry” e Ron.
<Com'è stato?> chiese Ron che non vedeva l'
ora di vederlo insegnare mentre girava il busto verso di lui. George si
allontanò un poco dal fratello e da Chris, seguito a
specchio da Fred.
I gemelli e Lee si scambiarono sguardi eloquenti.
<Mai sentita una lezione così> disse Fred.
<Lui sa, ragazzo> disse Lee.
<Sa cosa vuol dire andare là fuori a farlo,
combattere le arti oscure!> disse George in tono solenne.
<Ha visto di tutto> disse Lee.
<Eccezionale> commentarono in fine ( in coro ) Fred e
George.
Ron fece mente locale per ricordare l' orario e poi si sporse in avanti
per incrociare gli occhi di Hermione...Che sospirò , notando
la scintilla negli occhi del rosso. Chiuse le palpebre e esasperata gli
sussurrò < Le prime due del Giovedì ,
Ronald...>
< Maledizione ! Non ce l'abbiamo fino a
giovedì!> sbuffò pieno di delusione quello
( come se la nozione fosse arrivata al suo cervello da sola ) sporgendo
d' istinto il labbro inferiore mentre tornava sui tre ragazzi
più grandi.
“Che gran cafone” , pensò lei. Neville
rise un po' amaramente, anche a lui dispiaceva .
Chris invece sospirò...Il giovedì sarebbe stato
anche il giorno dell' estrazione dei nomi dal calice. Detestava la
sensazione di nausea che lo avvolgeva ogni secondo in cui si ricordava
di non poter rilassare nemmeno una cellula del suo corpo. In
più la lezione sarebbe stata un disastro ,e quel mangiamorte
avrebbe cercato di manipolare Neville. Lo guardò con la coda
dell' occhio. Era così gentile ed ingenuo quel personaggio.
Riportò l' attenzione sul suo piatto , giusto in tempo per
vedere la mano di George afferrare una delle sue costolette di maiale
arrosto e portarsela alla bocca
<Hei !> esclamò scherzoso destandosi dal suo
cupo remuginare < Nonnismo puro Potter > con la mano
libera l' alto ragazzo gli scarmigliò il ciuffo biondiccio.
< Non è niente di personale >
Tutti risero di nuovo.
“sono
spiacente di dover dire che le tue preoccupazioni non sono infondate.
Vedo che ti aspettano tempi difficili, ahimè... molto
difficili... temo che la cosa di cui hai paura invero
accadrà... e forse più presto di quel che
credi..”
Forse non era il caso di pensarci in quel momento.
--
Angolino di Hannanas:
Oplà , mi sento di fare una precisazione: No, non ho messo
la scena di Draco/furetto in questo modo solo perchè ho
messo il tag : arancio ; ho messo il tag "arancio" perchè mi
ricordavo alcuni passaggi un po' concitati del libro. Per essere sicura
al 100% ho riletto l' apposito capitolo e ne ho pratiamente copiato il
contenuto u.u spero di non aver toccato la sensibilità di
nessuno ma...Non si sa mai.
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