Non sono Harry

di Hannanas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Sogni d'oro ***
Capitolo 2: *** 2- Qualcosa dal carrello? ***
Capitolo 3: *** 3- L' ho sempre sognato...Ma questo č un incubo. ***
Capitolo 4: *** 4- The Digestivo ***
Capitolo 5: *** Da questo momento il torneo tre maghi č iniziato ***
Capitolo 6: *** 5- Canzoni e facce note ***
Capitolo 7: *** 6- Furetti e Conflitti ***



Capitolo 1
*** 1- Sogni d'oro ***


Ok ok ok XD è un viaggio mentale folle , ma spero di riuscire a continuare la storia perchè mi sono divertita troppo! Lasciate commenti ! Sono tutti super accettati ^^ un abbraccio



Era tanto che Chris non si concedeva il “lusso” di prendersi qualche giorno per stare con la famiglia. Questa era la prima estate che , con il gruppo del Glee , non doveva andare in tournèe  per i 50 stati e quindi aveva deciso di prendersi un paio di giorni di relax prima di partire per una bella vacanza con i suoi amici e colleghi...Come se non si vedessero già abbastanza spesso!

I primi due giorni a casa Colfer passarono con lui che raccontava a sua sorella tutto ciò che si era persa della sua vita negli ulti mesi, tentando di farle notare che era lui il maggiore e che sapeva cavarsela benissimo anche senza avere lei , tipo dobermann da guardia, accanto per tutto il tempo ; i pranzi e le cene infinite della madre che non vedeva l' ora di coccolarsi il suo “ometto” con pressanti ed asfissianti premure eccessive...E con gli sguardi di sofferenza sostenuti con suo padre che, in silenzio , gli faceva capire di sapere ciò che provava con piccoli cenni del capo o alzate di spalle < ...Vedrai che quelle due poi si calmano nel giro di un altro paio di giorni, comunque sono contento tu sia di nuovo a casa Christopher > gli disse prima di accogliere il figlio in un abbraccio rapido < Grazie papà > sorrise e si concesse quel momento di tregua lontano dalle due donne di famiglia.

Dopo aver sentito per telefono Rebel Wilson (preoccupata per il suo viaggio in aereo, che amore che era quella ragazza!) e Darren , che gli chiedeva il permesso (e la password) per usare il suo account di Vimeo per scaricare qualche film e aver parlato del più e del meno con entrambi ,una cosa detta dal suo amico gli fece scattare un campanellino in testa  :

< Si si, fai pure, tanto è la pass più banale d' America!>

< 1 2 3 4 ? >

Chris rise < Si >

< Ma diamine ! Allora ci potevo arrivare da solo ! Ho chiamato per niente ahahahahaha, comunque come stai? Il rientro com'è stato ?>
la voce del moro era molto più profonda al telefono, un po' distorta ma a Chris non dispiaceva.
Grugnì prima di rispondere < Tutto ok...Solo sono tutti troppo preoccupati per me... > liquidò il concetto rapidamente con leggero fastidio
<Ok ok, ho afferrato il concetto...Ti ha fatto una testa così vero?>
<Chi?> chiese lui sorpreso , non aveva afferrato il senso discorso
<Tua sorella...>
Si spostò dalla scrivania della sua vecchia stanza a quello che era il suo letto e si distese, chiuse gli occhi e cominciò a massaggiarsi la fronte con i polpastrelli della mano sinistra
<Ah!...SI, decisamente...E' giovane , per carità , ma ogni tanto mi chiedo cosa mi trattenesse da piccolo dal farle del male! E' peggio di mia madre...> La stanchezza e l' ironia del suo tono di fondevano con disinvoltura insieme. Darren dall' altra parte della conversazione rise di gusto
<Non farmi prendere le parti di qualcuno, sai che io sono della fazione “ fratelli minori rompiscatole”>
< A volte lo dimentico è vero> Chris sorrise e inspirò profondamente con il naso. Aprì gli occhi.
<Oh! Ora ti sento sorridere!> Dare era uno dei pochi che capiva quando Chris sorrideva al telefono...Era forse il suo migliore amico in assoluto , gli faceva piacere notare quanto quella persona fosse perfetta per rappresentare quel ruolo nella sua vita.
< Che farai questa sera?>
Chris si morse il labbro inferiore dubbioso
<Non avevo grandi idee confesso...Leggerò qualcosina e forse guarderò uno special sulla rivoluzione francese su history channel, ho visto la pubblicità questa mattina...>
<Io credo uscirò per andare al cinema...Hei! Sai cosa mi è venuto in mente prima di chiamarti?>
il tono di lui passò da quello pacato tipico delle conversazioni basate su cazzate e aria fritta a uno di reticenza tinta di un pizzico di entusiasmo.
<Dimmi> gli diede corda Chris richiudendo gli occhi...Erano solo le nove di sera ma era già stanco tritato
< "Draco Dormiens Nunquam Titillandus"> Recitò l' altro attraverso il cellulare con voce solenne e carica di soddisfazione
<...Non svegliare il drago che dorme?> Ripetè Chris in inglese . Rise <Come ti è venuto in mente il motto di Hogwarts ?>
< Così > rispose l' altro con sincerità < Ti associo spesso ai libri...Così mi è venuto in mente prima di chiamarti...> Non era un segreto che entrambi fossero dei grandissimi fan di Harry Potter e che spesso si trovassero per gioco in competizione per cercare di dimostrare all' altro chi “ ne sapesse di più” sulla serie di libri e sui film...Insomma da più di un anno l' argomento Potter sfociava in una competizione , e in piccole e grandi dimostrazioni musicali da parte di Darren che rispolverava le colonne sonore del suo musical , il che faceva puntualmente sbottare Chris in un “ bella forza amico...A te piace vincere facile”.
E li era suonato il campanellino nel cervello del soprano, che non nascose un ghignetto. Dopo una manciata di minuti si salutarono e lui si rialzò dal suo letto. Attraversò la stanza con un paio di passi e si diresse verso la libreria;

< Una spolveratina di memoria non è considerato barare alla fine > Parlò da solo con aria soddisfatta mentre , dal ripiano centrale del mobile estrasse una confezione di cartone di extralusso , di quelle che i nerd si preoccupano di aquistare quando la loro serie preferita giunge al termine e viene venduta in   un cofanetto rivestito . Era bello pesante quello in particolare, perchè la Rowling aveva partorito sette librini non esattamente leggeri da prendere singolarmente...Immaginate da trasportare tutti insieme in una mezza scatola aperta su un lato. Fortunatamente il letto si trovava sempre allo stesso posto, non troppo distante dalla scaffalatura in quella stanza così piccola. Goffamente si lanciò sul letto e prese in grembo il contenitore. Quanti ricordi : la prima volta che prese tra le mani il primo libro...Le notti passate a leggere...Le giornate scolastiche passate a giocare con i compagni ad Harry Potter ( ma chissà come mai lui finiva sempre per fare Luna o Ginny )... Le notti passate con i sacco a pelo fuori dalla libreria...Le lacrime di gioia quando, sul grande schermo, vide Harry agguantare per la prima volta il booccino d' oro...La giornata del suo undicesimo compleanno passata a pattugliare la cassetta della posta e ad osservare il cielo in cerca di uccelli di grosse dimensioni...Quei libri erano stati con lui anche quando tutto il resto sembrava avergli voltato le spalle...C'era davvero affezionato, anche se quella raccolta era recente aveva sostituito i libri originali con quelli che aveva comprato uno a uno, separatamente, man mano che uscivano, da piccolo.
< Chi leggo per primo ? >
Commentò mentre scrutava le coste dei vari capitoli della saga...Il primo ed il secondo li aveva letti talmente tante volte da saperli a memoria...Gli ultimi tre li ricordava ancora molto bene...Nel quarto moriva quel figone di Cedric e non aveva voglia di ri-elaborare il lutto...La scelta cadde quindi sul prigioniero di Azkaban . Era parecchio in effetti che non lo leggeva, era il libro che , tra tutti gli altri, forse aveva riletto meno volte...Beh, c'era sempre tempo per sopperire alle proprie mancanze pensò il ragazzo. Spense la luce centrale della stanza e accese quella del comodino. Si raggomitolò sotto le coperte con ancora la confezione sulle gambe e si immerse nella lettura. Lesse fino ad addormentarsi...Era praticamente arrivato alla fine...Ma era troppo stanco per leggere quelle ultime poche righe. Il libro gli cadde sulla faccia...Era stanco...Tanto stanco.

<Harry? Harry? Harry ! Svegliati!>
Chris aprì gli occhi ...Quanto aveva dormito?
Seduta davanti a lui c'era la ragazza con i capelli castani meno curati che lui avesse mai visto e lo stava scrutando con aria arcigna con il collo teso nella sua direzione
< Hai ascoltato una sola parola di quello che stavo dicendo?> Chiese quella con aria di chi sa già che la risposta che riceverà sarà negativa.
Chris però non le ripose. Si limitò ad osservare ciò che lo circondava : ok, era in un vagone ferroviario, accanto a lui un ragazzo un po' trasandato con i capelli color carota mostrava uno sguardo un po' preoccupato che teneva vigile sulla ragazza seduta poco lontano, fuori dal finestrino un pittoresco paesaggio all' inglese e ,addosso a tutti e tre, una divisa un po' troppo familiare. Si . Non c' erano dubbi si trovava sull' Espresso per Hogwarts.
Degluttì rumorosamente ed in seguito si sentì inghiottire dal sedile.
< Her....Her....Her...Hermione Granger? > chiese. La voce già acuta di lui uscì stridula e strozzata da quella gola seccata per il terrore
<Ma che gli prende?> Quella si rivolse al rosso
<Harry? Stai bene?...Oddio...Quanto sei pallido...> Chris si girò in tempo per sentir parlare il ragazzo ,con tono preoccupato, in sua direzione ;
<Harry!?!?> esclamò Colfer con terrore alzandosi in piedi di scatto. Proruppe in una risatina acidula e carica di tensione < Mi ...Mi dispiace ma, io non mi chiamo così...> cominciò lui cercando di rimanere razionale. Ok, se era un sogno era fottutamente divino essere stati catapultati dal proprio subconscio nei panni del protagonista della serie che aveva conquistato la sua infanzia...Tuttavia era tutto un po' troppo vivido per i suoi gusti. Pensò di darsi un pizzicotto , ma quello che non poteva essere altri che Ron lo punzecchiò con la sua bacchetta (ancora avvolta nel nestro adesivo) in un fianco, anticipando le sue mosse. Ok : non si stava svegliando e si ,aveva sentito chiaramente la bacchetta “piantarsi” nella sua pelle.
<Dissennatori?> chiese Ron senza nascondere un certo dimore. Christopher alternava lo sguardo,tra i due grifondoro, molto disorientato. Hermione dalla tasca estrasse un rimasuglio di gomma da cancellare e lo tirò addosso a Ron , che protestò
<Ma chè...Sarebbe svenuto...> Osservò lei tornado a fissare negli occhi Chris, senza nascondere anche lei una certa apprensione.
< Cosa sta succedendo? > Fu l' unica cosa razionale che gli venisse da chiedere
<...Hemm...Andiamo ad Hogwarts ?> rispose il ragazzo con aria di chi si sta rivolgendo ad un matto prima di tornare ad osservare Hermione con un alzatina di spalle .
<Oddio...> Commetò Chris con un gemito straziato prima di farsi ricadere nella poltroncina del treno <Sto sognando...Non ci credo...Non può essere che un sogno> pigolò  guardando fuori dal finestrino quella , così poco rassicurante , campagna inglese...Così diversa dal panorama abituale che osservava dando un occhiata fuori dalla sua finestra.
<Senti, non so che ti succede...Ma , hei ! Sono sicura che in sieme supereremo anche questa , ok?> Cercò di rinquorarlo la ragazza dolcemente. In fondo era stato un anno davvero impegnativo, non che i precedenti non lo fossero stati, non che non avessero già rischiato la vita ripetutamente...Ma dopo la Coppa del Mondo, gli incubi...E si, anche tutti i pensieri che lo dovevano tormentare  da prima dell' estate , dovevano averlo portato ad una crisi d' isterismo.Solo una cosa sapeva, non lo aveva mai visto così strano, ed è tutto dire!

Christopher respirò a fondo l' aria umida dello scompartimento < Ok, sentite. Siete maghi giusto?> Solo allora riportò lo sguardo sui due che , in tutta risposta si fissarono per poi tornare su Chris < E quindi siete di mentalità aperta ...Giusto?> Ron inarco il sopracciglio destro < Oddio...Mi preoccupi sempre di più, non costringermi a tirarti uno schiantesimo Potter!> rispose in fretta < Ron taci!> lo ammonì Hermione poi tornò a guardare il soprano con occhi incoraggianti ed un accenno di sorriso.
<Io non sono chi pensate che sia.> E si lanciò in un monologo chiaro ed efficace che i due sembrarono ascoltare <Io mi chiamo Christopher Paul Colfer, ma tutti mi chiamano Chris. Io sono americano. Sono un attore di 22 anni, scrivo storie , canto  e non sono (e non sarò mai) un mago. Nel posto da cui vengo io questo è un racconto, una favola , scritta in sette libri ok? Voi siete personaggi di fantasia e io sto sicuramente sognando. Non so se questa sia una altra dimensione o solo un sogno che mi sta terrorizzando per la sua nitidezza...Ma sono sicuro che non sia la realtà , o almeno la MIA realtà...Chiaro?> ansimava...Le parole erano uscite con un timbro ancora più acuto del solito ed una velocità disarmante...Effettivamente, non era stato chiaro come aveva sperato di essere, anche se le premesse erano buone “ STUPIDO COLFER!” si insultò mentalmente.

Ron aveva gli occhi fuori dalle orbite mentre Hermione si era schiacciata con la schiena contro la comoda seduta in pelle del treno. Seguì un lungo silenzio.
<Dimmi che ti stai drogando...> riuscì a dire il rosso. Chris si voltò con occhi imploranti verso quello che doveva in teoria essere il suo migliore amico < Io..> non si accorse  della bacchetta che ora mirava alla sua testa < Specialis Rivelio > il rumore del legno di vite che si agitava debolmente sferzò l' aria. Chris fece in tempo solo a girarsi verso la ragazza. Una piccola scintilla dorata e blu schizzò fuori dalla bacchettà di Hermione e lo colpì in mezzo agli occhi, dissolvendosi in maniera deltutto indolore , non successe nulla. < Che hai cercato di fare? > chiese allarmatissimo il soprano, rialzandosi dal sedile per mettersi in posizione sopraelevata rispetto alla ragazzina, com' era possibile che non sapesse un incantesimo ? Li sapeva a memoria < ...E' un dissolvi incantesimo...Ora , Harry , come ti senti?> lei parlava lentamente, come se stesse cercando di farsi capire con qualcuno che non parlasse molto bene inglese < Male, perchè non sono Harry Potter! Io mi chiamo Chr-> il ragazzo sbottò sull' orlo della collera ma quella non gli fece terminare la frase, e lo investì rapidamente con un secondo incantesimo. Ok , aveva sopravvalutato la ragazzina più superdotata del libro, era un perfetto imbecille < Legilimens! > fu costretto a sedersi e a chiudere gli occhi. Ripensò a tutto , momenti felici ed infelici della sua vita gli scorrevano davanti senza che riuscisse a fermarli o impedire a lei di leggerli così avidamente, si quell'incantesimo lo conosceva...E ne conosceva almeno una dozzina di  decenti per poterlo respingere: la casetta sull' albero , i bulli , sua sorella che piangeva , una torta di compleanno , lui che leggeva , lui che fissava fuori dalla finestra , lui che piangeva , lui che recitava  al musical della scuola , lui che veniva usato da bersaglio umano dai bulletti all' uscita , lui che leggeva , il suo primo ragazzo , lui che diceva tutto ai suoi , lui che recitava , le sue spade say , lui che cantava , lui che studiava , lui che scriveva , lui che leggevaa , i ragazzi del Glee , la trupe di “struck by lightning” e , in fine , lui in camera sua con Harry Potter sulle gambe … L' incantesimo terminò e lui si afflosciò come svuotato, era durato pochi secondi ma quella quattordicenne aveva appena assimilato interamente ventidue anni della sua vita.Ora avrebbe poturo scrivere la migliore biografia al mondo su di lui, il pensiero lo indusse a sorridere. Era ancora più pallido di prima e la sua fronte era imperlata di sudore, la testa gli stava eplodendo, martellava a più non posso < Ron...> Hermione non sembrava stare tanto diversamente, le sue parole arrivarono fioce <...Questo non è Harry> concluse < Cosa!?> esclamò lui palleggiando gli occhi da me alla ragazza < E dov'è Harry? E lui chi diamine è?!> esplose alzandosi in piedi, rovesciando una discreta quantità di pacchetti di merendine che , probabilmente, teneva in gremvo <...Non lo so , ma questo (di sicuro) non è il nostro Harry> ora quattro occhi erano puntati su di lui e Chris cercò di riaprire bocca < ...Ve l' ho già detto chi sono; chiamatemi Chris> si ricompose rapidamente e tornò seduto < Siediti Ron...> gli chiese gentilmente < Come sai il mio nome ?!> esclamò quello spaventato. Hermione e Christopher abbassarono a metà le palpebre, vero , gli sarebbe voluto un altro libro abbondante per ottenere più “ punti “ in “ cervello”. La sua attenzione tornò su Hermione < Ok , ora se diventata ufficialmente il contenitore della mia biografia...Quindi mi rivolgo a te> Ron era troppo stranito per commentare e non si accorse di una velata allusione alla sua ridotta elasticità mentale < come riporto tutto come prima? > il tono era tornato calmo , sembrava aver guadagnato coraggio , ma in realtà era muta rassegnazione nei confronti di quella situazione assurda e assolutamente impossibile < In teoria ...Dovresti svegliarti , no?> commentò lei, anche se riuscì a suonare come un discorso interiore ripetuto ad alta voce < Anche se non sarebbe mai così semplice...> Chris sorpirò pesantemente < E' un guaio>...Ron , che con i suoi tempi aveva elaborato le varie informazioni fornite da quel viaggiatore dimensionale che ( ai suoi occhi ) rimaneva il suo Harry di sempre, si illuminò e chiese ingenuamente < Perchè scusate?> Hermione scosse la testa e chiuse gli occhi...E pensare che se lo sarebbe sposato! < Perchè io conosco il futoro Ron...E ho alterato il vostro presente, e quindi cambierò intenzionalmente o per il solo fatto di essere qui, tutta la storia...> il silenzio che s' andò a creare diventò pesante. Tutti in fondo al cuoricino desiderano avere qualche certezza sul futuro, ma entrambi i grifondoro pensarono fosse saggio non sfidare ulteriormente il continuum-spazio-temporale e non esposero i loro dubbi e le loro curiosità così simili.
< Senti...Hemm>
<Chris>
<Chris, giusto> concluse Hermione < Dovresti andare da Silente, diritto nel suo ufficio , e raccontargli tutto...Temo sia l' unica cosa che possiamo fare > L' idea era geniale e tuttavia così semplice. Un sorriso speranzoso gli fece incurvare dolcemente le labbra delicate verso l' alto . Era davvero il personaggio più brillante del libro.

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Capitolo 2
*** 2- Qualcosa dal carrello? ***


{Eccolo qua il secondo capitolo ^^ spero vi piaccia , un abbraccio !}



Una voce riportò alla realtà (del libro) i tre che , da interminabili minuti , si stavano scrutando in silenzio con imbarazzo e curiosità crescenti.
< Qualcosa dal carrello? Qualcosa dal carrello ?> La gentile signora con il carrello dei dolciumi si sporse con il busto anche in direzione della loro carrozza < Qualcosa dal carrello cari?> sussultarono. Ron aveva già la bocca piena e , con ancora l' aria un po' shoccata, si limitò a dissentire con il capo, Hermione la liquidò con un sorriso ed un educato < No, grazie > e Chris sembrò interdetto. Non mancava moltissimo all' arrivo, tuttavia non poteva resistere alla tentazione < Un pacchetto di gelatine tutti i gusti più uno e una cioccorana > chiese con un po' di incertezza mentre si alzava. < Sono sette galeoni > rispose la dolcissima e canuta nonnina. Chris arrossì , non aveva assolutamente pensato al problema “denaro”...Ma come da manuale Harry era abbastanza ricco da potersi permettere di girare sempre con dei liquidi in tasca così , superato un lungo istante di imbarazzo , da buon lettore ricordò il particolare ed infilò le mani nelle tasche. I ragazzi , intanto lo fissarono straniti...L' aspetto di Chris, ai loro occhi era identico a quello di Harry, e si comportava anche come Harry ( almeno riguardo all' abitudine del prendere SEMPRE qualcosa sul treno per fare merenda )...Era tutto così strano per loro.

Christopher colmò la distanza tra lui e la porta e , dopo un attenta elsplorazione delle tasche trovò abbastanza denaro da permettersi pure di dare la mancia alla signora, sorrise, in effetti era da tutta l' infanzia che desiderava assaggiare quei due dolci in particolare; ebbe il tempo di incrociare gli occhi cortesi della signora prima di vederla portare la sua attenzione al di là del ragazzo, esattamente dietro di lui < Una bacchetta di liquirizia e una brioche di zucca ...> chiese una ragazza alle sue spalle, non se ne curò e fece per rientrare in carrozza <...Ciao Harry> si affretto a concludere la voce prima che lui sparisse all' interno dello scompartimento ; repentinamente si girò per controllare chi avesse cercato di parlare con “quello che sarebbe dovuto essere” ma tutto ciò che vide fu la schiena della sua interlocutrice allontanarsi assieme a tre amiche, che confabulavano fittamente con lei...Non la vide in faccia ma una senzazione , per niente buona, lo invase : lunghi capelli scuri e uniforme corvonero...Anonima nel suo genere; si girò verso Hermione < Hai visto chi era?> chiese con tono tranquillo <...Cho...> rispose lei < Cho Chang> ripetè puntualizzando il cognome di lei con zelo < Ah !> Commentò con sorpresa il soprano , la voce si tinse di una punta di entusiasmo; non era certo la sua preferita  ma faceva comunque un certo effetto sapere che i personaggi del libro lo salutavano < ho presente...> aggiunse in seguito con tono un po' più grave.

Harry , nella versione da lui impersonata , non avrebbe sicuramente cercato di flirtare con la Chang...Occacchio! Quello forse poteva essere un problemino non da poco per lo sviluppo della storia.
E Ginny?! .

Il pensiero lo invase mentre ancora rimaneva in piedi sulla porta, corrugò la fronte. < Tutto bene ?> chiese sempre Hermione con tono serio, Chris annuì e commentò, mentre tornava al suo posto <devo solo vedere Silente al più preso...> si limitò a rispondere con educazione ed ermetismo. Il resto del viaggio lo passò a scrutare Ron, poteva immaginare come si sentisse : derubato del suo migliore amico il cui aspetto ora apparteneva ad un perfetto sconosciuto che , tuttavia , era a conoscenza di tutto il loro presente , passato e futuro; Hermione conservava più freddezza mentale, dava meno a vedere ciò che provava, anche se Chris era sempre stato molto intuitivo,capì  che condivideva lo stato d' animo del rosso <...Vi prometto che rimetterò tutto a posto > ruppe il silenzio. L' idea di essere la causa principale dello stravolgimento di quella storia così importante per lui e motivo di tristezza per quei due personaggi (ragazzini e molto più piccoli di lui)  lo faceva sentire responsabile e determinato ad “ aggiustare tutto”. I due sorrisero debolmente < L' importante è riavere Harry > parlò insospettabilmente Ron < con tutto quello che sta succedendo ora...Capisci vero?> il tono era preoccupato e anche il viso comunicava apprensione < Si...> osservò Chris. Giusto , lui era un fan...Ma non era assolutamente simile a Harry, il libro aveva bisogno del suo protagonista.
Se fosse mai dovuto passare sotto il cappello parlante , riflettè Chris , quello lo avrebbe spedito senza esitazione a Corvonero , era la Casa a cui era destinato , da sempre !

 Improvvisamente avvertì una piccola fitta alla fronte <Ah!> asclamò con stupore e, istintivamente, la mano sinistra andò con le dita a sfiorare la pelle nel punto preciso in cui l' aveva sentita , era come una puntura di spillo ma bruciava al tempo stesso come fosse stato sfiorato/scottato da un oggetto molto caldo . Le dita incontrarono un' irregolarità nuova sulla sua pelle, un cicatrice...LA cicatrice. Chris sgranò gli occhi e cominciò ad avvertire le farfalle nello stomaco < Ti fa male? > chiese senza nascondere un certo stupore Hermione. Se non era Harry come poteva sentirlo? <...Si...Io...L' ho sentita bruciare...> rispose Chris misurando bene ogni parola. Doveva vedere Silente, se ne convinceva sempre di più ad ogni secondo che passava in quel corpo che , evidentemente , non era più il suo e non ci assomigliava nemmeno di striscio.
< Non è un buon segno...> Osservò lei <...Vuol dire che...> sia Christopher che Ron la stavano osservando con grande attenzione e aspettativa < Anche se sei un'altra persona tu, al momento sei nel corpo fisico di Harry> il tono era allarmato < Come se stessi recitando...> osservò Ron che, nonostante non fosse molto brillante , aveva colto il dettaglio della vita di Chris che riguardava la sua sfera lavorativa < Se non fosse una situazione così tragica potrei citare un mio amico...> i compagni di Harry lo guardarono con fare interrogativo < Totally awesome ! > commentò lui con un sorrisetto amaro , non se ne accorse ma Ron corrugò la fronte . Darren avrebbe riso . Hermione riprese la parola
< Finchè sei nel corpo di Harry , Chris , io suggerirei di rendere partecipe solo Silente di questo segreto...> le sue parole ritornarono ragionevolmente pratiche,  aveva riacquistato calma e ponderatezza ed avevano riportato il filo conduttore del del discorso alla realtà dei fatti . Ron non potè fare altro che annuire energicamente e Chris lo seguì a ruota. Sarebbe stato veramente un problema , come avrebbero reagito tutti i personaggi a quanto stava succedendo? Gli amici ed i nemici di Harry ? L' intero piano parallelo sarebbe crollato su se stesso vedendosi mancare la colonna portante di tutta la storia...E sicuramente Chris non si sarebbe mai voluto trovare nel centro del cataclisma < E dovremo fare in modo da trovare la soluzione più rapida possibile...> aggiunse con assoluta certezza : non voleva rimanere intrappolato nella storia per altri tre anni di vita di Harry...Anche perchè sarebbero stati tre anni di indicibili sofferenze e missioni molto simili alle dodici fatiche di Ercole.

Finita la frase il ragazzo si concesse un sospiro appesantito da pensieri e preoccupazioni < Anche se possediamo un discreto vantaggio visto che...Conosco la storia davvero bene > parlò più per se stesso che per Ron ed Hermione e , si , visto che Dare non era presente poteva affermarlo senza essere contraddetto da nessuno < sono praticamente il più grande appassionato vivente dei libri di Harry Potter> . Ron sbuffò stizzito < Senti , tu , è parecchio irritante che ti rivolga a noi così sai ?> Chris alzò gli occhi sulla figura del rosso sbalordito , Hermione lo ammonì ancora < Ron!> ma evidentemente , quel rospo , il ragazzo lo teneva dentro da quando Christopher aveva cominciato a parlare;
<Oooh! Hermione! Parla di noi come se non fossimo reali!> sbottò alzando la voce. Hermione acquistò un espressione mortificata < Sarò chiaro , Chris> calcò il nome del soprano con acidità < tu non mi piaci e non hai la mia fiducia , spero che Silente riesca a rispedirti da dove sei venuto perchè io rivoglio il mio migliore amico> gli puntò contro l' indice in quella che era una plateale minaccia <...E non mi piace vedere la sua bocca muoversi ma sentire parlare qualcun'altro attraverso di lui> . Chris si rese conto di essere stato, ancora una volta, un compreto coglione: non farebbe piacere a nessuno che  , uno stronzo-cosmonauta-viaggiatoredimensionale-nerd , risucchiato da un libro piombi a cambiare la tua quotidianità asserendo di sapere tutto di tutto su di te e sulla tua vita (che  ha letto in un libro)  venendo a conoscenza qualsiasi informazione esistente ,nei tre periodi temporali conosciuti, ti riguardasse rubandoti qualsiasi convinzione , anche quella di essere reale...Aveva creato le condizioni per far vivere l' idea di Matrix a Ron e a Hermione e , a differenza di Morfeus , non aveva proposto nessuna magica pillola rossa per far dimenticare tutto ai due dopo una bella dormita , li aveva spinti di peso nella tana del coniglio bianco perchè era spaventato.
Ron teneva ancora il dito sospeso e il silenzio era ancora pesante in carrozza <...Sette libri>  precisò Christopher <...E non era mio desiderio fare tutto questo, non ho usato tatto? Mi dispiace ,davvero. Non volevo finire qua, non so come accidenti ho fatto...Ma la verità è che ho avuto paura, e inrealtà
 ne ho ancora...> ammise sincero < Ultime notizie : non ci serve UN ALTRO che ha paura > continuò Ron <...Harry non ha mai avuto paura > .
Chris sapeva che si sbagliava ma dare contro a Ron non sarebbe servito in quel momento < Beh io non sono Harry , l' abbiamo appurato questo no?> sbottò , cominciava ad essere seccato, litigare con uno dei suoi quattordicenni preferiti non era di certo ciò che avrebbe desiderato per quella mattina < Ero sconvolto ok? Ieri ero andato a dormire e oggi mi sono svegliato con Hermione che mi chiamava “Harry”...Non credo che tu avresti reagito diversamente se fossi stato svegliato da mia madre che insisteva a chiamarti con un nome diverso dal tuo > Ron sembrò calmarsi, la ramanzina stile “ Molly Weasley “ aveva colto nel segno.
Gli uomini non si chiedono quasi mai scusa , ma il segno con il capo che si scambiarono fu sufficiente per segnare “ pace “ e chiusura della litigata. Hermione si era limitata ad osservare i due...Non c'era molto da aggiungere alle parole di entrambi.


Chris portò gli occhi sui suoi dolci. Prese in mano la scatola della cioccorana e cominciò ad esaminarla, gli occhi dei ragazzi erano ancora fissi su di lui < Come si apre?> sbottò ancora irritato ,  dopo essersi arreso alla diabolica confezione . Ron tirò le labbra in un flebile sorriso e si sporse verso di lui < Li c'è la linguetta...> indicò con lo stesso indice che poco prima gli stava puntando addosso. Chris tirò , ma con un po' troppa energia. La rana incantata saltò finendogli dritta in faccia < Ag! Che schifo ! > alzò le mani come per coprisi il volto , mollando la piccola scatola , ma quella cosa ormai c' era già finita sopra. Era riuscito a conservare : riservo , immagine , nervi d' acciaio , contegno , dignità e un briciolo di autorià e rispetto da parte dei ragazzi...Ma , insomma , aveva una rana sul viso < Che devo fare!?> chiese in preda ad una momentanea agitazione. Hermione, dopo tutta quella tensione, alla visione cominciò a ridere. Portò le mani a coprirsi la bocca ma con scarsi risultati. Il comportamento di Chris mandò in agitazione anche Ron che concitatò urlacchiò < Beh, mangiala!> ...Beh erano il ritratto di una coppia di checce isteriche, ok Chris era gay sul serio , ma non si considerava una checca : solo perchè era omosessuale e aveva una voce così acuta non significava che adorasse gli accessori da donna e  i cani di piccola taglia! Ok aveva un barbone nano come cane ma questo non dimostrava niente!
Porto la mano destra ad agguantare la rana e se la mise in bocca con un sonoro -ciomp- la rana smise di muoversi. Era davvero buona. Entrambi i ragazzi si rilassarono sui rispettivi sedili mentre , Hermione, ancora si stava rotolando dalle risate ondeggiando sul proprio sedile, non passò molto tempo che anche gli altri due si mettessero a ridere. Non avevano iniziato con il piede giusto ma le cose  si stavano evolvendo e , forse , prima di tornare a casa ( e Chris si augurava di arrivarci sano e salvo il prima possibile ) , sarebbe riuscito a stringere amicizia con i due e il pensiero non poteva che farlo sorridere.


Le risa terminarono e Ron ed Hermione portarono gli occhi a scrutare il paesaggio oltre il finestrino. Chris aprì il sacchetto di “gelatine tutti i gusti più uno” con facilità , questa volta lo snack non avrebbe cercato di scappare o terrorizzarlo  e l' idea di assaggiarne una vera gelatina magica lo elettrizzava , allontanandolo ancora per pochi secondi , da tutti quei pensieri di cui si doveva fare carico e prendere responsabilità.  Le dita sottili e pallide vennerò tuffate nell' involucro e riemersero con una gelatina di colore invitante : un bel verde speranza...E di speranza ne aveva davvero bisogno. La mise in bocca in tempo per sentire Ron esclamare < E quello cosa diavolo sarebbe!?> chiuse la bocca attorno al dolcuime e portò lo sguardo oltre il vetro opaco . Davanti ai suoi occhi si stagliava il grande Lago Nero e , sopraelevato rispetto a quello , il castello di Hogwarts .
Era davvaro li.

Dopo essersi ricordato come si faceva a respirare il ragazzo si concentrò ad analizzare meglio il panorama e , con orrore , notò una gigantesca imbarcazione che procedeva, nelle acque tranquille del lago , diretta nella loro stessa direzione. Non avava mai visto una nave a tre alberi di quelle dimensioni : costituita di un legno molto scuro e dall' aria spettrale ed antica (sensazione amplificata dalla mole impressionante dell' imbarcazione) , le vele rosso rubinino e la bandiera issata portava uno stemma con un aquila a due teste. Una grossa quantità d' acqua, vorticosamente, procedeva assieme a lei , spumeggiando , quasi come se la stesse trasportando. Sembrava un mulinello, o un gorgo , < Vomito...> sembrò annunciare Christopher < Come scusa ?> Ron ed Hermione si strovarono a chiedere all' unisono voltandosi verso di lui con fare interrogativo <...La gelatina...Era al gusto di vomito> concluse greve . Se quella era la nave che immaginava lui e se Silente avesse deluso le sue aspettative , allora per lui sarebbero stati guai seri...Che comprendevano un grosso calice, un tassorosso morto ed un incontro piuttosto infelice in un cimitero buio. Nonostante il saporaccio degluttì rumorosamente.I ragazzi erano tornati , con lo sguardo , fissi oltre il finiestrino e non notarono l' espressione funerea che l' attore aveva appena assuno.
“Svegliati...” implorò se stesso mentalmente “ svegliati Christopher “.

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Capitolo 3
*** 3- L' ho sempre sognato...Ma questo č un incubo. ***



{Ok, il capitolo è stato scritto un po' in fretta perchè non vedevo l' ora di postarlo ^^'...Ma non sono deltutto sicura di ciò che ho scritto, probabilmente domani sera farò un approfondita revisione :)  }

Scese dal treno titubante...Stare in mezzo a tutti quei “ ragazzini “ senza avere la sua normale identità  lo metteva a disagio, e tutto questo era reso palese dalla sua espressione smarrita e dall' aria un po' guardinga che aveva assunto. Ron gli diede un buffetto sulla spalla destra ed Hermione con semplicità gli disse < Saliamo in carrozza prima che qualcuno ci intercetti...Non penso tu voglia salutare nessuno> Chris spalancò gli occhi ,dopo che la ragazza osservò con garbo, e scrutando ancora la massa di studenti , annuì vigorosamente < Decisamente non  ne ho intenzione> concluse in tono teatrale. La carrozza era come se l' era sempre immaginata: quattro posi , bianca con il tettuccio, quattro ruote e briglie in tinta...Ma non poteva vedere i due testral che la trainavano.

Avrebbe desiderato poterne vedere uno, anche se il curriculum minimo necessario richiedeva aver visto morire qualcuno ( cosa che comunque non stuzzicava la sua fantasia). I ragazzi salirono e si accomodarono in carrozza mentre lui, con nonchalance , tergiversò fingendo di osservare stupito il veicolo. Alzò la mano destra e la diresse verso dove sarebbe dovuto essere il corpo dell' animale. Trattenne il respiro con grande aspettativa finchè, le sue dita, non sfiorarono qualcosa di caldo : al tatto sentì una superficie di pelo molto rado e corto alternato da chiazze di pelle tiepida molto dura simil equina; era invisibile però...Era li. Non trattenne lo stupore e l' emozione arrossendo e schiudendo la bocca in un espressione di pura meraviglia < Cavolo...> sussurrò tra se e se con gioia.

< Che fai , Potter? Hai deciso di tirare tu la carrozza?>
Una voce bassa e canzonatorià lo colpì alle spalle. Si voltò istintivamente per portare gli occhi azzurri sulla figura di un ragazzino biondo , accompagnato da due scimmioni dall' aspetto poco brillante. Chi poteva mai essere?
<Malfoy...> gli rotolò fuori dalla bocca automaticamente mentre inarcava le sorpracciglia e abbassava le palpebre per metà, non aveva nemmeno avuto bisogno di controllare i colori delle loro uniformi. Quanto odiava quel piccolo vgliacco...Aveva avuto una vita per pensare a delle risposte sferzanti degne per quell'ometto arrogante e privo di attributi quindi, superato il tono di disgusto della precedente frase, un piccolo sorriso comparve sul suo volto . Rivincita infantile? Chiamatela come volete, ma era grazie a Harry Potter che aveva trovato un modo per ribattere contro i bulli ed acquisire il coraggio necessario per farlo...Glielo doveva.
< No ,aspettavo te ed i tuoi per montarvi morso e briglie addosso , ad essere sincero, così potevate tirarla voi tre>

rispose con il suo usuale tono ironico ed un po' pungente, alzò lievemente la testa sporgendo il mento all' infuori...Un po' come dire “ beccati questa” o “ dieci punti a Grifondoro!”. Tiger e Goyle rimasero attoniti a spalleggiare il sorpreso Serpeverde , mentre Ron ed Hermione si scabmiarono uno sguardo stupefatto e carico di ansia
< Wo-wo-wo, avete sentito ragazzi? Qualcuno sta per mettersi nei guai...>

< E che vuoi fare eh?> senza accorgersene Chris fece un passo avanti , verso i tre bulletti < Correre dal tuo papà a dirgli tutto?> Il tono risultò lievemente più aggressivo. Draco rimase spiazzato
< Papà papà, Harry mi ha detto che dovevo tirare la sua carrozza buu-huu...Ma fammi il piacere>
la sua voce acuta entrò in falsetto e simulò il pianto di un bambino ( se ci fossero stati cani nelle vicinanze avrebbero sicuramente dato in escandescenza) , per poi ritornare normale di punto in bianco. Non degnò i tre di altre attenzioni e si affrettò a risalire in carrozza, lasciando tutti troppo straniti anche solo per trovare il tempo di mettere mano alle bacchette. Quando anche lui fu a bordo le ruote cominciarono a muoversi , segno che i testral avevano cominciato a procedere lungo la salita che portava al grande ingresso della scuola.
Ron lo fissava a bocca semi aperta ed Hermione con le sopracciglia inarcate, Harry non avrebbe mai beccato in quel modo Draco...Avrebbe semplicemente cercato di riempirlo di cazzotti, oppure sarebbe stata costretta ad uno dei suoi tanti “ lascia perdere Harry, non ne vale la pena “ , ma quel ragazzo era riuscito  a tappare la bocca a quel serpente senza apparente sforzo, lo ammirò
< Miseriaccia...> commentò Ron. Chris sorrise compiaciuto tenendo gli occhi curiosi sulla strada  < Non è stato niente Ron> commentò sincero < Ho solo avuto anni ed anni di pratica...E prove allo specchio> . In effetti , quando era più giovane,  davanti allo spacchio del bagno brandiva lo spazzolino ed immaginava di sfidare personaggi fastidiosi come Malfoy Jr. , oppure i bulletti che lo perseguitavano In seguito aveva imparato a passare dalla recitazione alla realtà , temprandosi in una volontà d' acciaio ed in un forte amore per se stesso.

 Scesero dalla carrozza trasportati da un ingiustificata spensieratezza e percorsero il corridoio sospeso e coperto che portava all' ingresso della scuola tanto sognata da Chris. Studenti di anni diversi si stavano sporgendo e spingendo per poter guadagnare un posto per vedere oltre gli archi fatti a bifora che sostenevano la tettoia, con il naso puntato verso il cielo. Ron ed Hermione non fecero eccezione, l' unico che seguì la massa senza stupore ma animato unicamente da curiosità fu proprio lui , Chris ; sapeva bene che , nel cielo limpido, stava avanzando la carrozza trainata dai cavalli alati della Accademia di magia di Beaubaton. Sorrise d' istinto per poi portare gli occhi sull' ignaro Ron...Sospirò prima di riportare gli occhi luminosi ad osservare quei cavalli , che mai avrebbe pensato di vedere sul serio nella sua vita...Prima di tornare a casa sarebbe riuscito a tutti i costi ad andare nelle scuderie del castello e ad accarezzarne uno...E magari pure dargli da mangiare senza che nessuno lo vedesse. Il pensierò allargò il suo sorriso...Che si spense non appena si furono sistemati al tavolo dei Grifondoro. La commissione dei professori lungo il tavolo posto più in alto rispetto a quello degli studenti, con , davanti allo stesso, il “ pulpito “ di silente. I suoi occhi azzurri erano rimasti incollati alla sua figura da quando era entrato nella sala, nonostante la presenza di praticamente tutti  i suoi personaggi preferiti , non poteva fare a meno di avere occhi solo per lui. Mentre la professoressa Mcgranitt procedeva nello smistamento delle case ( pochi Grifondoro , pochi Serpeverde, una marea di Tassorosso e ancora meno Corvonero ) i loro occhi si erano incrociati varie volte e , l' uomo dalla folta barba e gli occhiali a mezzaluna , aveva elargito sorrisi e strizzatine d' occhio, colmando Chris di una grande gioa mista ad asia.
Accidenti! Il suo idolo gay dell' infanzia era convinto di salutare il suo pupillo guardandolo, era una sensazione indescrivibile. Anche l' idea di essere a pochi passi da Minerva Mcgranitt lo esaltava nel profondo del suo cuoricino. Mentre attendeva che finisse lo smistamento, tra una speranzosa occhiata a Silente ed un altra , passò in rassegna i volti dei presenti al tavolo che, senza sforzo , venivano associati ai nomi dei personaggi che , così bene ,ricordava:
Fred , George  e Ginny ( da cui distolse lo sguardo appena si accorse che lo stava fissando con insistenza ) Colyn Canon , Dean Thomas , Angelina Johnson e...Neville. Non riuscì a trattenere un grossissimo sorriso in sua direzione e quello arrossì un po' e lo salutò con la mano destra alzata < Ciao Harry...> sussurrò quasi. Com'era timido ancora quel ragazzino! Non sapeva che sarebbe stato un eroe. Formulato quel pensiero spalancò gli occhi, che portò repentinamente nell' angolo più estremo del tavolo dei professori...Eroe.
Eccolo la: cattedra di pozioni, un pessimo carattere, dei capelli ingiustificabili ed un naso davvero molto importante. Piton.
Era uno dei pochi bambini che , dal primo libro , era convito che lui fosse solo “ una gran carogna “...Ok , ok , leggendo il sesto libro era rimasto shoccato e aveva pensato di aver difeso a spada tratta per tanti anni il personaggio sbagliato...Ma poi. Gli occhi gli si inumidirono. Era li . Era vivo e stava bene...E lo stava pure guardando male!

Piton stava fessurizzando lo sguardo su Potter che sembrava avere un principio allergico al polline : guance arrossate e occhi lucidi, nonostante fosse vicino al tavolo dei Serpeverde vantava il famoso “ occhio lungo-anti copiatura “ dote che aveva sempre benedetto. Un sorrisetto sghembo incurvò il suo volto pallido, almeno il moccioso sarebbe rimasto nella torre dei Grifondoro a lungo per smaltire i sintomi fastidiosi dell' allergia.

Gli stava sorridendo! Ora , essere li , aveva un senso.
La “ magia” svani quando , dal tavolo, il preside si alzò e arrivò al suo podio in legno.
Il silenzio più religioso cadde nella sala grande quando quest'ultimo aprì bocca :
< Ora che ci siamo tutti sistemati ,vorrei fare un annuncio:
quast'anno , il castello, non sarà solo la vostra casa, ma  anche quella di alcuni ospiti  molto speciali.
Vedete, Hogwartz è stata scelta per ospitare un evento leggendario. Il torneo tre maghi.

Ora...Per quelli di voi che non lo sanno...>

Eggià, tutti erano entisiasti , tranne il povero Christopher. Torneo-tre-maghi...Parole che non avrebbe mai voluto sentire accostate in quel frangente...Doveva parlare a silente prima che il nome “Potter” uscisse dallo stramaledetto calice.
<Hai sentito Harry!?> Commentarono in coro i gemelli Weasley < Il Torneo tre Maghi!>
Chris stiracchiò un sorriso < Già....Wooh....Fantastico...> Indugiò, ma nell' euforia generale e nel vociare del tavolo il suo commento si perse tra gli altri.

< ...Ma ne riparleremo più tardi!> Riprese il preside dopo una breve spiegazione delle modalità del torneo <per ora diamo insieme il benvenuto alle incantevoli signorine dell' accademia di magia Beaubaton  e alla loro preside Madame Maxime>
Ed eccole la, capeggiate dalla più elegante di tutte , Fleur Delacour, le studentesse avanzarono leggiadre nelle loro divise color cielo.Seguite da sguardi adoranti, applausi e fischi d'apprezzamento da parte di tutto il pubblico maschile. I gemelli si alzarono letteralmente in piedi, estasiati , per battere le mani in maniera più plateale possibile mentre , Chris Hermione e Ginny si trovarono a roteare gli occhi al cielo contemporaneamente e a scuotere debolmente il capo. Ron rimase sconvolto dal comportamento di Christopher, Harry ( se fosse stato in lui...O meglio in sé stesso) si sarebbe sciolto come il burro. Rimase un po' stizzito e incrociò le braccia al petto. Chris attendeva un ALTRA entrata trionfale...E non aveva certamente a chè fare con le uniformi svolazzanti di tutte quelle ragazze che sembravano uscite dal “Lago dei Cigni”...Lui voleva vedere Viktor Krum.
Ok , non era certamente un modello di Hugo Boss ...Ma studiava magia oscura, era alto , era  il campione di Durmstrang , era un campione di  Quidditch ,amava le persone studiose e...

Silente baciò elegantemente la mano alla gigantessa per poi riprendere a parlare per interrompere tutto quel trambusto.
< E ora , i nostri amici del nord , accogliete i superbi figli di Durmstrang e il loro preside : Igor Karkaroff >
Chris si sistemò meglio  a sedere, pronto a godersi lo spettacolo fornito dalla commissione bulgara.
Che  non deluse le sue aspettative. Ragazzie e ragazze rimasero incantati da qugli studenti che trasmettevano solo forza e perfezione atletica mentre avanzavano capeggiati proprio dal loro campione. Chris battè le mani ammirato insieme al resto della scuola. Poi , la consapevolezza che sarebbe stato estratto dal calice contro la sua volontà lo investì come un treno in corsa.


Merda!...Che fare ora? Doveva trovare una scusa; una scusa per conferire con Silente subito...Prima che quel mangiamorte impostore arrivasse , prima che quel biglietto maledetto uscisse per errore dal calice.
Il banchetto apparve magicamente sui tavoli delle varie case appena Silente tornò al suo posto. Gli studenti esteri sedevano ospiti ai tavoli di Serpeverde e Corvonero mentre , i presidi , sedevano alla destra ed alla sinistra di Silente.
Davanti a Chris c' erano tutte le leccornie magiche che aveva sempre desiderato assaggiare...Ma aveva uno stomaco molto serrato con cui fare i conti. Diamine! Quel cibo era apparso dal nulla e lui non riusciva a mangiarlo. Con non poca invidia posò lo sguardo su Ron che , come tutti gli anni, si stava abbuffando in maniera animalesca. Sospirò...Era a  Hogwarts ma non poteva godersi la “gita” o parlare con i suoi personaggi preferiti che , per chissà quale miracolo , stavano tutt'intorno a lui e lo cerdevano Harry Potter...Un sogno diventato incubo...Nel senso più letterale immaginabile. Aveva poco tempo e aveva bisogno di un piano... Si voltò verso le uniche persone di cui si fidava e parò sottovoce.

< Ron...Hermione...Avvicinatevi...Devo chiedervi una cosa> Lo sguardo preoccupato di Christopher allarmò i “nuovi” amici che , subito , si inclinarono nella sua direzione.
< Qualcuno, hemm...Nella storia...Ha mai interrotto il banchetto ?> Quelli sgranarno gli occhi <Assolutamente no!> asclamò alzando leggermente la voce Hermione, seguita dallo sguardo di Ron che si limitava a masticare ma annuiva profondamente <...Bene...> commentò amaramente lui strascicando le lettere < E , qualcuno, ha mai...Hemm...Parlato con il preside durante il banchetto?>
Hermione e Ron si guardarono < Cioè , fammi capire> eclamò il rosso dopo aver deglutito un grosso boccone di coscia di pollo arrosto < tu , adesso, vorresti alzarti, andare da Silente e raccontargli tutto?> Chris palleggiò lo sguardo tra i due < E' un idea così cattiva?> domandò ingenuamente preso da disperazione <...Beh...> Hermione provò a parlare. Christopher sbuffò, non sarebbe rimasto fermo su quella panca a farsi condannare a morte dalla storia di un libro di cui sapeva già il finale senza tentare di evitare di rischiare la sua ( curatissima ) pelle. Si alzò e attraversò la navata formata dai tavoli delle casate a testa alta e passo sicuro, ostentando grande tranquillità. Il tavolo dei Grifondoro si zittì , avendo osservato tutto il tragitto della loro “ celebrità” che lo portava dritto verso il tavolo dei professori , mentre , le altre casate , sembravano troppo impegnate per prestare attenzione a ciò che faceva Chris.

Si sentì gli occhi di Piton addosso mentre avanzava...Si più che passo sicuro era passo a carro armato, aveva un certo timore reverenziale ma, alla fine , quello era solo un libro...Non era così male se cercava di stravolgere qualche minuscolo conformismo per accellerarne i tempi ...No?
Il pensiero di stare alterando il continuu-spazio tempo cominciò ad ondeggiare sulla sua testa come un pericolosissimo pendolo . “ vai , sorridi e chiedi...Un attacco rapido e ad effetto”. Camminava in modo da sviare ogni  possibile dubbio, dritto dritto verso il preside che, quando ormai il ragazzo aveva imboccato i pochi gradini che portavano al tavolo, voltò il viso verso di lui . Sembrava stupito , arricciò un sopracciglio e lo attese finchè , Chris , non fu davanti a lui.

Doveva farlo per salvarsi la vita...Doveva parlare...
< Sigor preside...> La voce che uscì dalla sua bocca risultò tremula. Il tavolo dei professori si zittì.
<Dimmi Harry> Il tono di Silente risultò un po' contrariato, ok quello era lo studente che più amava e avrebbe mai amato ...Ma che diamine di comportamento era quello. Lo sguardo si fece severo.
<So che non dovrei essere qua...Al momento> silente annuì in maniera per nulla incoraggiate...Fare arrabbiare , tra gli altri , proprio Silente? Non stava andando affatto bene.
<Ma ho urgente bisogno di parlarle...Davvero urgente> cercò di mantenersi tranquillo ma il suo sguardo tradiva un' immensa paura e una velata disperazione...E quell' uomo era Albus Percival Wulfric Brian FUCKING Silente e , tra le sue qualità ( oltre all' occhio lungo ) c'era anche quella di capire al volo cosa frullasse nella testa delle persone, con un master in rilevamento bugie...E gli fu chiaro che Harry aveva davvero qualcosa di strano. Il suo viso mutò in un espressione allarmata. Si alzò , chiedendo scusa ai due illustrissimi ospiti e, prima di scostarsi dal tavolo posò una mano sulla spalla di Chris e gli sussurrò < Seguimi> prima di andare a circunnavigare il tavolo.


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Capitolo 4
*** 4- The Digestivo ***


Qualsiasi cosa avesse da rivelargli quel ragazzino doveva per forza essere qualcosa di talmente grave ed impellente da rimandare l' entrata del calice di fuoco. L' espressione di pietra di Albus era concentrata a scandagliare i corridoi , ora deserti, della scuola ( che era interamente riversata nella sala grande). Il preside sospirò pesantemente.


Chris stava camminando accanto ad Albus Silente. Ce l' aveva fatta! Stava facendo qualcosa per risolvere la situazione...Ci stava riuscendo. Aveva lo sguardo basso , come se avesse un po' di timore reverenziale nei confronti di uno dei personaggi del libro da lui più amati , si sentiva come se stesse passeggiando sulle nuvole in un certo senso. I suoi occhi erano fissi sulle scarpe con la punta all' insù e sulla tunica opalescente e piena di decori dell' uomo e quello , con la coda dell' occhio, si accorse dello sguardo del comportamento del ragazzo.

Nonostante Christopher conoscesse a menadito la mappa di Hogwarts non capì dove stavano andando, erano un paio di minuti abbondanti che passeggiavano per i grandi corridoi in pietra e ancora non capiva in che aula avrebbero parlato.


Silente si fermò esattamente davanti ad un muro.

Chris rimase interdetto per una manciata di secondi e , in quel momento , si sentì abbastanza coraggioso da cercare lo sguardo del preside...Che sembrava meno decifrabile di prima, probabilmente il muro che avevano davanti sarebbe stato più eloquente...Muro in cui apparve una porta improvvisamente.

Superato un istante buono di pura sorpresa Chris si trovò a sussurrare < La stanza delle Necessita!>

Silente l' aveva già preceduto andando ad aprire la piccola porta di legno che , rivelava , una stanza di medie dimensioni con un accenno di arredamento.< Prego Harry...Entra> Lo invitò il preside facendogli un cenno con il capo ed un accenno di sorriso. Christopher inspirò profondamente ed entrò a passo sicuro. Non aveva paura del libro , lo conosceva troppo bene. Aveva solo paura di rimanerci immerso per sempre , rischiare la morte e alterarne gli eventi...Proprio come era stato costretto a fare in quel preciso istante. Silente chiuse la porta dietro di loro che, sulla parete esterna alla stanza, sparì …. Lasciandoli soli , protetti e irrintracciabili.


Nella stanza era allestito un piccolo salotto da thè : Caminetto acceso, soffitto bianco intonacato , grandi finestre ovali da cui entrava luce creata da un effetto magico ,smorzata da ampie tende color broccato e oro, davanti al camino una grande poltrona ed una un po' più piccola poste sopra ad un tappeto apparentemente antico ed , in mezzo , un tavolinetto tondo su cui stava poggiata una teiera fumante , un cestino pieno di bustine di vari colori e dimensioni , un colino, un piccolo bricco per il latte ed uno per il the....E logicamente due tazzine , poste una davanti all' altra , e separate da un piatto pieno di dolcetti bianchi coperti da una spolverata di zucchero a velo*.

<...Siediti Harry> concluse Silente che , già accomodatosi sulla poltrona più grande, osservava Christopher guardarsi attorno , abbagliato da tutti i dettagli presenti nell' ambiente. La magia lo stupiva e shoccava contemporaneamente in maniera piacevole e incontrollata , stimolando tutta la sua curiosità.


La stanza delle necessità aveva quindi creato un angolo accogliente ,dove fossero più facili le chiacchiere , con accuratezza e ( pradossale ) sensibilità...Ah, la magia!

Riavutosi, il ragazzo dagli occhi celesti, si andò ad accomodare con qualche imbarazzo sulla poltrona davanti a quella del preside.

<...Prendi quello che ti piace di più , ho pensato che dopo il banchetto ci volesse un bel digestivo prima di parlare di problemi > l' uomo sembrava aver ritrovato il tanto decantato sorriso-paterno e i modi affettuosi descritti da sempre, Chris annuì ed andò a frugare nel cestino con le dita sottili. Prese una busta di carta con su scritto “ menta “ in bella grafia ordinata ( doveva essere quella della professoressa Sprite ) e si apprestò ad aprirla...Avrebbe dovuto mettere il contenuto in infusione da dentro il colino immaginò...Non ci era molto abituato , per lui i thè si faceva con le bustine di plastica : qualche istante a galleggiare nella tazza e , hoplà !


< Ah, anche a me piace la menta > annuì Silente come se la situazione potesse permettere di fare VERAMENTE salotto. Chris passò colino e bustina al preside che , a sua volta, versò il resto del contenuto nel colino e lo appoggiò dentro la tazzina precedentemente riempita di acqua bollente .

Il ragazzo non aggiunse zucchero e portò quindi la tazza alle labbra, ma fu costretto a risputarvi il contenuto dentro perchè , Silente , lo spiazzò :

< Dov'è Harry?> pronunciò ; il tono era fermo. Non risultava aggressivo ma neanche gentile , solo fermo e autoritario.


< Sa che non sono Harry?> chiese sbigottito dopo aver superato il principio di ustione e aver schizzato in parte l' uniforme .I suoi occhi erano ora riflessi in quelli di Silente.

<Harry non mi ha mai chiamato “ signor preside” , non perderebbe mai l' occasione di ingozzarsi con il signor Weasley e non si sarebbe mai permesso di interrompere il mio pranzo ...Nonostante io lo consideri per me importante come un figlio e gli riservi lo stesso affetto e posto nel mio cuore > distolse lo sguardo da Chris mentre parlava, portando gli occhi chiari sulle fiamme che scoppiettavano nel camino.

Christopher degluttì e appoggiò la tazza sul piattino, passò le mani nervosamente sulle ginocchia e cominciò a parlare.

Sipiegò , come precedentemente aveva fatto sul treno a Ron e Hermione , chi era e come fosse arrivato li ( o meglio come NON sapesse della maniera in cui era arrivato li ) e osservò Silente sorseggiare il contenuto della sua tazza e tenere gli occhi chiari ora così distanti dai suoi , sul caminetto e sulle fiamme che ci danzavano dentro , riflesse ora con distacco sulle lenti dei suoi occhiali a mezzaluna. Descrisse chi era, dove viveva , cosa faceva...Aggiungendo anche qualche dettaglio , non imbarazzante , di quelli che Hermione era riuscita a sapere dopo avergli scandagliato il cervello . L' atmosfera lo aiutava molto a parlare quindi si sentì rilassato e spinto a raccontare anche...Più del dovuto.

< Quindi tu conosci il futuro eh?> domandò eloquente il mago all' attore


<In un certo senso...> si espresse Chris; < Humm...Ma adesso hai alterato le cose portandomi qua > osservò sempre ad alta voce l' uomo, facendo sbiancare Chris. < Si-signore > ammise con dispiacere il ragazzo...Voleva solo tornare a casa .

<Sai che scoppierà una guerra vero?> il tono di Silente era tornato marmoreo ma , i suoi occhi , erano tornati a cercare quelli di Christopher < E che Harry è fondamentale vero? Non devo certo spiegarti il perchè immagino> Chris non riuscì ad aprire la bocca per formulare alcunchè.

Il preside si accontentò del suo silenzio, chiuse gli occhi un istante e li riaprì sul ragazzo dopo aver respirato profondamente < Ecco cosa faremo> sentenziò solenne < Tu non dirai ad altri ciò che hai detto a me e ai compagni di Harry > la bocca di Chris si schiuse per formulare un timido “si” che rimase afono perchè Silente ricominciò a parlare < per tutti tu sarai Harry , il suo aspetto già lo possiedi, non dovrebbe essere difficile ma...Con me...Farai in modo di far finire tutto questo . Io mi impegnerò a portarti a casa il prima possibile e tu seguirai il corso della storia senza alterarne gli eventi...Chiaramente nei limiti delle tue capacità ragazzo>.

Stava per svenire, se lo sentiva , sarebbe svenuto li e si sarebbe svegliato nell' infermeria della scuola. Non poteva essere così...Non avrebbe vissuto la parte di Harry Potter!

<Io...Io non sono un eroe> sussurrò atterrito mentre ancora i suoi occhi erano persi in quelli del preside. Il cuore di Silente si stava contorcendo , non solo aveva visto crescere un ragazzo destinato a morire , facendo ogni cosa fosse in suo potere per regalargli momenti felici prima della sua prematura ed inevitabile morte, ma ora stava guardando negli occhi un altro ragazzo...Che sapeva tutto e che sarebbe stato probabilmente costretto a fare la stessa fine di Harry, senza alcuna colpa. Non avrebbe retto il peso, se lo sentiva.

< Non sei da solo> gli venne dal cuore ; il ragazzo sembrò riprendersi riacquistando una certa vitalità nello sguardo che si inumidì appena , e forse anche il suo gli fece eco < io sarò sempre qua , fino alla fine di questa battaglia> sorrise...Ci vedeva così tanto di Harry nonostante non si assomigliassero < non devi essere come lui...Devi solo aiutarci a riportarlo indietro>.

Era felice? Era triste? Sicuramente era confuso. Una piccola lacrima gli rigò la guancia. Era sicuramente commosso. Così poche ore , così tante sorprese e shock...Forse aveva davvero avuto bisogno di quel momento.

Silente si alzò lentamente dalla poltrona e Chris rimase seduto ad osservarlo ora muovere un paio di passi per la stanza < Professore?> richiamò la sua attenzione quando l' uomo si avvicinò al camino < Si ?> fece semplicemente eco di risposta l' altro <...Sarò costretto a partecipare al Torneo> annunciò lentamente.


Silente aggrottò la fronte poi la pelle si distese nuovamente...Certo, Tom non si sarebbe lasciato sfuggire l' occasione di uccidere il ragazzo...E il Torneo Tre Maghi sarebbe stata un ottima occasione...Il limite d' età minima che avrebbe annunciato non sarebbe stato un problema per lui, avrebbe trovato un modo per arrivare a lui e per far uscire il nome di Harry dalla coppa < Ti aiuteremo...> rispose cercando di risultare rassicurante < Voldemort non arriverà né a te né a Harry...Hai la mia parola > e su questo ci poteva scommettere la barba. Aveva già ucciso troppe persone, sarebbe dovuto passare sul suo cadavere per riuscire ad arrivare a colpire Harry o Chris; ma sentiva che sarebbe successo nella maniera più letterale immaginabile prima o poi ; ma era comunque Albus Percival Wulfric Brian Silente ! E la pellaccia l' avrebbe venduta a carissimo prezzo. Un sorrisetto gli distese le rughe < Sarebbe poco saggio chiederti come ci arriverà il nome nel Calice ?> era più una riflessione ad alta voce più che una vera domanda...E non si aspettò certamente una risposta così immediata.

<Malocchio...>

Oh cavolo! Oh cavolo lo aveva detto! Dannati quizzoni di natale sui libri della saga! Ormai era abituato a rispondere ad istinto! Che aveva combinato!? Gli aveva appena fatto un monologo di più di venti minuti sulla storia di non alterare il presente storico del libro! Era ufficialmente una testa di cazzo.


<Malocchio?> ripetè Silente. Ma certo , il ragazzo doveva sapere della sostituzione ( per l' ennesimo anno ) di professore per la cattedra di difesa contro le arti oscure .



Una grossa testa di cazzo < Si...Il biglietto...Lo metterà Barthy Crouch Jr nel calice...Ha bevuto la pozione polisucco...Non è Moody...Lui è… In un baule > stava respirando? Aveva appena rivelato ciò che non doveva rivelare...Però cavolo! Se poteva evitare di finire contro un drago , nel Lago Nero e ,in fine, in un cimitero il suo subconscio era riuscito a fargli sputare il rospo più o meno per cercare di salvarsi la vita. Silente era spiazzato : occhi spalancati e bocca semi aperta. Aveva appena fatto venire un ictus al preside di Hogwarts < Il figlio di Barthy è vivo? E ora è qua...E ha messo Alastor in un baule? > fece un rapido riassunto il preside.

< A farla breve...Si> concluse il soprano avvampando brutalmente.

Silente rimase di sale. Ci vollero parecchi istanti prima che tornasse verso la sedia < Mi siederò e mangerò un dolcetto> sentenziò mentre ancora teneva gli occhi sgranati.

I dolcetti che prese furono ben 4 in realtà e, nel tempo che passò tra una lenta masticata ed un altra, Chris rimase in totale silenzio...Ormai erano spariti dalla sala grande da quasi quaranta minuti.

Silente sospirò prima di degluttire l' ultimo dolce e parlò al ragazzo < Il piano non cambia Christopher . Tu comportati come ti ho detto e andrà tutto bene...Io penserò al resto > concluse sicuro. Non sorrideva.

Possibile che avesse già un piano? D'accordo , era il professor Silente ...Ma andiamo!

Aveva un piano, era rischioso, ma quale dei suoi piani non lo era. Non era un momento felice ma , in quel momento , era sicuro di poter risolvere la questione. Tom non avrebbe vinto , non quella volta!

< Ora sarebbe il momento di tornare alla sala grande...E introdurre il Calice...Almeno sapremo con certezza chi sarà il campione di Hogwarts, vero signor Colfer?> il tono di Silente diede spazio ad una piccola risata amara, che entrambi , consumarono in fretta prima di alzarsi e lasciare la Stanza delle Necessità , appesantiti nello spirito.







*sono lokum, dolcetti turchi...Ci sono andata matta per quei dolcetti ultimamente ^^ http://www.peperosso.info/media/blogs/new/lokum.jpg

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Capitolo 5
*** Da questo momento il torneo tre maghi č iniziato ***


Il peso pressante delle parole confidate si aggravava ad ogni passo mentre , Chris e Silente , avanzavano nuovamente verso la sala grande. Il silenzio era talmente denso tra le due figure da potersi tagliare con il coltello: entrambi camminavano con la testa alta e le spalle basse, un po' rassegnati chi alla preoccupazione chi alla paura . Quest' ultimo , Chris , tentava di mantenere almeno una tranquillità di facciata convincente mentre , il preside , era tornato ad avere la stessa imperscrutabilità di un gargoyle.

Le porte spalancate li accolsero assieme ad una miriade di paia di occhi curiosi ed un improvviso scemare del brusio interno alla sala. Albus si limitò a procedere dritto mentre il soprano deviò il percorso verso il tavolo dei Grifondoro.


Sedersi con 300 chili (immaginari) aggiunti sullo stomaco fu arduo, per uno che era sempre stato così scrupolosamente attento a rimanere nel proprio peso forma. Lentamente si posizionò tra Ron ed Hermione che lo fissarono con insistenza per una manciata di istanti prima di subissarlo di domande...La prima che riuscì a conquistare la sua attenzione fu chiaramente Hermione :

<Allora? Che ha detto ? Sei pallido...> non era apprensiva, anzi risultò incalzante e in tensione.

Chris riuscì a rispondere lentamente per merito di qualche miracolo...O forse grazie allo sguardo di Ron che sosteneva quello della ragazza con energia:

<...Niente...> l' attore fissava il piatto vuoto davanti a se. Hermione provò a riaprire bocca ma fu interrotta da Chris stesso che , mentre lei stava prendendo rumorosamente un respiro con l' intenzione di controbattere , si inserì nuovamente < ...Vi racconterò in sala comune poi...Questa notte...Da soli.> la frase venne spezzata in tre parti distinte, soffiate a bassa voce verso i due , che furono costretti ad avvicinare i volti a quelli dell' americano . Usò un tono sicuro e calmo ( il più calmo possibile insomma) < qui non è il caso.> concluse. Palleggiava lo sguardo tra i due Grifondoro . La sensazione di “ sentirsi un alieno” era notevolmente aumentata da dopo che era tornato al tavolo ...Nessuno aveva mai alterato la tradizione o , tantomeno , disturbato il preside in quella maniera. Ora si sentiva veramente osservato.


Gazza , aiutato da quattro robusti uomini del Ministero, fece il suoi ingresso trasportando il grande contenitore intarsiato in oro e legno che era la custodia del Calice di Fuoco.

Gli occhi di tutti , che prima erano più o meno concentrati tra il tavolo dei Grifondoro, i nuovi arrivati , ed il tavolo dei professori , si spostarono lentamente verso le quattro figure seguite a ruota da una trotterellante Mrs Purr...In tutta la sua somma spelacchiatezza.


Il preside aveva appena raggiunto il suo “pulpito” e , ostentando un perfetto sorriso di facciata , si accingeva a fare il discorso che si era preparato ( in parte ) ma che gli sarebbe stato rovinato da tutti quei mali pensieri: si lo ammetteva, a volte adorava prepararsi i discorsi e si malediva quando, in occasioni in cui era particolarmente inspirato , non riusciva a segnarsi le battute ad effetto che gli venivano spontanee per poterle un giorno riciclare.


<Studenti , la vostra attenzione per favore >

Voce impostata e solenne, altero e tronfio in tutta la sua figura, ecco come appariva il preside di Hogwarts <vorrei dire poche parole : eterna gloria , ecco ciò che attende lo studente che vincerà il torneo tre maghi , ma per ottenere tutto questo , lo studente dovrà superare 3 prove , 3 prove estremamente pericolose in vero > sperava almeno che nessuno , a parte Chris , avrebbe rischiato di perdere la pellaccia, se già prima non era del tutto tranquillo all' idea di ospitare il torneo , ora non lo era proprio per niente.


I gemelli , al tavolo dei Grifondoro, si scambiarono un occhiata d' intesa mentre, Ron, Ginny , Neville e tutti gli altri rimanevano appesi alle parole di Albus con la più totale attenzione...Solo Hermione sembrava distratta da pensieri molesti...Voleva solo sapere cosa stava succedendo...Quanto avrebbe desiderato che Harry fosse li con loro ; istintivamente posò lo sguardo su Chris che, per un istante si voltò verso di lei , in tempo per cogliere un occhiata malinconica da parte della ragazza castana che si affrettò a riportare l' attenzione altrove, come tutti gli altri.


<per questo motivo , il ministero ha decretato una nuova regola. Per spiegarcela è quì presente il capo del Dipartimento di "Applicazione delle Leggi magiche" , Bartemius Crouch .>


Gli studenti avrebbero linciato Barty , lo sapeva , ma lui aveva una reputazione da mantenere! Quella del preside più tosto e figo di tutti i tempi. E poi detestava essere portavoce di brutte notizie.

Bartemius Crouch...Lo conosceva da così tanto tempo, ma le parole di Chris gli rimbombavano in testa ora, e non poteva fare a meno di remuginarci sopra mentre l' uomo ossuto e dai capelli unticci avanzava tremolando accanto a lui per prendere parola...Barty :


'Cos'è successo amico mio? Chi è morto ad Azkaban se quel mostro di tuo figlio è a piede libero...Voldemort lo farà entrare ad Hogwarts e tu , con il ministero , dovresti solo proteggere i miei ragazzi ed impedire che scopra di Harry...'

Il volto del preside tornò siliceo. Come si erano impegnati tutti per trasgredire a quella legge del ministero...Il pensiero gli strappò un piccolo sorriso amaro.


SHA-ZAM!... Un tuono.


Il soffitto incantato plasmò dense nuvole scure e tutti ( incluso il soprano) trasalirono.

Rombo di tuoni, lampi e pioggia inconsistente cominciarono a deformale la consueta volta stellata. Piccoli gridolini si alzarono dagli studenti e dal tavolo dei professori ( tutta colpa di Vitious e della Cuman, naturalmente) e gli occhi di tutti i presenti , ormai puntati verso l' alto, poterono cogliere l' inquietante modifica-meteo della volta a botte in pietra della sala.


Silente alzò un sopracciglio...Sapeva molto bene che quella era una reazione di avvertimento. Un po' come molti altri dispositivi di difesa del castello, quello tuttavia funzionava solo come campanello d' allarme , una specie di sirena" anti-intruso ".


Ruotò il capo d' istinto, così Albus fu il primo a notare una bacchetta che , puntata verso il temporale , si preparava a lanciare un incantesimo.

Non si mosse di un millimetro, al contrario distese i muscoli del viso e rimase a guardare ,quello che sembrava in tutto e per tutto Alastor Moody , avanzare e placare l' incantesimo. Doveva essere entrato da uno dei trabocchetti che dall' esterno accedono alla sala...Un trucchetto dozzinale.


Un lampo rosso di magia, partì dalla bacchetta e raggiunse le nuvole che , quasi immediatamente, si diradarono , facendo tornare il cielo sereno e pieno di stelle lucenti.


<Per la miseria , è Malocchio Moody!> Esplose Ron con sorpresa e ammirazione dopo un paio di istanti mentre il basso uomo si muoveva di qualche passo all' interno della Sala Grande. Non era un segreto che sia lui che il vero Harry desiderassero diventare auror da grandi. Il rosso palleggando lo sguardo tra “Alastor” e Chris , continuò a parlare sorridendo dando così aria ai suoi pensieri :

<Che ci fa qui?> era piacevolmente sorpreso. Chris ed Hermione sospirarono voltandosi all' unisono verso il ragazzo , fu lei a parlare < Ragiona , sarà il nuovo insegnante di DCAO, no?>


Chris aprì gli occhi,l' utlima parte del discorso non l' aveva proprio afferrata <Come?> chiese d' istinto; non c'era niente, NIENTE , che non conoscesse di quel libro

< Difesa Contro le Arti Oscure > ripetè lei , dopo essersi voltata verso l' americano, calcando ogni lettera contemplata nella sigla < Non so chi sia messo peggio tra te e Ron, davvero , cominci a preoccuparmi...> Boffonchiò con un mezzo sorriso , ricambiato da Chris subito dopo la battuta e non apprezzato dal povero Ron che , incrociando le braccia al petto, si perse in più di un brontolio sommesso.

Dean Thomas spezzò il momento proprio quando Hermione e Chris stavano per scoppiare a ridere

<Dicono che di questi tempi sia più svitato di un tappo...>esternò e l' attore non potè fare a meno di soffiare un < Ma non mi dire...> appena udibile nel frastuono generale creato dai presenti che si ricomponevano.



Silente si sforzò di sembrare naturale, senza troppa fatica in vero < Aaaaaaaaah! Alastor !> Proruppe in tono caldo e affettuoso < Caro vecchio amico , grazie di essere venuto> si scambiarono un rapido abbraccio , lui e l' uomo praticamente senza naso , per poi separarsi:

<...Questo stupido soffitto> boffonchiò il finto Moody.

Era come Chris lo aveva immaginato...Molto più brutto che nei film dedicati alla saga:

La gamba di legno intarsiata che finiva in una modellata zampa di leone, il viso graffiato e “portato via” da un incantesimo esplosivo e il grandissimo occhio blu elettrico che ora, era puntato esattamente su di lui. Degluttì appena .

Moody si avviò barcollando verso il posto libero al tavolo dei professori e , con un gesto che probabilmente solo in pochi colsero , estrasse dalla tasca interna della giacca una fiaschetta da rhum e si versò buona parte del contenuto in bocca , seguì uno strozzato singhiozzo e poi silenzio. Il “ professore” incrociò le braccia al petto e con l' occhio buono cominciò a seguire il discorso di Barty, mentre quello magico cominciò a roteare come al solito in tutte le direzioni.


L' omino ossuto e dagli occhietti piccoli aspettò il silenzio prima di parlare...Si aspettava già una cattiva reazione da quel suo pubblico di ragazzini curiosi quindi inspirò profondamente e chiuse gli occhi. Parlò come se recitasse una noiosissima nenia che era stato costretto a ripetere un centinaio di volte ma, in realtà , stava solo cercando di rallentare gli schiamazzi visto che , la sala , aveva appena riacquistato la calma.


<Dopo lunga riflessione il ministero ha concluso che , per ragioni di sicurezza , a nessun studente al di sotto dei diciassette anni , quindi frequentante l' ultimo anno , dev'essere concesso di proporsi

per la selezione per il torneo tre maghi, questa è una mozione definitiva.>

...Già a metà di quella piccolissima frase si erano cominciati a levare i primi ululati di disapprovazione e i fischi. La McGranitt, Piton ,Vitious e la Sprite , i professori a capo delle quattro case, cominciarono a scandagliare i loro rispettivi tavoli con sguardi gelidi, pronti a scattare...Ma furono battuti dal preside.

Silente sospirò < Perdonali Barty...> Ormai era l' abitudine scusarsi e, trovata la faccia più severa che aveva tra quelle in suo repertorio soverchiò il silenzio con un ruggito potente <SILENZIO!>.

Fu come se avesse gettato un incantesimo sugli studenti che , stupefatti e un po' terrorizzati chiusero all' unisono le bocche come tanti pesci. Chiuse gli occhi . Era già stanco, voleva solo salire nel suo ufficio, dare da mangiare a Fanny e poi andare a coricarsi...Era solo il primo giorno di scuola e già era stato caricato di tutti quei pensieri, in fondo voleva solo andare a dormire. Forse cominciava ad essere troppo vecchio.


Alzò la bacchetta verso la custodia in legno e oro del calice che , appoggiata alla gradinata, sbucava appena oltre il leggio in pietra . Quella si aprì dissolvendosi , come fosse fatta di sabbia dorata , senza lasciare residui sul pavimento della Sala Grande.


<Il calice di fuoco> la sua voce scivolò solenne fuori dalle sue labbra, udibile per tutti.


<chiunque desideri proporsi per il torneo

deve solo scrivere il suo nome su un pezzo di pergamena

e gettarlo tra le fiamme prima di giovedì sera a quest'ora

non fatelo con tanta leggerezza

chi verrà scelto non potrà tornare indietro > Il preside trattenne enfaticamente un respiro portando gli occhi su quel giovane che in tutto appariva Harry, e gli donò uno sguardo denso di preoccupazione


< da questo momento il torneo tre maghi è iniziato>

Chris chiuse gli occhi.

Eccomi quà ^^ , avevo detto che avrei postato presto , riconosco che questo è un capitolo di passaggio ( lo avevo già menzionato ) ma quello che editerò tra breve "cambierà musica"...Un po' in tutti i sensi ;)...

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Capitolo 6
*** 5- Canzoni e facce note ***


Come già scritto chiedo perdono per il ritardo ^^ oggi posto questo capitolo e entro domani metterò anche l' altro ( è finito in realtà ma non mi convince , questa notte farò una revisione e un po' di taglia e cuci...Vediamo che esce ) grazie per chi mi legge e apprezza tanto da commentare *^* . Spero sia più leggibile dei precedenti . Buona lettura




Dopo una penosa performance sulle scale ( già , proprio quelle a cui piace cambiare ) Chris si trovava , finalmente , davanti al ritratto della Signora Grassa che , da decenni, custodiva l' accesso alla torre dei Grifondoro. Ogni sua energia era impiegata a visualizzare l' immagine mentale del suo letto , a casa sua , in America  e ,sia Ron che Hermione, non sembravano avere idee molto diverse dalle sue per la testa.
<Parola d' ordine?> chiese con garbo la donna paffuta ritratta in abiti antichi, stile venere romana.
Chris guardò Ron che, in quel momento , stava fissando Hermione. Lei non si sprecò nemmeno a voltarsi per guardare in faccia quei due, il primo non poteva certo saperla e il secondo era da cinque anni che se la dimenticava , la stupida parola d' ordine.

<Guazzabuglio...> recitò con indignazione in un sonoro sbuffo: come si poteva essere così impediti ? Certo, Chris non aveva colpa, ma Ron...Lui non aveva scusanti!
< Ecco qual'era! L' avevo scordato!> Esclamò Ron come se avesse ricordato un difficilissimo incantesimo in latino < Ma non mi dire...> gli fece il verso ironica Hermione mentre entrava dando la schiena ai due ragazzi ( che quindi non poterono cogliere il sorriso divertito che ora sfoggiava letteralmente alle spalle del rosso ); Ron sbuffò sommessamente e poi , tutti e tre , si trovarono a ridere flebilmente, troppo stanchi: chi per ridere sul serio e chi per prendersela sul serio.

L' interno della torre era accogliente : muri in pietra con grandi arazzi rosso/dorati che pendevano da tutte le parti , divani e poltrone in pelle situati davanti ad un grande camino in marmo scuro decorato e varie insegne e trofei sparsi un po' dappertutto. Separata da quella che il soprano identificò come l' area relax, c'erano diversi scrittoi per quella che doveva essere l' area studio della torre. L' illuminazione era calda , data dalle fiammelle delle candele, dal fuoco del camino , dalle finestre e dalla luce magica che ( visto che ormai era sera ) aiutava a rendere migliore la vista. I “primini” , ancora incantati dal prefetto che li aveva accompagnati , stavano poco più a vanti rispetto a loro, abbagliati da tutto quello che per loro era così nuovo...Nonostante tutto Chris non aveva l' energia giusta per potersi godere anche lui quel momento e si rivolse ai suoi compagni:
<...Proporrei di vederci quaggiù, questa notte, quando tutti gli altri Grifondoro si saranno messi a dormire...Ora non ho proprio le forze per raccontarvi che ci siamo detti, ed è stata una giornata impegnativa per tutti e tre...>
Nonostante sia Hermione che Ron, che Chris stesso (in realtà) reputassero quella una decisione stupida , concordarono stancamente con un debole cenno del capo e si avviarono su per la scala a chiocciola... Avevano troppe poche energie per affrontare un vero discorso, e fare un pisolino prima di tutto sembrava più necessario che intelligente. Arrivati al primo pianerottolo si separarono con un flebile borbottio da parte di Hermione , che continuò su per la scala a chiocciola diretta al dormitorio delle ragazze .

I ragazzi entrarono , molti Grifondoro del loro anno si stavano sistemando su alcuni letti a baldacchino ( a una piazza e mezza ) vicino alle finestre che davano la vista su Lago Nero , e istintivamente gli occhi azzurri di Chris si andarono a posare sui vari bauli accanto alle testiere di ogni letto. Cominciò mentalmente a passare in rassegna le iniziali, più per stanchezza che per curiosità, come si fa con le targhette di metallo sotto le cornici dei quadri nei musei quando non ci si ricorda il titolo:
“N.L. ... Neville … D.C. … Dennis Creevey … C.C. … COME!?!?” sgranò gli occhi quando si sorprese a riconoscere quella sigla... Si avvicinò al letto cui era stato poggiato accanto il baule. Non sentiva più la presenza di Ron accanto a se e , da come avanzava incerto , sembrava fosse attirato da una magia spettrale. Il celo azzurro che era intrappolato nei suoi occhi sembrò essere momentaneamente scosso da un tifone . Schiuse le labbra mentre si chinava ad osservare meglio i dettagli di quell' oggetto . Era un baule talmente comune che avrebbe potuto contenere sia vestiti che fuochi d' artificio , fatto di pelle scura e con una rinforzatura interna che lo teneva rigido e solido , due cinghie di cuoio più scuro che lo stringevano trattenute ciascuna da una fibbia di rame...E quel cartellino maledetto , stile aeroporto  , attaccato sul davanti con quell' unica sigla. Le sue mani lo stavano già aprendo prima di sentire  la voce di Colin  squittire ansioso dietro di lui:

<Che fai Harry?> il tono talmente innocente da tradire un età minore rispetto a quello di tutti i presenti tra quei letti . Chris si voltò di scatto , come destatosi da un sogno , e con una rapida occhiata lo riconobbe, il ragazzino salvato dal basilisco grazie alla sua noiosissima abitudine di scattare foto come una macchinetta … E poi aveva una Canon al collo...
Era stato un completo idiota. Serrò gli occhi e si diede un sonoro schiaffo mentale, come diavolo poteva pensare che quel baule fosse suo? “Andiamo Colfer ! Va bene che succedono cose strane qua , ma non è il caso di diventare completamente pazzi se vuoi superare almeno il capitolo 20 con tutti gli arti attaccati al corpo “. Deglutì poi , recitando ( che in fondo era il suo mestiere ) dissimulò il disagio di chi si trova con le mani nella farina con un sagace sorriso :

<Niente Colin, mi sembrava di aver visto qualcosa...Ma invece non era niente, credo di dover fare un altro controllo dall' oculista, questi occhiali non bastano più> l' indice destro puntò ad indicarsi teatralmente il naso. Colin sorrise e si lanciò , di pancia , tra i morbidi cuscini del SUO letto. Chris si allontanò...Un po' scosso ma deciso a non darlo a vedere a nessuno. Gli occhi vagarono ancora sui letti finchè , due bauli uno sull' altro , non lo attirarono particolarmente : scassati , pieni di figurine di cioccorane incollate sopra , con tracce di unto e di bruciature e addirittura qualche toppa... E le iniziali che sopra erano ricamate lo fecero sorridere di cuore : R.B.W.  quello in alto H.J.P. quello in basso; quei due bauli che sembravano essere stati risputati dalla piovra gigante potevano essere solo i loro. Sospirò e affiancò Ron che , in quel momento , li stava separando ( spostando il suo per liberare quello sottostante ) per cominciare a frugarci dentro alla ricerca di qualcosa.

Trovò libri e vestiti ammassati in maniera molto più che disordinata e , dopo aver reinventato gli spazi e dato un senso a quel groviglio informe di oggetti ed indumenti , si decise ad infilarsi il pigiama meno brutto dei tre proposti dal baule di Harry , e a infilarsi sotto le coperte. Il sonno arrivò come una mattonata dietro la nuca.

Camminava a piedi nudi su un prato con l' erba tagliata all' inglese...
...Nell' aria si spargeva un tenue odore di viole e margherite...
...Darren ,accanto  a lui , lo affiancava stringendogli la mano destra...
...Si sorridevano...
...Il cielo era azzurro e si potevano sentire gli uccelli cantare...
...Incantevole , incantevole davvero... Come mai aveva così voglia di sporgersi e baciarlo?
I ricci di lui mossi dal vento ed il sole ad illuminare i suoi occhi color miele stavano influenzando i suoi desideri? O forse era quel puro sorriso che vedeva increspare le labbra di Darren e che era sicuro di stare riflettendo con le proprie labbra?
Un solo bacio...L' avevano fatto tante volte sul set...E in fondo non era quello che la gente sperava da loro?
Schiuse le labbra e si sporse verso il suo visto, l' altro lo imitò ...Ma appena furono abbastanza vicini un lampo di luce verde attraversò gli occhi del moro, facendoli luccicare in maniera sinistra ed oscura.
Darren cadde a terra con gli occhi sbarrati , ora di un verde acceso.
Un urlo , un urlo terribile attraversò la mente di Chris
HARRYYYYYYYYYYYY........

Chris si svegliò di soprassalto , sudato , e con una lancinante fitta alla fronte. Ecco come si sentiva Harry Potter ; non lo invidiava. Gli ci vollero parecchi secondi per rendersi conto che Ronald era sopra di lui , a cavalcioni , che lo riempiva di schiaffi :
< R-Ron! > Sbottò alterato prima di allungare entrambe le mani verso il petto del ragazzo con i capelli rossi e dargli una forte spinta . Ron , colto di totale sorpresa , perse l' equilibrio e , ricadendo sul materasso a pochi centimetri dai piedi di Chris , atterrò poco elegantemente sulle chiappe.
< Tutto ok? > chiese quello prima che Chris lo potesse prendere in contropiede come al solito , non sembrava affatto turbato o risentito. Non era sconvolto , con tutte le volte che era successo con il vero Harry aveva perso il conto dei suoi atterraggi sul pavimento , questa volta in realtà gli era andata bene.
Chris ansimava ancora, ma si sforzò di annuire < Ho solo avuto un incubo > disse portandosi l' indice e il medio della mano destra a coprire la porzione di fronte che bruciava. Ron annuì...Proprio come Harry , pensò , quel ragazzo se aveva un problema faceva di tutto per chiudersi in se stesso...Forse non era capitato li proprio per caso, si disse.
< Scendiamo, Hermione ci avrà di sicuro anticipati...> Boffonchiò il rosso al castano prima di rotolare , in silenzio , giù dal letto del nuovo amico. Chris si limitò a seguirlo a ruota.

Scesero le scale in silenzio e trovarono, seduta su un divanetto cremisi davanti ad un camino spento , la ragazza dai capelli ribelli : indosso una camicia da notte color lavanda coperta da una gigantesca felpa da uomo color vinaccia senza cerniera, acciambellato sulle sue gambe il rossissimo Grattastinchi.

Mentre lo accarezzava lentamente ricordava un po' un boss della malavita uscito da uno dei primi film di 007 .
< Siete in ritardo...> soffiò tradendo stanchezza e sonnolenza; Ron increspò le labbra e donò all' americano uno sguardo d' intesa che poteva solo voler dire “ te lo avevo detto! “

Si sedettero accanto a lei sul divano e , in pochi istanti, i due cominciarono a pendere dalle labbra di Chris.

<Silente ha un piano...> riassunse l' americano dopo aver precedentemente semplificato e raccontato la visita alla Stanza delle Necessità con il preside < ma non me ne ha ancora messo al corrente...E' scontato che io vi ricordi che tutto questo deve rimanere tra noi , vero?> il suo tono era tranquillo, ma si era appena ricordato di aver cominciato a parlare di fatti di vitale importanza con due quattordicenni...Che , di tutta risposta lo guardarono con glaciale sufficienza < Chris, sai per caso chi è il mio migliore amico?> lo imbeccò Ron ironico con il tono di chi sta per chiederti se hai abbastanza neuroni in zucca per fare la sinapsi . Si era scontato, ma la sicurezza non è mai troppa, giusto?
<Temo che sarà troppo pericoloso per voi e che includerà solo me , nel piano> riprese praticamente ignorando il grifondoro < anticiperemo probabilmente i tempi del libro...E rischieremmo di rovinare tutta la storia includendo altri...> “personaggi”. Voleva proprio dire quella parola .

Le parole di  Chris gli stavano spezzando il cuore , Ron non poteva crederci ...Quel ragazzo passava dall' essergli simpatico allo stargli decisamente sulle palle con una rapidità impressionante.
Hermione deglutì rumorosamente, cacciando il magone in fondo alla gola, da dove cercava prepotentemente di risalire.
<...Altre persone> si affrettò a concludere mentre osservava i loro occhi acquosi
<...Mi capite vero?> il tono calmo come quello di un padre che cerca di far capire a suo figlio che non può chiedere a Babbo Natale un razzo per partire per Marte. Lo avrebbero odiato? Era prevedibile , ma sperava davvero che avrebbero capito.

< Si , ma io e Ron non staremo certo qui con le mani in mano ad aspettare che il mondo si sgretoli sotto i nostri piedi ! E se fallisci ?> non metteva certo in dubbio le qualità di Silente. Ma quel “bamboccio” ( eh si , alla fine era proprio un bamboccio ) non era neanche un mago! E ora era nel corpo di Harry(freakin)Potter ; non di un mago qualunque. Poteva sparile quello che lui chiamava “ il loro piano di esistenza “ anche in quel preciso istante. No , Oh , no ! Hermione Jean Granger non sarebbe rimasta li a fare niente, si sarebbe rimboccata le maniche e avrebbe messo in riga quel babbano-nerd-invasore di mondi. Gonfiò il petto acerbo di forme e puntò il mento , minacciosamente , verso il soffitto.


“ e se fallisci ? “ Ostentava una sicurezza che nella voce era totalmente assente.

Paradossalmente era la prima volta che quel pensiero attraversava come un fulmine a ciel sereno la materia grigia di Chris.
Era stato sicuro , nonostante tutto , che sarebbe riuscito nell' impresa , o USCITO dall' impresa con Silente, Ron e Hermione dalla sua parte per aiutarlo ...Ma forse non sarebbe bastato. Sbiancò.
<Non lo so...>




La Sala Grande era piena di ragazzi intenti a ruminare le loro rispettive colazioni davanti ai rispettivi piatti , seduti nei rispettivi tavoli della loro rispettiva casa. Il soffitto era molto più calmo rispetto alla sera precedente ma alcune nuvole nere e “ dense di pioggia “ aleggiavano pigramente sulle teste degli studenti semi addormentati. Mentre Chris , Ron e Hermione studiavano i nuovi orari scolastici addentando qualche fetta di pane imburrato ( i ragazzini ) e un po' di cereali in una tazza di latte scremato ( l' attore ) , a qualche sedia di distanza da loro , Fred, George e Lee Jordan (il famosissimo commentatore delle partite di quidditch nonché cavia umana e migliore amico dei gemelli ) discutevano i metodi magici per invecchiarsi e riuscire a essere ammessi di straforo al Torneo Tremaghi...

Chris faceva qualsiasi cosa per cercare di concentrarsi sulla pergamena tenuta tra le mani di Hermione e sui suoi cavolo di fiocchi di mais mentre Ron , con un po' troppo entusiasmo , dava corda ai tre ragazzi del sesto anno , urlando a squarciagola e cercando di vanificare ogni suo sforzo.

<Dei geni ! I miei fratelli sono due indiscussi geni ! Ma come ci siete riusciti?> Chris sospirò cupamente < Shhhht ! > lo ammonirono in coro i tre studenti più grandi. I gemelli proseguirono parlando in sincrono come uno stereo rotto < Zitto Ron ! Ci farai beccare !>. Lee rise di gusto ,mentre Ron assumeva un espressione mortificata < Comunque voglio essere il primo a provarla ...> proferì il commentatore con un filo d' incertezza: dopo i primi test di pasticche vomitose e torrone sanguinolento era diventato molto più cauto nel seguire le prodezze magico-chimiche dei due. < Sisi, dobbiamo limare qualche difettuccio e poi, la pozione invecchiante sarà : pronta , consubile e soprattutto > cominciò a rassicurarlo Fred che venne subito dopo raggiunto George  che terminando la frase insieme a lui < innocua !> con aria orgogliosa. George aggiunse < Vedrai ,amico, questa volta Madama Chips  non la vedrai nemmeno di striscio >. Lee sospirò poco convinto < Speriamo...> boffonchiò, gli atri  Grifondoro seduti attorno risero...Meno Hermione e Chris.

Lei non stava minimamente ascoltando i ragazzi , stava pensando ai suoi corsi...Forse doveva aiutare Chris: <Oggi non è male... siamo fuori tutta la mattina>

disse Hermione destando Chris dai suoi pensieri,
nonostante appena svegli i tre si fossero parlati dopo la semi-discussione della notte precedente tra lui ed Hermione c'era ancora una sorta di tensione e freddezza latente. Si percepiva dal tono che l' una rivolgeva all' altro e da come gli occhi azzurri di lui si posassero a scandagliare con una vena di scetticismo minima le espressioni di lei.  <Erbologia con quelli di Tassorosso e Cura delle Creature Magiche... accidenti, siamo ancora con i Serpeverde> sbuffò piano; lei ODIAVA tenere le lezioni di CCM con quelli di Serpeverde; Draco e i suoi non perdevano mai occasione per essere più odiosi del solito, un po' come l' ora di ginnastica per i ragazzi sfigati nelle scuola babbane .
Scrollò le spalle con fastidio e continuò:
<Poi due ore di Divinazione oggi pomeriggio per te e Ron>
Ron si intromise solo in quel momento nella conversazione , sentendosi interpellato in una frase che combinava il suo nome a quello della materia della Cooman
<Che?> chiese prima di andare a scorrere con lo sguardo la pergamena con l' orario < Oh ! No! > gemette infine. Odiava Divinazione; soprattutto perchè quella talpa della Cooman non faceva altro che predire la morte sua e di Harry con una frequenza a dir poco irritante.
<Avreste dovuto mollarla come ho fatto io> disse Hermione impaziente, imburrandosi un' altra fetta di pane tostato <Così fareste qualcosa di sensato come Aritmanzia> concluse con orgoglio.
Ron espose platealmente la lingua fuori dalle labbra, arricciando il naso in un espressione di puro disgusto, poi rilassò il viso e si rivolse direttamente alla ragazza:
<Vedo che hai deciso di mangiare,alla fine> il tono del rosso era insinuante e vagamente di scherno.
Chris cominciò a palleggiare lo sguardo tra i due < Perchè? > chiese spontaneamente sentendosi escluso dalla conversazione. Hermione sbuffò sonoramente prima di portare la fetta alle labbra e addentarla con aria ostinata.
Ron trattenendo una risatina di scherno si voltò a favore di Chris e gli spiegò
<Vedi, da dopo la Coppa del Mondo , la signorina ha deciso di intraprendere una lotta per i diritti degli elfi domestici...Ma visto che a nessuno di noi fregava un fico secco , per attirare l' attenzione aveva indetto uno sciopero della fame , visto che qui a scuola gli elfi domestici cucinano...>
Il C.R.E.P.A. ! Come aveva potuto dimenticarselo ! Un largo sorriso si formò sulle dolci labbra di Chris. <Ho deciso che ci sono modi migliori per prendere posizione sui diritti degli elfi > concluse Hermione altezzosa prima che Ron potesse “calunniare” il suo movimento attivista ulteriormente.
<Sì... e poi avevi fame> disse Ron con un ghigno, ricevendo di rimando un occhiataccia ardente dalla ragazza.
Chris ridacchiò di gusto e poi si affrettò a parlare per Hermione che , in quel momento , stava masticando in preda al rimorso < Sappi che  sono  solidale al C.R.E.P.A. al 100% da sempre, sai?>
lei deglutì prima di soffiare in sua direzione < Veramente?> . Il sorriso dell' americano si aprì del doppio < Ma certo ! Sono un vero sostenitore ! Penso che vengano sfruttati ingiustamente e che vengano indottrinati dalla cultura magica a sottostare in una condizione di semi schiavitù indecente per le loro capacità intellettuali e la loro esagerata sensibilità. Non dovrebbero credersi al di sotto di un mago > concluse con sincerità parlando tranquillo.
Hermione ora era certa, dopo quello che aveva appena detto con tutta quella spontaneità, sarebbe stata disposta a perdonare a quel ragazzo qualsiasi cosa. I suoi occhi ora erano brillanti e quasi commossi < G-grazie > commentò ammirata. Ron sbuffò < Harry , quanto mi manchi...> appena udibile. I tre si lasciarono andare ad una risatina amara.

Sopra di loro si udì un improvviso fruscio, e un centinaio di gufi planarono dalle finestre aperte, carichi della posta del mattino. Il sole illuminava le piume dei volatili facendo tremare le ombre della sala . Chris inspirò profondamente l' aria scozzese nei polmoni , e poi commentò
< Perchè non mi fate fare un bel giro turistico?> il tono allegro e fresco. In fondo , perchè non sfruttare il momento? I ragazzi alzarono nuovamente la testa dalla pergamena , che erano tornati a consultare , per tornare  sull' attore con aria sorpresa.




Quella mattina avrebbero avuto solo quattro ore di lezione quindi ne avevano ben due a disposizione per vagare per i corridoi della scuola. Chris era estasiato , era tutto come lo aveva immaginato . I bagni , le aule, i cortili , il ponte sospeso . Fantastico.

< Quindi tu , in pratica , che sai fare? > Chiese Ron biascicando con la bocca piena di caramelle  verso Chris.
< Scrivere è la cosa che mi piace di più... Anche se adoro cantare e recitare > i ragazzi passeggiavano con le mani in tasca verso lo spiazzo erboso appena fuori la struttura del castello , che permetteva di osservare da una certa distanza , la Foresta proibita e la capanna di Hagrid , da cui si alzava una sottile striscia di fumo grigio in prossimità del comignolo.

< Tipo ? > Continuò Hermione < Tipo cosa? > Chris si voltò a guardarla , rispondendole sorridendo < Cosa scrivi? Cosa canti ? Dove hai recitato? > Lei continuò...Lui sapeva tutto di loro e loro non sapevano nulla di lui, un po' di curiosità era sana e legittima.
< Beh, scrivo storie...> generalizzò sentendo un involontario calore affluire alle sue guance < Canto cover e recito per la tv e il cinema...Anche se ho lavorato un pochino anche in teatro > . Ron gli si fece più vicino < Ma sei...Un attore famoso?> sarebbe stato bello essere amico di qualcuno che non è noto per le sue sfortune ma per le sue qualità; Harry avrebbe preferito non essere noto...Anzi , tutti l' avrebbero preferito per lui. < Abbastanza...> commentò sentendosi decisamente arrossire l' americano < Sono di quella categoria di attori che non ha ancora un oscar ma viene fermato ovunque da chiunque per avere una foto> il suo pensiero volò al suo Golden Globe. <  Un po' come un animale ad un safari insomma > concluse dopo un istante di silenzio facendo ridere Ron e Hermione.

Mentre ritornavano verso il cortile ed il portone d' accesso al corridoio principale della scuola i due Grifondoro fecero di tutto per convincere Chris a cantare. La sua voce sarebbe uscita  dal corpo di Harry o il timbro sarebbe stato totalmente diverso e sarebbe risultato sgradevole ? Nah ! Non se ne parlava < Dai ti prego, solo un secondo > Piagnucolò Ron < Una frase...Mezza?> aggiunse Hermione < No ragazzi, non credo sia il caso...> cercò di farli desistere con il milionesimo tentativo. < Eddai !> Ron sbottò come un bambino. Ormai erano arrivati nel portico coperto a quattro lati che , al centro , ospitava una fontana circondata da tre alti alberi. Studenti di ogni anno , casa , paese , stavano sfrecciando per raggiungere il luogo delle lezioni e nessuno degnava attenzione a quei tre , bloccati a metà corridoio , che semplicemente rallentavano il flusso del traffico umano. < Va bene!> si arrese Chris sbottando innervosito. I due ragazzini sorrisero curiosi . Chris si avvicinò ai loro visi con il proprio abbassando il tono di voce < Piano però eh?> I due annuirono.
Rialzò la testa e sospirò . Chiuse gli occhi e cominciò a cantare; la prima che gli venne in mente.

<Yeah I'll... Tell you something
I think you'll understand >

La voce era la sua. Per un attimo aveva temuto il contrario.  “ I Whant To Hold Your Hand “ dei Beatles , non conosceva tante canzoni a cappella ma quella l' aveva imparata con i ragazzi del Glee...

<When I'll say that something
I wanna hold your hand....>
E pensò anche a Lui.
Darren...Cretino !D' istinto spinse di più sul diaframma facendo uscire, inconsapevolmente, quelle note con un volume maggiore fuori dalla sua bocca.


<I wanna hold your hand
I wanna hold your hand >

Riaprì gli occhi. Notò che , oltre a Ron e Hermione ( che lo stavano osservando tutti eccitati ) si erano fermati , tra la folla , altri due ragazzi...Non vi badò.

<Oh please, say to me
You'll let me be your man >
Palleggiò gli occhi tra Ron e Hermione che cominciarono a ridacchiare allegri. Altri tre ragazzi si erano fermati ad ascoltarlo. La sua attenzione rimaneva per i due Grifondoro...Era sicuro che avrebbe fatto una figura di merda alzando gli occhi...In fondo, Potter non cantava.

<And please, say to me
You'll let me hold your hand
I'll let me hold your hand
I wanna hold your hand >


Concluse la prima strofa con un gorgeggio, dando ad intendere che non avrebbe eseguito la seconda ,  e si inchinò con metà busto verso i due

<Contenti?> aggiunse con già una risata divertita pronta a fior di labbra prima di ricevere tre timidi applausi.
A quel punto alzò lo sguardo su quel pubblico improvvisato che si stava già disgregando , tornado ad affollare il corridoio,  e  oltre ai due ragazzini di quarto anno un altra figura si era attardata per rimanere a battergli per un po' le mani.

Chris era solo riuscito a riportarsi in posizione eretta da quando il ragazzo se ne era andato, la bocca era ancora semi schiusa e un espressione da completo imbecille  era   stampata sul viso .
Era sicuramente un miraggio : non altissimo , scuri e corti capelli ricci , sorriso magnetico , stupide sopracciglia triangolari e occhi castano dorati. Non aveva fatto in tempo a riprendersi dallo shock che quello era sparito nella folla con i libri sotto braccio.
<Darren!> Aveva urlato appena il suo cervello era riuscito a ripristinare la connessione con la sua bocca; poi si era raddrizzato e era rimasto a  fissare il punto in cui era sparito.

< Chris!?> sottovoce Hermione cercava di attirare la sua attenzione < Chi era quello?> Chiese Ron mentre Chris era bloccato come fosse stato scolpito nel sale. I due ragazzini gli frullavano in torno con una certa preoccupazione... < Cedric Diggory...> sbuffò in malo modo Hermione in direzione di Ron per poi tornare sul soprano < Chris!? Ma che hai?> chiese allarmata mentre cercava di catturare i suoi occhi azzurri con i propri. Improvvisamente li vide riflessi nei suoi < Chi hai detto che era scusami? > chiese Chris con aria seria facendola trasalire.

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Capitolo 7
*** 6- Furetti e Conflitti ***


Lo so gente, lo so: non è un capitolo è un papiro infinito. C'è che ho la tonsillite e devo impiegare intere giornate in qualche modo, sono tipo 10 pagine di testo ( forse non aggiorno per un altra settimana, sarà meglio XD ). Spero vi piaccia, io mi sono divertita parecchio con il " primo giorno di lezioni" quindi...Eccolo quà !Tutto per voi!!! ( se alcune cose non tornano e entrano in conflitto con i pg i commenti con le critiche costruttive sono più che accetti ! Vorrei scrivere sempre meglio ;) )



Ok, che nel libro fosse descritto con un semplice “ bellissimo” non spiegava affatto come  Cedric Diggory (nella proiezione della fantasia di Chris), potesse essere così simile a Darren  .
Tutta colpa dei fans del Klaine e del Crisscolfer ! Ecco !

Non riusciva a scollare gli occhi dal corridoio.
Chris doveva razionalizzare : in effetti Darren gli aveva spesso detto che si sentiva un Tassorosso... E in fondo non c'era da stupirsi se in quel momento il suo viso era stato preso in prestito dal più carismatico della casa . Il più carismatico di tutti i tempi in effetti.

Potevano addirittura assomigliarsi per alcuni aspetti del loro carattere, anche se per altri erano agli antipodi:
Cedric non era iperattivo , ipernerd , ipercinetico e iperlogorroico. Non saltellava come il coniglietto pasquale e non si dava lo smalto per le unghie, non cantava , non ballava , non diceva / scriveva idiozie e non era un “ adorabile hobbit “. Insomma non era Darren.

In più Cedric aveva occupato parecchie sue fantasie da adolescente in piena crisi ormonale. Non avrebbe associato le due figure, nella maniera più assoluta.

Concluse che non avrebbe mai più pensato in quel modo al personaggio del povero Diggory e che non sarebbe mai più riuscito a guardare lo Starkid nello stesso modo; almeno : non senza ridere .
Un brivido gelido gli attraversò la schiena come una coltellata. Ron e Hermione lo stavano ancora fissando < Sembra che tu abbia visto un molliccio...> constatò il rosso scandagliandolo con uno sguardo scettico mentre la Grifondoro smetteva di strattonare la manica del mantello dell' americano < Praticamente...> soffiò  a Ron ,Chris, con tono assente.
<Perdiamo Erbologia se non ci muoviamo> osservò con pacata sicurezza Hermione che mai, nemmeno se il corridoio fosse stato INVASO dai mollicci, avrebbe perso una lezione ; aprendo la strada ai maschi verso la serra, situata a tre minuti a piedi da dove erano loro, senza smettere di stringere la manica della divisa dell' attore.


Quelle due ore passarono davvero molto lentamente per Chris che , visto la sua poca familiarità con il regno vegetale , rischiò di farsi rosicchiare le mani da almeno cinque sottospecie differenti del Cavolo Carnivoro , riuscendo persino a ricevere consigli da Neville su come evitare di rimetterci tutte le dita .
Nonostante la sua sbadataggine cosmica e autodistruttiva , il ragazzo, poteva vantare il più assoluto e magico pollice verde della scuola di Hogwarts . Dopo quello della Sprite, ovviamente.
Le due ore seguenti di Cura delle Creature Magiche furono , per pietà di Hagrid verso gli studenti , teoriche .
Anche se due ore a parlare dei Quintaped non possono certo dirsi esaltanti.
Inutile precisare poi che , entrambe le lezioni, si svolsero tutte rallentate dalla mano di Hermione che , con una frequenza quasi irritante , si alzava sopra le teste di tutti gli studenti per intervenire con delle brillanti risposte. La Sprite si limitava a roteare gli occhi al cielo e a cedere , ogni tanto , la parola anche a Neville ( visto che solo quei due Grifondoro sembravano avere sempre la risposta pronta ) mentre Hagrid sfoggiava un estasiato sorriso e faceva sempre cenno a Hermione di continuare. Chris sorrise d' istinto quando , mentre ritornavano blandamente al castello ,cominciò a pensare che quella avrebbe potuto tenere entrambe le lezioni da sola con il pugno di ferro ,mantenendo silenzio tra gli studenti.

Ma la cosa che in quel momento catturava ogni sua attenzione era proprio il guardiacaccia, Hagrid , che li stava seguendo accompagnandoli per un pezzo di strada.
Hagrid è l' amico che tutti i bambini insicuri desidererebbero avere al fianco e lui , da piccolo , non aveva fatto certamente eccezione. Hagrid lo aveva chiamato più volte ad intervenire nella lezione , trattandolo come un amico affezionato...E mai avrebbe detto al mezzo gigante che non era  veramente il figlio di Lily e James.
Lui stesso era talmente affezionato alla figura di Hagrid da non essersi sentito fuori posto per neanche per  un secondo , anche quando quello lo aveva costretto a raggiungerlo davanti agli altri studenti per mostrare qualche cosa con un sorriso insistente e l' aria di un cucciolo a cui
NON PUOI dire “no”. Chris ripensò agli occhi di Cedric , gli occhi di Darren ; quando faceva quell' espressione assudamende dolce di Blaine sul set. La stessa espressione di Hagrid “ non dirmi di no”...Solo che Hagrid era un armadio a due ante di due metri e mezzo, con delle mani grandi come badili.
I suoi abiti sapevano di terra e cuoio...E anche di frattaglie visto che reggeva un Quintaped stecchito per mostrarlo agli studenti delle due case rivali. Era così rassicurante la sua vicinanza. In effetti  Chris trattenne questo pensiero “ profumi di figura paterna “...Sarebbe stato un commento talmente gay che gli rievocò la scena della puntata della rivoluzione delle crocchette  di patate, al Glee :
“ Incredibile! Ho aperto la bocca e ne è uscita una borsetta!”si diede uno schiaffo mentale scrollando la testa ammonendosi con un commento interiore “ Ti prego...”
La teoria non era esaltante ma non riusciva a risultare noiosa comunque. Gli piaceva quella materia.
Gli piaceva l' insegnante...E gli piaceva vedere le espressioni disgustate degli studenti più piccoli di lui davanti alla ributtante creaturina morta che ora gli era stata affibbiata e che , lui stesso ,teneva tra le mani con un po' di riluttanza.
Nonostante avesse ricevuto quel compito aberrante non riusciva a non sorridere.


Fin ora era andato tutto più che liscio. Nonostante il tipo di lezioni appena trascorse aveva ancora tutti gli arti al posto giusto e si sentiva carico ed eccitato, un grosso sorriso si allargava sulla sua faccia raggiante e ,accanto a lui , Ron e Hermione parevano dello stesso umore.
Tornare a scuola... Era una bella sensazione. Insomma, lui recitava la parte del liceale da più di tre anni ma vivere nuovamente l' esperienza da un punto di vista fantasy era fantastico. In più l' aria ancora sonnolenta del tipico“ primo giorno di scuola “ dava spazio ad un ambiente privo di tensioni, il che aiutava il povero cervello di Chris.

Si sedettero sul bordo della fontana nel giardino del portico coperto che , con inerzia noiosa, spruzzava bassi e alti zampilli all' interno della vasca in pietra. Silenzio. Ti accorgi di poter dire di frequentare persone importanti quando con queste puoi condividere il silenzio. Tutti e tre sorridevano.

Ma quella particolare magia svani , infranta dall' irritantissima voce di Malfoy :
< Hei Potter , come ha reagito la tua ragazza?> si stagliò davanti a Ron , seguito a ruota dai soliti Tiger e Goyle . Ron assottigliò lo sguardo e Hermione si affiancò accanto a lui alzandosi in piedi e muovendo un passo in sua direzione. Le venne d' istinto , quel rachitico buffone dal ciuffo unto doveva smetterla di prendersela con loro. Ron si sentì improvvisamente rassicurato dalla figura di Hermione che entrò al lato destro del suo campo visivo. Non lo diede a vedere. Chris incurvò l' angolo della bocca verso il basso < cosa stai blaterando? Non ho la ragazza > il tono di ovvietà era naturale per lui, un affermazione tanto stupida e sbagliata non poteva essere mossa contro la sua persona. Ironico , il sopracciglio destro , si alzò...Oh , non avrebbe fatto una battuta così penosamente scontata pensò , palleggiando lo sguardo dal biondo al rosso... Poi si ricordò , appena un secondo dopo aver parlato , di essere Harry Potter , e non un gay famoso. Fece istintivamente spallucce come per dirsi “ e va-beh , ormai ho parlato “ e comunque non si sentiva affatto stupito o preso alla sprovvista , eh si , quell' anno il Serpeverde avrebbe dovuto chiedere aiuto ad un battutista quotato , magari amico del suo paparino, perchè Colfer ha sempre una battuta nascosta tra i leoncini che tiene nelle fossette del suo sorriso. Leone contro serpe...Serpe sbranata.
 Draco per lui era solo un noiosissimo intruso venuto li per disturbare “il silenzio”.
< Abbiamo visto la tua serenata per Weasley > sporse il suo viso verso quello di Ron, chinando il busto in avanti, le cui guance cominciarono ad arrossarsi < Non pensavo che aveste il fegato di dichiararvi , anche se ormai lo avevamo capito tutti , visto come vi tenete per mano per i corridoi> Avrebbe rincarato con un “ mi dispiace solo per te , mezzo sangue , Potter preferisce un altro genere , probabilmente rimarrai zitella ma almeno non infetterai la prossima generazione con il tuo sporco sangue“ aveva preparato quella risposta nelle due ore di lezione ,mentre cercava di ignorare quello zotico del guardiacaccia, aveva la bocca aperta , stava già per parlare...

 < Geloso caro? Bastava dirmelo che provavi qualcosa per me Draco, non sarei stato così indifferente alle tue attenzioni ! Ti saresti risparmiato questa scenata  imbarazzante per il tuo livello sociale perchè , devo ammetterlo , sei davvero un ottimo partito > Potter lo aveva gelato.

Chris sbattè le palpebre glacialmente, lasciando che tutto il freddo dei suoi occhi raggiunse l' anima del ragazzino quattordicenne in piedi , a bocca spalancata , davanti a lui che aveva solo bisogno di una sonora scarica di ceffoni per rimettersi in riga e imparare il rispetto...Beh, aveva sempre desiderato insegnare qualcosa ai posteri. Rimase impassibile.

Draco non sentiva il contatto della mascella inferiore, doveva essere rimasto a bocca aperta come un pesce...Si , lo deduceva da quel ghignetto schifoso che stava sbucando sulle labbra del Grifondoro.
Non sapeva che rispondere < Comunque canti come una ragazzina > sbottò velenoso (avrebbe ripiegato su qualsiasi cosa per non uscirne del tutto sconfitto). Voleva solo sparire nella sala comune e pensare a come farla pagare a quei tre.
Ancora una volta Ron e Hermione erano rimasti a guardare Chris battere Draco a tono in una gara di frecciatine da regine del ghetto afroamericane < Altri 10 punti a Grifondoro > sospirò Chris con aria stanca prima di staccare gli occhi dalle tre figure vestite di nero che si allontanavano con una certa velocità attraverso il portone che conduceva nel corridoio principale di Hogwarts.

< Chris...Miseriaccia, menomale che sono tuo amico> sospirò Ron cercando di nascondere ( in maniera pessima ) il terrore nella sua voce. Chris rise di gusto mentre Hermione rimaneva a bocca chiusa. Ammirata, era sinceramente ammirata.



Il pasto fu consumato in maniera frettolosa, chissà come erano riusciti ad accumulare un ora di ritardo sulla pausa pranzo e furono costretti a “ mangiare con l' imbuto”. Si alzarono assieme agli altri Grifondoro di quarto , che erano stati trattenuti da Hagrid per preparare un misterioso recinto , e si diressero verso il corridoio, uscendo dal portone della Sala Comune.

<Che farai tu adesso?> chiese curioso Chris mentre si affiancava ad un (per niente entusiasta) Ron Weasley

< Ho Artimanziza...Poi credo andrò in biblioteca > concluse lei con tono leggero. Si sarebbe messa avanti con lo studio .

<Cosa?> disse Ron incredulo, destandosi con sua stessa sorpresa dal suo malumore pre-Cooman . <Hermione, è il primo giorno! Non abbiamo ancora nemmeno i compiti da fare!> non poteva essere così secchiona e essere la sua migliore amica, continuava a stupirsene. Ronald non avrebbe MAI capito. La ragazza sospirò pesantemente e alzò le spalle < Lascia stare...> soffiò arrendevole.
< Credo che ci resterò tutto il pomeriggio, ma voi ve la caverete benissimo da soli no? In fondo dovrete preoccuparvi di tutte quelle brutte e nefande cose che vi capiteranno in settimana , giusto?> l' ironia sull' hobby preferito della professoressa di Divinazione ( cioè predire la morte dei suoi due migliori amici ) era stata ficcata nella frase con un tono talmente fastidioso che persino Chris si trovò a storcere il naso.

Quando suonò la campana che segnalava l'inizio delle lezioni del pomeriggio si stavano già dirigendo alla Torre Nord: in cima a una stretta scala a chiocciola, una scaletta a pioli d'argento portava fino a una botola rotonda nel soffitto e alla stanza in cui viveva la professoressa Cooman.

La prima cosa che colpì l' attore ( in maniera MOLTO fisica ) fu il violento e penetrante profumo dolciastro degli incensi che erano accesi un po' dappertutto , misti a brucia profumi e alle ciotole di mirra in polvere...Se ci fosse stato anche un tavolo con una ciotola di potpourri sopra avrebbe reso l' aria velenosa ( visto che già era irrespirabile ). Si portò automaticamente le mani al viso e strizzò gli occhi...Una fitta nebbiolina grigio-violastra era salita fino al soffitto che ora , in parte , occultava blandamente.
Tre grandi finestre ( che con somma disperazione di Chris erano chiuse ) avevano le tende tirate; e tutt'intorno , disposte in maniera circolare, riempivano la stanza sedute e tavolini...Sopra di loro  : due tazze una teiera e una piccola palla di cristallo su supporto nero, standard e uguale per tutte le postazioni.  
Chris e Ron superarono la folla di poltrone e pouf di chintz già occupati che riempivano la stanza e sedettero insieme a un tavolino rotondo.

<Buondì> disse la voce velata della professoressa Cooman proprio alle spalle di Chris, facendolo trasalire. Si voltò di scatto , trovandosi a pochi centimetri dal viso da roditore della donna :
 era molto esile, con enormi occhiali che rendevano i suoi occhi smisurati nel viso affilato, la professoressa Cooman sbirciava l' attore da dietro quelle grosse lenti con l'espressione tragica che riservava solo a Harry.

<Tu sei preoccupato, mio caro> disse a Chris in tono lugubre. <Il mio Occhio Interiore vede oltre il tuo viso spavaldo, vede l'anima inquieta che c'è dentro di te. E sono spiacente di dover dire che le tue preoccupazioni non sono infondate. Vedo che ti aspettano tempi difficili, ahimè... molto difficili... temo che la cosa di cui hai paura invero accadrà... e forse più presto di quel che credi...>
Chiuse teatralmente gli occhi e sospirò, andando poi ad accogliere due corvo nero poco più lontane da loro. Se Ron non avesse avuto la faccia nascosta dentro il libro di Divinazione ,o  meglio , il libro di barzellette a cui aveva cambiato la copertina con quella del testo di studi , avrebbe notato la singolare espressione di Chris.

Impallidito ed intento a fissare il vuoto , dando l' impressione di stare guardando tutto e niente contemporaneamente.

“sono spiacente di dover dire che le tue preoccupazioni non sono infondate. Vedo che ti aspettano tempi difficili, ahimè... molto difficili... temo che la cosa di cui hai paura invero accadrà... e forse più presto di quel che credi..”

Stava rimbombando all' interno della sua scatola cranica come un eco fastidioso e
parecchio inquietante...
 < Dimmi che scherza o potrei svenire...> si era trovato a boffonchiare il soprano mentre le sue sopracciglia si alzavano pericolosamente verso l' alto. < Non ha mai avuto ragione una volta...> lo rassicurò in tono bonario Ron <Lo sai te qual'è il colmo per un mangiamorte ?> Chris sospirò tranquillizzato e si concesse di rilassarsi un po' di più sul suo morbido pouf
< Avere l' alito pesante!> proferì con entusiasmo Ron.

< Potter? > La Cooman richiamò , alzando un po' di più la voce , l' attenzione di Ron e , soprattutto , di Christopher .
Chris si guardò intorno; tutta la classe lo stava fissando. Si raddrizzò; si stava solo rilassando e Ron stava cercando di distrarlo , ma proprio in quel momento doveva parlare a lui? Che figura...

<Stavo dicendo, mio caro, che è evidente che sei nato sotto l'influenza funesta di Saturno> disse la professoressa Cooman, una debole nota di risentimento nella voce per il fatto che chiaramente Harry non pendeva dalle sue labbra. Sospirò e riprese a parlare, la divinazione in fondo era un “ arte per pochi eletti”...E a quei due sarebbe servita una scala telescopica, soprattutto a Weasley .
<Saturno era di sicuro in una posizione di potere nei cieli al momento della tua nascita... i tuoi capelli scuri... la tua piccola statura... due tragiche perdite così presto... Credo di poter affermare a ragione, mio caro, che sei nato a metà inverno...> avanzò di un paio di passi verso il tavolo di quei due Grifondoro senza speranze tentando di ritrovare il sorriso. Stava facendo conversazione. In più era certa di ciò che diceva, al 300%

<No> disse Chris. <Sono nato a metà maggio>.
Ron trasformò rapidamente la risata in un accesso di tosse.


Lasciato che quelle ore interminabili giungessero finalmente al termine si trascinarono giù per le scale della torre, diretti alla Sala Grande. Chris adorava le stelle. Lo intrigava parecchio divinazione ...Era la Cooman il vero problema. Sospirò < Diamine , ma come fante a non farvi venire la voglia di schiantarla e farla rotolare giù per le scale > Ron sogghignò stanco mentre strascicava i piedi sugli scalini.< Io lo fare solo per avere la soddisfazione di poterle chiedere , a posteriori , se il suo occhio interiore l' aveva avvertita o se “sentiva” che sarebbe accaduto > Ron lo guardò con la coda dell' occhio < Sei di una cattiveria inesauribile...> Osservò con un intonazione divertita nel timbro di voce...Chris sembrava avere i nervi a fior di pelle: occhi spalancati come un gufo e arrossati , i capelli arruffati e gli occhiali storti sul naso...In effetti vedeva la normale espressione di Harry dopo una lezione come quella...Pure il viso era suo. Sospirò amaramente e tornò a fissare la scala .Raggiunsero lentamente l'Ingresso, che era affollato di ragazzi in attesa della cena. Si erano appena accomodati al loro tavolo quando alle loro spalle risuonò una voce forte. E , purtroppo non era quella di Hermione ( che al momento stava confabulando con alcune sue amiche di Corvonero )

<Weasley! Ehi, Weasley!> Evidentemente Draco non era soddisfatto. Non aveva avuto la sua piena razione giornaliera di “pacche sui denti”: Chris guardò Ron esasperato < Amico , lasciatelo dire> sospirò verso il rosso < questo ha una mortale cotta per te...Il mio gay radar non sbaglia mai > soffiò in sua direzione con ironia. Ron si era voltato con il busto a fronteggiare Malfoy che avanzava trionfante con la Gazzetta sistemata sotto l' ascella sinistra. Chris lo costrinse a ridere. Nonostante Hermione gli desse più sicurezza , anche la vicinanza con Chris lo rassicurava.

Hermione si voltò < Ancora?> sbuffò verso una ragazza bionda dai grandi e pallati occhioni quando notò : Malfoy, Tiger e Goyle , che attraversavano con aria trionfante la sala.
Erano lì, e tutti e tre parevano proprio gongolare per qualcosa... Che avessero trovato la degna rivincita?

Eccolo li , il momento della rivincita:
<Cosa c'è?> disse Ron asciutto mentre assottigliava lo sguardo ed incrociava le braccia al petto.


<Tuo padre è sul giornale sai Weasley?> disse il biondo mentre liberava da sotto il braccio la sua copia  della Gazzetta del Profeta  di quella mattina. Parlava a voce molto alta, così che lo sentissero tutti i presenti.
Lesse con tono frivolo:

< “ALTRI ERRORI AL MINISTERO DELLA MAGIA
Pare che i guai del Ministero della Magia non siano ancora finiti, scrive Rita Skeeter, inviato speciale. Recentemente sotto accusa per lo scarso controllo alla Coppa del Mondo di Quidditch, e ancora incapace di giustificare la sparizione di una delle sue streghe, il Ministero è sprofondato di nuovo nell'imbarazzo ieri a opera di Arnold Weasley, dell'Ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani.”>

Malfoy alzò gli occhi dalla pagina con aria vittoriosa. Ron stava rosicando come un ratto. Hermione notò un allarmante rossore arrivare fino alle orecchie del ragazzo lentigginoso. Si affrettò a muoversi in sua direzione, o quello sarebbe saltato al collo del Serpeverde e lo avrebbe smontato...Facendosi così espellere!
 Malfoy raddrizzò la pagina con un gesto pomposo e lesse:

 < “Arnold Weasley” non sono stati neanche capaci di ricordarsi come si chiama, come fosse una perfetta nullità , non trovi? “ che due anni fa fu accusato di possesso di un'auto volante, ieri è stato coinvolto in una zuffa con parecchi protettori della legge babbani detti -poliziotti- a causa di alcuni bidoni della spazzatura altamente aggressivi. Pare che il signor Weasley sia intervenuto in aiuto di Malocchio Moody, l'anziano ex Auror che è andato in pensione dal Ministero quando non è stato più in grado di distinguere fra una stretta di mano e un tentato omicidio. Com'era prevedibile, il signor Weasley, all'arrivo presso la casa strettamente sorvegliata del signor Moody, ha scoperto che quest'ultimo aveva ancora una volta dato un falso allarme. Il signor Weasley è stato costretto a modificare parecchie memorie prima di riuscire a sfuggire ai poliziotti, ma si è rifiutato di rispondere alle domande della Gazzetta del Profeta sul perché abbia coinvolto il Ministero in una scena tanto indegna e potenzialmente imbarazzante.” >

 
Ron tremava di rabbia. Gli occhi di tutti erano puntati su di lui.
Un cazzotto, voleva dargli solo un cazzotto, in fondo sarebbe stata una piccola soddisfazione. Non sopportava di essere trattato a pesci in faccia da uno come lui. Si alzò dalla panca, seguito a ruota da Chris che stese un braccio in sua direzione. Non parlò; lo fece così repentinamente e con così tanta decisione da non ammettere repliche. Ron non avanzò, si limitò a gonfiare il petto come un piccione, sperando di incutere paura. Tiger e Goyle , ben più grossi e minacciosi di lui , lo imitarono ...Rendendo vano quel tentativo di protezione dall' umiliazione appena subita e che , Chris ,temeva fosse solo cominciata. Hermione affiancò nuovamente Ron,alla sua destra...Ron era troppo preso per trarre sollievo dalla sua vicinanza. Voleva solo smontare quel grandissimo figlio di...

<Vai al diavolo, Malfoy> sbottò Hermione <Andiamo, Ron...>
aggiunse prima di stringere il braccio al rosso.
Eh si, Draco poteva proprio pensarlo “ dieci punti a Serpeverde sfigati !”  le facce di Weasley e della mezzo sangue erano impagabili ...Potter rimaneva immobile , questa volta non ce l' aveva la battutina pronta eh? Era sicuro che il suo arsenale si sarebbe prosciugato in fretta. Erano anni che teneva in pugno quei tre inferiori...

< Hai finito? > si espresse finalmente Chris . Draco fece finta di ignorarlo e riaffondò il viso nella pagina < No , guarda Potter, c'è anche una foto della topaia dei Weasley...Ma dimmi, tu che ci sei stato...Sua madre è davvero così grassa o è colpa del fotografo perchè , diamine , dovrebbe farsi curare !> ...Altri dieci punti a Serpeverde.
Hermione fu costretta a puntare i piedi sul pavimento con tutta la sua forza per trattenere il felino scatto in avanti di Ron. Cosa lo stava bloccando? Ron si vedeva già con il pugno affondato nella faccia di Draco.
< Io penserei alla mia , di madre , se fossi in te Draco> Cominciò Christopher dopo essersi sporto verso la pagina della Gazzetta tra le mani del biondo con finto interesse < quando giri con lei come un cagnolino per negozi ha sempre la stessa espressione , poveretta. Sembra che sia costretta a sentire costantemente odore di merda , sai?...Quella faccia ce l' ha sempre o solo quando le stai attaccato alle sottane? > Alzò gli occhi azzurri accompagnati da un ghignetto prima di allontanarsi dalla Gazzetta. Ron era ancora paonazzo e strattonava ancora Hermione come un cane di grossa taglia molto ostinato.

Il volto pallido di Malfoy arrossì appena. <Non osare insultare mia madre, Potter> sibilò con una voce inquietante e carica di veleno <Tieni la tua boccaccia chiusa, allora> lo freddò in contropiede Chris, voltandosi.

Fu in quel momento che , per la seconda volta da quando si era svegliato in quella paradossale situazione , sentì il rumore del legno sferzare l' aria. Gli stava tirando addosso un incantesimo.

La sua guancia destra bruciava e sentì un caldo rigolo di sangue colare sulla sua pelle pallida. Un lampo di luce argentata gli era passato accanto , sfiorandolo , per poi proseguire oltre  la sua figura e dissolversi.
Aveva provato a colpirlo con un incantesimo silenzioso la piccola vipera, appena gli aveva voltato le spalle. Sleale...Doveva aspettarselo da Draco. D' istinto portò la mano sinistra a coprirsi il volto , colpito di striscio, probabilmente voleva centrargli la testa ma aveva sbagliato mira. Gli occhi di Chris si infiammarono. Avrebbe preso a calci in culo quel ragazzino...Se solo non avesse avuto la di lui bacchetta puntata addosso. Chris aprì la bocca ma venne interrotto da un urlo potente.

<Oh ! Non ti azzardare a rifarlo ragazzino !>
Il professor Moody avanzava zoppicando attraverso la sala con passo cadenzato. Aveva estratto la bacchetta e la puntava su un furetto di un bianco immacolato, che ora tremava sul pavimento di pietra, esattamente nel punto in cui prima c'era Malfoy. I presenti non avevano nemmeno fatto in tempo ad accorgersi della trasfigurazione di Draco che, dal canto suo , stava cercando di strepitare con tutte le forze “ Oh ! Oh no ! Aiuto ! Sono stato trasformato in un'orrenda bestia ! Che qualcuno fermi quel pazzo !” ma tutto quello che uscì dalle sue piccole mascelle da mustelide fu un insieme di guaiti/squittii lamentosi , seguiti da un basso borbottio e una soffiata felina d' indignazione.
Nella Sala calò un silenzio terrorizzato. Chris ricordava la scena , era stata leggermente modificata nel film tratto dalla saga e resa...Meno violenta, ma sapeva che presto il professore sarebbe stato ripreso e fermato. Nessuno mosse un muscolo tranne Moody ,e lo stesso Malfoy ( che continuava a rotolarsi e zompettare...Come un furetto appunto ), che si voltò per guardare “Harry” - o meglio, il suo occhio normale lo guardava; l'altro era rivolto verso l'interno della testa.

<Ti ha preso?> ringhiò Moody con tono irritato. La sua voce era bassa e rauca.
Chris rabbrividì. In  effetti era da quando era comparso gridando che non gli levava gli occhi di dosso. Era un lupo con addosso la pelle di pecora . Era solo un mangiamorte...Rimase spiazzato per un paio di istanti poi balbettò:
< N-no...Ho solo un graffio> aveva ancora la mano accostata al viso, ma non era assolutamente una cosa grave, non sentiva neanche più il sangue uscire, doveva aver già fatto una piccola crosta.
Moody annuì , prima di mostrare un cortese sorriso sghembo al “ ragazzo sopravvissuto “. Poi si accigliò improvvisamente e tuonò < Lascialo !> facendo gelare i presenti e soprattutto il soprano con cui stava parlando meno di due secondi prima.
Chris era sicuro : Crouch doveva essere bipolare.
Hermione e Ron , oltre ad essere visibilmente spaventati , rimanevano sempre più  esterrefatti.
Moody parve accorgersi del malinteso e sbuffò , ogni volta la stessa storia, non capivano mai a chi si rivolgeva...Come faceva il vero Malocchio?

<Non tu, lui!> ringhiò, puntando il pollice sinistro prima contro Chris e poi sopra la sua spalla per indicare Tiger, che si era appena immobilizzato sul punto di prendere in braccio il furetto bianco. L'occhio di Moody  vedeva anche dall'altra parte della testa. Già .
Moody prese a zoppicare verso Tiger, Goyle e il furetto, che emise uno squittio spaventato e si divincolò dalle braccia dell' altro Serpeverde , prendendo a correre disperato in direzione del grande portone che conduceva all' Ingresso.
Moody ghignò e scosse debolmente il capo < Io non credo proprio!> ruggì per rendersi udibile in tutta la sala. Puntò la bacchetta di nuovo verso il furetto, che volò in aria a tre metri di altezza e cadde con un tonfo al suolo per poi rimbalzare di nuovo in alto.
< Non – mi – piace – chi – attacca – quando – l' avversario – gli -  volta – le - spalle – Hai – capito ?> scandì dando un ritmo deciso agli sballottamenti della “povera” creaturina. Intanto avanzava verso di lui.
Tiger e Goyle erano sbiancati e tremavano. Hermione si teneva il viso tra le mani mentre, quella di Chris , era scivolata lungo il fianco sinistro...E se le sue braccia non fossero state saldamente attaccate alle sue spalle sarebbero certamente cadute sul pavimento di pietra. Ron invece era letteralmente estasiato. < Miseriaccia...> riuscì solo a sospirare come in preda ad una visione angelica.
<È una cosa sporca, vile e infima...> Continuò. Draco squittì di dolore...Chris non se la ricordava proprio. Il furetto volò per aria, le zampe e la coda che si agitavano invano.
<Non - farlo - mai - più> continuava a pronunciare le parole con ira , con ritmo sostenuto , man mano che il furetto colpiva il pavimento di pietra e rimbalzava di nuovo.

<Professor Moody!> echeggiò una voce stupefatta. Tutti si voltarono ma Chris si limitò a sospirare...Ecco la cavalleria. Era vero che Draco aveva bisogno di un bel po' di calci nel sedere, ma farlo cadere per un centinaio di volte da tre metri d' altezza contro il pavimento granitico della sala grande, umiliato davanti a tutti , era eccessivo. Il bullo bullizzato da un mangiamorte...Draco stava vivendo un esperienza unica . Se non fosse arrivata la professoressa McGranitt forse sarebbe stata anche fatale.

La professoressa McGranitt correva attraverso la Sala Grande con le braccia cariche di libri. Finchè non si fermò davanti al piccolo animale che continuava a volteggiare in alto e a franare in caduta libera contro il pavimento. Lo seguì con l' attenzione di un gatto : testa su , testa giù. Poi si soffermò su Moody con aria ansiosa.
<Salute, professoressa McGranitt> disse Moody tranquillamente, spedendo il furetto ancora più su.
Sembrava uno intento a leggere il giornale...Non uno intento a fracassare il cranio di un furetto.

<Che cosa... che cosa sta facendo?> chiese la professoressa McGranitt, oltre alla preoccupazione c'era una velata ira nelle sue parole. Non guardava più Draco anche se sembrò combattere l' istinto predatorio da Animagus. Si incurvò leggermente con la schiena protesa in avanti. Fosse stata in forma animale avrebbe avuto il pelo ritto sulla schiena, le orecchie all' indietro e la coda gonfia.

<Insegno> rispose Moody con lo stesso tono di prima. Anche lui non badava più a Draco. L' occhio buono su Minerva e l' occhio magico su Chris.

<Insegna... Moody, quello è uno studente?!> strillò la professoressa McGranitt mentre i libri le cadevano a terra. Era una signora, non poteva riempirlo di botte...Guardò i presenti. Un brivido gelido le corse giù per la schiena  “ In nome di Merlino, fa che non sia Malfoy “ pensò prima di inspirare concitatamente.

<Già> rispose Moody.
“ Minerva , respira “
La professoressa McGranitt estrasse la bacchetta; un attimo dopo, con un forte schiocco, ricomparve Draco Malfoy, accasciato a terra, i lisci capelli biondi che coprivano la faccia rossa come un peperone. Malfoy strisciò rapidamente sul sedere, spingendosi con le gambe sul pavimento, allontanandosi come una furia da entrambi i professori. Pallido , tremava.

<Moody!> ruggì lei < non usiamo mai, MAI ,  la Trasfigurazione per punire!> disse debolmente dopo essersi avvicinata al collega fino a raggiungere una vicinanza intimidatoria <Il professor Silente deve averglielo detto > concluse secca e severa. Non poteva fare una lavata di capo ad un eroe come lui, né “sgridarlo” come un poppante davanti ai suoi studenti...Ma non si toccavano i ragazzini! Non davanti a lei.

<È possibile che me l'abbia accennato, sì> disse Moody grattandosi il mento, tutt'altro che preoccupato, <ma ho pensato che un bello spavento coi fiocchi...> si difese con nonchalance .

<Noi diamo dei castighi, Alastor . O parliamo con il direttore della Casa del colpevole!>
Moody sospirò con aria fintamente costernata < Va bene , va bene > sbuffò seccato prima di girarsi verso Draco che cominciò a lamentarsi debolmente < No...Non si avvicini...Stia lontano > borbottii così bassi , piagnucolanti e penosi da sembrare un unico guaito sommesso. Il professore cominciò ad avvicinarsi al ragazzo. Non calcolo minimamente il suo patetico comportamento da femminuccia e riprese a parlare <Allora farò così> concluse allargando le braccia ( nella mano destra strngeva ancora la bacchetta ). Fissò Draco con enorme disgusto “ ecco perchè tuo padre si vergogna di te “ pensò mentre avanzava.

Malfoy, i cui pallidi occhi lacrimavano ancora dal dolore e dall'umiliazione, scoccò uno sguardo malevolo di sotto in su verso Moody e borbottò qualcosa in cui si distinsero solo le parole
'mio padre'.

< Come dici pidocchio?> Moody assottigliò lo sguardo < Tuo padre lo verrà a sapere?> il tono era fintamente incuriosito...Poi diventò di palese scherno < Tremo al pensiero ! > disse Moody piano, zoppicando in avanti di qualche passo, il secco clunk della gamba di legno che echeggiava nell' eco del silenzio . < E' Piton il capo della tua casa, giusto?> grugnì poi con ben poco interesse.
<Sì> rispose Malfoy pieno di rancore.
<Ma davvero? Che piacere...> ringhiò Moody. <Avevo proprio voglia di fare una bella chiacchierata col vecchio Piton... vieni, tu...> E preso Malfoy per il braccio, lo tirò in piedi senza tanti complimenti e lo condusse fuori dalla Sala nel più totale e glaciale silenzio che ora avvolgeva i presenti con gli occhi sgranati.

La professoressa McGranitt rimase a fissarli preoccupata per qualche istante, poi agitò la bacchetta verso i libri sparsi a terra, che si alzarono galleggiando per aria e tornarono fra le sue braccia.


Quando ormai tutti gli studenti erano seduti ai tavoli con il cibo nei piatti, l' atmosfera si riprese tornando chiassosa e dispersiva. L' incidente del furetto era già stato superato e erano tutti passati a parlare di altro...Tranne il solito gruppetto di “sfigatelli” di Grifondoro.

Chris era seduto tra Ron e Hermione e fissava una persissima Ginny completamente concentrata a fargli una radiografia con gli occhi. Si era seduta palesemente davanti a lui e , l' attore , non poteva fare altro che cercare di non incontrare il suo sguardo pieno d' amore che gli faceva pizzicare la gola per il dispiacere.

<Poteva fargli male sul serio però, a Malfoy> disse Hermione interrompendo le battutine velenose che Ron e ( quasi inaspettatamente ) Neville si stavano scambiando sull' argomento. <È stato un bene, veramente, che la professoressa McGranitt l'abbia fatto smettere...> concluse con tono serio. Chris la osservava con gli occhi di chi era completamente d'accordo con quello che stai dicendo. Draco non era al tavolo a cenare, Hermione lo immaginò in infermeria che scriveva una strillettera per il padre chiedendogli di far licenziare Moody in qualche modo...Il che non si discostava poi molto dalla realtà.
< Cavolo Hermione!> esclamò Ron veemente puntando occhi infiammati verso di lei <Stai sciupando il momento più bello della mia vita!> enfatizzò il rosso spalancando le braccia in un gesto plateale.
Hermione sbuffò d'impazienza e riprese a mangiare. In quel momento Fred Weasley infilò la sua testa rossiccia tra la sua e Quella di Chris per inserirsi a sorpresa nella conversazione <Moody!> disse semplicemente sorridendo estasiato <Ma quanto è forte, eh?>. Posò una mano sulla spalla della ragazza e una su quella del ragazzo.<È più che forte> disse George , infilandosi tra la testa di Chris e quella di Ron, con lo stesso metodo e la stessa intenzione del fratello.
<Superforte> disse il migliore amico dei gemelli, Lee Jordan, scivolando dietro a Fred e George donandogli una bonaria sculacciata a palmo aperto per poi portare le mani in tasca. Tutti e sette i ragazzi del gruppo ridacchiarono. <L'abbiamo avuto oggi pomeriggio> disse Lee a “Harry” e Ron.

<Com'è stato?> chiese Ron che non vedeva l' ora di vederlo insegnare mentre girava il busto verso di lui. George si allontanò un poco dal fratello e da Chris, seguito a specchio da Fred.
I gemelli  e Lee si scambiarono sguardi eloquenti.
<Mai sentita una lezione così> disse Fred.
<Lui sa, ragazzo> disse Lee.
<Sa cosa vuol dire andare là fuori a farlo, combattere le arti oscure!> disse George in tono solenne.
<Ha visto di tutto> disse Lee.
<Eccezionale> commentarono in fine ( in coro ) Fred e George.

Ron fece mente locale per ricordare l' orario e poi si sporse in avanti per incrociare gli occhi di Hermione...Che sospirò , notando la scintilla negli occhi del rosso. Chiuse le palpebre e esasperata gli sussurrò < Le prime due del Giovedì , Ronald...>
< Maledizione ! Non ce l'abbiamo fino a giovedì!> sbuffò pieno di delusione quello ( come se la nozione fosse arrivata al suo cervello da sola ) sporgendo d' istinto il labbro inferiore mentre tornava sui tre ragazzi più grandi.
“Che gran cafone” , pensò lei. Neville rise un po' amaramente, anche a lui dispiaceva .
Chris invece sospirò...Il giovedì sarebbe stato anche il giorno dell' estrazione dei nomi dal calice. Detestava la sensazione di nausea che lo avvolgeva ogni secondo in cui si ricordava di non poter rilassare nemmeno una cellula del suo corpo. In più la lezione sarebbe stata un disastro ,e quel mangiamorte avrebbe cercato di manipolare Neville. Lo guardò con la coda dell' occhio. Era così gentile ed ingenuo quel personaggio. Riportò l' attenzione sul suo piatto , giusto in tempo per vedere la mano di George afferrare una delle sue costolette di maiale arrosto e portarsela alla bocca
<Hei !> esclamò scherzoso destandosi dal suo cupo remuginare < Nonnismo puro Potter > con la mano libera l' alto ragazzo gli scarmigliò il ciuffo biondiccio. < Non è niente di personale >
Tutti risero di nuovo.

“sono spiacente di dover dire che le tue preoccupazioni non sono infondate. Vedo che ti aspettano tempi difficili, ahimè... molto difficili... temo che la cosa di cui hai paura invero accadrà... e forse più presto di quel che credi..”

Forse non era il caso di pensarci in quel momento.




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Angolino di Hannanas:
Oplà , mi sento di fare una precisazione: No, non ho messo la scena di Draco/furetto in questo modo solo perchè ho messo il tag : arancio ; ho messo il tag "arancio" perchè mi ricordavo alcuni passaggi un po' concitati del libro. Per essere sicura al 100% ho riletto l' apposito capitolo e ne ho pratiamente copiato il contenuto u.u spero di non aver toccato la sensibilità di nessuno ma...Non si sa mai.

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