Parodie dei Caraibi: La maledizione della prima Barbie.

di Miss Sparrow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: di gatti castrati e ombrelli molto fashion ***
Capitolo 2: *** 1_ Pomodori, pony e distruttori ***
Capitolo 3: *** 2_ Di parate, fighi e cetrioli ***
Capitolo 4: *** 3_ Lavaggi, idee e Mr Flitt ***
Capitolo 5: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Prologo: di gatti castrati e ombrelli molto fashion ***


Note dell’autrice: Salve ciurma! Questa, come avrete già capito, è una parodia del primo film dei Pirati Dei Caraibi, rivisitato in chiave comica (per non dire idiota). Spero di riuscire a strapparvi un sorriso, e di farvi divertire almeno quanto mi sono divertita io a scrivere questo… questo… non lo si può definire neanche racconto…. Questo abominio, ecco. Bene, ed ora, come si suol dire: Enjoy!

Naturalmente questa storia non è scritta a scopo di lucro ed i personaggi di cui racconto non mi appartengono (purtroppo per me e per fortuna loro).

 

 

Cantami, o Diva,  dei crudeli Pirati

L’ira funesta che infiniti addusse

Lutti ai mercantili.*

 

 

Silenzio in sala. Buio. Sipario. Luci. Azione.
Primo piano sul Mar dei Caraibi. Improvvisamente, parte una musichetta inquietante, in crescendo,  tanto inquietante da far prendere un coccolone agli spettatori in sala, finchè, dalla nebbia, appare… un’inquietante pinna di squalo!

 

Proiezionista:Oooops, credo di aver sbagliato film.

 

Mentre nella sala si levano grida di disapprovazione e maledizioni varie, parte finalmente il giusto film.

Secondo primo piano sul Mar dei Caraibi, ma questa volta inizia a sentirti una dolce musica di flauto e, da qualche parte nella sala, si leva un coro.

 

Coro: Every Night in my dreams, I see you, I feeeeeeel you…

 

Spettatore1: Veramente questo non  sarebbe Titanic, bensì “ I Pirati Dei Caraibi”.

 

Metà Sala: Davvero???

 

Energumeno-Buttafuori: (urlando) Silenzio in sala! (più a bassa voce, rivolgendosi a Spettatore1) E tu taci, vuoi farli andare via tutti?

 

Sullo schermo appare, spuntando fuori dalla nebbia come Piero Angela in una battaglia storica, un’imponente nave. Appoggiata al parapetto, una dolce e piccola bambina per niente somigliante a Keira Knightley canta con voce stonatissima

 

Bambina: (stonando ad ogni sillaba) Finchè la barca vaaaa… lasciala andare… finchè la barca vaaaa… tu non remare…

 

Gibbs da “giovane” :Zitta sciocchina!

 

Bambina: (con voce insopportabilmente acuta) oh, dite che con il mio canto sì attraente i pirati, che pullulano in questo mare, mi scambieranno per una sirena? O forse volete farmi intendere che alcune canzoni piratesche non vadano cantate in mare per non attirare briganti? O forse…

 

Gibbsgiovane: (interrompendo la mocciosa bruscamente) No, voglio solo che tu stia zitta, fai schifo a cantare.

 

Bambina: (visibilmente delusa) Oh, uffa…

 

Norringtongiovane: (freddo e distaccato come solo gli inglesi sanno essere) Basta così, signor Gibbs.

 

Gibbsgiovane: stava urlando come un gatto quando viene castrato! Porta male avere un gatto castrato a bordo.

 

Norringtongiovane: (sempre freddo e distaccato) Ne terrò debito conto. Andate pure.

 

Gibbsgiovane: (scocciato) Sì tenente. (sussurrando tra sè e sè) Porta male anche avere una donna a bordo, sia pure in miniatura e rassomigliante più ad una triglia morta crocifissa che ad una donzella.

 

Bambina: (con voce incredibilmente petulante) Io penso che conoscere un pirata, soprattutto se interpretato da Johnny Depp, sarebbe emozionante.

 

Norringtongiovane: (con un sorrisetto che certo non dissimula il fastidio) Ricredetevi Miss Swann. Verrà il giorno in cui ogni pirata avrà ciò che merita.

 

Bambina: (ancora più petulante) Un encomio per i servizi resi alla corona? Un Oscar come miglior attore protagonista? L’elezione a “uomo più sexy del 2013”? O forse…

 

Norringtongiovane: (Interrompendo la piccola con fare brusco) Poca corda e caduta sorda.

 

Bambina: (con espressione ebete) Cioè?

 

Norringtongiovane: (asciutto)Verranno appesi alla forca finchè morta non sopraggiunga.

 

Bambina: …Quindi?

 

Norrigtongiovane: (infastidito) raggiungeranno il creatore, ritorneranno polvere!

 

Bambina: Eh?

 

Norrigtongiovane: (scocciato) Sì, insomma, schiatteranno appesi per il collo!!

 

Bambina: (scioccata) oh….

 

Governatoregiovane: (apparendo misteriosamente) Signor Norrington, apprezzo il vostro fervore, ma ho un po’ paura degli effetti che potrebbe avere questo argomento su mia figlia.

 

Norringtongiovane: (confuso) ma… ma…

 

Bambina: (con aria saccente) Invece io lo trovo affascinante, chissà, magari un giorno o l’altro mi ritroverò a dover salvare un figoserrimo pirata dalla forca e…

 

Governatoregiovane: (senza prestare attenzione alle parole della figlia) Certo, certo, ma adesso taci, lo sai che la tua voce mi fa venire l’emicrania.

 

Il Governatore si allontana e la mocciosa, visibilmente imbronciata, va di nuovo a sistemarsi sul parapetto con l’intenzione di trapanare ancora un po’ i timpani degli sventurati membri dell’equipaggio, quando nota in acqua una tavola con sopra appoggiato un bambino.

 

Bambina: (con la voce di una teenager che ha appena scoperto che il suo negozio preferito ha sconti del 70%) Ah! Oddio, non ci posso credere!!! Papàààà! Papàààà!!

 

Governatoregiovane: (con indosso un paraorecchi) Cosa c’è Elisabeth? Hai visto un bambino in mare sdraiato su una tavola di legno?

 

Bambina: (con vocina eccitata) No papi, molto meglio!!! Guarda, quello è un’ombrello firmato “Barbie”!! Vanno molto in voga tra i pirati… Ti preeeeeeeego papà, possiamo prenderlo???

 

Governatoregiovane: (indeciso) Ma, non so quanto…

 

Bambina: (con voce lamentosa) Eddaiiiii, tipregotipregotiprego!!! PRENDILOOO!!

 

Governatoregiovane: (rimettendosi i paraorecchi) E va bene, va bene, testarda come sua madre, basta che non urli! (Ora rivolto all’equipaggio) Uomini! Ombrello della Barbie in mare!!!

 

Ciurma: Ombrello in mare!!!

 

Norringtongiovane: Signor Flitt, occupatevi voi del recupero!

 

Signor Flitt: (visibilmente strabico) Signorsì, me ne occuperò io!

 

Purtroppo Flitt, invece che tirare su l’ombrello rosa, salva il ragazzino, condannandoci ad altri tre film

.

Bambina: (facendo i capricci) Uffi papààà!! Io volevo l’ombrello!!! Lo volevo!!

 

Governatoregiovane: Va bene, va bene, facciamo così. Tu adesso occupati del ragazzino e ti prometto che appena arrivati a Port Royal ti compro un pony!

 

Bambina: Un pony rosa?

 

Governatoregiovane: (rassegnato) Sì, un pony rosa.

 

Bambina: (saltellando sulla nave) Sìììì, evviva!!!

 

La bimba si dirige saltellando verso la barella dove è stato adagiato il ragazzino.

 

Bambina: (schiaffeggiandolo) Yuhu? Sveglia?? Sveglia??

 

Bambino: (sputacchiando acqua) Coff… coff… tu! (prende la ragazza per il bavero e la avvicina a sé) Frodo, porta l’anello al Monte Fato,(con voce profonda) sei la nostra ultima speranza.

 

Bambina: Eh?? Tizio?? Uh, è svenuto di nuovo. Ma cos’è questo?

 

La piccola trova tra le pieghe del vestito del giovane uno strano medaglione a forma di “B”

 

Bambina: (sorpresa) Ma.. questo è un medaglione della Barbie… Fiiiiiigo!

 

Elisabeth nasconde il medaglione in tasca e si allontana dal ragazzo fischiettando. Intanto, sullo sfondo una nave dalle vele nere attraversa il mare.

 

 

*Come rovinare un poema epico.

 

Note finali dell’autrice: Allora? Che ne pensate, banda di manigoldi? Io, personalmente, mi sono divertita un sacco a scriverla… Beh, che dire, spero di rivedervi tra circa due settimane con il seguito.

Bacioni

MissSparrow (P.S. una recensione è sempre ben accetta)

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** 1_ Pomodori, pony e distruttori ***


Note dell’autrice:  Rieccomi qua, sottospecie di mozzi!! Allora, prima di iniziare il prossimo capitolo vorrei fare alcuni particolari ringraziamenti
 

  1. A Cable  e Hannanas  che hanno recensito e  messo la storia tra le seguite e ad ele superstar, per la bella recensione.
  2. A mio padre che è stato il primo a ridere per questa storia.
  3. A chi mi ha supportato (e sopportato) durante questo doloroso periodo nel quale ho scritto il capitolo (vi avverto, mentre scrivo sono capace di stare alzata fino all’una o di far leggere a qualunque malcapitato mi capiti a tiro tutti i miei scritti): La mia gatta, la mia cara amica, le mie adorate ciliegie ed il mio barattolo di Nutella, con il quale posso affermare di avere un complicato rapporto di amore-odio.

Ed ora finisco con le cavolate. Ci rivediamo in fondo alla storia. Enjoy!
 
 
 
Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai a Port Royal
Chè la diritta via era smarrita.*
 
 
 
Silenzio in sala. Buio. Sipario. Luci. Azione.
 
Primo piano sul viso di una nobildonna settecentesca deformato in un’espressione di puro terrore.
Ah no, aspettate, ho sbagliato attrice. Che ci fa lei qua? Portatela via! Ricominciamo.
Primo piano sul viso di una piattola snob con la bocca semi-aperta. Probabilmente le piace mangiare mosche.
 
 
Piattola:
 
 
La donzella piattola si alza dal letto rosa fosforescente e, correndo come un’infoiata per la stanza, inizia ad aprire in modo febbrile ogni cassetto (rosa) che trova sul suo cammino finchè, con un’espressione che vuole sempre dire “amo-mangiare-mosche”, si dirige strascicando le pantofole di pelo (rosa) sul tappeto (rosa) fino ad arrivare davanti ad una cassaforte (rosa). Con un’espressione che probabilmente dovrebbe sembrare risoluta (ma, date le capacità recitative della Knightley, non cambia da “amo-mangiare-mosche”) la fanciulla mocciosa inizia a far ruotare la rotella della suddetta cassaforte (rosa), fino a trovare la combinazione giusta. A questo punto appoggia un dito sul localizzatore di impronte digitali, spiaccica una mano sul sistema di sicurezza a frequenze tattili, e, finalmente, pronuncia la parola d’accesso: “Password”. Che fantasia.
 
 
Aperta la Cassaforte (rosa) ne inizia a tirare fuori un numero impreciso di oggetti, trai quali: Uno spazzolino da denti, una spilla a forma di ghiandaia imitatrice, una foto di Justin Bieber, una tazza (rosa) di Porridge andato a male, uno shampoo,  il Sacro Graal, un Horcrux e l’anello del potere.  Svuotata la cassaforte, la tizia trova finalmente ciò che cercava: Il medaglione delle Barbie che tanto tempo fa aveva sgraffignato preso in prestito da quello strano bambino.
 
 
In un attimo decide di indossarlo,  e voltandosi verso uno specchio (rosa) lì vicino lo annoda dietro il collo.
 
 
Specchio: Craaassh!
 
 
Mentre pezzi di vetro volano da tutte le parti una voce proveniente dalla porta tuona:
 
 
Voce: Elizabeth? Hai di nuovo rotto uno specchio?? Su fammi entrare.
 
 
La ragazza cerca di limitare i danni infilando i cocci di vetro sotto il tappeto (rosa). Poi corre ad indossare la vestaglia da notte (rosa), con il solo risultato di rovesciare un armadio (rosa) e di pestare la coda al gatto (ros..ehm…) , il quale schizza sulle tende (rosa) soffiando verso di lei**.
 
 
Elizabeth: No, aspetta papi, non sono presentabile!
 
 
Governatore: (sospirando tra sé e sé ) E quando mai lo è? Sarà il decimo specchio che rompe…
 
 
Elizabeth si precipita ad aprire alla porta, facendo cadere, nell’ordine, un vaso cinese antico e pregiato, una bambola di porcellana unico ricordo della madre defunta,  una statua di un qualche scultore greco ed una caraffa piena d’acqua.
 
 
Quando il Governatore entra nella stanza, lo spettacolo non è certo dei migliori.
 
 
Governatore: (facendo un enorme sforzo per mantenere la calma) Elizabeth, cara, ancora a letto così di tarda mattina!
 
 
Elizabeth: (restando quasi accecata per la luce proveniente dalla finestra) Mh, sì… Papi, ma quello è un pacchetto!! È per me, vero?
 
 
Governatore: Ma certo mia principessina.  E indovina un po’ cos’è?
 
 
Elizabeth: (Con un sorriso smagliante) IL MIO PONY ROSA!!!!!
 
 
Governatore: (tappandosi le orecchie) No, non è il pony e, per piacere, non urlare!
 
 
Elizabeth: (senza dare ascolto alle preghiere del padre) COME NON È IL MIO PONY?? IO-VOGLIO-IL-MIO-PONY!!!
 
 
Governatore: (reggendosi a malapena in piedi) Sì, Elizabeth, avrai il tuo pony, ma ti prego, la mia emicrania… e poi è un regalo ancora più bello!
 
 
Elizabeth: (sospettosa) più bello di un pony?
 
 
Governatore: Ma certo tesoro, è un vestito, un bellissimo vestito!
 
 
Elizabeth: (soddisfatta) mmhh… va bene… passami quel pacchetto. E tu, schiava, aiutami ad indossare questo meraviglioso abito che tu non potrai mai neanche sognarti.
 
 
Schiava: (rassegnata) Sì Miss Swann.
 
 
Elizabeth si sistema dietro il paravento.
 
 
Governatore: Sai, mi piacerebbe che tu indossassi questo abito alla cerimonia di oggi.
 
 
Elizabeth: (con l’aria di chi cade dalle nuvole) Che cerimonia?
 
 
Governatore: Quella per la promozione del capitano Norrington… anzi, del Pomodoro Norrigton!
 
 
Elizabeth: (a denti stretti) Padre, dovrei andare un attimo in bagno.
 
 
Governatore: (incredulo) Elizabeth! Possibile che dopo tanti anni il solo nominare quell’ortaggio ti faccia ancora questo effetto? Non avrei mai dovuto portarti alla sagra del pomodoro quando avevi 3 anni. Ne hai mangiati così tanti…
 
 
Elizabeth: (con voce strozzata) Padre potremmo evitare di parlarne?
 
 
Governatore: Ma cero, però sarà un problema se casomai tu dovessi interessarti a Norrington. Sai ha un debole per te, e speravo proprio che adesso che è stato promosso al grado di Pomodoro… oh scusa…
 
 
Troppo tardi, Elizabeth aveva già inondato il vestito della sua cameriera di vomito.
 
 
Schiava: Eeeekk!!
 
 
Elizabeth: Taci, e continua a fare il tuo lavoro, dovresti essere onorata!
 
 
Maggiordomo: Milord, avete visite.
 
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
 
Intanto, nella sala del gigantesco maniero dei Malfoy  del Governatore Swann, un ragazzo dall’aria spaesata ebete stava passeggiando intorno alla tavola. Incuriosito si avvicinò ad un candelabro e lo sfiorò. Rompendolo. Fece per infilarlo in cassetto, ma quello gli rimase in mano. Disperato cercò di infilare il tutto dentro un armadio, ma quello gli cadde addosso rovesciando tutto ciò che conteneva. Togliendosi un paio di mutande rosa dagli occhi prese un’ascia dal muro (staccando un pezzo di intonaco), fece a pezzi il tutto e lo infilò sotto il tappeto.
 
 
In quel momento fece la sua apparizione il signor Weatherby Swann. Osservò il palese rigonfiamento del tappeto, l’ascia appoggiata sul tavolo, la mancanza di alcuni oggetti nella stanza e, prendendo un grosso respiro e indossando il suo miglior sorriso scese le scale. William Turner. Come immaginava. Tra quel fabbro e la figlia, presto avrebbe dovuto far ristrutturare la casa.
 
 
Governatore: (cordialmente)Ah, signor Turner, che piacere rivedervi.
 
 
Will: Buongiorno signor Gandalf, ho il vostro ordine.
 
 
Il governatore fece un grosso sospiro, povero ragazzo, lo shock avuto quando aveva visto saltare in aria il mercantile dove era imbarcato lo faceva spesso confondere.
 
 
Governatore: Signor Swann, ragazzo, ed un giorno o l’altro dovrai spiegarmi chi diavolo è questo Gandalf…
 
 
Senza prestare attenzione alle parole di Gand…ehm…Weatherby Swann William porge la lama al governatore.
 
 
Will: (interrompendosi frequentemente) La lama è… è in… accialo, no acciaio da… dama… damosco! Sì, sì, la lama è in acciaio Damosco  e ha in… in… intarsi d’oro fili… fili… filiramato nell’elsa!
 
 
Governatore: Eccellente!
 
 
Will: (pulendo la mano sporca d’inchiostro sul retro dei pantaloni) Se permette, signore.
 
 
Il governatore gli porge la spada riluttante. Will prova ad esibirsi in un gioco di prestigio, ma l’unico risultato è quello di spuntare i capelli del maggiordomo di passaggio, squarciare una tenda, ferire una serva e far scappare nuovamente il povero gatto.
 
 
Governatore: (riprendendosi in fretta e furia l’arma) Sì sì, davvero stupenda, il Pomodoro Norrington…
 
 
Elizabeth: (mentre infila le scarpe) Burk!
 
 
Governatore: …sarà molto felice di averla. Portate i miei… signor Turner?
 
 
Will: (con sguardo ancora più ebete (se possibile) ed un rivoletto di bava sul mento)...
 
 
Governatore: (sventolandogli cinque dita davanti agli occhi) Turner? Yuhu?
 
 
Elizabeth: (rotolando giù dalle scale) Whoaaa!!
 
 
Governatore: (osservando in modo interrogativo prima Elizabeth poi Will) Oh… capisco… Elizabeth sei… ehm… “bella” oltre ogni dire.
 
 
Elizabeth: (rialzandosi da terra in modo molto poco grazioso) Lo so. (notando improvvisamente William (intorno al quale, intanto, si era formata una pozzetta di bava)) Oh, Will, ma che piacere! Ti ho già detto che hai dei capelli favolosi?  (ne prende una ciocca tra le dita) Sai proprio stanotte ti ho sognato!
 
 
Will: (estasiato, ma sempre con la faccia da ebete) Sognato me?
 
 
Elizabeth: (freddamente) Ma certo che no. Ho sognato i tuoi capelli. (tornando a parlare con la ciocca) Il nostro primo incontro rammenti?
 
 
Will: (ignorando la freddezza della sua Eli) Come dimenticarlo, Frodo?
 
 
Elizabeth: (scocciata) Will, quante volte devo chiederti di chiamarmi Elizabeth?

 
Will: Un’altra ancora, Frodo.

 
Governatore: (cercando di calmare Elizabeth) Su cara, lo sai che a volte si confonde…

 
Elizabeth: (con un’aria insopportabilmente saccente) Ossequi, Legolas.

 
Padre e figlia salgono sulla carrozza e si allontanano, lasciando solo un confuso Will.

 
Will: (correndo dietro la carrozza ormai partita, ehhh, brutta cosa la lentezza di riflessi) Ossequi. Elizabeth.


 
*Ho la vaga impressione che Dante si stia rivoltando nella tomba.
**Questo è un piccolo tributo alla mia gatta. Immagino che se vedesse Elizabeth farebbe più o meno così.

 
 
Note dell’Autrice: Uff… e un’altra missione è stata compiuta (anche se questo cap. mi ha leggermente deluso rispetto all’altro)! Il prossimo capitolo, temo, non sarà in anticipo come questo, perché il 6,7, e 8 non sarò a casa. Tra l’altro penso  che sarà il più difficile. Anche perché il punto in cui l’Onnipotente (Jack Sparrow) incontra le due guardie è già divertente da  sé. Beh, ora la smetto di fare monologhi su ciò che di certo non vi interessa. Naturalmente spero di riuscire ad aggiornare entro la settimana prestabilita, ma forse ce la farò prima. Proprio non ci riesco a fare le cose in ordine.
Al prossimo capitolo
Miss Sparrow
 
P.S. come avrete notato per leggere la storia è necessario conoscere più o meno Il Signore Degli Anelli ed Harry Potter (anche se a HP saranno fatte solo brevissime citazioni.)
 
 
  
 

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Capitolo 3
*** 2_ Di parate, fighi e cetrioli ***


  
Note dell’autrice: Rieccomi! Ringrazio come sempre chi ha recensito e vi lascio subito al capitolo! Enjoi!

 
 
 
Un medaglione per domarli
Un medaglione per trovarli
Un medaglione per ghermirli
E alla maledizione incatenarli

 
 
Silenzio in sala. Buio. Sipario. Luci. Azione

 
Mentre la carrozza della piattola si allontana verso l’orizzonte, una piacevole musica inizia a rimbombare per tutto il cinema, annunciando chiaramente l’entrata in scena di un personaggio altamente importante. Infatti, in piedi su un albero maestro  (Come avrà fatto a salirci??) fa la sua emmmmmmozionante  comparsa il più grande pirata dei quattordici mari (sì, anche dei mari lunari), il più temuto bucaniere che abbia mai posato piede su una nave, il cui solo nominarlo  fa venire la pelle d’oca ad ogni brav’uomo che abbia mai solcato le acque.

 
Ebbene sì, proprio lui. Capitan Uncino. Ah, no, scusate, ho sbagliato storia.

 
Ebbene sì, proprio  lui. Capitan Jack Sparrow.

 
 
Orchestra del Titanic (misteriosamente sopravvissuta al naufragio): (suonando He’s a Pirate su una zattera improvvisata con un pianoforte)  http://www.youtube.com/watch?v=tfmDQWyL4y8&feature=related
 

E mentre tutti i presenti in sala sembrano venir presi da un incontrollabile voglia di mettersi una bandana in testa, un occhio di vetro e bere rhum, Primo Piano sui capelli al vento del meraviglioso Johnny Depp, perché si sa, nel mar dei Caraibi c’è proprio un vento da far paura. Mah.

Ma non perdiamoci in bazzecole, dopo una poetica ripresa dell’amabile didietro di Sparrow si passa ad una ancora più poetica Inquadratura del bel visino del nostro amato capitano, il che fa sollevare “ooohhh” di ammirazione nella maggioranza della fauna femminile presente al cinema. Il vento, intanto, si fa sempre più forte, portando con sé una malinconica melodia, nel momento in cui viene inquadrato il volto di una Barbie martoriata ed appesa ad una cappio, con di fianco una cartello che reca la scritta “Scemo chi legge”. Mentre il nostro capitano fa di tutto per riuscire a decifrare la complicata scrittura, quello che sembra essere un uragano rapisce sia Jack che la sua bagnarola nave, che vengono trasportati a pelo d’acqua verso un porto

 
Jack: (con quella sua voce tanto carina che fa venire seri dubbi sulla mascolinità di Depp) UUUAAAAHHHHH!!!!!

 
Un minuto e vari urli dopo, il temuto brigante si ritrova sdraiato sul molo di un porto, con la fedele bagnarola nave ridotta ormai ad un ammasso di pezzi di legno, manco l’avesse affidata a Will.

 
Jack: (rialzandosi e spolverandosi la giacca piena di polvere, tra sé e sè)  Interessante. Un giorno mio padre mi disse “Va’, parti e vai dove ti trascinerà il vento” ma temo non intendesse questo.

 
Vigile Urbano: (con tono idiota) Buongiorno Signore che sta facendo finta di non avermi visto ed è perlopiù agghindato come un pirata!

 
Jack: (picchiettando sulla spalla di un discreto borghese) Ehi amico, mi sa tanto che quello sta parlando con te. (fa per andarsene)  

 
Vigile Urbano:  (balbettando (possibile che l’unico furbo in ‘sto film sia Jack?))  Ep.. Ehm.. Ehi! Fermo dove siete! Un grattaesosta, per ormeggiare la barca al molo!

 
Jack: (osservando il cumulo di legna)

 
Vigile Urbano: (continuando imperterrito) E mi occorre il vostro nome!

 
Jack: (tirando fuori dalla tasca due batuffoli di cotone e mettendoli in bocca) Miiiiiinchia, e che è tutta sta fretta?! (rivolgendosi al bambino con cui si accompagna il Vigile) Uuuhh, ma che bellu picciotto che c’abbiamo!!

 
Vigile Urbano: (scocciato) sì, sì, ma adesso mi dica il suo nome.

 
Jack:(rivolgendo uno sguardo d’intesa con il Vigile)  Non vogliamo che gli succeda qualcosha di brutto, VERO??

 
Vigile Urbano: (continuando a non capire) Scusi, perché dovrebbe succedergli qualcosa di brutto? Sganci ‘sto grattaesosta.

 
Jack: (iniziando a spazientirsi) Shai, nun mi sono mai piaciuti ‘li sbirri che nun se fanno li gabbasisi loro!* Ora ti farò una proposta, che nun potrai rifiutare, Ah?

 
Vigile Urbano: (imperterrito) E a me cosa potrebbe fregare? Mi dia ‘sto grattaesosta  e mi dica il suo nome.

 
Jack: (togliendo i batuffoli scocciato) Allora, mettiamola così: Vogliamo fare tre scellini, e lasciamo perdere il nome ed il grattaesosta?

 
VigileUrbano: (osservando avido i soldi) Benvenuto a Port Royal, signor. Pincopallino!!

 
Jack: (riacquistando per un attimo la sua vena siciliana) Minghia, che fantasia!

 
Intanto, poco lontano dal molo, in quella che dovrebbe sembrare una piazza cittadina ma ha più l’aspetto di una fortezza,  stanno sfilando  distinti gentiluomini vestiti da ogni tipo d’ortaggio.
Dopo un rullo di tamburi essi si posizionano in base al rango-ortaggio ed iniziano ad esibirsi in una complicata coreografia danzante. In questo modo ai margini delle fila si trovano le carote, impegnate in una danza circolare medievale, mentre più all’interno i cavoli portano in scena un malizioso can can su due file, sollevando le gonne verdi e lasciando intravedere le sensuali (come un cavolo a merenda) gambe somiglianti ad una foresta amazzonica. Le barbabietole da zucchero, invece, si esibiscono in un coro su due file, intonando le parole della “Marsigliese” sulle note de “Le tagliatelle di Nonna Pina”. Nel  pubblico di questa seria e composta parata, intanto, le comari bisbigliano.

 
Comari: (bisbigliando) rabarbaro ** rabarbarorabarbarorabarbaro… POMODORO… rabarbarorabarbarorabarbarorabarbaro… POMODORO… rabarbarorabarbaro… POMODORO…

 
Elizabeth: (facendosi aria con uno di quegli utilissimi ventilatorini portatili) Padre… Non mi sento molto bene…

 
Governatore: (bisbigliando) Shhh… vomita  pure, tanto nessuno ci farà caso…

 
Elizabeth: (con voce strozzata) E proprio questo il problema… per colpa di questo busto non riesco neanche a respirare, figurati a vomitare!!

 
Governatore: (Con un’espressione di puro terrore)  Oddio, ma così andrà a finire che scoppier…

 
Swann viene però interrotto da uno squillo di trombe. Infatti  in mezzo alla piazza, con contegno ed eleganza sta sfilando il Pomodoro Norrigton, con addosso un meraviglioso e gonfio  vestito rosso ed  un colletto verde. Insomma, un vestito da pomodoro!


 
Intanto il nostro eroe si muove con la solita eleganza e i soliti modi coordinati per il porto di Port Royal (gioco di parole), quando il suo sguardo incrocia quello di quella che probabilmente è la bellezza personificata. Un fulmine lo colpisce in testa e lui, camminando ad un metro da terra si avvicina ad una nave ormeggiata. Sta per entrare, quando due evidenti  ebeti  vestiti da Cetrioli gli si parano davanti.

 
EbeteCetriolo1: Questo molo è zona vietata ai Balrog. (indossando una lunga barba fatta di zucchero filato e urlando con voce profonda) Tu non puoi passare! Sono un servitore del fuoco segreto e reggo la fiamma di Anor! Il fuoco oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udur! Ritorna nell'ombra! TU NON PUOI PASSARE!

 
Jack: (rimettendo a posto il cappello scivolatogli via a causa della potenza dell’ultimo urlo) Sono desolato, non lo sapevo, se vedrò un… Balrog? Sì, Balrog, vi  informerò immantinente.

 
Il capitano fa per varcare l’uscio della nave, ma i due gli impediscono ancora l’entrata.

 
Jack:  Pare ci sia un elegante e solenne qualcosa su al forte, eh? Come può avvenire che due ebeti vestiti da cetrioli come voi non si siano meritati un invito?

 
EbeteCetriolo1:  (sconsolato) Non eravamo vestiti a tema…

 
Jack: (osservando i costumi dei due)  Degna  motivazione, di sicuro… (spostando lo sguardo su una nave poco distante, dall’aria potente e veloce) ...Ma a parer mio, una nave cotale, rende quest’altra (indicando una nave rosa piena di fiocchetti e fronzoli simili) un po’ superflua, nevvero?

 
EbeteCetriolo1: (dopo essersi ripreso dallo shock per aver sentito tanti termini dotti in una volta sola) Ah, la Dauntless è potente, questo è certo, ma non c’è nave che stia alla pari della Rosemary come sciccoseria.

 
Jack: (fingendosi pensieroso) Io so di una, molto fashion pare, trendyssima. La Perla Rosa.

 
Stacchetto musicale

 
EbeteCetriolo2: (con una risata alla “Babbo Natale”) Oh, oh, oh, non c’è nave esistente che sia alla pari della Rosemary.

 
EbeteCetriolo1: La Perla Rosa esiste, però.

 
EbeteCetriolo2: No, direi di no.

 
EbeteCetriolo1: Sì, invece

 
Ebete Cetriolo2: (scocciato) No.

 
EC1: Sì!

 
EC2: No!

 
EC1: Sì!

 
EC2: No!

 
EC1: Sì!

 
EC2: No!
 
EC1: Sì!

 
EC2: No!

 
Jack intanto si è preso un caffè,  fumato una sigaretta e si sta accomodando sui divanetti a forma di labbra rosse della Rosemary.

 
EbeteCetriolo1: (accorgendosi improvvisamente dell’assenza del capitano) EHI!

 
I due ebeti corrono sulla nave e puntano i fucili (dalla parte sbagliata) addosso a Sparrow, che intanto sta sorseggiando tranquillamente un mojito.

 
EbeteCetriolo1: Qual è il tuo nome?

 
Jack: Pincopallino, per gli amici Pinchi.

 
EbeteCetriolo2: Qual è la vostra storia signor Pincopallino?

 
EbeteCetriolo1: E niente fandonie!

 
Jack: (sospirando) E va bene, lo ammetto. Era una notte di luna piena quando nacque mio padre…

 
EbeteCetriolo1: Scusi, potrebbe partire da alcuni avvenimenti più recenti?

 
Jack: (rimettendosi i batuffoli di cotone in bocca) Tu mme devi portare rispetto ammia, minghia! (togliendo i batuffoli) Dicevo, era una notte di luna piena…

 
Intanto nella piazza della ridente Port Royal, una deliziosa fanciulla insopportabile piattola si sta dedicando alla sua igiene orale tramite la punta di un coltellino da carne.

 
Norrington: (osservandola da lontano) Aaahhh, che deliziosa creatura. (avvicinandosi) Miss Swann?

 
Elizabeth: (nascondendo il coltello e sfoggiando uno dei suoi più orribili e falsi sorrisi) sìììì??

 
Norrington: (estasiato dal sorriso della sua Lizzie)  Mi concedete un momento?

 
Il Pomodoro conduce l’Insopportabile fino alla stanza più alta della torre più remota del castello   ad un muretto che da sul mare.

 
Norrington: (osservando Elisabeth che sta per vomitare) Siete adorabile Elisabeth.
 

Elizabeth: (senza un briciolo di modestia) Sì.

 
Norrington: Io vi chiedo scusa se vi sembrerò ardito, ma non posso non parlare. (colto da un’ispirazione poetica) Questa promozione a POMODORO (perché sapete, ora sono un POMODORO, non una Barbabietola da zucchero qualsiasi, ma un POMODORO) ha messo in evidenza ciò che non ho raggiunto ancora. (voltandosi a guardare Elisabeth, per poi rivoltarsi schifato) Un matrimonio con una bella donna. (obbligandosi a guardarla negli occhi con passione) E voi siete l’unica rappresentante di sesso femminile che non abbia minimo ottant’anni a Port Royal, Elizabeth.

 
Elizabeth:  (dopo aver sentito tante volte la parola Pomodoro) Sto per vomitare!

 
Norrington: Sì, anche voi mi fate un po’ schifo, devo ammetterlo… ma sarei pronto a passarci sopra se…

 
Elizabeth: (svenendo e cadendo giù dal muretto) WOAAHH!!

 
Norrington: Elizabeth? (notando lo spruzzo provocato dalla sua amata)  ELIZABETH!!

 
Norrigton, con coraggio, fa per sfilarsi la casacca, ma le carote accorse al suo grido lo fermano

 
Carota1: Fermo! Non vorrete rovinare il vestito!!

 
 
 
*Guardare Montalbano nuoce alla mia salute
**Rabarbaro è la parola che si usa in teatro quando si deve simulare un brusio di sottofondo


Note dell’autrice: Alèèè, oooh ooohhh, ce l’ho fatta!! YEAH! Veramente, questo capitolo è stato abbastanza impegnativo. Sarà che non avevo molte ispirazioni… spero comunque che vi sia piaciuto, e naturalmente mi farebbe piacere una recensione!! Che dire? La nostra “amata” Lizzie si salverà (speriamo di no)? Il Pomodoro riuscirà a sposarla? Jack troverà il modo di fregare la sua anima gemella, la Rosemary? O riuscirà a ritrovare la sua amata Perla? E Will? Viene forse da un altro universo parallelo dove Elizabeth è Frodo ed il signor Swann Gandalf?? O è semplicemente fuso?? La risposta a tutto (non proprio tutto tutto) tra una settimana!!

Baci
Miss Sparrow

P.S. Mi sto innamorando anche di Norrington, poverino è così ingenuo! Uno dei pochi uomini che riescono ad andare oltre le apparenze!

P.P.S. So che questo capitolo fa un po’ schifo, ma Giurin Giurello, mi rifarò con l’altro, anche se forse dovrete aspettare un po’ più di una settimana. 

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Capitolo 4
*** 3_ Lavaggi, idee e Mr Flitt ***


Note dell’autrice: Macciao!!! Scusate il ritardo *si nasconde in un angolino*, ma ero a corto d’ispirazione (come sempre.)
 
Ringrazio GunpowderSmell per aver recensito (Grazie Ale  -w- ), Cable per la recensione e l’appoggio e  _Frency_  per il commento e l’aggiunta della storia tra le seguite.
 
E ora vi lascio al capitolo Enjoy!
 
 
 
 
Narrami, o Musa, del temibile pirata, che tanto
vagò, dopo che  il giuda Barbossa sottratto gli ebbe la nave :
di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri,
molti dolori patì sul mare nell'animo suo,
per acquistare a sé l’immortalità e il ritorno della Perla.

 
 
 
 
Silenzio in sala. Buio. Sipario. Luci. Azione.
 
 
 
 
Carota1: Fermo! Non vorrete rovinare il vestito!!
 
E mentre il coraggioso Pomodoro correva ad avvertire il governatore, I due ebeti-cetrioli e Jack stavano ancora chiacchierando.
 
 
Jack: …E mi hanno fatto capitano…
 
 
Un’onda anomala provocata dall’impatto della leggiadra ma non leggera fanciulla sull’acqua si abbatte su Jack.
 
 
Jack: (sputacchiando acqua) Ma cosa diavolo… (vede la figura cadere in acqua) Ora voi due andate a salvarla?
 
 
 
EbeteCetriolo2: (esterefatto) ma mi rovinerei il vestito!
 
 
 
EbeteCetriolo1: (annuendo convinto) E Dio solo sa quanto è difficile da togliere il sale dai costumi!
 
 
 
Jack: (alzando gli occhi al cielo) Siete l’orgoglio della marina britannica! Lo sanno tutti che per togliere il sale dai vestiti da cetriolo è sufficiente lavarli ad una temperatura di…
 
 
 
SPLASH.Il capitano, inciampando in una buccia di banana finita sul ponte della nave per caso, cade in acqua senza finire la frase.
 
 
 
EbeteCetriolo1: (deluso) Oh no! Ora salverà quella piattola, e noi dovremo girare ancora due film!!
 
 
 
EbeteCetriolo2: (terrorizzato) Ma c’è di peggio: è caduto senza dirci quanti gradi ci vogliono per togliere il sale dalle “divise”!!!
 
 
 
Intanto Jack sta nuotando incontro alla sagoma. Mentre è impegnato a farsi largo tra i rifiuti tossici che occupano il fondale del mare,  il medaglione della “Barbie” di Elizabeth scivola fuori dal suo decolté (inesistente *) provocando un’onda d’urto, per motivi oscuri (leggi: non sapevano cosa far succedere). Nel frattempo Jack ha raggiunto la piattola
 
 
 
Jack: blblblblblblblblbl?BL,BLBLBLBLBLBL!!! (traduzione: Ho rischiato di morire intossicato per una piattola simile? Oh, al diavolo!!!)
 
 
 
Il nostro eroe però, invece di lasciarla a marcire nei fondali marini (come avrebbe fatto chiunque sano di mente) decide di salvare comunque la donzella piattola.
 
 
 
Jack: (cercando di risalire in superficie) BL! Blblblbl! Blblblbl??? (traduzione: Anf! È impossibile da portare! Ma quanto diavolo pesa???)  BL! Blblblblblblbl! (Traduzione: IDEA! Proverò a toglierle questo maledetto soprabito!)
 
 
 
In effetti l’idea del geniale Sparrow funziona, e quest’ultimo riesce a trascinare Elizabeth fin su un molo.
 
 
 
EbetiCetrioli1&2: (accorsi per controllare la situazione) Non respira!
 
 
 
MetàSalaDelCinema: EVVAI!! Champagne per tutti!!
 
 
 
Mentre metà sala si mette a ballare la macarena, Jack ha un’idea geniale (un’altra???)
 
 
 
Jack: (con una lampadina sopra la testa) LARGO!! (tira fuori un coltello scatenando mormorii di approvazione da parte dei ballerini di macarena, ma invece di finire la piattola, si limita a strapparle il corpetto, provocando una reazione alquanto prevedibile)
 
 
 
Elizabeth: (vomitando in faccia a Jack) BEURK!
 
 
 
Jack: (ripulendosi schifato) Bella gratitudine! (improvvisamente nota il medaglione di Lizzie) Mamma che fiiiigooo :3 !!! Dove l’avete preso??  ^.^ C:
 
 
 
EbetiCetriolo: (sorpresi e schifati dalla reazione del pirata) Cosa?!
 
 
 
Jack: Oh, perdonatemi, attacco fangirlesco.
 
 
 
Norrington: (puntando una spada al preziosissimo collo di Jackie) In piedi.
 
 
 
Jack: (osservando di sottecchi la spada, fra sé e sé) Ripeto: Bella gratitudine.
 
 
 
Governatore: (correndo incontro ad Elizabeth, con il viso preoccupato)  Elizabeth! Elizabeth stai bene?
 
 
 
Elizabeth: Sì, sto bene.
 
 
 
Governatore: (Urlando come un elefante quando vede un topo (???))  AAAHHHHH!!!! Ti hanno strappato il corsetto!!!
 
 
 
Elizabeth: Sì padre, ma non mi hanno fatto niente di male.
 
 
 
Governatore: (osservando la figlia con occhio critico) Immaginavo. E comunque non ero preoccupato per te, ma per il corsetto!! Mi è costato un occhio della testa!!! Chi è stato?
 
 
 
EbetiCetrioli: (indicando il povero Jack) LUI!
 
 
 
Governatore: (guardando prima con amore il corpetto e poi con odio Sparrow) sparategli.
 
 
 
Elizabeth: (notando con interesse la figosaggine del suo “salvatore”) Padre…  ortaggiorossochenonèunpeperone… volete veramente uccidere il mio salvatore?
 
 
 
Norrigton: (dopo minuti di attenta riflessione) Abbassate le armi. (tendendo la mano verso Jack) Credo che un grazie sia d’obbligo.
 
 
 
Jack: (Osservando con ribrezzo la sua mano piena di vomito)  Se proprio ci tenete…
 
 
 
Norrigton: (estraendo veloce dalla manica del pirata un braccialetto fucsia pieno di pendenti a forma di cuoricini e “B”) Abbiamo avuto a che ridire con la compagnia delle Europe Occidentali, eh Pirata?
 
 
 
Governatore: (accorgendosi di aver trovato un pretesto in più per vendicarsi del suo amato corpetto) Impiccatelo.
 
 
 
Norrington: Tenetelo sotto tiro. Tailleur**, mettilo ai ferri. (osservando la “J” tatuata in mezzo ad un cuore sul braccio.) Bene bene… Jack Sparrow, vero?
 
 
 
Jack: Capitan Jack Sparrow, se permettete!
 
 
 
Norrington: (fingendosi sorpreso) Vi ricordavo più sciccoso, CAPITANO!
 
 
 
Jack: Stavo giusto andando a fare la manicure, guarda un po’!
 
 
 
EbetiCetrioli: (con aria da insopportabili lecchini) Guardi Pomodoro…
 
 
 
Elizabeth: Beurk!
 
 
 
EbetiCetrioli: … Sono le sue armi!
 
 
 
Norrigton: (osservando con occhio critico la malandata pistola) Una pistola con un proiettile rosa… (passando una veloce occhiata sulla bussola) Una bussola taroccata delle Barbie… (estraendo dal fodero la spada) Questa quasi mi aspettavo fosse fatta di plastica rosa.
 
 
 
Jack: (sommessamente) Le avevano finite…
 
 
 
Norrigton: Siete decisamente il peggior pirata di cui si ricordi!
 
 
 
 
Jack: (scoprendo i denti d’oro) Ma di me si ricordano almeno!
 
 
 
Il Pomodoro, irritato, prende il povero Jack per un braccio e lo trascina verso la piazza.
 
 
 
Elizabeth:(con voce dannatamente irritante)Ortaggiospessousatoperfarelapizzadicolorerosso, protesto vibratamente (si mette a vibrare come se avesse un metal detector in bocca)  Pirata o no mi ha salvata da morte certa!
 
 
 
Norrington: Appunto!! Un crimine contro l’umanità in più!
 
 
 
Elizabeth: (confusa) Ma…
 
 
 
Jack: Ebbene… (passa un foulard di pizzo rosa attorno al collo di Elizabeth)
 
 
 
Elizabeth: (urlando) EHI!
 
 
 
Governatore: No, fermi, non sparate! Ha ancora addosso le calze, mi sono costate quanto una villa, quelle calze!
 
 
 
Jack: Cominciate a trattarmi meglio, eh?! Pomodoro (Elizabeth deglutisce) Norrigton, i miei affetti prego! E il cappello!
 
 
 
Il Pomodoro prende l’orsetto rosa di Jack, la sua cintura di Betty Boop ed il suo cappellone di paglia con fiocco rosa di lato.
 
 
 
Jack: Piattola, è Piattola, vero?!
 
 
 
Elizabeth: (con fare conturbante)  è Miss Swann…
 
 
 
Jack: (nell’orecchio della donzella) Piattola è più adatto (ad alta voce) Piattola, se non vi dispiace… Avanti cara, prima che venga sera!
 
 
 
Il Pomodoro passa gli “affetti” di Jack ad Elizabeth, che inizia ad infilargli il cappello, per poi passare alla cintura…
 
 
 
Jack: (adirato) Occhio ai gioielli tesoro!
 
 
 
Elizabeth: (ammicca maliziosa)
 
 
 
Jack: (infila una mano… ehm… lì e ne tira fuori alcune collane d’oro e orecchini) Ci tengo io, ai gioielli di famiglia!
 
 
 
Elizabeth: (sconcertata) Siete spregevole!
 
 
 
Jack: (con un sorrisetto) Mai quanto voi. (girandola verso il Pomodoro e indietreggiando) Signori… (rivolto ad Elizabeth)... Piattola…  Ricorderete questo giorno come il giorno in cui avete quasi catturato capitan Jack Sparrow! (lancia senza tanti convenevoli Elizabeth contro il governatore e si da’ alla fuga).
 
 
 
Mentre Jack volteggia attaccato ad una corda attaccata ad un palo (non chiedetemi come ci sia finito) Norrington raduna le truppe
 
 
 
Norrington: Barbabietole! Ai posti di combattimento! Signor Flitt, Signor Flitt e Signor Flitt (i tre gemelli tiratori scelti) Aprite il fuoco!!!
 
 
 
3Flitt: (strabici come ogni membro della famiglia) Sissignore!***
 
 
 
Mentre i tre cercano inutilmente di colpire il pirata, quest’ultimo si è già dato alla macchia
 
 
 
 
*fan della Knightley, non odiatemi: per me è carina e molto talentuosa, ma ha fatto Elizabeth, e questo è tutto.
** sarebbe la mia versione di Gillet.
*** Piccola citazione di “Balle Spaziali” di Mel Brooks
 
 
Note dell’autrice:  Et voilat! Ecco finito un altro capitolo! Per il prossimo forse dovrete attendere un po’, perché sono sorte complicazioni. Comunque volevo chiedervi un consiglio: Secondo voi come potrei rendere comico il duello tra Jack e Will? So che qui la scittrice sono io, ma mi piacerebbe sentire i vostri pareri ;)
 
Bacioni
 
Miss Sparrow 
 

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Capitolo 5
*** AVVISO ***


Uh, ma bene.
Sì, a quanto pare sono ancora viva. 
Non aggiorno da secoli, ma che dico, da ERE GEOLOGICHE.
Non ho scusanti, le casse di ortaggi da tirarmi addosso sono lì. *indica cesto di pomodori*
L'unica cosa che posso dire a mia discolpa è che molto probabilmente ricomincerò a pubblicare.
Non so quando, ma ricomincerò.
Onde evitare altri mesi e mesi di attesa cercherò di aggiornare ogni due settimane.

P.S. Vi amo, vi adoro e quando pubblicherò il nuovo capitolo questo si auto-distruggerà.
Se vorrete seguirmi ancora... 
Grazie.

Miss Sparrow

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