Bristol Fucking Skins.

di Elizabethblueskyy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di nuovo a casa. ***
Capitolo 2: *** Il piano di Katie. ***



Capitolo 1
*** Di nuovo a casa. ***


La chiave girò lentamente all’interno della serratura e … Boom.
Era un colpo al cuore ritornare in quella casa dopo ben tre mesi. Tre mesi di divertimento, tre mesi di cazzate, tre mesi di sesso sfrenato, tre mesi di feste, tre infiniti mesi di una cosa sola : l’Italia. La ragazza dai lunghi capelli color corvini avanzò lentamente all’interno di quella che era la sua casa. Una casa vuota, desolata, sprizzava malinconia da ogni angolo. Come al solito era l’unica persona, che riuscisse a renderla un po’ viva, per quanto tempo rimanesse chiusa in quella prigione. Infondo molte cose erano cambiate, Tony era sempre li, a Cmbridge, il quella fottuta Università, eppure per quanto gli volesse bene, lo detestava. Non le era stato vicino negli ultimi due anni; non le era stato vicino nel momento in cui loro padre Jim era andato via di casa, bello e cornuto, o come amava definirlo lei, preferiva riderci su che piangere come aveva fatto in passato. Non le era stato vicino quando quella pazza che chiamava madre era partita per il Brasile dopo essersi scopata l’assistente del suo Ex marito; di tanto in tanto le mandava qualche messaggio strappalacrime del tipo :” Mi manchi ! Non vedo l’ora di rivederti !”. Fanculo. Non le era stato vicino nel momento della depressione. Quello era il modo di ripagarla per tutto quello che aveva fatto per lui in passato ? Fanculo di nuovo, a tutti però.
Elizabeth Stonem era tornata, più carica che mai. Chiuse la porta alle proprie spalle facendo un lungo respiro e aprendo gli occhi di scatto, avanzò all’interno dell’abitazione trascinandosi dietro il grande Trolley color nero, suo compagno di viaggio in Italia. Lei adorava quel paese, era stata li per tutto il periodo estivo, Roma, Venezia, Milano, Firenze e ne aveva passate davvero tantissime. Lasciò andare la valigia posandosi sul tavolo della cucina. Fissò tutto quello che succedeva fuori attraverso la finestra.

Della gente passeggiava felice.

FELICE.

Perché lei non riusciva ad esserlo ? Estrasse dal pacchetto da 20 una delle sue amatissime Marlboro Light e l’ accese facendone un lungo tiro. Si morse il labbro lentamente.
Per quanto si sforzasse di pensare ad altro, la sua testa era un incanalatore di pensieri. Freddie, Cook.Quei due nomi l’avevano perseguitata.
Si voltò lentamente cercando di trattenere le lacrime facendo attenzione a non bruciarsi con la sigaretta, quando, stranamente, il cellulare vibrò. Era Emily. Aprì il messaggio leggendone il contenuto. Cosa voleva dire quella Rossa li ? Sms : Effy, posso venire a stare a casa tua per un po’ di tempo. ? Ti spiego tutto appena ci vediamo. Rispondi presto. Un bacio, Ems.

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Capitolo 2
*** Il piano di Katie. ***


Piove, non si vede nulla a causa della nebbia. Dannazione era
veramente tornata alla solita routine. Fino al giorno prima si svegliava in una camera di un hotel a quattro stelle di Ibizia, con al suo fianco sua sorella Emily. Si divertivano giorno e notte, mare, shopping..Tutto ciò che due ragazze possono amare. Ma le cose erano andate a finire male; infatti Ems una volta ritornata dal viaggio aveva litigato con Naomi e come sempre lei si era messa in mezzo finendo per litigare di nuovo con sua sorella.

Guardava fuori dalla finestra la pioggia scendere e bagnare la strada, mentre viaggiava con la sua mente. Chissà dov'era in quel momento Ems. Chissà come stava. Di nuovo l'aveva abbandonata, quando lei aveva più bisogno; ma a differenza delle altre volte, ora ci stava male seriamente. Il suo sguardo vagò per la stanza. Doveva rintracciarla. Presi con uno sforzo del tutto titanico il cellulare da terra, alzandomi di poco dal letto sul quale ero seduta, e non appena lo ebbi in pugno, inviai un sms alla ragazza.Che mi rispose:

“Katie non so dove andare, ho litigato di nuovo con Naomi, ho bisogno di te”

Lesse incredula il messaggio, credeva di sapere il motivo per il quale la sorella e quella lesbica fottuta della sua fidanzata avessero litigato. Si alzò di scatto, come se avesse riacquistato tutte le energie perdute durante il viaggio in un istante, e si posizionò dinanzi all’armadio scegliendo cosa indossare. Emily gliene aveva parlato e per un momento le venne in mente come un Flash Back.

Naomi aveva passato l’estate a Londra con sua cugina, Clara, e tra le due era successa qualcosa. Doveva solamente andare da sua sorella a casa ma ovviamente s’era messa in tiro indossando un top abbastanza scollato, una mini gonna calze a rete e tacchi. Si sistema i capelli freneticamente, e dopo essersi truccata, esce di casa avviandosi verso casa Stonem.


Emily sedeva sul piccolo divano posizionato al centro del soggiorno di casa Stonem. Non aveva ricevuto nessunissima risposta da parte di Katie, il che la preoccupava molto. Il giorno prima si era vista con Effy che aveva accettato di ospitarla, infondo erano rimaste buone amiche. Si recò in bagno guardandosi per un istante allo specchio, era orribile. I capelli disordinati, davano l’impressione di sporco, accompagnati dalla matita sbavata. Si sciacquò il viso velocemente asciugandolo, quando le parve di sentire suonare il campanello. Effy era di nuovo a casa. Corse velocemente per le scale arrivando fino alla porta d’ingresso. “ Effy scusami, ci sono fazzoletti sparsi per tutto il soggiorno eh..” Disse il tutto velocemente aprendo la porta, ma dinanzi a lei non vi era Effy, ma Katie. Non se l’aspettava, l’aveva come abbandonata ma Katie c’era sempre per lei, non riusciva a rendersene conto. Non riuscì a trattenersi e l’abbracciò, scoppiando nuovamente in lacrime.


”Dio quella bionda la stava soffrire tantissimo"

pensò Katie fra se e se, mentre la rabbia nei suoi confronti cresceva ogni secondo che passava.

“Su, piccola. Andrà tutto bene. Noi Fitch siamo forti, ce la faremo..Insieme.”

Finì di parlare, sciogliendo l'abbraccio e vedendo la ragazza tirare fuori il cellulare, era sicuramente Naomi. Glielo siflò dalle mani incurante della sua reazione e leggendo l’sms che diceva dove si trovasse.

“Tesoro, lasciala perdere. Falla soffrire un po'.. Non puoi sempre perdonarla.“

Fece un occhiolino alla sorella avanzando,poi, lentamente nell’atrio dell’abitazione. Per Katie, questa situazione, era perfetta per far si che le due si lasciassero definitivamente.

“La psicopatica è qui? “Domandò con tono di voce acido, attendendo che la sorella, rimasta in silenzio per tutto quel tempo le rispondesse.

“Non c’è nessuno Kat, mi sei mancata..” Aggiunse lei, come se non fosse entusiasta del fatto di non aver più l’opportunità di rispondere alla sua amata per Sms, ma poi non appena pronunciò le ultime due parole strinse teneramente la mano della sorella.

Katie sorrise alla reazione della sorella, e togliendosi di scatto il cappottino color grigio perla, frugò lentamente nella borsetta in cerca della canna rollata la sera prima, trovata la estrasse accendendola e facendone un lungo tiro. Poi la passo alla ragazza, e accavallando le gambe disse:

“Adesso da brave sorelle ci fumiamo questa buona canna, dopo devo tornare a casa, c’è James da solo. Piuttosto … quando credi di tornare a casa ?”

Naturalmente, quella era una fottutissima scusa, voleva dare una bella lezione a quella bionda. Non poteva permettersi di vedere in quelle condizioni la sorella.

Emily, tirò lentamente, assaporando il buon sapore dell’erba, poi come sballata aggiunse :

“ Non lo so Kat, ma ti prometto presto..”

“Ecco da brava ! “ Le accarezzò una guancia sorridendo energeticamente, non vedeva l’ora di tirare un pugno in faccia a quella lesbica di Naomi. Annuì guardando la ragazza negli occhi e raccogliendo pochette e cappotto soggiunse :

“Adesso è meglio che vada, non oso immaginare cosa stia combinando James, e poi non voglio incontrare quella psicopatica di Effy ! “ Fece una smorfia col viso, mentre muove il dito accanto alla testa disegnando dei piccoli cerchi in riferimento alla pazzia di Effy.

Mentra Katie era diretta alla porta fiera di quello che stava per fare Emily disse:

“Ti voglio Bene Kat.”

La gemella cattiva si fermò dinanzi alla porta semi aperta sgranando gli occhi incredula, non glielo diceva da molto!

“Anche io te ne voglio tesoro”

E così detto chiuse la porta alle proprie spalle avviandosi verso casa Campbell.

Spazio mio :

Avete visto ? Si sta facendo più interessante la storia. ;)

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