Fratello non di sangue.. #2

di DebhGatti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vendetta. ***
Capitolo 2: *** Rieccoti ***
Capitolo 3: *** Cura. ***



Capitolo 1
*** Vendetta. ***


Capitoli da 1 a 6: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=779520&i=1
Antony:
Filava tutto liscio da un anno esatto,nessuno faceva più domande sull'accaduto.
Qualche volta andavo a vedere la mia lapide.
Sciocchi e illusi.
Antony non poteva sparire senza aver finito il suo lavoro.
Mi girai verso la ragazza che da un anno mi faceva d'assistente e da fidanzata.
-Andiamo amore?- Gli chiesi prendendola per i fianchi.
Lei aveva il viso abbassato,lo sguardo concentrato sul mio nome scritto in oro sul marmo bianco. 
-Che stupida che è stata...Debora,giusto?- Mi chiese soprapensiero.
Feci un respiro profondo,sentire quel nome mi faceva venire i brividi. -Sì,ma ora andiamo- La trascinai fino alla macchina e partì verso la casa della mia futura e
defunta sorella con un solo pensiero "vendetta".

Debora:
 
Avevo freddo,mi sentivo le vertigini. Dov'ero? Non lo sapevo. Come c'ero arrivata? Non lo sapevo. Sapevo solo che non vedevo nulla,sentivo come se qualcuno mi 
osservasse dall'alto.Alzai la testa,mi toccai la fronte e guardai le dita. Sangue,dall'alto cadeva sangue. Il respiro si fece sempre più affannoso e la paura più forte,
divenne tutto buoio.
-Scusami sorellina- L'ultima cose che sentì prima di aprire gli occhi. 

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Capitolo 2
*** Rieccoti ***


Rieccoti.



1 Novembre 2012. Il mio compleanno,senza Antony,come sempre.
Andai ad aprire la porta a Gabriella,dopo averla fatta aspettare almeno 5 minuti...o almeno credevo che fosse lei.
-Debora.- Buio. Cominciai a tremare alla vista di quei occhi ghiacciati e assetati che una volta appartenevano a mio fratello. 
-Cos'è?! Non mi saluti?? Guarda che è maleducazione!- Esclamò,il mio sguardo si spostò subito alla ragazza a fianco a lui. Una ragazza alta,capelli scuri lunghi,ma con gli occhi di un verde splendente. 

-Ah si.. ti presento Federica,la mia ragazza.- Si mise a ridere e la bacio delicatamente sulle labbra. Anche lei rise,ma non capì cosa c'era di così comico.
-ah ah ah ah- Feci una risata finta e lo guardai -Mi dici che vuoi?- La rabbia siera impadronita di me,insieme alla gelosia,
-Volevo venirti a trovare..- Cominciò a camminare per casa incoriusito,per poi entrare in camera sua. La sua ragazza rimase sulla soglia ad aspettarlo. Io,invece,lo raggiunsi e mi sedetti sul letto con lui.
Silenzio,c'era solo questo.

Avevo tanta voglia di abbracciarlo e non lasciarlo più,di piangere tra le sue braccia. Ma dovetti trattenere tutto e stringere i pugni. 
Mi sentivo il suo sguardo addosso,era così pauroso che mi venne d'instinto spostarmi.
-Che fai?!- Esclamò.
-Nulla...scusami...- A un certo punto me lo trovai davanti a me,mi osservava e accarezzava il viso. 
-Mi vuoi ancora uccidere?- Sussurrai balbettando. 
-Sssh...- Appoggiò le sue labbra fredde sulle mie e mi baciò così dolcemente che speravo che fosse tutto un incubo,che nell'anno passato non fosse successo niente.
Mi morse le labbra,una volta,due volte. Sentivo il gusto di sangue in bocca,avevo già capito cosa stava facendo,ma perché non mi spostavo?
-Non sapevo che fossi così...dolce.- Sorrise e mi leccò il labbro per poi spostarsi. 
I suoi occhi erano tornati del suo colore umano. -Antony...sei...-
Il suo sorriso si trasformò in rabbia. 
-No! No!- Cominciò ad urlare e a imprecare.Non capivo il perché.
-Debora!- Sentì la voce di Gabriella dietro di me.Non ci capivo più nulla,mi mancavano le forze per l'odore del sangue,per lo shock...per tutto. 
 

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Capitolo 3
*** Cura. ***


Svenni. e dopo non sò quanto mi svegliai nel letto,che una volta apparteneva ad Antony.

Sentivo le voci di Gabriella e qualcun'altro fuori dalla porta,così, incuriosita mi alzai e uscì dalla camera.

Trovai Federica e Gabriella parlare intorno al tavolo della cucina. 

-Forse è la cura...- Disse Federica con un filo di disprezzo.

-O forse...- Gabriella non fece in tempo a finire la frase che si girò verso di me. -Ehi Debora,credevamo fossi morta- 

-Bella battuta- Mi sedetti al tavolo davanti a Federica e la guardai.-Che ci fai tu qui?- 
Sospirò e mi guardò negli occhi -Sono qua per aiutarti,per proteggerti..-
-Proteggermi?! No grazie. No voglio aiuti. Tu sei la ragazza di Antony! Non avrebbe senso!- Dissi agitandomi.
-Calma- Aveva un tono di voce calmo,così calmo che la mia rabbia diminuì vertiginosamente. -Era una copertura.Sì sono la ragazza di Antony,ma solo per uno scopo.-
Wow. Ora si divertivano anche a usarsi tra loro. 
-..Federica è una vecchia vampira,ormai umana- Si intromise Gabriella.
Le guardai con espressione interrogativa e mi alzai appoggiandomi al piano cottura.
-Non ci capisco più nulla. Non potete essere normali per una volta!- Esclamai innervosita.
-Debora,io sono umana,e sono pronta per starti accanto,sempre. Mi devi solo dare il permesso- Mi disse Federica tranquilizzandomi. 
A un certo punto mi venne in mente la frase che aveva detto prima.
-Chi o cosa è la cura?- Chiesi senza dare retta a Federica.
-Emh...certi vampiri,sopratutto se transformati da streghe posso ritornare normali bevendo il sangue-raro di un umano...- Spiegò Gabriella.
-Antony,era tornato umano per cui? Ora cos'è?- 
-Ha bavuto una dose troppo piccola per essere tornato umano,ma questo è bastato per abbassargli le capacità da vampiro-
Questo non mi tranquilizzò,anzi mi fece diventare più nervosa.Nelle ore più avanti Federica mi portò con lei per spiegarmi tutto su antony,su quello che era accaduto in un anno.
Ma erano tutte cose abbastanze brutte. Disse che Antony ora si trovava con Mills,il ragazzo di Gabriella,e che non potevo vederlo.
Illusi. Quella notte decisi di farci giusto un giro,dovevo vederlo,anche se questo avrebbe portato sgradevoli cose.
Entrai in casa molto lentamente e mi misi subito a cercarlo.
Era coricato nel mio vecchio letto,dormiva,lo vedevo dal suo sguardo beato. Questo voleva dire che le sue capacità di vampiro erano al minimo,visto che i vampiri normalmente non dormono.
Mi sedetti di fianco a lui e gli presi la mano stringendola,avevo paura in quel momento ma dovevo farmi coraggio se volevo stare accanto a mio fratello. 
Lo baciai sulla guancia e mi addormentai su di lui con sottofondo solo il minimo rumore del suo cuore. 

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