A name, a promise.

di _FollowYourDreams_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sei ancora più bella ricoperta di uova. ***
Capitolo 2: *** E' lui. ***
Capitolo 3: *** Battaglia sottomarina. ***
Capitolo 4: *** Perchè l'hai fatto? ***
Capitolo 5: *** Non ho mai baciato un ragazzo sotto la pioggia. ***



Capitolo 1
*** Sei ancora più bella ricoperta di uova. ***


Eccoci qua: ultimo giorno della 3 liceo. Uova, acqua e farina daperttutto.

Hilary era scola e i suoi capelli corvini erano diventati bianchi, mentre i suoi occhi azzurri scrutavano l'area circostante alla ricerca di una vittima.
- Ehi, Lili! - la ragazza si girò appena in tempo per vedere la sua migliore amica, Kristine, che le lanciava un uovo mirando il suo viso. Lo schivò in tempo.
- Mancata! - girandosi per scappare via, andò a sbattere contro un ragazzo, e visto che il pavimento era pieno di acqua, uova e farina scivolarono entrambi per terra. Hilary non riusciva a soffocare le risate nel vedere la faccia del ragazzo imbronciata, gli aveva appena rovinato il suo piano d'attacco.
- Oddio ahahah, scusami tanto, non ti ho visto. - Hilary si alzò e si scrollo da dosso tutta la farina, mentre il ragazzo si rimetteva in piedi.
- Ora me la paghi, non ti conosco, ma non la passerai liscia. - "Cazzo vuole fare sto qua ora?!"
Lo sguardo di Hilary si fece spaventato quando lo vide avvicinarsi a lei con la bellezza di 3 uova in ogni mano.
- Ti prego, non l'ho fatta apposta, non è giusto! - si ritrovò stretta in un angolo, mentre questo ragazzo si avvicinava ridendo.
- E' l'ultimo giorno di scuola, è tutto permesso. - disse il ragazzo prima di schiacciarle il testa le sei uova. Hilary gridò, era disgustoso. I suoi capelli ricci si affloscavano e il ragazzo rideva. Aveva una risata magnifica, e sotto tutta quella farina e quell' uovo, Hilary riuscì a capire che era biondo. E i suoi occhi..la catturarono, erano color nocciola. Belli era dir poco.
Lei era ancora scandalizzata, quando lui le si avvicinò all'orecchio: - Sei ancora piu bella ricoperta di uova. - e scappò via, lasciando Hilary arrossire timidamente.

- Chi era quello? - le chiese Kristine mentre erano intente ad andare a casa ancora fradice.
- Ah boh, so solo di aver preso piu uova oggi di quante ne abbia mai mangiate in tutto l'anno. - ironizzò Lili.
- Dai Lili, chi era? -
- Non mi ha detto il suo nome. - Però doveva ammetterlo, le sarebbe piaciuto sapere come si chiamava. - Era bello, biondo, e aveva degli occhi color nocciola stupendi, ti so dire solo questo. - continuò.
Arrivarono a casa e si dovettero subire la ramanzina della zia di Hilary sull'igiene, sul rispetto e bla bla bla. Corsero in camera e scoppiarono a ridere, poi a turno fecero lo doccia e si vestirono.
- Che facciamo stasera? - Chiese l'amica a Lili.
- Non so, andiamo a fare un giro, dopo tutto qui a Stratford non c'è molto da fare. -
Vi chiedete perchè Straford, vero?
Beh, Lili era di New York, ma sua zia abitava a Stratford, quindi si è dovuta trasferire li dopo la morte del padre.
- Si hai ragione, pensavo di uscire con Chris e gli altri. Ti sta ancora dietro Chaz? - Kristine parve piu interessata del previsto.
- Non so, perchè? -
- Beh, perchè se non ti stava piu dietro pensavo di provarci. - si guardarono e scoppiarono a ridere.
- E' tutto tuo tesoro. -
Dopo aver mangiato uscirono e si diressero verso il molo, dove le aspettavano Chris, Caitlin, Ryan, e Chaz.
Hilary camminava distratta per la strada. “Sei ancora piu bella ricoperta di uova..” quelle parole non avevano nessuna intenzione di sloggiare dalla sua mente.


OCCHI A ME.
Ok, questo capitolo è corto ma prometto di rifarmi con il prossimo.
La prima mia storia penso di cancellarla perchè non mi piace, ma tranquille, ho molte altre idee per la testa c:
Che succederà nel prossimo capitolo? Hilary e il ragazzo misterioso si riincontreranno?
Chi è il ragazzo misterioso? Beh, penso che lo abbiate capito, è difficile non riconoscere gli occhi color nocciola;)
Susu, 5 recensioni o non continuo, fatemi feliceeeee *facciadacucciola*
#Sara.

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Capitolo 2
*** E' lui. ***


- Come stai piccola? - le chiese Ryan schioccandole un tenero bacio sulla guancia.
Ryan e Hilary erano migliori amici da sempre, lui e Kristine erano le uniche persone di cui si fidava ciecamente.
- Mmh, credo di non aver ancora tutto tutti i residui di uova e farina dai capelli. - ridacchiò, mentre scuoteva la sua chioma con fare stupido. Ryan rise, si avvicinò ai capelli di lei e ci affondò il viso, per poi ritrarsi e dire: - No, sono bellissimi, e profumano. - sorrisero e si incamminarono verso gli altri.
Erano sulla passeggiata, e Hilary sentiva il profumo salino del mare inebriarle le narici, portandola a rabbrividire.
- Hai freddo piccola? - le chiese Ryan posandole un braccio sulle spalle, Hilary non aveva freddo, ma le piaceva quel contatto con il suo migliore amico. Chi li avesse visti avrebbe potuto pensare benissimo che fossero una coppia, ma Hilary sapeva che tra lei e Ryan c'era solo amicizia.
- Tra poco ci raggiunge un mio amico. - sussurrò Ryan. Hilary sorrise guardando il mare.
- Speriamo sia carino. - ridacchiò. Ryan si fermò improvvisamente e la guardò serio e imbronciato.
- Ehi, tu sei MIA. - Hilary gli soffocò un sonoro bacio sulla guancia stritolandolo in un abbraccio da orso, come poteva vivere senza di lui?
- Ma certo, e tu MIO. - Si avvicinarono agli altri e dopo aver passato una buona mezzoretta tra mangiare gelati e gare di corsa, un clacson attirò la loro attenzione.
- Ehi, bro! - Ryan, Chaz e Christian corsero verso la Range Rover nera e fecero un saluto segreto con il tipo. Hilary allungò il capo per cercare di intravedere il suo viso.
Quando scese dalla macchina..rimase folgorata. Si guardò con Kristine e tutte e due avevano la bocca spalancata.
Quello non era un ragazzo..quello era un DIO.
Capelli biondo cenere tirati su in una cresta disordinata, pantaloni sotto al culo bianchi e una maglietta nera che arrivava a coprire quello che il pantalone non copriva.
Infine delle Supra nere. Hilary non aveva mai visto niente di più bello.
- Ciao ragazzi, che bello rivedervi. - quando sentì la sua voce, ebbe un sussulto. Era sicura di averla già sentita, da qualche parte..
Quando gli occhi del Dio (?) si posarono su di lei, tolse lo sguardo imbarazzata e si sentì le guance avvampare. Giocherellava nervosa con gli anelli che aveva al dito.
- Hilary, Kristine, questo è Justin. - Ryan sorrideva mentre Hilary cercava in qualche modo di non fare una grandissima figura di merda, come suo solito.
- Piacere, Hilary, ma Lili per gli amici. - mostrò uno dei suoi sorrisi migliori, ma sentì che venne fuori una smorfia.
- Quindi, posso avere l'onore di chiamarti Lili? - le chiese piano lui guardandola negli occhi. Lili notò subito la bellezza dei suoi occhi nocciola..


- E' l'ultimo giorno di scuola, è tutto permesso. - disse il ragazzo prima di schiacciarle il testa le sei uova. Hilary gridò, era disgustoso. I suoi capelli ricci si afflosciavano e il ragazzo rideva. Aveva una risata magnifica, e sotto tutta quella farina e quell' uovo, Hilary riuscì a capire che era biondo. E i suoi occhi..la catturarono, erano color nocciola.


Hilary ebbe un piccolo sussulto, no, non poteva essere lui, era troppo bello.
Scacciò quel pensiero e si decise a rispondergli.
- Forse..- lo lasciò li e si incamminò, lei e Kristine davanti, i ragazzi dietro.
Li sentirono ridacchiare e contemporaneamente tutte e due si posarono le mani sul culo e gridarono: - Smettetela! -
Passò tutta la sera, avevano già fatto conoscenza..Lili aveva scoperto che lui era un cantante di fama mondiale, Justin Bieber, e che era amato da milioni di ragazze.
Si chiese come mai non ne avesse mai sentito parlare.
“Qui a Stratford mi conoscono tutti e sono di famiglia ormai, non è piu una sorpresa vedermi, sono cresciuto qui e qui rimango quel bambino.” le aveva risposto lui.
Avevano scherzato e stretto amicizia, e Lili lo sorprese molte volte a fissarla.
Stava per tornare a casa accompagnata dagli altri, quando le arrivo una chiamata: Zia.<3
 

“Pronto?” rispose.
“Amore, non sono a casa.” Non era a casa?
“Perchè non sei a casa?”
“Sono partita, torno tra due settimane.” Si bloccò in mezzo alla strada.
Cosa?!
“Scusa se non ti ho salutata, ma mi hanno chiamata d'urgenza, magari fai venire la Kri, oppure Ryan, non so..scusa.
“Bene. Ci vediamo tra due settimane, grazie per avermi abbandonata cosi, ciao.” le chiuse il telefono in faccia e si mise la testa tra le mani, con la voglia di urlare.
L'aveva abbandonata per due settimana, come poteva? Insomma, lei non riusciva a stare cosi tanto sola.
Si diresse verso Kristine.
- Ehi tesoro, staresti da me per due settimane? Mia zia non c'è, e sai che mi da fastidio stare sola..- cercò di non sembrare una bambina e dire 'ho paura dei ladri e del buio'.
- Amore, mi piacerebbe ma non posso, domani parto, torno tra un mese! - Oh no. Questa è la fine.
Come faceva senza di lei per un mese? UN MESE?! Sarebbe morta, se lo sentiva.
Trattenne le lacrime e senza dire una parola si allontanò e si diresse verso Ryan, pregando che lui potesse.
- Piccola..- disse contento vedendola, ma poi guardando il suo viso si rabbuiò. - che succede? - come la capiva lui non la capiva nessuno, davvero.
- Ryan, mia zia parte per due settimane, e io sono sola..beh, mi chiedevo se..magari tu..- era in imbarazzo, non avevano ne mai dormito insieme, ne comunque condiviso la stessa casa.
- Si. - disse abbracciandola. Lei lo guardò sorpresa.
- Ma come..-
- So che hai paura dei ladri, di stare troppo da sola, e del buio..era ovvio che mi volessi chiedere di restare da te fin quando non torna tua zia. E va bene. - Hilary gli saltò addosso e comincio a baciargli la guancia.
- Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie. L'ho sempre detto che sei il migliore amico migliore del mondo! -
- E tu sei la persona migliore di sto mondo, la mia fifona che dovrà rispettare una condizione. - si allontanò da lui e aspettò la condizione.
- Verrà anche Justin. - sentì che la terra le mancò sotto i piedi.
Ragazzochehappenainvitatounfigodapauraincasamiaperduesettimane CHE HAI DETTO?!
- Perchè? - sinceramente non ne capiva il motivo.
- Perchè ha bisogno di una casa in cui nessuno l'abbia mai visto e in cui possa stare tranquillo, ti ricordo che è famoso. -
- Ah..ok. - Ryan l'abbracciò e poi andò da Justin a dargli la notizia, quest'ultimo cercò Lili con lo sguardo e quando la trovò la sorrise.
“Cristo che sorriso meraviglioso..” pensò Lili, mentre ancora si sentiva volare.
QUEL RAGAZZO IN CASA SUA PER DUE SETTIMANE, WOW.
Dopo che salutò adeguatamente Kristine, tra abbracci e singhiozzi,Caitlin e Chaz, si diressero verso la macchina di Justin.
Hilary si posizionò dietro e dopo aver appoggiato la testa al sedile cadde in un sonno profondo.
Poco dopo si sentì prendere in braccio, e qualcuno che tirava le chiavi di casa fuori dalla sua tasca del pantaloni. Appoggiò la testa pesante al petto di chi la portava e dal profumo riconobbe Ryan.
Quando entrarono lui la portò a letto, e prima di infilarcela dentro, le sussurrò baciandole la testa: - Buonanotte piccola. -
Spense la luce, lasciò un abat – jour (o come si scrive) accesa e scese di sotto.
Più tardi, dei passi la svegliarono, guardò l'ora e si accorse che erano l'una inoltrata ormai.
Il suo corpo ormai era vigile e pronto a scattare, ma quando vide la sagoma di Justin aprire la porta, si ritrovò improvvisamente a fingere di dormire.
Justin si avvicinò e si sedette sul letto, accarezzandoleiI capelli. Un brivido la scosse, tanto che Justin lo notò, cosi che le alzo la coperta sulle spalle.
- Sei bellissima anche senza uova. - sussurrò, prima di darle un fuguace bacio sulla fronte e scivolare via.
Ora ne era certa: era lui. Era lui il ragazzo misterioso, quello delle uova..ed era ancora piu bello di quanto avesse immaginato.

 

OCCHI A ME.
So che questo capitolo fa abbastanza schifo, ma sono stanca a l'una di notte, scusate D:
Il capitolo precedente ha ricevuto 4 recensioni, e vi ringrazio. Anche se non ha raggiunto 5 di recensioni ho deciso di postare lo stesso, avevo voglia di scrivere.
Comunqueee, lasciate più di 4 recensioni quaaa? Please, please**
Fatemi contenta, susu.
Luv Yah.
#Sara.

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Capitolo 3
*** Battaglia sottomarina. ***


HILARY'S VERSION.
La mattina dopo si svegliò a causa di un raggio di sole che entrava di nascosto della persiana, colpendole il viso.
Rimase qualche secondo con gli occhi chiusi a godersi il tepore del raggio, poi si alzò e si diresse in bagno.
“If I was your boyfriend, i'd never let you go..” si ritrovò a canticchiare questo ritornello, deve aver sentito la canzone durante il tragitto in macchina di ieri sera, perchè le era rimasta impressa cosi tanto che forse l'aveva anche sognata..chissà di chi era la voce e come si intitolava la canzone.
Si lavò il viso e si guardò allo specchio: per un secondo, giurò di aver visto il viso di suo padre riflesso nel suo.
Ancora non riusciva a capire da chi avesse preso quegli occhi cosi blu..sua zia diceva dalla madre, ma lei non l'aveva mai vista, come poteva saperlo?
Notò quanto fosse diventata scura la sua carnagione, e quanto i suoi capelli ricci e morbidi, del colore nero, le ricadessero sulla schiena. Nonostante tutti la pensassero bella, e avesse molti ragazzi che la corteggiavano, lei non si sentiva mai abbastanza. Mai abbastanza in niente.
Le uniche cose in cui era brava erano cantare e..ballare. Non ballava mai in pubblico.
Suo padre le aveva insegnato un sacco di trucchetti, mosse e passi, e ora lei si sapeva muovere piu o meno quanto lui, ma se l'avessero vista, avrebbero sospettato, e lei aveva promesso.
Uscì dal bagno e si infilò una camicetta che le arrivava appena alla coscia, era di suo padre..si sentì gli occhi pizzicare.
“No, Hilary. Non devi piangere.” varcò la soglia della porta quando improvvisamente si ricordò che era in casa sua c'erano due ragazzi alquanto fighi, e se fosse scesa solo in camicetta si sarebbe procurata qualche sguardo indiscreto. E poi Justin non lo conosceva bene..magari era un pazzo maniaco.
“Si Hilary, certo, un cantante di fama mondiale è un pazzo maniaco, non potevi inventarne un'altra?” si ritrovò a parlare con i propri pensieri, bene, forse qua l'unica pazza era lei.
Ritornò in camera e si infilò una canotta bianca sotto alla camicetta blu, e un paio di jeans corti, poi scese in cucina.
- Buongiorno..- disse ai due ragazzi che stavano giocando alla x-box sul divano, che non la degnarono di uno sguardo.
- Buongiorno. - ripetè, scandendo bene le parole, ma quelli erano ancora impegnati a uccidere mostri.
Si avvicinò piano da dietro, e quando fu abbastanza vicina urlò: - BUONGIORNO! - I due ragazzi urlarono dallo spavento e Justin fece volare in aria il joystic (o come si scrive) e si portò una mano al cuore.
- Ma dico sei pazza?! - urlò Ryan in preda a un attacco di cuore.
Hilary scoppiò in una risata fragorosa.

JUSTIN'S VERSION.
Ero impegnato a giocare alla x-box, me la cavavo, riuscivo ancora a battere il mio migliore amico Ryan.
Stavo per distruggere un alieno quando dietro di noi qualcuno gridò: - BUONGIORNO! - il cuore mi arrivò  in gola e dallo spavento lanciai il joystic in aria urlando. Che cazz..?!
- Ma dico sei pazza?! - urlò Ryan. Mi girai e mi ritrovai a 10 cm di distanza la creatura piu bella dell'universo che rideva come una cretina. Ha una risata meravigliosa.
- Ora vieni qua che te la faccio pagare! - Ryan si alzò di scatto e la rincorse per tutta la casa, lei correva e urlava fingendosi spaventata. Provai una piccola fitta di gelosia.
JUSTIN, MA CHE CAZZO DICI? Manco la conosci tra un pò.
“Hai ragione, non la conosci e già vivi in casa sua, continua cosi Bieber.” zittii i miei pensieri quando Ryan mi chiamò: - Bro, vieni a darmi una mano! - lo vidi mentre cercava di trattenere Lili per le braccia mentre lei scalciava cercando di liberarsi, ero sicuro di averla vista impallidire per un secondo quando Ryan mi chiamò.
Scattai in avanti e li raggiunsi, poi presi Lili per le gambe e insieme a Ryan la portammo verso la piscina.
- Vendettaaa! - urlammo in coro per poi buttarla in acqua. Lei urlò e dopo che ritornò in superficie ci guardò con sguardi assasini. Io e Ryan eravamo piegati dal ridere. Mi fermai a osservarla per qualche secondo, i capelli neri le ricadevano bagnati sulla fronte e i vestiti fradici le aderivano perfettamente al corpo mettendo in risalto le sue forme, in piu quella canotta bianca lasciava trasparire il reggiseno bianco a fiorellini rossi che aveva, bastava questo per fare uscire il lato pervertito di me.
Notò che la stavo fissando e ne approfittò per avvicinarsi, ero in trance, era come se non mi riuscissi piu a muovere. Arrivò al bordo della vasca e poi con gli occhioni dolci e la vocina da bambina mi chiese: - Mi aiuti a uscire Justin? -
Impossibile resistere. Allungai la mano verso di lei, ma nell'istante in cui l'afferrò mi sentii tirare giu e in un secondo mi ritrovai anchio bagnato fradicio. La guardai allibito.
- Ben ti sta! - mi urlò prima di cercare di fuggire e salire velocemente nel bordo.
- Ryan, aiutami! - Ryan si catapultò verso di lei, ma io fui piu veloce.
L'afferrai per i fianchi e la attirai verso di me, portando cosi anche Ryan in acqua, visto che la stava aiutando a risalire. Finimmo in una lotta sottomarina mentre ridievamo come pazzi.
Quando risalii in superficie, non mi accorsi che la stavo ancora tenendo in braccio e che i nostri visi erano vicinissimi. Mi persi nei suoi occhi azzurri.
Ryan ci si buttò addosso portandomela via dalle braccia e interrompendo quel legame di sguardi.
Maledetto Ryan..maledetto Ryan..maledetto Ryan..maledetto Ryan..
Cercai disperatamente di nuovo i suoi occhi ma lei era troppo impegnata a schizzare e annegare il suo amico, sbuffai.
Stavo per uscire quando me la ritrovai appesa al collo.
- Justin, Ryan mi vuole annegare, difendimi. -
Ryan ti amo..Ryan ti amo.. Ryan ti amo..Ryan ti amo..
- Ti difenderò fino alla morte, principessa. - assunsi l'aria da cavaliere e lei mi sorrise arrossendo, dio mio quanto era bella.
La appoggiai delicatamente al bordo piscina e poi scattai verso Ryan, lo bloccai da dietro e lo annegai, quel tanto che bastava per sentirlo dimenarsi sotto di me.
Tornai da Lili.
- Ho soddisfatto la sua richiesta, madame? - la presi per i fianchi e la tirai giu dal bordo, tenendola in braccio.
- Si, grazie mille monsieur. - ed ecco di nuovo quello scambio di sguardi..poi la sentii tremare.
- Hai freddo? - chiesi preoccupato, dopotutto anche se era estate faceva freddo quel giorno.
- U..un po. - mi avvicinai di nuovo al bordo e ci salii, tenendola sempre in braccio.
- Justin mettimi giu, peso. - mi disse imbarazzata.
- Naah, sei una piuma. -
Entrai in casa e dopo averle portato i vestiti asciutti di sua richiesta le misi una coperta e mi sedetti accanto a lei.
- Ragazzi, c'è un problema. -
Ryan, che minchia vuoi ora?


BUONGIORNO RAGAZZUOLE.
So che questo capitolo fa schifo, e anche gli altri, visto che non recensite D:
Speravo di riuscire a ottenere qualche recensione in piu con questo capitolo, che avevo gia sritto da tempo, e che ho postato per vedere risultati.
Non vi piace? çç va bene, capisco, non sono poi cosi tanto brava a scrivere.
Anyway, hope you like it.
Luv yah.

#Sara.

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Capitolo 4
*** Perchè l'hai fatto? ***


HILARY'S VERSION.
- Mi è arrivato un messaggio, pare che Chaz e Eric si stiano per picchiare per Kristine. - le parole di Ryan la presero di sorpresa e il suo sguardo si spalancò.
- Come per Kristine? - chiese Justin all'amico.
- Si, pare che lei e Chaz ieri sera, non so quando, si
siano baciati e l'ex di Kristine lo sia venuto a sapere. -

- Oh cavolo! - Hilary si alzò velocemente dal divano e prese il cellulare di mano a Ryan.
- Ryan, quando e dove? -
- Alle 7, in piazza, ci saranno tutti. - affermò Ryan, evidentemente preoccupato.
- Dobbiamo fermarli, Justin, sei con noi? - Justin fece cenno di si e Hilary si precipitò al piano di sopra, prese il Phon e cominciò ad asciugarsi i capelli, era fradicia. Si cambiò e si mise un semplice jeans e una maglietta a pipistrello nera.
Si raccolse i capelli corvini ormai asciutti in una coda e scese correndo al piano di sotto.
- Ryan, che ore sono? - prese il giubotto e si girò verso il suo migliore amico.
- Le sei e mezza. -
- Dobbiamo sbrigarci! - urlò Hilary correndo fuori di casa e tirando fuori le chiavi della macchina.
- Andiamo con la mia! - disse Jusin infilandosi il cappellino e dirigendosi verso la sua macchina.
Hilary richiuse la portiera e salì nella Range rover di Justin.
Venti minuti dopo erano davanti alla piazza, dove si erano già riunite parecchie persone.
Hilary si fece spazio tra la gente quel tanto che bastò per vedere Chaz e Eric a pochi centimetri di distanza insultarsi.
- Chaz! Chaz! - Provò a chiamarlo ma niente, era troppo preso dall'insultare Eric.
- Tornerà mia. - ghignò Eric.
- Te lo puoi scordare. - Chaz gli tiro un pugno in pieno stomaco e Eric si piegò in due, per poi riprendersi subito dopo e tirare un calcio a Chaz buttandolo a terra.
Hilary si precipitò tra i due.
- Basta! Chaz, piantala, vieni via con me! Basta ho detto! - ma in tutta risposta si prese uno schiaffo fortissimo da Eric in piena faccia, che le fece girare la testa e cadere per terra.
Negli occhi di Chaz c'era il terrore nel vedere la sua amica stesa per terra.
- Non. osare. toccarla. ancora. una. volta. - la voce di Justin si fece largo tra gli studenti, causando il silenzio totale.
"No Justin, che fai, cosi ti riconosceranno tutti." ma prima che Hilary ci potesse pensare ancora Justin si fece spazio tra la gente e si avvicinò a Eric.
"Ma quello è Justin Bieber?" "Oddio, Justin Bieber è qui!" "Justin, un autografo?" "Che cazzo ci fa qui quel frocio?" "Non era in tour? Quando è tornato?" queste erano le frasi che aveva scatenato Justin con la sua entrata. E ora cosa avrebbe spiegato?
- Oh, ecco qui Justin Bieberon, il frocetto di turno! Che fai, difendi la tua ragazza? E' un'altra delle tue sgualdrine? - Eric rise, quel tanto che fece incazzare Justin, che gli tirò un pugno dritto in piena faccia, facendolo cadere a terra sanguinante.
Eric si rialzò barcollando, si girò verso Hilary e le tirò un calcio in pieno stomaco per provocare Justin.
- Ti ho detto di non toccarla! - e da li, quel che era una rissa tra Chaz e Eric diventò una rissa tra Justin Bieber e Eric.
Ovviamente la meglio l'aveva Justin. A Hilary salì una rabbia improvvisa che poi si trasformò in lacrime.
- Basta, fermi, vi prego! - Eric in tutta risposta colpì Justin in uno zigomo e li la rabbia si fece sentire ancora piu forte.
- Stronzo! - urlò, precipitandosi verso di lui e tirandogli un calcio in piene palle. Eric si piegò per terrà tenendosi le parti basse mentre Hilary continuava a sferrargli calci.
- Lili, basta! - Ryan la fermò per le braccia ma non c'era modo di contenere l'odio che provava verso quel ragazzo.
Eric ormai era KO.
- Mai piu, e dico proprio mai piu, fatti vedere da me. Sei un verme, mi fai schifo, e fai schifo anche a Katerine. - gli sussurrò vicino, poi si girò e corse via, in uno scrosciare di applausi sorpresi.
Corse il piu lontano possibile per non far vedere a tutti le lacrime che in quel momento le percorrevano le guance.
Si sedette su un muretto e pianse, per lo stress, per la paura, per la rabbia.
Aver visto Chaz e Justin picchiarsi con qualcuno le aveva messo addosso troppa rabbia e troppa tensione.
E sapere che Justin si era picchiato per lei, che effetto le faceva? C'era un piccolo spruzzo di felicità in quel fiume di lacrime.

JUSTIN'S VERSION.
Hilary corse via. Feci per inseguirla ma un gruppo di ragazze mi fermò chiedendomi autografi, foto e tutto.
Le scansai dicendogli che non potevo e che ero ridotto troppo male, promettendogli però che se mi aspettavano sarei tornato da loro. E l'avrei fatto, perchè non deludo mai le mie beliebers.
Presi la macchina e cominciai a cercare Lili dappertutto, ma sembra sparita.
Girai l'angolo e posteggai, decidendo di proseguire a piedi.
Dietro un edificio c'era un muretto, sopra al quale una ragazza piangeva tenendosi le ginocchia. Riconobbi la chioma corvina di Hilary e le corsi accanto.
- Lili! - lei alzò lo sguardo e appena mi vide si buttò tra le mie braccia.
- Non dovevate, non dovevi, perchè..perchè. - continuava a dire parole senza senso, e io non capivo cosa intendesse.
- Lili, guardami negli occhi. - le disse tirandole su il mento e inchiodando il suo sguardo bagnato al mio.
- Perchè piangi? - le chiesi.
- Odio vedere i miei amici picchiarsi con qualcuno. Nessuno vi deve toccare, cazzo. E poi tu ti sei picchiato per me..nessuno lo aveva mai fatto. - la strinsi forte a me. Come posso dirle che mi piace da impazzire? Che quando l'ho vista a terra, il cuore ha smesso di battere? Che anche quando piange è meravigliosa?
- Ti fa ancora male? - le passai un pollice sulla guancia e le asciugai le lacrime.
- No, ora no. - mi regalò un grande sorriso, finchè non tornammo in macchina e ci dirigemmo verso la piazza. Dovevo tornare dalle mie beliebers.
Dopo che ebbi firmato autografi, risposto a domande, fatto foto, dato e ricevuto abbracci, con un gran sorriso sul viso tornai da Lili che mi aspettava in macchina.
E' impossibile non sorridere con loro.
Abbiamo preso tutta la storia della rissa sul ridere. Chaz si è ricavato un occhio nero, ma è tutto ok.
L'unica che non ride e che continua a fissare fuori dal finestrino è Hilary.
- Piccola, tutto bene? - Ryan le accarezzò una spalla e io mi ritrovai a stringere piu forte il volante.
Frenai, feci per entrare in casa ma Hilary mi fermò. Mi guardò con occhi di ghiaccio. Non erano piu azzurri, erano ghiacciati. Si era spento qualcosa.
- Ehi raga, venite? - Ryan e Chaz ci guardavano dalla soglia della porta.
- Un attimo. - Hilary rispose senza nemmeno girarsi dalla loro parte, e io non capivo.
La porta si chiuse e rimanemmo solo noi, con il silenzio intorno.
- Chè c'è? - le chiesi.
- Perchè l'hai fatto? -
- Che cosa? - non riuscivo a capire.
- Perchè mi hai difesa, sei uscito allo scoperto creando scompiglio tra tutte quelle persone, ti sei picchiato con un ragazzo rischiando di rovinare la tua immagine da bravo ragazzo, rischiando di deludere le tue beliebers. Perchè? - il mio cuore batteva a mille. Ho fatto davvero tutto questo? In quel momento per me contava solo lei.
- L'ho fatto perchè una donna non si picchia. - "SEI UN CRETINO BIEBER, DILLE CHE TI PIACE, FORZA."
"E se io non gli piaccio?"
"Sei Justin Bieber, a chi non piaci?"
"Hai rag..no ma che dici? Stupida mente, stai zitta."
- Ah. - abbassò gli occhi, delusa.
- Ma tu ti ricordi di me? - "Perchè cambio discorso, maledizione?"
- Certo, quelle sei uova non sono andate via facilmente sai? - smorzai un piccolo sorriso.
- Ma ero ricoperto di farina, non mi si riconosceva, come.. -
- Ho riconosciuto i tuoi occhi. - non mi fece nemmeno finire la frase.
- I miei occhi? - chiesi sorpreso.
- Si, è difficile dimenticare due occhi nocciola cosi belli. -  appena si rese conto di quello che aveva detto le sue guance si tinsero di rosso.
- M..meglio se entriamo. - si diresse verso la porta, quando la presi per un braccio e la feci voltare verso di me, stringendola al mio petto.
- I tuoi sono molto piu belli. - fissai i suoi occhi azzurri per qualche secondo, quel tanto che bastasse per vederci dentro una luce colma di gioia e l'infinito, poi posai le mie labbra sulle sue.

HEEEEEEILA, WATCH ME!
VI PREGO SCUSATEEEE, HO AGGIORNATO TARDISSIMO, SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA.
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo! Ci ho messo un pò a scriverlo, comunque piano piano aggiorno tutte le storie, qualche recensione? Vi prego :(
Un bacio, Sara.

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Capitolo 5
*** Non ho mai baciato un ragazzo sotto la pioggia. ***


HILARY'S VERSION.
Justin la baciò. E nemmeno Dio sarebbe stato capace di spiegare quello che lei provasse in questo momento.
Mille farfalle si stavano ricorrendo nel sue stomaco e mille brividi percorrevano la sua schiena.
Le sue labbra erano dolci e morbide, aveva baciato molti ragazzi prima di lui ma questo era il piu bel bacio che avesse mai ricevuto.
C'era solo una cosa che rovinava quel momento e frullava per la testa a Hilary.
Lui era famoso, lei no, era una ragazza normale.
Si staccarono piano da quel bacio e Justin sorrise.
- Perchè mi hai baciata? - gli chiese Hilary. - insomma, io sono una ragazza normale mentre tu..un cantante di fama mondiale. -
sentiva gli occhi pizzicarsi.
- Non importa, tu mi piaci..Hilary. - il suo cuore si fermò. Lui le aveva detto che le piaceva, e a lei, lui..piaceva?
'Si che ti piace! Diglielo!'
- Penso che sia meglia finire qui qualunque cosa stia iniziando tra di noi. - Hilary si allontanò con le lacrime agli occhi.
'MA COSA NON CAPISCI DI: DIGLI CHE TI PIACE?! STUPIDA.'
Justin la fermò.
- Aspetta! Perchè? Non..non capisco. - Negli occhi di Justin c'era delusione e tristezza.
- Perchè tu sei un cantante, Justin! Farai film, tour, staremo lontani e io non voglio soffrire..un'altra volta. -

FLASHBACK.
- NO! Ti prego, non mi lasciare! - Cadde a terra in lacrime, le persone nell'aereoporto si chiedevano che cosa stesse succedendo, ma a lei non importava.
Mark la tirò su.
- Piccola, non ti dimenticherò mai. Davvero, ma non possiamo continuarla. Io vado a vivere in Italia dai miei parenti, mentre tu sei qua, siamo troppo lontani. Soffriresti troppo e.. -
- Perchè pensi che ora non stia soffrendo? - sussurrò in lacrime.
Mark la baciò, sentì qualcosa di caldo caderle sulla guancia, una lacrima. Ma non sua, del suo ragazzo. O meglio, di quello che ora era il suo ex ragazzo..
- Ti amo. - gli sussurrò.
- Ti amo anche io, mi mancherai. - la baciò un'ultima volta poi si voltò e cominciò a camminare verso l'imbarco.
- Addio. - sussurrò lei prima di scoppiare in singhiozzi.
Mark girò una sola volta indietro, e potè vedere Hilary che piangeva disperata con le mani in viso. Il suo cuore era in frantumi. Stavano insieme da due anni e ora glielo stavano portando via.
Corse via da quell'aereoporto, lontano da lui, lasciando che il suo cuore e la sua voglia di vivere partissero con lui.
FINE FLASHBACK.
Hilary corse in casa al ricordo di quel giorno. Non poteva soffrire ancora cosi, non voleva.
Ma Justin la faceva sentire bene e forse..doveva solo rischiare.

JUSTIN'S VERSION.
Corse in casa. Non capivo, si era lasciata baciare, aveva detto che avevo dei bei occhi..
Non rientrai in casa, cominciai a camminare verso una meta non definita, era quasi sera ma non mi importava, dovevo pensare.
Arrivai al parco, non c'era nessuno. Lanciai una pietra verso il laghetto.
Ma perchè non ne faccio mai una giusta?
Mi sdraiai sul prato e, senza accorgermene, mi addormentai.
Venni svegliato poco dopo dalla pioggia. Che ore erano? Cercai il telefono nella tasca ma non lo trovai.
Merda, l'ho lasciato in macchina!
La pioggia era sempre piu fitta e ormai erano ore che ero fuori casa. Cominciai a incamminarmi senza curarmi se mi bagnassi o no, finchè non sentii il mio nome eccheggiare sotto la pioggia tra gli alberi del parco.
- Hilary? - sussurrai. Da lontano scorsi la figura di una ragazza che piangeva.
- Justin! - mi avvicinavo sempre di piu. Finchè non la vidi.
- Lili! - appena mi vide si fiondò tra le mie braccia, era fradicia e tremava.
- Oh Justin, mi dispiace, mi dispiace davvero. Ma che fine hai fatto? Sono morta di paura, cretino. - Si staccò dalle mie braccia e mi guardò con rimprovero. Eravamo tutti e due scoli e la pioggia non cessava.
- Allora ti importa di me. - esclamai soddisfatto e con aria da superiore.
- Eh? No, ma che dici. - si girò e si incamminò. Certo che ha un cul..Justin, ma che pensieri fai?
La raggiunsi e la presi a mo di sacco di patate sulle spalle.
- Justin! Mettimi subito giu! - rideva e la sua risata era il suono piu bello di tutti.
- No, finchè non ammetti che ti importa di me! - feci una giravolta, lei gridò per paura di cadere e io mi misi a correre.
- Va bene, va bene! Mi importa di te, ok? Ora mettimi giu! - sorrisi e la misi giu. Tremava, e l'abbracciai.
- Sai, non ho mai baciato un ragazzo sotto la pioggia. - mi disse, guardandomi negli occhi. I miei si illuminarono.
- Ma prima hai detto che..-
- Shh, ero solo spaventata, perchè nessuno mi ha mai fatto stare cosi bene dopo.. - si interruppe.
- Dopo? - la incitai.
- Dopo che il mio ex è partito. - una lacrima le rigò il volto bagnato anche dalla pioggia.
- Ora ci sono io, non soffrirai, te lo prometto. - mi avvicinai a lei, sorrise.
- Posso? - non mi rispose, ma mi baciò, un bacio passionale. Quando le nostre lingue si incontrarono mi percorse un brivido.
Ci staccammo dopo qualche minuti.
- E' stato..wow. - sussurrai ancora sul suo viso.
- Si, wow. - si morse il labbro ed ebbi l'impulso di saltarle addosso. Dio mio, mi farà impazzire.
- Andiamo a casa, o ti prenderai un malanno. - ci incamminammo verso casa mano nella mano e dopo 10 minuti eravamo arrivati.
- Chaz, Ryan, l'ho trovato! - urlo Hilary appena arrivati in casa.
- Dio, Justin, vuoi farci prendere un colpo? E' 4 ore che sei fuori casa, ti abbiamo chiamato 400 volte! - Ryan mi diede una pacca sulla spalla.
- Ho lasciato il cellulare in macchina, scusate ragazzi. - lo sguardo di Ryan e Chaz passò da me a Hilary, poi di nuovo a me e alle nostre mani incrociate.
- Mmh, qui c'è odore di una nuova storia! - Hilary rise imbarazzata e corse in camera sua. Io la seguii, sotto gli occhi di Ryan e Chaz.
- Ce l'hai qualcosa anche per me? - chiesi aprendo la porta di camera sua. Non l'avessi mai fatto, era in reggiseno e mutande e dallo spavento si buttò praticamente nell'armadio.
Si infilò le prime cose che trovò e mi guardò con sguardo assassino.
- A me andavi bene anche prima. - affermai con le mani in segno di resa.
- Porco! - mi urlò lanciandomi una maglia, dei boxer e dei pantaloni che a quanto pare erano di suo padre.
Risi, andai in bagno e mi cambiai. Quando uscii la trovai sdraiata sul letto. Mi avvicinai e mi sdraiai accanto a lei, stringendola poi tra le mie braccia.
- Grazie, Justin. - sussurrò sul mio petto.
- Per cosa? -
- Per tutto. - sorrisi e le baciai la testa.
Poco dopo ci addormentammo tutti e due cosi, abbracciati l'uno all'altra.

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