Buonasera carissimi. Ho deciso di fare una raccolta di drabble che descrivono svariati momenti tra Sanji e Zoro e la loro love story (quanto sono patatosi ::D) tanto per divertirmi nel mio dolce far niente di questa estate che è appena iniziata. Dato che ancora sono alle prime armi -ma mi sto impegnando molto per migliorare- voglio iniziare a scrivere di più e cosi ho deciso di creare questa raccolta. Non so quanti capitoli saranno, ma intanto la inizio poi chi vivrà vedrà. Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate ci tengo molto. Un bacione Ro.

Sanji

Quella battaglia sembrava non finire mai.

Eri sdraiato a terra, il sangue scorreva sul tuo viso.

Non riuscivo a guardarti mentre soffrivi e pativi il dolore lancinante che ti provocavano quelle ferite.

Avevi promesso che non mi avresti mai abbandonato. Non ero cosi sicuro di quelle parole in quel momento.

Ora sono qui davanti a te a braccia aperte per proteggere il mio tesoro più importante. E ti proteggerò, stanne certo. Costi quel che costi.

Senza te? MAI!!!!!

Insieme? PER SEMPRE!

Ed ecco il primo. :D spero piaccia. Anche se non sono molto sicura delle mie capacità. Alla prossima un bacione Ro!

Zoro

Era bellissimo e veramente troppo sexy il cuoco mentre si spogliava.

Però dietro quella minuscola serratura non riuscivo ad avere una visuale completa di quello scenario apocalittico.

Ad un tratto la porta si aprì e mi ritrovai con la faccia spiaccicata sopra le mutante del biondo.

“Ehi buzzuro che fai? Adesso ti metti anche a spiare la gente mentre si cambia?”

Alzai gli occhi e vidi il suo petto nudo. Osservai ogni minima curva del suo corpo. Era stupendo, magnifico, spettacolare.

Senza neanche pensarci gli saltai al collo e gli diedi un bacio che fu più che gradito dal mio amato.

La porta si chiuse e dopo tutti possono immaginare cosa sia successo.

Sanji

Era come essere protetti da un enorme muro.

Niente poteva entrare ne uscire. Mi sentivo al settimo cielo.

Il mio corpo era tutto un brivido.

Con le sue enormi dita stava accarezzando il mio collo morbido e delicato.

Sentivo il ruvido della sua pelle fare su e giù. Dai capelli fino a metà schiena.

Ogni volta che sentivo partire un brivido l’unica cosa che mi veniva d’istinto fare, era rinchiudermi ancora di più fra le sue possenti braccia.

Diventavo sempre più piccolo e chiuso, così da poter sentire quella sensazione in tutto il corpo.

“Ehi! Ma dove stai andando? Stai sparendo sempre di più.”

La sua voce risuonò in quella stanza buia e silenziosa.

Rivolsi lo sguardo verso il suo. Lui con una delicatezza che non sembrava possedere appoggiò le
labbra su le mie.

In quel momento avrei voluto che il tempo si fermasse …

Zoro

“Non ne saresti in grado! “ Diceva quel cuoco da strapazzo mentre si divertiva a prendermi per il culo.

“Non sei così uomo da poterci riuscire!” Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Gli strappai dalle mani quella sua insulsa sigaretta e la misi fra le mie labbra.

Sentivo il sapore della sua bocca sul filtro. Diedi un leggero tiro e quello fu il momento cruciale.

Iniziai a tossire. La gola mi bruciava, mi lacrimavano gli occhi. Il respiro non mi tornava più. Era come se qualcuno mi stesse stringendo con tutte le sue forze il collo.

Sentivo il biondo ridere come un matto.

“Che diavolo te ne ridi esaurito di un cuoco!!! Non vedi che sto soffrendoooo??”

“Te l’avevo detto io che non eri abbastanza uomo per poterci riuscire, ma siccome non mi ascolti mai è quello che ti meriti!"

"Questa mio caro spadaccino si chiama Giustizia Divina!”
 

Sanji

Quando cucino entro nel mio mondo e odio chi osa interrompere i miei pensieri.

Rufy è sempre qui a rompermi le scatole! Ho bisogno di tranquillità.

Sta mattina fortunatamente quel pazzoide dorme ancora, posso sfruttare l’occasione per fare un dolce.

Apro la porta della cucina.

“Non posso credere ai miei occhi!!! Che cosa è successo qui dentro??? Sembra che ci sia passato un uragano!!!”

La cucina è sotto sopra, non c’è rimasto più niente, tutti i piatti sono sporchi e pieni di farina.

 Vedo Zoro che è seduto nel suo posto e sta dormendo con la testa appoggiata sopra il tavolo.

“Ma che diavolo ci fa qui? Giuro che lo faccio fuori se è stato lui a combinare tutto questo!!!”

Mi avvicino a lui, dietro al suo braccio c’è un piatto con dei biscotti che sembrano tutto meno che commestibili.

C’è un biglietto sopra :

“Un buongiorno speciale al mio biondino. Ho cucinato tutta la notte. Spero ti piacciano! Ci ho messo tutto il mio impegno. Ti voglio tanto bene. Zoro!
PS: scusa per il disastro che ho combinato, ti prometto che pulirò io.”

“Sai sempre come stupirmi caro il mio spadaccino!”

Zoro

È un angelo quando dorme.

Sentire le sue braccia che a ogni mio minimo movimento mi stringono sempre di più, come se avesse paura di non ritrovarmi il mattino dopo, mi fa capire che questo stupido cuoco mi vuole bene veramente.

Con un suo sguardo riesce a far esplodere dentro di me tante emozioni contemporaneamente che non riesco a controllare.

Mi fa impazzire quando semplicemente mi sfiora con le sue mani così morbide.

Il solo pensiero di poter stare un giorno senza di lui mi fa tremare, mi preoccupa, mi fa paura.

La cosa che mi chiedo è sempre la stessa :

“Che strana magia stai usando?”

 Ma alla fine non mi interessa cosa tu stia facendo per farmi provare tutto questo, l’importate è che continui, perché è questo che voglio … Stare con te!”

Sanji

Stasera non ho proprio voglia di stare qua fuori, poi quassù fa il doppio più freddo!

Ad un tratto vidi una testa verde apparire davanti a me.

“Che ci fai qui marimo?”

“Sono venuto a farti compagnia, posso?”

“Certo!”

Aveva portato una coperta con se, non era per lui, ma per me.

Quando voleva sapeva essere veramente dolce.

Mi iniziò a sfiorare leggermente le guance, come se avesse paura di rompermi. Era veramente bello.

Appoggiò le sue labbra sulle mie e mi diede un bacio appassionato.

Mi faceva impazzire quando mi mordeva.

Era stata una giornata veramente frenetica, non avevamo avuto neanche un momento per noi.

“Finalmente soli!” mi sussurrò mentre piano piano stava iniziando a mordermi il lobo dell’orecchio.

“Ma che vuoi fare?”

“Voglio farti mio, ora!”

“Qui??? Ma sei pazzo?”

“Si di te!”

Zoro

“Mie adorate signorine siete veramente stupende oggi!”

Quello cascamorto di un cuoco aveva ricominciato a corteggiare le sue “fantastiche dee” come le chiama lui.

Sentivo la rabbia crescere sempre di più dentro di me e non riuscivo nemmeno a capire quale fosse il motivo.

Lo stavo guardando con uno sguardo da assassino e lui si accorse che avevo qualcosa che non andava.

Si avvicinò cercando di darmi un bacio, ma quella rabbia che avevo dentro mi impediva di accettare le sue attenzioni.

“Ehi? Ma che hai?”

*Che ho?? Che ho??? Ha proprio una bella faccia tosta!!! Proprio un grande coraggio a venirmi a chiedere anche che ho dopo aver fatti i porci comodi suoi con le sue adorate gallinelle.*

“Niente tranquillo!”

“Allora perché non mi dai un bacio!”

*Perché sei uno stronzo! Ecco perché!*

“Perché non ne ho voglia!”

“Oh mio dio !!! Ecco cos’era quello sguardo !!! Sei gelosooooo !!!!”

“No!!! Non sono geloso!”

*si invece lo sono, e anche tanto*

“Daii non fare il finto tonto ti ho visto come mi guardavi, mi stavi scannando vivo con il pensiero!”

“Non è affatto vero!”

*si invece! Ti immaginavo mentre ti gonfiavo a sangue e ti affogavo con le mie stesse mani*

“Guarda che a me piaci lo stesso, anche se sei geloso. Anzi meglio, almeno so di essere importante!”

“SIIIIII  VA BENE!!! SONO GELOSO!!! Contento adessoo???? Non voglio che fai l’imbecille con quelle galline!”

“ Va bene tesoro, adesso che lo so non lo farò più!”

*Si come no! Come dire a Rufy di non mangiare per un giorno intero!*

“Comunque marimo sei veramente stupendo quando fai il geloso lo sai?”

"E tu sei uno strafico con il culo che ti ritrovi!"

Sanji

A quel buzzurro non piaceva mai niente e osava anche prendermi per il culo.

“Quella giacca è veramente bruttissima!!! Sembri un pinguino!”

“Ma ti sei mai visto allo specchio? Sei sempre vestito in quello strano e soprattutto orrendo modo!”

“Cosa c’è che non va?”

“C’è che se continui così, la mia vendetta sarà brutale!”

Non ci posso credere, non ho fatto neanche in tempo a provare almeno altre due giacche che già a ricominciato.

“Ti avevo avvertito! Ora vieni con me!”

“Ehi che vuoi fare lasciami!”


Dopo un po’.

“Oh! Amore mio! Ma sei bellissimo con quel abito! Ti sta che è una meraviglia!”

“Ti odio! Maledetto di un cuoco!”

“L’hai voluto tu!”

“Ma c’era bisogno anche di farmi mettere questo vestito dopo che mi avevi picchiato??”

“In realtà no, ma volevo vederti un po’ soffrire!”

“Sei malefico!”

“Lo so!”

Zoro

Quel giorno il cuoco era veramente bello. Aveva quel non so cosa, che mi attirava più del solito.

Ma quel maledetto aveva deciso di farsi desiderare, e allora non potevo più toccarlo.

Era arrivato il momento di studiare qualcosa.

Con passo leggero mi avvicinai a lui, ed ecco che con un semplice e veloce gesto, Tac!

 Gli tastai le sue meravigliose e morbide chiappette, ma non avevo tempo per rimanere li a godermele, dovevo iniziare a correre.

“Spadaccino pervertito dove pensi di andare????”

Era furibondo!

Mi nascosi dietro la porta della cucina e rimasi li per un po’.

 Lo vidi passare davanti a me per poi dopo sparire dentro un'altra stanza.

Era segnale di via libera, ma mentre stavo uscendo, un ombra gigantesca apparve dietro le mie spalle. Per poco non mi venne un colpo.

Il cuoco aveva preso una scopa.

“Mi sa che l’ho fatta grossa!”

“Enorme!”

A fine della giornata ne avevo prese un botto!!

 
 
 
Angolino dell’autrice:

Zoro: Stronzaaaa! Mi ha dato un ciacco di legnate!

Autrice: E dai che sarà mai???

Zoro: Io ti avevo chiesto di farmi toccare le sue chiappe e basta, no di farmi anche menare.

Autrice: Si, ma si accontenta fifty-fifty, non lo sai?

Zoro: NO!!!! Ti ucciderò per questo!

Autrice: Oh cazzo!

Sanji: Ehi marimo che hai?? Te la sei presa perché ti ho gonfiato come un pallone?

Zoro: Ah! Va chi c’è! Vieni che ce ne sono anche per te!

Autrice/Sanji guardandosi impauriti: CORRIIIII!!!!!

Zoro: Ehi voi! Si proprio voi che state leggendo, recensite se no vi vengo a prendere!!!! (risata malefica) Ma comunque un grazie speciale per aver letto anche questo capitolo.(Faccina dolce e caruccia)

Sanji

In quel momento ero veramente convinto che il tempo si fosse fermato.

Le labbra carnose dello spadaccino stavano possedendo sempre di più le mie.

Il linguaggio del suo corpo sembrava dirmi “Ti voglio! Ti voglio!”.

Mi stringeva come mai aveva fatto prima.

Quella notte c’era qualcosa nell’aria, era cambiato, oppure è sempre stato così ed io non me ne sono mai accorto. Che strano!

Ad un tratto si stacco bruscamente e si diresse sotto gli alberi di mandarini, si sdraio e mi fece cenno con la mano di avvicinarmi a lui.

Mi sedetti al suo fianco, mi afferrò una mano e mi guardo fisso negli occhi :

“Sanji io è un po’ di tempo che volevo dirti una cosa ma, non è mai avuto il coraggio!”

Subito pensai al peggio, il mio cuore stava battendo ai tremila. Con voce tremante dissi solo queste parole :

“Sei libero di fare ciò che vuoi, quindi qualsiasi cosa sceglierai io l’accetterò senza problemi!” Vidi un sorriso comparire sulle sue labbra.

“Ma che sei andato a pensare esaurito di un cuoco!!! Io volevo solo dirti che … T … Ti … Ti amo!!!! Ecco lo detto!”

Il mio cuore  batteva sempre ai tremila ma sta volta era la felicità a farlo battere così, no la paura che lui avrebbe potuto lasciarmi, così dopo essermi ripreso risposi  semplicemente“Anche io ti amo!”

Mi prese fra le sue braccia e mi strinse a se. Mi baciò come non aveva mai fatto e poi con il suo splendido sorriso disse di nuovo quelle magnifiche paroline :

“Ti amo!”

Zoro

Quando mi svegliai ero ricoperto di bende, avevo ricevuto dei brutti colpi.

Inginocchiato vicino al letto c’era Sanji, chissà da quanto tempo è qui? Sta dormendo come un ghiro. Ad un tratto aprì gli occhi e alla mia vista subito si riempirono di lacrime:

“Ti sei svegliato finalmente! Che bello! Che bello!!! Vado a chiamare subito Chopper!” 

Mentre si dirigeva verso la porta ad un tratto si fermò e abbassò la testa, lo sentivo piangere, si voltò verso di me, ritirò su la testa ed iniziò ad urlare come un matto :

“Non farlo mai più! Stupido di uno spadaccino! In questi giorni tremavo al solo pensiero che avrei potuto perderti per sempre. Ed io non voglio perderti, perché ti amo! Ti amo più della mia stessa vita! E sapere che forse non l’avrei più potuta passare con te mi faceva impazzire!”

Piangeva davanti a me come un bambino. Gli feci segno di avvicinarsi e quando fu a due passi da me, lo baciai con tutta la passione che avevo in corpo!

Sanji

Oggi è San Valentino e quella testa d’alga non mi ha degnato neanche di uno sguardo. Ho fatto dei biscotti per tutti, dato che non avevo nient’altro da fare, e le mie dee già avevano ricevuto i loro regali.

“Che noia!!!!!” dissi straziato sedendomi sopra il bordo della Merry. Accesi una sigaretta :

“Fortuna te, mia adorata nicotina!”

“Sapevo che eri esaurito, ma non fino a questo punto”

La sua voce mi fece sobbalzare, da quanto è li quello stupido marimo.

“Pensa per te buzzurro! Io ce l’ho a morte con te oggi!”

“Pensi che io mi sia scordato che oggi è San Valentino. È solo colpa tua  se sei arrabbiato ora!”

“Perché adesso è colpa mia ? Sei tu che non mi hai fatto nulla!”

“Ne sei così sicuro? Prova ad entrare nella nostra cabina poi vienimelo a ridire!”

Corsi verso la cabina e quando aprii la porta non potevo credere ai miei occhi. Non so quante fossero, ma un tappeto di rose ricopriva i nostri letti e sopra c’era una scatola con dei cioccolatini ed un bigliettino :

“Non potrei mai dimenticarmi della tua festa preferita, i cioccolatini sono tutti al latte come piacciono a te, spero sia tutto di tuo gradimento! Ti amo!
Zoro.

Zoro

Il giorno del mio compleanno lo sempre passato da solo e di certo quello non sarebbe andato diversamente.

Dormivo beato sotto gli alberi di mandarini, che goduria. È sempre stato un giorno come un altro, quindi non cambiavano neanche le mie abitudini.

Ad un tratto Chopper mi svegliò :

“Sanji mi ha detto di dirti che sei un brutto pallone gonfiato e con i capelli che ti ritrovi ti prendono per un’insalata!”

“Cosa???????? Dove quello stramaledettissimo cuoco?????”

“Nella vostra cabina!”

Corsi verso la cabina ed entrai.

Sgranai gli occhi alla vista di Sanji, era sdraiato a terra e il suo corpo era cosparso solo ed esclusivamente da della panna, e come se non bastasse in mano aveva anche una ciotola di fragole. Ma la cosa che mi colpì di più fu quando iniziò a cantare tanti auguri, in quel suo modo così dolce, ma allo stesso tempo anche sexy. Quando ebbe finito gli saltai addosso senza pensarci su due volte, e devo dire di aver passato il compleanno più bello della mia vita!

Sanji

So che mi vuoi, riesco a vederlo.

Mi guardi fisso con i tuoi occhi neri, che sembrano non avere fine. Vorresti stringermi, baciarmi, possedermi.

Vorresti far sparire tutto e tutti. Prendermi e sbattermi sopra il tavolo, far esplodere tutta la passione che ti sta ardendo dentro. Vedo le gocce di sudore scendere sulla tua fronte, sento la tua gamba muoversi all’impazzata, sopra il tavolo le tue dita stanno battendo un ritmo nervoso.

Ora tutti andranno a dormire e tu sarai ancora li, ad aspettare il momento giusto.

Ecco è andata proprio come mi ero immaginato.

 Liberi il tavolo con un semplice gesto, mi prendi e mi stringi a te, mi baci con passione, il battito del tuo cuore accellera ogni secondo di più, vuoi farmi tuo!

Sono qui! Prendimi!

Zoro

“Che diamine stai combinano esaurito di un cuoco, perché non ti svegli? Sai che sono qui ad aspettarti, allora perché non apri gli occhi e mi tiri quattro insulti? Perché mi hai protetto? Sei solo uno stupido!” 

Mi alzai e mi allontanai da te dirigendomi verso il tavolo.

“Sei proprio uno stupido!” dissi di nuovo, dopo l’ennesimo bicchiere di rum.

“Avrei preferito un grazie ad uno stupido, lo sai?”

Mi girai, c’eri tu seduto sul letto che mi guardavi con quel’aria un po’ imbronciata.

“Si sei veramente uno stupido! E non ritirerò mai quello che detto!”

“Ma perché sarei stupido?”

“Perché se tu non ti saresti mai più risvegliato, io cosa avrei fatto senza di te, esaurito di un cuoco?”

Iniziò a piangere. E con gli occhi pieni di lacrime e la voce tremante mi ribatte contro la domanda :

“Lo sappiamo bene tutti e due che se lo avresti preso te quel colpo, ora non saresti qui! Ed io dopo, cosa avrei fatto senza di te marimo zuccone?”

Senza dire nient’altro lo baciai. Aveva ragione!

“Fra tutti e due non si sa chi è il più stupido!”

“Già! Ma va bene così, Io ti amo lo stesso!”

“Anche io ti amo testa calda!”

Sanji

Zoro

La tua testa seguiva involontariamente il movimento del mio petto. Ad un tratto le tue dita scivolarono lungo il mio braccio fino ad appoggiarsi sul palmo della mano. Iniziasti a battere un ritmo strano, a volte lento a volte veloce, sembrava così monotono.
Però per te era come una dolce canzone d’amore. Dopo due anni potevi sentire di nuovo il battito del mio cuore che ad ogni tuo movimento, ogni tuo sguardo andava sempre più veloce. Eri così felice. Il tuo sorriso illuminò la stanza ed io senza dire niente ti ringraziai con un semplice bacio.
Non riesco a crederci, dopo così tanto tempo di lontananza sei di nuovo fra le mie braccia. Sai non pensavo fosse possibile! Invece eccoti qui stupido biondino!

Sanji
 

Odio i suoi fottutissimi capelli verdi.
Odio i suoi orecchini, la sua bandana.
Odio le sue spade.
Odio quel suo sguardo di sfida e strafottenza.
Odio tutto di lui, ogni minimo dettaglio del suo corpo, del suo carattere. Basta! Morto e sepolto! Stupido spadaccino! Mi hai trattato da schifo! Mi stai guardando anche adesso con quell’aria da “Mr so tutto io!”, ma non pensare sia così facile riavermi questa volta.
Devo smetterla di dire cazzate, di mentire anche a me stesso. Perché alla fine di tutto, sono sempre sdraiato sul tuo letto nudo come un verme!

Zoro

Abbiamo passato tante di quelle avventure insieme. Abbiamo riso, abbiamo pianto, abbiamo litigato. Le nostre giornate trascorse a stuzzicarci, le nostre giornate passate a letto, le nostre serate passate sul ponte a guardare le stelle, ripenso a tutte le cose che abbiamo fatto,  Sanji, posso dirti una cosa?  Sono davvero felice di averti incontrato, di averti conosciuto, ma soprattutto di essermi innamorato di te. Sei la cosa più bella che mi sia capitata! Con le nostre cazzate, i nostri difetti e le nostre strane abitudini non posso dire che io sia l’uomo perfetto per te, e so benissimo che pensi che tu non sia l’uomo perfetto per me, ma ricorda possiamo pensare ciò che ci pare, ma non possiamo di certo dire che non siamo perfetti per stare insieme! Grazie per tutto Sanji!