A day, you'll be my girlfriend.

di l0veforniall
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm new baby-sitter. ***
Capitolo 2: *** I'm not like the rest. ***
Capitolo 3: *** You disgust me. ***
Capitolo 4: *** A dinner. ***
Capitolo 5: *** I hate you. ***
Capitolo 6: *** Fuck you. ***
Capitolo 7: *** You're a whore. ***
Capitolo 8: *** Shut up Destiny. ***
Capitolo 9: *** It was just a mistake. ***
Capitolo 10: *** You're always beautiful. ***
Capitolo 11: *** Oh God, I die. ***
Capitolo 12: *** Don't kiss me. ***
Capitolo 13: *** A video. ***
Capitolo 14: *** Die in your arms. ***
Capitolo 15: *** The End. ***



Capitolo 1
*** I'm new baby-sitter. ***


I'm new baby-sitter.





Stratford, ore 8.05.

La sveglia suonò davvero presto.
Se sapevo che mi sarei svegliata così presto, ieri sera non sarei andata neanche alla festa della mia migliore amica, Sophie Collins.
Non ce la facevo neanche ad alzarmi, quindi mi rimisi di nuovo a letto, fino a quando non sentii due mani afferrarmi i fianchi e buttarmi giù dal letto.

Mio fratello.

- Fanculo coglione. - dissi prima ri rinchiudermi in bagno e farmi una doccia, vestirmi, e farmi uno chignon abbastanza disordinato. (Clicca qui per vedere come era vestita Hope. )


Camminavo velocemente verso la nuova casa in cui dovevo andare a lavorare.

Dovevo fare da baby-sitter a dei bambini di nome Jazmyn e Jaxon, stessi nomi del fratello e della sorella di Justin.

Sarà una coincidenza, no?


Camminavo velocemente, assorta nei miei pensieri.

Camminare mi faceva rilassare,
per me era un momento di relax, in cui potevo riflettere.
Peccato che la maggior parte delle volte non potevo rilassarmi a casa mia.
Già, per colpa di mio fratello maggiore, e di mia figlia Destiny, che facevano casino da mattina a sera ogni giorno, beh, non è proprio una cosa bellissima.



Inizio flashback.

- Justin, amore, ti devo parlare. -
- Piccola, che cos'è successo? - chiese sorridendo.
- Sono incinta. - risposi baciandolo.
- Stai scherzando? No, io non lo voglio un figlio da te. - quelle parole mi ferirono, anche molto.
- Che cosa? - domandai con quasi le lacrime agli occhi.
- Hai quindici anni, io ne ho diciassette, quindi, è meglio di no, ora sparisci dalla mia vista. - non me lo feci ripetere due volte che iniziai a correre verso casa di mio padre. Quest'ultimo, appena lo seppe mi mandò in Canada, a Stratford più precisamente, da mio fratello David.


Fine flashback.


Soffro ancora per quello che mi ha detto, non credevo fosse così.

All'inizio si era mostrato così dolce nei miei confronti, ci eravamo conosciuti in seconda media a dodici anni, e al terzo superiore? è sparito.

Mi ha lasciato da sola, mi ha fatto affrontare la gravidanza senza nessuno.

Nove mesi di inferno.

Destiny, era una bambina dolcissima.

Era identica al padre.
Occhi color caramello, capelli biondi.
Aveva la bocca uguale alla mia però.
Ma nonostante tutto, ogni volta che la guardavo, mi sembrava di vedere Justin.


Ora però ho deciso che non lo devo più pensare, devo distrarmi.

Suonai al campanello di quella casa, e un ragazzo con gli stessi occhi di mia figlia e gli stessi capelli mi aprì la porta.

No, non poteva essere.
Non poteva essere lui.

- Justin Bieber? - domandai per accertarmi che era lui.
- Sì, sono io, tu sei...? - oh perfetto, non si ricordava neanche di me.
- La nuova baby-sitter. - risposi senza neanche guardarlo, e entrando in casa sua.

Odio questa casa.

Odio Bieber.

Odio questo lavoro.

Odio mio padre che mi ha mandata a Stratford.




Salve a tutti, sono Hope Parker, ex fidanzata di Justin Drew Bieber, nonché star di fama mondiale.



________________________



Nuova fan fiction su Bieber. c:
Recensite? *fa gli occhi dolci*
Spero vi piaccia questa storia,
al prossimo capitolo. :)

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 2
*** I'm not like the rest. ***


I'm not like the rest.





- Hai qualcosa di familiare tu. - mi disse Bieber accompagnandomi nella cameretta di Jazmyn e Jaxon.

Beh, forse è la volta buona che si ricordi di me, no?
E pensare che ha avuto anche un figlio da me, pft.

Che imbranato.

Certe volte mi chiedo come ho fatto a sprecare la mia prima volta con lui.
Non dovevo farlo.
Mi ha abbandonata, insomma, come dargli torto?

Un po' ha ragione, aveva solo diciassette anni per essere padre, però lasciarmi sola con una piccola creatura in grembo,beh, non è molto intelligente da parte sua, no?

Poteva benissimo dirmi di non volere il figlio, ciò che ha fatto, ma poteva anche venirmi ad aiutare tutte le volte che ho avuto bisogno di lui.


- Davvero? A chi assomiglierei? - risposi quasi urlando.
- Ehi, ehi, calma. Mi dici il tuo nome? - domandò gentilmente.
- Hope. Mi chiamo Hope. - dissi fredda, molto fredda.
- Aspetta, io so chi sei! - esclamò sorridendo.

Io invece rimasi seria, non gli sorrisi neanche.

- Ti si è accesa adesso la lampadina, Bieber? - chiesi acida.
- So chi sei. Tu sei Hope Cooper! - Ma questo mi prende per il culo?

Feci una faccia interrogativa, come per chiedergli spiegazioni, mentre ero intenta a giocare con Jazmyn e Jaxon con le costruzioni.

- Tu sei...- tappò le orecchie ai bambini - Sei quella che è venuta a letto con me. - affermò convinto.

Ma che s'è fumato questo? Se ha fumato deve essere roba forte, eh.

- Non sono la Cooper, e non sono mai andata a letto con te, in questo anno. Tanto per specificare, non sono una delle tue puttanelle. - risposi ovvia guardandolo.
- Mi puoi dire allora il tuo cognome? - disse guardandomi.

Ora che facevo? Gli dicevo il mio cognome?
Oh, ma chi se ne frega, deve pentirsi di avermi lasciata sola.


- Hope. Hope Parker. - sgranò gli occhi appena gli dissi il mio cognome.




Gli facevo ancora lo stesso effetto di tempo fa? Non saprei sinceramente.


________________________



Due capitoli in un giorno, ragazzi!
AMATEMI. AHAHAHAH.
L'ho fatto per voi, perché
la maggior parte voleva il continuo.
Eccovi accontentate. uu

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 3
*** You disgust me. ***


You disgust me.





Restò con la faccia spalancata per circa cinque minuti,
fino a quando non decise di parlare.

- La mia Hope Parker, non abitava qui, a Stratford. Me lo ricordo perfettamente. -disse tremolante guardandomi negli occhi.
- La tua Hope un corno, Bieber. Ma non ti vergogni? Mentre io ero impegnata con Destiny, tu ti scopavi mezza Stratford! - risposi urlando.


Eh no Bieber, ora non la passi liscia.
Sono stata zitta per quasi due anni, ora te ne devo dire quattro.



- Chi è Destiny? - domandò curioso.
- Se solo saresti restato, lo sapresti chi è Destiny. - biascicai mentre le lacrime
scorrevano calde sulle mie guance.
- Dimmelo chi è, cazzo! - urlò.
- Ci sono i bambini, è meglio andare a parlare da qualche altra parte, e cerca di non dire...parolacce davanti a loro la prossima volta. - lo sgridai abbassando la voce.
Sussurrai un piccolo 'bambini, io vado un attimo a parlare con il vostro fratellone, state qua'
a Jazmyn e Jaxon, e salimmo in camera di Justin a parlare.



- Vuoi parlare? - chiese cercando di mantenere la calma.
- Intanto inizia a tranquillizzarti. - lo calmai dandogli un fazzoletto, che era dentro la mia tasca.
- Me lo vuoi dire chi é? - domandò ancora una volta, esasperato.
- Tua figlia. - dissi con tutta la tranquillità del mondo.
- E me lo dici così? Tutta bella tranquilla?! - come glielo avrei dovuto dire?
- Ehm..sì?! - risposi di rimando acida.
- La voglio conoscere. - cazzo dice questo?
- Te lo scordi. - ribattei guardandolo negli occhi.
- Non meriti niente, tu. Non la conoscerai mai tua figlia, mi hai lasciata sola per tutto questo tempo, non c'eri neanche quando è nata, non hai visto niente, non sai come è cresciuta, non sai i suoi hobby, le sue passioni. Non sai niente di niente. -
continuai poi. - NON MERITI NEANCHE DI ESSERE CHIAMATO PADRE. -
- Ma io.. - cercò di parlare, ma lo bloccai sul colpo.
- Niente ma, Justin, mi fai solo schifo. Ora, scusami, sono le 20.00 il mio turno è finito. Ci si vede Bieber- risposi prima di aggiustarmi le parti restanti del mio chignon -sì, perché non aveva più niente di uno chignon - e aprire la porta per poi chiuderla alle mie spalle.

Uscii da quella casa piena di rabbia, delusa, triste, non so spiegare le emozioni che ho provato, e con un Justin dalla faccia che voleva dire 'Mi dispiace'.



Non lo perdonerò facilmente, questo è poco, ma sicuro.

Deve soffrire come ho sofferto io in questi anni.



________________________



okay, ecco il terzo capitolo.
non è un granché lo so, l'ho scritto
di fretta ieri, perché sono dovuta uscire
quindi, che dire, PERDONATEMI. çç
Recensite in tanti, eh. c;

Per quanto riguarda i personaggi:
Hope.
Destiny.

Un bacio, buona lettura.

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Capitolo 4
*** A dinner. ***


A dinner.





- Mi stai dicendo che tu conosci Justin Bieber? Justin Drew Bieber, nato l'uno marzo del 1994? Ma davvero? - era da circa un ora che parlavo con Sophie, e cercavo di convincerla che conoscevo davvero Justin.
- No, per finta. - risposi prendendola in giro.

Mi lanciò uno sguardo assassino prima di continuare a parlare.
- Devi farmelo vedere, se no, non ci credo. - ribatté alzandosi dal letto.
- Okay, mio fratello, siccome erano come dire..conoscenti, vuole rivederlo, quindi stasera l'ha invitato -sfortunatamente- a cena, se vuoi puoi venire anche tu, no? Se ti va vieni di pomeriggio, così ci prepariamo, oggi ho il giorno libero a casa di Bieber. - Annuì semplicemente, e iniziò a saltare per tutta la camera battendo le mani.

Come biasimarla, era il suo idolo, quel..quell'essere.


Rimase altri trenta minuti a parlare con me, allo stipite della porta d'ingresso, su cosa doveva portare di trucchi, vestiti, e altre cose varie.
Cose per...la sera.


A pranzo, ero da sola.
Mio fratello lavorava faceva il barista, e quel giorno dovevano essere tutto il giorno aperti, e stesi sola con Destiny.

Aspettai per circa due orette Sophie, e dopo un bel po' di ritardo, venne.

Iniziammo a prepararci, anzi lei stava preparando me..

Mi disse di mettermi un vestitino, non molto corto, a fiorellini rosa e bianco, con un cardigan beige, e un paio di zeppe del medesimo colore.
Mi lisciò i capelli e mi fece due piccoli boccoli davanti.
Mise un po' di matita negli occhi, nera, e un po' di ombretto rosa, con un lucidalabbra, e alla fine mi disse di mettermi un anello con una croce. (Clicca qui per vedere come era vestita Hope.)

Lei invece si mise un vestitino nero in jeans, e un cardigan colorato, con delle zeppe marroni.
Si truccò con una matita nera intorno agli occhi, e un rossetto rosso che metteva in mostra le sue labbra carnose. (Clicca qui per vedere come era vestita Sophie.)

Ci spruzzammo entrambe un goccio di profumo Chanel e scendemmo sotto.


La sera verso le 19.30 detti da mangiare a Destiny, e verso le 20.30 la misi a dormire.
Era strana come bambina si alzava tardi e andava a dormire davvero presto.

Alle 21.00 in punto il campanello suonò, andai ad aprire e c'era Justin.

- Parker. -disse sorridendo.
- Bieber. - risposi facendolo entrare e portandolo da mio fratello e Sophie in cucina, che intanto, si stava mettendo a piangere.



Sono pronta a questa serata con Bieber, o almeno lo spero.



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Ecco il quarto capitolo, spero vi piaccia.
Fa schifo? Ho messo tutta me stessa per scriverlo. :o
Va beh, recensite? Mi fareste un favore. c:
Ah, e poi c'è una fan fiction che mi ha colpito tantissimo,
e credo che dovreste leggerla. (Clicca qui per leggere.)

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 5
*** I hate you. ***


I hate you.





- E così, Sophie, sei una belieber, mi fa davvero piacere conoscerne alcune.
Da quant'è che sei mia fan? -
domandò Bieber alla mia migliore amica.
- Dall'inizio della tua carriera. - rispose semplicemente sorridendo.
- E tu, Parker, non sei una mia fan? - chiese conoscendo la mia risposta.
- Fortunatamente no, non sono tua fan,
mi stai solo sulle palle, sai? -
dissi di rimando sorridendo strafottente.
- Lo diventerai ben presto, questo è poco ma sicuro. - affermò malizioso.


Come cavolo fa ad essere così?
Non era così fino a due anni fa..era così dolce.




Sto odiando mio fratello per averlo portato in casa nostra,
nonostante sapesse tutto ciò che mi ha fatto.



- Va a farti fottere, Bieber. - dissi prima di alzarmi dalla sedia e salendo al piano di sopra, facendo un rumore assordante.

Salendo le scale sentii Sophie dire ''fa sempre così, non ti preoccupare''.



Perfetto, ora non mi posso fidare neanche della mia migliore amica.
Va a farti fottere anche tu con Bieber, Collins.



Tutte le persone che amavo, se ne sono andate, mi rimane solo mio fratello.

Mia madre è morta quando ero piccola, non me la ricordo molto bene.
Mio padre mi ha cacciata di casa, solo perché pochi mesi dopo stavo mettendo al mondo sua nipote.
Bieber, mi ha lasciata nel momento in cui avevo più bisogno.
Sophie, spara cazzate su di me.

Mi rimane solo il mio fratellone, David, e mia figlia Destiny.
Gli unici di cui mi posso fidare,
già perché tutte le persone, anche quelle a cui tieni di più,
ti feriscono, e ti abbandonano in un nano-secondo.

Senza accorgertene, si allontanano sempre di più da te,
e pensare che ogni volta tutti, giuravano dicendo ''ci sarò sempre per te, non dimenticartelo.''



Cazzate, solo questo erano, delle cazzate.


Non mi devo più fidare di nessuno, non voglio.




Dopo un paio di minuti, bussarono alal porta della mia camera.

E ora chi cavolo era che mi disturbava?

Bieber.


Ma sempre in mezzo questo sta?


- Cazzo vuoi? - domandai -quasi- urlando.
- Sophie e tuo fratello sono usciti, e siamo rimasti solo noi..- disse entrando nella mia camera, con fare malizioso.


Mi prese in braccio e mi sbatté delicatamente al muro.

- Ora ci divertiamo un po', che ne dici? - domandò guardandomi e infilando una mano sotto il mio vestitino.

Rabbrividii a quel contatto, infatti lui lo capii e sorrise soddisfatto.

Mi iniziò a baciare con foga.


Non farti ingannare Hope, non di nuovo.



Mi staccai, spingendolo fuori dalla porta di ingresso, piangendo e urlando un - Mi fai schifo, ti odio! -



Scivolai lentamente, per terra, mettendomi seduta, continuando a piangere.


Tutta la mia vita stava andando a puttane.



________________________



Ciaaau a tutti. (?)
Che mi raccontate di nuovo? c:
Io niente, lol, dico solo che questo è il quinto capitolo
da qaunto avrete capito, e vi lascio leggere,
però lasciate una recensione. uu

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 6
*** Fuck you. ***


Fuck you.





La mattina dopo la disastrosa cena, andai in camera a mettermi il pigiama,
che poi pigiama proprio non era, era una canottiera e un paio di mutandine, e andai a dormire.

Ero talmente stanca, che non sentii neanche
rincasare mio fratello e quella vipera di Sophie.


Come ho fatto a fidarmi di lei per tutto questo tempo?!





Mi preparai per andare a casa Bieber, sfortunatamente, e mi incamminai verso quella dimora, che odiavo tanto.

Mi vestii con un pantalone rosso, una maglietta bianca, una sciarpa del medesimo colore dei pantaloni, e delle zeppe e una borsa nere, e le unghie dello stesso colore.
Spruzzai un po' di profumo Chanel, misi un po' di matita negli occhi e un rossetto abbastanza chiaro. (Clicca qui per vedere come era vestita Hope.)

Se non era per Jazmyn e Jaxon a quest'ora avrei abbandonato il lavoro,
ma non potevo, dovevo portare avanti Destiny e anche David, anche se lui lavorava, ma riceveva pochi soldi al mese.


Suonai al campanello, e mi aprii Pattie, la madre di Jazmyn, Jaxon e....Bieber.

- Hope, piccola mia! - da quando aveva saputo che Justin era il padre di Destiny -lo avevo detto solo a lei e a Justin per il momento- mi trattava come se fossi sua figlia, e quando glielo dissi, non approvò il comportamento di suo figlio, perché ovviamente, quel cretino di Bieber, non gli disse neanche che aveva messo incinta la sua ex fidanzata.

- Pattie! - dissi con il suo stesso entusiasmo.
- I bambini non ci sono, però mi faresti un favore se puliresti la camera di Justin e di Jazmyn, visto che la domestica è in ospedale. - perfetto, ci mancava pure questa.
Per non fare brutta figura mormorai un - certo, non ti preoccupare. - e salii le scale per pulire la stanza del mio ex fidanzato.
Entrai, e iniziai a pulirla, fino a quando dal bagno della camera, uscì un Justin con solo un asciugamano attorno alla vita.


Oh merda.


- Ehi Parker, sei venuta qui per continuare ciò che abbiamo sospeso ieri sera, eh?! - domandò con un sorrisetto malizioso.
- No, la domestica è in ospedale, e devo pulire la camera di Jazmyn e la tua. - risposi continuando pulire.
- Non ci credo. - mi sussurrò all'orecchio cingendomi i fianchi.




Fottuti brividi.
Perché provo le stesse emozioni di quando stavamo insieme?
Io lo odio, lui odia me, mi vuole portare solo a letto.




- Credici invece, Bieber. - biascicai spingendolo via da me.
- Dai, fallo per me. - mentre mi baciava il collo mi sembrò che mi stesse supplicando..ma per cosa? Solo per portarmi a letto?
- Ma te lo scordi, vaffanculo. - lo lasciai lì, solo, mentre io uscii da quella camera e andai a pulire quella di Jazmyn.


Chi me l'ha fatto fare di venire a fare la baby-sitter?
Uccidetemi.



________________________



okay, scusate l'enorme ritardo,
è due giorni che non aggiorno, cavolo. :o
comunque, vi ringrazio per le 17 recensioni
al quinto capitolo. sjhsklj
spero raggiungeremo lo stesso traguardo anche a questo. uu
Comuuunque, mi date i vostri nick
di twitter? così quando aggiorno, vi avviso lì. c:

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 7
*** You're a whore. ***


You're a whore.





Cinque giorni.
Cinque fottuti giorni.
Erano passati cinque giorni da quell'episodio a casa mia.
E in questi giorni, sono successe tantissime cose.

Beh, per iniziare, Bieber, non mi da più fastidio, non gli davo corda, e beh, si è arreso, per finire -che brutta notizia per me- Sophie, si è fidanzata con lui.

Tutto va a gonfie vele. almeno, così dice Justin.
Ci credo poco.
Sapete perché?
Beh, Sophie, da quanto ho capito in tutto questo tempo, gioca con i ragazzi.
E Bieber, per questo dice che va tutto bene perché le lo accontenta facendogli fare ses...cioè quello.


Non voglio che Justin soffra, ma peggio per lui, deve sapere cosa significa essere abbandonati.


Deve passare ciò che ho passato io.

Voglio il meglio per lui, io lo amo ancora.
Ma non voglio amarlo più.

Non voglio farmi male, ancora.

Avevo pensato di perdonarlo, tutti meritano una seconda opportunità, ma non per lo stesso errore.
A volte perdoni le persone semplicemente perché le vuoi ancora nella tua vita.



E io voglio Justin nella mia.



Tutti però prima o poi se ne vanno, e non ritornano più.

Se solo lui sapesse come mi sento,
capirebbe perché sono così fottutamente incazzata con lui,
e perché lo odio così tanto.

Ci sono cose che non vogliamo che accadano, ma dobbiamo accettarle,
e persone che non vogliamo perdere ma che dobbiamo lasciare andare.


Iniziai a prepararmi, mancava ancora molto, solo mezz'ora, ma a quanto sono lenta, beh, trenta minuti sono abbastanza pochi.
Mi vestii con un paio di jeans, una canottiera nera, e un cardigan di sopra rossiccio, e le scarpe del medesimo colore, indossai in più una sciarpa nera, e presi la mia borsa.
Mi truccai con un po' di matita sulle palpebre, e un rossetto abbastanza chiaro, e spruzzai un goccio di profumo Chanel, e iniziai ad incamminarmi verso la dimora. (Clicca qui per vedere come era vestita Hope.)

Arrivai a casa Bieber, e suonai.
Mi aprii Sophie, la vipera.

La guardai e lei guardò me.

- Ehi finta bionda. - mi salutò con un sorriso strafottente.
- Ehi, vera puttana. - oh merda l'ho detto davvero?
- Come hai detto? - squittì.
- Ehi vera P-U-T-T-A-N-A. - risposi facendole lo spelling.
All'inizio fu scioccata da ciò che avevo detto, poi si riprese e iniziò a tirarmi i capelli, fino a quando, una voce ci fece smettere.

La sua voce.

- Che succede qui? -

Justin.


________________________



Settimo capitolo!
Spero vi piaccia, ora vado a mare,
fatemi trovare tante recensioni. uu
Scusatemi per i vari errori, non ho ricontrollato.
Se vi interessa questa è Sophie.
Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 8
*** Shut up Destiny. ***


Shut up Destiny.





- Allora? Qualcuno vuole parlare? -disse Justin spazientito.
- Justin, amore mio, la tua amichetta mi ha dato della puttana. - mormorò Sophie andando da Justin facendo finta di piangere.


Che tristezza.


- Non c'entra niente se te l'ho detto o meno,
è che lo sei veramente. -
risposi con un sorriso strafottente sulle labbra.

In lontananza vidi Justin ridere senza farsi notare da Sophie,
ma alla fine non ce la fece e scoppiò a ridere.

Guardai per un attimo la vipera, e per un attimo, non so se fosse vero o immaginazione la vidi avvicinarsi..
e poi tutto buio.



Mi svegliai in una stanza d'ospedale, con Bieber vicino.
Cercai di alzarmi invano, ma non ce la feci.
Avevo un sacco di fasce vicino allo stomaco, forse per le pedate e i pugni della Collins, e avevo tanti lividi sulle braccia e persino sulla testa.


Mi aveva combinato male quella là.

D'un tratto sentii qualcosa muoversi dalla sedia.

Justin si era svegliato.


- Oh cavolo, amore mio ti sei svegliata, finalmente ti sei svegliata. - Amore mio? Ma che cazz..?
- Bieber...cos'è successo? - cercai di ricordare, ma non riuscii a ricordare niente.
E se avevo perso la memoria?
No, è impossibile, mi ricordo di Justin, della Collins, di mia figlia, di mio fratello.
A proposito...dov'è Destiny?

Neanche tempo di parlare che dalla porta spuntò una bambina identica a Justin.

- Amore della mia vita! -
- Mamma! - mi saltò in braccio e iniziò a riempirmi di baci. Dopo un po' iniziò a parlare. - Dov'è papà? - oddio, no, Destiny.
- Te l'ho detto..è partito...per lavoro, tornerà presto. Comunque Justin, ti presento Destiny, mia figlia. -
- Lo sai che ti chiami come mio papà Justin? - oh cavolo, e ora cosa faccio? cosa cazzo faccio?
- Davvero piccolina? - rispose sorridendo.
- Sì, e ho visto anche le foto della mamma sul cellulare e ti assomiglia molto. - merda Destiny, sta zitta.
- Justin, facciamo un gioco? - continuò Destiny, amore della mia vita spara un'altra cazzata, e ti faccio vedere io.

Mi sta facendo fare una figura di merda colossale.

Sotterratemi.

- Certo. - rispose Justin con tono dolce.
- Visto che gli assomigli tanto, facciamo finta che io sono tua figlia e tu mio padre? - In quell'istante vidi Justin annuire lentamente e io mi misi le mani in faccia per la sorpresa, la confusione.



Ora sono veramente fottuta.



________________________



okay, qua c'è il primo incontro tra destiny e justin,
all'apparenza potrebbe sembrare poco felice justin, ma
è contento di vedere sua figlia.
arriviamo a 20 recensioni? ce la facciamo? uu
Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 9
*** It was just a mistake. ***


It was just a mistake.





Erano passate due settimane da quando Destiny e Justin facevano finta di essere padre e figlia, non sapendo che lo erano veramente.
Justin lo capì dagli strani modi in cui mi comportavo, e ci arrivò.
Destiny, non lo tratta come un padre, meglio.
Dice persino che vuole un padre come lui, eppure suo padre lo ha vicino.
Glielo dirò al momento giusto, non voglio rovinare tutto, come mio solito.
Guardando certe volte i movimenti, tutto ciò che fanno quando giocano insieme, mi viene da piangere, è come pensare che siamo una famiglia, ma allo stesso tempo no.
Non so se mi sono spiegata.

vorrei tanto essere una famiglia, con Justin e Destiny per sempre nella mia vita, ma non è possibile.

Lui è famoso..e io, beh sono io.

Non sono nessuno.




- E dai, fallo per me. - mia cugina era da un'ora a casa mia a supplicarmi per andare ad un party dove c'era solo gente famosa.
Non ci andrò, e poi con tutta quella confusione.

- Ti ho detto di no. - dio, quant'è dura mia cugina.
- Cavolo Hope, hai sedici anni e mezzo, viviti la vita, ok? Non puoi stare dalla mattina alla sera chiusa in casa, e poi perché? Me lo vuoi dire? - aveva fottutamente ragione.
- E Destiny? - domandai. Con chi la lasciavo mia figlia, eh? Ecco un problema.
- Tuo fratello, stasera non esce, quindi la lasci a lui. E dai, fallo per me, Hope. - fece il 'labbruccio' a cui non sapevo resistere.
- Bastarda. - sussurrai sorridendo.
Sorrise anche lei, e iniziò a frugare nel mio armadio per cercare qualcosa per a sera dopo.





- Grazie David, ti voglio bene. - dissi a mio fratello prima di abbracciarlo.
- Tutto per la mia sorellina, e poi hai il diritto di divertirti. - sorrisi di tutta risposta e lo baciai sulla guancia prima di uscire di casa con Allie -mia cugina- e sfrecciare a tutta velocità verso la casa 'misteriosa'.
Aggiustai delicatamente la sciarpa rossa che avevo al collo, e mi misi più comoda nel sedile vicino mia cugina.
Indossavo una maglietta bianca con uno stemma nero, un paio di pantaloni rossi e zeppe e borsa nere, con le unghie del medesimo colore.
Spruzzai un po' di profumo Chanel, il solito e misi un po' di matita dentro l'occhio e un rossetto rosso fuoco. (Clicca qui per vedere come era vestita Hope.)

Arrivammo in una villa con pareti giallo crema, era abbastanza grande, e già si sentiva la musica a tutto volume da dentro la casa.
Oltrepassammo il cancelletto dove incontrammo Rihanna. -in quel momento stavo per svenire, capitemi, non è da tutti i giorni incontrare Rihanna ad un mega party.-
Credo di aver fatto la scelta giusta a venire qui.




- Oddio ragazze, ora c'è Bieber. - disse Carly Rae Jepsen, stimavo da sempre quella donna, e poi chi se lo immaginava che da vicino era così bella.
Tralasciando questo discorso, ora dovevo starmene pure con quel Bieber alla festa.

Facciamo festa. No, ok, scherzo.


Salii su quel palco e iniziò a cantare una sua canzone, scritta da poco.

Mi indicò mentre continuava a camminare.

- If i was your boyfriend i'd never let you go. - Eppure mi hai lasciato Justin, nonostante tutto.
Tutte promesse mandate a puttane, vero?

Continuò con Beauty and a beat, Be Alright e poi finì con Believe.
Mi affascinò sopratutto Believe, era bellissima.
Il suo significato, poi, non ne parliamo.


Dopo che finì il suo piccolo 'concerto' continuò a parlare.
Ringraziò tutti, e poi iniziò di nuovo a parlare facendo finire tutti gli schiamazzi dell'altra gente.
- Vorrei qua, sul palco, Hope. Hope Parker. - tutti si voltarono verso di me fissandomi, mentre io ero ancora con la bocca spalancata.
Pian pianino salii sul piccolo palchetto e Justin mi coprì gli occhi con una benda nera.
- Justin..- cercai di chiamarlo invano, fino a quando non sentii due braccia avvolgermi.
- Chi...chi sei tu? - piano piano il ragazzo sconosciuto mi levò la benda, e davanti mi trovai uno dei miei idoli.
Zac Efron.

- Oddio, s-sei tu? - risposi in preda all'eccitazione come una ragazzina in piena crisi ormonale.
Annuì lentamente e mi sorrise.
Mi abbracciò i nuovo e mi baciò la testa.
Stetti tra quelle braccia minimo cinque secondi, ma a me tutto quel tempo parve un secolo.

Girai la testa in direzione di Justin, consapevole che era stato lui ad architettare tutto questo.

- Hai fatto tutto tu, Justin? - domandai guardandolo.
Fece sì con la testa sorridendo, e senza neanche accorgermene mi trovavo già in braccio a Justin, e per sbaglio gli detti un bacio a stampo.

Tutti in quella sala iniziarono un coro di 'ohh' e io non potetti fare a meno di scuotere la testa e sorridere.



Questo bacio è stato solo un errore.

L'errore più bello che abbia mai fatto.



________________________



ma ciao bellissime. c:
Scusate il ritardo, non ho avuto di pubblicare.çç
Daai, mi sono fatta perdonare con questo capitolo lunghissimo,
mi perdonate? *fa gli occhi dolci*
Spero vi piaccia, e lasciate una recensione
che abbia più di dieci parole, perché
mi arrivano messaggi privati a palate.
Minimo venti recensioni e continuo.

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 10
*** You're always beautiful. ***


You're always beautiful.





Da quella sera è passata una settimana poiché Destiny è stata poco bene e sono dovuta rimanere con lei..
ok, diciamo che è stata poco bene.
Perché è così! Non ho chiamato Pattie inventandomi una scusa per non andare al lavoro e quindi non vedere Justin.
Credetemi è così, perché io sono una brava ragazza che affronta i problemi.
E Justin è un problema.

David non so in quante lingue mi ha maledetto perché io in questa settimana non sono mai uscita, sono sempre stata dentro con Destiny che non faceva altro che lamentarsi perché voleva uscire.
Lato positivo della faccenda?

Sono stata sempre con Destiny e mi mancava molto stare con lei tutto il tempo.

Se ci sarebbe stato anche il padre sarebbe stato meglio ma questa è la vita, no?

Triste e crudele.. ok, sto male.

Forse è meglio uscire, almeno oggi che è domenica e domani devo riprendere a lavorare.


- Destiny vuoi uscire con la mamma? - urlai visto che stava giocando in cameretta.
- Sto giocando! - gridò anche lei.
- Va bene.. vuoi qualcosa? - chiesi.
- No - rispose.



Detto questo uscii di casa ed un leggero vento freddo, nonostante fosse Maggio, mi scompigliò i capelli e visto che gli avevo davanti agli occhi inciampai sul gradino di casa e stranamente non finii a terra:
qualcuno mi aveva presa in tempo.

Quando alzai lo sguardo vidi i suoi occhi color nocciola,
quelli che ho sempre amato e quelli con cui lui mi ha fatto innamorare.
- Hope - disse facendomi sistemare – sei sempre la solita sbadata -.
- Già - sospirai – che volevi Justin? -
- Sono venuto a chiedere come stava la mia piccola - rispose tranquillo.
- La tua piccola? - ripetei.
- Parlo di Destiny, Hope - disse – cos’aveva? -.
- Oh, si giusto..- dissi in difficoltà –comunque semplice influenza ed ora, andiamo -.
- Eh? - chiese confuso.
- Ti accompagno a casa perché voglio andarmi a fare un giro – dissi vaga.
- E chi incontri? - domandò.
- Non ti rispondo che è meglio - dissi – Justin ho una figlia chi posso incontrare, e poi così senza trucco? -.
- Giusto, ma per me resti sempre meravigliosa..- disse Justin dolcemente.


In quel momento tutto il mondo si è bloccato per un secondo ed è ripartito come se niente fosse.


E allora perché il mio cuore non si decide a riprendersi?



________________________



ciao belle donzelle.(?)
non siamo arrivate a 20 recensioni, ma è ok.
spero che questo capitolo vi piaccia, e volevo ringraziare
tutti voi per recensire sempre.
In particolare vorrei ringraziare
la mia migliore amica Lucia
che mi ha aiutato a scrivere questo capitolo sdjhs
(justinscourage on efp, demetriasforce on twitter)
e per ricambiare il favore vorrei che passaste dalla sua storia. Clicca qui per leggere.
minimo 15 recensioni e continuo. uu

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 11
*** Oh God, I die. ***


Oh God, I die.





Accompagnai Justin a casa dopo un paio di minuti,
e durante il tragitto ci fu un silenzio, non imbarazzante, di più.


- Beh, ci vediamo domani, okay? - domandai iniziando a scendere i tre scalini che portavano a casa Bieber.
- No, cioè sì, per cosa? Ah sì giusto devi venire da Jazmine e Jaxon, giusto. - risi di gusto per la sua stupidità.

Sorrisi ripensando a quando stavamo insieme e faceva lo scemo pur di farmi sorridere.
Una volta eravamo a passeggio ed io ero triste, non ricordo il motivo, se non sbaglio avevo perso il mio migliore amico, per il quale tantissimo tempo fa avevo una cotta, allora Justin si mise al centro della piazza in cui stavamo passeggiando, e iniziò a gridare ''La vedete quella bella ragazza che è la? Bene, lei è mia, è la mia ragazza, ed è la mia vita'' poi venne da me e mi baciò, e in quella piazza tutti si misero a fischiare, applaudire e urlare.


Ricordo tutto ciò come se fosse ieri, invece saranno già passati due anni, circa.

Che bei ricordi..

- Perché sorridi? - chiese curioso.
- Pensavo...a cose meravigliose. - risposi sorridendo.
- Che cosa? - Si avvicinò più del solito al mio viso.
- Due anni fa. Hai gridato che mi amavi in piazza, ricordi? - dissi con gli occhi lucidi.
- Come potrei non ricordare? - domandò avvicinandosi di più al mio viso, come se mi volesse baciare sulle labbra.
Ma non lo fece.

Mi dette un bacio sulla guancia.

In quel momento mi sentivo in paradiso.
Pensavo fosse un sogno, e invece no, le sue soffici labbra, si erano poggiate sulla mia guancia.

E' tutto un sogno, vero?

- Meglio che vada. - accennai un segno con la testa a mò di saluto e me ne andai ancora rossa in viso per l'imbarazzo.

Mi toccai la guancia con una mano dove mi aveva baciata e sorrisi involontariamente.



La mattina dopo mi vestii molto semplice.
Un paio di short neri e una maglietta a bretelle con una specie di velo blu, una giacca in pelle nera, una borsa e un paio di zeppe del medesimo colore della maglia.
Misi un paio di orecchini blu e dei bracciali e mi truccai con un po' di matita nera e del mascara e un po' di lucidalabbra.
Feci una treccia con i miei lunghissimi capelli biondi e presi i miei occhiali da sole ray ban e li misi.

Stranamente quel giorno mi piacevo, già.


Arrivai a casa Bieber, e salii i primi tre scalini e suonai al campanello.
Mi aprii Pattie.


- Ciao! - sorrisi imbarazzata.
Pattie era una madre per me, però mi sentivo in imbarazzo con lei, non so il perché.
- Hope cara! - lei invece sembrava tutto il contrario.
- I bambini oggi sono con suo padre, mi dispiace. - feci una faccia dispiaciuta.
Giorno di risposo finalmente.


- Mamma, io esco! Oh ciao Hope. - Justin uscì di casa e mi diede un bacio sulla guancia.
Arrossii all'istante e per rompere quel silenzio che si era creato Pattie sussurrò un 'Oh Justin, portala con te'.



Ero a braccetto insieme a Bieber che camminavamo verso i negozi.
- Facciamo un gioco! - disse Justin fermandosi.
Feci una faccia interrogativa e lui continuò: - Tu devi dire a me che cosa devo fare, è un obbligo, e io devo fare la stessa cosa, okay? - so che mi sarei cacciata in episodi imbarazzanti, ma sembrava divertente.
Mormorai un ''inizio io'' e iniziai a parlare.
- Devi andare da quella cinquantenne, e chiedergli un appuntamento, okay? - fece una faccia scioccata, e si diresse verso quel vecchio cammello in menopausa.

Mi appartai in un angolino per sentire ciò che dicevano.

- Ehm giorno signora. - la donna lo guardò e iniziò a camminare.
- Sa che è davvero una bella signora? - stavo cercando di non ridere.
- Che vuoi da me? - disse la donnina indifesa.
- Volevo chiederle un appuntamento! - rispose sorridendo Justin.
- Che cosa sta dicendo? Oddio, sei un maniaco levati di torno! - la vecchia iniziò a prenderlo a borsate e tutti i passanti chiedevano cosa fosse successo.

Justin venne verso di me, con una faccia terrorizzata e io ridevo come una matta, tenendomi la pancia.

- Cosa cavolo ti ridi? Mi ha preso a borsate quella vecchietta! - non riuscivo a non ridere.
La scena era stata troppo epica.

- Ora ti faccio vedere io! - mi rimproverò guardandomi malizioso.
- Vai da quella vecchietta e dille se è vergine. - spalancai la bocca quando me lo disse.
Ma mi prende per il culo questo.
- Stai scherzando?! - chiesi sapendo la risposta.
Mi incitò ad andare da quella ottantenne -di sicuro anche di più- e io non feci altro che iniziare ad incamminarmi.
Si appartò anche lui in un angolo per vedere la scena.

- Giorno..- dissi sorridendo alla donna.
- Oh una ragazza bella come te che viene a parlare con una vecchietta come me. - rispose felice.
Sorrisi alla scena, e iniziai a parlare.
- Ecco signora...volevo chiederle una cosa..lei è vergine? - rise di gusto la vecchietta e iniziò a parlare.
- Oh ora capisco, vuoi dei consigli per te e il tuo ragazzo, che sciocchina, potevi chiederlo subito. E' quello lì che ti sta cercando, vero? - vidi Justin sedersi vicino a me.
- Oh no signora, siamo soltanto ami...- non mi fece neanche finire di parlare che disse a Justin: - Ascolta giovanotto, vacci piano, e usa le protezioni, perché se no vi ritroverete con tanti bambini. - Justin sputò l'acqua che stava bevendo, e io dissi: -Signora come le ho già detto siamo solo amici..-
- Potete dirmi tutto a me..ascolta ragazzo sai come si mette una protezione? - chiese la vecchia sorridendo.
- Ehm, sì sì, ora Hope, si è fatto tardi, meglio andare, vero? C'è mia mamma che ci aspetta per pranzo! - mi richiamò facendomi l'occhiolino.
Annuii semplicemente e salutai la signora.


-Dio, che imbarazzo. - risposi mettendomi le mani in faccia.


Justin non disse niente, si limitò a ridere come un coglione.



________________________



okay, questo capitolo è bello lungo
spero vi piaccia uu
So che è un po'...strano,
ma era per farci quattro risate, AHAHAHA
minimo 20 recensioni e continuo. c:

Un bacio, buona lettura.

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Capitolo 12
*** Don't kiss me. ***


Don't kiss me.





- L'ho sempre detto che sei tutto pazzo! - affermai camminando affianco a Justin.
-Mi hai fatto fare una figura di merda, Bieber. -continuai a puntargli il dito contro.

- Oh beh, sì, ha parlato quella che voleva
che dessi un appuntamento a una di cinquant'anni. -
rispose a tono.
- Oh, ma per favore, tu non hai fatto una figura di merda. -
- Mi stava quasi per denunciare quel cammello in menopausa! - strillò con voce da femmina.

Mormorai un "L'importante è che non sia successo niente" e continuai a camminare.
Per conto mio.

Senza Justin.


Volevo fare quella forte, ma la verità è che ero una debole.
Avevo paura di tutto.
Anche di restare da sola.
Oppure che ora che avevo legato di più con Justin, mi abbandonasse anche lui.
Cosa che non volevo.

Insomma lo ha fatto già lo scorso anno, perché non dovrebbe farlo anche ora?



Nonostante tutto, non sono incazzata con lui.
Io non ce l'ho con lui.
Sarebbe scontato, troppo scontato.
La verità è che io ce l'ho con me stessa.

Ce l'ho con me stessa per averci creduto troppo.
Ce l'ho con me stessa perché non sono riuscita a reggerlo, a reggere questa storia.
Ce l'ho con me stessa per tutte le volte che sono scappata da lui, da noi.
Ce l'ho con me stessa per tutte le lacrime che ho pianto.
Ce l'ho con me stessa per tutte le volte che mi sono odiata.
Ce l'ho con me stessa per tutte le volte che ho lottato invano.
Ce l'ho con me stessa per tutte le volte che non mi sono ascoltata.
Ce l'ho con me stessa per tutti gli errori commessi.
Ce l'ho con me stessa per tutti quei baci, quelle carezze, quegli abbracci che non gli ho dato.
Ce l'ho con me stessa per aver creduto a tutte le sue promesse, a tutte le sue parole.
Ce l'ho con me stessa per avergli dato la parte migliore di me.
Ce l'ho con me stessa perché l'ho amato e l'amo ancora.
Ce l'ho con me stessa per avergli dato troppo amore.
Ce l'ho con me stessa perché per lui, io mi sono dimenticata di me.
Ce l'ho con me stessa perché per lui, io mi sono sempre messa al secondo posto.

Io ce l'ho con me stessa perché a furia di amare troppo lui, ho smesso di amarmi.



Lui è la mia vita, non c'è un perché.
Lui è tutto, tutto quello che una persona potrebbe desiderare.
Lui è la ragione del mio sorriso, la causa per cui vado avanti.
Se lui sorride, sorrido anch'io!
Ho bisogno di lui in questa vita, SEMPRE!


Mi manca sentirlo qui.
Mi manca il suo profumo, la sua bocca a pochi centimetri dalla mia.
Mi mancano le sue mani tra i miei capelli, le sue braccia calde sul mio corpo.
E mi mancano i suoi occhi, che capiscono i miei.





Dopo un po', Justin mi raggiunse.

- Scusami Hope, scusami per tutto. - disse abbracciandomi.
All'inizio rimasi un po' spiazzata, poi ricambiai l'abbraccio.
- Andiamo in spiaggia? - mi chiese mentre camminavamo, mano nella mano.
- Eh? Stai scherzando? - domandai retorica con una faccia sconvolta.
Scosse la testa e mi prese in braccio.
Gli davo pugni, pedate, ma lui non opponeva resistenza.

- Dio santo, Justin! Lasciami! - gridai esasperata.
Mi fece toccare di nuovo il suolo, e dopo poco mi accorsi che era arrivato in spiaggia.
Oddio, cioè lui aveva fatto più di cinque chilometri, correndo, con una ragazza di cinquantacinque chilogrammi in spalla?!

- Eccoci arrivati! - esclamò con il sorriso in faccia.
- Non mi farò il bagno! - dissi guardandolo con una faccia del tipo 'buttami a mare, e io ti strozzo'.
- Ne sei così sicura, Parker? - domandò retorico guardandomi e prendendomi in braccio.
- No, Justin, non ci prova..- non finii neanche di parlare che mi buttò a mare.
- Ti ammazzo! - biascicai ancora bagnata e inseguendolo.
Dopo un po' lo presi, e con tutta la forza che misi, cademmo tutte e due a terra pieni di sabbia.

Si avvicinava sempre di più verso di me.

No, Justin, non baciarmi.



________________________



ciaaao ragazze.
Scusate i quattro giorni di ritardo,
mi scocciavo a pubblicare, lol.
cioè, secondo voi si baciano? sdjhfd ci sarà nel prossimo capitolo
il bacio della quasi-coppia Jope?
Ma poi vi voglio ringraziare per le 200 recensioni.
cioè, sdhksdh mi farete venire il diabete.
OKAY, MI RITIRO.
ADIOSSS.

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 13
*** A video. ***


A video.





Mi allontanai bruscamente da lui, non volevo, anzi non potevo farmi baciare.
Poi lui di sicuro mi avrebbe portato di nuovo a letto, e mi avrebbe abbandonato di nuovo.
O almeno credo.
Ho paura.

Ho paura di soffrire.
Paura di essere ancora ingannata.
Paura di riprovare quei sentimenti che mi faceva provare lui tanto tempo fa.
E non voglio, non posso provare.
Se ne andrà di nuovo per fare qualche tour, di sicuro,
e poi l'unica che soffrirà sarò io.

Questo è poco ma sicuro.


Caro cuore, ci sono altri ragazzi nel mondo.
Perché proprio lui?
Con amore, il cervello.



E poi se mi fidanzassi di nuovo con lui,un amore a distanza non potrebbe funzionare.

Ma che poi non è la distanza che rovina le relazioni.
I dubbi lo fanno.


- Credo che... sia meglio andare.- dissi alzandomi e scrollandomi quella poca sabbia che avevo sui vestiti.
Ero bagnata, e l'acqua faceva vedere il reggiseno nero visto che avevo una maglietta bianca, per mio malgrado. Infatti molte volte, il suo sguardo si posava lì.
Non pensarci Hope, non pensarci.
Continuavo a pensare andando a passo deciso verso la macchina.


- Justin.- lo chiamai girandomi.
- Hope.- mi chiamò anche lui.
Lo dicemmo nello stesso momento.
Come nei film.
Avete presente? Bene, in quel modo.
- Ti devo parlare.- successe un altra volta, parlammo di nuovo insieme.
Scoppiai in una fragorosa risata, e lui insieme a me.

- Parla tu per primo.- non s elo fece ripetere due volte che iniziò a parlare tanto veloce che l'unica cosa che capii fu una notizia davvero bellissima, mi sbalordii di ciò che disse.
- Devo girare un video in questi giorni, e serve la protagonista, non troviamo nessuno, vorresti essere tu? domandò con speranza.
Annuii semplicemente e gli saltai in braccio.
Mi mancavano così tanto i suoi abbracci.

- Tu invece? Cosa dovevi dirmi?- volevo dirgli "scusa" per il momento di prima, perché l'ho respinto.
Ma non volevo che iniziasse ad essere triste, di nuovo.
- Ehm, niente. Ti volevo ringraziare per la bellissima giornata.- esclamai con un finto sorriso.
A volte penso di essere una brava attrice.
Quando mento, e faccio finta di essere felcie la maggior parte delle persone ci crede.



Sorrise anche lui, e in un attimo il mondo si fermò.
Mi prese il mento e in quell'istante pensai solo
"Per favore dammi un bacio senza alcuna intenzione di fermarti, Justin".

Poggiò delicatamente le labbra sulle mie.
Era un semplice bacio a stampo, ma rese la mia giornata migliore.


- E' meglio che io vada.- affermai scendendo dalla macchina.
- Aspetta Hope...- lo guardai a modo ''dimmi''.
- No niente, domani passo di nuovo da qui per dirti tutte le cose del video con Scooter. - rispose prima di alzare di nuovo il finestrino e sfrecciare a tutta velocità verso casa sua.

Io la ragazza del video di Justin?
E chi se lo poteva mai immaginare.



________________________



okay, mi faccio schifo. o:
non ho più aggiornato.
mi scuso. *fa gli occhi dolci*
questo capitolo fa schifo,
recupererò negli altri.
è che l'ho scritto di fretta. ee
mi lasciate lo stesso una misera recensione?
fatelo per me. çç

Un bacio, buona lettura.

@ohciastin on twitter.

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Capitolo 14
*** Die in your arms. ***


Die in your arms.





Avanti e indietro.
Avanti e indietro.
Avanti e indietro.

Era questo che facevo da più di mezz'ora.
Ero nervosa.

Tra pochi minuti sarebbe venuto Justin con Scooter a darmi i dettagli di tutto il video e poi saremmo andati a registrarlo subito.

Avevo paura.
E se andavo male?
E se poi tutte le beliebers mi odiavano?
E se poi scopriranno tutte le sue fan che ha una bambina "in segreto"?
Dio santo, in che guaio che mi sono cacciata.


Che poi mio fratello non voleva neanche, aveva detto testuali parole: 'scopriranno tutto le sue fan, sai come sono. sono appiccicose e sanno di tutto e in più si ci mettono anche i paparazzi che cercheranno di distruggerti.'
E se aveva ragione?

Basta paranoie.
Non devo essere pessimista.

Pensa positivo Hope.
Forse le fan ti adoreranno.
O forse no.
Paranoie del cavolo.

Calma Hope.
Pensa a quelle figure con scritto "keep calm and stay quite".
Oh, ma vaffanculo.
Keep calm un cazzo.


Cavolo, hanno suonato al campanello.
Con il terrore che mi scorre nelle vene apro quella porta, e mi spunta davanti un Justin sorridente, e un uomo, credo sia Scooter, abbastanza serio.
La vita è una sola Scooter, su, sorridi.

- Ciao Hope. - Justin mi salutò dandomi un piccolo bacio all'angolo delle labbra.
Sorrisi a mò di saluto e salutai con una stretta di mano, gli sorrisi, lui non ricambiò.
Oh, la prossima volta me ne sto seria pure io.
- Nervosa?- domandò Justin.
- Un po'..- un po' tanto.
- E' tutto okay, non ti preoccupare.- mi rassicurò Bieber.
No, cioè, io mi sto cagando di sopra.
- Allora, voi siete due fidanzati, e siete sotto un albero di pesco, che vi abbracciate mentre lui ti canta Die In Your Arms, mentre tu gli sorridi, camminate insieme per questo vialetto, lui continuate a cantare, fino a quando la canzone finisce, e voi alla fine vi baciate, ma non è un semplice bacio stampo, va bene? ok, perfetto andiamo a registrare.- cavolo, stai un po' calmo Braun, non ci stavo capendo 'na ceppa a quanto parlava veloce, oh.

Dopo un po' di minuti arrivammo in grandissimo parco pieno di verde, e c'erano tantissimi alberi di pesco, era qualcosa di unico, era.... tranquillo.
Mi portarono in un camerino, era di fronte a quello di Justin.
Prima mi truccarono.
Avevano detto che dovevo essere semplice.

Mi misero un filo di matita dentro gli occhi di sotto, nera, un rossetto chiaro, credo che era rosa antico, e il medesimo colore l'ombretto, che lo misero sulle palpebre.
Mi fecero indossare un pantaloncino corto bianco, in pizzo, e una maglia rosa chiaro. (http://data.whicdn.com/images/33947701/tumblr_m7z69iK4wM1qikf1go1_500_large.jpg)
Ero bella.
Mi sentivo bella.
Uscii dal camerino bella preparata, e trovai Justin che stava uscendo.
Indossava un semplice jeans, come suo solito bassi, e una semplice maglia bianca con delle stampe, e ovviamente le sue adorata supra nere.

Non era bello, era stupendo, neanche, di più.


Iniziammo a girare quel video, era bellissimo, camminavamo mano nella mano, e se devo drila tutta faceva impressione vederlo mentre non cantava, e che muoveva solo le labbra.
Ci sedemmo sull'albero di pesco.
Avete capito bene, ci arrampicammo.
Scooter non ce lo aveva detto, ma noi volevamo salire.
Volevamo aggiungere un nostro tocco a quel video.
Era stupendo stare lì con lui.
Ci sorridevamo, fino a quando... BOOM.
La fine della canzone stava arrivando, e lui fece toccare le sue labbra con le mie.
Iniziò un intreccio di lingue, si rincorrevano, come quando due bambini giocano a rincorrersi.

Staccò le sue labbra dalle mie a malincuore, ma ancora non ero 'sazia', così lo presi e lo avvicinai a me, e con una semplice mossa iniziai a baciarlo con più passione di prima, e lui ricambiava ovviamente il bacio.
Sorrideva.
Sorrideva lui, sorridevo anche lui.
Credo di amarlo.
Anzi, togliamo il credo.
Lo amo.


Fottute farfalle nello stomaco, smettetela di svolazzare.



________________________



okaaaay, skjsdhk. *o*
Come va koala? skhsdhka io sono felicissima.
cioè, l'avete visto il video di As Long As You Love Me?
ce, sono ancora eccitata al massimo e mi tremano ancora le gambe.
Sono così fiera di lui. <3
jhfhklsahl capitemi. çç
A voi è piaciuto? *o* sjkhklsa

Questo capitolo mi piace un casino, lool.
A oi? sjhhs ditemi di sì, ci ho messo due giorni a scriverlo. D:
Ma poi.. cioè di 21 recensioni ora è tanto se ne ricevo 15. çç
Ci sono rimasta male, sapete? cwc
Va beh, per favore, almeno quindici e continuo, ma vorrie arrivare a 20. uu
mi lasciate lo stesso una misera recensione?
fatelo per me. çç

Un bacio, buona lettura.

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Capitolo 15
*** The End. ***


The End.





Era passata un mese dal video, esso era stato pubblicato, e tutte le fan mi adoravano.
Quando disse che aveva una figlia, che era sua e mia, beh, le beliebers all'inizio non reagirono molto bene, ma con il passare dei giorni, furono felici per noi.
Seppero tutta la nostra storia, e ora hanno formato la nuova coppia "Jope".
Dicono che stiamo benissimo insieme, che carine che sono.
Ho sempre amato le beliebers sono così dolci.
Tornando ad altro, stavo dicendo...
io e Justin ci parlavamo spesso, in quei trenta giorni, persino degli stilisti mi chiamarono per fare delle foto.
Ovviamente non accettai.
E poi dovevo partire.
Dovevo andare fino a New York.
Sì, certo, è la mia città preferita, ma David ormai non si può più prendere cura.
Si è fidanzato.
Esce con una ragazza, di un anno e mezzo più grande, ma si amano.
Si vede benissimo, si chiama Charlotte.
E' una mia carissima amica, e visto che il mio bel fratellone non si decideva a darsi una mossa, l'ho aiutato io.
Charlie è anche una bellissima ragazza.
E' alta, ha la pelle chiara, i capelli ondulati castani, e degli occhi cioccolato, quasi neri.
La tipica ragazza mediterranea.
Tutto va alla meraviglia, persino Sophie non sta più attaccata a Bieber, si è iniziata a frequentare con Mark, capitano della squadra di basket.

Sono tutti felici e contenti.
Anche io e Justin.
Ci stiamo frequentando,
e credo stia andando tutto liscio come l'olio.
Lui è davvero dolce, e dopo tutti i tentativi che ha fatto per conquistarmi dopo che abbiamo girato il video, beh, sono riuscita a perdonarlo e ora siamo arrivati qui.
Si vede che è cambiato.
Me l'ha detto anche lui.
è cambiato per me.
E non posso essere più felice.
Spero solo che questa volta vada bene.
Ci si sente un altra volta, caro diario.
Meglio andare a fare una passeggiata, Destiny tanto non c'è, è a casa di Justin con Pattie che gioca con Jazzy e Jaxon. Quanto sono cresciuti quei bambini, gli voglio tanto bene, sono degli angeli.




Beh, sì, vi sembrerà strano che una ragazza, tra poco quasi diciassettenne scrive ancora in un diario segreto, ma pochi giorni fa, l'ho trovato nel cassetto di mio fratello, quando stavo riordinando la sua stanza.
Ci sono cose inimmaginabili lì dentro, tutte le cose che scrivevo da piccola, ora perché non scrivere ancora?
Tanto nessuno lo saprà.





Uscii di casa, diretta verso il parco, dove avevamo girato Die In Your Arms, era qualcosa di fantastico, ci andavo quasi sempre, era un posto così tranquillo.
Non mi controllai neanche in che condizioni uscii, non me ne fregava niente, non mi avrebbe visto nessuno.
Avevo un paio di jeans grigi aderenti, e una maglia a una spalla a righe bianca e grigia, con delle ballerine bianche.
E ovviamente il mio famosissimo chignon.
Non poteva mancare di certo.

Stavo giornate intere lì dentro, e ogni volta che glielo dicevo a Justin si malediva perché stavo più lì che con lui.
Le facce che faceva quando faceva finta di arrabbiarsi sia con me che con Destiny erano buffissime infatti Destiny si metteva a ridere in faccia a lui, e ovviamente veniva a rifugiarsi tra le mie braccia.
Era così dolce

Sorrisi ripensando a quei momento, un sorriso splendente, che scomparì appena vidi Justin e Sophie che ridevano.
Avevo paura.
E se mi aveva tradita?
Non può essere, mi ha detto che mi amava.
Feci finta di niente, e me ne andai a casa.
Appena arrivai mi buttai sul divano, rannicchiata su me stessa, con gli occhi chiusi.
Ennesima delusione.
Non mi dovevo fidare, cristo.

Dopo un paio di minuti, sentii scattare la serratura della porta, e vidi comparire un Justin sorridente con una busta in mano.
Che cavolo sorrideva? bah.

- Brutto stronzo, vaffanculo! - gli urlai mentre si avvicinava al divano.
- Ehi che ho fatto?! - ora fa pura finta di niente, va.
- Mi hai tradito con Sophie! Vi ho visto oggi che ridevate insieme! Ero al parco.. - dissi piangendo.
Sorrise e si chinò davanti a me, prendendo il pacchettino.
Dentro c'era una scatolina, era blu scuro, blu notte in velluto.
Aprì lentamente la scatola, e mi fece vedere due anelli, con dentro incisi i nostri nomi.
Era d'oro rosso, aveva il simbolo dell'infinito, con sopra i brillantini. (http://data.whicdn.com/images/33702333/il_fullxfull.341076136_large.jpg)
- Mi sa che ti sei sbagliata amore mio.. io ti amo più della mia stessa vita. Sono andato con lei alla gioielleria per comprarti questo.. - mi misi a piangere istintivamente.
- Hope Parker, vorresti essere la mia fidanzata, ufficialmente?- annuii lentamente e mi mise l'anello al dito, e lo stesso feci io.
- Mi dispiace. A volte, divento gelosa pensando che qualcuno potrebbe renderti più felice di quanto possa farlo io. Scommetto che sia colpa della mia insicurezza, perchè so che non sono la più carina, la più intelligente, o la più divertente ed eccitante. Ma so che non mi importa quanto difficile e lontano tu sembri; non troverai mai qualcuno che ti voglia bene, come te ne voglio io. - mi aggrappai a lui, e gli sussurrai queste parole all'orecchio.
Sorrise, e mi baciò.

Solo Dio, sa quanto lo amo.





3 anni dopo.

-Vuoi tu, Justin Drew Bieber, prendere la qui presente Hope Parker come tua legittima sposa e amarla e onorarla finchè morte non vi separi?-
-Lo voglio- sorride, mi prende la mano e mi infila la fede al dito.
-Vuoi tu, Hope Parker, prendere come tuo legittimo sposo Justin Drew Bieber e amarlo e onorarlo finchè morte non vi separi?-
-Si, lo voglio- sorrido cercando di non commuovermi e a mia volta gli infilo la fede al dito.
-Lo sposo può baciare la sposa.- dice il prete con un sorriso.
Justin mi sorrise per poi premere le labbra sulle mie.
- Ti amo amore mio.- sussurrai al suo orecchio.
- Ti amo anche io. - disse prendendomi la mano e uscendo dalla chiesa.

Ora finalmente io, Destiny e Justin eravamo una vera famiglia.



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ecco qua la fine. çç
mi mancherà questa storia, dio.
mi mancherà anche scrivere per voi.
Però non vi preoccupate, arriverò con altre fan fiction, e che dire,
grazie a chi mi ha seguito fino a qui.

PS: due ragazze mi hanno recensito con scritto che al posto di Justin Drew Bieber, avevo messo Liam James Payne, errore di scrittura, scusate. Perdonatemi, lol.

un bacio,
federica.

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