Alex.

di SaruwatariAyumu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alex. giorno 1 parte prima ***
Capitolo 2: *** Alex. giorno 1 parte seconda ***
Capitolo 3: *** Alex. giorno 1 parte terza ***
Capitolo 4: *** Alex. giorno 2 parte prima ***
Capitolo 5: *** Alex. giorno 2 parte seconda ***
Capitolo 6: *** Alex. giorno 3 parte prima ***



Capitolo 1
*** Alex. giorno 1 parte prima ***


Erano le otto in punto del primo giorno della stagione fredda del pianeta Elias, quando la sveglia che segnava l’inizio di una nuova giornata iniziò a squillare all’impazzata. Alex doveva andare al suo primo giorno di scuola ,dopo averla saltata per un’intera stagione a causa della sua salute cagionevole. Si alzò di scatto e corse a vestirsi adeguatamente per il vento e le altre intemperie che si sbizzarrivano al di fuori della sua piccola casa in città. Dopo essersi vestita corse giù per le scale, prese al volo una mela dalla cucina e la mantella di fibra speciale fatta apposta per evitare il freddo pungente della stagione appena iniziata, infilò gli stivali lunghi fin poco sotto il ginocchio e strinse bene i lacci, quando fu pronta per andare mise un piede fuori e, subito dopo fu sopraffatta dal gelo, chiuse la porta che sbatteva per colpa del forte vento, girò la chiave e si incamminò verso il punto d’incontro fissato la sera prima con il suo migliore amico, che l’avrebbe accompagnata a scuola in metropolitana. Alex anche se sempre abituata ad arrivare in ritardo, almeno il primo giorno della sua nuova vita scolastica in primo liceo voleva arrivare in orario, ma questa volta fu Michael a tardare. Quando si fu stufata di aspettare prese la strada per la metropolitana, quando da dietro un mucchio di gente, che come lei si affrettava a entrare sentì una voce familiare, una che conosceva anche troppo bene: “ Hey! Heeeey! Non andare senza di me Alex! Arrivo! ” Michael, l’unica persona al mondo più ritardataria di lei cercava di farsi strada tra un gruppo di bambini probabilmente in gita scolastica. “ Qui, sono qui! ” Alex chiamava l’amico e gli faceva cenno di sbrigarsi, ma nonostante tutto arrivarono in ritardo a scuola.
 
Arrivati in classe, la professoressa li fulminò con lo sguardo e gli intimò con un gesto di stizza di andare a sedere. Finito di spiegare l’argomento del giorno, la professoressa si avvicinò ad Alex :“ Accendi il tuo computer ed apri il terzo file da sinistra, quello sull’intelligenza artificiale e il funzionamento di un automa, studialo e fanne un riassunto di 500 parole per lunedì, così ti troverai alla pari con i tuoi compagni”.  La ragazzina rimase a dir poco stupefatta dal compito assegnatole soltanto per il giorno dopo, racchiudeva il lavoro di quasi un intero quadrimestre di scuola, stava pensando di ribattere, quando dal fondo della classe il suo amico Michael gli fece cenno di evitare, si trattenne e si limitò ad annuire, suscitando un sorriso compiaciuto e malevolo della professoressa che era riuscita a riversare tutto il suo stress su un solo povero alunno.                                                                                                                                                                                  
                                                                                                                                                                      

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Capitolo 2
*** Alex. giorno 1 parte seconda ***


1.30 terminate le lezioni Alex, Michael e uno sciame immenso di studenti si spostò verso la mensa per ritirare i buoni pasto migliori, quando una professoressa probabilmente di un’altra classe la chiamò  “ Scusami sono nuova, potresti per piacere dirmi dove si trova la sala professori del secondo piano? ” Alex non sapeva come risponderle, dato che anche per lei la scuola era praticamente nuova, chiamò Michael anche se il suo pensiero era rivolto completamente al pranzo. “ Si che c’è Alex? ” “ La professoressa è nuova e vorrebbe sapere dove si trova la sala professori del secondo piano, ma io non so come aiutarla, tu per caso sai dov’è? ”rispose Alex che aveva ancora pensiero a tutt’altro “ Bhe.. Intanto le posso dire che è al piano di sopra, credo che sia sulla destra, ma non ne sono sicuro ” rispose Michael poco convinto. “ Oh va bene non ti preoccupare, chiederò anche al piano di sopra, grazie e adesso andate in mensa, la pausa pranzo sta per finire ” “ Va bene grazie e arrivederci professoressa ” Disse Alex di fretta e si portò via Michael che come lei stava morendo di fame.                                                                                                                                               

Quando arrivarono all’ingresso della mensa erano rimasti soltanto i buoni pasto vecchi di non si sa quando, entrarono a consumare l’insipido pranzo che era stato congelato e scongelato chissà quante volte, la pasta proveniva probabilmente dal lontano 2100, la carne di maiale magari risaliva ad ancora prima, dato che ormai ne erano rimasti soltanto pochi esemplari. “ Bleargh! ” Michael faceva strani versi giocando con la zuppa di cavoli che si attaccava al cucchiaio, “ Secondo te è ancora commestibile questa roba? ” il ragazzo continuava a lamentarsi a bassa voce del fatto di dover mangiare gli avanzi degli avanzi per colpa della professoressa nuova, “ Non saprei dire, la pasta continua ad attaccarsi alla forchetta come una ventosa e la carne.. Non ne parliamo ” Alex come Michael aveva perso l’appetito e poi, tanto mancavano solo 5 minuti all’ ora successiva
.

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Capitolo 3
*** Alex. giorno 1 parte terza ***


“ Mettetevi subito in riga ragazzi! Non ho alcuna intenzione di aspettare i vostri comodi! ” La professoressa Woods, ex campionessa di pesi massimi, sbraitava da una parte all’altra della palestra insulti agli studenti indisciplinati che non erano ancora stati intimoriti dal suo sguardo di ghiaccio. “ Cosa stai facendo Alex? ” La voce di Lily, una delle sue poche amiche a scuola, interruppe il filo dei suoi pensieri, “ N-nulla, che c’è Lily? ” “ Non è niente, solo che stavi ferma a fissare il vuoto! Dobbiamo andare a mettere la tuta o la Woods ci rimprovererà ” Lily tentava di svegliare Alex dal suo stato di dormiveglia. I sintomi della carenza di zuccheri e di energie si facevano già sentire.                                                                                                                                   

“ Sbrigati Alex! Ci hai messo troppo a cambiarti! La professoressa si infurierà! ” “ Si Lily arrivo, aspetta! Non correre! ” Alex saltellava su e giù tentando di finire di infilarsi la scarpa sinistra, come risultato cadde di faccia proprio davanti alla palestra, suscitando clamorose risate da parte di tutti i suoi compagni, nessuno dei quali si preoccupò di controllare se stesse bene. “ Su dai vieni, è tutto apposto? ” “ Si, direi di si, grazie ” Un ragazzo che avrà avuto sui 14 anni la chiamava, ma la sua voce sembrava arrivare da lontano. Perse i sensi.

Quando riuscì a riaprire gli occhi la prima cosa che vide fu Michael che rideva, si trovava in infermeria e accanto al suo amico c’era il ragazzo che l’aveva soccorsa anche se era di un’ altra classe. Aveva gli occhi chiari e grigi, mentre i capelli erano biondo scuro, era poco più alto di Michael e la guardava preoccupato, “ è tutto ok? ” La voce del ragazzo questa volta non arrivò da lontano, ansi le sembrò anche troppo vicina, tanto che indietreggiò  di poco nel letto dell’infermeria, “ Scusa, ti ho forse spaventata? ” “ N-no ” “ Come ti senti? E la testa? ” Questa volta era Michael a parlare e la sua voce appariva molto preoccupata, Alex si tastò la testa e sentì che c’era un gran bernoccolo e le faceva male “ Mi fa ancora un po’ male la testa, ma è tutto ok, grazie ” Michael scoppiò di nuovo a ridere, provocando lo stupore degli altri due,  che assistevano increduli alla scena, “ Dovevi vedere la tua faccia! Sei caduta davanti a tutti e proprio il primo giorno di scuola! ” “ Michael! ” Il ragazzo con gli occhi chiari rimproverava Michael che non smetteva di ridere, “ Ha detto che adesso sta bene no? ” Tentava ancora di giustificarsi l’amico “ Però poverina! Si è fatta male e tu la deridi apertamente! ” “ Non ti preoccupare, ci sono abituata, lo conosco da troppo tempo, lui li affronta così i problemi ” “ Visto che non sono cattivo Luke? ” “ Si ho capito, comunque io sono Luke vado in 3C, è la classe accanto alla vostra, quindi potremo rincontrarci se ti va ” “ Mi farebbe piacere, il mio nome già lo sai e sai anche che vado in 3B quindi, piacere, io sono Alex! ” Disse la ragazza sorridendo.

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Capitolo 4
*** Alex. giorno 2 parte prima ***


“Dai Michael entra, non ti mangio mica!” Disse Alex divertita dall’insicurezza dell’amico che non sapeva se entrare o no nella camera della ragazza, “Lo so, è che sei pur sempre una ragazza no? Non ti da fastidio che entri senza chiedere il permesso?” “Certo che no fai pure, io però devo scendere al piano di sotto, altrimenti chi porta su i panini che ho preparato?”.                                    
“è strano.. ” disse dopo un po’ Michael addentando un panino al tonno, “ Cosa? ” “ Che tu abbia iniziato la scuola proprio di sabato, non credi? ” “ Hai ragione, non ci avevo pensato, comunque mi aiuti con i compiti vero?” Chiese Alex facendo gli occhi dolci, “ Si certo, io che aiuto te! Potresti aiutarmi meglio tu probabilmente! ” Alex rifletté un po’ su cosa rispondere, in effetti lei sapeva già tutto quello che le aveva lasciato la professoressa, “ Però studiamo lo stesso insieme vero? ” “Certo che studiamo insieme Alex! Altrimenti come farei a preparami per il compito di tecnologia avanzata!? Perché credimi non ci ho capito niente! ”.                                                       

Dopo solo mezz’ora, Alex aveva già scritto due pagine del riassunto di 500 parole che le aveva affibbiato la professoressa con la scusa che lei era indietro, in effetti lo era, però 500 parole è troppo!. Fece alcuni strani versi e poi disse :“Michael.. Ti prego aiutami, scrivi solo due pagine, per favore!” la sua voce sembrava venire dall’oltretomba, infatti l’amico si girò divertito dal vedere l’amica, che anche avendo un’intelligenza straordinaria si era accasciata a terra solo dopo trenta minuti di studio, “Alex.. cara, cara Alex, sai bene che non potrei scrivere nemmeno una pagina in un’ora intera!” Disse Michael con tono scherzoso, “Daaaai, ti do il mio panino in cambio di una pagina!” A quel punto Michael non si trattenne più e scoppiò in una delle sue risate, quando squillò il suo telefono facendo spaventare Alex, tanto che cadde all’indietro dalla sedia e finì a terra con un tonfo, provocando un’altra risata del ragazzo a cui ormai faceva male l’addome.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Dopo poco Michael si ricompose e rispose al telefono, mentre Alex restava a terra a ridere peggio di come faceva l’amico, “Hey Luke, no non sono a casa” Alex che si era alzata si avvicinò a Michael e si sedette accanto a lui per ascoltare, “Come non sei a casa?! Ti sei scordato che dovevamo vederci?” “Avevo completamente dimenticato dell’impegno di oggi! Scusa, mi perdoni se ti faccio venire dove sono adesso invece che a casa mia?” Michael come al solito ha la memoria di un pesce palle pensò Alex, “si è vicino, è la casa dietro al parco che affittano agli studenti della scuola, certo che puoi venire sono da un’amica” chiuse il telefono e si girò verso Alex.                                                                                “Chi è la tua ragazza?” Chiese lei anche se non aveva sentito l’inizio del discorso, “Scema è Luke il ragazzo di 3C che ti ho presentato ieri! E poi di certo non mi piacciono i ragazzi sai!? Comunque può venire vero?” domandò Michael che si era completamente dimenticato di chiedere il permesso, “Certo che può, perché non dovrebbe, magari mi aiuta anche con il compito! Vado a fare un altro panino, probabilmente non avrà mangiato” rispose Alex sollevando l’amico dall’imbarazzo di aver invitato un amico in una casa non sua, tanto che subito dopo il ragazzo chiese un altro panino sorridendo a 32 denti avanzandole il piatto vuoto.

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Capitolo 5
*** Alex. giorno 2 parte seconda ***


Dieci minuti dopo la telefonata suonò il campanello, nello stesso istante in cui ne sentì il trillo Alex si accorse di essere in pigiama con un ragazzo conosciuto il giorno prima dietro alla porta di casa, “Un attimo e vengo” disse correndo su per le scale, “Michael rispondi tu!” “Perché?” disse lui divertito dal vederle il volto rosso e sconvolto, “Sono in pigiama non vedi?!” anche a Michael divennero le guance rosse quando realizzò che Alex era effettivamente in pigiama, si rese conto di avere uno spirito di osservazione pari allo zero tanto da non accorgersi di come era vestita l’amica. “Ok vado io, tu però cambiati!” Disse Michael imbarazzato e corse giù dalle scale ad aprire all’amico che stava ancora aspettando fuori. 
“Ciao Luke!” disse Michael abbozzando un sorriso mentre era ancora rosso fino alle orecchie, tanto che all’amico scappò una piccola risata nel vederlo così affannato solo per aver risposto alla porta. “Allora mi fai entrare o ti vuoi riposare un altro po' per aver sceso le scale?” “Ehh? Non sono stanco! Dai entra o ti lascio fuori!” “Come potresti mai lasciare il tuo migliore amico fuori al freddo e al gelo?!” “Si, Si, certo non potrei mai” Luke non è ancora entrato quando scende Alex, “Hei! Volete chiudere quella porta , si gela!” 

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Capitolo 6
*** Alex. giorno 3 parte prima ***


La serata passò tranquilla Luke aiutò davvero Alex nel compito e risultò anche bravo,
mentre Michael mangiava il suo panino mormorando tra un morso e l’altro che si stava
annoiando a morte. Quando il compito fu finalmente finito guardarono un film che finì
verso le dieci di sera, Michael accompagnò Luke fino alla fermata e torno a casa con
il minibus delle 11.    
L’indomani Alex si sveglio ancora più tardi del solito, finendo per perdere il treno e
guadagnarsi il suo primo ritardo, -sfortunatamente non sono visti di buon occhio i
ritardi al secondo giorno di scuola- Pensò la ragazzina mentre correva per i corridoi
della scuola in cerca della propria classe, girò in tondo probabilmente per almeno 5
volte, fino a quando la sua corsa insensata non fu bloccata bruscamente da uno
scontro in pieno petto con uno dei ragazzi di terza e il suo gruppetto.

“Che cavolo fai ragazzina!”

“Guarda dove metti i piedi stupida”

“Credo sia del primo anno che facciamo Den? Non si puo correre in corridoio no?”

I ragazzi con cui si era scontrata di certo non erano il meglio che potesse aspettarsi,
non che scontrarsi con la gente fosse bello, ma c’erano modi e modi per farlo.

“S-scusate non volevo vado di fretta!”

Sputò tutto d’un fiato Alex, si voltò e fece per ripartire la corsa nell’altra direzione quando:

“Dove credi di andare primina?”

Uno dei ragazzi del gruppo la afferrò per il colletto e la fece ritornare indietro. La stava
ancora tenendo, quando in un millesimo di secondo Alex lo prese per la camicia e lo buttò
a terra in avanti facendolo cadere di schiena.

“S-s-s-scusate non volevo sono in ritardo adesso devo andare davvero”

Questa volta la sua fuga non fu fermata e si trovò subito in classe, -Cerco l’aula da più di
quaranta minuti e la trovo subito dopo aver atterrato un ragazzo nel corridoio accanto,
non so se questa sia fortuna o altro- Riuscì ad entrare con non poca facilità, la
professoressa era ovviamente già dentro, avrebbe dovuto aspettare che la sua ora finisse
dato che mancavano meno di venti minuti, ma non poteva restare altro tempo fuori ad
aspettare che il gruppetto appena incontrato la trovasse, prese tutto il coraggio che aveva
ed entrò in classe,

“P-permesso, scusi il ritardo professoressa, le dispiace se entro?"

”Che mi dispiaccia o no devi entrare quindi va a sederti, più tardi però credo sia meglio che
tu ti rechi nell’ufficio della vice preside”

“Si, grazie professoressa”

La sera prima Luke e Michael per fortuna le avevano detto quale sarebbe stato il miglior modo
di comportarsi in caso di ritardi e simili, ma Michael si era scordato di dirle che con la
professoressa Burton è meglio non entrare proprio in classe, ma ormai era troppo tardi.
 
“Secondo giorno di scuola, primo ritardo, primo richiamo disciplinare, primo grandioso incontro
con i bulletti della scuola”

“Cossa sfuoi dirfe?”

pronunciò Michael mentre si ingozzava con un panino durante la pausa pranzo.

“Cioè ho detto: Cosa vuoi dire? Nel senso che bulletti? Qui non credo ci siano quelli comunemente
chiamati bulletti, quella è cosa delle elementari, il bambino antipatico che ti ruba il giocattolo è un bulletto,
tu hai semplicemente steso uno del gruppo d’elitè della scuola”

“Gruppo d’elitè?”

“Si sarebbero i ragazzi che fanno parte della classe più avanzata, ossia cervelloni, figli di papà, pieni di soldi,
abbreviato S.E.C. ossia Super Elitè Class, hai detto che uno ha chiamto qualcuno Den giusto?”

“Si”

“Bhe semplicemente Den è l’esempio di S.E.C. più adeguato per spiegarti il loro genere: di bell’aspetto, voti
alti in tutte le materie, abile in tutte le arti dalla musica al ricamo probabilmente, ovviamente ricco, per non
dimenticare figlio di papà e aggiungiamoci anche che lui è un po’ il capo della Classe d’elitè, come ti sembra
bel quadro vero? Ovviamente nell’elitè class c’è anche il figlio del preside e ovviamente anche lui stravede per
Den quindi sta attenta se non vuoi essere espulsa il tuo secondo giorno di scuola”

“ah ok bene”

“Bene? Non va per niente bene Alex probabilmente ti sei già messa contro tutti i piani alti della scuola compresi
i professori!”

“Speriamo bene”

“Ah e poi hai già compromesso la tua immagine”

“Che immagine?”

“Quella di debole ragazzine di salute cagionevole ovviamente!”

“Non scherzare scemo!”

“è vero guarda adesso è del tutto scomparsa, adesso c’è Alex la gangster, quella che picchia i figli di papà e
arriva in ritardo il secondo giorno di scuola! Come ti sembra? Micidiale vero?”

Concluse Michael agitando un cucchiaio in aria come se fosse una spada

“Si, si certo adesso sono Alex spacca-tutto ok?”

“Hahahahahaha Si per me va bene! Altrimenti a che ti servono tutte quelle lezioni di arti marziali che hai preso da piccola?”

“A cosa sentiamo?”

“A spaccare tutto ovviamente!”

“Tu sei un completo idiota”

disse infine Alex con aria sconfitta

“Mi ritengo offeso”

“Si e io sono una principessina tutta rosa”.

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