Differenze nei mondi paralleli

di Trunksina_99
(/viewuser.php?uid=207400)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sicuri di sapere chi è c-16? ***
Capitolo 2: *** Ribellione ***
Capitolo 3: *** Il "gioco" comincia ***
Capitolo 4: *** Battaglia ***
Capitolo 5: *** Sorpresa! ***
Capitolo 6: *** Vuole lei ***
Capitolo 7: *** "Non mi avrai" ***



Capitolo 1
*** Sicuri di sapere chi è c-16? ***


Il Dott. Gelo non aveva alternative. Doveva assolutamente riattivare i due cyborg, per librarsi di Vegeta e Junior,che avevano intralciato la sua vendetta contro Goku che si era rivelto più abile del previsto.
Inserito il codice di accesso, entrò nel misterioso laboratorio, dove avrebbe riattivato n.17 e 18. Fece tutto di fretta.Non c'era tempo da perdere. Mossa sbagliata.
Nuovamente attivi, i cyborg notarono oltre al telecomando per disattivarli, una "bara" simile alla loro con sopra scritto: C-16.
Lo scienziato si accorse dello sguardo curioso di c-17 e c-18, e volse la sua attenzione nel punto dove i due stavano guardando. "Accidenti!" pensò:"avevo dimenticato di nascondere c-16! Ma ormai è troppo tardi, spero solo che rimangano indifferenti". Purtroppo per lui, 17 e 18 erano rimasti più che incuriositi dal nuovo cyborg che non avevano mai visto.
"E questo chi è?" domandò c-18. Il Dott.Gelo non poteva più nascondere l'identità del cyborg sconosciuto. "Quella è numero 16." incominciò a dire.
"Ma grazie vecchio! Non l'avevo notato! Stando al numero l'hai creato prima di me e c-17. Dicci chi è?"detto questo si avvicinò al cyborg inattivo.
Lo scienziato cominciò a spegare: " Quello che vedete è un cyborg costruito su base umana. Lei è c-16, la vostra sorella minore".
I cyborg si girarono contemporaneamente verso il Dott.Gelo, per poi tornare a scrutare c-16. Vedendola da vicino aveva le sembianze di una bambina di circa 12 anni, con lunghi capelli scuri simili a quelli di
c-17  e occhi azzurri, freddi come il ghiaccio simili a quelli di c-18. Somigliava molto ai due gemelli, ed era evidente che il vecchio aveva detto la verità.

Questa parte è molto corta perchè è solo l'inizio della mia storia, a brevissimo la continuerò. Continuate a seguirmi. Baci ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ribellione ***


"E cosi' questa è n.16?" Cominciò c-17 "Perchè non ce ne hai mai parlato pima d'ora?". Il suo tono era calmo ma lasciava intravedere un lieve fastidio.
Il Dott.Gelo si decise a confessare tutto, anche se ciò avrebbe fatto arrabbiare i fratelli, e cosi' lo avrebbero ucciso, ma era invitabile dato che c-17 gli aveva tolto il telecomando dalle mani e distrutto, come fosse un giocattolino. Per i cyborg, un fastidioso giocattolino.
"L'avevo sempre nascosta negli scarti del laboratorio, per non farvela vedere! Eravate già troppo potenti voi due da soli, e quella bambina sarebbe stata solo d'intralcio nelle voste missioni! Ho trasformato anche lei solo per pura precauzione, e sapendo che non avreste pouto che combinare guai tutti e tre insieme, l'ho lasciata inattiva. Saranno passati ormai dieci anni da quando non è più in funzione.".
"Abbiamo sempre saputo che sei solo un vecchio senza cuore, e adesso ci hai anche dato un secondo valido motivo per farti fuori una volta per tutte". C-18 parlava al Dott.Gelo con freddezza mentre fissava la sorellina con fare materno.
"18, non credi che sia il caso i svegliarla? Ha dormito parecchio e avrà bisogno di prendere una boccata d'aria" , disse ironico il gemello. "Già, poverina" disse lei "Chissà se è forte quanto noi due...non è bellissima?" 18 sorrise maligna.
"Su, premi il bottone" la incitò c-17. La bella cyborg stava per premere il bottone, quando rimase sorpresa da una voce squillante e autoritaria:" Ferma n.18! Non provare nemmeno ad avvicinarti a quel cyborg! Ostacolerebbe solo le vostre missioni!"
"Al diavolo le missioni!"sbottò c-18 ormai al limite della pazienza.
"Credi davvero che lasceremo ancora lì la nostra sorellina?" le si affiancò c-17, mostrando un viso innocente e dispiaciuto, che ovviamente serviva solo a prendere in giro lo scienziato.
"Voglio assistere con i miei occhi ll momento in qui lei ti manderà all'altro mondo, vecchio!" Ringhiò c-18, premendo il pulsante che aprì la capsula, che loro chiamavano "bara", da dove saltò fuori c-16.
La bambina assomigliava veramente molto ai fratelli, i quali l'accolsero subito con un sorriso.
Per niente disorientata, c-16 guardò con due occhi azzurri e freddi, prima i fratelli e poi il Dott.Gelo senza fiatare.
"Ben svegliata n.16" la salutò c-17 con un ghigno. Lei gli rispose subito con lo stesso sorriso malvagio del fratello:"Grazie c-17, è da molto tempo che siete svegli?"
"Da alcuni minuti, ma come fai a conoscerci? Non ci siamo mai visti..."Informò perplesso il ragazzo.
"Voi no ma io si"sorrise lei "Mentre il Dott.Gelo vi trasformava,io ero li, perchè ha creato prima me, e nel frattempo ero io il suo robottino lecca-piedi!" Esclamò seccata
"E non hai mai provato a ribellarti??"
"Uff...molte volte! Ma con quel suo maledetto aggeggio minacciava di disattivarmi!" Si guardò intorno per cercare con lo sguardo il telecomando dello scienziato, ma non lo trovava. Perplessa chiese:"Ma dov'è il telecomando per dissativare i cyborg?"
In tutta risposta c-18 indicò un punto sul pavimento dove giacevano i resti del telecomando del Dott.Gelo, distrutto da c-17.
A quella vista c-16 sorrise perfida,e i fratelli la imitarono. Poi la bambina si girò ghignando verso lo scienziato, che rimase impietrito da quegli occhi carichi d'odio, disprezzo e allo stesso tempo entusiasti.
"Ora non puoi più disattivarci, dico bene?" Lo sfidò c-16
Il Dott.Gelo indietreggiò.
"Il vecchio pazzo ti ha disattivato prima che potessi avvertirci?" chiese curiosa c-18
"Proprio così..."gli occhi di c-16 divennero due fessure.
"Bene bene. Avrà quello che si merita." Rispose l'altra.
"Forza"disse c-17 "Facci vedere cosa sai fare, sorellina".
C-16 assunse la posizione di guarda
-ti ridurrò in mille pezzetti- pensò sprezzante.
Subitò volo dritta dritta di fronte al Dott.Gelo, che si aspettava che la bambina gli sferrasse un pugno dritto in faccia. Mentre invece, si materializzò dietro di lui, cogliendolo di sorpresa alle spalle con un calcio violento alla schiena, che fece volare lo scienziato sotto i piedi di 17 e 18. Questi ultimi lo guardarono, felici di vedere quando fosse impotente di fronte alla forza della sorella.
C-16 raggiunse a passo lento e deciso il vecchio che stava cercando di rialzarsi, ma lei fu più veloce e lo afferrò per il colletto, staccandoli  piedi da terra, ma non aveva alcuna intensione di soffocarlo.
Bensì, comiciò a prenderlo a pugni in faccia.
E dopo avergli ridotto il vecchio viso pieno di sangue lo sbattè a terra, e con un calcio sul fianco sinitro dello scienziato lo fece sbattere contro la scrivania che si sgretolò per il forte impatto.
La bambina si avvicinò di nuovo a lui con gli stessi passi di prima.
"Questa volta per te è la fine, vecchio". Disse, prima di scalciarlo di nuovo e prenderlo per un piede.
Lo fece girare una decina di volte su se stessa per poi scagliarlo contro la parete del laboratorio.
Con la velocità di un fulmine gli fu di nuovo accanto e gli staccò le braccia, poi le gambe che buttò all'aria e infine gli schiacciò la testa.
Fatto questo si voltò verso i fratelli che la guardavano, fieri di lei.
"Adesso andiamo a divertirci un pò". Disse c-18 alla bambina in un orecchio accarezzandole i capelli.
C-17, prese per mano c-16, e tutti e tre insieme uscirono dal laboratorio, pronti a seminare panico ovunque.








Spero che vi sia piaciuto! Purtroppo però vado in vacanza per 2 settimane e per continuare a leggere dovrete aspettare :(
Ci vediamo comuque al prossimo capitolo ;)
BACI!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il "gioco" comincia ***


Appena usciti dal laboratorio, sentirono l'aria fresca del bosco invaderli. Era da molto tempo che non uscivano fuori da quella specie di cantina,  e sentire di nuovo i sapori della libertà, li rese improvvisamente felici. Ma quella fu una feicità che non durò a lungo...si ricordarono che i cyborg avevano l'obbligo di portare a termine almeno una delle tante missioni incompiute che il Dott.Gelo gli aveva imposto. Goku ormai non interessava più a nessuno, il Dott.Gelo voleva la vera vendetta uccidendo Vegeta.
"Cosa si prova a rimanere rinchiusi per anni in un lurido laboratorio?" chiese c-17 a c-16.
"Guarda,è meglio che tu non lo sappia, o potresti pentirti di aver fatto uccidere a me il vecchio pazzo.La rabbia è tale da avere l'impulso di distruggere qualsiai cosa..."
"E' quello che provi adesso?"
"Assolutamente" replicò lei stringendo i pugni.
Rimasero in silenzio per un pò, finchè non fu c-18 a ricordare ai fratelli che avevano una missione da compiere, cosi' dopo avrebbero potuto divertirsi senza più alcuna preoccuazione.
Non dovettero nemmeno volare a cercare Vegeta, che quest'ultimo comparì subito dinanzi a loro con aria di sfida.
"E' così voi sareste i famosi androidi di qui parlava Trunks?"
"Esatto" disse ghignando c-17
"Strano...mi era stato detto che eravate in due...e la bamboccia? Tsk! Siete patetici, mi sbarazzerò di voi con un solo colpo, e non avrò pietà per la mocciosetta!"
A sentirsi chiamare in quel modo, c-16 s'irrigidì e strinse i pugni: "Ah si? Credi che sarà cosi' facile?! Beh,vedremo!"
La bambina stava per attaccare, quando sentì stringersi il braccio.
"Ferma."le disse c-18." Sei stata per molto tempo inattiva e potresti non batterti al meglio. Perchè invece non stai a guardare e impari dalla tua sorellona qualcosa di nuovo? Mi batterò io. Vegeta è più forte del Dott.Gelo.
C-16 si ricompose. Dopotutto sua sorella aveva ragione...era da molto tempo che non combatteva, e aveva vinto contro lo scienziato per pura superiorità. Con Vegeta, che era più abile, non sarebbe stata la stessa cosa, e avrebbe anche potuto perdere. Anche se la sua forza era pari a quella dei fratelli, lei non era ben allenata.
Allora si sedette sopra un masso di roccia lì vicino.
"E va bene, sono curiosa di sapere cosa mi sono persa."Sorrise e si accomodò.
"Io invece farò in modo che nessuno interferisca" aggiunse c-17.
Proprio in quel momento,sbucò fuori Trunks che si mise a braccia aperte di fronte al padre:"No, prima dovrete vedervela con me!"intimò il ragazzo
"Non dire schiocchezze, Trunks!" lo rimproverò Vegeta "posso farcela benissimo da solo! Non sanno con chi hanno a che fare!"
Ormai spazientita dall'arroganza e dalla immensa autostima di Vegeta, c-16 si alzò irata: "Ma chi ti credi di essere?! Forza 18 fagli vedere di cosa siamo capaci!"
"Prima toglierò di mezzo il ragazzo"disse l'androide bionda.
"Io sono pronto!" replicò lui.
"Ti stai preparando a un'esperienza molto dolorosa..." intimò lei con tono calmo e sicuro.
Trunks aveva già affrontato gli androidi nella sua epoca,e conosceva già alcune loro tecniche.
Ma i cyborg erano imprevedibili, figuriamoci ora che venivano da un altro universo. Non era sicuro che questi fossero uguali a quelli che conosceva.
Valeva comunque la pena di tentare. Avrebbe fatto di tutto pur di non far morire i suoi genitori un'altra volta.
Negli occhi di c-18 vedeva ancora quella calma diabolica che aveva quando aveva ucciso sua madre, Bulma.
Quella era parsa una giornata, di quelle poche, tranquille, in qui gli androidi non si sarebbero fatti vedere in quella città. Non lì ma dall'altra parte del mondo a seminare panico.
Sua madre stava lavorando in giardino per rimettere in sesto le povere piante che erano state distrutte dagl androidi alcuni giorni prima. Lei odiava la scienza,e preferiva il giardinaggio come sua madre, la signora Brief.
Lui invece, stava ancora lavorano per costruire la macchina del tempo con la quale sarebbe ritornato nel passato. Tutti i pochi abitanti rimasti si congratulavano con lui per la sua inteligenza. Talento ereditato dal nonno, il signor Brief.
Non se n'era nemmeno accorto. Si era appena preso una pausa dal lavoro, quando vide su madre distesa vicino alle rose in giardino, avvolta da una pozza di sangue che nasceva dal ventre. Si era sentito la collera salirli in gola come quando era morto suo padre. Aveva perso tutti e due. Andò in cerca dei cyborg per la vendetta, e c-18 gli aveva confessato di essere stata lei..e dopo una sanguinosa lotta era sopravissuto per miracolo.
Era così assorto nei suoi pensieri, che non si era accorto del nuovo cyborg che non aveva mai visto.
Non si accorse neppure di una lacrima, che, silenziosa, gli percorreva la guancia.





Sono spiacente che sia arivato così tardi!! Ma come ho già detto ero i vacanza!! Mi aspetto molte recenzioni!! :) mi raccomado!!
Bacioni...









Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Battaglia ***


"E allora??" sbottò lei "cosa stai aspettando?!"
C-18 guardava Trunks irritata dal fatto che lui aveva gli occhi piantati a terra, senza degnarla di uno sguardo.
Quando finalmente lui si riprese, si guardò intornò come se vedesse il posto e le persone dinanzi a lui per la prima volta. Ad occhi aperti scrutò i due androidi, e successivamente, ll nuovo cyborg, che, ad occhi aperti, guardava il mondo per la prima volta dopo dieci anni.
Fissò la ragazzina per un momento interminabile.
Non c'era dubbio che avesse legami di sangue con 17 e 18. Poi lei si accorse che il ragazzo la stava guardando, stupito di non averla mai vista.
Si passò una mano tra i capelli scuri e gi sorrise. Ora che la guardava meglio era vestita quasi come la sorella maggiore. Aveva una maglietta bianca a striscie nere, un gilet rosa che arrivava alla base del seno e una mini-gonna jeans sempre rosa con leggins neri e stivaletti di pelle marroni. Gli venne in mente che forse nell'altra vita da umani dei tre fratelli, le due sorelle ebbero comprato gli abiti insieme con colori diversi. Ma nel nuovo cyborg c'era anche un pò del fratello. Indossava anche degli scalda-muscoli a strisce rosa e nere e un foulard bianco al collo.
Cos'era? Una specie di fusione tra c-17 e c-18?
Non ebbe il tempo di finire il pensiero, che vide l'androide che l'avrebbe affrontato, a un palmo dal suo viso. Ancora più vicino era il pugno che gli sferrò per liberarlo dai suoi pensieri.
"Abbiamo finito di fare scena muta?" lo provocò lei.
Trunks si rialzò subito, chiedendosi come mai si era concesso tanto tempo solo per pensare a cose inutili.
Volò verso c-18 con le mani strette in pugni e cominciò ad attaccarla.
Lei evitava tutti i suoi attacchi con estrema facilità e abilità, con un sorriso tra le labbra.
Per puro caso Trunks si ditrasse, e sentì affondarsi un forte colpo nella pancia. C-18 lo aveva colpito. Lui era ancora immobile per il danno subito, e lei ne approfittò per colpirlo ai fianchi con un calcio che lo fece scontrare con un enorme ammasso di roccia che andò in frantumi.
"Tieni ben a mente questa mossa." disse c-18 a c-16.
"Lo farò." rispose la bambina
Trunks tornò di fronte a 18 per colpirla, e ci riuscì. Solo che non servì a molto.
Lei non era nemmeno ferita e sorrideva entusiasta.
Vegeta era deluso. Come poteva lui. Suo figlio, farsi malmenare da una banda di ragazzetti. Un sayan non avrebbe mai dovuto sottomettersi a delle stupide macchine.
Se non ci sarebbe riuscito Trunks, gli avrebbe fatti fuori lui.
Il Principe. Il migliore in assoluto.
Contiuava ancora a guardare il ragazzo che prendeva a pugni il cyborg, che era anche ferito.
L'unica differenza che notò poco dopo, non era che Trunks era più ferito di c-18, ma che lei a differenza del ragazzo non si stancava mai di combattere, e lui, almeno per ora, non sembrava ancora esausto ma di questo passo, avrebbe vinto lei.
Batterla non era impossibile, calcolò Vegeta. Ma sarebbe dovuto diventare più forte di come lo era adesso.
Per ucciderla subito, prima di stancarsi.
"Stancarsi": una parola che i tre cyborg non conoscevano più da anni.
Voleva dire a suo figlo di fare sul serio, e subito, senza giocare, perchè la potenza dei due avversari era quasi alla pari, altrimenti non si sarebbe più potuto reggere in piedi.
Ma d'altra parte sapeva che il suo erede doveva cavarsela da solo.
E se era così stupido da non accorgersene, sarebbe stato peggio per lui.
Sembrava che in quel momento fosse Trunks ad avere la meglio. Ma c-18 stava solo fingendo. Stava giocando con la debole mente dell'avversario. Con l'innata spavalderia del sayan mestizio.
C-16 rideva. Persino lei. Una bambina, aveva capito il trucco della sorella, che Trunks non aveva ancora afferrato.
Anche Vegeta aveva l'impulso di ridere.
Trunks non capiva perchè tutti stessero sghignazzando alle sue spalle.
-Cosa sta succedendo?- si chiese -Perchè stanno ridendo? Non lo vedono che stò dando una bella lezione a questo cyborg?? Che gli prende a tutti quanti?!-
Era così preso da quello che stava succedendo, che non si accorse nemmeno di essere finito a terra, con il braccio sanguinante.
Sopra di lui, suo padre lo guardava con disprezzo, e non capiva il perchè.
"Povero sciocco..." Si sentì dire affianco, mentre sentì un dolore atroce, che lentamente gli attraversava la gamba.
"Possibile che non l'hai ancora capito? Eppure hai detto che nel tuo futuro combatti con noi da quando sei nato. Siamo così diversi lì?"fece eco c-17 alla sorella.
-Non capisco...- continuava a pensare.
Intanto c-16 rideva ancora:"Posso spiegarlielo io?"
"Non servirà, non vivrà abbastanza a lungo per poter capire a fondo."le rispose il fratello.
"Si può sapere cosa sta succedendo!!" urlò infine Trunks, spazientito da quelle risate e quei ghigni, che aveva anche suo padre.
"Sono stanco! Cos'avete da ridere?Sono buffo?!"
"Già si, sei buffo!"gli disse c-16:"Anche un povero umano avrebbe capito..."
"Cosa?!"
"Combatti con loro da anni? E non ti sei mai accorto che noi possediamo l'energia infinita? C-18 stava solo giocando con te. E mentre tu credevi che lei stesse perdendo, in realtà ti stancavi ancora di più. Si è persino fermata, impietosita nel vedere quanto sei patetico!"
A quelle parole, Trunks capì finalmente perchè non è mai riuscito a battere i cyborg.
Non per inferiorità di potenza. Ma perchè gli androidi hanno sempre giocato con lui, facendolo stancare, mentre lui credeva di colpirli. E solo adesso capiva il suo errore.
Guardò suo padre, deluso di quanto fosse stupido il figlio, sebbene avesse come padre il principe dei sayan. E pensare che aveva costruito da sè una macchina del tempo.
"Adesso basta."disse Vegeta."Il vostro vero avversario sono io!"
"Sono d'accordo."Rispose c-17."Ci siamo stancati di lui, sarebbe tempo perso ucciderlo...ti batterai con me, mentre -18 si allenerà un pò con c-16".
"Ormai non interessi più a nessuno."disse c-18  Trunks.
Il ragazzosi vergognava di se stesso. Come aveva potuto fallire così miserabilmente.
La fatica,che si era procurato da solo, fu tale da farlo svenire in un lungo sonno pacifico.






Ed ecco che è arrivato il quarto capitolo!! Grazie a tutti, fatemi sapere se vi è paciuto :D tante recensioni!! Baci e al prossimo capitolo!


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Sorpresa! ***


Trunks era svenuto. Ma era inevitabile dopo tutti i colpi che aveva preso.
Vegeta si era chinato a guardarlo solo per un attimo, per poi darli un fagiolo magico che aveva portato con se, magari per dargli agli androidi, che secondo lui, avrebbero sicuramente perso.
"Stupido ragazzino..." gli mormorò con disprezzo.
Bastarono pochi secondi, perchè Trunks si riprendesse del tutto. Spalancò gli occhi, vagamente stordito: "Cos'è successo?"
"Zitto e alscoltami!" gli rispose il padre " adesso tu torna a casa e và a vedere dove si è nascosto Karot! Quando avrò finito con questi tre, voglio  battermi con lui!"
No! non puoi cavartela!" esclamò il ragazzo con la paura dipinta sul volto.
"Oh ,invece si che posso." e detto questo, Vegeta sferrò un pugno allo stomaco di Trunks. Poi estrasse dalla tasca della tuta da combattimento, una piccola capsula.
La buttò a terra, e da essa uscì del fumo, e poco dopo s'intravide un'automobile dall'aspetto insolito. Era una macchina dal viaggio automatico.
Buttò suo figlio, addormentato, sul sedile posteriore, e inserì le coordinate della casa di Bulma. Accese il motore e l'auto partì da sola.
Gli androidi, nel frattempo, erano rimasti a guardare, aspettando che Vegeta finisse con i suoi  "impegni paterni".
Sì voltò verso di loro: "Finalmente siamo soli."
"Eh, già. Mi ero stancato di aspettare." gli rispose c-17 "Bene. Vuoi cominciare con me?"
"Non vedevo l'ora" sul volto di Vegeta apparve un ghigno.
"Lo sai? Questo posto non mi piace. Mi ricorda il vecchio pazzo. Il chè mi da un pò fastidio...ti và se cambiamo?"
"Fà un pò come ti pare!" ribattè Vegeta brusco.
"Bene".
Le sorelle 16 e 18 sbuffarono d'impazienza. Perchè per ogni benedetta battaglia ci voleva sempre il panorama giusto? Dovevano per caso fotogafare la vittoria?
Volarono su un'isola deserta,giacchè di altre non c'è n'era nemmeno l'ombra. Non c'era nulla lì intorno, se non rocce e sassi. Un posto perfetto.
"Pronto a morire?" lo sfidò Vegeta.
"Stavo per chiederti la stessa cosa..." gli rispose c-17 secco.
"Bene".
Fu l'ultima cosa che disse Vegeta prima di volare dall'avversario. Colpì c-17 al naso, ma al ragazzo non fece alcun effetto, anzi. Ricambiò Vegeta con un calcio dritto in faccia. Dalla bocca del sayan, uscì del sangue, e questo lo fece ridere.
Cominciò a prendere a pugni c-17 con tutta la forza, ricordandosi della dote speciale degli androidi di non stancarsi mai. Non avrebbe fatto lo stesso errore di suo figlio.
C-17 non accenava neanche a voler schivare i colpi, e si faceva prendere in pieno.
Questo fece arrabbiare Vegeta, che decise di metterci ancora più potenza. E questa volta, c-17 , non voleva rovinarsi i vestiti, così si vide costretto a cominciare a schivare i calci e i pugni. Poi, in un momento di distrazione, venne colpito dal sayan, e il foulard aranciore volò via, sotto i piedi di c-16, che lo raccolse confusa: "Vuoi che te lo ridia?" chiese al fratello.
"No grazie. Mi fa un pò caldo." scherzò lui.
"Hai ragione" cominciò Vegeta "Sarebbe il loro ultimo ricordo di te, meglio che se lo tengano."
A c-17 non piacevano le provocazioni, e come vendetta, con un pugno, scagliò il principe contro una roccia.
"Non dire ''gatto'' se non ce l'hai nel sacco" rise il ragazzo fra sè.
"Da quando in qua ti piacciono i proverbi?" scherzò c-18
"Ah, non saprei" rispose lui.
Vegeta si materializzò dietro c-17, e gli sferrò un calcio alla spina dorsale.
ll ragazzo si girò furioso, e ricominciarono a piccharsi.
Finchè non furono distratti da un rumore . Come dell' esplosioni.
Ad alcuni chilometri da loro, si levavano verso l'alto sassolini, e incendi.
Che stava succedendo? Involontariamente, smisero di combattere e videro cosa stava succedendo intorno a loro.
Poco meno distante dall'esplosioni, in alto una figura in mezzo al fumo, distruggeva ogni cosa.






Scusate per l'attesa ma ho avuto molti impegni in questo period. Il prossimo capitolo verrà anticipato. grx x il sosegno e per le recensioni, continuate a scrivermi. Baci :*

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Vuole lei ***


Era proprio lui, Cell.
L'aveva cercata per così tanto tempo e ora l'aveva trovata. La sorella dei cyborg.
La sua forza era quella di 18 e 17 messi insieme, sarebbe bastato prendere lei, giovane e inesperta, per completare la sua trasformazione.
Da lontano la guardava, e gli altri lì presenti fissavano lui. Solo la piccola 16 non lo degnava di uno sguardo, assorta nei suoi pensieri.
Ma ben presto avrebbe dovuto voltarsi.




Ok...so k qualcuno mi odierà x l'attesa k ha dovuto subire xD...ma credetemi...recentemente il pc dà segni di demenza e la scuola e lo sport mi portano via 1 sacco di tempo...assicuro xrò k qst storia la completerò assolutamente! qst brevissimo (telegrafico) capitolo è solo un anticipazione del prossimo ( k arriverà a momenti!) spero k mi perdonerete!! ;)
baciiii

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** "Non mi avrai" ***


"Cosa state guardando?!" esordì 17, più furioso che mai.
Tutti stavano ancora fissando quella misteriosa figura verde, che in lontananza stava seminando panico e terrore tra le piccole città delle isolette lì vicine.
Solo a c-16 non importava quasi nulla. Ma sapeva chi era quell'essere.
Lo costruì il Dott.Gelo prima dei suoi fratelli. Non sapeva però il perchè. Non gli bastavano loro tre, già così potenti?
Si accorse che quella specie d'insetto la stava guardando. Lentamente distolse lo sguardo dal suolo. La cosa verde stava per lanciare un'onda di energia proprio nel punto dove stavano combattendo pochi minuti prima c-17 e Vegeta.
Instintivamente tutti si volatilizzarono nel cielo, e l'isola era scomparsa.
"Chi sei tu e cosa vuoi?" domandò c-18, volendo sapere chi era quell'essere che si era messo contro di loro.
L'insetto non rispose, si limitò ad agitare la sua lunga coda.
A quel punto c-16 si ricordò dei discorsi che il Dott.Gelo faceva tra se e se per conto del cyborg verde.
-c-16 è difettosa- diceva -costruirò altri due cyborg per sostiturla, dato che non ho abbastanza energia per farne uno.-
"Invece non sei affatto difettosa" disse l'insetto verde intuendo i pensieri della piccola 16 "Anzi, sei più in forma che mai!"
Detto questo si scagliò contro il cyborg più giovane. C-17 si mise in mezzo:"Si può sapere che vuoi? Non ti conosciamo, sei pregato di sloggiare!"
In tutta risposta, il mostro tolse di mezzo 17 con uno schiaffo, e il cyborg disintegrò due roccie.
C-18 volò dal fratello.
Mentre Vegeta aveva capito che quel coso doveva essere quello che era uscito fuori dall'uovo misterioso di qui aveva parlato Bulma. Ma ancora non capiva cosa voleva da c-16, e perchè si era intromesso nella lotta contro 17.
Cominciò un duro scontro tra il principe e il mostro.
Era molto più forte di c-17 e quella coda non era certo una comune caratteristica.
C'era d'aspettarsi che vincesse l'isetto verde.
Dopo aver messo KO Vegeta, volse lo sguardo su c-16, che ormai aveva ricordato e capito chi era quell'essere.
"Cell..." chiamò il mostro ad alta voce.
"Vedo che ricordi il mio nome. Hai anche assistito alla mia creazione."
"Perchè sono stata disattivata?!" domandò la ragazzina con la testa piena di domande.
"Per un errore del Dott.Gelo. All'inizio la sua idea era quella di crearti con lo scopo che io ti assorbissi. Ma poi i tuoi atteggiamenti ribelli gli fecero pensare che eri difettosa. Così decise di disattivarti, per far si che non dicessi nulla ai tuoi fratelli. Così sarebbero stati assorbiti." si formò un ghigno sul suo volto.
"Non è possibile! Credevo che fossi scomparso! Quando mi sono risvegliata non c'eri, e c-17 e c-18 erano ancora vivi."
"Questo è accaduto nella tua epoca. Nella mia non c'eri ne tu, ne i tuoi cari fratelli. Sono tornato nel passato, che non è poi così diverso dal futuro."
C-16 non esitò e gli diede un pugno. Sapeva che la sua energia era quella dei suoi due fratelli, ma non era lo stesso per la forza.
Cell non reagì, anzi. Continuò a farsi prendere a pugni dalla ragazza.
Poi fu il suo turno, e scagliò 16 dall'altra parte dell' isola.
In men che non si dica, c-16 tornò di fronte al mostro, con solo alcuni graffi.
Disse una cosa prima di continuare a combattere:
"Tu non mi avrai mai..."





Ecco finalmente 1 capitolo serio! dopo molto tempo sono tornata, grazie per avermi seguito! tante recensioni, baci! ;)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1146132